FLORA DELLA REGIONE VERONESE
Museo Civico di Storia Naturale di Verona
(gli Autori)
Francesco Bianchini - Francesco Di Carlo
Museo Civico di Storia Naturale, Sezione Botanica
Piazza Arsenale, 8
37126 Verona.
Telefono: 045.594836


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(realizzato da Maurizio Trenchi)

Indice alfabetico

PIANO DELL'OPERA


Parte I.  PTERIDOFITE, 1 → 53.    
(In: Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 17 (1969): 397÷473)
(Lycopodiaceae - Selaginellaceae - Equisetaceae - Ophioglossaceae - Osmundaceae - Adiantaceae -
Pteridaceae - Dennstaedtiaceae - Thelypteridaceae - Aspleniaceae - Athyriaceae - Aspidiaceae - Blechnaceae - Polypodiaceae - Marsileaceae - Salviniaceae - Azollaceae)
Premessa - Parte I
Indice dei taxa - Parte I
Bibliografia - Parte I
Riassunto - Parte I


Parte II.  SPERMATOFITE Gimnosperme, 1 → 10.    
(In: Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 19 (1971): 371÷443)
(Pinaceae - Cupressaceae - Taxaceae)*
Premessa - Parte II
Indice dei taxa - Parte II
Bibliografia - Parte II
* NB. Le famiglie delle Angiosperme pubblicate in questa Parte sono state spostate nella Parte III.


Parte III.  SPERMATOFITE Angiosperme (Poligonali ÷ Centrosperme), 11 → 198.    
(In: Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 3 (1976): 53÷145)
Salicaceae - Juglandaceae - Betulaceae - Corylaceae - Fagaceae - Ulmaceae - Moraceae - Cannabaceae - Urticaceae - Santalaceae - Loranthaceae - Aristolochiaceae - Polygonaceae - Chenopodiaceae - Amaranthaceae - Phytolaccaceae - Portulacaceae - Caryophyllaceae)
Indice dei taxa -Parte III
Bibliografia - Parte III


Parte IV.  SPERMATOFITE (Ranali), 199 → 265.    
(In: Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 5 (1978): 259÷311)
(Nymphaceae - Ceratophyllaceae - Ranunculaceae - Paeoniaceae - Berberidaceae - Lauraceae)
Premessa - Parte IV
Indice dei taxa - Parte IV
Bibliografia - Parte IV


Parte V.  SPERMATOFITE (Readali), 266 → 365.    
(In: Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 8 (1981): 287÷355)
(Papaveraceae - Capparidaceae - Cruciferae - Resedaceae)
Premessa - Parte V
Indice dei taxa - Parte V
Bibliografia - Parte V


Parte VI.  SPERMATOFITE (Serraceniali ÷ Rosali), 366 → 599.    
(In: Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 12 (1985): 1÷78)
(Droseraceae - Crassulaceae - Saxifragaceae - Parnassiaceae - Hydrangeaceae - Grossulariaceae - Rosaceae - Leguminosae*)
Premessa - Parte VI
Indice dei taxa - Parte VI
Bibliografia - Parte VI
* NB. La fam. Leguminosae è stata spostata dalla Parte VII alla Parte VI per accorpare le Rosali altrimenti separate, mentre
l'esposizione delle specie conserva l'ordine originario.


Parte VII.  SPERMATOFITE (Geraniali), 600 → 653.    
(In: Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 15 (1988): 1÷103)
(Oxalidaceae - Geraniaceae - Zygophyllaceae - Linaceae - Euphorbiaceae*)
Indice dei taxa - Parte VII
Bibliografia - Parte VII
* NB. La fam. Euphorbiaceae è stata spostata dalla Parte VIII alla Parte VII per accorpare le Geraniali altrimenti separate,
mentre l'esposizione delle specie conserva l'ordine originario.


Parte VIII.  SPERMATOFITE (Rutali ÷ Mirtali), 654 → 764.    
(In: Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 18 (1991): 235÷338)
Rutaceae - Simaroubaceae - Polygalaceae - Anacardiaceae - Aceraceae - Balsaminaceae - Aquifoliaceae - Celastraceae - Staphyleaceae - Rhamnaceae - Vitaceae - Tiliaceae - Malvaceae - Thymeleaceae - Eleagnaceae - Guttiferae - Violaceae - Cistaceae - Tamaricaceae - Elatinaceae - Cucurbitaceae - Lythraceae - Trapaceae - Punicaceae - Onagraceae vel Oenotheraceae - Haloragaceae - Hippuridaceae)
Premessa - Parte VIII
Indice dei taxa - Parte VIII
Bibliografia - Parte VIII


Parte IX.  SPERMATOFITE (Umbelliflore ÷ Genzianali), 765 → 939.    
(In: Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 21 (1997): 1÷113)
(Cornaceae - Araliaceae - Umbelliferae - Pyrolaceae - Ericaceae - Primulaceae - Plumbaginaceae - Oleaceae - Gentianaceae - Menyanthaceae - Apocynaceae - Asclepiadaceae - Rubiaceae*)
Indice dei taxa - Parte IX
Bibliografia - Parte IX
* NB. La fam. Rubiaceae è stata spostata in questa parte - originariamente pubblicata nel bollettino 38(2014) - per accorpare
le Gentianali altrimenti separate, mentre l'esposizione delle specie conserva l'ordine originario)


Parte X.  SPERMATOFITE (Tubiflorae ÷ Campanulali), 940 → 1458.    
(In: Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 38(2014): 3÷125)
(Convolvulaceae - Boraginaceae - Verbenaceae - Callitrichaceae - Lamiaceae - Solanaceae - Scrophulariaceae - Orobanchaceae - Bignoniaceae - Globulariaceae - Lentibulariaceae - Plantaginaceae - Caprifoliaceae - Adoxaceae - Valerianaceae - Dipsacaceae - Campanulaceae - Asteraceae)
Riassunto e Premessa - Parte X
Indice dei taxa - Parte X
Bibliografia - Parte X


Parte XI.  SPERMATOFITE (Helobie ÷ Microsperme), 1459 → 1919.   
(In: Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. 2. serie, Sezione Scienze della Vita, 22(2015))
(Butomaceae - Alismataceae - Hydrocharitaceae - Juncaginaceae - Potamogetonaceae - Najadaceae - Zannichelliaceae - Araceae - Lemnaceae - Commelinaceae - Juncaceae - Cyperaceae - Poaceae - Sparganiaceae - Typhaceae - Liliaceae - Amaryllidaceae - Iridaceae - Dioscoreaceae - Orchidaceae)
Presentazione - Parte XI (Luigino Curti)
Presentazione - Parte XI (Filippo Prosser)
Prefazione - Parte XI (Francesco Bianchini)
Riassunto e Premessa - Parte XI
Indice dei taxa - Parte XI
Bibliografia - Parte XI




FLORA DELLA REGIONE VERONESE


Parte I. PTERIDOFITE


Premessa

Con questa prima parte riguardante le Pteridofite, viene iniziato un lavoro di revisione ed aggiornamento della flora vascolare veronese.
Seguier, Pollini e Goiran sono gli Autori che con le loro opere hanno contribuito progressivamente alla conoscenza sempre più dettagliata della flora del territorio veronese. Plantae veronenses di Francesco Seguier, Flora veronensis di Ciro Pollini e Flora veronensis (Le piante fanerogame dell'Agro veronese) di Agostino Goiran sono i caposaldi sui quali ancora oggi si basano le ricerche di botanica sistematica in questa zona.
Tre Autori, tre epoche, tre opere di importanza diversa, ma tuttavia fondamentali nel periodo in cui vennero pubblicate ed ancora apprezzate. Seguier e Pollini nella loro opera principale danno un quadro completo di tutte le specie botaniche note per il veronese rispettivamente nella prima metà del 1700 e nella prima metà del 1800. Goiran invece, come è ben chiaro dal titolo della sua opera maggiore, non tratta alcun gruppo di crittogame, né tanto meno quindi le Pteridofìte. Queste tuttavia sono state esposte dall'Autore nizzardo all'inizio del Prodromus florae veronensis pubblicato a partire dal 1882 nel Nuovo Giornale Botanico Italiano, vol. XIV (in seguito tale Prodromus doveva divenire Flora veronensis, Phanerogamae) e poi all'inizio del corrente secolo nelle Pteridophytae (Agri veronensis), nota presentata al Congresso dei Naturalisti italiani nel 1906.
Su questi tre Autori, ma soprattutto su Goiran, perché non solo è il più recente, ma anche quello che fornisce notizie più esaurienti sulla distribuzione, sono state poste le basi per questo lavoro di revisione ed aggiornamento.
La terminologia, particolarmente nelle Crittogame vascolari, è mutata notevolmente in questi ultimi anni, di conseguenza la sinonimia si è molto arricchita. Nell'esporre le singole specie vengono usati criteri più moderni sia per quanto riguarda la sistematica, sia per quanto concerne (nei limiti del possibile) la corologia e l'ecologia. L'ordinamento e la nomenclatura seguiti dalle classi alle singole specie sono quelli riportati nel primo volume della Flora Europaea, opera sulla quale i giudizi non sempre sono concordi, na che tuttavia ha il grande merito dell'uniformità.
Per esemplificazione ora viene indicato ciò che per ciascuna specie sarà esposto. Appare innanzi tutto un numero progressivo al margine seguito dal termine generico e specifico con relativa citazione bibliografica secondo la Flora Europaea.
Si possono poi osservare un paragrafo dedicato alla sinonimia ed uno relativo alla "bibliografia veronese" il cui vengono citate opere, dove appare la specie in esame, di Autori (Pona, Calceolari, Seguier, Pollini, Goiran, Caro Massalongo) che abbiano trattato floristica veronese. Talvolta segue la nomenclatura italiana e dialettale, o l'una o l'altra soltanto. Successivamente viene dato un cenno alla corologia della specie e la sua relativa diffusione nel mondo ed in Italia in particolare, a cui si aggiunge una breve citazione fitogeografica, secondo Oberdorfer 1962, solo nel caso che l'entità sia caratteristica di una classe, di un ordine, di un'alleanza o di un'associazione.
Il paragrafo seguente si apre con 1, 2 o più numeri in corsivo al margine che corrispondono alla diffusione della specie nelle zone aventi lo stesso numero della cartina della regione veronese; il trattino tra due numeri sta ad indicare che la specie è segnalata nello spazio compreso tra le due zone; due numeri divisi da virgola e non successivi stanno a significare che la specie è segnalata in quelle due zone e non altrove. Nella medesima riga viene ancora riportato il simbolo della forma biologica secondo Raunkiaer 1934.

Ch = Camefite
H = Emicriptofite (Hros = Emicr. rosulate)
G = Geofite (Grh = Geof. rizomatose)
Hyd = Idrofite

per quanto concerne le Pteridofite, inoltre il simbolo relativo al periodo di vegetazione ed alcune cifre romane per identificare il periodo di sporificazione nei vari mesi. Per ciò che concerne la vita vegetativa nelle varie stagioni, seguendo l'ottimo esempio di Zangheri 1936-1966, con le lettere maiuscole vengono indicate condizioni di piena vegetazione, con le lettere minuscole condizioni di inizio o declino.

P e p = Primavera
E ed e = Estate
A e a = Autunno
I e i = Inverno



Segue quindi, mediante l'indicazione delle località, la distribuzione dei taxa nel veronese con l'accenno, mediante sigla, del raccoglitore o di colui che ne ha segnalato la presenza. Il simbolo "!" preceduto dalla sigla di qualche Autore sta a significare che gli esemplari dei taxa si trovano nell'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.
Nell'elencare le località si è cercato di seguire possibilmente un certo ordine topografico, indicando, soprattutto per le specie ad ampia distribuzione, distintamente le zone della pianura (bassa, media, alta) da quelle del Lago di Garda, quelle relative al Monte Baldo separatamente da quelle appartenenti ai Monti Lessini. Si osserverà (v. tavola I) che la regione veronese nella zona nordorientale comprende territori che politicamente fanno parte delle province di Trento e Vicenza, ma che geograficamente non lo sono e che pertanto si è ritenuto opportuno includere nel nostro territorio.
Sono state adottate per questo capitolo dedicato alle Pteridofite le seguenti abbreviazioni o sigle relative agli Autori citati in "bibliografia veronese" e nella distribuzione dei taxa nella nostra regione:


Segu. = Seguier
Goir. = Goiran
Poll. = Pollini
A.M. = Abramo Massalongo
Mang. = Manganotti
D.T. = Dalla Torre
Ton. = Tonini
C.M. = Caro Massalongo
! = Bianchini

Le Pteridofite citate per il veronese sono comprese in 53 specie, appartenenti a 26 generi e a 17 famiglie; ripartendole secondo le loro forme biologiche sono così suddivise: 10 Camefite, 14 Geofite, 26 Emicriptofite, 3 Idrofite. Alla fine di questa prima parte dedicata alle Pteridofite vengono indicate in ordine alfabetico le specie con i numerosi relativi sinonimi.

Mi sia consentito ora di esprimere i più vivi ringraziamenti al Prof. S. Pignatti, Direttore dell'Istituto ed Orto Botanico dell'Università di Trieste, per avermi consigliato ed incoraggiato nell'intraprendere questo lavoro di revisione ed aggiornamento della flora vascolare veronese.

PTERIDOPHYTA


Prospetto sistematico della prima parte

Class. LYCOPSIDA

Ord. LYCOPODIALES

I. Fam. Lycopodiaceae
1. Gen. Huperzia
2. Gen. Lepidotis
3. Gen. Lycopodium
4. Gen. Diphasium



Ord. SELAGINELLALES

II. Fam. Selaginellaceae
5. Gen. Selaginella



Class. SPHENOPSIDA

Ord. EQUISETALES
III. Fam. Equisetaceae
6. Gen. Equisetum



Class. FILICOPSIDA

Ord. OPHIOGLOSSALES

IV. Fam. Ophioglossaceae
7. Gen. Ophioghlossum
8. Gen. Botrychium



Ord. OSMUNDALES

V. Fam. Osmundaceae
9. Gen. Osmunda



Ord. PTERIDALES

VI. Fam. Adiantaceae
10. Gen. Adiantum

VII. Fam. Pteridaceae
11. Gen. Pteris



Ord. DICKSONIALES

VIII. Fam. Dennstaedtiaceae
12. Gen. Pteridium



Ord. ASPIDIALES

IX. Fam. Thelypteridaceae
13. Gen. Thelypteris

X. Fam. Aspleniaceae
14. Gen. Asplenium
15. Gen. Ceterach
16. Gen. Phyllitis

XI. Fam. Athyriaceae
17. Gen. Athyrium
18. Gen. Cystopteris

XII. Fam. Aspidiaceae*
19. Gen. Polystichum
20. Gen. Dryopteris
21. Gen. Gymnocarpium

*(nel testo originale la numerazione è errata - n.d.c.)

Ord. BLECHNALES

XIII. Fam. Blechnaceae*
22. Gen. Blechnum

*(nel testo originale la numerazione è errata - n.d.c.)


Ord. POLYPODIALES

XIV. Fam. Polypodiaceae
22. Gen. Polypodium



Ord. MARSILEALES

XV. Fam. Marsileaceae
22. Gen. Marsilea


Ord. SALVINIALES

XVI. Fam. Salviniaceae
22. Gen. Salvinia

XVI. Fam. Azollaceae
22. Gen. Azolla












Class. LYCOPSIDA

Ord. LYCOPODIALES ↑↑↑↑

I. Fam. Lycopodiaceae ↑↑↑

1. Gen. Huperzia Bernh. ↑↑
(In Schrad. Journ. IV, 126, 1801, pr. gen.)

1. Huperzia selago (L.) Bernh. et Schrank et Mart.
Hort. Monac. 3 (1929).
SYN: Lycopodium selago L.; Urostachys selago (L.) Herter.
BIBL. ver.: Lycopodium selago Goir., Pterid. A. V., 32; Lycopodium selago Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 28; L. selago Poll., Fl. ver. III, 267.
NOM. ITAL.: Licopodio abietino.
NOM. DIALETT.: Erba piocina.
Distribuzione geografica: elemento cosmopolita montano.
DIFFUSIONE : regioni fredde, temperate e montane dei due emisferi, Africa esclusa.
Italia: boschi, luoghi selvatici e pascoli nelle Alpi, App. sett. e centr. dal piano montano, rar. submont., al piano culminale. Specie caratteristica dell'ordine dei Vaccinio-Piceetalia BR.-BL. 39.
6-9 Ch E A VIII-X.


Nei luoghi selvatici di tutti i monti, dalla zona montana alla subalpina (800-1000 m.), particolarmente nell'habitat del Rhodoreto-Vaccinietum e del Loiseleurieto-Vaccinietum, nei boschi di aghifoglie e nei pascoli: così sul Monte Baldo (Mang., D. T. ex Poll.) a Campion (1200 m. Goir.), Acque Negre (1400-1500 m. Goir., D. T., C. M.!), Valle degli Ossi (Goir.!), Valgrande (Goir.), Val delle Pietre!, Cima dell'Artillon (2200 m. Goir.!; sui Monti Lessini alla Sega, Revolto, Val di Ronchi (Goir.!, D. T.), Val Fraselle!, Campobrun (1800 m. Goir.!,!), Passo Pertica (1500 m.!), sul Monte Bolca (945 m. A. M.).

f. laxa Trevis., "folia modice longa integerrima erecto incurvata" (Milde 1867).
SYN.: Lycopodium selago f. laxum Desv.

Monte Baldo, tra i cespugli di Pinus mugo e Alnus viridis (Goir.).

f. patens Trevis., "folia inaequaliter patentia tenuis acuminata plana" (Milde 1867).
SYN.: Lycopodium selago f. patens Desv.

Monte Baldo, tra i detriti basaltici ai Lavaci! e alle Acque Negre tra 1400 e 1500 m. (Goir.).

f. recurvum Desv., "rami apice recurvati, folia reflexa" (Milde 1867).
SYN.: Lycopodium recurvum

Monte Baldo alla Colma dell'Artillon! e sui Lessini nella Val dei Ronchi (Goir.).

Goiran chiama subrepens una forma che descrive: "caulis rasissimus, prostratus, inter frutices fere repens; ramis longissimis, inaequalibus, tortuosis, divaricatis, decumbentibus: foliis patentibus". Un esemplare di tale forma raccolto dall'Autore sul Monte Baldo alle Acque Negre (25.VIII.1874) trovasi nel Suo erbario!.





2. Gen. Lepidotis Beauv. ↑↑
(Prodr., des cinquème et sixième Familles de l'Aethéogamie. Les Mousses, les Lycopodes. 1804-1805.)

2. Lepidotis inundata (L.) C. Börner
Fl. Deutsche Volk, 285 (1912).
SYN.: Lycopodium inundatum L.; Lycopodiella inundata (L.) Holub.
BIBL. ver.: Lycopodium inundatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 29; L. inundatum Goir., Pterid. A. V., 31; L. inundatum Poll., Fl. ver. III, 265.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordsuboceanico.
DIFFUSIONE: Europa media e boreale, America boreale.
Italia: luoghi paludosi dal piano basale al piano montano, ma quivi più raro, del Veneto, del Trentino, della Lombardia e del Piemonte. Specie caratteristica del Rhynchosporetum W. Koch 26.
Ch pEAi VI-VII.

Goiran (O. C.) afferma che Pollini detrminò come Lycopodium inundatum un esemplare raccolto a Bovolone (zona 1) e conclude dicendo che l'Autore della Flora veronese sia caduto in un equivoco. Alcuni anni dopo, Goiran si fa più cauto e tra l'altro dice: "Il Pollini scrive di aver incontrato una sola volta L. inundatum nella pianura veronese in luoghi palustri presso Bovolone, ove oggidì non cresce: forse la specie, che pure cresce in diversi punti del Veneto, del Trentino, del Bresciano e del Mantovano, è scomparsa dal Veronese. Da ricercarsi". Certamente questa è la conclusione più assennata, anche se fino ad oggi questa specie non è più stata ritrovata.





3. Gen. Lycopodium L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 323, 1737. Sp. pl. ed. I, 1100, 1753.)

3. Lycopodium annotinum L.
Sp. pl. 1103 (1753).
BIBL. ver.: Lycopodium. annotinum Goir., Pterid. A. V., 32; L. annotinum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 29; L. annotinum Poll., Fl. ver. III, 265.
NOM. ITAL.: Licopodio gineprino.
NOM. DIALETT.: Erba da scoli, Scoli.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale silvatico.
DIFFUSIONE: Spagna, Eur. centr. e bor., Asia centr. e bor., Cina, Am. bor.
Italia: regione submontana-alpina delle Alpi; indicato pure di alcune località dell'Appennino parmense, tosco-emiliano e romagnolo (Prato alla Penna, legit P. Zangheri).
Specie caratteristica dell'ordine dei Vaccinio-Piceetalia BR-BL. 39.
6-9 Ch E ai VII-X

var. juniperifolium Trevisan
SYN.: Lycopodium juniperifolium Lam.; Lycopodium annotinum var. pungens f. intermedium Bolzon.

Nei luoghi selvatici alpini e subalpini, nei boschi ad Abies e Picea, del Monte Baldo e dei Monti Lessini, spesso frammisto ad Huperzia selago : sul M. Baldo (D. T. ex Poll.) come a Campion! (1200 m) e alle Acque Negre (1400 m. Goir. ex Poll.,!), nella valle degli Ossi, in Valgrande, nella Valle delle Pietre (Goir.!) e sull'Artillon (Goir.!); sui Monti Lessini nella Valle di Ronchi (1100-1500 Poll.), a Campobrun (1750 m Goir.!) sul Monte Posta sopra Revolto (C. M.!,!), a Podestaria (Goir.).

var. pungens Desv.
SYN.: Lycopodium annotinum var. alpestre Hartman; L. pungens Fomin.

Sul Monte Baldo "inter mughos" alle coste dell'Artillon (1700-2000 m.) e ai Lavaci (1400 m. Goir.!); sui Monti Lessini a Campobrun (1750 m. Goir.).



4. Lycopodium clavatum L.
Sp. pl. 1101 (1753).
BIBL. ver.: Lycopodium clavatum Goir., Pterid. A. V., 31; L. clavatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 29; L. clavatum Poll., Fl. ver. III, 264 et Viagg. etc. 113; Lycopodium Segu., Pl. ver. I, 64.
NOM. ITAL.: Erba strega, Stregonia.
NOM. DIALETT.: Erba da scoli.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord-eurasiatico-suboceanico, circumpolare.
DIFFUSIONE: zone calde e temperate dei due emisferi e regioni montuose dei tropici.
Italia: dalla regione montana, raramente submontana, all'alpina nelle Alpi e nell'Appennino centro settentrionale.
Specie caratteristica del Calluno-Genistion Duvign. 44.
6-9 Ch PEAi VII-X.

Nei boschi, boscaglie e pascoli asciutti (Rhodoretum), a composizione preferibilmente silicea, tra 800 e 1800 m. sia sul Monte Baldo che sui Monti Lessini: così sul Baldo a Campion! (1200 m), alle Acque Negre (1400 m.) e all'Artillon (2200 m. Goir.!), spesso assieme a Lycopodium annotinum e a Huperzia selago; sui Monti Lessini (Segu.) presso Bosco Chiesanuova (1200 m. Goir.!), nella Valle dei Ronchi (Poll. apud Goir. et D. T.), sul M. Zeola (A. M., Goir.), al Passo della Lora! 1726 m., sul Malera, a Velo, a Selva di Progno (A. M.), alla Veceta, nell'alta Val d'Illasi e a Giazza (800 m. Goir.).





4. Gen. Diphasium G. Presl ↑↑
(Tent. Pterid. 1836)

5. Diphasium complanatum (L.) Rothm.
Feddes. Repert. 54:64 (1944).
SYN.: Lycopodium anceps Wallr.; L. complanatum subsp. anceps (Wallr.) Aschers.
BIBL. ver. Lycopodium complanatum Goir., Pterid. A. V., 31; L. complanatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 30; L. complanatum Poll., Fl. ver. III, 264 et Viagg. etc. 13.
NOM. ITAL.: Licopodio spianato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita silvatico.
DIFFUSIONE: Europa media e boreale, Asia minore, Siberia, India, Sumatra, Giava, Mongolia, Cina merid., N. Guinea, Thaiti, Madag., Madera, Azzorre, Am. bor., Giam., zone montuose della Columbia, del Brasile e del Perù.
Italia: luoghi selvatici e boschivi, a suolo prevalentemente siliceo, dalla zona submontana all'alpina nelle Alpi e nell'Appennino settentrionale e centrale fino all'abruzzese.
Specie caratteristica del Dicrano-Pinion Libb. 33.
6-9 Ch PEAI VII-X.

Non molto frequente nel territorio veronese, fra 800-1800 m. d'altezza, così sul Monte Baldo a Campion (1200 m. Goir.!), nella Valfonda in vista del Garda (Poll., Goir.!), alle Acque Negre (1400 m. Goir.); sui Monti Lessini presso Selva di Progno, Roverè di Velo, sul Monte Bolca (A. M.).












Ord. SELAGINELLALES ↑↑↑↑

II. Fam. Selaginellaceae ↑↑↑

5. Gen. Selaginella P.B. ↑↑
(Prodr. des fam. de l'Aethéogamie, 101, 1805. Spring. in Flora XXI, 148, 1838).

6. Selaginella selaginoides (L.) Link
Fil. Sp. 158 (1841).
SYN.: Selaginella spinosa P.B.; S. ciliata Opiz; S. spinulosa A. Br.; Lycopodium selaginoides L.; Lycopodium ciliatum Lam.
BIBL. ver.: Selaginella spinosa Goir., Pterid. A. V., 33; S. spinulosa Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 30; Lycopodium selaginoides Poll., Fl. ver. III, 266 et Viagg. etc., 102; Selaginoides foliis spinosis Segu., Pl. ver. III (Suppl.), 51.
NOM. ITAL.: Licopodio spinuloso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino (suboceanico), circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa media e bor., Cauc., Asia sett., Canada, Groenlandia.
Italia: pascoli umidi della zona subalpina ed alpina nelle Alpi centrali e centrorientali.
Specie caratteristica dell'ordine dei Tofieldietalia PRSG. apud Oberd. 49.
(6,7)-8, 9 Ch pEA VII-X.

Cresce abbastanza frequente nei pascoli elevati del Monte Baldo e dei Monti Lessini (fig. i): così sul Baldo (Mang.!, C. M.!) a Costabella (2060 m.), nella Valle delle Pietre e degli Ossi (Goir.!), alle Acque Negre (1400 m C. M.!), all'Altissimo di Nago (2117 m.), nei pascoli di Novezza e nella Valle del Bastion (1600-1700 m. Goir.); sui Monti Lessini sul M. Tomba (1900 m. Poll.), sul Malera!, a Campobrun e Cima Posta (2259 m. Goir.), sul M. Zeola verso il Passo della Lora (1726 m. C. M.).
Raramente nel Veronese scende al di sotto di 1200 metri. Eccezionalmente fu rinvenuta da A. Massalongo nei pascoli del Monte Bolca a soli 945 m.



7. Selaginella helvetica (L.) Spring
Flora 21(1):149 (1838).
SYN.: Lycopodium radicans Schr.; L. helveticum L.; Lycopodioides helveticum (L.) O. Kutze.
BIBL. ver.: Selaginella helvetica Goir., Pterid. A. V., 33; S. helvetica Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 31; Lycopodium helveticum Poll., Fl. ver. III, 266 et Viagg. etc., 128; Lycopodioides Segu., Pl. ver. I, 65.
NOM. ITAL.: Licopodio denticolare.
NOM. DIALETT. : Sirizinella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-montano.
DIFFUSIONE: massicci montuosi dell'Europa centrale, Asia occ. e bor., Cina, Giappone.
Italia: regione submontana, montana e subalpina dell'Italia sett., da dove talvolta può spingersi fino alla pianura (Veronese e Vercellese), nei boschi, prati umidi e rupi.
Specie pioniera nel Seslerio-Mesobromion Oberd. 57 e nell'Eriophorion latifolii BR.-BL. et Tx. 43.
2-7 (8, g) Ch PEAI, VII-VIII.

Dalla pianura ove è assai frequente, particolarmente nel tratto attraversato dall'Adige, alla regione subalpina dove si incontra di rado e spesso sostituita da Selaginella selaginoides. Predilige luoghi ombrosi umidi, rupi, muri e siepi. Così a Legnago (Rocchetti), in tutta la Valle dell'Adige (Goir.!), lungo il Lago di Garda nei pressi di Castelletto di Brenzone (Goir.!), sia sulle pendici del Monte Baldo (Dalla Torre ex Goir.!) presso il Santuario della Corona (776 m Goir.) sia nelle parti più elevate del monte stesso come a Giare di Valbrutta sotto Campedello (900-1000 m Goir.!, C. M.), nella Valfredda! da 1200 a 1600 m, nella Valle del Bastion (1600-1700 m Goir.); sui Monti Lessini! come nella Valle di Squaranto (Goir.!), presso Velo (1100 m A. M.) e al Ponte di Veja (Goir.!). La specie doveva crescere assai copiosamente anche nella stessa Verona e negli immediati dintorni. Goiran! e Pollini (l. c.) infatti, e gli esemplari dei loro erbari lo confermano, l'hanno rinvenuta "lungo i fossi della città" a S. Zeno (Segu., Poll.), in Campo Marzo e presso l'Adige a S. Michele, al Pestrino (Ton.!) e a S. Vito del Mantico (Goir.!); oggi i fossati che intersecavano la città da una parte all'altra sono del tutto scomparsi per cui l'abbondante vegetazione che cresceva lungo i loro argini non esiste più.












Class. SPHENOPSIDA

Ord. EQUISETALES ↑↑↑↑

III. Fam. Equisetaceae ↑↑↑


6. Gen. Equisetum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 322, 1737. Sp. pl. ed. I, 1061, 1753)

8. Equisetum hyemale L.
Sp. pl. 1062 (1753).
SYN.: Hippochaete hiemalis (L.) C. Borner.
BIBL. ver.: Equisetum hiemale Goir., Pterid. A. V., 28; E. hiemale Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 25; E. hiemale Poll., Viagg. etc., 16, 84, 114 et Fl. ver. III exel. syn. et incon. Matth. et var. β (E. procerum).
NOM. ITAL.: Coda di cavallo, Asprella.
NOM. DIALETT.: Seola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumpolare (eurasiatico-nordamericano).
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e bor., Africa, Madagascar, Nordamerica, Cile.
Italia: luoghi umidi e selvatici, lungo i corsi d'acqua dell'Italia boreale, centrale fino al napoletano, dal piano alla zona montana e subalpina, così sulle Alpi come sugli Appennini. Trovasi talvolta nelle faggete in società con Ligustrum vulgare, Corylus avellana, Crataegus oxyacantha, Hedera helix, Mercurialis perennis, Viola silvestris, Anemone nemorosa, Paris quadrifolia, Polygonatum multiflorum.
Specie caratteristica dell'Alno-Padion Knapp 42 em. MAT. et Roz. 57 (Alno-Ulmion Br.-Bl. et Tx. 43).
2-7 Ch PEA V-IX.

Non è specie molto comune nel Veronese: predilige luoghi umidi, sia sabbiosi, sia rocciosi, quali i letti dei torrenti o gli argini dei corsi d'acqua (Poll., A. M.!, Goir.) sia della pianura che della collina, come a Tregnago nella Valle d'Illasi (315 m. Goir.!), ma trovasi pure nei luoghi selvatici e boscosi della bassa e media montagna, così sul Monte Baldo (Poll.) al Pian della Cenere (1000 m. Goir.! et C. T. ex Poll.), ai Lavaci e Cerbiol (Goir.) da 1000 a 1400 metri d'altezza, e sui Monti Lessini! come a Revolto (1355 m. C. M.!).

var. Schleicheri Milde

SYN.: Equisetum hiemale var. Moorei Asch. et Gr.
BIBL. ver.: Equisetum hiemale var. Schleicheri Goir., Appunti botanici in Cron. Alp., 68: "Pianta polymorpha; caulis nudus vel vage ramosus, plerumque sordide viridis: vaginae saepe, in speciminibus nostris, concolores, pallide virides, elongatae, ampliatae: dentes vaginarum plus minusve persistentes, appendice membranacea subulata instructi. Ab Equisetum ramosissimo non absimile".


Sui Monti Lessini nei dintorni di Velo (1100 m Goir.), nella Vallata di Revolto (D. T. ex Goir.!), nella val d'Adige presso Rivoli, lungo il Tione presso Guastalla veronese/ e raramente lungo l'Adige nei dintorni di Verona (Goir.,!).



9. Equisetum ramosissimum Dasf.
Fl. Art. 2:398 (1799).
SYN.: Equisetum ramosum Schleich. in Lam. et DC.; E. elongatum W.; E. multiforme Vaucher; Hippochaete ramosissima (Desf.) C. Börner.
BIBL. ver.: Equisetum ramosissimum Goir., Pterid. A. V., 29; E. ramosissimum Goir., N. G. B. I. XIV, 23; E. hiemale β procerum Poll., Fl. ver. III, 262.
NOM. ITAL.: Equiseto multiforme.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e boreale, Cina, Africa, America.
Italia: lungo i corsi d'acqua, luoghi umidi dell'intera Penisola e delle isole dal mare alla regione montana.
Specie caratteristica, meglio localmente tipica, del Mesobromion Br.-Bl. et Moor. 38 em. Oberd. 49.
(1), 2-5 (6,7) Grh iPEA V-IX.

Nei luoghi arenosi, ghiaiosi ed umidi, quali argini e muri, della parte pianeggiante della provincia ove è copiosissimo; più raro sui colli ed ancor di più nella zona submontana e montana. Così lungo la Valle dell'Adige presso Ceraino, Peri ed Avio (Goir.), nella Valpantena e nella Valpolicella (Goir.), nella Valle d'Illasi come a Tregnago (315 m C. M.!), nella bassa veronese nei dintorni di Bovolone (24 m Tosco!), lungo le rive del Garda (Goir.,!), lungo il Mincio (Goir.) e negli immediati dintorni di Verona (Ton., Mang.!, Goir., C. M.).

Equisetum ramosissimum si mantiene in vegetazione pressoché durante tutto il corso dell'anno, senza dubbio almeno nelle stazioni riparate nella stagione invernale ed in quelle non del tutto aride d'estate. Specie particolarmente polimorfa, le cui varietà crescono promiscuamente senza una distribuzione ben delimitata.

var. procerum Asch.
"caulis erectus vel inter frutices scandens, 20-30 cm altus, ramis verticillatis, interdum fertilibus, etiam 20-25 cm longis, instructus. Vaginae cylindraceo-infundioribus, concolores, 9-11 cm longae".
SYN.: Equisetum pallidum Bory et Chaub.; E. ephedroides Bory.
BIBL. ver.: Equsetum procerum Poll., Hord et Prov. ver. in Diario Phisic. Med. Ticin. IX, 28 estr. (1816).


In alcune valli della media collina come nella Valle del Tasso e nella Valpantena nel Vajo del Paradiso presso Grezzana (200 m. Goir.!) e lungo l'Adige (Goir.!).

f. polystachyum Luerss.
Raramente nel territorio veronese (Goir.). var. altissimum A. Br. in Milde, "caulis viridibus, scabriusculis, erectus etiam 150 cm altus, vel scandens inter frutices et etiam 250-300 cm longus, superne nudus vel ramosus, inferne dense verticillatus, vaginae longae ampliae rufae margine angusto nigro, dentes plerumque nulli saepius albisphacelati, rami patentes vel patentissimi, steriles vel fertiles".

Fusti relativamente robusti, fino a 6 mm di diametro, a 15-26 solchi.Cresce ovunque nella pianura! e nella collina! dalla parte più orientale della provincia in prossimità di quella di Vicenza, alla parte occidentale lungo le sponde del Lago di Garda e le rive del Mincio, come pure tra le siepi e nei canneti.

var. pannonicum Asch.
"caespitosum raro simplex: caulis erectus 15-60 cm altus, scaber, nudus, vel vage ramosus".

Fusti piuttosto gracili, 1-4 mm di diametro, a 5-16 solchi. È la varietà più diffusa indifferentemente come lungo il corso dell'Adige a Ceraino, Rivoli ecc. (Goir.!), lungo i fossati (Goir.!) e nei luoghi sabbiosi come nei pressi di Bovolone (Tosco!).

var. campanulatum Trevisan
Fusti assai gracili di color spermatofite pallido, a 4-9 solchi.
Nella Valle dell'Adige nei luoghi sabbiosi lungo il fiume, così ad Incanale, Brentino e nelle località Perarola e Tessari (Goir.). var. gracile Milde, "caespitosum: caulis basi procumbens vel erectus, scabriusculus, a basi vel in medio ramosus".
Abbastanza comune, come nella zona di Tregnago (C. M.!) e nella Valpantena (Goir.!), spesso in società con la var. pannonicum.



10. Equisetum variegatum Schlicher ex Weber Mohr
Bot. Taschenb. 60:447 (1807).
SYN.: Equisetum hiemale var. variegatum Newman; Hippochaete variegatum (Schl.) C. Börner.
BIBL. ver.: Equisetum variegatum Goir., Pterid. A. V., 30; E. variegatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 26; E. variegatum Goir., Pl. ver. nov. vel min. cogn. etc. cent. 1, 17 et App. bot. etc., 68.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-nordamericano.
DIFFUSIONE: Europa sett. e media, Siberia, Groenlandia, America settentrionale.
Italia: luoghi umidi, torbosi e sabbiosi dal piano basale alla regione alpina dell'Italia boreale e dell'Appennino centro-settentrionale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Tofieldietalia Prsg. ap. Oberd. 49.
2-7 Ch iPEA nelle stazioni di pianura, EA in quelle elevate, V-X.

Lungo i fossati e i torrenti montani, donde si diffonde nella pianura. La distribuzione altitudinale varia da 30 a 1500 m: così sul Monte Baldo a Campion e alle Acque Negre (1400 m. Goir.,D. T.); sui Monti Lessini a Giazza (800 m.) e Revolto (1355 m Goir.); nella Val d'Adige come a Dolcè e Ceraino! e nei luoghi bagnati dal fiume nei pressi di Verona (Goir.!).

f. caespitosum Doell.
con fusti alti fino a 25 cm a 5-9 solchi: in alcune località bagnate dall'Adige nei pressi di Verona (Goir.!).

f. virgatum Doell.
Presso San Michele e zone limitrofe (Goir.) e nella Val d'Adige a Ceraino e Dolcè (Goir.).

f. alpestre Milde
con fusti alti non più di 15 cm a 6-9 solchi, guaine corte e denti completamente neri. Sul Monte Baldo a Campion (1200 m) e alle Acque Negre (1400 m Goir.) e sui Monti Lessini a Revolto, Campomolon e Giazza (1300-800 m Goir.).

f. anceps Milde
con fusti di solito alti 15-20 cm, eccezionalmente 30, esili (diam. max. 1-1,5 mm, a 4 o raramente 5 solchi. Trevisan la rinvenne sui Lessini genericamente, mentre Goiran sugli stessi sul Monte Campostrin sopra Giazza e sul Monte Baldo alle Acque Negre! a 1400 m.



11. Equisetum palustre L.
Sp. pl. 1061 (1753).
BIBL. ver.: Equisetum palustre Goir., Pterid. A. V., 27; E. palustre Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 22; E. palustre Poll., Fl. ver. III, 261, var. α excl. syn. E. veronense Spreng. et Poll.; E. palustribus brevioribus setis Segu., Pl. ver. 1, 105.
NOM. ITAL.: Erba cavallina, Coreggiola minore.
NOM. DIALETT.: Coa de cavai.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e bor., Giappone, America bor.
Italia: luoghi umidi, paludosi e torbosi dell'intera penisola, dalla pianura alla zona montana ed alpina, in quest'ultima essendo uno degli elementi delle torbiere basse (Flechmoore) a Cyperaceae assieme a Carex elata, C. infletta, C. gracilis, Heleocharis palustris, Eriophorum sp.
Specie caratteristica dell'ordine dei Molinietalia W. Koch 26.
1-7 Grh PEA IV-IX.

Cresce abbondantemente lungo i corsi d'acqua e nei luoghi umidi e paludosi dell'intera provincia, dal piano alla zona montana, così nei luoghi bagnati dall'Adige vicino alla città di Verona come al Porto S. Pancrazio, al Pestrino ecc. (Ton.!, Goir.!, C. M.!,!), nelle paludi e risaie della Bassa veronese (Goir.), nei dintorni di San Bonifacio a Villanuova (C. M.), lungo le sponde del Lago di Garda (Goir.!), al Lago del Frassino (Béguinot); sul Monte Baldo come a Ferrara/ (850 m) e sui Monti Lessini nei dintorni di Velo (1200 m Goir.).
Le forme che si possono distinguere crescono promiscuamente alla specie:

f. nudum Duby
"caulis validus erectus, nudus"
a fusti nudi e guaìne allargate. Non comune, lungo l'Adige, a Centore, alla Mambrota (Goir.).

f. tenue Doell
"caulis debilis, erectus, nudus vel vage ramosus".
Piuttosto raro: presso San Michele!, lungo le sponde del Garda tra Malcesine e Navene!, sul Monte Baldo a Ferrara! (850 m Goir.).

f. ramulosum Milde
"caulis flaccidus inter frutices interdum scandens; rami verticillati longissimi hic illic ramulis instructi".
Raro: presso Arcole! e Montecchia lungo l'Alpone (Goir.).

f. arcuatum Milde
"caulis a basi ramosus, pyramidatus, ramis caulis apicem versus decrescentibus, omnibus arcuatis".
Sia nella zona montana, Ferrara di Monte Baldo (Goir.), che qua e là nella pianura!, spesso assieme alla forma tipica.

f. polystachyum Weigel
"ramis spiciferis". Secondo Goiran (l. c.)
nel territorio veronese si possono distinguere due sottoforme:

a) sf. corymbosa Milde
"spicae ramorum corymbum formantes".
SYN.: Equisetum corymbosum Bory.

A questa sottoforma si potrebbe riferire E. veronense Poll. (Horti et Prov. ver., in Diario Physico et Medico Ticin. III (1816), 27 ex descriptione et speciminibus herbarii eius!

b) sf. racemosa Milde
"spicae ramorum racemum formantes".
Questa sottoforma potrebbe coincidere con E. palustre var. β Poll. Fl. ver. III, 261.
La sf. corymbosa a San Michele ed a Belfiore (Goir!), la sf. racemosa nei dintorni di Verona al Lazareto e a San Pancrazio (Goir.!). in luoghi bagnati periodicamente dalle piene dell'Adige.

f. multicaule Baenitz
SYN.: Equisetum palustre f. caespitosum Luerss.
BIBL. ver.: Equisetum palustre f. caespitosum Goir., Pterid. A. V., 28. "Multicaule. Cauli bus validis, erectis in caespitem unicum adnatis, spicigeris, spicis solitariis vel racemum aut corymbum formantibus, superne nudis, inferne ramosis, ramis verticillatis, internodia sequantibus superantibusve, rare illis brevioribus. Facies E. ramosissimi: forsan forma hybrida, E. palustre x E. ramosissimum?".


Un esemplare di questa forma, che è conservato nell'Erbario di Goiran!, fu rinvenuto dal Goiran stesso nel settembre 1883 nei luoghi inondati dall'Adige presso San Pancrazio durante la famosa piena dell'anno precedente.



12. Equisetum arvense L.
Sp. pl. 1061 (1753).
BIBL. ver.: Equisetum arvense Goir., Pterid. A. V., 19; E. arvense Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. xiv, 18; E. arvense Poll., Fl. ver. III, 259 et Viagg. etc., 16, 84, 118;Equisetum arvense longioribus setis Segu., Pl. ver. 1, 105 et Cat. plant. quae in agr. veron. reper., 39; Coda di Cavallo Pona, Monte Baldo, 144.
NOM. ITAL.: Coda di cavallo, Coda equina, Equiseto campestre, Brusca.
NOM. DIALETT.: Coa de cavàl, Sprela, Saiola, Seola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico, circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia bor. e media, Marocco, Africa merid., America boreale fino alla California.
Italia : nei luoghi freschi cd umidi, lungo le strade e nei campi dell'intera penisola, dalla pianura alla zona subalpina. Nelle Alpi trovasi spesso nel Calluno-Vaccinietum assieme a Lycopodium clavatum.
1-7 Grh PEA.
Forme fertili sporificate da marzo a maggio, e giugno nelle stazioni più elevate, e forme sterili che si mantengono fino ad ottobre o novembre avanzato.

Comunissimo nei prati, nei campi, nei pascoli, nei boschi, lungo gli argini dei fossati e dei fiumi dell'intera provincia, dalla pianura alla zona montana, meno frequente in quella subalpina (Fontana, Pontedera, Moreni, Pona, Segu., Poll., Goir.!, D. T., Mang., C. M.!, Ton.!,!).

f. nemorosum A. Br.
"caulis validus 20-50 cm alt. et ultra, inferne nudus, pallidus; rami patentissimi"
Molto comune, qua e là per la provincia.

f. decumbens Meyer
"caulis caespitosus, decumbcns, a basi ramosus et caulibus ramosis secundariis circumdatus".
BIBL. ver.: Equisetum arvense f. arenicola Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 19.

Qua e là per il Veronese, nelle sabbie dell'Adige (Goir.!).

sf. alpestre Wahlenb.
"caulis humilis, decumbens, internodiis abbreviatis".
Pianta effettivamente di modeste dimensioni con fusti (sterili) alti 15-25 cm a 5-9 solchi. Nei luoghi umidi del Monte Baldo alla Lonza!, in Novezzina, presso Naole (Goir.) da 1300 a 1600 metri.

f. varium Milde
"caulis tenuis, erectus, simplex vel parce ramulosus, in internodiis latericolor".
In riva all'Adige e nei campi vicini, particolarmente nei tratti prossimi alla città come S. Pancrazio e S. Michele (Goir.!).

f. campestre Milde
Pianta a fusti fertili ramificati e rassomiglianti ai fusti fertili. "Pianta simillima formae sterili E. arvensis, sive potius transmutatio eiusdem formae, in apice caulis spicam sporiferam gerens".
Assai rara, tanto che esiste un unico esemplare nell'Erbario di Pollini, raccolto certamente nel Veronese, ma in una località di cui manca il nome.



13. Equisetum telmateja Ehrh.
Hannover Mag. 18:287 (1783)
SYN.: Equisetum maximum Lam.; E. eburneum Schrb.; E. fluviatile SM.; E. maius Schinz et Thell.
BIBL. ver.: Equisetum telmateja Goir., Pterid. A. V., 26; E. telmateja Goir., Prodr. Fl. ver. N. G. B. I. XIV, 20; Equisetum palustre longioribus setis et ramosis Poll., Fl. ver. III, 260 et Viagg. etc., 16; Equisetum palustre longioribus setis Segu., Pl. ver. 1, 104; Coda di Cavallo Pona, Monte Baldo.
NOM. ITAL.: Coda di cavallo.
NOM. DIALETT. Seola, Saiola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media, Africa bor., Isole atlant., America boreale.
Italia: luoghi paludosi, torbosi ed umidi, vicino a ruscelli e ai margini dei fossati, dal mare allorizzonte montano.
Specie caratteristica del Phragmition W. Koch 26 e dell'Enophorion latifolii BR.-BL. et Tx. 43.
1-7 Grh PEA III-V.

Nei luoghi umidi ed acquitrinosi, lungo i corsi d'acqua di tutta la provincia, dalla pianura alla media montagna, dove tuttavia diventa assai più raro (Segu., Poll., Fontana, Rocchetti, Masè, Ton., Goir., C. M.,!) e così nei dintorni di Verona a San Michele (Ton.!), Porto S. Pancrazio (C. M.!), Avesa (Goir.!), Tregnago (C. M.!), Legnago e Vigasio (16 e 37 m. Goir.), lungo le rive del Garda a Scaveaghe (Goir.!,!) e nella Valle dell'Adige a Ceraino e Rivoli (Goir.), sul Monte Baldo a Ferrara (Poll., Goir.!).
Della forma tipica si distinguono tre varietà non comuni o addirittura assai rare:

var. comosum Milde
"caulis 40-50 altus, dimidia parte inferiore ramis destitutus, densissime ramosus".
Nel Vajo Borago presso Avesa (90 m. Goir.).

var. minor Lange
"caulis 5-20 cm altus, erectus, vaginis approximatis, densissime ramosus".
Lungo gli argini presso Caldiero (Goir.!)

var. serotinum Milde
"caulis sterili simillimus, sed spicam gerens".
SYN.: Equisetum eburneum Schrb.

Assai raro, tanto da essere stato rinvenuto un'unica volta (Masè, Goir.) nei pressi di Vigasio.












Class. FILICOPSIDA

Ord. OPHIOGLOSSALES ↑↑↑↑

IV. Fam. Ophioglossaceae ↑↑↑



7. Gen. Ophioglossum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 322, 1737. Sp. pl. ed. I, 1062, 1753. Gen. pl. ed. V, 484, 1754)

14. Ophioglossum vulgatum L.
Sp. pl. 1062 (1753).
BIBL. ver.: Ophioglossum vulgatum Goir., Pterid. A. V., 23; O. vulgatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 52; O. vulgatum Poll., Fl. ver. III, 268 et Viagg. etc., 121; Ophioglossum vulgatum Segu., Pl. ver. I, 76; Ophioglosson Calc., Viagg. etc., 10; Ofioglosso del Fucsio o Ennophillo Pona, M. Baldo, 149.
NOM. ITAL.: Erba serpentina, Erba Luccia.
NOM. DIALETT.: Lengua de serpe.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (suboceanico), circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Nordafrica; America boreale.
Italia: pascoli e prati umidi della penisola e della Sicilia dal piano basale al piano montano.
Specie caratteristica del Molinion W. Koch 26.
2-7 Grh PE V-VII.

Nella provincia veronese questa specie non è invero molto comune e limitata ad alcune località sia delle colline circostanti il capoluogo, sia del Lago di Garda, sia del Monte Baldo che dei Lessini, così presso Montorio (Segu.), alle falde del Monte Pastello a Càvalo (600 m Poll.), nella Valle di Caprino (Pona), nei dintorni di Torri del Benaco (Rigo!), sul Monte Baldo nella Valfredda (1200-1600 m Poll.) ed in Basiana presso la Pozza (Goir.!), ed infine sui Monti Lessini presso Erbezzo (1200 m Ton.!).





8. Gen. Botrychium Sw. ↑↑
(In Schrad., Journ. IV, 110, 1801)

15. Botrychium lunaria Swartz
in Schrader Jour. für die Bot. 1800(2):110 (1802).
BIBL. ver.: Botrychium lunaria Goir., Pterid. A. V., 23; B. lunaria Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I., 52; B. lunaria Poll., Fl. ver. III, 269 et Viagg. etc., 121; Osmunda foliis lunatis Segu., Pl. ver. I, 75; Lunaria racemosa ovvero minore del Matthioli Pona, Monte Baldo, 195; Lunaria minore o racemosa del Matthioli Pona, Monte Baldo, 240; Lunaria del graspo Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Erba lunaria, Argentina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA : elemento subcosmopolita montano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e bor., America bor., Cile, Patagonia, Australia, N. Zelanda.
Italia: prati e pascoli sassosi nelle Alpi, Appennini e Sicilia (Etna e Madonie), dall'orizzonte submontano al subalpino ed alpino particolarmente nei versanti esposti a settentrione.
Specie caratteristica dell'ordine dei Nardetalia PRSG. 49.
6-9 Grh PEA VI-IX.

var. typicum Fiori
Nei prati, nei pascoli dei monti del Veronese dalla regione montana alla alpina (Barbieri), e così sul Monte Baldo (Mang.!) in Costabella (2060 m. Goir., C. M.!), alla Corona (776 m. Poll.); sui Monti Lessini ovunque, come presso Velo ai Comerlati (1200 m. A. M.!), a Spiazzoi (Goir.!), alle Scandole (Ton.!, Goir.!, C. M.), Revolto (1000-1350 m. C. M.!,!); sul Monte Pastello (1200 m. Poll.).

f. nanum Gelmi
Monte Baldo all'Altissimo di Nago (2117 m. Goir.!).

f. subincisum Roeper
"laciniae profunde crenatae, hic illic paulum incisum".
Sui Monti Lessini verso i Tracchi (1400 m.) al di sopra dei Merli (Goir.!).












Ord. OSMUNDALES ↑↑↑↑

V. Fam. Osmundaceae ↑↑↑


9. Gen. Osmunda L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 322, 1737. Sp. pl. ed. I, 1063, 1753. Gen. pl. ed. v, 484, 1754)

16. Osmunda regalis L.
Sp. pl. 1065 (1753).
BIBL. ver.: Osmunda regalis Goir., Pterid. A. V., 24; O. regalis Goir., Prodir. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 52: O. regalis Poll., Fl. ver. III, 270; Osmunda vulgaris etpalustris Segu., Fl. ver. I, 75.
NOM. ITAL.: Osmunda, Felce palustre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Eurasia, Africa bor., trop. ed austr., America bor., trop. ed australe.
Italia: nei luoghi umidi e lungo i corsi d'acqua, dal livello del mare alla regione submontana (1000 m.) nella penisola e nelle isole.
Specie caratteristica del Blechno-Alnetum Oberd. 57.
G(H) PEA V-IX.

var. typica Fiori
Secondo Seguier (l. c.) cresceva sui Monti Lessini a breve distanza dalla località Tinasso. Tale sito viene anche riportato da Pollini (l. c.) come semplice documentazione, non perché ivi abbia effettivamente trovato O. regalis. A. Massalongo la rinvenne oltre cent'anni fa in due stazioni dei Lessini e precisamente sul Monte Zeola ed in vicinanza di Giazza nel luogo detto Minerthall!. Quivi e al Tinasso Autori posteriori (Manganotti, Tonini, Goiran, Forti e G. Massalongo) cercarono invano la specie, per cui oggi quasi con certezza bisogna bandire questa Felce dalla Flora veronese.












Ord. PTERIDALES ↑↑↑↑

VI. Fam. Adiantaceae ↑↑↑


1O. Gen. Adiantum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 322, 1737. Sp. pl. ed. I, 1094, 1753. Gen. pl. ed. V, 485, 1754).

17. Adiantum capillus-veneris L.
Sp. pl. 1096 (1753).
BIBL. ver.: Adiantum capillus-veneris Goir., Pterid. A. V., 22; A. capillus-veneris Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 33; A. capillus-veneris Poll., Fl. ver. III, 293; Adiantum foliis coriandri Segu., Pl. ver. I, 73.
NOM. ITAL.: Capelvenere.
NOM. DIALETT.: Capiler.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA : elemento pantropicale-pansubtropicale.
DIFFUSIONE: Europa occ. e merid., Asia temp. e trop., Nordafrica reg. trop. e subtrop. dei due emisferi.
Italia: rupi, caverne, luoghi umidi della penisola e delle isole dal mare alla regione submontana.
(3) 4-7 Hros PEAi VI-IX.

Questa specie cresce abbondantissima nelle grotte, sulle rupi e nei luoghi umidi dei colli e dei monti non molto elevati dalle sponde del Lago di Garda al confine vicentino, e così a Malcesine, Lazise, Cassone, Castelletto (Goir.), presso Navene (Mang.), in Val d'Adige (Goir.), nella Valpantena al Vajo del Paradiso (200 m Goir.!,!) e sopra Romagnano (400 m Goir.), nel Vajo Pissacavra e presso Spredino (Goir.!); a Castion veronese e alle falde del Monte Baldo presso Rubiana (Goir.!), nella Valpolicella (Goir.) a Marano (Mang.,!), nella Valle d'Illasi (Goir.) in località Fontanine presso Tregnago (A. M.), e nelle colline circostanti Verona (Mang.!, Goir.!,!).

Secondo Fiori 1943 si possono distinguere:

A) Ex pinnularum forma:

f. vulgate Goir.
"segmentis ultimis breviter petiolatis, abbreviatis, semiorbicularibus, crenato-denticulatis ".
Promiscuamente alla forma typica nelle stesse località citate per essa.

f. cuneatum Borzì
SYN.: Adiantum capillus-veneris f. Elisae Goir.
BIBL. ver.: Adiantum capillus-veneris f. Elisae Goir., Bull. Soc. Bot. It. 1896, 254-255. "Segmentis ultimis angustis longe cuneatis inaequaliter sed profunde partitis, partitionibus lobatis, lobis fertilibus 1-2 soros gerentibus, sterilibus antice et ad latera minutissime et irregulariter denticulatis (legit Elisa Goiran vm, 1895)".

A Castelletto di Brenzone, alle falde del Monte Baldo presso Rubiana "alla fontanella del Gouin" (Goir.!).

B) Ex pinnularum amplitudine:

f. microphyllum Rey-Pailharde
BIBL. ver.: Adiantum capillus-veneris Goir., Bull. Soc. Bot. It. 1896, 255. "Segmentis ultimis exiguis vel exiguissimis".
Presso Avesa e nella Valpantena (Goir.!).

f. platyphyllum Goir.
"segmentis ultimis a basi cuneata reniformibus vel semiorbicularibus, latissimis usque ad 30-35 mm latis".
Nella Valpantena e nel Vajo di Ouinzano (Goir.!).

C) Formae diminutae:

f. burmiense Brügger
SYN.: Adiantum capillus-veneris f. pumilum Rosenstock; A. capillus-veneris f. caespitosum Goir.; A. capillus-veneris f. minima Goir.
BIBL. ver.: Adiantum capillus-veneris f. caespitosum Goir., Pterid A. V., 22; A. capillus-veneris f. minima Goir., Bull. Soc. Bot. It. 1896, 555.


Sulle rupi ed i muri bagnati da infiltrazioni d'acqua ma che nel corso dell'estate rimangono asciutti: così a Castelletto di Brenzone sul Garda, sul Monte Larza presso Avesa, nella collina di S. Mattia presso Verona (Goir.,!).

f. pusillum Goir.
Qua e là con la forma typica a Marano di Valpolicella!, Castelletto di Brenzone!, Castion Veronese ecc. (Goir.).

D) Lusus ex pinnularum incisione:

lusus trifidum Milde
Nella Valpolicella, alle falde del Baldo nei pressi di Castelletto di Brenzone e a Castion Veronese (Goir.!).









VII. Fam. Pteridaceae ↑↑↑


11. Gen. Pteris L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 322, 1737. Sp. pl. ed. I, 1073, 1753. Gen. pl. ed. V, 484, 1754)

18. Pteris cretica L.
Mantissa 130 (1767).
BIBL. ver.: Pteris cretica Goir., Pterid. A. V., 22; P. cretica Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 35; P. cretica Poll., Fl. ver. III, 291 in notis.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subtropicale.
DIFFUSIONE: Europa merid.-or., Africa, Asia, zone calde d'America.
Italia: qua e là nei luoghi ombrosi attorno ai laghi insubrici e del C. Ticino, in Liguria, nelle Alpi Apuane, nel Napoletano, in Calabria, in Sicilia, in Sardegna (?).
Grh PEA VII-IX.

Segnalata circa un secolo fa dal Trevisan sulle rupi prospicienti il Garda tra Peschiera e Sirmione, non è più stata rinvenuta in seguito da nessun altro Autore, per cui questa specie sembra doversi escludere dalla Flora veronese.












Ord. DICKSONIALES ↑↑↑↑

VIII. Fam. Dennstaedtiaceae ↑↑↑


12. Gen. Pteridium Kuhn ↑↑
(Botanik v. Ost-Africa in V. d. Decken Reise III (3) II, 1879).
SYN.: Eupteris Newman


19. Pteridium aquilinum (L.) Kuhn
in Decken Reise Ost. Afr. Bot. 3 (3): 11 (1879).
SYN.: Pteris aquilina L.; Eupteris aquilina (L.) Newman; Paesia aquilina Moore; Aquilina vulgaris Presl; Ornithopteris aquilina J. Smith; Filix aquilina Woynar.
BIBL. ver.: Pteris aquilina Goir., Pterid. A. V., 21; P. aquilina Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 34; P. aquilina Poll., Fl. ver. III, 291; Filix ramosa major pinnulis obtusis non dentatis Segu., Pl. ver. I, 60; Felce femina Calc., Viagg. etc., II; Felce femina Pona, Monte Baldo, 230.
NOM. ITAL.: Felce aquilina, Felce grande. Felce da ricotte.
NOM. DIALETT.: Felese, Felze, Felese dell'Aquila.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: ovunque nei due emisferi ad eccezione dell'America temp., nei deserti, nelle steppe e regioni polari.
Italia: assai comune nei boschi, nelle sterpaglie, nei luoghi sterili ed incolti, dalla pianura alla regione submontana, più raramente fino a quella subalpina.
Specie acidofila, caratteristica dell'ordine dei Quercetalia robori-petraeae Tx. 31.
(1) 2-7 Grh PEA V-IX.

Assai frequente dalla pianura alla collina, un po' meno nella ragione montana ed addirittura entità rara in quella subalpina: cresce lungo le siepi, nei boschetti e complessivamente nei luoghi con un certo grado di umidità e poveri, dove diventa perfino infestante. La si trova qua e là (ubique, A. M.!) e così nella Valpolicella come a Monte e Marano (300 m.!), sulle colline a ridosso del Lago di Garda (!), ad Incaffi (250 m!), sul Monte Baldo ai Masi (Goir.) tra i castagni, sui Monti Lessini come a Cerro (800 m. Goir.) e al Serbaro (Goir.), a Roverè di Velo (1000 m. C. M.!) e alla Purga di Bolca (Goir.!, C. M.), sul Monte Bolca (945 m Goir.!, C. M.), sul Gruppo del Carega come a Revolto e in Val Fraselle (1000-1300 m.!). Gli esemplari maggiori, le cui fronde raggiungono anche i due metri di lunghezza, si rinvengono più facilmente nei boschetti ombrosi dei colli, mentre nei luoghi con un minor grado di umidità gli esemplari non superano i 2-3 dm di altezza.Di Pteridium aquilinum, il cui periodo di vegetazione in pianura ed in collina inizia al principio di aprile per durare talora fino a novembre inoltrato, è di gran lunga più frequente la forma sterile che non le fronde fertili.

f. brachyloba Goir.
"pianta pallide virens, glaucescens. Segmenta ultima oblonga, subfalcata, brevia, dense approximata, integerrima vel (infima) basi dentata aut lobata et quandoque auriculata".
BIBL. ver.: Pleris aquilina f. brachyloba Goir., Pterid. A. V., 21.

Sui Monti Lessini fra le rupi in località Serbaro (Goir.!).

f. integerrima Moore
Sui Monti Lessini al Cerro e sul Monte Baldo ai Masi (Goir.!).












Ord. ASPIDIALES ↑↑↑↑

IX. Fam. Thelypteridaceae ↑↑↑


13. Gen. Thelypteris Schmidel ↑↑
(Icones plantarum, tab. XI, 45, 1762)
SYN.: Lastrea Bory; Phegopteris Fée; Nephrodium R. Br.



20. Thelypteris limbosperma (All.) H.P. Fuch
Amer. Fern. Jour. 48: J44 (1958).
SYN.: Polypodium montanum Vogler; P. limbospermum All.; P. oreopteris Ehrh.; Polystichum oreopteris Bernh.; P. montanum Roth; Nephrodium oreopteris Desv.; Hemestheum montanum Newm.; Aspidium montanum Asch.; Lastrea oreopteris Bory; Nephrodium montanum Baker; Aspidium oreopteris Sw.; Dryopteris montana O. Ktze.; Hemestheum oreopteris Rouy; Dryopteris oreopteris (Ehrh.) Maxon; Thelypteris oreopteris (Ehrh.) Slosson.
BIBL. ver.: Nephrodium oreopteris Goir., Pterid. A. V., 9; Aspidium montanum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 45; Aspidium oreopteris Poll., Fl. ver. III, 276.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento euro-siberiano-nordamericano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ., America bor.-occidentale.
Italia: luoghi umidi, silvatici, presso sorgenti, dall'orizzonte submontano all'orizzonte montano superiore dell'Italia boreale, Alpi, Appennino settentrionale e centrale fino all'Abruzzo.
6-9 Hros PEA VII-IX.

Specie assai rara e rinvenuta nei luoghi boscosi del Monte Baldo (Sternberg), sui Monti Lessini sul Monte Zeola (1700 m Goir.) e sul Monte Bolca (945 m Poll., Ton.!, C. M.).Pollini (l. c.) inoltre afferma di essersi imbattuto in tale specie in prossimità della provincia di Vicenza, "in proximis Vicetinis".



21. Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Schott
Gen. Fil. observ. ad gen. Nephrodium (1834).
SYN.: Polypodium thelypteris F. G. Weis; Polystickum thelypteris (L.) Roth.; Aspidium thelypteris Sw.; Nephrodium thelypteris (L.) Strempel; Dryopteris thelypteris (L.) A. Gray; Hemestheum thelypteris Newm.; Lastrea thelypteris (L.); Bory; Acrosticum thelypteris L.
BIBL. ver.: Nephrodium thelypteris Goir., Pterid. A. V., 9; Aspidium thelypteris Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 46; A. thelipleris Poll., Fl. ver. III, 277 et Viagg. etc., 14; Filix minor non ramosa Segu, Pl. ver. I, 67.
NOM. ITAL.: Aspidio palustre.
NOM. DIALETT.: Felese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Africa bor. e austr., Asia temp., America nordorientale.
Italia: luoghi umidi, paludosi ed acquitrinosi dal piano basale al piano montano nella penisola. Specie caratteristica dell'Alnion glutinosae Meijer Dr. 36.
1-3 (5) G PEA VII-IX.

Assai comune lungo i fossi, nei luoghi palustri, nelle risaie, così a Peschiera (Poll.), a S. Michele (Ton.!, Goir.!), a Legnago (16 m Rocchetti), Oppeano (Segu., Poll. A. M.!, Da Campo), Palù (Segu.), Villabartolomea (Poll.), San Martino Buon Albergo (Ton.), Campalto (Goir.!), ai confini con la provincia di Mantova (Ton.!), nelle immediate vicinanze di Verona (Goir.!, C. M.).


f. Rogaetziana = Aspidium thelypteris var. Rogaetzianum Bolle
SYN.: Nephrodium thelypteris f. Rogaetzianum Fiori.

Nel Veronese si trova negli stessi luoghi della specie, ov'è anzi più frequente (Goir.).



22. Thelypteris phegopteris (L.) Slosson
in Rydb. Fl. Rocky Mount. 1069 (1918).
SYN.: Phegopteris connectilis (Michx.) Watt; Aspidium phegopteris (L.) Baumg.; Phegopteris polypodioides Fée; Phegopteris phegopteris Prantl; Nephrodium phegopteris Prantl; Phegopteris vulgaris Mett.; Polypodium phegopteris L.; Phegopteris connectilis (Michx.) Watt; Gymnocarpium phegopteris L.) Newm.; Dryopteris phegopteris (L.) C. Chr.; Lastrea phegopteris (L.) Bory.
BIBL. ver.: Polypodium phegopteris Goir., Pterid. A. V., 7; Phegopteris polypodioides Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 44; Polypodium phegopteris Poll., Fl. ver. III, 273 et Viagg. etc., 113.
NOM. ITAL.: Polipodio fagino.
NOM. DIALETT.: Felese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale silvatico.
DIFFUSIONE: regioni temperate e fredde dell'emisfero boreale.
Italia: luoghi umidi e selvatici, boschi (Picetum), dall'orizzonte montano inferiore all'orizzonte subalpino, talora alpino, delle Alpi e dell'Appennino settentrionale fino alla Toscana.
Specie caratteristica del Vaccinio-Piceion BR.-BL. 38.
6-9 G PEAI VI-IX.

Nei luoghi umidi e boscosi dalla zona montana all'alpina, e così sul Monte Baldo a Campion (1200 m Goir.!), alle Acque Negre (1400 m Goir.!, C. M.,!), all'Artillon (2200 m) e all'Altissimo di Nago (2117 m Goir.), al Pian della Cenere (1000 m Ton.!) e lungo le valli alpine in vista del Lago di Garda (Goir.); sui Monti Lessini ai Tracchi (1400 m) e Revolto (1000 m Goir.), sul Monte Bolca (945 m Goir.!, C. M.!) e sul Monte Zeola (C. M.).









X. Fam. Aspleniaceae ↑↑↑


14. Gen. Asplenium L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 322, 1737. Sp. pl. ed. I, 1078, 1753. Gen. pl. ed. V, 485, 1754).

23. Asplenium trichomanes L.
Sp. pl. 1080 (1753).
SYN.: Asplenium trichomanioides All.
BIBL. ver.: Asplenium trichomanes Goir., Pterid. A. V., 18; A. trichomanes Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 37; A. trichomanes Poll., Fl. ver. III, 285 et Viagg. etc., 113; Trichomanes seu Polytrichum officinarum Segu., Pl. ver. I, 71; Politrico Pona, Monte Baldo, 142 et 230(?).
NOM. ITAL.: Tricomane, Erba ruginina, Capillare.
NOM. DIALETT.: Felesina, Felesina dei muri, Sardelette, Erba da omo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita temperato-subartico.
DIFFUSIONE: regioni temperate, subartiche e tropicali-montane dei due emisferi.
Italia: assai diffusa dal piano basale al piano culminale, orizzonte subalpino, nella penisola e nelle isole. Predilige terreni a composizione prevalentemente silicea.
Specie caratteristica della classe degli Asplenietea rupestris BR.- BL. 34.
(7) 2-9 Hros PEAi III-IX.

Assai comune in tutto il territorio veronese dalla pianura alla regione subalpina, talora alpina, seppure in questa più raro; vive su vecchi muri, tronchi d'albero in decomposizione, nelle spaccature delle rupi (ubique: Ton., A. M.!): così sul Monte Baldo (Mang.!, Goir.,!) sopra Vezzane (Goir.), all'Artillon (2200 m) e alla Corona (776 m Goir.!), su rupi e muraglie lungo il corso dell'Adige come a Ponton, Sega e Gaiun (150 m Goir.!); sui Monti Lessini al Cerro (800 m Goir.!), a Castelvero (C. M.!), a Campofontana (1200 m!), nei dintorni del rifugio Scalorbi ed in tutto il Gruppo del Carega (Revolto, Passo Pertica, Cima Posta, M. Zeola, Obante, Plische ecc. 1300-200 m!); ed ancora in tutti i colli (Ton., Goir.,!) e vallate come nella Valpantena a Romagnano (400 m Goir.) e nel Vajo del Paradiso presso Grezzana (200 m!), nella Valle di Avesa (Goir.!,!) nella Valle di Squaranto (150 m Goir.!), nella Valpolicella come a Monte, S. Giorgio, Marano, S. Peretto (250-400 m!), nella Valle di Mezzane come a Fonte Calesan (250 m!), sulle alture sovrastanti Verona e nella stessa città!, infine lungo le rupi che degradano verso il Lago di Garda come a Scaveaghe presso la Punta di S. Vigilio!.

f. alpestre Goir.
BIBL. ver.: Asplenium trickomanes f. alpestre Goir., Specim. Morphographiae veg. agri veronensis, 12 (1875); A. trickomanes f. alpestre Goir., Cronaca alpina, 69 (1880); A. trickomanes f. alpestre Goir., Pterid. A. V., 18."Ab Aspelenio trichomane genuino, partibus omnibus minoribus facillime distinguitur. Lamina, rachide excepta, laete viri dis".
Nelle stazioni più elevate dei monti tanto sul Monte Baldo (Goir.!) come all'Artillon, quanto sui Monti Lessini a Podestaria, talora però anche in località a quote inferiori, come nella Valle dell'Adige e nella Valpantena (Goir.!) nei dintorni di Romagnano.

f. umbrosum Milde
Lungo le siepi, sui vecchi muri dei colli (Avesa) e della media montagna (Goir.).

f. rotundatum Milde
Sporadicamente qua e là nei colli e sui monti, così al Vajo Borago presso Avesa e sotto Montecchio, a Cerro e nel Vajo Squaranto (150-800 m ca. Goir.!).

f. Harovii Milde
Rupi e muri nella Val d'Adige, nella Valle del Tasso e nei dintorni di Caprino alle pendici del Monte Baldo (Goir.).

f. microphyllum Milde
Qua e là nei colli veronesi, lungo le siepi, in grotte ed anfratti (Goir.).

f. dentatum Goir. et Ton.
BIBL. ver.: A. trichomanes f. dentatum Goir. et Ton., N. G. B. I. XIV, 38 (1882)."Frondibus flaccidis, decumbentibus: segmentis rhomboides, basi cuneatis, apice truncatis, toto margine, basi excepta, elegan- ter et profunde dentatis".

Nelle colline sovrastanti Verona (Goir.!).



24. Asplenium viride Hudson
Fl. Angl. 385 (1762).
BIBL. ver.: Asplenium viride Goir., Pterid. A. V., 17; A. viride Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 37; A. viride Poll., Fl. ver. III, 286 et Viagg. etc., 113.
NOM. ITAL.: Tricomane spermatofite, Asplenio spermatofite.
NOM. DIALETT.: Felesina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale montano.
DIFFUSIONE: Europa, Nordafrica, Asia occ., Himal., Siberia, Nordamerica.
Italia: rupi, muri, dal piano basale, orizzonte submontano, al piano culminale, orizzonte alpino, nelle Alpi ed Appennini, nei quali tuttavia è meno frequente.
Specie caratteristica del Potentillion caulescentis BR.-BL. 26.
(4), 6-9 Hros PEAi V-IX.

Assai copioso sulle rupi e muri in tutti i monti del Veronese (A. M.!) fino alle vette più elevate. Sul Monte Baldo (Goir.,!) nella Valfredda (1200-1600 m Mang.!, Goir.), all'Artillon (2200 m Goir., C. M.), presso Ime (1200 m), in Val Andrine, in Val Basiana e alla Corona (Goir.!), alle Vette delle Buse, all'Altissimo di Nago e al Telegrafo (2100-2200 m Goir.!); lungo i rilievi che delimitano il confine con la provincia di Trento e di Vicenza, così sui Monti Lessini su tutto il Gruppo del Carega (!) come al Passo Pertica (1550 m Goir.!,!), verso Cima Posta (!) ed in Val Fraselle (!), a Campofontana (1200 m!), nel Vallon della Fratta (Goir.), presso Bosco Chiesanuova (1300 m Ton.!), verso la Sega di Ala (1400 m Goir.,!), nel Vajo dell'Anguilla (Ton.!), sul Monte Malera (1800 m Goir.!,!), sul Monte Belloca (A. M.). Cresce in linea di massima in ambienti la cui altezza varia tra i 700 e i 2200 m; talora, seppur più raramente, discende a quote notevolmente inferiori, così nella Valpantena come tra Alcenago e Stallavena (290 m Ton.), presso Tregnago nella Valle dei Finetti a circa 350 m (A. M.), verso il passo della Sega in Val d'Adige in località Vo' (200 m Goir.).

f. incisum Moore
Al passo della Sega sulla sinistra dell'Adige, nel Vallon della Fratta (Lessini), sul Monte Baldo all'Artillon (2200 m Goir.!).

Due sono ancora le forme descritte dal Goiran (l. c.) :

f. cuneatum Goir.
"segmentis foliarum longe cuneatis".
Fra le rupi all'Artillon sul Monte Baldo (Goir.!).

f. pusillum Goir.
"pianta pusilla: lamina 35-60 mm longa; segmenta distincte petiolata, rhombea, irregulariter crenata".
SYN.: Asplenium viride f. alpinum Schleich. ap. Bernoulli.
BIBL. ver.: Asplenium viride f. pusillum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 37 et Pterid. A. V., 17.

Sulle rupi più elevate del Monte Baldo al Telegrafo (2200 m) e all'Altissimo di Nago (2100 m), e sui Monti Lessini alla Cima di Posta (2259 m Goir.!,!).



25. Asplenium adiantum-nigrum L.
Sp. pl., 1081 (1753).
SYN.: Asplenium adiantum-nigrum L. subsp. nigrum Heufl.; A. nigrum Lam.
BIBL. ver.: Asplenium adiantum-nigrum Goir., Pterid. A. V., 14; A.
adiantum-nigrum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. xiv, 40; A. adiantum-nigrum Poll., Fl. ver. III, 288 var. α et γ; Filicula quae Adiantum nigrum officinarum, pinnulis obtusioribus Segu., Pl. ver. I, 69.
NOM. ITAL.: Adianto nero, Capillare nero.
NOM. DIALETT.: Polipodio cavalin.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Africa, Asia temp., Himal., America bor. e centrale.
Italia: luoghi selvatici, rupi e muri nella penisola e nelle isole dal piano basale al piano montano, orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica dell'Asplenietum septentrionali-adianti-nigri Oberd. 38.
4-7 Hros PEAi III-X.

var. vulgare Guss.
Assai comune in tutti i colli e i monti sui muri, sulle rupi e nei luoghi selvatici: nel Veronese sembra non spingersi oltre 1200 m d'altezza (!).

f. obtusum Milde
Nella Valpantena (Goir.).

f. lancifolium Heufler
"lamina anguste lanceolata: segmentis ultimis ovatis, acute dentatis. Frondes hyeme perdurantes ut in sequenti".

È la forma più diffusa: sul Monte Baldo al Pian della Cenere (1000 m Goir.) ed altrove, nei colli presso Avesa nel Vajo Borago (200 m Goir.!), nella Valpolicella presso Fumane (200 m Ton.,!) nei dintorni di Affi (300 m!) nella Valpantena presso Grezzana al Vajo del Paradiso (250 m Goir.,!) e ad Alcenago (Ton.!, Goir.!), nella Valle d'Illasi nel Vajo dei Rugolotti (C. M.) e a Tregnago (315 m A. M., C. M.!); sui Monti Lessini a Corbiolo (850 m Goir.!), a Roverè di Velo (1100 m Ton.!), nel Vajo di Squaranto (Goir.!), a San Mauro di Saline, (800 m C. M.!), sul Monte Belloca (A. M.!, C. M.), sul Monte Bolca (945 m Ton.!, Goir.); a Boscomantico (70 m Mang.!).

f. tabulare Trevis.
SYN.: Asplenium acutum Poll., non Bory.
BIBL. ver.: Asplenium acutum Poll., Hort. et prov. veron. in Diario Phisic.-Medic. Ticin. IX, 28 (1816); A. acutum Poll., Fl. ver. III, 228, non Bory.

Forma assai rara: nella Valpolicella sopra Fumane (350 m Ton.!) e alle falde del Monte Pastello (600 m Goir.).



26. Asplenium onopteris L.
Sp. pl. 1081 (1753).
SYN.: Asplenium adiantum-nigrum subsp. onopteris Heufl.; A. acutum Bory; A. Virgilii Bory.
BIBL. ver.: Asplenium adiantum-nigrum subsp. onopteris Goir., Pterid. A. V., 15.
NOM. ITAL.: Erba de' greppi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo (atlantico).
DIFFUSIONE : regione mediterranea e regioni ad irradiazione mediterranea. Inoltre: Canarie, Madera; Azzorre, Portorico, Hawai.
Italia: qua e là con Asplenium adiantum-nigrum; diventa assai più raro al Nord dov'è limitato ai dintorni di Merano, di Bolzano, Arco, lungo il Lago di Garda, nel Triestino e in Istria.
Specie caratteristica del Quercion ilicis BR.-BL. 36.
5 Hros PEAI V-VII.

Nella provincia di Verona è stato rinvenuto nelle colline pietrose a Leccio ed Olivo di Torri sul Benaco da G. Rigo; esemplare conservato nell'Erbario Goiran porta la seguente dicitura: "Asplenium acutum Bory; in umbrosis nemorosis inter lapides collium circa Torri. Aestate 1882". È comunque specie da ricercare altrove lungo la riva orientale del Lago nella fascia a vegetazione submediterranea.



27. Asplenium cuneifolium Viv.
SYN.: Asplenium Forsteri Sadl.; A. adiantum-nigrum var. cuneifolium Poll.; A. serpentini Tausch; A. adiantum-nigrum subsp. serpentini Koch; A. fissum Wimm.; A. adiantum-nigrum var. anguslisedum Neilreich; A. lamotteanum Herib.
BIBL. ver.: Asplenium serpentini Goir., Pterid. A. V., 15; A. adiantum-nigrum var. cuneifolium Poll., Fl. ver. III, 228.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa, Transcaucasia.
Italia: rupi ofiolitiche (serpentino) nelle prealpi orientali, Colli Euganei, Appennino sett. e centrale.
Specie caratteristica dell'Aspletiietum serpentini Gaukl. 54.
4-6 Hros PEAI VII-VIII.

Poco comune nel Veronese e comunque fra i terreni basaltici e nei loro detriti presso Marcellise (Goir.!, nelle colline di Lavagno, sopra San Giovanni Ilarione, sul Monte Bolca (300-945 m Goir.!), sul Monte Belloca? (C. M.).



28. Asplenium septentrionale (L.) Hoffm.
Deutschl. Fl. (Krypt.) 12 (I795).
SYN.: Acrostichum septentrionale L.; Scolopendrium septentrionale Roth; Belvisia septentrionalis Mirbel; Acropteris septentrionale LK.; Amesium septentrionale Newm.
BIBL. ver.: Asplenium septentrionale Goir., Pterid. A. V., 18; A. septentrionale Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 39; A. septentrionale Poll., Ind. delle piante raccolte sui Colli Euganei, 24 et Fl. ver. III, 285; Filicula saxatilis corniculata Segu., Pl. ver. I, 70.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale montano.
DIFFUSIONE: Europa, Nordafrica, Asia media e settentrionale, America boreale occidentale (Montagne Rocciose).
Italia: nelle fessure di rupi, su vecchi muri, dal piano basale, orizzonte submontano, al piano culminale, orizzonte alpino, nelle Alpi, negli Euganei, negli Appennini e nelle Isole (200-2400 m).
Specie caratteristica dell'ordine degli Androsacetalia BR.-BL. 34 nei terreni prevalentemente a composizione silicea.
6-9 Hros PEAI VII-VIII.

Specie estremamente rara nel Veronese. Sebbene sia citata da Seguier e dal Pollini (l. c.), tuttavia da questi Autori non fu mai rinvenuta nella nostra regione. Il primo a scoprire Asplenium septentrionale fu C. Tonini, come è riportato dal Bertoloni in Fl. crypt pars. 7, 85 e dal Dalla Torre 1906, sul Monte Baldo in una località non definita. A. Massalongo invece in seguito lo ritrovò sui Monti Lessini presso Revolto (1000 m) e poi ancora Goiran! presso Giazza (800 m) e di nuovo sul Monte Baldo tra Brentonico e San Giacomo e all'Altissimo di Nago! (2117 m).



29. Asplenium ruta-muraria L.
Sp. pl. 1081 (1753).
SYN.: Acrostichum Ruta-muraria Lam.; Phyllitis Ruta-muraria Moench; Scolopendrium Ruta-muraria Roth; Amesium Ruta-muraria Newm.
BIBL. ver.: Asplenium ruta-muraria Goir., Pterid. A. V., 15; A. ruta-muraria Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 39; A. ruta-muraria Poll., Fl. ver. III, 287; Ruta muraria Segu., Pl. ver. I, 72.
NOM. ITAL.: Ruta di muro.
NOM. DIALETT.: Felesina, Capiler mato, Capiler bastardo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento (nord) eurasiatico-submediterraneo, circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Nordafrica, Asia media e boreale, America boreale temperata.
Italia: muri e rupi, a composizione prevalentemente calcarea, dal piano basale al piano culminale, orizzonte alpino, nelle Alpi, nella penisola e nelle isole.
Specie caratteristica dell'ordine dei Potentilletalia caulescentis BR.-BL. 26.
(1), 2-9 Hros PEAI VI-X.

Assai comune sui muri e sulle rupi soleggiate dal piano alla zona montana da dove può spingersi, seppur più raramente, in quella alpina, e così cresce "ubique" (Ton.), nella stessa città di Verona (Goir.!,!), a Montorio (Ton.!), ad Avesa, a San Martino Buon Albergo (Goir.!), a Tregnago (315 m A. M.!, G. M.), a Caprino (254 m Goir.), lungo il Lago di Garda come a Castelletto di Brenzone (Goir.) e a Punta San Vigilio presso Scaveaghe!, nella Valpantena come a Grezzana e Romagnano (Goir.), al Vajo del Paradiso!, a San Peretto di Negrar nella Valpolicella!, ad Incaffi!, sul Monte Baldo (Mang.!, C. M.!) come al Santuario della Madonna della Corona (776 m Ton., Goir.!), nella Valle delle Buse, nella Valsecca e Vezzane (Goir.!), alle Acque Negre (1400 m!); sui Monti Lessini come al Ponte di Veja (650 m Mang.!,!), su tutto il Gruppo del Carega! da Revolto a Cima Posta, ai Monti Obante e Zeola ecc., sui Monti Trapola e Malera (Goir.,!), verso la Sega di Ala (1400 m Goir.,!) e nei dintorni di Bosco Chiesanuova (1200-1400 m!).

var. Brunfelsii Heufler
SYN.: Asplenium ruta-muraria α commune Genn.
È la più comune, dal piano alla montagna, come sui muri e i colli di Verona (Martelli), tra Verona e Boscomantico (Tanfani), nella Valpantena a Romagnano (Goir.!) e Grezzana!; sui Monti Lessini alla Sega di Ala! e a Camposilvano (Goir.!); sul Monte Baldo alle Buse (Goir.!) e nei dintorni del Santuario della Madonna della Corona.

f. microphyllum Wallr.
SYN.: Asplenium ruta-muraria var. pulchellum Goir.
BIBL. ver.: Asplenium ruta-muraria var. pulchellum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV; A. ruta-muraria var. microphyllum Goir., Pterid. A. V., 16.
Nei luoghi rupestri in prossimità del Santuario della Madonna della Corona sul Monte Baldo (Goir.!), lungo il Lago di Garda a Castelletto di Brenzone, a San Vito del Mantico (Goir.!).

lus. briomorpheidoton Goir.,
"...certissime pianta humillima fere gregaria, petiolo 0,5-5 cm longo, tenuissimo, lamina omnino depauperata".
BIBL. ver.: Asplenium ruta-muraria var. microphyllum lusus briomorpheidoton Goir., Pterid. A. V., 16.

Su di un muro a San Vito del Mantico (Goir.!). Forma assai singolare: la foglia è dotata di un sottile picciolo, il quale alla sommità porta la lamina ridotta ad 1-3 lobi da oblunghi a reniformi e leggermente dentati.

var. minor Ten.
SYN.: Asplenium Matthioli Gasparr.; A. ruta-muraria

var. Matthioli Heufl. A. ruta-muraria var. subinlegerrimum Milde
A. ruta-muraria var. rotundifolium Celar
Assai meno frequente della varietà precedente: sul Monte Baldo al Santuario della Corona e sui Monti Lessini al M. Serbaro (Goir.!).

var. pseudo-lepidum Christ
SYN.: Asplenium ruta-muraria var. leptophyllum subvar. pseudo-lepidum Chenev. A Navene lungo il Lago di Garda (Comboni), var. leptophyllum Wallr.
Sui Monti Lessini al Passo Pertica (1550 m Goir.!,!) ed in Valpantena a Grezzana (Goir.).

var. elatum Lang
SYN.: Asplenium multicaule Presl; A. ruta-muraria var. latifolium Genn.; A. ruta-muraria var. pseudo-serpentini Milde; A. ruta-muraria var. cuneifolium Celar.; A. ruta-muraria var. multicaule Trevis.
Monte Baldo presso San Martino (Goir.).

var. concinnum Rosenst.
SYN.: Asplenium ruta-muraria var. elipticum Christ.
Sul Monte Baldo tra Caprino e Spiazzi (250-800 m Tanfani) e nei dintorni di Ferrara (Martelli).

var. pseudo-germanicum Heufler
SYN.: Asplenium ruta-muraria var. cuneatum Moore; A. germanicum Sacc.
Sul Monte Baldo al Santuario della Corona (776 m Goir.!); ad Olivè presso Montorio e alla Musella (Goir.).

var. tenuifolium Milde
SYN.: Asplenium ruta-muraria var. pseudo-germanicum Heufler ex Milde; A. germanicum var. polyphyllum Sacc.
Monte Baldo (Goir.).

var. oligophyllum Goir.,
"folium 10-14 cm longum, lamina triangolari 5-5,5 cm longa ad basim tripennata in medio bipennata superne simpliciter pinnata, laciniis longe cuneatis sessilibus ad apicem incisis vel dentatis. Ad var. pseudo-germanicum proximum".
BIBL. VER.: Asplenium ruta-muraria var. oligophyllum GOIR., Pterid. A. V., 16.

Sul Monte Baldo presso il Santuario della Corona (Goir.!).



30. Asplenium lepidum C. Presl
Verh. Ges. Vaterl. Mus. Bohm. 1836: 63 (1863).
SYN.: Asplenium brachyphyllum Gasp.; A. anauniense Loss.
BIBL. ver.: Asplenium lepidum Goir., Pterid, A. V., 15.
NOM. ITAL.: Ruta gentile.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo alpino-carpatico-illirico.
DIFFUSIONE : Alpi orientali, Stiria, Carpazi, Balcani, Ungheria. Nelle Alpi sud-occidentali A. lepidum ssp. pulverulentum Christ. et Le Chaten.
Italia: rupi e anfratti rocciosi dalPorizzonte submontano al subalpino nelle Alpi orientali (trentino, veronese, goriziano, triestino), Appennini (M. Vettore, Monti attorno a Castella mare, Castelgrande, M. Pollino) e Sicilia (Madonie).
Specie basifila.
6,7 Hros PEA IV-VIII.

Rinvenuto esclusivamente dal Goiran (l.c.), il quale così afferma: "Rara? Ho raccolto questa piccola Felce, la quale cresce in diversi punti del trentino (Dalla Torre, Gelmi), sui Monti Lessini a Cerro veronese (832 m!) sulle rupi (agosto 1886) e sul Monte Baldo alle sue falde sopra Cassone" (fig. 4). È specie tuttavia da ricercarsi anche altrove particolarmente nell'habitat di Saxifraga petraea in luoghi ombrosi e rupestri, negli antri, nelle caverne, in strapiombi con stillicidio in tutti i monti veronesi, catena del Monte Baldo, Pastello, Lessini (Posta, Campobrun, Zeola, Bolca).



31. Asplenium fissum Kit. ex Willd.
Sp. pl. 5 (I): 348 (1810).
SYN.: Aspidium cuneatum Schk.: Asplenium Breynii Poll. A. tenuifolium Guss.; A. Trettenerianum Jan; Athyrium cuneatum Heufler.
BIBL. ver.: Asplenium fissum Goir., Pterid. A. V., 15; A. fissum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 41; A. Breynii Poll., Fl. ver. III, 286 (Excl. Omn. SYN.).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo alpino-illirico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Balcani.
Italia: Alpi orientali, Appennino centrale e calabro (M. Pollino).
Specie basifila: nelle fessure rocciose dell'orizzonte submontano o montano inferiore al subalpino e talora alpino.
6, 8 Hros PEA VII-IX.

Cresce abbastanza copiosamente su rupi e ghiaie sui Monti Lessini nella parte nordorientale del territorio veronese ai confini con le province di Vicenza e di Trento (fig. 5), e così al Passo della Lora (1726 m Poll.!, Ton.!, Goir.!, C. M.!), a Campobrun (Goir.), nella Valle dei Ronchi vicino a Passo Pertica (Goir.!), ed a quote anche inferiori come nella Valle di Illasi presso Giazza (800 m A. M.).





15. Gen. Ceterach DC. ↑↑
(Lam. et De., Fl. franc. II, 562, 1805)

32. Ceterach officinarum DC. in Lam. et DC.
Fl. franc, ed 3,2:506 (1805).
SYN.: Grammitis ceterach Sw.; Ceterach ceterach Newman; Asplenium ceterach L.
BIBL. ver.: Ceterach officinarum Goir., Pterid. A. V., 15; C. officinarum Goir., Prodr.Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 43; C. officinarum Poll., Fl. ver. III, 272; Asplenium sive ceterach Segu., Pl. ver. I, 74; Asplenio di Dioscoride e Ceterach degli Arabi Pona, M. Baldo, 142.
NOM. ITAL.: Erba ruggine, Cedracca.
NOM. DIALETT.: Felese dei muri, Erba dorada, Capiler bastardo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA : elemento mediterraneo -submediterraneo (-subatlantico).
DIFFUSIONE: Europa centrale, occ. e meridionale, Caucaso, Asia minore, Himalaia, Africa sett. e meridionale.
Italia: rupi e muri dal mare alla regione montana nella penisola ed isole.
Specie caratteristica della classe degli Asplenietea rupestris BR.- BL. 34.
1-7 Hros PEAI I-XII.

Cresce assai copioso su vecchi muri, rupi ed è diffuso in tutto il Veronese dalla pianura, alla collina, alla zona submontana e montana, sfiorando e solo talvolta raggiungendo quella subalpina (!), così a Legnago (16 m ex herbario Rocchetti), Villabartolomea (Goir.), Verona (Goir.,!), Tregnago (315 m C. M.!), Montorio (Ton.!), sul Lago di Garda a Castelletto di Brenzone, Marniga (Goir.), Punta S. Vigilio, Malcesine (!), nella Valpantena a Stallavena (250 m Goir.!), presso Grezzana al Vajo del Paradiso (200 m!) e a Romagnano (Goir.), nella Valpolicella a Marano!, presso Incaffi!, nelle colline attorno alla Grola (Goir.), sul Monte Pastelletto (700-800 mm Mang.!); sui Monti Lessini come presso Bosco Chiesanuova e S. Anna d'Alfaedo (Goir.,!), nel Vajo del Falcone! e sopra Romagnano! (Goir.); alle falde del Monte Baldo sul M. Piore sopra Caprino veronese, nei dintorni di Ferrara (Goir.), nella Valfredda (1300 m Segu.), nella Valsecca (Goir.!) e presso Vezzane (Goir.!).

f. integerrimum Trevis.
SYN.: Ceterach officinarum f. vulgate Goir.
BIBL. ver.: Ceterach officinarum f. vulgare Goir., Pterid. A. V., 5.

Comune ovunque, nelle stesse località della specie.

f. alpestre Goir.
"pianta densa et arcte caespitosa, pumila vel elata (2-14 cm). Folia subsessilia vel in speciminibus majoribus petiolo 4-5 cm longo praedita; lamina angusta vel angustissima, 5-10 mm ad maximum lata".
BIBL. ver.: Ceterach officinarum f. alpestre Goir., Pterid. A. V., 5.

Nelle zone submontane e montane: sui Monti Lessini come a Bosco Chiesanuova, presso S. Anna d'Alfaedo a Cona e alle Vezzadre (Goir.), alle pendici del Monte Baldo in Piore (Goir.!) sopra Caprino veronese, a Rendon, Vilmezzan, Cà sotto sengia sopra Pazzon (Goir.!).

f. laxum Goir.
"folia longe vel longiuscule petiolata (usque 9 cm); lamina sinusoidiformis, usque 25 cm longa, segmentis in rache longe decurrentibus, remotis".
BIBL. ver.: Ceterach officinarum f. laxum Goir., Pterid. A. V., 5.

Rara: nei dintorni di S. Martino nel bosco delle Ferrazze (Goir.);sui muri e rupi lungo le sponde del Garda come a Castelletto di Brenzone e a Marniga (Goir!.), nella Valle di Caprino e allaGrola (Mang.!).

f. minimum Goir.
"folia minuscula, 10-15 mm longa, rosula minima formantia".
BIBL. ver.: Ceterach officinarum f. minimum Goir., in Nuovo Giorn. Bot. It. XVI, 126.

Nel Veronese (Goir.), senza ulteriori indicazioni.

f. crenatum Milde
SYN.: Ceterach officinarum f. undulatum Bolle; Asplenium ceterach var. crenatum Chenev.
Rara: ad Olivè presso Montorio (Goir.!).

f. lobatum Genn.
lusus furcatum Rossi
SYN.: Ceterach officinarum f. lobatum lusus monstruosa Goir., "lamina apice bifida, laciniis 10-15 mm longis".
BIBL. ver.: C. officinarum f. lobatum lus. monstruosa Goir., Pterid. A. V., 6.

Sul Monte Baldo in Piore (Goir.).





16. Gen. Phyllitis Hill. ↑↑
(The vegetable System. Ed. 2, 1770-1771)
SYN.: Scolopendrium Adans.


33. Phyllitis scolopendrium (L.) Newman
Hist. Brit. Ferns, ed. 2, I0 (1884).
SYN.: Scolopendrium vulgare SM.; Scol. phyllitis Roth; Scol. officinarum Sw.; Scol. officinale Lam. et De.; Scol. scolopendrium Karsten; Asplenium scolopendrium L.; Phyllitis vulgaris Bubani.
BIBL. ver.: Scolopendrium vulgare Goir., Pterid. A. V., 19; Scol. vulgare Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 41; Scol. officinarum Poll., Fl. ver. III, 289 et Viagg. etc., 29; Lingua cervina officinarum Segu., Pl. ver. I, 74; Fillitide di Dioscoride Pona, Monte Baldo, 142.
NOM. ITAL.: Lingua cervina, Erba mula, Lingua de' pozzi.
NOM. DIALETT.: Lengua zzervina, Regolizia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale-atlantico-mediterraneo-montano.
DIFFUSIONE: Europa temperata, Asia occidentale, Giappone, Africa bor.-occidentale, America nordorientale e centrale.
Italia: assai comune nel piano basale, dall'orizzonte submediterraneo al submontano, in tutta la penisola e nelle isole; predilige fessure di rupi, luoghi umidi per stillicidio, vecchi muri, siti muscosi di boschi.
Specie caratteristica dell'Acero-Fraxinetum W. Koch 26.
(1), 2-7 Hros PEAi I-XII.

Specie assai diffusa in tutta la regione veronese, dalla bassa pianura alla regione montana, raramente però oltre 1200 metri d'altezza; così su tutti i colli veronesi (Goir.!,!), nella Valpolicella come a Marano (Mang.!,!), Fumane ecc.!, nella Valpantena come nei dintorni di Grezzana (C. M.!,!) sui Monti Lessini come presso Cerro (800 m. Goir.) e Spredino (Goir.!), sul Monte Bolca (945 m. Goir.), nel Vajo dell'Anguilla (Mang.!, Goir.), presso Badia Calavena nella Val dei Rugoloti (C. M.!), sul Monte Belloca (A. M.!); sul Monte Baldo e sul Monte Pastello (Goir.).

f. minus Milde
SYN.: Scolopendrium officinale var. β Goir.; Scol. vulgare f. brachyphyllum Goir.
BIBL. ver.: Scolopendrium officinale var. β Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 42; S. vulgare f. brachyphyllum Goir., Pterid. A. V., 19.

Di preferenza nei luoghi umidi della collina come a Quinzano, Montecchio, presso Avesa nel Vajo Borago, nella Valpantena presso Alcenago (Goir.).

f. serotinum Goir.
"pianta pumila; lamina 20-80 mm longa, 10-25 lata, semper sterilis".
SYN.: Scolopendrium vulgare f. caverniculum Ugolini; Phyllitis scolopendrium var. cavernicola Morton.
BIBL. ver.: Scolopendrium vulgare var. serotinum Goir., in Nuovo Giorn. Bot. Ital. XX, 400.

Compare copioso nelle rupi della collina veronese nei mesi di ottobre e novembre (Goir.).

f. platyphyllum Goir. et Ton.
"lamina late obovato-oblonga margine crispo leviter undulato, 20-30 cm et ultra longa, 8-9 cm lata, ad basim contracta, apice rotundato vel subito acuminato, basi lobis patentissimis, abbreviatis praedita. Proxima ad f. reniformem".
SYN.: Scolopendrium vulgare var. S Goir.; Scol. vulgare f. intermedium Ugolini.
BIBL. ver.: Scolopendrium vulgare f. platyphyllum Goir. et Ton. in Goir. Spec. Morphogr. veg., 12; Scol. vulgare f. platyphyllum Goir., Pterid. A. V., 20.

Nelle vallette presso Avesa nei dintorni di Verona, assieme alla forma tipica (Goir.!).

f. stenophyllum Goir.
"lamina basi subtruncata, angustata, cultriformis, 15-20 mm lata, 10-20 cm longa".
BIBL. ver.: Scolopendrium vulgare var. stenophyllum Goir., Pterid. A. V., 19.

Nelle colline nei dintorni di Verona e nella Valpantena al Ponte di Veja (Goir.).

f. truncatum Goir.
"lamina plerumque sterilis, margine brevissime undulato-crispo raro incisa, 15-16 cm longa, 5-6 cm lata, apice horizontaliter aut oblique truncato vel subemarginato, auriculis in basi evanescentibus".
BIBL. ver.: Scolopendrium vulgare f. truncatum Goir., Pterid. A. V., 20.

Nelle numerose vailette nei dintorni di Avesa (Goir.!).

f. bifidum Trevisan
SYN.: Scolopendrium vulgare var. furcatum Goir.; Scol. vulgare var. laciniatum f. bifidum Bég.
BIBL. ver.: Scolopendrium vulgare var. furcatum Goir., Spec. Morphogr. veg., 12; Scol. vulgare var. γ Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. xiv, 42; Scol. vulgare f. bifidum Goir., Pterid. A. V., 20.

Nelle vallette preso Avesa, nella Valle d'Illasi ai Rugoloti e al Monte Bolca (945 m. Goir.!).

f. cornutum Moore
BIBL. ver.: Scolopendrium vulgare f. cornutum Gore., Bull. Soc. Bot. It. XXII, 423; Scol. vulgare

f. cornutum Goir.
Pterid. A. V., 20.
Sul Monte Pastello (700 m. Goir.!) sopra Cavalo e Fumane, nei Monti Lessini presso Cerro (800 m.) e nel Vajo dell'Anguilla (Goir.!).

f. daedaleum Milde
SYN.: Scolopendrium vulgare var. multifidum SM. et Sow.; Scol. vulgare var. laciniatum f. multifidum Bég.
Forma prevalentemente coltivata; rinvenuta spontanea (?) dal Goiran! sul Monte Baldo sopra Ferrara (800-900 m).

f. furcillatum Goir.
"lamina basi superne constricta sub apice, cum costa mediana, furcillae instar bipartita, laciniis late triangularibus, acuminatis, divergentibus : partitiones costae medianae dense soriferae sunt".
BIBL. ver.: Scolopendrium vulgare f. furcillatum Goir., Pterid. A. V., 20.

Nel Vajo Borago presso Avesa (Goir.!).

f. crispum Sm. et Sow.
SYN: Scolopendrium vulgare var. undulatum Doell.
Nella Valletta Pissacavra e nel Vajo Borago presso Avesa (Goir.!).









XI. Fam. Athyriaceae ↑↑↑


17. Gen. Athyrium Roth. ↑↑
(ex Mert. in Roemer Arch. Bot.II, 105, 1799. Tent. Fl. Germ. III, 58, 1800)

34. Athyrium filix-femina (L.) Roth
Tent. Fl. Germ. 3(I): 61 (1799).
SYN.: Polypodium filix-femina L.; Aspidium filix-femina Sw.; Asplenium filix-femina Bernh.; Cyathea filix-femina Bert.; Cystopteris filix-femina Bernh.; Cyathea filix-femina Bert.; Cystopteris filix-femina Coss. et Germ.
BIBL. ver.: Asplenium filix-femina Goir., Pterid. A. V., 13; Athyrium filix-femina Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. xiv., 36; Aspidium filix-femina Poll., Fl. ver. III, 282 et Viagg. etc., 113; Filix non ramosa, petiolis tenuissimis et tenuissime dentatis Segu., Pl. ver. in (suppl.), 53; Felce femina Pona, Monte Baldo, 230.
NOM. ITAL.: Felce femmina.
NOM. DIALETT.: Felese, Felese femina e, nella Val di Tregnago, Foldare.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita silvatico (circumpolare con disgiunzione australe).
DIFFUSIONE: Europa, Africa bor. e trop. mont., Asia bor. e media,America dall'Alaska al Messico, regioni montuose del Sudamerica.
Italia: luoghi ombrosi, umidi e freschi dal piano basale, orizzonte submontano, al piano culminale, orizzonte subalpino, nella penisola e nelle isole.
(4), 6, 7 Hros PEA VII-IX.

Si incontra assai frequentemente sul Monte Baldo (Ton., Goir., C. M.,!), sui Monti Lessini (A. M., Goir.,!) (fig. 6), scendendo da quote assai elevate alla zona montana media, donde si spinge, seppur di rado, nella collina. Così sul M. Baldo nella Val Basian (Ton., Goir.!), nella Valgrande (2100 m.), alle Acque Negre (1400 m. C. M.!,!) e nei dintorni di Spiazzi (900 m. Goir.); su tutti i Lessini (Goir.) da Roverè di Velo, a Bosco Chiesanuova, ai Tracchi (Goir.), a Campofontana (1200 m.!), a Castelvero (A. M.!), sul Gruppo del Carega! ecc., a quote meno elevate nei dintorni di Grezzana (Ton.!).

var. dentatum Milde
SYN.: Aspidium Poniederae W., Aspleniurn filix-femina var. B Ten.; Athyrium filix-femina var. nebrodense Tod.; Aspleniurn Jilix-femina var. dentatum Doell; Athyrium filix-femina var. incisum Lojac.
Sul Monte Baldo nei luoghi sassosi e pietrosi al di sopra di Spiazzi (Goir.!).

var. fissidens Milde
SYN.: Aspleniurn filix-femina f. bidentatum Doell; Aspidium filix-femina var. fissidens Doell; Athyrium filix-femina var. rigidulum Genn.; A. filix-femina var. elatum Tod.; A. filix-femina var. aeolicum Lojac.; A. filix-femina var. bidentatum Briq.
Sul Monte Baldo, versante occidentale, in Valgrande (2100 m. Goir.!).

var. multidentatum Milde
SYN.: Aspleniurn filix-femina f. multidentatum Doell.
Su tutta la catena del Monte Baldo: in Basiana (Goir.!), Novezza, Artillon, Pian della Cenere, Ortigara, alla Corona (750- 200 m. Goir.); sul Monte Pastello (1200 m.) specialmente sul versante a settentrione (Goir.!); sui Monti Lessini! nei luoghi selvatici alle Scandole, ai Tinassi, ai Tracchi, alla Veceta, a Revolto, sui Monti Bolca e Zeola (900-1500 m. Goir.).



35. Athyrium distentifolium Tausch ex Opiz
Tent. Fl. Crypt. Boem. I: 114 (1820).
SYN.: Polypodium molle All.; P. rhaeticum L.; P. alpestre Hoppe; Aspidium rhaeticum Sw.; A. alpestre Hoppe; Athyrium alpestre Clairv.; Pseudathyrium alpestre Newm.; Aspleniurn alpestre Mett.; A. rhaeticum Bruegg.; Athyrium rhaeticum Gremli.
BIBL. ver.: Polypodium rhaeticum Goir., Pterid. A. V., 8.
NOM. ITAL.: Aspidio alpestre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano-nordamericano.
DIFFUSIONE : Europa, Asia occidentale, Groenlandia, America boreale.
Italia: boschi e luoghi selvatici, pascoli e macereti nelle Alpi e nell'Appennino tosco-emiliano ed in Corsica, dal piano montano orizzonte superiore, al piano culminale, orizzonte subalpino ed eccezionalmente alpino. Predilige i terreni a composizione prevalentemente silicea.
Specie caratteristica della classe Betulo-Adenostyletea Br.-Bl. 48.
6, 8 Hros pEA VII-IX.

Entità rara nel Veronese: boschi e luoghi selvatici della regione montana e subalpina, così sui Monti Lessini al Passo della Lora (1726 m. Trevisan), al Cornomozzo e nel Vallon di Fanta (Goir.!).





18. Gen. Cystopteris Bernh. ↑↑
(in Schrad. Neues Journ. 1-2, 26, 1806)

36. Cystopteris fragilis (L.) Bernh. in Schrad.
Neues Journ. Bot. 1 (2): 127 (1806).

subsp. eufragilis Asch. et Graebner
SYN.: Polypodium fragile L.; P. polymorphum Vill.; Cyathea fragilis Sm.; Aspidium fragile Sw.; Cystopteris fragilis (L.) Bernh. subsp. fragilis (L.) Milde; C. filix-fragilis (L.) Borb.
BIBL. ver.: Cystopteris fragilis Goir., Pterid. A. V., II; C. fragilis Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 49; Aspidium fragile Poll., Fl. ver. III, excl. var. δ, et Viagg. etc., 94 e 117; Filicula fontana major, sive Adiantum album Filicis folio Segu., Pl. ver. I, 69.
NOM. ITAL.: Felce fragile.
NOM. DIALETT.: Felesina, Felese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita montano.
DIFFUSIONE: dalle regioni artiche alla Nuova Zelanda, al Sudafrica, al Cile meridionale.
Italia: luoghi ombrosi, muri e rocce dal piano basale, orizzonte submontano raramente submediterraneo, al piano culminale, orizzonte alpino, nella penisola e nelle isole. Indifferente al substrato.
Specie caratteristica dell'Asplenio-Cystopteridetum Oberd. 49.
(4), 6-9 Hros PEA VI-IX.

Nei luoghi ombrosi, in prossimità di vecchi tronchi d'albero, lungo le siepi, nelle fessure di rupi umide, sui ghiaioni alpini: dalle vette più alte scende verso i colli, donde talora attraversa le valli per giungere fin verso il piano. Così sul Monte Baldo (Mang., Ton., Goir., C. M.,!) dalle zone più elevate come la Valle degli Ossi (Ton.!), Cima Telegrafo (2100 m Mang.!), Valle delle Buse (1700 m. Goir., C. M.!), Costabella (2060 m) ei Lavacci (Goir.!), alle Acque Negre (1400 m.!), fino alle sue pendici come ad Albarè (250 m. C. M.); sui Monti Lessini sul . Belloca (A. M.!), nei dintorni di Bosco Chiesanuova e di Roverè di Velo (Goir.!), a Campofontana (1200 m.!), al Ponte di Veja (650 m Goir.!), a Selva di Progno e Giazza (C. M.!) ed in tutto il Gruppo del Carega (900-2000 m.!), nella Valle dell'Anguilla (C. M.!); sul Monte Pastello (Mang.!).

var. dentata Hook.
SYN.: Polypodium dentatura Dicks.; Cyathea dentata SM.; Aspidium dentatura Sw.; Aspidium fragile β Aspidium Pontederae Poll.; Cystopteris dentata Desv.; Aspidium Pontederae Colla; Cystopteris fragilis var. lobulato-dentata Koch; Cystopteris Pontederae Link; Cystopteris dentata Rouy.
BIBL. ver.: Cvstopteris fragilis Bernh. var. dentata Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 49; C. fragilis var. dentata Goir., Pterid. A. V., 12; Aspidium fragile Poll., Fl. ver. III, 283 var. β, et Viagg. etc., 103 e 117; Filicula alpina, foliolis rotundioribus et crenatis Segu., Fl. ver. III, 54.

Nelle valli del Monte Baldo (Brignoli), Val Losana e Valgrande (Poll.) e Val degli Ossi, e nelle valli degli altri monti veronesi (Goir.), talora anche a quote più basse come sul Monte Bellocca presso Tregnago (A. M.).

var. pumila Bert.
SYN.: Aspidium fragile var. γ Poll.
BIBL. ver.: Aspidium fragile Poll., Fl. ver. III, 283 var. γ Cystopteris fragilis f. pumila Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 49; C. fragilis var. pumila Goir., Pterid. A. V., 12.

Nelle fessure delle rupi alpine sia del Monte Baldo, come nella Val delle Pietre e delle Buse (Goir.!), che dei Monti Lessini, come nei dintorni di Giazza (A. M.) a Passo Pertica!

var. cynapifolia Koch
SYN.: Polypodium cynapifolium Vill.; Cystopteris fragilis var. cynapifolia Milde.
BIBL. ver.: Cystopteris fragilis var. cynapifolia Goir., Pterid. A. V., 12; Aspidium fragile Poll., Fl. ver. III, 282-83 var. α pro parte.

È la varietà che raggiunge le dimensioni maggiori: cresce nei luoghi ombrosi di tutti i monti.

var. angustata Milde
SYN.: Aspidium rhaeticum W.; Cyathea rhaetica Clairv.; C. angustata SM.
Cresce frequente sui Monti Lessini come sul Carega vicino al Passo Pertica (Goir.!,!) e nei dintorni di Roverè di Velo (1200 m. Goir.); sul M. Pastello (Goir.); sul Monte Baldo (Sternberg).

var. stenoloba Al. Br.
Entità assai rara. Sul Monte Baldo in Costabella (2060 m. Goir.!) e sui Monti Lessini nella località detta "i Zoppi" e presso Roverè di Velo (Goir.!).

f. acutidentata Doell
Nel Vajo del Falcone alle falde dei Monti Lessini (Goir.!).

var. anthriscifolia Koch
SYN.: Cystopteris anthriscifolia Roth.
Tra le varietà è senza dubbio la più diffusa sia sui monti (M. Baldo Val delle Busette) (Goir.!), sia sui colli donde scende talora fin verso il piano.

subsp. regia Bernoulli
SYN.: Cystopteris fragilis (L.) Bernh. subsp. alpina (Wulf.) Hartm.; Cyathea regia Forst.; Aspidium regium Sw.; Cystopteris regia Desv.; C. alpina (Wulf.) Desv.; C. crispa (Gouan) H. P. Fuchs.
BIBL. ver.: Cystopteris alpina Goir., Pterid. A. V., 13; C. alpina Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 51; Aspidium alpinum Poll., Viagg. etc., 103; Aspidium fragile Poll., Fl. ver. III, 284 var. δ Felce crespo sassatile Pona, M. Baldo, 224; Filicula alpina crispa Segu., Pl. ver. III, 55.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Nordafrica, Asia occidentale, America meridionale.
Italia: fessure di rupi, pietre e detriti dal piano montano, orizzonte montano inferiore, al piano culminale, orizzonte alpino, nelle Alpi, Appennini e Sicilia. Predilige terreni calcarei.
Specie caratteristica del Thlaspeion rolundifolii BR.-BL. 47.
8-9 Hros PEA VIII-IX.

Cresce copiosamente sul Monte Baldo (Pona, Segu., Moreni, Poll., Ton., D. T., Goir.,!), così nella Valle delle Pietre (Goir.!), nella Val Losana (Ton., Goir.), nella Valle degli Ossi (Ton.!), nella Valgrande (Ton.!, Goir.!), alle Acque Negre!), in Valfinestra e Valorzera (Goir.) a quote comprese tra 1400 e 2100 metri; sui Monti Lessini come al Passo della Lora (1726 m. Goir., C. M.!), sui Monti Zeola e Posta (Goir.!) e a Campobrun (Goir.,!).

var. fumariaeformis Koch
Sul Monte Baldo (Caruel, Goir.) nella Valle delle Buse (1700 m. Caruel) e sui Monti Lessini al Passo della Lora (Levier).

var. alpina Bernoulli
SYN.: Cyathea alpina Roth; Cystopteris alpina Desv.
Sui Lessini sui Monti Zeola e Posta e a Campobrun (1800 m. Goir.); sul Monte Baldo comune nella zona alpina fino alla vetta (2200 m. Goir.).









XII. Fam. Aspidiaceae ↑↑↑


19. Gen. Polystychum Roth ↑↑
(Tent. Fl. germ. III-I, 69, 1799 et in Roemer Archiv. Bot. II-I, 103, 1799)
SYN.: Aspidium Sw. partim


37. Polystichum lonchitis (L.) Roth
Tent. Fl. germ. 3(1): 71 (1799).
SYN.: Aspidium lonchitis (L.) Sw.; Hypopeltis lonchitis Tod.; Dryopteris lonchitis (L.) O. Kuntze; Polypodium lonchitis L.
BIBL. ver.: Aspidium. lonchitis Goir., Pterid. A. V., 8; A. lonchitis Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 44; A. lonchitis Poll., Fl. ver. III, 275 et Viagg. etc., 113; Lonchitis aspera Segu., Pl. ver. I, 71; Lonchite aspcra Calc., Viagg., II; Lonchite aspera maggiore del Ghini Pona, Monte Baldo, 171; Lonchite aspera maggiore Pona (o. c.), 244.
NOM. ITAL.: Lonchite, Aspidio Lonchite.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino, circumborealereale.
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordamerica, Groenlandia.
Italia: rupi, pascoli, luoghi sassosi e macereti dal piano montano, orizzonte montano inferiore, al piano culminale, orizzonte alpino, nelle Alpi, Appennini e Sicilia (Etna).
Specie tipica dell'Alnetum viridis BR.-BL. 18.
6-9 Hros pEA VII-IX.

Cresce nei luoghi rocciosi e selvatici di tutti i monti veronesi dalla zona montana all'alpina, così sul Monte Baldo (Mang.!) in Basiana (Goir.), fra le rupi della Valfredda (1200-1600 Pona), in Val Losana e Campion (Goir.), ai Lavacci (1000 m Poll.), al Pian della Cenere (1000 m Poll.), a Novezza (Poll., Ton.!), all'Artillon (2200 m Poll., Ton.!, Goir., C. M.!), all'Ortigara (Ton., Goir.!), alle Acque Negre (1400 m Goir.,!) ed in tutte le valli che degradano verso il Lago di Garda (Goir.); sui Monti Lessini (Goir.,!) come a Roverè di Velo (1200 m A. M.!), sul Monte Malora (1800 m!), su tutto il Gruppo del Carega! come a Revolto e a Passo Pertica (1000-1550 m!), sul Monte Zeola e sul Monte Bolca (Goir.) ed infine sui monti attorno a Tregnago (Goir.).

f. pumila Goir.
"pianta partibus omnibus diminuta; lamina 6-9 cm longa, 15-25 mm lata, incurva, irregulariter sinuosa, segmentis abbreviatis".
SYN.: Aspidium lonchitis f. reductum Bolzon; A. lonchitis f. minor C. Mass.
BIBL. ver.: Aspidium lonchitis f. pumilum Goir., Atti Congr. Nat. it. 1896, 488 (1897); A. lonchitis f. pumilum Goir., Pterid. A. V., 9; A. lonchitis f. minor C. Mass., Madonna Verona IX, fase. 33 (1915).

Sul Monte Baldo all'Artillon nei boschetti di faggio (Goir.!, C. M.!).



38. Polystichum aculeatum (L.) Roth
Tent. Fl. Germ. 3(1)179 (1799).
SYN.: Polystichum lobatum (Huds.) Chevall; Aspidium lobatum (Huds.) Sw.;
A. aculeatum (L.) Sw. subsp. lobatum (Huds.) Arcang.; Polypodium lobatum Huds.; Hypopeltis aculeala Tod.; Dryopteris lobata (Huds.) Schinz et Thellung.
BIBL. ver.: Aspidium aculeatum var. lobatum Goir., Pterid. A. V.; A. aculeatum var. lobatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 45; A. aculeatum Poll., Fl. ver. III, 279 var. β.
NOM. ITAL.: Felce maschia minore, Aspidio aculeato.
NOM. DIALETT.: Felese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (silvatico-eurasiatico).
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Himalaia, Cina, Giappone. In Europa è specie tipica delle foreste a Picea, meno in quelle a Fagus.
Italia: boschi e luoghi silvatici, pendici sassose delle Alpi, degli Appennini e delle isole dal piano basale, orizzonte submontano, al piano culminale, orizzonte subalpino.
6-9 Hros PEAI, EA nelle stazioni elevate, VII-X.

Nella parte alta della Provincia veronese dalla zona dei colli fin quasi ai luoghi più elevati, spesso in società con Polystichum setiferum, ma di questo più frequente. Così nei colli della Valpantena al di sopra di Quinto e Grezzana (200-300 m Goir.!) e quindi salendo su tutto l'Altipiano dei Monti Lessini (Goir.), da Tregnago (Mang.!) a Campofontana (1200 m!), al Monte Bolca (Goir.!, G. M./), al Gruppo del Carega (1000-1600!) e nella valle di Illasi ai Rugoloti (Goir.); sul Monte Baldo (Goir.) come al Pian della Cenere (Mang.!), alle Acque Negre (Ton.!) e all'Artillon (Goir.!).



39. Polystichum setiferum (Forskal) Woynar
Mitt. Naturw. ver. Steierm. 49:181 (1913).
SYN.: Polystichum aculeatum auct. non (L.) Roth; P. angulare (Kit. ex Willd.) C. Presl; Aspidium aculeatum Sw. prò parte; A. angulare Kit.; A. aculeatum subsp. angulare (Kit.) Arcang.; Polypodium aculeatum L.; Dryopteris aculeala O. Ktze.; D. setifera (Forskal) Woynar.
BIBL. ver.: Aspidium aculeatum var. typicum Goir., Pterid. A. V., 9; A. aculeatum Poll., Fl. ver. III, 278 et Viagg. etc., 113 var. α et β; A. aculeatum var. aculeatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 45.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-submediterraneo (cosmopolita silvatico).
DIFFUSIONE: regioni forestali dei due emisferi, con massima diffusione nelle zone temperate e nelle montagne dei tropici.
Italia: boschi, luoghi selvatici e sterpaglie dal piano basale al piano culminale, orizzonte subalpino, nella penisola e nelle isole.
Specie caratteristica dell'ordine dei Fagetalia silvaticae Pawl. 28.
4-9 Hros PEAI, EA nelle stazioni elevate, VII-X.


Specie abbastanza diffusa nel settore settentrionale della regione veronese, dai colli alla zona subalpina, così nella Valpantena nei dintorni di Grezzana (250 m. Goir.), presso Tregnago (315 m. Mang.!), come nella Valle dell'Adige (Goir.); qua e là sul Monte Baldo come al Pian della Cenere (1000 m. Ton., Goir.!), alle Acque Negre (1400 m. Ton.!), e nelle valli che solcano il versante occidentale della catena; sui Monti Lessini un po' dovunque dai dintorni di Bosco Chiesanuova! alla Val Fraselle!, al M. Bolca (Goir., C. M.), al Gruppo del Carega (1000-1800 m.!).



40. Polystichum braunii (Spenner) Fée
Mem. Fam. Foug. 5:278 (1852).
SYN.: Aspidium bramii Spenner; Polystichum palaceum Schwarz, non P. palaceum Borkh.; Dryopteris braunii (Spenner) Underwood; D. aculeata var. bramii Underw.
BIBL. ver.: Aspidium braunii Goir., Pterid. A. V., 9.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA : elemento circumboreale montano (eurosiberiano-nordamericano).
DIFFUSIONE: Europa, Asia orientale, Nordamerica.
Italia: luoghi selvatici ombrosi e boschivi, nell'habitat dell'Alnetum viridis, delle Alpi, dalla Val d'Aosta alla Stiria, nel piano montano dall'orizzonte montano inferiore al superiore.
9 Hros pEA VII-VIII.

Entità finora ritenuta assai rara. Rinvenuta dal Goiran (l. c.) una sola volta sul Monte Baldo nel Colle delle Fassole, nel settembre 1880, nei boschi di Faggio e fra macchie di Rhododendron hirsutum. Specie da ricercarsi altrove.





20. Gen. Dryopteris Anderson ↑↑
(Fam. des Plantes n, 20 et 55T, 1753. H. W. Schott, Gen. Fil. ad t. 9, 1834. Christensen, Index Fil., 250, 1905.)
SYN.: Nephrodium Rich.; Aspidium Sw. z. T.


41. Dryopteris filix-mas (L.) Schott
Gen. Fil. t. 9 (1834).
SYN.: Polystichum filix-mas Roth; Aspidium filix-mas Sw.; Nephrodium filix-mas (L.) Strempel.
BIBL. ver.: Aspidium filix-mas Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 46; Nephrodium filix-mas Goir., Pterid. A. V., 9; Aspidium filix-mas Poll., Fl. ver. III, 279 et Viagg. etc., 80; Filix ramosa dentata Segu., Pl. ver. I, 67; Felce maschio Pona, M. Baldo, 15, 157, 230; Felce maschio Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Felce maschia.
NOM. DIALETT. : Felese mascio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-suboceanico (submediterraneo), circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa, America.

var. typica = Polystichum filix-mas typic. Fiori (1923).
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e bor., Nordamerica.
Italia: luoghi boscosi e selvatici, macereti, nelle Alpi, Appennini ed isole dal piano basale al piano culminale, orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine dei Fagetalia silvaticae Pawl. 28.
4-9 Hros EAi VII-IX.

Comunissima nelle boscaglie e nei luoghi selvatici dalla pianura e dai colli attorno a Verona fino alla regione subalpina; così a Boscomantico (Mang.!), nelle vallette della collina veronese (Goir.), nella Valle di Caprino (Goir.), sul Monte Pastello (1200 m Mang.!); sul Monte Baldo (Ton., Goir.!) come a Spiazzi (900 m Goir.!), in Val Basiana (Goir.), alle Acque Negre (1400 m Goir.!,!) e ad Ime!; sui Monti Lessini come nei dintorni di Grezzana (200-500 m Ton.!), a Bosco Chiesanuova (1200 m Ton.!), sul Monte Belloca (830 m A. M.!), ad Erbezzo, Bolca e Valdiporro (C. M.!), sul Monte Malera (Goir.!,!), a Campofontana (1200 m!) ed infine sul Gruppo del Carega! come a Revolto, Passo Pertica, Passo della Lora (1000-1800 m!).

f. blackwelliana = Aspidium blackwellianum Ten.
Sul Monte Baldo a Novezza (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.!), all'Artillon (Goir.); sui Lessini al Monte Bolca (Goir.!).

f. crenata Hayek
SYN.: Aspidium crìstatum Poll.; A. filix-mas var. carthusianorum Genn.; Polystichum filix-mas var. crenatum Trevis.; Nephrodium filix-mas f. crenalum Fiori.
BIBL. ver.: Aspidium cristatum Poll., Fl. ver. III, 278 non Sw. et Excl. syn.

È senza dubbio la forma più diffusa un po' dovunque, così sul Monte Pastello (Goir. ex Mang.!), nella Valle di Caprino, sul Monte Baldo ai Masi, all'Artillon, a Tredespin (Goir.!), alle Acque Negre, in Val Basiana, a Campion (1000-1800 m Goir.); sui Monti Lessini al Cerro (850 m Goir.), sul Monte Bolca (945 m Poll., G. M.), sul Monte Malera (1800 m Goir.).

f. deorso-lobata Hayek
SYN.: Lastrea filix-mas var. deorso-lobata Moore; Aspidium filix-mas var. deorso-lobata Milde; Nephrodium filix-mas var. deorso-lobalum Fiori.
Sul Monte Baldo alle Acque Negre (1400 m Goir.); sui Lessini al Malera (Goir.), sul Monte Bolca (C. M.!).

var. Borreri Newman
SYN.: Lastrea filix-mas var. paleacea Moore; Aspidium filix-mas var. subintegrum Doell; Aspidium filix-mas var. paleaceum Mett.; Polystichum filix-mas var. Borreri Trevisan; Nephrodium filix-mas f. paleaceum Fiori; Aspidium paleaceum D. Torre; Dryopteris paleacea Hand.-Mazz.; Dryopteris filix-mas var. subintegra Briq.; Nephrodium filix-mas Rich.; N. Borreri Rouy; Polystichum filix-mas var. paleaceum Fiori; Dryopteris mediterranea Fomin.
DIFFUSIONE: Europa meridionale ed occidentale, Germania, Asia occidentale.
Italia: stazioni ombrose e selvatiche in alcune località della penisola, della Sicilia e della Corsica.
6 Hros EAi VII-IX.
Sui Monti Lessini al Monte Bolca (945 m C. M.!) ed in Valdiporro (1200 m C. M.!).

var. incisa Hayek
Assieme alla f. deorso-lobata sul Monte Baldo (Goir.) e sui Lessini al M. Bolca (C. M.).



42. Dryopteris villarii (Bellardi) Woynar ex Schinz et Thell.
Viert. Naturf. Ges. Zürich 60:339 (1915).
SYN.: Polypodium asplenioides Scop.; P. fragrane Vill.; P. rigidum Hoffm.; Polystichum strigosum Roth; Aspidium rigidum Sw.; Polystichum rigidum Lam.; Aspidium fragrane Gray; A. oenopteris Ten.; Nephrodium rigidum Desv.; Dryopteris rigida Underw.; Aspidium villarsii Bord.; Nephrodium. villarsii Beck.
BIBL. ver.: Nephrodium rigidum Goir., Pterid. A.V., I0; Aspidium rigidum Goir., Prodr.Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 47; A. rigidum Poll., Fl. ver. III, 281 et Viagg., 14 e 117; Filix non ramosa alpina foliolis quae ad alas rotundioribus, omnibus autem dentatis Segu., Pl. ver. III (Suppl.), 53.
NOM. ITAL.: Aspidio rigido.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo montano.
DIFFUSIONE: zone montuose dell'Europa (centrale) meridionale, dell'Africa boreale occidentale, Caucaso, Afghanistan.
Italia: rupi calcaree, pendici detritiche e ghiaie delle Alpi, Appennini ed isole, dal piano montano, orizzonte inferiore, al piano culminale, orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Thlaspeion rotundifolii Br.-Bl. 26. var. typica = Nephrodium rigidum α typicum Fiori
(6, 7) 8,9 Hros PEA VII-IX.

Cresce copiosamente nei luoghi pietrosi montani e subalpini di tutti i monti della regione veronese: sul Monte Baldo tanto nel versante occidentale che in quello orientale, così nelle valli prospicienti il Benaco (Goir.), alle Acque Negre (1400 m Ton., Goir.!, C. M.!), all'Altissimo di Nago (2117 m Goir.), a Saseaga (Mang.!), in Val Basiana e Val Losana (Goir.!), nella Valle degli Ossi (Ton.!), all'Artillon e Valdritta (C. M.!), nella Valle delle Pietre, nella Valle delle Buse, a Costabella, in Valgrande e in Valfinestra (1300-2000 m Goir.!); sui Monti Lessini al Malera (1800 m Goir.,!), nei dintorni di Revolto (Gelmi, C. M.!), a Campobrun e a Cima Posta (1700-2000 m Goir.), sul Monte Zeola, Alba e Gramellon (Goir.).

f. germanica = Aspidium rigidum f. germanicum Milde
Sul Monte Baldo a Costabella, nella Valle delle Pietre, nella Valle degli Ossi, tra i frutici, le ghiaie, nei pascoli (Goir.).

sf. pusilla Goir.
(sub Aspidium) "pianta pusilla: lamina 5-7 cm longa, 2-3 cm lata".
SYN.: Aspidium rigidum f. pusillum Goir.; Nephrodium rigidum f. pusillum Goir.
BIBL. ver.: Aspidium rigidum f. pusillum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 47; Nephrodium rigidum f. pusillum Goir., Pterid. A. V., II.

Sul Monte Baldo nella Valgrande (Goir.).

f. nivalis = Hypodematium nivale Fée
Sul Monte Baldo alle Acque Negre, nella Valle delle Buse, nella Valle delle Pietre (Goir.) ed altrove sovente con la f. germanica.



43. Dryopteris cristata (L.) A. Gray
Man. Bot. North. U. S. 631 (1848).
SYN.: Polypodium cristatum L.; Polystichum cristatum Roth; Aspidium cristatum Sw.; Nephrodium cristatum Michx.
BIBL. ver.: Nephrodium cristatum Goir., Pterid. A. V., I0; Aspidium cristatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 48; A. cristatum Goir., App. bot. in cron. alp., 69.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale-subartico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e boreale, Caucaso, Siberia occidentale, Nordamerica occidentale.
Italia: luoghi boschivi del piano montano, orizzonte inferiore, in Piemonte, nel Bergamasco, nel Veronese. Altre località della Venezia Giulia, del Veneto, del Trentino e della Liguria attendono ulteriori conferme.
Specie caratteristica dell'Alnion glutinosae (Malc. 24) Meijer Dr. 36.
6? 7, 9 Hros pEA VI-IX.

Entità piuttosto rara e da ricercarsi in altre stazioni: sul Monte Baldo alle Acque Negre! (1400 m), all'Artillon!, nella Valle delle Pietre in mezzo ai mughi, a Campion (1000-1800 m Goir.); sui Monti Lessini un'unica stazione sul M. Bolca (945 m Ton.!).



44. Dryopteris carthusiana (Vill.) H.P. Fuchs
Bull. Soc. Bot. Fr. 105:339 (1958).
SYN.: Dryopteris spinulosa Watt; D. austriaca (Jacq.) Woynar subsp. spinulosa (O. F. Müll.) Schinz et Thell.L.; D. spinulosa (O. F. Müll.) O. Kuntze (1891) s. str.; Nephrodium spinulosum (O. F. Müll.) Strempel; Aspidium spinulosum (O. F.) Müll. Sw.
BIBL. ver.: Aspidium spinulosum var. genuinum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 48; Nephrodium spinulosum var. genuinum Goir., Pterid. A. V., II; Aspidium dilatatum Poll., Fl. ver. III, 280 excl. syn.?
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale silvatico.
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordamerica.
Italia: luoghi silvatici, macereti, sfagneti, nelle Alpi, Appennini e Corsica dal piano montano al culminale: prevalentemente ossifila.
8,9 Hros pEA VII-IX.

Si incontra frequentemente sul Monte Baldo (Sternberg) nelle valli alpine prospicienti il Lago di Garda e specialmente in Valgrande (2100 m) e in Val delle Pietre (Goir.!), sul versante occidentale in compagnia di Pinus mugo, Rhododendron hirsutum, Vaccinium sp. e Alnus viridis; sui Lessini sul Monte Zeola (Poll., A. M., Da Campo), sul Monte Malera e sul Monte Trapola (1500-1800 m Goir.,!).



45. Dryopteris dilatata (Hoffm.) A. Gray
Man. Bot. North. U. S. 631 (1848).
SYN.: Polypodium aristalum Vill.; P. tanacetifolium Hoffm.; P. dilatatum Schum.; Aspidium dilatatum (Vill.) SM.; Polystichum tenacetifolium Lam. et DC.; Nephrodium dilatatum Desv.; N. austriacum (Jacq.) Fritsch; N. spinulosum Stremp. var. dilatatum Desv.; Dryopteris austriaca (Jacq.) Woynar subsp. austriaca Woynar; D. austriaca (Jacq.) Woynar subsp. dilatata (Vill.) Schinz et Thell. D. austriaca (Jacq.) Woynar S. str.
BIBL. ver.: Nephrodium spinulosum var. dilatatum Goir., Pterid. A. V., II; Aspidium spinulosum var. dilatatum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 48; A. spinulosum Poll., Fl. ver. III, 281 in nota.
NOM. ITAL.: Aspidio dilatato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento (nord) eurasiatico-suboceanico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia boreale, Cina, Giappone.
Italia: con Dryopteris carthusiana in luoghi selvatici, boschi, boscaglie, macereti e sfagneti nelle Alpi e negli Appennini dal piano montano al piano culminale, orizzonte subalpino.
8,9 Hros pEA VII-IX.

In società spesso con Dryopteris carthusiana, ma di questa meno frequente per la regione veronese; per il Monte Baldo sono state segnalate stazioni nella Valle delle Pietre e nella Valfredda (1200- 1600 m Goir.!, C. M.!); per i Monti Lessini sul Monte Zeola (1800 m Poll., A. M., C. M.!).





21. Gen. Gymnocarpium Newman ↑↑
(The Phytologist 4, 369, 1851)

46. Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman
Phytologist 4:371 (1851).
SYN.: Polypodium dryopteris L.; Polypodium pulchellum Salisb.; Nephrodium dryopteris Michx.; Aspidium dryopteris Baumg.; Phegopteris dryopteris (L.) Fée; Polystichum dryopteris (L.) Roth; Dryopteris linnaeana C. Chr.; D. disjuncta Morton; Lastrea dryopteris (L.) Bory; Thelypteris dryopteris (L.) Slosson; Copelandia dryopteris (L.) H. P. Fuchs.
BIBL. ver.: Polypodium dryopteris Goir., Pterid. A. V., 7; Phegopteris dryopteris Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 43; Ph. dryopteris Poll., Fl. ver. III, 274 pro parte; Filix minor, pinnulis dentatis Segu., Pl. ver. I, 68; Dryopteris Calc., Viagg. etc., 8; Dryopteris Pona, Monte Baldo, 114.
NOM. ITAL.: Driopteri (Pona).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale-silvatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e bor., Giappone, America boreale.
Italia: luoghi selvatici umidi nelle Alpi, nell'Appennino sett., in Corsica dall'orizzonte submontano al subalpino.
Specie ossifila.
6-9 G PEA VII-IX.

Data la grande somiglianza morfologica di questa specie con la seguente, Gymnocarpium robertianum (la presenza più o meno accentuata di peli glandulosi non è un carattere sufficientemente distintivo) e data la prevalenza nella regione veronese di terreni calcarei, molte stazioni attribuite erroneamente da vari Autori a Gymnocarpium dryopteris sono da assegnarsi, anche dopo un accurato esame del materiale d'erbario, a Gymnocarpium robertianum. Siamo comunque di fronte a due specie dall'ecologia completamente diversa: ossifila e di luoghi umidi e freschi Gymnocarpium dryopteris, basifila e di terreni asciutti, rupi e ghiaioni Gymnocarpium robertianum. Tuttavia in alcune zone del nostro territorio, anche vicine,è possibile rinvenire le due specie, seppur in habitat diversi. A questo proposito e a conferma di questa possibile coesistenza mi sembra giusto quanto affermato da Zenari 1946 riguardo ad alcune entità floristiche del Cadore: "Si tratta di due varietà (specie) vicarianti: la prima di ambiente umido, preferisce terreni a grande capacità idrica, la seconda, di ambiente secco, preferisce terreni a scarsa capacità idrica. Terreni di transizione o misti possono presentare stazioni favorevoli all'una o all'altra. Stazioni meno adatte danno origine a forme di transizione convergenti, sia per lo spessore della lamina fogliare, sia per la presenza di peli glandulosi più o meno abbondanti".
Si incontra qua a là nei monti veronesi dalla zona montana all'alpina: sui Monti Lessini nei dintorni di Cerro (850 m Goir.), a Revolto e a Passo Pertica (1000-1500 m Goir.!, C. M.!,!), sui Monti Bolca e Zeola (900 e 1700 m Goir.); sul Monte Baldo nei dintorni di Ferrara (Goir.!).



47. Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newman
Phytologist 4:371 (1851).
SYN.: Polypodium calcareum Sm.; Aspidium calcareum Baumg.; Phegopteris calcarea Fée; Ph. robertiana (Hoffm.) A. Braun; Nephrodium robertianum (Hoffm.) Prantl; Aspidium robertianum (Hoffm.) Luerssen; Dryopteris robertiana (Hoffm.) C. Chr.; Polypodium robertianum Hoffm.; P. obtusifolium (Schrank) H. P. Furare; Lastrea robertiana (Hoffm.) Newm.; L. calcarea (SM.) Bory; Thelypteris robertiana (Vill.) Slosson; Gymnocarpium obtusifolium (Schrank) O. Schwarz; Copelandia robertiana (Vill.) H. P. Fuchs.
BIBL. ver.: Polypodium robertianum Goir., Pterid. A. V., 8; Phegopteris robertiana Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 43.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale-montano.
DIFFUSIONE: Europa, Afghanistan, Nordamerica.
Italia: muri e rocce consolidate nelle Alpi e negli Appennini dal piano basale, orizzonte submontano, al piano culminale, orizzonte alpino.
Specie caratteristica dell'ordine dei Thlaspeetalia rotundifolii BR.-BL. 26.
4-9 G PEA VII-IX.

Cresce copiosamente nei luoghi rupestri di tutti i monti e colli, talora nelle stesse località in cui è possibile rinvenire Gymnocarpium dryopleris, del quale anzi un tempo si considerava varietà. Sul Monte Baldo (Mang.!) nei dintorni di Ferrara (800 m Mang.), in Novezzina (1300 m!), in Costabella! (1060 m), alle Fassole, alla Corona! (Goir.); nella Valle di Caprino, nella Valle dei Mulini!, nella Val d'Adige alla Chiusa (Goir.!); sui Monti Lessini alle loro pendici come nei dintorni di Grezzana (Ton.!), nei Vaj del Falcone, dell'Anguilla e di Squaranto (Goir.!), a Bosco Chiesanuova (1200 m Goir.), in Valdiporro (1200 m C. M.), al Cerro (Goir.!), nella Valle di Tregnago (C. M.), sul Monte Pertica e a Revolto (1500 e 1000 m Goir.,!), a Selva di Progno (C. M.), sui Monti Bolca e Zeola (Goir.); sul Monte Pastello (1200 m Goir.) e nelle colline circostanti Verona presso Avesa (Goir.!).












Ord. BLECHNALES ↑↑↑↑

XIII. Fam. Blechnaceae ↑↑↑


22. Gen. Blechnum L. ↑↑
(Sp. pl. ed. 1, 1077, 1753. Gen. pl. ed. v, 485, 1754)

48. Blechnum spicant (L.) Roth
Ann. Bot. (Uster) 10:56 (1794).
SYN.: Osmunda spicant L.; Struthiopteris spicant (L.) Weis; Onoclea spicant Vill.; Blechnum boreale Sw.; Lomaria spicant (L.) Desv.
BIBL. ver.: Blechnum spicant Goir., Pterid. A. V., 21; Bl. spicant Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 35; Bl. spicant Poll., Fl. ver. III, 292.
NOM. ITAL.: Lonchite minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale-silvatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia boreale ed occidentale, Nordafrica, Nordamerica.
Italia: luoghi silvatici, boschi di conifere e pascoli montani delle Alpi, Appennini ed Isole, in terreni preferibilmente silicei o calcareo-torbosi, dal piano montano, orizzonte inferiore, al piano culminale, orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Vaccinio-Piceion BR.-BL. 38.
6(7?) Hros PEA VI-IX.

Specie rarissima, limitata, sembra, alla zona dei Monti Lessini, in particolar modo nella parte prossima al confine con la provincia di Vicenza. Il Pollini non cita tale entità fra le piante appartenenti alla flora veronese. In seguito A. Massalongo! la raccolse nei dintorni di Crespadoro al confine con le due province e sui monti attorno a Tregnago. C. Tonini ugualmente la rinvenne nei monti attorno a Tregnago ed ancora nella Val Calda presso Recoaro!; Goiran (l. c.) sui Monti Lessini alla Veceta!. Barbieri infine avrebbe rinvenuta tale specie genericamente sul Baldo, ma ciò non è più stato confermato.












Ord. POLYPODIALES ↑↑↑↑

XIV. Fam. Polypodiaceae ↑↑↑


23. Gen. Polypodium L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 322, 1737. Sp. pl. ed. I, 1082, 1753. Gen. pl. ed. V, 485, 1754)

49. Polypodium australe Fée
Mém. Fam. Foug. 5:236 (1852).
SYN.: Polypodium serratum Willd.; P. vulgare L. subsp. serratulum (Schleich) Arcang.; P. vulgare L. subsp. serratum (Willd.) Christ.; P. vulgare L. var. serratum Willd.
BIBL. ver.: Polypodium vulgare var. serratum Goir., Pterid. A. V., 7; P. vulgare var. serratum Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 32; P. vulgare var. serratum Goir., App. bot. in Cron. alp., 68.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale e meridionale, Penisola balcanica, Mar Nero, Caucaso,Nordafrica.
Italia: luoghi silvatici e rupestri della penisola e delle isole nel piano basale.
4,6, 7 Ch PEAi V-VII.

Nella Valpantena a Nord di Grezzana ad Orè!, Basalovo, Alcenago!, nel Vajo della Pernisa e di Squaranto (200-400 m. Goir.); nella Valle di Tregnago (300-400 m. C. M.); sul Monte Baldo (Ton.!) alla Corona (77601 Goir.).

f. pumilum Goir. et Ton.
"foliis 6-10 cm altis: lamina deltoidea 5-7 cm longa, 5-5,5 cm lata; segmentis lineari-oblongis, obtusiusculis brevissime apiculatis, e medio serratulis: segmento supremo acuminato".
SYN.: Polypodium vulgate subsp. serratura var. ovatum f. pumilum et f. rotundatum Pamp.
BIBL. ver.: Polypodium vulgare var. pumilum Goir., Spec. morph. veg., 12; P. vulgare


var. pumilum Goir.
App. bot. in Cron. alp., 68.
Cresce promiscuamente assieme alla forma tipica che rappresenta, si può dire, in miniatura, e non di rado sullo stesso rizoma per lo più robusto e densamente cespuglioso: così sia sul Monte Baldo (Ton.) che sui Monti Lessini (Goir.).



50. Polypodium vulgare L.
Sp. pl. 1085 (1753).
SYN.: Polypodium vulgare L. var. linnaeanum St.-Am.
BIBL. ver.: Polypodium vulgare Goir., Pterid. A. V., 6; P. vulgare Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 32; P. vulgare Poll., Fl. ver. m, 237 et Viagg. etc., 89; P. vulgare Segu., Pl. ver. I, 72; Polipodio Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Felce dolce.
NOM. DIALETT.: Polipodio, Regolisia, Felese dolsa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiaticosuboceanico- submediterraneo.
DIFFUSIONE: Eurasia, Sudafrica, Nordamerica, Hawai.
Italia: luoghi ombrosi e silvatici, rocce, muri, al piede dei tronchi degli alberi (Olea sativa, Tilia europaea, Quercus sp., Castanea sativa, Fagus silvatica), nelle Alpi, negli Appennini, nelle Isole dal piano basale fino a 2000 metri. Predilige terreni silicei.
1-7 (8,9) G PEAI IV-XI.

var. typicum Fiori
SYN.: Polypodium vulgare var. genuinum GR. et Godr.; P. vulgare subsp. vulgare Schinz et Kell.
Dintorni di Verona, Boscomantico (Mang.!) e nella Bassa Veronese, Legnago (Fiori).

f. commune Milde
"segmentis oblongis, apice subito acuto, ibique minutis serrulatis".
È senza dubbio la più diffusa; cresce dalla pianura alla regione montana!; così nei dintorni di Legnago (16 m. Rocchetti) e di Verona a Boscomantico (Mang.), nella colline circostanti la città come ad Avesa (Goir.,!) e a Grezzana (200 m.) nella Valpantena (Ton., C. M.,!), a Ponti presso Peschiera del Garda (Da Campo), a Lughezzano (Goir.!); nella regione montana sul Monte Pastello (1000 m. Goir.), sul Monte Baldo (Goir.) e nei Lessini a Cerro (850 m. Goir.), nel Vajo della Pernisa e sul Monte Bolca (945 m. Goir.!), a Velo (1000 m. C. M.), nei dintorni di Campofontana (1200 m.!), a Giazza e nella Val Fraselle (850-1100 m.!) e nelle faggete circostanti il Ponte di Revolto e Revolto (1000-1350 m.!).

lus. auritum (Willd.) Wallr.
"segmentis infimis, basi superiore, vel inferiore vel utrique auriculatis vel lobatis".
BIBL. ver.: Polypodium vulgate var. auritum Goir., App. bot. in Cron. alp., 69.

Si incontra qua e là assieme alle forme commune e oblusum come a Boscomantico, nel Vajo Borago e nel Vajo Pissacavra (Goir.), presso Avesa (Ton.!, Goir.!), a Quinto di Valpantena, al Cerro ed in tutti i colli veronesi (Goir.!), di preferenza al piede di tronchi di Castanea.

lus. dentatum Goir.
"segmentis foliorum aliquantulis obliteratis vel fere truncatis, rachcs irregulariter dentata vel sublobata".
BIBL. ver.: Polypodium vulgate var. typicum f. commune lus. dentatum Goir., Atti Congr. Nat. It. 1896, 486 (1897).

A Caprino e nella Valpantena ad Alcenago (Goir.).

lus. furcatum Mildew
"apice laminae furcatum, laciniis divaricatis, ad basim grosse inciso-dentatis, 4,5-5 cm longis".
SYN.: Polypodium vulgate var. dichotomum Bruhin; P. vulgate var. bifidum Goir.
BIBL. ver.: Polypodium vulgate var. bifidum Goir., N. G. B. I. XX, 399 et Atti Congr. Nat. It. 1896, 486 (1897).

Sui Monti Lessini presso Corbiolo (900 m. Goir.!) e nella Valle di Tregnago (400 m. C. M.).

lus. pinnatifidum Wallr.
SYN. Polypodium vulgate f. lacerum Goir.
BIBL. ver.: Polypodium vulgate f. lacerum Goir., Pterid. A. V., 6.

Sui Monti Lessini nei pascoli in prossimità di Cerro (Goir.).

f. attenuatum Milde
Non comune: nella Valpantena nel Vajo della Pernisa alle falde dei Monti Lessini (Goir.!); sul Monte Baldo in prossimità della Corona e lungo le rive del Lago di Garda a Navene (Goir.).

f. obtusum Wallr.
Nella Valle di Caprino alle falde del Monte Baldo (Goir.!), nella Valpantena nei dintorni di Alcenago (Ton., Goir.!), sui Monti Lessini al Monte Bolca (Ton., Goir.!), a Bosco Chiesanuova (1200 m. Goir.!) ed in generale negli stessi luoghi nei quali cresce la f. commune, ma di essa certamente meno frequente.

sf. angustum Hausm.
"lamina angusta, longa, longe petiolata: segmentis oblongis, apice subito acuto, ibique minute serratulis".
Nello stesso habitat della f. commune sul Monte Baldo e sui Monti Lessini, ma assai raramente.

sf. pigmaeum Schr.
SYN.: Polypodium vulgare f. obtusum sf. pumilum Hausm.
Qua e là nella regione subalpina, Monte Baldo (Goir.!).












ORD. MARSILEALES ↑↑↑↑

XV. Fam. Marsileaceae ↑↑↑


24. Gen. Marsilea L. ↑↑
(Gen. pl. ed. v, 485, 1754)

51. Marsilea quadrifolia L.
Sp. pl. 1099 (1753)
SYN.: Pteris quadrifoliata L.; Marsilia quadrifoliata L.; M. europaea Desv.
BIBL. ver.: Marsilea quadrifolia Goir., Pterid. A. V., 24; M. quadrifolia Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 27; M. quadrifolia Poll., Fl. ver. III et Viagg. etc., 17; Lenticula palustris quadrifolia Segu., Pl. ver. I, 77.
NOM. ITAL.: Lente palustre, Quadrifolio.
NOM. DIALETT.: Erba ranina, Trifoglio d'acqua, Pavarina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (continentale).
DIFFUSIONE : Europa temperata, Asia temperata e tropicale, America boreale.
Italia: stagni, fossi, risaie e luoghi paludosi in genere, nella pianura padana, in Toscana ed in Campania (napoletano).
Specie caratteristica del Nanocyperion W. Koch 26.
1-3 Hyd pEA VII-X.

Risaie e fossati non profondi ad acque poco correnti della pianura (Segu., Poll.) : al confine della provincia veronese con quella mantovana presso Peschiera del Garda; ad Isola della Scala (Ton.!), ad Aselogna!, Arcole! e Legnago (Goir.).
Dovrebbe essere citata a questo punto Pilularia globulifera L. la quale, come riporta il Goiran (1907), è stata segnalata molto genericamente per il Veronese da Arcangeli (Elenco delle Protallogamee Italiane p. 4 in Estratto dagli Atti della società crittogamologica italiana vol. III, disp. 3° 1884) e da Fiori e Paoletti (Flora analitica d'Italia vol. I, p. 18). Tuttavia tale specie nella nostra regione pare non sia mai stata raccolta e gli erbari dei vari Autori in un certo senso ce ne danno conferma non annoverando alcun esemplare di tale entità.
Non si può alla fine però escludere categoricamente la presenza di Pilularia globulifera nella regione veronese, dal momento che è stata segnalata come rara e parecchio tempo fa (Fiori O. C.) nel Bresciano nelle Lame la Panduna e la Bissa (Zersi).












ORD. SALVINIALES ↑↑↑↑

XVI. Fam. Salviniaceae ↑↑↑


25. Gen. Salvinia Anderson ↑↑
(Fam. des Pl., 15, 11, 1763. All. Fl. Pedem. 11, 289, 1785)

52. Salvinia natans (L.) All.
Fl. Pedem. 2:289 (1785).
SYN.: Marsilia natans L.; Salvinia europaea Desv.; S. vulgaris (Micheli) Rupr.; Salvinia verticillata Rox.; S. sprengelii Corda; S. natans Hoffm.
BIBL. ver.: Salvinia natans Goir., Pterid. A. V., 24; S. natans Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV, 27; S. natans Poll., Fl. ver. III, 294; S. natans Poll., Viagg. etc., 18 et Ind. delle piante dei Colli Euganei, 24; Salvinea vulgaris aquis innatans, foliis subrotundis punctatis laete virentibus Segu., Pl. ver. III, 52.
NOM. ITAL.: Erba pesce, Lente palustre.
NOM. DIALETT.: Pavarina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (continentale).
DIFFUSIONE: Regioni temperate calde dell'Europa e dell'Asia; importata nel Nordamerica e nel Nordafrica.
Italia: stagni, fossi della regione padana e mediterranea dell'Italia settentrionale e centrale.
Specie caratteristica del Lemmon minoris W. Koch et Tx. 54 ap. Oberd. 57.
1-3 Hyd PEA VII-X.

Cresce frequente nelle risaie e nei fossati ad acque poco correnti della pianura veronese (Segu., Poll., Mang., Goir.,!): così a Peschiera del Garda (Mang., Herzog.), nei dintorni di Sirmione (Mang.!, Rigo!), presso Caldiero (Goir.!), Monteforte, San Bonifacio!, Arcole, Villabella, Albaredo, Legnago, Aselogna, Bovolonte, Vigasio, ecc. (Goir.). Quale caratteristica Goiran cita: "Presso Caldiero, stante forse la temperatura delle acque che alimentano i fossati che provengono dalle sorgenti termali, si mantiene in vegetazione durante l'inverno inoltrato".









XVII. Fam. Azollaceae ↑↑↑


26. Gen. Azolla Lam. ↑↑
(Encycl. Méthod. 1, 343, 1783. W., Sp. pl. v, 541, 1810.)

53. Azolla caroliniana Willd.
Sp. pl. V (1): 541 (1810).
SYN.: Azolla microphylla Raulf.; Azolla densa Desv.; Salvinia azolla Raddi; Azolla mexicana Schlecht.; A. portoricensis Spreng.; A. bonariensis Bert.
BIBL. ver.: Azolla caroliniana Goir., Pterid. A. V., 24.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento neotemperato.
DIFFUSIONE: originaria delle regioni temperate e tropicali dell'America, trovasi naturalizzata nell'Europa centrale, Italia, Francia ed Inghilterra.
Italia: fossi e stagni di alcune zone della pianura padana (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia) e della Toscana.
Specie caratteristica del Lemmon minoris W. Koch et Tx. 54 ap. Oberd. 57.
1,2 Hyd pEA VII-IX.

È stata raccolta in luoghi paludosi a Belfiore, Caldierino e Villabella (Goir.) e nella Bassa Veronese nei dintorni di Roncanova di Gazzo!







Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte I   ↑↑↑
Acropteris septentrionalis Lk. = Asptenium seplentrionale (L.) Hoffm. 28 	
Acrostichum septentrionale L. = Asplenium septentrionale (L.) Hoffm. 28 	
Acrostichum ruta-muraria Lam. = Asplenium ruta-muraria L. 29 	
Acrostichum thelypteris L. = Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Scott. 21 	
Adiantum capillus-veneris L. 17	
Amesium septentrionale Newm. = Asplenium septentrionale (L.) Hoffm. 28 	
Amesium ruta-muraria L. = Asplenium ruta-muraria Newm. 29	
Aspidium aculeatum Swartz pro parte = Polystichum setiferum (Forskal) Woynar 39 	
Aspidium aculeatum (L.) Sw. subsp. angulare (Kit.) Arcang. = Polystichum setiferum (Forskal) Woynar 39	
Aspidium aculeatum (L.) Sw. subsp. lobatum (Huds.) Arcang. = Polystichum aculeatum (L.)  38	
Aspidium alpestre Hoppe = Athyrium distentifolium Tausch 35 	
Aspidium angulare Kit. = Polystichum setiferum (Forskal) Woynar 39 	
Aspidium braunii Spenner = Polystichum braunii (Spenner) Fée 40 	
Aspidium calcareum Baumg. = Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newm. 47 	
Aspidium cristatum (L.) Sw. = Dryopteris cristata (L.) A. Gray 43 	
Aspidium cuneatum Schk. = Asplenium fissum Kit. 31	
Aspidium dilatatum (Hofm.) Sm. = Dryopteris dilatata (Hoffm.) A. Gray 45 	
Aspidium dryopteris (L.) Baumg. = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46 	
Aspidium filix-femina Sw. = Athyrium filix-femina (L.)  34 	
Aspidium filix-mas (L.) Sw. = Dryopteris filix-mas (L.) Schott 41	
Aspidium fragile Sw. = Cystopleris fragilis (L.) Bernh. subsp. eufragilis Asch. et Graebner 36	
Aspidium lobatum (Huds.) SW = Polystichum aculeatum (L.)  38	
Aspidium fragrans Gray = Dryopteris villarii Woynar 42	
Aspidium lonchitis (L.) O. Kuntze = Polystichum lonchitis (L.)  37	
Aspidium lonchitis (L.) Sw. = Polystichum lonchitis (L.)  37	
Aspidium montanum (Vogl.) Aschers = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20	
Aspidium oenopleris Ten. = Dryopteris villarii Woynar 42	
Aspidium oreopteris Sw. = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20	
Aspidium phegopteris (L.) Baumg. = Thelypterys phegopteris (L.) Slosson 22	
Aspidium rigidum (Hoffm.) Sw. = Dryopteris villarii (Bellardi) Woynar 42	
Aspidium robertianum (Hoffm.) Leurssen = Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newman 47	
Aspidium spinulosum (O.F. MÜl.) Sw. = Dryopteris carthusiana (Vill.) H. P. Fuchs 44	
Aspidium thelypteris Sw. = Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Schott 21	
Aspidium villarsii Borb. = Dryopteris villarii Woynar 42	
Asplenium acutum Bory = A. onopteris L. 26	
Asplenium adiantum-nigrum L. 25	
Asplenium adiantum-nigrum L. subsp. nigrum Heufl. = A. adiantum-nigrum L. 25	
Asplenium adiantum-nigrum L. subsp. onopteris Heufl. = A. onopteris L. 26	
Asplenium adiantum-nigrum L. subsp. serpentini (Tauscii) Heufl. = A. cuneifolium Viv. 27	
Asplenium adiantum-nigrum L. subsp. serpentini Kock. = A. cuneifolium Viv. 27	
Asplenium anauniense Loss = A. lepidum Presl 30	
Asplenium angustifolium et tenuifolium Guss. = A. fissum Kit. 31	
Asplenium brachyphyllum Gasp. = A. lepidum C. Presl 30	
Asplenium Breynii Poll. = A. fissum Kit. 31	
Asplenium ceterach L. = Ceterach officinarum DC. 32	
Asplenium cuneifolium Viv. 27	
Asplenium filix-femina Bernh. = Athyrium filix-femina (L.) Roth 34 	
Asplenium fissum Kit. 31	
Asplenium fissum Wimm. = A. cuneifolium Viv. 27	
Asplenium Forsteri Sadl. = A. cuneifolium Viv. 27	
Asplenium lamotteanum Hérib = A. cuneifolium Viv. 27	
Asplenium lepidum C. Presl 30	
Asplenium nigrum Lam. = A. adiantum-nigrum L. 25	
Asplenium onopteris L. 26	
Asplenium ruta-muraria L. 29	
Asplenium scolopendrium L. = Phyllitis scolopendrium (L.) Newman 33	
Asplenium septentrionale (L.) Hoffm. 28	
Asplenium serpentini Tausch = A. cuneifolium Vrv. 27	
Asplenium tenuifolium Guss. = A. fissum Kit. 31	
Asplenium trichomanes L. 23	
Asplenium trettenerianum Jan = A. fissum Kit. 31	
Asplenium trichomanoides All. = A. trichomanes L. 23	
Asplenium Virgilii Bory = A. onopteris L. 26	
Asplenium viride Huds. 24	
Athyrium alpestre (Hoppe) Rylands - A. distentifolium Tausch 35 	
Athyrium cuneatum Heufler = Asplenium fissum  31 	
Athyrium distentifolium Tausch 35 	
Athyrium filix-femina (L.)  34	
Athyrium rhaeticum Dalla Torre = A. distentifolium Tausch 35	
Azolla bonariensis Bert. = A. caroliniana Willd. 53	
Azolla caroliniana Willd. 53	
Azolla densa Desv. = A. caroliniana Willd. 53	
Azolla microphylla Raul. = A. caroliniana Willd. 53	
Azolla mexicana Schl. = A. caroliniana Willd. 53	
Azolla portoricensis Sprg. = A. caroliniana Willd. 53	
Belvisia septentrionalis Mirbel = Asplenium septentrionale (L.) Hoffm. 28	
Blechnum spicant (L.) Roth 48	
Blechnum boreale Sw. = B. spicant (L.)  48	
Botrychium lunaria (L.) Sw. 15	
Ceterach ceterach Newman = C. officinarum DG. 32 	
Ceterach officinarum DG. 32	
Copelandia dryopteris (L.) H. P. Fuchs 46
Copelandia robertiana (Hofm.) H. P. Fuchs 46
Cyathea filix-femina Bert. = Athyrium filix-femina (L.) Roth 34	
Cyathea fragilis SM. = Cystopteris fragilis (L.) Bernh. subsp. eufragilis Asch. et Graebner 36 	
Cystopteris alpina (Wulf.) Desv. = C. fragilis (L.) Bernh. subsp. regia Bernoulli 36 	
Cystopteris crispa (Gouan) H. P. Fuchs = C. fragilis (L.) Bernh. subsp. regia Bernoulli 36 	
Cystopteris filix-femina Coss. et Germ. = Athyrium filix-femina (L.)  34 	
Cystopteris filix-fragilis (L.) Borb. = C. fragilis (L.) Bernh. subsp. eufragilis Asch. et Gr. 36 	
Cystopteris fragilis (L.) Bernh. 36	
Cystopteris fragilis (L.) Bernh. subsp. alpina (Wulf.) Hartm. = C. fragilis (L.) Bernh. subsp. regia Bernoulli 36 	
Cystopteris fragilis (L.) Bernh. subsp. eufragilis Asch. et GR. 36 	
Cystopteris fragilis (L.) Bernh. subsp. fragilis (L.) Milde = C. fragilis (L.) Bernh. subsp. eufragilis Asch. et GR. 36 	
Cystopteris fragilis (L.) Bernh. subsp. regia Bernoulli 36 	
Diphasium complanatum (L.) Rothm. 5	
Dryopteris aculeata O. Kuntze = Polystichum setiferum (Forskal) Woynar 39 	
Dryopteris austriaca (Jacq.) Woynar s. str. = D. dilatata (Hoffm.) A. Gray 45 	
Dryopteris austriaca (Jacq.) Woynar subsp. austriaca (Jacq.) Woynar = D. dilatata (Hoff.) A. Gray 45	
Dryopteris austriaca (Jacq.) Woynar subsp. dilatata (Hoffm.) Schinz et Thell. = D. dilatata (Hofm.) A. Gray 45	
Dryopteris austriaca (Jacq.) Woynar subsp. spinulosa (O.F. Mull.) Schinz et Thell. = D. carthusiana (Vill.) H. P. Fuchs 44 	
Dryopteris bramii (Spenner) Underwood = Polystichum braunii (Spenner) Fée 40 	
Dryopteris carthusiana (Vill.) H. P. Fuchs 44 	
Dryopteris cristata (L.) A. Gray 43 	
Dryopteris dilatata (Hoffm.) A. Gray 45	
Dryopteris disjuncta (Rupr.) Morton = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46 	
Dryopteris filix-mas (L.) Schott 41	
Dryopteris linnaeana C. Chr. = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46	
Dryopteris lobata (Huds.) Schinz et Thell. = Polystichum aculeaturm (L.) Roth 38	
Dryopteris lonchitis (L.) O. Kuntze = Polystichum lonchitis (L.) Roth 37	
Dryopteris montana (Vogl.) O. Kuntze = Thelypteris limbosperma (All.) Fl. P. Fuchs 20	
Dryopteris oreopleris (Ehrh.) Maxon = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20	
Dryopteris phegopteris (L.) Chr. = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22	
Dryopteris rigida (Swartz) A. Gray = D. villarsii (Bellardi) Woynar 42	
Dryopteris robertiana (Hofm.) C. Chr. = Gymnocarpium robertianum (Hofm.) Newman 47	
Dryopteris setifera (Forskal) Woynar = Polystichum setiferum (Forskal) Woynar 39	
Dryopteris spinulosa Watt. = D. carthusiana (Vill.) H. P. Fuchs 44	
Dryopteris spinulosa (O. F. Mull.) O. Kuntze = D. carthusiana (Vill.) H. P. Fuchs 44	
Dryopteris thelypteris (L.) A. Gray = Thelypteris palustris (S. F. Gray) Schott 21 	
Dryopteris villarii (Bellardi) Woynar 42 
Equisetum arvense L. 12	
Equisetum eburneum Schreb. = E. telmateja Ehrh. 13 	
Equisetum elongatum W. = E. ramosissimum Desf. 9 	
Equisetum fluviatile Gouan = E. telmateja Ehrh. 13 	
Equisetum hyemale L. 8	
Equisetum hiemale L. var. variegatum Doell. = E. varietatum Schlicher 1O	
Equisetum majus Gars. = E. telmateja Ehrh. 13	
Equisetum maximum Lam. = E. telmateja Ehrh. 13	
Equisetum multiforme Vaucher = E. ramosissimum Desf. 9	
Equisetum palustre L. 11	
Equisetum ramosissimum Desf. 9	
Equisetum ramosum DG. = E. ramosissimum Desf. 9	
Equisetum telmateja Ehrh. 13	
Equisetum variegatum Schlicher 10	
Eupteris aquilina (L.) Newman = Pteridium. aquilinum (L.) Kuhn 19 	
Filix aquilina Woynar = Pteridium aquilinum (L.) Kuhn 19 	
Grammatis ceterach Sw. = Ceterach officinarum DC. 32 	
Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46	
Gymnocarpium obtusifolium (Schrank) O. Schwarz = G. robertianum (Hoffm.) Newman 47 	
Gymnocarpium phegopteris (L.) Newm. = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22 	
Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newman 47	
Hernestheum montanum Newm. = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20 	
Hemestheum thelypteris Newm. = Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Schott 21 	
Hippochaete hiemalis (L.) C. Borner = Equisetum hyemale L. 8 	
Hippochaete ramosissima (Desf.) C. Borner = E. ramosissimum Desf. 9 	
Hippochaete variegata (Schleicher) C. Borner = Equisetum variegatum Schleicher 10	
Huperzia selago L. 1	
Hypopeltis aculeala Tod. = Polystichum aculeatum (L.)  38	
Hypopeltis lonchitis Tod. = Polystichum lonchitis (L.) Roth 37	
Lastrea calcarea (Sm.) Bory = Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newman 47	
Lastrea dryopteris (L.) Bory = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46	
Lastrea oblusifolia (Schrank) Janchen olim = Gymnocarpium robertianum (Hofm.) Newman 47	
Lastrea oreopteris (Ehrh.) Bory = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20	
Lastrea phegopteris (L.) Bory = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22	
Lastrea robertiana (Hoffm.) Newman = Gymnocarpium robertianum (Hofm.) Newman 47	
Lastrea thelypteris (L.) Bory = Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Schott 21	
Lepidotis inundata (L.) C. Börner 2	
Lomaria spicant (L.) Desv. = Blechnum spicant (L.) Rothm. 48 	
Lycopodiella inundata (L.) Holub. = Lepidiotis inundata C. Borner 2 	
Lycopodium anceps Wallr. = Diphasium complanatum (L.) Rothm. 5 	
Lycopodium annotinum L. 3	
Lycopodium ciliatum Lam. = Selaginella selaginoides (L.) Link 6	
Lycopodium clavatum L. 4	
Lycopodium complanatum L. = Diphasium complanatum (L.) Rothm. 5	
Lycopodium helveticum L. = Selaginella helvetica (L.) Spring 7	
Lycopodioides helveticum (L.) O. Kuntze = Selaginella helvetica (L.) Spring 7	
Lycopodium inundatum L. = Lepidotis inondata (L.) C. Borner 2	
Lycopodium radicans SChr. = Selaginella helvetica (L.) Spring 7	
Lycopodium selaginoides L. = Selaginella selaginoides (L.) Link 6	
Lycopodium selago L. = Huperzia selago L. 1	
Marsilea europaea Desv. = Marsilea quadrifolia L. 51	
Marsilea natans L. = Salvinia natane (L.) All. 52	
Marsilea quadrifoliata L. = Marsilea quadrifolia L. 51	
Marsilea quadrifolia L. 51	
Nephrodium austriacum (Jacq..) Fritsch = Dryopteris dilatata (Hofm.) A. Gray 45 	
Nephrodium cristatum (L.) Michx. = Droypteris cristata (L.) A. Gray 43 	
Nephrodium dilatatum (Hofm.) Desv. = Dryopteris dilatata (Hofm.) A. Gray 45 	
Nephrodium dryopteris (L.) Michx. = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46 	
Nephrodium filix-mas (L.) Strempel = Dryopteris filix-mas (L.) Schott 41 	
Nephrodium montanum (Vogl.) Baker = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20 	
Nephrodium oreopteris (Ehrh.) Desv. = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20 	
Nephrodium phegopteris (L.) Prantl = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22 	
Nephrodium rigidum Desv. = Dryopteris villarii (Bellardi) Woynar 42 	
Nephrodium robertianum (Hofm.) Prantl = Gymnocarpium robertianum (Hofm.) Newman 47 	
Nephrodium spinulosum (O. F. Mule.) Strempel = Dryopteris carthusiana (Vill.) H. P. Fuchs 44 	
Nephrodium spinulosum Strempel var. dilatatum Desv. = Dryopteris dilatata (Hofm.) A. Gray 45	
Nephrodium thelypteris (L.) Strempel = Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Schott 21 	
Nephrodium villarii (Bellardi) G. Beck = Dryopteris villarii (Bellardi) Woynar 42 	
Onoclea spicant Hoffm. = Blecknum spicant (L.)  48 
Ophioglossum vulgatum L. 14	
Ornithopteris aquilina J. Smith = Pteridium aquilinum (L.) Kuhn 19 	
Osmunda regalis L. 16	
Osmunda spicant L. = Blechnum spicant (L.) Rothm. 48 	
Poesia aquilina Moore = Pteridium aquilinum (L.) Kuhn 19 	
Phegopteris calcarea Fée = Gymnocarpium robertianum (Hofm.) Newman 47 	
Phegopteris connectilis (Michx.) Watt = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22 	
Phegopteris dryopteris (L.) Fée = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46 	
Phegopteris phegopteris Prantl = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22 	
Phegopteris polypodioides Fée = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22	
Phegopteris robertiana (Hoffm.) A. Braun = Gymnocarpium robertianum (Hofm.) Newman 47 	
Phegopteris vulgaris Mett. = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22 	
Phyllitis ruta-muraria Moench = Asplenium ruta-muraria L. 29 	
Phyllitis scolopendrium Newman 33 	
Phyllitis vulgaris Bubani = Ph. scolopendrium (L.) Newman 33 	
Polypodium aculeatum L. = Polystichum setiferurm (Forskal) Woynar 39 	
Polypodium alpestre Hoppe = Athyrium distentifolium Tausch 35 	
Polypodium aristatum Vill. = Dryopteris dilatata (Hofm.) A. Gray 45 	
Polypodium asplenioides Scop. = Dryopteris villarii (Bellardi) Woynar 42 	
Polypodium australe Fée 49	
Polypodium calcareum SM. = Gymnocarpium robertianum (Hofm.) Newman 47 	
Polypodium cristatum L. = Dryopteris cristata (L.) A. Gray 43 	
Polypodium dilatatum Schum. = Dryopteris dilatata (Hofm.) A. Gray 45 	
Polypodium dryopteris L. = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46 	
Polypodium filix-femina L. = Athyrium Jdix-femina (L.) Roth 34	
Polypodium fragile L. = Cystopteris fragilis (L.) Bernh. subsp. eufragilis Asch. et Gr. 36 	
Polypodium fragrans Vill. = Dryopteris villarii Woynar 42 	
Polypodium lobatum Huds. = Polystichum aculeatum (L.)  38 	
Polypodium lonchitis L. = Polystichum lonchitis (L.)  37 	
Polypodium limbospermum All. = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20 	
Polypodium molle All. = Athyrium distentifolium Tausch 35 	
Polypodium montanum Vogl. = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20 	
Polypodium obtusifolium (Schrank) H. P. Fuchs = Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newman 47	
Polypodium oreopteris Ehrh. = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20	
Polypodium phegopteris L. = Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22	
Polypodium polymorphum Vill. = Cystopteris fragilis (L.) Bernh. 36	
Polypodium pulchellum Salisb. = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newm. 46	
Polypodium rhaeticum L. = Athyrium distentifolium Tausch 35	
Polypodium rigidum Hoffm. = Dryopteris villarii Woynar 42	
Polypodium robertianum Hoffm. = Gymnocarpium robertianum (Hofm.) Newman 47	
Polypodium serratum Willd. = Polypodium australe Fée 49	
Polypodium tanacetifolium Hoffm. = Dryopteris dilatata (Hofm.) A. Gray 45	
Polypodium thelypteris F. G. Weis = Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Schott 21	
Polypodium vulgare L. var. linnaeanum ST.-AM. = Polypodium vulgare L. 50	
Polypodium vulgare L. subsp. serratulum (Schl.) Arcang. = Polypodium australe Fée 49	
Polypodium vulgare L. subsp. serratum (Willd.) Christ. = P. australe Fée 49	
Polypodium vulgare L. 50	
Polystichum aculeatum auct. non (L.)  = P. setiferurm (Forskal) Woynar 39 	
Polystichum aculeatum (L.)  38	
Polystichum angulare (L.) C. Presl = P. setiferum (Forskal) Woynar 39 	
Polystichum braunii (Spenner) Fée 40	
Polystichum cristatum  = Dryopteris cristata (L.) A. Gray 43 	
Polystichum dryopteris (L.) = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman 46 	
Polystichum filix-mas (L.) = Dryopteris filix-mas (L.) Schott 41 	
Polystichum lobatum (Huds.) Chevall. = P. aculeatum (L.)  38 	
Polystichum lonchitis (L.)  37	
Polystichum montanum = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20	
Polystichum oreopteris Ehrh. = Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20	
Polystichum palaceum Schwarz, non P. palaceum Borkh = P. bramii (Spenner) Fée 40	
Polystichum rigidum (Sw.) DG. = Dryopteris villarii (Bellardi) Woynar 42	
Polystichum setiferum (Forskal) Woynar 39	
Polystichum strigosum  = Dryopteris villarii Woynar 42	
Polystichum tanacetifolium Lam. et DC. = Dryopteris dilatata (Hofm.) A. Gray 45	
Polystichum thelypteris (L.)  = Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Schott 21	
Pteridium aquilinum (L.) Kuhn 19	
Pteris aquilina L. = Pteridium aquilinum (L.) Kuhn 19	
Pteris eretica L. 18	
Pteris quadrifoliala L. = Marsilea quadrifolia L. 51 	
Salvinia azolla Raddi = Azolla caroliniana Willd. 53 	
Salvinia europaea Desv. = S. natans (L.) All. 52 	
Salvinia natans (L.) All. 52	
Salvinia sprengelii Corda = S. natans (L.) All. 52	
Salvinia verticillata Rox. = S. natans (L.) All. 52	
Salvinia vulgaris (Michx.) Rupr. = S. natans (L.) All. 52	
Scolopendrium officinale Lam. et DG. = Phyllitis scolopendrium (L.) Newm. 33	
Scolopendrium officinarum Sw. = Phyllitis scolopendrium (L.) Newm. 33	
Scolopendrium ruta-muraria = Asplenium ruta-muraria L. 29	
Scolopendrium scolopendrium Karsten = Phyllitis scolopendrium (L.) Newm. 33	
Scolopendrium septentrionale = Asplenium septentrionale Hoffm. 28	
Scolopendrium vulgare SM. = Phyllitis scolopendrium (L.) Newm. 33	
Selaginella aliata Opiz = Selaginella selaginoides (L.) Link 6	
Selaginella helvetica (L.) Spring 7	
Selaginella selaginoides (L.) Link 6	
Selaginella spinosa PB. = S. selaginoides (L.) Link 6	
Selaginella spinosa A. Braun = S. selaginoides (L.) Link 6	
Selaginella spinulosa A. Braun = S. selaginoides (L.) Link 6	
Strupthiopteris spicant (L.) Weis. = Blechnum spicant (L.)  48	
Thelypteris dryopteris (L.) Slosson = Gymnocarpium dryopteris (L.) Newm. 46	
Thelypteris limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20	
Thelypteris oreopteris (Ehrh.) Slosson = Th. limbosperma (All.) H. P. Fuchs 20 	
Thelypteris palustris (S. F. Gray) H. W. Schott 21 	
Thelypteris phegopteris (L.) Slosson 22	
Thelypteris robertiana (Hofm.) Slosson = Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newm. 47 	
Urostachys selago (L.) Herter = Huperzia selago (L.) Bernh. et Schrank et Mart. 1








Bibliografia
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Riassunto

Vengono indicate nel presente lavoro le Pteridofite della Regione veronese. Seguendo la nomenclatura della Flora Europaea, di ognuna di esse viene riportata un'ampia sinonimia, la citazione bibliografica di opere o lavori riguardanti il veronese, la distribuzione geografica e la diffusione mondiale ed italiana. Segue poi un breve cenno sulla forma biologica, sul periodo di vegetazione e su quello di sporificazione della specie.
Dettagliatamente viene riportata la diffusione dei vari taxa nel territorio veronese: ciò è stato possibile mediante la consultazione delle flore del Seguier, del Pollini e di due lavori del Goiran, l'osservazione dei numerosi fogli d'erbario del Museo civico di Storia Naturale di Verona e la citazione di località recentemente rinvenute dall'Autore.

















FLORA DELLA REGIONE VERONESE

Parte II. SPERMATOFITE

GIMNOSPERME: Coniferali, Taxali.
ANGIOSPERME: Salicali, Juglandali, Fagali, Urticali, Santalali, Aristolochiali.

Premessa

In questa seconda parte di revisione ed aggiornamento della flora vascolare veronese vengono introdotte le Spermatofite, l'altra grande divisione vegetale, che segue quella delle Pteridofite.Vengono qui presentate le Gimnosperme della regione veronese, una decina in tutto, ed alcuni ordini delle Angiosperme appartenenti alla sottoclasse delle Archiclamidee. Nel riportare le singole specie vengono seguiti i criteri espositivi già usati precedentemente per le Pteridofite (Bianchini, 1969), alle quali si rimanda.
Fondamentale, come già si disse, per la conoscenza della flora veronese è l'apporto dato dal Goiran con "Le piante fanerogame dell'Agro veronese. Censimento", opera che è alla base per questo tipo di lavoro.
A tal proposito sarebbe bene tener presente che nel paragrafo dedicato alla bibliografia veronese il titolo originale del testo del Goiran è stato sostituito, per semplicità, con"Flora veronese".
Dello stesso Autore vengono pure citati altri lavori di mole minore, ma non per questo meno interessanti, perché limitati a particolari gruppi di piante o a loro famiglie con dati e segnalazioni più complete ed esaurienti riguardanti magari un solo settore del territorio veronese. Sempre di valido aiuto, seppure in misura minore, sono pure le opere del Seguier (1745) e del Pollini (1816, 1824) soprattutto se vengono messe a confronto (nomenclatura, località, numero di specie ecc.) con la Flora del Goiran.
Per quanto riguarda i dati relativi alle forme biologiche, oltre ai simboli già introdotti nelle Pteridofite, vanno aggiunti i seguenti:

P = Fanerofite;
Pn = Nanofanerofite;
T = Terofìte;
Ep = Epifite;

inoltre i numeri romani che seguono il periodo di vegetazione sono riferiti (a partire appunto dalle Gimnosperme) ai vari mesi di fioritura. Infine nel capitolo dedicato alla diffusione della specie nella Regione veronese talora assieme alle località, o in vece delle località, vengono citati gli esemplari della specie stessa presenti nell'Erbario generale fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona raccolti da vari Autori nel corso dei tempi.
Volendo ora dare uno sguardo complessivo a questa seconda parte, ricordiamo brevemente che le Gimnosperme spontanee, subspontanee e naturalizzate della flora veronesesono nove (con alcune sottospecie e varietà) appartenenti a due classi, Coniferopsida e Taxopsida, a due ordini, a tre famiglie, Pinaceae, Cupressaceae e Taxaceae, e a sette generi. Buona parte di dette Gimnosperme entra a far parte della vegetazione arborea dei monti veronesi al di sopra di una certa quota, in particolar modo Picea abies, l'Abete rosso, e Pinus mugo con la varietà pumilio; Juniperus communis con le sottospecie communis e nana è invece una delle essenze arbustive più interessanti, se non tra le più frequenti, perché presente in fasce vegetazionali diverse per una escursione altitudinare complessiva di circa duemila metri. Dal punto di vista ecologico è pure interessante un'altra gimnosperma, Taxus baccata, non solo per la sua diffusione quantitativa ben differenziata tra Monte Baldo e Monti Lessini, ma anche e soprattutto perché è specie in lenta, ma progressiva regressione e che tende sempre più a mantenersi in limitate zone a caratteristiche climatiche del tutto particolari, ben più accentuate sui Lessini che sulla catena del Baldo, dove ombrosità ed umidità sono di gran lunga più modeste. La famiglia delle Salicaceae, la prima delle Archiclamidee, racchiude i generi Salix e Populus presenti rispettivamente con 20 specie e con 4. Tra i numerosi salici che popolano praticamente tutti gli ambienti, dalla Bassa pianura, ai colli, alle cime più elevate, sono compresi anche Salix retusa e S. reticulata, specie pioniere dei terreni calcarei, tipiche dei pascoli alpini. L'ordine delle Fagales, che segue quello delle Juglandales rappresentato solamente da Juglans regia, assume nella regione veronese, nell'ambito delle latifoglie e a quote anche inferiori, la stessa enorme importanza che precedentemente si era attribuito a quello delle Coniferales nella vegetazione montana e subalpina. Basterà ricordare i generi Carpinus, Ostrya e Corylus, prevalentemente sotto forma arbustiva o di frutice; ed ancora Castanea sativa e Fagus sylvatica più frequente sui Monti Lessini che sul Monte Baldo, più piovosi e di conseguenza più umidi i primi del secondo e maggiormente quindi adatti all'insediamento di tale essenza di clima moderatamente oceanico in stazioni in cui vengano rispettate le sue medie esigenze di umidità. Le faggete nel complesso non sono eccessivamente estese, né quasi ad alcuna praticamente può attribuirsi l'appellativo di pura, a meno che non si considerino zone piuttosto ristrette; al Fagus sylvatica dominante si associano infatti specie arboree ed arbustive che compaiono più frequenti e numerose tanto più il bosco è rado e luminoso e tra queste si possono ricordare: Laburnum alpinum (Miller) Berghtold et Presl (= Cytisus alpinus Miller), Acer pseudoplatanus L., Sorbus aucuparia L., S. aria (L.) Crantz, ecc.
Ancora tra le Fagales si elencano sei specie del genere Quercus tra cui Q. ilex L. che nel Veronese caratterizza assieme ad altre essenze la flora di tipo submediterraneo insediatasi lungo le rive del Lago di Garda.

Con l'ordine delle Urticales e le relative famiglie delle Ulmaceae, delle Moraceae, delle Cannabaceae e delle Urticaceae, con quello delle Santalales e le famiglie delle Santalaceae e delle Loranthaceae, e con quello delle Aristolochiales con le famiglie delle Aristolochiaceae, che termina questa seconda parte della flora veronese, vengono presentati generi e specie di scarso o nullo valore sia botanico che economico. Un cenno particolare puù esser fatto a Maclura pomifera (Raf.) Schneider che viene citata per la prima volta nella flora del territorio veronese: tale essenza, ormai naturalizzata, è diffusa qua e là con una certa frequenza.

NOTA. Si dà qui di seguito spiegazione delle cifre, dei simboli, delle abbreviazioni che compaiono nel paragrafo relativo al Veronese. I numeri a margine in corsivo indicano le zone corrispondenti della cartina della Regione veronese in cui è diffusa la specie. P = Fanerofìte, Pn = Nanofanerofìte, Ch = camefìte, H = Emicriptofite, T = Terofìte, G = Geofite, Ep = Epifite. PEAI = Primavera, Estate, Autunno, Inverno (periodo di vegetazione). I numeri romani si riferiscono al periodo di fioritura. Segu. = Seguier; Poll. = Pollini; Mang. = Manganotti; Ton. = Tonini; Goir. = Goiran; A. M. = Abramo Massalongo; C. M. = Caro Massalongo;! = Bianchini; / = esemplare presente nell'Erbario fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.















Prospetto sistematico della parte seconda

SPERMATOPHYTA (Gimnosperme)

A) Subdiv. Gymnospermae

Class. CONIFEROPSIDA 

Ord. CONIFERALES

I. Fam. Pinaceae
1. Gen. Abies
2. Gen. Picea
3. Gen. Larix
4. Gen. Pinus

II. Fam. Cupressaceae
5. Gen. Cupressus
6. Gen. Juniperus




Class. TAXOPSIDA

Ord. TAXALES

III. Fam. Taxaceae 7. Gen. Taxus











Class. CONIFEROPSIDA

Ord. CONIFERALES ↑↑↑↑

I. Fam. Pinaceae ↑↑↑


1. Gen. Abies Miller ↑↑
(The Gardeners Dictionary. Ed. 8. 1768)

1. Abies alba Miller
Gard. Dict. ed. 8., no. 1 (1768).
SYN: Pinus Picea L. ( 1753); P. pectinata Lam. ( 1778); Abies pedinata Lam. et DC. ( 1805); A. nobilis Dietr. (1824); A. picea Bluff et Fing. (1825), non Mill.
BIBL. ver.: Pinus Abies Goir., Fl. ver. 1, 11; P. abies Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 90; P. Picea Poll., Fl. ver. III, 139; P. Picea Poll., Viagg. etc., 107; Abies conis sursum spedantibus sive mas Segu., Pl. ver. II, 253; Abiete Pona, Monte Baldo, 237; Abete Calc., Viagg. di M. B., 12.
NOM. ITAL.: Abete, Abete bianco.
NOM. DIALETT.: Avezzo, Abeto bianco.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio e sudeuropeo (-submediterraneo).
DIFFUSIONE: Europa centr. e merid., Asia occ., Algeria.
Italia: nelle Alpi (boschi) e sporadicamente nell'Appennino dal piano basale, orizzonte submontano, al piano montano, orizzonte montano superiore.
Sp. basifila e sciafila, forma consorzi puri, ma più spesso vive consociata con Picea abies, l'Abete rosso, e con Fagus sylvatica. 800-1800 m. (150-2100).
Specie caratteristica del Fagion silvaticae Tx. et Diem. 36.
6-9 P PEAI V-VI

Sotto forma di albero o frutice si rinviene nella zona montana e subalpina di tutto il territorio veronese, assieme a Picea abies e Fagus sylvatica, ma di queste ultime entità è di gran lunga più raro; mentre sul Monte Baldo (Calc., Pona, Poll., Mang.!, Goir.,!) cresce qua e là non molto frequente, come al Covai Santo (Goir.!), Ime!! ed Acque Negre! (1300-1500 m.), divenendo sempre più rado nella parte settentrionale della catena (Poll., Goir.), assai più abbondante si incontra su tutti i Lessini (Goir.,!) e sul Gruppo del Carega! : al Corno d'Aquilio (Goir.!), alla Sega di Ala (1400 m. Goir.!), nei dintorni di Erbezzo, alla Veceta, Spiazzoi, alle Scandole (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.,!), Cerro (Goir.), ai piedi del Malera!, nei monti attorno a Giazza (800-1100 m.!!, a Revolto (1200-1300 m. Goir.!, C. M.!,!) ecc. Talora scende a quote relativamente basse lungo le valli che si spingono verso la pianura!, spesso è coltivato come pianta ornamentale per parchi e giardini.





2. Gen. Picea A. Dietr. ↑↑

(Flora der Gegend um Berlin. 1824)

2. Picea abies (L.) Karsten
Deutsche Fl. Pharm.-med. Bot. 324 (1881).
SYN.: Pinus Abies L. (1753); Abies Picea Mill. (1768); Pinus Picea Du Roi (1771); P. excelsa Lam. (1778); Abies excelsa Poir. (1804), Lam. et DC. (1805); Picea excelsa Link (1841).
BIBL. ver.: Pinus Picea Goir., Fl. ver. I, 10; P. Picea Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 88; Pinus Abies Poll., Fl. ver. III, 150; P. Abies Poll., Viagg. etc., 107; Abies tenuiore folio fructuque deorsum inflexo Segu., Pl. ver. II, 254; Avezzo Pona, Monte Baldo, 225; Picea Calc., Viagg. di M. B., 12.
NOM. ITAL.: Abete rosso, di Moscovia o di Germania, Pezzo.
NOM. DIALETT.: Pezzo, Abeto rosso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Pirenei, Europa bor. e centr., Asia boreale.
Italia: nella regione alpina, dal piano basale, orizzonte submontano, al piano montano, orizzonte montano superiore 1000-2000 m. (400-2300).
Tra le essenze arboree è la più diffusa nelle Alpi, dove forma boschi puri o misti con Pinus sylvestris, Abies alba, Larix decidua e Fagus sylvatica. Nell'Appennino è coltivato qua e là a scopo forestale o per ornamento. Sp. sciafila.
Specie caratteristica del Vaccinio-Piceion Br.-Bl. 38.
6-g P PEAI IV-VI.

Assieme al Faggio è l'essenza forestale più diffusa nel piano montano del territorio veronese. Sporadico nel piano e nei colli, cresce copioso in tutti i monti fino ad una altezza prossima ai 1700 m. (1800). Talora, soprattutto sui Lessini ed in alcune parti del M. Baldo confinanti col Trentino, forma boschi o boschetti. S'incontra così a partire da una certa quota in tutti i Lessini, Bosco Chiesanuova e dintorni (C. M.!,!), Val di Squaranto (C. M.!), Velo e Roverè!, Erbezzo!, i Merli, le Scandole (Goir.), Prun (Mang.!), S. Anna!, Campofontana! ecc. ed in tutta la zona montana del Gruppo del Carega, dintorni di Giazza!!, Revolto (Goir.,!), Val Fraselle!; in tutta la catena del M. Baldo (Goir.,!). Vive spesso mescolato ad Abies alba, Pinus sylvestris e P. mugo.





3. Gen. Larix Miller
(The Gardeners Dictionary. Ed. 8. 1768)

3. Larix decidua Mill.
Gard. Dict. ed. 8, no.I (1768).
SYN.: Pinus Larix L. ( 1753); Larix europaea Lam. et DC. (1805); L. Larix Karst. ( 1880), SuDw. (1891).
BIBL. ver.: Pinus Larix Goir., Fl. ver. I, 10; P. Larix Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 88; P. Larix Poll., Fl, ver. III, 138; P. Larix Poll., Viagg. etc., 107; Larix folio deciduo conifera Segu., Pl. ver. II, 257; Larice Pona, Monte Baldo, 238; Larice Calc., Viagg. di M. B., 12.
NOM. ITAL.: Larice.
NOM. DIALETT.: Làrese, Arese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino-carpatico.
DIFFUSIONE: Alpi, Sudeti, Carpazi, monti della Polonia merid.
Italia: boschi e ghiaioni della regione alpina, dal piano basale, orizzonte submontano, al piano culminale, orizzonte subalpino 1000-2000 m (450-2600). Nell'App. è qua e là coltivato. Sp. pioniera nei terreni denudati, eliofila ed indifferente al substrato, forma boschi puri radi o misti con Picea abies, Pinus cembra, Fagus sylvatica e si insedia preferibilmente lungo valli a clima continentale.
3-9 P PEA IV-VI.

Si incontra in tutto il territorio veronese dalla zona dei vigneti alla regione subalpina, tuttavia può ritenersi specie invero poco frequente quantitativamente soprattutto lungo la catena del Monte Baldo: colline che circondano il Garda (Goir.) come a Costermano (Goir.!), Ferrara di Monte Baldo (Goir.!, Ton.!), Artillon (Calc., Pona, Goir.); più frequente sui Lessini (Goir.) e sul Gruppo del Carega!: Fosse (Goir.!), S. Anna (Goir.), Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Goir.,!), Cerro (Goir.), sul Malera!, M. Zovo (Goir.), Bolca (Goir.), M. Tondo (Goir.), tra la Valpolicella e la Valpantena (Goir.) e sui rilievi montuosi circostanti Giazza e Revolto! fino al confine vicentino.





4. Gen. Pinus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. 1, 1737)

4. Pinus nigra Arnold
Reise Mariazzel 8 (1785).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano (medio-)sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale montana, Asia minore.
Nel territorio italiano sono comprese le subssp. nigra e laricio, quest'ultima limitata alla Calabria, Sicilia e Corsica.


subsp. nigra
SYN.: Pinus nigra var. austriaca Hoess (1825); P. nigricans Host (1826).
BIBL. ver.: Pinus nigricans Goir., Fl. ver. 1, 10.
NOM. ITAL.: Pino d'Austria.
DIFFUSIONE: dall'Austria all'Italia centrale, Grecia, Jugoslavia.
Italia: Gamia e Alpi Giulie. 300-1800 m. Altrove introdotto sia per ornamento che per rimboschimento di località aride o sassose-rupestri.
2-7 P PEAI IV-V

Elemento estraneo alla flora veronese, fu introdotto a scopo ornamentale oltre un secolo fa sulle pendici meridionali del Monte Baldo prospicienti il Lago di Garda nei dintorni di Torri, Scaveaghe, S. Vigilio ecc. (Rigo, Goir.), dove in pochi anni si è affermato nel formare boschetti e pinete (Goir.,!). In un secondo tempo, data la sua facile coltura, è stato intensamente diffuso per il rimboschimento in molte zone del veronese dai dintorni della città di Verona!, ai colli!, alla media montagna!, sia nelle zone relative al Baldo! che dei Lcssini! (Giazza!!). È necessario tuttavia far presente che in taluni luoghi si è fin troppo abusato nel far insediare questo genere di Pino, in altri lo si è piantato anche se elemento estraneo alla flora del luogo medesimo.



5. Pinus sylvestris L.
Sp. Pl. 1000 (1753). SYN.: Pinus rubra Mill. (1768).
BIBL. ver.: Pinus sylvestris Goir., Fl. ver. I, 9; P. sylvestris Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 85; Pinus sylvestris Poll., Fl. ver. III, 136; P. sylvestris Poll., Viagg. etc., 107; P. sylvestris Segu., Pl. ver. II, 255; Pino silvestre montano Pona, Monte Baldo, 13; Pino Pona, Monte Baldo, 225; Pino Calc., Viagg. di M. B., 12.
NOM. ITAL.: Pino di Scozia, Pino silvestre.
NOM. DIALETT.: Pin, Pigno, Pigno selvadego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e boreale.
Italia: vallate e luoghi asciutti a clima continentale nelle Alpi, Appennino ligure, piemontese ed emiliano dal piano basale, orizzonte submontano, al pino montano, orizzonte montano superiore, 300-1800 m. (2200).
Specie tipicamente pioniera, eliofila ed indifferente al substrato, può formare boschi puri, oppure misti con Picea abies, Larix decidua ed altre latifoglie.
Specie caratteristica dell'Erico-Pinetum sylvestris BR.-BL. 39.
4-9 P BEAI IV-VI.

Specie frequente dalla zona dei colli a quella montana, più rara nel piano ed in quella subalpina (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.,!): così in montibus veronensibus (Mang.!) sia Lessini (Goir.!), Giazza!!, Bolca (A. M.), Rugoloti di Badiacalavena C. M.!), Bosco Chiesanuova (Ton.!, Goir.!,!), Cerro (Goir.!,!), Prun (Mang.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Pastello (C. M.!), che Monte Baldo, ai suoi piedi, (Goir.!), sia infine nella zona collina del Garda, Scaveaghe, (Ton.!, Goir.!) e di Caprino, Onè (Goir.!).



6. Pinus mugo Turra
Gior. Ital. (Grisellini) I:152 (1764).
SYN.: Pinus montana Mill. (1768).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale alpina.

La forma che cresce nel territorio veronese si può ricondurre alla var. pumilio (Haenke) Zenari. A questo proposito la Zenari (1921) scrive: "Il nome proposto dal Turra precede, come ha dimostrato il Grande (in Bull. Ort. Bot. Napoli, Tom. IV (1914), 184), quello del Miller. L'A. intese riferirsi alla pianta del M. Baldo, che, secondo quanto hanno stabilito Dalla Torre Sarthiein (1906), corrisponde principalmente al Pinus pumilio. A questo si applica pure il sinonimo del Seguier, (v. BIBL. ver.) che riferendosi a questa specie così la descrive: "Pini species pumila... quae statim a radice in lentos et obsequentes ramos, tametsi crassos dividitur, parum se extollentes, sed longe lateque sesc diffundentes".

var. pumilio (Haenke) Zenari (1921).
SYN.: Pinus montana Mill.?, Du Roi (1771); P. magellensis Schouw p. p. (1885); P. montana B Pumilio Willk. (1887).
BIBL. ver.: Pinus Mugus Goir., Fl. ver. I, 10; P. Mugus Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 86; P. Mugus Poll., Fl. ver. III, 135; P. Pumilio Poll., Viagg. etc., 54, 60, 100, 105, 121; P. Sylvestris montana altera Segu., Pl. ver. II, 256; Pino Tubulo di Plinio o genere di Pinastro sterile, gl'taliani lo chiamano Mugo Pona, Monte Baldo, 196; Pino o Mugho del volgo, ovvero Pino Tubulo di Plinio o genere di Pinastro sterile Pona (l.c.), 237; Picea silvestre detta dagli abitanti Mughi Calc., Viagg. di M. B., 13.
NOM. DIALETT.: Pino selvadego, Mugo, Bugo.
DIFFUSIONE: Alpi, Carpazi, Balcani.
Italia: zone elevate da 1200 a 2700 m su substrato prevalentemente calcareo, nelle Alpi, nell'Appennino piemontese, abruzzese e campano, dal piano montano, orizzonte montano inferiore, al piano culminale, orizzonte subalpino, talora alpino. Forma boschi puri o misti a Larix decidua, Pinus sylvestris, Picea abies, spingendosi sovente fino all'orizzonte degli arbusti contorti. Sp. basifila.
Specie caratteristica dell'ordine dei Vaccinio-Piceetalia BR.-BL.39.
6-9 P PEAI V-VII

È abbondante in tutte le zone più elevate dei monti veronesi (1200-2200 m.), sia della catena del Monte Baldo (Mang.!, C.M.!,!, clic dei Lessini (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.,!): così sul Baldo presso Noveza (Ton.!), alle Acque Negre!, Coval Santo (Goir.!), Valfredda, Valbrutta, alla Lonza, Naole (Goir.); sui Lessini su tutto il Gruppo del Carega!!, Monte Posta (Goir.), Passo Pertica (Goir.!,!!), Monti di Giazza!!, M. Zeola (C. M.!), Campobrun (Goir.,!), M. Alba (Goir.), sul Malora! etc.
Nel versante occidentale del Monte Baldo può talora scendere al di sotto dei 1000 m., avvicinandosi alla forma corrispondente a Pinus uncinata (Goir.). Come, si è detto Pinus pumilio è caratteristico dei Vaccinio-Piceetalia: si accompagna talora con Erica carnea, Polygala chamaebuxus, Rhododendron hirsutum, Rh. ferrugineum, Juniperus communis subsp. nana, Homogyne alpina, Vaccinium myrtillus, Rosa pendulina, Daphne mezereum, Carex sempervirens, C. firma, Sesleria coerulea, Dryas octopetala, Horminum pyrenaicum, Gentiana clusii, Silene acaulis.



7. Pinus cembra L.
Sp. Pl. 1000 (1753).
BIBL. ver.: Pinus cembra Goir., Fl. ver. I, 10; P. cembra Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 87; P. cembra Poll., Fl. ver. III, 137.
NOM. ITAL.: Pino cembro.
NOM. DIALETT.: Zimbro, Zirmolo, Cirmolo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino-carpatico.
DIFFUSIONE: Alpi, Carpazi. 2 varietà sono dell'Asia boreale.
Italia: qua e là nelle Alpi dalle Marittime alle Austriache, dal piano montano, orizzonte montano superiore, al piano culminale, orizzonte subalpino. 1600-2100 m (1200-2585).
Specie sciafila senza particolari esigenze per il substrato.
Specie caratteristica del Rhododendro-Vaccinion Br.-Bl. 26.
P PEAI V-VI

Pare che questa specie, come dice Goiran (1. c.) secondo la testimonianza di Ambrosi e Laicharding, un tempo crescesse sul M. Baldo e in nessun altro luogo del territorio del veronese. Però né il Calzolari, né il Pona, né il Seguier, né il Moreni, né il Pollini, né il Tonini, né tanto meno il Goiran ed altri botanici più recenti mai s'imbatterono in un solo esemplare di Pinus cembra. Non si può tuttavia escludere che tale pinacea nei secoli addietro crescesse sul Monte Baldo, dato che anche attualmente si può rinvenire nel vicino trentino. Resta però il fatto che oggi sul Monte Baldo questa specie manca completamente. Nell'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale di Verona è presente un esemplare raccolto dal Manganotti sul Monte Baldo, ma la determinazione risulta errata (!).









II. Fam. Cupressaceae ↑↑↑


5. Gen. Cupressus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. 1, 1737)

8. Cupressus sempervirens L.
Sp. Pl. 1002 (1753).
BIBL. ver.: Cupressus sempervirens Goir., Fl. ver. I, 10; C. sempervirens Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 94: C. sempervirens Poll., Fl. ver. III, 141 var. α.
NOM. ITAL.: Cipresso.
NOM. DIALETT.: Zipresso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA e DIFFUSIONE: elemento originario dei paesi mediterranei orientali, Cirenaica, Creta, Rodi, Cipro, Siria e Persia bor., è sovente coltivato a scopo ornamentale e forestale.
Italia: coltivato e subnaturalizzato nella regione mediterranea, e talora nella submontana, nella Penisola e nelle Isole.
P PEAI I-III.

Pur essendo uno degli elementi più caratteristici dei colli veronesi, particolarmente di quelli prospicienti il Lago di Garda, Cupressus sempervirens non è taxon spontaneo della flora di questo territorio, anche se talora si può trovare subnaturalizzato: frequente lungo le pendici che degradano sul Garda da Bardolino a Navene!, su tutti i colli veronesi (Ton.!) dai dintorni di Tregnago (A. M.!) alla zona circostante Montorio (Goir.!), Pescantina (Goir.!) e sui Lessini fino alla zona submontana come sul Monte Comun (Goir.!).

Thuja occidentale L. e Th. orientalis L., l'una di origine americana, l'altra asiatica, vengono frequentemente coltivate sotto diverse forme a scopo ornamentale.





6. Gen. Juniperus L. ↑↑ (Gen. pl. ed. I, 1737)

9. Juniperus communis L.
Sp. Pl. 1040 (1753).
BIBL. ver.: Juniperus communis Goir., Fl. ver. I, communis Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 92; J. communis Poll., Fl. ver. III, 90 var. α; J. communis Poll., Viagg. etc., 86; Juniperus vulgaris fruticosa Segu., Pl. ver. II, 260; Ginepro minore ovvero volgare Pona, Monte Baldo, 152; Juniperus Calc., Viagg. di M. B., 12.
NOM. ITAL.: Ginepro.
NOM. DIALETT.: Zinevro, Ginevro.


Nel territorio veronese si possono distinguere di Juniperus communis L. due sottospecie:

subsp. communis
SYN.: var. vulgaris Spach.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Nordafrica, Asia boreale e occidentale, Himalaja.
Italia: boschi cedui, pascoli aridi e secchi dal piano basale, orizzonte submediterraneo, al piano montano, orizzonte montano inferiore (superiore). 100-1600 m (1800).
4-7 P(Ph) PEAI II-IV.

È assai comune in tutti i colli e monti del veronese (Mang., Goir.,!) fin verso 1500 m; a partire dalla quota di 1200-1300 m si può trovare assieme alla subsp. nana, che poi prevarrà nella zona subalpina: colli attorno Tregnago (A. M.!), presso Grezzana (Mang.!, Ton.!,!), Montorio (Goir.!), Avesa!, Arbizzano (Goir.!), sul Monte Pastello (Goir.!,!) e sul M. Pastelletto!, nei colli circostanti il Lago di Garda!, sulle pendici del Monte Baldo (Goir.!) come Spiazzi (Goir.) e San Zeno di Montagna (Goir.,!), sui Monti Lessini come sul Monte Cucco di Valpantena (Goir.!), M. Porcile (Goir.!), Val di Squaranto (Goir.,!), Al Maso (Goir.!), Val di Pozzo, Monte Bolca (Goir.) e presso Giazza!.

subsp. nana
Sime in Sowerby, Engl. Bot. ed. 3,8:275, t. 1383 (1868).
SYN.: Juniperus communis γ L. (1758); J. sibirica Burgsd. (1787); J. montana Arr. (1789); J. nana Willd. (1805); J. alpina Gray (1821).
BIBL. ver.: Juniperus nana Goir., Fl. ver. I, 12; J. alpina Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. IXV (2), 93; J. communis var. nana Poll., Fl. ver. III, 191; J. nana Poll., Viagg. etc., 99; Juniperus minor montana folio latiore fructuque longiore Segu., Pl. ver. II, 261; Ginepro di spezie minima Pona, Monte Baldo, 170; Juniperi non resiniferi Calc., Viagg. di M. B., 12?
NOM. ITAL.: Ginepro nano.
NOM. DIALETT.: Zinevro, Zinevrelle.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino (eurosibirico-nordamericano).
DIFFUSIONE: Europa, Asia boreale, America boreale.
Italia: luoghi aridi, pascoli magri dal piano montano, orizzonte montano superiore, al piano culminale, orizzonte alpino, nelle Alpi, Appennino, Sardegna e Corsica. 1700-2500 m (1200-3500).
Prevalentemente ossifila.
Specie caratteristica dell'ordine dei Vaccinio-Piceetalia BR.-BL.39.
6-9 Pn, Ch PEAI V-VI.

Cresce nei luoghi aridi e sassosi, nei pascoli magri fra 1200 e 2200 m d'altitudine sia sui Monti Lessini che sul Baldo: cosÌ su tutta la catena del Monte Baldo tanto sul versante occidentale che orientale (Goir.) come all'Artillon (Goir.!), in Valfredda (Mang.!), alle Acque Negre!; sui Lessini sul Monte Posta (Goir.!) presso Passo Pertica!!, a Campobrun (Goir.), sui Monti Zevola (A. M.!, C. M.!) e Alba (Goir.), sul Malera!!, alla Sega di Ala! ecc.

Trovasi spesso assieme a Pinus mugo var. pumilio, Rhododendron hirsutum, Rh. ferrugineum, Erica carnea e talvolta con Cytisanthus radiatus.


Juniperus sabina L.
(SYN.: Sabina vulgaris Antoine, S. officinalis Garcke)
non è specie spontanea nel territorio veronese; sovente è coltivato nei giardini e nei parchi assieme ad altre specie di Juniperus.













Class. TAXOPSIDA

Ord. TAXALES ↑↑↑↑

III. Fam. Taxaceae ↑↑↑


7. Gen. Taxus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 1737)

10. Taxus baccata L.
Sp. Pl. 1040 (1753).
BIBL. ver.: Taxus boccata Goir., Fl. ver. I, 13; T. baccata Goir., Prodr. Fl. ver., N. G. B. I. XIV (2), 83; T. baccata Poll., Fl. ver. III, 193; T. baccata Poll., Viagg. etc., 107, 120; Taxus Segu., Pl. ver. II, 262; Tasso detto del Lobelio Milos di Teofrasto ovvero δειλαξ di Dioscoride et di Galeno Pona, Monte Baldo 152, e nell'indice dell'opera Tasso arbore; Taxus arbor Calc., Viagg. di M. B., 23.
NOM. ITAL.: Tasso, Albero della morte.
NOM. DIALETT.: Nasso, Tasso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-asiatico sudoccidentale.
DIFFUSIONE : Europa, Asia media e boreale, africa boreale (Algeria).
Italia: qua e là nei boschi delle Alpi, degli Appennini e delle Isole, talora coltivato, dall'orizzonte submediterraneo all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Taxo-Fagetum Eh. 47.
4, 6, 7 P PEAI II-IV.

Piuttosto raro, s'incontra sporadico dai colli alla regione montana, più spesso sotto forma di frutice che di albero, nei boschi di conifere e latifoglie prevalentemente con suolo calcareo: sui colli veronesi (Ton.!), sul Monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Mang.!, Goir., C. M.!) come alle Acque Negre, Pian della Cenere, alle Fassole, Val di Canton sopra Malcesine, dintorni di Belluno veronese e Caprino (Goir.); sui Monti Lessini presso Velo (A. M.!), Bosco Chiesanuova (Ton.!, Goir.!), nella Val Fraselle vicino a Giazza!, nei dintorni di Revolto (Goir.,!), nella Valle dei Ronchi (Goir.), tra la Sega di Ala e il Passo di Rocca Pia, sul Corno d'Aquilio (Goir.), alle pendici del Monte Malera (Goir.) e a quote inferiori tra Tregnago e Giazza (Goir.), nel Vajo Squaranto (Goir.,!), dell'Anguilla, presso Cerro, Arzarè, Lughezzano (Goir.) ecc. fino alla pianura, come a S. Michele (Biadego!), dove sovente viene coltivato nei parchi e nei giardini!.Certamente, come lo testimoniano Calzolari, Pona, Seguier ed in parte anche Pollini (l.c.), il Tasso nei secoli scorsi era assai più diffuso e frequente che attualmente. A tal proposito sembra esser vero quanto asserisce Zenari (1955), cioè che il Tasso in Europa è in rapido regresso e ciò viene attribuito non tanto all'azione antropica quanto "alla mancanza di discendenza (pochi i semi maturati), ciò che rispecchia condizioni di vita non più ottimali, sia per il regresso delle formazioni boscose che davano alla specie protezione, sia anche per le mutate condizioni climatiche generali". Infatti Taxus baccata è elemento fondamentalmente oceanico e scarsamente resistente al freddo, all'incirca come Fagus sylvatica ed Abies alba. Zenari (l. c.) prosegue: "Taxus baccata attualmente non si trova più nel Fagetum dei versanti settentrionali, ormai troppo fresco per esso; non si trova più nel Quercetum esterno, troppo soleggiato, ma si conserva nelle strette gole montane dove le condizioni di ombrosità ed umidità discretamente uniformi gli offrono ancora condizioni possibili di vita". Tali circostanze si riscontrano sufficientemente sui Monti Lessini (Vajo Squaranto, Val Fraselle, zona di Revolto, Valle dei Ronchi ecc.), in misura oltremodo scarsa sul Monte Baldo.













Subdiv. Angiospermae

Subclass. Apetale

Ord. SALIGALES ↑↑↑↑

IV. Fam. Salicaceae ↑↑↑


8. Gen. Salix L. ↑↑
(Gen. pl., ed. v, 447, 1754)

11. Salix fragilis L.
Sp. Pl. 1017 (1753).
SYN.: Salix persicifolia Schleich. (1807); S. pendula Sér. (1815) p. p.; S. fragilior Host (1828).
BIBL. ver.: Salix fragilis Goir., Fl. ver. I, 182; S. fragilis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 542, 1893; S. fragilis Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 19, 1893; S. fragilis Poll., Fl. ver. III, 171.
NOM. ITAL.: Salcio fragile.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: qua e là lungo i fiumi e corsi d'acqua in genere, nei luoghi umidi dal piano all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole. 100-1000 m.
Specie caratteristica del Chaerophyllo-Salicetum fragilis Th. Müll. et Görs 58.
2? P PEA II-IV.

A proposito di questa specie Goiran (1893, 1. c.) nel capitolo dedicato alle Salicaceae così si esprime: "Rara. Lungo l'Adige in Campomarzo di Verona, nei luoghi stati inondati dal fiume in occasione di piene." Successivamente nella Flora giudica questo Salice come "raro, e forse accidentalmente (marzo 1871), in Campomarzo di Verona...". Il materiale relativo a tale specie presente nell'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale è rappresentato invero da un solo esemplare, raccolto dal Goiran - circum Verona, Pestrino, 1 aprile 1872. Lo stesso Goiran, evidentemente non sicuro della determinazione, molti anni dopo, ed esattamente il 27 ottobre 1905, aggiunse; "Tutto ponderato mi sembra sia una forma di Salix alba L.". L'esame dell'esemplare ed in particolare la morfologia e l'habitus fogliare confermano del tutto quest'ultima ipotesi.



12. Salix alba L.
Sp. Pl. 1021 (1753).
SYN.: Salix aurea Salisb. (1796).
BIBL. ver.: Salix alba Goir., Fl. ver. I, 181; S. alba Goir., Erb. est. e autunn. etc.,Bull. Soc. Bot. It., 542, 1893; S. alba Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 19, 1898; S. alba Poll., Fl. ver. III, 155; Salix vulgaris alba arborescens Segu., Pl. ver. II, 263.
NOM. ITAL.: Salice bianco, Salice da pertiche.
NOM. DIALETT.: Salgàr.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ. centr. e bor., Africa boreale; America (colt. e naturalizzato).
Italia: fossi e luoghi umidi dal piano basale al piano montano, orizzonte montano inferiore, nella Penisola ed Isole. 100-1200 m.
Specie caratteristica del Salici-Populetum (Tx. 31) Meijer Dr. 36.
1-7 P PEA III-IV.

Spontaneo, ma talvolta anche coltivato, Salix alba è soprattutto diffuso nella pianura lungo i fossati ed i corsi d'acqua in genere (Goir.,!), sulle loro sabbie e ghiaie; sporadicamente può spingersi fino alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A. M.), Grezzana (Goir.), corso dell'Adige presso Verona (Goir.).
Si distinguono inoltre le due seguenti sottospecie:

subsp. vitellina (L.) Arcang.
Comp. Fl. Ital. 626 (1882).
SYN.: Salix vitellina L. (1753); S. alba L. var. vitellina (L.) Sér. (1815).
BIBL. ver.: Salix alba var. vitellina Goir., Fl. ver. I, 181; S. vitellina Poll., Fl. ver. III, 156.

4,6 Viene spesso coltivata; inselvatichita trovasi qua e là come in Valpolicella, Valpantena ecc.

subsp. coerulea (Sm). Rech. fìl.
Osterr. Bot. Zeitschr. 110:338 (1963).
SYN.: Salix coerulea SM. (1812).
BIBL. ver.: Salix alba var. coerulea Goir., Fl. ver. I, 181.

1-7 Qua e là nello stesso ambiente di Salix alba typica.



13. Salix babylonica L.
Sp. Pl. 1017 (1753).
BIBL. ver.: Salix babylonica Goir., Fl. ver. I, 181; S. babylonica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 542, 1893; S. babylonica Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 19, 1898; S. babylonica Poll., Fl. ver. III, 156.
NOM. ITAL.: Salcio piangente.
NOM. DIALETT.: Salice piangente.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario del Sudasia.
DIFFUSIONE: coltivato e talora inselvatichito in tutte le regioni temperate.
Italia: luoghi umidi e corsi d'acqua, quasi sempre coltivato, dal piano alla media montagna nella Penisola e nelle Isole.
1-7 P PEA IV-V.


Un tempo assai più diffuso che attualmente!; coltivato per ornamento dal piano fin verso i 900-1000 m (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Grezzana (Ton.), Montorio (Goir.), Val di Mezzane (Goir.).



14. Salix triandra L.
Sp. Pl. 1016 (1753).
SYN.: Salix amygdalina L. (1753); S. auriculata Mill. (1768); S. amygdalifolia Gilib. (1792).
BIBL. ver.: Salix amygdalina Goir., Fl. ver. I, 182; S. amygdalina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 542, 1893; S. amygdalina Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 19, 1898; Salix folio amygdalino utrinque virente aurito Segu., Pl. ver. II, 264.
NOM. ITAL.: Salcio da ceste.
NOM. DIALETT.: Stropàr, Salgàr.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e boreale, Africa Nordoccidentale.
Italia: luoghi umidi, ma più frequentemente lungo i corsi d'acqua, dal piano basale al piano montano, orizzonte montano inferiore, nella Penisola e nelle Isole.


Specie caratteristica del Salicetum triandrae Malc. 29.
Si possono distinguere due sottospecie:

subsp. concolor (Koch) Neumann ex Rechinger (1957).
SYN.: Salix ligustrina Host. (1828); S. amygdalina L. var. concolor Koch (1837).
BIBL. ver.: Salix amygdalina var. concolor Goir., Fl. ver. I, 182; S. triandra Poll., Fl. ver. III, 157.
1-7 P PEA IV-V

Più frequente della sottospecie seguente, si trova nei luoghi paludosi ed umidi, nelle risaie e soprattutto lungo i corsi d'acqua come il Mincio, l'Adige ed il Tartaro (A. M., Mang.!, Goir.!, G. M.!), lungo le rive del Lago di Garda e nella Val d'Adige; si spinge però anche sui colli e ad altitudini superiori sia sul Monte Baldo, come presso Salzan, Basiana, Ferrara (Goir.), Brentonico (Poll.), che sui Lessini, Gruppo del Carega!

subsp. discolor (Koch) Neumann ex Rechinger (1957).
SYN.: Salix tenuiflora Host. (1828); S. amygdalina L. var. discolor Koch (1837).
BIBL. ver.: Salix amygdalina var. discolor Goir., Fl. ver. I, 182; S. amygdalina Poll., Fl. ver. III, 156. I, 2, 4 P PEA IV, V.


Soprattutto lungo il corso dell'Adige sulle sabbie depositate dal fiume (Mang., Goir., C. M.).



15. Salix reticulata L.
Sp. Pl. 1018 (1753).
SYN.: Chamitea reticulata (L.) Kern. (1860).
BIBL. ver.: Salix reticulata Goir., Fl. ver. I, 188; S. reticulata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; S. reticulata Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 22, 1898; S. reticulata Poll., Fl. ver. III, 166; S. reticulata Poll., Viagg. etc., 100, 102; Salix pumila folio rotando Segu., Pl. ver. II, 266.
NOM. ITAL.: Salcio reticolato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino, circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa alpina e boreale, Asia boreale, America boreale.
Italia: rupi, pascoli, terreni alluvionali, massi rocciosi, nelle Alpi nel piano culminale. 1500-2500 m (1300-3400).
Specie basifila, cresce spesso in associazione, soprattutto nei macereti, con Salix retusa.
Specie caratteristica del Salicetum retuso-reticulatae BR.-BL. 26 (A).
8.9 Pn (Ch) pEA VII-IX

Predilige pascoli e luoghi rupestri tra 1700 e 2200 m (Goir.,!): sul Monte Baldo (Ton.) in tutta la regione subalpina (Mang.!) come Cima Telegrafo (Goir.!), Valle delle Pietre (Goir.!, C. M.!), Val Grande e Valdritta (Goir.!), Val Losana e Val degli Ossi (Goir.!), Naole (Ton.!); sui Monti Lessini sul Monte Malera (Goir.,!), sopra Velo (A. M.), e su tutto il Gruppo del Carega! come su Cima Posta (Goir.!, C. M.,!!), sul Monte Zeola (C. M.!), Campobrun (C. M.!).



16. Salix herbacea L.
Sp. Pl. 1018 (1753).
SYN.: Salix pumila Salisb. (1796).
BIBL. ver.: Salix herbacea Goir., Fl. ver. I, 188; S. herbacea Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 23, 1898; S. herbacea Poll., Fl. ver., III, 159; S. herbacea Poll., Viagg. etc., 100, 108.
NOM. ITAL.: Salcio sassatile, S. erbaceo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino, circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia, Nordamerica.
Italia: pascoli umidi e sassosi, detriti, morene, vallette nivali, nel piano culminale nelle Alpi e nell'Appennino abruzzese e piceno. 1700-3000 m (3400). Specie ossifila.
Specie caratteristica del Salicetum herbaceae BR.-BL. 31 (A).
8-9 Pn (Ch) pEA VII-IX.

Non può dirsi certamente specie frequente nel territorio veronese!; sporadica qua e là alle quote più elevate tra le fessure delle rupi (Goir.) o sui pascoli umidi nelle zone più elevate!: sul Monte Baldo nella Valle degli Ossi (Goir.), nella Valdritta e nella Valle delle Pietre (Goir.) e all'Altissimo di Nago (Poll., Goir.); sui Monti Lessini (Mang.,!), sul Gruppo del Carega!.



17. Salix retusa L.
Syst. Nat. ed. 10, 2: 1287 (1759).
BIBL. ver.: Salix retusa Goir., Fl. ver. I, 188; S. retusa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; S. retusa Goir., Juglandeaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 23, 1898; S. retusa Poll., Fl. ver. III, 158; S. retusa Poll., Viagg. etc., 100, 102; Salix alpina serpillifolio lucido Segu., Pl. ver. III, 287; S. alpina minima repens reiuso serpillifolio lucido Segu., Pl. ver. III, 287.
NOM. ITAL. Salcio sermollino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Appennini, Giura, Balcani, Carpazi, Altai.
Italia: pascoli, luoghi rupestri nelle Alpi, nell'Appennino piceno, abruzzese, campano, lucano, dal piano montano, orizzonte montano superiore, al piano culminale 1500-2900 m (500-3400). Specie basifila pioniera dei terreni calcarei, in associazione con Salix reticulata.
Specie caratteristica del Salicetum retuso-reticulatae BR.-BL. 26 (A).
8, 9 Pn (Ch) pEA VII-IX.

Cresce piuttosto copioso nelle zone elevate dei monti veronesi, spesso nelle stazioni in cui vive Salix reticulata (Goir.,!): sul Monte Baldo nella Valle degli Ossi (Mang.!), nella Valle delle Pietre (Goir.!, C. M.!), a Costabella (Goir.!), sul Telegrafo (Goir.!); sui Monti Lessini (A. M., Goir., C. M.,!), sul Gruppo del Carega (C. M.,!).



18. Salix serpyllifolia Scop.
Fl. Garn. ed. 2,2: 255 (1772).
SYN.: Salix refusa var. serpyllifolia (Scop.) Arcang. (1882).
BIBL. ver.: Salix refusa var. serpyllifolia Goir., Fl. ver. I, 189; S. refusa var. serpyllifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; S. serpyllifolia Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 23, 1898. Pollini e Seguier hanno identificato nelle loro opere Salix retusa con S. serpyllifolia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: colla specie precedente, seppur più di rado.
Specie caratteristica dell'ordine dei Seslerietalia coeruleae (?) BR.-BL. 26.
8,9 Pn (Ch) p EA VII-IX.

Assieme a Salix retusa, ma più raramente, nelle zone più elevate: sul Monte Baldo a Costabella (Goir.!), nella Valle delle Pietre (Ton.!), nella Valle degli Ossi (De Bracht) ecc.; sui Monti Lessini alle Gozze sopra Velo (A. M.!), Campobrun (C. M.!), sul Monte Posta (Goir.!, C. M.!) e sulla Cima Carega (C. M.!,!).



19. Salix breviserrata B. Flod
Arkiv Botanik 29 (I8): 44 (1940).
SYN,: Salix myrsinites L. (1753) p. p.; S. arbutifolia Willd. (1805), non Pall.
BIBL. ver.: Salix Myrsinites Goir., Fl. ver. I, 187; S. Myrsinites Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bui. Soc. Bot. It., 22, 1898; S. Myrsinites Poll., Fl. ver. III, 167; Salix pumila alpina myrsinites Segu., Pl. ver. III, 287.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Appennini.
Italia: pascoli e luoghi cespugliosi del piano culminale, orizzonte subalpino, nelle Alpi, dalle Alto-Atesine alle Marittime, e nell'Appennino abbruzzese e piceno. 1800-2500 m (1600-2700).
Specie prev. ossifila.
8,9 Pn, Ch PEA VI-VIII.

Questo piccolo frutice cresce esclusivamente nelle zone elevate dei monti veronesi: così sul Monte Baldo al Coval Santo (Goir.!), nella Valle delle Pietre (Goir.!), alla Colma dell'Artillon (Goir.!), in Val Losana (Goir.), alla Lonza ed in Noveza (Segu.) ed in tutte le valli alpine che si affacciano sul Lago di Garda (Poll., Goir.); sui Monti Lessini sul Gruppo del Carega (Goir.,!) come sul M. Zeola (A. M.!, Goir.), al Passo della Lora! e sull'Obante!



20. Salix nigricans Sm.
Trans. Linn. Soc., London, 6:120 (1820).
SYN.: Salix phylicifolia L. (1753) p. p.; S. spadicea Vill,. (1786); S. myrsinifolia Salisb. (1796); S. amaniana Willd. (1805).
BIBL. ver.: Salix nigricans Goir., Fl. ver. I, 185; S. nigricans Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It.3 542, 1893; S. nigricans Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 21, 1898; S. Wulfeniana Poll., Fl. ver. III, 160; S. spontanea fragilis amygdalìno folio non auriculato, cortice albo Segu., Pl. ver. III, 290.
NOM. ITAL.: Salcio di monte.
NOM. DIALETT.: Salgàr, Salgarela, Salgàr selvadego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e boreale.
Italia: luoghi umidi e boschivi, radure di boschi, nel piano montano, dall'orizzonte montano inferiore all'orizzonte montano superiore, nelle Alpi, Appennini e Corsica. 1000-2000 m (2400).
Specie talora presente nell'Alnetum viridis e nell'Alnetum incanae.
(4), 6-9 Pn PEA VII-VII.

Abbondante e frequente sia come frutice che piccolo albero, cresce in tutti i monti del territorio veronese (dal Garda al confine vicentino), donde, seppur raramente, scende a quote inferiori nelle vallate che da essi si dipartono; così sul Monte Baldo in tutte le valli che solcano i due versanti (Goir.) : presso il Santuario della Corona (Goir.!) e Ferrara (C. M.!), in Val Basiana (Goir.!), Naole (Goir.!), Valfredda (Goir.), Acque Negre (Goir.,!), Pian della Cenere (Goir.), al Covai Santo (Goir.!, C. M.!), nella Valbrutta (Goir.!), alle Bocchette di Naole (C. M.!); sui Monti Lessini a Podestaria (Goir.), sul Corno d'Aquilio (Goir.), sul Corno Mozzo (Goir.), nella Valle di Revolto (Goir., C. M.!,!), a Passo Pertica (C. M.!), sul Monte Posta!, sul Monte Zeola (Goir.); sul Monte Pastello (Goir.) ed infine nell'alta Valpantena ad Alcenago sopra Grezzana (Goir.!).



21. Salix glabra Scop.
Fl. Carn. ed 2,2: 255 (1772).
SYN.: Salix phylicifolia Wulf. (1778), nec al.; S. Pontederae Bell. (1792); S. conuscans Willd. (1805) p. p.; S. Wulfeniana Willd. (1805) p. p.
BIBL. ver.: Salix glabra Goir., Fl. ver. 1, 188; S. glabra Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. II:., 22, 1898; S. corruscans Poll., Fl. ver. III, 162; S. corruscans Poll., Viagg. etc., 105; S. alpina latifolia serrata utrinque glabra et acuminata Segu., Pl. ver. III, 290.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi orientali (Austria, Germania, Svizzera, Italia, Jugoslavia).
Italia: pendii sassosi in arbusteti e macereti nelle Alpi calcaree meridionali nel piano montano 1400-2000 m (310-2250).
Specie prevalentemente basifila.
Specie caratteristica dell'Adenostylion Br.-Bl. 25.
6-9 P PEA VI-VII.

Nelle zone elevate dei monti veronesi : sul Monte Baldo (Mang.) alla Lonza (A. M.!), alle Acque Negre (Poll., Heufl., Mang.!, Goir.), alle Bocchette di Naole (C. M.!); sui Monti Lessini sopra Velo (A. M.!), sul Malera (C. M.!, Biadego!), sul Carega a Campobrun (Biadego!).



22. Salix appendiculata Vill.
Hist. Pl. Dauph. 3:775 (1789).
SYN.: Salix grandifolia Séringe (1815); S. cinerascens Willd. (1805).
BIBL. ver.: Salix grandifolia Goir., Fl. ver. 1, 185; S. grandifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; S. grandifolia Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 21, 1898; S. aurita et polymorpha Poll., Fl. ver. III, 163; S. aurita Poll., Viagg. etc., 110, 113; Salix alpina auricidata, foliis inferioribus lanuginosis, extremitate sabrotundis, superioribus utrinque acuminatis Segu., Pl. ver. III, 291.
NOM. ITAL.: Salciaccio.
NOM. DIALETT.: Monini.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Alpi, Balcani.
Italia: qua e là nei luoghi umidi delle Alpi e degli Appennini dal piano basale, orizzonte submontano, al piano montano 500- 2200 m.
Specie caratteristica del Salicetum appendiculatae (BR.-BL. 50) Oberd. 57.
4, 6-9 P (Pn) PEA IV-V.

Luoghi boschivi e lungo il corso dei torrenti dalla collina alla zona montana: Grezzana (Mang.!), Lugo (Ton.!) ecc.; sui Lessini alla Sega di Ala (Goir.), lungo la Liana (Goir.), nei dintorni di Revolto (Goir.,!!), nella Valle d'Illasi (Goir.); sul Monte Baldo presso Ferrara (Goir.), alle Acque Negre e Campion (Poll., Goir.), nella Valle delle Some (Heufler).



23. Salix cinerea L.
Sp. Pl. 1021 (1753).
SYN.: Salix acuminata Mill. (1768); S. cuprea Vill. (1789), non L.; S. dumetorum Sut. (1802).
BIBL. ver.: Salix cinerea Goir., Fl. ver. I, 184; S. cinerea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; S. cinerea Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 20, 1898; Salix acuminala et cinerea Poll., Fl. ver. III, 164.
NOM. ITAL.: Salice cenerognolo.
NOM. DIALETT.: Salgarèla, Salgar selvàdego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media, Africa Nordoccidentale.
Italia: lungo i corsi d'acqua, luoghi freschi ed umidi nelle Alpi, App. ed Isole dal piano basale al piano montano, orizzonte montano superiore. → 2100 m.
Specie caratteristica dell'Alnion glutinosae (Malc. 29) Meijer DR. 36.
1-9 P(Pn) PEA III-IV.

Frutice od albero di non eccessive dimensioni, Salix cinerea cresce in tutte le fasce di vegetazione del territorio dalle Valli Grandi Veronesi, all'alta pianura, ai colli fino all'orizzonte subalpino!: lungo il corso del Tartaro, come a Vigasio (Mang.!), nei dintorni di Verona lungo l'Adige (Goir.) e presso le rive del Lago di Garda (Poll.); in tutti i colli (Goir.!) come ad Avesa (Goir.!, Ton.), nella Valpolicella presso Negrar, nella Valpantena presso Grezzana! e nella Val d'Illasi (Goir.); sul Monte Pastello (Goir.), sui Monti Lessini come presso Bosco Chiesanuova (Ton.!, Goir.!), sul Malera (Goir.!,!), sul Monte Bolca, nel Vajo di Squaranto (Goir.!); sul Monte Baldo presso Ferrara e al Santuario della Corona (Goir.!), alla Lonza, a Campedello, in Valbrutta (Goir.) ed in Valfredda (Poll.).



24. Salix caprea L.
Sp. Pl. 1020 (1753).
SYN.: Salix hybrida Vill. (1789); S. praecox Salisb. (1796); S. ulmifolia Thuill. (1799), non Vill.
BIBL. ver.: Salix Caprea Goir., Fl. ver. I, 184; S. Caprea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; S. Caprea Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 20, 1898; S. caprea Poll., Fl. ver. III, 165; S. caprea Poll., Viagg. etc., 18; Salix latifolia rotunda Segu., Pl. ver. II, 264; Salice di larga foglia Pona, Monte Baldo, 187.
NOM. ITAL.: Salice, Salicone.
NOM. DIALETT.: Salgàr, Salgàr bastardo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, media, occidentale.
Italia: boschi umidi (latifoglie), lungo i corsi d'acqua, nei terreni freschi, dal piano basale al piano montano, orizzonte montano superiore, nelle Alpi, Appennini, Sicilia, Corsica.→ 2150 m.
Specie caratteristica del Sambuco-Salicion capreae Tx. et Neuman 50.
(1)2-9 P(Pn) PEA III-IV nelle stazioni basse, IV-V nelle stazioni più alte.

Molto diffuso in pianura, sui colli, sui monti fino alle zone più elevate nei luoghi ombrosi e lungo i torrenti (Pona, Segu., Poll., Ton., Mang., Goir.,!): lungo l'Adige nei dintorni di Verona (Goir.,!), presso le rive del Lago di Garda (Lazise) (Fontana), nei dintorni di Grezzana (Ton.!,!), su tutti i colli e monti veronesi (Mang.!, Goir.!), così sui Lessini a Giazza!!, sul Malera!!, presso Cerro!!, Bosco Chiesanuova (Goir.!,!!) ccc., nella Valle di Tregnago (A. M.!, Goir.!, sul Monte Pastello (Goir.) e su tutto il Gruppo del Carega!; sul Monte Baldo (Goir.) come in Val Andrine (Goir.!), Val Basiana (Goir.!), Salzan (Goir.!), Lumini (Goir.!), Ferrara (Goir.!). Goiran (Fl. ver., 184) cita anche la varietà parvifolia Rchb. rinvenuta sulle sabbie dell'Adige e presso Ferrara di Monte Baldo.



25. Salix repens L.
Sp. Pl. 1020 (1753).
BIBL. ver.: Salix repens Goir., Fl. ver. I, 186; S. repens Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 21, 1898; S. repens Poll., Fl. ver. III, 168; Salix pumilae latifoliae genus primum Segu., Pl. ver. II, 265 et III, 309.
NOM. ITAL.: Salice sdraiato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa settentrionale, occidentale e centrale fino all'Italia e alla Penisola balcanica.
Italia: pascoli paludosi e luoghi arenosi delle Alpi e dell'Abruzzo, dal piano montano, orizzonte montano inferiore, al piano culminale, orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Molinion W. Koch 26.
7,9 P, Ch PEA V-VI.

Raro. Nei pascoli alti del Monte Baldo a Novezza, Campion, Acque Negre (Goir.!), Val Losana (Goir.).Salix angustifolia (Wulf.) Neumann (1955) sarebbe stato raccolto (Goiran, l. c., 1897, 1898), su testimonianza del Barone Haussmann (F. von Tir.) dall'Heufler sul Monte Baldo sopra Brentonico verso l'Altissimo di Nago (über Brentonico gegen den Altissimo).



26. Salix foetida Schleicher
in Lam. e DC. Fl. Fr. ed. 3,3:296 (1805).
SYN.: Salix arbuscula auct. alpin. pr. p., non L. s. str.; S. arbuscula L. subsp. foetida (Schleich.) Braun-Blanquet (1933).
BIBL. ver.: Salix arbuscula Goir., Fl. ver. I, 188; S. arbuscula Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 22, 1898; S. arbuscula Poll., Fl. ver. III, 160; Salix folio auriculato laurino utrinque glabro Segu., Pl. ver. III, 288.
NOM. DIALETT.: Salgarèla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino-pirenaico.
DIFFUSIONE: Pirenei centrali, Alpi occidentali e centrali, Nordamerica.
Italia: luoghi sassosi, alluvioni e morene delle Alpi dal piano montano, orizzonte montano superiore, al piano culminale, orizzonte alpino.
1500-2600 m (1000-2750). Specie ossifila.
6,9 Pn PEA V-VI

Sotto forma di piccolo frutice cresce dalla zona montana alla subalpina: così sul Monte Baldo a Mammaor (Heufler), nella Valfredda (Goir.!), al Sassetto (Goir.!), nella Val Losana sotto al Telegrafo (Goir.!), in Val Vaccara (Goir.); sui Monti Lessini nei dintorni di Velo (A. M.!) e di Tregnago (C. M.!), al Corno Mozzo, sul Monte Zeola (Goir.), a Campobrun (C. M.); sul Monte Pastello (Mang.).



27. Salix hastata L.
Sp. Pl. 1017 (1753).
SYN.: Salix Pontederae Vill. ( 1789); S. tenuifolia Sér. ( 1809); S. alpina Schleich. ( 1829); S. elegans Host (1828).
BIBL. ver.: Salix hastata Goir., Fl. ver. I, 185; S. hastata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 542, 1893; S. hastata Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 21, 1898; S. hastata Poll., Fl. ver. III, 161; S. Pontederana Poll., Viagg. etc., 113; Salix pumila alpina nigricans, folio oleagino serrato Segu., Pl. ver. II, 265.
NOM. DIALETT.: Salgarèla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e boreale, Himalaja.
Italia: luoghi freschi ed umidi dal piano montano al piano culminale, orizzonte subalpino, nelle Alpi e qua e là nell'Appennino piemontese e tosco-emiliano. 1500-2500 m (1000-2775).
Specie basifìla.
Specie caratteristica dell'ordine degli Adenostyletalia Br.-Bl. 31.
6,9 Pn PEA VI-VII

Frutice non molto comune nei luoghi elevati selvatici: sul Monte Baldo alle Acque Negre (Poll., Goir.,!), all'Altissimo di Nago (Heufler), nei dintorni di Ferrara di M. B. (C. M.!); sui Lessini sul M. Pastello (Goir.), nel Vajo dell'Anguilla sotto Podestaria (Goir.), Cima Malera!, Revolto, Monte Zeola (Goir.).



28. Salix viminalis L.
Sp. Pl. 1021 (1753).
SYN.: Salix longifolia Lam. (1778) nec al.; S. virescens Vill. (1786).
BIBL. ver.: Salix viminalis Goir., Fl. ver. I, 183; S. viminalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; S. viminalis Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 20, 1898; S. viminalis Poll., Fl. ver. III, 170.
NOM. ITAL.: Brillo, Vetrice, Vimine.
NOM. DIALETT.: Stropar.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Asia boreale e media; naturalizzato nella America settentrionale.
Italia: coltivato e talora inselvatichito nell'Italia settentrionale e centrale.
Specie caratteristica del Saliceturn triandrae Malc. 29.
1-7 P(Pn) PEA III-IV.

Qua e là coltivata, più spesso inselvatichita!, questa specie cresce nei luoghi umidi come lungo il corso dell'Adige (Goir.,!), Pescantina, Parona ecc. (Goir.), nella Valpantena, come sull'altopiano di Lotrago (Goir.!), alle pendici del Monte Baldo, come a Caprino, Castion (Goir.), Braghizola e Vezzane (Goir.!) ecc.



29. Salix elaeagnos Scop.
Fl. Carn. ed. 2,2: 257 (1772).
SYN.: Salix incana Schrank (1789); S. rosmarinifolia Host (1797); S. riparia Willd. (1805).
BIBL. ver.: Salix incana Goir., Fl. ver. I, 183; S. incana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; & incana Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 20, 1898; S. riparia Poll., Fl. ver. III, 158; S. riparia Poll., Viagg. etc., 18; Salix oblongo incano acuto folio Segu., II, 265.
NOM. ITAL.: Salcio ripaiolo.
NOM. DIALETT.: Borghignon.
Distribuzione geografica: elemento montano medio e sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia minore.
Italia: corsi d'acqua e letti di torrenti nella Penisola e Corsica dal piano basale al piano montano, orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Salicetum elaeagni Moor. 58 em. Oberd.
(7), 2-7 Pn(P) PEA III-IV.

Sotto forma di frutice o albero si rinviene nei luoghi relativamente umidi, lungo le siepi, nei greti di torrenti e di fiumi ecc. dalla pianura fin verso i 1500 m: nelle sabbie dell'Adige a monte e a valle di Verona (Goir.!,!), S. Giovanni Lupatoto (Goir.!), nei pressi di Affi nella Valsorda e sul Moscal (Goir.,!), lungo le rive del Lago di Garda (Poll., Goir.), nella Valpolicella, nella Valpantena al Vajo del Paradiso, Lugo e Romagnano (Goir.!), sul Monte Zovo (Goir.!), nel Vajo dell'Anguilla (Goir.!), nella Val di Squaranto e nella Valle di Illasi (Goir.), presso Giazza (C. M.!) e Revolto (C. M.); sul Monte Baldo come presso Gamberone (Goir.!), Pian della Cenere (Goir.!), nella Valle Aviona, Campione, Acque Negre (Poll., Goir.,!), nella Valle delle Some (Heufler).



30. Salix purpurea L.
Sp. Pl. 1017 (1753).
SYN.: Salix monandra Ard. (1766); S. pratensis Scop. (1772).
BIBL. ver.: Salix purpurea Goir., Fl. ver. I, 187; S. purpurea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 543, 1893; S. purpurea Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bui. Soc. Bot. It., 22, 1898; S. monandra Poll., Fl. ver. III, 171.
NOM. ITAL.: Salcio rosso.
NOM. DIALETT.: Stropàr rosso, Salgàr porporo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e bor., Giappone, Africa bor.; coltivato nell'America settentrionale.
Italia: presso i corsi d'acqua e nei luoghi umidi, nei terreni alluvionali dal piano basale al piano culminale, orizzonte subalpino, nella Penisola ed Isole. → 2000 m. (2350).
Specie caratteristica dell'ordine dei Salicetalia purpureae Moor 38.
1-7 P(Pn) PEA II-V.

Copioso lungo tutti i corsi d'acqua della Provincia dal piano alla zona montana, soprattutto lungo l'Adige (Mang., Goir., C.M.,!), così presso Legnago, Albaredo, San Giovanni Lupatoto e nei dintorni di Verona (Mang.!, Goir.!, C. M.!); nella Val d'Adige alle falde del Monte Pastello (Goir.!) fra Ceraino e Dolcè; fra Costermano e Garda nella Valle dei Molini (Goir.) ed ancora sulle pendici del Monte Baldo in Val Ticina, Castion veronese, Rivalta e Brentino (Goir.!), nella Valle del Tasso, nella Valle del Pissol e ai Lumini (Goir.) ecc.





9. Gen. Populus L. ↑↑
(Gen. pl., ed. V, 456, 1754).

31. Populus alba L.
Sp. Pl. 1034 (1753).
BIBL. ver.: Populus alba Goir., Fl. ver. I, 189; P. alba Goir., Erb. est. e autunn., Bull. Soc. Bot. It., 544, 1893; P. alba Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 23, 1898; P. alba Boll., Fl. ver. III, 185; P. alba Poll., Viagg. etc., 89; Populus alba majoribus foliis Segu., Pl. ver. II, 267; Popolo bianco Pona, Monte Baldo, 139.
NOM. ITAL.: Pioppo bianco.
NOM. DIALETT.: Albara bianca, Albara matta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Africa boreale.
Italia: lungo i fiumi e i corsi d'acqua in genere, nei luoghi umidi della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Fraxino-Ulmetum (Tx. 52) Oberd. 53.
1-7 P PEA III-IV.

Più spesso isolato, talvolta in piccoli gruppi, Populus alba, albero alto 10-20 m od arbusto più o meno cespuglioso, si incontra nel territorio veronese dalla bassa pianura fin verso 900-1000 m sui Lessini e sul Monte Baldo: così lungo il corso dell'Adige! come a Ceraino, Pescantina (Goir.!), Pastrengo (Goir.!), Parona (Goir.!), Verona (Mang.!), Legnago (Goir.!) ecc.; sui colli come nei pressi di Grezzana (Goir.!), sul Monte Tondo nella Valpantena, a Sandrà e Castelnuovo (Goir.!), nella Valsorda (Goir.!), presso Rivoli veronese, Caprino e Pesina (Goir.), sopra San Giovanni Ilarione (C. M.!), nella Valle d'Illasi; si spinge infine nella zona montana dal Pastello al Baldo (Crosati, Prabestemmià, ai Cervi) (Goir.) e ai Lessini come Bosco Chiesanuova (Ton.!), San Mauro di Saline (A. M.) ecc.



32. Populus canescens (Aiton) Sm.
Fl. Brit. 3:1080 (1804).
SYN.: Populus alba X tremula Krause (1848), Asch. (1864); P. hybrida M. B. (1808); P. denudata A. Br. (1850).
BIBL. ver.: Populus canescens Goir., Fl. ver. I, 189; P. canescens Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It, 23, 1898.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale, centrale e meridionale.
Italia: presso i corsi d'acqua, nei luoghi umidi, del piano basale, soprattutto al Nord.
3?-5? P PEA III-V.

Rarissimo. Esemplare d'Erbario: Rivoli veronese, 24.IX. 1874 (Goir.). Rinvenuto inoltre sempre da Goiran alla Golombarola presso Costermano e dal Masè al confine con la provincia di Mantova (Castellaro).



33. Populus tremula L.
Sp. Pl. 1034 (1753).
SYN.: Populus australis Ten. (1830); P. graeca Griseb. (1844), non Arr.
BIBL. ver.: Populus tremula Goir., Fl. ver. I, 189; P. tremula Goir., Erb. est. e autunn. ver., Bull. Soc. Bot. It., 24, 1898; P. tremula Poll., Fl. ver. III, 186; P. tremula Poll., Viagg. etc., 89; Populus lybica Mill., Monte Baldo, 139.
NOM. ITAL.: Tremolo, Pioppo tremolo.
NOM. DIALETT.: Piopo, Àlbara bastarda, Albara selvadega.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, centrale e boreale, Africa boreale.
Italia: luoghi boschivi umidi, specialmente lungo i corsi d'acqua, nella Penisola e nelle Isole, dal piano basale al piano montano. → 2100 m (2400).
Sp. indifferente al substrato.
2-9 P PEA III-IV.

Albero, arbusto o frutice si incontra dai colli alla zona subalpina, più raramente in pianura: Avesa (Ton.!), San Vito di Bussolengo (Goir.!), San Giorgio di Valpolicella!!, Monte Pastello (Mang.!), sul Monte Baldo ai Lumini (Goir.), al Gazo, Novezago, M. Lotrago (Goir.!), all'Altissimo di Nago (Goir.!); sui Lessini dalla Val di Squaranto (Goir.!) a Bosco Chiesanuova (Biadego!) ecc.

var. villosa Lang
SYN.: Populus tremula var. sericea Koehne (1893).

Sopra Avesa (Goir.!), sul Monte Baldo al Gazo, ai Lumini, tra Selvaregina ed Ime (Goir.).



34. Populus nigra L.
Sp. Pl. 1034 (1753).
BIBL. ver.: Populus nigra Goir., Fl. ver. I, 190; P. nigra Goir., Erb est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 544, 1893; P. nigra Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 24, 1898; P. nigra Poll., Fl. ver. III, 187; P. nigra Segu., Pl. ver. II, 267; Popolo nero Pona, Monte Baldo, 139.
NOM. ITAL.: Pioppo comune, Pioppo nero.
NOM. DIALETT.: Piopa, Àlbara.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia temperata, Nordafrica.
Specie caratteristica del Salici-Populetum (Tx. 31) Meijer Dr. 36


Nel territorio veronese si possono distinguere due sottospecie:

subsp. nigra (L.)
SYN.: Populus nigra subsp. genuina Gelar. (1871); P. nigra var. typica Beck (1890); P. nigra var. typica C. K. Schneider (1904).
BIBL. ver.: Populus nigra L. var. typica Goir., Fl. ver. I, 190.
Italia: lungo i fiumi ed i corsi d'acqua in genere, nei luoghi umidi, dal piano basale al piano montano, nella Penisola e nelle Isole.

subsp. pyramidalis (Roz.) Cělak.
SYN.: Populus nigra L. var. italica Du Roi (1772); P. italica Moench (1785); P. pyramidalis Roz. (1786); P. dilatata Ait. (1789); P. nigra L. var. pyramidalis (Roz.) Spach (1841); P. nigra L. subsp. italica (Du Roi) v. Seemen in Aschers et Graeben.
BIBL. ver.: Populus nigra var. italica Goir., Fl. ver. I, 190; P. nigra var. italica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 544, 1893; P. nigra var. italica Gore., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 24, 1898; P. fastigiata Poll., Fl. ver. III, 187.
NOM. ITAL.: Pioppo cipresso, Pioppo piramidale.
Italia : originario, pare, della Cina, è frequentemente coltivato.
1-7 P PEA III-IV.

Entrambe le sottospecie crescono ovunque dal piano alla zona montana lungo l'alveo dei fiumi e dei torrenti e al margine di fossati (Goir.,!). Frequentemente vengono coltivate, in modo particolare la subsp. pyramidalis, per ornare viali e giardini.

Esemplari d'Erbario: subsp. nigra, Alcenago (Goir.); Verona, sabbie dell'Adige (Goir.).













Ord. JUGLANDALES ↑↑↑↑

V. Fam. Juglandaceae ↑↑↑


10. Gen. Juglans L. ↑↑
(Gen. plant. ed. 5, 431, 1754)

35. Juglans regia L.
Sp. Pl. 997 (1753).
BIBL. ver.: Juglans regia Goir., Fl. ver. I, 180; J. regia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 542, 1893; J. regia Goir., Juglandaceae et Salicaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 18, 1898; J. regia Poll., Fl. ver. III, 128.
NOM. ITAL.: Noce.
NOM. DIALETT.: Nogàra (la pianta), Nosa (il frutto).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo orientale (eurasiatico), originario dell'Asia sudoccidentale.
DIFFUSIONE: pianta coltivata nelle regioni temperate.
Italia: coltivata ovunque nella Penisola e nelle Isole dal piano fino a circa 1000 metri di altezza.
(7-5) 4-7 P(Pn) PEAi IV-V.

Attualmente il Noce nel territorio veronese è diffuso quasi esclusivamente nella collina e nella media montagna fin verso i 1000 m. Nel secolo scorso si poteva invece rinvenire di frequente anche nella bassa e alta pianura dove attualmente è piuttosto raro. Naturalizzato, quasi subspontaneo, vive tra il Lago di Garda ed il confine vicentino (Goir.,!); così cresce sul Baldo come a Campedello, Spiazzi (Goir.) ecc. e sulle zone collinari che da esso degradano da Affi, Incaffi, a Caprino, Marciaga! ecc., ed inoltre sui Monti Lessini e lungo le loro pendici come nei dintorni di S. Anna d'Alfaedo, Fosse (Goir.), Cerro!, Corbiolo!, nella Val d'Illasi!, Badia Calavena, Selva di Progno, Giazza! ecc.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A. M.); e montibus veronensibus (Goir.); colline di Verona (Goir.).













Ord. FAGALES ↑↑↑↑

VI. Fam. Betulaceae ↑↑↑


11. Gen. Betula L. ↑↑
(Gen. plant. ed. 5, 422, 1754)

36. Betula pendula Roth
Tent. Fl. Germ. 1:405 (1788).
SYN.: Betula alba L. (1753) p. p.; B. verrucosa Ehrh. (1791); B. rhombifolia Tausch (1838); B. odorata Rchb. (1850); B. lobulata Kanitz (1864).
BIBL. ver.: Betula alba Goir., Fl. ver. I, 194; B. alba Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 545, 1893; B. alba Goir., Betulaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 67, 1898; B. alba Poll., Fl. ver. ut, 107; Betula Segu., Pl. ver. II, 259; Betula Pona, Monte Baldo, 238; Betula Calc., Viagg. di M. B., 12.
NOM. ITAL.: Betulla, Betulla bianca.
NOM. DIALETT.: Spazzadora.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media, boreale.
Italia: zone boschive della regione montana e subalpina, più raramente submontana, nelle Alpi, Appennini, Sicilia (Etna) e Corsica.
(4,5), 6-9 P(Pn) PEA IV-V.

Sotto forma di albero od alberello si incontra dalla zona montana alla subalpina in tutti i monti, ora isolata ora in gruppi più o meno estesi; scende talora nella zona collinare c solo raramente nella pianura dove giunge attraverso le valli seguendo il cammino dei corsi d'acqua (Adige, Tasso ecc.): sul Monte Baldo (Mang.!) come nei dintorni di Ferrara (Mang.!, Goir.!, C. M.!), ai Lavaci e sul Pian della Cenere (Goir.), sul Monte Belpo soprai Lumini; qua e là lungo la valle dell'Adige (Rivoli) (Goir.); sui Lessini al Corno Mozzo (Goir.!), ai Trachi (Ton.!, Goir.!), presso Cerro (Goir.!,!), Corbiolo (Goir.!,!); nel Vajo dell'Anguilla (Goir.!,!) e della Pernisa (Goir.!) e di Squaranto (Goir.!, /), sul Corno d'Aquilio nel Vallon di Fanta (Goir.), al Ponte di Veja e alle Pozze di S. Anna di Alfaedo ed ancora nella Valpantena sul Monte Lubego e presso Alcenago (Goir.); nella Valle di Tregnago (C. M.!) fino nei dintorni di Giazza!!





12. Gen. Alnus Gaertn. ↑↑
(De Fruct. et sem. 2: 54, 1791)

37. Alnus viridis (Chaix) DC.
in Lam. et DC., Fl. Fr. ed 3, 3:304 (1815).
SYN.: Betula viridis Chaix in Villars (1786); Betula alnobetula Ehrh. (1788); Alnaster viridis Spach (1841); Alnus alnobetula (Ehrh.) Hartig (1851); Duschekia ovata Opiz. (1852); Alnobetula viridis (Chaix) Schur (1853).
BIBL. ver.: Alnus viridis Goir., Fl. ver. I, 193; A. viridis Goir., Erb. est., e autunn., Bull. Soc. Bot. It., 545, 1893; A. viridis Goir., Betulaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 66, 1898; Betula ovata Poll., Fl. ver. III, 106; B. ovata Poll., Viagg. etc., 107; Alni species terzia Segu., Pl. ver. III, 286.
NOM. ITAL.: Ontano, Alno spermatofite.
NOM. DIALETT.: Ono de montagna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano europeo medio e sudorientale.
DIFFUSIONE: Alpi, Giura merid., Foresta Nera, zona montuosa della Germania centr., Foresta Boema, Sudeti, Carpazi, montagne della Penisola balcanica.
Italia: luoghi boschivi ed umidi, pascoli, macereti dall'orizzonte montano al subalpino nelle Alpi, Appennino piemontese, Corsica. 1500-2300 m (600-2800).
Specie caratteristica dell'Alnetum viridis BR.-BL. 18.
(2-5), 6-9 P(Pn) PEA IV-VI.

Arbusto o piccolo albero di 3-4 m d'altezza, Alnus viridis cresce dalla regione montana all'alpina, prediligendo tuttavia quella subalpina sia sui Monti Lessini che sul Monte Baldo (Segu., Poll., Goir., C. M.,!); talora molto raramente compare anche in pianura dove si spinge seguendo il percorso dei corsi d'acqua (Goir.). Sul Baldo nella selva di Malcesine (Poll./), in tutte le valli alpine che ne solcano il versante occidentale, all'Artillon (Goir., C. M.!), in Val Basiana (Goir.!), nella Valle delle Pietre (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.!,!), al Pian della Cenere (Goir.!), in Noveza verso Campion e le Fassole (Goir.); sui Monti Lessini sul Monte Belloca (C. M.!), alla Purga di Bolca (Goir.!, G. M./), presso Velo a S. Vitale (Poll./), sui Monti Zeola, Alba, Gramelon e sul Monte Malera (Goir.!,!).

var. brembana (Rota) Hegi
Ill. Fl. Mitt. III (1), 167 (1957).
BIBL. ver.: Alnus viridis f. brembana Goir., Fl. ver. I, 193.
8-9
Sul Monte Baldo nella Valle delle Pietre e degli Ossi (Goir.); sui Lessini sul M. Zeola (Segu.).



38. Alnus glutinosa (L.) Gaertn
Fruct. et Sem. 2:54 (1791).
SYN.: Betula alnus glutinosa L. ( 1753); B. glutinosa L. ( 1759); Alnus rotundifolia Mill. (1768); B. Alnus Scop. (1772); B. glutinosa Lam. (1783); Alnus nigra Gilib. (1792); Betula paluslris Salisb. ( 1796); Betula glutinosa Vill. ( 1798); Alnus communis Desf. (1804); A. vulgaris Pers. (1807); Betula emarginata Ehrh. in DC. (1815); Alnus februaria O. Ktze. (1867).
BIBL. ver.: Alnus glutinosa Goir., Fl. ver. I, 191; A. glutinosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 544, 1893; A. glutinosa Goir., Betulaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 65, 1898; A. glutinosa Poll., Fl. ver. III, 105; A. glutinosa Poll., Viagg. etc., 79; A. rotundifolia glutinosa viridis Segu., Pl. ver. II, 258; Alnus Calc., Viagg. di Monte Baldo, 9.
NOM. ITAL.: Ontano nero, Alno.
NOM. DIALETT.: Ono, Oniza, Onaro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento (nord-)subatlantico-submediterranco.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Siberia, Africa boreale.
Italia: luoghi umidi e paludosi, lungo i corsi d'acqua dal piano basale a quello montano, nella Penisola e nelle Isole.
1-7 P(Pn) PEA III-IV

Sotto forma di albero, raramente di frutice, cresce spontaneo in tutto il territorio veronese (Calc., Segu., Poll., Mang., Goir.,!) dalla pianura e dalle sponde del Lago di Garda al Monte Baldo e ai Lessini fino a circa 1000 metri di altezza: secus rivulos (Mang.!) quali l'Adige presso San Vito del Mantico (Goir.!), Verona (Goir.!) a San Michele (C. M.!) e i fossati presso Guastalla veronese (Goir.!); sul Garda come nell'Isolotto della Val di Sogno (Goir.!,!), nella Valsorda sopra Bardolino (Goiran/), sul Monte Baldo fin sopra Ferrara (Goir.), sui Lessini come nei dintorni di S. Anna d'Alfaedo (Goir.), nel Vajo Squaranto (Goir.!), sul Monte Bolca (Goir.!, C. M.!), tra Giazza e Revolto!.



39. Alnus incana (L.) Moench
Meth. 424 (1794).
SYN.: Betula Alnus incana L. (1753); Belula incana L. f. (1781); Alnus lanuginosa Gilib. (1792); A. pubescens Sartorelli (1816); A. februaria O. Ktze. var. incana O. Ktze. (1867).
BIBL. ver.: Alnus incana Goir., Fl. ver. 1, 192; A. incana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 544, 1893; A. incana Goir., Betulaceae ver., Bull. Soc. Bot. It., 68, 1898; Betula incana Poll., Fl. ver. III, 106; Alnus incana Poll., Viagg. etc., 107; A. hirsuta Segu., Pl. ver. III, 285.
NOM. ITAL.: Alno bianco, Ontano bianco, Ontano peloso.
NOM. DIALETT.: Ono de montagna, Onizo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord-eurasiatico continentale.
DIFFUSIONE: Europa media e boreale, Asia occidentale e boreale.
Italia: lungo i corsi d'acqua c nei luoghi umidi della zona montana, più raramente a quote inferiori, dell'Italia boreale e dell'Appennino centro-settentrionale (Emilia-Toscana).
(1), 2-7, (8, 9) P PEA III-IV.

È specie tipicamente montana che solo saltuariamente si può rinvenire in pianura dove si insedia lungo i corsi d'acqua o in luoghi comunque umidi e freschi: così dalle sponde dell'Adige (Ton.!, Goir.!) presso S. Michele, al Pestrino, a S. Vito del Mantico (Goir.!), Parona, Settimo, Belluno veronese, Brentino ecc., dalla bassa pianura nei dintorni di San Bonifacio e dalla zona collinare come nella Valle dei Finetti presso Tregnago (Goir.!, C. M.!) si innalza in zone più elevate sia dei Monti Lessini come sul M. Bolca (C. M.!), sul M. Zeola (Poll.) o sui Monti di Giazza!, sia del Monte Baldo (Goir., C. M.) ove è più frequente specialmente lungo le sue falde orientali presso i Tessari, Preaboco, Rivalta (Goir.). Pollini indica pure Alnus incana per l'antica selva di Malcesine e nei dintorni di Brentonico; inoltre Vittorio Pellegrini lo ha segnalato per la Valle di Noveza.









VII. Fam. Corylaceae ↑↑↑


13. Gen. Carpinus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. 5, 432, 1754)

40. Carpinus betulus L.
Sp. Pl. 998 (1753).
SYN.: Carpinus vulgaris Mill. (1768); C. sepium Lam. (1778).
BIBL. ver.: Carpinus Betulus Goir., Fl. ver. I, 195; C. Betulus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 545, 1893; C. Betulus Poll., Fl. ver. III, 131; Carpinus Segu., Pl. ver. II, 246; Carpinus Pona, Monte Baldo, 157 et 238; Carpinus Calc., Viagg. di Monte Baldo, 12.
NOM. ITAL.: Carpino bianco, Carpino.
NOM. DIALETT.: Càrpano, Carpano bianco.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-asiatico sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Asia occidentale.
Italia: boschi, siepi della regione submontana, raramente padana, sopra tutto al Nord.
Specie caratteristica del Carpinetum betuli Oberd. 53.
3-7 P(Pn) PEA V-VI.

Come già osservava il Seguier (l. c.), Carpinus betulus non è nel veronese specie molto comune!, al contrario si incontra sporadicamente qua e là e per di più non molto abbondante a partire di solito dall'alta pianura, nella collina e nella regione montana fin verso 1000 metri d'altezza: così sulle alture circostanti il Lago di Garda presso Lazise (Fontana), presso Torri (Rigo, Goir.!), Garda (Goir.!), sulle pendici del Monte Baldo come a Castion (Goir.!), Caprino!, ai Lumini (Goir.!) e più in alto lungo la strada da Brentino alla Corona (Poll., Mang.!), presso Ferrara di M. B. (V. Pellegrini, Goir.!), sopra la Ca' dei Lusani sotto al Sengio Rosso (Goir.!) nella Valle di Mezzane a Fonte Calesan!!, nella Valpantena a Poiano (Goir.!), a Spredino verso il Vajo di Squaranto (Goir.), a Stallavena (Mang.!), sui M. Lessini! come a Velo (A. M.!), sul M. Tesoro (Goir.!), presso S. Anna d'Alfaedo, Selva di Progno (C. M.!), Giazza (Goir.) e nei dintorni del Ponte di Revolto! Talvolta trovasi anche a quote inferiori nella pianura, coltivato in parchi e giardini, donde accidentalmente può sfuggire alla coltura.





14. Gen. Ostrya Scop. ↑↑
(Fl. carn. 414, 1760)

41. Ostrya carpinifolia Scop.
Fl. carn. ed. 2,2:244 (1772).
SYN.: Carpinus Ostrya L. (1753); Ostrya vulgaris Willd. (1805); Carpinus italica Scop. (1840); Ostrya italica Spach (1841); O. italica Scop. subsp. carpinifolia (Scop.) H. Winkl. (1904).
BIBL. ver.: Ostrya carpinifolia Goir., Fl. ver. I, 196; 0. carpinifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 545, 1893; C. Ostrya Poll., Fl. ver. III, 131; Ostrya vulgaris Poll., Viagg. etc., 128; Ostrya italica: carpini folio fructu longiore Segu., Pl. ver. II, 246; O. italica carpini folio, fructu breviori et habitiori Segu., Pl. ver. II, 247.
NOM. ITAL.: Carpino nero, Carpinella.
NOM. DIALETT.: Carpano nero, Carpanele.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE : Pirenei, Alpi, Regione danubiana, Balcani, Asia occidentale.
Italia: boschi della zona submontana, raramente padana, montana e mediterranea, nella Penisola e nelle Isole.
3-7 Pn PEA IV-V.

Sotto forma arborea od arbustiva cresce copiosamente dalla pianura, o di preferenza, dalla collina alla zona montana fin quasi a quella subalpina, prediligendo boschi, siepi, talora muri e dirupi: così sulle pendici del monte Pastello (Goir.!), nei dintorni di Ceraino (Goir.!, C. M.!), nella Valpolicella (Goir.) come tra Monte e San Giorgio!, sulle alture prospicienti il Garda! come presso Incaffi!!, Scaveaghe di S. Vigilio!!, sul Monte Baldo (Mang.!) lungo la via da Brentino alla Corona (Goir.!) e attorno a Ferrara (Goir.), nella Valpantena come a Stallavena! e Spredino (Goir.), nel Vajo di Squaranto (Goir.) a Pigozzo!; sui Lessini al Corno d'Aquilio nel Vallon di Fanta (Goir.), al Corno Mozzo (Goir.!), presso S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Nella Valle della Liana (Goir.), presso Bosco Chiesanuova (Goir.!, Biadego!), nella Valle di Tregnago da Tregnago (A. M.!) a Selva di Progno (C. M.!), ai monti compresi tra Giazza!! e Revolto!.





15. Gen. Corylus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. 5, 433, 1754)

42. Corylus avellana Scop.
Sp. Pl. 998 (1753).
SYN. Corylus silvestris Salisb. (1796).
BIBL. ver.: Corylus Avellana Goir., Fl. ver. I, 196; C. Avellana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 545, 1893; C. Avellana Poll., Fl. ver. III, 129; C. Avellana Poll., Viagg. etc., 15 et 83; C. sylvestris Segu., Pl. ver. II, 244; Noccioli Pona, Monte Baldo, 163.
NOM. ITAL.: Nocciolo, Avellano.
NOM. DIALETT.: Ninzolar, Noselar.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo (subatlantico).
DIFFUSIONE: Europa temperata, Asia minore, Caucaso.
Italia boschi e siepi della zona submontana, più raramente padana, montana e mediterranea nella Penisola ed Isole.
Specie caratteristica della classe dei Querco-Fagetea BR.-BL. et Vlieg. 37.
2-7 Pn PEA II-III.

Il Nocciòlo nel territorio veronese si presenta quasi sempre sotto forma di frutice, molto più di rado come alberetto od albero!, ed è assai comune dalla pianura alla zona montana, dove forma cedui abbastanza estesi; più raramente si spinge a sfiorare la regione subalpina toccando quote prossime ai 1300-1400 metri (Goir.,!) : nei colli attorno a Verona! come Avesa (Goir.!), Quinzano!, nel Vajo Borago sul Colle delle Ungarine (Goir.) e nella pianura attorno alla città come a San Vito del Mantico (Goir.), nella Valpantena come nel Vajo del Paradiso! e a Romagnano (Mang.!), nella Val di Mezzane nei dintorni di Fonte Calesan!, nella Valle di Tregnago da Tregnago (A. M.!, Goir.!, C. M.!) fino ai monti di Giazza!! e sul resto dei Monti Lessini dal Monte Zovo (Goir.!) alla Sega ecc.; nella Valle dell'Adige e nella Valpolicella! e dalle pendici del Baldo come Brentino (Goir.!), Caprino, Pazzon, a quote più elevate sul M. Gazo (Goir.), alla Corona (Goir.!), nei dintorni di Ferrara, Ime e nella Val Basiana (Goir.!) ecc.
Corylus avellana L. è uno dei più tipici elementi dei boschi cedui della zona collinare e medio-montana, dove tra l'altro vive spesso assieme a Ostrya carpinifolia Scop., Laburnum angyroides Medic. (= Cytisus laburnum L.), Amelanchier ovalis Medic., Coronilla emerus L., Fraxinus ornus L., Crataegus monogyna Jacq.


OSSERVAZIONE.

Corylus maxima Mill.
Gard. Dict. ed. 8. no. 2 (1768).
SYN.: Corylus tubulosa Willd. (1805).
BIBL. ver.: Corylus tubulosa Goir., Fl. ver. I, 198; C. avellana var. maxima Poll., Fl. ver. III, 130.


Probabilmente sfuggito alla coltura ed inselvatichito è stato rinvenuto dal Goiran sul Monte Baldo lungo le siepi che costeggiano la strada da Ferrara a Mezzavilla e Gambrigar ed inoltre nei boschetti di Val Basiana e Valle Andrine. Non è tuttavia specie da ritenersi appartenente alla flora del territorio veronese, dato che il suo areale è limitato ai Balcani e all'Asia minore e per quanto concerne la regione italiana si può rinvenire spontanea limitatamente all'Istria e al triestino.









VII. Fam. Fagaceae ↑↑↑


16. Gen. Fagus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. 5, 432, 1754)

43. Fagus sylvatica L. Sp. Pl. 998 (1753).
BIBL. ver.: Fagus sylvatica Goir., Fl. ver. I, 198; F. sylvatica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 545, 1893; F. sylvatica Poll., Fl. ver. III, 122; F. sylvatica Poll., Viagg. etc., 95; Fagus Segu., Pl. ver. II, 251; Fagus Pona, Monte Baldo, 163 et 238.
NOM. ITAL.: Faggio.
NOM. DIALET. : Fazar.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico (-submecliterraneo).
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale montana, Caucaso, Asia occidentale.
Italia: costituisce boschi nel piano montano nelle Alpi, Appennini e in Corsica (700) 900-1600 al Nord, 1100-2200 m (2300 Etna) al Sud.
Sp. basifìla.
Specie caratteristica del Fagion silvaticae Tx. et Diem. 36.
6-9 P(Pn) PEA IV-V.

Cresce in tutti i monti veronesi compresi tra il Lago di Garda ed il confine vicentino (Pona, Segu., Poll., A. M., Mang., Goir., C. M.,!), presentandosi, a seconda del luogo in cui vive e secondo l'altitudine, albero, frutice o cespuglio. Da zone situate a quote comprese tra i 1400-1800 metri come l'Ortigara, l'Artillon (A. M., Goir., C. M.) sul Monte Baldo scende a livelli più bassi come nei dintorni di Ime (C. M.) e delle Acque Negre!, alla Sega di Ala!, Bosco Chiesanuova!, Campofontana nei Lessini ed ancora a quote inferiori fino ad 800-1000 metri presso Ferrara di Monte Baldo, presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Revolto!, Giazza! e sul Pastelletto (Goir.).

Esemplari d'Erbario: Acque Negre!, Monte Baldo (Goir.), Revolto!, Giazza!, in sylvis subalpinis (Mang.), Ime (C. M.), Ferrara di M. B. (Goir., C. M.), Monte Lavel (Goir.), Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), Pastelletto (Goir.), Monti di Velo (A. M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.).
Tra le specie che accompagnano Fagus sylvatica nel territorio veronese vanno segnalate in modo particolare Dentaria bulbìfera L., Hepatica nobilis Mill., Euphorbia amygdaloides L., Lathyrus vernus (L.) Bernh., Oxalis acetosella L., Sanicula europaea L., Asperula odorata L., Poa nemoralis L.





17. Gen. Castanea Mill., Adans ↑↑
(Fam. d. plant. 2, 375, 1763)

44. Castanea sativa Mill.
Gard. Dict. ed. 8, n°. 1 (1768).
SYN.: Fagus castanea L. (1753); Castanea vulgaris Lam. (1783); C. vesca Gaertn. (1788); C. castanea Karsten (1882).
BIBL. ver.: Castanea vulgaris Goir., Fl. ver. 1, 199; C. sativa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 546, 1893; Fagus Castanea Poll., Fl. ver. III, 122; F. Castanea Poll., Viagg. etc., 81; Castanea sylvestris, quae peculiariter Castanea Segu., Pl. ver., II, 252; Castanea Pona, Monte Baldo, 157; Castaneae Calc., Viagg. di M. B., 10.
NOM. ITAL.: Castagno.
NOM. DIALETT.: Castagnàr, Castagnèr.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA : elemento submediterranco-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Caucaso, Asia occidentale, Africa boreale e occidentale.
Italia: orizzonte submontano, prevalentemente su terreni silicei, nella Penisola e nelle Isole 300-900 m al Nord, fino a 1300 m nell'Appennino centro-meridionale e nelle Isole; talora può scendere in prossimità del mare.
4-7 P(Pn) PEA IV-V.

Dovrebbe costituire l'essenza caratteristica della vegetazione dell'orizzonte submontano, cioè dovrebbe allinearsi al limite superiore della vite. Castanea sativa cresce raramente come individuo isolato, più spesso forma macchie o boschi, tuttavia non molto estesi (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.,!). La loro estensione per lo più negli ultimi decenni si è rapidamente ridotta perché parecchi esemplari sono stati abbattuti dall'uomo per ricavarne legna nel corso dell'ultima guerra ed in parte sono stati colpiti dal cancro della corteccia, malattia a diffusione ormai mondiale che sta minando ovunque il genere Castanea.
Nel territorio veronese il Castagno si incontra sporadicamente nell'alta pianura come per es. negli immediati dintorni di Verona, quali Ouinzano, Avesa, Poiano, Quinto (Goir.,!), o di Grezzana, Vajo del Paradiso, (Divincenzo /,!) o di Affi!; sale e diventa più frequente nella zona submontana sia sul Baldo (Goir.!, C. M.!) come nei dintorni di Ime (Goir.!), Spiazzi (Goir.), Ferrara (Goir.) o lungo le sue pendici nel versante orientale come nella Valle di Caprino! e in quello prospiciente il Garda nella zona di Malcesine (Goir.), sia sui Monti Lessini dove si insedia lungo le vallate che degradano da questi verso la pianura: Valpantena, Val di Squaranto, Val di Mezzane, Val d'Illasi! ecc. e nelle zone comprese tra una vallata e l'altra come nei dintorni di Cerro, Castagnè, Roverè, San Mauro di Saline! ecc.





18. Gen. Quercus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. 5, 431, 1754)

45. Quercus ilex L.
Sp. Pl. 995 (1753).
SYN.: Quercus Smilax L. ( 1753); Q. sempervirens Mill. ( 1768); Q. ilicifolia Salisb. ( 1796); Q. Pseudoilex Chatin (1869).
BIBL. ver.: Quercus ilex Goir., Fl. ver. I, 204; Q. Ilex Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 546, 1893; Q. ilex Poll., Fl. ver. III, 123; Q. ilex Poll., Viagg. etc., 18; Ilex oblongo serrato folio Segu., Pl. ver. II, 250; Elice Pona, Monte Baldo, 209.
NOM. ITAL.: Leccio.
NOM. DIALETT.: Elice.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circummediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia minore, Africa boreale.
Italia : regione mediterranea, sporadicamente submontana, della Penisola e delle Isole; nell'Italia boreale lungo il litorale, nei luoghi più miti ai piedi delle Prealpi e delle Alpi, presso i laghi insubrici.
Specie caratteristica dell'ordine dei Quercetalia ilicis BR.-BL. 36.
4-5 P(Pn) PEAI IV-V.

Quercus ilex L. nel territorio veronese ha una diffusione ben definita e che può essere sintetizzata nel modo seguente. Escludendo la zona situata a latitudini inferiori a quelle di Peschiera, Verona e Soave, la parte rimanente potrebbe a sua volta esser suddivisa in due blocchi, la cui separazione sarebbe data dalla direttrice della Valpolicella. Nel blocco orientale della provincia Quercus ilex s'incontra sporadico come nella Valpantena o nei dintorni di Colognola ai Colli, dove probabilmente è stato introdotto; nel blocco occidentale, sotto forma di albero, arbusto o frutice, è invece piuttosto frequente nei luoghi rupestri caldi e soleggiati (Pona, Segu., Poll., Goir.,!) della collina, dalla quale si innalza penetrando nella zona submontana. Particolarmente interessati sono un tratto della Valle dell' Adige e parte della riva veronese del Lago di Garda. Risalendo il fiume Adige i primi insediamenti a Leccio si possono notare a Rivoli e alla Chiusa di Ceraino!, poi ancora più in su nei dintorni di Dolcè, sulle pendici del Monte Pastello e del M. Pastelletto ed oltre fra Incanale e Brentino fin sopra Pozzagaleto (650 m) lungo le pendici del Monte Baldo poco sotto il Santuario della Madonna della Corona!. Per quanto riguarda la zona veronese della sponda orientale del Garda, le prime stazioni di Leccio compaiono tra Bardolino e Garda! e poi via via sempre con maggior frequenza (S. Vigilio!, Torri!, Albisano!, Pai!, Castelletto!, Malcesine!) fino ad un massimo nel bosco di Navene, quasi in prossimità della provincia di Trento (Bianchini, 1967).

Esemplari d'Erbario: Colli del Garda (Ton., Goir.), Lago di Garda (Mang.), Scaveaghe (Ton., Goir., G. M.,!), Navene (Goir.), Madonna di Navene (Goir.), Castelletto di Brenzone (Goir.), La chiusa (Mang., Goir.), Ceraino (Goir.), Pastello (A. M., Mang., Goir.), la Corona (Mang.), Castion (Goir.), tra i Tessari e Preaboco (Val d'Adige) (Goir.), Valpantena (Cuzzano, Grezzana, Romagnano) (Goir.), Colognola ai Colli (Goir.).



46. Quercus cerris L.
Sp. Pl. 997 (1753).
SYN.: Quercus crinita Lam. (1783); Q. echinata Salisb. (1796).
BIBL. ver.: Quercus Cerris Goir., Fl. ver. X, 203; Q. Cerris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 546, 1893; Q. Cerris Poll., Fl. ver. III, 127.
NOM. ITAL.: Cerro.
NOM. DIALETT.: Roero nero.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centro-meridionale, Asia minore.
Italia: regione submontana, più raramente montana e mediterranea, nella Penisola e nella Sicilia.
Specie caratteristica dell'ordine dei Quecetalia pubescentis BR.-BL. 31.
(2), 4-7 P(Pn) PEAI(i) IV-V.

Quasi sempre sotto forma di albero, solo talora di arbusto, Quercus cerris L. nel territorio veronese s'incontra isolato o in piccoli gruppi, tali tuttavia da non costituire mai formazioni boschive o comunque macchie abbastanza estese!. Cresce quindi qua e là dalla pianura, raramente dalla bassa pianura, fino a quote di poco superiori a 1000 metri. Un tempo tale essenza doveva essere ben più diffusa che attualmente!, come del resto anche altre specie di quercie, tanto da giustificare toponimi ben precisi come Cerro o Roverè.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang., Goir., C. M.), Colle di Santa Giustina presso Guastalla veronese (Goir., C. M.), Bonferraro (Goir.), Pastrengo (Goir.), collibus et montibus benacensibus (Goir.), Albarè (Valle di Caprino) (Goir.), Costermano (Goir.), Val Sorda di Rivoli, Val di Caprino (Goir.), Valle di Caprino, Bosco della Groleta (C. M.), Pazzon (C. M.), Lumini di Monte Baldo (Goir., C. M.), Montecchio (Goir.), Costagrande (Goir.), Cuzzano (Goir.), Arzarè sopra Lughezzano (C. M.), Vajo Borago (Goir.), Novezago (Goir.), Cerro (Goir.), Bosco Chiesanuova (Ton., Goir.), Comerlati sopra Badia Calavena (G. M.), Vestenavecchia (Goir.), M. Bolca, Vestenanuova (Goir.), S. Pietro di Lavagno (Goir.).



47. Quercus crenata Lam.
Encycl. Meth. Bot. 1:724 (1785).
SYN.: Quercus pseudosuber Santi (1795); Q. aegylopifolia Pers. (1807).
BIBL. ver.: Quercus pseudosuber Goir., Fl. ver. 1, 206; Q. pseudo-suber Goir., Note e comunic. bot., vol. LXXV, fasc. II, dell'Accad. di Verona, 1-9, 1899; Q. aegilops Poll., Fl. ver. III, 124; Q. aegilops Poll., Viagg. etc., 89; Quercus calyce echinato, glande majore Segu., Pl. ver. II, 355.
NOM. ITAL.: Cerro-sughera.
NOM. DIALETT.: Roero sempreverdo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Africa boreale, Asia minore.
Italia: sporadica nella regione mediterranea e submontana della Penisola e della Sicilia.
3-7 P PEAI IV-V.

Cresce sporadica e quasi sempre isolata ad altitudini comprese fra 80 e 1100 metri, evitando le zone 1-2 (v. cartina) relative alla bassa e media pianura e le zone 8-9 relative alla vegetazione subalpina ed alpina. Quercus crenata Lam. viene inclusa nelle quercie a foglie semipersistenti, con permanenza cioè durante l'inverno e caduta nella primavera successiva. Il fatto che la pianta porti foglie nel corso dell'inverno e cresca, almeno nell'Italia boreale, in zone in cui prevalga invece vegetazione caducifoglia, costituisce un valido elemento per la sua individuazione, altrimenti resa difficile per la non eccessiva frequenza ed isolamento della specie.

Esemplari d'Erbario: Scaveaghe (C. M.), alle sponde del Lago di Garda, m. 80; Caprino (Tonini); Valle di Caprino alle Valdoneghe (C.M.); Lughezzano (C. M.); Bosco Chiesanuova (C. M.) e dintorni al Turban e ai Ghirlandi, m 1100, (Goiran); Cerro veronese ai Due Cerri (Goir.), alla Montanina (Goir.) e alla Montagnola (Goir.); Arzarè (Goir.), prope Lago di Garda (C. M.).



48. Quercus petraea (Mattiuschka) Lieblein
Fl. Fuld. 403 (1784).
SYN.: Quercus sessilis Ehrh. (1789); Q. sessiliflora Salisb. (1796); (Q. intercedens Beck (1890).
BIBL. ver.: Quercus Robur var. communis Goir., Fl. ver. I, 200; Q. sessiliflora Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 546, 1893; Q. Robur Poll., Fl. ver. III, 125; Q. Robur Poll., Viagg. etc., 18 e 89; Quercus latifolia mas, quae brevi pediculo est Segu., Pl. ver. II, 247.
NOM. ITAL.: Quercia, Rovere.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo (subatlantico-submediterraneo).
DIFFUSIONE: Europa occidentale, centrale e sudorientale, Norvegia, Coste del Mar Nero, Caucaso (?).
Italia: boschi della regione submontana, più raramente padana, mediterranea, e montana nella Penisola e nelle Isole.
4-7 P(Pn) PEA IV-V.

Albero, frutice o cespuglio, Quercus petraea (Mattiuschka) Lieblein cresce talora isolata più spesso a gruppi ad elementi non molto numerosi!, talaltra forma boschi non molto estesi; complessivamente si può dire specie abbastanza diffusa nel territorio veronese (Segu., Poll., Goir.,!) dal piano, ove però non è comune, alla collina e alla zona montana.

Esemplari d'Erbario: Val di Caprino (Goir.); Val di Caprino alle Valdoneghe (Goir.), Valpolicella, Domegliara (Goir.); Vajo del Paradiso, Grezzana (Divincenzo); Cerro (Goir.); Bosco Chiesanuova (Goir.); Tregnago (C. M.).



49. Quercus robur L.
Sp. Pl. 996 (1753).
SYN.: Quercus femina Mill. (1768); Q. fructipendula Schrank (1789); Q. pedunculata Ehrh. (1790); Q. germanica Lasch (1857); Q. malacophylla Schur (1860).
BIBL. ver.: Quercus pedunculata Goir., Fl. ver. I, 201; Q. pedunculata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 546, 1893; Q. pedunculata Poll., Fl. ver. III, 126; Q. pedunculata Poll., Viagg. etc., 18 et 89.
NOM. ITAL.: Farnia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo (temperato continentale-submediterraneo).
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore, Caucaso (?).
Italia: boschi della regione submontana e padana, più raramente mediterranea, nella Penisola, soprattutto al Nord.
1-7 P PEA IV-V.

Cresce relativamente abbondante, isolata o a gruppi, formando boschetti dalla pianura, ai colli e ai monti fino ad una altezza di circa 800-900 m.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Tregnago (A. M.), Valle di Caprino alle Valdoneghe (Goir., C. M.), Ferrara di M. Baldo (Tonini), sopra Pesina ad radices M. Baldi (Goir.), Guastalla veronese, Colle di S. Giustina (Goir., C. M.), Valpantena tra Grezzana e Romagnano (Goir., C. M.), Concamarise (Goir., C. M.), Lazize (Goir.), Pacengo (Goir.), Bovolone (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), San Pietro in Valle (Goir.), Bonferraro (Goir.), Isola della Scala (Goir.), Bosco Cabianca presso Romagnano (Goir.), Orè di Grezzana (Goir.), tra Bussolengo e S. Vito del Mantico (Goir.), Boscomantico (Mang.), colli attorno a Verona come S. Mattia (Mang.) e Valdonega (Goir.), Vajo Pissacavra sopra Avesa (Goir.), Montecchio (Goir.), Ponte Fiorio di Montorio (Goir.), San Pietro di Lavagno (Goir.), San Pietro di Legnago (Goir.), Mozzecane (Goir.), Bosco delle Ferrazze (Goir.), Cerro veronese (Goir.).



50. Quercus pubescens Willd.
Berl. Baumz. 279 (1796).
SYN.: Quercus lanuginosa Thuill. (1799), non Lam. (1778) s. str.
BIBL. ver.: Quercus Robur var. lanuginosa Goir., Fl. ver. I, 200; Q. pubescens Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 546, 1893; Q. pubescens Poll., Fl. ver. III, 126.
NOM. ITAL.: Roverella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo (submediterraneo).
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale e mediterranea, Russia meridionale, Asia occidentale.
Italia: nei luoghi soleggiati, nei terreni asciutti della regione submontana, raramente padana, mediterranea e montana, nella Penisola e nelle Isole.
Specie termofila, xerofila e basifila.
Specie caratteristica dell'ordine dei Quercetalia pubescentis BR.- BL. 31.
2-7 P(Pn) PEA IV-V.

Fra le specie del genere Quercus, la Roverella è senza dubbio la più diffusa nel territorio veronese, dalla pianura alla zona collinare fino alla zona montana; cresce un po' ovunque prediligendo tuttavia le stazioni più calde e ben esposte: così presso S. Anna d'Alfaedo, Cerro, Bosco Chiesanuova (Goir.), nella Valle di Squaranto!, nella Valle delle Ungarine, nella Valpantena (Goir.), sul M. Comun, Orè di Grezzana, sul M. Porcile (Goir.), Vestenavecchia ed Illasi (Goir.), presso Boscomantico, nella Valpolicella (Goir.,!), presso Negrar, Quinzano, alle radici del Monte Pastello, sul Monte Tondo e Spigola di Avesa!, lungo le rive del Garda come a S. Vigilio!, Bardolino, Calmasino, Lasize (Goir.), Pastrengo, Costermano, Cavaion, sul Monte Moscal, nella Valle di Caprino e nella Valsorda, Castion, alle radici del Monte Baldo come a Boi, Gazo, Piosse, Rubiana, Pazzon ecc.

Esemplari d'Erbario: ai Masi, M. Baldo (C. M.), ad radices M. Baldi, Piosse, Gazo, Rubiana (Goir.), Val di Caprino, Valdoneghe (Goir., C. M.), Pesina, Boi e Salzan (Goir.), Ceredelo, Val di Caprino (Goir.), Ca' sotto Sengia, Baldo (Goir.), in sylva di Brentino (Ton.), Monte Moscal (Goir.), Cavaion (Goir.), Castion veronese (Goir.), colli tra Costermano e Garda (Goir.), Costermano (Goir., C. M.), Rivoli, Valsorda (Goir., C. M.), Incaffi (Goir.), San Peretto di Negrar!, San Giorgio di Valpolicella!, Vajo Borago (Goir.), Boscomantico (Mang., Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Lovere di Valpolicella (Goir.), Vajo Pissacavra, Avesa (Goir.), Avesa (C. M.), colli attorno a Verona, Cancello, Valdonega, Costagrande, Montecchio, M. Spigola, Montorio, Olivè (Goir.), Spredino (Goir.), Ponte di Veja (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Orè di Grezzana (Goir.), M. Tondo in Valpantena (Goir.), M. Porcile, Val di Squaranto (Goir.), Cerro (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), M. Bolca (Goir.), dintorni di Tregnago (A. M.), Lavagno (Goir.), Guastalla veronese sul Tione (Goir.), Valeggio sul Mincio (Goir.).













Ord. URTICALES ↑↑↑↑

IX. Fam. Ulmaceae ↑↑↑


19. Gen. Ulmus L. ↑↑ (Sp. pl. 225, 1753; Gen. pl. ed. 5, 106, 1754)

51. Ulmus minor Mill.
Gard. Dict. ed. 8, n° 6 (1768).
SYN.: Ulmus campestris L. (1753) p. p.; U. glabra Mill. (1768); U. sativa Mill. (1768) nom. illeg.; U. pumila Pall. (1771); U. carpinifolia Gled. (1773); U. angustifolia Moench (1785); U. suberosa Moench (1785); U. nuda Ehrh. (1790); U. tetranda Schkuhr (1791); U. foliacea Gilib. (1792); U. nana Borkh. (1800); U. rumorosa Borkh. (1800); U. chinensis Desf. (1804); U. fungosa Dum. Cours. (1811); U. modiolina Dum. Cours. (1811); U. surculosa Stores (1812); U. corylifolia Host (1827); U. sparsa Dum. (1827); U. tiliaefolia Host (1827); U. tortuosa Host (1827); U. major Hohen. (1838); U. planifolia hort. ex Loud. (1838); U. scampstoniensis hort. ex Steud. (1841); U. aurea hort. ex K. Koch (1853); U. webbiana Lee ex K. Koch (1853); U. campestris L. subsp. eu-campestris Aschers. et Graebn. (1898); U. campestris L. var. genuina Aschers. (1864); U. purpurea hort. ex. K. Koch (1873); U. pseudosuberosa Blocki (1887); U. Rosseelsii hort. ex Dipp. (1892); U. virens hort. ex Dipp. (1892); U. cucullata hort. ex Dipp. (1895); U. fastigiata hort. ex Dipp. (1895); U. glandulosa Lindl. ex Dipp. (1895); U. monumentalis Rinzer ex Dipp. (1895); U. glabra Mill. var. suberosa (Moench) Gurke in Richt. et Gurke (1897).
BIBL. ver.: Ulmus campestris Goir., Fl. ver. I, 211; U. campestris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 437, 1893; U. campestris Poll., Fl. ver. I, 331; Ulmus campestris et Teophrasti Segu., Pl. ver. II, 278; Ulmus folio glabro Segu., Pl. ver. II, 279.
NOM. ITAL.: Olmo comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo (temp. continentale).
DIFFUSIONE: Europa temperata, Asia temperata, Africa boreale-occidentale.
Italia: boschi, siepi della regione submontana e padana della Penisola e delle Isole.
1-7 P(Pn) PEA II-III.

Pianta dalla morfologia assai variabile, si incontra abbastanza frequentemente dalla pianura, ai colli fino alla regione montana ora come albero, anche di notevoli dimensioni, ora più spesso come frutice, che forma siepi, o qua e là sparso nei campi: sul Monte Baldo come nei dintorni del Santuario della Corona (Goir.) e lungo la Valle di Caprino (Goir.), su tutti i colli veronesi (Goir.) e lungo le valli che li intersecano! come presso Incaffi!!, sopra Torri del Benaco (Goir.!), nella Valpolicella (Goir.!) a San Peretto di Negrar!!, nel Vajo della Gallina (Goir.!), presso Spigola di Avesa!!, sopra Montorio (Goir.!) e lungo la Valpantena, (Goir.!); nella pianura un po' dovunque!: Bosco Mantico (Goir.), dintorni di Verona - Pestrino, San Michele ecc. (Goir.); infine sui Monti Lessini come sul Monte Lotrago, M. Gazo, M. Zovo e presso Spredino (Goir.).

var. suberosa (Moench) Rehd.
SYN.: Ulmus suberosa Moench non Ehrh.; U. campestris L. var. suberosa (Moench) Wahlb.
BIBL. ver.: Ulmus campestris var. suberosa Goir., Fl. ver. I, 211; U. campestris var. β Poll., Fl. ver. I, 331.
Cresce negli stessi ambienti in cui vive la specie, ma di questa assai meno frequente.





20. Gen. Celtis L. ↑↑
(Sp. pl. 1043, 1753; Gen. pl. ed. 5, 467, 1754)

52. Celtis australis L.
Sp. Pl. 1043 (1753).
SYN.: Celtis excelsa Salisb. (1796); C. lutea Pers. (1805); C. acuta Buch.-Ham. (1837); C. eriocarpa Decne. (1844).
BIBL. ver.: Celtis australis Goir., Fl. ver. I, 212; C. australis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 437, 1893; C. australis Poll., Fl. ver. III, 214; C. australis Poll., Viagg. etc., 15; Celtis fructu nigrante Segu., Fl. ver. II, 291; Loto arbore di Dioscoride, detto da' nostri Perlaro Pona, Monte Baldo, 140.
NOM. ITAL.: Bagolaro, Spaccasassi.
NOM. DIALETT.: Bagolar, Perlar.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia Minore, Africa Nordoccidentale.
Italia: qua e là nei luoghi selvatici, nelle siepi della regione padana, submontana e mediterranea nella Penisola e nelle Isole.
(1) 2-7 Pn(P) IV-V.

Talora albero di grossa taglia, ma molto più spesso arboscello o frutice, Celtis australis L. cresce spontaneo o coltivato a scopo ornamentale dalla pianura alla zona montana (Pona, Segu., Pollini, Fontana, Mang., Goir.,!) fra il Lago di Garda e la provincia di Vicenza (Valle di Caprino, Bussolengo, Valpolicella, Valpantena, Valle d'Illasi, Beccacivetta, Vigasio, ecc.).

Esemplasi d'erbario: San Vigilio del Garda!; dintorni di Verona (Mang.) Pestrino, S. Pancrazio (Goir.); dintorni di Tregnago (A. M.); in collibus (Tonini); Val d'Adige, Ceraino (C. M., Goir.); San Vito del Mantico (Goir.); Val Squaranto (Goir.) Pigozzo; pendici del Monte Baldo (Goir.).









X. Fam. Moraceae ↑↑↑


21. Gen. Broussonetia L'Hér. ↑↑
in Vent. (Tabl. Regn. Végét. 3, 547, 1799)
SYN.: Papyrius Lam. (1798); Slenochasma Miq. (1799).


53. Broussonetia papyrifera L'Hér.
in Vent., Tabl. Regn. Végét. 3, 547 (1799)
SYN.: Morus papyrifera L. (1753); Papyrius japonica Poir. ex Lam. (1804).
BIBL. ver.: Broussonetia papyrifera Goir., Fl. ver. I, 214; B. papyrifera Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 437, 1893; Morus papyrifera Poll., Fl. ver. III, 178.
NOM. ITAL.: Gelso da carta, Moro della Cina.
NOM. DIALETT.: Morar della Cina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario dell'Asia orientale.
DIFFUSIONE: coltivato e naturalizzato nell'Europa meridionale, Africa boreale, Asia orientale, America boreale ecc.
Italia: coltivato per viali, giardini, parchi, qua e là si trova inselvatichito lungo le siepi nella Penisola e nelle Isole.
1-7 P(Pn) PEA V-VI.

Pianta ornamentale originaria della Cina e del Giappone ed introdotta nelle nostre regioni nel XVIII secolo, oggi si trova talora naturalizzata, talaltra coltivata quale essenza ornamentale per parchi e giardini od alberature stradali essendo ben resistente al clima delle nostre latitudini e ben adattandosi anche a terreni poveri ed aridi. Nel veronese sotto forma di albero o frutice cresce qua e là dovunque lungo le siepi, sui muri, sulle rupi dalla pianura (es. dintorni di Verona!) alla zona montana, Monte Baldo, Ferrara.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego); in horto botanico veronensi (Mang.); Verona, Valdonega (Goir.); Boscomantico (Goir.); all'inizio della Valpantena (Goir.); Grezzana (Goir.); ex agro veronensi, al Corno (Goir.); Colle San Dionigi (Goir.); Valle di Caprino, Boi (Goir.).



22. Morus L. ↑↑
(Sp. pl. 986, 1753; Gen. pl. ed. 5, 424, 1754)
SYN.: Morophorum Neck. (1790); Ditrachyceras Sulzer (1802); Diceras Rudolphi (1810).

54. Morus nigra L.
Sp. Pl. 986 (1753).
SYN.: Morus laciniata Mill. (1768); M. siciliana Mill. ( 1768); M. scabra Moretti (1814), non Willd.; M. nigra var. laciniata Bur. in DC. (1873).
BIBL. ver.: Morus nigra Goir., Fl. ver. I, 214; M. nigra Poll., Fl. ver. III, 178.
NOM. ITAL.: Gelso nero.
NOM. DIALETT.: Morar nero.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario dell'Asia sud-occidentale.
DIFFUSIONE: coltivato nell'Europa media e meridionale, Asia temperata, Africa boreale.
P (Pn) PEA V.

Questa specie, probabilmente originaria della Persia e dell'Armenia, è nota per il Veronese da moltissimo tempo; essa era diffusamente coltivata per la foglia, meno per i frutti, dal piano fino ad altezze prossime ai 1000 m e tale lo fu fino a quando non venne soppiantato da Morus alba ritenuto più idoneo per l'allevamento del baco da seta. Attualmente individui isolati si possono rinvenire in parchi e giardini quali unici testimoni di una specie un tempo assai comune.



55. Morus alba L.
Sp. Pl. 986 (1753).
SYN.: Morus tatarica L. (1753); M. indica L. (1763) p.p.; M. italica Poir. ex Lam. (1793); M. costantinopolitana Poir. ex Lam. (1793); M. pumila Balb. (1813); M. macrophylla Moretti (1829); M. nervosa Del. (1835); M. heterophylla Loud. (1838); M. byzantina Sieb. (1840); M. tortuosa Audib. ex Moretti (1841); M. venosa Del. ex Spach (1845); M. Tok-wa Sieb. ex Petzold et Kirchner (1864); M. alba L. var. vulgaris Bur. in DC. (1873); M. alba Hemsley (1894) p. p.
BIBL. ver.: Morus alba Goir., Fl. ver. I, 213; M. alba Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 437, 1893; M. alba Poll., Fl. ver. III, 177.
NOM. ITAL.: Gelso.
NOM. DIALETT.: Morar
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario della Cina e dell'Asia centrale.
DIFFUSIONE: coltivato nei paesi temperati, spesso subspontaneo.
1-7 P(Pn) PEA IV-V.

Introdotto nel territorio veronese intorno al 1200, Morus alba L. venne sempre più coltivato dal piano agli 8-900 metri d'altezza fino a circa metà del secolo attuale, dato che le sue foglie costituivano l'alimento fondamentale per l'allevamento del baco da seta. Dopo la seconda guerra mondiale l'avvento delle fibre sintetiche ha procurato un rapido declino della seta e di conseguenza dell'allevamento del baco così che la diffusione di Morus alba ha subito un enorme regresso.

Esemplari d'Erbario: in agris culta (Mang.); in planitie (Mang.); Tregnago (A. M.); dintorni di Verona (Goir.); Lugo di Valpantena (Goir.); Valle di Caprino, Onè (Goir.).





23. Gen. Maclura Nutt. ↑↑
(Gen. N. Am. Pl. 2, 233, 1818)

56. Maclura pomifera (Raf.) C.K. Schneider
Illustr. Handb. Laubholzkunde 1:806 (1904).
SYN.: Maclura aurantiaca Nutt. (1818); Joxylon pomiferum Rat. (1818); Toxylon Maclura Raf. (1836); Toxylon pomiferum Sudw. (1897).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: originaria di una zona centromeridionale degli Stati Uniti d'America (Arkansas, Oklahoma, Texas), oggi è coltivata e talora naturalizzata nell'Europa meridionale. Maclura pomifera (Raf.) G.K. Schneider è stata introdotta in Europa e quindi anche in Italia nella prima metà del XIX secolo con l'intendimento, in un primo tempo, di utilizzarla sia come pianta da siepi, sia per ricavarne nutrimento per il baco da seta. Tali intendimenti vennero in seguito a mancare, come pure il lato ornamentale, dal momento che la Maclura nelle nostre regioni non porta a maturazione il frutto che rimane verdastro, anziché assumere un vivace color arancione. La propagazione della specie perciò avviene soltanto per talea, sistema questo estremamente lento.

Nel territorio veronese Maclura pomifera è abbastanza frequente, quasi esclusivamente però nelle zone di pianura!, dove viene coltivata più che per ornamento forse per la curiosità di vedere le globose e rugose infruttescenze sulle quali molti hanno già fin troppo fantasticato.





24. Gen. Ficus L. ↑↑
(Sp. pl. 1059, 1753; Gen. pl. ed. 5, 482, 1754)

57. Ficus carica L.
Sp. Pl. 1059 (1753).
SYN.: Ficus communis Lam. (1786).
BIBL. ver.: Ficus carica Goir., Fl. ver. I, 215; F. carica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 437, 1893; F. carica Poll., Fl. ver. III, 235; F. carica Poll., Viagg. etc., 17.
NOM. ITAL.: Fico.
NOM. DIALETT.: Figàr.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-asiatico sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Nordafrica, Asia minore, Caucaso, Persia, India.
Coltivato in Giappone, America bor., Africa meridionale.


var. sativa Fiori
Italia: coltivato dal mare alla regione submontana.
(1), 2-7 P(Pn) PEA IV-V.


Sotto forma di albero od alberello cresce un po' dovunque nel territorio veronese dall'alta pianura fin verso 800 m, soprattutto in prossimità di abitazioni campestri, lungo le siepi, su rupi ecc.!.

var. caprificus Risso
SYN.: Caprificus insectifera Gasp. (1844).
BIBL. ver.: Ficus carica var. caprificus Goir., Fl. ver. I, 215; Ficus carica var. caprificus Poll., Fl. ver. III, 236; Caprificus praecox fructu nigrante parvo deciduo Segu., Pl. ver. II, 242; Caprificus praecox fructu ex viridi violaceo staminibus intus sparsis Segu., Pl. ver. II, 243.
NOM. ITAL.: Fico selvatico, Caprifico.
NOM. DIALETT.: Figàr selvadego.
Italia: muri e fessure di rupi della regione mediterranea e submontana nella Penisola e nelle Isole; nell'Italia boreale nei luoghi asciutti e soleggiati e presso i Laghi.
(2), 3-7 Pn(P) PEA IV-V.

Rispetto alla varietà precedente il Caprifico si differenzia non solo per il portamento quasi esclusivamente arbustivo con tronco contorto, ramoso e cespuglioso, ma anche per la sua diffusione limitata, salvo rari casi, a stazioni calde e soleggiate sia del Lago di Garda! sia del Monte Baldo e dei Monti Lessini, sia infine della Valle dell'Adige.

Esemplari d'erbario (var. sativa e caprificus): Valle dell'Adige, alla Chiusa (Mang.); Stallavena (Mang.) Tregnago (A. M.); Colle delle Ungarine (Goir.); rupi del Santuario della Corona, M. Baldo (Goir.); Monte Baldo (Goir.); Castion veronese (Goir.); Valle di Caprino, alle Ceradele (Goir.); Verona, Valdonega (Goir.); Boscomantico (Mang.); Colle San Dionigi (Goir.); Castello di Montorio, Verona (Goir.); Monte Baldo alle Fraine (Goir.); Valle di Squaranto (Goir.); Grezzana (Goir.).









XI. Fam. Cannabaceae ↑↑


25. Gen. Humulus L.
(Sp. pl. 1028, 1753; Gen. pl. ed. 3, 453, 1754)
SYN.: Lupulus (Tourn.) Mill. (1768).

58. Humulus lupulus L.
Sp. Pl. 1028 (1753).
SYN.: Lupulus humulus Mill. (1768); Cannabis Lupulus Scop. (1772); Lupulus scandens Lam. (1778); Lupulus communis Gaertn. (1788); Lupulus amarus Gilib. (1792); Humulus volubilis Salisb. (1796); Humulus vulgaris Gilib. (1798).
BIBL. ver.: Humulus Lupulus Goir., Fl. ver. I, 210; H. Lupulus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 437, 1893; H. Lupulus Poll., Fl. ver. III, 180; Lupulus sylvestris minor sine fructu Segu., Pl. ver. I, 109; Lupulus Segu., Pl. ver. I, 110.
NOM. ITAL.: Luppolo.
NOM. DIALETT.: Bruscanzi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo, circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Siberia, America boreale.
Italia: luoghi selvatici e siepi nella Penisole e nelle Isole, max. al Nord.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 52.
1-7 H PEA VI-IX.


Pianta abbastanza frequente (Segu., Poll., Mang., Goir.,!) lungo le siepi, nei boschetti, tra gli arbusti ed in genere nei luoghi selvatici di tutto il territorio veronese dalla Bassa pianura alla zona montana inferiore (800-900 m) prediligendo tuttavia i sentieri della regione collinare (es. Incaffi!).

Esemplari d'Erbario: in sepibus (A. M.); ad sepes veronenses (Mang.); Val di Squaranto (Goir.); circum Verona (Mang., Goir.); ad radices M. S. Viola (Goir.); Monte Baldo, alle Fraine sopra Ferrara (Goir.).
I germogli primaverili raccolti e cotti vengono consumati come i turioni degli asparagi (bruscanzi).





26. Gen. Cannabis L. ↑↑
(Sp. pl. 1027, 1753; Gen. pl. ed. 5, 453, 1754)

59. Cannabis sativa L.
Sp. Pl. 1027 (1753).
BIBL. ver.: Cannabis sativa Goir., Fl. ver. I, 209; C. sativa Poll., Fl. ver. III, 179.
NOM. ITAL.: Canapa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-continentale.
DIFFUSIONE: coltivata nei paesi tropicali e temperato-caldi; originaria dell'Asia centrale ed Himalaya.
Italia: fino a non molti anni fa la canapa era discretamente coltivata, specialmente in Emilia e Campania. Attualmente tale tipo di coltura è quasi del tutto scomparso.
T PEA VI-VIII.

Mi sembra che valga la pena riportare, come documento, quanto, tra l'altro, a proposito di Cannabis sativa, riporta Goiran nella sua Flora: "Di questa pianta originaria dell'Asia centrale ed Himalaya boreale ed introdotta da epoca assai remota, per ricavarne la fibra tessile, si coltiva la varietà pedemontana DC. in vari luoghi della bassa pianura, segnatamente nel distretto di Cologna Veneta, ed in special modo a Pressana, ove in passato tale coltura aveva una grande estensione, assai diminuita al giorno d'oggi... sporadica poi o subspontanea si incontra qua e là al margine dei campi e dei fossati...". Già Goiran quindi alla fine del secolo scorso denotava nel nostro territorio una certa flessione nella coltura ed utilizzazione di questa pianta, coltura che attualmente è del tutto scomparsa.









XII. Fam. Urticaceae ↑↑↑


27. Gen. Urtica L. ↑↑
(Sp. pl. 983, 1753; Gen. pl. ed. 5, 423, 1754)

60. Urtica dioica L.
Sp. Pl. 984 (1753).
SYN.: Urtica gracilis Ait. (1789); Urtica major Kanitz (1862).
BIBL. ver.: Urtica dioica Goir., Fl. ver. I, 207; U. dioica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 437, 1893; U. dioica Poll., Fl. ver. III, 103; Urtica urens maxima, fertilis et sterilis Segu., Pl. ver. I, 108.
NOM. ITAL.: Ortica comune.
NOM. DIALETT.: Ortiga.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord-eurasiatico, oggi diffuso in tutte le zone temperate.
Italia: dal mare alla regione alpina nella Penisola e nelle Isole. → 3100 m. Sp. nitrofila.
1-9 H PEAi III-X.

Specie estremamente polimorfa cresce diffusamente e copiosamente dal piano alla media e alta montagna (Segu., Poll., Goir.,!) preferendo tuttavia i luoghi ruderali e nelle zone elevate alpine, sia del Monte Baldo che dei M. Lessini (Goir.,!), i terreni vicini a malghe o comunque ricchi di sostanze ammoniacali.

Esemplari d'Erbario: in viis Veronae (Mang.); ubique Grezzana (Ton.); circum Verona (Goir.); Spredino, Lessini, (Goir.); Caprino X 3 (Goir.); Romagnano (Goir.); in sepibus prope Pozzo (Goir.).



61. Urtica urens L.
Sp. Pl. 984 (1753).
SYN.: Urtica minor Lam. (1778); U. monoica Gilib. (1792); U. quadristipulata Dulac (1867); U. intermedia Forman (1896); U. ovalifolia Stores (1812).
BIBL. ver.: Urtica urens Goir., Fl. ver. I, 207; U. urens Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 437, 1893; U. urens Poll., Fl. ver. III, 102; Urticoides urens Segu., Pl. ver. I, 109.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento (nord-) eurasiatico-mediterraneo; oggi diffuso nelle zone temperate, fino a temperato-calde.
Italia: dal mare alla regione montana nella Penisola ed Isole. → 2300 m (2600). Sp. nitrofila.
1-7 T PEAI(i) (II) IV, V-XI (XII).

Copiosa più o meno quanto la specie precedente, Urtica urens L. è presente press'a poco negli stessi ambienti: muri, ortaglie, luoghi ruderali e zone con materiale di riporto. Rispetto ad Urtica dioica si spinge a quote meno elevate, toccando tuttavia discrete altezze sia sui Monti Lessini! che sul Monte Baldo (A.M., Goir., C. M.,!).

Esemplari d'Erbario: in viis Veronae x 2 (Mang.); Tregnago (A. M.); Veronae in ruderatis X 2 (Goir.); pendici del Monte Baldo, Rivalta, x 2 (Goir.).





28. Gen. Parietaria L. ↑↑
(Sp. pl. 1052, 1753; Gen. pl. ed. 5, 471, 1754)

62. Parietaria officinalis L.
Sp. Pl. 1050 (1753).
SYN.: Parietaria erecta Mert. et Koch (1823); P. officinali L. subsp. erecta (Mert. et Koch) Bòguinot (1908).
BIBL. ver.: Parietaria officinali Goir., Fl. ver. I, 208; P. officinali Poll., Fl. ver. III, 227; Parietaria officinarum et Dioscoridis Segu., Pl. ver. I, 88.
NOM. ITAL.: Vetriola.
NOM. DIALETT.: Veriola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa media, Regione mediterranea.
Italia: siepi, sterpaglie, muri dal mare alla regione submontana nella Penisola e nelle Isole.
1-7 H PEAi III-X.


Sarebbe forse più facile indicare i luoghi ove non cresce questa specie, tanto è comune e diffusa nella nostra zona; infatti se si escludono i territori montani in parte e subalpini sia del Monte Baldo che dei M. Lessini!, Parietaria officinalis L. si incontra ovunque sia lungo le strade, anche nei luoghi abitati, dove appena vi sia un po' di humus!, che lungo le siepi e su vecchi muri.

Esemplari d'Erbario: Verona, Campo Marzo X 2 (Ton.); ad muros Veronae (Mang.); Verona X 3 (Goir.); Tregnago (A. M.) Val d'Adige in rupibus (Goir.); Caprino veronese (Goir.).



63. Parietaria diffusa Mert.
et Koch in Röhling Deutschl. Fl. ed. 3,I: 827 (1823).
SYN.: Parietaria ramiflora Moench (1794); P. officinalis; L. var. diffusa (Mert. et Koch) Wedd. (1857); P. offcinalis L. var. ramiflora (Moench) Aschers. et Graebn. (1911).
BIBL. ver.: Parietaria officinalis var. diffusa Goir., Fl. ver. I, 208; P. officinalis β judaica Poll., Fl. ver. III, 177.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo (-atlantico).
DIFFUSIONE: Europa meridionale ed occidentale, Asia minore, Caucaso, Nordafrica.
Italia: con Parietaria officinalis L. sui muri e rupi, soprattutto nei luoghi aridi, nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Parietarietum murale BR.-BL. 51.
1-7 H PEAi III.

Cresce assieme alla specie precedente anche se di questa meno frequente e maggiormente localizzata su vecchi muri e rupi!

Esemplari d'Erbario: Grezzana (Goir.); Basso Acquar, Verona (Goir.).
Goiran (l. c., p. 208) cita di Parietaria diffusa una var. microphylla DC. che può incontrarsi di prevalenza nei luoghi soleggiati come lungo il Lago di Garda, alle falde del Monte Baldo a Caprino, Piore, Gazo ecc., nella Valpantena nel Vajo della Pernisa ecc.

Esemplari d'Erbario: rupi presso Castelletto, L. di Garda, (Goir.); ad radices M. Baldi in rupestribus et muris, Caprino, Piore, S. Martino (Goir.).












Ord. SANTALALES ↑↑↑↑

XIII. Fam. Santalaceae ↑↑↑


29. Gen. Thesium L. ↑↑ (Sp. pl. 207, 1753; Gen. pl. ed. 5, 97, 1754)

64. Thesium alpinum L.
Sp. Pl. 207 (1753).
BIBL. ver.: Thesium alpinum. Goir., Fl. ver. I, 258; Th. alpinum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 500, 1893; Th. alpinum Poll., Fl. ver. I, 308; Linophyllum collinum lignosum, minus, flore albicante Segu., Pl. ver. III, 90.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Asia occidentale, Siberia.
Italia: pascoli e luoghi sassosi del piano montano, più raramente al di sopra o al di sotto di questo, nelle Alpi, Appennino settentrionale ed abruzzese (M. Vettore). (540) 2500 m (2800).
Sp. basifila a neutrofila.
6-9 H PEa VII-IX.

Cresce con una certa frequenza nelle zone elevate di tutti i monti del territorio veronese, prediligendo pascoli e luoghi sassosi elevati. Così sul Monte Baldo (Mang.!, Goir.!, Biadego!) lungo tutta la catena! in regione alpina et subalpina (Ton.!, Goir.!) da Costabella (Biadego!) all' Artillon (Ton.!, Biadego!), dalla Val degli Ossi (Ton.!, Goir.!) all'Altissimo di Nago (Goir.!), dalla Madonna della Neve (Goir.!), alla Valfredda (Goir.!), alla Val Losana e alla Val delle Pietre (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.,!), alla Valbrutta, alla Val delle Buse e alla Valgrande (Goir.) ed infine nei dintorni di Noveza e Novezina; sui Monti Lessini (Goir., Biadego,!) al Corno d'Aquilio (Goir.), sul Malera (Biadego!,!), su tutto il Gruppo del Carega! come sui Monti Posta (Goir.,!), Pertica (Goir.,!) ecc., e sul Monte Pastello!.



65. Thesium pyrenaicum Pourr.
in Mem. Acad. Toul. 3, 331 (1788).
SYN.: Thesium pratense Ehrh. (1790).
BIBL. ver.: Thesium pratense Goir., Fl. ver. I, 259; Th. pratense Goir., Erb.est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 500, 1893.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: boschi radi, praterie, pascoli nelle Alpi e nell'Appennino parmense dall'orizzonte submontano al subalpino. → 2500 m.
Sp. basifila a neutrofila.
Specie caratteristica dell'ordine dei Nardetalia Prsg. 49.
6-9 H PEA VII-IX.

Questa entità occupa press'a poco nel nostro territorio lo stesso areale della specie precedente, ma rispetto a questa è di gran lunga meno frequente.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Losana e in Noveza (Ton., Goir.); Monte Malera (Lessini) versante che guarda Revolto e la Valle dei Ronchi (C. M.); sopra Giazza alle Gozze (C. M.); Valle di Revolto (C. M.); Monti Lessini, presso Revolto, Monti Trapola, Pertica (Goir.); in pascuis et dumetis M. Trapola e Pertica (Goir.); Monte Pertica in locis sylvaticis (Goir.).



66. Thesium bavarum Schrank
Baiersche Reise 129 (1786).
SYN.: Thesium montanum Ehrh. (1790); Th. Linophyllon L. var. latifolium Bert. (1835).
BIBL. ver.: Thesium montanum Goir., Fl. ver. I, 258; Th. montanum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 499, 1893; Th. Linophyllum Poll., Fl. ver. I, 307; Linophyllum alpinum, latifolium majus Segu., Pl. ver. I, 141; Anonimo descritto dal Clusio con foglia di lino Pona, Monte Baldo, 152.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento temperato continentale-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia minore.
Italia: luoghi selvatici nelle Alpi e nell'Appennino.
Specie caratteristica del Geranion sanguinei Tx. 60.
4-7 G PEA VI-IX.

Specie che mal si differenzia da Thesium linophyllon L. dal quale tuttavia si discosta per alcuni caratteri di morfologia esterna (talora però si sovrappongono) che si possono così sintetizzare: fusti eretti non stoloniferi, foglie larghe fino a 8 mm a 3-5 nervature, brattee quasi sempre più brevi del frutto. Habitat, periodo di vegetazione e periodo di fioritura sono gli stessi che caratterizzano Th. linophillon, che tuttavia si spinge a quote leggermente più elevate. Thesium bavarum Schrank si incontra quasi ovunque nei luoghi selvatici e boschivi dall'alta pianura e dalla collina alla zona montana sia dei Monti Lessini che del Monte Baldo.

Esemplari d'Erbario: Ponte di Revolto!; Monte Pastello (Mang.); dintorni di Tregnago (A. M.); Monte Gazo (Goir.); Monte Baldo alla Corona (Goir.); collibus veronensibus (Goir.). Vanno inoltre segnalate le località di Cogolo e della Valle dei Finetti presso Tregnago (C. M.).



67. Thesium linophyllon L.
Sp. Pl. 207 (1753).
SYN.: Thesium linifolium Schrank (1786); Th. intermedium Schrad (1794).
BIBL. ver.: Thesium intermedium Goir., Fl. ver. I, 258; Th. intermedium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 499, 1893; Th. Linophyllum var. intermedium Poll., Fl. ver. I, 307.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europontico.
DIFFUSIONE: Europa media e sudorientale, Caucaso.
Italia: nelle Alpi e nell'Appennino (fino alla Sila) dall'orizzonte submontano al subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festucetalia vallesiacae Br.- Bl. et Tx. 43.
4, 7 G PEA VI-IX.

Prati, pascoli e luoghi selvatici dalla zona collinare, specie dei Lessini, alla montana: così sul Monte Baldo (C. M.) alla Corona (Goir.), nei pascoli ai Colonei (Ton., Goir.), nei pascoli di Prabazar (Goir.); sui Monti Cessini presso Bosco Chiesanuova (Ton.) S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), sopra Cogolo (Ton.!, Goir.!), nei prati attorno a Tregnago (C. M.!), nella Valle dei Finetti (C. M.!), presso Grezzana (Ton.!), sul Monte Pastello (Goir.!).



68. Thesium divaricatum Jan
in Mert. et Koch Deutschlands Flora 2, 285 (1826).
SYN.: Thesium humifusum Griseb. (1844) non DC.
BIBL. ver.: Thesium divaricatum Goir., Fl. ver. I, 258; Th. divaricatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 499, 1893.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Caucaso, Asia occidentale, Nordafrica.
Italia: pascoli aridi, radure di boschi, dal piano basale all'orizzonte subalpino nelle Alpi orientali e nell'Appennino settentrionale, centrale e meridionale. → 2150 m.
Sp. basifila a neutrofila.
4 H PEA VI-VIII (XI).

Cresce abbastanza copiosamente, ma in una zona piuttosto limitata quale quella dell'alta pianura o meglio dei colli ad oriente di Verona: così nei pascoli aridi attorno a Montorio, alla Pezza sopra Olivè (Goir.!), a Marcellise e alla Mosella, alle Ferrazze (Ton.!), nella Valle di Illasi presso Tregnago nelle ghiaie dei corsi d'acqua (Ton.!, Goir.!, C. M.!) ed inoltre sul Monte Barbara e sul Precastio (A. M., C. M. ex Goiran).

NOTA. Nell'Erbario generale fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona esiste un esemplare, appartenente all'Erbario di Abramo Massalongo, indicato da quest'ultimo come Thesium humile Vahl ed il cui cartellino porta i seguenti dati: "Legit in vico Tremniaco, loco dicto Precastio. Species a Pollinio non descripta". A. Massalongo è senza dubbio caduto in un errore di determinazione. Infatti, considerando anche che Thesium humile è taxon diffuso nella Regione mediterranea ed in Portogallo ed ha, per quanto riguarda la nostra Penisola quale limite settentrionale la Toscana (M. Argentario), un attento esame dell'esemplare porta certamente ad escludere la determinazione data da Massalongo. Molto più verisimilmente può trattarsi di Thesium divaricatum Jan ed una certa qual conferma ci viene fornita da Goiran (l. c., 258), il quale tra l'altro cita A. Massalongo come rinvenitore di Th. humile sul Precastio.









XIV. Fam. Loranthaceae ↑↑↑


30. Gen. Viscum L. ↑↑
(Sp. pl. 1023, 1753; Gen. pl. ed. 5, 448, 1754)

69. Viscum album L.
Sp. Pl. 1023 (1753).
NOM. ITAL.: Visco, Vischio.


subsp. album (L.)
SYN.: Viscum album L. (1753) s. str.; V. album L. var. platyspermum R. Keller (1890); V. album L. var. lypicum Beck (1892); V. album L. var. Mali Tubeuf (1923); V. album L. subsp. Mali (Tubeuf) Janchen (1942).
BIBL. ver.: Viscum album Goir., Fl. ver. I, 257; V. album Poll., Fl. ver. III, 176.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-suboceanico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Eurasia temperata, Nordafrica.
Italia: nella Penisola e in Sicilia emiparassita su alberi di famiglie diverse, tra cui Salicaceae, Fagaceae, Rosaceae, (Malvaceae n.d.c.).
Ep PEAI III-V.

Sembra che questa sottospecie sia molto rara o manchi del tutto dal territorio veronese o, come dice Goiran (l. c., 257), ne rimanga assente per lunghi periodi. Al tempo dell'Autore della Flora veronese era stata segnalata nella Valpolicella presso Fumane su un albero di Pero dal Sig. Vittorio Pellegrini ed inoltre in località Gamberone presso Caprino veronese.

subsp. austriacum (Wiesb.) Vollmann
Fl. Bayern 212 (1914).
SYN.: Viscum laxum Boiss. et Reut. (1842); V. album L. var. microphyllum Casp. Viscum austriacum Wiesb. (1868); V. austriacum Wiesb. var. Pini Wiesb. (1884); V. laxum Boiss. et Reut. var. Abietis (Wiesb.) Hayek (1908, 1924); V. album var. Pini (Wiesb.) Tubeuf (1923).
BIBL. ver.: Viscum laxum Goir., Fl. ver. I, 257.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento temperato contincntale-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale ed orientale.
Italia: emiparassita qua e là su Pinus sylvestris, P. laricio e P. pinaster, più raramente su Picea abies (= P. excelsa) e Juniperus oxycedrus.
Ep(Pn) PEAI III-V.

Questa sottospecie va certamente eliminata dalla flora veronese anche se Goiran (1. c., 257) la riporta addirittura come specie a sé stante. Probabilmente nel territorio veronese Viscum album subsp. austriacum non è mai cresciuto. Infatti Goiran (l. c.) così scrive: "Nella Val d'Adige al Santuario di S. Valentino presso Ala su Pinus sylvestris, copiosissimo per modo da danneggiare la pineta ivi esistente". Ala attualmente, come al tempo in cui visse Goiran, fa parte del territorio trentino, anche se il confine tra la provincia di Trento e Verona non sia molto lontano. Del resto, ammesso che tale epifita fosse realmente diffusa nella pineta attorno al Santuario di S. Valentino, la sua presenza dovette esser del tutto accidentale o almeno temporanea. Una conferma in tal senso ci viene data da AA. posteriori a Goiran. Infatti mentre Fiori (1935, 389) cita Viscum album var. laxum (= V. album subsp. austriacum) per il trentino (Fiori è vissuto contemporaneamente ed anche una ventina d'anni dopo Goiran), Dalla Fior (1963) non ne fa cenno alcuno, pur riportando Viscum album nella sua Flora come pianta dalla caratteristica bacca bianca, pellucida, non giallognola quindi come nel caso della sottospecie austriacum.












Ord. ARISTOLOCHIALES ↑↑↑↑

XV. Fam. Aristolochiaceae ↑↑↑


31. Gen. Asarum L.↑↑
(Sp. pl. 442, 1753; Gen. pl. ed. 5, 201, 1754)

70. Asarum europaeum L.
Sp. Pl. 442 (1753).
BIBL. ver.: Asarum europaeum Goir., Fl. ver. I, 259; A. europaeum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 500, 1893; A. europaeum Poll., Fl. ver. II, 91; Asarum Segu., Pl. ver. I, 79; Asaro ovvero Baccara delle spezierie Pona, Monte Baldo, 152; Asarum Calc., Viagg. di M. Baldo, 10.
NOM. ITAL.: Baccaro, Renella.
NOM. DIALETT.: Asaro, Asarino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento (eurasiatico-) temperato continentale (-submediterraneo).
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Caucaso, Urali.
Italia: boschi e luoghi ombrosi delle Alpi, Colli Euganei, Appennino piceno, umbro e laziale, nell'orizzonte submontano e montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine dei Fagetalia silvaticae Pawl. 28.
3-7 H, G PEA III-V.

Non può certo dirsi pianta comune nel territorio veronese; cresce qua e là prediligendo luoghi ombrosi e selvatici dalla zona collinare (in particolar modo!) alla media montagna (900-1000 m al max): così era già noto al Seguier e al Pollini per il Monte Baldo particolarmente lungo le sue pendici occidentali in prossimità del Lago di Garda, ed al Calzolari che lo segnala nella zona di Ferrara di Monte Baldo; relativamente frequente pare però essere nella porzione più orientale della provincia veronese dalle falde del Monte Pastello a quelle dei Monti Lessini o lungo le valli da cui sono intersecati.

Esemplari d'Erbario: San Giorgio Ingannapoltron, sopra S. Ambrogio di Valpolicella, (Ton.); circa Tregnago (Ton.); presso Badia Calavena nella Valle dei Rugoloti (Goir., C. M.); lungo la strada da Selva di Progno ai Covoli di Velo (Goir.).
Altre località segnalate: Valle d'Illasi nel Vajo del Gambero (Goir.); lungo la strada che da Selva di Progno conduce alla contrada detta dei Torneri (Goir.).





32. Gen. Aristolochia L. ↑↑
(Sp. pl. 960, 1753; Gcn. pl. ed. 5, 410, 1754.)

71. Aristolochia clematilis L.
Sp. Pl. 962 (1753).
BIBL. ver.: Aristolochia clematilis Goir., Fl. ver. I, 260; A. clematitis Poll., Fl. ver. III, 41; Aristolochia clematitis recta Segu., Pl. ver. I, 254.
NOM. ITAL.: Strallogi.
NOM. DIALETT.: Zuccòle, Erba del diavolo, Erba che spuza.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submeclitcrranco.
DIFFUSIONE: Europa media c meridionale, Caucaso, Asia minore.
Italia: ai margini dei campi, lungo le siepi e gli argini nella Penisola e in Corsica fino all'orizzonte montano inferiore.
1-7 H PE VII-X.

È specie assai diffusa lungo i fossi, ai margini dei campi, nei luoghi incolti e coltivati in tutto il territorio veronese dalla pianura alla zona submontana: così nelle campagne attorno alla città di Verona (Mang.!, Goir.!,!), lungo il Lago di Garda, anche nei luoghi coltivati, (Goir.!) e sui rilievi collinari ad esso circostanti come ad Incaffi!, alle pendici dei Monti Lessini come nei pressi di Grezzana (Ton.!), nei dintorni di Tregnago (A. M.) e lungo il Vajo dell'Anguilla (Goir.!).



72. Aristolochia rotunda L.
Sp. Pl. 962 (1753).
BIBL. ver.: Aristolochia rotunda Goir., Fl. ver. I, 260; A. rotunda Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 500, 1893; A. rotunda Poll., Fl. ver. III, 40; A. rotunda flore ex purpura nigro Segu., Pl. ver. I, 253; Aristolochia rotunda Pona, Monte Baldo, 13.
NOM. ITAL.: Erba astrologa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia minore, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi e coltivati dal mare alla regione submontana nella Penisola e nelle Isole.
3,(4), 5 H PE V-VII.

Trattandosi di specie eminentemente mediterranea o comunque di zone con clima più mite di quello veronese, nel nostro territorio Aristolochia rotunda L. è molto rara e solo qua e là si può rinvenire nei prati ed al margine dei corsi d'acqua nella zona collinare: così per es. in vicinanza del Lago di Garda presso Lazise (Fontana) ed in località S. Antonio sopra Torri del Benaco (Goir. ex Rigo!), presso Valeggio sul Mincio (Goir.!) e tra Valeggio e Villafranca (Ton.!) ed ancora sulle rive del Garda presso Peschiera (Goir.!).



73. Aristolochia pallida Willd.
Sp. Pl. 4(1): 162 (1805).
BIBL. ver.: Aristolochia pallida Goir., Fl. ver. I, 260; A. pallida Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. it., 500, 1893; A. pallida Poll., Fl. ver. III, 41; A. rotunda Poll., Viagg. etc., 122; A. rotunda Calc., Viagg. di M. B., 9.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Africa boreale, Asia minore.
Italia: luoghi erbosi e coltivati dal mare all'orizzonte montano nella Penisola e nelle Isole.
4-7 H PE V-VI.

Aristolochia pallida Willd. nel Veronese presenta una diffusione non uniforme essendo molto più frequente nella porzione occidentale della provincia che in quella orientale, dove anzi può ritenersi piuttosto rara. È comune sulle rupi, lungo le siepi e nei pascoli dalla regione collinare alla zona subalpina (Baldo!), così sul M. Baldo (Mang.!, C. M.!) ai Masi (Ton.!), presso Ime (Goir.!), nella Valfredda (Goir.!), a Campedello (Goir.!), a Probazar (Goir.!), nei dintorni del Santuario della Corona (Goir.!); sui Monti Lessini alle loro pendici come al Vajo del Paradiso presso Grezzana (Ton.!) e più su nei prati sopra Giazza (C. M.), a Selva di Progno (Goir.!) e Velo (A. M.!).







Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte II   ↑↑↑

Abies alba Miller 1
Abies pectinata Lam. et DC. 1
Alnus glutinosa (L.) Gaertn. 38
Alnus incana (L.) Moench 39
Alnus lanuginosa Gilib. 39
Alnus nigra Gilib. 38
Alnus pubescens Sartorelli 39
Alnus rotundifolia Mill. 38
Alnus viridis (Chaix) DC. 37
Aristolochia clematitis L. 71
Aristolochia pallida Willd. 73
Aristolochia rotunda L. 72
Asarum europaeum L. 70
Betula alba L. 36
Betula pendula Remi 36
Betula verrucosa Ehrh. 36
Broussonetia papyrifera (L.) L'Hòr. 53
Cannabis sativa L. 59
Carpinus betulus L. 40
Castanea sativa Mill. 44
Castanea vesca Gaertn. 44
Celtis australis L. 52
Chamitea reticulata (L.) Kern. 15
Corylus avellana L. 42
Cupressus sempervirens L. 8
Fagus sylvatica L. 43
Ficus carica L. 57
Ficus communis Lam. 57
Humulus lupulus L. 58
Juglans regia L. 35
Juniperus alpina L. 9
Juniperus communis L. subsp. communis L. 9
Juniperus communis L. subsp. nana Sime 9
Juniperus nana Willd. 9
Larix decidua Mill. 3
Larix europaea Lam. et DC. 3
Lupulus communis Gaertn. 58
Lupulus humulus Mill. 58
Maclura aurantiaca Nutt. 56
Maclura pomifera (Raf.) C. K. Schneider 56
Morus alba L. 55
Morus nigra L. 54
Ostrya carpinifolia Scop. 41
Parietaria diffusa Mert. et Koch 63
Parietaria erecta  Mert. et Koch 63
Parietaria officinalis L. 62
Parietaria ramiflora Moench 63
Picea abies Karsten 2
Picea excelsa Link 2
Pinus abies L. 2
Pinus cembra L. 7
Pinus montana Mill. 6
Pinus mugo Turra 6
Pinus nigra Arnold 4
Pinus nigra var. austriaca Hoess 4
Pinus nigra Arnold subsp. nigra 4
Pinus nigricans Host 4
Pinus Picea L. 1
Pinus Picea Du Roi 2
Pinus rubra Mill. 5 
Pinus sylvestris L. 5 
Populus alba L. 31 
Populus australis Ten. 33 
Populus canescens (Arton) SM. 32 
Populus hybrida M. B. 32 
Populus italica Moench 34 
Populus nigra L. 34.
Populus nigra L. var. italica Du Roi 34 
Populus nigra L. subsp. nigra (L.) 34 
Populus nigra L. subsp. pyramidata Moench 34 
Populus pyramidalis Roz. 34 
Populus tremula L. 33 
Quercus cerris L. 46 
Quercus crenata Lam. 47 
Quercus ilex L. 45 
Quercus lanuginosa Thuill. 50 
Quercus pedunculata  Ehrh. 49 
Quercus petraea (Mattuschka) Lieblein 48
Quercus pseudosuber Santi 47
Quercus pubescens Willd. 50
Quercus robur L. 49
Quercus sessiliflora Salisb. 48
Quercus sessilis Ehrh. 48
Salix alba L. 12
Salix alpina Schleich. 27
Salix amygadalina L. 14
Salix angustifolia (Wulf.) Neumann 25
Salix appendiculata Vill. 22
Salix arbuscula L. subsp. foetida (Schleich.) Braun-Blanquet 26 
Salix aurea Salisb. 12 
Salix auriculata Mill. 14 
Salix babylonica L. 13 
Salix breviserrata B. Flod. 19 
Salix caprea L. 24 
Salix cinerascens Willd. 22 
Salix cinerea L. 23 
Salix dumetorum Sut. 23 
Salix elaeagnos Scop. 29 
Salix elegans Host 27 
Salix foetida Schleich. 26 
Salix fragilis L. 11 
Salix glabra Scop. 21 
Salix grandifolia Ser. 22 
Salix hastata L. 27
Salix herbacea L. 16 
Salix hybrida Vill. 24 
Salix incana  Schrank 29 
Salix longifolia Lam. 28 
Salix monandra Ard. 30 
Salix myrsinifolia Salisb. p. 20 
Salix myrsinites L. p. p. 19 
Salix nigricans Sm. 20 
Salix persicifolia Schleich. 11 
Salix phylicifolia Wulf. 21 
Salix phylicifolia L. p. p. 20 
Salix Pontederae Vill. 27 
Salix praecox Salisb. 24 
Salix pumila Salisb. 16 
Salix purpurea L. 30 
Salix repens L. 25 
Salix reticulata L. 15 
Salix retusa L. 17
Salix retusa L. subsp. serpyllifolia (Scop.) Arcang. 18 
Salix riparia Willd. 29 
Salix rosmarinifolia Host 29 
Salix serpyllifolia Scop. 18 
Salix spadicea Vill. 20 
Salix tenuifolia Ser. 27 
Salix triandra L. 14 
Salix viminalis L. 28 
Salix wulfeniana Willd. 21 
Taxus baccata L. 10 
Thesium alpinum L. 64 
Thesium bavarum Schrank 66 
Thesium divaricatum Jan 68 
Thesium humifusum Griseb. 68 
Thesium intermedium Schrad 67 
Thesium linifolium Schrank 67 
Thesium linophyllon L. var. latifolium Bertol. 66
Thesium linophyllon L. 67 
Thesium montanum Ehrh. 66 
Thesium pratense Ehrh. 65 
Thesium pyrenaicum Pourr. 65 
Ulmus campestris L. p.p. 51 
Ulmus glabra Mill. 51 
Ulmus minor Mill. 51 
Ulmus sativa Mill. 51 
Urtica dioica L. 60 
Urtica major Karitz 60 
Urtica minor Lam. 61 
Urtica urens L. 61 
Viscum album L. 69






Bibliografia - Parte II ↑↑↑
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  41. ZANGHERI P., 1936-1966. Romagna fitogeografica, voll. I-V. Forlì.
  42. ZENARI S., 1921. Intorno ad alcune conifere delle Alpi venete. Bull. Soc. Bot. It., n. 6, p. 6.
  43. ZENARI S., 1946. La distribuzione delle entità floristiche del Cadore. Archivio Botanico, vol. XXII: III serie, vol. IX, fasc, IV, pp. 12-15.
  44. ZENARI S., 1949. La distribuzione delle entità floristiche del Cadore. Archivio Botanico, vol. XXV: III serie, vol. IX, fasc, II, pp. 3-11.
  45. ZENARI S., 1955. Taxus baccata L. nelle prealpi comiche. Atti del I congresso friulano di Scienze Nat. Udine.
  46. ZERSI E., 1871. Prospetto delle piante vascolari della provincia di Brescia. Brescia.












PARTE III. SPERMATOFITE
(POLIGONALI ÷ CENTROSPERME) ↑↑↑
Premessa

In questo terzo contributo, che per impostazione ricalca i precedenti (Bianchini, 1969 e 1971) e ai quali si rimanda per le notizie di carattere generale, con gli ordini delle Poligonali e delle Centrosperme viene portata a termine la presentazione della sottoclasse, secondo la classificazione di Engler, delle Archiclamidee per quel che riguarda il gruppo delle Apetale.
Nelle Poligonali e nelle Centrosperme, diversamente dall'insieme di ordini passato in rassegna nel precedente contributo, sono comprese famiglie le cui specie sono o in gran parte erbacce o del tutto erbacee come nel caso delle Cariofillacee.
Particolareggiatamente l'ordine delle Polygonales, con l'unica famiglia delle Polygonaceae, è presente con quattro generi tra cui Polygonum e Rumex che annoverano un buon numero di specie la cui diffusione interessa tutti gli orizzonti altitudinali, dalla Bassa pianura con fossi e stagni ai pascoli più elevati che caratterizzano l'ambiente subalpino sia del Monte Baldo che dei Lessini.
L'ordine delle Centrospermae comprende invece cinque famiglie: le Chenopodiaceae con sei generi, tra cui Beta e Spinacia con specie solamente coltivate perché alimentari; le Amaranthaceae con due generi, tra cui Celosia esclusivamente ornamentale; le Phytolaccaceae e le Portulacaceae, che racchiudono entrambe un sol genere; infine le Caryophyllaceae che sono rappresentate nel Veronese da ben ventidue generi, la quasi totalità di quelli descritti nella flora italiana; ciò è una ulteriore conferma della ricchezza della flora del territorio preso in esame. Un cenno a parte, sempre nell'ambito delle Caryophyllaceae, merita Gypsophila papillosa Porta, endemismo veronese, recentemente riconfermato (Bianchini, 1974), e della quale si parla più dettagliatamente a pag. 129 (229).
Alcune specie si sono sensibilmente rarefatte, altre invece meritano conferme più recenti essendo la loro presenza sostenuta da sporadiche segnalazioni non sempre avvallate da materiale d'erbario.








Prospetto sistematico della terza parte

B) Subdiv. Angiospermae

Class. DICOTYLEDONOPSIDA 

Ord. SALIGALES
IV. Fam. Salicaceae
8. Gen. Salix
9. Gen. Populus


Ord. JUGLANDALES
V. Fam. Juglandaceae
10. Gen. Juglans 


Ord. FAGALES
VI. Fam. Betulaceae
11. Gen. Betula
12. Gen. Alnus
VII. Fam. Corylaceae
13. Gen. Carpinus
14. Gen. Ostrya
15. Gen. Corylus
VIII. Fam. Fagaceae
16. Gen. Fagus
17. Gen. Castanea
18. Gen. Quercus


Ord. URTICALES
IX. Fam. Ulmaceae
19. Gen. Ulmus
20. Gen. Celtis
X. Fam. Moraceae
21. Gen. Broussonetia
22. Gen. Morus
23. Gen. Maclura
24. Gen. Ficus
XI. Fam. Cannabaceae
25. Gen. Humulus
26. Gen. Cannabis
XII. Fam. Urticaceae
27. Gen. Urtica
28. Gen. Parietaria



Ord. SANTALALES
XIII. Fam. Santalaceae
29. Gen. Thesium
XIV. Fam. Loranthaceae
30. Gen. Viscum


Ord. ARISTOLOCHIALES
XV. Fam. Aristolochiaceae
31. Gen. Asarum
32. Gen. Aristolochia 


Ord. POLYGONALES

XVI. Fam. POLYGONACEAE
33. Gen. Polygonum
34. Gen. Bilderdykia
35. Gen. Fagopyrum
36. Gen. Rumex


Ord. CENTROSPERMAE

XVII. Fam. CHENOPODIACEAE
  37. Gen. Polycnemum
  38. Gen. Beta
  39. Gen. Chenopodium
  40. Gen. Spinacia
  41. Gen. Atriplex
  42. Gen. Kochia

XVIII. Fam. AMARANTHACEAE
  43. Gen. Celosia
  44. Gen. Amaranthus

XIX. Fam. PHYTOLACCACEAE
  45. Gen. Phytolacca

XX. Fam. PORTULACACEAE
  46. Gen. Portulaca

XXI. Fam. CARYOPHYLLACEAE

Subfam. ALSINOIDEAE
  47. Gen. Arenaria
  48. Gen. Moehringia
  49. Gen. Minuartia
  50. Gen. Stellaria
  51. Gen. Holosteum
  52. Gen. Cerastium
  53. Gen. Moenchia
  54. Gen. Myosoton
  55. Gen. Sagina
  56. Gen. Scleranthus

Subfam. PARANICHIOIDEAE
  57. Gen. Herniaria
  58. Gen. Polycarpon
  59. Gen. Spergula

Subfam. SILENOIDEAE
  60. Gen. Lychnis
  61. Gen. Agrostemma
  62. Gen. Silene
  63. Gen. Cucubalus
  64. Gen. Gypsophila
  65. Gen. Saponaria
  66. Gen. Vaccaria
  67. Gen. Petrorhagia
  68. Gen. Dianthus






Ord. POLYGONALES1 ↑↑↑↑

XVI. Fam. Polygonaceae ↑↑↑


33. Gen. Polygonum L. ↑↑
(Sp. pl. 359, 1753; Gen. pl. ed. 5, 170, 1754).

74. Polygonum aviculare L.
Sp. Pl. 362 (1753).
SYN.: Polygonum aviculare L. var. erectum (Leu.) Meisn. in DC. (1856); P. aviculare L. var. segetum (Led.) Meisn. (1856); P. heterophyllum Lindm. (1912).
BIBL. ver.: Polygonum aviculare Goir., Fl. ver. I, 236; P. aviculare Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. II., 433, 1893; P. aviculare Poll., Fl. ver. I, 515; P. latifolium Segu., Pl. ver. I, 164.
NOM. ITAL.: Correggiola, Gentinoda.
NOM. DIALETT.: Porcarola, Erba porchina, Tiracollo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord-eurasiatico-mediterraneo.
DIFFUSIONE: pressoché cosmopolita nelle zone temperate.
Italia: comunissimo nella Penisola e nelle Isole dal piano basale al piano culminale, orizzonte subalpino.2
1-7 T(H) PEA(i) VI-XI.

Specie polimorfa che nel territorio veronese si presenta, tra l'altro, nelle var. monspeliense Thieb., neglectum Bess. e minimum Murith, quest'ultima di dimensioni più ridotte e per lo più diffusa nell'orizzonte subalpino; in linea generale cresce nei campi, nei luoghi coltivati, nel greto di corsi d'acqua, nei luoghi arenosi e ghiaiosi, tra le sterpaglie e gli incolti dalla pianura fino ad altitudini anche notevoli (Segu., Poll., Mang., Ton., Fontana, Goir, C. M.,!), tra Dossobuono e Vigasio (Goir.!), S. Giorgio di Valpolicella!!, lungo il corso dell'Adige!, Legnago (Tosco), Dolcè (Goir.!), Valle di Caprino (Goir.!), Bussolengo (Goir.!), zone costiere del Lago di Garda!; Spiazzi (Ton.!, Goir.!, C. M.!), Prabazar (Goir.!) e Campedello (Goir.!) sul Baldo; Romagnano (Goir.!), Spredino (Goir.!), Cerro (Goir.!), Serbaro (Goir.!), M.te Brancon (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!) e Campofontana (C. M.!) sui Lessini.

1. Per ragioni di uniformità vengono usati nel testo caratteri particolari (corsivi, maiuscoletti ecc.) già impiegati nelle parti precedenti e che dal presente volume, secondo alcune norme redazionali, non potrebbero essere accettati. La bibliografia generale invece è compilata tenendo conto delle modifiche tipografiche.

2. Si dà qui di seguito spiegazione delle cifre, dei simboli, delle abbreviazioni che compaiono nel paragrafo relativo al Veronese successivo a quello della diffusione. I numeri a margine in corsivo indicano le zone corrispondenti della cartina della Regione veronese in cui è diffusa la specie. Ch = camefite, H = Emicriptofite, T = Terofite, G = Geofite, I = Idrofite, PEAI = Primavera, Estate, Autunno, Inverno (periodo di vegetazione).
I numeri romani si riferiscono al periodo di fioritura. Segu. = Seguier; Poll. = Pollini; Mang. = Manganotti; Ton. = Tonini; Goir. = Goiran; A. M. = Abramo Massalongo; C. M. = Caro Massalongo;! = Bianchini;! = esemplare presente nell'Erbario fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.




75. Polygonum minus Hudson
Fl. Angl. I, 148 (1762).
SYN.: Polygonum pusillum Lam. (1778); P. strictum All. (1785); P. angustifolium Roth (1789); P. intermedium Ehrh. (1790); Persicaria pusilla S. F. Cray (1821) p. p.; Polygonum minor (Huds.) Opiz (1852).
BIBL. ver.: Polygonum minus Goir., Fl. ver. I, 235; P. minus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. minus Poll., Fl. ver. I, 514; Persicaria pusilla del Lobelio Pona, Monte Baldo, 144.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (suboceanico) (submediterraneo).
DIFFUSIONE: Eurasia; naturalizzato in Australia e nelle Americhe.
Italia: dal piano basale all'orizzonte subalpino fino alla Toscana e sporadicamente nell'Umbria e nel Lazio.
Specie caratteristica del Polygono-Bidentetetum (W. Koch 26) Lohm. 50.
1-9 T pEA VI-X.

Lungo i corsi d'acqua, nei fossati, nei luoghi umidi e nelle pozze di montagna dalla pianura a 1700 m: lungo l'Adige! e le rive del Lago di Garda (Clementi), nei fossi della pianura (Mang.!), Brentino (Goir.!), Ceraino (Goir.!), Pazzon (Ton.!), Tregnago (C. M.!), sui Lessini come a Lotrago (Goir.!) e nelle Pozze del Malera! (Goir.!), sul Baldo in Val Basiana nelle pozze (Goir.!, C. M.!).



76. Polygonum mite Schrank
Baier. Fl. I:688 (1789).
SYN.: Polygonum hybridum Chaub. (1821); P. dubium Stein (1824); P. Braunii Bluff et Fingerh. (1825); P. laxiflorum Weihe (1826); P. paludosum Schur (1866); Persicaria dubia (Stein) Fourr. (1869).
BIBL. ver.: Polygonum mite Goir., Fl. ver. I, 235; P. mite Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore.
Italia: fino al piano montano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'ordine dei Bidentetalia BR.-BL. et Tx.43.
1-7 T pEA VI-X.

Nei luoghi paludosi ed umidi, lungo i corsi d'acqua dalla pianura alla media montagna: luoghi umidi lungo l'Adige, Ceraino, Brentino (Ton.!), Rivoli (Goir.!), dintorni di Verona (Goir.!); S. Giovanni Ilarione (C. M.!), Tregnago (G. M.!), pendici del M. Pastello (Goir.!), Val Basiana sul M.te Baldo (Goir.!), ecc.



77. Polygonum hydropiper L.
Sp. Pl. 361 (1753).
SYN.: Persicaria acris Gilib. (1792); Polygonum gracile Salisb. (1796); P. glandulosum Poir. in Lam. (1804); Persicaria Hydropiper (L.) Opiz. (1852); P. urens Montand. (1856).
BIBL. ver.: Polygonum Hydropiper Goir., Fl. ver. I, 235; P. Hydropiper Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. Hydropiper Poll., Fl. ver. I, 513; Persicaria urens sive hydropiper Segu., Pl. ver. I, 163; Pepe acquatico di Dioscoride Pona, Monte Baldo, 142.
NOM. ITAL.: Pepe d'acqua.
NOM. DIALETT.: Pever d'acqua, Erba che beca, Erba-maria.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordafrica, Siria. Altrove naturalizzato.
Italia: luoghi umidi dalla pianura al piano montano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Polygono-Bidentetetum (W. Koch 26) Lohm. 50.
1-7 T pEA VI-X.

Cresce lungo i corsi d'acqua e nei fossati, nei luoghi umidi ed ombrosi (Pona, Segu., Poll., Goir.,!) dalla Bassa pianura alla media montagna sia sul Baldo che sui Lessini: in prossimità del Lago di Garda (Ambrosi), nella Val d'Adige, Ceraino (Goir.!), Rivoli (Goir.), nei dintorni di Verona (Ton.), S. Michele; nei luoghi umidi attorno a Bolca (C. M.!).



78. Polygonum persicaria L.
Sp. Pl. 361 (1753).
SYN.: Persicaria mitis Gilib. ( 1792); Polygonum maculatum Raf. (1817); P. rivulare Roth (1827).
BIBL. ver.: Polygonum persicaria Goir., Fl. ver. I, 235; P. persicaria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. lapathifolium Poll. p. p., Fl. ver. I, 512.
NOM. ITAL.: Persicaria.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: pressoché cosmopolita nelle zone temperate.
Italia: luoghi umidi ed incolti dal piano alla zona montana nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'ordine dei Polygono-Chenopodietalia (Oberd. 6O) J. TX. 61.
1-7 T pEA VI-X.

Cresce qua e là per tutta la provincia veronese dal Lago di Garda al confine vicentino soprattutto nella bassa e media pianura spingendosi tuttavia fino alla media montagna, dove però appare più raramente, sul Baldo e sui Lessini: campi paludosi, luoghi umidi, lungo i fossati e corsi d'acqua in genere; lungo i fossi (A. M.!), (Mang.!), Romagnano (Goir.!), Erbezzo!!, Spiazzi (Goir.!, C. M.!), Tregnago (C. M.!).



79. Polygonum lapathifolium L.
Sp. Pl. 360 (1753).
BIBL. ver.: Polygonum lapathifolium Goir., Fl. ver. I, 234; P. lapathifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It.,433, 1893; P. lapathifolium Poll., p. p., Fl. ver. I, 512; Persicaria mitis Segu., Pl. ver. I, 163 (excl. syn.); Persicaria mitis floribus candidis Segu., Pl. ver. III, 93.
NOM. ITAL.: Persicaria punteggiata.
NOM. DIALETT.: Sante-marie.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-suboceanico.
DIFFUSIONE: pressoché cosmopolita.
Italia: nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Bidentetalia BR.-BL. et Tx.43.


Nel territorio veronese crescono nei medesimi ambienti le sottospecie:

subsp. lapathifolium (L.)
SYN.: Polygonum lapathifolium L. var. nodosum (Pers.) Gren.
BIBL. ver.: Polygonum lapathifolium δ nodosum Goir., Fl. ver. I, 234.


subsp. mesomorphum Dans.
SYN.: Polygonum lapathifolium L. var. virescens Gren.
BIBL. ver.: Polygonum lapathifolium γ virescens Goir., Fl. ver. I, 234.


subsp. pallidum (With.) Fries
SYN.: Polygonum incanum (Roth) F. W. Schmidt.
BIBL. ver.: Polygonurn lapathifolium β incanum Goir., Fl. ver. I, 234.
1-7 T PEA VI-X.


Nei campi arenosi, nei luoghi umidi incolti, lungo i fossati, torrenti e corsi d'acqua in genere, dalla pianura alla media montagna (Segu., Poll., Goir.,!): dintorni di Verona (Ton.!),!,S.Vito del Mantico (Goir.!), Boscomantico (Goir.!), Colli veronesi, Montecchio (Ton.!), lungo l'Adige (Goir.!, nei prati e nei fossi presso Legnago (Tosco), Vigasio (Ton.!), Caprino (Goir.!), Monte Baldo (Goir.!), Spiazzi (C. M.!), pendici dei Lessini, Stallavena!.



80. Polygonum amphibium L.
Sp. Pl. 361 (1753).
SYN.: Persicaria amphibia (L.) S. F. Gray (1821); Persicaria fluilans Montand. (1856).
BIBL. ver.: Polygonum amphibium Goir., Fl. ver. I, 234; P. amphibium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. amphibium Poll., Fl. ver. I, 513; Potamogeton salicis folio Segu., Pl. ver. I, 404; Persicaria salicis folio perennis, Potamogeton angustifolium dieta Segu., Pl. ver. III, 93.
NOM. DIALETT.: Lingua di vacca (Segu.).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico, circumpolare.
DIFFUSIONE: regioni dell'emisfero boreale, pressoché cosmopolita; altrove naturalizzato.


Due sono le varietà presenti nel territorio veronese:

var. aquaticum Leyss.
SYN.: Polygonum amphibium var. natans Moench (1777).
BIBL. ver.: Polygonum amphibium α natans Goir., Fl. ver. I, 234; P. amphibium α natans Poll., Fl. ver. I, 513.
Italia: stagni, corsi d'acqua, paludi nella Penisola e nelle Isole dal piano alla zona montana.

Specie caratteristica del Nymphaeion Oberd. 57.

var. terrestre Leyss.
SYN.: Polygonum terrestre Hegetschw. (1840).
BIBL. ver.: Polygonum amphibium γ terrestre Goir., Fl. ver. I, 234; P. amphibium β terrestris Poll., Fl. ver. I, 513.
Italia: in prossimità dei fossi, corsi d'acqua, in luoghi temporaneamente asciutti od inondati nella Penisola e nelle Isole dal piano alla zona montana.
Specie talora presente nel Polygono-Chenopodion W. Koch 26 em. Siss. 46 o nell'Agropyro-Rumicion crispi Nordh. 40.
1-5 (6,7) I (var. aquaticum.), H (var. terrestre) PEAi VI-X.

Nelle acque stagnanti o a corso lento (var. aquaticum); in prossimità di fossati, corsi d'acqua, luoghi paludosi o temporaneamente sommersi (var. terrestre): Tartaro (Goir.!,!!), Aselogna (Goir.!), lungo l'Adige!, nella zona di Gazzo veronese!, S. Michele (Goir.!), Lago di Garda! a Peschiera (Goir.), Lazise (Goir.), Cisano!, Pacengo! ecc.



81. Polygonum orientale L.
Sp. Pl. 362 (1753).
BIBL. ver.: Polygonum orientale Goir., Fl. ver. I, 231; P. orientale Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; P. orientale Poll., Fl. ver. I, 515.
NOM. ITAL.: Corallino, Codine rosse.
NOM. DIALETT.: Greste de gal, de dindio; Bastòn di cardinale.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario dell'Asia orientale, oggi pressoché cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America boreale, Africa australe, Australia ecc., coltivato e naturalizzato.
Italia: qua e là coltivato e naturalizzato.
1-7 T PEA VII-IX.

Questa specie è stata introdotta all'inizio del '700 come pianta ornamentale da giardino dall'India e dalla Cina. Sfuggendo talora alla coltura s'incontra qua e là inselvatichita in luoghi freschi ed umidi, soprattutto della Bassa pianura: Legnago, Cerea, Sanguinetto (Goir.), lungo l'Adige ed altri corsi d'acqua (Goir.!,!), in alcune zone alle pendici del Baldo, Ceredelo, Onè (Goir.!).



82. Polygonum bistorta L.
Sp. Pl. 360 (1753).
SYN.: Polygonum amoenum Salisb. (1796); Bistorta maior S. F. Gray (1821); Polygonum ellipticum Willd. ex Spreng. (1825); Colubrina intorta Montand. (1856).
BIBL. ver.: Polygonum bistorta Goir., Fl. ver. I, 234; P. bistorta Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. bistorta Poll., Fl. ver. I, 511; Bistorta major, radice minus intorta Segu., Pl. ver. I, 166; Bistorta maggiore Pona, Monte Baldo, 173; Bistorta Calc., Viagg. di M. B., 10.
NOM. ITAL.: Bistorta, Serpentaria.
NOM. DIALETT.: Bistorta serpentina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico (circumpolare) .
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America boreale.
Italia: prati e pascoli dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica del Calthion Tx. 37.
6-9 H pEAi VI-IX.

Cresce abbastanza copioso dal piano montano all'orizzonte subalpino nei prati e pascoli umidi e pingui sia del Monte Baldo che dei Lessini fino al Gruppo del Carega (Calc., Pona, Segu., Poll., A. M., Tom, Goir., C. M.,!): M. Baldo (C. M.!), Acque Negre!!, Valfredda (Ton.!), Valfredda e Costabella (Goir.!), Coal Santo!, Telegrafo!, Prabazar (Goir.!, C. M.!), Ime!; sui Lessini (Goir.), Velo e Camposilvano (Goir.!), Velo (A. M.!), Roverè (C. M.!), Revolto!!), Vallone del Malera!, Val di Porro (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Campobrun!.



83. Polygonum viviparum L.
Sp. Pl. 360 (1753).
SYN.: Bistorta vivipara (L.) S. F. Gray (1821); Polygonum angustifolium D. Don (1825); P. bracteatum Spreng. (1827); Colubrina vivipara (L.) Montand. (1856).
BIBL. ver.: Polygonum viviparum Goir., Fl. ver. I, 234; P. viviparum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. viviparum Poll., Fl. ver. I, 511; Bistorta alpina minor Segu., Pl. ver., I, 166; Bistorta alpina minor fl. albis sive minima spica candida Segu., Pl. ver. I, 167; Bistorta minore del Clusio Pona, Monte Baldo, 244.
NOM. ITAL.: Sanguinaria vivipara.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino, circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Asia bor., Himal., America bor., reg. artica.
Italia: prati, pascoli e luoghi sassosi nelle Alpi e nell'Appennino centrale nell'orizzonte subalpino ed alpino.
6-9 H pEAi VI-X.

Pascoli asciutti, prati sassosi, boschetti nell'orizzonte subalpino di tutti i monti veronesi (Pona, Segu., Poll., Mang., Ton., Goir., C. M.,!) : M. Baldo!, Ime (Goir.!), Val degli Ossi (Mang.!), Valfredda (Ton.!), Val delle Pietre (C. M.!), Val Losana (Goir.!), Val Larga!, Valdritta!, Artillon (C. M.!), alle Busete (Goir.); sui Lessini (Goir.,!) al Corno d'Aquilio (Goir.), Podesteria (Goir.), Malera (Goir.,!), sul Gruppo del Carega! tra il rifugio Scalorbi e Fraccaroli!, Monte Zeola-Passo della Lora (C. M.!), Revolto (Goir.,!), Campobrun (Goir.!).





34. Gen. Bilderdykia Dumort. ↑↑
(Fl. Belg., Op. major. Prodr. Stam. 18, 1827).

84. Bilderdykia convolvulus (L.) Dumort.
Fl. Belg. 18 (1827).
SYN.: Polygonum convolvulus L. (1753); P. volubile Gilib. (1792); P. convolvulaceum Lam. (1805); Fagopyrum carinatum Moench. (1794); F. convolvulus (L.) H. Gross (1913).
BIBL. ver.: Polygonum convolvulus Goir., Fl. ver. I, 232; P. convolvulus Goir., Erb. est. et autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. convolvulus Poll., Fl. ver. I, 517; Fagopyrum vulgare scandens Segu., Pl. ver. I, 165.
NOM. ITAL.: Erba leprina, Vilucchio.
NOM. DIALETT.: Fasoleti selvadeghi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento (nord-)eurasiatico, oggi diffuso in tutte le zone temperate.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temp., Africa boreale, America boreale, altrove naturalizzato.
Italia: siepi e luoghi coltivati dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole.
(1)-2-7 T, pEA VI-X.

typicum
Lungo le siepi, nei campi, nelle macchie, nei luoghi pietrosi dalla pianura alla media montagna (Segu., Poll., Ton., Goir.,!): Spigola di Avesa!!, dintorni di Verona (Goir.!), Bussolengo (Goir.!), lungo la Valle dell'Adige (Goir.), S. Peretto di Negrar!; Monte Baldo, alla Corona (Goir.!), Spiazzi (Ton.!); sui Lessini nel Vajo dell'Anguilla (Goir.), Romagnano (Goir.!), Grezzana (Goir.), Spredino (Goir.!), Fosse (Goir.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!).


fo. bertolonii Goir. et Tonini (1875).
BIBL. ver.: Polygonum Bertolonii Goir., Spec. morph. veg., 26, 1875.

Di questa forma Goiran dà la seguente diagnosi: "P. caule herbaceo volubili, plerumque altius longiusque scandente quam in P. convolvulo, angulato-striato; foliis sagittatis longe petiolatis, petiolo supra caniculato scabriusculo, subrepando-dentatis, ad apicem acuminatis auriculisque ad basini subacutis vel obtusiusculis: floribus longiuscule pedicellatis; la- ciniis perigonii tribus exterioribus ala membranacea plana, distincta cinctis. Acheniis trigonis, castaneo-fuscis, minute-striatis, opacis".

Esempi d'Erbario: Vajo dell'Anguilla (Goir.), Grezzana (Goir.), Romagnano (Goir.), Monte Baldo (Goir.), dune eoliche dei "Baldani", Bovolone, (Tosco).



85. Bilderdykia dumetorum (L.) Dumort.
Fl. Belg. 18 (1927).
SYN.: Polygonum dumetorum L. (1762); Fagopyrum dumetorum (L.) Schreb. (1771); F. membranaceum Moench (1794); Tiniaria dumetorum (L.) Opiz (1852); Polygonum alatum Dulac (1867).
BIBL. ver.: Polygonum dumetorum Goir., Fl. ver. I, 233; P. dumetorum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. dumetorum Poll., Fl. ver., I, 518.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Siberia; Nordamerica.
Italia: luoghi selvatici, lungo le siepi ecc. dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'Alliario-Chaerophylletum temuli Kreh 35.
1-7 T pEA VII-X.

Lungo le siepi, nelle macchie, nei luoghi selvatici e boschivi in genere, copiosamente, fino alla media montagna in tutto il territorio veronese tra le sponde del Lago di Garda ed il confine vicentino: dintorni di Verona (Goir.!), S. Vito del Mantico (Goir.), Monte Masua di Negrar!, Val di Adige, Ceraino (Goir.!), in tutta la Valle di Caprino sino al Baldo (Goir.), Campedello e Prabazar (Goir.!), alla Corona (Goir.!), alla Madonna di Navene (Goir.!), Torri del Benaco (Rigo); su tutte le pendici dei Lessini, Poiano, Quinto, Grezzana, Marzana (Goir.!), e Valpantena in generale (Goir.!), Romagnano (Goir.!), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Vajo di Squaranto (Goir.!), Valle di Illasi (Goir.), Cogollo (C. M.!), Selva di Progno (Goir.!), Tregnago (C. M.!), Badia Calavena (Goir.), nella Valla dell'Alpone a Monteforte (Goir.), S. Giovanni Ilarione (Goir.), sul Monte Bolca (Goir.!) ed altrove fin verso 1200 m d'altezza!.





35. Gen. Fagopyrum Gaertn. ↑↑
(De fruct. et sem. 2, 182, 1791)

86. Fagopyrum esculentum Moench
Moench, Meth. 290 (1794).
SYN.: Polygonum fagopyrum L. (1753); Fagopyrum vulgare Hill (1756); F. sagittatum Gilib. (1792); Polygonum cereale Salisb. (1796); Fagopyrum sarracenicum Dumort. (1827); F. cereale (Salisb.) Rafin. (1836); Phagopyrum esculentum (Moench) Peterm. (1841).
BIBL. ver.: Polygonum Fagopyrum Goir., Fl. ver. I, 232; P. Fagopyrum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 433, 1893; P. Fagopyrum Poll., Fl. ver. I,516; Fagopyrum vulgare erectum Segu., Pl. ver. I, 165.
NOM. ITAL.: Grano saraceno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento originario dell'Asia centrale, oggi qua e là coltivato.
Italia: nell'orizzonte submontano e montano inferiore coltivato qua e là nelle Alpi e nell'Appennino centrale.
2-7 T pEA VII-X.

Il Grano saraceno un tempo era abbastanza coltivato nei territori veronese dall'Alta pianura fino alla zona montana. Talora, sfuggendo alla coltura, si poteva qua e là incontrare inselvatichito come testimoniano gli esemplari giacenti presso il Museo Civico di Storia Naturale di Verona e quasi tutti appartenenti all'Erbario Goiran: Dolcè (Mang.), M.te Bolca (C. M.), Bussolengo (Goir.), Avesa (Goir.), S. Viola (Goir.), M.te Gazo (Goir.), Spredino (Goir.), Lotrago (Goir.).



87. Fagopyrum tataricum (L.) Gaertn
Fruct. et Sem. Pl. 2: 182 (1790).
SYN.: Polygonum tataricum L. (1753); Fagopyrum subdentatum Gilib. (1792); F. dentatum Moench (1794); F. rotundatum Babington (1841); Phagopyrum tataricum (L.) Peterm. (1841).
BIBL. ver.: Polygonum tataricum Goir., Fl. ver. I,232; P. tataricum Poll., Fl. ver. I, 516.

Si accenna soltanto a questa specie che già al tempo di Goiran non era più coltivata per i suoi semi farinacei, come lo era circa un secolo prima sui Monti Lessini, secondo la testimonianza del Pollini.



36. Gen. Rumex L. ↑↑
(Sp. pl. 333, 1753; Gen. pl. ed. 5, 156, 1754)

88. Rumex acetosella L.
Sp. Pl. 338 (1753).
BIBL. ver.: Rumex acetosella Goir., Fl. ver. I, 239; R. acetosella Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; R. acetosella Poll., Fl. ver. I, 486; Acetosa arvensis lanceolata Segu., Pl. ver. 1, 82; Acetosa lanceolata semine vidua Segu., Pl. ver. I, 82.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico (suboceanico).
DIFFUSIONE: Europa, Nordafrica, Asia, Nordamerica.
Italia : Luoghi incolti e coltivati nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello alpino. Specie ossifila.
(1-3) 4-9 H(G) PEAi VI-IX.

Si rinviene abbastanza frequentemente, non troppo copioso però, nelle zone prative, lungo i cigli dei campi, nei luoghi rupestri dalla media ed alta pianura alle quote più elevate di tutti i monti veronesi, in particolare più facilmente lungo tutti i Lessini che non sul M. Baldo (A. M., Goir., C. M.,!): dintorni di Verona (Goir.! C.M.!), Vajo Pissacavra, Avesa (Goir.!), Vajo Borago e Montecchio di Negrar (Goir.), Bosco Mantico (A. M.!), Castagnè (C. M.!), M.te Tondo (Goir.!), M.te Bellocca (Goir.!), Corbiolo (Goir.!,!), Velo (Goir.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), M.te Trapola (Goir.!), Gruppo del Carega, Giazza, Revolto, Campobrun (Goir.,!); qua e là sul Monte Baldo (A. M., Goir), Coal Santo!, Telegrafo!, Valdritta!.



89. Rumex scutatus L.
Sp. Pl., 337 (1753).
SYN.: Acetosa saltata (L.) Mill. (1768); Lapathum alpestre (Jacq,.) Scop. (1772); Lapathum scutatum (L.) Lam. (1778); Rumex pubescens C. Koch (1849).
BIBL. ver.: Rumex scutatus Goir., Fl. ver., I, 239; R. scutatus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; R. scutatus Poll., Fl. ver. I, 484; Lapathum foliis subrotundis circa pediculum utrimque falcatis Segu., Pl. ver. I, 84; Acetosa rotundis foliis spante nascens Segu., Pl. ver. III, 56; Lunaria de' Maghi Arabi presso il Lobelio, o Ossalide con foglia scutata, ovvero Ossalide sassatile Pona, Monte Baldo, 172; Ossalide con foglia rotonda Fona, Monte Baldo, 247;
NOM. ITAL.: Acetosa romana.
NOM. DIALETT.: Pan e vin, Erba beca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo, asiatico sud-occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia sudoccidentale, Africa settentrionale.
Italia: ghiaioni, luoghi sassosi, muri, nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte montano superiore a quello alpino. Specie ossifila.
Specie caratteristica della classe dei Thlaspeetea rotundifoliae BR.- BL.47.
(5) 6-9 H PEAI VI-X.

La diffusione di questa specie nel Veronese interessa generalmente i luoghi rupestri e sassosi o ghiaiosi della zona montana e subalpina; esemplari isolati tuttavia possono rinvenirsi a quote inferiori, talora eccezionalmente anche in pianura, in prossimità dei corsi d'acqua che hanno facilitato tale insediamento anomalo. Monte Baldo (A. M.!, Mang.!): Campedello (A. M., Goir.!, C. M.), Val Larga!, Coal Santo!, (Goir.!), Valfredda (Goir. ex Pona); alle sponde del Lago di Garda in prossimità di Cassone (Goir.!), lungo la Valle dell'Adige a Ceraino (Goir.!) e sulle pendici del Pastello (Goir.!); dintorni di Verona (Goir.!) a San Giovanni Lupatoto (Goir.!); sui Monti Lessini veri e propri e sul Gruppo del Carega (Ton., Goir.,!): Erbezzo (Ton.!), Selva di Progno (Goir.!), in Val Fraselle (Goir.,!), nei dintorni del Rifugio Scalorbi!!), presso Revolto (Goir.,!), Campobrun! ecc.



90. Rumex tuberosus L.
Sp. Pl. ed. 2, 481 (1762).
SYN.: Rumex creticus Boiss. (1853).
BIBL. ver.: Rumex tuberosus Goir., Fl. ver. I, 238; R. tuberosus Poll., Fl. ver. I, 485; Acetosa tuberosa radice Segu., Pl. ver. I, 83.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea (Francia, Italia, Pen. balcanica, Caucaso, As. minore, Iran, Africa boreale).
Italia: dal piano all'orizzonte submontano nel Veronese, nel Bergamasco ed in Sicilia.
2-4 H PEAi IV-VII.

Specie rara e della quale non può ritenersi ben localizzata nel territorio veronese l'area di diffusione che tuttavia dovrebbe riguardare prati e pascoli della media ed alta pianura.

Esemplari d'Erbario: Villafranca (Mang.), Bosco Mantico (Ton., Goir.), Valeggio (Goir. ex Rigo).



91. Rumex arifolius All.
Mélang. Philos. Math. Soc. Roy. Tur. (Misc. Taur.) 5:94 (1774).
SYN.: Rumex alpestris Jaco. (1762) p. p., nom. amb.; R. montanus Desf. (1815); R. Acetosa L. var. arifolius (All.) Neilr. (1859); R. Acetosa L. ssp. arifolius (All.) Blytt et Dahl (1903); R. Acetosa ssp. alpestris (Scop.) Love (1944) exclus. var. nivalis.
BIBL. ver.: Rumex arifolius Goir., Fl. ver. I, 239; R. arifolius Poll., Fl. ver. I, 487.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Caucaso, Siberia.
Italia: luoghi elevati nelle Alpi e negli Appennini fino alla Calabria, Sardegna. Specie nitrofila.
Sp. caratteristica dell'ordine degli Adenostyletalia BR.-BL. 31.
(6-7) 8,9 H PEAi VII-IX.

Nei prati, pascoli, luoghi rupestri e ghiaiosi alle quote più elevate di tutti i monti veronesi, Lessini, Carega, Monte Baldo (Poll., Ton., Goir., C. M.,!) : Val delle Busette (Ton.!), Val degli Ossi (Goir.!), Val delle Buse e delle Pietre (Goir.!), Novezza (Goir.), ai Zocchi (Poll.), Campobrun (G. M.!).



92. Rumex acetosa L.
Sp. Pl. 337 (1753).
SYN.: Acetosa pratensis Mill. (1768); Lapalhurn Acetosa (L.) Scop. (1772); L. pratense (Mill.) Lam. (1778); Rumex acidus Salisb. (1796); R. micranthus Campd. (1819).
BIBL. ver.: Rumex Acetosa Goir., Fl. ver. I, 238; R. Acetosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; R. Acetosa Poll., Fl. ver. 1, 486; Acetosa pratensis Segu., Pl. ver. I, 81; Acetosa montana maxima Segu., Pl. ver. 1, 82; Acetosa silvatica maxima sterilis Segu., Pl. ver. I, 83.
NOM. ITAL.: Acetosa.
NOM. DIALETT.: Pancuco, Erba forte.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico, circumpolare.
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordamerica, Groenlandia.
Italia: nella Penisola e nelle Isole nei luoghi erbosi, prati e pascoli, dal piano all'orizzonte subalpino.
Sp. caratteristica della classe dei Molinio-Arrhenatheretea Tx. 37.
1-9 H PEAi IV-VII.

Copioso nei prati c nei pascoli dell'intero territorio veronese dalla Bassa pianura, Legnago (Tosco), alla collina, al piano montano, toccando non raramente l'orizzonte subalpino tanto sul Monte Baldo (Goir.,!) quanto sui Lessini e su tutto il Gruppo del Carega!: Vigasio (Goir.!), dintorni di Verona (A. M.!, Goir.!, C. M.!,!), Valpantena, Bellori (Goir.!), Corbiolo (Goir.!,!), Monteforte (Goir.!), Bosco Chiesanuova!, Incaffi!!, M. Baldo, Prabazar (Goir.!), Ime!



93. Rumex alpinus L.
Sp. Pl. 334, (1753).
SYN.: Lapathum alpinum (L.) Lam. ( 1778); Acetosa alpina (L.) Moench (1794).
BIBL. ver.: Rumex alpinus Goir., Fl. ver. 1, 236; R. alpinus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; R. alpinus Poll., Fl. ver. I, 485; Lapathum folio rotando alpinum Segu., Pl. ver. III, 57.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale montana, Caucaso, Asia minore.
Italia: luoghi erbosi pingui delle Alpi e degli Appennini dall'orizzonte montano superiore al subalpino.
Specie nitrofila. Sp. caratteristica del Rumicion alpini (Rüb. 33) Klika 44.
6-9 H PEAi VII-IX.

Specie che predilige pascoli e prati grassi, luoghi erbosi circostanti malghe, baite ecc., in tutti i monti veronesi, soprattutto nell'orizzonte subalpino (Segu., Poll., Goir.,!) e così su tutto il Monte Baldo (Ton.) come sopra Ferrara di M. B., all'Ortigara (Poll., Ton.), al Coal Santo!, in vicinanza di Naole (Goir.!), Ime! e sui Monti Lessini (Goir.,!) come Podesteria e Revolto (Goir.!), Campobrun! ecc.



94. Rumex hydrolapathum Hudson
Fl. Angl. ed. 2, 154 (1778).
SYN: Rumex britannica Huds. (1763), non L.; R. aquaticus Poll. (1776), non L.; R. maximus Gmel. (1806), non Schreb.; Lapathum giganteum Opiz (1852).
BIBL. ver.: Rumex hydrolapathum Goir., Fl. ver. I, 237; R. aquaticus Poll., Fl. ver. I, 483; Lapathum aqualicum folio cubitali Segu., Pl. ver. I, 85.
NOM. ITAL.: Tabacco di palude.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo (subatlantico).
DIFFUSIONE: Europa centrale e zone settentrionali dell'Europa meridionale.
Italia: luoghi paludosi, lungo i fossi e i corsi d'acqua dell'Italia boreale e centrale, Sardegna.
Specie caratteristica del Phragmition W. Koch 26.
1-5 I(H) PEAi V-XI.

Lungo i corsi d'acqua, nei fossati saltuariamente ricolmi, nei luoghi in prossimità di risaie e talora nelle risaie stesse, stagni, laghetti della pianura, in modo particolare media e bassa: lungo il Tartaro (Segu.), la Molinella (Masè), presso Vigasio (Goir.), Peschiera (Goir.), Villafranca (A. M.), Lazise (Fontana) ecc.



95. Rumex crispus L.
Sp. Pl. 335 (1753).
SYN.: Lapathum crispum (L.) Scop. (1772); Rumex elongatus Guss. (1826).
BIBL. ver.: Rumex crispus Goir., Fl. ver. I, 237; R. crispus Poll., Fl. ver. I, 482; Lapalhum folio acuto crispo Segu., Pl. ver. I, 86.
NOM. ITAL.: Romice.
NOM. DIALETT.: Lengua de bo, Lengua de vaca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico suboceanico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia boreale e centrale, Africa bor.; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi erbosi, prati, dal piano all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'Alno-Padion Knapp 42 em. Mat. et Roz. 57.
1-5 (6,7) H PEAi IV-XI.

Specie piuttosto frequente la cui diffusione nel territorio veronese interessa campi, prati, margini di strade, dalla Bassa pianura, Legnago (Tosco), fin verso, generalmente, i 5-600 m d'altezza, divenendo molto meno comune a quote superiori (Segu., Poll., A. M., Fontana, Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Tregnago (C. M.), Verona (Goir.).



96. Rumex conglomeratus Murray
Prodr. Stirp. Gotting. 52 (1770).
SYN.: Rumex glomeratus Schreb. (1771); R. nemolapathum Ehrh. (1787); R. acutus Sm. (1800).
BIBL. ver.: Rumex conglomeratus Goir., Fl. ver. I, 237; R. acutus Poll., Fl. ver. I, 482; Lapathum folio acuto plano Segu., Pl. ver. I, 85; Ossi lapato Calc., Viagg. di M. B. 10.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo (subatlantico).
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia sudoccidentale.
Italia: luoghi umidi ed ombrosi dalla pianura all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole.
1-5 (6,7) H PEAi V-X.

Ha la stessa diffusione verticale della specie precedente! prevalendo quindi di gran lunga le stazioni comprese tra la Bassa pianura (Tosco) e la zona collinare, raramente spingendosi in quella montana inferiore (M. Baldo, Ton.!). Campi e prati, ma soprattutto luoghi umidi e saltuariamente innondati, costituiscono l'habitat migliore.



97. Rumex pulcher L.
Sp. Pl. 336 (1753). subsp. pulcher (L.)
SYN.: Rumex pulcher L. subsp. eu-pulcher Rech. F. (1932).
BIBL. ver.: Rumex pulcher Goir., Fl. ver. I, 238; R. pulcher Poll., Fl. ver. I, 483; Lapathum foliis oblongis extremitate subrotundis, in medio utrimque sinuosis Segu., Pl. ver. I, 84.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo (-submedit.- atlantico).
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Caucaso, Asia occ., Africa bor.; altrove naturalizzato.
Italia: margine di sentieri, luoghi incolti ecc., dal piano all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole.
1-5 (6,7) H(T) PEAi(i) V-X.

Lungo le strade e i sentieri, in prossimità di abitati, ai piedi di muri, lungo gli argini dei corsi d'acqua, dalla Bassa pianura alla zona collinare! e submontana, assai di rado in quella montana.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Verona (Ton.), Tregnago (C. M.), Revolto (Goir., C. M.).



98. Rumex obtusifolius L.
Sp. Pl. 335 (1753).

subsp. obtusifolius (L.)
SYN.: Lapathum silvestre Lam. (1778); L. obtusifolium (L.) Moench (1794).
BIBL. ver.: Rumex obtusifolius Goir., Fl. ver. I, 237; R. obtusifolius Poll., Fl. ver. I, 482; Lapathum folio minus acuto Segu., Pl. ver. I, 86.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ. centr. e bor., Africa boreale; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi umidi ombrosi nell'Italia boreale e qua e là nella centrale fino al piano montano.
1-7 H PEAi V-X.

Negli incolti, nei prati, nei luoghi umidi, presso pozze e lungo gli argini dei corsi d'acqua (Segu., Poll., Fontana, Goir.,!) dalla Bassa pianura fino a quote di poco superiori ai 1000 metri.

Esemplari d'Erbario: Chievo, Verona (Ton.), Pestrino, Verona (Mang.), Vago (A. M.), Ferrara di Monte Baldo (Ton., Goir.).












Ord. CENTROSPERMAE ↑↑↑↑

XVII. Fam. Chenopodiaceae ↑↑↑


37. Gen. Polycnemum L. ↑↑
(Sp. pl. 35, 1753; Gen. pl. ed. 5, 22, 1754)

99. Polycnemum majus A. Braun.
Fl. (Regensb.) 24:151 (1841).
SYN.: Polycnemum arvense var. majus (A. Br.) Cělak.
BIBL. ver.: Polycnemum arvense var. majus Goir., Fl. ver. I, 250: P. majus Goir., Bull. Soc. Bot. It., 436, 1893; P. arvense β majus Goir. Bull. Soc. Bot. It., 351, 1901; P. arvense Poll., Fl. ver. I, 51; Chenopodium annuum humifusum folio breviori et capillaceo Segu., Pl. ver. I, 93.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale (-submedit.-cont.).
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale.
Italia: luoghi incolti, campi, sentieri dal piano alla zona submontana dall'Italia boreale agli Abruzzi; Sardegna.
2-5 (6-7) T pEA VII-XI.

Cresce assieme a Polycnemum arvense L., ma di gran lunga più frequente, nei luoghi aridi, negli incolti, lungo le strade, nei campi della media ed alta pianura e della collina, talora spingendosi nell'orizzonte submontano: nei dintorni di Verona (Goir.!, C. M.), fra la Valpantena e la Val di Squaranto sul M. Novesago (Goir.!), S. Martino Buon Albergo (Goir.!), nella Valpolicella (Goir.), S. Maria di Negrar (Goir.!), Pedemonte, Castelrotto (Goir.), lungo la Val d'Adige, Domegliara e Rivoli (Goir.!), sulle colline attorno al Lago di Garda (Rigo, Facchini, Gelmi) come a Calmasino, Marciaga (Mang.), nella Val del Tasso e nella Valle di Caprino e alle falde del Monte Baldo fra Rubiana e Lumini (Goir.) ed altrove: Sona (Goir.!), Boscomantico (Goir.!), Valeggio (Goir. ex Rigo!)), Torri del Benaco (Goir.!).



100. Polycnemum arvense L.
Sp. Pl. 35 (1753).
SYN.: Polycnemum arvense L. subsp. minus Cělak.
BIBL. ver.: Polycnemum arvense Goir. var. typicum, Fl. ver. I, 250; P. arvense Poll., Fl. ver. I, 51; Chenopodium annuum humifusum folio breviari et capillaceo Segu., Fl. ver. I, 93.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale (-submediterraneo-continentale).
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale.
Italia: luoghi incolti, campi, sentieri dal piano alla zona submontana dall'Italia boreale all'Abruzzo; Sardegna, Corsica.
Specie caratteristica del Caucalion lappulae Tx. 50.
2-7 T pEA VII-XI.

Ha lo stesso habitat e diffusione, nel territorio veronese, della specie precedente, della quale tuttavia è di gran lunga meno frequente.

Esemplari d'Erbario: Lazise (Mang.), Tregnago (A. M.), Sona, Domegliara (Goir.).





38. Gen. Beta L. ↑↑
(Sp. pl. 222, 1753; Gen. pl. ed. 5, 103, 1754)

101. Beta vulgaris L.
Sp. Pl. 222 (1753).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-atlantico.
DIFFUSIONE: coste dell'Europa merid. ed occ., Asia occidentale, Africa bor., Madera e Canarie; coltivata in gran parte dell'Europa e naturalizzata.
Si possono distinguere due sottospecie:


subsp. cicla (L.) Moq.
in De. (1849).
SYN.: Beta hortensis Mill. (1768).
BIBL. ver.: Beta cicla Goir., Fl. ver. I, 245; B. cicla Poll., Fl. ver. I, 329; B. cicla Goir., Bull. Soc. Bot. It., 350, 1901.
NOM. ITAL.: Bietola.
NOM. DIALETT.: Erbesine, Erbe bone.
1-5 (6,7) T PEAi V-VII.

Qua e là coltivata, soprattutto negli orti a livello familiare per uso di cucina; talora si trova sporadica al margine dei coltivi pressoché inselvatichita.

Esemplari d'Erbario: Romagnano (Goir.); Castelletto (Goir.); Valle di Caprino (Goir.).

subsp. vulgaris (L.)
SYN.: Beta vulgaris subsp. esculenta Salisb. (1796); B. sativa Bernh. (1800); B.rapa Dum. (1827).
BIBL. ver.: Beta Rapa Goir., Fl. ver. I, 245; B. vulgaris Goir., Bull. Soc. Bot. It., 435, 1893; B. vulgaris Poll., Fl. ver. I, 328.
NOM. ITAL.: Bietola da zucchero, Barbabietola.
1(2) T (PEAi) V-VII.

Viene coltivata nella parte meridionale del territorio veronese sia per ricavarne foraggio sia principalmente per l'estrazione dello zucchero. Fino a non molti anni fa la superficie agraria coltivata a tale scopo era assai più estesa di quella odierna che è praticamente circoscritta alle zone di S. Bonifacio, Cologna Veneta, Sanguinetto e Legnago.





39. Gen. Chenopodium L. ↑↑
(Sp. pl. 218, 1753; Gen. pl. ed. 5, 103, 1754)

102. Chenopodium botrys L.
Sp. Pl. 219 (1753).
BIBL. ver.: Chenopodium Botrys Goir., Fl. ver. I, 249; Ch. Botrys Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 436, 1893; Ch. Botrys Poll., Fl. ver. I, 325; Botrys ambrosioides vulgaris Segu., Pl. ver. I, 89; Botri Calc., Viagg. di M. B., 8; Botri Pona, M. B., 13.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Africa medit., Asia occ. e centr. fino alla Cina; naturalizzato nel Nordamerica e Australia.
Italia: luoghi incolti e ruderali, lungo i corsi d'acqua nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
1-5 T pEA VI-X.

Si incontra con una certa frequenza lungo i campi e nei luoghi arenosi dalla Bassa pianura alla zona collinare, dai dintorni di Verona alle pendici del Monte Baldo!, dalla riviera lacustre e dalla Valpolicella alle Valli Grandi Veronesi.

Esemplari d'Erbario: lungo l'Adige (Mang.), Costermano (Ton., Goir.), dintorni di Verona (Goir., C. M.), Torri (Goir.), Legnago (Ton.).



103. Chenopodium ambrosioides L.
Sp. Pl. 219 (1753).
BIBL. ver.: Chenopodium ambrosioides Goir., Fl. ver. I, 249; Ch. ambrosioides Goir., Una prima mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 351, 1901; Ch. ambrosioides Poll., Fl. ver. 1, 326; Botrys ambrosioides mexicana Segu., Pl. ver., 89.
NOM. DIALETT.: Tè de Germania.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento neotropicale.
DIFFUSIONE: oltre che nei luoghi d'origine, è presente attualmente pressoché ovunque anche nelle zone temperate.
Italia: lungo i greti dei fiumi, nei luoghi incolti della Penisola e delle Isole.


Questa specie americana, coltivata e talora naturalizzata, era piuttosto comune, forse anche per l'uso che se ne faceva, al tempo di Seguier e di Pollini, tanto che l'Autore francese di "Plantae veronenses" a proposito di questa chenopodiacea scriveva: "Haec exotica pianta soli Veronensis nunc indigena facta est, mihique occurrit copiose prope Septimi pagum secum Athesim. Cum sit herbae Thè succedanea, et ex Germania, ubi illius usus primum invaluerat, in Italia translata, Thè germanica hic nuncupatur, ejusque decoctum iisdem quibus The sinensis podere virtutibus vulgo creditum est". Chenopodium ambrosioides L., però, alla fine del secolo scorso, come del resto ci documenta il Goiran, era completamente scomparso dalla flora veronese.

Esemplari d'Erbario: Orto Bot. ver., coltivato (Ton., Mang.).



104. Chenopodium bonus-henricus L.
Sp. Pl. 218 (1753).
BIBL. ver.: Chenopodium Bonus-Henricus Goir., Fl. ver. I, 246; Ch. Bonus-Henricus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. II., 435, 1893; Ch. Bonus-Henricus Poll., Fl. ver. I, 322; Chenopodium folio triangulo Segu., Pl. ver. I, 92; Crisolocano del Dodoneo Pona, Monte Baldo, 247.
NOM. ITAL.: Spinacio selvatico, Buon Enrico.
NOM. DIALETT.: Crauti.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa media e medio-montana.
Italia: regione subalpina ed alpina delle Alpi, degli Appennini; Isole.
Specie caratteristica del Chenopodietum subalpinum Br.-Bl. 49.
6-9 T PEAi VI-IX.

Abbastanza comune presso gli abitati e le malghe, lungo i sentieri e negli incolti nella zona montana fino all'orizzonte subalpino (dove tuttavia riduce le proprie dimensioni) sia del Monte Baldo che dei Lessini fino a tutto il Gruppo del Carega (Pona, Segu., Poll., A. M., Mang., Ton., Goir., C. M.,!): sul Baldo (Mang.!) nei dintorni di Ferrara di M. B. (Mang.!), Ime!,Campedello (Goir.!, C. M.!), alla Madonna della Neve (Goir.!), nelle Valli delle Pietre, degli Ossi, di S. Zeno (Goir.), al Coal Santo! ecc., sui Monti Lessini nel Vajo della Anguilla (Goir.!), presso Bosco Chiesanuova (Ton.!, Goir.!,!), ai Trachi (Goir.!), Camposilvano (Goir.!), nella Val di Porro (G. M.), presso Bolca (A. M.!), nei dintorni di Fosse (Goir.!); sul Carega! dalla Val di Revolto (Goir.!) a Campobrun /, alla zona del Rifugio Scalorbi!!, all'Obante e al Passo della Lora!.



105. Chenopodium rubrum L.
Sp. Pl. 218 (1753).
BIBL. ver.: Chenopodium rubrum Goir., Fl. ver. I, 248; Ch. rubrum Poll., Fl. ver. I, 322.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (-submediterraneo), circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ. centrale e boreale, America boreale.
Italia: qua e là nell'Italia boreale, centrale e meridionale.
Specie caratteristica del Chenopodium fluviatile Tx. 60.
2,5 T PEA VII-IX.

È specie rarissima nel territorio veronese essendo stata rinvenuta finora in due sole località: a Tombetta (Verona) (Mang.!) e presso il Lago di Garda a Lazise (fide F. Fontana) (Goir.).



106. Chenopodium hybridum L.
Sp. Pl. 219 (1753).
BIBL. ver.: Chenopodium hybridum Goir., Fl. ver. I, 247; Ch. hybridum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 435, 1893; Ch. hybridum Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 350, 1901; Ch. hybridum Poll., Fl. ver. I,324; Ch. pes anserinus Segu., Pl. ver., 91.
NOM. DIALETT.: Farinèi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (-submediterraneo).
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia, Hawai.
Italia: qua e là nella Penisola e in Sicilia dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica della classe dei Chenopodietea Br.-Bl. 51.
1-7 T PEA VI-IX.

Lungo i sentieri, negli incolti, al margine dei campi dalla Bassa pianura fin verso 1000 m d'altezza sia sulla Catena del Baldo che sui M. Lessini/: Sanguinetto (Goir.), Isola della Scala (Rigo), S. Bonifacio (Goir.), Stra di Caldiero (Goir.!), nei dintorni di Verona (Goir.!, Mang.,!), nella Valpantena (Goir.!), Grezzana (Goir.!), Rosaro (Goir.!), nella Valpolicella a Prun (Goir.!), Torbe (Goir.), nei dintorni di Tregnago (A. M., C. M.!), alle sponde del Lago di Garda (Goir.) e sui colli circostanti (Rigo), Brenzone (Goir.!), nella Val di Caprino (Rigo) e sul Baldo, Pravazar (Ton.!, Goir.) e Vezzane.



107. Chenopodium polyspermum L.
Sp. Pl. 220 (1753).
SYN.: Chenopodium acutifolium SM. (1800). [Lipandra polysperma (L.) S. Fuentes, Uotila & Borsch Willdenowia 42(1): 14 (2012) - n.d.c.]
BIBL. ver.: Chenopodium polyspermum Goir., Fl. ver. I, 246; Ch. polyspermum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 435, 1893; Ch. polyspermum Poll., Fl. ver. I, 327; Chenopodium Betaefolio Segu., Pl. ver. I, 93.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-suboceanico (-submedit.).
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occ., Siberia; natur. in America.
Italia: qua e là nei luoghi coltivati, tra le sterpaglie, nei macereti della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica del Panico-Chenopodietum BR.-BL. 21.
1-7 T PEA VI-X.

Dalla Bassa pianura all'orizzonte submontano e montano inferiore lungo i sentieri, nei campi, nei luoghi coltivati ed incolti: Valli Veronesi lungo il Tartaro (Goir.!), tra la provincia di Verona e quella di Mantova (Masè), S. Bonifacio ed Arcole (Goir.!), nella Valle dell'Alpone a S. Giovanni Ilarione (Goir.!), nei dintorni di Verona (Goir.!, Ton.!,!), nella Valpantena! presso Grezzana (Segu.), presso Bolca (C. M.!), Cerro (Goir.!), nella Val dei Tessari (C. M.), nella Val di Caprino (Poll.), ed ancora presso Caprino, S. Martino, Onè, Servole fino a Vezzane (Goir.!), lungo le sponde del Lago di Garda (Fontana).



108. Chenopodium vulvaria L.
Sp. Pl. 220 (1753).
SYN.: Chenopodium foetidum Lam. (1774).
BIBL. ver.: Chenopodium Vulvaria Goir., Fl. ver. I, 247; Ch. olidum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 435, 1893; Ch. vulvaria Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 350, 1901; Ch. vulvaria Poll., Fl. ver. I, 326; Ch. foetidum Segu., Pl. ver. I, 92; Tragio germanico Calc., Viagg. di M. B., 12.
NOM. ITAL.: Brinaiola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ., Africa boreale; naturalizzato Am. bor. e Austr.
Italia: nella Penisola e nelle Isole dal piano all'orizzonte submontano.
Specie nitrofila.
1-7 T PEA VI-X.

Questa fetida specie si trova abbastanza frequentemente nei luoghi incolti, lungo i sentieri, in prossimità di abitazioni dalla Bassa pianura fino all'orizzonte submontano, prediligendo tuttavia la zona collinare!: lungo il Lago di Garda e sulle colline circostanti (Goir.!), nella Valpolicella, S. Giorgio!, Marano!, pendici del Pastello ecc.!, nei dintorni di Bussolengo (Goir.!), nella Valpantena (A. M.) fin sopra Romagnano e Spredino (Goir.!), nei dintorni di Verona (Goir.!), nella pianura, Vigasio, Isola della Scala ecc. (Goir.,!), nella Val di Tregnago (Goir.!, C. M.!) ed ai piedi del Monte Baldo fin verso 6-700 metri, Brager e Braghisola (Goir.).



109. Chenopodium urbicum L.
Sp. Pl. 218 (1753).
BIBL. ver.: Chenopodium urbicum Goir., Fl. ver. I, 248; Ch. urbicum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 436, 1893; Ch. urbicum Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. II., 350, 1901; Ch. urbicum Poll., Fl. ver. I, 322.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-continentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ. e bor.; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi incolti, presso i corsi d'acqua, qua e là nella Penisola nel piano basale.
2-6 T PEA VI-X.

Pianta rara e rinvenuta nel territorio veronese in epoche passate e non recentemente: Peschiera (Poll.), dintorni di Verona (A. M., Ton.!), nella Valpantena a Romagnano, nell'alta Val di Illasi presso Revolto (Goir.!), ma quest'ultimo referto va probabilmente riferito ad altra specie.



110. Chenopodium murale L.
Sp. Pl. 219 (1753).
BIBL. ver.: Chenopodium murale Goir., Fl. ver. I, 248; Ch. murale Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 436, 1893; Ch. murale Poll., Fl. ver. I, 323; Ch. pes anserinus Segu., Pl. ver. I, 90; Piede anserino Calc., Viagg. di M. B., 9.
NOM. ITAL.: Piede anserino.
NOM. DIALETT.: Bioni bastardi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: regioni temperate dei due emisferi.
Italia: luoghi incolti, lungo i margini dei sentieri e delle strade ecc. nella Penisola e nelle Isole nel piano basale.
Specie caratteristica del Chenopodion muralis BR.-BL. 36.
1-7 T PEA VI-X.

Comunissimo lungo i sentieri, alla base di vecchi muri, in prossimità di abitazioni, dalla Bassa pianura alla zona montana (Calc., Poll., Ton., Goir., C. M.,!).

Esemplari d'Erbario: Tregnago (C. M.), Castelrotto di Valpolicella (Goir.).



111. Chenopodium ficifolium Sm.
Fl. Brit. I: 276 (1800).
BIBL. ver.: Chenopodium ficifolium Goir., Fl. ver. I,248; Ch. ficifolium Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 350, 1901.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo (-continentale).
DIFFUSIONE: Eurasia, Africa boreale.
Italia: qua e là nel piano basale in alcune zone della Penisola [Trentino, Bergamasco, Veronese (?), Napoletano ecc.]
Localmente specie caratteristica del Panico-Chenopodietum BR. -BL. 21.
2 ... T PEA VI-XI.

Specie rara e di dubbia determinazione: Isola della Scala (Goir.!), Val di Caprino (Goir.), dintorni di Verona (Goir.).



112. Chenopodium opulifolium Schrader ex Koch et Ziz
Fl. Plat. 6 (1814).
SYN.: Chenopodium album var. opulifolium (Koch et Ziz) Stoj (1924).
BIBL. ver.: Chenopodium opulifolium Goir., Fl. ver. I, 249; Ch. opidifolium Goir., Erb. est. et autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 436, 1893; Ch. opulifolium Poll., Fl. ver. I, 323.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: luoghi coltivati ed incolti dal piano basale a quello montano.
Italia: Europa, Asia occ. e bor., Africa, America.
Specie caratteristica del Chenopodietum ruderale Oberd. 57.
1-7 T PEA VII-X.

Lungo le strade e i sentieri di campagna, nei luoghi coltivati ed in zone ruderali dalla pianura fin verso 1000 m d'altezza!

Esemplari d'Erbario: dintorni di Verona (Ton., G. M.), Spiazzi (C. M.), Spredino (Goir.), Romagnano (Goir.).



113. Chenopodium album L.
Sp. Pl. 219 (1753).
SYN.: Chenopodium album L. subsp. eu-album Ludwig.
BIBL. ver.: Chenopodium album Goir., Fl. ver. I,248; Ch. album Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 436, 1893; Ch. album Poll., Fl. ver. I, 324; Ch. folio sinuato candicante Segu., Pl. ver. I, 91; Atriplice selvatica Calc., Viagg. di M. B., 9.
NOM. ITAL.: Atriplice selvatica, Farinello.
NOM. DIALETT.: Farinazzi, Farinèi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord-eurasiatico (-mediterraneo).
DIFFUSIONE: pressoché cosmopolita.
Italia: luoghi coltivati ed incolti dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole. Specie nitrofila.
Specie caratteristica della classe dei Chenopodietea BR.-BL. 51.
1-7 (8,9) T PEA VI-XI.

Specie estremamente polimorfa frequente nei campi, nei seminati, lungo le siepi e i sentieri, tra gli incolti e le sterpaglie di tutto il territorio veronese dalla Bassa pianura (Tosco) all'orizzonte subalpino, nel quale tuttavia alle quote più elevate diventa meno frequente!

Esemplari d'Erbario: Val d'Illasi, Tregnago (A. M., C. M.), Val d'Adige, Rivoli (Goir.), dintorni di Verona (Ton., Goir.), campagna attorno a Legnago (A. M., C. M.), Monte Baldo in prossimità di Spiazzi (Ton., Goir.).





40. Gen. Spinacia L. ↑↑
(Sp. pl. 1027, 1753; Gen. pl. ed. 5, 452, 1754)

114. Spinacia oleracea L.
Sp. Pl. 1027 (1753).
BIBL. ver.: Spinacia oleracea Goir., Fl. ver. I, 243; S. oleracea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 435, 1893; S. oleracea Poll., Fl. ver. III, 182.
NOM. ITAL.: Spinacio.
NOM. DIALETT.: Spinazza.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento originario dell'Asia e successivamente entrato con la coltura in tutte le regioni dei 2 emisferi.
Italia : coltivato fino a subspontaneo dal mare al piano montano.


Nella letteratura botanica veronese di questa chenopodiacea, largamente coltivata, vengono distinte due varietà che passano a ruolo di sottospecie secondo Janchen (l. c.): la subsp. oleracea, caratterizzata dal frutto con cornetti spinescenti, e la subsp. inermis con perianzio inerme. Si differenziano pure per la morfologia fogliare, nella prima prevalendo la forma triangolare, nella seconda quella sagittiforme.

subsp. oleracea (L.)
SYN.: Spinacia oleracea subsp. spinosa (Moenk) Cělak.; S. oleracea var. spinosa (Moench) Peterm.; S. spinosa Moench.
BIBL. ver.: Spinacia oleracea var. spinosa Goir., Fl. ver. I, 243; S. oleracea var. spinosa Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 350, 1901.
NOM. ITAL.: Spinacio d'inverno.


subsp. inermis (Moench) Cělak.
SYN.: Spinacia oleracea var. inermis (Moench) Peterm.; S. oleracea var. glabra (Mill.) Gürke; S. inermis Moench.
BIBL. ver.: Spinacia oleracea var. inermis Goir., Fl. ver. I, 243; S. oleracea β Poll., Fl. ver. III, 183.
1-7 T PEAI V-VII.

Spinacia oleracea è coltivata in gran parte del territorio veronese nel corso, più o meno, di tutto l'arco dell'anno. Talora la subsp. spinosa, tra le due la meno pregiata e la meno diffusa, può essere qua e là rinvenuta inselvatichita!.





41. Gen. Atriplex L. ↑↑
(Sp. pl. 1052; Gen. pl. ed. 5, 472, 1754)

115. Atriplex hortensis L.
Sp. Pl. 1053 (1753).
BIBL. ver.: Atriplex hortensis Goir., Fl. ver. I, 244; A. hortense var. pallide virens et rubrum Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 350, 1901; A. hortensis Poll., Fl. ver. III, 228.
NOM. ITAL.: Bietolone rosso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento siberiano, oggi pressoché cosmopolita.
Italia: coltivato e qua e là inselvatichito dal mare al piano montano.
1-7 T PEA VII-X.

Molto più che attualmente, un tempo questa specie veniva coltivata in orti e giardini, donde spesso sfuggiva inselvatichendosi, sia a scopo ornamentale che alimentare: di essa infatti si possono consumare le giovani foglie. La stessa specie secoli addietro trovava un certo credito tra le piante medicinali.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.).



116. Atriplex oblongifolia Waldst. et Kit.
Pl. Rar. Plung. 3:278 (1812).
SYN.: Schizotheca tatarica Cělar.
BIBL. ver.: Atriplex patulum var. oblongifolium Goir., Fl. ver. I, 244.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento continentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ. centr. e bor., Africa boreale.
Italia: Friuli, App. modenese, ma la sua diffusione nella Penisola va ulteriormente ricercata ed approfondita.
Specie caratteristica del Sisymbrio-Atriplicetum oblongifoliae Obero. 57.


Nella "Flora" del Goiran questa specie viene considerata varietà o variazione di Atriplex patula e con lo stesso indicata qua e là nel territorio veronese. Non esistendo però neppure un solo esemplare di questa entità raccolto nel territorio in questione è lecito almeno dubitare su quanto asserito dal Goiran. Ne fu causa probabilmente un'errata determinazione di questa chenopodiacea che quasi certamente quindi va riferita ad altra "varietà o variazione" di A. patula.



117. Atriplex patula L.
Sp. Pl. 1053 (1753).
SYN.: Atriplex erectum Huds. (1762); A. angustifolia Sm. (1804).
BIBL. ver.: Atriplex palulum Goir., Fl. ver. I, 244; A. palulum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 435, 1893; A. angustifolium Poll., Fl. ver. III, 230; A. angusto oblungo folio Segu., Fl. ver. I, 87.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (suboceanico) (-submedit), circumpolare.
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordamerica.
Italia: luoghi incolti, coltivati, ruderali dal piano basale al piano montano nella Penisola e nelle Isole.
Si distinguono, secondo Goiran, 3 varietà:


var. microcarpa Koch
SYN.: Atriplex patula var. erecta (Huos.) Lange; A. erecta Huds.; Schizotheca patula (L.) Fourr. var. microtheca.
BIBL. ver.: Atriplex patulum var. erectum Goir., Fl. ver. I, 244.


var. macrobium Guss.
BIBL. ver.: Atriplex patulum var. macrodirum Goir., Fl. ver. I, 244.

var. angustissimum Wallr.
BIBL. ver.: Atriplex patulum var. angustissimum Goir., Fl. ver. I, 244.
1-7 T PEA VII-XI.


Tra le sterpaglie, lungo i sentieri e le siepi, in prossimità delle abitazioni dalla Bassa pianura fin verso 1000 metri d'altezza, dove tuttavia è assai meno frequente!; le tre forme, più che varietà, distinte dal Goiran, crescono promiscue: Valli Grandi Veronesi lungo il corso del Tartaro (Goir.!), dintorni di Verona! a San Vito del Mantico (Goir.!), nell'Alta pianura veronese, Tregnago (C. M.!), Lugo, Bellori (Goir.!), sui Monti Lessini, Spredino, Monte Zovo, Badia Calavena (Goir.!), Cerro (Goir.), e nella zona submontana del Monte Baldo come nei dintorni di Spiazzi (Goir.!).



118. Atriplex hastata L.
Sp. Pl. 1053 (1753).
SYN.: Schizotheca hastata (L.) Fourr.; Atriplex latifolium Wahlenb.
BIBL. ver.: Atriplex hastatum Goir., Fl. ver. I, 244; A. hastata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 435, 1893; A. hastatum Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 350, 1901; A. patula var. veneta Poll., Fl. ver. III, 229; A. patula var. veneta Poll., Hort. et prov. veron. pl. nov. vel min. cogn., 27.
NOM. ITAL.: Atriplice comune.
NOM. DIALETT.: Farinèi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (-medit.).
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordafrica; naturalizzata nell'America boreale.
Italia: luoghi coltivati ed incolti, ruderali, muri ecc., dal piano all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Chenopodion fluviatile Tx. 60.
1-5 T PEA VII-IX.

Sporadico qua e là nei luoghi umidi, margini di corsi d'acqua, lungo sentieri e muri dalla Bassa pianura alla zona collinare: presso Peschiera (Poll.), nelle Valli Grandi Veronesi, lungo il corso del Tartaro (Goir.!), presso San Bonifacio (Goir.!), Monteforte (Goir.) ecc.





42. Gen. Kochia L. ↑↑
(Roth in Schrad., Journ. 1800,I, 307, 1801)

119. Kochia scoparia (L.) Schrader
Neues Jour. Bot. 3 (3 e 4):85 (1809).
SYN. Chenopodium scoparium L. (1753).
BIBL. ver.: Kochia scoparia Goir., Fl. ver. I, 250; K. scoparia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 436, 1893; K. scoparia Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 350, 1901; Chenopodium scoparia Poll., Fl. ver. I, 327.
NOM. ITAL.: Belvedere.
NOM. DIALETT.: Spazzadore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento continentale.
DIFFUSIONE: originaria della Russia media e Galizia, altrove coltivata fino a subspontanea.
Italia: subspontanea nei luoghi coltivati ed incolti, nelle zone ruderali ecc., dal piano all'orizzonte submontano.
2-5 T PEA VI-X.

Un tempo comunemente coltivata per farne le scope e quindi qua e là inselvatichita dal piano alla zona collinare lungo siepi e muri, in prossimità di abitazioni; oggi di difficile rinvenimento.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (Goir., C. M.), Volargne, nella Valle dell'Adige (Goir.), dintorni di Verona (Goir.), Caprino (Goir.), S. Vito del Mantico (Goir.).
Altre località segnalate: Valpolicella presso Castelrotto, Torbe, Negrar, nella Valpantena ai Maroni, nella Valle di Caprino ad Onè.









XVIII. Fam. Amaranthaceae ↑↑↑


43. Gen. Celosia L. ↑↑
(Sp. pl. 205, 1753; Gen. pl. ed. 5, 96, 1754)

120. Celosia argentea L.
Sp. Pl. 205 (1753).
SYN.: Celosia cristata L. (1753).
BIBL. ver.: Celosia distata Goir., Fl. ver. I, 243; C. cristata Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 277, 1901; C. cristata Poll., Fl. ver. I, 306.
NOM. ITAL.: Cresta di gallo.
NOM. DIALETT.: Cresta de gal.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario dell'India, altrove coltivato e subspontaneo.
Italia: comunemente coltivata dal piano all'orizzonte submontano.
1-5 (6,7) T PEA VII-XI.

Elemento esclusivamente coltivato per decorare aiuole, per formare gruppi isolati; nello stesso tempo le infiorescenze recise e ben essiccate possono costituire un motivo ornamentale nelle abitazioni.





44. Gen. Amaranthus L. ↑↑
(Sp. pl. 989, 1753; Gen. pl. ed. 5, 427, 1754)

121. Amaranthus caudatus L.
Sp. Pl. 990 (1753).
BIBL. ver.: Amaranthus caudatus Goir., Fl. ver. I, 240; A. caudatus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; A. caudatus Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 277, 19015 A. caudatus Poll., Fl. ver. III, 114.
NOM. DIALETT.: Còe rosse.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento originario dell'Asia meridionale (?), altrove naturalizzato, coltivato e subspontaneo.
T PEA VII-IX.

Elemento ornamentale coltivato in molteplici varietà nei giardini (Poll., Goir.,!), donde talora sfugge, inselvatichendosi in prossimità degli stessi.



122. Amaranthus hybridus L.
Sp. Pl. 990 (1753).
SYN.: Amaranthus chlorostachys Willd. (1790); A. patulus Bert. (1837); A. hybridus L. subsp. hypochondriacus (L.) Thell. var. chlorostachys (Willd.) Thell. (1914).
BIBL. ver.: Amaranthus chlorostachys Goir., Fl. ver. I, 241; A. chlorostachys Goir., Una mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 277, 1901; A. chlorostachys Poll., Fl. ver. III, 113.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento nativo dell'America tropicale e subtropicale; altrove coltivato, talora subspontaneo ed inselvatichito.
1-7 T PEA VII-X.

Nei parchi e nei giardini fino all'orizzonte submontano; anche subspontaneo, ma più di rado, in prossimità di abitazioni.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Verona (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Bussolengo (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Arcole (Goir.), Tregnago (C. M.), Selva di Progno (Goir.), Illasi (G. M.), Spredino (Goir.).



123. Amaranthus cruentus L.
Syst. Nat. ed. 10, 2: 1269 (1759).
SYN.: Amaranthus sanguineus L. (1764); A. hybridus L. subsp. cruentus (L.) Thellung (1912).
BIBL. ver.: Amaranthus patulus Goir., Fl. ver. I,241; A. patulus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; A. hypochondriacus Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 277, 1901; A. chloroslachys p. p. Poll., Fl. ver. III, 114.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento nativo dell'America tropicale e subtropicale, altrove naturalizzato, coltivato ed inselvatichito.
T PEA VII-X.

Coltivato per ornamento in parchi e giardini fino alla zona collinare (Poll., Goir.,!).



124. Amaranthus paniculatus L.
Sp. Pl. ed. 2, 1406 (1763).
SYN.: Amaranthus hybridus (L.) Thell. subsp. cruentus (L.) Thell. var. paniculatus (L.) Thell. (1912).
BIBL. ver.: Amaranthus paniculatus Goir., Fl. ver. I, 241; A. paniculatus Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 277, 1901.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento nativo dell'America tropicale, altrove coltivato, talora inselvatichito.
T PEA VII-IX.

Qua e là coltivato nei giardini nelle sue molteplici forme.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Verona (C. M.), Soave!



125. Amaranthus retroflexus L.
Sp. Pl. 991 (1753).
BIBL. ver.: Amaranthus retroflexus Goir., Fl. ver. I, 240; A. retroflexus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; A. retroflexus Poll., Fl. ver. III, 113; Blitum sylvestre spicatum Segu., Pl. ver. I, 99.
NOM. ITAL.: Amaranto spigato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento originario dell'America boreale; naturalizzato nell'Europa centrale e meridionale, Asia occ. e bor., Africa bor. e meridionale.
Italia: campi, strade, luoghi selvatici dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica della classe dei ChenopodieteaBr.-Bl. 51.
1-7 T PEA VII-X.

Nei luoghi incolti e ruderali, nei campi, in prossimità di vigneti e di abitazioni, lungo sentieri ecc. dalla pianura fino all'orizzonte submontano di tutto il territorio veronese dal Lago di Garda al confine orientale! : così lungo le rive del Garda, Lazise (Mang.!), S. Vigilio!, alle pendici del Baldo, Pazzon (C. M.!), o sul Baldo, Ferrara (C. M.!), nei dintorni di Verona (Goir.!, Ton.!,!), San Michele Extra (Biadego), Spigola di Avesa!!, nella Bassa pianura, Legnago, (Tosco), nell'Alta pianura veronese, Tregnago (A. M.!), sui Lessini, Spredino (Goir.!), Selva di Progno (C. M.!).



126. Amaranthus albus L.
Syst. Nat. ed. 10,2: 1268 (1759).
SYN.: Amaranthus graecizans L. p. p. (1753).
BIBL. ver.: Amaranthus albus Goir., Fl. ver. I, 242; A. albus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; A. albus Goir., Sulla presenza di Amaranthus albus etc., Bull. Soc. Bot. It., 55, 1899. A. albus Poll., Fl. ver. III, 114.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento nordamericano, altrove inselvatichito c naturalizzato (Europa merid., Africa bor., Asia, America merid.).
Italia: qua e là inselvatichito nella Penisola e nelle Isole.
T PEA VII-X.

Elemento raro per la flora veronese e rinvenuto in località che ne confermano l'importazione: stazioni ferroviarie di Verona e zone limitrofe (Goir.!, C. M.!).



127. Amaranthus graecizans L.
Sp. Pl. 990 (1753).
SYN.: Amaranthus angustifolius Lam. (1783); A. sylvester Vill. (1807); A. angustifolius Lam. var. sylvester (Vill.) Thell. (1918).
BIBL. ver.: Amaranthus sylvester Goir., P'1. ver. I, 241; A. sylvester Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 277, 1901; A. sylvestris Poll., Fl. ver. III, 112; Blitum rubrum minus Segu., Pl. ver. I, 100.
NOM. DIALETT.: Bioni.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo (-submediterraneo).
DIFFUSIONE : Sudeuropa, Asia sudoccidentale, Africa bor. e orient.; nat. in Australia.
Italia: lungo i sentieri, nei luoghi incolti, nelle zone ruderali, vicino ad abitati ecc., nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Polygono-Chenopodietalia (Oberd. 60) J. Tx. 61.
1-5 (6,7) T PEA VI-XI.

Lungo le strade e i sentieri di campagna, nei luoghi ruderali, nei campi ed anche nei luoghi coltivati dalla Bassa pianura veronese, Vigasio (Goir.!) a poco sopra la fascia collinare!

Esemplari d'Erbario: Val Pantena, Grezzana (Goir.), Monti Lessini, Spredino (Goir.), Vigasio (Goir.), Val d'Illasi, Tregnago (A. M., Goir., C. M.).



128. Amaranthus deflexus L.
Mantissa Altera 295 (1771).
SYN.: Amaranthus prostratus Bell, in Balb. (1804).
BIBL. ver.: Amaranthus deflexus Goir., Fl. ver. I, 242; A. deflexus Goir., Erb. est. e antunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 434, 1893; A. deflexus Goir., una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 277, 1901; A. prostratus Poll., Fl. ver. III, 112.
NOM. DIALETT.: Viadoni.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nativo delle zone tropicali del Sudamerica.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e occidentale, Africa bor. e merid., Amer. bor., altrove avventizio.
Italia: luoghi ruderali fino all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Polygonion aviculare Br.-Bl. 31.
1-7 T PEA VI-X.

Frequente lungo strade e sentieri di campagna, ai piedi di muri e nei luoghi incolti, nei campi e lungo le siepi dalla Bassa pianura, Legnago e dintorni (Tosco), all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (C. M.), dintorni di Verona (Mang., Goir.), San Vito del Mantico e Boscomantico (A. M., Mang., Goir.), Bussolengo (Goir.), lungo l'Adige, Volargne e alla Chiusa (Goir.), nella Valle di Caprino alle pendici del Monte Baldo a Pazzon (Goir.), nella Val Pantena alle pendici dei Monti Lessini sopra Grezzana (Goir.).



129. Amaranthus lividus L.
Sp. Pl. 990 (1753).
SYN.: Amaranthus Blitum et viridis L. p. p. (1753); Euxolus viridis Moq. (1849); A. flexuosus AMBR. (1857); A. commutatus Kern. (1875); A. lividus L. var. ascendens Thell. (1914).
BIBL. ver.: Amaranthus ascendens Goir., Fl. ver. I, 242; Amaranthus Blitum var. ascendens Poll., Fl. ver. III, 111; Blitum rubrum majus Segu., Pl. ver. I, 99.
NOM. ITAL.: Biedone.
NOM. DIALETT.: Bioni.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo sudorientale.
DIFFUSIONE: regioni temperate dei due emisferi.
Italia: luoghi incolti, ruderali, presso gli abitati fino all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Polygono-Chenopodion W. Koch 26 em. Siss. 46.
1-7 T PEA VI-XI.

Lungo le strade campestri, in prossimità di abitazioni, nei luoghi incolti e ruderali, nei vigneti e negli orti, un po' dovunque fino al limite tra la zona collinare e quella montana!

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A. M.).









XIX. Fam. Phytolaccaceae ↑↑↑


45. Gen. Phytolacca L. ↑↑
(Sp. pl. 441, 1753; Gen. pl. ed. 5, 200, 1754)

130. Phytolacca americana L.
Sp. Pl. 441 (1753).
SYN.: Phytolacca decandra L. (1762).
BIBL. ver.: Phytolacca decandra Goir., Fl. ver. I, 243; P. decandra Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 435, 1893; P. decandra Poll., Fl. ver. II, 89.
NOM. ITAL.: Erba cremosina.
NOM. DIALETT.: Ùa da colorir.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento nativo del Nordamerica; altrove naturalizzato.
Italia: coltivata e talvolta subspontanea nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
H PEAi VII-XI.

Pianta talora coltivata, ma più spesso inselvatichita, cresce nelle zone di pianura e collinari, negli orti e nei giardini!, lungo le strade e sentieri campestri, in vicinanza di abitazioni (A. M., Ton., Goir., C. M.,!) dalle sponde del Lago di Garda alla Valpantena, alle pendici del Baldo, alla Bassa veronese.

Esemplari d'Erbario: Onè (Goir.), Avesa (Goir.), Grezzana (Goir.).









XIX. Fam. Portulacaceae ↑↑↑


46. Gen. Portulaca L. ↑↑
(Sp. pl. 445, 1753; Gen. pl. ed. 5, 204, 1754)

131. Portulaca oleracea L.
Sp. Pl. 445 (1753).
BIBL. ver.: Portulaca oleracea Goir., Fl. ver. II, 138; P. oleracea Poll., Fl. ver. II, 90; P. angustifolia sive sylvestris Segu., Pl. ver. I, 414.
NOM. ITAL.: Porcellana.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E DIFFUSIONE: elemento mediterraneo-submediterraneo, oggi diffuso in tutte le regioni calde e temperate dei due emisferi.
Specie caratteristica dell'ordine dei Polygono-Chenopodietalia (Oberd. 60) J. Tx. 61.


Si possono distinguere 2 sottospecie:

subsp. oleracea (L.) Wilder
BIBL. ver.: Portulaca oleracea var. typ. Goir., Fl. ver. II, 138; P. oleracea var. α Poll., Fl. ver. II, 92.
Italia: luoghi ruderali, lungo strade e sentieri, nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.

subsp. sativa (Haw.) Cělak.
SYN.: Portulaca hortensis Rupr.
BIBL. ver.: Portulaca oleracea var. sativa Goir., Fl. ver. II, 138; P. oleracea var. β Poll., Fl. ver. II, 92.
Italia: pianta coltivata.
1-7 T PEA V-XI.


Entrambe le sottospecie crescono abbastanza copiosamente in tutto il territorio veronese dalla pianura alla bassa montagna, la prima lungo le strade ai piedi dei muri, negli abitati!, tra gli incolti e nelle ortaglie, un po' dovunque dalle pendici dei Lessini a quelle del Baldo, dai dintorni di Verona alla zona che confina con la provincia di Mantova (Mang., Goir.,!), la subsp. sativa viene coltivata a scopo ornamentale nei parchi e nei giardini od anche in piccoli appezzamenti di terreno!

Esemplari d'Erbario: Valeggio (Mang.), Tregnago (A. M.), Spredino (Goir.), Verona (Goir.), Rivoli (Goir.).









XIX. Fam. Caryophyllaceae ↑↑↑


47. Gen. Arenaria L. ↑↑
(Sp. pl. 423, 1753; Gen. pl. cd. 5, 193, 1754)

132. Arenaria ciliata L.
Sp. Pl. 425 (1753).

subsp. ciliata
SYN. Arenaria ciliata L. subsp. tenella (Kit.) BR.-BL.; A. ciliata L. subsp. multicaulis (L.) Arcang.; A. tenella Kit.
BIBL. ver.: Arenaria ciliata var. multicaulis Goir., Fl. ver. II, 128; A. ciliata Goir., Erb. est. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; A. ciliata var. multicaulis Poll., Fl. ver. II, 46; Alsine serpyllifolio multicaulis et multiflora Segu., Pl. ver. I, 420.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi (limite occ. Delfinato), Balcani, Carpazi.
Italia: ghiaie e rupi delle Alpi centrali e orientali, dell'orizzonte subalpino e alpino. Specie ossifila.
Specie caratteristica del Caricetum firmae BR.-BL. 26; presente anche nell'Elynetum BR.-BL. 13.
(6,7) 8,9 Ch (T, H) pEAi VI-IX.

Questa specie si incontra con una certa frequenza sulle rupi e nelle zone a pascolo dei luoghi più elevati del territorio veronese, cioè nell'orizzonte subalpino del Monte Baldo e dei Lessini (Segu., Poll., Mang., Bracht, A. M., Ton., Goir., C. M., Biadego,!); talora sporadicamente discende nell'orizzonte sottostante!, come sulla sommità del Monte Pastello (Mang.!). Così sul Baldo (A. M.!, Biadego!) sulle vette più alte (Goir.!, C. M.!) al Monmaor (Ton.!, Goir.!), alle Buse e Busette (Goir.!), nella Valfredda (C. M.!), nella Valle delle Pietre (C. M.!), al Sassetto e all'Artillon (Goir.!), sulla Cima Telegrafo (Goir.!), sopra Naole, a Costabella, Coal Santo, sulla Cima Valdritta (Goir.); sui Monti Lessini sul Malera e al Corno d'Aquilio (Goir.,!), su tutto il Gruppo del Carega sui Monti Posta, Campobrun, Obante, Zeola, alla Lora ecc. (Goir.,!).



133. Arenaria serpyllifolia L.
Sp. Pl. 423 (1753).
SYN.: Alsine serpyllifolia (L.) Crantz ( 1 766); Stellaria serpyllifolia (L.) Scop. (1772)


subsp. serpyllifolia (L.)
SYN.: Arenaria serpyllifolia L. subsp. genuina Cělak.; A. serpyllifolia L. subsp. typica (Beck) Tourlet.
BIBL. ver.: Arenaria serpyllifolia Goir., Fl. ver. II, 129; A. serpyllifolia Poll., Fl. ver. II, 46; Alsine minor multicaulis Segu., Pl. ver. I, 420.
NOM. DIALETT.: Pavarina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo, circumpolare.
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordamerica.
Italia: nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-9 T PE V-IX.

Comune ovunque dalla Bassa pianura veronese alle quote più elevate dei monti, avendo come habitat preferiti luoghi asciutti, rupi, margini di strade, basamenti di muri ecc. (A. M., Ton., Goir., Tosco,!).

Esemplari d'Erbario: Bovolone (Tosco), Oppeano (Tosco), Tregnago (A. M.), Grezzana (Ton.), Ferrara di Monte Baldo (Ton.), Monte Baldo, la Lonza (Ton.), Verona (Goir.), Monte Baldo (Goir.), Ferrara di M. B. (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Monte Baldo, la Lonza (Goir.).



134. Arenaria leptoclados (Reichnb.) Guss.
Fl. Sic. SYN. 2: 824 (1845).
SYN.: Arenaria serpyllifolia L. var. leptoclados Reichenb. (1842); A. serpyllifolia L. var. tenuior Mert. et Koch (1831).
BIBL. ver.: Arenaria Leptoclados Goir., Fl. ver. II, 129.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Eurasia, Africa boreale.
Italia: luoghi asciutti dall'orizzonte submediterraneo all'orizzonte montano inferiore nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festuco-Sedetalia Tx. 51.
2-9 T PE V-VIII.

La presenza di Arenaria leptoclados (Reichenb.) Guss. nel territorio veronese non può al momento essere confermata. Goiran (l. c.) dice a proposito di questa specie: "Nei pascoli asciutti dell'Alto agro e di collina, sulle rupi, in luoghi soleggiati ecc., però è meno frequente della specie precedente (A. serpyllifolia L.), della quale da molti Autori è ritenuta una varietà: e così presso Verona alla Croce Bianca, sul colle delle Ungherine ed altrove".
Nell'Erbario del Goiran però non è presente alcun esemplare raccolto nel veronese, mentre nell'Erbario generale un unico campione raccolto dal Tonini nei pressi di Grezzana e determinato come A. serpyllifolia var. leptoclados, non è sufficiente per chiarire alcuni elementi discriminanti (forma e misura del calice ecc.).





48. Gen. Moehringia L. ↑↑
(Sp. pl. 359, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 170, 1754)

135. Moehringia trinervia (L.) Clairv.
Man. Herb. 150 (1811).
SYN.: Arenaria trinervia L. (1753).
BIBL. ver.: Moehringia trinervia Goir., Fl. ver. II, 131; M. trinervia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; A. trinervia Poll., Fl. ver. II, 45; Alsine plantaginis folio Segu., Pl. ver. III, 172.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (suboceanico)- submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Turkestan, Siberia, Africa nordoccidentale.
Italia: luoghi freschi e ombrosi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale, orizzonte submontano, all'orizzonte montano inferiore.
1-7 T(H) PEA IV-VII.

Cresce nei luoghi umidi ed ombrosi, piuttosto freschi, dalla media-alta pianura fino al limite con l'orizzonte subalpino sia del Monte Baldo che dei Monti Lessini: così sul Baldo (Ton., Barbieri, Heufler, Goir.) tra Brentino e la Madonna della Corona (Goir.!), ai Masi (Ton.!), alla Corona (Ton.!), alla Lonza (Goir.!), attorno al Pian della Cenere (Poll.), all'Artillonzin e a Tredespin (Goir.!), all'Artillon (Goir.), a quote più basse e collinari, Pescantina (Mang.!), Vajo Borago (Goir.!), alle Ungarine (Goir.), al Maso (Goir.), Vajo Pissacavra (Goir.!), Avesa (Goir.!), alle pendici dei Lessini nella Valle dell'Alpone, San Giovanni Ilarione e Roncà (Goir.), e sui Lessini dal M. Bolca (Ton.!), alla Liana (Goir.!), a Bosco Chiesanuova (Goir.), a S. Anna d'Alfaedo (Goir.) ecc.



136. Moehringia bavarica (L.) Gren.
Mém. Soc. Emul. Douls. 1(2): 37 (1841).

subsp. bavarica Fenzl
SYN.: Moehringia ponae (Reichenb.) Fenzl (1833).
BIBL. ver.: Moehringia Ponae; Goir., Fl. ver. II, 130; M. Ponae Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; Arenaria bavarica Poll., Fl. ver. II, 4C; Atesina alpine, foliis obiusis, flore albo Segu., Pl. ver. I, 419; Saxifraga bavarica Pona, Monte Baldo, 64; Arenaria bavarese Pona, l. c., 64.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico.
DIFFUSIONE: Alpi calcaree meridionali, dal Lago d'Iseo alle prealpi venete (Lessini) dal piano basale a quello montano, orizzonte montano inferiore. Specie basifila.
(2), 3-7 (8,9) H PEai IV-VIII.

Su pareti e rupi calcaree dall'Alta pianura fin verso 1400 m d'altezza, penetrando talora, sporadicamente, nell'orizzonte subalpino (Pona, Segu., Poll., Mang., Rainer, Vis., Jan, Welden, Barbieri, A. M., Kellner, Bracht, Porta, Rigo, Caruel, Burnat, Goir., C. M.,!) : lungo le rive del Lago di Garda, alle pendici del Monte Baldo e sul Baldo, Madonna della Corona (Goir.!, C. M.!), in Valfredda, presso Ferrara di M. Baldo, Giare di Valbrutta (Goir.), alle Fraine nella Valle del Pissol (Goir.); lungo la Val d'Adige alla Chiusa (Goir.!) e Domegliara (Goir.!); sul Monte Pastello (Goir.); nella zona collinare nei dintorni di Verona!, Avesa (Goir.!, G. M./), alle Ungarine (Goir.!), Vajo Borago (Goir.!), alle pendici dei Lessini, Grezzana (A. M.!, Mang.!, Ton.!), Stallavena (Ton.!), Onè (Ton.!), Vajo della Pernisa (Goir.) e sui Lessini, Ponte di Veja ecc. (Goir.).



137. Moehringia muscosa L.
Sp. Pl. 359 (1753).
SYN.: Arenaria muscosa Med. (1775).
BIBL. ver.: Moehringia muscosa Goir., Fl. ver. II, 129; M. mucosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; M. muscosa Poll., Fl. ver. I, 510.
NOM. ITAL.: Erba paglina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Francia, Spagna.
Italia: rupi, muri, luoghi umidi nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine dei Thlaspeelalia rotundifolii BR.-BL. 47.
4-9 H PEA V-IX.

È specie molto frequente su rupi, muri, luoghi rupestri in genere e su tronchi di vecchi alberi in tutta la fascia del territorio veronese compresa tra la zona collinare, dove tuttavia diventa sporadica, e quella subalpina sia dei Monti Lessini che del Monte Baldo (Poll., Mang., Ton., A. M., Caruel, Martelli, Goir., Biadego, C. M.,!). Sul Monte Baldo (Mang.!) in Costabella (Goir.!), alla Cima Telegrafo (Goir.), nei dintorni di Ferrara (Ton.!), alla Corona e nella Valle Dell'Orsa (Goir.); lungo il Lago di Garda tra Cassone e Navene, Pai e Castelletto (Goir.), sul Monte Pastello (Mang.!); sulle pendici dei Lessini nella Valpantena! e nei Vaj dell'Anguilla (Goir.!), del Falcone (Goir.) e di Squaranto (Goir.,!), nella Valle d'Illasi presso Badia Calavena (A. M.!), nella Valle dell'Alpone (Goir.); sui Lessini veri e propri (Ton.!, Goir.!), nella Val di Porro (Biadego!), presso Bosco Chiesanuova (Goir.!, Biadego!), presso Erbezzo (C. M.!,!), presso Cerro!, sul Monte Malera (Goir.!,!), al Branchetto (Goir.!), alla Liana (Goir.!), al Passo di Roccapia (Goir.!), al Corno Mozzo (Goir.!), su tutto il Gruppo del Carega!!, da quote comprese dagli 800 metri, Giazza! a molto più in alto, Monte Posta (Goir.,!), Campobrun (Goir.,!), Monte Zeola (Goir.,!), al Passo della Lora (Goir.,!), in Val Frasele (Goir.,!) ecc.



138. Moehringia ciliata (Scop.) Dalla Torre
in Hartenger Atlas Alpenfl. (Text) 78 (1882).
SYN.: Stellaria ciliata Scop. (1772); Moehringia polygonoides Mert. et Koch (1831).
BIBL. ver.: Moehringia polygonoides Goir., Fl. ver. II, 131; M. polygonoides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; Arenaria polygonoides Poll., Fl. ver. II, 46; Alsine polygonoides, foliis brevibus, flore albo Segu., Pl. ver. III, 177-178.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Pirenei orientali, Alpi, settore nordoccidentale della penisola balcanica.
Italia: rupi, pascoli e macereti alpini dall'orizzonte subalpino a quello alpino. Specie basifila.
Specie caratteristica del Thlaspeetum rotundifolii BR.-BL. 26.
(6,7) 8,9 H E VII-IX.

Nei luoghi rupestri, ghiaiosi, nei pascoli rocciosi dell'orizzonte subalpino, eccezionalmente a livelli inferiori; è da ritenersi nel territorio veronese elemento non comune. Sul Monte Baldo "in tutta la regione alpina e subalpina" (C. M.!), nella Val Finestra (Ton.!), nella Val Grande (Ton.!), nella Val delle Pietre (Ton.!, Goir.!), nella Val degli Ossi (ex Segu. Poll.), alle Pozzette (Leybold, Goir.): sui Monti Lessini sopra Velo (A. M.!), sul M. Posta (Goir.!, Biadego!), a Campobrun (Goir.!), alla Lora (Goir.!).





49. Gen. Minuartia L. ↑↑
(Sp. pl. 89, 1753; Gen. pl. ed. 5, 30, 1754)

139. Minuartia hybrida (Vill.) Schischkin
in Kamarov Fl. URSS 6: 488 (1936).
SYN.: Arenaria tenuifolia L. (1753); A. hybrida Vill. (1779); Minuartia tenuifolia (L.) Hiern (1899).
BIBL. ver.: Alsine tenuifolia Goir., Fl. ver. II, 132; A. tenuifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soe. Bot. II., 275, 1892; A, tenuifolia Poll., Fl. ver. II, 49; A. tenuifolia Segu., Pl. ver. I, 48.
NOM. DIALETT.: Pavarina.
Distribuzione geografica: elemento submediterraneo (-continentale).
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ., Sib., Africa boreale.
Italia: rupi, campi, luoghi arenosi dal piano basale al piano montano nella Penisola e nelle Isole.
2-7 T PE IV-VII.

Frequente sulle rupi, nei luoghi asciutti e sui muri dalla media-alta pianura fin verso 1200 metri d'altezza! Crescono promiscuamente le varietà secondo cui si presenta: vaillantiana Guss., hybrida Jord., viscosa Schreb., arvatica Guss. Va invece esclusa dalla flora veronese la var. subulifolia, riportata dal Goiran (l. c.), la cui diffusione è limitata alla Sicilia.

Esemplari d'Erbario: Verona (Ton., Goir., C. M.), Giazza (C. M.), Cerro (C. M.), Selva di Progno (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Tregnago (A. M.). A conferma della particolare predisposizione di questa specie ad insediarsi sui muri, va segnalato che la maggior parte degli esemplari raccolti nella città di Verona provengono dall'Anfiteatro Arena, quando questo non era tenuto sgombro, come lo è attualmente, delle specie che occasionalmente potevano insediarsi nei numerosi anfratti, pur poveri di humus.



140. Minuartia rubra (Scop.) Mc Neill
Feddes Repert. 68: 173 (1963).
SYN.: Arenaria fasciculata L. (1767); Alsine fasciculata Whlnb. (1812); A. jacquini Koch (1835); Minuartia fasciculata Hiern (1899).
BIBL. ver.: Alsine Jacquini Goir., Fl. ver. II, 133; A. Jacquini Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 275, 1892; Arenaria fasciculata Poll., Fl. ver. II, 51; Alsine foliis fasciculatis tenuissimis durisque, petalis integris Segu., Pl. ver. III, 173.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa media sudoccidentale e sudorientale, Sudeuropa, Nordafrica.
Italia: pascoli e rupi negli Euganei, nelle Alpi e nell'Appennino bolognese dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
3-7 T(H) E VI-IX.

Nei pascoli asciutti dall'Alta pianura e dalla zona collinare fino al limite con l'orizzonte subalpino sia del Monte Baldo che dei Lessini!: Val di Illasi, presso Tregnago (Goir., C. M.!) e Cogòlo (Segu., A. M.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), sul Monte Cucco, nella Valpantena (Goir.!), sul Monte Tondo (Ton.), sulle colline circostanti Avesa (Goir.!), nella Val d'Adige alla Chiusa (Ton.!), sulla cima del Pastello (Mang.!, Goir.!, C. M., Rigo), sul Monte Baldo (Poll., Goir., Rigo,!), nei dintorni di Caprino (Goir.!), alle sue falde settentrionali presso Brentonico (Goir.), e più su in Val Basiana (C. M.!), Ime (Ton.!, Goir.!), Gazo e Belpo (Goir.).



141. Minuartia austriaca (Jacq.) Hayek
Fl. Steierm. I: 274 (1908).
SYN.: Alsine austriaca (Jacq,.) Whlnb. (1912).
BIBL. ver.: Alsine austriaca Goir., Fl. ver. II, 134; A. austriaca Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 275, 1892; Arenaria austriaca Poll., Fl. ver. II, 51; A. Gerardi alpina glabra γ Poll., Viagg. etc., 103.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi orientali; limite occidentale: Alpi bergamasche.
Italia: pascoli e luoghi sassosi calcarci (spec. dolomitici) delle Alpi orientali nell'orizzonte subalpino ed alpino. Specie basifila.
8,9 Ch E VII-IX.

Sulle rupi e nei pascoli più elevati, non frequentemente, sia del Monte Baldo che di tutti i Lessini: sul Baldo (Poll., Jan, Barbieri, Mang., Ton., Goir.) nella Valle degli Ossi (Ton.!, Goir.) e nella Val Finestra (Goir.); sui Lessini, sul Monte Malera (A. M.), sul Monte Posta (Goir.!, C. M.!), sopra Campobrun (Goir.) ed in genere su tutte le cime più elevate di tutto il Gruppo del Carega (1900-2240 m) (!, Curti).



142. Minuartia verna (L.) Hiern
Journ. Bot. (London) 37: 320 (1899).

subsp. verna
SYN.: Alsine gerardi (Willd.) Whlnb.; Minuartia gerardi (Willd.) Hyek; M. verna (L.) Hiern. subsp. gerardi (Willd.) Graebn.; Alsine verna var. gerardi (Willd.) Mert. et Koch.
BIBL. ver.: Alsine verna var. Gerardi Goir., Fl. ver. II, 134.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Siberia, Asia centrale.
Italia: orizzonte subalpino ed alpino. Specie ossifila.
Specie caratteristica dell'ordine dei Seslerietalia caeruleae BR.-BL. 26.


subsp. collina (Neirl.) Holliday
Feddes Repert. 69: 13 (1964).
SYN.: Minuartia verna (L.) Hiern; M. verna (L.) Hiern subsp. montana (Fenzl) Hayek; Alsine verna (L.) Whlnb.; A. verna subsp. collina (Neilr.) Cělak.; A. verna var. montana Fenzl; A. verna var. collina Neilr.
BIBL. ver.: Alsine verna Goir., Fl. ver. II, 133; A. verna Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 275, 1892; Arenaria verna Poll., Fl. ver. II, 48; A. Gerardi Poll., Viagg. etc., 93 et (var. α et β) 103; A. striata Poll., Viagg. etc., 103?, et Fl. ver. II, 50 excl. syn. Segu.?; Alsine saxatilis et multiflora capillaceo folio et A. alpina mulliflora, capillaceo folio, flore minore Segu. I, 419 et III, 176.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 Ch PEa V-IX.

Le due sottospecie crescono generalmente assieme nel piano montano fino all'orizzonte subalpino (Segu., Poll., Jan, Bracht, Heufler, Leybold, A. M., Mang., Ton., Goir., C. M., Biadego,!), prevalendo tuttavia alle quote maggiori la subsp. verna; lungo le vallate ed in particolare in aree attraversate da corsi d'acqua il limite altitudinale inferiore penetra nettamente nell'orizzonte submontano (400-500 m) : sul Monte Baldo (Mang., Goir.,!) a Costabella (Goir.!, Biadego), nella Val Grande (Ton.!), alla Lonza (Ton.!), al Coal Santo (Ton.!, C. M.!,!), in Val Basiana (Goir.!, C. M.!), alle Acque Negre (C. M.!,!), al Pian della Cenere (Goir.!), in Val Losana (Goir.!), nella Valbrutta (Goir.!), all'Artillon e all'Artillonzin (Goir.!); sul Monte Pastello (Goir.!), su tutti i Lessini fino al Gruppo del Carega (Goir.!,!) dal Malera (Goir.!) al Branchetto (Biadego!), a Campobrun (Goir.,!), al Monte Posta (C. M.!), alla Lora, al Monte Zeola (Goir.), scendendo nella Valle di Illasi a quote decisamente basse.



143. Minuartia sedoides (L.) Hiern
Jour. Bot. (London) 37: 321 (1899).
SYN.: Cherleria sedoides L. (1753); Alsine sedoides Kitt. (1844); A. Cherleria Whlnb. (1846-49).
BIBL. ver.: Alsine Cherleri Goir., Fl. ver. II, 135; A. Cherleri Goir., Erb. est. et autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 275, 1892; Cherleria sedoides Poll., Fl. ver. II, 66; Cherleria Segu., Fl. ver. III, 180.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Carpazi; Scozia.
Italia: rupi e ghiaioni nel piano culminale. Specie generalmente basifila.
Specie caratteristica dell'ordine dei Caricetalia curvulae BR.- BL. 26.
8-9 Ch E VII-IX.

Sulle rupi e nei pascoli delle zone più elevate dei monti veronesi: sul Monte Baldo (Mang.!, C. M.!) a Costabella (C. M.!), nella Valle delle Pietre (Goir.), nella Valle degli Ossi (Goir.), al Coal Santo (Goir.), sul Monmaor (Goir.); sui Lessini sul Monte Tomba (Goir.), sulla Cima Malera (Goir.), sopra Velo e Campofontana (?) (A. M.), sul Monte Posta (Goir.!,!-Curti), sul M. Zeola (C. M.!), sopra Campobrun (C. M.!), alla Lora e M. Plische (!-Curti). Le citazioni di A. Massalongo relative ai dintorni di Velo e Campofontana suscitano parecchie perplessità in quanto le predette località non rientrano nella fascia altitudinale che ospita la specie, né d'altra parte nessun campione d'erbario può convalidare quanto riferito da A. M. e riportato da Goiran.
Nel Gruppo del Carega Minuartia sedoides cresce su rocce e macereti consolidati; rientra come specie sporadica nel Caricetum firmae BR.-BL. 26 e nel Seslerieto-Sempervirentetum BR.-BL. 26, nel primo, tra l'altro, assieme a Carex firma, Silene acaulis, Sesleria sphaerocephala, S. caerulea, Potentina nitida, Dryas octopetala, Entrichium nanum, Pedicularis jacquini, Primula spectabilis, P. auricula, nel secondo assieme ad Androsace lactea, Saxifraga caesia, S. aizoides, S. aizoon, Rhodothamnus chamaecistus, Veronica bonarota, Athamanta cretensis, Valeriana saxatilis, Sesleria caerulea, Trisetum distichophyllum, Carex sempervirens, Juncus monanthos.





50. Gen. Stellaria L. ↑↑
(Sp. pl. 421, 1753; Gen. pl. ed. 5, 193, 1754)

144. Stellaria nemorum L.

subsp. nemorum (L.)
SYN.: Stellaria nemorum subsp. montana (Pierrat) Murb. (1899).
BIBL. ver.: Stellaria nemorum Goir., Fl. ver. II, 126; S. nemorum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; S. nemorum Poll., Fl. ver. II, 52; Alsine montana latifolia flore laciniato Segu., Pl. ver. III, 171; A. altissima nemorum Segu., Pl. ver. I, 417.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa; Caucaso.
Italia: luoghi selvatici e boschi della Penisola dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 H PEai V-VIII.

Specie non molto frequente dalla media montagna fino all'orizzonte subalpino: boschi (faggete) e luoghi selvatici umidi costituiscono il suo habitat: sul Monte Baldo (Mang.!, Goir.!) in Val Aviana (Mang.!), alla Corona (Goir.!, G. M./), in Val di Borno (Rigo); sui Lessini alla Liana (Goir.), nella Val di Squaranto (Goir.), presso Velo (C. M.!), sul Malera (C. M.!), ai Tracchi (Goir.!), sul M. Bolca (A. M.!), sui Monti Alba, Zeola (Goir.), nei dintorni di Revolto (C. M.!).



145. Stellaria media (L.) Vill.
Hist. Pl. Dauph. 3: 615 (1789).

subsp. media (L.)
SYN.: Stellaria media subsp. eumedia Briq. (1910).
BIBL. ver.: Stellaria media Goir., Fl. ver. II, 127; Alsine media Poll., Fl. ver. I, 406; A. media Segu., Pl. ver. I, 147; Morso di gallina Calc., Viagg. di M. B., 9.
NOM. ITAL.: Centocchio, Budellina.
NOM. DIALETT.: Pavarina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico-mediterraneo.
DIFFUSIONE: pressoché cosmopolita nelle zone temperate.
Italia: comune ovunque dal piano basale a quello culminale.
Specie caratteristica della classe dei ChenopodieteaBR.-BL. 51.
1-9 T PEAi III-X.

Variando spesso morfologicamente, è specie assai comune che cresce copiosa nei luoghi erbosi, nei campi, tra le ortaglie, lungo le siepi, ai piedi di muri o sui muri stessi di tutto il territorio veronese dalla Bassa pianura, Legnago (Tosco), alla zona collinare (Marano di Valpolicella!), alle sponde del Lago di Garda (Malcesine!, S. Vigilio!), fino all'orizzonte subalpino (A. M., Mang., Goir., C. M., Biadego,!).

Esemplari d'Erbario: in cultis (Goir.), ubique, in agro veronensi (A. M., Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Verona (Goir.), Quinzano (Goir.), Avesa (Goir.), Tracchi (Biadego), Monte Baldo, Madonna della Neve (Biadego).



146. Stellaria holostea L.
Sp. Pl. 422 (1753).
BIBL. ver.: Stellarla Holostea Goir., Fl. ver. II, 127; S. Holostea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; S. Holostea Poll., Fl. ver. II, 53; 5. Holostea Poll., Viagg. di M. B., 120.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-suboceanico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: boschi, siepi e luoghi selvatici della Penisola nell'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Carpinion betuli Oberd. 53.
1-7 Ch PEa IV-VI.

Specie piuttosto rara nel territorio veronese; s'incontra qua e là sporadica nei luoghi erbosi e selvatici della pianura fino alla fascia che interessa la media montagna. Nella Valpolicella presso Fumane (Poll., Ton.), nella stessa valle presso Molina e più in su nei dintorni di S. Anna d'Alfaedo (Goir.!); nella Valle d'Illasi sul Monte Bellocca (A. M.!), alle falde dei Monti Lessini nella Valle di Squaranto (Goir.!), presso Novare (Ton.!). Indicata pure dal Pollini sul Monte Baldo: Pravazar e Ferrara.



147. Stellaria graminea L.
Sp. Pl. 422 (1753).
BIBL. ver.: Stellaria graminea Goir., Fl. ver. II, 128; S. graminea Goir., Erb. est. eautunn., etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; S. graminea Poll., Fl. ver. II, 54; Alsine pratensis gramineo folio angustissimo Segu., Pl. ver. III, 172.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico suboceanico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata.
Italia: luoghi boschivi, prati, dell'Italia boreale e degli Appennini sett. e centr., nel piano montano.
(4), 6-9 H PEa V-IX.

Piuttosto comune nei luoghi boschivi e nei prati dalla fascia collinare o a quote leggermente superiori fino all'orizzonte subalpino di tutto il territorio veronese: così sul Monte Baldo (Mang.!, Goir.!) in regione montana et subalpina!! ex Agosti, Novezzina!!, Val Vaccara (Mang.!, G. M./), Pravazar (Ton.!, Goir.!), Val Basiana (Goir.!), Valfredda (Goir.), Ime (Goir.), Fraine (Goir.), Ferrara di M. B. (Segu., Poll.) ecc.; sui Monti Lessini presso Lughezzano (Ton.!, Goir.!), Bosco Chiesanuova (Goir.), ai Tracchi (Goir.), nella Val d'Illasi tra Cogollo e Badia Calavena (Segu.), sul Monte Bolca (A. M.!), nei dintorni di Giazza (Ton.!, C. M.!,!) ecc.





51. Gen. Holosteum L. ↑↑
(Sp. pl. 88, 1753; Gen. pl. ed. 5, 39, 1754)

148. Holosteum umbellatum L.
Sp. Pl. 88 (1753).
BIBL. ver.: Holosleum umbellatum Goir., Fl. ver. II, 126; H. umbellatum Poll., Pl. ver. I, 422.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo (eurasiatico).
DIFFUSIONE : Europa meridionale, Asia occidentale, Africa nordoccidentale.
Italia: luoghi erbosi e coltivati dalla pianura all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole.
2-5 T PE II-V.

La diffusione di questa specie che cresce frequentemente nei luoghi coltivati interessa la media ed alta pianura veronese (Segu., Poll., Clementi, A. M., Mang., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang., Goir.), in arvis ver. (Mang.); altre località ricordate: Boscomantico (Goir.), sponde del Lago di Garda (Fontana).





52. Gen. Cerastium L. ↑↑
(Sp. pl. 437, 1753; Gen. pl. ed. 5, 199, 1754)

Secondo l'ordine tassonomico del genere Cerastium (Flora europaea I, 138), dovrebbe essere preso in considerazione, almeno perché già citato da Goir. (1897-1904, 1901), C. tomentosum L., elemento montano dell'Italia centro-meridionale. Questa specie allo stato spontaneo tipica di luoghi aridi e pietrosi, è altrove coltivata a scopo ornamentale per bordure basse e giardino roccioso; spesse volte sfugge alla coltura e capita sovente di rinvenirla subspontanea, pur essendo quasi sempre scomparso il nucleo (villa, giardino ecc.), da cui proveniva. Secondo Goiran (l. c.) C. tomentosum è specie da annoverare nella flora veronese, pur essendo consapevole che al suo tempo (marzo 1900) era nota un'unica stazione, in Valdonega, attualmente una delle zone residenziali della città di Verona, ma certamente anche allora zona con qualche parco, villa, giardino e con molte aree coltivate o comunque influenzate dalla presenza dell'uomo. Ciò conferma quanto sopra accennato, cioè che il rinvenimento di eventuali stazioni di Cerastium tomentosum nel nostro territorio e a latitudini consimili, non è un fatto naturale, ma presuppone un insediamento a scopo ornamentale precedente anche di molti anni. Pertanto non sembra opportuno mantenere questa specie tra la flora spontanea del territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valle degli Ossi (Mang.), con dicitura "forse sfuggito alla coltura"; alla Chiusa (di Ceraino) (Mang.), in horto botanico veronensi (Mang.), Verona, Valdonega (Goir.).



149. Cerastium arvense L.
Sp. Pl. 438 (1753).
BIBL. ver.: Cerastium arvense Goir., Fl. ver. II, 124; C. arvense Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; C. arvense Poll., Fl. ver. II, 78; Myosotis arvensis subhirsuta, flore majore Segu., Pl. ver. I, 422.

subsp. strictum (Haenke) Gaudin
Fl. Helv. 3: 245 (1828).
SYN.: Cerastium strictum L. (1753).
BIBL. ver.: Cerastium arvense var. strictum Goir., Fl. ver. I, 124; C. strictum Poll., Fl. ver. II, 79; Myosotis caule hirsuto, foliis perangustis glabris, flore calycem excedente Segu., Pl. ver. III, 184.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Giura meridionale, Alpi.
Italia: prati, pascoli, rupi delle Alpi e Prealpi dall'orizzonte montano superiore a quello alpino.
8-9 Gh PEAi VI-VIII, IX.

Nelle stazioni più elevate sia del Monte Baldo che dei Lessini (Mang.!) spesso assieme alla subsp. arvense: Artillon, Artillonzin, Valfredda, Valbrutta, Costabella (Goir.!), Coal Santo!, Val Losana (Ton.!), Podesteria, Campobrun, M. Posta, Lora, Zeola (Goir.,!).

subsp. arvense
SYN.: Cerastium arvense L. subsp. commune Gaud. (1828); C. arvense L. subsp. arvum Schur. (1876).
BIBL. ver.: Cerastium arvense var. angustifolium Goir., Fl. ver. II, 124.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa nordoccidentale.
Italia: prati, pascoli e rupi nelle Alpi e negli Appennini dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festuco-Sedetalia Tx. 51.
(2,3) 4-9 Ch PEAi IV-VIII.

Molto comune dalla zona collinare fino all'orizzonte subalpino nei prati, nei luoghi erbosi e boschivi, nei pascoli, al margine di sentieri e di campi (Segu., Poll., Jan, Rainer, Barbieri, Ton., Mang., A. M., Goir., G. M., Biadego,!) e così sulle colline di Montorio (Goir.), nella Valpantena presso Grezzana (Ton.!, Goir.!,!); al Vajo del Paradiso!, nei Vaj del Falcone e dell'Anguilla (Goir.!), sul Monte S. Viola (Goir.), sulle colline di Avesa (Goir.!), nei Vaj Borago e Gallina!, sul Monte Pastello (A. M.!), nella Val d'Illasi presso Tregnago (A. M.!, C. M.!) e più su a Revolto (C. M.!,!), sul Gruppo del Carega! sul M. Posta (Goir.!), alla Lora e Campobrun! ed ancora sui Lessini in Podesteria (Goir.), sul Malera (Biadego!), Bosco Chiesanuova (Biadego!), Cerro!, Rosaro, Azzago ecc.!; nella Valle di Caprino (Goir.) e sulle colline che guardano il Garda e su per il Monte Baldo (Goir.), dalle pendici alla fascia più elevata in Val Vaccara (Goir.!), in Val Losana (Ton., Goir.!), alla Corona (Goir.!), e lungo la strada che porta a Brentino (Goir.), alle Acque Negre (Goir.!,!), all'Artillon e Artillonzin (Goir.!), al Coal Santo!, in Costabella (C. M.!), Novezzina (Ton.!).




150. Cerastium latifolium L.
Sp. Pl. 438 (1753).
BIBL. ver.: Cerastium latifolium Goir., Fl. ver. II, 124; C. latifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; C. latifolium Poll., Fl. ver. II, 80; Myosotis alpina latifolia Seou., Pl. ver. n. 183.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino occidentale.
DIFFUSIONE: Alpi, Appennini settentrionali.
Italia: Alpi, dalle Marittime alle Tirolesi, Appennino pistoiese (?), nell'orizzonte subalpino ed alpino. Specie basifila.
Specie caratteristica del Thlaspeion rotundifolii Br.-Bl. 26.
8-9 Ch pEAi VI-IX.

Nei pascoli e nei luoghi ghiaiosi elevati del Monte Baldo (Segu,. Sternberg., Poll., Ton., Goir., C. M.,!) e dei Lessini (A. M., Ton., Goir., G. M.,!) : sul Baldo (Mang.!) nella Valle delle Pietre (A. M.!), nella Val Finestra (Ton.!), in Val Losana (Ton.!), sull'Artillon (C. M.!), sul Telegrafo (Goir.!,!),Val Larga, Valdritta!, all'Artillonzin (Goir.!), in Valbrutta (Goir.!); sui Lessini sul M. Tomba (Goir.), sul Malera!, sui Monti Posta (Goir.,!), Zeola (A. M.!, C. M.!), Alba (Goir.), sull'Obante!, Zeola (A. M.!, C. M.!), Alba (Goir.), sull'Obante!, alla Lora!, al Passo Ristele (G. M.!), Campobrun (C. M.!,!), Revolto!, e più in basso nei dintorni di Giazza (Ton.!).



151. Cerastium carinthiacum Vest
Bot. Zeit. (Regensb.) 6: 120 (1807).

subsp. austroalpinum (H. Kunz) H. Kunz
in Janchen, Cat. Fl. Austr. I- 155 (1956).
SYN.: Cerastium austroalpinum Kunz.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi sudorientali.
Italia: dalla Val Colla alle Alpi Giulie, nell'orizzonte subalpino ed alpino. Specie basifila.
8,9 Ch pEAi VI-IX.

Questo taxon viene citato per la prima volta nella flora veronese, anche se raccolto precedentemente nel territorio in predicato. Biadego infatti raccolse e determinò come C. carinthiacum Vest esemplari provenienti dal Gruppo dal Carega, mentre Goiran qualche lustro prima introdusse nel suo erbario un esemplare di C. carinthiacum del M. Baldo erroneamente determinato come Cerastium latifolium L. Recentemente, nel 1972, il Dr. W. Moschl di Graz revisionò un buon numero di specie del genere Cerastium appartenenti all'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. La subsp. austroalpinum (H. Kunz) H. Kunz della Flora Europaea viene abbassata al rango di var. austroalpinum (Kunz) MÖSCHL ed alcuni esemplari determinati come C. alpinum L. o C. latifolium L. vengono inquadrati ora in C. carinthiacum Vest, come è possibile prendere visione nelle righe seguenti.

C. alpinum L., Gruppo del Carega, 1800 m, 28.vm.1965, legit! = C. carinthiacum Vest, var. austroalpinum (Kunz) Möschl (glandulosum), rev. W. Möschl 28.x. 1972, Nr. 17860.

C. alpinum L., Cima di Posta, 2000 m, I-VIII.1903, legit Biadego = C. carinthiacum Vest, var. austroalpinum (Kunz) Möschl (eglandulosum), rev. W. Möschl 22.X.1972, Nr. 17854/c.

C. latifolium L., Cima di Posta, 2000-2100 m, VIII. 1912, legit Biadego = C. carinthiacum Vest, var. austroalpinum (Kunz) Möschl (eglandulosum), rev. W. Möschl 28.X.1972, Nr. 17824/a.

C. latifolium L., Cima di Posta, IX.1921, legit Biadego = C. carinthiacum Vest, var. austroalpinum (Kunz) Möschl (eglandulosum), rev. W. Möschl 30.X. 1972, Nr. 17836/c.

C. latifolium L., Valfredda (Monte Baldo), legit Goiran = C. carinthiacum Vest, var. austroalpinum (Kunz) Möschl (glandulosum), rev. W. Möschll 28.X.1972, Nr. 17871/c.

La diffusione di questa entità interessa, stando almeno ai campioni presenti nell'erbario, l'orizzonte subalpino dei Lessini (Gruppo del Carega) e del Monte Baldo.



152. Cerastium sylvaticum Waldst. et Kit
Pl. Rar. Hung. 1:100 (1802).
SYN.: Cerastium repens Bert. (1839), non L.
BIBL. ver.: Cerastium sylvaticum Goir., Fl. ver. II, 123.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo orientale.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale, fino all'Italia, Albania.
Italia: Veneto, Trentino, Mantovano, Appennino emiliano e toscano in luoghi selvatici dell'orizzonte submontano e nel piano montano.
Ch PEai V-VI.

Questa specie con ogni probabilità dev'essere bandita dalla flora veronese. Già la telegrafica citazione data dal Goiran - alle sponde del Lago di Garda presso Peschiera e nella Valdonega (borgo di Verona) - lascia adito a fondati dubbi, tanto più che nella Flora dell'autore nizzardo manca al termine della citazione stessa, quel caratteristico simbolo, punto esclamativo, con il quale il Goiran mette in evidenza la propria testimonianza diretta. D'altra parte lo stesso Goiran doveva nutrire forti perplessità sulla presenza di Cerastium sylvaticum nel territorio veronese se ha sentito la necessità di collocare, dopo le abbreviazioni dei due autori, Waldst. et Kit., che hanno descritto la specie, un ben chiaro punto interrogativo con il quale certamente si proponeva di lasciare in sospeso la presenza o meno di questa cariofillacea nel Veronese. Anche l'Erbario generale non è stato di aiuto alcuno in quanto nessuno degli esemplari presenti è stato raccolto nel territorio veronese da autori precedenti o contemporanei al Goiran o a lui posteriori (G. Massalongo, Biadego). D'altra parte Pitschmann e Reisigl (L. c.) indicano recentemente C. sylvaticum, per quel che riguarda il bacino del Garda, soltanto per i dintorni di Trento, non facendo cenno alcuno alla località lacustre indicata dal Goiran (Peschiera).



153. Cerastium fontanum Baumg.
Enem. Stirp. Trauss. I: 425 (1816).
SYN.: Cerastium caespitosum subsp. fontanum (Baumg.) Schinz et Keller (1905).


subsp. triviale (Link) Jalas,
Arch. Soc. Zool.-Bot. Fenn. Vanamo 18 (1): 63 (1963).
SYN.: Cerastium caespitosum Gilib. (1781); C. viscosum L. (1753).
BIBL. ver.: Cerastium triviale Goir., FL. ver. II, 123; C. viscosum Poll., Fl. ver. II, 77; Myosotis hirsuta altera viscosa Segu., PL. ver. I, 424.
NOM. ITAL.: Muschio di Prato.
Distribuzione geografica e DIFFUSIONE: elemento d'origine eurasiatica, oggi pressoché cosmopolita.
Italia: luoghi erbosi dal piano basale all'orizzonte subalpino; più frequente al nord.
1-7 (8,9) H(Ch) PEai IV-VII.

Luoghi erbosi e boschivi dalla Bassa pianura alla media ed alta montagna, dove tuttavia diventa più raro!

Esemplari d'Erbario: Verona (Ton., Goir.), Peschiera (Ton., Goir.), Volargne (Goir.), Ceraino (Ton.), Tregnago (A. M.).



154. Cerastium brachypetalum Pers.
SYN. Pl. I: 520 (1805).

subsp. brachypetalum
SYN.: Cerastium strigosum Fr. (1817); C. brachypetalum var. eglandulosum Fenzl (1842); C. brachypetalum var. genuinum Vel. (1893).
BIBL. ver.: Cerastium brachypetalum var. eglandulosum Goir., Fl. ver. II, 122.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia minore, Caucaso, Africa nordoccidentale.
Italia: luoghi erbosi dal piano basale all'orizzonte submontano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Cerastietum (Oberd. 57) Oberd. et Th. Müll. 61.


subsp. tauricum (Sprengel) Murbeck
Lunds Univ. Årsskr. 27 (5): 159 (1892).
SYN.: Cerastium tauricum Sprengel (1819); C.. brachypetalum var. glandulosum Koch (1835); C. brachypetalum viscidum Gren. (1841).
BIBL. ver.: Cerastium brachypetalum var. glandulosum Goir., Fl. ver. II, 122.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale ed occidentale, Svezia, Penisola balcanica, Crimea.
Italia: nei luoghi erbosi qua e là dal piano basale all'orizzonte submontano; più frequente al nord.
2-5 T PE IV-VII.

Abbastanza comuni nei luoghi erbosi e coltivati, lungo sentieri e muri, queste due sottospecie crescono promiscuamente nella media ed alta pianura, ma in modo particolare nella fascia collinare dal lago di Garda al confine vicentino!

Esemplari d'Erbario: Sommacampagna (Goir.), dintorni di Verona (Ton., Goir., C. M.), Tregnago (A. M.).



155. Cerastium glomeratum Thuill.
Fl. Paris ed. 2, 226 (1799).
SYN.: Cerastium viscosum L. (1753) ex p.
BIBL. ver.: Cerastium glomeratum Goir., Fl. ver. II, 122; C. vulgatum Poll., Fl. ver. II, 76; Myosotis arvensis hirsuta, parvo flore Segu., Pl. ver. I, 423.
NOM. ITAL.: Orecchio di tipo.
NOM. DIALETT.: Pavarina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico suboceanico; oggi pressoché cosmopolita.
Italia: luoghi erbosi, campi, dall'orizzonte submontano a quello subalpino nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Panico-Chenopodietum BR.-BL. 21.
(1) 2-9 T(H) PE IV-VII.

Nei luoghi coltivati ed erbosi, lungo le strade e sentieri, di tutto il territorio veronese, dalla Bassa pianura (Tosco) fino all'orizzonte subalpino (Biadego) nel Baldo e nei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Verona e dintorni (Ton., Goir.), Monte Baldo verso il Telegrafo (m 2000) (Biadego), Val di Porro di Bosco Chiesanuova (Biadego).



156. Cerastium ligusticum Viv.
Elench. Pl. Horti Bot. 15 (1802).

subsp. ligusticum
SYN.: Cerastium campanulatum Viv. (1804); C. silvaticum Guss. (1826).
BIBL. ver.: Cerastium carnpanulatum Goir., Fl. ver. II,123; C. campanulatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; C. campanulatum Poll., Fl. ver. II, 77.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia minore.
Italia: luoghi erbosi ed arenosi fino al piano montano nella Penisola e nelle Isole.
2-4 T Pe IV-VI.

Specie non comune che cresce nella fascia dell'Alta pianura veronese e nelle zone immediatamente a contatto con essa: colli nei dintorni di Verona (Goir.!), Buttapietra (Goir.!), Ca' di David (Goir.), in prossimità del Mincio (Ton.!), come Valeggio (Goir.!); Villafranca (Goir.!), Boscomantico (Mang.!), Lugagnano (Goir.).



157. Cerastium semidecandrum L.
Sp. Pl. 438 (1753).
BIBL. ver.: Cerastium semidecandrum Goir., Fl. ver. II, 122.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, regione aralocaspica.
Italia: luoghi erbosi ed arenosi dal piano basale all'orizzonte subalpino nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica della classe dei Sedo-Scleranthetea BR.-BL. 55 em.
2-5 (6), 7 (8),9 T(H) Pe II-VI.

Luoghi aridi e sterili, ai piedi di muri, lungo strade e sentieri dall'Alta pianura veronese all'orizzonte subalpino. La diffusione di questa specie interessa quella porzione di territorio veronese che si trova ad occidente di Verona o almeno che non riguarda i Lessini, compreso il Gruppo del Carega, rilievi dove finora C. semidecandrum non è stato rinvenuto: dintorni di Verona (Ton.!, Goir.!, C. M.!), colli aridi veronesi (Ton.!), Ceraino (Goir.!), Punta San Vigilio, lago di Garda!, Valfredda, Monte Baldo (Goir.).



158. Cerastium pumilum Curtis
Fl. Lond. 2 (6): t. 30 (1777).
SYN.: Cerastium tetrandum Curt. (1795-96).


subsp. pallens (F. W. Schultz) Schinz et Thell.
Bull. Herb. Boiss. ser. 2,7: 402 (1907).
SYN.: Cerastium glutinosum Fr. (1814); C. pallens Schultz (1836).
BIBL. ver.: Cerastium glutinosum var. pallens Goir., Fl. ver. II, 123.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia minore, Nordafrica; naturalizzato in Nordamerica.
Italia: luoghi erbosi ed arenosi fino all'orizzonte subalpino, soprattutto nelle Isole.
Specie caratteristica dell'Alysso-Sedion Oberd. et Th. Müll. 61.
2-4 Ch(T) PEai II-VII.

Specie la cui diffusione nel territorio veronese dev'essere ulteriormente studiata e che attualmente pare interessi la fascia relativa alla Media-Alta pianura.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Verona (Goir.), Quinzano (C. M.), Tregnago (C. M.).





53. Gen. Moenchia Ehrh. ↑↑
(Beitr. Naturk. II, 177, 1788)

159. Moenchia mantica (L.) Bartl.
Cat. Sern. Horti Gotting. 5(1839).
SYN.: Cerastium manticum L. (1756); Stellarla mantica DC. in Lam. (1805); Malachium manticum Reichenb. (1832).
BIBL. ver.: Cerastium. manticum Goir., Fl. ver. II, 126; C. manticum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 274, 1892; C. manticum Poll., Fl. ver. II, 81; Alsine caryophylloides glabra, florum pedunculis longissimis Segu., PL. ver. III, 178.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: Europa sudorientale, Asia minore, America.
Italia: prati e pascoli, campi e boschi asciutti dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-4 T PEa V-VII.

Abbastanza frequente nella fascia comprendente la Media ed Alta pianura veronese, nei prati, nei campi, nei boschetti asciutti; talvolta si spinge fino al limite con la zona montana (7-800 m).

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang., A. M., Ton., Goir.,!), dintorni di Guastalla veronese (Goir.), Monte Tondo, tra Valpantena e Valpolicella (Goir.).





54. Gen. Myosoton Moench ↑↑
(Meth. 225, 1794).
SYN.: Malachium Fr. (1817).

160. Myosoton aquaticum (L.) Moench
Meth. 225 (1794).
SYN.: Cerastium aquaticum L. (1753); Stellaria aquatica (L.) Scop. (1772); Malachium aquaticum Fr. (1817).
BIBL. ver.: Malachium aquaticum Goir., Fl. ver. II, 121; M. aquaticum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 273, 1892; C. aquaticum Poll., Fl. ver. II, 80.
NOM. ITAL.: Budellina d'acqua.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, zone temperate dell'Asia.
Italia: luoghi umidi dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Senecion fluviatilis Tx. 50.
1-7 H(G) PEAi V-X.

Specie comune con habitat piuttosto variabile; pur preferendo luoghi umidi o stazioni in prossimità di fossati o dove comunque sia frequente la presenza di acqua, non tralascia di insediarsi in ambienti al contrario asciutti o perfino aridi. Si incontra dalla Bassa pianura fin verso 1000 metri di altezza dal Lago di Garda, Peschiera (Goir.!), al confine vicentino, Villabella di Sambonifacio (Goir.!), dai dintorni di Verona (Mang.!, Goir.!), alle pendici dei Lessini, Tregnago (A. M.!) a quelle del Baldo, Valle di Caprino (Goir.!), e a quote superiori sia sui primi che sul secondo, Covoli di Velo (C. M.!), Ferrara di M.te Baldo (Goir.).





55. Gen. Sagina L. ↑↑
(Sp. pl., 128, 1753; Gen. pl. ed. 5, 62, 1754)

161. Sagina saginoides (L.) Karsten
Deutsche Fl. Pharm.-med. Bot. 539 (1882).
SYN. Spergula saginoides L. (1753); Sagina linnaei Presl (1835).
BIBL. ver.: Sagina Linnaei Goir., Fl. ver. II, 137; S. Linnaei Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 275, 1892; Spergula saginoides Poll., Fl. ver. II, 75; S. saginoides Poll., Hort. et prov. veron. pl. nov. vel min. cogn., 12.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: zone artiche dell'Eurasia e del Nordamerica; catene montuose europee, dell'Asia centrale e del Nordamerica.
Italia: pascoli e luoghi rupestri umidi dal piano basale (orizzonte submont.) a quello culminale.
6-9 Ch(H) PEai VI-IX.

Nei pascoli montani e subalpini di tutti i monti veronesi: sul Monte Baldo alla Madonna della Neve (Goir.!), in Valfredda (Goir.!), a Noveza, Campion (Ton.!, Goir.!), nella Valgrande (Goir.!), nella Valle delle Pietre (Ton.!, Goir.!), in Costabella (Mang.!, Goir.!), sopra la Madonna della Corona (C. M.!), ai Lavacci (Goir.!), all'Artillon (Goir.), nella Valle degli Ossi (Goir.), alle Busete (Goir.); sui Monti Lessini ai Tracchi (Goir.!), sul M. Malera (Goir.!,!), a Podesteria e sul M. Bracon (Goir.), sul Gruppo del Carega sul Monte Posta (Goir.!) e presso Campobrun (Goir.), sopra Roverè di Velo (A. M.!) e S. Mauro di Saline (A. M.!).



162. Sagina procumbens L.
Sp. Pl. 128 (1753).
BIBL. ver.: Sagina procumbens Goir., Fl. ver. II, 136; S. procumbens Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 274, 1892; S.procumbens Poll., Fl. ver. I, 185; Alsine pusilla, graminea, flore tetrapetalo Segu., Pl. ver. I, 421.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-nordamericano.
DIFFUSIONE: specie attualmente pressoché cosmopolita.
Italia: nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Sagino-Bryetum argentei D., Sin., Westh. 40.
1-9 H(Ch) PEAi IV-IX.

Si incontra frequentemente lungo i sentieri, alla base di muri, nei luoghi erbosi ed umidi di tutto il territorio veronese dalla Bassa pianura all'orizzonte subalpino!; così dai dintorni di Villafranca (Goir. ex Barbieri), a quelli di Verona (Mang.!, Ton.!, Goir.!), presso Bussolengo (Goir.!), nella Valle di Illasi presso Tregnago (A. M.!) e Vico (Goir.), sale a quote assai più elevate: sul M. Baldo alla Lonza (Ton.!, Goir., C. M.!), Campion (Goir.), all'Artillon (Goir.!), in Val Basiana (Goir.!) ed ancora presso Ferrara di M. Baldo (C. M.!) ecc.; sui Monti Lessini (Ton.,!) alle Scandole (Ton.!, Goir.), ai Tracchi (Goir.), sul M. Bracon (Goir.), verso il Gruppo del Carega sui monti circostanti Giazza (C. M.!).



163. Sagina apetala Ard.
Animadv. Bot. Spec. Atl. 2: 22 (1763).
SYN. Sagina ciliata Fries (1816).
BIBL. ver.: Sagina apetala Goir., Fl. ver. II, 136; S. apetala Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 275, 1892; S. apetala Poll., Fl. ver. I, 185.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa merid., Russia centrale, Caucaso, Transcaucasia, Siria, Nordafrica.
Italia: nella Penisola e nelle Isole dal piano basale al montano.
Specie caratteristica del Nanocyperion W. Koch 26.
1-7 T PEA IV-IX.

Questa specie presenta press'a poco la medesima diffusione di quella precedente, toccando tuttavia quote leggermente inferiori: sono perciò interessate alla sua diffusione sia la Bassa pianura (Goir.) che la Media ed Alta (Mang., Goir. ex Rigo), le zone collinari e quelle montane sia del Monte Baldo che dei Lessini. L'habitat è costituito prevalentemente da luoghi sassosi e sabbiosi, da margini di sentieri e strade, dagli anfratti di vecchi muri!

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang., Ton., Goir.), Parona (Goir.), tra Villafranca e Valeggio (Goir.).





56. Gen. Scleranthus L. ↑↑
(Sp. pl. 406, 1753; Gen. pl. ed. 5, 190, 1754)

164. Scleranthus annuus L.
Sp. Pl. 406 (1753).
BIBL. ver.: Scleranthus annuus Goir., Fl. ver. II, 140; S. annuus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 306, 1892; S. annuus Poll., Fl. ver. II, 18; Knavel folio et flore viridi Segu., Pl. ver. I, 87; Knavel folio et flore viridi et Knavel gramineo folio erectum Segu., Pl. ver. III, 60.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento (nord-)eurasiatico sub-oceanico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Asia Minore, Siria, Nordafrica, Abissinia.
Italia: nella Penisola e nelle Isole frequente nei luoghi aridi dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine degli Aperetalia R. et J. Tx. 60.
(2), 4-7 T Pea VI-X.

Nei campi e nei pascoli dall'orizzonte submontano a quello subalpino, scendendo talora a quote che interessano la zona collinare e perfino la Media pianura come Tregnago (A. M.!, C. M.!) e Pescantina (Mang.!), sopra Quinzano, sul M. Serbaro e sul M. Novesago fra la Valpantena e la Valle di Squaranto, in Val d'Adige presso Domegliara (Goir.); sul Monte Baldo (C. M.!,!), nella Valle di Caprino (Goir.), Spiazzi (C. M.), Pozzagalletto (Goir.!), nella Valfredda (Goir.!), in Val Basiana e alla Papalina (Goir.!); sui Monti Lessini a Bosco Chiesanuova (Ton.!, Goir.!,!!), Erbezzo (Ton.!), ai Zambei di Cerro (Goir.!), presso S. Anna (Goir.!), sul Monte Tondo (Goir.!), presso Fosse (Goir.), sul Monte Bolca (C. M.).





subfam. PARONYCHIOIDEAE


57. Gen. Herniaria L. ↑↑
(Sp. pl., 218, 1753; Gen. pl. ed. 5, 103, 1754)

165. Herniaria glabra L.
Sp. Pl. 218 (1753).
SYN.: Herniaria vulgaris Spr. (1825).
BIBL. ver.: Herniaria glabra Goir., Fl. ver. II, 139; H. glabra Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 306, 1892; H. glabra Poll., Fl. ver. I, 329; H. glabra Segu., Pl. ver. I, 94; Poligono minore del Mattioli da alcuni chiamata Herniaria Pona, Monte Baldo, 3; Millegrana Calc., Viagg. di M. B., 7.
NOM. ITAL.: Erniaria, Erniola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia sudoccidentale, Siberia occ.; Nordafrica.
Italia: luoghi in prevalenza sabbiosi ed arenosi nelle Penisole e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-7 (8,9) (H(T) PEAi V-X.

Comune nei luoghi sabbiosi e ghiaiosi, nei letti dei corsi d'acqua, lungo i sentieri dalla pianura alla media ed alta montagna: dai dintorni di Verona (Mang.!, Ton.!, Goir.!, C. M.!) come Boscomantico (Goir.!, C. M.!) e le colline che circondano la città (Mang.!,!), nel letto dell'Adige (Goir., Ton.!), a tutto l'Alto Agro veronese (Mang., Goir.), nella Valpantena (Goir.!), come lungo le sponde del Lago di Garda (Fontana), sulle pendici del Monte Baldo nella Valle di Caprino e sul massiccio stesso come ai Masi e Pra' Bestemmià (Goir.) e Pravazar (Goir.); ed ancora sui Lessini dal Monte Pastello (Mang.!, Goir.!, C. M.!,!) al Monte Tomba (Mang.!).



166. Herniaria hirsuta L.
Sp. Pl. 218 (1753).
BIBL. ver.: Herniaria hirsuta Goir., Fl. ver. II, 139; H. hirsuta Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 306, 1892; H. hirsuta Poll., Fl. ver. I, 330; H. hirsuta Segu., Pl. ver. III, 138.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo (-subatlantico).
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Polonia e Russia meridionali, Asia minore, Nordafrica.
Italia: luoghi erbosi asciutti o sabbiosi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte submontano.
1-5 T(Ch, H) PE V-VII.

Elemento raro caratteristico di pascoli aridi e secchi, di bordi di sentieri della Bassa e Media-Alta pianura veronese dal Lago di Garda alle ultime propaggini dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Bovolone (Tosco), Verona (Ton.), zone aride veronesi (Goir.), Olivè di Montorio (Goir.).





58. Gen. Polycarpon Loefl. ↑↑
(Iter Hisp. 7, 1858)

167. Polycarpon tetraphyllum L.
Syst. Nat. ed. 10,2: 881 (1759).
BIBL. ver.: Polycarpon tetraphyllum Goir., Fl. ver. II, 14.0; P. tetraphyllum Poll., Fl. ver. I, 142; Herniaria Alsine folio Segu., Pl. ver. I, 95.
NOM. ITAL.: Migliorina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-submediterranco.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia occ., Nordafrica; oggi pressoché cosmopolita.
Italia : comune nei luoghi coltivati e lungo sentieri e strade nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Polygonion avicularis BR.-BL. 31.
1-5 T PEa V-VIII.

Nei luoghi aridi e sabbiosi, lungo le strade, tra gli incolti e nei terreni coltivati della pianura fino alla zona collinare dal Lago di Garda (Fontana) alle falde dei Monti Lessini (Goir.); non è tuttavia specie comune come lo era senza dubbio un tempo!

Esemplari d'Erbario: colline veronesi (Mang.), Verona (Goir., C. M.), Olivè di Montorio (Goir.).





59. Gen. Spergula L. ↑↑
(Sp. pl. 440, 1753; Gen. pl. ed. 5, 199, 1754)

168. Spergula arvensis L.
Sp. Pl. 440 (1753).
SYN.: Spergula vulgaris Boenn. (1824); S. sativa Boenn. (1824); S. maxima Weihe (1824); S. linicola Boreau (1865).
BIBL. ver.: Spergula arvensis Goir., Fl. ver. II, 138; S. arvensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 275, 1892; S. arvensis Poix., Fl. ver. II, 74.
NOM. ITAL.: Renaiola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord-eurasiatico (suboceanico), pressoché cosmopolita nelle zone temperate fresche.
DIFFUSIONE: Eurasia, Afr. bor., Abissinia, Canarie; natur. in Sudafr., Am., N. Zel.
Italia: campi e luoghi erbosi coltivati dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie ossifila.
Specie caratteristica del Polygono-chenopodion W. Koch 26 em. Sin. 46.
2-7 T PEA VI-X.

Questa specie è decisamente rara per il territorio veronese!; la sua diffusione tuttavia sembra maggiormente interessare il settore orientale ed in particolare quello confinante con la provincia di Vicenza dove le ultime propaggini dei Monti Lessini degradano verso la pianura. Vi è un'unica citazione del Monte Baldo da parte di A. Massalongo, senza indicazione della località, e due esemplari d'erbario provenienti entrambi dalla "Purga" di Bolca di Goiran e C. Massalongo.





60. Gen. Lychnis L.↑↑
(Sp. pl. 436, 1753; Gen. pl. ed. 5, 198, p. p.; A. BR., Flora XXVI, 369, 1843)

169. Lychnis flos-jovis (L.) Desr.
in Lam. Encycl. Méth. Bot. 3: 644 (1792).
SYN. Agrostemma Flos-Jovis L. (1753); Coronaria Flos-Jovis A. BR. (1843).
BIBL. ver.: Lychnis Flos-Jovis Goir., Fl. ver. II, 118; Agrostemma Flos-Jovis Poll., Fl. ver. II, 83.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino occidentale.
DIFFUSIONE: Alpi dalle Marittime alle Trentine occidentali con limite orientale il Monte Baldo.
Italia: pascoli e luoghi sassosi nell'orizzonte montano superiore ed in quello subalpino nelle Alpi.
9 H PEAi VI-VIII.

La presenza di questa specie nelle zone elevate del Monte Baldo necessita conferma mancando, nonostante recenti ricerche, notizie di rinvenimenti di qualche esemplare negli ultimi anni. Goiran (l. c.) nella sua "Flora" dà notizie molto sintetiche di questa Lychnis non dovute ad una sua diretta osservazione della pianta, ma avute da Facchini e Porta e cita località ormai divenute note in letteratura e che attualmente sono le uniche che consentono al Monte Baldo di costituire il limite orientale più avanzato di questa specie endemica alpina. Goiran quindi non raccolse mai Lychnis flos-jovis sul Monte Baldo, ed infatti nel suo erbario non vi è campione alcuno, né ebbe campioni dal contemporaneo ed amico Porta, che invece erborizzò e raccolse esemplari sia in territorio veronese che in quello trentino che si trovano nell'Erbario dell'Istituto Botanico dell'Università di Firenze, come viene riportato qui di seguito:

- Venetia: in pratis et pascuis editis M.te Baldi ad Colma di Malcesine, solo calcareo, 6-7000'. Jun. 1872. Porta,
- Flora Exiccata Austro-Hungarica Nr. 524. Tirolia australis. In glareosis et pascuis lapidosis Baldi montis supra S. Giacomo (TN); solo calcareo, 1500-1700 m. Porta.

Dalla Torre e Sarnthein (l.c.) riguardo alla diffusione di Lychnis flos-jovis sul M.te Baldo, oltre alle due citate località, riportano ancora per la medesima zona "im Gebusch der Bergwesen auf der Sudseite des Jochls Zwischen Vall'Aviana und Val delle Sorne" (da Heufler in Hausmann: Flora von Tirol I, 130, 1851-54).
Coloro che hanno erborizzato nel secolo scorso e all'inizio del presente sono testimoni della massima fiducia; le condizioni edafiche per la presenza di questa specie sono favorevoli e quindi non resta che perseverare nelle ricerche nella zona ormai ben delimitata onde avere una conferma della presenza attuale dopo circa un secolo dagli ultimi e sicuri rinvenimenti.



170. Lychnis flos-cuculi L.
Sp. Pl. 436 (1753).
SYN.: Coronaria Flos-cuculi (L.) A. Br. (1843); Silene Flos-cuculi (L.) Clairv.
BIBL. ver.: Lychnis Flos-cuculi Goir., Fl. ver. II, 119; L. Flos-cuculi Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; L. Flos-Cuculi Poll., Fl. ver. II, 83; Lychnis pratensis flore laciniata simplici Segu., Pl. ver. I, 429.
NOM. ITAL.: Fior-cuculo.
NOM. DIALETT.: Garofolini selvadeghi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Siberia occidentale.
Italia: luoghi erbosi e prati nella Penisola e nelle Isole (piùraro al Sud) dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Molinietalia W. Koch 26.
1-7 H PEAi IV-VIII.

Nei prati e nei luoghi erbosi di tutto il territorio veronese, dalla Bassa pianura, nei prati lungo l'Adige presso Legnago (Tosco), fin verso 1000 metri d'altezza sia sul Monte Baldo che sui Lessini!: così dai dintorni di Verona (Ton.!, Goir.!, alla Valpolicella (Goir.!), dalle pendici del Baldo, Ferrara di M. Baldo, Lumini, Pravazar, alla Valle di Tregnago (A. M.!) e poi ancor qua e là su tutta la fascia pedemontana lessinea dalla Val di Squaranto alla Valle dell'Alpone!





61. Gen. Agrostemma L. ↑↑
(Sp. pl. 435, 1753; Gen. pl. ed. 5, 198, 1754)

171. Agrostemma githago L.
Sp. Pl. 435 (1753).
SYN.: Lychnis githago Scop. (1772); Githago segetum Lk. (1795).
BIBL. ver.: Agrostemma Githago Goir., Fl. ver. II, 120; A. Githago Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; A. Githago Poll., Fl. ver. II, 82; Lychnis segetum major Segu., Pl. ver. I, 427; Lolio del Fucsio Pona, M. B., 138.
NOM. ITAL.: Gittaione.
NOM. DIALETT.: Rosole.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento probabilmente originario del Mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: pressoché cosmopolita nelle zone temperate.
Italia: nei seminati e in altri luoghi coltivati nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quelli montano.
Specie caratteristica della classe dei Secalinetea Br.-Bl. 51.
1-7 T PE V-VIII.

Nei luoghi coltivati dalla pianura alla media montagna è specie abbastanza comune, ma mai presente in grande quantità!: predilige tuttavia la zona collinare ove s'incontra qua e là tra i vigneti.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Verona (Mang.), colli veronesi (Goir.), Quinzano (Goir.,!), Montorio (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Corbiolo di Bosco Chiesanuova (Goir.).





62. Gen. Silene L. ↑↑
(Sp. pl. 416, 1753; Gcn. pl. ed. 5, 193, 1754)

172. Silene italica (L.) Pers.
Syn. Pl. 1: 498 (1805).
SYN.: Cucubalus italica L. (1759).
BIBL. ver.: Silene italica Goir., Fl. ver. II, 116; S. italica Goir., Erb. est. e autunn., Bull. Soc. Bot. IL, 273, 1892; 5. italica Poll., Fl. ver. II, 61.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia minore, Caucaso, Iran, Africa nordoccidentale.
Nel territorio veronese si possono distinguere due sottospecie che quasi sempre coabitano.


subsp. italica (perennis)
SYN.: Silene italica f. rubiflora Otth (1824); S. italica var. typica Fiori e Paoletti (1898).
BIBL. ver.: Silene italica var. typica Goir., Fl. ver. II, 116.
Italia: boschi, prati, luoghi erbosi in genere nella Penisola e nelle Isole dal piano basale al piano montano.
2-7 H PEAi V-VIII.

Nei luoghi selvatici e boschivi, in quelli erbosi dalla Media-Alta pianura veronese all'orizzonte montano inferiore fino a quote di poco superiori a 1000 metri: dai colli che la circondano e dalla stessa città di Verona (Goir.!), a Boscomantico (Goir.!, C. M.!), alle ultime propaggini dei Lessini nella Valpantena, come Grezzana (Mang.!, Ton.!), Vajo del Paradiso (Goir.,!), ai Sarmazi e Lotrago (Goir.), e un po' più su sul M. Zovo e sul M. Castello (Goir.); ed ancora nella Valle di Squaranto e nel Vajo dell'Anguilla!, e nella Valle di Illasi nei pressi di Selva di Progno (Ton.!), sul M. Precastio sopra Tregnago (C. M.!), ed inoltre sul M. Bellocca (C. M.!), sul M. Bolca (A. M.!), sui M. Pastello e Pastelletto (Goir.!), nei colli tra la Val d'Adige e il Garda, Incaffi!!, nella Valle di Caprino (Goir.), sul M. Baldo su entrambi i versanti (Goir.) e lungo le pendici dello stesso massiccio lungo il Garda (Fontana e Rigo).

subsp. nemoralis (biennis) (Waldst. et Kit.) Nyman
Consp. 90 (1878).
SYN.: Cucubalus floccosus Ficin (1821); Silene italica var. floccosa Rohrb. (1868).
BIBL. ver.: Silene italica var. nemoralis Goir., Fl. ver. II, 116.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, dalla Spagna alla Romania.
Italia: qua e là con la sottospecie precedente nell'Italia alpina e boreale e nel Piceno dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-7 H bienn PEAi V-VIII.

Di taglia maggiore della subsp. italica cresce qua e là con la stessa o da sola e nei medesimi ambienti sia alle pendici del Monte Baldo nella zona di Mori, ai M si sotto Spiazzi (Goir.!, Ton.!), sul M. Gazo ecc., sia sul M. Pastello e Pastelletto (Goir.!), sia sulle pendici dei Lessini, M. Zovo e Cucco (Goir.!), sia sulle colline di Avesa (Goir.,!), Quinzano (Goir.) e su quelle prospicienti il Lago di Garda (Goir.,!).



173. Silene nutans L.
Sp. Pl. 417 (1753).
SYN.: Silene insubrica Gaud. (1828).
BIBL. ver.: Silene nutans Goir., Fl. ver. II, 117; S. nutans var. α Poll., Fl. ver. II, 62; Lychnis viscosa, floribus foris porpurascentibus intus albis Segu., Pl. ver. III, 188.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Siberia.
Italia: boschi, prati e rupi nella Penisola dall'orizzonte submontano a quello subalpino e talora alpino.
(2), 3-9 H PEAi IV-IX.

var. typica
SYN.: Silene rubens Vest (1821).
BIBL. ver.: Silene nutans var. rubens Goir., Fl. ver. II, 117.


var. pollinii Nym.
BIBL. ver.: Silene nutans var. Pollinii Goir., Fl. ver. II, 117; S. cucubalus quadrifidus Poll., Fl. ver. II, 62; Cucubalus quadrifidus Poll., Hort. et provinc. ver. pl. nov. vel min. cogn., 11.

var. livida Otth
BIBL. ver.: Silene nutans var. livida Goir., Fl. ver. II, 117; Lychnis sylveslris seu montana viscosa, florum petalis supra albis, subtus virescentibus interdiu se contrahentibus Segu., Pl. ver. III, 190.

La diffusione di questa specie, nelle sue tre varietà, interessa la zona compresa tra l'Alta pianura e la regione subalpina, toccando quindi le fasce più elevate dei Lessini e del Baldo; rupi, luoghi selvatici e boschivi, luoghi erbosi e pascoli costituiscono il suo habitat: San Vigilio sul Garda!!, Boscomantico (Mang., Goir.!), colli attorno a Verona (C. M.!,!), Grezzana (Ton.!), colle delle Ungherine (Goir.!), Molitorio (Goir.!), Lessini, la Liana (Goir.!), Val d'Illasi, Tregnago (C. M.!), Velo (A. M.!), Roverè di Velo (Goir.!), Bosco Chiesanuova, Podesteria (Goir.!), Cerro (Goir.,!), M. Pastello (Goir.); Monte Baldo dalle ultime propaggini, Ferrara presso la Corona (Goir.!), nella Valfredda (Goir.), e più su da Tredespin alla Val Basiana (Goir.!), alla Bocca di Navene all'Altissimo di Nago (Goir.).



174. Silene otites (L.) Wibel.
Prim. Fl. Werthem 241 (1799).
SYN.: Cucubalus otites L. (1753).
BIBL. ver.: Silene Otites Goir., Fl. ver. I, 118; S. Otites Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; S. Otites Poll., Fl. ver. II, 61; Lychnis viscosa flore muscoso minore et seminifera Segu., Pl. ver. I, 427; Lychnis viscosa flore muscoso majuscolo, quae sterilis Segu., Pl. ver. I, 427.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale; Siberia occidentale.
Italia: luoghi erbosi aridi o di tipo ghiaioso nella Penisola, max. al Nord, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 H PEa VI-IX.

Nei luoghi selvatici ed arenosi, nei pascoli, sulle rupi, sui greti di torrenti dalla pianura alla media montagna sia sul Baldo che sui Lessini: San Giorgio di Valpolicella!!, Boscomantico (Mang.!, Goir.!), colli aridi veronesi (Goir.!, C. M.!), Grezzana (Ton.!,!), Moruri (C. M.!), lungo l'Adige (Goir.!), presso Verona (Goir.!); Lessini, Vajo della Pernisa e M. Cucco (Goir.!), Cerro!, Val d'Illasi!; Lago di Garda, Lazise (Fontana),Pai e Castelletto (Goir.!), San Vigilio!, Madonna di Navene (Goir.!); nella Val di Caprino (Goir.!), alle falde del M. Baldo, Brentino (Goir.!, G. M.), sulla cima del M. Gazo (Goir.).



175. Silene vulgaris (Moenk.) Garcke
Fl. Nord. Mittel-Deutsche ed. 9, 64 (1869).
SYN.: Cucubalus behen L. (1753); C. inflatus Salisb. (1796); C. venosus Gilib. (1781); C. lalifolius Mill. (1768); Silene cucubalus (L.) Wibel (1799); S. inflata (Salisb.) Sm. (1800); S. venosa (Gilib.) Aschers. (1859); S. latifolia (Mill.) Rendle et Britton(1907).


subsp. vulgaris
BIBL. ver.: S. cucubalus Goir., Fl. ver. II, 112; S. cucubalus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; S. inflata Poll., Fl. ver. II, 56; Lychnis sylvestris, quae Behen album vulgo Segu., Pl. ver. I, 425.
NOM. ITAL.: Bubbolini, Strigoli.
NOM. DIALETT.: Barbabechi, Scrizzoloni.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento probabilmente originario dell'Europa centrale.
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordafrica, Nordamerica.
Italia: luoghi erbosi, arenosi, rupi della Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-7 H(Ch) PEAi V-IX.

Assai comune in tutto il territorio veronese dalla Bassa pianura, S. Pietro e Vigo di Legnago (Tosco), al limite tra orizzonte montano superiore ed orizzonte subalpino!: cresce lungo le siepi al margine dei campi, nei prati e nei pascoli, nei luoghi rupestri, in genere.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), S. Giorgio di Valpolicella!, S. Vito di Bussolengo (Goir.), Chiusa di Ceraino (Goir.), M. Baldo, Campedello (Mang., Goir.), Lessini, Spredino e M. Trapola (Goir.).
Altre località di rinvenimenti: Val d'Illasi, Tregnago (A. M.), M. Baldo, Ime!, Val di Mezzane, Fonte Calesan!, Albisano!, San Vigilio!.

subsp. prostrata (Gaudin) Chater et Walters
Feddes Repert. 70: 2 (1964).
SYN.: Silene willdenowi Sweet; S. alpina (Lam.) Thomas, non Pallas; S. Cucubalus Wibel subsp. alpina (Lam.) Dostàl; S. inflata (Salisb.) Sm. subsp. alpina (Lam.) Vaccari; S. vulgaris (Moench) Garcke subsp. alpina (Lam.) Schinz et Keller; S. cucubalus Wibel var. alpina (Lam.) Rohrb.; S. cucubalus Wibel subsp. prostrata (Gaud.) Becherer.
BIBL. ver.: Silene alpina Goir., Fl. ver. II, 112; S. Cucubalus var. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; S. inflata var. β Poll., Fl. ver. II, 56.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio sud-europeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Giura meridionale, Alpi, Appennini, zone montuose sett. della Penisola balcanica.
Italia: Alpi ed Appennino centrale nell'orizzonte subalpino ed alpino.
Specie caratteristica della classe dei Thlaspeetea rotundifolii BR.- BL. 47.
6-9 H(Ch) PEAi VI-IX.

Luoghi ghiaiosi e rupestri dell'orizzonte subalpino donde talora scende a quote di poco inferiori!; Monte Baldo: Acque Negre (Ton.!, Goir.!,!), Valfredda (Poll., Ton., Goir.!, C. M.!), Val Losana (Ton., Goir.!), Valdritta!, Giare di Valbrutta (Goir.!), Artillonzin (Goir.!), Campedello (Goir.), Costabella (Biadego!); sui Monti Lessini nella Valle dei Ronchi (Poll., Gelmi), presso Revolto (Goir.!), Campobrun (Biadego!), al Passo Pertica!!, alla Cima di Posta (Goir.!, Biadego!,!), sui Monti Trapola e Malera (Goir.,!).



176. Silene saxifraga (Moenk.) Garcke
Sp. Pl. 421 (1753).
BIBL. ver.: Silene saxifraga Goir., Fl. ver. II, 114; saxifraga Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; S. saxifraga Poll., Fl. ver. II, 58; Lychnis minor saxifraga Segu., Pl. ver. I, 431; Saxifraga magna Mattioli et Italorum Pona, M. B., 176.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali, Carpazi, zone montuose del Sudeuropa.
Italia: rupi dell'orizzonte subalpino ed alpino nelle Alpi, Appennini e Sicilia. Specie basifila.
(4,5) 6-9 H PEai V-VIII.

Luoghi rupestri e pascoli dell'orizzonte montano superiore e subalpino donde talora scende fino all'Alto agro veronese!: su entrambi i versanti del Monte Baldo (Goir.) presso la Corona (Ton.!, Goir.!), e sopra alla Chiusa (Goir.!, C. M.!), nella Valgrande (Ton.!), e nella Valfredda (Mang.!, Goir.!), nella Val d'Adige alla Chiusa, Mori e Brentonico (Goir.), sui Monti Pastello (Mang.!, Goir.!) e Pastelletto (Goir.), lungo le rive del Lago di Garda (Poll., Goir.,!); sui Lessini dalla Valpantena, al Vajo dell'Anguilla, di Squaranto e del Falcone alla Val d'Illasi (Goir.,!) e più su sul M. Malera (Goir.! Biadego!), sopra Velo (A. M.), sul M. Zeola e Bolca (Goir.).



177. Silene acaulis (L.) Jacq.
Enum. Vindob. 78 e 242 (1762).
BIBL. ver.: Silene acaulis Goir., Fl. ver. II, 114; S. acaulis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; S. acaulis Poll., Fl. ver. II, 59; Lychnis alpina pumila folio gramineo, sive Muscus alpinus Lychnidis flore Segu., Pl. ver. I, 430; Ocimoide moscoso alpino Pona, M. B., 199.


subsp. longiscapa (Kerner ex Vierh.) Hayek
Österr. Bot. Zeitschr. 53: 361 (1903).
SYN.: Silene acaulis var. dianthifolia Rchb.; S. pannonica (Vierh.) Dt. et Sarnth.; S. acaulis subsp. pannonica Vierh.
BIBL. ver.: Silene acaulis var. vulgaris Goir., Fl. ver. II, 114.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: zone artiche europee, asiatiche, nordamericane; montagne della Spagna sett., Pirenei, Alpi, Appenn., Carpazi, monti della Pen. balcanica.
Italia: pascoli sassosi nell'orizzonte subalpino ed alpino delle Alpi e dell'Appennino tosco-emiliano e centrale.
(6,7) 8,9 Ch PEAi VI-X.

Rupi e pascoli dell'orizzonte subalpino (raramente nell'orizzonte inferiore) sia della catena del Monte Baldo che di tutti i Lessini!.Sul Monte Baldo (Segu., Poll., A. M., Barbieri, Mang., Caruel, Ton., Goir., Rigo, C. M., Biadego,!) al Coal Santo (Goir.!, Biadego!,!), Costabella (Mang.!, Ton.!, Goir.!, C. M.,Biadego!), Valle delle Pietre (Ton.!, Goir.!), Valle deli Ossi (A.M.!, Ton.!, Goir.!), Valle delle Buse e delle Busette (Goir.), Valdritta (Goir.,!), Val Larga!; sui Monti Lessini sul Malera (Goir.,!) e su tutto il Gruppo del Carega!!, da Campobrun (Goir., G. M./,!) alla Cima di Posta (Goir.!, Biadego!,!), dal Monte Zeola (Goir.) al Passo della Lora (Goir.,!), al Passo Pertica!, all'Obante!.

subsp. excapa (All.) J. Braun
Neue Denkschr. Schweiz. Naturf. Ges. 48: 193 (1913).
BIBL. ver.: Silene acaulis var. excapa Goir., Fl. ver. II, 114.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi.
Italia: pascoli sassosi dell'orizzonte subalpino ed alpino nelle Alpi, soprattutto occidentali. Specie ossifila.
Specie caratteristica della classe dei Caricetea curvulae BR.-BL. 48 em. Oberd. 59.
(6,7) 8,9 Ch PEAi VI-X.

Ha lo stesso habitat e la medesima diffusione della subsp. longiscapa, ma di questa è assai meno comune!.



178. Silene rupestris (L.)
Sp. Pl. 421 (1753).
BIBL. ver.: Silene rupestris Goir., Fl. ver. II, 113; S. rupestris Poll., Fl. ver. II,57; Lychnis saxatilis alpina glabra puntila Segu., Pl. ver. III, 187.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano europeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Appennini, Carpazi, Transilv., Scandinavia, Altai.
Italia: rupi, ghiaioni, macereti e pascoli sassosi nell'orizzonte subalpino ed alpino nelle Alpi e negli Appennini ligure-piemontese e tosco-emiliano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Sedo-Schleranthetalia BR.- Bl. 55.
6-9 H PEAi VII-IX.

La diffusione e la riconferma di questa specie nel territorio veronese meritano ulteriore ricerca. Nell'Erbario fanegoramico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona sono presenti 2 soli campioni provenienti da zone veronesi : uno di Manganotti e raccolto sul Baldo (sentiero di Ventrar), l'altro di A. Massalongo e rinvenuto sui Monti Lessini presso Campofontana. Goiran nella sua "Flora" riporta come località nuova rispetto alle precedenti la Valle degli Ossi, sul Baldo; rinvenne la specie, ma di questa nuova stazione non esistono campioni.



179. Silene alpestris Jacq.
Fl. Austr. I: 60 (1753).
SYN.: Silene quadrifida L. nom. ambig.; Silene quadridentata (Murr.) Pers.; Heliosperma alpestre (Jacq,.) Rchb.; H. quadridentatum (Murr.) Schinz et Thellung; H. quadrifidum Rchb.
BIBL. ver.: Silene quadrifida Goir., Fl, ver. II, 113; S. quadrifida Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; Lychnis quadridentata Poll., Fl. ver. II, 84; Lychnis alpina foliis angustie reflexis, petalis quadripartitis Segu., Pl. ver. III, 186.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Giura, Alpi, Appennini, Carpazi, Balcani.
Italia: luoghi umidi sassosi nelle Alpi e negli Appennini nel piano montano e culminale.
Specie caratteristica del Cratoneuro-Arabidetum jacquinii W. Koch 28.
6-9 H PEAi VI-X.

Rupi e pareti umide rocciose nel piano montano e nell'orizzonte subalpino sia del Monte Baldo che dei Monti Lessini (Goir.,!). Sul Baldo nella Valle degli Ossi (Goir.!, Rigo), alla Lonza (Mang.!), nella Valle delle Pietre (Goir.!, C. M.), sulle Coste di Valfredda (Goir.!), ed in tutte le valli che ne solcano il fianco occidentale (Goir.); sui Lessini al Corno d'Aquilio e al Passo della Sega, sul Malera (C. M.,!), al di sopra di Roverè di Velo (A. M.!), in Podesteria (Goir.), presso Spiazzi (Goir.!), e su tutto il Gruppo del Carega tra 1300 e 2259 m!: monti tra Giazza e Revolto (C. M.!), Revolto (Goir.!), Campobrun (Goir.,!), Passo Pertica!, alla Lora (Goir.), M. Zeola (Goir.), M. Posta! ecc.



180. Silene alba (Miller) E.H.L. Krause
in Sturme Deutschl. Fl. 2,5: 98 (1901).
SYN.: Lychnis dioica β et γ L. ( 1753); L. alba Mill. (1768); L. vespertina Sibth. ( 1794); Melandrium pratense Roehl. (1812); Melandrium album Garcke (1858).
BIBL. ver.: Lychnis alba Goir., Fl. ver. II, 120; L. alba Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; L. dioica var. β Poll., Fl. ver. II, 85; L. sylvestris alba simplex Segu., Pl. ver. I, 425; Ocimoide con fior bianco Pona, M. B., 17.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: siepi, boschi, dal piano basale a quello montano, nella Penisola e nelle Isole.
1-7 H PEa IV-XI (XII).

Comune lungo le siepi e nei luoghi selvatici dalla Bassa pianura, lungo l'Adige e il naviglio Bussè (Tosco), all'orizzonte submontano, da dove più raramente si spinge in quello montano inferiore, del Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Fonte Calesan di Mezzane!, Grezzana (Goir.), Badia Calavena (C. M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), pendici del M. Baldo (Goir.).



181. Silene dioica (L.) Clairv.
Man. Herb. 145 (1811).
SYN.: Lychnis dioica α L. (1753); L. dioica var. rubra Weig. (1769); L. sylvestris Schk. (1791); L. diurna Sibth. (1794); Melandrium sylvestre (Schk.) Rohl. (1812); Saponaria diurna Fenzl (1841); Melandrium diurnum Fries (1842); M. rubrum Garcke (1858); Lychnis rubra P. M. et E. (1850).
BIBL. ver.: Lychnis sylvestris Goir., Fl. ver. II, 119; L. sylvestris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; L. dioica sylvestris Poll., Fl. ver. II, 85; Lychnis sylvestris sive aquatica purpurea simplex Segu., Pl. ver. I, 429; Ocimoide grande con fiore purpureo Pona, M. B., 210.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia, Turkestan; Africa nordoccidentale.
Italia: luoghi selvatici, margini di boschi, pascoli pingui dall'orizzonte submontano a quello subalpino, raramente alpino, nelle Alpi e negli Appennini.
6-9 H PEAi V-VIII.

Luoghi selvatici c prati dall'orizzonte submontano al montano superiore (700-1600 m circa) dei monti veronesi sia del Massiccio del Baldo che dei Lessini (Pona, Segu., Poll., A. M., Mang., Ton., Goir., C. M.,!): sul Baldo (Mang.!) o alle sue pendici (Goir.!) presso Ferrara (Goir.!), Pravazar, all'Ortigara, alle Fassole (Goir.), alle Acque Negre!, alla Madonna della Neve e all'Artillon (Goir.); sui Lessini (Ton.!) e lungo le vallate che da essi si dipartono perpendicolari alla sottostante pianura: Val Squaranto! e Vajo della Anguilla (Goir.!), Val di Illasi sopra Tregnago (A. M.!), Velo (A. M.!), Roverè di Velo (Goir.), Malga San Giorgio!!, Vallon del Malera!!, Corno d'Aquilio (Goir.), Giazza (C. M.!), Monte Bolca (Goir.), Val dell'Alpone, Vestena (Goir.).



182. Silene gallica (L.) Clairv.
Sp. Pl. 417 (1753).
SYN.: Silene anglica L. (1753); S. cerastioides All. (1785).
BIBL. ver.: Silene gallica Goir., Fl. ver. II, 115; S. gallica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 273, 1892; S. gallica Poll., Fl. ver. II, 63.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Algeria.
Italia: luoghi erbosi, campi dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole.
1-7 H PEA IV-VII.

Campi e luoghi erbosi in genere dalla Bassa pianura all'orizzonte submontano: dalla zona di confine con la provincia di Mantova, Villimpenta (A. M. ex Pol.!), ai dintorni di Verona (Goir.!, Ton.!), alle pendici dei Lessini lungo la Valpantena (Goir.), alla Val d'Adige alla base del Baldo, Preabocco e Brentino (Goir.!), e a quote maggiori, Spiazzi (Goir.!, C. M.!).



183. Silene conica L.
Sp. Pl. 418 (1753).
BIBL. ver.: Silene conica Goir., Fl. ver. II, 115; S. conica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot.lt., 273, 1892; S. conica Poll., Fl. ver. II, 65; Lychnis sylvestris angustifolia, calyculis turgidis striatis Segu., Pl. ver. I, 185.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Africa nordoccidentale, Asia minore, Caucaso, Turkestan.
Italia: luoghi arenosi ed incolti nella Penisola e in Sicilia fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festuco-Sedetalia Tx. 51.
7-5 T PE V-VI.

Specie non molto comune legata maggiormente ai luoghi arenosi della pianura e dei colli che non ad altro ambiente.

Esemplari d'Erbario: Legnago (Ton.), Verona al Pestrino in prossimità dell'Adige (Ton., Goir.), Bovolone (Tosco), alla Chiusa di Ceraino (Goir.).
Altre località citate in letteratura: presso Albaredo alle rive dell'Alpone (Segu.), tra Minerbe e Bonavigo (Poll.).





63. Gen. Cucubalus L. ↑↑
(Sp. pl. 414, 1753; Gen. pl. ed. 5, 195, 1754)

184. Cucubalus baccifer L.
Sp. Pl. 414 (1753).
BIBL. ver.: Cucubalus bacciferus Goir., Fl. ver. II, 120; C. bacciferus Poll., Fl. ver. II, 55; Cucubalus Plinti Segu., Pl. ver. I, 432.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ., Himalaja, Cina merid., Manciùria, Giappone.
Italia: siepi e luoghi umidi selvatici della Penisola e della Sicilia fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Senecion fluviatilis Tx. 50.
1-5 H PEAi VI-X.

Specie rara per il veronese (Goir.) e la cui diffusione, che sembra localizzata alla pianura e alla zona collinare, dev'essere ulteriormente confermata e maggiormente precisata.

Esemplari d'Erbario: Legnago (Ton. ex Rocchetti), Oppeano (A. M.), Cisano (Goir. ex Rigo), Lazise (Mang., Goir. ex Rigo). Pollini inoltre ricorda le località "la Rota" e Caldiero. Che la specie in questione fosse rara nel territorio veronese già al tempo del Goiran è confermato dal fatto che l'Autore nizzardo della "Flora veronese" non ha mai rinvenuto personalmente Cucubalus baccifer e i campioni presenti nel suo erbario provengono dall'amico Rigo.
Ferrazze: 26 agosto 2012; Verona (Boschetto): 25 luglio 2016; 27 agosto 2016 e Valsquaranto: 8 ottobre 2017 (n.d.c.).





64. Gen. Gysophila L. ↑↑
(Sp. pl. 407, 1753; Gen. pl. ed. 5, 191, 1754)

185. Gypsophila papillosa Porta
Atti Accad. Agiati, ser. 3, 11 (2): I (I905).
SYN.: Gypsophila fastigiata Rigo ex Goiran (1904); G. fastigiata var. benacensis Rigo ex Porta ( 1905); G. papillosa Porta ( 1905); G. hispanica in Fiori Pampanini et Béguinot (1905), non Wk.; G. papillosa Porta in L. Vacc. (1913).
BIBL. ver.: Gypsophila fastigiata Goir., Fl. ver. II, 680; G. papillosa Bianchini, Boll. Mus. Civ. St. Nat. ver. I, 531, 1974.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: endemismo puntiforme veronese.
DIFFUSIONE: in prossimità di Garda (VR), in località Campiani.
5 Ch PEAi VIII-IX.

Di tutte le specie finora note per il territorio veronese questa è l'unica la cui diffusione è limitata al Veronese stesso. Venne scoperta in località Campiani di Garda dal Rigo nel 1902 ed in un primo tempo le venne assegnato il nome di Gypsophila fastigiata L. var. benacensis Rigo. Successivamente quest'ultimo autore, in seguito ad una determinazione più accurata, la presentò, come nuova specie per l'Italia, nella Flora Italica exiccata con il N° 56 sotto il nome di Gypsophila hispanica Willk. In sostanza non si trattava più di una varietà di una specie con areale pressoché limitato all'Europa centrale ed orientale, ma di una specie nota fino allora solo della Spagna e della quale allora il Rigo venne a trovare una stazione ben lontana ed isolata dal centro di diffusione. Un anno dopo, nel 1905, il Porta ancora piuttosto scettico della riclassificazione del Rigo, rideterminò questo taxon come Gypsophila glandulosa Porta sp. nova che divenne poco dopo e definitivamente G. papillosa Porta. L'areale, se così si può chiamare, di questa specie pare sia limitato ad alcune centinaia di metri quadrati. Recentemente (Bianchini, 1974) la sua presenza, dopo circa settantanni dal primo rinvenimento, è stata riconfermata.

Esemplari d'Erbario: sub Gypsophila fastigiata (Goir. ex Rigo), agosto 1902: locis glareosis collinis prope Garda; sub Gypsophila papillosa Porta: presso Campiani (Garda), settembre 1970, legit Bianchini.



186. Gypsophila muralis L.
Sp. Pl. 408 (1753).
BIBL. ver.: Gypsophila muralis Goir., Fl. ver. II, 104; G. muralis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; G. muralis Poll., Fl. ver. II, 34.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Manciuria.
Italia: muri, campi, boschi aridi fino all'orizzonte submontano nella Italia boreale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Cyperetalia fusci Müller-Stoll et Pietsch m s cr. 61.
1-4 (5?) T PE VII-VIII.

Pianta assai rara di ambienti estremamente aridi e la cui diffusione nel Veronese è, finora avallata da segnalazioni di autori del tempo passato o da dati bibliografici.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), M. Tondo, tra la Valpantena e la Valpolicella (Goir.), Tregnago (A. M.).Vengono inoltre ricordate le seguenti località: San Michele Extra di Verona (Goir.), Vigasio (Poll.).





65. Gen. Saponaria L. ↑↑
(Sp. pl. 408, 1753; Gen. pl. ed. 6, 191, 1754)

187.Saponaria ocymoides L.
Sp. Pl. 409 (11753).
BIBL. ver.: Saponaria ocymoides Goir., Fl. ver. II, 106; S. ocymoides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. II., 272, 1892; S. ocymoides Poll., Fl. ver. II, 37; Lychnis vel. Ocymoides repens montanum Segu., Pl. ver. I, 430; Ocimoide serpeggiante con folia di Poligono Pona, M. B., 152.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Spagna, Pirenei, Giura.
Italia: Alpi, Appennini, Sardegna, Corsica; luoghi sassosi asciutti, ghiaiosi, dal piano basale all'orizzonte subalpino, rr. alpino, nella Penisola e in Sardegna.
(1), 2-7 (8,9) H PEA IV-VII.

Luoghi erbosi asciutti, pendii calcarei rocciosi o sassosi dalla pianura all'orizzonte montano superiore, talvolta anche in quello subalpino (Pona, Segu., Poll., Barbieri, Reiner, Mang., Ton., Goir., C. M., Biadego,!): dintorni di Verona (Mang., Goir., Biadego,!) al Boscomantico (Goir.), nelle sabbie e ghiaie portate dall'Adige lungo il suo corso (Goir.), nelle colline attorno ad Avesa (Ton.!, Goir.!,!), tra Montorio e Castagnè (Biadego!), nella Valpolicella, Fumane e Gargagnago (Biadego!), in tutta la Valpantena, sopra Pojano, Quinto, Grezzana (Goir.!, C. M.!) e nel Vajo del Paradiso!, nel Vajo della Pernisa (Ton., Goir.) e nel Vajo Squaranto!, e alla Pezza (Goir.!), nella Valle di Illasi presso Tregnago ai Finetti e alla Croce del Vento (A. M.), sul Monte Pastello (Goir.), alla Chiusa (Mang.!), nella Valle di Caprino (Pona) e alle pendici del Baldo (Goir.!) da Brentino Corona e presso Ferrara nelle Giare di (Goir.) e Spiazzi (Biadego!) ed ancora nei pascoli verso l'Ortigara (Poll.) ed in tutte le pendici soleggiate che guardano il Garda, come sopra Scaveaghe, Punta San Vigilio!.



188. Saponaria officinalis L.
Sp. Pl. 408 (1753).
BIBL. ver.: Saponaria officinalis Goir., Fl. ver. II, 106; S. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; S. officinalis Poll., Fl. ver. II, 26; Lychnis sylvestris, quae saponaria vulgo Segu., Pl. ver. I, 428; Saponaria dei moderni Pona, M. B., 17.
NOM. ITAL.: Saponaria, Saponella.
NOM. DILAETT.: Saponaria doppia, Garofolini selvadeghi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore, Caucaso, Siberia occidentale.
Italia: luoghi erbosi, ghiaiosi, greti di fiumi, dall'orizzonte submontano al montano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Senecion fluviatilis Tx.
2-7 H PEAi VI-X.

Luoghi incolti e freschi, lungo le siepi, sui muri dalla media pianura veronese fino a quote di poco superiori ai 1000 metri sia del Baldo che dei Lessini: così lungo la Valle di Caprino!, ai Lumini (Goir.), presso San Zeno di Montagna (Goir.!) e Ferrara di M.te Baldo (Goir.), su tutti i colli veronesi (Mang.!), nelle vallette fresche nei dintorni di Verona! e lungo l'Adige in prossimità della città (Goir.!), nella Valpantena, Grezzana (Ton.!), e al Vajo del Paradiso!!, sopra Romagnano (Goir.), nella Val di Mezzane a Fonte Calesan!, al Cerro (Goir.,!), Bosco Chiesanuova (Goir.), Serbaro (Goir.!), nella Val d'Illasi da Tregnago (A. M.!) a Badia Calavena (A. M.), presso San Mauro di Saline (Biadego!)





66. Gen. Vaccaria Medicus ↑↑
(Phil. Bot. I, 96, 1789)

189. Vaccaria pyramidata Medicus
Philos. Bot. 1, 96 (1789).
SYN.: Saponaria vaccaria L. (1713); Saponaria segetalis Neck. (1768); Vaccaria segelalis (Neck.) Garcke (1864).
BIBL. ver.: Saponaria vaccaria Goir., Fl. ver. II, 107; S. vaccaria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; S. vaccaria Poll., Fl. ver. II, 36; Lychnis segetum rubra, foliis perfoliata Segu., Pl. ver. I, 428; Perfoliata rossa Pona, M. B., 132.
NOM. DIALETT.: Semenzina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia occidentale, Africa nordoccidentale; altrove avv.
Italia: luoghi ghiaiosi, tra le messi, dal piano basale all'orizzonte montano nella Penisola e nelle Isole; più frequente nell'Italia boreale.
1-7 T PE V-VII.

Luoghi coltivati, prati e seminati dalia pianura al limite tra l'orizzonte submontano e montano superiore!

Esemplari d'Erbario: campi veronesi (Mang.), Monte di Valpolicella (Mang.), Tregnago (A. M., G.M.), Marcellise (Ton., Goir.), Parona (Goir.), S. Viola sui Lessini (Goir.), la Pezza (Lessini) (Goir.), Verona (Goir.), Bolca (C. M.).





67. Gen. Petrorhagia (Ser. ex DC.) Link ↑↑
(Handb. Erkenn. Gewachse II 235, 1831)
SYN.: Tunica Hall. (1742).

190. Petrorhagia saxifraga (L.) Link
Handb. 11: 235 (1831).
SYN.: Dianthus saxifragtis L. (1753); Tunica saxifraga (L.) Scop. (1772).
BIBL. ver.: Gypsophila saxifraga Goir., Fl. ver. II, 104; G. saxifraga Poll., Fl. ver. II, 35; Caryophyllus minimus muralis Segu., Pl. ver. I, 439; Sassifraga di Paolo Pona, M. B., 17.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropco.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia minore, Caucaso, Persia meridionale.
Italia: luoghi aridi fino all'orizzonte submontano nella Penisola ed Isole.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festucetalia vallesiacae Br.- Bl. et Tx. 43.
(1), 2-7 H pEA V-IX.

Specie molto frequente nei luoghi aridi, in modo particolare caratteristica di roccaglie e muri, dalla pianura a quasi tutto il piano montano (Pona, Segu., Poll., Mang., A. M., Goir., C. M.!), ma presente in prevalenza nella fascia collinare!: colli nei dintorni di Verona (Mang., Goir.!, C. M.!, Biadego!,!!), Colle delle Ungarine (Goir.!), San Vito del Mantico (Goir.!), Valpolicella presso San Peretto di Negrar!!, nella Bassa pianura presso Legnago (Mang.!), nella Valpantena, Grezzana (Goir.!), e Vajo del Paradiso!, nei dintorni di Sambonifacio (Goir.!), nella Valle di Illasi presso Tregnago (A. M.!, C. M.!), sui Lessini, San Giovanni di Fosse, Vaona, S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), al Passo di Roccapia e nella Valle della Liana (Goir.); alle pendici del Monte Baldo, Brentino (Goir.) e su quelle che degradano verso il Lago di Garda! e lungo lo stesso come a S. Vigilio!



191. Petrorhagia prolifera (L.) P.W. Ball et Heywood
Bull. Brit. Mus. (Bot.) 3: 161 (1964).
SYN.: Dianthus prolifer L. (1753); Tunica prolifera (L.) Scop. (1772); Kohlrausckia prolifera (L.) Kunth (1838).
BIBL. ver.: Tunica prolifera Goir., Fl. ver. II, 105; Dianthus prolifer Poll., Fl. ver. II, 40; Caryophyllus sylvestris prolifer Segu., Pl. ver. I, 433.
NOM. DIALETT.: Garofolini.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA : elemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Caucaso, Africa nordoccidentale.
Italia: campi e luoghi incolti fino all'orizzonte submontano, raramente montano, nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festuco-Sedetalia Tx. 51.
(1), 2-5 (6,7) T pEA VI-IX.

Nei campi, nei luoghi aridi incolti dalla pianura all'orizzonte montano inferiore (Segu., A. M., Mang., Ton. Caruel, Goir.,!), più frequente tuttavia nel Medio-Alto Agro veronese e nella fascia collinare!. Rinvenuta pure da Tosco sull'argine ferroviario a Legnago.

Esemplari d'Erbario: Spigola di Avesa!, Avesa (Goir.), Val d'Illasi, Tregnago (A. M., C. M.), dintorni di Verona (Ton., Goir.), Romagnano (Goir.).





68. Gen. Dianthus L. ↑↑
(Sp. pl. 409, 1753; Gen. pl. ed. 5, 191, 1754)

192. Dianthus seguieri Vill.
Hist. Pl. Dauph. I: 330 (1786).
SYN.: Dianthus chinensis L. p. p. (1753); D. Carthusianorum All. (1785), non L.; D. scaber Schleich. (1802); D. hybridus Porta ex Huter (1904).
BIBL. ver.: Dianthus Seguieri Goir., Fl. ver. II, 108; D. Seguieri Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; Dianthus carthusianorum Poll., Fl. ver. II, 39; Caryophyllus barbatus angustifolius pelailis rubris, maculis purpureis et villis circinatim dispositis in mubilico asperis Segu., Pl. ver. I, 438.
NOM. ITAL.: Garofanini di prato.
NOM. DIALETT.: Garofanini selvadeghi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei orientali, Alpi sudoccidentali, Appennini.
Italia: luoghi boschivi ed erboso-selvatici fino al piano montano nelle Alpi e nell'Appennino settentrionale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Nardelalia Prsg. 49.
2-7, (8,9) H pEAi VII-XI.

Cresce copiosamente nei boschi e nelle boscaglie, lungo le siepi e nei luoghi erbosi della Media-Alta pianura veronese! fino a sfiorare e talvolta penetrare nell'orizzonte subalpino sia del Baldo che dei Lessini! : dintorni di Verona (Goir.!), Boscomantico (Goir.!, C. M.!), Bussolengo (Goir.!), Sona (Goir.!), nella Valpolicella, San Giorgio e Monte!, sulle pendici e sul Massiccio del Baldo sui Monti Gazo e Belpo (Goir.), presso Spiazzi (Ton.!, C. M., Biadego!), in Pravazar (Ton.!, Goir.), in Costabella (Ton., Goir.) e ai Masi (Ton.!), alla Corona (Biadego!), nella Valle di Caprino (Goir.); sui Lessini dal Corno d'Aquilio (Goir.) alla Valle di Illasi, Tregnago (C. M.!), a Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.!), al Monte Bolca (C. M.!), a Bosco Chiesanuova (Biadego!), a Cerro e Corbiolo! ecc.



193. Dianthus monspessulanus L.
Amoen. Acad. 4:313 ( 1759).

subsp. monspessulanus
BIBL. ver.: Dianthus monspessulanus Goir., Fl. ver. II, 110; D. monspessulanus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; D. monspeliacus, D. plumosus Poll., Fl. ver. II, 42 e 43; Caryophyllus sylvestris alter flore laciniato odoratissimo e Caryophyllus sylvestris alter, fiore laciniato odoratissimo candido Segu., Pl. ver. I, 437.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: monti della Penisola iberica, Pirenei, Giura meridionale, Alpi meridionali, Appennini, zone montuose della Penisola balcanica.
Italia: pascoli, boschi, arbusteti, rupi, nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2-7 (8,9) H pEAi VI-X.

Entità dalla morfologia variabile, assai comune nei luoghi prativi, selvatici, nelle boscaglie, dall'Alto Agro veronese fino all'orizzonte montano superiore, da dove molto di rado penetra in quello subalpino! sia del Monte Baldo che dei Lessini: dintorni di Verona (A. M., Goir.!) e colli che la circondano (Mang.!), Vajo Borago (Goir.), Quinzano, Montorio! ecc., Vajo Squaranto!, Val d'Illasi, Tregnago (A. M., C. M.!), Valpantena e più su fino a Cerro!, Bosco Chiesanuova (Biadego!), Val di Porro (Biadego!), Erbezzo!!, sul M. Lotrago (Goir.!), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.!), Fosse (Goir.!) e al Corno Mozzo (Goir.) e sul Monte Baldo (Goir.!), in Pravazar (Goir.!), Spiazzi (C. M.!), alla Corona (Goir.), presso Ferrara di M. B. (Goir.!, C. M.!), nella Val Losana e nella Valgrande (Ton.) e Novezzina!.

subsp. sternbergii Hegi
III. Fl. Mitteleur. 3: 338 (1911).
SYN.: Tunica arenaria Scop. (1772) (non D. aren. L.); D. alpester Hpe. (1809) non Balb.; D. plumosus Spr. (1915), fo.; D. Waldsteinii Sternb. (1826); D. monspessulanus var. alpicola Koch (1835).
BIBL. ver.: Dianthus Sternbergii Goir., Fl. ver. II, 110; D. monspessulanus var. Sternbergii Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; D. alpester Poll., Fl. ver. II, 43.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Balcani.
Italia: pascoli sassosi e macereti nell'orizzonte subalpino ed alpino nelle Alpi calcareo-dolomitiche.
8-9 H pEAi VII-X.

Pascoli, luoghi rupestri, ghiaioni nell'orizzonte subalpino, raramente in quello montano superiore: sul Baldo (Ton.!), in entrambi i versanti (Mang., Goir., Gelmi), Naole (Biadego!), Costabella (Goir.!), Val Losana (Ton.!, Goir.!), nella Valgrande (Ton.!), sul Telegrafo! ecc.; sui Lessini dal Corno d'Aquilio (Goir.) a Cima Malera (Goir.,!), a tutta la zona più elevata del Gruppo del Carega!!, dalla Cima di Posta (Biadego!,!! ), al Passo della Lora (Goir.!, G. M./), alla Cima Tre Croci (Goir.), al Monte Zeola (Goir.,!), a Campobrun (G. M./), all'Obante (C. M.).



194. Dianthus sylvestris Wulfen
in Jacq. Collect. Bot. 1: 237 (1786).
SYN.: Dianthus inodorus (L.) Kern. (1882).
BIBL. ver.: Dianthus silvester Goir., Fl. ver. II, 109; D. caryophyllus Poll., Fl. ver. II, 41; Caryophyllus sylvestris flore rubro inodoro calyce oblongo cuna brevibus unguibus Segu., Pl., ver. I, 435; Armerio terzo del Dodoneo Pona, M. B., II.
NOM. ITAL.: Garofano selvatico.
NOM. DIALETT.: Garofolini.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Giura, Francia, Penisola italiana e balcanica.
Italia: rupi e luoghi sassosi e aridi nelle Alpi e negli Appennini, fino all'Abruzzo, dall'orizzonte submontano a quello subalpino (rr. alpino).
3-7 (8,9) Ch pEAi VI-X.

Luoghi aridi, pascoli sassosi, rupi e muri dall'Alta pianura all'orizzonte montano superiore, donde talora penetra in quello subalpino, raggiungendo quote superiori ai 1600 m! sia sul Baldo che sui Lessini: nei dintorni e sui colli che circondano Verona, Boscomantico (A. M.!), Spigola di Avesa!!, Pigozzo!, in prossimità di Negrar (Goir.) e sul Monte Masua!, sul Monte Pastello!, tra Monte e San Giorgio di Valpolicella!, nella Valpantena a Stallavena!, sopra Cerro!, al Corno d'Aquilio (Goir.!, Biadego!), sul Monte Zovo (Goir.!), nella Valle d'Illasi sul Monte Precastio in prossimità di Tregnago (C. M.!), e più su sul Carega (Biadego!), ed ancora in prossimità di Castelcerino (Biadego!); nella Val d'Adige alla Chiusa (Goir.!), sul Baldo (Mang.!), alle sue pendici nella Valle di Caprino (Goir.!), da Brentino alla Corona (Goir.!), presso Ferrara di M. B. (Goir.), nella Valfredda e in Val Basiana (Goir.!), e nel versante prospiciente il Lago di Garda! come a Scaveaghe di S. Vigilio!



194 bis. Dianthus caryopyllus L.
Sp. Pl. 410 (1753).
SYN.: Dianthus caryophyllus var. coronarius L. (1753); idem Lam. (1778).
BIBL. ver.: Dianthus Caryophyllus Goir., Fl. ver. II, 109; D. Caryophyllus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 272, 1892; D. chinensis Poll., Fl. ver. II, 42.
NOM. DIALETT.: Garofoli cinesi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centro-meridionale; Africa boreale occidentale.
Italia: luoghi aridi, muri, qua e là nella Penisola e in Sardegna fino all'orizzonte submontano; coltivato per ornamento e talora inselvatichito.
Ch PEAi V-X.

Pianta coltivata e talvolta inselvatichita in luoghi rupestri e su vecchi muri.



195. Dianthus superbus L.
Fl. Suec. ed. 2, 146 (1755).

subsp. superbus
SYN.: Dianthus superbus subsp. typicus Oberd.
BIBL. ver.: Dianthus superbus Goir., Fl. ver. II, in; Dianthus superbus Poll., Fl. ver. II, 43; Caryophyllus flore tenuissime dissecto Segu., Pl. ver. III, 191.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (continentale).
DIFFUSIONE: Europa, Siberia, Asia centrale.
Italia: pascoli nelle Alpi e nell'Appennino ligure-parmense fino al piano montano.


subsp. speciosus (Rchb.) Pawl.
Fl. Tatr. 1: 250 (1956).
SYN.: Dianthus speciosus var. grandiflorus Tausch; D. speciosus var. alpinus Herbich; D. speciosus var. alpestris Nechtritz; D. speciosus Rchb.
BIBL. ver.: Dianthus superbus var. speciosus Goir., Fl. ver. II, III.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino-orientale.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Carpazi.
Italia: Alpi e Prealpi orientali nell'orizzontale subalpino ed alpino.
(2), 4-7 H pEAi VI-IX (subsp. superbus).
(8), 9 H pEAi VII-IX (subsp. speciosus).

La diffusione della specie in toto nel territorio veronese è da studiarsi ed approfondirsi ulteriormente. Non è certo specie comune e da quel che si sa attualmente di essa si può dedurre che la subsp. superbus non dovrebbe raggiungere quote eccessivamente elevate, non oltre 1000 metri d'altezza, Lessini, Fosse (Goir.), Baldo, la Corona (Goir.), mentre la subsp. speciosus si dovrebbe limitare ai pascoli dell'orizzonte subalpino sicuramente dei Lessini e con ogni probabilità anche del Baldo; mancano segnalazioni precise relative a questo Monte, tuttavia essendo presente nel confinante Trentino, v'è da ritenere che si trovi anche in questa zona del Veronese.

Esemplari d'Erbario: subsp. superbus, Bovolone (A. M.), M.te Baldo alla Corona (Goir.); subsp. speciosus, Malera, la Lora e Monte Posta (Goir.).



196. Dianthus armeria L.
Sp. Pl. 410 (1753).
BIBL. ver.: Dianthus armeria Goir., Fl. ver. II, 107; Dianthus armeria Poll., Fl. ver. II, 40; Caryophyllus barbatus sylvestris Segu., Pl. ver. I, 432.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico (-submediterraneo).
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia minore, Armenia, Caucaso.
Italia: luoghi erbosi asciutti, boschivi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
4-7 T(H) Pea(i) VI-IX.

Specie rara, che tuttavia pare prediliga la fascia collinare a quella montana!

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A. M.), M.te Baldo ai Masi (Ton., Goir.), M.te Bellocca (Goir.).
Altre località segnalate: Val d'Illasi sopra Badia (A. M.), Grezzana (Segu.), M.te Baldo verso Pozzagalletto (Goir.).



197. Dianthus pontederae Kerner
Sched. Fl. Exicc. Austro-Hung. 2: 67 (1882).
SYN.: Dianthus carthusianorum subsp. pontederae (Kern.) Hayek (1924).
BIBL. ver.: Dianthus sanguineus Goir., Fl. ver. II, 109; D. Carthusianorum var. sanguineus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 272, 1892; Caryophyllus sylvestris, flore rubro plurimo de summo caule prodeunte Segu., Pl. ver. I, 434.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Italia, Bulgaria.
Italia: luoghi selvatici, pascoli aridi fino al piano montano.
2-7 Ch PEAi V-VIII.

Cresce nei luoghi aridi e secchi dalla Media-Alta pianura all'orizzonte montano inferiore: dalla zona di Villafranca (Goir.!) e Sona (Ton.!), a quella di Boscomantico (A. M.!, Goir.!, C. M.!), di Avesa (Goir.), alla Valle di Caprino, alle pendici del Monte Baldo e più su presso Ferrara di M. B. (Goir.!), ai prati montani dello stesso (Goir.!), in Val Basiana (Goir.); nelle valli che discendono dai Lessini, nella Valpantena, nel Vajo del Falcone (Goir.), di Squaranto! e dell'Anguilla!, nella Valle di Illasi sul M. Precastio presso Tregnago (C. M.!) ecc.



198. Dianthus carthusianorum L.
Sp. Pl. 409 (1753).
BIBL. ver.: Dianthus Carthusianorum Goir., Fl. ver. II, 108; D. Carthusianorum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. II., 272, 1892.
NOM. ITAL.: Garofano selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi selvatici delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale fino all'Abruzzo.
Specie caratteristica dell'ordine dei Brometalia Br.-Bl. 36.
2-5 Ch PEAi VI-IX.

Pendii erbosi e luoghi selvatici del Medio-Alto Agro veronese: dintorni di Verona (Ton., Mang.!), Boscomantico (Ton.!, Goir., Mang.!), Castel d'Azzano (Mang.!), nella Valpolicella presso Negrar!, Monte! e San Giorgio!!, lungo l'Adige in prossimità di Rivoli (Goir.), nella Valpantena nei dintorni di Grezzana (Ton.!), nella Valle di Illasi, Tregnago (A. M.!), lungo le rive del Lago di Garda! come presso Malcesine, Torri, San Vigilio!







Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte III  ↑↑↑

Acetosa alpina (L.) Moench 93
Acetosa pratensis Mill. 92
Acetosa scutata  (L.) Mill. 89
Agrostemma flos-jovis L. 169
Agrostemma githago L. 171
Alsine austriaca (Jacq.) Whlnb. 141
Alsine cherleria Whlnb. 143
Alsine fasciculata Whlnb. 140
Alsine gerardi (Willd.) Whlnb. 142
Alsine jacquinii Koch 140
Alsine sedoides Kitt. 143
Alsine serpyllifolia (L.) Crantz 133
Alsine verna (L.) Whlnb. 142
Alsine verna subsp. collina (Neilr.) Cělar. 142
Alsine verna var. gerardi (Willd.) Mert. et Koch 142 
Amaranthus albus L. 126 
Amaranthus angustifolius Lam. 127 
Amaranthus blitum et viridis L., p. p. 129 
Amaranthus caudatus L. 121 
Amaranthus chlorostachys  Willd. 122 
Amaranthus cruentus L. 123 
Amaranthus deflexus L. 128 
Amaranthus graecizans L. 127 
Amaranthus graecizans L. p.p. 126 
Amaranthus hybridus L. 122 
Amaranthus lividus L. 129 
Amaranthus lividus L. var. ascendens Thell. 129 
Amaranthus paniculatus L. 124 
Amaranthus patulus Bert. 122 
Amaranthus prostratus Bell. 128 
Amaranthus retroflexus L. 125 
Amaranthus sanguineus L. 123 
Amaranthus silvester Vill. 127 
Arenaria ciliata L. 132 
Arenaria ciliata L. subsp. ciliata 132 
Arenaria fasciculata L. 140 
Arenaria hybrida Vill. 139 
Arenaria leptoclados (Reichenb.) Guss. 134 
Arenaria muscosa Med. 137 
Arenaria serpyllifolia L. 133 
Arenaria serpyllifolia L. var. leptoclados Reichenb. 134 
Arenaria serpyllifolia L. subsp. serpyllifolia (L.) 133 
Arenaria tenella Kit. 132 
Arenaria tenuifolia L. 139 
Arenaria trinervia L. 135 
Atriplex angustifolia SM. 117 
Atriplex erectum Huds. 117 
Atriplex hastata L. 118 
Atriplex hortensis L. 115 
Atriplex latifolium Walnb. 118 
Atriplex oblongifolia Waldst. et Kit. 116 
Atriplex patula L. 117 
Beta hortensis Mill. 101 
Beta rapa  Dum. 101 
Beta sativa Bernh. 101 
Beta vulgaris L. 101
Beta vulgaris L. subsp. cicla  (L.) Moq. 101
Beta vulgaris L. subsp. esculenta Salisb. 101 
Beta vulgaris L. subsp. vulgaris 101 
Bilderdykia convolvulus (L.) Dum. 84 
Bilderdykia dumetorum (L.) Dum. 85 
Bistorta major S. F. Gray 82 
Bistorta vivipara (L.) S. F. Gray 83 
Celosia argentea L. 120 
Celosia cristata L. 120 
Cerastium aquaticum L. 160 
Cerastium arvense L. 149 
Cerastium arvense L. subsp. arvense 149 
Cerastium arvense L. subsp. commune Gaud. 149 
Cerastium arvense L. subsp. strictum (Haenke) Gaud. 149 
Cerastium austroalpinum Kunz. 151 
Cerastium brachypetalum Pers. 154 
Cerastium brachypetalum subsp. brachypetalum Pers. 154 
Cerastium brachypetalum Pers. var. eglandulosum Fenzl 154
Cerastium brachypetalum Pers. var. glandulosum Koch 154 
Cerastium brachypetalum Pers. subsp. tauricum (Sprengel.) Murbeck 154 
Cerastium caespitosum Gilib. 153 
Cerastium campanulatum Viv. 156 
Cerastium carinthiacum Vest 151 
Cerastium carinthiacum Vest subsp. austroalpinum Kunz 151 
Cerastium fontanum Baumg. 153 
Cerastium fontanum Baumg. subsp. triviale (Link) Jalas 153 
Cerastium glomeratum Thuill. 155 
Cerastium glutinosum Fr. 158 
Cerastium latifolium L. 150 
Cerastium ligusticum Viv. 150 
Cerastium ligusticum subsp. ligusticum Viv. 156
Cerastium manticum L. 159 
Cerastium pallens Schultz 158 
Cerastium pumilum Curt. 158 
Cerastium pumilum Curt. subsp. pallens (F. W. Schultz) Schinz et Thell. 158 
Cerastium semidecandrum L. 157 
Cerastium strictum L. 149 
Cerastium strigosum Fr. 154 
Cerastium sylvaticum Waldst. et Kit. 152 
Cerastium tauricum Sprengel 154 
Cerastium tetrandum Curt. 158 
Cerastium tomentosum L. (v. Goir., 1901) (solo citato)
Cerastium viscosum L. 153 
Cerastium viscosum L. ex p. 155 
Chenopodium acutifolium SM. 107 
Chenopodium album L. 113 
Chenopodium album L. var. opulifolium (Koch et Ziz) Stoj 112 
Chenopodium ambrosioides L. 103 
Chenopodium bonus-henricus L. 104 
Chenopodium botrys L. 102 
Chenopodium ficifolium SM. 111 
Chenopodium foetidum Lam. 108 
Chenopodium hybridum L. 106 
Chenopodium murale L. 110 
Chenopodium opulifolium Schrader 112 
Chenopodium polyspermum L. 107 
Chenopodium rubrum L. 105 
Chenopodium scoparium L. 119 
Chenopodium urbicum L. 109 
Chenopodium vulvaria L. 108 
Cherleria sedoides L. 143 
Coronaria flos-cuculi (L.) A. BR. 170 
Coronaria flos-jovis A. BR. 164 
Cucubalus baccifer L. 184 
Cucubalus behen L. 175 
Cucubalus floccosus Ficin. 172 
Cucubalus inflatus Salisb. 175 
Cucubalus italica L. 172 
Cucubalus otites L. 174 
Dianthus alpester Hpe., non Balb. 193 
Dianthus armeria L. 196 
Dianthus carthusianorum All., non L. 192 
Dianthus carthusianorum L. 198 
Dianthus carthusianorum L. subsp. pontederae (Kern.) Hayek 197 
Dianthus caryophyllus  L. 194 bis 
Dianthus chinensis  L. p. p. 192 
Dianthus inodorus (L.) Kern. 194 
Dianthus monspessulanus L. 193 
Dianthus monspessulanus L. subsp. monspessulanus 193 
Dianthus monspessulanus L. subsp. sternbergii Hegi 193 
Dianthus plumosus Spr. 193 
Dianthus pontederae Kerner 197 
Dianthus prolifer L. 191 
Dianthus saxifragus L. 190 
Dianthus seguieri Vill. 192 
Dianthus speciosus Rchb. 195 
Dianthus superbus L. 195 
Dianthus superbus L. subsp. speciosus (Rchb.) Pawwl. 195 
Dianthus superbus L. subsp. superbus 195 
Dianthus sylvestris Wulf. 194 
Fagopyrum dumetorum (L.) Schreb. 85 
Fagopyrum esculentum Moench 86 
Fagopyrum tataricum (L.) Gaertn. 87 
Fagopyrum vulgare Hill 86 
Githago segetum Link 171 
Gypsophila fastigiala Rigo 185 
Gypsophila fastigiata var. benacensis Rigo 185
Gypsophila hispanica Fiori, Pamp., Bég. 185 
Gypsophila muralis L. 186 
Gypsophila papillosa Porta 185 
Heliosperma alpestre (Jacq.) Rchb. 179 
Heliosperma quadridentatum (Murr.) Schinz. et Thell. 179 
Heliosperma quadrifidum Rchb. 179 
Herniaria glabra L. 165 
Herniaria hirsuta L. 166 
Herniaria vulgaris Spr. 165 
Holosteum umbellatum L. 148 
Kochia scoparia (L.) Schrader 119 
Lapathum alpinum (L.) Lam. 93 
Lapathum crispum (A.) Scop. 95 
Lychnis alba Mill. 180
Lychnis flos-cuculi L. 170 
Lychnis flos-jovis (L.) Desr. 169 
Lychnis githago Scop. 171 
Lychnis vespertina Sibth. 180 
Malachium aquaticum Fr. 160 
Malachium manticum Rchb. 159 
Melandrium album Garcke 180 
Minuartia austriaca (Jacq.) Hayek 141 
Minuartia fasciculata Hiern 140 
Minuartia gerardi (Willd.) Hayek 142 
Minuartia hybrida (Vill.) Schischkin 139 
Minuartia rubra (Scop.) Mc Neill 140 
Minuartia sedoides (L.) Hiern 143 
Minuartia tenuifolia (L.) Hiern 139 
Minuartia verna (L.) Hiern 142 
Minuartia verna subsp. collina (Neilr.) Hollyday 142 
Minuartia verna (L.) Hiern. subsp. montana (Fenzl) Hayek 142 
Minuartia verna (L.) Hiern subsp. verna 142
Moerhingia bavarica (L.) Gren. 136 
Moehringia bavarica (L.) Gren. subsp. bavarica Fenzl 136 
Moehringia ciliata (Scop.) DT. 138 
Moehringia muscosa L. 137 
Moehringia polygonoides Mert. et Koch 138 
Moehringia ponae (Rchb.) Fenzl 136 
Moehringia trinervia (L.) Clairv. 135 
Moenchia mantica (L.) Bartl. 159 
Myosoton aquaticum (L.) Moench 160 
Persicaria acris Gilib. 77 
Persicaria amphibia (L.) S. F. Cray 80 
Persicaria dubia (Stein) Fourr. 76 
Persicaria fluitane Montand. 80 
Persicaria hydropiper (L.) Opiz 77 
Persicaria mitis Gilib. 78 
Persicaria pusilla S. F. Gray p. p. 75 
Petrorhagia prolifera (L.) P. W. BALL 191 
Petrorhagia saxifraga (L.) Link 190 
Phytolacca americana  L. 130 
Phytolacca decandra L. 130 
Polycarpon tetraphyllum (L.) L. 167 
Polycnemum arvense L. 100 
Polycnemum arvense var. majus (A. BR.) Cělak. 99
Polycnemum arvense var. minus Cělak 100 
Polycnemum majus A. BR. 99 
Polygonum amphibium L. 80 
Polygonum amphibium L. var. aquaticum Leyss. 80
Polygonum amphibium L. var. natans Moench 80
Polygonum ampbibium L. var. terrestre Leyss. 80
Polygonum angustifolium Roth 75
Polygonum aviculare L. 74
Polygonum bistorta L. 82
Polygonum cereale Salisb. 86
Polygonum convolvulus L. 84
Polygonum dubium Stein 76
Polygonum dumetorum L. 85
Polygonum fagopyrum L. 86
Polygonum gracile Salisb. 77
Polygonum heterophyllum Lindn. 74
Polygonum hydropiper  L. 77
Polygonum intermedium Ehrh. 75
Polygonum lapathifolium L. 79
Polygonum laxiflorum Weihe 76
Polygonum maculatum Raf. 78
Polygonum minor (Huds.) Opiz 75
Polygonum minus Huds. 75
Polygonum mite Schrank 76
Polygonum orientale L. 81
Polygonum paludosum Schur 76
Polygonum persicaria L. 78
Polygonum pusillum Lam. 75
Polygonum rivulare Roth 78
Polygonum strictum All. 75
Polygonum tataricum L. 87
Polygonum viviparum L. 83
Polygonum volubile Gilib. 84
Portulaca hortensis Rupr. 131
Portulaca oleracea L. 131
Portulaca oleracea L. subsp. sativa (Haw.) Cělak. 131 
Rumex acetosa L. 92
Rumex acetosa L. var. arifolius (All.) Neilr. 91
Rumex acetosella L. 88
Rumex acutus SM. 96
Rumex alpestris Jacq. p.p. 91
Rumex alpinus L. 93
Rumex aquaticus Poll., non L. 94
Rumex arifolius All. 91
Rumex conglomeratus Murray 96
Rumex creticus Boiss. 90
Rumex crispus L. 95
Rumex elongatus Guss. 95
Rumex glomeratus Schreb. 96
Rumex hydrolapathum Hudson 94
Rumex obtusifolius L. 98
Rumex pulcher L. 97
Rumex scutatus L. 89
Rumex tuberosus L. 90
Sagina apetala Ard. 163
Sagina ciliata Fries 163 
Sagina linnaei Presl 161 
Sagina procumbens L. 162 
Sagina saginoides (L.) Karsten 161 
Saponaria ocymoides L. 187 
Saponaria officinalis L. 188 
Saponaria vaccaria L. 189 
Schizotheca hastata (L.) Fourr. 118 
Scleranthus annuus L. 164 
Silene acaulis (L.) Jacq. 177 
Silene acaulis (L.) Jacq. subsp. excapa (All.) J. BR. 177 
Silene acaulis (L.) Jacq. subsp. longiscapa (Kerner) Hayek 177 
Silene alba (Mill.) Krause 180 
Silene alpestris Jacq. 179 
Silene alpina (Lam.) THOMAS, non PALLAS 175
Silene anglica L. 182
Silene cerastioides All. 182
Silene conica L. 183
Silene cucubalus (L.) Wibel 175
Silene cucubalus Wibel var. alpina (Lam.) Rohrb. 175 
Silene cucubalus Wibel subsp. prostrata (Gaud.) Becherer 175 
Silene dioica (L.) Clairv. 181 
Silene flos-cuculi (L.) Clairv. 170 
Silene gallica L. 182 
Silene inflata (Salisb.) SM. 175 
Silene infinta (Salisb.) SM. subsp. alpina (Lam.) Vaccari 175 
Silene insubrica GAUD. 173 
Silene italica (L.) Pers. 172 
Silene italica f. rubiflora Otth  172 
Silene italica subsp. italica Pers. 172 
Silene italica subsp. nemoralis (W. et K.) Nyman 172 
Silene italica var. fioccosa Rohrb. 172 
Silene nutans L. 173 
Silene otites (L.) Wibel 174 
Silene pannonica (Vierh.) DT. et Sarnth. 177
Silene quadrifida L. n. ambig. 179 
Silene quadridentatum (Murr.) Pers. 179 
Silene rubens Vest 173 
Silene rupestris L. 178 
Silene saxifraga L. 176 
Silene vulgaris (Moench) Garcke 175 
Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp. prostrata (Gaud.) Chater et Walters 175
Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp. vulgaris 175
Silene willdenowi SWEET 175
Spergula arvensis L. 168
Spergula saginoides L. 161
Spergula sativa Boenn. 168
Spergula vulgaris Boenn. 168
Spinacia oleracea L. 114
Spinacia oleracea L. subsp. oleracea 114
Spinacia oleracea L. subsp. spinosa (Moench) Cělak. 114 
Spinacia spinosa Moenk  114 
Stellarla aquatica (L.) Scop. 160
Stellaria ciliata Scop. 138 
Stellaria graminea L. 147 
Stellaria holostea L. 146 
Stellaria montica DC. 159
Stellaria media (L.) Vill. 145 
Stellaria nemorum L. 144 
Stellaria serpyllifolia (L.) Scop. 133 
Tunica arenaria Scop. 193 
Tunica prolifera (L.) Scop. 191 
Tunica saxifraga (L.) Scop. 190 
Vaccaria pyramidata Med. 189   






Bibliografia - Parte III ↑↑↑
  1. BIANCHINI F., 1969. Flora della Regione veronese. Parte I: Pteridofite. Mem. Mus. Civ. St. Nat. Verona, XVII, 397-473, I tav., 8 figg.
  2. BIANCHINI F., 1971. Flora della Regione veronese. Parte II: Spermatofite. Mem. Mus. Civ. St. Nat. Verona, XIX: 371-443, I tav., 3 figg.
  3. BIANCHINI F., 1974. Gypsophila papillosa Porta endemismo puntiforme. Boll. Mus. Civ. St. Nat. Verona, I: 531-534, I fig.
  4. BONNIER G., 1935. Flore complète illustrée en couleurs de France, Suisse et Belgique, II, IX. Orlhac, Paris.
  5. CALZOLARI F., 1556. Il viaggio di Monte Baldo. Venezia.
  6. DALLA FIOR G., 1963. La nostra flora, 277-307. Monauni, Trento.
  7. DALLA TORRE K. W., SARNTHEIN L., 1906. Flora von Tirol, Voralberg und Liechtenstein. Innsbruck.
  8. EHRENDORFER F., 1967. Liste der Gefässpflanzen Mitteleuropas. Graz.
  9. FENAROLI L., 1971. Flora delle Alpi, 67-92. Martello, Milano.
  10. FIORI A., 1969 (1925). Nuova Flora Analitica d'Italia, I: 392-437, 441-514. Edagricole, Bologna.
  11. FOURNIER P., 1961. Les quatre flores de France, 238-263, 286-334. Lechevalier, Paris.
  12. GOIRAN A., 1875 a. Specimen morphographiae vegetalis seu neophyta quaedam vascularia aliaque critica in Agro Veronensi. Franchini, Verona.
  13. GOIRAN A., 1875 b. Plantae vasculares novae vel minus notae aut criticae in veronensi provincia lectae. Atti Accademici ver., LII. (I)
  14. GOIRAN A., 1892. Erborizzazioni estive ed autunnali attraverso i Monti Lessini. Bull. Soc. Bol. It. 272-273.
  15. GOIRAN A., 1895. Erborizzazioni recenti (aprile-maggio) in una stazione veronese innondata dall'Adige nel settembre 1882. Bull. Soc. Bot. It., 224-232.
  16. GOIRAN A., 1897-1904. Le piante fanerogame dell'Agro Veronese: censimento (Flora veronese), I: 231-251, II: 104-141. Franchini, Verona.
  17. GOIRAN A., 1899. Sulla presenza di Amaranlhus albus L. nell'Agro veronese. Bull. Soc. Bot. It.
  18. GOIRAN A., 1901 a. Sulla presenza di Cerastium tomentosum L. nella collina veronese. Bull. Soc. Bot. It., 158-159.
  19. GOIRAN A., 1901 b. Una seconda mezza centuria di piante (specie, varietà, forme) osservate nel Veronese. Bull. Soc. Bot. It., 349-355.
  20. HEGI G., 1965 (1909). Illustrierte Flora von Mitteleuropa, III/I : 352-436. Hanser, München.
  21. HERMANN F., 1956. Flora von Nord- und Mitteleuropa, 318-402. Fischer, Stuttgart.
  22. HESS H. E., LANDOLT E., HIZZEL R., 1967. Flora der Schweiz, I: 717-847. Birkhauser, Basel.
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  24. MEUSELH., 1965. Vergleichende Chorologie der Zentraleuropaische Flora, I: text, I: Karten. Fischer, Jena.
  25. OBERDORFER E., 1962. Pflanzensoziologische Exkursionsflora fur Süddeutschland, 300-359. Ulmer, Stuttgart.
  26. PITSCHMANN H., REISIGL H., SCHIECHTL H, 1959. Bilder-Flora der Südalpen vom Gardasee zum Comersee, 64-79. Fischer, Stuttgart.
  27. POLLINI C., 1816. Viaggio al Lago di Garda e al Monte Baldo. Verona.
  28. POLLINI C., 1824. Flora veronensis, I, II, III. Verona.
  29. PONA G., 1595. Monte Baldo. Verona.
  30. RAUNKIAER C., 1934. The Life forms of Plants and Statistical Plant geography. Oxford.
  31. MALER W., 1966. Exkursionsflora von Deutschland. Kritischer Erganznngsband Gefässpflanzen, 99-125. Volkseigener, Berlin.
  32. MALER W., 1967. Exkursionsflora von Deutschland, Gefässpflanzen, 172-200, Volkseigener, Berlin.
  33. SEGUIER F., 1745. Catalogus plantarum quae in agro veronensi reperiuntur. Verona.
  34. SEGUIER F., 1745 b. Plantae veronenses. Verona.
  35. TUTIN T. G., HEYWOOD V. H., 1964. Flora europaea, I: 75-204. Cambridge.
  36. ZANGHERI P., 1936-1966. Romagna fitogeografica, I-VI. Tip. Valbonesi, Forlì.
  37. ZENARI S., 1949. La distribuzione delle entità floristiche del Cadore. Arch. Bot., (3), XXV: 9I-94.
  38. ZENARI S., 1950. La distribuzione delle entità floristiche del Cadore. Arch. Bot. (3), XXVI: 46-58.













PARTE IV. SPERMATOFITE (Ranali)

Premessa

Questo quarto contributo è, dedicato all'ordine delle Ranali, il primo della sottoclasse delle Dialipetale.
Nella Regione veronese le Ranales sono rappresentate quasi esclusivamente da piante erbacee, essendo del tutto insignificante il numero delle lianose e delle arbustive. Le entità sono circa una settantina appartenenti a sei famiglie (Nimfacee, Ceratofillacee, Ranuncolacee, Peoniacee, Berberidacee, Lauracee) e a poco più di una ventina di generi, tra cui Ranunculus che comprende oltre venti specie. Le Ranales popolano ogni orizzonte altitudinale del territorio, dalla Bassa pianura (Nuphar, Nymphaea) all'orizzonte subalpino (Callianthemum, Anemone, Ranunculus).

Prospetto sistematico della quarta parte
Ord. RANALES

XX. Fam. NYMPHAEACEAE
69. Gen. Nymphaea
70. Gen. Nuphar
XXIII. Fam. CERATOPHYLLACEAE
71. Gen. Ceratophyllum


XXIV. Fam. RANUNCULACEAE
72. Gen. Helleborus 
72b. Gen. Eranthis
73. Gen. Callianthemum
74. Gen. Nigella
75. Gen. Trollius
76. Gen. Actaea
77. Gen. Caltha
78. Gen. Aconitum
79. Gen. Consolida
80. Gen. Anemone
81. Gen. Hepatica
82. Gen. Pulsatilla
83. Gen. Clematis
84. Gen. Adonis
85. Gen. Ranunculus
86. Gen. Aquilegia
87. Gen. Thalictrum
XXV. PAEONIACEAE 
88. Gen. Paeonia
XXVI. Fam. BERBERIDACEAE
89. Gen. Epimedium
90. Gen. Berberis
XXVII. Fam. LAURACEAE
91. Gen. Laurus












Ord. RANALES (1) ↑↑↑↑

XX. Fam. Nymphaceae ↑↑↑


69. Gen. Nymphaea L. ↑↑
(Sp. pl. 510, 1753; Gen. pl. ed. 5, 227, 1754)

199. Nymphaea alba L.
Sp. Pl. 510 (1753).
SYN.: Castalia alba (L.) Wood. (1819).
BIBL. ver.: Nymphaea alba Goir., Fl. ver. II, 35; N. alba Poll., Fl. ver. II, 190; N. alba major Segu., Pl. ver. I, 514.
NOM. ITAL.: Ninfea, Carfano.
NOM. DIALETT.: Cappellazzi bianchi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico suboceanico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e boreale, Africa settentrionale.
Italia: lungo i corsi d'acqua lenti, nei laghi, stagni e paludi, qua e là, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale al montano (orizzonte montano inferiore).
Specie caratteristica del Nymphaeion Oberd. 57.
7-5,5 I PEAI V-IX.

Lungo i fossati a corso lento, nei luoghi paludosi della Bassa pianura veronese (Goir.,!), talvolta sporadicamente in alcune stazioni del Basso lago di Garda, molto raramente altrove!; così è abbastanza frequente lungo tutto il corso del Tartaro (Goir.!,!!), come nei pressi di Roncanova di Gazzo veronese! e lungo i piccoli corsi d'acqua presso Vigasio (Mang.!, Ton.!, Goir.!) quali il Grumagna!, spesso qui assieme a Potamogeton pectinatus L.





70. Gen. Nuphar Smith ↑↑
in Sibthorp et Smith (Fl. Graec. Prodr. I, 361, 1809)

200. Nuphar lutea (L.) Sibth. et Sm.
Fl. Graec. Prodr. I:361 (1809).
SYN.: Nymphaea lutea L. (1753).
BIBL. ver.: Nyphar luteum Goir., Fl. ver. II, 35; Numphaea lutea Poll., 190; Nymphaea lutea major Segu., Pl. ver. I, 514.
NOM. ITAL.: Nannufero.
NOM. DIALETT.: Cappellazzi zali.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord-eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: nei corsi d'acqua lenti, nei laghi, nelle acque stagnanti della Penisola e delle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
7-5,5 I PEAI V-IX.

Cresce negli stessi ambienti di Nymphaea alba alla quale spesso si accompagna: così in tutti i corsi d'acqua della Bassa pianura veronese (Ton.!), Tartaro!!, Tione e minori!, presso Roncanova di Gazzo veronese!, Aselogna (Goir.!), e lungo il Menago! o poco più a Nord in prossimità dell'Adige (Goir.!).









XXIII. Fam. Ceratophyllaceae ↑↑↑


71. Gen. Ceratophyllum L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 992, 1753; Gen. pl. ed. 5, 428, 1754)

201. Ceratophyllum demersum L.
Sp. Pl. 992 (1753).
SYN.: Ceratophyllum asperum Lam. (1778).
BIBL. ver.: Ceratophyllum demersum Goir., Fl. ver. I, 231; C. demersum Poll., Fl. ver. III, 119; Hydroceratophyllum folio aspero, quatuor conibus armatus Segu., Pl. ver. III, 62.
NOM. DIALETT.: Erba grata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-mediterraneo.
DIFFUSIONE: pressoché cosmopolita.
Italia: nei corsi d'acqua lenti, nei laghi, paludi e stagni della Penisola e delle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine dei Potametalia W. Koch 26
1-5 I PEAI VI-IX.

Specie copiosissima nelle stazioni ad acque lentamente scorrenti dei corsi della Bassa e Media pianura veronese: così lungo il Tione presso Trevenzuolo!, lungo il Tartaro!, presso Roncanova di Gazzo veronese!, S. Michele! e S. Bernardino!, nella Fossa Grumagna!, nella Fossa Baldona! e nella Fossa Salarina, nella zona di Legnago (Ton.!), di Villafranca (A.M.!) e di Caldiero (A.M.!) e lungo le rive del Lago di Garda in tutto il territorio veronese, da Malcesine, Val di Sogno!, a Castelletto (Goir.,!), Assenza (Goir.), Torri del Benaco (Goir.!), Punta San Vigilio!, Bardolino!, Pacengo! fino a Peschiera!.



201 bis. Ceratophyllum submersum L.
è specie rara secondo Goiran, il quale infatti mai s'imbatté in essa nel territorio veronese. Questa pianta, sempre secondo Goiran, è stata rinvenuta negli stagni e nei fossi della Provincia veronese da Moreni e Pollini. Nell'erbario di quest'ultimo Autore tuttavia non compare alcun esemplare di Ceratophyllum submersum. Il suo habitat è il medesimo di quello di C. demersum e pertanto il submersum o veramente manca o è presente in quantità talmente trascurabile da essere sopraffatto dall'enorme massa del demersum che abbondantemente si può raccogliere in qualsiasi prelievo in corsi d'acqua, stagni, ecc. Tale ipotesi è avvalorata da indagini recenti compiute in varie stazioni del Lago di Garda.









XXIV. Fam. Ranunculaceae ↑↑↑


72. Gen. Helleborus L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 557, 1753)

202. Helleborus foetidus L.
Sp. Pl. 558 (1753).
BIBL. ver.: Helleborus foetidus Goir., Fl. ver. II, 26; H. niger foetidus Segu., Pl. ver. I, 478.
NOM. ITAL.: Elabro puzzolente.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale, centro-meridionale.
Italia: luoghi selvatici della Penisola dall'orizzonte submontano a quello montano inferiore, più raramente in quello superiore.
Specie della classe dei Quercetea pubescenti-petraeae (Oberd. 48) Doing 55.
(3), 4-7 Ch PEAI (I), II-V.

Nei luoghi selvatici e lungo le siepi, più spesso in zone pietrose e secche dell'Alto agro veronese fin verso 700 metri d'altezza o poco più (Calc., Segu., Poll., A. M., Mang., Goir.,!) e così sui colli che si dipartono dal Lago di Garda sopra Torri del Benaco (Goir.!,!), presso San Vigilio in località Scaveaghe!, nella Valle di Caprino e nella Valle del Tasso (Goir.), sulle pendici del Monte Baldo!!, nei dintorni di Domegliara (Goir.), presso Monte di Valpolicella! e San Giorgio Ingannapoltron (Goir.), presso Cavalo (Mang.!) e sul Pastello (Goir.,!) e così nella stessa fascia altitudinale nella parte centro-orientale del territorio veronese, dove però sembrerebbe meno frequente!, come nella Val di Mezzane (Goir.!), in prossimità di Cerro (Goir.,!), nella Val di Tregnago (A. M.!) nei dintorni di Illasi!.



203. Helleborus viridis L.
Sp. Pl. 558 (1753).
SYN.: Helleborus officinalis Spach(1839).


subsp. viridis
BIBL. ver.: Helleborus viridis Goir., Fl. ver. I, 25; H. viridis Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 249, 1896; H. viridis Poll., Fl. ver. II, 215; Helleborus niger vulgaris, flore viridi vel herbaceo, radice diuturna Segu., Pl. ver. I, 479.
NOM. ITAL.: Elleboro; Elleboro spermatofite.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medioeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Italia: luoghi selvatici del settore prealpino ed alpino dall'orizzonte submontano a quello montano inferiore, più raramente fino a quello superiore.
Specie caratteristica del Fagion silvaticae Tx. et Diem. 36.
3-7, (8,9) H PEAi III-VI.

Nei luoghi selvatici e boschivi dell'intero territorio veronese, dall'Alto agro fin verso 1300 m d'altezza! o raramente oltre (Segu., Poll., A. M., Barbieri, Mang., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Fumane (Goir.), Tregnago (A. M., C. M.), Vajo del Paradiso, Grezzana (Divincenzo), San Giorgio, Lessini!, Monte Malera 1700 m (Biadego), Monte Bellocca, Velo (Biadego), San Mauro di Saline (A. M.), San Valentino (A. M.), Grezzana (Ton.), Montorio (Goir., C. M.), Castelvero (C. M.), Badia Calavena (C. M.).
Altre località: Fonte Calesan di Mezzane!, Castelcerino!, contrafforti del Carega 1000-1300 m!, Parpari!.



204. Helleborus niger L.
Sp. Pl. 558 (1753).
BIBL. ver.: Helleborus niger Goir., Fl. ver. II, 26; H. niger Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 249, 1896; H. niger Poll., Fl. ver. II, 214; Helleborus niger angustioribus foliis Segu., Pl. ver. I, 479; Elleboro nero Calc., Viagg. di M.B., 9.
NOM. ITAL.: elleboro nero.
NOM. DIALETT.: Rosa di Natale.


subsp. macranthus (Freyn) Schiffner
Bot. Jb. II:105 (1890).
SYN.: Helleborus niger L. var. macranthus Freyn (1881); H. altifolius Kerner (1884).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudesteuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali, Jugoslavia.
Italia: qua e là nei luoghi boschivi dall'orizzonte submontano a quello montano inferiore nel settore prealpino compreso dal Lago di Como a quello di Garda.
3-6 H PEAI XII-III.

Non è pianta molto comune per il Veronese anche se il Manganotti la indicava con una certa facilità in "locis umbrosis montium et collium veronensium". In realtà si incontra nei colli circostanti il Lago di Garda! nei pressi di Costermano (Goir.!), Garda (Goir.!), Punta San Vigilio!, Torri del Benaco (Goir.!,!) e nella fascia submontana dei Monti Pastello e Pastelletto. Procedendo verso la parte più orientale del territorio veronese si fa sempre più rara, tanto che per la zona dei Lessini si ha l'unica segnalazione del Vajo del Falcone (Goir.!), escludendo eventuali stazioni formatesi da esemplari sfuggiti alla coltura.
Fumane: 8 gennaio 2016; Castelvero: 13 gennaio 2016; 21 febbraio 2016; 3 aprile 2016 (n.d.c.).





72 bis. Gen. Eranthis Salisb. ↑↑
(Transact. Linn. Soc. London 8, 303, 1807)

204 bis. Eranthis hyemalis (L.) Salisb.
Trans. Linn. Soc. London (Bot.) 8:304 (1807).
SYN.: Helleborus Hyemalis L. (1753).
BIBL. ver.: Eranthis hyemalis Goir., Fl. ver. II, 25; E. hyemalis Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 249, 1896; Helleborus hyemalis Poll., Fl. ver. II, 213; Helleborus niger tuberosus, ranunculi folio, flore luteo Segu., Pl. ver. III, 210; Aconito secondo del Dalecampio Pona, M. B., 240.

Come si può osservare nel paragrafo relativo alla "Bibliografia veronese" questa specie è già segnalata per il Veronese dal Pona che cita quale località la Val Losana sul Monte Baldo; successivamente ne riparlano nelle loro flore il Seguier, il Pollini ed il Goiran. Seguier non osserva personalmente Eranthis hyemalis, ma riferisce che l'amico Bordoni lo rinvenne nella Valle Orcana presso San Bartolomeo Tedesco (oggi San Bortolo n.d.r.) non lungi dal Monte Bolca sui Lessini. Pollini, come del resto Abramo Massalongo, Carlo Tonini ed Antonio Manganotti, rinvengono la pianta esclusivamente nella città di Verona nel giardino della contessa Farella, in Valverde, Stradone S. Antonio, e gli esemplari d'erbario confermano questa particolare stazione di raccolta. Qualche lustro dopo, anche Goiran può vedere e raccogliere Eranthis hyemalis nello stesso luogo e aggiunge che è l'unica stazione nota per il territorio veronese.
Trattandosi evidentemente di esemplari coltivati, questa specie viene segnalata, ma non inclusa nel numero di quelle che costituiscono la flora spontanea della provincia veronese.
San Bortolo: 23 gennaio 2016 e San Francesco: 4 marzo 2019; (n.d.c.).





73. Gen. Callianthemum C. A. Meyer ↑↑
in Ledebour (Fl. Alt. 2, 366, 1830)

205. Callianthemum kerneranum Freyn ex Kerner
Sched. Fl. Exicc. Austro-Hung. 5:36 (1888).
SYN.: Ranunculus rutaefolius sensu Pollini (1822); R. anemonoides Zahlbr. var. baldensis Rigo; R. rutaefolius β kernerianus (Freyn ex Kerner) Fiori 1907.
BIBL. ver.: Ranunculus anemonoides var. baldensis Goir., Fl. ver. II, 15; R. anemonoides Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 247, 1896; R. rutaefolius Poll., Fl. ver. II, 233; Ranunculus rutaceo folio, flore suaverubente Segu., Pl. ver. I, 480; Ranunculo alpino con foglia di Coriandro Pona, M. B., 197.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino-orientale.
DIFFUSIONE: endemismo delle Alpi orientali.
Italia: nell'orizzonte subalpino ed alpino del Monte Baldo e Trentino, Valsugana, Scanuppia, M. Bondone, Giudicane. Specie basifila.
9 H PEA VI-VII

Nei pascoli e sulle rupi nell'orizzonte subalpino del Monte Baldo, più frequente sul versante che guarda il Lago di Garda (Pona, Segu., Poll., Mang., Rainer, Rigo, Burnat, Leresche, Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Costabella (A. M., Mang., Ton., Goir., C. M), Valle delle Pietre (Goir.), Coal Santo (Mang.), Colma di Novezza (Goir.), Novezzina!, Monte Baldo!, pascoli alpini e subalpini (baldensi) (Goir.), Telegrafo (C. M.), Mon Maor (Ton., C. M.).
Altre località segnalate: Ortigara (Goir.), Valvaccara (Goir.), Artillon (Lyeb.), Valdritta!, Val Larga!.





74. Gen. Nigella L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 534, 1753; Gen. pl. ed. 5, 238, 1754)

206. Nigella arvensis L.
Sp. Pl. 534 (1753).

subsp. arvensis
BIBL. ver.: Nigella arvensis Goir., Fl. ver. II, 27; N. arvensis Poll., Fl. ver. II, 203.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centrale, Asia occidentale.
Italia: campi e luoghi aridi argillosi del piano basale nella Penisola e nelle Isole, più frequente al sud.
(1),2 T PE V-IX.

Pianta un tempo rara ed oggi probabilmente scomparsa e presente secondo Pollini, Manganotti ed A. Massalongo nella Bassa pianura veronese. Anche il Goiran circa cinquantanni dopo riporta i medesimi dati, pur non avendo mai rinvenuto questa specie.

Esemplari d'Erbario: Roverchiara (A. M).



207. Nigella damascena L.
Sp. Pl. 534 (1753).
BIBL. ver.: Nigella damascena Goir., Fl. ver. II, 27; N. damascena Goir., Bull. Soc. Bot. It., 250, 1896; N. damascena Poll., Fl. ver. II, 204; N. coerulea Segu., Pl. ver. III, 300.
NOM. ITAL.: Fanciullacce.
NOM. DIALETT.: Oci de pavòn.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa mediterranea, Africa boreale, Asia minore.
Italia: campi, incolti e coltivati del piano basale nella Penisola e nelle Isole.
2-5 T PE VI-VIII.

Pianta in genere coltivata, trovasi talora da tempo inselvatichita in qualche stazione collinare del territorio veronese dal Lago di Garda al confine vicentino!, dalle pendici del Monte Baldo (Goir.) al Vajo di Squaranto (Goir.!), alle colline che circondano Verona! come nei dintorni di Montorio (Goir.!).





75. Gen. Trollius L. ↑↑
(Sp. pl. ed. 1, 556, 1753)

208.Trollius europaeus L.
Sp. Pl. 556 (1753).

subsp. europaeus
BIBL. ver.: Trollius europaeus Goir., Fl. ver. II, 24; T. europaeus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 153; 1891; T. europaeus Boll., Fl. ver. II, 227; Trollius Segu., Pl. ver. I, 513; Ranunculo glomeroso Pona, M. B., 188; Glomeroso alpino del Lobelio Pona, M. B., 237.
NOM. ITAL.: Botton d'oro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, America settentrionale (?).
Italia: prati e pascoli umidi delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale, nel piano montano e culminale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Molinietalia W. Koch 26.
6-9 H PEAi V-VII.

Cresce copioso nei prati e nei pascoli del piano montano e dell'orizzonte subalpino sia della catena del Baldo che dei Lessimi (Pona, Segu., Poll., Barbieri, A. M., Mang., Goir.,!) e del Gruppo del Carega!

Esemplari d'Erbario: Ime!, Monte Baldo (Mang.), Novezza (Mang.), pascoli Monte Baldo (Ton.), Monte Baldo in Prabazar (Goir., C. M.), Vallone del Malera!, Velo (A. M.), Valdiporro (C. M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Tracchi (Goir.).
Altre località segnalate: Coal Santo!, Naole (Goir.), Artillon (Goir.), Tratto Spino (Tredespin)!, Podesteria (Goir.), Giazza (Goir.,!), Revolto!, Campofontana!, Camposilvano!.





76. Gen. Actaea L. ↑↑
(Sp. pl. ed. 1, 504, 1753; Gen. pl. ed. 5, 222, 1754)

209. Actaea spicata L.
Sp. Pl. 504 (1753).
SYN.: Actaea corymbosa Stokes (1812).
BIBL. ver.: Actaea spicata Goir., Fl. ver. II, 32; A. spicata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; A. spicata Poll., Fl. ver. II, 178; Christophoriana vulgaris racemosa et ramosa Segu., Pl. ver. I, 409; Napello racemoso del Dodoneo Pona, M. B., 236.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata artica.
Italia: boschi e luoghi boscosi del piano montano nelle Alpi e nell'Appennino.
6-9 G PEA V-VIII.

Nei luoghi selvatici e nei boschi, in modo particolare nelle faggete!, della zona montana e subalpina (900-1500 m) (Pona, Segu., Poll., Jan, Barbieri, A. M., Clementi, Mang., Goir., C. M., Biadcgo,!) sia del Monte Baldo che dei Lessini e del Gruppo del Carega, e così alle Acque Negre!!, nella Valle di Naole (Goir.!), nei dintorni di Ferrara di M.te Baldo (Mang.!), alla Corona (Ton.!), in Costabella (C. M.), presso Castelletto e alle Fraine del Baldo (Goir.!), presso Ime!, Prada!, all'Artillon (Goir.), sul Corno d'Aquilio (Goir.), nei dintorni di Bosco Chiesanuova (Goir.!, Biadego!), alla base del Malera (Biadego!,!), tra Corbiolo e Bosco Chiesanuova!, presso Velo (A. M.!) e Camposilvano!, Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Campofontana!, sopra Giazza! e nella faggeta di Revolto! ecc.





77. Gen. Caltha L. ↑↑
(Sp. pl. cd. I, 558, 1753; Gen. pl. ed. 5, 244, 1754)

210. Caltha palustris L.
Sp. Pl. 558 (1753).
BIBL. ver.: Caltha palustris Goir., Fl. ver. II, 24; C. palustris Poll., Fl. ver. II, 216; Populego flore majore Segu., Pl. ver. I, 481.
NOM. ITAL.: Farferugine.
NOM. DIALETT.: Naruncolo d'acqua.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico-circumpolare.
DIFFUSIONE: Asia, Europa, America boreale.
Italia: luoghi umidi e paludosi delle Alpi e degli Appennini nel piano montano, talora in quello basale.
1-7 H PEAi (III), IV-VIII.

Frequente lungo i corsi d'acqua, nei luoghi paludosi e talvolta nei prati a substrato torboso dalla Bassa pianura all'orizzonte montano inferiore!, dove tuttavia risulta più sporadica, così lungo il Tartaro (Ton.,!), in prossimità di zone bagnate dall'Adige (Goir., A. M.), del Tione e degli altri rivi provenienti dalla Media-Alta pianura veronese.

Esemplari d'Erbario: lungo l'Adige (A. M.), fossi presso San Martino Buonalbergo (Ton.), lungo il fiume Tartaro (Ton.), presso Aselogna (Goir.), in palustribus prope San Michele Extra (Goir.), fossati nella Valle dei Rugoloti (C. M.), Vajo dei Molini, Selva di Progno (Goir.), Badia Calavena (C. M.), Campalto (Goir.), ai Covoli di Velo (Goir., C. M.), Velo (Goir.).





78. Gen. Aconitum L. ↑↑
(Sp. pl. 532, 1753; Gen. pl. ed. 5, 236, 1754)

211. Aconitum vulparia Reichenb.
Uebersicht Acon. 70 (1819).
SYN.: Aconitum lycoctonum Auct.
BIBL. ver.: Aconitum Lycoctonum Goir., Fl. ver. II, 31; A. Lycoctonum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; A. Lycoctonum Poll., Fl. ver. II, 196; A. Lycoctonum luteum Segu., Pl. ver. II, 114; Aconito secondo del Mattiolo Pona, M. B., 236; Luparia Calc., Viagg. di M. B., II.
NOM. ITAL.: Lupaja.
NOM. DIALETT.: Piè de lovo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: luoghi boschivi, pascoli delle Alpi e dell'Appennino nel piano montano.
6-9 H PEa VI-VIII.

Pianta abbastanza comune nei pascoli e nei luoghi selvatici di tutti i monti veronesi dal Monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Mang., Ton., A. M., Goir., C. M.,!), al Pastello (Mang.), ai Lessini (A. M., C. M., Goir.,!), al Gruppo del Carega (Goir.,!); così in Valfredda sul Baldo (Mang.!, Ton.!, Goir.!), sull'Artillon (Goir.), sopra Ime!, Naole (Goir.,!), sul Pastello (Mang.!), al Corno d'Aquilio (Goir.), ai Tracchi (Goir.), Velo (A. M.), San Mauro di Saline (G. M.!), Giazza (A. M.!, Goir.,!) e Revolto!.



212. Aconitum anthora L.
Sp. Pl. 532 (1753).
SYN.: Aconitum ochroleucum Salisb. (1796).
BIBL. ver.: Aconitum Anthora Goir., Fl. ver. II, 30; A. Anthora Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 153, 1891; A. Anthora Boll., Fl. ver. II, 196; Aconitum salutiferum sive Anthora Segu., Pl. ver. II, 115; Anthora Fona, M. B., 172; Anthora Calc., Viagg. di M. B., 11.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: Europa, Crimea, Caucaso, Urali.
DIFFUSIONE: elemento montano medio e sudeuropeo.
Italia: pascoli delle Alpi e dell'Appennino settentrionale nel piano montano e culminale. Specie basifìla.
6-9 H pEA VIII-IX.

Nei pascoli e luoghi rupestri del piano montano e di quello culminale fino all'orizzonte subalpino sia del Monte Baldo, dov'è più frequente, che del Pastello, facendosi ben più raro sui Lessini: così sul Baldo nella Valfredda (Mang.!, A. M.!, Ton.!), nella Colma di Malcesine (Goir., ex Rigo), in Costabella!, nella zona di Tredespin (Goir.,!), presso l'eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!, C. M.), sul Pastello (Mang.!, Goir.!), sul Monte Malera (Goir.!).



213. Aconitum variegatum L.
Sp. Pl. 532 (1753).
SYN.: Aconitum cammarum L., pp. (1762), Auct. Ital. pp.
BIBL. ver.: Aconitum variegatum Goir., Fl. ver. II, 31; A. variegatum Poll., Fl. ver. II, 200; A. Lycoclonum flore coeruleo, galea elatiori, radici bulbosa Segu., Pl. ver. III, 302.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano (orientale) medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa montana centro-meridionale (orientale).
Italia: pascoli e luoghi boscosi ed umidi delle Alpi e degli Appennini settentrionali, nel piano montano.
6-9 H PEa VI-VIII.

Specie piuttosto rara, dei pascoli e dei luoghi selvatici, della quale sono note poche stazioni della zona montana veronese.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Novezza e ai Palloni di Novezza (Goir.), nella valle dell'Ortigaretta (Ton.); San Giorgio, Lessini (Biadego).
Altra località segnalata: Corno d'Aquilio (?) (Goir.).



214. Aconitum paniculatum Lam.
Fl. Fr. 3:646 (1778).

subsp. paniculatum
SYN.: Aconitum variegatum L. subsp. paniculatum (Lam.) Fiori e Paoletti (1898).
BIBL. ver.: Aconitum paniculatum Goir., Fl. ver. II, 31; A. cammarum (All., non L.) Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; A. paniculatum Poll., Fl. ver. II, 199; Aconitum coma inflexa floribus rarioribus et foliis eleganter dissectis Segu., Pl. ver. II, 117.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano (orientale) medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa montana centromeridionale (orientale).
Italia: pascoli e luoghi boschivi delle Alpi e dell'Appennino settentrionale nel piano montano.
6-9 H PEa VI-VIII, (IX).

Luoghi sassosi e selvatici del Baldo (A. M.!) e dei Monti Lessini dal piano montano al culminale, orizzonte subalpino: da Costabella (Biadego!), alla Valfredda (Mang.!, Ton.!), a Novezza (Ton.!, C. M.!) e Naole e all'Artillon (Goir.) sul primo, al Corno d'Aquilio (Goir.!), al Corno Mozzo (Goir.), al Malera (Goir.), a Bosco Chiesanuova!!, a Velo Veronese sui secondi!



215. Aconitum napellus L.
Sp. Pl. 532 (1753).

subsp. tauricum (Wulfen) Gayer
1912, in Hegi, III. Fl. Mitteleur. 3:496.
SYN.: Aconitum tauricum Wulfen (1788); A. taurericum Rchb. (1820).
BIBL. ver.: Aconitum Napellus Goir., Fl. ver. II, 32; A. Napellus Goir., Erb. est. e autunn, etc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; A. Napellus var. tauricum Goir., Fl. ver. II, 32; A. Napellus Poll., Fl. ver. II, 197; A. tauricum Poll., Fl. ver. II, 198; Aconitum coeruleum seu Napellus primus Segu., Pl. ver. II, 117; Vero Napello azzurro del Lobelio Pona, M. B., 172 et 236; Aconito quarto del Clusio Pona, M. B., 169; Napello retiforme Calc., Viagg. di M. B., 11.
NOM. ITAL.: Aconito, Napello.
NOM. DIALETT.: Napèl.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino-orientalc-carpatico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Carpazi.
Italia: luoghi boschivi, pascoli, delle Alpi orientali, dalla Carnia al Bresciano, nel piano montano.
6-9 H PEa VI-VIII.

Pascoli, luoghi sassosi e selvatici del piano montano, talora fino all'orizzonte subalpino, spesso assieme ad Aconitum paniculatum, sia sul Baldo (Mang.!,!!) che sui Lessini, così sul Baldo (Mang.!, Goir.!,!) in Valfredda (Goir.!), Val Losana (Goir.!), alle Acque Negre!, Novezza (Goir.!), Novezzina!, Tredespin!; sui Lessini a Podesteria (Biadego!), Bosco Chiesanuova (Ton.!), Velo (A. M.) ecc.





79. Gen. Consolida (DC.) S. F. Gray ↑↑
(Nat. Arr. Brit. Pl. 2, 711, 1821)

216. Consolida ambigua (L.) P.W. Ball
Feddes Repert 66:151 (1962).
SYN.: Delphinium ambiguum L. (1763); D. ajacis Auct., Consolida ajacis Auct.
BIBL. ver.: Delphinium Ajacis Goir., Fl. ver. II, 29; Delphinium Ajacis Goir., Plantae vasculares novae etc., 44, 1874; Delphinium Ajacis Poll., Fl. ver. II, 193.
NOM. ITAL.: Speronella.

Coltivato, un tempo più d'ora, nei giardini donde talora sfugge, trovandosi spontaneizzato negli incolti ed in zone ruderali.



217. Consolida regalis S.F. Gray
Nat. Arr. Brit. Pl. 2:711 (1821).

subsp. regalis
SYN.: Delphinium consolida L. (1753).
BIBL. ver.: Delphinium consolida Goir., Fl. ver. II, 29; D. consolida Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 153, 1891; D. consolida Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 250, 1896; D. consolida Poll., Fl. ver. II, 194; Delphinium segetum flore coeruleo Segu., Pl. ver. II, 118; Calcitrapo di fior azzurro del Cardo Pona, M. B., 141; Delfino e Consolida regale Calc., Viagg. di M. B., 9.
NOM. ITAL.: Erba cornetta.
NOM. DIALETT.: Speronelle selvàdeghe.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi coltivati della Penisola e della Sicilia nel piano basale fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Caucalion lappulae Tx. 50.
2-7 PEa VI-VIII.

S'incontra spesso nei luoghi coltivati, tra le messi (Mang.!, A. M.!, Ton.!) dalla pianura all'orizzonte montano inferiore dal Lago di Garda ai Lessini; così sul Lago di Garda tra Malcesine e Torbole!!, nei dintorni di Garda!, sulle colline di Verona (Goir.!), Montorio!, Pigozzo!, Spigola di Avesa!, San Martino Buonalbergo (Goir.!), e più su presso Cerro!, Spredino (Goir.!), Tregnago (C. M.!), Bosco Chiesanuova (Biadego!).





80. Gen. Anemone L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 532, 1753)

218. Anemone nemorosa L.
Sp. Pl. 541 (1753).

subsp. nemorosa
BIBL. ver.: Anemone nemorosa Goir., Fl. ver. II, 10; Anemone nemorosa Goir., Addenda ad fioram veronensem etc., Bull. Soc. Bot. It., 127, 1894; A. nemorosa Goir., Una prima mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 13 (353), 1901; A. nemorosa Poll., Fl. ver. II, 224; Anemonoides nemorosa flore majore Segu., Pl. ver. III, 211.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico occidentale-suboceanico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi e boschivi del piano montano della Penisola, settore settentrionale e centrale.
Specie caratteristica della classe dei Querco-Fagetea BR.-BL. et Vlieg. 37.
(1), 2-7 G (IV), V-VI.

Nei boschi e boschetti, nei luoghi selvatici, lungo le siepi, nei pascoli dalla Bassa pianura veronese, ma più frequentemente dal Medio-Alto Agro veronese fino all'orizzonte montano inferiore, sporadicamente spingendosi a quote superiori ai 1200 m d'altezza!. E così dalle colline del Lago di Garda! ai primi contrafforti del Baldo fin verso l'Artillon (Ton.!), al confine con laprovincia di Mantova presso Valeggio (Goir. ex Rigo!), nelle zone immediatamente circostanti la città di Verona! tra San Michele e San Martino (Goir.!) e lungo le valli che dalla pianura salgono ai Lessini! fino al confine vicentino dalla Val Squaranto!, alla Val di Mezzane!, alla Valle d'Illasi presso Badia Calavena (Goir.), a Roverè di Velo (Goir.!), a Velo (Biadego), al Monte Bellocca (A. M.), alla zona del Gruppo del Carega con limite attorno ai 1200 m!.



219. Anemone trifolia L.
Sp. Pl. 540 (1753).

subsp. trifolia
BIBL. ver.: Anemone trifolia Goir., Fl. ver. II, 11; A. trifolia Goir., Addenda ad floram veronensem etc., Bull. Soc. Bot. II., 127, 1894; A. trifolia Poll., Fl. ver. II, 224; Ranunculus nemorosus trifolius Segu., Pl. ver. III, 211; Anemone trifolia del Dodoneo Pona, M. B., 238.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: zone montuose del Portogallo e della Spagna nord-occidentale fino alla Liguria, Alpi sudoccidentali, meridionali e sudorientali, Croazia settentrionale, Carpazi meridionali.
Italia: luoghi boscosi e prativi delle Alpi nel piano montano, talora in quello basale.
2-7 G Pe IV-VI.

Cresce fondamentalmente nell'orizzonte submontano, prediligendo vallette e boschetti della collina del territorio veronese!; da questa fascia s'inoltra a quote superiori sia sul Baldo che sui Lessini!, o scende nell'Alto agro donde sporadicamente raggiunge la pianura!; così nei luoghi selvatici e freschi dei colli veronesi (Pona, Segu., Poll., Mang., A. M., Goir.!, C. M.!,!) come Avesa (Goir.!, A. M.!), Grezzana (Ton.!), Val di Mezzane! o a quote superiori sul Baldo, Ime, Novezza, Artillon (Goir.) e sui Lessini, Valle dei Tessari (C. M.), Valle Damati (C. M.!, Lebeau) e tra Badia Calavena e Giazza!.



220. Anemone ranunculoides L.
Sp. Pl. 541 (1753).

subsp. ranunculoides
SYN.: Anemone lutea Lam. (1778).
BIBL. ver.: Anemone ranunculoides Goir., Fl. ver. II, 11; A. ranunculoides Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 127, 1894; A. ranunculoides Poll., Fl. ver. II, 225; Anemone-ranunculus flore luteo Segu., Pl. ver. I, 483; Ranunculo quarto di fior giallo etc. Pona, M. B., 188.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Turchia europea.
Italia: prati e boschi nel piano basale c montano della Penisola, settore settentrionale e centrale.
Specie caratteristica della classe dei Querco-Fagetea BR.-BL. et Vlieg. 37.
3-7 G Pe IV-VII.

Dalle zone collinari di tutto il territorio veronese, questa specie penetra lungo le valli e raggiunge, dopo aver attraversato l'orizzonte submontano, la fascia montana inferiore arrestandosi sia sul Baldo che sui Lessini a quote attorno ai 1200-1300 m d'altezza!; così sul Baldo!! alla Bocca di Naole (Goir.), in Novezza (Mang.!, Goir.), in Pravazar (Goir.), nella Valle dell'Artillon (Pona, Poll., Mang., Goir.), presso Ime! e Prada (Ton.!,!), all'Altopiano di Festa (Goir.), al Monte Cornè e al Passo della Crocetta (Goir.); nei colli attorno a Verona (Goir.,!), Pigozzo (Goir.!,!), Avesa (Goir.!,!), nella Val di Squaranto (Goir.!) alla Rocchetta bassa (Goir.), nella Val di Illasi presso Tregnago (C. M.!) e più su verso Giazza! e fin quasi a Revolto!, ed ancora nella zona di Bosco Chiesanuova (Ton.!,!) e di Roverè di Velo (A. M.!, Goir.!).



221. Anemone narcissiflora L.
Sp. Pl. 542 (1753).
SYN.: Anemone umbellata Lam. (1778).
BIBL. ver.: Anemone narcissiflora Poll., Fl. ver. II, 226.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano curasiatico- nord-americano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia, America boreale.
Italia: pascoli e prati, rupi, sulle Alpi e sugli Appennini nel piano culminale. Specie basifila.
Specie caratteristica dell'ordine dei Seslerietalia coeruleae BR.- BL. 26.
8 G PEa VI-VIII.

Anemone narcissiflora L. viene per la prima volta indicato per il territorio veronese. Sono stati effettuati, a distanza di un anno, due rinvenimenti da raccoglitori diversi (Carrara Pantano, 1956; Lebcau, 1957), anche se la stazione probabilmente è la stessa. Dai dati desunti risulta che la stazione, tenendo come punto di riferimento il Rifugio Scalorbi sul Gruppo del Carega, si trova in prossimità del rifugio stesso in direzione del Monte Plische a circa 1800 metri d'altezza in una zona, a dir il vero, politicamente appartenente al Trentino, ma geograficamente molto più veronese che trentina.
Nel paragrafo relativo alla "bibliografia veronese" compare l'indicazione della Flora del Pollini, che, è bene ricordare, non è esclusiva del Veronese, ma piuttosto il Veronese compare, talora anche vagamente, assieme ad altre località e regioni dell'Italia boreale. Il Pollini di Anemone narcissiflora dà la seguente diffusione: "Zannichellius in valle di Morsupiano Vettarum Feltrinarum, Sternbergus in Monte Crappa Bassanensium, Zantedeschius in montibus Brixiensibus vallem Trompia circumdantibus, Sandrius in montibus Comcnsibus, speciminaque dedit, Allionius in pascuis editioribus humidulis alpium Pedemontii, Birolius locis uliginosis summarum alpium Novariensium, praesertim d'Anzasca et Formazza".

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega, Rifugio Scalorbi, 1800 m, 22.VII.1956, legit A. Carrara Pantano (in herbario Carrara Pantano); Pelouses vers le rifugio Scalorbi, en allant dans la direction du M.te Plische (Verona), Italia. 27.VI.1957, legit J. Lebeau. Medesima stazione: 22 giugno 2017 (n.d.c).



222. Anemone baldensis L.
Mantissa 78 (1767).
BIBL. ver.: Anemone baldensis Goir., Fl. ver. II, 678 (n. 41); A. baldensis Goir., Addenda ad Iloram veronensem etc., Bull. Soc. Bot. It., 127, 1894; A. baldensis Poll., Fl. ver. II, 223; A. baldensis Poll., Viagg. etc., 102.
NOM. ITAL.: Anemone del Baldo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Carpazi, Balcani.
Italia: pascoli e luoghi sassoni nel piano culminale delle Alpi, dalle Giulie alle Bergamasche, Ticinesi, Piemontesi e Marittime.
Specie basifila.
9 G pEA VII-IX.

Nei pascoli e luoghi rupestri delle parti più elevate del Monte Baldo e lungo le valli che dai fianchi occidentale ed orientale si dipartono (Poll., Mang., Ton., A. M., Goir., C. M.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Valle degli Ossi (Mang., A. M., Ton., Goir.), Valle delle Pietre (Ton., Goir., C. M.), Telegrafo (Goir.), Monmaor (C. M.).
Altre località segnalate: Altissimo di Nago (Goir. ex Perini), Valfredda (Goir.), Valdritta!.





81. Gen. Hepatica Miller ↑↑
(Gard. Dict. Abr. ed. iv, 1754)
SYN.: Anemone L.

223. Hepatica nobilis Miller
Gard. Dict. ed. 8, n. 1 (1768).
SYN.: Anemone hepatica L. (1753); Hepatica triloba Gilib. (1781); H. anemonoides Vest. (1805).
BIBL. ver.: Anemone Hepatica Goir., Fl. ver. II, 12; A. Hepatica Goir., Addenda ad floram veronensem etc., Bull. Soc. Bot. It., 128, 1894; A. Hepatica Poll., Fl. ver. II, 217; Hepatica trifolia coeruleo flore Segu., Pl. ver. I, 511; Epatica nobile del Dodoneo Pona, M. B., 211; Erba trinità Calc., Viagg. di M. B., I0.
NOM. ITAL.: Erba trinità.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America boreale.
Italia: luoghi selvatici della Penisola dal piano basale, orizzonte submontano, al piano montano.
Specie caratteristiche della classe dei Querco-Fagetea BR.-BL. et Vlieg. 37.
2-7 H Pe II-VI.

Nei luoghi selvatici e boschivi, lungo le siepi dall'Alto Agro veronese fino all'orizzonte montano superiore, dove tuttavia si fa sporadica.

Esemplari d'Erbario: colline presso Verona, Valdonega (Biadego), Vajo Gallina di Avesa!, collina della Musella, San Martino Buonalbergo (Ton.), Grezzana (Ton.), Boscomantico (Ton.), dintorni di Tregnago (A. M.), Montorio (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.).
Altre località segnalate: colline attorno al Lago di Garda!, Costermano!, Castion!, lungo il Lago di Garda!, Punta San Vigilio!, Albisano!, sulle ultime propaggini dei Lessini!, Fonte Calesan (Mezzane)!, Vajo del Paradiso (Grezzana)!, al Ponte di Veja!, Val di Squaranto!, Val d'Illasi! e a quote superiori sui Lessini e sul Garega fin verso 1500 m!.





82. Gen. Pulsatilla Miller ↑↑
(Gard. Dict. arbr. cd. 4, 1754)
Syn.: Anemone L. sect. Pulsatilla DC. (1817).

224. Pulsatilla alpina (L.) Delarbre
Fl. Auvergne ed. 2, 552 (1800).
SYN.: Anemone alpina L. (1753).


subsp. alpina
SYN.: Anemone alpina L. subsp. eu-alpina Hegi (1912).
BIBL. ver.: Anemone alpina Goir., Fl. ver. II, 9; A. alpina Poll., Fl. ver. II, 220; A. alpina Poll., Viagg. di M. B. etc., 60 et 101; Pulsatilla flore albo Segu., Pl. ver. 1, 509; Pulsatilla di fior bianco del Lobelio etc., Pona, M. B., 188 et 212.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: (da Meusel, 1965) montagne della Spagna, Pirenei, Cevenne, Giura, Alpi, Appennino settentrionale, Corsica, montagne della Penisola balcanica, Carpazi, Caucaso.
Italia: pascoli delle Alpi e dell'Appennino sett. nel piano culminale.
Specie basifila.
Specie caratteristica dell'ordine dei Seslerietalia coeruleae BR.- BL. 26.
8-9 G (H) Ea VI-VIII.

Cresce nei pascoli elevati dell'orizzonte subalpino di tutti i monti veronesi dal Monte Baldo al Gruppo del Garega al confine vicentino!: così sul Baldo (Pona, Segu., Poll., Mang., Ton., G. M.!, Goir.,!) in Valfredda (Ton.!, Goir.!), al Coal Santo (C. M., Biadego!,!), Naole (C. M.!), Costabella (Goir.), in Valbrutta (Goir.!), in Valgrande (Goir.), in Valfinestra (Goir.), alla Colma di Malcesine (Goir.) e Tredespin!; sui Lessini al Corno d'Aquilio (Goir.), in Podesteria (Goir.), nella Valle dei Ronchi (Segu.), sulla Cima Malera (Goir.,!) e sul Carega! oltre i 1700 m nei pressi del Rifugio Scalorbi!!, verso l'Obante!, al Passo della Lora! ecc.



225. Pulsatilla montana (Hoppe) Reichenb.
Fl. Germ. Excurs. 733 (1832).
SYN.: Anemone montana (Hoppe) Reichenbach (1832).
BIBL. ver.: Anemone montana Goir., Fl. ver. II, 8; A. montana Goir., Plantae vasculares etc., 43, 1874; A. pratensis Poll., Fl. ver. IX, 219; Pulsatilla folio crassiore et majore flore Segu., Pl. ver. I, 508; Pulsatilla purpurea flore diluitiore Segu., Pl. ver. III, 217; Pulsatilla vulgare o Anemone selvatico del Fucsio Pona, M. B., 10; Pulsatilla Calc., Viagg. di M. B., 8.
NOM. ITAL.: Pulsatilla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: (da Meusel 1965) Alpi, Carpazi, montagne della Penisola balcanica, Crimea.
Italia: luoghi erbosi aridi delle Alpi e prealpi dall'orizzonte submontano al piano montano.
(3), 4-7 G H Pe III-VI, (VII).

Nel territorio veronese s'incontra, dalla fascia collinare fino al confine tra l'orizzonte montano superiore a quello subalpino, Pulsatilla montana subsp. montana var. montana secondo la rideterminazione del materiale della zona da parte di J. Rummelspacher (1964).
È pianta non troppo comune, al contrario di quanto asseriva Goiran (l. c.), la cui rarefazione negli ultimi decenni è dovuta per lo più all'incontrollata raccolta e all'urbanizzazione di alcune stazioni (ad esempio le zone collinari attorno alla città di Verona) .
Cresce nei luoghi erbosi aridi di tutta la regione veronese dal Monte Baldo al confine vicentino!: così lungo le pendici del Baldo prospicienti il Garda, Castelletto di Brenzone (Goir.!), e sul massiccio stesso! presso Naole (C. M.!), Ime (Goir.!,!); sul Pastello! e Pastelletto!, su tutte le colline in prossimità di Verona (Goir.!,!), sopra Avesa (Ton.!, Goir.!), sulle Torricelle!, sopra Poiano e Grezzana ad Onè (C. M.!), e a quote superiori sui Lessini da Cerro (Goir.!), a Badia Calavena e Tregnago (A. M.!, C. M.!), alla zona circostante Soave!, a San Mauro di Saline (C. M.), fino alla base del Gruppo del Carega in prossimità di Revolto (Divincenzo).





83. Gen. Clematis L. ↑↑
(Sp. pl. ed. 1, 543, 1753; Gen. pl. ed. 5, 242, 1754)

226. Clematis vitalba L.
Sp. Pl. 544 (1753).
SYN.: Clematis sepium Lam. (1778).
BIBL. ver.: Clematis vitalba Goir., Fl. ver. II, 5; C. vitalba Goir., Addenda ad floram veronensem etc., Bull. Soc. Bot. It., 125, 1894; C. vitalba Poll., Fl. ver. II, 207; Clematis sylvestris latifolia Segu., Pl. ver. I, 411; Clematide terza del Mattioli Pona, M. B., 152.
NOM. ITAL.: Vitalba.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Regione mediterranea, Caucaso.
Italia: nei boschi, lungo le siepi della Penisola e delle Isole nel piano basale e in quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 32.
(1), 2-7 P PEA VI-IX.

Questa fanerofita lianosa è assai comune lungo le siepi, nei luoghi selvatici e boschivi del territorio veronese dal piano basale all'orizzonte montano inferiore!, penetrando talora in quello superiore: lungo i colli che circondano o degradano sul Garda!, in prossimità di San Vigilio,! Malcesine!, Bardolino! ecc., sul Baldo (C. M.!), alla Creta, Murete e Lumini (Goir.!), presso Ferrara di M. B. (Goir.), Braga e Braghizole (Goir.), Prada e San Zeno!, e nell'Agro veronese presso San Vito del Mantico (Goir.!), e attorno alla città di Verona!; abbondantissima nella fascia collinare da Spigola di Avesa!!, Vajo Gallina e Borago!, a San Peretto di Negrar!, da Fonte Calesan di Mezzane!, alla zona di Monte e San Giorgio di Valpolicella!, da Marano di Valpolicella ad Incaffi!, da Stallavena! al Vajo del Paradiso di Grezzana!!, e sui Lessini in prossimità di Cerro!, di Spredino (Goir.!), di Badia Calavena (C. M.!) fino al Passo di Rocca Pia (1229 m, Goir.!) et in sylvis (Mang.!) et in omnibus sepibus (A. M.!).



227. Clematis recta L.
Sp. Pl. 544 (1753).
SYN.: Clematis erecta All. (1785).
BIBL. ver.: Clematis recta Goir., Fl. ver. II, 3; C. recta Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; C. recta Goir., Addenda et emendanda ad floram veronensem etc., Bull. Soc. Bot. It., 124, 1894; C. erecta Poll., Fl. ver. II, 206; Clematis sive Flammula surrecta alba Segu., Pl. ver. II, 411; Flammula seconda del Dodoneo etc. Pona, M. B., 12; Flammula Jovis Calc., Viagg. di M. B., 8.
NOM. ITAL.: Vitalbino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo (medio-sudorientale).
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale (Spagna settentrionale - Russia centrale).
Italia: luoghi selvatici e boschivi della Penisola nell'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Geranion sanguinei Tx. apud Th. Müll 61.
2-7 H PEA V-IX.

Nei luoghi selvatici e boschivi del piano basale, spingendosi sporadicamente in quello montano; non può dirsi affatto specie comune (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.,!), prediligendo tuttavia il settore occidentale del territorio veronese ed in particolare la fascia compresa tra il Garda ed il corso dell'Adige!

Esemplari d'Erbario: Ceraino (Goir.), Castelletto di Brenzone (Goir.), pendici del Monte Baldo tra Rivalta e Brentino (Goir.), Val Basiana (Goir.), Pestrino di Verona (Mang.), Spredino (Goir.), dintorni di Tregnago (C. M.), Badia Calavena (A. M).
Altre località segnalate: Garda!, San Vigilio!, Malcesine!, San Vito del Mantico (Goir.), Pastello (Mang.), tra Incanale e Belluno veronese (Goir.), Valle di Caprino (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Poll.).



228. Clematis viticella L.
Sp. Pl. 543 (1753).
BIBL. ver.: Clematis viticella Goir., Fl. ver. II, 4; C. viticella Goir., Addenda ad floram veronensem etc.., Bull. Soc. Bot. It., 124, 1894; C. Viticella Poll., Fl. ver. II, 207; Clemantide II del Mattinoli Pona, M. B., 138; Clematis altera Calc., Viagg. di M. B., II.


È specie da eliminare dalla flora veronese. Le precedenti citazioni fino al Goiran riguardano infatti o altra specie o veramente Clematis viticella, ma in quest'ultimo caso come pianta coltivata per la bellezza dei fiori. Così la citazione del Calzolari non siriferisce alla nostra specie, ma, come afferma il Goiran (l. c.), probabilmente a Clematis alpina, considerando anche la notevole altezza della stazione dell'Artillon sul Monte Baldo. Gli unici esemplari presenti nell'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale di Verona provengono dall'Orto botanico veronese, ora non più esistente.



229. Clematis alpina (L.) Miller
Gard. Dict. ed. 8, N. 9 (1768).
SYN.: Atragene alpina L. (1753); A. clematidis Crantz (1763).


subsp. alpina
BIBL. ver.: Atragene alpina Goir., Fl. ver. II, 5; A. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; A. alpina Poll., Fl. ver. II, 205; Clematis alpina geraniifolia Segu., Pl. ver. I, 4.12; Clematide cruciata alpina Pona, M. B., 175, 214, 240.
NOM. ITAL.: Vitalbino dei sassi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Appennino settentrionale, Carpazi, montagne della Penisola balcanica.
Italia: luoghi selvatici e rupestri del piano montano e culminale sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale.
Specie basifila.
6-9 P pE VI-VII.

Questa specie dall'elegantissimo fiore, cresce nei luoghi cespugliosi e rupestri, sassosi o rocciosi dell'orizzonte montano superiore e subalpino dei monti veronesi, scendendo talora attraverso le valli a quote inferiori ai 1000 metri soprattutto nel settore orientale del territorio nei vaj che hanno origine dall'Altopiano dei Monti Lessini!

Esemplari d'Erbario: Ponte di Revolto!, Revolto!, Bosco Chiesanuova (Goir., Biadego), valle di Revolto (C. M.), Tracchi (Goir.), alla Sega di Ala (Goir.), sul Monte Baldo al Pian della Cenere (Ton.), Novezza (Mang., Ton., C. M.), in Valfredda (A. M.), in Valvaccara (A. M.), al Goal Santo (Goir., C. M.), in Val Losana (Goir.).
Altre località segnalate: Naole!, Prada!, Tredespin!, Vajo dell'Anguilla!, Corno d'Aquilio (Goir.), Malera (Goir.,!), Vajo del Falcone (Goir.), Campobrun! e su tutto il Gruppo del Carega a quote comprese tra 1200 e 1500 metri.





84. Gen. Adonis L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 547, 1753; Gen. pl. ed. 5, 618, 1754)

230. Adonis flammea (L.) Jacq.
Fl. Austr. 4:22 (1778).

subsp. flammea
BIBL. ver.: Adonis flammeus Goir., Fl. ver. II, 13; A. annua var. a Poll., Fl. ver. II, 244; A. annua Poll., Viagg. etc., 79; Adonis hortensis, flore minore atro-rubente Segu., Pl. ver. I, 510; Adonide rossa Calc., Viagg. di M. B., 7.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Turchia, Crimea.
Italia: messi e luoghi coltivati nel piano basale dell'Italia settentrionale e centrale (raro al sud).
2-5 T Pe V-VI.

Cresce assieme ad Adonis aestivalis nei luoghi coltivati, tra le messi del Medio-Alto agro veronese, ma può dirsi specie piuttosto rara.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (C. M.), Marcenigo (C. M.), Spredino (Goir.).
Altre località segnalate: Badia calavena (Lebeau).



231. Adonis aestivalis L.
Sp. Pl. ed 2, 771 (1762).

subsp. aestivalis
SYN.: Adonis annua et phoenicea L. (1753); A. miniata Jacq,. (1776).
BIBL. ver.: Adonis aestivalis Goir., Fl. ver. II, 13; A. aestivalis Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; A. annua var. β Poll., Fl. ver. II, 244; Adonis sylvestris, flore phoeniceo, ejusque foliis longioribus Segu., Pl. ver. I, 510; Anemone di sottile foglia di Valerio Cordo Pona, M. B., 149.
NOM. ITAL.: Fior d'Adone.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio-sudeuropeo, asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore.
Italia: prati, messi e luoghi coltivati nel piano basale dell'Italia settentrionale.
2-5, (6,7) T PE VI-IX.

Ha lo stesso habitat della specie precedente, della quale tuttavia s'incontra un po' più sovente!; difficilmente si spinge oltre l'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: in agris (Mang.), inter segetes (A. M., C. M.), San Michele (Biadego), Montecchio veronese (Goir.), Montorio (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), Olivè e Monte Trezzolan (Goir.).
Altre località segnalate: Valle dell'Alpone (Goir.), Spredino (Goir.), Pigozzo!, Fonte Calesàn (Mezzane)!.





85. Gen. Ranunculus L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 548, 1753)

232. Ranunculus velutinus Ten.
Ind. Sem. Hort. Bot. Neap. 12 (1825).
BIBL. ver.: Ranunculus velutinus Goir., Fl. ver. II, 20; R. velutinus Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 248, 1896; R. velutinus Goir., Plantae vasculares etc., 44, 1874.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa mediterranea ed orientale, Asia Minore.
Italia: luoghi erbosi e selvatici del piano basale nella Penisola e nelle Isole.
3 H PEa IV-VI.

Indicato e rinvenuto da Goiran esclusivamente nei pressi di Peschiera.

Esemplari d'Erbario: nei prati presso Peschiera al Lago di Garda.



233. Ranunculus nemorosus DC.

subsp. nemorosus
SYN.: Ranunculus breynius Auct., non Crantz (1763); R. aureus Schleicher ex Rchb. (1832).
BIBL. ver.: Ranunculus nemorosus Goir., Fl. ver. II, 21; R. nemorosus Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 153, 1891; R. nemorosus Poll., Fl. ver. II, 236 cum icon. tab. III, fig. 5.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: luoghi erbosi selvatici dall'orizzonte submontano a quello subalpino nell'Italia settentrionale e nell'Appennino.
2-7 H PEAi V-IX.

Abbastanza frequente nelle radure erbose, nei boschi e boschetti del territorio dalla pianura fino a quote non molto elevate! (900-1200 m) dei monti veronesi, e così dalle quote inferiori, San Michele (Goir.!), Pestrino (Goir.), Grezzana (Mang.!, Goir.), Vajo del Paradiso (Goir.!), si innalza lungo le vallate dei Lessini e del Monte Baldo: Romagnano (Goir.!), Vajo della Pernisa (Ton.!, Goir.!), Velo (A. M.!), Cerro (Goir.,!), Badia Galavena (C. M.), Tregnago (Goir.), nella Valle di Caprino!, alla Corona (Goir.!).



234. Ranunculus repens L.
Sp. Pl. 554 (1753).
BIBL. ver.: Ranunculus repens Goir., Fl. ver. II, 21; R. repens Poll., Fl. ver. II, 239; Ranunculus pratensis repens hirsutus Segu., Pl. ver. I, 487.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Eurasia, Nordafrica; altrove importato.
Italia: luoghi umidi dal piano basale al culminale nella Penisola e nelle Isole.
1 -7 H PEA III-IX.

Specie comune in prossimità dei corsi d'acqua, ai margini dei boschi e nei luoghi con un certo grado di umidità, dalla pianura alla fascia montana (1000-1200 m) e così dalle sabbie umide dell'Adige, San Michele!, Verona (Mang.!), alle zone collinari, Marano di Valpolicella!!, Fonte Calesàn di Mezzane!, Montorio (Goir.!,!), Tregnago (A. M.!), lungo la Valpantena (Goir.!), ai Lessini, Ponte di Veja (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.!), nella Val di Squaranto!, al Monte Baldo lungo la Valle di Caprino (Ton.), Pozza Galletto (Goir.), ecc.



235. Ranunculus lanuginosus L.
Sp. Pl. 554 (1753).
BIBL. ver.: Ranunculus lanuginosus Goir., Fl. ver. II, 20; R. latiuginosus Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; R. lanuginosus Poll., Fl. ver. II, 237; Ranunculus montanus lanuginosus, folio ranunculi pratensis repentis Segu., Pl. ver. III, 215.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: luoghi selvatici e boschivi della Penisola e delle Isole nel piano montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Fagetalia silvaticae Pawl. 28.
6-9 H PEA IV-VII.

Nei luoghi boschivi e selvatici di tutta la fascia montana, penetrando talvolta in quella subalpina, dal Lago di Garda al confine vicentino, prediligendo in modo particolare le faggete delle quali è un elemento quasi costante: così sul Monte Baldo (Mang.!) presso Ferrara (Ton.!, C. M.!), Cerbiol e Gambon (Goir.), lungo la Valle di Caprino (Goir.), alla Lonza (Ton.!), alle Acque Negre!, nella Valfredda (Goir.!,!), Ime (Goir.) e Prada!, ai Zocchi (Goir.!); sui Lessini al Ponte di Veja (Goir.!, Ton.!), e San Mauro di Saline (A. M.!), ai Tracchi!, Bosco Chiesanuova!, Campofontana!, Giazza!, Revolto!, Sega di Ala! ecc.



236. Ranunculus acris L.
Sp. Pl. 554 (1753). SYN.: Ranunculus acer Auct.

subsp. acris
SYN.: Ranunculus acris var. multifidus DC. (1817); R. boreanus Jordan (1847); R. acris var. typicus Beck (1890).
BIBL. ver.: Ranunculus acer Goir., Fl. ver. II, 19; R. acris Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 248, 1896; R. acris Poll., Fl. ver. II, 239; Ranunculus pratensis erectus dulcis Segu., Pl. ver. I, 487; R. pratensis ereclus acris et maculatus Segu., Pl. ver. III, 213; Crisantemo di Democrite presso il Fucsio Pona, M. B., 143.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Groenlandia; altrove naturalizzato.
Italia: prati e pascoli dal piano basale al culminale nell'Italia settentrionale e centrale (?).
Specie caratteristica della classe dei Molinio-Arrhenatheretea Tx. 37.
1-7, (8,9) H PEA V-X, (XI).

Assai frequente nei prati e nei pascoli dell'intero territorio veronese dal piano basale a quello culminale, orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: San Michele (Goir., Biadego), Bosco Chiesanuova (Biadego), Verona (Goir.,!), Gruppo del Carega!, Malera!, Erbezzo!, Incaffi!, San Giorgio (Lessini)!, Tregnago (A. M.), pendici del Monte Baldo (Goir.), Ime (Goir.), Valfredda (Goir.), lungo l'Adige (Goir.).
Altre località segnalate: Laghetto del Frassino (Peschiera)!, Fonte Calesàn di Mezzane!.



237. Ranunculus carinthiacus Hoppe
in Sturm Deutschl. Fl. I (12): Heft 46 (1826).
SYN.: Ranunculus gracilis Schleich (1815); R. montanus Willd. var. tenuifolius DC. (1817).
BIBL. ver.: Ranunculus gracilis Goir., Fl. ver. II, 19; R. gracilis Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 248, 1896.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Giura, Alpi, Balcani.
Italia: pascoli e rupi delle Alpi centro-orientali nel piano montano e culminale.
9 H PEa V.

La presenza di questa specie rinvenuta e raccolta da Goiran nei prati e nei pascoli di Ime e Pravazar sul Monte Baldo è da confermare.

Esemplari d'Erbario: Pravazar (Goir.).



238. Ranunculus venetus Huter
ex Landolt, Feddes Repcrt.70:3 (1964).
BIBL. ver.: Ranunculus montanus Goir., Fl. ver. II, 19; R. montanus Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1891; R. montanus var. α Poll., Fl. ver. II, 236; R. montanus Poll., Viagg. ecc., 100; Ranunculus saxatilis magno flore Segu., Pl. ver. III, 213.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudalpino (endemico).
DIFFUSIONE: secondo Hegi l'areale comprende la parte meridionale delle Alpi calcaree dalla Presolana (Giudicane) al Tagliamento nelle Alpi Venete. Dettagliatamente R. venetus è endemico per il M. Tombea, Val Vestino, M. Tremalzo. M. Pasubio, Val Sugana, Monte Baldo, Val di Fassa, Paneveggio, Val dei Concei, M. Bondone, M. Pavione in Cadore, M. Raut, Val Cellina, M. Cavallo, Recoaro, Malga Palai, M. Serva, Val di Bricca, Monti Lessini.
6-9 H PEA V-VIII.

Prati e pascoli dei monti veronesi nel piano montano e culminale.

Esemplari d'Erbario: Vallone del Malera!, Malga San Giorgio!, Ime!, Pravazar (Goir.), Valle delle Buse (Goir.), Giazza (Goir.), Revolto (Goir.), Valfredda (Biadego), Costabella (Biadego), Artillon (Biadego).
Altre località segnalate: Acque Negre!, Novezza (Goir.), Altissimo di Nago (Goir.), Valle delle Pietre (Poll.), Monte Pastello (Mang.), Campobrun (Rodegher,!), e tutto il gruppo del Carega fin oltre 2000 m d'altezza!



239. Ranunculus oreophilus Bieb.
Fl. Taur. - Cauc. 3:383 (1819).
SYN.: Ranunculus villarsii DC. (1817) p. p.; R. hornschuchii Hoppe (1826); R. eriotorus Jordan (1864); R. breyninus Crantz s. str., n. amb.
BIBL. ver.: Ranunculus Villarsii Goir., Fl. ver. II, 19; R. Villarsii Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; R. montanus var. β Poll., Fl. ver. II, 236; Ranunculus tenuifolius montanus luteus Segu., Pl. ver. III, 215.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale montana, Caucaso, Crimea, Transilvania.
Italia: prati e pascoli delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale nel piano culminale.
Specie caratteristica del Thlaspeion rotundifolii BR.-BL. 26.
6-9 H PEA V-VIII.

Ranunculus oreophilus appartiene assieme al precedente, R. venetus, al gruppo di R. montanus, la cui forma tipica non dovrebbe crescere nel territorio veronese.
Secondo Goiran (l. c.), R. oreophilus s'incontra nei pascoli elevati dell'orizzonte montano superiore e subalpino e sarebbe addirittura più frequente di R. venetus.

Esemplari d'Erbario: Valle degli Ossi (Ton., Goir.), Campedello, Baldo (Ton., Goir.), Ime (Ton., Goir.), Tracchi sui Lessini (Goir.), Monte Pastello (Mang.).



240. Ranunculus bulbosus L.
Sp. Pl. 554 (1753).

subsp. bulbosus
BIBL. ver.: Ranunculus bulbosus Goir., Fl. ver. II, 20; R. bulbosus Poll., Fl. ver. II, 237; Ranunculus pratensis radice verticilli modo rotunda major et minor Segu., Pl. ver. I, 488; Bulboso ranunculo del Lobelio etc. Pona, M. B., 188 et Ranunculo quinto del Matthioli etc. Pona, M. B., 237.
NOM. ITAL.: Ranuncolo selvatico.
NOM. DIALETT.: Piè d'oca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi della Penisola e della Sicilia (?) dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica del Mesobromion BR.-BL. et Moor 38 em. Oberd. 49.
1-7, (8, 9) H, G PEA IV-IX.

S'incontra frequente nei prati, nei pascoli, nei luoghi erbosi in generale del piano basale e montano, donde penetra seppur raramente in quello culminale!, dal Lago di Garda e dal Monte Baldo ai Lessini fino al confine vicentino e così dai dintorni di Verona (Goir., Biadego) e dalle alture che circondano la città, Avesa!, Vajo Gallina!!, Montorio (Goir.,!), alle vallate che scendono dai Lessini, Valpantena!, Valpolicella, Marano!!, Val di Illasi, Tregnago (A. M.!, C. M.!), Badia Calavena (C. M.), dal Garda, Pescantina (Goir.), San Vigilio!, alle pendici del Baldo, Val di Caprino!, e a quote superiori, Valle delle Buse (Ton.).



240 bis. Ranunculus sardous Crantz
Stirp. Austr. 2:84 (1763).
SYN.: Ranunculus philonotis Ehrh. ca. (1872).
BIBL. ver.: Ranunculus sardous Goir., Fl. ver. II, 22; R. Philonotis Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 153, 1891; R. Philonotis (sic!) Poll., Flora ver. II, 238.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi umidi della Penisola e delle Isole dal piano basale al montano.
2, 4 T, H Pe IV-VI.

Rinvenuto e raccolto dal Goiran in Verona, in luoghi per di più coltivati: nel Collegio agli Angeli e presso Campomarzo.



241. Ranunculus arvensis L.
Sp. Pl., 555 (1753).
BIBL. ver.: Ranunculus arvensis Goir., Fl. ver. II, 23; R. arvensis Poll., Fl. ver. II, 240; Ranunculus echinatus Segu., Pl. ver. I, 487.
NOM. ITAL.: Ranuncolo dei campi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: tra le messi, nei prati, nei luoghi coltivati in genere della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello montano, orizzonte montano inferiore.
Specie dell'Agropyro-Rumicion Nordh. 40.
2-7 T pE V-IX.

È specie abbastanza comune che s'incontra dal piano basale all'orizzonte montano inferiore di tutto il territorio; predilige zone prative, in modo particolare coltivi e messi inter arvos (A. M.!) et inter segetes (Ton.!), da Boscomantico (Goir.) alla zona di Montorio (Goir.!,!), Pigozzo!, Mezzane!, Grezzana!, Olivè (Goir.), nella Valpolicella, Marano!, San Giorgio e Monte!, alle colline sovrastanti il Garda, Incaffi!, o sulle propaggini che salgono verso i Lessini, Soave!, Badia Calavena (Goir.!), M. Tondo (Goir.!), o verso il Baldo, ai Tessari (Goir.!), Ferrara (Goir.!) ecc.



242. Ranunculus parviflorus L.
Syst. Nat. ed. 10, 1087 (1759).
BIBL. ver.: Ranunculus parviflorus Goir., Fl. ver. II, 22; R. parviflorus Poll., Fl. ver. II, 241; Ranunculus hirsutus annuus flore minimo Segu., Pl. ver. I, 489.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa medio-occidentale, bacino del Mediterraneo; altrove importato.
Italia: luoghi erbosi della Penisola e delle Isole dal piano basale al montano, orizzonte inferiore.
5 T P IV-V.

Di questa specie fino ad oggi sono note due sole località: in cui è stato raccolto allo stato spontaneo e precisamente in campi e luoghi erbosi alle sponde del Lago di Garda presso Torri (Goir.! ex Rigo) e in "colle di Grezzana" (Ton.!). Quest'ultima stazione era già stata indicata dal Seguier e successivamente dal Pollini che citano R. parviflorus "nella Valpantena in agris requietis circa Gretianam".
Custoza: 25 marzo 2016 (n.d.c.), Caldiero: 12 marzo 2018 (F. Menini - n.d.c.).



243. Ranunculus auricomus L.
Sp. Pl. 551 (1753).
BIBL. ver.: Ranunculus auricomus Goir., Fl. ver. II, 18; R. auricomus Goir., A proposito ecc., Bull. Soc. Bot. It., 17, 1900; R. auricomus Poll., Viagg. etc., 100 et 105; R. cassubicus var. α, β, γ Poll., Fl. ver. II, 230.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale.
Italia: pascoli e luoghi boschivi della Penisola nei piani montano e culminale.
(7), 9 H PE V-VIII.

Raro, vive nell'orizzonte montano superiore e nel subalpino del Monte Baldo (800), 1200-2000 m: Ime (Goir.!), Lavacci (Goir.!), Artillon (Ton.!), Val Losana (Goir.), Valle delle Pietre (Goir.), Valle degli Ossi (Goir.), Val della Pieve (A. M.!).



244. Ranunculus sceleratus L.
Sp. Pl. 551 (1753).

subsp. sceleratus
BIBL. ver.: Ranunculus sceleratus Goir., Fl. ver. II, 23; R. sceleratus Poll., Fl. ver. II, 231; Ranunculus palustris apii folio levis Segu., Pl. ver. I, 491; Ranunculo primo del Mattioli Pona (?), M. B., 237.
NOM. ITAL.: Sardonia, Ranuncolo palustre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa boreale, America boreale.
Italia: fossi, luoghi paludosi ed umidi della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
1-5 T PEa V-IX.

Nei luoghi umidi e lungo i corsi d'acqua della Bassa-Media pianura veronese e lungo le rive del Lago di Garda!, non ritenendo valida la citazione del Pona (l. c.), riportata anche dal Goiran (l. c.), che segnala questa specie, assai velenosa allo stato fresco, nella valle dell'Artillon sul Monte Baldo, cioè ad una quota troppo elevata.
R. sceleratus non è specie comune, anzi la sua frequenza tende a diradarsi nel tempo per la progressiva scomparsa delle stazioni adatte al suo sviluppo, legato sempre alla presenza di un buon grado di umidità nel terreno: dalle zone attraversate dall'Adige poco a monte e a valle della città di Verona, San Massimo (Mang.!), Pestrino (Goir.!), San Michele (Ton.!), al Lago di Garda, Peschiera (Poll.), Lazise (Fontana), Pacengo!, alla fascia più umida del territorio, Isola della Scala (Segu.), Vigasio (Goir.,!), Villafranca!, Gazzo!, Legnago (Goir.).



245. Ranunculus ficaria L.
Sp. Pl. 550 ( 1753).
SYN.: Ficaria verna Hudson (1762); Ficaria ranunculoides Roth (1788).
BIBL. ver.: Ranunculus Ficaria Goir., Fl. ver. II, 17; R. Ficaria Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 248, 1896; R. Ficaria Poll., Fl. ver. II, 229; Ranunculus vernus rotundifolius minor Segu., Pl. ver. I, 484; Cheliodonium minus Calc., Viagg. di M. B., 14.
NOM. ITAL.: Favagello.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Nordafrica, Siberia occidentale, Caucaso, Asia centrale; America boreale naturalizzato.
Italia: prati, campi, luoghi pingui nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe dei Querco-Fagetea BR.-BL. et Vlieg. 37.
1-7 H PEai II-V.

Cresce abbastanza copioso nei prati, nei campi, lungo le siepi, in suoli comunque discretamente umidi, dalla Bassa pianura all'orizzonte montano inferiore!, dalle pendici del Monte Baldo (Goir.), alle colline attorno a Verona!!, a valle di Verona (Mang.!, A. M.!, Ton.!, Goir.!,!), alle zone attraversate dall'Adige (Goir.!,!), ai Monti Lessini, Roverè di Velo (Goir.!).



246. Ranunculus thora L.
Sp. Pl. 550 (1753).
BIBL. ver.: Ranunculus Thora Goir., Fl. ver. II, 17; R. Thora Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; R. Thora var. α e β Poll., Fl. ver. II, 229; Ranunculus cyclaminis folio, asphodeli radice, major Segu., Pl. ver. I, 485; R. cyclaminis folio, asphodeli radice, minor Segu., Pl. ver. III, 212; Tora de' Valdesi Pona, M. B., 209; Tora di due specie Pona, M. B., 241; Aconito Pardalianche Calc., Viagg. di M. B., 10; Tora Calc., Viagg. di M. B., 11.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: zone montuose dell'Europa centrale e meridionale.
Italia: pascoli, rupi e luoghi boschivi delle Alpi e dell'Appennino (fino al campano) nei piani montano e culminale. Specie basifila.
8,9 H PEa VI-VIII.

Pascoli e luoghi rupestri dell'orizzonte subalpino del Monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Moretti, Heufler, A. M., Mang., Ton., Goir.,!) e dei Lessini (Goir., C. M.,!): così alla Colma di Malcesine (A. M.!), Novezza (Mang.!, Ton.!), Novezzina (Ton.!, Goir.!,!), nella Valle degli Ossi (Ton.!, Goir.!), delle Buse (C. M.!), in Valfinestra (Goir.), nella Valle delle Pietre (Goir.), in Coal Santo! e Valdritta!, e su tutto il Gruppo del Carega!!, Campobrun (Goir.!), Passo della Lora (C. M.!), Obante!, M. Posta (Goir.,!).



247. Ranunculus hybridus Biria
Hist. Renonc. 38 (1811).
SYN.: Ranunculus Phthora Crantz (1769); R. pseudo-thora Host (1831).
BIBL. ver.: Ranunculus hybridus Goir., Fl. ver. II, 18; R. hybridus Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 248, 1896; R. thora var. γ Poll., Fl. ver. II, 230.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi centro-orientali, Balcani.
Italia: pascoli e rupi delle Alpi centro-orientali nel piano culminale.
Specie basifila caratteristica del Thlaspeion rotundifolii BR.-BL. 26, assieme a Trisetum distichophyllum (Vill.) P. B. e Rumex scutatus L.
8,9 H PEa V-VIII.

Specie assai rara che cresce assieme alla precedente nelle zone più alte dei monti veronesi (Goir.). Sempre secondo Goiran (l. c. 1896): nel Baldo nelle Valli Losana, delle Pietre e degli Ossi; nei Lessini sul M. Posta e a Campobrun. Ranunculus hybridus merita tuttavia conferma più recente per il territorio veronese, anche perché nell'Erbario del Museo Civico di Storia Naturale di Verona non esiste alcun esemplare raccolto nella zona.



248. Ranunculus alpestris L.
Sp. Pl. 553 (1753).
BIBL. ver.: Ranunculus alpestris Goir., Fl. ver. II, 14; R. alpestris Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; R. alpestris Poll., Fl. ver. II, 235; Ranunculus alpinus humilis albus, folio subrotundo Segu., Pl. ver. I, 489; Ranunculi montani i primi della prima e seconda specie di Carlo Clusio Pona, M. B., 195.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Monti Cantabrici, Pirenei, Giura, Alpi, Appennini, Carpazi.
Italia: pascoli sassosi e luoghi rupestri delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale nel piano culminale.
Specie basifila caratteristica dell'Arabidion coeruleae BR.-BL. 26.
8,9 H Ea VII-IX.

S'incontra copioso nei pascoli sassosi, tra le rupi della fascia più elevata dei monti veronesi al di sopra dei 1700 metri! (Pona, Segu., Pollini, Barbieri, Heufler, A. M., Mang., Ton., Goir., C. M., Biadego,!) e così sul Monte Baldo! al Coal Santo (Ton.!, Mang.!, Biadego!,!), in Costabella (Biadego!), nella Valle degli Ossi (Mang.!), nella Valle delle Buse (A. M.!), nella Valle delle Pietre (Goir.!), in Valgrande (Goir.), in Valdritta!, in Val Larga!, sul Monmaor (C. M.!), all'Altissimo di Nago (Goir); sui Lessini sul Malera! e su tutto il Gruppo del Carega!! (1700-2259 m) sul M. Posta (C. M.!), Campobrun (Goir.!, C. M.!), al Passo della Lora (Goir.,!), alla Zeola (Goir.).



249. Ranunculus platanifolius L.
Mantissa 79 (1767).
SYN.: Ranunculus aconitifolius L. var. platanifolius (L.) DC. (1817); R. aconitifolius L.


subsp. platanifolius (L.) Rikli.
(1905) in Schinz et Keller
BIBL. ver.: Ranunculus aconitifolius var. platanifolius Goir., Fl. ver. II, 16; R. aconitifolius var. β Poll., Fl. ver. II, 232; Ranunculo quarto di Dioscoride Pona, M. B., 210; Ranunculo con fior bianco Calc., Viagg. di M. B., 9.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: pascoli e luoghi selvatici umidi delle Alpi, dell'Appennino settentrionale e centrale e della Sardegna nel piano montano e culminale.
(6, 7), 8,9 H PEA VI-VII.

Nei luoghi selvatici e rupestri, nei pascoli, tra i mughi e i cespugli, delle zone elevate dei monti veronesi sia del Massiccio del Baldo che dei Lessini fino al confine vicentino: così nella catena baldense in Novezza (Mang.!, Ton.!, Goir,!), Navene!, Naole!, Costabella (Ton.!), all'Artillon (Goir.!), in Coal Santo!, in Pra' di Malcesine (Goir.), in Gambon e Cerbiol (Goir.), nella Valdritta!, ai Lavacci (Goir.!); sui Lessini da Roverè di Velo (A. M.!), ai Tracchi (Goir.!,!), al Vallon del Malera!!, alla Sega di Ala! fino al Gruppo del Carega!, Campobrun!, Scalorbi!, Passo della Lora!, Monte Posta! ecc.



249 bis. Ranunculus aconitifolius L.
Sp. Pl. 551 (1753).
BIBL. ver.: Ranunculus aconitifolius Goir., Fl. ver. II, 16; R. aconitifolius Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; R. aconitìfolius Poll., Fl. ver. II, 232; Ranunculus montanus, aconitifolio, flore albo minore Segu., Pl. ver. I, 490; Ranunculo montano bianco del Dalecampio Pona, M. B., 239.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale montana.
Italia: pascoli e luoghi selvatici umidi delle Alpi e dell'Appennino settentrionale nel piano montano e culminale.

La presenza di questa specie nel territorio veronese sembra da escludersi. L'esame degli esemplari presenti nell'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale di Verona e determinati dai vari Autori, passati o più recenti, come Ranunculus aconitifolius L., ha portato ad ascriverli invece a R. platanifolius L., considerando come validi elementi discriminanti la pelosità del pedicello fiorale nella parte terminale, la sua lunghezza rispetto alla foglia ascellante, la minor o maggior lunghezza del rostro dell'achenio. Meno chiara risulta invece la differenza nella più o meno profonda divisione fogliare e nel numero delle divisioni.
Secondo Goiran (l. c., p. 16) R. platanifolius sarebbe una varietà di R. aconitifolius con diffusione dei due taxa nel medesimo habitat. Tuttavia Goiran determinò tutti i suoi esemplari esclusivamente come R. aconitifolius, rimanendo cioè a livello di specie. Ora gli stessi esemplari dovrebbero appartenere più correttamente a Ranunculus platanifolius L.



250. Ranunculus flammula L.
Sp. Pl. 548 (1753).

subsp. flammula
BIBL. ver.: Ranunculus Flammula var. typicus Goir., Fl. ver. II, 16; R. Flammula Poll., Fl. ver. II, 228.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, bacino del Mediterraneo.
Italia: luoghi paludosi dell'Italia settentrionale e centrale e delle Isole dal piano basale a quello montano.
1,2 H, I pEA VI-IX.

Specie rarissima indicata dal Goiran nei luoghi acquitrinosi della Bassa pianura veronese nei pressi di Vigasio.



251. Ranunculus reptans L.
Sp. Pl. 549 (1753).
BIBL. ver.: Ranunculus Flammula var. repens Goir., Fl. ver. II, 16; R. reptans Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. II., 248, 1896; R. reptans Poll., Fl. ver. II, 228.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Nordamerica, Africa settentrionale.
Italia: luoghi paludosi del settore settentrionale della Penisola nel piano basale e montano.
1,2 U pEA VI-X.

È considerata da Goiran una varietà della specie precedente e di essa fautore nizzardo riferisce: "Rarissima: luoghi acquitrinosi presso Vigasio ove l'ho scoperta nell'ottobre 1877. In questa stessa stazione crescevano copiosamente Fimbristylis annua e F. dichotoma, nonché Triglochin palustre".
Manca qualsiasi esemplare d'erbario.



252. Ranunculus lingua L.
Sp. Pl. 549 (1753).
SYN.: Ranunculus longifolius Lam. (1778).
BIBL. ver.: Ranunculus Lingua Goir., Fl. ver. II, 16; R. Lingua Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 248, 1896; R. Lingua Poll., Fl. ver. II, 228.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: luoghi paludosi, acquitrini della Penisola e della Sicilia (Sardegna?) nel piano basale.
Specie caratteristica del Phragmition W. Koch 26.
1,6? H, I pEA VI-IX.

Specie rara dei fossi e luoghi acquitrinosi della Bassa pianura veronese, Valli del Tartaro, presso Maccacari (Masè), Villimpenta al confine mantovano. Goiran inoltre (l. c., 248) segnala "una stazione assai elevata sui Monti Lessini, al margine di un piccolo stagno a Salaorno fra Roverè di Velo e Velo (900 m)".



253. Ranunculus trichophyllus Chaix
in Vill. Hist. Pl. Dauph., 1-335 (1786).

subsp. trichophyllus
BIBL. ver.: Ranunculus trichophyllus Goir., Fl. ver. II, 14; R. trichophyllus Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. bot. It., 247, 1897.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA : elemento curasiatico-nordamericano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Nordamerica.
Italia: nella Penisola c nelle Isole nel piano basale in acque prevalentemente calme.
Specie caratteristiche dell'ordine dei Potametalia W. Koch 26.
1-5 I PEAi V-IX.

Nei fossati, nelle zone acquitrinose della Bassa e Media pianura veronese, nelle risaie, lungo il Lago di Garda.

Esemplari d'Erbario: lungo il Tartaro!, corsi d'acqua attorno (Ton.), presso Montorio (Goir.), alle sponde del Lago di Garda (Goir.), Peschiera, Castelletto, Assenza.



254. Ranunculus fluitans Lam.
Fl. Fr. 3:184 (1778).
SYN.: Batrachium fluitans (Lam.) Wimmer (1841).
BIBL. ver.: Ranunculus fluitans Goir., Fl. ver. II, 14; R. fluitans Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 247, 1896.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centro-europeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Italia : nelle acque correnti del piano basale nel settore boreale della Penisola e nella Sardegna.
Specie caratteristica del Ranunculion fluitantis Neuhsl. 59.
1-5 I PEAi V-IX.

Nei corsi d'acqua con una certa velocità e profondità della Bassa e Media pianura veronese, lungo il Mincio e qua e là lungo il Lago di Garda!

Esemplari d'Erbario: Fibbio (Ton.), Cassone (Goir., C. M.), Val di Sogno di Malcesine!
Altre località segnalate: lungo il Tartaro (Goir.,!), lungo il Menago (Goir.), presso Vigasio (Goir.).
Non è specie comune e forse non del tutto ben delineata.





86. Gen. Aquilegia L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 553, 1753)

255. Aquilegia atrata Koch
Flora (Regensb.) 13:119 (1830).
SYN.: Aquilegia vulgaris L. subsp. atrata (Koch) Gaudin (1836); A. vulgaris L. var. atroviolacea Avè-Lall. (1829); A. vulgaris L. subsp. atroviolacea (Avè-Lall.) Rapaics (1909); A. atroviolacea (Avè-Lall.) Beck (1890).
BIBL. ver.: Aquilegia vulgaris var. atroviolacea Goir., Fl. ver. II, 28; A. atrata Goir., Erb. est e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 250, 1896; A. vulgaris p.p. Poll., Fl. ver., II, 201; A. sylveslris Segu., Pl. ver. II, 119; Aquilegia di fior fosco Pona, M; B., 211; id. Calc., Viagg. di M. B., 13.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Alpi, Appennini, Monti dell'Europa centrale.
Italia: pascoli, rupi e luoghi boscosi delle Alpi e degli Appennini nel piano montano.
Specie caratteristiche dell'Erico-Pinion BR.-BL. 39.
6-9 H PE V-VII.

Nei pascoli e nei boschetti di latifoglie di tutti i monti veronesi dal Monte Baldo, al Pastello, ai Lessini veri e propri fino al confine vicentino sul Gruppo del Carega, interessando la sua diffusione una fascia compresa dall'orizzonte montano inferiore all'orizzonte subalpino. Sul Monte Baldo presso Ime (Goir.!), ai Lavacci (Goir.), a Novezzina (Mang.!), Pravazar (Goir.), Val Basiana (Goir.), Valfredda (Goir.,!), Valle degli Ossi (Goir.!); sui Lessini! sul Pastello (Mang.), nel Vallone del Malera!!, nei dintorni di Selva di Pregno (Goir.!), di Roverè di Velo (A. M.!), presso Giazza (C. M.!), sul Monte Terrazzo sopra Revolto (C. M.!) e altrove su tutto il Gruppo del Carega generalmente a quote comprese tra 900-1600 m, raramente oltre.



256. Aquilegia einseleana F.W. Shultz
Arch. Fl. France Allem. 135 ( 1848).
SYN.: Aquilegia pyrenaica Gaudin (1828), non DC.; A. bauhinii Schott (1853); A. pyrenaica DC. var. einseleana (F. W. Schultz) Fiori in Fiori et Paoletti (1898).
BIBL. ver.: Aquilegia pyrenaica Goir., Fl. ver. II, 28; A. pyrenaica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 253, 1891; A. pyrenaica Goir., Addenda et emendanda etc., Bull. Soc. Bot. It., 250, 1896; A. pyrenaica Poll., Fl. ver. II, 202.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi centro-orientali.
Italia: rupi, ghiaioni delle Alpi venete e lombarde dall'orizzonte submontano (raramente) a quello subalpino ed alpino. Specie basifila.
6-9 H pE VII-IX.

Luoghi rupestri e ghiaiosi calcarei dell'orizzonte subalpino di tutti i monti veronesi, con frequenza maggiore sui Lessini che sul Baldo (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Passo Pertica!, Passo della Lora (Goir.), Campobrun (Biadego), Revolto (Biadego), Monte Posta (Goir., Biadego); Cima Trappola (Goir.), Malera (Goir., Biadego), Vallon di Fanta (Goir.), Parpari (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.); Valle degli Ossi (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Tre Croci e Monte Zeola (Goir.), Valdritta (Goir.,!).





87. Gen. Thalictrum L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 545, 1753)

257. Thalictrum. aquilegiifolium L.
Sp. Pl. 547 (1753)
BIBL. ver.: Thalictrum aquilegiifolium Goir., Fl. ver. II, 6; Th. aquilegiifolium Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; Th. aquilegiifolium Goir. Una seconda mezza cent. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 352, 1901; Th. aquilegiifolium Poll., Fl. ver. II, 208; Thalictrum alpinum Aquilegiae foliis, forum staminibus purpurascentibus et Th. alpinum rnajus Aquilegiae foliis, forum staminibus al bis, caule viridi Segu., Pl. ver. I, 475.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia centro-orientale.
Italia: prati, pascoli e luoghi boschivi delle Alpi e degli Appennini nel piano montano e culminale; qua e là nella pianura padana a quote nettamente inferiori.
4-9 H PEA V-VII.

Nei luoghi boschivi e selvatici, quali margini e radure delle faggete, nei prati dall'orizzonte submontano a quello subalpino in tutto il territorio veronese dal Lago di Garda al confine vicentino: sul Monte Baldo in Val Basiana (Goir., C. M.!), Tredespin!, Ime (Goir.!), Naole!, all'Ortigara (Poll.), presso Ferrara (Poll.), in Valfredda (Segu.,!); sul Monte Pastello (Mang.!!,!!); sui Lessini nel Vallone del Malera!!, ai Tracchi (Goir.!), nella Valle della Liana (Goir.!), nel Vajo dell'Anguilla (Goir.!), presso Badia Calavena, Vestena e Bolca (Lebeau), Tregnago (A. M.!, C. M.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), sul Monte Tondo (Goir.!), e sul Gruppo del Carega!, Giazza, Revolto ecc. fino a circa 1400 metri d'altezza.



258. Thalictrum minus L.
Sp. Pl. 546 (1753).
BIBL. ver.: Thalictrum minus Goir., Fl. ver. II, 6; Th. minus Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; Th. minus Goir., Addenda et emendanda ecc., Bull. Soc. Bot. It., 246, 1896; Th. minus Poll., Fl. ver. II, 209; Th. minus et Th. alpinum minus saxatile, Rutae folio, staminibus luteis Segu., Pl. ver. I, 476 et III, 307.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: luoghi sassosi e rupestri, pascoli, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello culminale. Specie basifila.


subsp. minus
SYN.: Thalictrum flexuosum Bernh. (1815).

subsp. majus (Crantz) Rouy et Fouc. (1893).
SYN.: Thalictrum elatum Jacq. (1776).
2-7, (8,9) H PEA V-VIII, (IX).

Le due sottospecie concrescono nei luoghi selvatici, nei prati, nei pascoli delle zone collinari attorno alla città di Verona fino alla fascia più elevata di tutti i monti del territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang., Ton., Goir.), Tregnago (A. M.), Badia Calavena (C. M.), Valpantena (Goir.), Cogolo (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), M. Pastello (Goir.), Fosse (Goir.), Lazise (Mang.), Monte Baldo, Valle degli Ossi (A. M., Ton., Goir.), pendici del Baldo sopra Malcesine (Goir.), Piano della Cenere (Goir.), Pravazar (Goir.).
Altre località segnalate: Valpantena, Alcenago (Segu.), Cerro (Goir.,!), Valfredda (Goir.,!), Altissimo di Nago (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.).



259. Thalictrum simplex L.
Mantissa 78 (1767).

subsp. bauhinii (Crantz) Tutin
Feddes Repert. 69:55 (1964).
BIBL. ver.: Thalictrum Bauhinii Goir., Fl. ver. II, 8; Th. Bauhinii Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 353, 1901; Th. angustifolium p.p. Poll., Fl. ver. II, 210; Thalictrum pratense angustissimo folio Segu. p.p., Pl. ver. I, 477.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Svezia.
Italia: prati e pascoli dell'Italia settentrionale nel piano montano, raramente in quello basale.
7 H PEA VII-IX.

La presenza di questa sottospecie nell'orizzonte montano inferiore del M. Baldo è da riconfermare. Secondo Goiran (l. c.) la pianta cresce "presso la Ferrara al Saugolo nei campi seminati a Marzuolo". Un esemplare di questa, ed è l'unico attualmente determinato come Thalictrum bauhinii Crantz, trovasi nell'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. Dall'esame dell'exiccatum e tenendo valido quale elemento discriminante tra questa sottospecie e la seguente (galioides) la morfologia delle foglioline inferiori, lineari-lanceolate, le più larghe con 2-3 lobi nella bauhinii, lineari-filiformi, senza lobi nella galioides, si arriva alla conclusione che anche l'esemplare raccolto e ritenuto dal Goiran appartenente alla subsp. bauhinii, sarebbe piuttosto da ascrivere alla subsp. galioides.
Tra gli exiccata di Thalictrum galioides Nestl. uno appartenente all'Erbario C. Massalongo mostra, riguardo alla morfologia fogliare, caratteristiche imputabili invece a Th. bauhinii. La dicitura del relativo cartellino riporta: "In margine prati circa Pravazar di Sotto e M. Baldo. Ces(ati) et C. Mass. leg. 29 Aug. 1874"; ciò che infatti press'a poco si può leggere nella Flora di Goiran a proposito della distribuzione di Th. galioides.

subsp. galioides (Nestler) Borza
Consp. Fl. Roman. 105 (1947).
BIBL. ver.: Thalictrum galioides Goir., Fl. ver. II, 8.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e sudorientale.
Italia: prati e pascoli montani dell'Italia settentrionale dal piano basale (raramente) a quello montano.
Specie caratteristica del Mesobromion BR.-BL. et Moor 38 em. Ober. 49.
6,7 H PEA VIII-IX.

Come la precedente sottospecie, rara e da riconfermare, specialmente nella parte orientale del territorio, sulle pendici dei Lessini nella Valle di Illasi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Cambrigar ai margini dei campi in luoghi pietrosi (Ton., Goir.) e Ferrara di Monte Baldo (C. M.); Tregnago (G. M.).



260. Thalictrum morisonii C. Gmelin
Fl. Bad. 4:422 (1826).

subsp. mediterraneum (Jordan) P. W. Ball.
Feddes Repert. 66:153 (1962).
SYN.: Thalictrum angustifolium Jacq. (1776).
BIBL. ver.: Thalictrum exaltatum var. mediterraneum Goir., Fl. ver. II, 7; Th. mediterraneum Goir., Una seconda mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 353, 1901; Th. angustifolium Poll., Fl. ver. II, 210; Thalictrum angustissimo folio pp. Segu., Pl. ver. I, 477.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa mediterranea occidentale.
Italia: prati, pascoli, luoghi ombrosi e boschivi della Penisola dal piano basale a quello montano.
1-5 H PEa VI-VIII.

Nei luoghi erbosi e selvatici umidi, nelle radure di boschi, lungo le sponde dei corsi d'acqua della Bassa-Media-Alta pianura fino al Lago di Garda: Valle di Caprino (Poll.), Lazise (Fontana), Peschiera (Goir.), lungo l'Adige (A. M.!), presso Isola della Scala (Poll.), Legnago (Poll.), Vigasio (Mang.!).



261. Thalictrum flavum L.
Sp. Pl. 546 (1753).

subsp. flavum
BIBL. ver.: Thalictrum flavum Goir., Fl. ver. II, 7; Th. flavum Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 152, 1891; Th. flavum var. a Poll., F.. ver. II, 211; Thalictrum majus siliqua angulosa et striata Segu., Pl. ver. I, 475.
NOM. ITAL.: Ruta selvatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Nordafrica (Algeria).
Italia: prati, luoghi selvatici umidi, pascoli della Penisola nel piano basale e montano.
Specie caratteristica dell'ordine del Molinietalia W. Koch 26.
1-7 H PEa VI-VII.

Lungo le siepi, nei luoghi selvatici umidi, lungo i corsi d'acqua dalla Bassa pianura all'orizzonte montano inferiore: alle sponde del Fibbio (A. M.), presso Montorio in prossimità dello stesso (Segu., A. M.!), dintorni di Peschiera (Poll.), nelle colline veronesi (Poll.), nella Valle di Caprino e sul Monte Baldo (Ton.!), sui Monti Lessini (Mang.!), ai Zamberlini (Biadego!), sul Monte Bolca (Poll.) e sulle loro prime propaggini nella fascia comprendente Caldiero, San Bonifacio, Monteforte d'Alpone (Goir.).









XXV. Fam. Paeoniaceae ↑↑↑


88. Gen. Paeonia L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I, 539, 1753)

262. Paeonia officinalis L.
Sp. Pl. 530 (1753).
SYN.: Paeonia foemina Gars. (1764) : P. foemina Miller (1768); P. peregrina Koch, non Miller (1837); P. promiscua Tausch (1828).


subsp. officinalis
BIBL. ver.: Paeonia peregrina Goir., Fl. ver. II, 33; P. peregrina Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; P. officinalis Poll., Fl. ver. II, 191; P. communis vel femina Segu., Pl. ver. I, 482; Paeonia foemina Pona, M. B., 190 et 211; P. foemina Calc., Viagg. di M. B., 14.
NOM. ITAL.: Peonia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Sudeuropa, Asia minore, Armenia.
Italia: luoghi cespugliosi, prati e boschetti della Penisola dal piano basale, orizzonte submontano, a quello montano.
3-7 G PEa IV-VI.

L'indiscriminata raccolta di questa bellissima pianta ha procurato un notevolissimo depauperamento su tutto il territorio veronese tanto da essere ritenuta ormai piuttosto rara, al contrario di quanto Goiran (l. c., 33) scrive: "Comune nei cedui, nelle macchie, fra le rupi dell'intera provincia (Calc., Pona, Segu., Poll., Rainer, Barbieri, A. M., Mang., ecc.) dall'Alto Agro e dalla collina alla zona subalpina". Tanto che lo stesso Autore quali esemplificazioni di località subalpine riporta soltanto le falde meridionali dell'Altissimo di Nago e Novezza (1500 m), mentre non fa cenno alcuno di altre stazioni collinari o montane, evidentemente fin troppo frequenti. Vale quindi la pena segnalare accuratamente le stazioni di provenienza desunte dagli esemplari d'erbario dei vari Autori; alcune di esse hanno già valore storico, perché scomparse.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Pra' Bestemmià (Biadego), Monte Pastello (C. M.), colli attorno a Montorio, (Goir.), Trezzolano (Goir.), M. Baldo (Goir.), Colma di Novezza (Goir.), M. Baldo in Majon (Goir.), tra Montorio e Marcellise (Biadego), M. Baldo in Valfredda e Val Basiana (Biadego), Castel Cerino, Soave!, Grezzana (Mang.), Monte Precastio (A. M.), Ime di Monte Baldo!, ai Finetti di Tregnago (Ton.), Tregnago (C. M.), Quinto di Valpantena (Goir.), al Colle delle Ongarine, Verona (Goir.), in collibus et montibus veronensibus (Goir.), dorsale tra il Vajo Gallina e la Valpantena ai Gaspari, m 406!.









XXVI. Fam. Berberidaceae ↑↑↑


89. Gen. Epimedium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 117, 1753)

263. Epimedium alpinum L.
Sp. Pl. 117 (1753).
BIBL. ver.: Epimedium alpinum Goir., Fl. ver. II, 33; E. alpinum Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; E. alpinum Poll., Fl. ver. I, 177; Epimedium Segu., Pl. ver. I, 400; Epimedium Calc., Viagg. di M. B., 10.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudalpino illirico.
DIFFUSIONE: dall'Albania attraverso le Alpi dinariche e le Alpi meridionali fino al Piemonte.
Italia: Alpi ed Appennini settentrionali nei luoghi selvatici boschivi nell'orizzonte submontano e montano inferiore, raramente a livelli inferiori.
3-7 G PEa IV-V.

Nei luoghi ombrosi selvatici, nei boschetti e particolarmente nei cedui dell'Alta pianura, della collina e della fascia submontana, raramente in quella montana, della zona compresa tra il corso dell'Adige ed il confine vicentino. Si incontra più frequentemente nel settore orientale del territorio dove più numerosi sono i cedui a Castanea sativa con Quercus petraea, Corylus avellana, Fraxinus ornus ecc., altrove potendo invece prevalere il ceduo a Ostrya carpinifolia con Fraxinus ornus, Quercus petraea, Q. pubescens, Cornus mas ecc. Tra le specie compagne si possono ricordare: Stellaria holostea, Erythronium dens-canis, Primula vulgaris, Helleborus viridis, Melittis melissophyllum, Geranium sanguineum ecc.

Esemplari d'Erbario: Alto Agro veronese, Boscomantico (Mang., Goir.), Valle dell'Adige, Trentino (Ton., Goir.), Valle di Caprino, località Gamberone (Goir.), Valle d'Illasi presso Tregnago (C. M.), alta Valpantena, Vajo della Pernisa (Goir.).
Altre località segnalate: Valle di Mezzane, Fonte Calesàn!, Vajo del Paradiso, Grezzana!, Valle dell'Adige ai piedi del M. Pastello presso Ceraino, Dolcè (Goir.,!), Vajo Squaranto, presso Cancello (Goir.,!).





90. Gen. Berberis L. ↑↑
(Sp. pl. ed. 1, 330, 1753)

264. Berberis vulgaris L.
Sp. Pl. 330 (1753).
BIBL. ver.: Berberis vulgaris Goir., Fl. ver. II, 34; B. vulgaris Goiran, Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; B. vulgaris Poll., Fl. ver. II, 423; Berberis dumetorum Segu., Pl. ver. II, 300; Ossiacanta del Fucsio Pona, M. B., 144; Berberi Calc., Viagg. di M. B., 8.
NOM. ITAL.: Crespino.
NOM. DIALETT.: Crespin.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Caucaso.
Italia: Alpi, Appennino settentrionale e centrale lungo le siepi e nelle boscaglie dal piano basale, orizzonte submontano, a quello culminale, orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Berberidion BR.-BL. 50.
(1), 2-9 P PEA IV-VII.

Questo arbusto di 2-3 metri d'altezza, il cui habitat preferito è il sottobosco di conifere o i pascoli magri e sulle cui foglie si svolge una parte del ciclo vitale di Puccinia graminis (Ruggine del frumento), cresce abbastanza copiosamente anche nei luoghi selvatici in genere, ghiaiosi, rupestri, lungo le siepi di quasi tutto il territorio veronese dalla Bassa ma più spesso dall'Alta pianura fino all'orizzonte subalpino del Baldo e dei Monti Lessini attraverso le valli che da questi scendono verso la pianura.

Esemplari d'Erbario: Valle dei Rugoloti, Badia Calavena (C. M.), pendici del Monte Baldo tra Caprino e Costermano, Boi (Goir.) e Castion (Goir.), lungo la Valle dell'Adige, Incanale (Goir.), al Pestrino, Verona (Ton., Goir., C. M.), alla Cola, colline di Verona (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Val di Squaranto (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Tracchi (Goir.).
Altre località segnalate: Legnago e Villabartolomea (Goir.), Ceraino!, Dolcè (Goir.), Borghetto (Goir.), Brentino!, Vajo del Falcone!, Vajo dell'Anguilla!, Malera (Goir.).









XXVII. Fam. Lauraceae (2) ↑↑↑


91. Gen. Laurus L. ↑↑

265. Laurus nobilis L.
Sp. Pl. 369 (1753).
BIBL. ver.: Laurus nobilis Goir., Fl. ver. I, 255; L. nobilis Goir., Sulla probabile ecc., Bull. Soc. Bot. It., 287, 1894; L. nobilis Poll., Fl. ver. I, 521.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea.
Italia: boschetti e macchie in alcune zone dell'orizzonte mediterraneo della Penisola e della Sardegna, per lo più naturalizzato e coltivato.
5, (2-7) P PEAI III-V.

Laurus nobilis L., l'Alloro, è per il veronese, come forse anche per l'Italia (Meusel, 1965), elemento sinantropico; la sua introduzione risale a tempi preistorici, almeno per quanto riguarda l'insediamento lungo le rive del Lago di Garda. Altrove, quasi sempre, la sua presenza è in qualche modo legata strettamente alle vicende dell'uomo, che spesso ne ha favorita l'espansione non solo per motivi ornamentali, ma anche per l'uso alimentare della specie. Certe stazioni collocate sulle pendici del Baldo e su quelle dei Lessini sono di indubbia interpretazione.
Una cosa è certa, la presenza di forme, come annota il Goiran (l.c.), che riguardano per lo più la morfologia fogliare: "latifolia, lanceolata, undulata, angustifolia". A questo punto ci sembra opportuno riportare quanto scrive Arietti (1964) che pur ammettendo valida la tesi di Goiran (1894) per la riva veronese del Garda - introduzione antropica protostorica di Laurus nobilis - sostiene che la diffusione dello stesso sulla riva bresciana del Lago merita una diversa valutazione e mette in evidenza "la presenza di compatte cenosi di Lauro sul Garda e la sua larga diffusione anche in ambienti estranei per la loro morfologia ad ogni intervento antropico, con frequenti penetrazioni nella macchia del Leccio - in ambiente rupicolo, sin oltre gli 800 m, nelle profonde forre del Baldo (in direzione di Navene) con Cercis siliquastrum, al limite altitudinale superiore di macchie ancora estese di Leccio (M. V. Durante Pasa 1960) -". Prosegue l'Arietti: "A conclusione, senza pervenire ad affermazioni, ma al solo scopo di anticipare elementi a favore di ulteriori più fondate ricerche, siano esse nostre o di altri, ci sembra che la presenza di Lauro sul Garda in distinte razze o varietà di cui alcune chiaramente fissate nei caratteri, potrebbe deporre a favore della presenza autoctona di un ceppo ancestrale, commisto in seguito a tipi di diversa provenienza e introduzione antropica".

Esemplari d'Erbario: Scaveaghe sul Garda (Goir., C. M.),Torri del Benaco (Goir.), San Vigilio (Goir.), Castelletto (Goir.), Verona (Goir., C. M.), Bussolengo (Goir.), pendici del Monte Baldo, Pazzon (Goir.), Val di Squaranto (Goir.), pendici dei Lessini, Romagnano (Goir.).
Tutte le succitate stazioni sul Garda sono state recentemente confermate!, altre ne sono state rinvenute dall'Alto lago fino alla Rocca di Garda!, tratto in cui la pianta dimostra di aver trovato l'ambiente più adatto, altre ancora più a Sud, di dimensioni più modeste.
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(1) Si dà qui di seguito spiegazione delle cifre, dei simboli, delle abbreviazioni che compaiono nel paragrafo relativo al Veronese successivo a quello della diffusione. I numeri a margine in corsivo indicano le zone corrispondenti della cartina della Regione veronese in cui è diffusa la specie,
P = fanerofite,
Ch = camefite,
H = Emicriptofite,
T = Terofite,
G = Geofite,
I = Idrofite,
PEAI = Primavera, Estate, Autunno, Inverno (periodo di vegetazione).

I numeri romani si riferiscono al periodo di fioritura.
Segu. = Seguier;
Poll. = Pollini;
Mang. = Manganotti;
Ton. = Tonini;
Goir. = Goiran;
A. M. = Abramo Massalongo;
C. M. = Caro Massalongo;
! = Bianchini;! = esemplare presente nell'Erbario fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. (2) Nella presentazione di questa "Flora veronese" ci siamo prefissi di riportare le specie spontanee, le subspontanee, le avventizie, le naturalizzate, ma non quelle coltivate a scopo ornamentale. A questo punto della trattazione, sistematicamente dovrebbero trovar posto due famiglie, le Magnoliaceae e le Calycanthaceae, alcune specie delle quali sono talmente diffuse per ornamento che non possiamo fare a meno di ricordarle: Magnolia grandiflora, la Magnolia, e Liriodendron tulipifera, magnoliacee dell'America boreale, e Calycanthus praecox, il Calicanto, calicantacea di origine cinese.







Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte IV   ↑↑↑ 

Aconitum anthora L. 212 
Aconitum cammarum L. p.p. 213 
Aconitum lycoctonum Auct. 211 
Aconitum napellus L. 215 
Aconitum napellus L. subsp. tauricum (Wulfen) Gayer 215 
Aconitum ochroleucum Salisb. 212 
Aconitum paniculatum Lam. 214 
Aconitum paniculatum Lam. subsp. paniculatum 214 
Aconitum taurericum Rchb. 215 
Aconitum tauricum Wulfen 215 
Aconitum variegatum L. 213 
Aconitum variegatum L. subsp. paniculatum (Lam.) Fiori e Paoletti 214 
Aconitum vulparia Reichenb. 211 
Actaea corymbosa Stores 209 
Actaea spicata L. 209 
Adonis aestivalis L. 231 
Adonis aestivalis L. subsp. aestivalis 231 
Adonis annua a phoenicea L. 231 
Adonis flammea Jacq. 230 
Adonis flammea Jacq. subsp. flammea 231 
Adonis miniata Jacq. 231 
Anemone alpina L. 224
Anemone alpina L. subsp. eu-alpina Hegi 224 
Anemone baldense L. 222 
Anemone hepatica L. 223 
Anemone lutea Lam. 220 
Anemone montana (Hoppe) Reich. 225 
Anemone narcissiflora L. 221 
Anemone nemorosa L. 218 
Anemone nemorosa L. subsp. nemorosa 218 
Anemone ranunculoides L. 220 
Anemone ranunculoides subsp. ranunculoides 220 
Anemone trifolia L. 219 
Anemone trifolia L. subsp. trifolia 219 
Anemone umbellata Lam. 221 
Aquilegia atrata Koch 255 
Aquilegia atroviolacea (Avè-Lall.) Beck 255 
Aquilegia bauhinii Schott 256 
Aquilegia einseleana F. W. Schultz 256 
Aquilegia pyrenaica Gaudin, non DC. 256 
Aquilegia pyrenaica DC. var. einseleana (F. W. Schultz) Fiori 256 
Aquilegia vulgaris L. subsp. atrata (Koch) Gaudin 255
Aquilegia vulgaris L. var. atroviolacea Avè- Lall. 255 
Atragene alpina L. 229 
Batrachium fluitans (Lam.) Wimmer 254 
Berberis vulgaris L. 264 
Callianthemum kemeranum Freyn (ex Kerner) 205 
Caltha palustris L. 210 
Castalia alba (L.) Wood. 199 
Ceratophyllum asperum Lam. 201 
Ceratophyllum demersum L. 201 
Ceratophyllum submersum L. 201 bis 
Clematis alpina (L.) Miller 229 
Clemalis alpina (L.) Miller subsp. alpina 229
Clematis erecta All. 227 
Clematis recta L. 227 
Clemalis sepium Lam. 226 
Clematis vitalba L. 226 
Clematis viticella L. 228 
Consolida ajacis Auct. 216 
Consolida ambigua (L.) P. W. Ball, et Heywood 216 
Consolida regalis S. F. Gray 217 
Consolida regalis S. F. Gray subsp. regalis 217
Delphinium ajacis Auct. 216 
Delphinium ambiguum L. 216 
Delphinium consolida L. 217 
Epimedium alpinum L. 263 
Eranthis hyemalis (L.) Salisb. 204 bis 
Ficaria ranunculoides Roth 245 
Ficaria verna Hudson 245 
Helleborus allifolius Kerner 204 
Helleborus foetidus L. 202 
Helleborus hyemalis  L. 204 bis 
Helleborus niger L. 204 
Helleborus niger L. subsp. macranlhus (Freyn) Schiffner 204 
Helleborus niger L. var. macranthus Freyn 204
Helleborus officinalis Spach 203 
Helleborus viridis L. 203 
Helleborus viridis L. subsp. viridis 203 
Hepatica anemonoides Vest. 223 
Hepatica nobilis Miller 223 
Hepatica triloba Gilib. 223 
Laurus nobilis L. 265
Nigella arvensis L. 206 
Nigella arvensis L. subsp. arvensis 206 
Nigella damascena L. 207 
Nuphar lutea (L.) Sibth. et SM. 200 
Nymphaea alba L. 199 
Nymphaea lutea L. 200 
Paeonia foemina Gars. 262 
Paeonia foemina Miller 262 
Paeonia officinalis L. 262 
Paeonia peregrina Koch, non Miller 262 
Paeonia promiscua Tausch 262 Pulsatilla alpina (L.) Delarbre 224 
Pulsatilla alpina (L.) Delarbre subsp. alpina 224
Pulsatilla montana (Hoppe) Reich. 225 
Ranunculus acer Auct. 236 
Ranunculus acris L. 236 
Ranunculus acris L. subsp. acris 236 
Ranunculus acris var. multifidus DC. 236 
Ranunculus acris var. lypicus Beck 236 
Ranunculus aconitifolius L. 249 bis 
Ranunculus aconitifolius L. subsp. platanifolius (L.) Rikli 249
Ranunculus aconitifolius L. var. platanifolius (L.) DC. 249 bis 
Ranunculus alpestris L. 248 
Ranunculus anemonoides Zahlbr. var. baldensis Rigo 205 
Ranunculus arvensis L. 241 
Ranunculus aureus Schleicher ex Rchb. 233 
Ranunculus auricomus L. 243 
Ranunculus boreanus Jordan 236 
Ranunculus breyninus Auct. non Crantz 239 
Ranunculus bulbosus L. 240 
Ranunculus bulbosus L. subsp. bulbosus 240
Ranunculus carinthiacus Hoppe in Sturn 237
Ranunculus ficaria  L. 245 
Ranunculus flammula L. 250 
Ranunculus flammula L. subsp. flammula 250
Ranunculus fluitans Lam. 254
Ranunculus gracilis Schleich. 237 
Ranunculus hornschuchii Hoppe 239 
Ranunculus hybridus Biria 247 
Ranunculus lanuginosus L. 235 
Ranunculus lingua L. 252
Ranunculus longifolius Lam. 252 
Ranunculus montanus Willd. var. tenuifolius DC. 237
Ranunculus nemorosus DC. 233 
Ranunculus nemorosus DC. subsp. nemorosus 233 
Ranunculus oreophilus Bieb. 239 
Ranunculus parviflorus L. 242 
Ranunculus philonotis Ehrh. 240 bis 
Ranunculus phthora Crantz 247 
Ranunculus platonifolius L. 249 
Ranunculus pseudo-thora Host 247 
Ranunculus repens L. 234 
Ranunculus reptans L. 251 
Ranunculus rutaefolius β Kernerianus (Freyn ex Kerner) Fiori 205 
Ranunculus rutaefolius sensu Pollini 205 
Ranunculus sardous Crantz 240 bis 
Ranunculus sceleratus L. 244 
Ranunculus sceleratus L. subsp. sceleratus 244
Ranunculus thora L. 246 
Ranunculus trichophyllus Chaix in Vill. 253
Ranunculus trichophyllus Chaix in Vill. subsp. trichophyllus 253 
Ranunculus velutinus Ten. 232 
Ranunculus venetus Huter ex Landolt 238
Ranunculus villarsii DC. p.p. 239 
Thalictrum angustifolium Jacq. 260 
Thalictrum aquilegiifolium L. 257 
Thalictrum elatum Jacq. 258 
Thalictrum flavum L. 261 
Thalictrum flavum L. subsp. flavum 261 
Thalictrum fexuosum Bernh. 258 
Thalictrum minus L. 258 
Thalictrum minus L. subsp. majus (Crantz) Rouy et Fouc. 258 
Thalictrum minus L. subsp. minus 258 
Thalictrum morisonii C. Gmelin 260 
Thalictrum morisonii C. Gmelin subsp. mediterraneum (Jordan) P. W. Ball. 260 
Thalictrum simplex L. 259 
Thalictrum simplex L. subsp. bauhinii (Crantz) Tutin 259 
Trollius europaeus L. 208 
Trollius europaeus L. subsp. europaeus 208






Bibliografia - Parte IV ↑↑↑
  1. ARIETTI N., 1965. Le colonie mediterranee termofili benacensi nel quadro dell'equilibrio biologico della vegetazione. Comment. Ateneo Brescia, 1964: 189-239.
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  3. BIANCHINI F., 1971. Flora della Regione veronese. Parte II: Spermatofite. Mem. Mus. Civ. St. Nat. Verona, XIX: 371-443, 1 tav., 3 figg.
  4. BIANCHINI F., 1976. Flora della Regione veronese. Parte III : Spermatofite (Poligonali, Centrosperme). Bull. Mus. Civ. St. Nat. Verona, III: 53-145, 1 tav., 1 fig.
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  36. MALER W., 1967. Exkursionsflora von Deutschland, Gefässpflanzen. Volkseigener, Berlin.
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  41. ZANGHERI P., 1976. Flora italica. Cedam, Padova.










PARTE V. SPERMATOFITE (Readali)

Premessa Il quinto contributo alla conoscenza della flora della Regione veronese è dedicato all'ordine delle Rhoeadales che è rappresentato da poco più di un centinaio di specie, per lo più erbacee. Vi sono comprese quattro famiglie (Papaveracee, Capparidacee, Crucifere, Resedacee) alle quali sono ascritti quarantaquattro generi: di questi 38 appartengono alle Crucifere.
Quattro taxa e cioè Sisymbrium irio L., S. altissimum L., Barbarea stricta Andrz. in Besser e Lepidium virginicum L. vengono segnalati per la prima volta per la flora veronese.





SPERMATOPHYTA (Readali)

Prospetto sistematico della quinta parte

Ord. RHOEADALES

XXVIII. Fam. Papaveraceae
92. Gen. Papaver
93. Gen. Chelidonium
94. Gen. Corydalis
95. Gen. Fumaria

XXIX. Fam. Capparidaceae
96. Gen. Capparis

XXX. Fam. Cruciferae
97. Gen. Sisymbrium
98. Gen. Descurainia
99. Gen. Alliaria
100. Gen. Arabidopsis
101. Gen. Myagrum
102. Gen. Isatis
103. Gen. Bunias
104. Gen. Erysimum & Hesperis
105. Gen. Barbarea
106. Gen. Rorippa
107. Gen. Nasturtium
108. Gen. Cardamine
109. Gen. Arabis
110. Gen. Lunaria
111. Gen. Alyssum
112. Gen. Draba
113. Gen. Erophila
114. Gen. Petrocallis
115. Gen. Kernera
116. Gen. Camelina
117. Gen. Neslia
118. Gen. Capsella
119. Gen. Hutchinsia
120. Gen. Hornungia
121. Gen. Thlaspi
122. Gen. Aethionema
123. Gen. Biscutella
124. Gen. Lepidium
125. Gen. Cardaria
126. Gen. Coronopus
127. Gen. Conringia
128. Gen. Diplotaxis
129. Gen. Sinapis
130. Gen. Eruca
131. Gen. Erucastrum
132. Gen. Rapistrum
133. Gen. Calepina
134. Gen. Raphanus

XXXI. Fam. Resedaceae 
135. Gen. Reseda












Ord. RHOEADALES (1)↑↑↑↑

XXVIII. Fam. Papaveraceae ↑↑↑


266. Papaver rhoeas L.
Sp. Pl. 507 (1733).
BIBL. ver.: Papaver rhoeas Goir., Fl. ver. II, 37; P. rhoeas Goir., Una seconda mezza centuria ecc., Bull. Soc. Bot. It., 353, 1901; P. rhoeas Poll., Fl. ver. II, 172; Papaver erraticum majus, Dioscoridis, Theophrasti et Plinii Segu., Pl. ver. I, 415; P. erraticum majus, florihus rarioribus absque maculis Segu., Pl. ver. III, 170.
NOM. ITAL.: Rosolaccio, Papavero.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico, mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: dal piano basale all'orizzonte montano inferiore nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica della classe dei Secalinetea Br.-Bl. 51, assieme tra l'altro a Agrostemma githago, Anthemis arvensis, Centaurea cyanus, Legousia speculum veneris, Papaver argemone, Ranunculus arvensis.
1-7 T PEa IV-VII (VIII).

Assai comune nei campi, lungo i muri e i sentieri, tra le messi e le sterpaglie dal piano basale, ov'è più abbondante, a quello montano inferiore che talvolta oltrepassa!.

Esemplari d'Erbario: Incaffi!, Lughezzano!, Bovolone (Tosco), Verona (A. M., Goir.), Chievo (Ton., Goir.), Grezzana (Ton., Goir.), Brenzone del Garda (Goir.), San Michele Extra (Goir.).



267. Papaver dubium L.
Sp. Pl. 1196 (1753).
BIBL. ver.: Papaver dubium Goir., Fl. ver. II, 37; P. dubium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; P. dubium Poll., Fl. ver. II, 173; Papaver erraticum capitulo longissimo glabro Segu., Pl. ver. III, 170.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: dal piano basale al piano montano nella Penisola e nelle Isole.
1-6 T PEa IV-VIII.

Pianta estremamente rara e non più segnalata di recente e quindi da ricercare. Secondo la testimonianza degli esemplari d'erbario: lungo le vie, nei seminati, tra le sterpaglie dalla pianura alla zona montana (Segu., Moreni, A. M., Ton., Mang., C. M., Goir.), dalla città di Verona e dai colli ad essa circostanti, Quinzano, Avesa (Mang.!, A. M.!, Ton.!, Goir.!), alla Valpantena, Giare di Grezzana (Goir.!), alla Valle di Tregnago (C. M.!), S. Andrea di Badia Calavena (C. M.!), ai Monti Lessini, Bosco Chiesanuova, m 1104 (Goir!).



268. Papaver argemone L.
Sp. Pl. 506 (1753).
BIBL. ver.: Papaver argemone Goir., Fl. ver. II, 36; P. argemone Goir., Una seconda mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 352, 1901; P. argemone Poll., Fl. ver. II, 171.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Italia: nel piano basale del settore settentrionale e centrale e nelle Isole (Sicilia?).
Specie caratteristica della classe dei Secalinetea BR.-BL. 51 (v. Papaver rhoeas).
2-5 T PEa IV-IX.

Lungo i muri, tra le messi, nei luoghi pietrosi dal piano basale alla fascia collinare: nei dintorni di Verona (Goir.!, Mang.!, C. M.!, Ton.!,!), tra Chievo e Boscomantico (Goir.!), Quinto di Valpantena (A. M.!), nella Valle di Tregnago presso Badia Calavena (C. M.!), nella collina di Montorio (Goir.,!), lungo il Lago di Garda presso Torri del Benaco (Goir.!).
Altre località: Terrossa: 25 maggio 2016 (n.d.c.).



269. Papaver hybridum L.
Sp. Pl. 506 (1753).
SYN.: Papaver hispidum Lam. (1778).
BIBL. ver.: Papaver hybridum Goir., Fl. ver. II, 36; P. hybridum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; P. hybridum Goir., Una seconda mezza cent. etc., Bull. Soc. Bot. It., 354, 1891.
NOM. ITAL.: Papavero spinoso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Asia, Africa settentrionale.
Italia: campi e sterpaglie nel piano basale nella Penisola e nelle Isole. Raro al Nord.
Specie caratteristica della classe dei Secalinetea BR.-BL. 31.
2-4 T pEa V-VII (VIII).

Esemplari d'Erbario: colli attorno alla città di Verona (Ton., Goir.).
Specie che richiede ulteriori indagini per la conferma o meno nel territorio veronese.



270. Papaver rhaeticum Leresche
in Gremli Excurs. Fl. Schweiz, ed. 4, 64 (1881).
SYN.: Argemone pyrenaica L. (1753); Papaver aurantiacum Lois. (1809); P. pyrenaicum Willd. (1809); P. pyrenaicum Willd. subsp. rhaeticum (Leresche) Fedde (1909).
BIBL. ver.: Papaver pyrenaicum Goir., Fl. ver. II, 36; P. aurantiacum Poll., Fl. ver. II, 172; P. aurantiacum Poll., Viagg. etc., 104; Papaver alpinum saxatile, Coriandrifolio Segu., Pl. ver. I, 416; Argemone gialla Pona, Monte Baldo, 100.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi sudoccidentali ed orientali.
Italia: luoghi ghiaiosi, macereti, rupi, dall'orizzonte subalpino al nivale nelle Alpi occidentali ed orientali.
Specie caratteristica del Thlaspeetum rotundifolii Br.-Bl. 26, prevalentemente basifila.
9 H pEa VII-IX.

Esclusivamente nelle zone più elevate della catena del Monte Baldo!, Val Grande (Goir/), Val Larga (Goir.!), Valle delle Pietre (Goir.!) con Thlaspi rotundifolium, Doronicum grandiflorum, Hutchinsia alpina, Silene alpina, Myosotis alpestris!.





93. Gen. Chelidonium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. 1, 305, 1753; Gen. Pl. ed. 3, 224, 1754)

271. Chelidonium majus L.
Sp. Pl. 505 (1733).
BIBL. ver.: Chelidonium majus Goir., Fl. ver. II, 38; Ch. majus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; Ch. majus Goir., Una seconda mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 354, 1901; Ch. majus Poll., Fl. ver. II, 173; Chelidonium majus vulgate Segu., Pl. ver. I, 399.
NOM. ITAL.: Celidonia, Erba da porri.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Italia: nei luoghi ombrosi, lungo le siepi nel piano basale e nel piano montano, orizzonte montano inferiore, nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'Eu-Arction Tx. 1937 em. Siss. assieme, tra l'altro, con Arctium lappa, Conium maculatum, Galium aparine, Rumex obtusifolius, Lamium album.
(1), 2-7 H PEai IV-XI.

Assai frequente dal piano basale a quello montano lungo i sentieri e le siepi, nei luoghi selvatici in genere, divenendo assai raro nella fascia subalpina; così dalle zone circostanti la città di Verona (Mang.!, Goir.!) come San Michele Extra (Biadego!), Pestrino!, San Vito del Mantico (Goir.!), Boscamantico!, ai colli della Valpolicella, Negrar, Torbe!, della Valpantena, Grezzana (Ton.!), Casevecchie di Grezzana!, e a quelli della Val d'Illasi, Tregnago (A. M.!), fino a quote maggiori sul Monte Baldo, Ime, Spiazzi, Ferrara di Monte Baldo!, sui Lessini, Cerro!, Corbiolo!, Bosco Chiesanuova!, Giazza!, Campofontana! ecc., fino alla Sega di Ala (Goir.!), località politicamente trentina, ma geograficamente appartenente al territorio veronese.





94. Gen. Corydalis Vent. ↑↑
(Choix des plantes 19, 1803)

272. Corydalis lutea (L.) DC.
in Lam. et DC., Fl. Fr. ed. 3, 4:638 (1803).
BIBL. ver.: Corydalis lutea Goir., Fl. ver. II, 39; C. lutea Goir., Bull. Soc. Bot. It., 154, 1891; fumaria lutea Poll., Fl. ver. II, 449; F. lutea Segu., Pl. ver. II, III; Fumaria del Mattioli, da alcuni detta Split illirico e Coridali montana Pona, Monte Baldo, 138; Split Calc., Viagg. di M. B., 10.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudalpino.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali, altrove naturalizzata.
Italia: luoghi sassosi nell'orizzonte submontano e nel piano montano dalle Alpi bellunesi al C. Ticino e alla Val d'Ossola.
2-7, (8,9) G PEai IV-IX.

Cresce nei luoghi ruderali e sassosi, sulle rocce dalla zona collinare a quella subalpina (Calc., Pona, Segu., Poll., Mang., Clementi, Rainer, Barbieri, A. M., Ton., Goir., C. M., Biadego,!) e così alle sponde del Lago di Garda presso Cassone (Goir.) e lungo tutto il versante occidentale del Monte Baldo (Mang., Goir.,!), nella Valsecca e lungo il corso del Tasso (Goir.), nei dintorni del Santuario della Corona (Goir.,!), presso Ferrara di Monte Baldo (Goir.!), nelle Giare di Valbrutta, a Campedello (Goir.!), Prada (Divincenzo), Spiazzi!, Ime!, Bocca di Navene (Biadego), al Tredespin (Heufler), sul Monte Pastello (Goir.!), sul Forte di Ceraino (Goir!) e al Ponte di Veja (Goir.!,!); su tutti i Monti Lessini, Bosco Chiesanuova (Biadego!), sul Malera (Biadego!,!), al Branchetto (Biadego!,!), Roverè di Velo (A. M.!), Velo (A. M.!, C. M.!), Selva di Progno (C. M.!), Vajo dell'Anguilla (Goir.!), nella Valle della Liana (Goir.!), al Passo Pertica!, nei dintorni del Rifugio Scalorbi!.



273. Corydalis bulbosa (L.) DC.
in Lam. et DC., Fl. Fr. ed. 3, 4: 637 (1815).

subsp. bulbosa
SYN.: Corydalis tuberosa DC. (1805); C. cava Schwgg. et Krt. (1811).
BIBL. ver.: Corydalis cava Goir., Fl. ver. II, 38; Fumaria bulbosa Poll., Fl. ver. II, 447; Fumaria bulbosa radice cava major, flore rubro dilutiore Segu., Pl. ver. II, 112; F. bulbosa radice cava major, flore albo Segu., Pl. ver. II, 112; Radice cava degli Erbarj, dal Cordo fu creduta Capuo d'Aezio, e Capuo Fragmite di Plinio, dal Fucsio Pistolochia fu detta, dal Lobelio e dal Pena Fumaria bulbosa di Plinio fu chiamata ed il Mattioli per Fumaria seconda la dimostrò Pona, Monte Baldo, 225.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: luoghi boscosi e selvatici del piano basale e montano nella Penisola; rara nel settore meridionale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Fagetelia sylvaticae Pawl. 28.
1-7, (8, 9) G Peai III-VI.

Frequente nei luoghi selvatici, lungo i muri, tra le sterpaglie dell'intero territorio veronese dalla pianura all'orizzonte subalpino dov'è più sporadica (Pona, Calc., Segu., Poll., Ton., Goir., Biadego,!) e così dai dintorni di Verona (Ton.!, Goir.!, C. M.!) al Lago di Garda!, alle pendici del Monte Baldo! e su tutto lo stesso massiccio (Biadego!) Ime!, Noveza (Goir.!), Pian della Cenere (Goir.!), Artillon (Goir.), Ortigara (Goir.), Nago (Rigo); alle propaggini dei Lessini e su tutti gli stessi, dal Ponte di Veja (Mang.) a Selva di Progno e Velo (Biadego!), a Roverè (Goir.!), a Badia Calavena (C. M.!), Campofontana!, Giazza!, Val di Squaranto e dell'Anguilla (Mang.,!), ai Tracchi (Segu., Goir.!).





95. Gen. Fumaria L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. 1, 700, 1753; Gen. pl. ed. 5, 314, 1754)

274. Fumaria capreolata L.
Sp. Pl. 701 (1753).

subsp. capreolata
BIBL. ver.: Fumaria capreolata Goir., Fl. ver. II, 40; F. capreolata Poll., Fl. ver. II, 451.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo occidentale-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale occidentale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: nei campi, lungo le siepi, sui muri, nel piano basale della Penisola e delle Isole; piuttosto rara nel settore settentrionale.
Specie caratteristica della classe dei Chenopodietea BR.-BL. 51.
(2)-5 T PEa IV-IX

Citata da Goiran per la città di Verona proveniente però da giardini ed orti, questa specie invece cresce spontanea lungo la riviera bresciana del Lago di Garda (Poll., Rigo, Ton.,!).



275. Fumaria officinalis L.
Sp. Pl. 700 (1753).

subsp. officinalis
BIBL. ver.: Fumaria officinalis Goir., Fl. ver. II, 40; F. officinalis Poll., Fl. ver. II, 450; F. officinarum et Dioscoridis flore purpureo Segu., Pl. ver. II, 110; Fumaria minor tenuifolia, caulibus surrectis, flore hilari purpura rubente Segu., Pl. ver. II, III.
NOM. ITAL.: Fumosterno, Fumaria.
NOM. DIALETT.: Carabinazzi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: luoghi ruderali, siepi, campi, nel piano basale della Penisola e delle Isole.
Classe caratteristica dell'ordine dei Chenopodietalia BR.-BL. 31.


subsp. wirtgenii (Koch) Arcangeli
Comp. Fl. Ital. 27 (1882).
SYN.: Fumaria tenuiflora Fries (1828); F. wirtgenii Koch (1845).
BIBL. ver.: Fumaria officinalis L. var. media Goir., Fl. ver. II, 40.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: qua e là nei campi, sui muri, lungo le siepi nel piano basale della Penisola e delle Isole.
1-5 T PEa II-VI.

Le due sottospecie nelle zone di pianura e sui colli benacensi per lo più coesistono, mentre nella zona submontana è pressoché assente la subsp. wirtgenii.

Esemplari d'Erbario: Domegliara (Ton.), S. Martino B.A. (Ton.), Castel d'Azzano (Mang.), Marano di Valpolicella!, Trezzolano!, Pestrino!, Verona (Goir.), Cerro!, Lazise (Mang.), Colli benacensi (Ton.).



276. Fumaria schleicheri Soyer-Willemet
Observ. Pl. France 17 (1828).
BIBL. ver.: Fumaria Vaillantii Lois. var. Schleicheri Goir., Fl. ver. II, 41.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo orientale-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale-meridionale, Asia occidentale.
Italia: qua e là nei campi, lungo le siepi, nei luoghi cespugliosi nel settore boreale e nella Sardegna.
2-4 T PEA IV-IX.

Esemplari d'Erbario: Valpantena, Grezzana (Goir.), Brognoligo (Goir.).
Altre località citate: zona veronese della Val d'Adige.



277. Fumaria vaillantii Loisel
in Desv., Journ. Bot. Rédigé 2: 358 (1809).
BIBL. ver.: Fumaria Vaillantii Goir., Fl. ver. II, 41; F. Vaillantii Goir., Plantae vasculares novae vel minus notae ecc., Atti acc. (1) LII, 42; F. Vaillantii Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 155, 1891.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: campi, luoghi erbosi, del piano basale qua e là nella Penisola e nelle Isole; più comune nel settore meridionale.
1-5 (6,7) T PEa IV-IX.

Tra le messi, nei campi, nei vigneti e lungo le siepi.

Esemplari d'Erbario: Quinzano (Ton., Goir.), Grezzana(Ton., Goir.), Rivoli (Ton., Goir.), Villafranca (Ton., Goir.), Tregnago (C. M.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Cerna (Goir.), Pescantina (Goir.), Roverè di Velo (Goir.), Verona (Goir.), Monte Tondo (Goir.), alla Chiusa (Goir.), Castel d'Azzano (Goir.).
Altre località desunte dalla bibliografia: Colli benacensi in Brè, San Michele Extra, Monte Pastello presso Monte, Monte Masua, Spredino, Scalucce sopra Molina, Spiazzi, a quote comprese tra 40 e 900 metri.
Pigozzo: 27 maggio 2016, Olivè: 28 maggio 2018 (n.d.c.).



278. Fumaria parviflora Lam.
Encycl. Méth. Bot.5: 567 (1788).
SYN.: Fumaria leucantha Viv. (1824).
BIBL. ver.: Fumaria parviflora Goir., Fl. ver. II, 41; F. parviflora Poll., Fl. ver. II, 452.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento asiatico occidentale-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Africa nordoccidentale, Asia sudoccidentale.
Italia: nei campi, tra le messi nel piano basale della Penisola e delle Isole.
1-5 T PEa IV-IX.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A. M.), Verona (Ton.,Goir.), Villafranca (Ton., Goir., C. M.), Spredino (Goir.), Negrar (Goir.), Lugo (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.).
Altre località desunte dalla bibliografia: Alto Agro veronese a Guastalla, Valeggio, Lazise.




1. Si dà qui di seguito spiegazione delle cifre, dei simboli, delle abbreviazioni che compaiono nel paragrafo relativo al Veronese successivo a quello della diffusione. I numeri a margine in corsivo indicano le zone corrispondenti della cartina della Regione veronese in cui è diffusa la specie,
P = fanerofite,
Ch = camefite,
H = Emicriptofite,
T = Terofite,
G = Geofite,
I = Idrofite,
PEAI = Primavera, Estate, Autunno, Inverno (periodo di vegetazione).

I numeri romani si riferiscono al periodo di fioritura.
Segu. = Seguier;
Poll. = Pollini;
Mang. = Manganotti;
Ton. = Tonini;
Goir. = Goiran;
A. M. = Abramo Massalongo;
C. M. = Caro Massalongo;
! = Bianchini;! = esemplare presente nell'Erbario fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.









XXIX. Fam. Capparidaceae ↑↑↑

96. Gen. Capparis L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 503, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 222, 1754)

279. Capparis spinosa L.
Sp. Pl. 703 (1753), incl. C. rupestris Sibth. et Sm.
BIBL. ver.: Capparis rupestris Goir., Fl. ver. II, 85; C. spinosa Goir., Fl. ver. II, 83; C. rupestris et C. spinosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 254, 1892; C. spinosa Poll., Fl. ver. II, 177; C. spinosa fructu minor, folio rotundo Segu., Pl. ver. I, 408; Capparis non spinosa fructu mafore Segu., Pl. ver. I, 408.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: muri, fessure nelle rupi, nel piano basale della Penisola e delle Isole.
2-4 H PEAi VI-IX.


Frequente e copioso su vecchi muri, rupi e roccaglie della fascia collinare ove cresce inselvatichito; dai colli che circondano la città di Verona e sulle mura della stessa, a quelli che s'affacciano sul Lago di Garda, alle ultime propaggini dei Lessini fino al confine vicentino: e così da Malcesine e Torri (Goir.), a Quinzano (Goir.!,!), Parona (Goir.), sul Colle di S. Dionigi (Goir.!,!), nelle colline della città, Valdonega!, San Mattia!, San Leonardo!, Torricelle!, Montorio!, nella Valpantena!, nella Valle di Illasi (A. M.!), nei dintorni di Badia Calavena (Goir.), Soave (Goir.!) ecc.









XXX. Fam. Cruciferae ↑↑↑

97. Gen. Sisymbrium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 637, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 1754)

280. Sisymbrium irio L.
Sp. Pl. 679 (1753).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea, Europa centrale, Asia occidentale, Africa settentrionale e orientale.
Italia: campi, muri, luoghi ruderali della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
4 T PEa IV-V.

Esemplari d'Erbario: da Montorio verso Trezzolano, 6.V.1981!.



280. bis Sisymbrium loeselii L.
Cent. Pl. 1:18 (1753).
BIBL. ver.: Sisymbrium Loeselii Goir., Fl. ver. II, 55; S. Loeselii Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; S. Loeselii Poll., Fl. ver. II, 414.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico continentale.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale, Asia occidentale e centrale.
Italia: qua e là nei campi del piano basale nel settore boreale.
2, 4 T(H) PEa(i) VI-VII.

Pianta rara per il territorio veronese, rinvenuta soltanto da Goiran.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Verona (Goir.), Valeggio (Goir.).
Altra località riportata in bibliografia: Valle dell'Alpone, Monteforte.



281. Sisymbrium orientale L.
Cent. Pl. 2:24 (1756).
SYN.: Sisymbrium columnae Jacq. (1776).
BIBL. ver.: Sisymbrium Columnae Goir., Fl. ver. II, 53; S. Columnae Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: macchie e luoghi incolti nella Penisola e nelle Isole nel piano basale.
2-4 T(H) PEa(i) VI-VII.

Nell'Alto Agro veronese, ove è stato rinvenuto da Rigo, e nella Val dell'Alpone (Goir.).

Esemplari d'Erbario: Castello di Valeggio (Ton., Goir.), Monteforte (Ton., Goir.).



281 bis Sisymbrium altissimum L.
Sp. Pl. 659 (1753).
SYN.: Sisymbrium sinapistrum Crantz (1969); S. pannonicum Jacq. (1786).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento E-europeo- W-asiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale, Asia occidentale meridionale.
Italia: luoghi incolti (avventizia) della Penisola e della Sicilia dal piano basale a quello montano.
2 T pEa VI-VIII.

Esemplari d'Erbario: Pestrino, periferia di Verona, 23.VIII.1979!.



282.Sisymbrium officinale L.
Flora Carniolica ed. 2, 2:26 (1772).
SYN.: Erysimum officinale L. (1753).
BIBL. ver.: Sisymbrium officinale Goir., Fl. ver. II, 53; Erysimum officinale Poll., Fl. ver. II, 381; Erysimum vulgare Segu., Pl. ver. I, 395.
NOM. ITAL.: Erisimo medicinale.
NOM. DIALETT.: Radéci falsi o selvadeghi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi incolti e macerie nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica del Sisymbrion Tx., Lohm-Prsg. 50.
1-7 T PEa III-IX.

Comune nei luoghi incolti e ruderali dalla pianura alla media montagna, dai dintorni di Verona (Goir.!,!), San Michele Extra (Biadego!), Santa Lucia!, Torricelle!, Quinto!, Grezzana! ecc., ai Lessini, Spredino e Romagnano (Goir.!), al Lago di Garda! e zone circostanti, Incaffi!, Marciaga!, alle pendici del Monte Baldo, Caprino!, al Baldo stesso!, Ferrara!, Spiazzi!.





98. Gen. Descurainia Webb. et Berth. ↑↑
(Phytogr Canar. i, 72, 1836)

283. Descurainia sophia (L.) Webb. ex Prantl.
in Engler et Prantl., Naturi. Pflanzenfam. 3 (2):192 (1891).
SYN.: Sisymbrium Sophia L. (1753).
BIBL. ver.: Sisymbrium Sophia Goir., Fl. ver. II, 55; Sisymbrium Sophia Poll., Fl. ver. II, 413; Sisymbrium annuum Absinthii minoris folio Segu., Pl. ver. I. 392.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: muri, rupi, luoghi incolti dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole. Specie caratteristica delle associazioni nitrofile.
(1), 2-5 T PEA(i) IV-IX.

Nei luoghi incolti, nei campi, lungo i sentieri; non comune, cresce dalla media pianura all'Alto Agro veronese.

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang., Ton., Goir., C. M.), Boscomantico (C. M.), Chievo (Goir.), Castagnè (A. M.).
Altre località desunte dalla letteratura: San Michele Extra, Strà di Caldiero, Valle di Caprino, Lazise sul Garda.





99. Gen. Alliaria Scop. ↑↑
(Fl. Carniol. 515, 1760)

284. Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara et Grande
Boll. Orto Bot. Napoli 3:418 (1913).
SYN.: Alliaria officinalis Andrz. (1819).
BIBL. ver.: Alliaria officinalis Goir., Fl. ver. II, 56; Erysimum alliaria Poll., Fl. ver. II, 383; Hesperis allium redolens Segu., Pl. ver. I, 383.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico, asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: macchie, siepi, boschi, dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole (Sicilia, Corsica).
1-7 H(T) Pea(i) IV-V.

Nei luoghi incolti e selvatici, lungo le siepi, dalla pianura fino a quote prossime ai 600 m s.l.m.: dai dintorni di Verona (Mang.!, Goir.!, C. M.!,!), Villafranca (Goir.!), San Pancrazio (Ton.!), Torricelle (Mang.!,!), Boscomantico!, alle prime pendici dei Lessini, Grezzana (Divincenzo!), Romagnano!, Spredino (Goir.), alla Valle di Tregnago (A. M.!), ai Colli benacensi!, Incaffi!, ai primi pendii del M. Baldo!.





100. Gen. Arabidopsis (DC.) Heynh. ↑↑
(Fl. von Sachsen 1, 538)

285. Arabidopsis thaliana (L.) Heynh.
in Holl. et Heynh. Fl. Sachs. 1: 338 (1842).
SYN.: Arabis Thaliana L. (1735); Sisymbrium thalianum J. Gay (1826).
BIBL. ver.: Arabis thaliana Gore., Fl. ver. II, 50; A. thaliana Poll., Fl. ver. II, 382; Turritis vulgaris ramosa Segu., Pl. ver. I, 384.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Eurasia, Africa, America settentrionale, Australia.
Italia: luoghi erbosi e coltivati dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole.
2-7 T(H) PEa II-V.

Nei luoghi incolti ed erbosi del territorio veronese dalle zone di pianura a quelle medio montane, che raramente questa specie oltrepassa!.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A. M.), Grezzana (Ton.), Torri del Benaco (Goir.), Boscomantico (Goir.), Verona e zone collinari adiacenti (Goir.).
Altre località di rinvenimento: Giazza!, Monte Pastello!, Cerro!, Vajo dell'Anguilla!.





101. Gen. Myagrum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 640, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 289, 1754)

286. Myagrum perfoliatum L.
Sp. Pl. 640 (1753).
BIBL. ver.: Myagrum perfoliatum Goir., Fl. ver. II, 84; Cakile perfoliata Poll., Fl. ver. II, 354; Myagrum monospermum latifolium Segu., Pl. ver. I, 369.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: Europa media e mediterranea, Asia occidentale.
Italia: luoghi coltivati umidi del piano basale della Penisola e della Sardegna.
Specie caratteristica del Caucalion Tx. 30.
1-7 T Pea IV-V.

Lungo i muri, nei luoghi ruderali, nei campi, dalla medio-alta pianura veronese alle rive del Lago di Garda, alle colline, alle pendici sia del Monte Baldo che dei Lessini, come nella Valle di Caprino e nella Valle di Illasi!.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), Tregnago (C.M.),Monte Precastio (Goir., C. M.), Val Tramigna, Soave (Goir.), Peschiera (Goir.).





102. Gen. Isatis L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 670, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 301, 1754)

287. Isatis tinctoria L.
Sp. Pl. 670 (1733).
BIBL. ver.: Isatis tinctoria Goir., Fl. ver. II, 83; Isatis tinctoria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Isatis tinctoria Poll., Fl. ver. II, 377.
NOM. ITAL.: Guado, Glasto.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi sassosi ed incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano. Anche coltivata.
Specie caratteristica dell'Echio-Melitotetum Tx. 42.
4-6 H PEa IV-VII.

Un tempo coltivata, questa specie si rinviene spesso naturalizzata in numerose località dai dintorni di Verona (Mang., Ton., C. M.!) alle falde dei Lessini, Trezzolano (Goir.!), Castagnè (Mang.!, C. M.!), Moruri! e lungo le rive del Lago di Garda!.





103. Gen. Bunias L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 669, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 300, 1754)

288. Bunias erucago L.
Sp. Pl. 670 (1753).
SYN.: Myagrum erucago Lam. (1783); Erucago campestris Desv. (1814).
BIBL. ver.: Bunias erucago Goir., Fl. ver. II, 84; Bunias erucago Poll., Fl. ver. II, 355; Erucago segetum Segu., Pl. ver. I, 400.
NOM. ITAL.: Cascellore.
NOM. DIALETT.: Ravanèlo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, regione mediterranea.
Italia: campi e luoghi erbosi dal piano basale a quello montano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Caucalion Tx. 50.
2-7 T(H) PEA IV-IX (X).

Nei seminati e nei luoghi incolti della pianura e della zona collinare donde sporadicamente s'inoltra in quella montana: Boscomantico (Goir.!), San Vito del Mantico (Goir.), Valpantena (Goir.!), Vago (C. M.!), Caprino (Goir.!), lungo il Lago di Garda, Lazise!, Torri!, Brenzone! ecc., lungo il corso dell'Adige dal Pestrino (Goir.!,!) a San Massimo (Mang.!), nella Valpolicella, Negrar!, Torbe!.
La stazione di Pra' Bestemmià (m 700) sul Monte Baldo citata dal Pollini (ex Goiran) è la più alta tra quelle riportate per il territorio veronese.





104. Gen. Erysimum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 660, 1733; Gen. Pl. ed. 5, 296, 1754)

289. Erysimum sylvestre (Crantz) Scop.
Fl. Carn. ed. 2, 2: 28 (1772).
SYN.: Cheiranthus silvester Crantz (1762); Erysimum cheiranthus Roth (1788).
BIBL. ver.: Erysimum cheiranthus Goir., Fl. ver. II, 57; Cheiranthus erysimoides Poll., Fl. ver. II, 384; Hesperis leucoii folio serrato, siliqua quadrangula Segu., Pl. ver. I, 382.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo orientale e meridionale.
DIFFUSIONE: Austria, Balcani.
Italia: luoghi sassosi e rupestri, nel settore settentrionale, dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
2-4 H PEA(i) IV-VII.

Esemplari d'Erbario: Quinto di Valpantena (Mang.), Montorio (Mang.).



290. Erysimum helveticum (Jacq.) DC.
in Lam. et DC., Fl. Fr. ed. 3, 4: 638 (1803).
SYN.: Cheiranthus helveticus Jacq. (1776); Erysimum rhaeticum DC. (1821).
BIBL. ver.: Erysimum cheiranthus Goir., Fl. ver. II, 57; Cheiranthus erysimoides var. α Poll., Fl. ver. II, 384; Ch. erysimoides Poll., Viagg. etc., 15 et 82; Erysimum hieracifolium Poll., Viagg. etc., 126; Hesperis Leucoii folio serrato, siliqua quadrangula Segu., Pl. ver. I, 382; Leucoio giallo montano Pona, Monte Baldo, 232; Cheiranthus erysimoides var. β Poll., Fl. ver. II, 384; Hesperis Leucoii folio non serrato, siliqua quadrangula Segu., Pl. ver. I, 382; Leucoio silvestre Ongarico del Clusio Pona, Monte Baldo, 138.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi meridionali, Appennino, rilievi montuosi della Penisola balcanica.
Italia: luoghi sassosi e rupestri delle Alpi e degli Appennini fino al piano montano.
2-7 H PEAi IV-VII.

Nei luoghi aridi, rupestri e sassosi dall'alta pianura fino alla media montagna! dell'intero territorio veronese, dai colli prospicienti il Lago di Garda fino al confine vicentino, dalla Valpolicella! alla Valpantena!, al Vajo di Mezzane, al Vajo Squaranto, e nei Vaj dell'Anguilla e del Falcone, alla Val d'Illasi! e alla Val dell'Alpone, dalle falde del Monte Baldo, al Monte Pastello, ai Monti Lessini!.

Esemplari d'Erbario: Valpantena (Ton., Goir.), Grezzana (Ton.), Moruri (Goir., C. M.), Monte Tondo (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Ton., Goir.), Monte Zovo (Goir.), Tregnago (A. M.), Colognola ai Colli (C.M.), San Giovanni Ilarione (C. M.), Colli veronesi (Mang.), Castello di Montorio (Goir.), Verona lungo l'Adige (Goir.), Vajo del Paradiso, Grezzana (Goir.), Vajo del Falcone (Goir.), Romagnano (Goir.), Fosse (Goir.), presso la Chiusa della Val d'Adige (Goir.), Volargne (Ton.), San Peretto di Negrar!, San Giorgio di Valpolicella!, Monte di Valpolicella!, Incaffi!, Monte Baldo alla Corona (Goir.), Pazzone (Goir.), Brentino (Goir.).



291. Erysimum diffusum Ehrh.
Beitr. Naturk. 7: 137 (1792).
SYN.: Erysimum canescens Roth (1797).
BIBL. ver.: Erysimum cbeiranthus var. australe Goir., Fl. ver. II, 57; E. australe Goir., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1882.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Italia, luoghi aridi, sassosi, rupi della Penisola fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festucetalia vallesiacae Br. Bl. et Tx. 43.
2-7 H PEAi IV-VIII, IX.

Specie da ricercare ulteriormente nel Veronese in quanto, sebbene citata dai Goiran per il passato, l'unico esemplare esistente in erbario per il nostro territorio è di recente raccolta: Avesa!, II.VI.1979.



292. Erysimum crepidifolium Reichenb.
Pl. Crit. I: 8 (1823).
BIBL. ver.: Erysimum crepidifolium Goir., Fl. ver. II, 56.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo orientale.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale.
Italia: luoghi sassosi rupestri calcarei dell'orizzonte sub-montano nel settore settentrionale della Penisola.
4 H PEa(i) III-V.

Come riferisce Goiran (l. c.), questa specie fu rinvenuta dal Keller sulle rupi della Valpolicella e l'esemplare raccolto trovasi nell'Erbario Centrale di Firenze. Sempre secondo Goiran la stazione della Valpolicella sarebbe stata l'unica allora conosciuta per la penisola italiana.



293. Erysimum odoratum Ehrh.
Beitr. Naturk. 7: 157 (1792).
SYN.: Erysimum pannonicum Crantz (1762); E. hieraciifolium Jacq. (1773).
BIBL. ver.: Erysimum odoratum Goir., Fl. ver. II, 56; E. hieraciifolium Poll., Fl. ver. II, 383.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo orientale.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Balcani.
Italia: rupi, luoghi selvatici e sassosi nell'orizzonte submontano e montano inferiore nel settentrione della Penisola.
Specie caratteristica del Festucion vallesiacae BR.-BL. 36.




294. Erysimum cheiranthoides L.
Sp. Pl. 661 (1753).
BIBL. ver.: Erysimum cheiranthoides Goir., Fl. ver. II, 56.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-nordamericano.
DIFFUSIONE: Eurasia, Africa boreale, America boreale.
Italia: campi e luoghi rocciosi qua e là nella Penisola (raro al meridione).
Specie caratteristica della classe dei Chenopodietea BR.-BL. 31.
4 T(H) PEA VI-X.

Specie a detta di Goiran "...non può dirsi specie comune." nessun esemplare del Veronese è conservato nell'erbario. Località riportate in letteratura: Alta Valpantena, Valpolicella a Monte Tondo, colline sopra Quinzano.



Hesperis matronalis L.
coltivata nei giardini, trovasi spesse volte inselvatichita lungo muri e siepi!. Cheiranthus cheiri L. e Matthiola incana (L.) R. Br. in Aiton si rinvengono talora inselvatichite sui muri e nei luoghi rupestri in genere (Ton., Goir,!).





103. Gen. Barbarea R. Br. ↑↑
in Aiton (Hortus Kew. 2 Aufl. 4, 109, 1812)

295. Barbarea vulgaris R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. 2, 4:109 (1812).
BIBL. ver.: Barbarea vulgaris Goir., Fl. ver. II, 45; B. vulgaris Goir., Erb. recenti ecc., Bull. Soc. Bot. It., 229, 1895; B. vulgaris Poll., Fl. ver. II, 382; Sisymbrium Erucae folio glabro, flore luteo Segu., Pl. ver. I, 390.
NOM. ITAL.: Erba S. Barbara.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Eurasia, Africa boreale, America settentrionale.
Italia: prati e luoghi erbosi umidi dal piano basale a quello montano.
1-7 H PEA(i) IV-VII.

Nei luoghi umidi e arenoso-sabbiosi, lungo i fossati e nei fossati dalla pianura fino alla media montagna (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Ton., Goir.), fossati in prossimità di Verona (Mang., Ton., Goir., C. M.); Bosco Buri presso San Michele (Goir.); Valpantena (Goir.), Boscomantico!, Peschiera (Goir.).



296. Barbarea stricta Andrz.
in Besser, Enum. Pl. Volhyn. 72 (1822).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Eurasia, Africa settentrionale.
Italia: luoghi selvatici umidi, campi, prati dal piano basale al montano, orizzonte montano inferiore.
2 H PEA(i) IV-VI.

Rinvenuta sull'argine dell'Adige in località Pestrino alla periferia di Verona il 21.VI. 1980 (!).
Anche Goiran riferisce di aver raccolto nelle sabbie lungo l'Adige una forma stricta di Barbarea vulgaris, si tratta però di stricta auct. pl. non Andrz.





106. Gen. Rorippa Scop. ↑↑
(Fl. Carn. 520, 1760)

297. Rorippa amphibia (L.) Bess.
Enumer. Plant. Volhyniae 27 (1822).
SYN.: Sisymrbrium amphibium L. (1753); Nasturtium amphibium R.Bs. (1812); Armoracia amphibia Peterm. (1838).
BIBL. ver.: Nasturtium amphibium Goir., Fl. ver. II, 45; N. amphibium Goir., Erb. recenti ecc., Bull. Soc. Bot. It., 228, 1895; Sisymbrium amphibium Poll., Fl. ver. II, 411; Raphani folio, siliqua breviori Segu., Pl. ver. I, 382.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: regioni circumpolari.
Italia: fossi e luoghi umidi paludosi della Penisola fino al piano montano; rara al meridione.
1-3 H(I) PEAi V-IX.

Nei luoghi paludosi ed umidi, in modo particolare quelli della Bassa pianura veronese!, fino alle zone collinari dove tuttavia la specie diviene non comune!; così in prossimità del Lago di Garda e lungo lo stesso, Peschiera (Goir.!), Cisano!, Lazise!, San Vigilio!, Garda!, ecc., lungo il Mincio (Goir.) e il Tartaro!, nelle Grandi Valli Veronesi!, Gazzo!, Nogara!, lungo il corso dell'Adige (Goir.!) Zevio, Ronco, Albaredo!, e nei dintorni di Verona, Pestrino (Goir.).
Altre località segnalate: Caprino (Goir.), Borghetto nella Val d'Adige (Gelmi), Bovolone (Segu.), Arcole (Ton.).



298. Rorippa sylvestris (L.) Besser
Enum. Plant. Volhyniae 27 (1822).

subsp. sylvestris
SYN.: Sisymbrium silvestre L. (1753); Nasturtium silvestre R.Br. (1812).
BIBL. ver.: Nasturtium sylvestre Goir., Fl. ver. II, 44; Sisymbrium sylvestre Poll., Fl. ver. II, 410; Sisymbrium palustre repens Nasturtii folio Segu., Pl. ver. I, 391.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, boreale.
Italia: luoghi erbosi umidi dal piano basale a quello montano nella Penisola e nella Sardegna.
Specie caratteristica dell'Agropyro-Rumicion Nordh. 40.
1-7 H PEai IV-IX.

Lungo i corsi d'acqua, nei luoghi umidi, comune dalla bassa pianura alla media montagna (Segu., Poll., A. M., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A.M.), San Michele Extra (Goir.), Verona (Goir.), Pestrino!.



299. Rorippa islandica (Oed.) Borb.
A. Balaton Flórája 392 (1900).
SYN.: Nasturtium palustre DC. (1821).
BIBL. ver.: Nasturtium palustre Goir., Fl. ver. II, 44; Sisymbrium terrestre Poll., Fl. ver. II, 411; Sisymbrium aquaticum foliis in profundas lacinias divisis, siliqua breviore Segu., Pl. ver. II, 390.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-circumpolare.
DIFFUSIONE: pressocché cosmopolita.
Italia: luoghi umidi della Penisola dal piano basale a quello culminale; raramente al meridione.
1-7 T(H) pEa VI-VIII.

Ha lo stesso habitat della specie precedente, ma di questa è meno comune e può spingersi a quote leggermente superiori; secondo il Pollini sul Monte Baldo nella Val Basiana, m 1077, "circa fossam ubi potum armenta capiunt".

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Ton., Goir.), Pestrino (Goir.), lungo l'Adige presso Verona!.



299 bis Rorippa pyrenaica (Lam.) Reichenb.
Icon. Fl. germ. 2: 15 (1837).
SYN.: Sisymbrium Nasturtium-aquaticum L. (1753); Rorippa Nasturtium Beck (1892).
BIBL. ver.: Nasturtium officinale Goir., Fl. ver. I, 43; N. officinale Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 250, 1892; N. officinale Goir., Erb. recenti etc., Bull. Soc. Bot. It., 228, 1895; Sisymbrium Nasturtium-aquaticum Poll., Fl. ver. II, 409; Sisymbrium aquaticum vulgo Crescione Segu., Pl. ver. I, 390.
NOM. ITAL.: Crescione.

Questa specie è indicata da Pollini (Fl. ver. II, 411) "in pascuuis siccis Mincium prope Monzambano", località sita però in territorio mantovano. Né Goiran, né altri autori in seguito hanno rinvenuto Rorippa pyrenaica nell'attiguo territorio veronese.





107. Gen. Nasturtium R.Br. ↑↑
in Aiton (Hortus Kew. 2 Aufl., 4, 109, 1812)

300.Nasturtium officinale R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. 2, 4:111 (1812).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento pressocché cosmopolita.
Italia: acque ferme o poco correnti della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello culminale.
1-7 I PEAi IV-IX.

Lungo i fossati e i corsi d'acqua dalla pianura fin verso 6-700 metri nell'intero territorio: in tutta la Bassa veronese (Goir.,!), ed ancora dalle sponde del Lago di Garda! al confine vicentino!, dalle falde orientali del Monte Baldo, Onè, Pazzon (Goir.), alle propaggini dei Monti Lessini, Marano di Valpolicella!, Monte San Viola (Goir.), Rosaro! ecc.

Esemplari d'Erbario: lungo il Tartaro!, Bassa veronese alla Fossa Baldona!, Fossa Ca' di Novaglie!, Avesa (Mang.), Tregnago (A. M.), San Michele Extra (Ton.), Parona (Goir.), Vigasio (Goir.), Monte S. Viola (Goir.), Lago di Garda presso Madonna di Navene (Goir.), Soave (Goir.), Monte Baldo, Onè (Goir.).





Gen. Cardamine L. ↑↑
(Sp. Pl. 654, 1753; Gen. Pl. ed. 3, 295, 1754)

301. Cardamine bulbifera (L.) Crantz
Class. Crucif. 127 (1769).
SYN.: Dentaria bulbifera L. (1753).
BIBL. ver.: Dentaria bulbifera Goir., Fl. ver. II, 54; D. bulbifera Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; D. bulbifera Poll., Fl. ver. II, 403; Dentaria heptaphyllos baccifera Segu., Pl. ver. I, 389; Coralloide del Cordo Pona, M. B., 226.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi boschivi e selvatici della Penisola nel piano montano.
Specie caratteristica del Fagion silvaticae Tx. et Diem. 36.
6-9 G PEai V-VII.

Specie relativamente frequente nei boschi a latifoglie e nei luoghi selvatici compresi fra l'orizzonte montano inferiore e quello subalpino dell'intero territorio veronese dal Monte Baldo! ai Lessini fino al confine vicentino!: così sul massiccio del Baldo in Noveza (Ton.!, Goir.!), ai Lavacci (Ton.!, Goir.!), all'Artillon (Mang.!), ai Pianetti (Facchini), Ime!, alle Acque Negre!, sui Lessini ai Tracchi!!, a Vestena (A. M.), Castelvero (A. M.), sulle alture al di sopra di Tregnago (Goir.), Campofontana!.



302. Cardamine heptaphylla (Vill.) O.E. Shulz
Feddes Repert. 46:116 (1939).
SYN.: Dentaria heptaphylla Vill. (1786); D. pennata Lam. (1786); Cardamine pinnata R.Br. (1812).
BIBL. ver.: Dentaria pinnata Goir., Fl. ver. II, 54.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa orientale e centrale.
Italia: luoghi boschivi del piano montano nelle Alpi e negli Appennini.
Specie caratteristica del Fagion silvaticae Tx. et Diem. 36.
4-7 G PEai IV-VI.

Spesso assieme a Cardamine pentaphyllos nei luoghi boschivi e selvatici, in modo particolare nelle faggete, del piano montano e così sul Baldo (Mang.!) in Noveza (Poll.), alle Fassole (Goir.), al Pian della Cenere (Goir.!), nella Valle dell'Artillon (Jan, Mang.), ai Pianetti (Facchini), presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!).
Nessun esemplare è stato invece rinvenuto sui Lessini, dove tuttavia probabilmente cresce.



303. Cardamine pentaphyllos (L.) Crantz
Class. Cruciform. 127 (1769).
SYN.: Dentaria pentaphyllos L. (1753); Dentaria digitata Lam. (1786).
BIBL. ver.: Dentaria digitata Goir., Fl. ver. II, 54; D. pentaphyllos Poll., Fl. ver. II, 403; D. pentaphyllos foliis molliorihus Segu., Pl. ver. I, 388; Dentaria rossa del Delecampio Pona, M. B., 239.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale e centrale.
Italia: luoghi boschivi del piano montano nelle Alpi e negli Appennini.
Specie caratteristica del Fagion stivaticae Tx. et Diem. 36.
6-9 G PEai IV-VI.

Nelle faggete e nei luoghi boschivi e selvatici della fascia montana e subalpina del territorio veronese dal Monte Baldo, Acque Negre!, ai Lavacci (Goir.!), Valle degli Ossi (A. M.!, (Goir.!), Pian della Cenere (Goir.!), Valle di Noveza (De Bracht), alle Fassole (Goir.), all'Artillon (Goir.), fino ai Monti Lessini, Velo (A. M.), Sega di Ala (Goir.!), Tracchi!.



304. Cardamine enneaphyllos (L.) Crantz
Class. Crucif. 127 (1769).
SYN.: Dentaria enneaphyllos L. (1753).
BIBL. ver.: Dentaria enneaphyllos Goir., Fl. ver. II, 53; D. enneaphyllos Poll., Fl. ver. II, 403; Dentaria triphyllos Segu., Pl. ver. I, 388.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo (orientale).
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale, Balcani.
Italia: luoghi boschivi del piano montano nelle Alpi e Prealpl.
Specie caratteristica del Fagion silvaticae Tx. et Diem. 36.
4-7 G PEai IV-VI.

Nei boschi e luoghi selvatici dall'orizzonte montano inferiore a quello subalpino sia del Monte Baldo che dei Lessini (Poll., Rainer, De Bracht, Kellner, Goir., Ton., Biadego, C. M.,!).

Esemplari d'Erbario: Corno d'Aquilio (Biadego), Monte Baldo (Ton., Biadego, Goir.), Cogolo, Val d'Illasi (C. M.), Bosco Chiesanuova (Goir., Ton.), Passo Pertica (C. M.), Monte Pastello (Mang.), Pian della Cenere (Goir.), Sega di Ala (Goir.), Val Basiana (Ton.), Ime (Goir.).
Altre località segnalate: Artillon (Goir.), Campofontana!, Revolto!, Acque Negre!, Lavacci (Goir.), Malera!.



305. Cardamine trifolia L.
Sp. Pl. 634 (1733).
BIBL. ver.: Cardamine trifolia Goir., Fl. ver. II, 53; Cardamine trifolia Poll., Fl. ver. II, 405.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e Balcani.
Italia: luoghi boschivi delle Alpi orientali e dell'Appennino settentrionale nel piano montano.
Specie caratteristica del Fagion Tx. et Diem. 36.
6 G PEai VI-VIII.

Pianta assai rara e nota finora soltanto della zona di Revolto, rinvenuta primieramente da C. Massalongo! (Revolto) e recentemente presso il Ponte di Revolto!!. Ponte di Revolto: 3 maggio 2016 (n.d.c.).



306. Cardamine amara L.
Sp. Pl. 636 (1733).
SYN.: Cardamine parviflora Lam. (1786).
BIBL. ver.: Cardamine amara Goir., Fl. ver. II, 53; C. amara Poll., Fl. ver. II, 408.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia Minore.
Italia: luoghi umidi ed acquitrinosi, presso fossati e corsi d'acqua in genere nel settore settentrionale e centrale della Penisola dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica del Cardaminetum amarae BR.-BL. 26.
1-3 H PEai V-VI.

Lungo i corsi d'acqua, nei luoghi acquitrinosi, nei prati umidi della pianura e meno frequentemente della fascia collinare che di rado viene oltrepassata e così nel Vajo del Paradiso (Grezzana)!, presso Marano di Valpolicella!, sulle Torricelle di Verona!, lungo l'Adige al Porto San Pancrazio!!, a Roncanova di Gazzo ver. (Goir/!), San Michele Extra (Biadego!), San Pietro Incariano (Ton.), Nesente di Valpantena!, Vigasio (Masè), nei pressi di Bosco Chiesanuova (Biadego!).



307. Cardamine matthioli Moretti
in Comolli, Fl. Comense 3:157 (1847).
SYN.: Cardamine pratensis subsp. matthioli (Mor.) Arcang. (1894).
BIBL. ver.: Cardamine pratensis var. Matthioli Goir., Fl. ver. II, 52; C. pratensis Poll., Fl. ver. II, 407; Cardamine pratensis magno flore purpurescente Segu., Pl. ver. I, 386.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Italia: luoghi erbosi ed umidi nel piano basale e montano nel settore boreale della Penisola.
1-5 H PEai IV-V.

Nei luoghi umidi (campi, prati) dalla Bassa e Media pianura veronese fino alla zona collinare che difficilmente viene oltrepassata, e così lungo il corso dell'Adige e nei terreni occasionalmente sommersi alla periferia di Verona, Parona, San Michele, Zevio (Goir.!), lungo il Fibbio, Ferrazze (Goir.!), San Martino (Goir.!), nella Valpantena (Goir.), nella Valle di Tregnago (A. M.!).



308. Cardamine impatiens L.
Sp. Pl. 633 (1733).
BIBL. ver.: Cardamine impatiens Goir., Fl. ver. II, 51; C. impatiens Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 251, 1892; C. impatiens Poll., Fl. ver. II, 406; Cardamine annua exiguo flore Segu., Pl. ver. I, 387.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Asia.
Italia: luoghi ombrosi e boschivi della Penisola dal piano basale a quello montano.
2-7 T(H) Pea V-VI.

È frequente nei luoghi ombrosi e selvatici dalla pianura alla zona montana sia del Baldo (Poll.) che dei Lessini e del Carega! e così dai territori bagnati dall'Adige attorno a Verona!, Pestrino, San Michele (Goir.!), e per tutta la pianura e per tutte le valli che da essa si dipartono verso i Lessini: Vajo Borago (Goir.!), Valpantena (Goir.!), Vajo del Falcone e dell'Anguilla (Goir.!,!), Valle di Illasi (Goir.), Badia Calavena (A. M.!), Giazza (C. M.), Campofontana (Goir.!,!), Velo (C. M.), ed ancora sul Corno d'Aquilio (Goir.!), in prossimità del Lago, Torri (Goir.!), Lazise!, Castelletto!, Malcesine!, nella Valle di Caprino lungo il progno Boi (Goir.), e sul M. Baldo (Goir.,!), nella Valle di Ime (C. M.!, Goir.!), presso Ferrara (Goir.!) fino all'Artillon (Poll.) e ai Lavacci (Mang.).



309.Cardamine flexuosa With.
Arr. of British Pl. ed. 3, 3:578 (1796).
SYN.: Cardamine silvatica Link (1803); C. hirsuta subsp. flexuosa Forbes et Hemsl.
BIBL. ver.: Cardamine silvatica Goir., Fl. ver. II, 52; C. sylvatica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. it., 251, 1892; C. sylvatica Goir., Una seconda mezza cent., etc., Bull. Soc. Bot. It., 14 (354), 1901; Cardamine hirsuta var. β Poll., Fl. ver. II, 407.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico, nordamericano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America boreale.
Italia: luoghi umidi ed acquitrinosi nella Penisola e nelle Isole nel piano montano.
Specie caratteristica del Cardaminetum flexuosae Oberd. 37.
4,6 H(T) PEa V-VI.

Pianta rara e limitata, sembra, ad alcune zone submontane e montane del settore orientale del Veronese.

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla (Ton., Goir.), Ponte di Veja (Ton., Goir.).
Altre località segnalate: Tregnago, Val d'Illasi, Vajo Squaranto, periferia di Verona (Valdonega).



310. Cardamine hirsuta L.
Sp. Pl. 635 (1753).
BIBL. ver.: Cardamine hirsuta Goir., Fl. ver. II, 52; C. hirsuta Goir., Una seconda mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 14 (354), 1901; C. hirsuta Poll., Fl. ver. II, 406; Cardamine quarta Dalechampii Segu., Pl. ver. I, 386.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-esteuropeo.
DIFFUSIONE: specie pressocché cosmopolita.
Italia: luoghi erbosi, selvatici ed ombrosi, muri, della Penisola e delle Isole dal piano basale al montano (orizzonte montano inferiore).
1-7 T PEa II-VIII.

Specie assai comune nei luoghi selvatici e coltivati, lungo i muri, dalla pianura alla zona della media montagna dell'intero territorio veronese, dai dintorni di Verona (Mang., Goir., C. M.,!) e lungo l'Adige!! alla Valpantena (Goir.!), alla Val d'Adige, la Chiusa (Goir.!), alla Val di Tregnago (A. M.), alla Valpolicella!, ai Monti Lessini, Cerro!.





109. Gen. Arabis L. ↑↑
(Sp. Pl. 664, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 298, 1754)

311. Arabis glabra (L.) Bernh.
Syst. Verz. Erfurt. 1:195 (1800).
SYN.: Turritis glabra L. (1753); Arabis perfoliata Lam. (1783).
BIBL. ver.: Arabis glabra Goir., Fl. ver. II, 46; A. perfoliata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 251, 1892; Arabis glabra Poll., Fl. ver. II, 389; Turritis foliis inferioribus, ceteris perfoliatae Segu., Pl. ver. I, 383.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Asia sudoccidentale, America settentrionale.
Italia: luoghi selvatici e sassosi nella Penisola dal piano basale a quello montano (orizzonte montano inferiore).
Specie caratteristica dell'ordine degli Origanetalia Th. Müll. 61.
1-7H PEa(i) V-VI.

Nei luoghi selvatici e sassosi dalla pianura alla media montagna in tutto il territorio veronese, dalla Bassa pianura, Legnago (A. M.!), alla Media, Boscomantico (Mang.!), alla zona collinare, Avesa!, al Lago di Garda, Punta S. Vigilio!, ed ancora lungo le sponde del Mincio e presso Valeggio (Goir.), e sul Monte Baldo! presso Ferrara (Goir.!, C. M.!), Campedello (Goir.!), Artillon ed Ortigara (Goir.!), e nei prati e pascoli dei Monti Lessini (Goir.!).



312. Arabis pauciflora (Grimm.) Garcke
Fl. Nord-Mittel-Deutschl. ed. 4, 22 (1858).
SYN.: Turritis pauciflora Grimm. (1767); Arabis brassicaeformis Wallr. (1822).
BIBL. ver.: Arabis brassicaeformis Goir., Fl. ver. II, 46; A. brassicaeformis Goir., Plantae vasculares etc., Atti Acc., LII (I), 41 (1874).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale meridionale e centrale.
Italia: luoghi boschivi e sassosi, pascoli delle Alpi e degli Appennini nel piano montano e culminale.
6-9 H PEAi VI-VII.

Rinvenuta per la prima volta da Manganotti in Valfredda sul Monte Baldo!, questa specie sembra maggiormente presente su questo massiccio, del quale sono conosciute le stazioni del Coal Santo (Goir.!,!), Val degli Ossi!, Noveza, Ime, Naole, Campion (Ton.!, Goir.!), che non sui Lessini dove è nota finora solo della Valle dei Ronchi (Gelmi) e del Monte Pertica (Goir.!).



313. Arabis hirsuta (L.) Scop.
Fl. Carn. ed. 2, 2: 30 (1772).
SYN.: Turritis hirsuta L. (1753).
BIBL. ver.: Arabis hirsuta Goir., Fl. ver. II, 48; A. hirsuta Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 251, 1892; A. hirsuta Poll., Fl. ver. II, 391; Turritis foliis omnibus dentatis hispidis alternis amplexicaulibus Segu., Pl. ver. I, 384.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subatlantico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ. e bor., Africa, America boreale.
Italia: luoghi erbosi, muri, siepi e boschi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello culminale.
Specie caratteristica della classe dei Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. 43.
1-9 H(T) PEA(i) IV-V.

Lungo le siepi e i muri, nei prati e nei pascoli di tutto il territorio veronese dalla Bassa pianura al Lago di Garda, dalla fascia collinare alla zona montana e subalpina sia del Baldo che dei Lessini (Segu., Poll., Mang., Jan, Rainer, Fontana, A. M., Ton., Goir., C. M.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Mang.), Giazza (Ton., Goir.), Monte Baldo alla Corona (Ton., Goir.), Noveza (Goir.), Castelletto di Brenzone (Goir.), Torri (Goir.), Colle delle Ongarine (Goir.), Boscomantico!, Torricelle!, Pestrino (Goir.), Verona (Goir.), Vajo Falcone (Goir.), Monte Tondo (Goir.), Cerro (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Revolto (Goir., C. M.), Sega di Ala!, Giazza (C. M.), Badia Calavena (C. M.).
Altre località desunte dalla letteratura: Cassone (Goir.), Lazise (Fontana), Artillon (Poll.), Malcesine (Goir.,!), Val d'Adige a Ceraino, presso la Chiusa (Goir.,!), nella Valpantena a Bellori (Goir.) e Stallavena!, Montorio (Goir.,!), Passo Pertica fino allo Scalorbi!, Campofontana!.



314. Arabis corymbiflora Vest.
Steyerm. Zeitschr. 3:161 (1821).
SYN.: Arabis alpestris Schleicher (1837); A. arcuata Shuttl. (1838).
BIBL. ver.: Arabis alpestris Goir., Fl. ver. II, 49; Arabis serpyllifolia Poll., Fl. ver. II, 391.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale.
Italia: luoghi erbosi e sassosi, prati e pascoli delle Alpi e degli Appennini sett. dal piano montano a quello culminale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Seslerietalia coeruleae BR.-BL. 26.
6-9 Ch PEAi V-VII.

Specie basifila dell'orizzonte subalpino dove spesso nei pascoli magri e sulle rupi accompagna Sesleria coerulea, Carex ferruginea, C. sempervirens: così sul Monte Baldo in Valfredda (Goir.!), in Valdritta e Noveza (Goir.!), all'Artillon (C. M.!) e sul Gruppo del Carega a Revolto (C. M.!) e Campobrun (C. M.!).



315. Arabis sagittata (Bert.) DC.
in Lam. et DC., Fl. Fr. ed. 3, 5:592 (1813).
BIBL. ver.: Arabis hirsuta var. sagittata Goir., Fl. ver. II, 48.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ., Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi, siepi, muri della Penisola dal piano basale a quello montano.
2-7 H PEA(i) IV-VII.

Nella media-alta pianura e fino all'orizzonte montano inferiore! nello stesso habitat di Arabis hirsuta e così dalle zone circostanti Verona e bagnate dall'Adige, sabbie del fiume (Goir.!), Chievo (Ton.!), Boscomantico (Mang.!), alle colline di Quinzano (Goir.!), Grezzana (Ton.!), Colle delle Ongarine (Goir.!), alla valle dell'Adige, Brentino (Goir.!), e sul Baldo alla Corona, ai Colonei, a Ferrara, Spiazzi (Goir.!), ed ancora sui Lessini, dal Vajo dell'Anguilla (Goir.!), alla Val di Tregnago (A. M.!), a Badia Calavena (Goir.).



316. Arabis muralis Bert.
Rar. Lig. Pl. 2:37 (1806).
BIBL. ver.: Arabis muralis Goir., Fl. ver. II, 49; Arabis muralis Goir., Plantae vasculares etc., Atti acc. LIII (I), 42, 1874; A. muralis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 251, 1892; A. muralis Poll., Fl. ver. II, 396.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centromeridionale.
Italia: rupi calcaree e muri della Penisola e delle Isole, rara al nord, nel piano basale e montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Potentilletalia caulescentis BR.-BL. 26.
3, 7 H PEAi VI-VII.

Specie assai rara e rinvenuta finora esclusivamente dal Goiran.

Esemplari d'Erbario: tra Cassone e Malcesine (Goir.), fra Brentino ed il Santuario della Madonna della Corona (Goir.), sul Monte Pastello, verso il paese di Monte (Goir.).



317. Arabis turrita L.
Sp. Pl. 665 (1733).
BIBL. ver.: Arabis turrita Goir., Fl. ver. II, 47; A. turrita Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 251, 1892; A. turrita Poll., Fl. ver., II, 393; Leucojum hesperidis folio Segu., Pl. ver. I, 381.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-emeridionale, regione mediterranea.
Italia: rupi e muri nella Penisola e nelle Isole, esclusa la Sardegna, dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Quercetalia pubescentis BR.-BL. 31.
2-9 H PEai III-VI.

Nei luoghi rupestri e sassosi del territorio veronese dalla Media-alta pianura alla fascia subalpina (Segu., Poll., A. M., Mang., Goir.,!) e così dalle zone attorno alla città di Verona, Boscomantico (Goir.), Avesa!! e nella stessa città (Goir.!), al Lago di Garda!!, San Vigilio!!, Lazise (Fontana), Castelletto e Brenzone (Goir.), Malcesine (Goir.!), Torri (Goir.) alla Val d'Adige (Goir.!), Ceraino (Goir.!), Incanale (Goir.!), al Baldo presso il Santuario della Corona (Goir.!, C. M.!), al Pian della Cenere e in Valfredda (Goir.!), nella Valle di San Zeno presso il Santuario dei S.S. Benigno e Caro (Goir.), Caprino!, al Monte Pastello (Mang.!, C. M.), alle valli che portano ai Lessini, Valpantena (Goir.), Alcenago (Goir.) e Stallavena (Goir.,!), nel Vajo del Paradiso (Ton.!,!), alla Val di Tregnago (A. M.) e nei dintorni di Velo (A. M.!), e più in alto sulle roccaglie del Gruppo del Carega! lungo la strada da Revolto al Rifugio Scalorbi!! e alla Sega di Ala (Goir.!).



318. Arabis recta Vill.
Hist. Pl. Dauph. 3: 319 (1788).
SYN.: Arabis aspera All. (1789); A. auriculata DC. (1821).
BIBL. ver.: Arabis auriculata Goir., Fl. ver. II, 51; A. auriculata Goir., Plantae vasculares etc., Atti acc. LII (I), 41, 1874; A. auriculata Poll., Fl. ver. II, 395; Turritis foliis omnibus dentatis, hispidis alternis, amplexicaulis Segu., Pl. ver. I, 384.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occ., Africa boreale.
Italia: rupi, muri e luoghi aridi delle Alpi, Appennini, Sicilia e Sardegna nel piano montano.
4-7 T Pea III-V.

Specie rara rinvenuta soltanto da Tonini, Goiran e C. Massalongo alle pendici del Baldo e nella Valpantena.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo lungo la via che da Brentino conduce al Santuario della Corona (Ton., Goir., C. M.); Valpantena sopra Stallavena presso le Grotte Fontana o "Sengie" Falasco (Goir.); Orè presso Grezzana (C. M.).



319. Arabis verna (L.) R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. 2, 4:103 (1812).
SYN.: Hesperis verna L. (1753).
BIBL. ver.: Arabis verna Goir., Fl. ver. II, 51; A. verna Goir., Pl. vasculares etc., Atti acc., vol. LII (I), 41, 1874.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea.
Italia: pascoli, rupi e luoghi erbosi nella Penisola (rara al nord) e nelle Isole fino al piano montano.
2 T PEa III-V.

Rinvenuta da Rigo nei colli attorno a Valeggio. Nell'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale di Verona è presente un unico esemplare, di dimensioni piuttosto ridotte, appartenente all'erbario Goiran con le seguenti indicazioni: "Rarissima! Prope Valeggio, aprile 1873, legit Goiran".



320. Arabis caerulea (All.) Haenke
in Jacq., Collect. Bot. 2:36 (1789).
SYN.: Turritis caerulea All. (1783).
BIBL. ver.: Turritis caerulea Goir., Fl. ver. II, 49.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: luoghi sassosi, rupi e ghiaioni nel piano culminale della regione alpina.
9 H PEAi VII-IX.

Esclusivamente del Monte Baldo nei ghiaioni più elevati.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valgrande (Ton., Goir.); in pascuis alpinis M. Baldi (C. M.).



321. Arabis pumila Jacq.
Fl. Austr. 3: 44 (1773).
SYN.: Arabis bellidifolia Crantz (1762); A. nutans Moench (1794); Turritis alpina Braune (1797); Arabis stellulata Bert. (1813).
BIBL. ver.: Arabis pumila Goir., Fl. ver. II, 49; A. pumila Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 251, 1892; A. pumila Poll., Fl. ver. II, 394; A. nutans Poll., Viagg. etc., 101; Cardamine pumila Bellidis folio alpina Segu., Pl. ver. I, 387.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Alpi, A. Apuane, Appennino centrale.
Italia: rupi, pascoli sassosi e ghiaiosi della regione alpina, delle Apuane e dell'Appennino centrale nel piano culminale.
Specie caratteristica del Potenlillion caulescentis BR.-BL. 26.
8, 9 Ch pEAi V-VII.

Nei luoghi sassosi e sulle rupi delle zone più elevate sia del Monte Baldo che dei Lessini (Segu., Moreni, Poll., Heufler, Vis., Jan, Mang., Ton., Goir., C. M.,!) e così sul Baldo in tutte le vallette che ne solcano il versante occidentale, in Val Finestra (Goir.), nella Val degli Ossi (Goir.!,!), in Val Losana e Valbrutta (Goir.!), nella Valle delle Pietre (Ton.!, Goir.,!), nella Valle del Telegrafo (C. M.!), al Coal Santo (Goir.!,!), in Noveza e Costabella (Goir.!); sui Lessini nei pascoli del M. Trappola (Goir.!), nel Valon del Malera!, (ex Pezzo et Tessari), sul Monte Posta (Goir.!), presso Malga San Giorgio!!, sul Monte Zeola (C. M.), a Passo Pertica!!, e più sù fino allo Scolorbi e verso il Fraccaroli!.



322. Arabis soyeri Reuter et Huet
Ann. Sci. Nat. ser. 3, 19:23 (1833).

subsp. jacquinii (G. Beck) B.M.G. Jones
Feddes Repert. 69:59 (1964).
SYN.: Arabis bellidifolia Jacquin (1762); Turritis bellidifolia All. (1785); Arabis jacquinii Beck (1884).
BIBL. ver.: Arabis bellidifolia Goir., Fl. ver. II, 1892; A. bellidifolia Poll., Fl. ver. II, 394; Turritis foliis caulem ambientibus polyceration Segu., Pl. ver. III, 167.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Carpazi.
Italia: pascoli e luoghi rocciosi umidi della regione alpina nell'orizzonte subalpino e culminale.
9 Ch(H) pEAi VI-VII.

Specie rarissima e rinvenuta finora esclusivamente nel settore orientale del territorio veronese, in una zona del Gruppo del Carega, politicamente appartenente al Trentino. Goiran la raccolse sul "Monte Campobrun, m 1630 tra il Veronese ed il Trentino fra le macchie di Pinus mughus, Juniperus alpina e Rhododendron". Sopra Campobrun, a quota 1780 m, fu ritrovata recentemente 11.IV.1967! come specie sporadica nel Seslerieto-Semperviretum. Arabis soyeri è indicata pure dal Seguier per il Monte Alba "in acclive ... juxta maceriam, quae Veronensem agrum a Vicetino disterminat".



323. Arabis alpina L.
Sp. Pl. 664 (1753).
SYN.: Arabis incarta Moench (1794); Turritis verna Lam. (1778).
BIBL. ver.: Arabis alpina Goir., Fl. ver. II, 47; A. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 251, 1892; A. alpina Goir., Erb. recenti etc., Bull. Soc. Bot. It., 229, 1895; A. alpina Poll., Fl. ver. II, 390; Leucojum vernum perenne album majus Segu., Pl. ver. I, 380 et III, 167; Draba clusiana di seconda specie Pona, M. B., 190; Draba Calc., Viaggio etc., 90.
NOM. ITAL.: Pelosella d'Alpi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: regioni artiche e territori montani europei.
Italia: ghiaioni, luoghi rupestri e sassosi della Penisola e della Corsica nel piano montano e culminale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Thlaspeetalia rotundifolii BR.-BL. 47.
(4), 6-9 Ch PEAi III-IX.

Frequente nei luoghi rupestri e sassosi di tutti i monti del territorio veronese negli orizzonti subalpino e montano, dai quali talora si spinge nella fascia collinare fino in prossimità della pianura che eccezionalmente può raggiungere attraverso i corsi d'acqua: sul Monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Barbieri, Mang., Goir., C. M., Biadego,!) alle Acque Negre (Goir.,!!), in Costabella (Biadego!), alla Lonza (Mang.!), in Valvaccara (Goir.), in Valfredda (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.!), nella Valle delle Pietre (Goir.!) e degli Ossi!, al Coal Santo!, al Pian della Cenere (Goir.!), presso l'Eremo dei Santi Benigno e Caro (Goir.!); sui Monti Lessini al Corno d'Aquilio (Goir.!), a Roccapia (Goir.!), ai Tracchi (Goir.!,!) e a San Giorgio!!, sul Monte Malera (Goir.!,!) e nel Valon del Malera!, nel Vajo dell'Anguilla (Ton., Goir.!), a Velo e sopra Giazza (C. M.!), a Revolto (Goir.,!), alla Lora (Goir.!), ed in genere su tutto il Gruppo del Carega!, sul Monte Pastello (Goir.).
Esiste in erbario un esemplare rinvenuto da Goiran a Verona in terreni inondati dall'Adige durante la piena del 1882.





110. Gen. Lunaria L. ↑↑
(Sp. Pl. 653, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 294, 1733)

324. Lunaria rediviva L.
Sp. Pl. 653 (1753).
SYN.: Lunaria odorata Lam. (1778); L. alpina Berg. (1784).
BIBL. ver.: Lunaria rediviva Goir., Fl. ver. II, 67; L. rediviva Poll., Fl. ver. II, 371; L. rediviva Poll., Viagg. etc., 14; Lunaria major, siliqua longiore Segu., Pl. ver. I, 379; Lunaria odorata maggiore degli erbarj Pona, M. B., 217; Lunaria odorata Calc., Viaggio etc., 9.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, soprattutto centrale.
Italia: qua e là in luoghi umidi ed ombrosi, nei boschi e lungo le siepi nella regione alpina, Appennini settentrionale e centrale, Sardegna, nel piano montano.
4-7 H PEa(i) V-VI.

Nei luoghi selvatici ed ombrosi dall'orizzonte montano inferiore a quello superiore!.

Esemplari d'Erbario: Ferrara di M. B. (Mang.), Pian della Cenere (Ton.), Eremo dei S.S. Benigno e Caro (Goir.), Caprino (A.M.).



325. Lunaria annua L.
Sp. Pl. 633 (1753).
SYN.: Lunaria biennis Moench (1794).


subsp. annua
BIBL. ver.: Lunaria annua Goir., Fl. ver. II, 66; L. biennis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; L. annua Poll., Fl. ver. II, 352.
NOM. ITAL.: Lunaria, Argentina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e orientale.
Italia: lungo le siepi e nei boschi, molto spesso inselvatichita, nella Penisola fino al piano contano. (sic!).
T Pea(i) IV-V.

È specie coltivata che talora s'incontra inselvatichita fino alla fascia collinare.
Località segnalate: San Vigilio sul Garda!, Cerro (Goir.), Montorio (Goir.), Pazzon (Goir.).





111. Gen. Alyssum L. ↑↑
(Sp. Pl. 650, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 293, 1754)

326. Alyssum alyssoides (L.) L.
Syst. Nat. ed. 10, 2: 1130 (1739).
SYN.: Clypeola alyssoides L. (1753); Alyssum calycinum L. (1763).
BIBL. ver.: Alyssum calycinum Goir., Fl. ver. II, 69; A. calycinum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; Alysson incanum serpyllifolio minus Segu., Pl. ver. I, 375.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi sassosi ed aridi della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'Alysso-Sedion Oberd. et Th. Mill. 61.
1-7 T PEa IV-VIII.

Nei luoghi incolti e secchi dell'intero territorio veronese dal piano alla media montagna, dalle pendici del Baldo (Biadego!), ai Lessini, Selva di Progno (C. M.!), dalla zona collinare, Tregnago (A. M.!), Grezzana, Avesa, Quinzano (Ton.!, Goir.!,!), alla media e bassa pianura, Boscomantico (Goir.!), Chievo e Parona Goir.!), Bovolone, Oppeano (Tosco!).



327. Alyssum montanum L.
Sp. Pl. 630 (1733).
SYN.: Clypeola montana Crantz (1769).


subsp. montanum
BIBL. ver.: Alyssum montanum Goir., Fl. ver. II, 68; A. montanum Poll., Fl. ver. II, 362; Jonthlaspi luteo flore incanum, montanum discoides Segu., Pl. ver. I, 367.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi sassosi, rocciosi ed aridi delle Alpi e degli Appennini nel piano montano e culminale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festucetalia vallesiacae BR.-BL. et Tx. 43.
4-7 Ch PEai VI-VIII.

Tra le rupi e i sassi, nei luoghi asciutti della zona collinare dalla quale penetra talora in quella montana; è specie tuttavia non molto comune: nella collina veronese, Quinzano, Avesa, Colle delle Ongarine, Grezzana (Goir.), Parona (Goir.!), sul Lago di Garda, San Vigilio!, Malcesine!, Torri, Albisano!, sulle pendici meridionali del Baldo, Caprino (Goir.) e sui Lessini, Monte Zovo, Romagnano, Monte S. Viola ed in prossimità del Corno d'Aquilio.
Altre località: San Felice Ex.: 15 aprile 2012 (n.d.c.).





Fibigia clypeata (L.) Medic.
Pflanzengatt. 1:91 (1792).

Indicata dal Seguier e dal Pollini nei monti e colli della Valpantena presso Grezzana ed Alcenago e raccolta quivi pure da Abramo Massalongo, questa specie né quivi, né altrove fu più rinvenuta da Goiran o da altri autori, per cui probabilmente deve venir esclcusa dal numero delle specie che compongono la flora veronese.

Esemplari d'Erbario: Grezzana e Alcenago (A. M.).





Berteroa incana (L.) DC.
Reg. Veg. Syst. Nat. 2:291 (1821).

Rinvenuta accidentalmente dal Goiran nella primavera 1883 in Verona nelle sabbie lasciate dall'Adige dopo la rovinosa inondazione dell'autunno precedente.
Tale specie allora era sicuramente giunta dal vicino Trentino, dove cresce ancor oggi.





Lobularia maritima (L.) Desv.
Jour. Bot. App. 3:162 (1814).

Coltivata per bordure e aiuole, talora si rinviene inselvatichita.





112. Gen. Draba L. ↑↑
(Sp. Pl. 642, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 291, 1733)

328. Draba aizoides L.
Mantissa 91 (1767).
BIBL. ver.: Draba aizoides Goir., Fl. ver. II, 69; D. aizoides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 232, 1892; Alysson alpinum hirsutum luteum Segu., Pl. ver. I, 377; Sedo petreo montano del Lobelio Pona, M. B., 176 et Fillo Theligono del Dalecampio Pona, M. B., 238; Philon Calc., Viagg. M. B., 12.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Europa montana centromeridionale.
Italia: luoghi rupestri e sassosi nel piano montano e culminale delle Alpi e degli Appennini settentrionali e centrali.
Specie caratteristica del Potentillion caulescentis Br.-Bl. 26.
8, 9 Ch pEai VI-VIII.

Sulle rupi e nei pascoli dell'orizzonte subalpino sia del Baldo che dei Lessini e così lungo la catena del Monte Baldo (Mang.!, Goir., C. M.!, Biadego!,!), in Costabella e Valfredda (Ton.!, Goir.!), nella Valle degli Ossi!, nella Valle delle Buse (Goir.,!), Mommaor (Goir.,!), nella Valdritta (Goir.), al Telegrafo! ecc., sui Monti Lessini al Corno d'Aquilio (Goir.), Podestaria (Goir.), sul Tomba!, nel Valon del Malera (Tessari, Pezzi), sul Posta (Goir.,!), Campobrun (Goir.,!), alla Lora (Goir.), alla Zeola Goir.,!).



329. Draba tomentosa Clairv.
Man. Herb. 217 (1811).
SYN.: Draba stellata Hagetschw. (1822).
BIBL. ver.: Draba tomentosa Goir., Fl. ver. 69; D. stellata Poll., Fl. ver. II, 349.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: luoghi rocciosi della regione alpina dall'orizzonte subalpino.
9 Ch pEai VI-IX.

Segnalata dal Goiran e dal Tonini esclusivamente nell'orizzonte subalpino del Monte Baldo (Goir.!, Ton.!) alla Cima Telegrafo, nella Valle delle Pietre, in Valdritta.



330. Draba muralis L.
Sp. Pl. 642 (1753).
BIBL. ver.: Draba muralis Goir., Fl. ver. II, 69; D. muralis Poll., Fl. ver. II, 351.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Africa nordoccidentale, Asia Minore, Caucaso.
Italia: luoghi erbosi, rupi, muri della Penisola nel piano basale.
2-4 T PEa III-V.

La diffusione di questo taxon sembra essere limitata all'Alto Agro veronese, seppur manchino conferme recenti.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang.), Valeggio (Ton.), Chievo (Ton., Goir.), Verona (A. M., Goir.).





113. Gen. Erophila D.C. ↑↑
(Regno Veg. Syst. Nat. 2, 356, 1821)

331. Erophila verna (L.) Cheval
SYN.: Draba verna L. (1753); Erophila vulgaris DC. (1821); E. draba Spenner (1829).
BIBL. ver.: Draba verna Goir., Fl. ver. II, 70; D. verna Poll., Fl. ver. II, 344; Alysson vulgare, Polygoni folio, caule nudo Segu., Pl. ver. I, 375.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale; naturalizzata in America boreale.
Italia: luoghi erbosi aridi nella Penisola e nelle Isole fino al piano montano.
1-7 T Pea III-IV.

Nei pascoli, nei luoghi erbosi, lungo i muri e sui muri della pianura, della collina fino alla bassa montagna, da Villafranca (Goir.!), ai Colli veronesi prossimi alla città (Mang.!), e alle valli che da questi si dipartono, Vajo Borago (Goir.!), alle zone interessate dall'Adige attorno a Verona, Pestrino, San Pancrazio (Goir.!), e poi ancora in Val di Mezzane!, nella Valpantena!, nella Valpolicella, Monte, San Giorgio!, fino alle pendici del Baldo nella Val di Caprino ai Masi, Pra' Bestemmià (Goir.), Lumini!, e nella fascia pedemontana del Baldo lungo il Lago di Garda, Malcesine!, Torri, Albisano!, San Vigilio!.





114. Gen. Petrocallis R.Br. ↑↑
in Aiton (Hortus Kewensis 2, ed. 4, 93, 1812)

332. Petrocallis pyrenaica (L.) R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. 2, 4:93 (1812).
SYN.: Draba pyrenaica L. (1753); Crucifera petrocallis Krause (1902).
BIBL. ver.: Petrocallis pyrenaica Goir., Fl. ver. II, 71; Draba pyrenaica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 232, 1892; D. pyrenaica Poll., Fl. ver. II, 350.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Carpazi.
Italia: luoghi rupestri e ghiaiosi delle Alpi nel piano culminale.
Specie caratteristica del Potentillion caulescentis BR.- BL. 26.
8, 9 Ch pEai VI-VII.

Tra le rupi alle quote più elevate (1900-2200 m) del Monte Baldo (Goir.), Monmaor (ex Poll., A. M.!) nella Valle degli Ossi, Cima Valdritta, al Sassetto (Goir!) e sul Gruppo del Carega (Goir., C. M.!) sul M. Posta!!.





115. Gen. Kernera Medik. ↑↑
(Pflanzengatt. 71, 1792)

333. Kernera saxatilis (L.) Reichenb.
in Moessler, Handb. ed. 2, 2:1142 (1828).
SYN.: Cochlearia saxatilis L. (1753); Myagrum saxatile L. (1759); Alyssum myagroides All. (1785); Kernera myagroides Med. (1794).
BIBL. ver.: Kernera Myagroides Goir., Fl. ver. II, 71; Cochlearia saxatilis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; Alyssum myagrodes (sic!) Poll., Fl. ver. II, 363; Alysson alpinum foliis circa radicem subovatis, serratis, in orbem circumactis Segu., Pl. ver. I, 378.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Italia: luoghi sassosi e rupestri delle Alpi e degli Appennini settentrionali e centrali nel piano montano e culminale.
Specie caratteristica del Potentillion caulescentis BR.-BL. 26.
6-9 Ch PEai V-VII.

Rupi e luoghi sassosi del Baldo e dei Lessini nell'orizzonte subalpino donde talora discende a quote inferiori in modo particolare lungo le vallate, e così sul Baldo (Goir.!, C. M.!), in Valfredda (Goir.), al Coal Santo! e al Telegrafo!, fra Brentinoe la Corona (Goir.), nella Valle degli Ossi!, sul Monte Pastello (Goir.), sui Lessini, nel Vajo dell'Anguilla (Goir.!), al Corno d'Aquilio (Goir.), nel Valon del Malera (Tessari, Pezzo), Revolto e sopra Giazza (C. M.!), da Passo Pertica allo Scalorbi!!, al rifugio Fraccaroli!, sul M. Zeola!, alla Lora! ecc.





116. Gen. Camelina Crantz ↑↑
(Stirpes Austr. 17, 1762)

334. Camelina sativa (L.) Crantz
Stirp. Austr. I: 17 (1762).
SYN.: Myagrum sativum L. (1753); Alyssum sativum Scop. (1782); Cochlearia sativa Cav. (1802).
BIBL. ver.: Camelina sativa Gora., Fl. ver. II, 72; C. sativa Gora., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Alyssum sativum Poll., Fl. ver. II, 360; Alysson segetum foliis auriculatis acutis Segu., Pl. ver. I, 376; Miagro Calc., Viagg. etc., 8.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro occidentale, Africa boreale, America bor.
Italia: luoghi coltivati della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello montano.
1-7 T pEa(i) IV-IX.

Un tempo coltivata per i semi dai quali veniva estratto un olio da ardere, trovasi ora naturalizzata dalla pianura alla media montagna nei campi e in prossimità delle abitazioni!.

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang., Goir.), Porto San Pancrazio (Goir., C. M.), Montorio (Goir.), Marano di Valpolicella (Goir.).





117. Gen. Neslia Crantz ↑↑
(Journ. de Botan. 3, 162, 1814)

335. Neslia paniculata (L.) Desf.
Journ. Bot. App. 3:162 (1814).
SYN.: Myagrum paniculatum L. (1733); Vogelia paniculata Hornem (1819).
BIBL. ver.: Neslia paniculata Goir., Fl. ver. II, 83; N. paniculata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Alyssum paniculatum Poll., Fl. ver. II, 361; Rapistrum arvense folio auriculato acuto Segu., Pl. ver. I, 409.


subsp. paniculata
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale, America boreale.
Italia: luoghi coltivati al settentrione, raramente al centro, fino al piano montano.
1-7 T PEa V-VIII.

Non comune nei seminati, al margine dei campi dal piano alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Verona e dintorni (Goir.), Olivè (Goir.), Moruri (Goir., C. M.), Quinzano (Goir.), Colline veronesi (Ton.), Vajo Borago (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Tregnago (A. M.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Campofontana (C. M.).
Altre località segnalate: Lago di Garda presso Lazise (Fontana); Valle di Caprino; Valpantena, Quinto, Grezzana, Cerro!; Val di Mezzane!, Negrar!.





118. Gen. Capsella Medic. ↑↑
(Pflanzengatt. I, 85, 1792)

336. Capsella bursa-pastoris (L.) Medic.
Pflanzengatt. 83 (1792).
SYN.: Thlaspi bursa-pastoris L. (1753).
BIBL. ver.: Capsella bursa-pastoris Goir., Fl. ver. II, 79; Thlaspi bursa-pastoris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Th. bursa-pastoris Poll., Fl. ver. II, 376; bursa-pastoris major folio sinuato Segu., Pl. ver. I, 374.
NOM. ITAL.: Borsa da pastore.
NOM. DIALETT.: Scarselina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordeurasiatico-mediterraneo.
DIFFUSIONE: pressocché cosmopolita.
Italia: luoghi incolti e coltivati della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello culminale.
Specie caratteristica della classe dei ChenopodieteaBR.-BL. 31.
1-9 T PEA(i) (II), III-X, (XI).

Frequente nei prati, nei campi, lungo le strade dalla bassa pianura alliorizzonte subalpino: così da Villafranca!, Bovolone!, a Chievo (Goir.!), Avesa (Ton., Goir.!,!), alla stessa città di Verona (Goir.!, Biadego!,!!), al Lago di Garda!, Peschiera!, Punta San Vigilio!, Malcesine!, Albisano!, Garda!, ed ancora Incaffi!, Caprino!, e sul Monte Baldo, Ferrara (Goir.!!) fin ai Covoli della Valfredda (Ton.!, C. M.!), nella Valpolicella, Monte!, Negrar!, nella Val di Mezzane, Fonte Calesàn!, nella Valpantena, Grezzana!, Stallavena! e più sù a Cerro!, Romagnano!, Bosco Chiesanuova (Goir.!,!), nella Valle di Tregnago (A. M.), Giazza!, Revolto!, Campobrun (Goir.), M. Posta (Goir.!).





119. Gen. Hutchinsia R. Br. ↑↑
(Hortus Kew. ed. 2, 4, 1812)

337. Hutchinsia alpina (L.) R. Br.
in Aiton Hort. Kew. ed. 2, 4, 82 (1812).
SYN.: Hornungia alpina (L.) O. Appel (1998), Lepidium alpinum L. (1756); L. halleri Crantz (1762); Nasturtium alpinum Crantz (1769); Pritzelago alpina (L.) Kunze subsp. australpina (Trpin) Greuter & Burdet. Capsella alpina Prantl (1884); Noccaea alpina Rchb. (1832).
BIBL. ver.: Hutchinsia alpina Goir., Fl. ver. II, 73; H. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Lepidium alpinum Poll., Fl. ver. II, 368; Nasturtium alpinum tenuissime divisum Segu., Pl. ver. I, 371.


subsp. alpina
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Carpazi.
Italia: luoghi ghiaiosi umidi delle Alpi, delle Apuane, dell'Appennino settentrionale e centrale, nel piano montano e culminale.
Specie caratteristica del Thlaspeion rotundifolii BR.-BL. 26.
6-9 Ch PEai (V), VI-VII.

Frequente nei luoghi sassosi dell'orizzonte subalpino di tutti i monti veronesi, mentre sporadicamente s'incontra anche nell'orizzonte montano superiore (Segu., Poll., Barbieri, Mayer, Mang., Rigo, Ton., Goir., C. M., Biadego,!); e così sul Monte Baldo (Ton.!, Goir.!, C. M.! Biadego!) in Val Losana (Goir.), nella Valle degli Ossi (Ton.!,!), al Telegrafo!, in Valdritta!, nella Valle delle Pietre (Goir.) ecc.; sui Lessini sopra Bosco Chiesanuova (Biadego!), nel Valon del Malera!, San Giorgio!, alla Purga di Velo (A. M.!), Revolto (Goir.!, C. M.!,!!), Campobrun (Goir.!, C. M.,!), Passo della Lora (C. M.!), Passo Pertica!, Rifugio Scalorbi!! e verso il Fraccaroli! ecc.

subsp. brevicaulis (Hoppe) Arcangeli
Comp. Fl. It. 58 (1882).
SYN.: Lepidium alpinum vat. brevicaule Hoppe in Sturm. (1827); Noccaea brevicaulis Rchb. (1832).
BIBL. ver.: Hutchinsia alpina f. brevicaulis Goir., Fl. ver. II, 75.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio sud-europeo (orientale).
DIFFUSIONE: Europa centrale e Balcani.
Italia: luoghi ghiaiosi umidi delle Alpi, nel piano culminale.
Specie caratteristica dell'Arabidion coeruleae Br.-Bl. 26.
? 9 Ch PEai VII-VIII.

Monte Baldo, Valle delle Pietre, VII. 1873 (Goir.); Colma del Sassetto, M. Baldo, VII.1879 (Goir.!), M. Baldo, Valle Monmaor, VII.1909 (C. M.!). Da riconfermare.





120. Gen. Hornungia Reichenb. ↑↑
(Deutschl. Fl. 1, 33, 1837)

338. Hornungia petraea (L.) Reichenb.
Deutschl. Fl. I: 33 (1837).
SYN.: Lepidium petraeum L. (1753); Nasturtium petraeum Crantz (1769); Hutchinsia petraea (L.) R.Br. (1812).
BIBL. ver.: Hutchinsia petraea Goir., Fl. ver. II, 74; H. petraea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 233, 1892; Nasturtium pumilum vernum Segu., Pl. ver. II, 371.
DISERIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia Minore, Africa settentrionale occidentale.
Italia: rupi, luoghi sassosi e prati aridi nella Penisola e nelle Isole fino al piano montano.
1-7 T PEa III-VI.

Luoghi sassosi e soleggiati, pascoli e rupi, campi arenosi dalla pianura alla zona montana, raramente fino a quella subalpina.

Esemplari d'Erbario: Grezzana (C. M.), greto dell'Adige presso Verona (Goir.), Pestrino (Verona) (Goir.), Monte Pastello (Goir.), San Zeno di Montagna (Goir.), Torri, Pai (Goir.), Valpantena (Goir.).
Altre località segnalate: Valle d'Illasi presso Tregnago (Goir.), Stallavena (Goir.!), Val d'Adige alla Chiusa e Ceraino (Goir.), Valpolicella a Monte!, Monte Baldo in Val Losana (Goir.), al Coal Santo, Monmaor (Barbieri, Poll.), sul Lago di Garda a Castelletto, Assenza, Cassone, Malcesine (Lorej, Poll.), San Vigilio!.





121. Gen. Tlaspi L. ↑↑
(Sp. Pl. 654, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 292, 1754)

339. Thlaspi arvense L.
Sp. Pl. 646 (1753).
BIBL. ver.: Thlaspi arvense Goir., Fl. ver. II, 72; Th. arvense Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Th. arvense Poll., Fl. ver. II, 371; Th. arvense siliquis latis Segu., Pl. ver. III, 164.
NOM. ITAL.: Erba storna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occ.-centrale, Africa settentrionale; naturalizzato in Nordamerica.
Italia: luoghi erbosi della Penisola, specialmente nelle Alpi e negli Appennini nel piano montano.
Specie caratteristica del Polygono-Chenopodion W. Koch 26 em. Sin. 46.
(2, 3), 4-7 T PEa VI-IX.

Nei campi e lungo i sentieri della zona montana sia del Baldo che dei Lessini, più raro a quote inferiori.

Esemplari d'Erbario: Velo (Biadego), Camposilvano (Goir.), Tregnago (A. M.), Lessini (Mang.), Spiazzi (Ton., Goir., C. M.), M. Baldo, Campedello (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Roverè (Goir.), Verona (Goir.).
Altre località segnalate: Lazise, Ferrara di M. B., Cerro!, Camposilvano, Bosco Chiesanuova!, Velo, Campofontana!.



340. Thlaspi perfoliatum L.
Sp. Pl. 646 (1733).
SYN.: Thlaspi alpestre Gmel. (1808).
BIBL. ver.: Thlaspi perfoliatum Goir., Fl. ver. II, 74; Th. perfoliatum Poll., Fl. ver. II, 375; Th. arvense perfoliatum majus Segu., Pl. ver. I, 370.
NOM. ITAL.: Erba montanella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi nella Penisola e nelle Isole fino al piano montano.
Specie caratteristica dell'Alysso-Sedion Oberd. et Th. Mull. 61.
(1), 2-7 T Pea III-VII.

Campi e luoghi erbosi dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Colli veronesi (Mang.), campi veronesi (Mang.), Tregnago (A. M.), M. Baldo (Ton.), Lugo di Grezzana (Ton.), Vajo Borago (Ton., Goir.), periferia di Verona (C. M.), P. San Pancrazio (Goir.), Montorio!, Costagrande!.



341. Thlaspi alpestre L.
Sp. Pl. ed. 2, 903 (1763). subsp. alpestre
BIBL. ver.: Thlaspi alpestre Goir., Fl. ver. II, 73; Th. montanum Poll., Fl. ver. II, 374; Bursa pastoris-montana Globulariae folio Segu., Pl. ver. III, 166.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale meridionale.
Italia: pascoli, rocce delle Alpi e dell'Appennino centrale e meridionale dall'orizzonte montano al piano culminale.
9 H PEai VI-VII.

Specie rarissima rinvenuta sul Monte Baldo dal Seguier " in excelsis nudisque jugis e rimis petrarum oritur" ed ancora dal Facchini (in Bertol. Fl. it. 6, 542) e dal Goiran alla Colma di Novezza! e in Valdritta.



342. Thlaspi praecox Wulfen
in Jacq., Collect. Bot. 2:124 (1789).

subsp. praecox
BIBL. ver.: Thlaspi praecox Goir., Fl. ver. II, 73; Th. praecox Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Th. montanum var. β Poll., Fl. ver. II, 374.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale.
Italia: rupi, pascoli, luoghi erbosi e sassosi prevalentemente calcarei della Penisola nel piano basale e montano.
3-7 H Peai IV-V

Nei luoghi erbosi asciutti e sassosi della zona collinare fino alla montana inferiore, in modo particolare nel settore orientale del territorio veronese! mentre è raro sulle prime pendici del Baldo, Caprino (Goir.!).

Esemplari d'Erbario: Colle delle Ferrazze (Mang., Goir., C. M.), San Fidenzio!, Badia Calavena (A. M.), Tregnago (C. M.), Montorio e S. Martino (Goir.), San Rocco (Goir.).
Altre località segnalate: Caprino, Olivè, Castagnè, Marcellise, Monte Precastio. (Pian di Castagnè n.d.c.).



343.Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin
Fl. Helv. 4: 218 (1829).

subsp. rotundifolium
SYN.; Iberis rotundifolia L. (1753).
BIBL. ver.: Thlaspi rotundifolium Goir., Fl. ver. II, 74; Th. rotundifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Iberis rotundifolia Poll., Fl. ver. II, 358; I. rotundifolia Poll., Viagg. etc., 102 et 104.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino (orientale).
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani.
Italia: rupi, ghiaioni calcarei nel piano culminale delle Alpi.
Specie caratteristica del Thlaspeeion rotundifolii BR.-BL. 26.
8-9 Ch pEAi VII-IX.

Sulle rupi e sui ghiaioni delle zone più elevate sia del Baldo che dei Lessini (Poll., Rainer, Jan, De Bracht, Kellner, Mang., Goir., C. M., Biadego,!); e così sul Baldo in Valdritta!!, al Coal Santo!!, in Valfinestra (Ton.!, Goir.!), nella Valle degli Ossi (Ton.!, C.M.!), nella Valle delle Pietre (Goir.), nella Valdritta (Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.); sui Lessini tra Passo Pertica e Scalorbi!!, verso la Cima di Posta (Divincenzo!), Cima di Posta (C. M.!), Campobrun (C. M.!), Monte Zevola (A. M.!).

subsp. cepaefolium (Wulfen) Rouy et Fouc.
Fl. Fr. 2: 157 (1895).
BIBL. ver.: Thlaspi cepaefolium Goir., Fl. ver. 11, 74.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi orientali meridionali.
Italia: rupi e ghiaioni calcarei delle Alpi trentine nel piano culminale.
Specie caratteristica del Thlaspeeion rotundifolii BR.-BL. 26.
8-9 Ch pEAi VII-IX.

Assieme alla specie precedente nello stesso habitat: Monte Baldo, Val Larga!!, Valdritta!!; Monti Lessini, Gruppo del Carega!!, Monte Posta (Goir.!), Campobrun (Goir.!).





122. Gen. Aethionema R. Br. ↑↑
in Aiton (Hortus Kew. ed. 2, 4, 80, 1812)

344. Aethionema saxatile (L.) R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. 2, 4:80 (1812).
SYN.: Thlaspi saxatile L. (1753).
BIBL. ver.: Aethionema saxatile Goir., Fl. ver. II, 78; Thlaspi saxatile Poll., Fl. ver. II, 372; Th. parvum saxatile, flore rubente Segu., Pl. ver. I, 370 et Th. alpinum minimum Globulariae folio, flore albo Segu., Pl. ver. I, 370 (?).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale meridionale, Asia Minore, Africa settentrionale.
Italia: luoghi sassosi, rupi calcaree, nelle Alpi, negli Appennini e nelle Isole nel piano montano.
2-5 Ch PEAi III-VII.

Specie probabilmente da non annoverare per il territorio veronese. Già Goiran (l. c.) fa cenno ad alcune stazioni in cui egli rinvenne Aethionema saxatile, ma che in seguito scomparvero (Montorio, San Martino).
Nell'Erbario Goiran sono presenti campioni raccolti da Rigo presso Cassone sul Garda, da Goiran genericamente sul Monte Baldo (?) e dallo stesso in prossimità di Verona lungo l'Adige alla "rotta Fuini" avvenuta nel corso della inondazione dell'autunno 1882.
Altre località ricordate: Valle dei Molini e di San Zeno (Goir.), Scaveaghe sul Garda (Rigo).





123. Gen. Biscutella L. ↑↑
(Sp. Pl. 642, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 294, 1754)

345. Biscutella laevigata (L.) R. Br.
Mantissa Alt. 255 (1771).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo (orientale).


subsp. lucida (DC.) March.-Laur.
Bot. Arch. 13: 66 (1926).
SYN.: Biscutella laevigata var. glabra Koch (1833).
BIBL. ver.: Biscutella laevigata f. lucida Goir., Fl. ver. II, 81; Biscutella laevigata Poll., Fl. ver. II, 378; B. apula Poll., Viagg. etc., 80 et 125; Thlaspidium monspeliense hieracifolio hirsuto Segu., Pl. ver. I, 372; Thlaspi piccolo con foglia di Jeracio Pona, M. B., 14 et Lunaria lutea del Dalecampio Pona, M. B., 211.
DIFFUSIONE: Alpi, Jugoslavia sud-occidentale.
Italia: luoghi sassosi e rocciosi, pascoli delle Alpi orientali e dell'Appennino settentrionale nel piano montano e culminale.
8,9 H PEAi V-IX.

Rara e rinvenuta a Campobrun e Cima Posta (Goir.!), nel Valon del Malera (Pezzo!) e sul Monte Baldo nella Val degli Ossi (Goir.).

subsp. laevigata
SYN.: Biscutella longifolia Vill. (1779); B. saxatilis Schleich (1805).
BIBL. ver.: Biscutella laevigata var. saxatilis Goir., Fl. ver. II, 81; B. laevigata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1893; B. saxatilis Poll., Fl. ver. II, 378.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Italia: luoghi sassosi e rupestri delle Alpi e degli Appennini settentrionali e centrali dal piano montano a quello culminale.
Specie caratteristica del Seslerion coeruleae Br.-Bl. 26.
2-9 H PEAi V-IX.

Nei luoghi erbosi aridi e secchi dall'Alto Agro veronese e dai dintorni di Verona (Pona, Segu., Poll., Rainer., Mang., Goir.,!) all'orizzonte subalpino sia del Monte Baldo che dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Coal Santo!, Valdritta!, Val Larga!, Val Basiana (Goir.), presso la Corona (Ton., Goir.), Valfredda (Goir.), Boscomantico (Goir.,!), Colli veronesi (Goir.), Verona, lungo l'Adige (Goir.), Chievo (Ton.), Tregnago (A. M.), Monte Precastio (C. M.), Cassone del Garda (Goir.), tra Revolto e il rifugio Scalorbi!, Gruppo del Carega!.



346. Biscutella cichoriifolia Loisel
Fl. Gall. 167 (1810).
SYN.: Biscutella hispida DC. (1811); Jondraba cichoriifolia Webb. et Berth. (1836).
BIBL. ver.: Jondraba cichoriifolia Goir., Fl. ver. II, 80; Biscutella hispida Goir., Pl. vascalares etc., Atti Acc., III, I, 42; B. cichoriifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale montana.
Italia: campi magri e luoghi rocciosi della Penisola (sett. e centr.) fino all'orizzonte submontano.
7 T PEa IV-VI.

Rinvenuta da Goiran "rarissima nel Monte Pastello presso Monte; più copiosa sulla sponda destra dell'Adige alle falde del Monte Baldo sulle rupi sopra Incanale! e quindi quasi di fronte alla stazione del M. Pastello" e da Tonini sul Baldo alla Corona!.





124. Gen. Lepidium L. ↑↑
(Sp. Pl. 643, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 291, 1754)

347. Lepidium campestre (L.) R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. 2,4: 88.
SYN.: Thlaspi campestre L. (1753).
BIBL. ver.: Lepidium campestre Goir., Fl. ver. II, 77; Thlaspi campestre Poll., Fl. ver. II, 373.
NOM. ITAL.: Erba storna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia Minore e occidentale.
Italia: luoghi erbosi e sassosi della Penisola, della Sicilia e della Corsica fino al piano montano.
Specie caratteristica del Polygono-Chenopodion W. Koch 26 em. Siss. 46.
1-7 T PEa IV-VI.

Nei campi e nei luoghi erbosi incolti dal piano basale alla media montagna e così dai dintorni di Verona lungo l'Adige (Goir.!), all'Alto Agro veronese, Sommacampagna (Goir.!), tra Villafranca (Ton.!), e Valeggio (Goir.), al Lago di Garda (Goir.!, C. M.!), Lazise (Fontana), Bardolino!, Albisano!, al Monte Baldo, Ime!, Ferrara di M. B. (Goir.!), Caprino!, ai Lessini, Bosco Chiesanuova e Velo (Poll.), Cerro!.



348. Lepidium sativum L.
Sp. 644 (1753).
SYN.: Thlaspi sativum Crantz (1762); Hasturtium sativum Medic. (1792).
BIBL. ver.: Lepidium sativum Goir., Fl. ver. II, 77; L. sativum Poll., Fl. ver., II, 369.
NOM. ITAL.: Nasturzio ortense.
NOM. DIALETT.: Salàta d'Olanda.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario dell'Africa settentrionale e dell'Asia Minore.
DIFFUSIONE: pressocché cosmopolita.
Italia: luoghi coltivati ed incolti della Penisola e delle Isole fino al piano montano.
1-5 T PEai IV-VIII.

Qua e là inselvatichito dal piano alla fascia collinare. Località segnalate: Val d'Illasi presso Tregnago, lungo le sponde del Mincio, dintorni di Verona.



349. Lepidium virginicum L.
Sp. Pl. 645 (1753).
BIBL. ver.: Lepidium virginicum Goir., Fl. ver. II, 78.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: Nordamerica; naturalizzato in Europa, Asia orientale, Africa meridionale.
Italia: luoghi incolti e ruderali nel piano basale e montano della Penisola.
2 H pEa V-VIII.

A proposito di Lepidium virginicum L. Goiran (l. c.) così afferma: "Per mero equivoco il Caruel indica questa specie, comparsa in Lombardia a Cassano d'Adda ed ivi raccolta da A. Mazza, come rinvenuta da noi presso Verona e nella Valle di Montorio: ma le località ... sono quelle citate da noi nelle quali cresce soltanto Lepidium ruderale (cfr. Micheletti in N. G. Bot. It. XXI, p. 523)".
In effetti il Micheletti nell'articolo qui sopra citato, siamo nel 1889, parla di alcuni esemplari avuti dal Goiran, per farne confronto con quelli indeterminabili di Cassano d'Adda, e che l'Autore della Flora veronese aveva raccolto in parte fra "le messi fuori Porta S. Zeno, lungo la strada che va a San Massimo, e fra Porta S. Zeno e Porta Nuova, lungo il nuovo canale industriale (esemplare esistente nell'erbario del Museo di Verona), parte nella Valle di Montorio presso Olivè alle falde dei Monti Lessini...". Dalla morfologia delle foglie caulinari e delle siliquette si può affermare che tutti gli esemplari raccolti nel Veronese e determinati come Lepidium ruderale L. appartengono effettivamente a questa entità e nessuno a Lepidium virginicum L.
Una trentina d'anni dopo però Caro Massalongo rinviene "appena fuori Porta Palio (Verona) a sinistra, margine del fosso di circonvallazione, giugno 1921" Lepidium virginicum.
Questa stazione si trova a qualche centinaio di metri da quella riportata da Goiran per Lepidium ruderale (tra Porta S. Zeno e Porta Nuova lungo il canale industriale). Per cui a questo punto si possono formulare due ipotesi, fermo restando che Goiran rinvenne esclusivamente Lepidium ruderale. O a Goiran sfuggì la pianta, ma di questo dubitiamo sapendo con quanta oculatezza questo Botanico operò nelle sue ricerche, o Lepidium virginicum, ed è più probabile, è comparso almeno dopo il 1904, anno di pubblicazione della Flora veronese nella quale neppure in appendice viene citata la specie in questione. Più recentemente Lepidium virginicum è stato rinvenuto in località Pestrino (!!) alla periferia di Verona sul secondo argine dell'Adige il 23.VIII.1979; certamente però la pianta è diffusa anche altrove.



350. Lepidium ruderale L.
Sp. Pl. 645 (1733).
SYN.: Nasturtium ruderale Scop. (1772); Thlaspi ruderale All. (1785).
BIBL. ver.: Lepidium ruderale Goir., Fl. ver. II, 77; L. ruderale Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; L. ruderale Poll., Fl. ver. II, 370.
NOM. ITAL.: Lepidio dei calcinacci.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-estmediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi incolti e ruderali della Penisola e della Sardegna fino all'orizzonte submontano.
1-5, (6,7) T(H) PEA(i) V-IX.

Lungo le strade e i luoghi incolti dal piano basale fino a sfiorare la zona montana.

Esemplari d'Erbario: Verona (A. M., Ton., Mang., Goir., C. M.), Tregnago (C. M.), Strà di Caldiero (Goir.), Caprino (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Boscomantico (Goir.), Chievo (Goir.), Olivè (Goir.).
Altre località segnalate: Vajo dell'Anguilla!, Montorio!, San Martino, Soave (Goir.).



351. Lepidium graminifolium L.
Syst. Nat. ed. 10, 2: 1127 (1739).
SYN.: Lepidium iberis L. p. p. (1753).


subsp. graminifolium
BIBL. ver.: Lepidium graminifolium Goir., Fl. ver. II, 78; Lepidium Iberis Poll., Fl. ver. I, 370; L. graminifolium Poll., Viagg. etc., 17 et 86; Lepidium gramineo folio sive Iberis Segu., Pl. ver. I, 373; Iberis Calc., Viagg. di M. B., 2; Iberis Pona, M. M., 14.
NOM. ITAL.: Erba da sciatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi incolti e ruderali della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Sisymbrion Tx., Lohm-Presg. 30.
1-5 (6, 7) H PEAi V-X.

Sui muri, lungo le siepi e le strade, assai comune dal piano basale all'orizzonte montano inferiore (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: San Peretto di Negrar!, San Fidenzio!, San Michele (Biadego), Grezzana (Ton.), Tregnago (C. M.), Spredino (Goir.).
Altre località segnalate: tra Monte e San Giorgio di Valpolicella!, Vajo dell'Anguilla!, Peschiera!, Val di Caprino!.





125. Gen. Cardaria Desv. ↑↑
(Journ. de Botan. 3, 163, 1814)

352. Cardaria draba (L.) Desv. Journ. Bot. App. 3:163 (1814).
SYN.: Lepidium draba L. (1753); Cochlearia Draba L. (1759).
BIBL. ver.: Lepidium Draba Goir., Fl. ver. II, 76; L. Draba Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; Cochlearia Draba Poll., Fl. ver. II, 367; Draba del Pona e del Lobelio Pona, M. B., 172.
NOM. ITAL.: Lattona.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi, margini di sentieri ecc., nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Sisymbretalia Tx. 61.
(1), 2-5 H PEai IV-V.

Nei luoghi ruderali, lungo le strade, al margine dei campi della media-alta pianura fino alla fascia collinare!. Questa specie non cresceva nel territorio veronese ai tempi del Pollini; giunse infatti in seguito dal Vicentino, come ricorda il Tonini, e rapidamente si diffuse probabilmente dall'area attorno alla città di Verona, in modo particolare lungo le strade ferrate che da questa si dipartono.

Esemplari d'Erbario: Verona (Ton., C. M.), Verona, P. Vescovo (Stazione) (Goir.), Verona, Basso Acquar (Goir.), Peschiera, linea ferrata (Goir.).
Altre località segnalate: Valpantena, Quinto, Pescantina, Domegliara, San Martino Buon Albergo.





126. Gen. Coronopus . G. Zinn ↑↑
(Catal. Pl. 235, 1757)

353. Coronopus squamatus (Forssk.) Ascherson
Fl. Brandenb. I: 62 (1860).
SYN.: Cochlearia Coronopus L. (1733); C. procumbens Gil. (1781); Senebiera Coronopus Pont. (1806).
BIBL. ver.: Coronopus procumbens Goir., Fl. ver. II, 82; Senebiera Coronopus Goir., Bull. Soc. Bot. It. XXII, 453, 1890; Senebiera Coronopus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1892; Cochlearia Coronopus Poll., Fl. ver. II, 366; Nasturtium sylvestre, capsulis crislalis Segu., Pl. ver. III, 165.
NOM. ITAL.: Lappolina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa, America boreale.
Italia: luoghi incolti e ruderali della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte montano.
Specie caratteristica del Polygonion aviculare BR.-BL. 31.
1-7 T PEA(i) IV-IX.

Lungo le strade e nei luoghi incolti e ruderali dalla Bassa pianura alla zona montana intorno ai 1000 metri.

Esemplari d'Erbario: Lazise (Mag.), Verona (A. M., Goir.), Caprino (Goir.), Tregnago (C. M.), Spiazzi (Goir., C. M.), Lugo di Valpantena (Goir.), Costernano (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Fosse (Goir.), Negrar e Torbe (Goir.), Breonio (Goir.).
Altre località segnalate: Legnago, Ferrara di M. B., Prun, Monte Masua, Grezzana.
Questa pianta, come già segnalato da Goiran, manca nel confinante Trentino; pertanto le stazioni del M. Baldo e dei Lessini verrebbero ad avere grande importanza nella distribuzione geografica della stessa.





127. Gen. Conringia Heister ↑↑
in Fabr (Enum. Pl. 295, 1759)

354. Conringia orientalis (L.) Dumort.
Fl. Belg. 123 (1827).
SYN.: Erysimum orientale Miller (1768); Brassica orientalis L. (1753).
BIBL. ver.: Conringia orientalis Goir., Fl. ver. II, 58; C. orientalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; Brassica orientalis Poll., Fl. ver. II, 396; Brassica campestris perfoliata, flore albo Segu., Pl. ver. I, 380; Brassica campestre del Clusio, ch'è la Perfoliata siliquosa degli Inglesi Pona, M. B., 140.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centro-orientale, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi coltivati della Penisola e della Sicilia fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Caucalion lappulae Tx. 50.
2-7 T pEA V-IX.

Nei seminati dall'Alta pianura veronese alla zona montana dell'intero territorio (Pona, Segu., Poll., A. M., Kellner, De Bracht, Rainer, Mang., Goir., C. M.,!) e così in prossimità di Verona sulle circostanti colline (Mang.!), San Martino e alla Musella (Segu., Poll.), Sommacampagna (Goir.!), nella Valpantena, Santa Maria in Stelle, Novaglie (Goir!), Stallavena (Goir.,!), Bellori!, Grezzana!, sui Lessini, Monte Rotondo (Goir.!), Spredino (Goir.!), Cerro (Goir.!, C. M.!,!), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.!), Val di Mezzane!, Val Squaranto!, Cavalo (Mang.!, Goir.!), Velo (C. M.!), Tregnago (A. M.!, C. M.!), Monte Precastio (A. M.); nella Valpolicella, Negrar!, Torbe!, S. Ambrogio (Poll.), nella Val d'Adige, Rivoli!, Ceraino (Pona), nella Val di Caprino! e proseguendo sul Monte Baldo, Spiazzi (Goir.!, C. M.!), Pra' Bestemmià (Poll.).





128. Gen. Diplotaxis DC. ↑↑
(Reg. Veg. Syst. Nat. 2, 628, 1821)

355. Diplotaxis tenuifolia (L.) DC.
Reg. Veg. Syst. Nat. 2:632 1821).
SYN.: Sisymbrium tenuifolium L. (1759); Eruca tenuifolia Moench (1794).
BIBL. ver.: Diplotaxis tenuifolia Goir., Fl. ver. II, 62; Sisymbrium tenuifolium Poll., Fl. ver. II, 412.
NOM. ITAL.: Rucola.
Distribuzione geografica: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa, Asia Minore.
Italia: muri, luoghi incolti e macerie nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine dei Sisymbretalia J. Tx. 61.
1-7 H(Ch) PEAi V-X.

Assai comune nei luoghi coltivati ed incolti, in quelli ruderali, lungo gli argini e le vie di campagna dalla pianura alla fascia collinare elevata, penetrando raramente in quella montana.

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang., Goir.), Avesa!, Bovolone (Tosco), Tregnago (C. M.), Quinto (Goir.), Quinzano (Goir.), Val d'Adige (Goir.).
Altre località segnalate. Fonte Calesan (Mezzane), Marano di Valpolicella!, Monte Masua di Negrar!, Torbe!, San Giorgio di Valpolicella!, Montorio!, Val Squaranto!.



356. Diplotaxis muralis (L.) DC.
Reg. Veg. Syst. Nat. 2:634 (1821).
SYN.: Sisymbrium murale L. (1753); Brassica muralis Boiss. (1840).
BIBL. ver.: Diplotaxis muralis Goir., Fl. ver. II, 62; D. muralis Goir., Pl. vasc. etc., Atti Acc., LII, I, 41; Brassica erucastrum Poll., Fl. ver. II, 400; Eruca sylvestris major lutea, caule aspero Segu., Pl. ver. I, 393.
NOM. ITAL.: Ruchetta selvatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Africa boreale.
Italia: luoghi incolti e coltivati della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
1-7 T(H) PEA(i) IV-X.

Assieme alla specie precedente fino a quote un po' più elevate, ma assai meno frequente.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego), Verona (Goir., C. M.), Spredino (Goir.), Grezzana (Ton., Goir.), Avesa (Goir.), Badia Calavena (C. M.), Tregnago (C. M.), Monte Baldo (Goir.).
Altre località segnalate: Stallavena!, Marano di Valpolicella!, San Giorgio di Valpolicella!, Monte Masua di Negrar!, Spiazzi (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Cerro!, San Martino Buon Albergo!, Soave!, Val di Mezzane!.





129. Gen. Sinapis L. ↑↑
(Sp. Pl. 668, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 299, 1754)

357. Sinapis arvensis L.
Sp. Pl. 668 (1753).
SYN.: Brassica sinapistrum Boiss. (1839); B. arvensis Rabenh. (1839).
BIBL. ver.: Sinapis arvensis Goir., Fl. ver. II, 61; S. arvensis Poll., Fl. ver. II, 416; Sinapi arvense praecox semine nigro Segu., Pl. ver. I, 394 et Sinapi arvense praecox, semine nigro, foliis integris Segu., Pl. ver. I, 395.
NOM. ITAL.: Senape selvatica.
NOM. DIALETT.: Ravanèle.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale; naturalizzato in America boreale.
Italia: luoghi erbosi e rupestri, coltivi della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica della classe dei Secalinetea BR.-BL. 51.
(1), 2-7 T PEa IV-X.

Nei campi, tra le messi, nei luoghi incolti dal piano basale all'orizzonte montano superiore.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego), Verona (Ton., Goir., C. M.), Tregnago (A. M.), Boscomantico!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Tracchi (Biadego).



358. Sinapis alba L.
Sp. Pl. 668 (1733).
BIBL. ver.: Sinapis alba Goir., Fl. ver. II, 61; S. alba Poll., Fl. ver. II, 418.
NOM. ITAL.: Senape bianca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa orientale, Asia occidentale; altrove naturalizzata.
Italia: campi, luoghi incolti e lungo i muri nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
T PEa III-VIII.

Avventizia, saltuariamente s'incontra qua e là lungo le strade ed in prossimità degli orti!.

Esemplari d'Erbario: Orto botanico veronese (Goir.), dogana di Verona!.
Altre località: Grezzana (Loc. Piombini) 11 maggio 2013; (n.d.c.).





130. Gen. Eruca Miller ↑↑
(Abrid. of the Gardener's Dict. ed. 4, 1754)

359. Eruca vesicaria (L.) Cav.
Descr. Pl. 426 (1802).

subsp. sativa (Mill.) Thell.
in Hegi, Ill. Fl. Mitteleur. 4 (I): 201 (1918).
SYN.: Brassica eruca L. (1753); Eruca sativa Miller (1768).
BIBL. ver.: Eruca sativa Goir., Fl. ver. II, 63; Brassica eruca Poll., Fl. ver. II, 401.
NOM. ITAL.: Ruchetta, Rucola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Africa boreale.
Italia: orti, campi e macereti nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
T PEa III-VII.

Un tempo coltivata "in hortis ob erbam in acetariis edulem", talora si incontra inselvatichita in prossimità delle abitazioni di campagna!.

Esemplari d'Erbario: Verona, San Zeno in Monte (Goir.), Sommacampagna (Goir.).





131. Erucastrum C. Presl ↑↑
(Fl. Sicula I, 92, 1826)

360. Erucastrum nasturtiifolium (Poir.) O.E. Shulz
Bot. Jahrb. 54, Beibl. 119:36 (1916).
SYN.: Brassica erucastrum Vill. (1779); Erucastrum obtusangulum Rchb. (1832).
BIBL. ver.: Erucastrum obtusangulum Goir., Fl. ver. II, 61.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudovesteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale occidentale.
Italia: luoghi aridi, argillosi e ghiaiosi della regione boreale fino all'orizzonte montano inferiore.
T(H) PEA(i) IV-VIII.

Occasionalmente rinvenuto da Goiran e A. Massalongo in Verona. Da ricercare ed eventualmente riconfermare.





132. Gen. Rapistrum Crantz ↑↑
(Cl. Cruc. 105, 1769)

361. Rapistrum rugosum (L.) All.
Fl. Pedem. I: 237 (1785).
SYN.: Myagrum rugosum L. (1753); Cakile rugosa DC. (1821).
BIBL. ver.: Rapistrum rugosum Goir., Fl. ver. II, 65; R. rugosum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 252, 1892; Cakile rugosa Poll., Fl. ver. II, 354; Myagrum striatum Poll., Viagg. etc., 88.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa meridionale, Asia occidentale.
Italia: macereti, luoghi incolti e coltivati nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
7 T PEa V-VII.

Nei luoghi incolti e coltivati, tra le macerie, nei luoghi ghiaiosi dalla pianura alla zona montana media, e così nei dintorni di Verona (Goir.!,!) e sulle colline circostanti (Goir.), ed ancora presso San Michele Extra (Biadego!), San Giovanni Lupatoto (Biadego!), Dossobuono (Goir.!), Villafranca!, Vallese, Oppeano, Minerbe (Poll.), Legnago!, Bevilacqua (Goir.), lungo il Lago di Garda, Peschiera (C. M.!, Goir.!), Lazise (De Bracht), Castelletto di Brenzone (Goir.), Malcesine!, nella Valle di Caprino ad Onè (Goir.!), Caprino (Goir.!), Pesina, Boi, Pazzon (Goir.), sui primi contrafforti dei Lessini ad Olivè (Goir.!), Spredino (Goir.!), nella Val di Mezzane!, nella Val d'Illasi, Tregnago (A. M.!).





133. Gen. Calepina Adanson ↑↑
(Fam. des Pl. 2, 423, 1763)

362. Calepina irregularis (Asso) Thell.
in Schinz et Keller, Fl. Schweiz ed. 2, 1:218 (1905).
SYN.: Calepina corvini Desv. (1814).
BIBL. ver.: Calepina Corvini Goir., Fl. ver. II, 84; C. Corvini Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 254, 1892; C. Corvini Goir., Pl. vasc. etc., Atti Acc. etc. LII, I, 42, 1874; C. Corvini Goir., Una seconda etc., Bull. Soc. Bot. It., 334, 1901.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi e coltivati della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte submontano.
1, 2 1 Pea IV-V.

Specie da ricercare ulteriormente. Indicata e raccolta dal Goiran (!) come rarissima nei fossati che un tempo intersecavano Verona, rinvenuta ancora da Tonini lungo l'Adige alla periferia della città al Pestrino (!) ed inoltre segnalata da Bolzon presso Legnago.





134. Gen. Raphanus L. ↑↑
(Sp. Pl. 669, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 300, 1734)

363. Raphanus raphanistrum L.
Sp. Pl. 669 (1733).

subsp. raphanistrum
BIBL. ver.: Raphanus raphanistrum Goir., Fl. ver. II, 64; R. raphanistrum Poll., Fl. ver. II, 380; Raphanistrum segetum flore luteo vel pallido Segu., Pl. ver. I, 398 (?).
NOM. ITAL.: Rapastrello.
NOM. DIALETT.: Ravanèle.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi incolti e campi della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte submontano.
1-3 T PEa IV-VII.

Nei luoghi coltivati, nei prati arenosi, tra le messi della Bassa e Media pianura fino all'Alto Agro veronese (Poll., A. M., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A. M.), Rivoli (Goir.).









XXXI. Fam. Resedaceae ↑↑↑


135. Reseda L. ↑↑
(Sp. Pl. 448, 1733; Gen. Pl. ed. 5, 207, 1754)

364. Reseda phyteuma L.
Sp. Pl. 449 (1733).
BIBL. ver.: Reseda phyteuma Goir., Fl. ver. II, 87; R. phyteuma Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1892; R. phyteuma Poll., Fl. ver. II, 96; Reseda minor vulgaris foliis integris Segu., Pl. ver. II, 113; Fiteuma di alcuni appresso al Dalecampio Pona, M. B., 132.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa meridionale.
Italia: luoghi incolti e coltivati della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
2-7 T PEa IV-VIII.

Nei luoghi incolti, nei campi, lungo i muri e le strade di campagna dall'Alta pianura alla fascia collinare: così dai dintorni di Verona (Ton.!, Goir.!), colle delle Ongarine (Goir.!), Montorio (Mang.!, Goir.!), Mizzole (Goir.!), Pigozzo!, alla Valpantena, Monte Zovo (Goir.), Grezzana!, alla Val di Mezzane!, Marcellise (Goir.), alla Val d'Illasi presso Tregnago (A. M.!), Badia Calavena (A. M.!) ed ancora lungo il Lago di Garda a Colà, Lazise (Goir.), Bardolino (Goir.), Torri (Goir.,!), San Vigilio!!, e alle pendici del Baldo, Caprino (Goir.), Costermano!.



365. Reseda lutea L.
Sp. Pl. 449 (1753).
BIBL. ver.: Reseda lutea Goir., Fl. ver. II, 86; R. lutea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1892; R. lutea Goir., Una seconda etc., Bull. Soc. Bot. It., 354, 1901; R. lutea Poll., Fl. ver. II, 95; Reseda vulgaris Segu., Pl. ver. II, 113; Reseda di Plinio Pona, M. B., 139; Reseda di Plinio Calc., Viagg. etc., 8.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: muri, campi e luoghi ghiaiosi della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica dell'Onopordion acanthii Br.-Bl. 26.
2-7 H PEAi IV-X.

Specie assai comune lungo i muri e sulle rupi, nei luoghi incolti e ruderali, tra le siepi, dalla pianura alla fascia collinare fino alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: strade di Verona (Mang., Goir.), Albisano!, Tregnago (A. M., C. M.), Pai (Goir.), Castelletto di Brenzone (Goir.), San Fidenzio (VR)!, San Peretto di Negrar!, Incaffi!, Monte Zovo (Goir.), Boscomantico (Goir.), Olivè (Goir.), Val d'Adige (Goir.), Caprino (Goir.).
Altre località segnalate: Spigola di Avesa!, Monte Azzan di Avesa!, Colle delle Ongarine!, Fonte Calesan di Mezzane!, Marcellise (Goir.), Grezzana (Goir.), Lazise (Goir.), Castelletto di Brenzone (Goir.), Torri!.





Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte V ↑↑↑
Aethionema saxatile (L.) R. Br. in Aiton 344
Alliaria officinalis Andrz. 284 
Alliaria petiolata (Bieh.) Cavara et Grande 284 
Alyssum alyssoides (L.) 326 
Alyssum calycinum L. 326 
Alyssum montanum L. 327 
Alyssum montanum L. subsp. montanum 327
Alyssum myagroides All. 333 
Alyssum sativum Scop. 334 
Arabidopsis thaliana (L.) Heynb. in Holl. et Heynb. 285 
Arabis alpestris Schl. 314 
Arabis alpina L. 323 
Arabis arcuata Schuttl. 314 
Arabis aspera All. 318 
Arabis auriculata DC. 318 
Arabis bellidifolia Crantz 321 
Arabis bellidifolia Jacq. 322 
Arabis brassicaeformis Wallr. 312 
Arabis caerulea (All.) Haenke 320 
Arabis corymbiflora Vest. 314 
Arabis glabra (L.) Bernh. 311 
Arabis hirsuta (L.) Scop. 313 
Arabis incarta Moench 323 
Arabis jacquinii Beck 322 
Arabis muralis Bert. 316 
Arabis nutans Moench 321 
Arabis pauciflora (Grimm.) Garcke 312 
Arabis perfoliata Lam. 311 
Arabis pumila Jacq. 321 
Arabis recta Vill. 318 
Arabis sagittata (Bert.) DC. in Lam. et DC. 315
Arabis soyeri Reuter et Huet 321 
Arabis soyeri Reuter et Huet subsp. jacquinii (Beck) Jones 322 
Arabis stellulata Bert. 321 
Arabis thaliana L. 285 
Arabis turrita L. 317 
Arabis verna (L.) R. Br. in Aiton 319 
Argemone pyrenaica L. 270 
Armoracia amphibia Peterm. 297 
Barbarea stricta Andrz. et Besser 296 
Barbarea vulgaris R. Br. in Aiton 295 
Berteroa incana (L.) DC. v. 327
Biscutella cichoriifolia Loisel 346 
Biscutella hispida DC. 346 
Biscutella laevigata L. 345 
Biscutella laevigata var. glabra Koch 345 
Biscutella laevigata L. subsp. laevigata 345 
Biscutella laevigata L. subsp. lucida (DC.) Moench-Lam. 345 
Biscutella longifolia Vill. 345 
Biscutella saxatilis Schl. 345 
Brassica arvensis Rabenh. 357 
Brassica eruca L. 359 
Brassica erucastrum Vill. 360 
Brassica muralis Boiss. 356
Brassica orientalis L. 354
Brassica sinapistrum Boiss. 357
Bunias erucago L. 288
Cakile rugosa  DC. 361
Calepina corvini Desv. 362
Calepina irregularis (Asso) Thell. 362
Camelina sativa (L.) Crantz 334
Capparis spinosa L. 279
Capsella bursa-pastoris (L.) Medic. 336
Capsella alpina Prantl. 337
Cardamine amara L. 306
Cardamine bulbifera (L.) Crantz 301
Cardamine enneaphyllos (L.) Crantz 304
Cardamine flexuosa With. 309
Cardamine heptaphylla (Vill.) O. E.Schulz 302 
Cardamine hirsuta L. 310 
Cardamine hirsuta  subsp. flexuosa Forbes et Hemsl. 309 
Cardamine impatiens L. 308 
Cardamine matthioli Moretti in Comolli 307
Cardamine parviflora Lam. 306 
Cardamine pentaphyllos (L.) Crantz 303 
Cardamine pinnata R. Br. 302 
Cardamine pratensis subsp. matthioli (Mor.) Arc. 307 
Cardamine silvatica Link 309 
Cardamine trifolia L. 305 
Cardaria draba (L.) Desv. 352 
Chelidonium majus L. 271 
Cheiranthus cheiri L. v. 294 
Cheiranthus helveticus Jacq. 290 
Cheiranthus silvester Crantz 289 
Clypeola alyssoides L. 326
Clypeola montana Crantz 327 
Cochlearia Coronomus L. 353 
Cochlearia procumbens Gil. 353 
Cochlearia sativa Cav. 334 
Cochlearia saxatilis L. 333 
Conringia orientalis (L.) Dumort. 354 
Coronopus squamatus (Förssk.) Asch. 353
Corydalis bulbosa (L.) DC. in Lam. et DC. 273
Corydalis bulbosa (L.) DC. subsp. bulbosa 273
Corydalis cava Schwgg. et Krt. 273 
Corydalis lutea (L.) in Lam. et DC. 272 
Corydalis tuberosa DC. 273 
Crucifera petrocallis Krause 332 
Dentaria bulbifera L. 301 
Dentaria digitata Lam. 303 
Dentaria enneaphyllos L. 304 
Dentaria heptaphylla Vill. 302 
Dentaria pennata Lam. 302 
Dentaria pentaphyllos L. 303 
Descurainia sophia (L.) Webb. ex Prantl.in Egler et Prantl. 283 
Diplotaxis muralis (L.) DC. 356 
Diplotaxis tenuifolia (L.) DC. 355 
Draba aizoides L. 328 
Draba muralis L. 330 
Draba pyrenaica L. 322 
Draba stellata Hagetschw. 329 
Draba tomentosa Clairv. 329 
Erophila verna (L.) Chevall. 331 
Eruca sativa Miller 359 
Eruca tenuifolia Moench 355 
Eruca vesicaria  (L.) Cav. 359 
Eruca vesicaria  (L.) Cav. subsp. sativa (Mill.) Thell. in Hegi 359 
Erucastrum nasturtiifolium (Poir.) Schulz 360
Erucastrum obtusangulum Rchb. 360 
Erysimum canescens Roth 291 
Erysimum cheiranthoides L. 294 
Erysimum cheiranthus Roth 289 
Erysimum crepidifolium Reich. 292 
Erysimum diffusum  Ehrh. 291 
Erysimum helveticum (Jacq.) DC. in Lam. et DC. 290 
Erysimum hieraciifolium Jacq. 293 
Erysimum odoratum Ehrh.v 293 
Erysimum officinale L. 282 
Erysimum orientale Miller 354 
Erysimum pannonicum  Crantz 293 
Erysimum raeticum DC. 290
Erysimum sylvestre (Crantz) Scop. 289
Fibigia clypeata (L.) Medic. v. 327 
Fumaria capreolata L.274 
Fumaria capreolata L. subsp. capreolata 274
Fumaria leucantha Viv.278 
Fumaria officinalis L.275 
Fumaria officinalis L. subsp. officinalis 275 
Fumaria officinalis L. subsp. wirtgenii (Koch) Arc. 275 
Fumaria parviflora Lam. 278 
Fumaria schleicheri Soyer-Willemet 276 
Fumaria tenuiflora Fries 275 
Fumaria vaillantii Loisel. in Desv. 277 
Fumaria wirtgenii Koch 275 
Hesperis matronalis L. (294) 
Hesperis verna L.319 
Hornungia alpina (L.) O. Appel 337 
Hornungia petraea (L.) Reichenb. 338 
Hutchinsia alpina (L.) R. Br. in Aiton 337
Hutchinsia alpina (L.) R. Br. in Aiton subsp. alpina 337 
Hutchinsia alpina (L.) R. Br. in Aiton subsp. brevicaulis (Hoppe) Arc. 337 
Hutchinsia petraea (L.) R. Br. 338 
Iberis rotundifolia L.343 
Isatis tinctoria L.287 
Jondraba cichoriifolia Webb. et Berth.346
Kernera saxatilis (L.) Reichenb. in Moessler 333 
Kernera myagroides Med. 333 Lepidium alpinum L. 337 
Lepidium alpinum L. var. brevicaulis Hoppe in Sturm. 337 
Lepidium campestre (L.) R. Br. in Aiton 347
Lepidium draba L. 352 
Lepidium graminifolium L. 351 
Lepidium graminifolium L. subsp. graminifolium 351 
Lepidium halleri Crantz 337 
Lepidium iberis L. p.p. 351 
Lepidium petraeum L. 338 
Lepidium ruderale L. 350 
Lepidium sativum L. 348 
Lepidium virginicum L. 349 
Lobularia maritima (L.) Desv. v. 327 
Lunaria alpina  Berg. 324 
Lunaria annua L. 325 
Lunaria biennis Moench 325 
Lunaria odorata Lam. 324 
Lunaria rediviva L. 324
Matthiola incana (L.) R. Br. in Aiton v. 294
Myagrum erucago Lam. 288 
Myagrum paniculatum (L.) Desv. 335 
Myagrum perfoliatum L.286 
Myagrum rugosum  L. 361 
Myagrum sativum L. 334 
Myagrum saxatile L.337 
Nasturtium alpinum Crantz 337 
Nasturtium amphibium R. Br. 297 
Nasturtium officinale R. Br. in Aiton 300 
Nasturtium palustre DC. 298 
Nasturtium petraeum Crantz 338 
Nasturtium ruderale Scop. 350 
Nasturtium sativum Medic. 348 
Nasturtium sylvestre R. Br. 298 
Neslia paniculata (L.) Desv. 335 
Noccaea alpina Rchb. 337 
Papaver argemone L. 268 
Papaver aurantiacum  Lois. 270 
Papaver dubium  L. 267 
Papaver hispidum Lam. 269 
Papaver hybridum L. 269 
Papaver pyrenaicum Willd. 270 
Papaver pyrenaicum Willd. subsp. rhaeticum (Leresche) Feddes 270 
Papaver rhaeticum Leresche in Gremli 270
Papaver rhoeas L. 266 
Petrocallis pyrenaica (L.) R. Br. in Aiton 332
Pritzelago alpina (L.) Kuntze subsp. australpina (Trpin) Greuter & Burdet 337
Raphanus raphanistrum L. 
Raphanus raphanistrum  L. subsp. raphanistrum 363 
Rapistrum rugosum (L.) All. 361 
Reseda lutea L. 365 
Reseda phyteuma L. 364 
Rorippa amphibia (L.) Besser 297 
Rorippa islandica (Oed.) Borb. 299 
Rorippa Nasturtium Beck 300 
Rorippa pyrenaica (Lam.) Reichenb. 299 bis
Rorippa sylvestris (L.) Besser 298 
Rorippa sylvestris (L.) Besser subsp. sylvestris 298
Senebiera Coronopus Poir. 353 
Sinapis alba L. 358 
Sinapis arvensis L. 357 
Sisymbrium altissimum L. 281 bis 
Sisymbrium amphibium L. 297 
Sisymbrium columnae Jacq. 281 
Sisymbrium irio L. 280 
Sisymbrium loeselii L. 280 bis 
Sisymbrium murale L. 356 
Sisymbrium Nasturtium-aquaticum L. 300 
Sisymbrium officinale (L.) Scop. 282 
Sisymbrium orientale L.281 
Sisymbrium pannonicum Jacq.281 bis 
Sisymbrium sinapistrum Crantz 281 bis 
Sisymbrium Sophia L. 283 
Sisymbrium sylvestre  L. 298 
Sisymbrium thalianum J. Gay 285 
Sisymbrium tenuifolium L. 355 
Thlaspi alpestre Gmel. 340
Thlaspi alpestre L.341
Thlaspi alpestre L. subsp. alpestre 341
Thlaspi arvense L. 339
Thlaspi bursa-pastoris L. 336 
Thlaspi campestre L. 347 
Thlaspi perfoliatum L. 340 
Thlaspi praecox Wulfen in Jacq. 342 
Thlaspi praecox  Wulfen in Jacq. subsp. praecox 342 
Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin 343 
Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin subsp. cepaefolium (Wulfen) Rouy et Fouc. 343
Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin subsp. rotundifolium 343 
Thlaspi ruderale All. 350 
Thlaspi sativum Crantz 348 
Thlaspi saxatile L. 344 
Turritis alpina Braune 321 
Turritis bellidifolia All. 322 
Turritis caerulea All. 320 
Turritis glabra L. 311 
Turritis hirsuta L. 313 
Turritis pauciflora Grimm. 312 
Turritis verna Lam.323 
Vogelia paniculata Hornem 335






Bibliografia - Parte V ↑↑↑
  1. BIANCHINI F., 1969. Flora della Regione veronese. Parte I: Pteridofite. Mem. Mus. Civ. St. Nat. Verona, XVII, 339-473, 1 tav., 8 figg.
  2. BIANCHINI F., 1971. Flora della Regione veronese. Parte II: Spermatofite. Mem. Mus. Civ. St. Nat. Verona, XIX: 371-443, I tav., 3 figg.
  3. BIANCHINI F., 1976. Flora della Regione veronese. Parte III: Spermatofite (Poligonali, Centrosperme). Bull. Mus. Civ. St. Nat. Verona, III: 53-145, I tav., 1 fig.
  4. BIANCHINI F., 1978. Flora della Regione veronese. Parte IV: Spermatofite (Ranali). Bull. Mus. Civ. St. Nat. Verona, V: 259-311, 1 tav.
  5. BONNIER G., 1935. Flore complète en couleurs de France, Suisse et Belgique, Orlhac, Paris.
  6. CALZOLARI F., 1556. Il viaggio di Monte Baldo. Venezia.
  7. DALLA FIOR G., 1963. La nostra flora. Monauni, Trento.
  8. DALLA TORRE K. W., Sarnthein L., 1906. Flora von Tirol, Vorarlberg und Liechtenstein. Innsbruck.
  9. EHERENDORFER F., 1967. Liste der Gefässpflanzen Mitteleuropas. Graz.
  10. FENAROLI L., 1971. Flora delle Alpi. Martello, Milano.
  11. FIORI A., 1969 (1925). Nuova Flora Analitica d'Italia. Edagricole, Bologna.
  12. FOURNIER P., 1961. Les quatre flores de France. Lechevalier, Paris.
  13. GOIRAN A., 1875 a. Specimen morphographiae vegetalis seu neophyta quaedam vascularia aliaque critica in Agro Veronensi. Franchini, Verona.
  14. GOIRAN A., 1875 b. Plantae vasculares novae vel minus notae aut criticae in veronensi provincia lectae. Atti Accademici ver., LII. (1).
  15. GOIRAN A., 1891. Erborizzazioni estive ed autunnali attraverso i Monti Lessini. Bull. Soc. Bot. It.
  16. GOIRAN A., 1893. Erborizzazioni estive e autunnali attraverso i Monti Lessini. Bull. Soc. Bot. It.
  17. GOIRAN A., 1894a- Addenda ad floram veronensem. Comunicazione I. Bull. Soc. Bot. It.
  18. GOIRAN A., 1896. Addenda et emendanda in flora veronensi. Comunicazione II Bull. Soc. Bot. It.
  19. GOIRAN A., 1897-1904. Le piante fanerogame dell'Agro Veronese: censimento (Flora veronese). Franchini, Verona.
  20. GOIRAN A., 1895. Erborizzazioni recenti (aprile-maggio) in una stazione veronese inondata dall'Adige nel settembre 1882. Bull. Soc. Bot. It.
  21. GOIRAN A., 1901. Una seconda mezza centuria di piante (specie, varietà, forme) osser-vate nel Veronese. Bull. Soc. Bot. It.
  22. HEGI G., 1965 (1909). Illustrierte Flora von Mitteleuropa. Hanser, München.
  23. HERMANN F., 1956. Flora von Nord- und Mitteleuripa. Fischer, Stuttgart.
  24. HESS H. E., LANDOLT E., HIZZEL R., 1967. Flora der Schweiz, II. Birkhauser, Basel.
  25. JANCHEN E., 1956. Catalogus florae Austriae.
  26. MEUSEL H., 1965. Vergleichende Chorologie der Zentraleuropäische Flora, I: text, I: Karten. Fischer, Jena.
  27. OBERDORFER E., 1962. Pflanzensoziologische Exkursionsflora fiir Süddeutschland. Ulmer, Stuttgart.
  28. PITSCHMANN H., REISIGL H., SCHIECHTL H., 1959. Bilder-Flora der Südalpen vom Gardasee zum Comersee. Fischer, Stuttgart.
  29. POLLINI C., 1816. Viaggio al Lago di Garda e al Monte Baldo. Verona.
  30. POLLINI C., 1824. Flora veronensis, I, II, III. Verona.
  31. PONA G., 1595. Monte Baldo. Verona.
  32. RAUNKIAER C., 1934. The Life forms of Plants and Statistica! Plant geography. Oxford.
  33. MALER W., 1966. Exkursionsflora von Deutschland. Kritischer Ergänzungsband Gefässpflanzen. Volkseigener, Berlin.
  34. MALER W., 1967. Exkursionsflora von Deutschland, Gefässpflanzen. Volkseigener, Berlin.
  35. SEGUIER F., 1745. Catalogus plantarum quae in agro veronensi reperiuntur. Verona.
  36. SEGUIER F., 1745 b. Plantae veronenses. Verona.
  37. TUTIN T. G., Heywood V. H., 1964. Flora europaea, I. Cambridge.
  38. ZANGHERI P., 1936-1966. Romagna fitogeografica, I-IV. Tip. Valbonesi, Forlì.
  39. ZANGHERI P., 1976. Flora italica. Cedam, Padova.














PARTE VI - (Serraceniali ÷ Rosali)

PREMESSA

Il sesto contributo alla conoscenza della flora della Regione veronese include l'ordine delle Serraceniales, con la famiglia delle Droseracee, rappresentata dal genere monospecifico Aldrovanda, e quello delle Rosales che annovera oltre un centinaio di specie prevalentemente erbacee ed arbustive, pur non mancando forme arboree, molte delle quali sono coltivate.
Nelle Rosales sono comprese sei famiglie (Crassulacee, Sassifragacee, Parnassiacee, Hydrangeacee, Grossulariacee, Rosacee) con 28 generi, di cui una ventina appartengono alle Rosacee; in queste Rubus, Rosa e Potentilla sono i più consistenti per numero.

Prospetto sistematico della sesta parte


Ord. SERRACENIALES

XXXII. Fam. Droseraceae
136. Gen. Aldrovanda


Ord. ROSALES

XXXIII. Fam. Crassulaceae
137. Gen. Sempervivum
138. Gen. Jovibarba
139. Gen. Sedum
140. Gen. Rhodiola

XXXIV. Fam. Saxifragaceae
141. Gen. Saxifraga
142. Gen. Chrysosplenium

XXXV. Fam. Parnassiaceae
143. Gen. Parnassia

XXXVI. Fam. Hydrangeaceae
144. Gen. Philadelphus

XXXVII. Fam. Grossulariaceae
143. Gen. Ribes

XXXVIII. Fam. Rosaceae
146. Gen. Aruncus
147. Gen. Filipendula
148. Gen. Rubus
149. Gen. Rosa
150. Gen. Agrimonia 
151. Gen. Aremonia
152. Gen. Sanguisorba
153. Gen. Dryas
154. Gen. Geum 
155. Gen. Potentilla
156. Gen. Sibbaldia
157. Gen. Fragaria
158. Gen. Alchemilla
159. Gen. Aphanes
160. Gen. Sorbus
161. Gen. Amelanchier
162. Gen. Cotoneaster
163. Gen. Crataegus
164. Gen. Prunus

XXXIX. Fam. Leguminosae
165. Gen. Cercis
166. Gen. Gleditsia
167. Gen. Laburnum
168. Gen. Lembotropis 
169. Gen. Cytisus
170. Gen. Chamaecytisus
171. Gen. Genista
172. Gen. Spartium 
173. Gen. Argyrolobium
174. Gen. Robinia
175. Gen. Galega
176. Gen. Colutea
177. Gen. Astragalus
178. Gen. Oxytropis 
179. Gen. Amorpha
180. Gen. Vicia
181. Gen. Lens
182. Gen. Lathyrus
183. Gen. Pisum
184. Gen. Ononis 
185. Gen. Melilotus
186. Gen. Trigonella
187. Gen. Medicago
188. Gen. Trifolium 
189. Gen. Dorycnium
190. Gen. Lotus
191. Gen. Tetragonolobus 
192. Gen. Anthyllis
193. Gen. Coronilla
194. Gen. Hippocrepis
195. Gen. Hedysarum
196. Gen. Onobrychis












Ord. SERRACENIALES (3) ↑↑↑↑

XXXII. Fam. Droseraceae ↑↑↑


136. Gen. Aldrovanda L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 281, 1753; Gen. Pl. ed. V, 136, 1754)

366. Aldrovanda vesiculosa L.
Sp. Pl. 281 (1733).
SYN.: Aldrovanda verticillata Roxb. (1832); Drosera Aldrovanda F. Muller (1877).
BIBL. ver.: Aldrovanda vesiculosa Goir., Fl. ver. II, 103; A. vesiculosa Poll., Fl. ver. III, 789.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale, Asia, Africa, Australia.
Italia: nettamente in fase regressiva, per bonifica o inquinamento, qua e là nella Padania, in Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata.
Specie caratteristica del Lemmon minoris W. Koch et Tx. 54, cresce tra l'altro spesso con Potamogeton natans, P. gramineus, Sparganium minimum, Utricularia sp. pl., Chara fragilis e Ch. foetida.
1 I PEAi VII-VIII.

Citata da Goiran per i fossati e i luoghi paludosi della Bassa Veronese, oggi questa specie è da ritenersi scomparsa per il nostro territorio.

Esemplari d'Erbario: fossi di Legnago (Mang., Ton.), nella fossa della fortezza di Legnago (Mang., Ton., Goir. ex Masè); Valli del Tartaro in territorio veronese (Goir. ex Masè).












Ord. ROSALES ↑↑↑↑

XXXIII. Fam. Crassulaceae ↑↑↑


137. Gen. Sempervivum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 464, 1763; Gen. Pl. ed. V, 208, 1754)

367. Sempervivum arachnoideum L.
Sp. Pl. 465 (1753).
BIBL. ver.: Sempervivum arachnoideum Goir., Fl. ver. II, 450; S. arachnoideum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 367, 1892; S. arachnoideum Poll., Fl. ver. II, 114; Sedum montanum tomentosum Segu., Pl. ver. III, 208.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano SW-europeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Appennino sett. e centrale.
Italia: rupi e luoghi sassosi delle Alpi e dell'Appennino s. e c. fino al Matese, dall'orizzonte submontano al piano alpino.
Specie caratteristica dello Schlerantho-Sempervivetum arachnoidei Br.-Bl. 33, si associa tra l'altro a Sedum album, S. dasyphyllum, Rhamnus pumila, Phyteuma scheuchzeri, Aster alpinus, Erigeron alpinus.
8,9 Ch PEAi VII-VIII.

Specie rara dei luoghi sassosi e delle rupi dell'orizzonte subalpino del Monte Baldo alla Lonza, ai Pianeti (Poll., Barbieri) e dei Lessini nel Valon del Malera (Goir.!) e in Campobrun (Segu.).
Ritrovato recentemente (2018) in Lessinia c/o Bocca Gaibana F. Dall'Ora et al. in Annali M.C.R. 33/2017 (n.d.c.).



368. Sempervivum montanum L.
Sp. Pl. 463 (1753).
BIBL. ver.: Sempervivum montanum Goir., Fl. ver. II, 450; S. montanum Poll., Fl. ver. II, 113; Aizoo montano dei Lionesi Pona, M.B., 176.
NOM. ITAL.: Semprevivo montano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Carpazi.
Italia: pascoli alpini nelle Alpi, nell'Appennino Tosco-Emiliano, Apuane e Corsica.
Specie prevalentemente ossifila caratteristica dell'ordine dei Sedo-Scleranthetalia Br. Bl. 33.
9? Ch PEAi VII-VIII.

La presenza di questo Sempervivum nel territorio veronese attende conferma. Il Pona, chiamando la specie Aizoo montano dei Lionesi (l.c., 176), ammesso che si tratti del taxon in predicato, la indica per la Valfredda del Monte Baldo; il Pollini (l.c., 113) riprende quanto riportato dal Pona e scrive: "Ponae occurrit in valle fredda Baldi montis e petrarum rimis exiens...", ma contemporaneamente aggiunge: "Species valde proxima Sempervivum tectorum, et forte varietas". Il Goiran (l.c., 450) esprime forti dubbi sul ritrovamento del Pona, anche per motivi di ordine pedologico riguardo il Baldo. "Verisimilmente la pianta del Pona non corrisponde punto a S. montanum, che oggi certamente non cresce in questa stazione (Valfredda), ma forse a S. arachnoideum, ovvero a qualche forma nana di S. tectorum; tanto più che S. montanum vive, si può dire, quasi esclusivamente sulle rupi e nei pascoli lapidosi dei monti porfirici". Però nella recente sistemazione dell'Erbario di Albino Agosti, che comprende materiale raccolto a cavallo del 1830, anche nella stessa città di Verona e nel suo Orto Botanico, è stato rinvenuto un esemplare di Sempervivum montanum L., in discreto stato di conservazione, con la dicitura "in Baldi monte". Manca qualsiasi citazione più precisa del luogo e la data. Da un attento esame dell'esemplare stesso si può trarre la conclusione che con buona probabilità trattasi di S. montanum L., mentre è sicuramente da scartare l'ipotesi che la pianta sia da riferirsi, come dice Goiran, a S. arachnoideum o a forme di S. tectorum, avendo il primo le foglie delle rosette munite all'apice di un ciuffo di peli ed il secondo, le stesse, acuminate fino a mucronate-spinose.
Ammesso quindi che l'esemplare di Agosti sia effettivamente S. montanum, rimangono ancora perplessità, considerata la natura pedologica del Baldo ed il tipo di terreno sul quale s'insedia normalmente la nostra pianta. Non resterebbe quindi che dubitare del luogo di provenienza del campione tramandatoci dall'Agosti.



369. Sempervivum tectorum L.
Sp. Pl. 464 (1753).
SYN.: Sempervivum glaucum Ten. (1830); S. alpinum Griseb. et Schenk (1852).
BIBL. ver.: Sempervivum tectorum Goir., Fl. ver. II, 450; S. tectorum Poll., Fl. ver. II, 112; Sedum majus vulgare Segu., Pl. ver. I, 459.
NOM. ITAL.: Semprevivo.
NOM. DIALETT.: Ciocoli, Erba da cali.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa occ., centrale e meridionale.
Italia: muri, rupi, luoghi sassosi delle Alpi e dell'Appennino centro-meridionale dall'Abruzzo al Pollino.
4-9 Ch PEAi VIII-IX.

Specie abbastanza comune nel territorio veronese dall'Alto Agro all'orizzonte subalpino e così sul Monte Baldo alle Acque Negre!, nella Valfredda (Mang.!), a Costabella (Goir.! C.M.!), alla Colma di Malcesine (Goir.!), nella Valle di San Zeno e presso l'Eremo dei S.S. Benigno e Caro; sulle rupi della Valpantena (Grisebach ex Vis. et Sacc.), nei dintorni di Montorio verso Trezzolano!! e più in alto sui Lessini presso San Giorgio!!.





138. Gen. Jovibarba Opiz ↑↑
(Seznam, 54, 1852)

370. Jovibarba hirta (L.) Opiz
Seznam 34 (1832).
SYN.: Sempervivum hirtum Juslen (1755). J. globifera (L.) J. Parn. subsp. lagariniana Gallo (2008).
BIBL. ver.: Sempervivum hirtum Goir., Fl. ver. II, 449; S. hirsutum Poll., Fl. ver. II, 113; Sedum majus latifolium, floribus magnis albicantibus Segu., Pl. ver. I, 460.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Italia: monte Baldo.
6-9 Ch PEAi VIII-IX.

Specie la cui diffusione è limitata al settore nordoccidentale del territorio veronese e particolarmente all'orizzonte montano e subalpino del Monte Baldo, versante Val d'Adige, del Pastello e del Pastelletto. Da riconfermare. (Confermato! n.d.c.).

Esemplari d'Erbario: Rupi del Santuario della Madonna della Corona (Goir., C.M.); Monte Pastelletto (Goir.); Monte Pastello (Goir.).





139. Gen. Sedum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 430, 1753; Gen. Pl. ed. V., 197, 1754)

371. Sedum telephium L.
Sp. Pl. 430 (1733).
SYN.: Sedum vulgare (Haw.) Link (1821). subsp. telephium, Sedum purpurascens Koch (1846).
BIBL. ver.: Sedum purpurascens Goir., Fl. ver. II, 431; S. telephium Poll., Fl. ver. II, 67; Anacampseros purpurea Segu., Pl. ver. III, 209.
NOM. ITAL..: Borracina maggiore.
NOM. DIALETT.: Erba fava.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: rupi ombrose, luoghi umidi, boschi nel settore boreale della Penisola e in Corsica.
4-7 H. PEAi VIII-IX.

Specie rara e da ricercarsi ulteriormente, per la conferma o meno.

Esemplari d'Erbario: Grezzana (Ton.), rupi alla Madonna della Corona (Ton.), Valdonega, Verona (Ton.), Colli benacensi!



372. Sedum maximum (L.) Suter
Fl. Helv. I, 270 (1802).
SYN: Sedum Telephium var. maximum L. (1753); S. Telephium subsp. maximum (L.) Rouy et Camus (1901).
BIBL. ver.: Sedum maximum Goir., Fl. ver. II, 451; Sedum latifolium Poll., Fl. ver. II, 68; Anacampseros vulgo Faba crassa Segu., Pl. ver. I, 464.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: muri, luoghi sassosi, rupi nel piano basale e montano della Penisola e della Sardegna.
4-7 H PEAi IX-X.

Pianta abbastanza comune nel territorio veronese nei luoghi sassosi e rupestri dall'orizzonte submontano a quello montano inferiore dalla catena del M. Baldo sino al settore orientale dei Lessini, e così presso l'Eremo dei S.S. Benigno e Caro!!, Ferrara di M.B. (Goir!!), alla Madonna della Corona (Goir.!), nella Valle di Caprino!, Affi in prossimità del Moscal!, sui colli prospicienti Verona presso Avesa (Goir.!), nella Val Squaranto (Goir.!) alla Rocchetta!, nei dintorni di S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), Badia Calavena nella Val di Tregnago (C.M.!), sul Monte Bellocca (A.M.), presso Alcenago (Mang.!), Serbaro (Goir.), Negrar!, Ponte di Veja (Chiavegato), Grezzana! ecc., spesso nelle radure boscose a Corylus avellana e Quercus pubescens con Melica ciliata, Carex humilis, Anthericum liliago, Geranium sanguineum, ecc.



373. Sedum montanum Perr. et Song
in Billotia I, 77 (1864).
SYN.: Sedum anopetalum DC. (1808); Sedum rupestre Willkomm (1880); Sedum rupestre L. subsp. montanum (Perr. et Song.) Hegi et Schmid (1923).
BIBL. ver.: Sedum anopetalum Goir., Fl. ver. II, 462; S. anopetalum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull Soc. Bot. It., 367, 1892.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo montano nord-occidentale.
DIFFUSIONE: Spagna settentrionale (?), Pirenei, Alpi occidentali e meridionali, Balcani.
Italia: luoghi sassosi e rupi dal piano basale a quello montano sulle Alpi e sui rilievi prealpini.
6 Ch PEAi IX.

La presenza di Sedum montanum Perr. et Song, nel Veronese è da accertare in quanto il materiale d'erbario e le fonti di letteratura sono di poco ausilio. Dalla letteratura (Goir., l.c.) si ricava che la specie è stata rinvenuta soltanto ai Bertasi, a 1000 m d'altezza sui Lessini, "nelle fessure dei muri".
Nell'Erbario Goiran è presente un unico campione con la sola dicitura "sui muri", è cioè privo del luogo di raccolta. Rimane pertanto il dubbio che i dati desunti dalla letteratura si riferiscano al campione presente nell'Erbario Goiran.



374. Sedum reflexum L.
Fl. Suec. ed. 2, 463 (1755).
SYN: Sedum rupestre L. (1753); S. rupestre L. subsp. reflexum (L.) Hegi et Schmid (1923).
BIBL. ver.: Sedum rupestre Goir., Fl. ver. II, 431; S. reflexum Poll., Fl. ver. II, 69; Sedum minus luteum folio acuto et Sedum minus luteum, ramulis reflexis Segu., Pl. ver. I, 462.
NOM. ITAL.: Sopravvivolo dei muri, Erba grassa.
NOM. DIALETT.: Riso selvadego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento W e centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Italia: rupi, muri e luoghi rupestri nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristiche dell'ordine dei Festuco-Sedetalia Tx. 51.
2-7 Ch pEAi VI-IX.

Frequente nel territorio veronese dalla medio-alta pianura alla fascia collinare e montana inferiore prediligendo luoghi sassosi aridi, muri e rupi (Segu., Poll., Fontana, A.M., Goiran!), così in tutta l'area comunale di Verona come al Pestrino!!, Avesa!!, M. Arzan!, M. Ongarine!, Quinzano!, Torricelle!, S. Maria in Stelle!, Mizzole! Trezzolano!!, Valdonega (Goir.!), Forte S. Leonardo (Mang.!); sul M. Baldo (Mang.!) all'Artillon (Goir.!, C.M.!), Madonna della Corona (Goir.!), Costabella (Biadego!), Prabazar e Basiana (Goir.); sui Lessini (Biadego) sul M. Pastello (Mang.!), al Ponte di Veja (Chiavegato), Roccapia (Goir.), Tregnago (A.M.!, C.M.!), Badia Calavena (C.M.!), Giazza (Ton.!).



375. Sedum acre L.
Sp. Pl. 432 (1733).
BIBL. ver.: Sedum acre Goir., Fl. ver. II, 452; S. acre Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 367, 1892; S. acre Poll., Fl. ver. II, 72; Sedum parvum acre flore luteo Segu., Pl. ver. III, 207.
NOM. ITAL.: Borracina acre.
NOM. DIALETT.: Riso del diàolo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Nordafrica, Asia occ. settentrionale.
Italia: rupi, muri, luoghi sassosi, erbosi aridi della Penisola e della Sicilia dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festuco-Sedetalia. Tx. 51.
2-9 Ch PEAi VI-IX.

Lungo i muri, sulle rupi, nei pascoli asciutti e sassosi dall'alta pianura, dove non è specie comune, alla fascia montana e subalpina, dove si incontra con una certa frequenza: sui Lessini al Valon del Malera (Biadego!, Tessari!, Pezzo), al Branchetto!!, Revolto (C.M.!) e tra Selva di Progno e Revolto (Goir.!), presso Tregnago (A.M.!), Grezzana (Ton.!, Goir,!), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Ponte di Veja (Chiavegato), Rocca Pia (Goir.), al Corno d'Aquilio (Biadego!), sul Pastello (Mang.!), attorno a Verona! sulle colline, Avesa!, Torricelle!, M. Arzan!, sopra Quinzano!, all'inizio del Vajo Borago!!, Trezzolano!, M. Cucco!; alle pendici del M. Baldo, Ceraino (Goir.!), alla Chiusa (Goir.) e sul Baldo all'Artillon (Goir.!), Ferrara (Goir.), Basiana, Campedello, la Lonza (Goir.); su tutti i colli che circondano il Lago di Garda lungo la sponda veronese da Navene a Lazise!



376. Sedum sexangulare L.
Sp. Pl. 430 (1753).
SYN: Sedum mite Gilib. (1781, nom. illeg.); S. boloniense Loisel in Desv. (1809).
BIBL. ver.: Sedum mite Goir., Fl. ver. II, 452; S. sexangulare Poll., Fl. ver. II, 73; Sedum minus teretifolium luteus Segu., Pl. ver. I, 463.
NOM. ITAL.: Erba pignola, Borracina insipida.
NOM. DIALETT.: Riso del diàolo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: luoghi sassosi aridi, rupi, muri nella Penisola fino alla Campania nel piano basale e in quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festuco-Sedetalia Tx. 31.
1-9 Ch PEAi V-IX.

Molto comune nei luoghi erbosi, sassosi e rupestri di tutto il territorio veronese dalla pianura all'orizzonte subalpino, dove è più sporadico.

Esemplari d'Erbario: M. Baldo nella Valle delle Pietre (C.M.), alle Acque Negre!, in tutta la provincia (Ton.), Tregnago (A.M.), Monti Lessini a San Nazar (Biadego), Grezzana (Goir.), dintorni di Verona (Mang.) al Chievo (Mang.), Valdonega (Goir.), Porto S. Pancrazio!, Trezzolano!, Monte Cucco!
Altre località segnalate: Ponte di Veja (Chiavegato).



377. Sedum album L.
Sp. Pl. 432 (1733).
BIBL. ver.: Sedum album Goir., Fl. ver. II, 453; S. album Poll., Fl. ver. II, 72; Sedum minus teretifolium album Segu., Pl. ver. I, 460.
NOM. ITAL.: Erba pignola, Pinocchiella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Balcani, Caucaso, Armenia, Nordafrica.
Italia: luoghi sassosi, muri e rupi nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica della classe dei Sedo-Scleranthetea Br.-Bl. 35 em.
(I),2-7 (8,9) Ch pEai VI-IX.

Abbastanza frequente nei luoghi sassosi, sulle rupi, lungo i muri dalla pianura all'orizzonte subalpino, così nel settore occidentale del territorio sul Baldo (Ton.!, Biadego!), alle Acque Negre!!, Bocca di Navene (Goir.!) alla Madonna della Corona (Goir.!), sul M. Gazo (Goir.!), nella Valfredda (Goir.), alla Lonza e Noveza (Goir., C.M.), sul M. Belpo (Goir.), nella Valle di Caprino! ecc., nei dintorni di Verona (Ton.!, Goir.!, C.M.!) a Spigola di Avesa!!,Valdonega (Goir.!), Quinzano!, sopra Montorio!, sui Lessini nel Valon del Malera (Pezzo) e Revolto (Goir.!), Cerro!, Corbiolo!, Bosco Chiesanuova!, Tregnago!, Ponte di Veja (Chiavegato).



378. Sedum dasyphyllum L.
Sp. Pl. 431 (1733).
SYN.: Sedum glaucum Lam. (1778).
BIBL. ver.: Sedum dasyphyllum Goir., Fl. ver. II, 453; S. dasyphyllum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; S. dasyphyllum Poll., Fl. ver. II, 68; Sedum minus folio circinnato Segu., Pl. ver. I, 461.
NOM. ITAL.: Erba della Madonna, Borracina cinerea.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Nordafrica.
Italia: luoghi ghiaiosi, sassosi, muri e rupi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello alpino.
Specie caratteristica della classe degli Asplenietea rupestris Br.-Bl. 34.
Si accompagna spesso con Kernera saxatilis (L.) Rchb., Potentilla caulescens Torner, Globularia cordifolia L., Asplenium ruta-muraria L., Thymus pulegioides L. ecc.
1-9 Ch pEai VI-VIII.

Cresce in tutto il Veronese su vecchi muri, sulle rupi, nei luoghi sassosi dalla Bassa-media pianura all'Alto Agro, alle sponde del Garda fino all'orizzonte subalpino (Segu., Poll., A.M., Heufl., Ton., Mang., Carnei., Goir., C.M.,!), così da Bovolone (Mang.!), a San Vigilio (Mang.!,!), a Bocca di Navene (Goir.!, Ton.!), Campedello (C.M.), all'Artillon (Goir.!), all'Artillonzin (Goir.), a Ferrara di M.B. (Goir.), alla Madonna della Corona (Goir.!), Brentino (Goir), sui Lessini al Cerro (Goir.!,!), Lughezzano (Goir.!), Bolca (C.M.!), Tregnago (A.M.) ecc.



379. Sedum atratum L.
Sp. Pl. ed. II, 1673 (1763).

subsp. atratum
BIBL. ver.: Sedum atratum Goir., Fl. ver. II, 455; S. atratum Poll., Fl. ver. II, 70; Sedum saxatile atro-rubentibus floribus Segu., Pl. ver. III, 207.
NOM. ITAL.: Borracina spermatofite-scura.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Giura, Carpazi, Appennini, monti penisola balcanica.
Italia: pascoli aridi delle Alpi e degli Appennini nel piano montano ed alpino.
Specie caratteristica del Seslerion coeruleae Br.-Bl. 26.
Elemento calcicolo.
6-9 T pEai VI-IX.

Nei pascoli e luoghi rupestri dell'orizzonte subalpino del M. Baldo e dei Lessini: Valon del Malera (Goir.!, Tessari, Pezzo), Cima Posta (Goir.!), Monte Zeola (Goir.,!) M. Alba (Goir.); M. Baldo (A.M.!) nella Valle degli Ossi (Ton.!), nella Valle delle Buse (C.M.!), all'Artillon (Ton.!, Goir.!), Costabella (Goir.!, C.M.!), al Coal Santo (Goir.,!), Valbrutta (Goir.,!), Val Basiana (Goir.), Campedello (Goir.).



380. Sedum rubens L.
Sp. Pl. 432 (1733).
SYN.: Crassula rubens (L.) L. (1759).
BIBL. ver.: Sedum rubens Goir., Fl. ver. II, 455; S. rubens Poll., Fl. ver. II, 71; Sedum arvense flore rubente Segu., Pl. ver. I, 461.
NOM. ITAL.: Borracina arrossata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e occidentale, Regione mediterranea.
Italia: muri, luoghi erbosi, roccaglie nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
3,4,7 T PEai V-VII.

Specie rara e localizzata, non rinvenuta recentemente e quindi da confermare.

Esemplari d'Erbario: Valeggio sul Mincio (Mang., Goir.), M. Baldo alla Corona (A.M.), Grezzana (Ton.). Terrossa: 17 ottobre 2014 (p); 25 maggio 2015 (n.d.c.);



381. Sedum hispanicum L.
Amoen. Acad. 4:273 (1759).
SYN.: Sedum glaucum Waldst. et Kit (1805); S. sexfidum Bieb. (1808).
BIBL. ver.: Sedum glaucum Goir., Fl. ver. II, 454; S. hispanicum Goir., Pl. vasc. etc., 38, 1874; S. hispanicum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; S. hispanicum Poll., Fl. ver. II, 70.
NOM. ITAL.: Borracina glauca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento SE-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale, Asia occidentale.
Italia: rupi, muri, luoghi aridi nella Penisola e nelle Isole (raro al Nord), fino all'orizzonte subalpino.
4-7 T pEai VI-IX.

Sui muri, sulle rupi, nei luoghi sassosi dalla fascia collinare fin verso 1200 m, raramente entrando nell'orizzonte subalpino: sul M. Baldo a Pazzon (Goir.!), Costabella (Ton.!), alla Corona (Goir.! C.M.!), tra Brentino e Spiazzi (Poll., Lyeb., A.M., Caruel), Campedello (Goir.), ai Lavacci (C.M.!), Prabazar (C.M.), Ferrara di M.B. (Goir.! C.M.!), all'Artillon (Goir.!); sul Pastello (Goir.) e sui Lessini a Lughezzano (Goir.!), Cerro (Goir.!,!), Bolca (C.M.!), Castello di Tregnago (C.M.!), Velo (C.M.!), Lugo (Biadego!), Selva di Progno (A.M.), Valle dei Ronchi (Gelmi), Giazza!





140. Gen. Rhodiola L.
(Sp. Pl. ed I, 1035, 1753: Gen. Pl. ed. V, 457; 1754)

382. Rhodiola rosea L.
Sp. Pl. 1035 (1753).
SYN.: Sedum roseum Scop. (1772).
BIBL. ver.: Sedum roseum Goir., Fl. ver. II, 45 1; S. rhodiola Poll., Fl. ver. II, 67; Radix Rodia Calc., Viagg. di M.B., 14.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino (circumpolare).
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-settentrionale, America settentrionale.
Italia: luoghi rupestri, praterie alpine nelle Alpi e nell'App. pavese; preferibilmente su terreni silicei.

Goiran (l.c.) a proposito di questo taxon dice: "Calceolari indica la specie nel Monte Baldo sulle rupi della Val Basiana, dalla quale stazione sembra scomparsa". Nel recente riordino di alcuni campioni provenienti dall'Erbario Agosti, un esemplare, pur in non buone condizioni di conservazione, sembrerebbe appartenere a Rhodiola rosea L.
I dati che lo accompagnano riportano anche "in Valle Basiana in Baldi monte", vale a dire la stessa località ricordata da Calceolari. Il periodo della raccolta è verisimilmente attorno al 1830.









XXXIV. Fam. Saxifragaceae ↑↑↑


141. Gen. Saxifraga L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 398, 1753; Gen. Pl. ed. V, 189, 1754)

383. Saxifraga rotundifolia L.
Sp. Pl. 403 (1753).
BIBL. ver.: Saxifraga rotundifolia Goir., Fl. ver. II, 457; S. rotundifolia Poll., Fl. ver. II, 28; Geum rotundifolium majus Segu., Pl. ver. I, 446; Sanicula alpina del Gesnero Pona M.B., 226.
NOM. ITAL.: Sassifraga a foglie rotonde, Erba stella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuro-peo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi ombrosi umidi, rupi e boschi dall'orizzonte montano inferiore a quello subalpino nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'ordine degli Adenostyletalia Br.-Bl. 31.
6-9 H pEai VI-IX.

Nei luoghi umidi ed ombrosi, nei luoghi selvatici, faggete e peccete, dall'orizzonte montano a quello subalpino di tutto il territorio, così sul M. Baldo (Pona, Segu., Poll., A.M., Barbieri, Goir., Mang.,!) all'Ortigara, Valvaccara (Goir.), alla Lonza (Mang.!), alle Buse (Goir., C.M.!), alle Busete (Goir.), in Valfredda (Goir.!, C.M.!,!), Noveza (Goir.), nella Valle delle Pietre (C.M.!,), ai Colonei (Goir.!), Campion (Goir.), Acque Negre!, Lavaci (Goir.), Tredespin (Heufler,!), Pian della Cenere (Goir.), Naole!, Ime!, Artillon (Goir.,!), Eremo dei SS. Benigno e Caro!; sui Lessini alla Sega!, al Corno d'Aquilio (Goir.!), alla Liana (Goir.), Bolca (A.M.!), Fanta (Goir.), Podesteria (Goir.,!), Trachi (Goir.,!), Giazza (Goir.,!), Valon del Malera (Tessari!), Revolto!, Passo Pertica!, Monte Posta!, Ponte di Revolto!, M. Zeola (Goir.), Camposilvano!.



384. Saxifraga bryoides L.
Sp. Pl. 400 (1753).
SYN.: Saxifraga aspera L. var. bryoides (L.) DC. (1805).
BIBL. ver.: Saxifraga bryoides Goir., Fl. ver. II, 461; S. bryoides Poll., Fl. ver. II, 26; S. bryoides Poll., Viagg. etc., 102, 105.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofilo sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa (montana) meridionale.
Italia: rupi e ghiaioni nel piano culminale delle Alpi; su terreni prevalentemente a composizione silicea.
Specie caratteristica dell'Androsacion alpinae Br.-Bl. 26.
9 Ch pEai VII-IX.

Esclusivamente sul Monte Baldo nei luoghi rupestri più elevati (Sternberg): nella Valgrande (Poll.), nella Val Larga (Ton.!), lungo le creste da Costabella fin oltre la colma di Valfinestra (Goir. ex. Poll.).



385. Saxifraga tridactylites L.
Sp. Pl. 404 (1753).
BIBL. ver.: Saxifraga tridactylites Goir., Fl. ver. II, 458; S. tridactylites Poll., Fl. ver. II, 31; Saxifraga verna, annua, humilior Segu., Pl. ver. I, 448.
NOM. ITAL.: Lucernicchia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: pendii, muri, terreni sassosi della Penisola e delle Isole nel piano basale e in quello montano.
(1),2,7 T PEa IV-VII.

Assai comune nei luoghi incolti, lungo le strade, sui vecchi muri, sulle rupi dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: campi attorno a Verona (Mang., Goir., C.M.,!), sui muri presso Tregnago (A.M.), alle cascate di Molina (Ton., Goir.), Rivoli veronese (Ton., Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), M. Baldo alla Corona (Goir.), Avesa (Goir.), colline veronesi (Goir.), tra Quinzano e Negrar, S. Dionisi!
Altre località segnalate: Boscomantico!, Cerro!, Val di Caprino!



386. Saxifraga adscendens L.
Sp. Pl. 403 (1733).
SYN.: Saxifraga tridactylites L. subsp. adscendens (L.) A. Blytt (1906).
BIBL. ver.: Saxifraga adscendens Goir., Fl. ver. II, 458; S. tridactylites β exilis, Poll., Fl. ver. II, 31.
NOM. ITAL.: Sassifraga ascendente.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofilo medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, America settentrionale.
Italia: muri, luoghi sassosi, rupi, sulle Alpi, sugli Appennini e in Sicilia nell'orizzonte subalpino ed alpino.
9 H bienn pEai VIII-IX.

Specie rara e limitata all'orizzonte più elevato del Monte Baldo: Colma di Valbrutta (Goir.), Coal Santo (Goir.!,!), Valle delle Buse (C.M.!), Valle delle Busete (Goir.).



387. Saxifraga petraea L.
Sp. Pl. ed. II, 378 (1762).
SYN.: Saxifraga Ponae Sternb. (1810).
BIBL. ver.: Saxifraga petraea Goir., Fl. ver. II, 459; S. petraea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; Saxifraga ponae Poll., Fl. ver., II, 31; S. ponae Poll., Viagg. etc., 60; Sassifraga bianca petrea Pona, M.B., 183; Sassifraga bianca Calc., Viagg. di M.B., 12.
NOM. ITAL.: Sassifraga dei muri.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subendemico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Jugoslavia.
Italia: rupi calcaree umide, muri, dalle Prealpi lombarde all'Istria nel piano basale e montano.
4-7,(8,9) H bienn PEai V-VI.

Cresce in ambienti umidi, presso corsi d'acqua, all'imbocco di grotte dall'Alta pianura veronese al M. Baldo, al Pastello, al Corno d'Aquilio fino ai Lessini orientali spingendosi talvolta ai limiti dell'orizzonte subalpino (Calc., Pona, Segu., Poll., Vis., Rainer, Jan, Clementi, Facchini, Mang., Goir., C.M.,!).

Esemplari d'Erbario: Monti Lessini al Branchetto!, M. Posta (C.M.), Velo Veronese (C.M.), Campofontana (C.M.), Camposilvano!, Bosco Chiesanuova (Goir.), Valon della Fratta (Goir.), Monte Comun (Goir.), Ponte di Veja (Mang.), Bolca (A.M.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.); Stallavena di Grezzana (Ton., Mang., Goir.), Vajo del Paradiso, Grezzana (Goir.), al Corno d'Aquilio (Goir.); sul Monte Baldo al Pian della Cenere (Goir.), in Valfredda (Mang., Goir.), alla Madonna della Corona (Goir., C.M.).



388. Saxifraga aizoides L.
Sp. Pl. 403 (1753).
BIBL. ver.: Saxifraga autumnalis Goir., Fl. ver. II, 461; S. aizoides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull Soc. Bot. It., 367, 1892; S. aizoides Poll. Fl. ver. II, 27; Saxifraga foliorum margine ciliari, floribus luteis maculosis et non maculosis Segu., Pl. ver. III, 200.
NOM. ITAL.: Sassifraga gialla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumpolare.
DIFFUSIONE: Europa, Asia boreale, America boreale.
Italia: rupi e luoghi umidi, sorgenti, nelle Alpi e nell'Appennino settentrionale e centrale dall'orizzonte submontano a quello alpino.
6-9 H/Ch pEai VI (VII)-VIII (IX).

Comune nei luoghi umidi, presso corsi d'acqua, pendii in ombra dalla zona montana alla subalpina di tutto il territorio, dal M. Baldo ai Lessini: M. Telegrafo!!, Costabella (Biadego!), Novezza (Goir.!), Val delle Buse (Goir.!), Val delle Busete (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.,!), all'Artillon (Goir.!), Valfredda (Goir.,!), Valbrutta!, Valvaccara!, Val degli Ossi!; Corno d'Aquilio (Goir.), Gruppo del Carega!!, M. Zovo (Biadego!), Passo di Campobrun (Biadego!), Revolto (Biadego!,!), Pozze di Campobrun (Biadego!), Revolto (Biadego!,!), Campobrun (Goir.! C.M.!), Monte Posta (Goir.!), Passo Pertica (Goir.,!), alla Lora (A.M.), alla Zeola (A.M.), Selva di Progno (A.M.!), Giazza (C.M.!), Velo (A.M.!), Valon del Malera (A.M.!, Pezzo), M. Trapola (Goir.!), Podestaria (Goir.,!).



389. Saxifraga androsacea L.
Sp. Pl. 399 (1733).
BIBL. ver.: Saxifraga androsacea Goir., Fl. ver. II, 460; S. androsacea Poll., Fl. ver. II, 23.
NOM. ITAL.: Sassifraga rosulata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano eurasiatico.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Carpazi, Asia boreale.
Italia: pascoli umidi, luoghi sassosi e rupi nel piano culminale delle Alpi.
Specie caratteristica dell'Arabidion coeruleae Br.-Bl. 26.
8-9 H pEai VII-IX.

Nella zona subalpina dei Lessini e del Monte Baldo nei luoghi rupestri umidi e nei pascoli sassosi; specie rara: (Poll., Barbieri, A.M., Goir, C.M.,!). Sul Baldo nella Valle degli Ossi (Mang.!, Goir.!), nella Valgrande (A.M.!), nella Valle delle Pietre (Ton., Goir.!), al Coal Santo (Goir.!); sui Lessini sul M. Posta (C.M.!), al Valon del Malera (Pezzo), Passo Pertica (Goir.), Campobrun (Goir.), Valle dei Ronchi (Goir.).



390. Saxifraga seguieri Sprengel
Mant. Fl. Hal. 40 (1807).
SYN.: Saxifraga planifolia Sternb. var. Seguieri (Sprengel) Stemb. (1810).
BIBL. ver.: Saxifraga Seguieri Goir., Fl. ver. II, 460; S. planifolia β Seguieri Poll. Fl. ver. II, 22; Saxifraga alpina minima, foliis ligulatis, in orbem circumactis flore ochroleuco Segu., Pl. ver. I, 450.
NOM. ITAL.: Sassifraga di Seguier.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico-alpino.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: rupi e ghiaioni nel piano culminale dalle Alpi Veneto-Trentine alla Val d'Aosta.

Questa specie, citata da Seguier, Pollini e Goiran, non è stata di recente rinvenuta; necessita quindi di conferma, tanto più che nell'Erbario, sul quale viene effettuata questa indagine, non è presente alcun esemplare proveniente dal territorio veronese.



391. Saxifraga sedoides L.
Sp. Pl. 405 (1753).
BIBL. ver.: Saxifraga sedoides Goir., Fl. ver. II, 459; S. sedoides Poll., Fl. ver. II. 25 S. sedoides Poll., Viagg. etc., 105, 108, 117; Saxifraga alpina muscoides, foliis superioribus oblongis, inferioribus rutundioribus et circumactis Segu., Pl. ver. III, 305.
NOM. ITAL.: Sassifraga setolosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano SW-europeo.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Balcani.
Italia: rupi, luoghi sassosi e ghiaioni delle Alpi orientali, del Gran Sasso e della Majella, nel piano culminale.
Specie calcifila caratteristica del Thlaspeion rotundifolii Br.-Bl. 26.
8,9 H pEA(a)i VII-VIII (IX).

Nei pascoli subalpini, sulle rupi, negli ericeti delle vallate del M. Baldo e dei Lessini: nella Valle degli Ossi (Mang.!, Goir.!), nella Valle delle Pietre (A.M.!, Goir.!, C.M.!), nella Valle delle Busete (C.M.!), alla Colma di Malcesine (Goir.!), al Coal Santo!; sul Gruppo del Carega (!!, C.M.!) a Campobrun (Goir.!), M. Pertica (Goir.), M. Zeola (Goir.), M. Posta (Goir.,!); nel Valon del Malera (Pezzo).



392. Saxifraga bulbifera L.
Sp. Pl. 403 (1753).
BIBL. ver.: Saxifraga bulbifera Goir., Fl. ver. II, 459; S. bulbifera Poll., Fl. ver. II, 30; Saxifraga ad folia bulbos gerens Segu., Pl. ver. III, 205; Sassifraga bianca ovvero quarta del Mattioli Pona, M.B., 12.
NOM. ITAL.: Sassifraga bulbifera.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento NE-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: luoghi erbosi e selvatici nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2-7 H PEai IV-VI.

Nei luoghi erbosi e nei pascoli dall'alta pianura alla media montagna (Pona, Segu., Poll., A.M., Mang., Goir.,!), e così dai dintorni della città di Verona, colline e Boscomantico (Goir.!), al Monte Baldo (C.M.!), al Monte Pastello (Goir.).



393. Saxifraga burserana L.
Sp. Pl. 400 (1753).
BIBL. ver.: Saxifraga Burseriana Goir., Fl. ver. II, 463; S. Burseriana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; S. burseriana Poll., Fl. ver. II, 24; S. burseriana Poll., Viagg. etc., 105; Saxifraga alpina, foliis glaucis, acutis, monanthos, caule folioso Segu., Pl. ver. III, 201.
NOM. ITAL.: Sassifraga di Burser.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico E-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Italia: rupi calcaree delle Alpi orientali (dalle Giulie alle Prealpi veronesi) nel piano montano e culminale.
Specie caratteristica del Potentillo-Hieracetum Br.-Bl. 18.
Cresce, tra l'altro, assieme ad Arabis alpina, Hutchinsia alpina, Saxifraga caesia, Dryas octopetala, Athamanta cretensis, Linaria alpina, Rumex scutatus, Trisetum distichophyllum.
6-9 Ch pEai VI-VII.

Luoghi rupestri e pascoli del Baldo e dei Lessini: Valfinestra (Poll.), Valdritta (Goir.), Valfredda (Goir.!); Podestaria (Goir.!), Valon del Malera (Goir.!,!), Tracchi (Goir.,!), Valle dei Ronchi (Goir.), Malga San Giorgio!!.



394. Saxifraga caesia L.
Sp. Pl. 399 (1753).
BIBL. ver.: Saxifraga caesia Goir., Fl. ver. II, 463; S. caesia Poll., Fl. ver. II, 24; Saxifraga alpina minima, foliis coesis, deorsum recurvis Segu., Pl. ver. I, 449; Sedo alpino terzo del Clusio Pona, M.B., 238.
NOM. ITAL.: Sassifraga verdazzurra.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Appennini e rilievi sudeuropei.
Italia: rupi e ghiaioni calcarei delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale nel piano culminale.
Specie caratteristica del Caricetum firmae Br.-Bl. 26.
Principali specie compagne: Sesleria varia, Carex firma, Minuartia verna, Silene acaulis, Dryas octopetala, Gentiana verna, Globularia cordifolia, Crepis jacquinii.
8,9 Ch pEai VI-VIII.

Frequente nei pascoli e nei luoghi rupestri e sassosi dell'orizzonte subalpino di tutto il territorio, scendendo solo raramente in quello montano superiore: sul M. Baldo su tutte le creste più elevate e lungo le valli che solcano sia il versante occidentale che orientale (Pona, Segu., Poll., Barbieri, Mang., A.M., Goir., C.M.,!) nella Valdritta!!, Costabella (Goir.!, Biadego!), nella Valle delle Pietre (C.M.!), all'Artillon (Goir.! C.M.!), al Coal Santo (Goir.!,!), in Val Losana (Goir.!), Cima Telegrafo (Goir.!), Valle degli Ossi!, Valfredda!, all'Ortigara!, alle Buse! ecc.; sui Lessini nel Valon del Malera (Pezzo,!), Tomba!, Corno d'Aquilio (Goir.), su tutto il Gruppo del Carega!, M. Posta (Goir.!, Biadego!), Revolto (C.M.!), Campobrun (Goir.), Giazza nel Progno (C.M.!), Obante!, alla Lora!, M. Zeola (Goir.,!), M. Alba (Goir.).



395. Saxifraga paniculata Miller
Gard. Dict. ed. 8, n. 3 (1768).
SYN.: Saxifraga aizoon Jacq. (1771); S. pyramidalis Salisb. (1796).
BIBL. ver.: Saxifraga Aizoon Goir., Fl. ver. II, 462; S. aizoon Poll., Fl. ver. II, 21; Saxifraga sedi folio angustiare, serrato Segu., Pl. ver. I, 448; Aizoo dentato I e II del Cordo Pona, M.B., 239.
NOM. ITAL.: Sassifraga alpina.
DIFFUSIONE: Europa, Asia Minore, Caucaso, America settentrionale.
Italia: rupi, luoghi ghiaiosi, pascoli pietrosi nelle Alpi, negli Appennini e in Corsica nel piano montano e culminale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Potentilletalia caulescentis Br.-Bl. 26.
Si accompagna tra l'altro a Carex sempervirens, Sesleria varia, Draba aizoides, Kernera saxatilis, Athamanta cretensis, Primula auricula, Globularia cordifolia, Potentilla caulescens, Paederota bonarota.
6-9 H/Ch pEai VI-IX.

Comune nei pascoli asciutti, macereti consolidati, rupi di tutti i rilievi del territorio veronese negli orizzonti subalpino e montano superiore, donde talvolta scende lungo le valli a quote anche modeste.

Esemplari d'Erbario: Valon del Malera (Tessari,!), Branchetto!, Malga San Giorgio e Tracchi!, Bosco Chiesanuova (Ton.), M. Posta sul Carega!, Revolto (C.M.), Ponte di Veja (Goir.), M.ti Lessini (Biadego); Acque Negre, Baldo!, Madonna della Corona (A.M., Goir.), M. Baldo (C.M., Biadego), Valfredda (Goir.), Coal Santo (Goir.), Costabella (Goir.), ai Colonei (Goir.), all'Artillon (Goir.), Ime (Goir.), Val d'Adige alla Chiusa (Goir.).
Altre località segnalate: Campobrun (Goir.,!), tra il rifugio Scalorbi e il Fraccaroli!, passo Pertica!, Lora!, Obante!, Zeola (Goir.,!), M. Alba (Goir.), Bolca (Goir.), Valle degli Ossi, Baldo!



396. Saxifraga hostii subsp. hostii Tausch
Syn. Pl. Nov. Ratisbon (Königl. Baier, Bot. Ges.) 2:240 (1828).
SYN.: Saxifraga longifolia Host non Lap. (1827); S. elatior M. et K. (1831).
BIBL. ver.: Saxifraga Hostii Goir., Fl. ver. II, 462; S. longifolia Poll., Fl. ver. II, 20.
NOM. ITAL.: Sassifraga di Host.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subendemico (alpino orientale).
DIFFUSIONE: Penisola italiana dalle Alpi Giulie alle Bergamasche.
7,9? H/Ch pEai VI-VII.

È indicata da Goiran sulle rupi alle falde dei Lessini nei Vaj della Anguilla e del Falcone e nelle vicinanze di Bosco Chiesanuova (ex. Poll.). Gli unici esemplari esistenti provengono da quest'ultima località, mentre la segnalazione più recente è quella relativa al Valon del Malera (Pezzo, 14.VII.1980); Loc. Manar (18.V.2015 - n.d.c.).



397. Saxifraga mutata L.
Sp. Pl. 570 (1753).
BIBL. ver.: Saxifraga mutata Goir., Fl. ver. II, 461; etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; S. mutata Poll., Fl. ver. II, 22; Saxifraga foliorum limbo cartilagineo, spica longa, floribus purpureo-croceis, Segu., Pl. ver. III, 199. S. mutata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino-carpatico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Carpazi.
Italia: rupi e luoghi sassosi nel piano montano e culminale dal Feltrino alle Grigne.
Specie calcicola caratteristica del Potentillion caulescentis Br.- Bl. 26.
6-9 H PEai VII-IX.

Cresce copiosa nei luoghi rupestri, talvolta nei pascoli sassosi, particolarmente nell'orizzonte subalpino del Baldo e dei Lessini dove si accompagna a Potentilla caulescens, Paederota bonarota, Phyteuma comosum, Primula auricula, Valeriana saxatilis, Asplenium ruta-muraria. E così sul massiccio baldense in Val Losana (Goir.! C.M.!), nella Valle degli Ossi!, in Valbrutta (Goir.,!), Campion (Goir.), Valfredda!, alle Acque Negre (Goir.,!), alla Colma di Malcesine!, all'Ortigara!, Tredespin!, Bocca di Navene (Goir.!), Valle delle Pietre!, Valdritta (Goir.,!); sui Lessini nel Valon del Malera!!, (Tessari), M. Trapola (Goir.!), M. Posta!!, Selva di Progno (A.M.!), Giazza (C.M.!), ai Tracchi (Goir.,!), alle Frasele (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), M. Tomba!, M. Pastello (Goir.!).





142. Gen. Chrysosplenium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 398, 1753)

398. Chrysosplenium alternifolium L.
Sp. Pl. 398 (1753).
BIBL. ver.: Chrysosplenium alternifolium Goir., Fl. ver. II, 457; C. alternifolium Poll., Fl. ver. II, 19; Chrysosplenium foliis oblongis insidentibus Segu., Pl. ver. I, 242.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Asia centro-settentrionale, Europa centrale, Asia, America settentrionale, Regioni artiche.
Italia: luoghi umidi e freschi, boschi, nel piano montano delle Alpi, dell'Appennino sett. e qua e là in Abruzzo e Campania.
S'incontra tra l'altro in compagnia di Cystopteris fragilis, Gymnocarpium robertianum, Phyllitis scolopendrum, Aruncus dioicus, Lamium galeobdolon.
6-9 H PEai V-VIII.

Boschi umidi e luoghi boschivi in genere, soprattutto nelle faggete, dal Baldo ai Lessini fino al Gruppo del Carega!: così all'Artillon (Ton.!), al Pian della Cenere (Goir.), all'Ortigara (Goir.), Noveza (Goir.), alle Acque Negre!; al Ponte di Veja (Chiavegato), ai Covoli di Velo (Goir.! C.M.!), Campofontana (C.M.!,!), Badia Calavena (C.M.!), ai Trachi (Goir.!,!), Revolto (Goir.,!).









XXXIV. Fam. Parnassiaceae ↑↑↑


143. Gen. Parnassia L. ↑↑

399. Parnassia palustris L.
(Sp. Pl. ed. I, 273, 1753; Gen. Pl. ed. V, 133, 1754)

subsp. palustris BIBL. ver.: Parnassia palustris Goir., Fl. ver. II, 104; P. palustris Poll., Fl. ver. I, 407; Parnassia palustris et vulgaris Segu., Pl. ver. I, 441; Epatica bianca del Cordo Pona, M.B., 187.
NOM. ITAL.: Parnassia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi umidi o torbosi delle Alpi, dell'Appennino settentrionale e centrale dal piano basale a quello culminale, orizzonte alpino.
Specie caratteristica dell'ordine dei Tofieldetalia Prsg. in Oberd. 49.
3,6-9 H PEai VI-VIII.

Pascoli umidi torbosi, luoghi umidi selvatici, presso corsi d'acqua, pozze d'alpeggio nella zona montana e subalpina, più raramente nella fascia submontana e collinare e quivi in via di scomparsa.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Monti Lessini (Biadego); Badia Calavena (A.M.), Selva di Progno (C.M.), Casale di sopra, Lessini (Goir.), M. Baldo (Mang.), alla Colma della Lonza (Mang.), Valle degli Ossi e Valfredda (Ton.), Prabazar (Ton.), Val Basiana (Goir.), Rivoli veronese (Mang.), Sandrà (Goir).









XXXIV. Fam. Hydrangeaceae ↑↑↑


144. Gen. Phyladelphus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 470, 1753)

400. Philadelphus coronarius L.
Sp. Pl. 470 (1753).
SYN.: Philadelphus pallidus Hayek ex Ck. Schneider (1905).
BIBL. ver.: Philadelphus coronarius Goir., Fl. ver. II, 465; Ph. coronarius Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; Ph. coronarius Poll., Fl. ver. II, 117; Syringa alba, seu Philadelphus Athenaei Segu., Pl. ver. III, 294; Siringa di fior bianco, ovvero Filadelfo d'Ateneo Pona, M.B., 209.
NOM. ITAL.: Fior d'angiolo.
NOM. DIALETT.: Canestro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subendemico.
DIFFUSIONE: Italia, Austria.
Italia: boschi termofili di tipo submediterraneo (nel Quercetum pubescentis e nell'Orno-Ostryetum) delle Alpi orientali e della Toscana fino all'orizzonte submontano.
4-6 NP PEai V-VII.

Specie che generalmente si rinviene inselvatichita lungo siepi in prossimità di nuclei abitativi o giardini e solo raramente allo stato spontaneo nella fascia collinare e submontana. Quest'ultimo aspetto in ogni caso in tempi passati doveva essere di maggior portata, stando almeno alle testimonianze tratte dalla letteratura o desunte dai dati presenti nei campioni inseriti nelle collezioni d'erbario: così nelle vicinanze di Verona presso Avesa (Goir.), nel Vajo Squaranto (Goir.!,!), nella Valpolicella presso la Madonna delle Salette (Goir.! ex Rigo) e alle falde del Pastello (Goir.), al Ponte di Veja (Chiavegato), nella Val di Tregnago (Ton.!), a Selvadi Progno (Goir.), Badia Calavena (A.M.!, C.M.!), nel Vajo dell'Anguilla (Goir.), in Val Marchiora (Goir.), sul M. Bellocca e M. Bolca (Goir.), sulle pendici del Corno d'Aquilio (Goir.), sul Monte Baldo (Pona, Segu., Poll., Jan, Mang., Goir.) alla Madonna della Corona (Goir., C.M.!), Ferrara (Mang.!).









XXXIV. Fam. Grossulariaceae ↑↑↑


145. Gen. Ribes L. ↑↑
(Sp. Sl. 200, 1753; Gen. Pl. ed. V, 94, 1754)

401. Ribes rubrum L.
Sp. Pl. 200 (1753).
SYN.: Ribes sativum Syme (1864); R. sylvestre Syme (1864); R. domesticum Jancz. (1900).
BIBL. ver.: Ribes rubrum Goir., Fl. ver. II, 465; R. rubrum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; R. rubrum Poll., Fl. ver. I, 362; Ribes Rubrum con frutto rosso Pona, M.B., 239.
NOM. ITAL.: Ribes rosso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale, altrove coltivato ed inselvatichito.
Italia: spontaneo forse in alcuni settori alpini occidentali, nel piano basale e montano.

È il comune Ribes rosso coltivato per i frutti, talora inselvatichito in prossimità di abitazioni, lungo le siepi, nella fascia collinare e montana.

Esemplari d'Erbario: Ime di M. Baldo!, Corbiolo (Goir.), Campedello (Goir.), Albarè (Goir.), Prabazar (Goir.).
Altre località segnalate: Alcenago (Goir.), Bosco Chiesanuova!, Campedello (Goir.).



402. Ribes petraeum Wulfen
in Jacq., Misc. Austr. Bot. 2:36 (1781).
BIBL. ver.: Ribes petraeum Goir., Fl. ver. II, 465; R. petraeum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; R. petraeum Poll., Fl. ver. I, 302.
NOM. ITAL.: Ribes dei sassi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, Africa settentrionale.
Italia: boschi di faggio e di conifere dalle Alpi centrali alle Marittime e nell'Appennino settentrionale, dall'orizzonte montano inferiore a quello subalpino.
Specie caratteristica della classe Betulo-Adenostyletea Br.-Bl. et Tx 43.
Spesso si accompagna a Sambucus racemosa, Lonicera nigra e L. alpigena, Sorbus aria.
6-9 NP PEai VI-VIII.

Frutice raro della fascia montana che convive talora con Ribes alpinum e dal quale differisce tra l'altro per le foglie maggiori e dal margine seghettato: sul Monte Baldo (A.M.!) all'Artillon (Pona), al Pian della Cenere e ai Lavacci (Goir.); sui Lessini ai Tracchi (Goir.!), Bocca di Selva (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.). S. Giorgio (31 maggio 2015 n.d.c.).



403. Ribes uva-crispa L.
Sp. Pl. 201 (1753).
SYN.: Ribes grossularia L. (1753); Grossularia Uva-crispa (L.) Miller (1768).
BIBL. ver.: Ribes grossularia Goir., Fl. ver. II, 464; R. Uva-crispa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; R. Uva-crispa Poll., Fl. ver. I, 303; Grossularia simplici acino vel spinosa sylvestris Segu., Pl. ver. II, 312.
NOM. ITAL.: Ribes uva-spina.
NOM. DIALETT.: Ùa spinéla. Ùa marenéla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e meridionale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi boschivi e pascoli delle Alpi e dell'Appennino sett. e centrale nei piani montano e culminale.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 52.
4-7 NP PEai VI-VIII.

Qua e là subspontaneo perché un tempo coltivato per i frutti sia lungo la catena del Baldo, Prabazar (Ton.!, Goir.!), ai Crosati (Goir.!), sia sui Lessini, Bosco Chiesanuova (Ton.!), Alcenago (Ton.!, Goir.!), Molina (Goir.!), ai Tracchi (Goir.!), Velo (A.M.!), Roverè (A.M.!), Tregnago (A.M.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Stalavena (Goir.), Podestaria (Poll.).



404. Ribes alpinum L.
Sp. Pl. 200 (1753).
BIBL. ver.: Ribes alpinum Goir., Fl. ver. II, 464; R. alpinum Goir., Erb, est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; R. alpinum Poll. Fl. ver. I, 303.
NOM. ITAL.: Ribes alpino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e settentrionale, Caucaso.
Italia: boschi di conifere e faggete, stazioni rocciose nel piano montano e culminale delle Alpi e dell'Appennino fino all'Abruzzo.
6-9 NP PEAi VI-VIII.

Luoghi rupestri e selvatici della zona subalpina sul M. Baldo e sui Lessini, così ai Lavacci (Goir.!), al Pian della Cenere (Ton.!, Goir.), nella Valfredda!, al Coal Santo!; ai Tracchi (Ton.!), al Corno d'Aquilio (Goir.), Bocca di Selva (Goir.).









XXXIV. Fam. Rosaceae ↑↑↑


146. Gen. Aruncus Adanson ↑↑
(Fam. pl. 2, 295, 1763)

405. Aruncus dioicus (Walter) Fernand
Rhodora 41:423 (1939).
SYN: Spiraea aruncus L. (1753); Aruncus vulgaris Rafin (1838).
BIBL. ver.: Spiraea aruncus Goir., Fl. ver. II, 403; S. Aruncus Poll., Fl. ver. II, 138; Barba-caprae floribus oblongis Segu., Pl. ver. I, 465; Barba-caprae Calc., Viagg. etc., 14 et Porta, M.B., 235.
NOM. ITAL.: Barba di capra.
NOM. DIALETT.: Sparaso de monte, de vajo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: boschi e luoghi freschi dall'orizzonte submontano al montano superiore sulle Alpi, nella Padania (raro) e sull'Appennino settentrionale. Cresce con Acer pseudoplatanus, Fagus sylvatica, Ulmus glabra, Lonicera alpigena, Actaea spicata, Epilobium montanum, Preananthe purpurea, Senecio fuchsii.
4-7 H PEAi V-VIII.

Nei luoghi selvatici e boschivi (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, A.M., Mang., Goir.,!) dei monti veronesi, prediligendo la fascia montana donde saltuariamente penetra nella collinare: M. Pastello (A.M.!), Corno d'Aquilio (Goir.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), Ponte di Veja (Chiavegato), Bosco Chiesanuova (Goir.!), Cogollo (A.M.!), Bolca (C.M.!), Vajo Squaranto (Goir.), Giazza!, Revolto!; M. Baldo alla Corona (C.M.!, Goir.!), Brentino (Mang.!), Ferrara (C.M.!), Val di Caprino!; colline di Avesa (Goir.).





147. Gen. Filipendula Miller ↑↑
(Gard. Dict. ed. 8, 1768)

406. Filipendula vulgaris Moench
Meth. 663 (1794).
SYN.: Spiraea Filipendula L. (1753).
BIBL. ver.: Spiraea Filipendula Goir., Fl. ver. II, 402; S. Filipendula Poll., Fl. ver. II, 138; Filipendula vulgaris an Molon plinii Segu., Pl. ver. I, 493; Enante del Fucsio Pona, M.B. II.
NOM. ITAL.: Olmaria peperina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo-S-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi aridi, pascoli (brometi) dal piano basale all'orizzonte montano superiore sulle Alpi, nella Padania e nella Penisola fino all'Abruzzo, rara nel Meridione.
Specie caratteristica della classe dei Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. 43.
Si associa ad Aster linosyris, Bromus erectus, Carlina acaulis, Hippocrepis comosa, Pulsatilla vulgaris, Onobrychis viciaefolia, Orchis morio.
(2-3), 4-7 H. PEAi V-VII.

Nei pascoli secchi (Pona, Segu, Poll., Mang., A.M., Goir.,!) dall'Alta pianura alla zona montana dell'intero territorio veronese: M. Baldo (Biadego!), tra Spiazzi e Ferrara (Goir.!), Tregnago (A.M.!), Boscomantico (Mang.!, Goir.!), M. Cucco!!, Quinzano!!, Monte (Angarine!!, Vajo Borago alle Scalucce!, Villa Piatti di Mizzole!, Torricelle ai Gaspari!



407. Filipendula ulmaria (L.) Maxim
Acta Horti Petrop. 6 (I):251 (1879).
SYN.: Spiraea ulmaria L. (1753); Ulmaria palustris Moench (1794).
BIBL. ver.: Spiraea ulmaria Goir., Fl. ver. II, 402; S. ulmaria Poll., Fl. ver. II, 139.
NOM. ITAL.: Olmaria comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.


subsp. ulmaria
Italia: luoghi umidi o boscosi, lungo i corsi d'acqua nel Settentrione, in Toscana ed Abruzzo fino all'orizzonte montano superiore.
1-4 H PEAi VI-IX.

Rara e da riconfermare: lungo i fossati della Bassa pianura veronese (Poll.), presso Cazzano di Tramigna (Goir.), nella Valle di Illasi preso Tregnago a Vico (A.M.!).
L'unico esemplare esistente per il territorio veronese è dunque quello appartenente all'Erbario A. Massalongo.

Segnalata pure per il Veronese Sorbara sorbifolia (L.) A. Braun (= Spiraea sorbifolia L.); è indicata da Goiran nella città di Verona "sul muro di Porta Vittoria" e "lungo l'Adigeto al Ponte Manin". Si tratta di specie coltivata nei giardini e raramente inselvatichita.





148. Gen. Rubus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 1753; Gen. Pl. ed. V, 218, 1754)

408. Rubus saxatilis L.
Sp. Pl. 494 (1753).
BIBL. ver.: Rubus saxatilis Goir., Fl. ver. II, 416; R. saxatilis Poll., Fl. ver. II, 151; Rubus idaeus laevis Segu., Pl. ver. II, 302; Rovo molle d'altra specie, anzi meglio dire piccolo Rovo del Gesnero per Rovo ideo scritto e del Clusio Rovo sassatile detto Pona, M.B., 236.
NOM. ITAL.: Rovo erbajolo.
NOM. DIALETT.: Ocialini.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale settentrionale.
Italia: boschi, luoghi sassosi su terreni prevalentemente calcarei sulle Alpi e sugli Appennini dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6,7(8,9) H PEAi VI-IX.

Luoghi selvatici ombrosi della zona montana e subalpina dei Lessini e del Baldo.

Esemplari d'Erbario: Revolto e Malera (Biadego), M.te Precastio, Tregnago (A.M.), Valfredda (Mang., Ton., C.M.), Ime (Goir.).
Altre località segnalate: Ferrara di M.B. (Goir.), Coal Santo!, Artillon (Goir.), M. Pastello (Mang.), Tracchi (Goir.), Malera (Pezzo, Tessari), Val Squaranto!



409. Rubus idaeus L.
Sp. Pl. 494 (1753).
BIBL. ver.: Rubus idaeus Goir., Fl. ver. II, 416; R. idaeus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; R. idaeus Poll., Fl. ver. II, 148; Rubus idaeus spinosus Segu., Pl. ver. II, 302; Rouo ideo di Dioscoride Porta, M.B., 236; Rouo ideo molle Porta, M.B., 236.
NOM. ITAL.: Lampone.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: radure di boschi, macchie, nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 NP PEai VI-VIII.

Macchie, boscaglie e luoghi selvatici in genere dalla zona montana alla subalpina in tutto il territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Passo Pertica!, M. Pastello (Mang.), Velo, M. Bellocca (A.M.), Bosco Chiesanuova (Ton., Goir.), M. Baldo alla Corona (Goir., C.M.), Prabazar (C.M.), Corno d'Aquilio (Goir.).
Altre località segnalate: Acque Negre (Goir.!), Artillon (Goir.), Valle d'Illasi (A.M.), M. Zeola (Goir.), Revolto!, Campobrun!, Valon del Malera (Tessari, Pezzo), Ponte di Veja (Goiran, Chiavegato).

Rubus nessensis W. Hall è citato da Goiran (Fl. ver. II, 418) col sinonimo R. suberectus Anders e segnalato per il Monte Baldo presso i Lumini ed ancora nelle vicinanze di Verona nella Valdonega e sulla collina di Quinzano; non esiste però alcun esemplare per eventuali confronti per legittimare la validità delle indicazioni. Altrettanto può dirsi per Rubus sulcatus Vest ex Tratt. indicato da Goiran (l.c.) con il precedente.



410. Rubus ulmifolius Schott
Sp. Pl. 494 (1753).
Isis 1818:821 (1818).
SYN.: Rubus fruticosus L.p.p. (1753); R. rusticanus Mercier (1861).
BIBL. ver.: Rubus ulmifolius Goir., Fl. ver. II, 417; R. ulmifolius var. a Poll., Fl. ver. II, 149; Rubus vulgaris sive rubus fructu nigro Segu., Pl. ver. II, 301 et R. flore albo Segu., l. c.
NOM. ITAL.: Rovo comune (pianta), More (frutti).
NOM. DIALETT.: More de spin (frutti).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale, centrale, meridionale, Africa boreale.
Italia: boschi, siepi, luoghi selvatici dal piano basale all'orizzonte montano inferiore nella Penisola e nelle Isole.
1-7 NP PEAi VI-IX.

È la specie di rovo più comune nel territorio veronese: cresce lungo le siepi, nei luoghi selvatici, nelle macchie dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: colline sopra Pojano, Valpantena (C.M.), colle di S. Michele presso Caprino (Goir.), M. Pastello (Mang., Goir.), Romagnano (Mang.), Tregnago (A.M., C.M.), Verona (Ton., Goir.), M. Baldo alla Bocca di Navene (Ton.), Marcenigo (C.M.), Ceraino (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Vajo Borago (Goir.), M. Baldo ai Lumini (Goir.), Vajo Canova, Val Squaranto!, presso la Dogana, Verona!, Montorio!, S. Maria in Stelle!, la Cola di Avesa (Goir.), Pestrino e S. Pancrazio (Goir.).
Altre località segnalate: Ponte di Veja (Chiavegato), Prezzolano!, Avesa, M. Arzan!



411. Rubus canescens DC.
Cat. Pl. Hort. Monsp. 139 (1831).
SYN.: Rubus tomentosus Borkhauser (1794), nom. illeg.
BIBL. ver.: Rubus tomentosus Goir., Fl. ver. II, 417; R. tomentosus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Boll. Soc. Bot. It., 366, 1892; Rubus fruticosus var. γ tomentosus et δ collinus Poll., Fl. ver. II, 150.
NOM. ITAL.: Rovo tomentoso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento N-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale, Asia occidentale.
Italia: cedui, boschi aridi della Penisola e della Sicilia fino all'orizzonte montano inferiore.
3-7 NP PEAi VI-VIII.

Comune nei luoghi boschivi e selvatici, lungo le siepi, ai margini dei campi della zona collinare e media montana.

Esemplari d'Erbario: M. Pastello (Mang., Goir.), Monte Baldo alla Corona (Ton.), Brentino (A.M.), Vestena (A.M.), Tregnago (C.M.), alla Purga di Bolca (C.M.), Valle di Caprino (Goir.), dintorni di Verona, Valdonega e Biondella (Goir.).
Altre località segnalate: Spiazzi e Ferrara (Goir.), S. Anna d'Alfaedo al Campostrin (Goir.), nelle Valli Marchiora e del Falcone (Goir.).



412. Rubus hirtus Waldst. et Kit.
Pl. Rar. Hung. 2:150 (1803-4).
SYN.: Rubus glandulosus Rchb. (1832) non Bellardi (1793).
BIBL. ver.: Rubus hirtus Goir., Fl. ver. II, 418; R. fruticosus var. β glandulosus Poll., Fl. ver. II, 150.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Italia: luoghi selvatici e boschivi del piano montano nella Penisola e nella Sicilia.
6,7 NP PEAi VII-IX.

Cedui e luoghi selvatici in genere della zona montana sia del Baldo, San Zeno, Altissimo di Nago, Bocca di Navene (Goir.), che dei Lessini, Valle dei Tessari di fronte a Cogolo (C.M.!), Bolca (C.M.!), M. Zevola (A.M.!), Valle dei Ronchi alla Sega (Goir.).



413. Rubus caesius L.
Sp. Pl. 493 (1753).
BIBL. ver.: Rubus caesius Goir., Fl. ver. II, 418; R. caesius Poll., Fl. ver. II, 149; Rubus repens fructu caesio Segu., Pl. ver. II, 302.
NOM. ITAL.: Rovo bluastro.
NOM. DIALETT.: Roveia, Roveza.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e occidentale.
Italia: luoghi umidi ed ombrosi della Penisola e delle Isole dal piano all'orizzonte montano inferiore.
1-7(6,7) NP PEAi IV-X.

Lungo le siepi, nelle macchie e nei boschetti dalla pianura alla zona mediomontana sia del Baldo che dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Grezzana (Ton., Goir.), Badia Calvena (C.M.), Verona, P. San Giorgio (C.M.), Tregnago (A.M.), Marcenigo (C.M.), M. Baldo ai Lumini (Goir), Caprino (Goir.), Boi (Goir.), Valle del Tasso (Goir.), Val d'Adige presso Incanale (Goir.), M. Pastello (Mang.), San Vito del Mantico (Goir.), Verona al Pestrino!, Tombetta (Goir.), M. Zovo, Lessini (Goir.), Risorgive di Ca' di David!.
Altre località segnalate: Vajo Borago presso Avesa (Goir.), Ferrara di M. Baldo (Goir.), Campedello (Goir. ex Poll.).





148. Gen. Rosa L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 491, 1753; Gen. Pl. ed. V, 217, 1754)

414. Rosa arvensis Hudson
Fl. Angl. 192 (1762).
BIBL. ver.: Rosa arvensis, Fl. ver. II, 422; R. arvensis Goir., Le rose del Veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 96, 1903; R. arvensis Poll., Fl. ver. II, 141.
NOM. ITAL.: Rosa cavallina.
NOM. DIALETTI: Rosa de campo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: siepi, luoghi boschivi, specialmente cedui, della Penisola, più frequente al nord, e della Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica del Carpinion Issl. 31 em. Oberd. 53.
2-7,(8,9) NP PEAi IV-VII.

Lungo le siepi, nei boschi e nei luoghi selvatici in genere del territorio veronese, dalla media pianura alla collina fino all'orizzonte subalpino del Monte Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (C.M.), Grezzana (Ton.), Badia Calavena (A.M.), Valle di Caprino (Goir.), M. Baldo (C.M.) ai Masi (Goir.), all'Ortigara e Ortigareta (Goir.), Ime (Goir.), Val Losana (Goir.), Valfredda (Goir.), Val Basiana (Goir.), nella Valle di San Zeno sopra Cassone (Goir.), Val d'Adige a Rivoli sopra le Zuane (Goir.), Boscomantico (Goir.), Avesa (Goir.), Costagrande!, M. Tondo (Goir.), Vajo Borago e Gallina (Goir.), M. Arzan, Avesa (Goir.), M. Ongarine (Goir.), Valpantena (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Vajo della Pernisa(Goir.), Marcellise (Goir.), Lavagno (Goir.), Bocca di Selva e Tracchi (Goir.), Lughezzano (Goir.), Soave (Goir.).
Altre località segnalate: Ime (Goir.), falde del Pastello (Goir.), Vajo Squaranto!, Monte Cucco!, dintorni di Verona, Torricelle e Gaspari!, Ponte di Veja (Chiavegato).



415. Rosa pimpinellifolia L.
Syst. Nat. ed. 10, 2:1062 (1759).
SYN.: Rosa spinosissima L. (1753) p.p.
BIBL. ver.: Rosa pimpinellifolia Goir., Fl. ver. II, 430; R. pimpinellifolia Goir., Le rose del veronese ecc., Bull. Soc. Bot. It., 102, 1903; R. spinosissima Poll., Fl. ver. II, 141.
NOM. ITAL.: Rosa di macchia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Islanda, Europa centrale e meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi secchi, sassosi nella Penisola dall'orizzonte sub-montano al montano inferiore.
6,8 NP PEAi V-VII.

Sembra limitata al settore orientale montano del territorio veronese tra le rupi e le macchie della Val d'Adige attraverso il Pastello (Poll. Mang., Ton.!, A.M.!), il Corno d'Aquilio (Goir.), fino ai Lessini, Roccapia, Tracchi (Goir.!).



416. Rosa glauca Pourret
Mém. Acad. Toulouse 3:326 (1788).
SYN.: Rosa ferruginea Auct., non Vill. (1779); R. rubrifolia Vill. (1789).
BIBL. ver.: Rosa rubrifolia Goir., Fl. ver. II, 427; R. rubrifolia Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 100, 1903.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: boschi e luoghi sassosi dall'orizzonte submontano al subalpino sulle Alpi, sull'App. pavese, in Toscana ed Abruzzo.
Specie caratteristica del Cotoneastro-Amelanchieretum (Berberidion) (Fab. 36) Tx. 32.
6-9 NP pEAi VII-IX.

Luoghi selvatici, macchie e cespugli della zona montana e subalpina, ma non comune: sui Lessini presso S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), Vajo dell'Anguilla sotto Podestaria (Goir.), Monte Pastello in vista della Val d'Adige (Goir.), sul Baldo (Mang.) all'Ortigara (Mang.!, Goir.!, Ton.!), Ime (C.M.!, Goir.!), nella Valfredda, alle Buse, al Coal Santo, alle Busete (Goir.).



417. Rosa pendulina L.
Sp. Pl. 492 (1753).
SYN.: Rosa alpina L. (1763); R. inermis Turra (1765).
BIBL. ver.: Rosa alpina Goir., Fl. ver. II, 429; R. alpina Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 102, 1903, R. alpina Poll., Fl. ver. II, 145; Rosa non spinosa, calycis foliis indivisis, fructo oblongo Segu., Pl. ver. III, 297.
NOM. ITAL.: Rosa alpina.
NOM. DIALETT.: Rosa selvadega, Rosa di monte.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale (mont.).
Italia: macchie, boschi, particolarmente di conifere, sulle Alpi e sugli Appennini dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 NP PEAi V-VII.

Frequente dai boschi della fascia submontana fin oltre il limite della vegetazione arborea nei pascoli cespugliati e nei luoghi rupestri della fascia subalpina dal Baldo!, al Pastello!, al Corno d'Aquilio!, ai Lessini!, al Gruppo del Carega, Pertica, Obante, Zeola, ecc.!

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang., Goir., C.M.) presso Ime (Goir., C.M.), alla Corona (C.M.), sopra Peri (Ton.), ai Lavacci (Goir.), nella Val degli Ossi (Goir.), nella Valbrutta (Goir.), alle Fassole (Goir.), all'Ortigara e all'Ortigareta (Goir.), alle Buse (Goir.), nella Valfredda (Goir.), alle Busete (Goir.), Campion (Goir.), Bocca di Naole e Novezza (Goir.), nella Valgrande (Goir.), nella Valle delle Pietre (Goir.), Bocca di Navene (Mang.); sul Monte Pastello (Mang.), al Corno d'Aquilio (Goir.), al Corno Mozzo (Goir.), Corbiolo (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), alla Liana (Goir.), al Cornetto (Goir.), M. Tomba e Podesteria (Goir.), Castelberto (Goir.), alla Trapola (Goir.), alla Sega (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Revolto attorno al Lago Secco (Goir.), Val dei Ronchi (Goir.), Passo Pertica e Campobrun (Goir.), M. Alba e Zeola (Goir.), Gruppo del Carega!, Valon delMalera!, S. Mauro di Saline (A.M.), Tregnago (A.M.).



418. Rosa gallica L.
Sp. Pl. 492 (1733).
SYN: Rosa pumila Jacq.
BIBL. ver.: Rosa gallica Goir., Fl. ver. II, 423; R. gallica Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 96, 1903; R. pumila Poll., Fl. ver. II, 143; Rosa sylvestris flore majore et rubente Segu., Pl. ver. II, 311.
NOM. ITAL.: Rosa serpeggiante.
DIFFUSIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale, Asia Minore.
Italia: luoghi selvatici, boscaglie, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
(1),2-5(6,7) NP PEAi IV-VI.

Lungo le siepi, nei cespugli e nei luoghi selvatici dalla pianura alla media montagna, così nei dintorni di Guastalla veronese (Goir.!), al Boscomantico (Goir.), Parona (Goir.!), M. Rico presso Verona (Goir.!), M. Arzan presso Avesa (Goir.), M. Comun presso Negrar!!, M. Spigola di Avesa (Goir.), ai Gaspari sopra Grezzana e Grezzana (Mang., Goir., Ton.), Stallavena (Ton.), M. Cucco!, Boschochiesanuova (Ton.), Tregnago (A.M., C.M.), Cogollo (C.M.), M. Gadà (C.M.), Bosco delle Raute, Tregnago (C.M.), M. Pastello (Mang.), Fumane (Mang.), Brentino (Ton., Goir.), Valle di Caprino (Goir.), ai Masi (Goir.), Val Vaccara (Goir.), S. Zeno di Montagna e Prada (Goir.).



419. Rosa montana Chaix
in Vill., Hist. Pl. Douph. I: 346 (1786).
BIBL. ver.: Rosa montana Goir., Fl. ver. II, 127; R. montana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; R. montana Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 99, 1903.
NOM. ITAL.: Rosa montana.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-montano.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi selvatici, siepi, boscaglie dall'orizzonte montano inferiore al subalpino sulle Alpi, qua e là sull'Appennino settentrionale e centrale, Sicilia (Madonie).
6-9 NP PEAi VI-IX.

Sporadicamente nei monti veronesi sulle rupi e pendici sassose solatie tra 800 e 1300 m e così sui Lessini presso Spiazzoi (C.M.!), Giazza e Revolto (Goir.!), sul Malera (Goir.!), sul M. Trapola (Goir.!), nella Val Marchiora sotto S. Anna d'Alfaedo (Goir.); sul Baldo e Campedello (C.M.!), Navene (Gelmi), all'Artillon (Goir.!), all'Artillonzin (Goir.!), alla Lonza, Valbrutta (Goir.), al Coal Santo e Telegrafo!, Val Basiana, Ime, Gambon (Goir.).



420. Rosa canina L.
Sp. Pl. 491. (1753).
BIBL. ver.: Rosa canina Goir., Fl. ver. II, 424; R. canina Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 97, 1903; R. canina Poll., Fl. ver. II, 145; Rosa sylvestris, flore odorato incarnato Segu., Pl. ver. II, 311.
NOM. ITAL.: Rosa selvatica comune.
NOM. DIALETT.: Rosa selvadega.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, centrale, meridionale, Africa settentrionale.
Italia: macchie, siepi, luoghi selvatici, boscaglie degradate a Quercus caducifoglie, Pinus, Abies, Fagus, dal piano basale all'orizzonte montano superiore nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 32.
(1),2-9 NP PEAi V-VII.

Assai frequente con molte forme, probabilmente di natura ibridogena, nei boschi, luoghi selvatici e pascoli magri dell'intero territorio veronese, dalla pianura alla fascia subalpina.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico!, da Montorio verso Trezzolano!, M. Arzan di Avesa!, S. Giorgio di Valpolicella!, Scaveaghe di Garda!, S. Peretto di Negrar!, M. Pastello (Mang., Goir.), M. Baldo ai Lumini (Mang.), all'Ortigara (Goir.), Spiazzi, Tratto Spino, Artillon e Val Losana, Vezzane (Goir.), Ime e Campedello (C.M.), Caprino (Goir., C.M.), Val d'Adige, Incanale (Goir.), Colma di Malcesine (Goir.), Bocca di Navene (Goir.) Prada (Goir.), Acque Negre e Artillon (Goir.), sopra Cassone (Goir.), Valle di Caprino al "Platano" (Goir.), Val d'Adige a Brentino (Goir.), Ferrara (Goir.), Giare di Valbrutta (Goir.), Val Aviana e Fassole (Goir.), Val Andrine (Goir.), Altissimo di Nago (Goir.), dintorni di Verona, M. Rico, colle di S. Dionigi, Cola di Avesa, Parona, Vajo Gallina, Colle di S. Leonardo, Pojano, Castel S. Felice, Torricelle, Forte S. Mattia (Goir.), Grezzana (Ton.), Selva di Progno (Goir.), Bosco Chiesanuova e Trachi (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), M. Malera ai Boschetti (Biadego), Valon del Malera (Tessari), Tregnago (C.M.), Giazza (C.M.), M. Precastio (C.M.), Preabocco (Goir.), Revolto (Goir.), Passo della Lora (Goir.), Corbiolo (Goir.), alle Scandole di Bosco Chiesanuova (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Quinzano (Goir.), Colle delle Ungarine (Goir.), Marcellise (Goir.), Quinzano (Goir.), Colle delle Ungarine (Goir.), Lughezzano (Goir.), Porto S. Pancrazio, Pestrino, Tombetta, presso l'Adige (Goir.).



421. Rosa pouzinii Tratt.
Rosac. Monogr. 2:112 (1823).
SYN.: Rosa micrantha DC. (1815).
BIBL. ver.: Rosa Pouzinii Goir., Fl. ver. II, 426; R. Pouzinii Goir., Le rose del veronese ecc., Bull. Soc. Bot. It., 99, 1903.
NOM. ITAL.: Rosa di Pouzin.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo occidentale-montano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Algeria, Marocco.
Italia: rara; boschi, macchie e siepi (qua e là) nell'Appennino centrale e meridionale e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore. Segnalata anche per il veronese (?) e le Alpi Marittime.
2,4 NP PEAi V-VII.

Specie da ricercare ulteriormente; gli esemplari e i luoghi di cui si hanno notizia riguardano l'Alta pianura e la fascia collinare: Valle d'Illasi presso Tregnago (C.M.!), collina di Marcellise sotto a Lavagno (Goir.), nella collina attorno alla città di Verona a S. Mattia e nella Valdonega (Goir.!).



422. Rosa vosagiaca Desportes
Ros. Gall. 88 (1828).
SYN.: Rosa glauca Vill. (1809) non Pourret. R. dumalis Bechst.
BIBL. ver.: Rosa glauca Goir., Fl. ver. II, 426; R. glauca Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 99, 1903.
NOM. ITAL.: Rosa selvatica di montagna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: boschi, siepi, luoghi selvatici delle Alpi, nella Penisola e in Sicilia dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
4-7 NP PEAi VI-VIII.

Boscaglie e luoghi selvatici in tutti i rilievi del territorio nella fascia submontana e montana, più raramente in quella subalpina; così sul M. Baldo a Ferrara (Goir.), Ime (C.M.!), all'Artillon e in Val Basiana (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.!,!), in Valbrutta (Goir.!), in Valfredda (Goir.), e Campedello (Goir.), a Pazzon (Goir.!), alla Lonza (Goir.!), ai Coltri (Goir.!); sui Lessini al Vajo dell'Anguilla (Goir.!), Soave e Cazzano di Tramigna (Goir.!), Malera e Revolto (Goir.!), M. Trapola (Goir.!), sul M. Zeola (Goir.), alla Podestaria e alle Scandole (Goir.), sul M. Pastello (Goir.).



423. Rosa obtusifolia Desv.
Jour. Bot. Rédigé 2:317 (1809).
SYN.: Rosa tomentella Lém. (1818).
BIBL. ver.: Rosa tomentella Goir., Fl. ver. II, 426; R. tomentella Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 98, 1903.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale e nordoccidentale.
Italia: boschi e luoghi selvatici del piano montano nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 50.
2-7 NP PEai V-VII.

Luoghi incolti e selvatici, lungo le siepi nella fascia collinare e montana di tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo all'Artillon, Spiazzi, Pazzon, Navene, Acque Negre, Altissimo di Nago, Tredespin, ai Masi, Valle dell'Orso, Onè, Valle del Tasso (Goir.); Boscomantico (Goir.), Altopiano di Rivoli (Goir.), dintorni di Verona nella Valdonega (Goir.), alla Biondella (C.M.), S. Leonardo, Avesa, Montorio, S. Mattia, Castel S. Felice, Colle delle Ongarine, Ca' di Cozzi, Vajo Squaranto e Pigozzo, S. Lucia al Fenilon, Pojano (Goir.), Val d'Adige, Colle S. Marco (Goir.), Cerro Veronese (Goir.), Guastalla Veronese (Goir.), Valpantena ai Bellori (Goir.), M. Pastello (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), M. Zovo (Goir.).



424. Rosa corymbifera Borkh
Vers. Forstbot. Beschr. Holzart. 319 (1790).
SYN.: Rosa dumentorum Thuill. (1799).
BIBL. ver.: Rosa dumetorum Goir., Fl. ver. II, 425; R. dumentorum Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 98, 1903.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento suboceanico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: macchie, boschi e luoghi selvatici dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 52.
2-7 NP PEai IV-VII.

Assai comune lungo le siepi, nelle macchie, nei luoghi boschivi dalla pianura alla media montagna, di preferenza nella zona collinare più soleggiata, sia del M. Baldo che del Pastello e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: alla Rocca della Chiusa (Mang.), Tregnago (C.M.), Badia Calavena (C.M.), ai Battistini sopra Scorgnan (C.M.), Verona (Valdonega, Sommavalle, Torricelle, Avesa, S. Leonardo, Biondella, S. Mattia) (Goir.), M. Baldo al Pazzon e ai Coltri (Goir.), Ferrara, alla Corona, all'Artillon, Val Losana, alla Colma di Malcesine (Goir.), all'Ortigara (Ton.), Valle di Caprino, Marcellise, Soave, Cerro Veronese, San Floriano, Sommacampagna, Castelrotto di S. Pietro Incariano, Pojano, Quinto, Marzana, Grezzana, Boscomantico, M. Pastello, Bellori di Valpantena (Goir.).



425. Rosa tomentosa Sm.
Fl. Brit. 2:539 (1800).
BIBL. ver.: Rosa tomentosa Goir., Fl. ver. II, 428; R. tomentosa Goir., Le rose del Veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 101, 1903.
NOM. ITAL.: Rosa tomentosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento pontico centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale, Asia Minore.
Italia: boschi, siepi, sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale e centrale dall'orizzonte submontano al montano superiore.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 52.
6-9 NP PEAi IV-VII.

Nelle macchie e nei cespugli della fascia montana e subalpina del territorio; più frequente nel settore occidentale. Sui Lessini a Roccapia, Corno d'Aquilio, alla Liana e alla Sega (Goir.); sul Baldo a Campedello (C.M.!), tra Caprino e Spiazzi (C.M.!), Valle delle Pietre e degli Ossi, Valfredda (Goir.), Val Losana (Goir.!), Tratto Spino (Goir.!), Val Basiana (Goir.), tra Pazzon e Vezzane (Goir.!), all'Artillon (Goir.!), alle Buse e alle Busete (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.!,!), in Val Andrine (Goir.!), Ime e Ferrara (Goir.).



426. Rosa villosa L.
Sp. Pl. 491 (1733).
SYN.: Rosa pomifera Hermm. (1762).
BIBL. ver.: Rosa pomifera Goir., Fl. ver. II, 428; R. pomifera Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 101, 1903.
NOM. ITAL.: Rosa villosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Asia occidentale.
Italia: cespugli, siepi, luoghi boschivi sulle Alpi e sugli Appennini dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 30.
7 NP PEAi VI-VIII.

Questa specie sembra limitata al settore occidentale del territorio veronese, per lo più al massiccio del Baldo dove "è piuttosto rara e sparsa" (Goir.): nella Val Aviana sopra S. Giacomo, in Tolghe e Canalete, ai Zocchi, nella Valle del Tret, in Cerbiol e Prazagano e più a sud nella Valfredda (Goir.), Ime, Val Basiana, Valbrutta, Val Losana, Noveza (Goir.!). Inoltre al confine del Veronese col Trentino nella Valle dei Ronchi di Ala (Goir.).



427. Rosa rubiginosa L.
Mantissa Alt. 564 (1771).
SYN.: Rosa Eglanteria L. (1753), nomen ambiguum.
BIBL. ver.: Rosa rubiginosa Goir., Fl. ver. II, 428; R. rubiginosa Goir., Le rose de! veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 101, 1903.
NOM. ITAL.: Rosa balsamina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale.
Italia: luoghi selvatici della Penisola e della Sicilia, rara nel meridione, dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 50.
(2),4-7 NP PEAi V-VII.

Tra le siepi, i cespugli, le macchie e le boscaglie del Monte Baldo all'Artillon (Mang.!, Ton.!), presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!), nella Valle dell'Adige fra Belluno, Rivalta ed Incanale e alla Perarola (Goir.), dintorni di Verona, S. Leonardo (Ton.!), presso Grezzana alle Cengie del Maso (Ton.!) e nelle vicinanze di Tregnago (C.M.).



428. Rosa elliptica Tausch
Flora (Regensb.) 2:465 (1819).
SYN.: Rosa aspera Schleich. (1821); R. graveolens Gren. (1847).
BIBL. ver.: Rosa graveolens Goir., Fl. ver. II, 428; R. graveolens Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 101, 1903.
NOM. ITAL.: Rosa a odore gradevole.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, occidentale.
Italia: boscaglie e luoghi sassosi dall'orizzonte submontano a quello subalpino lungo l'arco alpino dal Trentino alla Liguria, qua e là nell'Appennino settentrionale, ma rara.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 50.
4-6 NP PEAi VI-VIII.

Specie da riconfermare. Siepi e macchie nell'Altopiano di Rivoli e nella Valle di Caprino, alle falde occidentali del M. Baldo sopra Cassone (Goir.), al castello di Tregnago (C.M.!).



429. Rosa agrestis Savi
Fl. Pis. I:475 (1798).
SYN.: Rosa sepium Thuill. (1799).
BIBL. ver.: Rosa agrestis Goir., Fl. ver. II, 428; R. agrestis Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., 100, 1903; R. agrestis Poll., Fl. ver. II, 144; Rosa rubiginosa flore glabro Poll., Viagg. etc., 18 et 84; Rosa sylvestris foliis odoratis Segu., Pl. ver. II, 312.
NOM. ITAL.: Rosa delle siepi.
NOM. DIALETT.: Rosa selvadega.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale, Africa settentrionale occidentale.
Italia: luoghi selvatici, boschi a caducifoglie della Penisola e delle Isole nei piani basale e montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 52.
2-7 NP PEAi V-VII.

In diverse varietà e forme lungo le siepi e nei luoghi selvatici di tutto il territorio dall'Alta pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Velo Veronese (A.M.), S. Mauro di Saline (C.M.), Tregnago (C.M.), Verona alla Biondella (C.M.), Torricelle (Goir.), Castel S. Felice (Goir.), Porta Vescovo (Goir.), Valdonega (Goir.), San Leonardo (Goir.), Vajo Gallina (Goir.), Vajo Pissacavra (Goir.), Avesa alla Spigola (Goir.), alla Cola (Goir.), Vajo Borago (Goir.), Valpantena sopra Pojano (Goir.), Boscomantico (Goir.), S. Martino B.A. (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Soave (Goir.), Marcellise e Lavagno (Goir.), Lugo (Goir.), Guastalla veronese (Goir.), vicino alla Chiusa sul M. Pastello (Goir.), M. Pastello (Goir.), M. Baldo a Pazzon, Valle di Caprino, ai Masi (Goir.), Valle del Tasso (Goir.).



430. Rosa micrantha Borrer ex Sm.
in Soverby, Engl. Bot. 35 t. 2490 (1812).
BIBL. ver.: Rosa micrantha Goir., Fl. ver. II, 427; R. micrantha Goir., Le rose del veronese etc., Bull. Soc. Bot. It., I00, 1903. (cfr. 421 - Rosa pouzinii)
NOM. ITAL.: Rosa balsamica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento pontico-eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale, centrale, meridionale, Africa settentrionale-occidentale, Asia meridionale-occidentale.
Italia: luoghi selvatici, siepi, cedui nella Penisola e nella Sicilia dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 50.
2-7 NP PEAi Vi-VIII.

Tra le macchie e i cespugli della zona collinare e montana dal M. Baldo ai Lessini; specie non comune.

Esemplari d'Erbario: Ferrara di M. Baldo (Mang., Ton.), Tregnago (C.M.), S. Mauro di Saline (C.M.), dintorni di Verona, Valdonega, M. Arzan di Avesa, Pojano (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Cerro (Goir.), Tracchi (Goir.), Val di Porro (Goir.), Vajo Pissacavra (Goir.), Val d'Adige ai Tessari (Goir.), M. Pastello presso Ceraino (Goir.), Rivoli alle Zuane (Goir.), M. Baldo a Pazzon e Vezzane (Goir.).





150. Gen. Agrimonia L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. V, 419, 1753; Gen. Pl. ed. V, 206, 1754)

431. Agrimonia eupatoria L.
Sp. Pl. 448 (1753).
BIBL. ver.: Agrimonia eupatoria Goir., Fl. ver. II, 419; A. eupatoria Poll., Fl. ver. II, 94; Agrimonia officinarum Segu., Pl. ver. I, 504.
NOM. ITAL.: Agrimonia comune.
NOM. DIALETT.: Fragolari selvadeghi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi selvatici, incolti nella Penisola e nelle Isole fino al piano montano.
Specie caratteristica del Trifolio-Agrimonietum Th. Müll. 62.
1-7 H PEAi VI-X.

Ai margini delle strade, nei luoghi incolti, tra i cespugli e le siepi di tutto il territorio veronese dalla pianura alla media montagna e così ai Campiani di Garda!!, nei dintorni di Erbezzo!, San Michele Extra (Biadego!), Tregnago (A.M.!), Sant'Anna d'Alfaedo, Fosse (Goir.!), Ponte di Veja (Chiavegato), Monte Baldo sul Belpo e sopra Lumini (Goir.), Avesa!, tra Montorio e Trezzolano!, Boscomantico!, M. Cucco in Valpantena!, S. Maria in Stelle!, M. Cavro e San Rocchetto!, M. della Parte e San Dionigi!, Torricelle ai Gaspari!





151. Gen. Aremonia L. ↑↑
(Monogr. Potent. 1816)

432. Aremonia agrimonioides (L.) DC.
Prodr. 2:588 (1825).
SYN.: Agrimonia agrimonioides L. (1753); Spallanzania agrimonioides Poll. (1816).
BIBL. ver.: Agrimonia agrimonioides Goir., Fl. ver. II, 419; A. agrimonioides Goir., Erb. est. et autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; Spallanzania agrimonioides Poll., Fl. ver. I, 509; S. agrimonioides Poll., Viagg. etc., 96.
NOM. ITAL.: Agrimonia delle faggete.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano NE-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale orientale, Asia Minore.
Italia: boschi di latifoglie nel settore alpino orientale, nell'Appennino settentrionale, nei rilievi fino alla Sila, Sicilia, dall'orizzonte submontano al montano superiore.
6-9 H PEAi V-VII.

Boschi e luoghi selvatici della fascia montana e subalpina sia del M. Baldo che dei Lessini fino al Gruppo del Carega.

Esemplari d'Erbario: Ime di M. Baldo (Ton.), Revolto (C.M.), Giazza (Goir., C.M.), Tracchi (Goir.), M. Baldo, Cerbiol e Gambon (Goir.).
Altre località segnalate: Val Basiana, Lavacci (Goir.), Bosco Chiesanuova!, Corbiolo!, Acque Negre!, Prada!





152. Gen. Sanguisorba L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 116, 1753; Gen. Pl. ed. V, 53, 1754)

433. Sanguisorba officinalis (L.) DC.
Sp. Pl. 116 (1753).
SYB.: Poterium officinale A. Gray (1868).
BIBL. ver.: Sanguisorba officialis Goir., Fl. ver. II, 421; Sanguisorba officinalis Poll., Fl. ver. III, 776.
NOM. ITAL.: Salvastrella maggiore.
NOM. DIALETT.: Pimpinella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Alaska.
Italia: prati umidi e paludosi, torbiere delle zone alpine, prealpine e dell'Appennino settentrionale, qua e là nella Penisola fino alla Sila, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1,2 H pEAi VI-IX.

Specie praticamente scomparsa dai prati umidi e paludosi della Bassa e Media pianura veronese in seguito alle opere di bonifica. Tuttavia già al tempo di Goiran Sanguisorba officinalis L. era estremamente rara, tanto che lo stesso Goiran riporta dati e notizie desunti da altri autori ed una sola osservazione personale.

Esemplari d'Erbario: Guastalla veronese (Goir.), Colà (Goir. ex Rigo), Lazise (Mang.). Segnalata pure da A. Massalongo nei dintorni di Villafranca.



434. Sanguisorba minor Scop.
Fl. Carn. ed. 2, 1:110 (1772).
SYN.: Poterium sanguisorba L. (1753).
BIBL. ver.: Poterium Sanguisorba Goir., Fl. ver. II, 421; P. Sanguisorba Poll., Fl. ver. II, 120; P. Sanguisorba Poll. Viagg. etc., 122; Pimpinella Sanguisorba minor hirsuta Segu., Pl. ver. I, 98; P. Sanguisorba minor hirsuta, flore albo, Pl. ver. III, 61; Sanguisorba Calc., Viagg. M.B. etc., 10.
NOM. ITAL.: Salvastrella minore.
NOM. DIALETT.: Pimpinella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale e meridionale; nat. America boreale.
Italia: prati aridi, incolti, soprattutto al Nord, fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Festuco-Brometea Br.-Bl et. Tx 43.
1-7 H PEAi IV-X.

Pascoli e luoghi erbosi magri dalla pianura alla media montagna dal settore baldense ai Lessini, così a San Vigilio sul Garda!!, Onè di Monte Baldo (Goir.!), campi attorno a Verona (Mang.!), Pian di Castagnè (Biadego!), Grezzana (Ton.!), Tregnago (A.M.), M. Zovo (Goir.!), colline di Verona (Goir.!), Verona al Pestrino (Goir.!), tra Morago e Cancello!, Avesa!, San Fidenzio!, Vajo Gallina!, Boscomantico! Montorio!, Trezzolano!, Torricelle!, M. Cucco!, M. Ongarine!, S. Maria in Stelle!, M. Arzan di Avesa!, M. Cavro!, M. della Parte!, Sezano!, tra Mizzole e Pigozzo!, Cerro!, Torri del Benaco (Goir.!), Valbrutta di M. Baldo (Goir.!).





153. Gen. Dryas L. ↑↑
(Sp. Pl. 501, 1753; Gen. Pl. ed. V, 220, 1754)

435. Dryas octopetala L.
Sp. pl. 301 (1733).
BIBL. ver.: Dryas octopetala Goir., Fl. ver. II, 403; D. octopetala Goir., Erb. est. et autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 365, 1892; D. octopetala Poll., Fl. ver. II, 153; Dryas Segu., Pl. ver. I, 512; Cariofillata montana di Carlo Pona, M.B., 209.
NOM. ITAL.: Camedrio alpino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: regioni fredde ed alpine dell'emisfero boreale.
Italia: rupi, ghiaioni, detriti, sulle Alpi e qua e là nell'Appennino settentrionale e centrale a partire dall'orizzonte subalpino, ma talvolta presente anche a livelli inferiori.
(6,7),8,9 Ch PEAi VII-IX.

Specie assai frequente nei pascoli e luoghi sassosi della fascia più elevata dei monti veronesi, dalla quale talvolta, specie lungo i corsi d'acqua, può scendere a quote appartenenti agli orizzonti inferiori: M. Baldo a Costabella!!, Cima Telegrafo!, al Coal Santo (Mang.!, Goir.!, C.M.!), alla Colma di Noveza (Goir.!), all'Altissimo di Nago (Goir.), alla Cima di Valdritta (Goir.), Monmaor (Goir.), Valle degli Ossi (Goir.,!), all'Artillon!, Valle delle Pietre!; sui Lessini al Passo della Lora e Campobrun (Goir.,!), Velo (A.M.!), M.te Posta (Goir.!!,!!), M. Zeola!, Passo Pertica!, Obante!, Valon del Malera!, Tomba! Dryas octopetala L. è specie compagna d'alta frequenza nel Seslerieto-Semperviretum Br.-Bl. 26 e nel confinante, superiormente, Caricetum firmae Br.-Bl. 26. Si associa per lo più a Bartsia alpina, Polygonum viviparum, Potentilla crantzii, Silene acaulis, Globularia cordifolia, Saxifraga caesia oltre naturalmente a Carex firma, C. sempervirens, Sesleria varia.





154. Gen. Geum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 500, 1753; Gen. Pl. ed. V, 220, 1754)

436. Geum montanum L.
Sp. Pl. 301 (1753).
SYN.: Sieversia montana R. Br. (1823).
BIBL. ver.: Geum montanum Goir., Fl. ver. II, 404; G. montanum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 365, 1892; G. montanum Poll., Fl. ver. II, 166; Caryophyllata alpina lutea Segu., Fl. ver. I, 494; Caryophyllata alpina minor Segu., Pl. ver. I, 495; Cariofillata montana del Mattioli Pona, M.B., 188; Cariofillata alpina minima di prima specie Pona, M.B., 203.
NOM. ITAL.: Cariofillata montana.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale (montana).
Italia: pascoli subalpini ed alpini sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale.
Specie caratteristica del Nardion Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
8,9 H pEAi VII-IX.

Nei pascoli di tutto il settore subalpino del territorio veronese, saltuariamente in quello montano, così sul Monte Baldo! al Coal Santo!!, in Costabella (Goir.! C.M.!), alle Buse (Goir.!) e alla Colma di Noveza (Mang.!, Goir.!), in Valdritta!, nella Valle delle Pietre e degli Ossi!, alla Colma di Malcesine (Goir.!), in Valvaccara (Goir. ex Calc.), all'Artillon (Goir. ex Pona et Segu), alla Bocchetta di Naole (Goir. ex Pona); sui Lessini in Campobrun (Goir.!), Giazza (A.M.), alla Lora!, allo Scalorbi!, M. Posta!, nel Valon del Malera (Tessari).



437. Geum rivale L.
Sp. Pl. 301 (1753).
SYN.: Geum hybridum Wulf. (1778); G. silvaticum Ten. (1830).
BIBL. ver.: Geum rivale Goir., Fl. ver. II, 403; G. rivale Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 365, 1895; G. rivale Poll., Fl. ver. II, 165; Caryophyllata aquatica natante flore Segu., Pl. ver. III, 216; Cariofillata montana del Dalecampio Pona, M.B., 236.
NOM. ITAL.: Cariofillata dei rivi.
NOM. DIALETT.: Erba sanguigna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia boreale, America boreale.
Italia: luoghi cespugliosi umidi delle Alpi, dell'Appennino settentrionale e qua e là in quello centrale e meridionale dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 H pEAi VI-IX.

Luoghi umidi e boscaglie della fascia montana e subalpina del M. Baldo e dei Lessini, così al Coal Santo!!, in Noveza (Mang.!, Ton.!), in Costabella (Goir.!, C.M..'), all'Artillon (Goir.), in Valdritta!, Ime!, alle Buse e Busete (Goir.), nella Valle delle Pietre!; nel Valon del Malera (!!, Tessari!), Velo e Bolca (Goir. ex A.M.!), Giazza!, Revolto!



438. Geum urbanum L.
Sp. Pl. 501 (1753).
BIBL. ver.: Geum urbanum Goir., Fl. ver. Il, 404; G. urbanum Poll., Fl. ver. II, 165; Caryophyllata vulgaris Segu., Pl. ver. I, 443; Cariofillata degli orti Pona, M.B., 140.
NOM. ITAL.: Cariofillata comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Africa centrale e occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi ombrosi e freschi della Penisola e delle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
(1),2-7,(8,9) H PEAi V-VIII.

Incolti, siepi, macchie e luoghi selvatici dalla pianura alla zona montana, penetrando talora in quella subalpina, così nei dintorni di Verona presso Boscomantico (Mang.!, C.M.!), lungo la catena del Baldo alla Corona (Goir.!), Ime (Goir.!), Valfredda (Goir.), alle Acque Negre!, Ferrara!; sui Lessini presso Tregnago (A.M.!), Giazza (Pisani), verso i Parpari (Pisani), Revolto!, Ponte di Veja (Chiavegato).





155. Gen. Potentilla L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 495, 1753; Gen. Pl. ed. V, 207, 1754)

439. Potentilla anserina L.
Sp. Pl. 495 (1753).
BIBL. ver.: Potentilla anserina Goir., Fl. ver. II, 406; P. anseriana L. β sericea Goir., Erb. recenti ecc., Bull. Soc. Bot. It., 231, 1895; P. anserina Poll., Fl. ver. II, 155; Pentaphylloides argenteum alatum, seu Potentilla Segu., Pl. ver. I, 502; la Potentilla minore, ovvero Argemone di alcuni Pona, M.B., 143; Potentilla seu Argentina Calc., Viagg. M.B. etc., 12.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia piè d'oca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, centrale, Australia, America.
Italia: nei luoghi erbosi sulle Alpi, nella Padania, Lazio ed Irpinia, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2,7 H PEAi VI-IX.

Specie rara i cui rinvenimenti certi interessano ristrette aree in prossimità dell'Adige alla periferia di Verona; ciò fa supporre un probabile insediamento della pianta in ambienti soggetti saltuariamente alle piene del fiume.

Esemplari d'Erbario: San Michele di Verona (Ton., Goir.), al Pestrino (Goir.).
Altre località desunte dalla letteratura: nelle vicinanze di Verona a S. Pancrazio (Goir.), Campomarzo di Verona nelle sabbie depositate dall'Adige (Goir.); sul Monte Baldo (Calc., Barbieri ex Bertoloni) nella Valle di Caprino (Goir. ex Pona) (?).



440. Potentilla rupestris L.
Sp. Pl. 496 (1753).
BIBL. ver.: Potentilla rupestris Goir., Fl. ver. II, 406; P. rupestris Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G. Bot. It., XXII, 529, 1890; P. rupestris Poll., Fl. ver. II, 156.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia fragolaccia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, America boreale.
Italia: sulle Alpi, sull'Appennino Tosco-Emiliano, Apuane, Sardegna e Corsica nei luoghi sassosi e boschivi dal piano basale all'orizzonte subalpino.
7 H PEai V-VII.

Specie rara i cui rinvenimenti, peraltro di epoca piuttosto remota, risalgono al Rigo e al Goiran ed interessano i luoghi rupestri sul versante occidentale del Monte Baldo (Rigo) e la Valle di San Zeno al di sopra dell'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.) e i dintorni di Lumini (Ton.!).



441. Potentilla argentea L.
Sp. Pl. 497 (1733).
BIBL. ver.: Potentilla argentea Goir., Fl. ver. II, 409; P. argentea Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G. Bot. It. XXII, 534, 1890; P. argentea Poll., Fl. ver. II, 158; Quinquefolium folio argenteo Segu., Pl. ver. I, 500.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia bianca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America settentrionale.
Italia: luoghi erbosi secchi, rupi, nella Penisola fino al centro e in Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, piùraramente in orizzonti superiori.
Specie caratteristica della classe dei Sedo-Scleranthetea Br.-Bl. 55.
2-7 H PEai V-VIII.

Specie abbastanza comune nei pascoli e prati secchi, sulle rupi e vecchi muri, al margine dei campi, dalla pianura alla collina, alla bassa e media montagna raggiungendo sul Baldo, sul Pastello e sui Lessini quote comprese tra iooo e 1200 metri (Goir.! ).

Esemplari d'Erbario: Colognola ai Colli!, Incaffi!, colline veronesi (Mang.), Ospedaletto di Valpolicella (Ton., Goir.), dintorni di Verona come Forte di S. Caterina, Chievo, S. Massimo, Pestrino, Colle delle Ongarine, Valdonega, Basso Acquar (Goir.), Boscomantico (Goir.,!), M. Gadà (C.M.), Valpantena presso Grezzana (Goir.), Valeggio (Goir.), M. Baldo (Goir.).
Segnalata pure per Avesa!



442. Potentilla inclinata Vill.
Hist. Pl. Dauph. 3:567 (1788).
SYN.: Potentilla canescens Besser (1809); P. cana Gordan (1856).
BIBL. ver.: Potentilla canescens Goir., Fl. ver. II, 407; P. cana Goir., Delle forme del genere Potentilla etc., N.G. Bot. It., 530, 1890; P. inclinata Poll., Fl. ver. II, 164.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia cenerognola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-temperato.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale, Asia.
Italia: luoghi asciutti e sassosi sino all'orizzonte submontano al nord e qua e là al centro della Penisola.
2,3,7 H PEai V-VII.

Specie rara da ricercarsi ulteriormente e finora nota per il Monte Baldo lungo la salita che da Brentino conduce al Santuario della Corona (Goir.!, Ton.!), per Bussolengo (Goir.!) e per i dintorni di Verona presso il Forte di S. Caterina (Goir.!), Chievo (Goir.!), Tombetta (Goir.!), e nella stessa città (Goir.!).



443. Potentilla collina Wibel
Prim. Fl. Werthem. 267 (1799).
BIBL. ver.: Potentilla collina Goir., Fl. ver. II, 407 incl. P. thyrsiflora Hülsen, P. Schultzii P. Müller, P. johanniniana Goir., P. confinis Jord., P. decipiens Jord., P. alpicola De la Soie, P. Goirani Zimm., P. Wiemaniana Günther et Schummel.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, fino al Norditalia, Francia centrale, Svezia meridionale, Russia meridionale e occidentale.
Italia: prati aridi e rupi fino all'orizzonte montano superiore nel settore boreale della Penisola.
2,3 H PEai IV-VII.

Con il termine Potentilla collina Wibel si fanno convergere un complesso di forme con caratteri intermedi tra Potentilla argentea L., P. tabernaemontani Asch. (= P. verna L. p.p.), P. pusilla Host. e P. cinerea Chaix. Si tratta di piante che nel territorio veronese dovrebbero trovar diffusione per lo più nelle zone circostanti la stessa città di Verona, con poche digressioni nelle finitime.

Esemplari d'Erbario: San Massimo e Chievo, fuori Porta Nuova, alla Croce Bianca, Forte di Tombetta e Forte di S. Caterina, Porta San Zeno e al poligono (Goir.), Valeggio (Goir., C.M.), al Pestrino (Goir.), all'interno del Collegio "Agli Angeli" (Goir.).



444. Potentilla supina L.
Sp. Pl. 497 (1753).
BIBL. ver.: Potentilla supina Goir., Fl. ver. II, 405; P. supina Poll., Fl. ver. II, 156.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia sdraiata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale, Asia centrale, occidentale, Africa settentrionale.
Italia: fino all'orizzonte submontano nelle Prealpi, nella Padania e nel Lazio, prevalentemente nei luoghi umidi.
5 T PEa V-IX.

Rinvenuta esclusivamente in prossimità del Lago di Garda presso Cisano e Lazise (Goir.!, Fontana, Pavolini, Mang.!, A.M.!, Rigo).



445. Potentilla recta L.
Sp. Pl. 497 (1753).
BIBL. ver.: Potentilla Hirta L. β recta Goir., Fl. ver. II, 407.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia diritta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento NE-mediterraneo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale e centrale.
Italia: luoghi asciutti, rupi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-5,(6,7) H PEai V-VIII.

Pascoli, rupi e siepi dall'Alta pianura all'orizzonte submontano, penetrando talora nel montano inferiore, ove tuttavia s'incontra sporadicamente, così sul Monte Baldo presso la Corona (Goir.!), sulle alture in prossimità del Garda, Incaffi!!, sulle colline moreniche presso Valeggio (C.M.!), nella città di Verona, Campo Marzio (Ton.!), Valdonega (Goir.), Avesa!!, Montorio!!, Torricelle!!, Trezzolano!!, San Fidenzio!!, Monte della Parte, S. Dionigi!, Vajo Borago alle Scalucce!, nella Valpantena presso Grezzana (Ton.!), e più sù nel Vajo della Pernisa (Ton.!), e più ad oriente presso Monteforte (Goir.!).



446. Potentilla hirta L.
Sp. Pl. 497 (1753).
BIBL. ver.: Potentilla hirta Goir., Fl. ver. II, 406; P. recta Poll., Fl. ver. II, 157; Quinquefolium rectum luteum Segu., Pl. ver. I, 499; Ettafillo Calc., Viagg. M.B. etc., 13.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia irta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e mediterranea, Asia.
Italia: luoghi asciutti, prati aridi nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
2-5,(6,7) H PEai V-VII.

Sui muri, nei luoghi aridi e secchi nei dintorni di Verona e in tutta la fascia collinare del territorio; scompare o quasi nell'orizzonte montano inferiore: e così presso Colognola ai Colli!!, Monteforte d'Alpone (Ton.!), Valeggio (Goir.!), Boscomantico (Goir.), Chievo (Goir.!), colli di Quinzano (Goir.), colle di S. Dionigi (Goir.!), Valdonega (Goir.!), alla Biondella (Goir.!), Valle di Caprino alle pendici del Monte Baldo (Goir.!).



447. Potentilla grandiflora L.
Sp. PL. 499 (1753).
BIBL. ver.: Potentilla grandiflora Goir., Fl. ver. II, 412.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia trifogliata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano alpino-pirenaico.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi.
Italia: pascoli aridi e sassosi delle Alpi centrali ed occidentali nell'orizzonte subalpino ed alpino.
9 H pEai VI-VIII.

Specie segnalata da Goiran (l.c.) per il Monte Baldo "rarissima sul M. Baldo nei pascoli elevatissimi fra il Lastè, Altissimo di Nago (Heufler), Bocca di Navene e Colma di Malcesine", ma delle quale non è presente alcun esemplare d'erbario.



448. Potentilla crantzii (Crantz) G. Beck ex Fritsch
Excursionsfl. Österr. 293 (1897).
SYN.: Potentilla salisburgensis Haenke (1788).
BIBL. ver.: Potentilla verna Goir., Fl. ver. II, 411 incl. P. villosa et P. baldensis; P. verna Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It., XXII, 537, 1890.
NOM. ITAL.: Cinquefoglio di Crantz.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, centrale, America boreale.
Italia: pascoli aridi sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale e centrale dall'orizzonte subalpino a quello alpino.
(6,7), 8,9 H pEai VI-VIII.

Pascoli dell'orizzonte subalpino di tutti i monti veronesi, Baldo, Lessini, Gruppo del Carega (Ton., Mang., A.M., Goir., C.M.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Costabella (Ton. Goir.), Valle di Naole (C.M.), Ime (Goir.), Colma di Malcesine (Goir.), Valle degli Ossi (Goir.), Acque Negre (Goir.), Monmaor (Goir.); M. Alba presso Campofontana (C.M.), Revolto (C.M.), Campobrun (C.M.), M. Posta (Goir.), Valon del Malera (Tessari), Rifugio Scalorbi!, sopra Bosco Chiesanuova (Goir.).
Altre località segnalate: Coal Santo (Goir.), Altissimo di Nago (Goir.), Valdritta!, Valle delle Pietre!, Valbrutta!, Tratto Spino (Goir.,!), M. Zeola (Goir.), alla Lora!, Obante!



449. Potentilla aurea L.
Cent. Pl. 2:18 (1756).
BIBL. ver.: Potentilla aurea Goir., Fl. ver. II, 411.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia fior d'oro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: nei pascoli dell'orizzonte subalpino ed alpino delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale.
Specie caratteristica del Nardion Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
9 H pEai VI-IX.

Esclusivamente nei pascoli più elevati del M. Baldo (Jan, Heufler, Goir., Rigo): Valle delle Busete (Ton.!, Goir.!), Tredespin (C.M.!), Colma e Pra' di Malcesine (Goir.!).



450. Potentilla heptaphylla L.
Cent. Pl. 1:13 (1755).
SYN.: Potentilla opaca L. p. p. (1759); P. rubens Zimm. (1884).
BIBL. ver.: Potentilla rubens Goir., Fl. ver. II, 410 et P. opaca Goir., id.,; P. opaca Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It. XXII, 536, 1890; P. verna β hirsuta Poll., Fl. ver. II, 159; Quinquefolium minus repens lanuginosusm luteum Segu., Pl. ver. I, 501.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia a sette foglie.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale e settentrionale.
Italia: luoghi ghiaiosi, rupi, pascoli aridi nel settore nordoccidentale della Penisola dall'orizzonte submontano a quello montano superiore.
1-7 H PEai IV-VII.

Nei prati, pascoli e luoghi erbosi di tutto il territorio dalla pianura alla media montagna: Bussolengo (Goir.!), lungo l'Adige (Goir.!), presso il Lazzaretto (Goir.), alla Palazzina (Goir.), nella Valpantena presso Grezzana al Vajo del Paradiso (Goir.,!), nei colli attorno a Verona (Goir.), Pastrengo (Goir.), S. Vito del Mantico (Goir.), Chievo (Goir.), nella Val d'Adige ad Incanale, Preaboco e Brentino (Goir.), M. Baldo al Pian della Cenere (Ton.!, Goir.!), Albarè (Ton.!), Montorio (Goir.!), Nogara (Goir.!), Cerro veronese (Goir.,!).



451. Potentilla pusilla Host
Fl. Austr. 2:39 (1831).
SYN.: Potentilla cinerea Gaud. (1828), non Chaix; P. gaudini Gremii (187).
BIBL. ver.: Potentilla Gaudini Goir., Fl. ver. II, 411; P. Gaudini Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It. XXII, 527, 1890.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia pelosetta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, centro-orientale e Balcani.
Italia: prati aridi, luoghi secchi delle Alpi, Padania, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine dei Festucetalia valesiacae Br.- Bl. et Tx. 43.
2-7 H PEai III-VII.

Nei luoghi erbosi dall'Alto Agro veronese, alla fascia collinare fino all'orizzonte montano inferiore.

Esemplari d'Erbario: Castelletto di Brenzone (Goir.), dintorni di Verona, Tomba (Goir.), Quinzano (Goir.), Montorio (Goir.,!), San Fidenzio!, tra Mizzole e Pigozzo!, Avesa!, Trezzolano!, Costagrande Vajo Gallina!, San Dionigi!, Boscomantico!, Marano di Valpolicella!, Incaffi!, Tregnago (A.M.).
Altre località segnalate: Monte Pastello (Goir.), Monte Cucco!, M. Ungherine!, M. Cavro, S. Rocchetto, Avesa!, Villa Piatti, Mizzole!



452. Potentilla erecta (L.)( Räuschel
Nomencl. Bot. ed. 3, 152 (1797).
SYN.: Tormentilla erecta L. (1753); Fragaria Tormentilla Crantz (1763), Potentilla sylvestris Neck. (1768).
BIBL. ver.: Potentilla erecta Goir., Fl. ver. II, 405; P. erecta Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It. XII, 528,1890; Tormentilla erecta Poll., Fl. ver. II, 152; Potentilla sylvestris Segu., Pl. ver. I, 413; Tormentilla Calc., Viagg. M.B., II; Tormentilla Pona, M.B., 209.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia tormentilla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: luoghi boschivi e pascoli umidi della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello culminale.
(i),2-9 H PEai IV-IX.

Specie comune dai prati umidi della pianura, ai pascoli e ai luoghi boschivi e selvatici della fascia collinare, montana e subalpina del M. Baldo e dei Lessini e Pastello: così sul M. Baldo in Valfredda (Mang.!, Goir.!), alle Acque Negre!!, Spiazzi (Goir.! C.M.!), al Gamberone nella Val di Caprino (Goir.!), ai Masi (Goir.), lungo la Val d'Adige, Brentino (Goir.), sul M. Pastello (Mang.!), M. Arzan di Avesa!, Trezzolano!, Monte Cucco!, Cancello, Vajo del Carbone!, Grezzana (Ton.!, Goir.!), Velo (A.M.!), Valon del Malera (Goir.!, Biadego, Tessari), San Giorgio (Goir.!).



453. Potentilla reptans L.
Sp. Pl. 499 (1733).
BIBL. ver.: Potentilla reptans Goir., Fl. ver. II, 406; P. reptans Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. Ital. XII, 528, 1890; P. reptans Poll., Fl. ver. II, 163; Quinquefolium majus repens Segu., Pl. ver. I, 500.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia comune.
NOM. DIALETT.: Fraga selvadega.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato (subcosmopolita).
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, centrale, settentrionale, Africa settentrionale; nat. in America settentrionale.
Italia: luoghi erbosi umidi, incolti, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'Agropyro-Rumicion Nordh. 40 em. Tx. 50.
1-7 H PEai V-IX.

Frequente al margine dei campi e nei luoghi erbosi dalla pianura alla fascia collinare fino a raggiungere la media montagna.

Esemplari d'Erbario: Gazzo Veronese!, Campiani di Garda!, Tregnago (A.M.), "ovunque nei pascoli" (Ton.), margine dei fossi (Mang.), nei prati attorno a Verona (Goir.), colle di S. Dionigi (Goir.), Valdonega (Goir.), Castel S. Felice (Goir.), Boscomantico!
Altre località segnalate: lungo l'Adige presso Verona!, Trezzolano!, Quinzano!, Moruri!, S. Maria in Stelle!, Sezano!, M. Cucco!, Ponte di Veja (Chiavegato).



454. Potentilla caulescens L.
Cent. Pl. 2: 19 (1756).
BIBL. ver.: Potentilla caulescens Goir., Fl. ver. II, 412; P. caulescens Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It., XXII, 538, 1890; P. caulescens Poll., Fl. ver. II, 161; Quinquefolium umbellatum album, foliis in apice tridentatis Segu., Pl. ver. I, 498.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia penzola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano nordmediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale, Nordafrica.
Italia: rupi calcaree nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano a quello alpino.
Specie caratteristiche dell'ordine dei Potentilletalia caulescentis Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
(2,3),4-9 Ch pEai VI-IX.

Pareti rocciose, massi calcarei dal Monte Baldo ai Lessini, al Gruppo del Carega nell'orizzonte subalpino donde scende in quello montano fino a raggiungere talvolta la zona collinare lungo le valli che sfociano nella pianura. Così sul M. Baldo sulle rupi di Valfredda (Mang.!,!), Costabella (Goir.), Goal Santo (Goir.!,!), Valdritta!, Valbrutta!, Valle degli Ossi!, all'Artillon (Goir.), alla Madonna delle Corona (Goir.!), Ferrara (Goir.!), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!); sul Monte Pastello (Mang.!, Goir.), sul Pastelletto (Goir.!), alla Chiusa (Ton.!), nel Vajo Squaranto (Goir.), nella Valpantena al Maso Falasco (Goir.!), al Ponte di Veja (Chiavegato), sui Lessini in Podestaria (Goir.), Velo (A.M.!, C.M.!), Malera (Goir., Tessari!), Monte Posta (Goir.), Campobrun (Goir.), Passo Pertica!!, alla Lora!, Obante! M. Zeola (Goir.), nella Val d'Illasi sin presso Tregnago (Goir.).



455. Potentilla nitida L.
Cent. Pl. 2: 18 (1756).
BIBL. ver.: Potentilla nitida Goir., Fl. ver. II, 414; P. nitida Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It. XXII, 539, 1890; P. nitida Poll. Fl. ver. II, 162; Comaroides alpina petraea flore Segu., Pl. ver. I, 497; Trifolio argentato alpino Pona, M.B., 222.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia delle Dolomiti.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subendemico.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: Alpi dalle Giulie alle Comasche nell'orizzonte subalpino ed alpino, talora al di sotto e al di sopra di tali limiti.
8,9 Ch pEai VII-IX.

Rupi e pascoli pietrosi alle quote più elevate dei monti veronesi: M. Baldo (Biadego!), al Coal Santo (Goir., C.M.!), nella Valle delle Pietre (Goir.), Monmaor (Goir.), Valle degli Ossi (Mang.!), Altissimo di Nago (Ton.!), Val Finestra (Ton.!, Goir.!), Costabella (C.M.!), Belvedere (Goir.!), al Sassetto (Goir.), Valdritta e Valbrutta!, Telegrafo!, Coal Santo (Goir.,!); Gruppo del Carega (Biadego!,!) sul Zeola!; alla Rocchetta sopra Bolca (C.M.!).



456. Potentilla alba L.
Sp. Pl. 498 (1753).
BIBL. ver.: Potentilla alba Goir., Fl. ver. II, 413; P. alba Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It. XXII, 539, 1890; P. alba Poll., Fl. ver. II, 160; Quinquefolium album majus alternum Segu., Pl. ver. III, 217; Quinuefolium rectum album Segu., Pl. ver. I, 499; Pentafillo bianco Calc. Viagg. M.B., 13.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia bianca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centro-europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e orientale.
Italia: Alpi centrali e orientali, Appennino settentrionale e Padania; luoghi boschivi secchi, pascoli aridi dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Quercion pubescenti-petraeae Br.-Bl. 32.
(1), 2-7, (8,9) H Peai III-VI.

Assai frequente dal Medio Agro veronese alla fascia montana nei pascoli e nei luoghi boschivi tra il Lago di Garda e il confine vicentino e così sul Monte Baldo sopra Cassone (Goir.!), Prabazar (Goir.!), Ferrara (Goir.); presso Ca' di David (Goir.), Boscomantico (Mang.!, Ton.!, Goir.!, C.M.!), Torricelle alle Case vecchie!!, Vajo Borago!!, San Dionigi!, Monte Cucco!, Avesa!!, Grezzana (Ton.!), Monte Gadà (C.M.!), Vajo Falcone (Goir.!), ai Tessari di Tregnago (C.M.!), M. Bellocca (A.M.!).



457. Potentilla micrantha Ramond ex DC.
in Lam. et DC., Fl. Fr. ed. 2, 4: 468 (1805).
BIBL. ver.: Potentilla micrantha Goir., Fl. ver. II, 414; P. micrantha Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It. XXII, 539, 1890; Comarum fragarioides Poll., Fl. ver. II, 168 et Viagg. M.B., 12; Comaroides vulgaris Segu., Pl. ver. I, 497.
NOM. ITAL.: Cinquefoglia fragola secca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale.
Italia: boschi e luoghi selvatici, cespuglieti, nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine dei Quercetalia pubescenti-petraeae Br.-Bl. 32.
6-9 H Peai II-V.

Nei luoghi boschivi e selvatici della zona montana veronese dal Monte Baldo, Val Basiana (Ton.!), Costabella (Ton.!), Ime (Ton.!, Goir.!), Artillon (Goir.!), Artillonzin (Goir.), Coal Santo!, Telegrafo!, Cerbiol, Lavacci, Gambon (Goir.), ai Lessini presso i Tinazzi (Segu., Poll.) e ai Tracchi (Goir.).





156. Gen. Sibbaldia L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 284, 1753; Gen. Pl. ed. V, 137, 1754)

458. Sibbaldia procumbens L.
Sp. Pl. 284 (1753).
SYN.: Potentilla procumbens Clairv. (1811) non Sibth.; P. Sibbaldi Hall. f. (1820).
BIBL. ver.: Sibbaldia procumbens Goir., Fl. ver. II, 405; S. procumbens Goir., Delle forme del gen. Potentilla etc., N.G.B. It. XXII, 539, 1890.
NOM. ITAL.: Sibbaldia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE; Europa, Asia occidentale, centrale, settentrionale, Africa settentrionale, America settentrionale.
Italia: pascoli alpini, vallette nivali delle Alpi e dell'Abruzzo nel piano culminale.
Specie caratteristiche del Salicion herbaceae Br.-Bl. 13 in Br.-Bl. et Jenny 26.
9 H pEai VIII-IX.

Esclusivamente sulle alte creste del Monte Baldo all'Artillon (C.M.!), alla Colma di Malcesine (Goir.! et C.M.!) e Tredespin (Goir.).





157. Gen. Fragaria L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 494, 1753; Gen. Pl. ed. V, 518, 1754)

459. Fragaria vesca L.
Sp. Pl. 494 (1753).
BIBL. ver.: Fragaria Vesca Goir., Fl. ver. II, 414; F. vesca Poll., Fl. ver. II, 154; F. vulgaris Segu., Pl. ver. I, 496; F. vulgaris Calc., Viagg. M.B., 12; F. vulgaris Pona, M.B., 237.
NOM. iITAL.: Fragola comune.
NOM. DIALETT.: Fraga, Fraghe de monte.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano, oggi cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, altrove naturalizzata e coltivata.
Italia: boschi (a Fagus, Pinus, Abies), macchie, siepi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica della classe degli Epilobietea angustifolii Tx. et Prsg. in Tx. 50.
(2,3), 4-9 PI PEai IV-VII.

Boschi e luoghi selvatici della collina e della fascia montana e subalpina di tutto il territorio veronese dal distretto benacense al confine vicentino: colline del Garda!, pendici del M. Baldo!, Val di Caprino!, Acque Negre!, Coal Santo!, Valle degli Ossi!, Ime!, Spiazzi!, Valpolicella!, Ponte di Veja (Chiavegato), Corno d'Aquilio!, Boscomantico (Ton.!, Mang.!,!), Avesa!, Vajo Borago!!, Monte Ongherine!!, Santa Maria in Stelle!, Morago!, Verona (Goir., C.M.!), Vajo Squaranto!, Val di Mezzane!, Tregnago!, Bosco Chiesanuova!, Giazza!, Revolto!, Passo Pertica e Campobrun!, Campofontana!



460. Fragaria viridis Duchesne
Hist. Nat. Frais. 135 (1766).
SYN.: Fragaria collina Ehrh. (1792).
BIBL. ver.: Fragaria collina Goir, Fl. ver. II, 415; F. collina Poll., Fl. ver. II, 154.
NOM. ITAL.: Fragola spermatofite.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, centrale, settentrionale.
Italia: siepi, prati, boschi aridi nella Penisola dalla pianura all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Geranion sanguinei Tx. in Th. Müll. 61.
2-5 H Peai IV-V.

Lungo le siepi e nei pascoli magri dell'Alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (A.M., Ton., Goir.,!), Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton.), Valpantena a S. Maria in Stelle (Goir.), Verona, Valdonega, S. Leonardo (Goir.), Avesa (Goir.), Vajo Borago (Goir.,!), Trezzolano, Pigozzo e Mizzole (Goir.), San Massimo e Croce Bianca (Goir.).
Altre località segnalate: Torricelle alle Case Vecchie!, Montorio!, Monte Cucco!, Vajo Squaranto!





158. Gen. Alchemilla L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 123, 1753; Gen. Pl. ed. V, 59, 1754)

461. Alchemilla transiens (Buser) Buser
in Dörfler, Herb. Norm. 36:204 (1906).
SYN.: Alchemilla alpina L. sensu Sch. et K.
BIBL. ver.: Alchemilla alpina Goir., Fl. ver. II, 420; A. alpina Poll., Fl. ver. I, 181; A. alpina quinquefolii folio, subtus argenteo Segu., Pl. ver. III, 59; Tormentilla candida del Dalecampio Pona, M.B., 188 et pentafillo alpino petroso del Lobelio ovvero Stellaria argentea etc. Pona, M.B., 195.
NOM. ITAL.: Ventaglina alpina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orofila.
Italia: sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale, nei pascoli e luoghi rupestri dell'orizzonte subalpino ed alpino.
Specie caratteristica dell'Eu-Nardion Br.-Bl. 26.
8,9 H pEai VII-IX.

Pascoli e luoghi rocciosi dell'orizzonte subalpino del Monte Baldo, dei Lessini e del Gruppo del Carega (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Rigo, Mang., Ton. Goir., Biadego.!, Tessari, Pezzo): così alle Giare di Valbrutta (Goir.), nella Valfredda (Goir.!), al Coal Santo (Goir.!,!), all'Ortigara e all'Ortigareta (Goir.!), a Costabella (Ton., C.M.!, Biadego!), Valdritta!, al Telegrafo!, nella Valle degli Ossi!, nel Valon del Malera (Tessari!, Pezzo), al Corno Mozzo (Goir.!), al Corno d'Aquilio (Goir.), Campobrun (A.M.!), M. Posta!, M. Obante!, alla Lora!, Campofontana (Goir. ex A.M.).



462. Gruppo di Alchemilla vulgaris L. sensu Sch. et K.
Comprende una cinquantina di entità che crescono per lo più nel settore settentrionale e centrale della Penisola; 6 di queste potrebbero essere presenti nel territorio veronese nella fascia compresa tra l'orizzonte montano inferiore e l'orizzonte subalpino. Crescono promiscuamente e la loro differenziazione può essere effettuata solo dallo specialista. Si riportano di seguito le entità in discussione, tenendo tuttavia in evidenza che la diffusione relativa al Veronese va intesa riferita ad Alchemilla vulgaris s.l.:

Alchemilla glaucescens Wallr.
Linnaea 14:134 (1840).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e settentrionale.
Italia: luoghi erbosi, prati e pascoli sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale (750-2200 m).


Alchemilla flabellata Buser
Not. Alchim. 12 (1891).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Italia: pascoli aridi, luoghi sassosi ed erbosi sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale (1500-2400 m).


Alchemilla colorata Buser
Not. Alchim. 10 (1891).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: prati e pascoli delle Alpi e dell'Appennino centrale (1600-2300 m).


Alchemilla strigosula Buser
Bull. Herb. Boiss. I, App. 2:24 (1893).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centromeridionale.
Italia: luoghi erbosi e prati delle Alpi e dell'Appennino settentrionale (1000-1800 m).


Alchemilla subcrenata Buser
Scrin. Fl. Select. 12:285 (1893).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa settentrionale, centrale e Siberia.
Italia: prati e pascoli pingui delle Alpi e dell'Appennino settentrionale (1500-2400 m.).


Alchemilla demissa Buser
Bull. Herb. Boiss. 2:96 (1894).
BIBL. ver.: Alchemilla vulgaris Goir., Fl. ver. II, 419; A. vulgaris Poll., Fl. ver. I, 180.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA; elemento montano (occ.), medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Cevennes, Appennini.
Italia: luoghi erbosi ed umidi, vallette nivali delle Alpi e dell'Appennino settentrionale (1600-2400 m).
6-9 H PEAi VII-VIII.

Nei prati e pascoli pingui dell'orizzonte montano e subalpino dei monti veronesi e così sul M. Baldo al Prabazar (Goir.!), alla Colma di Malcesine (Goir.!), Cima di Valbrutta (Goir.!), Costabella (Goir.!), Valfredda (Mang.!), Coal Santo!, Ortigara!, Ferrara di M.B. (Ton.!), Ime (C.M.!, Goir.!), Acque Negre!, Tredespin!, Noveza!; sui Lessini al Corno d'Aquilio (Goir.), (Corno Mozzo) (Goir.!), Valon del Malera (Goir.!), Malga San Giorgio!!, Trapola (Goir.!), Monte Malera (Goir.!), Castelberto (Goir.!), Velo Veronese (Goir.!), Val Fraselle (Goir.!), Gruppo del Carega!!, Campobrun (Biadego!), M. Posta (Goir.!).
Non risulta presente in Lessinia veronese! (Festi-Prosser)





159. Gen. Aphanes L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 123, 1753; Gen. Pl. ed. V, 59, 1754)

462 bis. Aphanes arvensis L.
Sp. Pl. 123 (1753).
SYN.: Alchemilla arvensis Scop. ( 1772).
BIBL. ver.: Alchemilla arvensis Goir., Fl. ver. II, 421; A. Aphanes Poll., Fl. ver. I, 182; Alchemilla montana minima Segu., Pl. ver. III, 59; Percepier degl'inglesi Pona, M.B., 17.
NOM. ITAL.: Ventaglina dei Campi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: campi di cereali dal piano basale all'orizzonte montano inferiore nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica dell'Aperion spica-venti Tx. 50.
1-4 T PEa III-VI.

Campi, pascoli, seminati della pianura e della fascia collinare, così attorno alla città di Verona nell'immediata periferia (Goir.!,!), alle sponde del Lago di Garda (Fontana, Gelmi), Caldiero (Ton.!, Goir.!), Grezzana (Ton.!), Montorio (Goir.!), Moruri!!.





160. Gen. Sorbus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 477, 1753; Gen. Pl. ed V, 213, 1754)

463. Sorbus domestica L.
Sp. Pl. 477 (1753).
SYN.: Pyrus domestica Ehrh. (1790); Pyrus Sorbus Gaertn. (1791).
BIBL. ver.: Pirus domestica Goir., Fl. ver. II, 440; Sorbus domestica Poll., Fl. ver. II, 129.
NOM. ITAL.: Sorbo comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa mediterranea, Regione mediterranea.
Italia: Boschi e macchie della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte submontano.
2-5, (6,7) P pEAi V-VII

Qua e là naturalizzato nei boschi e boschetti della collina e della media montagna: colli attorno al Lago di Garda (Goir.!), sul M. Baldo presso Ferrara (Goir.), nella Valle di Caprino (Goir.!), M. Gazo (Goir.!), presso Pozza Galletto (Goir.), a Boscomantico (Goir.!), nella Valpantena sui rilievi attorno a Grezzana (Mang.!), nella Valle di Squaranto a Pigozzo (Goir.!), Bosco Chiesanuova (Goir.),Spredino (Goir.!), nel Vajo della Pernisa (Goir.!), alle Scandole (Goir.), presso Tregnago (Mang.!).



464. Sorbus aucuparia L.
Sp. Pl. 477 ( 1753).
SYN.: Pirus Aucuparia Ehrh. (1790).
BIBL. ver.: Pirus aucuparia Goir., Fl. ver. II, 440; Pyrus aucuparia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; Sorbus aucuparia Poll., Fl. ver. II, 128; S. aucuparia Segu., Pl. ver. II, 309; Sorbo silvestre del Mattioli Calc., Viagg. M.B., II.
NOM. ITAL.: Sorbo degli uccellatori.
NOM. DIALETT.: Corbelar selvadego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media e boreale.
Italia: boschi e macchie nella Penisola e nella Sicilia dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 P pEAi VI-VII.

Nei boschi, nei luoghi selvatici e macchie del piano montano, soprattutto nelle faggete, di tutto il territorio veronese: sul M. Baldo nei dintorni di Ime (Goir.! C.M.!), in Noveza (Goir.!), all'Artillon (A.M.!, Segu.), Acque Negre!, Valle di Caprino!; sui Lessini al Vajo Canova e in Val Squaranto!, nel Vajo Borago!, sul M. Cucco!, al Ponte di Veja (Chiavegato), presso Velo Veronese (A.M.!), Bosco Chiesanuova (Goir.!), Bocca di Selva, Spiazzi, Merli, Tracchi (Goir.), nel Valon del Malera (Pezzo), al Corno Mozzo (Goir.!), alla Sega di Ala!, nei dintorni di Giazza!!, Revolto!, Campobrun!



465. Sorbus torminalis (L.) Crantz
Stirp. Austr. 2: 45 (1763).
SYN.: Pirus torminalis Ehrh. (1789).
BIBL. ver.: Pirus torminalis Goir., Fl. ver. II, 438; Pyrus torminalis Poll., Fl. ver. II, 137; Crataegus folio laciniato Segu., Pl. ver. II, 137; Sorbo torminale del Mattioli Calc., Viagg. M.B., II et Pona, M.B., 238.
NOM. ITAL.: Ciavardello.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Algeria.
Italia: qua e là nei boschi e nelle macchie nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Quercetalia pubescenti-petraeae Br.-Bl. 31.
2-5,(6,7) P PEAi V-VI.

Frequente nei boschi e nei boschetti della fascia collinare e submontana dal Lago di Garda ai Lessini, così sui pendii attorno a Torri (Goir.!), sul Baldo (Mang.!) ai Cervi (Goir.), alla Corona (Goir.!), nei dintorni di Verona alle Case Vecchie, Torricelle!!, Vajo Canova e Val Squaranto!, Vajo Gallina!, Vajo Borago (Goir.,!), Avesa (Goir.!,!), Villa Piatti di Mizzole!, Monte Cucco!, Cancello, Vajo del Carbone!!, Marcellise (Goir.!), Vajo Pissacavra (Goir.!), M. Precastio (C.M.!), Cogollo in Val d'Illasi (A.M.!).



466. Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz
Stirp. Austr. 2:40 (1763).
SYN.: Mespilus Chamamespilus L. (1753); Pirus Chamaemespilus Ehrh. (1789); Aria Chamaemespilus Host (1827).
BIBL. ver.: Pirus Chamaemespilus Goir., Fl. ver. II, 439; Pyrus Chamaemespilus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; Mespilus Chamaemespilus Poll., Fl. ver. II, 130; Crataegus folio oblongo serrato, utrique virente Segu., Pl. ver. III, 296.
NOM. ITAL.: Sorbo alpino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: boschi, rupi calcaree, brughiere, nell'orizzonte subalpino delle Alpi e dell'Appennino settentrionale ed abruzzese.
8,9 NP pEAi VII-VIII.

Nei luoghi selvatici, particolarmente tra macchie di mugo e rododendri, sia del Monte Baldo che dei Lessini, così sul Baldo al Coal Santo (Ton.!, Goir.!, C.M.!), nella Valle degli Ossi (Goir.!,!), in Valdritta (Goir.), in Val Losana (Goir.), all'Artillon (Goir.!), al Telegrafo!, in Valfredda!, nella Valle delle Pietre!; sui Lessini e sul Gruppo del Carega!!, nel Valon del Malera (Biadego!, Goir.!, Pezzo), al Passo Pertica (C.M.!,!), a Campobrun!, alla Zeola (C.M.!,!), allo Scalorbi!, sul M. Posta!



467. Sorbus aria (L.) Crantz
Stirp. Austr. 46 (1763).

subsp. aria
SYN.: Crataegus aria L. (1753); Pirus aria Ehrh. (1789); Aria nivea Host (1831).
BIBL. ver.: Pirus Aria Goir., Fl. ver. II, 439; Pyrus Aria Poll., Fl. ver. II, 136; Crataegus folio subrotundo serralo subtus incano Segu., Pl. ver. II, 308; Aria di Teofrasto Pona, M.B., 149.
NOM. ITAL.: Sorbo montano.
NOM. DIALETT.: Corduro, Pan d'orso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: boscaglie di latifoglie, rupi, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore nella Penisola e nelle Isole.
2-7 P PEai V-VI.

Frequente nelle macchie, nei luoghi selvatici, soprattutto nei querceti della fascia collinare e submontana fino alla media montagna di tutto il territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: presso il Santuario della Corona (Mang., Goir.), ai Crosati (Goir.), M. Pastello (Goir., C.M.), Vajo Borago (Goir.), Case Vecchie, Torricelle!, Grezzana (Mang.), Lugo (Ton.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Ponte di Veja (Chiavegato), Tregnago (A.M., C.M.), Giazza!
Altre località segnalate: Ferrara (Goir.), Ime (Goir.), Val Squaranto!, Avesa!, S. Maria in Stelle!, M. Cucco!, Morago!.





161. Gen. Amelanchier Medicus ↑↑
(Philos. Bot. I, 155, 1789)

468. Amelanchier ovalis Medicus
Gesch. Bot. 79 (1793).
SYN.: Mespilus amelanchier L. (1753); Crataegus rotundifolia Lam. (1783); Amelanchier vulgaris Moench (1794); A. Amelanchier Karsten (1880).
BIBL. ver.: Amelanchier vulgaris Goir., Fl. ver. II, 434; A. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; Pyrus amelanchier Poll., Fl. ver. II, 133; Mespilus folio rotundiori, fructu nigro subdulci Segu., Pl. ver. II, 313; Amelanchier dei francesi appresso Lobelio Pona, M.B., 237.
NOM. ITAL.: Pero corvino.
NOM. DIALETT.: Bagolar, Bagolèr.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-montano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale.
Italia: qua e là in luoghi rocciosi, macchie rupestri xerofile nella Penisola e nelle Isole dal piano basale al piano montano.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 50.
2-7 P PEai IV-VI.

Assai comune su rupi, nei luoghi rocciosi soleggiati, nelle radure di boschi, dall'Alto Agro e dalla collina all'orizzonte montano inferiore, donde talvolta penetra in quello successivo.

Esemplari d'Erbario: verso Albisano!, S. Giorgio di Valpolicella!, Rocca Pia al Corno d'Aquilio (Goir.), M. Baldo, Ferrara (Mang.), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.), ai Masi (Goir.); Torri del Benaco (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Grezzana (C.M.), Torricelle, Case Vecchie!, tra Mizzole e Pigozzo!, tra Morago e Cancello!, verso Trezzolano!, M. Zovo (Goir.), Tregnago (Goir.).
Altre località segnalate: Valle di S. Zeno, M. Baldo (Goir.), San Vigilio!; Monte di Valpolicella!, Avesa!, San Dionigi di Quinzano!, Vajo Borago alle Scalucce!, M. Cavro e San Rocchetto!, M. Ongherine!, M. Cucco!, Vajo Squaranto!





162. Gen. Cotoneaster Medicus ↑↑
(Gesch. Bot. 85, 1793)

469. Cotoneaster integerrimus Medicus
Gesch. Bot. 85 (1793).
SYN.: Mespilus cotoneaster L. (1753); Cotoneaster vulgaris Lindley (1821).
BIBL. ver.: Cotoneaster integrifolia Goir., Fl. ver. II, 433; Mespilus cotoneaster Poll., Fl. ver. II, 131; Mespilus folio subrotundo, fructu rubro Segu., Pl. ver. III, 298; Cotonastro del Gesnero Pona, M.B., 209 et 214.
NOM. ITAL.: Cotognastro minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo, asiatico nordoccidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: rupi, macchie della Penisola, qua e là, dall'orizzonte submontano al subalpino.
Specie caratteristica del Cotonastro-Amelanchieretum Tx. 52.
6,7, (8,9) NP pEAi VI-VIII.

Sulle rupi e tra le macchie dall'orizzonte submontano al subalpino: sul M. Baldo in Valbrutta (Goir.!), nella Valle degli Ossi (Goir.), Valfredda (Goir.), al Coal Santo! e Telegrafo!, alla Colma di Malcesine (Goir. ex Pona), Noale (Goir.!), Campion (Goir.), Valle di San Zeno all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), alla Corona (Ton.!); sul Corno d'Aquilio e alla Sega (Goir.), Pastello (Ton.!, Goir.!), Pastelletto (Goir.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), Stallavena (Mang.!), M. Zeola (Segu.).



470. Cotoneaster nebrodensis (Guss.) C. Koch
Hort. Dendrol. 179 (1853).
SYN.: Cotoneaster tomentosus Lindley (181).
BIBL. ver.: Cotoneaster tomentosa Goir., Fl. ver. II, 433; Mespilus cotoneaster Poll., FL. ver. II, 131; Mespilus folio subrotundo, fructo rubro Segu., Pl. ver. III, 298; Cotonastro del Gesnero Pona, M.B., 209 et 214.
NOM. ITAL.: Cotognastro bianco.
NOM. DIALETT.: Bagola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Algeria (?).
Italia: boschi, macchie, luoghi rupestri soleggiati della Penisola e della Sicilia dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 50.
4-7 NP pEAi V-VIII.

Nelle macchie, nei boschi e boschetti, nei luoghi rupestri della fascia collinare e montana: sul M. Baldo nella Valle dei Molini (Goir.), alla Corona (Goir.!), presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!), Ferrara (Goir.!), al Piano della Cenere (Goir.!), Aviana (Goir.), Valle di Caprino!, Valle del Bastion (Goir.); Incaffi!, Pastello (Goir.!), Pastelletto (Goir.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), Corno d'Aquilio (Goir.), Valpantena, Alcenago (Goir.!), M. Lavel (Goir.!), Stallavena (Goir.), Grezzana (C.M.!), Bosco Chiesanuova (C.M.!), Cogollo (C.M.!), M. Gadà (C.M.!), Valle d'Illasi (A.M.!).





162 bis. Gen. Mespilus (Tourn.) L. ↑↑
Syst. ed I (1735).

470 bis. Mespilus germanica L.
Sp. Pl. 478 (1753).
SYN.: Pyrus germanica (L.) Hook. f.
BIBL. ver.: Mespilus germanica L., Poll. Goir., Fl. ver. II, 432;
NOM. ITAL.: Nespolo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Sudeuropea-Pontica (?).
Italia: Boschi caducifogli termofili (castagneti, querceti). In tutto il territorio: R. (0 - 1000 m.)
5-6 P pEAi V-VI

Piccolo albero, arbusto, presente qua e là, non molto comune; si rinviene ai bordi dei querceti termofili. Scaveaghe di Garda (Bianchini), Torri del Benaco (!, Di Carlo), Verona (Forte Gisella) Di Carlo, Mizzole (Villa Piatti) Di Carlo, Avesa (Costagrande)! Di Carlo, Verona (S. Fidenzio)! Di Carlo, Avesa (Vajo Borago) Di Carlo & Tosi, Valeggio (S. Lucia dei Monti) Di Carlo, Verona (Parona) Lucato, in vico Tremniaco ubique (A. Massalongo), in collibus veronensibus (A. Goiran).





163. Gen. Crategus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 475, 1753; Gen. Pl. ed. V, 213, 1754)

471. Crataegus laevigata (Poiret) DC.
Prodr. 2:630 (1825).
SYN.: Crataegus Oxyacantha L. (1753); C. oxyacanthoides Thuill. (1799).
BIBL. ver.: Crataegus Oxyacantha Goir., Fl. ver. II, 430; Mespilus Oxyacantha Poll., Fl. ver. II, 131; Mespilus apii folio sylvestris, spinosa sive Oxyacantha Segu., Pl. ver. II, 314; Ossiacantha di Discoride Calc., Viagg. M.B., 10; Oxyacantha Pona, M.B., 144.
NOM. ITAL.: Biancospino selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: siepi, macchie, boscaglie nella Penisola dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe dei Querco-Fagetea Br.-Bl. et Vlieg. 37.
2-7 P PEai IV-VI.

Frutice, arbusto o piccolo albero comune lungo le siepi, nelle macchie, nei luoghi boschivi e selvatici, molto spesso nei querceti, dalla pianura alla zona montana.

Esemplari d'Erbario: Brognoligo (Ton., Goir.), colline attorno a Verona!, Cerro (Ton.), Illasi (C.M.), Caprino e Pesina (Goir.), Scaveaghe (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Pigozzo!, Trezzolano!
Altre località segnalate: Valle dei Rugoloti presso Tregnago (Goir.), Vajo Borago!, Mizzole!, Vajo Canova, Val Squaranto!, tra Montorio e Trezzolano!, Avesa, Grezzana, Vajo del Paradiso!



472. Crataegus monogyna Jacq.
Fl. Austr. 3: 50 (1775).
SYN.: Mespilus monogyna All. (1785); Mespilus oxyacantha (L.) All. subsp. monogyna (Jacq.) Willd. (1809).
BIBL. ver.: Crataegus oxyacantha L. var. Monogyna Goir., Fl. ver. II, 431; Mespilus monogyna Poll., Fl. ver. II, 132.
NOM. ITAL.: Biancospino selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale meridionale, Africa settentrionale.
Italia: boschi, macchie, siepi, talvolta luoghi coltivati, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 32.
2-7 P PEai IV-VI.

Boschi radi xerofili, boscaglie, siepi e cespuglieti dall'Alta pianura all'orizzonte montano inferiore.

Esemplari d'Erbario: colline attorno a Verona!, San Fidenzio!, Incaffi!, Cerro (Goir.), Rivalta e Brentino (Goir.), Spredino (Goir.), Valle di Caprino (Goir.), Azzago (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Avesa alla Cola (Goir.), Pigozzo!, Trezzolano!, Boscomantico!, Monte Ongherine!
Altre località segnalate: Vajo Borago!, Vajo Canova!, Vajo Gallina!, Montorio, San Dionigi di Quinzano!, Roccolo Marchiori presso S. Maria in Stelle!, Monte Arzan di Avesa!, M. Cucco!, Torricelle ai Gaspari!, Morago!, Ponte di Veja (Chiavegato).





164. Gen. Prunus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 473, 1753)

473. Prunus spinosa L.
Sp. Pl. 475 (1753).
BIBL. ver.: Prunus spinosa Goir., Fl. ver. II, 397; P. spinosa Poll., Fl. ver. II, 128; Prunus sylvestris Segu., Pl. ver. II, 305; Pruno selvatico Pona, M.B., 139.
NOM. ITAL.: Pruno selvatico.
NOM. DIALETT.: Brognolar (albero), Brugnoi (frutti).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: siepi, boschetti, luoghi selvatici e rupestri della Penisola e delle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine dei Prunetalia Tx. 32.
2-7 P PEai III-V.

Assai comune lungo siepi, vicino a muri o rupi, nei boschetti, nei luoghi selvatici in genere dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (Mang.), Verona (Mang., C.M.), M. Tondo (Goir.), Vajo Borago (Goir.), Verona lungo le rive dell'Adige (Goir.), Marzana (Goir.), Marcellise (Goir.), Grezzana (Goir.), M. Comun (Goir.), Romagnano (Goir.), Colognola ai Colli (Goir.), Torricelle di Verona (Goir.), Montorio!, verso Trezzolano!
Altre località segnalate: San Fidenzio!, Avesa!, San Dionigi di Quinzano!, M. Ongherine!, M. Arzan di Avesa!, M. Cavro, S. Rocchetto!, Mizzole!, Morago!.



474. Prunus avium L.
Fl. Suec. ed. 2, 163 (1753).
SYN.: Cerasus avium Moench (1794).
BIBL. ver.: Prunus avium Goir., Fl. ver. II, 398; Prunus Cerasus var. avium Poll., Fl. ver. II, 126; Cerasus major ac sylvestris fructu subdulci nigro colore inficiente Segu., Pl. ver. III, 295.
NOM. ITAL.: Ciliegio.
NOM. DIALETT.: Ziresar (albero), Marinele (frutti).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento pontico (?).
DIFFUSIONE: Europa centrale, Caucaso, Asia minore.
Italia: boschi e margini dei campi, coltivato ed inselvatichito, spesso subspontaneo nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica del Carpinion betuli Oberd. 53.
2-7 P PEai IV-V.

Forse indigeno nei boschi di latifoglie, altrove subspontaneo e coltivato, cresce dalla pianura fino al limite dell'orizzonte subalpino: così dall'estremo settore orientale del territorio veronese, Monteforte, Soave (Goir.), ai Lessini, Tracchi (Goir.), Cerro!, Vajo Squaranto!, ai colli attorno a Verona!!, Torricelle ai Gaspari!, alla Spigola di Avesa!, Vajo Borago!!, al Lago di Garda, Scaveaghe!!, al Monte Baldo (Goir.!), Ime, Prada, Ferrara (Goir.).



475. Prunus mahaleb L.
Sp. Pl. 474 (1733).
SYN.: Cerasus mahaleb Mill. (1768).
BIBL. ver.: Prunus Mahaleb Goir., Fl. ver. II, 401; P. Mahaleb Poll., Fl. ver. II, 124; Cerasus sylvestris amara Mahaleb putata Segu., Pl. ver. II, 306; Macalebo del Gesnero e del Mattioli Calc., Viagg. M.B., 8; id. Pona, M.B., 138 et 211.
NOM. ITAL.: Ciliegio canino.
NOM. DIALETT.: Spinziol.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia meridionaleoccidentale.
Italia: siepi, cedui, boschetti termofili nella Penisola e in Sicilia negli orizzonti submontano e montano inferiore.
2-5, (6,7) P PEai IV-VI.

Assai comune sotto forma di frutice o piccolo albero lungo le siepi, nei luoghi selvatici rocciosi, ma soprattutto nei boschetti termofili a Quercus pubescens Willd., della fascia collinare donde talvolta si spinge a quote leggermente superiori.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A.M.), dintorni di Verona, Biondella (C.M.), Colle delle Ongherine (Goir.), Valdonega (Goir.); Costermano (Goir.), M. Tondo (Goir.), M. Baldo alla Corona (Goir.), San Vigilio del Garda!, Albisano!, Scaveaghe!, S. Giorgio di Valpolicella!, Fonte Calesan di Mezzane!, Trezzolano!
Altre località segnalate: tra Mizzole e Pigozzo!, Avesa!, Boscomantico!, Montorio!, Torricelle!, S. Maria in Stelle!, Vajo Squaranto!, Villa Piatti di Mizzole!, M. Cucco!, Ponte di Veja (Chiavegato).

Delle seguenti specie, per lo più coltivate su vasta scala, si rinvengono talora qua e là esemplari più o meno inselvatichiti: Prunus persica (Pesco), P. dulcis (Mandorlo), P. domestica (Susino), P. cerasus (Marasco), P. laurocerasus (Lauroceraso).








Indice delle entità e dei principali sinonimi . Parte VI    ↑↑↑

Agrimonia agrimonioides (L.) DC. 432 
Agrimonia eupatoria L. 431 
Alchemilla alpina L. sensu Sch. et K. 461 
Alchemilla arvensis Scop. 462 bis 
Alchemilla colorata Buser v. 462 
Alchemilla demissa Buser v. 462 
Alchemilla flabellata Buser v. 462 
Alchemilla glaucescens Wallr. v. 462 
Alchemilla strigosula Buser v. 462 
Alchemilla subcrenata Buser v. 462 
Alchemilla transiens (Buser) Buser in Dofler 461
Alchemilla vulgaris L. sensu Sch. et K. 462 
Aldrovanda verticillata Roxb. 366 
Aldrovanda vesiculosa L. 366 
Amelanchier Amelanchier Karsten 468 
Amelanchier ovalis Medicus 468 
Amelanchier vulgaris  Moench 468 
Aphanes arvensis  L. 462 bis 
Aremonia agrimonioides  (L.) DC. 432 
Aria Chamaemespilus Host 466 
Aria nivea Host 467 
Aruncus dioicus (Walter) Fernald 405 
Aruncus vulgaris Rafin 405 
Cerasus avium Moench 474 
Cerasus mahaleb Mill. 473 
Chrysosplenium alternifolium L. 398 
Cotoneaster integerrimus Medicus 469 
Cotoneaster nebrodensis (Guss.) C. Koch 470
Cotoneaster tomentosus Lindley 470 
Cotoneaster vulgaris Lindley 469 
Crassula rubens (L.) L. 380 
Crataegus aria L. 467 
Crataegus laevigata (Poiret) DC. 471 
Crataegus monogyna Jacq. 472 
Crataegus Oxyacantha L. 471 
Crataegus oxyacanthoides Thuill. 471 
Crataegus rotundifolia Lam. 468 
Drosera Aldrovanda F. Miller 366
Dryas octopetala L. 435 
Filipendula ulmaria (L.) Maxim. 407 
Filipendula vulgaris Moench 406 
Fragaria collina Ehrh. 460 
Fragaria Tormentila Crantz 432 
Fragaria vesca L. 459 
Fragaria viridis Duchesne 460 
Geum hyhridum Wulf. 437 
Geum montanum L. 436 
Geum rivale L. 437 
Geum silvaticum  en. 437 
Geum urbanum L. 438 
Grossularia Uva-crispa (L.) Miller 403 
Jovibarba globifera (L.) J. parn. subsp. lagariniana 370 
Jovibarba hirta (L.) Opiz 370 
Mespilus amelanchier L. 468 
Mespilus Chamaemespilus L. 466 
Mespilus cotoneaster L. 469 
Mespilus germanica L. 470 bis
Mespilus monogyna All. 472 
Mespilus oxyacantha (L.)All. subsp. monogyna (Jacq.) Willd. 472 
Parnassia palustris L. subsp. palustris 399 
Philadelphus coronarius L. 400 
Philadelphus pallidus Hayek ex Ch. Schneider 400 
Pirus aria Ehrh. 467 
Pirus Aucuparia Ehrh. 464 
Pirus Chamaemespilus Ehrh. 466 
Pirus torminalis Ehrh. 465 
Potentilla alba L. 456 
Potentilla anserina L. 439 
Potentilla argentea L. 441 
Potentilla aurea L. 449 
Potentilla cana  Gordan 442 
Potentilla canescens Besser 442 
Potentilla caulescens L. 454 
Potentilla cinerea Gaud. 431 
Potentilla collina Wibel 443 
Potentilla crantzii (Crantz) Beck ex Fritsch 448
Potentilla erecta (L.) Ràuschel 452
Potentilla gaudini Gremli 451
Potentilla grandiflora L. 447
Potentilla heptaphylla L. 450
Potentilla hirta L. 446
Potentilla inclinata Vill. 442
Potentilla micrantha Ramond ex DC. in Lam. et DC. 457 
Potentilla nitida  L. 455 
Potentilla opaca  L. p.p. 450 
Potentilla procumbens  Clairv., non Sibth. 458
Potentilla pusilla  Host. 451
Potentilla recta  L. 445
Potentilla reptans L. 453
Potentilla rubens Zimm. 430
Potentilla rupestris L. 440
Potentilla salisburgensis Haenke 448
Potentilla Sibbaldi Hall. f. 458
Potentilla supina L. 444
Potentilla sylvestris Neck. 452
Poterium officinale A. Cray 433
Poterium sanguisorba L. 434
Prunus avium L. 474
Prunus cerasus L. v. 475
Prunus domestica L. v. 475
Prunus dulcis (Miller) D.A. Webb. v. 475
Prunus laurocerasus L. v. 475
Prunus mahaleb L. 475
Prunus persica (L.) Batsch v. 475
Prunus spinosa L. 473
Pyrus domestica Ehrh. 463
Pyrus Sorbus Gaertn. 463
Rhodiola rosea L. 382
Ribes alpinum L. 404
Ribes domesticum Jancz. 401
Ribes grossularia L. 403
Ribes petraeum Wulfen in Jacq. 402
Ribes rubrum L. 401
Ribes sativum Syme 401
Ribes sylvestre Syme 401
Ribes uva-crispa L. 403
Rosa agrestis Savi 429
Rosa alpina L. 417
Rosa arvensis Hudson 414
Rosa aspera Schleich. 428
Rosa canina L. 420
Rosa corymbifera Borkn 424
Rosa dumetorum Thuill. 424
Rosa Eglanteria L. 427
Rosa elliptica Tausch 428
Rosa ferruginea Auct., non Vill. 416
Rosa gallica L. 418
Rosa glauca Pourret 416
Rosa glauca Vill. non Pourret 422
Rosa graveolens Gren. 428
Rosa inermis Turra 417
Rosa micrantha Borrer ex Sm. in Soverby 430
Rosa micrantha DC. 421
Rosa montana Chaix in Vill. 419
Rosa obtusifolia Desv. 423
Rosa pendulina L. 417
Rosa pimpinellifolia L. 415
Rosa pomifera Hermm. 426
Rosa pouzinii Tratt. 421
Rosa pumila Jacq. 418
Rosa rubiginosa L. 427
Rosa rubrifolia Vill. 416
Rosa sepium Thuill. 429
Rosa spinosissima L. p.p. 415
Rosa tomentella Lém. 423
Rosa tomentosa Sm. 425
Rosa villosa L. 426
Rosa vosagiaca Desportes 422
Rubus caesius L. 413
Rubus canescens DC. 411
Rubus fruticosus L. p.p. 410
Rubus glandulosus Rchb., non Bellardi 412
Rubus hirtus W. et K. 412
Rubus idaeus L. 409
Rubus nessensis W. Hall. v. 409
Rubus rusticanus Mercier 410
Rubus saxatilis L. 408
Rubus suberectus Anders v. 409
Rubus sulcatus Vest. ex Tratt. v. 409
Rubus tomentosus Borkhauser 411
Rubus ulmifolius Schott 410
Sanguisorba minor Scop. 434
Sanguisorba officinalis L. 433
Saxifraga adscendens L. 386
Saxifraga aizoides L. 388
Saxifraga aizoon Jacq. 395
Saxifraga androsacea L. 389
Saxifraga aspera L. var. bryoides (L.) DC. 384
Saxifraga autumnalis L. 388 
Saxifraga bryoides L. 384 
Saxifraga bulbifera L. 392 
Saxifraga burserana L. 393 
Saxifraga caesia L. 394 
Saxifraga elatior M. et K. 396 
Saxifraga hostii Tausch 396 
Saxifraga longifolia Host, non Lap. 396 
Saxifraga mutata L. 397 
Saxifraga paniculata Miller 395 
Saxifraga petraea L. 387
Saxifraga planifolia Sternb. var. Seguieri (Sprengel) Sternb. 390 
Saxifraga Ponae Sternb. 387 
Saxifraga pyramidalis Salisb. 395 
Saxifraga rotundifolia L. 383 
Saxifraga sedoides L. 391 
Saxifraga seguieri Sprengel 390 
Saxifraga tridactylites L. subsp. adscendens (L.) A. Blytt. 386 
Sedum acre L. 375 
Sedum album L. 377 
Sedum anopetalum  DC. 373 
Sedum atratum L. subsp. atratum 379 
Sedum boloniense Loisel in Desv. 376 
Sedum dasyphyllum L. 378 
Sedum glaucum Lam. 378 
Sedum glaucum Waldst. et Kit 381 
Sedum hispanicum L. 381 
Sedum maximum (L.) Suter 372 
Sedum mite Gilib. 376 
Sedum montanum Perr. et Song. 373 
Sedum purpurascens Koch 371 
Sedum reflexum L. 374 
Sedum roseum Scop. 382 
Sedum rubens L. 380 
Sedum rupestre L. 374 
Sedum rupestre L. subsp. montanum (Perr. et Song.) Hegi et Schmid 373 
Sedum rupestre L. subsp. reflexum (L.) Hegi et Schmid 374
Sedum rupestre Willkomm 373
Sedum sexangulare L. 376
Sedum sexfidum Bieb. 381
Sedum telephium L. 371
Sedum telephium subsp. maximum (L.) Rouy et Camus 372 
Sedum telephium L. subsp. telephium 371 
Sedum Telephium L. var. maximum 372 
Sedum vulgare (Haw.) Link 371 
Sempervivum alpinum Griseb. et Schenk 369
Sempervivum arachnoideum L. 367 
Sempervivum glaucum Ten. 369 
Sempervivum hirtum Juslen 370 
Sempervivum montanum L. 368 
Sempervivum tectorum L. 369 
Sibbaldia procumbens L. 458 
Sieversia montana R. Br. 436 
Sorbus aria (L.) Crantz subsp. aria 467 
Sorbus aucuparia L. 464 
Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz 466 
Sorbus domestica L. 463 
Sorbus torminalis (L.) Crantz 465 
Spallanzania agrimonioides  Poll. 432 
Spiraea aruncus L. 405 
Spiraea Filipendula L. 406 
Spiraea ulmaria L. 407 
Tormentilla erecta L. 452 
Ulmaria palustris Moench 407  






Bibliografia - Parte VI
  1. BIANCHINI F., 1969, Flora della Regione veronese. Parte I: Pteridofite. Mem. Mus. civ. St. nat. Verona 17, 339-473, I tav., 8 figg.
  2. BIANCHINI F., 1971. Flora della Regione veronese. Parte II: Spermatofite. Mem. Mus. civ. St. nat. Verona, 19: 371-443, I tav., 3 figg.
  3. BIANCHINI F., 1976. Flora della Regione veronese. Parte III: Spermatofite (Poligonali, Centrosperme). Full. Mus. civ. St. nat. Verona, 3: 53-145, I tav., 1 fig.
  4. BIANCHINI F., 1978. Flora della Regione veronese. Parte IV: Spermatofite (Ranali). Bull. Mus. civ. St. nat. Verona, 5: 259-311, I tav.
  5. BIANCHINI F., 1981. Flora della Regione veronese. Parte V: Spermatofite (Readali). Bull. Mus. civ. St. nat. Verona, 8: 287-355, I tav.
  6. CALZOLARI F., 1556. Il viaggio di Monte Baldo. Venezia.
  7. DALLA FIOR G., 1963. La nostra flora. Monauni, Trento.
  8. DALLA TORRE K.W., SARNTHEIN L., 1906. Flora von Tirol, Voralberg und Liechtenstein. Innsbruck.
  9. EHRENDORFER F., 1967. Liste der Gefässpflanzen Mitteleuropas. Graz.
  10. FENAROLI L., 1971. Flora delle Alpi Martello, Milano.
  11. FIORI A., 1969 (1925). Nuova Flora Analitica d'Italia. Edagricole, Bologna.
  12. FORUNIER P., 1961. Les quatre flores de France Lechevalier, Paris.
  13. GOIRAN A., 1874. Plantae vasculares novae vel minus notae aut criticae in veronensi provincia lectae. Atti Accad. ver., 52 (1).
  14. GOIRAN A., 1890. Delle forme del genere Potentilla che vivono nella provincia di Verona. N. Giorn. Bot. It., 22.
  15. GOIRAN A., 1892. Erborizzazioni estive e autunnali attraverso i Monti Lessini. Bull. Soc. Bot. It.
  16. GOIRAN A., 1897-1904. Le piante fanerogame dell'Agro Veronese: censimento (Flora veronese). Franchini, Verona.
  17. GOIRAN A., 1903. Le rose del Veronese, studi e ricerche. Bull. Soc. Bot. it.
  18. HEGI G., 1965 (1909). Illustrierte Flora von Mitteleuropa. Hanser, München.
  19. HERMANN F., 1956. Flora von Nord- und Mitteleuripa. Fischer, Stuttgart.
  20. HESS H.E., LANDOLT E., HIZZEL R., 1967. Flora der Schweiz, II. Birkhauser, Basel.
  21. JANCHEN E., 1956. Catalogus florae Austriae. Springer, Wien.
  22. MEUSEL H., 1965. Vergleichende Chorologie der Zentraleuropäische Flora, I: text, I; Karten. Fischer Jena.
  23. OBERDORFER E., 1983. Pflanznsoziologische Exkursionslora für Süddeutschland. Ulmer, Stuttgart.
  24. PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, II Edagricole, Bologna.
  25. PITTSCHMANN H., REISIGI H., SCHIECHTL H., 1959. Bilder-Flora der Südalpen vom Gardasee zum Comersee Fischer, Stuttgart.
  26. POLLINI C., 1816. Viaggio al Lago di Garda e al Monte Baldo, Verona.
  27. POLLINI C., 1824. Flora veronensis. I, II, III. Verona.
  28. PONA G., 1595. Monte Baldo. Verona.
  29. ROTHMALER W., 1966. Exkursionsflora von Deutschland Kritischer Ergänzungsband Gefässpflanzen Volkseigener, Berlin.
  30. ROTHMALER W., 1967. Exkursionslora von Deutschland, Gefässpflanzern. Volkseigener, Berlin.
  31. SEGUIER F., 1745. Catalogus plantarum quae in agro veronensi reperiuntur. Verona.
  32. SEGUIER F., 1745 b. Plantae veronenses. Verona.
  33. TUTIN T.G., HEYWOOD V.H., 1964-1968. Flora europea, 1,2 Cambridge.
  34. ZANGHIERI P., 1936-1966. Romagna fitogeografica 1-4 Tip. Valbonesi, Forlì.
  35. ZANGHIERI P., 1976. Flora italica. Cedam, Padova.



(3) Si dà qui di seguito spiegazione delle cifre, dei simboli, delle abbreviazioni che compaiono nel paragrafo relativo al Veronese successivo a quello della diffusione. I numeri a margine in corsivo indicano le zone corrispondenti della cartina della Regione veronese in cui è diffusa la specie,
P = fanerofite,
Ch = camefite,
H = Emicriptofite,
T = Terofite,
G = Geofite,
I = Idrofite,
PEAI = Primavera, Estate, Autunno, Inverno (periodo di vegetazione).

I numeri romani si riferiscono al periodo di fioritura.
Segu. = Seguier;
Poll. = Pollini;
Mang. = Manganotti;
Ton. = Tonini;
Goir. = Goiran;
A. M. = Abramo Massalongo;
C. M. = Caro Massalongo;
! = Bianchini;! = esemplare presente nell'Erbario fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.














SPERMATOFITE (Geraniales)

Premessa

Nel settimo contributo alla conoscenza della flora della Regione veronese viene ultimata la presentazione dell'ordine delle Rosales con la famiglia delle Leguminose, mentre prende l'avvio la trattazione dell'ordine delle Geraniales con le famiglie delle Oxalidacee e delle Geraniacee. Va senza dubbio messa in rilievo la notevole consistenza numerica delle entità appartenenti alla famiglia delle Leguminose, che annovera ben 32 generi diffusi in tutti gli orizzonti del territorio veronese. Discreta è la presenza di forme arboree ed arbustive, mentre tra le erbacee un posto di primo piano va assegnato ai generi Trifolium, Medicago, Vicia e Lathyrus che da soli comprendono oltre la metà delle specie di Leguminose. Un cenno particolare merita la sottospecie pastellianus dell'Astragalus vesicarius: essa venne individuata per la prima volta dal Pollini, rinvenuta successivamente da Manganotti e da Goiran, segnalata recentemente in espansione con insediamenti notevoli nell'ambito del complesso del Monte Pastello, ma emarginati rispetto al luogo classico. Nelle Geraniales il genere Geranium include da solo una quindicina di specie equamente ripartite tra forme perenni e forme annuali.





Prospetto sistematici della settima parte

Ord. GERANIALES ↑↑↑

XL. Fam. Oxalidaceae ↑↑
197. Gen. Oxalis

XLI. Fam. Geraniaceae ↑↑
198. Gen. Geranium 
199. Gen. Erodium

XLII. Fam. Zygophyllaceae ↑↑
200. Gen. Tribulus

XLIII. Fam. Linaceae ↑↑
201. Gen. Linum












Ord. ROSALES ↑↑↑↑

XXXIX. Fam. Leguminosae ↑↑↑
165. Gen. Cercis L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 374, 1753)

476. Cercis siliquastrum L.
Sp. Pl. 374 (1753).
BIBL. ver.: Cercis Siliquastrum Goir., Fl. ver. II, 392; C. siliquastrum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 365, 1892; C. Siliquastrum Poll., Fl. ver. II, 6; Siliquastrum Segu., Pl. ver. II, 318; Silvestre siliqua del Clusio Pona, M.B., 144.
NOM. ITAL.: Albero di Giuda.
NOM. DIALETT.: Carobolàr selvadego, Pancucàr.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento S-Europ.-W-Asiat.
DIFFUSIONE: Europa merid., Asia min., Asia occ.
Italia: boschi termofili a latifoglie (max. Quercus pubescens) della Penisola e della Sicilia, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine dei Quercetalia pubescenti-petraeae Br.-Bl. 31.
2-5(7) Pscap PEai IV,V.

Sotto forma di albero, più frequentemente di arbusto, è abbastanza frequente nei boschetti termofili, nei luoghi rupestri o selvatici dall'Alto Agro veronese e dalla collina fino alla zona submontana (Pona, Segu., Poll., Fontana, Barbieri, A.M., Mang., Goir.,!) sia del Baldo che dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: nei colli veronesi (Mang.); colli attorno a Tregnago (A.M.); San Fidenzio!, Vajo del Paradiso, Grezzana!, Lago di Garda da San Vigilio, Scaveaghe fino a Navene (Goir.), Monte Pastello in prossimità di Monte!, Ceraino, rupi sopra la Chiusa (Goir.), Romagnano (Goir.), M.Porcile (Goir.), Valdonega di Verona (Goir.).
Altre località segnalate: tra Mizzole e Pigozzo!, Villa Piatti di Mizzole!, Avesa!, Monte Ongarine!, tra Avesa e Quinzano!, Monte Arzan di Avesa!, Boscomantico!, Montorio!.





166. Gen. Gleditsia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. II, 480, 1742; id. ed. V, 476, 1754)

477. Gleditsia triacanthos L.
Sp. Pl. 1056 (1753).
BIBL. ver.: Gleditschia triacanthos Goir., Fl. ver. II, 391; G. Triacantha (sic!) Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 365, 1982.
NOM. ITAL.: Spino di Giuda.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America nordorientale; altrove coltivata e naturalizzata.
Italia: coltivata per siepi e talora per ornare parchi e viali fino all'Emilia, poi nelle Marche, nel Lazio e in Sicilia; altrove rara.
1-5 P caesp/P scap PEAi V-VI.

Specie per lo più coltivata, non di rado si incontra subspontanea, inselvatichita dalla Bassa pianura all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Colognola ai Colli!, Chievo (Mang.), dintorni di Verona (Goir.).
Segnalata pure lungo l'Adige nei pressi di Verona tra il Boschetto e il Pestrino!.





167. Gen. Laburnum Medic. ↑↑
(Vorles Churpf. II, 363, 1787)

478. Laburnum anagyroides Medic.
Vorl. Churpf. Phys.-Okon. Ges. 2:363 (1787).
SYN.: Cytisus Laburnum L. (1753).
BIBL. ver.: Laburnum vulgare Goir., Fl. ver. II, 342; Cytisus Laburnum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1982; Cytisus alpinus latifolius flore racemoso penduto Segu., Pl. ver. II, 319.
NOM. ITAL.: Maggiociondolo comune.
NOM. DIALETT.: Eghelo, Egano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e centromeridionale.
Italia: boschi di latifoglie (max. a Quercus e Castanea) nel piano basale della Penisola, raramente fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine dei Quecetalia pubescenti-petraeae Br.-Bl. 31.
2-5, (6, 7) P caesp/P scap PEAi V-VI.

Albero, più frequentemente alberello o frutice, cresce in tutto il territorio veronese dalla medio-alta pianura, alla collina fino all'orizzonte montano inferiore dove incontrasi promiscuo a Laburnum alpinum al quale molto assomiglia; così sul M. Pastello (C.M.!), sul M. Pastelletto (Goir.!), sul Baldo in prossimità del Santuario della Corona (Ton.!, Goir.!, C.M.!), Valle di Caprino!, Costermano!, Affi!, sul versante del M. Baldo che degrada sul Garda!, sulle colline attorno alla città di Verona! alla Cola (Goir.), alle Are (Goir.!), Avesa!, Quinzano!, Trezzolano e Moruri!; ai piedi del Monte S. Viola (Goir.!), presso Cerro (Goir.!), nella Valle d'Illasi a Cogolo (Goir.), Illasi (Segu.), Tregnago (A.M.!), Saline (Goir.).



479. Laburnum alpinum (Miller) Berchtold et J. Presl
Rostlinàr 3:99 (1835).
SYN.: Cytisus alpinus Mill. (1768).
BIBL. ver.: Laburnum alpinum Goir., Fl. ver. II, 343; C. alpinus Goir., Erb. est. et autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892; C. alpinus Poll., Fl. ver. II, 463; Anagiri minore Pona, M.B., 196 et 211; Anagiri primo Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Maggiociondolo di montagna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofita sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Balcani.
Italia: boschi (max.faggete) dall'orizzonte submontano a quello montano superiore nella Penisola.
4-7 P caesp/P scap pEAi VI-IX.

Spesso confuso con la specie precedente nelle zone di transizione, Laburnum alpinum sotto forma di alberello, albero o frutice, cresce per lo più nella fascia montana sconfinando tuttavia quella subalpina, più raramente in quella collinare, e così sul Monte Baldo (Calc., Pona, Poll., Mang., Goir., C.M.,!) alle Acque Negre!!, a Noveza (Mang.!, Goir.!, C.M.!), in Ortigara (Goir.), Monmaor (Goir.), all'Artillon (Goir.,!), al Pra' di Malcesine (Goir.!); sui Lessini al Corno d'Aquilio!!, al Corno Mozzo (Goir.!), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.!), Podesteria (Goir.), Cerro e Bosco Chiesanuova (Goir.!, Divincenzo.), Velo (A.M..), alle Scandole di Bosco Chiesanuova (Goir.!), al Ponte di Revolto (Goir.,!!), Giazza (!!ex Borghetti) e su tutto il Gruppo del Carega fin verso 1600 m!!.





168. Gen. Lembotropis Griseb. ↑↑
(Spicil. Fl. Rumel I, 10, 1843)

480. Lembotropis nigricans (L.) Griseb.
Spicil. Fl. Rumel. 1:10 (1843).
SYN.: Cytisus nigricans L. (1753).
BIBL. ver.: Cytisus nigricans Goir., Fl. ver. II, 342; C. nigricans Poll., Fl. ver. II, 463; Cytisus glaber nigricans Segu., Pl. ver. II, 321; La quarta specie di Citiso di Spagna presso il Clusio Pona, M.B., 147.
NOM. ITAL.: Citiso scuro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA; elemento centro-europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale-orientale.
Italia: boschi, siepi, luoghi selvatici, dal piano basale a quello montano, fino all'Emilia e in Basilicata.
2-7 NP pEAi V-VTII.

Piccolo frutice assai comune nei boschetti e lungo le siepi dall'alta pianura all'orizzonte montano inferiore e così sul Monte Baldo verso l'Eremo dei S.S. Benigno e Caro!!, nella Valle di Caprino!, sull'altipiano di Rivoli (Goir..), lungo il Lago di Garda a Pai (Goir.,), Scaveaghe!, Malcesine!, nei colli attorno a Verona (Goir.!, Mang..), San Fidenzio!, tra Mizzole e Pigozzo!, tra Morago e Cancello!, sulle Torricelle!, Trezzolano!, M.te Cucco!, al Boscomantico (Goir..), S. Vito al Mantico (Goir..), nella Valle di Mezzane a Fonte Calesan!!, a Colognola ai Colli!!; sui Lessini sul Pastello lungo la via della Bocchetta!!, sul M. Zovo e Gazo (Goir.!), nella Val di Tregnago (A.M.!, C.M.!) a Calavena (C.M.!), Tregnago (A.M..), nei dintorni di Cerro!!, in prossimità di Bosco Chiesanuova (Biadego.).





169. Gen. Cytisus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 219, 1737)

481. Cytisus sessilifolius (L.) Griseb.
Sp. Pl. 739 (1753).
BIBL. ver.: Cytisus sessilifolius Goir., Fl. ver. II, 343; C. sessilifolius Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892; C. sessilifilolius Poll., Fl. ver. II, 464; Cytisus glaber foliis subrotundis, pediculis brevissimis Segu., Pl. ver. II, 320.
NOM. ITAL.: Citiso a foglie sessili.
NOM. DIALETT.: Brusa vécie.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa occidentale-meridionale, Nordafrica.
Italia: boschi (querceti, castagneti), siepi, luoghi selvatici nella Penisola (esclusa Puglia) dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, raramente fino a quello superiore.
2-7 Pcaesp PEAi IV-VII.

Frutice comunissimo nei boschetti, lungo le siepi (Segu., Poll., Fontana, Bracht, A.M., Mang., Goir., C.M.,!) dall'alta pianura fino alla zona montana non troppo elevata.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco alle Prandine!, Albisano!, Monte Baldo alla Corona (Goir.), Valpolicella sul M. Masua di Negrar (Goir.), colli veronesi (Goir.), San Fidenzio!, Valdonega (Goir.), lungo l'Adige al Pestrino (Mang., Goir.), Boscomantico (Goir.), Valpantena sul M. Zovo (Goir.), Colognola ai Colli!, Val Squaranto (Goir.), dintorni di Tregnago (A.M., C.M.).
Altre località segnalate: Vajo Borago!, tra Mizzole e Pigozzo!, Vajo Canova!, tra Morago e Cancello!, Avesa!, Vajo Gallina!, da Montorio a Trezzolano!, Monte Arzàn di Avesa!, Santa Maria in Stelle ai Bianchini!, Vajo Borago alle Scalucce!, Villa Piatti di Mizzole!, M. Cucco!, Torricelle!, M. Ongarine!.



482. Cytisus pseudoprocumbens Markgraf
Ber. Deutsch. Bot. Ges. 44:213 (1926).
SYN.: Cytisus diffusus Vis. (1852); Genista diffusa Auct. non Willd.; G. peduncolata Sacc. Auct. Fl. ven., non l'Hérit.
BIBL. ver.: Genista peduncolata l'Hérit var. diffusa Goir., Fl. ver. II, 342; G. diffusa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892.
NOM. ITAL.: Citiso strisciante.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento illirico.
DIFFUSIONE: Balcani settentrionali-occidentali.
Italia: luoghi selvatici e sassosi, pascoli di natura prevalentemente calcarea dal Carso triestino alla regione del Garda nel piano basale e nell'orizzonte montano inferiore.
2-4,(5-7) Chsuffr PEAi IV-V.

Suffrutice, dei pascoli e dei luoghi boschivi aridi e secchi, la cui diffusione nel territorio veronese è da accertarsi in quanto la specie recentemente non è stata rinvenuta. Una delle classiche stazioni, quella di Boscomantico (Mang.!, Ton.!, Goir.!, C.M.C/), è sicuramente scomparsa.

Esemplari d'Erbario: Castagnè (Mang.), Tregnago (A.M., C.M.), Monte Gadà di Tregnago (C.M.), Piano di San Rocco (Goir.), alla Pezza sopra Olivè (Goir.).
Altre località segnalate: bosco delle Ferrazze e Musella (Goir.), colline di Montorio (Bracht), nella Valle d'Illasi al Castello di Tregnago (C.M.), Preara, Cagalati e nei Monti Precastio e Brogia (A.M.).





170. Gen. Chamaecytisus Link ↑↑ (Handb. II, 154, 1831)

483. Chamaecytisus purpureus (Scop.) Link
Handb. 2:154 (1831).
SYN.: Cytisus purpureus Scop. (1762).
BIBL. ver.: Cytisus purpureus Goir., Fl. ver. II, 344; C. purpureus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. It., 362, 1892; C. pupureus Poll., Fl. ver. II, 466.
NOM. ITAL. : Citiso porpureo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino orientale-illirico.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani.
Italia: ericeti, prati aridi calcarei dal Carso triestino al Comasco dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-5(6,7) Ch suffr pEAi IV-VI.

Cresce copiosamente in tutto il territorio nei pascoli, negli ericeti e luoghi selvatici tra 150-1100, 1200 m, così sul M. Baldo tra Brentino e Rivalta (Goir.!), San Zeno di Montagna (Goir.!), Castion (Poll.), altopiano di Rivoli (Ton.!, Goir.f), Val di Caprino!; lungo il Lago di Garda alle Prandine di Torri del Benaco!!, Torri (Goir.!), Lazise (Fontana), Malcesine, Navene (Goir.), nella Val d'Adige tra Peri e Fosse (Goir.), sul Monte Pastello (Mang.!,!!), sul Pastelletto (Goir.), nella Valpantena sopra Grezzana (Mang.!, Goir../), sulle colline di Verona alle Case Vecie!!, nella Val Squaranto, Mizzole e Pigozzo (Goir.!), verso il Piano di San Rocco (Goir.), nella Val d'Illasi sul M. Bragia (A.M.!), Saline e Preara (Goir.), Marcenigo (Ton.).



484. Chamaecytisus hirsutus (L.) Link
Handb. 2:155 (1831).
SYN.: Cytisus hirsutus L. (1753).
BIBL. ver.: Cytisus hirsutus Goir., Fl. ver. II, 344; C. hirsutus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892; C. hirsutus Poll., Fl. ver. II, 465; C. hirsutus Segu., Pl. ver. II, 320; Citiso bianco silvestre del Clusio Pona, M.B., 147.
NOM. ITAL.: Citiso peloso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale occidentale e meridionale centrale.
Italia: luoghi sassosi e rocciosi, garighe, qua e là dalla regione alpina al Pollino, Sardegna, Corsica fino all'orizzonte submontano.
2-7 Chsuffr pEAi V-IX.

Frutice abbastanza comune nei boschetti, nei pascoli e nei luoghi selvatici in genere (Pona, Segu., Poll., Fontana, Visiani, Mang., A.M., Goir, C.M., Biadego,!) dal Lago di Garda al confine con il territorio vicentino insediandosi dall'alto Agro, alla collina fino alla zone montana, così presso Torri del Benaco alle Prandine!, San Vigilio!, Malcesine!, sul Monte Baldo in Valfredda (Mang.!, Goir.), alla Corona (Ton.!, Goir..!), sul Monte Pastello (Goir.,!.!), nel Vaio di Fumane da Molina a Fumane (Biadego.!, Boscomantico (Goir.), nei colli attorno a Verona (Mang.!) San Fidenzio!!, sulle Torricelle alle Case Vecie!!, Montorio (Goir.!), Quinzano (Goir.), Cancello!, Avesa!, Monte Cucco!, Monte Arzàn di Avesa!, Monte Ongarine!, Roccolo Marchiori presso S. Maria in Stelle!, villa Piatti di Mizzole!, sul M. Tondo (Goir.!); nei dintorni di Tregnago (C.M.!), sul M. Gadà (C.M.), Revolto (Goir.), al Passo di Roccapia (Goir.).





171. Gen. Genista L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 219, 1737)

485. Genista tinctoria L.
Sp. Pl. 710 (1753).
BIBL. ver.: Genista tinctoria Goir., Fl. ver. II, 340; G. tinctoria Goir., Erb. forest. ver., 44-46; G. tinctoria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892; G. tinctoria Poll., Fl. ver. II, 456; Genista tinctoria germanica Segu., Pl. ver. II, 315; Genistella dei tintori Pona, M.B., 443; Genista germanica Calc., Viagg. M.B., 14.
NOM. ITAL.: Ginestrella, Ginestra Minore.
NOM. DIALETT.: Erba zaldina, Corgniola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.


subsp. tinctoria DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: pascoli, luoghi selvatici e boschi nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-7,(8,9) Ch suffr pEAi V-VIII.

Nell'intero territorio dalla pianura all'alto Agro veronese fino alla zona montana toccando 1300-1400 m, preferendo pascoli e boschetti.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello!, Monte Baldo in Val Basiana (Goir., C.M.), in Prabazar (Ton., Goir.), pascoli del Monte Baldo (C.M.), alle Acque Negre!, lungo l'Adige (Mang.), San Vito del Mantico (Goir,), Verona, lungo l'Adige (Goir.), Villafranca!, San Giorgio di Valpolicella!, Cancello!, M. Cucco (Goir.), Monte Gadà, Tregnago (C.M.), Bolca (A.M.), Purga di Bolca (C.M.), Corbiolo!, Bosco Chiesanuova (Biadego).
Altre località segnalate: Avesa!, Monte della Parte, S. Dionigi!, sopra Romagnano nell'altopiano di Lotrago (Goir.), nella Valle dell'Alpone presso Monteforte (Goir.).

subsp. ovata (W. et K.) Arcangeli BIBL. ver.: Genista tinctoria L. var. mantica Goir., Fl. ver. II, 341; G. mantica Poll., Fl. ver. II, 458; G. mantica Poll., Hort. et prov. veron. pl. nov. etc., 18.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale, Asia occidentale-centrale.
Italia: Prealpi venete, Toscana, Calabria, Basilicata; rara.
2,3,7 Ch suffr pEAi V,VI.

Nei pascoli aridi e secchi dell'alta pianura e della collina; sub Genista mantica Poll.: in sylva Mantica (Mang.!, A.M..); e sylva del Mantico prope Verona (Goir..), in sylvula del Mantico (Ton..); in pratis circa Sommacampagna (Goir..), nella valle dell'Adige alle falde orientali del M. Baldo, Preabocco (Goir.!, ex Mang.), Peschiera (Goir.).



486. Genista germanica L.
Sp. Pl. 710 (1753).
BIBL. ver.: Genista germanica Goir., Fl. ver. II, 339; G. germanica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892; G. germanica Poll., Fl. ver. II, 459; Genista-Spartium minus germanicum Segu., Pl. ver. II, 317; Piccola Ginestra spinosa Pona, M.B., 149.
NOM. ITAL.: Ginestra spinosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: cedui, luoghi selvatici, brughiere, pascoli della regione alpina, dell'Appennino settentionale, Umbria e Marche dall'orizzonte submontano a quello montano inferiore.
2-7 Ch suffr pEAi V-VII.

Frutice assai comune nei boschetti, nei pascoli, nei luoghi selvatici di tutto il territorio veronese dall'alta pianura, alla fascia collinare fino a toccare la bassa montagna (Pona, Segu., Poll., Fontana, A.M., Mang., Ton., Goir., C.M., Biadego,!) dalle rive del Lago di Garda al confine vicentino: San Vigilio del Garda!!, Torri del Benaco!!, sul M. Baldo (Biadego.) presso Ferrara, ai Zocchi e nella Valbrutta (Goir.), nella Valle di Caprino (Goir..); Cavalo di Valpolicella!!, Boscomantico (Mang.!, Ton.!, Goir.!C.M.!), sul Monte Masua presso Negrar (Goir..), nei colli attorno a Verona (Goir.!), Cancello!!, sulle Torricelle!!, al Roccolo Marchiori presso S. Maria in Stelle!, Trezzolano!, San Fidenzio!!, Colle delle Ongarine (Goir.!), Avesa alla Cola (Goir.!), lungo il progno di Tregnago (A.M.!), nei dintorni di Bolca (C.M.!).



487. Genista radiata (L.) Scop.
Fl. Carn. ed. 2, 2:51 (1772).
SYN.: Cytisus radiatus Koch (1835); Spartium radiatum L. (1753); Cytisanthus radiatus Lang. (1843).
BIBL. ver.: Genista radiata Goir., Fl. ver. II, 339; G. radiata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892; G. radiata Poll. Fl. ver. II, 460; Spartium radiatimi Poll. Viagg. etc., 108; Genista radiata sive stellaris Segu., Pl. ver. II, 316; Genista ilvense de Lionesi Fona, M.B., 211 et 244.
NOM. ITAL.: Ginestra radiata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofita sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale-meridionale orientale.
Italia: rupi, luoghi sassosi, macchie dalla regione alpina all'Appennino settentrionale e centrale fino alla Marsica dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 Ch suffr/NP pEAi VI-IX.

Piccolo suffrutice che pur formando macchie abbastanza estese cresce piuttosto localizzato sia sul massiccio baldense che sui Lessini e il Gruppo del Carega; così sul M. Baldo (Pona, Segu., Sternb., Poll., Mang., A.M., Goir., C.M.,!) nei dintorni di Tratto Spino!!, all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!!, Costabella (Goir.f), Noveza (C.M.!), in Valfredda (Mang.!, A.M.!, Goir.!, C.M..!, all'Artillon (Goir.!), Novezzina (Goir.), Val Losana (Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.); sui Lessini sul Malera (Goir.) e sul Carega (Divincenzo!) tra Revolto e Campobrun (Biadego!), C.M.!!, nella Valle di Revolto (Goir.!), al Passo Pertica!!, sul M. Zeola (A.M.).





172. Gen. Spartium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 218, 1737)

488. Spartium junceum L.
Sp. Pl. 708 (1753).
BIBL. ver.: Spartium junceum Goir., Fl. ver. II, 338; S. junceum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 361, 1892; Genista juncea Poll., Fl. ver. II, 456; G. juncea Segu., Pl. ver. II, 316.
NOM. ITAL.: Ginestra comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea.
Italia: boschetti, macchie, luoghi aridi della Penisola e delle Isole innalzandosi dal piano basale al piano montano in relazione alla latitudine.
2-5 Pcaesp PEAi V-IX.

Specie non spontanea, trovasi talora inselvatichita o perché sfuggita alla coltura da parchi e giardini o perché usata nel consolidamento di massicciate ferroviarie! o per ornamento lungo le autostrade.

Esemplari d'Erbario: massicciata presso il ponte della ferrovia di Verona!, colline di Montorio (Mang., Goir.), dintorni di Mezzane (C.M.), Rocca di Garda (Goir.), Olivè di Montorio (Goir.).





173. Gen. Argyrolobium Eckon et Zeyer ↑↑
(Enum. 184, 1835)

489. Argyrolobium zanonii (Turra) P.W. Ball
Feddes Repert. 79:41 (1968).
SYN.: Cytisus argenteus L. (1753); Genista argentea Noulet (1837); Argyrolobium Linnaeanum Walp. (1839); A. argenteum Wk. (1877), non Eckl.
BIBL. ver.: Argyrolobium Linnaeanum Goir., Fl. ver. II, 345; A. Linnaeanum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892; Cytisus argenteus Poll., Fl. ver. II, 467; C. argenteus Poll. Viagg. etc., 16; Cytisus humilis argenteus angustifolius Segu., Pl. ver. III, 298.
NOM. ITAL.: Citiso argenteo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale occidentale e meridionale centrale.
Italia: luoghi sassosi e rocciosi, gariche, qua e là dalla regione alpina al Pollino, Sardegna, Corsica fino all'orizzonte submontano.
2-7 Ch suffr pEAi IV-IX.

Questo citiso, caratteristico delle pendici meridionali delle Alpi, cresce nel veronese nelle zone collinari e mediomontane dal Lago di Garda al confine vicentino, così presso Navene (Goir.), Albisano!!, Campiani di Garda!!, sul Baldo ai Lumini (Goir.), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!), fra Rivalta e Brentino (Goir.!), presso Lubiara (Goir.!), sul M. Pastello a Monte (Goir.), nei dintorni di Fumane e Prun (Goir.!), sulle colline attorno a Verona sul M. Arzàn di Avesa (Goir.), lungo la Valpantena e la Valsquaranto, sul M. Porcile (Goir.!), Spredino (Goir.), sui Monti Zovo e Gazo (Goir.!), Serbaro (Goir.!), nella Valle di Illasi presso Tregnago (C.M.!).





174. Gen. Robinia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 220, 1737)

490. Robinia pseudacacia L.
Sp. Pl. 722 (1753).
BIBL. ver.: Robinia Pseudo-Acacia Goir., Fl. ver. II, 367; R. Pseudacacia Poll., Fl. ver. 11,532.
NOM. ITAL.: Robinia, Falsa acacia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America settentrionale; altrove naturalizzata, talora coltivata.
Italia: nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 P caesp/P scap pEAi V-VI.

Naturalizzata, spontaneizzata ed inselvatichita, spesso questa pianta, specialmente nella forma arbustiva, assume il carattere di infestante soprattutto nella pianura e nella fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: siepi presso Verona (Mang.); siepi presso Grezzana (Ton.), colline di Quinzano (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Monti Lessini a Spredino (Goir.), Vajo Borago!, al Pestrino di Verona!, Costagrande di Avesa!, Boscomantico!, Monte Cucco presso Grezzana!.





175. Gen. Galega L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 220, 1737)

491. Galega officinalis L.
Sp. Pl. 714 (1753).
BIBL. ver.: Galega officinalis Goir., Fl. ver. II, 366; G. officinalis Goir., Bull. Soc. Bot. It., 364, 1892; G. officinalis Poll., Fl. ver. II, 533; Galega vulgaris floribus coeruleis et G. vulgaris floribus penitus candicantibus Segu., Pl. ver. II, 85; Galega sive Ruta capraria del volgo Pona, M.B., 138.
NOM. ITAL.: Capraggine.
NOM. DIALETT.: Ruta capraria, Galega, Castracani.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo orientale-pontico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi umidi della Penisola dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 Hscap pEAi VI-IX.

Lungo le siepi, nei luoghi selvatici ed umidi, lungo i fossati dalla bassa pianura alla media montagna e così presso Isola della Scala (Goir.), Vigasio (Masè), dintorni di Verona (Goir.!, C.M.!), lungo l'Adige vicino a San Michele (Mang.!), nella Val di Caprino (Poll.), nella Val Tramigna a Cazzano e Soave (Goir.!), a Monteforte d'Alpone (Goir.), Vestenanova (Goir.), Bolca (A.M.!).





176. Gen. Colutea L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 323, 1754)

492. Colutea arborescens L.
Sp. Pl. 723 (1753).
BIBL. ver.: Colutea arborescens Goir., Fl. ver. II, 368; C. arborescens Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 364, 1892; C. arborescens Goir., Erb. rec. etc., Bull. Soc. Bot. It., 230, 1895; C. arborescens Poll., Fl. ver. II, 476; Colutea vesicaria Segu., Pl. ver. II, 322.
NOM. ITAL.: Vesicaria.
NOM. DIALETT.: Vesìghe, S-ciocchi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento euri-mediterraneo (subpontico).
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia minore, Africa settentrionale.
Italia: boschetti, rupi, macchie nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-5, (6,7) P caesp pEAi V-VIII.

Lungo le siepi, nelle boscaglie della pianura e della fascia collinare del Lago di Garda presso Lazise (Fontana), Scaveaghe di S. Vigilio!, Malcesine!, nella Valsorda sotto il Moscal (Goir.!), alla Rocca di Garda (Goir.!), sul Monte Baldo ai Masi e alla punta S. Antonio sopra Spiazzi (Goir.), in Val d'Adige a Peri (Segu.), Rivoli (Goir.!), Breonio ai piedi del M. Pastello (Goir.!), nella Valpolicella!, al Boscomantico (Mang.!), attorno a Verona lungo l'Adige al Pestrino (Goir.!, C.M.!) e nelle sabbie presso S. Giovanni Lupatoto (Goir.!) e San Michele (Goir.); nella Valsquaranto a Pigozzo e la Rocchetta (Goir.), nella Val d'Illasi presso Tregnago (Goir.).





177. Gen. Astragalus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 214, 1737)

493. Astragalus cicer L.
Sp. Pl. 757 (1753).
BIBL. ver.: Astragalus Cicer Goir., Fl. ver. II, 370; A. Cicer Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 364, 1892; A. Cicer Goir., Erb. rec, etc., Bull. Soc. Bot. It., 230, 1895; A. Cicer Poll., Fl. ver. II, 498; A. Cicer Poll., Viagg. etc., 80; Astragalus luteus perennis, siliqua gemella rotunda vesicam referente Segu., Pl. ver. II, 105.
NOM. ITAL.: Astragalo cece-selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudsiberiano-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Caucaso, Asia boreale e centrale.
Italia: incolti, luoghi erbosi nel piano basale e montano lungo la regione alpina e prealpina fino al Po.
2 Hscap pEAi V-VII.

Raro ed indicato per lo più nell'ambito urbano dell'Adige a Verona.

Esemplari d'Erbario: nell'isola del Pestrino (Mang.); lungo l'Adige fuori Porta Pellegrina (A.M.); in Campo Marzo (A.M., Goir.); lungo l'Adige in Verona (Goir.).



494. Astragalus depressus L.
Cent. Pl. 2:29 (1756).
BIBL. ver.: Astragalus depressus Goir., Fl. ver. II, 369; A. depressus Goir., App. botanici, 32, 1880.
NOM. ITAL.: Astragalo depresso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale e meridionale, Asia occidentale.
Italia: pascoli calcarei delle Alpi, Appennino settentrionale (con ampie lacune), Appennino centrale e meridionale fino alle Madonie, dall'orizzonte montano inferiore al subalpino.
9 Hros pEAi VI-IX.

Specie rara la cui diffusione nel territorio veronese sembra limitata ai pascoli e luoghi sassosi del Monte Baldo (Mang., Goir., Rigo): così in Valvaccara (Goir.!), presso la Fonte di Brigaldello (Goir!), in Monmaor (Goir.), nella Valle delle Buse (Goir.!) e in quella delle Busete (Goir.!).
Astragalus depressus è piuttosto frequente sui rilievi dell'Appennino centrale e meridionale, mentre sulle Alpi (Pignatti, 1982) presenta una area piuttosto frammentata. Secondo lo stesso autore l'indicazione per il Monte Baldo sarebbe dubbia; gli esemplari del Goiran presenti nell'Erbario del Museo di Verona e riferentesi certamente ad Astragalus depressus L. sembrano pertanto contraddire questa affermazione.



495. Astragalus glycyphyllos L.
Sp. Pl. 758 (1753).
BIBL. ver.: Astragalus glycyphyllos Goir., Fl. ver. II, 369; A. glycyphyllos Poll. Fl. ver. II, 498; Astragalus luteus perennis procumbens vulgaris sire sylvestris Segu., Pl. ver. II, 104.
NOM. ITAL.. : Liquirizia bastarda.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Siberia.
Italia: luoghi ombrosi umidi, macchie e boschi caducifogli nella Penisola nei piani basale e montano.
Specie caratteristica dell'ordine Origanetalia vulgaris Th. Mü 61.
1-7 Hrept pEAi V-IX.

Cresce qua e là negli incolti, nelle macchie e nei cespugli dalla bassa pianura alla media montagna dal Lago di Garda al confine vicentino (Segu., Poll., Goir.,!): nella Valle di Caprino (Goir.!), e sul Baldo a Prabazar, Ferrara, Val Basiana (Goir.!), nella Valfredda e all'Artillon (Goir., Mang.), nella Valpolicella nei dintorni di Marano!!), nelle colline di Verona al Vajo Borago!!, Cancello!!, Trezzolano!!), e lungo l'Adige al Boschetto!!), sui Lessini a Spredino (Goir.!), Tregnago (C.M.!), Bolca (A.M.!).



496. Astragalus onobrychis L.
Sp. Pl. 760 (1753).
BIBL. ver.: Astragalus Onobrychis Goir., Fl. ver. II, 370; A. Onobrychis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 364, 1892; A. Onobrychis Goir., Erb. rec. etc., Bull. Soc. Bot. It., 230, 1895; A. Onobrychis Poll., Fl. ver. II, 500 et Viagg. etc., 14 et 80; Astragalus purpureus spicatus pannonicus Segu., Pl. ver. II, 103; Onobrichi ongarica prima di Carlo Clusio ovvero Cece con aspetto di Astragalo Pona, M.B., 14.
NOM. ITAL.: Astragalo Falsa-lupinella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudsiberiano-nordmediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale orientale, Asia occidentale centrale.
Italia: luoghi erbosi, ghiaiosi e arenosi lungo la catena alpina e nell'Appennino emiliano dall'orizzonte submontano al subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Festucetalia valesiacae Br.-Bl. et Tx. 43.
2-5, (6, 7) H scap (Ch suffr) pEAi VI-IX.

Nei luoghi erbosi e sassosi dall'alta pianura alla fascia collinare donde talvolta penetra nella montana: presso Valeggio sul Mincio (Mang.!), nell'anfiteatro morenico di Rivoli (Goir.), nella Valle di Caprino (Goir. ex Poll.), alle falde orientali del M. Baldo tra Brentino e Rivalta (Goir.!, C.M.!), nell'alto Agro veronese presso Settimo di Pescantina (Pona), lungo l'Adige (Goir.!) e più in alto sui Lessini a Cerro (Goir.), sui M. Precastio e Viacara in Val d'Illasi (A.M.) presso Tregnago (A.M.).



497. Astragalus monspessulanus L.
Sp. Pl. 761 (1733).
SYN.: Astragalus Onobrychis Pasq. et Lic. (1872), non L.
BIBL. ver.: Astragalus monspessulanus Goir., Fl. ver. II, 370.
NOM. ITAL.: Astragalo rosato.


subsp. monspessulanus
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale-meridionale orientale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi aridi pietrosi ed erbosi della Penisola e della Sicilia dall'orizzonte submontano al piano montano.
2 H ros/H scap pEAi V-VI.

Probabilmente è specie da eliminare dalla flora veronese in quanto gli unici rinvenimenti, effettuati dal Goiran, si riferiscono a stazioni in prossimità o meglio a diretto contatto con l'Adige e quindi formatevisi evidentemente per trasporto dello stesso.

Esemplari d'Erbario: nell'isolotto formatosi in seguito alla "rotta Fuini" per la piena del 1882 (Goir.) presso Campo Marzio; lungo l'Adige vicino al porto di San Giovanni Lupatoto (Goir.).



498. Astragalus vesicarius L.
Sp. Pl. 760 (1753).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-pontico.


subsp. pastellianus (Pollini) Arcangeli.
BIBL. ver.: Astragalus vesicarius L. var. Pastellianus Goir., Fl. ver. II, 371; A. vesicarius L. var. Pastellianus Poll., Fl. ver. Il, 500 et Hort. et prov. veron. pl. nov. etc., 19.
NOM. ITAL.: Astragalo del Monte Pastello.
DIFFUSIONE: qua e là lungo il piede meridionale della catena alpina, dal bellunese alla Val d'Aosta.
Italia: luoghi rocciosi, pascoli sassosi sulle Prealpi bellunesi, sul Monte Pastello, in Val Venosta e in Val d'Aosta.
6 H scap/Ch suffr pEAi VI-VIII.

L'astragalo del M. Pastello venne individuato per la prima volta dal Pollini e descritto come varietà della specie vesicarius: "Varietas mihi occurrit in saxosis aridisque locis montis Pastelli secus viam qua fit descensus ad vicum Càvalo". Che questo sia il luogo classico è fuor di dubbio, tanto più che in tempi successivi sia Manganotti sia Goiran indicano quale zona di rinvenimento della pianta "lungo la strada della Bocchetta che da Càvalo conduce a Monte". Recentemente sono stati individuati insediamenti notevoli in prossimità del forte Mallabi (Monte), ben più consistenti di quelli della località classica che hanno subito una netta riduzione a causa di rimboschimenti o sbancamenti.





178. Gen. Oxytropis DC. ↑↑
(Astrag. 53, 1802)

499. Oxytropis jacquinii Bunge
Arb. Naturf.-ver. Riga 1:226 (1847).
SYN.: Oxytropis montana Auct. Fl. It.
BIBL. ver.: Oxytropis montana Goir., Fl. ver. II, 368; Astragalus montanus Poll., Fl. ver. II, 501; Astragalus alpinus acaulis procumbens, foliis ovatis pilosis, fioribus. ...(?) Segu., Pl. ver. III, 242.
NOM. ITAL.: Astragalo montano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico alpino orientale.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: dal Cadore alla Valtellina nei pascoli sassosi dell'orizzonte subalpino ed alpino.
Specie caratteristica del Seslerion variae Br-Bl. 26.
8,9 Chsuffr pEAi VI-VIII.

Sui pascoli più elevati del Monte Baldo e del Gruppo del Carega.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Costabella (Mang., Goir., C.M.); Valle delle Pietre, Monmaor (C.M.); Gruppo del Carega!.
Altre località segnalate: Coal Santo (Goir.), alle Busete (Goir.), al di sopra della fontana di Naole (Goir.).



500. Oxytropis pilosa (L.) DC.
Astrag. 91 (1802).
SYN.: Astragalus pilosus L. (1753).
BIBL. ver.: Oxytropis pilosa Goir., Fl. ver. II, 369.
NOM. ITAL.: Astragalo peloso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e orientale, Asia settentrionale e centrale.
Italia: luoghi rocciosi, pascoli sassosi dall'orizzonte submontano al subalpino qua e là lungo l'arco alpino e nell'Appennino centrale.
1,2 Ch suffr pEAi V-VII.

Come Astragalus monspessulanus, anche Oxytropis pilosa è pianta di probabile limitato insediamento nel territorio veronese dopo la piena dell'Adige del 1882: nelle sabbie dell'Adige in Campo Marzio alla rotta Fuini (Goir. ì), San Michele (Goir.), presso San Giovanni Lupatoto (Goir.), in un prato umido sabbioso presso Legnago (Goir. ex Bolzon e A. De Bonis).





179. Gen. Amorpha L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 229, 1737)

501. Amorpha fruticosa L.
Sp. Pl. 713 (1753).
BIBL. ver.: Amorpha fruticosa Goir., Fl. ver. II, 366.
NOM. ITAL.: Indaco bastardo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America settentrionale; altrove coltivata e talora naturalizzata.
Italia: naturalizzata nei greti dei corsi d'acqua e lungo le siepi; nella Penisola fino alla Toscana e al Lazio.
1-3 P caesp pEAi VI-VIII.

Introdotta nel secolo scorso come essenza adatta per far siepi, per consolidare massicciate ecc., trovasi talora inselvatichita nella media-bassa pianura veronese; attualmente tuttavia non può dirsi specie comune.

Esemplari d'Erbario: laghetto del Frassino, Peschiera!, Custoza e Sommacampagna (Goir.).





180. Gen. Vicia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 221, 1737)

502. Vicia cracca L.
Sp. Pl. 735 (1753).
BIBL. ver.: Vicia cracca Goir., Fl. ver. II, 387; V. cracca Poll., Fl. ver. II, 490; Vicia multiflora Segu., Pl. ver. II, 83.
NOM. ITAL.: Vicia montanina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale, Asia settentrionale, centrale, orientale.
Italia: prati, pascoli, luoghi selvatici nella Penisola nel piano basale e montano.
Specie caratteristica della classe Molinio-Arrhenatheretea Tx. 37.
2-7 H scap pEAi VI-VIII.

Specie comune nei luoghi selvatici, lungo le siepi, nei coltivi dalla media-alta pianura alla media montagna e così sul Monte Baldo (Goir.), nella Valle di Caprino!, Affi!, Cavaion!, nella Valle dell'Adige, a Rivoli, Brentino ecc.!, sul Monte Pastello (Goir.!), nella Valpolicella!!, presso S. Anna d'Alfaedo e Corrubio (Goir.), nel Vajo Falcone (Goir.!), Grezzana e dintorni (Ton.!, Goir..!), Cerro (Goir.!,!.!), Roverè (Goir.!), Bosco Chiesanuova (Goir.!,!), Romagnano (Goir.!), nella Valle d'Illasi (Goir.), Tregnago (A.M., Goir..!), Badia Calavena (A.M.!) e attorno alla città di Verona al Pestrino!.! San Michele!!, al Boschetto!, sul M. Arzan di Avesa!, Trezzolano!, Cancello!, al Boscomantico!.



503. Vicia incana Gouan
Fl. Monsp. 189 (1765).
SYN.: Vicia Gerardi All. (1785); V. galloprovincialis Poir. (1817).
BIBL. ver.: Vicia cracca subsp. incana Goir., Fl. ver. II, 387.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: prati, pascoli, boschi, cedui, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
4-7 H scap pEAi VI-VIII.

Macchie e luoghi selvatici della fascia collinare e medio montana del M. Baldo e dei Lessini. Non comune!.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Spiazzi (Ton., Goir.); Grezzana (Ton.), Cogollo (C.M.), Tregnago (C.M.), Cancello!.



504. Vicia tenuifolia Vhot
Tent. Fl. Germ. 1:309 (1788).
BIBL. ver.: Vicia cracca L. subsp. tenuifolia Goir., Fl. ver. II, 387.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e settentrionale, Africa nordoccidentale.
Italia: boschi, cedui, luoghi selvatici nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
2-7 H scap pEA VII-IX.

Goiran indica Vicia tenuifolia Roth per il Monte Pastello, per l'alta Valpolicella, per la Valpantena (ex Tonini) presso Grezzana, Lugo, Bellori, Vajo del Falcone. Gli elementi discriminanti questa specie da V. cracca L. sono talmente labili che gli esemplari d'erbario non permettono di discernere la prima dalla seconda. Anche tenendo conto quanto riportato da Pignatti (1982), cioè che l'unico carattere discriminante potrebbe essere la diversa lunghezza del vessillo e che V. tenuifolia è comunque specie rara, propendiamo ad includere con molte riserve questa pianta nel novero delle specie appartenenti alla flora veronese.



505. Vicia dumetorum L.
Sp. Pl. 734 (1753).
BIBL. ver.: Vicia dumetorum Goir., Fl. ver. II, 386.
NOM. ITAL. : Vicia boschiva.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia occidentale.
Italia: boschi, macchie, luoghi selvatici nell'orizzonte submontano e montano inferiore della Penisola fino alla Basilicata.
Specie caratteristica del Trifolion medii Th. Müll. 6l.
2,7 H scap pEAi VI-VII.

Specie rarissima raccolta da Goiran nella Val Tanara in prossimità del Monte Bolca e recentemente rinvenuta nel Vajo Borago!.



506. Vicia villosa Roth.
Tent. Fl. Germ. 2(2):182 (1793).

subsp. varia (Host) Corb.
SYN.: Vicia dasycarpa Ten. (1830).
BIBL. ver.: Vicia villosa Roth var. dasycarpa Goir., Fl. ver. II, 387; V. villosa p.p. Poll., Fl, ver. II, 400.
NOM. ITAL.: Vicia pelosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa orientale, Asia occidentale.
Italia: campi, siepi, ruderi, incolti aridi nella Penisola e nelle Isole dal piano all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Secalinetea Br.-Bl. 51.
1-5, (6,7) T scap (H bienn) PEA(i) V-VII.

Lungo le siepi, nei campi, nei seminati dalla pianura alla media montagna dalle pendici del Monte Baldo (Mang.!) ai Lessini, Lughezzano, Bellori (Goir.!), ai dintorni di Verona, San Michele (Goir.!), Pestrino!.



507. Vicia ervilia (L.) Wildt.
Sp. Pl. 3:1103 (1802).
SYN.: Ervum Ervilia L. (1753).
BIBL. ver.: Vicia Ervilia Goir, Fl. ver. II, 389; V. Ervilia Poll., Fl. ver. II, 490; Ervum Ervilia Segu., Pl. ver. II, 237.
NOM. ITAL.: Veccia capogirlo, Veccioli.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale (?).
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centrale.
Italia: inselvatichita ed infestante nelle colture a cereali nella Penisola e in Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-7 T scap PEA V-VII.

Un tempo veniva coltivata come foraggera e per questo si rinveniva talora inselvatichita come in Valpolicella (Ton.!), lungo il Garda nei pressi di Torri (Goir.), nei dintorni di Verona, Valdonega e Castello di Montorio (Goir.!), Olivè (Goir.!); sui Lessini a S. Anna d'alfaedo e Tregnago (C.M.!). Questa veccia non è stata rinvenuta di recente, essendosi probabilmente rarefatta prima e scomparsa poi al momento dell'abbandono della sua coltivazione.



508. Vicia hirsuta (L.) S.F. Gray
Nat. Arr. Brit. Pl. 2:6l4 (1821).
SYN.: Eruum hirsutum L. (1753).
BIBL. ver.: Vicia hirsuta Goir., Fl. ver. II, 389; Ervum hirsutum Poll., Fl. ver. II, 497; Vicia segetum cum siliquis plurimis hirsutis Segu., Pl. ver. II, 84.
NOM. ITAL.: Veccia tentennina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi e salvatici, coltivi nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano al montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine Centauretalia cyani Tx. 50.
1-7 T scap PEA IV-VI.

Comune in tutto il territorio veronese lungo le siepi, nelle colture, nei prati aridi, lungo i greti dei torrenti (Segu., Poll., A.M., Goir., C.M.,!): Torri del Benaco alle Prandine!!, Albisano!!, alla Chiusa di Ceraino (Goir.!), Boscomantico (Mang., Goir.!), Vajo Borago e della Anguilla (Goir.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), attorno a Verona al Pestrino (Goir.!) e sulle colline (Ton.!, Goir.!), Grezzana (Ton.!), Monteforte (Ton.!, Goir.!), a Bolca e S. Andrea (C.M.!), Tregnago (A.M../).



509. Vicia tenuissima (Bieb.) Schinz. et Thell.
Viert. Naturf. Ges. Zurich 58:70 (1913).
SYN.: Vicia gracilis Lois (1807); Ervum gracilis DC. (1813).
BIBL. ver.: Vicia gracilis Goir., Fl. ver. II, 388.
NOM. ITAL.: Veccia gracile.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale e meridionale, Asia minore, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi, coltivi ed incolti, macchie, nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore; localizzata al Nord.
Specie caratteristica della classe Secalinetea Br.-B1.51.
2,4,5 T scap PEa V,VI.

Specie rara dei campi, dei luoghi sassosi e selvatici, segnalata nelle adiacenze di Verona (Goir.), per il Boscomantico (Goir.), per il Vajo dell'Anguilla e per Torri del Benaco (Goir.! ex Rigo): solo di quest'ultima località però esiste il corrispondente esemplare d'erbario.



510. Vicia tetrasperma (L.) Schreber
Spicil. Fl. Lips. 26 (1771).
BIBL. ver.: Vicia tetrasperma Goir., Fl. ver. II, 388; Ervum tetraspermum Poll., Fl. ver. II, 497.
NOM. ITAL.: Veccia a quattro semi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato (cosmopolita).
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia temperata, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi e coltivi, talora infestante nella colture cerealicole, ma complessivamente rara nella Penisola e nelle Isole nel piano basale e montano.
Specie caratteristica dell'Alchemillo-Matricarietum Tx. 37.
2,4,6 T scap PEa VI-VII.

Localizzata e rara nel territorio veronese: campi e luoghi erbosi attorno a Verona (Ton.!, Goir.!), Boscomantico (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.!), nella Valle d'Illasi presso Badia Calavena (A.M.!).



511. Vicia oroboides (L.) Schreber
in Jacq. Collect. Bot. 4:323 (1791).
SYN.: Orobus vicioides Ser. (1825).
BIBL. ver.: Vicia oroboides Goir., Fl. ver. II, 383; Orobus luteus (Poll. non L.) Poll., Fl. ver. II, 479; Orobus alpinus latifolius Segu., Pl. ver. II, 79; Galega montana del Dalechampio Pona, M.B., 174.
NOM. ITAL.: Veccia bastarda.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subillirico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Jugoslavia, Ungheria.
Italia: nelle faggete, saltuariamente lungo il piede meridionale delle Alpi dal Carso al Bondone.
6,7 G rhiz pEAi V-VII.

Nei luoghi boschivi della fascia montana veronese sia del Baldo che dei Lessini: e così sul massiccio baldense nella Valfredda (Goir.), a Noveza (Mang.!), all'Artillon (Goir.), ai Lavacci (Ton.!, Goir.!) ecc., sui Lessini presso Bosco Chiesanuova (Goir.!, Ton.!), ai Tinazzi (Goir.), presso Velo (C.M..!), sul M. Bolca (A.M.!), nella Valle di Revolto (C.M..!).



512. Vicia sepium L.
Sp. Pl. 737 (1753).
BIBL. ver.: Vicia sepium Goir., Fl. ver. II, 384; V. sepium Poll., Fl. ver. II, 494; Vicia maxima dumetorum Segu., Pl. ver. II, 83.
NOM. ITAL.: Veccia selvatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e occidentale.
Italia: boschi montani, prati e siepi nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte subalpino.
4-7, (8,9) H scap PEAi VI-IX.

Comune in tutti i monti del territorio veronese fino alla fascia subalpina (Poll., Clementi, Visiani, Goir., C.M.,!), raramente scende in quella collinare: e così sul M. Baldo (Mang.!) a Ime (C.M..),Ferrara (Goir.!), Spiazzi!, Novezzina!, alle Acque Negre!, in Val Basiana (Goir.); sul M. Pastello!, sul M. Bolca (A.M.!), Selva di Progno (C.M.!), in Val Fraselle (C.M.!), Giazza!, Revolto!, alla Sega di Ala!!, Erbezzo!, Bosco Chiesanuova!, Vajo dell'Anguilla!, S. Anna d'Alfaedo e Fosse!; segnalata pure per il Lago di Garda presso Lazise (Goir. ex Fontana).



513. Vicia sativa L.
Sp. Pl. 736 (1753).
SYN.: Vicia communis Rouy (1900).
BIBL. ver.: Vicia communis Goir., Fl. ver. II, 385; V. sativa Poll., Fl. ver. II, 491; Vicia sativa vulgaris, semine nigro Segu., Pl. ver. II, 84.
NOM. ITAL.: Veccia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento turaniano.
DIFFUSIONE: pressocchè cosmopolita.
Italia: luoghi erbosi e coltivati, prati umidi, pascoli nella Penisola e nelle Isole nel piano basale e nel piano montano.
(l),2-7 T scap PEa IV-VIII.

Coltivata e subspontanea dal piano alla zona montana. Specie comune.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco alle Prandine!, San Vigilio in località Scaveaghe!, Tregnago (A.M.), Boscomantico (Goir.), città di Verona (Goir.), Valeggio (Goir.), Avesa (Goir.), lungo l'Adige presso San Michele!, Trezzolano!, alla nuova dogana di Verona!.
Altre località segnalate: Torricelle!, Montorio!, Bosco Buri di San Michele!, Monte Cucco di Grezzana!, Moruri!, Quinzano!, Mizzole!, Santa Maria in Stelle!, Santa Lucia!, Cancello!, Porto San Pancrazio!, Sezano!.
Nell'ambito di Vicia sativa L. si possono distinguere le seguenti sottospecie:

subsp. angustifolia (Grufb.) Gaudin
BIBL. ver.: Vicia sativa L. subsp. angustifolia Goir., Fl. ver. II, 385; V. angustifolia Poll., Fl. ver. II, 491; Vicia vulgaris acutiore folio, semine parvo nigro Segu., Pl. ver. II, 84.

Comune nei luoghi aridi erbosi, brometi ecc.

Esemplari d'Erbario: colli di Avesa (Mang.), Boscomantico (Ton., Goir.), Vajo dell'Anguilla, Bosco Chiesanuova (Ton.), Pestrino (Ton., Goir.), colline di Verona presso San Leonardo, Rivoli (Goir.), M. Bellocca (C.M.).

subsp. cordata (Wulfen) Asch. et Gr.
BIBL. ver.: Vicia sativa L. subsp. cordata Goir., Fl. ver. II, 385.

Luoghi sassosi, prati aridi, cespuglieti dalla Val d'Adige, al Lago di Garda ai Lessini: Val d'Adige (Gelmi), Sommacampagna (Goir.!), Boscomantico (Goir.), alle sponde del Lago di Garda presso Torri (Goir.! ex Rigo), Verona (Goir.!), Cerro Veronese (Ton.!), lungo l'Adige, argine e greto nel tratto urbano!.



514. Vicia lathyroides L.
Sp. Pl. 736 (1753).
BIBL. ver.: Vicia lathyroides Goir., Fl. ver. II, 386.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi aridi, incolti, nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Sedo-Scleranthetea Br.-Bl. 55 em. Th. Müll. 6l.
2-5 T scap PEa IV-VI.

Cresce nei luoghi soleggiati ed erbosi dall'alta pianura alla zona collinare delle sponde del Lago di Garda presso Torri (Goir. ex Rigo), a Valeggio (Goir. ex Rigo), ai dintorni di Verona, Boscomantico (Mang.!), Chievo (Ton.!), Ferrazze (Goir.!).



515. Vicia peregrina L.
Sp. Pl. 737 (1753).
BIBL. ver.: Vicia peregrina Goir., Fl. ver. II, 385; V. peregrina Poll., Fl. ver. II, 493; Vicia angustifolia purpureo-violacea, siliqua lata glabra Segu., Pl. ver. II, 236.
NOM. ITAL.: Veccia smussata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa meridionale, Asia minore.
Italia: luoghi incolti aridi, campi, nella Penisola e nelle Isole dalla pianura all'orizzonte montano inferiore; rara al Nord.
Specie caratteristica della classe Thero-Brachypodietea Br.-Bl. 47.
2-5, (6,7) T scap PEa IV-VII (VIII).

Nei seminati e nei luoghi erbosi dall'alta pianura alla fascia collinare donde raramente penetra nella montana e così nei campi presso Villafranca (Ton.!) e Valeggio (Goir.!), frequentissima nei colli attorno a Verona!, Avesa (Mang.!, Ton.Z), San Fidenzio!!, Valdonega (Goir.!), Quinzano (Goir..O, Montorio!!, Trezzolano!!, Torricelle!!, Olivè (Goir..O, nella Valpantena (Goir.!), sul M. Precastio (C.M.!) e sul M. Zovo (Goir.!), nella Valle d'Illasi nei colli di Tregnago (A.M.!, C.M.!).



516. Vicia lutea L.
Sp. Pl. 736 (1753).
BIBL. ver.: Vicia lutea Goir., Fl. ver. II, 384; V. lutea Poll. Fl. ver. II, 492; Vicia sylvestris lutea, siliqua hirsuta Segu., Pl. ver. II, 493.
NOM. ITAL.: Veccia gialla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa occidentale, centrale e meridionale.
Italia: campi e luoghi erbosi, incolti, pascoli aridi nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore; rara e con ampie lacune la presenza a nord del Po.
2-5, (6,7) T scap PEa V-VII.

Specie abbastanza frequente nelle messi e nei luoghi erbosi segnatamente dell'alta pianura e della zona collinare, rara in quella montana.

Esemplari d'Erbario: Colognola ai Colli!, Tregnago (A.M.); Verona e dintorni al Pestrino (Goir., C.M.), Tomba e Tombetta (Goir.), Boscomantico (Goir.,!), San Giovanni Lupatoto (Goir.), San Michele (Goir.); sul Baldo a Prabazar (Goir.).



517. Vicia bithynica L.
Syst. Nat. ed. 10, 2:1166 (1759).
BIBL. ver.: Vicia bithynica Goir., Fl. ver. II, 386; V. bithynica Poll., Fl. ver. II, 494.
NOM. ITAL.: Veccia dentellata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e occidentale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: nella Penisola, rara al nord, e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
2 T scap PEa V-VI.

Specie segnalata da Goiran e Tonini per Verona e dintorni in modo particolare nei fossi attorno alle mura della città, ma non più rinvenuta in questi ambienti che hanno subito radicali mutamenti.

Esemplari d'Erbario: nei fossi di Verona (Ton.), Verona a Porta Pellegrina (Goir.), fuori Porta Palio (Goir.), a Centore di S. Michele (Goir.).



518. Vicia narbonensis L.
Sp. Pl. 737 (1753).
BIBL. ver.: Vicia narbonensis Goir., Fl. ver. II, 384; V. narbonensis Poll., Fl. ver. II, 494; Vicia supina latissimo folio non serrato Segu., Pl. ver. II, 82.
NOM. ITAL.: Veccia selvatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa meridionale e orientale, Asia occidentale e centrale.
Italia: luoghi erbosi e boschivi, coltivi, orti, nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore; rara al nord.
2-4 T scap PEa V-VI.

Nei seminati, nei luoghi erbosi e pascoli dell'alta pianura e della zona collinare (Segu., Poll., Bracht, Mang., Ton., A.M., Goir., C.M.,!): colli di Montorio (Mang.!,!!), San Michele (A.M.!, Ton.!), San Pancrazio (Goir.), San Leonardo (Goir.!), Valdonega e Biondella (Goir.!), Colle delle Ongarine, Avesa (Goir.!), Quinzano!, Monte Masua di Negrar!.





181. Gen. Lens Miller ↑↑
(Gard. Dict. Abridg. ed. IV, 2, 1754)

519. Lens nigricans (Bieb.) Godron Fl. Lorr. 1:173 (1843).
SYN.: Ervum nigricans Bieb. (1808); Vicia nigricans Coss. et Germ. (1861); Vicia marschalii Arcang. (1882).
BIBL. ver.: Vicia Marschalii Goir., Fl. ver. II, 389; Ervum nigricans Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 365, 1892.
NOM. ITAL.: Lenticchia selvatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento stenomediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa meridionale.
Italia: luoghi erbosi aridi, incolti nell'orizzonte submontano e montano inferiore nella Penisola e nelle Isole, ma rara e a diffusione discontinua.
5,6 T scap PEa V-VI.

Rara e ben localizzata: nei colli attorno a Torri sul Benaco (Goir. ex Rigo) e Monte Pastello presso il forte di Monte (Goir.!, C.M.!,!!).





182. Gen. Lathyrus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 223, 1737)

520. Lathyrus vernus (L.) Bernh.
Syst. Verz. Erfurt 247 (1800).
SYN.: Orobus vernus L. (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus vernus Goir., Fl. ver. II, 382; Orobus vernus Poll., Fl. ver. II, 479; Orobus latifolius parvo flore purpureo Segu. p.p., Pl. ver. II, 79; Orobo primo Ongarico del Clusio Pona, M.B., 211.
NOM. ITAL.: Cicerchia primaticcia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale.
Italia: boschi montani, faggete e querceti, delle Alpi e degli Appennini.
Specie caratteristica dell'ordine Fagetalia sylvaticae Pawl. 28.
(2,3), 4-9 Grhiz PEai IV-VII.

Frequente nei luoghi selvatici, nelle macchie e boscaglie dall'alta pianura all'orizzonte subalpino sia del Baldo che dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello!, Campofontana!, Camposilvano!, Valon del Malera!, colline attorno a Grezzana (Mang.), Tregnago (A.M.), Romagnano (Ton.), ai Tracchi (Goir.), colli di Avesa (Goir.), Vajo Gallina, Costagrande!, pendici del Monte Baldo, Albarè (Ton.), M. Baldo nella Valle delle Buse (Goir.).
Altre località: Santa Maria in Stelle!, Monte Cucco!.



521. Lathyrus venetus (Miller) Wohlf.
in Koch Syn. Deutsch. Fl. ed. 3, 714 (1892).
BIBL. ver.: Lathyrus venetus Goir., Fl. ver. II, 382; Gli due Orobi Veneti di Carlo Clusio Pona, M.B., 149.
NOM. ITAL. : Cicerchia veneta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento pontico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e orientale.
Italia: boschi di latifoglie (querceti) dell'orizzonte submontano e montano inferiore nella Penisola e in Sicilia.

Si dubita della presenza di questa specie nel territorio veronese anche se Goiran la segnala per i luoghi selvatici elevati del Monte Baldo e dei Lessini. Non esiste però alcun campione d'erbario per il Veronese che possa confermare quanto sopra detto, nè recentemente Lathyrus venetus è stato rinvenuto.



522. Lathyrus niger (L.) Bernh.
Syst. Verz. Erfurt. 248 (1800).
SYN.: Orobus niger L. (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus niger Goir., Fl. ver. II, 381; Orobus niger Poll., Fl. ver. II, 481; Orobus sylvaticus Viciae foliis Segu., Pl. ver. II, 78.
NOM. ITAL.: Cicerchia nera.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale occidentale, Asia occidentale.
Italia: boschi di latifoglie nella Penisola (regione alpina ed appenninica parzialmente) dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine Quercetalia pubescenti-petraeae Br.-Bl. 31.
2-7 G rhiz pEAi VI-VII.

Nei luoghi selvatici e boschivi dall'alta pianura alla fascia colliare e montana dal Lago di Garda (Fontana), al Monte Baldo, Ferrara, Spiazzi alla Corona (Goir.), nella Valle di Caprino (Goir.), a Boscomantico (Mang.!, A.M.!, Goir.!), nelle colline attorno a Verona alla Cola (Goir.!), Pigozzo!!, Vajo Canova e Squaranto! , Vajo del Paradiso (Ton.!,!), Villa Piatti di Mizzole!!, Torricelle ai Gaspari!!, Vajo Borago alle Scalucce!, Monte Cucco!!, sul M. Novezago (Goir.!), presso Monteforte d'Alpone (Ton.!, Goir,/), nei Colli di Tregnago (A.M.!, C.M.!).



523. Lathyrus montanus Bernh.
Syst. Verz. Erfurt 247 (1800).
SYN.: Orobus tuberosus L. (1753), L. linifolius (Reichard) Bässler (1973).
BIBL. ver.: Lathyrus montanus Goir., Fl. ver. II., 381; Orobus tuberosus var. β Poll., Fl. ver. II, 480.
NOM. ITAL.: Cicerchia montana.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale montana.
Italia: boschi di latifoglie (max. a Quercus sp. e Castanea) nella regione alpina e lungo l'Appennino settentrionale, qua e là nel resto della Penisola dall'orizzonte submontano al montano inferiore, raramente più in alto.
Specie caratteristica dell'ordine Quecetalia robori-petraeae Br.- Bl. 32.
4-7 Grhiz PEai IV-VI.

Nei campi e nei luoghi selvatici della fascia collinare e medio-montana del Baldo e dei Lessini e così ai Lumini (Mang.!), in Prabazar (Goir.! C.M.!), Spiazzi!, Ferrara!, nella Valle di Caprino (Goir.), nella Valpolicella! a Pedemonte (Ton.), Fumane!, Torbe!, sui colli attorno ad Avesa e Montecchio (Goir.); sul M. Tondo (Goir.!), presso Cerro e Lughezzano (Goir.), a Colognola ai Colli!, Illasi!, Tregnago (A.M.!), Montecchia (Goir.!).



524. Lathyrus pratensis L.
Sp. Pl. 733 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus pratensis Goir., Fl. ver. II, 381; L. pratensis Poll., Fl. ver. II, 484; Lathyrus sylvestris luteus, foliis Viciae Segu., Pl. ver. II, 81.
NOM. ITAL.: Erba-galletta, Cicerchia dei prati.
NOM. DIALETT.: Sisarele.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e settentrionale, Africa settentrionale, America settentrionale.
Italia: luoghi selvatici, siepi, prati nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica della classe Molinio-Arrhenatheretea Tx. 37.
(1), 2-7,(8,9) Hscap PEai V-VII.

Lungo le siepi, nei cespuglieti, al margine dei campi in tutto il territorio veronese dal Lago di Garda al confine vicentino dalle zone pianeggianti al rilievi subalpini e così sul Baldo lungo la strada Graziani!, in Campedello (Goir..), Ferrara!, Spiazzi!, nella Valpolicella nei dintorni di Molina!, presso Valeggio sul Mincio (Goir.!), nel Vajo Borago (Goir.!,!), Trezzolano!!, nei prati attorno a Verona (Mang..O, in Valpantena (Mang.!), sul M. Zovo (Goir.!), Bosco Chiesanuova (Biadego), sul M. Malera (Biadego), nella Val d'Illasi presso Tregnago (A.M.!, C.M.!), Giazza! e Revolto!.



525. Lathyrus palustris L.
Sp. Pl. 733 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus palustris Goir., Fl. ver. II, 381; L. palustris Poll., Fl. ver. II, 488.
NOM. ITAL. : Cicerchia palustre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America settentrionale.
Italia: luoghi paludosi, risaie, lungo i corsi d'acqua e negli ambienti umidi in genere, ma raro, nella Padania e in Toscana nel piano basale.
Specie caratteristica dell'ordine Molinietalia caeruleae W. Koch 26.
1 H scap pEAi VI-IX.

Secondo Goiran (o.c.) questa pianta "cresce, ma non sempre, nè ovunque nella bassa pianura veronese al margine delle risaie". Questo autore però non ci ha tramandato alcun esemplare d'erbario, nè può essere d'aiuto l'esemplare di Tonini raccolto genericamente "in margine agrorum" senza alcuna precisazione per quanto riguarda la località.
Nell'erbario di Pollini è presente un esemplare di Lathyrus palustris, però anche in questo caso l'indicazione del luogo di raccolta è molto generica; lo stesso autore nella sua Flora riporta per questa specie: "In aggeribus agrorum oryza satorum circa Bovolone, alibique haud raro occurrit".
Abbastanza recentemente (28.VII. 1981) Lathyrus palustris è stato rinvenuto nella palude del Busatello, al confine tra le province di Verona e Mantova; il campione raccolto in questa località (!!) è pertanto l'unico del Veronese con indicazioni ben precise di provenienza.



526. Lathyrus tuberosus L.
Sp. Pl. 732 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus tuberosus Goir., Fl. ver. II, 380; L. tuberosus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 365, 1892; L. tuberosus Poll., Fl. ver. II, 486; Lathyrus arvensis repens tuberosus Segu., Pl. ver. II, 81.
NOM. ITAL.: Cicerchia tuberosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale e centrale.
Italia: luoghi umidi, coltivi fino all'orizzonte montano inferiore nel settore boreale e nell'Appennino settentrionale.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
2-7 H scap PEai VI-VII.

Nei campi e nei seminati, infestante nelle colture di frumento, nell'alta pianura e nella zona collinare, talora fino alla bassa montagna: colline attorno alla città di Verona (Mang.!), Avesa, Montecchio (Goir.!), M. Tondo in Valpantena (Goir.!, C.M.!), Grezzana (Ton.!), Val d'Illasi, Tregnago (A.M.!), Cerro (Ton.!).



527. Lathyrus sylvestris L.
Sp. Pl. 733 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus silvester Goir., Fl. ver. II, 379; L. sylvestris Poll., Fl. ver. II, 487.
NOM. ITAL.: Cicerchia silvestre, Cicerchione.
NOM. DIALETT.: Biso selvadego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale.
Italia: luoghi selvatici, siepi nella Penisola e in Sicilia dall'orizzonte submontano al montano superiore.
Specie caratteristica dell'ordine Origanetalia Th. MÜll. 6l.
2-7 H scand pEAi VII-IX.

Nei luoghi selvatici e nelle macchie, ai margini dei boschi dall'alta pianura e dalla collina fino alla media montagna e così sul Monte Baldo ai Lumini e Prabazar (Goir.!), nella Val d'Adige tra Peri e Dolcè (Ton.!, Goir.!), attorno a Verona, Avesa (Goir.!), nei Vaj Gallina (Goir.!) e Borago!!, in Valsquaranto (Goir.!), nel Vajo della Pernisa (Ton.!), lungo l'Alpone presso San Bonifacio (Goir.!).



528. Lathyrus latifolius L.
Sp. Pl. 733 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus latifolius Goir., Fl. ver. II, 379; L. latifolius Poll., Fl. ver. II, 488; L. latifolius Segu., Pl. ver. II, 80; Climeno del Mattioli Calc., Viagg. etc., 10; Orobo sativo del Cordo, overo Piso de' Greci; il Mattiolo lo dipinge per Climeno Pona, M.B., 9.
NOM. ITAL.: Cicerchia a foglie larghe.
NOM. DIALETT.: Bisi selvadeghi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: luoghi selvatici, cespugli, macchie, incolti della Penisola e delle Isole dal piano all'orizzonte montano inferiore.
2-5,(6,7) H scand pEAi VI-IX.

Cresce frequente lungo le siepi, tra i cespugli, nelle macchie e nei luoghi selvatici in genere dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Fonte Calesan di Mezzane!, Pigozzo!, San Giorgio di Valpolicella!, Incaffi!, Vajo Canova! e Vajo Squaranto!, Avesa!, Monte Cucco!, Quinzano!, dintorni di Moruri!, Trezzolano!, Boscomantico (Mang., Goir.), M. Precastio presso Tregnago (A.M., C.M.), Grezzana (Ton.), San Martino B.A. (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Baldo ai Masi (Goir.) e Prabazar (Goir.).



529. Lathyrus sphaericus Retz.
Obs. Bot. 3:39 (1783).
BIBL. ver.: Lathyrus sphaericus Goir., Fl. ver. Il, 381; L. sphaericus Poll., Fl. ver. II, 485; Lathyrus foliis angustis, floribus singularibus coccineis Segu., Pl. ver. II, 82.
NOM. ITAL.: Cicerchia sferica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA; elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa media-meridionale, Asia meridionale, Africa settentrionale.
Italia; incolti aridi e pietrosi, campi, nella Penisola e nelle Isole dal piano all'orizzonte montano inferiore.
2-5 T scap PEa V-VI.

Nei campi e nei luoghi soleggiati dell'alta pianura e della collina dell'intero territorio veronese (Segu., Poll., Fontana, Rainer, A.M., Mang., Gelmi, Rigo, Goir.,!) e così lungo il Lago di Garda a Scaveaghe di S. Vigilio!!e Torri (Goir.!), sulle prime pendici del M. Baldo (Goir.!), Boscomantico!!, sulle colline di Verona (Ton.!, Mang.!, Goir.!) alle Case Vecchie!!, Valdonega (Goir.!), Montorio (Goir.!), in Valpantena attorno a Grezzana (Ton.!, Goir.!), sul M. Tondo (Goir.!), Caldiero (Ton.!), San Bonifacio (Goir.!), Tregnago (A.M.).



530. Lathyrus setifolius L.
Sp. Pl. 731 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus setifolius Goir., Fl. ver. II, 380; L. setifolius Poll., Fl. ver. II, 485.
NOM. ITAL.: Cicerchia capillare.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e mediterranea, Asia Minore, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi aridi e sassosi, campi nella Penisola e in Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano inferiore (non comune).
2-4, (7) T scap PEa V-VII.

È specie piuttosto rara per il Veronese: cresce nei luoghi aridi e sassosi dall'alta pianura alla fascia collinare donde talvolta penetra in quella basso-montana.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco alle Prandine!, San Vigilio del Garda!, pascoli alle falde del Monte Baldo (Goir.), Boscomantico (Ton.,!), Valpolicella (Ton.), Verona al Chievo (Ton.), al Pestrino (Goir.), in Valdonega (Goir.), Torricelle!, Trezzolano!, Montorio!, Grezzana (Ton.), Stallavena (Mang.), Tregnago (A.M.).



531. Lathyrus cicera L.
Sp. Pl. 730 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus Cicera Goir., Fl. ver. II, 378.
NOM. ITAL.: Cicerchia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi, campi, incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-5 T scap Pea IV-VI.

Specie dei seminati, dei pascoli, degli incolti aridi della fascia collinare e dell'alta pianura, raramente della bassa montagna, e così sui colli che attorniano il Lago di Garda presso Torri del Benaco (Ton.!, Goir.!), nella Valpolicella presso Domegliara (Goir.!), Boscomantico!!, Chievo (Goir.!), nei colli di Verona ad Avesa (Mang.), sul M. Arzan (Goir.!), nella Valdonega (Goir.!), presso Montorio!!; nella Valpantena (Goir.!) a Grezzana (C.M.!), nella Valle d'Illasi (A.M.!).



532. Lathyrus sativus L.
Sp. Pl. 730 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus sativus Goir., Fl. ver. II, 378; L. sativus Poll., Fl. ver. II, 484.
NOM. ITAL.: Cicerchia comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-orientale.
DIFFUSIONE: Europa centrale, meridionale e orientale, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: coltivato e talora naturalizzato nella gran parte delle regioni della Penisola e in Sicilia, seppur in progressiva rapida regressione; incolti, ruderi nel piano basale.
2-4 T scap PEa VI-VIII.

Un tempo coltivato come foraggio, trovavasi qua e là inselvatichito nella zona collinare. Attualmente sembra scomparso.

Esemplari d'Erbario: colli veronesi (Goir.), Chievo (Goir., C.M.), Rivoli (Goir., C.M.).
Gli esemplari risalgono al periodo che intercorre tra il 1871 e il 1874.



533. Lathyrus hirsutus L.
Sp. Pl. 732 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus hirsutus Goir., Fl. ver. II, 379; L. hirsutus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 364, 1892; L. hirsutus Poll., Fl. ver. II, 486.
NOM ITAL.: Cicerchia pelosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centrale, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi e selvatici, campi, incolti, pascoli della Penisola e delle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, raramente a quello superiore.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
1-3, (4) T scap PEa V-VII.

Specie rara: nei seminati e lungo le siepi della bassa e media pianura, talvolta della fascia collinare: dintorni di Verona (Ton.!),Goir.!), Monteforte d'Alpone (Ton.!, Goir.!), Peschiera (Ton.!), M. Tondo (Goir.!), Bovolone (A.M.!), Vigasio (Goir.).



534. Lathyrus nissolia L.
Sp. Pl. 729 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus Nissolia Goir., Fl. ver. II, 378; L. Nissolia Poll., Fl. ver. II, 484.
NOM ITAL.: Cicerchia semplice.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centrale e meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi coltivati, campi, incolti nella Penisola e nelle Isole, più frequente nel meridione e con ampie lacune al nord mancando nella Padania: dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
2-4, (5-7) T scap PEa IV-VII.

Negli incolti, nei campi, nei pascoli della zona collinare e submontana: un tempo raro e non più rinvenuto di recente.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Ton., Goir.), M. Tondo (Goir.), falde del M. Pastello (Goir.), Monteforte d'Alpone (Goir.), sul M. Bolca nella valle degli Stanghellini presso Vestenanuova (Goir.).



535. Lathyrus aphaca L.
Sp. Pl. 729 (1753).
BIBL. ver.: Lathyrus Aphaca Goir., Fl. ver. II, 377; L. Aphaca Poll., Fl. ver. II, 483; Pitine di Teofrasto Calc., Viagg. etc., 10.
NOM ITAL.: Cicerchia bastarda, Afaca.
NOM. DIALETT.: Bisi mati.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa media, occidentale, meridionale, Asia occidentale.
Italia: campi di frumento (infestante), incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
2-5 T scap PEa V-VII.

Nei campi, nei coltivi (Calc., Segu., Poll., Bracht, Fontana, A.M., Ton., Goir.,!) dalla pianura alla media montagna dal Lago di Garda , Torri!, Albisano!, Bardolino!, alle colline attorno a Verona, Torricelle!!, Cancello!, Trezzolano!, M. Cucco!, e a quelle ad est della città, Mezzane!, Colognola ai Colli! , dintorni di Tregnago (A.M.!).





183. Gen. Pisum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 222, 1737)

536. Pisum sativum L.
Sp. Pl. 727 (1753).
SYN.: Pisum Commune Clavaud (1884).
BIBL. ver.: Pisum commune Goir., Fl. ver. II, 376; P. sativum et P. arvense Poll., Fl. ver. II, 482.

subsp. elatius (Bieb.) Asch. et Gr.
Questa sottospecie trovasi talora allo stadio selvatico, tuttavia non può dirsi spontanea della flora veronese.





184. Gen. Ononis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 218, 1737)

537. Ononis natrix L.
Sp. Pl. 717 (1753).
BIBL. ver.: Ononis Natrix Goir., Fl. ver. II, 347; O. Natrix Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 362, 1892; O. Natrix Poll., Fl. ver. II, 474; Anonis non spinosa flore luteo variegato Segu., Pl. ver. II, 100; Anonide gialla del Camerario Porta, M.B., 17.
NOM. ITAL.: Ononide bacaja.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi aridi sassosi della Penisola e delle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica dell'ordine Brometalia erecti Br.-Bl. 36.
(2),3-7 H scap/Ch suffr PEai VI-IX.

Assai comune nei pascoli, nei luoghi sabbiosi e pietrosi, nei greti dei corsi d'acqua dell'intero territorio dall'alta pianura alla bassa montagna e così lungo il Garda! , sul M. Pastello (Goir.!), al Boscomantico!!, lungo l'Adige presso Verona al Basso Acquar!!, al Porto S. Pancrazio (Goir.!, Ton.!), al Pestrino!!, sulle colline attorno alla città di Verona, Cancello!!, Avesa!!, tra Mizzole e Pigozzo!, tra Morago e Cancello!, Trezzolano!, Torricelle!, M. Cucco!, Quinzano!, San Dionigi!, Sezano!, all'inizio del Vajo Borago!, ed ancora nei pressi di Grezzana (Ton.!, Goir.!), Cerro!, nella Val d'Illasi presso Tregnago (A.M.!).



538. Ononis reclinata L.
Sp. Pl., ed. II, 1011 (1763).
BIBL. ver.: Ononis reclinata L. var. Linnaei Goir., Fl. ver. II, 348.
NOM. ITAL.: Ononide reclinata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudmediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi aridi e sassosi, macchie, garighe nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
3- 7 T scap Pea V-VI.

Nei pascoli aridi, negli incolti, ma per il Veronese non è specie comune!.

Esemplari d'Erbario: nelle colline attorno a Torri del Benaco (Ton., Goir.), sulle pendici del Monte Baldo (Goir.), Rivoli (Goir.), Guastalla veronese (Goir.), Trezzolano!.



539. Ononis pusilla L.
Syst. Nat. ed. 10, 2:1159 (1759).
SYN.: Ononis Columnae All. (1774); O. subocculta Vill. (1779); O. apula Ten. (1827).
BIBL. ver.: Ononis Columnae Goir., Fl. ver. II, 349; O. Columnae Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892; O. minutissima Poll., Fl. ver. II, 473; Anonis pusilla glabra angustifolia lutea Segu., Pl. ver. II, 100.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa sudoccidentale.
Italia: luoghi aridi, ganghe e pascoli nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
2-7 H scap pEAi VII-IX.

Nei pascoli e nei luoghi erbosi dell'intero territorio veronese dall'alta pianura alla media montagna e così sul M. Baldo da Brentino alla Corona (Goir.!), ai Gambari (Goir.!), Piore (Goir.!), nella Valle di Caprino (Goir.!), sul Garda da Punta S. Vigilio (Goir.!), a Pai (Goir.!), Navene (Goir.!), nella Valle dell'Adige presso Domegliara e Rivoli (Ton.!, Goir!), nella Valpolicella a S. Giorgio!!e Fumane (Ton.!, Goir.!), Guastalla veronese (Goir.!), Boscomantico (Mang.!), colli veronesi ad Avesa (Mang.!,!.), Vajo Gallina!!, Trezzolano!!, Torricelle!!, Quinzano!!, M. Ongarine!!, Vajo Borago!, M. Arzan!, San Rocchetto!!, S. Dionigi!, San Leonardo e Valdonega (Goir.!), Santa Maria in Stelle ai Bianchini e al Roccolo Marchiori!, M. Tondo e M. Gazo nella Valpantena (Goir.), M. Cucco (Goir. 9, Spredino, Novezago e Porcile (Goir.!), Grizzano (Goir.!), Tregnago (C.M.).



540. Ononis spinosa L.
Sp. Pl. 716 (1753).
SYN.: Ononis vulgaris Rouy (1894). Soc. Bot. It., 363, 1892; O. antiquorum Poll., Fl. ver. II, 472; Anonis spinosa flore purpureo Segu., Pl. ver. II, 99 et Anonis spinosa flore albo Segu., Pl. ver. II, 100.
NOM. ITAL.: Ononide spinosa, Arrestabue.
NOM. DIALETT.: Stancabue.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia centrale e occidentale, Africa settentrionale.


subsp. spinosa
Italia: prati e luoghi aridi e selvatici, siepi, fino all'Abruzzo dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Mesobromion erecti Br.-Bl. et Moor 38 em. Oberd. 57.
2-7 Ch suffr PEAi V-X.

Frequente in tutto il territorio dal Baldo ai Lessini, dalla media-alta pianura alla zona montana e così sul M. Baldo in Val Basiana (Goir.!), in Piore, Porcino, presso Pazzon (Goir.), sul M. Pastello al forte Masua!!, lungo l'Adige nel tratto urbano di Verona al Basso Acquar!!, San Michele (Biadego!), al Porto S. Pancrazio (Mang.!), al Boscomantico!!, tra Montorio e Trezzolano!, Lughezzano (Biadego!), Cerro (Goir.!,!), Breonio (Goir:!), San Mauro di Saline (C.M.!), San Bonifacio lungo il greto dell'Alpone (Goir.!).





185. Gen. Melilotus Miller ↑↑
(Gard. Dict. ed. IV, 1754)

541. Melilotus altissima Thuill.
Fl. Paris ed. 2, 378 (1799).
SYN.: Melilotus macrorrhiza Pers. (1807).
BIBL. ver.: Melilotus altissima Goir., Fl. ver. II, 354.
NOM. ITAL.: Meliloto altissimo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi umidi, letti di corsi d'acqua nella Penisola fino alla Basilicata (dorsale appenninica) nel piano basale, raramente in quello montano.
1,2 G rhiz pEAi VII-X.

Specie rinvenuta da Goiran al margine dei fossi presso Centore di San Michele Extra e presso Mozzecane (Goir.!) e non più segnalata.



542. Melilotus alba Medicus
Vorl. Churpf. Thys.-Okon. Ges. 2:382 (1787).
SYN.: Melilotus leucantha Koch (1815).
BIBL. ver.: Melilotus alba Goir., Fl. ver. II, 354; M. leucantha Poll., Fl. ver. II, 505; M. officinalis var. 13 Poll., Viagg. etc., 87; Melilotus officinarum germaniae flore albo Segu., Pl. ver. II, 98.
NOM. ITAL.: Meliloto bianco.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: Eurasia, ora subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia; naturalizzato in America e Australia.
Italia: nella Penisola lungo i corsi d'acqua, nei luoghi incolti umidi dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'Echio-Melilotetum Tx. 47.
(1),2-7 T scap pEA(i) V-X.

Comune nei luoghi umidi in prossimità di corsi d'acqua come lungo l'Adige nei dintorni di Ceraino (Goir.!), al Pestrino di Verona!!, Boscomantico!!, ma frequente pure tra gli incolti dal piano alla media montagna, Vestenanuova (Goir.!), Bosco Chiesanuova (Biadego.!) ecc.



543. Melilotus officinalis (L.) Pallas
Reise 3:537 (1776).
SYN.: Melilotus arvensis Wallr. (1822).
BIBL. ver.: Melilotus arvensis Goir., Fl. ver. II, 354; M. officinalis Poll., Fl. ver. II, 504; M. officinalis var. a Pollini, Viagg. etc., 87; Melilotus officinarum germaniae Segu., Pl, ver .II, 97.
NOM. ITAL.: Meliloto comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico; oggi subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia; naturalizzato nell'America settentrionale.
Italia: luoghi incolti della Penisola fino alla Calabria e della Sardegna nel piano basale e in quello montano.
Specie caratteristica con Melilotus alba dell'Echio-Melilotetum Tx. 47.
1-7 H bienn pEAi V-X.

Specie assai comune e diffusa ovunque dal piano alla media montagna predilegendo campi, messi, prati e luoghi incolti lungo i corsi d'acqua: Basso Acquar!!, Boscomantico!!, dintorni di Verona (Mang.!, Divincenzo!), Torricelle!!, Trezzolano!, Quinzano!, Sezano!, Monte Cucco!, Tregnago (A.M.!), Cellore (C.M.!) ecc.





186. Gen. Trigonella L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 351, 1737)

544. Trigonella monspeliaca (L.) Pallas
Sp. Pl. 777 (1753).
SYN.: Medicago monspeliaca (L.) Trautv.
BIBL. ver.: Trigonella monspeliaca Goir., Fl. ver. II, 349; T. monspeliaca Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 363, 1892; T. monspeliaca Poll., Fl. ver. II, 531; Foenum graecum sylvestre alterum polyceration Segu., Pl. ver. III, 239.
NOM. ITAL. : Fieno greco di Montpellier.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centromeridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi incolti aridi qua e là nella Penisola e nelle Isole nel piano basale, raramente in quello montano.
(1),2-4 T scap PEa IV-VI.

Specie ritenuta già dal Goiran non comune e presente allora, oltre che nei luoghi erbosi e fra le messi, sui muri e sulle mura di Verona: recentemente non è stata segnalata.


Esemplari d'Erbario: Verona, in Campo Marzo (Mang.), sulle mura di Verona (Ton.), nel Giardino Giusti e nell'anfiteatro romano (Arena) (Ton.), mura di Verona, Porta Vescovo (C.M.), Verona, fuori Porta Pellegrina (Goir.), colline veronesi sopra Quinzano (Goir.), Valle di Pigozzo (Goir.), Centro (A.M.), Torri del Benaco (Goir.).





187. Gen. Medicago L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 225, 1737)

545. Medicago lupolina L.
Sp. Pl. 779 (1753).
BIBL. ver.: Medicago lupolina Goir., Fl. ver. II, 350; M. lupolina Poll., Fl. ver. II, 539; Melilotus capsulis reni similibus in capitulum congestis Segu., Pl. ver. II., 98.
NOM. ITAL.: Erba medica lupolina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
1-7 T scap (H scap) PEA(i) V-VII.

Assai comune nei campi, nei prati, nei pascoli dalla pianura, alla collina (ove è ancor più frequente), alla media montagna, in tutto il territorio dal Lago di Garda alla Val d'Adige, al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Colognola ai Colli!; Marano di Valpolicella!, Scaveaghe di Garda!, San Vigilio!, Tregnago (A.M.), M. Lessini al M. Porcile (Goir.), Roccapia (Goir.), San Michele, Verona (Goir.), colline di Verona (Goir.), Grezzana (Ton.), Pestrino, Verona!.
Altre località segnalate: Trezzolano!, Torricelle!, Dogana di Verona!, Avesa!, Quinzano!, Montorio e Mizzole!, Cancello!, Moruri!, Sezano!, M. Cucco!.



546. Medicago sativa L.
Sp. Pl. 778 (1753).

subsp. sativa
BIBL. ver.: Medicago sativa Goir., Fl. ver. II, 351; M. varia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892; M. sativa Poll., Fl. ver. II, 538; Medica major, erectior, floribus purpura scentibus Segu., Fl. ver. II, 101.
NOM. ITAL.: Erba medica.
NOM. DIALETT.: Erba Spagna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario del medio-oriente.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Russia meridionale, Asia occidentale centrale.
Italia: coltivata ovunque, qua e là subspontanea, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 H scap pEAi V-X.

Coltivata come foraggio e frequentemente inselvatichita dalla pianura alla media montagna in tutto il territorio veronese da Bardolino sul Lago di Garda (Lucato!), a Dossobuono e Vigasio (Goir.!), da San Michele Extra (Biadego!), a Tregnago (A.M.) ed ancora nel Vajo Canova!!, nel Vajo Squaranto!!, al Pestrino di Verona!!, nei dintorni di Montorio!, M. Cucco!, M. Ongarine!, Trezzolano!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, San Dionigi sul M. della Parte!, Villa Piatti di Mizzole!, Torricelle ai Gaspari!, al Boschetto lungo l'Adige!, alla Dogana di Verona!, a Boscomantico!.

subsp. falcata (L.) Arcangeli
BIBL. ver.: Medicago falcata Goir., Fl. ver. II, 350; M. falcata Poll., Fl. ver. II, 538; Medicago sylvestris, floribus croceis Segu., Pl. ver. II, 102.
NOM. DIALETT.: Erba Spagna selvadega.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale centrale.
Italia: prati aridi, pascoli nella Penisola e nella Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, talora superiore.
Specie caratteristica del Geranion sanguinei Tx. in Th. Müll. 6l.
1-7 H scap pEAi VI-IX.

Comune nei pascoli e nei luoghi erbosi aridi dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Peschiera ai Bergamini!, Campiani di Garda!, Scaveaghe di Garda!, Spigola di Avesa!, Spiazzi e Pazzon (Biadego), Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton.), Caprino (Goir.), Bussolengo (Goir.), Spredino, Lessini (Goir.), Forte Masua (Goir.), M. Arzan (Goir.), Pestrino!, Avesa!, M. Cucco!, Boscomantico!.
Altre località segnalate: Torricelle!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!.



547. Medicago orbicularis (L.) Bartal.
Cat. Piante Siena 60 (1776).
BIBL. ver.: Medicago orbicularis Goir., Fl. ver. II, 351; M. orbicularis Poll., Fl. ver. II, 539; Medica orbiculata Segu., Pl. ver. III, 240; Trifolio cochleato o specie di Medica del Lobelio et del Pena Pona, M.B., 11.
NOM. ITAL.: Erba medica orbicolata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, regione mediterranea, Asia occidentale e centrale.
Italia: luoghi erbosi e coltivati nella Penisola e nelle Isole nel piano basale.
2-5 T scap pEa VI-VIII.

Specie non comune dei luoghi erbosi e dei coltivi dell'alta pianura e della fascia collinare dal Lago di Garda, Scaveaghe!!, alla Val d'Illasi presso Tregnago (A.M.!), da Grezzana (Ton.!) a San Michele Extra (Biadego), alle colline attorno a Verona, Trezzolano!!, Santa Maria in Stelle!.



548. Medicago carstiensis Jacq.
Collect. Bot. 1:86 (1787).
BIBL. ver.: Medicago carstiensis Goir., Fl. ver. II, 352; M. carstiensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892; M. carstiensis Poll., Fl. ver. II, 450.
NOM. ITAL.: Erba medica del Carso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento illirico subalpino.
DIFFUSIONE: Europa centro orientale e orientale.
Italia: boschi e boschetti caducifogli submediterranei nelle Prealpi dal Carso alle Grigne, Euganei, Mantovano e Pavese.
2-5,(6,7) H scap pEAi VI-VIII.

Medicago carstiensis non può ritenersi attualmente specie comune al contrario di quanto indicato dal Goiran. Infatti recentemente è stata rinvenuta soltano in Vajo Borago!!. Cresce nelle macchie, nei luoghi selvatici in generale, al margine di campi dalla fascia collinare alla medio-montana.

Esemplari d'Erbario: presso Grezzana (Mang.), Monteforte d'Alpone (Ton., Goir.), Tregnago (Ton.), Stallavena e Vajo del Paradiso (Ton.), da Lugo a Bosco Chiesanuova (Ton.), Cogollo (C.M.), dintorni di Verona alla Cola (Goir.), M. Tondo (Goir.), Valle d'Illasi e Marcenigo (Goir.), alle pendici del M. Baldo presso Brentino (Goir.) e nei pascoli di Prabazar (Goir.).



549. Medicago rigidula (L.) All.
Fl. Pedem. 1:316 (1785).
SYN.: Medicago Gerardi Kit. (1803).
BIBL. ver.: Medicago rigìdula Goir., Fl. ver. II, 352; M. Gerardi Poll., Fl. ver, II, 541; M. Gerardi Poll., Viagg. etc., 17; Medica hirsuta echinis rigidioribus Segu., Pl. ver. III, 240; Medica di follicolo spinoso Pona, M.B., 11.
NOM. ITAL.: Erba medica rigidetta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e orientale, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi, campi, incolti aridi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-4 T scap PEa IV-VI.

Nella media ed alta pianura e nella fascia collinare del territorio (Pona, Segu., Poll., Rainer, Bracht, A.M., Mang., Ton., C.M., Goir., Rigo) dal Lago di Garda, Torri e San Vigilio (Goir.!), Peschiera (Ton.!, Goir.), ai dintorni della città di Verona (Goir.!), alle prime propaggini dei Lessini, Grezzana (Ton.!), Tregnago (C.M.!).



550. Medicago arabica (L.) Hudson
Fl. Angl. 288 (1762).
SYN.: Medicago maculata Sibith (1794).
BIBL. ver.: Medicago arabica Goir., Fl. ver. II, 353; M. arabica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892; M. maculata Poll., Fl. ver. II, 540.
NOM. ITAL.: Erba medica araba.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi e coltivi, incolti e ruderi nel piano basale nella Penisola (con lacune al settentrione) e nelle Isole.
2 T scap PEa IV-V

Specie da riconfermare per il Veronese e finora nota soltanto per la città di Verona e per l'immediata periferia.

Esemplari d'Erbario: in Verona tra Porta Palio e Porta Nuova (Goir.), nei fossi (ora scomparsi) di Verona (Ton.), nelle siepi al Chievo (Goir.).



551. Medicago polymorpha (L.) Hudson
Sp. Pl. 739 (1753).
SYN.: Medicago hispida Gaertn. (1791); M. hispida Gaertn. var. denticulata Willd. (1803).
BIBL. ver.: Medicago hispida var. denticulata Goir., Fl. ver. II, 354; M. denticulata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892.
NOM. ITAL.: Erba medica polimorfa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo, ora subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centrale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi e coltivi nella Penisola (con lacune al settentrione) e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2 T scap pEA VI-VII.

Introdotta probabilmente con semi da foraggio, Medicago polymorpha è stata rinvenuta esclusivamente da Rigo nella Valdonega alla periferia di Verona: i campioni sono presenti negli erbari di Goiran e Tonini. La specie, stando anche ai correnti areali di diffusione nella Penisola italiana (il limite settentrionale non supera la via Emilia) va eliminata dalla flora veronese.



552. Medicago minima (L.) Bartal.
Cat. Piante Siena 6l (1776).
BIBL. ver.: Medicago minima Goir., Fl. ver. II, 352; M. minima Poll., Fl. ver. II, 541.
NOM. ITAL.: Erba medica minima.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-centrasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi aridi, prati steppici nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica della classe Sedo-Schleranthetea Br.-Bl. 55 em. Th. Müll. 6l.
(1),2-5, (6,7) T scap pEA VI-VIII.

Pascoli e prati aridi dalla media pianura alla fascia collinare, raramente a quella montana, dal Lago di Garda al confine vicentino e così a Scaveaghe di San Vigilio!!, nella Valle di Caprino!, sul M. Pastello!, nella Valpolicella presso Negrar!, nei colli attorno a Verona e nella stessa città (Goir., C.M.!, Ton.!,!), Avesa!!, Trezzolano!!, Torricelle!!, San Leonardo (Goir.!), Valdonega (Goir.!), Quinzano!, Vajo Borago!, Santa Maria in Stelle!, ed ancora sulle pendici dei M. Lessini a Grezzana (Ton.!), Azzago!, Colognola ai Colli!, Mezzane!, Tregnago (A.M. ).





188. Gen. Trifolium LL. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 229, 1737)

553. Trifolium alpinum L. Sp. Pl. 767 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium alpinum Goir., Fl. ver. II, 361; T. alpinum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892; T. alpinum Poll., Fl. ver. II, 516 et Viagg. etc., 101, 102; Trifoliastrum alpinum purpureum humile, caule nudo simplici, foliis angustioribus acutis, floribus amplioribus, siliquis planis incurvis et dispermis Segu., Pl. ver. II, 95; Trifolio angustifolio alpino Pona, M.B., 194.
NOM. ITAL.: Trifoglio alpino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofilo sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrooccidentale, meridionale-occidentale.
Italia: pascoli subalpini ed alpini dalle Dolomiti alle Alpi marittime, Appennino settentrionale e laziale.
Specie caratteristica del Nardion Br.-BL, in Br.-Bl. et Jenny 26.
8,9 H ros pEAi VI-IX.

Specie rara per il Veronese: nei luoghi più elevati, rupi e pascoli, del Monte Baldo e dei Lessini: dall'Altissimo di Nago alla Bocca di Navene (Goir.), da Costabella alla Bocca di Naole (Goir.); nei pascoli delle Gasperine (Goir.), di Podesteria (Goir.!), di Sparavieri (Goir.).



554. Trifolium montanum L.
Sp. Pl. 770 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium montanum Goir., Fl. ver. II, 361; T. montanum Poll., Fl. ver. II, 517; Trifolium montanum album Segu., Pl. ver. II, 93.
NOM. ITAL.: Trifoglio montano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: pascoli, prati aridi di natura calcarea nelle Alpi, nella Padania, lungo la dorsale appenninica fino al Pollino, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica della classe Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. 43.
(2),3-7 H scap pEAi VI-IX.

Comune nei luoghi aridi, prati, pascoli dell'alta pianura e soprattutto della fascia collinare, donde raramente penetra nella montana, dal Lago di Garda al settore orientale del territorio veronese: Torri del Benaco alle Prandine! , M. Baldo in Valfredda (C.M.!), M. Pastello!!, Boscomantico (Mang.!, Ton.!, Goir.!,!!), lungo l'Adige nei pressi di Verona (Goir.!), Quinzano!, Monte Cucco!, Sandrà (Goir.!), Colognola ai Colli!, Tregnago (A.M.!).



555. Trifolium repens L.
Sp. Pl. 767 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium repens Goir., Fl. ver. II, 360; T. repens Poll., Fl. ver. II, 514; Trifolium pratense album Segu., Pl. ver. II, 93; Trifoliastrum pratense foliis ovatis sagittata et subalbida macula circa unguens notatis Segu., Pl. ver. II, 95.
NOM. ITAL.: Trifoglio ladino, T. bianco.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato, oggi subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale centrale, Africa settentrionale, America settentrionale.

subsp. repens
Italia: luoghi erbosi, prati ed incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello culminale.
Specie caratteristica del Cynosurion Tx. 47.
1-9 H rept PEAi V-X (XI).

Assai comune nei luoghi erbosi e negli incolti dalla pianura all'orizzonte subalpino di tutto il territorio veronese e così sul M. Baldo (Ton.!) in Costabella (Goir.!), in Piore (Ton.!, Goir,!), in Mon Maor (Goir..), ai Colonei (Goir.!), nella Valle di Caprino!, sulle pendici del M. Pastello!, attorno alla città di Verona (Mang.!, Ton.!, Goir.!), lungo l'Adige!, presso Avesa alla Cola!, Trezzolano!, tra Montecchio e Grezzana!, Santa Maria in Stelle ai Bianchini!, alla Dogana!, Santa Lucia!, Cancello!, Bisano!, Moruri!, Villa Piatti di Mizzole!, San Michele!, Sezano e M. Cucco!, Torricelle!, al Boschetto di Verona!, e ancora sui Lessini sul M. Serbaro (Goir.!), ai Tracchi (Goir.!), Corbiolo!, Campofontana!, Giazza!, Revolto!, sul M. Posta (Goir.).



556. Trifolium pallescen Schreber
in Sturm, Deutschl. Fl. Abt. 1, Band 4, Heft 15 (1804).
BIBL. ver.: Trifolium pallescens Goir., Fl. ver. II, 361.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale (montana).
Italia: pascoli e ghiaioni nell'orizzonte subalpino ed alpino nelle Alpi e nell'Appennino settentrionale e centrale (Abruzzo).
Specie caratteristica dell'Epilobion fleischeri Br.-Bl. in J. und G. Br.-Bl. 31.
8-9 H caesp pEAi VII-IX.

Le uniche notizie riguardanti questa specie vengono fornite dal Goiran. Secondo questo Autore, T. pallescens cresce nei pascoli e nelle valli alpine del M. Baldo in Valdritta, nella Valle degli Ossi e delle Pietre, mentre per i M. Lessini la segnala per Campobrun e per il M. Zeola. Ciò però non è avallato da campioni d'erbario e pertanto la presenza di questo trifoglio nel territorio veronese è da confermare.



557. Trifolium thalii Vill.
Prosp. Pl. Dauph. 43 (1779).
SYN.: Trifolium caespitosum Reyn. (1788).
BIBL. ver.: Trifolium Thalii Goir., Fl. ver. II, 361; T. caespitosum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892.
NOM. ITAL.: Trifoglio di Thal.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo occidentale.
DIFFUSIONE: Spagna settentrionale, Pirenei, Alpi, Giura.
Italia: prati alpini, pascoli, ghiaioni nell'orizzonte subalpino ed alpino sulle Alpi e lungo la dorsale appenninica fino al Lazio.
Specie caratteristica del Poion alpinae Br.-Bl. 50.
(6,7),8,9 H caesp pEAi VII-X.

Nei pascoli più elevati del M. Baldo e dei M. Lessini, così nella Valle delle Pietre (Goir.!, Ton.!), nella Val Grande (Goir.!), nella Valle degli Ossi (Goir.), in Valdritta e al Sassetto (Goir.!); ai Tracchi (Goir.!), sul Malera (Goir.), in Podesteria e Bocca di Selva (Goir.), sul Gruppo del Carega sul M. Posta (Goir.), Campobrun (Ton.!), alla Zeola (Goir.,!), tra il rifugio Scalorbi e Fraccaroli!, sull'Obante!, sul Lobia (Goir.).



558. Trifolium hybridum L.
Sp. Pl. 766 (1753).

subsp. elegans (Savi) Asch. et Cyr.
SYN.: Trifolium elegans Savi (1798).
BIBL. ver.: Trifolium elegans Goir., Fl. ver. II, 360; T. elegans Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892.
NOM. ITAL.: Trifoglio ibrido.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale orientale, Caucaso, Asia minore.
Italia: luoghi erbosi e selvatici nella Padania e lungo la Penisola dal piano basale all'orizzonte montano superiore, raramente a quello subalpino.
1-4 H caesp PEai V-VII.

Rarissimo e rinvenuto in passato soltanto a Tregnago da C. Massalongo!, a San Michele e Roncà da Goiran!.



559. Trifolium nigrescens Viv.
Fl. It. Fragm. 12 (1808).
SYN.: Trifolium hybridum Savi (1798), non L.
BIBL. ver.: Trifolium nigrescens Goir., Fl. ver. II, 359; T. hybridum Poll., Fl. ver. II, 515.
NOM. ITAL.: Trifoglio annerente.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: prati e luoghi erbosi nel piano basale e montano delle Alpi e della Padania (raro) e nella Penisola e nelle Isole.
1-4 T scap PEa IV-VI.

Nei prati e luoghi erbosi della pianura e della fascia collinare dal Lago di Garda (Goir, ex Bracht) al Boscomantico (Poll., Bracht, Mang.!, Goir.!), alla zona circostante Verona, San Michele (Goir.!), Tombetta (Goir.), Porta Vescovo (Goir.), Porta Nuova (Goir.), alla Valle di Mezzane!, alla Valle di Illasi presso Tregnago (A.M.).



560. Trifolium fragiferum L.
Sp. Pl. 772 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium fragiferum Goir., Fl. ver. II, 359; T. fragiferum Poll., Fl. ver. II, 514; Trifolium caule nudo, glomerulis glabris Segu., Pl. ver. II, 94.
NOM. ITAL.: Trifoglio a fragola.


subsp. fragiferum
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale centrale, Africa orientale.
Italia: luoghi erbosi, margini di vie, incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, raramente al montano superiore.
2-4,6 H rept pEAi VI-IX.

La diffusione di questa entità nel territorio veronese sembra seguire il corso dell'Adige: si tratta di un elemento non comune rinvenuto fino ad ora nei pressi di Peri (Ton.!, Goir.!), nel tratto urbano dell'Adige (Mang.!, Ton.!, Goir.!) e nell'immediata periferia di Verona, Pestrino!!, Porto San Pancrazio!!, Boschetto!.



561. Trifolium resupinatum L.
Sp. Pl. 771 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium resupinatum Goir., Fl. ver. II, 359; T. resupinatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 363, 1892.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centroorientale, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi umidi della Penisola (raro al Nord) e delle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2 T rept PEa IV-VI.

Le segnalazioni di questa specie riguardano, come indicato da Goiran e avallato dai campioni d'erbario, una limitata area circoscritta alla città di Verona e spesso prossima a terreni interessati dal corso dell'Adige. Essendo del resto T. resupinatum per lo più avventizio nella Padania, sia ritiene che tale debba considerarsi anche per il Veronese e che richieda pertanto una riconferma per rientrare nel novero delle specie del territorio in esame.



562. Trifolium badium Schreber
in Sturm, Detschl. Fl. Abt. 1, Band 4, Heft 16 (1804).
BIBL. ver.: Trifolium, badium Goir., Fl. ver. II, 362.
NOM. ITAL.: Trifoglio bruno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale (montana).
Italia: pascoli ed incolti nel piano culminale delle Alpi e dell'Appennino centrosettentrionale.
Specie caratteristica del Poion alpinae Oberd. 50.
(6,7), 8,9 H scap pEAi VI-VIII.

Pascoli subalpini del Monte Baldo, Pian della Cenere (Goir.!) (dato errato!), Artillon (Dalla Torre ex Goiran), e dei M. Lessini, alle Scandole e tra Bellori e Bosco Chiesanuova (Goir.!).
Presenza mai confermata per il veronese!



563. Trifolium patens Schreber
Schreber in Sturm, Deutschl. Fl. Abt. 1, Heft 16 (1804).
BIBL. ver.: T. patens Goir., Fl. ver. II., 361; T. agrarium Poll., p.p., Fl. ver. II, 518.
NOM. ITAL.: Trifoglio patente.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Balcani e Ungheria.
Italia: prati umidi, luoghi freschi dal piano basale all'orizzonte montano inferiore nelle Alpi, nella Padania e lungo l'Appennino fino alla Puglia.
2-4 T rept pEA VI-VIII.

Nei luoghi freschi, lungo i corsi d'acqua della media ed alta pianura veronese: Verona, Campo Marzo, Pestrino, Castello di Montorio, Biondella (Goir.!); al Castello di Tregnago (C.M.!).



564. Trifolium aureum Pollich.
Hist. Pl. Palat. 2:344 (1777).
SYN.: Trifolium agrarium L. p.p. (1753); T. strepens Crantz (1769).
BIBL. ver.: Trifolium aureum Goir., Fl. ver. II, 362.
NOM. ITAL.: Trifoglio aureo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi erbosi, radure boschive delle Alpi, della Padania e dell'Appennino settentrionale e centrale nell'orizzonte submontano e montano inferiore.
4,6 T scap pEA(a) VII-V1II (IX).

Specie rara e da ricercare ulteriormente nel territorio veronese dove spesso è stata confusa con Trifolium campestre.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang.), M. Baldo al Pra' Bestemmià (Mang.), Vajo dell'Anguilla verso Bosco Chiesanuova (Ton.), Campofontana (C.M.).
È stato pure segnalato da Goiran nella Valdonega e nei Vaj Borago e Gallina presso Avesa, ma di queste località mancano i campioni d'erbario per un'eventuale conferma.



565. Trifolium campestre Schreber
in Sturm, Deutschl. Fl. Abt. 1, Band 4, Heft 16 (1804).
SYN.: Trifolium agrarium L. p.p. (1753).
BIBL. ver.: Trifolium campestre Goir., Fl. ver. II, 362; T. agrarium Poll., p.p., Fl. ver. II, 518; Trifoliastrum quod trifolium pratense luteum capitulo Lupuli vel agrarium Segu., Pl. ver. II, 96.
NOM. ITAL.: Trifoglio campestre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, regione mediterranea, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi erbosi, coltivi ed incolti aridi della Penisola e delle Isole nel piano basale e nell'orizzonte montano inferiore; raramente a quote più elevate.
Specie caratteristica della classe Sedo-Scleranthetea Br.-Bl. 55 em. Th. Müll. 6l.
1-7 T scap pEA VI-IX.

Comune nei campi, nei luoghi erbosi, negli incolti aridi della pianura, della fascia collinare e della media montagna, dal Lago di Garda al confine vicentino e così a Scaveaghe di Garda!!, sul Monte Baldo (Mang.!, Goir,!), sul Pastello e Pastelletto!, al Boscomantico (Mang.!,!), in tutti i colli attonro alla città di Verona, Spigola di Avesa!!, San Fidenzio!, Trezzolano!, alla Cola!, sulle Torricelle!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, Cancello!, Villa Piatti di Mizzole!, ai margini dell'Adige nel tratto urbano, Pestrino!, Lazzaretto!, Santa Lucia!; sui Lessini al Monte Porcile (Goir.!), da Bosco Chiesanuova alle Scandole (Goir.!), nel Vajo dell'Anguilla (Ton.!), nella Valle d'Illasi presso Tregnago (C.M.) ecc.



566. Trifolium striataum L.
Sp. Pl. 770 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium striatum Goir., Fl. ver. II, 355; T. striatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 363, 1892.
NOM. ITAL. : Trifoglio striato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.


subsp. striatum
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Caucaso, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale.
Italia: luoghi erbosi, incolti nella Penisola e nelle Isole, ma raro e con lacune, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Thero-Airion Tx. 51.
2,4 Tscap PEa V-VI.

Specie rara e non più rinvenuta da lungo tempo: luoghi erbosi presso Monteforte d'Alpone (terreni basaltici) (Ton.!, Goir.!), al Boscomantico e Chievo (Ton.!, Goir.!), nei prati presso Villafranca (Ton.!).



567. Trifolium arvense L.
Sp. Pl. 769 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium arvense Goir., Fl. ver. II, 355; T. arvense Poll., Fl. ver. II, 506; Trifolium arvense humile spicatum, sive Lagopus Segu., Pl. ver. II, 93; Lagopiro del Dodoneo, o Lagopo spicato Pona, M.B., 10.
NOM. ITAL.: Trifoglio dei campi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale; naturalizzato in America settentrionale.
Italia: luoghi coltivati erbosi, incolti aridi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica della classe Sedo-Schleranthetea Br.-Bl. 55 em. Th. Müll. 6l.
1-7 Tscap PEa V-IX.

Nei campi, negli incolti, nei luoghi sabbiosi dell'intero territorio dalla pianura alla fascia collinare fino a raggiungere la media montagna, dal settore occidentale, tra Peschiera e Bussolengo!!, Boscomantico (Goir.!), a quello centrale ed orientale, dintorni di Verona (Goir.), Grezzana (Ton.!), pendici dei Monti Lessini sul M. Porcile (Goir.!), Val d'Illasi presso Tregnago (A.M.) ecc.



568. Trifolium scabrum L.
Sp. Pl. 770 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium scabrum Goir., Fl. ver. II, 355; T. scabrum Poll., Fl. ver. II, 509; Trifolium flosculis albis in glomerulis oblongis asperis, cauliculis proxime adnatis Segu., Pl. ver. II, 94.
NOM. ITAL.: Trifoglio scabro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centrale, Caucaso.
Italia: luoghi erbosi aridi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, nella regione alpina confinato nelle valli a clima steppico.
2-5 T rept/T scap PEa V-VIII.

Comune nei luoghi aridi, negli incolti della media alta pianura e della zona collinare (Segu., Poll., Mang., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: colline veronesi (Mang.), Boscomantico (Mang.), dintorni di Garda (C.M.), Guastalla veronese (Goir.), Verona e dintorni (Goir.), Chievo (Goir.), Torricelle!, Quinzano!, Trezzolano!, Santa Maria in Stelle!, Moruri!, Villa Piatti di Mizzole!, San Massimo (Goir.); Monteforte (Ton.), M. Gadà in Val d'Illasi (C.M.), Tregnago (A.M.).



569. Trifolium stellatum L.
Sp. Pl. 769 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium stellatum Goir., Fl. ver. II, 355.
NOM. ITAL.: Trifoglio stellato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Portogallo, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi sassosi aridi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore; raro al Nord e con molte lacune.
2 T scap PEa V-VI.

Specie probabilmente da. eliminare dalla flora veronese. Se è pur vero che viene indicata nei pascoli aridi e secchi del Veronese nel Catalogo di de Visiani e Saccardo (p.276, come riporta il Goiran) e che esistono esemplari raccolti dal Kellner al Boscomantico e presenti nell'Erbario di P. A. Saccardo, è altrettanto vero che il complesso della vecchia "Sylva Mantica" praticamente ai nostri giorni non esiste più; del resto già all'inizio di questo secolo il Goiran, raccoglitore formidabile e conoscitore straordinario della flora veronese, non rinvenne mai, né al Boscomantico né altrove, alcun esemplare di T. stellatum.



570. Trifolium incarnatum L.
Sp. Pl. 769 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium incarnatum Goir., Fl. ver. II, 355; T. incarnatum Poll., Fl. ver. II, 508; Trifolium spica subrotunda rubra Segu., Pl. ver. III, 238.
NOM. ITAL.: Trifoglio incarnato, T. rosso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Inghilterra, regione danubiana; altrove coltivato e talvolta qua e là inselvatichito.
Italia: luoghi erbosi, incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale al subalpino.
1-5 T scap PEa IV-VI.

Nei campi e negli incolti della pianura e della zona collinare, talvolta coltivato e subspontaneo, da Vigasio a Villafranca (Ton,!, Goir.!), a Boscomantico (Ton.!, Goir.!), attorno a Verona (Goir.!), lungo l'Adige (Goir.), nella Valle d'Illasi presso Tregnago (A.M.!, C.M.!).



571. Trifolium pratense L.
Sp. Pl. 768 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium pratense Goir., Fl. ver. II, 357; T. pratense Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892; T. pratense Poll., Fl. ver. II, 509; Triphylloides pratensis, flore purpureo Segu., Pl. ver. I, 274.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano, oggi subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa settentrionale occidentale.
Italia: luoghi erbosi, pascoli, incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino ed alpino.
Specie caratteristica della classe Molinio-Arrhenatheretea Tx. 37.

subsp. pratense
1-9 H scap PEAi IV-XI.
Prati, pascoli, luoghi selvatici dell'intero territorio dalla bassa pianura all'orizzonte subalpino e così sul Lago di Garda da Bardolino (Lucato!), a Scaveaghe!, a Castelletto di Brenzone (Goir.!), Malcesine e Navene!, nei pascoli baldensi della Valfredda (Goir.!); nella Val d'Adige alla Chiusa (Goir.! C.M.!), nei dintorni di Verona (Mang.!, Goir.!) al Pestrino!, lungo l'Adige!, alla Cola di Avesa!!, Torricelle!, Boscomantico!, Boschetto!, Trezzolano!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, Cancello e Moruri!, Villa Piatti di Mizzole!; Monte Cucco!, Valpantena (Goir.!), nella Valle di Marcellise (Goir.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), Erbezzo e Sega di Ala (Biadego!), Tregnago (A.M.!), Giazza (C.M.!), Valle di Revolto (C.M.!), Gruppo del Carega!!.

subsp. nivale (Sieber) Asch. et Gr.
8,9 H scap pEAi VI-IX.
Pascoli elevati del Monte Baldo e dei Lessini: Costabella (C.M.!), Valfredda (Goir.!), Valle delle Pietre (Goir.!), Corno Mozzo (C.M.!), M. Tomba (Goir.!), Campobrun (Goir.!).



572. Trifolium pallidum Waldst. et Kit.
Pl. Rar. Hung. 1:35 (1800-1).
BIBL. ver.: Trifolium pallidum Goir., Fl. ver. II, 358.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale ed orientale, Asia minore, Africa settentrionale.
Italia: incolti erbosi (di natura prevalentemente silicea) della Penisola (talora raro e con parecchie lacune) nel piano basale.
2 T scap/H bienn PEa(i) VI-VII.

Rinvenuto una sola volta da Goiran nei fossi della città di Verona (Goir.!); specie quindi eventualmente da ricercare, ma probabilmente da eliminare dalla flora del veronese.



573. Trifolium lappaceaum L.
Sp. Pl. 768 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium lappaceum Goir., Fl. ver. II, 355.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi, campi, radure aride nella Penisola e nelle Isole nel piano basale; al Nord raro e localizzato in Ligura, Triestino, Istria e Veronese.
5 T scap PEa V-VI.

Rinvenuto unicamente da G. Rigo in luoghi erbosi nel Colle Salt tra Torri e Garda.

Esemplari d'Erbario: Colli benacensi, Torri del Garda (Goir. ex Rigo).



574. Trifolium hirtum All.
BIBL. ver.: Trifolium hirtum Goir., Fl. ver. II, 355; T. hirtum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363,1892.
NOM. ITAL. : Trifoglio medio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi coltivati, incolti nella Penisola e nel piano basale, ma con parecchie lacune.
4 T scap PEa V-VI

Specie rarissima e rinvenuta esclusivamente da Goiran nelle colline di Monteforte d'Alpone in terreni basaltici.



575. Trifolium medium L.
Amoen. Acad. 4:105 (1759).
BIBL. ver.: Trifolium medium Goir., Fl. ver. II, 358; T. medium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 363, 1892; T. medium Poll., Fl. ver. II, 510.
NOM. ITAL.: Trifoglio medio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale settentrionale.
Italia: margini dei boschi, luoghi selvatici nella Penisola dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica del Trifolion meda Th. Müll. 61.
3-7 Grhiz pEAi VI-IX.

Qua e là nei luoghi selvatici, fra le rupi della fascia collinare e mediomontana dal Lago di Garda (Ton.), Garda (Ton.!), Lazise (Fontana) al M. Baldo, da Brentino alla Corona (Goir.!), Spiazzi!, Pazzon (Goir.!), Valle di Caprino (Goir.), alla Valpolicella, Ospedaletto, Gargagnago (Goir.), Monte!, ai Lessini, M. Gazo (Goir. ), Montecchio (Goir.), Colline di Lavagno (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), nella Valle d'Illasi a Tregnago (A.M.!, C.M.!), Marcenigo (C.M.!).



576. Trifolium alpestre L.
Sp. Pl. ed. 2, 1082 (1763).
BIBL. ver.: Trifolium alpestre Goir., Fl. ver. II, 318; T. alpestre Poll., Fl. ver. II, 511.
NOM. ITAL.: Trifoglio alpestre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo caucasico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale montana, Caucaso.
Italia: luoghi erbosi boschivi, pascoli nelle Alpi dal Goriziano alla Liguria e nell'Appennino fino alla Basilicata dall'orizzonte submontano all'alpino.
Specie caratteristica del Geranio-Trifolietum alpestris Th. Müll. 61.
2-7,(8,9) H scap PEai V-VIII.

Nei pascoli e nei luoghi selvatici dell'intero territorio dalla medio-alta pianura, alla collina, alla fascia montana dal Monte Baldo, come in Noveza (Mang.!), in Val Basiana (Goir.!), ai Colonei (Goir.!), nella Valle di Caprino (Goir.!), al Pastello e Pastelletto (Mang.!), al Boscomantico (Mang.!, Goir.!, Ton.!), al Vajo dell'Anguilla (Goir.!,!), al M. Zovo (Goir.!), alla Valle di Illasi, Tregnago (A.M.!).



577. Trifolium rubens L.
Sp. Pl. 768 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium rubens Goir., Fl. ver. II, 359; T. rubens Poll., Fl. ver. II, 511; Trifolium montanum spica longissima rubente Segu., Pl. ver. II, 91; Trifolium spica oblonga rubra Segu., Pl. ver. II, 91; Trifolium montanum spica habitiore foliis rotundioribus Segu., Pl. ver. II, 92 (?); Citiso del Trago et del Lobelio detto Lagopo di foglio grande et Lagopo grande Pona, M.B., 10 et 11.
NOM. ITAL.: Trifoglio rosseggiante.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale.
Italia: boschi, macchie, cespugli nelle Alpi e nell'Appennino settentrionale e centrale dall'orizzonte submontano al subalpino.
Specie caratteristica del Geranion sanguinei Tx. in Th. Miill. 6l.
2-4, (6,7) H scap PEai V-VIII.

Frequente nei luoghi selvatici, nei boschetti, ma anche nei luoghi sassosi aridi dell'alta pianura, della fascia collinare e della media montagna.

Esemplari d'Erbario: alle "Prandine" di Torri del Benaco!, Monte Pastello (Mang., Goir.), Boscomantico (Mang., Ton., Goir.), colli attorno a Verona (Goir.), Torricelle!, Quinzano!, Scalucce nel Vajo Borago!, M. Cucco!; Lugo di Grezzana!, Valle Finetti presso Tregnago (A.M., C.M.).



578. Trifolium angustifolium L.
Sp. Pl. 769 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium angustifolium Goir., Fl. ver. II, 356; T. angustifolium Poll., Fl. ver. II, 512; Trifolium montanum angustissimum spicatum Segu., Pl. ver. II, 92.
NOM. ITAL.: Coda di volpe, Trifoglio angustifoglio.


subsp. angustifolium
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa meridionale e centro-meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi aridi al piede meridionale dell'arco alpino, dal Triestino all'Insubria, della Penisola (al Nord con lacune) e delle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, raramente a livelli maggiori.
(1),2-5 T scap PEai V-VII.

Qua e là negli incolti magri e secchi della pianura e della fascia collinare donde talora penetra nella zona mediomontana (Segu., Poll., Rainer, A.M., Mang., Fontana, Rigo, Goir.!) dal Lago di Garda, Lazise, Garda, San Vigilio (Goir.!), al M. Pastello (Goir.!), da Valeggio (Goir.!), al Boscomantico (Mang.!, Goir.!), ai colli attorno a Verona (Goir.!,!), alle prime pendici dei M. Lessini, Valpantena sul M. Porcile (Goir.!), Val di Mezzane!, Val d'Illasi a Tregnago (A.M.!).



579. Trifolium ochroleucon Hudson
Fl. Angl. 283 (1762).
BIBL. ver.: Trifolium ochroleucum Goir., Fl. ver. II, 357; T. ochroleucum Poll., Fl. ver. II, 513.
NOM. ITAL. : Trifoglio bianco-giallo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento pontico-eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa temperata, Asia minore, Algeria.
Italia: pendii aridi, luoghi erbosi selvatici nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2-7 Hcaesp PEai V-VII.

Nei prati e nei luoghi selvatici dalla media-alta pianura all'orizzonte subalpino del M. Baldo e dei M. Lessini, così sul Baldo dalla base, Pazzon (Goir.!), Valle di Caprino!, a Spiazzi (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.!), Ime e Novezza (Goir.), nella Val Basiana (Goir.!) e nella Val Grande (Ton.!) e a quote inferiori a Boscomantico (Ton.!, Goir.!), S. Ambrogio di Valpolicella (Barbieri), alle Pezze di Olivè sopra Montorio (Goir.!), salendo poi sui Lessini, S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), nella Valle dei Tessari (C.M.!), nella Val d'Illasi, Tregnago (A.M.!, C.M.!), Giazza! ecc.



580. Trifolium echinatum Bieb.
Fl. Taur.-Cauc. 2:216 (1808).
SYN.: Trifolium supinum Savi (1810).
BIBL. ver.: Trifolium echinatum Goir., Fl. ver. II, 356.
NOM. ITAL.: Trifoglio echinato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento turaniano-europeosudorientale.
DIFFUSIONE: Balcani, Asia occidentale.
Italia: incolti aridi del piano basale nella Liguria, nella Penisola (dalla via Emilia in giù) e nella Sicilia.
7 T scap pEA VII-IX.

Pignatti (o.c.) indica questa specie per la regione peninsulare italiana, ma dalla via Emilia in giù. Nell'Erbario del Museo Civico di Storia Naturale di Verona esiste un esemplare raccolto da Goiran "negli ericeti nella Valle di Caprino (pendici del M. Baldo) presso Gamberon e ai piedi del colle San Marco" e determinato dallo stesso Autore come Trifolium echinatum. Si ritiene la determinazione valida, tuttavia trattasi di specie da ricercare ulteriormente.



581. Trifolium subterraneum L.
Sp. Pl. 767 (1753).
BIBL. ver.: Trifolium subterraneum Goir., Fl. ver. II, 354; T. subterraneum Poll., Fl. ver. II, 508.
NOM. ITAL.: Trifolium sotterraneo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa media occidentale e meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi aridi, incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2 T rept PEa V-VII.

Trattasi di specie rara e i cui rinvenimenti solo nel passato hanno interessato zone a contatto più o meno con il corso dell'Adige. Si ipotizza pertanto che Trifolium subterraneum, per quanto riguarda il Veronese, sia specie occasionale, scoperta prima dal Pollini presso Tomba, erborizzando con il Prof. Brignoli, e successivamente raccolta da Goiran, Tonini e Massalongo al Pestrino, al Porto San Pancrazio, al Forte di Santa Caterina e Tombetta. Gli esemplari sono presenti nell'Erbario del Museo di Verona.





189. Gen. Dorycnium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 228, 1737)

582. Dorycnium pentaphyllum Scop.
Fl. Carn. ed. 2, 2:87 (1772).
BIBL. ver.: Dorycnium pentaphyllum Goir., Fl. ver. II, 364; D. herbaceum Poll., Fl. ver. II, 521; D. monspeliensium Segu., Pl. ver. II, 77; Doricnio del Rondelizio presso il Lobelio Pona, M.B., 132.
NOM. ITAL. : Trifoglino legnoso.


subsp. herbaceum (Vill.) Rouy
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale.
Italia: prati, luoghi erbosi e selvatici nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-5 H scap/Ch suffr PEAi VI-VIII.

Frequente nei luoghi selvatici e sassosi, nei pascoli (Pona, Segu., A.M., Bracht, Mang., Goir.,!) dall'alta pianura alla media montagna dell'intero territorio, dal Monte Baldo e dal Lago di Garda al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco alle Prandine!, da Castelletto di Brenzone a Prada (Goir.), M. Baldo presso Ferrara (Goir.), ai Colonei (Goir.), Spiazzi e Pazzon (Goir.); Val d'Adige a Ceraino (Goir.), M. Pastello (Goir.), colline attorno a Verona, Spigola di Avesa!, Montorio (Goir.), San Fidenzio!, M. Cucco versante Val Squaranto!; colline di Grezzana (Mang., Goir.), Vajo del Paradiso!, Spredino e Romagnano (Goir.), Cerro!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Val d'Illasi, Tregnago (A.M., Goir.).
Altre località segnalate: Santa Maria in Stelle!, San Dionigi, Monte della Parte, Quinzano!.





190. Gen. Lotus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 277, 1737)

583. Lotus tenuis Waldst. et Kit. ex Willd.
Enum. Pl. Hort. Berol. 797 (1809).
SYN.: Lotus tenuifolius L. (1753).
BIBL. ver.: Lotus tenuis Goir., Fl. ver. II, 364; Lotus corniculatus Poll., var. 5, Fl. ver. II, 537; Lotus pentaphyllos minor glabra, foliis longioribus et angustioribus Segu., Pl. ver. III, 238.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale.
Italia: luoghi umidi, argillosi o sabbiosi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
3,4 H scap PEAi VI-IX.

Rinvenuto esclusivamente da Goiran! il 9-VII.1871 tra i giunchi in riva al Garda presso Peschiera. Esiste tuttavia un'altra segnalazione del Moreni per le sponde del torrente Valpantena.



584. Lotus corniculatus L.
Sp. Pl. 775 (1753).
BIBL. ver.: Lotus corniculatus Goir., Fl. ver. II, 364; L. corniculatus Poll., var. α, Fl. ver II, 536; Lotus sive Melilotus pentaphyllos minor glabra Segu., Pl. ver II, 89.
NOM.ITAL.: Ginestrino comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato, oggi cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Italia: pascoli aridi, prati falciabili, incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-9 H scap PEAi V-IX.

Assai comune in tutto il territorio veronese dalla pianura all'orizzonte subalpino nei campi, nei pascoli, negli ericeti, nei prati.

Esemplari d'Erbario: alle Prandine di Torri del Benaco!, su tutti i colli (Ton., Goir.), M. Baldo (C.M.), Spiazzi (C.M.), San Fidenzio di Verona!, Cancello!, Boscomantico!, lungo l'Adige presso San Michele!, Lessini sul M. Zovo e Montesel (Goir.), pascoli in prossimità di Bosco Chiesanuova (Goir., Biadego), M. Bellocca nei dintorni di Tregnago (A.M.), prati presso Revolto (C.M.,!), tra Revolto e il Rifugio Scalorbi!.
Altre località segnalate: Montorio!, Trezzolano!, Avesa alla Cola!, Torricelle!, M. Cucco!, Monte Ongarine!, Santa Maria in Stelle!, Vajo Borago!, Monte Arzàn di Avesa!, M. Cavro!, San Dionigi, Monte della Parte!, Cancello e Moruri!, Verona, Santa Lucia!.



585. Lotus alpinus (DC.) Schleicher ex Ramond
Mém. Mus. Hist. Nat. Paris 13:275 (1825).
SYN.: Lotus corniculatus L. var. alpinus Schleicher (1825).
BIBL. ver.: Lotus corniculatus var. alpinus Goir., Fl. ver. II, 364.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: monti dell'Europa centromeridionale.
Italia: pascoli alpini, seslerieti, nardeti nelle Alpi, nelle Apuane, nell'Appennino abruzzese e in Sardegna.
Specie caratteristica dell'ordine Seslerietalia albicantis Br.-Bl. et Jenny 26.
6,9 H scap pEai VI-VIII.

Pascoli del Monte Pastello (Goir.!); Monte Baldo in Val Larga!! e al Coal Santo!!.
Da ricercarsi sui Lessini (Malera, Tomba) e sul Gruppo del Carega.





191. Gen. Tetragonolobus Scop. ↑↑
(Fl. carn. II, ed. II, 87, 1772)

586. Tetragonolobus maritimus (L.) Roth
Tent. Fl. Germ. 1:323 (1788).
SYN.: Lotus siliquosus L. (1759); L. maritimus L. (1753); Tetragonolobus siliquosus Roth (1788); T. Scandalida Scop. (1772).
BIBL. ver.: Lotus siliquosus Goir., Fl. ver. II, 365; L. siliquosus Poll., Fl. ver. II, 534; Lotus pratensis siliquosus luteus major et durior Segu., Pl. ver. II, 90.
NOM. ITAL.: Ginestrino marittimo; Scandalida.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale, Africa boreale-occidentale.
Italia: luoghi umidi torbosi, soprattutto lungo le coste, nella Penisola fino al Lazio e la Puglia, in Sardegna, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Molinion caeruleae W. Koch 26.
1-5 H scap PEAi V-IX.

Nei luoghi erbosi umidi della pianura e della fascia collinare dalla Val d'Adige (Goir.), al Lago di Garda, Lazise (Fontana), Cisano (Goir.), Colà (Goir.), Peschiera (Goir.) ed ancora a Valeggio (Goir.!), Villafranca (A.M.!), attorno a Verona al Pestrino (Goir.!), tra Tomba e San Pancrazio (Agosti!), presso Caldiero (Ton.!).





192. Gen. Anthyllis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 321, 1754)

587. Anthyllis montana L.
Sp. Pl. 719 (1753).
SYN.: Anthyllis jacquinii Kerner (1870).
BIBL. ver.: Anthyllis Jacquinii Goir., Fl. ver. II, 363; A. montana Poll., Fl. ver. II, 479; Barba jovis pumila villosa, flore globoso purpureo Segu., Pl. ver. III, 299.
NOM. ITAL.: Vulneraria montana.


subsp. jacquinii (Kerner) Hayek.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-montano.
DIFFUSIONE: Alpi centrali, Carpazi, Balcani.
Italia: luoghi rocciosi e sassosi, prati aridi montani nelle Prealpi Giulie, M. Baldo, Trentino, Prealpi Lombarde fino alle Grigne; Terminillo.
9 Ch suffr pEai VI-VII.

Rara e segnalata esclusivamente per i luoghi rupestri elevati del Monte Baldo (Rigo): Valvaccara (Segu., Poll., Barbieri), Novezza (Goir.), Colonei (Ton.!, Goir.!), Ortigara (Mang.!).



588. Anthyllis vulneraria L. s.l.
Sp. Pl. 719 (1753).
BIBL. ver.: Anthyllis vulneraria Goir., Fl. ver. II, 362; A. vulneraria Poll., var. α Fl. ver. II, 469; Glauco del Guilandini Pona, M.B., 11; Vulneraria rustica Segu., Pl. ver. II, 96.
NOM. ITAL.: Vulneraria comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, regione mediterranea, Caucaso.
Italia: nei prati aridi della Penisola e delle Isole dal piano basale all'orizzonte alpino.
(1),2-7, (8,9) Hscap PEAi V-IX.

Anthyllis vulneraria L. s.l. è specie complessa, tipica dei prati aridi e dei pascoli di tutto il territorio veronese dal piano basale all'orizzonte montano superiore e subalpino.

Esemplari d'Erbario: Corno d'Aquilio!, Bardolino (Lucato), Verona (Agosti), Bosco Chiesanuova (Biadego), Valon del Malera (Biadego), colline veronesi (Mang.), pascoli subalpini del Monte Baldo (Mang.), colline di Tregnago (A.M.), Costabella di Monte Baldo (Ton.), San Leonardo, Boscomantico, Grezzana (Ton.), Val d'Adige a Ceraino (Ton., Goir.), Fumane (Ton., Goir.), Valle di Revolto (C.M.), sabbie lungo l'Adige presso Verona (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), Spiazzi di M. Baldo (Goir.), Pazzon di M. Baldo (Goir.), Monti Lessini, Spredino (Goir.).
Gli esemplari sopraindicati come appartenenti ad Anthyllis vulneraria L. s.l. probabilmente vanno riferiti ad una delle sottospecie che seguono ed in particolare alle subsp. a, b, c; Anthyllis vulneraria L. subsp. vulneraria non dovrebbe esistere allo stato spontaneo nel territorio italiano, essendo limitata all'Europa settentrionale.

a) subsp. weldeniana (Rchb.) Cullen
Distribuzione geografica: elemento SE-europeo.
DIFFUSIONE: Balcani.
Italia: lungo il margine meridionale delle Alpi e lungo la dorsale appenninica fino alla Calabria: prati aridi dall'orizzonte sub-montano al montano inferiore.


b) subsp. polyphylla (DC.) Nyman
BIBL. ver.: Anthyllis vulneraria var. polyphylla Goir., Fl. ver. II, 362.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento SE-europeo pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrorientale.
Italia: prati steppici in aree a clima continentale dal Carso Triestino alla Carnia, dal Trentino alla Val d'Adige, alla Val Venosta, alla Valle d'Aosta, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
(2)-4 H scap PEai IV-VI.

Monte Pastello!!, Costagrande, bivio per Montecchio!!, Vajo Gallina!!, Torricelle!!, Avesa!!, Monte Ongarine!!, Quinzano alle "due cariole"!!, Monte Cavro, San Rocchetto!!, Monte Arzan!!, Moruri!, San Fidenzio!!, da Montorio a Trezzolano!!, Verona in via Chioda!!, Cancello!!.

c) subsp. carpatica (Pant.) Nyman
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord e controeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa nordoccidentale e centrale.
Italia: prati steppici montani della regione alpina dall'orizzonte submontano al subalpino.
4 H scap PEai VI-VI.

Torricelle di Verona!!. Inoltre sono stati rinvenuti due esemplari di Anthyllìs vulneraria L. s.l. che potrebbero riferirsi l'uno ad Anthyllis x versicolor Sagorski (Vajo Gallina, Costagrande 400 m, 3-IV.1980!), l'altro ad A. x adriatica Beck (Avesa 200 m, 10.IX.1979!!).

d) subsp. alpestris (Kit.) Asch. et Gr.
BIBL. ver.: Anthyllis vulneraria L. subsp. alpestris Goir., Fl. ver. II, 363; A. Vulneraria Poll. var. δ, Fl. ver. II, 469.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Spagna.
Italia: luoghi erbosi e sassosi rocciosi, pascoli delle Alpi dalla Carnia alla Val d'Aosta nell'orizzonte subalpino ed alpino.
Specie caratteristica dell'ordine Seslerietalia albicantis Br.-Bl. et Jenny 26.
8,9 H scap pEAi VI-VIII.

Gruppo del Carega!!, Malga San Giorgio!!, Monte Baldo alle Acque Negre!!, Coal Santo!!, Valdritta!!, alle Buse (A.M.!), Costabella (Mang.!), Cima Telegrafo (C.M.!), Monte Pastello (Goir.!).

e) subsp. baldensis Kerner) Becker
SYN.: Anthyllis pallidiflora Jord. ex Rouy (1897).
BIBL. ver.: Anthyllis vulneraria L. var. baldensis Goir., Fl. ver. II, 363; A. Vulneraria Poll., var. γ, Fl. ver. II, 469; Vulneraria rustica flore albo Segu., Pl. ver. III, 235.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: endemica.
DIFFUSIONE: pascoli a Bromus erectus e Sesleria varia nella fascia prealpina dal Monte Baldo alle Grigne.
9 H scap pEAi VI-VIII.

Pascoli alpini del Monte Baldo in Costabella (Goir.!), tra Nago e l'Altissimo di Nago (Goir.!). Segnalata pure per la Valfredda, Naole e Costabella (Goir.).





193. Gen. Coronilla L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 227, 1737)

589. Coronilla emerus L. s.l.
Sp. Pl. 742 (1753).
BIBL. ver.; Coronilla Emerus Goir., Fl. ver. II, 373; C. Emerus Poll., Fl. ver. II, 525; Emerus Segu., Pl. ver. II, 322; Colutea scorpioide dei moderni Pona, M.B., 147.
NOM. ITAL.: Cornetta dondolila.
NOM. DIALETT.: Spazzadore selvadeghe, Dindarei.


subsp. emerus
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: boschi e cespuglieti mesofili nella Penisola e in Sicilia dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 50.
1-7 NP PEAi IV-VI.

Comune lungo le siepi, nelle macchie, nei boschi dell'intero territorio dalla pianura alla media montagna: così lungo il Lago di Garda a Torri del Benaco (Goir.), Navene!, Albisano!, sul Monte Baldo nella Valle di Caprino!, ai Lumini!, Prada!, Spiazzi! ecc.; sul Monte Pastello (Goir.!) tra Monte e San Giorgio!!, nella Valpolicella!!, al Boscomantico (Goir.!), Castelnuovo (A.M.!), nei colli attorno a Verona (Goir.!), tra Mizzole e Pigozzo!, Santa Maria in Stelle!, Monte Arzan di Avesa!, Costagrande!, Villa Piatti di Mizzole!, Vajo Borago (Goir.!,!), Vajo Canova e Squaranto (Goir.!), Grezzana sul M. Onè (C.M.!), Vajo del Paradiso!!, Colognola ai Colli!, Val d'Illasi, Tregnago (C.M.!), Giazza!.



590. Coronilla vaginalis Lam.
Encycl. Méth. Bot. 2:121 (1786).
SYN.: Coronilla minima Jacq. (1775), non L.
BIBL. ver.: Coronilla vaginalis Goir., Fl. ver. II, 372; C. vaginalis Goir., App. bot., 32; Loto con nove foglie del Dalecampio Pona, M.B., 169 (?).
NOM. ITAL. : Cornetta guainata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento SE-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e Balcani.
Italia: prati aridi e rupi nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'Erico-Pinion Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 39.
9 Ch suffr PEai V-VII.

Specie non comune limitata, pare, ai pascoli subalpini del Monte Baldo, donde, secondo Goiran, dovrebbe talvolta scendere ad orizzonti inferiori.
Mancano segnalazioni ben precise per i Monti Lessini, ad eccezione di una indicazione per il Monte Pastello di Goiran avuta da Bracht. Recentemente individuata sul Baldo nella zona compresa tra Bocca di Navene e l'Altissimo di Nago!.

Esemplari d'Erbario: in pascuis montanis et subalpinis M. Baldi (Ton., Goir.), Valbrutta, alla Lonza (Goir.).



591. Coronilla minima L.
Cent. Pl. 2:28 (1756).
BIBL. ver.: Coronilla minima Goir., Fl. ver. II, 371; C. minima Poll., Fl. ver. II, 527; Poligala del Matthioli, cui il Lobelio nominò Astragaloide Pona, M.B., 152; Coronilla minima Segu., Pl. ver. II, 323.
NOM. ITAL.: Cornetta minima.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale occidentale, regione mediterranea occidentale.
Italia: prati e luoghi aridi sassosi, prevalentemente calcarei, nella Penisola rara al sud, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2-7 Ch suffr PEAi V-IX.

Abbastanza comune nei pascoli, nei luoghi sassosi e rupestri, nei prati aridi dall'alta pianura alla fascia mediomontana dell'intero territorio dalle sponde del Lago di Garda al settore orientale fino al confine vicentino (Calc., Pona, Segu., Poll., Fontana, Rainer, A.M., Mang., Ton., Goir., C.M.,!): alle Prandine di Torri del Benaco!!, Scaveaghe di San Vigilio!, pendici del Baldo a Piore (Goir.!), Brentino (Goir.!), Rivoli (Goir.!); Monte di Valpolicella!, colline attorno a Verona (Goir.!): Avesa (Goir.!,!!), colle delle Ongarine (Goir.!,!), San Fidenzio!!, tra Mizzole e Pigozzo!, Vajo Gallina!, Torricelle!, tra Montorio e Trezzolano!, Monte Cavro e San Rocchetto!, San Dionigi, Monte della Parte!, M. Cucco!; Valpantena ai Costoli (Ton.) e Grezzana (Mang.!, Ton.!), Novezago e S. Viola (Goir.!); Colognola ai Colli!!, Val d'Illasi, Tregnago (A.M.!, C.M.!).



592. Coronilla coronata L.
Syst. Nat. ed. 10, 2:1168 (1759).
SYN.: Coronilla montana Jacq. (1762).
BIBL. ver.: Coronilla montana Goir., Fl. ver. II, 373; C. coronata Poll., Fl. ver. II, 526.
NOM. ITAL.: Cornetta coronata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudest-europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Asia occidentale.
Italia: luoghi selvatici, macchie, prati nel settentrione della Penisola lungo le prealpi, con ampie lacune, fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Geranion sanguinei Tx. in Th. Müll. 6l.
5-7 Ch suffr PEai V-VII.

Specie rara segnalata sui Lessini in prossimità di San Mauro di Saline (A.M.!), sul Baldo presso il Santuario della Corona (Goir.!), nella Val d'Adige tra Preaboco e Brentino (Goir.) e per il Lago di Garda (Gelmi).



593. Coronilla varia L.
Sp. Pl. 743 (1753).
BIBL. ver.: Coronilla varia Goir., Fl. ver. II, 373; C. varia Poll., Fl. ver. II, 527; Coronilla herbacea flore varia Segu., Pl. ver. II, 323.
NOM. ITAL.: Cornetta ginestrina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudest-europeo, (circumboreale).
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale; altrove naturalizzata.
Italia: luoghi erbosi, macchie, boschetti nella Penisola fino alla Basilicata dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica degli Origanetalia vulgaris Th. Müll. 6l.
1-7 H scap PEAi V-VIII (IX).

Comune per l'intero territorio veronese nei luoghi erbosi, lungo le siepi, al margine dei campi, talora su rupi e roccaglie, dalla pianura all'orizzonte montano inferiore.

Esemplari d'Erbario: Erbezzo!, Tregnago (A.M.), Lugo di Grezzana (Ton.), Spredino (Goir.), Pojano (Goir.), San Fidenzio!, Vajo Borago!, Torricelle!, Verona alla dogana!, Boscomantico!.
Altre località segnalate: Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, M. Cavro!, San Rocchetto!, Avesa!, Moruri!, Villa Piatti di Mizzole!, Spigola di Avesa!, Colognola ai Colli!, Romagnano!, Azzago!, Cerro!.



594. Coronilla cretica L.
Sp. Pl. 743 (1753).
SYN.: Coronilla parviflora Moench (1794), non W.
BIBL. ver.: Coronilla cretica Goir., Fl. ver. II, 373.
NOM. ITAL.: Cornetta cretese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento pontico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale, Asia occidentale.
Italia: pendii aridi della Liguria, Appennino (versante adriatico) dalla Romagna al Gargano, Lazio, Istria e Veronese.
4 T scap pEa VI.

Specie rarissima e da riconfermare per il Veronese. Fu rinvenuta da Rigo alla periferia di Verona: "lungo il sentiero che da Barana conduce ai colli" (Goir.! ex Rigo, 16.VI.1887).



595. Coronilla scorpioides (L.) Koch
Syn. Fl. Germ. 188 (1835).
SYN.: Ornithopus scorpioides L. (1753); Arthrolobium scorpioides Desv, (1837).
BIBL. ver.: Coronilla scorpioides Goir., Fl. ver. II. 371; Ornithopus scorpioides Poll., Fl. ver. II, 528; Ornithopodium Portulacae folio Segu., Pl. ver. II, 87; Telefio di Dioscoride appresso Anguillara e il Guilandino ecc. Pona, M.B., 140.
NOM. ITAL.: Cornetta coda di scorpione.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa meridionale, Asia occidentale.
Italia: pascoli, incolti aridi, campi nella Penisola e nelle Isole, più comune nell'area mediterranea, dal piano basale all'orizzonte submontano.
2-5 Tscap pEA VI-VIII.

Abbastanza comune nei luoghi erbosi, nei coltivi e negli incolti aridi della pianura e della fascia collinare dal Lago di Garda ai Lessini: Torri del Benaco (Lucato.!), Peschiera (Goir.!), Monte di Valpolicella!, Torbe, colli attorno a Verona (Ton.!): Montorio (Mang.!), tra Morago e Cancello!, Trezzolano!!, San Dionigi!, Mezzane!, Grezzana (Ton.!), Spredino, M. Gazo, M. Zovo, M. Porcile, Forte S. Viola (Goir.!), Colognola ai Colli!!, Valle di Illasi, Tregnago (A.M.!, C.M.!).





194. Gen. Hippocrepis L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 744, 1753)

596. Hippocrepis comosa L.
Sp. Pl. 744 (1753).
BIBL. ver.: Hippocrepis comosa Goir., Fl. ver. II, 373; H. comosa Poll., Fl. ver. II, 530; Ferrum equinum germanicum siliquis in summitate Segu., Pl. ver. II, 88; Sferracavallo Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Sferracavallo comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale.
Italia: prati aridi e pascoli, luoghi erbosi secchi nella Penisola e nella Sardegna dal piano basale all'orizzonte alpino.
Specie caratteristica dell'ordine Brometalia eredi Br.-Bl. 36.
2-9 H caesp PEAi VI-IX.

Dall'alta pianura all'orizzonte subalpino del Baldo e dei Lessini, frequente nei pascoli aridi, prati, luoghi rupestri dal Lago di Garda al confine vicentino, così alle Pradine di Torri del Benaco!!, Albisano!, Marciaga!, Valle di Caprino!, da Brentino alla Corona (Goir.!), al Coal Santo (Ton.!, Goir.!), Costabella (Goir.), Valfredda!, nella Valpolicella sul M. Masua!, Boscomantico (Mang.!), nei colli attorno a Verona: Torricelle!!, San Fidenzio!!, M. Ongarine (Goir.!), Avesa!!, Mizzole e Pigozzo!, Morago e Cancello!, Trezzolano!, Quinzano!, M. Cucco!; nelle sabbie dell'Adige presso Verona (Goir.!), Orè di Grezzana (Goir.!), Spiazzoi sui Lessini (Goir.), Cerro!!, Malga San Giorgio!!, Val d'Illasi , Tregnago (A.M.!, C.M.!), Giazza!, Gruppo del Carega!!, Revolto!, Campobrun! ecc.





195. Gen. Hedysarum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 225. 1737)

597. Hedysarum hedysaroides L.
Viert. Naturf. Ges. Zurich. 58:70 (1913).
SYN.: Hedysarum obscurum L. (1759); H. exaltatum Kern. (1874).
BIBL. ver.: Hedysarum exaltatum Goir., Fl. ver. II, 374.
NOM. ITAL.: Stella alpina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Siberia.
Specie caratteristica dell'ordine dei Seslerietalia albicantis Br.- Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.


subsp. exaltatum (Kerner) Zertova
Italia: catene meridionali alpine, ma con ampie lacune (1600- 2500 m).
8 H scap pEai VI-VIII.

Specie rara rinvenuta esclusivamente nel settore orientale del territorio sul Gruppo del Carega: luoghi rupestri in Campobrun (Rigo) e al Passo della Lora (C.M.!).





195. Gen. Onobrychis Adans ↑↑
(Fam. II, 327, 1763)

598. Onobrycbis arenaria (Kit.) DC.
Prodr. 2:345 (1825).
NOM. ITAL.: Lupinella dei colli.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centrorientale, Asia centroccidentale.

subsp. arenaria (Kit. em, Koch)
BIBL. ver.: Onobrychis Tommasinii Goir., Fl. ver. II, 375.
Italia: pendici meridionali delle Alpi e valli aride dal Carso alla Val d'Aosta dal piano basale all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Cirsio-Brachypodion Had. et Klika 44.
3,4, (6) H scap PEai V-VIII.

Rara e rinvenuta in passato nei luoghi aridi della collina.

Esemplari d'Erbario: colli di Quinzano (Goir.), M. Pastello (Goir.), Lessini, M. Porcile (Goir.), Guastalla veronese (Goir.), Castello di Tregnago (C.M.).



599. Onobrychis viciifolia Scop.
Fl. carn. ed. 2, 2:76 (1772).
SYN.: Onobrychis sativa Lam. (1778).
BIBL. ver.: Onobrychis viciaefolia Goir., Fl. ver. II, 375; Hedysarum Onobrychis Poll., Fl. ver. II, 525; Onobrychis foliis viciae, fructu echinato major, floribus diiute rubentibus Segu., Pl. ver. II, 75; Poligala di Dioscoride Pona, M.B., 17.
NOM. ITAL.: Lupinella comune.
NOM. DIALETT.: Erba Spagna selvadega, Lupinela.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-montano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale e settentrionale.
Italia: prati, pascoli, luoghi erbosi in genere nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Mesobromion erecti Br.-Bl. et Moor 38 em. Oberd. 57.
2-7 H scap PEai V-VIII.

Cresce frequente nei prati, nei pascoli dall'alta pianura alla zona montana e così sul M. Baldo (Goir.!), Spiazzi!, Ferrara!, Lumini! ecc., sul M. Pastello (Mang.!, Goir.!), nella Valpolicella a Cavalo!!, Fumane!, Parona (Goir.!), nei colli attorno a Verona, Cancello!!, Avesa!, Torricelle!, Montorio!, Trezzolano!, Moruri!, M. Cucco!; sui Lessini sul M. Santa Viola (Goir.), Cerro!, Azzago!, Romagnano!, Bosco Chiesanuova!, Val d'Illasi, Tregnago (A.M.!), Giazza!, Campofontana! ecc.












Ord. GERANIALES ↑↑↑↑

XL. Fam. Oxalidaceae ↑↑↑
197. Gen. Oxalis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I,134, 1737)

600. Oxalis corniculata L.
Sp. Pl. 435 (1753).
BIBL. ver.: Oxalis corniculata Goir., Fl. ver. II, 163; O. corniculata Poll., Fl. ver. II, 88; Oxys lutea Segu., Pl. ver. I, 161; Oxys lutea del Clusio o Trifolio acetoso corniculato e serpeggiante del Lobelio Pona, M.B., 236.
NOM. ITAL. : Acetosella dei campi.
NOM. DIALETT.: Pancuco de fior zalo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo; oggi cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia, Africa settentrionale, America, Australia.
Italia: incolti, siepi, muri nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-5, (6,7) H rept PEAi III-IX.

Cresce copiosamente in tutto il territorio dalla pianura alla collina, alla fascia medio-montana: predilige muri, roccaglie, margini di strade anche negli abitati e così nella città di Verona!! e nei suoi dintorni, Avesa!, Quinzano! ecc., lungo il Lago di Garda (Goir.!), lungo le prime pendici del M. Baldo nella Val di Caprino (Goir.), Castion veronese (Goir.), Pesina (Goir.), Pazzon!, Ferrara (Goir.) e alla Corona!, nella Val d'Adige (Goir. ex Facchini) a Brentino e lungo il corso del fiume a Pescantina (Goir.!); sui Lessini presso Romagnano (Goir.!), Grezzana!, Cerro! ecc.



601. Oxalis europaea Jordan
in F.W. Schultz, Arch. Fl. Fr. Allem. 1:309 (1854).
SYN.: Oxalis stricta Auct. Fl. It. non L.; O. stricta Poll., Fl. ver. II, 88.
NOM. ITAL.: Acetosella minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano, oggi subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America.
Italia: incolti umidi, luoghi erbosi, ruderi, nel settentrione, in Toscana, Umbria e Basilicata, dal piano basale all'orizzonte submontano.
1-5 H scap PEAi V-X.

Lungo il margine dei campi, lungo le siepi, negli incolti della pianura e della fascia collinare, soprattutto nel territorio comunale di Verona come al Pestrino!!, Santa Lucia!!, Porto San Pancrazio!, al Parco delle Colombare!!, San Michele Extra (Biadego!), Valdonega (Goir.!), ed ancora a San Martino B.A. (Biadego!) e su tutte le prime pendici del M. Baldo e dei M. Lessini (Goir.,!).



602. Oxalis acetosella L.
Sp. Pl. 433 (1753).
BIBL. ver.: Oxalis acetosella Goir., Fl. ver. II, 162; O. acetosella Poll., Fl. ver. II, 87; Oxysflore albo Segu., Pl. ver. I, 161; Oxyspliniana Calc., Viagg. etc., 9; Oxys pliniana Pona, M.B., 236.
NOM. ITAL. : Acetosella dei boschi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale, Asia, America settentrionale.
Italia: boschi, luoghi ombrosi umidi nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2-9 G rhiz PEai IV-VI.

Nei luoghi boschivi selvatici di tutto il territorio dall'alta pianura e dalla fascia collinare fino a quote elevate sia sul Baldo che sui Lessini: Boscomantico!!, Vajo Borago!!, Vajo Galina (Goir.), Avesa (Goir.), Grezzana (Ton.!), Stallavena (Mang.!), Val Squaranto (Goir.!), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Roverè di Velo (Goir.), Tracchi (Goir.), Erbezzo!, Campofontana!, Giazza!, su tutto il Gruppo del Carega!, Revolto (Goir.!), Campobrun!, Passo della Lora (C.M.!); sul massiccio del Baldo, Ime (Goir.!), Novezza (Goir.), Ferrara (Goir.!), all'Artillon (Goir.), alle Acque Negre!.









XLI. Fam. Geraniaceae ↑↑↑


198. Gen. Geranium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 676, 1753)

603. Geranium macrorrhizum L.
Sp. Pl. 680 (1753).
BIBL. ver.: Geranium macrorrhizum Goir., Fl. ver. II, 153; G. macrorrhizum Poll., Fl. ver. II, 425.
NOM. ITAL.: Geranio crestato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Carpazi.
Italia: ghiaioni, rupi, macereti, luoghi selvatici lungo le Alpi meridionali e qua e là lungo l'Appennino settentrionale, centrale e campano, dall'orizzonte submontano al subalpino.
(6),7,(8),9 G rhiz pEAi VI-IX.

Nei luoghi selvatici e rupestri della fascia montana e subalpina del massiccio baldense; per quanto riguarda i Lessini, Geranium macrorrhizum è stato rinvenuto e raccolto da Goiran presso Orè nella Valpantena a poco più di 200 m d'altezza; trattasi, come asserisce Goiran, di piante discendenti da quelle in cui s'imbattè anche il Seguier parecchio tempo prima e che erano state impiantate da Jacopo Spada "archipresbytero" di Grezzana.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo!, lungo la strada che porta all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Valle delle Buse (Mang.), Valle degli Ossi (A.M., Goir.), Valle di San Zeno (Goir.), Valle dei Molini presso Cassone (Goir.), Valpantena, circa Orè (Goir.).



604. Geranium argenteum L.
Cent. Pl. 2:25 (1756).
BIBL. ver.: Geranium argenteum Goir., Fl. ver. II, 154; G. argenteum Poll., Fl. ver. II, 428; G. argenteum longius radicatus Segu., Pl. ver. I, 471; Geranio alpino Pona, M.B., 201.
NOM. ITAL.: Geranio argentino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subendemico.
DIFFUSIONE: Alpi francesi e sudorientali.
Italia: ghiaioni, rupi, luoghi sassosi nelle Alpi orientali e nell'Appennino tosco-emiliano nell'orizzonte subalpino ed alpino.
9 H ros pEAi VII-IX.

Nei luoghi rupestri e nei pascoli rocciosi più elevati della catena baldense (Pona, Segu., Poll., A.M., Mang., Rigo, Gelmi, C.M., Goir.,!): Coal Santo (C.M.!,!), Costabella (Biadego!, Mang.!, A.M.!, Ton.!, C.M.!, Goir.!!), Mon Maor (Ton.!), alle Buse (C.M.!), Passo del Camin (C.M.!), Colma del Bastione (Goir.!).



605. Geranium sanguineum L.
Sp. Pl. 683 (1753).
BIBL. ver.: Geranium sanguineum Goir., Fl. ver. II, 156; G. sanguineum Poll., Fl. ver. II, 425; Geranium sanguineum maximo flore Segu., Pl. ver. I, 467.
NOM. ITAL.: Geranio sanguigno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi e selvatici, boschi e boscaglie, cespuglieti, nella Penisola e in Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Geranion sanguinei Tx. in Th. Müll.61.
2-7 H scap PEai V-VIII.

Cresce copiosamente (Segu., Poll., Barbieri, Mang., A.M., Goir., C.M.,!) nei luoghi selvatici e boschivi dalla media-alta pianura, alla collina, alla bassa montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte di Valpolicella!, Cavalo!, alle Prandine di Torri del Benaco!, Colognola ai Colli!, Albisano!, Spigola di Avesa!, Pigozzo!, Torricelle!, Trezzolano!, Bardolino (Lucato), Tregnago (A.M., C.M.), Valpantena (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Colle delle Ongarine (Goir.), M. Tondo (Goir.).
Altre località segnalate: Cancello!, Mizzole!, Vajo Canova!, Vajo Squaranto!, San Fidenzio!, Vajo Gallina!, M. Cucco!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, Vajo Borago!.



606. Geranium pratense L.
Sp. Pl. 681 (1753).
BIBL. ver.: Geranium pratense Goir., Fl. ver. II, 154; G. pratense Poll., Fl. ver. II, 428; Geranium batrachioides Grafia Dei Germanorum Segu., Pl. ver. I, 468; Geranio con aspetto di Ranuncolo del Dodoneo Pona, M.B., 150.
NOM. ITAL.: Geranio dei prati.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale e centrale.
Italia: prati, pascoli, per lo più umidi, nelle Alpi e nell'Appennino tosco-emiliano dall'orizzonte submontano al montano superiore.
Specie caratteristica dell'Arrhenatheretum Scherr. 25 (non Br.- Bl. 15).
6,7 H scap PEai VI-VIII.

Specie rara e sulla quale è necessario indagare ulteriormente. Nè gli esemplari d'erbario, M. Baldo (Mang.) in Novezza (Goir.) e Lessini a Tregnago (A.M.), riescono a chiarire un dubbio che già Goiran prospettava e che non aveva tolto di mezzo. Dice Goiran a proposito di questa pianta: "ama i prati e i luoghi selvatici montani e subalpini del Monte Baldo se vogliasi prestar fede ai Botanici che trattarono di piante veronesi"; infatti Pona lo indica in Valle dell'Artillon ed in quella di Caprino (?) e Martini in Valvaccara, ma la figura indicata dall'autore non pare corrispondere; Pollini in Ortigara, Tredespin, Valfredda, Novezza. Nasce però il sospetto che gli autori, ora nominati, nelle località citate abbiano visto una qualche altra pianta, forse la specie seguente (Geranium sylvaticum).
Uno dei tre esemplari d'erbario è stato raccolto da Goiran in Novezza, una delle località riportate dalla letteratura, ma dall'osservazione del campione non emergono dati sufficienti che facciano propendere per una specie piuttosto che per l'altra.



607. Geranium sylvaticum L.
Sp. Pl. 681 (1753).
BIBL. ver.: Geranium silvaticum (sic!) Goir., Fl. ver. II, 155; G. sylvaticum Poll., Fl. ver. II, 427.
NOM. ITAL.: Geranio silvano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale e centrale.
Italia: boschi, pascoli e luoghi selvatici nella Penisola dal piano basale all'orizzonte alpino.
Specie caratteristica della classe Betulo-Adenostyletea Br.-Bl. et Tx. 43.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Specie frequente dei luoghi boschivi e selvatici, nelle schiarite e nei prati concimati della fascia montana e subalpina e così sul M. Baldo a Cima Pozzette!!, al Coal Santo!!, in Novezza (Goir.!, C.M.!), in Valvaccara (Goir.!), in Val Basiana (Goir.), nella Valle delle Pietre (Goir.), all'Artillon (Goir.!), in Valfredda (Goir.); sui Lessini a Sega di Ala!!, nel Valon del Malera (Goir.!), in Podesteria (Goir.), ai Tracchi!, sul Gruppo del Carega!!, a Revolto (C.M.!), Campobrun!, tra i mughi dal rifugio Scalorbi al rifugio Fraccaroli!, alla Lora! ecc.



608. Geranium nodosum L.
Sp. Pl. 681 (1753).
BIBL. ver.: Geranium nodosum Goir., Fl. ver. II, 156; G. nodosum Poll., Fl. ver. II, 427; G. nodosum Segu., Pl. ver. I, 469.
NOM. ITAL. : Geranio nodoso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordmediterraneo-montano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale.
Italia: boschi di latifoglie lungo il margine meridionale delle Alpi, Appennini settentrionale e centrale dall'orizzonte submontano al montano-superiore.
Specie caratteristica dell'ordine Quercetalia pubescenti-petraeae Br.-Bl. 31.
4,6 G rhiz PEAi V-IX.

Nei luoghi selvatici della fascia collinare e montana: la sua diffusione sembra limitata soltanto al settore orientale del territorio veronese e pertanto interessa le ultime propaggini dei M. Lessini, includendo in essi anche il Gruppo del Carega. Per quanto riguarda il M. Baldo, Seguier afferma di averlo rinvenuto nella selva di Avio, attualmente per lo più appartenente alla regione trentina.

Esemplari d'Erbario: Camposilvano ai Covoli!, Ponte di Veja!, Valsquaranto (Goir.,!), Bosco Chiesanuova (Biadego), Bolca, Badia Calavena, San Mauro di Saline (A.M.), Vajo dell'Anguilla (Ton., Goir.), Valdiporro (C.M.), ai Rugoloti di Badia Calavena (C.M.), Lugo di Valpantena (Goir.), Cerro (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Vajo della Pernisa (Goir.), Monte Pertica (Goir.).



609. Geranium phaeum L.
Sp. Pl. 681 (1753).
BIBL. ver.: Geranium phaeum Goir., Fl. ver. II, 155; G. phaeum Poll., Fl. ver. II, 426; Geranium phaeum sive fuscum, petalis rectis sive planis Segu., Pl. ver. I, 468; Geranio fosco del Clusio Fona, M.B., 235.
NOM. ITAL.: Geranio stellato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale (montana).
Italia: boschi e luoghi erbosi, prati falciabili sulle Alpi e sull'Appennino modenese dall'orizzonte submontano al subalpino.
6-9 H scap/G rhiz pEAi VI-IX.

Comune nei prati, nei pascoli, nei luoghi selvatici della fascia montana e subalpina e così sul M. Baldo all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!!, in Prabazar (Goir.!, C.M.!), nella Valle delle Buse (Mang.!), a Naole (Goir.!), in Valfredda (Goir.), Navene!, Novezza (Goir.), all'Artillon (Goir.!,!), all'Ortigara (Goir.), Ferrara e Spiazzi!, Tredespin!; sui Lessini presso Corbiolo (Goir.!,!) Velo (C.M.), ai Carbonari di Tregnago (A.M.!), in Podesteria (Goir.), ai Tracchi (Goir.), Erbezzo!, S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Giazza!, Revolto!, sul M. Zeola e in Val Frasele (Goir.) e in tutto il Gruppo del Carega!!.



610. Geranium pyrenaicum Burm. fil.
Spec. Bot. Geran. 27 (1759).
BIBL. ver.: Geranium pyrenaicum Goir., Fl. ver. II, 156.
NOM. ITAL.: Geranio dei Pirenei.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: pascoli, luoghi incolti, bordi dei boschi nella Penisola (esclusa la Padania) e in Sicilia dall'orizzonte submontano all'alpino.
Specie caratteristica dell'Arction lappulae Tx. 37 em. 50.
9 H scap pEai VI-VIII.

Specie rarissima limitata ai pascoli del Monte Baldo, non rinvenuta recentemente: alle Acque Negre (Ton.!, Goir.!, C.M.!), Novezza (Mang.,!), Prabazar (Ton.!, Goir.!), al Sassetto (Goir.).



611. Geranium rotundifolium L.
Sp. Pl. 683 (1753).
BIBL. ver.: Geranium rotundifolium Goir., Fl. ver. II, 157; G. rotundifolium Poll., var. α Fl. ver. II, 431; Geranium folio Malvae rotando Segu., Pl. ver. I, 471; Geranio malvaceo de' moderni Pona, M.B., 235.
NOM. ITAL.: Geranio malvacino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA; elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi asciutti, macchie, incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica del Polygono-Cbenopodion W. Koch 26 em. Sin. 46.
2-7 T scap PEa IV-VIII.

Abbastanza comune sui muri, lungo le vie e le siepi dall'alta pianura alla media montagna per cui vanno escluse alcune segnalazioni della pianta a quote decisamente troppo elevate già riportate da Goiran con forti dubbi e che si riferivano a rinvenimenti di Pollini sul Monte Baldo. Geranium rotundifolium cresce nell'Alto agro, Chievo (A.M.), Boscomantico e San Vito del Mantico (Goir.!,!), come lungo il Lago di Garda da Torri (Goir.) a Malcesine (Goir.,!), nei colli attorno a Verona, Avesa (Goir.), M. Ongarine (Goir.), Valdonega!, Trezzolano!, nella Valpolicella, Fumane!, Molina! ecc., nella Valpantena, Grezzana (Goir.), Romagnano!, nella Valsquaranto (Goir), nella Val d'Illasi, Tregnago (A.M.), lungo la Val d'Adige (Goir.), Brentino e Rivalta (Ton.!, Goir.), sul Baldo presso Ferrara (Goir), Spiazzi!, nella Val di Caprino! ecc.



612. Geranium molle L.
Sp. Pl. 682 (1753).
BIBL. ver.: Geranium molle Goir., Fl. ver. II, 158; G. molle Poll., Fl. ver. II, 429; Geranium columbinum minus, majori flore et foliis florum bifidis Segu., Pl. ver. I, 472 et Geranium columbinum villosum, petalis bifidis albis Segu., Pl. ver. III, 210.
NOM. ITAL.: Geranio volgare.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico, oggi subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale, naturalizzato in America.
Italia: luoghi erbosi ed aridi, incolti presso le case, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-5, (6,7) T scap PEA IV-IX.

Specie comune nei luoghi erbosi, lungo le siepi, alla base di muri dalla bassa pianura alla fascia collinare, donde talora penetra in quella montana, dal Lago di Garda al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Scaveaghe di San Vigilio!, ubique in collibus (A.M., Goir., C.M.), Legnago!, Tregnago (C.M.), Montorio!, prato stabile lungo l'Adige in Verona!.
Altre località segnalate: Avesa!, Torricelle!, Santa Lucia di Verona!, Trezzolano!, Moruri!.



613. Geranium pusillum L.
Syst. Nat. ed. 10,2:1144 (1759).
BIBL. ver.: Geranium pusillum Goir., Fl. ver. II, 158; G. pusillum Poll., Fl. ver. II, 432.
NOM. ITAL. : Geranio minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale.
Italia: luoghi erbosi e selvatici, suoli concimati, nella Penisola e in Sardegna dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, raramente a livelli superiori.
Specie caratteristica della classe Chenopodietea Br.-Bl. 51.
1-7 T scap PEa IV-VIII.

Cresce abbastanza frequentemente lungo le siepi, nei luoghi erbosi, in prossimità di abitati, negli incolti e nei pascoli aridi dal piano alla bassa montagna e così in tutti i colli (Mang.!), lungo il Lago di Garda (Goir.!), sul M. Baldo, Ferrara (Goir.!), Valle di Caprino (Goir.), Pazzon (Goir.), sul M. Pastello (Goir.), sul M. Masua (Goir.,!) nei dintorni di Verona, Porto San Pancrazio (C.M.!), nella Valpantena, Grezzana (Goir.), Vajo del Paradiso!, nel Vajo della Pernisa (Goir.!), nella Val Squaranto!, a Colognola ai Colli!, Tregnago (C.M.) ecc.



6l4. Geranium columbinum L.
Sp. Pl. 682 (1753).
BIBL. ver.: Geranium colambinum Goir., Fl. ver. II, 157; G. columbinum Poll., Fl. ver. II, 430; Geranium columbinum dissectis foliis, pediculis florum longissimis Segu., Pl. ver. I, 472.
NOM.ITAL.: Geranio colombino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-sudsiberiano (substeppico).
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale, America settentrionale.
Italia: luoghi erbosi e coltivi, siepi, luoghi selvatici sassosi, lungo le vie, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Chenopodietea Br.-Bl. 51.
1-7 T scap PEa IV-VIII.

Cresce lungo le siepi, nei luoghi selvatici e sassosi, negli incolti di tutto il territorio dalla pianura alla media montagna e così sul M. Baldo (Goir.), sul Pastello (Goir.), al Boscomantico (Goir.!, C.M.!), sui colli (Mang.Z), Trezzolano!!, Quinzano!, nella Valpantena tra Grezzana e Stallavena!, nella Val di Mezzane!, nei pressi di Bolca (C.M.!), nella Valle di Illasi sul M. Precastio (A.M.!), Giazza!, Campofontana!!).



615. Geranium dissectum L.
Cent. Pl. 1:21 (1755).
BIBL. ver.: Geranium dissectum Goir., Fl. ver. II, 157; G. dissectum Poll., Fl. ver. II, 431.
NOM. ITAL.: Geranio sbrandellato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico, oggi subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale, Australia.
Italia: luoghi erbosi e coltivi, incolti, presso abitati, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
1-7 T scap PEa IV-VIII.

Non molto frequente, cresce al margine dei campi, lungo i sentieri e le siepi, negli incolti dalla bassa pianura alla media montagna e così presso Vigasio (Goir.) e Isola della Scala!, nei dintorni di Verona (A.M.!), Montorio (Goir.), Torricelle!, Trezzolano!, M. Cucco e Sezano!; Peschiera (Goir.!), Pescantina (Goir.!), sul M. Pastello (Ton.!), sul M. Zovo (Goir.!), nella Valle d'Illasi presso Tregnago (A.M.!), Giazza!; Velo (Goir.).



6l6. Geranium lucidum L.
Sp. Pl. 682 (1753).
BIBL. ver.: Geranium lucidum Goir., Fl. ver. II, 158; G. lucidum Poll., Fl. ver. II, 429; Geranium lucidum saxatile Segu., Pl. ver. I, 472.
NOM. ITAL.: Geranio lucido.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: luoghi ombrosi, muri, rupi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica del Chaerophyllo-Geranietum lucidum Oberd 57.
4-7 T scap PEA V-IX.

Abbastanza frequente nei luoghi umidi e selvatici della fascia collinare e mediomontana: sui M. Lessini nel Vajo dell'Anguilla (Goir.!), nella Valpantena presso Grezzana (Segu., Poll.), Lugo (Goir.) e tra Bellori e Bosco Chiesanuova (Goir.!), Cerro!, Vajo Falcone (Goir.), Erbezzo!, nella Valle di Illasi a Centro di Tregnago (A.M.!), nella Val Frasele (Goir.), Giazza!, sul Corno d'Aquilio (Goir.!); sul M. Baldo all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!), in Val Trovai (Goir.!), nella Valle delle Pietre (Goir.!).



617. Geranium robertianum L.
Sp. Pl. 681 (1753).
BIBL. ver.: Geranium robertianum Goir., Fl. ver. II, 159; G. robertianum Poll. var. α Fl. ver. II, 433; Geranium Robertianum primum Segu., Pl. ver., 470.
NOM. ITAL.: Cicuta rossa, Erba cimicina, Geranio di S. Roberto.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa settentrionale e orientale, America.
Italia: luoghi ombrosi, siepi, muri, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'Epilobio-Geranietum robertiani Lohm. ex Görs. et Müll. 69.
2-7 T scap/H bienn PEa(i) V-IX.

È specie assai comune in tutto il territorio veronese; predilige i luoghi selvatici, i boschi, le siepi dall'Alto Agro e dalla fascia collinare a quella subalpina dal Lago di Garda, al M. Baldo, al M. Pastello fino ai Lessini in prossimità del confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Covoli di Camposilvano!, Sega di Ala!, San Vigilio sul Garda!, Giazza!, Bosco Chiesanuova (Biadego), M. Pastello (Mang.), Ferrara di M. Baldo (Mang.), Ime di M. Baldo (Goir.), Tregnago (A.M.), Colle delle Ongarine (Goir.), Vajo Borago (Goir.,!), Avesa (Goir.), Boscomantico!, Albarè (Goir.), da Rivalta a Brentino (Goir.).
Altre località segnalate: Trezzolano!, lungo l'Adige in Verona!, Santa Lucia di Verona!.





199. Gen. Erodium L'Hér. ↑↑
(Geran. t. 1-6, 1787)

618. Erodium malacoides (L.) L'Hér
in Aiton, Hort. Kew. 2:415 (1789).
SYN.: Geranium malacoides L. (1753).
BIBL. ver.: Erodium malacoides Goir., Fl. ver. II, 161; G. malacoides Poll., Fl. ver. II, 424; Geranium folio altheae Segu., Pl. ver. I, 474.
NOM. ITAL. : Becco di gru malvaceo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-macaronesiano.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, naturalizzato in Africa e America meridionali.
Italia: luoghi erbosi, macchie, incolti, pascoli aridi nella Penisola (dalla Via Emilia in giù) e nelle Isole; raro al nord e localizzato.
2,4 T scap/H bienn Pea IV-VI.

Segnalato, e non più ritrovato fin dai tempi di Goiran, presso le mura di Verona come indicato da Seguier, Moreni, Pollini, Tonini, Manganotti ed Agosti.

Esemplari d'Erbario: Campo Marzo, Verona (Agosti), fossati di Verona (Mang.). Raccolto pure da A. Massalongo nella Valle di Illasi presso Tregnago.



6l9. Erodium ciconium (L.) L'Hér
in Aiton, Hort. Kew. 2:415 (1789).
SYN.: Geranium ciconium L. (1735).
BIBL. ver.: Erodium ciconium Goir., Fl. ver. II, 160; Geranium ciconium Poll., Fl. ver. II, 422; Geranium Cicutae folio, acu longissima Segu., Pl. ver. I, 473.
NOM. ITAL.: Becco di gru maggiore.
NOM. DIALETT.: Ucióni da testa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centrorientale, regione mediterranea, Asia occidentale; naturalizzato nell'America settentrionale.
Italia: luoghi erbosi ed aridi, incolti, nella Penisola (raro al nord) e nelle Isole dal piano basale al montano.
1-5 T scap/H bienn PEa(i) III-VI.

Cresce qua e là nei luoghi erbosi, lungo le vie di campagna; sugli argini dalla bassa pianura, Legnago!!, ai dintorni di Verona (C.M.!, Goir.!) a tutti i colli veronesi (Mang.!, Goir.!), dal Lago di Garda, Incaffi!!, ai primi contrafforti dei M. Lessini, Molitorio!!, Grezzana (Ton.!), Tregnago (A.M.!).



620. Erodium cicutarium (L.) L'Hér
in Aiton, Hort. Kew. 2:4l4 (1789).
SYN.: Geranium cicutariuml.. (1753).
BIBL. ver.: Erodium cicutarium Goir., Fl. ver. II, 159; Geranium cicutarium Poll., Fl. ver. II, 423; Geranium Cicutae folio minus et supinum Segu., Pl. ver. I, 473.
NOM. ITAL.: Becco di gru comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi erbosi, sabbie, ghiaie, incolti aridi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Sedo-Scleranthetea Br.-Bl. 55 em. Th. Müll. 61.
1-7 T scap/H ros PeA(i) III-V-IX.

Specie più frequente della precedente, s'incontra nei campi, negli incolti, ai margini di strade, su greti ed argini di natura sabbiosa di tutto il territorio dalla bassa pianura alla zona medio-montana e così sul M. Baldo a Ferrara (Goir.!!), sulle colline prospicienti il Garda ad Incaffi!!, nella Val d'Adige alla Chiusa (Goir.!), e nell'alta pianura a Pescantina (Ton.!, Goir.!), Boscomantico!!, in prossimità di Verona lungo l'Adige al Pestrino!, sui colli che costituiscono i primi contrafforti dei M. Lessini, Montorio!!, Moruri!, Costagrande e Vajo Gallina!!, lungo la Valpantena da Grezzana a Lugo (Ton.!), nella Val d'Illasi presso Tregnago (A.M.!).









XLII. Fam. Zygophyllaceae ↑↑↑


200. Gen. Tribulus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 387, 1753)

621. Tribulus terrestris L.
Sp. Pl. 387 (1753).
BIBL. ver.: Tribulus terrestris Goir., Fl. ver, II, 168; T. terrestris Poll., Fl. ver. II, 10; Tribulus terrestris ciceris folio, seminum integumento ac leato Segu., Pl. ver. I, 466; T. terrestris Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Tribolo.
NOM. DIALETT.: Basapiè.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia, Africa; altrove naturalizzato.
Italia: incolti sabbiosi, luoghi arenosi della Penisola e delle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
2-4 T rept pEA VI-X.

Goiran (l.c.) indica questa pianta come "frequentissima al margine dei campi, lungo le vie, nei luoghi incolti ecc."; attualmente non può dirsi altrettanto, tenendo presente che sono profondamente mutati la maggior parte degli habitat d'insediamento.

Esemplari d'Erbario: Campo Marzio, Verona (Goir.,! ex Agosti), vie di Verona (Mang., Goir., C.M., Carrara), Bovolone, dune eoliche dei Baldoni (Tosco), Villafranca (A.M.).
Altre località segnalate: San Vito del Mantico, Bussolengo (Goir.), sponde del Lago di Garda a Lazise (Fontana), nella Valle di Caprino e nelle colline circostanti (Poll.), Rivoli veronese (Calc.), colline attorno Verona (Goir.).









XLIII. Fam. Linaceae ↑↑↑


201. Gen. Linum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 277, 1753)

622. Linum nodiflorum L.
Sp. Pl. 278 (1753).
BIBL. ver.: Linum nodiflorum Goir., Fl. ver. II, 164; L. nodiflorum Goir., App. bot., 34; L. nodiflorum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 308, 1892; L. nodiflorum Poll., Fl. ver. I, 410; Linum luteum ad singula genicula floridum Segu., Pl. ver. III, 206.
NOM. ITAL. : Lino spigato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea centrale e orientale, Balcani, Russia meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi coltivati argillosi, incolti, qua e là nella Penisola dal piano basale all'orizzonte submontano.
4 T scap pEa VI-VIII.

Questa specie probabilmente oggi non cresce nel territorio veronese, dove invece fu rinvenuta per l'ultima volta un secolo fa. Secondo Goiran trattasi di specie rarissima raccolta alle falde dei M. Lessini a Mezzane di Sopra nei campi coltivati, nello stesso luogo dove era stata scoperta alcuni anni addietro da C. Massalongo. Dai cartellini degli esemplari d'erbario infatti si ricava: "In cultis secus viam ducentem Veronae (sic!) circa Mezzane di Sopra, 16.VIII.1875" (C.M.) ed ancora "Mezzane di Sopra in un vigneto presso la canonica, ottobre 1891" (Goir.). Lo stesso Goiran poi aggiunge che la specie probabilmente è scomparsa dalla Valdenega (Verona) nella collina veronese ove era stata segnalata dal Seguier: "juxta senticosum collem, qui ab urbe ad fontem Summae vallis fert, haud longe ab eodem". Invano in questo luogo fu ricercata da Pollini e da altri, conclude il Goiran. Esiste però nell'Erbario generale del Museo di Storia Naturale di Verona un campione di Linum nodiflorum raccolto da A. Manganotti proprio "in valle Donega prope Verona". Inspiegabilmente la notizia di questo rinvenimento non raggiunse il Goiran anche se il Manganotti, suo contemporaneo, era in ottimi rapporti scientifici con il botanico nizzardo.



623. Linum perenne L.
Sp. Pl. 277 (1753).
SYN.: Linum alpinum Jacq. (1762).
BIBL. ver.: Linum alpinum Goir., Fl. ver. II, 167; L. narbonense, non L., Poll., Fl. ver. I, 411; L. alpinum Poll., Viagg. etc., 121; Linum silvestre angustifolium, flore magno, intense coeruleo Segu., Pl. ver. I, 452.
NOM. ITAL.: Lino celeste.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Urali.
Italia: prati, pascoli, luoghi sassosi sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale e centrale dall'orizzonte montano inferiore all'alpino. Specie caratteristica del Cirsio-Brachypodion Had. et Klika 44.
(6,7), 8,9 H scap PEai VI-VIII.

Nei prati, nei pascoli, nei luoghi sassosi della fascia subalpina del Baldo e dei M. Lessini: così sul primo in Costabella (Mang.!), in Valfredda (Mang.!, Goir.!), nella Valle delle Pietre!, in Prabazar (Goir.!, C.M.!), Ime (Ton.!, Goir.!), Naole (Goir.), Coal Santo (Goir.,!), Telegrafo!; sui Lessini sul M. Tomba (Goir.), nel Valon del Malera (Goir., Tessari!), in Sparavier (Goir.), sul Gruppo del Carega (Lucato!,!.) sul M. Posta (Goir.), Campobrun e Zeola (Goir.).



624. Linum usitatissimum L.
Sp. Pl. 277 (1753).
BIBL. ver.: Linum usitatissimum Goir., Fl. ver. II, 167; L. usitatissimum Poll., Fl. ver. I, 411.
NOM. ITAL.: Lino coltivato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: coltivato, talora subspontaneo.
DIFFUSIONE: cosmopolita.
Italia: nella Penisola e nelle Isole, ma in via di scomparsa, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Lolio remotae-Linetalia J. et R. Tx in Lohm. et alii 62.
2,4 T scap pEA VI-IX.

Un tempo segnalato qua e là dalla pianura alla media montagna come essenza subspontanea, attualmente in pratica scomparso dopo il declino della coltura a scopo tessile. Recentemente è stato rinvenuto alla Dogana di Verona!!, mentre le segnalazioni di antica data riguardano la zona della ferrovia presso Verona (Ton.!), la collina veronese in genere (Goir.), la Valpantena, Spredino e Romagnano (Goir.), Fane nell'alta Valpolicella (Goir.), S. Anna d'Alfaedo e Roverè di Velo (Goir.), i Carbonari di Tregnago (A.M.!), Ferrara di Monte Baldo (Goir.).



625. Linum viscosum L.
Sp. Pl. ed. 2, 398 (1762).
BIBL. ver.: Linum viscosum Goir., Fl. ver. II, 166; L. viscosum Poll., Fl. ver. I, 413; Linum silvestre latifolium hirsutum coeruleum Segu., Pl. ver. I, 454.
NOM. ITAL.: Lino malvino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centromeridionale.
Italia: pascoli aridi, luoghi sassosi, nella Penisola, Calabria esclusa, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Localmente specie caratteristica dell'ordine Brometalia erecti Br.-Bl. 36.
6-9 H scap pEAi VII-X.

Specie non rinvenuta recentemente, è indicata per i luoghi rupestri del M. Baldo e dei Lessini dalla zona montana alla subalpina.

Esemplari d'Erbario: Altissimo di Nago (Ton., Goir.), Ferrara di M.B. (Goir.), Velo (A.M.), M. Lobia, Giazza (C.M.), ai Campostrini di Giazza (C.M.).



626. Linum trigynum L.
Sp. Pl. 279 (1753).
SYN.: Linum gallicum L. (1762).
BIBL. ver.: Linum gallicum Goir., Fl. ver. II, 165; L. gallicum Poll., Fl. ver. I, 408; Linum sylvestre minus annuum folio latiore vel angustiare Segu., Pl. ver. I, 454.
NOM. ITAL.: Lino spinato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: pascoli, luoghi ghiaiosi, macchie, garighe, incolti nella Penisola e nelle Isole, ma con ampie lacune, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
4-7 T scap PEai VI-IX.

Specie abbastanza frequente nel secolo scorso, oggi evidentemente rara mancando segnalazioni recenti: luoghi sassosi e pascoli aridi e secchi dall'alta pianura alla media montagna. Indicato da Pona a Settimo di Pescantina, Boscomantico (Ton.!, Goir.!), Quinzano (Goir.!), Montorio (Goir.!), Grezzana (Goir.!), Càvalo (Goir.), M. Baldo al Majon (Goir..) e Pozzagalletto (Goir.).



627. Linum tenuifolium L.
Sp. Pl. 278 (1753).
BIBL. ver.: Linum tenuifolium Goir., Fl. ver. II, 165; L. tenuifolium Poll., Fl. ver. I, 412; Linum silvestre angustifolium, flore magno Segu., Pl. ver. I, 452; Linum sylvestre angustifolium, flore magno coeruleo veluti cinereo Segu., Pl. ver. I, 452; L. Sylvestre angustifolium flore magno albo Segu., Pl. ver. I, 453; L. sylvestre angustifolium floribus dilute purpurescentibus vel carneis Segu., Pl. ver. I, 453.
NOM. ITAL. : Lino montano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: prati aridi calcarei nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Xerobromion Br.-Bl. et Moor 38 em. Morav. in Holub et alii 67.
2-7 Ch suffr PEai V-IX.

Assai frequente in tutto il territorio nei pascoli ed incolti aridi, lungo i muri e nei greti dei torrenti dall'alta pianura, alla collina fino alla fascia mediomontana dei Lessini e del Baldo.

Esemplari d'Erbario: Campiani di Garda!, Bardolino!, M. Pastello!, Valpolicella in Vaisorda!; Boscomantico (Mang., Goir.), Negrar (Goir.), Avesa!, M. Ongarine!, Torricelle!, San Fidenzio!, Cancello!, M. Zovo (Goir.), Cerro!, Tregnago (A.M.), Badia Calavena (C.M.), Colognola ai Colli!.
Altre località segnalate: Pigozzo!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, Vajo Borago!, M. Arzàn di Avesa!, M. Cavro!, Moruri!, M. Cucco!, Sezano!.



628. Linum catharticum L.
Sp. Pl. 281 (1753).
BIBL. ver.: Linum catharticum Goir., Fl. ver. II, 168; L. catharticum Poll., Fl. ver. I, 414; Linum pratense, flosculis exiguis Segu., Pl. ver. I, 453; Lino molto piccolo di fior bianco Pona, M.B., 15.
NOM. ITAL.: Lino purgativo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: pascoli e prati aridi, prevalentemente calcarei, nella Penisola.
1-9 T scap PEA(a) V-IX.

In tutto il territorio dalla pianura, dove tuttavia non è frequente, alla fascia collinare, montana e subalpina, prediligendo prati, pascoli, luoghi erbosi selvatici, ericeti e così dalla bassa pianura nei dintorni di Legnago (Goir.), al Lago di Garda (Goir.) da Brenzone (Mang.!) a Peschiera (Goir.!), al M. Baldo all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!!, alla Val Losana (Ton.!, Goir.!), alla Corona!, alla valle di Caprino! e giù fino al Moscal (Goir.); sul Pastello!!, al Corno Mozzo (Goir.!), nell'Alto Agro al Boscomantico (Goir.), Quinzano (Goir.); nei Lessini nel Vajo dell'Anguilla (C.M.!), Bosco Chiesanuova (Biadego.!), al Branchetto e ai Tracchi!, nel Valon del Malera (Tessari!), nella Val d'Illasi, Centro, Tregnago (A.M.), Giazza!, Gruppo del Carega!!, Campobrun (Ton.!), M. Posta (C.M.!), Conca dello Scalorbi!!.






Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte VII ↑↑↑
Amorpha fruticosa  L. 501
Anthyllis jacquinii Kerner 587
Anthyllis montana L. 587
Anthyllis vulneraria L. s.l. 588
Anthyllis vulneraria L. subsp. alpestris (Kit.) Asch. et Cyr. 588 
Anthyllis vulneraria L. subsp. baldensis (Kerner) Becker 588 
Anthyllis vulneraria L. subsp. carpatica (Pant.) Nyman 588 
Anthyllis vulneraria L. subsp. polyphylla(DC.) Nyman 588 
Anthyllis vulneraria L. subsp. weldeniana (Rchb.) Cullen 588 
Argyrolobium argenteum Wk., non Eckl. 489
Argyrolobium Linnaeanum  Walp. 489 
Argyrolobium zanonii (Turra) P.W. Ball 489 
Astragalus cicer L. 493 
Astragalus depressus L. 494 
Astragalus glycyphyllos L. 495 
Astragalus monspessulanus L. subsp. monspessulanus 497 
Astragalus onobrychis L. 496 
Astragalus onobrychis  Pasq. et Lic., non L. 497
Astragalus pilosus L. 500
Astragalus vesicarius  L. subsp. pastellianus (Poll.) Arcang. 498
Cercis siliquastrum L.476
Chamaecytisus hirsutus (L.) Link 484
Chamaecytisus purpureus (Scop.) Link 483
Colutea arborescens L. 492
Coronilla coronata L. 592
Coronilla cretica  L. 594
Coronilla emerus L. 589
Coronilla minima Jacq., non L. 590
Coronilla minima L. 591
Coronilla montana Jacq. 592
Coronilla parviflora Moench., non W. 594
Coronilla scorpioides (L.) Koch 595
Coronilla varia L. 593
Coronilla vaginalis Lam. 590
Cytisanthus radiatus Lang. 487
Cytisus alpinus Mill. 479
Cytisus argenteus L. 489
Cytisus diffusus Vis. 482
Cytisus hirsutus L. 484
Cytisus Laburnum L. 478
Cytisus nigricans L. 480
Cytisus pseudoprocumbens Markgraf 482
Cytisus purpureus Scop. 483
Cytisus radiatus Koch 487
Cytisus sessilifolius L. 481
Dorycnium pentaphyllum Scop. 582
Emum Emilia L. 507 
Emum gracilis Lois 509 
Emum hirsutum L. 508 
Emum nigricans Bieb. 519
Erodium ciconium (L.) L'Hér.  619 
Erodium cicutarium (L.) L'Hér. 620 
Erodium malacoides (L.) L'Hér. 618 
Galega officinalis L. 491
Genista argentea Noulet 489
Genista diffusa Auct. non Willd. 482
Genista germanica L. 486
Genista peduncolata Sacc., non L'HÉrit 482
Genista radiata (L.) Scop. 487
Genista tinctoria L. subsp. ovata (W. et K.) Arcang. 485 
Genista tinctoria L. subsp. tinctoria 485 
Geranium argenteum L. 604
Geranium ciconium L. 619 
Geranium cicutarium L. 620 
Geranium columbinum L. 614 
Geranium dissectum L. 615 
Geranium lucidum L. 6l6 
Geranium macrorrhizum L. 603 
Geranium malacoides L. 618 
Geranium molle L. 612 
Geranium nodosum L. 608 
Geranium phaeum L. 609 
Geranium pratense L. 606 
Geranium pusillum L. 613 
Geranium pyrenaicum Burm. 610 
Geranium robertianum L. 617 
Geranium rotundifolium L. 611 
Geranium sanguineum L. 605 
Geranium sylvaticum L. 607 
Gleditsia triacanthos L. 477
Hedysarum hedysaroides (L.) Sch. et Th. 597 
Hedysarum obscurum L. 597 
Hyppocrepis comosa L. 596
Laburnum alpinum (Miller) Berchtold et J. Presl 479
Laburnum anagyroides Medicus 478
Lathyrus aphaca L. 535
Lathyrus cicera L. 531
Lathyrus hirsutus L. 533
Lathyrus latifolius L. 528
Lathyrus linifolius (Reichard) Bässler 523
Lathyrus montanus Bernh. 523
Lathyrus niger Bernh. 522
Lathyrus nissolia L. 534
Lathyrus palustris L. 525
Lathyrus pratensis L. 524
Lathyrus sativus L. 532
Lathyrus setifolius L. 530
Lathyrus sphaericus Retz. 529
Lathyrus sylvestris L. 527
Lathyrus tuberosus L. 526
Lathyrus venetus (Miller) Wolf. in Koch 521
Lathyrus vernus (L.) Bernh. 520
Lembotropis nigricans (L.) Griseb. 480
Lens nigricans (Bieb.) Godron 519
Linum alpinum Jacq. 623
Linum catharticum L. 628
Linum gallicum L. 626
Linum nodiflorum L. 622
Linum perenne L. 623
Linum tenuifolium L. 627
Linum trigynum L. 626 
Linum usitatissimum L. 624 
Linum viscosum L. 625 
Lotus alpinus (D.C.) Schleicher ex Ramond 585
Lotus corniculatus L. 584
Lotus maritimus L. 586
Lotus siliquosus L. 586
Lotus tenuifolius L. 583
Lotus tenuis Waldst. et Kit. ex Willd. 583
Medicago arabica (L.) Hudson 550 
Medicago carstiensis Jacq. 548 
Medicago Gerardi Kit. 549 
Medicago hispida Gaertn. 551 
Medicago hispida Gaertn. var. denticulata Willd. 551 
Medicago lupolina L. 545 
Medicago maculata Sibth. 550 
Medicago minima (L.) Bartal. 552 
Medicago monspelica (L.) Trautv. 544
Medicago orbicularis (L.) Bartal. 547 
Medicago polymorpha L. 551 
Medicago rigidula (L.) All. 549 
Medicago sativa L. subsp. falcata (L.) Arcang. 546
Medicago sativa L. subsp. sativa 546 
Melilotus alba  Medie. 542 
Melilotus altissima Thuill. 542 
Melilotus arvensis  Wallr. 542 
Melilotus leucantha Koch 542 
Melilotus macrorrhiza Pers. 541 
Melilotus officinalis (L.) Pallas 543
Ononis Columnae All. 539 
Ononis natrix L. 537 
Ononis pusilla L. 539 
Ononis reclinata L. 538 
Ononis spinosa L. subsp. spinosa 540 
Ononis vulgaris Rouy 540 
Onobrychis arenaria (Kit.) DC. subsp. arenaria Kit. em. Koch 598 
Onobrychis sativa Lam. 599 
Onobrychis viciifolia Scop. 599 
Ornithopus scorpioides L. 595 
Orobus niger L. 522 
Orobus tuberosus L. 523 
Orobus vernus L. 520 
Orobus vicioides Ser. 511 
Oxalis acetosella L. 602 
Oxalis corniculata L. 600 
Oxalis dillenii Jordan 601 
Oxalis europaea Jordan 601
Oxalis strida Auct. non L. 601 
Oxytropis jacquinii Bunge 499 
Oxytropis montana Auct. 499 
Oxytropis pilosa (L.) DC. 500
Pisum commune Clavand 536 
Pisum sativum L. 536
Robinia pseudacacia L. 490
Spartium junceum L 488 
Spartium radiatum L. 487
Tetragonolobus maritimus (L.) Roth 586 
Tetragonolobus siliquosus L. 586 
Tribulus terrestris L. 621 
Trifolium agrarium L. p.p. 564 et 565 
Trifolium alpestre L. 576 
Trifolium alpinum L. 553 
Trifolium angustifolium L. subsp. angustifolium 578 
Trifolium arvense L. 567 
Trifolium aureum Pollich 564 
Trifolium badium Schreber in Sturm 562 
Trifolium caespitosum Reyn. 557 
Trifolium campestre Schreber in Sturm 565 
Trifolium echinatum Bieb. 580 
Trifolium elegans Savi 558 
Trifolium fragiferum L. 560 
Trifolium hirtum All. 574 
Trifolium hybridum L. subsp. elegans (Savi) Asch. et Cyr.558 
Trifolium hybridum Savi, non L. 559 
Trifolium incarnatum L. 570 
Trifolium lappaceum L. 573 
Trifolium medium L. 575 
Trifolium montanum L. 554 
Trifolium nigrescens Viv. 559 
Trifolium ochroleucon Hudson 579 
Trifolium pallescens Schreber 556 
Trifolium pallidum Waldst. et Kit. 572 
Trifolium patens Schreber in Sturm 563 
Trifolium pratense L. subsp. nivale (Sieber) Asch. et Cyr. 571 
Trifolium pratense L. subsp. pratense 571 
Trifolium repens L. 555 
Trifolium resupinatum L. 561 
Trifolium rubens L. 577 
Trifolium scabrum L. 568 
Trifolium stellatum L. 569 
Trifolium striatum L. 566 
Trifolium subterraneum L. 581 
Trifolium supinum Savi 580 
Trifolium thalii Vill. 557 
Trigonella monspeliaca L. 544
Vicia bithynica (L.) L. 517 
Vicia communis Rouy 513 
Vicia cracca L. 502 
Vicia dasycarpa Ten. 506 
Vicia dumetorum L. 505 
Vicia ervilia (L.) Willd. 507 
Vicia galloprovincialis Poir. 503 
Vicia Gerardi All. 503 
Vicia gracilis Lois 509 
Vicia hirsuta (L.) S.F. Gray 508 
Vicia incana Gouan 503 
Vicia lathyroides L. 514
Vicia lutea L. 516
Vicia marschalii Arcang. 519
Vicia narbonensis L. 518
Vicia nigricans Coss. et Germ. 511
Vicia oroboides Wulfen in Jacq. 511
Vicia peregrina L. 515
Vicia sativa L. subsp. angustifolia (Grufb.) Gaudin 513 
Vicia sativa L. subsp. cordata (Wulfen) Asch. et Gr. 513 
Vicia sepium L.. 512 
Vicia tenuifolia Roth 504 
Vicia tenuissima (Bieb.) Schinz. et Thell. 509 
Vicia tetrasperma (L.) Schreber 510 
Vicia villosa Roth subsp. varia (Host) Corb. 506 






Bibliografia - Parte VII

  1. BIANCHINI F., 1969, Flora della Regione veronese, Parte I: Pteridofite. Mem. Mus. civ. St. nat. Verona 17, 339-473, 1 tav., 8 figg.
  2. BIANCHINI F., 1971, Flora della Regione veronese, Parte II: Spermatofite. Mem. Mus. civ. St. nat. Verona, 19; 371-443, 1 tav., 3 figg.
  3. BIANCHINI F., 1976, Flora della Regione veronese, Parte III: Spermatofite (Poligonali, Centrosperme). Bull. Mus. civ. St. nat. Verona, 3: 53-145, 3 tav., 1 fig.
  4. BIANCHINI F., 1978, Flora della Regione veronese, Parte IV: Spermatofite (Ranali). Bull. Mus. civ. St. nat. Verona, 5: 259-311, 1 tav.
  5. BIANCHINI F., 1981, Flora della Regione veronese, Parte V: Spermatofite (Readali). Bull. Mus. civ. St. nat. Verona, 8; 287-355, 1 tav.
  6. BIANCHINI F., 1985, Flora della Regione veronese, Parte VI: Spermatofite (Serraceniali, Rosali). Bull. Mus. civ. St. nat. Verona, 12: 1-78, 1 tav.
  7. CALZOLARI E, 1556. Il viaggio di Monte Baldo. Venezia.
  8. DALLA FIOR G., 1963- La nostra flora. Monauni, Trento.
  9. DALLA TORRE K.W., SARNTHEIN L., 1906. Flora von Tiron, Voralber und Liechtenstein. Innsbruck.
  10. EHRENDORFER F., 1967. Liste der Gefässpflanzen Mitteleuropas. Graz.
  11. FENAROLI L., 1971. Flora delle Alpi Martello. Milano.
  12. FIORI A., 1969 (1925). Nuova Flora Analitica d'Italia. Edagricole, Bologna.
  13. FORUNIER P., 1961. Les quatre flores de France. Lechevalier, Paris.
  14. GOIRAN A., 1874. Plantae vasculares novae vel minus notae aut criticae in veronensi provincie lectae. Atti Accad., ver., 52 (1).
  15. GOIRAN A., 1892. Erborizzazioni estive e autunnali attraverso i Monti Lessini. Bull. Soc. Bot. It.: 308-309 et 361-365.
  16. GOIRAN A., 1897-1904. Le piante fanerogame dell'Agro Veronese; censimento (Flora veronese). Franchini, Verona.
  17. HEGI G., 1965 (1909). Illustrierte Flora von Mitteleuropa. München.
  18. HERMANN F., 1956. Flora von Nord-und Mitteleurop. Fischer, Stuttgart.
  19. HESS H.E., LANDOLT E., HIZZELR., 1967. Flora der Schweiz, II. Birkhauser, Basel.
  20. JANCHEN E., 1956. Catalogus florae Austriae. Springer, Wien.
  21. OBERDOEFER E., 1983. Pflanzensoziologische Exkursionflora für Süddeutschland. Ulmer, Stuttgard.
  22. PIGNATTI S., 1982, Flora d'Italia I, II. Edagricole, Bologna.
  23. PITTSCHMANN H., REISIGI H., SCHIECHTI. H., 1959. Bilder-Flora der Südalpen vom Gardasee zum Comersee. Fischer, Stuttgart.
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  27. MALER W., 1966. Exkursionsflora von Deutschland Kritischer Ergänzungsband Gefasspflanzen Volkseigener, Berlin.
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  29. SEGUIER F., 1745. Catalogus plantarum quae in agro veronensi reperiuntur. Verona.
  30. SEGUIER F., 1745 b. Plantae veronenses. Verona.
  31. TUTIN T.G., HEYWOOD V.H., 1964. Flora europaea, 2. Cambridge.
  32. ZANGHIERI P., 1976. Flora italica. Cedam, Padova.












Parte VIII. SPERMATOFITE (Geraniales ÷ Myrtales)


Premessa

Nell'ottava parte della Flora Veronese viene ultimata la presentazione del complesso ordine delle Geraniales dove, tra le Euforbiacee, spicca il genere Euphorbia con ben 21 specie; tra queste va segnalata Euphorbia prostrata. Già citata dal Goiran come occasionale, ma dallo stesso non confortata da campioni d'erbario, recentemente è stata rinvenuta alla periferia della città. Vengono successivamente passati in rassegna altri dieci ordini, dalle Rutales alle Myrtales, che comprendono una trentina di famiglie in cui i componenti erbacei ed arbustivo-arborei pressocché si equivalgono per numero. Tra le Balsaminacee due specie del genere Impatiens, e cioè I. glandulifera e I. balfourii sono citate per la prima volta nella flora della Regione Veronese.
Si tratta di specie in rapida espansione nell'Italia boreale, la cui diffusione procede da occidente ad oriente. Nell'ambito del territorio in esame le due specie sono state rinvenute in aree in prossimità del corso dell'Adige che sembra quindi svolgere un ruolo importante nel processo di diffusione delle stesse.






Prospetto sistematico dell'ottava parte

Ord. Geraniales

XLIV. Fam. Euphorbiaceae
202. Gen. Mercurialis
203. Gen. Acalipha
204. Gen. Euphorbia



Ord. Rutales

XLV. Fam. Rutaceae
205. Gen. Ruta
206. Gen. Dictamnus

XLVI. Fam. Simaroubaceae
207. Gen. Ailanthus

XLVII. Fam. Polygalaceae
208. Gen. Polygala



Ord. Sapindales

XLVIII. Fam. Anacardiaceae
209. Gen. Rhus
210. Gen. Cotinus
211. Gen. Pistacia

XLIX. Fam. Aceraceae
212. Gen. Acer

L. Fam. Balsaminaceae
213. Gen. Impatiens

LI. Fam. Aquifoliaceae
214. Gen. Ilex



Ord. Celastrales

LII. Fam. Celastraceae
215. Gen. Euonymus

LIII. Fam. Staphyleaceae
216. Gen. Staphylea

LIV. Fam. Buxaceae
217. Gen. Buxus



Ord. Rhamnales

LV. Fam. Rhamnaceae
218. Gen. Paliurus
219. Gen. Ziziphus
220. Gen. Rhamnus
221. Gen. Frangula

LVI. Fam. Vitaceae
222. Gen. Vitis
223. Gen. Parthenocissus



Ord. Malvales

LVII. Fam. Tiliaceae
224. Gen. Tilia

LVIII. Fam. Malvaceae
225. Gen. Malva
226. Gen. Althea
227. Gen. Abutilon
228. Gen. Hibiscus



Ord. Thymeleales

LIX. Fam. Thymeleaceae
229. Gen. Daphne
230. Gen. Thymelaea


LX. Fam. Elaegnaceae
231. Gen. Hippophaë



Ord. Guttiferales

LXI. Fam. Guttiferae
232. Gen. Hypericum



Ord. Violales

LXII. Fam. Violaceae
233. Gen. Viola

LXIII. Fam. Cistaceae
234. Gen. Cistus
234 bis. Gen. Tuberaria
235. Gen. Helianthemum
236. Gen. Fumana

LXIV. Fam. Tamaricaceae
237. Gen. Myricaria

LXV. Fam. Elatinaceae
238. Gen. Elatine



Ord. Cucurbitales

LXVI. Fam. Cucurbitaceae 
239. Gen. Bryonia



Ord. Myrtales

LXVII. Fam. Lythraceae
240. Gen. Lythrum

LXVIII. Fam. Trapaceae
241. Gen. Trapa

LXIX. Fam. Punicaceae
242. Gen. Punica

LXX. Fam. Onagraceae vel Oenotheraceae
243. Gen. Circaea
244. Gen. Oenothera
255. Gen. Ludwigia
246. Gen. Epilobium

LXXI. Fam. Haloragaceae
247. Gen. Myriophyllum

LXXII. Fam. Hippuridaceae
248. Gen. Hippuris












Ord. Geraniales ↑↑↑↑

XLIV. Fam. Euphorbiaceae ↑↑↑


202. Gen. Mercurialis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 307, 1737)

629. Mercurialis annua L.
Sp. Pl. 1035 (1753).
BIBL. ver.: Mercurialis annua Goir., Fl. ver. I, 227; M. annua Poll., Fl. ver. III, 188; Mercurialis vulgaris fiorifera et M. spicata sive femina Segu., Pl. ver. I, 106.
NOM. ITAL.: Mercorella.
NOM. DIALETT.: Mocarola, Bocarola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale; altrove naturalizzata.
Italia: come infestante le colture, ma anche sui muri, macereti e macchie in tutta la Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
Specie localmente caratteristica della classe Chenopodietea Br.-Bl. 51.
1-7 T scap PEA(i) II-XI.

Assai comune tra le colture concimate, lungo le strade di campagna, nelle zone ruderali, sui muri dalla bassa pianura alla fascia montana, rarefacendosi in prossimità della subalpina (Segu., Poll., Goir.,!) e così dal Lago di Garda da Bardolino! a Navene! ecc. e dalle pendici del Monte Baldo, Costermano (Goir.!), M. Gazo (Goir.!), a Caprino!, ai colli attorno Verona, Spigola di Avesa!, Costagrande!, Vajo Gallina!, ai Monti Lessini, Monte Pastello, M. Zovo (Goir.), Spredino (Goir.) ecc.



630. Mercurialis perennis L.
Sp. Pl. 1035 (1753)
BIBL. ver.: Mercurialis perennis Goir., Fl. ver. I, 227; M. perennis Poll., Fl. ver. III, 186; id. Poll., Viagg. etc., 128; Mercurialis montana spicata et M. montana Segu., Pl. ver. I, 107; Cynocrambe Calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Mercorella bastarda.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale.
Italia: luoghi ombrosi, boschi, in particolare faggete, dal piano basale all'orizzonte montano superiore nella Penisola e in Sicilia.
Specie caratteristica dell'ordine Fagetalia sylvaticae Pawl. 28.
(2),3-9 G rhiz PEAi III-VIII.

Comune nei luoghi selvatici (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.,!) dall'Alto Agro e dai colli fino all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: colli, monti veronesi (Goir.), Torri del Benaco (Goir.), Corno d'Aquilio (Biadego), Velo (Biadego), Grezzana (Mang.), Badia Calavena (A.M.), Revolto (C.M.), Monte Baldo alla Corona (Goir.).
Altre località segnalate: Torricelle!, Santa Maria in Stelle!, Vajo Squaranto!, Monte Cucco!, Avesa!, Valon del Malera (Pezzo), Ponte di Veja!, Scaveaghe di Garda!, Boscomantico (Goir.), Chievo (Goir.), Monte Moscal (Goir.).



631. Mercurialis ovata Sternb. et Hoppe
Deukscr. Bayer. Bot. Ges. Regensb. 1:170 (1815).
BIBL. ver.: Mercurialis perennis var. ovata Goir., Fl. ver. I, 227.
NOM. ITAL.: Mercorella ovata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale orientale, Asia occidentale.
Italia: boschi, cedui (max. a Quercus pubescens) lungo il piede meridionale delle Alpi (dal triestino al bergamasco) e localmente nell'Appennino centrale nell'orizzonte submontano e montano inferiore.
2-5 G rhiz PEai IV-VII.

Questa specie probabilmente è più diffusa di quanto si possa pensare essendo un tempo inclusa in Mercurialis perennis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo presso la Corona (Goir.), Monte Baldo alle sengie di Valfredda (Goir.), Monte Gazo, Caprino (Goir.), Castelcerino, Soave!.





203. Gen. Acalipha L. ↑↑
(Coroll. Gen. 19, 1737)

632. Acalipha virginica L.
Sp. Pl. 1003 (1753).
BIBL. ver.: Acalipha virginica Goir., Fl. ver. I, 227; A. virginica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 541, 1893; A. virginica Goir., Sopra A. virginica etc., Bull. Soc. Bot. It., 134, 1890; A. virginica Goir., Nuove stazioni etc., Bull. Soc. Bot. It. 1898; A. virginica Goir., Una prima mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 8 (276), 1901.
NOM. ITAL.: Acalifa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: Nordamerica, altrove avventizia e naturalizzata.
Italia: nei campi, tra le ortaglie della Padania; segnalata pure in Puglia.
1-5 T scap pEA VII-XI.

Pianta di origine nordamericana, l'Acalifa comparve nel Veronese intorno alla metà del secolo scorso, probabilmente sfuggita alla coltura dall'Orto Botanico della città.

Esemplari d'Erbario: Santa Lucia al Fenilon!, Verona (Goir., C. M.), Avesa (Goir.), Porto S. Pancrazio e Avesa (Goir.), Parona e Boscomantico (Goir.), Caprino, alle falde del Monte Gazo (Goir.), Valeggio!.


Ricinus communis L. è specie nativa delle regioni tropicali asiatiche; un tempo era estesamente coltivata nella bassa veronese in primo luogo a scopo industriale, talvolta però anche per ornamento. Attualmente, venuto meno lo scopo primario, raramente trovasi come elemento decorativo in qualche giardino.





204. Gen. Euphorbia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 152, 1737)

633. Euphorbia nutans Lag.
Gen. Sp. Nov. 17 (1816).
SYN.: Euphorbia preslii Guss. (1826); E. maculata Poll. (1816), non L. (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia Preslii Goir., Fl. ver. I, 219; E. Preslii Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. 339, 1893; E. maculata Poll., Fl. ver. II, 98.
NOM. ITAL.: Euforbia delle ferrovie.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America centrale; naturalizzata in Europa occidentale, centrale e meridionale.
Italia: incolti, massicciate ferroviarie fino al centro della Penisola, in Campania e in Sicilia nel piano basale.
1-5 T scap pEA VII-XI.

Questa specie nordamericana compare nel Veronese forse verso la fine del XVIII secolo, dal momento che, mentre il Seguier non la cita, qualche decennio dopo il Pollini la riporta nella sua "flora" con il termine di Euphorbia maculata, creando quindi qualche problema di sinonimia, non avendo niente a che vedere con la linneana maculata che vedremo in seguito. Probabilmente la specie ebbe come centro di diffusione la città e da questa si è irradiata uniformemente in ogni direzione, non oltrepassando tuttavia 4-500 m di altitudine.

Esemplari d'Erbario: Verona, Ponte della ferrovia (Goir.), Verona, S. Lucia, massicciata ferroviaria!, Valdonega (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Avesa (Mang.), Sommacampagna (Mang.), Grezzana (Goir.), Stallavena e Orè (Goir.), Romagnano (Goir.), Roncà!, Badia Calavena (C.M.), da Caprino a Lumini (Goir.), Boi, Val di Caprino (Goir.), Torri, Garda, Lazise (Goir.).



634. Euphorbia humifusa Willd.
Enum. Pl. Hort. Berol., Suppl. 27 (1813).
SYN.: Euphorbia polygonisperma Gr. et Godr. (1855).
BIBL. ver.: Euphorbia humifusa Goir., Fl. ver. I, 220.
NOM. ITAL.: Euforbia atterrata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento asiatico.
DIFFUSIONE: Europa orientale, Asia centrorientale; naturalizzata nell'Europa centro-meridionale.
Italia: incolti, macerie, massicciate ferroviarie nella Padania, in Toscana, Umbria, e Molise, nelle Isole, nel piano basale.
1-5 T rept pEA VII-X.

Specie da riconfermare, rinvenuta finora esclusivamente da Goiran in Verona, Valdonega e Borgo Trento (Goir.!), Villafontana (Goir.!) e lungo il Garda nei pressi di Castelletto di Brenzone (Goir.!).



635. Euphorbia chamaesyce L.
Sp. Pl. 455 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia Chamaesyce Goir., Fl. ver. I, 219; E. Chamaesyce Poll., Fl. ver. II, 99; E. canescens Poll., Fl. ver. II, 98; Tithymalus exiguus villosus, Nummulariaefolio Segu., Pl. ver. I, 160.
NOM. ITAL.: Erba pondina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale occidentale, Asia occidentale, Africa boreale; avventizia nell'Europa centrale.
Italia: luoghi coltivati, ruderi, margini delle strade e dei campi ecc., nella Penisola e nelle Isole dal piano all'orizzonte submontano.
1-5 T rept pEA VI-X.

Lungo i margini dei campi, lungo le vie e le massicciate, nelle aiuole e nei vasi per fiori dalla pianura e dall'Alto Agro alla zona collinare dove diventa sporadica e così a Sommacampagna e Villafranca (Mang.!, Goir.!), Verona (Ton.!, Goir.!), Monte Arzan di Avesa (Mang.!, Goir.!), Rivoli (Goir.!), Torri del Benaco (Goir.), Tregnago (A.M.!), ed ancora nella Valpolicella a Negrar, San Pietro Incariano ecc., a Lazise e Castelletto di Brenzone (Goir.).



636. Euphorbia maculata L.
Sp. Pl. 455 (1753).
SYN.: Euphorbia thymifolia Arc. (1894).
BIBL. ver.: Euphorbia thymifolia Goir., Fl. ver. I, 220 et II, 677.
NOM. ITAL.: Euforbia macchiata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: originaria dell'America settentrionale, naturalizzata nell'Europa centrale e meridionale.
Italia: incolti, selciati, scarpate e massicciate ferroviarie, qua e là nella Penisola, in Sicilia e Sardegna nel piano basale.
2 T rept pEA VI-X.

Rinvenuta da Goiran nell'ottobre 1899 in Verona presso la stazione ferroviaria di Porta Nuova (Goir.!), la specie è stata riconfermata recentemente, in prossimità del primo rinvenimento, in località Basso Acquar!!.



637. Euphorbia prostrata Aiton
Hort. Kew. 2: 139 (1789).
BIBL. ver.: Euphorbia prostrata Goir., Fl. ver. II, 220 et II, 677.
NOM. ITAL.: Euforbia prostrata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: continente americano, Europa centromeridionale, Africa.
Italia: localizzata nei dintorni di Verona e di Roma; Toscana, Abruzzo, Molise.
2 T rept pEA VI-XI.

Goiran (l.c.) mette in rilievo Poccasionalità del rinvenimento di questa specie lungo le vie e i campi presso Verona, ma il suo erbario non comprende alcun campione. Recentemente Euphorbia prostrata è stata raccolta nella periferia meridionale di Verona alle Golosine!!, a Santa Lucia!!, presso le risorgive di Cadidavid!!.



638. Euphorbia villosa Waldst. et Kit. ex Willd.
Sp. Pl. 2:909 (1800).
SYN.: Euphorbia pilosa L. (1753)., Euphorbia illirica Lam. Encycl. 2:435 (1788)
BIBL. ver.: Euphorbia pilosa Goir., Fl. ver. I, 226; E. pilosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 540, 1893; E. pilosa Poll., Fl. ver. II, 106; Tithymalus salicis folio tenuissime serrato et villoso Segu., Pl. ver. III, 92.
NOM. ITAL.: Euforbia pelosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi boschivi umidi, nel piano basale, del Veneto, della Liguria e del Torinese.
3-6 G rhiz pEai VI-VII.

Specie da confermare per il Veronese perché non rinvenuta recentemente. Segnalata dal Seguier su comunicazione del Pontedera, raccolta dal Pollini presso Palù e alle falde dei Lessini tra Pian di Castagnè e San Rocco dove la rinvenne anche A. Massalongo (A.M.!), questa euforbia è indicata rara anche dal Goiran che pur la rinvenne sul Monte Tondo tra Valpantena e Valpolicella (Goir.!) e tra Quinzano ed Alcenago.
Altre segnalazioni ci provengono da Manganotti per i colli attorno a Grezzana (Mang.!), da A. Massalongo per i dintorni di Tregnago e da Facchini e Perini per il Lago di Garda.
[Negrar (c. Antolini) 24 luglio 2018 - n.d.c]



639. Euphorbia palustris L.
Sp. Pl. 462 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia palustris Goir., Fl. ver. I, 221; E. palustris Poll., Fl. ver. II, 109; Tithymalus palustris fruticosus Segu., Pl. ver. I, 154.
NOM. ITAL.: Euforbia lattaiola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi paludosi o umidi, lungo i corsi d'acqua in quasi tutta la Penisola nel piano basale.
Specie caratteristica del Veronico longifoliae-Euphorbietum palustris Korn. 63.
1,3,5 G rhiz PEai V-VII.

La diffusione di questa specie ha registrato progressivamente nel tempo un notevole calo; pianta strettamente legata ai luoghi umidi in genere, con la riduzione o la scomparsa dei medesimi, ha subito analoga sorte, sopravvivendo qua e là in poche oasi e lungo qualche corso d'acqua.

Esemplari d'Erbario: palude del Busatello!, lungo il Tartaro (Goir.), Valeggio sul Mincio!, Peschiera lungo il Mincio (Goir.).
Altre località segnalate: Arcole, San Bonifacio, Belfiore (Goir.), Lazise (Fontana).



640. Euphorbia dulcis L.
Sp. Pl. 457 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia dulcis Goir., Fl. ver. I, 222; E. dulcis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 540, 1893; E. purpurata Poll., Fl. ver. II, 102 et E. dulcis Poll., id.; Tithymalus montanus non acris Segu., Pl. ver. I, 159.
NOM. ITAL.: Euforbia bitorzoluta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: dal piano basale all'orizzonte montano superiore in luoghi erbosi e boschivi (faggete, querceti) nella Penisola fino alla regione laziale.
Specie caratteristica dell'ordine Fagetalia sylvaticae Pawl. 28.
2-7 G rhiz PEai IV-VI.

Cresce frequente nei luoghi selvatici dalla fascia collinare a quella montana (Poll., Goir.,!) e così dai dintorni della città di Verona, Torricelle!!, Avesa (Goir.!), Vajo Borago (Goir.!), Quinzano (Goir.), Santa Maria in Stelle!, alle prime pendici dei Lessini, Val Squaranto!, Valpantena, Grezzana (Goir.!), Monte Cucco!, Mizzole (Goir.), Trezzolano!!, Pigozzo (Goir.), Pian di Castagnè (Goir.), Val di Mezzane, Fonte Calesàn!!; ed ancora sul Pastello (Mang.!,!), Colognola ai Colli!!, Monteforte (Goir.!), San Mauro di Saline (C.M.!), al Bosco delle Raute (C.M.!), San Rocco, Bisano (Goir.!), Cerro (Goir.!,!), Tregnago (C.M.!), Giazza (C.M.!), tra Giazza e Revolto (Pisani), ed inoltre lungo le pendici del Monte Baldo tra Brentino e La Corona (Goir.), al Piano di Festa (Goir.!), Ferrara (Goir.!), alla Madonna della Neve!!.



641. Euphorbia carniolica Jacq.
Fl. Austr. 5:34 (1778).
BIBL. ver.: Euphorbia carniolica Goir., Fl. ver. I, 222; E. carniolica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 540, 1893; E. carniolica Poll., Fl. ver. II, 102; E. ambigua Poll., Viagg. etc., 16; Thitimalo di larga foglia Pona, M.B., 11.
NOM. ITAL.: Euforbia penzola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi occidentali, Balcani, Carpazi.
Italia: luoghi selvatici, cedui, boschi aridi, nelle Alpi sudorientali dall'orizzonte submontano al montano superiore; inoltre in Val d'Ossola, Val Sesia e Biellese.
6,7 Hscap PEai V-VI.

Nel Veronese è specie per lo piu montana, non troppo frequente, tipica dei luoghi selvatici compresi tra 1000 e 1500 m (Goir.,!): così sul Monte Baldo in Valfredda (Poll.), alla Lonza, Novezzina e Novezza (Poll., Goir.!), all'Artillonzin (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.!,!), San Giacomo (Heufler); sui Monti Lessini all'inizio del Valon del Malera!, Bosco Chiesanuova (Goir.!), Erbezzo!, alla Sega di Ala (Goir.!), tra Giazza e Revolto (Pisani).



642. Euphorbia brittingeri Opiz ex Samp.
Lista Esp. Herb. Port., Ap. 2:5 (1914).
SYN.: Euphorbia verrucosa Jacq., Lam., non L. (1753); E. flavicoma DC. subsp. verrucosa (Fiori) Pign.
BIBL. ver.: Euphorbia verrucosa Goir., Fl. ver. I, 221.
NOM. ITAL.: Euforbia verrucosa.
NOM. DIALETT.: Lataròla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa occidentale, centrale e centrorientale.
Italia: luoghi sassosi, selvatici, prati aridi delle Alpi orientali e dell'Appennino settentrionale nell'orizzonte submontano e montano inferiore.
Specie caratteristica del Mesobromion erecti Br.-Bl. et Moor 38 em. Oberd. 57.
2-7 Ch suffr/H scap PEai V-VII.

Nei luoghi rupestri, pascolivi e selvatici nella fascia compresa tra la media pianura e la zona montana e così dai dintorni di Verona (Mang.!), Pestrino (Goir.!), San Martino B.A. (Goir.!), San Vito del Mantico (Goir.), Bussolengo (Goir.), Fumane (Biadego!), Gargagnago e Mazzurega (Biadego!), Vajo Borago (Goir.) si innalza sui colli sia in prossimità del Monte Baldo che dei Lessini: ai piedi del Baldo a Rivoli (Goir.!, C.M.!), lungo le valli di Caprino e del Tasso (Goir.) fino a Pravazar, Spiazzi (Goir.!), Ferrara di M.B. (C.M.!), Giare di Valbrutta (Goir.), Campedello (Goir.); sui Lessini sul Monte Tondo tra Valpolicella e Valpantena (Goir.), tra Bellori e Bosco Chiesanuova (Goir.), tra Cerro e Corbiolo (Goir.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), San Mauro di Saline (C.M.!), Tregnago (A.M.!).



643. Euphorbia platyphyllos L.
Sp. Pl. 460 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia platyphylla Goir., Fl. ver. I, 223; E. platyphylla Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 540, 1893; E. platyphyllos Poll., Fl. ver. II, 106; Tithymalus arvensis latifolius germanicus Segu., Pl. ver. I, 153.
NOM. ITAL.: Euforbia rognosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi umidi, coltivi, nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dei Polygono-Chenopodietalia J. Tx. 61.
1-5,(6-7) T scap pEA VI-X.

Lungo i corsi d'acqua, nei luoghi umidi, tra le siepi e al margine dei campi dalla pianura alla zona collinare dal lago di Garda al confine vicentino e così lungo il Mincio a Ponti (A.M.), Peschiera (Goir.!), nella Val d'Adige tra Incanale e Ceraino (Goir.!), Volargne (Goir.) e alle radici del Monte Baldo, Caprino, Onè, al Platano, Pesina (Goir.!), Pazzon (Goir.), Salzan (Goir.!); ed ancora sulle colline attorno a Bussolengo e Pastrengo (Goir.) e sui colli di Verona, Quinzano (Goir.), Trezzolano!!; inoltre a San Michele Extra (Goir.!), Caldiero (Goir.), nella Val Tramigna (Goir.!) e nella Val d'Illasi, Marcenigo (C.M.!), Tregnago (C.M.!).



644. Euphorbia helioscopia L.
Sp. Pl. 459 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia helioscopia Goir., Fl. ver. I, 223; E. helioscopia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 541, 1893; E. helioscopia Poll., Fl. ver. II, 104; Tithymalus helioscopius Segu., Pl. ver. I, 159; id. Calc., Viagg. etc., 7; id. Porta, M.B., 237.
NOM. ITAL.: Erba calenzuola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata; altrove naturalizzata.
Italia: luoghi erbosi, coltivi, macchie, pascoli aridi nella Penisola e nelle Isole nei piani basale e montano.
Specie caratteristica del Fumario-Euphorbion Müll. ex Görs 66.
1-5,(6-7) T scap PEA IV-X.

Specie assai comune al margine dei campi, lungo i muri, nei luoghi erbosi in genere della pianura dalla quale si inoltra nella fascia collinare e submontana di tutto il territorio veronese dal Lago di Garda al confine vicentino, dalle pendici del Monte Baldo a quelle dei Lessini!.

Esemplari d'Erbario: Verona, Valdonega e Campagnola (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Bosco Buri!, San Fidenzio!, Montorio!, Monte Cucco!, Santa Maria in Stelle!, Trezzolano!, Mizzole (Goir.), Spredino (Goir.), Marano di Valpolicella!, Monte Pastello!, falde del Corno d'Aquilio!, Bardolino!, Val d'Adige (Goir.), Caprino (Goir.), Tregnago (A.M.).



645. Euphorbia lathyris L.
Sp. Pl. 457 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia Lathyris Goir., Fl. ver. I, 220; E. Lathyris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 539, 1893.
NOM. ITAL.: Catapuzia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-turaniano, oggi cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, regione mediterranea, Asia occidentale; altrove naturalizzata.
Italia: coltivi, luoghi selvatici, ruderi, nella Penisola (fino alla Campania) e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 H bienn pEA(a)i VI-VIII (IX).

Questa specie, non citata per il Veronese da Seguier e da Pollini, è considerata dal Goiran "quasi inselvatichita" perché occasionalmente sfuggita dagli orti dove era abbastanza comune abitudine coltivarla per presunte insite capacità di tenere lontane talpe od altri animali nocivi.
Attualmente Euphorbia lathyris può ritenersi pianta spontanea per il nostro territorio rinvenendosi non necessariamente in prossimità di abitazioni; cresce lungo le strade e le siepi dalla pianura alla fascia collinare e submontana, non superando la quota di 1000 metri: così nella Val d'Adige, Dolcè, Incanale, Rivalta, Brentino, Rivoli (Goir.), a Caprino e Pazzon (Goir.!), Costermano (Fontana) alle pendici del Monte Baldo, alle sponde del Lago di Garda tra Torri e Pai alle Prandine!!, nei dintorni di Sona!!, da Montorio a Trezzolano!!, presso Roncà!! e a quote superiori in prossimità di Cerro e ai Ronconi (Goir.).



646. Euphorbia exigua L.
Sp. Pl. 456 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia exigua Goir., Fl. ver. I, 224; E. exigua Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 540, 1893; E. exigua Poll., Fl. ver. II, 100; Tithymalus sive Esula exigua Segu., Pl. ver. I, 158; Esula minore del Trago Pona, M.B., 14.
NOM. ITAL.: Euforbia sottile.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi coltivati, incolti, macchie nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
(1)2-7 T scap pEA VI-IX.

Pianta non comune per il territorio veronese e non rinvenuta da parecchio tempo e pertanto da ricercare nei campi, nei prati, tra le messi, nonché nei pascoli e sulle rupi dalla media pianura alla bassa montagna.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Tregnago (Agosti, Mang., A.M., Ton., Goir., C.M.), Cerro (Goir.), Velo (Goir.), Spredino e Monte Zovo (Goir.), San Michele Extra (Goir.), Montorio (Goir.), ai Lumini di Monte Baldo (Goir.).
Altre località segnalate: Valle di Marcellise (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), tra Spiazzi e Ferrara di M.B. (Goir.).
(Marezzane 14 maggio 2016 - n.d.c.).



647. Euphorbia falcata L.
Sp. Pl. 456 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia falcata Goir., Fl. ver. I, 225; E. falcata Poll., Fl. ver. II, 100; Tithymalus annuus erectus, folio oblongo acuminato Segu., Pl. ver. 92.
NOM. ITAL.: Euforbia falcata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa, regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: luoghi incolti e coltivati nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Secalinetea Br.-Bl. 51.
1-5, (6,7) T scap PEA IV-IX.

Si incontra frequente nei luoghi coltivati e lungo le strade di campagna in modo particolare nella fascia collinare dalla quale talora s'insinua in quella submontana e così nella Valle di Caprino (Goir.), nella Valpolicella a S. Ambrogio (Ton.!), presso Valeggio (Goir.!) e Villafranca (Goir.), Pescantina (Goir.!), attorno a Verona (C.M.!, Goir.!) a Spigola di Avesa!!, tra Mizzole e Montorio (Goir.!), nella Valpantena a Grezzana e Romagnano (Goir.), Spredino (Goir.!) nel Vajo Squaranto, M. Porcile e Vajo Pozzetto!!, nella Val di Tregnago (Goir.), tra Fosse e S. Anna d'Alfaedo (Goir.!).



648. Euphorbia peplus L.
Sp. Pl. 456 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia Peplus Goir., Fl. ver. I, 224; E. Peplus Poll., Fl. ver. II, 99; Tithymalus rotundis foliis non crenatis Segu., Pl. ver. I, 158; Peplus Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Euforbia minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originariamente eurosiberiano, oggi cosmopolita.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centrale, Asia occidentale, America settentrionale; altrove naturalizzata.
Italia: luoghi erbosi e coltivati, ruderi ed ortaglie nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Eumario-Euphorbion Müll, ex Görs 66.
1-7 T scap P(p)EAI(i) II-XI.

Assai comune nei campi, tra le messi, nelle ortaglie dal piano alla zona montana (Segu., Poll., Goir.,!) di tutto il territorio veronese compreso tra il Lago di Garda e il confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Verona, Valdonega (Goir.), Le Prandine, Torri!, Roncà, Valle della Chiesa!, Tregnago (C.M.), Giazza (Biadego).



649. Euphorbia nicaeensis All.
Fl. Pedem. 1: 285 (1785).
SYN.: Euphorbia Seguierana Neck. subsp. nicaeensis All. (1785).
BIBL. ver.: Euphorbia nicaeensis Goir., Fl. ver. I, 225; E. nicaeensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 540, 1893; E. nicaeensis Poll., Fl. ver. II, 108; Tithymalus foliis brevihus aculeatis Segu., Pl. ver. I, 154; Pitiusa del Dodoneo Pona, M.B., 237; Pityusa Calc., Viagg. etc., 7.
NOM. ITAL.: Euforbia di Nizza.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo centrale e occidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, regione mediterranea.
Italia: pendici meridionali delle Alpi centrorientali, altrove qua e là nella Penisola fino al Pollino.
2-5, (6,7) G rhiz/Ch suffr pEAi VI-X.

È una delle specie più tipiche dell'Alto Agro Veronese e soprattutto della fascia collinare dove preferibilmente si insedia sui pendii aridi e sassosi in modo particolare su quelli occupati dai brometi!: si incontra dalle sponde del Lago di Garda al confine vicentino, dal Monte Baldo ai Lessini sui quali si innalza, seppur raramente, fin verso i 1000 metri d'altezza.

Esemplari d'Erbario: Campiani di Garda!, Navene!, Scaveaghe di San Vigilio!, Castelletto di Brenzone (Goir.), tra Caprino e Spiazzi (Biadego), ai Lumini di M. Baldo (Goir.), Incaffi!, Domegliara (Goir.), Rivalta (Goir.), Monte Pastello (Goir.,!), Boscomantico (Goir.), Case Vecchie, Torricelle!, Basso Acquar!, Avesa!, San Fidenzio!, tra Mizzole e Pigozzo!, San Michele Extra (Biadego), Vajo del Paradiso, Grezzana!, Monte Cucco, Valpantena (Goir.), Cerro!, Tregnago C.M.).
Altre località segnalate: tra Morago e Cancello!, Vajo Gallina!, Vajo Borago!, alla Cola!, Monte Ongarine!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, Monte Arzan di Avesa!, Monte Cavro!, Monte della Parte!, Sezano!.



650. Euphorbia seguierana Necker
Acta Akad. Theod.-Pal. 2: 493 (1770).
SYN.: Euphorbia gerardiana Jacq. (1778).
BIBL. ver.: Euphorbia Gerardiana Goir., Fl. ver. I, 225; E. Gerardiana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 540, 1893; E. Gerardiana Poll., Fl. ver. II, 107; Tithymalus amygdaloides angustifolius Segu., Pl. ver. II, 91.
NOM. ITAL.: Euforbia di Seguier.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale orientale, Asia occidentale centrale.
Italia: prati steppici delle valli aride delle Alpi e dell'Appennino ligure-parmense dall'orizzonte submontano al montano superiore.
Specie caratteristica dell'ordine Festucetalia vallesiacae Br.-Bl. et Tx. 43.
2-5 H scap pEAi VI-VIII.

Questa specie non è comune per il territorio veronese; predilige i luoghi ghiaiosi e sabbiosi specialmente in prossimità della città di Verona in vicinanza del fiume Adige, dove anche recentemente sono state rinvenute stazioni segnalate circa un secolo fa.

Esemplari d'Erbario: Verona, al Boschetto!, Verona al Pestrino (Goir.), dintorni di Verona lungo l'Adige (Goir.), Verona, Porta Pellegrina (C.M.), Verona, rotta Fuini (Goir.), Ceraino, secus Athesim (Goir.).
Segnalata pure in tutta la Val d'Adige, Rivoli, Pescantina (Poll., Goir.), Lazise sul Garda (Fontana), lungo l'Alpone (Segu., Poll.), presso Tregnago (A.M.).



651. Euphorbia esula L.
Sp. Pl. 461 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia esula Goir., Fl. ver. I, 225.
NOM. ITAL.: Euforbia acre.
DIFFUSIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia; naturalizzata nell'America settentrionale.
Italia: luoghi umidi, alvei, argini, nella Penisola fino alla Toscana dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
(1),2,4,5 H scap pEai VI-VIII.

Specie non comune e a localizzazione ben precisa: nella Val d'Adige presso Preabocco!!, lungo l'Adige nei pressi di Verona al Pestrino e nei dintorni di Legnago (segnalazione di Bolzon nell'anno della grande piena del 1882), lungo il Lago di Garda a Malcesine (Goir. ex Rigo!), tra Cassone e Malcesine (Goir.) e Lazise (Goir.!).



652. Euphorbia cyparissias L.
Sp. Pl. 461 (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia Cyparissias Goir., Fl. ver. I, 226; E. cyparissias Poll., Fl. ver. II, 107; Tithymalus Cyparissias Segu., Pl. ver. I, 157; Tithymalus Cyparissias foliis punctis croceis notatis Segu., Pl. ver. I, 158; Titimalo ciparissio del Lobelio Calc., Viagg. etc., 7; id. Pona, M.B., 3.
NOM. ITAL.: Erba cipressina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa; naturalizzata nell'America settentrionale.
Italia: luoghi erbosi, incolti, prati aridi nella Penisola fino all'Abruzzo dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-7 H scap PEai IV-VIII (IX).

Tra le euforbie è la specie più comune nel territorio veronese; si rinviene comunemente nei campi, lungo le vie, sui muri, tra le ortaglie dalla pianura alla zona montana (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.,!) dal Garda, al Monte Baldo, ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Albisano!, Navene!, San Vito del Mantico (Goir.), Trezzolano!, Boscomantico!, Verona, Basso Acquar!, Avesa!, Verona, S. Lucia!, Vajo Gallina!, Verona al Boschetto!, colli attorno Verona (Goir.), Monte Pastello!, Tregnago (A.M.), Monti Lessini (Biadego), Camposilvano (Goir.).
Altre località segnalate: tra Mizzole e Pigozzo!, tra Morago e Cancello!, Verona, Pestrino!, San Michele Extra lungo l'Adige!, Torricelle!, Valpantena sul M. Cucco!, Monte Ongarine di Avesa!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, Vajo Borago!, Monte della Parte!, San Dionigi di Parona!, Villa Piatti di Mizzole!, Scaveaghe di San Vigilio sul Garda!, Ponte di Veja!.



653. Euphorbia amygdaloides L.
Sp. Pl. 463 (1753).
SYN.: Euphorbia sylvatica L. (1753).
BIBL. ver.: Euphorbia amygdaloides Goir., Fl. ver. I, 226; E. amygdaloides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 541, 1893; E. amygdaloides Poll., Fl. ver. II, 110; E. sylvatica Poll., Viagg. etc., 95; Tithymalus sylvaticus lunato flore Segu., Pl. ver. I, 156.
NOM. ITAL.: Euforbia delle faggete.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi selvatici, boschi di latifoglie (max. faggete) nella Penisola e in Sicilia dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dei Fagetalia sylvaticae Pawl. 28.
4-7,(8,9) Ch suffr PEai IV-VIII.

Specie assai frequente nel territorio veronese tra il Garda ed il confine vicentino; predilige tuttavia i luoghi selvatici montani e subalpini sia del Monte Baldo che dei Lessini lungo le valli dei quali scende nella fascia collinare fin quasi a sfiorare sporadicamente la pianura (Segu., Poll., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Agosti, Mang., Biadego) alle Acque Negre!, Novezzina!, al Gamberon (Goir.), in Valfredda (Goir.), Mezzavilla (Goir.), Valle del Bastion (Goir.), sopra Navene!; sui Lessini al Ponte di Veja!, Revolto!, Giazza!, su tutto il Gruppo del Carega fin oltre 1500 m d'altezza e lungo le valli che da essi discendono, Val Squaranto!, Vajo Borago!, Vajo del Falcone e dell'Anguilla (Goir.).
Altre località segnalate: Erbezzo!, Sega di Ala!, tra Bosco Chiesanuova e i Tracchi!, Campofontana!, Roverè di Velo!.


Euphorbia marginata Pursh
(Fl. Amer. Sept. 2:607, 1814) del Nordamerica, coltivata a scopo ornamentale, trovasi talora inselvatichita (Santa Lucia di Verona!!).












Ord. Rutales ↑↑↑↑

XLV. Fam. Rutaceae ↑↑↑


205. Gen. Ruta L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 111, 1137)

654. Ruta graveolens L.
BIBL. ver.: Ruta graveolens Goir., Fl. ver. II, 169; R. graveolens Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 309, 1891; R. graveolens Poll., Fl. ver. II, 8.
NOM. ITAL.: Ruta comune.
NOM. DIALETT.: Ruda, Erba ruda.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale, Asia Minore.
Italia: rupi, luoghi sassosi aridi della Penisola dal piano all'orizzonte montano inferiore.
(1),2-5,(6,7) Ch suffr PEAi V-X.

Allo stato spontaneo predilige i luoghi rupestri della fascia collinare, mentre rare sono le stazioni della media ed alta pianura, per lo più collocate in prossimità di case rurali presso le quali un tempo, più che ora, era uso coltivare la pianta con la quale si potevano ricavare gradevoli infusi con l'acquavite.
Ruta graveolens si incontra frequentemente lungo i pendii che degradano sul Garda da Garda, alla Sabbionara!!, a San Vigilio (Goir.!), Scaveaghe!!, Pai (Goir.), Castelletto (Goir.), da Malcesine all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!,!!), fino a Navene!! ed ancora nella Valle di Caprino ad Onè (Goir.!), e alle falde del Baldo in Piore, Pazzon (Goir.!), sopra Castion (Goir.); sulle pendici del Monte Pastello a Monte e Cavalo (Goir.!), sulle colline circostanti Verona! dalla Valdonega al colle delle Ongarine!!, Avesa (Goir.!), Olivè (Goir.!), ed ancora nel Vajo del Falcone (Goir.!), nel Vajo Squaranto (Goir.) e nella Valle di Illasi attorno a Tregnago (A.M.!).





206. Gen. Dictamnus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 124, 1737)

655. Dictamnus Albus L.
BIBL. ver.: Dictamnus albus Goir., Fl. ver. II, 170; D. albus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 309, 1891; D. albus Poll., Fl. ver. II, 6; Fraxinella Segu., Pl. ver. II, 120; Fraxinella humilior, foliis subrotundis et dilutioribus Segu., Pl. ver. III, 243; Poligonato di Dioscoride, ovvero Frassinella degl'italiani Pona, M.B., 12; Dittamo bianco Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Dittamo, Frassinella, Limonella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA; elemento europeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale centrale.
Italia: luoghi selvatici, rupi, prati aridi della Penisola fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Geranio-Dictamnetum Wendelb. 54.
2-5,(6,7) Ch. suffr. PEai V-VI.

Al contrario di quanto afferma il Goiran (l.c.), Dictamnus albus non può dirsi attualmente pianta molto comune per il territorio veronese; l'indiscriminata raccolta a cui è stata sottoposta la specie per qualche decennio, l'hanno resa rara e quasi sempre localizzata in ambienti di non troppo facile accesso.

Esemplari d'Erbario: da Ceraino a Monte di Valpolicella (Goir.,!), Monte Pastello (Goir., C.M.,!), Monte Baldo in prossimità della Corona (Goir.) e sul Monte Gazo (Goir.), Lago diGarda tra San Vigilio e Pai (Goir. ex. Rigo), Navene!, Torricelle di Verona!, Monte Ongarine tra Quinzano ed Avesa (Goir.), Casale di Valsquaranto (Goir.).
Altre località segnalate: Valpantena a Cologne presso Grezzana (A.M.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Monte Tondo (Goir.), Monte Ricco (Goir.), Pastelletto (Goir.), tra Ceraino e Dolcè (Goir.), Valle di Caprino (Calc., Poll.).









XLVI. Fam. Simaurobaceae ↑↑↑


207. Gen. Ailanthus Desf. ↑↑
[Mem. Acad. se. Paris, 265, 1786 (1789)]

656. Ailanthus altissima (Miller) Swingler
Jour. Washington Acad. Sci. 6:490 (1916).
SYN.: Ailanthus glandulosa Desf. (1789).
BIBL. ver.: Ailanthus glandulosa Goir., Fl. ver. II, 322; A. glandulosa Poll., Fl. ver. II, 225.
NOM. ITAL.: Ailanto, Albero del Paradiso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento originario della Cina.
DIFFUSIONE: coltivato e naturalizzato nelle regioni tropicali della Terra.
Italia: luoghi boschivi e selvatici, lungo le strade di campagna nel piano basale di tutto il territorio.
1-7 P scap pEAi V-VII.

L'Ailanto, specie di origine cinese, introdotta nelle nostre regioni più di due secoli or sono e coltivata per un certo periodo di tempo anche a scopo ornamentale, si trova ora inselvatichita, spesso pressocché infestante, nei luoghi boschivi, lungo le siepi e gli argini dalla pianura alla zona submontana, dal Lago di Garda al confine vicentino, dalla catena del Baldo ai Monti Lessini.

LOCALITÀ SEGNALATE: Scaveaghe di San Vigilio!, Monte Pastello!, Boscomantico!, Monte Arzan di Avesa!, Vajo Borago!, Spredino (Goir.).









XLVII. Fam. Polygalaceae ↑↑↑


208. Gen. Polygala L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 214, 1737)

657. Polygala chamaebuxus L.
Sp. Pl. 704 (1753).
SYN.: Chamaebuxus alpestris Spach. (1839).
BIBL. ver.: Chamaebuxus alpestris Goir., Fl. ver. II, 88; Polygala Chamaebuxus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1892; P. Chamaebuxus Poll., Fl. ver. II, 455; Chamaebuxus flore Coluteae Segu., Pl. ver. II, 139; Chamaebuxus flore ex purpura rubente Segu., Pl. ver. III, 311; Anonimo primo di Carlo Clusio Pona, M.B., 157.
NOM. ITAL.: Poligala falso-bosso.
NOM. DIALETT.: Martellina silvestre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Europa centroccidentale.
Italia: luoghi erbosi o rocciosi, prati aridi, brughiere, pinete dalle Alpi all'Appennino centrale dall'orizzonte submontano al subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Erico-Pinetalia Horvat 59.
4-9 Ch suffr/NP PEai III-VIII.

S'incontra frequente nei luoghi selvatici e rupestri, nelle macchie dalla zona collinare a quella subalpina (Pona, Segu., Poll., Kellner, Mang., Goir.,!) e così lungo le rive del Lago di Garda a Torri (Goir.!), tra Pai e Castelletto (Goir.!), Navene!!; in tutta la catena del Monte Baldo (Biadego!), dalle primi pendici lungo la salita da Brentino alla Corona (Goir.!), alla fascia più elevata, Coal Santo (Goir.!), Costabella (Goir.), Altissimo di Nago (Goir.), Ime!!; sul Monte Pastello (Mang.!, Goir.!) sulla strada della Bocchetta!!, Cavalo (Mang.!), e sul Pastelletto (Goir.); sul Corno d'Aquilio (Biadego!), al Ponte di Veja!!, tra San Peretto e Montecchio (Lucato!), nei dintorni di Verona!, Avesa (Goir.!,!), Vajo Borago (Goir.!,!), nella Valpantena tra Quinto e Grezzana (Goir.), Cerro!, Bosco Chiesanuova (Goir.!), Erbezzo!, Tracchi!, Sega di Ala (Goir.!,!), Valon del Malera (Tessari!), alla Purga di Velo (Biadego!), nella Val d'Illasi, Tregnago (A.M.!), Giazza!, Fontana della Luna (Pisani), Revolto! e su tutto il Gruppo del Carega a quote comprese tra 1400 e 1900 m!!.



658. Polygala comosa Schkuhr.
Handb. 2: 324 (1796).
BIBL. ver.: Polygala comosa Goir., Fl. ver. II, 89; P. comosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1892.
NOM. ITAL.: Poligala chiomata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centrorientale, Asia occidentale e settentrionale.
Italia: pendii sassosi sulle Alpi e localmente sull'Appennino settentrionale dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica della classe Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. 43.
2-7 H scap pEAi IV-VIII (IX).

Si incontra dalla pianura, ma più frequentemente dalla zona collinare alla media montagna, difficilmente superando 1000 m d'altezza; così dal Lago di Garda, Peschiera (Goir.!), Bardolino!, San Vigilio!, Malcesine!, al Monte Baldo, Pra' Bestemmià (Biadego!), Valfredda (Goir.), al Monte Pastello nei dintorni di Monte!!; ed ancora nella Valpolicella a Molina di Fumane (Biadego!), nei colli attorno a Verona sulle Torricelle alle Case Vecchie!!, Quinzano (Goir.!,!!), Avesa!!, Cancello!!, Pigozzo!!, da Montorio a Castagnè!!, presso Grezzana (C.M.!), S.Anna d'Alfaedo (C.M.!), Bosco Chiesanuova (Goir.!), nella Valle d'Illasi ai Finetti di Tregnago (C.M.!).



659. Polygala vulgaris L.
Sp. Pl. 702 (1753).
BIBL. ver.: Polygala vulgaris Goir., Fl. ver. II, 89; P. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1892; P. vulgaris Poll., Fl. ver. II, 453; P. vulgaris Segu., Pl. ver. I, 277; Poligala del Trago Pona, M.B., 169; Poligala Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Poligaia comune. Bozzolina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: luoghi erbosi e boschivi, prati nella Penisola e in Sardegna dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2-9 H scap PEAi IV-IX.

Ad eccezione della bassa pianura, la diffusione di questa specie nel territorio veronese interessa un po' tutti gli orizzonti, fino al subalpino, preferendo come habitat luoghi erbosi, pascoli e boschetti, macchie.

Esemplari d'Erbario: lungo l'Adige presso San Pancrazio (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Boscomantico (Goir.), Ponte di Veja!, Monte Pastello!, Lago di Garda a Scaveaghe di San Vigilio!, Pendici del Baldo, Albarè (Ton.), Ferrara di M.B. (Ton., Goir.), alla Lonza (Goir.), Ime!, dintorni di Verona, Torricelle!, S. Maria in Stelle!, M. Cucco!; Bosco Chiesanuova (Goir.), Tregnago (A.M.), San Mauro di Saline (C.M.), Gruppo del Carega tra Revolto e Passo Pertica!.



660. Polygala alpestris Rchb.
Pl. Crit. 1:25 (1823).
BIBL. ver.: Polygala amara L. var. alpestris Goir., Fl. ver. II, 91.
NOM. ITAL.: Poligala alpestre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Pirenei, Giura.
Italia: pascoli subalpini ed alpini delle Alpi.
Specie caratteristica dell'ordine dei Seslerietalia Br.-Bl. in Br.- Bl. et Jenny 26.
8,9 H scap pEai VI-VIII.

Nei pascoli subalpini, più raramente in quelli del piano montano, sia del Monte Baldo (Goir.,!), Ime (Goir.!), Novezzina (Goir.), alla Lonza (Goir.), Cima Pozzette!!, che dei Lessini (Goir.,!) al Branchetto!!, tra Malera e Castel Gaibana (Biadego!), Malga San Giorgio!!, Campobrun!!, Sega di Ala!!.



661. Polygala serpyllifolia J.A.C. Hose
Ann. Bot. (Usteri) 21:39 (1797).
SYN.: Polygala serpyllacea Weihe (1826); P. depressa Wend. (1831).
BIBL. ver.: Polygala depressa Goir., Fl. ver. II, 90.
NOM. ITAL.: Poligala a foglie di Timo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale occidentale.
Italia: prati umidi e luoghi torbosi sulle Alpi, dalle Carniche alle Marittime, e in Abruzzo, dal piano basale all'orizzonte montano superiore. Assai rara.
6,7 H scap PEAi V-IX.

Pianta segnalata esclusivamente dal Goiran come rara sia per i Lessini, tra Bosco Chiesanuova e i Tracchi, sia per il Monte Baldo, Ime e al Pian della Cenere (Goir.!).



662. Polygala nicaeensis Risso ex Koch
in Rohling, Deutschl. Fl. ed. 3, 5: 68 (1839).

var. speciosa (Kerner) Asch. et Gr.
BIBL. ver.: Polygala speciosa Goir., Fl. ver. II, 90.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa sudorientale.
Italia: prati, pascoli aridi sui pendìi meridionali delle Alpi centrorientali.
5 H scap PEai V-VII.

Indicata solamente nei colli erbosi attorno al Lago di Garda (Facchini, Visiani et Saccardo, Goir.,!): Incaffi!!, Eremo di Garda (Lucato!).



663. Polygala amarella Crantz
Stirp. Austr. ed. 2, 2:438 (1769).
SYN.: Polygala austriaca Crantz (1769).
BIBL. ver.: Polygala amara L. var. austriaca Goir., Fl. ver. II, 91; P. amara Poll., Fl. ver. II, 454.
NOM. ITAL.: Poligala amarognola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: pascoli, luoghi torbosi delle Alpi, delle Apuane, Sibillini, Appennino laziale ed abruzzese dall'orizzonte submontano al subalpino.
2-4 H ros PEai V-VII.

Pianta da ricercare ed eventualmente riconfermare. Ad eccezione di una segnalazione di Abramo Massalongo, dintorni di Tregnago (A.M.!), non affidabile, i campioni d'erbario indicano quali provenienze siti in prossimità dell'Adige; tali stazioni, come spesso si verifica, sono temporanee, creandosi dopo qualche piena primaverile del fiume e quindi poco durature nel tempo.

Esemplari d'Erbario: Verona, Campo Marzio (Goir., C.M.), Parona secus Athesim (Goir.), Ceraino (Ton., Goir.).












Ord. Sapindales ↑↑↑↑

XLVI. Fam. Anacardiaceae ↑↑↑


209. Gen. Rhus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 84, 1737)

664. Rhus typhina L.
Cent. Pl. 2:14 (1756).
BIBL. ver.: Rhus Typhina Goir., Fl. ver. Il, 321; Rh. Typhinum Poll., Fl. ver. I, 402.
NOM. ITAL.: Sommacco maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America boreale; altrove coltivato e talora inselvatichito.
Italia: qua e là nella Padania, lungo le pendici meridionali delle Alpi, in Emilia, Conero e Basilicata.
3-5 P scap pEAi VI-VIII.

Introdotta nel Veronese almeno da due secoli come pianta ornamentale, questa anacardiacea, originaria della Virginia, s'incontra talvolta inselvatichita lungo le siepi della media-alta pianura e della fascia collinare, molto spesso in prossimità di parchi e giardini dove un tempo, piu che ora, era coltivata.

Esemplari d'Erbario: tra Caprino e Pesina (Goir.), Caprino, Ceredelo (Goir.), Valle di Caprino alla Pontara (Goir.), Valsorda di Rivoli (Goir.).





210. Gen. Cotinus Miller ↑↑
(Fam. Pl. II., 345, 1763)

665. Cotinus coggygria Scop.
Fl. Carn. ed. 2, 1:220 (1772).
SYN.: Rhus cotinus L. (1753).
BIBL. ver.: Rhus Cotinus Goir., Fl. ver. II, 320; Rh. Cotinus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 309, 1892; Rh. Cotinus Poll., Fl. ver. I, 403; Cotinus Coriaria Segu., Pl. ver. II, 294; Cotino di Plinio Pona, M.B., 10.
NOM. ITAL.: Sommacco selvatico.
NOM. DIALETT.: Ròsolo, Scodeno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale e centrale.
Italia: luoghi sassosi, rupi, macchie nella Penisola fino al Lazio nel piano basale.
2-5 NP (P caesp/P scap) pEAi V-VI.

Arbusto assai comune in tutto il territorio dal Lago di Garda al confine vicentino insediandosi di preferenza in luoghi rupestri e sassosi dall'alta pianura alla collina, fino a sfiorare la bassa montagna: così lungo il Garda da Bardolino (Lucato!), alla Rocca (Lucato!), a Scaveaghe di San Vigilio!!, alle Prandine di Torri!! e su fino a Navene!!; sulle prime pendici del Baldo (C.M.!) sul Gazo e Belpo (Goir.), sul Pastello (Goir.!) da Ceraino a Monte!!, da Peri a Fosse (Biadego!), sui colli della Valpolicella, M. Masua di Negrar (Goir.!), Parona (Goir.!), sui colli attorno a Verona sulle Torricelle!!, San Fidenzio!!, Avesa (Lucato!), Quinzano!, M. Ongarine!, Valdonega (Goir.!), Vajo Gallina!, Vajo Borago!, tra Mizzole e Pigozzo!, Vajo Squaranto!, Vajo Canova!, Trezzolano!, Morago!, S. Maria in Stelle!, nella Valpantena sul M. Cucco!, Vajo del Paradiso (Divincenzo!), al Ponte di Veja!, Cerro!, Romagnano!, nella Val di Mezzane alla Fonte Calesan!, nella Val d'Illasi da Colognola ai Colli ai Finetti di Tregnago (A.M.!, C.M.!).





211. Gen. Pistacia L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 1025, 1753)

666. Pistacia terebinthus L.
Sp. Pl. 1025 (1753).
BIBL. ver.: Pistacia Terebinthus Goir., Fl. ver. II, 319; P. Terebinthus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 309, 1892; P. Terebinthus Poll., Fl. ver., III, 181; Terebinthus vulgaris Segu., Pl. ver. II, 240; Terebinthus Calc., Viagg. etc., 8; id. Pona, M.B., 138.
NOM. ITAL.: Terebinto.
NOM. DIALETT.: Corno-frassano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea.
Italia: macchie, pendii aridi, boschi termofili nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Quercion ilicis Br.-Bl. 36.
2-5,(6-7) P caesp PEAi IV-VI.

Sotto forma di frutice o piccolo albero, questa specie, marcatamente termofila, s'incontra abbastanza frequentemente nei luoghi rupestri, lungo i pendii aridi, nei boschetti dell'Alto Agro e della collina veronese penetrando, in particolari situazioni (rupestri della Val d'Adige), nella fascia montana (Calc., Pona, Bauhin, Segu., Poll., Goir., Rigo,!): così lungo la riva orientale del Garda sulle prime pendici del Baldo dai dintorni di Garda!, Campiani!!, San Vigilio (Goir.,!!), Scaveaghe!, a Torri, le Prandine!!, ad Albisano!!, a Pai!, a Castelletto!, a Cassone!, a Malcesine (Goir.!) fino a Navene!!; sul Monte Baldo lungo le falde orientali da Bicanale a Belluno Veronese fino alla Corona (Goir.) ed ancora alla Chiusa (Mang.,!), sul M. Pastello presso Monte!! ed ancora nella Valpolicella presso Fumane (Goir.!), nelle macchie tra San Vito del Mantico e Bussolengo (Goir.!), nei colli attorno a Verona sulle Torricelle!, nella Valdonega (Goir.!), nel Vajo Borago!!, San Fidenzio!!, Pigozzo!!, tra Montorio e Castagne (Lucato!), alla Pezza di Olivè (Goir.!), Trezzolano!!, Mizzole!!, nella Valpantena sul Monte Cucco!!, nella Valsquaranto (Goir.), nella Val di Mezzane (C.M.!).









XLIX. Fam. Aceraceae ↑↑↑


212. Gen. Acer L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 112, 1737)

667. Acer platanoides L.
Sp. Pl. 1055 (1753).
BIBL. ver.: Acer platanoides Goir., Fl. ver. II, 334; A. platanoides Poll., Fl. ver. III, 223; A. platanoides Poll., Viagg. etc., 114 et 124.
NOM. ITAL.: Acero riccio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso.
Italia: nella Penisola fino al Lazio e l'Abruzzo nei boschi termofili,dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2,7 P scap PEAi V-VI.

Pianta estremamente rara per il territorio veronese, un tempo segnalata solo per il Monte Baldo, Ferrara (Ton.!) e alla Corona (Goir.!), e recentemente rinvenuta a Boscomantico!!. Dal Pollini la specie è indicata pure sulle pendici del M. Pastello.



668. Acer campestre L.
Sp. Pl. 1055 (1753).
BIBL. ver.: Acer campestre Goir., Fl. ver. II, 335; A. campestre Poll., Fl. ver. III, 223; A. campestre Poll., Viagg. etc., 79; A. campestre et minus Segu., Pl. ver. II, 303.
NOM. ITAL: Acero oppio, Loppio.
NOM. DIALETT.: Opio, Aser.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale-occidentale.
Italia: boschi, siepi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore; spesso coltivato.
1-5,(6,7) P scap PEAi IV-V.

Cresce copiosissimo in genere sotto forma di piccolo albero, arbusto o frutice prevalentemente nei boschi termofili dell'intero territorio dalla pianura alla collina, alla media montagna. Specie fortemente polimorfa le cui forme spesso crescono promiscue.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico!, Montorio!, Torricelle!, Bosco Buri di San Michele!, Santa Maria in Stelle!, Avesa (Lucato), San Zeno di Montagna (Lucato), Monte Pastello!, Bosco Chiesanuova (Biadego), colli veronesi (C.M.), Tregnago (A.M.), inizio della Val Fraselle (Pisani), M. Gazo, Lotrago (Goir.), Ponte di Veja!, Ferrara di M.B. (Goir.).
Altre località segnalate: Vajo Borago!, tra Mizzole e Pigozzo!, Vajo Canova!, Val Squaranto!, M. Arzan!, M. Cucco!, Scaveaghe di San Vigilio!, Incaffi!, Caprino!, tra Torri ed Albisano!.



669. Acer pseudoplatanus L.
Sp. Pl. 1054 (1753).
BIBL. ver.: Acer pseudo-platanus Goir., Fl. ver. II, 334; Acer Pseudoplatanus Goir., Bull. Soc. Bot. It., 310, 1892; A. Pseudo-Platanus Poll., Fl. ver. III, 222; id. Poll., Viagg. etc., 93, 114 et 124; Acer montanum candidum Segu., Pl. ver. III, 303; Acero montano o maggiore del Cordo Pona, M.B., 238.
NOM. ITAL.: Acero di monte, Acero fico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: boschi della Penisola e della Sicilia, max. faggete, dall'orizzonte sub-montano al montano superiore.
4-7 P scap PEAi V-VI.

Albero anche di notevoli dimensioni tipico della zona montana (frequente nei boschi a Fagus sylvatica) dalla quale può penetrare nella fascia subalpina o più raramente insinuarsi in quella collinare; la sua diffusione interessa sia la catena del Monte Baldo, alla Corona (A.M.!, Goir.!), Ferrara (Goir.!), Artillon (Goir.), che il Pastello (Goir., Mang.!), che le prime propaggini dei Lessini, Ponte di Veja!, Vajo Borago!, valle dei Rugoloti attorno a Tregnago (Goir.!) e gli stessi a quote più elevate, Erbezzo (Lucato!), Cerro (Goir.), Valdiporro (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Monti di Giazza!!, Campofontana!.



670. Acer monspessulanum L.
Sp. Pl. 1056 (1753).
BIBL. ver.: Acer monspessulanum Goir., Fl. ver. Il, 336; A. monspessulanum Poll., Fl. ver. III, 224; A. monspessulanum Poll., Viagg. etc., 114; A. trifolia Segu., Pl. ver., II, 304; Acero di Monpelieri Pona, M.B., 144.
NOM. ITAL.: Acero minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.

Italia: boschi termofili nella Penisola (escl. Piemonte e Padania) fino all'orizzonte submontano.
Pur non essendo impossibile la presenza di Acer monspessulanum nel Veronese, fino al rinvenimento di qualche esemplare allo stato spontaneo si deve escludere la specie dal novero delle piante del nostro territorio. Già Goiran, circa un secolo fa, riteneva opportuno di dover effettuare ulteriori ricerche in quelle località da dove giungevano segnalazioni della pianta, non confortate però da exiccata della stessa.
Così il Seguier la indicava per la Val d'Adige "in Silva quae prope Peri vicum est et ab ea nomen habet"; il Pona la incontrò nella Valle di Caprino. Il Pollini e il Barbieri pare l'avessero raccolta "genericamente" sui colli veronesi ed ancora V. Pellegrini, ispettore forestale, "crede di aver osservato Acer monspessulanum in Valpolicella nel distretto di San Pietro Incariano".
Come detto, non esiste alcun campione di provenienza veronese tra gli exiccata dell'Erbario del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.



671. Acer negundo L.
Sp. Pl. 1056 (1753).
BIBL. ver.: Acer negundo Goir., Fl. ver. II, 336; A. negundo Poll., Fl. ver. III, 224.
NOM. ITAL.: Acero americano.

Presente nel Veronese da parecchio tempo, coltivato per lo più a scopo ornamentale nei parchi, nei giardini, nelle piazze e per alberature stradali, s'incontra qua e là inselvatichito.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico!, Bosco Buri di San Michele!, via Chioda alla periferia di Verona!.









L. Fam. Balsaminaceae ↑↑↑


213. Gen. Impatiens L.
(Gen. Pl. ed. I, 268, 1737)

672. Impatiens noli-tangere L.
Sp. Pl. 938 (1753).
BIBL. ver.: Impatiens Noli-tangere Goir., Fl. ver. II, 161; I. Noli-tangere Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot., 308, 1892; Impatiens Nolitangere Poll., Fl. ver. I, 293; Balsamina lutea seu Noli me tangere Segu., Pl. ver. II, 105; Impaziente erba del Dodoneo Pona, M.B., 225; Noli me tangere Calc., Viagg. etc, 11.
NOM. ITAL.: Erba impaziente, Noli me tangere.
NOM. DIALETT.: Sensitiva.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: luoghi ombrosi umidi, boschi, cespuglieti, sulle Alpi e nella Penisola fino all'Alburno dall'orizzonte submontano al montano inferiore.
4-1 T scap pEA VII-IX.

Non può dirsi specie comune; cresce nei luoghi selvatici ombrosi ed umidi, nelle forre della fascia montana sia del Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., A.M., Goir.,!) che dei Lessini (Goir., C.M.,!) e così sul primo all'Artillon (Goir.), ai Lavacci (Mang.!, Goir.!), al Pian della Cenere (Goir.!), in Val Aviana (Goir.!); sui secondi da Selva di Progno a Velo!!, a Camposilvano (C.M.!,!!), ai Covoli di Velo (Goir.!, Biadego!), nel Vajo dell'Anguilla! fino ad Erbezzo (C.M.!), al Ponte di Veja (Goir.!,!!).



673. Impatiens glandulifera Royale
Ill. Bot. Himal. Mount. 151 (1835).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento d'origine himalayana.
DIFFUSIONE: Himalaya; altrove avventizia e naturalizzata.
Italia: luoghi incolti, greti, bordi di corsi d'acqua in Lombardia, Val d'Ossola, Canton Ticino e Veneto dalla pianura alla fascia collinare.
2 T scap pEA VII-IX.

Specie in progressiva espansione nell'Italia boreale da occidente verso oriente e limitata secondo Pignatti (1982) ad alcune zone della Lombardia e del Piemonte. Questi dati, che risalgono ad una decina d'anni o poco più, sono da ritenersi certamente superati e la diffusione della specie andrebbe continuamente aggiornata in considerazione del veloce e costante espandersi della stessa.
La segnalazione per il territorio veronese, Pestrino di Verona!!, 23.VII.1982, potrebbe essere forse la prima riguardante il Veneto; sicuramente altre località saranno state interessate in seguito dall'insediamento della specie.



674. Impatiens balfourii Hooker fil.
Bot. Mag. 124: t. 7878 (1903).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento d'origine himalayana.
DIFFUSIONE: Himalaya, altrove naturalizzata.
Italia: luoghi selvatici e ruderali, incolti, margini di strade in Lombardia, Piemonte, Friuli e Veneto dalla pianura alla fascia collinare.
2,6 T scap pEA VII-X.

Specie nuova per il Veronese sulla cui diffusione anche al di fuori del nostro territorio può valere quanto riportato per la specie precedente.
Due esemplari, Boscomantico!! 12.VIII.82 e Boschetto di Verona!! 18.IX.89, provengono da zone lambite dall'Adige e pertanto si potrebbe supporre che nell'introduzione della specie il fiume abbia giocato un ruolo decisivo; un terzo esemplare proviene da un'area compresa tra S. Anna d'Alfaedo e Fosse ai piedi del Corno d'Aquilio!! 25.VII.88 a poco piu di 900 m d'altezza. La quota un po' anomala e la non eccessiva distanza dai centri abitati fanno pensare ad un insediamento dovuto a propagazione di semi provenienti da esemplari coltivati a scopo ornamentale.









LI. Fam. Aquifoliaceae ↑↑↑


214. Gen. Ilex L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 33, 1737)

675. Ilex aquifolium L.
Sp. Pl. 125 (1753).
SYN.: Aquifolium Ilex Scop. (1772).
BIBL. ver.: Aquifolium Ilex Goir., Fl. ver. II, 324; Ilex Aquifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 310, 1892; I. Aquifolium Poll., Fl. ver. I, 184; Aquifolium sive Agrifolium vulgo Segu., Pl. ver. II, 276; Agrifolium Pona, M.B., 238; id. Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Agrifoglio.
NOM. DIALETT.: Lauro spinoso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-sub-atlantico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: boschi (faggete) in tutta la Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano al montano inferiore, ma in progressiva riduzione.
4-7 P caesp /P scap PEAi IV-V.

Specie che ha subito un forte depauperamento in tempi non troppo lontani sia per la qualità del legno sia per il fogliame ampiamente impiegato a scopo ornamentale. È da ritenersi ormai pianta rara al contrario di quanto ritenuto da Goiran (l.c.) e da altri Autori a lui precedenti: "cresce nei boschi e nelle macchie dalla zona della collina alla subalpina (Calc., Pona, Segu., Poll., Rigo)".

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Madonna di Navene (Goir.), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), S. Maria in Stelle e Nesente (Goir.), Moruri (Goir.), tra Corbiolo e Bosco Chiesanuova (Goir.), Badia Calavena (A.M., C.M.), alla Ferrara di Tregnago (C.M.), Valle dei Rugoloti (Goir.), alla Sega di Ala (Goir.).












Ord. Celastrales ↑↑↑↑

LII. Fam. Celastraceae ↑↑↑


215. Gen. Euonymus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 29, 1737)

676. Euonymus europaeus L.
Sp. Pl. 197 (1753).
SYN.: Evonymus vulgaris Mill. (1768).
BIBL. ver.: Evonymus vulgaris Goir., Fl. ver. II, 322; E. europaeus Poll., Fl. ver. I, 300; Evonymus vulgaris, granis rubentibus Segu., Pl. ver. II, 296; Fusano Pona, M.B., 139.
NOM. ITAL.: Fusaria comune.
NOM. DIALETT.: Barèta da prete.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale; naturalizzato nell'America settentrionale.
Italia: siepi, boschi (max. querceti e castagneti) della Penisola e delle Isole nel piano basale.
Specie caratteristica dell'ordine Prunetalia Tx. 52.
(1), 2-5 P caesp PEAi IV-VI.

Sotto forma di piccolo frutice od alberello, questa specie cresce copiosissima lungo le siepi, nelle macchie, nei luoghi selvatici in genere dalla pianura fino a lambire la media montagna e così dai dintorni di Verona, Valdonega (Goir.!), San Fidenzio!!, Quinzano!, Boscomantico!!, Avesa (Goir.!,!!), Vajo Borago! ecc., al Lago di Garda, San Vigilio!!, Albisano!, Incaffi!!, su tutte le pendici del Monte Baldo! e su quelle dei Lessini, M. Pastello!!, Ponte di Veja!, tra Grezzana e Cerro!, Val Squaranto e Vajo dell'Anguilla!, Monteforte (Goir.!), Tregnago (A.M.!), Selva di Progno (Goir.).



677. Euonymus latifolius (L.) Miller
Gard. Dict. ed. 8, nº 2 (1768).
BIBL. ver.: Evonymus latifolius Goir., Fl. ver. II, 323; E. latifolius Goir., Sulla presenza etc., Bull. Soc. Bot. It., 122, 1891.
NOM. ITAL.: Fusaria maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Francia, Europa centromeridionale e meridionale orientale, Asia occidentale, Africa settentrionale (Algeria).
Italia: qua e là nei boschi, lungo le siepi, sulle rupi nella Penisola dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-7 P caesp PEAi V-VI.

La diffusione di Euonymus latifolius nel nostro territorio interessa prevalentemente la fascia collinare e quella della media montagna; non può dirsi tuttavia specie comune anche se la sua presenza probabilmente è da rivalutare in quanto, in particolari situazioni, a prima vista può essere scambiata con la precedente.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Spiazzi, Santuario della Corona (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir., C.M.), Corno d'Aquilio (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Val Squaranto (Goir.,!), Cerro (Goir.), Erbezzo (Ton.).









LIII. Fam. Staphyleaceae ↑↑↑


216. Gen. Staphylea L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 270, 1737)

678. Staphylea pinnata L.
Sp. Pl. 270 (1753).
BIBL. ver.: Staphylea pinnata Goir., Fl. ver. II, 337; St. pinnata Poll., Fl. ver. I, 403; Staphylodendron Segu., Pl. ver. III, 293.
NOM. ITAL.: Lacrima di Giove.
NOM. DIALETT.: Pistacio selvàdego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale.
Italia: qua e là nella Penisola nei boschi termofili a latifoglie dell'orizzonte submontano.
3,6 P caesp PEAi V.

Pianta rara da ricercare ulteriormente in quanto gli ultimi rinvenimenti nel nostro territorio risalgono alla seconda metà del secolo scorso. Sorge anche il sospetto che nel Veronese la specie non possa essere considerarta spontanea e che i reperti provengano da esemplari sfuggiti alla coltura. Già il Goiran (o.c.) a proposito di questo frutice arborescente diceva che "per la sua venustà è pure coltivato quale pianta ornamentale". Ad avallare quanto detto potrebbe essere il fatto che gli esemplari presenti nell'Erbario del Museo di Verona provengono solo da due luoghi nei quali sembra che abbiano erborizzato tutti i botanici veronesi del secolo scorso. C'è ancora da dire che i campioni raccolti a Cogollo da Tonini, Goiran e C. Massalongo portano la medesima data.









LIV. Fam. Buxaceae ↑↑↑


217. Gen. Buxus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 284, 1737)

679. Buxus sempervirens L.
Sp. Pl. 983 (1753).
BIBL. ver.: Buxus sempervirens Goir., Fl. ver. I, 228; B. sempervirens Poll., Fl. ver. III, 104; Buxus foliis rotundioribus Segu., Pl. ver. II, 238; Bosso Calc., Viagg. etc. 8; Bosso Pona, M.B., 13.
NOM. ITAL.: Bosso.
NOM. DIALETT.: Martèl.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa centro occidentale e meridionale, Africa settentrionale, Asia occidentale.
Italia: boschi termofili, luoghi aridi rocciosi nel piano basale fino all'orizzonte submontano sulle Alpi occidentali e sull'Appennino settentrionale e centrale fino ai Colli Albani e all'Abruzzo; qua e là anche in Carnia e Sardegna. Altrove esclusivamente coltivato.
1-5 NP, P caesp PEAi III-V.

In linea di massima Buxus sempervirens nel territorio veronese va ritenuta specie coltivata (un tempo più che ora) a scopo ornamentale per parchi e giardini o per altri usi; almeno per una zona però, che potrebbe avere come centro di riferimento l'abitato di Bussolengo, si è tentati, in considerazione della testimonianza di autori del passato, di avanzare l'ipotesi che in questa area la nostra pianta potesse crescere spontanea ed abbondante. C'era anzi chi sosteneva, oggi per altro smentito, che il toponimo Bussolengo derivasse da "buxus longus".
Volendo proporre un escursus su quanto gli Autori botanici veronesi ci hanno tramandato nel corso dei secoli a proposito della presunta presenza di Buxus sempervirens nel nostro territorio, cronologicamente le prime notizie ci vengono fornite da Calzolari (l.c.). "Fra tanto si giugne ad una villa distante otto miglia (da Verona) posta nella destra ripa de l'Adige a canto la campagna, villa assai conosciuta da oltre montani per esser alloggiamento et passo delli eserciti loro per la Lombardia, chiamata Bussolengo da una collina che in ripa al fiume è tutta di schietti boschi di bosso ricoperta". Queste righe evidenziano la grande abbondanza della pianta. Qualche decennio più tardi Pona (l.c.) non solo ribadisce quanto tramandato da Calzolari, ma mette in rilievo che in questo lembo di territorio veronese il bosso è spontaneo e cresce esuberante. "Arrivati adunque ove termina questa spaziosa campagna, lasciammo a lato sinistro la Villa di Bossolengo, così detta dalla molta copia di Bosso che quivi dalla natura è spontaneamente prodotto e nodrito; del quale a chi sta nell'opposta ripa del corrente fiume (Adige) s'appresenta una selva che anco di presente si vede, del quale sono formati il maggior numero de partimenti che ne' giardini di questa città si veggono...".
Dopo oltre un secolo torna sull'argomento il Seguier (l.c.), il quale però comincia a dubitare non tanto sulla spontaneità della pianta quanto invece sulla presunta derivazione del toponimo Bussolengo dalla medesima; a proposito del suo rinvenimento riporta quanto segue: "Circa Bussolengo vicum, in declivi latere collis Athesi obversi perpetuo viret, unde forsan loci nomen, alibi tamen in agro veronensi nequaquam obvius; illinc in horto transplantantur ad areolas dissipiendas vel ornandas".
Nei primi anni dell'800 la nostra pianta doveva crescere ancora abbondante secondo le testimonianze del Pollini (l.c.) "circa Bussolengo, in declivi latere collis Athesi obverso copiose oritur, unde forsan loci nomen, ut etiam Calceolaria ac Pona censent" e di un botanico affidabile come il Manganotti che accompagna un campione d'erbario di bosso con le parole "ex collibus Athesi adiacentibus ultra vicum Bussolengo sponte crescentem legebam, 12.4.1841". Del rinvenimento il Manganotti fa partecipe con esemplari dapprima il Tonini ed in seguito il Goiran, "in declivitate ad flumen Athesim, prope pagum Bussolengo" (Goir. ex Mang., in herbario).
Lo stesso Goiran sul finire del secolo, quando pubblica la sua "Flora", a proposito della diffusione di Buxus sempervirens nell'Agro Veronese riporta come unica località ben precisa il paese di Bussolengo, soggiungendo però contemporaneamente un emblematico "ove una volta era copiosissimo". Evidentemente nel lasso di tempo di circa una cinquantina d'anni la pianta si era fatta via via meno frequente di quanto non lo fosse stata in precedenza.

Esemplari d'Erbario: Chievo, Parco di Villa Pullè!, Santa Maria in Stelle!, Bosco Buri di San Michele!, Bussolengo (Mang.), id. (Ton.), in declivitate ad flumen Athesim prope pagum Bussolengo (Goir. ex Mang.), Monte Pastello (Goir., C.M.), Vajo dell'Anguilla presso la contrada Valli (Goir.), Vajo del Falcone nelle località Spionca e Buse (Goir.), collibus veronensibus (Goir.), San Michele secus Athesim, prope Verona (Goir.), Monti Lessini, Romagnano al Vajo (Goir.).
Altre segnalazioni provengono da: Lazise (Fontana), Caprino (Goir.), Monte di Valpolicella (Goir.), Badia Calavena e Selva di Progno (Goir.), Lessini, Camporiondo ed Erbezzo (Goir.).












Ord. Rhamnales ↑↑↑↑

LV. Fam. Rhamnaceae ↑↑↑


218. Gen. Paliurus Miller ↑↑
(Gard. Dict. ed. VII, 1759)

680. Paliurus spina-christi Miller
Gard, Dict. ed. VIII (1768).
SYN.: Paliurus australis Gaertner (1788).
BIBL. ver.: Paliurus australis Goir., Fl. ver. II, 329; P. australis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 320, 1892; Zizyphus Paliurus Poll., Fl. ver. I, 290; Paliurus Segu., Pl. ver. II, 304; Ramno terzo del Mattioli o Paliuro del Lobelio Pona, M.B., 3; Rhamnus tertius Calc., Viagg. etc., 7.
NOM. ITAL.: Marruca, Cappellini.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Italia: siepi, pendìi aridi della Penisola fino alla Basilicata nel piano basale.
2-5,(6,7) P caesp PEAi V-VII.

Un tempo coltivato diffusamente per creare siepi divisorie, recinti od altro, questo frutice cresce spontaneo (Goir.,!) nel territorio veronese nei luoghi selvatici e sassosi, sulle rupi, lungo gli argini dalle rive del Lago di Garda al confine vicentino insediandosi nell'alta pianura e nella fascia collinare (Calc., Pona, Segu., Poll., A.M., Goir.,!) e così ai Campiani di Garda!!, Bardolino (Lucato!), lungo le pendici del M. Baldo a Pazzon (Goir.!), nella Valle di Caprino (Goir.!), presso Castion e Pesina (Goir.), nei dintorni di Verona a Boscomantico (Goir.!), San Michele Extra!!, Valdonega (Goir.!), Quinzano!!, Torricelle!!, e sui primi pendii dei Lessini: Vajo del Paradiso presso Grezzana (Goir.!,!!), Olivè di Montorio (Goir.!) e Montorio!!, Trezzolano!!, Vajo Borago!!, Villa Piatti di Mizzole!!, Castagnè!!, nella Val d'Illasi presso Cellore (A.M.!), Colognola ai Colli!, Castel Cerino!.





219. Gen. Ziziphus Miller ↑↑
(Gard. Dict. ed. VII, 1759)

681. Ziziphus jujuba Miller
Gard. Dict. ed. Vill., nº 1 (1768).
SYN.: Ziziphus sativa Gaertn. (1783).
BIBL. ver.: Ziziphus sativa Goir., Fl. ver. II, 328; Z. sativa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 310, 1892; Z. vulgaris Poll., Fl. ver. I, 290; Z. sylvestris Segu., Pl. ver. II, 307; Piccola Zizola ovvero giujuba silvestre Pona, M.B., 5.
NOM. ITAL.: Giuggiolo.
NOM. DIALETT.: Spin rosso (pianta), Zinzole (frutti).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento asiatico-orientale.
DIFFUSIONE: Asia temperata; altrove, Europa meridionale, Regione mediterranea, coltivato e talora naturalizzato.
Italia: qua e là coltivato ed inselvatichito nella Penisola e in Sicilia.
2-5 P caesp PEAi VI-VIII.

Pianta originaria della Cina boreale, introdotta da parecchio tempo nelle nostre zone, in passato più che ora veniva coltivata per il suo frutto commestibile. Talvolta pertanto questa specie allo stato di frutice si può incontrare inselvatichito nella media ed alta pianura fino alla fascia collinare. La sua presenza però è sempre occasionale dato che il frutto non gode ormai che di pochi estimatori.

Esemplari d'Erbario: San Peretto di Negrar!, Torricelle!, Verona in Borgo Milano (Lucato), San Michele Extra (Biadego), dintorni di Pojano (Goir.), Chievo (Goir.), Bussolengo (Goir.), Montorio (Goir.), Caprino, verso Pesina (Goir.), Monte San Michele di Caprino (Goir.).
Altre località segnalate: Pastrengo (Goir.), nei colli e alle sponde del Lago di Garda (Poll.), Lazise (Fontana).





220. Gen. Rhamnus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 58, 1737)

682. Rhamnus alaternus L.
Sp. Pl. 193 (1753).
BIBL. ver.: Rhamnus alaternus Goir., Fl. ver. II, 325; Rh. Alaternus Poll., Fl. ver. I, 289.
NOM. ITAL.: Alaterno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento stenomediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea, Portogallo, Asia occidentale.
Italia: macchia mediterranea, leccete, rupi, nella Penisola (dalla Liguria e dall'Appennino romagnolo e bolognese) e nelle Isole fino all'orizzonte submontano. Altrove coltivato, spesso spontaneizzato.
Specie caratteristica dell'ordine Quercetalia ilicis Br.-Bl. 36.
2,5 P caesp PEAi IV-VI.

Qua e là coltivato a scopo ornamentale, s'incontra sporadicamente naturalizzato in modo particolare lungo le sponde del Lago di Garda.

Esemplari d'Erbario: Torricelle di Verona!, San Dionigi sopra Parona!, Campiani di Garda!, Castel Felice di Verona (Goir.), Costermano (Goir.), Tregnago (C.M.).



683. Rhamnus saxatilis Jacq.
Enum. Stirp. Vindob. 39, 212 (1762).
BIBL. ver.: Rhamnus saxatilis Goir., Fl. ver. II, 326; Rh. saxatilis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 1892, 310; Rh. saxatilis Poll., Fl. ver. I, 287; Rh. catharticus minor, Folio longiori Segu., Pl. ver. II, 270: Licio italiano del Mattioli Pona, M.B., 136.
NOM. ITAL.: Ramno spinello, Spino quercino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionele e centrale.
Italia: Luoghi aridi e rupestri, macereti lungo l'arco alpino, nella Penisola e in Sicilia dal piano basale all'orizzonte sub-alpino.
Specie caratteristica dell'Erico-Pinion Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 39.
2-7 P caesp PEAi IV-VI.

Frutice assai frequente nei luoghi rupestri e sassosi del territorio dalla media e alta pianura alla fascia collinare e montana dove tuttavia s'incontra più raramente.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Torri del Benaco (Goir.), San Vigilio!. Spiazzi, Santuario della Corona (Goir.), Monte Pastello (Mang., Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Monte Masua (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Monte Arzan di Avesa (Mang.), Avesa (Goir.,!), Torricelle (Goir.,!), Villa Are (Goir.), Valdonega (Goir.), Monte Cavro, San Rocchetto!, Vajo Gallina!, San Fidenzio!, Montorio!, Santa Maria in Stelle!, tra Mizzole e Pigozzo!, Prezzolano!, Monte Cucco!, Monte Novezago (Goir.), Vajo Canova, Val Squaranto!, Basalovo di Grezzana (Ton.), Tregnago (A.M.), colli tregnacesi (C.M.).
L'esemplare raccolto da Lucato a Passo Pertica, Gruppo del Carega, 1500 m, ci lascia un po' perplessi; la determinazione risulta esatta, ma la quota della località del rinvenimento sembra eccessiva per l'insediamento della pianta nelle nostre zone.



684. Rhamnus catharticus L.
Sp. Pl. 193 /1753).
BIBL. ver.: Rhamnus cathartica Goir., Fl. ver. II, 325; Rh. catharticus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 310, 1892; Rh. catharticus Segu., Pl. ver. II, 269.
NOM. ITAL.: Spinocervino.
NOM. DIALETT.: Spin zervin.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropero-pontico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Algeria; naturalizzato altrove.
Italia: siepi, cespugli, boschi termofili nella Penisola e in Sicilia fino all'orizzonte submontano, più raramente nel piano montano.
Specie caratteristica del Berberidion Br.-Bl. 50.
3,7 P caesp (P scap) pEAi V-VI.

Sotto forma di frutice o piccolo albero, cresce nei cedui, lungo le siepi dall'alta pianura alla bassa montagna, ma non può dirsi specie comune! e così nelle colline attorno alla città di Verona, Avesa (Goir.), Colle delle Ongarine!, Monte Arzan (Goir.!), sul Monte Pastello (Goir.), sulle pendici del M. Baldo (Goir.!), Ferrara (Goir.!), alla Corona (Goir.!), Brentino (Goir.!), Rivalta (Goir.!), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!), nella Val Squaranto (Goir.!), presso Bolca e Tregnago (C.M.!) e in genere nei colli (AM.!).



685. Rhamnus pumilus Turra
Giorn. ITAL. Sci. Agric. Art. Commerc. 1:120 (1764).
BIBL. ver.: Rhamnus pumila Goir., Fl. ver. II, 327; Rh. pumila Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 310, 1892; Rh. pumilus Poll., Fl. ver. I, 288; Frangula montana pumila saxatilis, folio subrotundo Segu., Pl. ver. II, 296.
NOM. ITAL.: Ramno spaccasassi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi e montagne del Sudeuropa dalla Spagna all'Albania.
Italia: rupi calcaree delle Alpi e dell'Appennino (dall'umbro-marchigiano al Pollino) dal piano montano all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Potentilletalia caulescentis Br.- Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
(6,7), 8,9 NP pEAi pEAi V-VIII.

Piccolo frutice strisciante sulle rupi alle quali strettamente aderisce, tipico dell'orizzonte subalpino, ma dal quale in particolari condizioni si propaga a quello montano; cresce in tutti i monti veronesi dalla catena del Baldo ai Lessini, Gruppo del Carega compreso, e così sul Baldo (Mang.!) da Tratto Spino a Cima Pozzette!!, alle Acque Negre!!, al Coal Santo!!, alle Giare di Valbrutta (Goir.), ai Colonei (Goir.!), Noveza (Goir.!), Naole (Goir.), all'Artillon (C.M.), nella Valle delle Pietre (C.M.!) e a quote inferiori alla Corona (Ton.!); sul Corno d'Aquilio e al Corno Mozzo (Goir.), sul M. Pastello!!, S. Anna d'Alfaedo (Goir.!); nel Valon del Malera!!, sul M. Malera (Biadego!), al Branchetto!!, Podesteria (Goir.), tra Corbiolo e Bosco Chiesanuova (Goir.), presso Bolca (A.M.!) e Giazza (Ton.!, Goir.!), Malga Terrazzo (Pisani), Passo della Lora (C.M.), Passo Pertica (Lucato!) e sul Gruppo del Carega da Revolto al Rifugio Scalorbi ed oltre!!.





221. Gen. Frangula Miller ↑↑
(Gard. Dict. ed. VIII, 1768)

686. Frangula alnus Miller
Gard. Dict. ed. VIII, nº 1 (1768).
SYN.: Rhamnus frangula L. (1753).
BIBL. ver.: Rhamnus Frangula Goir., Fl. ver. II, 327; Rh. Frangula Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot., 310, 1892; Rh. Frangula Poll., Fl. ver. I, 288; Frangula Segu., Pl. ver. II, 296.
NOM. ITAL.: Frangola comune., Alno nero.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, eccetto i territori piu settentrionali, Asia occidentale-centrale.
Italia: luoghi boschivi e selvatici umidi della Penisola fino all'Appennino tosco-marchigiano e dalla Versilia all'Agro Pontino dal piano basale al piano montano, orizzonte inferiore.
1-5,(6,7) Pcaesp PEAi V-VI.

Specie non comune, come invece probabilmente doveva esserlo in passato, prestando fede a quanto riportato da Goiran (o.c.). Forse la riduzione dei luoghi umidi nella bassa pianura e la modificazione di ambienti naturali lungo i maggiori corsi d'acqua del territorio veronese hanno contribuito notevolmente alla rarefazione della pianta.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Goir.), Navene!, Valvolpara, Garda (Goir.), Costermano (Mang.), ai Lumini di M. Baldo (Goir.), Peschiera (Goir.), Boscomantico (Goir.), San Michele, prope Athesim (Goir.), in insula del Pestrino, Verona (Goir.), Vajo Borago!, Vajo Gallina (Goir.), Avesa (Goir.), Campomarzo, Verona (Ton.), Selva di Pregno, Velo (A.M.), Cogollo (C.M.), Badia Calavena (C.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.).
Altre località segnalate: Valli Grandi Veronesi alle sponde del Tartaro (Goir.), alle rive del Tione (Goir.), nella Val d'Adige alle falde del M. Pastello presso Ceraino (Goir.), Ponte di Veja!.









LVI. Fam. Vitaceae ↑↑↑


222. Gen. Vitis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 56, 1737)

687. Vitis vinifera L.
Sp. Pl. 202 (1753).

subsp. sylvestris (C.C. Gmelin) Hegi,
Ill. Fl. Mitteleurop. 5:364 (1925).
BIBL. ver.: Vitis vinifera subsp. sylvestris Goir., Fl. ver. II, 330; V. vinifera sylvestris, foliis subtus pubescentibus, fructibus minoribus Poll., Fl. ver. I, 292; V. sylvestris Lambrusca Segu., Pl. ver. II, 300.
NOM. ITAL.: Vite selvatica.
NOM. DIALETT.: Vigna selvàdega.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo, asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale e meridionale orientale, Asia occidentale centrale.
Italia: qua e là inselvatichita nella Penisola e nelle Isole nel piano basale fino all'orizzonte submontano.
1-5 P lian PEAi V-VII.

Cresce inselvatichita lungo le siepi, nelle macchie, nelle boscaglie in modo particolare nella fascia collinare e lungo le vallate che caratteristicamente solcano il territorio veronese: Valpolicella, Valpantena, Valsquaranto, Val d'Illasi.

Esemplari d'Erbario: Navene!, San Vigilio!, Chiusa di Ceraino (Mang., Goir.), S. Ambrogio di Valpolicella (Mang.), Monte Pastello da Monte verso la cima!, Boscomantico (Mang.), tra Mizzole e Pigozzo!, Valsquaranto (Goir.), Cuzzano di Valpantena (Goir.), Vajo della Pernisa (Goir.), Spredino (Goir.), dintorni di Tregnago (A.M.).





223. Gen. Parthenocissus Planchon ↑↑
(in A. et C. DC. Suite Prodr. V. 2, 447, 1887)

688. Parthenocissus quinquefolia (L.) Planchon
in A. et C. DC., Monogr. Phan. 5: 448 (1887).
SYN.: Vitis hederacea Ehrh. (1791); Ampelopsis quinquefolia Michx (1803); A. hederacea DC. (1824).
BIBL. ver.: Parthenocissus quinquefolia Goir., Fl. ver. II, 330.
NOM. ITAL.: Vite del Canada.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America settentrionale; altrove coltivata e spesso inselvatichita.
Italia: nella Penisola e nelle Isole nel piano basale, coltivata ed inselvatichita, più rara al sud.
1-5 P lian pEAi VII.

Qua e là s'incontra inselvatichita dalla pianura alla fascia sub-montana, prediligendo però quella collinare!.












Ord. Malvales ↑↑↑↑

LVII. Fam. Tiliaceae ↑↑↑


224. Gen. Tilia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 205, 1753)

689. Tilia platyphyllos Scop.
Fl. Carn. ed. 2, 1:373 (1772).
SYN.: Tilia europaea L. p.p. (1753).
BIBL. ver.: Tilia platyphylla Goir., Fl. ver. II, 146; T. platyphylla Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 307, 1892; T. platyphyllos Poll., Fl. ver. II, 189; Tilia maximo folio Segu., Pl. ver. III, 293.
NOM. ITAL.: Tiglio nostrano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale.
Italia: boschi, luoghi umidi nella Penisola e in Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Tilion-Acerion Klika 55.
1-7 P scap PEAi VI.

Specie rara allo stato sponatneo le cui segnalazioni per lo più risalenti al secolo scorso non sempre sono confortate dalla presenza del campione d'erbario; potrebbero in taluni casi essere riferite ad individui coltivati a scopo ornamentale, singolarmente o a gruppi o filari in parchi e giardini, dato che la pianta ben s'addice a questo uso anche attualmente.

Esemplari d'Erbario: Campofontana (Ton.), M. Baldo, Val Basiana (Goir.), Ferrara di M. Baldo (Goir.), alla Corona (Goir., C.M.). Si hanno ancora le seguenti segnalazioni: presso Verona alle sponde dell'Adige a San Vito del Mantico (Goir.); alle falde del M. Pastello (Goir.), Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Trachi (Goir.).



690. Tilia cordata Miller
Gard. Dict. ed. 8, nº 1 (1768).
SYN.: Tilia ulmifolia Scop. (1772); T. parviflora Ehrh. (1790); T. microphylla Vent. (1803); T. sylvestris Desf. (1804).
BIBL. ver.: Tilia parviflora Goir., Fl. ver. II, 146; T. ulmifolia Goir. Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 307, 1892; T. microphylla Poll., Fl. ver. II, 188; Tilia femina folio minore Segu., Pl. ver. II, 295; Tilia Calc., Viagg. etc., 10 et 11.
NOM. ITAL.: Tiglio selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa media, Urali e Caucaso.
Italia: boschi e luoghi boschivi aridi nella Penisola fino alla Basilicata del piano basale e montano.
Specie caratteristica del Carpinion Issi. 31 em. Oberd. 53.
2-5, (6,7) P scap PEAi VI-VII.

Come la specie precedente non frequente allo stato spontaneo nel Veronese, dalla stessa differenziandosi per quanto riguarda l'ambiente che la ospita, per lo più boschetti o residui di boschi a Quercus petraea, accompagnata talvolta da Carpino, in stazioni in cui si evidenziano caratteristiche di clima più mite ed umido collocate spesso nella fascia collinare e medio-montana.

Esemplari d'Erbario: alla Corona (Goir., C.M.), Ferrara di M. Baldo (Goir., C.M.), Val Sorda di Fumane!, Vajo Borago!, Pigozzo!, Bosco Buri!, Val Squaranto al Casal (Goir.), tra Cerro e Corbiolo (Goir.), Velo (A.M.).
Segnalato anche per Molina (Saudella).









LVIII. Fam. Malvaceae ↑↑↑


225. Gen. Malva L. ↑↑
(Gen. Pl., ed. I, 205, 1737)

691. Malva alcea L.
Sp. Pl. 689 (1753).
BIBL. ver.: Malva Alcea Goir., Fl. ver. II, 147; M. Alcea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 307, 1892; Malva Morenti Goir., Fl. ver. II, 147; id., Bull. Soc. Bot. It., 307, 1892; M. Alcea Poll., Fl. ver. II, 438; id., Hort. et provinc., ver. etc., 16; id., Viagg. etc., 109; Alcea vulgaris major, flore ex rubro roseo Segu., Pl. ver. I, 171; Alcea procerior magno flore, Segu., Pl. ver. III, 76; Alcea volgare Pona, M.B., 131.
NOM. ITAL.: Malva alcea.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, altrove naturalizzata.
Italia: Luoghi incolti, macchie, lungo le strade di campagna nella Penisola dall'arco alpino alla Basilicata e in Sardegna dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Onopordetalia acanthii Br.-Bl. et Tx. 43 em. Görs 66.
2,(3-7) H scap PEAi VII-IX.

Cresce nei luoghi selvatici e boschivi, lungo gli argini dei corsi d'acqua dall'alta pianura alla media montagna (Pona, Segu., Poll., Goir.,!) e così dal Lago di Garda (Goir.!), Scaveaghe!, San Vigilio!, Lazise!, al Monte Baldo!!, Ferrara (Goir.!), Spiazzi (Goir.!), Val Basiana (Goir.!), ed ancora presso Affi (Goir.!), alla Chiusa (Goir.), Brentino, Rivalta, Belluno ver. (Goir.), sul Monte Pastello (Goir.!), al Ponte di Veja!, Boscomantico (Mang.!), Cadidavid!!, Quinzano (Ton.!), Avesa (Ton.!), Montorio (Ton.!, Goir.), Vajo Canova, Val Squaranto (Goir.!,!!), Vajo Pissacavra (Goir.!), Grezzana (Goir.!), Tregnago (A.M.!), Vestena e Cogollo (A.M.!), sulla Purga di Bolca (Goir.!, C.M.!), nei dintorni di Roncà (A.M.).



692. Malva sylvestris L.
Sp. Pl. 689 (1753).
BIBL. ver.: Malva sylvestris Goir., Fl. ver. II, 148; M. sylvestris Poll., Fl. ver. II, 440; Malva vulgaris flore majore, folio sinuato Segu., Pl. ver. I, 169.
NOM. ITAL.: Malva selvatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano, oggi subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale, altrove naturalizzata.
1-5, (6,7) H scap PEAi VI-VIII.

Comunissima in tutto il territorio veronese, soprattutto nella fascia basale e collinare dalle quali penetra in quella montana.

Esemplari d'Erbario: Legnago!, alle sponde del Tartaro (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Verona, nel giardino degli "Angeli"!, Pigozzo!, alla dogana!, Montorio (Goir.,!), Torricelle!, Boscomantico!, Scaveaghe di San Vigilio sul Garda!, Peschiera (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Val Squaranto!, Tregnago (A.M.), Val dell'Alpone (Goir.), Roncà!
Altre località segnalate: Ponte di Veja, Molina, Monte Pastello!.


La presenza di Malva nicaeensis All. nel Veronese è da confermare. Secondo Goiran (Fl. ver. II, 148), la specie, scoperta la prima volta nel territorio da Rigo presso Villafranca, "s'incontra qualche volta nei campi e lungo le vie". Nessun reperto d'erbario però è di ausilio per ribadire quanto riportato dal Goiran.



693. Malva neglecta Wallr.
Syll. Pl. Nov. Ratisbon. 1:140 (1824).
SYN.: Malva rotundifolia Auct. Fl. It., non L.; Malva vulgaris Fries (1828).
BIBL. ver.: Malva rotundifolia Goir., Fl. ver., II, 149; M. rotundifolia Poll., Fl. ver. II, 439; Malva vulgaris flore minore, folio secundo Segu., Pl. ver. I, 168.
NOM. ITAL.: Malva domestica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, altrove naturalizzata.
Italia: luoghi erbosi, macchie, ruderi, incolti nella Penisola dall'arco alpino alla Basilicata, in Sardegna, dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-7 T scap pEA VI-IX.

Abbastanza frequente lungo le siepi e i muri, tra le ortaglie, nei luoghi incolti del territorio dalla Bassa pianura, sponde del Tartaro (Goir.), Legnago!!, ai dintorni di Verona (Mang.!, Goir.!), Monte Tondo di Quinzano (Goir.!), al Monte Baldo, Crosati (Ton.!), Spiazzi (C.M.!) e ai Monti Lessini, Cavalo (Mang.!), Bosco Chiesanuova (Biadego!), Tregnago (A.M.!).





226. Gen. Althea L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 206, 1737)

694. Althaea hirsuta L.
Sp. Pl. 687 (1753).
BIBL. ver.: Althaea hirsuta Goir. Fl. ver. II, 150; A. hirsuta Poll., Fl. ver. II, 442; Alcea hirsuta Segu., Pl. ver. III, 98.
NOM. ITAL.: Altea ispida.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa centromeridionale, Asia occidentale centrale.
Italia: campi, luoghi erbosi, vigneti, strade di campagna nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-7 T scap pEA VI-IX.

Specie non comune propria dei coltivi, dei vigneti e dei pascoli aridi della fascia collinare e mediomontana dal Monte Baldo ai Lessini: e così a Caprino (Segu.), Piore (Goir.!), Vezzane (Goir.!), Spiazzi (Goir.!), nella Valpantena presso Grezzana (Segu.), nella Val di Mezzane!, nella Val di Tregnago (C.M.!) ai Finetti e sul Monte Bellocca (A.M.!), Marcenigo (C.M.!), presso Castelvero e Vestena (A.M.!).



695. Althaea cannabina L.
Sp. Pl. 686 (1753).
BIBL. ver.: Althaea cannabina Goir, Fl. ver. II, 150; A. cannabina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 307, 1892; A. cannabina Poll., Fl. ver. II, 442; Alcea cannabina Segu., Pl. ver. III, 96.
NOM. ITAL.: Malva canapina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centrorientale, Asia occidentale.
Italia: luoghi selvatici, siepi, margini dei fossati nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
1-5 H scap pEAi VII-IX.

Cresce nei luoghi incolti e lungo le siepi dell'intero territorio, predilegendo la pianura e la fascia collinare che raramente supera.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego), dintorni di Verona (Goir.), Montorio Goir.), Grezzana (Ton.), Valpantena sul Monte Gazzo (Goir.), nella Valle di Caprino al Platano (Goir.), Marniga del Garda (Goir.), Vestena (A.M.).
Altre località segnalate: Lazise (Fontana), Poiano e Quinto (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Romagnano (Goir.).



696. Althaea officinalis L.
Sp. Pl. 686 (1753), inclusa Althaea taurinensis DC. (1824).
BIBL. ver.: Althaea taurinensis Goir., Fl. ver. II, 150; A. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 307, 1892; A. officinalis var. B A. laciniato folio Poll., Fl. ver. II, 441; Althaea profunde serrato sive dentato folio Segu., Pl. ver. III, 95.
NOM. ITAL.: Altea comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale centrale, Africa settentrionale occidentale; altrove naturalizzata.
Italia: luoghi umidi e paludosi, sponde di corsi d'acqua nella Penisola e nelle Isole dal piano all'orizzonte montano inferiore.
1,2,4 H scap pEAi VI-IX.

Specie segnalata per la prima volta dal Seguier e un tempo diffusa maggiormente nel nostro territorio: la sua presenza, legata a corsi d'acqua, paludi o ambienti umidi in genere, è andata via via rarefacendosi col regredire o la scomparsa degli stessi, in modo particolare nella bassa pianura.

Esemplari d'Erbario: Legnago!, Belfiore (Mang.), Valli Grandi Veronesi (Goir.), lungo il Tartaro (Goir.), Arcole (Goir.), Isola della Scala (Ton.), Campo Marzo di Verona (Mang.).
Altre località segnalate: Vigasio (Goir.), Valle dell'Alpone presso Monteforte (Mang.).


Alcea rosea L. e Alcea pallida L. (syn. Althaea rosea Cav. e Althaea pallida Willd.) si incontrano talvolta inselvatichite in prossimità di edifici, giardini ecc. nei quali vengono coltivate per ornamento.





227. Gen. Abutilon Adans ↑↑
(Fam. II, 398, 1763).

697. Abutilon theophrasti Medicus
Kunstl. Geschl. Malv. - Fam. 28 (1787).
SYN.: Sida Abutilon L. (1753); Abutilon Avicennae Gaertn. (1791).
BIBL. ver.: Sida Abutilon Goir., Fl. ver. II, 152; S. Abutilon Poll., Fl. ver. II, 435; Abutilon Seguier, Pl. ver. III, 98; Althaea lutea, ovvero Ibisco di Teofrasto presso il Lobelio, ovvero Abutilon di Avicenna secondo altri Pona, M.B., 27; Abutilon (?) Calc., Viagg. etc., 4.
NOM. ITAL.: Cencio molle.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale-orientale, Asia occidentale centrorientale; altrove naturalizzata.
Italia: luoghi umidi ed incolti, paludi, margini di fossati nella Padania e qua e là nel centro e nel sud della Penisola e in Sicilia; altrove coltivata per ornamento.
1, 2 T scap PEA VII-IX.

Già Goiran considera la specie non troppo comune e limitata praticamente alla bassa pianura veronese: oggi, con la drastica riduzione delle zone umide, Abutilon theophrasti va ritenuto raro.
Recentemente è stato rinvenuto presso Casaleone e lungo l'argine del Tartaro in località Torretta.
Oggi può essere considerata una delle infestanti più comuni nei coltivi maidicoli (n.d.c.)

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang.), Avesa (Goir.), Valli Grandi Veronesi (Goir.), Casaleone!, Torretta presso il Tartaro!.
Altre località segnalate. Sanguinetto e Nogara (Segu.), Isola della Scala e Bovolone (Poll.), Lazise (Fontana).





228. Gen. Hibiscus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 207, 1737)

698. Hibiscus syriacus L.
Sp. Pl. 695 (1753).
BIBL. ver.: Hibiscus syriacus Goir., Fl. ver. II, 152; H. syriacus Poll., Fl. ver. II, 436.
NOM. ITAL.: Ibisco cinese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento estasiatico.
DIFFUSIONE: Asia orientale e meridionale; altrove coltivato e talora naturalizzato.
Italia: coltivato e talora subspontaneo in tutta la Penisola ed Isole nel piano basale.
1-5 P caesp PEAi VII-IX.

S'incontra qua e là inselvatichita, ma non frequentemente.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego), dintorni di Verona (Goir.), Peschiera (Goir., C.M.), Val di Caprino tra Boi e Pesina (Goir.), Tregnago (A.M.).



699. Hibiscus palustris L.
Sp. Pl. 693 (1753).
SYN.: Hibiscus roseus Thore ex Loisel. (1807).
BIBL. ver.: Hibiscus roseus Goir., Fl. ver. II, 152; H. roseus Poll., Fl. ver. II, 437.
NOM. ITAL.: Ibisco palustre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Francia meridionale e occidentale, Portogallo, America settentrionale.
Italia: luoghi paludosi, sponde dei fossi e corsi d'acqua, qua e là nella Padania e in Toscana; assai raro e scomparso in molti luoghi di più o meno recente modificazione ambientale.
1 H scap pEAi VIII-IX.

Si tratta di una pianta assai rara delle zone paludose ed umide in genere: Goiran (l.c.) segnala la specie "nella infima pianura lungo il corso del Tartaro" (Masè!). Recentemente (13.IX.1980) Hibiscus palustris è stato rinvenuto presso Gazzo Veronese e San Pietro in Valle!!.



700. Hibiscus trionum L.
Sp. Pl. 697 (1753).
SYN.: Hibiscus trionum Goir., Fl. ver. II, 152; H. trionum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 308, 1892; H. trionum Poll., Fl. ver. II, 435; Ketmia vesicaria vulgaris Segu., Pl. ver. II, 171; Hypecoum Calc., Viagg. etc., 8; Alcea de' Veneziani appresso il Trago Pona, M.B., 131.
NOM. ITAL.: Ibisco vescicoso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotropicale e paleosubtropicale.
DIFFUSIONE: Europa centrorientale e meridionale orientale, Asia occidentale e centrale; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi coltivati ed erbacei umidi, fanghi, dal piano basale in quasi tutta la Padania e nella Penisola fino all'Abruzzo, Puglia e Sicilia.
1-4 T scap pEA VIII-X.

Anche questa specie, come la precedente legata agli ambienti umidi (risaie), ha subito nel tempo una notevole riduzione; tuttavia non mancano stazioni di rinvenimento piuttosto recenti.

Esemplari d'Erbario: Erbè!, ai Sabbioni di Buttapietra!, Casaleone!, dintorni di Verona (Lucato), Bussolengo e Villafranca (Goir.), Vigasio (Mang., Goir.), Moruri (C.M.), Onè (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Valpolicella (Goir.), Valpantena sopra Marzana (Goir.), Spredino e Lotrago (Goir.), pendici del Monte Baldo (Goir.), Monte Gazo (Goir.).
Altre località segnalate: nella Val d'Adige alla Chiusa (Pona), Peschiera e Pacengo (Goir.), Lazise (Fontana).












Ord. Thymeleales ↑↑↑↑

LIX. Fam. Thymeleaceae ↑↑↑


229. Gen. Daphne L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 110, 1737)

701. Daphne mezereum L.
Sp. Pl. 356 (1753).
BIBL. ver.: Daphne Mezereum Goir., Fl. ver. I, 252; D. Mezereum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 497, 1893; D. Mezereum Goir., Una seconda mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 11 (351), 1901; D. Mezereum Poll., Fl. ver. I, 505; Thymelaea laurifolio deciduo, sive Laureola femina Segu., Pl. ver. II, 272; Camelea germanica del Trago e del Dodoneo Pona, M.B., 195; Mezereo dei Tedeschi Pona, id., 237; Camelea Calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Mezereo, Fior di stecco.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Asia Minore, Siberia.
Italia: boschi, luoghi selvatici, pascoli della Penisola dall'orizzonte montano inferiore al subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Fagetalia sylvaticae Pawl. 28.
4-9 NP PEai III-V (VI).

Cresce in tutto il territorio veronese tra i cespugli, nei boschetti, sulle rupi dall'alta pianura all'orizzonte subalpino, predilegendo faggete e castagneti: Monte Baldo (C.M.!), Navene!, tra Spiazzi e Ferrara (Goir.!), alla Corona!, sul Monte Pastello!!, al Corno d'Aquilio!!, Ponte di Veja!, Avesa, Roverè!!, tra Trezzolano e Moruri!!, Val Squaranto, Vajo Canova!!, Vajo dell'Anguilla (Goir.!), Tregnago ai Finetti (A.M.!), Val Tramigna (Saudella), San Rocco di Roverè!!), Bosco Chiesanuova (Goir.!), Campofontana (Pisani), Valon del Malera (Tessari!), Baita Fraselle (Pisani), Campobrun!, Passo della Lora (Pisani), tra Passo Pertica e Scalorbi!!).



702. Daphne laureola L.
Sp. Pl. 357 (1753).
BIBL. ver.: Daphne Laureola Goir., Fl. ver. I, 253; D. Laureola Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 497, 1893; D. Laureola Goir., Una seconda mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 11 (351), 1901; D. Laureola Poll., Fl. ver. I, 506; Thymelaea lauri folio sempervirens seu Laureola mas Segu., Pl. ver. II, 272; Daphnoide cioè Laureola volgare Pona, M.B., 149; Timelea Calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Laureola.
NOM. DIALETT.: Leandro selvadego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: boschi di latifolgie, macchie, luoghi selvatici della Penisola e delle Isole dall'orizzonte submontano al montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Querco-Fagetea Br. Bl. et Vlieg. in Vlieg. 37.
4-7 P caesp PEai III-V.

Cresce nei luoghi selvatici e boschivi della fascia collinare e mediomontana, ma non è nel territorio veronese specie comune: nell'ambito del territorio stesso sembra prediligere il settore orientale, piuttosto le pendici dei Lessini che non quelle della catena baldense.

Esemplari d'Erbario: Monte Moscal (Goir.), Madonna di Navene (Goir.), Monte Pastello!, tra Peri e Fosse (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Val Squaranto alla Pissarotta (Goir.), Morago, Cancello, Vajo del Carbone!, Lughezzano ed Arzarè (Goir.), Velo (A.M), Bosco Chiesanuova (Ton.).
Altre località segnalate: Rocca di Garda (Goir.), Ferrara di Monte Baldo sopra i Castelletti (V. Pellegrini), Vajo del Falcone (Goir.), Molina (Saudella), Cerro (Goir.), Roverè di Velo (Goir.).



703. Daphne alpina L.
Sp. Pl. 356 (1753).
BIBL. ver.: Daphne alpina Goir., Fl. ver. I, 253; D. alpina Goir., Erb. est. e autunn., etc., Bull. Soc. Bot. It., 498, 1893; D. alpina Goir., Una seconda mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 11 (351), 1901; D. alpina Poll., Fl. ver. I, 506.
NOM. ITAL.: Dafne alpina, Laureola alpina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano centrasiatico-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale.
Italia: pascoli, ghiaioni, rupi e macereti delle Alpi, dell'Appennino toscano dall'orizzonte submontano al subalpino.
4-9 Ch frut/Np PEai IV-VI.

Piccolo suffrutice sdraiato-prostrato che cresce nella fascia collinare e montana fino all'orizzonte subalpino dal Lago di Garda al confine vicentino: in Campagnola di Malcesine (Pollini, V. Pellegrini), Navene!, sul Baldo al Deorsil (Rigo), sul M. Gazo (Goir.!), dalle Giare di Valbrutta al Bastion (Goir.!), sul M.Belpo (Goir.!). Sui Lessini compare in Val d'Adige alla Chiusa (Goir.), Ceraino (Goir.!), sul M. Pastello (Goir.!,!!), sul Pastelletto (Goir.), sul Corno d'Aquilio (Goir.!), lungo la Liana (Goir.!), nel Vallone di Fanta (Goir.!), alla Sega (Goir.!), presso Revolto e Giazza (Goir.!), ai Laghetti sopra Giazza (A.M.!), sul M. Malera (Goir.!).



704. Daphne cneorum L.
Sp. Pl. 357 (1753).
BIBL. ver.: Daphne Cneorum Goir., Fl. ver. I, 254; D. Cneorum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 498, 1893; D. Cneorum Poll., Fl. ver. I, 507; Thymaelaea alpina linifolia humilior, flore purpurascente odoratissimo Segu., Pl. ver. II, 271; Cneoro secondo di Teofrasto Pona, M.B., 176; Cneorum Calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Dafne odorosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale.
Italia: ghiaioni, rupi, pendii aridi, pinete, delle Alpi e dell'Appennino dal piano montano all'orizzonte subalpino.
6-9 Ch suffr pEAi VI-IX.

Cresce sulle rupi e nei pascoli dell'orizzonte subalpino, raramente al di sotto di questo, sia del Monte Baldo che dei Lessini e così sul primo alla Lonza!!, al di sopra di Ime!!, nella Valfredda (Mang.!, Ton.!), Naole (Biadego!), all'Altissimo di Nago (Goir.!), ai Colonei (Goir.!), in Costabella (C.M.!); sui Lessini al Corno d'Aquilio (Goir.), Podesteria, Castelberto, Tomba (Goir.), ai Sparavieri (Goir.!), Valon del Malera (Goir, Pezzo), sul Gruppo del Carega sul M. Posta (Goir.), Campobrun (Goir.,!), alla Lora (Goir.,!), sul M. Zeola (Goir.).



705. Daphne striata Tratt.
Arch. Gewachsk.: 120 (1814).
BIBL. ver.: Daphne striata Goir., Fl. ver. I, 254; D. striata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 12 (352), 1901.
NOM. ITAL.: Dafne rosea.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: pascoli dell'orizzonte subalpino ed alpino dalla Carnia alle Grigne.
Specie caratteristica dell'Eneo-Pinion Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 39.
8,9 Ch suffr pEAi VI-IX.

Si incontra negli stessi ambienti della specie precedente, anche se della stessa è più frequente e limitata esclusivamente all'orizzonte subalpino dove è caratteristica dei pascoli a Sesleria varia (Jacq.) Wettst.: sul Monte Baldo al Telegrafo (C.M.!), a Tredespin!!, all'Altissimo di Nago (Ambrosi), al Coal Santo e a Naole (Goir.); sui Lessini nel Valon del Malera (Tessari!), Castel Malera (Biadego!), su tutto il Gruppo del Carega!!, Cima Posta (Goir.!), Campobrun (Goir.! C.M.!), alla Lora (Goir.!), sul M. Zeola (C.M.!).





230. Gen. Thymelaea Miller ↑↑
(em. Endl. Gen. Pl. Suppl. IV.2, 65, 1847)

706. Thymelaea passerina (L.) Cosson et Germ.
Fl. Env. Paris ed. 2, 586 (1861).
SYN.: Stellera Passerina L.(1753); Thymelaea arvensis Lam. (1778); Passerina arvensis Wick. (1818).
BIBL. ver.: Thymelaea arvensis Goir., Fl. ver. I, 251; Th. arvensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 497, 1893; Th. arvensis Goir., Una seconda mezza centuria etc., Bull. Soc. Bot. It., 11, 351; Stellera Passerina Poll., Fl. ver. I, 08; Passerina Tragi Segu., Pl. ver. I, 142; Passerina con foglia di Linaria Pona, M.B., 175.
NOM. ITAL.: Timelea.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-centrasiatico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi incolti, campi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 T scap PEa V-VII.

Non è specie comune per il territorio veronese; lo era circa un secolo fa quando assai più estesi erano i terreni che la piante predilige, strade di campagna, incolti, luoghi cioè che sono stati oggetto di modificazioni o soggetti a ripetuti diserbi.

Esemplari d'Erbario: Valdonega di Verona (Goir.), collina di San Dionigi!, Avesa (Goir.), Peschiera (Goir.), Domegliara (Goir.), Pai, Castelletto, Navene (Goir.), Monte Moscal (Goir.), altopiano di Rivoli dalle Zuane a Caprino (Goir.), Boi (Goir.), Spiazzi (Goir.), Ferrara di M. Baldo (Goir.), M. Belpo, M. Creta, Lumini (Goir.), Tregnago (Mang.), M. Precastio (C.M.), M. Zovo (Goir.), alle Gozze sopra Velo (Goir.), Cerro e Corbiolo (Goir.).
Altre località segnalate: Sanguinetto (Goir.), S. Vito del Mantico (Goir.), Pacengo, Colà (Segu.), Lazise (Fontana), Castelletto, Madonna di Navene (Goir.).









LX. Fam. Elaegnaceae ↑↑↑


231. Gen. Hippophaë L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 301, 1737)

707. Hippophaë rhamnoides L.
Sp. Pl. 1023 (1733).
SYN. Hippophaë fluviatilis (Soest) Rivas Mart. Itinera Geobot. 15(2): 702 (2002).
BIBL. ver.: Hippophaë rhamnoides Goir., Fl. ver. I, 256; H. rhamnoides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 499, 1893; H. rhamnoides Poll., Fl. ver. III, 174; Rhamnus spinis oblongis flore candicante Segu., Pl. ver. II, 270; Rhamnoides fructifera, foliis salicis, baccis laeviter flavescentibus Segu., Pl. ver. III, 284.
NOM. ITAL.: Olivella spinosa.
NOM. DIALETT.: Spin bianco.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico-temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata.
Luoghi selvatici sassosi, greti di fiumi e torrenti, dall'arco alpino, alla Padania, all'Appennino settentrionale dal piano basale all'orizzonte montano superiore. Stazioni isolate in Campania.
1-2 P caesp PEAi IV-V.

Cresce tra le ghiaie e le sabbie dei corsi d'acqua o ai margini di questi, in modo particolare lungo il corso dell'Adige o sui terreni da questo innondati occasionalmente; si tratta di specie ormai assai rara: nella Val d'Adige ad Ossenigo, Belluno, Peri (Goir.), presso Dolcè (Goir.), ai piedi del Pastello tra Ceraino e Dolcè (Goir.!), sotto Rivoli (Goir. ex V. Pellegrini), nei dintorni di Verona al Lazzaretto (Mang.!), San Pancrazio (Goir.!), alla rotta Fuini (Goir.!), al Pestrino (Goir.!), San Michele (Goir.), San Giovanni Lupatoto (Goir.), Zevio (Segu.).
Una segnalazione riguardante i dintorni di Giazza (Pisani) è da verificare.












Ord. Guttiferales ↑↑↑↑

LXI. Fam. Guttiferae ↑↑↑


232. Gen. Hypericum L. ↑↑ (Gen. Pl. ed. I, 231, 1737)

708. Hypericum androsaemum L.
Sp. Pl. 784 (1753).
BIBL. ver.: Hypericum Androsaeum Goir., Fl. ver. II, 142; H. Androsaeum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 306, 1892; H. Androsaeum Poll., Fl. ver. III, 547; Androsaeum maximum frutescens Segu., Pl. ver. I, 444; Climenio di Plinio Pona, M.B., 154.
NOM. ITAL.: Erba sana.
NOM. DIALETT.: Ciciliana.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Caucaso, Asia occidentale, Africa nordoccidentale.
Italia: luoghi umidi ombrosi, boschi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
1-5,6 NP pEAi VI-VIII.

Non è specie comune per il territorio veronese e limitata, pare, ai luoghi selvatici e ai boschetti del settore orientale, per lo più alle prime pendici dei Monti Lessini. Un'unica segnalazione per il M. Baldo presso la Corona ci è fornita dal Pona e dal Pollini, ma non è avallata da nessun esemplare d'erbario.

Esemplari d'Erbario: alle Ferrazze presso Montorio (Mang.), ai Finetti di Tregnago (Goir.), Val di Tregnago, Figarolo, Cellore (A.M.), San Giovanni Ilarione (Goir.), Vajo del Paradiso di Grezzana (Goir.), Vajo Borago di Avesa!.


Hypericum calycinum L.,
coltivato diffusamente a scopo ornamentale, si incontra qua e là inselvatichito nella fascia collinare della città di Verona (Goir.!,!!).



709. Hypericum coris L.
Sp. Pl. 787 (1753).
BIBL. ver.: Hypericum Coris Goir., Fl. ver. II, 145; H. Coris Goir., Erb. est e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 307, 1892; H. Coris Poll., Fl. ver. II, 551; Cori legittimo di Dioscoride Pona, M.B., 98 cum icon.; Coris Calc., Viagg. etc., 14.
NOM. ITAL.: Erba di San Giovanni aghifoglia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofita europeo sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: luoghi aridi e rupi dall'orizzonte submontano a quello subalpino (Alpi meridionali dal veronese al bergamasco; Alpi occidentali dalla Val d'Aosta alla Liguria; Alpi Apuane e Appennino toscano).
4-7 Ch suffr pEAi VI-IX.

Pianta rara con diffusione limitata a poche stazioni ben precise, una delle quali riconfermata recentemente.

Esemplari d'Erbario: sentiero del Buso del Gatto presso Roccapia sopra Peri (Goir., C.M.), pendici rupestri del M. Baldo presso Malcesine (Goir.), Eremo dei SS. Benigno e Caro!. Quest'ultimo sito era già noto a Goiran su indicazione di Rigo; manca però il riscontro del campione.
Specie anche segnalata dal Calzolari per la Valvaccara sul Monte Baldo.



710. Hypericum hirsutum L.
Sp. Pl. 786 (1753).
BIBL. ver.: Hypericum hirsutum Goir., Fl. ver. II, 145; H. hirsutum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 306, 1892; H. hirsutum Poll., Fl. ver. II, 550; Hypericum villosum erectum, caule rutundo Segu., Pl. ver. I, 457.
NOM. ITAL.: Erba di San Giovanni irsuta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA; elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Algeria.
Italia: luoghi boschivi, macchie, radure, nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica Atropion Br.-Bl. 30 em. Oberd. 37.
6,7 H scap pEAi VI-IX.

Specie rara dei luoghi selvatici e delle macchie, non rinvenuta recentemente.

Esemplari d'Erbario: Naole di M. Baldo (Mang.), Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), presso S. Anna d'Alfaedo e Vaona (Goir.), M. Tondo in Valpantena (Goir.), Cerro (Ton.), da Selva di Progno ai Covoli di Velo (C.M.), Val Fraselle, Giazza (Goir.).
Indicata pure da Pollini per Ferrara di M. Baldo.



711. Hypericum montanum L.
Fl. Seuc. ed. 2, 266 (1755).
BIBL. ver.: Hypericum montanum Goir., Fl. ver. II, 145; H. montanum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 306, 1892; H. montanum Poll., Fl. ver. II, 550; Hypericum elegantissimum non ramosum folio lato Segu., Pl. ver. I, 437; Androsemo del Mattioli Calc., Viagg. etc., 15; idem Pona, M.B., 142.
NOM. ITAL.: Erba di San Giovanni montana.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Algeria.
Italia: luoghi selvatici, macchie, boschi, dal piano basale all'orizzonte subalpino nella Penisola fino alla Basilicata e in Sardegna.
2-7(8,9) H caesp pEAi VI-X.

Si rinviene frequente nei boschi, boschetti, macchie, spesso in querceti e faggete, di tutto il territorio veronese dal Lago di Garda al confine vicentino dal piano basale all'orizzonte montano inferiore donde raramente penetra in quello superiore, e così lungo le pendici del Baldo, sia occidentali, Albisano!!, Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!), che orientali, Caprino (Goir.!), o in prossimità di questo, Incaffi!!, e sul Monte Baldo, Ime (C.M.!), Ferrara (Goir.!), Valfredda (Goir.!), ed ancora sul M. Pastello (Goir.!), presso Monte di Valpolicella!!, nei dintorni di Verona, Boscomantico e Pestrino (Goir.); sui Lessini presso Grezzana (Ton.!), sulle rupi di Falasco in Valpantena (Goir.!), nel Vajo del Paradiso (Goir.!), sul M. Tondo (Goir.!), nella Valsquaranto (Goir.!), nel Vajo di Sperzoni (Goir.!), al Branchetto!!, nella Valle di Tregnago (A.M.!), Badia Calavena (C.M.), nella Val Fraselle (Pisani), Giazza!.



712. Hypericum humifusum L.
Sp. Pl. 785 (1753).
BIBL. ver.: Hypericum humifusum Goir., Fl. ver., II, 144; H. perfomtum var. β Poll., Fl. ver. II, 549; H. humifusum Poll., Viagg. etc., 17.
NOM. ITAL.: Erba di San Giovanni prostrata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa centrale ed occidentale, Africa boreale e meridionale, Madera.
Italia: luoghi erbosi umidi, campi, sentieri, dal Trentino alla Liguria, nell'Appennino settentrionale, Toscana, Umbria e Sardegna dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-4 H scap pEAi VI-X.

Specie rara, e da riconfermare, dei luoghi sassosi e dei pascoli aridi e secchi: indicata per il Colle delle Ongarine (Goir.) e per la Rocca di Garda (A.M.!, Goir.!).
Solo quest'ultima segnalazione è accompagnata dall'esemplare d'erbario.



713. Hypericum tetrapterum Fries
Nov. Fl. Suec. 94 (1823).
SYN..: Hypericum quadrangolum Auct., non L.; H. acutum Moench (1794).
BIBL. ver.: Hypericum tetrapterum Goir., Fl. ver. II, 144; H. quadrangulare Poll., Fl. ver. II, 547; Hypericum Ascyron dictum caule quadrangulare Segu., Pl. ver. I, 456; Asciro del Mattioli e d'altri moderni Calc., Viagg. etc., 14; idem Pona, M.B., 142.
NOM. ITAL.: Erba di San Giovanni alata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi umidi (prati, margini di fossati, canneti ecc.) del piano basale nella Penisola e nelle Isole.
Specie caratteristica del Filipendulion Seg. 66.
1-5 H scap pEAi VI-IX.

Specie rara dei luoghi umidi (prati torbosi, margini di fossati, siepi) della pianura e della fascia collinare. Diffusione assai ridotta per bonifiche e diserbi nell'habitat naturale.

Esemplari d'Erbario: fossati presso Vigasio (Mang.), Onè nella Valle di Caprino in prossimità di fossati (Goir.), Caprino (Goir., C.M.), Pazzon presso fossati (C.M.), Lago di Garda, Malcesine (Goir.), fossi presso bicanale nella Val d'Adige (Goir.), Verona (Mang., Goir.), San Michele Extra (Biadego), ai piedi dei Lessini presso Grezzana (Goir.), Tregnago (A.M.).



714. Hypericum maculatum Crantz
Stirp. Austr. 2:64 (1763).
SYN.: Hypericum quadrangolum L. (1753); H. dubium Leers (1775); H. obtusum Moench (1794).
BIBL. ver.: Hypericum quadrangolum Goir., Fl. ver. II, 144; H. dubium Poll., Fl. ver. II, 548.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia occidentale.
Italia: prati montani e subalpini, pascoli e cespuglieti della catena alpina.
Specie caratteristica dei Nardetalia Oberd. 49 em. Prsg. 49.
(6,7) 8,9 H scap pEAi VII-IX.

Nei pascoli, sulle rupi e nei luoghi selvatici elevati dei monti veronesi e così sul Monte Baldo (Ton.!, Biadego!) in Valfredda (Mang.!, Goir.!), Naole (Biadego!), alle Acque Negre!!; sui Lessini sul Corno d'Aquilio (Goir.!), sul Corno Mozzo (Goir.!), Castel Gaibana (Goir.!), al Branchetto (Biadego!), sul Malera (Goir.!, Biadego!, Tessari!), presso Roverè di Velo (A.M.!), in Val Fraselle (C.M.!) e sul Gruppo del Carega!.



715. Hypericum perforatum L.
Sp. Pl. 785 (1753).
BIBL. ver.: Hypericum perforatum Goir., Fl. ver. II, 143; H. perforatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 306, 1892; H. perfomtum Poll., Fl. ver. II, 549; Hypericum vulgate Segu., Pl. ver. I, 455; Hyperico Calc., Viagg. etc., 14.
NOM. ITAL.: Erba di San Giovanni comune.
NOM. DIALETT.: Perforata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato (subcosmopolita).
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi incolti e selvatici, lungo le vie, nei prati aridi e nelle boscaglie della Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-7 H scap pEAi V-IX.

Nel territorio veronese è la specie piu comune del genere Hypericum; s'incontra frequente lungo le siepi, le strade, sui muri, negli incolti, nelle macchie dalla bassa pianura alla fascia medio-montana! dal lago di Garda al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Campiani di Garda!, Ferrara di Monte Baldo (Ton.), Val di Caprino alle Valdoneghe (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Vigasio (Goir.), Monte Zucco (Goir.), Monte Zovo (C.M.), Spredino (Goir.), Tregnago (A.M., C.M.), Giazza (C.M.), Gruppo del Carega (Lucato).












Ord. Violales ↑↑↑↑

LXII. Fam. Violaceae ↑↑↑
233. Gen. Viola L. ↑↑ (Gen. Pl. ed. I, 267, 1737)

716. Viola odorata L.
Sp. Pl. 934 (1753).
BIBL. ver.: Viola odorata Goir., Fl. ver. II, 97; V. odorata Poll., Fl. ver. I, 294; Viola martia purpurea, flore simplici odoro Segu., Pl. ver. II, 277.
NOM. ITAL.: Viola mammola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa nordoccidentale.
Italia: luoghi selvatici erbosi, siepi, cespugli, margini dei boschi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine Glechometalia hederaceae Tx. in Tx. et Brun- H. 75.
1-5 H ros Peai II-IV (V).

Cresce abbastanza frequente lungo le siepi, tra i cespugli, nei boschetti, ai margini dei fossati della pianura e della fascia collinare dalla quale talvolta si inoltra nella medio-montana. Fiorisce assai precocemente, nelle stazioni ben esposte anche in piena stagione invernale.

Esemplari d'Erbario: Santa Lucia di Verona!, colline attorno a Verona, San Leonardo e S. Mattia (Goir.), San Fidenzio!, Montorio (Goir.), Grezzana (Ton.), Cogollo (C.M.), Valle dei Gamberi sopra Badia Calavena (C.M.).
Altre segnalazioni: Molina e Val Tramigna (Saudella).



717. Viola suavis Bieb.
Fl. Taur. Cauc. 3: 164 (1819).
SYN.: Viola austriaca Kerner (1872).
BIBL. ver.: Viola austriaca Goir., Fl. ver. II, 98.
NOM. ITAL.: Viola soave.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia Minore.
Italia: luoghi selvatici della Penisola dall'orizzonte submontano al montano superiore fino all'Appennino abruzzese.
2-5 H ros Peai III-VI.

S'incontra, ma non è specie comune, lungo le siepi, tra i cespugli, nei luoghi erbosi in genere della fascia collinare: pendici del Baldo nei dintorni di Torri del Benaco (Goir.!), Monte Pastello lungo la strada della Bocchetta per Cavalo!, sulle colline attorno ad Avesa e Quinzano (Goir.), nel Vajo Borago (Goir.), a Costagrande!!, sul Monte Tondo (Goir.), nella Valle d'Illasi presso Tregnago (C.M.!).



718. Viola alba Besser
Prim. Fl. Galic. 1:171 (1809).
BIBL. ver.: Viola alba Goir., Fl. ver. II, 96.
NOM. ITAL.: Viola bianca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Nordafrica.
Italia: lungo le siepi, tra i cespugli, nei luoghi erbosi della Penisola e delle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'Alliarion Oberd. 62 em. Siss. 73.
2-3 H ros Peai II-IV.

La presenza di questa specie interessa la fascia collinare di tutto il territorio veronese dal Lago di Garda, Torri del Benaco (Goir.!), dintorni di Garda!, alle pendici del Baldo, Caprino!, Costernano!, Marciaga!, all'area prossima a Verona, San Dionigi!!, Vajo Borago (Goir.), Avesa (Goir.), Montorio (Goir.), San Fidenzio!!, alle Ferrazze e alla Musella (Goir.), alle prime propaggini dei Lessini, Ponte di Veja e Molina (Saudella), Tregnago (C.M.!), Badia Calavena (C.M.!).



719. Viola hirta L.
Sp. Pl. 934 (1753).
BIBL. ver.: Viola hirta Goir., Fl. ver. II, 95; V. hirta Poll., Fl. ver. I, 294.
NOM. ITAL.: Viola irta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale centrale.
Italia: luoghi erbosi e selvatici, incolti, nella Penisola fino all'Appennino settentrionale dal piano all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica dell'ordine Origanetalia vulgaris Th. Müll. 61.
1-5, (6,7) H ros Peai II-IV.

Specie tipica della fascia collinare, s'incontra talora al di sotto o al di sopra di questa come sul Baldo ad Ime (Goir.) o sui Lessini presso Bosco Chiesanuova!.

Esemplari d'Erbario: Verona (Ton.) e dintorni sulle Torricelle alle Case Vecchie!, Boscomantico (C.M.,!), Avesa (C.M.), Quinzano alle Due Cariole!, San Fidenzio!, Marano di Valpolicella!, Lazise (Mang.), Grezzana (Goir.), Alcenago (Goir.), Tregnago (C.M.), M. Precastio (C.M.). Indicata pure per Scaveaghe di Garda!, Molina (Saudella), Val Tramigna (Saudella), Verona al Pestrino (Goir.).



720. Viola collina Besser
Cat. Pl. Horto Cremen. 151 (1816).
BIBL. ver.: Viola collina Goir., Fl. ver. II, 96.
NOM. IT AL.: Viola dei colli.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico continentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: luoghi erbosi selvatici, cespugli e boschetti nel settore settentrionale della Penisola lungo il piede meridionale delle Alpi dall'Istria al Piemonte, raramente nella Padania e nell'Appennino settentrionale: nel piano basale, orizzonte submontano.
2-4 H ros Peai III-V.

Specie rara dei luoghi arenosi, boschetti e cespugli, indicata dal Goiran (l.c.) per il Pestrino, per la collina veronese alla Fontana di Sommavalle e per le prime pendici dei Lessini nei dintorni di Grezzana.
Recentemente è stata rinvenuta nei boschetti ad Ostrya carpinifolia in prossimità di Roverè!! e a Boscomantico!!.



721. Viola mirabilis L.
Sp. Pl. 936 (1753).
BIBL. ver.: Viola mirabilis Goir., Fl. ver. II, 101; V. mirabilis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 271, 1892; V. mirabilis Poll., Fl. ver. I, 297.
NOM. ITAL.: Viola mirabile.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosibirico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e settentrionale, Asia nordoccidentale.
Italia: boschi radi, luoghi selvatici, radure lungo il piede meridionale dell'arco alpino e raramente nell'Appennino settentrionale dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Querco-Fagetea Br.-Bl. et Vlieg. in Vlieg. 37.
2-5 H scap Peai IV-V.

È specie comune dei luoghi ombrosi e selvatici collinari e della bassa montagna di tutto il territorio veronese: così sulle colline prospicienti il Lago di Garda attorno a Lazise (Goir.), Torri (Goir. ex Rigo!), Scaveaghe di Garda!, e fra Costermano e Garda (Goir.), alle falde meridionali del M. Baldo nella Valle di Caprino, lungo la Val d'Adige presso Dolcè e Peri (Goir.), nella Valpolicella a Montecchio di Negrar (Goir.!), Mazzurega (Ton.!), Fumane!, presso Cavalo (Goir.), sul M. Pastello (Ton.!), sul M. Tondo tra la Valpolicella e la Valpantena (Goir.) e nella Valpantena ad Alcenago (Goir.!), nel Vajo Squaranto presso Mizzole e Pigozzo (Goir.,!), nella Val di Tregnago nei Vaj del Gambaro e dei Rugoloti (Goir.).



722. Viola rupestris F.W. Schmidt
Abh. Bohm. Ges. Wiss. ser. 2, 1:60 (1791).
SYN.: Viola arenaria DC. (1805); V. allionii Pio (1813).
BIBL. ver.: Viola arenaria Goir., Fl. ver. II, 98; V. Allionii Poll., Fl. ver. I, 300.
NOM. ITAL.: Viola rupestre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nordoccidentale.
Italia: pascoli, luoghi sassosi lungo l'arco alpino dal Friuli alla Liguria e qua e là nell'Appennino settentrionale e centrale dal piano montano all'orizzonte alpino.
Specie caratteristica della classe Pulsatilla-Pinetea Oberd. in Oberd. et al. 67.
6-9 H scap PEai V-VII.

Specie rara non rinvenuta di recente e quindi da confermare per la fascia montana e subalpina del territorio veronese. In passato è stata raccolta nei pascoli pietrosi sia del Baldo che dei Lessini: così sul massiccio baldense (Rigo, Poll., Ton.) in Val Basiana, all'Altissimo di Nago, in Val Losana (Goir.!), al Gamberon (Goir.!), nei dintorni di Ime (Goir.), mentre per quanto riguarda i Lessini vi sono indicazioni per il Monte Pastello (Mang.!, Ton.!), per il M. Bolca (Ton.!) e per il Passo della Lora sul Gruppo del Carega (C.M.).



723. Viola reichenbachiana Jordan ex Boreau
Fl. Centre Fr. ed. 3, 2:78 (1857).
SYN.: Viola sylvestris Lam. p.p. (1778); V. sylvatica Fries (1847).
BIBL. ver.: Viola sylvatica Goir., Fl. ver. II, 98; V. sylvatica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 271, 1892; V. canina Poll., Fl. ver. I, 296; Viola martia inodora, sylvestris Segu., Pl. ver. II, 106.
NOM. ITAL.: Viola silvestre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosibirico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi selvatici, in modo particolare boschi di latifoglie, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dei Fagetalia sylvaticae Pawl. 28.
2, (3-6) H scap PEai IV-VI.

Si incontra frequentemente nei luoghi boschivi, lungo le siepi, tra i cespugli, nella fascia compresa tra l'alta pianura e la media-alta montagna. Così lungo l'Adige al Pestrino e San Michele (Goir.!), a Boscomantico (Goir.), in tutta la collina circostante Verona, Vajo Borago!!, Pigozzo!!, Vajo Gallina!!, Vajo Canova e Valsquaranto!!, tra Trezzolano e Moruri!!, Avesa (Goir.), Castel S. Felice e Valdonega (Goir.!), nella Valpolicella e nella Valpantena! e su tutta la catena dei Lessini dalla Val d'Adige al confine vicentino (Goir.,!): sul Monte Pastello (Mang.!, Goir.), nella Valle di Illasi presso Tregnago (C.M.!), Cogolo, Badia Calvena (Goir.), sul Monte Gadà (C.M.!), sul M. Bolca e nelle Valli Tramigna e dell'Alpone (Goir.); sul Monte Baldo (Biadego!), in Val Basiana (Goir.!), Spiazzi (Biadego!), al Cerbiol (Goir.!), alla Lonza (Ton.!), in Valfredda (Goir.!), in Prabazar (Goir.!), nella Valle di Caprino!, tra Costermano e Garda! e lungo il Garda da Torri (Goir.!) a Navene!.



724. Viola riviniana Recheinb.
Pl. Crit. 1:81 (1823).
SYN.: Viola canina L. var. riviniana Rchb. (1828).
BIBL. ver.: Viola Riviniana Goir., Fl. ver. II, 99; V. canina Poll., p.p., Fl. ver. I, 296.
NOM. ITAL.: Viola di Rivinus.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale.
Italia: luoghi selvatici, boschi (querceti, faggete) nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2-7 H scap PEai IV-VII.

Cresce nelle stesse località, però con minor frequenza, della specie precedente, dal Lago di Garda, tra Costermano e Garda, al M. Baldo alla Corona (Goir. ex Barbieri), ai dintorni di Verona, Bosco Buri!!, ai Lessini, Alcenago (Ton.!), Ponte di Veja!, Selva di Progno (Goir.!), Giazza (Pisani).



725. Viola canina L.
Sp. Pl. 935 (1753).
BIBL. ver.: Viola canina Goir., Fl. ver. II, 100; Viola montana Poll., (p.p.?), Fl. ver. I, 296; Viola martia arborescens purpurea Segu., Pl. ver. II, 108; Viola martia del Lobelio, da altri detta Viola arborea Pona, M.B., 171; Madre delle viole del Dalecampio, da altri detta Viola retta o Viola arborea Pona, M.B., 231; Viola arborescens Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. DIALETT.: Viola selvatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: pascoli, radure, margini di boschi, luoghi selvatici anche umidi lungo tutto l'arco alpino e nell'Appennino settentrionale dal piano basale all'orizzonte alpino.
Specie caratteristica del Violion caninae Schwick 44 (Nardetalia).
2-7 H scap PEai IV-VII.

Cresce nei luoghi selvatici, nei pascoli, nelle macchie, dall'Alto Agro alla fascia montana (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.,!), ma non è specie comune nel veronese.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.) nella valle di Caprino (Ton.), Isola della Scala (Ton.), Verona (Ton.), colli di Avesa (Goir.), Cancello!, Boscomantico (Goir.), Tregnago alle Fontanine (A.M.).
Altre località segnalate: Torricelle di Verona!, da Caprino a Spiazzi (Goir.), alla Corona (Goir.), Basiana, Noveza, Artillon (Goir.), Covoli di Velo e Roverè (Goir.).



726. Viola elatior Fries
Nov. Fl. Suec. ed. 2, 277 (1828).
BIBL. ver.: Viola elatior Goir., Fl. ver. II, 101; V. elatior Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 271, 1892; Viola montana Poll., p.p., Fl. ver. I, 296.
NOM. ITAL.: Viola maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Asia centrosettentrionale.
Italia: qua e là nei luoghi umidi della Padania.
2,3 H scap PE(e)ai V-VI.

È specie molto rara indicata per il Veronese tra Villafranca e Valeggio (Ton.!, Goir.!) e in prossimità di Lazise ove fu rinvenuta da Rigo e Fontana.
Recentemente è stata trovata presso il laghetto di Pozzolengo!! che, pur essendo in provincia di Brescia, dista pochi chilometri dal nostro confine. Si presume pertanto che Viola elatior possa crescere anche attualmente nel territorio veronese in un'area prossima sia al bresciano che al mantovano.



727. Viola biflora L.
Sp. Pl. 936 (1753).
BIBL. ver.: Viola biflora Goir., Fl. ver. II, 102; V. biflora Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 271, 1892; V. biflora Poll., Fl. ver. I, 298; Viola alpina rotundifolia lutea Segu., Pl. ver. II, 108; Viola gialla del Clusio Pona, M.B., 237; Viola gialla Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Viola gialla.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America nordoccidentale.
Italia: luoghi selvatici umidi, rupi ombrose e stillicidiose dell'arco alpino e dell'Appennino settentrionale e delle Alpi Apuane nel piano montano e subalpino.
6-9 H scap pEAi VI-IX.

Si incontra frequente nei luoghi selvatici umidi in tutti i rilievi del territorio veronese dall'orizzonte montano inferiore a quello subalpino; e così sul Monte Baldo su tutte le cime più elevate e nelle valli e vailette che solcano il massiccio da Tratto Spino a Cima Pozzette!!, nella Val Larga (Ton.!), al Coal Santo (Biadego!)), in Costabella (Mang.!), nella Vaigrande (Ton.!), nella Valle degli Ossi (Ton.!); sul Monte Pastello (Goir.) e nella Val d'Adige sulle rupi sopra Peri (Goir.!), al Ponte di Veja! e su tutti i Lessini dal Corno d'Aquilio!!, ai Monti Sparavier e Malera!!, sui Monti Posta (Goir.!), Zeola (Goir.), presso Campobrun!!, nella Valle di Illasi nei dintorni di Giazza (Goir.!).



728. Viola tricolor L.
Sp. Pl. 935 (1753).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico (?).

subsp. subalpina Gaudin.
SYN.: Viola saxatilis F.W. Schmidt (1793).
BIBL. ver.: Viola tricolor var. saxatilis Goir., Fl. ver. II, 103; V. tricolor Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 271, 1892; V. tricolor var. a Poll., Fl. ver. I, 299; Viola bicolor arvensis flore candido et luteo, V. tricolor hortensis repens flore albo, luteo et cyaneo Segu., Pl. ver. II, 109; V. bicolor arvensis flore coeruleo et candido Segu., Pl. ver. III, 243.
NOM. ITAL.: Viola del pensiero, Suocera e nuora.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Italia: luoghi erbosi e sassosi, prati concimati dal piano basale all'orizzonte subalpino lungo le Alpi, Euganei, Appennino settentrionale. Altrove da confermare.
Specie caratteristica del Polygono-Trisetion Br.-Bl. et Tx. ex Marsch. 47.
1-5, (6-9) T scap/H bienn pEai.

Si incontra nei prati, nei pascoli, lungo i sentieri del piano montano del territorio veronese; da questo scende saltuariamente a quote inferiori fino a toccare la pianura.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Madonna della Neve!, in Valfredda (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.); Corno d'Aquilio!, Sega di Ala!, Malga San Giorgio!, Valon del Malera (Tessari), Bosco Chiesanuova (Ton., Goir., Biadego), tra Revolto e Passo Pertica!, Velo (Biadego), Selva di Progno (C.M.); periferia di Verona, Cadidavid (C.M.,!).
Altre località segnalate: Ponte di Veja!, Montagna della Lobbia (Pisani), Val Tramigna (Saudella).



729. Viola arvensis Murray
Prodr. Stirp. Gotting. 73 (1770).
BIBL. ver.: Viola tricolor L., var. arvensis Goir., Fl. ver. II, 103; Viola tricolor var. β Poll., Fl. ver. I, 299.
NOM. ITAL.: Viola dei campi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nordoccidentale, Africa boreale.
Italia: Luoghi erbosi, messi, campi, vigne, oliveti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica dell'ordine Centauretalia cyani Tx. 50.
1-7 T scap PEa.

Nel piano basale del territorio veronese Viola arvensis s'incontra negli stessi ambienti ed assieme alla specie precedente con la quale talvolta mal si distingue e si confonde.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), San Zeno di Moruri!, Cancello!, lungo l'Adige al Lazzaretto!, Trezzolano!, alle Ferrazze (Goir.), Sommacampagna!, Spredino (Goir.), Velo (A.M.).









LXIII. Fam. Cistaceae ↑↑↑


234. Gen. Cistus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 1735)

730. Cistus albidus L.
Sp. Pl. 524 (1753).
BIBL. ver.: Cistus albidus Goir., Fl. ver. II, 91; C. albidus Poll., Fl. ver. II, 179; C. albidus Bianchini, Riconferma ecc., Boll. Mus. civ. St. Nat. ver. I, 534.
NOM. ITAL.: Cisto a foglie sessili.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa occidentale meridionale, Algeria.
Italia: macchie, cespugli, nella riviera ligure di ponente, Sardegna, Corsica e nel Veronese lungo il Lago di Garda tra Torri e Pai.
5 NP Peai V.

Per notizie più dettagliate sulla diffusione e sull'importanza della specie nel territorio veronese si rimanda a Bianchini (L.c.). Cistus albidus sul Garda venne rinvenuto per la prima volta da Francesco Fontana, farmacista in Lazise, tra il 1815 e il 1820: campioni della specie furono forniti a Manganotti e Goiran, ma privi purtroppo di una data ben precisa. Confermarono in seguito la presenza della specie sia il Manganotti che il Rigo e parecchi decenni dopo il Béguinot nel 1923. Dopo mezzo secolo di assoluto silenzio, si ha ulteriore conferma della presenza di Cistus albidus nel 1974 con l'individuazione di nuove stazioni, localizzate comunque sempre sulle prime pendici del M. Baldo tra le località di Torri e Pai.
L'area sulla quale è insediata la nostra specie è interessata da una vegetazione inquadrabile nel Quercion pubescentis caratterizzata oltre che da Ouercus pubescens Willd., Ostrya carpinifolia Scop., Fraxinus ornus L., Pistacia terebinthus L. e Amelanchier ovalis Medie., da elementi erbacei quali Euphorbia nicaeensis All., Geranium sanguineum L., Teucrium chamaedrys L.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco (Mang.), circa Torri (Goir.), colli di Albisano (Mang.), Torri del Benaco, località Prader!, Le Prandine (Goir.,!), da Le Prandine a Crero!, Fornare alte di Pai!.
Si dubita molto sulla segnalazione di Roverè di Velo fatta da Abramo Massalongo.
Pur esistendo in erbario il campione di cui alla segnalazione precedente, la quota di questa stazione montana dei Lessini, circa 1000 m, dovrebbe escludere la presenza di una specie legata, anche se non strettamente, ad un ambiente di caratteristiche submediterranee.





234 bis. Gen. Tuberaria (Dunal) Spach
(Ann. Se. Nat. Sèr. II, 364, 1836)

731. Tuberaria guttata (L.) Fourr.
Ann. Soc. Linn. Lyon nov. sér., 16:340 (1868).
SYN: Helianthemum guttatum (L.) Miller (1768).
BIBL. ver.: Helianthemum guttatum Goir., Fl. ver. II, 92; H. guttatum Poll., Fl. ver. II, 184; Cisto annuo con fior guttato Pona, M.B., 18 et 19.
NOM. ITAL.: Fior gallinaccio comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale occidentale e centrale, Asia Minore, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: incolti aridi e pascoli nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano. Rara e localizzata al Nord.

Questa specie è attualmente da escludere dalla flora del territorio veronese, dove un tempo invece era presente seppur rara e in un'area piuttosto limitata. Pollini (l.c.) a tal proposito ci tramanda "Ponae occurrit prope vicum Settimo, mihi saepe in sylva del Mantico"; ma già il Goiran non rinviene Tuberarìa guttata nè qui nè altrove e gli unici esemplari presenti nell'Erbario del Museo di Verona provengono da Boscomantico dove erano stati rinvenuti in tempi precedenti da Manganotti, Tonini e A. Massalongo. Tale area boschiva, ridotta ormai a pochi lembi, e i terreni circostanti, fortemente antropizzati, sono stati di recente oggetto d'indagine che non ha portato a confermare la presenza della specie.





235. Gen. Helianthemum Miller
(Gard. Dict. ed. 8, 1768).

732. Helianthemum nummularium (L.) Miller
Gard. Dict. ed. 8, nº 12 (1768).
SYN.: Heliamthemum Chamaecistus Mill. (1768); H. vulgare Gaertn. (1788).
NOM. ITAL.: Eliantemo maggiore.

subsp. obscurum (Cělak.) Holub.
BIBL. ver.: Helianthemum vulgare var. obscurum Goir., Fl. ver. II, 94; id. Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1892; H. vulgare var. a Poll., Fl. ver. II, 185; Helianthemum vulgare flore luteo Segu., Pl. ver. I, 442.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centrorientale-meridionale.
Italia: prati aridi steppici lungo le Alpi e nella Penisola dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine Brometalia erecti Br.-Bl. 36.
2-5, (6-7) Ch suffr PEAi V-VIII (IX).

Questa sottospecie s'incontra frequente nei brometi della fascia collinare, dalla quale penetra raramente nell'orizzonte montano inferiore.

Esemplari d'Erbario: Malcesine (Goir.), Campiani di Garda!, San Vigilio!, Le Prandine di Torri!, Albisano!, Brentino (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Monte Pastello!, Quinzano (Goir.), M. Ongarine (Goir.), San Fidenzio!, Montorio (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Spredino (Goir.), M. Zovo (Goir.), Colognola ai Colli!, Tregnago (A.M.).
Altre località segnalate: Navene!, Boscomantico!, Ponte di Veja!.

subsp. grandiflorum (Scop.)
Sch. et Th.
BIBL. ver.: Helianthemum vulgare var. grandiflorum Goir., Fl. ver. II, 94; id. Goir., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1892; H. vulgare var. fi Poll., Fl. ver. II, 185; H. grandiflorum Poll., Viagg. etc., 98; Helianthemum alpinum vulgari simile, latioribus foliis Segu., Pl. ver. III 193.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio-sudeuropeo montano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: pascoli dell'orizzonte subalpino ed alpino sulle Alpi e qua e là sull'Appennino (Abruzzo e Pollino).
Caratteristica dell'ordine Seslerietalia Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
8,9 Ch suffr pEai VI-VIII.

Questa entità si rinviene nelle stazioni più elevate dei monti veronesi, prevalentemente nei seslerieti che occupano gran parte dei pascoli sia del Monte Baldo che dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: M. Baldo alla Lonza (Mang.), al Telegrafo (Mang.,!), al Coal Santo!, all'Artillon (Goir.); sui Lessini al Branchetto!, nel Valon del Malera (Tessari) e su tutto il Gruppo del Carega da Passo Pertica! a Campobrun (Goir.) e sul M. Trapola (Goir.).
Altre località segnalate: Ortigara (Goir.), Valfredda (Goir. ex Poll.), Val Losana (Goir.), Artillonzin (Goir.), Sparavieri (Goir.), Val Fraselle (Pisani).



733. Helianthemum apenninum (L.) Miller
Gard. Dict. ed. 8. nº (1768).
SYN.: Helianthemum polifolium Miller (1768); H. pulverulentum Auct. Fl. It.
BIBL. ver.: Helianthemum polifolium Goir., Fl. ver. II, 94; H. polifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull, Soc. Bot. It., 271, 1892; H. pulverulentum Poll., Fl. ver. II, 187; Helianthemum flore albo, folio angusto hirsuto Segu., Pl. ver. I, 442.
NOM. ITAL.: Eliantemo degli Appennini.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa sudoccidentale, Asia Minore, Africa settentrionale.
Italia: luoghi aridi sassosi lungo il piede meridionale delle Alpi; lungo la Penisola più frequente dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica dello Xerobromion Br.-Bl. et Moor 38 em. Morav in Holub et al. 67.
4 Ch suffr Peai V-VI.

Specie rara, non rinvenuta recentemente, i cui reperti del secolo scorso provengono da stazioni ben localizzate: così al limite meridionale della Valpolicella a S. Ambrogio e Domegliara (Mang.!, Ton.!, Goir.!) e nei dintorni di Tregnago nella Val d'Illasi presso Antane e Pian de Cologna (A.M.!).



734. Helianthemum salicifolium (L.) Miller
Gard. Dict. ed. 8, nº 21 (1768).
BIBL. ver.: Helianthemum salicifolium Goir., Fl. ver. II, 92; H. salicifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1892; H. salicifolium Poll., Fl. ver. II, 184; H. annuum foliis ovatis, flore fugaci Segu., Pl. ver. III, 197.
NOM. ITAL.: Eliantemo annuo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi e sassosi aridi della Penisola (raro al nord) e nelle Isole nel piano basale.
2-3 T scap PEa V-VI.

La diffusione di questa specie interessa l'alta pianura veronese e la fascia collinare, insediandosi di prevalenza nei luoghi aprici, ghiaiosi e secchi (Segu., Moreni, Poll., Mang., Goir., Rigo,!); così attorno alla città di Verona (!! ex Agosti), nei colli ad essa prospicienti (Mang.!), Quinzano (Goir.! C.M.!), e al Castello di Montorio!! e più in basso al Porto San Pancrazio e al Pestrino (Goir.!), a Boscomantico (Goir.), presso Castel d'Azzano (Goir.!), e Villafranca (Ton.!), nella Val d'Adige alle falde orientali del Monte Baldo presso Rivalta (Goir.) e nella Val di Caprino e salendo da questa ai Masi e Pra' Bestemmià (Goir.); sul Garda alla Rocca (Goir.); presso Tregnago alle Antane e Pian de Cologna in Val d'Illasi (A.M.!).



735. Helianthemum oelandicum (L.) DC.
in Lam. et DC., Fl. Fr. ed. 3, 4:817 (1805).

subsp. alpestre (Jacq.) Ces.
BIBL. ver.: Helianthemum italicum Goir., Fl. ver. II, 92; H. italicum Goir. Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1892; H. alpestre Poll. var. α et β, Fl. ver. II, 183; H. oelandicum Poll., Viagg. etc., 98; H. alpinum, serpilli folio nigricante et hirsuto Segu., Pl. ver. III, 195.
NOM. ITAL.: Eliantemo rupino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Italia: luoghi aridi, pascoli rocciosi nell'orizzonte subalpino ed alpino delle Alpi e dell'Appennino centrale (Sibillini ed Abruzzo).
Specie caratteristica del Seslerion Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
(6,7) 8,9 Ch suffr pEAi VI-IX.

Cresce nei luoghi aridi e sassosi, nei pascoli e sulle rupi nell'orizzonte subalpino di tutti i monti del territorio veronese scendendo talora dalle quote più elevate al sottostante orizzonte montano superiore dove diventa però meno frequente: così sul Monte Baldo (Segu., Moreni, Poll., Vis., A.M., Mang., Ton., Goir.,!) alla Punta del Telegrafo (Mang.!, Goir.!, C.M.!,!!), al Coal Santo (Goir.,!), Costabella (Ton.!, A.M.!), in Val Losana (Ton.!, Goir.!), in Valfredda e Val Basiana (Goir.), in Valdritta e nella Valle degli Ossi (Goir.) e lungo la strada Graziani! e nei dintorni di Novezzina!!; sul Corno d'Aquilio!!, sul Monte Malera (Goir.), nel Valon del Malera (Pezzo), in Campobrun e al Passo della Lora (Goir.), sui Monti Zeola e Alba (Segu., Poll.) e al Passo Pertica!!.



736. Helianthemum canum (L.) Baumg.
Enum. Stirp. Transs. 2:85 (1816).

subsp. canum
SYN.: Helianthemum vineale Goir., Fl. ver. II, 93; H. canum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1892; H. marifolium var. α et β Poll., Fl. ver. II, 182; id. Poll., Viagg. etc., 85; H. foliis Myrti minoris subtus incanis Segu., Pl. ver. I, 442 et H. alpinum foliis Pilosellae minoris Fuchsii Segu., Pl. ver. III, 196; Cisto terzo ungarico del Clusio et Cisto piccolo con folia mirtina del Clusio Pona, M.B., 150 et 241.
NOM. ITAL.: Eliantemo candido.
NOM. DIALETT.: Erba martelina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia Minore, Asia occidentale, Algeria.
Italia: prati aridi, luoghi aridi e sassosi, rupi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino ed alpino.
Specie caratteristica dello Xerobromion Br.-Bl. et Moor 38 em. Morav. in Holub et al. 67.
3-7 Ch suffr PEai V-VIII.

È specie frequente tipica dei prati aridi e delle rupi calcaree della fascia collinare, dalla quale saltuariamente penetra nel piano montano.

Esemplari d'Erbario: Malcesine (Goir.), Torri del Garda (Goir.), alle Prandine di Torri!, M. Pastello presso Monte!, San Giorgio di Valpolicella!, M. Pastelletto (Goir.), Cavalo di Valpolicella!, Corno d'Aquilio (Goir.,!), Boscomantico!, Avesa!, Colle delle Ongarine (Goir.), Montorio!, Trezzolano!, San Fidenzio!, Vajo Canova, Val Squaranto!, alla Pezza (Goir.), Giare di Grezzana (Goir.), Olivè (Goir.), Monte Cucco!, Monte Zovo (Goir.), Cerro!, Monte Gadà (C.M.).
Altre località segnalate: Scaveaghe di Garda!, Ponte di Veja!, tra Mizzole e Pigozzo!, Vajo Gallina!, Torricelle!, Quinzano!, Monte Arzan!, S. Maria in Stelle!, Monte Cavro!.





236. Gen. Fumana Miller(Dunal) Spach ↑↑
(Ann. sc. nat. 2 sèr. VI, 359, 1836)

737. Fumana procumbens (Dunal) Gren. et Godron
Fl. Fr. 1:173 (1847).
SYN.: Helianthemum fumana Miller (1768); Fumana vulgaris Spach (1836); Helianthemum procumbens Dun. (1824).
BIBL. ver.: Helianthemum fumana Goir., Fl. ver. II, 95; H. fumana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 271, 1892; H. fumana Poll., Fl. ver. II, 181; Helianthemum tenuifolium glabrum luteo flore per humum sparsum Segu., Pl. ver. I, 443.
NOM. ITAL.: Fumana comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centrale, Asia occidentale.
Italia: luoghi aridi sassosi, prati steppici nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dello Xerobromion Br.-Bl. et Moor 38 em. Morav. in Holub et al. 67.
2-5 Ch suffr Peai V-VII.

La specie cresce abbondante in tutta la fascia compresa tra medio-alta pianura e la collina dal Lago di Garda al confine vicentino: dai dintorni di Albisano!! ai Campiani di Garda!! e Scaveaghe di San Vigilio!, nella Valle del Tasso (Goir.) e sulle prime pendici del Baldo!, nella Valpolicella a San Giorgio!!, Monte (Mang.!) e Cavalo!, su tutte le alture collinari che circondano Verona, Avesa!!, San Rocchetto!, M. Ongarine!, Avesa!!, Vajo Gallina!!, San Fidenzio!!, Trezzolano!!, tra Mizzole e Pigozzo!!, alle falde dei Lessini, M. Cavro!, Romagnano!, Fonte Calesan di Mezzane!, M. Porcile (Goir.!), ai Finetti di Tregnago (A.M.), nella Val Tramigna (Saudella).



738. Fumana ericoides (Cav.) Gaud.
in Magnier, Fl. Select. Exicc. nº 201 (1883).
SYN.: Helianthemum ericoides Dun. (1824).
BIBL. ver.: Helianthemum fumana var. brevifolium Goir., Fl. ver. II, 95.
NOM. ITAL.: Fumana mediterranea.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea, Portogallo.
Italia: qua e là nella Penisola e in Sardegna nell'areale della lecceta.
2,3 Ch suffr PEai V-VII.

Entità rara e da ricercare ulteriormente nel territorio veronese; finora sono note le stazioni di Boscomantico e Bussolengo, rinvenute da Goiran (Goir.!) e non confermate, e quelle di recente ritrovamento alle Prandine di Torri del Benaco!! e ai Campiani di Garda!!.









LXIV. Fam. Tamaricaceae ↑↑↑


237. Gen. Myricaria Desv. ↑↑
(Ann. Se. Nat. IV, 349, 1825)

739. Myricaria germanica (L.) Desv.
Ann. Sci. Nat. 4:349 (1825).
SYN.: Tamarix germanica L. (1753).
BIBL. ver.: Myricaria germanica Goir., Fl. ver. II, 141; M. germanica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 306, 1892; Tamarix germanica Poll., Fl. ver. I, 404; Tamariscus germanicus Segu., Pl. ver. III, 294.
NOM. ITAL.: Tamerici alpino.
NOM. DIALETT.: Tamarisa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa. Asia occidentale.
Italia: lungo i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua in genere, dalle Alpi all'Appennino settentrionale e centrale, prevalentemente nel piano montano, donde talvolta scende in quello basale (Padania). Specie caratteristica del Salici-Myricarietum Moor 58.
2,4 P caesp Peai IV-VI.

Pianta non confermata di recente; i reperti d'erbario provengono in prevalenza da stazioni site in prossimità dell'Adige o addirittura dalle sabbie o dal greto dello stesso e pertanto destinate ad una presenza saltuaria quasi sicuramente nell'intervallo tra due piene.

Esemplari d'Erbario: Porto San Pancrazio (Agosti), secus Athesim (A.M., Mang.), Verona, Sabbie dell'Adige (Goir.), Val Sorda in dumetis sotto al Monte Moscal (Goir.).
Altre località segnalate: sulla destra orografica dell'Adige alle falde orientali del M. Baldo presso Brentino, alla Perarola presso Incanale (Goir.), presso Rivoli Veronese (Goir. ex. Rigo), al Pestrino, San Michele Extra e San Giovanni Lupatoto presso l'Adige (Goir.).









LXV. Fam. Elatinaceae ↑↑↑


238. Gen. Elatine L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 118, 1737)

740. Elatine hexandra (Lapierre) Schkur, Handb.
BIBL. ver.: Elatine exandra (sic) Goir., Fl. ver. II, 142; E. exandra (sic) Poll., Fl. ver. I, 480.
NOM. ITAL.: Pepe d'acqua.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo nordoccidentale.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: risaie, paludi, acque lentamente fluenti del settore alpino e della Padania, nel piano basale; praticamente scomparsa.
1,(7) I rad, T scap pEa VII-IX.

Elatine hexandra è stata rinvenuta nelle risaie presso Vigasio da Abramo Massalongo (A.M.!) e dal Pollini; in seguito il Tonini (Ton.!) la raccolse in una piccola palude nella Val Basiana sul M. Baldo assieme a Lythrum portula (L.) D.A. Webb e Callitriche palustris L. Entrambe le stazioni evidentemente erano site in ambienti soggetti a repentine modificazioni e pertanto la specie è da ritenersi praticamente scomparsa dal territorio veronese.












Ord. Cucurbitales ↑↑↑↑

LXVI. Fam. Cucurbitaceae ↑↑↑


239. Gen. Bryonia L. ↑↑
(Sp. Pl. 1012, 1753; Gen. Pl. ed. 5, 442, 1754)

741. Bryonia cretica L.
Sp. Pl. 1013 (1753).

subsp. dioica (Jacq.) Tutin
Feddes Repert. 79:61 (1968).
SYN.: Bryonia dioica Jacq. (1773).
BIBL. ver.: Bryonia dioica Goir., Fl. ver. II, 533; B. dioica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 90, 1892; B. dioica Poll., Fl. ver. III, 148; Bryonia asperasive alba, baccis rubris Segu., Pl. ver. I, 172; Brionia Pona, M.B., 131; Bryonia Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Brionia comune.
NOM. DIALETT.: Zuca selvadega.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Nordafrica.
Italia: macchie, siepi, boscaglie umide della Penisola e della Sicilia nel piano basale.
Specie caratteristica dell'Alliarion Oberd. (57) 62 em. Siss. 73.
1-5,(6) Grhiz/H scand PEai IV-VI.

Si incontra non molto frequente lungo le siepi, nelle macchie, nei luoghi sassosi in genere della pianura e della collina (Calc., Pona, Segu., Poll., Ton., Goir.,!), penetrando raramente nell'orizzonte montano: sul Monte Baldo lungo la strada da Brentino alla Corona (Goir.!), nella Val d'Adige alla Chiusa (Goir.), nella Valle di Caprino (Goir.) e lungo il Lago di Garda (Goir. ex Fontana), al Ponte di Veja!!, al Pestrino (C.M.!) e alla Fossa Boa di Cadidavid!!, presso Grezzana (Ton.!), nei dintorni di Tregnago e sul Monte Bolca (A.M.!), Giazza (Pisani).


Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld (anguria), Cucumis melo L. (melone), e Cucumis sativus L. (cetriolo), sono specie coltivate che sporadicamente s'incontrano inselvatichite nella bassa pianura veronese.












Ord. Myrtales ↑↑↑↑

LXVII. Fam. Lythraceae ↑↑↑


240. Gen. Lythrum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 138, 1737)

742. Lythrum salicaria L.
Sp. Pl. 446 (1753).
BIBL. ver.: Lytrhum Salicaria Goir., Fl. ver. II, 441; L. Salicaria Poll., Fl. ver. II, 92; Salicaria vulgaris purpurea foliis oblongis Segu., Pl. ver. I, 515; Salicaria trifolia, caule hexagono Segu., Pl. ver. III 206; Lisimachia seconda del Mattioli Pona, M.B., 142.
NOM. ITAL.: Salcerella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: nei luoghi umidi, fossi, paludi ecc. nella Penisola e nelle Isole dal piano basale a quello montano.
1,5 H scap pEAi VI-IX.

Cresce abbondante lungo i corsi d'acqua, nei luoghi umidi della bassa e media pianura veronese fino a toccare talvolta la fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Rivoli e Ceraino (Goir.), Marniga del Garda (Goir.), in fossis circa oryzetis (Mang,), Montorio, fossa Cozza!, Sabbioni di Buttapietra!, Boschetto di Verona!, Basso Acquar!, laghetto Squarà di Montorio!, Fossa Salarina, Vigasio!, Fossa Ca' di Novaglie!, San Martino Buon Albergo, lungo i fossi (A.M.).



743. Lythrum hyssopifolia L.
Sp. Pl. 447 (1753).
BIBL. ver.: Lythrum Hyssopifolia Goir., Fl. ver. II, 441; L. Hyssopifolia Poll., Fl. ver. II, 93; Salicaria Hyssopifolio Segu., Pl. ver. I, 516.
NOM. ITAL.: Salcerella con foglie d'issopo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centoccidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi umidi paludosi, fossi e stagni nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica della classe Isoeto-Nanojuncetea Br.-Bl. et Tx. 43.
1-5 T scap pEA VI-X.

Specie non rinvenuta di recente la cui rarefazione è dovuta all'alterazione o alla scomparsa delle zone umide, suo habitat naturale d'insediamento. La pianta era stata rinvenuta in passato a Vigasio (Mang.!, Goir.!), a Montorio (Ton.!) e a Lazise e Peschiera (Goir.!).



744. Lythrum portula (L.) D.A. Webb
Feddes Repert. 74:13 (1967).
SYN.: Peplis Portula L. (1753).
BIBL. ver.: Peplis Portula Goir., Fl. ver. II, 442; P. Portula Poll., Fl. ver. I, 424.
NOM. ITAL.: Salcerella erba portula.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-siberiano occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Africa settentrionale.
Italia: luoghi temporaneamente inondati, paludi, stagni nella Penisola e nelle Isole, ma assai rara, dalla pianura all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica della classe Isoeto-Nanojuncetea Br.-Bl. et Tx. 43.
2-7 T rept pEA VI-X.

Come la specie precedente, anche Lythrum portula può considerarsi specie assai rara per effetto di bonifiche o per distruzione dei modesti e temporanei insediamenti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (A.M., Goir.) e Val Basiana (Goir., Ton.), Lazise (Ton.), Grezzano di Mozzecane (Lucato), rinvenimento recente.









LXVIII. Fam. Trapaceae ↑↑↑


241. Gen. Trapa L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 120, 1753)

745. Trapa natans L.
Sp. Pl. 120 (1753).
BIBL. ver.: Trapa natans Goir., Fl. ver. II, 446; T. natans Poll., Fl. ver. I, 178; Tribuloiodes vulgare, aquis innascens Segu., Pl. ver. III 192.
NOM. ITAL.: Castagna d'acqua.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato e subtropicale.
DIFFUSIONE: qua e là nella Padania, ma ben localizzata.

Trapa natans, ancor oggi presente nei Laghi di Mantova, dovrebbe essere esclusa dalla flora veronese; viene segnalata in quanto, pur non essendo specie comune nel secolo scorso, si poteva incontrare in parecchie località del nostro territorio, come indicato da vari Autori (Segu., Poll., Goir.).

Esemplari d'Erbario: in fossis prope Legnago, IX. 1876 (Goir.); al gorgo Masoto tra Caldiero e San Bonifacio, VIII. 1878 (Goir.).
Segnalazioni si hanno pure per Ponte Molino (Segu., Poll.), Spinimbecco (Goir.), Valli del Tartaro (Goir. ex Masè), Caldierino (Goir.), Belfiore (Goir.).









LXIX. Fam. Punicaceae ↑↑↑


242. Gen. Punica L. ↑↑

746. Punica granatum L.
Sp. Pl. 472 (1753).
BIBL. ver.: Punica granatum Goir., Fl. ver. II, 448; P. Granatum Poll., Fl. ver. II, 120; Punica sylvestris Segu., Pl. ver. II, 310.
NOM. ITAL.: Melograno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento asiatico sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Asia Minore occidentale; altrove coltivato ed inselvatichito.
Italia: nella Penisola e nelle Isole nell'areale della vite per lo più coltivato e talvolta inselvatichito.
2-5 P scap PEai V-VII.

È specie da tempo remoto introdotta nelle nostre zone dall'oriente; inselvatichita e naturalizzata s'incontra frequente nella fascia collinare dell'intero territorio dal Lago di Garda al confine vicentino predilegendo rupi e boscaglie con vegetazione dominante a Quercus pubescens.

Esemplari d'Erbario: rupi del Lago di Garda da Scaveaghe a Navene (Goir.), San Vigilio!, Scaveaghe!, Pescantina (Goir.), Brentino (Goir.), Rivoli (Goir.), Domegliara (Ton., Goir.), San Peretto di Negrar!, colli di Verona (Mang.,!), colli di Grezzana (Ton.), da Olivè alla Pezza (Goir.), Cellore di Illasi (A.M.).









LXX. Fam. Onagraceae vel Oenotheraceae ↑↑↑


243. Gen. Circaea L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 3, 1737)

747. Circaea lutetiana L.
Sp. Pl. 9 (1753).
BIBL. ver.: Circaea lutetiana Goir., Fl. ver. II, 446; C. lutetiana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; C. lutetiana Poll., Fl. ver. I, 32; Circaea Segu., Pl. ver. I, 326; Circea parigina Pona, M.B., 147.
NOM. ITAL.: Erba maga comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale, Asia centroccidentale.
Italia: siti ombrosi umidi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2-7 H scap pEA(a)i VII-VIII (IX).

Specie abbastanza comune tra le macchie, lungo le siepi, nei luoghi ombrosi ed umidi della fascia collinare dalla quale penetra nella montana e più raramente in quella subalpina (Pona, Segu., Poll., Goir.,!) sia del Monte Baldo che dei Lessini; così sul Baldo ai Masi (Goir.!), Spiazzi (Goir.), nel Pian della Cenere e all'Artillon (Goir.), alla Lonza (Ton.!), in prossimità del Garda a Lazise (Fontana), lungo la Val del Tasso (Goir.!), nei dintorni di Verona ad Avesa vicino all'ex polveriera!!, nel Vajo Borago!!, in Valdonega (Ton.!), alla Fontana di Sommavalle (Goir.!), al Bosco Buri!!, nel Vajo Squaranto in località Rocchetta!!, sui Lessini al Ponte di Veja (Goir.!,!), al Corno d'Aquilio (Goir.), alle Cascate di Molina!!, sul Monte Bolca (A.M.!), nella Valle dei Rugoloti (C.M.!), nella Valle di Illasi presso Tregnago (Goir.).



748. Circaea alpina L.
Sp. Pl.) (1753).
BIBL. ver.: Circaea alpina Goir., Fl. ver. II, 446; C. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc. Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; C. alpina a minor Poll., Fl. ver. I, 32; Circaea alpina minore Segu., Pl. ver. I, 326.
NOM. ITAL.: Erba maga delle Alpi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa settentrionale e centrale, Asia, America settentrionale.
Italia: boschi lungo le Alpi e l'Appennino settentrionale dall'orizzonte submontano al subalpino.
6,7, (8,9) H scap pEAi VII-IX.

A differenza della specie precedente la diffusione di Circaea alpina interessa prevalentemente l'orizzonte montano superiore e quello subalpino; s'insedia nei boschi ombrosi umidi, nelle macchie, ma non può considerarsi specie comune.

Esemplari d'Erbario: Acque Negre (Goir.), Novezza (C.M.), Artillon (Ton.), Camposilvano (C.M.), Bolca, Velo, Roverè di Velo (A.M.).
Altre località segnalate: Covoli di Velo (Goir.), Selva di Progno (Goir.), ai Lavacci (Goir.).



749. Circaea x intermedia Ehrh.
Beitr. Naturk. 4:42 (1789).
BIBL. ver.: Circaea lutetiana x alpina Goir., Fl. ver. II, 446; C. intermedia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; C. alpina β major Poll., Fl. ver. I, 32.
NOM. ITAL.: Erba maga ibrida.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e settentrionale, Asia occidentale.
Italia: boschi e luoghi ombrosi lungo la catena alpina e l'Appennino settentrionale dal piano basale all'orizzonte subalpino.
6,7 H scap pEAi VII-VIII (IX).

Cresce nella fascia montana nei medesimi luoghi delle due specie precedenti delle quali è ritenuta un ibrido: E specie rara, da ricercarsi ulteriormente.

Esemplari d'Erbario: Monte Cerbiol (Goir.).
Altre segnalazioni: sul Monte Baldo presso Gambon, Prazagano, al Pian della Cenere; sui Lessini al Corno d'Aquilio (Goir.), sul Monte Bolca nella Valle degli Scaieti (A.M.).





244. Gen. Oenothera L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 112, 1737)

750. Oenothera biennis L.
Sp. Pl. 346 (1753).
SYN.: Onagro, biennis Scop. (1772).
BIBL. ver.: Oenothera biennis Goir., Fl. ver. II, 445; Oe. biennis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 367, 1892; Oe. biennis Poll., Fl. ver. I, 497; Onagra latifolia Segu., Pl. ver. III 169.
NOM. ITAL.: Enagra comune, Rapunzia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: originaria dell'America settentrionale, altrove naturalizzata.
Italia: spiagge, luoghi arenosi, rive di corsi d'acqua dalla regione alpina all'Appennino centrale e Sicilia.
Specie caratteristica del Sisymbrion Tx. et al. in Tx. 50.
1-5 H bienn pEAi VI-IX.

Importata dal continente americano oltre tre secoli fa, questa specie nel territorio veronese cresce nei greti dei corsi d'acqua, nei luoghi sabbiosi e ghiaiosi dalle sponde del Lago di Garda alla val d'Adige fino al confine vicentino!.

Esemplari d'Erbario: Verona, Borgo Milano!, Verona al Campo Marzo (Mang.), lungo l'Adige (Goir.) al Pestrino!, Porto San Pancrazio!, lungo l'Adige al confine con la provincia di Trento!





245. Gen. Ludwigia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 55, 1754)

751. Ludwigia palustris (L.) Elliott
Sketch Bot. South Carol. Georgia 1:211 (1817).
SYN: Isnardia palustris L. (1753).
BIBL. ver.: Isnardia palustris Goir., Fl. ver. II, 445; I. palustris Poll., Fl. ver. I, 183.
NOM. ITAL.: Porracchia dei fossi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita-temperato.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale, Africa boreale, America.
Italia: luoghi umidi, fossi, lungo la catena alpina, nella Padania, nella Toscana e sporadicamente altrove. Rara.
1-5 T rept (H caesp) PEA(i) VI-IX.

Pianta probabilmente da eliminare dalla flora veronese in quanto non più rinvenuta da oltre un secolo. Il suo habitat naturale, luoghi paludosi, fossati e risaie, in seguito a bonifiche nel corso del tempo si è progressivamente ridotto prima e alterato poi, incidendo notevolmente sulla presenza di questa e consimili specie.

Esemplari d'Erbario: Lazise (Mang.), Valfredda di Monte Baldo (A.M.), Valli Grandi Veronesi alla Torretta (Ton.), lungo il Tartaro (Goir.), Vigasio, Peschiera e Colà (Goir.).
Altre segnalazioni: Peschiera (Goir. ex. Rigo), Aselogna presso Legnago (Goir.), Villabella (Goir.), Arcole (Goir.), falde del Monte Baldo in località Onè sotto Pazzon (Goir.).





246. Gen. Epilobium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 112, 1737)

752. Epilobium angustifolium L.
Sp. Pl. 347 (1753).
SYN.: Chamaenerion angustifolium Scop. (1772).
BIBL. ver.: Epilobium angustifolium Goir., Fl. ver. II, 443; E. angustifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 366, 1892; E. angustifolium Poll., Fl. ver. I, 493; Chamaenerion latifolium vulgate Segu., Pl. ver. III 168.
NOM. ITAL.: Garofanino maggiore. Erba di S. Antonio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e settentrionale, America settentrionale.
Italia: schiarite di boschi, luoghi selvatici, macereti, pendii e sponde di corsi d'acqua dalle Alpi alla Sicilia dall'orizzonte submontano all'alpino.
Specie caratteristica della classe Epilobietea angustifolii Tx. et Prsg. in Tx. 50.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

La diffusione di Epilobium angustifolium nel territorio veronese interessa il piano montano e l'orizzonte subalpino. È specie abbastanza frequente che predilige i luoghi boschivi e selvatici, le roccaglie, le sponde pietrose dei corsi d'acqua; così per quanto riguarda la catena baldense è stato segnalato per l'Altissimo di Nago (Goir.,!), per la Valfredda (Goir.!), per i Zocchi sopra Malcesine (C.M.!), per Tredespin (Goir.!), per l'Artillon!, mentre per i Lessini si hanno indicazioni per il Corno d'Aquilio (Goir.!,!!), per il Valon di Fanta (Goir.), per il Passo di Roccapia (Goir.), per Erbezzo!!, Bosco Chiesanuova!!, per il Vajo dell'Anguilla!!, per i Tracchi (Goir.), per il Branchetto (Goir.!,!), il Valon del Malera (Pezzo,!), per Spiazzoi (Goir.!), per il Ponte di Veja!, il Passo Pertica (C.M.!), Revolto!, per Campobrun! e Cima Lasta (Pisani).



753. Epilobium dodonaei L.
Prosp. Dauph. 45 (1779).
BIBL. ver.: Epilobium Dodonaei Goir., Fl. ver. II, 442; E. angustissimum Poll., Fl. ver. I, 494; Chamaenerion angustifolium alpinum, flore purpureo Segu., Pl. ver. I, 402; Camenerio o piccolo Oleandro del Gesnero Pona, M.B., 13; Onagra de' moderni Pona, M.B., 172; id. Calc. Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Ramerino di fiume.
NOM. DIALETT.: Garofanini selvadeghi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: alvei ghiaiosi, greti, scarpate, rupi, nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'Epilobio-Scrophularietum caninum W. Koch et Br.-Bl. in Br.-Bl. 49.
2-7 H scap pEAi VII-X.

Specie a larga diffusione, ma con maggior frequenza nella fascia collinare e medio-montana dove s'insedia sulle rupi, negli incolti sassosi, nei greti di torrenti e lungo gli argini. Solo raramente penetra nell'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Campiani di Garda!, Brentino (Goir.), Monte Pastello!, Monte di Valpolicella!, San Giorgio di Valpolicella!, S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Fosse (Goir.), Corno d'Aquilio!, San Vito del Mantico (Goir.), Boscomantico!, Verona (Mang.), Avesa!, Montorio (Goir.), Grezzana (Ton.), Romagnano (Goir.), M. Zovo (Goir.), tra Erbezzo e Bosco Chiesanuova!, Tregnago (C.M.).
Altre segnalazioni: M. Baldo all'Artillon (Calc.), Valfredda (Pona), Altissimo di Nago (Goir. ex Heufler).



754. Epilobium hirsutum L.
Sp. Pl. 347 (1753).
BIBL. ver.: Epilobium hirsutum Goir., Fl. ver. II, 444; E. hirsutum Poll., Fl. ver. I, 494; Chamaenerion villosum magno flore purpureo (vel violaceo) Segu., Pl. ver. I, 401 et 402.
NOM. ITAL.: Garofanino d'acqua, Viola di palude.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa; naturalizzato nell'America settentrionale.
Italia: luoghi umidi, fossi, paludi, corsi d'acqua nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Convolvulo-Epilobietum hirsuti Hilbig et al. 72.
1-5,(6,7) H scap pEAi VII-X.

Goiran (l.c.) indica questa specie frequente lungo le sponde dei fossati e dei corsi d'acqua in genere, nei luoghi paludosi ed umidi, confortato anche da quanto indicato da Autori a lui precedenti quali Seguier, Pollini, Fontana, A. Massalongo e Manganotti. Aggiunge inoltre che Epilobium hirsutum è diffuso dalla bassa pianura all'orizzonte subalpino. Se il limite inferiore può essere accettato incondizionatamente, quello superiore va decisamente abbassato e sostituito con il submontano. A sostegno di ciò la presenza in erbario di campioni provenienti da zone comprese tra la pianura e l'Alto Agro veronese. Anche gli exiccata di Goiran sono stati raccolti nell'ambito di questo intervallo.

Esemplari d'Erbario: Valle di Caprino ai Lumini, lungo il Tasso (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Boscomantico!, Vajo Gallina!, al Boschetto di Verona, lungo l'Adige!, Bosco Buri!, al Pestrino!, al Basso Acquar!, San Michele Extra (Biadego), Montorio, lungo il Fibbio!, San Giovanni Lupatoto (A.M.), Grezzana (Ton.), Casal di Sotto, Lessini (Goir.).
Segnalato anche tra Montorio e Ferrazze lungo il Fibbio!.



755. Epilobium parviflorum Schreber
Spicil. Fl. Lips. 146, 155 (1771).
BIBL. ver.: Epilobium parviflorum Goir., Fl. ver. II, 444; E. parviflorum Poll., Fl. ver. I, 495.
NOM. ITAL.: Garofanino minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: luoghi umidi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica del Convolvulo-Epilobietum hirsuti Hilbig et al. 72.
1-7 H scap pEAi VI-IX.

Specie piuttosto rara per il territorio veronese, diffusa per lo più nei luoghi umidi in genere dalla bassa pianura fino al piano montano: Monte Baldo presso Ferrara (Ton.!), lungo il Lago di Garda (C.M.!), Montorio lungo il Fibbio!!, Vajo Borago!!, San Michele Extra (Biadego!), Vigasio (Mang.!), Arcole (Goir.!), Legnago!!, Grezzana (Ton.!), M. Zovo (Goir.!), Bosco Chiesanuova (Goir.!), Velo (Goir.!), Tregnago ai Finetti (A.M.!, C.M.!).



756. Epilobium montanum L.
Sp. Pl. 348 (1753).
BIBL. ver.: Epilobium montanum Goir., Fl. ver. II, 443; E. montanum var. α Poll., Fl. ver. I, 496; Chamaenerion glabrum majus Segu., Pl. ver. I, 402.
NOM. ITAL.: Garofanino di montagna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Italia: luoghi ombrosi, schiarite di boschi, greti, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte subalpino.
2,(3-9) H scap pEAi VI-IX.

Assieme a Epilobium dodonaei è la specie più frequente nel territorio veronese; cresce tra i cespugli, nei luoghi boschivi e rupestri, lungo i muri, dalla fascia collinare all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: M. Baldo (Mang.) in Valfredda (Ton.), nella Valle del Bastion (Goir.), in Campion (Goir.), nella Valle della Liana (Goir.), all'Artillon e all'Artillonzin (Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.), in Val Basiana (Goir.), presso Ime (Goir.), alle Acque Negre! e a quote inferiori nei dintorni di Albarè (Goir.); sul Pastelletto (Goir.), sul Corno Mozzo (Goir.), sul Corno d'Aquilio (Goir.), al Passo di Rocca Pia (Goir.), nei dintorni di Avesa (Ton., Goir.), nel Vajo dell'Anguilla (Goir.), Romagnano (Ton.), Erbezzo (Lucato), Bosco Chiesanuova (Goir.), Cogollo (A.M.), nella Valle dei Rugoloti (C.M.), Revolto (C.M.), al Passo della Lora (Goir.), Monte Trapola (Goir.).



757. Epilobium collinum C.C. Gmelin
Fl. Bad. 4:265 (1826).
SYN.: Epilobium montanum L. var. collinum Gmel.
BIBL. ver.: Epilobium montanum var. collinum Goir., Fl. ver. II, 443; E. montanum var. γ Poll., Fl. ver. I, 496; Chamaenerion glabrum minus Segu., Pl. ver. III 169.
NOM. ITAL.: Garofanino di collina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: luoghi asciutti e sassosi, muri, greti, lungo la catena alpina e in Sardegna dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 H scap pEai VII-VIII.

La presenza e la diffusione di questa specie nel territorio è da studiare ulteriormente; un tempo era considerata var. di Epilobium montanum, con questo stesso confuso, pur predilegendo il collinum terreni di natura silicea, rari nel veronese. In conclusione la nostra specie è probabilmente più frequente di quanto si possa dedurre dal controllo dei campioni d'erbario provenienti tutti da siti per lo più appartenenti all'orizzonte montano superiore o addirittura a quello subalpino, quasi ad escludere gli orizzonti inferiori dove certamente la stessa è presente!.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Campedello (C.M.), Valfredda (C.M.), Pian della Cenere (Goir.), Artillonzin (Goir.), Acque Negre (Goir.); Corno Mozzo (Goir.), Passo di Rocca Pia (Goir.), M. Bronion (Goir.), M. Trapola (Goir.), Gruppo del Carega!.



758. Epilobium alpestre (Jacq.) Krocker
Fl. Siles. 1:605 (1787).
SYN.: Epilobium trigonum Schrank (1789).
BIBL. ver.: Epilobium trigonum Goir., Fl. ver. II, 445; E. montanum var. β Poll., Fl. ver. I, 496.
NOM. ITAL.: Garofanino trifogliato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi selvatici, boschi e pascoli pingui lungo la catena alpina dall'orizzonte submontano a quello alpino.
Specie caratteristica dell'ordine Adenostyletalia G. et J. Br.-Bl. 31.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Nei pascoli e al margine dei sentieri della fascia montana e sub-alpina (Poll., Goir.,!): sul Monte Baldo presso Ime!!, nella Valle delle Buse e delle Busete (Ton.!, Goir.!), sulle rupi del Mandriano (C.M.!), in Valvaccara (Goir.); sui Lessini in Castelberto (C.M.!), in Podesteria (C.M.!), nel Valon del Malera (Tessari, Pezzo).



759. Epilobium tetragonum L.
Sp. Pl. 348 (1753).
SYN.: Epilobium adnatum Grisebach (1852).
BIBL. ver.: Epilobium adnatum Goir., Fl. ver. II, 444; E. tetragonum Poll., Fl. ver. I, 49.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale.

subsp. lamyi (Schulz) Nyman
Italia: nel piano basale in luoghi umidi del Veronese, del Pisano, del Teramano e della Sicilia settentrionale.
2,3 H scap pEAi VII-IX.

Per quanto riguarda il territorio veronese questa specie è stata rinvenuta da Goiran sulle colline circostanti Verona (Goir.!) nel luglio del 1899; Goiran stesso (l.c.) la indica inoltre per Peschiera e per Lazise (Goir. ex Fontana), ma nessun esemplare d'erbario avalla le segnalazioni benacensi.



760. Epilobium roseum Schreber
Spicil. Fl. Lips. 147, 155 (1771).
BIBL. ver.: Epilobium roseum Goir., Fl. ver. II, 444; id. Goir., Plantae vasc. etc., Atti Acc., LII/I, 38, 1879.
NOM. ITAL.: Garofanino roseo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale e centrale.
Italia: luoghi umidi, greti, fossati, lungo l'arco alpino, nell'Appennino settentrionale e in Sardegna, dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
4,6,7 H scap pEAi VI-IX.

Specie già rara al tempo di Goiran (l.c.), legata ad ambienti acquitrinosi e destinata quindi ad ulteriore rarefazione. Recentemente non è stata rinvenuta.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (Ton., C.M.), Badia Calavena (C.M.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.).



761. Epilobium palustre L.
Sp. Pl. 348 (1753).
BIBL. ver.: Epilobium palustre Goir., Fl. ver. II, 444.
NOM. ITAL.: Garofanino turgoncello.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America settentrionale.
Italia: paludi, fossati, luoghi acquitrinosi nella Penisola, ma in fase di forte rarefazione, nel piano basale e montano.
1 H scap pEAi VI-IX.

Specie indicata da Goiran (l.c.) come rarissima nei luoghi paludosi al confine tra il territorio veronese e quello mantovano e per il Monte Baldo (?), ma senza esemplari d'erbario.
Epilobium palustre è stato rinvenuto abbastanza recentemente (ottobre 1972) nella Fossa Ca' di Novaglie presso Castel d'Azzano!!.









LXXI. Fam. Haloragaceae ↑↑↑


242. Gen. Myriophyllum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 290, 1737)

762. Myriophyllum verticillatum L.
Sp. Pl. 992 (1753).
BIBL. ver.: Myriophyllum verticillatum Goir., Fl. ver. II, 447; M. aquaticum ad foliorum nodos florifemm Segu., Pl. ver. III 63.
NOM. ITAL.: Millefoglio d'acqua ascellare.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa settentrionale, America settentrionale.
Italia: acque stagnanti della Penisola e delle Isole nel piano basale.
Specie caratteristica del Nymphaeion albae Oberd. 57.
1-5 I rad pEAi VI-IX.

Questa specie un centinaio d'anni fa era abbastanza comune (Goiran, l.c.) nei fossati e luoghi paludosi e in tutte le acque a corso lento della pianura veronese: lungo il Lago di Garda (Goir.), lungo il Mincio (Goir.), il Tartaro e il Fibbio (Ton.!, Goir.), presso Villafranca (A.M.!), San Michele Extra (Ton.!), Belfiore di Porcile (Goir.!), Aselogna (Goir.!), nelle vicinanze di Legnago ed Arcole (Goir.).
Recentemente non è stato rinvenuta, mentre è stata raccolta nel laghetto di Pozzolengo (BS) quasi in prossimità del confine col territorio veronese.



763. Myriophyllum spicatum L.
Sp. Pl. 992 (1753).
BIBL. ver.: Myriophyllum spicatum Goir., Fl. ver. Il, 448; M. spicatum Poll., Fl. ver. III, 118; Myriophyllum aquaticum majus Segu., Pl. ver. I, 100; Potamogeton foliis pennatis Segu., Pl. ver. I, 406.
NOM. ITAL.: Millefoglio d'acqua comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale.
Italia: acque stagnanti o corsi d'acqua lenti lungo la catena alpina, dalla Padania alla Campania, in Sicilia e in Sardegna dal piano basale a quello montano.
Specie caratteristica dell'ordine Potamogetonetalia pectinati W. Koch 26 corr. Oberd. 79.
1-5 I rad pEAi VI-IX.

La specie è diffusa largamente lungo le sponde del Lago di Garda (Goir.,!), nei corsi d'acqua e nei luoghi acquitrinosi dell'intera pianura veronese (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: fiume Tartaro in località San Michele!, Cadidavid al Fontanon!, Montorio, laghetto Squarà!, San Pietro in Valle, Gazzo!, Vigasio (Mang.), Castelletto di Branzone (Goir.), Punta San Vigilio!, Porto di Torri (C.M.), Arcole (Ton., Goir.), Isola della Scala (Ton.), Legnago (Ton., Goir.), terme di Caldiero (Mang.).
Altre località segnalate: Cisano di Bardolino!, Pacengo!, Val di Sogno presso Malcesine!, Cassone, Assenza, Lazise (Goir.), Fossa Zenobia di Montorio!, Fossa Cozza di Montorio!, tra Montorio e Ferrazze lungo il Fibbio!.









LXXII. Fam. Hippuridaceae ↑↑↑


242. Gen. Hippuris L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 1, 1737)

764. Hippuris vulgaris L.
Sp. Pl. 4 (1753).
BIBL. ver.: Hippuris vulgaris Goir., Fl. ver. II, 448; H. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 501, 1893; H. vulgaris Poll., Fl. ver. I, 1; Limnopeuce Segu., Pl. ver. III, 64; Hippuris aquatica foetida, polysperma et H. subcinerea fragilis Segu., Pl. ver. I, 102.
NOM. ITAL.: Coda di cavallo acquatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Groenlandia, Americhe, Australia, Antartide.
Italia: corsi d'acqua scarsamente fluenti, acque stagnanti limpide, laghi, nel piano basale dalla Padania e dalle vallate alpine fino alla Toscana, Lazio e qua e là in Campania; elemento molto raro.
1-3,(5) I rad PEai V-VII.

Attualmente specie rara, un tempo meno, soprattutto lungo il Garda.

Esemplari d'Erbario: lungo il Fibbio a Ferrazze! e il Mincio (! ex Agosti), San Michele Extra (Ton., Goir.), Isola della Scala (Ton.).







Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte VIII   ↑↑↑

Abutilon Avicennae Gaertn. 697 
Abutilon theophrasti Medicus 697 
Acalipha virginica L. 632 
Acer campestre L. 668 
Acer monspessulanus L. 670 
Acer negundo L. 671 
Acer platanoides L. 667 
Acer pseudoplatanus L. 669 
Ailanthus altissima (Miller) Swigle 656 
Ailanthus glandulosa Desf. 656 
Alcea pallida L. 696
Alcea rosea L. 696
Althaea cannabina L. 695 
Althaea hirsuta L. 694 
Althaea officinalis L. 696 
Althaea taurinensis DC. 696 
Ampelopsis hederacea DC. 688 
Ampelopsis quinquefolia Michx. 688 
Aquifolium ilex Scop. 675
Bryonia cretica L. subsp. dioica (Jacq.) Tutin 741 
Bryonia dioica Jacq. 741 
Buxus sempervirens L. 679
Chamaebuxus alpestris Spach 657 
Chamaenerion angustifolium Scop. 752 
Cicerbita alpina L. 1415 bis
Circaea alpina L. 748 
Circaea lutetiana L. 747 
Circaea x intermedia Ehrh. 749 
Cistus albidus L. 730 
Citrullus lanatus (Thunb.) Mansfeld 741 bis 
Cotinus coggygria Scop. 665
Cucumis melo L. 741 bis
Cucumis sativus L. 741 bis
Daphne alpina L. 703 
Daphne cneorum L. 704 
Daphne laureola L. 702 
Daphne mezereum L. 701 
Daphne striata Tratt. 705 
Dictamnus albus L. 655
Elatine hexandra (Lapierre) Schkur 740 
Epilobium adnatum Grisebach 759 
Epilobium alpestre (Jacq.) Krocker 758 
Epilobium angustifolium L. 752 
Epilobium collinum Gmelin 757 
Epilobium dodonaei Vill. 753 
Epilobium hirsutum L. 754 
Epilobium montanum L. 756 
Epilobium montanum L. var. collinum Gmelin 757 
Epilobium palustre L. 761
Epilobium parviflorum Schreber 755 
Epilobium roseum Schreber 760 
Epilobium tetragonum L. 759 
Epilobium trigonum Schrank 758 
Euonymus europaeus L. 676 
Euonymus latifolia (L.) Miller 677 
Euonymus latifolius (L.) Miller 677 
Euphorbia amygdaloides L. 653 
Euphorbia brittingeri Opiz ex Samp. 642 
Euphorbia carniolica Jacq. 641 
Euphorbia chamaesyce L. 635 
Euphorbia cyparissias L. 652 
Euphorbia dulcis L. 640 
Euphorbia esula L. 651 
Euphorbia exigua L. 646 
Euphorbia falcata L. 647
Euphorbia flavicoma DC. subsp. verrucosa (Fiori) Pign. 642 
Euphorbia gerardiana Jacq. 650
Euphorbia helioscopia L. 644 
Euphorbia humifusa Willd. 634 
Euphorbia lathyris L. 645 
Euphorbia maculata L. 636 
Euphorbia maculata Poll., non L. 633 
Euphorbia marginata Pursh 653bis 
Euphorbia nicaeensis All. 649 
Euphorbia nutans Lag. 633 
Euphorbia palustris L. 639 
Euphorbia peplus L. 648 
Euphorbia pilosa L. 638 
Euphorbia platyphyllos L. 643 
Euphorbia polygonisperma Gr. et Godr. 634 
Euphorbia preslii Guss. 633 
Euphorbia prostrata Aiton 637 
Euphorbia seguierana Neck. 650 
Euphorbia Seguierana Neck. subsp. nicaeensis All. 649 
Euphorbia silvatica L. 653 
Euphorbia thymifolia Arc. 636 
Euphorbia verrucosa Lam. 642 
Euphorbia villosa Waldst. et Kit. 638 
Evonymus latifoltus (L.) Miller 677 
Evonymus vulgaris Mill. 676
Frangula alnus Miller 686 
Fumana ericoides (Cav.) Gaud. 738 
Fumana procumbens (Dunal) Gren. et Godr. 737 
Fumana vulgaris Spach 737 
Helianthemum apenninum (L.) Miller 733 
Helianthemum canum (L.) Baumg. subsp. canum 736 
Helianthemum chamaecistus Miller 732 
Helianthemum ericoides Dun. 738 
Helianthemum fumana Miller 737 
Helianthemum guttatum (L.) Miller 731 
Helianthemum marifolium Auct. Fl. It. 736 
Helianthemum nummularium (L.) Miller 732
Helianthemum oelandicum (L.) DC. 735 
Helianthemum polifolium Miller 733 
Helianthemum procumbens Dun. 737 
Helianthemum pulverulentum Auct. Fl. It. 733
Helianthemum salicifolium (L.) Miller 734 
Helianthemum vineale Sprengel 736 
Helianthemum vulgare Gaertn. 732 
Hibiscus palustris L. 699 
Hibiscus roseus Thore ex Loisel 699 
Hibiscus syriacus L. 698 
Hibiscus trionum L. 700 
Hippophaë fluviatilis (Soest) Rivas Mart. 707 
Hippophaë rhamnoides L. 707 
Hippuris vulgaris L. 764 
Hypericum acutum Moench 713 
Hypericum androsaemum L. 708 
Hypericum calycinum L. 708bis
Hypericum coris L. 709 
Hypericum dubium Leers 714 
Hypericum hirsutum L. 710 
Hypericum humifusum L. 712 
Hypericum maculatum Crantz 714 
Hypericum montanum L. 711 
Hypericum obtusum Moench 714 
Hypericum perforatum L. 715 
Hypericum quadrangolum Auct. non L. 713 
Hypericum quadrangolum L. 714 
Hypericum tetrapterum Fries 713
Ilex aquifolium L. 675 
Impatiens balfourii Hooker fil. 674 
Impatiens glandulifera Royle 673 
Impatiens noli-tangere L. 672 
Isnardia palustris L. 751
Ketmia trionum Scop. (solo citata)
Ludwigia palustris (L.) Elliot 751 
Lythrum hyssopifolia L. 743 
Lythrum portula (L.) Webb. 744 
Lythrum salicaria L. 742 
Malva alcea L. 691 
Malva nicaeensis All. 692bis
Malva neglecta Wallr. 693
Malva rotundifolia Auct. Fl. It. non L. 693 
Malva sylvestris L. 692 
Malva vulgaris Fries 693 
Mercurialis annua L. 629 
Mercurialis ovata Stem. et Hoppe 631 
Mercurialis perennis L. 630 
Myricaria germanica (L.) Desv. 739 
Myriophyllum spicatum L. 763 
Myriophyllum verticillatum L. 762
Oenothera biennis L. 750 
Onagro biennis Scop. 750
Paliurus australis Gaertner 680 
Paliurus spina-christi Miller 680 
Parthenocissus quinquefolia (L.) Planchon 688
Passerina amensis Wick. 706 
Peplis portula L. 744 
Pistacia terebinthus L. 666 
Polygala alpestris Rchb. 660 
Polygala amara L. var. alpestris 660 
Polygala amarella Crantz 663 
Polygala austriaca Crantz 663 
Polygala chamaebuxus L. 657 
Polygala comosa Schkuhr 658 
Polygala depressa Wend. 661 
Polygala nicaeensis Risso ex Koch 662 
Polygala speciosa Kerner 662 
Polygala serpyllacea Weihe 661 
Polygala serpyllifolia J.A.C. Hose 661 
Polygala vulgaris L. 659 
Punica granatum L. 746
Rhamnus alaternus L. 682 
Rhamnus catharticus L. 684 
Rhamnus frangula L. 686 
Rhamnus pumilus Turra 685 
Rhamnus saxatilis Jacq. 683 
Rhus cotinus L. 665 
Rhus typhina L. 664 
Ricinus communis L. 632bis
Ruta graveolens L. 654
Sida abutilon L. 697 
Staphylea pinnata L. 678
Tamarix germanica L. 739 
Thymelaea arvensis Lam. 706 
Thymelaea passerina (L.) Cosson et Germ. 706
Tilia cordata Miller 690 
Tilia europaea L. p.p. 689
Tilia microphylla Vent. 690 
Tilia parviflora Ehrh. 690 
Tilia platyphyllos Scop. 689 
Tilia sylvestris Desf. 690 
Tilia ulmifolia Scop. 690 
Trapa natans L. 745 
Tuberaria guttata (L.) Fourr. 731
Viola alba Besser 718 
Viola allionii Pio 722 
Viola arenaria DC. 722 
Viola arvensis Murray 729 
Viola austriaca Kerner 717 
Viola biflora L. 727 
Viola canina L. 725
Viola canina L. var. riviniana Rchb. 724 
Viola collina Besser 720 
Viola elatior Fries 726
Viola hirta L 719 
Viola mirabilis L. 721 
Viola odorata L. 716 
Viola reichenbachiana Jordan 723 
Viola riviniana Reichenb. 724 
Viola rupestris Schmidt 722 
Viola saxatilis Schmidt 728 
Viola sylvatica Fries 723 
Viola suavis Bieb. 717 
Viola sylvestris Lam. p.p. 723 
Viola tricolor L. subsp. subalpina Gaudin 728
Vitis hederacea Ehrh. 688 
Vitis vinifera L. 687
Ziziphus jujuba Miller 681 
Ziziphus sativa Gaertner 681 






Bibliografia - Parte VIII ↑↑↑
  1. BIANCHINI F., 1969. Flora della Regione veronese, Parte I: Pteridofite. Mem. Mus. civ. St. nat. Verona 17, 339-473, 1 tav., 8 figg.
  2. BIANCHINI F., 1971. Flora della Regione veronese, Parte II: Spermatofite. Mem. Mus. civ. St. nat. Verona 19, 371-443, 1 tav., 3 figg.
  3. BIANCHINI F., 1974. Riconferma di Cistus albidus L. lungo il lago di Garda. Boll. Mus. civ. St. nat. Verona, 1: 534-537.
  4. BIANCHINI F., 1976. Flora della Regione veronese, Parte III: Spermatofite (Poligonali, Centrosperme). Boll. Mus. civ. St. nat. Verona 3, 53-145, 3 tav., 1 fig.
  5. BIANCHINI F., 1978. Flora della Regione veronese, Parte IV: Spermatofite (Ranali). Boll. Mus. civ. St. nat. Verona 5, 259-311, 1 tav.
  6. BIANCHINI F., 1981. Flora della Regione veronese, Parte V: Spermatofite (Readali). Boll. Mus. civ. St. nat. Verona 8, 287-355, 1 tav.
  7. BIANCHINI F., 1985. Flora della Regione veronese, Parte VI: Spermatofite (Serraceniali, Rosali). Boll. Mus. civ. St. nat. Verona 12, 1-78, 1 tav.
  8. BIANCHINI F., 1985. Cistus albidus L. sul Garda. Il Garda, l'ambiente, l'uomo, Prima miscellanea: 9-16.
  9. BIANCHINI F., 1988 (1991). Flora della Regione veronese, Parte VII: Spermatofite (Rosales, Geraniales). Boll. Mus. civ. St. nat. Verona 15: 1-103, 1 tav.
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  28. PITTSCHMANN H., REISIGI H., SCHIECHTL H., 1959. Bilder-Flora der Südalpen vom Gardasee zum Comersee. Fischer, Stuttgart.
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  37. ZANGHERI P., 1976. Flora italica. Cedam, Padova.













Parte IX. Spermatophyte (Umbelliflorae ÷ Gentianales)

Ord. UMBELLIFLORAE (5)

LXXIII. Fam. Cornaceae
249. Gen. Cornus

LXXIV. Fam. Araliaceae
250. Gen. Hedera

LXXIV. Fam. Umbelliferae
251. Gen. Sanicula
252. Gen. Astrantia
253. Gen. Eryngium
254. Gen. Chaerophyllum
255. Gen. Anthriscus
256. Gen. Scandix
257. Gen. Myrrhis
258. Gen. Molopospermum
259. Gen. Bifora
260. Gen. Smyrnium
261. Gen. Bunium
262. Gen. Pimpinella
263. Gen. Aegopodium
264. Gen. Sium
265. Gen. Berula
266. Gen. Seseli
267. Gen. Oenanthe
268. Gen. Aethusa
269. Gen. Athamanta
270. Gen. Grafia
271. Gen. Foeniculum
272. Gen. Anethum
273. Gen. Conium
274. Gen. Bupleurum
275. Gen. Trinia
276. Gen. Apium
277. Gen. Petroselinum
278. Gen. Sison
279. Gen. Cicuta
280. Gen. Ptychotis
281. Gen. Carum
282. Gen. Cnidium
283. Gen. Selinum
283 bis. Gen. Ligusticum
284. Gen. Angelica
285. Gen. Ferulago
286. Gen. Peucedanum
287. Gen. Pastinaca
288. Gen. Heracleum
289. Gen. Tordylium
290. Gen. Laserpitium
291. Gen. Torilis
292. Gen. Caucalis
293. Gen. Turgenia
294. Gen. Orlaya
295. Gen. Daucus




Ord. ERICALES

LXXVI. Fam. Pyrolaceae
296. Gen. Pyrola
297. Gen. Orthilia
298. Gen. Moneses
299. Gen. Monotropa

LXXVII. Fam. Ericaceae
300. Gen. Erica
301. Gen. Calluna
302. Gen. Rhododendron
303. Gen. Rhodothamnus
303b. Gen. Loiseleuria
304. Gen. Arbutus
305. Gen. Arctostaphylos
306. Gen. Vaccinium




Ord. PRIMULALES

LXXVIII. Fam. Primulaceae
307. Gen. Primula
308. Gen. Vitaliana
309. Gen. Androsace
310. Gen. Soldanella
311. Gen. Hottonia
312. Gen. Cyclamen
313. Gen. Lysimachia
314. Gen. Anagallis
315. Gen. Samolus




Ord. PLUMBAGINALES

LXXIX. Fam. Plumbaginaceae
316. Gen. Armeria




Ord. OLEALES

LXXX. Fam. Oleaceae
317. Gen. Jasminum
318. Gen. Fraxinus
319. Gen. Syringa
320. Gen. Ligustrum
321. Gen. Olea
322. Gen. Phillyrea




Ord. GENTIANALES

LXXXI. Fam. Gentianaceae
323. Gen. Blackstonia
324. Gen. Centaurium
325. Gen. Gentiana
326. Gen. Gentianella

LXXXII. Fam. Menyanthaceae
327. Gen. Menyanthes
328. Gen. Nymphoides

LXXXIII. Fam. Apocynaceae
329. Gen. Nerium
330. Gen. Vinca

LXXXIV. Fam. Asclepiadaceae
331. Gen. Vincetoxicum













Ord. Umbelliflorae ↑↑↑↑

XLIV. Fam. Cornaceae ↑↑↑


249. Gen. Cornus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. 5, 54, 1754)

765. Cornus sanguinea L.
Sp. Pl. 117 (1753).
BIBL. ver.: Cornus sanguinea Goir., Fl. ver. I, 503; C. sanguinea Poll., Fl. ver. I, 180; Cornus femina Segu., Pl. ver. II, 293; Virga sanguinea Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Sanguinella.
NOM. DIALETT.: Sanguanel.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia occidentale.
Italia: dal piano basale all'orizzonte montano inferiore della Penisola e delle Isole lungo le siepi e nei boschi e boschetti soprattutto a Quercus e Castanea.
(2), 3-5, (6,7) P caesp PEAi V-VII.

Cresce nei boschetti e lungo le siepi prevalentemente nella fascia collinare e submontana del territorio veronese, molto più sporadicamente nella pianura: così nei dintorni di Navene!!, Bocca di Navene (Hamann), Garda (Biadego!), Bardolino (Lucato!), Pastrengo (Goir.!), e su tutte le prime pendici del Monte Baldo, Caprino!, Costermano!, Incaffi!, Albisano!!; sul Monte Pastello!!, al Ponte di Veja!, a Molina!, Negrar!, Boscomantico!!, sulle colline di Verona, San Dionigi!!, Monte Arzan!!, Avesa!!, Monte Ongarine!, Vajo Borago!!, Vajo Gallina!, Torricelle!, San Fidenzio!!, tra Mizzole e Pigozzo!, Vajo Canova e Vajo Squaranto!, Montorio (A.M.!,!), Trezzolano!, Santa Maria in Stelle!, Morago!, Monte Cucco!; nel Vajo del Paradiso presso Grezzana!!, Spredino (Goir.!), Romagnano (Goir.!), nella Val di Mezzane!, nella Val d'Illasi!, Tregnago (C.M.!), nella Val Tramigna (Saudella), nella Valle delle Sfingi e nei dintorni di Velo (Goir.!), e nelle altre colline fino al confine vicentino.



766. Cornus mas L.
Sp. Pl. 117 (1753).
SYN.: Cornus mascula L. (1759).
BIBL. ver.: Cornus mas Goir., Fl. ver. Il, 504; C. masada Poll., Fl. ver. I, 179; Cornus sylvestris mas Segu., Pl. ver. III, 294.
NOM. ITAL.: Corniolo, Corniolo maschio.
NOM. DIALETT.: Cornàl.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sud-est europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale.
Italia: nella Penisola, ma più raro al Sud, nei boschi submediterranei e lungo le siepi dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'ordine Quercetalia pubescenti-petraeae Br.-Bl. 31.
2-5, (6,7) P caesp/P scap PEAi II-IV.

Rispetto alla precedente è specie meno frequente occupando in linea di massima le stesse fasce vegetazionali, ma prediligendo ambienti decisamente più termofili dal Lago di Garda al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Navene!, San Vigilio di Garda!, Monte Moscal!, Monte Pastello!, alla Chiusa (Goir., C.M.), Spiazzi (Biadego), Boscomantico (Mang.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.), colli veronesi!, Grezzana (Ton.), Valpantena (Goir.), Val Squaranto (Goir., Biadego), Vajo della Pernisa (Goir.), Badia Calavena (Goir.), Erbezzo!, Sprea (C.M.). Altre località segnalate: Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, Mizzole!, Pigozzo!, Cerro!, Castel Cerino!, Colognola ai Colli!, Morago!, Vajo Canova!, Ponte di Veja!, Molina!, Val Tramigna (Saudella).









LXXIV. Fam. Araliaceae ↑↑↑


250. Gen. Hedera L. ↑↑ (Gen. Pl. ed. 5, 94, 1754)

767. Hedera helix L.
Sp. Pl. 202 (1753).
BIBL. ver.: Hedera helix Goir., Fl. ver. II, 503; H. helix Poll., Fl. ver. I. 304; Hedera arborea Segu., Pl. ver. II, 298.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media, Africa settentrionale.
Italia: nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore nei boschi (leccete, querceti e castagneti), su rupi e muri, talora strisciante al suolo.
Specie caratteristica della classe Querco-Fagetea Br.-Bl. et Vlieg. in Vlieg. 37.
2-7 P lian pEAi VIII-X.

Hedera helix cresce copiosa in tutto il territorio veronese dalla media-alta pianura fino ad altitudini comprese tra 1000 e 1200 metri nei luoghi boschivi selvatici, attaccata alle rupi, sui tronchi di alberi o quale elemento del sottobosco nella forma strisciante. Così sul Monte Baldo nella Valbrutta (Goir.), da Bocca di Navene verso Navene (Hamann), Spiazzi!, Madonna della Corona!, Ferrara di M.B.!, nella Valle di Caprino!, ai Lumini! ecc.; sul Monte Pastello!, Molina!, San Giovanni di Fosse (Goir.!), nella Valpolicella!!, San Vito di Bussolengo (Goir.!), Boscomantico!!, Vajo Borago!, Costagrande! , Avesa!, Monte Arzan!, Torricelle!, muri e mura di Verona!, Vajo Gallina!, tra Mizzole e Pigozzo!, Vajo Canova!, Val Squaranto!!, Santa Maria in Stelle!, Montorio!, Villa Piatti di Mizzole!, Morago!, Grezzana (Goir.!), Cerro!, Erbezzo!, Bosco Chiesanuova!, Covoli di Velo!, Val d'Illasi, Tregnago, Badia Calavena, Giazza!.









LXXIV. Fam. Umbelliferae ↑↑↑


251. Gen. Sanicula L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. 5, 109, 1754)

768. Sanicula europaea L.
Sp. Pl. 235 (1753).
BIBL. ver.: Sanicula europaea Goir., Fl. ver. Il, 468; S. europaea Goir., Erb. esc. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. lt., 368, 1892; S. europaea Poll., Fl. ver. I, 334; Sanicula officinarum Segu., Pl. ver. II, 46; Sanicula mas Fuchsii sive Diapensia Pona, M. B., 239; Sanicula o Diapensia Calc., Viagg. etc., 16.
NOM. ITAL.: Erba fragolina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato e tropicale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa.
Italia: nella Penisola e nelle Isole per lo più nei boschi di faggio dall'orizzonte submontano al montano superiore.
Specie caratteristica dell'ordine Fagetalia sylvaticae Pawl. 28.
6,7 H scap PEAi V-VII.

Non è specie comune per il Veronese, diffusa di preferenza nella fascia del faggio: Monte Baldo (Mang.!) alla Corona e Ferrara (Calc.), dintorni di Spiazzi (Goir.!, Ton.!), all'Artillon (Pona, Poll.), alle Acque Negre!; sui Lessini presso Campofontana!!, nella Val Tramigna (Saudella), Marcenigo (C.M.!), Velo (A.M.!), dintorni di Bosco Chiesanuova!.





252. Gen. Astrantia L. ↑↑
(Gen. Plani, ed. 5, 110, 1754)

769. Astrantia major L.
Sp. Pl. 235, (1753).
BIBL. ver.: Astrantia major Goir., Fl. ver. II, 467; A. major Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; A. major Poll., Fl. ver. I, 335; A. major, corona floris purpurascente Segu., Pl. ver. Il, 22; Sanicula femina del Fuchsio Pona, M. B., 231.
NOM. ITAL.: Astranzia maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofilo sudeuropeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Caucaso.
Italia: luoghi selvatici umidi ed erbosi (boschi montani e subalpini, pascoli) nel settore alpino e prealpino della Penisola e nell'Appennino umbro, abruzzese, laziale e molisano.
4, 6-9 H scap PEAi VI-IX.

Si incontra frequente (Pona, Segu., Poll., A.M., Goir.,!) nei luoghi selvatici dell'intero territorio insediandosi prevalentemente nel piano montano donde scende raramente nella fascia collinare e così su tutto il massiccio baldense da Novezzina!! all'Eremo dei SS.Benigno e Caro!!, da Prabazar (Ton.!, Goir.!) a Noveza (C.M.!), da Malga Canalette a Bocca di Navene (Hamann), dalla Corona (Goir.!) alla Valle degli Ossi (Goir.!), alla Valfredda (Goir.!); sui Monti Lessini sul Monte Pastello (Mang.!), sul Corno d'Aquilio!!, al Vajo del Paradiso presso Grezzana!!, Velo (A.M.!), Bosco Chiesanuova (Biadego!), Tracchi (Biadego!), Castelberto (Biadego!), Monte Malera!!, Monte Gaibana (Goir.!), Valon del Malera!!, Badia Calavena (Lebeau), Malga Terrazzo!!, sul Gruppo del Carega da Revolto a Passo Pertica!!.



770. Astrantia minor L.
Sp. Pl. 235 (1753).
BIBL. ver.: Astrantia minor Goir., Fl. ver. II, 468; A. minor Poll., Fl. ver. I, 336; A. minor Segu., Pl. ver. III, 222; Helleborus adulterina major, saniculae folio, flore stellato virescente, purpurescente, in umbella minima digesto Martini, Cat. pl. M. Baldi tomo IV, pag. 5, fig. 45.
NOM. ITAL.: Astranzia minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofita europeo sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi.
Italia: pascoli, rupi e cespuglieti, luoghi boscosi, del piano montano e dell'orizzonte subalpino ed alpino delle Alpi, dal M. Baldo alle Alpi Marittime, e sull'Appennino ligure.
8 H scap pEAi VII-XI.

Pianta assai rara e non rinvenuta recentemente; quidi vale anche attualmente quanto riportato dal Goiran (l.c.): rarissima sul M. Baldo nei pascoli alpini (ex Moreni) alle Acque Negre (ex Martini, l.c.), fra i cespugli di mughi, rododendri e salici presso la Bocca di Navene e all'Altissimo di Nago (Ton.!, Goir.!) ed altrove (Jan, Barbieri, Brecht).
Secondo Pignatti (Fl. d'It. II, 173), Astrantia minor L. ha come limite orientale di diffusione la catena del Monte Baldo. Va segnalato tuttavia che nell'Erbario del Museo di Verona (VER) esiste un campione della specie inviato da Renier al Tonini proveniente dalla Valsugana, privo di data e di una localizzazione più precisa. Il limite orientale andrebbe quindi spostato al Brenta.





253. Gen. Eryngium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. 5, 108, 1754)

771. Eryngium amethystinum L.
Sp. Pl. 233 (1753).
BIBL. ver.: Eryngium amethystinum Goir., Fl. ver. II, 467; E. amethystinum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; E. amethystinum Poll., Fl. ver. I, 333; Eryngium montanum amethystinum Segu., Pl. ver. II, 47.
NOM. ITAL.: Calcatreppola ametistina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo nord-orientale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale.
Italia: luoghi aridi, incolti, pascoli nella Penisola e in Sicilia nel piano basale e montano.
2-7 PI scap pEAi VII-IX.

Specie comune nei campi, nei pascoli e nei luoghi aridi in genere dell'intero territorio dal Lago di Garda al confine vicentino e così sul Monte Gazo e sul Monte Belpo (Goir.), Navene (Goir.!), Val di Caprino (Goir.!), Pai (Goir.!), Castelletto di Brenzone (Goir.!), San Vigilio!, Torri!, Val Sorda (Goir.!), Ponte di Veja!, Molina!, pendici del Corno d'Aquilio!!, Fosse (Goir.!), Boscomantico (Mang.!,!!), Monte Ongarine!!, Avesa!!, Vajo Gallina!, Torricelle!, Vajo Borago!, Monte della Parte, San Dionigi!, San Michele (Biadego!), Montorio!, Trezzolano!, San Fidenzio!, Santa Maria in Stelle!, Monte Cucco (Goir.!,!!), Monte Porcile e Spredino (Goir.!), Sezano!, Grezzana (Ton.!), Corbiolo (Biadego!), Roverè di Velo (Goir.!), Bosco Chiesanuova (Biadego!), Castello d'Illasi (A.M.!), Tregnago (C.M.), Val Tramigna (Saudella).



772. Eryngium campestre L.
Sp. Pl. 233 (1753).
BIBL. ver.: Eryngium campestre Goir., Fl. ver. II, 467; E. campestre Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368,1892; E. campestre Poll., Fl. ver. I, 332; E. vulgare Segu., Pl. ver. II, 47; Eringio marino del Mattioli o volgare Pona, M.B., 3; Eringio Calc., Viagg. etc., 7.
NOM. ITAL.: Calcatreppola campestre.
NOM. DIALETT.: Spinoni, Salata d'àseno, Brustoloni.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: pascoli aridi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica della classe Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx.43.
(1), 2-5, (6, 1) H scap PEAi VII-IX.

Nel territorio veronese è specie comune dei pascoli e dei luoghi soleggiati, prediligendo tuttavia la fascia collinare nei siti in cui predominano i brometi; diventa più raro col crescere della quota.

Esemplari d'Erbario: Monte Gazo e Monte Belpo sul Baldo (Goir.), Valsecca sotto Pazzon (Goir.), Ceredelo nella Valle di Caprino (Goir.), versante gardesano del M. Baldo!, Incaffi!, Costermano!, Monte Pastello!, Monte di Valpolicella!, Cavalo!, Boscomantico!, Monte Arzan di Avesa!, Porto San Pancrazio!, Ca' di David!, tra Morago e Cancello!, San Michele (Biadego), Torricelle!, Santa Maria in Stelle!, Sezano!, Grezzana (Ton.), Spredino (Goir.), Colognola ai Colli!, Castel Cerino!, Tregnago (A.M., C.M.).





254. Gen. Chaerophyllum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. 5, 125, 1754)

773. Chaerophyllum hirsutum L.
Sp. Pl. 258 (1753).
NOM. ITAL.: Cerfoglio selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo, caucasico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Caucaso.
Italia: luoghi erbosi, radure di boschi, macchie, sponde di corsi d'acqua nella Penisola dall'orizzonte submontano al subalpino.


subsp. hirsutum
BIBL. ver.: Chaerophyllum hirsutum Goir., Fl. ver. II, 497; Ch. hirsutum Poll., Fl. ver. I, 383; Myrrhis palustris, latifolia alba Segu., Pl. ver. III, 223 et Myrrhis palustris latifolia rubra Segu., Pl. ver. II, 26.
Italia: Alpi dalle Carniche alle Marittime; Appennino dalla Liguria al Pollino.
4-7, (8,9) H scap pEAi VI-IX.

Comune nei luoghi selvatici e boschivi, lungo i corsi d'acqua della fascia montana veronese e così sul Monte Baldo (Segu., Poll., Jan, Mang., Goir.,!) in Val Losana (Ton.!), Campedello (Mang.!), Ferrara (Goir.), Ime (Goir.!), alle Coste di Valfredda, Coalsanto,Noveza, Pian della Cenere (Goir.), tra Bocca di Navene e la stazione della funivia (Hamann); su tutti i Lessini dal Monte Pastello!! al Corno d'Aquilio!!, Molina!, Sega di Ala!!, Valle delle Sfingi e Covoli di Velo!, Monte Tomba!, Campofontana (A.M.!, C.M.!), Giazza (Ton.!), Gruppo del Carega!!, Revolto (Goir.), Monte Zeola (Goir.), Monte Terrazzo (Goir.), Bolca (A.M.).

subsp. villarsii (Koch) Brig.
SYN.: Chaerophyllum villarsii Koch (1837).
Italia: Alpi dal Cadore alle Marittime.
Caratteristica dei!'Adenostylion alliariae Br.-Bl. 25.
6-9 H scap pEAi VT-IX

Cresce promiscuamente assieme alla sottospecie hirsutum.

Esemplari d'Erbario: Bocca Trappola, Carega (C.M.,!), Campobrun (C.M.), Giazza (Ton.), Camposilvano (C.M.), Monte Baldo alla Corona (Goir., C.M.).



774. Chaerophyllum aureum L.
Sp. Pl. ed. 2, 370 (1762).
BIBL. ver.: Chaerophyllum aureum Goir., Fl. ver. II, 497; Ch. aureum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; Ch. aureum Poll., Fl. ver. I, 383; Piccola mirride del Lobelio etc. Pona, M.B., 168 et 210.
NOM. ITAL.: Cerfoglio bastardo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano nordmediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi pingui, boschi e macchie nella Penisola nel piano montano.
6,7 H scap pEAi VI-IX.

Specie non comune degli incolti, dei cespugli e siepi della fascia montana: sul Monte Baldo (Clementi, Leybold, Mang., Ton., Goir.) a Novezzina (Mang.!), tra il rifugio Graziani e Bocca di Navene (Hamann), Ime (C.M.!), alla Corona (Goir.!, C.M.!), e lungo la strada che da Brentino sale alla Corona (Goir.) e indicata ancora da Pona per Pravazar e Pra' di Malcesine; sui Monti Lessini sul Corno d'Aquilio (Goir.!), al Ponte di Veja!, alle Scandole di Bosco Chiesanuova (Mang.!), a Bosco Chiesanuova (C.M.!, Biadego!), al Branchetto!!, Sega di Ala!!, Revolto!! e sul Monte Alba (Goir.) in prossimità del confine vicentino.



775. Chaerophyllum temulentum L.
Sp. Pl. 258 (1753).
SYN.: Chaerophyllum temulum L. (1753).
BIBL. ver.: Chaerophyllum temulum Goir., Fl. ver. II, 498; Ch. temulum Poll., Fl. ver. I, 382; Myrrhis annua semine striato, levi Segu., Pl. ver. Il, 25.
NOM. ITAL.: Cicutaria.
NOM. DIALETT.: Persemolasso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Africa boreale, Asia occidentale.
Italia: luoghi incolti, siepi, boschi nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 T scap / H bienn pEA (i) VI-IX.

Specie sinantropica: in prossimità di orti, nei luoghi incolti, lungo le strade dal piano, alla collina fino a sfiorare le media montagna. Contiene principi tossici di una certa pericolosità.

Esemplari d'Erbario: San Michele al Bosco Buri!, Boscomantico!, Grezzana (Mang.), Marcenigo (A.M.), Cogollo (C.M.), Tregnago (C.M.).





255. Gen. Anthriscus Pers. ↑↑
(Syn. Pl. I, 320, 1805)

776. Anthriscus sylvestris (L.) Hoffm.
Gen. Umb. 40 (1814).
BIBL. ver.: Antriscus silvestris (sic!) Goir., Fl. ver. II, 495; Chaerophyllum sylvestre Poll., Fl. ver. I, 382; Chaerophyllum sylvestre, cicutae folio Segu., Pl. ver. II, 81; Mirrhide del Fuchsio Pona, M.B., 237; Myrrhis Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Cerfoglio selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale-centrale, Africa boreale.
Italia: luoghi ruderali, ortaglie, prati montani nella Penisola fino al Lazio e al Molise dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
2-7, (8,9) H scap PEAi V-IX.

Nei prati, nei cespugli e nei luoghi boschivi freschi ed umidi dalla fascia collinare alla media e medio-alta montagna; più raramente si rinviene nella pianura: nei dintorni di Verona lungo l'Adige a San Michele! e al Pestrino!, Mizzole a Villa Piatti!!, nella Valpantena presso Grezzana (Goir.), Alcenago e Bellori (Goir.), al Ponte di Veja!, e a quote superiori a Bosco Chiesanuova (Ton.!, Goir.!), sul Monte Tomba!, nel Valon del Malera (Tessari!, Pezzo), alla Lobbia, in Val Frasele e Revolto (Pisani); lungo il Lago di Garda a Scaveaghe!!, nella Valle di Caprino (Goir.) e su tutti i versanti del Baldo, all'Ortigara (Ton.!), alla Corona (Goir.), Ferrara e Campedello (Goir.), all'Artillon (Goir.), nella Val Vaccara e nella Valle delle Pietre (Goir.)



776 bis. Anthriscus cerefolium (L.) Hoffm.
Gen. Umb. 41 (1814).
BIBL. ver.: Anthriscus Cerefolium Goir., Fl. ver. Il, 496; A. Cerefolium Goir., Di alcune Apiaceae nuove o rare per la provincia veronese, N.G. Bot. It. XXXIII, 1893; Scandix Cerefolium Poll., Fl. ver. I, 381; Cherefolio di Colulumella presso il Dodoneo Pona, M.B., 154.


La specie, un tempo coltivata a scopo alimentare, si poteva rinvenire spontaneizzata, seppur raramente, come riferito da Goiran (l.c.). Infatti il Pona scrive di aver trovato questa pianta nella Valle di Caprino, dove in seguito né il Seguier, né il Pollini ebbero l'occasione d'imbattersi. Secondo il Goiran A. cerefolium fu rinvenuto successivamente in vicinanza del Lago di Garda da Clementi, mentre lo stesso Autore della Flora veronese la trovò in Verona lungo la strada che conduce a San Zeno in Monte (Ton.!) e nella Valdonega.
Non si hanno in seguito ulteriori segnalazioni.



777. Anthriscus caucalis Bieb.
Fl. Taur.-Cauc. 1:230 (1808).
SYN.: Scandix anthriscus L. (1753); Anthriscus vulgaris Pers. (1805).
BIBL. ver.: Anthriscus vulgaris Goir., Fl. ver. Il, 495; Scandix Anthriscus Poll., Fl. ver. I, 381.
NOM. ITAL.: Cerfoglio lappola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Siberia, Africa nord-occidentale.
Italia: luoghi incolti aridi, siepi, macerie nella Penisola nel piano basale e nell'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Sisymbrion Tx. et al. in Tx. 50.
1-5, (6,7) T scap pEa V-VII.

Nei luoghi incolti, presso gli abitati dalla Bassa pianura all'Alto Agro veronese.
Rinvenuto da Goiran e in una forma “nana” al Ponte di Veja.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Ton., Goir.), Grezzana (Ton., Goir.), San Bonifacio (Ton., Goir.), Ponte di Veja (Goir.).
Altre località segnalate: Mozzecane (Goir.), San Martino (Goir.), Arcole (Goir.), Beviacqua (Poll., Goir.), Minerbe (Poll., Goir.).





256. Gen. Scandix L. ↑↑
(Gen. Pl.ed. I, 79, 1753)

778. Scandix pecten-veneris L.
Sp. Pl. 256 (1753).
BIBL. ver.: Scandix Pecten-Veneris Goir., Fl. ver. II, 496; S. Pecten-Veneris Poll., Fl. ver. I, 380; Scandix semine rostrato vulgaris Segu., Pl. ver. II, 45; Pecten Veneris Pona, M.B., 12; Scandix Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Pettine di Venere.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e occidentale, Africa boreale; naturalizzato nell'America boreale.
Italia: luoghi erbosi, coltivi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, raramente fino al montano superiore.
1-5, (6,7) T scap PEa IV-VI.

Nel nostro territorio la specie si incontra prevalentemente nella fascia collinare al di sopra o al di sotto della quale si fa più rara; quale habitat predilige i campi di cereali, dove si comporta come infestante, luoghi rupestri in genere, argini ed incolti: colline veronesi (Mang.!), Quinzano (Goir.!), Monte Ongarine (Goir.!), Avesa!!, San Michele (Goir.!), Santa Maria in Stelle!!, Quinto (A.M.!), Giare di Grezzana (Goir.!), Val di Sogno presso Malcesine!!, Monte Baldo a Campedello (Goir.!).





257. Gen. Myrrhis Scop. ↑↑
(Fl. Cam. ed. Il, 247, 1772)

779. Myrrhis odorata (L.) Scop.
Fl. Carn. ed. II, 1:207 (1772).
BIBL. ver.: Myrrhis odorata Goir., Fl. ver. II, 496; Scandix odorala Poll., Fl. ver. I, 379; Myrrhis major vel Cicutaria odorata Segu., Pl. ver. II, 24.
NOM. ITAL.: Mirride, Finocchiella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofita europeo sudorientale.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale montana, Caucaso.
Italia: luoghi coltivati ed erbosi delle Alpi e dell'Appennino settentrionale fino alle Apuane dal piano montano all'orizzonte sub-alpino.
6-9 H scap PEai VI-IX.

Specie rara dei luoghi selvatici e dei pascoli montani e subalpini sia del Monte Baldo, come ai Lavacci (Poll.), al Pian della Cenere (Leybold) e Rifugio Navene (Hamann) che dei Monti Lessini dove, stando ai rinvenimenti, sembra avere una diffusione maggiore: Corno d'Aquilio!!, Ponte di Veja (Chiavegato), Monte Malera (Biadego!), Valon del Malera (Tessari!), Monte Tomba!, Podesteria (Ton.!), Roverè di Velo (A.M.!), Campofontana (C.M.!), Giazza (C.M.!), Badia Calavena (Segu.).





258. Gen. Molopospermum Koch ↑↑
(N. Acta Nat. Car. XII, 108, 1824)

780. Molopospermum peloponnesiacum (L.) Koch
Nova Acta Acad. Leop.-Carol. 12 (1): 108 (1824).
SYN.: Ligusticum peloponnesiacum Scop. (1772); Molopospermum cicutarium DC. (1830).
BIBL. ver.: Molopospermum cicutarium Goir., Fl. ver. Il, 499; M. cicutarium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; Ligusticum peloponese Poll., Fl. ver. I, 373; Cicutaria latifolia foelida Segu., Pl. ver. II, 38; Cicutaria fetidissima del Lobelio da altri chiamata Seseli Peloponense Pona, M.B., 240; Seseli Peloponense Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Cicutaria fetida.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano europeo sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi meridionali.
Italia: boschi e prati pingui lungo tutto l'arco alpino.
6,7 H scap PEai VI-VIII.

Luoghi boschivi, pascoli e macereti del piano montano e così sul Monte Baldo (Mang.!, C.M.!) ai Colonei (Goir.), tra la Corona e Ferrara (Goir.), presso Noveza (Mang.!), agli Zocchi (A.M.!), a Naole (Goir.!), al Cerbiol (Goir.!), e sui Lessini (Ton.!) a Bosco Chiesanuova (Ton.!), nel Vajo dell'Anguilla (Goir.!).


Coriandrum sativum L., il coriandolo, un tempo coltivato negli orti, si rinveniva talora inselvatichito ed infestante le colture di frumento; attualmente è specie quasi sicuramente scomparsa allo stato spontaneo.





259. Gen. Bifora Hoffm. ↑↑
(Gen. Umbell. ed. II. 191, 1816)

781. Bifora testiculata (L.) Roth
Enum. 1 (1): 888 (1824).
SYN.: Coriandrum testiculatum L. p.p. (1753); Bifora flosculosa M.B. (1819).
BIBL. ver.: Bifora flosculosa Goir., Fl. ver. II, 501.
NOM. ITAL.: Coriandolo selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, regione mediterranea.
Italia: nella Penisola e nelle Isole nel piano basale, quale infestante le colture cerealicole.
2,4 T scap pEa V,VI.

Specie rara e rinvenuta nel secolo scorso sulla collina di Montorio alla Pezza sopra Olivé (Goir.!) e nei pressi di Quinto (Ton.!).



782. Bifora radians Bieb.
Fl. Taur.-Cauc. 3: 233 (1819).
SYN.: Coriandrum testiculatum L. p.p. (1753).
BIBL. ver.: Bifora radians Goir., Fl. ver. II, 501; Coriandrum testiculatum Poll., Fl. ver. I, 379; Coriandrum sylvestre foetidissimum et C. minus testiculatum Segu., Pl. ver. II, 28; Coriandro silvestre del Micone Pona, M.B., 189.
NOM. ITAL.: Coriandolo puzzolente.
NOM. DIALETT.: Zizania.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centrasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi, tra le messi, nel settentrione della Penisola, nella Toscana, nel Lazio e nella Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
1-4, (6,7) T scap PEa V-VIII.

Nei campi e tra le messi dell'intero territorio fino a sfiorare la media montagna: San Michele (Biadego!), ai Finetti di Tregnago (C.M.!), Colognola ai Colli!!, S. Anna d'Alfaedo (Goir.!), Casal di Sopra (Goir.!), Negrar (A.M.!), Cancello!!, Moruri!!, Trezzolano!!, Monte Cucco!!, San Giovanni di Fosse (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Campedello sul Baldo (Goir.).





260. Gen. Smyrnium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 31, 1737)

783. Smyrnium. olusatrum L.
Sp. Pl. 262 (1753).
BIBL. ver.: Smyrnium olusatrum Goir., Fl. ver. II, 500; S. olusatrum Poll., Fl. ver. I, 388; Smyrnium Segu., Pl. ver. II, 27.
NOM. ITAL.: Macerone.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-atlantico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale occidentale, regione mediterranea, Caucaso.
Italia: luoghi ombrosi, siepi, ruderi, qua e là nella Penisola e nelle Isole nel piano basale.
2 H bienn PEai II-IV.

Smyrnium olusatrum in epoche passate era coltivato come pianta alimentare per verdura e pertanto non doveva essere difficile rinvenirlo spontaneizzato in prossimità dei centri abitati. Naturalizzato, ad esempio, lo rinveniva il Seguier nei "fossi di Castelvecchio" presso l'Arco di Vitruvio (oggi Arco dei Gavi) e nello stesso luogo, parecchi anni anno dopo, Abramo Massalongo, ma non il Goiran. Quest'ultimo autore lo segnala copioso "tra le macchie e i sassi del Giardino Giusti" (Goir.!). Attualmente la specie cresce spontanea, non lontana dal precedente rinvenimento, nella zona di S. Zeno in Monte!! e in prossimità dell'edificio dell'Istituto don Calabria. Del tutto nuova è invece la segnalazione per le Torricelle!!.





261. Gen. Bunium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 72, 1737)

784. Bunium bulbocastanum L.
Sp. Pl. 243 (1753).
SYN.: Carum bulbocastanum Koch (1824); Apium Bulbocastanum Car. (1889).
BIBL. ver.: Bunium bulbocastanum Goir., Fl. ver. I, 472; Apium Bulbocastanum Goir. Di alcune nuove Apiacee etc., N.G. Bot. XXIII, 304.
NOM. ITAL.: Bulbocastano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale ed occidentale.
Italia: campi, pascoli, luoghi erbosi e sassosi dall'orizzonte montano inferiore al subalpino nel Triestino, sul M. Baldo, sulle Alpi Bergamasche, Piemontesi e Marittime, sull'Appennino dalla Liguria alla Sila, in Sicilia e Sardegna.
7 G bulb pEai VI-VIII.

ESEMPLARE D'ERBARIO: Monte Baldo sul Monte Pignon sotto Montesel (Goir. ex Rigo).
La stazione del M. Baldo segnalata dal Goiran sembra essere l'unica nota per il Veneto anche attualmente. Sia sull'esemplare conservato nell'Erbario generale del Museo Civico di Verona, sia sulla nota, relativa a questa pianta, pubblicata dal Goiran sul Bollettino della Società Botanica Italiana (l.c.) sono necessarie alcune precisazioni. Goiran a proposito di Apium Bulbocastanum Car. (Bunium bulbocastanum L.) asserisce: "Questa Apiacea, per la prima volta, non solo si trova annoverata fra le piante veronesi, ma, da quanto mi consta, fa il suo ingresso nella Flora Veneta, non avendola io trovata registrata nel Catalogo dei signori Visiani e Saccardo; così pure non figura nel Catalogo dello Zersi fra le piante Bresciane, né la cita il Barone Hausmann nella sua Flora von Tirol. In quella vece è indicata copiosissima dal Rota nel Bergamasco dal piano ai monti. Io ho raccolto diversi esemplari di Apium Bulbocastanum (Carum Bulbocastanum Koch) nel luglio dell'anno 1876 sul Monte Baldo in Piore e in Montesel nei boschetti di Corylus avellana ove cresceva quasi gregario".
Nessuno di questi campioni del luglio 1876 è presente nell'Erbario Goiran.
Prosegue poi il Goiran: "L'amico Gregorio Rigo nel luglio 1882 lo ha pure raccolto sullo stesso Monte Baldo in Monte Pignon sotto Montesel sempre nei boschetti di Corylus avellana e ne ha inoltre scoperto un'altra stazione tra la Valle del Trovai e la Valle delle Pietre. La presenza di questa apiacea sul M. Baldo mi sembra costituisca un fatto assai importante e valga a meglio definire la distribuzione geografica nella parte settentrionale della penisola, tanto più che, secondo ogni probabilità, le future ricerche procureranno la scoperta di altre stazioni sia nel Veneto che nel Trentino e nel Bresciano".
Quest'ultima ipotesi formulata dal Goiran non si è verificata in quanto la pianta, secondo i dati più recenti, non è stata rinvenuta né altrove nel Veneto, né nel Trentino e nel Bresciano. È strano però che il campione (ed è l'unico) del luglio 1882 a cui fa riferimento Goiran e raccolto dal Rigo sia stato dallo stesso botanico nizzardo di propria mano così cartellinato: "Bunium montanum Koch. Monte Pignon sotto Montesel in dumetosis Coryli Avellanae, dein inter la Valle del Trovai et delle Pietre Baldi montis. Julio 1882. Legit G. Rigo". Bunium montanum Koch, oggi sottospecie di Bunium alpinum W. et K., è della Penisola balcanica e quindi la determinazione, supponiamo del Rigo, è errata; d'altra parte i rimanenti dati del cartellino sono i medesimi riportati dal Goiran nella sua nota riguardo al campione di Bunium bulbocastanum L. (oggi Bunium bulbocastanum L. var. baldense (Rigo) Thell.) del luglio 1882. Non è chiaro perché il Goiran abbia inserito nel suo erbario un campione di una specie, su cui si era soffermato parecchio, con la determinazione errata.





262. Gen. Pimpinella L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 82, 1737)

785. Pimpinella major (L.) Hudson
Fl. Angl. 110 (1762).
SYN.: Pimpinella magna L. (1771).
BIBL. ver.: Pimpinella major Goir., Fl. ver. II, 476; P. magna Poll., Fl. ver. I, 396; Tragoselinum majus, umbella candida Segu., Pl. ver. II, 12.
NOM. ITAL.: Tragoselino maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
Italia: prati, pascoli, boschi e luoghi selvatici dal piano basale all'orizzonte subalpino nella Penisola fino al Pollino.
Specie caratteristica dell'Arrhenatherion elatioris W. Koch 26.
1-9 H scap pEAi VII-X.

Assai comune nei luoghi selvatici e nei prati dell'intero territorio veronese dalla pianura alla fascia montana e subalpina: Monte Baldo in Novezzina!!, Val Basiana (Goir.!), Valfredda (Mang.!), Bastion (Goir.!), alla Corona (Goir.!); M. Pastello (Goir.!,!!), Ponte di Veja!, Monte Ongarine!, Avesa alla Cola!, Avesa alla Spigola!, San Michele (Biadego!), Ca' di David!!, Val Squaranto!!, Santa Maria in Stelle!, Trezzolano!, Cancello!, Moruri!, Mizzole!, Monte Cucco!, Zevio (Biadego!), Giazza (C.M.!), Parpari e Spiazzoi (Goir.!), Valle dei Finetti presso Tregnago (C.M.!), Valon del Malera (Tessari!), Monti Trapola e Pertica (Goir.!).



786. Pimpinella saxifraga L.
Sp. Pl. 263 (1753).
BIBL. ver.: Pimpinella saxifraga Goir., Fl. ver. II, 476; P. saxifraga Poll., Fl. ver. I, 395; Tragoselinum altemm majus Segu., Pl. ver. II, 12.
NOM. ITAL.: Tragoselino comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro occidentale.
Italia: prati aridi, pendii, nella Penisola fino al Lazio e Molise, in Campania, Basilicata e Sardegna dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica della classe Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. 43.
1-7 H scap PEAi V-VIII.

Cresce copiosa nell'intero territorio veronese innalzandosi fino alla fascia montana, penetrando raramente in quella subalpina, dove viene sostituita dalla specie che segue: Navene!, Campiani di Garda!!, Boi di Caprino (Goir.!), Monte Baldo ai Masi (Goir.!), Scaveaghe di Garda (Goir.!), Ponte di Veja!, Monte Pastello (Mang.!,!!), tra Monte e San Giorgio!!, Boscomantico!, Quinzano!, Monte Cavro!, Monte della Parte!!, Monte Arzan!, Vajo Borago!, Montorio!, Trezzolano!, tra Morago e Cancello!, Mizzole!, Monte Cucco!, Sezano!, Boschetto!!, San Michele (Biadego!), Azzago!, Cerro!!, Valdiporro (Biadego!), Valle delle Sfingi, Covoli di Velo!, Spredino e Monte Porcile (Goir.!), nelle Valle di Illasi e del Tramigna!.



787. Pimpinella alpina Host
Fl. austr. I, 399 (1827).
SYN.: Pimpinella alpestris Schultes (1820).
BIBL. ver.: Pimpinella saxifraga L. var. alpestris Goir., Fl. ver. Et, 476; Pimpinella disserta Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; P. dissecta Poll., Fl. ver. I, 397; Tragoselinum minus Segu., Pl. ver. III, 219.
NOM. ITAL.: Tragoselino alpino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofita sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Carpazi.
Italia: margine meridionale delle Alpi orientali, dalla Carnia alle Grigne, dall'orizzonte montano superiore al subalpino.
8,9 H scap pEAi VI-VIII.

Rupi, boscaglie, ericeti delle zone più elevate del Monte Baldo e dei Lessini: Acque Negre!!, Valle delle Buse (Goir.! C.M.!), Valdritta, Valfredda (C.M.!), Altissimo di Nago (Goir.!); Corno d'Aquilio!!, Valon del Malera (Pezzo, Tessari!), Monte Malera (C.M.!, Biadego!), Monte Tomba!, Roccapia (Goir.), Passo Pertica!!, Passo della Lora (C.M.!), Campobrun!!, Malga Terrazzo (Pisani).





263. Gen. Aegopodium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 83, 1737)

788. Aegopodium podagraria L.
Sp. Pl. 265 (1753).
BIBL. ver.: Aegopodium podagraria Goir., Fl. ver. II, 478; Ae. podagraria Poll., Fl. ver. I, 392; Angelica sylvestris minor sive erratica Segu., Pl. ver. II, 20.
NOM. ITAL.: Girardina silvestre, Sambuchella.
DISTRTBUZTONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nordoccidentale.
Italia: boschi, siepi, forre dal piano basale all'orizzonte subalpino fino al Lazio e Campania.
1-7 G rhiz PEai V-VIII.

Lungo le siepi, nei boschetti e al margine di corsi d'acqua dal piano alla media montagna dal Lago di Garda al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Noveza (Goir.), Campion (Goir.), Valfredda (Goir.); Ponte di Veja!, Vajo Borago!, lungo il Lorì presso Avesa (Mang.), Verona (C.M.), Monte Bolca (A.M.), Ponte di Veja (Chiavegato).





264. Gen. Sium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 76, 1737)

789. Sium latifolium L.
Sp. Pl. 251 (1753).
BIBL. ver.: Sium latifolium Goir., Fl. ver. II, 475; S. latifolium Poll., Fl. ver. I, 365; Sium latifolium Segu., Pl. ver. II, 10.
NOM. ITAL.: Sedanina selvatica, Erba cannella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale-settentrionale.
Italia: fossi, acquitrini, sponde dei corsi d'acqua del piano basale nella Penisola.
Specie caratteristica dei Phragmitetalia W. Koch. 26.
1-5 He pEAi VI-X.

Pianta già in passato rara e non più rinvenuta di recente; il suo habitat naturale ha subito profonde alterazioni o notevoli riduzioni.

Esemplari d'Erbario: Verona in Campomarzo (Mang.) e alla Porta Pellegrina (Ton.); lungo il Tartaro (Ton., Goir.); presso Tregnago (A.M.).





265. Gen. Berula Mert. et Koch ↑↑
(Deuschl. Fl. 433, 1826)

790. Berula erecta (Hudson) Coville
Contr. U. S. Nat. Herb. 4:115 (1893).
SYN.: Sium erectum Hudson (1762); Sium angustifolium L. (1763).
BIBL. ver.: Sium erectum Goir., Fl. ver. II, 475; S. angustifolium Poll., Fl. ver. I, 365; Sium medium Segu., Pl. ver. II, 11.
NOM. ITAL.: Sedanina d'acqua.
NOM. DIALETT.: Saugo selvàdego.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America settentrionale.
Italia: fossati, acquitrini, luoghi paludosi o percorsi da acque lentamente fluenti nella Penisola e nelle Isole nel piano basale e montano.
Specie caratteristica dei Phragmitetalia W. Koch 26.
1-5 G rhiz pEAi VI-IX.

Lungo i corsi d'acqua, sulle sponde degli stessi, nelle pozze e nei luoghi umidi in genere dalla Bassa Pianura alla collina, dalle sponde del Lago di Garda al confine vicentino: Marniga (Goir.), Lazise (Goir.), Malcesine e Porto di Brenzone (Goir.!), nella Valle di Caprino (Goir.) ad Oné (Goir.!), ad Avesa lungo il Lori!!, Fossa Ca' di Novaglie!!, Fossa Baldona alle Bassette!!, Fossa Grumagna!!, lungo il Tartaro in località San Michele!!, lungo il Tione a Trevenzuolo!!, Gazzo Veronese!!, San Michele Extra (Goir.!), San Pancrazio (Goir.!), Valle d'Illasi presso Tregnago (A.M.!).





266. Gen. Seseli L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. V, 126, 1754)

791. Seseli elatum L.
Sp. Pl. ed. 2, 375 (1762).

subsp. gouanii (Koch) P.W. Ball.
Feddes Repert. 79: 64 (1968).
SYN.: Seseli gouanii Koch (1837).
BIBL. ver.: Seseli Gouani (sic!) p.p. Goir., Fl. ver. II, 478; S. elatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; S. elatum Poll., p.p., Fl. ver. I, 387; Foeniculum sylvestre elatius, ferulae folio longiori Segu., Pl. ver. II, 17. Seseli pallasii Bessel (n.d.c.).
NOM. ITAL.: Finocchiella di Gouan.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento illirico.
DIFFUSIONE: Balcani settentrionali-occidentali.
Italia: luoghi sassosi e rupestri, prati steppici dal Carso e pendici meridionali delle Alpi dalla Carnia alle Grigne.
5,7 H scap pEAi VII-IX.

Pascoli aridi, rupi e muri in prossimità del Lago di Garda nella lecceta di Navene!!, nella Valle di Caprino (Goir.) e sulle falde meridionali ed orientali del Monte Baldo sul Gazo, Creta, Belpo, Piore, Braga, San Marco, Majon (Goir.).



792. Seseli annuum L.
Sp. Pl. 260 (1753).
BIBL. ver.: Seseli annuum Goir., Fl. ver. II, 479; S. annuum Poll., Fl. ver. I, 387; Carvi collinum autumnale tenuifolium radice unica et umbella purpurascente Segu., Pl. ver. III, 218.
NOM. ITAL.: Finocchiella annua.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi aridi selvatici, prati steppici dall'orizzonte sub-montano a quello subalpino delle Alpi.
Specie caratteristica dei Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. 43.
2-5 H bienn pEAi VIII-XI.

Nei pascoli, lungo le siepi, tra i cespugli e nei boschetti dell'Alto Agro veronese e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang., Goir.), Monte della Parte, San Dionigi!, Rivoli (Ton., Goir.), Sona (Goir.), Torricelle!, Santa Maria in Stelle!, Casale di Sopra, Lessini (Goir.), Grezzana (Ton., Goir.), Tregnago (C.M.).



793. Seseli varium Treviranus
Index Sem. Hort. Vratisl. 6 (1818).
SYN.: Seseli Gouani Goir. p.p. (1904).
BIBL. ver.: Seseli Gouani (sic!) Goir. p.p., Fl. ver. II, 478. Seseli pallasii Besser.
NOM. ITAL.: Finocchiella steppica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento pontico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale, Asia occidentale.
Italia: luoghi sassosi, pendii aridi e rupi nell'orizzonte sub-montano in Valsugana, Valvenosta e nei Lessini veronesi.
4, (6,7) H scap PEAi VII-IX.

Luoghi aridi rupestri, pascoli sassosi alla Chiusa (Goir.!), sul Monte Pastello al Forte Mallabi!!, tra Monte e San Giorgio!!, sul Pastelletto (Goir.), nella Valpolicella (Goir.), nella Valpantena a Carrara di Grezzana (Goir.), nelle Sengie di Falasco (Goir.), Grezzana (Mang.!), ai Sarmazi (Goir.!), Novezago (Goir.) verso il Vajo Squaranto.





267. Gen. Oenanthe L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I. 122, 1753)

794. Oenanthe pimpinelloides L.
Sp. Pl. 255 (1753).
BIBL. ver.: Oenanthe pimpinelloides Goir., Fl. ver. II, 502; Oe. pimpinelloides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; Oe. pimpinelloides Poll., Fl. ver. I, 341; Oe. Apiifolio Segu., Pl. ver. III, 221.
NOM. ITAL.: Finocchio acquatico comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-adantico.
DIFFUSIONE: Europa occidentale meridionale, Asia occidentale.
Italia: qua e là nella Penisola e nelle Isole nei luoghi erbosi, fossi, acquitrini dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
(1), 2-5, (6,7) H scap PEai VI-VIII.

Nei luoghi selvatici ed ombrosi umidi della fascia collinare e sub-montana: già al tempo di Goiran si trattava, al pari di tutte le specie del genere Oenanthe, di piante rare. Essendo mutati parecchio gli habitat particolari in cui crescono normalmente queste essenze, risulta assai difficile imbattersi nelle stesse e pertanto sia i campioni d'erbario sia le segnalazioni appartengono a tempi passati.

Esemplari d'Erbario: Velo (A.M.), Montecchia e San Giovanni Ilarione (Goir.).
Altra segnalazione: Valbrutta di Monte Baldo (Moreni).



794 bis. Oenanthe fistulosa L.
Sp. Pl. 254 (1753).
BIBL. ver.: Oenanthe fistulosa Goir., Fl. ver. Il, 502; Oe. fistulosa Poll., Fl. ver. I, 341; Oe. aquatica Segu., Pl. ver. II, 19.
NOM. ITAL.: Finocchio acquatico tuboloso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: nella Penisola e nelle Isole, ma ben localizzata: luoghi palustri, corsi d'acqua, laghi e risaie del piano basale.
1,2 H scap PEai VI-VIII.

Specie probabilmente da bandire dal novero delle piante veronesi. Già il Goiran non la rinvenne e nella sua Flora vengono riportate località riferite da autori precedenti. Solo nell'Erbario Pollini è presente un campione raccolto nel 1813 al quale sono state attribuite sul medesimo cartellino contemporaneamente tre diverse località: Zevio, Minerbe, Villimpenta, quest'ultima oggi in provincia di Mantova. Per quanto riguarda il Goiran (l.c.) così si esprime: "...presso Bevilacqua lungo i fossi e i rivoli derivanti dalla Rabiosa (Seguier), nelle vicinanze di Monteforte dell'Alpo (Cavazzini ex Seguier), Legnago e Bovolone (Pollini)".



795. Oenanthe aquatica (L.) Poiret
in Lam. Encycl. Méth. Bot. 4:530 (1798).
SYN.: Phellandrium aquaticum L. (1753); Oenanthe phellandrium Lam. (1778).
BIBL. ver.: Oenanthe aquatica Goir., Fl. ver. II, 501; Oenanthe Phellandrium Goir., Erb. est e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; Phellandrium aquaticum Poll., Fl. ver. I, 384; Phellandrium Segu., Pl. ver. II, 8.
NOM. ITAL.: Finocchio aquatico cicutario.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale centrale.
Italia: fossi e paludi della Penisola (escluse Marche e Calabria) e della Sicilia dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'Oenantho-Rorippetum amphihiae Lohm. 50.
1,2 H scap PEai VI-VIII.

L'unico rinvenimento recente riguarda la Palude del Busatello (AA.W., 1989), il cui territorio in parte appartiene al Comune di Ostiglia della Provincia di Mantova.
I reperti d'erbario risalgono alla fine del secolo scorso e provengono da San Bonifacio (Goir.), Monteforte (Goir.) e le Valli del Tartaro (Goir.).
Altre segnalazioni riguardano Legnago (Goir.), Bevilacqua (Segu.), Albaredo, Arcole, Caldiero e Caldierino e la Val Tramigna (Goir.). E quanto mai significativo che Goiran consideri frequente questa specie che al contrario attualmente è assai rara e probabilmente in via di scomparsa nel territorio.





268. Gen. Aethusa L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 256, 1753)

796. Aethusa cynapium L.
Sp. Pl. 256 (1753).
BIBL. ver.: Aethusa Cynapium Goir., Fl. ver. Il, 482; Ae. Cynapium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892: Ae. Cynapium Poll., Fl. ver. I, 377.
NOM. ITAL.: Cicuta aglina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA; elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi, macchie, ruderi dal piano basale all'orizzonte montano superiore nella Penisola fino alla Campania.
2-7 T scap pEA VI-X.

Nei campi, lungo le siepi e nei luoghi selvatici della Provincia dal Lago di Garda al confine vicentino dalla pianura alla fascia medio-montana.

Esemplari d'Erbario: San Giovanni di Brenzone (Goir.), Valle di Caprino (Goir.), Oné (Goir.), alla Corona (Ton., C.M.), Valfredda (Mang.), Ferrara (Goir.), dintorni di Verona (Goir.), Grezzana (Ton.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Tregnago (C.M.).
Altre segnalazioni: Monte Pastello, Breonio, S. Anna d'Alfaedo, Monte Bolca, Marniga sul Garda (Goir.).





269. Gen. Athamanta L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 74, 1737)

797. Athamanta cretensis L.
Sp. Pl. 245 (1753).
BIBL. ver.: Athamanta cretensis Goir., Fl. ver. II, 498; A. cretensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; A. cretensis Poll., Fl. ver. I, 358; Mirrhis annua, semine striato villoso, incana Segu., Pl. ver. II, 25; Dauco secondo di Dioscoride detto eretico Pona, M.B., 176 et 216; Dauco eretico Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Atamanta comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofilo sudeuropeo.
DIFFUSIONE: rilievi dell'Europa centromeridionale.
Italia: pascoli, rupi, luoghi sassosi calcarei sulle Alpi dall'orizzonte montano inferiore a quello subalpino.
6-9 H scap pEai VI-IX.

S'incontra copiosa tra le fessure delle rocce (Potentillion), nei pascoli sassosi (Seslerion), nei macereti (Thlaspeion) di tutti i monti veronesi, prediligendo le quote più elevate, scendendo tuttavia in particolari condizioni a quote modeste fino a toccare la fascia collinare: è presente su tutti i rilievi dal Monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., A.M., Mang., Goir.,!) in entrambi i versanti, ai Lessini, Pastello, Corno d'Aquilio, Malera fino ai Monti Zeola e Aba (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Novezzina!, da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Coal Santo!; Corno d'Aquilio (Goir.), alla Liana (Goir.), Castelberto (Biadego), Valon del Malera (Tessari), San Giorgio (Biadego), Monte Malera (C.M.), Cima Trappola (Goir.), Branchetto e Gaibana (Goir.), Gruppo del Carega (Lucato), Monte Posta (Goir.), Campobrun (Goir.).



798. Athamanta vestina Kerner
Sched. Fl. Exicc. Austro-Hung. 4:37 (1886).
BIBL. ver.: Athamanta vestina L., var. vestina Goir., Fl. ver. II, 498.
NOM. ITAI..: Atamanta della Val Vestino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico.
DIFFUSIONE: forre umide, rupi dall'orizzonte submontano al sub-alpino delle Alpi orientali, dal Bellunese al Bresciano, prevalentemente nelle zone non interessate dalle glaciazioni del Quaternario.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Un tempo questa specie era considerata quale varietà della precedente; anche nei campioni d'erbario del passato non vi è alcuna distinzione tra le due piante, detrminate ed inserite solo come Athamanta cretensis. In base al numero dei raggi delle ombrelle e alla maggior ramificazione del fusto, elementi che sembrerebbero discriminare le due specie, sono stati individuati campioni che certamente appartengono ad Athamanta vestina Kerner, la cui diffusione per il territorio veronese, stando al materiale d'erbario interessa le seguenti località: Monte Baldo al Passo del Cerbiol, Valfredda (Mang., Goir.), Costabella (Ton.), i Colonei (Goir.), la Corona (Goir., C.M.,!); Monte Pastello e Pastelletto (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir., C.M.,!), Sega di Ala (Lucato), Vajo del Falcone (Goir.), Valon del Malera!, Gruppo del Carega!.
Alcuni Autori non considerano l'A. vestina una specie a sé stante (Prosser et al.: Flora Illustrata del Baldo, 2009).





270. Gen. Grafia Rchb. ↑↑
(Handb. 219, 1837)

799. Grafia golaka (Hacq.) Rchb.
Handb., 219 (1837).
SYN.: Hladnikia golaka (Hacq.) Rchb. fil. (1867).
BIBL. ver.: Hladnikia Golaka Goir., Fl. ver. II, 499; Malabaila Hacquetii Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892.
NOM. ITAL.: Grafia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento illirico-centroital.
DIFFUSIONE: Jugoslavia occidentale.
Italia: prati e luoghi sassosi del piano montano nel Friuli, Monti Lessini, Vallarsa, Giudicarie, Sibillini, Terminillo ed Abruzzo.
6,8 H scap pEAi VII-IX.

Pianta rara limitata al Gruppo del Carega ai confini con le province di Vicenza e di Trento.

Esemplari d'Erbario: Monte Trapola sopra Revolto (Goir., C.M.), Passo della Lora (C.M.), Rifugio Battisti!.
Segnalata dal Facchini anche per la Valle dei Ronchi e per Campobrun.





271. Gen. Foeniculum Miller ↑↑
(Gard. Dict. 4, 156)

800. Foeniculum vulgare Miller
Gard. ed. 8 nº 1 (1768).
SYN.: Anethum foeniculum L. (1753); Foeniculum officinale All. (1785).
BIBL. ver.: Foeniculum officinale Goir., Fl. ver. Il, 481; Anethum Foeniculum Poll., var., Fl. ver. I, 392; Foeniculum vulgare minus, amori et nigriori semine Segu., Pl. ver. II, 17.
NOM. ITAL.: Finocchio selvatico.


subsp. vulgare
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudmediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea, Europa centrale.
Italia: luoghi sassosi aridi, rupi e vecchi muri nella Penisola e nelle Isole nell'areale della vite e dell'olivo.
2-5 H scap pEAi VI-X.

Nei luoghi aridi, sugli argini, sui muri, nelle radure dell'intero territorio a quote comprese tra 100 e 600 metri.

Esemplari d'Erbario: lungo il Baldo a Pazzon, Vezzane, Vilmesar, Caprino (Goir.), dintorni di Verona sulle Torricelle!, Santa Maria in Stelle!, Avesa alla Cola!, San Michele!, sulle pendici dei Lessini a Spredino (Goir.), Grezzana (Ton.), Marcellise (Goir.), Colognola ai Colli!.
Altre segnalazioni: lungo il Lago di Garda a Scaveaghe!, Castelletto!, nella Valpolicella!, sul M. Masua!, nei dintorni di Mezzane!.





272. Gen. Anethum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I. 263. 1753)

801. Anethum graveolens L.
Sp. Pl. 263 (1753).
BIBL. ver.: Anethum graveolens Goir., Fl. ver. II, 484; A. graveolens Goir., Di alcune Apiacee nuove etc., N.G. Bot. It., 23: 303-306.
NOM. ITAL.: Aneto puzzolente.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento asiatico sudoccidentale.
DIFFUSIONE: India, Asia occidentale meridionale, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Italia: un tempo coltivato come pianta officinale ed aromatica, ora ovunque in via di scomparsa, eccettuato l'Abruzzo.
2 T scap pEa VI-VIII.

Rinvenuto un'unica volta dal Goiran nel giugno 1879 in Verona a sinistra della stazione ferroviaria di Porta Nuova (Goir.!).





273. Gen. Conium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 243, 1753)

802. Conium maculatum L.
Sp. Pl. 243 (1753).
BIBL. ver.: Conium maculatum Goir., Fl. ver. Il, 500; C. maculatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 368, 1892; C. maculatum Poll., Fl. ver. I, 354; Cicuta major Segu., Pl. ver. II, 5; Cicuta Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Cicuta maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Italia: luoghi ombrosi, macchie, siepi, nella Penisola e nelle Isole nel piano basale e montano.
1-7 H scap PEAi VI-IX.

Nei luoghi umidi e sassosi, lungo le strade dalla pianura alla media montagna: Legnago (Goir.), Sanbonifacio (Goir.), Arcole (Goir.), Albaredo (Goir.), Vigasio (Goir.), Villafranca (Goir.), Valeggio (Goir.! C.M.!), Buttapietra (Mang.!), Valle di Caprino (Goir.), sul Monte Baldo (C.M.!) a Cerbiol (Goir.!), Ime (Goir.), Pravazar (Goir.), Basiana (Goir.), Albarè e Gambon (Goir., Hamann); sui Lessini a Breonio, S. Anna d'Alfaedo ed Erbezzo (Goir.).





274. Gen. Bupleurum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 236, 1753)

803. Bupleurum rotundifolium L.
Sp. Pl. 236 (1753).
BIBL. ver.: Bupleurum rotundifolium Goir., Fl. ver. II, 468; B. rotundifolium Poll., Fl. ver. I, 359; B. perfoliatum, rotundifolium, annuum Segu., Pl. ver. Il, 16; Perfoliata Porta, M.B., 139; Perfoliata Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Bupleuro perfogliato.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Italia: infestante le messi, in progressiva rarefazione, nella Penisola fino alla Basilicata e in Sardegna dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
2-5, (6,7) T scap PEa V-VTII.

Nei campi e nei seminati dalla pianura alla media montagna, prediligendo tuttavia la fascia collinare: raro. Lungo le pendici del Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., A.M., Ton., Mang., Goir.) presso Ferrara (Goir.), Valle di Caprino!, Lumini!, Pesina!; sul Monte Pastello (Mang.!), Cavalo (Goir.!), Quinzano (Goir.!), Valpantena (Goir.!), Grezzana (Ton.!), Quinto (A.M.!), Lotrago (Goir.!), Monte Porcile (Goir.!), Tregnago (C.M.!), Monte Precastio (C.M.!).



804. Bupleurum lancifolium Hornem.
Hort. Hafn. 267 (1813).
SYN.: Bupleurum protractum Hoffgg. et Lk. (1820).
BIBL. ver.: Bupleurum protractum Goir., Fl. ver. Il, 469; B. protractum Goir., Di alcune Apiacee nuove o rare etc., N. G. Bot. It., 23: 303-306.
NOM. ITAL.: Bupleuro granaiolo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: incolti aridi, campi, qua e là nella Penisola e nelle Isole nel piano basale.
2 T scap PEa V-VII.

Un unico esemplare è stato raccolto da Goiran nel giugno del 1877 in Verona fuori Porta Nuova (Goir.!).



805. Bupleurum baldense Turra
Giorn. Ital. Sci. Nat. Agric. Arti Comm., 1:120 (1764).
SYN.: Bupleurum odontites L. (1753); B. aristatum Bartl. (1824).
BIBL. ver.: Bupleurum aristatum Goir., Fl. ver. II, 471; B. adontites Poll., var. α et β, Fl. ver. I, 361 et 362; B. Gerardi Poll., Viagg. etc. 15 et 81; Bupleurum annuum angustifolium Segu., Pl. ver. II, 14.
NOM. ITAL.: Bupleuro del Baldo.


subsp. baldense
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale meridionale.
Italia: pendii aridi, luoghi rupestri e sassosi, qua e là nella Penisola e nelle Isole, prevalentemente nelle aree collinari xeriche.
2-7 T scap PEa VI-VIII.

Nei campi, nei luoghi aridi ed incolti dell'alta pianura, dei colli e della media montagna tra il corso del Mincio, il Garda, la catena del Baldo, il Pastello e il resto dei Lessini (Segu., Poll., A.M., Mang., Goir., C.M.,!).

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Torri del Benaco (Goir.), San Vigilio!, alla Corona (Goir.), Rivalta (Goir.), Lubiana (Goir.), Valfredda (Goir.), M. Pastello (Goir.), Boscomantico (Mang., Goir.), M. Belpo e Gazo (Goir.), Monte della Parte, San Dionigi!, Monte Arzan!, Monte Ongarine!, Torricelle!, Montorio!, San Fidenzio!,Trezzolano!, San Massimo (Mang.), San Mattia (Goir.), Monte Cucco (Goir., Biadego), Novezago (Goir.), Grezzana (Ton.), San Mauro di Saline (Goir.), Tregnago (C.M.), Monte Precastio (C.M.).
Altre località segnalate: Castelletto di Brenzone (Goir.), Marciaga (Goir.).



806. Bupleurum praealtum L.
Fl. Monsp. 12 (1756).
SYN.: Bupleurum junceum L. (1762).
BIBL. ver.: Bupleurum junceum Goir., Fl. ver. E, 471; B. junceum Poll., Fl. ver. I, 363; B. baldense Poll., Hort. et provine, veron. pl. nov. vel min. cogn., 7; B. baldense Poll., Viagg. etc., 125.
NOM. ITAL.: Bupleuro lino-selvatico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa orientale e meridionale, Asia minore.
Italia: luoghi selvatici, boschi degradati nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore, ma con distribuzione non uniforme, per lo più localizzata specialmente al nord.
2-5 T scap pEA VII-IX.

Specie non comune individuata finora nella parte nord-occidentale del territorio veronese, vale a dire quella inoccupata dal Monte Baldo e dalle sue pendici: alla Perarola (Ton.!, Goir.!, C.M.!), Valle di Caprino (Ton.!), ai Masi (Goir.!), Rivoli (Ton.!), Forte di San Marco (Goir.!).
Un unico campione proviene dalle pendici dei Lessini, nella Valle di Illasi presso Badia (A.M.!), ma è di dubbia determinazione.



807. Bupleurum tenuissimum L.
Sp. Pl. 238 (1753).
BIBL. ver.: Bupleurum tenuissimum Goir., Fl. ver. II, 471; B. junceum fi. Gerardi Poll., Fl. ver. III, 786.
NOM. ITAL.: Bupleuro grappoloso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro occidentale meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi di natura prevalentemente argillosa nella Penisola e nelle Isole nel piano basale.
5 T scap PEa VII-IX.

Rinvenuto in passato in luoghi sterili nei colli benacensi presso Lazise (Poll., Goir. ex Rigo) e Garda (Ton.!).



808. Bupleurum petraeum L.
Sp. Pl. 236 (1753).
SYN.: Bupleurum graminifolium Vahl (1794).
BIBL. ver.: Bupleurum graminifolium Goir., Fl. ver. II, 470; B. graminifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; B. graminifolium Poll., Fl. ver. I, 360; Bupleurum alpinum, foliis angustis, gramineis, sessilibus, caule fere nudo Segu., Pl. ver. II, 15 et III, 221.
NOM. ITAL.: Bupleuro delle rocce.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: endemico alpico.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali e orientali.
Italia: rupi, luoghi sassosi nell'orizzonte subalpino ed alpino delle Alpi dalla Carnia al Nizzardo.
8,9 H scap pEAi VI-IX.

Rupi e luoghi sassosi nei punti più elevati della catena del Monte Baldo e dei Lessini: sul Baldo (C.M.!) nella Valfredda (Mart.), in Costabella (Poll.), al Coalsanto (Pona, Ton.!, Goir.!), in Novezzina!!, all'Altissimo di Nago (Goir.!), Passo del Camin (Goir.), Valgrande (Goir.), Val Losana (Goir. ex Poll.), Valdritta (Goir.), Sentiero del Ventrar (Goir. ex Poll.), Bocca di Navene (Goir., Hamann), la Pra' (C.M.!); sui Lessini al Passo Pertica (Goir.!, C.M.!,!!), sul Monte Posta (Goir., C.M.!), Campobrun (Goir.!), al Lago Secco (C.M.!).



809. Bupleurum ranunculoides L.
Sp. Pl. 237 (1753).
BIBL. ver.: Bupleurum ranunculoides Goir., Fl. ver. II, 470; B. ranunculoides Poll., Fl. ver. I, 362; Bupleurum montanum gramineo folio Segu., Pl. ver. III, 220.
NOM. ITAL.: Bupleuro ranuncoloide.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale.
Italia: luoghi rupestri delle Alpi, dell'Appennino settentrionale delle Apuane e dell'Umbria nel piano montano e nell'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Seslerion coeruleae Br.-Br. in Br.-Bl. et Jenny 26.
6-9 H scap pEAi VI-IX.

Specie frequente nei luoghi selvatici, rupestri e sassosi dei monti veronesi (media-alta montagna) e così sul Monte Baldo (Segu., Poll., Clementi, Mang., Goir., C.M.,!) alla Corona (Goir.!, C.M.!), Spiazzi (Goir.!), Valfredda (Mang.!), Coal Santo fino all'Altissimo (Goir.), Val Losana (Goir.!), Bocca di Navene (Hamann), ai Pra' di Malcesine (Goir.!), ai Santi Benigno e Caro (Goir.!,!!), alle Buse (C.M.!), e per tutte le valli che intersecano i due versanti della catena (Goir.); sui monti Pastello (Mang.!, Goir.!,!!) e Pastelletto (Goir.!), presso Cavalo (C.M.!), sul Corno d'Aquilio (Goir.!,!!), al Passo di Rocca Pia (Goir.), Fosse!!, Velo (A.M.!), nella Val d'Illasi a Revolto (Goir.!), Campobrun (Goir.), sui monti Zeola e Alba (Goir.), sul M. Tomba!.





275. Gen. Trinia Hoffm. ↑↑
(Gen. Umbell. ed. I, 92, 1814)

810. Trinia glauca (L.) Dumort.
Fl. Belg. 78 (1827).
SYN.: Pimpinella dioica Murr. (1774); Trinia vulgaris DC. (1830).
BIBL. ver.: Trinia glauca Goir., Fl. ver. II, 472; Trinia vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull., Soc, Bot. It., 368, 1892; Pimpinella dioica Poll., Fl. ver. I, 397; Foeniculum minimum pumilum Segu., Pl. ver. II, 18.
NOM. ITAL.: Sassifragia pannocchiuta.
DIFFUSIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa occidentale meridionale.
Italia: luoghi sassosi e pascoli lungo il piede meridionale delle Alpi e nella Penisola lungo i rilievi fino al Pollino dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
Specie caratteristica dello Xerobromion Br.-Bl. et Moor 38.
3-7 H scap PEai V-VII.

Cresce copiosa dall'alta pianura, ai colli e a quote più elevate fino a sfiorare la fascia subalpina tra il Lago di Garda e il confine vicentino (Segu., Poll., Clementi, Mang., A.M., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.) in Pravazar (Goir.), Torri del Benaco!, Prader!, le Prandine!, Boscomantico (Goir.,!), Monte Pastello!, Corno d'Aquilio!, Monte Rico sopra Parona!, Quinzano (Goir.), Monte Arzan di Avesa!, Monte Ongarine (Goir.), Costagrande!, Torricelle!, Monte Cucco!, Purga di Velo (A.M).





276. Gen. Apium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 264, 1753)

811. Apium graveolens L.
Sp. Pl. 264 (1753).
BIBL. ver.: Apium graveolens Goir., Fl. ver. II, 474; A. graveolens Poll., Fl. ver. I, 394.
NOM. ITAL.: Sedano comune.
NOM. DIALETT.: Sénelo, Séleno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa, America.
Italia: generalmente coltivato in un paio di varietà, rispettivamente a radice ingrossata (var. rapaceum) e a piccioli fogliari ingrossati (var. dulce), trovasi raramente allo stato subspontaneo in tutta la Penisola e nelle Isole dal piano basale al montano.
H scap PEai VI-VIII.

Raramente subspontaneo nei luoghi umidi, al margine dei fossati, in prossimità dei centri abitati.



812. Apium nodiflorum (L.) Lag.
Amen. Nat. 1:101 (1821).
SYN.: Sium nodiflorum L. (1753).
BIBL. ver.: Apium nodiflorum Goir., Fl. ver. II, 475; Sium nodiflorum Poll., Fl. ver. I, 365.
NOM. ITAL.: Sedanina d'acqua, Erba cannella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale, Africa boreale e meridionale.
Italia: fossati ed acquitrini, stagni, pozze nella Penisola, ma rara al nord, e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dell'Apietum nodosi Br.-Bl. 52.
1 H scap/I rad PEAi VI-IX.

Non rinvenuto di recente, ma raro anche in epoche passate: nelle Valli Grandi Veronesi del Tartaro (Goir.), Vigasio (Poll.), Villafranca (Poll.), Sommacampagna (Ton.!).





277. Gen. Petroselinum Hill ↑↑
(Brit. Herb., 424, 1756)

813. Petroselinum crispum (Miller) A.W. Hill
Hand-list Herb. Pl. Kew. ed. 3, 122 (1925).
SYN.: Apium petroselinum L. (1753); Petroselinum sativum Hoffm. (1814); Petroselinum hortense Auct.
BIBL. ver.: Petroselinum hortense Goir., Fl. ver. II, 473; Apium petroselinum Poll., Fl. ver. I, 393; Apium crispum Segu., Pl. ver. II, 330; Apium crispum Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Prezzemolo comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Africa; altrove coltivato e naturalizzato.
Italia: coltivato in tutto il territorio e talvolta subspontaneo.
H bienn pEAi VI-VIII.

Coltivato e talora inselvatichito sui muri, lungo le strade, in prossimità delle abitazioni di campagna. Significativa la stazione rinvenuta dal Pollini sull'Ala dell'Arena e confermata parecchi anni dopo dal Goiran.

Esemplari d'Erbario: Arena (Mang., Goir.), Valdonega (Goir.), Castelletto di Brenzone (Goir.), Malcesine (Goir.), Marniga (Goir.), Garda (Goir.), Soave (Goir.), Tregnago (C.M.).





278. Gen. Sison L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 252, 1753)

814. Sison amomum L.
Sp. Pl. 252 (1753).
BIBL. ver.: Sison Amomum Goir., Fl. ver. II, 475.
NOM. ITAL.: Amomo germanico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: siepi, luoghi erbosi, incolti umidi della Penisola e delle Isole nel piano basale, ma soprattutto al nord.
1-5 H bienn pEAi VII-X.

Lungo le siepi, al margine dei fossati, nei luoghi ombrosi umidi per lo più nel settore occidentale del territorio, lungo il Lago di Garda e alle falde meridionali del M. Baldo. Raro e non rinvenuto di recente.

Esemplari d'Erbario: Vigasio (Goir.), Valle di Caprino e dintorni di Caprino (Ton., Goir., C.M.), Pazzon (Goir.), Oné (Goir.), Lazise (Goir.), S. Ambrogio (Ton.).
Altre località segnalate: Peschiera (Rigo), Castion (Goir.), Pesina e Boi (Goir.), tra Lunini e Rubiana (Goir.), Incanale (Goir.), Ceraino (Goir.).





279. Gen. Cicuta L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 255, 1753)

815. Cicuta virosa L.
Sp. Pl. 255 (1753).
BIBL. ver.: Cicuta virosa Goir., Fl. ver. II, 475; C. virosa AA.VV., Studi sulla Palude del Busatello, 33-46.
NOM. ITAL.: Cicuta acquatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale e centrale.
Italia: nella Padania dal Trevisano al Bergamasco, Trentino e Tirolo meridionale. Assai rara.
Specie caratteristica del Phragmition australis W. Koch 26.
1 H scap PEai VI-IX.

Specie rarissima e segnalata per le Valli del Tartaro (Goir.), San Pietro in Valle!! e la vicina Palude del Busatello!!.





280. Gen. Ptychotis Koch ↑↑
(Nov. Act. Nat. Cur. 12, I, 124, 1824)

816. Ptychotis saxifraga (L.) Loret et Barr.
Fl. Montpell. 283 (1876).
SYN.: Aethusa bunius Murr. (1774); Ptychotis heterophylla Koch (1824); Falcaria saxifraga Rchb. fil. (1867).
BIBL. ver.: Falcaria saxifraga Goir., Fl. ver. II, 477; F. heterophylla Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1892; Aethusa Bunius Poll., Fl. ver. I, 377.
NOM. ITAL.: Falso prezzemolo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-occidentale.
DIFFUSIONE: Francia, Spagna, Svizzera.
Italia: incolti aridi nel piano basale; rara e limitata ad alcune zone: Veronese, Trentino, Bresciano, Piemonte, Liguria occidentale e Sardegna.
2-5 H bienn pEAi VII-IX.

Nei luoghi aridi, sassosi e rupestri dell'alta pianura e della fascia collinare, in prevalenza nel settore occidentale del territorio e così lungo la Val d'Adige alla sinistra orografica presso Ceraino, Dolcè e Peri (Ton.!, Goir.!), e sulla destra alle pendici del Baldo presso Belluno Veronese, Rivalta, Brentino (Ton.!, Goir.!, C.M.!) e lungo la strada per la Corona (ex Pell.), Preabocco, Incanale (Goir.!); lungo le sponde del Lago di Garda a Navene (Goir.!) e Malcesine (Goir.!), tra Cassone ed Assenza (C.M) e nei dintorni di Verona sia lungo l'Adige (Mang.!) che sulle prime pendici dei Lessini nei pressi di Pigozzo (Ton.!).





281. Gen. Carum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I. 263, 1753)

817. Carum carvi L.
Sp. Pl. 263 (1753).
BIBL. ver.: Carum Carvi Goir., Fl. ver. II, 473; C. Carvi Poll., Fl. ver. I, 389; Carvi Segu., Pl. ver. II, 7; Caro ovvero Carvi Pona, M.B., 244; Carvi Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Cumino tedesco.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e boreale; altrove naturalizzato e coltivato.
Italia: luoghi prativi delle Alpi e dell'Appennino settentrionale dal piano montano all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica degli Arrhenatheretalia Pawl. 28.
6-9 H scap pEai VI-VIII.

Nei prati e pascoli della fascia montana e subalpina di tutti i monti veronesi, dalle quali talvolta scende occasionalmente a quella collinare.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Novezzina!, Valle delle Buse (Mang.), Ime (Goir., C.M.), Campedello (C.M.), Prabazar (Goir.); Monti Lessini al Corno d'Aquilio!, Sega di Ala!, Fosse (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), ai Finetti di Tregnago (C.M.), Bolca (C.M.), Revolto e Passo Pertica (C.M.).





282. Gen. Cnidium Cusson ↑↑
(Mèm. Soc. Mèd. Paris, 280, 1782)

818. Cnidium silaifolium (Jacq.) Simonkai
Enum. Fl. Transs. 259 (1887).
SYN.: Ligusticum apioides Lam. (1789); Cnidium apioides Sprengel (1813).
BIBL. ver.: Cnidium apioides Goir., Fl. ver. II, 480; Ligusticum apioides Poll., Fl. ver. I, 375.
NOM. ITAL.: Carvifoglio dei boschi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale.
Italia: luoghi erbosi o sassosi, rupi calcaree, cedui, nel piano basale nella Penisola e in Sicilia, ma a diffusione non uniforme.
7 H scap pEAi VII-IX.

Luoghi selvatici del Monte Baldo in Val Basiana (Goir.!), Prabazar (Goir.!), Lumini (Goir.!).
Segnalazioni errate! Confusione con S. carvifolia! (Prosser et al.)





283. Gen. Selinum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 350, 1753)

819. Selinum carvifolia (L.) L.
Sp. Pl. ed. 2, 350 (1762).
BIBL. ver.: Selinum Carvifolia Goir., Fl. ver. II, 480; S. Carvifolia Poll., Fl. ver. I, 568.
NOM. ITAI,.: Carvifoglio palustre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale settentrionale e centrale.
Italia: boschi e prati umidi del piano basale lungo le Alpi e nell'Appennino Tosco-Emiliano. Specie rara.
6,7 H scap PEAi VII-IX.

Pascoli e luoghi selvatici umidi sul Monte Baldo, Spiazzi (Goir.!), Ferrara (Goir.!), Basiana e Prabazar (Goir.), alla Lonza e Val Basiana (Goir.), Tredespin e Zocchi (ex Poll.), nella Valvaccara (Goir.); sui Monti Lessini a S. Anna d'Alfaedo (Goir!), Molina e Breonio (Goir.), Monte Bolca (ex Poll.).





283 bis. Gen. Ligusticum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 250, 1753)

820. Ligusticum lucidum Miller
Gard. Dict. ed. 8, nº 4 (1768).
NOM. ITAL.: Motellina lucida.


subsp. seguieri (Jacq.) Leute
SYN.: Selinum seguieri Tacq. (1770); Ligusticum seguieri Koch (1824).
BIBL. ver.: Ligusticum Seguieri Goir., Fl. ver. Il, 480; Selinum Seguieri Poll., Fl. ver. I, 369; Ligusticum alpinum perenne, ferulae folio, floribus albis Segu., Pl. ver. II, 41.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudestalpino.
DIFFUSIONE: dalla Dalmazia al Canton Ticino.
Italia: luoghi sassosi e rupestri delle Alpi dal Goriziano al Canton Ticino, dall'orizzonte submontano al subalpino.
7,9 H scap pEAi VII-IX.

Pascoli elevati del Monte Baldo (Ton.!) al confine col Trentino, dintorni di Bocca di Navene (Poll., Goir., Pitschmann et Reisigl,!!).





284. Gen. Angelica L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 250, 1753)

821. Angelica sylvestris L.
Sp. Pl. 251 (1753).
BIBL. ver.: Angelica sylvestris Goir., Fl. ver. Il, 482; A. sylvestris Poll., Fl. ver. I, 376; Imperatoria pratensis major et Imperatoria sylvestris montana Segu., Pl. ver. II, 29 et III, 223.
NOM. ITAL.: Angelica silvatica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia boreale e media.
Italia: luoghi ombrosi umidi della Penisola e della Sicilia dal piano basale all'orizzonte subalpino.
1-7, (8,9) H scap pEAi VII-IX.

Lungo i corsi d'acqua, nei luoghi umidi, nelle macchie e nei boschi dell'intero territorio dalla Bassa pianura e dall'Alto agro veronese alla media-alta montagna dalla quale talora s'innalza fino alla fascia subalpina.

Esemplari d'Erbario: Erbè!, Boscomantico!, San Vito del Mantico (Goir.), Verona al Boschetto!, San Michele Extra (Biadego), Val Sorda in Valpolicella!, Monte Pastello (Mang.), Ceraino (Ton., Goir.), Noveza (Ton., Goir.), Val dei Finetti, Tregnago (C.M.), Tracchi (Goir.).
Altre segnalazioni: Val Basiana (Goir.), Valfredda e Artillon (Goir.), Bocca di Navene verso Navene (Hamann), Podesteria (Goir.).





285. Gen. Ferulago Koch ↑↑
(Nova Acta Acad. Leop. 12, 1, 97, 1824)

822. Ferulago campestris (Besser) Grec.
Conspect. Fl. Roman. 252 (1898).
SYN.: Tenda ferulago L. (1753); Ferula nodiflora Auct. non L.
BIBL. ver.: Ferula Ferulago Goir., Fl. ver. II, 483; F. Ferulago Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; F. nodiflora Poll., Fl. ver. I, 370; Ferula minor ad singulos nodos umbellifera Segu., Pl. ver., Il, 36; Panace asclepio Pona ?, M.B., 216.
NOM. ITAL.: Finocchiaccio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa sudorientale.
Italia: luoghi erbosi aridi e rupi nella Penisola e nelle Isole nel piano basale.
2-5 H scap PEai VI-IX.

Cresce frequente nei prati e pascoli aridi, predilegendo i luoghi soleggiati e sassosi della fascia collinare e le pendici meridionali dei rilievi.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Goir.), tra Monte e S. Giorgio di Valpolicella!, Ceraino (Goir.), Rivoli (Goir.), alla Chiusa (Mang.), Boscomantico (Agosti), Torricelle!, Santa Maria in Stelle al roccolo Marchiori!, Monte Cucco!, Grezzana (Ton.), Pian di Castagne (Biadego), Spredino (Goir.), Tregnago (A.M., Goir.), M. Precastio (C.M.).
Altre località segnalate: Monte Ongarine (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Belluno Veronese (Goir.), Rivalta, Brentino (Goir.), Preabocco ed Bicanale (Goir.), Pazzon, Monte Gazo, Monte Belpo (Goir.), Ferrara di Monte Baldo e Lumini (Goir.), San Zeno di Montagna (Goir.), Castion (Goir.), da Garda a Navene (Goir.).





286. Gen. Peucedanum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 245, 1753)

823. Peucedanum carvifolia Vill.
Prosp. Pl. Dauph. 25 (1779).
SYN.: Selinum chabraei Jacq. (1773).
BIBL. ver.: Peucedanum carvifolium Goir., Fl. ver. II, 484; P. carvifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; Selinum Chabraei Poll., Fl. ver. I, 368.
NOM. ITAL.: Imperatoria carvifoglia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Caucaso.
Italia: boschi, prati, luoghi umidi, dal piano basale all'orizzonte subalpino, nel settentrione della Penisola, nei Sibillini, in Abruzzo e sulle Madonie.
Specie caratteristica dell'Arrhenatheretum eletioris Scherr. 25.
2-7 H scap pEAi VII-IX.

Nei pascoli, nelle macchie, tra i frutici della fascia collinare e montana e così sul Monte Cucco (Goir.!), nel piano di Lotrago sopra Grezzana (Goir.), sul Monte Tondo tra La Valpantena e la Valpolicella (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego!), Velo (C.M.!), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), alle Coste del Corno d'Aquilio (Goir.), sul Monte Pastello (Goir.); sul Monte Baldo in Prabazar (Ton.!), Ferrara (Ton.!, Goir.!), Noveza (Ton.!, Goir.!), Val Basiana (Goir.!, C.M.!), Ime e Valfredda (Goir.).



824. Peucedanum venetum (Sprengel) Koch
Syn. Fl. Germ. 305 (1835).
SYN.: Selinum venetum Sprengel (1818).
BIBL. ver.: Peucedanum venetum Goir., Fl. ver. II, 485; P. venetum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; Selinum venetum Poll., Fl. ver. I, 353.
NOM. ITAL.: Imperatoria veneta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale.
Italia: boschi, siepi, luoghi selvatici dal piano basale all'orizzonte montano inferiore: al settentrione lungo il margine meridionale delle Alpi, Appennino tosco-emiliano, Marche, Abruzzo e Campania.
2-5, (6,7) H scap pEAi VII-X.

Lungo le siepi, nei pascoli, nelle boscaglie, tra i cespugli, per l'intero territorio veronese dal piano, all'Alto Agro, alla fascia collinare e submontana.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Goir.), Monte Pastello tra Ceraino e Monte!, tra Monte e San Giorgio di Valpolicella!, Monte Ongarine!, alla Cola!, alla Spigola di Avesa!, Torricelle!, Sezano!, San Michele Extra (Biadego), Valdonega (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Tregnago (C.M.).



825. Peucedanum austriacum (Jacq.) Koch
Nova Acta Acad.-Leop.-Carol. 12 (1):94 (1824).
SYN.: Selinum rablense Spr. (1815); P. rablense Koch (1824).
BIBL. ver.: Peucedanun rablense Goir., Fl. ver. II, 487; P. rablense Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; Selinum rablense Poll., Fl. ver. I, 535; S. rablense Poll., Viagg. etc., 129; Ferula alpina humilis, foliorum pinnis angustissimis trifariam, quinquefariamve divisis Segu., Pl. ver. Il, 37; Seseli massiliense Pona, M.B., 212.
NOM. ITAL.: Imperatoria austriaca.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale ed orientale.
Italia: boschi e rupi, macchie e forre dal piano basale all'orizzonte subalpino: lungo le Alpi e nella Penisola fino alla Calabria.
(4,5), 6-9 H scap PEai VI-IX.

Cresce in luoghi rupestri e sassosi, tra i cespugli, nei cedui, dal Lago di Garda al confine vicentino, prediligendo la fascia montana e subalpina e scendendo raramente in quella collinare; così sul Monte Baldo nella valli del versante occidentale al Pra' e alla Colma di Malcesine (Goir.), nella Valfredda (Goir.), ai Zocchi e alle Tolghe (Goir. ex Rigo), Bocca di Navene (Pedrotti), nella valle Aviana, in Noveza (Goir.!) e Novezina (Goir.), e ancora all'Altissimo di Nago (Goir.!), alla Corona (Goir.!) e Brentino (Goir. ex Poll.), ai piedi del Pastello presso Ceraino!!, sul Monte Pastello e Pastelletto (Goir.!), sul Corno d'Aquilio (Goir.), a Roccapia (Goir.!), sul Malera e presso Camposilvano (Goir.!), Giazza e Revolto (Goir.), Campobrun (Goir.), al Passo della Lora e sul Monte Zeola (Goir.).



826. Peucedanum oreoselinum (L.) Moench
Meth. 82 (1794).
SYN.: Athamanta oreoselinum L. (1753).
BIBL. ver.: Peucedanum oreoselinum Goir., Fl. ver. II, 486; Athamanta Oreoselinum Poll., Fl. ver. I, 356; Chaerophyllum montanurn Oreoselini Apii folio minoris forma Segu., Pl. ver. II, 23 et Oreoselinum crispum angustifalium Segu., Pl. ver. III, 224; Oreoselino del Clusio, ovvero Seseli negro d'alcuni Pona, M.B., 239.
NOM. ITAL.: Apio montano.
NOM. DIALETT.: Sèleno de prà.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso.
Italia: prati aridi, luoghi boschivi nella Penisola dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dei Festuco-Brometea Br.-Bl. et Tx. 43.
2-7 H scap pEAi VII-IX.

Nei luoghi erbosi, nei pascoli e boschi dell'intero territorio dalla pianura alla media montagna dal Monte Baldo, al Pastello, al Corno d'Aquilio fino al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Castelletto di Brenzone (Goir.), Campiani di Garda!, Valfredda, Val Basiana, Ime(Goir.), Boscomantico!, Quinzano!, Monte Ongarine!, Avesa!, Pestrino!, San Michele Extra (Biadego), Campomarzo (Ton., Goir.), sopra Sezano al roccolo Marchiori!, Spredino (Goir.), al Cerbiol di Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Precastio (C.M.).



827. Peucedanum palustre (L.) Moench
Meth. 82 (1794).
SYN.: Selinum palustre L. (1753).
BIBL. ver.: Peucedanum palustre Goir., Fl. ver. Il, 487; Selinum palustre Poll., Fl. ver. I, 367; Thysselinum palustre Segu., Pl. ver. II, 32.
NOM. ITAL.: Imperatoria delle paludi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia.
Italia: luoghi paludosi, rive dei corsi d'acqua, nel piano basale qua e là nel settentrione e in Toscana, ma in via di scomparsa.
Specie caratteristica del Magnocaricion W. Koch 26.
1 H scap pEAi VII-IX.

Specie non rinvenuta di recente e da ricercare; è citata dal Goiran (l.c.) per i luoghi paludosi, lungo i fossati, nelle risaie della Bassa Pianura veronese; anche questo Autore però riporta per lo più dati di botanici precedenti, quali Pollini e Seguier.

Esemplari d'Erbario: Aselogna (Goir.).
Altre segnalazioni:presso la Montara lungo la strada che conduce a Palù (Segu.), Arcole (Goir.), presso Bovolone e Legnago (ex Poll.), nelle Valli del Tartaro (Goir.).



828. Peucedanum cervaria (L.) Lapeyr.
Hist. Abr. Pyr. 149 (1813).
SYN.: Athamanta cervaria L. (1753).
BIBL. ver.: Peucedanum Cervaria Goir., Fl. ver. II, 486; P. Cervaria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; Athamanta Cervaria Poll., Fl. ver. I, 357; Oreoselinum Apii folio, majus Segu., Pl. ver. II, 30; Il III Dauco del Fuchsio, ovvero Libranotide II del Dodoneo et minore del Lobelio Pona, M.B., 174.
NOM. ITAL.: Cervaria, Selino nero.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico continentale-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Siberia, Algeria.
Italia: boschi a latifoglie, cedui, luoghi erbosi nella Penisola fino alla Campania, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Geranion sanguinei Tx. in Th. Müll. 61.
3-7 H scap pEAi VIII-X.

Specie abbastanza comune dei boschi e delle macchie, ma anche dei luoghi aridi e secchi di tutto il territorio dal Lago di Garda al confine vicentino, dall'Alto Agro, alla fascia collinare, alla bassa montagna (Poll., Mang., Ton., A.M., Goir.,!), dalle pendici del Baldo, al Pastello, ai Lessini orientali.

Esemplari d'Erbario: Navene (Goir.), Monte Gazo sul Baldo (Goir.), ai Masi sul Baldo (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Domegliara (Goir.), Bussolengo (Goir:), Boscomantico (Mang.), Avesa!, Montorio (Ton.), Vajo Canova!, Romagnano (Goir.), Spredino (Goir.), Tregnago e Badia Calavena (C.M.).
Altre località segnalate: M. Baldo dalla Colma verso Malcesine (Merxmuller), Val Sorda sotto il Moscal (Goir.), Monte Arzan!, Vajo Borago!, argini dell'Adige!, Mizzole!, Santa Maria in Stelle!, Val Squaranto!.



829. Peucedanum ostruthium (L.) Koch
Nova Acta Acad. Leop.-Carol. 12 (1):95 (1824).
SYN.: Imperatoria ostruthium L. (1753).
BIBL. ver.: Peucedanum Ostruthium Goir., Fl. ver. Il, 488; Imperatoria Ostruthium Poll., Fl. ver. I, 386; Imperatoria major Segu., Pl. ver. II, 347; Laserpitio del Fuchsio etc. Pona, M.B. 189; Imperatoria Major Calc., Viagg. etc., 14.
NOM. ITAL.: Erba renna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Italia: macereti, cespuglieti, pascoli delle Alpi e dell'Appennino Tosco-Emiliano e delle Apuane, su terreni prevalentemente silicei, dal piano montano superiore al subalpino.
Specie caratteristica dell'Adenostylion alliariae Br.-Bl. 25.


Di questa specie, per quanto riguarda il veronese, abbiamo solo notizie attaverso la letteratura, non esistendo nell'Erbario veronese alcun campione raccolto nel nostro territorio. Un unico esemplare raccolto dal Manganotti "ai Lavacci sul M. Baldo" è indicato come Peucedanum ostruthium; pur essendo il campione incompleto, appare evidente una determinazione errata.
Come ci richiama il Goiran (l.c.), Calceolari e Pona avrebbero rinvenuto la pianta sul Monte Baldo in vicinanza della Val Vaccara presso la Fonte Brigaldello; la località non venne confermata in seguito. Secondo il Bertoloni (Fl. It. 3°, p. 423) il prof. Jan avrebbe raccolto questo Peucedanum ancora sul M. Baldo.
Per Goiran (l.c.) questa specie cresce al confine della provincia veronese col Trentino, sul Gruppo del Carega, in Campobrun, sul M. Posta e nella Valle dei Ronchi di Ala.



830. Peucedanum verticillare (L.) Koch ex DC.
Prodr. 4:181 (1830).
BIBL. ver.: Peucedanum verticillare Goir., Fl. ver. II, 488; P. verticillare Goir., Sulla presenza etc., Bull. Soc. Bot. It., 230, 1891; P. verticillare Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892.
NOM. ITAL.: Gambo di finocchio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudesteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa orientale e centrorientale, Balcani, Ungheria.
Italia: boschi, forre, luoghi selvatici, alvei dei corsi d'acqua dal piano basale all'orizzonte subalpino sulle Alpi e sugli Appennini fino alla Campania.
4-7 H scap pEAi VII-IX.

Nei luoghi selvatici della fascia collinare e montana sia del Monte Baldo, Val Basiana (Goir.), Ime (Goir.), Ferrara (Goir.!), che sui Lessini, S. Anna d'Alfaedo (C.M.!), Vajo del Falcone (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.! ex Rigo), talvolta a quote anche modeste, Monte della Parte di Parona!! e Colognola ai Colli!!.





287. Gen. Pastinaca L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 262, 1753)

831. Pastinaca sativa L.
Sp. Pl. 262 (1753).
BIBL. ver.: Pastinaca sativa Goir., Fl. ver. II, 484; P. sativa Poll., Fl. ver. I, 391; Pastinaca sylvestris latifolia Segu., Pl. ver. II, 33.
NOM. ITAL.: Pastinaca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano→subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia; natur. America boreale.
Italia: luoghi erbosi, prati, incolti, dal piano basale all'orizzonte montano inferiore nella Penisola e nelle Isole.
1-7 H bienn pEAi VII-IX.

Nei prati, nei pascoli, nei luoghi erbosi dell'intero territorio dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello lungo la strada della Bocchetta!, Lago del Frassino!, Peschiera (Goir.), Ca' di David!, Pestrino!, San Michele (Biadego), Verona (Ton.), Grezzana e Romagnano (Goir.), Badia Calavena (C.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego).





288. Gen. Heracleum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 249, 1753)

832. Heracleum pyrenaicum Lam.
Encycl. Méth. Bot. I, 403 (1763).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: monti dell'Europa centro-meridionale.


subsp. pollinianum (Bertol.) Pedrotti et Pign.
SYN.: Heracleum pyrenaicum Poll. (1816); H. amplifolium Poll. (1822); H. pollinianum Bertol. (1837).
BIBL. ver.: Heracleum proteiforme Crantz. var. pyrenaicum Goir., H. ver. 13, 488; H. amplifolium Poll., Fl. ver. I, 339; id., Viagg. etc., 104; Sphondylium alpinutn glabrum Segu., Pl. ver. III, 225.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento est-alpico-illirico.
Italia: luoghi sassosi e selvatici, macereti delle Alpi Orientali, dalle Giulie alle Bergamasche, e dell'Appennino abruzzese.
6-9 H scap pEAi VII-X.

Nei pascoli e sulle roccaglie della fascia montana e subalpina dei monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Valle degli Ossi (Ton., Goir.), Valle delle Pietre (Goir.).
Altre segnalazioni: ai Palloni di Noveza (Goir.), ai Lavacci (Goir.), al Cerbiol (Goir.), lungo la Valle Aviana (Goir.), Podesteria!, Monte Posta, Campobrun (C.M.), Monte Zeola (Goir.).



832 bis. Heracleum sphondylium L.
Sp. Pl. 249 (1753).
SYN.: Heracleum proteiforme Crantz (1767).
BIBL. ver.: Heracleum proteiforme var. Sphondylium Goir., Fl. ver. II, 488; H. Sphondylium Poll., Fl. ver. I, 337; Sphondylium volgare hirsuium Segu., Pl. ver. II, 34 et III, 225; Heracleum proteiforme var. angustifolium Goir., Fl. ver. II, 489; H. flavescens Poll., Fl. ver. I, 338; Sphondylium majus aliud laciniatis foliis Segu., Pl. ver. Il, 226; Sfondilio con foglia laciniata Pona, M.B., 190 et 211.
NOM. ITAL.: Panace comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Nordafrica.

subsp. sphondylium.
Italia: prati falciabili, boschi umidi nel settentrione della Penisola.
Caratt. dell'ordine Arrhenatheretalia Pawl. 28.
2-9 H scap pEAi VT-IX.

Comune nei prati, nei boschetti, nei pascoli e luoghi selvatici in genere, dal piano all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla!, Val Squaranto!, Boscomantico!, tra Azzago e Romagnano!, Grezzana (Ton., Goir.), Tregnago (C.M.), Valle di Caprino (Goir.), alle Ferrazze (Mang.), alle Scandole di Bosco Chiesanuova (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Giazza (C.M.), Gruppo del Carega!.
Altre segnalazioni: S.Anna d'Alfaedo (Goir.), Ponte di Veja!, Tracchi (Goir.), Val Vaccara, Pra' di Malcesine (Goir.), Noveza (Goir.), Cerbiol (Goir.).





289. Gen. Tordylium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 240, 1753)

833. Tordylium maximum L.
Sp. Pl. 240 (1753).
BIBL. ver.: Tordylium maximum Goir., Fl. ver. II, 490; T. maximum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 369, 1892; T. maximum Poll., Fl. ver. I, 348; Tordylium vulgatius semine plano, flore ex rubente albo Segu., Pl. ver. 11, 34; Tordilio o Seseli cretico del Lobelio, anzi specie di Caucalide Pona, M.B., 12; Seseli cretico Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Ombrellini maggiori.
Distribuzione geografica: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale.
Italia: luoghi coltivati ed incolti nella Penisola e nelle Isole nel piano basale fino all'orizzonte submontano; raro al nord.
2-5 T scap PEa VI-IX.

Specie un tempo comune, di recente non più rinvenuta, dei campi e dei luoghi incolti per lo più dell'Alto Agro veronese e talvolta della fascia submontana: San Michele Extra (Biadego!), Valdonega (Goir.!), Chievo (Goir.!), Valpantena (Ton.!), Grezzana (Goir.!), nella Valpolicella a Negrar, Prun e Torbe (Goir.), alle falde dei Lessini presso San Giovanni Ilarione (C.M.) e Tregnago (C.M.!), e del Monte Baldo presso Caprino (Goir.!), e più in alto a Ferrara (Calc.); lungo le sponde del Lago di Garda (Goir.).





290. Gen. Laserpitium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 248, 1753)

834. Laserpitium siler L.
Sp. Pl. 249 (1753).
SYN.: Siler montanum Crantz (1767).
BIBL. ver.: Laserpitium Siler Goir., Fl. ver. II, 492; L. Siler Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 369, 1892; L. Siler Poll., Fl. ver. I, 350; Laserpitium quod Seseli officinarum Segu., Pl. ver. II, 41; Ligustico del Mattioli Pona, M.B., 212; Siler montanum Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Laserpizio sermontano.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale (montana).
Italia: pascoli, rupi, luoghi sassosi selvatici dei rilievi prealpini ed alpini e nella Penisola fino all'Abruzzo dall'orizzonte submontano al subalpino.
5-9 H scap pEAi VI-IX.

Nei luoghi rupestri e selvatici dalla fascia submontana a quella subalpina dei monti veronesi, in particolare sul Monte Baldo dalle sue pendici meridionali al di sopra di Navene!! e da Brentino alla Corona (Poll., Ton.!, Goir.!) a quote più elevate nella Valfredda (Mang.!, Ton.!, Goir.!), nella Valbrutta (Goir.), in Val Losana (Goir.), nella Valle delle Pietre, degli Ossi e dell'Artillon (Goir.), alla Colma di Malcesine (Goir.), ai Lavacci (C.M.!), all'Altissimo di Nago (Goir.!), al Passo del Cerbiol (Goir.!); sui Lessini dal Monte Pastello (Goir.), al Corno d'Aquilio (Goir.,!!), al Malera!!, al Gruppo del Carega!!.



835. Laserpitium latifolium L.
Sp. Pl. 248 (1753).
BIBL. ver.: Laserpitium latifolium Goir., Fl. ver. II, 492; L. latifolium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; L. latifolium Poll., Fl. ver. I, 349; Laserpitium foliis latioribus lobatis Segu., Pl. ver. Il, 44; L. foliis amplioribus semine crispo Segu., Pl. ver. Il, 45; Dauco del fuchsio, nominato dal Lobelio Libanotide di Theofrasto Pona, M.B., 174.
NOM. ITAL.: Erba nocitola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: pendii rupestri, prati aridi, luoghi sassosi selvatici nella Penisola dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Origanetalia vulgaris Th. Müll. 61.
(4), 6-9 H scap pEai VII-IX.

Lungo le siepi, nei boschetti, nei luoghi rupestri dei monti veronesi dal piano montano all'orizzonte subalpino: sul Monte Baldo nella Valfredda (Mang.!, Ton.!, C.M.!), in Costabella (Ton.!), Campedello (C.M.!), alla Lonza (Goir.!), in Noveza (Goir.), Cerbiol (Goir.), nella Valle delle Pietre (Goir.); sui Lessini dal Pastello al Pastelletto (Goir.), al Corno d'Aquilio (Goir.), Roccapia (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego!), Malera, Podesteria, Trapola (Goir.!), Gruppo del Carega!!.



836. Laserpitium krapfii Crantz
Class. Umb. 67 (1767).

subsp. gaudinii (Moretti) Thell.
Monde Pl. 153: 2 (1925).
SYN.: Laserpitium gaudinii Moretti (1874); L. luteolum Gaud. (1828).
BIBL. ver.: Laserpitium gaudinii Goir., Fl. ver. II, 492.
NOM. ITAL.: Laserpizio di Krapf.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico.
DIFFUSIONE: Alpi centro-orientali.
Italia: pendii rupestri, cespugli e luoghi selvatici sassosi in genere dal Monte Grappa alle Grigne, all'Ossolano e Canton Ticino, nel piano montano ed alpino.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Elemento non comune dei pascoli e luoghi selvatici rupestri delle zone montane e subalpine dei monti veronesi, e così sul M. Baldo in Val Losana (Goir.), Novezzina (Goir.), Valdritta (Goir.), Val degli Ossi (Goir.), alle Buse (C.M.!), Colma di Malcesine (Merxmuller), all'Altissimo di Nago (Ton.!); sui Lessini sul Como d'Aquilio!!, nelle Valle dei Ronchi (Goir. ex Lyeb.), Revolto (Biadego!), Cima Trapola (C.M.!).



837. Laserpitium peucedanoides L.
Cent. Pl. 2:13 (1756).
BIBL. ver.: Laserpitium peucedanoides Goir., Fl. ver. II, 492; L. peucedanoides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot, It., 369, 1892; L. peucedanoides Poll., Fl. ver. I, 351; Laserpitium peucedanoides, joliorum segmentis angustissimis Segu., Pl. ver. III, 227; Peucedanum ? Calc., Viagg. etc., 14.
NOM. ITAL.: Laserpizio delle Dolomiti.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico E-alpino-dinarico.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali, Balcani, Carpazi.
Italia: pascoli sassosi subalpini ed alpini delle Alpi orientali dalle Giulie alle Grigne.
8,9 H scap pEAi VII-IX.

Nei pascoli sassosi, nelle fessure delle rocce, tra i frutici, nelle macchie della fascia subalpina di tutti i monti veronesi: e così sul Monte Baldo (Calc., Segu., Poll., Heufler, Clementi, Leybold, Mang., Ton., Goir., Biadego,!) nella Valle del Bastion (Goir.), in Valfredda (Mang.!, C.M.!), in Val Basiana (Goir.), in Valbrutta (Goir.!), nella Valle degli Ossi (Goir.!), in Monmaor (Goir.), in Valvaccara (Goir.), alla Lonza (Mang.!, Ton.!), in Noveza (Goir.), tra Tratto Spino e Cima Pozzette!!; sui Lessini sul Corno d'Aquilio (Goir.), sui Monti Malera (Biadego!), Trapola (Goir.), Lobbia (Goir.!), Zovo (Biadego!), nel Valon del Malera (Tessari!), al Passo Pertica (Goir.!), Campobrun (Goir.!,!), sul Monte Zeola (C.M.!,!), sul Monte Posta (Goir.!), nei dintorni di Revolto!, e in genere su tutto il Gruppo del Carega!!.



838. Laserpitium prutenicum L.
Sp. Pl. 248 (1753).
BIBL. ver.: Laserpitium prutenicum Goir., Fl. ver. II, 493; L. prutenicum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; L. prutenicum Poll., Fl. ver. I, 349.
NOM. ITAL.: Laserpizio pimpinellino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Italia: prati e luoghi più o meno umidi dal Friuli al Piemonte; localmente in Liguria e nel Parmigiano.
Specie caratteristica del Molinion coeruleae W. Koch 26.
2-5 H scap pEAi VII-X.

Nei boschi cedui e nei prati umidi del Medio-Alto Agro veronese e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Bocca di Navene (Agosti), sul Baldo (Ton.) ai Masi (Goir.); Torri del Benaco (Goir.), Rivoli (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, alla Cola di Avesa (Goir.), Vajo Borago (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Monte Gazo e Monte Tondo (Goir.), Monte Lubego (Goir.), Badia Calavena (C.M.).
Altre località segnalate: ai Lumini di Caprino (Goir.), Colle delle Ongarine (Goir.).





291. Gen. Torilis Anderson ↑↑
(Fam. II, 99, 1763)

839. Torilis nodosa (L.) Gaertner
Fruct. Sem. Pl. 1:82 (1788).
SYN.: Caucalis nodosa Scop. (1772).
BIBL. ver.: Torilis nodosa Goir., Fl. ver. II, 494; Caucalis nodosa Poll., Fl. ver. I, 345; Daucus annuus ad nodos floridus Segu., Pl. ver. Il, 9.
NOM. ITAL.: Lappolina nodosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento euri-mediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale occidentale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: campi e luoghi erbosi, incolti, ruderi, nelle Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
2-5 T scap PEa IV-VII.

Cresce al margine dei campi, alla base dei muri, lungo le siepi nell'alta pianura e nella fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Colli veronesi (Mang.), Verona (Ton., Goir.), Quinzano (Goir.), Olivè, la Pezza (Goir.), Caprino (Goir.), Caldierino (Goir.).
Altre segnalazioni: Val d'Adige presso Ceraino (Goir.), Brentino (ex Poll.), nella Valpantena presso Pojano e Grezzana (Goir.).



840. Torilis arvensis (Hudson) Link
Enum. Hort. Berol. Alt. 1:265 (1821).
SYN.: Torilis helvetica Gmel. (1805).
BIBL. ver.: Torilis helvetica Goir., Fl. ver. II, 494.
NOM. ITAL.: Lappolina canaria.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale; nat. in Australia.
Italia: campi, siepi, luoghi selvatici nella Penisola e nelle Isole fino all'orizzonte submontano.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
2-4 T scap PEa VI-IX.

Nei campi, lungo le strade e le siepi dell'Alto Agro e della fascia collinare, ma rara.

Esemplari d'Erbario: Colli veronesi (Mang., Ton.), Fonte Calesan di Mezzane!, Nesente (Goir.), Tregnago (C.M.), Monte Lubego (Goir.).



841. Torilis japonica (Houtt.) DC.
Prodr. 4:219 (1830).
SYN.: Torilis anthriscus Gaertn. (1788); Caucalis anthriscus Huds. (1762); Anthriscus vulgaris Bernh. (1800).
BIBL. ver.: Torilis Anthriscus Goir., Fl. ver. II, 493; Caucalis Anthriscus Poll., Fl. ver. I, 345; Daucus annuus minor, fioribus a Ibis Segu., Pl. ver. II, 10.
NOM. ITAL.: Lappolina petrosello.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato → sub-cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale; natur. America settentrionale.
Italia: siepi e luoghi incolti nella Penisola dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica del Tordiletum japonicae Lohm. in Oberd. et al. 67.
1-7 T scap pEA VI-IX.

Lungo le strade, nei luoghi incolti, tra i cespugli e le siepi dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Verona al Boschetto!, Avesa (Goir.), San Michele Extra (Biadego), alla Biondella (C.M.), Spredino (Goir.), Val Squaranto (Goir.,!), Grezzana (Ton.), Tregnago (C.M.), S.Anna d'Alfaedo (Goir.), Erbezzo!.





292. Gen. Caucalis L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 240, 1753)

842. Caucalis platycarpos L.
Sp. Pl. 241 (1753).
SYN.: Caucalis daucoides L. (1767).
BIBL. ver.: Caucalis daucoides Goir., Fl. ver. Il, 494; C. daucoides Poll., Fl. ver. I, 343; Caucalis arvensis echinata, parvo flore et fructu Segu., Pl. ver. Il, 40.
NOM. ITAL.: Lappola.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Algeria.
Italia: luoghi coltivati nella Penisola dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
1-6 T scap PEa V-IX.

Tra le messi, nei coltivi ed incolti, nei vigneti dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Quinto (A.M.), Verona (C.M.), Valdonega (Goir.), Grezzana (Goir.), S. Viola (Goir.), Cerro (Goir.), Colognola ai Colli (Goir.), Cogollo (C.M.), Tregnago (C.M.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.).





293. Gen. Turgenia Hoffm. ↑↑
(Gen. Umb. ed. I, 59, 1814)

843. Turgenia latifolia (L.) Hoffm.
Gen. Umb. 59 (1814).
SYN.: Caucalis latifolia L. (1767).
BIBL. ver.: Turgenia latifolia Goir., Fl. ver. II, 494; Turgenia latifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 369, 1892; Caucalis latifolia Poll., Fl. ver. I, 544; Caucalis arvensis echinata latifolia et Caucalis lato apii folio Segu., Pl. ver. II, 39; Caucalide del Matthioli Pona, M.B., 144.
NOM. ITAL.: Lappola maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale e meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Italia: incolti, campi di cereali, vigneti, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
1-5 T scap PEa V-VII.

Specie rara e da ricercare ulteriormente, mancando rinvenimenti recenti. Si hanno segnalazioni per il Lago di Garda (Clementi) a Colà (Segu.), San Vigilio (Goir.), Torri (Rigo) e per tutti i colli benacensi (Goir.); perla Valle di Caprino (Pona), per il Monte Pastello (Goir.), per la Valpolicella (Goir.), per le colline attorno a Quinzano ed Avesa (Goir:) e per Montorio e la Valpantena (Goir.).

Esemplari d'Erbario: Colli di Montorio (Ton.), la Pezza di Olivè (Goir.), Quinzano (Goir.), Montecchio di Negrar (Goir.), Colà di Lazise (Goir.).





294. Gen. Orlaya Hoffm. ↑↑
(Gen. Umb. ed. I, 58, 1814)

844. Orlaya grandiflora (L.) Hoffm.
Gen. Umb. 58 (1814).
SYN.: Caucalis grandiflora L. (1753); Daucus grandiflorus Scop. (1772).
BIBL. ver.: Daucus grandiflorus Goir., Fl. ver. II, 491; Caucalis grandiflora Poll., Fl. ver. I, 343; Caucalis arvensis echinata, magno flore Segu., Pl. ver. II, 40.
NOM. ITAL.: Lappola bianca.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento centro e sudeuropeo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa media, Asia occidentale.
Italia: luoghi erbosi, incolti, vigneti della penisola nel piano basale.
Specie caratteristica del Caucalidion Tx. 50.
1-5 PEa V-VIII.

Nei luoghi incolti e selvatici, al margine dei campi, nelle messi della pianura e della fascia collinare: specie comune.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego), Valdonega (Goir.), Falasco di Grezzana (A.M.), Pestrino (Goir.), Villa Piatti di Mizzole!, Quinzano!, Monte Arzan di Avesa!, Boscomantico!, Pigozzo!, pendici del Monte Pastello!, Monte Precastio (C.M.), Caprino e Lumini (Goir.).





295. Gen. Daucus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 242, 1753)

845. Daucus carota L.
Sp. Pl. 242 (1753).
BIBL. ver.: Daucus carota Goir., Fl. ver. II, 490; D. Carota Poll., Fl. ver. I, 346; Daucus seminibus hispidis petiolis subtus nemosis Segu., Pl. ver. II, 9.
NOM. ITAL.: Carota.


subsp. carota
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato → sub-cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Italia: luoghi erbosi, coltivi, rupi, nella Penisola e nelle Isole nel piano basale e in quello montano.
1-9 H bienn PEAi V-X.

Assai comune ovunque nei prati, nei campi, nei pascoli, lungo le siepi e le strade di campagna, sui muri, dalla pianura alla fascia montana e subalpina di tutti i monti veronesi dal Monte Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Corno d'Aquilio!, Monte Pastello!, Porto San Pancrazio!, dogana di Verona!, San Giorgio di Valpolicella!, San Peretto di Negrar!, San Michele Extra (Biadego), Tregnago (A.M.), Monte Baldo (Ton.), Grezzana (Ton.), Giazza (C.M.), Caprino (Goir.).












Ord. Ericales ↑↑↑↑

LXXVI. Fam. Pyrolaceae ↑↑↑


296. Gen. Pyrola L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 396, 1753)

846. Pyrola minor L.
Sp. Pl. 396 (1753).
BIBL. ver.: Pyrola minor Goir., Fl. ver. II, 174.
NOM. ITAL.: Pirola minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, America settentrionale.
Italia: boschi (faggete, peccete), luoghi erbosi freschi lungo le Alpi e gli Appennini dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Vaccinio-Piceetalia Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 39.
6-9 H ros pEAi VI-IX.

Nelle macchie, negli ericeti, nei boschi di tutti i monti veronesi, ma non è specie comune; così sul Monte Baldo in Ime (Goir.!), dalla Colma verso Malcesine (Merxmuller) nella Valle del Bastion (Goir.), alle Acque Negre (Goir.,!), nella Valfredda!; sui Lessini nella Valle dei Ronchi alla Sega di Ala (Goir.), Erbezzo (Lucato!), Bosco Chiesanuova (Goir.), Bolca (C.M.!), Monte Lobbia (Goir.!), ai Tracchi!.



847. Pyrola media Swartz
Kungl. Svenska Vet.-Akad. Handl. nov. ser., 25:257 (1804).
SYN.: Pyrola intermedia Schleich. (1815).
BIBL. ver.: Pyrola media Goir., Fl. ver. II, 174; P. intermedia Goir., App. bot. etc., 26.
NOM. ITAL.: Pirola intermedia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrosettentrionale, Asia occidentale settentrionale.
Italia: boschi di conifere lungo l'arco alpino e nell'Appennino tosco-emiliano.
Specie caratteristica dell'ordine Vaccinio-Piceetalia Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 39.
6,8 H ros PEai VI-VIII.

Questa specie sembra sia diffusa esclusivamente sui Lessini orientali e più precisamente sul Gruppo del Carega. Goiran la rinvenne un'unica volta nei luoghi selvatici al di sopra di Giazza il 28 giugno 1876, ma non esiste in erbario il campione relativo al rinvenimento.
Parecchi anni dopo Caro Massalongo raccolse la pianta sul Monte Turcato (C.M.!) in prossimità di Revolto, in Revolto (C.M.!) e non lungi da Passo Pertica (C.M.!). Recentemente Pyrola media è stata rinvenuta da J. Lebeau nei boschi di Picea tra Giazza e Revolto.



848. Pyrola rotundifolia L.
Sp. Pl. 396 (1753).
BIBL. ver.: Pyrola rotundifolia Goir., Fl. ver. II, 174; P. rotundifolia Poll., Fl. ver. II, 11; Pyrola rotundifolia major Segu., Pl. ver. I, 458; Pirola del Mattinoli, la quale fu chiamata dal Trago Limonio Pona, M.B., 186 et 237.
NOM. ITAL.: Pirola a foglie rotonde.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa centrosettentrionale, Asia centrosettentrionale, America settentrionale.
Italia: boschi e luoghi selvatici delle Alpi e dell'Appennino emiliano dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 H ros PEai VI-VII.

Non è specie comune per le zone montana e subalpina dei monti veronesi: sul Baldo (Pona, Seguier, Pollini, Tonini, Goiran) nella Valfredda (Goir.!), al Bastion e Campion (Goir.!), ai Lavacci (Goir.), all'Artillon (Goir.), al Piano della Cenere (Ton.!); sui Lessini nei dintorni di Bosco Chiesanuova (Goir.!, Ton.!,!!), Velo (A.M.!), nel Vajo dell'Anguilla (Goir.), nella Valle dei Ronchi (Lyeb.).





297. Gen. Orthilia Rafin. ↑↑
(Cent. VIII, 103, 1840)

849. Orthilia secunda (L.) House
Amer. Midi. Nat. 7:134 (1921).
SYN.: Pyrola secunda L. (1753).
BIBL. ver.: Pyrola secunda Goir., Fl. ver. II, 174; P. secunda Poll., Fl. ver. Il, 12; Pirola folio mucronato serrato Segu., Pl. ver. I, 458; Pirola seconda del Clusio Pona, M.B., 186.
NOM. ITAL.: Pirola pendula.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia, America settentrionale.
Italia: boschi di conifere lungo le Alpi, sugli Appennini e in Sicilia nel piano montano.
Specie caratteristica dell'ordine Vaccinio-Piceetalia Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 39.
6-9 Ch rept PEai VI-IX.

Cresce, spesso assieme a Pyrola rotundifolia e a P. minor, nei boschi, negli ericeti e nelle macchie in genere della zona montana e subalpina di tutti i monti veronesi e così sul Monte Baldo (Pona, Segu., Agosti, Poll., Goir., C.M.,!) nella Valle del Bastion (Goir.), nella Valfredda (Goir.), alle Buse (A.M.!), alle Coste dell'Artillon (Goir.! C.M.!), ai Lavacci (Goir.), presso Ime (Goir.), alle Acque Negre! ecc.; sui Lessini alle Scandole di Bosco Chiesanuova (Goir.!, Ton.!), in Valdiporro (Ton.!), alla Sega di Ala (Goir.!), sul Monte Bolca (C.M.!), Giazza (C.M.), ai Campanari e Badia Calavena (Lebeau), tra Giazza e Revolto (Lebeau), in Campobrun!.





298. Gen. Moneses Salisb. ↑↑
(in A. Gray Nat. Arrang. Brir. Pl. II, 403, 1821)

850. Moneses uniflora (L.) A. Gray
Man. Bot. 273 (1848).
SYN.: Pyrola uniflora L. (1753).
BIBL. ver.: Pyrola uniflora Goir., Fl. ver. II, 175; P. uniflora Poll., Fl. ver. Il, 13; Pirola quarta del Clusio Pona, M.B., 186.
NOM. ITAL.: Pirola soldanina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e boreale, America boreale.
Italia: prevalentemente in boschi di conifere lungo l'arco alpino dalle Alpi Carniche alle Marittime e lungo la dorsale appenninica nell'Appennino tosco-emiliano ed abruzzese, dall'orizzonte sub-montano a quello subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Vaccinio-Piceetalia Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 39.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Specie non comune dei luoghi selvatici e boschivi della fascia montana e subalpina sia del Monte Baldo che dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Valle del Bastion (A.M.), Podesteria (Goir.), Folignani!.





299. Gen. Monotropa L. ↑↑
(Sp. Pl. ed I, 387, 1753)

851. Monotropa hypopitys L.
Sp. Pl. 387 (1753).
BIBL. ver.: Monotropa hypopitis Goir., Fl. ver. II, 173; M. hypopitys Poll., Fl. ver. II, 11.
NOM. ITAL.: Ipopitide.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e boreale, America settentrionale.
Italia: specie rara, parassita sulle radici delle essenze boschive (latifoglie e conifere), diffusa lungo l'arco alpino, sugli Appennini dall'Emilia alla Calabria e in Sicilia.
6-9 G par pEai VI-VIII.

Specie rara dei luoghi boschivi e selvatici dei rilievi veronesi; la diffusione sembra tuttavia previlegiare i Monti Lessini rispetto alla catena del Monte Baldo.

Esemplari d'Erbario: Bosco Chiesanuova (Ton.), Bolca (C.M.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Velo (A.M.).
Altre località segnalate: Monte Baldo alle Acque Negre (Clementi apud Hausmm.), Selva di Progno (C.M.).









LXXVII. Fam. Ericaceae ↑↑↑


300. Gen. Erica L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 352. 1753)

852. Erica arborea L.
Sp. Pl. 353 (1753).
BIBL. ver.: Erica arborea Goir., Fl. ver. II. 183; E. arborea Poll., Fl. ver. I, 503.
NOM. ITAL.: Erica arborea.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento stenomediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Asia minore, Africa orientale.
Italia: macchie, boschi, luoghi selvatici dalla Liguria e dall'Appennino tosco-emiliano fino alla Sicilia e Sardegna.; altrove lungo il margine meridionale delle Alpi dal Garda al Lago di Como ed inoltre sugli Euganei.

Erica arborea è specie da eliminare dalla flora veronese, in quanto probabilmente estinta. Il primo rinvenimento risale agli inizi del secolo scorso: i relativi dati bibliografici ci sono forniti dal Pollini che nella sua Flora del 1822 scrive: "Discipulus olim meus, nunc pagi Lazise pharmacopola, Franciscus Fontana invenit in collibus Veronensibus, praesertim loco dicto Montalto di Cerè, prope Caprinum pagum". Qualche anno dopo, non si sa con certezza in quanto il campione d'erbario manca di data, raccolse la specie anche il Tonini nei "dintorni di Caprino". Questa è l'ultima segnalazione; Goiran infatti, che erborizzò attivamente nel nostro territorio per oltre quarant'anni, la cercò invano.

Esemplari d'Erbario: Montalto di Cerè (Mang. ex Fontana); dintorni di Caprino (Ton.).



853. Erica carnea L.
Sp. Pl. 352 (1753).
SYN.: Erica herbacea L. (1753).
BIBL. ver.: Erica carnea Goir., Fl. ver. II, 180; Erica herbacea Poll., Fl. ver. I, 502; Erica procumbens ternis foliolis carnea Segu., Pl. ver. II, 280; Erica maggiore con fior porporeo del Lobelio Pona, M.B., 144; Erica altera Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Erica carnicina, Scopina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: rilievi dell'Europa centromeridionale.
Italia: boschi e pascoli, su terreno calcareo, lungo le Alpi, sull'Appennino settentrionale e in Toscana dal piano basale all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dell'ordine Erico-Pinetalia Horvat 59.
2-9 Ch frut PEai II-VII.

Cresce copiosamente nei prati e pascoli aridi, nei boschi soprattutto di conifere, sulle roccaglie dall'alta pianura alla collina, alla fascia montana e subalpina: e così nell'Alto Agro veronese a Boscomantico (Mang.!, Goir.!) e San Vito del Mantico (Goir.!), intorno al Lago di Garda da Lazise (Fontana) a Castelletto (Goir.!), alla lecceta di Navene!!, alle Prandine di Torri!!; sul Monte Moscal (Goir.!,!!), tra Albisano e San Zeno di Montagna!, nella Val d'Adige alla Chiusa di Ceraino!, per tutta la catena del Baldo da Ferrara al Coal Santo (Biadego!), alla Corona (Goir.!), nella Valbrutta (Goir.!), alla Colma di Novezza (Goir.!), Naole (Goir.!), nella Valfredda (Ton.!), Bocca di Navene (Hamann), Colma di Malcesine (Merxmuller); per tutti i Lessini dal Monte Pastello (Mang.!, Goir.!, C.M.!), al Corno d'Aquilio!!, Bosco Chiesanuova (Ton.!), San Giorgio (Biadego!), Monti Malera e Gaibana (Biadego!), nel Valon del Malera (Tessari!), nella Valle d'Illasi da Tregnago (A.M.!), a Badia Calavena (A.M.!), a Giazza!, Revolto!!, allo Scalorbi!!, al Passo della Lora (C.M.!).





301. Gen. Calluna Salisb. ↑↑
(Trans. Linn. Soc. VI, 217, 1802)

854. Calluna vulgaris (L.) Hull.
Brit. Fl. ed. 2, 1:114 (1808).
SYN.: Erica vulgaris L. (1753); Calluna erica DC. (1805).
BIBL. ver.: Calluna Erica Goir., Fl. ver. II, 183; Erica vulgaris Poll., Fl. ver. I, 501; Erica vulgaris glabra Segu., Pl. ver. II, 279; Erica prima Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Brugo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia occidentale, Asia Minore; natur. in America settentrionale.
Italia: boschi, pascoli magri, brughiere, su terreno acido, sulle Alpi, nella Padania e sugli Appennini fino all'Umbria dal piano basale all'orizzonte subalpino ed alpino.
Specie caratteristica della classe Nardo-Callunetea Prsg. 49.
2-9 Ch frut /NP pEAi VIII-XI.

Cresce nei luoghi selvatici, nei cespuglieti e nei boschi dall'Alto Agro e dalla fascia collinare fino a sfiorare la subalpina dove diventa più rara.

Esemplari d'Erbario: Valle di Caprino (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Spiazzi (Ton., Goir.), Valbrutta (Goir.), Madonna della Neve (Goir.), Pozzagaleto (Goir.), Cerro!, Monte Bellocca (A.M.), Vajo della Pernisa (Ton.), Tregnago (C.M.), Monte Bolca (Goir.).
Altre segnalazioni: Custoza, Colà, Sandrà, Affi (Goir.), Monte Baldo in Val Basiana e alla Lonza (Goir.).





302. Gen. Rhododrendon L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 392, 1753)

855. Rhododendron ferrugineum L.
Sp. Pl. 392 (1753).
BIBL. ver.: Rhododendron ferrugineum Goir., Fl. ver. II, 175; Rh ferrugineum Poll., Fl. ver. II, 13; Chamaerhodendros alpina glabra Segu., Pl. ver. II, 281; Nerio alpino con foglia glabra etc. Pona, M.B., 187; Rododendro alpino Calc., Viagg. etc., 14.
NOM. ITAL.: Rododendro rosso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano alpino-pirenaico.
DIFFUSIONE: Alpi, Pirenei, Giura, Carpazi.
Italia: luoghi selvatici, brughiere, su suolo acido sulle Alpi e sulle vette più elevate dell'Appennino tosco-emiliano.
Specie caratteristica del Vaccinio-Rhododendretum ferruginei Br.-Bl. 27.
(6,7), 8,9 NP PEai VI-IX.

Si incontra nelle macchie, nei luoghi selvatici, sulle roccaglie della fascia subalpina dei monti veronesi: e così sul Monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Mang., Goir.,!) in Valvaccara, al Bastion, al Coal Santo (Goir.!), alle Acque Negre (Goir.!,!), dalla Colma verso Malcesine (Merxmuller) al Pian della Cenere, sulle Coste dell'Artillon, da Tratto Spino a Cima Pozzette!!; sui Monti Lessini, dove è più frequente, nel Valon del Malera!!, sui Monti Pertica e Trapola, in Campobrun e Monte Posta (Goir.!, Biadego!) e in generale su tutto il Gruppo del Carega!!.



856. Rhododendron hirsutum L.
Sp. Pl. 392 (1753).
BIBL. ver.: Rhododendron hirsutum Goir., Fl. ver. II, 176; Rh. hirsutum Poll., Fl. ver. II, 14; Chamaerhodendros alpina villosa Segu., Pl. ver. II, 282; Anonimo fruticoso, irsuto con con foglia di Bosso etc. Pona, M.B., 187.
NOM. ITAL.: Rosa delle Alpi, Rododendro irsuto.
NOM. DIALETT.: Martel de montagna, Ua ursina selvadega.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi.
Italia: roccaglie, ghiaioni, arbusteti nani, boscaglie a Pinus mugo e a P. sylvestris sulle Alpi dal piano montano all'orizzonte subalpino su suolo prevalentemente calcareo.
Specie caratteristica dell'Erico-Rhododendretum hirsuti Br.-Bl.in Br.-Bl. et al. 39.
6-9 NP pEai VI-VIII.

Spesso accompagnato da Pinus mugo, Juniperus nana, Rhododendron ferrugineum, Erica carnea assieme alle erbacee Sesleria varia e Carex sempervirens, Rhododendron hirsutum cresce copioso in tutti i monti del territorio veronese dal Monte Baldo al confine vicentino preferibilmente nella fascia subalpina dalla quale talvolta penetra nella sottostante montana; così sul Monte Baldo in Valfredda (Goir.!), in Valbrutta (Goir.! C.M.!), al Bastion (Goir.), al Coal Santo (Goir.), in Val Losana (Goir.), alle Acque Negre!!, al Pian della Cenere (Goir.), all'Artillon (Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.), Naole (Goir.), da Tratto Spino a Cima Pozzette!!, in Costabella (Biadego!), nella Valle degli Ossi (Goir.); sui Monti Lessini dal Pastello (Goir. ex Mang.!), al Como d'Aquilio!!, alla Valle di Illasi sopra Giazza (Goir.!), Selva di Pregno (A.M.!), Badia Calavena (C.M.!), nel Valon del Malera!!, su tutto il Gruppo del Carega!! da Revolto (Biadego!), a Passo Pertica (Goir.!) a Campobrun (Goir.,!), alla conca dello Scalorbi!!, al Passo della Lora! e sui Monti Zeola, Alba e Posta (Goir.).





303. Gen. Rhodothamnus Rchb. ↑↑
(in Moessl. Handb. 688, 1827)

857. Rhodothamnus chamaecistus (L.) Rchb.
in Moessler, Handb. ed. 2, 1: 688 (1827).
SYN.: Rhododendron Chamaecistus L. (1753).
BIBL. ver.: Rhodothamnus Chamaecistus Goir., Fl. ver. II, 177; Rhododendron Chamaecistus Poll., Fl. ver. II, 15; Ledum foliis serpylli ad margines cilii instar pilosis, flore purpureo Segu., Pl. ver. II, 283.
NOM. ITAL.: Rododendro cistino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico est-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Italia: rupi e ghiaioni calcarei dal piano montano all'orizzonte subalpino nelle Alpi orientali dal Goriziano al Bergamasco.
Specie caratteristica dell'Erico-Rhododendretum hirsuti Br.-Bl. in Br.-Bl. et al. 39.
6-9 Ch suffr pEai VI-VII.

Si incontra, ma non è specie comune, sulle rupi calcaree e nei pascoli elevati del Monte Baldo e dei Lessini; così sul Baldo (Segu., Poll., A.M., Mang., Goir.,!) in Val Losana e all'Artillon (Goir.!), in Valdritta, nella Valle delle Pietre, nella Valle degli Ossi (A.M.!, Mang.!), al Sassetto (Goir.!), verso il Telegrafo (laicato!); sui Monti Lessini!! in Val dei Ronchi, sul Malera (Biadego!), presso Revolto e Campobrun (Goir.!), sul Monte Pertica (Goir.), dal rifugio Scalorbi al rifugio Fraccaroli!!, Cima di Posta (Goir.), sul M. Zeola (Goir.), al Passo della Lora (Goir.).



Loiseleuria procumbens (L.) Desv.
(SYN.: Azalea procumbens L.).

Mancano del tutto i campioni d'erbario per convalidare la presenza nel Veronese di questa specie. Il Pollini nella sua "Flora ver." vol. I, 252 segnala Azalea procumbens sul Monte Baldo: "Mihi occurrit in Baldo Monte prope cacumina, loco dicto la Valle di Monmaor". Nell'erbario polliniano esiste soltanto un campione, proveniente però dalla Carinzia.





304. Gen. Arbutus L. ↑↑
(Syst. ed. I, 1735)

858. Arbutus unedo L.
Sp. Pl. 395 (1753).
BIBL. ver.: Arbutus unedo Goir., Fl. ver. II, 179; A. unedo Poll., Fl. ver. II, 16; Arbutus Segu., Pl. ver. II, 331 (app.); Arbutus Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Corbezzolo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento stenomediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa sudoccidentale.
Italia: macchie, leccete, nell'orizzonte submontano nella Penisola dalla Liguria, Toscana e Marche in giù ed Isole; sui Colli Euganei e attorno al Garda (?).
Specie caratteristica del Quercion ilicis Br.-Bl. 36.

Arbutus unedo attualmente non cresce nel territorio veronese almeno allo stato spontaneo. Nell'Erbario generale del Museo Civico di Storia Naturale di Verona sono inseriti alcuni esemplari raccolti da Goiran nei dintorni di Marcellise, di Domegliara e di Sona, località della fascia collinare veronese dove in teoria la pianta avrebbe potuto crescere allo stato spontaneo, ma dove numerose erano e sono le ville o le case padronali con parchi e giardini che abitualmente un tempo ospitavano questo arbusto per scopo ornamentale. C'è quindi da dubitare sulla crescita spontanea del Corbezzolo in questi ambienti. Ben diverso è invece il discorso sulla presenza di Arbutus unedo sul Monte Baldo.
Le prime notizie in proposito risalgono al Calzolari (l.c.) che attorno alla metà del '500 annovera, tra le piante rinvenute nella Valle dell'Artillon, anche il Corbezzolo.
Su questo rinvenimento sorge però un grosso dubbio, perché, se è vero che il Calzolari affianca all'Arbutus anche la Phillyrea, è altrettanto vero che nell'elenco proposto s'incontrano anche Vaccinium myrtillus ed Arctostapbylos uva-ursi ed altre piante tipicamente montane. Sembra difficile avallare alle nostre latitudini la presenza di piante stenomediterranee a quote superiori ai 1000 metri d'altezza con condizioni climatiche così anomale. Del resto botanici posteriori al Calzolari invano tentarono di individuare la suddetta stazione baldense dell'Arbutus. Nel secolo scorso così si esprimeva il Pollini: "In valle dell'Artillon Baldi montis Calceolarie occurrit, sed neque Ponae, neque Pontederae, neque Seguiero, neque nobis obvius fuit dum eadem loca lustraremus". A questo punto si potrebbero avanzare due ipotesi, che alla fine però porterebbero entrambe a negare la presenza della pianta sull'Artillon:
1) l'Arbutus di Calzolari non corrisponde all'Arbutus unedo, ma a qualche altro arbusto, per es. al Corbezzolo alpino, cioè Arctostaphylos alpinus (L.) Sprengel che ha per sinonimo Arbutus alpina L.;
2) per qualche fortuito "accidente" l'Arbutus, ma anche la Phillyrea sono finiti nell'elenco di piante incontrate sull'Artillon, mentre invece forse andavano incluse nell'elenco di quelle individuate dallo stesso Autore tra Verona e Bussolengo o da Bussolengo a Rivoli, dove in teoria la pianta avrebbe potuto anche crescere.
Alla fine comunque resta ancora un punto oscuro per quanto riguarda la presenza di questa pianta sul Monte Baldo o sulle sue pendici. Infatti nel 1873 l'ispettare forestale V. Pellegrini donò al Goiran un campione di Arbutus unedo rinvenuto dallo stesso alle Acque Negre, quindi a circa 1400 metri d'altezza. Il Goiran lo inserì nel suo erbario (dove ancor oggi è possibile osservarlo), ma contemporaneamente andò alla ricerca di quell'unica pianta individuata dal Pellegrini, con esito purtroppo negativo.
I dubbi quindi, anche fondati, pertanto restano, ritenendo che un'eventuale ricerca dell'Arbutus vada condotta sulle prime pendici del massiccio baldense e cioè in prossimità del Lago di Garda (lecceta di Navene, zona di Albisano e Torri, dove cresce tra l'altro anche Cistus albidus) e nell'altro versante nei territori di Caprino e Rivoli dove fino al secolo scorso era presente anche l'Erica arborea.





305. Gen. Arctostaphylos Adanson ↑↑
(Fam. II, 165, 1763)

859. Arctostaphylos uva-ursi (L.) Sprengel
Syst. Veg. 2:287 (1825).
SYN.: Arbutus uva-ursi L. (1753).
BIBL. ver.: Arctostaphylos Uva-ursi Goir., Fl. ver. II, 178; Arbutus Uva-ursi Poll., Fl. ver. II, 17; Uva arsi Segu., Pl. ver. II, 275; Uva-ursi Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Uva ursina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale-artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-settentrionale, America settentrionale, Groenlandia.
Italia: lungo l'arco alpino e nell'Appennino dalla Liguria alla Campania dal piano montano all'orizzonte alpino.
(6,7), 8,9 Ch suffr pEAi V-VII.

Non è specie comune; cresce nei luoghi selvatici e rupestri, negli ericeti, nei cespuglieti a rododendro e nei pascoli subalpini, più raramente in quelli montani: così sul Monte Baldo nella Valle di San Zeno (Goir.), nella Valle del Bastion (Goir.), in Valbrutta (C.M.!) e in Val Losana (Goir., Ton.!), nella Val dei Molini (Goir.!), alla Colma di Noveza (Ton.!), in Campedello (C.M.!), Bocca di Navene (Hamann), alle Acque Negre (Goir.!,!), all'Artillon (Goir.!), lungo la strada Graziami/, alle Fassole (Goir.); sui Monti Lessini alla Bocca Trappola!, al di sopra di Roverè di Velo (A.M.!), sul Monte Bolca (C.M.!), su tutto il Gruppo del Carega!.



860. Arctostaphylos alpinus (L.) Sprengel
Syst. Veg. 2: 287 (1825).
SYN.: Arbutus alpina L. (1753).
BIBL. ver.: Arctostapbylos alpina Goir., Fl. ver. Il, 178; A. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 21, 1893; Arbutus alpina Poll., Fl. ver. II, 16; Vitis-idaea foliis oblongis albicantibus Segu., Pl. ver. II, 287.
NOM. ITAL.: Corbezzolo alpino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circum-artico-alpino.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Carpazi, Europa artica e subartica, America settentrionale, Groenlandia.
Italia: luoghi sassosi, pascoli e cespuglieti lungo l'arco alpino nell'orizzonte subalpino ed alpino.
8,9 Ch suffr PEAi VI-VIII.

Specie abbastanza rara dei luoghi rupestri e sassosi della fascia sub-alpina del Monte Baldo e dei Lessini e così in Mon Maor (Heufler), nella Valle delle Pietre (A.M.!), sulla vetta del Telegrafo (Lucato!), alla colma di Noveza (Goir.!), in Val Losana (Goir.!), sulla cima di Valdritta (Goir.) sul primo; sulla Cima di Malera (Goir.!, Ton.!), nel Valon del Malera (Pezzo), nel Vallone di Campegno (Goir.) e sopra Roverè di Velo (Goir. ex A.M.) per quanto riguarda i secondi.





306. Gen. Vaccinium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 349, 1753).

861. Vaccinium vitis-idaea L.
Sp. Pl. 351 (1753).
BIBL. ver.: Vaccinium Vitis-Idaea Goir., Fl. ver. II, 185; V. Vitis Idaea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 21, 1892; V. Vitis idaea Poll., Fl. ver. I, 500; Vitis-idaea foliis subrotundis non crenalis, baccis rubris Segu., Pl. ver. III, 291; Camerodendro del Pena e del Lobelio et Anonimo con foglia di Balsamo alpino Pona, M.B., 208 et 212.
NOM. ITAL.: Mirtillo rosso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, settentrionale orientale, America settentrionale.
Italia: boschi, pascoli, brughiere delle Alpi e dell'Appennino tosco-emiliano dal piano montano all'orizzonte subalpino.
6-9 Ch frut pEAi VI-VIII.

Si incontra nei luoghi selvatici e rupestri, nei pascoli elevati dei monti veronesi; così sul Baldo (Barbieri, A.M., Mang.!, C.M.!,!!) alle Buse (A.M.!), alle Acque Negre (Ton.!, Goir.!), nella Valle degli Ossi (Ton.!), sulle coste dell'Artillon (Goir.! C.M.!), all'Ortigara e all'Ortigaretta (Goir.!), al Coal Santo (Goir.!), alla colma di Malcesine! e a Tratto Spino!, in Valbrutta (Goir.); sui Lessini nel Valon del Malera (Tessari!, Pezzo), alle Scandole (Goir.!, Ton.!), alla Purga di Bolca Goir.!), sul M. Tomba! ed ancora sul Gruppo del Carega sul M. Pertica!!, nella conca dello Scalorbi!!, sull'Obante!, sul M. Zeola! e in Campobrun!.



862. Vaccinium uliginosum L.
Sp. Pl. 350 (1753).
BIBL. ver.: Vaccinium uliginosum Goir., Fl. ver. II. 185; V. uliginosum Poll., Fl. ver. I, 499.
NOM. ITAL.: Falso mirtillo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale settentrionale, America settentrionale.
Italia: boschi, brughiere, pascoli lungo le Alpi e l'Appennino settentrionale dal piano montano all'orizzonte subalpino ed alpino; segnalato anche in Abruzzo.

Non può dirsi specie comune per il territorio veronese: cresce nei pascoli e nei luoghi sassosi elevati dal Lago di Garda al confine vicentino; così lungo la catena del Baldo al Pra' di Malcesine (Goir.!), alla Colma di Malcesine (Goir.!), al Coal Santo e in Costabella (Goir.!), all'Artillon (Goir.!), nella Valle delle Pietre (C.M.!), al Sassetto (Goir.!), nella Valgrande (Goir.!), in Valdritta (Goir.) e alle Busete (Goir.); più raro sui Monti Lessini essendo noto solo per la conca dello Scalorbi sul Carega!! e per il Valon del Malera (Pezzo).



863. Vaccinium myrtillus L.
Sp. Pl. 349 (1753).
BIBL. ver.: Vaccinium Myrtillus Goir., Fl. ver. II, 184; V. Myrtillus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. Ir., 21, 1892; V. Myrtillus Poll., Fl. ver. I, 499; Vitis-idaea foliis oblongis crenatis, fructu nigricante Segu., Pl. ver. II, 286; Mirtillo germanico Pona, M.B., 236.
NOM. ITAL.: Mirtillo nero.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa settentrionale e centrale, Asia occidentale, centro-settentrionale; America settentrionale.
Italia: boschi, soprattutto di Picea., brughiere, pascoli sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale e centrale su terreni umidificati acidi dal piano montano all'orizzonte subalpino ed alpino.
6-9 Ch frut Peai V-VII.

Pur essendo specie più frequente della precedente, non può dirsi tuttavia comune per il Veronese; s'incontra nei pascoli, nei boschi e nei luoghi selvatici della zona montana elevata, prediligendo però quella subalpina: sul Monte Baldo da Tratto Spino a Cima Pozzette!!, in prossimità del rifugio Telegrafo (Lucato!), in Costabella (Ton.!), alla Colma di Noveza (Ton.!, Goir.!), all'Artillon (C.M.!), alle Acque Negre (Goir.!!), ai Lavaci (Goir.); sui Lessini tra Bosco Chiesanuova e Trachi (Goir.!), nei dintorni di Velo (A.M.!), nel Vajo dell'Anguilla (Zenti), a Castel Malera (Goir.!), nel Valon del Malera (Tessari!) e sul Carega nella zona di Revolto!! e in tutta la conca dello Scalorbi!! e in Campobrun!.












Ord. Primulales ↑↑↑↑

LXXVIII. Fam. Primulaceae ↑↑↑


307. Gen. Primula L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 205, 1753)

864. Primula vulgaris Hudson
Fl. Angl. 70 (1762).
SYN.: Primula acaulis Hill (1765).
BIBL. ver.: Primula vulgaris Goir., Fl. ver. II, 303; P. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 346, 1893; P. vulgaris Poll., var. a, Fl. ver. I, 226; Primula veris floribus ex singularibus pediculis pallidis majoribus, simplicibus Segu., Pl. ver. I, 203; Primula silvana del Lobelio Pona, M. B., 230.
NOM. ITAL.: Primula comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale, Algeria.
Italia: luoghi erbosi e selvatici, boschi di latifoglie nella Penisola e in Sicilia nel piano basale e montano.
Specie caratteristica dell'ordine Fagetalia sylvaticae Pawl. 28.
(1), 2-7 H ros Peai II-VI.

S'incontra frequente nei luoghi selvatici, lungo le siepi, nei prati e nei pascoli dal piano alla media montagna: a secondo dell'altitudine fiorisce precocemente, già nei mesi invernali, avendo importanza sia l'andamento climatico stagionale che l'esposizione del sito.

Esemplari d'Erbario: Vajo Gallina!, Costagrande!, Boscomantico (Mang., Goir.,!), Prezzolano!, Moruri!, Monte Moscal di Affi!, colline di Avesa (Goir.), Tregnago (C.M.), Grezzana (Ton.), Monte Pastello lungo la strada della Bocchetta!, pendici del Corno d'Aquilio!, alle Terrazze (Goir.), Mozzecane (Goir.), Orè di Valpantena (Goir.), Monte Comun (Goir.), Prabazar (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Tondo (Goir.), Ponte di Veja!, Molina (Saudella), Val Tramigna (Saudella).



865. Primula elatior (L.) Hill
Veg. Syst. 8:25 (1765).
NOM. ITAL.: Primula maggiore.


subsp. elatior
BIBL. ver.: Primula elatior Goir., Fl. ver. II, 303; P. elatior Goir., Spec. morph. veg., 37; P. elatior Poll., Fl. ver. I, 227.

È incerta la presenza di questa sottospecie nel territorio veronese; alcuni campioni d'erbario, determinati genericamente come Primula elatior Jacq., vanno piuttosto riferiti alla sottospecie seguente.

subsp. intricata (G. et G.) Ludi
in Hegi, Ill. Fl. Mitteleur. 5, (3):1748 (1927).
SYN.: Primula pachyscapa Goir. et Del Fabbro (1889).
BIBL. ver.: Primula intricala Goir., Fl. ver. II, 303; P. Pachyscapa Goir., Spec. morph. veg., 35; P. pachyscapa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 347, 1893.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Penisola balcanica.
Italia: luoghi erbosi selvatici, boschi, nelle Prealpi venete e lombarde e nell'Appennino centrale dalle Marche all'Abruzzo.
6-9 H ros Peai IV-VI.

La diffusione di questa sottospecie interessa per lo più la fascia montana e subalpina dal Lago di Garda al confine vicentino: così sul Monte Baldo ai Colonei!!, Ime!!, Costabella (Lucato!), Pra' Bestemià (Biadego!), Naole (Goir.!), all'Ortigara (Goir.!), all'Ortigaretta (Goir.!), da Tratto Spino a Cima Pozzette!!, Cima Valfredda!!, in Val Basiana (Goir.), a Novezza (Goir.), alle Busete (Goir.); sui Lessini sul Monte Pastello (Biadego!), sul Corno d'Aquilio!!, a Podesteria!!, ai Tracchi (Goir.), sul Tomba (Goir.), Bosco Chiesanuova (Tori.!), nel Valon del Malera (Tessari!!), Malga San Giorgio (Tessari!), al Sparaver (Goir.), alla Trapola (Goir.), nel Vajo dell'Anguilla!!, da Selva di Progno a Velo (Biadego!), Roverè di Velo (Goir.) e nell'Alta Val d'Illasi a Revolto (Goir.), Giazza (Goir.), sul Monte Posta (Goir.), Campobrun (C.M.), Passo della Lora (C.M.!) e sul M. Zeola (Goir.).



866. Primula veris L.
Sp. Pl. 142 (1753).
SYN.: Primula officinalis (L.) Hill (1765).
BIBL. ver.: Primula officinalis Goir., Fl. ver. II, 302; P. officinalis Goir., Morph. spec. veget., 34; P. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 347, 1893; P. officinalis Poll., Fl. ver. I, 226; Primula veris odorata, flore luteo simplici Segu., Pl. ver. I, 203; Primula del Mattioli et Paralitica angustifolia maggiore del Lobelio Pona, M.B. 169 et 237.
NOM. ITAL.: Primula odorosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio-europeo, asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia Minore, Asia occidentale.
Italia: prati e boschi aridi lungo l'arco alpino e nell'Appennino settentrionale e centrale fino alla Campania, dall'orizzonte submontano al subalpino.
2-7 H ros Peai IV-VI.

Nei prati, nei pascoli e nei luoghi selvatici della media-alta montagna, da dove penetra nella zona collinare, dal Monte Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Masi (Ton.), Prabazar (Ton.), Ime (Ton., Goir.), alla Corona (Goir.), alla Chiusa (Goir.), Monte Pastello (Mang., C.M.,!), Fosse!, S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Corno d'Aquilio!, Grezzana (C.M.), Cerro (Goir.), Corbiolo (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Velo (A.M.), Covoli di Velo (Goir.), ai Trachi (Goir.), dintorni di Revolto (C.M.,!).
Altre località segnalate: Bocca di Navene verso Navene (Hamann), Costermano (Goir.), Rocca di Garda (Goir.), Lazise (Fontana), Castelletto di Brenzone (Goir.), Valon del Malera!, Malga San Giorgio!, Val Tramigna (Saudella), Giazza!., Passo Ristele (Pisani), Vajo dell'Anguilla (Zend).



867. Primula farinosa L.
Sp. Pl. 143 (1753).
BIBL. ver.: Primula farinosa Goir., Fl. ver. II, 305; P. farinosa Poll., Fl. ver. I, 288; Verbasculo alpino ceruleo del Dalecampio Pona. M. B., 244.
NOM. ITAL.: Primula farinosa.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Nordamerica.
Italia: prati e pascoli umidi lungo l'arco alpino nell'orizzonte subalpino ed alpino.
8 H ros Peai VI-VII.

Un'unica vecchia citazione (Val Losana sul Monte Baldo) riportata dal Pona e poi ripresa dal Barbieri in Bertoloni non è sufficiente ad avallare la presenza di questa specie nel territorio veronese.



868. Primula spectabilis Tratt.
Ausgem. Taf. Arch. Gewächsh. 4:34 (1814).
SYN.: Primula carniolica Poll. (1822) non Jacq.
BIBL. ver.: Primula spectabilis Goir., Fl. ver. II, 307; P. spectabilis Goir., Erb. est. e autunn etc., Bull. Soc. Bot. It., 348, 1893; P. carniolica Poll., Fl. ver. I, 231; Auricula-ursi flore purpureo Segu., Pl. ver. I, 199; Orecchi d'orso di fior rosso Pona, M.B., 244; Artetica Calc., Viagg. etc., 11.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico.
DIFFUSIONE: rupi e luoghi sassosi calcarei lungo le Alpi dal Grappa al Bergamasco dall'orizzonte montano superiore all'alpino.
(6,7), 8,9 H ros Peai VI-VII.

Cresce copiosa tra le rupi e nei pascoli delle zone più elevate della catena baldense e dei Lessini (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Mang., Goir., C.M.,!) e così sulla prima in Val Losana (Goir.!), lungo la strada Graziani!!, da Tratto Spino a Cima Pozzette!!, nella Valle del Bastion (Goir.!), sul Telegrafo (Goir.!), in Noveza (Ton.!, Goir.!), in Valdritta (Goir.,!); sui secondi nel Valon del Malera (Tessari!), nel Vallone di Campegno (Goir.!), sul Tomba!, in Castelberto (Goir.), ai Sparavieri (Goir.), ai Covoli di Velo (Goir.), sul Monte Posta (Goir.!, Lucato!), Campobrun (C.M.,!), nella conca dello Scalorbi!!, sul Monte Zeola (C.M!), al Passo della Lora (C.M.!), sul Monte Forzelin (Pisani).



869. Primula auricula L.
Sp. Pl. 143 (1753). (incl. P. balbisii Lehm.)
BIBL. ver.: Primula auricula Goir., Fl. ver. II, 305; P. Balbisii Goir., Fl. ver. II, 306; Primula auricula var. a Poll., Fl. ver. I, 229; Primula auricula var. ξ Poll., Fl. ver. I, 229; Auricula-Ursi flore luteo Segu., Pl. ver. I, 199; Auricula-Ursi foliis quasi farina aspersis Segu., Pl. ver. FU, 109 et Auricula ursi alba Segu., Pl. ver. III, 109; Sanicula ovvero Orecchia d'orso del Mattioli Pona, M.B., 176.
NOM. ITAL.: Orecchia d'orso.
NOM. DIALETT.: Recia d'orso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Italia: rupi calcaree, luoghi sassosi dal piano montano all'orizzonte alpino, lungo le Alpi, sulle Apuane e dall'Apennino emiliano al campano.
Specie caratteristica del Potentillion caulescentis Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
8,9 H ros Peai V-VII.

Cresce abbastanza frequente sulle rupi calcaree delle zone più elevate del territorio veronese sia sulla catena del M.Baldo, su entrambi i versanti, che sui Monti Lessini.

Esemplari d'Erbario: Costabella (Lucato), Valfredda (Ton., Goir.), Valfinestra (Goir.), Covoli di Velo (Goir.), Spiazzoi (Goir.), Vallone di Campegno (Goir.), Monte Malera (Goir.), Valon del Malera (Tessari), Monte Posta (C.M.), Cima Posta (Lucato), conca dello Scalorbi!, Campobrun (C.M.).
Altre località segnalate: tra Bocca Navene e la stazione della funivia (Hamann), Naole (Goir.), Val Losana (Goir.), dai Colonei all'Altissimo di Nago (Goir.), Monte Zeola (Goir.), Monte Alba (Goir.), Revolto!, Cima Trapola!, Passo della Lora!, Monte Forzelin (Pisani), Val Fraselle!.





308. Gen. Vitaliana Sesler ↑↑
(in Donati, St. Nat. Mar. Adr. 75, 1750)

870. Vitaliana primuliflora Bertol.
Fl. Ital. 2:368 (1835).
SYN.: Primula Vitaliana L. (1753); Androsace vitaliana (L.) Lepeyr. (1813).
BIBL. ver.: Vitaliana primulaeflora Goir., Fl. ver. II, 308; Primula Vitaliana Poll., Fl. ver. I, 231.
NOM. ITAL.: Vitaliana.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo occidentale.


subsp. sesleri (Buser) Pign.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Italia: rupi, luoghi sassosi, pascoli alpini dal Friuli alle Dolomiti, al M. Baldo, Giudicane e bergamasco.
Specie caratteristica del Thlaspeion rotundifolii Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
9 Ch suffr pEai VI-VIII.

Goiran (l.c.) cita la specie per il Monte Baldo riportando il dato del Bertoloni (Fl. it. 2, p. 368). Un campione di Vitaliana primuliflora, presumibilmente di provenienza baldense, è presente nell'Erbario di Giulio Cesare Moreni sul foglio nº 89; malauguratamente in quel tempo era abitudine trascurare il luogo di provenienza del materiale raccolto.





309. Gen. Androsace L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 205, 1753)

871. Androsace chamaejasme Wulfen
in Jacq. Collect. Bot. 1: 194 (1787).
BIBL. ver.: Androsace obtusifolia Goir., Fl. ver. Il, 308; A. chamaejasme Poll., Fl. ver. I, 233; Androsace alpina perennis angustijolia villosa et multiflora Moreni ex herb. ejus, foglio 92; Quarto sedo alpino del Clusio Pona, M.B., 208.
NOM. ITAL.: Androsace prostrata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia boreale, America settentrionale.
Italia: pascoli alpini delle Alpi valtellinesi e Monte Baldo (vecchia segnalazione).
Specie caratteristica del Seslerio-semperviretum Br.-Bl. 26.
9 Ch rept pEai VI-VII.

Nell'erbario di Carlo Tonini è presente un esemplare di Androsace, raccolta nella Valle degli Ossi sul M. Baldo e determinata come Androsace chamaejasme W. L'esame delle foglie (lunghe ciglia sui margini e pressocché glabre le facce) porta alla conferma della determinazione del Tonini. La sopra citata località, assieme a quella dell'Artillon, era già nota al Pona (l.c.) e successivamente riportata dal Pollini (l.c.): "Species Ponae occurrit in Valle delle Ossa et dell'Artillon montis Baldi".
Per il Goiran (l.c.) invece l'Androsace chamaejasme del Pollini e del Pona è da riferirsi ad A. obtusifolia All.; Goiran però non ebbe l'occasione di esaminare l'esemplare del Tonini. Androsace obtusifolia infatti si caratterizza per le foglie con peli ramificati, mentre A. chamaejasme mostra peli articolati, cioè a cellule sovrapposte.



872. Androsace lactea L.
Sp. Pl. 142 (1753).
BIBL. ver.: Androsace lactea Goir., Fl. ver. II, 309; A. lactea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 348, 1893; A. lactea Poll., Fl. ver. I, 234; Androsace alpina perennis angustifolia glabra, flore singulari Segu., Pl. ver. III, 110.
NOM. ITAL.: Androsace lattea.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudesteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Italia: luoghi sassosi e roccaglie, pascoli calcarei sulle Prealpi venete e bergamasche dal piano all'orizzonte alpino.
Specie caratteristica dei Potentilletalia caulescentis Br.-Bl. in Br.- Bl. et Jenny 26.
8,9 Ch suffr pEai VI-VII.

La diffusione di questa specie nel territorio veronese è confermata, anche con segnalazioni recenti, per il settore orientale, cioè per i Lessini ed il Gruppo del Carega; per quanto concerne il settore occidentale ed in modo particolare il Monte Baldo, nessuna delle località citate dalla bibliografia è supportata da campioni d'erbario.

Esemplari d'Erbario: Passo della Lora (Goir., C.M.,!), Monte Zeola (Ton., A.M.), Monte Malera Goir., (C.M.), Cima Trapola (Biadego), Monte Alba (C.M.).
Altre località segnalate: Monte Baldo nelle Valli Orzera, degli Ossi e delle Pietre (Goir.); Monti Lessini sullo Sparaver, alla Gasparina e in Val dei Ronchi (Goir.).



873. Androsace hausmannii Leybold
Fl. Regensb. 35:401 (1852).
SYN.: Aretia Hausmanni Nym. (1881).
BIBL. ver.: Aretia Hausmanni Goir., Fl. ver. II, 308; Aretia Hausmanni? Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 348, 1893.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sub-endemico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Italia: rupi calcaree e luoghi sassosi dal Cadore alle Dolomiti di Brenta, Lessini, Presolana.
8 Ch pulv/H ros pEai VIII-IX.

Raccolta da Goiran (l.c., 1893 et 1904) in due esemplari sulla cima del Monte Posta, 2235 m, il 29 agosto 1889 fra i crepacci delle rupi. Gli esemplari però non sono inclusi nell'erbario del Goiran.
Sui Lessini non può esserci per motivi ecologici.





310. Gen. Soldanella L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 144, 1753)

874. Soldanella minima Hoppe
in Sturm, Deutschl. Fl. Abt. 1, Band 5, Heft 20 (1806).
BIBL. ver.: Soldanella minima Goir., Fl. ver. Il, 310; S. minima Goir., Erb. est e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 348, 1893.
NOM. ITAL.: Soldanella del calcare.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento alpino-appenninico.


subsp. minima
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Caravanche, Prealpi bavaresi.
Italia: vallette nivali, pascoli umidi dall'orizzonte subalpino a quello alpino dalle Alpi Giulie alle Lombarde.
Specie caratteristica dell'Arabidetum caeruleae Br.-Bl. 18.
8 H ros Peai VI-VIII.

Entità probabilmente limitata al Gruppo del Carega, non rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: Passo della Lora (C.M.), Monte Forzelin (C.M.), Campobrun (Goir., C.M.).


Soldanella pusilla Baumg. è probabilmente specie da eliminare dalla flora veronese. Ad eccezione di un esemplare raccolto dallo Spranzi, botanico vicentino del secolo scorso, presente nell'erbario di Padova e sulla determinazione del quale vi sono concreti dubbi, tutte le altre citazioni relative al Baldo e ai Lessini (Monte Posta e Campobrun) non sono confortate da nessun reperto (Goiran). Anche ciò che riportano Dalla Torre e Sarnthein è riferito a quanto citato da Goiran.



875. Soldanella alpina L.
Sp. Pl. 144 (1/53).
BIBL. ver.: Soldanella alpina Goir., Fl. ver. II, 309; S. alpina Goir., Erb. est e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 348, 1893; S. alpina var. y Poll., Fl. ver. I, 225; S. alpina rotundifolia Segu., Pl. ver. I, 150; Soldanella alpina del Clusio Pona, M.B., 212.
NOM. Ital.: Soldanella comune.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: catene montuose dell'Europa centro-meridionale.
Italia: prati, pascoli, boschi di aghifoglie, soprattutto in prossimità di nevi fondenti, lungo le Alpi e sporadicamente sull'Appennino settentrionale, Alpi Apuane, Appennino centrale e Pollino.
(6,7), 8,9 H ros Peai V-VIII.

Cresce frequente nei pascoli e nei luoghi umidi selvatici e freschi della fascia montana e subalpina; così sul Monte Baldo (Pona, Segu., Poll., Barbieri, Reiner, A.M., Mang., Goir.,!) lungo l'intera catena da Ime e Valfredda alla Colma di Malcesine, Cima Pozzette!!, Tratto Spino!!, Coal Santo (Lucato!), Costabella (Lucato!), Naole e Ortigara (Biadego!), Val Vaccara (Goir.!), Valfredda (Goir.!), Val delle Busete (Goir.), coste dell'Artillon (Goir.!); sui Lessini nel Vajo dell'Anguilla!!, Campofontana!!, al Corno d'Aquilio (Goir.), nel Valon del Malera (Tessari!), Podestaria (Goir.), Monte Tomba!, al Passo Pertica!!, nella conca dello Scalorbi!!, Campobrun (Goir.!), al Passo della Lora (Goir.!), sui Monti Zeola e Posta (Goir.,!).





311. Gen. Hottonia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 72, 1754)

876. Hottonia palustris L.
Sp. Pl. 145 (1753).
BIBL. ver.: Hottonia palustris Goir., Fl. ver. II, 301; H. palustris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 346, 1893; H. palustris Poll., Fl. ver. I, 235; Hottonia Segu., Pl. ver. III, 94.
NOM. ITAL.: Erba scopina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e settentrionale, Asia settentrionale occidentale.
Italia: luoghi paludosi, fossati, in acque per lo più quasi stagnanti, dell'Italia boreale e qua e là in quella centrale.
1-5, (6,7) I rad Peai V-VI.

Il più recente rinvenimento di Hottonia palustris nel territorio veronese risale al 1992 allo "sguazzo" di Onnie in prossimità di Erbè. Tutte le altre segnalazioni, alcune avallate dall'esemplare in erbario, risalgono al secolo scorso quando la pianta era secondo Goiran (l.c.) "frequente nelle paludi e nei fossati a lento corso, dalla pianura sino ad una certa altezza sui monti, nei quali diventa più rara".

Esemplari d'Erbario: sguazzo di Onnie pr. Erbè!, fossi di Caldiero (Mang.), Velo e Roverè (A.M.).
Altre segnalazioni: Legnago (Goir.), al confine de) Veronese col Mantovano (1) (Masè), San Michele Extra (Goir.), in prossimità del Garda a Peschiera, Lazise e Bardolino (Goir. ex Fontana), pendici del Monte Baldo nella Valle di Caprino ai Masi e Pra' Bestemmià (Goir.).
Nel 1967 Hottonia palustris è stata rinvenuta nel laghetto di Pozzolengo!! (Frassino?).





312. Gen. Cyclamen L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 45, 1753)

877. Cyclamen purpurascens Miller
Gard. Dict. ed. 8, nº 2 (1768).
SYN.: Cyclamen europaeum Auct.
BIBL. ver.: Cyclamen europaeum Goir., Fl. ver. II, 310; C. europaeum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 348, 1893; C. europaeum Poll., Fl. ver. 1,224; Cyclamen orbiculato folio, inferne purpurascente Segu., Pl. ver. I, 275; Cyclaminus duorum generum Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Ciclamino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: catene montuose dell'Europa centro-meridionale.
Italia: lungo l'arco alpino, Euganei, Appennino settentrionale, nei boschi, prevalentemente faggete, dall'orizzonte submontano al subalpino.
2-7 G bulb pEA(a)i VII-IX.

La diffusione della specie nel territorio veronese interessa particolarmente la fascia montana; da questa Cyclamen europaeum penetra in quella collinare toccando talvolta anche la pianura attraverso le valli che in questa vanno a sboccare, come la Val d'Adige, il Vajo del Falcone e dell'Anguilla, il Vajo Squaranto e la Val d'Illasi.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, ai Lumini (Goir.), alla Corona (Goir.), nella Valfredda (Mang.), Monte Pastello!, Corno d'Aquilio!, Boscomantico (Mang.,!), Vajo del Paradiso di Grezzana!, Tregnago (A.M.), Badia Calavena (C.M.).
Altre località segnalate: Colma di Malcesine (Merxmuller), Malga Artillon (Leybold), Ponte di Veja!, Molina (Saudella), Val Tramigna (Saudella), Valon del Malera (Pezzo), Revolto!, Giazza!, Camposilvano!, Val Fraselle!, Covoli di Velo e Valle delle Sfingi!.





313. Gen. Lysimachia L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 146, 1753)

878. Lysimachia vulgaris L.
Sp. Pl. 146 (1756).
BIBL. ver.: Lysimachia vulgaris Goir., Fl. ver. II, 311; L. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 348, 1893; Lysimachia lutea major, quae Dioscoridis Segu., Pl. ver. III, 115.
NOM. ITAL.: Mazza d'oro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale; natur. America sett.
Italia: luoghi umidi, fossati, paludi, nel piano basale nella Penisola, ma sporadica nel meridione e in Sicilia.
1-5 H scap pEAi VI-IX.

Specie non comune, comunque in regresso rispetto al passato, che cresce lungo gli argini e i corsi d'acqua e nei luoghi selvatici umidi prevalentemente in pianura e sporadicamente nella fascia collinare; così lungo il Mincio a Peschiera!!, a Lazise (Lucato!), tra Villafranca e Mozzecane!!, nella palude del Busatello!!, a San Pietro in Valle!!, lungo l'Adige a San Michele Extra (Biadego!), nei dintorni di San Bonifacio (Goir.!), all'Albaro (A.M.!) e Caldiero (Goir.!).



879. Lysimachia nummularia L.
Sp. Pl. 148 (1753).
BIBL. ver.: Lysimachia Nummularia Goir., Fl. ver. II, 311; L. Nummularia Poll., Fl. ver. I, 223; Lysimachia humifusa, folio rotundiore, flore luteo Segu., Pl. ver. I, 230; Nummularia de' moderni Pona, M.B., 142.
NOM. ITAL.: Quattrinella, Erba soldina.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso; natur. in Nordamerica.
Italia: luoghi boschivi umidi, sponde di corsi d'acqua nel piano basale della Penisola fino alla Campania.
1-3 H ros Peai V-VIII.

In tutto il territorio dal Garda al confine vicentino lungo i corsi d'acqua e nei luoghi umidi della pianura; rinvenuta da A. Massalongo anche a quota montana sul M. Bolca.

Esemplari d'Erbario: Peschiera del Garda!, lungo il Mincio (Goir.), Gazzo Veronese!, Fossa Salarina!, Porto San Pancrazio (Ton.), Soave (Goir.), M. Bolca (A.M.).





314. Gen. Anagallis L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 148, 1753)

880. Anagallis tenella (L.) L.
Syst. Veg. ed. 13, 165 (1774).
BIBL. ver.: Anagallis tenella Goir., Fl. ver. II, 312; A. tenella Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 349, 1893; A. tenella Poll., Fl. ver. I, 222; Lysimachia humifusa, folio rotundiore, floro purpurascente Segu., Pl. ver. III, 114.
NOM. ITAL.: Centocchio palustre.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento atlantico.
DIFFUSIONE: Europa occidentale atlantica e centrale, Nordafrica, Corfù, Creta, Crimea.
Italia: luoghi umidi e paludosi del Norditalia fino alla Toscana nel piano basale.
1-3 H caesp Peai V-VII.

Specie già rara in passato e ritenuta dal Goiran "poco comune". I reperti d'erbario si riferiscono a campioni rinvenuti nel secolo scorso; indagini recenti non hanno portato alla riconferma di A. tenella che pertanto è da considerarsi scomparsa nel territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: Costermano (Agosti, Mang., Ton., Goir., C.M.), Garda (A.M.), Val Sorda, Moscal (Goir.), Torri (Goir.), San Michele (Goir.), Vigasio (Goir.).



881. Anagallis arvensis L.
Sp. Pl. 148 (1753).
SYN.: Anagallis phoenicea Scop. (1772).
BIBL. ver.: Anagallis arvensis L. var. phoenicea Goir., Fl. ver. II, 311; A. arvensis Goir., Erb. est. e autunn, etc., Bull. Soc. Bot. It. 349, 1893; A. arvensis β phoeniceo flore Poll., Fl. ver. I, 221; Anagallis phoeniceo flore Segu., Pl. ver. I, 231; Anagallide terrestre Porta, M.B., 143; Anagallide maschia Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Centocchio dei campi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
Italia: campi, luoghi erbosi, incolti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica dei Polygono-Chenopodietalia J. Tx. 61.
2-7 T rept Pea V-IX.

Specie che predilige i campi e i prati della media-alta pianura, della collina fino alla media montagna, dove tuttavia diviene più rara: così alla dogana di Verona!!, sulle colline che circondano la città (Goir.,!), San Zeno di Moruri!, Bisano!, Torricelle!, ed inoltre a Boscomantico!, al Boschetto!, Porto San Pancrazio!; sulle prime pendici dei Lessini, Fumane (Goir.!), Spredino di Valpantena (Goir.!), Cerro (Goir.,!!), sul Monte Pastello (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Molina (Saudella), intorno al Lago di Garda (Goir.), sul Monte Baldo (Goir.,!) nella Valle di Caprino (Goir.), Spiazzi e la Corona! ecc.



882. Anagallis foemina Miller
Gard. Dict. ed. 8, nº 2 (1768).
SYN.: Anagallis coerulea Schreber (1771).
BIBL. ver.: Anagallis arvensis L. var. coerulea Goir., Fl. ver. II, 312; A. arvensis Poll., var. α et β, Fl. ver. I, 220 et 221; Anagallis coeruleo flore Segu., Pl. ver. I, 231; Anagallide foemina Calc., Viagg. etc., 9.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
Italia: nei campi, negli orti, negli incolti della Penisola e delle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Caucalidion lappulae Tx. 50.
2-7 T rept Pea V-IX.

Specie che vive nello stesso ambiente della precedente, ma di questa assai meno frequente.

Esemplari d'Erbario: Grezzana (Ton.), Verona (Goir.), Trezzolano (Goir.), M.te S. Viola (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Spredino (C.M.), M. Zovo (Goir.), Badia Calavena (C.M.), Ferrara di M. Baldo (C.M.).
Altre località segnalate: Via Chioda, periferia di Verona!, Sezano!, M. Cucco!.





315. Gen. Samolus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 171, 1753)

883. Samolus valerandi L.
Sp. Pl. 171 (1753).
BIBL. ver.: Samolus Valerandi Goir., Fl. ver. Il, 313; S. valerandi Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 349, 1893; S. Valerandi Poll., Fl. ver. I, 263: S. Valerandi Segu., Pl. ver. I, 232.
NOM. ITAL.: Lino d'acqua.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subcosmopolita.
Italia: luoghi umidi, fossi, sorgenti nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-3,5 H scap pEA VI-IX.

Specie probabilmente scomparsa dal territorio veronese; gli ultimi rinvenimenti risalgono infatti a parecchi anni fa in ambienti, quelli umidi, oggi non più esistenti.

Esemplari d'Erbario: Legnago (Ton., Goir.), Vigasio (Mang.), lungo le sponde del Garda (C.M.) presso Peschiera, Lazise e Torri (Goir.).
Altre segnalazioni riguardano la Val d'Adige tra Ceraino e Peri (Goir.), l'Adige nei dintorni di San Michele Extra (Goir.) e Caldiero (Goir.).

[Oggi abbastanza frequente nelle zone umide a sud di Verona (N.d.C.)].












Ord. Plumbaginales ↑↑↑↑

LXXIX. Fam. Plumbaginaceae ↑↑↑


316. Gen. Armeria Willd. ↑↑
(Enum. Hort. Berol. 333, 1809)

884. Armeria alpina Willd. subsp. alpina (Willd.) Pinto da Silva
Enum. Hort. Berol. 333 (1809).
SYN.: Armeria elongla Hoffm. (1800) var. alpina Willd.
BIBL. ver.: Armeria elongata var. alpina Goir., Fl. ver. H, 313; A. elongata var. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 349, 1893; Statica armeria var. α Poll., Fl. ver. I, 417; Statica Segu., Pl. ver. I, 445.
NOM. ITAL.: Spillone alpino.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofita sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Italia: pascoli erbosi e pietrosi, rupi lungo tutta la catena alpina dall'orizzonte montano superiore a quello subalpino ed alpino.
8,9 H ros pAai VI-VIII.

Non può dirsi specie comune per il territorio veronese. La sua diffusione interessa la catena baldense ed il Gruppo del Carega; predilige i pascoli, i luoghi ghiaiosi, le roccaglie dell'orizzonte subalpino: sul Monte Baldo lungo le valli (Segu., Poll., Rigo, Goir.,!) degli Ossi, delle Pietre (Goir.), nella Valgrande (Goir.!), in Val Losana (Goir.!), in Valdritta (Goir.), in Valfinestra (Goir.); nel settore orientale del territorio da Campobrun (Goir.!, C.M.!,!), alla conca dello Scalorbi!!, da quest'ultima al rifugio Fraccaroli!!, Cima Posta (Lucato!), sul M. Zeola!, sul Monte Forzelin (C.M.!).












Ord. Oleales ↑↑↑↑

LXXX. Fam. Oleaceae ↑↑↑


317. Gen. Jasminum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 7, 1753)

884 bis. Jasminum officinale L. e Jasminum fruticans L.
sono specie coltivate per ornamento soprattutto nella fascia collinare; talora s'incontrano inselvatichiti in prossimità di nuclei abitati. Non vanno tuttavia compresi nel novero degli elementi della flora veronese spontanea.

Esemplari d'Erbario di Jasminum officinale L.: pendici del M.te Baldo a Renzon (Goir.), M.te Gazo e Rubiana (Goir.), Romagnano, Spredino e Grezzana (Goir.), M.te Rico (Goir.), Brentino (Goir.), Avesa (Mang.), Marano (Goir.), Quinto, Pojano, Marzana (Goir.), San Martino B.A. (Goir.).

Esemplari d'Erbario di Jasminum fruticans L.: Spredino (Goir.), M.te Rico sopra Parona (Goir.), Castion (Goir.), Rivoli (Goir.).





318. Gen. Fraxinus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 1057, 1753)

885. Fraxinus ornus L.
Sp. Pl. 1057 (1753).
BIBL. ver.: Fraxinus Ornus Goir., Fl. ver. II, 194; F. Ornus Poll., Fl. ver. III, 234; Fraxinus vulgatior Segu., Pl. ver. II, 290.
NOM. ITAL.: Orniello, Frassino da manna.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento euri-nord mediterraneo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa media e meridionale, Asia occidentale.
Italia: boschi cedui nella Penisola e nelle Isole dall'orizzonte submontano al montano inferiore.
Specie caratteristica dell'Orno-Ostreyon Gerdol et al. 1982.
2-5, (6,7) P scap PEAi IV-VI.

Specie termofila e xerofila sotto forma di piccolo albero e più spesso di arbusto, predilige per lo più la fascia collinare, dove forma boschetti accompagnadosi con Ostrya carpinifolia e nelle zone più esposte con Quercus pubescens. Diventa più rara nell'alta e media pianura e nel piano montano dove cresce soltanto in particolari situazioni ambientali.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Monte Baldo alla Corona (A.M.), Prabazar (Goir.), bicanale (Goir.), Ferrara di M.B. (Goir.), M. Pastelletto (Goir.), M. Pastello!, Boscomantico!, Montecchio di Negrar!, San Dionigi!, Avesa!, Spigola di Avesa!, San Dionigi!, Torricelle!, S. Maria in Stelle!, Sezano!, roccolo Marchiori!, Montorio (Goir.), Monte Cucco!, Monte Lotrago (Goir.), Castagné, Val Squaranto!, Valon di Fanta (Goir.), Cerro (Goir.), Campofontana (C.M.).
Altre località segnalate: Val Tramigna (Saudella), Ponte di Veja (Chiavegato), Molina (Saudella), Colma di Malcesine (Merxmuller), Val di Caprino!, Torri del Benaco!, San Vigilio!, Affi!, San Giorgio di Valpolicella!, Monte Ongarine!, Monte Arzan!, Vajo Borago!, Vajo Gallina!, tra Mizzole e Pigozzo!, San Fidenzio!, Villa Piatti di Mizzole!, Morago!, Vajo del Paradiso presso Grezzana!.



886. Fraxinus excehior L.
Sp. Pl. 1057 (1753).
BIBL. ver.: Fraxinus excelsior Goir., Fl. ver. II, 195; F. excehior Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 88, 1893; Goir. A., Sulla presenza di F. excelsior etc., Bull. Soc. Bot. It. 95, 1891; F. excelsior Poll., Fl. ver. III, 233.
NOM. ITAL.: Frassino maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale settentrionale.
Italia: boschi freschi, forre umide nella Penisola fino al centro dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
(2), 4-7 P scap Peai IV-VI.

Specie molto meno frequente della precedente di ambiente fresco ed umido della bassa e media montagna o di siti posti a livelli meno elevati lungo corsi d'acqua o marcatamente umidi.

Esemplari d'Erbario: Bosco Buri di San Michele Extra!, Grezzana (Goir.), Monte Baldo in Valnasse (Goir.), boschi al di sopra di Peri (Goir.), M. Pastello (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), Valon di Fanta (Goir.), Selva di Progno C.M.), Giazza (Goir.).
Altre località segnalate: da Bocca di Navene verso Navene (Hamann), Erbezzo (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Zenti), San Floriano di Valpolicella (Goir.), Monte Baldo da Rivalta all'altipiano di Festa e al Passo della Croseta (Goir.), Val Tramigna (Saudella), Camposilvano!, Baito Gisoul (Pisani).





319. Gen. Syringa L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 9, 1753)

887. Syringa vulgaris L.
Sp. Pl. (1753).
BIBL. ver.: Syringa vulgaris Goir., Fl. ver. II, 194; S. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull Soc. Bot. It. 88, 1893; S. vulgaris Poll., Fl. ver. I, 8.
NOM. ITAL.: Lilla.
NOM. DIALETT.: Secamoro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Italia: coltivata per ornamento, spesso spontaneizzata nelle boscaglie e lungo le siepi nella Penisola fino all'Appennino settentrionale dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-5, (6,7) P caesp Peai IV-VI.

Non è specie spontanea nel territorio veronese, come del resto nella Penisola italiana; si trova spesso inselvatichita in prossimità delle abitazioni sia della pianura che della media montagna dal Lago di Garda al confine vicentino, difficilmente superando mille metri d'altezza.





320. Gen. Ligustrum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed I, 7, 1753)

888. Ligustrum vulgare L.
Sp. Pl. 7 (1753).
BIBL. ver.: Ligustrum vulgare Goir., Fl. ver. II, 193; L. vulgare Poll., Fl. ver. I, 7; Ligustrum Segu., Fl. ver. II, 274; Ligustro volgare Calc., Viagg. etc., 8; idem Pona, M.B., 139.
NOM. ITAL.: Ligustro, Olivella.
NOM. DIALETT.: Canestre!, Olivella.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale; natur. nel Nordamerica.
Italia: boscaglie e siepi lungo l'arco alpino e nella Penisola dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 NP Peai IV-VI.

Cresce copiosamente lungo le siepi, nelle radure, lungo i margini di sentieri, negli arbusterti e nei pascoli magri; boschi cedui e macchie tuttavia costituiscono l'habitat preferito. Spesso si associa, nei boschi termofili, a Quercus pubescens, Ostrya carpinifolia e Fraxinus ornus. S'incontra in tutto il territorio dalla pianura, ma più frequentemente nella fascia collinare donde penetra nell'orizzonte montano inferiore.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Torri del Benaco!,San Vigilio!, Rocca di Garda (Lucato), San Dionigi!, Boscomantico!, Quinzano!, tra Mizzole e Pigozzo!, San Fidenzio!, Val Squaranto!, Montorio (A.M.), Avesa (Goir.), Grezzana (Ton.), Spredino (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego).
Altre località segnalate: Vajo Borago!, Trezzolano!, Costagrande!, Santa Maria in Stelle!, Monte Arzan!, Villa Piatti di Mizzole!, Monte Cucco!, Morago!.





321. Gen. Olea L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 8, 1753)

889. Olea europaea L.
Sp. Pl. 8 (1733).
BIBL. ver.: Olea europaea Goir., Fl. ver. II, 189; O. europaea β oleaster Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 88, 1893; Goiran A., Sulla probabile introduzione etc., Bull. Soc. Bot. It. 287-93, 1894; O. Europaea Poll., Fl. ver. I, 6.
NOM. ITAL.: Olivo (pianta coltivata), Oleastro (pianta inselvatichita).
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Asia occidentale.
Italia: coltivato ed inselvatichito lungo i margini meridionali delle Alpi, nella Penisola e nelle Isole nell'orizzonte mediterraneo e submediterraneo.
Specie caratteristica dell'Oleo-Ceratonion Br.-Bl. 36.
2-3 P caesp pEAi V-VI.

Nel nostro territorio l'olivo è stato introdotto da lunghissimo tempo; è coltivato copiosamente nella regione del Garda, tanto da risultarne uno degli elementi più caratteristici del paesaggio. Anche le colline attorno alla città sono interessate, soprattutto negli ultimi anni, a questo tipo di coltura.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Avesa!, Bardolino!, San Vigilio!, Castelletto di Brenzone (C.M.), colli veronesi (Goir.), salita del Monte Piore (Goir.), San Dionigi (Goir.), Val Squaranto (Goir.).
Altre località segnalate: Bussolengo (Goir.), Quinto (Goir.), Poiano!, Cuzzano di Grezzana (Goir.), Trezzolano!, Montorio!, Colognola ai Colli (Goir.), Soave (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Romagnano (Goir.), Spredino (Goir.).





322. Gen. Phillyrea L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 7, 1753)

890. Phillyrea latifolia L.
Sp. Pl. 8 (1733), (incl. Ph. media L.).
SYN.: Phillyrea variabilis Timb. et Loret. p.p. (1860). Phillyrea variabilis Timb.-Lagr. ex Nyman (1849).
BIBL. ver.: Phillyrea variabilis (incl. var. a, b, c, d) Goir., Fl. ver. II, 192; Ph. variabilis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 88, 1893; Ph. latifolia et Ph. media Poll., Fl. ver. I, 7; Phillyrea latifolia spinosa Segu., Pl. ver. II, 273; Ph. foliis serratis terno ordine nascentibus Segu., Pl. ver. II, 264; Phillyrea Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Lilatro comune.
NOM. DIALETT.: Bagatin.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa meridionale.
Italia: macchie, rupi, siepi nella Penisola e nelle Isole nell'orizzonte mediterraneo e submediterraneo; al Nord rara e localizzata.
Specie caratteristica dei Quercetalia ilicis Br.-Bl. 36.
3 P caesp pEAi IV-V.

Pianta tipicamente mediterranea, cresce lungo la riviera veronese del Lago di Garda tra Garda e Navene, dove s'incontra con una certa frequenza; sporadicamente cresce anche sulle prime pendici del Monte Baldo. Le località attribuite da A. Massalongo e relative a rinvenimenti sui Lessini nei pressi di Velo e Selva di Progno, anche riportate dal Goiran come veritiere, sono da ritenersi molto dubbie.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene (Goir.,!), San Vigilio!, Scaveaghe (Goir.,!), Garda (Ton.), Torri (C.M.), Pai (Goir.), lungo il sentiero dai Tessari a Pozzagalletto ad radices M. Baldi (Goir.), Preabocco (Ton.), ad radices M. Baldi (A.M.).












Ord. Gentianales ↑↑↑↑

LXXXI. Fam. Gentianaceae ↑↑↑


323. Gen. Blackstonia Huds. ↑↑
(Fl. Angl. ed I, 146, 1762)

891. Blackstonia perfoliata (L.) Hudson
Fl. Angl. 146 (1762).
SYN.: Chlora perfoliata L. (1767).
BIBL. ver.: Chlora perfoliata Goir., Fl. ver. Il, 204; Ch. perfoliata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 92, 1893; Ch. perfoliata Poll., Fl. ver. I, 498; Centaurium luteum perfoliatum Segu., Pl. ver. I, 202; Centaureo luteo, ovvero citreo di Mesuè Pona, M.B., 144.
NOM. ITAL.: Centauro giallo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, regione mediterranea.
Luoghi umidi, fanghi, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-5 T scap pEA VI-IX.

Abbastanza comune nei prati, nei pascoli umidi, sui muri e nei greti dei corsi d'acqua della pianura e della fascia collinare dal Lago di Garda al confine vicentino (Pona, Segu., Poll., Goir.,!): così da Verona (Goir.!) e dalle alture circostanti, Avesa!!, Vajo Borago!!, Alcenago di Valpantena (Goir.!), fino al Garda, San Vigilio!!, Peschiera (Goir.!), Bardolino (Lucato!), sulle pendici del Baldo, Castion (Goir.!), e dei Lessini, Ceraino (C.M.!), fino alla Bassa veronese, Legnago!!.





324. Gen. Centaurium Hill ↑↑
(Brit. Herb. 56, 1756)

892. Centaurium erythraea Rafn.
Danm. Holst. Fl. 2: 15 (1800).
SYN.: Erythraea Centaurium Pers. (1805).
BIBL. ver.: Erythraea Centaurium Goir., Fl. ver. II, 205; E. Centaurium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 92, 1893; E. Centaurium Poll., Fl. ver. I, 250; Centaurium minus sive parvum Segu., Pl. ver. I, 200; Centaurea minore di Dioscoride Pona, M.B., 10.
NOM. ITAL.: Centauro maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Italia: luoghi erbosi umidi, fanghi, sabbie, nella Penisola e nelle Isole dal piano basale all'orizzonte montano superiore.
1-5 T scap Eai VI-X.

Specie abbastanza comune nei prati, nei pascoli e nei luoghi boschivi in genere; la diffusione interessa la pianura, l'Alto Agro e la fascia collinare dalla quale raramente si insinua in quella montana: così lungo il Lago di Garda nella lecceta di Navene!!, a Castelletto (Goir.!), Cassone (Goir.!), ai Campiani di Garda!!, Lazise!, Peschiera!, sulle pendici del M. Baldo sul M. Gazo (Goir.), Brentino (Ton.!, Goir.!), nella Valle di Caprino!, Incaffi!, nei dintorni di Verona al Boscomantico (Mang.!), alla Cola!!, sulle Torricelle!!, Costagrande!!, ed ancora sulle pendici dei Lessini tra Monte e Ceraino!!, Alcenago (Goir.!), Spredino (Goir.!), Vajo Squaranto (Biadego!), Pian di Castagné!, Moruri!, Tregnago (C.M.!), Val Tramigna (Saudella).



893. Centaurium pulchellum (Swartz) Druce
Fl. Berks. 342 (1898).
SYN.: Erythraea pulchella Fries (1814).
BIBL. ver.: Erythraea pulchella Goir., Fl. ver. II, 205; E. intermedia var. β Gentiana pulchella Poll., Fl. ver. I, 251.
NOM. ITAL.: Centauro elegante.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, America settentrionale.
Italia: luoghi erbosi umidi od argillosi nella Penisola nel piano basale fino all'orizzonte submontano.
1-5 T scap PEAi VI-X.

Specie meno frequente della precedente e con diffusione per lo più non omogenea; predilige prati umidi e luoghi erbosi in genere, in modo particolare quelli della media ed alta pianura.

Esemplari d'Erbario: Tarmassia, Vailese (Goir.), Tregnago (C.M.), Valeggio, sponde del Mincio (Goir.), Peschiera (Goir.), Verona, Porto San Pancrazio (Goir.), Castagné (Biadego), Monte S. Viola (Goir.).





325. Gen. Gentiana L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 227, 1753)

894. Gentiana lutea L.
Sp. Pl. 227 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana lutea Goir., Fl. ver. Il, 198; G. lutea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 92, 1893; G. lutea Poll., Fl. ver. I, 310; Gentiana major lutea Segu., Pl. ver. I, 144; Gentiana Calc., Viagg. etc., 12 et 14; Genziana Pona, M.B., 189.
NOM. ITAL.: Genziana maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Italia: pascoli e prati calcarei lungo le Alpi e gli Appennini fino al Pollino e in Sardegna dall'orizzonte montano inferiore al subalpino.
7, 9 H scap pEai VI-VIII, (IX).

Specie piuttosto rara, protetta, la cui diffusione sembra interessare esclusivamente la catena del Monte Baldo. Vecchie citazioni riguardanti i Lessini, e precisamente il M. Tomba e il M. Alba, fornite dal Pollini, riportate anche dal Goiran, non hanno trovato conferma recentemente.
La specie, che ha come habitat naturale i prati e i pascoli dell'orizzonte subalpino, fino a non molto tempo fa è stata oggetto di raccolta indiscriminata per l'utilizzo della radice, materia prima per la preparazione della famosa acquavite.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Tratto Spino (!, Lucato), Valfredda (Ton., Goir.), Artillon (Goir.), dintorni di Ferrara di M.B. (Ton.).
Altre località segnalate: Naole (Goir.), Valvaccara (Goir.), Valdritta (Goir.), i Lavaci (Goir.), Bocca di Navene (Baldo), Pian della Cenere (Leybold), Altissimo di Nago (Heufler).



895. Gentiana punctata L.
Sp. Pl. 227 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana punctata Goir., Fl. ver. II, 199.
NOM. ITAL.: Genziana punteggaita.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Carpazi, Balcani.
Italia: pascoli alpini e subalpini lungo l'arco alpino su suoli prevalentemente silicei.
Specie caratteristica del Nardion Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
9 H scap pEai VII-IX.

Come la precedente, limitata al Monte Baldo (Kellner, A.M., Mang., Goir., Rigo), rara e non più rinvenuta recentemente: Naole (Ton.!), Valgrande (Goir.!), Valle delle Pietre (Goir.), Pra' di Malcesine (Goir.).



896. Gentiana asclepiadea L.
Sp. Pl. 227 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana asclepiadea Goir., Fl. ver. II, 199; G. asclepiadea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 90, 1893; G. asclepiadea Poll., Fl. ver. I, 312; Gentianella Asclepiadis folio Segu., Pl. ver. I, 143; idem Pona, M.B., 247.
NOM. ITAL.: Genziana asclepiade.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano europeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e centrale montana.
Italia: luoghi selvatici umidi, boschi lungo l'arco alpino, nell'Appennino tosco-emiliano ed Apuane dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

S'incontra frequente ad estate inoltrata nei boschi e nelle macchie di tutti i monti veronesi (Pona, Segu., Poll., Barbieri, Mang., A.M., Goir., C.M.,!), così sui due versanti del Baldo, Ferrara (Mang.!, Goir.!), all'Ortigara (Ton.!), alle Busete (Goir.), in Valgrande!, Valdritta (Goir.), Naole!, Tratto Spino!, da Bocca di Navene verso Navene (Hamann) ecc.; sui Lessini al Corno Mozzo (Goir.!,!!), al Corno d'Aquilio (Goir.!,!!), ai Parpari (Biadego!), Bosco Chiesanuova (Biadego!), Roverè di Velo (A.M.), Vajo dell'Anguilla (C.M.!,!!), al Valon di Fanta (Goir.!), ai Trachi (Goir.!), tra Badia e Vestenavecchia (Lebeau), Podesteria!, Trapola (Goir.), S. Anna d'Alfaedo (Goir.), Fosse (Goir.), Pertica (Goir.), Revolto (Goir.,!).



897. Gentiana pneumonanthe L.
Sp. Pl. 228 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana pneumonanthe Goir., Fl. ver. II, 200; G. pneumonanthe Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 92, 1893; G. pneumonanthe Poll., Fl. ver. I, 313; Pneumonanthe del Cordo Pona, M.B., 147.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale.
Italia: luoghi erbosi umidi lungo le Alpi, nella Padania, nell'Appennino settentrionale dal piano basale all'orizzonte montano inferiore. Rara.
7 H scap pEAi VII-X.

La presenza di questa specie nel territorio veronese è molto dubbia; esistono infatti citazioni di località di rinvenimento di vecchia data, non più confermate. Secondo il Goiran (l.c.) "Pona la osservò nella Valle di Caprino, ove oggidì certamente non cresce; fu raccolta dal Moreni, ma questo botanico non dice in qual luogo del Veronese; Pollini la indica frequente presso Illasi e Soave, dalle quali stazioni sembra scomparsa". Al tempo di Goiran la specie fu rinvenuta sul M. Baldo nella Valle del Bastion sopra Ferrara di M.B. (Mang.!) e alle sponde del Lago di Garda in un prato paludoso presso Peschiera (Goir.). Quest'ultimo rinvenimento non è avallato però da nessun esemplare d'erbario.



898. Gentiana cruciata L.
Sp. Pl. 231 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana cruciata Goir., Fl. ver. II, 199; G. cruciata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 90, 1893; G. cruciata Poll., Fl. ver. I, 312; Gentianella cruciata major et minor Segu., Pl. ver. I, 146; Genziana minore Pona, M.B., 149.
NOM. ITAL.: Genziana minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia centro-occidentale.
Italia: pascoli, luoghi selvatici boschivi lungo le Alpi e gli Appennini fino al Matese dall'orizzonte submontano al subalpino.
4-7 H scap pEAi VII-IX.

Assai comune nei luoghi boschivi e nei pascoli montani e collinari di tutto il territorio (Pona, Segu., Poll., Mang., Goir.,!) e così lungo tutta la catena del M. Baldo su entrambi i versanti dall'Ortigara!!, ad Ime (C.M.!), Prabazar (Goir.!), Malga Canalette-Bocca di Navene (Hamann), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.!), ai Lumini!, San Zeno di Montagna! ecc.; sui Lessini sul Pastello (Mang.!, Goir.!) e Pastelletto (Goir.), Fosse (Goir.), colli di Negrar (Goir.), nell'alta Valpolicella!!, nei dintorni di Grezzana (Mang.!), nell'alta Val Squaranto!!. Bosco Chiesanuova (Biadego!), Erbezzo!!, alle Gozze (Goir.!), Spiazzoi (Goir.), ai Trachi (Goir.), Monte Masua (Goir.,!), Monte Comun (Goir.), Monte Tondo (Goir.!,!), Monte Zovo (Goir.), ai Finetti di Badiacalavena (C.M.!) ecc.



899. Gentiana clusii Perr. et Song.
Bull. Soc. Hist. Nat. Sav. 185 (1853).
BIBL. ver.: Gentiana acaulis Goir., Fl. ver. II, 200; G. acaulis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 90, 1893; G. acaulis Poll., Fl. ver. I, 314; Gentianella major verna Segu., Pl. ver. I, 147; Gentianella con fior azzurro Calc., Viagg. etc., II; Quinta Gentianella ungarica del Clusio Pona, M.B., 196.
NOM. ITAL.: Genziana di Clusio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale orientale montana.
Italia: pascoli, luoghi erbosi sassosi, prevalentemente calcarei, lungo l'arco alpino e sulle Apuane dall'orizzonte montano inferiore al subalpino ed alpino.
Specie caratteristica del Seslerion albicantis Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
6-9 H ros Peai V-VTI.

Frequente nei pascoli compresi tra l'orizzonte montano superiore e quello subalpino; raramente s'incontra a livelli inferiori.

Esemplari d'Erbario: da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Pravazar (Goir.), Naole (Goir.), Cima Telegrafo (C.M.), dintorni di Ferrara di M.B. (Ton.), Monte Pastello (Mang., Biadego), Corno d'Aquilio!, Monte Malera (Goir.), Gruppo del Carega!, Campobrun (C.M.).
Altre località segnalate: Fosse (Goir.), M. Pastelletto (Goir.), M. Bellocca (Goir.), Trachi!, Podesteria!, Velo!, Camposilvano!, Ime!, Acque Negre!.



900. Gentiana kochiana Perr. et Song.
Bull. Soc. Hist. Nat. Sav. 180 (1853).
BIBL. ver.: Gentiana excisa Goir., Fl. ver. II, 200.
NOM. ITAL.: Genziana di Koch.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Italia: pascoli, luoghi erbosi di natura per lo più acida, sulle Alpi e sull'Appennino settentrionale nell'orizzonte subalpino ed alpino.
Specie caratteristica del Nardion Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
6-9 H ros PEai VI-VIII.

La diffusione di questa specie nelle nostre zone è legata alla natura del suolo e non al substrato geologico che è prevalentemente calcareo. Se il suolo è sufficientemente umificato Gentiana kochiana, silicicola, può insediarsi pur in un contesto di piante calcicole.
G. clusii e G. kochiana, un tempo raggruppate nel binomio G. acaulis L. e secondo la sistematica moderna distinte per alcune particolarità (denti calicini di forma diversa, presenza o meno di papille epidermiche sugli stessi), non crescono nel medesimo luogo, anche se l'habitat per entrambe è quello dei pascoli dell'alta montagna veronese.

Esemplari d'Erbario: Ime!, Pravazar (Goir., C.M.), Coal Santo!, da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Corno d'Aquilio (C.M., Biadego,!), alto Vajo dell'Anguilla!, Malga San Giorgio!, Podesteria!, Monte Malera (Goir.).



901. Gentiana verna L.
Sp. Pl. 228 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana verna Goir., Fl. ver. II, 201; G. verna Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 90, 1893; G. verna Poll., Fl. ver. I, 315; Gentianella minor verna Segu., Pl. ver. I, 147.
NOM. ITAL.: Genziana primaticcia.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento orofita eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale e centrale.
Italia: pascoli e prati lungo l'arco alpino e nell'Appennino fino all'Abruzzo dal piano montano all'orizzonte subalpino.
Specie caratteristica dei Seslerietalia Br.-Bl. in Br.-Bl. et Jenny 26.
6-9 H ros Peai V-VII.

S'incontra frequente nei pascoli e nei luoghi selvatici e rupestri della fascia montana e subalpina del Veronese, scendendo talora a quote relativamente modeste, 5-600 m, in ambiente quindi collinare.

Esemplari d'Erbario: da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Coal Santo!, Naole (Goir., Biadego), Costabella (Biadego), Ferrara di M.B. (Ton.), Valle delle Buse (Ton., Goir.), Valfredda (Goir., C.M.), Val Basiana (Goir.), Artillon e Costabella (Goir.), Pravazar (Goir.), Val Losana (Goir.), San Zeno di Montagna (Lucato), Monte Pastello (Mang., Biadego), Corno d'Aquilio (Biadego, Goir.,!), Sega di Ala!, Valon del Malera (Tessari), Malga SanGiorgio!, Bocca Trapola, Malera (Biadego), Bosco Chiesanuova (Goir.), Gruppo del Carega!, Monte Posta (Goir.), Vajo dell'Anguilla!, Cerro!, Monte Bellocca (Biadego), Vestenavecchia (A.M.), Monte Comun (Goir.), ai Campanari, Val di Tregnago (Lebeau), tra i Baldi e i Baldini (Lebeau).



902. Gentiana bavarica L.
Sp. Pl. 229 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana bavarica Goir., Fl. ver. II, 201; G. bavarica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 91, 1893; G. bavarica Poll., Fl. ver. I, 460.
NOM. ITAL.: Genziana bavarese.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi, Baviera meridionale.
Italia: prati umidi lungo l'arco alpino nel piano culminale.

La presenza di questa specie nel territorio veronese è molto dubbia. Le segnalazioni, senza il supporto di alcun campione d'erbario, sono state tramandate dagli Autori nel corso dei tempi, così da Moreni a Pollini e da Pollini a Goiran.



903. Gentiana terglouensis Hacq.
Pl. Cam. 9 (1782).
SYN.: Gentiana imbricata Froel. (1796).
BIBL. ver.: Gentiana verna L. δ imbricata Goir., Fl. ver. II, 201.
NOM. ITAL.: Genziana del Monte Tricorno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento subendemico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Italia: pascoli alpini oltre i 2000 metri dalle Alpi Giulie ai Monti Lessini.
5 H ros pEai VI-VIII.

Rinvenuta esclusivamente sul Monte Posta sul Gruppo del Carega (Goir,!, C.M.!), ma non confermata di recente.



904. Gentiana nivalis L.
Sp. Pl. 229 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana nivalis Goir., Fl. ver. II, 202; G. nivalis Goir., Pl. vasc. etc., 33, 1874; G. nivalis Poll., FI ver. I, 317.
NOM. ITAL.: Genziana delle nevi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento artico-alpino euro-americano.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Giura, Balcani; Europa e America artica.
Italia: pascoli e luoghi sassosi lungo le Alpi e qua e là sull'Appennino settentrionale e centrale.
9 T scap pEa VII-IX.

Rara e rinvenuta soltanto in passato sul massiccio baldense tra le macchie a Rhododendron, Vaccinium e Juniperus a quote elevate tra 1800 e 2000 m: Costabella (Mang.), coste dell'Artillon (Goir.!), Cima di Valdritta (Goir.), Valle delle Pietre (Goir.!), sopra Campion (Goir.!).



905. Gentiana utriculosa L.
Sp. Pl. 229 (1753).
BIBL. ver.: Gentiana utriculosa Goir., Fl. ver. II, 202; G. utriculosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 90, 1893; G. utriculosa Poll., Fl. ver. I,316; Gentianella ramosa, ramulis alternis, calyce alato pentagono Segu., Pl. ver. 1, 149.
NOM. ITAL.: Genziana alata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento montano sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Europa centrale e Balcani.
Italia: prati e pascoli, dall'orizzonte montano inferiore al subalpino, nella Penisola e lungo l'Appennino fino alla Campania.
6-9 T scap Pea VII-IX.

Per il territorio veronese non può dirsi specie comune; cresce nei prati e nei pascoli della media ed alta montagna (Segu., Poll., Jan, A.M., Goir.,!) e così sul Monte Baldo nei dintorni di Prada (Divincenzo!), tra Prada e Costabella (Lucato!), in Pra' Bestemmià (Biadego!), all'Artillon (A.M.!, Goir.!), in Valfredda (Goir.!, C.M.!), Naole e Colonei (Goir.!), nella Valle del Bastion (Goir.!); sul Monte Pastello (Goir.), Erbezzo (Ton.!), Vajo delle Ortighe!!, Bocca Trapola (C.M.!, Biadego!), Castel Gaibana, alle Gozze e Malera (Goir.!), in Campobrun (C.M.!, Biadego), Revolto (Goir.!), Passo Pertica!!, Monte Posta (Biadego!) e in genere su tutto il Gruppo del Carega!!.





326. Gen. Gentianella Moench ↑↑
(Meth. 482, 1794)

906. Gentianella ciliata (L.) Borkh.
Arch. Bot. (Roem.) 1 (1), 29 (1796).
SYN.: Gentiana ciliata L. (1753).
BIBL. ver.: Gentiana ciliata Goir., Fl. ver. II, 203; G. ciliata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 91, 1893; G. ciliata Poll., Fl. ver. I, 318; Gentianella coerulea oris pilosis Segu., Pl. ver. I, 148.
NOM. ITAL.: Genziana sfrangiata.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudeuropeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso.
Italia: luoghi erbosi, pascoli e luoghi selvatici boschivi lungo l'arco alpino e la dorsale appenninica fino alla Campania dall'orizzonte submontano a quello subalpino.
Specie caratteristica del Mesobromion erecti Br.-Bl. et Moor 38 em. Oberd. 57.
(4), 6-9 H bienn pEAi VIII-IX.

Pianta a fioritura tardo estiva-autunnale, copiosa nei luoghi selvatici boschivi, nei pascoli e talora perfino nei campi; s'incontra fin dalla fascia collinare, a quote molto modeste, risalendo poi a quella montana e successivamente a quella subalpina.

Esemplari d'Erbario: Costabella (Biadego), Artillon!, Spiazzi (Biadego), Valfredda (Goir.); Corno d'Aquilio!, Monte Pastello (Mang., Goir.,!), Cerro!, Vajo del Paradiso, Grezzana!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Val Squaranto (Goir.), Trachi (Goir.), Valon del Malera (Tessari), Monte Precastio (Goir.), Monte Porcile (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Tregnago (C.M.), Pian de Fiamene (Goir.).
Altre localtà segnalate: Pian della Cenere (Goir.), Pravazar (Goir.), Naole (Goir. ex Poll.), Revolto (Goir.), Lughezzano (Goir.), Romagnano (Goir.), Spredino e Monte Zovo (Goir.), Vajo dell'Anguilla!, Monte S. Viola (Goir.).



907. Gentianella campestris (L.) Borner
Fl. Deutsche Volk 542 (1912).
SYN.: Gentiana campestris L. (1753).
BIBL. ver.: Gentiana campestris Goir., Fl. ver. II, 203; G. campestris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 92, 189.
NOM. ITAL.: Genziana dei campi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento nord-centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Italia: pascoli e prati umidi dal piano montano all'orizzonte sub-alpino delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale.
Specie caratteristica dei Nardetalia Oberd. 49 em. Prsg. 49.
(6,7), 8,9 T scap pEA VII-IX.

Pianta assai rara e nota per un numero limitato di località: Monte Baldo alle Coste dell'Artillon (Goir.!), nelle Valli delle Pietre e delle Buse (Goir.), Naole (Biadego!); Corno d'Aquilio!!, Monte Malera (Biadego!), Monte Posta (Goir.), Campobrun (Goir.).
Non presente nel territorio veronese (Prosser et al., 2009)



908. Gentianella anisodonta (Borbàs) A. et D. Love
Bot. Not. 114:42 (1961).
SYN.: Gentiana calycina Wett. (1891).
BIBL. ver.: Gentiana calycina Goir., Fl. ver. II, 204.
NOM. ITAL.: Genziana delle Dolomiti.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento endemico alpico-appenninico.
DIFFUSIONE: Alpi centro-orientali, Appennini, Croazia, Austria.
Italia: prati, pascoli, luoghi erbosi sassosi delle Alpi centro-orientali e dell'Appennino centrale dal piano montano all'orizzonte subalpino.
6-9 H bienn pEAi VIII-X.

Si incontra frequente nei pascoli del Monte Baldo e dei Lessini fino al Gruppo del Carega nella fascia montana e subalpina e così in Costabella (Mang.!, Biadego!), in Valfredda e Valgrande (Mang.!, Goir.!), in Val Basiana (Goir.!), all'Artillon!, in Prabazar (Goir.!, C.M.!), rifugio Telegrafo!!; Monte Pastello (Mang.), Corno d'Aquilio!!, Bosco Chiesanuova (Biadego!), Branchetto (Goir.!), Monte Bellocca (C.M.!), Castel Gaibana (Biadego!), Camposilvano!!, Monte Malera (Goir., Biadego!), Monte Bolca (C.M.!), Velo (C.M.!), Fosse (C.M.!), Val di Porro (Ton.!), Monte Tomba (C.M.!), Vajo dell'Anguilla!!, Revolto (Goir.!, C.M.!, Biadego!), Conca dello Scalorbi!!.









LXXXII. Fam. Menyanthaceae ↑↑↑


327. Gen. Menyanthes L. ↑↑
(Sp. Pl. cd. I, 145, 1753)

908 bis. Menyantbes trifoliata L.
Sp. Pl. 145 (1753).
BIBL. ver.: Menyantbes trifoliata Goir., Fl. ver. E, 206; M. trifoliata Poll., Fl. ver. I, 236; Menyantbes palustre latifolium et triphyllum Segu., Pl. ver. I, 195 et M. palustre angustifolium et triphyllum Segu.. Pl. ver. I, 196.
NOM. ITAL.: Trifoglio fibrino.

Pianta già assai rara in passato e rinvenuta nei fossati e nei prati paludosi della Bassa Pianura lungo il Menago (Ton.!, Goir.! ex Rocchetti) e alle sorgenti del Tione presso Pastrengo; oggi è del tutto scomparsa e pertanto da eliminare dalla flora veronese attuale.





328. Gen. Nymphoides Seguier ↑↑
(Fl. ver. III, 121, 1754)

909. Nymphoides peltata (S.G.Gmelin) O. Kuntze
Rev. Gen. Pl. 2:429 (1891).
SYN: Menyantbes nymphoides L. (1753); Limnanthemum peltatum Gmel. (1770).
BIBL. ver.: Limnanthemum peltatum Goir., Fl. ver. II, 206; Menyantbes nymphoides Poll., Fl. ver., 236; Nymphoides aquis innatans Segu., Pl. ver., III, 121.
NOM. ITAL.: Limnantemio.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata; natur. America settentrionale.
Italia: laghetti, stagni, acque lentamente scorrenti nella Pianura Padana, in Toscana, Lazio e Sardegna.
Specie caratteristica del Nymphaeion albae Oberd. 57.
1 I rad PEAi VI-X.

Specie rara e limitata alle acque lentamente scorrenti o stagnanti della Bassa Pianura: Valli Grandi Veronesi (Goir.!), San Pietro in Valle!!, Gazzo Veronese!!, palude del Busatello!, Bovolone (Ton.!), Legnago (Ton.!), Albaredo (Goir.), Ronco all'Adige (Goir.), Vigasio (Goir.) ecc.









LXXXIII. Fam. Apocynaceae ↑↑↑


330. Gen. Nerium L. ↑↑
(Syst. ed. I, 1735)

909 bis. Nerium oleander L.
Sp. Pl. 209 (1753).
BIBL. ver.: Nerium Oleander Goir., Fl. ver. II, 196; N. Oleander Poll., Fl. ver. I, 253.
NOM. ITAL.: Oleandro.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento sudmediterraneo.

Nerium oleander L. non è specie spontanea nel territorio veronese; se è vero che cresce copioso lungo la costa orientale del Lago di Garda da Garda a Navene è altrettanto vero che le piante di queste stazioni sono avventizie, per lo più legate alla presenza di parchi e giardini molto numerosi in questa zona. Diversa sembra essere la situazione lungo la riva occidentale bresciana, dove la specie pare cresca inselvatichita.





330. Gen. Vinca L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 209, 1753)

910. Vinca minor L.
Sp. Pl. 209 (1753).
SYN.: Pervinca minor Scop. (1772).
BIBL. ver.: Pervinca minor Goir., Fl. ver. Il, 197; Vinca minor Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 88, 1893; Vinca minor Poll., Fl. ver. I, 254; Pervinca vulgaris angustifolia flore coeruleo Segu., Pl. ver. I, 197; Dafnoide Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Pervinca minore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento medio europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso; nat. America boreale.
Italia: luoghi selvatici, siepi, boschi di latifoglie nella Penisola e in Sicilia dalla pianura all'orizzonte montano inferiore.
Specie caratteristica del Carpinion Issi. 31 em. Oberd. 53.
(1), 2-4 Ch rept Peai III-V.

S'incontra copiosa lungo le siepi, nei boschetti e nei luoghi selvatici in genere della media-alta pianura e della fascia collinare di tutto il territorio dal Lago di Garda al confine vicentino: Torri (Goir.!), Pai!, Navene!, Valle di Caprino!, Lumini!, Monte Moscal!, Cavaion!, Ponte di Veja!, Monte Pastello!, Molina (Saudella), Boscomantico!!, Vajo Borago!, Torricelle!!, Vajo Canova!, Val Squaranto!, Cancello!, Mizzole!, Moruri!, Castagne, Val di Mezzane!, Vajo del Paradiso!, Val Tramigna (Saudella) ecc.



911. Vinca major L.
Sp. Pl. 209 (1753).
SYN.: Pervinca major Scop. (1772).
BIBL. ver.: Pervinca major Goir., Fl. ver. Il, 196; Vinca major Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 89, 1893; V. major Poll., Fl. ver. I, 255.
NOM. ITAL.: Pervinca maggiore.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Africa nordoccidentale; nat. Europa media.
Italia: boschi e siepi nella Penisola e in Sicilia dal piano all'orizzonte submontano.
2-5 Ch rept Peai IV-VI.

Vinca major L. nel Veronese si rinviene qua e là in stazioni non lontane da giardini o parchi dove un tempo era coltivata; come già sostenuto da Goiran la pianta pertanto non va ritenuta spontanea, ma naturalizzata. I siti di rinvenimento appartengono alla media ed alta pianura.

Esemplari d'Erbario: Valle dei Molini, Garda!, Torricelle!, San Leonardo e San Mattia (Goir.), Orè di Valpantena (Goir.), Grezzana (C.M.).
Indicata pure lungo il Lago di Garda presso Lazise (Fontana), Torri!, presso Costermano (Goir.), sul Monte Precastio (A.M.).









LXXXIV. Fam. Asclepiadaceae ↑↑↑


331. Gen. Vincetoxicum N.M. Wolf ↑↑
(Gen. Pl. Vocab. Desi. 130, 1776)

912. Vincetoxicum hirundinaria Medicus
Hist. Comment. Acad. Elect. Theod. Palat. Mannheim. Phys. 6:404 (1790).
SYN.: Asclepias Vincetoxicum L. (1753); Cinanchum Vincetoxicum Pers. (1805).
BIBL. ver.: Cinanchum Vincetoxicum Goir., Fl. ver. II, 197; C. Vincetoxicum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 89, 1893; Asclepias Vincetoxicum Poll., Fl. ver. I, 309; Asclepias albo flore Segu., Pl. ver. I, 167; Asclepia di fior bianco Pona, M. B., 168; Asclepiade Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Vincetossico comune, Asclepiade.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA: elemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Africa settentrionale, Altai, Himalaja.
Italia: luoghi selvatici, boschi nella Penisola e in Sardegna dal piano basale all'orizzonte montano inferiore.
1-7 H scap Peai V-VIII.

Specie ovunque diffusa copiosamente nei luoghi selvatici dalla pianura alla media montagna, dal Monte Baldo ai Lessini, dal Lago di Garda al confine mantovano e vicentino.

Esemplari d'Erbario: Pazzon (Goir.), lecceta di Navene!, Avesa!, Pigozzo!, Monte Cucco!, alla Cola (Goir.), Montorio (Biadego), dintorni di Grezzana (Ton., Mang.), Spredino (Goir.), Colognola ai Colli!, Erbezzo!, Tregnago (A.M.).
Altre località segnalate: da Bocca di Navene verso Navene (Hamann), S. Anna d'Alfaedo!, Molina (Saudella), Monte Pastello!, Monte della Parte, San Dionigi!, Monte Ongarine!, Monte Cavro!, Avesa!, Vajo Gallina!, San Fidenzio!, tra Mizzole e Pigozzo!, roccolo Marchiori, S. Maria in Stelle!, Vajo dell'Anguilla (Zenti), Val Tramigna (Saudella), Tregnago (C.M.).






Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte IX  ↑↑↑

Aegopodium podagraria L. 788 
Aethusa cynapium L. 796 
Aethusa burnus Murr. 816 
Anagallis foemina Miller 882 
Anagallis arvensis L. 881 
Anagallis coerulea Schreber 882 
Anagallis phoenicea Scop. 881 
Anagallis tenella (L.) L. 880 
Androsace chamaejasme Wulfen 871 
Androsace hausmannii Leybold 873 
Androsace lactea L. 872 
Androsace obtusifolia All. 871 
Androsace vitaliana (L.) Lapeyr. 870 
Anetum foeniculum L. 800
Anetum graveolens L. 801
Angelica sylvestris L. 821
Anthriscus caucalis Bieb. 777
Anthriscus cerefolium (L.) Hoffm. 776 bis
Anthriscus sylvestris (L.) Hoffm. 776
Anthriscus vulgaris Bemh. 841
Apium bulbocastanum Car. 784
Apium graveolens L. 811
Apium nodiflorum (L.) Lag. 812
Apium petroselinum L. 813
Arbutus alpina L. 860
Arbutus unedo L. 858
Arbutus uva-ursi L. 859
Arctostaphylos alpinus (L.) Sprengel 860
Arctostaphylos uva-ursi (L.) Sprengel 859
Armeria alpina Willd. 884
Armeria elongata Hoffm. var. alpina Willd. 884
Asclepias vincetoxicum L. 912
Astrantia major L. 769 
Astrantia minor L. 770 
Athamanta cervaria L. 828 
Athamanta cretensis L. 797 
Athamanta orenselinum L. 826 
Athamanta vestina Kerner 798
Berula erecta (Hudson) Coville 790 
Bifora flosculosa M.B. 781 
Bifora radians Bieb. 782 
Bifora testiculata (L.) Roth 781 
Blackstonia perfoliata (L.) Hudson 891 
Bunium bulbocastanum L. 784 
Bupleurum aristatum Bartl. 805 
Bupleurum baldense Turra 805 
Bupleurum graminifolium Vahl 808 
Bupleurum junceum L. 806 
Bupleurum lancifolium Hornem. 804 
Bupleurum odontites L. 805 
Bupleurum petraeum L. 808 
Bupleurum praealtum L. 806 
Bupleurum protractum Haffgg. 804 
Bupleurum ranunculoides L. 809 
Bupleurum rotundifolium L. 803 
Bupleurum tenuissimum L. 807
Calluna erica DC. 854
Calluna vulgaris (L.) Hull 854
Carum bulbocastanum Koch 784
Carum carvi L. 817
Caucalis anthriscus Huds. 841
Caucalis daucoides L. 842
Caucalis grandiflora L. 844
Caucalis latifolia L. 843
Caucalis nodosa Scop. 839
Caucalis platycarpos L. 842
Centaurium erythraea Rafn. 892
Centaurium pulchellum (Swartz) Druce 893
Chaerophyllum aureum L. 774
Chaerophyllum hirsutum L. 773
Chaerophyllum hirsutum L. subsp. villarsii (Koch) Briq. 773 
Chaerophyllum temulentum L. 775 
Chaerophyllum temulum L. 775 
Chaerophyllum villarsii Koch 773 
Chlora perfoliata L. 891 
Cicuta virosa L. 815 
Cnidium apioides Spreng. 818
Cnidium silaifolium (Jacq.) Simonkai 818 
Conium maculatum L. 802 
Coriandrum sativum L. in 780 
Coriandrum testiculatum L. p.p. 781 
Coriandrum testiculatum L. p.p. 782 
Cornus mas L. 766 
Cornus mascula L. 766 
Cornus sanguinea L. 765 
Cyclamen europaeum Auct. 877 
Cyclamen purpurascens Miller 877 
Cynanchum vincetoxicum Pers. 912
Daucus carota L. 845 
Daucus grandiflorus Scop. 844
Erica arborea L. 852 
Erica carnea L. 853 
Erica herbacea L. 853 
Erica vulgaris L. 854 
Eryngium amethystinum L. 771 
Eryngium campestre L. 772 
Erythraea centaurium Pers. 892 
Erythraea pulchella Fries 893
Falcaria saxifraga Rchb. fil. 816 
Ferula ferulago L. 822 
Ferula nodiflora Auct. non L. 822 
Ferulago campestris (Besser) Grec. 822 
Foeniculum officinale All. 800 
Foeniculum vulgare Miller 800 
Fraxinus excelsior L. 886 
Fraxinus ornus L. 885
Gentiana acaulis L. in 899 
Gentiana asclepiadea L. 896 
Gentiana bavarica L. 902 
Gentiana calycina Wett. 908 
Gentiana campestris L. 907 
Gentiana aliata L. 906 
Gentiana clusii Perr. et Song. 899 
Gentiana cruciata L. 898 
Gentiana imbucata Froel. 903 
Gentiana kochiana Perr. et Song. 900 
Gentiana lutea L. 894 
Gentiana nivalis L. 904 
Gentiana pneumonanthe L. 897 
Gentiana punctata L. 895 
Gentiana terglouensis Hacq. 903 
Gentiana utriculosa L. 905 
Gentiana verna L. 901 
Gentianella anisodonta (Borbàs) A. et D. Love 908
Gentianella campestris (L.) Borner 907
Gentianella ciliata (L.) Borkh. 906 
Grafia golaka (Hacq.) Rchb. 799
Hedera helix L. 767 
Heracleum amplifolium Poll. 832 
Heracleum pollinianum Bert. 832 
Heracleum proteiforme Crantz 832 bis 
Heracleum pyrenaicum Lam. subsp. pollinianum (Bertol.) Pedrotti et Pignatti 832 
Heracleum pyrenaicum Poll. 832 
Heracleum sphondylium L. subsp. sphondylium 832 bis 
Hladnikia golaka (Hacq.) Rchb. fil. 799 
Hottonia palustris L. 876
Imperatoria ostruthium L. 829
Jasminum fruticans L. 884 bis 
Jasminum officinale L. 884 bis
Laserpitìum gaudinii Moretti 836 
Laserpitium krapfii Crantz subsp. gaudinii (Moretti) Thell. 836 
Laserpitium latifolium L. 835 
Laserpitium luteolum Gaud. 836 
Laserpitium peucedanoides L. 837 
Laserpitium prutenicum L. 838 
Laserpitium siler L. 834 
Ligusticum apioides Lam. 818 
Ligusticum lucidum Miller subsp. seguieri (Jacq.) Lente 820 
Ligusticum peloponnesiacum Scop. 780 
Ligustrum vulgare L. 888 
Limnanthemum peltaturn Gmel. 909 
Loiseleuria procumbens (L.) Desv. 857 bis 
Lysimachia nummularia L. 879 
Lysimachia vulgaris L. 878
Menyanthes nymphoides L. 909 
Menyanthes trifoliata L. 908 bis 
Molopospermutn cicutarium DC. 780 
Molopospermum peloponnesiacum (L.) Koch 780 
Moneses uniflora (L.) A. Gray 850 
Monotropa hypopitys L. 851 
Myrrhis odorata (L.) Scop. 779
Nerium oleander L. 909 bis 
Nymphoides peltata (S.G. Gmel.) O. Kuntze 909
Oenanthe aquatica (L.) Poiret 795 
Oenanthe fistulosa L. 794 bis
Oenanthe phellandrium Lam. 795 
Oenanthe pimpinelloides L. 794 
Olea europaea L. 889 
Orlaya grandiflora (L.) Hoffm. 844 
Orthilia secunda (L.) House 849
Pastinaca sativa L. 831 
Pervinca major Scop. 911 
Pervinca minor Scop. 910 
Petroselinum crispum (Miller) A.W. Hill 813
Petroselinum hortense Auct. 813 
Petroselinum sativum Hoffm. 813 
Peucedanum austriacum (Jacq.) Koch 825 
Peucedantun carvifolia Vill. 823 
Peucedanum cervaria (L.) Lepeyr. 828 
Peucedanum oreoselinum (L.) Moench 826 
Peucedanum ostruthium (L.) Koch 829 
Peucedanum palustre (L.) Moench 827 
Peucedanum rahlense Koch 825 
Peucedanum venetum (Sprengel) Koch 824 
Peucedanum verticillare (L.) Koch ex DC. 830
Phellandrium aquaticum L. 795
Phillyrea latifolia L. 890
Phillyrea variabilis Timb. et Loret. p.p. 890
Pimpinella alpestris Schultes 787
Pimpinella alpina Host 787
Pimpinella dioica Murr. 810
Pimpinella dissecta Poll., non Retz. 787
Pimpinella magna L. 785
Pimpinella major (L.) Hudson 785
Pimpinella saxifraga L. 786
Primula acaulis Hill 864
Primula auricula L. 869
Primula carniolica Poll., non Jacq. 868
Primula elador (L.) Hill subsp. elatior 865
Primula elatior (L.) Hill subsp. intricata (G. et G.) Ludi 865 
Primula farinosa L. 867 
Primula officinalis (L.) Hill 866 
Primula pachyscapa Goir. et Del Fabbro 865 
Primula spectabilis Tratt. 868 
Primula veris L. 866 
Primula vitaliana L. 870 
Primula vulgaris Hudson 864 
Ptychotis saxifraga (L.) Loret et Barr. 816 
Pyrola intermedia Schleich 847 
Pyrola media Swartz 847 
Pyrola minor L. 846 
Pyrola rotundifolia L. 848 
Pyrola secunda L. 849 
Pyrola uniflora L. 850 
Rhododendron chamaecistus L. 857 
Rhododendron ferrugineum L. 855 
Rhododendron hirsutum L. 856 
Rhodothamnus chamaecistus (L.) Rchb. 857
Rubia peregrina L. 939
Samolus valerandi L. 883 
Sanicula europaea L. 768 
Scandix anthriscus L. 777 
Scandix pecten-veneris L. 778 
Selinum carvifolia (L.) L. 819 
Selinum chabraci Jacq. 823 
Selinum palustre L. 827 
Selinum rablense Spreng. 825 
Selinum venetum Spreng. 824 
Seseli annuum L. 792
Seseli elatum L. subsp. gouanii (Koch) P.W. Ball 791 
Seseli gouani Goir. p.p. 793 
Seseli gouanii Koch 791 
Seseli varium Trev. 793 
Siler montanum Crantz 834 
Sison amomum L. 814 
Sium angustifolium L. 790 
Sium erectum Hudson 790 
Sium latifolium L. 789
Sium nodiflorum L. 812 
Smyrnium olusatrum L. 783 
Soldanella alpina L. 875 
Soldanella minima Hoppe 874 
Soldanella pusilla Baumg. 874bis 
Syringa vulgaris L. 887
Tordylium maximum L. 833 
Torilis anthriscus Gaertn. 841 
Torilis arvensis (Hudson) Link 840 
Torilis helvetica Gmel. 840 
Torilis japonica (Houtt.) DC. 841 
Torilis nodosa (L.) Gaertner 839 
Trinia glauca (L.) Dumort. 810 
Trinia vulgaris Murr. 810 
Turgenia latifolia (L.) Hoffm. 843
Vaccinium myrtillus L. 863 
Vaccinium uliginosum L. 862
Vaccinium vitis-idaea L. 861 
Vinca major L. 911 
Vinca minor L. 910 
Vincetoxicum hirundinaria Medic. 912 
Vitaliana primulaeflora Bertol. 870



Bibliografia - Parte IX
  1. AA.W., 1989. Studi sulla Palude del Busatello. Mem. Mus. civ. St. nat. Verona, II ser., sez. biologica, 7: 33-46.
  2. BIANCHINI F. e CURTI L., 1992 (1995). Flora sinantropica nella città di Verona. Boll. Mus. civ. St. nat. 19: 257-295.
  3. CALZOLARI F., 1566. Il viaggio di Monte Baldo. Venezia.
  4. FESTI F. e PROSSER F., 1994. Flora del Monte Altissimo di Nago con particolare riguardo agli aspetti corologici ed ecologici. Atti Acc. Rov. Agiati, a. 243 (1993), ser. VII, vol. III, B: 63-294.
  5. FIORI A., 1969 (1925). Nuova flora analitica d'Italia, vol. II. Edagricole, Bologna.
  6. GOIRAN A., 1880. Appunti botanici. Cronaca alpina, sez. Verona 1879-80: 1-39.
  7. GOIRAN A., 1891. Di alcune Apiaceae nuove o rare per la provincia veronese e di altre o inselvatichite o incontrate accidentalmente in essa. Bull. Soc. Bot. It. in N.G. Bot. It., XXIII: 303-305.
  8. GOIRAN A., 1891. Sulla presenza di Peucedanum verticillare Mert. et Koch nelle Alpi veronesi. Bull. Soc. Bot. It. in N.G. Bot. It., XXIII: 230-231.
  9. GOIRAN A., 1892. Sulla presenza di Fraxinus excelsior L. nei monti veronesi. Bull. Soc. Bot. It., 95-97.
  10. GOIRAN A., 1891-93. Erborizzazioni estive e autunnali attraverso i Monti Lessini veronesi. Bull. Soc. Bot. It.
  11. GOIRAN A., 1893. Sulla presenza in Verona di Spiraea sorbifolia L. e nuova stazione di Vinca major L. Bull. Soc. Bot. It., 342-343.
  12. GOIRAN A., 1894. Sulla probabile introduzione sino dall'alta antichità di Laurus nobilis L. e Olea europaea L. nel veronese. Bull. Soc. Bot. It., 287-293.
  13. GOIRAN A., 1897-1904. Le piante fanerogame dell'Agro Veronese: censimento (Flora veronese). Franchini, Verona.
  14. GOIRAN A., 1901. Le Apocynaceae e le Asclepiadaceae dell'Agro Veronese. Bull. Soc. Bot. It., 83-85.
  15. HESS H.E., LANDOLT E., HIRZEL R., 1967. Flora der Schweiz, 13. Birkhauser, Basel.
  16. MARTINI B., 1707. Catalogus plantarum montis Baldi. Veronae.
  17. MUCINA L., GRABHERR G., ELLMAUER T., 1993. Die Pflanzengesellschaften Österreichs, teil 1-3. Fischer, Jena.
  18. OBERDORFER E., 1983. Pflanzensoziologische Exkursions Flora. Ulmer, Stuttgart.
  19. PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, vol. II. Edagricole, Bologna.
  20. POLLINI C., 1814. Horti et provinciae veronensis plantae novae vel minus cognitae. Papiae.
  21. POLLINI C., 1816. Viaggio al Lago di Garda e al Monte Baldo. Mainardi, Verona.
  22. POLLINI C., 1822-24. Flora veronensis, 3 voll. Verona.
  23. PONA G., 1595. Monte Baldo. Verona.
  24. MALER W., 1994. Exkursionsflora von Deutschland, band 2: Gefäßpflanzen: Grundband. Fischer, Jena.
  25. SEGUIER F., 1745. Catalogus plantarum quae in agro veronensi reperiuntur. Veronae.
  26. TUTIN T.G. e HETWOOD V.H., 1964. Flora europaea, voll. II, III. Cambridge.
  27. ZANGHERI P., 1976. Flora italica. Cedam, Padova.

(5)
Si dà di seguito spiegazione delle cifre, dei simboli, delle abbreviazioni che compaiono nel paragrafo relativo al Veronese, che segue quello della diffusione e quello dei dati fitosociologici. I numeri successivi in corsivo indicano le zone della cartina (da 1 a 9) della Regione Veronese in cui è diffusa la specie o la sottospecie; vengono inoltre riportati il tipo di forma biologica:

P = fanerofite,
Ch = camefite,
H = Emicriptofite,
T = Terofite,
G = Geofite,
I = Idrofite,
PEAI = Primavera, Estate, Autunno, Inverno (periodo di vegetazione).

I numeri romani si riferiscono al periodo di fioritura.

L'elenco delle specie è stato redatto tenendo conto della nomenclatura e della tassonomia secondo Pignatti (1982). Con abbreviazioni o sigle vengono indicati gli autori che hanno fornito gli "Esemplari d'Erbario":

Segu. = Seguier;
Poll. = Pollini;
Mang. = Manganotti;
Ton. = Tonini;
Goir. = Goiran;
A. M. = Abramo Massalongo;
C. M. = Caro Massalongo;
! = Bianchini;! = esemplare presente nell'Erbario fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.












Parte X. Spermatofite (Gentianales ÷ Campanulales)


RIASSUNTO

Il decimo contributo alla conoscenza della flora del territorio veronese propone quattro importanti ordini: Tubiflorae, Plantaginales, Dipsacales e Campanulales, Oltre alle Campanulaceae quest'ultimo ordine comprende la famiglia delle Asteraceae, presente nel Veronese con oltre 200 taxa. Specie nuove per il territorio sono Lindernia dubia, Veronica filiformis e Galium murale. Da segnalare ancora due specie del genere Knautia endemismi dei pascoli montani e subalpini: si tratta di Knautia baldensis dei Monti Lessini e del Monte Baldo e di Knautia persicina dei Monti Lessini.

Parole chiave: Flora Veronese, Tubiflorae, Plantaginales, Dipsacales, Campanulales, Lindernia dubia, Veronica filiformis, Galium murale, Knautia baldensis, Knautia persicina, Campanula petraea, Pseudolysimachion pallens.




PREMESSA

Il decimo contributo alla conoscenza della flora del territorio veronese comprende, oltre ad alcuni generi appartenenti ancora alle Gentianales, quattro importanti ordini (Tubiflorae, Plantaginales, Dipsacales, Campanulales) qui rappresentati da 17 famiglie, 171 generi e 561 specie. Alcune di queste compaiono per la prima volta nel Veronese, altre sono divenute più rare, altre ancora presumibilmente scomparse del tutto.



Presenze significative

Vengono di seguito proposti alcuni taxa che meritano particolare menzione per qualche ben precisa peculiarità:

- Galium murale (L.) All. si tratta infatti di una specie strettamente mediterranea che risale la penisola fino alle Marche, toccando ad occidente la Liguria. La segnalazione per il Veronese comporterebbe quindi una espansione dell'areale della specie verso nord-est.
- Asperula aristata L.fil., specie rara per il Veronese, è stata recentemente rinvenuta da Di Carlo sul Monte Pastello: trattasi quindi di una riconferma, come pure è considerata riconferma il rinvenimento di Adenophora liliifolia (L.) DC. sulle pendici del Monte Pastello da parte di Prosser in tempi recenti.
- Cruciata pedemontana Ehrend., indicata da Goiran come rarissima nei luoghi aridi e secchi, esiste nell'erbario del Museo un unico esemplare raccolto dal botanico nizzardo nei depositi morenici in prossimità di Chievo alla periferia di Verona.
- Per quanto riguarda il genere Thymus, le specie segnalate come appartenenti a Th. alpigenus, Th. glabrescens, Th. oenipontanus, Th. pannonicus, Th. praecox subsp. polytrichus, Th. pulegioides erano incluse in un unico gruppo, Thymus serpyllum gr. Gli esemplari appartenenti a queste specie sono stati raccolti e determinati secondo la nomenclatura della "Flora d'Italia" di Pignatti (1982).
- Linaria chalepensis (L.) Miller: un tempo presente nel Veronese come infestante le colture cerealicole, sembra essere scomparsa dal nostro territorio.
- Pseudolysimachion pallens (Host) M.A. Fischer: la presenza di questa specie è da ritenersi significativa in quanto il suo areale italiano è limitato quasi esclusivamente ai Monti Lessini e al Monte Baldo secondo Pignatti (1982).
- Veronica filiformis Smith: che risulta essere specie nuova per il Veronese, è stata raccolta per la prima volta da Prosser nei pressi di Porta San Giorgio in Verona (2007).
- Knautia baldensis Kernere K. persicina Kerner, endemismi dei pascoli montani e subalpini delle Alpi orientali, hanno due areali ben distinti di diffusione: K. baldensis vegeta sui Monti Lessini e sul Monte Baldo, K. persicina invece non è presente sul settore veronese del Monte Baldo, come testimoniato dai campioni d'erbario.
- Campanula petraea L., la Campanula del Monte Baldo, è un raro subendemismo che ha nelle Prealpi Veronesi il suo centro di diffusione in pochi siti precisi e limitati.
- Cirsium carniolicum Scop.: gli esemplari d'erbariodi questa specie raccolti nel 1992 da Scortegagna, successivamente sono stati donati alla sezione di Botanica del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. I campioni di Cirsium carniolicum del Museo costituiscono la prova della presenza della specie anche nel territorio veronese. A ulteriore conferma, nel 2009, Di Carlo ne raccoglie un campione nel Vajo dell'Anguilla.
- Cirsium canum (L.) All.: questa pianta, segnalata da Goiran (l.c.) per il Veronese, senza però il conforto di alcun esemplare d'erbario, venne raccolta nel 2001 da Di Carlo lungo un fossato al confine di Verona con San Martino Buon Albergo. Si tratta dell'unico campione di questa specie segnalato per il nostro territorio e presente in erbario.
- Vanno infine indicate le specie che costituiscono la componente endemica; oltre a quelle già citate, ricordiamo Galium baldense, Pulmonaria australis, Euphrasia tricuspidata, Melampyrum italicum, Pedicularis acaulis, Pedicularis gyroflexa, Achillea oxyloba, Tephroseris tenuifolia, Carduus defloratus e Centaurea rhapontica.








Spermatophyte (Genzianali ÷ Campanulali)

Ord. GENTIANALES (4)

LXXXV. Fam. Rubiaceae
332. Gen. Sherardia
333. Gen. Asperula
334. Gen. Galium
335. Gen. Cruciata
336. Gen. Rubia



Ord. TUBIFLORAE

LXXXVI. Fam. Convolvulaceae
337. Gen. Cuscuta
338. Gen. Calystegia
339. Gen. Convolvulus

LXXXVII. Fam. Boraginaceae
340. Gen. Heliotropium
341. Gen. Lithospermum
342. Gen. Buglossoides
343. Gen. Onosma
344. Gen. Cerinthe
345. Gen. Echium
346. Gen. Pulmonaria
347. Gen. Symphytum
348. Gen. Anchusa
349. Gen. Borago
350. Gen. Asperugo
351. Gen. Myosotis
352. Gen. Lappula
353. Gen. Cynoglossum

LXXXVIII. Fam. Verbenaceae
354. Gen. Verbena

LXXXIX. Fam. Callitrichaceae
355. Gen. Callitriche

XC. Fam. Lamiaceae
356. Gen. Ajuga
357. Gen. Teucrium
358. Gen. Scutellaria
359. Gen. Marrubium
360. Gen. Melittis
361. Gen. Galeopsis
362. Gen. Lamium
363. Gen. Lamiastrum
364. Gen. Leonurus
365. Gen. Ballota
366. Gen. Stachys
367. Gen. Nepeta
368. Gen. Glechoma
369. Gen. Prunella
370. Gen. Melissa
371. Gen. Satureja
372. Gen. Calamintha
373. Gen. Acinos
374. Gen. Clinopodium
375. Gen. Hyssopus
376. Gen. Origanum
377. Gen. Thymus
378. Gen. Lycopus
379. Gen. Mentha
380. Gen. Horminum
381. Gen. Salvia

XCI. Fam. Solanaceae
382. Gen. Atropa
383. Gen. Hyosciamus
384. Gen. Physalis
385. Gen. Solanum
386. Gen. Datura

XCII. Fam. Scrophulariaceae
387. Gen. Gratiola
388. Gen. Lindernia
389. Gen. Verbascum
390. Gen. Scrophularia
391. Gen. Antirrhinum
392. Gen. Misopates
393. Gen. Chaenorhinum
394. Gen. Linaria
395. Gen. Cymbalaria
396. Gen. Kickxia
397. Gen. Digitalis
398. Gen. Paederota
399  Gen. Pseudolysimachion
400. Gen. Veronica
401. Gen. Melampyrum
402. Gen. Euphrasia
403. Gen. Odontites
404. Gen. Bartsia
405. Gen. Parentucelia
406. Gen. Pedicularis
407. Gen. Rhinanthus
407bis. Gen. Buddleja
407ter. Gen. Lathraea
407quater. Gen. Mazus

XCIII Fam. Orobanchaceae
408. Gen. Orobanche

XCIV Fam. Globulariaceae
409. Gen. Globularia

XCV Fam. Lentibulariaceae
410. Gen. Pinguicula
411. Gen. Utricularia



Ord. PLANTAGINALES

XCVI Fam. Plantaginaceae
412. Gen. Plantago
413. Gen. Littorella



Ord. DIPSACALES

XCVII. Fam. Caprifoliaceae
414. Gen. Sambucus
415. Gen. Viburnum
416. Gen. Symphoricarpos
417. Gen. Lonicera

XCVIII. Fam. Adoxaceae
418. Gen. Adoxa

XCIX. Fam. Valerianaceae
419. Gen. Valerianella
420. Gen. Valeriana
421. Gen. Centranthus

C. Fam. Dipsacaceae
422. Gen. Cephalaria
423. Gen. Dipsacus
424. Gen. Succisa
425. Gen. Succisella
426. Gen. Knautia
427. Gen. Scabiosa



Ord. CAMPANULALES

CI. Fam. Campanulaceae
428. Gen. Campanula
429. Gen. Adenophora
430. Gen. Legousia
431. Gen. Phyteuma
432. Gen. Physoplexis
433. Gen. Jasione

CII. Fam. Asteraceae
434. Gen. Eupatorium
435. Gen. Solidago
436. Gen. Bellis
437. Gen. Aster
438. Gen. Erigeron
439. Gen. Conyza
440. Gen. Filago
441. Gen. Micropus
442. Gen. Gnaphalium
443. Gen. Antennaria
444. Gen. Leontopodium
445. Gen. Inula
446. Gen. Pulicaria
447. Gen. Pallenis
448. Gen. Carpesium
449. Gen. Buphthalmum
450  Gen. Bidens
451. Gen. Helianthus
452. Gen. Siegesbekia
453. Gen. Ambrosia
454. Gen. Xanthium
455. Gen. Galinsoga
456. Gen. Anthemis
457. Gen. Achillea
458. Gen. Matricaria
459. Gen. Tripleurospermum
460. Gen. Tanacetum
461. Gen. Leucanthemum
462. Gen. Artemisia
463. Gen. Tussilago
464. Gen. Petasites
465. Gen. Homogyne
466. Gen. Adenostyles
467. Gen. Arnica
468. Gen. Doronicum
469. Gen. Senecio
470. Gen. Tephroseris
471. Gen. Calendula
472. Gen. Carlina
473. Gen. Xeranthemum
474. Gen. Echinops
475. Gen. Arctium
476. Gen. Saussurea
477. Gen. Carduus
478. Gen. Cirsium
479. Gen. Onopordum
480. Gen. Silybum
481. Gen. Serratula
482  Gen. Centaurea
483. Gen. Crupina
484. Gen. Carthamus
485. Gen. Scolymus
486. Gen. Cichorium
487. Gen. Rhagadiolus
488. Gen. Aposeris
489. Gen. Hypochoeris
490. Gen. Leontodon
491. Gen. Picris
492. Gen. Scorzonera
493. Gen. Tragopogon
494. Gen. Sonchus
495. Gen. Lactuca
496. Gen. Prenanthes
497. Gen. Mycelis
498. Gen. Taraxacum
499. Gen. Chondrilla
500. Gen. Lapsana
501. Gen. Crepis
502. Gen. Tolpis
503. Gen. Hieracium







(4) Si dà di seguito spiegazione delle cifre, dei simboli, delle abbreviazioni che compaiono nel paragrafo relativo al Veronese, che segue quello della diffusi ne e quello dei dati fitosociologici. I numeri successivi in corsivoindicano le zone della cartina (da 1 a 9) della Regione Veronese in cui è diffusa la specie o la sottospecie; vengono inoltre riportati il tipo di forma biologica:
P = fanerofite,
Ch = camefite,
H = Emicriptofite,
T = Terofite,
G = Geofite,
I = Idrofite,
PEAI = Primavera, Estate, Autunno, Inverno (periodo di vegetazione).

I numeri romani si riferiscono al periodo di fioritura.

L'elenco delle specie è stato redatto tenendo conto della nomenclatura e della tassonomia secondo Pignatti (1982). Con abbreviazioni o sigle vengono indicati gli autori che hanno fornito gli "Esemplari d'Erbario":
Segu. = Seguier;
Poll. = Pollini;
Mang. = Manganotti;
Ton. = Tonini;
Goir. = Goiran;
A. M. = Abramo Massalongo;
C. M. = Caro Massalongo;
! = Bianchini;! = esemplare presente nell'Erbario fanerogamico del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.


Un vivo ringraziamento al dott. Filippo Prosser, conservatore della sezione di Botanica del Museo Civico di Rovereto, autore assieme a validi collaboratori della pregevolissima "Flora Illustrata del Monte Baldo"; i dati fornitici sono stati essenziali per arricchire o completare il nostro contributo.












Ord. GENTIANALES ↑↑↑↑

LXXXV. Fam. Rubiaceae ↑↑↑


332. Gen. Sherardia L. ↑↑
(Gen.Pl. ed.V., 45, 1754)

913. Sherardia arvensis L.
Sp. Pl., 102 (1753).
BIBL. ver.: Sherardia arvensis Goir., Fl. ver. II, 505; Sh. arvensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 412, 1892; Sh. arvensis Poll., Fl. ver. I, 176; Sherardia Segu., Pl. ver. I, 208.
NOM. ITAL.: Toccamano.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Caucalidion lappulae.
(1), 2-7 T scap PEA V-IX.

Cresce nei campi, nei pascoli aridi, nei vigneti, nei luoghi incolti della pianura, dei colli dai quali si innalza fino alla media montagna (700-1000 m).

Esemplari d'Erbario: Trezzolano!, Boscomantico (Lucato), colli veronesi (Mang.), San Mattia (Ton.), Verona (Goir.), Rivoli (Goir.), Punta San Vigilio presso Garda in località Ai Castei (Di Carlo), Peschiera (Goir.), Caprino Veronese (Di Carlo), Albisano!, Monte Precastio (A.M.), ai Zambei (Goir.), Bolca (C.M.).
Altre località segnalate: Montorio!, Spredino (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.).





333. Gen. Asperula L. ↑↑
(Gen.Pl. ed.V, 45, 1754)

914. Asperula aristata L.
fil., Suppl. 120 (1781).

subsbsp. oreophila (Briq.) Hayek
SYN.: Asperula longiflora W. et Kit. (1805).
BIBL. ver.: Asperula cynanchica L. β longiflora Goir., Fl. ver.II, 507; A. cynanchica β longiflora Poll., Fl. ver. I, 176.
NOM. ITAL.: Stellina a tubo allungato.
Geoelemento mediterraneo-montano.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali, Appennini.
Specie dei Festuco-Brometea.
4-7 Hscap PEai VI-VIII.

Specie rara dei luoghi aridi, dei pascoli e delle rupi dei colli edella zona medio-montana.
L'esemplare raccolto sul Monte Pastello risulta essere il primoper i Lessini e quindi sarebbe opportuno ricercare la specie altrove su questa catena montuosa.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Di Carlo), Madonnadella Corona (Goir., C.M.), Bocca di Navene (Ton., Goir.).



915. Asperula cynanchica L.
Sp. Pl. 104 (1753).
BIBL. ver.: Asperula cynanchica Goir., Fl. ver. II, 507; A. cynanchica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 412, 1892; A. cynanchica Poll., Fl. ver. I, 175; Rubeola vulgaris quadrifolia levis floribus purpurascentibus Segu., Pl. ver. I, 208.
NOM. ITAL.: Stellina comune.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-9 Hscap PEAi VI-IX.

Specie comune dei luoghi aridi, dei pascoli dalla media pianura fino all'orizzonte subalpino di tutto il territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: Lago di Garda, Campiani!, Pai (Goir.), lecceta di Navene!; nella Val d'Adige, Ceraino e Rivalta (Goir.), Monte Pastello presso il forte di Monte (Di Carlo) e su tutto il massiccio baldense, alle Acque Negre!, a Prabazar (Goir.), Ferrara (Mang.), Valfredda (Ton.); Boscomantico (Goir.,!), San Vito del Mantico (Goir.); su tutta la collina veronese, Avesa!, Monte Arzan!, Quinzano (!, Di Carlo), Monte Ongarine!, San Dionigi!, Grezzana (A.M.), San Fidenzio!, Vajo Galina!, Montorio!, Torricelle!, Sezano!; su tutti i Lessini, Monte Cucco!, Spredino (Goir.!), Corno d'Aquilio!, Erbezzo (Lucato), Campofontana!, Campobrun!, Passo Pertica!, Passo della Lora (Lucato).
Altre località segnalate da Goiran: Altissimo di Nago, alla Lonza, Valle di Caprino, Bussolengo, Monte Pastello.



916. Asperula taurina L.
Sp. Pl. 103 (1753).
BIBL. ver.: Asperula taurina Goir., Fl. ver. II, 506; A. taurina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 412, 1892; A. taurina Poll., Fl. ver. I, 175; Cruciata alpina, latifolia levis Segu., Pl. ver. I, 192; Rubia liscia di quelli di Turino presso il Lobelio Pona, M.B., 238.
NOM. ITAL.: Stellina cruciata.
Geoelemento montano sud-europeo ed asiatico sud-occidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale montana.
Specie dei Fegetalia sylvaticae.
3-8 Grhiz PEai VI-VII.

Specie dei boschi mesofili a Quercus, Tillea e Fagus, non comune per il Veronese e di recente non rinvenuta; sembra comunque prediligere i Monti Lessini rispetto alla catena delMonte Baldo.

Esemplari d'Erbario: Monti Lessini (Goir.), Marcenigo (A.M.), Cogollo (Goir.), Tregnago (Ton.), Casale di Sotto (Goir.), Monte Baldo (Agosti).
Altre località segnalate: Castelvero (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Ime (Goir.), Artillon (Pona).



917. Asperula arvensis L.
Sp. Pl. 103 (1753).
BIBL. ver.: Asperula arvensis Goir., Fl. ver., II, 505; A. arvensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 412, 1892; A. arvensis Poll., Fl. ver. I, 174; Gallium arvense, flore coeruleo Segu., Pl. ver. I, 188.
NOM. ITAL.: Stellina dei campi.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Caucalidion lappulae.
3-7 Tscap PEa V-VII.

Si rinviene frequente in tutto il territorio veronese, dal Lago di Garda al confine vicentino, nei pascoli aridi, negli incolti e nei coltivi della zona collinare e montana.

Esemplari d'Erbario: colli veronesi (Goir.), Olivè di Montorio (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Porcile (Goir.), Monte Santa Viola (Goir.), Tregnago (C.M.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Bolca (C.M.), Grezzana (Ton.), Colle di San Leonardo (A.M.), Valpolicella (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.).



918. Asperula purpurea (L.) Ehrend.
Österr. Bot. Zeitschr. 122: 260 (1973).
SYN.: Galium purpureum L. (1753).
BIBL. ver.: Galium purpureum Goir., Fl. ver. II, 513; G. purpureum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 413, 1892; G. purpureum Poll., Fl. ver. I, 169; Gallium nigro purpureum montanum tenuifolium Segu., Pl. ver. I, 190; Gallium montanum flore flavescente Segu., Pl. ver., 108.
NOM. ITAL.: Stellina purpurea.
Geoelemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7 Ch suffr PEA(a)i V-IX.

Elemento frequente in tutto il territorio veronese; predilige i luoghi rupestri e sassosi, i pascoli aridi e secchi (Segu., Poll., Goir.,!) dell'Alto e Medio Agro Veronese donde si innalza fino a sfiorare l'orizzonte subalpino (Monte Baldo e Monti Lessini).

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Castelletto di Brenzone (Goir.), Campiani di Garda! nella stazione classica a Gypsophila papillosa, Monte Pastello al Forte Mallabi!, tra Monte e San Giorgio di Valpolicella!, Rivoli salendo al forte San Marco (Di Carlo), Ferrara di Monte Baldo (Goir.), alla Corona (Goir.), Costabella di Monte Baldo (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.,!), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Quinzano verso la trattoria "al Cacciatore" (Di Carlo), Monte Ongarine di Avesa!, Monte Arzan di Avesa!, Spigola di Avesa!, Vajo Borago Goir.), alla Cola (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), tra Mizzole e Pigozzo!, Spredino (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Romagnano (Goir.), Tregnago (C.M.), San Fidenzio!, Vajo Galina!, Torricelle!, Monte Cucco!, Quinzano!, Santa Maria in Stelle!, Monte Cavro!, Sezano!.





334. Gen. Galium L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 45, 1754)

919. Galium odoratum Scop.
Fl. Carn. ed. 2, 1:105 (1771).
SYN.: Asperula odorata L. (1753).
BIBL. ver.: Asperula odorata Goir., Fl. ver. II, 506; A. odorata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 412, 1892; A. odorata Poll., Fl. ver. I, 174; Aparine latifolia, humilior, montana Segu., Pl. ver. I, 187.
NOM. ITAL.: Stellina odorosa.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nord-occidentale, Africa settentrionale e occidentale.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
6,7 Grhiz PEai V-VIII.

Nei boschi mesofili, per lo più a Fagus sylvatica, della fascia montana sia del Baldo che dei Lessini; non è tuttavia specie frequente.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Novezza (Mang), alla Corona (A.M.!), Ime (C.M.), (Goir.), al Pian della Cenere (Goir.), ai Lavacci (Goir.), alle Acque Negre (Goir.,!), all'Artillon (Goir.), al Cerbiol e al Gambon (Goir.), alla Lonza (Goir.,!); sui Lessini sul Monte Pastello (Goir.), sul Corno d'Aquilio (Goir.,!), ai Covoli di Camposilvano (!, Di Carlo), Campofontana!, sul Monte Zeola (Goir.), ai Trachi!, tra Giazza e Revolto!.



920. Galium palustre L.
Sp. Pl. 105 (1753).
BIBL. ver.: Galium palustre Goir., Fl. ver. II, 512; G. palustre Poll., Fl. ver. I, 166; Cruciata palustris alba Segu., Pl. ver. I, 192.
NOM. ITAL.: Caglio delle paludi.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Magnocaricion.
1-5, (6,7) Hscap PEai V-VIII.

Lungo i fossati, nei prati umidi, ai margini delle risaie e nei luoghi paludosi in genere, ma un tempo più comune che attualmente a causa delle bonifiche effettuate, per lo più, nella bassa pianura; si innalza per altro fino alla media montagna sia del settore baldense che lessineo.

Esemplari d'Erbario: lungo il Garda (Goir.!) da Peschiera fino alle pendici meridionali del Monte Baldo (Goir.), sponde del Lago del Frassino a Peschiera (Di Carlo), Oliosi di Castelnuovo del Garda (Di Carlo), lungo la Val d'Adige!, nella Valle di Caprino (Goir.), nei dintorni di Verona al Boschetto!, Cà di David!, Montorio alla Fossa Zenobia!, Porto San Pancrazio (Goir.) ed ancora Isola della Scala (Ton.), Sguazzo di Rivalunga (Di Carlo), Isola della Scala, palude della Pellegrina (Di Carlo), San Martino Buon Albergo, fosso presso Albarelle (Di Carlo), nella Val Squaranto, nella Valpantena e nella Val d'Illasi (Goir.) etc.

var. elongatum Presl
Con la forma tipica, ma più raro: Gazzo Veronese!, lungo il Lago di Garda (Goir.).



921. Galium verum L.
Sp. Pl. 107 (1753).
BIBL. ver.: Galium verum Goir., Fl. ver. II, 512; G. verum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 414, 1892; G. verum Poll., Fl. ver. I, 168; Gallium (sic!) luteum Segu., Pl. ver. I, 189; Gallio di fior giallo Calc., Viagg. etc., 8; idem Pona, M.B., 3.
NOM. ITAL.: Caglio solfino.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale; nat. in Nordamerica.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7, (8,9) H scap PEAi VI-IX.

Nei prati, nei pascoli, nei luoghi sassosi, sui muri, lungo il margine dei sentieri dal piano alla zona subalpina.

Esemplari d'Erbario: Tregnago lungo il progno!, Colognola ai Colli!, dintorni di Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Biadego), San Mauro di Saline (Biadego), Gruppo del Carega!, Cerro!, Spredino (Goir.), da Montorio a Trezzolano!, San Fidenzio!, al Boschetto!, Pestrino!, San Dionigi!, Quinzano!, San Michele (Biadego), Grezzana (A.M.), Corno d'Aquilio!, San Giorgio di Valpolicella!, Albisano!, Monte Baldo (Ton.), Costabella (Goir.).
Altre località segnalate: Naole (Goir.), Cima di Malera (Goir.).



922. Galium album Miller
Gard. Dict. ed. 8, n° 7 (1768).
SYN.: Galium erectum Hudson (1762).
BIBL. ver.: Galium mollugo Goir., Fl. ver. II, 514; G. mollugo Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 413, 1892; Gallium (sic!) album vulgare Segu., Pl. ver. I, 189; Gallio di fior bianco Pona, M.B., 142; Gallio di fior bianco Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Caglio bianco.
Geoelemento asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale; nat. Nordamerica.
Specie dell'Arrhenatherion elatioris.
2-7 Hscap PEAi V-IX.

Frequente nei luoghi selvatici, lungo i muri e le siepi, nei prati di quasi tutto il territorio veronese dal piano alla zona montana.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto!, via Albere!, Castel San Pietro!, Valdonega (Goir.), muri dell'Arena (Goir. ex Elisa Goiran); Avesa (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Boscomantico!, tra Montecchio e Grezzana!, Vajo dell'Anguilla!, Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Tregnago (C.M.), Badia Calavena (C.M.), Campofontana!, Gruppo del Carega!.
Altre località segnalate: Fosse (Goir.), Valli del Falcone e Marchiora (Goir.), Valpolicella (Goir.).



923. Galium lucidum All.
Auct. Syn. Stirp. Horti Taur. 5 (1773).
SYN.: Galium rigidum Vill. (1787).
BIBL. ver.: Galium lucidum Goir., Fl. ver. II, 515; G. lucidum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 413, 1892; G. cinereum Poll., Fl. ver. I, 166.
NOM. ITAL.: Caglio lucido.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Africa settentrionale, Asia occidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7 H scap PEAi V-IX.

Comune nei luoghi aridi e sassosi, lungo le siepi, tra le rupi e lungo i ghiaioni dall'alta pianura e dalla collina alla media montagna e per tutto l'Alto Agro Veronese.

Esemplari d'Erbario: Alto Agro Veronese, Boscomantico (Goir.), Villafranca e Valeggio (Goir.), Monte Arzan di Avesa!, Colle delle Ongarine (Mang.), Torricelle!, Santa Maria in Stelle!, Olivè (Goir.), Montorio (Goir.!), tra Mizzole e Pigozzo!, Grezzana (Ton.), Badia Calavena (C.M.), Monte Gadà (C.M.), Tregnago (C.M.), Monte Precastio (C.M.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Corno d'Aquilio!, San Giorgio di Valpolicella!, sul Monte Pastello (Mang., Di Carlo), lungo il Lago di Garda come a Scaveaghe!, Bardolino (Lucato), alle Prandine di Torri!, nella lecceta di Navene!, nella Valle di Caprino (Goir.,!), alla Corona (Goir.,!), nei pascoli dell'Altissimo di Nago (Goir.).
Altre località segnalate: Boscomantico (Goir.), Villafranca e Valeggio (Goir.), Valle dell'Adige alla Chiusa (Goir.), pendici del Baldo nella Valle del Tasso da Brentino a Spiazzi (Goir.).



924. Galium aristatum L.
Sp. Pl. ed. 2, 152 (1762).
BIBL. ver.: Galium aristatum Goir., Fl. ver. II, 514; G. aristatum Poll., Fl. ver. I, 171.
NOM. ITAL.: Caglio aristato.
Geoelemento montano sudeuropeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e neridionale occidentale.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
4-7 H scap PEai VI-VIII.

Qua e là nei luoghi boschivi e selvatici (boschi mesofili, max. faggete) della zona collinare e della media montagna.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago!, Vajo Galina!, Val Squaranto!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Vajo del Falcone (Goir.), Marano di Valpolicella tra Mazzarino e Briaghe (Di Carlo), da Spiazzi alla Corona!, Monte Baldo, Val dei Fo', Belluno Veronese!.



925. Galium laevigatum L.
Sp. Pl. ed. 2, 1667 (1763).
BIBL. ver.: Galium aristatum β laevigatum Goir., Fl. ver. II, 514; G. laevigatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 413, 1892.
NOM. ITAL.: Caglio levigato.
Geoelemento montano alpino-appenninico.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
(4,5) 6,7 H scap PEai VI-VIII.

Boschi di latifoglie dell'alta fascia collinare e della media montagna dal Baldo a dal Lago di Garda ai Lessini; più raramente nell'Alto Agro Veronese.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Gazo (Goir.), Santuario della Corona (Goir.,!), Monte Baldo ai Lumini (Goir.), dintorni di Castion (Goir.), Ferrara (Goir.), lecceta di Navene!, Monte Pastello da Ceraino a Monte!, Monte Pastelletto (Di Carlo), Valpolicella, Valsorda!, Boscomantico (A.M.), Avesa (Goir.), Vajo Borago (!, Di Carlo), Quinzano al Cacciatore!, Santa Maria in Stelle al Roccolo Marchiori!, Sezano!, Pian di Castagnè!, Val Squaranto (Goir.), Badia Calavena (C.M.), Cima di Lobbia, Lessini!.



926. Galium sylvaticum L.
Sp. Pl. ed. 2, 155 (1762).
BIBL. ver.: Galium sylvaticum Goir., Fl. ver. II, 514; G. sylvaticum Poll., Fl. ver. I, 170; Galium montanum, latifolium, ramosum Segu., Pl. ver. I, 188; Mollugo II montano del Dodoneo Pona, M.B., 237.
NOM. ITAL.: Caglio dei boschi.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie del Carpinion.
2-5 H scap PEAi VI-IX.

Specie di difficile identificazione, assai vicina a G. aristatum e a G. laevigatum, con le quali forma un gruppo unico. A G. sylvaticum forse si può attribuire un unico esemplare proveniente dalla zona collinare di Santa Maria in Stelle, al roccolo Marchiori!.
Già il Goiran intuiva le difficoltà sue e di Seguier e Pona di distinguere le tre specie, tanto da dire "è verosimile che le piante di Pona e di Seguier devono essere prese nel senso che abbraccino la presente (G. sylvaticum) e quella che segue (G. aristatum typ. e var. laevigatum)".
I campioni d'erbario di Goiran determinati dallo stesso come G. sylvaticum sono stati rivisti e rideterminati da Krendl nel 1972 come G. aristatum e G. laevigatum.



927. Galium rubrum L.
Sp. Pl. 107 (1753).
BIBL. ver.: Galium rubrum Goir., Fl. ver. II, 516; G. rubrum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 413, 1892; G. rubrum Poll., Fl. ver. I, 169 et G. rubrum var. b flore albo vel pallide purpurascente Poll., Fl. ver. III, 777; G. rubrum Segu., Pl. ver. III, 107.
NOM. ITAL.: Caglio rosso.
Geoelemento endemico sud-alpino-nord-appenninico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale.
Specie del Quercion robori-sessiliflorae.
4-7 H scap PEai VI-VIII.

Cresce nei luoghi erbosi asciutti e sassosi, nei prati e nei pascoli, lungo le siepi della fascia collinare e montana di tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Fonte Calesan, Mezzane!, Erbezzo (Lucato), Cerro (Goir.,!), Passo del Cerbiol!, alla base del Corno d'Aquilio!, Monte Pastello presso Forte Masua (Di Carlo), Tregnago (A.M.), Ferrara di Monte Baldo (Goir., Biadego), Brentino (Ton.), Campedello e Costabella (C.M.), Prabazar (Goir.), Monte Baldo ai Coltri (Goir.) e all'Artillon (C.M.).
Altre località segnalate: Monte Precastio, Tregnago (A.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Prun (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Pastello (Mang.), Monte Baldo da Castione a Brentonico (Ambrosi) e alle Fraine di sopra (Goir.).



928. Galium pumilum Murray
Prodr. Stirp. Götting. 44 (1770).
SYN.: Galium sylvestre Pollich (1776).
BIBL. ver.: Galium sylvestre Goir., Fl. ver. II, 516; G. sylvestre Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 413, 1892; G. pusillum Poll., Fl. ver., I, 167; G. austriacum Poll., Viagg. etc., 95 et 116; Galium alpinum glabrum, caule ramosissimo, flore albo, foliis lanceolatis, pilo albo terminatis Segu., Pl. ver. I, 190.
NOM. ITAL.: Caglio minore.
Geoelemento subatlantico-centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Specie del Mesobromion.
8,9 H scap PEai VI-IX.

Specie dei pascoli, dei prati aridi e dei luoghi pietrosi in genere dell'orizzonte subalpino ed è di difficile identificazione; alcuni esemplari d'erbario esaminati, probabilmente rientrano nella variabilità di Galium anisophyllon Vill. molto più comune, dello stesso ambiente e appartenente allo stesso gruppo.

Esemplari d'Erbario: Monti Lessini, Alto Vajo dell'Anguilla!, Castelberto (Biadego), Giazza (C.M.), Revolto e Malera (Biadego), Monte Precastio (A.M.), Corno Mozzo!, Campobrun (Goir.,!), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine!, Monte Baldo a Tratto Spino (Di Carlo), al Passo del Cerbiol!, alle Acque Negre!, Valle delle Pietre (Ton., Goir.), Noveza (Ton.), Caval di Novezza (Di Carlo), Val Grande (Goir.), Pian della Cenere (Goir.).
Altre località segnalate: Corno d'Aquilio (Goir.), Podesteria (Goir.).



929. Galium anisophyllon Vill.
Prosp. Pl. Dauph. 20 (1779).
SYN.: Galium alpestre Gaudin; G. pusillum L. (1753).
BIBL. ver.: Galium sylvestre Goir., Fl. ver. II, 516; G. sylvestre Goir., Appunti bot. etc., 49; id. Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 413, 1893; G. pusillum Poll., Fl. ver. I, 167; Galium alpinum glabrum, caule ramosissimo, flore albo, foliis lanceolatis, pilo albo terminatis Segu., Pl. ver. I, 190.
NOM. ITAL.: Caglio alpino.
Geoelemento montano centro e sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa montana centro-meridionale.
Specie dei Seslerietalia albicantis.
(6,7),8,9 H scap pEAi VII-IX.

Pascoli subalpini in tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: lungo la Catena del Baldo al Passo del Cerbiol!, al Tratto Spino (!, Di Carlo), Colma di Malcesine (Di Carlo), Novezzina!, Cima Pozzette!, al Coal Santo!, al Telegrafo!, alle Acque Negre!, nella Valle delle Pietre (Goir.), ai pascoli di Prabazar (Ton.), nella Valfredda (Mang.), nella Valle degli Ossi (Goir.), alla Colma di Malcesine (Goir.); sui Monti Lessini nel Valon del Malera!, Camposilvano nella valle delle Sfingi (Di Carlo), Bocca Gaibana di Bosco Chiesanuova (Di Carlo), su tutto il Gruppo del Carega! da Campobrun al rifugio Fraccaroli!, nel Vajo delle Ortighe!, nell'Alto Vajo dell'Anguilla!, sul Corno Mozzo!, sul Corno d'Aquilio!.



930. Galium baldense Sprengel
Pugillus 1:10 (1813).
BIBL. ver.: Galium baldense Goir., Fl. ver. II, 517; G. baldense Poll., Fl. ver. I, 169; G. baldense Poll., Hort. et provinc. veron. etc., 6; id. Poll., Viagg. etc., 97 et 100.
NOM. ITAL.: Caglio del Monte Baldo.
Geoelemento endemico.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali lombardo-venete e trentine.
Specie del Seslerion variae.
8,9 H scap pEAi VII-IX.

Nei pascoli più elevati dei monti veronesi dal Monte Baldo al Gruppo del Carega (Poll., Barbieri, Jan, A.M., Mang., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: sul Baldo a Cima Pozzette!, al Buso della Neve (Lucato), in Costabella (Mang, Ton., Goir.), nella Valle delle Buse e delle Busete (Ton., Goir.), all'Artillon (Goir.), nella Valle delle Pietre (Goir.), in Valbrutta (Goir.), al Coal Santo (Goir.,), nella Valgrande e al Sassetto (Goir.,), nella Valle degli Ossi e in Valdritta (Goir.), alla Colma di Malcesine (Goir.,), al Telegrafo (Di Carlo), sui Lessini alla Sega di Ala!, sul Malera!, in Campobrun (A.M., Goir.), sul Monte Pertica (Poll.), sul Monte Posta (Goir.,), sul Monte Zeola (A.M.), Cima Carega (C.M.).



931. Galium spurium L.
Sp. Pl. 106 (1753).
SYN.: Galium Vaillantii DC. et Lam. (1805).
BIBL. ver.: Galium spurium β Vaillantii Goir., Fl. ver. II, 511.
NOM. ITAL.: Caglio campestre.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrooccidentale, Africa settentrionale.
Specie del Geo-Alliarion.
2 T scap PEa V-VII.

La specie, citata dal Goiran (l.c.), è ritenuta dallo stesso probabilmente una varietà di Galium aparine L. Le località riportate, Chievo, Tombetta e Palazzina, non trovano supporto da alcun esemplare d'erbario. Da verificare gli esemplari raccolti di recente nel Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Verona in Z.A.I. lungo la linea FF.SS. di via Torricelli (Di Carlo).



932. Galium aparine L.
Sp. Pl. 108 (1753).
BIBL. ver.: Galium Aparine Goir., Fl. ver. II, 511; G. aparine Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 414, 1892; G. Aparine Poll., Fl. ver. I, 172; Aparine vulgaris Segu., Pl. ver. I, 187; Aparine Calc., Viagg. etc., 8 et 13.
NOM. ITAL.: Attaccamano, Attaccaveste.
Gelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; nat. in America.
Specie degli Artemisietea.
1-7 T scap PEa IV-VIII.

Lungo le siepi, nei luoghi selvatici, nei campi e negli incolti di tutto il territorio dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Ongarine!, Vajo Borago (!, Di Carlo), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Boscomantico!, tra Montorio e Trezzolano!, Moruri!, Cancello!, Colognola ai Colli!, Tregnago (Ton.), Campofontana (C.M.), Campiani di Garda!, Incaffi!, Palude del Busatello presso Gazzo Veronese (Di Carlo).



933. Galium tricornutum Dandy
Watsonia 4: 47 (1957).
SYN.: Galium tricorne Stokes p.p.
BIBL. ver.: Galium tricorne Goir., Fl. ver., II, 510; id. Goir., Pl. vasc. etc., 37; G. tricorne Poll., Fl. ver. I, 173.
NOM. ITAL.: Caglio coriandolino, Caglio tricornuto.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Caucalidion lappulae.
(1), 2-7 T scap PEa V-VIII.

Nei campi, nei vigneti, tra le messi, raramente in pianura, più frequente nelle fasce collinari e medio montane.

Esemplari d'Erbario: sponde del Lago di Garda presso Torri (Goir.), alla Masua di Negrar (Goir.), Alto Agro, Boscomantico (Goir.), colline attorno a Verona, Monte Tondo di Quinzano (Goir.), nella Valpantena ai Costoli (Ton.), Cuzzano, Spredino, Monte Gazo (Goir.), Lotrago, Grezzana (Goir.), e più su a Cerro (Goir.,!), nella Valle di Illasi a Tregnago (A.M., Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Ton., Goir.), Vaona, Fosse (Goir.), lungo la Val d'Adige e sul Monte Pastello (Goir., C.M.), nella Valle di Caprino (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Baldo (Goir.), Spiazzi, Fraine presso Ferrara, Monte Pastello presso Monte (Goir.), Val di Tregnago (Goir.).



934. Galium parisiense L.
Sp. Pl. 108 (1753).
BIBL. ver.: Galium parisiense Goir., Fl. ver. II, 511; G. parisiense Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 414, 1892; G. parisiense var. β Poll., Fl. ver. I, 172.
NOM. ITAL.: Caglio di Parigi.
Geoelemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Papaveretalia rhoeadis.
2-5 T scap PEa IV-VII.

Luoghi aridi, pascoli, campi, muri e sentieri dell'alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: colline di Sommacampagna (Goir.), di Custoza e Guastalla Veronese (Goir.), Stazione FF.SS. di Castelnuovo del Garda (Di Carlo), fino al Lago di Garda, Peschiera (Ton.), nei dintorni di Boscomantico e sulle colline attorno a Verona!, Torricelle (Goir.,!), San Leonardo, Castel San Felice (Goir.,!), alle Are (Goir.), Verona allo scalo merci FF.SS. di Porta Nuova (Di Carlo), Verona a Santa Lucia, lungo la pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Verona, lungo viale Piave sul muro che fiancheggia la pista ciclabile (Di Carlo), nella Valpantena presso Quinto, Grezzana, Spredino (Goir.), sulle colline di Montorio (Goir.), Trezzolano, Pigozzo!.



934 bis. Galium divaricatum Lam.
Encycl. 2:580 (1788).
BIBL. ver.: Galium parisiense subsp. divaricatum Goir., Fl. ver. II, 512.
NOM. ITAL.: Caglio divaricato.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Tuberarion guttatae.
2-7 T scap PEa IV-VI.

Incolti, pascoli aridi dalla medio-alta pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: in sylva mantica (Mang., Ton., Goir.), pascoli di Sommacampagna (Goir.), Verona, strada delle Torricelle alle Are (Goir.).



935. Galium murale (L.) All.
Fl. Pedem. I. 8. t. 77, f.I.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea.
2-5 T scap PEa III-VI.

Muri e ciotoli dell'Anfiteatro romano, l'Arena. Specie osservata solamente negli ultimi anni (2007), con diffusione attualmente limitata.

Esemplari d'Erbario: Verona, tra i ciottoli del vallo dell'Arena (Di Carlo).





335. Gen. Cruciata Miller ↑↑
(Gard. Dict. Abridg. ed. IV, 1754)

936. Cruciata laevipes Opiz
Seznam 34 (1852).
SYN.: Galium Cruciata (L.) Scop. (1772); Valantia Cruciata L. (1753).
BIBL. ver.: Galium cruciata Goir., Fl. ver. II, 509; G. cruciata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 414, 1892; Valantia cruciata Poll., Fl. ver. III, 216; Cruciata hirsuta Segu., Pl. ver. I, 191.
NOM. ITAL.: Cruciata comune.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie dei Galio-Alliarietalia.
(1), 2-7 H scap PEai IV-VII.

Nei prati, nei campi, nei luoghi incolti, lungo le siepi e ai margini delle strade, sui muri dell'intero territorio dal piano alla zona montana.

Esemplari d'Erbario: Cà di David!, Chievo (Goir.), Verona alla Porta Pellegrina (A.M.), Porta San Giorgio (C.M.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Spigola di Avesa!, alla Cola (!, Di Carlo), Custoza di Sommacampagna (Di Carlo), Fonte Calesan di Mezzane!, Marano di Vapolicella!, Albisano!, Monte Pastello da Cavalo verso la cima!, Sega di Ala!.



937. Cruciata glabra (L.) Ehrend.
Notes Roy. Bot. Garden Edinb. 22:393 (1958).
SYN.: Galium vernum Scop. (1772); Valantia glabra L. (1763).
BIBL. ver.: Galium vernum Goir., Fl. ver. II, 510; G. vernum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 414, 1892; Valantia glabra Poll., Fl. ver. III, 217; Cruciata glabra Segu., Pl. ver. I, 191.
NOM. ITAL.: Crocettona glabra.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Caucaso.
Specie dei Trifolio-Geranietea.
2-7 H scap PEai IV-VII.

Lungo le siepi, tra i cespugli, ai margini di boschi e nei boschetti e nei luoghi selvatici in genere dall'Alto Agro Veronese e dai colli attorno a Verona alla zona montana del Baldo, al Garda fino al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Rocca di Garda (Lucato), Prada (Lucato), Monte Baldo (Agosti), Monte Pastello!, Boscomantico (Ton., Goir.,!), San Dionigi presso Verona!, Quinzano (Goir.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Trezzolano!, Santa Maria in Stelle!, Vajo dell'Anguilla!, Fonte Calesan di Mezzane!, Grezzana (Ton.), Tregnago (C.M.), Monte Bellocca (A.M.), Sega di Ala!, Palude del Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo).



938. Cruciata pedemontana Ehrend.
Notes Roy. Bot. Gard. Edinb. 22:396 (1958).
SYN.: Valantia pedemontana Bell. (1788); Galium pedemontanum All. (1789).
BIBL. ver.: Galium pedemontanum Goir., Fl. ver. II, 510; Valantia pedemontana Poll., Fl. ver. III, 218.
NOM. ITAL.: Crocettona comune.
Geoelemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2 T scap PEa VI, VII.

Rinvenuto un'unica volta da Goiran al Chievo alla periferia di Verona (in herb.).
Rinvenuta presso il forte del Pestrino (2012 - Festi-Trenchi).





336. Gen. Rubia L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 47, 1754)

939. Rubia peregrina L.
Sp. Pl. 109 (1753).
BIBL. ver.: Rubia peregrina Goir., Fl. ver. II, 509; R. peregrina Poll., Fl. ver. I, 165.
NOM. ITAL.: Robbia selvatica.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Quercetalia ilicis.
5 P lian PEai VI-VIII.

Lungo il Lago di Garda all'altezza del promontorio di San Vigilio (in herb. Goir. ex Rigo), ma nè qui nè altrove più rinvenuta. Presente invece in alcune stazioni sulla sponda bresciana del Garda (Gardone, Gargnano, Toscolano).

Esemplari d'Erbario: Grezzana (Ton., Goir.), Campagnola (Goir.), San Leonardo (Mang., Goir.), alla Chiusa di Ceraino (Ton.).


Rubia tinctorum L. un tempo era coltivata per la tintura dei tessuti.












Ord. TUBIFLORAE ↑↑↑↑

LXXXVI. Fam. Convolvulaceae ↑↑↑


337. Gen. Cuscuta L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 60, 1754)

940. Cuscuta europaea L.
Sp. Pl. 124 (1753).
SYN.: Cuscuta major DC. (1805).
BIBL. ver.: Cuscuta major Goir., Fl. ver. II, 210; C. europaea Poll., Fl. ver. I, 183; Cuscuta major Segu., Pl. ver. I, 193; Cassuta di Plinio Pona, M. B., 144.
NOM. ITAL.: Cuscuta europea.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; nat. America settentrionale.
Specie del Convolvulion sepion.
1-7 Tpar PEa V-VIII.

Parassita sul genere Urtica in modo particolare, ma anche su Humulus lupulus, Sambucus nigra ed altre piante: incolti dalla pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Verona al Bosco Buri!, Pestrino!, tra Erbezzo e Bosco Chiesanuova!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Tregnago (A.M.), Monte Baldo al Gambon (Ton., Goir.), Valfredda (Ton., Goir.).



941. Cuscuta epithymum (L.) L.
Syst. Veg. ed. 13, 140 (1774).
BIBL. ver.: Cuscuta Epithymum Goir., Fl. ver. II, 209; C. Epithymum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 93, 1893; C. europaea var. β Poll., Fl. ver. I, 184; C. minor. Segu., Pl. ver. I, 194.
NOM. ITAL.: Epitimo.
Geoelemento eurasiatico-temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; nat. America settentrionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
1-9 T par PEA V-IX.

Assai comune su tutto il territorio veronese dalla pianura alla fascia subalpina, Cuscuta epithymum è parassita su parecchie piante di famiglie diverse, in modo particolare Lamiacee, Leguminose, Composite, ma anche Cistacee, Ombrellifere ed altre: si ricordano Asperula purpurea, Artemisia alba, Fumana procumbens, Convolvulus cantabrica, Teucrium chamaedrys, Thymus gr. serpyllum, Horminum pyrenaicum, Eryngium campestre, Erica carnea, Trifolium campestre e T. pratense, Achillea millefolium s.l., Galium rubrum, Genista radiata, Aposeris foetida, Medicago sp., Lotus corniculatus, ecc.

Esemplari d'Erbario: Valon del Malera (Tessari), Monte Pastello dopo il forte di Monte (Di Carlo), Campiani di Garda (Lucato), Pai (Goir.), Valdiporro (Biadego), Novezza (Ton.), Verona (Ton., Goir.), Altissimo di Nago (Ton., Goir.), Tregnago (Goir., C.M.), Giazza (C.M.), Naole (Goir.), Spredino, Monte Zovo (Goir.), Monte Porcile (Goir.), Navene (Goir.), Boscomantico (Goir.).





338. Gen. Calystegia R. Br. ↑↑
(Prodr. Fl. Nov.Holl. I,483,1810)

942. Calystegia sepium (L.) R. Br.
Prodr. Fl. Nov. Holl., 484 (1810).
SYN.: Convolvulus sepium. (1753).
BIBL. ver.: Calystegia sepium Goir., Fl. ver. II, 208; Convolvulus sepium Poll., Fl. ver. I, 238; Convolvulus vulgaris major albus Segu., Pl. ver. I, 151.
NOM. ITAL.: Vilucchio bianco.
NOM. DIALETT.: Campanéle.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; nat. Amer. e Australia.
Specie dei Convolvuletalia.
1-7 H scand pEAi VII-X.

Comune lungo le siepi, gli argini dei corsi d'acqua, negli incolti e nei luoghi selvatici in genere, dalla pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: lungo l'Adige nei pressi di Verona!, Lungadige San Giorgio a Verona (Di Carlo), lungo il Garda, Castelletto (Goir.!), rive del Lago del Frassino a Peschiera (Di Carlo), Palude del Busatello, Gazzo Veronese (Di Carlo), Boscomantico!, Grezzana (Ton.,!), Tregnago C.M.), sul Monte Baldo da Ferrara alle Giare di Valbrutta (Goir.), da Caprino a Pazzon (Goir.) ecc.





339. Gen. Convolvulus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 76, 1754)

943. Convolvulus cantabrica L.
Sp. Pl. 158 (1753).
BIBL. ver.: Convolvulus Cantabrica Goir., Fl. ver. II, 207; C. Cantabrica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 93, 1893; C. Cantabrica Poll., Fl. ver. I, 238; Convolvulus linariae folio assurgens Segu., Pl. ver. I, 238; Convolvolo minore con foglie di Spicalavendula del Lobelio etc. Pona, M.B., 10.
NOM. ITAL.: Vilucchio bicchierino.
NOM. DIALETT.: Campaneline.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Regione mediterranea.
Specie dello Xerobromion.
2-5 H scap PEAi IV-IX.

Cresce copiosamente nei luoghi aridi e secchi dell'Alto Agro e della fascia collinare dal Lago di Garda al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Pai (Goir.), Campiani e Scaveaghe di Garda!, lungo le pendici del Monte Baldo in Piore (Goir.), Monti Creta e Belpo (Goir.), attorno a Verona a Boscomantico!, Verona, Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), San Vito del Mantico Goir.), Bussolengo, lungo il bordo della strada che costeggia il canale Biffis (Di Carlo), Monte Arzan di Avesa!, Spigola di Avesa!, Quinzano (Goir.), Colle delle Ongarine (Goir.), Valdonega (Goir.), Costagrande (Goir.), Trezzolano!, in arvis veronensibus (Mang.), Grezzana (Ton.), Vajo del Paradiso di Grezzana (Goir.,!), Colognola ai Colli!, Tregnago (C.M.).



944. Convolvulus arvensis L.
Sp. Pl. 153 (1753).
BIBL. ver.: Convolvulus arvensis Goir., Fl. ver. II, 207; C. arvensis Poll., Fl. ver. I, 237; Convolvulus arvensis minor Segu., Pl. ver. I, 152; Convolvolo secondo del Clusio etc., Pona, M.B., 10.
NOM. ITAL.: Vilucchione comune.
NOM. DIALETT.: Campanèle, Campaneline.
Geoelemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Specie del Convolvulo-Agropyrion.
1-7 G rhiz PEAi V-X.

Assai comune nei luoghi incolti, nei campi e nei vigneti dove si comporta da infestante; vegeta in di tutto il territorio dalla pianura alla media montagna, 1100-1200 m.

Esemplari d'Erbario: Verona, San Zeno!, Verona, Castel San Pietro!, Boscomantico!, San Michele Extra (Biadego), Verona via Tunisi in Borgo Roma (Di Carlo), Spredino (Goir.), Cogollo (C.M.), Serbaro nei Monti Lessini (Goir.), Monte Baldo alle Giare di Valbrutta (Goir.) e Campedello Goir.) e tra Campedello e La Lonza (Goir.).


Ipomea purpurea Roth (Convolvulus purpureus L.),

originaria dell'America tropicale, è pianta annua rampicante comunemente coltivata per ricoprire inferriate di finestre, pergolati ecc.; trovasi spesso inselvatichita lungo le siepi in prossimità delle abitazioni. Cresce dal piano alla fascia collinare e fiorisce da maggio-giugno fino ad ottobre.

Esemplari d'Erbario: Mozzecane, incolto (Di Carlo), Verona, alle Golosine inizio del viale della Fiera (Di Carlo).


Phacelia tanacetifolia Bentham

della famiglia delle Hydrophyllacee, originaria del Nordamerica, coltivata come pianta nettarifera, trovasi talvolta inselvatichita, spesso in prossimità di aziende agricole.

Esemplari d'Erbario: Villafranca di Verona!, Montecchio di Negrar!, Sommacampagna!, Tregnago!.









LXXXVII. Fam. Boraginaceae ↑↑↑


340. Gen. Heliotropium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 63, 1754)

945. Heliotropium europaeum L.
Sp. Pl. 130 (1753).
BIBL. ver.: Heliotropium europaeum Goir., Fl. ver. II, 220; H. europaeum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 187, 1893; H. europaeum Poll., Fl. ver. I, 204; Heliotropium majus Dioscoridis Segu., Pl. ver. I, 227; Eliotropio maggiore Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Eliotropio selvatico.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea, Europa centrooccidentale e meridionale. Asia centrale.
Specie degli Eragrostietalia.
2-7 T scap PEA VI-X.

Relativamente comune lungo i muri, tra gli incolti, negli orti, nei campi e nei luoghi aridi in genere dell'intero territorio dall'Alto Agro alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Verona, Borgo Roma!, Verona, lungo stradone Santa Lucia (Di Carlo), San Michele Extra (Biadego), colli veronesi (Mang.), Porto San Pancrazio (Goir.), Pojano (A.M., Goir.), da Caprino ai Lumini (Goir.), Onè di Monte Baldo (Goir.).





341. Gen. Lithospermum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 64, 1754)

946. Lithospermum officinale L.
Sp. Pl. 132 (1753).
BIBL. ver.: Lithospermum officinale Goir., Fl. ver. II, 212; L. officinale Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 184, 1893; Lithospermum majus erectum Segu., Pl. ver. I, 220; Lithospermo con facie d'Anchusa del Lobelio etc. Pona, M. B., 235.
NOM. ITAL.: Erba-perla maggiore.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia; nat. America settentrionale.
Specie del Trifolion medii.
2-7 H scap PEAi IV-X.

Greti di corsi d'acqua, luoghi selvatici, boschetti umidi ed incolti dall'Alto Agro alla media montagna in tutto il territorio; non è comunque specie comune.

Esemplari d'Erbario: sul Monte Baldo alle Acque Negre!, alla Lonza (Goir., Biadego), a Novezza e Novezzina (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.), a Campedello (Goir.), nella lecceta di Navene!; dintorni di Verona, San Vito del Mantico, Pestrino (Goir.), San Giovanni Lupatoto (Goir.); sui Monti Lessini nella Valle d'Illasi sul Monte Bellocca (A.M.), e nei pressi di San Mauro di Saline (A.M.), nei dintorni di Sant'Anna d'Alfaedo, Fosse, Erbezzo (Goir.), Selva di Progno (C.M.).





342. Gen. Buglossoides Moench ↑↑
(Meth. 418, 1794)

947. Buglossoides purpurocaerulea (L.) Johnston
Jour. Arnold Arb.35:44 (1954).
SYN.: Lithospermum porpurocaeruleum L. (1753).
BIBL. ver.: Lithospermum porpureo-coeruleum Goir., Fl. ver. II, 212; L. porpureo-coeruleum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 184, 1893; L. porpureo-coeruleum Poll., Fl. ver. I, 207; Lithospermum minus, repens, latifolium Segu., Pl. ver. I, 220.
NOM. ITAL.: Erba-perla azzurra.
Geoelemento sud-europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia minore.
Specie dei Quercetalia pubescenti-petraeae.
2-5,(6,7) H scap PEai V-VI.

Lungo le siepi, nei luoghi selvatici soleggiati, nei boschi caducifogli dall'Alto Agro alla fascia collinare, donde talvolta si innalza fino alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello!, Costagrande!, Cà di David!, Val Squaranto, Vajo Canova!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Avesa, dorsale oltre La Cola (Di Carlo), Torricelle alle Case Vecchie (!, Di Carlo), Pigozzo!, Scaveaghe di Garda!, tra San Peretto e Montecchio di Negrar (Lucato), Rocca Vecchia di Bardolino (Lucato), colle di San Leonardo, Verona (Mang.), Lessini in Val Squaranto! Monte Bellocca di Tregnago (A.M.), Saline di Tregnago (Goir.), dintorni di Grezzana (Ton.), Valdonega, Verona (Goir.), Quinzano e Parona (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Baldo alla Bera presso Caprino (Goir.), Monte Gazo alle Piosse e alle Murete (Goir.).



948. Buglossoides arvensis (L.) Johnston
Jour. Arnold: Arb. 35:44 (1954).
SYN.: Lithospermum arvense Goir., Fl. ver. II, 213; L. arvense Poll., Fl. ver. I. 206; Buglossum arvense annuum lithospermifolio Segu., Pl. ver. I, 216;
NOM. ITAL.: Erba-perla minore.
Geoelemento sud-europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Specie del Quercion pubescenti-sessiliflorae.
2-5, (6,7) T scap PEai IV-VI.

Comune nei luoghi erbosi, fra le messi, nei pascoli aridi e negli incolti di tutto il territorio dalla pianura alla zona collinare fino a toccare la media montagna.

Esemplari d'Erbario: Caselle di Sommacampagna!, Guastalla di Sommacampagna (Di Carlo), Verona, via Chioda!, Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Verona, luoghi aridi (Goir.), Verona, Lungadige San Giorgio!, lungo il Lorì presso Avesa!, dintorni di Cancello!, Montorio!, Quinzano!, Rocca di Garda (Lucato).





343. Gen. Onosma L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. II, 196, 1762)

949. Onosma helvetica (A. DC.) Boiss.
Diagn. Pl. Orient. 11:111, 1849.
BIBL. ver.: Onosma tridentinum Goir., Fl. ver. II, 210; O. echioides var. angustifolium Poll., Fl. ver. I, 208; Onosma del Matthioli et Anchusa gialla del Dalecampio Pona, M.B., 10; Onosma del Mattioli Pona, ibidem.
NOM. ITAL.: Onosma svizzera.
Geoelemento SE-Europ.
DIFFUSIONE: Alpi occ.-meridionali.
Specie del Stipo-Poion Xerophilae.
2-5 Ch suffr (H scap) PEai V-VII

Comune nei luoghi aridi dalla media pianura alla fascia collinare di tutto il territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: Colli veronesi (Goir.), Torricelle di Verona!, Santa Maria in Stelle, località Bianchini!, San Massimo di Verona (Mang.), in arvis collium (Mang.), Colli benacensi circa San Vigilio (Ton.), Lago di Garda, Scaveaghe, pendici del Monte Brè!, progno presso Illasi (A.M., C.M.), Castagnè (C.M.), Val Sorda (Goir.), Monte Baldo, Caprino, ai Lumini (Goir.), Monte Baldo, prope Brentino (Goir.), lungo il Tasso ad Affi (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Tomba di Verona (Goir.), alla Pezza di Olivè (Goir.).



949 bis. Onosma echioides L.
Sp. Pl. ed. II, 196 (1762).
BIBL. ver.: Onosma tridentinum W. et K. var. angustifolium Goir., Fl. ver. II, 211; O. stellulatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 184, 1893; Onosma echioides var. α Poll., Fl. ver. I, 208; Symphytum Echii folio angustiore, radice rubra, flore luteo Segu., Pl. ver. I, 225; Anchusa gialla del Dalecampio Pona, M.B., 10 et Onosma del Mattioli Pona, ibidem.
NOM. ITAL.: Falsa viperina.
Geoelemento sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Penisola italiana e balcanica.
Specie degli Scorzonero-Chrysopogonetalia.
2-5,(6,7) Ch suffr PEai VI-VIII.

Cresce preferibilmente sui colli e nei luoghi aridi ghiaiosi, spingendosi talora a quote di 7-800 m, ma non può dirsi specie comune.

Esemplari d'Erbario: colli intorno a Verona (Goir.), nella Val d'Illasi al torrente Progno (C.M.).





344. Gen. Cerinthe L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 66, 1754)

950. Cerinthe minor L.
Sp. Pl. 137 (1753).
BIBL. ver.: Cerinthe minor Goir., Fl. ver. II, 210; C. minor Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 184, 1893; C. minor Poll., Fl. ver. I, 201; Cerinthe quorumdam minor, flavo flore Segu., Pl. ver. I, 226.
NOM. ITAL.: Erba-tortora.
Geoelemento sud-est-europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale, Asia centrooccidentale.
Specie dell'Onopordion acanthii.
1-7 H bienn PEAi VI-IX.

Luoghi erbosi, campi, vigneti e incolti in genere dalla pianura alla media montagna del territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: sul Monte Baldo e alle sue pendici, Ferrara (Goir.) e Caprino (Goir.), lungo il Lago di Garda, Peschiera, Lazise, San Vigilio!, Torri!, sulle colline attorno alla città! e lungo le valli fino al confine vicentino!.





345. Gen. Echium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 68, 1754)

951. Echium italicum L.
Sp. Pl. 139 (1753).
BIBL. ver.: Echium italicum Goir., Fl. ver. II, 211; E. italicum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. Ital., 184, 1893; E. italicum Poll., Fl. ver. I, 202; Echium flore albo Segu., Pl. ver., 218; Echio del Matthioli di fior bianco Pona, M.B., 5.
NOM. ITAL.: Viperina maggiore.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Regione mediterranea.
Specie dell'Onopordion acanthii.
(1),2-5 H bienn PEAi VI-IX.

Nei luoghi aridi ed incolti, lungo i margini dei sentieri e lungo gli argini nell'Alto Agro e nella fascia collinare di tutto il territorio (Pona, Segu., Poll., A.M., Bracht, Porta, Goir., Fontana, Rigo,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Ongarine!, luoghi sassosi presso Verona (Goir.), Porta Vescovo verso il Cimitero (C.M.).
Altre località segnalate: Castel San Felice, lungo la Valpantena, Valle di Caprino, Lazise.



952. Echium vulgare L.
Sp. Pl. 139 (1753).
BIBL. ver.: Echium vulgare Goir., Fl. ver. II, 211; E. vulgare Poll., Fl. ver. I; E. vulgare Segu., Pl. ver. 217; Echio del Matthioli di fior rosso Pona, M.B., 5.
NOM. ITAL.: Viperina azzurra, Erba viperina.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Koelerio-Corynephoretea.
2-5,(6,7) H bienn pEAi VII-IX.

Nei luoghi incolti e ghiaiosi, nei pascoli aridi, sui muri e sulle rupi dall'alta pianura alla fascia collinare donde talora penetra in quella montana.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello!, località Stramonte del Monte Pastello (Di Carlo), Boscomantico!, lecceta di Navene!, Verona, via Pallone!, Verona, via Chioda!, Verona allo scalo merci delle FF.SS. (Di Carlo), Verona a Santa Lucia, lungo la pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Monte Ongarine!, dalla Cola di Avesa a Montecchio!, Quinzano!, Vajo del Paradiso!, Borgo Milano!, Porta Nuova (Mang., A.M.), Grezzana (Ton.), Cogollo (C.M.), Tregnago (C.M.), tra Spiazzi e Ferrara (Goir.), Spredino in Valpantena (Goir.), Val d'Adige alla Chiusa (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Val d'Adige ad Incanale (Goir.), Fraine, Ferrara di Monte Baldo (Goir.).





346. Gen. Pulmonaria L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 169,1754)

953. Pulmonaria officinalis L.
Sp. Pl. 135 (1753).
BIBL. ver.: Pulmonaria vulgaris subsp. officinalis Goir., Fl. ver. II, 213; P. vulgaris f. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 184, 1993; P. officinalis Poll., Fl. ver. I, 205; Pulmonaria Italorum ad Buglossum accedens Segu., Pl. ver. I, 218; Polmonaria maggiore Pona, M.B., 235; Polmonaria Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Polmonaria maggiore.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Specie dei Fagetalia syilvaticae.
(2), 3-9 H scap PEaI III-VI.

Frequente nei luoghi boschivi selvatici, lungo le siepi dalla fascia collinare a quella montana, dal Baldo e dal Garda ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla!, Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), alla Cola di Avesa!, Val Squaranto!, Colle di San Mattia (C.M.), Vajo Borago (Goir., Di Carlo), Forte di Santa Viola (Goir.), Valpantena (Goir.), Grezzana (Ton.), Bosco Raute (C.M.), Val dei Tessari (C.M.), Tregnago (A.M.), Castion (Goir.), pendici del Corno d'Aquilio!.



954. Pulmonaria australis (Murr) Sauer
Biblioth. Bot. 131:256 (1975).
BIBL. ver.: Pulmonaria vulgaris subsp. angustifolia f. australis Goir., Flor. ver. II, 213; P. angustifolia Poll., Fl. ver. I, 205; Pulmonaria foliis Echii Segu., Pl. ver. I, 219; Polmonaria minore con fior ceruleo e purpureo Pona, M.B., 235.
NOM. ITAL.: Polmonaria meridionale.
Geoelemento endemico alpico.
DIFFUSIONE: Alpi.
Specie dei Trifolio-Geranietea.
3-9 H scap PEai IV-VI.

Luoghi boschivi e selvatici della collina e della media montagna dal Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Spiazzi (Goir.), Monte Baldo ai Coltri (Ton.), Prabazar (Ton.), Monte Pastello!, Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), Montecchio di Negrar (Goir.), La Grola di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Di Carlo), Monte Comun (Goir.), San Dionigi di Parona!, Costagrande!, MonteTondo (Goir.), Santa Viola (Goir.), Tregnago (C.M.), Badia Calavena (A.M.).





347. Gen. Symphytum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 66, 1754)

955. Symphytum officinale L.
Sp. Pl. 136 1753).
BIBL. ver.: Symphytum officinale Goir., Fl. ver. II, 217; S. officinale Poll., Fl. ver. I, 209; Symphytum Consolida major flore purpureo, quae mas Segu., Pl. ver. I, 223; Sinfito maggiore di fior porporino Pona, M.B., 143; Symphytum magnum Calc., Viagg. etc, 9.
NOM. ITAL.: Consolida maggiore.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, nat. in Am. sett.
Specie del Filipendulo-Petasition.
1-7 H scap PEai IV-VIII.

Comune nei luoghi ombrosi umidi e paludosi, lungo i corsi d'acqua e gli argini dalla bassa pianura alla zona medio-montana dell'intero territorio.

Esemplari d'Erbario: lungo l'Adige a Preabocco!, Boscomantico!, lungo l'Adige al Boschetto!, Porto San Pancrazio!, al Pestrino!, San Michele Extra (Biadego), Borgo Milano (Lucato), Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Oliosi di Castelnuovo del Garda (Di Carlo), lungo il Tartaro!, Palude del Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo), Gazzo!, Terranegra di Legnago Riva destra Adige (Di Carlo).



956. Symphytum tuberosum L.
Sp. Pl. 136 (1753).

subsp. nodosum (Schur) Soò
BIBL. ver.: Symphytum tuberosum Goir., Fl. ver. II, 217; S. tuberosum Poll., Fl. ver. I, 210; S. majus tuberosa radice Segu., Pl. ver. I, 224; Sinfito mezzano Pona, M.B., 143.
NOM. ITAL.: Consolida tuberosa.
Geoelemento sud-est-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
2-7 G rhiz PeaI III-V.

Luoghi selvatici e boschivi (querceti, ostrieti), siepi e cespugli dalla fascia collinare all'orizzonte montano inferiore del territorio, raramente in pianura.

Esemplari d'Erbario: Avesa (Mang.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), colli attorno a Verona (Mang.), dintorni di Verona (Goir.), Tregnago (A.M.), Montecchio di Negrar (Goir.), Monte Pastello in località Molane (Di Carlo).
Altre località segnalate: colli benacensi di Lazise (Fontana), Valle di Caprino (Segu.), sul Baldo ai Masi, in Pravazar, in Val Basiana (Poll.).



957. Symphytum bulbosum Schimper
Flora (Regensb.) 8:17 (1825).
BIBL. ver.: Symphytum bulbosum Goir., Fl. ver. II, 218; S. bulbosum Goir., Pl. Vasc. etc., 32; S. bulbosum Goir., App. bot. etc., 25; S. bulbosum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 186, 1893; S. minus tuberosa radice Segu., Pl. ver. I, 224; Sinfito minore Pona, M.B., 143.
NOM. ITAL.: Consolida minore.
Geoelemento sud-est-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale.
Specie dell'Aegopodion podagrariae.
1-4 G rhiz PEai V-VI.

Luoghi incolti e selvatici, campi, margini dei fossi della pianura e della collina, dal Lago di Garda alle prime propaggini dei Lessini, Santa Maria in Stelle, Pigozzo, Mizzole, Nesente (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Valpantena (Goir.), Verona (Goir.).
Altra località segnalata: Val di Pigozzo (Goir.).





348. Gen. Anchusa L. ↑↑
(Gen. Pl. Ed.V,64,1754)

958. Anchusa officinalis L.
Sp. Pl. 133 (1753).
BIBL. ver.: Anchusa officinalis Goir., Fl. ver. II, 215; A. officinalis Goir., Erb.est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 185, 1893; A. angustifolia Poll., Fl. ver. I. 215; Buglossum silvestre majus nigrum Segu., Pl. ver. I, 214.
NOM. ITAL.: Buglossa comune.
Geoelemento pontico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia Minore.
Specie degli Onopordetalia.
1-7 H scap PEAi IV-IX.

Nei campi, ai margini delle strade rurali, negli incolti, nei vigneti, dal piano alla media montagna, ma non è specie comune.

Esemplari d'Erbario: Boschetto!, Porta Palio!, Borgo Milano!, lungo l'Adige (Goir.), Verona alla Palazzina lungo l'Adige (Di Carlo), Verona al Pestrino (!, Di Carlo), Cà di David presso il cimitero (Di Carlo), Verona, Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Vallese di Oppeano nell'oasi del Feniletto (Di Carlo), Caprino (Goir.).



959. Anchusa italica Ritz.
Obs. I, 12 (1779).
SYN.: Anchusa azurea Miller 1768.
BIBL. ver.: Anchusa italica Goir., Fl. ver. II, 216; A. italica Goir., Erb. est. et autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 185, 1893; A. Italica Poll., Fl. ver. I, 216; Buglossum angustifolium majus, flore coeruleo Segu., Pl. ver. I, 214; Buglosso volgare Pona, M.B., 5.
NOM. ITAL.: Buglossa italiana.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Secalinion mediterraneum.
(1), 2-5 H scop PEai IV-VIII.

Prati aridi, luoghi incolti, vigneti, messi, nell'intero territorio (Pona, Segu., Poll., Goir.,!) dalla pianura alla media montagna, per lo più nella fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: San Bonifacio e Soave (Goir.), Monteforte d'Alpone (Goir.!), San Martino (Goir.!) nella Valpantena, Grezzana (Ton.!), Santa Maria in Stelle!, Spredino (Goir.!), dalla Cola a Montecchio!, nella Valpolicella (Goir.), sul Pastello (Goir.,!), nella Valle di Caprino (Goir.), lungo le sponde del Lago, da Garda a Castelletto e Malcesine (Goir.,!) e sui colli che lo circondano (Goir.).



960. Anchusa arvensis (L.) Bieb.
Fl. Taur.-Caucas. 1:123 (1808).
SYN.: Lycopsis arvensis L. (1713).
BIBL. ver.: Lycopsis arvensis Goir., Fl. ver. II, 216; Anchusa arvensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 186, 1893; Lycopsis arvensis Poll., Fl. ver. I, 211; Buglossum sylvester minus Segu., Pl. ver. I, 215; Echio del Fuchsio Pona, M.B., 5.
NOM. ITAL.: Buglossa minore.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia; nat. America settentrionale.
Specie del Panico setarion.
2-4, 7 T scap PEA V-IX.

La pianta, che ha come habitat le siepi, il margine dei campi, gli incolti in genere, non è stata recentemente segnalata; la sua presenza un tempo sembrava limitata al Baldo e alle sue pendici: Campedel (C.M.), Giare di Valbrutta (Goir.), (in herb.)





349. Gen. Borago L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 67, 1754)

961. Borago officinalis L.
Sp. Pl. 137 (1753).
BIBL. ver.: Borrago (sic!) officinalis Goir., Fl. ver. II, 215; B. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 185, 1893; B. officinalis Poll., Fl. ver. I, 211; Borrago floribus coeruleis Segu., Pl. ver. I, 229.
NOM. ITAL.: Borragine comune.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea; nat. in America sett.
Specie dei Sisymbrietalia.
(1), 2-5 T scap PEa IV-VIII.

Ruderi, luoghi incolti e coltivati, macerie della pianura e delle fascia collinare. Rara.

Esemplari d'Erbario: Colle di San Leonardo (Mang., Goir.), Pigozzo (Goir.), Malcesine, Cisano, Torri (Goir.), Biondella (Pantano).





350. Gen. Asperugo L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 67, 1754)

962. Asperugo procumbens L.
Sp. Pl.138 (1753).
BIBL. ver.: Asperugo procumbens Goir., Fl. ver. II, 219; A. procumbens Goir., App. bot, 25; A. procumbens Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 186, 1893; A. procumbens Poll., Fl. ver. I, 212; A. vulgaris Segu., Pl. ver. I, 216.
NOM. ITAL.: Buglossa dentata.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa settentrionale.
Specie dell'Onopordion acanthii.
1-7 T scap PEA V-VII.

Luoghi incolti, ruderi, sentieri dalla pianura all'orizzonte montano inferiore; specie già rara in passato (Segu., Poll., Goir.), recentemente non più rinvenuta. La sua presenza nel territorio veronese è da ritenersi molto dubbia.

Esemplari d'Erbario: Salionze e Cà Malavicina (Ton., Goir.), Ponte di Veja (Goir.), Brenzone (Goir.), Monte Baldo nella Valle del Pissol (Goir.), Ferrara (Goir.).
Altre località segnalate: Castelletto di Brenzone (Goir.), Assenza (Goir.), Cassone (Goir.), Malcesine (Goir.).





351. Gen. Myosotis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 63, 1754)

963. Myosotis arvensis (L.) Hill
Veg. Syst. 7: 55 (1764).
SYN.: Myosotis intermedia Link (1819).
BIBL. ver.: Myosotis intermedia Goir., Fl. ver. II, 214; M. arvensis pro parte? Poll., Fl. ver. I, 218.
NOM. ITAL.: Non ti scordar di me minore.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale; nat. Am. settentrionale.
Specie dei Secalinetea.
2-4, (5-7) T scap PEa IV-VII.

Campi, luoghi erbosi, incolti dell'Alto Agro, delle fascie collinari e montane inferiori.

Esemplari d'Erbario: Verona, Boscomantico!, Quadrante Europa!, Bosco Buri!, Fontana del Ferro (Lucato), Quinzano (Lucato), Monte Pastello (!, Di Carlo), Marcenigo (A.M.), Grezzana (Ton.), Giazza (C.M.), Revolto!, San Vigilio del Garda!, Monte Baldo alla Corona!, Novezza (Ton.).



964. Myosotis ramosissima Rochel
in Schultes, Osterreichs Fl. ed. 2, 1:366 (1814).
BIBL. ver.: Myosotis hispida Goir., Fl. ver. II, 214; M. arvensis Poll., Fl. ver. I, 218; Lithospermum arvense minus Segu., Pl. ver. I, 221.
NOM. ITAL.: Non ti scordar di me ramoso.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Festuco-Sedetalia.
(1), 2-7 T scap PEa III-VII.

Campi, luoghi erbosi, incolti dal piano alla zona montana.

Esemplari d'Erbario: tra Montorio e Trezzolano!, Verona (Goir.), Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Verona al Boschetto (Di Carlo), Verona, Lungadige Cangrande (Di Carlo).



965. Myosotis sylvatica Hoffm.
Deutschl. Fl. 61 (1791).
SYN. Myosotis alpestris Auct. It. p.p.
BIBL. ver.: Myosotis sylvatica Goir., Fl. ver. II, 214; M. sylvatica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 185, 1893.
NOM. ITAL.: Non ti scordar di me dei boschi.


subsp. sylvatica
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
(2,3), 4-7 H scap PEAi IV-IX.

Boschi, boschetti e luoghi selvatici di tutto il territorio dall'alta pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), Chievo (Goir.), Parona (Goir.), Fumane, Molina (Biadego), Grezzana nel Vajo Paradiso (Di Carlo), Boscomantico!, Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo), Tregnago (C.M.), Orè di Grezzana (C.M.), Monte Bellocca (C.M.), Cerro (Goir.), Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Bocca Gaibana, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Monte Pastello (Mang.), Valon del Malera!, Corno d'Aquilio!, Monte Baldo Strada Graziani!, Costabella (Biadego), alle Buse e alle Busete (C.M.), Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo).



966. Myosotis alpestris F.W. Shmidt
Fl. Boem. 3:26 (1794).
SYN.: Myosotis pirenaica Auct. Fl. It., non Pourret.
BIBL. ver.: Myosotis alpestris Goir., Fl. ver. II, 214; M. alpestris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 185, 1893; M. Scorpioidse var. alpestris Poll., Fl. ver. II, 217.
NOM. ITAL.: Non ti scordar di me alpino.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa montana centro-meridionale.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
8,9 H scap PEAi VI-IX.

Pascoli, luoghi rupestri e sassosi elevati di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Monte Posta (Goir.), Campobrun (C.M.), Monte Malera (Goir.), alla Sega di Ala!, Gruppo del Carega!, Monte Pastello (Goir.,!), sul Monte Baldo in Valfredda (Ton.), Val Vaccara (Ton.), Costabella (Gor.), pascoli presso Tratto Spino (Di Carlo).



967. Myosotis scorpioides L.
Sp. Pl. 131 (1753).
SYN.: Myosotis palustris Hill (1764).
BIBL. ver.: Myosotis palustris Goir., Fl. ver. II,214; M. scorpioides Poll. p.p., Fl. ver. I, 217; Lithospermum palustre minus, flore coeruleo Segu., Pl. ver. I, 222.
NOM. ITAL.: Non ti scordar di me delle paludi.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centro-settentrionale, Asia centro-settentrionale.
Specie del Calthion.
1-5 H scap PEAi IV-IX.

Luoghi umidi o paludosi, margini dei corsi d'acqua dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Boschetto!, Montorio!, Vajo Borago!, risorgive di Cà di David!, San Michele Extra (Biadego), San Martino (Ton.), Albarelle di San Martino Buon Albergo, fosso (Di Carlo), Grezzana (Ton.), Zevio (Lucato), Povegliano nella fossa Giona (Di Carlo), Bassa veronese lungo il Tartaro!, al Busatello!, Legnago (A.M.).





352. Gen. Lappula Moench ↑↑
(Meth. 416, 1794)

968. Lappula squarrosa (Retz.) Dumort.
Fl. 40 (1827).
SYN.: Lappula myosotis Moench. (1794); Echinospermum lappula Lehm. (1818).
BIBL. ver.: Echinospermum lappula Goir., Fl. ver. II, 220; Myosotis lappula Poll., Fl. ver. I, 219; Buglossum angustifolium, semine echinato Segu., Pl. ver., I, 215.
NOM. ITAL.: Lappolina minore.
Geoelememto paleo-temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrosettentrionale, Africa settentrionale, nat. Am. Sett.
Specie del Sisymbrion.
1-7 T scap PEA VI-IX.

Luoghi incolti aridi, sterpaglie, pascoli sassosi dalla pianura alla media montagna, dal Lago di Garda e dal Monte Baldo ai Lessini; questa doveva essere la distribuzione sul territorio secondo il materiale d'erbario, ma recentemente la specie non è stata più rinvenuta.

Esemplari d'Erbario: Torri (C.M.), Spiazzi (Goir.), alla Corona (C.M.), Monte Pastello (Goir.), Verona (Goir.), Grezzana (Ton.), Castagnè (C.M.), Spredino (Goir.), Tregnago (C.M.), Monti Precastio e Gardon (A.M.).





353. Gen. Cynoglossum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 65, 1754)

969. Cynoglossum officinale L.
Sp. Pl. 134 (1753).
BIBL. ver.: Cynoglossum officinale Goir., Fl. ver. II, 218; C. officinale Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 186, 1893; C. officinale Poll., var. α e β, 212; C. majus vulgare Segu., Pl. ver. I, 228; Cynoglossum vulgare Pona, M.B., 14.
NOM. ITAL.: Lingua di cane officinale.
NOM. DIALETT.: Capelazzi selvadeghi.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale; nat. Am. Sett.
Specie dell'Onopordion acanthii.
1-7 H bienn PEAi V-IX.

Specie non comune che cresce lungo le siepi, ai bordi dei campi, negli incolti dalla pianura alla zona montana dell'intero territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (C.M.), Porcino di Monte Baldo (Goir.), pascoli di Novezzina (Di Carlo), Spiazzi (A.M., Goir.), Ferrara, Fraine di Monte Baldo (Goir.), Monte Pastello!, Monte Pastello località Molane (Lucato, Di Carlo), Sant'Anna d'Alfaedo e Fosse (Goir.), Bardolino (Lucato), Valeggio sul Mincio!, San Michele Extra (A.M.), Grezzana (Ton.), Lugo di Valpantena (Goir.), dintorni di Cerro Veronese (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Selva di Progno (Ton., Goir.).



970. Cynoglossum creticum Miller
Gard. Dict. Ed. 8, n° 3 (1868).
SYN.: Cynoglossum pictum Aiton (1789).
BIBL. ver.: Cynoglossum creticum Goir., Fl. ver. II, 219; C. Pictum Goir., Erb. est.. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 186, 1893; C. pictum Poll., Fl. ver. I, 214.
NOM. ITAL.: Lingua di cane a fiori variegati.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea, Asia centro-occidentale.
Specie degli Onopordietalia acanthii.
(1), 2-5 (6,7) H bienn PEAi V-IX.

Lungo i sentieri, ai margini dei campi e sugli argini dall'Alto Agro e dalla collina fino alla bassa montagna dell'intero territorio dal Lago di Garda e dal Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Boi di Caprino (Goir.), Valle di Caprino (Goir.), da Ceraino a Monte (Goir.), Scaveaghe di San Vigilio!, Monte Pastello (Goir.), Quinzano (Goir.), campi presso Verona (Mang.), San Massimo di Verona (Mang., Goir.), Borgo Milano e quartiere Stadio (Lucato), San Giovanni Lupatoto (Goir.), Valle di Montorio (Goir.), Tregnago (A.M.), Vajo dell'Anguilla (Goir.).









LXXXVIII. Fam. Verbenaceae ↑↑↑


354. Gen. Verbena L. ↑↑
(Gen. Pl. Ed. V, 12, 1754)

971. Verbena officinalis L.
Sp. Pl. (1753).
BIBL. ver.: Verbena officinalis Goir., Fl. ver. II, 297; V. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull.Soc.Bot. It., 344, 1893; V. officinalis Poll., Fl. ver. II, 288: Verbena communis coeruleo flore Segu., Pl. ver., I, 312; Verbenaca volgare del Matthioli Pona, M. B., 3 et Jerabotane del Dodoneo Pona, M.B., 169.
NOM. ITAL.: Verbena comune.
Geoelemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa, nat. altrove.
Specie del Potentillo-Polygonetalia.
1-7 (8,9) H scap PEAi V-XI.

Assai comune nei luoghi incolti, ai margini delle vie dalla bassa pianura alla zona subalpina.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico!, Navene!, Torricelle!, San Michele Extra (Biadego), Verona, cortile dell'Arsenale (Di Carlo), Monte della Parte!, Monte Cavro! Pestrino!, Santa Maria in Stelle!, Verona lungo l'Adige! *.


* Caryopteris incana Miq., della famiglia delle Verbenacee, sovente coltivata dagli apicoltori per l'alta qualità del nettare, è stata rinvenuta per la prima volta nel Veronese inselvatichita al margine della strada che da Grezzana conduce a Quinto di Valpantena! e successivamente a Parona nel vivaio comunale! ed ancora a Marzana nel giardino di piante officinali "L'Ancora" (Di Carlo)









LXXXIX. Fam. Callitrichaceae ↑↑↑


355. Gen. Callitriche L.
(Gen.Pl. ed. V,5,1754)

972. Callitriche stagnalis Scop.
Fl. Carn. ed. 2,2: 251 (1772).
BIBL. ver.: Callitriche stagnalis Goir., Fl. ver. I, 230; C. aquatica f. aquatica Poll., Fl. ver. I, 3; Stellaria aquatica Segu., Pl. ver. I, 327.
NOM. ITAL.: Callitriche degli stagni.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Specie del Batrachion fluitantis.
1-7 I rad PEAi V-IX.

Fossi e acque lentamente fluenti dalla bassa pianura alla media montagna (Goir.).

Esemplari d'Erbario: Montorio!, Cà di David!, San Michele Extra!, Caldiero (Goir.).



973. Callitriche palustris L.
Sp. Pl. 969 (1753).
SYN.: Callitriche verna L. (1755); C. vernalis Kuetz (1832).
BIBL. ver.: Callitriche verna Goir., Fl. ver. I, 230; C. aquatica f. intermedia Poll., Fl. ver. I, 3.
NOM. DIALETT.: Callitriche delle paludi.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale.
Specie del Nymphaeion albae.
1-7(8,9) I rad PEAi V-IX.

Frequente nei fossati, nelle pozze d'alpeggio del territorio dalla pianura all'orizzonte subalpino del Monte Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Fibbio alle Ferrazze!, Montorio all'ex filanda!, Verona lungo l'Adige!, Montorio alla Fossa Murara!, Erbè!, lungo il Tartaro!, all'Albaro (A.M.), Val Basiana, Monte Baldo (Ton., Goir., C.M.), Valfredda (Ton.), oltre Revolto (C.M.), Monte Malera, al Baito (Goir.).



974. Callitriche hamulata Kutz. ex Kutz.
SYN. Fl. Germ. 246 (1835).
BIBL. ver.: Callitriche hamulata Goir., Fl. ver. I, 231; C. aquatica f. autumnalis Poll., Fl. ver. I, 3; Stellaria aquatica foliis longis tenuisissimis Segu., Pl. ver. III, 144.
NOM. ITAL.: Gamberaja arrotondata.
Geoelemento subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale-settentrionale.
Specie del Batrachion fluitantis.
1-5 I rad PEAi V-IX.

Meno frequente delle precedenti, predilige acque più correnti ed ossigenate.

Esemplari d'Erbario: Montorio!, San Martino (Ton.), San Bonifacio (Ton.), Bassa veronese nella Fossa Grumagna!, fiume Tartaro!, Fossa Salarina!.









XC. Fam. Lamiaceae ↑↑↑


356. Gen. Ajuga L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 246, 1754)

975. Ajuga genevensis L.
Sp. Pl. 561 (1753).
BIBL. ver.: Ajuga genevensis Goir., Fl. ver. II, 296; A. genevensis Poll., Fl. ver. II, 265; Bugula sylvestris villosa, flore coeruleo Segu., Pl. ver. III, 144.
NOM. ITAL.: Iva ginevrina.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Specie dei Festuco-Brometea.
(1), 2-7 H scap PEAi IV-IX.

Cespugli, siepi, muri, rupi dal piano basale all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.), Ferrara di Monte Baldo!, Navene!, alla Corona!, Monte Pastello (!, Di Carlo), colline attorno Verona, Torricelle!, Avesa, dorsale oltre La Cola (Di Carlo), Valdonega (Goir.), Montorio (C.M.), Giare di Grezzana (Goir.), Romagnano (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Tregnago (A.M.), tra Erbezzo e Fosse (Lucato).



976. Ajuga pyramidalis L.
Sp. Pl. 561 (1753).
BIBL. ver.: Ajuga pyramidalis Goir., Fl. ver. II, 295; A. pyramidalis Poll., Fl. ver. II, 265.
NOM. ITAL.: Iva piramidale.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso.
Specie dei Caricetalia curvulae.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Specie non comune, probabilmente limitata ai prati, ai pascoli e ai luoghi selvatici dei Monti Lessini; da ricercare sul Monte Baldo.

Esemplari d'Erbario: Monte Carega in prossimità del rifugio Scalorbi!, ericeti del Monte Posta (Goir.), Roverè di Velo (A.M.). Segnalata ancora da Goiran per la zona di Campobrun.



977. Ajuga reptans L.
Sp. Pl. 561 (1753).
BIBL. ver.: Ajuga reptans Goir. Fl. ver. II, 295; A. reptans Poll., Fl. ver. II, 263; Bugula flore cinereo vel albo Segu., Pl. ver. I, 323 et Bugula flore dilute purpurascente vel carneo Segu., Pl. ver. I, 324.
NOM. ITAL.: Iva comune, Bugula.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia Minore, Asia occidentale.
Specie dei Molinio-Arrhenatheretea.
(1), 2-7 H rept PEai IV-IX.

Specie comune in tutto il territorio dove vegeta nei prati, nei pascoli, lungo le siepi, al margine dei campi dalla pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Novezza di Monte Baldo (Ton.), Pra' Bestemià (Biadego), Pravazar (Ton.), lungo il Garda alle Prandine di Torri!, alla Rocca di Garda (Lucato), Albisano!, Incaffi!, Monte Pastello!, Corno d'Aquilio (Biadego), Cavalo di Valpolicella!, Torricelle di Verona!, Avesa alla Cola (Goir.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Castello di Montorio!, tra Montorio e Trezzolano!, Santa Maria in Stelle!, Grezzana (Ton.), Monte Cucco sopra Sezano!, Vago (C.M.), dintorni di Tregnago (A.M.), Monti Lessini (Goir.).



978. Ajuga chamaepitys (L.) Schreber
Pl. Vert. Unilab. 24 (1773).
BIBL. ver.: Ajuga chamaepitys Goir., Fl. ver. II, 296; A. chamaepitys Poll., Fl. ver. II, 265; Chamaepitys lutea vulgaris sive folio trifido Segu., Pl. ver. I, 322; Camepizio Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Iva artritica.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Caucalidion lappulae.
1-7 T scap PEA IV-X.

Specie abbastanza comune in tutto il territorio dove si incontra nei campi, nei prati aridi, negli incolti, sulle rupi e sui muri.

Esemplari d'Erbario: Torricelle di Verona!, Monte Porcile, Vajo Pozzetto!, Santa Maria in Stelle!, Spigola di Avesa!, Monte Ongarine (Goir.), Monte Santa Viola (Goir.), Spredino (Goir.), Grezzana (Ton.), Val Squaranto (Goir.), dintorni di Bovolone (Tosco), San Michele Extra (Biadego), Tregnago (A.M.), Val d'Adige (Goir.), Rivoli (Goir.), Monte Pastello!.





357. Gen. Teucrium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 247, 1754)

979. Teucrium scorodonia L.
Sp. Pl. 564 (1753).
BIBL. ver.: Teucrium Scorodonia Goir., Fl. ver. II, 293; T. Scorodonia Poll., Fl. ver. II, 260.
NOM. ITAL.: Scorodonia.
Geoelemento europeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale occidentale.
Specie del Melampyrion pratensis.
H scap pEAi VII-IX.

Specie da ricercare per il territorio veronese; già il Goiran supponeva che T. scorodonia potesse essere presente in quanto segnalata sia nel confinante Trentino (Ala) che nel Vicentino (Recoaro, Staro).



980. Teucrium scordium L.
Sp. Pl. 565 (1753).
BIBL. ver.: Teucrium Scordium Goir., Fl. ver. II, 294; T. Scordium Poll., Fl. ver. II, 260; Chamaedrys palustris canescens seu Scordium officinarum Segu., Pl. ver. I, 319.
NOM. ITAL.: Scordio.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie dei Molinio-Arrhenatheretea.
1,(2) H scap PEai VI-VIII.

Specie legata un tempo a luoghi paludosi della bassa pianura veronese, oggi bonificati; non più rinvenuta recentemente e presumibilmente scomparsa.

Esemplari d'Erbario: Palù (A.M.), Isola della Scala (Ton.), Aselogna (Goir.), Vigasio (Goir.).
Altre località segnalate: Legnago (Goir.), Bovolone (Goir.).



981. Teucrium botrys L.
Sp. Pl. 562 (1753).
BIBL. ver.: Teucrium botrys Goir., Fl. ver. II, 294; T. Botrys Poll., Fl. ver. II, 259; Chamaedrys laciniatis foliis Segu., Pl. ver. I, 320.
NOM. ITAL.: Camedrio a foglie laciniate.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Algeria.
Specie dell'Alysso-Sedum albi.
3-7 T scap PEA VI-X.

Lungo i sentieri, nei campi, nei luoghi ghiaiosi della collina e della media montagna.

Esemplari d'Erbario: colli veronesi (Goir.), nella Valle di Illasi a Tregnago (C.M.), Castelvero (A.M.), nella Valpantena a Grezzana (A.M.), Romagnano (Goir.), sui Lessini sui Monti Zovo e Gazo (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Fosse (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Monte Pastello (!, Di Carlo), Monte di Valpolicella!, San Giorgio di Valpolicella!, Garda!, Torri (Goir.), Navene (Goir), Albarè (Goir.), Ferrara (Goir.), Eremo dei SS.Benigno e Caro (Goir.).



982. Teucrium chamaedrys L.
Sp. Pl. 565 (1753).
BIBL. ver.: Teucrium Chamaedrys Goir., Fl. ver. II, 294; T. Chamaedrys Poll., Fl. ver. II, 261; Chamaedrys major repens Segu., Pl. ver. I, 318 et Chamaedrys minor repens Segu., Pl. ver. I, 319.
NOM. ITAL.: Querciola.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7 Ch suffr PEai VI-VIII.

Comune nei luoghi aridi e sassosi, nei prati e ai margini dei boschi.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, tra Monte e San Giorgio di Valpolicella!, dintorni di Bardolino (Lucato), Monte Baldo verso il Telegrafo (Mang.), Fumane (Mang.), Boscomantico!, Avesa (Lucato), Grezzana (Ton.), Monte Porcile (Goir.), Tregnago (A.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), dintorni di Erbezzo!, Monte Campostrin presso Giazza (Goir.), San Dionigi, Monte della Parte!, Monte Cavro!, San Rocchetto!, Spigola di Avesa!, Monte Ongarine!, Monte Arzan!, Vajo Borago!, Vajo Galina!, Torricelle!, San Fidenzio!,Montorio!, Mizzole!, Morago!, Cancello!, Pigozzo!, Trezzolano!, Vajo Canova!, Val Squaranto!, Monte Cucco!, Santa Maria in Stelle!, Sezano!.



983. Teucrium montanum L.
Sp. Pl. 565 (1753).
BIBL. ver.: Teucrium montanum Goir., Fl. ver. II, 295; T. montanum Poll., Fl. ver. II, 262; Polium lavandulae folio Segu., Pl. ver. I, 321; Polio secondo del Matthioli Pona, M.B., 155; Polio calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Camedrio montano.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia Minore.
Specie dei Brometalia erecti.
(2),3-9 Ch suffr PEAi VI-VIII.

Prati aridi, luoghi sassosi, rupestri del territorio dal Garda al confine vicentino, dall'Alto Agro alla collina fino a toccare l'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene (!, Di Carlo), Torri del Benaco!, Campiani di Garda!, Bardolino (Lucato), Pai e Castelletto (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Mang.), Valle della Liana (Goir.), Pozzogalletto (Goir.), Monte Baldo alle Fraine (Goir.), Monte Pastello (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Ceraino (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), San Dionigi di Parona!, Avesa!, Santa Maria in Stelle!, Grezzana (Ton.), Monte Santa Viola (Goir.), ai Finetti di Tregnago (A.M.), Monte Zovo (Goir.), Monte Trapola (Goir.), Valon del Malera (Tessari), Revolto (Goir.), Passo Pertica!, Monte Cavro!, San Rocchetto!, Monte Ongarine!, Monte Arzan!, Vajo Gallina!, Vajo Borago!, San Fidenzio!, Montorio!, Pigozzo!, Mizzole!, Monte Cucco!, Sezano!.





358. Gen. Scutellaria L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 260, 1754)

984. Scutellaria galericulata L.
Sp. Pl. 599 (1753).
BIBL. ver.: Scutellaria galericulata Goir., Fl. ver. II, 282; S. galericulata Poll., Fl. ver. II, 290; Cassida palustris vulgatior, flore coeruleo Segu., Pl. ver. III, 130.
NOM. ITAL.: Scutellaria palustre.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa settentrionale, America settentrionale.
Specie del Magnocaricion elatae.
1-7 G rhiz PEAi VI-IX.

Luoghi umidi in genere, al margine dei fossi, stagni dalla bassa pianura alla media montagna; è specie tuttavia in fase di rarefazione legata alla diminuita superfice dei luoghi umidi.

Esemplari d'Erbario: San Pietro in Valle, Gazzo!, Palude del Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo), Verona lungo l'Adige al Boschetto!, Zevio (Lucato), Isola della Scala (Ton.), Arcole (Goir.), Lazise (Mang.), Peschiera (Goir.), Velo e Bolca (A.M.).





359. Gen. Marrubium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V., 254, 1754)

985. Marrubium vulgare L.
Sp. Pl. 583 (1753).
BIBL. ver.: Marrubium vulgare Goir., Fl. ver. II, 284; M. vulgare Poll., Fl. ver. II, 287; Marrubium vulgare album Segu., Pl. ver. I, 180.
NOM. ITAL.: Marrubio comune.
Geoelemento subcomopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.
Specie dell'Onopordion acanthii.
2-5 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi aridi, sassosi, siepi e sentieri dell'alta pianura e della collina dal Lago di Garda e dalle propaggini del Monte Baldo al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Verona, Campo Marzo (Ton.), Boscomantico (Goir.), Marzana (Goir.), Olivè (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Croson (Goir.), Tregnago (A.M.).





360. Gen. Melittis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 259, 1754)

986. Melittis melissophyllum L.
Sp. Pl. 597 (1753).
BIBL. ver.: Melissa Melissophyllum (sic) Goir., Fl. ver. II, 283; M. Melissophyllum Poll., Fl. ver. II, 305; Melissophyllum Segu., Pl. ver. I, 301; Erba sacra presso il Dalecampio Pona, M.B., 154 et Lamio primo ungarico del Clusio Pona, M.B., 238.
NOM. ITAL.: Erba limona.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dei Quercetalia.
(2),3-7 H scap PEai V-VII.

Margini di boschi di latifoglie (querceti, castagneti, faggete), macchie dall'alta pianura all'orizzonte montano (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Corno d'Aquilio (Goir.,!), Corno d'Aquilio: sentiero verso Rocca Pia (Di Carlo), Monte Masua di Negrar (Goir.), lecceta di Navene!, Monte Pastello!, Monte Pastello in località Molane (Di Carlo), Torri del Benaco!, Incaffi!, Monte Baldo alla Corona (Goir.), Boscomantico (Goir., Mang.), Quinzano!, Costagrande!, Monte Ongarine (Goir.), Sezano!, Grezzana (Ton.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla!, Vajo del Falcone (Goir.), Colognola ai Colli!.





361. Gen. Galeopsis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 252, 1754)

987. Galeopsis ladanum L.
Sp. Pl. (1753).
SYN.: Galeopsis intermedia Vill. (1779).
BIBL. ver.: Galeopsis Ladanum Goir., Fl. ver. II, 288; Galeopsis Ladanum Poll., Fl. ver. II, 274; Galeopsis patula segetum, flore purpurascente Segu., Pl. ver. I, 291; Ladano campestre di Plinio con fior bianco et rosso Pona, M.B., 13.
NOM. ITAL.: Canapetta violacea.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale centro-settentrionale.
Specie dei Thlaspietea rotundifolii.
(2), 3-5, (6,7) T scap PEA VI-IX.

Luoghi incolti, campi, messi dall'alta pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Malcesine Val di Sogno (Goir.), tra Castelletto e Marniga (Goir.), Pai, Torri (Goir.), Campiani di Garda!, tra Peschiera e Desenzano!, sul Monte Baldo tra Rivalta e Trentino e Castion (Goir.), Monte Pastello da Ceraino a Monte!, San Giorgio di Valpolicella!, Monte Ongarine di Avesa (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), lungo il progno di Tregnago (A.M.), Giazza (C.M.).



988. Galeopsis angustifolia Ehrh. ex Hoffm.
Deutschl. Fl. ed. 2, 2:8 (1804).
BIBL. ver.: Galeopsis Ladanum var. angustifolia Goir., Fl. ver. II, 288.
NOM. ITAL.: Canapetta a foglie strette.
Geoelemento sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-rmeridionale.
Specie dello Stipion calamagrostis.
2-5 T scap PEA VI-IX.

Luoghi aridi, incolti dell'Alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, da Ceraino a Monte di Valpolicella!, Cima di Monte Pastello (Di Carlo), San Vito del Mantico (Goir.), Monte Ongarine!, massicciata ferroviaria presso Verona!, Scalo merci FF.SS. di Verona (Di Carlo), Monte Cucco (Goir.), Spredino e Monte Zovo (Goir.).



989. Galeopsis speciosa Miller
Gard. Dict. ed. 8, n. 3 (1768).
SYN.: Galeopsis versicolor Curtis (1777-87).
BIBL. ver.: Galeopsis Tetrahit L. var. versicolor Goir., Fl. ver. II, 289.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dell'Eu-Polygono-Chenopodienion.
2-7 T scap PEA VI-IX.

Siepi e radure di boschi dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Losana (Ton.), Spiazzi (Ton.), Ferrara (Goir.), Monte Pastello, Cavalo (Mang.), Vajo dell'Anguilla (Di Carlo), Ponte di Veja (Di Carlo), lungo l'Adige al Boschetto!, Val Squaranto!, Tregnago ai Finetti (C.M.), Badia Calavena (C.M.), Revolto (Goir.).



990. Galeopsis pubescens Besser
Prim. Fl. Galic. 2:27 (1809).
BIBL. ver.: Galeopsis Tetrahit L. var. pubescens Goir., Fl. ver. II, 289.
NOM. ITAL.; Canapetta pubescente.
Geoelemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Specie dei Galio-Alliarietalia.
4-7 T scap PEA VI-IX.

Luoghi incolti, campi, siepi dalla fascia collinare alla media montagna, ma non è specie comune.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.), Campedello (Goir.), Belluno Veronese (Goir.), Monti Lessini, Pigozzo!, le Scandole (Goir.), Pissacavra (Goir.), Tregnago (C.M.), Vajo Squaranto! Vajo Borago (Goir.).



991. Galeopsis tetrahit L.
Sp. Pl. 579 (1753).
BIBL. ver.: Galeopsis Tetrahit Goir., Fl. ver. II, 289; G. Tetrahit Poll., 274; Galeopsis procerior calyculis aculeatis, flore purpurascente Segu., Pl. ver. I, 290; id., sed floribus candidis Segu., Pl. ver. I, 290.
NOM. ITAL.: Canapetta comune.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata.
Specie degli Epilobietea angustifolii.
(2), 3-7 T scap PEA VI-IX.

Luoghi incolti, margine dei sentieri, macchie, occasionalmente nel piano, più frequentemente nella collina e nella media montagna dal Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Pestrino!, Avesa, Vajo Borago (!, Di Carlo), Val Squaranto!, Monte di Valpolicella!, Monte Pastello!, Corno d'Aquilio!, Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Bolca (A.M.); Monte Baldo a Spiazzi!, Ortigara e Ortigaretta (Goir.), Ime (Goir.), Campedello (Goir.).





362. Gen. Lamium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 252, 1754)

992. Lamium orvala L.
Syst. Nat. ed. 10, 2: 1099 (1759).
BIBL. ver.: Lamium Orvala Goir., Fl. ver. II, 290; L. Orvala Poll., Fl. ver. II, 270; Galeopsis maxima flore magno rubro Segu., Pl. ver. III, 133; Galeopsis maxima pannonica Pona, M.B., 190.
NOM. ITAL.: Falsa ortica maggiore.
Geoelemento estalpino-dinarico.
DIFFUSIONE: Europa orientale e meridionale.
Specie dell'Aremonio-Fagion.
3-7 H scap PEAi IV-IX.

Abbondante nei luoghi ombrosi, soprettutto ai margini dei boschi di latifoglie (querceti, castagneti, faggete), nei luoghi selvatici in genere in tutto il territorio dal piano e dalla collina all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello in località Molane (Di Carlo), Vajo Borago (!, Di Carlo), Santa Maria in Stelle!, Vajo dell'Anguilla (Goir.) Trezzolano!, Camposilvano ai Covoli!, Val Squaranto!, Sega di Ala!, Colognola ai Colli!, Grezzana (Ton.), Montorio (Goir.), Trachi!, Marcellise (Goir.), Tregnago (A.M.), Boscomantico (Mang.), Verona, via Albere!, Monte Masua di Negrar (Goir.), pendici del Monte Baldo, Albarè (Goir.), Spiazzi!.
Altre località segnalate: Mambrota, San Martino (Goir.), Terrazze (Goir.), Avesa, Quinzano (Goir.), Lazise (Fontana), Molina (Goir.), Monte Baldo, Valfredda (Goir.).



993. Lamium maculatum L.
Sp. Pl. ed. 2, 809 (1763).
BIBL. ver.: Lamium maculatum Goir., Fl. ver. II, 292; L. maculatum L. var. a Poll., Fl. ver. II, 271 et L. maculatum var. β Poll., Fl. ver. II, 271; Lamium alba linea notatum Segu., Pl. ver. I, 287 et Lamium folio oblongo flore rubro Segu., Pl. ver. III, 130.
NOM. ITAL.: Falsa ortica macchiata, Milzadella.
Geoelemento eurasiatico temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore, Asia occidentale.
Specie dell'Aegopodion podagrariae.
2-7 H scap PEAi IV-XI.

Comune lungo le siepi, nei luoghi boschivi ed erbosi dal piano all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: tra Valeggio e Monzambano (Di Carlo), Borghetto di Valeggio sul Mincio (Di Carlo), Arsenale di Verona!, Torricelle!, San Zeno in Monte (C.M.), Mizzole!, Avesa! Avesa lungo il Lorì (Di Carlo), Montorio lungo il Fibbio!, Bosco Buri, San Michele Extra (!, Di Carlo), Grezzana (Ton.), Marcenigo (A.M.), Cavalo (Goir.), Sega di Ala!.



994. Lamium album L.
Sp. Pl., 579 (1753).
BIBL. ver.: Lamium album Goir., Fl. ver. II, 292; L. album Poll., Fl. ver. II, 272; Lamium vulgare album sive Archangelica flore albo Segu., Pl. ver. I, 286; Lamio o Archangelica di fior bianco del Lobelio Pona, M.B., 139.
NOM. ITAL.: Falsa ortica bianca.
Geoelemento eurasiatico temperato.
DIFFUSIONE: Europa Asia minore, Asia occidentale.
Specie dell'Arction lappae.
(1), 2-9 H scap PEAi V-X.

Comune lungo la siepi, nei prati, nei pascoli e nei luoghi selvatici in genere di tutto il territorio dal piano all'orizzonte subalpino dal Monte Baldo ai Lessini, Corno d'Aquilio, Corno Mozzo, Podesteria, Tracchi ecc.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), lecceta di Navene!, Corno d'Aquilio!, Monte Masua di Negrar (Goir.), Valpantena nel Vajo Paradiso (Di Carlo), sorgenti del Lorì, Avesa!, Santa Maria in Stelle!, Boscomantico!, San Michele Extra (Biadego), Verona lungo l'Adige al Boschetto (Di Carlo), Tregnago (A.M.), Spredino (Goir.), Podesteria (Goir.), Camposilvano!.



995. Lamium purpureum L.
Sp. Pl. 579 (1753).
BIBL. ver.: Lamium purpureum Goir., Fl. ver. II, 291; L. purpureum Poll., Fl. ver. II, 273; Lamium purpureum foetidum, folio subrotundo, sive Galeopsis Dioscoridis Segu., Fl. ver. I, 286; Lamio di Plinio Calc., Viagg. etc., 10; id. Pona, M.B., 139.
NOM. ITAL.: Falsa ortica purpurea.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Algeria.
Specie dei Stellarietea mediae.
(1), 2-5 T scap PEa IV-VI.

In tutto il territorio nei luoghi incolti, nei campi, nei vigneti, negli orti dalla pianura all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Borghetto di Valeggio sul Mincio (Di Carlo), Verona alle Golosine (!, Di Carlo), Boscomantico!, Cancello!, Trezzolano!, Tregnago (A.M.), San Martino Buon Albergo (Goir.), Verona in Valdonega (Goir.), Verona Borgo Milano (Lucato).



996. Lamium amplexicaule L.
Sp. Pl. 579 (1753).
BIBL. ver.: Lamium amplexicaule Goir., Fl. ver. II, 291; L. amplexicaule Poll., Fl. ver. II, 273; Lamium folio caulem ambiente minus Segu., Pl. ver. I, 247.
NOM. ITAL.: Falsa ortica con foglie abbraccianti.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Specie dei Stellarietea mediae.
1-7 T scap PEA IV-IX.

Luoghi coltivati ed incolti, vigneti, orti dalla pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Biadego), Monte Pastello!, Boscomantico!, Monte Arzan di Avesa (Goir.), Verona, Lungadige Cangrande (Di Carlo), Verona, Borgo Milano!, Porto San Pancrazio (C.M.), Montorio (Goir.), Tregnago (A.M.), incolti presso Villafranca (Di Carlo).





363. Gen. Lamiastrum Heist. ex Fabr. ↑↑
(Emm. Meth. Pl.,51, 1759)

997. Lamiastrum galeobdolon (L.) Ehred. et Polatsch.
Osterr. Bot. Zeitschr. 113:108 (1966).
SYN.: Galeobdolon luteum Huds. (1768); Lamium galeobdolon Crantz (1769).
BIBL. ver.: Galeobdolon luteum Goir., Fl. ver. II, 293; G. luteum Poll., Fl. ver. II, 277; Galeobdolon Segu., Pl. ver. I, 292.
NOM. ITAL.: Falsa ortica gialla.
Geoelemento europeo-caucasico.


subsp. flavidum (Hermann) Ehrend. et Polatsch
DIFFUSIONE: Alpi, Appennini, territori ex Jugoslavia.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
3-7,(8,9) H scap PEAi V-IX.

Boschi umidi, luoghi selvatici e rupestri dalla fascia collinare a quella subalpina dal Monte Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.) al Cerbiol e Lavacci (Goir.), Novezza (Goir.), Eremo dei SS. Benigno e Caro!, alla Corona (Goir.), tra Volarnie e la Chiusa (Goir.), Monte Pastello, Forte Mallabi!, Avesa (Goir.), Olivè (Goir.), Vajo Borago (!, Di Carlo), Grezzana (Ton.), Vajo del Paradiso presso Grezzana (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla!, Vajo dei Modi (Di Carlo), Lazise (Di Carlo), Tregnago (A.M.), Badia Calavena (C.M.).
Altre località segnalate: Corno d'Aquilio (Goir.), Malera (Goir.), Revolto (Goir.).





364. Gen. Leonurus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 254, 1754)

998. Leonurus cardiaca L.
Sp. Pl. 584 (1753).
BIBL. ver.: Leonurus Cardiaca Goir., Fl. ver. II, 290; L. Cardiaca Poll., Fl. ver. II, 267; Cardiaca Segu., Pl. ver. III, 134; Cardiaca Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Cardiaca comune.
Geoelemento asiatico-temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore e occidentale.
Specie dell'Arction lappae.
1-6 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi incolti, siepi, muri, macerie dalla pianura all'orizzonte montano. Rara anche in passato.

Esemplari d'Erbario: Rosegaferro di Villafranca!, Pestrino (Mang.), Tregnago (A.M.), Verona, Porta Pellegrina (Ton.) e Campo Marzo (C.M.), Monte Ricco sopra Parona (Goir.), Vigasio e Cà di David (Goir.), Caprino (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Baldo, Ferrara (Calc., Poll.), Calmasino (Fontana), San Giovanni Lupatoto (Goir.).



999. Leonurus marrubiastrum L.
Sp. Pl. 584 (1753).
BIBL. ver.: Leonurus Marrubiastrum Goir., Fl. ver. II, 290; L. Marrubiastrum Poll., Fl. ver. II, 267; Marrubiastrum Cardiacae folio Segu., Pl. ver., 296.
NOM. ITAL.: Cardiaca falso marrubio.
Geoelemento sudesteuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale, Asia.
Specie del Convolvulion sepium.
1-5 H bienn PEAi VI-IX.

Pianta rara già in passato e non più rinvenuta di recente. La prima segnalazione riguarda il Seguier che ebbe occasione di raccoglierla nei pressi di Palù nella Bassa veronese; in seguito venne trovata da Fontana e Rigo lungo il Garda a Lazise e da Pollini lungo il Mincio. Le ultime segnalazioni riguardano il Goiran che si imbattè in questa lamiacea nei pressi di Parona e nella periferia di Verona a Porto San Pancrazio. L'unico esemplare d'erbario è del Manganotti, raccolto presso Lazise.





365. Gen. Ballota L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 253, 1754)

1000. Ballota nigra L.
Sp. Pl. 582 (1753).
BIBL. ver.: Ballota nigra Goir., Fl. ver. II, 293; B. nigra Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. 303, 1893; B. nigra Poll., Fl. ver. II, 286; Ballota Matthioli Segu., Pl. ver. I, 288; Ballota Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Ballota fetida.


subsp. foetida Hayek
Geoelemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dell'Arction lappae.
1-5 H scap PEAi V-X.

Comune lungo le siepi, negli incolti, sui muri, tra le macerie della pianura e della fascia collinare dal Lago di Garda e dal Baldo al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Boschetto di Verona (!, Di Carlo), Torricelle!, Avesa (Goir.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla (Di Carlo), Valdonega (Goir.), San Michele Extra (Goir.), Bosco Buri!, San Vito del Mantico (Goir.), Monte di Valpolicella!, Spredino (Goir.), Romagnano (Goir.), Tregnago (A.M.).





366. Gen. Stachys L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 253, 1754)

1001. Stachys alopecuros (L.) Bentham
Lab. Gen. Sp. 531 (1834).
SYN.: Betonica alopecurus L. (1753).
BIBL. ver.: Betonica Jacquinii Goir., Fl. ver., II, 285; Betonica Alopecuros Goir., Erb, est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 301, 1893; B. alopecuros Poll., Fl. ver. II, 269; Alopecurus alpina Betonicae folio, capitulo Alopecuri Segu., Pl. ver. I, 318.
NOM. ITAL.: Betonica bianca.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Prati aridi, luoghi selvatici e ghiaiosi dell'orizzonte montano e subalpino.

Esemplari d'Erbario: Eremo dei SS. Benigno e Caro!, al Coal Santo!, Valfredda (Mang.), Ferrara di Monte Baldo (C.M.), Prabazar (Goir.); Vajo dell'Anguilla!, Corno d'Aquilio!, Sega di Ala!, Bosco Chiesanuova (Goir.), Sparavieri (Biadego), Velo (A.M.), Revolto (C.M.), Valon del Malera (Tessari), Gruppo del Carega!.



1002. Stachys pradica (Zanted) Greuter et Pign.
Giorn. Bot.It. 113: 361 (1979).
SYN.: Betonica hirsuta L. (1767); Betonica alpina All. (1774); Stachys densiflora Benth. (1836).
BIBL. ver.: Betonica hirsuta Goir., Fl. ver. II, 285; B. hirsuta Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 301, 1893; B. hirsuta Poll., Fl. ver. II, 269.
NOM. ITAL.: Betonica densiflora.
Geoelemento montano sud-occidentale europeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Pirenei.
Specie degli Elyno-Seslerietea.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Pascoli e brughiere dell'orizzonte subalpino dei monti veronesi!.

Esemplari d'Erbario: Valfredda (Mang.), Naole (Goir.), Costabella (Ton., C.M.), Monte Malera!, Valon del Malera (Tessari), Podesteria (Biadego), Velo (A.M.).



1003. Stachys officinalis (L.) Trevisan
Prosp. Fl. Euganea 26 (1842).
SYN.: Betonica officinalis L. (1753); Stachys betonica Benth. (1836).
BIBL. ver.: Betonica officinalis Goir., Fl. ver. II, 285; B. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 301, 1893; B. officinalis Poll., Fl. ver. II, 268; Betonica purpurea Segu., Pl. ver. I, 315; B. alba Segu., Pl. ver. I, 316.
NOM. ITAL.: Erba betonica.
NOM. DIALETT.: Betonega.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore, Africa settentrionale.
Specie del Molinion caeruleae.
2-7 H scap PEAi VI-X.

Pascoli e prati aridi in tutto il territorio dall'alta pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Navene!, Valfredda (C.M.), Ferrara di M.B. (Goir.), Prabazar (Goir.), Spiazzi (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Monte Pastello presso il forte di Monte (Di Carlo), Valle delle Sfingi a Camposilvano (Di Carlo), Boscomantico (Mang.), Monte della Parte, San Dionigi!, Monte Ongarine!, Avesa (Goir.!), Torricelle!, Monte Cucco (Goir.), Sezano!, Vajo del Paradiso (Goir.), Monte Marezzane a Marano di Valpolicella (Di Carlo), Monte Serbaro (Goir.), Velo (A.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Tregnago (C.M.).



1004. Stachys alpina L.
Sp. Pl. 581 (1753).
BIBL. ver.: Stachys alpina Goir., Fl. ver. II, 287; S. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 302, 1893; S. alpina Poll., Fl. ver. II, 279; Galeopsis alpina Betonicae folio, flore variegato Segu., Pl. ver. III, 122.
NOM. ITAL.: Erba betonica alpina.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Caucaso.
Specie dell'Atropion.
6-9 H scap pEAi VII-X.

Boschi, siepi e prati dell'orizzonte montano e subalpino in tutto il territorio dal Lago di Garda e il Baldo ai Lessini (Segu., Poll., A.M., Mang., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Val Losana (Ton.), Acque Negre (Ton.,!), Novezza (C.M.), Tredespin!, Monte Baldo alla Colma di Malcesine (Di Carlo), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), alla Corona (Goir.), Prabazar (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Bosco dei Folignani!, Vajo dell'Anguilla!, Erbezzo (Lucato) Castel Gaibana (Goir.).
Altre località segnalate: Val Basiana (Goir.), Ferrara (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), Velo e Bolca (A.M.), Tracchi, Malera, Podesteria (Goir.).



1005. Stachys germanica L.
Sp. Pl. 581 (1753).
BIBL. ver.: Stachys germanica Goir., Fl. ver. II, 287; S. germanica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 302, 1893; S. germanica Poll., Fl. ver. II, 279; Stachys major Germanica Segu., Pl. ver. I, 293; Stachys Fuchsii Calc., Viagg. etc., 9; Stachi di Dioscoride e Scordote di Plinio presso il Lobelio e Marrubio agreste di Trago Pona, M.B., 154.
NOM. ITAL.: Erba San Pietro, Madrisalvia.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia Minore.
Specie dell'Onopordon acanthii.
2-7 H scap PEAi VI-X.

Sentieri, luoghi aridi ed incolti (Calc., Pona, Segu., Poll., A.M., Mang., Goir.,!) dalla media ed alta pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Valle di Caprino (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), San Michele (Biadego), Spredino (Goir.), Selva di Progno (C.M.), Tregnago (A.M.), San Mauro di Saline (C.M.).



1006. Stachys sylvatica L.
Sp. Pl. 580 (1753).
BIBL. ver.: Stachys sylvatica Goir., Fl. ver. II, 287; S. sylvatica Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 302, 1893; S. sylvatica Poll., Fl. ver. II, 278; Galeopsis procerior foetida spicata Segu., Pl. ver. I, 289; Ortica eraclea del Trago Pona, M.B., 143 et Galeopside di Dioscoride Pona, M.B., 149.
NOM. ITAL.: Betonica dei boschi.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie dei Fraxinetalia.
1-7 H scap PEAi VI-X.

Luoghi selvatici umidi, siepi, boschi di latifoglie, macchie dalla pianura all'orizzonte montano di tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Goir.), Monte Baldo presso Novezzina (Di Carlo), Cascate di Molina!, Vajo dell'Anguilla!, Bosco Buri di San Michele Extra!, San Pietro in Valle (Masè), Vajo Borago (!, Di Carlo), Corso frazione di Grezzana (Di Carlo), Alcenago (Goir.), Badia Calavena (C.M.).
Altre località segnalate: Valfredda (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), Pastello (Goir.), Stallavena (Ton.), Bolca (A.M.).



1007. Stachys palustris L.
Sp. Pl., 580 (1753).
BIBL. ver.: Stachys palustris Goir., Fl. ver. II, 286; S. palustris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 303, 1893; S. palustris Poll., Fl. ver. II, 278; Galeopsis palustris Betonicae folio, flore variegato Segu., Pl. ver. I, 291.
NOM. ITAL.: Erba betonica delle paludi.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America settentrionale.
Specie del Filipendulo-Petasition.
1-3 H scap PEAi VI-X.

Luoghi umidi e paludosi, fossi e corsi d'acqua in genere nella Bassa e Media pianura.

Esemplari d'Erbario: Bosco Buri di San Michele Extra!, lungo il Mincio presso Peschiera!, Palude del Busatello (!, Di Carlo) lungo l'Adige al Pestrino!, Montorio nella Fossa Murara!, Boscomantico!, Gazzo (!, Di Carlo), Mozzecane ai confini con il mantovano!, San Michele (Biadego), Vigasio (Mang.), Stallavena di Grezzana (Ton.).



1008. Stachys recta L.
Mantissa 82 (1767).
BIBL. ver.: Stachys recta Goir., Fl. ver. II, 286; S. recta Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 302, 1893; S. erecta Poll., Fl. ver. II, 289; Betonica arvensis foliis et caule hirsutis, floribus lutescentibus, maculatis Segu., Pl. ver. I, 317; Siderite Betonica arvensis foliis et prima del Fuchsio Pona, M.B.,).
NOM. ITAL.: Erba betonica gialla.
NOM. DIALETT.: Erba de la Madona.
Geoelemento montano nord-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-9 H scap PEAi VI-X.

Muri, rupi, pascoli e luoghi aridi in genere dalla media-alta pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Ortigara!, lecceta di Navene!, Spiazzi (Goir.), Rivoli (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Bardolino (Lucato), San Vigilio!, Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), Monte della Parte, San Dionigi!, Parona (Goir.), Boscomantico!, Torricelle!, Avesa!, Verona, Borgo Milano (Lucato), tra Mizzole e Pigozzo!, San Fidenzio!, San Martino Buon Albergo (Biadego), Olivè (Goir.), Trezzolano!, Grezzana (Ton.), Castagnè (Biadego), Monte Gazo (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Spredino (Goir.), Colognola ai Colli!, Bolca (A.M.), Monte Trapola (Goir.), Malera e Campobrun (C.M.).



1009. Stachys annua (L.) L.
Sp. Pl., ed.2, 813.
BIBL. ver.: Stachys annua Goir., Fl. ver. II, 285; S. annua Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 302, 1893; S. annua Poll., Fl. ver. II, 280 et 281; Betonica arvensis flore ex albo flavescente Segu., Pl. ver. III, 143.
NOM. ITAL.: Erba strega.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia minore, Asia occidentale.
Specie del Caucalidion lappule.
2-5, (6,7) T scap PEA VI-X.

Non comune, nei campi e nei luoghi coltivati (orti, vigneti) dall'alta pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Torri (Goir.), da Caprino a Lumini (Goir.), alla Corona!, Spigola di Avesa!, San Martino Buon Albergo (Goir.), Spredino (Goir.), San Michele Extra (Goir.), Monte Santa Viola (Goir.), Novezago (Goir.), Monte Precastio (C.M.), Tregnago (A.M.), Badia Calavena (C.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego).





367. Gen. Nepeta L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 249, 1754)

1010. Nepeta cataria L.
Sp. Pl. 570 (1753).
BIBL. ver.: Nepeta Cataria Goir., Fl. ver. II, 289; N. Cataria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 299, 1893; N. Cataria Poll., Fl. ver. II, 282; Cataria major vulgaris Segu., Pl. ver. I, 314; Herba gattaria Calc., Viagg. etc., 14; Nepeta del Trago Pona, M.B., 14 et 237.
NOM. ital: Erba dei gatti.
Geoelemento est-mediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale, Asia centro-occidentale.
Specie dell'Onopordion acanthii.
2-7 H scap PEAi VI-VIII.

Siepi, macerie, luoghi selvatici dalla media-alta pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: pendici del Monte Baldo da Rivalta al Trentino (Goir.), Val Basiana (Goir.), Ceraino (Goir.), Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), Monte Pastello!, San Vito del Mantico (Goir.), San Martino Buon Albergo (Biadego), Grezzana (Ton.), Tregnago (A.M.), Selva di Progno (Goir.).



1011. Nepeta nuda L.
Sp. Pl. 570 (1753).
BIBL. ver.: Nepeta nuda Goir., Fl. ver. II, 280; N. nuda Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 299, 1893; N. nuda Poll., Fl. ver. II, 282; Cataria alpina, praealta, spicata, spicis amethystatis Segu., Pl. ver. III, 192.
NOM. ITAL.: Gattaria glabra.
Geoelemento sudeuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro orientale meridionale, Asia.
Specie dell'Onopordion acanthii.
(4,5), 6-9 H scap pEAi VII-IX.

Luoghi selvatici dell'orizzonte montano e subalpino, più frequente sul Baldo che sui Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.) al Passo del Cerbiol!, nei pressi di Novezzina (Di Carlo), sopra Prada, bordo di faggeta (Di Carlo), Ime (A.M.), Novezza (C.M.), Val Basiana (Ton., Goir.), Prabazar (Goir.), Velo (A.M.), Erbezzo (Lucato).
Altre località segnalate: Ortigara (Segu.), Valfredda (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.).





368. Gen. Glechoma L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 251,1754)

1012. Glechoma hederacea L.
Sp. Pl. 578 (1753).
SYN.: Nepeta Glechoma Benth. (1834).
BIBL. ver.: Nepeta Glechoma Goir., Fl. ver. II, 281; N. Glechoma Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull.Soc. Bot. It., 300, 1893; Glechoma hederacea Poll., Fl. ver. II, 248; Calamintha humilior, folio rotumdiore Segu., Pl. ver. I, 305; Hedera terrestre Pona, M.B., 143; H. terrestre Calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Ellera terrestre.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Specie dei Glechometalia hederaceae.
(1), 2-7 H rept PEai. IV-VIII.

Frequente lungo le vie, le siepi, sui muri, sulle rupi, negli incolti dalla Bassa pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Lazise alla Quercia!, Verona al Quadrante Europa!, Verona nel parco giochi di via Po a Golosine (Di Carlo), Boscomantico!, Borgo Milano (Lucato), Valpantena nel Vajo Paradiso (Di Carlo), San Vigilio del Garda!, Pai di Torri del Benaco "La Pozza" (Di Carlo), Montorio (C.M.), Saline di Tregnago (C.M.), Tregnago (A.M.), Ponte di Veja (Goir.), Velo (Biadego), Vajo Galina!, Vajo Borago (!, Di Carlo), Cancello!, Val Squaranto!, Santa Maria in Stelle!,Trezzolano!, Moruri!, Mizzole!, Bosco Buri di San Michele Extra!, Dogana!, Fenilon!, salita San Leonardo!, Torricelle!, Palude del Busatello, San Pietro in Valle (Di Carlo).



1013. Glechoma hirsuta W. et K.
Pl. Rar. Hung. 2: 124 (1802-3).
BIBL. ver.: Nepeta Glechoma var. hirsuta Goir., Fl. ver. II, 281; N. Glechoma var. hirsuta Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot.It., 300, 1893.
NOM. ITAL.: Ellera terrestre pelosa.
Geoelemento sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Fraxinetalia.
4,5 H rept PEai IV-VIII.

Luoghi selvatici, prevalentemente della fascia collinare e montana.

Esemplari d'Erbario: Torre di Trezzolano!, Monte di Valpolicella!, Scaveaghe di San Vigilio! sponda del lago del Frassino a Peschiera (Di Carlo), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).





369.Gen. Prunella L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 261, 1754)

1014. Prunella laciniata (L.) L.
Sp. Pl. ed. 2, 837 (1763).
SYN.: Brunella alba Pall. (1808).
BIBL. ver.: Brunella alba Goir., Fl. ver. II, 282; B. alba Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 300, 1893; Prunella grandiflora var. laciniata Poll., Fl. ver. II, 301; Brunella folio laciniato flore albo Segu., Pl. ver. I, 285.
NOM. Ital: Prunella.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia sud-occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Mesobromion erecti.
2-5, (6,7) H scap PEAi VI-IX.

Prati aridi soleggiati, pascoli dall'alta pianura e dalla collina all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Bardolino (Lucato), Sommacampagna (Goir.), Valeggio (Goir.), Boscomantico (Mang., Lucato), Avesa (Ton.), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Torricelle!, San Dionigi di Parona!, Valdonega (Goir.), Mizzole!, Grezzana (Ton., Goir.), Monte Cucco (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Tondo (Goir.), Val Tramigna, Soave (Goir.), Monte Precastio (C.M.).



1015. Prunella grandiflora (L.) Scholler
Fl. Barb. 140 (1775).
BIBL. ver.: Brunella grandiflora Goir., Fl. ver. II, 283; B. grandiflora Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 300, 1893; Prunella grandiflora Poll. var. a, Fl. ver. II, 301; Brunella coeruleo magno flore Segu., Pl. ver. III, 131.
NOM. ITAL.: Prunella delle Alpi.
Geoelemento europeo-W-asiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore.
Specie dei Festuca-Brometea.
2-5 H scap PEAi VI-IX.

Prati, pascoli, greti di corsi d'acqua dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: pendici del Monte Baldo, Rivalta (Goir.), Val Basiana (Goir.), Grezzana (Mang.), Valpantena (Ton.), Montorio (Goir.), Spredino (Goir.), dintorni di Tregnago (A.M., C.M.).



1016. Prunella vulgaris L.
Sp. Pl. 600 (1753).
BIBL. ver.: Brunella vulgaris Goir., Fl. ver. II, 282; B. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It.,300, 1893; Prunella vulgaris Poll., Fl. ver. II, 299; Brunella major folio non dissecto, flore purpurascente Segu., Pl. ver. I, 285; Sinfito petreo del Lobelio Pona, M.B., 11; Sinfito petreo Calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Prunella.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America settentrionale.
Specie dei Molinio-Arrhenatheretea.
(1), 2-9 H scap PEAi V-X.

Prati, pascoli, luoghi selvatici dalla pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Artillon (Biadego), lecceta di Navene!, Corno d'Aquilio!, Avesa, Vajo Borago (!, Di Carlo), Spigola di Avesa!, Verona, Borgo Milano!, Quinzano (Goir.), Valdonega (Goir.), Montorio (Goir.), Spredino (Goir.), Tregnago (A.M., C.M.), Revolto (Biadego), Monte della Parte, San Dionigi!, Monte Cavro!, Torricelle!, San Fidenzio!, Mizzole!, Monte Cucco!, Fenilon!, Dogana!.





370. Gen. Melissa L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 257, 1754)

1017. Melissa officinalis L.
Sp. Pl. 592 (1753).
BIBL. ver.; Melissa officinalis Goir., Fl. ver. II, 276; M. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 298, 1893; M. officinalis Poll., Fl. ver. II, 306; Melissa hortensis Segu., Pl. ver. I, 300.
NOM. ITAL.: Melissa, Citronella, Erba limona.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie dell'Arction lappae.
1-5 H scap PEAi VI-IX.

Siepi, sentieri, margine dei corsi d'acqua, boschetti e luoghi selvatici in genere, ma è meno comune di quanto lo fosse in passato.

Esemplari d'Erbario: Torricelle!, Santa Maria in Stelle!, Vajo Borago!, San Giovanni Ilarione (Lucato), Verona, Porta Pellegrina (Ton.), Grezzana (Ton.), Lotrago (Goir.), Tregnago (A.M.).





371. Gen. Satureja L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 247, 1754)

1018. Satureja montana L.
Sp. Pl. 568 (1753).

subsp. variegata (Host) Ball.
BIBL. ver.: Satureja montana Goir., Fl. ver. II, 272; S. montana Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 297, 1893; Calamintha frutescens, Saturejae folio, facie et odore Segu., Pl. ver. I, 306; Satureja usata comunemente nelle Spezierie per Issopo Pona, M. B., 150.
NOM. ITAL.: Santoreggia montana.
Geoelemento est-alpino-illirico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia minore e occidentale.
Specie degli Scorzonero-Chrysopogonetalia.
2-5 Ch suffr pEAi VII-X.

Prati aridi, luoghi sassosi e rupestri, vecchi muri dall'alta pianura, alla fascia collinare, toccando talora quella submontana, in tutto il territorio dal Lago di Garda al confine vicentino (Lobel, Pona, Seguier, Pollini, Rainer, Goiran,!, Di Carlo).

Esemplari d'Erbario: Peri (C.M.), Val d'Adige alla Chiusa (C.M.), Rivalta (Lucato), alla Corona (Mang.,!), Domegliara (Goir.), Torri del Benaco, Le Prandine!, Pai (Goir.), dintorni di Fumane (Lucato), Fumane scalinata della Salette (Di Carlo), Monte di Valpolicella!, San Giorgio di Valpolicella!, Monte Pastello!, Monte Pastello presso il forte di Monte (Di Carlo), Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), Forte Mallabi!, Monte Pastelletto (Goir.), Rivoli salendo al forte S. Marco (Di Carlo), Bussolengo (Goir.), Chievo alla Sorte (Goir.), Grezzana (Ton.), rupi di Stallavena!, Vajo della Pernisa (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Castello di Tregnago (A.M.).



1019. Satureja hortensis L.
Sp. Pl. 568 (1753).
BIBL. ver.: Satureja hortensis Goir., Fl. ver. II, 271; S. hortensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull.Soc.Bot.It, 297, 1893; S. hortensis Poll., Fl. ver. II, 285; Satureja Segu., Pl. ver. III, 141.
NOM. ITAL.: Santoreggia domestica.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia centrooccidentale, Africa meridionale.
Specie dei Thero-Brachypodietea.
2-5, (6, 7) T scap pEA VII-X.

Incolti aridi, muri, campi, vigneti, vecchi muri (Seguier, Pollini, Manganotti, Tonini, Goiran,!) dell'alta pianura, della collina e dell'orizzonte submontano che raramente supera; nel nostro territorio trattasi probabilmente di specie sfuggita alle colture, spesso però subspontanea.

Esemplari d'Erbario: Valle di Caprino (Goir.), Chiusa di Ceraino e Volargne (Goir.), Torri del Benaco (Ton.), Garda, Pai, Castelletto, Navene (Goir.), Avesa (Goir.), Monte Arzan (Mang.), Grezzana (Ton.), Spredino, Monte Gazo (Goir.), Romagnano (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Monte Precastio, Tregnago C.M.), Tregnago (A.M.), Erbezzo!, Verona lungo la pista ciclabile dello stradone di Santa Lucia (Di Carlo).





372. Gen. Calamintha (Tourn.) Lam. ↑↑
(Fl. Fr. 393, 1778)

1020. Calamintha grandiflora (L.) Moench
Meth. 408 (1794).
SYN.: Thymus grandiflorus Scop. (1772); Satureja grandiflora Scheele (1843).
BIBL. ver.: Calamintha grandiflora Goir., Fl. ver. II, 273; C. grandiflora Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 298, 1893; Thymus grandiflorus Poll., Fl. ver. II, 296; Calamintha magno flore Segu., Pl. ver. I, 304; Montana Calamintha degli antichi Pona M.B., 163.
NOM. ITAL.: Mentuccia montana.
Geoelemento montano mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Fagion sylvaticae.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Frequente nei boschi di latifoglie e nei luoghi selvatici dalla collina all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Val Basiana (Goir,), Pradonego (Goir.), Novezza, Ime (Goir.), da Rocca Pia salendo al Corno d'Aquilio (Di Carlo), Corno d'Aquilio (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Roccapia e Liana (Goir.), da Malcesine all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Grezzana (Ton.), dintorni di Bolca (A.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), San Giorgio di Bosco Chiesanuova!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Giazza (C.M.), Ponte di Revolto!, da Giazza a Malga Terrazzo!



1021. Calamintha sylvatica Bromf.
Phytologist (Newman) 2:49 (1845).
BIBL. ver.: Calamintha sylvatica Goir., Fl. ver. II, 274.
SYN.: Calamintha menthifolia Host., Clinopodium ascendens (Jord.) Samp.
NOM. ITAL.: Mentuccia dei boschi.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia minore e occidentale.
Specie del Quercion pubescenti-petraeae.
2-5 H scap PEAi VI-XI.

Luoghi selvatici, siepi, incolti dall'alta pianura all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Belluno Veronese!, lecceta di Navene!, Pigozzo!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo del Paradiso (Goir.), Val Squaranto!, Vajo dell'Anguilla!.



1022. Calamintha nepeta (L.) Savi
Fl. Pis. 2:63 (1798).
SYN.: Thymus nepeta Sm. (1800-1804).
BIBL. ver.: Calamintha Nepeta Goir., Fl. ver. II, 274; Thymus nepeta Poll., Fl. ver. II, 294; Calamintha Pulegii odore sive Nepeta flore albo Segu., Pl. ver. III, 135.
NOM. ITAL.: Mentuccia comune.
Geoelemento mediterraneo montano.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dello Stipion Calamagrostis.
2-5, (6,7) H scap PEAi VI-IX.

Frequente lungo le siepi, i muri, nei prati aridi, tra gli incolti dalla pianura all'orizzonte montano.

subsp. nepeta

Esemplari d'Erbario: San Giorgio di Valpolicella!, lecceta di Navene!, rupi di Ceraino!, Monte di Valpolicella!, Rivoli (Goir.), tra Torri e Castelletto (Goir.), Monte Baldo (Goir.), Pestrino!, Vajo Borago (Goir., Di Carlo), Grezzana (Goir.), Pian di Castagnè (Biadego), Spredino (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Cogollo (C.M.), Castello di Tragnago (A.M.), Tregnago (C.M.), Selva di Progno (C.M.), Erbezzo (Biadego).

subsp. glandulosa (Req.) P.W. Ball.

Esemplari d'Erbario: Val Sorda!, San Michele Extra!, Avesa!, Scalinata di Castel San Pietro!, Santa Maria in Stelle!, Boscomantico!, Campiani di Garda!.





373. Gen. Acinos Moench ↑↑
(Meth. 407, 1794)

1023. Acinos alpinus (L.) Moench
Meth. 407 (1794).
SYN.: Thymus alpinus L. (1753); Calamintha alpina Lam. (1778).
BIBL. ver.: Calamintha alpina Goir., Fl. ver. II, 276; C. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 298, 1893; Th. alpinus Poll., Fl. ver. II, 297; Acinos austriaca latioribus foliis dentatis Segu., Pl. ver. I, 308; Clinopodio austriaco del Clusio Pona, M.B., 210.
NOM. ITAL.: Acino alpino.
Geoelemento montano sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Seslerietalia albicantis.
(5), 6-9 Ch suffr pEAi VII-IX.

Frequente nei pascoli, nelle fessure delle rupi dell'orizzonte montano e subalpino donde talvolta e occasionalmnte scende a livelli inferiori seguendo l'andamento dei corsi d'acqua.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo lungo il Sentiero del Ventrar!, Coal Santo!, Telegrafo!, Valle delle Buse (Mang.), da Spiazzi a Prabazar (Goir.), Corno d'Aquilio!, Sega di Ala!, Erbezzo (Lucato), Velo (A.M.), Bolca (C.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Bosco dei Folignani!, Valon del Malera!, Gruppo del Carega!.



1024. Acinos arvensis (Lam.) Dandy
Jour. Ecol. 33:326 (1946).
SYN.: Thymus acinos L. (1753).
BIBL. ver.: Calamintha acinos Goir., Fl. ver. II, 275; C. acinos Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 298, 1893; Th. acinos Poll., Fl. ver. II, 297; Acinos Segu., Pl. ver. I, 308; Clinopodio Calc., Viagg. etc., 12; Clinopodio minore o volgare Pona, M.B., 11.
NOM. ITAL.: Santoreggia alpina.
Geoelemento euri-imediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dei Sedo-Scleranthetea.
2-7 Tscap PEA VI-IX.

Campi, luoghi incolti ed aridi, muri in tutto il territorio dall'alta pianura all'orizzonte montano (Calc., Pona, Segu., Poll., A.M., Mang., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Spiazzi (Goir.), Val Basiana e Rivalta (Goir.), Torri del Benaco (Goir.), Monte Pastello a Monte (!, Di Carlo), Monte Pastello sulla cima (Di Carlo), San Giorgio di Valpolicella!, Boscomantico!, Avesa (Goir.), Grezzana (Ton., Mang.), Monte Zovo (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Erbezzo!, colli di Tragnago (A.M.), Campofontana (C.M.). Verona allo scalo merci FF.SS. (Di Carlo).





374. Gen. Clinopodium L. ↑↑
(Syst. ed. I, 1735)

1025. Clinopodium vulgare L.
Sp. Pl. 587 (1753).
SYN.: Calamintha clinopodium Moris (1844).
BIBL. ver.: Calamintha clinopodium Goir., Fl. ver. II, 276; C. clinopodium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 298, 1893; Clinopodio origano simile elatius, majore folio Segu., Pl. ver. I, 307, Clinopodio del Lacuna appresso il Lobelio Pona, M.B., 11.
NOM. ITAL.: Clinopodio dei boschi.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Trifolio-Geranietea.
1-7 H scap PEAi VI-IX.

Copiosa in tutto il territorio dalla pianura all'orizzonte montano prediligendo incolti aridi, muri, siepi, macchie, boschetti di latifoglie (Pona, Segu., Poll., Fontana, A.M., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Ferrara di M.B. (Goir.), da Rivalta a Brentino (Goir.), Brentino (Goir.), Castelletto di Brenzone (Goir.), Boscomantico!, Verona (Goir.), Santa Maria in Stelle!, Quadrante Europa!, San Michele Extra (Biadego), Pigozzo!, Avesa!, Torricelle!, Trezzolano!, Grezzana (Ton.), Monte Zovo (Goir.), Monte Cucco (Goir.), alla Liana (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Cavro!, San Rocchetto!, Monte Arzan!, alla Cola!, Vajo Borago (!, Di Carlo), Bisano!, Cancello!, Moruri!, Val Squaranto!, Vajo Canova!.





375. Gen. Hyssopus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 218, 1754)

1026. Hyssopus officinalis L.
Sp. Pl. 569 (1753).
BIBL. ver.: Hyssopus officinalis Goir., Fl. ver. II, 272: H. officinalis Poll., Fl. ver. II, 249.
NOM. ITAL.: Issopo.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale meridionale, Asia centro-occidentale, Africa nord-occidentale.
Specie dello Xerobromion.
4,6,7 Ch suffr pEAi VIII-X.

subsp. aristatus (Godr.) Briq.

Non segnalata per la flora veronese fino al Pollini; l'areale di diffusione indicato da Goiran (l.c.) è tuttora valido, avendo come punto di riferimento la Val d'Adige e le stazioni che si inerpicano sulla destra orografica del fiume sulle prime pendici del Baldo e sulla sinistra quelle che interessano il complesso del Monte Pastello. Secondo Goiran la pianta "cresce copiosissima fra le rupi e nei luoghi sassosi nella Val d'Adige a sinistra del fiume a Domegliara, Volargne, alla Chiusa, Ceraino, sul Monte Pastello (m 118-1122) e alla destra sul Monte Rocca, nell'anfiteatro morenico di Rivoli, ad Incanale, sul Monte San Marco, alle falde orientali del Monte Baldo e più in alto in Piore sopra Caprino".

Esemplari d'Erbario: tra San Giorgio di Valpolicella e Monte!, Monte Pastello presso Monte!, sentiero che sale al Forte San Marco!, Monte Pastello versante Nord Ovest!, Monte Pastello presso il Forte!, Monte Pastello in località Stramonte (!, Di Carlo), Monte Pastello da Ceraino salendo a Monte (!, Di Carlo), rupi sovrastanti la Chiusa (Mang.), Monte Pastello (Ton.), cima del Pastello (C.M.), alla Chiusa (Goir.), Piore in Monte Baldo (Goir.), Monte Pastello da Domegliara a Ceraino (Ton.), quest'ultima località è citata anche da Goiran in Plantae vasculares etc., (Atti Accad. Agr. Sc. Let. Verona, LII, fasc. 1., 1874).





376. Gen. Origanum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 256, 1754)

1027. Origanum vulgare L.
Sp. Pl. 590 (1753).
BIBL. ver: Origanum vulgare Goir., Fl. ver. II, 268; O. vulgare Poll., Fl. ver. II, 302; Origanum sylvestre, Cunila bubula Plinii Segu., Pl. ver. I, 311; Origano silvestre over comune delle Speciarie Pona, M.B., 14.
NOM. ITAL.: Origano comune.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie degli Origanetalia vulgaris.
(1), 2-7 H scap PEAi VI-X.

Comune nei luoghi rupestri, tra i cespugli, nelle boscaglie rade dall'alta pianura all'orizzonte montano (Pona, Seguier, Poll., A.M., Fontana, Ton., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: da Spiazzi alla Corona!, lecceta di Navene!, Ferrara di Monte Baldo!, Monte Baldo in Prabazar (Ton.), Caprino (Goir.), rupi in prossimità di Ceraino!, Monte Pastello!, Avesa!, Torricelle!, San Vito del Mantico (Goir.), Valdonega (Goir.), Sorgà (Goir.), Vajo del Paradiso,Grezzana!, Valpantena ai Sarmasi (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Marcellise (Biadego), Tregnago (A.M.), Giazza!, sotto Revolto (C.M.).
Altre località segnalate: Vajo Borago!, Monte Ongarine!, Monte Arzan!, Monte Cavro!, Monte della Parte, San Dionigi!.





377. Gen. Thymus L. ↑↑
(Gen. Pl.3d. V, 257, 1754)

1028. Thymus pannonicus All.
Auct. Syn. Meth. Stirp. Hort. Taurin. 6 (1773).
[SYN. Thymus pulegioides L. subsp. carniolicus (Borbás) P.A. Schmidt sensu Pignatti (vedi) n.d.c.]
NOM. ITAL.: Timo della Pannonia.
Geoelemento sud-est-europeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dei Festucetalia valesiaceae.
2-5 Ch rept PEAi V-IX.

Prati steppici dell'alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Quinzano!, Monte Cucco!, Boscomantico!, Torricelle!, Trezzolano!, Montorio!, Avesa!, tra Mizzole e Pigozzo!, Tregnago (A.M.), Grezzana!, Olivè (Goir.), Spredino, Monte Zovo, Santa Viola (Goir.), Fumane (Goir.), Castelrotto di Valpolicella (Goir.), Monte Baldo ai Colonei (Goir.), pendici del Monte Pastello (Goir.), Vajo Pissacavra (Goir.), Punta San Vigilio (Di Carlo).



1029. Thymus glabrescens Willd.
Berlin. Baumz. ed. 2, 597 (1811).
NOM. ITAL.: Timo profumato.
Geoelemento sudest europeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dei Festuca-Brometea.
4 Ch rept PEai V-VIII.

subsp. glabrescens

Esemplari d'Erbario: Moruri!, Trezzolano!, Bussolengo, scarpata lungo la pista ciclabile che corre lungo il Biffis (Di Carlo).



1030. Thymus oenipontanus Heinz
Braun in Oesterr. Bot. Z. 41:296 (1891).
NOM. ITAL.: Timo di Innsbruk.
Geoelemento endemico delle valli alpine sud-orientali.
Specie dei Festucetalia valesiaceae.
2,4-6 Ch rept PEai V-VII.

Prati aridi.

Esemplari d'Erbario: Torri sul Benaco, alle Prandine!, Scaveaghe, Garda (Goir.,!), Bussolengo, scarpata che fiancheggia la pista ciclabile che corre lungo il Biffis (Di Carlo), Forte Mallabi, Monte Pastello!, cima Monte Pastello (Di Carlo), Quinzano!, Avesa, dorsale oltre La Cola (Di Carlo), Boscomantico!, San Dionigi, Monte della Parte!, tra Montorio e Trezzolano!, Verona, Borgo Milano (Lucato), Vajo Borago (Di Carlo).



1031. Thymus praecox Opiz
Naturalientausch 6:40 (1824).

subsp. polytrichus
SYN: Thymus alpigenus (Kerner) Ronn.
Geoelemento montano sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa montana centro-meridionale.
Specie dei Seslerietalia albicantis.
8,9 Ch rept PEai IV-VIII.

Pascoli subalpini.

Esemplari d'Erbario: tra Passo Pertica e il rifugio Scalorbi!, Monte Baldo, Costabella, Ime (Goir.), Caval di Novezza (Di Carlo), Novezzina!.



1032. Thymus pulegioides (Bobàs) P.A. Schmidt
in Feddes Repert 83:664 (1973).

subsp. carniolicus
NOM. ITAL.: Timo della Carnia.
Geoelemento submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dello Xerobromion.
5 Ch rept PEai IV-VIII.

Prati aridi.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Monte Lavè (Goir.).



1033. Thymus pulegioides L.
Sp. Pl. 592 (1753).
NOM. ITAL.: Timo falso poleggio.


subsp. pulegioides

Geoelemento euroasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Specie del Mesobromion.
2-7 (6,7) Ch rept PEai IV-VIII.

Prati aridi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Ton.), Val Basiana (Gioir.), sopra Pradenigo (Goir.), Ferrara (Goir.), Corno d'Aquilio!, Boscomantico!, Verona, via Chioda!, Pestrino!, Cà di David!, Porta Nuova (Goir.), colline veronesi (Mang.), Sezano!, Cogollo (C.M.), Monte Loffa presso Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.).
Subsp. Thymus serpyllum s.l. sono presenti in erbario i seguenticampioni provenienti da: Le Prandine, Garda!, Scaveaghe, Garda!, Monte Baldo, Telegrafo!, Valdritta!, Valfredda (Mang.), Novezza (Ton.), Valbasiana (Goir.), Ferrara di M. Baldo (Goir.), Pradenigo (Goir.), Ime e Costabella (Goir.), Monte Pastello (Ton.), Fumane Ton.), Boscomantico (Ton.), Valdonega (Goir.), Porta Nuova (Goir.), Grezzana (Ton.), Monte Zovo (Goir.), Pojano (Goir.), Monti Lessini ai Zoppi (Goir.), Cogollo (C.M.), Tregnago (C.M.), Monte Zeola (C.M.), Valon del Malera!, Monte Malera (Biadego).





378. Gen. Lycopus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 12, 1754)

1034. Lycopus europaeus L.
Sp. Pl. 21 (1753).
BIBL. ver.: Lycopus europaeus Goir., Fl. ver. II, 267; L. Europaeus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 296, 1893; L. europaeus Poll., Fl. ver. I, 26; Lycopus palustris glaber Segu., Pl. ver. I, 297; Siderite prima del Matthioli Pona, M.B., 4.
NOM. ITAL.: Erba sega comune.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa settentrionale.
Specie dei Phragmitetalia.
1-5, (6,7) H scap PEAi VI-X.

Luoghi umidi, fossi, siepi in tutto il territorio dalla pianura alla fascia collinare (Pona, Seguier, Poll., A.M., Fontana, Goir,!).

Esemplari d'Erbario: lungo l'Adige al Boschetto!, Cà di David!, Palude del Busatello (!, Di Carlo), Nogarole Rocca (Di Carlo), lungo il Tione presso Trevenzuolo!, San Michele Extra (Biadego), Tregnago (A.M.), Valle di Caprino (Ton.), luoghi umidi presso Bolca (C.M.), San Vito del Mantico (Goir.), lungo l'Adige a Boscomantico (Goir.).



1035. Lycopus exaltatus L.
f., Suppl. 87 (1791).
BIBL. ver.: Lycopus exaltatus Goir., Fl. ver. II, 267; L. exaltatus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 296, 1893; L. exaltatus Poll., Fl. ver. I, 27; Lycopus foliis in profundis laciniis incisis Segu., Pl. ver. I, 297.
NOM. ITAL.: Erba sega maggiore.
Geoelemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale, Asia centrale.
Specie del Salicion albae.
3-7 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi umidi, siepi, margini dei corsi d'acqua della fascia collinare e montana, un tempo frequente, non rinvenuto di recente. Secondo Goiran (Fl. ver. II, 267), la diffusione di Lycopus exaltatus interessava maggiormente la parte occidentale del territorio, così a sud del Lago di Garda in Lugana e Peschiera e più a nord a Lazise, in Val d'Adige alla destra del fiume nelle valli di Caprino e del Tasso innalzandosi dalle estreme pendici del Monte Baldo (Onè, Porcino, Pazzon) fino ad altitudini comprese tra 7-800 m in Piore, Braga, Salzan. Più rara nella parte orientale della Provincia dove è stata rinvenuta nella Valle di Illasi presso Tregnago e alle Saline.

Esemplari d'Erbario: colli del Garda (Mang.), Valle di Caprino (Ton., Rigo), Incanale nella Val d'Adige (Goir.), Valle del Tasso (Goir.), ai piedi del Monte Baldo, Onè, Pazzon (Goir.), in Piore (Goir.), Val d'Illasi alle Saline (C.M.), Tregnago (Goir.).





379. Gen. Mentha L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 250, 1754)

1036. Mentha pulegium L.
Sp. Pl. 577 (1753).
BIBL. ver.: Mentha Pulegium Goir., Fl. ver. II, 267; M. Pulegium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 296, 1893; M. Pulegium Poll., Fl. ver. II, 255; Mentha aquatica seu Pulegium vulgare Segu., Pl. ver. I, 295 et M. aquatica seu Pulegium vulgare flore albo Segu., Pl. ver. III, 135; Pulegio con fiori verticillati Pona, M.B., 3.
NOM. ITAL.: Menta poleggio.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dell'Agropyro-Rumicion.
1-5 H scap PEAi VI-X.

Esemplari d'Erbario: Vigasio (Mang., Goir.), San Michele Extra (Ton.), Verona (Ton.), San Pancrazio (Goir.).



1037. Mentha arvensis L.
Sp. Pl., 577 (1753).
BIBL. ver.: Mentha arvensis Goir., Fl. ver. II, 266; M. arvensis Goir., Erb. est. e autunn.etc., Bull. Soc. Bot. It., 296, 1893.
NOM. ITAL.: Menta dei campi.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia sud-occidentale.
Specie dei Centauretalia cyani.
1-7 H scap PEAi V-X.

Esemplari d'Erbario: Castelletto di Brenzone (Ton.), Legnago (Ton., Goir.), Vigasio (Goir.), Ferrara di M.B. (Goir.), Ceraino (Ton.), Tregnago (Mang.).



1038. Mentha aquatica L.
Sp. Pl. 576 (1753).
BIBL. ver.: Mentha aquatica Goir., Fl. ver. II, 266.
NOM. ITAL.: Menta d'acqua.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia sud-occidentale.
Specie dei Phragmito-Magnocaricetea.
Per quanto riguarda la diffusione del genere Mentha nel territorio veronese si rimanda al lavoro di J. Lebeau (1970): "Il genere Mentha nella provincia di Verona". Mem. Mus. civ. St. nat. Verona, 18: 179-202.
1-5 H scap PEAi VI-IX.

Esemplari d'Erbario: Vigasio (Mang., Goir.), Rivoli (Ton., Goir.), Verona, Porta Pellegrina (C.M.), Caldiero (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), lungo l'Adige (Goir.), San Giovanni Ilarione (C.M.), Montorio, Laghetto Squarà!, Palude del Busatello!, lungo l'Adige al Boschetto!, Fossa Baldona!, San Michele Extra (Biadego), Cà di David!.
Altre località segnalate: Belluno veronese (Goir.), San Bonifacio (Goir.), Oppeano (Goir.), Isola della Scala (Goir.), Peschiera (Goir.).



1039. Mentha suaveolens Ehrh.
Beitr. Naturk. 7:149 (1792).
NOM. ITAL.: Menta a foglie rotonde.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale.
Specie del Potentillion anserinae.
1-5 H scap PEAi VI-IX.

Esemplari d'Erbario: Santa Maria in Stelle (Ton.), Illasi (C.M.), Val d'Adige presso la Chiusa (Ton.), Torricelle!, Boschetto!, Montorio!.



1040. Mentha longifolia (L.) Hudson
Fl. Angl. 221 (1762).
SYN.: Mentha sylvestris L. (1762).
BIBL. ver.: Mentha sylvestris Goir., Fl. ver., II, 264.
NOM. ITAL.: Menta a foglie lunghe.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa.
Specie dei Filipendulo-Convolvuletea.
(1), 2-7 H scap PEAi IV-IX.

Esemplari d'Erbario: Ferrara di Monte Baldo (Ton., Goir., C.M.), Monte Baldo, Prabazar (Goir., C.M.), Caprino (C.M.), Val d'Adige (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Verona (C.M.), Castel San Felice (Goir.), Boschetto!, tra Cancello e Moruri!, Spredino (Goir.), Olivè (Goir.), Tregnago (C.M.), Grotte di Velo (Goir.), Selva di Progno (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego),



1041. Mentha spicata L.
Sp. Pl. 576 (1753).
SYN.: Mentha viridis Auct.
BIBL. ver.: Mentha viridis Goir., F.l. ver. II, 265.
NOM. ITAL.: Menta romana.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Africa neridionale.
Specie dell'Arction lappae.
1-5, (6,7) H scap PEAi VI-IX.

Incolti, prati, margine dei sentieri; spesso coltivata ed inselvatichita.

Esemplari d'Erbario: Peri (Ton., Goir.), Monte Baldo, Pradonego (Goir.), Verona, Porta Pellegrina (Goir.), Boschetto (Lucato), Pestrino!, Castel San Felice (Goir.), Vigasio (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Cucco!.





379 bis. Gen. Rosmarinus L. ↑↑
(Gen.Pl., ed. I, 1737)

1041 bis. Rosmarinus officinalis L.
Sp. Pl. 23 (1753)
BIBL. ver.: Rosmarinus officinalis Goir., Fl. ver. II, 277; R. officinalis Poll., Fl. ver. II, 28.
NOM. ITAL.: Rosmarino.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea.
Specie del Rosmarino-Ericion.
(1), 2-5, (6,7) NP PEai III-VII.

Rupi e luoghi sassosi; nel nostro territorio solo coltivato e più raramente inselvatichito.

Esemplari d'Erbario: nei pressi di Trezzolano!, in Verona!, Bardolino (Lucato), a Verona in un giardino (A.M.), Lago di Garda (Ton.), Monte Baldo ai Masi (Goir.), colli benacensi (Goir.), Spredino sui Monti Lessini (Goir.), colli veronesi (Goir.), Giare di Grezzana (Goir.), Colle di San Leonardo (Goir.), Monte Arzan di Avesa (Goir.).





380. Gen. Horminum L. ↑↑
(Coroll. Gen. 9,1737)

1042. Horminum pyrenaicum L.
Sp. Pl. 596 (1753).
SYN.: Melissa pyrenaica Scop. (1769).
BIBL. ver.: Horminum pyrenaicum Goir., Fl. ver. II, 277; H. pyrenaicum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 298, 1893; Melissa pyrenaica Poll., Fl. ver. II, 306; Melissa pirenaica caule brevi, Plantaginis folio Segu., Pl. ver. I, 300; Ormino montano detto dal Fra Castoro Britannica Pona, M.B., 169.
NOM. ITAL.: Ormino dei Pirenei.
Geoelemento sud-ovest-europeo.
DIFFUSIONE: Spagna, Pirenei, Alpi.
Specie del Seslerio-Caricetum sempervirentis.
(6,7), 8,9 H ros PEai VI-VIII.

Frequente nei pascoli erbosi subalpini di tutti i monti veronesi (Poll., Brache, Barbieri, Clementi, Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Bocca di Navene!, Novezzina!, da Tratto Spino a Cima Pozzette, Val Larga!, Valfredda (Mang., Goir.), Costabella (Ton.), Val Basiana (Goir.), Corno d'Aquilio!, Valon del Malera!, Val Fraselle (A.M.), Revolto (C.M.), Gruppo del Carega!.
Altre località segnalate: Naole, Podesteria, Monte Lobia (Goir.).





381. Gen. Salvia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 15, 1754)

1043. Salvia sclarea L.
Sp. Pl. 27 (1753).
BIBL. ver.: Salvia sclarea Goir., Fl. ver. II, 278; S. sclarea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 299, 1893; S. sclarea Poll., Fl. ver. I, 31.
NOM. ITAL.: Sclarea.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Brachypodion phoenicoidis.
2-4 H bienn pEAi VII-IX.

Segnalata dal Goiran per i pascoli aridi della collina veronese, forse inselvatichita; non più rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: Montorio (Goir.), Avesa (Ton.). Indicata anche per la Val Pantena tra Pojano e Quinto (Goir.), per la Valdonega (Goir.), per Castel San Pietro (Cesati).



1044. Salvia glutinosa L.
Sp. Pl. 26 (1753).
BIBL. ver.: Salvia glutinosa Goir., Fl. ver. II, 278; S. glutinosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 299, 1893; S. glutinosa Poll., Fl. ver. I, 30; Salvia montana maxima, foliis Hormini, flore flavescente Segu., Pl. ver. I, 283; Terza Horvala del Dodoneo Pona, M.B., 147.
NOM. ITAL., Salvia vischiosa.
Geoelemento montano europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Fagetalia.
2-7 H scap pEAi VII-X.

Frequente nei luoghi selvatici, lungo le siepi, nelle macchie di tutto il territorio dall'alta pianura alla fascia montana fino a sfiorare la subalpina.

Esemplari d'Erbario: pendici del Monte Baldo presso Belluno Veronese!, tra Spiazzi e Pazzon (Biadego), Ferrara (Ton., Goir.), Monte Pastello alla Bocchetta!, Valsorda!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo Galina!, San Dionigi!, Santa Maria in Stelle!, tra Trezzolano e Cancello!, Vajo del Paradiso, Grezzana!, Val Squaranto!, tra Azzago e Romagnano!, da Selva di Progno a Velo!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Erbezzo!.



1045. Salvia pratensis L.
Sp. Pl. 25 (1753).
BIBL. ver: Salvia pratensis Goir., Fl. ver. II, 279; S, pratensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 299, 1893; S. pratensis Poll., Fl. ver., I, 29; Sclarea pratensis, foliis serratis, flore coeruleo Segu., Pl. ver., I, 281; Ormino silvestre del Fucsio Pona, M.B., 17.
NOM. ITAL.: Salvia comune.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata.
Specie dei Festuco-Brometea.
(1), 2-7 H scap PEAi V-IX.

Copiosa nei prati aridi, lungo i sentieri dalla pianura fino a sfiorare la fascia subalpina dove viene sostituita da Horminum pyrenaicum.

Esemplari d'Erbario: Ferrara di M.B. (Goir.), Corno d'Aquilio!, pendici del Monte Pastello presso Monte!, Monte Pastello, inizio del sentiero che sale in vetta (Di Carlo), Quinzano!, Porta Nuova (Agosti), San Michele Extra (Biadego), Boscomantico!, tra Cancello e Moruri!, tra Montorio e Trezzolano!, Tregnago (A.M.), San Dionigi, Monte della Parte!, Monte Cavro!, Avesa!, Vajo Borago (!, Di Carlo), argine dell'Adige presso San Michele!, Santa Maria in Stelle!, Monte Cucco!, Bisano!, Verona, lungadige San Giorgio (Di Carlo);
subsp. hematodes Briq., Verona, Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Torricelle di Verona dopo Villa Forti!, Tregnago!, Valpantena ai Costoli (Goir.), Verona (Goir.).



1046. Salvia verticillata L.
Sp. Pl. 26 (1753).
BIBL. ver.: Salvia verticillata Goir., Fl. ver. II, 279; S verticillata Goir., Erb. Est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 299, 1893; S.verticillata Poll., Fl. ver. I, 30; Horminum sylvstre latifolium verticillatum Segu., Pl. ver. I, 283.
NOM. ITAL.: Salvia spuria.
Geoelemento montano sudeuropeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale meridionale, Asia minore, Asia occidentale.
Specie degli Onopordetalia Acanthii.
2, 4, 7 H scap pEAi VII-X.

Specie già ritenuta rara in passato e non più osservata di recente. I campioni d'erbario e le altre segnalazioni la indicano propria dei luoghi sassosi incolti e nei pascoli dall'Alto Agro alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Porta Palio (Mang.), Cerro Veronese (Ton.), San Michele Extra e Madonna di Campagna (Goir.), Tomba (Goir.).
Altre segnalazioni: Prada (Goir.), Ospedaletto e Domegliara (Poll.).



1046 bis. Salvia verbenaca L.
Sp. Pl. 25 (1753).
BIBL. ver.: Salvia verbenaca Goir., Fl. ver. II, 279; S. Verbenaca Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 299, 1893.
NOM. ITAL.: Salvia minore.
Geoelemento mediterraneo atlantico.
DIFFUSIONE: Europa occidentale meridionale, Regione mediterranea, Africa.
Specie del Brachypodion phoenicoidis
2-4 H scap PEai V-VII.

Probabilmente scomparsa dal territorio veronese; le ultime segnalazioni riguardano Tonini e Goiran che la rinvennero in città presso Porta San Giorgio e alla Chiusa di Ceraino.









XCI. Fam. Solanaceae ↑↑↑


382. Gen. Atropa L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 85,1754)

1047. Atropa belladonna L.
Sp. Pl. 181 (1753).
BIBL. ver.: Atropa Belladonna Goir., Fl. ver. II, 228; A. Belladonna Goir., Erb. Est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 187, 1893; A. Belladonna Poll., Fl. ver., I, 261; Bella-donna Segu., Pl. ver. I, 133, Solano maggiore o Belladonna degli italiani Pona, M.B., 240; Solanum majus sive herba Belladonna Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Belladonna.
Geoelemento mediterraneo montano.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia centro-occidentale, Africa nord-occidentale.
Specie dell'Atropion.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Già Goiran (l.c., 1893) auspicava una maggior tutela per questa bella specie "fra quelle totalmente condannate a scomparire per causa dell'opera di distruzione perpetrato dagli erbaioli".
Atropa belladonna, anche attualmente piuttosto rara, predilige le radure umide e i boschetti di latifoglie, in modo particolare di faggio. ò diffusa in tutta la fascia montana del veronese fino a penetrare talvolta in quella subalpina.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Basiana (Goir:), alle Acque Negre (A.M.,!), alla Lonza (Goir.), al Pian della Cenere (Mang.), alla Madonna della Neve!, presso Ime!, sui Lessini al Bosco dei Folignani!, Bosco Chiesanuova (Biadego), a Revolto e dintorni (Goir.,!), Vajo dei Modi (Di Carlo).
Altre località segnalate: Noveza (Calc., Pona), Ortigara (Poll.), alle Scandole (Goir.), ai Tracchi (Goir.), Alta Val d'Illasi (Goir.).





383. Gen. Hyosciamus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 84, 1754)

1048. Hyosciamus niger L.
Sp. Pl. 179 (1753).
BIBL. ver.: Hyosciamus niger Goir., Fl. ver. II, 223; H. niger Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 187, 1893; H. niger Poll., Fl. ver. I, 240; H. vulgaris vel niger Segu., Pl. ver. I, 257, Josciamo primo del Matthioli Pona, M.B., 4.
NOM. ITAL.: Giusquiamo nero.
NOM. DIALETT.: Dente de vecia, Erba de Santa Polonia.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale, Africa settentrionale.
Specie dei Chenopodietalia.
(1), 2-7 H bienn PEAi VI-X.

Sentieri, incolti, vicinanze di luoghi abitati dalla pianura alle medie altitudini; specie non comune.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Goir.), tra Cassone e Malcesine (Goir.), Spiazzi (Goir.), M. Baldo tra Pralongie e Malga Ortigara!, lungo la Strada Graziani!, Erbezzo (Lucato).



1049. Hyosciamus albus L.
Sp. Pl. 180 (1753).
BIBL. ver. Hyosciamus albus Goir., Fl. ver. II, 223; H.albus Poll., Fl. ver. I, 241; H. albus Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Giusquiamo bianco.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea.
Specie dei Chenopodietalia.
2,4 H bienn PEAi VI-X.

Specie rara come già indicato da Goiran (l.c.) e non più rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: Villafranca (Ton.), lungo l'Adige a Verona (Goir.), Rivoli (Goir.). Indicata pure nell'Alto Agro Veronese in prossimità di Boscomantico (Goir.).





384. Gen. Physalis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 183 (1754)

1050. Physalis alkekengi L.
Sp. Pl. 183 (1753).
BIBL. ver.: Physalis Alkekengi Goir., Fl. ver. II, 228; Ph. Alkekengi Goir., Erb.est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It.,187, 1893; Ph. Alkekengi Poll., Fl. ver. I, 259; Alkekengi officinarum Segu., Pl. ver. I, 248; Solano alicacabo di Dioscoride Pona, M.B., 143.
NOM. ITAL.: Alkekengi, Palloncini.
NOM. DIALETT.: Vesìghe.
Geoelemento eurasiatico temperato.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie del Convolvulion sepium.
1-7 H scap PEAi V-X.

Lungo i sentieri, le siepi, fra le macchie e nei boschetti umidi dalla pianura alla media montagna dell'intero territorio.

Esemplari d'Erbario: Valle di Caprino (Goir.), M. Baldo nella Valle dell'Orsa (Goir.), Quinzano (Goir.), Valdonega (Goir.), Spredino (Goir.), alla Musella (Goir.), Trezzolano!, Val Squaranto!, Montorio!.


Physalis pubescens L., nativa dell'America meridionale, è talora coltivata per il frutto commestibile.





385. Gen. Solanum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 85, 1754)

1051. Solanum nigrum L.
Sp. Pl. 186 (1753).
BIBL. ver.: Solanum nigrum Goir., Fl. ver. II, 225; S. nigrum Poll., Pl. ver. I, 257; S. officinarum Segu., Pl. ver. I, 247.
NOM. ITAL.: Morella comune.
NOM. DIALETT.: Tossego.
Geoelemento cosmopolita.
Specie dei Stellarietea mediae.
1-7 T scp PEA IV-X.

Campi, incolti, ruderi, in prossimità di abitazioni dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello, San Pietro in Valle, Gazzo veronese (Di Carlo), cimitero monumentale di Verona!, San Michele Extra (Biadego), Tregnago (A.M.), Vajo del Paradiso (Goir.), Grezzana (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Spiazzi (Ton., Goir.).



1052. Solanum luteum Miller
Gard. Dict. ed. 8, n° 3 (1768).
SYN.: Solanum villosum subsp. alatum (Moench) Dostál, Kvetena CSR:1270 (1949).
NOM. ITAL.: Morella rossa.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea, Europa centrale, Asia minore, Asia occidentale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-7 T scap PEA IV-XI.

Incolti, ruderi, macerie, spesso infestante le colture sarchiate, dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: pendici del Monte Pastello tra San Giorgio e Monte di Valpolicella!, Quinzano!, San Martino Buon Albergo (Mang.), Avesa (Mang.), Badia Calavena (C.M.), Spredino (Goir.), secus Athesim in Verona (Goir.).



1053. Solanum dulcamara L.
Sp. Pl. 185 (17539.
BIBL. ver.: Solanum Dulcamara Goir.; Fl. ver. II, 224; S. Dulcamara Goir., Erb. Est. e autunn.etc., Bull. Soc. Bot. It., 187, 1893; S. Dulcamara Pll., Fl. ver. I, 256; Solanum scandens seu Dulcamara Segu., Pl. ver. I, 247; Vite silvestre del Matthioli Pona, M.B., 143.
NOM. ITAL.: Dulcamara, Morella rampicante.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata, Africa nord-occidentale.
Specie dei Populetalia albae.
1-7, (8,9) NP PEAi IV-XI.

Frequente in tutto il territorio lungo i corsi d'acqua, nei luoghi umidi ed ombrosi, lungo le siepi, sulle rupi, dalla bassa pianura fino a sfiorare la fascia subalpina.

Esemplari d'Erbario: lungo l'Adige al Boschetto!, Val Squaranto (Goir.,!), Boscomantico!, Vajo dell'Anguilla (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton.), Valdonega (Goir.), San Giovanni Lupatoto (Goir.), pendici del Baldo nella Valle di Caprino (Goir.).





386. Gen. Datura L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I, 179, 1753)

1054. Datura stramonium L.
Sp. Pl. 179 (1753).
BIBL. ver.: Datura Stramonium Goir., Fl. ver. II, 222; D. Stramonium. Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 187, 1893; D. Stramonium Poll., Fl. ver. I, 239; Stramonium fructu spinoso oblongo, flore albo Segu., Pl. ver. I, 196.
NOM. ITAL.: Stramonio comune.
Geoelemento: originaria dell'America tropicale, oggi a diffusione cosmopolita.
Specie dei Sisymbrietalia.
1-3 T scap pEA VII-IX.

Campi, incolti, ruderi, spesso in prossimità degli abitati della pianura e della prima fascia collinare, ove diventa più rara. Si tratta di una specie propria delle stazioni aperte, che mal sopporta la concorrenza di taxa indigene. Fiori e capsule sono fortemente tossici.

Esemplari d'Erbario: Bagnolo di Nogarole Rocca (Di Carlo), Verona Z.A.I.!, Boschetto!, Borgo Milano (Lucato), Porta San Zeno (A.M.), Tomba, Verona (Goir.), Verona, Piazzale Stefani!.


Buddleja davidii Franchet
Nouv. Arch.Mus. Hist.Paris, ser. 2, 10:65 (1867).

Coltivata per ornamento, talora si incontra inselvatichita lungo i greti dei corsi d'acqua.










XCII. Fam. Scrophulariaceae ↑↑↑


387. Gen. Gratiola L. ↑↑
(Gen. Pl.ed.V., 11, 1754)

1055. Gratiola officinalis L.
Sp. Pl. 17 (1753).
BIBL. ver.: Gratiola officinalis Goir., Fl. ver. II, 237; G. officinalis Poll., Fl. ver. I, 23; Digitalis minima Gratiola dicta Segu., Pl. ver. I, 255; Centauroide, ovvero Limnesio di Valerio Cordo, Stanca cavallo Pona, M.B., 142.
NOM. ITAL.: Graziola.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale, America boreale.
Specie del Cnidion dubii.
1-3,4 H scap PEAi VI-IX

Luoghi umidi e paludosi, prati palustri, margini delle risaie, lungo i fossi della Basssa e media pianura, talvolta si spinge fino alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Pozzolengo al confine col territorio mantovano!, Laghetto del Frassino!, Lazise (Lucato), paludi veronesi (Mang.), Vigasio (Goir.), Valeggio (Goir.), Verona al Lazzaretto (Ton.), Valle di Caprino (Goir.).





388. Gen. Lindernia All. ↑↑
(Misc.taurin. III, 178, 1755)

1055 bis. Lindernia procumbens (Krocker) Philox
Taxon 14:30 (1965).
SYN.: Lindernia pyxidaria L. pro parte.
BIBL. ver.: Lindernia pyxidaria Goir., Fl. ver. II, 137; L. Pyxidaria Poll., Fl. ver. II, 324.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Asia meridionale.
Specie del Nanocyperion.
1 T scap PEA VIII-X.

Specie probabilmente scomparsa, un tempo già rara ai margini delle risaie. Trovata recentemente a S. Martino (Loc. Formighé) il 20 settembre 2018 da F. Menini (n.d.c.).

Esemplari d'Erbario: Arcole (Goir.), Vigasio (Goir.).



1055 ter. Lindernia dubia (L.) Pennell
Scroph. E. Temp. N. Amer. I (1935) 141.
SYN.: Gratiola dubia L., Sp. Pl. ed. I, 17 (1753).
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America settentrionale orientale, nat. Europa occidentale.
Specie del Nanocyperion.
1 T scap PEA VII-IX.

Specie di recente rinvenimento nel Veronese; pianta infestante le risaie di origine nordamericana nota per l'Italia a partire dal 1949.

Esemplari d'Erbario: prato umido a est del Laghetto Fantasia nei dintorni di Mozzecane (Di Carlo, 18.09.2011).
Altre località segnalate: Trevenzuolo, Erbè, Isola della Scala, Povegliano Veronese, Palù, in verbis A. Bertolli, F. Prosser.





389. Gen. Verbascum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 83, 1754)

1056. Verbascum phlomoides L.
Sp. Pl. 1194 (1753).
BIBL. ver.: Verbascum phlomoides Goir., Fl. ver. II, 230; V. phlomoides Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It.,263, 1893; V. phlomoides Poll., Fl. ver. I, 244; Verbascum mas latifolium luteum Segu., Pl. ver. I, 242; Verbasco di larga folia del Dodoneo etc. Pona, M.B., 4; Astula regia col fior giallo Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Verbasco.
NOM. DIALETT.: Tasso barbasso.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Specie dell'Onopordion acanthii.
2-5, (6,7) H bienn pEAi VII-IX.

Luoghi incolti, sentieri, siepi, rupi dalla media-alta pianura agli 8-900 m del Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Tregnago!, Boschetto di Verona!, Boscomantico!, San Michele Extra (Biadego), Grezzana (Ton.), Marcenigo (C.M.), Spredino (Goir.), Valdonega, Verona (Goir.), Spiazzi (Goir.), Pazzon di Caprino (Goir.).



1057. Verbascum densiflorum Bertol.
Rar. Lig. Pl. 3:52 (1810).
SYN.: Verbascum thapsiforme Schrader (1813).
BIBL. ver.: Verbascum thapsiforme Goir., Fl. ver. II, 230.
NOM. ITAL.: Falso barbasso.
Geoelemento sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale.
Specie dell'Onopordion acanthii.
7 H bienn pEAi VII-IX.

Pascoli aridi, luoghi selvatici erbosi e sassosi. Specie rara e rinvenuta soltanto dal Goiran nei pascoli del Monte Baldo (in herb.).



1058. Verbascum thapsus L.
Sp. Pl. 177 (1753).
BIBL. ver.: Verbascum thapsus Goir., Fl. ver. II, 230; V. thapsus Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 261, 1893; Verbascum densiflorum Poll., Fl. ver. I, 243; Verbasco del Trago Pona, M.B., 4.
NOM. ITAL.: Barbasso.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia minore.
Specie dell'Atropion.
2-7, (8,9) H bienn PEAi VI-IX.

Rupi, macchie, incolti aridi e ruderi della media-alta pianura fino all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Verona!, Boscomantico!, San Peretto di Negrar!, San Massimo di Verona (Lucato), Torri del Garda!, Pastelletto (Goir.), Fumane (Mang.), San Giovanni Ilarione (C.M.), Tregnago (A.M.), in montibus veronensibus (Mang.).



1059. Verbascum lychnitis L.
Sp. Pl. 177 (1753).
BIBL. ver.: Verbascum Lychnitis Goir., Fl. ver. II, 232; V. Lychnitis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 263, 1893; V. Lychnitis Poll., Fl. ver. I,246; Verbascum lychnite flore albo parvo Segu., Pl. ver. I, 244; Verbasco licnite di seconda specie del Lobelio Pona, M.B., 210; Hastula regia flore albo Calc., Viagg. etc., 10.
Distribuzione geografica: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso.
Specie dei Trifolio-Geranietea.
2-7, (8,9) H bienn PEai VI-VIII.

Prati aridi, incolti, rupi, sentieri dalla media-alta pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (A.M., Goir.), Bocca di Navene (C.M.), Spiazzi e Pazzon (Biadego), Val Basiana (Goir.), Monte Pastello (Mang., Di Carlo), Monte Pastello lungo la strada della Bocchetta (Di Carlo), San Giorgio di Valpolicella!, Cavalo (Mang.), Ceraino (C.M.), Verona, Campo Marzo (Goir.), Colle delle Ongarine (C.M.), Grezzana (Ton.), Azzago!, Erbezzo (Lucato), Selva di Progno e Giazza (C.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego).



1060. Verbascum sinuatum L.
Sp. Pl. 178 (1753).
BIBL. ver.: Verbascum sinuatum Goir., Fl. ver. II, 231; V. sinuatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 253, 1893; V. sinuatum Poll., Fl. ver. I, 245; V. nigrum folio papaveris corniculati Segu., Pl. ver. III, 120.
NOM. ITAL.: Verbasco dalle foglie sinuose.
Distribuzione geografica: elemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea, Asia occidentale.
Specie del Brachypodion phoenicoides.
2,4 H bienn PEai VI-VIII.

Bordi di strade, siepi, luoghi erbosi incolti. Come già metteva in rilievo Goiran (l.c.), questa specie non è pianta comune e nello stesso tempo la sua diffusione sembra interessare una zona assai limitata, crescendo a sinistra d'Adige (Goir.,!) internamente ed esternamente alla città di Verona.

Esemplari d'Erbario: Verona, Lungadige San Giorgio!, Valdonega (A.M.), Castel San Felice (Goir.), Borgo Trento, lungo la ferrovia per Caprino (Goir.).



1061. Verbascum pulverulentum Vill.
Prosp. P. Dauph. 22 (1779).
SYN.: Verbascum floccosum W. et K. (1802).
BIBL. ver.: Verbascum pulverulentum Goir., Fl. ver. II, 231; V. pulverulentum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 263, 1893; Verbascum floccosum Poll., Fl. ver. I, 247; Verbascum pulverulentum, flore luteo parvo Segu., Pl. ver. I, 243.
NOM. ITAL.: Verbasco a candelabro.
Distribuzione geografica: elemento centro e sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
2-5, (6,7) H bienn PEai V-VIII.

Piuttosto rara nei luoghi incolti, nei pascoli aridi, nei greti dei corsi d'acqua dalla pianura alla fascia collinare, donde talvolta penetra in quella montana.

Esemplari d'Erbario: Verona, Borgo Milano (Lucato), San Peretto di Negrar!, Chievo (Ton.), Grezzana (Ton.), Tregnago (A.M.).



1062. Verbascum chaixii Vill.
Prosp. Pl. Dauph. 22 (1779).
BIBL. ver.: Verbascum Chaixii Goir., Fl. ver. II, 233; V. Chaixii Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 264, 1893; V. nigrum Poll. var.a pro parte?, Fl. ver. I, 246; Verbascum nigrum flore ex luteo purpurascente Segu., Pl. ver. II, 244; Verbasco terzo del Matthioli Pona, M.B., 14.
NOM. ITAL.: Verbasco di Chaix.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale. DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Trifolio-Geranietea sanguinei.
2-7 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi rupestri, incolti, radure dalla collina alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Piore (Goir.), Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), Chiusa di Ceraino (Goir.), Monte Pastello (Goir.,!, Di Carlo), Val di Fumane (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), colline di Avesa!, Alcenago, Pojano, Quinto (Goir.), Monte Santa Viola (Goir.), Vajo del Falcone (Goir.), Val Squaranto (Goir.).



1063. Verbascum nigrum L.
Sp. Pl. 178 (1753).
BIBL. ver.: Verbascum nigrum Goir., Fl. ver. II, 232; V. nigrum Goir., Erb. est. e autunn. etc. Bull. Soc. Bot. It., 264, 1893; V. nigrum Poll. var. α pro parte, Fl. ver. I, 246.
NOM. ITAL.: Verbasco nero.
Geoelemento europeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Siberia.
Specie dell'Atropion.
(4,5) 6,7 (8,9) H scap PEAi VI-IX.

Lungo i sentieri, al margine dei campi, negli incolti e nelle radure di tutto il territorio nella fascia montana e subalpina, più raramente in quella collinare.

Esemplari d'Erbario: Ime (Goir., C.M.), alle Acque Negre!, in Valfredda (Goir.), all'Ortigara (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.,!), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Monte Cucco!.



1064. Verbascum lanatum Schrader
Monogr. Verbasci 2:28 (1825).
SYN.: Verbascum alpinum Turra.
BIBL. ver.: Verbascum lanatum Goir., Fl. ver. II, 233.
NOM. ITAL.: Verbasco alpino.
Geoelemento sud-est-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale, Balcani settentrionali.
Specie dell'Atropion.
6,7 H scap PEAi VI-IX.

Pascoli della fascia montana del Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Novezzina!, Vajo dell'Anguilla!, Scandole di Bosco Chiesanuova (Goir.).



1065. Verbascum blattaria L.
Sp. Pl. 178 (1753).
BIBL. ver.: Verbascum Blattaria Goir., Fl. ver. II, 234; V. Blattaria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 263, 1893; V. Blattaria Poll., Fl. ver. I, 248; Blattaria lutea, folio longo, laciniato Segu., Pl. ver. I, 245; Blattaria di Plinio di fior giallo Pona, M.B., 4.
NOM. ITAL.: Verbasco polline.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale.
Specie dell'Onopordion acanthii.
1-5 H bienn PEai V-VIII.

Siepi, luoghi incolti, ruderi, margini dei fossi in tutto il territorio nella fascia collinare e nella pianura (Pona, Seguier, Pollini, Fontana, Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Caprino e Pazzon (Goir.), Peschiera (Goir., C.M.), Custoza!, San Dionigi di Parona!, Quinzano!, Vajo Borago!, Avesa alla Cola!, Spigola di Avesa!, Grezzana (Ton.), Valpantena (Goir.).



1066. Verbascum virgatum Stokes
in With., Arr. Brit. Pl. ed. 2, 1:227.
SYN.: Verbascum blattarioides Lam. (1787).
BIBL. ver.: Verbascum virgatum Goir., Fl. ver. II, 234; V. Blattarioides Poll., Fl. ver. II, 780.
NOM. ITAL.: Verbasco virgato.
Geoelemento europeo occidentale-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa occidentale.
Specie degli Onopordietalia acanthii.
2,5 H bienn PEA V-IX.

Non più rinvenuto di recente, già raro ai tempi di Goiran quando da molti era considerato varietà di Verbascum blattaria dal quale si differenzia per una diversa disposizione dei peli ghiandolari.

Esemplari d'Erbario: vicinanze di Montorio (Goir.), Valpantena (Goir.), Verona, Valdonega (Goir.), Ponti sul Mincio (A.M.).



1067. Verbascum phoeniceum L.
Sp. Pl. 178 (1753).
BIBL. ver.: Verbascum phoeniceum Goir., Fl. ver. II, 233; V. phoeniceum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 264, 1893; V. phoeniceum Poll., Fl. ver. I, 248; Blattaria purpurea et Blattaria flore nigrae violae, colore elegante nitente Segu., Pl. ver. I, 246; Blattaria vaghissima di flore ceruleo Pona, M.B., 10.
NOM. ITAL.: Verbasco porporino.
Geoelemento sudeuropeo, sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale orientale, Asia occidentale.
Specie dei Festucetalia valesiacae.
2-5 H scap PEai V-VII.

Pascoli aridi e luoghi sassosi del Medio-Alto Agro Veronese e della fascia collinare. Raro.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang., Ton., Goir., Lucato), Monte Pastello, località Stramonte (Mang., Goir., Di Carlo), tra Villafranca e Valeggio, località Prebiano (Goir.).





390. Gen. Scrophularia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 271, 1754)

1068. Scrophularia vernalis L.
Sp. Pl. 620 (1753).
BIBL. ver.: Scrophularia vernalis Goir., Fl. ver. II, 235; S. vernalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893; S. vernalis Poll., Fl. ver. II, 326; Scrophularia flore luteo Segu., Pl. ver. I, 259.
NOM. ITAL.: Scrofularia gialla.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
(6,7), 8,9 H scap (H bienn) PEai V-VIII.

Luoghi selvatici umidi della fascia subalpina, più raramente in quella montana.

Esemplari d'Erbario: lungo la Strada Graziani!, Artillon (Mang.), Valfredda (Ton., Goir.), Novezza (Goir.), tra Bocca di Navene e Tratto Spino (Di Carlo), Val Losana (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.,!), Vajo dell'Anguilla (Di Carlo), Bocca Gaibana (Di Carlo), Bosco Chiesanuova (Lucato), Trachi (Goir.), Camposilvano!, Revolto (C.M.), Sega di Ala!.
Altre località segnalate: Val Basiana (Goir.), Acque Negre (Goir.,!), Campion (Goir.), Ortigara (Goir.), Val degli Ossi (Goir.), Mon Maor (Goir.), Podesteria (Goir.), Velo (A.M.), Malera!.



1069. Scrophularia nodosa L.
Sp. Pl. 619 (1753).
BIBL. ver.: Scrophularia nodosa Goir., Fl. ver. II, 236; S. nodosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893; S. nodosa Poll., Fl. ver. II, 325; Scrophularia nodosa fetida Segu., Pl. ver. I, 258.
NOM. ITAL.: Scrofularia nodosa.
NOM. DIALETT.: Erba da taj.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-orientale, America boreale.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
1-7 H scap PEAi V-IX.

Boscaglie, siepi, luoghi umidi ed ombrosi di tutto il territorio dal piano all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Acque Negre!, Caval di Novezza (Di Carlo), Preabocco lungo l'Adige!, Lago di Garda in Val di Sogno (Goir.), cima del Monte Pastello!, Corno d'Aquilio!, Verona, Bastioni di Raggio di Sole!, Boscomantico!, Vajo Borago, Avesa!, Porto San Pancrazio!, Bosco Buri di San Michele Extra (Biadego,!), Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Grezzana (Ton.), Tregnago (A.M.), alla Sega di Ala (Goir.).



1070. Scrophularia auriculata L.
Sp. Pl. 620 (1753).
BIBL. ver.: Scrophularia alata Goir., Fl. ver. II, 235; S. alata Goir., Erb. est. e autunn. etc, Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893; S. aquatica Poll., Fl. ver. II, 325; Scrophularia aquatica major Segu., Pl. ver. I, 258.
NOM. ITAL.: Scrofularia acquatica.
Geoelemento subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale, Asia occidentale, Africa nordoccidentale.
Specie del Convolvulion sepium.
1-5 H scap pEAi VII-IX.

Luoghi umidi, fossi, stagni della bassa e media pianura veronese, ma in forte regresso.

Esemplari d'Erbario: Cà di David!, Vigasio (Mang.), San Martino Buon Albergo (Biadego), Palude del Busatello, San Pietro in Valle (Di Carlo), Tregnago (A.M.).



1071. Scrophularia umbrosa Dumort.
Fl. Belg. 37 (1827).
BIBL. ver.: Scrophularia alata subsp. nesii Goir., Fl. ver. II, 235.
NOM. ITAL.: Scrofularia alata.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Siberia.
Specie del Glycerio-Sparganion.
1-5 H scap pEAi VII-IX.

Fossi, luoghi umidi in genere della bassa e media pianura veronese, ma come la precedente in forte regresso per bonifica.

Esemplari d'Erbario: San Martino B.A. (Di Carlo), fossi di Montorio (Di Carlo), fossi di San Michele Extra (Goir.), Vigasio (Goir.), Vago (Goir.), Monteforte d'Alpone (Goir.), Legnago (Goir.), Belfiore di Porcile (Goir.), Vallese di Oppeano (Di Carlo).



1072. Scrophularia canina L.
Sp. Pl. 621 (1753).
BIBL. ver.: Scrophularia canina Goir., Fl. ver. II, 236; S. canina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893; S. canina Poll., Fl. ver. II, 326; Scrophularia Ruta Canina dicta vulgaris Segu., Pl. ver. I, 259; Ruta canina Pona, M.B., 142.
NOM. ITAL.: Ruta canina.
NOM. DIALETT.: Giavardo, Erba-ruda.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia minore, Africa settentrionale.
Specie dell'Epilobion fleischerii.
1-7 H scap PEai IV-VIII.

Luoghi aridi arenosi o sassosi di tutto il territorio dalla pianura all'orizzonte montano fino a lambire quello subalpino. Comune.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Passo del Cerbiol (Di Carlo), Progno di Tregnago!, Moruri!, Monte Ongarine di Quinzano!, San Michele!, Boscomantico!, Trezzolano!, Pestrino!, Albisano!, Colognola ai Colli!, Monte Zovo (Biadego), Bosco Chiesanuova (Biadego), alle Scandole di Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Pastello (Mang.), Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), Marcenigo di Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton.), Giazza (Ton.), Val Squaranto (C.M.), Pai lungo il Garda (Goir.), Santa Maria in Stelle al Roccolo Marchiori!, Santa Lucia!.



1073. Scrophularia juratensis Schleicher ex Wydl.
Mém. Soc. Phys. Genève IV, 164 (1828).
SYN.: Scrophularia canina L. subsp. hoppii (Koch) P. Fourv. (1937).
BIBL. ver.: Scrophularia Hoppei Goir., Fl. ver. II, 236; S. Hoppei Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893.
NOM. ITAL.: Scrofularia del Giura.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Giura, Alpi, Appennini.
Specie dello Stipion-Calamagrostidis.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi rupestri e ghiaiosi della fascia montana e subalpina di tutti i rilievi dalla Catena del Monte Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: M.Baldo alla Madonna delle Neve!, Val delle Buse (C.M.), Bocca di Navene Tratto Spino (Di Carlo), Artillon (Goir.), Valfredda (Goir.); sui Lessini Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Zeola (C.M.), Giazza (Goir.), Valle di Revolto!, Campobrun (C.M.), Passo Pertica!, Rifugio Scalorbi (Di Carlo).





391. Gen. Antirrhinum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 268, 1754)

1074. Antirrhinum majus L.
Sp. Pl. 617 (1753).
BIBL. ver.: Antirrhinum majus Goir., Fl. ver. II, 238; A. majus Goir., Erb. est. e autumn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893; A. majus Poll., var. β Fl. ver. II, 336.
NOM. ITAL.: Bocca di Leone.
Geoelemento mediterraneo occidentale.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea occidentale.
Specie del Centrantho-Parietarion.
1-5 Ch frut PEai V-VIII.

Coltivata a scopo ornamentale, la specie cresce talora naturalizzata su vecchi muri, sulle rupi e tra le macerie dalla pianura all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Verona, via Murari Bra (Di Carlo), sulle mura di Verona (Goir.), Monte Pastello località Stramonte (Di Carlo), Sezano (Goir.), San Giorgio di Valpolicella sul muro della Chiesa!, mura del Castello di Soave (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Bosco delle Terrazze (C.M.), Avesa (Goir.), Verona in Lungadige Campagnola!, ex Arsenale!, Cimitero Monumentale!.





392. Gen. Misopates Rafin. ↑↑
(Autikon Bot. 158, 1850)

1075. Misopates orontium (L.) Rafin.
Autikon Bot. 158 (1850).
SYN.: Antirrhinum Orontium L. (1753).
BIBL. ver.: Antirrhinum Orontium Goir., Fl. ver. II, 238; A. Orontium Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893; A. Orontium Poll., Fl. ver. II, 337; A. arvense majus Segu., Pl. ver. I, 261; Antirrino silvestre o Fiteuma del Dodoneo Pona, M.B., 13; Antirrino Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Gallinella comune.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
2-5 T scap PEAi V-IX.

Specie rara è tipica degli incolti aridi, dei campi e dei vigneti della media-alta pianura.

Esemplari d'Erbario: Verona al Cimitero Monumentale!, Purano di Marano di Valpolicella (Di Carlo), scalo merci, stazione FF.SS. di Verona (Di Carlo), colline attorno a Verona (Mang.), Grezzana (Ton.), Spredino (Goir.), Val Tramigna (Goir.), Tregnago (A.M.).





393. Gen. Chaenorhinum Lange ↑↑
(in Willk. et Lange, Prodr. Fl. Hisp. II, 577, 1870)

1076. Chenorhinum minus (L.) Lange
in Willk. et Lange, Prodr. Fl. Hisp. II: 57 (1870).
SYN.: Antirrhinum minus L. (1753); Linaria minor Desf. (1800).
BIBL. ver.: Linaria minor Goir., Fl. ver. II, 242; Linaria minor Goir., Erb. Est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 266, 1893; Antirrhinum minus Poll., Fl. ver. II, 334; Linaria pumila vulgatior arvensis Segu., Pl. ver. I, 263.
NOM. ITAL.: Linaiola comune.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridioonale, Asia minore, Africa settentrionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
2-7 T scap PEA IV-IX.

Comune negli incolti aridi, nei campi, nei vigmeti, nei pascoli, lungo le strade di campagna, sui muri, tra le macerie in tutto il territorio, dalla media pianura all'orizzonte montano inferiore.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello lungo il sentiero che conduce alla vetta!, lecceta di Navene!, Cima del Monte Pastello!, Verona lungo il corso dell'Adige!, Verona al Cimitero Monumentale!, Spiazzi e Pazzon (Biadego), Monte Baldo alle Fraine di sopra (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.), colline veronesi (Mang.), Vajo Borago (Goir.), Grezzana (Ton.), Lessini alle Gozze (Goir.), Spredino (Goir.), Tregnago (A.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego).





394. Gen. Linaria Miller ↑↑
(Gard. Dict. ed. VIII, 1768)

1077. Linaria chalepensis (L.) Miller
Gard. Dict. ed. VIII, n° 12 (1768).
SYN.: Antirrhinum chalepense L. (1753).
BIBL. ver.: Linaria chalepensis Goir., Fl. ver. II, 241; L. Chalepensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 266, 1893; Antirrhinum chalepense Poll., Fl. ver. II, 335; Linaria annua angustifolia, flosculis albis longius caudatis Segu. Pl. ver. III, 122.
NOM. ITAL.: Linajola d'Aleppo.
Geoelemento steno-mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea, Asia occidentale.
Specie degli Eragrostietalia.
2-5 T scap PEa V-VI.

Nei seminati e ai margini dei campi dell'alta pianura e della fascia collinare, ma non rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: colline veronesi (Mang.), Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton., Goir.), alla Pezza sopra Olivè (Goir.), lungo il Garda a Torri, Garda, Scaveaghe (Goir.), Quinzano (Goir.), Monte Comun (Goir.).



1078. Linaria vulgaris Miller
Gard. Dict. ed. VIII, n° 1 (1768).
SYN.: Antirrhinum Linaria L. (1753).
BIBL. ver.: Linaria vulgaris Goir., Fl. ver. II, 241; L. Vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 266, 1893; A. Linaria Poll., Fl. ver II, 335; Linaria vulgaris lutea flore majore Segu., Pl. ver. I, 262; Osiride overo Linaria vulgare Pona, M.B., 12; Osiride Calc., Viagg. M.B., 8.
NOM. ITAL.: Linajola comune.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia sudorientale.
Specie degli Onopordietalia acanthii.
1-5, (6,7) H scap PEAi VI-X.

Comune negli incolti, nei campi, lungo i sentieri, tra i ruderi e le macerie dal piano alla zona montana dalle pendici del Baldo, al Lago di Garda, ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello nell'abitato di Monte (Di Carlo), San Pietro in Valle, Palude del Busatello (Di Carlo,!), Campiani!, Corno d'Aquilio!, Boscomantico!, San Dionigi!, Torricelle!, Basso Acquar!, Bosco Buri!, Monte Arzan di Avesa (Goir.,!), Tregnago (A.M.!), Rivoli (Goir.), Lago di Garda (Goir.), da Caprino a Spiazzi (Biadego), Breonio (Goir.), Pestrino (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Grezzana (Ton., Goir.), Spredino (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Biadego), Erbezzo (Biadego), Bosco Chiesanuova (Biadego), Sant'Anna d'Alfaedo (C.M.), Fosse (Goir.).



1079. Linaria angustissima (Loisel) Bobàs
(Syn. L. italica Trevir.)

è segnalata da Goiran (Fl. ver. II, 241) sui Lessini lungo la strada che da Sant'Anna d'Alfaedo conduce a Fosse. I campioni d'erbario di Goiran e C. Massalongo recentemente rideterminati da Prosser (2002), risultano appartenere a Linaria vulgaris, ritenendo discriminante la presenza o meno di peli glandulosi nella parte superiore del fusto.



1080. Linaria alpina (L.) Miller
Gard. Dict. ed. VIII, n° 4 (1768).
SYN.: Antirrhinum alpinum L. (1753).
BIBL. ver.: Linaria alpina Goir., Fl. ver. II, 241; L. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 266, 1893; Antirrhinum alpinum var. α et β Poll., Fl. ver. II, 334; Linaria quadrifolia supina Segu., Pl. ver. I, 263.
NOM. ITAL.: Linajola alpina.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie dei Thlaspietea rotundifolii.
8,9 H scap pEAi VII-IX.

Ghiaioni e macereti della fascia subalpina del Monte Baldo e del Gruppo del Carega.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Telegrafo (Lucato,!, Di Carlo,), Val degli Ossi (Agosti, Ton., Goir.), Val Losana (Goir.), Acque Negre (Goir.), Gruppo del Carega (C.M.,!), Monte Posta (Goir.), Rifugio Fraccaroli!.





395. Gen. Cymbalaria Hill ↑↑
(Brit. Herbal 113, 1756)

1081. Cymbalaria muralis P. Gaertner, B. Meyer et Schreb.
Fl. Wetter. 2:397 (1800).
SYN.: Linaria Cymbalaria Mill. (1768).
BIBL. ver.: Linaria Cymbalaria Goir., Fl. ver. II, 239; L. Cymbalaria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893; L. Cymbalaria var. β Seguirei Goir., N. G. B. I., XXII, 424; Antirrhinum Cymbalaria Poll., Fl. ver. II, 331; A. Cymbalaria var. β Poll., Fl. ver., II, 239; Linaria hederaceo folio glabro seu Cymbalaria vulgaris Segu., Pl. ver. I, 169; Linaria hederaceo flore glabro seu Cymbalaria vulgaris flore albo Segu., Pl. ver., III, 123.
NOM. ITAL.: Cimbalaria.
NOM. DIALETT.: Pioci, Pioci dela Madona.
Geoelemento sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Specie del Centrantho rubri-Parietarion.
(1), 2-7 H scap PEAi IV-X.

Copiosa sui muri, sulle rupi, negli ambienti ruderali dalla media-alta pianura fino a sfiorare la fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Arena di Verona (!, Di Carlo), Castel San Pietro (!, Di Carlo), Giardino Giusti!, mura di Verona (Goir.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Avesa e Quinzano (Goir.), Grezzana (Goir.), Val Pantena (Goir.), Colognola ai Colli (Goir.), Tregnago (A.M.), Olivè (Goir.), Caprino (Goir.), Prada di Monte Baldo!.





396. Gen. Kickxia Dumort. ↑↑
(Fl. Belg. 35, 1827)

1082. Kickxia elatine (L.) Dumort.
Fl. Belg. 35 (1827). subsp. elatine.
SYN.: Antirrhinum Elatine L. (1753); Linaria Elatine Mill. (1768).
BIBL. ver.: Linaria Elatine Goir., Fl. ver. II, 240; L. Elatine Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 266, 1893; Antirrhinum Elatine Poll., Fl. ver. II, 332; Linaria segetum Nummulariae folio aurito et villoso, flore luteo Segu., Pl. ver. I, 264; Veronica del Fucsio e del Matthiolo Pona, M. B., 139.
NOM. ITAL.: Soldino, Kicksia minore.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale.
Specie del Caucalidion lappulae.
1-7 T scap PEA V-X.

Coltivi, seminati, siepi, incolti dalla Bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Legnago (Ton.), Vigasio (Mang, Goir.), Dossobuono (Goir.), Chievo (Ton.), pendici del M. Baldo, Lumini, Caprino, Boi (Goir.), Spiazzi (Ton., Goir., C.M.), colline di Verona (Goir.), Valdonega (Goir.), Val di Mezzane!, Val di Tregnago (A.M.), Spredino (Goir.), Monteforte e Montecchia (Goir.).
Altre località segnalate: sponde del Lago di Garda, Peschiera (Goir.), Lazise (Fontana, Rigo), Val Pantena (Goir.), Caldiero, Isola della Scala (Goir.), Cogollo (C.M.).



1083. Kickxia spuria (L.) Dumort.
Fl. Belg.35 (1827).
SYN.: Antirrhinum spurium L.(1753); Limarla spuria Mill. (1768).
BIBL. ver.: Linaria spuria Goir., Fl. ver. II, 239; L. spuria Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 265, 1893; Antirrhinum spurium Poll., Fl. ver. II, 333.
NOM. ITAL.: Cencio molle.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie del Caucalidion lappulae.
2-5 T scap PE(A) VI-VIII (IX).

Campi, seminati, sentieri della fascia collinare, più rara al di sopra o al di sotto della stessa.

Esemplari d'Erbario: Valle di Caprino (C.M.), Avesa (Ton.), Valdonega (Goir.), Grezzana (Goir.), Lotrago, Spredino (Goir.), Caldiero (Goir.), Tregnago (Goir., C.M.).





397. Gen. Digitalis L. ↑↑
(Sp. Pl. 621, 1753)

1084. Digitalis grandiflora Miller
Gard. Dict. ed. VIII, n° 4, Corr. (1768).
SYN.: Digitalis ambigua Murr. (1770).
BIBL. ver.: Digitalis ambigua Goir., Fl. ver. II, 243; D. ambigua Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 266, 1893; D. ambigua Poll., Fl. ver. II, 328; Digitalis lutea magno flore Segu., Pl. ver. I, 254; Digitale gialla di fior ampio Pona, M.B., 172; Digitale Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Digitale maggiore.
Geoelemento sudest europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia minore.
Specie degli Epilobietea angustifolii.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Luoghi selvatici, cedui, radure della fascia subalpina e montana donde talora scende in quella collinare (Calc., Pona, Segu., Poll., A.M., Mang., Ton., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Eremo dei SS. Benigno e Caro!, dintorni di Ime!, Val Basiana (A.M.), Valfredda (Mang., Goir.), Valgrande (Goir.), Acque Negre!, Artillon (Goir.), Monti Pastello e Pastelletto (Mang., Goir.), Velo (A.M.), Sega di Ala (Biadego), Erbezzo (Biadego), Bosco Chiesanuova (Biadego), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Monte Bellocca (C.M.), Guppo del Carega!.



1085. Digitalis lutea L.
Sp. Pl. 622 (1753).
BIBL. ver.: Digitalis lutea Goir., Fl. ver. II, 242; D. lutea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 266, 1893; D. lutea Poll., Fl. ver. II, 329; Digitalis major lutea vel pallida parvo flore Segu., Pl. ver. I, 255; Digitale piccola Pona, M.B., 199; Digitale lutea Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Digitale gialla piccola.
Geoelemento europeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centro occidentale.
Specie dell'Atropion.
4-7, (8,9) H scap PEai VI-VIII.

Radure boschive, luoghi incolti selvatici, macchie dall'alta pianura e dalla collina alla fascia subalpina dal Monte Baldo al Gruppo del Carega!.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo da Spiazzi a Novezza!, da Brentino alla Corona (Mang.), Val Basiana (C.M.), Monte Pastello!, Valpolicella!, Vajo Borago!, Vajo Galina!, Grezzana (Ton., Mang.), Vajo del Paradiso!, Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Tregnago (A.M.), Vajo dell'Anguilla!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Erbezzo (!, Lucato).





398. Gen. Paederota L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. II, 20, 1762)

1086. Paederota bonarota (L.) L.
Sp. Pl. ed. 2, 20 (1762).
SYN.: Veronica bonarota L. (1753).
BIBL. ver.: Paederota Bonarota Goir., Fl. ver. II, 250; P. Bonarota Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 268, 1893; P. bonarota Poll., Fl. ver. I, 10; Veronica petraea sempervirens Segu., Pl. ver. II, 235; Veronica petraea, che sempre vive Pona, M. B., 178.
NOM. ITAL.: Bonarota comune.
Geoelemento endemico-sudest-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie del Potentillion caulescentis.
(6,7), 8,9 H scap PEai VI-VIII.

Rupi e pareti rocciose della fascia montana e subalpina del Baldo (Pona, Segu., Pollini, Barbieri, Kellner, Mang., Ton., Goir., C.M.,!) e dei Lessini fino al Gruppo del Carega (Mang., Ton., Goir., Biadego,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Telegrafo!, Tratto Spino!, Novezza!, Cima Pozzette!, Val degli Ossi (A.M., Ton.), Artillon (C.M.), Valfredda (Mang., Ton., Goir., C.M.), Monte Pastello (Mang., Di Carlo), cima del Pastelletto (Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Passo di Rocca Pia (Di Carlo), Corno Mozzo (Goir.), Val Fraselle!, Giazza (Ton., Goir.), Monte Malera (Goir., Biadego), Branchetto (Goir.), Bocca Gaibana (Di Carlo), Castel Gaibana (Goir.), Valon del Malera (Tessari), Gruppo del Carega!, Valle di Revolto!, Revolto (C.M.,!), Campobrun!, tra Passo Pertica e Rifugio Scalorbi!, rupi presso il Rifugio Scalorbi (Di Carlo), Monte Posta (Goir.), Passo della Lora (!, Lucato).





399. Gen. Pseudolysimachion Opiz ↑↑
(Seznam rostlin Kveteny Ceskè 80,1852)

1087. Pseudolysimachion barrelieri (Scott ex R. et S.) Holub
in Folia Geeobot. Phytotax. 2:424 (1967).
NOM. ITAL.: Veronica splendente.


subsp. nitens (Host) M.A. Fischer
in Phyton (Horn) 16: 35, 1974.
Geoelemento est-alpino-dinarico.
DIFFUSIONE: Europa sudorientale.
Specie del Geranion sanguinei.
2-7 H rept PEAi VI-X.

Pascoli e luoghi aridi sassosi dall'Alta pianura alla Media montagna.

Esemplari d'Erbario: Sommacampagna (Mang.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.); rivisti da M.A. Fischer (1972).



1088. Pseudolysimachion spicatum Opiz
Seznam: 80 (1852).
SYN.: Veronica spicata L. (1753).
BIBL. ver.: Veronica spicata Goir., Fl. ver. II, 247; V. spicata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893; V. spicata Poll., Fl. ver. I, 11; Veronica spicata minor Segu., Pl. ver. I, 234; Veronica recta minima Pona, M.B., 171.
NOM. ITAL.: Veronica spicata.
Geoelemento eurasiatico-subcontinentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata.
Specie dei Festuca-Brometea.
2-7 H rept PEAi VI-X.

Pascoli e prati aridi sassosi dalla media-alta pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Forte di Monte, Monte Pastello (Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Bosco Chiesanuova (Ton., Biadego), Case vecchie, Torricelle!, Verona lungo l'Adige (Goir.).
Altre località segnalate: Montorio!, Boscomantico (Goir.), Valle di Illasi (A.M.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Monte Pastelletto (Goir.), Valpantena (Goir.).



1089. Pseudolysimachion pallens (Host) M.A. Fischer
in Phyton (Horn) 16:36 (1974).
SYN.: Veronica pallens Host (1827).
NOM. ITAL.: Veronica pallida.
Geoelemento sudalpino-dinarico.
DIFFUSIONE: Europa orientale e centro-orientale.
Specie dei Festucetalia valesiacae.
2-5 H rept pEai VI-VIII.

Pascoli e pendii aridi della media-alta pianura e dell'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: da Ceraino a Monte di Valpolicella (Di Carlo), Rivoli, salendo al Forte San Marco (Di Carlo), Rivoli (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Monte Pastello (Di Carlo), Boscomantico (Mang.), colli di Sommacampagna!, Lago di Garda, Castelletto di Brenzone (Goir.), Roccolo Marchiori sopra Sezano!, Valpantena alle Case Vecchie (Goir.), Avesa!, Monte Cucco (Goir.), Monte Porcile (Goir.), Grezzana (Goir.). Vajo del Paradiso (Goir.), colli di Tregnago (C.M.), Novezago (Goir.).





400. Gen. Veronica L. ↑↑
(Sp. Pl., 9, 1753)

1090. Veronica alpina L.
Sp. Pl., 11 (1753).
BIBL. ver.: Veronica alpina Goir., Fl. ver. II, 248; V. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893.
NOM. ITAL.: Veronica delle Alpi.
Geoelemento artico-alpino-eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-settentrionale, America boreale.
Specie degli Androsacetalia alpinae.
8,9 H scap PEai VI-VIII.

Pascoli elevati sassosi, vallette nivali del Baldo e del Gruppo del Carega.

Esemplari d'Erbario: Val Losana (Goir.), Monte Posta (Goir.), in prossimità del Rifugio Scalorbi!.



1091. Veronica fruticans Jacq.
Enum. Stirp. Vindob., 2, 200 (1762).
SYN.: Veronica saxatilis Scop. (1772).
BIBL. ver.: Veronica fruticulosa var. saxatilis Goir., Fl. ver. II, 247; V. fruticulosa var. saxatilis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893; V. saxatilis Poll., Fl. ver. I, 14; Veronica alpina con foglia di serpillo Pona, M.B., 181.
NOM. ITAL.: Veronica fruticosa.
Geoelemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, regioni artiche, Siberia occidentale.
Specie degli Asplenietea trichomanis.
6-9 Ch suffr PEai VI-VIII.

Pascoli sassosi, rupi, fessure delle rocce nella fascia montana e subalpina dei monti veronesi, ma abbastanza rara.

Esemplari d'Erbario: Valle delle Buse (C.M.), Naole (Goir.), Valfredda (Goir.), Artillon e Valle degli Ossi (Goir.), Vajo dell'Anguilla!, Valon del Malera!, Erbezzo (Goir.), Branchetto (Goir.), Bocca Gaibana (Di Carlo), Revolto (Goir.), Gruppo del Carega!.



1092. Veronica fruticulosa L.
Sp. Pl. ed. 2, 15 (1762).
BIBL. ver.: Veronica fruticulosa Goir., Fl. ver. II, 247; V. fruticulosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893; V. fruticulosa Poll., Fl. ver. I, 14; V. alpina frutescens Segu., Pl. ver. I, 235; V. alpina frutescens flore albescente Segu., Pl. ver. III, 117.
NOM. ITAL.: Veronica rosea.
Geoelemento montano sudoccidentale-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie del Thlaspeion rotundifolii.
6-9 Ch suffr PEai VI-VIII.

Macereti, pascoli aridi sassosi della fascia montana e subalpina!; specie più comne della precedente, ma più copiosa sul Baldo che non sui Lessini nei quali finora è stata rinvenuta una sola volta.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Novezzina!, tra Bocca di Navene e Tratto Spino (Di Carlo), Acque Negre!, Valle delle Pietre!, Bocca di Navene (Mang.), Val Basiana (Mang.), Valfredda (Ton., Goir.), Artillon (Goir.), Telegrafo (C.M.); sui Lessini nella Valle delle Sfingi presso Camposilvano (Di Carlo).



1093. Veronica serpyllifolia L.
Sp. Pl. 12 (1753).
BIBL. ver.: Veronica serpillifolia (sic!) Goir., Fl. ver. II, 248; V. serpillifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893; V.serpillifolia Poll., Fl. ver. I, 15; Veronica pratensis serpillifolia Segu., Pl. ver. III. 116.
NOM. ITAL.: Veronica con foglie di serpillo.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa, America.
Specie del Cynosurion.
(2,3), 4-7 (8,9) H rept PEai V-VIII.

Luoghi erbosi umidi, pascoli, bordi di sentieri in tutto il territorio dalla pianura alla zona subalpina.

Esemplari d'Erbario: Verona lungo l'Adige (Goir.), Verona, stazione di Porta Vescovo (Goir.), Verona al Boschetto!, Monte Baldo (A.M.), Prabazar (Goir., C.M.), Valfredda e Valle delle Pietre (Ton,), verso la cima del Monte Pastello (Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Corno Mozzo (Goir.), Vajo del Falcone (Goir.), Trachi (Goir.), Valon del Malera!, Gruppo del Carega!.



1094. Veronica praecox All.
Auct. Fl. Pedem. 5 (1789).
BIBL. ver.: Veronica praecox Goir., Fl. ver. II, 249; V. Praecox Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 267, 1893.
NOM. ITAL.: Veronica precoce.
Geoelemento centro europeo-submediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Africa settentrionale, Asia occidentale.
Specie dei Sedo-Scleranthetea.
2-4, (5) T scap Pea III-V.

Prati e pascoli della media e alta pianura. Segnalata come rara da Goiran e Tonini, non più rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: Verona al Lazzaretto (Goir., Ton.), Verona Porta Nuova e Porta Pellegrina (Goir.), Verona, Santa Lucia (Goir.), Castagnè (Goir.).



1095. Veronica triphyllos L.
Sp. Pl. 14 (1753).
BIBL. ver.: Veronica triphyllos Goir., Fl. ver., II, 249; V. Triphyllos Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 268, 1893; V. Triphyllos Poll., Fl. ver. I, 22; Veronica verna trifido vel quinquefido folio Segu., Pl. ver. I, 238.
NOM. ITAL.: Veronica trifogliata.
Geoelemento europeo, asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale, Africa boreale.
Specie dello Scleranthenion annui.
(1), 2-5. T scap Pea III-V.

Nei seminati e luoghi coltivati in genere della pianura e della collina, un tempo frequente, di recente non rinvenuta.

Esemplari d'Erbario: arvis veronensibus (Mang,), Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton.), Porta Nuova (C.M.), Porto San Pancrazio (C.M.), Avesa (Goir.), San Michele Extra (Goir.), Tomba (Goir.).



1096. Veronica arvensis L.
Sp. Pl. 13 (1753).
BIBL. ver.: Veronica arvensis Goir., Fl. ver. II, 248; V. arvensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893; V. arvensis Poll., Fl. ver. I, 20; Veronica flosculis cauliculis adhaerentibus Segu., Pl. ver. I, 237.
NOM. ITAL.: Veronica dei campi.
NOM. DIALETT.: Pavarina.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale, Africa boreale; naturalizzato in America settentrionale.
Specie degli Stellarienea mediae.
1-7, (8,9) T scap PEa V-VIII.

Comune nei campi, nei prati, lungo i sentieri della pianura dalla quale si innalza fino ai pascoli e ai luoghi rupestri della fascia subalpina.

Esemplari d'Erbario: Santa Lucia, nuova pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Stradone Santa Lucia, pista ciclabile (Di Carlo), Zai, ex linea FF.SS. (Di Carlo), lapidi del cimitero di Santa Lucia (Di Carlo), Parona di Verona (Di Carlo), Monte Pastello, verso la cima (Di Carlo), Verona, Porta Pellegrina!, Torricelle!, Pestrino!, Colle di San Pietro!, Borgo Milano (Lucato), Legnago!, in ogni luogo (A.M.), Grezzana (Ton.), Marcenigo (C.M.), Verona, Tombetta e Porta San Giorgio (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Monte Baldo, Tratto Spino (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Baldo all'Artillon e Artillonzin (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), Fanta e Liana (Goir.).



1097. Veronica agrestis L.
Sp. Pl. 13 (1753).
BIBL. ver.: Veronica agrestis Goir., Fl. ver. II, 249; V. agrestis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 268, 1893; V. agrestis Poll., Fl. ver. I, 19; Veronica flosculis oblongis pediculis insidentibus, Chamaedrys folio Segu., Pl. ver. I, 237.
NOM. ITAL.: Veronica agreste.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale; nat. in Am. settentrionale.
Specie degli Stellarienea mediae.
1-5 T scap PEa(A) III-VIII (IX).

Specie rara dei campi, delle ortaglie, dei sentieri dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: colli veronesi (Mang.), Giare di Grezzana Goir.), Verona al Pestrino e Tombetta (Goir.).



1098. Veronica polita Fries
Nov. Fl. Suec. 63 (1819).
SYN: Veronica didyma Ten. (1811).
BIBL. ver.: Veronica agrestis var. didyma Goir., Fl. ver. II, 249; V. didyma Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 268, 1893.
NOM. ITAL.: Veronica lucida.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Specie dei Papaveretalia rhoeadis.
(1), 2-5 T scap PEA III-X.

Orti, campi, muri, vigneti dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona, Ponte Navi (Di Carlo), Verona, Lungadige Cangrande (Di Carlo), Quinzano (Goir.), Avesa (Goir.), Torri del Benaco (Goir.), Tregnago (A.M.).



1099. Veronica persica Poiret
in Lam., Encycl. Mèth. Bot. 8:542 (1808).
SYN.: Veronica Tournefortii Gmel. p.p. (1805); V. buxbaumii Ten. (1811).
BIBL. ver.: Veronica Tournefortii Goir., Fl. ver. II, 249; V. Tournefortii Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 268, 1893; V. Buxbaumii Poll., Fl. ver. I, 20.
NOM. ITAL.: Veronica comune.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Africa boreale e meridionale; altrove naturalizzata.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-7 T scap PEA II-X.

Campi, colture sarchiate, vigneti, siepi dalla bassa pinura alla fascia montana. Comunissima.

Esemplari d'Erbario: Santa Lucia lungo la nuova pista ciclo-pedonale (Di Carlo), ZAI, massicciata dismessa della ferrovia (Di Carlo), Vajo Borago (Di Carlo), Verona al Basso Acquar (Goir.), Verona, Castel San Pietro!, Cancello!, Caselle di Sommacampagna!, Tregnago (A.M.,!, Avesa (Lucato), Borgo Milano (Lucato), Verona al Cimitero Monumentale!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Val di Porro (Biadego), Sant'Anna d'Alfaedo (Biadego), Trezzolano!, Montorio!, San Michele Extra!, Santa Lucia!, Torricelle!.



1099 bis. Veronica filiformis Smith.
Trans. Linn. Soc. London 1:195 (1791).
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa centrale e sudoccidentale.
Specie del Cynosurion.

Esemplari d'Erbario: Verona, sagrato della chiesa di San Giorgio (Di Carlo).



1100. Veronica hederifolia L.
Sp. Pl. 13 (1753).
BIBL. ver.: Veronica hederaefolia Goir., Fl. ver. II, 249; V. hederaefolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 368, 1893; V. hederifolia Poll., Fl. ver. I, 21; Veronica cymbalariae folio, verna Segu., Pl. ver. I, 238.
NOM. ITAL.: Veronica con foglie d'edera.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e occidentale, Africa boreale.
Specie dei Centauretalia cyani.
2-5 T scap Pea III-V.

Comune nei campi, nelle ortaglie, lungo i sentieri, sui ruderi, dalla pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Santa Lucia lungo la nuova pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Golosine, parco giochi (Di Carlo), aiola di via Murari Bra (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Verona lungo il greto dell'Adige!, Quinzano (Goir.,!) Parona di Verona (Di Carlo), Avesa (Goir.), Monte Arzan di Avesa (Goir.), Trezzolano!, Verona, Porta Nuova (C.M.), Verona, Tomba (Goir.), giardini di via Murari Bra!, Borghetto di Valeggio sul Mincio (Di Carlo), lecceta di Navene!.



1101. Veronica prostrata L.
Sp. Pl. ed. 2, 17 (1762).
BIBL. ver.: Veronica prostrata Goir., Fl. ver. II, 244; V. prostrata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 266, 1893; V. prostrata Poll., Fl. ver. I, 18; Veronica minor angustifolia ramosior et procumbens Segu., Pl. ver. I, 237.
NOM. ITAL.: Veronica prostrata.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Siberia.
Specie dei Festucetalia valesiacae.
2-5 H caesp Peai III-V.

Prati e pascoli magri dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Rivoli veronese (Goir.), Rivalta (Goir.), Boscomantico (Goir.,!), Scaveaghe di Garda!, Quinzano!, Torricelle!, Verona, città (Goir.), Grezzana (Ton., Goir.), Tregnago (A.M., C.M.).



1102. Veronica teucrium L.
Sp. Pl., ed. 2(1), 16 (1762).
BIBL. ver.: Veronica teucrium Goir., Fl. ver. II, 243; V. teucrium Poll. var. a et var. β, Fl. ver. I, 17; Veronica spicata latifolia Segu., Pl. ver. I, 234; Veronica supina del Lobelio Pona?, M.B., 169.
NOM. ITAL.: Veronica maggiore.
Geoelemento centro ed esteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Caucaso, Asia minore.
Specie del Geranion sanguinei.
3-7 H caesp PE (e) ai IV-VI.

Luoghi selvatici e boschivi, cespuglietti aridi della collina e della media montagna in tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Passo del Cerbiol!, Novezza (Mang.), Prabazar (Goir.), alla Corona (Goir.), ai Crosati (Goir.), Monte Pastello (Mang., Goir., Di Carlo), cima del Monte Pastello (Di Carlo), Sant'Anna d'Alfaedo (Lucato), Montecchio di Negrar Lucato), Boscomantico (Mang.), Quinzano (Goir.), Montorio al Castello!, Roccolo Marchiori, Sezano!, Cancello!, Torricelle!, San Fidenzio!, Olivè alla Pezza (Goir.), Monte Cucco in Valpantena (Goir.),Monte Serbaro (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Tregnago (A.M.), Moruri!, Santa Maria in Stelle!.



1103. Veronica chamaedrys L.
Sp. Pl. 13 (1753).
BIBL. ver.: Veronica chamaedrys Goir., Fl. ver. II, 245; V. Chamaedrys Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 268, 1893; V. Chamaedrys Poll., Fl. ver. I, 19; Veronica minor, foliis imis rotundioribus Segu., Pl. ver. I, 236.
NOM. ITAL.: Veronica comune.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore, Siberia.
Specie degli Origanetalia vulgaris.
(1-3), 4-7 H scap PEai IV-VIII.

Siepi, luoghi erbosi, boschetti dalla pianura e dalla collina all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago (Di Carlo), Monte Baldo ai Lavacci (Goir.), Incaffi!, lecceta di Navene!, Garda alla Rocca (Lucato), Ponte di Veja!, Corno d'Aquilio!, Marano di Valpolicella!, Boscomantico!, Avesa lungo il Lorì!, Avesa alla Cola!, Torricelle!, Verona lungo l'Adige!, Bosco Buri di San Michele Extra!, Trezzolano!, Pigozzo!, Pian di Castagnè (Biadego), Monte Tondo (Goir.), Vajo dell'Anguilla!, Val di Porro (Biadego), Vallon del Malera!, Monte Zeola (C.M.), Tregnago!, Legnago!.



1104. Veronica scutellata L.
Sp. Pl. 12 (1753).
BIBL. ver.: Veronica scutellata Goir., Fl. ver. II, 246; Veronica scutellata Poll., Fl. ver. I, 17.
NOM. ITAL.: Veronica delle paludi.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia, Africa settentrionale occidentale, America boreale.
Specie dei Littorelletea uniflorae.
1 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi paludosi della Bassa Veronese, rara e da ricercare. Indicata dal Pollini presso Bovolone e rinvenuta da Goiran ad Aselogna; esiste poi in erbario un campione raccolto nelle Valli Grandi Veronesi alla Torretta, ma privo di data.



1105. Veronica urticifolia Jacq.
Fl. austr. 1: 37 (1773).
BIBL. ver.: Veronica urticaefolia Goir., Fl. ver. II, 246; V. urticaefolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893, V. erticaefolia Poll., Fl. ver. I, 18; Veronica maxima Segu., Pl. ver. I, 236; Veronica molto grande del Dalecampio Pona, M.B., 171.
NOM. ITAL.: Veronica delle faggete.
Geoelemento centro e sud europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
4-7,(8,9) H scap PEai V-VII.

Comune nei luoghi selvatici e rupestri, boschi di latifoglie, soprattutto faggete, dall'orizzonte montano inferiore al subalpino in tutto il territorio dal Baldo ai Lessini!.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Goir.), alla Corona (Ton.,!), Monte Baldo in Valfredda (Mang.), Ferrara di Monte Baldo (Lucato), alla Madonna della Neve!, all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Monte Pastello (Ton., Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Rocca Pia (Di Carlo), pendici Monte Pastelletto (Di Carlo), Boscomantico!, Vajo della Pernisa (Goir.), Vajo dell'Anguilla!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Roverè di Velo (Goir.), Bolca (A.M., C.M.), Gruppo del Carega!.



1106. Veronica officinalis L.
Sp. Pl. 11 (1753).
BIBL. ver.: Veronica officinalis Goir., Fl. ver. II, 246; V. officinalis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893; V. officinalis Poll., Fl. ver. I, 112; Veronica mas supina et vulgatissima Segu., Pl. ver. I, 233.
NOM. ITAL.: The svizzero.
Geoelemento eurasiatico montano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, centrale, occidentale, America boreale.
Specie del Quercion robori petraeae.
(3), 4-9 H rept PEAi VI-IX.

Cedui, boschi, ericeti dall'alta pianura e dalla collina all'orizzonte subalpino del Monte Baldo e dal Lago di Garda al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (C.M.), Ime (Ton., Goir.), Ferrara (Ton.), Artillon (Goir.), Val Losana (Goir.), Valfredda (Goir.); Monti Lessini: Corno d'Aquilio!, Corno Mozzo (Goir.), Vajo dell'Anguilla!, Velo (A.M.), Erbezzo (Goir.), San Mauro di Saline (A.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Monte Posta (Goir.), Valon del Malera!, Monte Malera (Biadego), tra Passo Pertica e rifugio Scalorbi!.



1107. Veronica aphylla L.
Sp. Pl. 11 (1753).
BIBL. ver.: Veronica aphylla Goir., Fl. ver. II, 246; V. aphylla Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 267, 1893; V. aphylla Poll., Fl. ver. I, 13; Veronica parca saxatilis, cauliculis nudis Segu., Pl. ver. I, 241.
NOM. ITAL.: Veronica minore.
Geoelemento montano centro e sud europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale montana.
Specie del Seslerion variae.
(6,7), 8-9 H ros /H rept pEAi VII-IX.

Pascoli, pendii rupestri, dell'orizzonte subalpino del Monte Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo: Novezzina!, da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Valle delle Pietre!, Telegrafo (Mang.), Coal Santo (Mang.), Novezza (A.M.), Val Losana (Ton.), Valfredda (Ton.), Buso della Neve (Lucato), Costabella (C.M.); Monti Lessini. Gruppo del Carega!, Monte Carega allo Scalorbi!, Monte Zeola (C.M.), Revolto (Goir., C.M.), Campobrun (C.M.).



1108. Veronica anagallis-aquatica L.
Sp. Pl. 12 (1753).
BIBL. ver.: Veronica Anagallis Goir., Fl. ver. II, 245; V. Anagallis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 268, 1893; V. Anagallis Poll., Fl. ver. I, 16; Veronica aquatica minor folio oblungo Segu., Pl. ver. I, 240.
NOM. ITAL.: Veronica acquatica.
Geoelemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale.
Specie del Glycerio-Sparganion.
1-5 H scap PEAi V-IX.

Acque stagnanti, fossi e luoghi palustri dalla bassa pianura alla collina.

Esemplari d'Erbario: Sguazzo di Rivalunga, Palù (Di Carlo), Laghetto della chiesa di Montorio, Verona (Di Carlo), Palazzina di Castelnuovo del Garda (Di Carlo), Fossa Boa, Cà di David!, Avesa nel Lorì!, Verona lungo l'Adige!, Gazzo Veronese!, Caldiero (Goir.), Quinto di Val Pantena (A.M.), Parona (Goir.), Costalunga (Goir.), Lazzaretto di Verona (Goir.), lungo il Mincio (Goir.), Bardolino (Lucato), Montorio al Fontanone!, alla Fossa Murara!, alla Fossa Zenobia!, alla Fossa Cozza e lungo il Fibbio!.



1108 bis. Veronica catenata Pennell
Rhodora 23:37 (1921).
NOM. ITAL.: Veronica rosea.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Africa settentrionale, America settentrionale, Asia.
Specie del Glycerio-Sparganion.
1 I-H (T scap) PEA VI-X.

Esemplari d'Erbario: palude del Busatello, San Pietro in Valle (Di Carlo); in rivulis et fossis Veronae (Goir.).



1109. Veronica anagalloides Guss.
Pl. rar. 5 (1826).
BIBL. ver.: Veronica Anagalloides Goir., Fl. ver. II, 245.
NOM. ITAL.; Veronica delle sponde.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa.
Specie degli Isoeto-Nanojuncetea.
2 T scap PEAi VI-IX.

Specie sicuramente scomparsa e segnalata unicamente da Goiran, raccolta in Campo Marzo di Verona nel settembre del 1863, dopo la piena dell'Adige dell'anno precedente.



1110. Veronica beccabunga L.
Sp. Pl. 12 (1753).
BIBL. ver.: Veronica Beccabunga Goir., Fl. ver. II, 244; V. Beccabunga Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 268, 1893; V. Beccabunga Poll., Fl. ver. I, 17; Veronica aquatica major, folio subrotundo Segu., Pl. ver. I, 239; Anagallide aquatica Pona, M.B., 143.
NOM. ITAL.: Beccabunga.
NOM. DIALETT.: Gressa, Gresson.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale e centrale, Africa settentrionale.
Specie del Glycerio-Sparganion.
1-7 H rept PEAi V-IX.

Comune lungo i fossi con acqua corrente, nelle sorgenti e nei luoghi umidi del territorio, dalla bassa pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello, località Molane (Di Carlo), Spiazzi di Monte Baldo (Goir.), Avesa lungo il Lorì!, Montorio, alla Fossa Cozza!, San Michele Extra (Biadego), Fossa Baldona!, tra Villafranca e Povegliano (Lucato), Custoza di Sommacampagna, lungo le sponde del Tione (Di Carlo), Isola della Scala (Goir.), Costalunga (Ton.), Monte Gadà (C.M.), presso Badia Calavena (C.M.), Spredino (Goir.).





401. Gen. Melampyrum L. ↑↑
(Sp. Pl. 605, 1753)

1111. Melampyrum cristatum L.
Sp. Pl. 605 1753.
BIBL. ver.: Melampyrum cristatum Goir., Fl. ver. II, 257; M. cristatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; M. cristatum Poll., Fl. ver. II, 320; Melampyrum cristatum flore albo, rictu luteo Segu., Pl. ver. I, 272.
NOM. ITAL.: Melampiro crestato.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e settentrionale.
Specie del Geranion sanguinei.
2-5, (6,7) T scap PEa VI-VIII.

Pascoli, luoghi selvatici, boschetti dall'Alto Agro e dalle colline all'orizzonte montano, dal Monte Baldo ai Lessini fino al confine viecentino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Basiana (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (C.M.), Albarè (Goir.), Bardolino (Lucato), Boscomantico (Mang., Goir.), tra Mizzole e Villa Piatti!, Colle di San Leonardo (Ton.), Vajo del Paradiso (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Tregnago (C.M.).



1112. Melampyrum arvense L.
Sp. Pl. 605 (1753).
BIBL. ver.: Melampyrum arvense Goir., Fl. ver. II, 257; M. arvense Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; M. arvense Poll., Fl. ver. II, 320; Melampyrum purpurascente coma Segu., Pl. ver. I, 272; Triticum vaccinum Calc., Viagg. etc., 10; Melampiro di Teofrasto etc., Pona M.B., 140.
NOM. ITAL.: Melampiro dei campi.
NOM. DIALETT.: Coa de volpe, Brusaformento.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale.
Specie del Caucalidion lappulae.
(2), 3-7 T scap PEa V-VIII.

Abbastanza comune nei campi, tra le messi, negli incolti e lungo le siepi dalla pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello!, Pescantina (Goir.), Quinzano (Goir.,!), Torricelle!, Valdonega (Biadego), Moruri!, Trezzolano!, Cancello!, Marcellise (Biadego), alla Pezza sopra Olivè (Goir.), Grezzana (Ton.), Vajo Squaranto!, Monte Cucco!, Cerro (Lucato), Roverè di Velo (Ton., Goir.), Tregnago (C.M.), Monte Precastio di Tregnago (C.M.), Croce del Vento presso Tregnago!, in tutti i campi (A.M.).



1113. Melampyrum barbatum W. et K. ex Willd.
Sp. Pl. 3: 198 (1800).
BIBL. ver.: Melampyrum barbatum Goir., Fl. ver. II, 258; M. berbatum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; M. barbatum Poll., Fl. ver. II, 321.
NOM. ITAL.: Spigarola pelosa.
Geoelemento europeo sudorientale.
DIFFUSIONE: Penisola balcanica, Austria.
Specie del Caucalidion lappulae.
4 T scap PEA VI-IX.

Specie da confermare: indicata da Goiran sui Lessini, sul Monte Masua di Cerna in un campo di lenticchie e sul Monte Trezzolan in un campo di frumento. Mancano però gli esemplari nell'erbario dell'autore nizzardo. Nell'erbario di Abramo Massalongo esiste un campione determinato come Varbascum barbatum, raccolto presso Tregnago, ma incompleto.



1114. Melampyrum velebiticum Borbàs
Magyar Ind. Akad. Ertesito 1882:9 (1882).
SYN.: Melampyrum nemorosum Auct. Fl. It. p.p.
BIBL. ver.: Melampyrum nemorosum Goir., F.l. ver. II, 258; M. nemorosum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 269, 1893; M. nemorosum Poll., Fl. ver. II, 321.
NOM. ITAL.: Spigarola del Velebit.
Geoelemento illirico.
DIFFUSIONE: Francia, Alpi, territori ex Jugoslavia.
Specie degli Origanetalia vulgaris.
3-5 T scap PEa VI-VIII.

Boschi a Quercus pubescens, cespuglieti, siepi, luoghi selvatici dell'alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Lughezzano, Grezzana (Goir.).



1114 bis. Melampyrum italicum (Beauverd) Soò ↑↑
in Fedde, Report. XXIII, 163 (1926).
SYN.: Melampyrum nemorosum Auct. Flor. It. p.p.
NOM. ITAL.: Spigarola d'Italia.
Geoelemento: Endemico.
DIFFUSIONE: Alpi, Appennini.
Specie del Geranium sanguinei.
2-5,6,7 T scap PEa V-VIII.

Quercete, faggete, cedui, luoghi selvatici della collina e della media montagna. Gli esemplari di questa specie un tempo erano per la maggior parte compresi in Melampyrum nemorosum Auct.

Esemplari d'Erbario: dorsale di Avesa oltre la Cola (Di Carlo), Avesa nel Vajo Galina!, dintorni di Pigozzo!, Monte Pastello da Ceraino verso Monte!, Fonte Calesan, Mezzane!, Verona in Valdonega (Goir.), colli di Grezzana (Mang.), Grezzana (Goir.), Vajo Sperzani e Vajo Paradiso (Goir.), Monte Lessini, nel Vajo della Pernisa (Goir.), Calavena di Tregnago (C.M.), San Rocco di Piegara, Lessini (A.M.), Boscomantico e Bosco Chiesanuova (Ton.), dintorni di Cogollo e Monte Gadà (C.M.), Monte Pastello sopra Cavalo (Goir.), lecceta di Navene!, Monte Baldo circa la Corona (Ton., Goir., C.M.), Monte Baldo (Goir.).



1115. Melampyrum sylvaticum L.
Sp. Pl. 605 (1753).
BIBL. ver.: Melampyrum sylvaticum Goir., Fl. ver., II 258; M. sylvaticum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; M. sylvaticum Poll., Fl. ver. II, 322.
NOM. ITAL.: Spigarola dei boschi.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e settentrionale.
Specie dei Vaccinio-Piceetea.
6-9 T scap PEA(a) VI-IX.

Specie non comune dei luoghi selvatici della media-alta montagna.

Esemplari d'Erbario: Bosco Chiesanuova (Ton,), Malera (Goir.), Monte Baldo all'Artillon (Goir,), al Sasseto (Goir.), ai Pra' di Malcesine (Goir.), alla Corona (Goir.).



1116. Melampyrum pratense L.
Sp. Pl. 605 (1753).
BIBL. ver.: Melampyrum pratense Goir., Fl. ver. II, 258; M. pratense Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; M. pratense Poll., Fl. ver. II, 322; Melampyrum luteum latifolium Segu., Pl. ver. I, 272; Issopo boschereccio con fior giallo de' Lionesi Pona, M.B., 237.
NOM. it.: Spigarola bianca.
Geoelemento eurosiberico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e settentrionale, Asia settentrionale.
Specie dei Quercetea robori-sessiliflorae.
2-7 T scap pEA VII-IX.

Luoghi erbosi selvatici della fascia collinare e montana, soprattutto querceti, castagneti e faggete.

Esemplari d'Erbario: Avesa e Montecchio!, Torricelle ai Gaspari!, Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Bolca (A.M.), Monte Tondo (Ton., Goir.), Cogollo, Monte Gadà (C.M.), Monte Pastello (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Ton., Goir.), Spiazzi (C.M.), alla Corona (Ton., Goir.), Val Basiana (C.M.).





402. Gen. Euphrasia L. ↑↑
(Sp. Pl. 604, 1753)

1117. Euphrasia rostkoviana Hayne
Darst. Beschr. Arzn, Gewachse 9:17 (1825).
BIBL. ver.: Euphrasia officinals Goir., Fl. ver. II, 252; E. officinalis Poll., Fl. ver. II, 314; Euphrasia officinarum Segu., Pl. ver. I, 276.
NOM. ITAL.: Eufrasia officinale, Eufrasia di Rostkov.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e boreale, America settentrionale.
Specie del Mesobromion.
2-7, (8,9) T scap PEA V-IX.

Prati, pascoli, luoghi erbosi, ericeti della media-alta pianura fino alla fascia montana del Monte Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Valfredda (Mang.), Val Androne (Ton., Goir.), Valbrutta (Ton.), Ime (Ton.), Pravazar (Goir.), Boscomantico (Ton., Goir.), lungo l'Adige (Goir.), Monte Zovo e Montesel (Goir.), Cerro (Goir.), Roverè di Velo (Goir.), Erbezzo!, Monte Pastello!, Tregnago (A.M., C.M.), Monte Lobbia, Giazza (C.M).



1118. Euphrasia stricta D. Wolff ex J.F.Lehm.
Prim. Fl. Herbip. 43 (1809).
BIBL. ver.: Euphrasia nemorosa Goir., Fl. ver. II, 252.
NOM. ITAL.: Eufrasia rigida.
Geoelemento centroeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Brometalia erecti.
2-5, (6,7) T scap PEA V-IX.

Prati aridi calcarei dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Sandrà (Goir.), Boscomantico (Goir.), Verona, San Michele Extra (Goir.), Monte Zovo al Montesel (Goir.), Garda (Goir.).



1119. Euphrasia minima Jacq. Ex DC.
in Lam. et DC., Fl. Fr. ed. 3, 3:473 (1805).
BIBL. ver.: Euphrasia minima Goir., Fl. ver. II, 252; E. officinalis var. β Poll., Fl. ver. II, 314.
NOM. ITAL.: Eufrasia minima.
Geoelemento montano centro e sudeuropeo.
DIFFUSIONE: monti dell'Europa centrale e meridionale, Asia minore.
Specie degli Juncetea trifidi.
8,9 T scap pEA VII-IX.

Pascoli e prati aridi delle zone più elevate dal Baldo ai Lessini fino al confine vicentino sul Gruppo del Carega.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo presso il rifugio Chierego (Di Carlo), Monte Baldo, Val Fredda (Goir.), Altissimo di Nago Goir.), Artillon (Goir.), Costabella (Goir.), Pra di Malcesine!, Corno d'Aquilio!.
Altre località segnalate: Podesteria, Malera (Goir.), Gruppo del Carega da Revolto a Cima Posta!.



1120. Euphrasia salisburgensis Funck
Bot. Taschenb. 1794:190 (1794).
BIBL. ver.: Euphrasia salisburgensis Goir., Fl. ver. II, 253; E. salisburgensis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 268, 1893; E. officinalis var d Poll., Fl. ver. 314.
NOM. ITAL. Eufrasia di Salisburgo.
Geoelemento montano sudest europeo.
DIFFUSIONE: monti dell'Europa sudorientale, Asia minore.
Specie degli Elyno-Seslerietea.
6-9 T scap PEA VI-IX.

Comune nei pascoli, nei luoghi selvatici, sulle rupi di tutti i monti veronesi, dal Baldo al confine vicentino, al Gruppo del Carega, nell'orizzonte montano e subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Ton., Goir.), al Coal Santo (C.M.), all'Artillon (C.M.), Pian della Cenere (Goir.), Val Basiana (Goir.); Corno d'Aquilio!, Malga Vallene!, da Giazza a Revolto (C.M.), Monte Malera (Goir.), Monte Posta (Goir.), Passo di Rocca Pia (Goir.), Gruppo del Carega!.



1121. Euphrasia tricuspidata L.
Sp. Pl. 604 (1753).
BIBL. ver.: Euphrasia tricuspidata Goir., Fl. ver. II, 253; E. tricuspidata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 268, 1893; E. tricuspidata Poll., Fl. ver. II, 315.
NOM. ITAL.: Eufrasia tricuspidata.
Geoelemento endemico.
DIFFUSIONE: Veneto, Trentino, Alto Adige, Lombardia orientale.
Specie degli Stipion calamagrostis.
4-7(8,9) T scap PEA VI-X.

Pascoli, rupi e mecereti, luoghi selvatici per tutto il territorio dalla fascia collinare a quella subalpina.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, San Peretto di Negrar!, Ceraino alle pendici del Pastello!, Monte Pastello verso la cima (Di Carlo), Monte Pastelletto verso la cima (Di Carlo), Castelletto di Brenzone (C.M.), Rivoli (Ton.), Dolcè (Goir.) alla Chiusa (Goir.), Peri (Goir.), Monte Baldo (Agosti), Ferrara di Monte Baldo (Lucato), Monte Baldo alla Corona (Biadego, Mang., C.M., Ton.,!), Spiazzi!, Monte Baldo in Valfredda (Mang., Goir.), Val Basiana (Goir.), Monte Pastello (Mang., Goir.,!), Monte Malera, Gaibana, Trapola (Goir.), Revolto!, Pertica (Goir.), Selva di Progno (C.M.), Monte Posta (Goir.), Gruppo del Carega!.





403. Gen. Odontites Zinn ↑↑
(Cat. Pl. Hort.Gott. 289, 1757)

1122. Odontites lutea (L.) Clairv.
Man. Herb. Suisse 207 (1811).
SYN.: Euphrasia lutea L. (1753).
BIBL. ver.: Odontites lutea Goir., Fl. ver. II, 251; O. lutea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. 268, 1893; Euphrasia lutea Poll., Fl. ver. II, 316; Odontites angustifolia, flore luteo Segu., Pl. ver. I, 270; Siderite pratense gialla Pona, M.B., 9.
NOM. ITAL.: Perlina gialla.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale, Algeria.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-5,(6,7) T scap pEA VIII-IX.

Comune nei luoghi selvatici sassosi, prati aridi e magri in tutto il territorio (Pona, Segu., Poll., A.M., Mang., Goir.,!) dalla media-alta pianura all'orizzonte montano inferiore.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Valle di Caprino (Ton.), Garda alla Sabbionara!, Campiani di Garda!, Scaveaghe, pendici di Monte Brè!, Forte San Marco di Rivoli (Di Carlo), Domegliara (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Monte Pastello (Goir.), Boscomantico (Mang.), Bussolengo e Pastrengo (Goir.), Avesa!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Trezzolano!, Cancello!, Monte Zovo (Goir.), Tregnago!.



1123. Odontites rubra (Baumg.) Opiz
Malà Encykl. nauk Ceskè Mus. 10, 69 (1852).
BIBL. ver.: Odontites serotina Goir., Fl. ver. II, 251 et O. verna Goir. Fl. ver. II, 252; Euphrasia serotina Poll., Fl. ver. II, 317 et E. odontites Poll., Fl. ver. II, 317; Odontites foliis oppositis lanceolatis, purpurascente flore Segu., Pl. ver. I, 269; Siderite pratense purpurea Pona, M.B., 9.
NOM. ITAL.: Perlina rossa.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Siberia.
Specie del Cynosurion.
(1), 2-5, (6,7) T scap PEa V-VIII.

Nei campi, tra le messi, lungo i sentieri e le siepi, nei luoghi umidi dalla pianura e dalla collina donde talvolta penetra nella fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Valle di Caprino (Ton.), Campiani di Garda!, Bardolino (Lucato), Pastrengo (Goir.), Vigasio (Goir.), Valeggio!, Guastalla Veronese (Goir.), Torricelle alla Biondella!, San Michele Extra (Ton., Biadego), Verona al Porto San Pangrazio (Goir.), Grezzana (Ton.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Soave (Goir.), Tregnago (A.M.).





404. Gen. Bartsia L. ↑↑
(Sp. Pl. 602, 1753)

1124. Bartsia alpina L.
Sp. Pl. 602, (1753).
BIBL. ver.: Bartsia alpina Goir., Fl. ver. II, 250; B. alpina Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It, 208, 1893; B. alpina Poll., Fl. ver. II, 312; Bartsia foliis oppositis cordatis, obtuse serratis Segu., Pl. eer. I, 271; Clinopodio alpino Pona, M.B., 206.
NOM. ITAL.: Bartsia alpina.
Geoelemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa centrale e settentrionale, America settentrionale.
Specie degli Elyno-Seslerietea.
8,9 H scap PEai VI-VIII.

Pascoli e luoghi rupestri subalpini dei monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: sul Monte Baldo al Coal Santo!, al Telegrafo (C.M.,), nella Valle delle Buse (Goir.,) e delle Pietre (Ton.,), degli Ossi (Mang.), meno frequente sui Lessini, su tutto in Gruppo del Carega!, in Campobrun!, nella Valle di Revolto!, al Passo della Lora (Goir., C.M.), sul Malera (Goir.), presso il Rifugio Scalorbi!, tra i rifugi Fraccaroli e Scalorbi (Di Carlo).





405. Gen. Parentucelia Viv. ↑↑
(Fl. Lib. Sp., 31, t.21, f. 3, 1824)

1125. Parentucellia latifolia (L.) Caruel
in Parl. Fl. ital. 6: 480 (1885).
SYN.: Euphrasia latifolia L. (1753); Bartsia latifolia S. et S. 1806.
BIBL. ver.: Bartsia latifolia Goir., Fl. ver. II, 250; B. latifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull.Soc.Bot. It., 268, 1893; Euphrasia latifolia Poll., Fl. ver. II, 313; Odontites foliis cristatis etc. Segu., Pl. ver. I, 270.
NOM. ITAL.: Perlina rossiccia.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Asia occidentale e meridionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
(1), 2-5 T scap PEa IV-VI.

Pascoli aridi, incolti nel Medio-Alto Agro e nella fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Pescantina (Goir.), Sommacampagna (Goir.), Valeggio (Goir.), Villafranca (Ton.), Verona al Porto San Pancrazio (Mang.), Montorio!, San Giovanni Lupatoto (Goir.), Grezzana (Ton.), dintorni di Verona (Agosti).
Questa specie, da ritenersi piuttosto rara, è stata rinvenuta recentemente nei pressi di Pai e Cassone sul Lago di Garda da Prosser e nei dintorni di Verona a Montorio!.





406. Gen. Pedicularis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 266, 1754)

1126. Pedicularis verticillata L.
Sp. Pl. 608 (1753).
BIBL. ver.: Pedicularis verticillata Goir., Fl. ver. II, 254; P. verticillata Poll., Fl. ver. II, 340.
NOM. ITAL.: Pediculare a foglie verticillate.
Geoelemento circumpolare-artico alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale e centrale, America settentrionale.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
8,9 H scap pEAi VII-IX.

Esemplari d'Erbario: pascoli subalpini del Gruppo del Carega!, del Monte Baldo all'Altissimo di Nago (A.M.). Segnalata ancora da Pollini, Heufler, Vaccari ecc.



1127. Pedicularis acaulis Scop.
Fl. Carniol., ed. 2,1: 439 (1771).
BIBL. ver.: Pedicularis acaulis Goir., Fl. ver. II, 254; P. acaulis Poll., Fl. ver. II. 344; Pedicularis acaulis flore magno Segu., Pl. ver. III, 127.
NOM. ITAL.: Pedicolare acaule.
Geoelemento subendemico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Penisola balcanica.
Specie del Hypochoeridenion maculatae.
9 H ros PE ai V-VII.

Limitata alle stazioni più elevate del Monte Baldo.
Non rinvenuta recentemente.

Esemplari d'Erbario: Altissimo di Nago (A.M.), Val Finestra, Colma di Malcesine, Monmaor, Costabella, Valle degli Ossi (Perini, Barb.). Secondo Pollini "In Baldi cacumine ab incolis dicto Colma di Malcesine Morenius reperit; ego in Baldi culmine di Valle Finestra".




1128. Pedicularis tuberosa L.
Sp. Pl. 610 (1753).
BIBL. ver.: Pedicularis tuberosa Goir., Fl. ver. II, 257; P. tuberosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; P. tuberosa Poll. Var. a, Fl. ver. II, 341; Pedicularis alpina lutea Segu., Pl. ver. III, 126.
NOM. ITAL.: Pediculare alpina.
Geoelemento montano europeo-sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Alpi, Pirenei.
Specie degli Juncetea trifidi.
6-9 H ros PEai VI-VIII.

Prati e pascoli montani e subalpini su terreno acidificato.

Esemplari d'Erbario: sul Baldo a Novezza (Ton., Goir.), Novezzina!, da Tratto Spino a Cima Pozzette!, al Telegrafo (Mang.), Val Losana (Ton., Goir.), Valbrutta (Goir.), Valfredda (Goir.); sui Monti Lessini sul Monte Pastello (Di Carlo), sul Pastelletto (Goir.), al Corno d'Aquilio (Goir.,!), al Corno Mozzo (Goir.), sul Malera (Biadego), su tutto il Gruppo del Carega!, Campobrun (Goir.), Passo Pertica (Goir., C.M.), Passo della Lora (Goir.), Monti Zeola e Alba (Goir.), Scalorbi (!, Di Carlo).



1129. Pedicularis elongata Kerner
Nov. Pl. Sp.!:14 (1870).
SYN.: Pedicularis tuberosa var. leptostachya Vis. et Sacc. (1869).
BIBL. ver.: Pedicularis tuberosa var. γ leptostachya Goir., Fl. ver. II, 257.
NOM. ITAL.: Pediculare gialla.
Geoelemento endemico estalpico.
DIFFUSIONE: Alpi sud-orientali.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Pascoli subalpini del Gruppo del Carega.

Esemplari d'Erbario: Campobrun!, Passo Pertica!. Stesse località nelle quali cresce la specie precedente.



1130. Pedicularis gyroflexa Vill.
Hist. Pl. Dauph. 2:426 (1787).
SYN.: Pedicularis fasciculata Bell. (1801).
BIBL. ver.: Pedicularis gyroflexa Goir., Fl. ver. II, 255; Pedicularis fasciculata Poll., Fl. ver. II, 341; Pedicularis alpina Asphodeli radice, purpurascente flore Segu., Pl. ver. I, 267; Alettorolofo primo Ongarico di Carlo Clusio Pona, M.B., 145 et Enante alpina del Lobelio Pona, M.B., 212.
NOM. ITAL.: Pediculare spiralata.
Geoelemento subendemico.
DIFFUSIONE: Alpi, Pirenei.
Specie del Seslerion variae.
9 H scap PEai VI, VII.

Pascoli subalpini del Monte Baldo.

Le località segnalate dal Goir. (Barbieri in Herb. Centrale di Firenze) sono con ogni probabilità da attribuirsi a P. tuberosa (v." Bibliografie n° 26/124").



1131. Pedicularis rostrato-capitata Crantz
Stirp. Austr. ed. 2, 2:320 (1769).
SYN: Pedicularis jacquini Koch (1831).
BIBL. ver.: Pedicularis rostrata L. var. Jacquini Goir., Fl. ver. II, 256; P. rostrata Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; P. Rostrata Poll., Fl. ver. II, 340; Pedicularis caulibus reflexis, spica laxa purpurea et P. caulibus reflexis, spica laxa alba Segu., Pl. ver. III, 125 et 126.
NOM.: ITAL.: Pediculare rostrata.
Geoelemento est-alpico-carpatico.
DIFFUSIONE: Alpi, Carpazi.
Specie del Seslerion variae.
(6,7), 8,9 H ros pEAi VII-IX.

Rupi e pascoli subalpini di tutti i monti veronesi. (Segu, Poll., Jan., A.M., Mang., Goir., Ton.,!).

Esemplari d'Erbario: sul Monte Baldo in Novezzina!, da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Coal Santo (Goir.,!), Telegrafo (Goir.,!), Monmaor (A.M., Ton.), Novezza (Ton.), Val delle Pietre (Ton., Goir.), Val Losana (Ton., Goir.), Naole, Valfredda (Goir.), al Sassetto (Goir.), Costabella (Goir.), Altissimo di Nago (Goir.); sui Monti Lessini al Branchetto!, Valon del Malera!, Gruppo del Carega!, Campobrun (Goir.,!), Revolto (C.M.), Valle del Forzelin, di fronte a Revolto (C.M.), Passo Pertica, Val dei Ronchi!, Passo Pertica (C.M.), Monte Posta (Goir., Biadego), Passo della Lora (C.M.,!).
Altre località segnalate: Monte Baldo in Val Losana, Val degli Ossi, Val delle Pietre (Goir.)



1132. Pedicularis palustris L.
Sp. Pl. 607 (1753).
BIBL. ver.: Pedicularis palustris Goir., Fl. ver. II, 255; P. palustris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; P. palustris Poll., Fl. ver. II, 339; Pedicularis pratensis purpurea Segu., Pl. ver. I, 268.
NOM. ITAL.: Pedicolare palustre.
Geoelemento circum-artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, America settentrionale.
Specie degli Scheuchzerio-Caricetea fuscae.
1-3 H bienn (T scap) PEa VI-VIII.

Specie da ricercare, ma probabilmente scomparsa in seguito a bonifiche. Pedicularis palustris cresceva gregaria nei luoghi paludosi della Bassa pianura e dell'Alto Agro Veronese.

Esemplari d'Erbario: Valeggio (A.M., Ton.), Peschiera (Goir.), Vigasio (Goir.), Legnago (Gor.).



1133. Pedicularis comosa L.
Sp. Pl. 609 (1753).
BIBL. ver.: Pedicularis comosa Goir., Fl. ver. II, 255; P. comosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; P.comosa Poll., Fl. ver. II, 342; Pedicularis alpina filicis folio major Segu., Pl. ver. III, 123.
NOM. ITAL.: Pedicolare chiomosa.
Geoelemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: monti dell'Europa sudorientale.
Specie del Seslerion variae.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Luoghi rupestri selvatici, pascoli aridi subalpini.

Esemplari d'Erbario: Colma di Malcesine (Di Carlo), Cima Pozzette!, Tratto Spino!, Ferrara di Monte Baldo (Lucato,!), alla Corona (C.M.,!), Prabazar (A.M.), Valle del Bastion (Ton., Goir.), Colma di Naole (Goir.); Monti Lessini sul Monte Bolca (A.M.). Segnalata in Valfredda (Goir.), ai Pra' di Malcesine (Goir.), in Val Basiana (Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), Podesteria (Goir.).





407. Gen. Rhinanthus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V.263, 1754)

1134. Rhinanthus minor L.
Amoen. Acad. 3:54 (1759).
SYN.: Rhinanthus crista-galli L. var. minor Ehrh. (1791).
BIBL. ver.: Rhinanthus crista-galli β minor Goir., Fl. ver. II, 253; Alectorolophus Crista-galli var. minor Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; Rh. Crista-galli Poll. var.β, Fl. ver. II, 319; Crista galli Segu., Pl. ver. I, 269.
NOM. ITAL.: Cresta di gallo minore.
NOM. DIALETT.: Cresta di gallo minore.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Molinio-Arrhenatheretea.
(1), 2-7, (8,9) T scap PEa V-VIII.

Luoghi erbosi, prati umidi dalla pianura all'orizzonte subalpino; raro.

Esemplari d'Erbario: Corno d'Aquilio!, Bosco Chiesanuova (Biadego), alle Scandole (Ton., Goir.), Castelberto (Biadego), Campofontana (C.M.), San Mauro di Saline (C.M.), Val Fraselle (C.M.), Tregnago (C.M.), Montecchio (Goir.), San Martino (Goir.), San Michele (Goir.), lungo l'Adige presso Verona (Ton.), Basso Acquar (Goir.), Monte Baldo (C.M.).



1135. Rhinanthus alectorolophus (Scop.) Pollich
Hist. Pl. Palat. 2:177 (1777).
SYN.; Rhinanthus hirtus Lam. (1778).
BIBL. ver.: Alectorolophus Crista-galli var. hirsutus Goir., Fl. ver. II, 253; Alectorolophus Crista-galli var. major Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; Rhinanthus Crista-galli Poll., var. g, Fl. ver. II, 319.
NOM. ITAL.: Cresta di gallo comune.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie degli Arrhenatheretalia elatioris.
1-7 T scap PEA VI-IX.

Frequente in tutto il territorio dal piano all'orizzonte subalpino nei luoghi erbosi e nei prati dove spesso si comporta come infestante.

Esemplari d'Erbario: Sant'Andrea di Tregnago!, Vajo dell'Anguilla!, Erbezzo (Lucato), Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Malera (Biadego), Tregnago (C.M.), Monte Cucco!, Cancello!, Montecchio (Goir.), Verona al Boschetto!, lungo l'Adige (Ton.), Sant'Anna d'Alfaedo (Biadego), Monte Pastello (Goir., Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Incaffi!, Case Vecchie (Di Carlo).





407ter Gen. Lathraea ↑↑


1135 bis. Lathraea squamaria L.
Sp. Pl. 606 (1753).
BIBL. ver.: Lathraea squamaria Goir., Fl. ver. II, 262: L. Squamaria Poll., Fl. ver. II, 312; Amblato del Cardo, ovvero Dentaria maggiore del Mattioli Pona, M.B., 239.

Segnalata dal Pona nella Valle dell'Artillòn sul Monte Baldo, ma non più rinvenuta nel territorio veronese.
Rinvenuta a Brentino Belluno 2017 (n.d.c.)



Nel corso della stesura di questo contributo è stata identificata una nuova specie appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae raccolta nella primavera del 2008 da F. Di Carlo nell'abitato del centro di Verona, tra la pavimentazione a porfido in via Cappello. Si tratta di Mazus pumilus (Burm. f.) Steenis, con sinonimi Mazus japonicum (Thumb.) Kuntze, Lindernia japonica Thumb., Lobelia pumila Burm. f., originario dell'Asia centro-orientale.
Probabilmente questa specie ha carattere effimero, come già constatato per la Regione Lombardia (Prosser in verbis).









XCIII. Fam. Orobanchaceae ↑↑↑


408. Gen. Orobanche L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. 1, 2: 632, 1753)

1136. Orobanche ramosa L.
Sp. Pl. 633 (1753).
SYN.: Kopsia ramosa Dumort. (1822).
BIBL. ver.: Kopsia ramosa Goir., Fl. ver. II, 262; K. ramosa Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 269, 1893; Orobanche ramosa Poll., Fl. ver. II, 309; Orobanche ramosa, floribus purpurascentibus Segu., Pl. ver. III, 128.
NOM. ITAL.: Succiamele ramoso.
Geoelemento paleo-temperato.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-7 T par PEa VI-VIII.

Parassita su più piante coltivate e non (cfr.: Leguminosae, Labiatae, Asteraceae etc.). Cresce dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Goir.,!), Trezzolano!, Verona (Ton.,!), Stallavena (Mang.), Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton.), Olivè (Goir.).
Altre località segnalate: Valle di Montorio (Goir.), Vajo del Paradiso (Goir.), Valle di Illasi nella collina di Cogollo (Bordoni).



1137. Orobanche purpurea Jacq.
Enum. Stirp. Vindob. 108, 252 (1762).
SYN.: Kopsia caerulea Dumort. (1822).
BIBL. ver.: Kopsia caerulea Goir., Fl. ver. II, 261.
NOM. ITAL.: Succiamele azzurro.
Geoelemento europeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-5 T par PEa VI-VIII.

Assai rara e parassita in modo particolare sui generi Achillea e Artemisia, nonché su altre Asteraceae.

Esemplari d'Erbario: Pestrino di Verona!, Albisano (Goir. ex Rigo). Indicata pure sul Monte Baldo (ex Gelmi) e nella Valpantena nei pressi di Alcenago (Goir.) e sul Monte Tondo (Goir.).



1138. Orobanche crenata Forskal
Fl. Aegypt. 113 (1775).
SYN.: Orobanche speciosa DC. (1815).
BIBL. ver.: Orobanche speciosa Goir., Fl. ver. II, 260.
NOM. ITAL.: Succiamele delle fave.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione mediterranea, Asia occidentale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5 T par PEa V-VII.

Parassita su diverse leguminose coltivate, in modo particolare sui generi Trifolium, Vicia, Lens.

Esemplari d'Erbario: Eremo della Rocca di Garda (Lucato), Monte Ongarine (Lucato), lungo l'Adige (Ton.).
Altre località segnalate: Soave e Monteforte (Pollini), Tregnago (A.M.), Montorio (Poll.), collina di San Leonardo, Verona (Poll).



1139. Orobanche alba Stephan ex Willd.
Sp. Pl. 3:350 (1800).
SYN.: Orobanche epithymum DC. (1805).
BIBL. ver.: Orobanche epithymum Goir., Fl. ver. II, 260.
NOM. ITAL.: Succiamele del serpillo.
Geoelemento montano eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Caucaso, Himalaya.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7 T par PEa IV-VII.

Parassita su Thymus serpyllum s.l. e su altre Lamiaceae, cresce nei pascoli della collina e della media ed alta montagna.

Esemplari d'Erbario: Fumane (Lucato), San Dionigi di Parona (Lucato), Quinzano (Goir.), Monte Gadà (C. M.), Badia Calavena (C. M.), Campobrun e Passo Pertica (C. M.), Monte Solane, Rocca di Bardolino (Lucato), alle Vezzadre e alle Loffe presso Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Ton.), Monte Baldo tra Tratto Spino e Bocca di Navene (Di Carlo), Monte Baldo nella Valfredda (Goir.). Segnalata pure in Prabazar sul Monte Baldo (Goir.).



1140. Orobanche minor Sm.
in Sowerby, Engl. Bot. 6: t. 422 (1797).
BIBL. ver.: Orobanche minor Goir., Fl. ver. II, 261; O. minor Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1893.
NOM. ITAL.: Succiamele minore.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa occidentale e meridionale. Asia minore, Africa settentrionale; nat. in America settentrionale.
Specie dell'Arrhenatherion elatioris.
(2), 3-7 T par PEa VI-VIII.

Parassita su molte specie di Trifolium e altre Leguminosae.

Esemplari d'Erbario: Tregnago A.M.), Badia Calavena (C.M.). Segnalata pure sul Monte Pastello (Goir. ex Bracht), nei pressi di Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.).



1141. Orobache hederae Duby
Bot. Gall. 1:350 (1828).
BIBL. ver.: Orobanche hederae Goir., Fl. ver. II, 261; O. hederae Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1893.
NOM. ITAL.: Succiamele dell'edera.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa occidentale e meridionale, Asia minore, Africa settentrionale.
Specie del Carpinion betuli.
1-5 T par PEa V-VII.

Comune parassita di Hedera helix.

Esemplari d'Erbario: Torricelle di Verona!, Incaffi!, collina veronese (A.M., Goir.), Vajo Borago, Avesa (Di Carlo).



1142. Orobanche caryophyllacea Sm.
Trans. Linn. Soc. London 4:169 (1798).
BIBL. ver.: Orobanche caryophyllacea Goir., Fl. ver. II, 260; O. caryophyllacea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1893.
NOM. it.: Succiamele garofanato.
Geoelemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale e centrale.
Specie dei Festuco-Brometea.
1-5 T par PEa IV-VII.

Specie non comune sul genere Galium e altre Rubiaceae.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Lucato), Pestrino (Mang.), Ceraino (Goir.), Monte Tondo, Quinzano (Goir.), alla Chiusa (Goir.).



1143. Orobanche lutea Baumg.
Enum. Stirp. Transs. 2:215 (1816).
SYN.: Orobanche rubens Wallr. (1822).
BIBL. ver.: Orobanche rubens Goir., Fl. ver. II, 261; O. rubens Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1893.
NOM. ITAL.: Succiamele prataiolo.
Geoelemento centro e sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia occidentale e centrale.
Specie degli Origanetalia vulgaris.
2-7 T par PEa V-VII.

Parassita sui generi Trifolium, Medicago ed altre Leguminosae.

Esemplari d'Erbario: Incaffi!, Caprino (Ton.). Segnalata sulle colline di Verona (A.M.) e sul Monte Pastello (Goir. ex Bracht).



1144. Orobanche rapum-genistae Thuill.
Fl. Paris ed. 2, 317 (1800).
BIBL. ver.: Orobanche rapum genistae Goir., Fl. ver. II, 259; O. major Poll., Fl. ver. II, 208.
NOM. ITAL.: Succiamele maggiore.
Geoelemento subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa occidentale, centro-meridionale, Africa settentrionale.
Specie del Sarothamnion.
2-4 T par PEa V-VIII.

Rara; parassita su Genista radiata e su specie di Cytisus.

Esemplari d'Erbario: Grezzana (Ton.), Tregnago (A.M.).



1145. Orobanche gracilis Sm.
Trans. Linn. Soc. London 4:172 (1798).
SYN.: Orobanche cruenta Bert. (1810).
BIBL. ver.: Orobanche gracilis Goir., Fl. ver. II, 260; O. gracilis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 270, 1893; O. cruenta Poll., Fl. ver. II, 308; O. caryophyllacea Poll., Viagg. etc. 128; Orobanche major Caryophyllum olens Segu., Pl. ver. I, 278.
NOM. ITAL.: Succiamele rossastro, Orobanche sanguigna.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Caucaso.
Specie dei Brometalia erecti.
1-7 T par PEa V-VIII.

Comune in tutto il territorio nei pascoli e nei prati dalla pianura alla fascia subalpina; parassita su molte leguminose.

Esemplari d'Erbario: Sant'Anna, Monte Zovo (Biadego), Valpantena ai Costoli (Ton., Goir.), Bolca (A.M.), Revolto (C.M.), Verona lungo l'Adige (Ton.), Monte Baldo in Novezza (Mang.), Novezzina (Ton.), Prabazar (Ton.), Spiazzi (Goir.), pendici del Monte Pastello, su Genista tinctoria (Di Carlo).



1145 bis. Orobanche teucrii Holandre
Fl. Moselle 322 (1829).
BIBL. ver.: Orobanche teucrii Goir., Fl. ver. II, 261.
NOM. ITAL.: Succiamele del Teucrio.
Geoelemento orofita sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale montana.
Specie dei Festuco-Brometea.
2 T par PEa V-VI.

Parassita su Teucrium chamaedrys, rinvenuta da C. Massalongo nel Vajo Borago.









XCIII bis. Fam. Bignoniaceae ↑↑↑


Catalpa bignonioides Walt.
della famiglia delle Bignoniaceae, spesso coltivata a scopo ornamentale, trovasi talora subspontanea nei colli del territorio.









XCIV. Fam. Globulariaceae ↑↑↑


409. Gen. Globularia L. ↑↑
(Gen. Pl., ed. V, 42, 1754)

1146. Globularia punctata Lapeyr.
Hist. Abr. Pyr. 57 (1813).
SYN.: Globularia vulgaris Auct. Fl. Ital., non L.
BIBL. ver.: Globularia vulgaris Goir., Fl. ver. II, 299; G. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 345, 1893; G. vulgaris Poll., Fl. ver. I, 145; Globularia media, caule folioso, flore porpurascente Segu., Pl. ver. II, 185; Bellide cerulea grande Calc., Viagg. etc., 11; id. Pona, M.B., 169; Afillante dell'Anguillara Pona, M.B., 11 et 240.
NOM. ITAL.: Vedovella dei prati.
Geoelemento sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Specie dello Xerobromion.
2-5, (6,7) H scap PEai IV-VI.

Prati, pascoli, luoghi ghiaiosi dalla media pianura alla fascia collinare ed oltre.

Esemplari d'Erbario: colli veronesi (Goir.), Boscomantico (Goir.), Avesa alla Cola!, Ongarine (Goir.), Montericco (Goir.), Parona (Lucato), Avesa, Monte Arzan (Goir.), Montecchio di Negrar (Goir.), tra Montorio e Trezzolano!, Castello di Montorio (C.M.), Tregnago (C.M.), Badia Calavena (C.M.), Cogollo!, Monte Pastello (Mang.), Campiani di Garda!, Torri (Goir.), Albisano!, lecceta di Navene!.



1147. Globularia cordifolia L.
Sp. Pl. 96 (1753).
BIBL. ver.: Globularia cordifolia Goir., Fl. ver. II, 299; G. cordifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 345, 1893; G. cordifolia Poll., Fl. ver. I, 146; Globularia montana humillima repens Segu., Pl. ver. II, 185 et G. montana humillima repens flore albescente Segu., Pl. ver. III, 164.
NOM. ITAL.: Vedovella celeste.
Geoelemento montano medio-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie degli Elyno-Seslerietea.
(3), 4-9 Ch rept PEai V-VII.

Rupi, luoghi ghiaiosi, pietraie in tutto il territorio dalle zone più elevate dei Lessini e del Monte Baldo scendendo nelle valli, Val d'Adige, Val Marchiora (Goir.), Vajo del Falcone (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Val Squaranto (Goir.) ecc.

Esemplari d'Erbario: Val Larga, Monte Baldo!, alla Corona (Goir.), Coal Santo (Goir.), Costabella (Goir.), Monte Baldo alle Buse (C.M.), lecceta di Navene!, Castelletto di Brenzone (Goir.), Monte Pastello (Mang., Goir.), alla Chiusa (C.M.), Monte Pastelletto alla cima (Di Carlo), Albisano!, Monti Lessini alla Liana (Goir.), Tregnago (A.M., C.M), Monte Posta (C.M.), Gruppo del Carega!, Rifugio Scalorbi!, Valon del Malera (Tessari), Malga San Giorgio!.



1148. Globularia nudicaulis L.
Sp. Pl. 97 (1753).
BIBL. ver.: Globularia nudicaulis Goir., Fl. ver. II, 300; G. nudicaulis Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 346, 1893; Globularia pyrenaica, folio oblongo, caule nudo Segu., Pl. ver. II, 185.
NOM. ITAL.: Vedovella alpina.
Geoelemento europeo montano sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Spagna, Pirenei, Alpi.
Specie degli Elyno-Seslerietea.
6-9 H ros pEai V-VII.

Pascoli montani e subalpini di tutti i monti veronesi. Comune.

Esemplari d'Erbario: Valle di Revolto sotto Campobrun!, Gruppo del Carega!, Revolto!, Monte Zevola (A.M.), Passo delle Lora (C.M.), Monte Forzelin (C.M.), Podestaria (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.); Monte Baldo al Telegrafo (C.M.), Monmaor (C.M.), Cima Pozzette!, Tratto Spino!, Val Losana (Goir.), al Sassetto e Val Basiana (Goir.).
Altre località segnalate: Naole, Noveza, Coal Santo, alla Lonza, Altissimo di Nago (Goir.); Monte Pastello, Tomba, Cima Malera, Sparavieri (Goir.).









XCV. Fam. Lentibulariaceae ↑↑↑


410. Gen. Pinguicula L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 11, 1754)

1149. Pinguicula alpina L.
Sp. Pl. 17 (1753).
BIBL. ver.: Pinguicula alpina Goir., Fl. ver. II, 301; P. Alpina Poll., Fl. ver. I, 24; P. Flavescens Poll., Viagg. etc., 102, 113, 121; Pinguicula flore albo minore calcari brevissimo Segu., Pl. ver. I, 260; Pinguicula di fiore bianco Pona, M.B., 244.
NOM. ITAL.: Pinguicola alpina.
Geoelemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centrale e occidentale.
Specie del Caricion davallianae.
(6,7), 8,9 H ros PEai VI-VII.

Prati umidi, pascoli, rupi calcaree irrorate dell'orizzonte subalpino dei monti veronesi!.

Esemplari d'Erbario: Passo della Lora!, Campobrun!, Conca dello Scalorbi!, Revolto (C.M.); Monte Baldo (C.M.), lungo la Strada Graziani!, in Val Losana (Tonini), Valfredda (Ton.), Novezza (Ton.), al Coal Santo (Goir.), Sentiero del Ventrar!.



1150. Pinguicula vulgaris L.
Sp. Pl. 17 (1753).
BIBL. ver.: Pinguicula vulgaris Goir., Fl. ver. II, 300; P. grandiflora Poll., Fl. ver. I, 24; P. vulgaris Poll., Viagg. etc., 121; Pinguicula Gesneri Segu., Pl. ver. I, 260; Pinguicula di fior ceruleo Pona, M.B., 187 et 245.
NOM. ITAL.: Pinguicola comune.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Tofieldietalia.
(6,7), 8,9 H ros PEai VI-VII.

Prati umidi, luoghi selvatici dell'orizzonte subalpino lungo la catena del Baldo e sui Lessini (Pona, Segu., Poll., Mang., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Passo della Lora!, Valle di Revolto!, Campobrun (C.M.,!), Gruppo del Carega!, Passo Pertica (C.M.), Corno d'Aquilio!; Ferrara di Monte Baldo (Lucato), Novezza (A.M.), Naole (Goir.), Costabella (Goir.).





411. Gen. Utricularia L. ↑↑
(Gen. Pl., ed.V.1754)

1151. Utricularia australis R. Br.
Prodr. Fl. Nov. Holl. 430 (1810).
SYN.: Utricularia neglecta Lehm. (1828).
BIBL. ver.: Utricularia vulgaris var. neglecta Goir., Fl. ver. II, 300.
NOM. ITAL.: Erba vescica delle risaie.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie del Lemnion minoris.
1-3,(4,5) I nat pEai VII-VIII.

Nel territorio veronese il genere Utricularia era rappresentato fino alla fine dell'800 da U. australis, da U. vulgaris e da U. minor L., con prevalente diffusione nella "Bassa" nei fossi, nelle acque stagnanti e soprattutto nelle risaie. Queste specie, sia per la progressiva scomparsa delle zone umide, sia per l'utilizzo nelle risaie di diserbanti, si sono drasticamente rarefatte.
Esemplari di Utricularia australis R. Br. recentemente sono stati rinvenuti da F. Di Carlo (in herb.) nella palude del Busatello, unica palude sopravvissuta alle bonifiche e che si colloca al confine della province di Verona e di Mantova come oasi protetta.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello (Di Carlo), in oryzetis prope pagum Vigasio (Mang.), in fossis oryzetorum veronensium (Mang.), Zevio (A.M.), Gazzo Veronese (C.M.), palude del Mincio presso Mozambano (Goir.).



1152. Utricularia vulgaris L.
Sp. Pl. 18 (1753).
BIBL. ver.: Utricularia vulgaris Goir., Fl. ver. II, 300; U. vulgaris Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 346, 1893; U. vulgaris Poll., Fl. ver. I, 25; Lentibularia Segu., Pl. ver. III, 128.
NOM. ITAL.: Erba vescica comune.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, Africa settentrionale, America settentrionale e centrale.
Specie del Lemnion minoris.
1-3 I nat PEai VI-VIII.

Esemplari d'Erbario: Isolalta, Vigasio (Lucato), San Michele Extra (Ton., Goir.), Fortezza di Legnago (Ton.). Utricularia minor var. bremii (Heer) Legr. è stata rinvenuta da Goiran e Tonini (in herb.) nei pressi di San Michele Extra.












Ord. PLANTAGINALES ↑↑↑↑

XCVI. Fam. Plantaginaceae ↑↑↑


412. Gen. Plantago L. ↑↑
(Gen.Pl., ed. V, 133, 1754)

1153. Plantago major L.
Sp. Pl. 112 (1753).
BIBL. ver.: Plantago major Goir., Fl. ver. II, 319; P. major Poll., Fl. ver. I, 158.
NOM. ITAL.: Piantaggine maggiore.
Geoelemento subcosmopolita.
Specie dei Plantaginetalia majoris.
1-7 H ros PEAi V-IX.

Luoghi incolti, in prossimità di abitazioni, sentieri dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Sant'Andrea di Tregnago!, Castagnè!, Torricelle di Verona!, Avesa!, Grezzana!, Badia Calavena (C.M.), Vigasio (Goir.), Caprino (Goir.), Monte Baldo (Goir.), Verona al Boschetto (Di Carlo), palude del Busatello (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Verona alla Porta Pellegrina (A.M., Goir.), Guastalla Veronese (Mang.), Valdonega (Goir.).



1153 bis. Plantago coronopus L.
Sp. Pl., 115 (1753).
BIBL. ver.: Plantago coronopus Goir., Fl. ver. II, 318; P. coronupus Poll., Fl. ver. I, 162.
NOM. ITAL.: Coronopo.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale.
Specie del Polygonion avicularis.
1-3 H ros PEai VI-VIII.

Nel Veronese è specie avventizia; in passato rinvenuta occasionalmente in stazioni temporanee (A.M., Poll., Goir., Rigo).

Esemplari d'Erbario: sabbie dell'Adige presso San Michele Extra (Goir.), Chievo (Ton.), mura di Verona (Goir.).



1154. Plantago holosteum Scop.
Fl. carn. ed. 2, 1: 108 (1771).
SYN.: Plantago serpentina Lam. (1791); P. subulata Wulf. (1786); P. carinata Schrad. (1809).
BIBL. ver.: Plantago serpentina Goir., Fl. ver. II, 317; P. marittima Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 189, 1893; Plantago maritima β Plantago subulata Poll., Fl. ver. I, 161; Plantago gramineo folio major Segu., Pl. ver. I, 206.
NOM. ITAL.: Piantaggine a foglie carenate.
Geoelemento sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Regione danubiana, Asia minore.
Specie degli Scorzonero-Chrysopogonetalia.
2-7 H ros PEai IV-VIII.

Luoghi aridi calcarei, rupestri e sassosi dalla media pianura alla fascia collinare e montana della catena del Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Corbiolo (Goir.), Rosaro (Goir.), Monte Masua (Goir.), Castagnè!, Monte Pastello (Goir.,!), Olivè (Goir.), Monte Cavro!, Trezzolano!), Torricelle!, San Fidenzio!, Montorio!, Avesa (Lucato), Monte Ongarine (Goir.,!), San Michele Extra (Goir.), Boscomantico (Goir.), sabbie dell'Adige (Goir.), Torri del Benaco!, Campiani di Garda!, Prandine di Torri!, Castion!, morene di Rivoli (Goir.), San Vigilio del Garda!, Albisano!, Bussolengo scarpata che costeggia il Biffis (Di Carlo), cima del Monte Pastello (Di Carlo), Grezzana (Ton.), Quinzano (Goir.).



1155. Plantago media L.
Sp. Pl. 113 (1753).
BIBL. ver.: Plantago media Goir., Fl. ver. II, 318; P. media Poll., Fl. ver., 161; Plantago latifolia incana Segu., Pl. ver. I, 205.
NOM. ITAL.: Piantaggine pelosa.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e settentrionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7 H ros PEai V-VIII.

Comune nei brometi dal piano all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Tregnago!, Corno d'Aquilio!, Verona (Ton.), Avesa (Lucato), oltre la Cola (Di Carlo), Valdonega (Ton.), Verona, nell'orto degli "Angeli" (Goir.), Pastrengo (Di Carlo), Monte Pastello!, Monte Baldo al Prabazar (Ton., Goir.) e alle Acque Negre!, San Dionigi, Monte della Parte!, Vajo Borago!, Torricelle ai Gaspari!, San Fidenzio!, Montorio!, Trezzolano!, Cancello!, Monte Cucco!, Santa Maria in Stelle!, Verona lungo l'argine dell'Adige!.



1155 bis. Plantago atrata Hoppe
Bot. Taschenb. 85, (1789).
SYN.: Plantago montana Lam. (1791).
BIBL. ver.: Plantago montana Goir., Fl. ver. II, 315; Plantago montana Poll., Fl. ver. I, 161.
NOM. ITAL.: Piantaggine nerastra.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: montagne europee, Pirenei, Alpi, Appennini, Balcani.
Specie degli Elyno-Seslerietea.
(6,7), 8,9 H ros PEai V-VII.

Pascoli e luoghi sassosi elevati del Monte Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Colma di Malcesine (Di Carlo), Pra' di Malcesine verso Tratto Spino (Di Carlo), Cerbiol (Ton.), Bocca di Naole (C.M.), senge di Valfredda (Goir.), Prabazar (Goir.), Naole (Goir.), Roverè di Velo (A.M.), Bosco Chiesanuova (Ton.), Bocca di Selva, Podesteria (Goir.), Malera (Goir.).



1156. Plantago fuscesens Jordan
Obser. Pl. Nouv. 3:231 (1846).
SYN.: Plantago argentea Bell. (1791); P. Sericea Bert. (1835).
NOM. ITAL.: Piantaggine rossastra.
Geoelemento subendemico.
DIFFUSIONE: Alpi, Appennini.
Specie dei Salicetea herbaceae.
6-9 H ros PEai V-VII.

Pascoli aridi e sassosi dell'orizzonte subalpino della catena del Baldo e dei Lessini (Poll., Facch., Rainer, Barbieri, Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Malera (Goir.), Bocca di Selva (Goir.), Podesteria (Goir.), Monte Tomba (Goir.), Bosco Chiesanuova (Ton.), Velo (A.M.), Sega di Ala!, Sparaver (Goir.), Monte Baldo lungo la strada Graziani!, da Prada a Malga Ortigara!, Cima Pozzette!, Tratto Spino!, Cerbiol (Ton.), Bocca di Naole (C.M.), Valfredda (Goir.), Naole (Goir.), Prabazar (Goir.).



1157. Plantago lanceolata L.
Sp. Pl. 113 (1753).
BIBL. ver.: Plantago lanceolata Goir., Fl. ver. II, 316; P. Lanceolata Poll., Fl. ver. I, 159; Plantago angustifolia major Segu., Pl. ver. I, 206.
NOM. ITAL.: Piantaggine lanceolata.
Geoelemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa; nat. America.
Specie dei Molinio-Arrhenatheretea.
1-7 H ros PEAi V-IX.

Specie sinantropica, assai comune lungo i sentieri, negli incolti, nei campi, nei prati e pascoli dal piano all'orizzonte montano!.

Esemplari d'Erbario: Verona al Cimitero Monumentale!, Porta Nuova!, Verona, San Zeno!, Verona, nel cortile dell'Arsenale (Di Carlo), Porta Pellegrina (A.M.), Campo Marzo (Goir.), colline di Verona!, Quinzano!, Trezzolano!, Grezzana (Ton., Goir.), Tregnago (C.M.), Novezago (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Badia Calavena!, Monte Cucco (Goir.), al Bovo di Buttapietra (Goir.), Bussolengo (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Rivalta (Goir.), Monte Baldo, Prabazar (Goir.), Palude del Busatello (Di Carlo), Boscomantico!, Monte della Parte!, San Dionigi!, Monte Cavro!, Monte Ongarine!, Avesa alla Cola!, Vajo Borago!, Pestrino!, Montorio!, Cancello!, Santa Maria in Stelle!, Fenilon!.



1157 bis. Plantago altissima L.
Sp. Pl. ed. 2, 164 (1762).
BIBL. ver.: Plantago lanceolata β altissima Goir., Fl. ver. II, 316; P. altissima Goir., Pl. vasc. etc, Atti Acc. LXII (1), 29; P. lanceolata β altissima Poll., Fl. ver. I, 159.
NOM. ITAL.: Piantaggine palustre.
Geoelemento sud esteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa sudorientale.
Specie del Cnidion dubii.

Esemplari d'Erbario: Verona, Campo Marzo (Goir.) 1871; rinvenuta e citata da Goiran per Carrara di Grezzana (Atti Accad. Agr. Verona, LII, fasc.!, 1874).



1158. Plantago argentea Chaix.
in Vill., Hist. Pl. Dauph. 1:376 (1786).
SYN.: Plantago victorialis Poir. (1804).
BIBL. ver.: Plantago argentea Goir., Fl. ver. II, 315; P. argentea Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 189, 1893; P. victorialis Poll., Fl. ver. I, 160; Plantago trinervia folio angustissimo Sugu., Pl. ver. III; Holostio del Cameranio etc. Pona, M.B., 240?.
NOM. ITAL.: Piantaggine argentea.
Geoelemento sud-europeo steppico.
DIFFUSIONE: dalla Francia meridionale ai Balcani e Carpazi.
Specie dell'Ononidion striatae.
3-5,(6,7) H ros PEai V-VII.

Prati e pascoli aridi della fascia collinare e medio-montana.

Esemplari d'Erbario: Monte Ongarine di Quinzano!, Avesa alla Cola!, Monte Ongarine, versante Avesa (Lucato), Monte Ricco di Parona (Goir.), Monte Pastello (Mang.,!), Monte Pastello, località Stramonte (Di Carlo), dintorni di Sant'Anna d'Alfaedo (Biadego), Rivoli (Ton.), Monte Baldo al Prabazar (Ton., Goir.), Valfredda (Goir.).



1159. Plantago arenaria Waldst. et Kit.
Pl. Rar. Hung. 1:51 (1801).
SYN.: Plantago indica L. (1759); P. ramosa (Gilib.) Asch. (1864).
BIBL. ver.: Plantago ramosa Goir., Fl. ver. II, 314; P. arenaria Goir. Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 188, 1893; P. arenaria Poll., Fl. ver. I,163; Psyllium erectum majus Segu., Pl. ver. I, 207; Psillio Pona, M.B., 131.
NOM. ITAL.: Piantaggine delle sabbie.
Geoelemento sudesteuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa sudorientale, Caucaso, Asia minore.
Specie del Salsolion ruthenicae.
1-5 T scap PEai VI-VIII.

Greti dei corsi d'acqua, ghiaie, campi arenosi dalla pianura alla fascia collinare (Pona, Seguier, Pollini, Goiran, Tosco).

Esemplari d'Erbario: nei pressi di Bovolone (Tosco), lungo l'Adige (Mang.), dintorni di Verona (Agosti), Vago (C.M.), San Bonifacio (Goir.), Pozzo di San Giovanni Lupatoto (Goir.), San Michele (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Rivoli (Ton., Goir.), Valle di Caprino (Goir.).



1160. Plantago sempervires Crantz
Inst. Rei Herb. 2:331 (1766).
SYN.: Plantago cynops L. (1762).
BIBL. ver.: Plantago cynops Goir., Fl. ver. II, 315; P. cynops Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It., 189, 1893; P. cynops Poll., Fl. ver. I, 163; Psillium maius supinum Segu., Pl. ver. III, 112.
NOM. ITAL.: Piantaggine legnosa, Piantaggine sempreverde.
Geoelemento europeo sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale.
Specie dello Xerobromion.
2-7 Ch suffr PEai V-VIII.

Prati aridi, campi, luoghi sassosi dal piano alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Valle di Caprino nel greto del Tasso (Goir.), al Platano sulle pendici del Baldo (Goir.), tra Pazzon e Spiazzi (Goir.), alle Moie di Pazzon (Ton.), Monte Baldo ai Colonei (Goir.) e in Valgrande (Ton.).





413. Gen. Littorella Bergius ↑↑
(Ven. Accad. Handl. Stockh. XXIX, 341, 1768)

1161. Littorella uniflora (L.) Ascherson
Fl. Brandenb. 1:544 (1864).
SYN.: Littorella lacustris L. (1771).
BIBL. ver.: Littorella lacustris Goir., Fl. ver. II, 314; L. lacustris Poll., Fl. ver. III, 108.
NOM. ITAL.: Littorella.
Geoelemento europeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Littorelletea uniflorae.
5 I rad PEai V-VIII.

Specie da ricercare, non rinvenuta di recente ed indicata un tempo comune lungo il Garda (Pollini, Fontana, Rigo, Goir.).

Esemplari d'Erbario: Lazise (A.M., Mang., Goir.), Bardolino (Ton.).












Ord. DIPSACALES ↑↑↑↑

XCVII. Fam. Caprifoliceae ↑↑↑


414. Gen. Sambucus L.
(Gen. Pl. ed. V,130, 1754)

1162. Sambucus ebolus L.
Sp. Pl. 269 (1753).
BIBL. ver.: Sambucus ebolus Goir., Fl. ver. II, 536; S. ebulus Poll., Fl. ver. I, 400; Ebulus foliis laciniatis Pona, M. B., 234.
NOM. ITAL.: Ebbio.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Specie dell'Aegopodion podagrariae.
1-7 G rhz PEAi V-XI.

Comune nei luoghi incolti, lungo i sentieri e gli argini dei fossi, sui bordi dei campi dalla bassa pianura alla media montagna del Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: San Pietro in Valle di Gazzo Veronese (Di Carlo), Cogollo!, Busatello (Di Carlo), pendici del Corno d'Aquilio!, Erbezzo!, Verona lungo l'Adige al Boschetto!, Soave!, tra Villafranca e Povegliano (Lucato), Montorio (A.M.).
Altre località segnalate: Spiazzi, Lumini, Campedello (Goir.), Fosse, Roverè (Goir.).



1163. Sambucus nigra L.
Sp. Pl. 269 (1753).
BIBL. ver.: Sambucus nigra Goir., Fl. ver. II, 537; S. nigra Poll., Fl. ver. I, 400; Sambucus fructu in umbella nigro Segu., Pl. ver. II, 283.
NOM. ITAL.: Sambuco nero.
NOM. DIALETT.: Saùgo.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia minore, Asia occidentale.
Specie dei Crataego-Prunetea.
1-7 P caesp PEai V-VII.

Luoghi boschivi, cedui, cespugli, siepi dalla pianura all'orizzonte montano; coltivato in parchi e giardini.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Spiazzi!, Tregnago!, lungo l'Adige al Boschetto!, Colli Veronesi (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Monte Baldo,Ferrara, Ime, Noveza (Goir.); Monte Bolca (Goir.), Boscomantico!, Vajo Borago!, Pestrino!, Montorio!, Santa Maria in Stelle!.



1164. Sambucus racemosa L.
Sp. Pl. 270 (1753).
BIBL. ver.: Sambucus racemosa Goir., Fl. ver. II, 537; S. racemosa Poll., Fl. ver. I, 401; S. racemosa rubra Segu., Pl. ver. II, 285; Sambuco silvestre o corvino del Trago etc. Pona, M.B., 208; Sambuco racemoso Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Sambuco rosso.
NOM. DIALETT.: Saùgo.
Geoelemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale.
Specie dei Sambucetalia.
4-7 P caesp PEai V-VII.

Boschi, particolarmente faggete, luoghi sassosi, rupi dall'orizzonte montano al subalpino dal Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo da Tratto Spino a Bocca di Navene (Di Carlo), Pian della Cenere (Goir.), Novezza (Goir.), San Zeno di Montagna (Lucato), in subalpinis (Ton.),Giazza!, Corno d'Aquilio!, Bosco Chiesanuova (Goir., Biadego), Vajo dell'Anguilla (Di Carlo), Camposilvano (C.M.), Sega di Ala (Goir.), Tracchi (Goir.), Corno Mozzo (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Baldo nella Valle degli Ossi (Calc., Pona), sentiero del Ventrar (Pollini), all'Artillon (Calc., Pona); Monti Lessini al Passo della Liana (Goir.), Bocca di Selva, Podesteria, Bolca (Goir.).





415. Gen. Viburnum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V., 129, 1754)

1165. Viburnum opulus L.
Sp. Pl. 268 (1753).
BIBL. ver.: Viburnum opulus Goir., Fl. ver. II, 538; V. Opulus Poll., Fl. ver. I, 399; Licostafillo femina del Cordo, dal Lobelio detto Sambuco acquatico Pona, M.B., 208 et 233.
NOM. ITAL.: Palle di neve.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Prunetalia spinosae.
(1),2-5 (6,7) P caesp PEai V-VII.

Luoghi umidi e selvatici, macchie, pioppete in tutto il territorio dalla media-alta pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Oliosi, lungo il Tione, Castelnuovo del Garda (Di Carlo), Sguazzo di Rivalunga (Di Carlo), tra Avesa e Montecchio!, ai Rugoloti di Badia Calavena (C.M.), Badia Calavena (C.M.), Tregnago (A.M.), Marcenigo (C.M.), Velo (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Monte Tondo (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Cerro (Goir.), Vajo del Falcone al Ponte di Veja (Goir.), alle Are, Torricelle (Goir.), Montecchio (Goir.), alla Cola (Goir.); Costermano (Lucato), Ferrara di Monte Baldo (Goir.).
Altre località segnalate: Romagnano di Grezzana (Goir.), Brentino (Goir.), Vajo Borago (Goir.).



1166. Viburnum lantana L.
Sp. Pl. 268 (1753).
BIBL. ver.: Viburnum Lantana Goir., Fl. ver. II, 539; V. Lantana Poll., Fl. ver. I, 398; Viburnum Segu., Pl. ver. II, 285; Viburno del Matthioli Pona, M.B., 149 et 163.
NOM. ITAL.: Lantano, Lentaggine.
Geoelemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia nord-occidentale, Asia minore.
Specie del Berberidion vulgaris.
(1), 2-7 P caesp PEai (III) IV-VII.

Luoghi selvatici, macchie, boschi caducifogli (Quercetum pubescentis) dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago, Avesa (Di Carlo), Monte Arzan di Avesa!, Torricelle!, alle Prandine di Torri del Benaco!, Bardolino (Lucato), lecceta di Navene!, Scaveaghe di Garda!, Monte Pastello da Cavalo a Monte!, San Giorgio di Valpolicella!, Mizzole, Villa Piatti!, Val Squaranto!, Castelcerino sopra Soave!, Cavalo verso Monte!, alla Pezza sopra Olivè (Goir.), Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Vajo dell'Anguilla!, Valle del Tasso (Goir.), Costagrande!, Vajo Galina!, Vajo Canova!, Mizzole!, Montorio!, Trezzolano!, Monte Cucco!, Morago!, Grezzana (Ton.).



1167. Viburnum tinus L.
Sp. Pl. 267 (1753).
BIBL. ver.: Viburnum Tinus Goir., Fl. ver. II, 541; V. Tinus Poll., Fl. ver. I, 398.
NOM. ITAL.: Tino, Lauro Tino.
NOM. DIALETT.: Liburno.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Mediterraneo occidentale, Penisola balcanica.
Specie del Pistacio lentisci-Rhamnetea alaterni.
2-5 P caesp PeAI XI-V.

Coltivato e spesso inselvatichito.

Esemplari d'Erbario: siepe coltivata in via Murari Bra in Verona (Di Carlo), Torricelle di Verona!, Garda, oliveti (Lucato), in Horto botanico ver. (Mang., Ton.), Villa Forti alle Are (Goir.), Scaveaghe di Garda (Goir.).





416. Gen. Symphoricarpos Adans. ↑↑
(Fam. II, 157, 1763; A. L. Juss. Gen., 211, 1789)

1168. Symphoricarpos albus (L.) S.F.Blake
Rhodora XVI, 118 (1914).
NOM. ITAL.: Lacrime d'Italia.
Geoelemento nord-americano.
DIFFUSIONE: America settentrionale-orientale.
Specie dell'Alnion incanae.
1-5 P caesp PEAi VI-IX.

Coltivato per ornamento e talora inselvatichito.

Esemplari d'Erbario: San Massimo, Villa Piatti (Di Carlo), in Horto bot.ver. (Mang.), Camposilvano, Valle delle Sfingi (1160 m)!.





417. Gen. Lonicera L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 80, 1754)

1169. Lonicera caerulea L.
Sp. Pl. 174 (1753).
BIBL. ver.: Lonicera coerulea Goir., Fl. ver. II, 544; L. coerulea Poll., Fl. ver. I, 286.
NOM. ITAL.: Madreselva, Caprifoglio turchino.
Geoelemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa settentrionale, Pirenei, Alpi, Carpazi, Balcani.
Specie dei Piceetalia excelsae.
6-9 P scap PEai VI-VII.

Boschi, luoghi selvatici rupestri dell'orizzonte subalpino, ma non è specie frequente.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Coal Santo!, tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, Cresta Monmaor verso il Passo Camin (C.M.), Gruppo del Carega tra Passo Pertica e Rifugio Scalorbi!, Campobrun verso il Passo della Lora (Goir.), Passo Ristele (Goir.), Val Fraselle (Goir.).



1170. Lonicera alpigena L.
Sp. Pl. 174 (1753).
BIBL. ver.: Lonicera Alpigena Goir., Fl. ver. II, 543; L. alpigena Poll., Fl. ver. I, 285; Chamaecerasus alpina fructu genuino rubro etc. Segu., Pl. ver. II, 288; Cameceraso montano del Gesnero, ovvero Xilosteo Pona, M.B., 208; Chamaecerasus alpigena Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Ciliegia d'Alpe.
NOM. DIALETT.: Madreselva alpina.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Europa centrale, Balcani.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
6,7 (8,9) P caesp PEai VI-VII.

Frequente nei luoghi selvatici e rupestri, soprattutto faggete, di tutti i monti del territorio veronese insediandosi prevalentemente nell'orizzonte montano e talora in quello subalpino!.

Esemplari d'Erbario: Monti Lessini, cresta del Pastello (Di Carlo, Mang.), Vajo dell'Anguilla!, Corno d'Aquilio!, Val Fraselle!, Bosco Chiesanuova (Biadego, Ton.), Velo (A.M.), Valle della Liana (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Gruppo del Carega (Di Carlo); Monte Baldo lungo il sentiero del Vantrar!, lungo la strada Graziani!, pendici del Baldo, San Zeno di Montagna (Lucato), Val Basiana (C.M.), Valle delle Buse (Goir.), Ime (Goir.).
Altre località segnalate: Coal Santo (Goir.), Val degli Ossi (Goir.), Artillon (Goir.).



1171. Lonicera nigra L.
Sp. Pl. 173 (1753).
BIBL. ver.: Lonicera nigra Goir., Fl. ver. II, 542; L. nigra Poll., Fl. ver. I, 286.
NOM. ITAL.: Caprifoglio nero.
Geoelemento montano sud europeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Appennino settentrionale, Europa centrale.
Specie dell'Abieti-Picenion.
6-9 P caesp PEai V-VII.

Boschi e luoghi silvestri selvatici dell'orizzonte montano e subalpino, ma non è specie comune nel territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Madonna della Neve!, Pian della Cenere (Goir.), ai Lavacci (Goir.), Monte Baldo nella Valfredda (Goir.) Campion (Goir.); Lessini, Monte Carega tra Passo Pertica e il Rifugio Scalorbi!, tra Revolto e Passo Pertica!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo.), alle Scandole (Ton.), ai Tracchi (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Valle di Fanta, Roccapia (Goir.), Monte Zovo (Biadego), Erbezzo (Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Giazza!, Passo della Lora (Goir.), Passo Ristele (Goir.).



1172. Lonicera xylosteum L.
Sp. Pl. 174 (1753).
BIBL. ver.: Lonicera Xylosteum Goir., Fl. ver. II, 243; L. Xylosteum Poll., Fl. ver. I, 285; Chamaecerasus dumetorum, fructu genuino rubro Segu., Pl. ver. II, 289.
NOM. ITAL.: Caprifoglio peloso, Ciliegia della volpe.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-settentrionale.
Specie dei Crataego-Prunetea.
2-5 (6,7) P caesp PEai IV-VI.

Comune nei luoghi selvatici, siepi, boschi e boschetti di latifoglie (querceti, faggete) dalla collina all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello lungo il sentiero di cresta (Di Carlo), Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), cima del Pastello tra i faggi (Di Carlo), Monte Pastello (Mang., Goir., C.M.), Monti Lessini nel Vajo dell'Anguilla!, Vajo dei Modi (Di Carlo), Vajo Squaranto (Goir.), Valle delle Sfingi, Camposilvano!, Cancello nel Vajo del Carbone!, Gruppo del Carega!, Tregnago (A.M.), Valle della Liana (Goir.); Rocca di Garda (Lucato), Monte Baldo (Mang.), alla Corona (Goir.), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), Monte Baldo al Coal Santo (Goir.).



1173. Lonicera japonica Thunb.
Fl. jap. 89 (1784).
BIBL. ver.: Lonicera japonica Goir., Fl. ver. II, 544.
NOM. ITAL.: Caprifoglio giapponese.
Geoelemento asiatico orientale.
DIFFUSIONE: Cina, Giappone, altrove coltivata o inselvatichita.
Specie del Berberidion vulgaris.
1-5 P lian PEAi VI-IX.

Coltivata per ornamento e talora subspontanea.

Esemplari d'Erbario: Mozzecane (Di Carlo), Verona alle Golosine!, Verona sulle Torricelle!, Verona, via Chioda!, Avesa sul Monte Arzan!, Boscomantico!, Santa Lucia lungo la ferrovia!, Cimitero di Santa Lucia!, Vallese di Oppeano (Di Carlo).



1174. Lonicera caprifolium L.
Fl. ver.: Sp. Pl. 173 (1753)
BIBL. ver.: Lonicera Caprifolium Goir., Fl. ver. II, 542; L. Caprifolium Poll., Fl. ver. I, 283; Caprifolium germanicum Segu., Pl. ver. II, 287; Periclimeno di Dioscoride Pona, M.B., 144; Periclimeno Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Madreselva.
NOM. DIALETT.: Ligabosco, Bandirole.
Geoelemento europeo-sudorientale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale, Asia minore.
Specie del Berberidion vulgaris.
1-5,(6,7) P lian PEai V-VII.

Comune lungo le siepi, nei luoghi selvatici, nei boschi caducifogli, prevalentemente nei querceti e castagneti dell'intero territorio dal piano alla fascia collinare fino all'orizzonte montano inferiore, dove tuttavia diventa meno frequente.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Case Vecchie sulle Torricelle (Di Carlo), Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (!, Di Carlo), Torricelle, Villa Forti!, Val Squaranto!, San Dionigi di Parona!, Cancello!, Vajo Canova!, Boscomantico (Mang), Grezzana (A.M., Ton.), Scaveaghe di Garda!, Incaffi!, Monte Cavro!, Monte Ongarine!, Montorio!, tra Mizzole e Pigozzo!, Santa Maria in Stelle, Monte Cucco!, Morago!.


Nei giardini e nei parchi sono coltivate:
Lonicera periclymenum L., L. sempervirens L., L. tatarica L. (Goiran, Fl ver. II, 544).
Gli esemplari d'erbario provengono per lo più dall'Orto botanico veronese e raccolti da Carlo Tonini.









XCVIII. Fam. Adoxaceae ↑↑↑


418. Gen. Adoxa L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 1754)

1175. Adoxa moschatellina L.
Sp. Pl. 367 (1753).
BIBL. ver.: Adoxa moscatellina (sic!) Goir., Fl. ver. II, 536; A. Moschatellina Poll., Fl. ver. I, 518; Moscatellina foliis Fumariae bulbosae de qua Cordus Segu., Pl. ver. I, 249.
NOM. ITAL.: Moscatella.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: emisfero settentrionale.
Specie dei Carpino-Fagetea sylvaticae.
6,7 G rhiz PEai IV-VI.

Luoghi ombrosi freschi, boschi di latifoglie dell'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monti Lessini (Ton., Goir.) Vajo dell'Anguilla!, Campofontana!, Corno d'Aquilio!; Monte Baldo al Cerbiol (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Fosse (Goir.), Tracchi (Goir.), Noveza (Goir.), Ime (Goir.), Artillon (Goir.).









XCIX. Fam. Valerianaceae ↑↑↑


419. Gen. Valerianella Miller ↑↑
(Meth. 493, 1794)

1176. Valerianella coronata (L.) DC.
in Lam. et DC., Fl. France ed. 3, 4:241 (1805).
SYN.: Fedia coronata Mird. (1804); Valeriana coronata Mill. (1804).
BIBL. ver.: Valeriana coronata Goir., Fl. ver. II, 546; Fedia corronata Poll., Fl. ver. I, 45; Valerianella semine stellato Segu., Pl. ver. III, 45.
NOM. ITAL.: Gallinella coronata.
Geoelemento euri-mediterraneo. DIFFUSIONE: Europa centrale, Regione mediterranea.
Specie degli Stellarietea mediae.
(1), 2-7 T scap PEa V-VIII.

Cresce negli incolti, nei seminati, nei pascoli aridi della media-alta pianura, donde si innalza fino all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Marcellise (Lucato), Grezzana (Ton., Goir.), Pestrino (C.M.), Valdonega (Goir.), Montorio alla Pezza (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Boscomantico (Goir.,!), Tomba!, Tombetta!, Valle di Caprino (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Monte Pastello, Monte (Goir.), Valpolicella (Goir.), Tregnago (Goir.), Soave (Goir.), San Bonifacio (Goir.), in collibus veronensibus (Mang.), circum Verona (Goir.), Arcole e Legnago (Goir.).



1177. Valerianella locusta (L.) Laterr.
Fl. Bordel. ed. 2, 93 (1821).
SYN.: Valerianella olitoria (L.) Pollich (1776); Fedia olitoria Bern. (1800).
BIBL. ver.: Valerianella olitoria Goir., Fl. ver. II, 544; Fedia olitoria Poll., Fl. ver. I, 44; Valerianella arvensis praecox etc. Segu., Pl. ver. I, 212; Polipremmo de' Lionesi Pona, M.B., 14.
NOM. ITAL.: Gallinetta, Lattughetta.
NOM. DIALETT.: Gallinella, molesini.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore, Africa settentrionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5 T scap Pea III-V.

Infestante nelle colture, ma più spesso coltivata come insalata.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Golosine (Di Carlo), Bosco Buri, San Michele!, Boscomantico (Lucato), ai Baldoni di Bovolone (Tosco), Quinto di Valpantena (A.M.), Tregnago (C.M.), in collibus veronensibus (Goir.), Verona, lungo l'Adige (Goir.), Campo Marzo (Goir.), Sant'Ambrogio di Valpolicella (Di Carlo), Santa Lucia, lungo la pista ciclabile (Di Carlo), Verona, Lungadige Cangrande (Di Carlo), dopo Montorio, verso Trezzolano! (rev. Prosser), lungo le strade di Verona! (rev. Prosser), Belfiore, bordo del campo di calcio (Di Carlo).



1178. Valerianella eriocarpa Desv.
in J. Bot. (Desvaux) 2:314 (1809).
BIBL. ver.: Valerianella eriocarpa Goir., Fl ver. II, 545.
NOM. ITAL.: Valerianella campanulata, Valerianella a frutti pelosi.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Thero-Brachypodietalia.
2-4 T scap PEa IV-VI.

Incolti, pascoli, seminati (infestante) dell'alta pianura e della fascia collinare; non rinvenuta recentemente.

Esemplari d'Erbario: Monte Trezzolano (Ton., Goir.).



1179. Valerianella rimosa Bastard
in J. Bot. Agric. 3:20 (1814).
SYN.: Valerianella auricula DC. (1815).
BIBL. ver.: Valerianella auricula Goir., Fl. ver. II, 546.
NOM. ITAL.: Gallinella liscia.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa nord occidentale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5, (6,7) T scap PEa V-VIII.

Incolti, seminati, luoghi erbosi, orti, in tutto il territorio dalla bassa pianura alla collina, talora fino alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Torricelle di Verona!, Caselle di Sommacampagna!, Custoza di Sommacampagna (Di Carlo), Verona al Pestrino!, Parona (C.M.), San Michele (Goir.), Marnigadi Brenzone (Lucato), Tregnago (C.M.), Bolca (C.M.), Monte Viacara, Tregnago (C.M.), canale dell'Alto Agro Veronese (Goir.).



1180. Valerianella turgida (Stev.) Betcke
Animadv. Bot. Valer. 14 (1826).
SYN.: Valerianella trigonocarpa DC. (1830).
NOM. ITAL.: Valerianella rigonfia.
Geoelemento mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale oriental
e, Asia minore, Asia occidentale.

Specie degli Stellarietea mediae. 2-4 T scap Pea IV-V.

Luoghi aridi, campi ed incolti.

Esemplari d'Erbario: Montorio (C.M.), Avesa (Lucato), Verona in Campo Marzo (C.M.), Lungadige Porta San Giorgio (Di Carlo), Montorio verso Trezzolano!, sub V. locusta (rev. Prosser), lungo le strade di Verona!, sub. V. locusta (rev. Prosser).



1181. Valerianella dentata (L.) Pollich
Hist. Pl. Palat. 1:30 (1776).
SYN.: Fedia dentata Gaertn. (1799).
BIBL. ver.: Valerianella dentata Goir., Fl. ver. II, 546; Fedia dentata Poll. ex parte, Fl. ver. I, 44; Valerianella arvensis, serotina, foliis serratis Segu. ex parte, Pl. ver. I, 213.
NOM. ITAL.: Gallinella dentata.
Geoelemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa.
Specie dei Thero-Brachypodietea.
2-7 T scap PEA V-IX.

Seminati, luoghi erbosi, incolti, campi di cereali dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco (Biadego), in arvis veronensibus (Mang.).
Altre località segnalate: Rivalta e Belluno veronese (Goir.), Spiazzi, Ferrara, Campedello (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Boscomantico (Goir.), Olivè, Montorio (Goir.).



1182. Valerianella carinata Loisel
Not. Fl. France 149 (1810).
BIBL. ver.: Valerianella carinata Goir., Fl. ver. II, 545; V. carinata Goir., Pl. vasc. etc., 37.
NOM. ITAL.: Gallinella carenata.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Koelerio-Carynephoretea.
1-5 T scap PEa IV-VI.

Luoghi incolti, messi, ortaglie dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), Giardino Giusti (Goir.), Boscomantico (Goir.), alla Pezza di Olivè (Goir.).



1183. Valerianella echinata (L.) Lam.
et DC., Fl. France ed. 3, 4:242 (1805).
SYN.: Fedia echinata Mirb. (1804).
BIBL. ver.: Valerianella echinata Goir., Fl. ver. II, 545; Fedia echinata Poll., Fl. ver. I, 43.
NOM. ITAL.: Gallinella riccia.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea.
Specie dei Papaveretalia rhoeadis.
2-5 T scap PEa V-VII.

Seminati, luoghi erbosi, campi, incolti della media-alta pianura, non rinvenuta recentemente.

Esemplari d'Erbario: Verona inter segetes (Goir.), Spredino (Goir.), Valdonega (Goir.), alla Pezza di Olivè di Montorio (Goir.), Colle di Santa Cristina (Goir.).





420. Gen. Valeriana L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V 19, 1754)

1184. Valeriana saxatilis L.
Sp. Pl. 33 (1753).
BIBL. ver.: Valeriana saxatilis Goir., Fl. ver. II, 549; V. saxatilis Poll., Fl. ver. I, 42; Valeriana alpina, Nardo celticae similis Segu., Pl. ver. I, 210; Valeriana celtica Segu., I, 210; Nardus celtica Pona, M.B., 176 et 241; Spica celtica Calc., Viagg. etc., 11.
NOM. ITAL.: Valeriana delle rupl.
Distribuzione geografica: elemento alpico.
DIFFUSIONE: Europa centro e sud orientale montana.
Specie caratteristica dei Potentilletalia caulescentis.
6-9 H scp PEAi VI-IX.

Comune nei luoghi sassosi e rupi calcaree di tutti i monti veronesi dalla catena del Baldo ai Lessini dall'orizzonte montano al subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo: lungo il sentiero del Ventrar (!, Di Carlo), lungo la Strada Graziani!, dintorni di Tratto Spino!, Cima Pozzette!, Valdritta!, Coal Santo!, Valle degli Ossi (Mang.), Valle delle Pietre (Ton., Goir., C.M.); Monti Lessini: cima del Pastello (Mang., Ton., Goir., Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Val di Revolto!, Revolto (C.M.), Gruppo del Carega!, Passo Pertica!, Valon del Malera!, Monte Malera (Goir.), Passo di Rocca Pia (Di Carlo), Passo della Lora!, Valle dei Ronchi (Goir.), Monte Posta (Goir.), Monte Zeola (Goir.), Campobrun (Goir.).



1185. Valeriana montana L.
Sp. Pl. 32 (1753).
BIBL. ver.: Valeriana montana Goir., Fl. ver. II, 548; Valeriana montana Poll., Fl. ver. I, 41; Valeriana alpina Scrophulariae folio Segu., Pl. ver. I, 210.
NOM. ITAL.: Valeriana montana.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie del Petasition paradoxi.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi umidi selvatici, ghiaie, pietraie di tutti i monti veronesi dall'orizzonte montano al subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo lungo il sentiero del Ventrar!, Cima Pozzette!, Novezina!, Tratto Spino!, Coal Santo!, Valdritta (Biadego), Valle degli Ossi, dell'Artillon e Val Losana (Mang.), Noveza (Ton.), Valfredda (Goir.), Pian della Cenere (Goir.), Costabella (Goir.); Monti Lessini: Monte Pastello (Mang.), Corno d'Aquilio!, Gruppo del Carega!, Rifugio Scalorbi!, Revolto!, Vaio dei Colori sotto Cima Carega (Lucato), Monte Zevola (Goir.), Valle dei Ronchi (Goir.), Val Squaranto, dell'Anguilla e Vajo del Falcone (Goir.).



1186. Valeriana tripteris L.
Sp. Pl. 32 (1753).
BIBL. ver.: Valeriana tripteris Goir., Fl. ver. II, 549; V. tripteris Poll., Fl. ver. I, 41; Valeriana foliis inferioribus serratis etc., Pl. ver. I, 209.
NOM. ITAL.: Valeriana trifogliata.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Specie degli Asplenietea trichomanis.
4-9 H scap PEai V-VIII.

Luoghi freschi umidi, boschi dalla fascia collinare all'orizzonte subalpino; spesso si accompagna a Valeriana montana.

Esemplari d'Erbario: lungo la Strada Graziani!, alla Corona (Goir., C.M.), Artillonzin (Goir.), Coal Santo (Goir.), ai Colonei (Goir.); Monti Lessini: Monte Pastello (Di Carlo), Molane (Goir.), Monte Pastello da Monte alla cima!, Monte Pastelletto (Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla!, Valon del Malera (Tessari), Sega di Ala!, Bosco Chiesanuova (Goir.), sopra Giazza (C.M.), Gruppo del Carega!, Monte Posta (C.M.).



1187. Valeriana dioica L.
Sp. Pl. 31 (1753).
BIBL. ver.: Valeriana dioica Goir., Fl. ver. II, 548; V. dioica Poll., Fl. ver. I, 39; Valeriana palustris minor Segu., Pl. ver. I, 212; Fù minore o palustre Pona, M.B., 144.
NOM. ITAL.: Valeriana palustre.
Geoelemento subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Molinietalia caeruleae.
1-5 H scap PEai IV-VI.

Luoghi umidi paludosi, sponde dei fossati della bassa e medio alta pianura; in passato più comune, ora rara in ambienti piuttosto limitati e in via di rarefazione.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello!, Lazzaretto di Verona in prossimità dell'Adige (Ton.), Verona in prossimità dell'Adige (Goir.), Verona in margine dei fossati (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), Cogollo e Badia Calavena (A.M.).



1188. Valeriana officinalis L.
Sp. Pl. 31 (1753).
BIBL. ver.: Valeriana officinalis Goir., Fl. ver. II, 547; V. Officinalis Poll., Fl. ver. I, 39; Valeriana sylvestris major Segu., Pl. ver. I, 211.
NOM. ITAL.: Valeriana comune, Valeriana officinale.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro settentrionale orientale.
Specie dei Filipendulitalia ulmariae.
1-7 (8,9) H scap PEAi V-IX.

Luoghi umidi paludosi, sponde dei corsi d'acqua dalla bassa pianura alla zona montana e subalpina.

Esemplari d'Erbario: Palude della Pellegrina, Isola della Scala (Di Carlo), Legnago nell'alveo dell'Adige (Di Carlo), Custoza di Sommacampagna, sponde del Tione (Di Carlo), Oliosi di Castelnuovo del Garda (Di Carlo), Croce del Vento, Tregnago!, Campofontana!, Corno d'Aquilio!, Trezzolano!, Fossa Cozza di Montorio!, Pozzolengo!, Acque Negre!, dintorni di Erbezzo!, Rifugio Scalorbi!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Campo Marzo di Verona (Mang.), Monte Baldo (Mang.), Verona lungo i fossi (Mang.).



1189. Valeriana wallrothii Kreyer Trudy Prikl.
Bot. 23, 185 (1930).
SYN.: Valeriana collina Wallroth. (1840).
BIBL. ver.: Valeriana officinalis β minor Goir., Fl. ver. II, 547.
NOM. ITAL.: Valeriana di collina.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale.
Specie degli Origanetalia vulgaris.
1-7 H scp PEai VI-VIII.

Margine di boschi, bordi delle strade della bassa pianura e della media montagna.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello, Gazzo Veronese (Di Carlo), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), alla Madonna della Neve!, lungo la Strada Graziani!.





421. Gen. Centranthus DC. ↑↑
(DC. in Lam. et DC., Fl. Fr., ed. 3, IV (1815) 238)

1190. Centranthus ruber (L.) DC.
in Lam. et DC., Fl. Franc. ed. 3, 4:239 (1805).
SYN.: Valeriana rubra L. (1753).
BIBL. ver.: Centranthus ruber Goir., Fl. ver. II, 550; Valeriana rubra Poll., Fl. ver. I, 38; Ocymastrum valerianthos Segu., Pl. ver. I, 266; Valeriana rossa del Dodoneo Pona, M.B., 149.
NOM. ITAL.: Valeriana rossa.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Africa settentrionale.
Specie dei Parietarietalia judaicae.
(2), 3-5 Ch suffr PEAi V-X.

Rupi, vecchi muri, luoghi sassosi della fascia collinare e submontana.

Esemplari d'Erbario: Soave, muri del castello (Goir.), Costagrande di Avesa!, Quinzano (!, Di Carlo), Monte Pastello, località Stramonte (Di Carlo), Monte Pastello, Forte Mallabi!, Cavalo di Valpolicella!, tra Monte e San Giorgio di Valpolicella!, alla Chiusa (Mang., Goir., C.M.), Campiani di Garda!, Scaveaghe di Garda!, dintorni di Albisano!, Eremo dei SS. Benigno e Caro!.
Altre località segnalate: San Mattia, San Leonardo, Ponte Pietra, Lungadige Campagnola, Arsenale, Porta San Giorgio, San Giovanni in Valle, San Zeno in Monte, Santa Maria in Organo.









C. Fam. Dipsacaceae ↑↑↑


422. Gen. Cephalaria Schrader ↑↑
(Ind. Sem. Hort. Gott. (1814) ex Roem. et Schult Syst. III (1818) 1, 43).

1191. Cephalaria transsylvanica (L.) Roem. et Schult.
Syst. Veg. 3, 45 (1818).
SYN.: Scabiosa transsylvanica L. (1753).
BIBL. ver.: Cephalaria transsylvanica Goir., Fl. ver. II, 552; Scabiosa transsylvanica Poll., Fl. ver. I, 150.
NOM. ITAL.: Vedovina maggiore.
Geoelemento sudeuropeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale, Asia occidentale.
Specie degli Eragrostietalia.
1-5 T scap PEA VI-XI.

Campi e luoghi incolti, vigneti, lungo i sentieri della bassa e medio alta pianura veronese (Poll., Kellner. Mang., Goir.).

Esemplari d'Erbario: dintorni di Bovolone (Agosti), lungo il torrente Alpone (Mang.), Tregnago (Ton., Goir.), Torricelle di Verona (Mang.), Beccacivetta (Mang.), Parona (Goir.), Monte Precastio, Tregnago (C.M.), Spredino (Goir.), Monte Porcile in Val Squaranto (Goir.), Caldiero (Goir.).
Altre località segnalate: Peschiera (Goir.), Valeggio (Rigo), Villafranca, Sommacampagna, Sona (Goir.), Vigasio, Cerea, Sanguinetto, Palù, Albaro e Bovolone (Goir.), San Bonifacio, Soave, Mezzane (Goir.), Novezago (Goir.).





423. Dipsacus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I (1737) 48, ed. V (1754) 43.

1192. Dipsacus fullonum L.
Sp. Pl. 97 (1753).
SYN.: Dipsacus sylvester Hudson (1762).
BIBL. ver.: Dipsacus sylvestris Goir., Fl. ver. II, 550; D. sylvestris Poll., Fl. ver. I, 148; Dipsacus silvestris (sic!) aut Virga pastoris major Segu., Pl. ver. II, 183; Dissaco o labbro di Venere silvestre, maggiore del Fuchsio Pona, M.B., 4; Dissaco Calc., Viagg. etc., 7.
NOM. ITAL.: Cardo da lanaioli.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
1-7 H bienn PEAi V-X.

Luoghi incolti, ruderi, argini dei fossi dal piano alla media montagna del Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Verona, Borgo Milano (Lucato), Valeggio (Goir.), Caldiero (Goir.), Caprino (Goir.), Monti Lessini, Fosse (Goir.), Verona, margini dei fossi (Mang.), Verona, Campo Marzo (Goir.).



1193. Dipsacus laciniatus L.
Sp. Pl., 97 (1753).
BIBL. ver.: Dipsacus laciniatus Goir., Fl ver. II, 552; D. Laciniatus Poll., Fl. ver. I, 149.
NOM. ITAL.: Scardaccione frangiato.
Geoelemento sud-europeo orientale-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale, Asia occidentale.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
1-4 H bienn pEAi VII-X.

Margine dei fossi, incolti umidi dalla bassa pianura alla fascia collinare; non più rinvenuto di recente.

Esemplari d'Erbario: San Bonifacio (Goir.), Caldiero (Goir.), Monteforte (Goir.).



1194. Dipsacus pilosus L.
Sp. Pl. 97 (1753).
BIBL. ver.: Dipsacus pilosus Goir., Fl. ver. II, 552; D. Pilosus Poll., Fl. ver. I, 149.
NOM. ITAL.: Scardaccione peloso.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dei Galio-Alliarietalia.
2-4 H bienn pEAi VII-X.

Luoghi erbosi selvatici, siepi e boscaglie della media ed alta pianura fino alla fascia collinare; non rinvenuto di recente.

Esemplari d'Erbario: Valle di Tregnago in località Cà del Diavolo (Goir., C.M.).





424. Gen. Succisa Necker ↑↑
(Elem. I, 1790, 109)

1195. Succisa pratensis Moench
Methodus 489 (1794).
SYN.: Scabiosa Succisa L. (1753).
BIBL. ver.: Succisa pratensis Goir., Fl. ver. II, 555; S. Succisa Poll., Fl. ver. I, 151; Scabiosa folio integro hirsuto Segu., Pl. ver. II, 181; Succisa sive Morsus Diaboli Pona, M.B., 174; S. Sive Morsus Diaboli Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Morso del Diavolo, Succisa dei prati.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia, Africa settentrionale.
Specie dei Molinietalia caeruleae.
1-7 H scap PEAi VI-XI.

Luoghi umidi boschivi, selvatici, margini dei fossati, dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Biadego), Val Basiana (Ton., Goir.), Spiazzi (Goir.), Rivoli (Goir.), Grezzana (Ton.), Vajo del Paradiso (Goir.), Romagnano (Goir.), Guastalla Veronese (Goir.), Aselogna (Goir.), Tregnago (C.M.), colline veronesi (Mang.).
Altre località segnalate: Legnago (Goir.), Sandrà (Goir.), Boscomantico (Goir.), Lumini di Caprino (Goir.).





425. Gen. Succisella Beck ↑↑
(Fl. No II. 2 (1893) 1145, tab. 154, fig.5)

1196. Succisella inflexa (Kluk.) Beck 1957.
SYN.: Succisa australis Reich. (1881).
BIBL. ver.: Succisa australis Goir., Fl. ver. II, 556; S. australis Poll., Fl. ver. I, 151.
NOM. ITAL.: Succisella arquata.
Geoelemento sudest-europeo, pontico.

DIFFUSIONE: Europa centrale.
Specie dei Molinetalia caeruleae.
Indicata da Pollini nei dintorni di Legnago, ma non più rinvenuta.





426. Gen. Knautia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 44, 1754)

1197. Knautia drymeia Heuff. subsp. drymeia Heuff
in Flora Regensburg 39, 53 (1856).
SYN.: Knautia sylvatica Duby (1828).
BIBL. ver.: Knautia sylvatica Goir., Fl. ver. II, 554.
NOM. ITAL.: Ambretta dei querceti.
Geoelemento sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Prealpi venete.
Specie del Carpinion betuli.
2-5, (6,7) H scap PEAi VI-IX.

Luoghi selvatici, margine di boschi a Quercus e Castanea dalla media ed alta pianura alla media montagna in tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Val Squaranto, Vajo Canova!, San Michele Extra (Biadego), Castello di Tregnago (A.M.), Tregnago (C.M.), Val d'Alpone (Goir.), al Boschetto di Verona presso il maneggio (Di Carlo), Monte Baldo in Valfredda (Ton.) e Val Basiana (Goir.), Torricelle di Verona ai Gaspari!, Moruri!.



1198. Knautia longifolia (W. et K.) Koch
Syn. Fl. Germ. Helv. 343 (1836).
BIBL. ver.: Knautia longifolia Goir., Pl. vasc. nov. etc., 37; K. longifolia Goir., Fl. ver. II, 554.
NOM. ITAL.: Ambretta alpina.
Geoelemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Carpazi.
Specie del Caricion ferrugineae.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Comune nei pascoli montani e subalpini di tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valfredda (Ton., C.M.), Novezza (Goir.), Altissimo di Nago (Goir.), Naole (Goir.), Monti Lessini, Selva di Progno!.
Altre località segnalate: Podesteria (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.).



1199. Knautia baldensis Borbàs
Revis. Knaut. 37 (1904).
BIBL. ver.: Knautia baldensis Goir., Fl. ver. II, 554.
NOM. ITAL.: Ambretta del Monte Baldo.
Geoelemento endemico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie dei Mulgedio-Aconitetea.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Rara nei pascoli montani e subalpini del Monte Baldo.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (!, Di Carlo), in pascuis Baldi montis (Ton., Goir.).
Nessun campione proviene dai Monti Lessini.



1200. Knautia dipsacifolia Kreutzer
Anthochron. Pl. Eur. Med. 223 (1840).
NOM. ITAL.: Knauzia con foglie del cardo dei lanaroli.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale.
Specie dei Mulgedio-Aconitetea.
4-6 H scap PEAi VI-VIII.

Prati e pascoli aridi della collina e della media montagna.

Esemplari d'Erbario: Tregnago!, Finetti di Tregnago!, Campofontana!.



1201. Knautia persicina Kerner
Fl. Exicc. Austro Hung. n° 2275 (1893).
BIBL. ver.: Knautia persicina Goir., Fl. ver. II, 553; K. persicina Goir., Erb. est. e autunn. etc., 345.
NOM. ITAL.: Ambretta del Garda.
Geoelemento endemico.
DIFFUSIONE: Monti Lessini e Monte Baldo.
Specie del Drabo-Seslerienion drabae.
6,8 H scap pEAi VII-IX.

Pascoli, luoghi selvatici rupestri dell'orizzonte montano e subalpino dei Monti Lessini e del Gruppo del Carega!.

Esemplari d'Erbario: Giazza!, San Giorgio di Bosco Chiesanuova!, Valon del Malera (Tessari), Malera!, Podesteria (Goir.,!), Gruppo del Carega!, Campobrun!, Castel Gaibana (Goir.), Cima Trappola (Goir.), Revolto!, Corno d'Aquilio (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Passo della Lora (Lucato), Lessini al Valon di Campegno (Goir.).



1202. Knautia arvensis (L.) Coult.
Mem. Dipsac. 29 (1823).
SYN.: Scabiosa arvensis L. (1753).
BIBL. ver.: Knautia arvensis Goir., Fl. ver. II, 553; Scabiosa arvensis Poll., Fl. ver. I, 152; Scabiosa pratensis hirsuta, quae officinarum Segu., Pl. ver. II, 179.
NOM. ITAL.: Ambretta dei prati.
NOM. DIALET.: Vedoèla de prà.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nordoccidentale.
Specie dell'Arrhenatherion elatioris.
1-5,(6,7) H scap /H bien. PEAi IV-IX.

Prati, pascoli, boscaglie nell'intero territorio dalla media-alta pianura, alla collina fino a toccare la zona montana e talvolta oltre. Comune sui Lessini, più rara sul Baldo.

Esemplari d'Erbario: Fosse di Sant'Anna d'Alfaedo, loc. Lavarini (Di Carlo), Giazza verso Malga Terrazzo!, Bosco Chiesanuova!, Revolto (C.M.), Monte Malera (Biadego), Tregnago (C.M.), Spredino tra Romagnano e Grezzana (Goir.), Moruri e Trezzolano!, Trezzolano!, Cancello!, Monte Cucco sopra Azzago!, Torricelle!, Avesa nel Vajo Borago!, Corno d'Aquilio!, Valpolicella!, Verona, prati (Mang.), Campo Marzo (Goir.), Verona in Via Albere!, Borgo Milano (Lucato), Parona (Goir.), Verona al Pestrino!, Villafranca (Goir.),San Michele Extra (Biadego), Legnago in località Terranegra (Di Carlo), Porto di Legnago (Di Carlo); Monte Baldo al Prabazar (C.M.), ai Colonei (Goir.), et in Baldo Monte in pascuis et pratis ubique (Goir.).



1203. Knautia integrifolia (L.) Bert.
Fl. Ital. 2, 32 (1835).
BIBL. ver.: Knautia integrifolia Goir., Fl. ver. II, 553.
NOM. ITAL.: Ambretta annuale.
Geoelemento eurimediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale e Asia occidentale.
Specie degli Stellarietea mediae.
4,6,7 T scap PEa IV-VIII.

Prati, pascoli, incolti della collina e della media montagna. Rara.

Esemplari d'Erbario: Fonte Calesan di Mezzane!, Marcenigo di Tregnago (C.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego).
Altre località segnalate: Monte Baldo ai Colonei (Goir.), Valpantena presso Grezzana (Goir.).





427. Gen. Scabiosa L. ↑↑
(Gen. Pl., ed. V, 43, 1954)

1204. Scabiosa graminifolia L.
Cent. 1,6 (1755).
BIBL. ver.: Scabiosa graminifolia Goir., Fl. ver. II, 558; Scabiosa graminifolia Poll., Fl. ver. I, 156; Scabiosa argentea angustifolia Segu., Pl. ver. II, 182.
NOM. ITAL.: Vedovina a foglie strette.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale occidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
4-7(8,9) Ch suffr pEAi VII-IX.

Cresce frequente sulle rupi e nei luoghi rupestri sassosi dalla fascia collinare e montana del Monte Baldo (Segu., Poll., Clementi, Goir., C.M.,!) e dei Monti Lessini, seppur in questi ultimi meno comune.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, dintorni di San Zeno di Montagna (Lucato), Santuario della Madonna della Corona (Ton., Goir., C.M.), Spiazzi e Ferrara (Goir.), Val Grande (Goir.), da Rivalta al passo della Croceta (Goir.), sul Monte Pastello lungo la cresta (A.M., Goir., C.M.,!, Di Carlo), sul Pastelletto (Goir., Di Carlo), sul Corno d'Aquilio (C.M.,!), Fosse di Sant'Anna d'Alfaedo!.



1204 bis. Scabiosa argentea L.
SYN.: Scabiosa ucranica Auct., non L.
BIBL. ver.: Scabiosa ucranica Goir., Fl. ver. II, 558; S. argentea Poll., Fl. ver. I, 156.
NOM. ITAL.: Scabiosa argentea.
Geoelemento sudeuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
5 H bienn pEAi VII-IX.

Greti dei corsi d'acqua, sabbie. La presenza di questa specie nel territorio veronese non è confermata. Qualche dubbio rimane sulla determinazione dell'unico esemplare in erbario, raccolto da Abramo Massalongo sul Monte Pastello nell'anno 1847.



1205. Scabiosa columbaria L.
Sp. Pl. 99 (1753).
BIBL. ver.: Scabosa columbaria Goir., Fl. ver. II, 556; S. columbaria Poll., Fl. ver. I, 154; Scabiosa capitulo globoso major Segu., Pl. ver. II, 180.
NOM. ITAL.: Vedovina selvatica.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dei Brometalia erecti.
(1), 2-7 H scap PEAi(I) VI-XI (XII).

Campi, prati, pascoli aridi, siepi dalla media-alta pianura alla collina e alla zona montana dei Lessini e del Monte Baldo (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Bosco Chiesanuova (Ton., Biadego), Cerro veronese!, Bolca (C.M.), Tregnago (C.M.), Spredino (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Novezago (Goir.), Grezzana (Goir.), Quinzano!, Boscomantico (Goir.), Cancello!, Avesa!, Spigola di Avesa!, tra Mizzole e Trezzolano!, San Giorgio di Valpolicella!, Corno d'Aquilio (Goir.), da Rivoli per Incanale (Goir.), lecceta di Navene!, Monte Baldo, Prabazar (Goir.), Altissimo di Nago (Goir.), da Prada a Castelletto di Brenzone (Goir.).



1206. Scabiosa triandria L.
Sp. Pl. 99 (1753).
SYN.: Scabiosa gramuntia L. (1762).
BIBL. ver.: Scabiosa Columbaria var. β gramuntia Goir., Fl. ver. II, 556; S. Columbaria var. β Poll., Fl. ver. I, 154; Scabiosa officinarum foliis tenuissimis laciniatis Segu., Pl. ver. II, 180.
NOM. ITAL.: Vedovina a foglie sottili.
Geoelemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-5 H scap PEAi VI-X.
Prati aridi e boscaglie della media montagna e della fascia collinare in tutto il territorio dal Monte Baldo e dal Lago di Garda ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: tra Caprino e Spiazzi (Biadego), rupi di Valfredda (Goir.), lecceta di Navene!, Scaveaghe di Garda!, Baia delle Sirene e Punta San Vigilio (Lucato), Campiani di Garda!, Boscomantico!, Avesa (!, Di Carlo), Vajo Galina (Di Carlo), Spigola di Avesa!, Monte Arzan!, Montecchio!, Monte Ongarine!, Vajo Borago (Di Carlo), Verona al Pestrino!, Montorio!, tra Mizzole e Pigozzo!, dintorni di Tregnago (C.M.).



1207. Scabiosa velenovskyana Bobrov
in Kom., Fl.SSSR 24:82. 1957.
Geoelemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale-orientale.
Specie del Caricenion austroalpinae.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Pascoli montani e subalpini, luoghi selvatici elevati.

Esemplare d'erbario: Monte Baldo, sopra San Giacomo (Goir.).












Ord. CAMPANULALES ↑↑↑↑↑

CI. Fam. Campanulaceae ↑↑↑


428. Gen. Campanula L. ↑↑
(Gen. Pl., ed. V, 77, 1754)

1208. Campanula ramosissima S. et S.
Fl. Graec. Prodr. I, 137 (1806).
BIBL. ver: Campanula ramosissima Goir., Fl. ver. II, 522; C. Loreii Poll., Fl. ver. I, 271; C. Loreii Poll., Catal. nov. hort. bot. ver., 1812, p. 9; Elem. Bot. II, 149.
Geoelemento illirico-estalpico.
DIFFUSIONE: Alpi, Pen. Balcanica.
Specie dei Papaveretalia rhoeadis.
3 T scap PEA V-IX.

Campi ed incolti circostanti Valeggio sul Mincio; (v. Goir., l.c. 522-523).

Esemplari d'Erbario: Borghetto sul Mincio, da Valeggio verso Salionze!, dintorni di Valeggio!, Valeggio (Agosti e Mang.), lungo il Mincio a Valeggio (A.M.), in agris di Valeggio (Ton.), Valeggio presso il Mincio (Goir.), sotto il Castello di Valeggio (Goir.), tra Borghetto e Monzambano (Di Carlo).



1209. Campanula patula L.
Sp. Pl. 163 (1753).
BIBL. ver.: Campanula patula Goir., Fl. ver. II, 523; C. patula Poll., Fl. ver. I, 271.
NOM. ITAL.: Campanula a rami patenti.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dell'Arrhenatherion elatioris.
2-5 H bienn PEai V-VIII.

Specie rara per il territorio veronese fin dai tempi di Goiran; rinvenuta comunque recentemente nell'area baldense.

Esemplari d'Erbario: Preabocco lungo l'argine dell'Adige!, Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Castelletto di Brenzone (Ton.), Verona al Porto di San Pancrazio (Goir.), e alla Palazzina (Di Carlo).
Altre località segnalate: San Giovanni di Brenzone (Poll.), falde meridionali del Monte Baldo, Castione (Poll.), Novezza (Goir.), Monti Lessini presso Roverè (Goir.).



1210. Campanula rapunculus L.
Sp. Pl. 164 (1753).
BIBL. ver.: Campanula rapunculus Goir., Fl. ver. II, 524; C. rapunculus Poll., Fl. ver. I, 272; Campanula radice esculenta, flore coeruleo Segu., Pl. ver. I, 180.
NOM. ITAL.: Raponzolo.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Origanetalia vulgaris.
2-7 H scap PEai V-VIII.

Cresce copiosa negli incolti, nei prati, nei campi, nei pascoli dalla pianura alla fascia montana di tutto il territorio dal Baldo al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: alle Moje di Ferrara (Goir.), Bardolino (Lucato), Torri del Benaco, loc. Pradèr!, Boscomantico (Goir., C.M.,!), Verona sui bastioni di San Zeno!, Torricelle di Verona!, Verona, Borgo Milano, scarpata della ferrovia!, Quinzano!, Avesa, Vajo Galina (Di Carlo), Spigola di Avesa!, Montorio Villa Piatti!, San Fidenzio!, Grezzana (Ton.), Parona (Goir.), Verona Valdonega (Goir.), Verona lungo il canale industriale (Goir.), Verona Santa Lucia lungo l'ex linea ferroviaria Verona Bologna (Di Carlo), Verona, via Torricelli (Di Carlo), Colognola ai Colli!, Tregnago (C.M.), Tregnago ai Battistini!, Roverè di Velo (Goir.).



1211. Campanula persicifolia L.
Sp. Pl. 164 (1753).
BIBL. ver.: Campanula persicifolia Goir., Fl. ver. II, 523; C. persicifolia Poll., Fl. ver. I, 272; Campanula Persicae folio Segu., Pl. ver. I, 179; Phyteuma del Matthioli detta dal Lobelio etc. Pona, M.B., 149; Phyteuma Matthioli Calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Campanula a foglie di pesco, Campanella.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Quercetalia pubescenti-sessiliflorae.
3-5,(6,7) H scap PEai V-VIII.

Frequente dalla fascia collinare alla media montagna, insediandosi prevalentemente nei luoghi selvatici, nei boschi e boschetti, negli ericeti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo da Spiazzi a Novezza!, Monte Baldo in prossimità dell'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Monte Baldo al Prabazar (Goir.), in Valfredda (Mang.), Monte Baldo alla chiesetta di San Michele presso la stazione della funivia (Di Carlo), Torri del Benaco, località Pradèr!, San Giorgio di Valpolicella verso Monte (Mang.,!), Monte Pastello (Di Carlo), Boscomantico (Mang.), Colli di Avesa (Ton.), Campofontana (C.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego).



1212. Campanula barbata L.
Syst. Nat. ed. 10, 926 (1759).
BIBL. ver.: Campanula barbata (Goir.), Fl. ver. II, 531; C. barbata Poll., Fl. ver. I, 280; Campanula foliis Echii, floribus villosis Segu., Pl. ver. I, 178; Campanula foliis Anchusae, floribus oblongis Segu., Pl. ver. III, 101.
NOM. ITAL.: Campanula barbata.
Geoelemento alpico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie del Nardion strictae.
6-9 H scap PEAI VI-IX.

Copiosa nei pascoli e nei luoghi ghiaiosi della zona montana e subalpina di tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine verso Tratto Spino (Di Carlo), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Costabella (Goir., Biadego), Val Lunga (Ton.), all'Artillon (C.M.), Valfredda (Goir., C.M.), Naole (Goir.); Monte Pastello (Mang.), Corno d'Aquilio!, Corno d'Aquilio presso Roccapia (Di Carlo), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Erbezzo alle Fittanze (Goir.), Passo delle Fittanze (Biadego), alla Liana (Goir.), Monte Zevola, Val Fraselle, Campofontana (A.M.), Giazza, inizio Val Fraselle!, San Giorgio di Bosco Chiesanuova!, Monte Malera (Biadego), Valon del Malera (Tessari), Gruppo del Carega!, Revolto (C.M.).
Altre località segnalate: Val Basiana (Goir.), Pastelletto (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Podesteria (Goir.), Passo della Lora, Pertica, Monte Zeola (Goir.).



1213. Campanula sibirica L.
Sp. Pl. 164 (1753).
BIBL. ver.: Campanula sibirica Goir., Fl. ver. II, 531; C sibirica Poll., Fl. ver. I, 281.
NOM. ITAL.: Campanula siberiana.
Geoelemento sudest-europeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale orientale, Asia occidentale e centrale.
Specie dei Festucetalia valesiacae.
1-5, (6,7) H scap PEai V-VIII.

Incolti aridi, margine dei campi, dirupi nell'intero territorio dal piano alla collina, alla media montagna (Poll., Kellner, A.M., Mang., Goir., Rigo, C.M.,!).

Esemplari d'Erbario: dintorni di Tregnago (C.M.), Vajo Galina (Di Carlo), Avesa alla Cola!, Torricelle!, Monte Ongarine!, da Montorio a Trezzolano!, San Fidenzio!, Verona!, Valdonega (Goir.), Verona, Porta Vescovo (A.M.), alla Pezza sopra Olivè (Goir.), Boscomantico!, Sommacampagna (Mang.), Bussolengo, scarpata erbosa lungo la pista ciclabile che costeggia il Biffis (Di Carlo), Monte Pastello (Mang.), Monte Masua (Goir.), Campiani di Garda!, Scaveaghe di Garda (Ton.,!), Rocca di Garda (Lucato), Caprino alle falde del Baldo (Ton.), Brentino (Goir.).



1214. Campanula petraea L.
Syst. Nat. ed. 10, 926 (1759).
BIBL. ver.: Campanula petraea Goir., Fl. ver. II, 530; C. petraea Poll., Fl. ver. I, 278; Campanula foliis lanceolato-ovatis etc., Segu., Pl. ver. I, 179; Trachelio maggiore petreo Pona, M.B., 161.
NOM. ITAL.: Campanula del Monte Baldo.
Geoelemento subendemico.
DIFFUSIONE: Prealpi Veronesi.
Specie del Physoplexido comosae-potentillenion.
4,6,7 H scap pEAi VIII-X.

Rupi, fessure delle rocce, muri della fascia collinare e della media montagna dei Lessini e del massiccio baldense (Pona, Segu., Poll., Moretti, Barbieri, A.M., Ton., Mang., Goir., Rigo,!, Divincenzo, Lucato, Di Carlo).

Esemplari d'Erbario: Valpantena al Maso (Goir.), Grotte di Falasco, Grezzana!, Stallavena di Grezzana (!, Divincenzo, Di Carlo), rupi di Cologne, Stallavena (Mang.), Monte Pastello lungo il sentiero che sale da Ceraino al Forte di Monte (!, Di Carlo), Vajo della Pernisa all'inizio della salita a Corrubio di Cerro Veronese (Goir.), nella Val d'Adige alla Chiusa di Ceraino alle falde del Monte Pastello (Goir.,!); Monte Baldo sulle rocce salendo al Santuario della Madonna della Corona (Goir., Ton.,!, Lucato, Di Carlo), Madonna della Corona (Ton., Goir., C.M.,), Ferrara di Monte Baldo (Lucato).



1215. Campanula glomerata L.
Sp. Pl. 166 (1753).
BIBL. ver.: Campanula glomerata Goir., Fl. ver. II, 529; C. glomerata Poll., Fl. ver. I, 276; Campanula pratensis flore conglomerato Segu., Pl. ver. I, 177; Campanula alpina minima, integro acuminato folio, flore albo Segu., Pl. ver. I, 178.
NOM. ITAL.: Campanula agglomerata.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia minore, Asia occidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
(1), 2-7 H scap PEAi VI-X.

Prati, campi, pascoli, luoghi erbosi rupestri della pianura, della collina, fino alla media montagna dai Lessini al Monte Baldo (Goir,!).

Esemplari d'Erbario: dintorni di Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Biadego), da Bosco Chiesanuova alle Scandole (Biadego), Sant'Anna d'Alfaedo alle Vezzadre (Goir.), San Mauro di Saline (C.M.), Sant'Anna d'Alfaedo!, Monte Zovo (Goir.), Monte Lobbia (Goir.), Spredino (Goir.), Novezzago (Goir.), Sezano, Roccolo Marchiori!, Monte Cavro di Quinzano!, San Dionigi Monte della Parte!, Monte Ongarine!, Grezzana, Vajo del Paradiso (Mang.,!), Montorio (C.M.), Avesa, Vajo Galina (Di Carlo), Torricelle!, Quinto (Goir.), colli veronesi (Goir.), Monte della Parte, Parona!, Verona, Borgo Milano (Lucato), Avesa nel Vajo Borago (Goir.), Monte Pastello!, pedici del Corno d'Aquilio!, Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Monte Baldo, Valfredda (Goir.), Campiani di Garda!, Scaveaghe di Garda!, lecceta di Navene!.



1216. Campanula spicata L.
Sp. Pl. 166 (1753).
BIBL. ver.: Campanula spicata Goir., Fl. ver. II, 528; C. spicata Poll., Fl. ver. I, 281; Campanula alpina altissima, hirsuto parvo flore Segu., Pl. ver. III, 102.
NOM. ITAL.: Campanula spigata.
Geoelemento endemico-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali, Appennini, Balcani centromeridionali (?).
Specie dello Stipo-Poion xerophilae.
(2), 4-7,(8,9) H bienn/ H scap pEAi VII-IX.

Rupi, greti, luoghi sassosi, pascoli aridi della media-alta pinura, della fascia collinare e montana di tutto il territorio dai Lessini al massiccio baldense.

Esemplari d'Erbario: Val Squaranto (Goir.), dintorni di Castagnè!, Grezzana (Ton.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), collina di Montorio alla Pezza (Goir.), Verona, Porto San Pancrazio in luoghi innondati dall'Adige (Goir.), Valpolicella, colline presso Negrar (Goir.), Monte di Valpolicella (Di Carlo), Monte Pastello verso Ceraino!, Corno d'Aquilio!, Chiusa di Ceraino (Mang., Goir.), da Caprino verso Spiazzi (Di Carlo), da Spiazzi a Novezza!, lungo la Strada Graziani!, Monte Baldo alla Corona (Goir.), presso Prada (Lucato), in Valfredda (Goir.), al Cerbiol (C.M.), in Campedello (C.M.), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!.



1216 bis. Campanula pyramidalis L.
Sp. Pl. 164 (1753).
BIBL. ver.: Campanula pyramidalis Goir., Fl. ver. II, 524; C. pyramidalis Poll., Fl. ver. I, 273; C. pyramidata altissima Segu., Pl. ver. I, 176.
NOM. ITAL.; Campanula adriatica.
Geoelemento illirico.
DIFFUSIONE: Balcani.
Specie del Physoplexido-Potentillenion caulescentis.
2-4 H bienn pEAi VII-X.

Rupi, muri, macerie nella città di Verona, e così nel Giardino Giusti e nel rione del Duomo.

Esemplari d'Erbario: Verona, muri (Mang.), Verona, San Giacomo del Duomo (Mang.), San Giovanni in Valle (A.M.), Verona in muris (Goir.), tetti e muri del Duomo (Goir.), sopra il tetto del Duomo (Goir.). Recentemente è stata rinvenuta sul sagrato della chiesa sconsacratadi San Giacomo alla Pigna (Di Carlo, agosto, settembre 2010/11).
Si tratta di una bella pianta, interessante dal punto di vista scientifico, che meriterebbe particolare riguardo nel conservarla nel luogo classico in cui è stata riscoperta.



1216 ter. Campanula erinus L.
Sp. Pl. 169 (1753).
BIBL. ver.: Campanula erinus Goir., Fl. ver. II, 526; C. erinus Poll., Fl. ver. I, 283.
NOM. ITAL.: Campanula minore.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea.
Specie del Thero-Brachypodion.
5 T scap PEa VI-VIII.

Raccolta da Goiran e Rigo "in arvis circum Garda", ma non più rinvenuta.



1217. Campanula trachelium L.
Sp. Pl. 166 (1753).
BIBL. ver.: Campanula trachelium Goir., Fl. ver. II, 528; C. trachelium Poll., Fl. ver. I, 276; Campanula vulgatior foliis Urticae vel major et asperior flore subcoeruleo; id. Flore candido Segu., Pl. ver. I, 175 et III, 100; Uvularia del Trago Pona, M.B., 139; Maggiore e minore Trachelio del Fucsio, Pona, M.B., 174.
NOM. ITAL.: Campanula selvatica, Imbutini.
NOM. DIALETT.: Campanele, Campanula selvatica.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nord-occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Carpino-Fagetea sylvaticae.
2-7 H scap PEAi VI-X.

Boschi, cedui, siepi, in genere nei luoghi selvatici ed erbosi dalla pianura, alla collina, alla media montagna fino a sfiorare la zona subalpina.

Esemplari d'Erbario: da Giazza a Malga Terrazzo!, Giazza!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Bosco Chiesanuova (Biadego), ai Tracchi (Biadego), tra Bosco Chiesanuova e i Tracchi!, Tregnago C.M.), colli di Grezzana (Ton.), Spredino (Goir.), Monte Gazo di Grezzana (Goir.), Sezano (Goir.), Castagnè!, Cerro!, Val Squaranto!, colli di Avesa (Goir.), Colli di Verona (Mang.), Vajo Borago (Di Carlo), Vajo Galina (Di Carlo), Santa Maria in Stelle!, Spigola di Avesa!, Boscomantico!, Cà di David!, San Peretto di Negrar!, Valpolicella, Valsorda!, Marano di Valpolicella (Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Monte Baldo alla Corona (Goir.), Monte Baldo presso Ferrara (Goir., Lucato), Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Campiani di Garda!.



1218. Campanula rapunculoides L.
Sp. Pl. 165 (1753).
BIBL. ver.: Campanula rapunculoides Goir., Fl. ver. II, 527; C. Rapunculoides Poll., Fl. ver. I, 274; Campanula alpina Urticae folio etc., Segu., Pl. ver. III, 100.
NOM. ITAL.: Campanula falso raponzolo.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie del Geranion sanguinei.
2-5,(6,7) H scap PEai VI-VIII.

Luoghi selvatici e coltivati, siepi, boscaglie dell'intero territorio dall'Alta pianura, alla collina, alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Tregnago!, Camposilvano, Valle delle Sfingi!, Bosco Chiesanuova, Malga Valbusa (Biadego), San Mauro di Saline (A.M.), Monte Pastello (Goir.), colli di Grezzana (Goir.), Monte Zovo (Goir.), dintorni di Peri!, Ceraino, rupi del Monte Pastello!, Monte Baldo da Spiazzi a Novezza!, Monte Baldo al Santuario della Corona (Mang.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Eremo dei SS. Benigno e Caro!.



1219. Campanula bononiensis L.
Sp. Pl. 165 (1753).
BIBL. ver.: Campanula bononiensis Goir., Fl. ver. II, 527; C. bononiensis Poll., Fl. ver. I, 275; Campanula foliis lanceolatis, leviter serratis, alternis, floris thyrso spicato et ad basim ramoso Segu., Pl. ver. I, 176.
NOM. ITAL.: Campanula bolognese.
Geoelemento centroeuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale orientale, Asia centro-occidentale.
Specie del Geranion sanguinei.
(2), 3-7 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi selvatici, pascoli, boscaglie e cedui della fascia collinare e montana; non può dirsi specie frequente, al contrario di quanto affermato da Goiran (l.c.).

Esemplari d'Erbario: Tregnago al Capitello di San Vincenzo!, Tregnago, strada per Mezzane di Sopra!, Tregnago, strada per i Finetti!, Tregnago (C.M.), dintorni di Grezzana (Mang.), Nesente in Valpantena (Ton.), Badia Calavena (C.M.), Vajo del Paradiso, Grezzana (Goir.), Spredino e Monte Cucco (Goir.), Monte Zovo (Goir.), colline di Negrar (Goir.), colli benacensi (Goir.), Monte Baldo sul Gazo (Goir.), Campedello (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.),Valpantena (Goir.), Avesa sotto alla Cola, verso Vajo Borago!, Monte Cucco!, Novaglie!, Santa Maria in Stelle!, Monte Novezago verso Val Squaranto (Goir.), Monte Pastello presso Monte e Cavalo (Goir.), Lago di Garda tra Castelletto e Torri (Goir.), colline di Marciaga (Goir., Rigo), Colà di Lazise (Segu.), Monte Baldo alle Giare di Valbrutta (Goir.), all'Artillon (Sternberg), Tredespin (Poll.).



1220. Campanula carnica Schiede
ex M. et K., Deutschl. Fl. II, 158 (1826).
SYN.: Campanula linifolia Scop. non Nath. (1769); C. pusilla Haenk. (1788).
BIBL. ver.: Campanula linifolia Goir., Fl. ver. II, 525; C. carnica Goir., App. Bot. etc., 27; C. carnica Goir., Erb. est. e autumn. etc., n° 483, Bull. Soc. Bot. It. 20, 1892; Campanula rotundifolia Poll. var. a pp., Fl. ver. I, 269.
NOM. ITAL.: Campanula della Carnia.
Geoelemento subendemico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie del Potentillion caulescentis.
4-7, (8,9) H scap PEAi VI-X.

Luoghi sassosi, fessure delle rocce della media alta montagna dal massiccio baldense al confine vicentino (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Bosco Chiesanuova (Biadego), Valon del Malera!, Campofontana (C.M.), tra Revolto e Campobrun!, Valle delle Sfingi, Camposilvano (Di Carlo), Monti Lessini presso San Francesco (Ton.), Vajo del Falcone (Goir.), Pigozzo!, Corno d'Aquilio!, Monte Pastello da Monte alla cima (Di Carlo), Monte Pastello (Mang.), Malga Vallene, Lessini!; Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Costabella, Coal Santo (Biadego), Valfredda (Ton., C.M.), Val delle Buse (C.M.), Pian della Cenere (Goir.), Val Losana (Ton., Biadego), Eremo dei SS. Benigno e Caro!, circa la Corona (Goir.), lecceta di Navene!.



1221. Campanula rotundifolia L.
Sp. Pl. 163 (1753).
BIBL. ver.: Campanula rotundifolia Goir., Fl. ver. II, 525; C. rotundifolia Poll., Fl. ver. I, 269 var. α pp.; C. alpina rotundifolia minor Segu., Pl. ver. III, 106.
NOM. ITAL.: Campanula a foglie rotonde.
Geoelemento nord e centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie del Mesobromion.
2-7, (8,9) H scap PEAi VI-IX.

Rupi, pascoli, pendii sassosi, luoghi pietrosi, ma anche prati dalla zona collinare all'alta montagna in tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Monte Malera (C.M.), Valle della Liana (Goir.), Gaibana, Trapola, Revolto, Pertica (Goir.), Val Squaranto (Goir.), tra Erbezzo e la Sega (Biadego), sommità del Monte Pastello (Mang.), Grezzana (Ton.), Verona, nelle sabbie dell'Adige (Goir.), Corno d'Aquilio (Goir.), rupi alla Chiusa di Ceraino (Goir.), Rivoli sotto il Forte (Goir.), Monte Baldo, Ferrara (Goir.), alla Corona (A.M., Ton., Goir., C.M.), da Spiazzi a Novezza!, Valdritta!, Telegrafo!, Costabella (Ton.), Valbrutta (Ton.), Campedello (C.M.), Pian della Cenere (Goir.), Giare di Valbrutta (Goir.), Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Valfredda (Goir.).



1222. Campanula witasekiana Vierh.
in Mitt. Naturwis. Vereins Univ. Wien ser 2, 4:72 (1906).
NOM. ITAL.: Campanula di Witaseck.
Geoelemento illirico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Balcani, Carpazi.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
8,9 H scap pEAi VII-IX.

Macereti, pascoli sassosi, rupi della fascia subalpina del Baldo e dei Lessini. Rara.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Goir.), Pra' di Malcesine salendo a Tratto Spino (Di Carlo); Monti Lessini al Passo della Lora!.
Altra località segnalata: Punta delle Redutte, La Prada sotto la Colma di Malcesine (Prosser).



1223. Campanula scheuchzeri Vill.
Prosp. Hist. Pl. Dauphine 22 (1779).
BIBL. ver.: Campanula Scheuchzeri Goir., Fl. ver. II, 526; C. linifolia Poll., Fl. ver. I, 270; Campanula rotundifolia minima Segu., Pl. ver. III, 105.
NOM. ITAL.: Campanula di Scheuchzer.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie degli Juncetea trifidi.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Boscaglie, pascoli, rupi e macereti della zona montana e subalpina di tutto il territorio dai Lessini e dal Gruppo del Carega al massiccio baldense.

Esemplari d'Erbario: Camposilvano!, Valle delle Sfingi (Di Carlo), Valon del Malera (Tessari), Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio (!, Di Carlo), sommità del Pastello (Goir., Di Carlo), Monte Zovo (Biadego), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), Valle delle Pietre (Ton.), alla Corona (Goir.), Valfredda (Goir.), Novezza (Goir.), Costabella (Biadego), Tratto Spino (!, Di Carlo), Novezzina (Di Carlo).
Altre località segnalate: Roccapia e alla Liana (Goir.), Revolto (Goir.), Passo della Lora (Goir.), Campofontana (Goir.), monti Zeola e Alba (Goir.).



1224. Campanula cochleariifolia Lam.
Encycl. 1, 578 (1785).
SYN.: Campanula pusilla Haenke (1788); C. Bellardi All. (1785).
BIBL. ver.: Campanula Bellardi Goir., Fl. ver. II, 525; C. pusilla Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. n° 483, 1893; C. rotundifolia Poll., Fl. ver. I, 269.
NOM. ITAL.: Campanula dei ghiaioni.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Specie dei Potentilletalia caulescentis.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Pascoli, macereti, ghiaioni e rupi della media e alta montagna in tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Giazza!, conca dello Scalorbi!, Passo Pertica!, Cima Carega (Lucato), Monte Zeola (C.M.), Monte Malera (Goir., C.M.), Revolto (C.M.), Monte Posta (C.M.), Roccapia (Goir.), Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Castelberto (Biadego), Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Ton.); in summis Baldi (Goir.), Coal Santo (Goir., Biadego), Costabella (Ton., Biadego), Rifugio Telegrafo (Di Carlo), Valgrande (Mang.), Acque Negre (Ton.), Novezzina!, Val Losana (Ton.), al Sasseto (Ton.), alle Buse (C.M.).



1225. Campanula caespitosa Scop.
Fl. Carniol., ed. 2, 1:143 (1771).
BIBL. ver.: Campanula caespitosa Goir., Fl. ver. II, 524; C. rotundifolia var. γ Poll., Fl. ver. I, 269.
NOM. ITAL.: Campanula cespugliosa.
Geoelemento endemico est-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie del Physoplexido comosae-Potentillenion caulescentis.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi ghiaiosi umidi, rupi della media e alta montagna. Rara!.

Esemplare d'erbario: Castelberto (Biadego).
Altre località segnalate: Val dei Ronchi (Goir.), Monte Tomba (Pollini), Sparavieri (Goir.), Campofontana (Goir.); Monte Baldo all'Artillon e ai Pra' di Malcesine (Goir.).





429. Gen. Adenophora Fischer ↑↑
(Mem. Soc. Nat. Mosc. VI, 165, 1823)

1226. Adenophora liliifolia (L.) DC.
Monogr. Campan. 358 (1830).
BIBL. ver.: Adenophora liliifolia Goir., Fl. ver. II, 522; C. liliifolia Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It. n° 475, 19, 1893.
NOM. ITAL.: Campanula odorosa.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Alpi, Europa orientale, Siberia.
Specie del Molinion.
6,7 H scap PEai VI-VIII.

Data rarissima dal Goiran (l.c.) ed esclusiva del Monte Pastello.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Mang.).
Recentemente è stata riconfermata da Prosser (in verbis) sulle pendici del Monte Pastello.





430. Gen. Legousia Durante ↑↑
(Fl. Bourg. II, 26, 1782)

1227. Legousia speculum-veneris (L.) Chaix
PL. Vap.34 (1785).
SYN.: Specularia Speculum DC. (1830); Campanula Speculum-veneris L. (1753).
BIBL. ver.: Specularia Speculum Goir., Fl. ver. II, 521; Sp. Speculum Goir., Erb. est. e autunn. etc., Bull. Soc. Bot. It n° 474, 1893; Campanula Speculum Poll., Fl ver. I, 282; Campanula arvensis erecta Segu., Pl. ver. I, 182; Campanula campestre minima del Dodoneo Pona, M.B., 138.
NOM. ITAL.: Specchio di Venere.
NOM. DIALETT.: Cantagaleti.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro meridionale, Regione mediterranea.
Specie del Caucalidion lappulae.
(1), 2-5,(6,7) T scap PEa V-VIII.

Comune tra le messi, sui vecchi muri dal piano alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: San Giorgio in Salici (Di Carlo), dintorni di Tregnago!, Verona, via Chioda!, tra Moruri e Cancello!, Caselle di Sommacampagna!, Torricelle di Verona!, Monte Pastello!, Colognola ai Colli!, Tregnago (A.M.), Cerro!, San Martino Buonalbergo (Goir.), Grezzana (Goir.), Soave (Goir.), Olivè, la Pezza (Goir.), Valdonega (Goir.), San Dionigi (Goir.), Montorio (Goir.), Vendri e Novaglie (Goir.), Trezzolano!, Moruri!, Cancello!.



1228. Legousia hybrida (Delarbre) F. Auvergue
ed. 2:47 (1800).
SYN.: Specularia hybrida DC. (1830); Campanula hybrida L. (1753).
BIBL. ver.: Specularia hybrida Goir., Fl. ver. II, 522; Campanula hybrida Poll., Fl. ver. I, 282; Campanula arvensis procumbens Segu., Pl. ver. III, 107.
NOM. ITAL.: Specchio di Venere ondulato.
Geoelemento mediterraneo-atlantico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale occidentale, Africa settentrionale, Asia occidentale.
Specie dei Papaveretalia rhoeadis.
1-5, (6,7) T scap PEa V-VIII.

Sporadica e spesso avventizia. Non rinvenuta di recente, da confermare.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Grezzana (Ton.), colli di Avesa (Mang.), oliveto presso Torri (Goir.), dintorni di Centro, Valle di Illasi (Goir.), Valdonega (Goir.).





431. Gen. Phyteuma L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 72, 1754)

1229. Phyteuma ovatum Honk.
Verz. Gew. Teutschl., 653 (1782).
SYN.: Phyteuma halleri All. (1785).
BIBL. ver.: Phyteuma Halleri Goir., Fl. ver: II, 520; Ph. Halleri Goir., Erb. Est. e autunn. etc., n° 472, Bull. Soc. Bot. It. 18, 1893; Ph. Spicatum Poll. non L., Fl. ver. I, 267; Rapunculus spicatus etc. Segu., Pl. ver. I, 184; Raponcolo maggiore di larga foglia Pona, M.B., 176.
NOM. ITAL.: Raponzolo plumbeo.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie dell'Adenostylion.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Prati, luoghi selvatici e rupestri della media e alta montagna in tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla!, Monti Lessini, San Francesco (Goir.), Monte Pastello (Di Carlo), Monte Pastelletto (Di Carlo), Corno d'Aquilio (Di Carlo), da Rocca Pia al Corno d'Aquilio (Di Carlo), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), Novezza (Goir., Di Carlo), al Passo del Cerbiol (!, Di Carlo), Malga Ortigara!.
Altre località segnalate: Valfredda (Goir.), Pravasar (Goir.), Val Vaccara (Poll.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Velo (Poll.), Monte Zeola (Goir.), Spiazzi e Spiazzoleti (Goir.).



1230. Phyteuma spicatum L.
Sp. Pl. 171 (1753).
BIBL. ver.: Phyteuma spicatum (sub Ph. Halleri) Goir., Fl. ver. II, 520.
NOM. ITAL.: Raponzolo giallo.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-settentrionale.
Specie del Carpino-Fagetea sylvaticae.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Luoghi selvatici, boschi, soprattutto faggete, della media ed alta montagna del territorio veronese.

Esemplari d'Erbario: Val Fraselle!, Bosco dei Folignani!, Vajo dell'Anguilla!, Malga Terrazzo!, San Giorgio di Bosco Chiesanuova, al Valon del Malera!, Giazza!, Revolto!, Campofontana!, Roverè (Lucato), Selva di Progno (C.M.), Monte Trapola (C.M.), Monte Baldo (Mang.).
Segnalato anche da Prosser al Rifugio Boschetti (Revolto) e da Brandes e Gatto per il Monte Baldo dove sembra piuttosto raro.



1231. Phyteuma betonicifolium Vill.
Hist. Pl. Dauphinè 2, 518 (1787).
BIBL. ver.: Phyteuma betonicaefolium Goir., Fl. ver. II, 520; Ph. Betonicifolium Poll., Fl. ver. I, 266.
NOM. ITAL.: Raponzolo montano.
Geoelemento endemico-alpico. DIFFUSIONE: Alpi, Croazia.
Specie degli Juncetea trifidi.
6-8 H scap PEai V-VIII.

Prati, pascoli, luoghi selvatici, cespuglieti della media-alta montagna.

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla verso Podesteria!, Erbezzo, sopra località Bernardi (Lucato), Corno d'Aquilio!.
Altre località segnalate: Monte Baldo, Ime e Valfredda (Goir.), Gambon e Prazagano (Goir.); Monti Lessini, Malera e Bosco Chiesanuova (Goir.).



1232. Phyteuma zahlbruckneri Vest.
Steyerm. Zeitschr. 3:159 (1821).
NOM. ITAL.: Fiteuma di Zahlbruckner.
Geoelemento endemico est-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Croazia.
Specie dell'Epilobion angustifolii.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Prati e cespuglieti della media e alta montagna.

Esemplari d'Erbario: pascoli dei Monti Lessini (Goir.), Val Fraselle!, Campofontana!, Corno d'Aquilio (Di Carlo), Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Pra' di Malcesine (Di Carlo).



1233. Phyteuma orbiculare L.
Sp. Pl. 170 (1753).
BIBL. ver.: Phyteuma orbiculare Goir., Fl. ver. II, 518; Ph. orbiculare Poll., Fl. ver. I, 264; Rapunculus folio oblongo spica orbiculare Segu., Pl. ver. I, 184; Raponcolo montano di stretta foglia etc. Pona, M.B., 176.
NOM. ITAL.: Raponzolo orbicolare.
Geoelemento montano sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale montana.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
6-9 H scap PEai VI-VII.

Prati e pascoli, prevalentemente calcarei, nella fascia montana e subalpina in tutto il territorio.

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla!, Campofontana!, pascoli presso Lago Boaro, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Valon del Malera!, Gruppo del Carega!, Bocca Trappola!, Campobrun (C.M.), Monte Posta (C.M.), Val di Revolto (C.M.), Passo della Lora (Lucato,!), Corno d'Aquilio!; Monte Baldo ai Pra' di Malcesine!, Passo del Cerbiol!, da Tratto Spino a Cime Pozzette!, al Coal Santo!, Val Larga!, all'Artillon (A.M., Ton., Goir.), Val delle Buse (C.M.), Telegrafo (C.M.), Prabazar (Goir.), Ime (Goir.), Valfredda (Goir.).



1234. Phyteuma scheuchzeri All.
Auct. Syn. Stirp. Horti Taur. 11 (1773).

subsp. columnae (Gaudin) Becherer
in Viertel. Naturf. Gess. Zurich 68, 471 (1923).
BIBL. ver.: Phyteuma Scheuchzeri Goir., Fl. ver. II, 519; Ph. Scheuchzeri Goir., Erb. est. e autunn. etc., n° 470, Bull. Soc. Bot. It. 18, 1893; Ph. Scheuchzeri Poll., Fl. ver. I, 265.
NOM. ITAL.: Raponzolo di Scheuczer.
Geoelemento endemico sud-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali.
Specie degli Asplenietea trichomanis.
2-9 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi umidi selvatici dalla media alta pianura alle zone più elevate di tutti i monti veronesi dal massiccio baldense al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Giazza, Val Faselle!, Vajo dell'Anguilla!, Malga Terrazzo!, Gruppo del Carega!, Passo della Lora (Lucato), Valon del Malera (Tessari), Bosco Chiesanuova (Biadego), Grezzana (Goir.), Corno d'Aquilio!, Monte Pastello (Goir., Di Carlo), da Ceraino a Monte di Valpolicella!, Cima del Monte Pastello (Di Carlo), alla Chiusa (Mang.), Ceraino (Goir.), Val Sorda in Valpolicella!; Monte Baldo, Novezzina!, Novezza!, alle Acque Negre!, Valfredda (Mang., Goir.), alla Corona (A.M., Goir.), Val Losana (Goir.), alla Lonza (C.M.), lecceta di Navene (!, Di Carlo), Eremo dei SS. Benigno e Caro!.





432. Gen. Physoplexsis (Endl.) Schur ↑↑
(Enum. Pl.Transs. 431, 1866)

1235. Physoplexsis comosa (L.) Schur
Serp. Fl. Transs. 47 (1853).
SYN.: Phyteuma comosum L. (1753).
BIBL. ver.: Phyeteuma comosum Goir., Fl. ver. II, 518; Ph. comosum Goir., Erb. est.. e autunn. etc., n° 467, Bull. Soc. Bot. It. 18, 1893; Ph.comosum Poll., Fl. ver. I, 264; Rapunculus alpinus corniculatus Segu., Pl. ver. I, 185; Trachelio minore petreo Pona, M.B. 177.
NOM. ITAL.: Raponzolo chiomato.
Geoelemento endemico.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali.
Specie del Physoplexido-Potentillenion caulescentis.
(6,7),8,9 H scap PEAi VI-IX.

Fessure umide delle rupi nella zona montana e subalpina di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: oltre Giazza nella Val Fraselle!, tra Revolto e Campobrun!, Monte Pertica (Goir.), Monte Posta (Goir.), Passo della Lora (Lucato); Monte Baldo lungo il sentiero del Ventrar (Di Carlo), tra Tratto Spino e il Ventrar!, alla Lonza (Mang.), Covoli di Valfredda (A.M.), Coal Santo e al Sassetto (Ton., Goir.), Costabella (Goir.), sopra Cassone circa all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (C.M.), Val Sorda, Fumane (Di Carlo).
Altre località segnalate: alla Corona (Goir.), Monti Malera e Trapola (Goir.), Valli delle Pietre, degli Ossi, Val Larga e Valdritta (Goir.).





433. Gen. Jasione L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 400, 1754)

1236. Jasione montana L.
Sp. Pl. 928 (1753).
BIBL. ver.: Jasione montana Goir., Fl. ver. II, 520; J. montana Goir., Erb. est. e autunn. etc. n° 473, Bull. Soc. Bot. It. 18, 1893; J. montana Poll., Fl. ver. I, 305; Rapunculus Scabiosae capitulocoeruleo Segu., Pl. ver. I, 185.
NOM. ITAL.: Jasione di monte.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Regione mediterranea.
Specie dei Koelerio-Corynephoretea.
2-5, (6,7) H bienn/T scap PEAi IV-X.

Specie dei pascoli e dei luoghi umidi dell'alta pianura e della media montagna, già rara al tempo di Goiran; non rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang., Goir.), Monte Bellocca, Tregnago (A.M.), Purga di Bolca (A.M.), alla Pissacavra (Goir.), Monte Baldo tra Spiazzi e Pazzon (Biadego), Val di Caprino (Goir.).
Altre località segnalate: colline della Valpantena (Goir.), Quinzano (Goir.), Santa Maria di Negrar (Goir.), alle falde del Pastello (Goir.), colline prospicienti il Garda (Poll.).









CII. Fam. Asteraceae ↑↑↑


434. Gen. Eupatorium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 363, 1754)

1237. Eupatorium cannabinum L.
Sp. Pl. 838 (1753).
BIBL. ver.: Eupatorium cannabinum Goir., Fl. ver. II, 560; E. cannabinum Poll., Fl. ver. III, 635; E. cannabinum Segu., Pl. ver. II, 169; Eupatorio di Dioscoride Calc., Viagg. etc., 9.
NOM. ITAL.: Canapa acquatica, Erba per la febbre terzana.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Convolvuletalia sepium.
1-7 H scap pEAi VII-IX.

Luoghi umidi selvatici, margine dei corsi d'acqua dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: San Pietro in Valle e Busatello (!, Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Goir., Di Carlo), Selva di Progno!, lecceta di Navene!, Monte Pastello (Goir.,!), Boscomantico!, Verona al Pestrino!, Giazza!, Vajo del Paradiso, Grezzana (Divincenzo,!), San Michele Extra (Biadego), Monte Ongarine (Mang.), Bolca (A.M.), Garda, San Vigilio (Ton.), Tregnago (C.M.), Val di Caprino, Boi (Goir.), Avesa (Goir.), lungo l'Adige (Goir.), Valle Scura sopra Avesa nel letto del torrente (Goir.), siepi al Tagliaferro (Ton., Goir.), Settimo di Pescantina (Goir.).





435. Gen. Solidago ↑↑
(Gen.Pl. ed.V, 374, 1754)

1238. Solidago virgaurea L.
Sp. Pl. 880 (1753).
BIBL. ver.: Solidago Virga-aurea Goir., Fl. ver. II, 564; S. Virga-aurea Poll., Fl. ver. II, 681; Virga-aurea latifolia serrata Segu., Pl. ver. II, 213; Solidago serracenica del Lobelio Pona, M.B., 231.
NOM. ITAL.: Verga d'oro.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: regioni temperate e fredde dell'emisfero boreale.
Specie dei Carpino-Fagetea sylvaticae.
(1), 2-7 Hscap pEAi VIII-X.

Comune nei luoghi boschivi, nelle macchie, nei pascoli e nei luoghi rupestri dall'Alto Agro Veronese all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Lucato, Di Carlo), Vajo Borago (Di Carlo), Selva di Progno!, Bosco dei Folignani, Lessini!, Corno d'Aquilio!, lecceta di Navene!, Monte Pastello da Ceraino a Monte!, Torricelle al Forte Biondella!, Quinzano!, Val Sorda, Valpolicella!, Cerro!, Campiani di Garda!, Valon del Malera (Tessari), Erbezzo!, Gruppo del Carega!, Vajo del Paradiso, Grezzana!, Bosco Chiesanuova (Biadego), colline veronesi (Mang.), Tregnago ai Carbonari (A.M.), Tregnago (C.M.), Monte Santa Viola, Lessini (Goir.), Velo (Goir.), Spredino (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Monte Baldo, Val Larga (Ton.), Naole (Goir.), Novezza (Goir.).



1239. Solidago canadensis L.
Sp. Pl. 878 (1753).
BIBL. ver.: Solidago canadensis Goir., Fl. ver. II, 564.
NOM. ITAL.: Verga d'oro del Canada.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: originaria dell'America settentrionale.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
1-5 H scap pEAi VIII-IX.

Coltivata nei giardini, tavolta si incontra inselvatichita.

Esemplari d'Erbario: Verona, lungo l'Adige al Pestrino!, Verona, Campo Marzo (Ton., Goir.), Ceraino (Goir.), Monte Pastello, presso Monte (Goir.).



1240. Solidago gigantea Aiton
Hort. Kew. 3:211 (1789).
SYN.: Solidago serotina Ait. (1789).
BIBL. ver.: Solidago serotina Goir., Fl. ver. II, 564.
NOM. ITAL.: Verga d'oro maggiore, Pioggia d'oro.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America settentrionale, altrove coltivata e naturalizzata.
Specie del Convolvulion sepium.
1-5 H scap pEAi VII-IX.

Pianta di origine nordamericana, coltivata nei giardini, si incontra inselvatichita nella bassa e medio-alta pianura.

Esemplari d'Erbario: Valdonega (Goir.), Verona al Boschetto (Di Carlo), Montorio lungo la Fossa Murara!, Bagnolo di Nogarole Rocca (Di Carlo), Palude del Busatello (Di Carlo).





436. Gen. Bellis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 378, 1754)

1241. Bellis perennis L.
Sp. Pl. 886 (1753).
BIBL. ver.: Bellis perennis Goir., Fl. ver. II, 569; B. perennis Poll., Fl. ver. II, 659; Bellis sylvestris minor Segu., Pl. ver. III, 281.
NOM. ITAL.: Pratolina.
NOM. DIALETT.: Margaritina.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie del Cynosurion.
1-7, (8,) H ros PEAI II-XI.

Comune nei prati, nei luoghi erbosi, negli incolti dal piano fino a spingersi all'orizzonte subalpino, seppur più raramente.

Esemplari d'Erbario: Trezzolano!, Scaveaghe di Garda!, pendici del Monte Brè!, Vajo Galina (Lucato), Vajo Borago (Di Carlo), Verona alle Golosine (!, Di Carlo), Verona, San Zeno in Monte, Porta Pellegrina (Mang., Goir.), Tregnago (A.M., C.M.,!), Malera, Monti Lessini (Biadego), Pestrino!, Montorio!, Moruri!, Mizzole!, Trezzolano!.





437. Gen. Aster L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 373, 1754)

1242. Aster novi-belgii L.
Sp. Pl. 877 (1753).
BIBL. ver.: Aster Novi-Belgii Goir., Fl. ver. II, 568.
NOM. ITAL.: Astro americano.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America settentrionale, altrove coltivato e naturalizzato.
Specie del Convolvulion sepium.
1-5 H scap pEAi VI-IX.

Coltivata come pianta ornamentale, cresce anche subspontanea nei luoghi umidi dalla bassa pianura all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto e in prossimità della diga (Di Carlo), Bardolino (Lucato), Tregnago (C.M.), Isola della Scala (Goir.), Verona, Valdonega, Porto San Pancrazio, San Michele (Goir.), Campo Marzo (Goir.).
Altre località segnalate: pendici del Monte Baldo ad Onè e Ferrara (Goir.), tra San Martino e San Michele (Goir.).



1243. Aster salignus Willd.
Sp. Pl. III, 1803.
SYN.: Aster salicifolius Scholl. (1787), Aster salignus W. (1804).
BIBL. ver.: Aster salicifolius Goir., Fl. ver. II, 568; A. salignus Poll., Fl. ver. II, 699; Aster latifolius Tripolii flore albo Segu., Pl. ver. III, 277.
NOM. ITAL.: Astro a foglie di salice.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America settentrionale, altrove naturalizzato.
Specie del Convolvulion sepium.
1,2 Hscap pEAi VIII-X.

Pianta originaria del continente americano, un tempo frequentemente coltivata nella bassa e media pianura veronese, attualmente scomparsa.

Esemplari d'Erbario: Campo Marzo (Ton., Mang.), Verona, Porta Pellegrina (A.M.), fossati in prossimità di San Michele Extra (Biadego, 1921).



1244. Aster amellus L.
Sp. Pl. 873 (1753).
BIBL. ver.: Aster Amellus Goir., Fl. ver. II,567; A. Amellus Goir., N. Giorn. Bot., XXIII, 191; A. Amellus Poll., Fl. ver. II, 700; A. Amellus Poll., Viagg. etc., 14, 80; Aster atticus coeruleus vulgaris Segu., Pl. ver. II, 207; Amello di Virgilio Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Astro di Virgilio.
NOM. DIALETT.: Settembrini.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Siberia occidentale.
Specie del Geranion sanguinei.
2-5 H scap pEAi VIII-X.

Pascoli aridi, cespuglieti, macchie dalla media-alta pianura all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago (Di Carlo), Costagrande di Avesa!, San Dionigi di Parona!, lecceta di Navene!, Trezzolano e Cancello!, Monte Pastello tra Ceraino e Monte!, tra Monte e San Giorgio di Valpolicella!, roccolo Marchiori di Santa Maria in Stelle!, tra Azzago e Romagnano!, alla Cola di Avesa!, Boscomantico!, Vajo Galina!, Cerro veronese!, Monte Gazo (Goir.), Tregnago (A.M.), Badia Calavena (C.M.), Valpantena (Mang.), Grezzana (Ton.), Bussolengo Goir.), Bardolino (Lucato), Scaveaghe di Garda!, Ferrara di Monte Baldo!, tra Pazzon e Spiazzi (Biadego), Monte Baldo ai Castelletti (Ton., Goir.), Monte Novezago (Goir.), Lotrago (Goir.), Valle Scura sopra Avesa (Goir.), Vajo Pisacavra (Goir.), Vajo Sperzani (Goir.).



1245. Aster alpinus L.
Sp. Pl. 872 (1753).
BIBL. ver.: Aster alpinus Goir., Fl. ver. II, 566; A. alpinus Poll., Fl. ver. II, 699; Aster montanus coeruleus, magno flore, foliis oblongis Segu., Pl. ver. II, 208; Quinto Aster ongarico Clusiano Pona, M.B., 210.
NOM. ITAL.: Astro alpino.
Geoelemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, America settentrionale.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
(6,7), 8,9 H scap pEAi VI-IX.

Rupi e pascoli subalpini di tutti i monti veronesi (1400-2100 m); talora, lungo i corsi d'acqua, si incontra a quote inferiori.

Esemplari d'Erbario: Castel Gaibana (Di Carlo), Campofontana (A.M.), Roverè di Velo (A.M.), Monte Malera (Goir.); Monte Baldo, Pra' di Malcesine (Di Carlo), Sentiero del Ventrar!, Malga Ortigara!, Tratto Spino!, Cima Pozzette!, Prada (Lucato), Naole, sopra Valfredda (Biadego), Coal Santo (Mang.), Val Basiana (C.M.), Costabella (Goir.), Colma di Malcesine (Goir.), Pastello e Pastelletto (Goir.), Corno d'Aquilio e Corno Mozzo (Goir.), Podesteria e Castelberto (Goir.), Campobrun (Goir.,!), Passo della Lora (Goir.,!), Zeola (Goir.).



1246. Aster bellidiastrum (L.) Scop.
Annus Hist. Nat. 2:64 (1769).
SYN.: Bellidiastrum michelii Cass. (1816); Arnica Bellidiastrum All. (1785).
BIBL. ver.: Bellidiastrum Michelii Goir., Fl. ver. II, 570; Arnica Bellidiastrum Michelii Poll., Fl. ver. III, 672; Bellidiastrum alpinum, foliis brevioribus hirsutis etc., Segu., Pl. ver. II, 120.
NOM. ITAL.: Bellidiastro.
Geoelemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
6-9 H ros PEai V-VIII.

Rupi calcaree umide, pascoli della zona montana e subalpina, più raramente in quella collinare, dai Lessini al massiccio baldense.

Esemplari d'Erbario: Monti Lessini (Biadego) Passo Pertica!, Vestenanuova (A.M.), Tregnago (A.M.), Passo della Lora, Monte Zeola (C.M.), Bocca Gaibana (Di Carlo), Castel Gaibana (Di Carlo), Gruppo del Carega, allo Scalorbi (!, Di Carlo), Cima Posta (Biadego), Monte Malera (Goir.), Valon del Malera!, Monte Pastello (Mang., Di Carlo), Monte Pastelletto (Di Carlo), Corno d'Aquilio!; Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Tratto Spino!, Cima Pozzette!, Artillon (Mang.), Val Grande e Valfredda (Goir.), Costabella (Ton.), alla Corona (Goir., C.M.).



1247. Aster linosyris (L.) Bernh.
Syst. Verz. 151 (1800).
SYN.: Linosyris vulgaris Cass.(1882); Chrysocoma Linosyris L. (1753).
BIBL. ver.: Linosyris vulgaris Goir., Fl. ver. II, 569; Chysosoma Linosyris Poll., Fl. ver. III, 635; Conyza Linariae folio Segu., Pl. ver. II,168; Elicriso sivestre del Trago Pona, M.B., 168.
NOM. ITAL.: Astro spillo d'oro.
Geoelemento euri-mediterraneo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
(1), 2-5 H scap pEAi VII-X.

Prati aridi steppici, luoghi selvatici sassosi, cespugli, siepi della media e alta pianura e della collina.

Esemplari d'Erbario: Monte di Valpolicella (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), San Dionigi di Parona!, la Cola di Avesa!, Vajo Galina (Lucato), Quinzano (Goir., Lucato), Monte Ongarine (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Montecchio di Negrar!, Sona (Goir.), Monte Cucco (Goir., Biadego), Spredino (Goir.), Monte Pastello in prossimità di Monte (Di Carlo), Domegliara (Goir.), Valpantena (Goir.), alle Ferrazze (Goir.), alla Pezza di Olivè (Goir.), Monte Viacara (Goir.), Tregnago (A.M.), Badia Calavena (A.M., C.M.).





438. Gen. Erigeron L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 371, 1754)

1248. Erigeron annuus (L.) Pers.
Syn. Pl. 2:431 (1807).
SYN.: Aster annuus L. (1753).
BIBL. ver.: Erigeron annuus Goir., Fl. ver. II, 565; Aster annuus Poll., Fl. ver. III, 680.
NOM. ITAL.: Cespica annua.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: originario dell'America settentrionale, altrove naturalizzato e subspontaneo.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
1-5, (6,7) T scap pEAi VII-X.

Luoghi erbosi umidi, incolti, campi, siepi, dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: incolto presso Mozzecane, (Di Carlo), Vajo Borago (!, Di Carlo), Verona, Torricelle lungo la Lasagna!, Verona, Porta Nuova!, Quinzano!, Cancello!, Monte Cucco!, Verona al Pestrino (Mang.), tra Mizzole e Pigozzo!, Avesa (Goir.), Fonte Calesan di Mezzane!, San Michele Extra (Biadego), Grezzana al Vajo del Paradiso (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Soave (Goir.), Roncà (Mang.), Monte Baldo, Spiazzi!, Boscomantico!, Monte della Parte, San Dionigi!, alla Spigola e alla Cola di Avesa!, Boschetto vicino l'Adige, Verona!.



1249. Erigeron karvinskianus DC.
Prodr. 5:285 (1836).
NOM. ITAL.: Cespica karvinskiana.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: America settentrionale, naturalizzato nell'Europa sudoccidentale.
Specie dei Parietarietalia judaicae.
2-5 H scap PEAi VI-X.

Rupi e muri; in espansione.

Esemplari d'Erbario: Verona, Montorio lungo un fosso (Di Carlo), Garda, lungo il molo (Di Carlo), Torri del Benaco (!, Di Carlo), Torri in località Pradèr!.



1250. Erigeron acer L.
Sp. Pl. 863 (1753).
BIBL. ver.: Erigeron acris Goir., Fl. ver. II, 565; E. acre Poll., Fl. ver. III, 680; Aster arvensis coeruleus acris Segu., Pl. ver. II, 208; Dentellaria del Gesnero Pona, M.B., 139 et 240.
NOM. ital: Cespica acre.
Geoelemento eurasiatico-nordamericano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America settentrionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
(1), 2-7 H Scap (H bienn) PEAi VI-X.

Luoghi incolti, muri, campi, siepi dal piano all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Bellocca!, Badia Calavena (A.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Tregnago (A.M., C.M.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Fosse (Goir.), Monte Santa Viola (Goir.), Grezzana (Ton.), Romagnano (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Cucco e Monte Zovo (Goir.), tra Trezzolano e Cancello!, Avesa (Goir.), Monti Lessini ai Sarmassi (Goir.), San Dionigi di Parona (Goir.), Verona, sabbie dell'Adige (Goir.), Monte Pastello!, Custoza (Goir.), Scaveaghe di Garda!, Castelletto di Brenzone (Goir.), Ceraino (Goir.), Monte Baldo alle Acque Negre (C.M.).



1251. Erigeron alpinus L.
Sp. Pl. 864 (1753).
BIBL. ver.: Erigeron alpinus Goir., Fl. ver. II, 566; E. alpinus Poll., Fl. ver. II, 680; Aster alpinus flore purpurascente Segu., Pl. ver II, 209.
NOM. ITAL.: Cespica alpina.
NOM. DIALETT.: Margarite de montagna.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: catene montane dell'Europa centro-meridionale.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
(6,7), 8,9 H scap PEAi VI-IX.

Rupi e pascoli subalpini.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Monti Lessini al Branchetto!, Valon del Malera (Tessari), Revolto (Biadego), Velo (A.M.), Monte Trapola e Gaibana (Goir.), Monte Malera (Goir.), Corno d'Aquilio!, Monte Baldo al Coal Santo!, Valfredda (Goir., C.M.), Val degli Ossi (Goir.), alla Colma di Malcesine (Di Carlo).



1252. Erigeron glabratus Bluff. et Fingerh.
Comp. Fl. German. 2:364 (1825).
BIBL. ver.: Erigeron glabratus Goir., Fl. ver. II, 566.
NOM. ITAL.: Erigero polimorfo.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Giura, Balcani, Carpazi.
Specie del Seslerion variae.
8,9 H scap pEAi VII-IX.

Prati, pascoli, luoghi rupestri subalpini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Goir.), alle Acque Negre (Goir.), Costabella (Ton.).
Altre località segnalate: Monte Pastello (Goir.), Podesteria (Goir.), Monte Posta (Goir.), Campobrun (Goir.), Naole (Goir.), Costabella (Goir.), Val Losana e Artillon (Goir.).





439. Conyza L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 251, 1737)

1253. Conyza canadensis (L.) Cronquist
in Bull. Torrey Bot. Club. 70:632 (1943).
SYN.: Erigeron canadensis L. (1753).
BIBL. ver.: Erigeron canadensis Goir., Fl. ver. II, 564; E. canadensis Poll., Fl. ver. II, 679; Virga aurea Virginiana hirsuta annua flore Secondo la "Flora illustrata del Monte Baldo" di Prosser et al., l'Erigeron alpinus L. è riconducibile all'Erigeron glabratus Bluff. et Fingerh. pallido Segu., Pl. ver. II, 214.
NOM. ITAL.: Saeppola canadese.
Geoelemento di origine nordamericana.
DIFFUSIONE: cosmopolita.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5 T scap PEAi VI-IX.

Greti dei corsi d'acqua, luoghi sabbiosi, macchie, incolti aridi dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Monte Maroni (Goir.), Verona, via Chioda (Di Carlo), Verona, al Pestrino (Di Carlo), Spigola di Avesa!, Verona, lungo il canale Camuzzoni (Lucato), San Michele Extra (Biadego), Verona, Tombetta (Goir.), Verona, cortile di Palazzo Gobetti (Di Carlo), Soave!, Tregnago (A.M., C.M.,!), Scaveaghe di Garda!.



1254. Conyza bonariensis Cronquist
in Bull.Torrey Bot. Club 70:632 (1943).
NOM. ITAL.: Saeppola di Buenos Aires.
Geoelemento neotropicale.
DIFFUSIONE: America centrale, altrove naturalizzata.
Specie del Chenopodion muralis.
1-5 T scap PEAi V-IX.

Incolti aridi.

Esemplari d'Erbario: Verona, via Turbina!, Verona, Anfiteatro Arena!.
Altre località segnalate: Castelletto di Brenzone (Prosser), Cisano (Prosser).



1255. Conyza sumatrensis (Retz.) E. Walker
in J. Jap. Bot. 46:72 (1971).
SYN. Erigeron sumatrensis Retz. Observ. Bot. 5:28 (1788). Conyza albida Willd. ex Spreng.
NOM. ITAL.: Coniza di Sumatra.
Geoelemento neotropicale.
DIFFUSIONE: nat. in Europa meridionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
2-5 T scap PEAi VI-IX.

Terreni di trasporto, macchie, sentieri, greti della media pianura e della fascia collinare.

Esemplare d'erbario: Verona, al Pestrino!.





440. Gen. Filago L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 397, 1754)

1256. Filago vulgaris Lam.
Fl. Franc. 2:61 (1779).
BIBL. ver.: Filago germanica Goir., Fl. ver. II, 609; Gnaphalium germanicum Poll., Fl. ver. II, 656; Filago seu Impia Segu., Pl. ver. II, 166; Gnaphalio comunissimo ovvero Impia di Plinio Pona, M.B., 5.
NOM. ITAL.: Bambagia comune.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Thero-Airion.
1-5 T scap pEA VII-X.

Incolti, campi, pascoli, bordure di strade dalla bassa pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Azzago!, scarpata ferroviaria presso San Massimo (Lucato), Boscomantico (C.M.), Verona, ruderi (Goir.).



1257. Filago pyramidata L.
Sp. Pl. 1199 (1753).
SYN.: Filago spathulata Presl (1822).
BIBL. ver.: Filago pyramidata subsp. spathulata Goir., Fl. ver. II, 609.
NOM. ITAL.: Bambagia spatolata.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Thero-Brachypodietea.
2-5 T scap PEa V-VII.

Incolti aridi, margini di sentieri, macerie dalla media-alta pianura alla collina e talora all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Pastrengo lungo il Biffis (Di Carlo), Bardolino (Lucato), Rocca di Garda (Goir.), Monte Baldo da Caprino a Lumini (Goir.), Monte Pastello (!, Di Carlo), sponde dell'Adige presso San Vito del Mantico (Goir.), mura della città di Verona (Goir., C.M.), Verona, Borgo Trento (Goir.), da Grezzana a Romagnano (Goir.), Tregnago (A.M., C.M.).



1258. Filago arvensis L.
Sp. Pl. in add. (1753).
BIBL. ver.: Filago arvensis Goir., Fl. ver. II, 610; Gnaphalium montanum Poll., Fl. ver. II, 657.
NOM. ITAL.: Bambagia campestre.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Koelerio-Corynophorietea.
(1), 2-5 T scap PEA VI-IX.

Campi, incolti, luoghi aridi siccitosi della media-alta pianura veronese.

Esemplari d'Erbario: Valeggio (Mang.), Boscomantico (Goir.), Verona, Porta Nuova (Goir.).
Altre località segnalate: Porto San Pancrazio, Tomba, Tombetta (Goir.), Monte Baldo alle falde, Lumini e Castione (Goir.), Monti Lessini, San Rocco di Piegara (A.M.).





441. Gen. Micropus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed.V, 398, 1754)

1259. Micropus erectus L.
Sp. Pl. in add. (1753).
BIBL. ver.: Micropus erectus Goir., Fl. ver. II, 610.
NOM. ITAL.: Filaggine eretta.
Geoelemento sudeuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Thero-Brachypodietalia.
2-5,(6,7) T scap pEA VII-IX.

Luoghi aridi, sassosi della media-alta pianura e della collina.

Esemplari d'Erbario: Monte Viacara nella Val d'Illasi (Goir., C.M.), Tregnago (Ton.), Monte Gadà (C.M.), castello di Montorio (Goir.), Avesa (Goir.), Boscomantico (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Pastrengo lungo il Biffis (Di Carlo), alle falde del Monte Pastello (Goir.), tra Pazzon e Spiazzi (Ton., Goir., C.M.), Brentino (Goir.), Monte Baldo ai Tessari e a Pozzo Galletto (Goir.).





442. Gen. Gnaphalium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 368, 1754)

1260. Gnaphalium sylvaticum L.
Sp. Pl. 856 (1753).
BIBL. ver.: Gnaphalium sylvaticum Goir., Fl. ver. II, 607; G. sylvaticum var. β Fl. ver. II, 653; Filago germanica altera secundum folia florida Segu., Pl. ver. III, 163.
NOM. ITAL.: Canapecchia dei boschi.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nord-occidentale, America settentrionale.
Specie degli Epilobietea angustifolii.
4-7 H scap pEAi VII-IX.

Radure, prati, pascoli, ericeti e luoghi selvatici dell'orizzonte montano e subalpino del Baldo e dei Lessini confinanti col territorio vicentino.

Esemplari d'Erbario: Velo (A.M.), Valon del Malera (Tessari), Monte Malera (Biadego), Revolto (Goir.), Campobrun (Goir.), Corno d'Aquilio alla Liana (Goir.); Monte Baldo in Valfredda (Ton.), Prabazar (Agosti), Novezza (Ton.), Ime (Ton.), Novezzina (Goir.), Val delle Buse (Goir.), Val Basiana (Goir.), Val Losana (Goir.), Costabella (Goir.).



1261. Gnaphalium hoppeanum Koch
Syn. Fl. Germ. Helv. Ed. 2:399 (1843).
NOM. ITAL.: Canapecchia di Hoppe.
Geoelemento montano sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Balcani, Carpazi.
Specie dell'Arabidion coeruleae.
8,9 H scap pEAi VII-X.

Luoghi sassosi e pascoli subalpini.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Monte Baldo nella Valle delle Pietre (Ton., Goir., C.M.), Val Losana (Ton., Goir.), Novezza (Ton.).



1262. Gnaphalium supinum L.
Syst.Nat. ed. 12, 2:334 (1767).
BIBL. ver.: Gnaphalium supinum Goir., Fl. ver. II, 608; G. supinum Poll., Fl. ver. II, 654.
NOM.it.: Canapaccia dei ghiacci, Gnafalio sdraiato.
Geoelemento artico-alpino.
DIFFUSIONE: Europa artica, America artica.
Specie del Salicion herbaceae.
8,9 H scap pEAi VIII-X.

Pascoli e luoghi sassosi dell'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega, Campobrun (Goir.); Monte Baldo (Goir.) al Coal Santo (Biadego). Segnalato da Prosser nel Vallone sotto il Telegrafo, Monte Baldo.



1263. Gnaphalium luteo-album L.
Sp. Pl. 851 (1753).
BIBL. ver.: Gnaphalium luteo-album Goir., Fl. ver. II, 607; G. luteo-album Poll., Fl. ver. II, 651; Elichrysum silvestre latifolium etc. Segu., Pl. ver. III, 261.
NOM. ITAL.: Canapecchia giallastra.
Geoelemento (sub) cosmopolita.
Specie degli Isoëto-Nanojuncetea.
1-5 T scap PEA VI-IX.

Incolti e muri umidi, prati e campi dalla bassa pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Vigasio (Goir.), Valeggio (Goir.), Montorio (C.M.), Verona, Porta Pellegrina (C.M.), Porta Vescovo (C.M.), Verona, Valdonega (Goir.), Isola della Scala (Goir.), Grezzana alle Sengie di Falasco (A.M., Mang.), Pojano in Valpantena (Goir.), Olivè (Goir.), Tregnago (C.M.).





443. Gen. Antennaria Gaertner ↑↑
(Fruct. II, 410, 1791)

1264. Antennaria dioica (L.), Gaertn.
Fruct. Sem. Pl. 2:410 (1791).
SYN.: Gnaphalium dioicum L. (1753).
BIBL. ver.: Antennaria dioica Goir., Fl. ver. II, 608; Gnaphalium dioicum Poll., Fl. ver. II, 651; Elichrysum montanum etc. Segu., Pl. ver. II, 164, 165 et III, 260.
NOM. ITAL.: Sempiterni di montagna.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nord-occidentale, America settentrionale.
Specie dei Nardetea strictae.
6-9 Ch rept PEai VI-VII.

Luoghi erbosi secchi, pascoli, ericeti e boschi radi della fascia montana e subalpina di tutti i monti veronesi dal Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Agosti), Tratto Spino e Cima Pozzette!, Coal Santo!, Costabella (Biadego), Valfredda (Mang., Goir.), Prabazar (Goir., C.M.), Val Basiana (Ton.); Monti Lessini Corno d'Aquilio!, Cornetto (Goir.), Valon del Malera (Tessari), Malga San Giorgio!, Parpari (Biadego), Dosso del Pezzo (Di Carlo), Monte Bellocca (A.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Revolto (C.M.), Sega di Ala!.





444. Gen. Leontopodium (Pers.) R. Br. ↑↑
(in Trans. Linn. Soc. Lond. XIII, 124, 1817)

1265. Leontopodium alpinum Cass.
Dict. Sci. Nat. 25:474 (1822).
SYN.: Gnaphalium leontopodium L. (1753).
BIBL. ver.: Leontopodium alpinum Goir., Fl. ver. II, 609; Gnaphalium leontopodium Poll., FlBIBL. ver.: II, 655; Filago alpina capite folioso Segu., Pl. ver. II, 167; Gnafalio alpino del Clusio Pona, M.B., 196; Leontopodio del Mattioli Calc., Viagg. etc., 13.
NOM. ITAL.: Stella alpina.
Geoelemento montano eurasiatico.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Giura, Carpazi, Balcani.
Specie del Seslerion variae.
(6,7), 8,9 H scap PEai VI-VIII.

Pascoli e luoghi rupestri dell'orizzonte subalpino dal Baldo al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Rifugio Telegrafo (Di Carlo), Cima Pozzette!, Costabella (Goir., Biadego), Valfredda e Val delle Buse (Ton., Goir.), Corno Mozzo!, Monte Malera (A.M.,!), Passo della Liana (Goir.), Gruppo del Carega!, Cima Posta (Goir.), Passo della Lora (Lucato), dal Rifugio Fraccaroli al Passo Pertica (Di Carlo), Naole (Goir.), Coal Santo (Goir.), Val Losana Goir.), Colma di Malcesine (Goir.), Podesteria (Goir.), Castelberto (Goir.), Campobrun (Goir.,!).





445. Gen. Inula L.↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 375, 1754)

1266. Inula salicina L.
Sp. Pl. 882 (1753).
BIBL. ver.: Inula salicina Goir., Fl. ver. II, 600; I. salicina Poll., Fl. ver. II, 675; Aster montanus luteus Segu., Pl. ver. II, 210.
NOM. ITAL.: Enula aspra.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie del Molinion.
2-5 H scap PEAi VI-IX.

Non comune nei prati, nei luoghi erbosi umidi, nelle boscaglie rade della media alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Monte Ongarine, Quinzano!, Spigola di Avesa!, tra Mizzole e Pigozzo!, Centore di San Michele Extra (Goir.), Campo Marzo (Mang.), Tregnago (A.M., Goir., C.M.), Val di Caprino (Goir.), Scaveaghe di Garda!, Vajo Galina, Avesa!, Cancello!.



1267. Inula spiraeifolia L.
Syst. Nat. ed. 10:1219 (1759).
SYN.: Inula squarrosa L. (1763).
BIBL. ver.: Inula squarrosa Goir., Fl. ver. II, 600; I. squarrosa Poll., Fl. ver. II, 675; Aster conyzoides odoratus luteus Segu., Pl. ver. II, 211.
NOM. ITAL.: Enula uncinata.
Geoelemento sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale.
Specie del Geranion sanguinei.
2-5 H scap PEAi VI-IX.

Luoghi aridi, macchie, rupi della media-alta pianura e della collina.

Esemplari d'Erbario: Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Montorio (Di Carlo), Parona!, San Dionigi di Parona (Goir.,!), Castel San Pietro!, Spigola di Avesa!, Avesa fronte cave!, Villa Piatti, Moruri!, Monte Ongarine, Quinzano!, Monte Arzan, Avesa!, Monte della Parte!, Monte Cavro, San Rocchetto!, La Cola!, Castel San Felice (Goir.), Valdonega (Goir.), Monte Novezago, Val Squaranto (Goir.), Lugo di Grezzana (Ton.), Senge di Falasco, Valpantena (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Spredino (Goir.), Tregnago (A.M., C.M.,!), Monte Pastello tra Ceraino e Monte!, Scaveaghe di Garda!



1268. Inula hirta L.
Sp. Pl. 883 (1753).
BIBL. ver.: Inula hirta Goir., Fl. ver. II, 601; I. hirta Poll., Fl. ver. II, 676; Aster luteus, hirsuto Salycis folio Segu., Pl. ver. II, 211.
NOM. ITAL.: Enula scabra.
Geoelemento sud-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale, Asia nordoccidentale.
Specie del Geranion sanguinei.
4-7 H scap PEai VI-VIII.

Prati e pascoli aridi dalla media e alta pianura alla zona montana.

Esemplari d'Erbario: tra Fosse e Sant'Anna d'Alfaedo (Di Carlo), cima del Monte Pastello (Di Carlo), Forte Mallabi sul Pastello (Di Carlo), San Giorgio di Valpolicella!, Tregnago (A.M., C.M.), Monte Gadà (C.M.), Monteforte (Ton., Goir.), pendici del Corno d'Aquilio (Goir.), alle contrade Coste e Lavarin (Goir.), Monte Crosòn di Avesa!, Moruri!, Sezano!, San Dionigi!, Villa Forti sulle Torricelle!, La Pezza sopra Olivè (Goir.), Boscomantico (Mang., Goir.), Verona, Porto San Pancrazio al Lazzaretto (Ton.), Ponte di Veja (Goir.), Torri del Benaco!, Campiani di Garda!, Torri del Benaco, Le Prandine!, lecceta di Navene!, Monte Baldo alla Corona (Goir.), Naole (Goir.), Ferrara (Goir.), Vajo Galina!, tra Montorio e Trezzolano!, Mizzole!, Santa Maria in Stelle!, Sezano!.



1269. Inula britannica L.
Sp. Pl. 882 (1753).
BIBL. ver.: Inula britannica Goir., Fl. ver. II, 601; I. britannica Poll., Fl. ver. II, 673; Aster palustris luteus etc. Segu., Pl. ver. II, 210.
NOM. ITAL.: Enula britannica.
Geoelemento medioeuropeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centro orientale, Asia centro occidentale.
Specie del Potentillion anserinae.
1-4 H scap PEAi VI-X.

Rara, nei prati umidi, lungo i fossati e nei luoghi paludosi in genere della bassa e media pianura veronese.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello (Di Carlo), dintorni di Tregnago (A.M., C.M.), Verona, Porto San Pancrazio (C.M.), San Michele Extra (Ton., Goir.), Verona, Porta Vescovo (C.M.).



1270. Inula ensifolia L.
Sp. Pl. 883 (1753).
BIBL. ver.: Inula ensifolia Goir., Fl. ver. II, 600; I. ensifolia Poll., Fl. ver. II, 676; Aster luteus, Linariae rigido glabro folio Segu., Pl. ver. II, 212.
NOM. ITAL.: Enula con foglie spadiformi.
Geoelemento europeo-orientale.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale, Asia nordoccidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.

Rinvenuta da Prosser (1995) nella Valle della Bova a est di Navene e nella Valle d'Adige a Nord-Ovest di Rivalta.



1271. Inula graveolens (L.) Desf.
Fl. Atlant. 2: 275 (1799).
BIBL. ver.: Inula graveolens Goir., Fl. ver. II, 602.
NOM. ITAL.: Enula fetida.
Geoelemento mediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
2 T scap pEA VIII-X.

Rinvenuta soltanto da Goiran in Verona, Porta Vescovo lungo la ferrovia.



1272. Inula viscosa (L.) Aiton
Hort. Kew. 3:223 (1789).
NOM. ITAL.: Enula vischiosa.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea.
Specie dei Lygeo-Stipetea.
2, 4 H scap pEAi VIII-X.

Incolti, radure, greti dei corsi d'acqua.

Esemplari d'Erbario: Purano, frazione di Marano di Valpolicella (Di Carlo), Verona, lungo via Torricelli in ZAI!.



1273. Inula conyzae (Griess.) Meikle
Fl. Cyprus 890 (1985).
SYN.: Conyza squarrosa L. (1753).
BIBL. ver.: Inula conyza Goir., Fl. ver. II, 601; Conyza squarrosa Poll., Fl. ver. II, 249; Conyza major vulgaris Segu., Pl. ver. II, 168; Coniza elenite del Cordo Pona, M.B., 17 et Baccara di Dioscoride Pona, M.B., 239.
NOM. ITAL.: Enula coniza, Erba china.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa nord-occidentale.
Specie degli Origanetalia vulgaris.
2-5, (6,7) H bienn pEAi VII-X.

Comune negli incolti, siepi, rupi, radure, cespugli e macchie dalla media e alta pianura fino alla zona montana dei Lessini e del Baldo.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago (Di Carlo), Vajo Galina!, Avesa, Monte Croson!, Spigola di Avesa!, Val Squaranto (Goir.,!), San Peretto di Negrar!, Torricelle (Goir.), Colle San Leonardo (Mang.), Verona, Santa Lucia sulla pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Tregnago (A.M., C.M.), Romagnano, Monte Zovo, Grezzana (Goir.), San Michele Extra (Goir., Biadego), da Bosco Chiesanuova ai Tracchi (Biadego), Scaveaghe di Garda!, Campiani di Garda!, lecceta di Navene!, Castelletto di Brenzone (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Mang.).





446. Gen. Pulicaria Gaertner ↑↑
(Fruct. II, 461, 1791)

1274. Pulicaria dysenterica (L.) Bernh.
Syst. Verz. 153 (1800).
SYN.: Inula dysenterica L. (1753).
BIBL. ver.: Pulicaria dysenterica Goir., Fl. ver. II, 603; Inula dysenterica Poll., Fl. ver.: II, 674; Aster pratensis autumnalis etc. Segu., Pl. ver. II, 212.
NOM. ITAL.: Mentastro, Menta selvatica.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa boreale.
Specie dei Potentillo-Polygonetalia.
1-5 H scap pEAi VII-X.

Nei prati umidi, lungo i fossati e le siepi dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Verona lungo l'Adige al Boschetto!, Verona, Porta Vescovo (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Verona, lungo l'Adige (Goir.), sponde del Lago del Frassino (Di Carlo), Tregnago e Cogollo (C.M.), Monte Baldo, Pazzon di Spiazzi (Biadego).



1275. Pulicaria vulgaris Gaertn.
Fruct. Sem, Pl. 2: 461 (1791).
BIBL. ver.: Pulicaria vulgaris Goir., Fl. ver. II, 603; Inula Pulicaria Poll., Fl. ver. II. 674; Aster palustris parvo flore globoso Segu., Pl. ver. II, 212.
NOM. ITAL.: Pulicaria fetida.
Geoelemento paleotemperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Bidentetea tripartitae.
1-5 T scap pEA VII-X.

Probabilmente estinta per quel che riguarda il territorio veronese, viveva un tempo nei luoghi umidi, lungo i fossati e i sentieri della pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona, San Michele Extra (Goir.), Vigasio (Goir.), Pacengo Goir.), Negrar (Goir.), Caprino (Goir.).





447. Gen. Pallenis ↑↑
(Cass. Dict. XXXVII. 275).

1276. Pallenis spinosa (L.) Cass.
in Cuv., Dict. Sci. Nat. 37:276 (1825).
SYN.: Asteriscus spinosus Sch.-Bip. (1844); Buphthalmum spinosum L. (1753).
BIBL. ver.: Asteriscus spinosus Goir., Fl. ver. II, 604; Buphthalmum spinosum Poll., Fl. ver. II, 716; Asteriscus annuus foliis ad florem rigidis Segu., Pl. ver. III, 283 et Viagg. etc., 15 et 81.
NOM. ITAL.: Asterisco spinoso.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea, Europa occidentale.
Specie dei Brachypodietalia phoenicoidis.
2-5 T scap/H bienn PEa (i) VI-VIII.

Luoghi incolti, pascoli aridi, siepi e macchie della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona, Colle San Leonardo (Mang.), Avesa (C.M.), Valdonega alla Fontana di Sommavalle (Goir.), dintorni di Tregnago (A.M.).





448.Gen. Carpesium L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 369, 1754)

1277. Carpesium cernuum L.
Sp. Pl. 859 (1753).
BIBL. ver.: Carpesium cernuum Goir., Fl. ver. II, 604; C. cernuum Poll., Fl. ver. II, 648; Asteriscus annuus foliis ad florem mollibus Segu., Pl. ver. II, 73; Astere giallo, ovvero Occhio maggiore di Cristo Pona, M.B., 171.
NOM. ITAL.: Capochino comune.
Geoelemento sudeuropeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale.
Specie dei Galio-Alliaretalia.
2-5 T scap/H bienn pEAi VII-X.

Luoghi selvatici, rive dei corsi d'acqua dalla pianura alla collina. Non rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: San Martino Buon Albergo, Caldiero (Goir.), Verona in Campo Marzo Goir.), San Michele Extra (Goir.), Marcenigo in val di Illasi (Goir.), Vigasio (Goir.), Lazise (Mang.), Gargnano di Lazise (Goir.), Val di Caprino (Goir.), Pazzon di Spiazzi (C.M.), Rivalta (Goir.), Val del Tasso (Goir.), Porcino in Monte Baldo (Goir.).





449. Gen. Buphthalmum L. ↑↑
(Sysy.Pl. ed. I, 1735)

1278. Buphthalmum salicifolium L.
Sp. Pl. 904 (1753).
BIBL. ver.: Buphthalmum salicifolium Goir., Fl. ver. II, 603; B. salicifolium Poll., Fl. ver. II, 717; B. grandiflorum Poll., Viagg. etc., 81 et 125; Asteroides alpine Salicis folio Segu., Pl. ver. II, 232.
NOM. ITAL.: Asteroide salicina.
Geoelemento montano-sudest europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale montana.
Specie del Geranion sanguinei.
2-7,(8,9) H scap PEAi VI-IX.

Pendii aridi soleggiati dalla media-alta pianura, alla collina fino all'orizzonte montano e talora subalpino dal Baldo ai Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Goir.), Ferrara (Goir.), Mezzavilla (Goir.), lecceta di Navene!, Ceraino (Goir.), Scaveaghe di Garda!, Bussolengo, nella scarpata arida che costeggia la pista ciclabile lungo il Biffis (Di Carlo), Sant'Anbrogio di Valpolicella (Goir.), Corno d'Aquilio!, Monte Arzan di Avesa!, Moruri!, Cancello!, Monte Ongarine!, Torricelle!, Montorio (Agosti), Vajo Borago (Di Carlo), Romagnano di Grezzana (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Val Squaranto!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Bosco Chiesanuova (Biadego,!), Tregnago (A.M., C.M.), Malera, Passo della Lora (Lucato), Gruppo del Carega!.





450. Gen. Bidens L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 362, 1754)

1279. Bidens cernua L.
Sp. Pl. 832 (1753).
BIBL. ver.: Bidens cernua Goir., Fl. ver. II, 596; B. cernua Poll., Fl. ver. II, 633; Forbicina vulgaris folio integro Segu., Pl. ver. II, 234.
NOM. ITAL.: Forbicina intera.
Geoelemento eurasiatico-nordamericano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, America settentrionale.
Specie del Bidention tripartitae.
1-3 T scap pEA VIII-X.

Luoghi palustri, margine dei fossati nella bassa e media pianura.

Esemplari d'Erbario: San Pietro in Valle di Gazzo veronese!, Villa Bartolomea (Ton., Goir.), Vigasio (Goir.), Persacco (A.M.), San Michele Extra (Goir.), Monteforte (Goir.).



1280. Bidens tripartita L.
Sp. Pl. 831 (1753).
BIBL. ver.: Bidens tripartita Goir., Fl. ver. II, 596; B. tripartita Poll., Fl. ver. II, 632; Forbicina, quae Bidens foliis tripartito divisis Segu., Pl. ver. III, 283.
NOM. ITAL.: Forbicina comune.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Specie dei Bidentetalia tripartitae.
1-5 T scap pEA VII-X.

Margini di fossati, luoghi umidi in genere dalla bassa pianura alla collina.

Esemplari d'Erbario: San Pietro in Valle di Gazzo Veronese (Di Carlo), Sabbionara, Garda!, San Michele Extra (Biadego), tra Azzago e Romagnano!, Valle di Caprino (Goir., C.M.), Ceraino, lungo l'Adige (Goir.), Tregnago (A.M.), Cogollo (C.M.).



1281. Bidens bullata L.
Sp. Pl. 833 (1753).
BIBL. ver.: Bidens bullata Goir., Fl. ver. II, 697; B. bullata Poll., Fl. ver. II, 634.
NOM. ITAL.: Forbicina a foglie ovali.
Geoelemento nord-occidentale mediterraneo.
DIFFUSIONE: Francia meridionale.
Specie del Bidention tripartitae.
1-5 T scap pEA VII-X.

Non rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: fossati presso Bovolone (Goir.), Legnago (Goir.), Spinimbecco (Goir.), Ceraino (Goir.).



1282. Bidens frondosa L.
Sp. Pl. 832 (1753).
NOM. ITAL.: Forbicina peduncolata.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: naturalizzato nell'Europa sudoccidentale.
Specie dei Bidentetalia tripartitae.
1-5 T Scap pEA VII-X.

Luoghi umidi della bassa e media pianura.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello (Di Carlo), San Pietro in Valle (!, Di Carlo), Pradelle di Nogarole Rocca (Di Carlo), Mozzecane (Di Carlo), San Dionigi di Parona!, Verona al Boschetto (Di Carlo), pendici del Pastello (Di Carlo).



1283. Bidens bipinnata L.
Sp. Pl. 832 (1753).
BIBL. ver.: Bidens bipinnata Goir., Fl. ver. II, 597; B. bipinnata Poll., Fl. ver. II, 634; Forbicina Americana Apii folio Segu., Pl. ver. III, 284.
NOM. ITAL.: Forbicina bipennata.
NOM. DIALETT.: Erba francesina.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: Pianta subcosmopolita.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5 T scap pEA VII-X.

Incolti, vigneti, campi della bassa e media pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Mozzecane (Di Carlo), Cà di David!, Rivoli salendo al Forte San Marco (Di Carlo), San Giorgio di Valpolicella!, San Dionigi di Parona!, Verona, Valdonega (Goir.), Verona, Campo Marzo (Goir.), Bardolino (Lucato), Romagnano (Goir.), Tregnago, Monte Gadà (A.M.).





451. Gen. Helianthus L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 386, 1753)

1284. Helianthus annuus L.
Sp. Pl. 904 (1753).
BIBL. ver.: Helianthus annuus Goir., Fl. ver. II, 596; H. annuus Poll., Fl. ver. II, 732.
NOM. ITAL.: Girasole.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: Nordamerica, altrove naturalizzato.
Specie dei Chenopodio-Stellarienea mediae.
1-3 T scap PEa VI-VII.

Coltivato, talora si incontra subspontaneo.

Esemplari d'Erbario: San Dionigi di Parona!, Laghetto del Frassino (Di Carlo).



1285. Helianthus tuberosus L.
Sp. Pl. 905 (1753).
BIBL. ver.: Helianthus tuberosus Goir., Fl. ver. II, 595; H. tuberosus Poll., Fl. ver. II, 732.
NOM. ITAL.: Topinambur.
NOM. DIALETT.: Tartufola bastarda.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: Nordamerica, altrove naturalizzato.
Specie dei Convolvulion sepium.
1-5 G bulb pEAi VII-X.

Incolti, rive di corsi d'acqua.

Esemplari d'Erbario: Verona, fossato intorno a San Giorgio (Di Carlo), Boscomantico!, Borgo Milano (Lucato), Cà di David!, Monte Pastello tra San Giorgio e Monte (!, Di Carlo), Rivoli (Mang, Goir.), Tregnago (A.M.).





452. Gen. Siegesbekia L. ↑↑
(Gen. Pl. 1737)

1286. Siegesbekia orientalis L.

Geoelemento paleo-subtropicale, cresce lungo i fossati e nei fanghi.

Esemplare d'erbario: Palude del Brusà, Cerea!. Rinvenuta da Prosser tra Assenza e Cassone, Lago di Garda, ma giudicata avventizia casuale.





453. Gen. Ambrosia L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 425,1754)

1287. Ambrosia artemisiifolia L.
Sp. Pl. 998 (1753).
NOM. ITAL.: Ambrosia con foglie di Artemisia.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: Nordamerica, altrove naturalizzato.
Specie dei Chenopodio-Stellarietea mediae.
1-5 T scap pEA VII-IX.

Terrapieni, massicciate ferroviare dalla bassa pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona, Boschetto al Ponte della ferrovia (Lucato), lungo l'Adige al Boschetto (!, Di Carlo), scalo merci delle ferrovie (Di Carlo), cimitero di Santa Lucia (Di Carlo), Verona, lungo la pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Castelnuovo del Garda, stazione FF.SS. (Di Carlo).





454. Gen. Xanthium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 424, 1754)

1288. Xanthium strumarium L.
Sp. Pl. 987 (1753).
BIBL. ver.: Xanthium Strumarium Goir., Fl. ver, II, 599; X. Strumarium Poll., Fl. ver. III, 109; Xanthium Segu., Pl. ver. II, 140; Zanzio ovvero Strumaria Pona, M.B., 144; Zanzio Calc., Viaggio etc., 9.
NOM. ITAL.: Lappa minore.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa; altrove naturalizzato.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5 T scap PEA VI-XI.

Macerie, incolti aridi, campi arenosi dalla bassa pianura alla collina.

Esemplari d'Erbario: Verona, San Massimo al Forte (Di Carlo), Verona, Porta Palio (C.M.), San Michele Extra (Biadego), San Vito del Mantico (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Tregnago (A.M.).



1289. Xanthium spinosum L.
Sp. Pl. 987 (1753).
BIBL. ver.: Xanthium spinosum Goir., Fl. ver. II, 598; X. Spinosum Poll., Fl. ver. III, 110; X. Lusitanicum laciniatum etc., Pl. ver. II, 141.
NOM. ITAL.: Lappa spinosa.
Geoelemento sudamericano (cosmopolita).
DIFFUSIONE: Sudamerica; altrove naturalizzato.
Specie dei Sisymbrietalia.
(1), 2-5 T scap pEA VII-XI.

Luoghi incolti, sentieri, dalla pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Forte di Borgo Milano (Lucato), San Michele Extra (Goir.), Verona, lungo l'Adige (Goir.), Pojano della Valpantena (Goir.), Quinto di Valpantena (Goir.), Cerea, Sanguinetto, Bovolone, Isola della Scala, Vigasio, Pozzo di San Giovanni Lupatoto (Goir.), Tregnago (A.M.), Pazzon alle pendici del Monte Baldo (Goir.).



1290. Xanthium italicum Moretti
Giorn, Fis. ser. 2, 5:326 (1822).
SYN.: Xanthium macrocarpon DC. (1815); X. echinatum Nocc. et Balb. (1821).
BIBL. ver.: X. macrocarpum Goir., Fl. ver. II, 599; X. echinatum Poll., Fl. ver. III, 109.
NOM. ITAL.: Lappa italiana.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE.: Regione mediterranea; altrove naturalizzato.
Specie dei Bidentetea tripartitae.
1-5 T scap pEA VII-XI.

Lungo i corsi d'acqua, negli incolti e nei campi, tra le macerie e ruderi in tutta la pianura e nella fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Bscomantico!, Verona, Tombetta (Goir.), Vajo Borago (Goir.), Pestrino!, Verona al Boschetto (Di Carlo), Forte di Borgo Milano (Lucato), San Michele Extra (Biadego), Cà di David (Mang.), San Vito del Mantico (Goir.), Settimo di Pescantina (Goir.), Villafranca (Goir.), Mozzecane (Goir.), San Giovanni Lupatoto (Goir.), Lago del Frassino (Di Carlo).



1291. Xanthium orientale L.
Sp. Pl. ed. 2, 1400 (1763).
SYN.: Xanthium macrocarpum DC. (1815).
BIBL. ver.: Xanthium macrocarpum Goir., Fl. ver. II, 599.
NOM. ITAL.: Lappa orientale.
Geoelemento nordamericano.
DIFFUSIONE: Nordamerica; altrove naturalizzato.
Specie degli Stellarietea mediae.
1,2 T scap pEA VII-X.

Muri, ruderi, margini di strade, luoghi sassosi umidi della bassa e media pianura.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto (Di Carlo), Villafranca (Ton.), Legnago (Goir.), Soave (C.M.), Mozzecane (Goir.), Settimo veronese (Goir.), Mambrotta (Ton.).





455. Gen. Galinsoga Ruiz. et Pavòn ↑↑
(Fl. peruv. Prodr. 110, 1794)

1292. Galinsoga parviflora Cav.
Icon. 3:41 (1795-96).
BIBL. ver.: Galinsoga parviflora Goir., Fl. ver. II, 597.
NOM. ITAL.: Galinsoga comune.
Geoelemento sudamericano.
DIFFUSIONE: America meridionale; altrove naturalizzato.
Specie del Panico-Setarion.
1-5 T scap pEA VII-X.

Di origine sudamericana, è presente nel territorio veronese fin dal 1873. Oggi è chiaramente infestante, soprattutto le colture estive, mais, patate e vigneti, dalla bassa pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Roncà!, Val Squaranto!, San Michele Extra (Goir., C.M., Biadego), Verona al Basso Acquar (Goir.), Porta Pellegrina (Goir.), lungo l'Adige (Goir.), Campagnola (Goir.), Borgo Trento (Goir.), Porto San Pancrazio (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Chiusa di Ceraino (Goir.).



1293. Galinsoga ciliata (Rafin) S.F.Blake
Rhodora 24:35 (1922).
NOM. ITAL.: Galinsoga ispida.
Geoelemento sudamericano.
DIFFUSIONE: Sudamerica; altrove naturalizzata.
Specie del Panico-Setarion.
1-5 T scap pEA VII-X.

Segnalata intorno alla metà del 1800, è in rapida espansione negli stessi ambienti della specie precedente.

Esemplari d'Erbario: Mozzecane (Di Carlo), Verona a Golosine, in via G. Murari Bra (Di Carlo), Verona, alla Zai (Di Carlo), Verona, via Chioda (Di Carlo), Vajo Borago (Di Carlo), Tregnago!, Verona, Torricelle!, Val Squaranto!, Verona, Santa Lucia e via Sogare!, Nogara!, Garda alla Sabbionara!.





456. Gen. Anthemis L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 381, 1754)

1294. Anthemis arvensis L.
Sp. Pl. 894 (1753).
BIBL. ver.: Anthemis arvensis Goir., Fl. ver. II, 584; A. arvensis Poll., Fl. ver. II, 706; Anthemis arvensis annua patula etc. Segu., Pl. ver. III, 225.
NOM. ITAL.: Camomilla bastarda.
Geoelemento stenomediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Centauretalia cyani.
(1), 2-7 T scap PEA V-IX.

Campi, incolti, seminati, terreni abbandonati dalla mediaalta pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A.M., C.M.,!), Trezzolano!, tra Cancello e Moruri!, Monte Cucco!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Spredino e Romagnano (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Pastrengo (Lucato), maneggio di Verona al Boschetto!, Porto San Pancrazio (Goir.), Quinzano (Goir.), Valpolicella (Goir.).



1295. Anthemis cotula L.
Sp. Pl. 894 (1753).
BIBL. ver.: Anthemis Cotula Goir., Fl. ver. II, 585; A. Cotula Poll., Fl. ver. II, 706; Anthemis arvensis annua erecta, Chamaemeli Officinarum facie etc. Segu., Pl. ver. II, 226.
NOM. ITAL.: Camomilla fetida.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5 T scap PEA VI-IX.

Incolti, messi, luoghi aridi, margini di strade in pianura e in collina.

Esemplari d'Erbario: Verona al Pestrino!, Gazzo veronese!, Lazise!, Quinzano!, Vajo Borago!.



1296. Anthemis altissima L.
Sp. Pl. 893 (1753).
SYN.: Anthemis Cota L. (1753).
BIBL. ver.: Anthemis Cota Goir., Fl. ver. II, 584; A. Cota Poll., Fl. ver. II, 703; Anthemis italica arvensis annua major vulgatissima etc. Segu., Pl. ver. II, 225.
NOM. ITAL.: Antemide altissima.
Geoelemento sud europeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie degli Eragrostietalia.
1-5 T scap PEA VI-IX.

Luoghi coltivati ed incolti, margini delle strade, infestante la coltura di cereali, nella bassa, media e alta pianura e nella fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Sant'Ambrogio di Valpolicella (Goir.), Monte Pastello presso Monte!, San Martino Buon Albergo (Goir.), colli di Verona (Mang.), località Centro presso Tregnago (A.M.).



1297. Anthemis tinctoria L.
Sp. Pl. 896 (1753).
BIBL. ver.: Anthemis tinctoria Goir., Fl. ver. II, 583; A. tinctoria Poll., Fl. ver. II, 707; Buphthalmo del Matthioli, ovvero occhio di bue Pona, M.B., 4.
NOM. ITAL.: Camomilla per tintori.
Geoelemento centroeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie del Convolvulo-Agropyrion repentis.
2-5, (6,7) H bienn (Ch suffr) PEAi VI-X.

Luoghi erbosi aridi, sassosi, muri, incolti dell'Alto Agro Veronese e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Vajo Galina, Avesa (Di Carlo), Vajo Borago (Goir.), Porto San Pancrazio!, Quinzano!, Torricelle!, Quinto di Valpantena (Goir.), Settimo, Pedemonte, Castelrotto (Goir.), Custoza (Goir.), Bussolengo, Pescantina (Goir.).





457. Gen. Achillea L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 382, 1754)

1298. Achillea oxyloba (DC.) Sch. Bip.
Fl. Regensb. 38:15 (1855).
SYN.: Anthemis alpina L. (1756).
BIBL. ver.: Anthemis alpina Goir., Fl. ver. II, 585; A. alpina Poll., Fl. ver. II, 704; Chamaemelum alpinus saxatile perenne flore albo etc. Segu., Pl. ver. II, 282.
NOM. ITAL.: Millefoglio dei macereti.
Geoelemento endemico-sudalpino.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie dei Thlaspietalia rotundifolii.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Pascoli sassosi elevati del Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Monte Bolca ai Cracchi (A.M.), Campobrun (Goir., C.M.); Monte Baldo, Valdritta!, Bocchette di Valdritta (C.M.), Valle degli Ossi (Mang., Goir.), Valle delle Pietre (Mang.), Val Grande (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Baldo in Monmaor (Goir.), Cima Pozzette (Goir.).



1299. Achillea clavenae L.
Sp. Pl. 898 (1753).
BIBL. ver.: Achillea clavenae Goir., Fl. ver. II, 586; A. Clavennae (sic!) Poll., Fl. ver. II, 710 et Viagg. etc. 60, 97 et 101; Ptarmica incana humilis, foliis laciniatis Absinthii amulis Segu., Pl. ver. II, 230; Assenzo bianco alpino etc. Pona, M.B., 217 et 239.
NOM. ITAL.: Millefoglio di Clavena.
Geoelemento est-alpino dinarico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali e Balcani.
Specie del Seslerion variae.
(6,7), 8,9 H scap pEAi VII-IX.

Pascoli e luoghi sassosi elevati dei monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, rifugio Telegrafo (C.M., Goir., Di Carlo), Novezzina!, Valdritta e Val Larga!, Costabella (Biadego), alle Buse e Busete (C.M.), Coal Santo (Goir.), Val Grande (Goir.), Val degli Ossi (Goir.); Gruppo del Carega!, Campobrun (C.M.), Monte Posta (Goir.), Valon del Malera (Tessari), dal rifugio Scalorbi al Fraccaroli (Di Carlo), verso Passo della Lora (Goir. Lucato,!), Cima Carega (Lucato), Roverè di Velo (A.M.).



1300. Achillea tomentosa L.
Sp. Pl. 897 (1753).
BIBL. ver.: Achillea tomentosa Goir., Fl. ver. II, 587; A. tomentosa Poll., Fl. ver. II, 714; Millefolium tomentosum luteum Segu., Pl. ver. II, 29; Millefolium tomentosum flore albo Segu., Pl. ver. III, 283; Stratiote congenere d'Achillea presso il Clusio etc. Pona, M.B., 12; Millefolio di fior giallo Pona, M.B., 17.
NOM. ITAL.: Millefoglio giallo.
Geoelemento sudeuropeo-sudsiberiano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale occidentale.
Specie dello Stipo-Poion xerophilae.
(2), 3-5 H scap PEai V-VI.

Pendii aridi, pascoli, boschetti del Medio-Alto Agro veronese e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (A.M., Mang., Goir., C.M.), Custoza (Goir.), Verona, Porta Nuova (Goir.).



1301. Achillea roseo-alba Ehrend.
Oesterr. Bot. Z. 106:368 (1959).
NOM. ITAL.: Millefoglio bianco-roseo.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Penisola balcanica.
Specie dell'Arrhenatherion elatioris.
1-5, (6,7) H scap PEAi V-IX.

Luoghi erbosi selvatici, boschi radi dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: pendici del Corno d'Aquilio!, Boscomantico!, Castagnè!, Montorio!, Cogollo!, San Pietro in Valle!, Palude del Busatello (Di Carlo), Pozzo di San Giovanni Lupatoto (Di Carlo), Mozzecane (Di Carlo).



1302. Achillea collina Rchb.
Fl. Germ. Excurs. 850 (1832).
NOM. ITAL.: Millefoglio di collina.
Geoelemento sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale orientale.
Specie dei Festucetalia valesiacae.
2 H scap PEAi V-IX.

Luoghi erbosi secchi della media pianura.

Esemplare d'erbario: Verona, Quadrante Europa!.



1303. Achillea millefolium L.
Sp. Pl. 899 (1753).
BIBL. ver.: Achillea millefolium Goir., Fl. ver. II, 588; A. millefolium Poll., Fl. ver. II, 714; Millefolium vulgare album Segu., Pl. ver. II, 228; Millefolium vulgare purpureum majus et minus Segu., Pl. ver. II, 228.
NOM. ITAL.: Millefoglio comune.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia.
Specie dei Molinio-Arrhenatheretaea.
1-9 H scap PEAi IV-X.

Prati aridi, pascoli, luoghi secchi dalla bassa pianura alla media e alta montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Acque Negre!, Monte Baldo verso Cima Telegrafo (Di Carlo), Monte Baldo al Coal Santo!, Monte Baldo alle Buse (C.M.), Spiazzi (C.M.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), in Valfredda (Goir.), in Val delle Pietre (Goir.), Monte Baldo, Prabazar (A.M.), Monte Baldo alla Lonza (Goir.), Monte Baldo (Mang.), Scaveaghe di Garda!, Monte Pastello (Goir.), Corno d'Aquilio!, Fosse (Goir.), Lessini al Corno Mozzo e Cornetto (Goir.), Vajo dell'Anguilla!, Bosco Chiesanuova!, Erbezzo!, Lessini al Branchetto!, Monte Bolca (C.M.), Lessini al Sorbaro (Goir.), Monte Tomba (Biadego), alle Scandole (Biadego), colline veronesi alle Are (Goir.), tra Montecchio e Avesa!, Tregnago (C.M.), Giazza (C.M.), Revolto (Goir.), Verona al Quadrante Europa!, Verona al Pestrino!, Verona, Borgo Milano (Lucato).



1304. Achillea stricta Gremli
Excursionfl., Schweiz ed. 3:225 (1878).
SYN.: Achillea tanacetifolia All. (1785).
BIBL. ver.: Achillea tanacetifolia Goiur., Fl. ver. II, 588; A. tenacetifolia Poll., Fl. ver. II, 713. NOM. ITAL.: Millefoglio subalpino.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie del Triseto-Polygonion bistortae.
3-7 H scap PEAi VI-IX.

Indicata dal Goiran "nei prati, pascoli e luoghi selvatici e boschivi del Veronese dalla collina alla zona montana"; non rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, pascoli (Goir.): rev. F. Prosser, Monte Baldo, Campedello (C.M., Goir.).
Altre località segnalate: Avesa, verso Vajo Borago, in Costagrande, nella Valle di Caprino intorno a Spiazzi, in Ime, nella Val d'Illasi presso Badia Calavena (Goir.).



1305. Achillea distans W. et K.
Sp. Pl. 3:2207 (1803).
BIBL. ver.: Achillea distans Goir., Fl. ver. II, 589; A. distans Poll., Fl. ver. II, 713.
NOM. ITAL.: Millefoglio maggiore.
Geoelemento orofita-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi.
Specie degli Origanetalia vulgaris.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Luoghi erbosi incolti, margini dei campi, prati aridi.

Esemplari d'Erbario: pendici del Monte Pastello (Di Carlo), Badia Calavena (A.M.).



1305 bis. Achillea virescens (Frenzl) Heimerl
in A. Kerner, Sched. Fl. Exicc. Austro-Hung. 3:123 (1884).
SYN.: Achillea odorata var. virescens Frenzl (1860).
NOM. ITAL.: Millefoglio verdastro.
Geoelemento illirico.
DIFFUSIONE: Penisola balcanica.
Specie dello Scorzonerion villosae.
4-7 H scap PEAi V-IX.

Presente nella fascia collinare e montana del Monte Baldo (v. F. Prosser, Flora illustrata del Monte Baldo, pag. 804).





458. Gen. Matricaria L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 380, 1754)

1306. Matricaria chamomilla L.
Sp. Pl. 891 (1753).
BIBL. ver.: Matricaria Chamomilla Goir., Fl. ver. II, 582; M. Chamomilla Poll., Fl. ver. II, 660; Chamaemelum vulgare seu Leucanthemum Dioscoridis Segu., Pl. ver. III, 227; Anthemis sive Camomilla Pona, M.B., 4.
NOM. ITAL.: Camomilla comune.
Geoelemento subcosmopolita.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-7 T scap PEA V-X.

Comune lungo i sentieri, nei campi, negli orti, negli incolti, in genere e soprattutto infestante le colture di cereali; dalla bassa pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Golosine (Di Carlo), San Michele Extra (Biadego), Tregnago (A.M.), Colognola ai Colli!, Bardolino (Lucato), Torri del Benaco (Goir.), Palude del Busatello (Di Carlo), Verona, Borgo Milano (Lucato), Verona (Goir.).



1307. Matricaria discoidea DC.
Prodr. 6:50 (1838).
NOM. ITAL.: Falsa camomilla.
Geoelemento asiatico nord-orientale, sub cosmopolita.
Specie del Polygonion avicularis.
3-6 T scap PEA V-IX.

Incolti, orti, sentieri nella fascia collinare fino alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Cerbiol (Di Carlo), al Caval di Novezza (Di Carlo), Erbezzo (Lucato), Lessini, Camposilvano e Valle delle Sfingi (Di Carlo).





459. Gen. Tripleurospermum Schultz. Bip. ↑↑
(Tanacet. 31, 1844)

1308. Tripleurospermum inodorum (L.) Sch. Bip.
Tanaceteen 32 (1844).
SYN.: Matricaria inodora L. (1755); Pyrethrum inodorum Moench. (1794).
BIBL. ver.: Matricaria inodora Goir., Fl. ver. II, 582; Pyrethrum inodorum Poll., Fl. ver. II, 666.
NOM. ITAL.: Cammomilla inodora.
Geoelemento nord-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-settentrionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-7 T scap/H bienn PEA(i) V-X.

Strade, sentieri, orti, coltivi (frumento) e luoghi selvatici.

Esemplari d'Erbario: greto dell'Adige al Lazzaretto!, Monte Baldo, dintorni di Tratto Spino (Di Carlo).





460. Gen. Tanacetum L. ↑↑
(Syst. Pl. ed. I. 1735)

1309. Tanacetum vulgare L.
Sp. Pl. 844 (1753).
BIBL. ver.: Tanacetum vulgare Goir., Fl. ver. II, 590; T. vulgare Poll., Fl. ver. II, 639; Tanacetum vulgare luteum Segu., Pl. ver. II, 176.
NOM. ITAL.: Erba-amara selvatica.
NOM. DIALETT.: Tanazeto.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
1-5, (6,7) H scap PEAi VI-X.

Luoghi incolti, margine dei sentieri, sponde dei corsi d'acqua, siepi dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto!, Verona al Pestrino (Goir.,!), San Michele Extra (Mang.), Azzago (Goir.), Romagnano (Goir.), Bolca (A.M., Mang., C.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Baldo al Prabazar (Goir.).



1310. Tanacetum corymbosum (L.) Schultz Bip.
Tanacet. 57 (1844).
SYN.: Chrysanthemum corymbosum L. (1753); Leucanthemum corymbosum Gr. et Godr. (1850).
BIBL. ver.: Leucanthemum corymbosum Goir., Fl. ver. II, 580; Chrysanthemum corymbosum Poll., Fl. ver. II, 664; Matricaria Tanaceti folio, flore majore, semine umbilicato Segu., Pl. ver. II, 224.
NOM. ITAL.: Erba-amara dei boschi.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia minore, Nordafrica.
Specie dei Quercetalia pubescenti-sessiliflorae.
2-7, (8,9) H scap PEAi V-VIII.

Boscaglie, prati, pascoli, rupi, dalla media-alta pianura alla zona montana e talvolta a quella subalpina.

Esemplari d'Erbario: Avesa (Goir.), Romagnano (Goir.), Boascomantico (Mang.), Pastrengo (Di Carlo), Monte Pastello, salendo da Dolcè (Di Carlo), Ponte di Veja (Ton.), da Giazza verso Malga Terrazzo!, Valon del Malera!, Monte Cucco!, Bosco Chiesanuova!, Malera (C.M., Biadego), Badia Calavena (A.M.), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), lungo la Strada Graziani!, all'Eremo dei SS. Banigno e Caro!, alla Corona e Ferrara (Goir.).



1311. Tanacetum parthenium (L.) Schultz Bip.
Tanaceteen 55 (1844).
SYN.: Chrysanthemum parthenium Bernh. (1800); Leucanthemum parthenium Gr. et Godr. (1850).
BIBL. ver.: Chrysanthemum Parthenium Goir., Fl. ver. II, 581; Chrysanthemum parthenium Poll., Fl. ver. II, 664; Matricaria vulgaris seu sativa Segu., Pl. ver. II, 223.
NOM. ITAL.: Erba-amara vera, Antremisia, Erba madre.
Geoelemento mediterraneo orientale.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea orientale, altrove naturalizzato.
Specie dell'Arction lappae.
1-7 H scap pEAi VII-XI.

Luoghi selvatici, muri, incolti, boscaglie, talora coltivato e naturalizzato.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico!, Vajo Borago!, Marzana (Mang.), Tregnago (A.M.,!), Colognola ai Colli!, pendici del Corno d'Aquilio!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Caprino (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Verona (Goir.).

Balsamita major Desf. (Chrysantemum balsamita L.), Erba amara di San Pietro, trovasi talora inselvatichita negli orti e nei giardini.

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang.), Avesa (Goir.), Tregnago e Vico di Tregnago (Goir., C.M.), Monte Pastello presso Molane (Goir.), Monte Pastello tra Cavalo e Monte (Goir.), Caprino (Goir.).





461. Leucanthemum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. I, 1735)

1312. Leucanthemum vulgare Lam.
Fl. Fr. 2:137 (1779).
SYN.: Chrysanthemum leucanthemum L. (1753).
BIBL. ver.: Leucanthemum vulgare Goir., Fl. ver. II, 579; Chrysanthemum leucanthemum Poll., Fl. ver. II, 662; Leucanthemum vulgare Segu., Pl. ver. II, 222; Bellide molto grande con fiore di Antemide Pona, M.B., 172; Bellide maggiore Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Margherita comune.
NOM. DIALETT.: Margarita, Margariton.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, altrove naturalizzata.
Specie degli Arrhenatheretalia elatioris.
1-9 H scap PEAi V-XI.

Prati, pascoli, luoghi erbosi coltivati ed incolti dalla pianura e dalla collina alla zona subalpina di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Quinzano (Goir.), argine dell'Adige a San Michele Extra (Biadego,!), Verona (Goir.), Verona, Campo Marzo (Goir.), Marcellise (Goir.), Vajo Borago (Di Carlo), Ponti sul Mincio (Goir.), Spredino (Goir.), Cogollo!, Vajo dell'Anguilla!, Cerro!, Monte Gazzo (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Pastello al Forte Masua!, Corno d'Aquilio!, Giazza (C.M.,!), Gruppo del Carega!, Monte Baldo in Valfredda (Mang., Goir.), Naole (Ton.).



1313. Leucanthemum heterophyllum (Willd.) DC.
Prodr. 6:47 (1838).
NOM. ITAL.: Margherita sudalpina.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi.
Specie del Seslerion variae.
7-9 H scap pEAi VIII-IX.

Prati, pascoli, luoghi sassosi su suolo calcareo.

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla!, Passo della Lora (Lucato). Segnalato sul Monte Baldo da Prosser ad altitudini superiori ai 1000 metri.





462. Gen. Artemisia L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 367, 1754)

1314. Artemisia vulgaris L.
Sp. Pl., 848 (1753).
BIBL. ver.: Artemisia vulgaris Goir., Fl. ver. II, 593; A. vulgaris Poll., Fl. ver. II, 646; Artemisia vulgaris major caule etc. Segu., Pl. ver. II, 175; Artemisia maggiore Pona, M.B., 142.
NOM. ITAL.: Assenzio selvatico.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia settentrionale, Asia.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
1-7 H scap pEAi VII-X.

Incolti, siepi, macchie, radure, vigneti, fossati dalla bassa pianura alla media montagna. Specie sinantropica.

Esemplari d'Erbario: Mozzecane (Di Carlo), dintorni di Tragnago (A.M.,C.M.,!), Monte Pastello da Ceraino a Monte!, Avesa (Goir.), Verona in Borgo Trento (Goir.), San Michele Extra (Goir., Biadego), Caprino (Goir.), dintorni di Parona (Goir.), Borgo Milano (Lucato), sponde dell'Adige alla Torretta (Goir.), Romagnano (Goir.), Val Squaranto (Goir.).
Altre località segnalate: Verona, Campo Marzo (Goir.), Marcellise (Goir.).



1315. Artemisia verlotiorum Lamotte
Ass. Franç. Avancem. Sci. Compt. Rend. 1876:513 (1877).
SYN.: Artemisia vulgaris var. angustisecta Fiori (1903).
BIBL. ver.: Artemisia vulgaris f. angustisecta Goir., Fl. ver. II, 594.
NOM. ITAL.: Artemisia dei fratelli Verlot.
Geoelemento asiatico orientale.
DIFFUSIONE: Asia orientale, altrove naturalizzata.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
1-5 H scap / G rhiz peAi X-XI.

Luoghi incolti, siepi, macchie e radure, pioppete dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Marano di Valpolicella (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Verona al Boschetto!, Boscomantico!, Verona, Castel San Pietro!, Scaveaghe di Garda!, Tregnago (A.M., C.M.), Romagnano (Goir.), Caprino (Goir.), Avesa (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Parona (Goir.), San Michele Extra (Goir.), Marcellise (Goir.).



1316. Artemisia absinthium L.
Sp. Pl. 848 (1753).
BIBL. ver.: Artemisia absinthium Goir., Fl. ver. II, 592; A. Absinthium Poll., Fl. ver. II, 645; Absinthium Ponticum seu Romanum officinarum seu Dioscoridis Segu., Pl. ver. II, 171.
NOM. ITAL.: Assenzio.
NOM. DIALETT.: Menego maistro.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
(1), 2-5 Ch suffr pEAi VIII-X.

Luoghi incolti aridi, siepi, roccaglie dalla media-alta pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: pendici del Monte Pastello presso Monte (Di Carlo), Tregnago!, Boscomantico!, Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Biadego), San Giorgio di Valpolicella!, Verona, Borgo Milano (Lucato), Caprino (Biadego), colli benacensi (Goir.), da Pazzon a Spiazzi (Goir., Biadego), Onè di Caprino (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Bolca (Goir., C.M.), colli veronesi (Mang.).



1317. Artemisia alba Turra
Giorn. Italia Sci. Nat. 1:144 (1764).
SYN.: Artemisia camphorata Vill. p.m.p. (1779).
BIBL. ver.: Artemisia camphorata Goir., Fl. ver. II, 592; A. camphorata Poll., Fl. ver. II, 641; Abrotanum mas angustifolium minus Segu., Pl. ver. II, 174; Abrotano maschio o comune Pona, M.B., 13; Abrotano bianco Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Artemisia bianca, Abrotano.
Geoelemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Africa nord-occidentale.
Specie degli Ononidetalia.
2-5, (6,7) Ch suffr pEAi VIII-XI.

Luoghi sassosi, pendii e prati aridi dalla media-alta pianura, alla fascia collinare e alla media montagna, seppur con minor frequenza.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello presso Monte (Di Carlo), Rivoli verso Forte San Marco (Di Carlo), Forte Mallabi!, Campiani di Garda!, Scaveaghe di Garda!, San Giorgio di Valpolicella!, Chiusa di Ceraino (Mang., Goir.), Domegliara (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Spiazzi (Goir.), Fraine di Sopra (Goir.); Verona, Borgo Milano (Lucato), Colline di Avesa!, San Dionigi di Parona!, Torricelle!, Grezzana (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Montorio (Goir.), Montorio alla Pezza (Goir.), Val Pantena ai Sarmazi (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Ongarine!, Vajo dell'Anguilla (Biadego), Tregnago (A.M., C.M.,!), Tregnago, Monte Garzon!, Boscomantico!, Monte Cavro!, Monte Arzan!, Vajo Borago!, Vajo Galina!, Pigozzo!, Mizzole!, Marano!, Santa Maria in Stelle!.



1318. Artemisia annua L.
Sp. Pl. 847 (1753).
BIBL. ver.: F. Bianchini, L'Artemisia annua L. invade Verona, Natura e Montagna, 1,2:1-3. (1967).
NOM. ITAL.: Artemisia annuale.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Regione danubiana, Caucaso, Asia centro-orientale; altrove naturalizzata.
Specie dei Sisymbrietalia.
(1),2-5 T scap pEA VIII-X.

Macerie, incolti della media-alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: San Giovanni Lupatoto (C.M.), Borgo Milano (Lucato), Cà di David!, Boscomantico!, Verona alle Golosine!, Verona in Via Chioda (Di Carlo), Verona, via Scopoli!, piccola aiuola in Palazzo Gobetti, Museo!, Verona, Cimitero Monumentale!, Monte Arzan di Avesa!, Torricelle!, Quinzano!, Valpolicella!, Scaveaghe di Garda!, Palude del Busatello (Di Carlo).



1319. Artemisia campestris L.
Sp. Pl. 846 (1753).
BIBL. ver.: Artemisia campestris Goir. Fl. ver. II, 595; A. campestris Poll., Fl. ver. II, 644; Abrotanum campestre cauliculis rubentibus Segu., Pl. ver. II, 173; Abrotano senza o dove del Lobelio Pona, M.B., 13.
NOM. ITAL.: Assenzio di campo.
NOM. DIALET.: Ambroganela.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Regione artica, Alpi, Asia centrale, America settentrionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-5,(6,7) Ch suffr pEAi VIII-X (XI).

Luoghi erbosi aridi e sassosi, muri dall'alta pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona, Borgo Milano (Lucato), Verona, San Massimo (Di Carlo), argine dell'Adige al Boschetto!, Verona, lungo l'Adige (Goir.), Torricelle di Verona!, Quinzano (Di Carlo), Monte Arzan di Avesa!, tra Parona e Pescantina (Goir.), Bussolengo, sulla scarpata arida che fiancheggia la pista ciclabile lungo il Biffis (Di Carlo), Pigozzo (Goir.), Valpantena presso Grezzana (Goir.), Monte Maroni (Goir.), tra Trezzolano e Cancello!, tra San Giorgio di Valpolicella e Monte!, San Giorgio in Salici (Di Carlo), Rivoli verso Forte San Marco (Di Carlo), Campiani di Garda!, Garda in località Molinet e Sabbionara!, Cavaion!, progno di Tregnago (A.M., C.M.), Monteforte (Goir.).





463. Tussilago L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 372, 1754)

1320. Tussilago farfara L.
Sp. Pl. 865 (1753).
BIBL. ver.: Tussilago Farfara Goir., Fl. ver. II, 563; T. Farfara Poll., Fl. ver. II, 696; Tussilago vulgaris Segu., Pl. ver. II, 217; Tussilago Pona, M.B., 144 et 240.
NOM. ITAL.: Tossillagine comune.
NOM. DIALET.: Farfaro.
Geoelemento paleo-temperato.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale.
Specie degli Agropyretea intermedii repentis.
1-7,(8,9) G rhiz PeaI (I), II-IV.

Comune nei luoghi umidi, argillosi e sabbiosi, incolti, del territorio dalla bassa pianura alla media, alta montagna.

Esemplari d'Erbario: Verona in Campo Marzo (Goir.), Valpantena (Goir.), Vajo Paradiso di Grezzana (Divincenzo), Trezzolano!, tra Trezzolano e Moruri!, Vajo Borago di Avesa!, Tregnago (A.M.), Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla!, Gruppo del Carega!, Passo Pertica!, dintorni del Rifugio Scalorbi (Goir.), Cavaion (Mang.), Monte Baldo in Valbrutta (Goir.), sentiero del Ventrar (Di Carlo), Monte Baldo!.





464. Gen. Petasites Adans ↑↑
(Fam. II, 122, 1763)

1321. Petasites albus (L.) Gaertn.
Fruct. Sem. Pl. 2:406 (1791).
SYN.: Tussilago alba L. (1753).
BIBL. ver.: Petasites albus Goir., Fl. ver. II, 563; Tussilago alba Poll. var. α et β, Fl. ver. II, 696; Petasites minor Segu., Pl. ver. III, 259; Petasside alpina Pona (?), M.B., 240.
NOM. ITAL.: Farfaraccio bianco.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale.
Specie dell'Arunco-Petasition.
6,7, (8,9) G rhiz PeaI III-V.

Boschi umidi, prati, luoghi selvatici, in prossimità dei corsi d'acqua nella media ed alta montagna, più raramente nella fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Giazza!, Vajo dell'Anguilla!, dintorni del rifugio Scalorbi!, Selva di Progno (Biadego), Covoli di Velo (Goir., Biadego), Roverè di Velo (Goir.), Tregnago (A.M.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Giare di Valbrutta (Goir.).



1322. Petasites hybridus (L.) Gaertner et al.
Oekon. Wetteran 3 (1): 184 (1801).
SYN.: Tussilago Petasites L. (1753); Petasites officinalis Moench (1794).
BIBL. ver.: Petasites officinalis Goir., Fl. ver. II, 562; Tussilago petasites Poll., Fl. ver. II, 697; Petasites major et vulgaris Segu., Pl. ver. II, 162; Petasite grande degli erbarj Pona, M.B., 239.
NOM. ITAL.: Farfaraccio maggiore.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nordoccidentale.
Specie dell'Aegopodion podagrariae.
1-7 G rhiz PeaI II-V.

Luoghi umidi, margini di fossati, boschi di tutto il territorio dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: San Rocco di Roverè!, tra Trezzolano e Moruri!, Montorio (Mang., Goir., C.M.), Covoli di Velo (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), lungo l'Adige (Goir.), San Michele Extra (Goir.), Caprino (Mang.).

Petasites fragrans (Vill.) Presl Specie considerata avventizia da Goiran. (Fl. ver. II, 562).



1323. Petasites paradoxus (Retz.) Baumg.
Enum. Stirp. Transs. 3:94 (1816).
SYN.: Tussilago nivea Vill. (1792); Petasites niveus Baumg. (1816).
BIBL. ver.: Petasites niveus Goir., Fl. ver. II, 563; Tussilago nivea Poll., Fl. ver. II, 698: Petasites minor alter, Tussilaginis folio Segu., Pl. ver. III, 260.
NOM. ITAL.: Farfaraccio niveo.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie del Petasitenion paradoxi.
6-9 G rhiz PeaI III-V.

Rupi umide, greti dei corsi d'acqua, ghiaioni dalla zona montana alla subalpina.

Esemplari d'Erbario: Campobrun (C.M.), San Rocco (Goir.), Selva di Progno (Goir.), Lessini alla Vecieta (Goir.), Monte Baldo ai Lavacci (Goir.), Monte Baldo al Pian della Cenere (Goir.), lecceta di Navene!.





465. Gen. Homogyne Cass. ↑↑
(Bull. Soc. Filom. Paris, 198, 1818)

1324. Homogyne alpina (L.) Cass.
Dict. Sci. Nat. 21:412 (1821).
SYN.: Tussilago alpina L. (1753).
BIBL. ver.: Homogyne alpina Goir., Fl. ver. II, 561; Tussilago alpina Poll., Fl. ver. II, 695; Tussilago discolor Poll., Viagg. etc. 60 et 101; Tussilago alpina rotundifolia glabra Segu., Pl. ver. III, 279; Tussilagine alpina di secondo genere del Clusio Pona, M.B., 187 et 221; id. Calc., Viagg. etc. 11.
NOM. ITAL.: Omogine (Farfaraccio) alpina.
Geoelemento montano centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie dei Piceetalia excelsae.
6,7, (8,9) H ros PEai V-VII.

Pascoli, luoghi selvatici, cespuglieti dell'orizzonte subalpino dal Monte Baldo ai Lessini, al Gruppo del Carega.

Esemplari d'Erbario: dintorni di Velo (A.M.), Gruppo del Carega!, Monte Malera (Goir., Biadego,!), Valon del Malera (Tessari), Monte Zevola (C.M.), sopra Revolto!, Sega di Ala!, Corno d'Aquilio!, Monte Baldo verso Cima Pozzette!, Val delle Pietre (C.M.), Coal Santo (Goir.).





466. Gen. Adenostyles Cass. ↑↑
(Bull. Soc. Phil., 198, 1816)

1325. Adenostyles glabra Mill.
Gard. Dict. ed. 8: Cacalia n° 2. (1768).
SYN.: Adenostyles viridis Cass. (1816); Cacalia alpina L. (1753).
BIBL. ver.: Adenostyles virìdis Goir., Fl. ver. II, 560; Cacalia alpina Poll., Fl. ver. II, 636; Cacalia foliis cutaneis acutioribus et glabris, flore albo Segu., Pl. ver. II, 163; Cacalia del Lobelio Pona, M.B., 187 et 211; Cacalia non hirsuta ungarica del Clusio Pona, 238.
NOM. ITAL.: Cavolaccio spermatofite.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie del Petasition paradoxi.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Luoghi selvatici sassosi, rupi, macereti, boschi dalla media montagna all'orizzonte subalpino di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Giazza!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Valon del Malera (!, Tessari), Gruppo del Carega!, Monte Zovo (Biadego), Branchetto (Goir.), Bolca (A.M.), Corno d'Aquilio (Goir.,!), Revolto (Biadego), Rocca Pia (Di Carlo), Passo Pertica!, Monte Pastello (Mang., Goir.), Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.,!), Monte Baldo, Val delle Pietre (C.M.), Valfredda (Mang., Goir., C.M.).
Altre località segnalate: Monte Baldo, Valle del Bastion (Goir.), Artillon (Goir.); Monti Lessini sul Corno Mozzo (Goir.), Passo della Liana (Goir.), Podesteria (Goir.), sul Monte Tomba (Goir.), ai Sparavieri (Goir.).





467. Gen. Arnica L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 376, 1754)

1326. Arnica montana L.
Sp. Pl. 884 (1753).
BIBL. ver.: Arnica montana Goir., Fl. ver. II, 578; A. montana Poll. var. α, Fl. ver. II, 669; Doronicum plantaginis folio alterum Segu., Pl. ver. II, 219; Calta alpina del Gesnero Pona, M.B., 163 et 210.
NOM. ITAL.: Arnica.
Geoelemento montano centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie del Nardion stricta.
6-9 H ros PEAi VI-IX.

Prati aridi, pascoli, luoghi selvatici su suolo acido dalla media montagna all'orizzonte subalpino. Non frequente.

Esemplari d'Erbario: Dosso del Pezzo, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Podesteria!, Monte Malera!, Branchetto!, Valon del Malera (Tessari,!), Velo (A.M.), Campofontana (C.M.), Monte Gaibana e Campobrun (Goir.), Corno d'Aquilio (!, Di Carlo), Sega di Ala!, Monte Baldo all'Artillon (Mang.), pascoli al di sopra di Brenzone (Mang.), al Prabazar (Goir.), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine verso Tratto Spino (Di Carlo).
Altre località segnalate: Monte Pastello (Goir.), Valon di Fanta (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Rocca Pia (Goir.); Monte Baldo in Valfredda (Goir.), alle Busete (Goir.), all'Ortigara (Goir.).





468. Gen. Doronicum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 377, 1754)

1327. Doronicum austriacum Jacq.
Fl. austriaca 2:18 (1774).
BIBL. ver.: Doronicum austriacum Goir., Fl. ver. II, 577; D. Austriacum Poll., Fl. ver. II, 667; Doronicum maximum foliis caulem amplexantibus Segu., Pl. ver. II, 219; Il V Doronico Ongarico del Clusio Pona, M.B., 210.
NOM. ITAL.: Doronico austriaco.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia minore.
Specie dei Calamagrostietaliae villosae.
6-9 G rhiz PEAi VI-IX.

Luoghi selvatici ombrosi, forre umide dell'orizzonte montano e subalpino (Pona, Segu., Poll., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), bosco dei Folignani!, Podesteria (C.M.), ai Parpari (C.M.); Monte Baldo (Mang.), ai Lavacci (Mang.), Novezza (A.M., Goir.), all'Artillon (A.M.), alle Acque Negre (Goir., Ton.).
Altre località segnalate: alta Val d'illasi, sopra Giazza e Revolto (Goir.), Monte Zevola (Goir.).



1328. Doronicum columnae Ten.
Fl. Napol. 1: Prodr. 49 (1811).
SYN.: Doronicum cordifolium Sternb. (1818).
BIBL. ver.: Doronicum cordifolium Goir., Fl. ver. II, 576; D. Scorpioides Poll., Fl. ver. II, 668; Doronicum radice Scorpii brachiata Segu., Pl. ver. II, 218; Doronicum latifolium Segu., Pl. ver. II, 218; Aconito Pardalianche presso il Dodoneo Pona, M.B., 241 (?).
NOM. ITAL.: Doronico di Colonna.
Geoelemento montano sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Balcani, Carpazi, Asia minore.
Specie dell'Adenostylion.
6-9 G rhiz PEAi VI-IX.

Luoghi ombrosi umidi dell'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo verso Cima Pozzette!, al Coal Santo!, Valdritta (C.M.), Monte Baldo al Passo del Comino (C.M.), Val degi Ossi (A.M.).
Da ricercarsi sui Lessini e sul Gruppo del Carega.



1329. Doronicum grandiflorum Lam.
Encycl. 2:313 (1786).
SYN.: Arnica scorpioides L. (1753).
BIBL. ver.: Doronicum grandiflorum Goir., Fl. ver. II, 577; Arnica scorpioides Poll., Fl. ver. II, 670; Doronicum radice dulci Segu., Pl. ver. II, 280; Doronico III ungarico del Clusio Pona, M.B., 241.
NOM. ITAL.: Doronico dei macereti.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie dei Thlaspietalia rotundifolii.
6-9 G rhiz pEAi VII-IX.

Rupi, luoghi sassosi umidi, macereti e ghiaioni della fascia subalpina.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al rifugio Telegrafo!, Monte Baldo sotto Punta Pettorina (Lucato), Valfredda (Mang.), Val degli Ossi (Mang., C.M.), Val Grande (Ton., Goir.), Val Finestra (Goir.), Val delle Pietre (C.M.), Bocchetta di Valdritta (C.M.); Monte Carega e Lessini (C.M.), Velo (A.M.).





469. Gen. Senecio L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 373, 1754)

1330. Senecio inaequidens DC.
Prodr. 6: 401 (1838).
SYN.: Senecio reclinatus Auct. Fl. It. non L.; S. harveianus Auct., Fl. Franc. non Mac. Owan.
BIBL. ver.: Senecio reclinatus Carrara Pantano-U. Tosco, Una nuova avventizia per la flora italiana etc., Mem. Mus. Civ. St. Nat. ver., vol. VII, 1959, pp. 151-158.
NOM. ITAL.: Senecio sudafricano.
Geoelemento sudafricano.
DIFFUSIONE: Sudafrica, altrove naturalizzato.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
2-5, (6,7) Ch suffr (T scap) PEAI (I), II-XII.

Incolti sassosi, massicciate, margini delle strade. Osservato per la prima volta nel 1947 nel veronese, oggi in rapida espansione in tutta l'Italia settentrionale e centrale.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Verona città!, Verona, Santa Lucia sulla pista ciclo-pedonale (Di Carlo), tra Trezzolano e Cancello!, tra Bosco Chiesanuova e i Trachi!, Quinzano!, mura di Castel San Pietro!, tra Montorio e Trezzolano!, Stallavena (Carrara), San Giorgio di Valpolicella!, Forte Masua sul Pastello!, Pastrengo (Lucato), Campiani di Garda!.



1331. Senecio erucifolius L.
Sp. Pl. 869 (1753).
BIBL. ver.: Senecio erucifolius Goir., Fl. ver. II, 573; S. tenuifolius Poll. var. β erucifolius, Fl. ver. II, 688; Jacobea Senecionis folio incano perennis Segu., Pl. ver. III, 278.
NOM. ITAL.: Senecio a foglie di rucola.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nordoccidentale.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
2-5 H scap pEAi VII-X.

Luoghi selvatici, radure boschive, incolti dalla media-alta pianura, alla fascia collinare e submontana. Non rinvenuto di recente.

Esemplari d'Erbario: colli attorno a Tregnago (Agosti, A.M., Mang., C.M., Goir.), Monte Precastio (Goir., C.M.), Monte Zovo (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir., C.M.), Pazzon (Goir.), tra Caprino e Vilmezzane (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Gazo sopra Grezzana (Goir.), colline di Montorio (Goir.), Cogollo e Badia Calavena (Goir.).



1332. Senecio ovatus subsp. alpestris (Gaudin) Herborg. ↑↑
in Diss. Bot. 107:143 (1987).
SYN.: Senecio nemorensis subsp. Fuchsii Gmel. (1808).
BIBL. ver.: Senecio nemorensis subsp. Fuchsii Goir., Fl. ver. II, 574; Senecio saracenicus Poll., Fl. ver. II, 693; Jacobea alpina etc. Segu., Pl. ver. II, 216; Serrata del Cordo Pona, M.B., 211.
NOM. ITAL.: Senecio alpestre.
Geoelemento montano europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale montana.
Specie degli Atropetalia bella-donnae.
4-7, (8,9) H scap pEAi VII-X.

Boschi, particolarmente faggete, luoghi selvatici ed umidi dalla media-alta pianura all'orizzonte subalpino. Da ricercarsi.

Esemplari d'Erbario: Stallavena (Ton.), Bosco Chiesanuova (C.M., Biadego), Tregnago (A.M.), Cogollo (C.M.), Selva di Progno!, Vajo dell'Anguilla!, Val Larga prope Stallavena (Ton.), Salaorno presso Velo (Goir.), Avesa in Val Scura (Goir.), Avesa al Vajo Borago (Di Carlo), Avesa, Vajo Galina!, Vajo Sperzani (Goir.); Monte Baldo alla Corona (Goir.,!), Monte Baldo, Novezza e Pra' Giuliani (C.M.), Pian della Cenere (Goir.), alla Lonza e Novezzina (Goir.), Spiazzi!.



1333. Senecio aquaticus Huds.
Fl. Angl. ed. I, 317 (1762).
BIBL. ver.: Senecio aquaticus Goir., Fl. ver. II, 572; S. aquaticus Poll., Fl. ver. II, 692.
SYN.: Jacobaea aquatica (Hill) G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. Oekon. Fl. Wetterau 3(1):210 (1801).
NOM. ITAL.: Senecio acquatico.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale.
Specie dei Molinietalia caeruleae.
1-5 H bienn pEAi VIII-XI.

Prati umidi, luoghi palustri, ambienti antropizzati dalla bassa pianura alla zona collinare.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego), fossi di Soave (C.M.), Tregnago (C.M.).
Segnalato da A. Bertolli per Garda, Val dei Molini.



1334. Senecio cacaliaster Lam.
Fl.Fr. 2:132. (1779).
BIBL. ver.: Senecio Cacaliaster Goir., Fl. ver. II, 574.
NOM. ITAL.: Senecio biancastro.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie dei Mulgedio-Aconitetea.
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Boschi, radure, luoghi rupestri e selvatici della media e alta montagna.

Esemplari d'Erbario: Giazza!, Corno d'Aquilio (C.M.,!), Corno Mozzo (Goir.), Monte Malera (Biadego), Podesteria e Tomba (Goir.), Monte Baldo in Novezza e ai Lavacci (Goir.).



1335. Senecio paludosus L.
Sp. Pl. 870 (1753).
BIBL. ver.: Senecio paludosus Goir., Fl. ver. II, 573.
NOM. ITAL.: Senecio di palude.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia.
Specie del Magnocaricion.
1-5 H scap PEai VI-VIII.

Luoghi paludosi e lungo i fossati. Diminuita l'estensione del suo habitat naturale, di conseguenza è divenuta specie assai rara.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello (Di Carlo), Lazise (Mang.), Peschiera (Goir., C.M.), lungo il Mincio (Goir.), Albaredo (Goir.).



1336. Senecio doronicum subsp. doronicum (L.) L.
Syst. Nat. ed. 10:1215 (1759).
BIBL. ver.: Senecio Doronicum Goir., Fl. ver. II, 575; Senecio Doronicum Poll., Fl. ver. II, 694; Jacobea integro et crasso Hieracii folio Segu., Pl. ver. III, 278.
NOM. ITAL.: Senecio doronico.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e centro-meridionale montana.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
4-9 H scap PEai VI-VIII.

Prati e pascoli aridi, luoghi selvatici sassosi, cespugli dalla fascia submontana alla subalpina di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: cima del Monte Pastello (Mang., Di Carlo), Corno d'Aquilio verso Roccapia (Di Carlo), Corno d'Aquilio (Goir.,!), Sega di Ala!, San Zeno di Montagna (Lucato), Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Naole (A.M., Goir.), Costabella e Valfredda (Goir., C.M.), pendici del Baldo, Albarè (Goir.).



1337. Senecio cordatus Koch
Fl. (Regensburg) 17:613 (1834).
BIBL. ver.: Senecio cordatus Goir., Fl. ver. II, 575; Cineraria alpina Poll., Fl. ver. II, 684; Jacobea alpina laciniata flore Buphthalmi Segu., Pl. ver. III, 278; Giacobea terza ongarica del Clusio Pona, M.B., 231.
NOM. ITAL.: Senecio alpino.
Geoelemento endemico estalpico.
DIFFUSIONE: Alpi, Appennini.
Specie del Rumicion alpini.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Prati e pascoli pingui, lungo i corsi d'acqua, luoghi selvatici in genere e in prossimità di malghe nella zona montana e subalpina di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Val Fraselle!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Revolto (Biadego), Bolca (A.M.), Valon del Malera (Tessari,!), Gruppo del Carega!, Parparo di sotto (C.M.), Corno d'Aquilio!, Monte Baldo in Val Basiana (C.M.), al Cerbiol (Goir.), ai Colonei (Goir.), Monte Baldo in Prabazar (Goir.).



1338. Senecio erraticus Bertol.
Rar. Ital. Pl. 3:62 (1810).
BIBL. ver.: Senecio aquaticus Goir., Fl. ver. II, 572; Senecio erraticus Goir., Fl. ver. II, 572; Senecio giacobea Goir., Fl. ver. II, 572.
NOM. ITAL.: Senecio dei fossi.
Geoelemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie del Filipendulo-Petasition.
1-5 H bienn PEAi VI-X.

Luoghi e prati umidi, margini dei fossi e dei campi dalla pianura alla collina.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto!, Bussolengo (A.M.), Parona (C.M.), Caprino, Pesina, Boi (Goir.), Peri in Val d'Adige (Goir.), Pazzon e Caprino (Goir.), argine della ferrovia tra Dossobuono e Vigasio (Goir.), Boscomantico (A.M., Mang., Goir.), fossi nei presssi di Caprino (Goir.), San Michele Extra, margine dei fossi (Biadego), Campo Marzo (Mang., Ton., Goir.), Verona, Porta Pellegrina (C.M.).
Gli esemplari di Senecio jacobea sono stati inseriti nel Senecio erraticus.



1339. Senecio rupestris Wald. et Kit.
Descr. Icon. Pl. Hung.: Tab. 128 (1803).
BIBL. ver.: Senecio rupestris Goir., Fl. ver. II, 571; S. rupestris Poll., Fl. ver. II, 687.
NOM. ITAL.: Senecio rupestre.
Geoelemento montano sudesteuropeo.
DIFFUSIONE: Europa sudorientale montana.
Specie dei Thlaspietea rotundifolii.
6-9 H bienn/ H scap PEAi VI-IX.

Greti, massicciate, luoghi sassosi e ghiaiosi della fascia montana e subalpina di tutti i monti veronesi, dal Lago di Garda ai Lessini fino ai confini col vicentino e trentino (Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo da Novezzina al Cerbiol (Di Carlo), Pra della Stua!, lungo la Strada Graziani!, Val Fredda (Mang., Ton. Goir.), Val Lunga (Goir.), Prada (Lucato), Monte Baldo alle Ime (Biadego), alle Acque Negre (C.M.), Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.); Corno d'Aquilio!, Monti Lessini, Vajo dell'Anguilla, Erbezzo (Goir.,!, Di Carlo), Giazza!, Podesteria (Goir., C.M.), alla Liana (Goir.), Tregnago lungo il progno (A.M.), Cogollo (Goir.), Gruppo del Carega!, Monti Lessini (Biadego), Vajo Squaranto (Biadego), Spiazzoi (Biadego), Trachi (Biadego), Malera e Revolto (Biadego), Erbezzo, Sega di Ala (Biadego), Progno di Illasi (C.M.), Valle di Revolto (Goir., C.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Rotta Fuini, Adige (Goir.), al Pestrino (Goir.).



1339 bis. Senecio abrotanifolius L.
Sp. Pl. 869 (1759).
BIBL. ver.: Senecio abrotanifolius Goir., Fl. ver. II, 572; S. abrotanifolius Poll., Fl. ver. II, 690; Jacobea foliis ferulaceis flore minore Segu., Pl. ver. II, 217.
NOM. ITAL.: Senecio abrotanino.
Geoelemento est-alpino illirico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie del Seslerion variae.
6,8 Ch suffr pEAi VII-IX.

Pianta da ricercarsi. Secondo Goiran (l.c.) rarissima nei luoghi rupestri e sassosi al confine del territorio veronese con quello trentino nella Valle dei Ronchi di Ala (Leyb.) e nei Monti Posta e Campobrun.



1340. Senecio vulgaris L.
Sp. Pl. 867 (1753).
BIBL. ver.: Senecio vulgaris Goir., Fl. ver. II, 571; S. vulgaris Poll., Fl. ver. II, 686; Senecio minor vulgaris Segu., Pl. ver. II, 171.
NOM. ITAL.: Senecio comune.
Geoelemento subcosmopolita.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-7 T scap p(P)EAI II-XI.

Campi, orti, muri, incolti, dalla bassa pianura alla media-alta montagna.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Lumini (Goir.), Scaveaghe di Garda!, Marano di Valpolicella!, Borghetto di Valeggio sul Mincio (Di Carlo), Verona, Cimitero Monumentale!, Borgo Milano (Lucato), Campagnola!, Lungadige Porta Vittoria (Di Carlo), Fonte Calesan di Mezzane!, Spredino e Romagnano (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Erbezzo!, ubique in arvis (A.M.).



1341. Senecio viscosus L.
Sp. Pl. 868 (1753).
BIBL. ver.: Senecio viscosus Goir., Fl. ver. II, 570; S. viscosus Poll., Fl. ver. II, 686.
NOM. ITAL.: Senecio viscoso.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale. Specie degli Androsacetalia vandellii.
4-7 T scap PEA V-IX.

Boschetti, radure, incolti, luoghi sabbiosi e ghiaiosi, macereti della fascia montana; specie non rinvenuta di recente e quindi da ricercarsi.

Esemplari d'Erbario: Castione (A.M.), Monte Purga di Bolca (C.M.), Monte Bellocca (Goir., C.M.), Tregnago verso la Pieve (C.M.).
Altre località segnalate: Eremo dei SS.Benigno e Caro (Goir.), Monte Baldo, Valfredda (Goir.).





Gen. Tephroseris Reich. ↑↑
(NOM. 87, 1841)

1342. Tephroseris tenuifolia (Gaudin) Holub
in Folia Geobot. Phytotax 8:174 (1973).
SYN.: Senecio gaudinii Gremli (1898); S. brachychaetus DC. (1837).
BIBL. ver.: Senecio brachychaetus var. β tenuifolius Goir., Fl. ver. II, 576; Cineraria longifolia Poll., Fl. ver. II, 683; Giacobea montana etc. Segu. Pl. ver. II, 216.
NOM. ITAL.: Senecio di Gaudin.
Geoelemento endemico est-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie del Triseto-Polygonion bistortae.
6-9 H ros PEai V-VII.

Pascoli, luoghi selvatici, prati e boscaglie della zona montana e subalpina.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Pra' di Malcesine (Di Carlo), Novezza (Mang., Ton., Di Carlo), Madonna della Neve!, lungo la Strada Graziani!, Tratto Spino!, Valfredda (Goir.), Prabazar (Goir.), ai Colonei (Goir.), Fraine e Ferrara (Goir.), Malga Ortigara! Monte Pastello (Goir.), Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Branchetto!, Valon del Malera (!, Tessari), Malga San Giorgio!, Bocca Gaibana (Di Carlo), Roverè (Lucato), Erbezzo (Lucato), Velo (Goir.), Tregnago ai Castagnini!, Giazza e Revolto (C.M.), Monte Zeola (C.M.), Gruppo del Carega!, Sega di Ala!.





471. Gen. Calendula L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 393, 1754)

1343. Calendula arvensis L.
Sp. Pl. ed. 2: 1303 (1763).
BIBL. ver.: Calendula arvensis Goir., Fl. ver. II, 605; C. Arvensis Poll., Fl. ver. II, 733.
NOM. ITAL.: Calendula dei campi.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Regione mediterranea.
Specie degli Stellarietea mediae.
2-5 T scap PE (a) III-VI (X).

Incolti, campi, vigneti della media-alta pianura e della collina.

Esemplari d'Erbario: Santa Maria in Stelle!, Verona, Basso Acquar (C.M.), Santa Caterina, San Pancrazio (Goir.), Fontana del Ferro (Goir.), Colle San Leonardo (Mang.), Valdonega (Goir.), Quinzano (Goir.), Garda (Lucato), Tregnago (A.M.).



1343 bis. Calendula officinalis L.
Sp. Pl. 921 (1753).
BIBL. ver.: Calendula officinalis Goir., Fl. ver. II, 605.

Coltivata e inselvatichita si può incontrare nella media e alta pianura e nella fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A.M.), Monte Precastio (C.M.), Colle di San Leonardo (Goir.), colline di Avesa (Goir.).





472. Gen. Carlina L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 36, 1754)

1344. Carlina vulgaris L.
Sp. Pl. 828 (1753).
BIBL. ver.: Carlina vulgaris Goir., Fl. ver. II, 613; C. vulgaris Poll., Fl. ver. II, 610; Carlina silvestris vulgaris Segu., Pl. ver. II, 236; Onopisso del Guilandino etc., Pona, M.B., 3.
NOM. ITAL.: Carlina comune.
NOM. DIALETT.: Spinoti.
Geoelemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Brometalia erecti.
2-7 H scap pEAi VII-IX.

Frequente nei luoghi incolti, nei prati, nei pascoli, ai margini delle strade dalla media-alta pianura, alla collina fino alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Tregnago (A.M., C.M.,!), Monte Zovo (Goir.), Tregnago, alla Croce del Vento!, San Dionigi, Monte della Parte!, Quinzano (Goir.,!), Avesa in Val Scura (Goir.), Verona, lungo l'Adige (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Monte Pastello tra Ceraino e il Forte di Monte (!, Di Carlo), tra Spiazzi e Pazzon (Biadego), lecceta di Navene!.



1345. Carlina acaulis L.
Sp. Pl. 828 (1753).
BIBL. ver.: Carlina acaulis Goir., Fl. ver. II, 612; C. acaulis Poll., Fl. ver. II, 609; Carlina acaulos magno flore albo Segu., Pl. ver. II, 236; il Camaleonte bianco Calc., Viagg. etc., 10.
NOM. ITAL.: Carlina bianca.
Geoelemento montano-sudest europeo.
DIFFUSIONE: Europa orientale montana.
Specie del Mesobromion.
6-9 H ros PEAi VI-IX.

Prati, pascoli, luoghi selvatici nell'orizzonte montano e subalpino di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Val Fraselle presso Giazza!, Passo Pertica!, Trachi (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Fosse (Goir.), Monte Precastio (A.M.), Corno d'Aquilio!, Cogollo (C.M.), Tregnago (A.M.), Monti Lessini, Montesel (Goir.), Monte Baldo (Goir.).





473. Gen. Xeranthemum L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 369, 1754)

1346. Xeranthemum inapertum (L.) Mill.
Gard. Dict. Ed. 8: Xeranthemum n° 2 (1768).
BIBL. ver.: Xeranthemum inapertum Goir., Fl. ver. II, 611.
Geoelemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Thero-Brachypodietalia.
2-4 T scap PEa VI-VIII.

Luoghi aridi della fascia collinare nel settore orientale del territorio.

Esemplari d'Erbario: Monte Viacara presso Tregnago (C.M.), Tregnago (A.M.), Spredino, sopra Romagnano (Goir.), Monte Castello, sopra Grezzana (Goir.), Castel Cerino (Goir.).



1347. Xeranthemum cylindraceum Sibth. et Sm.
Fl. Graec. Prodr. 2:172 (1813).
BIBL. ver.: Xeranthemum cylindraceum Goir., Fl. ver. II, 611.
Geoelemento sudeuropeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie dei Thero-Brachypodietalia.
4 T scap pEa VII-VIII.

Prati aridi steppici, al margine dei campi e dei vigneti della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Ton.), Costermano (Goir.), Monte Baldo sul colle di San Michele (Goir.), San Bonifacio (Ton., Goir.), Montecchia (Goir.).





474. Gen. Echinops L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 356, 1754)

1348. Echinops sphaerocephalus L.
Sp. Pl. 814 (1753).
BIBL. ver.: Echinops sphaerocephalus Goir., Fl. ver. II, 635; Echinops sphaerocephalus Poll., Fl. ver. II, 134; id. Poll., Viagg. etc., 126; Echinops major, flore candido etc. Segu., Pl. ver. II, 178; Crocodilio del Fuchsio Pona, M.B., 158.
NOM. ITAL.: Cardo pallottola maggiore.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie dell'Onopordion acanthii.
4 H scap pEA VII-IX.

Incolti sassosi aridi della fascia collinare e submontana.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello da Ceraino verso Monte!, Monte Pastello (Mang.), Monte Pastello sopra Cavalo (Di Carlo), Monte Baldo alla Corona (Goir., C.M.).





475. Gen. Arctium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 357, 1754)

1349. Arctium minus subsp. minus Bernh.
Syst. Verz. 154 (1800).
BIBL. ver.: Lappa communis β minor Goir., Fl. ver. II, 612.
NOM. ITAL.: Bardana minore.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dell'Arction lappulae.
1-7 H bienn PEai VI-IX.

Luoghi selvatici, siepi, margini di strade dalla pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto (Di Carlo), Verona alle Golosine (Di Carlo), Campofontana (C.M.), Arcole (Goir.), Boscomantico alla Sorte!, San Vito del Mantico, al Corno (Goir.), Val d'Adige, Peri (Goir.), Laghetto del Frassino (Di Carlo); Monte Baldo, Ferrara (Goir.), Novezza (Goir.).



1350. Arctium lappa L.
Sp. Pl. 816 (1753).
BIBL. ver.: Lappa communis α major Goir., Fl. ver. II, 612; Arctium lappa Poll., Fl. ver. II, 611.
NOM. ITAL.: Bardana maggiore.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-orientale.
Specie dell'Arction lappae.
1-7 H bienn pEAi VII-IX.

Incolti, ruderi, siepi, margini delle strade, dalla pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto!, Verona, Borgo Milano (Lucato), San Michele Extra (Biadego), Tregnago (A.M., C.M,), tra Erbezzo e il Vajo dell'Anguilla!.





476. Gen. Saussurea DC. ↑↑
(Ann.Mus. Paris XVI, 156, 1810)

1351. Saussurea discolor (Willd.) DC.
Ann.Mus.Nat. Hist. Nat. 16:199 (1810).
BIBL. ver.: Saussurea discolor Goir., Fl. ver. II, 611; S. discolor Poll., Fl. ver. II, 607.
NOM. ITAL.: Saussurea cordata.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana, Asia centro-occidentale.
Specie del Seslerion variae.
9 H ros pEAi VIII-IX.

Rupi e ghiaoni del Monte Baldo, nell'orizzontee subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in località La Pra' (C.M.), Monte Baldo all'Altissimo di Nago (Goir.).
Rinvenuta sul Monte Baldo da Prosser lungo il sentiero del Ventrar, in Val Finestra, lungo il sentiero Co di Piombi-Valdritta, Valle Lunga, Valle delle Pre, testata della Val delle Buse.





477. Gen. Carduus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 358, 1754)

1352. Carduus nutans subsp. nutans L.
Sp. Pl. 821 (1753).
BIBL. ver.: Carduus nutans Goir., Fl. ver. II, 625; C. nutans Poll., Fl. ver. II, 625; Carduus nutans Segu., Pl. ver. II, 142 et C. nutans flore suave rubente Segu., Pl. ver. III, 256.
NOM. ITAL.: Cardo rosso.
Geoelemento europeo occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale, Siberia, Africa settentrionale.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
2-7 H bienn PEai VI-VIII-(IX).

Luoghi incolti, margini di strade, campi, prati e pascoli asciutti dalla media-alta pianura alla zona montana.

Esemplari d'Erbario: Croce del Vento, Tregnago!, Vajo dell'Anguilla!, pendici del Corno d'Aquilio!, Trezzolano!, Torricelle, Verona!, Colognola ai Colli!, Spigola di Avesa!, Bussolengo, lungo la pista ciclabile che costeggia il Biffis (Di Carlo), Pastrengo (Lucato), Quinzano (Goir.), Monte Santa Viola (Goir.), Valpantena (Goir.), Grezzana (Goir.), Parona (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Monte Porcile (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Monte Precastio (C.M.), Purga di Bolca (A.M.), Tregnago (A.M.), Monte Viacara (Goir., C.M.), Incanale (Goir.), Caprino (Goir.), Valon del Malera (Tessari), Passo della Lora (Lucato); sul Monte Baldo in Valfredda (Ton.), Porta San Giorgio, Verona (C.M.), Verona, colli aridi (Goir.), Valdonega (Goir.), Verona, Biondella e Barana (Goir.).



1353. Carduus personata subsp. personata (L.) Jacq.
Fl. Austr. 4:25 (1776).
BIBL. ver.: Carduus Personata Goir., Fl. ver. II, 626; C. Personata Poll., Fl. ver. II, 626.
NOM. ITAL.: Cardo bardana.
Geoelemento montano sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie dell'Arunco-Petasition.
8 H scap pEAi VII-IX.

Boschi freschi, luoghi umidi della zona montana al confine col vicentino, nell'Alta Val d'Illasi. Raro e da ricercarsi altrove.

Esemplari d'Erbario: circa Revolto (A.M., C.M.), Vajo dell'Anguilla (Di Carlo).
Rinvenuto da Prosser sul Monte Baldo nei pressi di Bocca delle Scalette, nella Valle dei Zocchi e nella Valle della Colma.



1354. Carduus defloratus L.
Syst. Nat. ed. 10, 2:1200 (1759).
BIBL. ver.: Carduus defloratus Goir., Fl. ver. II, 627; C. defloratus Poll., Fl. ver. II, 628; Cirsium singularibus capitulis parvis Segu., Pl. ver. II, 155; Cirsio ungarico primo del Clusio Pona, M.B., 168 et 155.
NOM. ITAL.: Cardo dentellato.
Geoelemento endemico-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
4-9 H scap PEAi VI-IX.

Margine delle boscaglie, pendii franosi, prati aridi, tra le rupi nella zona montana e subalpina, talvolta a quote inferiori.

Esemplari d'Erbario: Passo Pertica!, Campobrun (C.M.,!), Passo della Lora (Lucato), Campofontana e Covoli di Velo (C.M.), Roverè di Velo (Goir.), Fosse (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Monte Pastello (Mang.), Grezzana (Goir.), Monte Baldo alla Lonza (Goir.), alle Acque Negre (Goir.), Novezza (Goir.), Campion (Goir.), ai Portoni di Ferro, Monte Baldo (Goir.).



1355. Carduus carlinaefolius Lam.
Encycl. Mèth. Bot. 1:700 (1785).
BIBL. ver.: Carduus carlinaefolius Goir., Fl. ver. II, 626; C. nutans β Poll., Fl. ver. II, 625; Carduus cirsioides nitido glauco folio etc., Segu., Pl. ver. III, 256.
NOM. ITAL.: Cardo alpino.
Geoelemento montano europeo sudoccidentale.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Luoghi sassosi selvatici, pascoli montani e subalpini di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Monte Precastio (C.M.), Monte Baldo (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Mang., Goir.).



1356. Carduus pycnocephalus L.
Sp. Pl., ed. 2:1151 (1763).
BIBL. ver.: Carduus pycnocephalus Goir., Fl. ver. II, 628; C. pycnocephalus Poll., Fl. ver. II, 627; Carduus caule crispo Segu., Pl. ver. II, 143.
NOM. ITAL.: Cardo a capolini densi.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea, Europa centrale, Asia occidentale.
Specie dei Sisymbrietalia.
1-5 H bienn PEai VI-VIII.

Luoghi incolti, margini di vie, macerie, muri del piano e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Torricelle di Verona!, Verona, fuori Porta San Giorgio (C.M.), Verona al Tiro a segno (Goir.).





478. Gen. Cirsium Adans. ↑↑
(Fam. II, 116, 1753)

1357. Cirsium eriophorum subsp. eriophorum (L.) Scop.
Fl. Carniol. ed. 2, 2:130 (1772).
BIBL. ver.: Cirsium eriophorum Goir., Fl. ver. II, 628; Cnicus eriophorus Poll., Fl. ver. II, 618; Carduus eriophorus Segu., Pl. ver. III, 254; Onopordo Pliniano del Dalecampio etc. Pona, M.B., 168.
NOM. ITAL.: Cirsio lanoso.
Geoelemento centro-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
2-7 H bienn pEAi VII-X.

Incolti, margini di boscaglie, pascoli, dalla fascia collinare a quella subalpina.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago, Avesa (Goir.), Marano di Valpolicella (Di Carlo), Croce del Vento, Tregnago!, Vajo dell'Anguilla!, Giazza (C.M.), Monte Malera (Goir.), Corno d'Aquilio!, Monte Baldo in Val Basiana (Goir.).



1358. Cirsium vulgare (Savi) Ten.
Fl. Napol. 5:209 (1835-36).
SYN.: Cirsium lanceolatum Scop. (1772).
BIBL. ver.: Cirsium lanceolatum Goir., Fl. ver. II, 629; Cnicus lanceolatus Poll., Fl. ver. II, 615; Carduus lanceolatus latifolius Segu., Pl. ver. II, 142.
NOM. ITAL.: Cirsio comune.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale, altrove naturalizzato.
Specie degli Artemisietea vulgaris.
1-9 H bienn PEAi VI-X.

Incolti, luoghi selvatici, margine di strade, macchie dalla bassa pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo da Tratto Spino a Bocca di Navene (Di Carlo), al Prabazar (Goir.), San Peretto di Negrar!, Spigola di Avesa!, Verona al Pestrino!, Spredino (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo verso Fosse (Goir.), Tregnago alle Saline!, San Giovanni Ilarione (C.M.).



1359. Cirsium montanum (Willd.) Spreng.
Syst. Vèg. 3:376 (1826).
SYN.: Cnicus rivularis Willd. (1804).
BIBL. ver.: Cirsium montanum Goir., Fl. ver. II, 632; Cnicus rivularis Poll., Fl. ver. II, 620; Cirsium alpinum, Echinopi folio, flore purpureo Segu., Pl. ver. II, 166.
NOM. ITAL.: Cirsio montano.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale montana.
Specie dei Mulgedio-Aconitetea.
7,9 H scap pEAi VII-IX.

Prati umidi, boscaglie, lungo i corsi d'acqua, forre, della fascia montana e subalpina del massiccio baldense.

Esemplari d'Erbario: Sentiero del Ventrar!, Madonna della Neve!, Bocca di Navene (Goir.), ai Zocchi (Goir.).
Altre località segnalate: Campion (Goir.), Artillon (Goir.), Tratto Spino (Goir.).



1360. Cirsium pannonicum (L. f.) Link
Enum. Pl. Hort. Berol. Alt. 1:299 (1822).
BIBL. ver.: Cirsium pannonicum Goir. Fl. ver. II, 629; Cnicus serratuloides Poll., Fl. ver. II, 619.
NOM. ITAL.: Cirsio pannonico.
Geoelemento sudest-europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa medio-orientale.
Specie del Cirsio-Brachypodion.
3-7 H scap PEai VI-VIII.

Prati aridi calcarei, pascoli della fascia collinare e montana.

Esemplari d'Erbario: Vajo Galina!, Monte Ongarine!, Cancello!, Negrar, Monte Comun!, Santa Maria in Stelle (Goir.), Grezzana (Goir.), Quinzano al Maso (Goir.), Romagnano (Mang.), Cerro (Lucato) Bosco Chiesanuova (Biadego), Campofontana (C.M.), Giazza (C.M.), Bolca (C.M.), Valpolicella (Goir.), Monte Pastello (Di Carlo), Monte Baldo, Ferrara (Goir.), Prabazar (Goir., C.M.).



1360 bis. Cirsium erisithales (Jacq.) Scop.
Annus Host. Nat. 2:62 (1769).
SYN.: Cnicus Erisithales Goir., Fl. ver. II, 632; Cnicus Erisithales Poll., Fl. ver. II, 621; Cirsium acanthoides montanum flore flavescente Segu., Pl. ver. II, 157; Erisitale de' Lionesi etc. Pona, M.B., 239.
NOM. ITAL.: Cirsio giallo.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale montana.
Specie dell'Arunco-Petasition.
(4,5), 6-9 H scap pEAi VII-IX.

Luoghi erbosi e boschivi, forre nella fascia montana e subalpina di tutti i monti veronesi dal Baldo al confine vicentino.

Esemplari d'Erbario: Rocca Pia verso il Corno d'Aquilio (Di Carlo), Velo (A.M.), Monte Pastello (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla, Spiazzoi (Goir.), Monte Baldo all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Ime (Goir.), Artillon (C.M.), Valfredda (Goir.).
Altre località segnalate: Campobrun (Goir.), Monti Zeola e Alba (Goir.), Sentiero del Ventrar (Poll.), Novezza e Campion (Goir.).



1361. Cirsium carniolicum Scop.
Fl. Carniol. Ed. 2, 2:128 (1772).
BIBL. ver.: Cirsium carniolicum (?) Goir., Fl. ver. II, 633.
NOM. ITAL.: Cirsio della Carnia.
Geoelemento endemico est-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie dell'Adenostylion.
6,8 H scap PEai VI-VIII.

Pascoli e luoghi erbosi selvatici dei Lessini orientali.

Esemplari d'Erbario: orti forestali presso Revolto (Di Carlo), Val Fraselle a Selva di Progno (Di Carlo), Casa Forestale, Val Fraselle (Di Carlo), Valle di Revolto, Selva di Progno (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla, Bosco Chiesanuova (Di Carlo).



1362. Cirsium oleraceum (L.) Scop.
Fl. Carniol. Ed. 2, 2:124 (1772).
SYN.: Cnicus oleraceus L. (1753).
BIBL. ver.: Cirsium oleraceus Goir., Fl. ver. II, 633; Cnicus oleraceus Poll., Fl. ver. II, 622; Cardo pratense del Trago etc. Pona, M.B. 171.
NOM. ITAL.: Cirsio giallastro.
Geoelemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa centro-settentrionale, Asia settentronale.
Specie dei Molinietalia coeruleae.
1-5 H scap pEAi VII-IX.

Prati umidi torbosi, margini dei corsi d'acqua della bassa e media pianura.

Esemplari d'Erbario: Vigasio e Villafranca (Goir.), Vigasio presso i Molini (Goir.).
Altre località segnalate: Val d'Adige presso Peri (Goir.), Castel d'Azzano (Goir.).



1363. Cirsium spinosissimum L.) Scop.
Annus Hist.-Nat. 2:62 (1769).
SYN.: Cnicus spinosissimus L. (1753).
BIBL. ver.: Cirsium spinosissimum Goir., Fl. ver. II, 633; Cnicus spinosissimus Poll., Fl. ver. II, 624.
NOM. ital; Cirsio spinoso.
Geoelemento alpico.
DIFFUSIONE: Alpi.
Specie del Rumicion alpini.
8 H scap pEai VII-VIII.

Pascoli e luoghi selvatici sassosi, macereti dell'orizzonte subalpino; non ritrovato di recente.

Esemplari d'Erbario: Monte Posta (C.M.), Malera (Goir.).



1364. Cirsium acaule (L.) Scop.
Annus Host.-Nat. 2:62 (1769).
SYN.: Cnicus acaulis Willd. (1769).
BIBL. ver.: Cirsium acaule Goir., Fl. ver. II, 631; Cnicus acaulis Poll., Fl. ver. II, 623; Cameleon bianco del Trago etc. Pona, M.B., 171.
NOM. ITAL.: Cirsio nano.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e occidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
9 H ros PEai VI-VIII.

Pascoli magri su terreni acidi.

Non sono presenti esemplari in erbario. È segnalata la località Malga Montesel NNW Braga, sotto il rifugio Fiori del Baldo (Prosser, 8.3. 2002).



1365. Cirsium palustre (L.) Scop.
Fl. Carniol. ed. 2, 2:128 (1772).
SYN.: Cnicus palustris Scop. (1787).
BIBL. ver.: Cirsium palustre Goir., Fl. ver. II, 629; Cnicus palustris Poll., Fl. ver. II, 614; Cirsium pratense polycephalon vulgare Segu., Pl. ver. II, 157.
NOM. ITAL.: Cirsio di palude.
Geoelemento sudeuropeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa nord-occidentale.
Specie dei Molinietalia caeruleae.
1-7 H bienn PEAi VI-X.

Radure boschive, luoghi umidi e paludosi dalla bassa pianura alla fascia montana.

Esemplari d'Erbario: Isola della Scala (Goir.), San Michele Extra (Biadego), Vigasio (Mang.), San Martino Buon Albergo (Di Carlo), Grezzano di Mozzecane (Lucato), Alto Vajo dell'Anguilla!, Rivoli (Goir.), Monte Baldo verso Bocca di Navene (Di Carlo), Novezza (C.M.).
Altre località segnalate: Monte Baldo alla Lonza (Goir), Novezzina e Campion (Goir.), Acque Negre (Goir.).



1366. Cirsium arvense (L.) Scop.
Fl. Carniol. ed. 2, 2:126 (1772).
SYN.: Cnicus arvensis Hoffm. (1804).
BIBL. ver.: Cirsium arvense Goir., Fl. ver. II, 633; Cnicus arvensis Poll., Fl. ver. II, 617; Cirsium arvense Sonchi folio etc. Segu., Pl. ver. II, 156; Cirsium repens polyacanthos etc. Segu. Pl. ver. III, 258.
NOM. ITAL.: Cirsio dei campi.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; altrove neturalizzato.
Specie dei Seslerietalia mediae.
1-7 G rad PEAi V-X.

Lungo i sentieri, negli incolti, nei campi, nei vigneti dalla bassa pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Verona lungo l'Adige!, al Boschetto!, Porto San Pancrazio!, Cancello!, Cogollo! Monte Precastio (C.M.), Monte Gazo (Goir.), Monte Viacara (C.M.), tra Bosco Chiesanuova e Trachi (Biadego), Revolto (Goir.), Rivoli alle Zuane (Goir.), Monte Baldo a Gambon (Goir.).



1367. Cirsium canum (L.) All.
Fl. Pedem. 1:151 (1785).
BIBL. ver.: Cirsium canum Goir., Fl. ver. II, 630; Cnicus canus Poll., Fl. ver. II, 616; Cirsium majus singulari capitulo magno, florum staminibus purpureis Segu., Pl. ver. II, 154; Cirsium majus capitulo magno, florum staminibus neveis Segu., Pl. ver. II, 155.
NOM. ITAL.: Cirsio canuto.
Geoelemento sudest-europeo-pontico.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale.
Specie dei Molinietalia caruleae.
1,2 G rhiz PEAi VI-IX.

Prati umidi o palustri della bassa pianura, quasi scomparso.

Esemplare d'erbario: al confine del Comune di Verona con San Martino Buon Albergo (Di Carlo).





479. Gen. Onopordum L. ↑↑
(Gen, Pl. ed.V, 359, 1754)

1368. Onopordum acanthium L.
Sp. Pl., 827 (1753).
BIBL. ver.: Onopordum Acanthium Goir., Fl. ver. II, 635; O. Acanthium Poll., Fl. ver. II, 631; Carduus tomentosus Acanthi folio, vulgaris Segu., Pl. ver. II, 143; Acanzio di Dioscoride Pona, M.B., 3; Acanzio Calc., Viagg. etc., 8.
NOM. ITAL.: Onopordo tomentoso.
NOM. DIALETT.: Sonzegioni.
Distribuzione geografica: elemento est-mediterraneoturaniano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale; altrove naturalizzato.
Specie dell'Onopordion acanthii.
1-5 H bienn PEAi VI-IX.

Luoghi incolti, bordi delle strade, macerie dalla bassa pinura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona, Santa Lucia, lungo la pista ciclo-pedonale (Di Carlo), al maneggio del Boschetto!, Verona, via Chioda!, Verona, via Colombo (Lucato), Borgo Milano (Lucato), San Michele Extra (Biadego), Marcenigo di Tregnago (C.M.), Rivoli (Goir.).





480. Gen. Silybum Adams. ↑↑
(Fam. II, 116, 1763)

1369. Silybum marianum (L.) Gaertn.
Fruct. Sem. Pl. 2:378 (1791).
BIBL. ver.: Silybum Marianum Goir., Fl. ver. II, 635; Carduus marianus Poll., Fl. ver. II, 629.
NOM. ITAL.: Cardo mariano, Erba del latte.
Geoelemento mediterraneo-turaniano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, regione mediterranea.
Specie degli Onopordietalia acanthii.
1-5 H bienn pEai VII-VIII.

Un tempo coltivata come pianta medicinale, oggi quasi scomparsa allo stato spontaneo.

Esemplari d'Erbario: Villafranca (Lucato), Marcenigo di Tregnago (C.M.), Scaveaghe di Garda (Goir.), Verona, fuori Porta Nuova (Goir.).





481. Gen. Serratula L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 357,1754)

1370. Serratula tinctoria subsp. tinctoria L.
Sp. Pl. 816 (1753).
BIBL. ver.: Serratula tinctoria Goir., Fl. ver. II, 614; S. tinctoria Poll., Fl. ver. II, 606; Jacea nemorensis, quae Serratula vulgo, flore albo Segu., Pl. ver. III, 257; Serratula dei moderni Pona., M.B., 235.
NOM. ITAL.: Serratula dei tintori.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia, Africa nord-occidentale.
Specie del Molinion.
1-7 H scap pEAi VII-X.

Prati umidi, boschi, ericeti e luoghi selvatici in genere, dal piano all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), San Dionigi di Parona!, tra Avesa e Montecchio!, Vajo Galina!, Boscomantico (Mang.), San Giorgio di Valpolicella!, Grezzana (/Goir.), Monte Gazo (Goir.), Vigasio (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Badia Calavena (A.M.), Monte Pastello!, Tregnago (C.M.), Rivoli (Goir.), lecceta di Navene!, Monte Baldo a Spiazzi e Pazzon (Biadego), Ferrara (Goir.), Naole e Valfredda (Ton., Goir.).



1371. Serratula tinctoria subsp. monticola (Boreau) Berher ↑↑
in Louis, Dèpart. Vosges 2:142.
SYN.: Serratula macrocephala Bert. (1850).
BIBL. ver.: Serratula macrocephala Goir., Fl. ver. II, 614.
Geoelemento montano-sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale e sud-occidentale montana.
Sottospecie del Caricion ferrugineae.
7,9 H scap pEAi VII-X.

Pascoli alpini del Monte Baldo veronese.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Naole e Valfredda (Goir.).





482. Gen. Centaurea L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 389, 1754)

1372. Centaurea rhapontica L.
Sp. Pl. 915 (1753).
SYN.: Rhaponticum scariosum Lam. (1778). Stemmacantha rhapontica subsp. rhapontica (L.) Dittrich in Candollea 39: 49. (1984).
BIBL. ver.: Rhaponticum scariosum Goir., Fl. ver. II, 614; Centaurea Rhapontica Poll., Fl. ver. II, 728; id. Poll., Viagg. etc., 108 et 121; Jacea alpina capite maxima Segu., Pl. ver. II, 146; Centaurea seconda maggiore del Clusio etc. Pona, M.B., 171.
NOM. ITAL.: Fiordaliso rapontico.
Geoelemento endemico-est-alpico.
DIFFUSIONE: Alpi.
Specie del Calamagrostion arundinaceae.
8,9 H scap pEai VII-VIII.

Luoghi rupestri, pascoli, pendii sassosi dell'orizzonte subalpino del Monte Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Passo Pertica (Di Carlo), tra Passo Pertica e rifugio Scalorbi!, Monte Trapola (Goir.), Monte Baldo in Val Grande!, Valfredda (Goir.), Val delle Pietre (Goir.).



1373. Centaurea alpina L.
Sp. Pl. 910 (1753).
BIBL. ver.: Centaurea alpina Goir., Fl. ver. II, 615; C. alpina Poll., Fl. ver. II, 725; Centaurium alpinum luteum Segu., Pl. ver. II, 158.
NOM. ITAL.: Fiordaliso maggiore.
Geoelemento sud-europeo montano.
DIFFUSIONE: Europa meridionale montana.
Specie del Seslerion xerobromion.
4-6 H scap PEai VI-VII.

Luoghi rupestri e aridi del Monte Baldo e dei Lessini.

È stata rinvenuta da F.Prosser sul Monte Baldo in località Giassetta sopra Rivalta e sulle pendici del Monte Pastello nei Lessini veronesi.



1374. Centaurea scabiosa subsp. scabiosa L.
Sp. Pl. 913 (1753).
BIBL. ver.: Centaurea scabiosa Goir., Fl. ver. II, 620; C. Scabiosa Poll., Fl. ver. II, 725; Centaurium collinum Gesneri flore purpureo Segu., Pl. ver. II, 159.
NOM. ITAL.: Fiordaliso vedovino.
Geoelemento euro-asiatico.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Giura, Carpazi.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7 H caesp PEAi VI-X.

Prati aridi, luoghi argillosi e ghiaiosi, incolti dall'alta pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Tregnago ai Carbonari!, Romagnano (Mang.), Monte Pastello (Mang.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Spredino, Monte Zovo, Monte Porcile (Goir.).



1375. Centaurea stoebe L.
Sp. Pl. 914 (1753).
SYN.: Centaurea maculosa Lam.(1783); C. paniculata Auct. Fl. Ital., non L.
BIBL. ver.: Centaurea maculosa Goir., Fl. ver. II, 621; C. paniculata Poll., Fl. ver. II, 725; Cyanus collinis foliis candicantibus laciniatis flore candido et flore purpureo Segu., Pl. ver. II, 50.
NOM. ITAL.: Fiordaliso dei prati steppici.
NOM. DIALETT.: Spazadore.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dei Festucetalia valesiacae.
2-7 H bienn PEAi VI-X.

Prati aridi steppici, margini dei campi, luoghi pietrosi e rupestri, incolti, ghiaie dei torrenti dall'alta pianura alla fascia medio-montana.

Esemplari d'Erbario: Vajo Galina (Di Carlo), Montorio al Castello (Di Carlo), San Dionigi, Strada dei Monti!, Verona al Boschetto!, Torricelle ai Gaspari!, Verona al Porto San Pancrazio!, Verona al Castel San Pietro!, Monte Arzan di Avesa!, Monte Ongarine di Quinzano!, Quinzano al Cacciatore!, Monte Cavro di Avesa!, Verona al Pestrino!, Avesa!, Case Vecchie sulle Torricelle!, Borgo Milano (Lucato), Bosco Chiesanuova (Biadego), Castel Cerino di Soave (Biadego), Peri (C.M.), Badia Calavena ((C.M.), Monte Precastio (C.M.), Monte Gazo (Goir.), Romagnano (Goir.), Olivè (Goir.), Porta Nuova e Porta Vescovo (Goir.), Spredino (Goir.), Monte Cucco (Goir.), Chiusa alla base del Pastello (Goir.), Castione (Goir.), Caprino (Goir.), tra Parona e Pescantina (Goir.), Campiani di Garda!, Spigola di Avesa!, Tregnago (A.M.), lungo l'Adige presso San Michele (Biadego).



1376. Centaurea calcitrapa L.
Sp. Pl. 917 (1753).
BIBL. ver.: Centaurea Calcitrapa Goir., Fl. ver. II, 622; C. Calcitrapa Poll., Fl. ver. II, 730; Cyanoides stellata spinosa flore purpureo Segu.; Pl. ver. II, 153.
NOM. ITAL.: Calcatreppola.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa sudoccidentale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Sisymbrietalia.
2-5 H bienn pEAi VII-X.

Luoghi erbosi e incolti, vigneti, lungo i sentieri della media e alta pianura. Non rinvenuta di recente.

Esemplari d'Erbario: Caprino, San Martino, Gamberon, Castion, Pesina (Goir.), Vajo Borago (Goir.), Valdonega (Goir.), Bussolengo (Goir.), Monteforte (Goir.), Verona su Castel San Felice (Goir.).



1377. Centaurea solstitialis L.
Sp. Pl. 917 (1753).
BIBL. ver.: Centaurea solstitialis Goir., Fl. ver. II, 623; C. solstitialis Poll., Fl. ver. II, 729; Carduus stellatus luteus, foliis Cyani Segu., Pl. ver. II, 142; Spina o stella solstitiale del Pona e del Lobelio Pona, M.B., 3.
NOM. ITAL.: Fiordaliso giallo, Spino giallo.
Geoelemento steno-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie dei Sisymbrietalia.
2-5 H bienn PEAi VI-X.

Luoghi incolti, lungo i sentieri, pascoli aridi della media e alta pianura. Specie spesso a carattere effimero.

Esemplari d'Erbario: zona Fiera di Verona!, Verona a Santa Lucia!, Tregnago (A.M.), Bussolengo (Goir.).



1378. Centaurea splendens L.
Sp. Pl. 914 (1753).
SYN.: Centaurea deusta Ten. subsp. splendens (Arcangeli) Matthäs et Pign.; Centaurea alba L. (1753).
BIBL. ver.: Centaurea alba (Goir.), Fl. ver. II, 616; C. splendens Poll., Fl. ver. II, 726; C. Splendens Poll., Viagg. etc., 82; Cyanus foliis laciniatis virilibus, caliculis argenteis Segu., Pl. ver. II, 150; Centaurea montana del Gesnero etc. Pona, M.B., 4.
NOM. ITAL.: Fiordaliso cicalino.
Geoelemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-5 H bienn pEai VII-VIII.

Prati aridi, pascoli, luoghi secchi in genere dell'alta pianura e della media montagna.

Esemplari d'Erbario: Colle delle Ongarine, Avesa (Goir.), colli di Quinzano (Goir.), Monte Spigola di Avesa (Goir.), Vajo Borago di Avesa (Goir.), Monte Pastello!, alla Chiusa di Ceraino (Mang.), Volargne (Goir.), Monte Baldo al Gazo (Goir.), Santuario della Corona (Goir.), Vestena (A.M.).
Altre località segnalate: Monte di Valpolicella (Goir.), alla Cola di Costagrande (Goir.), Valle d'Alpone a Roncà e presso Bolca (A.M.).



1379. Centaurea jacea subsp. gaudinii (Boiss. et Reut.) Gremli
Excursionsfl. Schweis. ed. 2:248 (1874).
SYN.: Centaurea amara L. (1763); Centaurea bracteata Scop. (1786).
BIBL. ver.: Centaurea amara Goir., Fl. ver. II, 616; C. jacea Poll. var. β, Fl. ver. II, 727; id., Viagg. etc., 81; Cyanoides montana squamata, flore purpureo Segu., Pl. ver. II, 152.
NOM. ITAL.: Fiordaliso bratteato.
Geoelemento sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali.
Specie del Diplacnion.
2-9 H scap PEAi VI-X.

Incolti, prati aridi, pascoli, cespuglieti dall'alta pianura all'orizzonte subalpino del Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Cima di Naole (Di Carlo), lecceta di Navene!, Monte Baldo in Valfredda (Biadego), in Costabella (Biadego), in Valbasiana e Valfredda (C.M.), Val di Caprino (Goir.), Madonna della Neve (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Rivoli (Goir.); Scaveaghe e Campiani di Garda!, Monte Pastello!, tra Monte e San Giorgio di Valpolicella!, Erbezzo!, Cerro!, tra Erbezzo e Bosco Chiesanuova (Biadego,!), Monte Gazo (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Val Squaranto (Goir.), Castel Cerino di Soave (Biadego), Monte Cucco (Goir.), Quinzano (Goir.), La Cola di Avesa!, Monte della Parte, San Dionigi!, Torricelle alla Colombara!, Monte Cavro di Avesa!, San Fidenzio!, Boscomantico!, Vajo Galina!, tra Parona e Pescantina lungo l'Adige (Goir.), Tregnago (A.M., C.M.,!).



1380. Centaurea nigrescens Willd.
Sp. Pl. 3:2288 (1803).
BIBL. ver.: Centaurea nigrescens Goir., Fl. ver. II, 617; C. nigrescens Poll., Fl. ver. II, 722; Jacea nigra pratensis flore purpureo Segu., Pl. ver. II, 151; Cyanoides foliis lanceolatis asperis Segu., Pl. ver. II, 152; Jacea nera del Dodoneo Pona, M.B., 172.
NOM. ITAL.: Fiordaliso nerastro.
Geoelemento sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa sud-orientale.
Specie degli Arrhenatheretalia elatioris.
2-7 H scap PEAi VI-X.

Incolti, prati, pascoli, luoghi selvatici in genere dal piano all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto (Di Carlo), Lungadige Cangrande (Di Carlo), Verona alla Spianà!, Santa Lucia e Via Albere!, al Pestrino!, Boscomantico!, Borgo Milano (Lucato), San Michele Extra (Biadego), Verona, Castel San Pietro!, Pigozzo (Goir.), Grezzana (Goir.), Monte Gazo (Goir.), Tregnago (A.M.), Badia Calavena (C.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Corno d'Aquilio (Biadego,!), Mizzole!, Villa Forti alle Torricelle!, Monte Pastello da Ceraino a Monte!, Forte Masua sul Pastello!, San Peretto di Negrar!, Avesa!, Ferrara di Monte Baldo (Lucato), Monte Baldo al Prabazar (C.M.), Novezza (Goir.), in Valfredda (Goir.), Caprino (Goir.), Pesina (Goir.), alla Chiusa (Goir.).


1381. Centaurea nervosa subsp. nervosa Willd.
Enum. Ph. Hort. Berol., 925 (1809).
SYN.: Centaurea phrygia L. (1753).
BIBL. ver.: Centaurea nervosa Goir., Fl. ver. II, 618; C. phrygia Goir., Erb. est. e autunn. ecc., Bull. Soc. Bot. It., II, 414, 1892; C. phrygia Poll., Fl. ver. II, 720; Cyanus alpinus humilis, capite villoso Segu., Pl. ver. II, 149; Jacea montana de' Narbonesi presso il Lobelio Pona, M.B., 149, an 210 (?).
NOM. ITAL.: Fiordaliso alpino.
Geoelemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie del Festucion variae.
(6-7), 8,9 H scap pEAi VII-IX.

Pascoli montani e subalpini, prati pingui, cespuglieti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), Corno d'Aquilio (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla!, Camposilvano (C.M.,!), Malga Terrazzo in Val di Revolto!, Monte Malera!, Branchetto!, Valon del Malera (Tessari), Bosco Chiesanuova (Biadego,!), Monte Trapola e Malera (C.M.), ai Trachi (Goir.), Velo (A.M.), Campofontana (C.M.).
Altre località segnalate: Bocca di Naole (Goir.), Tratto Spino (Goir.), Altissimo di Nago (Goir.). Sega di Ala (Goir.), Podesteria, Castelberto, Sparavieri, Tomba, Parpari (Goir.).



1382. Centaurea triumfettii All.
Auct. Syn. Stirp. Taurin. 16(1773).
SYN.: Centaurea montana Goir., Fl. ver. II, 620; C. montana Poll., Fl. ver. II, 723; Cyanus montanus latifolius etc. Segu., Pl. ver. II, 148; Cyanus montanus angustiore folio etc. Segu., Pl. ver. III, 257; Ciano maggiore Calc., Viagg. etc., 12; Verbasco del Trago Pona, M.B., 163.
NOM. ITAL.: Fiordaliso di Triunfetti.
Geoelemento europeo caucasico.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie del Geranion sanguinei.
4-7, (8,9) H scap PEAi VI-IX.

Pascoli, luoghi selvatici, boschi, luoghi rupestri dalla fascia collinare alla subalpina.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Prabazar (Goir.), Tratto Spino!, Valbrutta (Goir.), al Gamberona (C.M.), Ceraino (Goir.), Monte Pastello (Mang., Goir.,!, Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Velo (A.M.), Erbezzo (C.M., Lucato), Podesteria!, Camposilvano!, Fosse (Goir.).
Altre località segnalate: Lumini, Pradonego, Prabazar, Campedello, Altissimo di Nago (Goir.), Lessini sul Monte Malera e Monte Bolca (Goir.).



1383. Centaurea cyanus L.
Sp. Pl. 911 (1753).
BIBL. ver.: Centaurea Cyanus Goir., Fl. ver. II, 619; C. Cyanus Poll., Fl. ver. II, 724; Cyanus segetum flore coeruleo Segu., Pl. ver., II, 148 et Cyanus segetum flore albo Segu., Pl. ver. II, 149; Ciano minore Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Fiordaliso.
Geoelemento subcosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale; altrove naturalizzato.
Specie dei Centauretalia cyani.
(1), 2-5 T scap PEa V-VIII.

Un tempo comune nei seminati, oggi rara per l'uso di concimazioni e diserbanti.

Esemplari d'Erbario: Stazione FF.SS. di Castelnuovo del Garda (Di Carlo), Cancello, bivio per Moruri!, tra Montorio e Trezzolano!, Quadrante Europa!, fuori Porta Vescovo (C.M.), fuori Porta Pellegrina (Goir.), Monte Santa Viola (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), Monte Zanbei presso Cerro (Goir.), Spredino (Goir.), oasi del Feniletto, Oppeano (Di Carlo).





483. Gen. Crupina Cass. ↑↑
(Dict. Sc.Nat. XII, 67, 1818)

1384. Crupina vulgaris Cass.
in F. Cuvier, Dict. Sc. Nat., 12:68 (1819).
SYN.: Centaurea Crupina L. (1753).
BIBL. ver.: Crupina vulgaris (Goir.), Fl. ver. II, 613; Centaurea Crupina Poll., Fl. ver. II, 719.
NOM. ITAL.: Crupina comune.
Geoelemento sudeuropeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Nordafrica.
Specie dei Thero-Brachypodietea.
2-5 T scap PEA VI-IX.

Luoghi pietrosi e sassosi, prati e pascoli aridi e garighe, tra le messi e i vigneti della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: colline di Quinzano, oliveti!, Vajo Borago (Goir.), alle Giare di Grezzana (Goir.), Monte Porcile di Grezzana (Goir.), Monte Precastio (C.M.), Badia Calavena (C.M.), Tregnago (C.M.), Spredino (Goir.), colli benacensi (Goir.), Torri (Goir.), Navene (Goir.), sulle mura di Villafranca (Goir.).





484. Gen. Carthamus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 361, 1754)

1385. Carthamus lanatus L.
Sp. Pl. 830 (1753).
BIBL. ver.: Carthamus lanatus Goir, Fl. ver. II, 624; Carthamus lanatus Poll., Fl. ver. II, 608; Cnicus Atractylis lutea dictus Segu., Pl. ver. II, 161; Atractilide d'alcuni, da altri detto Cnico sylvestre Pona, M. B., 3; Atractylis Cal., Viagg. etc., 7.
NOM. ITAL.: Zafferone selvatico, Spinoni.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
2-5, (6,7) T scap PEA VI-IX.

Luoghi incolti aridi, vigneti ed oliveti, tra le macerie e lungo i sentieri prevalentemente nell'alta pianura e nella collina, sporadicamente nell'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), dintorni di Mizzole!, San Peretto di Negrar!, Verona, Borgo Milano (Lucato), Verona, Tombetta (Goir.), Monte Porcile (Goir.), Spredino (Goir.), Caprino (C.M.).





485. Gen. Scolymus L. ↑↑
(Gen, Pl. ed.I, 237, 1737)

1386. Scolymus hispanicus L.
Sp. Pl. 813 (1753).
BIBL. ver.: Scolymus hispanicus Goir., Fl. ver. II, 636; S. hispanicus Poll., Fl. ver. II, 557; Scolimo di Teofrasto presso il Clusio Pona, M.B. (?), 236.
NOM. ITAL.: Cardogna comune.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
2-5 H bienn pEAi VII-X.

Incolti aridi, luoghi sassosi, sentieri dell'alta pianura e della fascia collinare. Attualmente rara.

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang.), Verona, Porta Pellegrina (A.M.), Verona, Tombetta (Ton.), Porta Nuova, verso Basso Acquar (Goir.), Verona, via Bonzanini alle Golosine (Di Carlo).





486. Gen. Cichorium L. ↑↑
(Syst. ed. I, 1735)

1387. Cichorium intybus L.
Sp. Pl. 813 (1753).
BIBL. ver.: Cichorium Intybus Goir., Fl. ver. II, 638; C. Intybus Poll., Fl. ver. II, 558; C. sylvestre sive officinarum Segu., Pl. ver. II, 203.
NOM. ITAL.: Cicoria comune.
NOM. DIALETT.: Radecio de campo.
Geoelemento cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale; altrove naturalizzato.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
1-5 H scap PEAi VI-X.

Incolti, campi, sentieri, pascoli, ericeti dalla pianura alla collina.

Esemplari d'Erbario: Castagnè!, Boscomantico!, Fonte Calesan di Mezzane!, Tregnago (A.M.), Verona al Lazzaretto (Goir.), Caprino (Goir.), Verona, Porto San Pancrazio, lungo l'Adige (Goir.), Spredino (Goir.).





487. Gen. Rhagadiolus Scop. ↑↑
(Introd. 122, 1777)

1388. Rhagadiolus stellatus (L.) Gaertn.
Fruct. Sem. 2:354 (1791).
BIBL. ver.: Rhagadiolus stellatus Goir., Fl. ver. II, 637, Rh. stellatus Poll., Fl. ver. II, 604; Rh. alter Segu., Pl. ver., II, 205.
NOM. ITAL.: Radicchio stellato.
NOM. DIALETT.: Radecela.
Geoelemento euri-meditarraneo.
DIFFUSIONE: Regione mediterranea.
Specie dei Stellarietea mediae.
1-5 T scap PEa IV-VI.

Luoghi erbosi, incolti, campi a riposo dal piano alla collina.

Esemplari d'Erbario: San Vigilio del Garda!, Scaveaghe di Garda (Goir.), Montorio (Mang., C.M.), alla Pezza di Olivè (Goir.), Torri del Benaco (Goir.), Santa Maria dei Monti (C.M.), Tregnago (A.M.), Verona in Valdonega (Goir.), Malcesine (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.).





488. Gen. Aposeris Neck. ↑↑
(Elem. I, 57, 1790)

1389. Aposeris foetida (L.) Less.
Syn. Gen. Compos. 128 (1832).
SYN.: Lapsana foetida Scop. (1772).
BIBL. ver.: Aposeris foetida Goir., Fl. ver. II, 638; Lapsana foetida Poll., Fl. ver. II, 602; Leontodontoides alpina glabra, Erysimi folio etc., Segu., Pl. ver. II, 205.
NOM. ITAL.: Lattuga fetida.
Geoelemento sudeuropeo-montano.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Carpazi.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
6-9 H ros pEAi VII-IX.

Campi, sentieri, radure, ericeti e faggete della zona montana e subalpina.

Esemplari d'Erbario: Lessini, Vajo dei Modi (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla!, Val Fraselle!, Valon del Malera (Tessari), Passo Pertica (C.M.,!), Revolto (C.M.), Malga San Giorgio!, Corno d'Aquilio!, Monte Baldo fra Tratto Spino e Cima Pozzette!, Colma di Malcesine (Di Carlo), rifugio Telegrafo (Lucato), a La Lonza (Ton.), Valfredda (Goir.), Ime (Goir.).
Altre località segnalate: Podesteria (Goir.), Monti Zeola e Posta (A.M., Goir.), alla Sega di Ala (Goir.).





489. Gen. Hypochoeris L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 342, 1754)

1390. Hypochoeris uniflora Vill.
Prosp. Hist. Pl. Dauphinè 37 (1779).
BIBL. ver.: Hypochoeris uniflora Goir., Fl. ver. II, 640.
NOM. ITAL.: Costolina alpina.
Geoelemento montano-alpico-carpatico.
DIFFUSIONE: Alpi, Carpazi.
Specie degli Juncetea trifidi.
9 H ros pEai VII-VIII.

Prati e pascoli subalpini del Monte Baldo.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (!, Di Carlo). Segnalata anche da Moreni per la stessa località.



1391. Hypochoeris maculata L.
Sp. Pl. 810 (1753).
BIBL. ver.: Hypochoeris maculata Goir., Fl. ver. II, 639; H. Maculata Poll., Fl. ver. II, 559; Hieracium alpinum latifolium etc. Segu., Pl. ver. II, 191.
NOM. ITAL.: Costolina macchiata.
Geoelemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Siberia.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-5 H ros PEai V-VII.

Prati e pascoli aridi della media e alta pianura.

Esemplari d'Erbario: Pastrengo (Di Carlo), Torri del Benaco!, Boscomantico (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Rico sopra Parona (Goir.), dintorni di Lazise (Fontana).



1392. Hypochoeris radicata L.
Sp. Pl. 811 (1753).
BIBL. ver.: Hypochoeris radicata Goir., Fl. ver. II, 639; H. radicata Poll., Fl. ver. II, 560; Hieracium Dentis-Leonis folio obtuso, majus Segu., Pl. ver. III, 266.
NOM. ITAL.: Erba porcellina radicata.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale, Africa nord-occidentale; altrove naturalizzata.
Specie del Cynosurion.
(1), 2-5, (6,7) H ros PEAi VI-XI.

Pascoli aridi e secchi, ericeti e boscaglie, dalla bassa e media pianura fino all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Verona in via Chioda!, Ospedale di Borgo Trento!, Verona alle Golosine (Di Carlo), San Giovanni Lupatoto (Biadego), San Michele (Goir., C.M.), Verona tra Porta Nuova e Porta Palio (C.M.), Boscomantico (Goir.), Beccacivetta (Goir.), Bolca (A.M.), Val di Caprino verso Rivoli (Goir.).
Altra località segnalata: Cerro Veronese (Goir.).





490. Gen. Leontodon L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 349, 1754)

1393. Leontodon helveticus Mérat
in Ann. Sci. Nat. (Paris) 22:108 (1831).
SYN.: Leontodon pyrenaicus Gouan (1773); Apargia alpina W. (1704).
BIBL. ver.: Leontodon pyrenaicus Goir., Fl. ver. II, 641; Apargia alpina Poll., Fl. ver. II, 564.
NOM. ITAL.: Dente di Leone dei graniti.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centromeridionale montana.
Specie degli Juncetea trifidi.
8,9 H ros pEAi VII-IX.

Pascoli elevati di tutti i monti veronesi, dal Monte Baldo al confine vicentino; specie non comune.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Tratto Spino (Di Carlo), all'Ortigara (Goir.), nella Val Lunga (Goir.), alle Busette (Goir.).
Altre località segnalate: Coal Santo (Goir.), Val Losana e Coste dell'Artillon (Goir.), Campobrun e Monte Posta (Goir.), Valle dei Ronchi (Goir.).



1394. Leontodon montanus subsp. montanus Lam.
Fl. Franc. 3. 640 (1779).
SYN.: Leontodon taraxaci Lois. (1807); Apargia taraxaci W. (1804).
BIBL. ver.: Leontodon taraxaci Goir., Fl. ver. II, 641; Apargia Taraxaci Poll., Fl. ver. II, 568; Dens-leonis alpinus etc. Segu., Pl. ver. III, 266.
NOM. ITAL.: Dente di leone montano.
Geoelemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Carpazi.
Specie del Thlaspion rotundifolii.
8,9 H ros pEAi VII-IX.

Mancano esemplari d'erbario. Secondo Goiran questa specie cresce rara nei pascoli elevati dei monti veronesi.

Località segnalate: Valfredda (Segu.), Valle degli Ossi (Goir.), Val Losana (Goir.), Pra' di Malcesine (Goir.), Monte Posta (Goir.).



1395. Leontodon autumnalis L.
Sp. Pl. 798 (1753).
BIBL. ver.: Leontodon autunnalis Goir., Fl. ver. II, 640; Apargia autumnalis Poll., Fl. ver. II, 568; Hieracium Chondrillae folio glabro, radice succisa, majus Segu., Pl. ver. III, 272 et II, 345.
NOM. ITAL.: Dente di leone autunnale.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie del Cynosurion.
4-7,(8,9) H ros pEAi VII-X.

Prati falciabili, pascoli dall'alta pianura all'orizzonte montano e subalpino seppure in quest'ultimo più raro.

Esemplari d'Erbario: tra Giazza e Revolto (C.M.), Roverè di Velo (A.M.), San Mauro di Saline (C.M.), Bosco Chiesanuova (Mang.), Monte Zambei presso Cerro (Goir.), Corno d'Aquilio!, Monte Baldo (Mang.), al Prabazar (Ton., Goir.), Pian della Cenere (C.M.), tra Spiazzi e Ferrara (Goir.).



1396. Leontodon hispidus L.
Sp. Pl. 799 (1753).
SYN.: Leontodon proteiformis Vill. (1779); Apargia hispida Hoffm. (1791).
BIBL. ver.: Leontodon proteiformis Goir., Fl. ver. II, 642; Apargia hispida Poll., Fl. ver. II, 565; Dens-leonis foliis hirsutis et asperis Segu., Pl. ver. II, 189.
NOM. ITAL.: Dente di leone comune.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie degli Arrhenatheretalia elatioris.
1-9 H ros PEAi VI-X.

Cresce copioso nei luoghi aridi, sui muri, lungo le strade, nei prati, nei pascoli dell'intero territorio dalla bassa pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), lecceta di Navene!, Novezzina!, Monte Baldo in Val Finestra (Goir.), Coste dell'Artillon (Goir.), Val Basiana (C.M.), alle Buse e alle Busete (Goir.), Coal Santo e Telegrafo (Goir.), Giare di Valbrutta (Goir.), Val Grande (Goir.), Val Losana (C.M.), Malcesine (Goir.); Marano di Valpolicella (Di Carlo), Dosso del Pezzo, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla (Di Carlo), Monte Pastello (Di Carlo), a nord di Monte e verso la cima (Di Carlo), tra Scalorbi e Passo Pertica!, Giazza!, Bosco dei Folignani!, Verona, in via Albere!, Quinzano!, Monte Ongarine!, Trezzolano!, Monte Cucco!, Cola di Avesa!, Torricelle!, Torri del Benaco alle Prandine!, San Fidenzio!, Valon del Malera (Tessari), Breonio (Mang.), Tregnago (A.M.), Badia Calavena (C.M.), Bolca (C.M.), Revolto (C.M.).



1397. Leontodon crispus Vill.
Prosp. Hist. Pl. Dauphiné 34 (1779).
SYN.: Apargia crispa Willd. (1804).
BIBL. ver.: Leontodon crispus Goir., Fl. ver. II, 643; Apargia crispa Poll., Fl. ver. II, 566; Dens-leonis pumilus saxatilis asper, radice fibrosa Segu., Pl. ver. II, 189.
NOM. ITAL.: Dente di leone crespo.
Geoelemento sud europeo.
DIFFUSIONE: Europa meridionale, Asia occidentale.
Specie degli Ononidetalia.
2-5, (6,7) H ros PEai IV-VI.

Prati aridi e secchi, luoghi rupestri dell'alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Torricelle, alle Case Vecchie!, dintorni di Trezzolano verso Cancello (Di Carlo), Monte Ongarine di Avesa (Goir., Lucato), Boscomantico (Mang., Goir., Di Carlo), Quinzano (Ton.), Verona (Goir.), Pojano (Goir.), alla Cola di Avesa (Goir., Di Carlo), Monte Precastio di Tregnago (A.M.).
Altre località segnalate: colline attorno al Garda (Goir.), alle falde del Monte Baldo (Goir.), colli della Valpantena (Goir.).



1398. Leontodon incanus subsp. incanus (L.) Schrank
Baier Reise 14 (1786).
SYN.: Apargia incana Scop. (1772).
BIBL. ver.: Leontodon incanus Goir., Fl. ver. II, 644; Apargia incana Poll., Fl. ver. II, 567.
NOM. ITAL.: Dnte di leone biancastro.
Geoelemento montano sudest europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale orientale.
Specie dei Festuco-Brometea.
4-9 H ros PEai IV-VI.

Pascoli aridi, fessure delle rocce dalla collina all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Passo Pertica verso Scalorbi (!, Di Carlo), Campobrun!, Tregnago (A.M.), Valle di Revolto (C.M.), Monte Pastello (Goir.), Rivoli (Goir.), Peri (Goir.), Monte Baldo verso la Corona (Goir,), sopra Brentino (C.M.).



1399. Leontodon incanus subsp. tenuiflorus (Gaudin) Schinzet Keller
Fl. Schweiz ed. 3, 1:584 (1909).
BIBL. ver.: Leontodon tenuiflorus Goir., Fl. ver. II, 644.
NOM. ITAL.: Dente di leone insubrico.
Geoelemento alpico-orientale (endemico).
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7 H ros PEai IV-VI.

Rupi e luoghi aridi, pendii soleggiati dall'alta pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Goir.,!, Di Carlo), Molina (Goir.), lecceta di Navene!, Monte Baldo in Val Trovai (Goir.).
Altre località segnalate: Malcesine (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Valpolicella (Goir.).



1400. Leontodon saxatilis Lam.
Fl. Franç. 2:115 (1779).
SYN.: Thrincia hirta Roth. (1797).
BIBL. ver.: Thrincia hirta Goir., Fl. ver. II, 640; Th. hirta Poll., Fl. ver. II, 607 et Viagg. etc, 19.
NOM. ITAL.: Dente di leone sassicolo.
Geoelemento mediterraneo-montano.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Africa nordoccidentale.
Specie del Cynosurion.
1-5 T scap/ H scap PEai VI-VIII.

Prati e pascoli umidi dalla bassa pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico!, Cancello!, Trezzolano!, Monte Pastello (Mang.), presso il rifugio Scalorbi (probabilmente da rivedere la determinazione).
Altre località segnalate: Lago di Garda a Peschiera (Goir.), Legnago (Goir.) (?), Oppeano (Pollini).





491. Gen. Picris L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 347, 1754)

1401. Picris echioides L.
Sp. Pl. 792 (1753).
NOM. ITAL.: Aspraggine volgare.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa sudoccidentale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5 T scap PEa VI-VIII.

Margine di strade, siepi, pascoli aridi, ruderi dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Golosine!, Roccolo Marchiori!, Monte Cucco!, Peschiera dal Garda!, laghetto del Frassino (Di Carlo), Tregnago (C.M.).



1402. Picris hieracioides L.
Sp. Pl. 792 (1753).
BIBL. ver.: Picris hieracioides Goir., Fl. ver. II, 644, P. hieracioides Poll., Fl. ver. II, 563; Hieracium asperum majori flore, in limitibus agrorum Segu., Pl. ver. II, 192.
NOM. ITAL.: Lattajola.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia temperata.
Specie del Dauco-Melilotion.
1-7,(6,7) H scap PEAi VI-IX.

Lungo i sentieri, sui muri, negli incolti, ai margini dei campi dalla bassa pianura all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Gazzo Veronese al Busatello (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Verona, cortile dell'Arsenale (Di Carlo), al Boschetto lungo l'Adige!, Monte Arzan di Avesa!, Monte Ongarine di Quinzano!, Boscomantico!, Campiani di Garda!, Scaveaghe di Garda!, lecceta di Navene!, San Peretto di Negrar!, Monte Spigola di Avesa!, San Michele Extra (Biadego), Tregnago (A.M.), Spredino (Goir.), Romagnano (Goir.), Malcesine in Val di Sogno (Goir.), Monte Masua (Goir.), Rivalta (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.).





492. Gen. Scorzonera L. ↑↑
(Gen.Pl.ed. I, 346, 1754)

1403. Scorzonera rosea Waldst. et Kit.
Descr. Icon. Pl. Hung. Tab. 121 (1803).
BIBL. ver.: Scorzonera purpurea var. β rosea Goir., Fl. ver. II, 645; Scorzonera rosea Poll., Fl. ver. II, 571 et Viagg. M.B., 121; Quinta Scorzonera ongarica del Clusio Pona, M.B., 174 et 211.
NOM. ITAL.: Scorzonera rosea.
Geoelemento montano sudest europeo.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Carpazi, Balcani.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
6,7 H scap PEai VI-VIII.

Prati e pascoli subalpini.

Esemplari d'Erbario: ai Pra' di Malcesine (!, Di Carlo), lungo la Strada Graziani!, Valfredda (A.M., Goir.).



1404. Scorzonera austriaca Willd.
Sp. Pl. 3:1498 (1803).
BIBL. ver.: Scorzonera austriaca Goir., Fl. ver. II, 645. S. humilis Poll., Fl. ver. II, 569; Scorzonera latifolia humilis nervosa Segu., Pl. ver. II, 201; Scorzonera di larga foglia Pona, M.B., 13 et 158.
NOM. ITAL.: Scorzonera barbuta.
Geoelemento europeo sudorientale.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dei Festucetalia valesiacae.
3-5 H ros PEai IV-VII.

Pendii rupestri, pascoli aridi secchi dall'alta pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Monte Ongarine di Quinzano (Mang., Goir.,!), Avesa, oltre La Cola (Di Carlo), Boscomantico (Goir.), presso Garda in località Sabbionara!.
Altre località segnalate: alla Cola, Monte Tondo, Costagrande (Goir.), lungo la Val d'Adige e sulle pendici del Pastello (Goir.), alla Corona (Goir.).



1405. Scorzonera aristata DC.
in Lam. et DC., Fl. Franç. ed. 3, 4:922 (1805).
BIBL. ver.: Scorzonera aristata Goir., Fl. ver. II, 646; S. humilis var. γ alpina Poll., Fl. ver. II, 570.
NOM. ITAL.: Scorzonera dorata.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi.
Specie del Caricenion australpinae.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Pascoli e prati elevati dell'orizzone montano e subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Valfredda (Ton.), al Coal Santo (Goir.), alla Corona (Goir.).
Altre località segnalate: Costabella (Goir.), Val Losana, Val delle Pietre, Val degli Ossi (Goir.); Monte Posta e Campobrun (Goir.).





493. Gen. Tragopogon L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 346, 1754)

1406. Tragopogon dubius Scop.
Fl. Carniol. ed. 2, 2:95 (1772).
SYN.: Tragopogon major Jacq. (1773).
BIBL. ver.: Tragopogon major Goir., Fl. ver. II, 646; T. major Poll., Fl. ver. II. 562.
NOM. ITAL.: Barba di Becco a tromba.
Geoelemento sudeuropeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Asia minore.
Specie del Convolvulo-Agropyrion repentis.
1-5 H bienn PEai V-VIII.

Prati aridi e sabbiosi, lungo gli argini dei corsi d'acqua, nei vigneti dal piano alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: ZAI di Verona (Di Carlo), Tregnago ai Finetti!, Verona, Santa Lucia!, Trezzolano!, Campiani di Garda!, Colognola ai Colli!, Peschiera (Lucato), Rivoli (Goir.), Grezzana (Mang.), alla Pezza di Olivè (Goir.), Quinzano (Goir.), Monte Arzan di Avesa (Goir.).



1407. Tragopogon pratensis subsp.orientalis (L.) Čelak.
Prodr. Bohmen.: 215 (1871).
BIBL. ver.: Tragopogon pratensis Goir., Fl. ver. II, 647; T. Pratensis Poll., Fl. ver. II, 561; T. pratense luteum majus Segu., Pl. ver. II, 202; Tragopogon flore luteo Calc., Viagg. etc. 8.
NOM. ITAL.: Barba di becco orientale.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centrale, Asia nord-occidentale.
Specie degli Arrhenatheretalia elatioris.
1-7 H scap PEai V-VIII.

Prati e pascoli dal piano alla collina, all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: Lessini, Vajo dei Modi (Di Carlo), Monte Pastello (Di Carlo), Giazza lungo il progno!, Boscomantico!, San Michele Extra (Goir.), Peri (Goir.), alle Prandine, Torri del Benaco!, Ferrara di Monte Baldo (Goir.).





494. Gen. Sonchus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 347, 1754)

1408. Sonchus arvensis subsp. arvensis L.
Sp. Pl. 793 (1753).
BIBL. ver.: Sonchus arvensis Goir., Fl. ver. II, 651; S. arvensis Poll., Fl. ver. II, 598; Sonchus repens, multis Hieracium majus Segu., Pl. ver. II, 198.
NOM. ITAL.: Grespino dei campi.
Geoelemento eurosiberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale e boreale, Nordafrica.
Specie degli Agropyretea intermedii-repentis.
2-5 H scap PEAi V-X.

Nei campi, nei seminati, margine dei fossati, vigneti, dall'alta pianura alla collina, all'orizzonte submontano.

Esemplari d'Erbario: tra Montorio e Trezzolano!, Tregnago (A.M., Mang., C.M.), Guastalla Veronese (Goir.), Borgo Trento, Verona (Goir.), Verona, Cortile dell'Arsenale (Di Carlo), Spredino (Goir.), dintorni di Spiazzi (Goir.).



1409. Sonchus arvensis subsp. uliginosus (M. Bieb.) Nyman
Consp. Fl. Eur. 433 (1879).
NOM. ITAL.: Grespino dei luoghi umidi.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie dei Convolvuletalia sepium.
1-5 H scap PEAi V-X.

Prati umidi, margine dei fossato, incolti, orti, dalla bassa pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: San Pietro in Valle, Busatello (Di Carlo), Legnago (Ton., Goir.), Vigasio, risaie (Goir.), Porto San Pancrazio lungo l'Adige (C.M.), Mozzecane (Goir.).



1410. Sonchus asper subsp. asper Hill
Herb. Brit. 47 (1769).
BIBL. ver.: Sonchus asper Goir., Fl. ver. II, 651; Sonchus oleraceus var. β asper et var. γ integer Poll., Fl. ver. II, 599 et 600; Sonchus asper laciniatus et non laciniatus Segu., Pl. ver. II, 198; Sonchus asper laciniatus, foliis Dentis-Leonis Segu., Pl. ver. II, 197.
NOM. ITAL.: Grespino spinoso.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: subcosmopolita.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-7 T scap PEAI II-XI.

Campi, orti, vigneti, margini delle strade dal piano all'orizzonte submontano e montano.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Golosine (Di Carlo), Verona, in viale Piave lungo la pista ciclabile (Di Carlo), Nogara!, Cà di David alla Fossa Brà!, Caselle di Sommacampagna!, Mozzecane negli incolti (Di Carlo), Arcole (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Baldo in Prabazar (Goir.).



1411. Sonchus oleraceus L.
Sp. Pl. 794 (1753).
BIBL. ver.: Sonchus oleraceus Goir., Fl. ver. II, 651; S. oleraceus var. laevis Poll., Fl. ver. II, 599; Sonchus laevis laciniatus latifolius Segu., Pl. ver. II, 198.
NOM. ITAL.: Grespino degli orti.
NOM. DIALETT.: Latesini.
Geoelemento cosmopolita.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-7 T scap PEA III-X.

Bordi delle strade, campi, orti, vigneti, muri dalla pianura all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: Gazzo Veronese, Busatello (Di Carlo), Casaleone!, Verona Porta Vescovo!, Val Squaranto!, Caselle di Sommacampagna!, Scaveaghe di Garda!, San Fidenzio!, San Giorgio di Valpolicella!, Spigola di Avesa!, Marano di Valpolicella!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Tregnago ai Finetti (A.M.), Fumane (Goir.), Verona, Borgo Trento (Goir.).





495. Gen. Lactuca L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 348, 1754)

1412. Lactuca serriola L.
Cent. Pl. 2:29 (1756).
SYN.: Lactuca scariola L. (1763).
BIBL. ver: Lactuca Scariola Goir., Fl. ver. II, 649; L. Scariola Poll., Fl. ver. II, 581; Lactuca sylvestris costa spinosa Segu., Pl. ver. II, 196; Lactuca silvestre del Mattioli Pona., M.B., 9 et Lactuca silvestre del Fucsio Pona., M.B., 12.
NOM. ITAL.: Lattuga selvatica.
NOM. DIALETT.: Latuga selvadega.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
1-5 H bienn pEAi VII-X.

Al margine delle strade, negli incolti, nei vigneti dal piano alla collina.

Esemplari d'Erbario: alle Golosine di Verona (Di Carlo), lungo la pista ciclabile di Viale Piave a Verona (Di Carlo), Busatello (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Verona al Cimitero Monumentale!, Monte Arzan di Avesa!, Spigola di Avesa!, Avesa, dorsale collinare dopo La Cola (Di Carlo), Caselle di Sommacampagna!, Verona al Pestrino!, Porta Vescovo in Verona (Agosti), Bolca e Tragnago (A.M.), ai Finetti di Tregnago (C.M.), Verona, Campo Marzo (Goir.), ghiaie dell'Adige lungo la ferrovia (Goir.), Caprino (Goir.).



1413. Lactuca saligna L.
Sp. Pl. 796 (1753).
BIBL. ver.: Lactuca saligna Goir., Fl. ver. II, 648; L. Saligna Poll., Fl. ver. II, 583.
NOM. ITAL.: Lattuga a foglie di salice.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centrale e meridionale, Asia nord-occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Stellarietea medii.
1-5 T scap pEA VII-X.

Lungo i sentieri, negli incolti, sui muri, nei vigneti dal piano alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: San Giorgio di Valpolicella!, Boscomantico (A.M.), Tregnago (C.M.), Peri in Val d'Adige (Goir.), Romagnano (Goir.), Monte Zovo (Goir.), Caprino (Goir.).



1414. Lactuca virosa L.
Sp. Pl. 795 (1753).
BIBL. ver.: Lactuca virosa Goir., Fl. ver. II, 648; L. Virosa Poll., Fl. ver. II, 582; Lactuca sylvestris odore viroso Segu., Pl. ver. II, 196.
NOM. ITAL.: Lattuga velenosa.
Geoelemento mediterraneo-atlantico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale.
Specie degli Onopordetalia acanthii.
2-4 T scap pEa VII-VIII.

Luoghi incolti, siepi. Non rinvenuta di recente. Segnalata nel Boscomantico (A.M.), nella Val d'Adige e nella collina veronese (Goir.).



1415. Lactuca perennis L.
Sp. Pl. 796 (1753).
BIBL. ver.: Lactuca perennis Goir., Fl. ver. II, 650; L. perennis Poll., Fl. ver. II, 583; Lactuca perennis humilior flore coeruleo Segu., Pl. ver. II, 196; Condrilla maggiore del Dodoneo et Condrilla di fior celeste Pona, M.B., 144 et 210.
NOM. ITAL.: Lattuga rupestre.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-7 H scap PEai V-VII.

Luoghi rupestri, muri, boscaglie, al margine dei campi dalla media-alta pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello presso Monte!, Monte Pastello (Goir.), Costagrande di Avesa!, tra Montorio e Trezzolano!, San Fidenzio!, San Vigilio del Garda!, Avesa (Mang.), alla Chiusa di Ceraino (Mang.), ai Finetti di Tregnago (A.M.), Ceraino (Goir.), Colle delle Ongarine di Avesa (Goir.), Grezzana (Goir.), Colle di San Leonardo (Goir.), Monte Baldo presso Piore (Goir.).





496 bis. Gen. Cicerbita L. ↑↑

Cicerbita alpina L.) Wallr.

Per quanto riguarda questa bella composita non vi è alcun cenno certo, né vi sono campioni relativi al territorio veronese nell'erbario di Verona (VER). Recentemente Prosser et al., come indicato nella "Flora illustrata del Monte Baldo", hanno raccolto questa specie nella Valle della Colma lungo la Strada Graziani. Il campione è presente nell'Erbario del Museo di Rovereto (ROV).
Rinvenuta presso S. Giorgio di Bosco Chiesanuova nel 2013 (n.d.c.).





496. Gen. Prenanthes L. ↑↑
(Gen.Pl. ed. V, 349 1754)

1416. Prenanthes purpurea L.
Sp. Pl. 797 (1753).
BIBL. ver.: Prenanthes purpurea Goir., Fl. ver. II, 750; P. Purpurea Poll., Fl. ver. II, 579; Chondrilla Sonchi folio, flore purpurascente, major Segu., Pl. ver. II, 200.
NOM. ITAL.: Lattuga montana.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie dei Fagetalia sylvaticae.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Boschi e luoghi selvatici dell'orizzonte montano e subalpino di tutti i monti veronesi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), Spiazzi lungo il sentiero della Madonna della Corona!, Monte Baldo alle Acque Negre (C.M.), Monte Baldo presso Ferrara (Goir.), Noveza (Goir.), lecceta di Navene!, Monte Pastello (Mang.), Val Squaranto (Goir.), Bosco dei Folignani!, Bolca (A.M.), Monte Malera (Biadego).





497. Gen. Mycelis Cass. ↑↑
(Dict. XXXIII, 483, 1824)

1417. Mycelis muralis (L.) Dumort.
Fl. Belg. 60 (1827).
SYN.: Lactuca muralis Gaertn. (1791); Prenanthes muralis L. (1753).
BIBL. ver.: Lactuca muralis Goir., Fl. ver. II, 648; Prenanthes muralis Poll., Fl. ver. II, 578; Chondrilla Sonchi folio, flore luteo pallescente Segu., Pl. ver. II, 199.
NOM. ITAL.: Lattuga dei boschi.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie del Carpino-Fagetea sylvaticae.
2,3-7 H scap PEAi VI-X.

Boschi di latifolie e conifere, luoghi delvatici, vecchi muri dall'alta pianura alla media e alta montagna.

Esemplari d'Erbario: Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Vajo Borago (!, Di Carlo), Bosco dei Folignani!, Camposilvano al Covolo!, Val Squaranto!, Erbezzo!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Bolca (A.M.), Badia Calavena (C.M.), Bellori (Goir.), Vajo della Pernisa (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.).





498. Gen. Taraxacum L. ↑↑
(Syst. ed. I, 1735)

1418. Taraxacum laevigatum (Willd.) DC. aggr.
BIBL. ver.: Taraxacum officinale var. glaucescens Goir., Fl. ver. II, 653 (compreso T. Erythrospermum Dahlst.).
NOM. ITAL.: Tarassaco ceroso.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale, Nordafrica.
Specie dei Festuco-Brometea.
3-5 H ros PEai IV-VI.

Pascoli, luoghi erbosi secchi antropizzati dall'alta pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Montorio!, Quinzano (Goir., Lucato), Parona (Mang.), Avesa (Goir.), Grezzana (Goir.), Cerro (Goir.), Monte Pastello (Mang.).



1419. Taraxacum officinale Weber aggr.
BIBL. ver.: Taraxacum officinale Goir., Fl. ver. II, 652; Leontodon Taraxacum Poll., Fl. ver. II, 572; Dens-leonis latiore folio Segu., Pl. ver. II, 187; Dens-leonis angustiore folio Segu., Pl. ver. II, 188.
NOM. ITAL.: Tarassaco comune.
NOM. DIALETT.: Pissacani.
Geoelemento euro-siberiano, cosmopolita.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Africa settentrionale, America.
Specie degli Arrhenatheretalia elatioris.
1-7 H ros PEAI III-XI (XII).

Prati, pascoli, campi, ambienti ruderali dalla bassa pianura alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Busatello di Gazzo Veronese (Di Carlo), Vajo Borago (Di Carlo), Torri del Benaco (Goir.), lecceta di Navene!, Arena di Verona! Verona, Cimitero Monumentale!, Torricelle (Goir.,!), Porta Vescovo!, Pestrino!, Tregnago (A.M.), Valpantena (Goir.), Castel San Felice (Goir.), Monte Tomba (Biadego).



1420. Taraxacum palustre (Lyons) Symons aggr.
BIBL. ver.: Taraxacum palustre Goir., Fl. ver. II, 653.
NOM. ITAL.: Tarassaco delle paludi.
Geoelemento europeo.
DIFFUSIONE: Europa.
Specie del Caricion davallianae.
1-2 H ros PEaI III-VI.

Prati umidi e zone palustri. Per la scomparsa o quasi di questi ambienti, per altro circoscritti, la specie dapprima si è fatta rara, poi è praticamente scomparsa. Si ha tuttavia una segnalazione per conto di Prosser ("Flora illustrata di Monte Baldo", pagina 859) relativa alla località di Ledro, sotto Spiazzi.

Esemplari d'Erbario: Verona, dintorni di Porto San Pancrazio (A.M.), San Michele Extra (Goir.), Verona, presso Porta Vescovo (Goir.), luoghi palustri tra Ceraino e Rivoli (Ton., Goir.).



1421. Taraxacum alpinum (Hoppe) Hegetschw. aggr.
BIBL. ver.: Taraxacum officinale β alpinum Goir., Fl. ver. II, 653.
NOM. ITAL.: Tarassaco alpino.
Geoelemento sudeuropeo-montano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia media.
Specie del Poion alpinae.
6,9 H ros PEAi VI-IX.

Secondo Goiran (l.c.) la var. β alpinum Koch. cresce nei prati e pascoli della zona montana e subalpina dei monti veronesi. Non sono presenti campioni d'erbario. Prosser et al. (l.c.) segnalano la specie per il Monte Baldo in Val Larga a nord di Punta Telegrafo.





499. Gen. Chondrilla L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 348, 1754)

1422. Chondrilla juncea L.
Sp. Pl. 796 (1753).
BIBL. ver.: Chondrilla juncea Goir., Fl. ver. II, 647; Chondrilla juncea Poll., Fl. ver. II, 578; Chondrilla juncea viscosa arvensis, quae prima Dioscoridis Segu., Pl. ver. II, 199; Condrilla ij di Clusio Pona, M.B., 236.
NOM. ITAL.: Condrilla giunchi forme.
Geoelemento euri-mediterraneo, sud-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale.
Specie del Convolvulo-Agropyrion repentis.
1-5,(6,7) H scap pEAi VII-X.

Nei vigneti, al margine dei campi, negli incolti e nei luoghi sabbiosi, lungo i sentieri e sui muri dal piano alla zona collinare e submontana.

Esemplari d'Erbario: Verona, Santa Lucia!, Porto San Pancrazio!, Spigola di Avesa!, Monte Ongarine!, Monte Cavro di Avesa!, Boscomantico!, Campiani di Garda!, Verona, Borgo Milano (Lucato), Monte Precastio di Tregnago (A.M.), Monteforte (Goir.), alla Chiusa di Ceraino (Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.).





500. Gen. Lapsana L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 353, 1754)

1423. Lapsana communis L.
Sp. Pl. 811 (1753).
BIBL. ver.: Lapsana communis Goir., Fl. ver. II, 637; Lapsana Segu., Pl. ver. II, 204; Lapsana Pona, M.B., 154; Lapsana Calc., Viagg. etc., 12.
NOM. ITAL.: Lassana comune.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale ed occidentale.
Specie caratteristica dei Galio-Alliarietalia.
1-7 T scap PEAi V-X.

Lungo i sentieri, al margine dei campi, negli orti e nei vigneti, nei boschi di latifoglie, nei cedui dal piano all'orizzonte montano.

Esemplari d'Erbario: scalo merci FFSS di Santa Lucia (Di Carlo), Verona a Santa Lucia, lungo la pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Verona, base del muro di Porta Nuova (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Torricelle!, Monte Cucco!, Verona, via Chioda!, Caselle di Sommacampagna!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Val di Porro (Biadego), Tregnago (A.M., C.M.), Grezzana (Ton.), Spredino e Romagnano (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), in Campedello (Goir.), Caprino (Mang.).





501. Gen. Crepis L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 350, 1754)

1424. Crepis paludosa (L.) Moench
Methodus 535 (1794).
SYN.: Hieracium paludosum L. (1753).
BIBL. ver.: Crepis paludosa Goir., Fl. ver. II, 658; Hieracium paludosum Poll., Fl. ver. II, 593.
NOM. ITAL.: Crepide di palude.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie del Calthion palustris.
6-9 H scap pEAi VII-IX.

Prati e boscaglie umide dell'orizzonte montano e subalpino. Indicata come rarissima da Goiran (l.c.), recentemente Prosser et al. l'hanno indivuata in Selva Pezzi e nella Valle dei Zocchi sul Monte Baldo.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo sopra Novezza (Goir.), Campion (Goir.); Gruppo del Carega, Giazza (Goir.).
Altre località segnalate: Acque Negre (Goir.), Revolto (Goir.).



1425. Crepis kerneri Rech.
f. in Feddes Repert Spec. Nov. Regni Veg. 53:121 (1944).
SYN.: Hieracium chondrilloides L. (1753).
BIBL. ver.: Crepis jacquini Goir., Fl. ver. II, 657; Hieracium chondrilloides Poll., Fl. ver. II, 691 et Viagg. etc., 102.
NOM. ITAL.: Crepide di Kerner.
Geoelemento estalpico-illirico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali, Balcani.
Specie del Caricenion firmae.
8,9 H ros pEAi VII-X.

Luoghi elevati sassosi e rupi nell'orizzonte subalpino (firmeto).

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Monte Zevola (Agosti), Campobrun (Goir., C.M.), Monte Malera (C.M.), Monte Posta (Goir.); Monte Baldo in Val Lunga (Ton.), alle Giare di Valbrutta (C.M.), Val delle Pietre (C.M.), in Monmaor (Goir.).



1426. Crepis aurea (L.) Cass.
Dict. Sci. Nat. 25. 88 (1822).
SYN.: Hieracium aureum Scop. (1772).
BIBL. ver.: Crepis aurea Goir., Fl. ver. II, 656; Hieracium aureum Poll., Fl. ver. II, 584; Dens-leonis foliis extremo subrotundis, floribus aureis Segu., Pl. ver. III, 265.
NOM. ITAL.: Crepide aranciata.
Geoelemento montano sudest-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Balcani, Asia minore.
Specie del Poion alpinae.
8,(6) H ros PEAi VI-IX.

Pascoli subalpini dei Monti Lessini veronesi; rara.
Secondo Goiran invece "frequente nei pascoli subalpini ed alpini" e così lungo la catena del Monte Baldo (Poll.), Costabella, le Buse, Coal Santo (ex Barbieri), alla Colma di Malcesine ed all'Altissimo di Nago; sulla Cima del Pastello e per tutti i Lessini dal Corno d'Aquilio a Malera e Gaibana!, nei Monti Posta!, Campobrun! (Poll.), alle Fraselle!, Monte Zeola! (Poll.).

Esemplari d'Erbario: Campobrun (C.M.), Val Fraselle, Monte Zevola (Agosti), Gruppo del Carega!.



1427. Crepis pyrenaica (L.) Greuter
Exicc. Genav. 1:15 (1970).
SYN.: Hieracium blattarioides L. (1753); Crepis blattarioides Vill. (1789).
BIBL. ver.: Crepis blattarioides Goir., Fl. ver. II. 658; Hieracium blattarioides Poll., Fl. ver. II, 597 in nota.
NOM. It.: Crepide dei Pirenei.
Geoelemento montano sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie dei Calamagrostietalia villosae.
8,9 H scap pEAi VII-IX.

Rinvenuta da Goiran sul Monte Baldo alla Bocca di Navene e all'Altissimo di Nago; non esistono però in erbario campioni provenienti da queste località.

Esemplari d'Erbario: dubbia la determinazione dei campioni provenienti da Malga Molesse nella Val di Revolto! e dal Monte Forzelin (C.M.).



1428. Crepis alpestris (Jacq.) Tausch
Fl. Regensb. 11:79 (1828).
SYN.: Hieracium alpestris Jacq. (1774).
BIBL. ver.: Crepis alpestris Goir., Fl. ver. II, 656.
NOM. ITAL.: Crepide delle Alpi.
Geoelemento sud-europeo montano.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Carpazi, Asia minore.
Specie del Seslerion variae.
9 H ros/H scap pEAi VII-IX.

Pascoli subalpini e luoghi rupestri del Monte Baldo (Ton., Goir.,!).

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Monte Baldo in Val degli Ossi (Ton., Goir.).



1429. Crepis froelichiana DC.
Prodr. 7.165 (1838).
SYN.: Crepis praemorsa Tausch (1828); Hieracium praemorsum L. (1753).
BIBL. ver.: Crepis praemorsa Goir., Fl. ver. II, 655; Hieracium praemorsum Poll., Fl. ver. II, 590; Hieracium pratense latifolium non sinuatum majus et minus Segu., Pl. ver. III, 269.
NOM. ITAL.: Crepide di Froelich.
Geoelemento alpico-orientale.
DIFFUSIONE: Alpi meridionali.
Specie del Seslerion variae.
4-7 H ros PEai VI-VIII.

Prati e pascoli dalla fascia collinare alla montana.

Esemplari d'Erbario: colli veronesi (Mang.), Velo (A.M.), Val di Revolto (C.M.), Corno d'Aquilio!, Campobrun!, Erbezzo (Lucato), Albarè (Goir.), dintorni di Malcesine (Ton.), Monte Baldo sopra Naole (C.M.), Valfredda (Ton.), ai Colonei (Goir.), all'Artillon (Goir.), in Prabazar (Goir.), Tratto Spino!.



1430. Crepis pulchra L.
Sp. Pl. 806 (1753).
SYN.: Prenanthes pulchra Lam. et DC. (1805).
BIBL. ver.: Crepis pulchra Goir., Fl. ver. II, 657; Prenanthes pulchra Poll., Fl. ver. II, 580; Chondrilla annua, hieracifolio, caule canaliculato Segu., Pl. ver. II, 220.
NOM. ITAL.: Crepide dolce.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie degli Stellarietea mediae.
2-5 T scap PEa IV-VII.

Lungo le siepi, negli incolti, sui ruderi, nei vigneti dell'Alto Agro Veronese e della collina.

Esemplari d'Erbario: Madonna di Dossobuono (Lucato), Verona, Castel San Pietro (Mang.), Tregnago (A.M.), Caprino (C.M.), alla Pezza sopra Olivè (Goir.), Villafranca (Goir.), Scaveaghe di Garda (Goir.), Verona in Cà di Cozzi (Goir.).
Altre località segnalate: nella Valpantena a Grezzana (Goir.), Chievo (Goir.), Santa Maria di Negrar (Goir.), Castelnuovo del Garda, Sona, Sommacampagna!, Peschiera, lungo la ferrovia (Goir.).



1431. Crepis foetida L.
Sp. Pl. 807 (1753).
BIBL. ver.: Crepis foetida Goir., Fl. ver. II, 654; Crepis foetida Poll., Fl ver. II, 574; Hieracium amygdalas amaras olens etc. Segu., Pl. ver. II, 191.
NOM. ITAL.: Crepide fetida.
NOM. DIALETT.: Radecela.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie degli Stellarietea mediae.
1-5 T scap / H bienn PEA (i) VI-IX.

Incolti, bordi di vie, muri, vigneti, nel letto dei corsi d'acqua dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Golosine in via Murari Bra (Di Carlo), Verona, Golosine all'incrocio fra via Scopoli e via Roveggia (Di Carlo), Verona, stradone di Santa Lucia lungo la pista ciclabile (Di Carlo), Verona, cimitero di Santa Lucia (Di Carlo), Verona, in via Chioda nei pressi della trattoria la Mostacciona (Di Carlo), Verona, Cimitero Monumentale!, Verona sulle mura di Porta Nuova (Di Carlo), Porta Vescovo (Agosti), Tregnago (A.M.), Valeggio (Goir.), Spredino (Goir.), Quinto di Valpantena (Goir.), Caprino verso Pesina (Goir.).



1432. Crepis capillaris (L.) Wallr.
Limnaea 14:657 (1841).
SYN.: Crepis virens L. (1763); Crepis tectorum (1753).
BIBL. ver.: Crepis virens Goir., Fl. ver. II, 657; Crepis tectorum Poll., Fl. ver. II, 575.
NOM. ITAL.: Crepide capillare.
Geoelemento centro-europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale.
Specie del Cynosurion.
2-5 T scap pEA VII-X.

Lungo i sentieri, nei campi, tra i ruderi e negli incolti della media e alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona in Lungadige San Giorgio (Di Carlo), Verona alle Golosine (Di Carlo), Verona nel cortile dell'Arsenale (Di Carlo), Verona, Piazza Duomo!, Borgo Milano (Lucato), Torricelle!, Porto San Pancrazio!, Cà di David!, Verona alla Porta San Zeno (C.M.), San Michele Extra (Goir.), San Bonifacio e Caldiero (Goir.).



1433. Crepis sancta (L.) Babcock
Univ. Calif. Publ. Bot. 19:403 (1941).

subsp. nemausensis (Gouan) Babcock
NOM. ITAL.: Crepide di Terra Santa.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterraneo orientale, Asia occidentale.
Specie degli Stellarietea mediae.
2-5 T scap Pea III-VI.

Incolti, ruderi, bordi delle strade, pascoli aridi della media e alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Golosine (Di Carlo), Verona, Castel San Pietro (Di Carlo), Torricelle alle Are!, Verona al Lazzaretto!, tra Trezzolano e Moruri!, Montorio!, Verona, Borgo Milano (Lucato), Cancello!, pendici di Monte Pastello presso Monte (Di Carlo), Verona nel cimitero di Santa Lucia (Di Carlo).


Crepis neglecta L.

è stata osservata da Prosser et al. presso Castagnè (l.c.) solo a partire dal 2002; da verificare un campione raccolto a Verona da Di Carlo nel 2007.



1434. Crepis vesicaria L.
Sp. Pl. 805 (1753).
BIBL. ver.: Crepis vesicaria Goir., Fl. ver. II, 655.
NOM. ITAL.: Crepide vescicosa.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: regione mediterranea.
Specie dei Sisymbrietalia.
1-5 T scap/ H bienn PEaI III-VII.

Lungo i sentieri, negli incolti, nei vigneti, nei prati e nei pascoli dalla pianura alla fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: in città alle Golosine (Di Carlo), sui bastioni di San Zeno!, Porta Vittoria (Goir.), Castel San Pietro!, Torricelle!, Colle di San Leonardo (Goir.); Torre di Trezzolano!, Monte Arzan di Avesa (Goir.), Castel d'Azzano (Goir.), Boscomantico (Goir.), Peschiera (Goir.), Valeggio (Goir.), Albisano!.



1435. Crepis vesicaria subsp. taraxacifolia (Thill.) Thell.
In Schinz et Keller, Fl. Schweiz 3, 2:361 (1914).
SYN.: Crepis taraxacifolia Thuill. (1798-99); Crepis taurinensis (1804).
BIBL. ver.: Crepis taraxacifolia Goir., Fl. ver. II, 654; Crepis taurinensis Poll., Fl. ver. II, 576.
NOM. ITAL.: Crepide dalle foglie di tarassaco.
Geoelemento submediterraneo-subatlantico.
DIFFUSIONE: Europa occidentale, regione mediterranea occidentale.
Specie dei Sisymbrietalia.
1-5 T scap PEa IV-VII.

Luoghi sassosi, pascoli, incolti della pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: alle Golosine di Verona (Di Carlo), Verona, San Zeno spalti del campo di calcio (Di Carlo), Torricelle!, Cancello, bivio per Moruri!, Montorio verso Trezzolano!, Boscomantico!, Pestrino!, argine dell'Adige al Lazzaretto!, Valdonega!, Vajo Galina!, Colle delle Ungarine!, Valpolicella, San Floriano!.



1436. Crepis setosa Haller
fil., Arch. Bot. (Roemer) 1 (2):1 (1797).
BIBL. ver.: Crepis setosa Goir., Fl. ver. II, 654; C. Setosa Poll., Fl. ver. II, 575; Hieracium luteum hirsutum Segu., Pl. ver. II, 193.
NOM. ITAL.: Crepide cotonosa.
Geoelemento euri-mediterraneo.
DIFFUSIONE: Europa, Caucaso, Asia minore.
Specie dei Stellarietea mediae.
1-7 T scap PEa V-VIII.

Nei prati, nei campi, lungo le siepi e i sentieri dal piano alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Golosine (Di Carlo), Verona a Santa Lucia, lungo la pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Torricelle!, Villa Piatti a Mizzole!, Verona, Cimitero Monumentale!, Borgo Milano (Lucato), Tregnago (A.M.), Spredino (Goir.), Erbezzo!.





502. Gen. Tolpis Adans. ↑↑
(Fam. II, 112, 1763)

1437. Tolpis staticifolia (All.) Schultz Bip.
Bomplandia 9:173 (1861).
SYN.: Hiracium staticifolium All. (1774).
BIBL. ver.: Hieracium staticifolium Goir., Fl. ver. II, 669; H. staticifolium Poll., Fl. ver. II, 589; H. alpinum, foliis angustis raro dentatis, flore magno Segu., Pl. ver. III, 270.
NOM. ITAL.: Sparviere con foglie di Statice.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Alpi.
Specie dell'Epilobion fleischeri.
2-9 H scap PEa VI-VIII.

Luoghi rupestri, greti dei corsi d'acqua, pendii franosi dell'orizzonte subalpino e montano; da quest'ultimo penetra nella fascia collinare raggiungendo talora la medio-alta pianura.

Esemplari d'Erbario: Coste di Valfredda (Goir.), Giare di Valbrutta (Goir.), Pian della Cenere (Goir.), Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla (Ton.), Selva di Progno (Ton., C.M.), Badia Calavena (A.M.), Giazza (C.M.), Vajo Squaranto (C.M.), Revolto (Goir., C.M.), San Vito del Mantico (Goir.), Verona, sabbie dell'Adige (Goir.).





503. Gen. Hieracium L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V, 350, 1754)

1438. Hieracium hoppeanum Schult
Österr. Fl., ed. 2, 2:428 (1814).
BIBL. ver.: Hieracium hoppeanum Goir., Fl. ver. II, 661.
NOM. ITAL.: Sparviere di Hoppe.
Geoelemento montano-mediterraneo nordorientale.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale, Asia occidentale.
Specie degli Juncetea trifidi.
9 H ros PEai VI-VIII.

Pascoli subalpini del Monte Baldo.

Esemplari d'Erbario: Colma di Malcesine (Di Carlo), Valfredda (Goir.).



1439. Hieracium pilosella L.
Sp. Pl. 800 (1753).
BIBL. ver.: Hieracium pilosella Goir., Fl. ver. II, 661; H. Pilosella Poll., Fl. ver. II, 585; Dens-Leonis qui Pilosella officinarum Segu., Pl. ver. II, 189; Pilosella major Calc., 11.
NOM. ITAL.: Sparviere pelosetto.
Geoelemento: europeo-caucasico (euro-siberiano).
DIFFUSIONE: Europa, Asia sudoccidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
2-9 H ros PEai V-VIII.

Comune nei prati aridi, nei pendii sassosi, sui muri, al margine dei sentieri dal piano all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Branchetto!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Corno d'Aquilio (Biadego,!), Tregnago (A.M.), Spredino, Monte Gazzo (Goir.), Trezzolano!, Castagnè (Biadego), Colognola ai Colli!, Monte Cucco (Goir.), Castel San Felice (Goir.), Verona alla Croce Bianca (Goir.), Valdonega (Goir.), Boscomantico!, San Giorgio di Valpolicella!, Scaveaghe di Garda!, Monte Baldo alle Acque Negre!.



1440. Hieracium lactucella Wallr.
Sched. Crit. 408 (1822).
SYN.: Hieracium auricula L. (1753).
BIBL. ver.: Hieracium Auricula Goir., Fl. ver. II, 659; H. Auricula Poll., Fl. ver. II, 587; Hieracium alpinum folio oblongo angustissimo Segu., Pl. ver. II, 192.
NOM. ITAL.: Sparviere orecchia di topo.
Geoelemento euro-siberiano.
DIFFUSIONE: Europa fino agli Urali.
Specie dei Nardetea strictae.
2-9 H ros PEAi V-IX

Pascoli, prati, luoghi erbosi in genere, dell'orizzonte subalpino e montano donde scende talora in quello collinare fino alla pianura.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Goir.), Valfredda (Goir.), alla Lonza (Mang.), Pra' di Malcesine (Di Carlo), greto dell'Adige alla Rotta Fuini (Goir.), Monte Tondo sopra Grezzana (Goir., C.M.), Velo (A.M.), Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Campofontana (C.M.), Corno d'Aquilio (Tessari), Campobrun (C.M.).



1441. Hieracium piloselloides Vill.
Prosp. Hist. Pl. Dauphinè 44 (1779).
BIBL. ver.: Hieracium florentinum Goir., Fl. ver. II, 661; H. praealtum Goir., Fl. ver. II, 662; H. florentinum var. α et β Poll., Fl. ver. II, 587; H. pilosellae folium erectum majus Segu., Pl. ver. III, 274.
NOM. ITAL.: Sparviere fiorentino.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: europa centro-orientale.
Specie degli Epilobietalia fleischeri.
2-7 H scap PEAi IV-IX.

Greti dei corsi d'acqua, scarpate, pendii e prati aridi, pascoli dalla medio-alta pianura, alla collina e media montagna.

Esemplari d'Erbario: Verona alle Golosine (Di Carlo), Verona, via Chioda!, Boscomantico (C.M.,!), Isola del Pestrino (Mang.), Chievo (Goir.), Vajo Galina (Goir.), Monte Arzan (Goir.), alla Cola (Goir.), Valdonega (Goir.), Trezzolano!, Bardolino (Lucato), Pai (Goir.), Malcesine (Goir.), Guastalla Veronese (Goir.), Tregnago (A.M., C.M.), Ceraino (Goir.), Monte Pastello (Di Carlo), Monti Lessini alle Scandole (Ton.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Camposilvano (Goir.).



1442. Hieracium cymosum L.
Sp. Pl. ed.2, 1126 (1763).
BIBL. ver.: Hieracium cymosum Goir., Fl. ver. II, 660; H. cymosum Poll., Fl. ver. II, 588 et Viagg. etc. 102; H. montanum umbellatum angustifolium Segu., Pl. ver. II, 195.
NOM. ITAL.: Sparviere corimboso.
Geoelemento est-europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa centro orientale, Asia occidentale.
Specie dei Festuco-Brometea.
3-7 H scap PEai V-VIII.

Prati, pascoli e luoghi rupestri della collina e della media montagna. Non rinvenuto di recente.

Esemplari d'Erbario: Bolca (A.M.), Vajo Borago di Avesa (Goir.), Monte Baldo presso Ferrara e al Prabazar (Goir.).
Altre località segnalate: Monte Baldo, Costabella, Coal Santo, Valfredda, alla Lonza, Val Losana (Goir.), Spiazzi (Goir.), Monte Pastello (Goir.).



1443. Hieracium murorum grup incl. Hieracium murorum L.
Sp. Pl. 802 (1753).
BIBL. ver.: Hieracium murorum Goir., Fl. ver. II, 665; H. murorum Poll., Fl. ver. II, 592; H. murorum laciniatum minus pilosum Segu., Pl. ver. II, 194 et H. murorum folio pilosissimo Segu., Pl. ver. II, 195; Orecchia di topo maggiore del Trago Pona, M.B., 235.
NOM. ITAL.: Sparviere dei boschi.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dei Carpino-Fagetea sylvaticae.
2-9 H scap PEAi V-IX.

Boscaglie, luoghi rupestri e selvatici dalla media-alta pianura all'orizzonte subalpino.

Esemplari d'Erbario: lecceta di Navene!, Monte Baldo, Madonna della Neve!, Monte Baldo a Tratto Spino!, Monte Baldo al Telegrafo e al Coal Santo!, Ime di Monte Baldo (Goir.), all'Artillon (Goir.), San Vigilio del Garda!, Scaveaghe di Garda (Goir.), Incaffi!, Vajo Borago di Avesa!, Monte Arzan (Goir.), Monte Ongarine (Goir.), Torricelle alle Case Vecchie!, Boscomantico!, Val Squaranto (Biadego), Castel San Felice (Goir.), Grezzana (C.M.), Monte Tondo (Goir.), Pigozzo!, Olivè (Goir.), Verona al Forte di Santa Caterina e San Pancrazio (Goir.), Tregnago (Mang.), Badia Calavena!, Erbezzo (Lucato), Sant'Anna d'Alfaedo (Ton.), Cerro Veronese!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Val di Porro (Biadego), Camposilvano!, Bosco dei Folignani!, Corno d'Aquilio!, Fane (Goir.), Valon del Malera (Tessari), Gruppo del Carega!.



1444. Hieracium bifidum Kit.
in Hornem, Hort. Hafn. 2:761 (1851).
BIBL. ver.: Hieracium murorum var. η Goir., Fl. ver. II, 666.
NOM. ITAL.: Sparviere inciso.
Geoelemento montano sud-europeo.
DIFFUSIONE: Europa montana.
Specie del Seslerion variae.
7-9 H ros/ H scap pEai VII-VIII.

Pascoli subalpini, luoghi rupestri e selvatici.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Di Carlo), Monte Baldo al Telegrafo (Goir.).



1445. Hieracium lachenalii Gmel.
Fl. Bad. 3:322 (1808).
SYN.: Hieracium vulgatum Fries (1818).
BIBL. ver.: Hieracium vulgatum Goir., Fl. ver. II, 669.
NOM. ITAL.: Sparviere di Lachenal.
Distribuzione geografica: elemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dei Quercetea robori-sessiliflorae.
2-7 H scap PEai VI-VIII.

Luoghi selvatici boschivi, boschi di latifoglie e aghifoglie dalla media-alta pianura alla zona montana.

Esemplari d'Erbario: Campobrun!, ai Castelletti di Ferrara di Monte Baldo (Goir.).



1446. Hieracium villosum Jacq.
Enum. Stirp. Vindob. 142 (1762).
BIBL. ver.: Hieracium villosum Goir., Fl. ver. II, 669; H. Villosum Poll., Fl. ver. II, 594; Hieracium alpinum latifolium villosum, magno flore Segu., Pl. ver. III, 268; Jeracio quinto ungarico Pona, M.B., 210.
NOM. ITAL.: Sperviere villoso.
Distribuzione geografica: elemento montano sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-meridionale montana.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
(6,7), 8,9 H scap PEai VI-VIII.

Pascoli e luoghi rupestri, pietraie dell'orizzonte subalpino e montano.

Esemplari d'Erbario: Podesteria!, Monti Lessini, loc. San Giorgio!, oltre Bosco Chiesanuova!, Velo (A.M.), Rocca Pia (Goir.), Monti Lessini (C.M.), Corno d'Aquilio!, Monte Baldo da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Val di Novezza (Mang.,!), Val Finestra (Ton.,!), Val delle Pietre (Ton.) alle Buse, alle Busete al Coal Santo (Goir.), al Telegrafo (Goir.), al Sassetto (Goir.).



1447. Hieracium pilosum Froel. in DC.
Prodr. 7:229 (1838).
SYN.: Hieracium morisianum Reich. F.(1859).
NOM. ITAL.: Sparviere di Moris.
Geoelemento montano-sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Carpazi.
Specie degli Elyno-Seslerietea variae.
6-8 H scap PEai VI-VIII.

Prati montani e subalpini.

Esemplari d'Erbario: Malga Podesteria (Di Carlo), Erbezzo (Lucato).



1448. Hieracium humile Jacq.
Hort. Vindob. 3:2 (1776).
SYN.: Hieracium lacerum Reuter (1862).
BIBL. ver.: Hieracium lacerum Goir., Fl. ver. II, 665.
Geoelemento montano sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Pirenei, Alpi, Giura, Balcani.
Specie dei Potentilletalia caulescentis.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Rupi e pietraie dall'orizzonte montano al subalpino.

Non esistono campioni d'erbario per il territorio veronese, ma Prosser et al. (l.c.) lo indicano per il Monte Baldo nella Valle degli Ossi come riportato da Goiran nella sua flora.



1449. Hieracium x dentatum Hoppe
9 H scap pEai VII-VIII.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Finestra (Ton.), rev. F. Prosser, 2002.



1450. Hieracium amplexicaule L.
Sp. Pl. 803 (1753).
BIBL. ver.: Hieracium amplexicaule Goir., Fl. ver. II, 662; H. Amplexicaule Poll., Fl. ver. II, 594; H. Alpinum humile hirsutum etc. Segu., Pl. ver. II, 192.
NOM. ITAL.: Sparviere amplessicaule.
Geoelemento mediterraneo occidentale montano.
DIFFUSIONE: Europa centro-occidentale montana.
Specie degli Asplenietea trichomanis.
6-9 H scap PEai VI-VIII.

Luoghi rupestri, pendii sassosi della zona montana e subalpina del Monte Baldo e dei Lessini.

Esemplari d'Erbario: Bolca (A.M.), Campobrun (C.M.), ai Covoli di Velo (C.M.), al Branchetto (Goir.), Vajo del Falcone (Goir.), Monte Pastello (Goir.); Monte Baldo nella Valle delle Buse (C.M.), alla Corona (Goir.), alle Acque Negre (Goir.), nella Val Fredda (Goir.).



1451. Hieracium porrifolium L.
Sp. Pl. 802 (1753).
BIBL. ver.: Hieracium porrifolium Goir., Fl. ver. II, 666; H. Porrifolium Poll., Fl. ver. II, 591; H. folio Statices, caule foliato Segu., Pl. ver. III, 270.
NOM. ITAL.: Sparviere a foglie sottili.
Geoelemento endemico est-alpico-illirico.
DIFFUSIONE: Alpi orientali.
Specie del Potentillion caulescentis.
(3-5), 6-9 H scap pEAi VII-IX.

Pendii aridi sassosi, pascoli ed ericeti dalla collina alla zona subalpina; talvolta in pianura dove penetra attraverso i corsi d'acqua.

Esemplari d'Erbario: Gruppo del Carega!, Passo Pertica!, Revolto (Biadego), Monte Trappola (Goir.), cima del Monte Pastello (Goir.), Monte Pastelletto (Di Carlo), Velo (A.M.), lecceta di Navene!, Chiusa di Ceraino (C.M.), Cassone sul Garda (Goir.), Brenzone (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Ton., Goir.), Valfredda (Ton., Goir., C.M.), in Valbrutta (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.), Colma di Novezza (Goir.).



1452. Hieracium bupleuroides Gmel.
Fl. Bad. 3:317 (1808).
BIBL. ver.: Hieracium bupleuroides Goir., Fl. ver. II, 664.
NOM. ITAL.: Sparviero a foglie di Odontites.
Geoelemento montano sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Balcani, Carpazi.
Specie del Potentillion caulescentis.
2-5 H scap pEai VII-VIII.

Luoghi sassosi, rupestri, macereti della media-alta pianura e della collina; non rinvenuto di recente.

Esemplare d'erbario: Tregnago (Goir.).



1453. Hieracium glaucum All.
Auct. Syn. Stirp. Taurin: 19 (1773).
BIBL. ver.: Hieracium glaucum Goir., Fl. ver. II, 664; H. glaucum Poll., Fl. ver. II, 592.
NOM. ITAL.: Sparviere glauco.
Geoelemento montano sud-est europeo.
DIFFUSIONE: Alpi, Carpazi.
Specie dello Stipion calamagrostis.
3-5 H scap pEAi VII-X.

Macereti, luoghi sassosi rupestri, greti dei corsi d'acqua della fascia collinare e della medie montagna.

Esemplari d'Erbario: Bolca (C.M.), Monte Bellocca (C.M.), lungo il torrente di Tregnago (C.M.), Breonio (Goir.), Vajo dell'Anguilla (Goir.), Monte Zovo, Spredino, Erbezzo (Goir.); Monte Baldo presso Ferrara (Goir.), all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.).



1454. Hieracium prenanthoides Vill.
Prosp. Pl. Daupt. 35 (1779).
BIBL. ver.: Hieracium prenanthoides Goir., Fl. ver. II, 667; H. Prenanthoides Poll., Fl. ver. II, 594.
NOM. ITAL.: Sparviere a fglie di Prenante.
Geoelemento eurasiatico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia nord-occidentale e centrale.
Specie dei Calamagrostietalia villosae.
7,9 H scap PEAi VI-IX.

Prati e pascoli del Monte Baldo.

Non sono presenti campioni d'erbario. Rinvenuto da Prosser et al. nel 2007/2008 (l.c.) sul Monte Baldo tra Prada e la Colma di Malcesine, mentre il Pollini (Fl. ver. II, 594) lo indica per la Valpolicella alle falde del Monte Pastello nei pressi di Ospitaletto e Sant'Ambrogio.



1455. Hieracium jurassicum Griseb.
in Goett. Abh. v. (1853).
SYN.: Hieracium juranum Fries (1848).
Geoelemento europeo-asiatico occidentale.
DIFFUSIONE: Europa e Asia occidentale.
Specie caratteristica dei Calamagrostietaalia villosae.
7,9 H scap pEAi VII-IX.

Prati e pascoli, luoghi selvatici e boscosi nel piano montano.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Bocca di Navene (Goir.), località La Pra' (Goir., C.M.), rev. Gottschlich (2007).



1456. Hieracium racemosum W. et Kit. ex Willd.
Sp. Pl. 3:1588 (1803).
NOM. ITAL.: Sparviere racemoso.
Geoelemento sudeuropeo.
DIFFUSIONE: Europa centro-orientale meridionale, Asia minore.
Specie del Melampyron pratensis.
(2), 3-5 H scap pEAi VII-X.

Boscaglie, cedui della media-alta pianura e della fascia collinare.

Esemplari d'Erbario: Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), tra Trezzolano e Cancello!, Quinzano, bivio Montecchio!, Valpolicella!, Campiani di Garda!, lecceta di Navene!, Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Baldo ai Masi e Ferrara (Goir.).



1457. Hieracium sabaudum L.
Sp. Pl. 804 (1753).
SYN.: Hieracium boreale Fries (1848).
BIBL. ver.: Hieracium boreale Goir., Fl. ver. II, 663; H. Sabaudum Poll., Fl. ver. II, 595 et Viagg. etc., 17 e 85; H. fruticosum latifolium, foliis dentatis, glabrum Segu., Pl. ver. II, 193 et H. Fruticosum latifolium hirsutum Segu., Pl. ver. II, 194.
NOM. ITAL.: Sparviere di Savoia.
Geoelemento europeo-caucasico.
DIFFUSIONE: Europa, Asia occidentale.
Specie dei Quercetalia robori-sessiliflorae.
2-7 H scap pEAi VIII-XI.

Luoghi selvatici boschivi, cespuglieti, siepi ed ericeti della media-alta pianura, della collina e della bassa montagna.

Esemplari d'Erbario: incolto presso Marzana (Di Carlo), Grezzana (Goir.), Valpantena (Goir., C.M.), Romagnano (Goir.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), cave di Avesa!, San Dionigi di Parona!, Monte Ongarine!, lungo l'Adige a Verona (Mang.), San Vito del Mantico (Goir.), Boscomantico (Goir.), Castel San Felice (Goir.), Vajo Sperzani in Val Squaranto (Goir.), Cerro Veronese (Goir.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Bellocca (C.M.), Monte Zovo (Goir.), Monte Lotrago (Goir.), Badia Calavena (Goir.), Monte Bolca (Goir.), ai Finetti di Tregnago (C.M.), Campiani di Garda!, Monte Baldo ai Masi (C.M.), Monte Baldo a Pazzon (Goir.).



1458. Hieracium umbellatum L.
Sp. Pl. 804 (1753).
BIBL. ver.: Hieracium umbellatum Goir., Fl. ver. II, 668; H. umbellatum Poll., Fl. ver. II, 595; H. fruticosum angustifolium majus Segu., Pl. ver. II, 194.
NOM. ITAL.: Sparviere ad ombrella.
Geoelemento circumboreale.
DIFFUSIONE: Europa, Asia, Nordamerica.
Specie dei Quercetalia robori-sessiliflorae.
1-5, (6,7) H scap pEAi VIII-XI.

Siepi, luoghi selvatici, querceti, castagneti dalla bassa pianura all'Alto Agro Veronese, alla collina, alla media montagna.

Esemplari d'Erbario: Forte Parona a Boscomantico (Di Carlo), Boscomantico (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Verona a Tombetta (Ton., Goir.), Verona al Pestrino (Goir.), San Dionigi di Parona!, Monte della Parte e San Dionigi!, Forte Biondella!, roccolo Marchiori!, Castagnè (C.M.), Vajo del Paradiso, Grezzana (Goir.), Quinzano (Lucato), Marcellise (Goir.), Monte Gazo di Romagnano (Goir.), Tregnago ai Finetti (C.M.), Spredino (Goir.), Madonna di Campagna presso Vigasio (Goir.), Campiani di Garda!, Monte Baldo a Spiazzi (Goir.), Prabazar (Goir.).






Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte X  ↑↑↑

Achillea clavenae L. 1299
Achillea collina Rchb. 1302
Achillea distans W. et K. 1305
Achillea millefolium L. 1303
Achillea oxyloba (DC.) Sch.-Bip. 1298
Achillea roseo-alba Ehrendh. 1301
Achillea stricta Gremli 1304
Achillea tanacetifolia All. 1304
Achillea tomentosa L. 1300
Achillea virescens (Fenz.) Heimerl 1305 bis
Acinos alpinus (L.) Moench 1023
Acinos arvensis (Lam.) Dandy 1024
Adenophora liliifolia (L.) DC. 1226
Adenostyles glabra Mill. 1325
Adenostyles viridis Cass. 1325
Adoxa moschatellina L. 1175
Ajuga chamaepitys (L.) Schreber 978
Ajuga genevensis L. 975
Ajuga pyramidalis L. 976
Ajuga reptans L. 977
Ambrosia artemisiifolia L. 1287
Anchusa arvensis (L.) Bieb. 960
Anchusa azurea Miller 959
Anchusa italica Retz. 959
Anchusa officinalis L. 958
Antennaria dioica (L.) Gaertner 1264
Anthemis alpina L. 1298
Anthemis altissima L. 1296
Anthemis arvensis Anthemis cota L. 1296
Anthemis cotula L. 1295
Anthemis tinctoria L. 1297
Antirrhinum alpinum L. 1080
Antirrhinum chalepense L. 1077
Antirrhinum cymbalaria L. 1081
Antirrhinum elatine L. 1082
Antirrhinum linaria L. 1078
Antirrhinum majus L. 1074
Antirrhinum orontium L. 1075
Antirrhinum spurium L. 1083
Antirrhinum minus L. 1076
Apargia alpina W. 1393
Apargia autumnalis Willd. 1395
Apargia crispa Willd. 1397
Apargia hispida Hoffm. 1396
Apargia incana Scop. 1398
Apargia taraxaci Willd. 1394
Aposeris foetida (L.) Less. 1389
Arctium lappa Auct. 1350
Arctium minus subsp. minus Bernh. 1349
Arnica bellidiastrum All. 1246
Arnica montana L. 1326
Arnica scorpioides L. 1329
Artemisia absinthium L. 1316
Artemisia alba Turra 1317
Artemisia annua L. 1318
Artemisia campestris L. 1319
Artemisia camphorata Vill. p.m.p. 1317
Artemisia verlotiorum Lamotte 1315
Artemisia vulgaris L. 1314
Artemisia vulgaris var. angustisecta Fiori 1315
Asperugo procumbens L. 962
Asperula aristata L. 914
Asperula arvensis L. 917
Asperula cynanchica L. 915
Asperula longiflora W. et K. 914
Asperula odorata L. 919
Asperula purpurea (L.) Ehrend. 918
Asperula taurina L. 916
Aster alpinus L. 1245
Aster amellus L. 1244
Aster annuus L. 1248
Aster bellidiastrum (L.) Scop. 1246
Aster linosyris (L.) Bernh. 1247
Aster novi-belgii L. 1242
Aster salicifolius Scholl. 1243
Aster salignus Willd. 1243
Asteriscus spinosus Sch.-Bip. 1276
Atropa belladonna L. 1047
Ballota nigra L. 1000
Balsamita major Desf. 1311
Bartsia alpina L. 1124
Bartsia latifolia S. et S. 1125
Bellidiastrum michelii Cass. 1246
Bellis perennis L. 1241
Betonica alopecurus L. 1001
Betonica hirsuta L. 1002
Betonica officinalis L. 1003
Bidens bipinnata L. 1283
Bidens bullata L. 1281
Bidens cernua L. 1279
Bidens frondosa L. 1282
Bidens tripartita L. 1280
Borago officinalis L. 961
Brunella alba Pall. 1014
Brunella vulgaris L. var. grandiflora L. 1015
Buddleja davidii Franchet (1054)
Buglossoides arvensis (L.) Johnston 948
Buglossoides purpurocaerulea (L.) Johnston 947
Buphthalmum salicifolium L. 1278
Buphthalmum spinosum L. 1276
Cacalia alpina L. 1325
Calamintha acinos Clairv. 1024
Calamintha alpina Lam. 1023
Calamintha clinopodium Moris 1025
Calamintha grandiflora (L.) Moench 1020
Calamintha menthifolia Host 1021
Calamintha nepeta (L.) Savi 1022
Calamintha sylvatica Bronf. 1021
Calendula arvensis L. 1343
Calendula officinalis L. 1343 bis
Callitriche hamulata Kutz. ex Koch 974
Callitriche palustris L. 973
Callitriche stagnalis Scop. 972
Callitriche verna L. 973
Callitriche vernalis Koch 973
Calystegia sepium (L.) R.Br. 942
Campanula barbata L. 1212
Campanula bellardi All. 1224
Campanula bononiensis L. 1219
Campanula caespitosa Scop. 1225
Campanula carnica Schiede 1220
Campanula cochleariifolia Lam. 1224
Campanula erinus L. 1216 ter
Campanula glomerata L. 1215
Campanula hybrida L. 1228
Campanula liliifolia L. 1226
Campanula linifolia Scop. 1220
Campanula patula L. 1209
Campanula persicifolia L. 1211
Campanula petraea L. 1214
Campanula pusilla Haenke 1224
Campanula pyramidalis L. 1216 bis
Campanula ramosissima S. et S. 1208
Campanula rapunculoides L. 1218
Campanula rapunculus L. 1210
Campanula rotundifolia L. 1221
Campanula scheuchzeri Vill. 1223
Campanula sibirica L. 1213
Campanula speculum-veneris L. 1227
Campanula spicata L. 1216
Campanula trachelium L. 1217
Campanula witasekiana Vierh. 1222
Carduus carlinaefolius Lam. 1355
Carduus defloratus L. 1354
Carduus nutans subsp. nutans L. 1352
Carduus personata subsp. personata (L.) Jacq. 1353
Carduus pycnocephalus L. 1356
Carlina acaulis L. 1345
Carlina vulgaris L. 1344
Carpesium cernuum L. 1277
Carthamus lanatus L. 1385
Caryopteris incana Miq. 971 bis
Catalpa bignonioides Walt. 1145 ter
Centaurea alba LL. 1378
Centaurea alpina L. 1373
Centaurea amara L. 1379
Centaurea calcitrapa L. 1376
Centaurea crupina L. 1384
Centaurea cyanus L. 1383
Centaurea deusta Ten. subsp. splendens (Arcang.) Matthas et Pign. 1378
Centaurea jacea subsp. gaudinii (Boiss. et Reut.) Gremli 1379
Centaurea maculosa Lam. 1375
Centaurea montana LL. 1382
Centaurea nervosa subsp. nervosa Willd. 1381
Centaurea nigrescens Willd. 1380
Centaurea paniculata Auct. 1375
Centaurea phrygia 1381
Centaurea rhapontica L. 1372
Centaurea scabiosa L. subsp. scabiosa 1374
Centaurea solstitialis L. 1377
Centaurea splendens L. 1378
Centaurea stoebe L. 1375
Centaurea triumfettii All. 1382
Centranthus ruber (L.) DC. 1190
Cephalaria transsylvanica (L.) Roem. et Schult. 1191
Cerinthe minor L. 950
Chenorhinum minus (L.) Langet. 1076
Chondrilla juncea L. 1422
Chrysanthemum corymbosum L. 1310
Chrysanthemum leucanthemum L. 1312
Chryisanthemum parthenium Bernh. 1311
Chrysocoma linosyris L. 1247
Cicerbita alpina L. 1415 bis
Cichorium intybus L. 1387
Cirsium acaule (L.) Scop. 1364
Cirsium arvense (L.) Scop. 1366
Cirsium canum (L.) All. 1367
Cirsium carniolicum Scop. 1361
Cirsium eriophorum subsp, eriophorum (L.) Scop.1357
Cirsium erisithales (Jacq.) Scop.1360 bis
Cirsium lanceolatum Scop. 1358
Cirsium montanum (Willd) Spreng. 1359
Cirsium oleraceum (L.) Scop. 1362
Cirsium palustre (L.) Scop. 1365
Cirsium pannonicum (L. f.) Link 1360
Cirsium spinosissimum (L.) Scop. 1363
Cirsium vulgare (Savi) Ten. 1358
Clinopodium ascendens (Jord.) Samp. 1021
Clinopodium vulgare L. 1025
Cnicus acaulis Willd. 1364
Cnicus arvensis Hoffl. 1366
Cnicus erisithales L. 1360 bis
Cnicus palustris Scop. 1365
Cnicus rivularis Willd. 1359
Cnicus spinosissimus L. 1363
Convolvulus arvensis L. 944
Convolvulus cantabrica L. 943
Convolvulus sepium L. 942
Conyza bonariensis (L.) Cronquist 1254
Conyza canadensis (L.) Cronquist 1253
Conyza squarrosa L. 1273
Conyza sumatrensis (Retz.) E.Walker 1255
Crepis alpestris (Jacq.) Tausch 1428
Crepis aurea (L.) Cass. 1426
Crepis blattarioides Vill. 1427
Crepis capillaris (L.) Wallr. 1432
Crepis foetida L. 1431
Crepis froelichiana DC. 1429
Crepis kerneri Rech. F. 1425
Crepis paludosa (L.) Moench 1424
Crepis praemorsa Tausch 1429
Crepis pulchra L. 1430
Crepis pyrenaica (L.) Greuter 1427
Crepis sancta (L.) Babcock subsp. nemausensis (Gouan) Babcook 1433
Crepis setosa Haller 1436
Crepis taraxacifolia Thuill. 1435
Crepis taurinensis W. 1435
Crepis tectorum L. 1432
Crepis vesicaria L. 1434
Crepis vesicaria subsp. taraxacifolia (Thuill.) Thell. 1435
Crepis virens L. 1432
Cruciata glabra (L.) Ehrend. 937
Cruciata laevipes Opiz 936
Cruciata pedemontana (Bellardi) Ehrend. 938
Crupina vulgaris Cass. 1384
Cuscuta epithymum (L.) L. 941
Cuscuta europaea L. 940
Cuscuta major DC. 940
Cymbalaria muralis P.Gaertner 1081.
Cynoglossum creticum Miller 970
Cynoglossum officinale L. 969
Cynoglossum pictum Aiton 970
Datura stramonium L. 1054
Digitalis ambigua Murr. 1084
Digitalis grandiflora Miller 1084
Digitalis lutea L. 1085
Dipsacus fullonum L. 1192
Dipsacus laciniatus L. 1193
Dipsacus pilosus L. 1194
Dipsacus sylvester Hudson 1192
Doronicum austriacum Jacq. 1327
Doronicum columnae Ten. 1328
Doronicum cordifolium Sternb. 1328
Doronicum grandiflorum Lam. 1329
Echinops sphaerocephalus L. 1348
Echinospermum lappula Lehm. 968
Echium italicum L. 951
Echium vulgare L. 952
Erigeron acer L. 1250
Erigeron alpinus L. 1251
Erigeron annuus (L.) Pers. 1248
Erigeron canadensis L. 1253
Erigeron glabratus Bluff. et Fingerh. 1252
Erigeron karvinskianus DC. 1249
Eupatorium cannabinum L. 1237
Euphrasia latifolia L. 1125
Euphrasia lutea L. 1122
Euphrasia minima Jacq. 1119
Euphrasia rostkoviana Hayne 1117
Euphrasia saliburgensis Funck 1120
Euphrasia stricta D. Wolff 1118
Euphrasia tricuspidata L. 1121
Fedia coronata Mirb. 1176
Fedia dentata Gaertn. 1181
Fedia echinata Mirb. 1183
Fedia olitoria Bernh. (1800) 1177
Filago arvensis L. 1258
Filago germanica L. 1256
Filago pyramidata L. 1257
Filago spathulata Presl 1257
Filago vulgaris Lam. 1256
Galeobdolon luteum Huds. 997
Galeopsis angustifolia Ehrh. ex Hoffm. 988
Galeopsis intermedia Vill. 987
Galeopsis ladanum L. 987
Galeopsis pubescens Besser 990
Galeopsis speciosa Miller 989
Galeopsis tetrahit L. 991
Galeopsis versicolor Curtis 989
Galinsoga ciliata (Rafin.) Blake 1293
Galinsoga parviflora Cav. 1292
Galium album Miller 922
Galium alpestre Gaudin 929
Galium anisophyllon Vill. 929
Galium aparine L. 932
Galium aristatum L. 924
Galium baldense Sprengel 930
Galium laevipes (L.) Scop. 936
Galium erectum Hudson 922
Galium laevigatum L. 925
Galium lucidum All. 923
Galium mollugo L. 922
Galium mollugo L. subsp. erectum Syme 922
Galium murale (L.) All. 935
Galium odoratum (L.) Scop. 919
Galium palustre L. 920
Galium palustre L. var. elongatum Presl 920
Galium parisiense L. 934
Galium pedemontanum All. 938
Galium pumilum Murray 928
Galium purpureum L. 918
Galium rigidum Vill. 923
Galium rubrum L. 927
Galium spurium L. 931
Galium sylvaticum L. 926
Galium sylvestre Pollich 928
Galium tricorne Stokes p.p. 933
Galium tricornutum Dandy 933
Galium vaillantii DC. et Lam. 931
Galium vernum Scop. 937
Galium verum L. 921
Glechoma hederacea L. 1012
Glechoma hederacea L. var. hirsuta W. et K. 1013
Glechoma hirsuta W. et K. 1013
Globularia cordifolia 1147
Globularia nudicaulis L. 1148
Globularia punctata Lepeyr. 1146
Globularia vulgaris Auct. Fl. Ital., non L. 1146
Gnaphalium dioicum L. 1264
Gnaphalium germanicum L. 1256
Gnaphalium hoppeanum Koch 1261
Gnaphalium leontopodium L. 1265
Gnaphalium luteo-album L. 1263
Gnaphalium supinum L. 1262
Gnaphalium sylvaticum L. 1260
Gratiola officinalis L. 1055
Helianthus annuus L. 1284
Helianthus tuberosus L. 1285
Heliotropium europaeum L. 945
Hieracium alpestris Jacq. 1428
Hieracium amplexicaule L. 1450
Hieracium aureum Scop. 1426
Hieracium auricula L. 1440
Hieracium bifidum Kit. 1444
Hieracium blattarioides L. 1427
Hieracium boreale Fries. 1457
Hieracium bupleuroides Gmel. 1452
Hieracium chondrilloides L. 1425
Hieracium cymosum L. 1442
Hieracium florentinum All. 1441
Hieracium glaucum All. 1453
Hieracium hoppeanum Schult. 1438
Hieracium humile Jacq. 1448
Hieracium juranum Fries. 1455
Hieracium jurassicum Griseb. 1455
Hieracium lacerum Reuter 1448
Hieracium lachenalii Gmel. 1445
Hieracium lactucella Wallr. 1440
Hieracium murorum group incl. H. murorum L. 1443
Hieracium paludosum L. 1424
Hieracium pilosella L. 1439
Hieracium piloselloides Vill. 1441
Hieracium pilosum Froel. 1447
Hieracium porrifolium L. 1451
Hieracium praealtum Vill. 1441
Hieracium praemorsum L. 1429
Hieracium prenanthoides Vill. 1454
Hieracium racemosum W. et K. 1456
Hieracium sabaudum L. 1457
Hieracium staticifolium All. 1437
Hieracium umbellatum L. 1458
Hieracium villosum Jacq. 1446
Hieracium vulgatum Fries. 1445
Hieracium x dentatum Hoppe 1449
Homogyne alpina (L.) Cass. 1324
Horminum pyrenaicum L. 1042
Hyosciamus albus L. 1049
Hyosciamus niger L. 1048
Hypochoeris maculata L. 1391
Hypochoeris radicata L. 1392
Hypochoeris uniflora Vill. 1390
Hyssopus officinalis L. 1026
Inula britannica L. 1269
Inula conyzae (Griess.) Meikle 1273
Inula dysenterica L. 1274
Inula ensifolia L. 1270
Inula graveolens (L.) Desf. 1271
Inula hirta L. 1268
Inula salicina L. 1266
Inula spiraeifolia L. 1267
Inula squarrosa L. 1267
Inula viscosa (L.) Aiton 1272
Ipomoea purpurea Rhot 944/b
Jacobaea aquatica (Hill) G. Gaertn., B. Mey. & Scherb. 1333
Jasione montana L. 1236
Kickxia elatine (L.) Dumort. 1082
Kickxia spuria (L.) Dumort. 1083
Knautia arvensis (L.) Coult. 1202
Knautia baldensis Borbàs 1199
Knautia dipsacifolia Kreutzer 1200
Knautia drymeia Heuff. subsp.drymeia Heuff. 1197
Knautia integrifolia (L.) Bertol. 1203
Knautia longifolia (W. et K.) Koch 1198
Knautia persicina Kerner 1201
Knautia sylvatica Duby 1197
Kopsia caerulea Dumort. 1137
Kopsia ramosa Dumort. 1136
Lactuca muralis Gaertn. 1417
Lactuca perennis L. 1415
Lactuca saligna L. 1413
Lactuca scariola L. 1412
Lactuca serriola L. 1412
Lactuca virosa L. 1414
Lamiastrum galeobdolon (L.) Ehrh. et Polatsch. 997
Lamium album L. 994
Lamium amplexicaule L. 996
Lamium maculatum L. 993
Lamium orvala L. 992
Lamium purpureum L. 995
Lappula myosotis Moench. 968
Lappula squarrosa (Retz.) Dumont 968
Lapsana communis L. 1423
Lapsana foetida Scop. 1389
Lathraea squamaria L. 1135 bis
Legousia hybrida (L.) Delarbre 1228
Legousia speculum-veneris (L.) Chaix 1227
Leontodon autumnalis LL. 1395
Leontodon crispus Vill. 1397
Leontodon helveticus Merat 1393
Leontodon hispidus L. 1396
Leontodon incanus subsp. incanus (L.) Schrank 1398
Leontodon incanus subsp. tenuiflorus (Gaudin) Schinz. et Keller 1399
Leontodon montanus subsp. montanus Lam. 1394
Leontodon proteiformis Vill. 1396
Leontodon pyrenaicus Gouan 1393
Leontodon saxatilis Lam. 1400
Leontodon taraxaci Lois. 1394
Leontopodium alpinum Cass. 1265
Leonurus cardiaca L. 998
Leonurus marrubiastrum L. 999
Leucanthemum corymbosum Gr. et Godr. 1310
Leucanthemum heterophyllum (Wild.) DC. 1313
Leucanthemum parthenium Godr. et Godr. 1311
Leucanthemum vulgare Lam. 1312
Linaria alpina (L.) Miller 1080
Linaria angustissima (Loisel) Borbàs 1079
Linaria chalepensis (L.) Miller 1077
Linaria cymbalaria Miller 1081
Linaria elatine Miller 1082
Linaria italica Trevir. 1079
Linaria minor Desf. 1076
Linaria spuria Miller 1083
Linaria vulgaris Miller 1078
Lindernia procumbens (Krocker) Philox 1055 bis
Lindernia pyxidaria L. p.p. 1055 bis
Lindernia dubia (L.) Pennell 1055 ter
Linosyris vulgaris Cass. 1247
Lithospermum arvense L. 948
Lithospermum officinale L. 946
Lithospermum purpurocaeruleum L. 947
Littorella lacustris L. 1161
Littorella uniflora (L.) Asch. 1161
Lomelosia graminifolia (L.) Greuter & Burdet 1204
Lonicera alpigena L. 1170
Lonicera caprifolium L. 1174
Lonicera caerulea L. 1169
Lonicera japonica Thump. in Murray 1173
Lonicera nigra L. 1171
Lonicera periclymenum L. 1174
Lonicera xylosteum L. 1172
Lycopsis arvensis L. 960
Lycopus europaeus L. 1034
Lycopus exaltatus L. fil. 1035
Marrubium vulgare L. 985
Matricaria chamomilla L. 1306
Matricaria discoidea DC. 1307
Matricaria inodora L. 1308
Mazus pumilus  (Burm. f.)  Steenis 1135 ter
Melampyrum arvense L. 1112
Melampyrum barbatum W. et K. ex Willd. 1113
Melampyrum cristatum L. 1111
Melampyrum italicum Soó 1114bis
Melampyrum pratense L. 1116
Melampyrum sylvaticum L. 1115
Melampyrum velebiticum Borbàs 1114
Melissa officinalis L. 1017
Melissa pyrenaica Scop. 1042
Melittis melissophyllum L. 986
Melampyrum nemorosum Auct. Fl. It. p.p. 1114
Mentha aquatica L. 1038
Mentha arvensis L. 1037
Mentha longifolia (L.) Hudson 1040
Mentha pulegium L. 1036
Mentha spicata L. 1041
Mentha suaveolens Ehrh. 1039
Mentha sylvestris L. 1040
Mentha viridis Auct. 1041
Micropus erectus L. 1259
Misopates orontium (L.) Rafin. 1075
Mycelis muralis (L.) Dumort. 1417
Myosotis alpestris Auct. Fl. It. p.p. 965
Myosotis alpestris F.W. Schmidt 966
Myosotis arvensis (L.) Hill 963
Myosotis hispida Schlect. 964
Myosotis intermedia Link 963
Myosotis palustris Hill 967
Myosotis pyrenaica Auct. It. non Pourret 966
Myosotis ramosissima Rochel in Schultes 964
Myosotis scorpioides L. 967
Myosotis sylvatica Hoffm. 965
Nepeta cataria L. 1010
Nepeta glechoma Benth. 1012
Nepeta nuda L. 1011
Odontites lutea (L.) Clairv. 1122
Odontites rubra (Baumg.) Opiz 1123
Onopordum acanthium L. 1368
Onosma echioides L. var. veronense Lacaita 948
Onosma tridentinum W. et K. var. angustifolium 949
Origanum vulgare L. 1027
Orobanche alba Stephan ex Willd. 1139
Orobanche caryophyllacea Sm. 1142
Orobanche crenata Forskäl 1138
Orobanche cruenta Bert. 1145
Orobanche epithymum DC. 1139
Orobanche gracilis Sm. 1145
Orobanche hederae Duby 1141
Orobanche lutea Baumg. 1143
Orobanche minor Sm. in Sowerby 1140
Orobanche purpurea Jacq. 1137
Orobanche ramosa L. 1136
Orobanche rapum-genistae Thuill. 1144
Orobanche rubens Wallr. 1143
Orobanche speciosa DC. 1138
Orobanche teucrii Holandre 1145 bis
Paederota bonarota L. 1086
Pallenis spinosa (L.) Cass. 1276
Parentucelia latifolia (L.) Carnel 1125
Pedicularis acaulis Scop. 1127
Pedicularis comosa L. 1133
Pedicularis elongata Kerner 1129
Pedicularis fasciculata Bell. 1130
Pedicularis gyroflexa Vill. 1130
Pedicularis jacquini Koch 1131
Pedicularis palustris L. 1132
Pedicularis rostrato-capitata Crantz 1131
Pedicularis tuberosa 1128
Pedicularis tuberosa var. leptostachya Vis. et Sacc. 1129
Pedicularis verticillata L. 1126
Petasites albus (L.) Gaertn. 1321
Petasites hybridus (L.) Gaertn. 1322
Petasites niveus Baumg. 1323
Petasites officinalis Moench 1322
Petasites paradoxus (Retz.) Baumg. 1323
Phacelia tanacetifolia Bentham 944/c
Physalis alkekengi L. 1050
Physoplexis comosa (L.) Schur 1235
Phyteuma betonicifolium Vill. 1231
Phyteuma comosum L. 1235
Phyteuma halleri All. 1229
Phyteuma orbiculare L. 1233
Phyteuma ovatum Honck. 1229
Phyteuma scheuchzeri All. 1234
Phyteuma spicatum L. 1230
Phyteuma zahlbruckneri Vest. 1232
Picris echioides L. 1401
Picris hieracioides L. 1402
Pinguicula alpina L. 1149
Pinguicula vulgaris L. 1150
Plantago altissima L. 1157 bis
Plantago arenaria W. et Kit. 1159
Plantago argentea Bell. 1156
Plantago argentea Chaix 1158
Plantago atrata Hoppe 1155 bis
Plantago carinata Schrad. 1154
Plantago coronopus L. 1153 bis
Plantago cynops L. 1160
Plantago fuscesens Jordan 1156
Plantago holosteum Scop. 1154
Plantago indica L. 1159
Plantago lanceolata L. 1157
Plantago major L. 1153
Plantago media L. 1155
Plantago montana Lam. 1155 bis
Plantago ramosa (Gilib.) Asch. 1159
Plantago sempervirens Crantz 1160
Plantago sericea Bert. 1156
Plantago serpentina Lam. 1154
Plantago subulata Wulf. 1154
Plantago victorialis Poir. 1158
Prenanthes muralis L. 1417
Prenanthes pulchra Lam. et DC. 1430
Prenanthes purpurea L. 1416
Prunella grandiflora (L.) Scholler 1015
Prunella laciniata (L.) L. 1014
Prunella vulgaris L. 1016
Pseudolysimachion barrelieri (Schott ex R. et S.) Holub 1087
Pseudolysimachion pallens (Host) M.A.Fischer 1089
Pseudolysimachion spicatum (L.) Opiz 1088
Pulicaria dysenterica (L.) Bernh. 1274
Pulicaria vulgaris Gaertn. 1275
Pulmonaria angustifolia L. var. australis Murr 954
Pulmonaria australis (Murr) Sauer 954
Pulmonaria officinalis L. 953
Rhagadiolus stellatus (L.) Gaertn. 1388
Rhaponticum scariosum Lam. 1372
Rhinanthus alectorolophus (Scap.) Pollich 1135
Rhinanthus crista-galli L. var. minor Ehrh. 1134
Rhinanthus hirtus Lam. 1135 (?)
Rhinanthus minor L. 1134
Rosmarinus officinalis L. 1041b
Rubia peregrina L. 939
Rubia tinctorum L. (939)
Salvia glutinosa L. 1044
Salvia pratensis L. 1045
Salvia sclarea L. 1043
Salvia verbenaca L. 1046 bis
Salvia verticillata L. 1046
Sambucus ebolus L. 1162
Sambucus nigra L. 1163
Sambucus racemosa L. 1164
Satureja montana L. 1018
Satureja grandiflora Scheele 1020
Satureja hortensis L. 1019
Saussurea discolor (Willd.) DC. 1351
Scabiosa argentea L. 1204 bis
Scabiosa arvensis L. 1202
Scabiosa columbaria L. 1205
Scabiosa graminifolia L. 1204
Scabiosa gramuntia L. 1206
Scabiosa succisa L. 1195
Scabiosa transsylvanica L. 1191
Scabiosa triandria L. 1206
Scabiosa velenovskyana Bobrovinkom 1207
Scolymus hispanicus L. 1386
Scorzonera aristata DC. in Lam. et DC. 1405
Scorzonera austriaca Willd. 1404
Scorzonera humilis Jacq. 1404
Scorzonera humilis var. alpina DC. 1405
Scorzonera purpurea var. rosea W. et K. 1403
Scorzonera rosea Waldst. et Kit. 1403
Scrophularia auriculata L. 1070
Scrophularia canina L. 1072
Scrophularia canina L. subsp. hoppii (Koch) P.Fourn. 1073
Scrophularia juratensis Schleicher 1073
Scrophularia nodosa L. 1069
Scrophularia umbrosa Dumort. 1071
Scrophularia vernalis L. 1068
Scutellaria galericulata L. 984
Senecio cordatus Koch 1337
Senecio reclinatus Auct. 1330
Senecio abrotanifolius L. 1339 bis
Senecio aquaticus Huds. 1333
Senecio brachycaetus DC. 1342
Senecio cacaliaster Lam. 1334
Senecio doronicum subsp. doronicum (L.) L. 1336
Senecio erraticus Bertol. 1338
Senecio erucifolius L. 1331
Senecio gaudinii Gremli 1342
Senecio harveianus Auct. 1330
Senecio inaequidens DC. 1330
Senecio nemorensis subsp. fuchsii Gmel. 1332
Senecio ovatus subsp. alpestris (Gaudin) Herborg. 1332
Senecio paludosus L. 1335
Senecio rupestris Wald. et Kit. 1339
Senecio viscosus L. 1341
Senecio vulgaris LL. 1340
Serratula macrocephala Bert. 1371
Serratula tinctoria subsp. monticola (Boreau) Berher 1371
Serratula tinctoria subsp. tinctoria L. 1370
Sherardia arvensis L. 913
Siegesbekia orientalis L. 1286
Silybum marianum (L.) Gaertn. 1369
Solanum dulcamara L. 1053
Solanum luteum Miller 1052
Solanum nigrum L. 1051
Solanum villosum subsp. alatum  (Moench) Dostál 1052
Solidago canadensis L. 1239
Solidago gigantea Aiton 1240
Solidago serotina Aiton 1240
Solidago virgaurea L. 1238
Sonchus arvensis subsp. arvensis L. 1408
Sonchus arvensis subsp. uliginosus (M.Bieb.) Nyman 1409
Sonchus asper subsp. asper Hill. 1410
Sonchus oleraceus L. 1411
Specularia hybrida DC. 1228
Specularia speculum DC. 1227
Stachys alopecuros (L.) Bentham 1001
Stachys alpina L. 1004
Stachys annua (L.) L. 1009
Stachys betonica Benth. 1003
Stachys germanica L. 1005
Stachys officinalis (L.) Trevisan 1003
Stachys palustris L. 1007
Stachys pradica (Zanted.) Greuter et Pign. 1002
Stachys recta L. 1008
Stachys sylvatica L. 1006
Succisa australis Reich. 1196
Succisa pratensis Moench 1195
Succisella inflexa (Kluk.) Beck 1196
Symphoricarpos albus (L.) S.F. Blake 1168
Symphytum bulbosum Schimper 957
Symphytum officinale L. 955
Symphytum tuberosumn L. subsp. nodosum (Schur) Soò 956
Tanacetum corymbosum (L.) Sch.-Bip. 1310
Tanacetum parthenium (L.) Sch.-Bip. 1311
Tanacetum vulgare L. 1309
Taraxacum alpinum (Hoppe) Hagetschw. aggr. 1421
Taraxacum laevigatum (Willd.) DC. aggr. 1418
Taraxacum officinale var. glaucescens Goir. 1418
Taraxacum officinale Weber aggr. 1419
Taraxacum palustre (Lyons) Simons aggr. 1420
Tephroseris tenuifolia (Gaudin) Holub 1342
Teucrium botrys L. 981
Teucrium chamaedrys L. 982
Teucrium montanum L. 983
Teucrium scordium L. 980
Teucrium scorodonia L. 979
Thryncia hirta Roth. 1400
Thymus acinos L. 1024
Thymus alpigenus (Kerner) Ronn. 1031
Thymus alpinus L. 1023
Thymus froelichianus Opiz 1032
Thymus glabrescens Will. 1029
Thymus grandiflorus Scop. 1020
Thymus nepeta Sm. 1022
Thymus oenipontanus H. Braun 1030
Thymus pannonicus All. 1028
Thymus praecox Opiz 1031
Thymus pulegioides L. subsp. carniolicus 1032
Thymus pulegioides L. subsp. pulegioides 1033
Tolpis staticifolia (All.) Sch.-Bip. 1437
Tragopogon dubius Scop. 1406
Tragopogon major Jacq. 1406
Tragopogon pratensis subsp. orientalis (L.) Čelak. 1407
Tripleurospermum inodorum (L.) Sch.- Bip. 1308
Tussilago alba L. 1321
Tussilago alpina L. 1324
Tussilago farfara L. 1320
Tussilago nivea Vill. 1323
Tussilago petasites L. 1322
Utricularia australis R.Br. 1151
Utricularia neglecta Lehm. 1151
Utricularia vulgaris L. 1152
Valantia cruciata L. 936
Valantia glabra L. 937
Valantia pedemontana Bell. 938
Valeriana collina Wallroth. 1189
Valeriana coronata Miller 1176
Valeriana dioica L. 1187
Valeriana montana L. 1185
Valeriana officinalis L. 1188
Valeriana rubra L. 1190
Valeriana saxatilis L. 1184
Valeriana tripteris L. 1186
Valeriana wallrothii Kreyer 1189
Valerianella auricula DC. (1815) 1179
Valerianella carinata Loisel. 1182
Valerianella coronata (L.) DC. 1176
Valerianella dentata (L.) Pollich. 1181
Valerianella echinata (L.) Lam. et DC. 1183
Valerianella eriocarpa Desv. 1178
Valerianella locusta (L.) Laterr. 1177
Valerianella olitoria (L.) Pollich 1177
Valerianella rimosa Bast. (1814) 1179
Valerianella trigonocarpa DC. 1180
Valerianella turgida (Stev.) Betcke 1180
Verbascum alpinum Turra 1064
Verbascum blattaria L. 1065
Verbascum blattarioides Lam. 1066
Verbascum chaixii Vill. 1062
Verbascum densiflorum Bertoloni 1057
Verbascum floccosum W. et K. 1061
Verbascum lanatum Schrader 1064
Verbascum lychnitis L. 1059
Verbascum nigrum L. 1063
Verbascum phoeniceum L. 1067
Verbascum phlomoides L. 1056
Verbascum pulverulentum Vill. 1061
Verbascum sinuatum L. 1060
Verbascum thapsus L. 1058
Verbascum thapsiforme Schrader 1057
Verbascum virgatum Stokes in With. 1066
Verbena officinalis L. 971
Veronica agrestis L. 1097
Veronica alpina L. 1090
Veronica anagallis aquatica L. 1108
Veronica anagalloides Guss. 1109
Veronica aphylla L. 1107
Veronica arvensis L. 1096
Veronica beccabunga LL. 1110
Veronica bonarota L. 1086
Veronica catenata Pennel 1108 bis
Veronica chamaedrys L. 1103
Veronica didyma Ten. 1098
Veronica filiformis Smith 1099 bis
Veronica fruticans Jacq. 1091
Veronica fruticulosa L. 1092
Veronica hederifolia L. 1100
Veronica officinalis L. 1106
Veronica pallens Host 1089
Veronica persica Poiret in Lam. 1099
Veronica polita Fries 1098
Veronica praecox All. 1094
Veronica prostrata L. 1101
Veronica saxatilis Scop. 1091
Veronica scutellata L. 1104
Veronica serpyllifolia L. 1093
Veronica spicata L. 1088
Veronica teucrium L. 1102
Veronica tournefortii Gmel. p.p. 1099
Veronica triphyllos L. 1095
Veronica urticifolia Jacq. 1105
Viburnum lantana L. 1166
Viburnum opulus L. 1165
Viburnum tinus L. 1167
Xanthium echinatum Nocc. et Balb. 1290
Xanthium italicum Moretti 1290
Xanthium macrocarpum DC. 1290
Xanthium orientale L. 1291
Xanthium spinosum L. 1289
Xanthium strumarium L. 1288
Xeranthemum cylindraceum Sibth. et Sm. 1347
Xeranthemum inapertum (L.) Mill. 1346
↑↑↑




Bibliografia - Parte X
  1. AA.VV., 1989. Studi sulla Palude del Busatello. Mem. Mus.civ.St.nat. Verona, II ser., sez. biologica, 7: 33-46.
  2. Aeschmann D., Lamber K., Moser D.N., Theurillat J.-P., 3 voll., Zanichelli, 2004.
  3. Bianchini F., 1967. L'Artemisia annua L. invade Verona. Natura e Montagna: 1/2, 1967. 3 pagg.
  4. Bianchini F., Curti L., 1992 (1995). Flora sinantropica nelle città di Verona. Bull. Mus. civ. St. nat., 19: 257-295.
  5. Calzolari F., 1556. Il viaggio di Monte Baldo. Venezia.
  6. Carrara Pantano A., Tosco U., 1959. Una nuova avventizia per la flora italiana: Senecio reclinatus L. f., di origine sudafricana, nella campagna veronese. Mem. Mus. civ. St. nat. Verona, VII: 151-158.
  7. Costantini L., De Kock L., 1993. La flora del Monte Baldo. Gruppi alpinistici e naturalistici veronesi, Verona. 516 pp.
  8. Festi F., Prosser F., 1994. Flora del Monte Altissimo di Nago con particolare riguardo agli aspetti corologici edecologici. Atti Acc. Rov. Agiati. a 243 (1993), Ser. VII, vol. III, B:63-294.
  9. Fiori A., 1969 (1925). Nuova Flora Analitica d'Italia. Edagricole, Bologna.
  10. Goiran A., 1874. Plantae vasculares novae vel minus novae aut criticae in veronensi provinciae lectae. Atti Acc. Agr. Sci. Lett. Verona, vol. LII (1).
  11. Goiran A., 1875. Flora dell'Arena di Verona. Ex typis Caetani Franchini, pp. 44, Verona.
  12. Goiran A., 1882-1886. Prodromus florae veronensis N.Giorn. Bot. It., XIV-XVIII.
  13. Goiran A., 1892-1893. Erborizzazioni estive e autunnali attraverso i Monti Lessini veronesi. Note. Bull. Soc. Bot. It. 1892: 151-155, 250-254, 269-275, 306-310, 361-369, 411- 417, 445-452. Anno 1893: 14-27, 88-93, 144-189, 261-270, 295-305, 344-349, 433-438, 497-501, 539-547.
  14. Goiran A., 1893. A proposito di una singola stazione di Hieracium Staticefolium Vill. Bull. Soc.Bot. It: 93-98.
  15. Goiran. A., 1897-1904. Le Piante Fanerogame dell'Agro Veronese. Censimento. (Flora Veronese). Franchini, Verona.
  16. Guinochet M., De Vilmorin et Mangennot G., 1973. Flore de France, 5 voll.Edition du Centre National de la recherche Scientifique. Paris.
  17. Hess H. E., Landolt E., Hirzel R., 1967. Flora der Schweiz, III. Birkhauser, Basel.
  18. Lebeau J., 1970. Il genere Mentha nella provincia di Verona. Mem. Mus. civ. St. nat.
  19. Marchiori S., Razzara S., Tornadore Marchiori N., Caniglia G., Chiesura Lorenzoni F., Curti L., Lorenzoni G.G., 1978. Senecio inaequidens DC. Nel Veneto. Giorn. Bot. Ital., 112: 322-323.
  20. Oberdorfer E., 1983. Pflanzensoziolgische Exkursions Flora. Ulmer, Stuttgart. Verona, 18: 179-202.
  21. Pignatti S., 1982. Flora d'Italia, vol. II e III. Edagricole, Bologna.
  22. Pollini C., 1814. Horti et provinciae veronensis plantae vel minus cognite. Papiae.
  23. Pollini C., 1816. Viaggio al Lago di Garda e al Monte Baldo. Mainardi, Verona.
  24. Pollini C.,1822-1824. Flora veronensis, 3 voll. Verona.
  25. Pona G.,1595. Monte Baldo. Verona.
  26. Prosser F., Bertolli A., Festi F., 2009. Flora illustrata del Monte Baldo. Cassa Rurale di Brentonico, Mus. Civ. di Rovereto. Edizioni Osiride, Rovereto.
  27. Seguier F.,1745 b. Plantae veronenses. 3 voll., Verona.
  28. Tutin T.G. e Heywood V.H. et al.1964. Flora europaea, vol. IV. Cambridge.
  29. Seguier F., 1745. Catalogus plantarum quae in agro veronensi reperiuntur, Veronae.
  30. Zangheri P., 1976. Flora Italiana. Cedam, Padova.












Presentazione parte XI (Helobiae ÷ Microspermae)

di Luigino Curti

Con il presente contributo, l'XI, si conclude la pubblicazione della "Flora della Regione Veronese" di Francesco Bianchini.

Appare ineludibile compito del sottoscritto stendere qualche riga a presentazione del ponderoso lavoro e della sua importanza, a suggello di una ininterrotta amicizia nata oltre mezzo secolo fa agli inizi degli studi universitari e via via rinsaldata anche, ma non solo, da comuni interessi di lavoro e da varie occasioni di collaborazione.

Nel panorama delle conoscenze floristiche regionali o locali l'area veronese è fra le più conosciute del nostro Paese. La storia parte da lontano, fin dal primo nascere della "botanica moderna" concepita per così dire dall'Umanesimo e partorita dal Rinascimento, gloria e vanto entrambi del genio italiano. Nomi di molti studiosi illustri e famosi sono legati alle esplorazioni ed agli studi botanici del territorio veronese, non solo studiosi locali o italiani, ma molti anche stranieri attirati dalla fama di una straordinaria richezza floristica del territorio.

Per focalizzare il fenomeno, sviluppatosi nell'arco di pochi lustri, si può ricorrere a tre nomi chiave: Monte Baldo, Francesco Calzolari, Luca Ghini.

Dalla pubblicazione nel 1566 de "Il viaggio di Monte Baldo..." ebbe inizio la fama straordinaria della montagna veronese che ancor oggi, a distanza di tanti secoli, non accenna ad attenuarsi. L'autore, Francesco Calzolari (ca. 1521 - ca. 1600), titolare della spezieria alla "Campana d'oro di Verona" e famoso come semplicista, nella sua opera scrive di "segnalate piante et herbe" che sul Baldo “nascono e che all'uso della medicina più di tutte le altre conferiscono".

Il Calzolari era stato allievo a Pisa di Luca Ghini (1490-1556) caposcuola ed insigne maestro di numerosi botanici. Fra essi il bolognese Ulisse Aldrovandi (1522-1605) che fu sul Monte Baldo col Calzolari nel 1554. Tra i botanici del tempo era pratica comune scambiarsi notizie, informazioni e materiale vario (semi, bulbi, esemplari anche essiccati): chi non poteva arrivare sul Baldo desiderava avere campioni della sua flora, vivi o essiccati, una pratica qust'ultima della quale il Ghini fu tra i primi autorevoli utilizzatori e dalla quale ebbe inizio l'uso di quelli che noi avremmo chiamato semplicemente "erbari", cioè collezioni di piante o parti di esse che tuttoggi costituiscono la documentazione scientifica per la redazione delle "flore". Vale la pena qui ricordare i nomi di alcuni studiosi quali Giovanni Pona (1565-1630) farmacista di Verona, che pubblicò i risultati delle sue numerose erborizzazioni sul Baldo; il figlio Francesco (1594-1652) medico; Fra' Fortunato da Rovigo (1634-1701) cappuccino, infermiere a Verona, che allestì un prezioso erbario in 9 volumi dal titolo "Monte Baldo fiorito..." in possesso del Museo Civico di Storia Naturale di Verona; Bartolomeo de Martinis (1676-1720) nato a Soave, grande raccoglitore e disegnatore di piante dei monti veronesi. Ritengo che queste notizie non siano semplici divagazioni, ma utile premessa per meglio comprendere il senso e l'utilità dell'opera di Francesco Bianchini che conclude una storia partita da lontano. Dopo tante esplorazioni, erborizzazioni e citazioni, finalmente il territorio veronese ebbe la sua prima "flora" nel senso del termine, ad opera di Jean François Seguier (1703-1785) francese di Nimes che per alcuni anni soggiornò a Verona, ospite ed amico di Scipione Maffei. La flora del Seguier nelle sue linee d'impianto si può ritenere moderna e certamente non priva di indicazioni adottate anche dalle flore successive di cui diremo. La seconda tappa fondamentale nella storia della floristica veronese porta il nome di Ciro Pollini (1782-1833), pavese di nascita, arrivato a Verona nel 1807 per insegnare Botanica ed Agraria nel Liceo-Convitto della città. Colto e ben preparato in varie discipline naturalistiche, la sua opera più importante è la "Flora veronensis" pubblicata in tre volumi negli anni 1822-24. In realtà il titolo è alquanto riduttivo; per l'area esplorata e consideratasi potrebbe ritenere quasi un prodromo ad una flora veneta. Come il precedente autore, anche il Pollini illustra le caratteristiche topografiche e geologiche dell'area studiata nelle sue escursioni, con particolare attenzione al Monte Baldo. E così pure fa riferimento a numerosi studiosi del territorio, a cominciare dal sec. XVI, in primis il Calzolari, fino ai contemporanei, non senza peraltro qualche dimenticanza, come nel caso del veronese Pietro Arduino (1728-1805), il primo seguace di Linneo in Italia, col quale era in stretta corrispondenza. Pur citando le famiglie naturali, la determinazione seguita è basata sul sistema sessuale di Linneo e sul finire del sec. XVII era stata accettata anche dagli studiosi italiani.

Di ogni specie il Pollini riporta numerose informazioni, a cominciare dalla nomenclatura con preziose sinonimie, varietà e descrizioni degli autori prelinneani, nomi vernacolari, notizie sulle fioriture, l'interesse economico e medicinale e, con molta precisione, indica le località dei reperti segnalate dai vari autori considerati. La flora del Pollini è insomma una miniera di notizie che, facendo il punto sugli studi precedenti, diventa fondamentale per quelli futuri.

A documentare le specie descritte dal Pollini il Museo di Verona conserva nelle sue collezioni erbariali 2716 campioni. Se il Seguier raccolse l'eredità e segnò la fine della botanica prelinneana, il Pollini altrettanto, e forse più gloriosamente, si colloca all'inizio della botanica moderna. Per tutto l'800, sicuramente sull'onda lunga delle innovazioni di Carlo Linneo, andarono via via aumentando gli studi floristici, ormai svincolati dal plurisecolare rapporto di sudditanza con la medicina, proiettati verso una sempre più accurata detrminazione e indispensabili alla redazione di flore sia locali che nazionali. Sicuramente anche l'opera del Pollini contribuì a promuovere tali studi, tant'è che "un esercito di naturalisti con caldo amore si diede a perlustrare" il territorio. Erano soprattutto medici e farmacisti, eredi ed epigoni di una preesistente cultura, che raccolsero gran messe di notizie, allestirono erbari, tennero corrispondenza e scambiarono campioni con i redattori delle flore, molti dei quali erano ricercatori e docenti universitari.

La citazione sopra riportata è presa dall'introduzione a "Le piante fanerogame dell'agro veronese. Censimento" Verona 1897-1904, terza flora, opera di Agostino Goiran (1835-1909). Singolari coincidenze: anche questo autore non è veronese, è di Nizza, arrivato a Verona nel 1869 come insegnante di Storia Naturale al Collegio "Agli Angeli" e di Fisica al R. Liceo S. Maffei; le tre flore videro la luce ogni volta a circa ottant'anni una dall'altra. Nella compilazione del suo elenco il Goiran segue l'ordine "tenuto dal prof. Giovanni Arcangeli nella seconda edizione del suo compendio della Flora Italiana (1882)". Tenendo come fondamentale riferimento l'opera del Pollini, l'Autore nizzardo elenca "tutte le specie, forme, varietà o variazioni che, spontanee o inselvatichite, crescono oggidì nell'agro veronese e vennero raccolte ed osservate vive".

Escursionista e raccoglitore instancabile, oltre che del suo erbario ricco di ben trentamila esemplari, egli si giovò di studi e materiali di autori precedenti o contemporanei, con molti dei quali era in corrispondenza. Di ogni taxon Goiran indica con precisione località e dati altimetrici, presenza quantitativa (raro, comune, ecc.), habitat, fenologia, durata vegetativa, usi più comuni, nome volgare italiano e vernacolare locale. Il tutto per un totale di 2342 specie e 2355 varietà appartenenti a 703 generi e 100 famiglie. A questo punto è d'uopo far menzione di quella benemerita e gloriosa istituzione che fu ed è il Museo di Storia naturale della città di Verona nel quale si raccolsero nel tempo - a partire dal XVII secolo - tradizioni, documenti e materiali degli studi naturalistici locali, ma non solo. Ed è tra le attività per così dire istituzionali del Museo che è stata redatta l'ultima "Flora della Regione Veronese", la cui pubblicazione iniziata nel 1969 nelle "Memorie" si conclude con il presente contributo. Ne è autore Francesco Bianchini, questa volta un veronese verace, che dal 1964 al 1998 fu conservatore della Sezione di Botanica del Museo, istituita durante la direzione del prof. Francesco Zorzi.

Negli ultimi decenni del secolo scorso, direttore il prof. Sandro Ruffo, l'attività museale ebbe un notevole impulso, sia nel campo della ricerca scientifica che nell'arricchimento delle collezioni, raggiungendo una meritata notorietà anche a livello internazionale. L'importanza delle collezioni erbariali è notevole; l'erbario fanerogamico, per ricordare quello che interessa direttamente la presente nota, ammonta a 190.000 campioni. Ad esso Francesco Bianchini ha dato un cospicuo contributo, valutabile in più di 20.000 campioni, in quasi quarant'anni di attività. Per buona parte di essi ha avuto un validissimo aiuto da Francesco Di Carlo, tecnico della Sezione e coautore degli ultimi due contributi dell'opera. A tuttoggi Di Carlo svolge ancora tale funzione ed incrementa l'erbario stesso.

Quando nel 1969 nelle "Memorie" del Museo apparve il primo contributo (Pteridofite) della nuova "Flora della Regione Veronese", Francesco Bianchini aveva già nel suo curriculum varie pubblicazioni di argomento floristico, ma soprattutto, aveva alle spalle una quindicina di anni di erborizzazione nel territorio. Ancora una volta allo scadere di otto decenni a partire dall'opera di Goiran, e con il supporto di una enorme documentazione erbariale, Verona può avere una nuova flora la cui validità è garantita innanzitutto dalla istituzione nel cui ambito è stata programmata e portata a termine.

Il territorio interessato e denominato "regione veronese" viene delimitato in base a criteri "naturalistici" e suddiviso in nove zone dalla "bassa pianura alla zona subalpina" (comprensibile qualche sconfinamento nel vicentino e nel trentino rispetto ai confini amministrativi). Seguendo ordinamento e nomenclatura dapprima di "Flora Europaea", a quel tempo la più recente opera che assicurava una certa uniformità agli studi floristici e tassonomici, e poi di "Flora alpina" di D. Aeschimann, K. Lauber, D. M. Moser, J.P. Theurillant, Francesco Bianchini presenta per ogni specie una ricca scheda (vedi descrizione a pag 12). Particolare attenzione è stata dedicata alle specie nuove per il veronese, come Maclura pomifera o Senecio inaequidens che dal lontano Sudafrica comparve la prima volta in Italia presso Verona.

Piante rare o in rarefazione o comunque minacciate, soprattutto dall'insipienza del mondo attuale, sono ovunque oggetto di monitoraggio: la nuova flora veronese è in tal senso un prezioso strumento di lavoro per il nostro territorio. Citiamo un esempio: Gypsophila papillosa, piccola graziosa rarissima cariofillacea presente in un'area ristretta nel territorio del paese di Garda; il nostro Autore ne confermò la presenza nel 1974 a circa settant'anni dal rinvenimento.

Se Francesco Bianchini si era proposto "un lavoro di revisione ed aggiornamento della flora vascolare veronese" l'obiettivo non solo è stato raggiunto, ma a mio avviso ne è sortita una silloge per le circa 2000 specie che costituiscono l'opera. Volesse il cielo che la validità di un lavoro tanto meritevole assicurasse alla Sezione di Botanica del Museo Civico di Verona un futuro meno incerto di quello che incombe.







Presentazione parte XI

di Filippo Prosser

Con l'undicesima parte trova compimento la Flora Veronese di Francesco Bianchini, coadiuvato nelle ultime parti da Francesco Di Carlo. Continua così quella sorta di accurato monitoraggio della flora veronese iniziato quasi mezzo millennio fa da Francesco Calzolari e condotto poi in modo pressoché ininterrotto da numerosi botanici, alcuni dei quali di grandissima fama. Un monitoraggio su un periodo così lungo è ben difficilmente riscontrabile in altre zone del pianeta. Per giunta la provincia di Verona abbraccia un territorio estremamente variabile, che include un tratto di pianura fortemente impattato dalle attività umane, una fascia collinare interessantissima dal punto di vista bioclimatico ma pure impattata dall'uomo e quindi fasce più elevate con impatto umano progressivamente decrescente. Il risultato è, per le aree poste a quota più bassa, impietoso. Le specie non più ritrovate, e certo non per imperizia degli autori, sono numerose. Basta una rapida scorsa per rendersene conto: Typha minima, Cyperus glaber, Stratiotes aloides, scelte a caso tra le specie di zone umide di bassa quota, oggi nella "regione veronese" non sono più reperibili. Anche i coltivi presentano un analogo crollo: di Bromus secalinus e Lolium remotum, un tempo comuni infestanti, oggi non rimane traccia. Per contro fanno la loro comparsa specie esotiche spesso provenienti da lontani continenti, che mai erano state osservate in secoli di esplorazioni floristiche: Eragrostis pectinacea, Panicum dichotomiflorum, Sporobolus indicus sono solo alcuni degli esempi tratti da questa undicesima parte della flora. Insomma, anche la flora del territorio veronese va incontro alla globalizzazione, con la scomparsa di specie peculiari e la diffusione di specie banali ad amplissimo areale. Naturalmente sussistono, e per fortuna sono ancora numerose soprattutto nelle aree più elevate ed impervie, le dovute eccezioni: la minuscola Chamorchis alpina abita ancora con sparuti esemplari le creste più elevate del Baldo, Carex baldensis è reperibile anche oggi là dove è stata descritta secoli fa, ecc. ecc. E tutto ciò viene accuratamente esposto nella Flora Veronese, ponendo un ulteriore, fondamentale tassello di quel monitoraggio che, portato avanti nei secoli scorsi anche attraverso periodi storici terribili, ci si augura che non venga in futuro interrotto a causa dell'insipienza della classe politica.







Prefazione

di Francesco Bianchini

Con questo XI contributo relativo alle Angiospermae (dall'Ordine delle Helobiae a quello delle Microspermae) si conclude il lavoro da me iniziato nel lontano 1969, allora giovane Conservatore della Sezione di Botanica del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.

Tale lavoro di revisione ed aggiornamento della flora vascolare veronese è stato periodicamente pubblicato nel Bollettino (già Memorie) del Museo Civico di Storia Naturale e si articola in undici parti riguardanti rispettivamente le Pteridophytae (I parte) e le Spermatophytae (dalla II alla XI parte).

Nel 1979 mi ha affiancato nel lavoro, come Tecnico della Sezione, Francesco Di Carlo; assieme e grazie anche alla sua costante, appassionata collaborazione siamo riusciti a portare a compimento tutta l'opera. A Lui va la mia più sincera e profonda riconoscenza, anche in considerazione del fatto che da tempo gestisce da solo l'intera Sezione.
Esprimo a questo punto tutta la mia soddisfazione per essere arrivato, anche se in qualità di Conservatore a riposo da parecchi anni, alla conclusione di tale impresa a cui mi ero accinto incoraggiato e consigliato dall'allora Direttore dell'Istituto ed Orto Botanico di Trieste prof. Sandro Pignatti, mio Maestro ed amico. Per dare continuità ai diversi contributi e facilitarne la consultazione, grazie alla moderna tecnologia, è stato realizzato ed allegato al volume un CD che li comprende tutti (vedi piano dell'opera a pag. 127).

Esprimo un vivo rigraziamento a Bruna Burato, responsabile della Biblioteca Museo Civico di Storia Naturale, per la Sua cortese disponibilità e competente collaborazione.
Infine un grazie di cuore a mia moglie e ai miei figli che con certosina pazienza mi hanno affiancato nella stesura del testo.







Flora della regione veronese

Parte XI.
(Helobiae ÷ Microspermae)



RIASSUNTO

Nell'undicesimo ed ultimo contributo alla conoscenza della flora veronese vengono proposti 9 ordini rappresentati da 20 famiglie, 160 generi e 461 specie circa. Alcune di queste compaiono per la prima volta nel territorio veronese, come Potamogeton coloratus, Potamogeton trichoides ed Epipactis leptochila subsp. thesaurensis, mentre altre si sono rarefatte ed altre ancora sono probabilmente scomparse, come Spiranthes aestivalis, Serapias lingua ed Asphodelus fistulosus.
Parole chiave: Flora, provincia di Verona, Helobiae, Spathiflorae, Commelinales, Juncales, Cyperales, Graminales, Pandanales, Liliiflorae, Microspermae.



ABSTRACT (omissis)


PREMESSA

L'undicesimo ed ultimo contributo alla conoscenza della flora del territorio veronese comprende 9 ordini tra cui le Cyperales, con un elevato numero di famiglie e secondo solo alle Graminales. Per l'elevata importanza ecologica sono inoltre da citare le Microspermae.
Complessivamente gli ordini qui proposti sono rappresentati da 20 famiglie, 160 generi e 461 specie circa. Alcune di queste compaiono per la prima volta nel veronese, altre sono divenute rare, altre ancora presumibilmente scomparse.

Presenze significative

Sono qui di seguito indicati alcuni taxa che meritano particolare menzione per qualche ben precisa peculiarità; tra questi va segnalata Epipactis leptochila subsp. thesaurensis in quanto l'"holotypus" di questa sottospecie endemica è conservato proprio nell'erbario del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.

Da porre in evidenza anche 2 specie di Potamogeton che per la prima volta compaiono nel veronese: si tratta di Potamogeton coloratus e P. trichoides, senza tralasciare numerose specie nuove per il nostro territorio.
È da rimarcare anche il fatto che numerose specie non sono state più rinvenute nella provincia veronese ed esiste il concreto dubbio che tali entità siano scomparse; tra queste si possono ricordare Spiranthes aestivalis, Serapias lingua e Asphodelus fistulosus, mentre una quarantina sono da ritenersi sicuramente molto rare.








Prospetto sistematico XI parte*



Ord. Helobiae

CIII. Fam. Butomaceae
504. Gen. Butomus

CIV. Fam. Alismataceae
505. Gen. Sagittaria
506. Gen. Alisma

CV. Fam. Hydrocharitaceae
507. Gen. Hydrocharis
508. Gen. Stratiotes
509. Gen. Elodea
510. Gen. Lagarosiphon
511. Gen. Vallisneria

CVI. Fam. Juncaginaceae
512. Gen. Triglochin

CVII. Fam. Potamogetonaceae
513. Gen. Potamogeton
514. Gen. Groenlandia

CVIII. Fam. Najadaceae
515. Gen. Najas

CIX. Fam. Zannichelliaceae
516. Gen. Zannichellia




Ord. Spathiflorae

CX. Fam. Araceae
517. Gen. Acorus
518. Gen. Arum

CXI. Fam. Lemnaceae
519. Gen. Lemna
520. Gen. Spirodela



Ord. Commelinales

CXII. Fam. Commelinaceae
521. Gen. Commelina




Ord. Juncales

CXIII. Fam. Juncaceae
522. Gen. Juncus
523. Gen. Luzula




Ord. Cyperales

CXIV. Fam. Cyperaceae
524. Gen. Scirpus
525. Gen. Bulboschoenus
526. Gen. Schoenoplectus
527. Gen. Scirpoides
528. Gen. Blysmus
529. Gen. Eriophorum
530. Gen. Eleocharis
531. Gen. Fimbristylis
532. Gen. Cyperus
533. Gen. Schoenus
534. Gen. Carex




Ord. Graminales

CXV. Fam. Poaceae
535. Gen. Festuca
536. Gen. Lolium
537. Gen. Vulpia
538. Gen. Catapodium
539. Gen. Poa
540. Gen. Sclerochloa
541. Gen. Dactylis
542. Gen. Cynosurus
543. Gen. Psilurus
544. Gen. Briza
545. Gen. Sesleria
546. Gen. Melica
547. Gen. Glyceria
548. Gen. Bromus
549. Gen. Brachypodium
550. Gen. Elymus
551. Gen. Aegilops
552. Gen. Dasypyrum
553. Gen. Hordeum
554. Gen. Avena
555. Gen. Helictotrichon
556. Gen. Arrhenatherum
557. Gen. Ventenata
558. Gen. Koeleria
559. Gen. Rostraria
560. Gen. Trisetum
561. Gen. Deschampsia
562. Gen. Avenella
563. Gen. Aira
564. Gen. Hierochloë
565. Gen. Anthoxanthum
566. Gen. Holcus
567. Gen. Agrostis
568. Gen. Polypogon
569. Gen. Calamagrostis
570. Gen. Phleum
571. Gen. Alopecurus
572. Gen. Phalaris
573. Gen. Milium
574. Gen. Piptatherum
575. Gen. Stipa
576. Gen. Achnatherum
577. Gen. Arundo
578. Gen. Phragmites
579. Gen. Danthonia
580. Gen. Molinia
581. Gen. Nardus
582. Gen. Cleistogenes
583. Gen. Eragrostis
584. Gen. Sporobolus
585. Gen. Muhlembergia
586. Gen. Eleusine
587. Gen. Cynodon
588. Gen. Tragus
589. Gen. Panicum
590. Gen. Echinochloa
591. Gen. Digitaria
592. Gen. Paspalum
593. Gen. Setaria
594. Gen. Pennisetum
595. Gen. Cenchrus
596. Gen. Sorghum
597. Gen. Chrysopogon
598. Gen. Bothriochloa
599. Gen. Heteropogon
600. Gen. Zea




Ord. Pandanales

CXVI. Fam. Sparganiaceae
601. Gen. Sparganium

CXVII. Fam. Typhaceae
602. Gen. Typha



Ord. Liliiflorae

CXVIII. Fam. Liliaceae
603. Gen. Tofieldia
604. Gen. Veratrum
605. Gen. Asphodelus
606. Gen. Anthericum
607. Gen. Paradisea
608. Gen. Hemerocallis
609. Gen. Colchicum
610. Gen. Lloydia
611. Gen. Gagea
612. Gen. Erythronium
613. Gen. Tulipa
614. Gen. Lilium
615. Gen. Ornithogalum
616. Gen. Scilla
617. Gen. Hyacinthoides
618. Gen. Bellevalia
619. Gen. Muscari
620. Gen. Allium
621. Gen. Convallaria
622. Gen. Maianthemum
623. Gen. Streptopus
624. Gen. Polygonatum
625. Gen. Paris
626. Gen. Asparagus
627. Gen. Ruscus

CXIX. Fam. Amaryllidaceae
628. Gen. Sternbergia
629. Gen. Leucojum
630. Gen. Galanthus
631. Gen. Narcissus

CXX. Fam. Iridaceae
632. Gen. Hermodactylus
633. Gen. Iris
634. Gen. Crocus
635. Gen. Gladiolus

CXXI. Fam. Dioscoreaceae
636. Gen. Tamus




Ord. Microspermae

CXXII. Fam. Orchidaceae
637. Gen. Cypripedium
638. Gen. Epipactis
639. Gen. Cephalanthera
640. Gen. Limodorum
641. Gen. Neottia
642. Gen. Listera
643. Gen. Spiranthes
644. Gen. Goodyera
645. Gen. Herminium
646. Gen. Platanthera
647. Gen. Chamorchis
648. Gen. Gymnadenia
649. Gen. Pseudorchis
650. Gen. Nigritella
651. Gen. Coeloglossum
652. Gen. Dactylorhiza
653. Gen. Traunsteinera
654. Gen. Orchis
655. Gen. Himantoglossum
656. Gen. Anacamptis
657. Gen. Serapias
658. Gen. Ophrys
659. Gen. Corallorhiza

* - I numeri romani che precedono il nome delle famiglie non hanno significato sistematico; indicano semplicemente l'ordine progressivo in continuità con il volume precedente.








Per chiarezza si dà indicazione di quanto per ciascuna specie viene esposto.
Al numero progressivo posto a margine segue il termine generico e specifico con relativa citazione bibliografica.
Seguono poi un paragrafo dedicato alla sinonimia (SYN.) ed uno relativo alla bibliografia veronese (BIBL. ver.); in questo ultimo vengono citate opere di Autori che hanno trattato floristica veronese nelle quali appare la specie in esame: Goiran "Flora veronensis" (Goir., Fl. ver.), Pollini "Flora veronensis etc." e "Viaggio al lago di Garda e al monte Baldo" (Poll., Fl. ver., Viagg.), Seguier "Plantae veronenses" (Segu., Pl. ver.), Pona "Monte Baldo descritto etc." (Pona, M.B.), Calzolari "Il Viaggio di Monte Baldo" (Calc., Viagg. etc.).
Dopo l'indicazione del NOME VOLGARE, si fa cenno alla corologia della specie ed alla sua diffusione nel mondo. I numeri in corsivo dall'1 al 9 (che precedono la forma biologica) indicano le zone corrispondenti alla cartina del territorio veronese (vedi) in cui la specie o la sottospecie è stata segnalata.
A seguire sono riportati il tipo di forma biologica (P=Fanerofite, Ch=Camefite, H=Emicriptofite, He=Helofite, G=Geofite, T=Terofite, I=Idrofite) e il periodo di vegetazione (PEAI=Primavera, Estate, Autunno, Inverno) mentre, con i numeri romani, si propongono i mesi di fioritura.

Segue un cenno all'ecologia della pianta e all'inquadramento fitosociologico. Compare quindi la voce Esemplari d'erbario in cui, secondo un criterio altimetrico, viene indicata la distribuzione della specie nel veronese a partire dal Monte Baldo fino alla zona della "Bassa". Con abbreviazioni o sigle vengono indicati alcuni degli Autori che hanno fornito gli esemplari d'erbario: Mang.= Manganotti, Ton.= Tonini, A.M.= Abramo Massalongo, Goir.= Goiran, C.M.= Caro Massalongo,!= Bianchini; per altri invece viene riportato per esteso il nome (Agosti, Biadego, Tessari, Tosco, Lucato, Di Carlo, Di Vincenzo). Infine VER è l'acronimo di Erbario del Museo Civico di Storia Naturale di Verona.

L'elenco delle specie è redatto tenendo conto della nomenclatura e della tassonomia secondo "Flora alpina" di D. Aeschimann, K. Lauber, D.M. Moser, J.P. Theurillant (2004).

Un vivo ringraziamento al dott. Filippo Prosser, conservatore della sezione di Botanica della Fondazione Museo Civico di Rovereto, autore assieme a A. Bertolli e F. Festi della pregevole "Flora Illustrata del Monte Baldo".



Ord. Helobiae ↑↑↑↑

CIII. Fam. Butomaceae ↑↑↑


504. Gen. Butomus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 174. 1754)

1459. Butomus umbellatus L.
Sp. Pl.: 372 (1753).
BIBL. ver.: Butomus umbellatus Goir., Fl. ver. I, 103; Butomus umbellatus Goir., in Alismaceae et Hydrocharitaceae, Bull. Soc. Bot. It., 277-279 (1877); Butomus umbellatus Poll., Fl. ver. II, 522; Butomus flore roseo Segu., Pl. ver. I, 505.
NOME VOLGARE: Giunco fiorito.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia, Algeria).
2-4 I rad PEA VI-IX.

Ecologia: fossi, luoghi acquitrinosi e paludosi, risaie della bassa e media pianura.
Inquadramento fitosociologico: Phragmition communis.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello (Di Carlo), fossati in prossimità di Villafranca!, Valli Grandi Veronesi (Goir.), lungo il Tartaro (Goir.), in locis palustribus (Mang.). Segnalato anche lungo il Garda in prossimità di Lazise (Fontana).









CIV. Fam. Alismataceae ↑↑↑


505. Gen. Sagittaria L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 429. 1754)

1460. Sagittaria sagittifolia L.
Sp. Pl.: 993 (1753).
SYN.: Sagittaria sagittaefolia Coste. (1900-1906).
BIBL. ver.: Sagittaria sagittaefolia Goir., Fl. ver. I, 102; Sagittaria sagittaefolia Poll., Fl. ver. III, 117; Sagitta aquatica minor Segu., Pl. ver. I, 365; Sagitta del Cordo Calc., Viagg. etc., 11.
NOME VOLGARE: Erba saetta.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia).
2-5 I rad PEa VI-VIII.

Ecologia: fossi, luoghi paludosi ed umidi, risaie della pianura.
Inquadramento fitosociologico: Phragmitetalia communis.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello, San Pietro in Valle (!, Di Carlo), fossi al Tormine!, Gazzo Veronese!, Ponte di Torretta sul Tartaro!, fossi di Villafranca (A.M.), in palustribus prope Aselonia (Goir.), Nogara lungo il Tartaro (Goir.); in oryzetis, prope il Casino (Goir.); prope Monteforte (Goir.).





506. Gen. Alisma L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 160. 1754)

1461. Alisma gramineum Lej
Fl. Spa. 1: 175 (1811).
SYN.: Alisma graminifolium Ehrh.; Alisma Plantago L.
BIBL. ver.: Alisma plantago aquatica Goir., Fl. ver. I, 102; var. δ Goir. in Alismaceae et Hydrocharitaceae, Bull. Soc. Bot. It., 277-279 (1897); Alisma plantago-aquatica Poll., Fl. ver., II, 488; Alisma Segu., Pl. ver. I, 364; var. β Plantago aquatica angustifolia Segu., Pl. ver. I, 365; Plantago aquatica Pona, M.B., 4; Plantago aquatica Calc., Viagg. etc., 7.
NOME VOLGARE: Mestolaccia a foglie sottili; Piantaggine acquatica.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia, Africa Norientale).
3-4 I rad PEa VI-VIII.

Ecologia: risaie e fossi della bassa pianura.
Inquadramento fitosociologico: Phragmito-Magnocaricetea.

Esemplare d'erbario: Fossi in prossimità di Vigasio (Goir.).



1462. Alisma lanceolatum With.
Arr. Brit. Pl. ed. 32:362 (1796).
BIBL. ver.: Alisma plantago var. β Poll., Fl. ver. I, 488; Alisma plantago var. β lanceolatum Goir., Fl. ver. I, 101; Alisma aquatica angustifolia Segu., Pl. ver. I, 365.
NOME VOLGARE: Mestolaccia lanceolata.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia, Africa settentrionale).
2-5 I rad pEa VII-VIII.

Ecologia: fossi e luoghi paludosi della bassa e media pianura; non rinvenuta di recente.
Inquadramento fitosociologico: Phragmito-Magnocaricetea.

Esemplari d'Erbario: Fossi lungo il sentiero che porta al Monte Viacara (C.M.), Ceraino in prossimità dell'Adige (Goir.), fossi in prossimità di San Michele Extra (Goir.), Verona fuori Porta Vittoria (Goir.), Verona in locis inundatis lungo l'Adige (Goir.), Verona lungo l'Adige (Goir.), luoghi paludosi lungo il Tartaro (Goir.), fossi in Val Tramigna (Goir.).



1463. Alisma plantago-aquatica L.
Sp. Pl.: 342 (1753).
SYN.: Alisma Plantago L., Sp. Pl.: 342 (1753).
BIBL. ver.: Alisma Plantago Goir., Fl. ver. I, 101; Alisma Plantago Goir. in Alismaceae et Hydrocharitaceae, Bull. Soc. Bot. It., 277-279 (1897); Alisma Plantago Poll., Fl. ver. I, 488; Alisma Segu., Pl. ver. I, 364; Plantago aquatica Pona, M.B., 4; Plantago aquatica Calc., Viagg. etc., 7.
NOME VOLGARE: Mestolaccia comune.
Geoelemento subcosmopolita.
2-5 I rad PEa V-VII.

Ecologia: fossi e luoghi paludosi in genere della bassa e medio-alta pianura, occasionalmente nella fascia collinare.
Inquadramento fitosociologico: Phragmito-Magnocaricetea.

Esemplari d'Erbario: Cà dei Lusani, Salzan di Monte Baldo (Goir.); Monte Gazzan, Lessini (Goir.), Valle dei Tessari (C.M.), tra Corbiolo e Bosco Chiesanuova (Goir.); Peschiera del Garda (Goir); Boschetto lungo l'Adige in Verona!, lungo l'Adige a Porto San Pancrazio!; risorgiva Campagna di Cà di David!, Fossa Toniola di Cà di David!, Fossa Cà di Novaglie!, Fossa Baldona, località Busette!, fossi tra Villafranca e Mantova!, Fossa al Valon, Bassa veronese (Lucato), fossi di San Michele Extra (Biadego), in fossis circum Verona (Ton.), fossato in prossimità di Bagnolo di Nogarole Rocca (Di Carlo), Palude del Busatello (!, Di Carlo), Gazzo Veronese!; ai Finetti di Tregnago (C.M.).









CV. Fam. Hydrocharitaceae ↑↑↑


507. Gen. Hydrocharis L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 458. 1754)

1464. Hydrocharis morsus-ranae L.
Sp. Pl.: 1036 (1753).
BIBL. ver.: Hydrocharis morsus-ranae Goir., Fl. ver. I, 104; Hydrocharis morsus-ranae in Alismaceae et Hydrocharitaceae Goir., Bull. Soc. Bot. It., 277-279 (1897); Hydrocharis morsus-ranae Poll., Fl. ver. III, 189; Morsus-ranae foliis circinnatis floribus albis Segu., Pl. ver. I, 364.
NOME VOLGARE: Morso di rana.
Geoelemento euroasiatico-temperato (Europa, Asia settentrionale, centrale ed occidentale).
1,2 I rad/I nat pEA (a) VIII-X.

Ecologia: fossi, paludi, risaie nella bassa e media pianura e lungo la sponda veronese del Garda.
Inquadramento fitosociologico: Utricularion.

Esemplari d'Erbario: lungo i fossi di Verona (Goir.), San Martino, lungo la stradina che porta ad Albarelle (Di Carlo), fossi stagnanti (Mang.); San Pietro in Valle, Gazzo!, Palude del Busatello!.





508. Gen. Stratiotes L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 161. 1737)

1465. Stratiotes aloides L.
Sp. Pl.: 535 (1753).
BIBL. ver.: Stratiotes aloides Goir., Fl. ver. I, 104; Stratiotes aloides Goir., in Alismaceae et Hydrocharitaceae, Bull. Soc. Bot. It., 277-279 (1897).
NOME VOLGARE: Erba coltella dei fossi.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Asia settentrionale). 1-3 I rad PEa VI-VII.

Ecologia: acque stagnanti, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Utricularion.

Esemplare d'erbario: Valli del Tartaro (Goir.).





509. Gen. Elodea L.C. Rich. ↑↑
(Michx., Fl. bor.-amer. I: 20 1805).

1466. Elodea canadensis Michx.
Fl. bor. amer. 1:20 (1803).
SYN.: Anacharis canadensis Planchon (1849); Helodea canadensis L. C. Rich. (1803).
BIBL. ver.: Elodea canadensis Goir., Fl. ver. I, 104; Elodea canadensis Goir. in Alismaceae et Hydrocharitaceae, Bull. Soc. Bot. It., 277-279 (1897).
NOME VOLGARE: Peste d'acqua comune.
Geoelemento N-americano (N-America).
2-4 I rad PEA VI-IX.

Ecologia: acque correnti, stagni della bassa e media pianura veronese; rinvenuta per la prima volta nel 1873 nelle vicinanze di San Michele Extra e successivamente presso Cerea, Minerbe, Legnago, Villabella, Vigasio.
Inquadramento fitosociologico: Potamotetalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: Montorio, laghetto della Chiesa!, Cà di David nella fossa Boa!, Fossa Toniola di Cà di David!, Cà di David alla Sorgente di via Belfiore!, San Michele Extra!, San Martino B.A. (Lucato); Gazzo Veronese!, nel fiume Tione in località Casona!, nel fiume Tione a Trevenzuolo!, Fossa Grumagna nel basso veronese!, fiume Tartaro!, fiume Tartaro in località Vertua!, Isola della Scala nel Tartaro!.



1467. Elodea nuttallii (Planch.) H. St. John
in Rhodora 22:29 (1920).
SYN.: Anacharis nuttallii Planch. (1848).
NOME VOLGARE: Peste d'acqua di Nuttall.
Geoelemento N-americano (N-America; altrove naturalizzata).
1-3 I rad PEAi V-IX.

Ecologia: acque correnti, stagni della bassa e media pianura veronese.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: San Martino B.A., fossato lungo la strada per Albarelle (Di Carlo), nel Fibbio presso Montorio (Di Carlo).





510. Gen. Lagarosiphon Harv. ↑↑
(Hook. Journ. Bot. IV: 230, tv. 22. 1842)

1468. Lagarosiphon major (Ridley) Moss.
in Trans. Roy. Soc. South Africa 16:193 (1928).
SYN.: Elodea crispa Hort.
BIBL. ver.: Bianchini F. et Bertoldo G.: Lagarosiphon major (Ridley) Moss., avventizia del Veronese, Mem. Mus. Civ. St. Nat., 1971, pp. 313-318. Rinvenuto per la prima volta nel Veronese alla fine degli anni sessanta.
NOME VOLGARE: Peste d'acqua a foglie ricurve.
Geoelemento africano tropicale e subtropicale (Africa meridionale; altrove naturalizzato).
2,3 I rad pEAi VII-IX.

Ecologia: luoghi acquitrinosi, acque stagnanti. Le stazioni sono per lo più localizzate nel Veronese lungo il Lago di Garda.
Inquadramento fitosociologico: Potamotetea pectinati.

Esemplari d'Erbario: Lazise, nelle acque del Garda (Di Carlo), Lazise, Camping "La Quercia", acque del Garda!, Bardolino, lungolago (!, Lucato), nel porto di Garda!, Pacengo, lungolago!.





511. Gen. Vallisneria L. ↑↑ (Gen. pl. ed. V: 446. 1754)

1469. Vallisneria spiralis L.
Sp. Pl.: 1015 (1753).
BIBL. ver.: Vallisneria spiralis Goir., Fl. ver. I, 103; Vallisneria spiralis Goir. in Alismaceae et Hydrocharitaceae, Bul. Soc. Bot. It., 277-279 (1897); Vallisneria spiralis Poll., Fl. ver. III, 154; Vallisneria spiralis Poll., Viagg. etc, 20; Vallisneroides palustre etc. Segu., Pl. ver. I, 251.
NOME VOLGARE: Vallisneria.
Geoelemento cosmopolita tropicale e subtropicale (Europa meridionale orientale, Asia occidentale, Africa settentrionale, America, Australia).
1-3 I rad PEA (a) VII-X.

Ecologia: corsi d'acqua, paludi, stagni, ambienti lacustri della bassa e media pianura, comunque in acque lente.
Inquadramento fitosociologico: Potamotetalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: Pacengo sul Garda!, Cisano di Bardolino!, nei porti di Torri, Malcesine, Castelletto (Goir.), in Benaco (Mang.); Fontanili di Povegliano (Di Carlo), Legnago in località "La Rosta", fiume Bussè alla cascina Boara (Di Carlo), Trevenzuolo, nel fiume Tione!, località La Casona lungo il Tione!, Fossa Gramagna!, lungo il Tartaro in loc. San Bernardino!, Brenzone, Peschiera, Lazise (Segu., Poll., Fontana, Clementi, Facchini, Goir.,!).









CVI. Fam. Juncaginaceae ↑↑↑


512. Gen. Triglochin L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 157. 1754)

1470. Triglochin palustre L.
Sp. Pl.: 338 (1753).
BIBL. ver.: Triglochin palustre Goir., Fl. ver. I, 103; Triglochin palustre Goir., in Alismaceae et Hydrocharitaceae, Bull. Soc. Bot. It., 277-279 (1897); Triglochin palustre Poll., Fl. ver. I, 479; Juncago palustris et vulgaris Segu., Pl. ver. III, 90.
NOME VOLGARE: Giuncastrello alpino.
Geoelemento subcosmopolita (Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale e meridionale).
2-7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: luoghi acquitrinosi, paludi, prati umidi dalla bassa pianura alla fascia submontana; non rinvenuto di recente.
Inquadramento fitosociologico: Scheuchzerio-Caricetea fuscae.

Esemplari d'Erbario: Isola della Scala (A.M.), nel fiume Tartaro a Isola della Scala (Ton.), in palustribus presso Vigasio (Goir.), in palustribus di Gazzo Veronese (Goir.) e di Isola della Scala (Goir.).









CVII. Fam. Potamogetonaceae ↑↑↑


513. Gen. Potamogeton L. ↑↑ (Gen. pl. ed. V: 61. 1754)

1471. Potamogeton natans L.
Sp. Pl.: 126 (1753).
BIBL. ver.: Potamogeton natans Goir., Fl. ver. I, 94; Potamogeton natans Goir. in Najadaceae veronenses, Bull. Soc. Bot. It., 251 (1806); Potamogeton natans Poll., var. α, Fl. ver. I, 186; Potamogeton rotundifolium Segu., Pl. ver. I, 403.
NOME VOLGARE: Lingua d'acqua comune.
Geoelemento subcosmopolita.
1-7 I rad PEa VI-VIII.

Ecologia: fossati, risaie, luoghi acquitrinosi in genere dalla bassa pianura alla fascia collinare e submontana.
Inquadramento fitosociologico: Nymphaeion albae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Piore (Goir.), Monte Baldo alle Ime e Valfredda (Ton., Goir., C.M.), Monte Baldo in Valfredda, pozza artificiale (Di Carlo); fossi circa il Casino, San Michele Extra (Ton.), terme di Caldiero (Goir.); Alla Seriola di Nogara (Goir.), Tartaro, presso Nogara (Goir.), Valli Ostigliesi (Goir.), presso La Mambrotta (Goir.), Bovolone, nel Menago (A.M.), Legnago (Ton.), Gazzo Veronese!, Pozzolengo!, Fossa Saladina, Bassa Veronese!, fiume Tartaro!, Tartaro a Povegliano (Lucato), pozza d'alpeggio presso il Passo delle Fittanze (Di Carlo).



1472. Potamogeton coloratus Hornem.
Fl. Dan. 25:4 (1813).
SYN.: Potamogeton plantagineus Du Croz (1818).
NOME VOLGARE: Lingua d'acqua rossastra.
Geoelemento subtropicale (Europa, Asia settentrionale e centrale, America settentrionale).
1-4 I rad PEai VI-VIII.

Ecologia: fossati, stagni, risaie, paludi, in acque poco scorrenti della bassa e media pianura.
Inquadramento fitosociologico: Potametea pectinati.

Esemplari d'Erbario: Villafranca (Goir.), San Martino B.A., fossato lungo la strada che conduce ad Albarelle (Di Carlo).



1473. Potamogeton nodosus Poiret
in Lam., Encycl. suppl. 4:535 (1816).
SYN.: Potamogeton fluitans Roth (1788).
BIBL. ver.: Potamogeton natans var. β fluitans Goir., Fl. ver. I, 94; Potamogeton natans var. β Goir. in Najadaceae veronenses, Bull. Soc. Bot. It., 251 (1896); Potamogeton natans Poll., var. γ, Fl. ver. I, 186.
NOME VOLGARE: Lingua d'acqua nodosa.
Geoelemento subcosmopolita.
1-5 I rad PEAi VI-IX.

Ecologia: luoghi paludosi, risaie, canali, acque lentamente fluenti, dalla bassa pianura alla fascia collinare.
Inquadramento fitosociologico: Batrachion fluitantis.

Esemplari d'Erbario: Terme di Caldiero (Mang.), Legnago in località La Rosta (Di Carlo), Palude del Busatello, Ostiglia (Di Carlo), Bassa Veronese lungo il fiume Tione!, Bassa Veronese, Fossa Salarina!, fiume Tartaro in località San Bernardino!, Bassa Veronese in località Scopella!, presso Vigasio!, Gazzo Veronese!.



1474. Potamogeton lucens L.
Sp. Pl.: 126 (1753).
BIBL. ver.: Potamogeton lucens Goir., Fl. ver. I, 94; Potamogeton lucens Goir. in Najadaceae veronenses, Bull. Soc. Bot. It., 251 (1896); Potamogeton lucens Poll., Fl. ver. I, 187; Potamogeton alpinum plantaginis folio Segu., I, 403.
NOME VOLGARE: Lingua d'acqua trasparente, Brasca.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa settentrionale).
1,2 I rad PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi paludosi, acque poco fluenti, fossati della bassa e media pianura.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'erbario: Lazise (Ton.), Cisano sul Garda!; Arcole (Ton.), Belfiore di Porcile (Goir.), San Bonifacio (Goir.), Laghetto di Pozzolengo, confine con Mantova!, Palude del Busatello a Gazzo Veronese, San Pietro in Valle (Di Carlo), Busatello (Di Carlo).



1475. Potamogeton perfoliatus L.
Sp. Pl.: 126 (1753).
BIBL. ver.: Potamogeton perfoliatus Goir., Fl. ver. I, 95; Potamogeton perfoliatus Goir., in Najadaceae veronenses, Bull. Soc. Bot. It., 252 (1896); Potamogeton perfoliatum Poll., Fl. ver. I, 187; Potamogeton perfoliatum Segu., Pl. ver. I, 404.
NOME VOLGARE: Lingua d'acqua perfogliata.
Geoelemento subcosmopolita.
1,2 I rad PEai VI-VII.

Ecologia: canali, luoghi paludosi, stagni, in acque poco scorrenti della bassa e medio-alta pianura.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: Torri nelle acque del Porto (C.M.), Peschiera, Torri, Castelletto (Goir.), Malcesine, Val di Sogno!, Bardolino sotto San Pietro (Lucato); Legnago (Ton.).



1476. Potamogeton pusillus L.
Sp. Pl.: 127 (1753).
BIBL. ver.: Potamogeton pusillus Goir., Fl. ver. I, 95; Potamogeton pusillum Poll., Fl. ver. I, 190.
NOME VOLGARE: Brasca palermitana.
Geoelemento subcosmopolita (Eurasia, Africa settentrionale e meridionale).
2-6 I rad PEai VI-VIII.

Ecologia: acque stagnanti della media e bassa pianura.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valfredda, nelle pozze d'alpeggio (Di Carlo); Monte Pastello in fossa sulla sommità (Goir.), Campofontana (A.M.); Garda!, Pacengo sul Garda!, Val di Sogno di Malcesine!; fossa in località Cà di Novaglie (Ton., Goir.), fossi in Verona (Mang.), Bagni di Caldiero (A.M., Goir.) Arcole (Ton., Goir.), Cologna Veneta (Ton.), San Michele al Casino (Goir.), Scopelletta!, Palazzina di Cà di David!, fossa presso Cà di David!, Avesa alla sorgente del Lorì!; Villafranca (Goir.), Gazzo Veronese!, Fossa Grumagna, Bassa Veronese!.



1477. Potamogeton berchtoldii Fieber
in Berch. et al. Oekon.-Techn. Fl. Böhm. 2 (1):277 (1838).
NOME VOLGARE: Lingua d'acqua di Berchtold.
Geoelemento subcosmopolita (Eurasia, Africa settentrionale, America settentrionale).
1,2 I rad PEai VI-VIII.

Ecologia: acque stagnanti della bassa pianura.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: San Martino B. A., fossato lungo la strada che porta ad Albarelle (Di Carlo).



1478. Potamogeton trichoides Cham.
et Schl. in Linnaea 2:175 (1827).
BIBL. ver.: Potamogeton trichoides Goir., Fl. ver. I, 96.
NOME VOLGARE: Brasca capillare.
Geoelemento submediterraneo-subatlantico (Europa, Africa settentrionale, Asia occidentale).
1-4 I rad PEai V-VII.

Ecologia: fossi, stagni, paludi della bassa e media pianura.
Inquadramento fitosociologico: Potamion pectinati.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello, San Pietro in Valle (Di Carlo).



1479. Potamogeton acutifolius Link
in Roem. et Schult., Syst. Veg. 3:513 (1818).
BIBL. ver.: Potamogeton acutifolius Goir., Fl. ver. I, 95; Potamogeton compressus Poll., Fl. ver. I, 189.
NOME VOLGARE: Brasca a foglie acute.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa centro-sett.).
1,2 I rad PEai VI-VIII.

Ecologia: acque lente della bassa-media pianura.
Inquadramento fitosociologico: Potamion pectinati.

Esemplari d'Erbario: Belfiore di Porcile, nei fossi (Goir.).



1480. Potamogeton crispus L.
Sp. Pl.: 126 (1753).
BIBL. ver.: Potamogeton crispus Goir., Fl. ver. I, 95; Potamogeton crispus Goir., in Najadaceae veronenses, Bull. Soc. Bot. It., 251 (1896); Potamogeton crispum Poll., Fl. ver. I, 188; Potamogeton foliis crispis sive Lactuca etc. Segu., Pl. ver. I, 405.
Geoelemento subcosmopolita (Europa, Asia, Africa, America settentrionale, Australia).
2-5 I rad PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi paludosi, acque stagnanti della bassa e media pianura.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: pozza in Monte Baldo, Val Basiana (Goir.); Monte Bolca, Laghetto dei Crachi (A.M.); Lago di Garda, Torbole e Lazise!; Verona in Campo Marzo (Mang.), Bagni di Caldiero (Goir.), Arcole (Ton.), alla Mambrotta (Ton.), risorgive, Chiesa di Montorio (Di Carlo), Avesa nel Lorì!, Verona lungo l'Adige al Ponte Catena!, Fossa Murara presso Montorio!; Palude del Busatello al confine con Ostiglia (Di Carlo), Palude del Busatello, Verona!, Pozzolengo!, Fossa Grumagna nella Bassa Veronese!, lungo il Tartaro!, Belfiore di Porcile (Goir.).



1481. Potamogeton pectinatus L.
Sp. Pl.: 127 (1753).
BIBL. ver.: Potamogeton pectinatus Goir., Fl. ver. I, 94; Potamogeton pectinatus Poll., Fl. ver. I, 189; Potamogeton gramineum ramosum Segu., Pl. ver. I, 406.
NOME VOLGARE: Brasca delle lagune.
Geoelemento subcosmopolita.
1-6 I rad PEai VI-VIII.

Ecologia: fossi e stagni dalla pianura alla fascia montana.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: Castelletto di Brenzone (Goir.), Malcesine in Val di Sogno!; località Scopelletta presso Cà di Novaglie!; fossi di Legnago (Ton.), fiume Mincio a Valeggio (Goir.), Valli Veronesi (Goir.), Villafranca (Goir.), San Bernardino di Vigasio (Goir.), Legnago, fossa in località La Rosta (Di Carlo), Gazzo Veronese!, Fossa Grumagna!, lungo il Tartaro!, località Casona, lungo il Tione!.





514. Gen. Groenlandia J. Gay ↑↑
(Compt. rend. Acad. Sci. Paris XXXVIII: 703. 1854)

1482. Groenlandia densa (L.) Fourr.
in Ann. Soc. Linn. Lyon ser. 2, 17:169 (1869).
SYN.: Potamogeton densus L. (1753).
BIBL. ver.: Potamogeton densus Goir., Fl. ver. I, 96; Potamogeton densus Poll., Fl. ver. I, 189; Potamogeton minus, foliis dense mucronatis etc. Segu., Pl. ver. I, 405.
NOME VOLGARE: Brasca a foglie opposte.
Geoelemento eurosiberiano (America meridionale; altrove naturalizzata).
1-5 I rad PEai V-VI.

Ecologia: acque lente stagnanti, fossi, risaie della bassa e media pianura, nella fascia collinare.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: Garda nel lago!; nella risorgiva della Chiesa a Montorio (Di Carlo); fossi di Brigafatta (Mang.), fossi a Verona (Mang.), nel Fibbio (A.M.), Isola della Scala (Ton.), fossi a San Michele (Ton.), nelle acque a Montorio (C. M.), Valli Veronesi del Tartaro (Goir.), Villafranca (Goir.).









CVIII. Fam. Najadaceae ↑↑↑


515. Gen. Najas L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I, 278; ed. V: 445. 1754)

1483. Najas marina L.
Sp. Pl.: 1015 (1753).
SYN.: Najas major All. (1774).
BIBL. ver.: Najas major Goir., Fl. ver. I, 97; Najas major Poll., Fl. ver. III, 48; Najas monosperma Poll., Viagg. etc., 17; Fluvialis pisana Segu., Pl. ver. III, 99.
NOME VOLGARE: Najade maggiore.
Geoelemento cosmopolita (subcosmopolita).
1-3 I rad PEa VI-VIII.

Ecologia: acque dolci, stagni, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Potamion pectinati.

Esemplari d'Erbario: Torri nelle acque benacensi (Goir.), Peschiera nel lago (Goir.), Lazise (Mang.), Malcesine in Val di Sogno!, Bardolino nel Lago!; lungo il Mincio (Ton.), Valli ostigliesi e veronesi nel Tartaro (Goir.), Nogara nel Tartaro (Goir.), Villafranca nei fossi (A.M.), nel Buretto e nel Tartaro!, Palude del Busatello, Ostiglia (Di Carlo).



1484. Najas minor All.
Auct. Syn. Stirp. Taurin.: 3 (1773).
BIBL. ver.: Najas minor Goir., Fl. ver. I, 96; Najas minor Poll., Fl. ver. III, 48; Caulinia fragilis Poll., Viagg. etc., 15.
NOME VOLGARE: Najade minore.
Geoelemento subcosmopolita.
1-3 I rad PEa VI-VIII.

Ecologia: risaie, acque stagnanti, acque dolci.
Inquadramento fitosociologico: Potamion pectinati.

Esemplari d'Erbario: nel Benaco (Goir.), nel Mincio (Goir.), Fossi di Lazise (Mang.); lungo l'Adige al ponte di Porto S. Pancrazio (Mang.), nei Fossi di Verona (Mang.); Fossi di Villafranca (A.M.), Valli veronesi del Tartaro (Goir.), Valli del Tartaro!.



1484 bis. Najas gracillima (Engelm.) Magnus
Beitr. Kenntn. Najas: 23 (1870).
5 I rad/I nat PEai VI-VII.

Esemplari d'Erbario: in VER questa specie non è presente.

Nota: Prosser et al. la rinvengono in una fossa di abbeveraggio sul Monte Baldo, presso il bivio Prada-Lumini.



1485. Najas graminea Delile
Fl. Egypte: 282 (1812).
SYN.: Caulinia alagnensis Poll. (1816); Najas alagnensis Poll. (1824).
BIBL. ver.: Najas graminea Goir., Fl. ver. I, 97; Najas graminea Poll., Fl. ver. III, 49; Caulinia alagnensis Poll., Fl. ver. III, 49.
NOME VOLGARE: Najade alagnese.
Geoelemento paleotropicale (Asia orientale, Regioni tropicali e subtropicali; naturalizzata in Europa).
1-3 I rad/I nat PEai VI-VII.

Ecologia: naturalizzata nelle risaie e nelle acque stagnanti.
Inquadramento fitosociologico: Potamion pectinati.

Esemplari d'Erbario: Villafranca nei fossi (A.M.), Valli Veronesi (Goir.), Valli del Tartaro veronese!.









CIX. Fam. Zannichelliaceae ↑↑↑


516. Gen. Zannichellia L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 416. 1754)

1486. Zannichellia palustris L.
Sp. Pl.: 969 (1753).
BIBL. ver.: Zannichellia palustris Goir., Fl. ver. I, 96; Zannichellia palustris Poll., Fl. ver. III, 52.
NOME VOLGARE: Zannicchelia delle paludi.
Geoelemento cosmopolita (subcosmopolita ).
2-6 I rad PEai IV-VIII.

Ecologia: risaie, fossi, acque lente dolci o salate in genere.
Inquadramento fitosociologico: Potametalia pectinati.

Esemplari d'Erbario: Montorio nel Fibbio (Goir., Di Carlo).












Ord. Spathiflorae ↑↑↑↑

CX. Fam. Araceae ↑↑↑


517. Gen. Acorus L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I: 324. 1753; Gen. pl. ed. V: 151. 1754)

1487. Acorus calamus L.
Sp. Pl. ed. I: 324 (1753).
BIBL. ver.: Acorus calamus Goir., Fl. ver. I, 100; Acorus calamus Poll., Fl. ver. I, 463; Calamus aromaticus vulgaris, multis Acorum Segu., Pl. ver. I, 130.
NOME VOLGARE: Calamo aromatico.
Geoelemento E-asiatico, divenuto circumboreale (Europa centro-sett., Asia, America settentrionale).
(1),2-4 I rad PEai V-VII.

Ecologia: paludi, fossi, stagni, canneti.
Inquadramento fitosociologico: Phragmition communis.

Esemplari d'Erbario: Valli Veronesi (Goir.), Gazzo Veronese (Ton.), fossi presso il Tartaro (Goir.), Trevenzuolo nel Tione!, nel Tartaro in località San Michele!.





518. Gen. Arum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I: 966. 1753; Gen. pl. ed. V: 413. 1754)

1488. Arum italicum Mill.
Gard. Dict. ed. VIII: Arum n° 2 (1768).
BIBL. ver.: Arum italicum Goir., Fl. ver. I, 98; Arum italicum Poll., Fl. ver. III, 116; Arum venis albis Segu., Pl. ver. I, 252.
NOME VOLGARE: Gigaro italiano, Pan di serpe.
Geoelemento steno-mediterraneo (Regione mediterranea, Europa occidentale, Asia Minore).
2-4,(5) G rhiz Pea III-V.

Ecologia: luoghi selvatici, siepi, fossi.
Inquadramento fitosociologico: Populion albae.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco (Goir.), Scaveaghe di Garda (Goir.); Verona sul Colle San Leonardo (Mang.), Verona in Valdonega (Ton.), Colline Veronesi (Goir.), Verona al Giardino Giusti!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).



1489. Arum maculatum L.
Sp. Pl.: 966 (1753).
BIBL. ver.: Arum maculatum Goir., Fl. ver. I, 99; Arum maculatum Poll., Fl. ver. III, 115; Arum maculatum, maculis nigris Segu., Pl. ver. III, 121.
NOME VOLGARE: Gigaro macchiato.
Geoelemento centroeuropeo (Europa e Caucaso).
2-7 G rhiz Pea IV-V.

Ecologia: boschi, siepi, radure.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: prope Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Monte Baldo alle Ime (Goir., C.M.), Monte Baldo in Cerbiol (Goir.), Monte Baldo, faggeta presso Novezzina (Di Carlo); Giazza (Goir.), Monte Pastello, verso la cima (Di Carlo); Verona a Santa Lucia, lungo la pista ciclo-pedonale sulla ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo); Castagnaro!, pressi di Villabartolomea!.









CXI. Fam. Lemnaceae ↑↑↑


519. Gen. Lemna L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 417. 1754)

1490. Lemna trisulca L.
Sp. Pl.: 970 (1753).
BIBL. ver.: Lemna trisulca Goir., Fl. ver. I, 97; Lemna trisulca Poll., Fl. ver. III, 53; Lenticularia ramosa monorrhiza, foliis oblongis etc. Segu., Pl. ver. I, 180.
NOME VOLGARE: Lenticchia d'acqua spatolata.
Geoelemento cosmopolita.
1,2 I nat PEAi IV-IX.

Ecologia: acque correnti, fossi.
Inquadramento fitosociologico: Lemnion minoris.

Esemplari d'Erbario: fossi a Caldiero (Goir.), nei fossi (Mang.), Fossa Cà di Novaglie, in località Scopelletta!, Fossa Toniola a Cà di David!, San Martino Buon Albergo, fosso lungo la stradina per Albarelle (Di Carlo); in Vico Villafranca (A.M.), San Bonifacio (Goir.), fossi a Vigasio (Ton.), Gazzo Veronese!, Palude del Busatello in un canale presso Ostiglia (Di Carlo).



1491. Lemna gibba L.
Sp. Pl.: 970 (1753).
NOME VOLGARE: Lenticchia d'acqua spugnosa.
Geoelemento subcosmopolita.
1,2 I nat PEAi V-IX.

Ecologia: acque stagnanti, risaie.
Inquadramento fitosociologico: Lemnion gibbae.

Esemplari d'Erbario: Caldiero (Ton.), nei fossi a Vago (Goir.), Palude del Busatello, San Pietro in Valle, Gazzo Veronese (Di Carlo), Legnago, fosso in località La Rosta (Di Carlo).



1492. Lemna minor L.
Sp. Pl.: 970 (1753).
BIBL. ver.: Lemna minor Goir., Fl. ver. I, 97; Lemna minor Poll., Fl. ver. III, 54; Lenticularia minor, monorrhiza, foliis subrotundis etc. Segu., Pl. ver. I, 280.
NOME VOLGARE: Lenticchia d'acqua comune.
Geoelemento subcosmopolita.
1-4 I nat PEAi IV-IX.

Ecologia: acque stagnanti, risaie.
Inquadramento fitosociologico: Lemnetalia minoris.

Esemplari d'Erbario: Bolca nel Lago dei Svacchi (C.M.); Porto San Pancrazio (Goir.), Avesa, nel Lorì!, San Martino Buon Albergo, fosso lungo la stradina per Albarelle (Di Carlo); Arcole (Ton.,Goir.), Vigasio (Goir.), nei fossi (Mang.), Palude del Busatello, San Pietro in Valle di Gazzo Veronese (Di Carlo), Legnago, fosso in località La Rosta (Di Carlo); fossi ad radices Monte Santa Viola, prope Casale (Goir.), Casale, nel Vajo delle Fontane ai piedi di Colle di Santa Viola (Goir.), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).





520. Gen. Spirodela Schleiden ↑↑
(Linnaea XIII: 391. 1839)

1493. Spirodela polyrrhiza (L.) Schleiden
in Linnaea XIII: 392 (1839).
SYN.: Lemna polyrrhiza L. (1753).
BIBL. ver.: Spirodela polyrrhiza Goir., Fl. ver. I, 98; Lemna polyrrhiza Poll., Fl. ver. III, 55; Lenticularia maior, polyrrhiza, inferne atro-purpurea Segu., Pl. ver. III, 129.
NOME VOLGARE: Lenticchia d'acqua.
Geoelemento subcosmopolita.
1,2 I nat PEAi V-X.

Ecologia: acque stagnanti, risaie.
Inquadramento fitosociologico: Lemnetea minoris.

Esemplari d'Erbario: Terme di Caldiero (Goir.); Palude del Busatello, a San Pietro di Gazzo Veronese (Di Carlo).












Ord. Commelinales ↑↑↑↑

CXII. Fam. Commelinaceae ↑↑↑


521. Gen. Commelina L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 25. 1754)

1494. Commelina communis L.
Sp. Pl.: 40 (1753).
NOME VOLGARE: Erba miseria asiatica.
Geoelemento E-asiatico (Asia orientale; altrove naturalizzata).
2,3 G bulb pEAi VII-X.

Ecologia: naturalizzata nei luoghi umidi, selvatici, erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Geo-Alliarion.

Esemplari d'Erbario: Verona, Borgo Milano in via Minzoni (Lucato), Verona, Golosine in via Murari Bra' (Di Carlo); dintorni di Villafranca!, Valeggio sul Mincio presso la diga!












Ord. Juncales ↑↑↑↑

CXIII. Fam. Juncaceae ↑↑↑


522. Gen. Juncus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 152. 1754)

1495. Juncus filiformis L.
Sp. Pl.: 326 (1753).
NOME VOLGARE: Giunco filiforme.


Esemplari d'Erbario: in VER non esistono campioni di questa specie. Prosser et al. la rinvengono in località Torbiera di Valfredda che viene citato come unica località per il territorio veronese.



1495 bis. Juncus inflexus L.
Sp. Pl.: 326 (1753).
SYN.: Juncus glaucus Ehrh. (1791).
BIBL. ver.: Juncus glacus Goir., Fl. ver. I, 109; Juncus inflexus Poll., Fl. ver. I, 470; Juncus acutus acumine reflexo major Segu., Pl. ver. I, 126.
NOME VOLGARE: Giunco ricurvo.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia, Africa sett. e merid.; naturalizzato in America ).
2-7 H caesp (G rhiz) PEai VI-VIII.

Ecologia: paludi, prati umidi, fossi.
Inquadramento fitosociologico: Potentillo-Polygonetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, letto dei torrenti Tasso e Braga (Goir.), Monte Baldo alla Lonza (Ton., C.M.), Monte Baldo in Prabazar di Sotto (Goir. C.M.), Monte Baldo a Novezina (sic) e alla Lonza (Goir.), Monte Baldo a Noveza (sic, Goir.), Monte Baldo, Fontana di Majon (Goir.), Monte Baldo a Spiazzi (Biadego), Ferrara di Monte Baldo!, Val d'Adige (Goir.), Vajo Sperzani a Spredino (Goir.), Vajo Sperzani alla fontana (Goir.), Monte Viacara (C.M.), ai Finetti (C.M.), Ponte di Veja!; al Beole di Bardolino (Lucato), Cisano sul Garda!; fossati al Giarone e Casino (Goir.), Porto San Pancrazio (C.M.), Verona in Basso Acquar!, Fossa Murara a Montorio!, Verona al Boschetto lungo l'Adige!; Valpantena ad Alcenago in località Orè e Basalovo (Goir.), Val d'Adige a Peri (Ton.), Trezzolano!, stagno a San Rocco di San Giogio ai Salici (Di Carlo).

Nota: in VER nella cartella di Juncus angelisii è conservato un esemplare di Juncus angelisii Ten. che è da considerarsi Juncus inflexus L. raccolto in Noveza sul Monte Baldo (Ton.). Vanno considerati come Juncus inflexus anche i due exiccata di Juncus conglomeratus L., uno rinvenuto nei fossi a San Martino Buon Albergo (Ton.) e l'altro nei fossi di San Giovanni Ilarione (Goir.).



1496. Juncus effusus L.
Sp. Pl.: 326 (1753).
BIBL. ver.: Juncus communis α effusus Goir., Fl. ver. I, 108.
NOME VOLGARE: Giunco comune.
Geoelemento cosmopolita (subcosmopolita).
2-7 H caesp (G rhiz) PEai V-VI.

Ecologia: paludi, sponde, prati umidi.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia coeruleae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Basiana (Goir., C.M.), Monte Baldo in Noveza (sic, Ton.); Bosco Chiesanuova, stagni (Biadego); fossi a Peschiera (Goir.); fossi in Valpantena a Marzana (Goir.), Illasi (A. M.), all'Albaro (Ton.), al Casino (Ton.), circa San Michele (Ton., Goir.), fossi a San Giovanni Ilarione (C. M.), Peri in Val d'Adige (Ton.).



1497. Juncus trifidus L.
Sp. Pl.: 326 (1753).
BIBL. ver.: Juncus trifidus Goir., Fl. ver. I, 108; Juncus trifidus Poll., Fl. ver. I, 472; Juncus alpinus monanthos et monospermos Segu., Pl. ver. III, 87.
NOME VOLGARE: Giunco trifido.
Geoelemento circumartico-alpino (Regione artica e subartica, Europa centrale, meridionale montana, Asia centro-sett., America settentrionale).
6,7 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi sassosi, rocciosi e pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Juncetea trifidi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val delle Pietre (Ton.), in Valfredda (Ton.), al Passo del Canin (Biadego), in Val degli Ossi (Goir.), Monte Baldo dopo Novezzina!; alla Purga di Bolca (A.M.).



1498. Juncus monanthos Jacq.
Enum. Stirp. Vindob.: 61 (1762).
SYN.: Juncus trifidus subsp. monanthos Jacq. (1763).
BIBL. ver.: Juncus trifidus β foliosus (Juncus monanthos Jacq.) Goir., Fl. ver. I, 108; Juncus trifidus (Juncus monanthos Jacq.) Poll., Fl. ver. I, 472; Juncus alpinus monanthos et monospermos Segu., Pl. ver. III, 87.
NOME VOLGARE: Giunco a un fiore, Giunco delle Dolomiti.
Geoelemento artico-alpino-euroamericano (Europa centro-orientale meridionale montana, America settentrionale).
6-9 G rhiz pEai VII-VIII.

Ecologia: pascoli alpini e subalpini, luoghi sassosi e rocciosi.
Inquadramento fitosociologico: Seslerienion variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Biadego, Goir., C.M.), in Valfredda e Val degli Ossi (Ton.), Monte Baldo, Valle Vanaria (Ton., Goir.), Monte Baldo in Val delle Pietre (C.M.), Monte Baldo al Telegrafo (Ton.), Monte Baldo all'Altissimo di Nago (Goir.), al Coal Santo (Goir.), Monte Baldo, Costa dell'Artillon e Tredespin (Goir.), Monte Baldo, Costa dell'Artillon (Goir.), Monte Baldo alla Colma di Malcesine (Goir.), Monte Baldo verso Coal Santo (Lucato), da Tratto Spino a Cima Pozzette!, lungo la Strada Graziani!, Monte Baldo presso il Rifugio a Tratto Spino (Di Carlo), Monte Baldo presso il Rifugio "Fiori del Baldo" (Di Carlo), Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo); Lessini in Podesteria (Goir.), Valon del Malera (Tessari,!), Malera a Campobrun (Goir.), sopra Giazza in loc. Ercole (C.M.), Castelberto (Biadego), Conca dello Scalorbi!, Monte Carega!, verso Passo della Lora!, Monte Carega verso Campobrun!.



1499. Juncus compressus Jacq.
Enum. Stirp. Vindob.: 60 (1762).
BIBL. ver.: Juncus compressus Goir., Fl. ver. I, 109; Juncus bulbosus Poll., Fl. ver. I, 473; Juncus parvus cum pericarpiis rotundis Segu., Pl. ver. I, 126.
NOME VOLGARE: Giunco compresso.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia occidentale centrale settentrionale, America settentrionale).
2-7 G rhiz PEai VI-VII.

Ecologia: paludi e luoghi umidi.
Inquadramento fitosociologico: Potentillo-Polygonetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Campedello e alla Lonza (Goir.), alle Acque Negre (Goir.); Monti Lessini ai Spiazzoi (Goir.), prope vicum La Mandria (C.M.); Porto San Pancrazio (C.M.), Verona in Campo Marzo (Goir.), dintorni di San Martino Buon Albergo (Ton.), prope il Casino a San Michele (Ton., Goir.), Legnago (Ton., Goir.), Pastrengo nella tenuta a Ovest della Chiesa (Di Carlo).



1500. Juncus tenuis Willd.
Sp. Pl. 2:214 (1799).
NOME VOLGARE: Giunco gracile.
Geoelemento boreoamericano (America settentrionale; altrove naturalizzato).
2,3 H caesp PEa VI-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, incolti umidi, sentieri su terreno pesante e umido.
Inquadramento fitosociologico: Alchemillo-Ranunculion repentis.

Esemplari d'Erbario: Verona al Boschetto (!, Di Carlo).



1501. Juncus bufonius L.
Sp. Pl.: 328 (1753).
BIBL. ver.: Juncus bufonius Goir., Fl. ver. I, 111; Juncus bufonius Poll., Fl. ver. I, 474; Juncus palustris humilior, erectus Segu., Pl. ver. III, 86.
NOME VOLGARE: Giunco dei rospi, Giunco annuale.
Geoelemento subcosmopolita.
1-7 T caesp PEai IV-VII.

Ecologia: luoghi umidi anche subsalsi.
Inquadramento fitosociologico: Isoeto-Nanojuncetea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo presso il Forte di Campedello (Goir.), in Prabazar (Goir.), in Val Basiana (Ton.), Monte Baldo tra Spiazzi e Ime (Biadego); Corbiolo, verso Bosco Chiesanuova (Goir.); lungo il Mincio (Goir.), presso Peschiera (Goir.), ad fossus circa La Pavarona (Goir.), Lazise lungo la Gardesana (Lucato); Porto San Pancrazio oltre i barconi (Ton., Goir.); San Pietro in Valle (Goir.), al Paradiso presso il Mincio (Ton.); saline di Tregnago (C.M.), Pastrengo oltre il Poggio Pol (Di Carlo).



1502. Juncus subnodulosus Schrank
Baier. Fl. 1.
SYN.: Juncus obtusiflorus Ehrh.
BIBL. ver.: Juncus obtusiflorus Goir., Fl. ver. I, 110; Juncus obtusiflorus Poll., Fl. ver. I, 473; Juncus nemorosus, folio articuloso Segu., Pl. ver. III, 85.
NOME VOLGARE: Giunco subnodoso.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale).
1-7 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi umidi, torbiere.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia coeruleae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Lonza (Ton., C.M.); Monte Pastello presso Monte (Goir.); sul Benaco (Goir.); sorgente Campegna a Cà di David!; Legnago (Ton.); Badia Calavena (A.M.), Rivoli (Ton., Goir.), Sona (Mang.), Custoza (Mang.), Buttapietra!.



1503. Juncus acutiflorus Hoffm.
Deutschl. Fl.: 125 (1791).
SYN.: Juncus sylvaticus Reichard (1778).
BIBL. ver.: Juncus sylvaticus Goir., Fl. ver. I, 110; Juncus acutiflorus Poll., Fl. ver. I, 472; Juncus foliis articulosis, floribus umbellatis Segu., Pl. ver. I, 127.
NOME VOLGARE: Giunco a fiori pungenti.
Geoelemento europeo (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale, Terranova).
(1),2-4 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: fossi, luoghi umidi e paludosi, torbiere.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia coeruleae.

Esemplari d'Erbario: alla Mambrotta circa San Martino (Goir.); Belfiore di Porcile (Goir.), Casaleone (Goir.), in palustribus (Mang.), in risaia a Vigasio (Mang.); Tregnago sul Monte Viacara e verso Saline (C.M.), Viacara (Goir.).



1504. Juncus alpinoarticulatus Chaix
Pl. Vap.: 74 (1785).
SYN.: Juncus alpinus Vill. (1787).
BIBL. ver.: Juncus alpinus Goir., Fl. ver. I, 110.
NOME VOLGARE: Giunco alpino.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia occidentale centrale settentrionale, Groenlandia, America settentrionale).
1,2 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: prati umidi e paludi.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia davallianae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Acque Negre!; Verona lungo l'Adige alla Rotta Fuini (Goir.); Villa Broja presso Vigasio (Goir.).

Nota: Secondo Prosser et al. in "Flora illustrata del Monte Baldo" questa specie non vive sul Monte Baldo veronese.



1505. Juncus articulatus L.
Sp. Pl.: 327 (1753).
SYN.: Juncus lamprocarpus Ehrh. (1791).
BIBL. ver.: Juncus lamprocarpus Goir., Fl. ver. I, 111; Juncus acutiflorus α articulatus Poll., Fl. ver. I, 473; Juncus foliis articulosis, floribus umbellatis etc. Segu., I, 127.
NOME VOLGARE: Giunco nodoso.
Geoelemento circumboreale (Europa, America settentrionale, Africa settentrionale occidentale, Asia occidentale centrale settentrionale).
2-7,(8,9) G rhiz PEai V-VIII.

Ecologia: luoghi umidi paludosi, fossi.
Inquadramento fitosociologico: Scheuchzerio-Caricetea fuscae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Acque Negre (Goir.), Monte Baldo a Noveza (Goir.), a Campedello, Ferrara, la Lonza (Goir.), Monte Baldo in Valscura (Goir.), tra Spiazzi e Ime (Biadego); sul Monte Tambro nei Lessini (Ton.); zona paludosa a Peschiera (Goir.), Lazise lungo la Gardesana (Lucato), Malcesine in Val di Sogno!, sponde del Lago del Frassino a Peschiera (Di Carlo); fossi a San Michele (Biadego), Fontòn all'Alpo (Biadego), Fonti d'Adige, Bernini (Biadego), Caldiero (Goir.), Verona (Goir.), Verona oltre Porta Pellegrina (Goir.), fossi in Campo Marzo (Ton.), sorgente Campegna a Cà di David!, Verona a San Fidenzio!; Palude del Busatello a Ostiglia (Di Carlo); Brentino prope il Mulino (Goir.), circa Ceraino (Ton., Goir.), Vajo Paradiso in Valpantena (Goir.), In fossis prope Tregnago (Goir.), Stazione FF.SS. di Castelnuovo del Garda (Di Carlo).

Nota: Juncus diffusus Hoppe è un ibrido tra Juncus glaucus x effusus Schnitzl. et Frickh. (1848) (v. "Flora analitica d'Italia" di A. Fiori, vol. I, pag. 234. Di questo ibrido vi è un esemplare in VER, raccolto da Goiran "nei fossi di Caldierino").





523. Gen. Luzula Lam. et DC. ↑↑
(Fl. Fr. III: 158. 1805).

1506. Luzula campestris (L.) DC.
in Lam. et DC. Fl. Fr. ed. 3, 3:161 (1805).
BIBL. ver.: Luzula campestris Goir., Fl. ver. I, 107; Luzula campestris Poll., Fl. ver. I, 467 var. α; Juncoides villosa capitulo Psylii Segu., Pl. ver. I, 128.
NOME VOLGARE: Luzula dei campi.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Asia Minore, Africa settentrionale occidentale; altrove naturalizzata).
2-9 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi in genere.
Inquadramento fitosociologico: Nardetea strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo dal Telegrafo al Forzelin (Lucato), Monte Baldo a San Zeno di Montagna (Lucato), Monte Baldo nei pascoli elevati (Goir.), Monte Baldo ovunque nei pascoli (Goir.), Monte Baldo a Ferrara!, Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo); Monte Pastello (Goir.), Bosco Chiesanuova e i Trachi (Goir.), pascoli dei Lessini (Ton.), al Maso (Ton.), Valon del Malera (Tessari), Monti Lessini al Branchetto!, sopra Malga San Giorgio!, Corno d'Aquilio!, Monte Pastello, prati verso la vetta (Di Carlo), Monti Lessini in località Pidocchio di Sotto presso Malga Lessinia, Erbezzo (Di Carlo), Monti Lessini, pascoli oltre Malga Podesteria, Erbezzo (Di Carlo), Monti Lessini a Bocca Gaibana di Bosco Chiesanuova (Di Carlo); Boscomantico (Goir., C.M.), San Martino Buon Albergo verso le Ferrazze (Biadego), Verona oltre Porta San Giorgio (A.M., Ton.), Verona in Campomarzo (Goir.), al Pestrino (Goir.), Case Veccchie sulle Torricelle (Di Carlo); Valpantena sui colli al Maso (Goir.), Verona sulle colline e sui monti (Ton.).



1507. Luzula multiflora subsp. multiflora (Ehrh.) Lej.
Fl. Spa. 1:169 (1811).
BIBL. ver.: Luzula campestris β multiflora Goir., Fl. ver. I, 107; Luzula campestris var. α Poll., Fl. ver. I, 467.
NOME VOLGARE: Erba lucciola multiflora.
Geoelemento anfiadriatico circumboreale (Europa, Asia occidentale settentrionale, America settentrionale, Africa S-occidentale).
4-9 H caesp PEai IV-VI.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi, ambienti umidi in genere.
Inquadramento fitosociologico: Nardetea strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Campion, Noveza, Palloni etc. (Goir.), tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, presso Caval di Novezza (Di Carlo); Monti Lessini nei pascoli del Vallone, Bocca di Selva, Le Gasparine etc. (Goir.), Monte Pastello (Goir.), in editissimis pascuis Lessinium (sic, Ton., Goir.), prati a Bosco Chiesanuova (Biadego), sul Corno d'Aquilio!; Colli Veronesi all'Eremitaggio (Ton.), pascoli lungo il Sentiero dei Busoni verso Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo).



1508. Luzula spicata subsp. mutabilis Chrtek et Křisa
in Bot. Not. 115:302 (1962).
BIBL. ver.: Luzula spicata Goir., Fl. ver. I, 107; Luzula spicata Poll., Fl. ver. I, 468; Giuncoides quod Juncus alpinus latifolius etc. Segu., III, 88.
NOME VOLGARE: Erba lucciola pendula, Luzula mutabile.
Geoelemento orofita S-europeo (Pirenei, Giura, Alpi e Carpazi).
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli alpini e subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Juncetea trifidi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo,Val delle Pietre (C.M.), Monte Baldo a Noveza (Ton., Goir.), in Prabazar (Ton.), in Costabella (Goir.), al Sassetto (Goir.), in Val Vanaria (Goir.), Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, ai Pra' di Malcesine salendo a Tratto Spino (Di Carlo); Campofontana (C.M.), pascoli del Malera (Ton., Goir.), Gruppo del Carega!, Monti Lessini, pascoli oltre Malga Podesteria, Erbezzo (Di Carlo).



1509. Luzula sylvatica (Hudson) Gaudin
Agrost. Helv. II: 240 (1811).
BIBL. ver.: Luzula maxima α sylvatica Goir., Fl. ver. I, 105.
NOME VOLGARE: Luzula dei boschi.
Geoelemento orofita SE-europeo (Europa, Asia Minore, Caucaso).
6-9 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: boschi montani, luoghi selvatici (faggete).
Inquadramento fitosociologico: Luzulo-Fagion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Lavacci (Goir.), in Valfredda a Naole (Goir.), pascoli del Monte Baldo (Goir.), Monte Baldo sotto Cima Telegrafo (C.M.), in Val delle Pietre (C.M.), Monte Baldo a Brigardello (C.M.), Noveza (Ton., Goir.), Monte Baldo (A.M., Mang.,!), Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!; Monti Lessini ai Trachi (Goir.), Trachi, Malera e Gaibana (Goir.), Tregnago sul Monte Bellocca (A.M.), Passo della Lora (Lucato), Malga San Giorgio sui Lessini!, Valon del Malera (Tessari), Gruppo del Carega!; Valpantena (Ton.).



1510. Luzula sieberi Tausch
in Flora (Regensburg) 19:423 (1836).
SYN.: Luzula sylvatica subsp. sieberi Tausch.
BIBL. ver.: Luzula maxima β sieberi Goir., Fl. ver. I, 105.
NOME VOLGARE: Luzula di Sieber.
Geoelemento orofita S-europeo (Alpi).
6-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boschi e luoghi selvatici, pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Piceion excelsae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Colma di Noveza (Ton.), al Coal Santo!, tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, verso Tratto Spino (Di Carlo), alla Colma di Malcesine (Di Carlo); Gruppo del Carega (Lucato), Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla!, Vajo dell'Anguilla al Bivio con Vajo dei Modi!.

Nota: Attualmente questi esemplari, come quelli di Luzula sylvatica, andrebbero sotto il binomio Luzula sylvatica (Huds.) Gaud. subsp. sieberi (Tausch) Ciferri & Giacomini (v. "Flora illustrata del Monte Baldo" di F. Prosser et al.).



1511. Luzula nivea (L.) DC.
in Lam. et DC. Fl. Franc. ed. 3,3: 158 (1805).
BIBL. ver.: Luzula nivea Goir., Fl. ver. I, 106; Luzula nivea Poll., Fl. ver. I, 466; Juncoides montanum nemorosum, flore niveo Segu., Pl. ver. I, 128; Combreto d'alcuni, cioè Grame hirsuto Pona, M.B., 211; Lucciola Calc., Viagg. etc., 11 et 12.
NOME VOLGARE: Luzula nivea.
Geoelemento orofita SW- europeo (Europa centro-merid. montana).
4-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boschi mesofili, luoghi selvatici montani e subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Galio rotundifoliae-Fagenion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valbrutta (Goir.), in Val delle Pietre (Goir.), da Brentino verso la Corona (Goir.), Monte Baldo in Val Losana (Goir.), alle Ime, Valfredda e la Corona (Goir.), Monte Baldo al Coal Santo (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Mang., C.M.), in Val delle Pietre (Ton.), in Val Basiana (Ton.), Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo lungo la via che va alla Corona da Spiazzi (A.M.), Monte Baldo dumetis jaci Val Sascaga (Mang.), Monte Baldo Cresta di Mamaor (Biadego), Monte Baldo ai Pianetti (Biadego), Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Monte Baldo Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Monte Baldo dopo Baito Ortigara, Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), Monte Baldo verso il Passo del Cerbiolo da Novezzina (Di Carlo); Bosco Chiesanuova (Goir., Biadego), Vetta di Monte Pastello (Mang., Di Carlo), Erbezzo (Lucato), Passo dello Scalorbi!, Sega di Ala!, Gruppo del Carega!, Valon del Malera (Tessari,!), verso Malga Terrazzo!, Corno d'Aquilio!, Giazza!, Vajo dell'Anguilla!, Monte Tondo (Goir.): l'esemplare è conservato in Luzula toniniana (Goir.).



1512. Luzula luzuloides (Lam.) Dandy et Wilmott subsp. rubella (Mert. et W. D. J. Koch) Holub.
in Folia Geobot. Phytotax 18:205 (1983).
SYN.: Luzula albida (Hoffm.) Lam. et DC.; Luzula luzuloides (Lam.) Dandy et Wilmott subsp. caprina (Rochel) C. et K.
BIBL. ver.: Luzula albida Goir., Fl. ver. I, 106; Luzula albida Poll., Fl. ver. I, 466; Juncoides quod gramen hirsutum angustifolium majus Segu., Pl. ver. III, 89.
NOME VOLGARE: Luzula ramata.
Geoelemento centroeuropeo.
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi montani su suolo acido.
Inquadramento fitosociologico: Calamagrostion villosae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo all'Artillon e Sassetto (Goir.), Monte Baldo al Coal Santo (Goir.), all'Artillonzin (Ton., Goir.), in Val Losana (Goir.), Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, in Valfredda (Mang.); Bosco Chiesanuova (Biadego), Monte Bellocca (A.M.).



1513. Luzula pilosa (L.) Willd.
Enum. Pl. Hort. Bertol.: 393 (1809).
SYN.: Juncus pilosus L. (1753); Luzula vernalis DC.
BIBL. ver.: Luzula vernalis Goir., Fl. ver. I, 104; Juncus pilosus Goir., Fl. ver. I, 104.
NOME VOLGARE: Luzola pelosa.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia settentrionale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boschi mesofili.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Roverè di Velo (Goir.), Monte Tondo (Goir.), Cerro Veronese (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Tregnago sul Monte Bellocca (A.M.),Monte Carega!, Vajo dell'Anguilla!; Garda tra le due rocche (Lucato), Garda (Mang.); Colline Veronesi a Grezzana (Ton., Goir.), Vajo della Pernisa (Ton., Goir.), Valle dei Tessari (C.M.), Montecchio (Goir.).



1514. Luzula forsteri (Sm.) DC.
in Lam. et DC.
SYN. Pl. Fl. Gall.: 150 (1806).
BIBL. ver.: Luzula forsteri Goir., Fl. ver. I, 105; Luzula Forsteri Poll., Fl. ver. I, 464.
NOME VOLGARE: Luzola di Forster.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centrale occidentale meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-7 H caesp Peai III-V.

Ecologia: boschi e pascoli termofili.
Inquadramento fitosociologico: Quercetalia robori sessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Broieschi (Goir.); presso Garda (Ton.); Boscomantico (Mang.), Vajo Galina di Avesa!, Cà del Bosco oltre La Cola di Avesa!, oltre Cancello verso San Rocco!; Valle di Caprino (Goir.), presso Valeggio sui colli (Goir.), Tregnago in località Gazà (A.M.), Colognola (Goir.), sul Monte Tondo (Goir.), vicino al Paradiso (Ton.), Alcenago (Goir.).



1515. Luzula luzulina (Vill.) Dalla Torre et Sarnth.
Fl. Tirol 6 (1):426 (1906).
SYN.: Luzula flavescens (Host) Gaudin.
BIBL. ver.: Luzula hostii Goir., Fl. ver. I, 104.
NOME VOLGARE: Luzula giallastra.
Geoelemento orofita S-europeo (Europa centrale e meridionale montana).
6-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boschi ombrosi montani.
Inquadramento fitosociologico: Piceion excelsae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Pian della Cenere e ai Lavacci (Ton., Goir.).












Ord. Cyperales ↑↑↑↑

CXIV. Fam. Cyperaceae ↑↑↑


524. Gen. Scirpus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 26. 1754)

1516. Scirpus sylvaticus L.
Sp. Pl.: 51 (1753).
BIBL. ver.: Scirpus sylvaticus Goir., Fl. ver. I, 81; Scirpus sylvaticus Poll., Fl. ver. I, 64.
NOME VOLGARE: Scirpo dei prati.
Geoelemento circumboreale (Europa, Caucaso, Africa centro-sett., America settentrionale).
2-4 G rhiz PEai V-VIII.

Ecologia: prati umidi, margini dei fossi, luoghi paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Calthion palustris.

Esemplari d'Erbario: Verona a Porto San Pancrazio dopo il ponte (Mang.), Verona lungo l'Adige (Ton., Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), Verona a San Michele (Goir.), Verona al Giaron della Calabi (Goir.), Verona lungo l'Adige al Boschetto!; Legnago e Porto San Pancrazio (Ton.).





525. Gen. Bolboschoenus Palla ↑↑
(in Hallier Wohlf. Koch's Syn. III ed. III: 2531. 1904)

1517. Bolboschoenus maritimus Palla
in W. D. J. Koch.
SYN. Deutsch. Schweiz. Fl. ed. 3: 2532 (1905). Scirpus maritimus L.
BIBL. ver.: Scirpus maritimus Goir., Fl. ver. I, 80; Scirpus maritimus var. β Poll., Fl. ver. I, 62.
NOME VOLGARE: Scirpo marittimo, Erba nocca.
Geoelemento cosmopolita.
2-4 G rhiz PEAi VI-IX.

Ecologia: luoghi paludosi, bordi di corsi d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Phragmitetalia communis.

Esemplari d'Erbario: Peschiera nei fossi (Goir.); Zevio (Ton.), Verona al Porto San Pancrazio lungo l'Adige (Goir.); Palù argine di un fosso (Di Carlo), Palude del Busatello ad Ostiglia (Di Carlo), Vallese di Oppeano (Di Carlo), In oryzeto di Brigafatta prope pagum Vigasio (Mang.), in suboletis secus Athesim (Ton.); Ceraino (Ton., Goir., C.M.), Monte Baldo a Salzan (Goir.), San Rocco di San Giorgio ai Salici (Di Carlo), Verona sottopasso FF.SS. di via Albere (Lucato).





526. Gen. Schoenoplectus (Rchb.) Palla ↑↑
(Engl. Bot. Jahrb. X: 298. 1888)

1518. Schoenoplectus lacustris (L.) Palla
in Bot. Jahrb. Syst. 10:299 (1889).
SYN.: Scirpus lacustris L. (1753).
BIBL. ver.: Scirpus lacustris Goir., Fl. ver. I, 79; Scirpus lacustris Poll., Fl. ver. I, 59; Scirpus palustris altissimus Segu., Pl. ver. I, 116.
NOME VOLGARE: Giunco lacustre.
Geoelemento subcosmopolita.
2,3 G rhiz/He PEai V-VIII.

Ecologia: fossi, stagni, luoghi paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Phragmition communis.

Esemplari d'Erbario: Peschiera (Goir.), Lago di Garda (C.M., Goir.), tra Peschiera e Desenzano!; Porto San Pancrazio (Ton.), San Martino Buon Albergo (Ton., Goir.), fuori Porta Vescovo (C.M.), Fossa a Cà di Novaglie località Scopelletta!; in oryzopsis prope Vigasio (Mang.), Zevio (A.M.), Palude del Busatello a San Pietro in Valle, Gazzo Veronese (Di Carlo).





527. Gen. Scirpoides Segu. ↑↑
(Pl. ver. III: 73. 1754)

1519. Scirpoides holoschoenus (L.) Sojak
in Čas. Nár. Mus., Odd. Přitz. 140: 127 (1972).
SYN.: Scirpus holoschoenus L.; Holoschoenus romanus (L.) Fritsch.
BIBL. ver.: Scirpus holoschoenus Goir., Fl. ver. I, 80; Scirpus holoschoenus Poll., Fl. ver. I, 60; Scorpioides maritimum, capitulis sparsis etc. Segu., Pl. ver. III, 73.
NOME VOLGARE: Scirpo romano.
Geoelemento stenomediterraneo (Regione mediterranea).
2-5 G rhiz PEai V-VIII.

Ecologia: luoghi umidi, principalmente salmastri.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Holoschoenion.

Esemplari d'Erbario: Malcesine in Val di Sogno!; Verona lungo l'Adige prope il Lazzaretto (Goir.); circa Rivoli in Val d'Adige (Goir.).





528. Gen. Blysmus Panz. ex Roem. et Schult. ↑↑
(Syst. II: Mant. 41. 1824)

1520. Blysmus compressus (L.) Link
Hort. Berol. 1:278 (1827).
SYN.: Scirpus compressus (L.) Pers.; Schoenus compressus L.
BIBL. ver.: Blismus compressus Goir., Fl. ver. I, 76; Scirpus caricinus Poll., Fl. ver. I, 59.
NOME VOLGARE: Scirpo compresso, Lisca minore.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia occidentale centrale settentrionale).
2-7 G rhiz PEai V-VIII.

Ecologia: prati umidi, luoghi paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Potentillo-Polygonetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in località Campione (A.M.), ai Colonei (Goir., Ton.), alle Acque Negre (C.M.,!), Monte Baldo a Campion (Goir.), alla Lonza (Ton., Goir., C.M.); presso il ponte di San Pancrazio (Mang., Ton.), alla Rota (A.M.), Verona al Pestrino (Ton.), Verona a San Michele, Centore e Giaron (Goir.), Verona presso i pontoni di San Pancrazio (Goir.), Ceraino lungo l'Adige (Ton., Goir.).





529. Gen. Eriophorum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 27. 1754)

1521. Eriophorum latifolium Hoppe
Bot. Taschenb.: 108 (1800).
BIBL. ver.: Eriophorum latifolium Goir., Fl. ver. I, 81; Eriophorum polystachyum Poll., Fl. ver. I, 66.
NOME VOLGARE: Erioforo dalle foglie larghe.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Caucaso).
3-7 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: torbiere, prati umidi specialmente su calcare.
Inquadramento fitosociologico: Caricion davallianae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Lonza (Ton., Goir., C.M.), Monte Baldo lungo la Strada Graziani vicino Pra' Alpesina!, lungo la Strada Graziani (Di Carlo); Roverè di Velo (A.M.); Val Volpara presso Garda (Goir.); Centore, Belfiore, Arcole, Giaròn (Goir.), Varaldo, La Zambonina presso Vigasio (Goir.).



. Eriophorum scheuchzeri Hoppe
Bot. Taschenb.: 104 (1800).

Esemplari d'Erbario: a tuttoggi questa specie non è presente in VER. Secondo Prosser la specie abita la torbiera della Valfredda ad una quota di circa 1300 metri.





530. Gen. Eleocharis R. Br. ↑↑
(Prodr. Fl. Nov. Holl. I: 80. 1810)

1522. Eleocharis acicularis (L.) Roem. et Schult.
Syst. Veg. 2: 154 (1817).
SYN.: Scirpus acicularis L. (1753).
BIBL. ver.: Eleocharis acicularis Goir., Fl. ver. I, 78; Scirpus acicularis Poll., Fl. ver. I, 58.
NOME VOLGARE: Giunchina aghiforme.
Geoelemento subcosmopolita (Europa, Asia centrale settentrionale orientale, America, Groenlandia; altrove naturalizzata).
2-5 G rhiz/T scap PEAi VI-IX.

Ecologia: risaie, ambienti umidi paludosi e fangosi.
Inquadramento fitosociologico: Eleocharition acicularis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Basiana (Ton., Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Ton., Goir.); Bolca Lago dei Cracchi (A.M.); fossi prope Vigasio (Goir.).



1523. Eleocharis atropurpurea (Retz.) C. Presl
Reliq. Haenk. 1: 196 (1828).
SYN.: Scirpus atropurpureus Retz.
BIBL. ver.: Eleocharis atropurpurea β minor Goir., Fl. ver. I, 77.
NOME VOLGARE: Giunchina minore.
Geoelemento pantropicale-subtropicale (Europa, Asia, Africa e America tropicale).
2 T scap PEAi VI-IX.

Ecologia: sabbie umide.
Inquadramento fitosociologico: Eleocharition acicularis.

Esemplari d'Erbario: Verona luoghi inondati (Ton.), circa Verona (C.M.), Verona fuori Porta Pellegrina (Ton., Goir.), Verona nelle Buse (Goir.), Verona prope il Lazzaretto (Goir.).



1524. Eleocharis palustris (L.) Roem. et Schult.
Syst. Veg. 2: 151 (1817).
SYN.: Scirpus palustris L. (1753).
BIBL. ver.: Eleocharis palustris Goir., Fl. ver. I, 77; Scirpus palustris var. α Poll., Fl. ver. I, 58.
NOME VOLGARE: Giunchina comune.
Geoelemento subcosmopolita.
2-6 G rhiz PEAi V-IX.

Ecologia: luoghi umidi paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Phragmitetalia communis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Ton.); Bolca al Lago dei Cracchi (A.M.); nel Benaco (Goir.); circa Verona (Mang., Ton., Goir.), Verona al Pestrino (Ton.), fuori Porta Vescovo in un fosso (Goir.), oltre il Ponte di San Pancrazio (Goir.), fossi a Mezzagatta (Goir.), Caldiero (Goir.); Pozzolengo!, Gazzo Veronese (Di Carlo); Colline Veronesi (Goir.), Val Tramigna nei fossi (Goir.), Monte Viacara (C.M.), Caprino Veronese nel Giardino di Villa Cariola (Di Carlo).



1525. Eleocharis uniglumis (Link) Schult.
Mant. 2: 8 (1824).
SYN.: Scirpus uniglumis Link.
BIBL. ver.: Eleocharis uniglumis Goir., Fl. ver. I, 77.
NOME VOLGARE: Giunchina con una brattea.
Geoelemento subcosmopolita.
1-5 G rhiz pEAi VII-IX.

Ecologia: luoghi umidi e paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Phragmito-Magnocaricetea.

Esemplari d'Erbario: circa Savino a Torri del Benaco (Goir.), luoghi paludosi a Peschiera (Goir.), prati torbosi a Torri del Benaco (Biadego); Verona extra Porta San Zeno (Goir.), rive dell'Adige a San Michele (Goir.); Vigasio alla Zambonina (Goir.), Vacaldo, prope Vigasio (Goir.).





531 Gen. Fimbristylis Vahl ↑↑
(Enum. II: 285. 1806)

1526. Fimbristylis annua (All.) R. et S.
Syst. Veg. 2:95 (1817).
SYN.: Fimbristylis dichotoma (L.) Vahl; Scirpus annuus All.
BIBL. ver.: Fimbristylis annua Goir., Fl. ver. I, 78; Scirpus annuus. Poll., Fl. ver. I, 63.
NOME VOLGARE: Cipero annuale.
Geoelemento cosmopolita subtropicale (Regioni temperate e tropicali).
2-4 T scap pEa VII-VIII.

Ecologia: luoghi umidi paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Isoëto-Nanojuncetea.

Esemplari d'Erbario: tra Peschiera e Salionze (Goir., Biadego), pascoli umidi a Cisano (Biadego); provincia veronese (Mang.), Montorio lungo il Fibbio (A.M., Ton.), prope San Michele (Ton., Goir.), Verona oltre il ponte a Porto San Pancrazio (Ton., Goir.); circa Asalogna (Ton.), Legnago (Goir.), Isola della Scala, fossi a Centore e Giarone (Goir); Vigasio (Goir.), Valeggio (Goir.); circa Tregnago (Ton.), Ceraino stazione ferroviaria (Ton.), Ceraino (Goir.).

Nota: Le località succitate si riferiscono sia alla specie Fimbristylis annua che Fimbristylis dichotoma.





532 Gen. Cyperus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 12. 1737)

1527. Cyperus longus L.
Sp. Pl.: 45 (1753).
SYN.: Cyperus monti L. f. (1781).
BIBL. ver.: Cyperus Monti Goir., Fl. ver. I, 72; Cyperus Monti Poll., Fl. ver. I, 57; Cyperus Monti Segu., Pl. ver. I, 112.
NOME VOLGARE: Cipero maggiore.
Geoelemento paleotemperato (Europa centro-merid., Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale tropicale).
1-5 G rhiz/He PEAi VI-IX.

Ecologia: luoghi umidi, paludi, acque stagnanti, fossati.
Inquadramento fitosociologico: Magnocaricion.

Esemplari d'Erbario: Cisano del Garda!, sponda Lago del Frassino presso Peschiera (Di Carlo); San Michele Extra (Goir., Biadego), Verona nei fossi (Mang., Goir.), Porto San Pancrazio (Ton.), Verona al Casino (Ton.), Verona Porta Vescovo (Goir.), vivaio di meli a Villafontana di Bovolone (Di Carlo); fossato presso Vallese di Oppeano (Di Carlo), San Martino Buon Albergo fosso verso Albarelle (Di Carlo), Palude del Busatello (Di Carlo), Villafontana!, Gazzo Veronese!, Valeggio sul Mincio (Goir., C.M.); Roncà Valle della Chiesa località Molini!, incolto umido nelle campagne di Mozzecane (Di Carlo).



1528. Cyperus glomeratus L.
Cent. Pl. 2:5 (1756).
BIBL. ver.: Cyperus glomeratus Goir., Fl. ver. I, 75; Cyperus glomeratus Poll., Fl. ver. I, 53; Cyperus aquaticus italicus etc. Segu., Pl. ver. III, 68.
NOME VOLGARE: Cipero ferrugineo.
Geoelemento paleosubtropicale (Europa orientale, Asia).
1-4 He/(T scap) PEA VI-IX.

Ecologia: luoghi paludosi o umidi, fossi, risaie.
Inquadramento fitosociologico: Phragmition communis.

Esemplari d'Erbario: Verona secus Athesim (Goir.). San Michele lungo l'Adige (Agosti, Mang.), Albaro (A.M.), Zevio (Ton.), Verona luoghi inondati (Goir.), Verona Campo Marzo (Goir.); Arcole (Goir.), Ostiglia argine del Po!; Ceraino (Goir.).



1529. Cyperus fuscus L.
Sp. Pl.: 46 (1753).
BIBL. ver.: Cyperus fuscus Goir., Fl. ver. I, 73; Cyperus fuscus Poll., Fl. ver. I, 54; Cyperus minimus, panicula sparsa nigricante Segu., Pl. ver. III, 66.
NOME VOLGARE: Cipero scuro.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia, Africa settentrionale).
2-5 T caesp pEA VII-IX.

Ecologia: luoghi umidi e paludosi, alvei fluviali, dal piano all'orizzonte subalpino.
Inquadramento fitosociologico: Isoëto-Nanojuncetea.

Esemplari d'Erbario: Braga di Monte Baldo (Goir.); rive del Lago del Frassino presso Peschiera (Di Carlo); Lungadige San Giorgio Verona (Di Carlo), Verona alle Golosine campo di calcio di via Po (Di Carlo), Verona al Boschetto (Lucato), luoghi paludosi in Verona (Mang.), San Bonifacio nell'Alpone (Goir.), Verona San Michele (Goir.), Campo Marzo di Verona (Goir.), Costoli e Lotrago, Valpantena (Goir.), ai Sarmazi (Goir.), ponte di San Pancrazio (Goir.), Verona luoghi inondati (Goir.); nel Palù (A.M.), Belfiore (Goir.), Isola della Scala stazione (Goir.), San Martino Buon Albergo, fosso verso Albarelle (Di Carlo), Palude del Busatello (Di Carlo), Isolalta di Vigasio (Lucato); Saline di Tregnago (C.M., Biadego), Ceraino (Ton., C.M.), Rivoli (Ton., Goir.), Badia Calavena, Valle dei Rugoloti (C.M.), Caprino Veronese (Goir.), Marano di Valpolicella (Di Carlo), Purano di Marano (Di Carlo).



1530. Cyperus serotinus Rottb.
Descr. Icon. Rar. Pl.: 31 (1773).
SYN.: Cyperus monti L. f.
BIBL. ver.: Cyperus Monti Goir., Fl. ver. I, 72; Cyperus Monti Poll., Fl. ver. I, 57; Cyperus serotinus odoratus etc. Segu., Pl. ver. I, 112.
NOME VOLGARE: Cipero tardivo.
Geoelemento paleosubtropicale (Europa centro-merid., Asia).
2-4 G rhiz (T caesp) PEai VI-VIII.

Ecologia: alvei dei corsi d'acqua, risaie.
Inquadramento fitosociologico: Phragmitetalia communis.

Esemplari d'Erbario: Verona Campo Marzo (! ex Agosti), Fondo Zanoni a San Michele Extra (Biadego), Verona al Pestrino (C.M.), Verona lungo l'Adige (Goir.), prope Giarone (Goir.); Zevio (A.M.), Legnago (Ton.) dintorni di Oppeano (Di Carlo); Ceraino (Goir.), Caprino Veronese (Goir.).



1531. Cyperus flavescens L.
Sp. Pl.: 46 (1753).
BIBL. ver.: Cyperus flavescens Goir., Fl. ver. I, 72; Cyperus flavescens Poll., Fl. ver. I, 55; Cyperus minimus, panicula sparsa subflavescente Segu., Pl. ver. I, 112.
NOME VOLGARE: Bottoncino dorato.
Geoelemento subcosmopolita (Europa, Asia, Africa settentrionale, America, Australia).
1-5 T caesp pEA VII-IX.

Ecologia: luoghi paludosi, risaie, sponde dei fossati.
Inquadramento fitosociologico: Nanocyperion flavescentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Braga (Goir.), Caprino (Goir.); riva del Lago del Frassino, Peschiera (Di Carlo); San Bonifacio nell'alveo dell'Alpone (Goir.), San Pancrazio e San Michele (C.M.), Verona Porta Pellegrina (Ton., Goir.), Verona al Ponte della Ferrovia (Biadego), Zevio e San Michele (Biadego), Bussolengo e Tregnago (A.M.), Verona in Campo Marzo (Ton., Goir.), San Martino Buon Albergo verso Albarelle (Di Carlo), Verona Cà di David sorgente Campegna!, Verona al Boschetto lungo l'Adige (!, Di Carlo); Isolalta di Vigasio (Lucato); Ceraino (Ton., Goir.), Val d'Adige (Ton.), alle Saline di Tregnago (C.M.).



1532. Cyperus glaber L.
Mant.: 179 (1771).
BIBL. ver.: Cyperus glaber Goir., Fl. ver. I, 73; Cyperus glaber Poll., Fl. ver. I, 54; Cyperus parvus panicula conglobata etc. Segu., Pl. ver. III, 66.
NOME VOLGARE: Giunco veronese.
Geoelemento paleotemperato (Europa orientale, Asia occidentale, Africa).
1-4 T scap PEA VI-IX.

Ecologia: luoghi umidi, paludosi, risaie.

Esemplari d'Erbario: Cisano (Goir.); Verona, Casa Fuini (Goir.); Isola della Scala (Goir., Biadego), Arcole (Goir.), Vigasio (Goir.), Mezzagatta (Goir.); Valle di Roncà (Agosti in!), Roncà nella Valle del Molino (A.M., Goir.), Soave (A.M.), Monteforte (C.M.), San Bonifacio, Monteforte, in alveo dell'Alpone (Goir.).



1533. Cyperus microiria Steud.
Pl. Cyp. 23.
NOME VOLGARE: Zigolo giapponese.
Geoelemento E-asiatico (Asia).
1 T scap pEA VIII-IX.

Ecologia: argini e fanghiglie.

Esemplari d'Erbario: Tarmassia di Isola della Scala (Di Carlo). Specie asiatica in espansione dapprima in Piemonte, poi in Lombardia e recentemente segnalata nel Veneto.



1534. Cyperus difformis L.
Sp. Pl. ed. II: 67 (1753).
BIBL. ver.: Cyperus difformis Goir., Fl. ver. I, 74; Cyperus difformis Poll., Fl. ver. I, 55.
NOME VOLGARE: Cipero delle risaie.
Geoelemento subcosmopolita (Europa S-orientale, Asia, Africa, America centrale).
1,2 T caesp PEA VI-X.

Ecologia: luoghi umidi, paludosi, risaie.

Esemplari d'Erbario: rive dell'Adige presso San Giovanni Lupatoto (Goir.); Tarmassia di Isola della Scala (Biadego), presso Vigasio (Mang.), Belfiore di Porcile (Goir.), risaia presso Legnago (Goir.), Erbè risaie!, Mozzecane prato umido (Di Carlo).



. Cyperus alternifolius L.
NOME VOLGARE: Falso papiro.
Geoelemento subcosmopolita coltivato.


Esemplare d'erbario: culta in Verona a Palazzo Gobetti (Di Carlo), culta in Verona all'ex Arsenale, sez. Botanica (Di Carlo). La specie non è inserita nella numerazione progressiva in quanto esclusivamente coltivata.





533 Gen. Schoenus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 26. 1754)

1535. Schoenus nigricans L.
Sp. Pl.: 43 (1753).
BIBL. ver.: Schoenus nigricans Goir., Fl. ver. I, 75; Schoenus nigricans Poll., Fl. ver. I, 52; Melanoschoenus palustris angustifolius Junci facie etc. Segu., Pl. ver. III, 70.
NOME VOLGARE: Giunco nero.
Geoelemento subcosmopolita (Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale e centrale).
1-5 H caesp PEai IV-VIII.

Ecologia: prati umidi, luoghi paludosi, torbiere.
Inquadramento fitosociologico: Caricion davallianae.

Esemplari d'Erbario: Garda nella Villa Albertini (Biadego), lungo il Benaco (Ton., Goir.); Sezano al roccolo Marchiori!; Borghetto di Valeggio (A.M.), Varaldo presso Vigasio (Goir.); Brentino alle pendici del Baldo (Goir.), Canova lungo la Valle dell'Adige (Goir.), Canova lungo l'Adige (Goir.), Pastrengo lungo il canale Biffis (Di Carlo).





534 Gen. Carex L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 420. 1754)

1536. Carex paniculata L.
Cent. Pl. 1:32 (1755).
BIBL. ver.: Carex paniculata Goir., Fl. ver. I, 83; Carex paniculata Poll., Fl. ver. III, 67.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Africa Soccidentale).
1,2 H caesp PEai V-VI.

Ecologia: paludi, torbiere basse.
Inquadramento fitosociologico: Megacaricion.

Esemplari d'Erbario: San Martino Buon Albergo (Ton., Goir.), Verona a San Michele (Ton.), Buttapietra (Goir.), Palude del Busatello (Di Carlo).



1537. Carex otrubae Podp.
in Spisy Přir. Fak. Masarykovy Univ. 12:15 (1922).
SYN.: Carex vulpina L. (1753).
BIBL. ver.: Carex vulpina Goir., Fl. ver. I, 82; Carex vulpina Poll., Fl. ver. III, 62; Carex vulpina Poll., Viagg. etc., 15; Carex palustris maior etc. Segu., Pl. ver. I, 123.
Geoelemento euri-mediterraneo-atlantico (Europa Soccidentale, Africa settentrionale, Asia Minore, Asia occidentale).
1-4 H caesp PEai IV-VI.

Ecologia: prati umidi, luoghi paludosi, boschi umidi.
Inquadramento fitosociologico: Potentillion anserinae.

Esemplari d'Erbario: riva del Laghetto del Frassino, Peschiera (Di Carlo); San Bonifacio (Goir.), Verona: Tombetta e Campo Marzo (Goir.), al Basso Acquar (Goir.), Porta Pellegrina (Goir.), Porto San Pancrazio (Ton.); Trezzolano!, Palude del Busatello San Pietro in Valle (Goir., Di Carlo), Pozzolengo!, Stazione ferroviaria di Castelnuovo del Garda (Di Carlo), Pastrengo (Lucato).



1538. Carex spicata Huds.
Fl. Angl.: 349 (1762).
SYN.: Carex contigua Hoppe (1885); Carex muricata L. (1753).
BIBL. ver.: Carex muricata Goir., Fl. ver. I, 82; Carex muricata Poll., Fl. ver. III, 63; Carex minor radice fibrosa etc. Segu., Pl. ver. I, 123.
NOME VOLGARE: Carice spigata.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Africa N-occidentale, Asia centro-sett.).
4-7 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: luoghi selvatici erbosi ed ombrosi.
Inquadramento fitosociologico: Atropetalia bella-donae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Coronetta (Goir.); Bosco Chiesanuova (Ton.), Monte Pastello presso la cima (Di Carlo); Peschiera del Garda!, Lazise in cult. (Goir., Lucato); Verona in Campo Marzo (Goir.), Verona a Porta San Giorgio (Goir.), Verona (Goir., Mang.), San Bonifacio (Ton.), San Martino Buon Albergo (Ton.), Verona a Santa Lucia presso Forte Gisella!, Verona al Fenilon!, Verona sulle Torricelle in pineta!, Verona Boscomantico!, dopo Montorio verso Trezzolano!, Parona vicino al Ponte per il Chievo!; in vico Tremniaco (A.M.).



1539. Carex pairae F. W. Schultz
Etude Carex 9 (1868).
SYN.: Carex pairae F. W. Schultz (1868).
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia, Africa N-occidentale).
1-7 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: luoghi selvatici erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Trifolion medii.

Esemplari d'Erbario: Cima di Monte Pastello (Di Carlo); Busatello, San Pietro in Valle, Gazzo Veronese (Di Carlo); Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).



1540. Carex divulsa Stokes in With.
Bot. Arr. Brit. Pl. ed. 2: 1035 (1782).
BIBL. ver.: Carex divulsa Goir., Fl. ver. I, 83; Carex divulsa Poll., Fl. ver. III, 64.
NOME VOLGARE: Carice a spighe separate.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa S-occidentale, Africa N-occidentale).
2-4 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: margini di strade, prati, boscaglie.
Inquadramento fitosociologico: Atropetalia bella-donae.

Esemplari d'Erbario: Verona Bastioni di San Zeno!, Verona!, Monte Arzan di Avesa!, tra Montorio e Trezzolano!, Verona a Santa Lucia perimetro interno di Forte Gisella (Di Carlo), Verona cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo).



1541. Carex praecox subsp. praecox Schreb.
Spic. Fl. Lips.: 63 (1771).
SYN.: Carex praecox Schreb.; Carex schreberi Schranck (1789).
BIBL. ver.: Carex praecox Goir., Fl. ver. I, 83; Carex Schreberi Poll., Fl. ver. III, 60; Carex Schreberi Poll., Viagg. etc., 15 et 81.
NOME VOLGARE: Carice precoce.
Geoelemento SE-europeo S-siberiano (Europa centrooccidentale, Asia occidentale e centro-sett.).
2-7 G rhiz PEai III-VI.

Ecologia: incolti, prati aridi.
Inquadramento fitosociologico: Festucetalia valesiaceae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Ton.), Monte Baldo a Noveza (Ton.); Cima del Monte Pastello (Di Carlo); Verona a Tomba (Goir.), alla Croce Bianca (Goir.), Verona in Corso Milano (Lucato); Selva di Progno (C.M.), Colle di San Leonardo (Goir.), Colli Veronesi (Goir.), Castello di Montorio (C.M.,!), colli di Verona alle Are (Biadego), Tregnago prati di Zambaldo (A.M.), prati a Grezzana (Ton.), Castagnè (Ton.), Monte Tondo in Valpantena (Ton.), Torricelle alle Case Vecchie (Di Carlo), Villa Forti sulle Torricelle!, Torricelle alle Colombare!.



1542. Carex remota L.
Fl. Angl.: 24 (1754).
BIBL. ver.: Carex remota Goir., Fl. ver. I, 84; Carex remota Poll., Fl. ver. III, 66; Carex angustifolia, caule triquetro etc. Segu., Pl. ver. I, 124.
NOME VOLGARE: Carice remota, Carice ascellare.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Caucaso, Asia occidentale, Africa S-occidentale).
2-4 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi ombrosi ed umidi, frassineti.
Inquadramento fitosociologico: Fraxinetalia.

Esemplari d'Erbario: Verona fuori Porta San Giorgio (Ton., Goir.), Verona al Pestrino e Campo Marzo (Goir.); Tregnago in loco Vico (A.M.), incolti ( Mang.).



1543. Carex leporina L.
Sp. Pl.: 973 (1753).
SYN.: Carex ovalis Good. (1794).
BIBL. ver.: Carex leporina Goir., Fl. ver. I, 83; Carex ovalis Poll., Fl. ver. III, 61; Carex radice fibrosa etc. Segu., Pl. ver. III, 84.
NOME VOLGARE: Carice piede di lepre.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia S-occidentale, Africa S-occidentale).
6-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi umidi dal piano all'orizzonte subalpino.
Inquadramento fitosociologico: Nardetea strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Val Basiana (Goir.), Noveza (Goir.;) Monte Baldo Campion (Goir.), Monte Baldo, Valfredda, Alle Acque Negre (Goir.), Monte Baldo alla Lonza, Novezina, Basiana (Goir), Monte Baldo a Tredespin, Colma di Malcesine (Goir.), Val Losana (Goir.). Spiazzoi (Goir.), Monte Malera (Goir.), Monte Posta (Goir.), Bosco Chiesanuova!; Garda nella Villa Albertini (Biadego); lungo l'Adige (Ton.), letto dell'Adige a San Giovanni (Goir.); Tregnago (A.M.).



1544. Carex echinata Murray
Prodr. Stirp. Gott. 76 (1770).
SYN.: Carex stellulata Good., Trans. Linn. Soc. II:144 (1794).
BIBL. ver.: Carex echinata Goir., Fl. ver. I, 84; Carex stellulata Goir., Fl. ver. I, 84; Carex stellulata Poll., Fl. ver. III, 65.
NOME VOLGARE: Carice stellare.
Geoelemento euroamericano (Europa, Asia temperata, Africa S-occidentale, America settentrionale).
6-9 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: luoghi umidi torbosi.
Inquadramento fitosociologico: Caricion fuscae.

Esemplari d'Erbario: Monti Lessini a Spiazzoi (Goir.).



1545. Carex davalliana Sm.
in Trans. Linn. Soc. London 5: 266 (1800).
SYN.: Carex dioica L. (1753).
BIBL. ver.: Carex davalliana Goir., Fl. ver. I, 82; Carex davalliana Poll., Fl. ver. III, 56; Carex dioica Poll., Viagg. etc., 56.
NOME VOLGARE: Carice di Davall.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia Minore).
1-5 H caesp PEai IV-VI.

Ecologia: fossati, sorgenti, prati umidi torbosi.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia davallianae.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco (Goir.), Garda (Goir.); San Michele Extra, Verona (Goir.); Valeggio (Goir.).



1546. Carex brunnescens subsp. brunnescens (Pers.) Poir.
in Lam., Encycl. Suppl. 3:286 (1813).
SYN.: Carex brunnescens Poir. (1813).
NOME VOLGARE: Carice brunastra.
Geoelemento circum-artico-alpino (Europa centrosett., Asia centro-sett. e orientale).
9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi selvatici, cespuglieti a Rhododendron e Alnus viridis, torbiere al di sopra del limite degli alberi.
Inquadramento fitosociologico: Nardion strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Tredespin (C.M.).



1547. Carex baldensis L.
in Cent. Pl. 2:32 (1756).
BIBL. ver.: Carex baldensis Goir., Fl. ver. I, 82; Carex baldensis Poll., Fl. ver. III, 57; Carex alpina capitulis albis etc. Segu., Pl. ver. I, 125.
NOME VOLGARE: Carice del Monte Baldo.
Geoelemento subendemico (Alpi centro-orientali).
2-9 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: ericeti, luoghi erbosi aridi, pascoli montani, rupi dell'orizzonte montano e subalpino, talvolta nella fascia collinare.
Inquadramento fitosociologico: Seslerion variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Ferrara (Mang., C.M., Biadego), Val Basiana (A.M., Biadego), Valfredda (Ton., Goir.), Noveza di Monte Baldo (Ton., C.M., Goir.), Campedello (Goir.), Monte Baldo al Bastion (Goir.), Monte Baldo lungo la Strada Graziani verso Bocca di Navene (!, Di Carlo), lecceta di Navene!, Passo di Novezzina!, Monte Baldo sotto il Monte Maggiore (Lucato); Corno d'Aquilio e Rocca Pia (Goir.), Carega da Passo Pertica allo Scalorbi (!, Di Carlo), Valle di Revolto prima di Campobrun!; circa Peri (Ton.).



1548. Carex hirta L.
in Sp. Pl.: 975 (1753).
BIBL. ver.: Carex hirta Goir., Fl. ver. I, 91; Carex hirta Poll., Fl. ver. III, 94.
NOME VOLGARE: Carice irta.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale).
1-7 G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi sabbiosi umidi, margini di fossati, incolti.
Inquadramento fitosociologico: Potentillo-Polygonetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Basiana (Goir.), Monte Baldo in Prabazar (Goir.), Monte Baldo lungo la Strada Graziani (Di Carlo); Lazise alla Quercia!, Bardolino lungo il Lago!, Lazise (Lucato); Verona in Campo Marzo (Ton., Goir.), San Michele (Goir.), Verona al Pestrino!, Verona cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo), Pozzolengo!; Custoza di Sommacampagna lungo il Tione (Di Carlo), località Porto di Legnago, riva sinistra dell'Adige (Di Carlo), Isola della Scala, palude Pellegrina (Di Carlo), sponda del Laghetto del Frassino, Peschiera (Di Carlo), stagno di San Giorgio in Salici (Di Carlo), Palude del Busatello, Gazzo Veronese (Di Carlo), Borghetto lungo il Mincio!; Grezzana (Ton.), Tregnago (A.M.).



1549. Carex acutiformis Ehrh.
in Beitr. Naturk. 4:43 (1789).
SYN.: Carex paludosa Good. (1794).
BIBL. ver.: Carex paludosa Goir., Fl. ver. I, 91; Carex paludosa Poll., Fl. ver. III, 90; Carex paludosa Poll., Viagg. etc., 15.
NOME VOLGARE: Carice tagliente.
Geoelemento eurasiatico (Asia centro-sett.; altrove naturalizzata).
1-4 He/G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi umidi, margine dei fossati, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Magnocaricion.

Esemplari d'Erbario: Fossi presso San Michele Extra (A.M., Ton.), Verona alle Ferrazze (Goir.), Verona al Boschetto lungo l'Adige (Di Carlo); Isola della Scala, palude Pellegrina (Di Carlo), riva del Laghetto del Frassino (Di Carlo), Palude del Busatello (Di Carlo); stagno di San Rocco di San Giorgio in Salici (Di Carlo).



1550. Carex riparia Curtis
in Fl. Londin. 2: tab. 190 (1783).
BIBL. ver.: Carex riparia Goir., Fl. ver. I, 91; Carex riparia Poll., Fl. ver. III, 91.
NOME VOLGARE: Carice spondicola.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia, Africa settentrionale).
1-4 He/G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: fossi, stagni, paludi, margini dei corsi d'acqua in genere.
Inquadramento fitosociologico: Magnocaricion.

Esemplari d'Erbario: Peschiera (Ton., Goir.); Zevio (A.M.), Verona San Michele Extra (Ton.), Verona (Goir.), argine dell'Adige a Parona!; Isola della Scala, palude Pellegrina (Di Carlo), sponde del Laghetto del Frassino (Di Carlo), Palude del Busatello, Gazzo Veronese (Di Carlo), rive del Mincio, Valeggio (Di Carlo), Erbè!, Pozzolengo!; Trezzolano!.



1551. Carex pseudocyperus L.
in Sp. Pl.: 978 (1753).
BIBL. ver.: Carex Pseudo-Cyperus Goir., Fl. ver. I, 91; Carex Pseudo-Cyperus Poll., Fl. ver. III, 87; Cyperus Pseudo-Cyperus Poll., Viagg. etc., 15; Cyperoides spica pendula breviore Segu., Pl. ver. I, 119 et III, 304.
NOME VOLGARE: Carice falso cipero.
Geoelemento subcosmopolita (Regioni temperate).
1-4 He/H caesp PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi umidi, paludi, alvei dei corsi d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Phragmitetalia communis.

Esemplari d'Erbario: Lazise (Goir.); lungo l'Adige a San Michele (Ton.); Palude del Busatello, San Pietro in Valle, Gazzo Veronese (Di Carlo), fossi a Vigasio (Goir.).



1552. Carex rostrata Stokes
in in With., Bot. Arr. Brit. Pl. ed. 2:1059 (1787).
SYN.: Carex ampullacea Good. (1794).
BIBL. ver.: Carex ampullacea Goir., Fl. ver. I, 91; Carex ampullacea Poll., Fl. ver. III, 92.
NOME VOLGARE: Carice rigonfia.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, America settentrionale).
2-7 He/G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: sponde di stagni, luoghi umidi.
Inquadramento fitosociologico: Magnocaricion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, lungo la Strada Graziani verso Bocca di Navene (Di Carlo), San Martino Buon Albergo (Ton.).



1553 Carex vesicaria L.
in Sp. Pl.: 979 (1753).
BIBL. ver.: Carex vesicaria Goir., Fl. ver. I, 91; Carex vesicaria Poll., Fl. ver. III, 93; Cyperoides vesicarium glabrum etc. Segu., Pl. ver. III, 74.
NOME VOLGARE: Carice vescicolosa.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, America settentrionale).
1,2 He/G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: margini dei fossi, stagni, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Magnocaricion.

Esemplari d'Erbario: Zevio (A.M.), Ponte di San Pancrazio (Ton.), al Giarone e al Casino (Ton., Goir.), Verona lungo l'Adige (Goir.), San Martino Buon Albergo (Ton.); Palude del Busatello (Di Carlo).



1554. Carex pendula Hudson
in Fl. Angl.: 352 (1762).
BIBL. ver.: Carex pendula Goir., Fl. ver. I, 88; Carex pendula Poll., Fl. ver. III, 84; Carex pendula Poll., Viagg. etc., 15.
NOME VOLGARE: Carice a spighe pendenti.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia centro-occidentale, Africa settentrionale).
1-5 He/H caesp PEai IV-VI.

Ecologia: fossi, boschi umidi, luoghi paludosi in genere.
Inquadramento fitosociologico: Fraxinetalia.

Esemplari d'Erbario: Lazise (Goir.), sponde del Laghetto del Frassino, Peschiera (Di Carlo), Lazise, interno al Camping La Quercia!, Peschiera!; luoghi paludosi intorno a Legnago (Ton.)., Palude del Busatello, Gazzo Veronese (Di Carlo).



1555. Carex sylvatica Hudson
in Fl. Angl.: 353 (1762).
SYN.: Carex drymeia Ehrh. (1781).
BIBL. ver.: Carex sylvatica Goir., Fl. ver. I, 90; Carex drymeia Poll., Fl. ver. III, 57; Cyperoides silvarum tenuius spicatum Segu., Pl. ver. I, 119; Carex Drymeia Poll., Viagg. etc.,125.
NOME VOLGARE: Carice delle selve.
Geoelemento europeo-asiatico occidentale (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boschi caducifogli freschi, luoghi selvatici in genere, nella fascia collinare e montana.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Ime (Goir.); Vajo Pissacavra (Goir.), faggeta a Camposilvano, valle delle Sfingi (Di Carlo), Velo (A.M.); Torri del Benaco (Goir.); Verona (Ton.); Vajo Borago!, Vajo Canova e Vajo Squaranto!.



1556. Carex capillaris L.
in Sp. Pl.: 377 (1753).
BIBL. ver.: Carex capillaris Goir., Fl. ver. I, 88; Carex capillaris Poll., Fl. ver. III, 85; Carex capillaris Poll., Viagg. etc.,121; Cyperoides alpinum, spicis seminibus pendulis, binis in summo caule Segu., Pl. ver. III, 83.
NOME VOLGARE: Carice capillare.
Geoelemento circum-artico-alpino (Regioni artiche alpine dell'Europa, Asia, America settentrionale).
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli elevati del Monte Baldo, dei Lessini e del Carega.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia davallianae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Creste di Sascaga (Biadego), Monte Baldo, Valle delle Buse (Ton., Goir., C.M.), Monte Baldo, Valle delle Pietre (Goir.), Monte Alba sopra Campofontana (C.M.), Malera sopra Revolto (C.M.).



1557. Carex flacca Schreber
in Spic. Fl. Lips.: [178]. (1771).
SYN.: Carex glauca Scop. (1772).
BIBL. ver.: Carex glauca Goir., Fl. ver. I, 88; Carex glauca Poll., Fl. ver. III, 88; Cyperoides alpina, caule imbecilli etc. Segu., Pl. ver. I, 121.
NOME VOLGARE: Carice glauca.
Geoelemento europeo (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-7 G rhiz PEai III-VII.

Ecologia: luoghi freschi umidi, boschetti, cespugli, macchie, prati.
Inquadramento fitosociologico: Mesobromion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Brentino (Goir.), Monte Baldo alla Lonza (C.M.), Monte Baldo lungo la Strada Graziani (Di Carlo); Bosco Chiesanuova (Goir.), Valon del Malera!; Scaveaghe di Garda, Monte Brè!, Albisano!, Torri del Benaco località Prandine (Di Carlo), Lecceta di Navene!; Verona, riva dell'Adige aCastelvecchio (Biadego), Buttapietra (Goir.); Avesa, oltre La Cola (!, Di Carlo), Vajo Borago (Di Carlo), Torricelle, Villa Forti!, Torricelle alle Case Vecchie!, Cancello!, Pigozzo!, tra San Peretto e Montecchio di Negrar!, Colli di Illasi, Colognola ai Colli!, Mazzurega!, Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton., Goir.), ai Finetti di Tregnago (C.M.), Orè di Grezzana (C.M.).



1558. Carex panicea L.
in Sp. Pl.: 977 (1753).
BIBL. ver.: Carex panicea Goir., Fl. ver. I, 87; Carex panicea Poll., Fl. ver. III, 81.
NOME VOLGARE: Carice miliacea.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia, Groenlandia).
2-4 G rhiz PEai IV-VII.

Ecologia: prati e pascoli umidi, torbiere, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Scheuchzerio-Caricetea fuscae.

Esemplari d'Erbario: fossato a Peschiera (Ton., Goir.,!), sponda del Lago del Frassino, Peschiera (Di Carlo); Verona in Campo Marzo (Ton.), dintorni di Verona (Goir.); lungo il Mincio al Paradiso (Ton.), Vacaldo presso Vigasio (Goir.); Ceraino (Ton.).

Nota: da Vigasio verso Castel d'Azzano si trova una chiesetta nei pressi della quale una volta c'era un laghetto. Qui dicono che si fosse accampato Barbarossa. Il laghetto faceva parte delle risorgive del posto.



1559. Carex michelii Host
in Syn. Pl.: 507 (1797).
BIBL. ver.: Carex Michelii Goir., Fl. ver. I, 90; Carex Michelii Poll., Fl. ver. III, 80.
NOME VOLGARE: Carice del Micheli.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa centro-merid. e orientale, Caucaso).
2-5 H caesp PEai V-VI.

Ecologia: macchie, boscaglie, cedui, prati.
Inquadramento fitosociologico: Quercetea pubescentis.

Esemplari d'Erbario: San Mauro di Saline (A.M.), Monte Pastello verso la vetta (Di Carlo); Lazise (Goir.), Costermano (Goir.), Torri del Benaco (Goir.), Albisano (Biadego); Boscomantico (Goir.); colline di Trezzolano (Ton.), Romagnano (Ton.), Colline Veronesi (Goir.), Colle delle Ungherine (Goir.), Bosco dell'Eremitaggio, Colli Veronesi (Ton.), Bussolengo, scarpata lungo il Biffis (Di Carlo), Avesa oltre La Cola (Di Carlo), Torricelle al Monte Croson!.



1560. Carex pilosa Scop.
in Fl. Carniol. ed. 22:226 (1772).
NOME VOLGARE: Carice pelosa.
Geoelemento europeo (Europa).
2-4 H caesp PEai IV-VI.

Ecologia: boschi a Quercus e Fagus.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Bosco di Santa Lucia a Sommacampagna (Di Carlo), Cimitero di Santa Lucia a Sommacampagna in verbis (Prosser).



1561. Carex distans L.
in Syst. Nat. ed. 10, 2:1263 (1759).
BIBL. ver.: Carex distans Goir., Fl. ver. I, 90; Carex distans Poll., Fl. ver. III, 77; Cyperoides spicis etc. Segu., Pl. ver. III, 77.
NOME VOLGARE: Carice a spighe distanziate.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-6 H caesp PEai IV-VIII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia caeruleae.

Esemplari d'Erbario: pendici del Baldo presso Brentino (Ton., Goir.), Monte Baldo, Costabella (Ton.), Peri (Ton.); Lago di Garda in località Scaveaghe (Goir.), Garda nella Villa Albertini (Biadego), Laghetto del Frassino, Peschiera (Di Carlo), Lazise nel Camping La Quercia!; Verona lungo l'Adige (Mang.), Verona in Campo Marzo (Goir.), lungo l'Adige a San Michele Extra e Basso Acquar (Goir.); Cogollo (A.M.), Rivoli (Ton.), ai Finetti di Tregnago (C.M.).



1562. Carex hostiana DC.
in Cat. Pl. Hort. Monsp.: 88 (1813).
SYN.: Carex hornschuchiana Hoppe (1824).
BIBL. ver.: Carex Hornschuchiana Goir., Fl. ver. I, 90.
NOME VOLGARE: Carice di Host.
Geoelemento europeo (Europa).
2-4 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: luoghi umidi, sorgenti, torbiere.
Inquadramento fitosociologico: Caricion davallianae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo da Tratto Spino a Cima Pozzette!; Peschiera in località Paradiso (Ton., Goir.); Rivoli (Ton.).



1563. Carex flava L.
in Sp. Pl.: 975 (1753).
BIBL. ver.: Carex flava Goir., Fl. ver. I, 89; Carex flava Poll., Fl. ver. III, 76.
NOME VOLGARE: Carice giallo.
Geoelemento euramericano (Europa, Caucaso, Asia centrale, Africa S-occidentale, America boreale).
4-7 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: luoghi acquitrinosi, torbiere, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia davallianae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo lungo la Strada Graziani!; Garda (Ton.), Val Volpara sul Benaco (Goir., C.M.), Garda in Villa Albertini (Biadego), sponde del Lago del Frassino, Peschiera (Di Carlo); dintorni di Verona (Goir.); campi nei dintorni di Villafranca (C.M.), Vigasio (Goir.); Rivoli (Ton., Goir.).



1564. Carex lepidocarpa Tausch
in Fl. (Regensburg). 17:179 (1844).
BIBL. ver.: Carex lepidocarpa Goir., Fl. ver. I, 89.
NOME VOLGARE: Carice a becco curvo.
Geoelemento euramericano (Europa, Africa settentrionale, America boreale).
2,3 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: torbiere, paludi, sorgenti ricche di calcare.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia davallianae.

Esemplari d'Erbario: luoghi umidi in Porto San Pancrazio (Goir.).



1565. Carex demissa Hornem.
in Fors. Oecon. Plantel. ed. 2:826 (1806).
SYN.: Carex oederi Retz. (1779).
BIBL. ver.: Carex Oederi Goir., Fl. ver. I, 89.
NOME VOLGARE: Carice dimessa.
Geoelemento euramericano (Europa, Asia occidentale e centro-sett., Africa N-occidentale).
2-4 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: luoghi erbosi umidi, torbiere, acquitrini.
Inquadramento fitosociologico: Scheuchzerio-Caricetea fuscae.

Esemplari d'Erbario: falde del Monte Pastello a Ceraino (Goir.); Lazise nel Camping La Quercia!; oltre il ponte a Porto San Pancrazio (Ton., Goir.); Ceraino (Ton., Goir., C.M.).



1566. Carex pallescens L.
in Sp. Pl.: 977 (1753).
BIBL. ver.: Carex pallescens Goir., Fl. ver. I, 87; Carex pallescens Poll., Fl. ver. III, 86 et Viagg. etc., 123.
NOME VOLGARE: Carice spermatofite-pallido.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia Minore, Asia centrale, America boreale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: prati magri, pascoli, radure, luoghi selvatici freschi in genere.
Inquadramento fitosociologico: Nardetea strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Ime (Goir.), Monte Baldo alla Papalina (Goir.) e all'Artillon (Goir.), in Priore e Campion (Goir.), Monte Baldo alla Lonza (Ton., Goir., C.M.), in Val Fredda (Ton., Goir.), Monte Baldo in Prabazar (Ton.), nei pascoli di Noveza (Ton.), Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo), Monte Baldo, località Due Pozze, Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo), Monte Baldo lungo la Strada Graziani!; Campofontana (C.M.), Monte Tondo (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Lessini ai Spiazzoi (Goir.); Vico di Tregnago (A.M.), Sentiero dei Busoni verso Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo).



1567. Carex halleriana Asso
in Syn. Stirp. Aragon.: 133 (1779).
SYN.: Carex alpestris All. (1785).
BIBL. ver.: Carex halleriana Goir., Fl. ver. I, 86; Carex alpestris Poll., Fl. ver. III, 82 et Viagg. Poll., 101.
NOME VOLGARE: Carice di Haller.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea, Europa centrale, Asia occidentale).
3-5 H caesp Peai III-V.

Ecologia: luoghi selvatici, boscaglie, macchie, leccete e querceti.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Goir.); dintorni di Giazza (Goir.), cima del Monte Pastello (Di Carlo); Torri del Benaco (Goir.), Garda in località Sabbionara!, Punta San Vigilio, Garda (Di Carlo), Torri del Benaco alle Prandine (!, Di Carlo), Scaveaghe di Garda!; Avesa!, Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Colle delle Ongarine, Avesa (Goir.), al Maso sopra Avesa (Goir.), Colli di Tregnago (C.M.), Colline Veronesi (C.M.), Torricelle alle Are (Goir.) , Vajo Borago (Di Carlo), alle Colombare, Torricelle!, Villa Piatti di Mizzole!, Costagrande di Avesa alle Scalucce!, Cancello!, tra Montorio e Trezzolano!, tra Mizzole e Pigozzo!, Vajo Canova!, Incaffi!; Bussolengo lungo il Biffis (Di Carlo).



1568. Carex digitata L.
in Sp. Pl.: 975 (1753).
BIBL. ver.: Carex digitata Goir., Fl. ver. I, 86; Carex digitata var. β Poll., Fl. ver. III, 71; Cyperoides spicis e summo caule etc. Segu., Pl. ver. III, 80.
NOME VOLGARE: Carice digitata.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia N-occidentale).
2-7,(8,9) H caesp Peai IV-V.

Ecologia: boschi ombrosi a latifoglie, peccete, macchie.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Spiazzi e Prabazar (Goir.), alla Corona (Goir.), al Maso (Goir.), Monte Baldo (Goir., C.M.), Monte Baldo lungo la Strada Graziani!; Romagnano (Ton.), Monte Pastello lungo il sentiero di Stramonte (Di Carlo), Cima di Monte Pastello!, Gruppo del Carega!, Campobrun!, Passo Pertica!, Valon del Malera, Carega (Tessari); Torri del Benaco in località Le Prandine!; Vajo Borago di Avesa (Goir., Di Carlo), Verona, sabbie dell'Adige, al Muro Lungo (Goir.), Boscomantico (Mang., Goir.); Badia Calavena (C.M.), Avesa nel Vajo Galina e Costagrande (Goir.,!), pressi di Tregnago (Biadego), Tregnago in loco dicto Gazà (A.M.), Orè prope Grezzana (C.M.), Lecceta di Navene!, Vajo Canova!, Pigozzo!, Montecchio di Negrar (Lucato).



1569. Carex ornithopoda Willd.
in Sp. Pl. 4:255 (1805).
BIBL. ver.: Carex ornithopoda Goir., Fl. ver. I, 86; Carex ornithopoda var. α Poll., Fl. ver. III, 70.
NOME VOLGARE: Carice piede d'uccello.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa).
3-9 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: boscaglie aride, macchie, prati aridi montani fino a subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Ericopinetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Creste di Sascaga (Biadego), Noveza (Ton.), Spiazzi (Ton., Goir.), Monte Baldo in Valbrutta (C.M.), alle Ime (Goir.), alle Acque Negre!, Monte Baldo verso Tratto Spino!, Monte Baldo da Tratto Spino verso Cima Pozzette!, Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo); Monte Malera (Goir.), Lessini sul Monte Posta (Goir.), Lessini (Goir.), Monti Lessini, dintorni di Podesteria!, Corno d'Aquilio!, Gruppo del Carega tra Passo Pertica e il rifugio Scalorbi!; San Martino Buon Albergo (Goir.), San Michele Extra (Ton.); Tregnago (C.M.), Monti Lessini, località Pidocchio di Sotto, pressi di Malga Lessinia, Erbezzo (Di Carlo), Monti Lessini, pascoli presso Malga Podesteria (Di Carlo).



1570. Carex ornithopodioides Hausm.
in Flora (Regensburg.) 36:225 (1853).
SYN.: Carex reclinata Facch. (1854); Carex subnivalis Arv.-T. (1872).
BIBL. ver.: Carex ornithopodioides Goir., Comunicazioni botaniche: "Di alcune stazioni veneto-trentine di Carex ornithopodioides (1907)".
NOME VOLGARE: Carice subnivale.
Geoelemento montano S-europeo (Pirenei, Alpi, Balcani).
8 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi erbosi selvatici, rupi e macereti calcarei.
Inquadramento fitosociologico: Arabidetalia caeruleae.

Esemplari d'Erbario: Campobrun e Monte Posta (Goir.).



1571. Carex humilis Leyss.
in Fl. Halens.: 175 (1761).
BIBL. ver.: Carex humilis Goir., Fl. ver. I, 86; Carex clandestina Poll., Fl. ver. III, 69 et Viagg. etc., 15.
NOME VOLGARE: Carice umile.
Geoelemento eurasiatico temperato (Europa, Asia).
2-5 H caesp Peai III-IV.

Ecologia: luoghi selvatici asciutti, prati aridi, pendii sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Madonna della Corona (Goir.); Roverè di Velo e Malera (A.M.), Corno d'Aquilio!, Monte Pastello lungo il sentiero di Stramonte (Di Carlo); Colli Benacensi (Ton.), Castelletto (Goir.), Lazise (Goir.), Pai di Torri del Benaco, località La Pozza (Di Carlo), Prandine di Torri del Benaco (!, Di Carlo), Garda ai Campiani!, Malcesine, prati a San Michele (Lucato); Quinzano a Villa Arvedi (Biadego); Castagnè (Ton.), presso Cogollo (C.M.), Grezzana e Romagnano (Goir.), Colle delle Ungherine (Goir.), Colli Veronesi (Goir.), alle Volpare in Valpantena (Goir.), dintorni di Trezzolano!, San Fidenzio!, Leccetadi Navene!, San Dionigi di Parona!, Monte Cucco!, Quinzano oltre il Cacciatore!, Torricelle ai Gaspari!, Roccolo Marchiori!, Colline di Avesa!, tra Mizzole e Pigozzo!, Cancello!.



1572. Carex caryophyllea La Tour.
in Chlor. Lugd.: 27 (1785).
SYN.: Carex verna Chaix (1787); Carex praecox Jacq. (1778), non Schreb.
BIBL. ver.: Carex verna Goir., Fl. ver. I, 85; Carex praecox var. α Poll., Fl. ver. III, 71; Cyperoides vernum caule rotundo etc. Segu., Pl. ver. I, 122.
NOME VOLGARE: Carice primaticcia, Carice precoce.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia centro-sett.; altrove naturalizzata).
2-7,(8,9) H scap Peai III-V.

Ecologia: luoghi erbosi selvatici, boschi, radure.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Goir.), Monte Baldo in Brentino (Goir.), Monte Baldo ai Colonei! e presso Tratto Spino!; Monte Zovo (Biadego), Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio!, Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo), Lessini sul Valon del Malera (Tessari), Monti Lessini pressi di Malga Lessinia, località Pidocchio di Sotto, Erbezzo (Di Carlo), Monti Lessini, pascoli oltre Malga Podesteria (Di Carlo); Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!; Verona in Basso Acquar (Goir.), Verona fuori Porta Nuova e Tomba (Goir.), Boscomantico (!, Lucato), Bosco Buri a San Michele!, Verona a Santa Lucia perimetro interno di Forte Gisella (Di Carlo); Valpantena presso Grezzana (Goir.), Parona oltre San Dionigi!, Avesa sul Monte Ongarine!, tra Montorio e Trezzolano!, alle Volparete di Grezzana (Lucato), Avesa, oltre La Cola (!, Di Carlo).



1573. Carex umbrosa Host
in Icon. Descr. Gram. Austriac. 1:52 (1801).
BIBL. ver.: Carex verna var. β umbrosa Goir., Fl. ver. I, 85; Carex umbrosa Poll., Fl. ver. III, 95.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Caucaso).
2-4 H caesp Peai IV-V.

Inquadramento fitosociologico: Carpinion betuli.

Esemplari d'Erbario: San Michele (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), Centore e prope San Michele e San Martino (Goir.); Torricelle di Verona!.



1574. Carex tomentosa L.
in Mant. Pl.: 123 (1767).
BIBL. ver.: Carex tomentosa Goir., Fl. ver. I, 84; Carex tomentosa Poll., Fl. ver. III, 74.
NOME VOLGARE: Carice a otricelli tomentosi.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia centro-sett.).
2-5 H caesp/G rhiz Peai IV-V.

Ecologia: prati umidi torbosi.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia caeruleae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, presso Brentino in località Il Castello (Goir.); in vico Vestena (A.M.); presso Lazise (Goir.); Lazzaretto di Verona (Ton., Goir.), lungo l'Adige a San Michele (Goir.), Torricelle alle Are (Goir.); presso Vigasio (Goir.), Villafranca (Ton., Goir.), lungo il Mincio al Paradiso (Ton.); Colli Veronesi (Ton.), ai Finetti di Tregnago (C.M.), Colline Veronesi al Bosco del Romitorio e Maso (Goir.).



1575. Carex ericetorum Pollich
in Hist. Pl. Palat. 2:580 (1777).
BIBL. ver.: Carex ericetorum Goir., Fl. ver. I, 85.
NOME VOLGARE: Carice degli ericeti.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia settentrionale).
6-9 H scap/G rhiz PEai IV-VII.

Ecologia: pinete della media e alta montagna.
Inquadramento fitosociologico: Pyrolo-Ericetea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Colma di Noveza e al Sasseto (Goir.).



1576. Carex montana L.
in Sp. Pl.: 975 (1753).
SYN.: Carex collina Willd.; Carex conglobata All. (1785).
BIBL. ver.: Carex montana Goir., Fl. ver. I, 85; Carex collina Poll., Fl. ver. III, 73; Carex collina Poll., Viagg. etc., 118; Cyperoides angustifolium montanum etc. Segu., Pl. ver. III, 79.
NOME VOLGARE: Carice pelosa.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Caucaso).
3-9 H caesp PEai III-VI.

Ecologia: prati aridi, boschi degradati.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Colma di Malcesine (Di Carlo); Monti Lessini ai Trachi (Goir.), Monti e Colli Veronesi (Ton., Goir.), Campofontana (Biadego), Monte Tosato, oltre Scalucce (Di Carlo), Sega di Ala, Sentiero dei Busoni!, Corno d'Aquilio!, Monte Cucco sopra Sezano!; Scaveaghe di Garda!; Avesa (Goir.), Colline di Verona, alle Are (Goir.), Colli Veronesi alle Volpare (Goir.), Boscomantico (Ton.), Villa Piatti a Mizzole!; Orè presso Grezzana (C.M.), Tregnago località Gazà (A.M.), San Dionigi di Parona!, Roccolo Marchiori sopra Sezano!, Vajo Galina verso Costagrande!, Cancello!.



1576 bis. Carex pilulifera L. subsp. pilulifera
in Sp. Pl.: 976 (1753).
NOME VOLGARE: Carice pallottolina.


Esemplari d'Erbario: a tuttoggi questa specie non è presente in VER.

Nota: secondo Prosser et al in "Flora Illustrata del Monte Baldo" questa carice cresce sul Monte Baldo tra Pra' Bestemà e Tranze, tra Passo Campione e Cavallo di Novezza a circa 400 m a N-NE di Bocca delle Scalette. Inoltre la sua presenza sarebbe confermata per i Monti Lessini.



1577. Carex alba Scop.
in Fl. Carniol. ed. II, 2:216 (1772).
BIBL. ver.: Carex alba Goir., Fl. ver. I, 87; Carex alba Poll., Fl. ver. III, 68; Cyperoides polystachyon etc. Segu., Pl. ver. III, 82.
NOME VOLGARE: Carice bianca.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia occidentale e centrale).
2-9 G rhiz PEai IV-VII.

Ecologia: boschi aridi, su terreno calcareo.
Inquadramento fitosociologico: Erico-Pinion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo da Rivalta a Feste (Goir.), Valfredda (Goir.), Monte Baldo, Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Monte Baldo, Sentiero del Ventrar!, Lecceta di Navene!; Monte Pastello (Goir.,!), Rocca Pia al Corno d'Aquilio (Biadego), Velo in località Comerlati (A.M.), sopra Giazza (C.M.), Sega di Ala!, Bosco Chiesanuova, Valon del Malera!, Cima del Monte Pastelletto (Di Carlo); Torri del Benaco (Goir.), Costermano (Goir.); presso l'Adige a Tomba (Goir.), Verona Boscomantico!; Val Squaranto (Goir.), Vajo dell'Anguilla!.



1578. Carex liparocarpos Gaudin
in Etrennes Fl.: 153 (1804).
SYN.: Carex nitida Host (1801).
BIBL. ver.: Carex nitida Goir., Fl. ver. I, 88; Carex nitida Poll., Fl. ver. III, 82; Carex verna Poll., Viagg. etc., 101.
NOME VOLGARE: Carice lustra (lucida).
Geoelemento S-europeo S-siberiano (Europa centromerid. orientale).
2-7 G rhiz Peai III-V.

Ecologia: prati aridi steppici.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: pendici del Monte Baldo presso Brentino (C.M.); Garda, Villa Albertini (Biadego), Colli Benacensi (Mang.); San Michele Extra (Ton.), Verona alla Biondella (C.M.), Verona Campo Marzo (Goir.), lungo l'Adige al Forte Santa Caterina (Goir.), Forte San Zeno (Lucato); San Giorgio in Salici, Sona (Di Carlo), Colli di Avesa!, Trezzolano!.



1579. Carex sempervirens Vill.
in Hist. Pl. Dauphine 2:214 (1787).
BIBL. ver.: Carex sempervirens Goir., Fl. ver. I, 89; Carex sempervirens Poll., Fl. ver. III, 78; Carex ferruginea Poll., Viagg. etc., 97 et 122; Cyperoides alpinum saxatile etc. Segu., Pl. ver. III, 73.
NOME VOLGARE: Carice semprespermatofite.
Geoelemento montano S-europeo (Europa centro- meridionale montana).
6-9 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: pascoli subalpini su terreno calcareo.
Inquadramento fitosociologico: Elyno-Seslerietea variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Coste dell'Artillon (Ton., Goir.), Monte Baldo (Goir., Ton., C.M.,!) Monte Baldo cima Telegrafo (C.M.), Monte Baldo in Valgrande (Goir.), Monte Baldo in Valbrutta (C.M., Biadego), Monte Baldo lungo il Sentiero del Ventrar!, Monte Baldo Cima Pozzette!, Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Monte Baldo da Tratto Spino verso Cima Pozzette!, Monte Baldo in Val Dritta e Val Larga!, Monte Baldo, Cima Telegrafo!, Monte Baldo al Coal Santo!, Monte Baldo, Cima Valdritta (Lucato); Monte Posta, Giazza (C.M.), Gruppo del Carega!, Malga San Giorgio!, Monte Carega, salendo verso il rifugio Scalorbi (Di Carlo), Gruppo del Carega da Scalorbi a Fraccaroli (Di Carlo), Lessini nel Valon del Malera (Tessari); Tregnago, Monte Gazà (A.M.), Monti Lessini, pressi di Malga Lessinia località Pidocchio di Sotto, Erbezzo (Di Carlo), Monti Lessini, pascoli oltre Malga Podesteria, Erbezzo (Di Carlo).



1580. Carex firma Host
in SYN. Pl.: 509 (1797).
BIBL. ver.: Carex firma Goir., Fl. ver. I, 89; Carex firma Poll., Fl. ver. III, 83 et Viagg. etc., 97 et 101.
NOME VOLGARE: Carice rigida.
Geoelemento montano S-europeo (Europa centro-merid. montana).
8,9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli alpini (e subalpini) su terreno calcareo.
Inquadramento fitosociologico: Caricenion firmae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo Costabella (Goir.), Monte Baldo Val delle Pietre (Ton.), Monte Baldo Val degli Ossi (Ton., Goir.), Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!; Revolto (C.M.), Campobrun, Lago Secco (C.M.), Passo della Lora (Goir.), Monte Posta (Goir.), Gruppo del Carega verso il Rifugio Fraccaroli (Di Carlo), tra Revolto e Campobrun!, Valon del Malera (Tessari), Gruppo del Carega!, Malga San Giorgio!.



1581. Carex mucronata All.
in Fl. Pedem. 2:268 (1785).
BIBL. ver.: Carex mucronata Goir., Fl. ver. I, 88; Carex mucronata Poll., Fl. ver. III, 75 et Viagg. etc., 117; Cyperoides alpinum saxsatile etc. Segu., Pl. ver. III, 80.
NOME VOLGARE: Carice mucronata.
Geoelemento montano SE-europeo (Europa centromerid. e orientale montana).
4-9 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: pendii rocciosi, rupi.
Inquadramento fitosociologico: Seslerion variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Novezina (Ton., Goir.), Monte Baldo in Costabella (Goir., C.M.), Monte Baldo alla Corona (Goir., C.M.), Novezina (sic, C.M.), Monte Baldo al Coal Santo (Goir.), Monte Baldo al Sassetto (Goir.), Monte Baldo al Monte Maggiore (Goir.), Monte Baldo!; Revolto (C.M.), Passo della Lora (Goir.), Giazza (Goir.), da Passo Pertica a Campobrun (C.M.), Monte Forzelin (C.M.), Giazza (Ton.), Gruppo del Carega da Scalorbi a Fraccaroli (Di Carlo), Monte Carega, oltre Passo Pertica (Di Carlo), Monte Pastello in località Molane (Di Carlo), Cima del Monte Pastello (Goir., Di Carlo), tra Scalorbi e Passo Pertica!, Corno d'Aquilio!, Gruppo del Carega!, Valon del Malera (Tessari), rocce dei Busoni a Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo).



1582. Carex ferruginea subsp. austroalpina (Bech.) W. Dietr.
in Feddes Repert. 75:18 (1967).
SYN.: Carex ferruginea Scop. (1772).
BIBL. ver.: Carex ferruginea Goir., Fl. ver. I, 89; Carex brachystachys Poll., non L., Fl. ver. III, 80.
NOME VOLGARE: Carice ferruginea.
Geoelemento montano S-europeo (Europa centro-merid. montana).
6-9 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: pascoli, pendii erbosi, luoghi rupestri.
Inquadramento fitosociologico: Caricenion austroalpinae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Coste dell'Artillon (C.M.), Valle degli Ossi (Ton., Goir.), Noveza (Ton., Goir.), alla Corona (Ton., Goir.), Valle delle Pietre (Goir.), Monte Baldo, Sentiero del Ventrar!, Cima Pozzette!, Monte Baldo lungo la Strada Graziani, Bocca di Navene!, Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, Ferrara di Monte Baldo (Lucato), Coal Santo (Lucato), Monte Baldo al Telegrafo (Lucato); Rocca Pia (Biadego), sopra Revolto (C.M.), dintorni di Giazza (C.M.), Monte Trapola, Campobrun e Pertica (Goir.), Monte Carega oltre il rifugio Pertica (Di Carlo), Monti Lessini, Bocca Gaibana (Di Carlo), Monte Pastello, località Molane (Di Carlo), Monte Pastelletto (Di Carlo), Gruppo del Carega, Campobrun!, Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla al Bivio col Vajo dei Modi!, verso il Passo della Lora!.



1583. Carex brachystachys Schrank
in Schrank et K. Moll., Naturhist. Briefe Oesterreich. 2:285 (1785).
SYN.: Carex tenuis Host (1809).
BIBL. ver.: Carex tenuis Goir., Fl. ver. I, 90.
Geoelemento montano S-europeo (Europa centrale e meridionale).
6-9 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: rupi umide, pascoli rocciosi.
Inquadramento fitosociologico: Cystopteridion fragilis.

Esemplari d'Erbario: sopra Revolto (C.M.), Monte della Lobbia (Goir.), Gruppo del Carega!.



1584. Carex atrata L. subsp. atrata
in Sp. Pl.: 976 (1753).
BIBL. ver.: Carex atrata Goir., Fl. ver. I, 84; Carex atrata Poll. var. α, Fl. ver. III, 58.
NOME VOLGARE: Carice nera.
Geoelemento artico-alpino (Pirenei, Alpi, Carpazi, Regioni artiche).
8,9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli subalpini su terreni calcarei.
Inquadramento fitosociologico: Oxytropidion-Elynion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valle delle Pietre (Goir., Ton.), Monte Baldo, Valle degli Ossi (Goir.).



1585. Carex parviflora Host
in Icon. Descr. Gram. Austriae 1:84 (1801).
SYN.: Carex nigra Bell. in All. (1785).
BIBL. ver.: Carex nigra Goir., Fl. ver. I, 84.
NOME VOLGARE: Carice a piccoli fiori.
Geoelemento montano S-europeo (Asia occidentale).
8,9 H caesp pEAi VIII-IX.

Ecologia: prati e pascoli subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Arabidetalia caeruleae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valle delle Pietre (Ton., Goir., C.M.), Monte Baldo in Valle degli Ossi (Ton., Goir.), Monte Baldo in Valgrande (Ton., Goir.), Monte Baldo, Cima dell'Artillon (Goir.), Monte Baldo fra Tratto Spino e Cima Pozzette!; Monti Lessini in Monte Posta (Goir., C.M.), Monte Carega in Valle di Revolto e Campobrun!.



1586. Carex elata All.
in Fl. Pedem. 2:272 (1785).
SYN.: Carex stricta Good. (1794), non Lam. (1789).
BIBL. ver.: Carex stricta Goir., Fl. ver. I, 87; Carex stricta Poll., Pl. ver. III, 83.
NOME VOLGARE: Careza.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Caucaso, Africa settentrionale).
1-5 H caesp Peai IV-V.

Ecologia: luoghi paludosi, stagni, sponde dei corsi d'acqua assieme ad altre alte carici.
Inquadramento fitosociologico: Magnocaricion.

Esemplari d'Erbario: sponde del Lago del Frassino, Peschiera (Di Carlo); lungo l'Adige a Verona (Ton., Goir.); fossi a Vigasio (Goir.), Isola della Scala, palude della Pellegrina (Di Carlo), Palude del Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo), Erbè, Sguazzo di Onnie!, Valeggio lungo il Mincio!, Pozzolengo!; Rivoli (Ton., Goir.).



1587. Carex nigra (L.) Reichard
in Flor. Moeno-francof. 2:96 (1778).
SYN.: Carex fusca All. (1785), p.p.; Carex goodenowii Gay (1839).
BIBL. ver.: Carex nigra Goir., Fl. ver. I, 84.
NOME VOLGARE. Carice nero.
Geoelemento orofita S-europeo (Europa, Asia, Africa settentrionale, America).
1-4 G rhiz PEai V-VII.

Inquadramento fitosociologico: Scheuchzerio-Caricetea fuscae.

Esemplari d'Erbario: circa Peschiera (Goir.); lungo l'alveo dell'Adige a San Michele (Ton.), presso il Casino e il Giarone a San Michele Extra (Ton.); Varaldo, prope Vigasio (Goir.).



1588. Carex acuta L.
in Sp. Pl.: 978 (1753).
SYN.: Carex gracilis Curt.
BIBL. ver.: Carex acuta Goir., Fl. ver. I, 87; Carex acuta Poll., Pl. ver. III, 89.
NOME VOLGARE: Careza.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia occidentale e centro-sett., Africa settentrionale occidentale).
1-4 G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi umidi, paludi, torbiere.
Inquadramento fitosociologico: Magnocaricion.

Esemplari d'Erbario: riva dello stagno a San Rocco di San Giorgio in Salici (Di Carlo); fosso a Campo Marzo (Biadego), Verona oltre il Ponte di San Pancrazio (Ton., Goir.), Verona lungo l'Adige (Ton., Goir.), fuori Porta Pellegrina (Ton.).



. Carex rupestris All.
in Fl. Pedem. 2: 264 (1785).
BIBL. ver.: Carex rupestris Goir., Fl. ver. I, 82.
NOME VOLGARE: Carice delle creste.

Esemplari d'Erbario: in VER non esistono esemplari di questa specie, ma secondo Prosser et al. (l.c.) cresce sui crinali rocciosi battuti dal vento e sul Monte Baldo è presente nelle zone più elevate.

Nota: Nei pascoli rupestri subalpini del Monte Baldo (Gelmi).












Ord. Graminales ↑↑↑↑

CXV. Fam. Poaceae ↑↑↑


535. Gen. Festuca L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 41. 1737)

1589. Festuca paniculata (L.) Schinz. et Thell.
in Verz. Sämerein Früchte Bot. Gart. Univ. Zürich: 4 (1911).
SYN.: Festuca spadicea L.
BIBL. ver.: Festuca spadicea Goir., Fl. ver. I, 57.
NOME VOLGARE: Festuca pannocchiuta.
Geoelemento mediterraneo montano (Europa centrale e meridionale, Africa settentrionale occidentale).
6-9 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: luoghi aridi, sassosi, pascoli montani e subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Juncetea trifidi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Ton., Goir.), Monte Baldo in Maor (Goir.), Monte Baldo, Val Losana (Goir.), ai Colonei (Goir.), Naole (Goir.), Monte Baldo creste Pra' Giulian (C.M.), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), Monte Baldo al rifugio Chierego (Lucato); Vajo dell'Anguilla (Mang.); dintorni di Grezzana (Mang.).



1590 Festuca spectabilis Bertold.
Fl. Ital. 1:612 (1835).
SYN.: Festuca sieberi Tausch.
BIBL. ver.: Festuca spectabilis Goir., Fl. ver. I, 58; Festuca spadicea β nemorosa Poll., Fl. ver. I, 117.
NOME VOLGARE: Festuca dei ghiaioni.
Geoelemento endemico (Alpi orientali).
4-9 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: luoghi sassosi, sfatticcio calcareo, pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Stipion calamagrostis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo all'Altissimo di Nago (Goir.), Monte Baldo a Giare di Valbrutta (Goir.), alla Corona (Ton., Goir.), Ferrara di Monte Baldo (C.M.), Monte Baldo a Campedello (Biadego), Monte Baldo verso l'Eremo dei S.S. Benigno e Caro!, Lecceta di Navene!; Cima di Monte Pastello (Goir., Di Carlo), al Corno d'Aquilio verso Cima Rocca Pia (Di Carlo), Monte Ongarine, versante Quinzano!.



1591. Festuca altissima All.
Auct. Fl. Pedem.: 43 (1789).
SYN.: Festuca sylvatica (Pollich) Vill.
NOME VOLGARE: Festuca altissima.
Geoelemento centro-europeo subatlantico (Europa, Asia occidentale centrale e settentrionale).
4-7 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: boschi montani.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Lessini nel Vajo dell'Anguilla al bivio con Vajo dei Modi!.



1592. Festuca gigantea (L.) Vill.
Hist. Pl. Dauphinè 2:110 (1787).
SYN.: Bromus giganteus L. (1753).
BIBL. ver.: Festuca gigantea Goir., Fl. ver. I, 57.
NOME VOLGARE: Festuca maggiore.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia occidentale e centrale).
2-5 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi umidi e luoghi ombrosi.
Inquadramento fitosociologico: Fraxinetalia.

Esemplari d'Erbario: Valle dei Finetti presso Tregnago (Goir.), Centro località ai Molini (Goir., C.M.), Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo).



1593. Festuca pratensis subsp. pratensis Huds.
Fl. Anglica: 37 (1762).
BIBL. ver.: Festuca pratensis Goir., Fl. ver. I, 56; Festuca pratensis Poll., Fl. ver. I, 118; Gramen loliaceum elatius, locustis modo muticis etc. Segu., Pl. ver. I, 337.
NOME VOLGARE: Festuca dei prati.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia).
2-7 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: prati, pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatherethea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Spiazzi (Biadego), Monte Baldo ai Lumini (Mang.), Monte Baldo in Ferrara, letto del Pissol (Goir.), Monte Baldo ai Colonei (Goir.); Vajo del Falcone (Goir.), Monte Pastello lungo la Strada della Bocchetta!, Monte Pastello presso il Forte di Monte!, Trezzolano!; Bardolino (Lucato); Verona (Goir.), Colle di Santa Cristina (Goir.), Verona in Piazza d'Armi (Goir.), Extra Porta Pellegrina (A.M.), Verona in Campo Marzo (Ton., Goir.), Riva dell'Adige a San Michele (Biadego), Orto Botanico Veronese (Mang.), Verona lungo l'Adige!, Verona al Boschetto!, Verona al Bosco Buri di San Michele!, Verona in Via della Spianà!, Verona nell'area del Quadrante Europa!, Boscomantico (Lucato); Albaro (Mang.); Avesa nel Vajo Galina (Di Carlo), Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo).



1594. Festuca arundinacea Schreb.
Spic. Fl. Lips.: 57 (1771).
SYN: Festuca arundinacea subsp. fenas (Lag.) Arcangeli.
BIBL. ver.: Festuca arundinacea Goir., Fl. ver. I, 56; Festuca arundinacea Poll., Fl. ver. I, 118.
NOME VOLGARE: Festuca falascona.
Geoelemento paleo temperato (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, prati umidi,sponde.
Inquadramento fitosociologico: Potentillo-Polygonetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Ferrara, letto del Pissol (Goir.); Monte Precastio (C.M.), Monte Viacara (C.M.), Monte Lavè sui Lessini (Goir.), Tregnago a Calavena (Goir.), Tregnago (C.M.), Vico di Tregnago (C.M.), Vajo Squaranto (Goir.); al Porto di San Giovanni Lupatoto (Goir.), Verona alle Basse di San Michele (Goir.), rive dell'Adige a San Michele (Biadego), presso il Casino e il Ponte a San Pancrazio (Mang., Goir., Biadego), alla Manbrotta e Casino (Ton.), fuori Porta Pellegrina (A.M.), Porto San Pancrazio (C.M.),fossi di Verona (Goir.); Bevilacqua (Ton.), Legnago (Ton.), Legnago località La Rostra (Di Carlo); Montorio (Mang.).



1594 bis. Festuca pulchella subsp. jurana Gren.
Fl. jurass. 925 (1869).
NOME VOLGARE: Festuca del Giura.


Esemplari d'Erbario: a tuttoggi non vi sono esemplari in VER. Secondo Prosser et al. (l.c.) la specie è presente nel territorio veronese nell'Alta Lessinia e per il Monte Baldo alla base del versante Nord della Vetta delle Buse.



1595. Festuca alpestris R. et S.
Syst. Veg. 2:722 (1817).
SYN: Festuca varia aggr.
BIBL. ver.: Festuca alpestris Goir., Fl. ver. I, 57; Festuca duriuscula μ Poll., Fl. ver. I, 120.
NOME VOLGARE: Festuca alpestre.
Geoelemento endemico (Alpi meridionali orientali).
3-9 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: pascoli aridi, luoghi sassosi calcarei.
Inquadramento fitosociologico: Caricenion austroalpinae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, alle Giare di Valbrutta (Goir.), Monte Baldo ai Crosati (Goir.), Monte Baldo, Valle del Bastion (Goir.), Monte Baldo alla Creta (Goir.), Monte Baldo in Cerbiol (Goir.), Monte Baldo alla Ferrara (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Monte Baldo alla Colma di Noveza (Goir.), Monte Baldo, Sentiero del Ventrar (Di Carlo), Monte Baldo lungo la Strada Graziani!; Lessini in Campobrun (Goir.), Cima Malera (Goir.), Vajo dei Falconi (Goir., Lucato), alle Scalucce prope Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Valpantena al Mado (Goir.), Valpantena ad Alcenago (Goir.), alla Sega (Goir.), Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio verso Rocca Pia (Di Carlo), Corno d'Aquilio!, Monte Pastello, sentiero di cresta (!, Di Carlo), Monti Lessini, pressi di Malga Malera di Sopra, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Sentiero dei Busoni verso Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo).

Nota: Festuca varia Haenke in Jacq. è presente in VER; secondo "Flora Alpina" di D. Aeschimann et al. (2004) risulta però essere un aggregato di Festuca alpestris R. et S.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valle della Creta (Ton.), Monte Baldo a Cerbiol (Ton.); Monti Lessini a Bosco Chiesanuova (Biadego), Covoli di Velo (A.M.), Monti Lessini (Ton.), Monte Posta (C.M.); Valpantena sulle rupi (Ton.), rupi di Falasco presso Grezzana (C.M.).



1596. Festuca quadriflora Honck.
Verz. Gew. Teutschl.: 271.
SYN: Festuca pumila Chaix (1782).
BIBL. ver.: Festuca pumila Goir., Fl. ver. I, 58.
NOME VOLGARE: Festuca dei seslerieti.
Geoelemento orofita S-europeo (Europa centro-merid. montana).
8,9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: pascoli, luoghi sassosi calcarei a Sesleria varia.
Inquadramento fitosociologico: Seslerion variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, creste di Sascaga (Biadego), Monte Baldo Cima Telegrafo (C.M.), Monte Baldo, rarissima (C.M.), Monte Baldo all'Altissimo di Nago (Goir.), Monte Baldo in Valgrande (Goir.); Cima Carega (C.M.), Monte Carega!.



1597. Festuca norica (Hack.) K. Richter
Pl. Eur. 1:99 (1890).
SYN: Festuca rubra var. norica Hack. (1882).
NOME VOLGARE: Festuca austriaca.
Geoelemento endemico E-alpico (Alpi orientali).
6-9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: pascoli soleggiati, ghiaioni consolidati.
Inquadramento fitosociologico: Seslerietalia variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valle delle Pietre (Ton., Goir.), Monte Baldo, pascoli (Ton., Goir.), Monte Baldo, Colma di Valbrutta (Goir.), Monte Baldo in Costabella (Goir.), Monte Baldo alla Colma del Bastion (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Monte Baldo all'Altissimo di Nago (Goir.), Monte Baldo alla Colma di Noveza (Goir.); Carega, Cima Posta (Ton., Goir.).



1598. Festuca heterophylla Lam.
Fl. Franç. 3:600 (1779).
BIBL. ver.: Festuca heterophylla Goir., Fl. ver. I, 54.
NOME VOLGARE: Festuca dei boschi, Festuca a foglie disuguali.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa).
2-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boschi e luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Carpinion betuli.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo all'Ortigara (Ton.), Monte Baldo, Val delle Pietre (C.M.), Monte Baldo, Creste dell'Artillon (C.M.), Monte Baldo a Pragazano (Goir.), Monte Baldo, Val delle Buse (Goir.); Gruppo del Carega!, Monte Pastello, località Molane (Di Carlo); San Michele Extra (Biadego), Boscomantico (Ton., Goir.), alle Basse di San Michele (Goir.), Verona, Mura di Porta Nuova!; Tregnago (C.M.), circa Montecchio (Goir.), Mizzole, Villa Piatti!.



1599. Festuca nigrescens Lam.
Encycl. 2:460 (1782).
SYN: Festuca rubra subsp. commutata Setter (1977).
BIBL. ver.: Festuca nigrescens Goir., Fl. ver. I, 55.
NOME VOLGARE: Festuca dei nardeti.
Geoelemento circumboreale (Alpi).
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: prati montani e subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Nardion strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo all'Ortigara (Ton., Goir.), Monte Baldo in Val delle Buse e delle Pietre (Ton., Goir.), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo).



1600. Festuca rubra L. subsp. rubra
Sp. Pl.: 74 (1753).
BIBL. ver.: Festuca rubra Goir., Fl. ver. I, 54.
NOME VOLGARE: Festuca rossa.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa settentrionale e America settentrionale).
2-9 H caesp PEAi V-IX.

Ecologia: prati e pascoli dall'alta pianura all'orizzonte subalpino.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Valfredda a Naole (Ton., Goir.), Monte Baldo, presso rifugio "Fiori del Baldo" Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo); Passo della Lora (Goir.), Monti Lessini, pascoli elevati (Goir.), Monte Tondo (Goir.), al Maso (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), tra Passo Pertica e Scalorbi!, Monte Carega!, Valon del Malera (Tessari), Lessini al Branchetto!, al Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla al Bivio Vajo dei Modi!, Monte Carega presso rifugio Scalorbi (Di Carlo); Torri del Benaco, località Prandine (Di Carlo), Pastrengo in località San Zeno (Di Carlo), Bardolino località Sem (Lucato), Bardolino contrada Rocca (Lucato); Verona lungo l'Adige alla Rotta Fuini (Goir.), Extra Porta Nuova (Goir.), Extra Porta Pellegrina (Goir.), Verona lungo l'Adige (Goir.), Verona presso Ponte Garibaldi!; Colle delle Ungherine (Goir.), colli di Quinzano (Goir.), Moruri!, sopra Quinzano verso il Cacciatore!, Monte Cucco sopra Sezano!, pressi di Cancello!, pressi di Pigozzo!, Montecchio di Negrar presso il cimitero!, Avesa (Lucato), Vajo Borago di Avesa (!, Di Carlo).



1601. Festuca trichophylla subsp. trichophylla (Gaudin) K. Richter
Pl. Eur. I: 100 (1890).
SYN: Festuca rubra var. trichophylla Ducr. (1828).
NOME VOLGARE: Festuca a foglie capillari.
Geoelemento S-europeo (Europa centro-merid.).
2-5 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: prati umidi, molinieti.
Inquadramento fitosociologico: Molinion.

Esemplari d'Erbario: Albarelle di San Martino Buon Albergo, sponda di fosso (Di Carlo). Segnalato anche per il Monte Baldo da Prosser et al. in località Valmagra sotto Albisano e presso Rubiana di Sotto.



1602. Festuca alpina subsp. alpina Suter
Helvet. Fl. I: 55 (1802).
BIBL. ver.: Festuca alpina Goir., Fl. ver. I, 54.
NOME VOLGARE: Festuca delle Dolomiti.
Geoelemento montano S-europeo (Europa centro-merid. montana).
6-9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: rupi calcaree, pascoli alto-montani.
Inquadramento fitosociologico: Potentillenion caulescentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Coal Santo (Goir.), nella Valle del Bastion (Ton.*, Goir.), Valle delle Pietre (Goir., Ton.*, C.M.), Valfredda (Goir.), Valle degli Ossi (Ton.*, Goir.), Monte Posta (Goir.).

*In VER. sub Festuca halleri All.



1602 bis. Festuca austrodolomitica Pils. et Prosser in Pl. Syst. Evol. 195: 188 (1995).
NOME VOLGARE: Festuca delle Dolomiti meridionali. Geoelemento endemico.


Esemplari d'Erbario: a tuttoggi non vi sono esemplari in VER.



1602 ter. Festuca stenantha (Hack.) K. Richt.
Pl. Eur. I: 96 (1890).
SYN: Festuca ovina var. stenantha Hack. (1882).
NOME VOLGARE: Festuca a fiori stretti.


Esemplari d'Erbario: a tuttoggi non vi sono esemplari in VER; secondo Prosser et al. è stata rinvenuta sul Monte Baldo nella Valle degli Ossi e presso il Buso delle Taccole; è stata raccolta inoltre in Alta Lessinia nel 2002.



1603. Festuca filiformis Pourr.
in Mem. Acad. Toulouse 3:319 (1788).
SYN: Festuca capillata Lam.; Festuca tenuifolia Sibh.
BIBL. ver.: Festuca ovina sensu ampl. var. capillata Goir., Fl. ver. I, 52; Festuca ovina β spiculis muticis Poll., Viagg. etc., 127.
NOME VOLGARE: Festuca con foglie capillari.
Geoelemento centro-europeo (Europa, soprattutto occidentale).
6,7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: pascoli e luoghi selvatici rupestri della collina e dell'orizzonte montano.
Inquadramento fitosociologico: Quercion robori-sessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: Lessini ai Trachi (Goir.).

Nota: Secondo Prosser (l.c.) rinvenuta sul Monte Baldo a Porcino e Broieschi in castagneto e in Prada Alta sopra il Baito Scala.



1604. Festuca ovina s.l. L.
Sp. Pl.: 73 (1753).
BIBL. ver.: Festuca ovina L., sensu ampliss. Goir., Fl. ver. I, 52; Festuca ovina s.l. Poll., Fl. ver. I, 120.
NOME VOLGARE: Festuca ovina.
Geoelemento eurasiatico (Europa e Asia temperate).
2-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia:pascoli aridi, luoghi erbosi selvatici secchi, aridi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Sedetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo Valle delle Pietre (C.M., Biadego), ai Colonei (Ton., Goir.), al Coal Santo (C.M.), in Prabazar (Goir.), alla Corona (Goir.), in Valfredda (Goir.), a Cordespin (Goir.), in Valbrutta (Goir.), in Val Vaccara (Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.), Spiazzi a Vilmezzone e Pozzane (Ton., Goir.); Bosco Chiesanuova (Goir., Biadego), Monte Posta (C.M.), ai Trachi (Goir.), Monte Gadà (C.M.), Selva di Progno (C.M.), Tregnago (C.M.), Vajo del Falcone (Goir.), Corno d'Aquilio!, Carega al Passo della Lora!, Gruppo del Carega (C.M.,!), Valon del Malera (Tessari); Verona, rive dell'Adige a Porto San Pancrazio (Biadego), Boscomantico (Goir., C.M.), Horto Bot. ver. (Mang.), fossi in Verona (Goir.), Verona lungo l'Adige (Goir.).



1605. Festuca valesiaca subsp. valesiaca Gaudin
Agrost. Helv. I: 242 (1811).
BIBL. ver.: Festuca valesiaca Goir., Fl. ver. I, 53.
NOME VOLGARE: Festuca del Vallese.
Geoelemento SE-europeo S-siberiano (Europa centroorientale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: prati steppici calcarei.
Inquadramento fitosociologico: Festucetalia valesiacae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Cordespin (Goir.); Sant'Anna d'Alfaedo e Cona (Goir.), Monte Pastello a Nord di Monte (Di Carlo), Monte Pastello sulla vetta (Di Carlo); Quinzano sul Monte Ungarine (Goir.,!), Boscomantico (Goir.), Quinzano, Avesa, Moso (Goir.), Fumane (Goir.), Avesa oltre La Cola (Di Carlo), sopra Cancello verso Moruri!, Verona al Boscomantico!, Monte Cucco sopra Sezano!, Torricelle sopra Vajo Galina!, Verona a Montorio!, Torricelle!, Verona a San Fidenzio!, Torricelle a Case Vecchie!, verso Trezzolano!, Avesa al Costolo del Roccolo (Lucato).



1606. Festuca rupicola Heuff.
in Verh. Zool-Bot. Ges. Wien 8:233 (1858).
SYN: Festuca ovina subsp. sulcata Hackel.
BIBL. ver.: Festuca valesiaca subvar. barbulata Goir., Fl. ver. I, 53.
NOME VOLGARE: Festuca rupicola.
Geoelemento SE-europeo (Europa centro-orientale, Caucaso).
2-9 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: prati aridi submontani e montani.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Tredespin (Goir.), Spiazzi (Goir.), all'Artillon (Goir.), Monte Baldo in Prabazar!; Monte Pastello presso la cima (Di Carlo), Pigozzo!; oltre Avesa verso Montecchio di Negrar!, Avesa fronte cave di tufo!, Monte Ungarine, lato Quinzano!, Cancello!, Trezzolano!, Avesa verso La Cola!.



1607. Festuca brevipila R. Tracey
(incl. sp. affinis) in Pl. Syst. Evol. 128:287 (1977).
SYN: Festuca ovina var. trachyphylla (Hackel) Krajina; Festuca stricta Host subsp. trachyphylla (Hack. et Patzke ex Pils.); Festuca trachyphylla; Festuca sulcata; Festuca valesiaca aggr.
NOME VOLGARE: Festuca a peli corti.
Geoelemento europeo (Europa centro-orientale, Caucaso).
2-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia:pascoli aridi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Brentino e alla Corona (Mang.), all'Altissimo di Nago (Ton.), pascoli del Monte Baldo (Ton.), alla Ferrara (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.); Bosco Chiesanuova (Ton.); Verona in Campo Marzo (Ton.), al Pestrino (Ton., Goir.), Verona nei prati aridi (Mang.) in VER sub Festuca glauca Vill.; Colli Veronesi (Mang.), Fumane (Ton.), Vajo del Paradiso in Valpantena, presso Grezzana (Di Carlo).



1608. x Festulolium loliaceum (Hudson) P. Fourn.
Quatre Fl. Fr. 81 (1935). (Festuca pratensis x Lolium perenne).
SYN: Festuca adscendens (Retz.) Asch. et Gr.; Festuca loliacea Curtis.
BIBL. ver.: Glyceria loliacea Goir., Fl. ver. I, 40.
NOME VOLGARE: Festulolio.
Geoelemento euroasiatico (Europa, Asia).
2-7 H caesp PEai V-VI.

Ecologia: prati e pascoli montani e submontani.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, prati presso Malga Ortigara (Di Carlo); Vestenanuova!; San Martino Buon Albergo (Ton.), Verona alla Spianà!, Verona a Montorio!, Verona al Pestrino!, lungo l'Adige al Lazzaretto!.





536. Gen. Lolium L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 36. 1754)

1609. Lolium perenne L.
Sp. Pl.: 83 (1753).
BIBL. ver.: Lolium perenne Goir., Fl. ver. I, 63; Lolium perenne Poll., Fl. ver. III, 99; Gramen loliaceum etc. Segu., Pl. ver. I, 341.
NOME VOLGARE: Loglio comune, Loiessa.
Geoelemento eurasiatico, subcosmopolita.
2-7 H caesp PEAi III-X.

Ecologia: prati stabili e luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Spiazzi (Goir.), Monte Baldo nei pascoli (Goir.), Monte Baldo ai Piombi presso Malcesine (Goir.); Sant'Anna d'Alfaedo (Ton., Goir.), Monte Gadì (C.M.), Giazza nel letto del torrente (Goir.), Spredino in Valpantena (Goir.), prope Tregnago circa La Ferrara (C.M.), nel mio brolo (A.M.), Lessini al Corno d'Aquilio!, Monte Pastello!, Campofontana!, Cerro Veronese!, Monte Cucco sopra Sezano!; alle Giare di Grezzana (Goir.), Erbin sopra Grezzana (Goir.), Colle di Santa Cristina (Goir.), Grezzana (Ton.), sopra Quinzano (Goir.,!), Valpantena (Ton.), alla Chiusa (Goir.), Sommavalle, nei Colli Veronesi (Goir.), Monte Gazo sopra Grezzana (Goir.), Porta Vescovo verso le Torricelle (Goir.), Verona, a Borgo Trento (Biadego), Verona nei campi (Mang., Goir.), Torricelle di Verona!, presso Montorio!, San Zeno di Moruri!; San Michele (Biadego), Verona (Ton., Goir.), Verona in Campo Marzo (Ton., Goir.), Verona al Collegio Agli Angeli (Goir.), Verona in Valdonega (Goir.), Rotta Fuini, greto dell'Adige (Goir.), Verona a Tombetta (Goir.), Verona al Ponte Nuovo (Agosti,!), Verona, greto del fiume, a San Michele!, Verona al Boschetto!, Porto di Legnago, sponda sinistra dell'Adige (Di Carlo), Terranegra di Legnago, riva destra dell'Adige (Di Carlo), Verona, scalo merci delle FF.SS. di Santa Lucia (Di Carlo), Verona nel cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo), Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo), Casterna di Fumane (Di Carlo).



1610. Lolium multiflorum Lam.
Fl. Franç. 3:621 (1779).
SYN: Lolium italicum A. Br. (1834).
BIBL. ver.: Lolium multiflorum Goir., Fl. ver. I, 64; Lolium perenne var. δ Poll., Fl. ver. III, 100.
NOME VOLGARE: Loglio maggiore.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa meridionale e centrale, Africa settentrionale, Asia occidentale e centrale).
2-7 T scap/H scap PEAi V-IX.

Ecologia: campi coltivati o erbai.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: alle Moje di Ferrara di Monte Baldo (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Goir.); Selva di Progno (C.M.), Erbin sui Monti Lessini (Goir.), Monti Lessini in località Masenello di Roverè Veronese (Di Carlo); Istituto Salesiano a Bardolino (Lucato), Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!, Incaffi!; Verona alla Trinità (Mang.), Verona lungo l'Adige (Goir.), alla Rotta Fuini (Goir.), San Michele (Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), Verona, fuori Porta Pellegrina (Goir.), Verona al Lazzaretto!, Verona, area del Quadrante Europa!, Verona in Via Albere!, Verona Lungadige San Giorgio, riva del fiume (Di Carlo), Verona nel cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo), Verona in località Genovesa (Di Carlo); Sguazzo di Rivalunga, Erbè (Di Carlo); Montecchio (Goir.), sopra Quinzano (Goir.), Domegliara (Goir.), Montorio (Goir.), Verona (Goir.), Avesa nel Vajo Borago!, Monte Marezzane a Marano di Valpolicella (Di Carlo).



1611. Lolium rigidum Gaudin
Agrost. Helv. 1:334 (1811).
BIBL. ver.: Lolium rigidum Goir., Fl. ver. I, 64.
NOME VOLGARE: Loglio rigido.
Geoelemento paleosubtropicale (Europa meridionale, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale).
2-5 T scap PEai IV-VI.

Ecologia: campi coltivati, luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Verona al Pestrino, greto dell'Adige!; Monteforte (Ton., Goir.), Montecchio (Goir.), Valpantena (Goir.).



1612. Lolium temulentum L.
Sp. Pl.: 83 (1753).
BIBL. ver.: Lolium temulentum Goir., Fl. ver. I, 65; Lolium temulentum var. mutica et aristata Poll., Fl. ver. III, 100; Gramen loliaceum spica longiore etc. Segu., Pl. ver. I, 340.
NOME VOLGARE: Zizania.
Geoelemento subcosmopolita (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale; altrove naturalizzato).
2-7 T caesp PEai V-VII.

Ecologia: pianta infestante dei cereali.
Inquadramento fitosociologico: Papaveretalia rhoeadis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara e Campedello (Goir.), Monte Baldo, presso Brentino (Goir.), Monte Baldo alle Fraine (Goir.), Monte Baldo a Campedello (Goir.); Giazza nel greto del torrente (Goir.), presso Tregnago (C.M.); Verona in Campo Marzo (Goir.), Rotta Fuini nel greto dell'Adige (Goir.); messi a Pellegrina (Ton.), in arvis Verona (Mang.), Vigasio (Goir.); Monte Masua di Cerna (Goir.), Val d'Alpone a Montecchia e San Giovanni (Goir.), Sant'Andrea in Val di Tregnago (Goir.), Quinzano (Goir.).





537. Gen. Vulpia Gmelin ↑↑
(Fl. Bad. I: 8. 1806)

1613. Vulpia myuros (L.) C.C. Gmelin
Fl. Bad. 1:8 (1806).
SYN: Festuca myuros L. (1753).
BIBL. ver.: Vulpia myuros Goir., Fl. ver. I, 59.
NOME VOLGARE: Paleo sottile.
Geoelemento subcosmopolita.
2-5 T caesp PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi aridi e sabbiosi, pascoli e garighe.
Inquadramento fitosociologico: Thero-Airion.

Esemplari d'Erbario: Badiacalavena (A.M.), Tregnago (C.M.); Torri del Benaco (Goir.); Porto San Pancrazio, ghiaie (Biadego), Pestrino (Ton.), fuori Porta Nuova (Goir.), Boscomantico (Goir.), Verona, bastioni di Porta Palio!, Verona allo scalo merci FF.SS. di Santa Lucia (Di Carlo); Bovolone, duna di Campagnon (Tosco), Porto di Legnago, riva sinistra dell'Adige (Di Carlo); Quinzano (Goir.), Fonte Calesan di Mezzane!.



1614. Vulpia ciliata Du Mort.
Observ. Gramin. Belg.: 100 (1824).
BIBL. ver.: Vulpia ciliata Goir., Fl. ver. I, 59; Festuca ciliata Poll., Fl. ver. I, 123.
NOME VOLGARE: Vulpia cigliata.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa occidentale, Regione mediterranea, Asia occidentale).
2-5 T caesp PEai IV-VI.

Ecologia: bordi di vie, incolti e garighe.
Inquadramento fitosociologico: Thero-Brachypodietaea.

Esemplari d'Erbario: Torri e Garda (Goir.), Brenzone (Lucato); Verona a Porta Vittoria (Goir.), Extra Porta Nuova (Goir.), Verona, margine delle vie (Goir.), in glareosis (Mang.), Verona a San Zeno (Lucato), Verona Mura di via Pallone!, Verona in via Chioda!, Verona, Golosine campo di calcio in Via Tevere (Di Carlo), Verona pista ciclo-pedonale di Santa Lucia (Di Carlo), Verona, scalo merci FF.SS. di Santa Lucia (Di Carlo), Verona, ZAI, sulla massicciata delle FF.SS. dismesse (Di Carlo), Verona bordo strada in via Chioda, presso la "Mostacciona" (Di Carlo); Montorio (Goir.), Colle delle Ungherine, Avesa (Goir.), Sona, San Giorgio in Salici (Di Carlo), campo incolto presso Alpo di Villafranca (Di Carlo), nel parcheggio della rivendita di auto Girelli a Lugagnano di Sona (Di Carlo).



1615. Vulpia ligustica (All.) Link
Hort. Berol. 1:148 (1827).
BIBL. ver.: Vulpia ligustica Goir., Fl. ver. I, 58.
NOME VOLGARE: Paleo ligure.
Geoelemento stenomediterraneo occidentale (Area mediterranea).
2-4 T caesp PEai IV-VI.

Ecologia: incolti, margini delle strade, prati, campi.
Inquadramento fitosociologico: Xerogramineti.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego); presso la Chiusa di Ceraino (Goir.).

Nota: Accidentalmente rinvenuta da Goiran nel maggio 1884 in Val d'Adige a sud della Chiusa, lungo il binario ferroviario. Trattasi probabilmente di specie avventizia.





538. Gen. Catapodium Link. ↑↑
(Hort. Berol. 1:380, 44. 1827)

1616. Catapodium rigidum (L.) C.E. Hubb.
in Dony, Fl. Bedfordshire: 437 (1953).
SYN: Poa rigida L. (1754); Desmazeria rigida (L.) Tutin in Clapham. (1952); Scleropoa rigida Griseb. (1844).
BIBL. ver.: Sclerochloa rigida Goir., Fl. ver. I, 41; Poa rigida Poll., Fl. ver. I, 104; Gramen loliaceum exile duriusculum etc. Segu., Pl. ver. I, 338.
NOME VOLGARE: Loglierello ruderale.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa occidentale e meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-5 T scap PEai IV-VII.

Ecologia: prati aridi, sabbie, bordi di vie, muri.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: San Vigilio di Garda (Biadego), Scaveaghe di Garda, sul Monte Brè!, Torri del Benaco località Prandine (Di Carlo); Verona San Leonardo (Mang.), Arena di Verona (A.M.), Vendri in Valpantena (Goir.), Verona nell'Arsenale!, Verona lungo le Mura di via Pallone!; Grezzana (Ton.), Valdonega (Goir.), Colli di Quinzano (Goir.), Olivè di Montorio (Goir.), Monte Ongarine di Quinzano (Goir.), Mizzole a Villa Piatti!, Pastrengo tra San Zeno e Piovezzano (Di Carlo), Torricelle, presso l'ex ristorante Canon (Di Carlo).





539. Gen. Poa L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 20. 1737)

1617. Poa annua L.
Sp. Pl.: 68 (1753).
BIBL. ver.: Poa annua Goir., Fl. ver. I, 41; Poa annua Poll., Fl. ver. I, 111; Gramen loliaceum paniculatum etc. Segu., Pl. ver. III, 148.
NOME VOLGARE: Fienarola.
Geoelemento cosmopolita.
2-7 T caesp PEAI I-XII.

Ecologia: coltivi e incolti, ortaglie dal piano all'orizzonte subalpino.
Inquadramento fitosociologico: Polygono aviculari-Poetalia annuae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo Val delle Buse e Valgrande (Ton., Goir.), Monte Baldo alle Ime (Goir.); San Michele Extra (Biadego), cortile del Museo Civico di Storia Naturale (Biadego), Collegio Agli Angeli (Goir.), vie di Verona (Goir.), greto dell'Adige al Lazzaretto (Goir.), fuori Porta Pellegrina (Goir.), Verona, via Chioda!, Mura dell' Anfiteatro Arena!, Verona, Porta Vittoria (Di Carlo), pista ciclabile di Montorio (Di Carlo), Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo); Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).



1618. Poa supina Schrad.
Fl. Germ.: 289 (1806).
BIBL. ver.: Poa supina Goir., Fl. ver. I, 41; Poa annua var. β Poll., Fl. ver. I, 111.
NOME VOLGARE: Fienarola supina.
Geoelemento circum-artico-alpino (Europa, Asia).
2-9 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: pascoli umidi presso le malghe, vallette nivali.
Inquadramento fitosociologico: Poion alpinae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ime (Ton., Goir.), Monte Baldo al Cerbiol (Goir.), Monte Baldo in Val Basiana (Goir.).



1619. Poa trivialis L. subsp. trivialis
Sp. Pl.: 67 (1753).
BIBL. ver.: Poa trivialis Goir., Fl. ver. I, 45; Poa trivialis Poll., Fl. ver. I, 108.
NOME VOLGARE: Fienarola comune.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale).
2-7 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: prati e luoghi freschi, umidi.
Inquadramento fitosociologico: Agropyretea intermediirepentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Ime (Goir.), Monte Baldo al Telegrafo e Valle delle Buse (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Monte Baldo in Valle del Bastion (Goir.); Corno d'Aquilio!; Torri del Benaco, località Prandine (Di Carlo), Bardolino (Lucato), Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!, Lecceta di Navene!; Verona in Campo Marzo (Ton., Goir.), Verona (Ton., Goir.), colli e campi in Verona (Goir.), Bassa di San Michele (Goir.), Rotta Fuini (Goir.), fuori Porta Pellegrina (Goir.), Verona al Chievo (Goir.), Verona nel cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo), San Michele a Bosco Buri!, Verona a Porta Vescovo!, Lungadige Matteotti!, Verona al Boschetto!, Verona al Pestrino!, Verona a Ponte Catena!, Boscomantico!; Buttapietra (Goir.), Belfiore di Porcile (Goir.), in arvis (Mang.), Pozzolengo!, Legnago, località Rosta presso il Ponte Torretta (Di Carlo); Tregnago (C.M.), Badiacalavena (A.M.,!), Montorio!, Incaffi!, oltre Montorio verso Trezzolano!, Spigola di Avesa!, Avesa lungo il Lorì (Di Carlo), Avesa nel Vajo Galina (Di Carlo), Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo), Torricelle di Verona!.



1620. Poa trivialis subsp. sylvicola (Guss.) H. Lindb.
in Oefvers. Förh. Finska Vetensk. Soc. 48 (13):9 (1906).
SYN: Poa sylvicola Guss. (1855).
NOME VOLGARE: Poa silvicola.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa meridionale, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale).
2 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi selvatici, boschi di latifoglie.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Verona al Pestrino!



1621. Poa pratensis L.
Sp. Pl.: 67 (1753).
BIBL. ver.: Poa pratensis Goir., Fl. ver. I, 44; Poa pratensis Poll., Fl. ver. I, 109; Gramen pratense paniculatum etc. Segu., Pl. ver. I, 339.
NOME VOLGARE: Fienarola dei prati.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa e America settentrionali, Groenlandia; altrove naturalizzata).
2-9 H caesp/G rhiz PEAi V-IX.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valle delle Pietre (C.M.), Val delle Buse (Goir.), Ferrara (Goir.); Bosco Chiesanuova (Biadego), presso Monte sul Monte Pastello!, Corno d'Aquilio!, Gruppo del Carega!, Monte Pastello verso la cima (Di Carlo); Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!; fuori Porta Nuova (Goir.), nei prati (Mang.), Verona alla Croce Bianca (Goir.), Verona lungo l'Adige (Goir.), alla Rotta Fuini (Goir.), Verona fuori Porta San Giorgio (Biadego), Verona, scalinata Castel San Pietro!, Boscomantico!, Verona, aiuola alle Golosine (Di Carlo); Tregnago (C.M.), Colle delle Ongarine (Goir.), Monte Cucco sopra Sezano!, pressi di Pigozzo!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), prati lungo il Sentiero dei Busoni che porta a Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo), Monti Lessini nei pressi di Malga Malera di Sotto, Bosco Chiesanuova (Di Carlo).



1622. Poa angustifolia L.
Sp. Pl.: 67 (1753).
SYN: Poa pratensis subsp. angustifolia L. (1753).
BIBL. ver.: Poa pratensis var. γ angustifolia Goir., Fl. ver. I, 45.
NOME VOLGARE: Fienarola a foglie strette.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa e America settentrionali).
2-9 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi in genere.
Inquadramento fitosociologico: Agropyretea intermediirepentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Brentino (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Ton.); Verona in Campo Marzo (Goir.); Grezzana (Ton.).

Nota: in VER questi campioni sono inseriti nel pacco di Poa pratensis var. angustifolia.



1623. Poa cenisia All.
Auct. Fl. Pedem.: 40 (1789).
BIBL. ver.: Poa cenisia Poll., Fl. ver. I, 112.
NOME VOLGARE: Fienarola del Moncenisio.
Geoelemento: endemico-alpico (Europa centro-merid. montana).
8,9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia pendii umidi sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Thlaspietalia rotundifolii.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val delle Pietre (C.M.); Monte Carega!, Valon del Malera (Tessari).


1624. Poa chaixii Vill.
Fl. Delph.: 7 (1786).
NOME VOLGARE: Fienarola di Chaix.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa centro-merid. montana, Caucaso, Asia Minore).
7-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli montani e boschi di latifoglie.
Inquadramento fitosociologico: Calamagrostion villosae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pra' di Malcesine!.



1625. Poa hybrida Gaudin
Alpina 3:46 (1808).
NOME VOLGARE: Fienarola ibrida.
Geoelemento S-europeo caucasico montano (Europa centro-merid. orientale montana, Caucaso, Asia Minore).
6,7 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi erbosi selvatici, cespuglieti subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Betulo-Alnetea viridis.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Mang.).



1626. Poa minor Gaudin
Alpina 3: 44 (1808).
BIBL. ver.: Poa minor Goir., Fl. ver. I, 43.
NOME VOLGARE: Fienarola minore.
Geoelemento S-europeo montano (Alpi e Pirenei).
8,9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: pascoli subalpini, pietraie, luoghi sassosi e rocciosi.
Inquadramento fitosociologico: Thlaspietea rotundifolii.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val delle Buse e Valbrutta (Goir.), in Val Finestra (Goir.), Monte Baldo, Cima Telegrafo (Ton., Goir.), in Val delle Pietre (Ton., Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.), Monte Baldo al Belvedere (Ton.), Monte Baldo in Val Grande (Goir.); sul Monte Posta (Goir.); Verona in Campo Marzo (Goir.).

Nota: Tra questi exiccata sono presenti anche i campioni di Poa laxa Haenke, già dallo stesso Goiran riconosciuti come determinazione errata ed appartenenti a Poa minor Gaudin.



1627. Poa compressa L.
Sp. Pl.: 69 (1753).
SYN: Poa compressa subsp. langeana Rchb. (1830).
BIBL. ver.: Poa compressa Goir., Fl. ver. I, 45; Poa compressa Poll., Fl. ver. I 165.
NOME VOLGARE: Fienarola compressa.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia centrooccidentale, Africa settentrionale e centro-occidentale; altrove naturalizzata).
2-7 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi aridi ed asciutti, lungo i sentieri, nelle sabbie e ghiaie.
Inquadramento fitosociologico: Agropyretea intermediirepentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Ferrara, Campedello e Val Basiana (Goir), Monte Baldo a Spiazzi (Ton., Goir.), in Pra'bazar (Ton.), alle Fraine (Goir.), Giare di Valbrutta (Goir.), Monte Baldo a Ime e Casare (Goir.); ai Trachi (Goir.), Monte Pastello versante Val d'Adige!; Campo Marzo e Porta Pellegrina (Goir.), greto dell'Adige e luoghi inondati (Goir.), Pestrino (Mang.), Verona in Borgo Milano (Lucato), lungo l'Adige al Pestrino!, Verona, Mura di via Pallone!, Verona su Porta Palio!, Verona, Bastioni di San Zeno!; Oppeano, Bovolone, duna eolica di Campagnon (Tosco), Bovolone, duna eolica dei Baldoni (Tosco), Porto di Legnago, riva sinistra dell'Adige (Di Carlo), Casterna di Fumane (Di Carlo); in collibus (Mang.), Colli Veronesi (Ton.), Monte Viacara, Tregnago (Ton.), Montecchio e Quinzano (Goir.), Romagnano (Ton.), Mezzagatta (Goir.), al Maso (Goir.), Sezano al Roccolo Marchiori!, Corso di Grezzana (Di Carlo), oltre La Cola di Avesa (Di Carlo).



1628. Poa palustris L.
Syst. Nat. ed. 10:874 (1759).
SYN: Poa serotina Ehrh.; Poa fertilis Host.
BIBL. ver.: Poa palustris Poll., Fl. ver. I, 113.
NOME VOLGARE: Fienarola palustre.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, America settentrionale).
2-4 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi umidi, prati, boschi, sponde dei corsi d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Phragmito-Magnocaricetea.

Esemplari d'Erbario: San Michele Extra (Biadego), Verona al Boschetto, lungo l'Adige (Di Carlo), Verona, Lungadige San Giorgio (Di Carlo), Verona, lungo l'argine del fiume in Lungadige Cangrande (Di Carlo); Verona, riva dell'Adige al Lazzaretto!, Porto di Legnago, riva sinistra dell'Adige (Di Carlo), Terra Negra di Legnago, riva destra dell'Adige (Di Carlo); Avesa nel Vajo Borago!, Palazzina di Castelnuovo del Garda, riva di fosso (Di Carlo).



1629. Poa glauca Vahl
Flor. Dan. 17:3 (1790).
SYN: Poa caesia Sm.
BIBL. ver.: Poa caesia Goir., Fl. ver. I, 42; Poa glauca Poll., Fl. ver. I, 110.
NOME VOLGARE: Fienarola glauca.
Geoelemento circum-artico-alpino (Regione artica, Pirenei, Alpi, Carpazi, Balcani, Asia centro-sett., America settentrionale).
8,9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi rupestri rocciosi e sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Thlaspion rotundifolii.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, nella Valle delle Buse e delle Pietre (Goir.).



1630. Poa nemoralis L.
Sp. Pl.: 69 (1753).
BIBL. ver.: Poa nemoralis Goir., Fl. ver. I, 44; Poa nemoralis Poll., Fl. ver. I, 110; Gramen loliaceum alpinum etc. Segu., Pl. ver. III, 149.
NOME VOLGARE: Fienarola dei boschi.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale).
4-9 H caesp PEAi V-IX.

Ecologia: prati, luoghi erbosi freschi, siepi, boscaglie.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Campedello (C.M., Biadego), Valle delle Pietre (Goir., C.M.), Monte Baldo in Valbasiana, alle Giare di Valbrutta, Ferrara (Goir.), a Noveza (Goir.), Val delle Buse (Goir.), Monte Baldo in Val del Bastion (Goir.), alle Ime (Goir.), Monte Baldo ad Alberè (Goir.), Monte Baldo in Tredespin (Goir.), in Val Losana (Goir.), Monte Baldo presso Malga Ortigara, Prada di S. Zeno di Montagna (Di Carlo); Gruppo del Carega al Passo della Lora (C.M.), ai Trachi (Goir.), Roverè di Velo (Goir.), Monte Tondo (Goir.), alla Purga di Bolca (C.M.), Monte Bolca (C.M.), Monte Bellocca (C.M.), Selva di Progno (Goir., C.M.), Vajo di Squaranto (Goir.), Campo Fontana!, Erbezzo, strada per i Menegazzi (Lucato), Monte Pastello, faggeta presso la cima, Fumane (Di Carlo), Monte Carega fra Revolto e Passo Pertica (Di Carlo); Verona alla Rotta Fuini (Goir.), Verona al Boscomantico!; oltre Montorio verso Trezzolano!, Sentiero dei Busoni verso Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo).



1631. Poa bulbosa L.
Sp. Pl.: 70 (1753).
BIBL. ver.: Poa bulbosa Goir., Fl. ver. I, 42; Poa bulbosa var. α Poll., Fl. ver. I, 108; Gramen loliaceum xerampelinum etc. Segu., Pl. ver. I, 33.
NOME VOLGARE: Fienarola bulbosa.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa settentrionale; altrove naturalizzata).
2-9 G bulb PEai IV-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, sentieri rocciosi e sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Koelerio-Corynephoretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Cerbiol (Goir.), ai Colonei di Pesina (Goir.), Valbasiana (Ton., Goir.); Passo della Lora (Lucato), al Corno d'Aquilio!, Monte Pastello in località Molane (Di Carlo); Garda (Biadego), Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!, Garda alla Rocca (Lucato); Verona (Goir.), Verona al Chievo (Goir.), Verona a San Massimo (Goir.), Croce Bianca (Goir.), in arvis (Mang.), fuori Porta San Giorgio (Goir.), fuori Porta Pellegrina (Goir.), lungo l'Adige a Verona (Goir.), Valdonega (Biadego), Boscomantico!, San Michele al Bosco Buri!, Verona a Santa Lucia, lungo la pista ciclo-pedonale (Di Carlo), Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo); Sommacampagna (Goir.), Verona alle Torricelle oltre Villa Forti!, Torricelle a Case Vecchie!, Montorio!, Trezzolano!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).



1632. Poa pumila Host
Fl. Austriaca 1:146 (1827).
BIBL. ver.: Poa pumila Goir., Fl. ver. I, 43.
NOME VOLGARE: Fienarola piccina.
Geoelemento endemico E-alpico dinarico (Europa centro-merid. orientale, montana).
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli e luoghi rocciosi, sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Seslerion variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val delle Pietre (Goir.).



1633. Poa molinerii Balb.
Elenco: 85 (1801).
SYN: Poa alpina subsp. xerophila Br.-Bl.
NOME VOLGARE: Fienarola di Molineri.
Geoelemento orofita SE-europeo (Europa centro-merid. montana).
2-7 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: luoghi rocciosi, sassosi, erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Verona, alla Rotta Fuini (Goir.), Monti Lessini presso Malga Lessinia in località Pidocchio di Sotto, Erbezzo (Di Carlo).



1634. Poa alpina L.
Sp. Pl.: 67 (1753).
BIBL. ver.: Poa alpina Goir., Fl. ver. I, 41; Poa alpina Poll., Fl. ver. I, 107; Gramen loliaceum, panicula variegata etc. Segu., Pl. ver. III, 148.
NOME VOLGARE: Fienarola delle Alpi.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa Noccidentale, Groenlandia, America settentrionale).
6-9 H caesp PEAi V-IX.

Ecologia: pascoli, prati, luoghi erbosi, sassosi e rocciosi della fascia subalpina.
Inquadramento fitosociologico: Poion alpinae.

Esemplari d'Erbario: Cime del Monte Baldo (Ton.), in Val Finestra (Goir.), Costabella (Goir.), in Cerbiol (Ton., Goir.), all'Artillon (Goir.), Monte Baldo al Sassetto (Goir.), alle Buse (Goir.), Monte Baldo nella Valle degli Ossi (Ton.), Monte Baldo in Valgrande, Valbrutta e Noveza (Ton., Goir.), Monte Baldo, Pra' Monmaor (Biadego), al Coal Santo (C.M., Lucato), a Cima Telegrafo (C.M.), Monte Baldo, Creste di Sascagra (Biadego), Monte Baldo in Val Larga!, lungo la Strada Graziani!, Trattospino!, ai Pra' di Malcesine (Di Carlo); Lessini sul Monte Posta (Goir.), Monte Forzelin presso Revolto (C.M.), Passo della Lora (C.M.), Passo Ristele al Monte Zevola (C.M.), Corno d'Aquilio!, Gruppo del Carega (Lucato,!), Monte Carega da Revolto verso Passo Pertica (Di Carlo), Valon del Malera (Tessari), Monti Lessini, pascoli al Passo delle Fittanze (Di Carlo); Verona, Porto San Pancrazio nell'alveo dell'Adige (Goir.).



1635. Poa variegata Lam.
Tabl. Encycl. 1: 182 (1791).
SYN: Poa violacea Bell.
BIBL. ver.: Poa violacea Goir., Fl. ver. I, 43; Festuca pilosa Poll., Fl. ver. I, 121.
NOME VOLGARE: Fienarola variegata, Fienarola violacea.
Geoelemento S-europeo montano (Europa centro-merid., Asia Minore).
(4),6-9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi rocciosi e sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Juncetea trifidi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Naole (Goir.), in Valfredda (Goir.), Monte Baldo ai Colonei (Goir.), in Prabazar (Ton.), Monte Baldo ai Zocchi di Pesina (Goir.), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo); Lessini, Monte Zevola (A.M.), ai Trachi di Bosco Chiesanuova (Goir.), Bosco Chiesanuova (Ton., Goir.).





540. Gen. Sclerochloa P. Beauv. ↑↑
(Ess. Agrostogr.: 98. 1812)

1636. Sclerochloa dura (L.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr. 98:177 (1812).
BIBL. ver.: Sclerochloa dura Goir., Fl. ver. I, 40.
NOME VOLGARE: Fienarola dura.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale occidentale).
1,2 T scap PEa IV-VI.

Ecologia: incolti aridi, lungo i sentieri di campagna.
Inquadramento fitosociologico: Polygonion avicularis.

Esemplari d'Erbario: Verona in piazza Pradaval (Goir.), Verona fuori Porta Vescovo (Goir.), Verona fuori Porta Nuova (Goir.); Legnago in località La Rosta, presso il Ponte Torretta (Di Carlo).





541. Gen. Dactylis L. ↑↑
(Gen. pl. ed. 5: 32. 1754)

1637. Dactylis glomerata L. subsp. glomerata
Gen. pl. ed. 5:32 (1754).
BIBL. ver.: Dactylis glomerata Goir., Fl. ver. I, 47; Dactylis glomerata Poll., Fl. ver. I, 115; Gramen loliaceum asperum etc. Segu., Pl. ver. I, 337.
NOME VOLGARE: Erba mazzolina.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale).
2-7(8,9) H caesp PEai V-VII.

Ecologia: prati, pascoli, siepi, incolti.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Brentino (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Ferrara e Noveza (Goir.), Noveza sotto la Coronetta (Goir.); Lessini, Cerro (Goir.), Campofontana (C.M.), Val Squaranto (Goir.), Valon del Malera (Tessari); Scaveaghe di Garda!; Fenileto a San Michele Extra (Biadego), in agrorum aggeres (Mang.), ubique nei prati (Ton.), fuori Porta Pellegrina (A.M.), Verona, Colle di Monte Serinio (Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), Verona al Pestrino (Goir.), Centore prope San Michele (Goir.), Verona, lungo l'Adige (Goir.), Mura di Castel San Pietro!, Boscomantico!, Borgo Milano (Lucato), Verona nel cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo); Torricelle, Roccolo alle Are (Biadego), Avesa nel Vajo Galina (Di Carlo) e Vajo Borago (Di Carlo), Torricelle, Villa Forti!, San Zeno di Moruri (subsp. slovenica Dom.)!, Quinzano!

Nota: in VER esistono due campioni raccolti a Lazise nel Camping La Quercia! e sul Monte Baldo a Noveza (Goir.), attribuiti a Dactylis hispanica Roth, ma da considerare come Dactylis glomerata L.



1638. Dactylis polygama Horv.
Fl. Tymav.: 15 (1774).
SYN: Dactylis aschersoniana Graebn. (1933).
NOME VOLGARE: Erba mazzolina di Ascherson.
Geoelemento centro-europeo.
2-7,(8,9) H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: boscaglie di latifoglie.
Inquadramento fitosociologico: Carpinion betuli.

Esemplari d'Erbario: Lessini nel Vajo dell'Anguilla!.





542. Gen. Cynosurus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 20. 1737)

1639. Cynosurus cristatus L.
Sp. Pl.: 72 (1753).
BIBL. ver.: Cynosurus cristatus Goir., Fl. ver. I, 48; Cynosurus cristatus Poll., Fl. ver. I, 140; Gramen loliaceum, spicae locustis cristatis Segu., Pl. ver. I, 243.
NOME VOLGARE: Coda di cane crestata.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Asia centrooccidentale).
4-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: prati, pascoli e luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Cynosurion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pianetti (Biadego), in Val Fredda (Ton.), Monte Baldo alle Acque Negre (C.M.), Monte Baldo, pascoli alpini (Goir.), a Noveza (Goir.), Monte Baldo a Ferrara, Ime, Valbasiana, Val Fredda e Prabazar (Goir.), Monte Baldo, Caval di Novezza (Di Carlo), Monte Baldo, rifugio Fiori del Baldo, Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo); Lessini, Podesteria (Goir.), Velo Veronese (A.M.), Monte Pastello (Goir.), Ponte di Veja!, Corno d'Aquilio, nei pascoli!, Monti Lessini, nei pressi di Malga Malera di Sotto, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Bosco Chiesanuova a Dosso del Pezzo (Di Carlo), Camposilvano, Valle delle Sfingi (Di Carlo), Erbezzo (Lucato); Torri del Benaco (Goir.); al Chievo (Ton.), Verona (Goir.).



1640. Cynosurus echinatus L.
Sp. Pl.: 72 (1753).
BIBL. ver.: Cynosurus echinatus Goir., Fl. ver. I, 48; Cynosurus echinatus Poll., Fl. ver. I, 140; Gramen loliaceum asperum, locustis unam etc. Segu., Pl. ver. I, 243.
NOME VOLGARE: Coda di cane comune.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-occidentale meridionale).
2-4 Tcaesp PEa V-VI.

Ecologia: pascoli aridi, incolti e coltivi, macchie e radure.
Inquadramento fitosociologico: Tuberarietalia guttatae.

Esemplari d'Erbario: Castelletto di Brenzone (Goir.), Bardolino, oliveto a Vallonga (Lucato); Verona, nell'Arena e sul Municipio (Ton., Goir.); Roverchiara (A.M., Ton., Goir.); alla Musella (Goir.), Tregnago (C.M.).





543. Gen. Psilurus Trin. ↑↑
(Fund. Agrost. I:93. 1820)

1641. Psilurus incurvus (Gouan) Schinz et Thell.
in Vierteljahrsschr. Naturl. Ges. Zürich 58:40 (1913).
SYN: Psilurus nardoides Trin. (1820).
BIBL. ver.: Psilurus nardoides Goir., Fl. ver. I, 71; Rottboellia monandra Poll., Fl. ver. I, 92; Gramen loliaceum minimum etc. Segu., Pl. ver. I, 344.
NOME VOLGARE: Setolina incurva.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea, Asia centro-occidentale).
2-4 Tcaesp Pea IV-V.

Ecologia: luoghi aridi e sterili, garighe, radure, macchie, pascoli aridi.
Inquadramento fitosociologico: Tuberarietalia guttatae.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco (Goir); tra Villafranca e Valeggio (Ton., Goir.), in arvis veronensibus (Mang.), Prati del Mantico (A.M.), al Pestrino (Ton.), Extra Porta Nuova e Tombetta (Goir.), Porto San Pancrazio, sabbie dell'Adige (Goir.), Verona al Collegio degli Angeli (Goir.), Verona a Santa Lucia, pista ciclo-pedonale (Di Carlo); Avesa (Goir.), Colle delle Ungarine (Goir.).

Nota: Uniola latifolia Michx., Parco delle Colombare, "culta ".





544. Gen. Briza L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 32. 1754)

1642. Briza media L.
Sp. Pl. ed. I: 70 (1753).
BIBL. ver.: Briza media Goir., Fl. ver. I, 46; Briza media Poll., Fl. ver. I, 114; Gramen phalaroides seu tremulum etc. Segu., Pl. ver. I, 346; Gramen phalaroides phoeniceis locustis Segu., Pl. ver. I, 346.
NOME VOLGARE: Sonaglini comuni.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia N-occidentale).
2-7 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: prati, margini di boschi, pascoli, incolti. Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valbasiana (Goir.), Monte Baldo in Val Fredda (Goir.), alla Lonza e Novezina (Goir.), Monte Baldo lungo la Strada Graziani !, Monte Baldo verso il Passo del Cerbiol (Di Carlo), Monte Baldo nei pressi di Novezzina (Di Carlo), Ferrara di Monte Baldo (Lucato); Vajo del Falcone (Goir.), sopra Caprino (Biadego), Monte Pastello lungo la Strada della Bocchetta!, Corno d'Aquilio!, Erbezzo!; Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, Torri del Benaco, alle Prandine (Di Carlo); Boscomantico (Mang., Goir.); Colli Veronesi (Goir.), Monteforte d'Alpone (Goir.), Monte Tondo (Goir.), Montecchio di Negrar (Goir.), Santa Maria in Stelle ai Vendri (Goir.), Verona a Cancello!, Torricelle di Verona!, Villa Forti sulle Torricelle!, Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo).





545. Gen. Sesleria Scop. ↑↑
(Fl. Carn. ed. I: 189. 1780 )

1643. Sesleria sphaerocephala Ard.
Animadv. Bot. Spec. Alt.: 20 (1760).
BIBL. ver.: Sesleria sphaerocephala Goir., Fl. ver. I, 20.
SYN.: Sesleriella sphaerocephala (Ard.) Deyl, Opera Bot. Cech. 3: 230 (1946).
NOME VOLGARE: Sesleria minore.
Geoelemento endemico SE-alpico (Alpi orientali e centro- merid.).
8,9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli, rupi calcaree e luoghi sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Seslerion variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo, Val delle Ossa (Mang.), in Prabazar (A.M.), Val delle Pietre (Ton., Goir.), Monte Baldo, Cime di Sasscaga (C.M.), al Telegrafo (Goir.), al Sassetto (Goir.), Monte Baldo in Val Finestra (Goir.), Monte Baldo sotto il Rifugio Chierego (Lucato); sotto Campobrun (Goir.,!), Passo della Lora (Goir.), Monte Posta e Monte Carega (Goir., C.M.), Gruppo del Carega!, Monte Carega presso il Rifugio Fraccaroli (Di Carlo).

Nota: In Sesleria sphaerocephala è compresa anche Sesleria ovata (Hoppe) Kerner presente in VER con esemplari raccolti sul Monte Baldo sulle Creste di Sasscaga a Passo del Canin (Biadego).



1644. Sesleria caerulea (L.) Ard. Animadv. Bot. Spec. Alt.: 18 (1764).
SYN: Sesleria varia (Jacq.) Wettst.
BIBL. ver.: Sesleria coerulea Goir., Fl. ver. I, 20; Sesleria coerulea Poll., Fl. ver. I, 101.
NOME VOLGARE: Sesleria comune.
Geoelemento orofita medioeuropeo (Alpi).
4-9 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: pascoli e luoghi sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Elyno-Seslerietea variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Rivolta (Goir.), in Val delle Pietre (Goir.), all'Artillonzin (Goir.), in Prabazar e Ime (Ton.), in Costabella (Ton., Goir.), Monte Baldo da Prada verso Malga Ortigara!, ai Colonei!, lungo la Strada Graziani!, Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, al Coal Santo!, in Val Dritta!; Monte Tomba a Badia Calavena (Biadego), Monte Zovo (Biadego), Roverè di Velo (A.M.), Monte Posta (Goir., C.M.), Passo della Lora (C.M.), al Corno d'Aquilio (Goir.,!), Castel Malera (Goir.), Monte Pastello (C.M., Goir.), Vajo di Squaranto (Goir.), Monte Pastelletto sulla cima (Di Carlo), Monte Pastello sulla cima (!, Di Carlo), Pastello, Strada della Bocchetta!, Sega di Ala!, Vajo dell'Anguilla!, Gruppo del Carega!, Rifugio Scalorbi!, Malga San Giorgio!, Valon del Malera (Tessari,!), Monti Lessini pascoli oltre Malga Podesteria (Di Carlo); Scaveaghe di Garda, verso Punta San Vigilio!, Lecceta di Navene!, le Prandine di Torri del Benaco!, Garda alla Baia delle Sirene (Lucato); Boscomantico (Mang.); Quinzano (Goir.), Colli Veronesi (Ton.), Avesa sul Monte Cavro (!, Lucato), Avesa alla Cola!, Alcenago!, Quinzano sul Monte Ongarine (Di Carlo), Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo).





546. Gen. Melica L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 31. 1754)

1645. Melica nutans L.
Sp. Pl.: 66 (1753).
BIBL. ver.: Melica nutans Goir., Fl. ver. I, 39; Melica nutans Poll., Fl. ver. I, 97.
NOME VOLGARE: Melica delle faggete.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Asia settentrionale orientale).
4-7 H caesp PEai V-VI.

Ecologia: luoghi boscosi ombrosi, soprattutto faggete.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Pazzon (A.M.), Noveza (Goir.), Monte Baldo a Brentino in località Castello (Goir.), Monte Baldo a Ferrara e in Prabazar (Goir.), Monte Baldo a Tratto Spino!, all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!; Monte Pastello, cima!, Bocca Gaibana, Ala di Trento (Di Carlo); Lecceta di Navene!; Boscomantico (Mang., Goir., Lucato), Santa Lucia dei Monti, Valeggio sul Mincio, pressi del Cimitero (Di Carlo); Avesa nel Vajo Borago (Goir.), Tregnago a Marcenigo (Ton.), Calavena (C.M.), Sentiero dei Busoni verso Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo).



1646. Melica uniflora Retz.
Observ. Bot. 1:10 (1779).
BIBL. ver.: Melica uniflora Goir., Fl. ver. I, 39; Melica uniflora Poll., Fl. ver. I, 96.
NOME VOLGARE: Melica uniflora.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale).
3,4-6 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi rupestri ombrosi.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Albisano, Colli Benacensi (Goir., Ton.), Lazise (Mang.), Lecceta di Navene!; Verona (Mang.); Avesa nel Vajo Borago (Goir.,!, Di Carlo), Trezzolano (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Alcenago in Valpantena (Goir.), Grezzana (Ton.), Calavena (A.M., C.M.), Tregnago (Biadego), Vajo dell'Anguilla (Goir.).



1647. Melica ciliata L. subsp. ciliata
Sp. Pl.: 66 (1753).
BIBL. ver.: Melica ciliata Goir., Fl. ver. I, 39; Melica ciliata Poll., Fl. ver. I, 97.
NOME VOLGARE: Melica ciliata.
Geoelemento euri-mediterraneo-turangico (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-5 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: rupi, muri, luoghi selvatici aridi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Villezzano (Biadego); Monte Pastello (Mang.,!); Scaveaghe del Garda sul Monte Brè (Goir.,!), Colli Benacensi (Ton.), Lecceta di Navene!; Verona ubique (Goir.), Verona a Tombetta (Goir.), Verona a Porta Nuova (Goir.), Bastioni di Verona!, Porta Catena a Verona!, San Peretto di Negrar!, Verona, via Torricelli lungo la massicciata delle FF.SS. (Di Carlo), Verona, bordo strada Lungadige Galtarossa (Di Carlo); Vendri in Valpantena (Goir.), Tregnago (C.M.), Monte Arzan di Avesa!, Torricelle di Verona, sopra Quinzano!, Fumane (Lucato).





547. Gen. Glyceria R. Br. ↑↑
(Prodr. Fl. Nov. Holl. I: 179. 1810)

1648. Glyceria maxima (Artman) Holmberg
in Bot. Not. 1919: 97 (1919).
SYN: Glyceria aquatica Wahlenb.
BIBL. ver.: Glyceria aquatica Goir., Fl. ver. I, 40; Poa aquatica Poll., Fl. ver. I, 103; Gramen phalaroides palustre etc. Segu., Pl. ver. I, 348.
NOME VOLGARE: Gliceria maggiore.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia temperata; naturalizzata in America settentrionale).
1,2 G rhiz/I rad pEai VII-VIII.

Ecologia: fossi, paludi, sponde dei corsi d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Phragmition communis.

Esemplari d'Erbario: Fossati a Verona (Goir.), San Martino Buon Albergo (Biadego), Volon di Zevio (Lucato); acque stagnanti a Vigasio (Mang.), fossi a Bovolone (Ton.), fossi alla Mambrotta (Ton.), fossi a Porcile di Belfiore (Goir.), Palude Farina!, Palude del Busatello a San Pietro in Valle, Gazzo Veronese (!, Di Carlo), Montorio nella Fossa Zenobia (!, Di Carlo).



1649. Glyceria fluitans (L.) R. Br.
Prodr.: 179 (1810).
BIBL. ver.: Glyceria fluitans Goir., Fl. ver. I, 40; Poa fluitans Poll., Fl. ver. I, 103; Gramen phalaroides aquaticum fluitans etc. Segu., Pl. ver. I, 347.
NOME VOLGARE: Gliceria natante.
Geoelemento subcosmopolita.
1-3 G rhiz/I rad PEai V-VII.

Ecologia: margini dei corsi d'acqua, fossi e luoghi paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Glycerio-Sparganion.

Esemplari d'Erbario: Tregnago e Campofontana (A.M.); lungo i fossi a San Michele e Verona (Goir.), Campo Marzo nelle acque lente (Mang.), Verona lungo l'Adige al Boschetto!.



1650. Glyceria notata Chevall.
Fl. Gen. Env. Paris 2:174 (1827).
SYN: Glyceria plicata Fries (1842).
BIBL. ver.: Glyceria plicata β microstachya Goir., Fl. ver. I, 40; Poa fluitans pro parte Poll., Fl. ver. I, 103; Gramen phalaroides aquaticum fluitans etc. Segu., Pl. ver. I, 347.
NOME VOLGARE: Gliceria minore.
Geoelemento subcosmopolita.
1-7 G rhiz/I rad PEai V-VIII.

Ecologia: fossi, luoghi paludosi, margini dei corsi d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Glycerio-Sparganion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Campion (Ton.), ai Lumini (Goir.), Monte Baldo in Prabazar di Sotto (Goir.), Monte Baldo prope Ferrara, Val Basiana e Prabazar (Goir.), Monte Baldo in pozza d'alpeggio a Novezzina (Di Carlo); Roverè di Velo (Goir., C.M.), pozza d'alpeggio lungo il Sentiero dei Busoni, Sega di Ala (Di Carlo); fossi prope San Michele (Goir.), Montorio, lungo il Fibbio (Di Carlo), Vacaldo prope Vigasio (Goir.), fossi a Porcile (Goir.), fossi a Legnago (Goir.), Caldiero nei fossi (Goir.)

Nota: in VER questi exiccata sono conservati nella cartella di Glyceria plicata Fries.





548. Gen. Bromus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 33. 1754)

1651. Bromus diandrus Roth
Bot. Abh. Beobacht.: 44 (1787).
SYN: Bromus gussonei Parl. (1840); Bromus maximus Desf. (1798).
BIBL. ver.: Bromus gussonei Goir., Fl. ver. I, 59.
NOME VOLGARE: Forasacco di Gussone.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea).
2-4 T caesp PEa IV-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, sterrati e sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Verona, Lungadige San Giorgio!, Verona su Porta Nuova!, Verona sul Ponte Aleardi!, Verona, Mura di via Pallone!, Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo); Castelnuovo del Garda, stazione FF.SS. (Di Carlo); Legnago dalla cascina La Rosta al bivio (Di Carlo).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella del Bromus gussonei Parl.



1652. Bromus rigidus Roth
in Bot. Mag. (Römer et Usteri) 10:21 (1790).
SYN: Bromus maximus Desf.
BIBL. ver.: Bromus maximus Goir., Fl. ver. I, 59.
NOME VOLGARE: Forasacco massimo.
Geoelemento paleosubtropicale (Regione mediterranea).
2-4 T caesp PEa IV-VI.

Ecologia: incolti e ruderi, pascoli aridi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Domegliara (Goir.), Verona fuori Porta Pellegrina (Goir.), Verona (Ton., Goir.), Verona sul Palazzo della Prefettura (Ton., Goir.), Verona a San Michele (Biadego), Verona fuori Porta Vittoria!, Porta Vescovo!, Verona Porta Nuova e Porta Palio sui bastioni!, Verona, Zai via Torricelli sulla massicciata FF.SS. (Di Carlo), Verona, Santa Lucia sulla pista ciclo-pedonale sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo); Castello di Valeggio (Goir.).



1653. Bromus sterilis L.
Sp. Pl.: 77 (1753).
BIBL. ver.: Bromus sterilis Goir., Fl. ver. I, 59; Bromus sterilis Poll., Fl. ver. I, 133; Gramen loliaceum locustis longissimis etc. Segu., Pl. ver. II, 334.
NOME VOLGARE: Forasacco sterile.
Geoelemento euri-mediterraneo-turangico (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale).
2-7 T caesp PEa IV-VII.

Ecologia: luoghi colti e incolti, muri e strade, campi e vigneti dal piano alla fascia montana.
Inquadramento fitosociologico: Sisymbrietalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara (Goir.), Incaffi!; Corno d'Aquilio!, Camposilvano, Valle delle Sfingi!; Scaveaghe di Garda!; fuori Porta Nuova (Goir.), ovunque (Ton.), San Zeno in Monte (C.M.), San Michele Extra (Biadego), Avesa (Ton.), Colle San Leonardo e Campo Marzo (Goir.), in ruderatis (Mang.), pascoli a Verona (Biadego), Mura e Scalinata di Castel San Pietro!, Madonna di Dossobuono (Lucato), Boscomantico!, Pestrino sull'argine!, Verona a Santa Lucia!, Verona a Porta San Giorgio!,Verona, bastioni di Porta Palio!, Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo), Verona, Santa Lucia, sulla pista ciclo-pedonale sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Verona a Golosine bordo campo sportivo in via Po (Di Carlo); Grezzana (A.M.), Tregnago (C.M.,!), Trezzolano!, Montorio al Castello!, Torricelle di Verona a Case Vecchie (Di Carlo), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo).



1654. Bromus tectorum L.
Sp. Pl.: 77 (1753).
BIBL. ver.: Bromus tectorum Goir., Fl. ver. I, 59; Bromus tectorum Poll., Fl. ver. I, 134.
NOME VOLGARE: Forasacco dei tetti.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale).
2-4 T caesp PEa IV-VII.

Ecologia: luoghi erbosi e sabbiosi, tetti e muri.
Inquadramento fitosociologico: Sisymbrietalia.

Esemplari d'Erbario: Stazione FF.SS. di Castelnuovo del Garda (Di Carlo); Rotta Fuini (Goir.), fossi a Verona (Goir.), lungo l'Adige al Giaron della Calobi (Goir.), Tombetta (Goir.), Verona in Campo Marzo (Ton., Goir.), area scalo merci FF.SS. di Santa Lucia (Di Carlo), pista ciclabile di Stradone Santa Lucia (Di Carlo), Verona sulla pista ciclo-pedonale sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo); Vajo Borago di Avesa!.



1655. Bromus madritensis L.
Cent. Pl. 1:5 (1755).
BIBL. ver.: Bromus madritensis Goir., Fl. ver. I, 60; Bromus madritensis Poll., Fl. ver. I, 134.
NOME VOLGARE: Forasacco dei muri.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea, Europa occidentale, Asia occidentale).
2-4 T caesp PEa III-VI.

Ecologia: incolti, ruderi, pascoli aridi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Garda (Ton., Goir.); San Giovanni in Valle (Goir.), Verona fuori Porta Pellegrina (Ton.), Verona (Goir.), Verona fuori Porta Nuova (Goir.), Verona su Porta Palio!, Verona, Mura di via Pallone!, Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale sulla ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Verona nel cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo); Colle delle Ungherine (Goir.), Pigozzo (Goir.), sopra Quinzano (Goir.), San Zeno in Monte (Goir., C.M.), Avesa (Goir.), da Montorio verso Trezzolano!, Marcenigo, presso Tregnago!.



1656. Bromus inermis Leyss.
Fl. Halens.: 16 (1761).
NOME VOLGARE: Forasacco spuntato.
Geoelemento eurasiatico (Europa centro-sett., Asia centro-sett.).
2-4 G rhiz PEai VI-VII.

Ecologia: incolti, margini di strade, radure.
Inquadramento fitosociologico: Convolvulo-Agropyrion repentis.

Esemplari d'Erbario: Verona, sui bastioni a San Zeno!, Verona a Santa Lucia scarpata della strada che conduce al Fenilon (Di Carlo); Montorio (Goir.), sopra Quinzano!, Verona nel Vajo Galina di Avesa (Di Carlo), Pastrengo, nei pressi della Chiesa (Di Carlo).

Nota: vedi "Presenza di Bromus inermis Leyss. nel veronese. Bull. Soc. Bot. Ital., a. 1906: 5".



1657. Bromus ramosus Huds.
Fl. Angl.: 40 (1762).
SYN: Bromus asper Murr (1770).
BIBL. ver.: Bromus asper Goir., Fl. ver. I, 60; Bromus asper Poll., Fl. ver. I, 133.
NOME VOLGARE: Forasacco maggiore.
Geoelemento eurasiatico (Europa).
2-4 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boschi, radure, siepi, luoghi selvatici umidi.
Inquadramento fitosociologico: Atropion.

Esemplari d'Erbario: Vajo dell'Anguilla al bivio con il Vajo dei Modi!; Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale sulla ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo); Vajo Borago di Avesa (!, Di Carlo).



1658. Bromus benekenii (Lange) Trimen
in J. Bot. 10:333 (1872).
NOME VOLGARE: Forasacco di Beneken.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale occidentale).
4-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boscaglie, faggete termofile, radure.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo verso la Corona (Goir.); Valle Tonara presso Bolca (C.M.), Cerro Veronese (Goir.), Velo Veronese (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.); presso Verona (Ton.); alla Chiusa (Goir.), Tregnago (C.M.), Montecchio Veronese (Goir.), Pissacavra di Avesa (Goir.), Colli di Avesa (Ton.), Torricelle ai Gaspari!, Monte Cucco!.



1659. Bromus erectus subsp. erectus Hudson
Fl. Angl.: 39 (1762).
BIBL. ver.: Bromus erectus Goir., Fl. ver. I, 60; Bromus erectus Poll., Fl. ver. I, 132; Gramen loliaceum, locustis longis aristatis Segu., Pl. ver. I, 335.
NOME VOLGARE: Forasacco eretto.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi secchi, pascoli aridi.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo presso Ferrara (Ton., Goir.), Monte Baldo (C.M.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Albarè (Goir.), alla Corona (Goir.), Monte Baldo in Val Basiana e Valfredda (Goir.), Monte Baldo presso il Rifugio Fiori del Baldo, sopra Prada (Di Carlo), Monte Baldo alla Colma di Malcesine verso Tratto Spino (Di Carlo); Monte Pastello (Ton., Goir.), Velo Veronese (C.M.), Monte Bellocca a Tregnago (C.M.), Bosco Chiesanuova ai Trachi (Goir.), Cima Rocca Pia sul Corno d'Aquilio (Di Carlo), Monte Pastello sulla cima (Di Carlo), Monte Comun a Negrar!, San Giorgio in Valpolicella!; Monte Brè a Scaveaghe di Garda!, Peschiera (Goir.); Boscomantico (Goir.), Verona a Porta San Giorgio (Goir.), Verona, Via Albere!, Verona al Pestrino!, Colognola ai Colli!, forte di San Zeno (Lucato); Colle delle Ongarine (Goir.), Fumane (Ton.), Grezzana (Ton.), Tregnago (C.M.), Rivalta (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), alla Chiusa, Ceraino, Dolcè, Peri (Goir.), Monte Tondo in Valpantena (Goir.), Giare di Grezzana (Goir.), Vajo Squaranto alla Rocheta Bassa (Goir.), Vajo Canova in Val Squaranto!, Colli di Avesa!, San Fidenzio!, Avesa presso La Cola!, dintorni di Moruri!, Cancello!, Trezzolano!, Villa Forti sulle Torricelle!, Monte Croson sulle Torricelle!, Montorio!, Val Squaranto!, Bussolengo lungo la scarpata che fiancheggia il canale Biffis (Di Carlo), Avesa nel Vajo Galina (Di Carlo), Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo), San Dionigi di Parona (Lucato).



1660. Bromus erectus subsp. condensatus (Hack.) Asch. et Graebn.
Syn. Mitteleur. Fl. 2(1):580 (1901).
SYN: Bromus condensatus Hackel.
BIBL. ver.: Bromus condensatus Goir., Fl. ver. I, 60.
NOME VOLGARE: Forasacco condensato.
Geoelemento endemico E-alpico.
2-7 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: luoghi rupestri selvatici dalla collina alla media montagna.
Inquadramento fitosociologico: Diplachnion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Goir.), ai Colonei (Goir.), Monte Baldo alla Ferrara (Goir.); pendici del Monte Pastello, alla Chiusa (Goir.); Ceraino (Goir.), alla Chiusa (Goir.), Colle delle Ungarine (Goir.).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Bromus condensatus Hackel.



1661. Bromus arvensis L. subsp. arvensis
Sp. Pl.: 77 (1753).
SYN: Serrafalcus arvensis Parl.
BIBL. ver.: Serrafalcus arvensis Goir., Fl. ver. I, 62; Bromus arvensis Poll., Fl. ver. I, 131; Gramen loliaceum locustis hirsutis Segu., Pl. ver. I, 335.
NOME VOLGARE: Forasacco dei campi.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia).
2-4 T caesp PEa V-VII.

Ecologia: campi, luoghi erbosi, seminati.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Lumini (Goir.); pendici del Monte Pastello, lungo il sentiero che sale in vetta (Di Carlo); in agris (Mang.), Verona (Ton., Goir.), Verona in Campo Marzo (Ton.), fuori Porta Nuova (Goir.), Verona nel Cimitero di Santa Lucia (Di Carlo), Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo); Bovolone, duna eolica (Tosco); Quinto (A.M.), Incanale (Ton.), nel progno a Tregnago (C.M.), Soave (Goir.), Colli di Quinzano (Goir.), Pastrengo (Lucato), San Giorgio di Valpolicella!.



1662. Bromus secalinus L.
Sp. Pl.: 76 (1753).
SYN: Serrafalcus secalinus Bab.
BIBL. ver.: Serrafalcus secalinus Goir., Fl. ver. I, 61; Bromus secalinus Poll., Fl. ver. I, 130; Gramen phalaroides majus, acerosa erecta etc. Segu., Pl. ver. I, 344.
NOME VOLGARE: Forasacco della segale.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia settentrionale occidentale, Africa settentrionale).
2-4 T caesp PEa V-VII.

Ecologia: campi e coltivi soprattutto a cereali.
Inquadramento fitosociologico: Scleranthion annui.

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang.), Porta Vescovo (Goir.), Rotta Fuini (Goir.); Arcole (Ton.), Cologna (Ton.); Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.).



1663. Bromus racemosus L.
Sp. Pl. ed. 2:114 (1762).
SYN: Serrafalcus racemosus Parl.
BIBL. ver.: Serrafalcus racemosus Goir., Fl. ver. I, 62.
NOME VOLGARE: Forasacco palustre.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa).
2-4 T caesp PEa V-VII.

Ecologia: campi, luoghi erbosi umidi, seminati.
Inquadramento fitosociologico: Calthion palustris.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara (Goir.); Ager Veronensis (Mang.); Roncà (Mang.), Badia Calavena (Ton.), Tregnago (C.M.), Montorio (Goir.), Ceraino, base di Monte Pastello (Goir.).



1664. Bromus commutatus Schrader
Flora germ. I: 353 (1806).
BIBL. ver.: Serrafalcus commutatus Goir., Fl. ver. I, 61.
NOME VOLGARE: Forasacco allungato.
Geoelemento europeo (Europa, Africa settentrionale).
2-7 T caesp PEa V-VI.

Ecologia: campi e luoghi erbosi incolti.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara, Le Fraine e Campedello (Goir.), Monte Baldo a Lubiara (Goir.), Spiazzi (C.M.); Roverè di Velo e Velo (Goir.), Soave (Goir.), San Giovanni di Fosse (Goir.), Campofontana (C.M.), Monte Bolca (Goir.); Verona lungo l'Adige (Goir.), Rotta Fuini lungo l'Adige (Goir.); Dolcè (Goir.), alla Chiusa (Goir.), , Olivè prope Montorio (Goir.), Villa prope Cogolo (C.M.), Tregnago (C.M.), tra Oliosi e San Rocco di San Giorgio ai Salici (Di Carlo).



1665. Bromus hordeaceus L. subsp. hordeaceus
Sp. Pl.: 77 (1753).
SYN: Bromus mollis L.
BIBL. ver.: Serrafalcus mollis Goir., Fl. ver. I, 62; Bromus mollis Poll., Fl. ver. I, 132; Gramen phalaroides, locustarum glumis hirsutis Segu., Pl. ver. I, 345.
NOME VOLGARE: Falso orzo.
Geoelemento subcosmopolita (Europa, Asia, Africa settentrionale).
2-7 T caesp PEa V-VII.

Ecologia: campi e incolti, prati e pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara (Goir.), Riserva Naturale Integrale di Navene (Di Carlo), Monte Baldo lungo la Strada Graziani (Di Carlo); Corbiolo (Goir.), Campofontana!, Monte Pastello verso la cima (Di Carlo); Bardolino (Lucato); Verona a San Leonardo (A.M.), in arvis (Mang.), Verona a Porta Vescovo (Biadego), Verona, fuori Porta Nuova (Goir.), Verona in Campo Marzo (Ton., Goir.), al Pestrino!, Verona bastioni di San Zeno!, Verona in via della Spianà!, Verona, pista ciclabile di Stradone Santa Lucia (Di Carlo), Verona a Santa Lucia, perimetro interno di Forte Gisella (Di Carlo); al Bovolino nella sede dell'Istituto Tecnico Agrario (Di Carlo); Domegliara alla Chiusa (Goir.), Grezzana (Ton.), Verona a Montorio (Goir.,!), Tregnago! Verona sulle Torricelle!, San Giorgio ai Salici (Di Carlo), Santa Lucia dei Monti, Valeggio presso il Cimitero (Di Carlo).



1666. Bromus lanceolatus Roth
Catal. Bot. 1:18 (1797).
SYN: Bromus macrostachys Desf.
NOME VOLGARE: Forasacco lanceolato.
Geoelemento paleotemperato (Regione mediterranea, Asia occidentale e centrale).
2 T caesp PEa V-VI.

Ecologia: campi, luoghi erbosi, luoghi aridi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Bovolone, duna eolica dei Baldoni (Tosco).



1667. Bromus japonicus Thunb.
in Murray, Syst. Veg. ed. 14: 119 (1784).
SYN: Bromus patulus M. et K. (1823).
BIBL. ver.: Serrafalcus patulus Goir., Fl. ver. I, 62.
NOME VOLGARE: Forasacco del Giappone.
Geoelemento paleotemperato (Europa centro-merid. orientale, Asia occidentale).
2-7 T caesp PEa V-VI.

Ecologia: campi, luoghi erbosi incolti.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.); Badiacalavena (Goir.), Monte Zovo in Valpantena (Goir.), Romagnano (Goir.), San Martino Buon Albergo, Vago (Goir.), Olivè presso Montorio (Goir.).



1668. Bromus squarrosus L.
Sp. Pl.: 76 (1753).
BIBL. ver.: Serrafalcus squarrosus Goir., Fl. ver. I, 63; Bromus squarrosus Poll., Fl. ver. I, 131; Gramen phalaroides majus, acerosum, nutante spica Segu., Pl. ver. I, 345.
NOME VOLGARE: Forasacco pendolino.
Geoelemento paleotemperato (Europa merid., Asia centro-occidentale, Africa settentrionale).
2-4 T caesp PEa IV-VI.

Ecologia: incolti e campi aridi, muri, macerie.
Inquadramento fitosociologico: Sisymbrietalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Spiazzi (Ton.); Sirmione (Goir.); Verona (Ton.), Verona, San Leonardo (A.M.), fuori Porta Vescovo (Goir.), Boscomantico (Goir.), Verona in Campo Marzo (Ton.), fuori Porta Nuova (Goir.), Verona nei pascoli (Goir.), Verona in Valdonega (Goir.), Verona in San Zeno in Monte (Ton., Goir.,!), Verona in via Albere!, Verona a Santa Lucia sulla pista ciclo-pedonale sulla ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Verona, via Torricelli, lungo la massicciata FF.SS. (Di Carlo); Palude del Busatello!, agro veronese (Mang.); sopra Quinzano (Goir.), Grezzana (Ton.), Avesa, Colle delle Ungarine (Goir.), verso Castagnè (Lucato), sopra Quinzano!.



1669. Bromus catharticus Vahl
Symb. Bot. 2:22 (1791).
SYN: Bromus willdenowii Kunth.
NOME VOLGARE: Forasacco purgativo.
Geoelemento S-americano (elemento sudamericano di recente introduzione, ormai naturalizzato).
2 H caesp/H bienn PEai V-VIII.

Ecologia: margini dei coltivi e incolti ruderali.
Inquadramento fitosociologico: Sisymbrietalia.

Esemplari d'Erbario: incolto presso Mozzecane (Di Carlo), pressi di Buttapietra negli incolti (Di Carlo), incolto nelle campagne di Quaderni di Villafranca (Di Carlo); Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo).



. Bromus carinatus Hook. et Am.
Bot. Beechey Voy.: 403 (1840).
NOME VOLGARE: Forasacco carinato.
Geoelemento americano; specie introdotta recentemente.
2-7 H caesp/H bienn PEai V-VII.

Ecologia: margini dei coltivi e degli incolti ruderali.
Inquadramento fitosociologico: Sisymbrietalia.

Esemplari d'Erbario: a tuttoggi non esistono esemplari di questa specie in VER; secondo Prosser et al. nel territorio veronese è stata rinvenuta nelle località di Prada Alta presso Cà Chemasi nel 2000 e di Belluno Veronese nel 2006, a Malga Alta, Novezzina nel 2005.





549. Gen. Brachypodium P. Beauv. ↑↑
(Ess. Agrostogr.: 100. 1812)

1670. Brachypodium sylvaticum (Huds.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 101, 155 (1812).
SYN.: Festuca gracilis L.; Festuca sylvatica Huds.
BIBL. ver.: Brachypodium sylvaticum Goir., Fl. ver. I, 66; Festuca gracilis Poll., Fl. ver. I, 124.
NOME VOLGARE: Paleo silvestre.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale; altrove naturalizzato).
2-7 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi e luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Masi (Ton., Goir.), ai Lumini (Goir.), Monte Baldo a Ferrara (Goir.), Monte Baldo (Ton.), alla Madonna della Neve!, Lecceta di Navene (!, Di Carlo); Monte Pastello (Mang.), Corno d'Aquilio!; San Zeno in Monte (Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), dopo Montorio verso Trezzolano!, Pigozzo!, Villa Piatti a Mizzole!; alla Chiusa (Ton., Goir.), Tregnago a Vico (C.M., Goir.), ai Finetti di Tregnago (C.M.), Tregnago (C.M., Goir.), Monteforte (Ton., Goir.), Torricelle alle Are (Goir.), Montorio (Goir.), Val Squaranto!, Avesa nel Vajo Borago (!, Di Carlo), Avesa nel Vajo Galina (Di Carlo).



1671. Brachypodium rupestre (Host) R. et S.
Syst. Veg. 2:736 (1817).
SYN.: Brachypodium pinnatum (L.) Beauv.
BIBL. ver.: Brachypodium pinnatum var.γ rupestre Rchb., Goir., Fl. ver. I, 65; Festuca pinnata Poll., Fl. ver. I, 123; Gramen loliaceum altissimum, spica brizae praelonga etc. Segu., Pl. ver. I, 342.
NOME VOLGARE: Brachipodio paleo rupestre.
Geoelemento subatlantico (Europa centro-orientale meridionale, Asia centrale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: mesobrometi, pascoli substeppici.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Giare di Valbrutta (Goir.), Monte Baldo sul Monte Creta (Goir.), a Ferrara (Goir.); Bosco Chiesanuova (Biadego), Erbezzo (Lucato), Corno d'Aquilio!, Monti Lessini nei pressi di Malga Malera di Sotto, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), pendici di Monte Pastello, prato lungo il sentiero che sale in vetta (Di Carlo), Monte Pastello a nord di Monte (Di Carlo); Bardolino (Lucato), San Vigilio del Garda!, Torri del Benaco, località Prandine (Di Carlo); Verona, Castel San Pietro (Goir.), Colli Veronesi (Goir.), Boscomantico (Goir.), Verona al Pestrino!; verso Cerro (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Quinzano (Goir.), Colle delle Ungherine (Goir.), Tregnago (C.M.), Cancello!, Pigozzo!, San Fidenzio!, Val Squaranto nel Vajo Canova!, Vajo Galina di Avesa!, Avesa prima della Cola!, Vajo Borago Avesa (Di Carlo), Pastrengo (Lucato).



1672. Brachypodium distachyon (L.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr. 2: C I: 155 (1812).
SYN.: Bromus distachyus L.; Brachypodium distachyum (L.) Beauv.
BIBL. ver.: Brachypodium distachyon Goir., Fl. ver. I, 66; Festuca distachya Poll., Fl. ver. I, 124.
NOME VOLGARE: Brachipodio a due spighe.
Geoelemento steno-mediterraneo-turangico (Europa meridionale-mediterranea, Asia occidentale e centrale, Africa).
2-5 T scap PEa V-VI.

Ecologia: luoghi aridi, sterrati, sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Thero-Brachypodietalia.

Esemplari d'Erbario: Bardolino (Lucato).





550. Gen. Elymus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. 5: 46. 1754)

1673. Elymus caninus (L.) L.
Fl. Suec. ed. 2:39 (1755).
SYN.: Agropyron caninum P.B. (1812); Triticum caninum L. (1753).
BIBL. ver.: Agropyron caninum Goir., Fl. ver. I, 66; Triticum caninum Poll., Fl. ver. I, 128; Gramen spica triticea compacta, hirsutum etc. Segu., Pl. ver. III, 149.
NOME VOLGARE: Gramigna canina.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia temperata; altrove naturalizzato).
4-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi selvatici, boschi.
Inquadramento fitosociologico: Alnion incanae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Mandriano (Ton., C.M.), alle Ime e alla Corona (Ton., Goir., C.M.), alla Ferrara (Goir., C.M.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Monte Baldo alle Giare di Valbrutta (Goir.), Bocca di Navene (Goir.), Monte Baldo alla Salve Regina (Goir.), Monte Baldo, Via dei Boari (Goir.), al Mandrian (Goir.), all'Artillon (Goir.); Velo (A.M.), Velo, Scandole, Bosco Chiesanuova (Goir.).

Nota: in VER gli esemplari sono conservati nella cartella di Agropyron caninum.



1674. Elymus athericus (Link) Kerguelen
in Lejeunia ser. 2, 110:57 (1983).
SYN.: Triticum athericum Link (1843); Agropyron pungens (Pers.) Roemer et Schultes (1817).
NOME VOLGARE: Gramigna pungente.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa occidentale e Regione mediterranea).
2-7 G rhiz PEai V-VI.

Ecologia: campi, luoghi argillosi e sabbiosi.
Inquadramento fitosociologico: Brachypodietalia foenicoidis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.); Valpantena (Goir.), Verona in Valpantena (Ton., Goir.), Verona fuori Porta Pellegrina (Goir.), alla Biondella (Goir.), lungo l'Adige al Giarone e al Casino (Goir.), Valpolicella (Goir.), Verona, Bosco Buri riva destra dell'Adige!, Verona al Boschetto!, Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale posta sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Verona, lungo l'argine del fiume in Lungadige Cangrande (Di Carlo); Montorio e Santa Maria in Stelle (Goir.), Montorio (Goir.).

Nota: fra questi esemplari vi sono anche le specie: Agropyrum pungens (Pers.), A. tricophorum e A. longe-aristatum Goir.



1675. Elymus repens (L.) Gould.
(1947).
SYN.: Agropyron repens (L.) Beauv. (1753).
BIBL. ver.: Agropyron repens Goir., Fl. ver. I, 67.
NOME VOLGARE: Gramigna comune.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa settentrionale; altrove naturalizzato).
2-9 G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: incolti, bordi di vie, campi, prati aridi.
Inquadramento fitosociologico: Agropyretea intermediirepentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo presso la "Salveregina" (Goir.), Caprino al Platano (Goir.), Monte Baldo in Prabazar (Ton.), alla Ferrara (Goir.); Erbezzo (Lucato); San Michele Extra (Biadego), in arvis (Mang.), Verona al Lazzaretto (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), Verona (Ton., Goir.), Porto San Pancrazio, lungo l'Adige (Ton., Goir.,!), Verona a Santa Lucia!, Verona, Lungadige San Giorgio, riva del fiume (Di Carlo), Bosco Buri di San Michele!, Verona lungo la circonvallazione da San Zeno a Porta Palio!, Verona tra Ponte Garibaldi e Santo Stefano!, Boscomantico!, Pestrino!, al Boschetto!, Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo); Bovolone, dune eoliche dei Baldoni (Tosco), incolti a Oppeano (Di Carlo); Monteforte d'Alpone (Goir.), Spredino (Goir.), alle Saline di Tregnago (C.M.), Tregnago (Goir.), Colli Veronesi (Goir.), Valpantena (Goir.), Fonte Calesan di Mezzane!, Quinzano!, oltre Montorio!, Torricelle!, verso Trezzolano!, Montorio presso il Forte (Di Carlo).



1676. Elymus intermedius Garcke subsp. trichophorum
NOME VOLGARE: Gramigna intermedia.
Geoelemento S-europeo S-siberiano (Europa, Asia centrale ed occidentale).
2-7 G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: luoghi incolti, terreni aridi, ghiaie.
Inquadramento fitosociologico: Agropyretea intermediirepentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Ton.), Monte Baldo alla Corona (Ton.), Monte Baldo a Spiazzi (C.M.); San Michele (Biadego), Verona al Chievo (Ton., Goir.), Val Pantena e Quinzano (Goir.).



. Elymus hispidus (Opiz) Melderis s.l.
SYN.: Agropyron intermedium (Host) Beauv.
NOME VOLGARE: Gramigna intermedia.


Nota: in VER tutti gli esemplari del genere Elymus sono conservati nella cartella di Agropyron.





551. Gen. Aegilops L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 47. 1754)

1677. Aegilops cylindrica Host
Icon. descr. Gram. Austriaca 2:6 (1802).
BIBL. ver.: Aegilops cylindrica Poll., Fl. ver. III, 216.
NOME VOLGARE: Cerere cilindrica.
Geoelemento SE-europeo-pontico (Europa merid.-orientale, Balcani, Russia meridionale).
2-4 T scap PEa V-VII.

Ecologia: luoghi incolti e aridi, ruderi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Colli a Santa Maria in Stelle (Ton.).



1678. Aegilops ovata L.
Sp. Pl.: 1050 (1753).
SYN.: Aegilops geniculata Roth.
BIBL. ver.: Aegilops ovata Goir., Fl. ver. I, 70; Aegilops ovata Poll., Fl. ver. III, 215; Gramen secalinum spica ex duabus tantum vel tribus locustis etc. Segu., Pl. ver. I, 358.
NOME VOLGARE: Cerere comune, Grano delle formiche.
Geoelemento steno-mediterraneo turangico (Regione mediterranea e Asia occidentale).
2-5 T scap PEa V-VI.

Ecologia: luoghi incolti, aridi, radure, sterrati.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Lazise!, Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!; fuori Porta Nuova (Ton., Goir.), San Zeno in Monte (C.M.), Forte di Parona (Goir.), Verona al Poligono (Goir.), Acquaro presso Verona (Goir.), Verona (Mang.); Tregnago (C.M.), Valdonega (Biadego), Colle delle Ungherine (Goir.), Vendri e Novaglie (Goir.), Colognola ai Colli!, Quinzano (Lucato), Sona, San Giorgio ai Salici (Di Carlo).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Aegilops geniculata.



1679. Aegilops neglecta Bertol.
Fl. Ital. 1:787 (1835).
SYN.: Aegilops triaristata Auct.
BIBL. ver.: Aegilops triaristata Goir., Fl. ver. I, 70; Aegilops triaristata Poll., Fl. ver. III, 216.
NOME VOLGARE: Cerere con tre reste.
Geoelemento mediterraneo-turangico (Regione mediterranea).
2-5 T scap PEa V-VII.

Ecologia: pascoli aridi, luoghi secchi caldi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Verona, San Zeno in Monte (C.M., Goir.,!), Verona (Goir.), fuori Porta Nuova (Goir.), Verona al Pestrino (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.); Monte Tondo (Goir.), Vendri e Novaglie (Goir.), presso Quinzano (Goir.), Colle delle Ungherine (Goir.), Colle di San Felice (Biadego), Monte Arzan di Avesa!, Trezzolano!, Pastrengo lungo il Biffis (Di Carlo).

Nota: in VER sono presenti alcuni campioni dell'ibrido Aegilotriticum triticoides (Req.) Maire et Weill. raccolti a Verona da A. Goiran e C. Massalongo tra gli anni 1884-1887. Questo ibrido è da ritenersi attualmente scomparso.





552. Gen. Dasypyrum (Cosson et Dur.) Dur. ↑↑
(Maire in Bull. Soc. Hist. Nat. Afr. Nord, XXXIII: 101. 1942)

1680. Dasypyrum villosum (L.) P. Candargy
Arch. Biol. Veg. Pure Appl. 1: 35, 62 (1901).
SYN.: Triticum villosum P. Beauv.; Haynaldia villosa Schur.
BIBL. ver.: Triticum villosum Goir., Fl. ver. I, 69; Secale villosum Poll., Fl. ver. I, 93.
NOME VOLGARE: Grano villoso.
Geoelemento euri-mediterraneo turangico (Regione mediterranea, Asia occidentale).
2 T scap PEa V-VI.

Ecologia: incolti, bordi di strade, pascoli aridi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Urbis Verona (Mang.), Porta Vescovo ? (Goir.). Verona Loc. Pestrino (2012 - n.d.c.)





553. Gen. Hordeum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 16. 1737)

1681. Hordeum distichum L.
Sp. Pl.: 85 (1753).
SYN.: Hordeum vulgare subsp. distichum L.
BIBL. ver.: Hordeum distichon Goir., Fl. ver. I, 70; Hordeum distichon Poll., Fl. ver. III, 213.
NOME VOLGARE: Orzo francese, Scandella.
Geoelemento coltivato.
2-7 T scap PEa V-VII.

Ecologia: coltivato.

Esemplari d'Erbario: Bolca (A.M.), Giazza (C.M.), Campofontana (C.M.).



1682. Hordeum vulgare L.
Sp. Pl.: 84 (1753).
BIBL. ver.: Hordeum vulgare Goir., Fl. ver. I, 70; Hordeum vulgare Poll., Fl. ver. III, 212.
NOME VOLGARE: Orzo.
Geoelemento originario dell'Africa orientale; oggi coltivato in tutto il mondo.
2-7 T scap PEa V-VII.

Esemplari d'Erbario: Campofontana (C.M.), Giazza (C.M.); Quadrante Europa!, Via Chioda a Verona!, Forte San Zeno (Lucato).



1683. Hordeum murinum L. subsp. murinum
Sp. Pl.: 85 (1753).
BIBL. ver.: Hordeum murinum Goir., Fl. ver. I, 71; Hordeum murinum Poll., Fl. ver. III, 214; Gramen secalinum spicatum vulgare Segu., Pl. ver. I, 357.
NOME VOLGARE: Forasacco, Orzo selvatico.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale; altrove naturalizzato).
2-7 T scap PEa IV-VIII.

Ecologia: lungo i sentieri, incolti, terreni abbandonati.
Inquadramento fitosociologico: Sisymbrion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara (Goir.); Scaveaghe di Garda, Monte Brè!; Verona (Mang., Ton., Goir.), Verona sulle Mura!, Verona, Via Torricelli lungo la massicciata FF.SS. (Di Carlo), Lungadige Matteotti!; Tregnago (A.M.), Quinzano e Montorio (Goir.), Montorio!, Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo).



1684. Hordeum murinum subsp. leporinum Link
Comp. Fl. Ital.: 805 (1882).
BIBL. ver.: Hordeum murinum β leporinum Goir., Fl. ver. I, 71.
NOME VOLGARE: Orzo leporino, Orzo mediterraneo.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea).
2-5 T scap PEa IV-VIII.

Ecologia: lungo i sentieri, incolti, terreni abbandonati.
Inquadramento fitosociologico: Hordeion murini.

Esemplari d'Erbario: Verona, nell'Anfiteatro Arena!, Verona, bastioni tra Porta Nuova e Porta Palio!, Verona, cortile dell'Arsenale (Di Carlo).

Nota: in VER non esistono campioni di Hordelymus europaeus (L.) Harz citato per il Veronese in "Flora alpina" di Aeschimann et al.





554. Gen. Avena L. ↑↑
(Gen. pl.: 15. 1737)

1685. Avena barbata Potter ex Link
in J. Bot. (Schrader) 1799 (2):315 (1800).
SYN.: Avena hirsuta Roth.
BIBL. ver.: Avena barbata Goir., Fl. ver. I, 36.
NOME VOLGARE: Avena barbata.
Geoelemento euri-mediterraneo turangico (Regione mediterranea, Europa occidentale, Asia centro-occidentale, Africa, America).
4-7 T scap PEa IV-VII.

Ecologia: prati aridi lungo le strade, incolti e luoghi secchi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Volargne (Goir.), alla Chiusa(Goir.); Scaveaghe di Garda, Monte Brè!; Legnago in località Torretta (Di Carlo); al Pestrino (Goir.), fuori Porta San Giorgio (C.M.), San Zeno in Monte (C.M.), Forte San Zeno in Borgo Milano (Lucato), Verona sui bastioni di Porta Nuova!, Verona a San Zeno, scarpata erbosa a bordo campo di calcio del Crezy (Di Carlo), Verona a Santa Lucia presso il monumento alla Battaglia del 6 maggio 1848 (Di Carlo); alle Zouane (Goir.), Avesa e Quinzano (Goir.), Campo Marzo e Rotta Fuini (Goir.), Colle delle Ungherine (Goir.), Casterna di Fumane (Di Carlo).



1686. Avena fatua L.
Sp. Pl.: 80 (1753).
BIBL. ver.: Avena fatua Goir., Fl. ver. I, 36; Avena fatua Poll., III, 136; Avena sylvestris pilosa aristis recurvis Segu., Fl. ver. I, 331.
NOME VOLGARE: Avena selvatica.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia, Africa; altrove naturalizzata).
2-7 T scap PEa IV-VII.

Ecologia: luoghi incolti, messi, siepi.
Inquadramento fitosociologico: Papaveretalia rhoeadis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Fraine (Goir.), a Ferrara (Goir.); Valpantena sul Monte Tondo (Goir.); Peschiera (Goir.); Porta Pellegrina (Goir.), area dell'attuale Quadrante Europa!; Legnago in località Torretta presso il ponte (Di Carlo); Grezzana (A.M.), Pigozzo (Goir.), San Felice (Ton.), Torricelle di Verona!, sopra Quinzano!, Montorio!.



1687. Avena sativa L. subsp. sativa
Sp. Pl.: 79 (1753).
BIBL. ver.: Avena sativa Goir., Fl. ver. I, 36; Avena sativa Poll., III, 135.
NOME VOLGARE: Avena comune.
Geoelemento subspontaneo (Europa centro-merid., Asia, Africa settentrionale, America).
2-7 T scap PEa V-VII.

Ecologia: campi, incolti e coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Ferrara di Monte Baldo (Mang., Goir.), Monte Baldo (Mang.), alle Fraine (Goir.); alla Rotta Fuini (Goir.), Verona (Ton., Goir.), Verona in Campo Marzo (Mang.), Porto San Pancrazio (Goir.); Legnago (Goir.), Villafranca tra Rizza e Alpo (Lucato); Volargne, Dolcè, Ceraino (Goir.).



1688. Avena sterilis L. subsp. sterilis
Sp. Pl. ed. 2:118 (1762).
BIBL. ver.: Avena sterilis Goir., Fl. ver. I, 35.
NOME VOLGARE: Avena maggiore.
Geoelemento euri-mediterraneo turangico (Regione mediterranea).
2-7 T scap PEa IV-VII.

Ecologia: campi di cereali, luoghi incolti.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), Valdonega (Goir.), Porta San Giorgio (C.M.), Verona in Lungadige San Giorgio!, Verona, San Zeno, scarpata bordo campo di calcio del Crezy (Di Carlo); Rivoli (Goir.), Pigozzo (Goir.), Mizzole (Goir.), Vendri e Santa Maria in Stelle (Goir.), Colli di Quinzano (Goir.), Colle delle Ungherine (Goir.), Torricelle lungo la Lasagna!, cimitero di San Giorgio ai Salici, Sona (Di Carlo).





555. Gen. Helictotrichon Bess. ↑↑
(ex Andrz. Rys. bot. I, [1823] 9, corr. Roem. et Schult, Syst. Mant. III, [1827], 526)

1689. Helictotrichon parlatorei (Woods) Pilger
in Repert. Spec. Nov. Regni Veg. 45:7 (1938).
SYN.: Avena parlatorei Woods; Avenastrum parlatorei Beck.
BIBL. ver.: Avena parlatorei Goir., Fl. ver. I, 35.
NOME VOLGARE: Avena di Parlatore.
Geoelemento endemico-alpico (Alpi).
7-9 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: pascoli, luoghi sassosi, rupi calcaree.
Inquadramento fitosociologico: Seslerietalia variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Naole (C.M., Goir.), in Valfredda (Goir.), Valfredda (Goir.), Monte Baldo in Monte Mamaor (Goir.), Noveza (Goir.), Monte Baldo in Pradageno (Goir.), in Val Losana (Goir.), Ferrara (Goir.), Novezina (Ton., Goir.), al Coal Santo (C.M., Goir.), in Valbrutta (C.M.), Val delle Pietre (Ton., Goir.), Valle degli Ossi (Biadego), Monte Baldo al Coal Santo!, Cima Telegrafo!, Monte Baldo da Tratto Spino a Cima Pozzette!, Monte Baldo al Sentiero del Ventrar!; Roverè di Velo (A.M.), Monte Carega e Cima Posta!, al Corno d'Aquilio!.

Nota: in VER questi exiccata sono da attribuirsi, secondo una prima revisione, a Helictotrichon parlatorei Pilger e a Helictotrichon praeustum (Rchb.) Tzvalev.



1690. Helictotrichon pubescens subsp. pubescens (Huds.) Pilger
in Repert. Spec. Nov. Regni Veg. 45:6. (1938).
SYN.: Avena pubescens L.
BIBL. ver.: Avena pubescens Goir., Fl. ver. I, 35; Avena pubescens Poll., Fl. ver. I, 139.
NOME VOLGARE: Avena pubescente.
Geoelemento eurosiberiano (Alpi).
2-9 H caesp PEai VI-VIII

Ecologia: prati, pascoli aridi.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Ton.), Monte Baldo in Prabazar (Ton., Goir.), Monte Baldo in Val Grande (Ton.), Monte Baldo a Naole e Val Grande (Goir.), Monte Baldo circa la Ferrara (Goir.), Monte Baldo in Val Brutta (Biadego); Monti Lessini ai Carcereri (Ton., Goir.), Selva di Progno ( Ton., C.M., Goir.), Monte Precastio a Tregnago (C. M.), Monti Lessini a Corbiolo (Goir.), Monti Lessini a Velo (Goir.), Vajo del Falcone (Goir.), Monti Lessini al Corno d'Aquilio e Sega di Ala (Goir.), Gruppo del Monte Carega!, Sentiero dei Busoni verso Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo), pendici di Monte Pastelletto (Di Carlo), Monte Busimo ad Erbezzo (Lucato), Valpantena nel Vajo Paradiso presso Grezzana (Di Carlo); Verona al Pestrino!.

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Avenula pubescens (Hudson) Du Mort.





556. Gen. Arrhenatherum P. Beauv. ↑↑
(Ess. Agrostogr.: 55. 1812)

1691. Arrhenatherum elatius (L.) Presl
Fl. Cech.: 17 (1819).
SYN.: Avena elatior L.
BIBL. ver.: Arrhenatherum elatius Goir., Fl. ver. I, 36; Holcus avenaceus Poll., Fl. ver. I, 203.
NOME VOLGARE: Avena altissima.
Geoelemento paleotemperato (Europa temperata, Asia occidentale, Africa settentrionale; altrove naturalizzato).
2-9 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, prati stabili, sentieri.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatherion elatioris.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Ton., Goir.), a Naole (Goir.), Monte Baldo a Ferrara (Goir.), Spiazzi (Goir.), Monte Baldo in Cambrigar (Goir.), nei pressi del Rifugio Chierego (Lucato); Bosco Chiesanuova (Biadego), Corbiolo (Goir.), Velo (Goir.), Vajo dell'Anguilla!; Bardolino in Contrada Rocca (Lucato); Verona fuori Porta Nuova (Goir.), Horto Botanico Veronese (Mang.), Verona in via Albere!, area Quadrante Europa a Caselle di Sommacampagna!, Pestrino!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Verona in Lungadige San Giorgio (Di Carlo); Fumane (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Castello di Tregnago (Biadego), Cogolo dopo Tregnago (C.M.), Tregnago (Goir.), Monte Pastello (Mang.), Forte Masua sul Monte Pastello!, Monte Pastello a nord di Monte (Di Carlo), Verona, Torricelle nei pressi dell'ex ristorante Canon (Di Carlo).

Nota: in VER sono presenti tre exiccata determinati come Arrhenatherum avenaceum P. Beauv.; sono da considerarsi invece come Arrhenatherum elatius.



1691 bis. Gaudinia fragilis (L.) Beauv.
Rinvenuta accidentalmente da Goiran in quel di Caprino nel luglio-agosto 1898.





557. Gen. Ventenata Koel. ↑↑
(Descr. gram.: 273. 1802)

1692. Ventenata dubia (Leers) Coss.
in Coss. et Durieu, Expl. Sci. Algerie 2: 104 (1855).
SYN.: Avena dubia Leers (1775).
BIBL. ver.: Ventenata avenacea Goir., Fl. ver. I, 34; Avena tenuis Poll., Fl. ver. I, 138.
NOME VOLGARE: Ventenata.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Asia occidentale, Africa settentrionale).
4-7 T scap PEa V-VII.

Ecologia: luoghi secchi aridi, radure.
Inquadramento fitosociologico: Tero-Airion.

Esemplari d'Erbario: Valle di Roncà (Ton., Goir.); Monte Tondo (Goir.).





558. Gen. Koeleria Pers. ↑↑
(Syn. I: 97. 1805)

1693. Koeleria macrantha (Ledeb.) Schult.
Mant. 2: 345 (1824).
SYN.: Koeleria gracilis Pers., Koeleria cristata (L.) Roem. & Schult.
BIBL. ver.: Koeleria gracilis Goir., Fl. ver. I, 49; Festuca cristata Poll. p.p., Fl. ver. I, 121.
NOME VOLGARE: Koeleria a fiori grandi.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale; altrove naturalizzata).
2-7 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Goir.); Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!; Boscomantico (Goir.,!), Verona fuori Porta Nuova (Goir.), Verona (Goir.), Verona al Pestrino!, San Giorgio ai Salici, Sona (Di Carlo); Spredino (Goir.), San Fidenzio!, presso Avesa!, Torricelle!, Monte Cucco sopra Sezano!, Avesa sul Monte Ongarine!, Quinzano!, Roccolo Marchiori di Santa Maria in Stelle!, Monte Pastello!.



1694. Koeleria lobata (M. Bieb.) Roem. et Schult.
Syst. Veg. 2:620 (1817).
SYN.: Koeleria splendens Presl.
BIBL. ver.: Koeleria splendens Goir., Fl. ver. I, 49.
NOME VOLGARE: Koeleria brillante.
Geoelemento mediterraneo-montano (Europa centromerid. montana, Africa settentrionale occidentale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi sassosi e rocciosi, prati aridi.
Inquadramento fitosociologico: Scorzonero-Chrysopogonetalia.

Esemplari d'Erbario: Corno d'Aquilio!; Torri del Benaco in località Le Prandine (Di Carlo); Tregnago (C.M.), Incaffi!, Colognola ai Colli!, Bussolengo lungo il canale Biffis (Di Carlo).



1695. Koeleria eriostachya Pancic in Verh.
Zool.-Bot. Vereins Wien 6:591 (1856).
BIBL. ver.: Koeleria eriostachya Goir., Fl. ver. I, 48.
NOME VOLGARE: Paleo delle Dolomiti.
Geoelemento orofita SE-europeo (Alpi occidentali meridionali, Balcani).
6-9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: prati e pascoli secchi.
Inquadramento fitosociologico: Elyno-Seslerietea variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.), in Valbrutta, Coal Santo, al Sassetto (Goir.); Valon del Malera (Goir., Tessari), Gruppo del Carega!, al Branchetto sui Lessini!, Monte Carega tra Passo Pertica e Scalorbi (Di Carlo), Monti Lessini nei pressi di Malga Malera di Sopra, Bosco Chiesanuova (Di Carlo).



1696. Koeleria pyramidata (Lam.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 84, 166 (1812).
SYN.: Poa pyramidata Lam.; Koeleria cristata Pers.
BIBL. ver.: Koeleria cristata Goir., Fl. ver. I, 48.
NOME VOLGARE: Paleo alpino.
Geoelemento nord e centro europeo (Europa).
4-9 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Giare di Valbrutta (Goir.), Monte Baldo, pascoli (Goir.), in Valfredda (Goir., C.M.), Novezina (Ton., Goir.), Monte Baldo, sopra Ferrara (C.M., Goir.), Monte Baldo alle Acque Negre!; Valle di Revolto sul Monte Turcato (C.M.), sul Monte Lobbia (Goir.), Malera, sopra Revolto (C.M.), Malera, Trapola, Campobrun (Goir.), pascoli dei Monti Lessini (Goir.), Monte Pastello (Ton., Goir.), Corno d'Aquilio!, Monte Pastello alla Bocchetta!, Avesa nel Vajo Borago (Di Carlo), Avesa nel Vajo Galina (Di Carlo); Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!, Bardolino (Lucato); Valdonega (Goir.), extra Porta Nuova (Goir.), Verona (Mang., Goir.), Verona alla Spianà!, al Ponte della Vittoria!; Caprino Veronese (Biadego), Montecchio (Goir.), Vendri in Valpantena (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Tregnago (C.M.), Forte San Zeno (Lucato), Montorio!, Torricelle sopra Vajo Galina!, Monte Ongarine!, Trezzolano!, Cancello!, Moruri!.

Nota: Koeleria cristata (L.) Pers. è stata raccolta da Di Carlo in località Le Prandine di Torri del Benaco. È considerata specie valida da Prosser et al., mentre da Aeschimann et al. in "Flora alpina" viene inclusa in Koeleria pyramidata (Lam.) P. Beauv.





559. Gen. Rostraria Trin. ↑↑
(Fund. Agrost.: 149. 1820)

1697. Rostraria cristata (L.) Tzvelev
in Novosti Syst. Vyssh. Rast. 7: 47 (1971).
SYN.: Koeleria phleoides (Vill.) Pers.; Lophochloa cristata (L.) Hylander, Nord. Karlväset fl. I: 283 (1953).
NOME VOLGARE: Paleo cristato.
Geoelemento paleotemperato-subtropicale, divenuto subcosmopolita (Regione mediterranea, Asia occidentale e centrale; altrove naturalizzata).
2-4 T scap PEa IV-VII.

Ecologia: campi, incolti, luoghi sabbiosi.
Inquadramento fitosociologico: Hordeion murini.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Noveza (Ton., Goir.); Bardolino (Lucato), Scaveaghe del Garda, Monte Brè!; in arvis (Mang.), Verona (A.M., Goir.), fuori Porta Pellegrina (Goir.), Verona a Tomba (Goir.), fuori Porta Nuova (Goir.), Castel d'Azzano (Goir.), Via de Lellis, Borgo Trento (Lucato), Via Chioda in ZAI!, tra Ponte Garibaldi e Santo Stefano!, scalo merci FF.SS. di Santa Lucia (Di Carlo), Verona, a San Zeno, scarpata erbosa, campo di calcio Crezy Colombo (Di Carlo), Verona, Lungadige San Giorgio, argine di pietra del Fiume (Di Carlo), Verona in Viale Piave, lungo la pista ciclabile (Di Carlo); Porto di Legnago, riva sinistra dell'Adige (Di Carlo); Tregnago (C.M.), Valle di Pigozzo (Goir.), Colli di Quinzano (Goir.), Forte San Zeno (Lucato), Casterna di Fumane (Di Carlo).





560. Gen. Trisetum Pers. ↑↑
(Syn. I: 97. 1805)

1698. Trisetum distichophyllum (Vill.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 88, 153:180 (1812).
NOME VOLGARE: Gramigna dei ghiaioni.
Geoelemento orofita S-europeo (Pirenei, Alpi).
6-9 G rhiz pEai VII-VIII.

Ecologia: pascoli sassosi, ghiaioni e pietraie.
Inquadramento fitosociologico: Petasitenion paradoxi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Val delle Ossa (Mang.), in Val Trovai (Biadego); Valon del Malera (Tessari), Gruppo del Carega!, Passo Pertica!, Valle delle Sfingi a Camposilvano (Di Carlo).



1699. Trisetum argenteum (Willd.) R. et S.
Syst. Veg. 2: 665 (1817).
SYN.: Avena argentea Willd.
BIBL. ver.: Trisetum argenteum Goir., Fl. ver. I, 38; Avena distichophylla Poll., Fl. ver. I, 137.
NOME VOLGARE: Triseto argentato.
Geoelemento endemico E-alpico (Alpi).
6-9 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli sassosi, ghiaioni, pietraie.
Inquadramento fitosociologico: Thlaspietalia rotundifolii.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val delle Buse (Goir.), al Coal Santo (Goir.), ai Colonei di Pesina (Goir.), Monte Baldo a Giare di Valbrutta (Goir.), alla Fonte di Brigaldello (Goir.), pascoli del Monte Baldo (C.M., Goir.), Monte Baldo in Valvaccara (Goir.), alle Busette (Ton.), Monte Baldo alle Acque Negre (Ton.), all'Altissimo di Nago (Ton., Goir.), all'Artillon (Ton.), Monte Baldo, Coste di Valfredda (Ton., Goir.), in Monmaor e Creste del Telegrafo (Biadego), Costabella (Ton.); Monte Trapola (Goir.), Giazza (Ton.), Sant'Anna (Goir.), Campobrun (Biadego), Corno d'Aquilio!, Monti Lessini nei pressi di Malga Malera di Sopra, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Camposilvano al Covolo!, Monte Carega presso il rifugio Pertica (Di Carlo); Tregnago nel Progno (C.M.).



1700. Trisetum flavescens subsp. flavescens (L.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 88, 153 (1812).
SYN.: Avena flavescens L.
BIBL. ver.: Trisetum flavescens Goir., Fl. ver. I, 37; Avena flavescens Poll., Fl. ver. I, 138; Gramen avenaceum pratense, locustis splendentibus et aristatis Segu., Pl. ver. I, 354.
NOME VOLGARE: Triseto flavescente.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale; altrove naturalizzato).
4-9 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: prati, pascoli e luoghi erbosi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: Pascoli a Gambon (Goir.), Monte Baldo a Ferrara (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.), a Campedello (Goir.), Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo), Lecceta di Navene!; Valle di Revolto (C.M.), Monti Lessini (Ton.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Vallone di Campegno, Lessini (Goir.), Velo (C.M.), Campofontana!, Camposilvano nella Valle delle Sfingi (Di Carlo); Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!; alle Are (Biadego), fuori Porta Nuova (Goir.), Verona Porta San Giorgio!, presso Avesa!, Pestrino!, Cancello!, Vestenanuova!, Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo); Coltri (Goir.), Quinzano sul Colle delle Ongarine (Goir.), Torricelle!, Montorio!, sopra Quinzano!, Trezzolano!, Avesa nel Vajo Galina (Di Carlo), Monte Pastello a Nord di Monte (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla al Ponte dell'Anguillara (Di Carlo).





561. Gen. Deschampsia P. B. ↑↑
(Agrostogr.: 91. 1812)

1701. Deschampsia caespitosa (L.) P. Beauv.
Agrostogr.: 160 (1812).
SYN.: Aira caespitosa L.
BIBL. ver.: Deschampsia caespitosa Goir., Fl. ver. I, 33; Aira caespitosa Poll., Fl. ver. I, 95; Gramen miliaceum majus etc. Segu., Pl. ver. I, 351.
NOME VOLGARE: Migliarino maggiore.
Geoelemento subcosmopolita temperato (Europa, Asia, Africa, America, Australia).
2-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi erbosi selvatici umidi.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia caeruleae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Lumini (Goir.), Monte Baldo Valnasse (Goir.), Noveza (Goir., C.M.), Monte Baldo (Goir., C.M.), in Prabazar di Sotto (C.M.), Monte Baldo alle Ime (Ton.), Monte Baldo in Val Vaccara (Ton.), in Valfredda (Ton., Goir.), Ferrara (Goir., Biadego); Bosco Chiesanuova in Val di Porro (Biadego), Camposilvano al Covolo!, Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio!, Valon del Malera (Tessari); ghiaie dell'Adige (Goir.), Rotta Fuini (Goir.), Porto San Pancrazio lungo l'Adige (C.M.,!), presso l'Adige (Mang.), rive dell'Adige al Casino (Biadego), Campo Marzo (Ton., Goir.), Verona al Boschetto!, Bosco Buri a San Michele!; Trezzolano (Ton.), Monti Lessini nei pressi di Malga Malera di Sopra, Bosco Chiesanuova (Di Carlo).





562. Gen. Avenella Parl. ↑↑
(Fl. Ital. I: 244. 1848)

1702. Avenella flexuosa (L.) Drejer
Fl. Excurs. Hafn.: 32 (1838).
SYN.: Aira flexuosa L.; Deschampsia flexuosa Trin.
BIBL. ver.: Deschampsia flexuosa Goir., Fl. ver. I, 33; Aira flexuosa Poll., Fl. ver. I, 94; Gramen avenaceum, paniculatum, alpinum foliis capillaceis etc. Segu., Pl. ver. III, 159.
NOME VOLGARE: Avenella flessuosa.
Geoelemento subcosmopolita temperato (Europa, Asia, Africa, America, Australia).
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: prati, pascoli, radure, luoghi erbosi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Quercetea robori-sessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo Val delle Pietre (C.M., Goir.), Monte Baldo (Mang.), all'Ortigara (A.M., Ton.); pascoli dei Lessini (Ton.), Sparaver, Monte Tomba, Malera, Galbana, Trapola, Pertica, Posta e Campobrun (Goir.), Corno d'Aquilio!, Monte Tomba! Monti Lessini nei pressi di Malga Malera di Sopra, Bosco Chiesanuova (Di Carlo).





563. Gen. Aira L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 335. 1737)

1703. Aira caryophyllea L.
Sp. Pl.: 66 (1753).
BIBL. ver.: Aira caryophyllea Goir., Fl. ver. I, 32; Aira caryophyllea Poll., Fl. ver. I, 95; Gramen avenaceum minimum etc. Segu., Pl. ver. III, 162.
NOME VOLGARE: Nebbia maggiore.
Geoelemento paleosubtropicale (Europa, Asia occidentale, Africa; altrove naturalizzata).
2-4 T scap PEa IV-VII.

Ecologia: campi, prati, pascoli, luoghi sabbiosi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Thero-Airion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Ton.); Boscomantico (Mang.), al Bovo (Goir.), Guastalla Veronese (Goir.).



1704. Aira elegantissima Schur
in Verh. Mitth. Siebenbürg. Vereins Naturwiss. Hermannstadt 4, Anh.: 85 (1853).
SYN.: Aira elegans Willd.; Aira capillaris Host.
NOME VOLGARE: Nebbia minore.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale; altrove naturalizzata).
2-4 T caesp PEa V-VI.

Ecologia: campi, prati, pascoli, luoghi erbosi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Thero-Airion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Monte San Marco sopra Gamberone (Goir.); Boscomantico (Mang., Goir., Biadego), Sommacampagna (Goir.), Guastalla Veronese (Goir.).





564. Gen. Hierochloë R. Br. ↑↑
(Prodr. Fl. Nov. Hool. I: 208. 1810)

1705. Hierochloë australis (Schrader) Roem. et Schult.
Syst. Veg. 2: 514 (1817).
SYN.: Holcus australis Schrad.
BIBL. ver.: Hierochloa australis Goir., Fl. ver. I, 15; Holcus australis Poll., Fl. ver. III, 205; Gramen paniculatum odoratum Segu., Pl. ver. III, 160.
NOME VOLGARE: Avena profumata.
Geoelemento SE-europeo (Europa centro-orientale).
4-7 H caesp Peai IV-V.

Ecologia: prati e pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Quercetalia pubescentisessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Goir.); Cerro, Val di Porro e Roverè (Goir.), Valle Tessari (C.M.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Valle d'Illasi (Goir.), Monte Pastello (Goir.), Monte Pastello a Nord di Monte e verso la Cima (!, Di Carlo); Colli Benacensi (Goir.), Lazise (Goir.), Rocca di Garda (Lucato), Garda, Baia delle Sirene (Lucato), Torri del Benaco alle Prandine!; Colle delle Ungherine (Goir.), Vico di Tregnago (C.M.), Tregnago e Monte Cogolati (A.M.), Vajo del Paradiso, Grezzana (Ton.), Orè di Grezzana (C.M.), Villa Arvedi (Biadego), Colli Veronesi (Goir.), Case Vecchie, sulle Torricelle!, Pigozzo!, Vajo Canova di Val Squaranto!, Trezzolano!, Sezano sul Monte Cucco!, Costagrande di Avesa!, Vajo Galina di Avesa!, San Fidenzio!, Cà del Bosco, oltre La Cola di Avesa!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).





565. Gen. Anthoxanthum L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I: 28. 1753; Gen. pl. ed. V: 17. 1754)

1706. Anthoxanthum odoratum L.
Sp. Pl. ed. I: 28 (1753).
BIBL. ver.: Anthoxanthum odoratum Goir., Fl. ver. I, 15; Anthoxanthum odoratum Poll., Fl. ver. I, 33; Gramen avenaceum odoratum spica flavescente Segu., Pl. ver. I, 355.
NOME VOLGARE: Paleo odoroso.
Geoelemento eurasiatico (Europa occidentale, centrale e settentrionale, Africa settentrionale, Groenlandia; naturalizzato in America).
2-7 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi, boscaglie.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Lonza (Goir.), a Ferrara (Goir.), a Noveza (Goir.), Monte Baldo, Val delle Pietre (Goir.), alle Buse (Goir.), Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo); Monte Pastello (Goir.), alla Sega di Ala!, Vajo dell'Anguilla al Ponte dell'Anguillara (Di Carlo); Lazise!; Verona alla Rotta Fuini (Goir.), Boscomantico (Goir.), Verona (Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), in pratibus (Mang.), San Martino Buon Albergo (Biadego), Bosco Buri a San Michele!, Verona a San Massimo (Lucato), Verona in Borgo Milano (Lucato); Vigasio (Goir.); Monte Tondo (Goir.), Brentino al Castel (Goir.), Monte Gadà (C.M.), Colli Veronesi (Goir.), sopra Quinzano!, Avesa oltre La Cola (Di Carlo), Monti Lessini, pascoli al Passo delle Fittanze (Di Carlo).



1707. Anthoxanthum alpinum Löve et Löve
in Rit. Landbunaoard. Atvinnud. Haskolans, B3: 105 (1948).
NOME VOLGARE: Paleo delle Alpi.
Geoelemento artico-alpino eurasiatico (Alpi, Europa centro-sett. occidentale montana, Islanda, Groenlandia).
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: prati, pascoli, boschi radi, luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Juncetea trifidi.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, Corno d'Aquilio!, Sentiero dei Busoni verso Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo).





566. Gen. Holcus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 15. 1737)

1708. Holcus lanatus L.
Sp. Pl.: 1048 (1753).
BIBL. ver.: Holcus lanatus Goir., Fl. ver. I, 38; Holcus lanatus Poll., Fl. ver. III, 204; Gramen miliaceum pratense molle Segu., Pl. ver. I, 353.
NOME VOLGARE: Bambagione pubescente.
Geoelemento circumboreale (Europa, Africa settentrionale occidentale; naturalizzato in America).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: boschi, prati stabili umidi o palustri.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Lumini (Goir.), presso Ferrara (Goir.); Monte Bellocca (C.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Velo (A.M.), Campofontana!; Bardolino (Lucato); ghiaie fuori Porta Vescovo (Biadego), fossi (Mang.), Verona (Ton., Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), San Martino Buon Albergo, Vago, Caldiero (Goir.), Boscomantico, riva dell'Adige!, Pestrino!, Chievo (Lucato); Palude del Busatello!; Vajo Squaranto (Goir.), Passone (Goir.), Fonte Calesan a Mezzane!, Sommacampagna, al bosco di Santa Lucia (Di Carlo).

Nota: in VER sono presenti quattro campioni attribuiti a Holcus mollis L.: in oras Mincio (Mang.), Monte Baldo (Ton.), zone boschive del Monte Baldo (Agosti), Tregnago (C.M.); questi exiccata sono però da attribuire a Holcus lanatus.





567. Gen. Agrostis L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 30. 1754)

1709. Agrostis canina L.
Sp. Pl.: 62 (1753).
BIBL. ver.: Agrostis canina Goir., Fl. ver. I, 30; Agrostis canina Poll., Fl. ver. I, 71.
NOME VOLGARE: Cappellini delle torbiere.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia, America settentrionale).
2-7 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: prati, pascoli, boschi, luoghi selvatici in genere.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia fuscae.

Esemplari d'Erbario: Roverè di Velo (Goir.); Boscomantico (Mang.), Verona, fossi (Ton.), Campo Marzo (Goir.); Grezzano di Mozzecane (Lucato).



1710. Agrostis rupestris All.
Fl. pedem. 2:237 (1785).
BIBL. ver.: Agrostis rupestris Goir., Fl. ver. I, 30.
NOME VOLGARE: Agrostide rupestre.
Geoelemento orofita S-europeo (Europa centro-merid. montana, Africa settentrionale occidentale).
6-9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: pascoli, luoghi sassosi e rocciosi.
Inquadramento fitosociologico: Elyno-Seslerietea variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Monmaor (Biadego), Costabella (Ton., Goir.), Monte Baldo (Ton.), Monte Baldo in Valgrande (Ton., Goir.), in Val delle Pietre (Ton.), Val delle Buse (C.M., Goir.), Monte Baldo alle Busete (C.M.), Val degli Ossi (Goir.), alla Colma di Malcesine (Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.), Monte Baldo, Coste dell'Artillon, Sassetto, Pra' di Malcesine (Goir.).



1711. Agrostis schraderiana Bech.
in Ber. Schweiz. Bot. Ges. 48:282 (1938).
SYN.: Calamagrostis tenella Link; Agrostis tenella (Schrader) R. et S.
NOME VOLGARE: Agrostide di Schrader.
Geoelemento orofita alpico-pirenaico (Pirenei, Alpi e Giura).
6-9 G rhiz pEai VII-VIII.

Ecologia: prati, pascoli innevati, luoghi selvatici umidi.
Inquadramento fitosociologico: Agrostion schraderianae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Valfredda (C.M.), alle Buse (Goir., C.M.), Monte Baldo Val delle Pietre (Goir.), in Valvaccara (Goir.), Coste dell'Artillon (Goir.); Monte Carega nei pressi del rifugio Scalorbi (Di Carlo).



1712. Agrostis capillaris L.
Sp. Pl.: 62 (1753).
SYN.: Agrostis tenuis Sibth.; Agrostis vulgaris With.
BIBL. ver.: Agrostis vulgaris Goir., Fl. ver. I, 30; Agrostis vulgaris Poll., Fl. ver. I, 72.
NOME VOLGARE: Agrostide capillare.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia occidentale e centro-sett., Africa settentrionale; altrove naturalizzata).
2-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi montani e subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Noveza, Basiana, Valfredda, Ime (Goir.), alle Giare di Valbrutta (Goir.), Monte Baldo Coste dell'Artillon (Goir., C.M.), all'Ortigara (Goir.), alle Ime (Goir.), Ferrara e Cambrison (Goir.), Monte Baldo (Goir.), all'Ortigareta (C.M.), Monte Baldo in Tredespin (Ton., Goir.), all'Altissimo di Nago (Ton., Goir.), alle Acque Negre (C.M., Goir.), in Valfredda (Ton., Goir.), Monte Baldo Cime di Naole (Di Carlo), Monte Baldo, prati dopo Malga Ortigara, Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo); Monte Posta sopra Campobrun (C.M.), Monte Bellocca (A.M.), Corno d'Aquilio!; Boscomantico (Mang.), Verona alla Rotta Fuini (Goir.), Verona lungo l'Adige (Goir.); Legnago (Agosti); Tregnago (C.M.), margine agrorum (Mang.).

Nota: in VER questi campioni sono conservati nella cartella del sinonimo Agrostis tenuis Sibth.



1713. Agrostis stolonifera L.
Sp. Pl.: 62 (1753).
SYN.: Agrostis alba L.
BIBL. ver.: Agrostis alba Goir., Fl. ver. I, 29; Agrostis vulgaris var. γ et δ Poll., Fl. ver. I, 73.
NOME VOLGARE: Agrostide stolonifera.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale).
2-9 H rept PEai V-VIII.

Ecologia: prati e incolti umidi.
Inquadramento fitosociologico: Potentillo-Polygonetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Acque Negre (Goir.), a Campedello (Goir.), Monte Baldo in Prabazar (Goir.), all'Altissimo di Nago (Goir.), a Naole e Valfredda (Goir.), in Valbrutta (Goir.), Monte Baldo nel letto del Tasso presso Braga (Goir.), Monte Baldo a Lubiara (Goir.), alla Vettora e Salzan (Goir.), Monte Baldo alle Murete (Goir.), alla Ferrara nel letto del Pissol (Goir.), Novezina (Goir.), alle Ime (Goir., C.M.), Monte Baldo (Goir., C.M.), Monte Baldo a Campion (Ton., Goir.), Monte Baldo a Noveza (Ton., Goir.), Monte Baldo alla Corona (Ton.), alla Lonza (Ton., Goir., C.M.), Coste dell'Artillon (Ton., C.M.), Monte Baldo a Costabella, Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo); Calavena (C.M.), Valon del Malera (Tessari); Malcesine lungolago (Di Carlo); verso Zevio da San Michele (Biadego), San Michele Extra (Biadego), Boscomantico (Biadego), Porto San Pancrazio (Ton.,!), Campo Marzo (Ton., Goir.), Verona, fossi ovunque (Ton., Goir.), Verona a Porta Nuova (Goir.), San Giovanni Lupatoto (Goir.), Verona Lungadige San Giorgio riva del fiume (Di Carlo), Verona Lungadige San Giorgio (Di Carlo), Verona al Boschetto (Di Carlo), Verona lungo l'argine del fiume in Lungadige Cangrande (Di Carlo), Verona sull'argine del fiume in Lungadige dell'Attiraglio (Di Carlo); Vigasio (Goir.), Castel d'Azzano (Goir.); Mezzane di Sopra (C.M.), Spredino (Goir.), Olivè di Montorio (Goir.), Avesa (Lucato,!), verso Castagnè!.





568. Gen. Polypogon Desf. ↑↑
(Fl. Atlant. 1: 67. 1798)

1714. Polypogon viridis (Gouan) Breistr.
Bull.Soc.Bot. Françe: 110, Sem. Extr., 56 (1966).
SYN.: Agrostis verticillata Vill.
NOME VOLGARE: Polipogo spermatofite.
Geoelemento paleosubtropicale (Regione mediterranea).
2-4 H caesp PeaI III-V.

Ecologia: fossati e luoghi umidi.
Inquadramento fitosociologico: Paspalo-Agrostion.

Esemplari d'Erbario: Verona, lungo l'Adige (Goir.); Montorio lungo la Fossa Zenobia (Di Carlo).





569. Gen. Calamagrostis Adans. ↑↑
(Fam. II: 31. 1763)

1715. Calamagrostis epigeios (L.) Roth
Tent. Fl. Germ. 1:34 (1788).
SYN.: Arundo epigeios L.
BIBL. ver.: Calamagrostis epigeios Goir., Fl. ver. I, 28; Arundo epigeios Poll., Fl. ver. I, 85; Gramen arundinaceum panicula molli etc. Segu., Pl. ver. I, 356.
NOME VOLGARE: Calamagrostide comune.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia temperata).
1-5 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: boscaglie, sabbie umide, radure, luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Epilobietea angustifolii.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (A.M.); Monte Pastello, lungo il sentiero che sale in vetta (Di Carlo); lungo l'Adige (Mang.), Verona in Campo Marzo (C.M., Goir.), Porto San Pancrazio (C.M.), lungo l'Adige al Casino (Ton., Goir., Biadego), Boscomantico!, al Boschetto!, Bosco Buri a San Michele!; Montorio lungo il Fibbio!, Palude del Busatello, Gazzo Veronese (Di Carlo); Cogolo (C.M.), Tomba (Mang.), Vajo Squaranto (Goir.), Trezzolano!, Scalucce di Costagrande!.



1716. Calamagrostis pseudophragmites (Haller f.) Koeler
Descr. Gram.: 106 (1802).
SYN.: Calamagrostis litorea (Schrader) Beauv.
BIBL. ver.: Calamagrostis litorea Goir., Fl. ver. I, 28; Arundo calamagrostis Poll., Fl. ver. I, 85.
NOME VOLGARE: Calamagrostide falsa cannuccia.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia temperata).
2-5 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: sponde dei corsi d'acqua, alvei, luoghi litoranei.
Inquadramento fitosociologico: Epilobion fleischeri.

Esemplari d'Erbario: Bosco Chiesanuova ai Trachi (Goir.); San Michele Extra (Biadego), Parona (Biadego), Verona (Ton., Goir.), Campo Marzo (Goir.), Verona a Porto San Pancrazio (C.M.,!), lungo il canale Camuzzoni a Verona (Lucato), Verona al Ponte Garibaldi!, al Boschetto!, Boscomantico!, Verona in Lungadige San Giorgio (Di Carlo); Bovolone, su duna eolica (Tosco).



1717. Calamagrostis villosa (Chaix) J.F. Gmel.
Syst. Nat.: 171 (1791).
SYN.: Agrostis villosa Chaix.
BIBL. ver.: Calamagrostis halleriana Goir., Fl. ver. I, 28.
NOME VOLGARE: Calamagrostide villosa.
Geoelemento eurosiberiano (Europa centro-merid. orientale montana).
6-9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: boschi, luoghi selvatici montani, prati umidi.
Inquadramento fitosociologico: Calamagrostion villosae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Coste dell'Artillon (Goir.), Monte Baldo, Valle delle Pietre (Ton., Goir.); Gruppo del Carega!.



1718. Calamagrostis canescens (F.H. Wigg.) Roth
Tent. Fl. Germ. 2 (1):93 (1789).
SYN.: Calamagrostis lanceolata Roth.
BIBL. ver.: Calamagrostis lanceolata Goir., Fl. ver. I, 28.
NOME VOLGARE: Cannetta delle torbiere.
Geoelemento eurosiberiano (Europa centrale settentrionale orientale, Asia centrale settentrionale).
1,2 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi umidi e torbosi.
Inquadramento fitosociologico: Alnion glutinosae.

Esemplari d'Erbario: Verona, Tomba lungo l'Adige (Mang.); Vilimpenta (A.M., Ton.), Palude del Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo).



1719. Calamagrostis arundinacea (L.) Roth
Tent. Fl. Germ. 2 (1): 89 (1789).
SYN.: Agrostis arundinacea L.
BIBL. ver.: Calamagrostis varia Goir., Fl. ver. I, 28; Arundo sylvatica Poll., Fl. ver. I, 85; Gramen avenaceum montanum, panicula angusta etc. Segu., Pl. ver. III, 163.
NOME VOLGARE: Falsa canna.
Geoelemento eurasiatico temperato (Europa, Asia temperata).
2-7 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi, radure boschive, luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Calamagrostion arundinaceae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Lumini (Goir.), a Piore (Goir.), in Valfredda (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Ton., Goir.), in Val delle Buse (Ton.), all'Ortigara (Ton.), all'Artillon (Ton.); Lessini in località Le Calcare (Goir.), Monte Trapola sopra Revolto (C.M.), Roverè di Velo (A.M.), Corno d'Aquilio!; Verona, Ponte Catena lungo l'argine!, Parona (Lucato), Verona in Lungadige San Giorgio (Di Carlo), Verona Cà di David alla Fossa Toniola!; Legnago sull'argine dell'Adige (Di Carlo); Calavena (C.M.), Tregnago (C. M.).



1720. Calamagrostis varia (Schrader) Host
Icon. Descr. Gram. Austriac. 4:27 (1809).
SYN.: Arundo varia Schreb.
BIBL. ver.: Calamagrostis varia β montana Goir., Fl. ver. I, 28; Arundo sylvatica p.p. Poll., Fl. ver. I, 85; Gramen avenaceum montanum etc. Segu., Pl. ver. III, 163.
NOME VOLGARE: Cannuccia comune.
Geoelemento orofita eurasiatico (Alpi, Appennini).
4-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi, luoghi selvatici e sassosi, pendii umidi.
Inquadramento fitosociologico: Erico-Pinetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Naole (Goir.), alle Acque Negre (Goir.), alla Ferrara nel Tasso (Goir.), Monte Baldo, Giare di Valbrutta e Pissol (Goir.), in Monmaor (Goir.), alla Corona (Goir.), Monte Baldo Val delle Buse (Goir.), in Val Basiana (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (C.M., Goir.), all'Artillon (C.M., Goir.); Monte Trapola (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Rocca Pia (Goir.), Monte Pastello (Mang.), Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio!, Erbezzo, Vajo dell'Anguilla (Di Carlo); Tregnago (C.M.).





570. Gen. Phleum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 29. 1754)

1721. Phleum pratense L.
Sp. Pl.: 59 (1753).
BIBL. ver.: Phleum pratense Goir., Fl. ver. I, 16; Phleum pratense Poll., Fl. ver. I, 79; Gramen typhoides maximum etc. Segu., Pl. ver. I, 349.
NOME VOLGARE: Codolina dei prati.
Geoelemento centro-europeo (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale, America settentrionale).
2-9 H caesp PEAi IV-IX.

Ecologia: prati, pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Fraine (Biadego), Monte Baldo (Ton., Goir.), Spiazzi (C.M.), alla Ferrara (Goir.), in Prabazar (Goir.), Monte Baldo in Val Basiana e Valfredda (Goir.), Monte Baldo, prati presso Malga Ortigara, Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo); Roverè di Velo (Goir.), San Giovanni di Fosse (Goir.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Velo (Goir.), Bolca (C.M.), Erbezzo (Lucato), Monte Carega verso il Rifugio Scalorbi (Di Carlo), Monti Lessini, contrada Masenello di Roverè Veronese (Di Carlo), Monte Pastello, prato lungo il sentiero che sale in vetta (Di Carlo); Verona (Ton.), Verona in Basso Acquar (Goir.), Valdonega (Goir.), Verona fuori Porta Nuova (Goir.), Pestrino (Ton.); Vallese di Oppeano, Oasi del Feniletto (Di Carlo); Lotrago (Goir.), Spredino, Monte Cucco, Santa Viola (Goir.), Monte Tondo (Goir.), Monteforte (Ton., Goir.), Grezzana (Ton.), in pratis (Mang.), Monte Gazo sopra Grezzana (Goir.), San Giorgio di Valpolicella!, Monte Arzan di Avesa!, Quinzano al Cacciatore!, Torricelle!, Tregnago a Sant'Andrea!, Verona al Boschetto (Di Carlo), Purano di Marano di Valpolicella (Di Carlo), Monte Marezzane a Marano di Valpolicella (Di Carlo).



1722. Phleum bertolonii DC.
Cat. Pl. Hort. Monsp.: 132 (1813).
SYN.: Phleum pratense subsp. bertolonii DC.; Phleum nodosum Auct.
BIBL. ver.: Phleum pratense δ nodosum Goir., Fl. ver. I, 16.
NOME VOLGARE: Codolina di Bertoloni.
Geoelemento eurimediterraneo (Europa, Africa settentrionale).
4 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: prati, pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Cynosurion.

Esemplari d'Erbario: Montorio fra il Castello e il Forte Preare (Di Carlo).



1723. Phleum alpinum L.
Sp. Pl.: 59 (1753).
BIBL. ver.: Phleum alpinum Goir., Fl. ver. I, 16; Phleum alpinum Poll., Fl. ver. I, 79; Gramen typhoides alpinum etc. Segu., Pl. ver. III, 155.
NOME VOLGARE: Codolina alpina.
Geoelemento orofita S-europeo (Europa centrale e meridionale montana).
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli montani e alpini.
Inquadramento fitosociologico: Caricion fuscae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo all'Altissimo di Nago (Goir.), in Val delle Buse (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.), sulle Coste dell'Artillon (C.M.), Noveza (Ton., Goir.), nei pascoli dell'Ortigara (Ton., Goir.), Monte Baldo (Mang., C.M.,!), Monte Baldo ai Lavacci (Goir.), Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo); Monti Lessini (Ton.), Lessini ai Spiazzoi (Goir.), al Malera (Goir., Tessari), Campobrun (Goir.), Vestenanuova sul Monte Bolca (Goir.), Vestenanuova a San Bartolomeo Tedesco (A.M.), al Branchetto!, Carega!, Monte Carega oltre Scalorbi!, Corno d'Aquilio (Biadego,!), Vajo dell'Anguilla, Foresta dei Folignani!, Dosso del Pezzo a Bosco Chiesanuova (Di Carlo), prati lungo il Sentiero dei Busoni verso Cima Borghetto, Sega di Ala (Di Carlo).
In realtà si tratta di Phleum rhaeticum.(N.d.C.).



1724. Phleum phleoides (L.) H. Karst.
Deutsche Fl.: 374 (1881).
SYN.: Phleum boehmeri Wibel.
BIBL. ver.: Phleum Boehmeri Goir., Fl. ver. I, 17; Phleum boehmeri Poll., Fl. ver. I, 81; Gramen typhinum asperum etc. Segu., Pl. ver. I, 349.
NOME VOLGARE: Codolina nuda.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia settentrionale occidentale e centrale, Africa settentrionale occidentale).
2-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi e selvatici aridi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val fredda (Ton.), Monte Baldo al Castello di Brentino (Goir.), alle Murete (Goir.); Cima di Monte Pastello (Di Carlo); Bardolino (Lucato), Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!; Parona (C.M.), Valdonega (Goir.), Pestrino (Goir.), Verona nei fossi (Goir.), Boscomantico!, Verona, Via Torricelli in ZAI (Di Carlo); Monte Tondo (Goir.), Monte Ungarine (Goir.), Monte Viacara (C.M.), Monte Precastio e ai Finetti (C.M.), Monte Gadà (C.M.), in collibus (Mang.), Orè di Grezzana (C.M.), Pigozzo (Goir.), Castello di Montorio (Goir.), sopra Quinzano verso il Cacciatore (Goir.,!, Di Carlo), San Giorgio di Valpolicella!, San Peretto di Negrar!, Avesa!, San Fidenzio!, Monte Arzan di Avesa!, Trezzolano!, Mizzole a Villa Piatti!, Montorio tra il Castello e il Forte Preare (Di Carlo), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo).



1725. Phleum hirsutum Honck.
Verz. Gew. Teutschl.: 183 (1782).
SYN.: Phleum michelii All.
BIBL. ver.: Phleum michelii Goir., Fl. ver. I, 17; Phleum michelii Poll., Fl. ver. I, 81.
NOME VOLGARE: Codolina irsuta.
Geoelemento orofita SE-europeo (Europa centro-merid. montana).
6-9 H caesp pEai VII-VIII.

Ecologia: prati aridi montani, luoghi sassosi e rocciosi.
Inquadramento fitosociologico: Caricion ferrugineae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (C.M., Goir.), all'Altissimo di Nago (Ton., Goir.), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo); Bovolone, duna eolica (Tosco).

Nota: in VER esiste un campione di Phleum ambiguum Ten. raccolto a Verona fuori Porta Nuova da A. Goiran sulla cui detrminazione vi sono parecchi dubbi in quanto questa specie si confonde con Phleum hirsutum ed è specie endemica dell'Appennino centro-meridionale.



1726. Phleum paniculatum Hudson
Fl. Angl.: 23 (1762).
SYN.: Phleum asperum Jacq.
BIBL. ver.: Phleum asperum Goir., Fl. ver. I, 17; Phleum asperum Poll., Fl. ver. I, 80; Gramen typhoides asperum primum Segu., Pl. ver. I, 349.
NOME VOLGARE: Codolina panicolata.
Geoelemento euri-mediterraneo turangico (Europa centro-merid., Asia occidentale e centrale).
2-4 T caesp PEa V-VI.

Ecologia: incolti aridi, coltivi, vigneti e oliveti.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Colle di San Michele, presso Caprino (Goir.); Verona (Ton., Goir.), Verona alla Rotta Fuini (Goir.), Verona al Collegio agli Angeli (Goir.), Verona fuori Porta Nuova (Goir.), Verona in via Chioda!, Pastrengo tra Poggio Pol e San Zeno (Di Carlo), Verona, scalo merci di FF.SS. di Santa Lucia (Di Carlo); San Giovanni Ilarione (C.M.), Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton.); campo incolto presso Alpo di Villafranca (Di Carlo).





571. Gen. Alopecurus L. ↑↑
(Gen. Pl. ed. V: 30. 1754)

1727. Alopecurus pratensis L.
Sp. Pl.: 60 (1753).
BIBL. ver.: Alopecurus pratensis Goir., Fl. ver. I, 18; Alopecurus pratensis Poll., Fl. ver. I, 69.
NOME VOLGARE: Coda di volpe dei prati.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia temperata; altrove naturalizzato).
1,2 H caesp PEai IV-VII.

Ecologia: prati, pascoli umidi.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Pestrino lungo l'Adige!; Bovolone, duna eolica (Tosco).



1728. Alopecurus geniculatus L.
Sp. Pl.: 60 (1753).
BIBL. ver.: Alopecurus geniculatus Goir., Fl. ver. I, 18; Alopecurus geniculatus Poll., Fl. ver. I, 68; Gramen typhinum aquaticum, molle, spica glauca Segu., Pl. ver. III, 153.
NOME VOLGARE: Coda di volpe ginocchiata.
Geoelemento subcosmopolita-temperato (Europa, Asia temperata; altrove naturalizzato).
1,2 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: sponde dei corsi d'acqua, fossi, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Potentillion anserinae.

Esemplari d'Erbario: prati (Ton.), Boscomantico!.



1729. Alopecurus aequalis Sobol.
Fl. Petrop.: 16 (1799).
SYN.: Alopecurus fulvus Sm.
BIBL. ver.: Alopecurus geniculatus β fulvus Sm., Goir., Fl. ver. I, 18.
NOME VOLGARE: Coda di volpe arrossata.
Geoelemento eurasiatico-temperato (Europa, Asia centrale settentrionale orientale, America settentrionale, Groenlandia).
2-4 H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: fossi, paludi, risaie.
Inquadramento fitosociologico: Bidention tripartitae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, fossi (C.M.), Val Basiana (Goir.); Rotta Fuini (Goir.), Verona, luoghi inondati (Ton., Goir.), Peri lungo l'Adige (Ton., Goir.), lungo l'Adige (Mang.), San Michele Extra (Goir.,!), Porto San Pancrazio (Mang.,!), Caldiero (Goir.), Verona al Boschetto!, Senoga di San Zeno di Montagna (Lucato); Legnago (Goir.), Legnago, in località La Rosta (Di Carlo), Legnago, in località Terra Negra (Di Carlo).



1730. Alopecurus myosuroides Hudson
Fl. Angl.: 23 (1762).
SYN.: Alopecurus agrestis L.
BIBL. ver.: Alopecurus agrestis Goir., Fl. ver. I, 18; Alopecurus agrestis Poll., Fl. ver. I, 68; Gramen typhoides spica angustiore, longiore Segu., Pl. ver. I, 350.
NOME VOLGARE: Coda di volpe dei campi.
Geoelemento paleotemperato, subcosmopolita (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale; altrove naturalizzato).
2-7 T scap PEa IV-VIII.

Ecologia: campi, luoghi erbosi calcarei.
Inquadramento fitosociologico: Papaveretalia rhoeadis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (C.M.), Spiazzi (Ton.), Ferrara (Goir.); Verona al Pallone (Goir.), Verona al Ponte Garibaldi (Biadego), Caldiero (Goir.), San Pietro Incariano (Ton., Goir.), Verona a Porta Pellegrina (A.M.), Verona in Campo Marzo (Ton.), Verona (Goir.), fuori Porta Nuova (Goir.), Verona al Campon, maneggio (Goir.), Campo di Marte (Goir.), Pestrino!, Quadrante Europa!, Verona, Lungadige Rubele!, Verona, Golosine, parco di via Po (Di Carlo), Verona, cortile di Palazzo Gobetti!, Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo), Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale posta sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo); Vigasio (Goir.), Porcile di Belfiore (Goir.), Bovolone, duna eolica (Tosco), Alpo di Villafranca (Di Carlo); Montecchio (Goir.), Tregnago (C.M.), Cancello al bivio per Moruri!, Montorio!.



1731. Alopecurus utriculatus Pers.
Syn. I: 80 (1805).
SYN.: Alopecurus rendlei Eig.
BIBL. ver.: Alopecurus utriculatus Goir., Fl. ver. I, 18; Alopecurus utriculatus Poll., Fl. ver. I, 69; Gramen phalaroides, spica ex squamis etc. Segu., Pl. ver. III, 151.
NOME VOLGARE: Coda di volpe ovata.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa occidentale meridionale, Asia Minore, Africa settentrionale).
2-5 T scap PEa IV-VI.

Ecologia: prati umidi e paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Lazise (A.M., Goir.); fossi a Verona (Ton., Goir.), Verona, Collegio Agli Angeli (Goir.), Verona a Porta Vittoria (Goir.), Verona a Borgo Trento (Goir.), Extra Porta Pellegrina (Goir.), Verona al Pallone (Goir.), Verona alle Stimate (Goir.); fossi di Legnago (Ton., Goir.).





572. Gen. Phalaris L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 29. 1754)

1732. Phalaris arundinacea L.
Sp. Pl.: 55 (1753).
SYN.: Typhoides arundinacea (L.) Moench.
BIBL. ver.: Phalaris arundinacea Goir., Fl. ver. I, 15; Phalaris arundinacea Poll., Fl. ver. I, 77; Gramen miliaceum, spica multiplici Segu., Pl. ver. I, 352.
NOME VOLGARE: Scagliola palustre.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia temperata, Africa settentrionale, America settentrionale; naturalizzata in Africa meridionale).
(1), 2-5 He PEai V-VI.

Ecologia: luoghi umidi, sponde dei corsi d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Phragmito-Magnocaricetea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Campedello e Ferrara (Goir.), Monte Baldo a Brentino e Rivalta (Goir.), Campedello (Ton.); Salionze, Peschiera, Pacengo etc. (Goir.), Malcesine, Val di Sogno!; San Michele, San Martino, San Bonifacio lungo l'Adige (Goir.), lungo l'Adige al Pestrino (Ton.), Verona in Campo Marzo (Mang., Goir.), lungo l'Adige a Porta Pellegrina (A.M.), fossi di Verona (Goir.), Verona lungo l'Adige!, Verona al Pestrino!, Verona al Bosco Buri!, Verona Porto San Pancrazio!, Verona tra Ponte Garibaldi e Santo Stefano!, Verona lungo l'Adige al Boschetto!, Verona in Lungadige San Giorgio, lungo il fiume (Di Carlo), Verona a Ponte Catena (Lucato); Montorio presso lo sbocco del Fiumicello nell'Adige (Biadego), Montorio alle Ferrazze (Lucato), presso Tregnago!.



1733. Phalaris canariensis L.
Sp. Pl.: 54 (1753).
BIBL. ver.: Phalaris canariensis Goir., Fl. ver. I, 15.
NOME VOLGARE: Scaiola comune delle Canarie.
Geoelemento della Macaronesia (Regione mediterranea occidentale; altrove inselvatichita).
2-5 T scap PEa IV-VII.

Ecologia: incolti, altrove inselvatichita.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Verona in Prada Valle (Goir.), Valdonega (Goir.), Quadrante Europa!, Verona a San Massimo!, Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale posta sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Verona in una aiuola di via Todeschini (Di Carlo); Monte Arzan di Avesa!.





573. Gen. Milium L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 30. 1754)

1734. Milium effusum L.
Sp. Pl.: 61 (1753).
BIBL. ver.: Milium effusum Goir., Fl. ver. I, 32; Milium effusum Poll., Fl. ver. I, 83; Gramen sylvaticum et montanum, panicula miliacea etc. Segu., Pl. ver. III, 155.
NOME VOLGARE: Miglio selvatico.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia temperata, America settentrionale; naturalizzato in Nuova Zelanda).
4-7 G rhiz/H caesp PEai V-VIII.

Ecologia: boschi, radure, cespuglieti.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Ime (Goir.), Monte Baldo al Pian della Cenere (Goir.), Monte Baldo a Noveza (Goir.); alle Scandole di Bosco Chiesanuova (Ton., Goir.), Bosco Chiesanuova (Ton.), Roverè di Velo (A.M.), Sega di Ala (Lucato); Vajo dell'Anguilla (Goir.), Vajo Borago di Avesa (!, Di Carlo), Cogolo di Camposilvano a Velo Veronese (Di Carlo).





574. Gen. Piptatherum P. Beauv. ↑↑
(Agrost. 17t. 5f.: 10, 11. 1812)

1735. Piptatherum miliaceum (L.) Coss.
Notes Pl. Crit.: 129 (1851).
SYN.: Oryzopsis miliacea (L.) Bentham; Milium multiflorum Cav. 1802; Piptatherum multiflorum (Cav.) Beauv.
BIBL. ver.: Milium multiflorum Goir., Fl. ver. I, 32; Milium multiflorum Poll., Fl. ver. I, 84.
NOME VOLGARE: Miglio a più fiori.
Geoelemento steno-mediterraneo turangico (Regione mediterranea, Asia occidentale).
4-7 H caesp PEai IV-VIII.

Ecologia: luoghi aridi, selvatici, secchi.
Inquadramento fitosociologico: Bromo-oryzopsion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, alla Ferrara (Biadego); Grotta del Varone (Goir.), Sirmione (Goir.), Scaveaghe, San Vigilio alla Grotta del Varone (Goir.), Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!; Valle dell'Adige alla Chiusa (Ton., C.M., Goir.).





575. Gen. Stipa L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 34. 1754)

1736. Stipa pennata L.
Sp. Pl.: 78 (1753).
SYN.: Stipa joannis Čelak.
BIBL. ver.: Stipa pennata Goir., Fl. ver. I, 31; Stipa pennata Poll., Fl. ver. I, 90.
NOME VOLGARE: Lino delle fate, Stipa pennata.
Geoelemento SW-europeo subatlantico (Europa centro-occidentale, Asia occidentale e centrale).
4-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: prati aridi steppici.
Inquadramento fitosociologico: Festucetalia vallesiacae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Cordaspina (Goir.); Cima di Monte Pastello (Di Carlo); San Vigilio del Garda (Goir.), Le Prandine di Torri del Benaco!, sotto Albisano!; alle Are (Biadego), Bussolengo, scarpata che costeggia il canale Biffis (Di Carlo); Monte Arzan di Avesa (Mang.), Colli Veronesi (Mang., Goir., C.M.), Grezzana (Ton.), Romagnano sopra Grezzana (Goir.), Colli di Avesa (Ton.), base di Monte Pastello, alla Chiusa (Goir.), Colle delle Ungarine (Goir.), Costolo del Roccolo di Avesa (Lucato), San Fidenzio!, Colline di Avesa!, Monte Pastello, presso Monte!, Torricelle a Villa Forti!, Case Vecchie sulle Torricelle (Di Carlo), oltre La Cola di Avesa (Di Carlo).

Nota: in VER tra questi campioni vi sono certamente alcuni exiccata che appartengono a Stipa eriocaulis Borbàs.



1737. Stipa eriocaulis Borbàs subsp. eriocaulis
in Oesterr. Bot. Z. 33:401 (1883).
SYN.: Stipa pennata L. subsp. eriocaulis (Borbàs) Martinovsky et Skalicky.
NOME VOLGARE: Lino delle fate, Stipa pennata.
Geoelemento SW-europeo subatlantico (Europa centro-occidentale, Asia occidentale e centrale).
5 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: prati aridi steppici.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco, località Prandine (Di Carlo).





576. Gen. Achnatherum P. Beauv. ↑↑
(Ess. Agrostogr.: 146. 1812)

1738. Achnatherum calamagrostis (L.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 20, 146 (1812).
SYN.: Stipa calamagrostis (L.) Wahlenb.
BIBL. ver.: Stipa calamagrostis Goir., Fl. ver. I, 31; Arundo speciosa Poll., Fl. ver. I, 86; Gramen arundinaceum, panicula densa etc. Segu., Pl. ver. III, 163.
NOME VOLGARE: Cannella argentea.
Geoelemento orofita S-europeo (Europa centro-merid. montana).
4-7 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi selvatici sassosi e ruderali.
Inquadramento fitosociologico: Stipetalia calamagrostis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Perarola (Goir., Ton.), Monte Baldo, San Marco (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Ton., Goir.); Monti Lessini a Giazza, Campostrin, Tomba, Zeola e Selva di Progno (Goir.), Monte Pertica (Goir.), Monte Trapola, Gaibana e Revolto (Goir.), Passo di Rocca Pia (Goir.), Monte Precastio (C.M.), lungo il Progno (C.M.), Monte Postale a Bolca (C.M.), Monte Pastello (Mang., Goir.), Monte Pastello lungo la strada che da Ceraino sale a Monte (!, Di Carlo); Cerro Veronese (Goir.), Tregnago (Goir.), Valpantena (Goir.), Vajo Sperzani (Goir.), alla Chiusa (Mang., Goir.), Val di Squaranto (Goir.,!), Vajo dell'Anguilla!, Stallavena!.





577. Gen. Arundo L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 35. 1754)

1739. Arundo donax L.
Sp. Pl.: 81 (1753).
BIBL. ver.: Arundo donax Goir., Fl. ver. I, 27; Arundo donax Poll., Fl. ver. I, 87.
NOME VOLGARE: Canna comune.
Geoelemento centro-asiatico, divenuto subcosmopolita (Regione mediterranea sino al Caspio; altrove naturalizzata).
2-4,(5) G rhiz pEAi VII-XI.

Ecologia: luoghi sabbiosi umidi; coltivata.
Inquadramento fitosociologico: Convolvulion sepium.

Esemplari d'Erbario: Peri (Mang.), Chievo (Goir.); dintorni di Mozzecane (Di Carlo); Marcellise (Goir.), pressi di Villafranca (Di Carlo), Verona inizio pista ciclo-pedonale di Santa Lucia, lato stradone Santa Lucia (Di Carlo).





578. Gen. Phragmites Adans. ↑↑
(Fam. II: 34. 1763, em. Trin. Fund. Agrostogr.: 134. 1820)

1740. Phragmites australis (Cav.) Trin. et Steud.
Nomencl. Bot. ed. II, 2:324 (1841).
SYN.: Phragmites communis Trin.; Arundo phragmites L.
BIBL. ver.: Phragmites communis Goir., Fl. ver. I, 27; Arundo phragmites Poll., Fl. ver. I, 88; Arundo vulgaris sive Phragmites Dioscoridis Segu., Pl. ver. I, 360.
NOME VOLGARE: Cannuccia di palude.
Geoelemento subcosmopolita.
1-5 G rhiz/He PEAi VI-X.

Ecologia: luoghi umidi (argini, sponde, paludi) anche subsalsi.
Inquadramento fitosociologico: Phragmito-Magnocaricetea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Moje di Ferrara (Goir.), verso Ime (Biadego); Peschiera (C.M.), sotto Contrada Rocca a Bardolino (Lucato); San Michele (Goir.), Caldiero (Goir.), lungo il Progno (C.M.), in fossis (Mang.), lungo l'Adige (Mang.), al Boschetto lungo l'Adige!, Pestrino!, Verona nel Cortile dell'ex Arsenale militare (Di Carlo); Sandrà (Goir.), Menago (Goir.), Provincia Veronese (Goir.), alla Mambrotta (Goir.), pressi di Zevio (A.M.), pressi di Legnago (Ton., Gioir.), Palude del Busatello, Gazzo Veronese (Di Carlo).





579. Gen. Danthonia DC. ↑↑
in Lam. et DC. (Fl. fr. III, ed. III: 32. 1805)

1741. Danthonia decumbens (L.) DC. in Lam.
Fl. franc. ed. III, 3:33 (1805).
SYN.: Sieglingia decumbens Bernh.
BIBL. ver.: Danthonia decumbens Goir., Fl. ver. I, 34; Poa decumbens Poll., Fl. ver. I, 112.
NOME VOLGARE: Dantonia minore.
Geoelemento europeo (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale).
4-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi e freschi, boschi, luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Nardetea strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Lonza e Noveza (Goir.), alle Ime (Goir.), Monte Baldo, Campedello, Novezina, Prada e Montesel (Goir.); Malera, Campegno, Sant'Anna (Goir.), Campobrun (Goir.), Bosco Chiesanuova presso Malga Brol!; in Agro Veronese (Mang.); Monte Gadà di Tregnago (C.M.), Bosco della Stanga in anfiteatro morenico (Goir.), Poggio Pol a Pastrengo (Di Carlo).



1742. Danthonia alpina Vest
Flora (Regensburg) 4:145 (1821).
SYN.: Danthonia provincialis DC.; Danthonia calycina Rchb.
BIBL. ver.: Danthonia provincialis Goir., Fl. ver. I, 34.
NOME VOLGARE: Dantonia alpina.
Geoelemento SE-europeo (Europa centro-merid. orientale).
4-7 H caesp PEai V-VII.

Ecologia: pascoli, prati, luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar e Prabazar di Sotto (Goir.); Boscomantico (Goir.); Bosco della Stanga (Goir.), Monte Gadà prope Tregnago (C.M.).





580. Gen. Molinia Schrank ↑↑
(Schrank Baier. Fl. I: 334. 1789)

1743. Molinia caerulea (L.) Moench
Methodus: 183 (1794).
BIBL. ver.: Molinia coerulea Goir., Fl. ver. I, 50; Melica coerulea Poll., Fl. ver. I, 98; Gramen loliaceum autumnale panicula ampliora etc. Segu., Pl. ver. I, 338.
NOME VOLGARE: Molinia cerulea.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia occidentale settentrionale e centrale, Africa settentrionale).
2-7 H caesp pEAi VII-IX.

Ecologia: prati, pascoli umidi acquitrinosi e torbosi.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia caeruleae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Moje della Ferrara (Goir.); luoghi paludosi sul Benaco (Goir.); Varaldo prope Vigasio (Goir.), Passone (C.M.); Cerro Veronese!, Avesa alla Cola!.



1744. Molinia arundinacea Schrank
Baier. Fl. I: 336 (1789).
SYN.: Molinia litoralis Host.
BIBL. ver.: Molinia coerulea β arundinacea Goir. Fl. ver. I, 50; Melica coerulea β major Poll., Fl. ver. I, 98; Gramen loliaceum autumnale panicula ampliora etc. Segu., Pl. ver. I, 338.
NOME VOLGARE: Molinia altissima.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Asia occidentale e centrale).
2-5 H caesp pEAi VII-IX.

Ecologia: luoghi erbosi umidi, rive dei corsi d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Erico-Pinetea, Quercetalia robori-sessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Brentino (Goir.), Monte Baldo alla Lonza (Goir.), Lecceta di Navene!; lungo il Benaco (Goir.), Campiani di Garda!; alle Basse di San Michele (Goir.), Caldiero e Vigasio (Goir.), lungo l'Adige al Casino (Ton., Goir.); tra Angiari e Legnago (Ton.), Varaldo prope Vigasio (Goir.); Badiacalavena (C.M.), ai Finetti di Tregnago (C.M.), San Giorgio di Valpolicella!, Forte San Mattia, Torricelle!, Vajo Galina di Avesa!, Avesa alla Cola!, Monte Ongarine!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).





581. Gen. Nardus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 19. 1737)

1745. Nardus stricta L.
Sp. Pl. ed. I: 53 (1753).
BIBL. ver.: Nardus stricta Goir., Fl. ver. I, 71; Nardus stricta Poll., Fl. ver. I, 67; Gramen loliaceum minimum Segu., Pl. ver. III, 150.
NOME VOLGARE: Nardo cervino.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia, Africa Soccidentale, Groenlandia).
6-9 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi erbosi montani e subalpini su terreno prevalentemente acido.
Inquadramento fitosociologico: Nardetea strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang., Goir.), al Pra' Monmaor (Biadego), Monte Baldo in Valfredda e Costabella (Mang., C.M.), Monte Baldo in Valgrande e Val degli Ossi (Ton.), Monte Baldo in Cerbiol (Ton., Goir.), Monte Baldo all'Altissimo di Nago (Goir.), Monte Baldo, Val delle Buse (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Ferrara (Lucato), alle Acque Negre!, Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Monte Baldo, pascoli a Malga Ortigara (Di Carlo); Lessini a Podesteria, Monte Tomba, Malera (Goir.), Monte Zeola (C.M.), Roverè e Saline di Velo (A.M.), Corno d'Aquilio (!, Di Carlo), Bocca Gaibana di Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Monte Carega presso Rifugio Scalorbi (Di Carlo), Monti Lessini nei pressi di Malga Malera di Sotto, Bosco Chiesanuova (Di Carlo).





582. Gen. Cleistogenes Keng ↑↑
(in Sinensia V: 147. 1934)

1746. Cleistogenes serotina (L.) Keng
in Sinensia V: 149 (1934).
SYN.: Diplachne serotina (L.) Link; Molinia serotina M. et K.
BIBL. ver.: Molinia serotina Goir., Fl. ver. I, 51; Festuca serotina Poll., Fl. ver. I, 116; Gramen loliaceum serotinum, panicula dispansa Segu., Pl. ver. III, 146.
NOME VOLGARE: Paleo tardivo.
Geoelemento N-mediterraneo S-siberiano steppico (Europa meridionale e Asia occidentale).
2-5 H caesp pEAi VII-X.

Ecologia: luoghi aridi e rocciosi su calcare.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (C.M.), Monte Baldo a Piore (Goir.); Monte Pastello sul versante Ovest (Di Carlo), Monte Pastello al Forte di Monte (Di Carlo); Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, Campiani di Garda!; Colle San Leonardo (Mang.), Tomba e Tombetta (Goir.), Borgo Milano (Lucato); Vajo Sperzani, Monte Porcile, Romagnano (Goir.), in collibus (Mang.), alla Chiusa (Ton., Goir., C.M.), Vajo Borago (Biadego), Colline Veronesi (Goir.), Grezzana (Goir.), Spigola di Avesa!, San Peretto di Negrar!, Avesa!, Monte Ongarine!, Monte Cavro di Avesa!, San Dionigi sopra Parona!, Avesa salendo alla Cola!, oltre La Cola di Avesa verso il Merendero (Di Carlo), tra San Giorgio e Monte!.





583. Gen. Eragrostis Host ↑↑
(Gram. austr.: 14. 1809)

1747. Eragrostis pilosa (L.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 71, 162 (1812).
BIBL. ver.: Eragrostis pilosa Goir., Fl. ver. I, 45; Poa pilosa Poll., Fl. ver. I, 105; Gramen paniculis elegantissimis majus etc. Segu., Pl. ver. III, 151.
NOME VOLGARE: Eragrostide pelosa.
Geoelemento termo-cosmopolita (Europa meridionale, Asia, Africa, America settentrionale, Australia).
2-5 T caesp PEAi VI-IX.

Ecologia: luoghi erbosi e lungo le vie.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Caldiero (Goir.), Porto San Pancrazio (Goir.), Verona, fuori Porta Vescovo (C.M.), Verona (Ton., Goir.), Verona nel Forte di via Piatti di San Massimo (Di Carlo), Verona, nel cortile dell'ex Arsenale austriaco (Di Carlo); Rivoli (Ton., Goir.), in agris veronensibus, Horto Botanico Veronensi (Mang.), in viis agrestibus (Mang.), Tregnago (C.M.), Valle di Roncà (A.M.), tra San Giorgio e Monte!.



1748. Eragrostis pectinacea (Michx.) Nees
Fl. Afr. Austral. Ill.: 406 (1841).
NOME VOLGARE: Eragrostide pettinata.
Geoelemento N-americano (America settentrionale; naturalizzata in Europa centro-merid.).
2 T caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi erbosi, incolti e vie.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Verona, scalo merci FF.SS. di Porta Nuova (Di Carlo), Verona nel Forte di via Piatti a San Massimo (Di Carlo), incolto nelle campagne di Mozzecane (Di Carlo).



1749. Eragrostis cilianensis (All.) Janch.
in Mitt. Naturwiss. Vereins Univ. Wien; ser. II, 5:110 (1907).
SYN.: Eragrostis megastachya (Koeler) Link; Eragrostis major Host.
BIBL. ver.: Eragrostis major Goir., Fl. ver. I, 46; Poa megastachya Poll., Fl. ver. I, 106; Gramen eranthemum seu Eragrostis phalaroides etc. Segu., Pl. ver. III, 150.
NOME VOLGARE: Eragrostide maggiore.
Geoelemento termo-cosmopolita (Europa, Asia, Africa, America, Australia).
2-4 T caesp PEAi V-X.

Ecologia: luoghi erbosi umidi, campi, vie.
Inquadramento fitosociologico: Eragrostietalia.

Esemplari d'Erbario: in agris ubique (A.M., Biadego), Verona (Ton., Goir.), Caldiero (Goir.), San Michele (Goir.), Montorio (Goir.); Povegliano (Lucato), Pellegrina di Isola della Scala!, Bovolino presso l'Istituto tecnico agrario (Di Carlo).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Eragrostis megastachya.



1750. Eragrostis minor Host
Icon. Descr. Gram. Austriac. IV: 15 (1809).
SYN.: Eragrostis poaeoides Beauv.
BIBL. ver.: Eragrostis poaeoides Goir., Fl. ver. I, 46; Poa eragrostis Poll., Fl. ver. I, 105.
NOME VOLGARE: Eragrostide minore.
Geoelemento subcosmopolita (Europa, Asia, Africa settentrionale, America, Australia).
2-7 T caesp PEA VI-X.

Ecologia: luoghi erbosi, campi, vie.
Inquadramento fitosociologico: Eragrostietalia.

Esemplari d'Erbario: Rivoli salendo al Forte San Marco (Di Carlo); Monte Pastello in località Stramonte presso Monte (Di Carlo); Torri del Benaco (Goir.); Verona, a Porto San Pancrazio (Mang.), al Lazzaretto (Goir.), alle Are (Goir.), Verona (Goir.), Verona, Mura di via Pallone!, Verona in via San Leonardo!, Verona sulle scale del Municipio!, Verona al Cimitero Monumentale!, Verona al Pestrino!, Verona in Lungadige Matteotti (Di Carlo), Verona, scalo merci FF.SS. (Di Carlo), Verona sul Ponte Catena (Di Carlo), Verona, via Butturini in Borgo Trento (Di Carlo), Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo), Verona in Lungadige San Giorgio (Di Carlo); ad marginem agrorum, Bovo e Roncà (A.M.), Tregnago (C.M., Goir.), Rivoli (Ton., Goir.), Villabella (Goir.), Montorio (Goir.), Caldiero (Goir.).





584. Gen. Sporobolus R. Br. ↑↑
(Prodr. Fl. Nov. Holl.: 169. 1810)

1751. Sporobolus indicus (L.) R. Br.
Prodr.: 170 (1810).
SYN.: Sporobolus poiretii (R. et S.) Hitchc.
NOME VOLGARE: Gramigna d'India.
Geoelemento N-americano (Asia tropicale; naturalizzato in America tropicale e subtropicale).
2 H caesp PEai VI-VII.

Ecologia: naturalizzato in luoghi erbosi sabbiosi.
Inquadramento fitosociologico: Polygonion avicularis.

Esemplari d'Erbario: Verona, cortile interno di Palazzo Pompei (Di Carlo), Verona, in un'aiola lungo la pista ciclabile di stradone Santa Lucia (Di Carlo).

Nota: in VER l'esemplare è conservato nella cartella di Sporobolus poiretii (R. et S.) Hitchc.



1752. Sporobolus neglectus Nash
in Bull. Torrey Bot. Club. 22:464 (1895).
NOME VOLGARE: Sporobolo minore.
Geoelemento N-americano (America; altrove naturalizzato).
2-4 T caesp pEA VIII-IX.

Ecologia: incolti sabbiosi.
Inquadramento fitosociologico: Alysso-Sedion albi.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello presso il Forte di Monte (Di Carlo); Verona al Forte di via Piatti a San Massimo (Di Carlo), Verona, scalo merci delle FF.SS. (Di Carlo); Montorio, al Forte Preare (Di Carlo), Purano di Marano di Valpolicella (Di Carlo).





585. Gen. Muhlenbergia Schreb. ↑↑
(Gen.: 44.1789)

1753. Muhlenbergia vaginiflora (A. Gray) Jogan
in Jogan et Wraber, Fl. Veg. Slovenije: 23 (1992).
SYN.: Sporobolus vaginiflorus (Torrey) Wood.
NOME VOLGARE: Mulenbergia a foglie guainanti.
Geoelemento N-americano (America settentrionale).
2 T scap pEA VIII-IX.

Ecologia: luoghi erbosi, sabbiosi, incolti.
Inquadramento fitosociologico: Alysso-Sedion albi.

Esemplari d'Erbario: Verona, nel Forte di via Piatti a San Massimo (Di Carlo).





586. Gen. Eleusine Gaertn. ↑↑
(De Fruct. I: 8. 1788)

1754. Eleusine indica (L.) Gaertner
Fruct. Sem. Pl. I: 8 (1788).
SYN.: Cynosurus indicus L.
BIBL. ver.: Eleusine indica Goir., Fl. ver. I, 24.
NOME VOLGARE: Gramigna indiana.
Geoelemento termo-cosmopolita (Regioni calde di tutto il globo).
2-4 T caesp pEA VII-IX.

Ecologia: luoghi erbosi, incolti, macchie, margini delle strade.
Inquadramento fitosociologico: Eragrostietalia.

Esemplari d'Erbario: Verona, Riva San Lorenzo (Goir.), alle Ferrazze (Goir., C.M.), Verona, presso Ponte Umberto (hodie Ponte Nuovo) (Biadego), Lungadige Sammicheli (C.M.), fuori Porta Vittoria (Goir.), Verona in Via San Marco!, San Giovanni in Valle!, Pestrino!, Verona, Sagrato della Basilica di San Zeno!, Boschetto!, Stradone Santa Lucia, lungo la pista ciclabile (Di Carlo), Verona sul Ponte Catena (Di Carlo), Verona, in Lungadige San Giorgio, aiuola presso la Chiesa (Di Carlo); Povegliano (Lucato), Valeggio sul Mincio!; Torricelle!.





587. Gen. Cynodon Rich. ↑↑
(Pers. SYN. I: 85. 1805)

1755. Cynodon dactylon (L.) Pers.
SYN. I: 85 (1805).
BIBL. ver.: Cynodon dactylon Goir., Fl. ver. I, 24; Digitaria dactylon Poll., Fl. ver. I, 75; Gramen dactylon radice repente seu officinarum Segu., Pl. ver. III, 163.
NOME VOLGARE: Gramigna.
Geoelemento termo-cosmopolita.
2-7 G rhiz/H rept PEAi VI-IX.

Ecologia: luoghi aridi, coltivi, incolti, terreni calpestati.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo prope Salzan (Goir.); Erbezzo (Biadego), pressi di Monte sul Monte Pastello!; Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!; San Michele (Biadego), San Giovanni Lupatoto (Biadego), in viis ubique (Mang.), Campo Marzo (Goir.), circa Verona (Goir.), Cà di David!, Verona (Di Vincenzo), Porto San Pancrazio!, Verona, cortile dell'Arsenale (Di Carlo); Palude del Busatello (Di Carlo); Caprino (Goir.), Spredino (Goir.), alle Are (Goir.), Monte Gazo (Goir.).





588. Gen. Tragus Hall. ↑↑
(Hist. Stirp. Helv. II: 203. 1768)

1756. Tragus racemosus L.) All.
Fl. Pedem. II: 24 (1785).
SYN.: Cenchus racemosus L.
BIBL. ver.: Tragus racemosus Goir., Fl. ver. I, 24; Lappago racemosa Poll., Fl. ver. I, 90; Gramen echinatum parvum Segu., Pl. ver. I, 359.
NOME VOLGARE: Lappola racemosa.
Geoelemento termo-cosmopolita (Regioni temperate e tropicali).
2-5 T caesp PEa VI-VIII.

Ecologia: luoghi incolti e sabbiosi, secchi.
Inquadramento fitosociologico: Eragrostietalia.

Esemplari d'Erbario: San Giorgio in Valpolicella!, tra San Giorgio e Monte!, Monte Pastello presso il Forte di Monte (Di Carlo); Cassone sul Benaco (Goir., C.M.), Torri, Garda etc. (Goir.), Rocca di Garda (Biadego); Stazione di Porta Vescovo (C.M.), in arvis (Mang.), Verona (Goir.), Verona fuori Porta Nuova (Goir.), San Vito del Mantico (Goir.), Lungadige S. Micheli (sic, C.M.), Chievo presso il Ponte, riva sinistra Adige (Lucato), scalo merci FF.SS. di Verona P.N. (Di Carlo), Boschetto oltre la diga Santa Caterina (Di Carlo), Stradone Santa Lucia sulla pista ciclabile (Di Carlo); San Bonifacio (Goir.), Bovolone, duna eolica Baldoni (Tosco), sulla pista ciclo-pedonale di Santa Lucia posta sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo).





589. Gen. Panicum L. ↑↑
(Sp. pl. ed. I: 55; Gen. pl. ed. V: 29. 1754)

1757. Panicum miliaceum L.
Sp. Pl.: 58 (1753).
BIBL. ver.: Panicum miliaceum Goir., Fl. ver. I, 23; Panicum milium Poll., Fl. ver. III, 211.
NOME VOLGARE: Miglio coltivato.
Geoelemento centrasiatico (Asia centrale).
2-5 T caesp pEA VII-IX.

Ecologia: coltivato ed avventizio.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Lessini al Sorbaro (Goir.); Caprino Veronese (Goir.); Verona (Ton., Goir.), Porto San Pancrazio (Goir.), ad marginem agrorum (Mang.), Fenilon presso Santa Lucia (Di Carlo), incolto a San Giovanni Lupatoto (Di Carlo); lungo il fiume Tartaro (Goir.), Centore (Goir.), Pizzoletta di Villafranca!, campagna nei pressi di Vallese di Oppeano (Di Carlo); Grezzana (Goir.), Tregnago (A.M., Goir., C.M.), Cavaion!.



1758. Panicum capillare L.
Sp. Pl.: 58 (1753).
BIBL. ver.: Panicum capillare Goir., Fl. ver. I, 22.
NOME VOLGARE: Panico capillare.
Geoelemento N-americano (America settentrionale; altrove naturalizzato).
2-5 T caesp pEA VII-IX.

Ecologia: coltivato ed avventizio.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Lago del Frassino, Peschiera (Di Carlo); Verona in Campo Marzo (Goir.), Giaron della Colabi, Verona (Goir.), Verona nel Forte di San Massimo (Di Carlo); Sabbioni di Buttapietra!, Bagnolo di Nogarole Rocca (Di Carlo), Mozzecane (Di Carlo); Valdonega (Goir.), Onè presso Caprino (Goir.), Monte Moscal, Sant'Andrea, Incaffi (Goir.), Valle di Pigozzo (Goir.).



1759. Panicum dichotomiflorum Michx.
Fl. Bor.-Amer. I: 48 (1803).
NOME VOLGARE: Panico delle risaie.
Geoelemento americano (America settentrionale; altrove naturalizzato).
2 T caesp pEA VIII-X.

Ecologia: luoghi erbosi, argini di risaie, coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Panico-Setarion.

Esemplari d'Erbario: Mozzecane (Di Carlo), Prè di Mozzecane (Di Carlo).





590. Gen. Echinochloa P. Beauv. ↑↑
(Ess. agrostogr.: 53. 1812)

1760. Echinochloa crus-galli (L.) Beauv.
Ess. Agrostogr.: 53, 161 (1812).
SYN.: Panicum crus-galli L.
BIBL. ver.: Panicum crus-galli Goir., Fl. ver. I, 22; Panicum crus-galli Poll., Fl. ver. III, 210; Panicum vulgare spica multiplici, longis aristatis etc. Segu., Pl. ver. I, 333.
NOME VOLGARE: Panico piede di gallo.
Geoelemento subcosmopolita (subcosmopolita).
1-7 T caesp PEA VI-X.

Ecologia: luoghi umidi, sabbiosi; infestante nelle colture.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Bosco Chiesanuova (Goir.), Monte Gazo (Goir.); San Giovanni Lupatoto (Biadego), San Michele Extra (Goir., Biadego), Campagnola di Verona (C.M.), Basso Acquar (Goir.), Campo Marzo (Goir.), Verona (Ton., Goir.), Porta Vescovo (Agosti), lungo l'Adige a San Michele!, Pestrino!, Verona, Lungadige San Giorgio, aiuola presso la Chiesa (Di Carlo); in paludosis (Mang.), Palude del Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo); Onè in Valle di Caprino (Goir.), Tregnago (A.M.), Mezzane di Sopra (C.M.), Ceraino (Ton., Goir., C.M.), Arzarè (Goir.), tra San Giorgio di Valpolicella e Monte!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Purano di Marano di Valpolicella (Di Carlo).





591. Gen. Digitaria Heist. ↑↑
(Heist. ap. Adans. Fam. II: 38 et 550. 1763)

1761. Digitaria sanguinalis (L.) Scop.
Fl. Carn. ed. 2, I: 52 (1772).
SYN.: Panicum sanguinale L.
BIBL. ver.: Digitaria sanguinalis Goir., Fl. ver. I, 23; Digitaria sanguinalis Poll., Fl. ver. I, 75; Gramen Dactylon folio latiore Segu., Pl. ver. I, 359.
NOME VOLGARE: Sanguinella comune.
Geoelemento cosmopolita.
2-7 T caesp pEA VII-X.

Ecologia: luoghi coltivati, ruderi, terreni sabbiosi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara (Goir.); Torricelle alle Are (Biadego), in arvis veronensis (Mang.), Verona, San Michele Extra (Biadego, Goir.), Campo Marzo (Mang., Goir.), Verona agli Angeli (Goir.), Verona a Cà di David!, Verona, Mura di via Pallone!, Verona in via Sirtori!, Verona in Lungadige Porta Vittoria (Di Carlo), Verona, Stradone Santa Lucia sulla pista ciclabile (Di Carlo), Verona Lungadige Matteotti (Di Carlo), Lungadige Cangrande (Di Carlo); pressi di Mozzecane (Di Carlo); Rivoli (Ton., Goir.), Caprino (Ton., Goir.), Ceraino (Goir.), Tregnago (C.M.), Spredino, Romagnano (Goir.), pista ciclo-pedonale di Santa Lucia posta sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo).

Nota: in VER Digitaria ciliaris Koeler è inserita come Digitaria sanguinalis (Verona, Mang.).



1762. Digitaria ischaemon (Schreb.) Muhl.
Descr. Gram.: 131 (1817).
SYN.: Panicum ischaemon Schreder; Digitaria filiformis Koeler.
BIBL. ver.: Digitaria glabra Goir., Fl. ver. I, 24.
NOME VOLGARE: Sanguinella sottile.
Geoelemento subcosmopolita (quasi cosmopolita).
2-7 T caesp pEA VII-IX.

Ecologia: luoghi incolti, aridi e sabbiosi.
Inquadramento fitosociologico: Panico-setarion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara (Goir.), a Le Muratine, Monte Creta etc., (Goir.); Ceraino (Ton.), Tregnago alle Saline (Ton., Goir.), Centore (Goir.), ai Casati di Stallavena (Goir.).





592. Gen. Paspalum L. ↑↑
(Syst. Nat. ed. 10:855. 1759)

1763. Paspalum distichum L.
Syst. Nat. ed. 10:855 (1759).
SYN.: Paspalum paspaloides (Michx.) Schribner.
NOME VOLGARE: Panico acquatico.
Geoelemento neotropicale, ora subcosmopolita (America; ora avventizio naturalizzato).
2 G rhiz pEAi VII-IX.

Ecologia: fossi, risaie, luoghi umidi.
Inquadramento fitosociologico: Paspalon-Agrostion.

Esemplari d'Erbario: Palude del Busatello (Di Carlo); Verona al Boschetto (Di Carlo).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Paspalum paspaloides.





593. Gen. Setaria P. Beauv. ↑↑
(Agrost.: 51. 1812)

1764. Setaria pumila (Poir.) Roem. et Schult.
Syst. Veg. II: 891 (1817).
SYN.: Setaria glauca (L.) Beauv.
BIBL. ver.: Setaria glauca Goir., Fl. ver. I, 22; Panicum glaucum Poll., Fl. ver. III, 208; Panicum vulgare spica simplici et molliori Segu., Pl. ver. I, 333.
NOME VOLGARE: Setaria glauca.
Geoelemento subcosmopolita (quasi cosmopolita).
2-7 T caesp pEA VII-X.

Ecologia: luoghi incolti e coltivati.
Inquadramento fitosociologico: Panico-Setarion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Ferrara, Caprino, Spiazzi (Goir.); Caldiero (Goir.), Valdonega (Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), Verona fuori Porta San Giorgio (Goir.), Verona (Ton., Goir., C.M.), San Michele Extra (Biadego), Colli Veronesi alle Are (Biadego); Tregnago (A.M., C.M.).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Setaria glauca.



1765. Setaria verticillata (L.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 51, 178 (1812).
BIBL. ver.: Setaria verticillata Goir., Fl. ver. I, 21; Panicum verticillatum Poll., Fl. ver. III, 208.
NOME VOLGARE: Setaria verticillata.
Geoelemento termo-cosmopolita (quasi cosmopolita).
2-7 T caesp PEA V-X.

Ecologia: luoghi incolti e coltivati.
Inquadramento fitosociologico: Panico-Setarion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Ferrara (Goir.); Caldiero (Goir.), Verona (Goir.); Tregnago (A.M.), Montorio presso la Chiesa (Di Carlo).



1766. Setaria viridis (L.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 51, 178 (1812).
BIBL. ver.: Setaria viridis Goir., Fl. ver. I, 21; Panicum viride Poll., Fl. ver. III, 209.
NOME VOLGARE: Setaria spermatofite.
Geoelemento subcosmopolita (quasi cosmopolita).
2-7 T caesp PEA VI-X.

Ecologia: luoghi coltivati ed erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Panico-Setarion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Pazzon, Caprino, Ferrara (Goir.), Val di Caprino a San Martino (Goir.); Monte Pastello da Ceraino salendo a Monte (Di Carlo); Scaveaghe di Garda pendici di Monte Brè!; Verona agli Angeli (Goir.), Valdonega (Goir.), Verona (Goir.), San Michele (Biadego), al Quadrante Europa!, Verona a San Leonardo!, Cimitero di Verona!, Verona, via Butturini in Borgo Trento (Di Carlo); Mozzecane (Ton., Goir.), Bovolone, duna eolica ai Baldoni (Tosco); Valle di Tregnago (Goir.), Tregnago (C.M.), alle Saline di Tregnago (Ton., Goir.), Monte Lotrago (Goir.), Spredino (Goir.), Colli Veronesi alle Are (Biadego), Spigola di Avesa!, Monte Arzan di Avesa!.



1767. Setaria italica (L.) P. Beauv.
Ess. Agrostogr.: 51, 178 (1812).
BIBL. ver.: Setaria italica Goir., Fl. ver. I, 22; Panicum italicum Poll., Fl. ver. III, 209.
NOME VOLGARE: Miglio degli uccelli.
Geoelemento subcosmopolita (Asia tropicale; probabilmente originario dell'India, forse ibrido di Setaria viridis).
2-7 T caesp pEa VII-VIII.

Ecologia: coltivata, avventizia.
Inquadramento fitosociologico: Eragrostietalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Postale a Bolca (C.M.), Roverè di Velo e Vajo Squaranto (Goir.); Peschiera, sponde del Lago del Frassino (Di Carlo); Verona al Pestrino!, Verona, Scalinata di Castel San Pietro!, Verona sul Ponte di Castelvecchio!; Mozzecane (Ton., Goir.); Tregnago (C.M.), Sant'Andrea di Tregnago (Goir.), Monte Precastio (Goir.), Torricelle!.



1768. Setaria verticilliformis Du Mort.
Fl. Belg.: 150 (1827).
SYN.: Setaria ambigua Guss.; Setaria decipiens Schimper.
BIBL. ver.: Setaria verticillata β ambigua Goir., Fl. ver. I, 21.
NOME VOLGARE: Setaria di Gussone.
Geoelemento termo-cosmopolita (quasi cosmopolita).
2-4 T caesp PEA VI-IX.

Ecologia: luoghi coltivati ed erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Panico-Setarion.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), Verona in Valdonega (Goir.), Verona, via Turbina a Chievo!, Verona, Golosine, aiuola di via Murari Brà (Di Carlo); Mozzecane (Goir.); Caprino Veronese (Goir.).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Setaria ambigua.





594. Gen. Pennisetum Rich. ↑↑
(Pers. SYN. I: 72. 1805 )

1769. Pennisetum villosum Fresen.
in Mus. Senckenberg. II: 134 (1837).
BIBL. ver.: Pennisetum longistylum Goir., Fl. ver. II, 672.
NOME VOLGARE: Penniseto villoso.
Geoelemento paleotropicale (Africa orientale, Arabia; altrove naturalizzato).
5 H caesp PEAi VI-IX.

Ecologia: coltivato e naturalizzato.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Garda, muro sul lungolago (Goir., Lucato,!).





595. Gen. Cenchrus L. ↑↑
(Coroll. Gen.: 20. 1737)

1770. Cenchrus incertus M.A. Curtis
Boston Journ. Nat. Hist. 1:135 (1837).
NOME VOLGARE: Nappola delle spiagge.
Geoelemento tropicale e subtropicale (America settentrionale occidentale; altrove naturalizzato).
2 T caesp pEA VII-IX.

Ecologia:sabbie e luoghi erbosi.

Esemplari d'Erbario: Verona, scalo merci FF.SS. di Santa Lucia (Di Carlo).





596. Gen. Sorghum Moench ↑↑
(Meth.: 207 nom. cons..1794)

1771. Sorghum halepense (L.) Pers.
Syn. Pl. I: 101 (1805).
SYN.: Holcus halepensis L.
BIBL. ver.: Sorghum halepense Goir., Fl. ver. I, 26; Andropogon halepensis Poll., Fl. ver. III, 200; Milium arundinaceum perenne, minus semine etc. Segu., Pl. ver. I, 332.
NOME VOLGARE: Sorgo selvatico.
Geoelemento termo-cosmopolita (Europa meridionale, Asia, Africa; naturalizzato nelle Americhe).
(1),2-4 G rhiz PEAi VI-X.

Ecologia: incolti erbosi umidi, luoghi coltivati.
Inquadramento fitosociologico: Panico-Setarion.

Esemplari d'Erbario: Scaveaghe di Garda, pendici del Monte Brè!, sponde del Lago del Frassino a Peschiera (Di Carlo); Santa Maria in Stelle (Ton.), dopo Tomba (Goir.), Verona (Mang., Ton., Goir.), Borgo Milano (Lucato), Avesa!, Pizzoletta!, San Michele, sponde dell'Adige!, Cà di David!, Verona a Porto San Pancrazio!, Verona al Pestrino (Di Carlo), Verona, sull'argine del fiume in Lungadige dell'Attiraglio (Di Carlo); Bovolone, dune eoliche (Tosco), Villafranca!, Palude del Busatello (Di Carlo); Romagnano (Goir.), Caldiero (Goir.), Valpantena ai Sarmazi (Goir.), Grezzana (Ton., Goir.), Valpolicella in Val Sorda!, Purano di Marano di Valpolicella (Di Carlo).



1772. Sorghum bicolor (L.) Moench
Methodus: 207 (1794).
SYN.: Sorghum vulgare Pers.
BIBL. ver.: Sorghum vulgare β bicolor Goir., Fl. ver. I, 26; Sorghum vulgare β bicolor Poll., Fl. ver. III, 206.
NOME VOLGARE: Sorgo coltivato.
Geoelemento paleotropicale (Africa tropicale; altrove coltivato).
2-4 T scap pEA VII-IX.

Ecologia: coltivato.

Esemplari d'Erbario: Verona Porto San Pancrazio (Goir.), Verona in Borgo Nuovo (Lucato), San Massimo in via Lugagnano (Lucato); Isola della Scala (Goir.), coltivato a Mozzecane (Di Carlo); Giare di Grezzana (Goir.), Monte Gazo, Saccale, sub spontaneo (Goir.), Tregnago (C.M.), Quinzano (Goir.).





597. Gen. Chrysopogon Trin. ↑↑
(Fund. Agrostogr.: 187, nom. cons.. 1820)

1773. Chrysopogon gryllus (L.) Trin.
Fund. Agrostogr.: 188 (1820).
SYN.: Andropogon gryllus L.
BIBL. ver.: Chrysopogon gryllus Goir., Fl. ver. I, 25; Andropogon gryllus Poll., Fl. ver. III, 199; Gramen avenaceum, locustis gracilibus purpurascentibus etc. Segu., Pl. ver. I, 355.
NOME VOLGARE: Erba da spazzole.
Geoelemento S-europeo, S-siberiano steppico (Europa meridionale, Asia occidentale merid.).
2-5 H caesp PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi secchi aridi, steppici.
Inquadramento fitosociologico: Scorzonero-Chrysopogonetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, a Brentino, il Castello, Rivalta (Goir.), Monte Baldo in Valgrande (Goir.); Sirmione (Goir.), Torri del Benaco in località Prader!, Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, Bardolino (Lucato); San Giovanni in Valle e San Zeno in Monte (Goir.), Boscomantico (Mang., Goir., Biadego); Villafranca e Valeggio (Goir.), alla Pellegrina (Ton.); Monte Gazo (Goir.), colli e monti in provincia di Verona (Goir.), Calavena (C.M.), Mizzole (Goir.), Monte Comun a Quinzano (Goir.), San Fidenzio!, Avesa!, Torricelle a Villa Forti!, Pastrengo fra Palazzolo e San Zeno (Di Carlo).





598. Gen. Bothriochloa Kunze ↑↑
(Rev. gen. II: 762. 1891)

1774. Bothriochloa ischaemum (L.) Keng
in Contr. Biol. Lab. Chin. Assocc. Advancem. Sci., Sect. Bot. X: 201 (1936).
SYN.: Andropogon Ischaemon L.
BIBL. ver.: Andropogon Ischaemum Goir., Fl. ver. I, 25; Andropogon angustifolius Poll., Fl. ver. III, 201; Gramen dactylon, spicis villosis Segu., Pl. ver. III, 359.
NOME VOLGARE: Barboncino digitato.
Geoelemento termo-cosmopolita (Europa, Africa settentrionale, Asia; altrove naturalizzata).
2-7 H caesp pEAi VII-X.

Ecologia: luoghi secchi e aridi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, Campiani di Garda!; Verona (Ton., Goir.), fuori Porta Pellegrina (Ton.), ubique (Mang.), Verona a Borgo Milano (Lucato), Boscomantico!, Verona, in Lungadige Cangrande (Di Carlo); Verona a San Leonardo (Biadego), San Felice (Biadego), Spredino (Goir.), Colli Veronesi alle Are (Goir.), Monte Gazo (Goir.), San Peretto di Negrar!, Avesa, fronte le cave!, Monte Arzan di Avesa!, Colli sopra San Dionigi!, tra San Giorgio di Valpolicella e Monte!, Monte Pastello, lungo la strada che da Ceraino sale a Monte (Di Carlo), Pastrengo, lungo il canale Biffis (Di Carlo), Verona sulle Torricelle nei pressi dell'ex ristorante Canon (Di Carlo).





599. Gen. Heteropogon Pers. ↑↑
(Syn. II: 533. 1807)

1775. Heteropogon contortus (L.) Roem. et Schult.
Syst. Veg. 2:836 (1817).
SYN.: Andropogon contortus L.
BIBL. ver.: Heteropogon allionii Goir., Fl. ver. I, 25.
NOME VOLGARE: Trebbia contorta.
Geoelemento pantropicale e subtropicale (Europa meridionale, Asia, Africa, America).
5 H caesp PEAi VI-X.

Ecologia: luoghi aridi, steppici.
Inquadramento fitosociologico: Diplachnion.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco (Ton., Goir.), San Vigilio del Garda (Goir.).





600. Gen. Zea L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 279. 1737)

1776. Zea mays L.
Sp. Pl. ed. I: 971 (1753).
BIBL. ver.: Zea mays Goir., Fl. ver. I, 19; Zea mays Poll., Fl. ver. III, 56.
NOME VOLGARE: Mais, Granturco.
Geoelemento neotropicale (America tropicale e subtropicale).
2-5,(6,7) T scap pEAi VII-IX.

Ecologia: coltivato

Esemplari d'Erbario: culta in agris (A.M.), coltivi (Ton.), Verona fuori Porta Vittoria (Goir.), Verona lungo l'Adige (Goir.), Verona in Borgo Milano (Lucato); Orè, Valle di Caprino (Goir.), Pazzon in Valle di Caprino (Goir.), Verona in Valdonega (Goir.), Torricelle ai Gaspari!.












Ord. Pandanales ↑↑↑↑

CXVI. Fam. Sparganiaceae ↑↑↑


601. Gen. Sparganium L. ↑↑
(Sp. Pl. I: 971. 1753)

1777. Sparganium erectum L. subsp. neglectum (Beeby) K. Richt.
Pl. Eur. I: 10 (1890).
SYN.: Sparganium ramosum Hudson.
BIBL. ver.: Sparganium ramosum Goir., Fl. ver. I, 93; Sparganium ramosum Poll., Fl. ver. III, 98.
NOME VOLGARE: Coltellaccio maggiore.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia, Africa settentrionale, America settentrionale).
1-4 I rad/G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: sponde dei fossi, canneti, stagni.
Inquadramento fitosociologico: Glygerio-Sparganion.

Esemplari d'Erbario: Fossi a San Michele (Biadego), fossi a Montorio (Lucato); in fossis (Mang.), Persacco (A.M.), nel Fibbio (Ton.), fossi a Soave (C.M.), Valeggio sul Mincio, fossi (Goir.), fossi a Villafranca!, sul fiume Tione, località Casona!, Gazzo Veronese!, Pozzolengo, Montorio Fossa Cozza!, Palude del Busatello, Gazzo Veronese (Di Carlo), Pastrengo, fosso ad Ovest della Chiesa (Di Carlo).









CXVII. Fam. Typhaceae ↑↑↑


602. Gen. Typha L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 281. 1737)

1778. Typha angustifolia L.
Sp. Pl.: 971 (1753).
BIBL. ver.: Typha angustifolia Goir., Fl. ver. I, 92; Typha angustifolia var. β Poll., Fl. ver. III, 100; Typha palustris minor Segu., Pl. ver. I, 129.
NOME VOLGARE: Tifa a foglie strette.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, Africa, America settentrionale, Australia).
1-4 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: paludi, fossi, stagni, pozze d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Phragmition communis.

Esemplari d'Erbario: Peschiera (Agosti, A.M.); San Michele (Ton.), Verona (Goir.); Pozzolengo!, Palude del Busatello (Di Carlo), Legnago, fosso in località La Rosta (Di Carlo), Pastrengo, fosso ad Ovest della Chiesa (Di Carlo).



1779. Typha minima Hoppe
Bot. Taschenb.: 187 (1794).
NOME VOLGARE: Tifa minore.
Geoelemento eurasiatico-temperato (Europa centromerid., Asia occidentale e centrale).
2-4 G rhiz PEai V-VI.

Ecologia: luoghi umidi, paludi, fossi, stagni.
Inquadramento fitosociologico: Caricion davallianae.

Esemplari d'Erbario: Verona a San Michele (Mang., Ton., Goir.), San Pancrazio (A.M.), Pestrino (Ton.), Campo Marzo (Goir.), San Giovanni Lupatoto (Goir.); Ceraino (Ton.).



1780. Typha laxmannii Lepech.
Nova Acta Acad. Sci. Imp. Petrop. Hist. Acad. 12: 335 (1801).
BIBL. ver.: Typha laxmanni Goir., Fl. ver. I, 93; Typha minima Poll., Fl. ver. III, 101.
NOME VOLGARE: Tifa di Laxmanni.
Geoelemento euri-mediterraneo orientale (Europa meridionale, Asia centro-occidentale).
2 G rhiz pEAi VII-IX.

Ecologia: luoghi umidi, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Phragmitetalia communis.

Esemplari d'Erbario: Rotta Fuini a Verona (Goir.); Vigasio (Goir.); Ceraino (Goir.).



1781. Typha latifolia L.
Sp. Pl.: 971 (1753).
BIBL. ver.: Typha latifolia Goir., Fl. ver. I, 100; Typha latifolia Poll., Fl. ver. III, 100; Typha palustris major Segu., Pl. ver. I, 129.
NOME VOLGARE: Mazza sorda.
Geoelemento cosmopolita (Europa, Asia, Africa sett., America sett. e centrale, Australia).
2 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: stagni, paludi, fossi, corsi d'acqua.
Inquadramento fitosociologico: Phragmition communis.

Esemplari d'Erbario: Persacco (A.M.); Verona alla Mambrotta (Goir.), Vallese di Oppeano (Di Carlo).












Ord. LILIIFLORAE ↑↑↑↑

CXVIII. Fam. Liliaceae ↑↑↑


603. Gen. Tofieldia Hudson ↑↑
(Fl. Angl. ed. II: 175. 1778)

1782. Tofieldia pusilla (Michx.) Pers.
Syn. Pl. I: 339 (1805).
SYN.: Tofieldia palustris Auct.; Tofieldia borealis Wahlenb.
BIBL. ver.: Tofieldia palustris Goir., Fl. ver. I,141; Tofieldia palustris Poll., Fl. ver. III, 791.
NOME VOLGARE: Tofieldia minore.
Geoelemento artico-alpino-euroamericano (Alpi, Europa settentrionale ed artica, Asia settentrionale ed artica).
6-9 H scap pEai VII-VIII.

Ecologia: luoghi umidi in vallette nivali, torbiere acide.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia davallianae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), alla Lonza (Mang.).



1783. Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb.
Veg. Clim. Helv. Sept.: 68 (1813).
BIBL. ver.: Tofieldia calyculata Goir., Fl. ver. I,141; Tofieldia palustris Poll., Fl. ver. I, 478; Tofieldia palustris Segu., Pl. ver. II, tav. 14; Phalangium alpinum etc. Segu., Pl. ver. II, 61; Falso asfodelo del Clusio Pona, M.B., 174 et 271; Asfodelo di Plinio presso il Dodoneo Pona, M.B., 240.
NOME VOLGARE: Tajola comune.
Geoelemento centro-europeo (Europa).
6-9 H scap PEAi VI-IX.

Ecologia: luoghi selvatici, prati umidi, macereti della fascia montana e subalpina; eccezionalmente in stazioni della pianura e della collina.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia davallianae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (C.M., Goir.), Monte Baldo Val delle Pietre (Goir., C.M.), Coste di Valfredda (Ton.), in Val Losana (Goir.), Monte Baldo in Costabella (A.M., Goir.), Monte Baldo a Naole (Ton.), Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!; Campobrun (Goir.), Monte Branchetto e Monte Brancon (Goir.), Corno Mozzo (Goir.), Passo della Lora (Lucato), Valon del Malera (Biadego, Tessari), Rivoli (Ton., Goir.), Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio!, Malga Podesteria (Di Carlo).





604. Gen. Veratrum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V:159. 1754)

1784. Veratrum nigrum L.
Sp. Pl.: 1044 (1753).
BIBL. ver.: Veratrum nigrum Goir., Fl. ver. I, 142; Veratrum nigrum Poll., Fl. ver. III, 221; Veratrum flore atrorubente Segu., Pl. ver. I, 507; Elleboro bianco etc. Pona, M.B., 170.
NOME VOLGARE: Veratro nero.
Geoelemento euroasiatico-temperato (Europa centroorientale, Asia N-occidentale).
6-9 G rhiz PEai VI-VII.

Ecologia: boschi, prati montani, radure.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Mang., Goir.), Val delle Ossa (Tonini).



1785. Veratrum album L. subsp. lobelianum (Bernh.) Arcang.
Sp. Pl.: 1044 (1753).
BIBL. ver.: Veratrum album var. β lobelianum Goir., Fl. ver. I, 142; Veratrum album var. β lobelianum Poll., Fl. ver. III, 219; Veratro flore subviridi Segu., Pl. ver. I, 506; Elleboro bianco Calc., Viagg. etc., 12.
NOME VOLGARE: Veratro comune.
Geoelemento euroasiatico-temperato (Pirenei, Alpi).
4-9 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: prati, pascoli e radure.
Inquadramento fitosociologico: Mulgedio-Aconitetea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Ime (Goir.), alle Fassole (Goir.), in Valbrutta (Ton.), Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo); Lessini (Goir.), Campofontana (C.M.), Campobrun (C.M.), Malga Businò ad Erbezzo (Lucato), Alti Lessini (Di Vincenzo), Corno d'Aquilio (Lucato,!), Valon di Malera!, Sega di Ala!, Bocca Gaibana, Bosco Chiesanuova (Di Carlo); Incaffi!, Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo).





605. Gen. Asphodelus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 146. 1754)

1786. Asphodelus fistulosus L.
Sp. Pl.: 309 (1753).
BIBL. ver.: Asphodelus fistulosus Goir., Fl. ver. I, 138; Asphodelus fistulosus Poll., Fl. ver. I, 449; Asphodelus foliis fistulosis Segu., Pl. ver. II, 50.
NOME VOLGARE: Asfodelo fistoloso.
Geoelemento paleo-subtropicale (Regione mediterranea).
2 H scap (H bienn) PEai III-VI.

Ecologia: luoghi erbosi e incolti aridi.
Inquadramento fitosociologico: Thero-Brachypodion.

Esemplari d'Erbario: In fossis urbis Veronae (Mang.), Orto Botanico Veronese (Mang.), Verona in Campo Marzo (Ton.), Campofiore fuori Porta Vescovo (C.M.), Verona presso Porta Vittoria (Goir.), Mura di Verona (Goir.), pressi di Porta Pellegrina (Goir.), oggi Porta Vittoria (n.d.c.); Stallavena (A.M.).

Nota: Questa specie, già rarissima ai tempi di Goiran nella città di Verona, è da ritenersi in seguito scomparsa.



1787. Asphodelus albus Miller
Gard. Dict. ed. 8: Asphodelus n° 3 (1768).
BIBL. ver.: Asphodelus albus Goir., Fl. ver. I, 138; Asphodelus albus Poll., Fl. ver. I, 448; Asphodelus albus non ramosus Segu., Pl. ver. II, 49; Asfodelo bianco maggiore Pona, M.B., 163.
NOME VOLGARE: Asfodelo montano.
Geoelemento mediterraneo - montano - subatlantico (Europa occidentale meridionale).
6-9 G bulb PEai V-VI.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Festucetalia spadiceae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang., A.M.), Monte Baldo in Valfredda (Mang.), in Prabazar (Ton., Goir.), Monte Baldo al Passo del Forcelin (Lucato), oltre il Passo del Cerbiol!.





606. Gen. Anthericum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 146. 1754)

1788. Anthericum liliago L.
Sp. Pl. ed. I: 310 (1753).
SYN.: Phalangium liliago Schreb. (1771).
BIBL. ver.: Phalangium Liliago Goir., Fl. ver. I, 139; Anthericum Liliago Poll., Fl. ver. I, 450; Phalangium ampliore flore non ramosum Segu., Pl. ver. II, 60.
NOME VOLGARE: Lilioasfodelo maggiore.
Geoelemento submediterraneo-subatlantico (Europa, Caucaso).
2-7 H scap PEai V-VI.

Ecologia: rupi, pascoli sassosi, prati aridi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello, località Bocchetta (Mang.), Monte Pastello in località Stramonte (Di Carlo); Boscomantico (Mang., Goir.); alla Chiusa (Ton.), Ceraino (Goir.), Grezzana (A.M.).



1789. Anthericum ramosum L.
Sp. Pl.: 310 (1753).
SYN.: Phalangium ramosum Poiret (1804).
BIBL. ver.: Phalangium ramosum Goir., Fl. ver. I, 139; Anthericum ramosum Poll., Fl. ver. I, 450; Phalangium parvo flore ramosum Segu., Pl. ver. II, 161; Falangio ramoso del Lobelio Pona, M.B., 139; Lilio asfodelo di fior Bianco Pona, M.B., 189 et 210.
NOME VOLGARE: Lilioasfodelo ramoso.
Geoelemento submediterraneo-subatlantico (Europa, Caucaso).
2-7 H scap PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, rupi, boschi, pendii soleggiati.
Inquadramento fitosociologico: Geranion sanguinei.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Goir.), a Brentino (Goir.), Monte Baldo in Valle delle Pissarole (Goir.), Lecceta di Navene!; Sant'Anna di Alfaedo (Goir.); Campiani di Garda!; Verona lungo l'Adige (Goir.), Boscomantico!; Vajo del Paradiso, Vajo Sperzani, Monte Zovo (Goir.), Tregnago al Castello (A.M., C.M.), Grezzana (Ton.), Vajo Galina di Avesa!, Avesa Alla Cola!, Colli di Avesa (Goir.,!), Colle di San Dionigi dopo Le Due Cariole!, Monte Cavro di Quinzano!, Monte Ongarine a Quinzano!.





607. Gen. Paradisea L. ↑↑
(Mazzuc. Viag. Alp. Giul.: 27. 1814.)

1790. Paradisea liliastrum (L.) Bertol.
Fl. Ital. 4:133 (1840).
SYN.: Liliastrum album Link (1829); Hemerocallis Liliastrum L. (1753); Anthericum Liliastrum L. (1762).
BIBL. ver.: Paradisia Liliastrum Goir., Fl. ver. I, 139; Hemerocallis Liliastrum Poll., Fl. ver. I, 439; Liliastrum alpinum radice tuberosa Segu., Pl. ver. II, 162; Falangio del Mattioli Calc., Viagg. etc., 10; idem Pona, M.B., 247.
NOME VOLGARE: Paradisia, Giglio di monte, Giglio di S. Giovanni.
Geoelemento montano S-europeo occidentale (Alpi, Europa S-occidentale).
7,8 H scap PEai VI-VII.

Ecologia: prati, pascoli subalpini in pendii soleggiati.
Inquadramento fitosociologico: Festucetalia spadiceae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Goir., C.M.), Monte Baldo in Valfredda (Ton.), Monte Baldo in Cambizar (Mang., C.M.), Monte Baldo a Ferrara (A.M.), ai Pra' di Malcesine (!, Di Carlo).





608. Gen. Hemerocallis L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 151. 1754)

1791. Hemerocallis lilio-asphodelus L.
Sp. Pl.: 324 (1753).
SYN.: Hemerocallis flava L. (1762).
BIBL. ver.: Hemerocallis flava Goir., Fl. ver. I, 140; Hemerocallis fulva var. β Poll., Fl. ver. I, 438; Lilio-Asphodelus luteus Segu., Pl. ver. II, 50.
NOME VOLGARE: Giglio dorato, Fiori di S. Antonio.
Geoelemento E-alpico (Europa S-orientale, Asia centro- occidentale).
2 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: boschi umidi, forre ombrose.
Inquadramento fitosociologico: Aremonio-Fagion.

Esemplari d'Erbario: Orè di Grezzana (A.M.), Orto Botanico Veronese (Mang.).



1792. Hemerocallis fulva L.
Sp. Pl. ed. 2: 462 (1762).
BIBL. ver: Hemerocallis fulva Goir., Fl. ver. I, 140; Hemerocallis fulva var. α Poll., Fl. ver. I, 438; Lilio-Asphodelus luteus Segu., Pl. ver. II, 50.
NOME VOLGARE: Giglio di S. Giuseppe.
Geoelemento S-europeo (Asia centro-orientale; altrove naturalizzata).
2-4 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: fossi, luoghi umidi; coltivata ed inselvatichita.
Inquadramento fitosociologico: culta.

Esemplari d'Erbario: Borgo Milano, culta (Lucato), Chievo, alveo dell'Adige (Lucato); Colli sopra Poiano (Goir.), Marcellise (Goir.), Colli di Montorio (Goir.).





609. Gen. Colchicum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 159. 1754)

1793. Colchicum alpinum Lam. et DC.
Fl. Franç. ed. 3 3: 195 (1805).
BIBL. ver.: Colchicum alpinum Goir., Fl. ver. I, 141; Colchicum autumnale var. β Poll., Fl. ver. I, 477; Colchicum commune Segu., Pl. ver. II, 54; Hermodattilo etc. Pona, M.B., 143; Colchico fiorito e senza fiore Calc., Viagg. etc., 8.
NOME VOLGARE: Colchico minore.
Geoelemento mediterraneo-montano N-occidentale (Alpi franco-svizzere).
1,2 G bulb pEAi VII-IX.

Ecologia: prati e pascoli montani.
Inquadramento fitosociologico: Triseto-Polygonion.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (C.M., Goir.), al Bovo (Goir.); Cà di David (Goir.).



1794. Colchicum autumnale L.
Sp. Pl.: 341 (1753).
BIBL. ver: Colchicum autumnale Goir., Fl. ver. I, 140; Colchicum autumnale var. α Poll., Fl. ver. I, 477.
NOME VOLGARE: Falso zafferano.
Geoelemento centro-europeo (Europa).
2-7 G bulb pEAi VIII-X.

Ecologia: prati, pascoli, ambienti umidi, radure.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Ime (Ton., Goir., Biadego); Roverè di Velo (Goir.), Corno d'Aquilio!, tra San Giorgio di Valpolicella e Monte!; Verona nei prati (Goir.), Basso Acquar (Goir.), San Michele, Campalto, San Martino Buon Albergo (Goir.), Boscomantico!; Calavena (A.M.), in pratis (Mang., C.M.), nei pressi di San Dionigi (Goir.,!), Giazza!, Montorio (Lucato), Solania di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Lucato).





610. Gen. Lloydia Salisb. ↑↑
(Trans Hortic. Soc. I: 328. 1812)

1795. Lloydia serotina (L.) Rchb.
Fl. Germ. Excurs.: 102 (1830).
BIBL. ver.: Lloydia serotina Goir., Fl. ver. I, 123.
NOME VOLGARE: Falangio alpino.
Geoelemento artico-alpino (Europa centro-sett., Asia centro-sett., America settentrionale).
7-9 G bulb pEai VII-VIII.

Ecologia: pascoli, luoghi sassosi e rupestri.
Inquadramento fitosociologico: Oxytropido-Elynion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val delle Pietre (Ton., Goir.).





611. Gen. Gagea Salisb. ↑↑
(Konig et. Sims in Ann. Bot. II: 555. 1806)

1796. Gagea lutea (L.) Ker-Gawl.
in Bot. Mag.: tab. 1200 (1809).
SYN.: Gagea sylvatica Loud. (1830); Ornithogalum luteum L. (1753).
BIBL. ver.: Gagea lutea Goir., Fl. ver. I, 124; Ornithogalum sylvaticum Poll., Fl. ver. I, 451; Ornithogalum luteum minus Segu., Pl. ver. II, 68.
NOME VOLGARE: Gagea gialla.
Geoelemento euro siberiano (Europa, Asia).
6-9 G bulb Peai III-V.

Ecologia: luoghi erbosi, boschi.
Inquadramento fitosociologico: Fraxinetalia.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Spiazzi (Goir.), Monte Baldo in Val Basiana, Ime e Valfredda (Goir.), in Valfredda (Goir.); Covoli di Velo (Goir.), Trachi di Bosco Chiesanuova (Goir.,!), Bosco Chiesanuova (C.M.), Valon del Malera (Tessari), Campofontana!, Podesteria!, Corno d'Aquilio!; ai Castagnini, presso Tregnago!, Vajo dell'Anguilla!.



1797. Gagea fragifera (Vill.) Ehrh.
Bayer et G. Lopez in Taxon 38:643 (1989).
SYN.: Gagea fistulosa (Ramond) Ker-Gawl. in Journ. Roy. Inst. I: 180 (1816); Gagea Liotardi Sternb. (1818).
BIBL. ver.: Gagea Liotardi Goir., Fl. ver. I, 124; Ornithogalum minimum Poll., Fl. ver. I, 451; Ornithogalum luteum Segu., Pl. ver. II, 67; Sisirinchio di Teofrasto etc. Pona, M.B., 12.
NOME VOLGARE: Gagea fistolosa.
Geoelemento eurasiatico montano (Europa centro-merid., Asia centro-occidentale).
8 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: pascoli subalpini, luoghi sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Rumicion alpini.

Esemplari d'Erbario: Campobrun (C.M.), Lessini ai Trachi (Ton., Goir.).



1798. Gagea villosa (Bieb.) Sweet
Hort. Brit.: 418 (1826).
SYN.: Gagea arvensis (Pers.) Dum. (1827).
BIBL. ver.: Gagea arvensis Goir., Fl. ver. I, 125; Ornithogalum minimum Poll., Fl. ver. I, 451.
NOME VOLGARE: Cippollaccio dei campi.
Geoelemento eurasiatico temperato (Europa centromerid.).
4-7 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: incolti,campi e vigne.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Roverè di Velo (Goir.), Corno d'Aquilio (Biadego); Verona (Goir.), Valdonega (Goir.), Verona in Campo Marzo (Ton.), Colognola ai Colli!; Moruri!, Trezzolano!, Cancello (Di Carlo); Colline Veronesi (Goir.), Grezzana alle Giare (Goir.), Monte Santa Viola, Casale etc. (Goir.), Tregnago (A.M., C.M.), Montorio (Goir.), Monte Cavro sopra San Rocchetto (Lucato).





612. Gen. Erythronium L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 145. 1754)

1799. Erythronium dens-canis L.
Sp. Pl.: 305 (1753).
BIBL. ver.: Erythronium Dens-canis Goir., Fl. ver. I, 120; Erythronium Dens-canis Poll., Fl. ver. I, 458; Erythronium dens-canis etc. Segu., Pl. ver. II, 65; Satiorio eritronio Pona, M.B., 238; Mitridatica Calc., Viagg. etc., 12.
NOME VOLGARE: Dente di cane.
Geoelemento S-europeo S-siberiano (Europa centromerid., Caucaso, Siberia, Giappone).
4-7 G bulb Peai III-V.

Ecologia: boschi di latifoglie, castagneti.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Ton.), Monte Baldo in Prabazar (Goir.), sopra Spiazzi (Goir.,!), in Prada Alta!; Torri del Benaco, Colli (Goir.), Costermano (Goir.); Verona verso San Rocco di Roverè!; Tregnago in località Gazà (A.M.), Vajo Squaranto alle Foldrane (Goir.), Paguglia presso Tregnago!.





613. Gen. Tulipa L. ↑↑
(Gen. ed. I: 91. 1737)

. Tulipa clusiana (1), Tulipa gesneriana e Tulipa praecox(2)
non sono inserite nella numerazione progressiva in quanto specie esclusivamente coltivate.

[(1) = Tulipa clusiana Redouté è da considerarsi, oggi, specie naturalizzata (sinantropica sec. F. Prosser) in alcuni ambiti provinciali - n.d.c.]
[(2) = Tulipa praecox Ten. (oggi T. raddii Reboul) è da considerarsi, invece, specie casuale - n.d.c.]



614. Gen. Lilium L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 143. 1754)

1800. Lilium martagon L.
Sp. Pl.: 303 (1753).
BIBL. ver.: Lilium Martagon Goir., Fl. ver. I, 122; Lilium Martagon Poll., Fl. ver. I, 461; Lilium floribus reflexis etc. Segu., Pl. ver. II, 64; Martagon Pona, M.B., 163 et 171; Giacinto de' poeti appresso il Trago Pona, M.B., 210.
NOME VOLGARE: Martagone, Giglio di montagna.
Geoelemento eurasiatico (Europa centro-merid., Caucaso, Asia centrale).
4-9 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi chiari, radure, cedui, prati e pascoli montani.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valbasiana (Goir.), Monte Baldo all'Artillon (Goir.), alle Ime (Goir.), Monte Baldo (Mang.), verso Prada!, Monte Baldo verso Passo del Cerbiol (Di Carlo), Monte Baldo, Creste di Naole (Di Carlo), Monte Baldo, prati a Est delle Creste di Naole (Di Carlo); Monti Lessini (Ton., Goir.), al Branchetto!, Sega di Ala (Lucato,!), Passo del Malera!, verso Malga Terrazzo!, Foresta dei Folignani, Bosco Chiesanuova!, Giazza!, Monte Pastello, radura verso la cima (Di Carlo); Costermano (Goir.); Tregnago ai Finetti (Ton., C.M.), Tregnago in località Gazè (A.M.), Vajo dell'Anguilla!.



1801. Lilium bulbiferum L. subsp. bulbiferum
Sp. Pl.: 202 (1753).
BIBL. ver: Lilium bulbiferum Goir., Fl. ver. I, 123; Lilium bulbiferum Poll., Fl. ver. I, 460; Lilium purpureocroceum etc. Segu., Pl. ver. II, 63; Lilio porporeo primo e maggiore del Lobelio Pona, M. B., 210.
NOME VOLGARE: Giglio rosso, Giglio di San Giovanni.
Geoelemento centro-europeo montano (Europa centro-merid.).
2-7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: prati montani e subalpini, boschi.
Inquadramento fitosociologico: Origanetalia vulgaris.

Esemplari d'Erbario: Campofontana (C.M.,!); Boscomantico (Mang., Goir.); Monte Ongarine sopra Quinzano (Goir.,!), Vico di Tregnago (A.M.), Grezzana (Ton.), Calavena (C.M.), Avesa!, Vajo dell'Anguilla!, Monte Cucco sopra Sezano!, Avesa, Costo del Rocolo (Lucato).



1802. Lilium bulbiferum L.
Sp. Pl.: 202 (1753) subsp. croceum (Chaix) Baker in J. Roy. Hort. Soc. ser. II, 4:5 (1877).
BIBL. ver: Lilium bulbiferum β non bulbiferum Goir., Fl. ver. I, 123.
NOME VOLGARE: Giglio rosso, Giglio di San Giovanni.
Geoelemento centro-europeo montano (Europa centro-merid.).
2-7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: prati montani e subalpini, boschi.
Inquadramento fitosociologico: Geranion sanguinei.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.), all'Ortigara e Ortigareta (Goir.), Monte Baldo all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Monte Baldo oltre il Passo del Cerbiol!, Monte Baldo alla Colma di Malcesine (Di Carlo); Bosco Chiesanuova (Goir.), Monte Pastello presso la cima (Mang., Di Carlo); Boscomantico (Goir.).

Nota: in VER le sottospecie bulbiferum e croceum sono incluse in un'unica cartella con la dicitura Lilium bulbiferum.



. Lilium carniolicum W.D.J. Kock
SYN. Fl. Germ. Helv.: 708 (1837).

Esemplari d'Erbario: nessun esemplare in VER.

Nota: Il Pona cita Lilium carniolicum tra le piante coltivate nei giardini, mentre il botanico svedese O. Schlyters nell'anno 1881 lo ha raccolto sul Monte Baldo tra le rupi di Valfredda.

Nota: Lilium candidum L.
(Giglio di Sant'Antonio), Sp. Pl. (1753)

È coltivato a scopo ornamentale nei giardini e come fiore reciso. Si tratta di una pianta a diffusione E-mediterranea che fiorisce nei mesi di giugno e luglio.





615. Gen. Ornithogalum L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 145. 1754)

1803. Ornithogalum pyrenaicum L. subsp. pyrenaicum
Sp. Pl.: 306 (1753).
BIBL. ver.: Ornithogalum pyrenaicum Goir., Fl. ver. I, 127; Ornithogalum pyrenaicum Poll., Fl. ver. I, 452; Ornithogalo spicato con fior pallido Segu., Pl. ver. III, 230; id. Pona, M.B., 210.
NOME VOLGARE: Latte di gallina dei Pirenei.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa occidentale centrale meridionale, Africa settentrionale, Asia Minore).
2-7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: pascoli e boschetti a Quercus.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Ferrara (Goir.), Monte Baldo (Ton.), alle Fassole (Ton., Goir.), alle Ime (Goir.), Monte Baldo all'Artillonzin (Mang.), in Valfredda (Goir.), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo); Campofontana (C.M.), Velo Veronese (A.M.), Colognola ai Colli (Lucato), Monte Pastello verso Forte Masua (Di Carlo), Monte Pastello nell'Ostrieto che scende dal sentiero di cresta (Di Carlo).



1804. Ornithogalum narbonense L.
Cent. Pl. 2: 15 (1756).
BIBL. ver.: Ornithogalum narbonense Goir., Fl. ver. I, 127; Ornithogalum minimum Poll., Fl. ver. I, 451; Ornithogalumluteum Segu., Pl. ver. II, 67; Sisirinchio di Theofrasto appresso il Cordo etc. Pona, M.B., 12.
NOME VOLGARE: Latte di gallina spigato, Latte di gallina di Narbona.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea, Asia occidentale).
2 G bulb PEai V-VI.

Ecologia: campi, incolti, luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Brachypodietalia phoenicoidis.

Esemplari d'Erbario: San Michele (A.M.); Montorio (Goir.).



1805. Ornithogalum brevistylum Wolfen
Oesterr. Bot. Wochenbl. 7: 230 (1857).
SYN.: Ornithogalum pyramidale L. (1753).
NOME VOLGARE: Latte di gallina maggiore.
Geoelemento SE-europeo W-asiatico (Europa centroorientale e meridionale-orientale, Caucaso, Asia occidentale).
2-4 G bulb PEai VI-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, incolti.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Monteforte d'Alpone (Goir.), Montorio (Goir.), San Vittore di Colognola ai Colli!.



1806. Ornithogalum umbellatum L.
Sp. Pl.: 307 (1753).
BIBL. ver.: Ornithogalum umbellatum Goir., Fl. ver. I, 125; Ornithogalum umbellatum Poll., Fl. ver. I, 452; Ornithogalum medium angustifolium Segu., Pl. ver. II, 66; Ornithogalo di Dioscoride Pona, M.B., 3; Ornitogalo Calc., Viagg. etc., 10.
NOME VOLGARE: Latte di gallina comune.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-7 G bulb Peai III-V.

Ecologia: luoghi erbosi, prati, coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: Giazza (Ton.), Erbezzo (Lucato) Monte Pastello, sul sentiero di Stramonte (Di Carlo); inter segetes (Ton.), Verona (Goir.), Campo Marzo (Goir.), Caselle di Sommacampagna (Lucato), Verona fuori Porta Nuova!, Boscomantico!, Bosco Buri a San Michele!, Verona in Lungadige Cangrande (Di Carlo); Tregnago (A.M.), Torricelle a Case Vecchie!, Torricelle dopo Villa Forti!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Montorio, presso il Cimitero (Di Carlo).



1807. Ornithogalum kochii Parl.
Fl. Ital. II, 440 (1857).
BIBL. ver.: Ornithogalum kochii Goir., Fl. ver. I, 126.
NOME VOLGARE: Latte di gallina di Koch.
Geoelemento illirico (Europa meridionale orientale, Africa settentrionale).
2-7 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: luoghi erbosi, sassosi, prati aridi steppici.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo agli Spiazzi e in Prabazar (Goir.), Monte Baldo (Ton.), Monte Baldo in Costabella (Ton., Goir.), Monte Baldo a Pra' Bestemià e agli Zocchi (Biadego); Monte Pastello, sentiero di cresta (Di Carlo), Monte Pastello in località Molane (Di Carlo); Torri del Benaco in località Prandine (Di Carlo); San Michele e San Martino (Ton.), Boscomantico (Ton., Goir.), al Bovo (Goir.); Rivoli (Goir.).

Nota: Secondo la "Flora alpina" di Aeschiman et al., i campioni riferiti a Ornithogalum kochii andrebbero sotto la nomenclatura di Ornithogalum gussonei Ten.



1808. Ornithogalum gussonei Ten.
Fl. Napol.: 371 (1824-1829).
SYN.: Ornithogalum tenuifolium Guss. (1827).
BIBL. ver.: Ornithogalum tenuifolium Goir., Fl. ver. I, 126.
NOME VOLGARE: Latte di gallina di Gussone.
Geoelemento steno-mediterraneo (Regione mediterranea).
2-7 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: luoghi sassosi erbosi, pendii aridi, oliveti.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Ton.), Verona (Ton.), San Michele Extra e San Martino (Goir.), San Massimo (Goir.).

Nota: in VER è presente una cartella di Ornithogalum pseudotenuifolium Goir. i cui esemplari sono da ritenersi Ornithogalum gussonei Ten., pascoli dei Monti Lessini (Goir.).



1809. Ornithogalum divergens Boreau
Notes Pl. Franç.: 15 (1849).
SYN.: Ornithogalum umbellatum subsp. divergens (Boreau) Rouy.
BIBL. ver.: Ornithogalum divergens Goir., Fl. ver. I, 125.
NOME VOLGARE: Latte di gallina divergente.
Geoelemento S-europeo (Europa meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: pascoli aridi, garighe, coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Verona (Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), al Lazzaretto (Goir.).





616. Gen. Scilla L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 146. 1754)

1810. Scilla bifolia L.
Sp. Pl.: 309 (1753).
BIBL. ver: Scilla bifolia Goir., Fl. ver. I, 128; Scilla bifolia Poll., Fl. ver. I, 454; Ornithogalum bifolium germanicum coeruleum Segu., Pl. ver. II, 68; Giacinto germanicum etc. Pona, M.B., 163.
NOME VOLGARE: Scilla bifoglia.
Geoelemento centro-europeo-caucasico (Europa centro-merid., Caucaso, Asia Minore).
4-9 G bulb PeaI III-V.

Ecologia: boschi di latifoglie.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Monte Baldo in Albarè, Prabazar e Valbasiana (Goir.), Monte Baldo sopra Malga Valvaccara (Lucato), Monte Baldo a Ime!, ai Colonei!; Bocca di Selva (Goir.), Bolca (Ton.), Monte Bellocca (Biadego), Valon del Malera (Tessari), Campofontana!, Podesteria!, Corno d'Aquilio!, Monti Lessini ai Trachi (Goir.,!); Vajo dell'Anguilla!, Sentiero dei Busoni alla Sega di Ala!.



1811. Scilla autumnalis L.
Sp. Pl.: 309 (1753).
BIBL. ver: Scilla autumnalis Goir., Fl. ver. I, 128; Scilla autumnalis Poll., Fl. ver. I, 454; Ornithogalum autumnale minus etc. Segu., Pl. ver. II, 69.
NOME VOLGARE: Scilla d'autunno.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa S-occidentale, Africa settentrionale, Asia occidentale).
2-4 G bulb pEAi VIII-IX.

Ecologia: pascoli secchi, luoghi erbosi aridi, luoghi sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Ligeo sparti-Stipetalia tenacissimae.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang., A.M., C.M., Lucato), San Massimo (Ton., Goir.), Verona in Campo Marzo (Ton.), Bussolengo, San Vito e Corno (Goir.), Bovo, Trinità, San Fermo, Cà Macici etc. (Goir.), Tombetta e Santa Caterina (Goir.), Valeggio (Goir.), Verona a Santa Lucia, presso il monumento della Battaglia (Di Carlo), Santa Lucia dei Monti, Valeggio sul Mincio (Di Carlo); Sommacampagna sui Colli (Mang.), tra San Giorgio di Valpolicella e Monte!.





617. Gen. Hyacinthoides Heist. ↑↑
(ex Fabr. Enum. ed. I, 2: 1759)

1812. Hyacinthoides hispanica Rothm.
in Feddes Repert.
Spec. Nov. Regni Veg. 53:14 (1944).
SYN.: Endimion hispanicum (Miller) P. Fourn.
NOME VOLGARE: Giacinto di Spagna.
Geoelemento W-mediterraneo (Regione mediterranea occidentale).
2 G bulb Peai III-IV.

Ecologia: campi; inselvatichito e coltivato.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Verona, Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale posta sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo).

Nota: in VER questo esemplare è conservato nella cartella di Endimion hispanicum.





618. Gen. Bellevalia Lepeyr. ↑↑
(Journ Phys. 1 [XVII]. 1808)

1813. Bellevalia romana (L.) Rchb.
Fl. Germ. excurs.: 105 (1830).
SYN.: Hyacinthus romanus L.
BIBL. ver: Bellevalia romana Goir., Fl. ver. I, 130.
NOME VOLGARE: Giacinto romano.
Geoelemento centro-mediterraneo (Regione mediterranea).
2 G bulb Peai III-IV.

Ecologia: luoghi erbosi e coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Potentillo-Polygonetalia.

Esemplari d'Erbario: Regio Collegio agli Angeli (Goir.).





619. Gen. Muscari Mill. ↑↑
(Gard. Dict. ed. VII. 1759)

1814. Muscari comosum (L.) Miller
Gard. Dict. ed. 8: Muscari n° 2 (1768).
SYN.: Leopoldia comosa (L.) Parl.
BIBL. ver.: Leopoldia comosa Goir., Fl. ver. I, 130; Muscari comosum Poll., Fl. ver. I, 446; Muscari arvense latifolium purpurascens Segu., Pl. ver. II, 51; Muscari arvense latifolium coma promissa Segu., Pl. ver. II, 52.
NOME VOLGARE: Muscari chiomato.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Asia occidentale).
2-7 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi erbosi, campi, incolti aridi.
Inquadramento fitosociologico: Brachypodietalia foenicoidis.

Esemplari d'Erbario: Caprino Veronese in località Scalette (Di Carlo); Monte Pastello, al forte di Monte!, Monte Pastello oltre il Paroletto (Di Carlo); Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!; in segetes (Ton.), Verona (Goir.), Verona a Borgo Milano (Lucato), Boscomantico!, Verona a Santa Lucia lungo la pista ciclo-pedonale sull'ex linea FF.SS. VR-BO (Di Carlo), Verona a Santa Lucia perimetro interno di Forte Gisella (Di Carlo); Grezzana (A.M.), Castelcerino di Soave!.

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Leopoldia comosa.



1815. Muscari botryoides (L.) Miller
Gard. Dict. ed. 8: Muscari n° 1 (1768).
SYN.: Muscari Kerneri Marchesetti; Muscari longifolium Pitsch. et Reisigl.
BIBL. ver.: Botryanthus vulgaris Goir., Fl. ver. I, 130; Muscari botryoides Poll., Fl. ver. I, 446; Muscari botryoides β muscari flore albo Segu., Pl. ver. II, 52.
NOME VOLGARE: Muscari botrioide.
Geoelemento submediterraneo (Europa centro-orientale e meridionale, Asia occidentale).
2-7 G bulb Peai III-IV.

Ecologia: luoghi erbosi, prati, pascoli, margini dei boschi.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Noveza (sic, A.M.), in Prabazar e Ortigara (Ton., Goir.), Monte Baldo al Pra' Bestemià (Biadego), Costabella di San Zeno di Montagna (Lucato), Monte Baldo da Prada verso Malga Ortigara!, Monte Baldo, Sentiero del Ventrar (Di Carlo), Monte Baldo a Ime!, ai Colonei!; Pai di Torri del Benaco, località La Pozza (Goir., Di Carlo); Boscomantico (Mang., Goir.,!), Custoza, oltre la Cantina Sociale!.



1816. Muscari neglectum Guss.
in Ten., Syll. Pl. Fl. Neapol. App. 5: 13 (1842).
BIBL. ver.: Botryanthus neglectus Goir., Fl. ver. I, 131.
NOME VOLGARE: Muscari negletto.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-5 G bulb Peai III-V.

Ecologia: luoghi erbosi, coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!; Colli Veronesi (Goir.); vie di Villafranca e Valeggio (Goir.).



1817. Muscari racemosum (L.) Mill.
Gard. Dict. ed. 8: Muscari n° 3 (1768).
SYN.: Botryanthus odorus Kth. (1843); Muscari atlanticum Boiss. et Reuter.
BIBL. ver.: Botryanthus odorus Goir., Fl. ver. I, 131; Muscari racemosum Poll., Fl. ver. I, 447; Muscari arvense juncifolium coeruleum minus Segu., Pl. ver. II, 53.
NOME VOLGARE: Muscari racemoso.
Geoelemento euri-mediterraneo-turaniano (Europa centro-merid., Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-5 G bulb Peai III-V.

Ecologia: pascoli, orti, vigneti, coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco, località Prandine!, Garda a Punta San Vigilio, località ai Castei (Di Carlo); in meis agris (A.M.), Valdonega (Ton.), Verona (Goir.), Verona in Borgo Milano (Lucato), Verona, campo sportivo di via Po a Golosine (Di Carlo), Parco di Villa Buri Bernini a San Michele (!, Di Carlo), Verona, campi presso via Chioda in Zai (Di Carlo), Verona nel cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo); Colli di Avesa!, Monte Croson sulle Torricelle!, Torricelle presso Villa Forti!, Tregnago verso i Finetti!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Muscari atlanticum.





620. Gen. Allium L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 143. 1754)

1818. Allium angulosum L.
Sp. Pl. ed. I: 300 (1753).
SYN.: Allium acutangulum Schrad.
BIBL. ver.: Allium acutangulum Goir., Fl. ver. I, 133; Allium angulosum Poll., Fl. ver. I, 433; Allium montanum foliis Narcissi minus Segu., Pl. ver. II, 70.
NOME VOLGARE: Aglio angoloso.
Geoelemento eurosiberiano (Europa centrale settentrionale e orientale, Asia occidentale e centrale).
2-5 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: prati e luoghi sassosi umidi.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia caeruleae.

Esemplari d'Erbario: Chiusa di Ceraino (Mang.), Monte Pastello (Goir.); Peschiera (Goir.); Porcile di Belfiore (Goir.), Caldiero, Arcole e San Bonifacio (Goir.).



1819. Allium lusitanicum Lam.
Encycl. 1: 70 (1783).
SYN.: Allium fallax Auct.; Allium montanum Schmidt; Allium senescens L. subsp. montanum (Fries) Holub.
BIBL. ver.: Allium fallax Goir., Fl. ver. I, 132; Allium angulosum var. β Poll., Fl. ver. I, 434.
NOME VOLGARE: Aglio montano.
Geoelemento eurasiatico (Europa centrale).
4-7 G bulb pEAi VII-IX.

Ecologia: prati aridi, steppici prevalentemente su calcare.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Priore (Goir.); Ponte di Veja (C.M., Di Carlo), Monte Pastello da Ceraino salendo a Monte (Di Carlo); Castelletto, Cassone, Malcesine, Navene (Goir.), Malcesine (Goir.); Chievo lungo l'Adige (Ton.), San Vito al Mantico (Goir.); Rivoli (Goir.), Chiusa alla base del Monte Pastello (Ton., Goir.), rupi di Falasco in Valpantena (Goir.), Grezzana (Ton.), Monte Novesago in Val Squaranto (Goir.), Costolo del Rocolo ad Avesa (Lucato), San Giorgio di Valpolicella!, tra San Giorgio di Valpolicella e Monte!, Colli di Avesa!, Monte Ongarine!, Quinzano sul Monte Cavro!, San Dionigi di Parona!, Rivoli al Forte San Marco (Di Carlo), Monte presso il Forte (Di Carlo).



1820. Allium ericetorum Thore
Essai Chloris.: 123 (1803).
SYN.: Allium ochroleicum W. et K.
BIBL. ver.: Allium ochroleicum Goir., Fl. ver. I, 133; Allium ochroleicum Poll., Fl. ver. I, 436; Allium montanum radice oblonga Segu., Pl. ver. III, 232.
NOME VOLGARE: Aglio giallastro.
Geoelemento illirico-apenninico (Europa orientale meridionale).
4-7 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: rupi e prati calcarei aridi.
Inquadramento fitosociologico: Saturejon subspicatae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Losana e Valfredda (Goir.), Monte Baldo a Novezina (C.M.), alla Madonna della Corona (Ton.), Stazione FF.SS. di Ceraino (Ton.), Monte Baldo a Sascaga (Mang.), sopra Spiazzi (Ton., Goir., Lucato); Monte Pastello (Mang., Goir.), Monte Zimo sopra Spiazzi (Goir.), Brentino Belluno, sentiero che sale alla Madonna della Corona (Goir., Di Carlo), Ceraino alla Chiusa (Di Carlo); Gruppo del Carega (Lucato).



1821. Allium cepa L.
Sp. Pl.: 300 (1753).
BIBL. ver.: Allium cepa Goir., Fl. ver. I, 136; Allium cepa Poll., Fl. ver. I, 435.
NOME VOLGARE: Cipolla.
Geoelemento asiatico-occidentale.
2-4 G bulb PEai VI-VIII.

Esemplari d'Erbario: in hortis (Ton.), Grezzano di Mozzecane (Lucato).



1822. Allium neapolitanum Cirillo
Pl. Rar. Neapol. 1: 13 (1788).
BIBL. ver.: Allium neapolitanum Poll., Fl. ver. I, 435; Allii species 5 Segu., Pl. ver. III, 234.
NOME VOLGARE: Aglio napoletano.
Geoelemento steno-mediterraneo (Regione mediterranea).
2-5 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: muri, coltivi, giardini in ambiente umido e ombroso.
Inquadramento fitosociologico: Galio-Alliarietalia.

Esemplari d'Erbario: Garda (Mang.); Verona a San Felice (A.M.), Verona, Nazaret (Ton.), prope arce San Pietro (Goir.), Colle San Leonardo, Valdonega, Collegio Agli Angeli, San Giovanni in Valle (Goir.); San Giorgio di Valpolicella!, sopra un muretto a Mizzole (Di Carlo).



1823. Allium ursinum L.
Sp. Pl.: 300 (1753).
BIBL. ver.: Allium ursinum Goir., Fl. ver. I, 131; Allium ursinum Poll., Fl. ver. I, 434; Allium sylvestre latifolium Segu., Pl. ver. III, 232.
NOME VOLGARE: Aglio orsino.
Geoelemento eurasiatico-temperato (Europa, Caucaso, Asia Minore).
4-7 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: boschi e luoghi ombrosi umidi, selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo a Cerbiol, Pian della Cenere, Avio (Ton., Goir.); Custoza, lungo il fiume Tione (Di Carlo); Badia Calavena (Ton.), Progno a San Bartolomio (A.M.).



1824. Allium paniculatum L.
Syst. Nat. ed. X, 2: 978 p.p. (1759).
BIBL. ver.: Allium paniculatum Goir., Fl. ver. I, 134; Allium paniculatum Poll., Fl. ver. I, 432; Allium montanum bicorne, floribus triquetris purpureis etc. Segu., Pl. ver. II, 70; Aglio montano IV del Clusio di due specie Pona, M.B., p. 171.
NOME VOLGARE: Aglio panicolato.
Geoelemento paleotemperato (Europa centro-merid., Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale).
2-5 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: incolti aridi, coltivi, luoghi sassosi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Festucetalia vallesiacae.

Esemplari d'Erbario: Garda e Torri (Goir.); Verona (Ton.), Verona, San Nazaro (Goir.); Brentino (Mang.), in collibus (Mang.), alle Saline presso Tregnago (C.M.), Tregnago (A.M.), Calavena (C.M.), Grezzana (Ton.), tra Mizzole e Pigozzo!, Castagnè!, Stallavena di Grezzana!, Montorio tra il Castello e il Forte Preare (Di Carlo).



1825. Allium pallens L.
Sp. Pl. ed. II: 427 (1762).
SYN.: Allium coppoleri Tineo.
BIBL. ver.: Allium pallens Goir., Fl. ver. I, 134.
NOME VOLGARE: Aglio di Coppoler.
Geoelemento steno-mediterraneo (Europa meridionale, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale).
2 G bulb PEai VI-VII.

Ecologia: campi, luoghi erbosi, vigneti.
Inquadramento fitosociologico: Lygeo sparti-Stipetalia tenacissimae.

Esemplari d'Erbario: Verona negli orti (Ton., Goir.), Valdonega (Goir.), Colle San Leonardo (Mang.).



1826. Allium oleraceum L.
Sp. Pl. ed. I: 299 (1753).
BIBL. ver.: Allium oleraceum Goir., Fl. ver. I, 135.
NOME VOLGARE: Aglio selvatico.
Geoelemento eurasiatico-temperato (Europa centromerid.).
4-7 G bulb PEAi VI-IX.

Ecologia: incolti aridi, campi, pendii soleggiati, coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Ton., Goir.), alla Ferrara (Goir., C.M.), in Valbasiana (Goir.), alle Fraine (Goir.), al Sangolo (Goir.); Malga Vallene sui Lessini!, Corno d'Aquilio!, Monte Pastello da Ceraino verso Monte (Di Carlo); Garda ai Campiani (Lucato).



1827. Allium carinatum L. subsp. carinatum
Sp. Pl. ed. I: 297 (1753).
BIBL. ver.: Allium violaceum var. β Goir., Fl. ver. I, 135; Allium paniculatum var. β Poll., Fl. ver. I, 432.
NOME VOLGARE: Aglio carinato.
Geoelemento submediterraneo-subatlantico (Europa).
2-7 G bulb PEAi VI-IX.

Ecologia: luoghi erbosi, incolti aridi, pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Mang., Goir.), Monte Baldo alla Ferrara (Goir.), a Cambrigar (Goir.), Monte Baldo a Castelletto (Goir.), Monte Baldo (Goir.), Monte Baldo alle Cime di Naole (Di Carlo); Monti Lessini a Novezago (Goir.), Lessini prope i Merli (Goir.), Corno d'Aquilio (C.M.), Giazza (C.M.); Verona (Goir.), lungo l'Adige al Casino (Ton., Goir.), Boscomantico (Lucato); Torricelle ai Gaspari!, Quinzano verso il Cacciatore (Di Carlo).



1828. Allium carinatum subsp. pulchellum Bonnier et Layens
Tabl. Syn. Pl. Vasq. Françe: 299 (1894).
SYN.: Allium pulchellum Don G.; Allium cirrhosum Vandelli.
BIBL. ver.: Allium pulchellum Goir., Fl. ver. I, 134; Allium paniculatum Poll., Fl. ver. I, 432; Allium montanum bicorne, flore obsoletiore Segu., Pl. ver. II, 71; Aglio montano IV del Clusio di due specie Pona, M.B., p. 171.
NOME VOLGARE: Aglio grazioso.
Geoelemento mediterraneo-montano (Europa meridionale, Caucaso, Asia occidentale).
2-7 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi aridi, pendii secchi e pietrosi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Ferrara (Goir.), a Noveza (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Monte Baldo al Sengio Grande in Valfredda (Goir.), in Valfredda (C.M.); Corno d'Aquilio!; Pai, San Vigilio, Castelletto (Goir.), Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, Campiani di Garda!, Lecceta di Navene!; Boscomantico!; Monte Porcile e Monte Cucco (Goir.), ai Casotti in Valpantena (Goir.), Monte Pastello (C.M.), Tregnago (C.M.), Grezzana nel Vajo del Paradiso!, Avesa colli (Goir.,!), Vajo Galina di Avesa!, Monte Ongarine!, Quinzano oltre il Cacciatore!, Torricelle di Verona!, Fumane presso la grotta preistorica!. Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Allium cirrhosum Vandelli.



1829. Allium ampeloprasum L.
Sp. Pl.: 294 (1753).
NOME VOLGARE: Porraccio.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea).
2-4 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi erbosi, sassosi, campi.
Inquadramento fitosociologico: Brachypodium phoenicoides.

Esemplari d'Erbario: Saline di Tregnago!, presso il Castello di Montorio (Di Carlo).



1830. Allium sphaerocephalon L.
Sp. Pl. ed. I: 297 (1753).
BIBL. ver.: Allium sphaerocephalon Goir., Fl. ver. I, 136; Allium sphaerocephalon Poll., Fl. ver. I, 431; Allium scorodoprasum campestre, uncifolium etc. Segu., Pl. ver. II, 72.
NOME VOLGARE: Aglio a testa sferica.
Geoelemento paleotemperato (Europa centro-merid., Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-7 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi sassosi, erbosi, incolti aridi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Bardolino (Lucato), Scaveaghe di Garda sul Monte Brè!; Boscomantico!; Monte Precastio (C.M.), Costolo del Roccolo ad Avesa (Lucato), Monte Arzan ad Avesa!, Avesa!, Torricelle!, Trezzolano!, Vajo Galina di Avesa!, San Dionigi sopra Parona!, Montorio dopo Villa Piatti!, Monte Pastello presso Monte (Di Carlo), Pastrengo fra San Zeno e Palazzolo (Di Carlo).



1831. Allium vineale L.
Sp. Pl. ed. I: 299 (1753).
BIBL. ver.: Allium vineale Goir., Fl. ver. I, 137; Allium vineale Poll., Fl. ver. I, 432; Cepa juncifolia minor purpurascens Segu., Pl. ver. II, 231.
NOME VOLGARE: Aglio delle vigne.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale; altrove naturalizzato).
2-5 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, prati, pascoli, bordi dei coltivi.
Inquadramento fitosociologico: Stellarietea mediae.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Goir.), San Michele Extra (Goir.), Verona nell'Arena (Goir.), Verona a Tomba (Goir.), Verona (Goir.), fuori Porta Pellegrina (Ton.), Forte San Zeno a Borgo Milano (Lucato), al Pestrino (Ton.), Borgo Milano (Lucato); Tregnago a Monte Castello (A.M.), Marcenigo (C.M.), Colli Veronesi (Goir.), oltre San Dionigi di Parona!, Castelnuovo del Garda, stazione FF.SS. (Di Carlo).





621. Gen. Convallaria L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 148 p.p. 1754)

1832. Convallaria majalis L.
Sp. Pl. ed. I: 314 (1753).
BIBL. ver.: Convallaria majalis Goir., Fl. ver. I, 116; Convallaria majalis Poll., Fl. ver. I, 441; Lilium convallium album Segu., Pl. ver. I, 135; Lilio convalio Pona, M.B., 209.
NOME VOLGARE: Mughetto.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia; altrove naturalizzata).
4-7 G bulb PEai V-VI.

Ecologia: boschi e boscaglie.
Inquadramento fitosociologico: Carpini-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Goir., C.M.), Monte Baldo sul Sentiero del Ventrar!, da Prada verso Malga Ortigara!; Via della Sega (Goir.), Gruppo del Carega (Lucato), salendo al Passo della Lora (Lucato,!), Corno d'Aquilio al Passo di Rocca Pia (Di Carlo), Monte Pastello in località Molane (Di Carlo), Monte Pastello verso la cima (Di Carlo).





622. Gen. Maianthemum Weber ↑↑
(Prim. Fl. Holsat.: 14. 1780)

1833. Maianthemum bifolium (L.) Schmidt
Fl. Boëm. 4:55 (1794).
BIBL. ver.: Majanthemum bifolium Goir., Fl. ver. I, 118; Convallaria bifolia Poll., Fl. ver. I, 444; Unifolium Segu., Pl. ver. I, 410; Gramigna di Parnasso, ovv. specie di Lilioconvallio etc., Pona, M.B. 170; Gramigna di Parnasso Calc., Viagg. etc., 14.
NOME VOLGARE: Gramigna di Parnasso.
Geoelemento circumboreale (Europa centro-sett., Asia settentrionale orientale).
6-9 G rhiz PEai VI-VII.

Ecologia: boschi freschi, luoghi selvatici, faggete, peccete.
Inquadramento fitosociologico: Quercetea robori-sessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo alle Ime (Goir., C.M.), alla Madonna della Neve (Goir.), Monte Baldo, rifugio Mondin a San Zeno di Montagna (Lucato), alle Fassole!, al Passo del Cerbiol!; Monte Trapola (Goir.), Monte Pertica (Goir.), Revolto (C.M.), Bolca (A.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Val dei Ronchi, Ala (Lucato), Monte Carega al Passo Pertica!, Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla!, Corno d'Aquilio da Passo Roccapia a Cima Roccapia (Di Carlo).





623. Gen. Streptopus Michx. ↑↑
(Michx., Fl. Bor. Am. I: 200, tav. 18. 1803)

1834. Streptopus amplexifolius (L.) DC.
in Lam. et DC., Fl. français ed. 33:174 (1805).
SYN.: Uvularia amplexifolia L.
BIBL. ver.: Streptopus amplexifolius Goir., Fl. ver. I, 119; Uvularia amplexifolia Poll., Fl. ver. I, 459.
NOME VOLGARE: Lauro alessandrino.
Geoelemento circumboreale (Europa montana, Asia, America settentrionale, Groenlandia).
6,7 G rhiz PEai VI-VII.

Ecologia: boschi e luoghi selvatici, cespuglieti subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Betulo-Alnetea viridis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), ai Zocchi (Mang.), Monte Baldo al Pian della Cenere (Ton., Goir.), Monte Baldo sotto alla Coronetta (Goir.); Monte Zovo a Progno (A.M.).





624. Gen. Polygonatum Adans. ↑↑
(Fam. II: 54. 1763)

1835. Polygonatum verticillatum (L.) All.
Fl. Pedem. 1: 131 (1785).
SYN.: Convallaria verticillata L. (1753).
BIBL. ver.: Polygonatum verticillatum Goir., Fl. ver. I, 118; Convallaria verticillata Poll., Fl. ver. I, 442; Polygonatum non ramosum angustifolium etc. Segu., Pl. ver. I, 137 et 138.
NOME VOLGARE: Sigillo di Salomone verticillato.
Geoelemento eurasiatico (Europa centro-sett., Asia occidentale e centrale).
4-9 G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: prati, pascoli, cespuglieti subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Betulo-Alnetea viridis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alle Ime (Ton., Goir.), Monte Baldo all'Artillonzin (Goir.), ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), Vajo dell'Anguilla!; Velo (A.M.), Bosco Chiesanuova (Ton., Goir.), Erbezzo (Lucato), Sega di Ala!, Corno d'Aquilio!, Bocca Gaibana sui Lessini (Di Carlo).



1836. Polygonatum multiflorum (L.) All.
Fl. Pedem. 131 (1785).
SYN.: Convallaria multiflora L.
BIBL. ver.: Polygonatum multiflorum Goir., Fl. ver. I, 117; Convallaria multiflora Poll., Fl. ver. I, 443.
NOME VOLGARE: Sigillo di Salomone maggiore.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia occidentale centrale e orientale).
4-7 G rhiz PEai IV-VII.

Ecologia: boschi e luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Gambon (Ton., Goir.), alla Ferrara (Goir.); Monti Lessini (Ton., Goir.), Monte Zevola presso il Progno (A.M.), a Cerro (Mang.), Bosco Chiesanuova (Goir.), alla Sega di Ala (Goir.), Monte Tondo sui Lessini (Goir.), Erbezzo (Lucato); Maso e Montecchio (Goir.), Verona al Bosco dell'Eremitaggio (Goir.), Cancello nel Vajo del Carbone!, Vajo Borago di Avesa (!, Di Carlo).



1837. Polygonatum odoratum (Mill.) Druce
in Ann. Scott. Nat. Hist. 1906: 226 (1906).
SYN.: Polygonatum officinale All.; Convallaria polygonatum L.
BIBL. ver.: Polygonatum officinale Goir., Fl. ver. I, 117; Convallaria polygonatum Poll., Fl. ver. I, 442; Polygonatum latifolium vulgare Segu., Pl. ver. I, 136; Poligonato di larga foglia Calc., Viagg. etc., 12; id. Pona, M.B., 171.
NOME VOLGARE: Sigillo di Salomone comune.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia settentrionale occidentale e orientale, Africa settentrionale occidentale).
2-7 G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: boschi di latifoglie, luoghi ombrosi, cespuglieti, cedui.
Inquadramento fitosociologico: Geranion sanguinei.

Esemplari d'Erbario: Lecceta di Navene!; Boscomantico (Mang.), Verona, argine dell'Adige (Goir.), Campo Marzo (Goir.), sull'Isola al Pestrino (Goir.), Pestrino (Ton.), San Vito al Mantico (Goir.); Tregnago (A.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Colli Veronesi (Goir.), Monte Pastelletto verso la cima (!, Di Carlo), Monte Pastello in località Stramonte e sulla Cima (Di Carlo), Monte Pastello in località Molane (Di Carlo), Pastrengo, sentiero da San Zeno a Piovezzano (Di Carlo).





625. Gen. Paris L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 172. 1754)

1838. Paris quadrifolia L.
Sp. Pl. ed. I: 367 (1753).
BIBL. ver.: Paris quadrifolia Goir., Fl. ver. I, 119; Paris quadrifolia Poll., Fl. ver. I, 519; Herba Paris Segu., Pl. ver. I, 407; id. Calc., Viagg. etc., 12; id. Pona, M.B., 211.
NOME VOLGARE: Uva di volpe.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia).
4-9 G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: boschi umidi ombrosi.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo alla Ferrara e Castelletto (Goir.), alle Ime (Goir.), Monte Baldo lungo la Strada Graziani!, Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo), Monte Baldo a Novezzina (Di Carlo); Lessini ai Trachi (Goir.), Selva di Progno (Ton.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Sega di Ala!, Corno d'Aquilio!, Monte Pastello oltre il Paroletto (Di Carlo), Corno d'Aquilio da Passo Rocca Pia a Cima Rocca Pia (Di Carlo); Badia Calavena di Tregnago (A.M., C.M.), Castelcerino di Soave!, Vajo dell'Anguilla!.





626. Gen. Asparagus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 147. 1754)

1839. Asparagus acutifolius L.
Sp. Pl.: 314 (1753).
BIBL. ver.: Asparagus acutifolius Goir., Fl. ver. I, 114; Asparagus acutifolius Poll., Fl. ver. I, 457; Asparagus foliis acutis Segu., Pl. ver. I, 143; Corruda Pona, M.B., 18.
NOME VOLGARE: Asparago pungente.
Geoelemento steno-mediterraneo (Regione mediterranea).
2-5 G rhiz pEAi VIII-IX.

Ecologia: boschi, luoghi selvatici sassosi, aridi, leccete e macchie.
Inquadramento fitosociologico: Pistacio-Rhamnetea alaterni.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Ferrara (Mang.), Rivoli (Goir.); Monte Pastello da Ceraino verso Monte (Di Carlo); Bardolino, strada alla Rocca (Lucato), Garda in località Colombarola (Di Carlo); Boscomantico (Mang.), in collibus (Mang.), Giardino Giusti a Verona (Goir.), fuori Porta Nuova (A.M.); Grezzana (Ton.), Montorio sui Colli (C.M.), Novesago (Goir.), Colle San Leonardo (Goir.), San Fidenzio!, Monte Arzan di Avesa!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Vajo Galina di Avesa (Di Carlo).



1840. Asparagus officinalis L.
Sp. Pl.: 313 (1753).
BIBL. ver.: Asparagus officinalis Goir., Fl. ver. I, 113; Asparagus officinalis Poll., Fl. ver. I, 456.
NOME VOLGARE: Asparago comune.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa meridionale, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale).
2-4 G rhiz PEai V-VI.

Ecologia: luoghi erbosi, sabbiosi e umidi, coltivati ed inselvatichiti.
Inquadramento fitosociologico: Agropyretea intermediirepentis.

Esemplari d'Erbario: Pestrino (Goir.), Campo Marzo (Goir.), in meo viridario (A.M.), al Boschetto lungo l'argine dell'Adige!, Boscomantico!; Vigasio (Goir.).



1841. Asparagus tenuifolius Lam.
Encycl. 1: 294 (1783).
BIBL. ver.: Asparagus tenuifolius Goir., Fl. ver. I, 113; Asparagus tenuifolius Poll., Fl. ver. I, 456; Asparagus sylvestris tenuissimo folio Segu., Pl. ver. III, 90.
NOME VOLGARE: Asparago selvatico.
Geoelemento SE-europeo, W-asiatico pontico (Europa meridionale, Asia Minore).
2-5 G rhiz PEai V-VI.

Ecologia: boschi submediterranei.
Inquadramento fitosociologico: Quercetalia pubescentisessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Brentino in località Castello (Goir.); Monte Pastello (Goir.), Monte Pastello, salendo da Dolcè lungo la Val Sfondrà (Di Carlo); Torri del Benaco in località Prandine (Di Carlo); sull'Isola al Pestrino (Mang.), al Bovo (Goir.), Pestrino lungo l'Adige (Mang., Goir., Di Carlo), argine dell'Adige a San Giovanni Lupatoto (Di Carlo); Val Squaranto (Goir.,!), al Boschetto!, Santa Maria in Stelle ai Bianchini!, Mizzole a Villa Piatti!.





627. Gen. Ruscus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 463. 1754)

1842. Ruscus aculeatus L.
Sp. Pl. ed. I: 1041 (1753).
BIBL. ver.: Ruscus aculeatus Goir., Fl. ver. I, 115; Ruscus aculeatus Poll., Fl. ver. III, 194; Ruscus myrtifolius aculeatus Segu., Pl. ver. I, 139.
NOME VOLGARE: Pungitopo comune.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa occidentale meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-5 G rhiz/Ch frut Peai II-V.

Ecologia: boschi caducifogli, termofili (leccete).
Inquadramento fitosociologico: Quercetea ilicis.

Esemplari d'Erbario: Lecceta di Navene!; Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, Garda in località Colombarola!; Boscomantico (Mang., Goir.), Verona (Ton., Goir.); Colli Veronesi (Goir.), Montorio (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Monte Sorbaro (Goir.), Tregnago (A.M.), San Fidenzio!, Santa Maria in Stelle ai Bianchini!, Sommacampagna al Bosco di Santa Lucia (Di Carlo).



1843. Ruscus hypoglossum L.
Sp. Pl.: 1041 (1753).
BIBL. ver.: Ruscus hypoglossum Goir., Fl. ver. I, 116; Ruscus hypoglossum Poll., Fl. ver. III, 195; Ruscus angustifolius fructu folio innascente Segu., Pl. ver. I, 140; Ippoglosso di molti, da Fabio Colonna stimato Radice Idea Pona, M.B., 172.
NOME VOLGARE: Pungitopo maggiore, Bislingua.
Geoelemento euri-mediterraneo subpontico (Europa centro-merid., Asia Minore, Caucaso, Africa settentrionale).
2 G rhiz/Ch frut PEaI XII-VI.

Ecologia: boschi e luoghi selvatici; talora coltivato ed inselvatichito.
Inquadramento fitosociologico: Aremonio-Fagion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Ton.); Verona al Giardino Giusti (Mang., Goir., Di Carlo), Borgo Milano al Fortino di San Massimo (Lucato).









CXIX. Fam. Amaryllidaceae ↑↑↑


628. Gen. Sternbergia Waldst. et Kit. ↑↑
(W. et K., Pl. rar. Hung. II: 172. 1805)

1844. Sternbergia lutea (L.) Spreng.
Syst. Veg. 2:57 (1825).
BIBL. ver.: Sternbergia lutea Goir., Fl. ver. I, 145.
NOME VOLGARE: Sternbergia gialla.
Geoelemento mediterraneo-montano (Europa meridionale, Asia Minore).
2-5 G bulb PEAI IX-X.

Ecologia: luoghi selvatici, boschi, siepi; coltivata ed inselvatichita.
Inquadramento fitosociologico: coltivata.

Esemplari d'Erbario: Albisano e presso Garda (Goir.), Costermano (Ton.), Colli Benacensi (Goir.); Giardino Giusti (Mang.), Colle San Leonardo (C.M.); La Carrara di Grezzana (Goir.), Quinto a Villa Rossi!, Novaglie!.





629. Gen. Leucojum L.
(Gen. pl. ed. V: 140. 1754)

1845. Leucojum vernum L.
Sp. Pl.: 289 (1753).
BIBL. ver.: Erinosma Goir., Fl. ver. I, 144; Leucoium vernum Poll., Fl. ver. I, 425; Narciso-Leucoium vulgare Segu., Pl. ver. II, 73.
NOME VOLGARE: Campanellino di primavera.
Geoelemento S-europeo (Europa centrale).
5-7 G bulb PeaI II-IV.

Ecologia: boschi e prati umidi.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Pian della Cenere (Ton., Goir.), Monte Baldo a Brentino, località Castello (Goir.), Monte Baldo a Ime (Goir.), Monte Baldo, Val di Borno (Goir.); Corno d'Aquilio (Biadego), Podesteria sui Lessini!, Sega di Ala al Sentiero dei Busoni!; Selva di Progno (Goir.), Vajo dell'Anguilla!.



1846. Leucojum aestivum L.
Syst. Nat. ed. 10: 975 (1759).
BIBL. ver.: Leucojum aestivum Goir., Fl. ver. I, 144; Leucojum aestivum Poll., Fl. ver. I, 425.
NOME VOLGARE: Campanellino estivo.
Geoelemento centro-europeo-caucasico (Europa centro-merid., Asia occidentale).
1-4 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: prati umidi.
Inquadramento fitosociologico: Fraxinetalia.

Esemplari d'Erbario: Belfiore di Porcile (Goir.), Legnago (Ton.), San Pietro in Valle!, Valeggio sul Mincio presso il fiume!, Palude del Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo).





630. Gen. Galanthus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 140. 1754)

1847. Galanthus nivalis L.
Sp. Pl.: 288 (1753).
BIBL. ver.: Galanthus nivalis Goir., Fl. ver. I, 143; Galanthus nivalis Poll., Fl. ver. I, 426; Narciso-Leucoium trifolium minus Segu., Pl. ver. II, 73.
NOME VOLGARE: Bucaneve.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa centrale meridionale orientale). 2-7 G bulb PeaI II-IV.

Ecologia: prati, pascoli, boschi, vallecole fresche.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Valon del Malera (Tessari), Ponte di Veja (Goir,!), Podesteria!, Corno d'Aquilio!, Bosco Chiesanuova ai Trachi!, Giazza in Val Fraselle!; Verona fuori Porta Nuova e a Santa Lucia (C.M.), San Massimo (Ton., Goir.), Boscomantico (Mang., A.M., Goir.), Monte Bellocca sopra Velo (C.M., Biadego), Vajo Paradiso a Grezzana (Ton.,!); Ceraino (Goir.), Vajo Squaranto (Goir.), Vajo dell'Anguilla!.





631. Gen. Narcissus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 161. 1754)

1848. Narcissus tazetta L.
Sp. Pl.: 290 (1753).
BIBL. ver.: Narcissus tazzetta Goir., Fl. ver. I, 148; Narcissus tazzetta Poll., Fl. ver. I, 428.
NOME VOLGARE: Narciso tazzetta.
Geoelemento steno-mediterraneo (Regione mediterranea). 5 G bulb PeaI III-V.

Ecologia: prati, luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatherio elatioris.

Esemplari d'Erbario: Garda a Punta San Vigilio (Lucato).



1849. Narcissus x medioluteus Mill.
Gard. Dict. ed. 8: Narcissus n° 4 (1768).
SYN.: Narcissus biflorus Curtis; Narcissus poeticus x tazetta.
BIBL. ver.: Narcissus biflorus Goir., Fl. ver. I, 147; Narcissus biflorus Poll. (nota) Fl. ver. I, 429.
NOME VOLGARE: Narciso bifloro.
Geoelemento W-europeo (Europa meridionale occidentale). 1-5 G bulb PeaI III-IV.

Ecologia: prati; spesso sfuggito alla coltura.
Inquadramento fitosociologico: coltivata.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco (Goir.), Bardolino località Beola (Lucato); Legnago in località La Rosta (Di Carlo).

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Narcissus biflorus Curtis.



1850. Narcissus poeticus L.
Sp. Pl.: 289 (1753).
BIBL. ver.: Narcissus poeticus Goir., Fl. ver. I, 146; Narcissus poeticus Poll., Fl. ver. I, 427.
NOME VOLGARE: Narciso selvatico.
Geoelemento orofita S-europeo, baricentro occidentale (Europa meridionale).
6,7 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: pascoli montani e boscaglie.
Inquadramento fitosociologico: Arrhenatheretalia elatioris.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Prabazar (Goir.), Monte Baldo (Ton., Goir.), Monte Baldo al prato Monteselli (C.M.), Monte Baldo in Pra' Bestemià e Zocchi (Biadego), alle Ime!, Monte Baldo da Prada verso Malga Ortigara!.



1851. Narcissus radiiflorus Salisb.
Prodr.: 225 (1796).
SYN.: Narcissus angustifolius Auct.; Narcissus stellaris Hawort.
BIBL. ver.: Narcissus poeticus β radiiflorus Goir., Fl. ver. I, 146.
NOME VOLGARE: Narciso a fiori stellati.
Geoelemento orofita SE-europeo (Europa centro-merid. montana).
6,7 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: prati aridi montani, boscaglie.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Malga Valfredda!.



1852. Narcissus pseudonarcissus L.
Sp. Pl. ed. V: 289 (1753).
BIBL. ver.: Ajax Pseudo-Narcissus Goir., Fl. ver. I, 145; Narcissus pseudonarcissus var. γ Poll., Fl. ver. I, 428.
NOME VOLGARE: Trombone.
Geoelemento W-europeo (Europa occidentale; altrove naturalizzato).
2 G bulb PeaI III-V.

Ecologia: campi, prati, luoghi erbosi; in genere inselvatichito e coltivato.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Verona a Santa Lucia, perimetro interno di Forte Gisella, coltivata (Di Carlo); subspontanea sulle colline veronesi la var. γ Poll. (Goir.).



1853. Narcissus incomparabilis Miller
Gard. Dict. ed. VIII, n° 3.
BIBL. ver.: Queltia incomparabilis Goir., Fl. ver. I, 146; Narcissus pseudo-narcissus var. δ Poll., Fl. ver. I, 428.
NOME VOLGARE: Narciso senza pari.
Geoelemento W-europeo (Europa occidentale).
2-5 G bulb PeaI II-IV.

Ecologia: campi e prati; sfuggito alla coltura.

Esemplari d'Erbario: prati a Torri del Benaco (Goir.); culta a Verona (Mang.), Giardino Giusti (Goir.).









CXX. Fam. Iridaceae ↑↑↑


632. Gen. Hermodactylus Tourn. ex Mill. ↑↑
(Gard. Dict. ed. VI: 1752)

1854. Hermodactylus tuberosus (L.) Mill.
Gard. Dict. ed. 8: Hermodactylus n° 1 (1768).
SYN.: Iris tuberosa L.
BIBL. ver.: Hermodactylus tuberosus Goir., Fl. ver. I, 155; Iris tuberosa Poll., Fl. ver. III, 769.
NOME VOLGARE: Bocca di lupo.
Geoelemento N-mediterraneo (Europa meridionale; altrove naturalizzato).
2 G rhiz PeaI II-IV.

Ecologia: luoghi coltivati ed incolti.
Inquadramento fitosociologico: Brachypodion foenicoidis.

Esemplari d'Erbario: Verona (Mang.), Orto Botanico Veronese (Ton.), in meo viridario (A.M.), Giardino Giusti (Goir.), Valdonega (Goir.), Verona, culta in Valverde (Agosti).





633. Gen. Iris L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 24. 1754)

1855. Iris foetidissima L.
Sp. Pl.: 39 (1753).
BIBL. ver.: Xiphion foetidissimum Goir., Fl. ver. I, 153; Iris foetidissima Poll., Fl. ver. I, 49; Iris foetidissima seu Xyris Segu., Pl. ver. II, 58.
NOME VOLGARE: Giaggiolo puzzolente.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa meridionale occidentale, Africa settentrionale).
2-4 G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: boschi, siepi, luoghi selvatici; inselvatichito nell'Italia settentrionale.
Inquadramento fitosociologico: Populetalia albae.

Esemplari d'Erbario: Orto Botanico Veronese (Mang.), culta (A.M.); Colli Veronesi e in Valpantena (Goir.), Castello di Soave (Goir.), Parona Colle di San Dionigi (Goir.).



1856. Iris pseudacorus L.
Sp. Pl.: 38 (1753).
BIBL. ver.: Xiphion Pseudo-Acorus Goir., Fl. ver. I, 153; Iris Pseudo-Acorus Poll., Fl. ver. I, 49; Iris palustris lutea Segu., Pl. ver. II, 58.
NOME VOLGARE: Giaggiolo acquatico.
Geoelemento eurasiatico-temperato (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-5 G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: fossi, sponde dei corsi d'acqua, paludi.
Inquadramento fitosociologico: Phragmito-Magnocaricetea.

Esemplari d'Erbario: lungo il Benaco (C.M.), Peschiera (Goir.), Lago del Frassino, presso Peschiera (Di Carlo); Boscomantico (Mang.), lungo l'Adige (Mang.), Persacco (A.M.), San Giovanni Lupatoto (Goir.), Verona in Campo Marzo (Goir.), Ponte sull'Adige a Chievo (Lucato); Gazzo Veronese!, Palude del Busatello a Gazzo Veronese (Di Carlo); Custoza di Sommacampagna, lungo un fosso (Di Carlo).



1857. Iris graminea L.
Sp. Pl.: 39 (1753).
SYN.: Xiphion gramineum Parl.
BIBL. ver.: Xiphion gramineum Goir., Fl. ver. I, 154; Iris graminea Poll., Fl. ver. I, 49; Iris angustifolia prunum redolens major Segu., Pl. ver. III, 230.
NOME VOLGARE: Giaggiolo susinario.
Geoelemento SE-europeo-subpontico (Europa orientale meridionale, Caucaso).
2-7 G rhiz PEai V-VI.

Ecologia: boscaglie, radure, bordi boschivi.
Inquadramento fitosociologico: Geranion sanguinei.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Goir.); Monte Pastello sulla vetta (Di Carlo); Torri del Benaco, in località Prandine (Di Carlo); Finetti di Tregnago (C.M.), Colle Vica a Tregnago (A.M.), Colli Veronesi (Goir.), San Martino Buon Albergo (Goir.), Roara presso Tregnago!, San Dionigi di Parona!, San Fidenzio!, Bussolengo, presso l'ex Centrale Elettrica (Di Carlo).



1858. Iris x germanica L.
Sp. Pl.: 38 (1753).
BIBL. ver.: Iris germanica Goir., Fl. ver. I, 152; Iris germanica Poll., Fl. ver. I, 48; Iris vulgaris germanica sive sylvestris Segu., Pl. ver. II, 57; Iride vulgatissima Pona, M.B., 17.
NOME VOLGARE: Giaggiolo germanico.
Geoelemento origine ignota, coltivato.
2-5 G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: muri, rupi, luoghi sassosi ed erbosi aridi; coltivata e inselvatichita.
Inquadramento fitosociologico: Parietarietalia judaicae.

Esemplari d'Erbario: Calmasino di Bardolino e Bardolino (Lucato); Orto Botanico Veronese (Mang.); Colli Veronesi (Mang., Goir.), Tregnago (A.M.), Colle delle Ongharine (Goir.), Incaffi!.



1859. Iris x sambucina L.
Syst. Nat. ed. 10: 863 (1759).
SYN.: Iris pallida x variegata.
BIBL. ver.: Iris sambucina Poll., Fl. ver. I, 48.
NOME VOLGARE: Giaggiolo sambucino.
Geoelemento origine ignota.
2-4 G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: coltivata e inselvatichita su muri e in luoghi sassosi ed erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Parietarietalia judaicae.

Esemplari d'Erbario: San Mauro di Saline, culta (C.M.); Orto Botanico Veronese (Mang.).



1860. Iris pallida subsp. cengialti (Ambrosi) Forster
in Gard. Chron. ser. II, 25: 555 (1886).
SYN.: Iris cengialti Ambrosi.
BIBL. ver.: Iris germanica β cengialti Goir., Fl. ver. I, 152.
NOME VOLGARE: Giaggiolo del Monte Cengio Alto.
Geoelemento sub endemico (Alpi e Prealpi orientali).
4,5 G rhiz Peai IV-V.

Ecologia: rupi, luoghi sassosi e rocciosi.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Orto Botanico Veronese (Mang.); Forte di Rivoli (Goir.), Monte Arzan di Avesa (Goir.), Incaffi!.



1861. Iris x squalens L.
Syst. Nat. ed. 10: 863 (1759).
SYN.: Iris pallida x variegata.
BIBL. ver.: Iris squalens Goir., Fl. ver. I, 153.
NOME VOLGARE: Iris sbiadito.
Geoelemento SE-europeo W-asiatico (Origine colturale: Trentino, Veronese, Alto Adige).
2-4 G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: coltivata ed inselvatichita in luoghi sassosi, erbosi e su muri.

Esemplari d'Erbario: Tregnago, culta (C.M.), margine agrorum presso Monteforte, Brognoligo, Costalunga, Ronia (Goir.).





634. Gen. Crocus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 23. 1754)

1862. Crocus albiflorus Kit.
in Schult., Österr. Fl. ed. 2: 101 (1814).
SYN.: Crocus vernus Auct. p.m.p.
BIBL. ver.: Crocus vernus β albiflorus Goir., Fl. ver. I, 149/150.
NOME VOLGARE: Croco bianco.
Geoelemento orofita SE-europeo (Europa centro-merid. montana).
6-9 G bulb PEaI III-VI.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi selvatici montani e subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Triseto-Polygonion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Costabella (Mang., Goir.), in Valfredda (Ton., Goir.), presso la Papalina (Ton., Goir.), Monte Baldo a Ime (Goir.), Novezina (Goir.), Monte Baldo in summis (Goir.), Monte Baldo inizio Sentiero del Ventrar (Di Carlo); Monte Malera (Goir.), Ponte di Veja (Goir.), Campobrun (C.M.), Monte Bellocca a Velo (Biadego), Corno d'Aquilio (C.M.,!), Trachi di Bosco Chiesanuova (Goir.,!), Valon del Malera (Tessari), Podesteria!, Roverè in Val di Porro!, Sentiero dei Busoni dopo Sega di Ala!; Vajo dell'Anguilla!.



1863. Crocus biflorus Mill.
Gard. Dict. ed. 8: Crocus n° 4 (1768).
BIBL. ver.: Crocus biflorus Goir., Fl. ver. I, 149; Crocus vernus p.p. Poll., Fl. ver. I, 46; Crocus vernus, latifolius, albus, variegatus Segu., Pl. ver. I, 54; Crocus vernus latifolius albo flore Pona, M.B. 188; Croco marzio Calc., Viagg. etc., 10.
NOME VOLGARE: Croco bifloro.
Geoelemento NE-mediterraneo-turangico (Europa meridionale). 2-7 G bulb PeaI I-IV.

Ecologia: luoghi erbosi, prati e pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Piombi (Lucato), Rifugio Chierego (Lucato); fuori Porta Nuova verso Santa Lucia (C.M.), fuori Porta Vescovo (A.M., C.M.), in pratis (Mang.), Valdonega (C.M.), Verona (Goir.), Parona (Goir.), Campo Marzo (Goir.), Quinto in Valpantena (Goir.), Valdonega (Goir.), fuori Porta Nuova!, Boscomantico!, via Chioda in ZAI!, Verona a Golosine nel parco di via Po (Di Carlo), Verona, cortile dell'ex Arsenale (Di Carlo); Monte Ongarine a Quinzano (Di Carlo).





635. Gen. Gladiolus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. V: 23. 1754)

1864. Gladiolus communis L.
Sp. Pl.: 36 (1753).
NOME VOLGARE: Gladiolo comune.
Geoelemento N-mediterraneo W-asiatico (Europa meridionale, Asia occidentale).
2-4 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, prati aridi; coltivato ed inselvatichito.

Esemplari d'Erbario: fuori Porta Vittoria (Agosti); prope vico Montorio (Mang.), Orto Botanico Veronese (Mang.), inter segetes (Mang., Ton.), Grezzana (A.M.).



1865. Gladiolus italicus Mill.
Gard. Dict. ed. 8: Gladiolus n° 2 (1768).
SYN.: Gladiolus segetum Ker-Gawl.
BIBL. ver.: Gladiolus italicus Goir., Fl. ver. I, 151; Gladiolus communis Poll., Fl. ver. I, 47; Gladiolus floribus uno versu dispositis major etc. Segu., Pl. ver. II, 59; Gladiolo Pona, M.B. 138.
NOME VOLGARE: Gladiolo dei campi.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea, Caucaso, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale).
2-4 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: luoghi coltivati ed incolti erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Papaveretalia rhoeadis.

Esemplari d'Erbario: Valdonega (Goir.), in arvis alla Mosella (Goir.), sopra Quinzano (Goir.), al Maso (Goir.), Grezzana (Goir.), Colline Veronesi (Goir.), Parona (Goir.), Costolo del Roccolo ad Avesa (Lucato), Colognola ai Colli!, sopra Sezano!, Monte Arzan di Avesa!, Moruri!, Costagrande di Avesa!, Vajo Galina di Avesa (Di Carlo).









CXXI. Fam. Dioscoreaceae ↑↑↑


636. Gen. Tamus L. ↑↑
(Gen. pl. ed. I: 305. 1737)

1866. Tamus communis L.
Sp. Pl.: 1028 (1753).
BIBL. ver.: Tamus communis Goir., Fl. ver. I, 112; Tamus communis Poll., Fl. ver. III, 184; Tamus racemosa, flore minore luteo pallescente Segu., Pl. ver. I, 173.
NOME VOLGARE: Tamaro.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa occidentale, centrale e meridionale, Asia occidentale, Africa settentrionale).
2-7 G rad PEai IV-VI.

Ecologia: siepi, boschi.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.), in nemoribus (Mang.); Monte Pastello (Goir.), Lecceta di Navene!; San Vigilio del Garda!, Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, Torri del Benaco, alle Prandine!; Boscomantico (Goir.); sopra San Fidenzio!, Quinzano oltre il Cacciatore!, San Dionigi a Parona!; Tregnago (A.M.), Cà del Bosco (Goir.), Montorio alla Pezza (Goir.), Chievo (Goir.), Pastrengo (Lucato), Vajo Borago di Avesa (Di Carlo).












Ord. MICROSPERMAE ↑↑↑↑

CXXII. Fam. Orchidaceae ↑↑↑


637. Gen. Cypripedium L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I: 951. 1753)

1867. Cypripedium calceolus L.
Sp. Pl.: 951 (1753).
BIBL. ver.: Cypripedium calceolus Goir., Fl. ver. I, 179; Cypripedium calceolus Poll., Fl. ver. III, 39; Calceolus Segu., Pl. ver. III, 253; Damasonio bastardo de' moderni etc. Pona, M.B. 239.
NOME VOLGARE: Scarpetta di Venere, Pianella della Madonna.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia).
6,7 G rhiz PEai V-VI.

Ecologia: boschi radi di latifoglie e conifere, arbusteti subalpini.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Pelizzoni (Ton.), Monte Baldo all'Ortal de Orsil (Goir.); Roverè di Velo (A.M.), Gruppo del Carega, Val Grande di Ometto!, fondo valle a Revolto!, Bocca Gaibana, Ala di Trento (Di Carlo), Vajo dei Modi, laterale del Vajo dell'Anguilla, Erbezzo (Di Carlo).





638. Gen. Epipactis Zinn ↑↑
(Catal. 85, nom. conserv. 1757)

1868. Epipactis palustris (L.) Crantz
Stirp. Austr. Fasc. ed. 2: 462 (1769).
BIBL. ver.: Epipactis palustris Goir., Fl. ver. I, 158; Epipactis palustris Poll., Fl. ver. III, 33.
NOME VOLGARE: Elleborina palustre.
Geoelemento circumboreale (Europa specialm. centrale, Asia occidentale, centrale e settentrionale, America settentrionale).
1-4 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: luoghi umidi, prati e paludi.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia coeruleae.

Esemplari d'Erbario: presso il Casino a San Michele (Ton., Goir.), San Michele al Muro Lungo (Goir.), lungo l'Adige alla Casetta (Goir.); Parona lungo l'Adige (C.M.); Legnago (Goir.), Palude del Busatello!.



1869. Epipactis helleborine (L.) Crantz
Stirp. Austr. Fasc. ed. 2: 467 (1769).
SYN.: Epipactis latifolia All.
BIBL. ver.: Epipactis latifolia Goir., Fl. ver. I, 158; Epipactis latifolia Poll., Fl. ver. III, 34; Helleborine latifolia montana Segu., Pl. ver. II, 135.
NOME VOLGARE: Elleborina comune.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia, Africa settentrionale).
4-7 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi di latifoglie, luoghi selvatici asciutti e sassosi.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val Basiana (C.M.), Monte Baldo a Ferrara (Mang., Goir.), alla Lonza (Ton., Goir.), alla Corona e in Val Basiana (Goir.); Trachi e Bosco Chiesanuova (Goir.), Lessini sul Monte Trapola (Goir.), Cerro Veronese (Goir.), Revolto (C.M.), Monticelli di Velo (C.M.), Bosco Chiesanuova (Biadego), Grezzana (Ton.), Monte Pastello (Goir.), Erbezzo (Biadego,!), tra Erbezzo e Bosco Chiesanuova!; Colli Veronesi (Goir.), Vajo dei Modi (Biadego), Vajo dell'Anguilla al bivio con il Vajo dei Modi!, Monte Porcile in Val Squaranto!, Monte Cucco sopra Sezano!, Valpolicella sul Monte Morone!, verso Montecchio!.



1870. Epipactis leptochila subsp. thesaurensis (Agrezzi, Ovatoli et Bongiorni) Perazza et R. Lorenz
in "Le orchidee dell'Italia Nordorientale" Atl. Cor. e Guida al ric., ed. Osiride: 187 (2013).
SYN.: Epipactis thesaurensis Agr., Ov. et Bong.
NOME VOLGARE: Elleborina del Monte Tesoro.
Geoelemento endemico (Lessini).
6,7 G rhiz PEai VI-VII.

Ecologia: boschi ombrosi, spec. faggete su suolo calcareo.
Inquadramento fitosociologico: Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Tesoro presso il Ponte di Veja, Sant'Anna d'Alfaedo (Di Carlo), Crestena, presso il Ponte di Veja, Sant'Anna d'Alfaedo (Di Carlo).

Nota: Questi campioni, presenti in VER, costituiscono l'olotipo di questa nuova sottospecie.



1871. Epipactis atrorubens Besser
Prim. Fl. Galiciae Austriach. 2: 220 (1809).
SYN.: Epipactis atropurpurea Rafin.
BIBL. ver.: Epipactis atrorubens Goir., Fl. ver. I, 159; Epipactis latifolia p.p. Poll., Fl. ver. III, 34.
NOME VOLGARE: Elleborina violacea.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa centro-sett.).
5-9 G rhiz PEai V-VIII.

Ecologia: luoghi selvatici e boscosi, prati aridi sassosi calcarei.
Inquadramento fitosociologico: Erico-Pinetea, Vaccinio-Piceetea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo a Ferrara (Goir.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Monte Baldo in Val Losana (Goir.), Monte Baldo all'Artillon e Tredespin (Goir.), Monte Baldo, Ferrara ai Castelletti (Goir.), in Cambrigar (Mang.), Monte Baldo a Ime!, Lecceta di Navene!, Monte Baldo, faggeta oltre Prada (Di Carlo), Monte Baldo salendo da Costabella verso località Due Pozze, Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo); Revolto (C.M.), Monti Lessini ai Spiazzoi (Goir.), Lessini alla Liana (Goir.), Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Bolca, località Gattola (C.M.), Valle dei Tessari (C.M.), in vico Velo (A.M.), Gruppo del Carega!, Vajo dell'Anguilla (Di Carlo); Tregnago (C.M.).





639. Gen. Cephalanthera L.C. Rich. ↑↑
(Mem. Mus. Hist. Nat. Paris IV: 51. 1818)

1872. Cephalanthera damasonium (Mill.) Druce
Ann. Scott. Nat. Hist. 60: 225 (1906).
SYN.: Cephalanthera alba (Crantz) Simonkai; Cephalanthera pallens (Jundz.) L. C. Rich.
BIBL. ver.: Cephalanthera pallens Goir., Fl. ver. I, 157; Epipactis vel pallens Poll., Fl. ver. III, 35; Helleborine flore albo Damasonium etc. Segu., Pl. ver. II, 136.
NOME VOLGARE: Cefalantera bianca.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa, Caucaso, Regione mediterranea).
5-7 G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: boschi di latifoglie, soprattutto faggete termofile.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Lonza (Goir.), Monte Baldo (Mang.); Giazza (C.M.), Grezzana ai Ronchi (Ton.); Monte Pastello presso Monte!, Monte Pastello in località Molane (Di Carlo), Sentiero dei Busoni alla Sega di Ala (Di Carlo); Colli Benacensi (Goir.), tra Bardolino e Garda (Lucato); Tregnago al bosco dei Ferrari (A.M.), Monte Castello a Tregnago (C.M.), Colli Veronesi alle Are (Goir.), Incaffi!, sopra San Fidenzio!, Monte Garzan a Tregnago!, Vajo Galina di Avesa (Di Carlo).



1873. Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch
in Oesterr. Bot. Z. 38: 81 (1888).
SYN.: Cephalanthera ensifolia (Murr.) L. C. Rich.
BIBL. ver.: Cephalanthera ensifolia Goir., Fl. ver. I, 156; Epipactis ensifolia Poll., Fl. ver. III, 35.
NOME VOLGARE: Cefalantera maggiore.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia occidentale e centrale, Africa settentrionale occidentale).
4-7 G rhiz PEai IV-VII.

Ecologia: boschi submediterranei e faggete termofile, macchie e boschi.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, Pozzagaletto e Brojeschi (Goir.); sopra Revolto (Lucato), Castel Cerino di Soave!, Giazza!, Capitello di San Vincenzo a Tregnago!, Monte Pastello, sentiero di cresta (Di Carlo); Torri del Benaco, località Prandine (!, Di Carlo), Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè (Goir.,!), Contrà Rocca sotto le mura dell'Eremo, Bardolino (Lucato), Torri del Benaco!, Costermano!; Monte Trezolan (Goir.), San Martino (Goir.), Maso al Roccolo (Goir.), Colli di Tregnago (C.M.), Tregnago sul Monte Barbara (A.M.), Montorio (Goir.), Tregnago, al Bosco dei Ferrari e Valle dell'Orso (A.M.), da Montorio verso Trezzolano!, Saline di Tregnago!.



1874. Cephalanthera rubra (L.) L.C. Rich.
De Orchid. Eur.: 38 (1817).
SYN.: Serapias rubra L.
BIBL. ver.: Cephalanthera rubra Goir., Fl. ver. I, 157; Epipactis rubra Poll., Fl. ver. III, 36; Helleborine montana angustifolia purpurascens Segu., Pl. ver. II, 136.
NOME VOLGARE: Cefalantera rossa.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale).
4-7 G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: luoghi selvatici, boschi e cespuglieti.
Inquadramento fitosociologico: Quercetea pubescentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo, presso Brenzone (Mang.), Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo, Valle dell'Acqua (Goir.), Monte Baldo verso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, Monte Pastello presso Monte!; Bosco Chiesanuova (C.M., Biadego), Giazza!, Vajo dell'Anguilla!; Verona al Maso (Goir.), Lughezzano (Ton., Goir.); Corrubio di Sant'Anna (Goir.), Tregnago (C.M., Goir.), Grezzana (Ton.), Colognola ai Colli!, Sottosengia di Breonio!.





640. Gen. Limodorum L. ↑↑
(Syst. ed. II, 29. 1740; Rich. in Mem. Mus. Par. IV: 50. 1818; Orchideae, Benth. et Hook. f. III, 618.)

1875. Limodorum abortivum (L.) Sw.
in Nova Acta Regiae Soc. Sci. Upsal. 6: 80 (1799).
BIBL. ver.: Limodorum abortivum Goir., Fl. ver. I, 155; Limodorum abortivum Poll., Fl. ver. III, 22; Limodorum austriacum Segu., Pl. ver. I, 37; Orobanche Calc., Viagg. etc., 12.
NOME VOLGARE: Fior di legna.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Asia occidentale, Africa settentrionale).
4-7 G rhiz PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi termofili, selvatici (parassita su radici di vari alberi).
Inquadramento fitosociologico: Quercetea pubescentis.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello (Goir.); Bardolino sotto l'Eremo della Rocca (Lucato), Scaveaghe di Garda!, Garda nella Valle dei Mulini!, Costermano!; Colli Veronesi (Goir.), Maso al Roccolo (Goir.), Tregnago sul Monte Barbara (A.M.), Tregnago ai Finetti (C.M.), Grezzana (Ton., Goir.), Tregnago ai Battistini !, tra Mizzole e Pigozzo!, Caprino Veronese, località Scalette sul Monte Trombasore (Di Carlo).





641. Gen. Neottia L.C. Rich. ↑↑
(Mem. Mus. Hist. Nat. Paris IV, 1818, 57,59, p.p. emend. Endl. Gen. 1837, nom. conserv.)

1876. Neottia nidus-avis (L.) Rich.
De Orchid. Eur.: 37 (1817).
BIBL. ver.: Neottia nidus-avis Goir., Fl. ver. I, 159; Epipactis nidus-avis Poll., Fl. ver. III, 36; Satirio abortivo del Lobelio Pona, Viagg. etc., 238.
NOME VOLGARE: Orchidea nido d'uccello.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia occidentale settentrionale).
6,7(8,9) G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: boschi di latifoglie, soprattutto faggete (saprofita su radici putrescenti).
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Ton.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Monte Baldo alla Lonza (Goir.), Monte Baldo faggeta salendo da Costabella verso località due Pozze, Prada di San Zeno di Montagna (Di Carlo); Lessini alle Scandole (Goir.), alla Sega di Ala (Goir.), Sentiero dei Busoni alla Sega di Ala (Di Carlo), Selva di Progno (Ton., Goir.), Passo Pertega (C.M.), Revolto (C.M.), Cerro Veronese (Ton.), sul Monte Pastelletto (Di Carlo), Monte Pastello in località Molane (Di Carlo), Corno d'Aquilio verso Rocca Pia (Di Carlo), Giazza in Val Fraselle!; Costone di Zovel a Brenzone (Lucato), Garda nella Val dei Molini!; Trezzolano!, Vajo dell'Anguilla!.





642. Gen. Listera R.Br. ↑↑
(Ait. Hort. Kew. ed. II: v. 201, n. conserv. 1813)

1877. Listera ovata (L.) R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. II, 5: 201 (1813).
SYN.: Ophrys ovata L.
BIBL. ver.: Listera ovata Goir., Fl. ver. I, 160; Epipactis ovata Poll., Fl. ver. III, 37; Ophrys bifolia Segu., Pl. ver. II, 138; Orchi falso o Bifolio del Dodoneo etc., Pona, M.B., 189; Bifolio Calc., Viagg. etc., 11.
NOME VOLGARE: Listera maggiore.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Asia occidentale settentrionale e centrale).
4-7 G rhiz PEai V-VII.

Ecologia: boschi soprattutto di latifoglie, prati ombrosi umidi.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.), Ferrara di Monte Baldo (Lucato); Campofontana alle Scalette (C.M.), Passo della Lora (Lucato), Revolto!, Giazza (C.M.,!), Gruppo del Carega!, Lessini nel Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo), Monti Lessini pressi di Malga Malera di Sopra, San Giorgio di Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Corno d'Aquilio da Rocca Pia verso Cima Rocca Pia (Di Carlo); Torri del Benaco (Goir.); Boscomantico (Mang.), Vigasio (Goir.), Verona al Pestrino (Goir.); Tregnago in località Vico (A.M.).



1878. Listera cordata (L.) R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. II, 5: 201 (1813).
SYN.: Ophrys cordata L.
BIBL. ver.: Listera ovata Goir., Fl. ver. I, 160.
NOME VOLGARE: Listera minore.
Geoelemento circumboreale (Europa centrale settentrionale, Caucaso, Asia settentrionale, America settentrionale, Groenlandia).
6,7 G rhiz PEai VI-VII.

Ecologia: boschi di conifere.
Inquadramento fitosociologico: Vaccinio-Piceetea excelsae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang., Goir.), Velo in località Gualivo delle Gape (M. Malera ? - n.d.c.) (A.M.).

Nota: Per il Monte Baldo, Prosser et al. (l.c.) rinvengono nel 2007 la specie nella stessa località citata dal Goiran come "Le Busete" circa 400 m ad W-NW della Vetta delle Buse.





643. Gen. Spiranthes L.C. Rich ↑↑
(Orch. Eur. Annot. 20, 28, 36. 1817 et in Mem. Mus. Hist. Nat. Paris IV, 42, 50, 58 nom. conserv. 1818)

1879. Spiranthes spiralis (L.) Chevall.
Fl. Gen. Env. Paris 2: 330 (1827).
SYN.: Spiranthes autumnalis (Balb.) L. C. Rich.
BIBL. ver.: Spiranthes autumnalis Goir., Fl. ver. I, 161; Neottia spiralis Poll., Fl. ver. III, 31; Neottia spirale Segu., Pl. ver. III, tav. 8.
NOME VOLGARE: Spirante spiralata.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa centro-merid., Regione mediterranea, Caucaso, Asia Minore, Africa settentrionale occidentale).
2-5 G bulb pEAi VIII-X.

Ecologia: prati aridi, radure, luoghi erbosi e selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, pressi di Incaffi!, Campiani di Garda!; Boscomantico (Mang.); Rivoli (Ton., Goir.), Bussolengo (A.M.), al Bovo (Goir.).



1880. Spiranthes aestivalis (Poir.) Rich.
De Orchid. Eur.: 36 (1817).
SYN.: Ophrys aestivalis Poir.
BIBL. ver.: Spiranthes aestivalis Goir., Fl. ver. I, 160; Neottia aestivalis Poll., Fl. ver. III, 32.
NOME VOLGARE: Spirante estiva.
Geoelemento euri-mediterraneo-atlantico (Europa centrale e mediterranea, Caucaso, Asia Minore, Africa settentrionale).
1 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: prati umidi e paludosi.
Inquadramento fitosociologico: Schoenenion nigricantis.

Esemplari d'Erbario: presso Legnago (Goir.), tra Nogara e Sanguinetto (Goir.).





644. Gen. Goodyera R. Br. ↑↑
(Ait. Hort. Kew. V ed. II: 197. 1813)

1881. Goodyera repens (L.) R. Br.
in Ait. Hort. Kew. V ed. II: 1813.
SYN.: Satyrium repens L.
BIBL. ver.: Goodyera repens Goir., Fl. ver. I, 161; Neottia repens Poll., Fl. ver. III, 32; Epipactis Segu., Pl. ver. III, 253.
NOME VOLGARE: Goodiera strisciante.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, America settentrionale).
6,7 G rhiz PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi soprattutto di conifere.
Inquadramento fitosociologico: Piceetalia excelsae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo nella Val di San Zeno (Mang.); Corno d'Aquilio e Valon di Fanta (Goir.), Erbezzo (Goir.), presso Bolca (Goir.).





645. Gen. Herminium R. Br. ↑↑
(Ait. Hort. Kew., ed. II: 5, 191. 1813)

1882. Herminium monorchis (L.) R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. II, 5: 191 (1813).
SYN.: Ophrys monorchis L.
BIBL. ver.: Herminium clandestinum Goir., Fl. ver. I, 162; Ophrys Monorchis Poll., Fl. ver. III, 23; Monorchis montana minima, flore obsoleto vix cospicuo Segu., Pl. ver. III, 251.
NOME VOLGARE: Orchide ad un bulbo.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Caucaso, Asia).
6,7 G bulb PEai V-VIII.

Ecologia: prati e pascoli più o meno umidi.
Inquadramento fitosociologico: Molinion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Goir.), alle Ime (Ton.); Lessini sul Corno Mozzo (Goir.), Lessini ai Merli (Goir.), sopra Giazza (C.M.), ai Spiazzoi (C.M.), Valle di Revolto (C.M.).





646. Gen. Platanthera L.C. Rich. ↑↑
(Mem. Mus. Hist. Nat. Paris II: 48, nom. conserv. 1818)

1883. Platanthera bifolia (L.) L.C. Rich.
De Orchid. Eur.: 35 (1817).
SYN.: Orchis bifolia L.
BIBL. ver.: Platanthera bifolia Goir., Fl. ver. I, 164; Orchis bifolia Poll., Fl. ver. III, 4; Orchis alba, bifolia, major et minor, calcari oblongo Segu., Pl. ver. II, 128.
NOME VOLGARE: Platantera comune, Platantera a fiori bianchi.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Caucaso, Asia occidentale centrale settentrionale, Africa settentrionale occidentale).
5-9 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: boschi, prati, luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Goir.), Monte Baldo alla Ferrara, ai prati di Brenzone (Mang.), alla Lonza (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Monte Baldo, Valle dei Fò a Belluno Veronese!, Monte Baldo verso Passo del Cerbiol!, Monte Baldo, prati a Novezzina (Di Carlo), Lecceta di Navene!; prope La Sega (Goir.)*, Sentiero dei Busoni alla Sega di Ala (Di Carlo), Monte Posta (C.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Erbezzo (Lucato), Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla!, Giazza!, Corno d'Aquilio da Rocca Pia verso Cima Rocca Pia (Di Carlo), Monti Lessini, presso Malga Malera di Sopra a San Giorgio di Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Lessini al Dosso del Pezzo, Bosco Chiesanuova (Di Carlo); pressi di Cogollo (C.M.), Tregnago a Centro in località Tiraboschi (A.M.), Valle dell'Era e alle Scandole (Biadego), Tregnago ai Battistini!.

Nota: * Degna di nota è l'osservazione di Goiran su questo esemplare: nel N.G.B. vol. XV pag. 332 viene considerato una specie nuova sotto il binomio Platanthera Carducciana Goiran.
Attualmente questa presunta specie nuova è rientrata nella variabilità di Platanthera bifolia (L.) Rich.



1884. Platanthera chlorantha (Custer) Rchb.
in Mössler, Handb. Gewächsk., ed. II: 1565 (1829).
SYN.: Orchis chlorantha Custer.
BIBL. ver.: Platanthera chlorantha Goir., Fl. ver. I, 165.
NOME VOLGARE: Platantera a fiori verdastri.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Caucaso, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale).
6,7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: boschi, luoghi erbosi, prati umidi.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Bosco Chiesanuova (Ton., Goir.).





647. Gen. Chamorchis L.C. Rich. ↑↑
(Mem. Mus. Hist. Nat. Paris IV: 49. 1817)

1885. Chamorchis alpina (L.) L.C. Rich.
De Orchid. Eur.: 35 (1817).
SYN.: Chamaeorchis alpina L. C. Rich.; Herminium alpinum Lindley.
BIBL. ver.: Chamaeorchis alpina Goir., Fl. ver. I, 167.
NOME VOLGARE: Orchidea nana alpina.
Geoelemento artico-alpino-europeo (Europa articoalpina).
7,8 G bulb pEai VII-VIII.

Ecologia: pascoli subalpini e alpini.
Inquadramento fitosociologico: Seslerion variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Val delle Pietre (Ton., Goir., C.M.), Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!.





648. Gen. Gymnadenia R. Br. ↑↑
(Ait. Hort. Kew. V, ed. II: 191. 1813)

1886. Gymnadenia conopsea (L.) R. Br.
in Aiton, Hort. Kew. ed. 2, 5: 191 (1813).
SYN.: Orchis conopsea L.; Gymnadenia conopea Auct.
BIBL. ver.: Gymnadenia conopea Goir., Fl. ver. I, 163; Orchis conopsea Poll., Fl. ver. III, 19; Orchis montana purpurea odorata Segu., Pl. ver. II, 124.
NOME VOLGARE: Manina rosea.
Geoelemento eurasiatico-temperato (Europa, Asia).
5-9 G bulb PEai V-VIII.

Ecologia: prati, pascoli, radure umide.
Inquadramento fitosociologico: Molinietalia caeruleae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Corona (Ton., Goir., C.M.), in Prabazar (Goir.), Monte Baldo (Goir.), Monte Baldo oltre il Passo del Cerbiol!, ai Pra' di Malcesine (Di Carlo), Monte Baldo verso le Cime di Naole (Di Carlo), Monte Baldo al Coal Santo (Lucato); Bolca e Vestena (A.M.), nei monti (Mang.), Monte Pastello (Mang.), Campofontana (C.M.), Revolto (C.M.), Bosco Chiesanuova e alle Scandole (Biadego), Cima di Monte Pastello!, Corno d'Aquilio!, da Giazza verso Malga Terrazzo!, Campobrun!, Gruppo del Carega!, Monti Lessini, presso Malga Malera di Sotto e Malga Malera di Sopra, San Giorgio di Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Sentiero dei Busoni alla Sega di Ala (Di Carlo). Valon del Malera (Tessari,!), Monte Pastelletto verso la cima (Di Carlo), var. densiflora sul Monte Pastello, versante NW (Di Carlo), Dosso del Pezzo, Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Corno d'Aquilio da Rocca Pia verso Cima Rocca Pia (Di Carlo), Monte Carega tra Passo Pertica e Scalorbi (Di Carlo); Torri del Benaco, località Prader!; Vigasio (Goir.), Legnago (Ton.); Tregnago (C.M.), Selva di Progno (C.M.), Grezzana (Ton.), Vajo dell'Anguilla!, Tregnago in località Croce del Vento!.



1887. Gymnadenia odoratissima (L.) Rich.
De Orchid. Eur.: 35 (1817).
SYN.: Orchis odoratissima L.
BIBL. ver.: Gymnadenia odoratissima Goir., Fl. ver. I, 163; Orchis odoratissima Poll., Fl. ver. III, 19; Orchis palmata angustifolia minor odoratissima Segu., Pl. ver. III, 250.
NOME VOLGARE: Manina odoratissima.
Geoelemento centroeuropeo (Europa centrale settentrionale).
5-9 G bulb PEai V-VIII.

Ecologia: prati, cespuglieti e boschi diradati.
Inquadramento fitosociologico: Seslerietalia variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo in Valfredda (Goir., C.M.), Monte Baldo nei pascoli (Ton., Goir.), Monte Baldo in Valgrande (Goir.), Monte Baldo in Val di Nogare (Lucato), Monte Baldo, pressi del Rifugio Fiori del Baldo, Prada (Di Carlo); Monte Zeola (C.M.), Monte Posta (C.M.), Cima Posta (Biadego), Cima Carega (Lucato), Gruppo del Carega!, Conca dello Scalorbi!, Passo della Lora!, presso il Rifugio Revolto!, Monti Lessini, presso Malga Malera di Sopra a San Giorgio di Bosco Chiesanuova (Di Carlo), tra i Rifugi Pertica e Scalorbi (Di Carlo); Val Volpara nei Colli Benacensi (Goir.); Rivoli (Goir.), Tregnago in località Cogolati (A.M.); località La Casetta lungo l'Adige (Goir.).





649. Gen. Pseudorchis S.F. Gray ↑↑
(Nat. Arrang. Brit. pl. II: 213. 1821)

1888. Pseudorchis albida (L.) A. Löwe et D. Löwe
in Taxon 18: 312 (1968).
SYN.: Leuchorchis albida (L.) Mayer; Orchis albida L.; Bicchia albida (L.) Parlatore.
BIBL. ver.: Bicchia albida Goir., Fl. ver. I, 162; Orchis albida Poll., Fl. ver. III, 21; Pseudo-Orchis alpina, flore herbaceo Segu., Pl. ver. III, 254.
NOME VOLGARE: Orchidea candida.
Geoelemento artico-alpino-europeo (Europa, Groenlandia, America settentrionale).
6-9 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli alpini, cespuglieti subalpini, pascoli e radure.
Inquadramento fitosociologico: Nardion strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Colonei (Goir.), Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo, Cima Valdritta (Lucato), lungo la Strada Graziani!; Monti Lessini, pascoli elevati (Goir.), Monte Posta (C.M.), Passo Ristele (C.M.), Giazza (A.M.), Monte Tomba (C.M., Biadego), Valon del Malera (Tessari), Conca dello Scalorbi!, Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio!, Monti Lessini pascoli oltre Malga Podesteria (Di Carlo); Grezzana (Ton.).





650. Gen. Nigritella L.C. Rich ↑↑
(Mem. Mus. Hist. Nat. Paris IV: 48. 1818)

1889. Nigritella rhellicani Teppner et E. Klein
in Phyton (Horn) 31: 7 (1990).
SYN.: Nigritella nigra (L.) Rchb.; Nigritella angustifolia L. C. Rich.
BIBL. ver.: Nigritella angustifolia Goir., Fl. ver. I, 168; Orchis nigra Poll., Fl. ver. III, 20; Orchis palmata angustifolia, alpina, nigro flore Segu., Pl. ver. II, 133.
NOME VOLGARE: Nigritella comune.
Geoelemento artico-alpino-europeo (Europa montana).
6-9 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli alpini.
Inquadramento fitosociologico: Elyno-Seslerietea variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo in Val delle Ossa (Ton.), Monte Baldo alle Ime (Goir.), ai Colonei (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.)*, Monte Baldo tra Tratto Spino e Cima Pozzette!, Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo); Monte Carega (C.M.), Monte Gaibana (Goir.), Monte Tomba a Bosco Chiesanuova (C.M., Biadego), Passo della Lora (Luccato), Monte Malera (C.M.,!), Valon del Malera (Tessari,!, Corno d'Aquilio (Goir.,!), alto Vajo dell'Anguilla!, Giazza in Val Fraselle!, Corno d'Aquilio (Di Carlo), presso Malga Podesteria (Di Carlo), Monti Lessini, presso Malga Malera di Sopra a San Giorgio di Bosco Chiesanuova (Di Carlo).

Nota: *Questo esemplare risulta essere un ibrido tra Gymnadenia odoratissima e Nigritella nigra subsp. rhellicani (Teppner et E. Klein) H. Baumann, Künkele et R. Lorenz (2004), rev. di G. Perazza (2009).



1890. Nigritella rubra (Wettst.) K. Richt.
Pl. Eur. I: 278 (1890).
SYN.: Nigritella miniata (Crantz) Janchen; Gymnadenia miniata (Crantz) Hayek; Gymnadenia rubra Wettst.
NOME VOLGARE: Nigritella rossa.
Geoelemento endemico (Alpi orientali e Carpazi).
6-9 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: pascoli e prati alpini.
Inquadramento fitosociologico: Seslerietalia variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (A.M.), Monte Baldo da Tratto Spino a Cima Pozzette!; Monte Alba (Goir.), ai Spiazzoi (Goir.), Valon del Malera (Tessari,!), Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio!.

Nota: in VER parte di questi esemplari sono sotto il sinonimo di Nigritella miniata (Crantz) Janchen.





651. Gen. Coeloglossum Hartm. ↑↑
(Handb. Skand. Fl. ed.I: 329. 1820)

1891. Coeloglossum viride (L.) Hartm.
Handb. Skand. Fl.: 329 (1820).
SYN.: Orchis viridis Crantz.
BIBL. ver.: Coeloglossum viride Goir., Fl. ver. I, 164; Orchis viridis Poll., Fl. ver. III, 20; Orchis palmata, odore gravi, ligula bifariam divisa etc. Segu., Pl. ver. II, 133.
NOME VOLGARE: Celoglosso spermatofite.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia, America settentrionale).
(6,7) 8,9 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: boschi di conifere, prati e pascoli.
Inquadramento fitosociologico: Nardetea strictae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo in Val delle Ossa (Mang., Goir.), Monte Baldo a Noveza (Ton., Goir.), Monte Baldo in Val delle Pietre (C.M., Goir.), Novezina di Monte Baldo (Goir.), Monte Baldo in Valfredda (Goir.), Monte Baldo ai Pra' di Malcesine (Di Carlo); Monte Trapola (C.M.), Monte Zeola (C.M.), Campobrun (Goir.), Vajo dei Falconi ad Erbezzo (Lucato), Corno d'Aquilio!, Monti Lessini presso Malga Malera di Sopra, San Giorgio di Bosco Chiesanuova (Di Carlo), pascoli presso Malga Podesteria, Erbezzo (Di Carlo).





652. Gen. Dactylorhiza Necker ↑↑
(Elem. III: 129. 1790)

1892. Dactylorhiza sambucina (L.) Soó
Nomina Dactylorhiza : 3 (1962).
SYN.: Orchis sambucina L.
BIBL. ver.: Orchis sambucina Goir., Fl. ver. I, 175; Orchis sambucina Poll., Fl. ver. III, 16; Orchis palmata, lutea, floris labio maculato Segu., Pl. ver. III, 249, più var. β.
NOME VOLGARE: Orchidea sambucina.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Caucaso, Asia occidentale, Africa settentrionale occidentale ).
4-9 G bulb PEai IV-VII.

Ecologia: pascoli, prati, radure.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo al Baito Zocchi (C.M.), Monte Baldo (Goir.), in Vafredda (Goir., Ton., Biadego), Monte Baldo in Costabella (Lucato), Monte Baldo a Malga Valfredda!, Tratto Spino!, presso Novezzina!, alla Colma di Malcesine (Di Carlo); Campofontana sul Monte Spiz (C.M.), Monte Malera (Goir.), Velo (A.M.), sopra Malga San Giorgio!, Sega di Ala!, Valon di Malera (Tessari), Lessini a Podesteria!; Villafranca (Ton. ).*

Nota: *A questa specie va aggiunto il campione di Orchis latifolia L. rinvenuto dal Goiran a San Giovanni Lupatoto, Porto San Pancrazio in località Giarone.



1893. Dactylorhiza incarnata subsp. incarnata (L.) Soó
Nomina Dactylorhiza: 3 (1962).
SYN.: Orchis incarnata L.
BIBL. ver.: Orchis incarnata Goir., Fl. ver. I, 176; Orchis latifolia Poll., Fl. ver. III, 17; Orchis palmata, pratensis, latifolia etc. Segu., Pl. ver. II, 132.
NOME VOLGARE: Orchidea palmata.
Geoelemento eurosiberiano (Europa, Asia centrale settentrionale).
1,2 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: acquitrini, luoghi umidi, torbiere.
Inquadramento fitosociologico: Caricetalia davallianae.

Esemplari d'Erbario: San Martino Buon Albergo (Ton., Goir.), San Michele Extra (Goir.); Legnago (Goir.).



1894. Dactylorhiza fuchsii subsp. fuchsii (Druce) Soó
NOM. Nova Gen. Dactylorhiza: 8 (1962).
SYN.: Dactylorhiza maculata (L.) Soó; Orchis maculata L.
BIBL. ver.: Orchis maculata Goir., Fl. ver. I, 176; Orchis maculata Poll., Fl. ver. III, 18; Orchis palmata, montana maculata Segu., Pl. ver. II, 132.
NOME VOLGARE: Orchidea maculata.
Geoelemento paleotemperato (Europa, Asia Minore).
6-9 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: prati umidi, boschi.
Inquadramento fitosociologico: Scheuchzerio-Caricetea, Piceion.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo alla Corona (Goir.), Monte Baldo alla Ferrara (Goir.), Monte Baldo in Prabazar (Goir.), Monte Baldo verso l'eremo dei SS. Benigno e Caro!, lungo la Strada Graziani!, Monte Baldo tra Pralongo e Malga Ortigara!, Monte Baldo al Caval di Novezza (Di Carlo), Monte Baldo a Novezzina (Di Carlo), Monte Baldo oltre Baito Ortigara (Di Carlo), Monte Baldo da Costabella scendendo in località Due Pozze (Di Carlo); Selva di Progno (C.M.), Monte Pastello (Ton.), Tregnago sul Monte Gadà (A.M., C.M.), Monte Tomba a Bosco Chiesanuova (Biadego), sopra Revolto (Lucato), Valon di Malera (Tessari), Gruppo del Carega!, Corno d'Aquilio!, Vajo dell'Anguilla, alto!, verso Passo della Lora!, Giazza!, Monte Pastello in località Molane (Di Carlo), da Passo Rocca Pia verso Cima Rocca Pia (Di Carlo), Lessini a Camposilvano nella Valle delle Sfingi (Di Carlo); sul Lago di Garda (Ton.); Monte Moscal (C.M.), Tregnago ai Finetti (C.M.), Incaffi!, Monti Lessini, pascoli presso Malga Malera di Sotto, San Giorgio di Bosco Chiesanuova (Di Carlo), Sentiero dei Busoni alla Sega di Ala (Di Carlo).





653. Gen. Traunsteinera Rchb. f. ↑↑
(Fl. Saxson.: 87. 1844)

1895. Traunsteinera globosa (L.) Rchb.
Fl. Saxson.: 87 (1842).
SYN.: Orchis globosa L., Syst. Nat. ed. 10:182 (1759).
BIBL. ver.: Traunsteinera globosa Goir., Fl. ver. I, 165; Orchis globosa Poll., Fl. ver. III, 5; Orchis carnea spica congesta etc. Segu., Pl. ver. II, 129.
NOME VOLGARE: Orchidea dei pascoli.
Geoelemento orofita S-europeo (Europa centro-merid., Caucaso, Asia Minore).
4-9 G bulb PEai VI-VIII.

Ecologia: prati e pascoli subalpini ed alpini.
Inquadramento fitosociologico: Seslerietalia variae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.), Monte Baldo in Prabazar (Goir.), in Costabella (Goir.), Monte Baldo oltre il Passo del Cerbiol!, ai Pra' di Malcesine (Di Carlo); Lessini (Goir.), Calavena sul Monte Barbara (A.M.), Bosco Chiesanuova (Goir.), Campofontana (C.M.), Valon di Malera (Tessari); Boscomantico (Ton.).





654. Gen. Orchis L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I: 940. 1753 et Gen. pl. ed. V: 405. 1754)

1896. Orchis papilionacea L.
Syst. Nat. ed. 10: 1242 (1759).
BIBL. ver.: Herorchis rubra Goir., Fl. ver. I, 169; Orchis papilionacea Poll., Fl. ver. III, 13.
NOME VOLGARE: Orchidea farfalla.
Geoelemento euri-mediterraneo (Penisola Iberica, Regione mediterranea, Asia Minore, Marocco).
1-4 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Lygeo sparti-Stipetalia tenacissimae.

Esemplari d'Erbario: Boscomantico (Mang.), Prati al Bovo (Mang.), Ponte di Porto San Pancrazio (Ton.); Nogara (Goir.), Villafranca a Prabiano (A.M.); Custoza (Goir.), Rivoli sul Monte Pipolo (Di Carlo).



1897. Orchis morio L. subsp. morio ↑↑
Sp. Pl.: 940 (1753).
BIBL. ver.: Orchis morio Goir., Fl. ver. I, 169; Orchis morio Poll., Fl. ver. III, 8; Orchis morio foemina Segu., Pl. ver. II, 125.
NOME VOLGARE: Orchidea minore, Pan di cuculo.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa).
2-7 G bulb PEai III-VI.

Ecologia: prati aridi, pascoli, luoghi erbosi, radure.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Zocchi e Pra' Bestemià (Biadego); Monte Pastello sentiero che sale in vetta (!, Di Carlo); Torri del Benaco!, Torri del Benaco in località Prandine (Di Carlo); in pratis siccis (Mang.), Verona in Campo Marzo e Grezzana (Ton.), Verona al Pestrino (Goir.), Boscomantico (Mang.), Montorio!, Bussolengo, dopo la centrale elettrica (Di Carlo), Verona a Santa Lucia nel perimetro del Forte Gisella (Di Carlo); Colli di Avesa (Goir.), Fane (C.M.), Tregnago sul monte Gazà e Monte Barbara (A.M.), San Massimo al Forte San Zeno (Lucato), Avesa e Quinzano (Lucato), Torricelle località Case Vecchie!, sopra Quinzano!, Avesa oltre La Cola (!, Di Carlo).



1898. Orchis coriophora L. subsp. coriophora
Sp. Pl.: 940 (1753).
BIBL. ver.: Orchis coriophora Goir., Fl. ver. I, 170; Orchis coriophora Poll., Fl. ver. III, 6; Orchis spica purpurea foetida Segu., Pl. ver. II, 128.
NOME VOLGARE: Orchidea cimicina.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Caucaso, Asia occidentale).
2-5 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: prati umidi e luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Costermano (Goir.), Castione di Garda (Ton.), in collibus (Mang.), Pastrengo oltre Bosco Pol (Di Carlo).



1899. Orchis coriophora subsp. fragrans (Poll.) K. Richter
Pl. Eur. I: 268 (1890).
SYN.: Orchis fragrans Poll.
BIBL. ver.: Orchis fragrans Goir., Fl. ver. I, 170; Orchis fragrans Poll., Fl. ver. III, 7.
NOME VOLGARE: Orchidea profumata.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea).
1-5 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: prati umidi e luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Mesobromion.

Esemplari d'Erbario: Torri del Benaco (Goir.), lungo l'Adige alla Casetta (Goir.), Bardolino, Istituto Salesiano (Lucato), Torri del Benaco, località Prader!; Boscomantico (Goir.), prati umidi di Verona (C.M.), al Pestrino (Ton.); Vigasio (Goir.), Valeggio (Ton.), Custoza di Villafranca (A.M.); Monte Moscal ad Affi!.

Nota: in VER questa specie e le due sottospecie "fragrans" e "coriophora" sono riunite in un'unica cartella con il binomio Orchis coriophora L.



1900. Orchis ustulata L.
Sp. Pl.: 941 (1753).
BIBL. ver.: Orchis ustulata Goir., Fl. ver. I, 171; Orchis ustulata Poll., Fl. ver. III, 10; Orchis militaris pratensis Segu., Pl. ver. II, 123.
NOME VOLGARE: Orchidea bruciacchiata.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa, Caucaso, Asia settentrionale).
2-7 G bulb PEai V-VIII.

Ecologia: prati, pascoli, luoghi erbosi.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo lungo la Strada Graziani!; Velo (A.M.), Grezzana ai Ronchi (Ton.); Pestrino (Mang.), Parona (Goir.); Beccacivetta (Goir.), Prabiano di Villafranca (Goir.); Tregnago (A.M.), Tregnago ai Finetti (C.M.), Calavena (C.M.), Pigozzo!.



1901. Orchis tridentata Scop.
Fl. Carniol. ed. II, 2: 190 (1772).
BIBL. ver.: Orchis tridentata Goir., Fl. ver. I, 171; Orchis militaris pratensis Segu., Pl. ver. II, 123.
NOME VOLGARE: Orchidea tridentata.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Regione mediterranea Asia Minore, Africa settentrionale occidentale).
4-7 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: pascoli, prati aridi, radure, boscaglie, luoghiselvatici.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo alla Lonza (Goir.), Monte Baldo in pascuis di Prabiar (Goir.), Monte Baldo a Prada (Lucato), Monte Baldo lungo la Strada Graziani, dopo il Cimitero Tedesco!; Monte Pastello sentiero che sale in vetta (!, Di Carlo), Monte Pastello, in località Molane (Di Carlo); Torri del Benaco in località Prandine (!, Di Carlo), Scaveaghe di Garda pendici di Monte Brè!; Verona (Ton., Goir.); Prabiano tra Villafranca e Valeggio (Goir.); Tregnago sul Monte Barbara (A.M., C.M.), Montorio!, Monte Arzan di Avesa!.



1902. Orchis simia Lam.
Fl. Franc. 3: 507 (1779).
SYN.: Orchis tephrosanthos Vill.
BIBL. ver.: Orchis tephrosanthos Goir., Fl. ver. I, 172; Orchis tephrosanthos Poll., Fl. ver. III, 11; Orchis flore simian referens Segu., Pl. ver. II, 127.
NOME VOLGARE: Orchidea scimmia.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Regione mediterranea, Caucaso, Asia Minore, Africa settentrionale).
2-5 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi erbosi, prati e cespuglieti.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Scaveaghe (Ton., Goir.), Torri del Benaco, località Prandine!, Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!, Rocca del Garda (Lucato); Tregnago (A.M.), Orè di Grezzana (C.M.), Montorio Veronese (Goir.), Monte Trezzolano (Goir.), Grezzana (Mang., Ton.), Boscomantico (Mang.), Piano di Castagnè (Biadego), San Fidenzio!, sopra Montorio, verso Trezzolano!, Sant'Ambrogio di Valpolicella in località Zane (Di Carlo).



1903. Orchis militaris L.
Sp. Pl.: 941 (1753).
BIBL. ver.: Orchis militaris Goir., Fl. ver. I, 172; Orchis militaris Poll., Fl. ver. III, 12; Orchis militaris pratensis elatior, floribus variegatis Segu., Pl. ver. II, 123.
NOME VOLGARE: Orchidea militare.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Caucaso, Asia occidentale settentrionale).
2-7 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: luoghi selvatici, prati, radure e cespuglieti.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo presso Brentino (Goir.), Monte Baldo (Goir.); Monte Pastello verso Forte Masua (Di Carlo); Verona in Campo Marzo (Ton.); Tregnago al Bosco dei Ferrari (A.M.), Tregnago ai Finetti (C.M.), Zevio (Ton.), oltre San Martino Buon Albergo (Goir.), Grezzana (Ton.), Parona (Goir.), sull'Isola del Pestrino (Mang.), Pestrino (Mang.); Pian di Castagnè (Biadego), Vajo Longo, sinistra del Vajo dei Falconi (Lucato), da Montorio verso Trezzolano!, Vajo dell'Anguilla!.



1904. Orchis purpurea Huds.
Fl. Angli.: 334 (1762).
BIBL. ver.: Orchis purpurea Goir., Fl. ver. I, 172; Orchis fusca Poll., Fl. ver. III, 13; Orchis militaris major Segu., Pl. ver. II, 122.
NOME VOLGARE: Orchidea maggiore.
Geoelemento eurasiatico (Europa, Caucaso, Asia Minore, Africa settentrionale occidentale).
2-7 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: boschi xerofili, radure, cespuglieti e prati.
Inquadramento fitosociologico: Quercetalia pubescentis-Sessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: in collibus (Mang.), Marcellise (Goir.), Parona (Goir.), Tregnago e Bolca (A.M.), Avesa (Mang.), Monti e Colli Veronesi (Goir.), Grezzana (Ton.)*, dopo Montorio verso Trezzolano!, Quinzano sul Monte Ongarine!, Sant'Ambrogio di Valpolicella località Zane (Di Carlo), località Cà Verde a Sant'Ambrogio di Valpolicella (Di Carlo).

Nota: * Secondo Goiran si tratta di un ibrido tra Orchis purpurea x Orchis simia.



1905. Orchis mascula subsp. signifera (Vest) Soó
in Repert. Spec. nov. regni Veg. 24:28 (1927).
SYN.: Orchis signifera Vest.
BIBL. ver.: Orchis mascula Poll., Fl. ver. III, 9; Orchis morio mas foliis maculatis Segu., Pl. ver. II, 124.
NOME VOLGARE: Orchidea superba.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa centro-merid. orientale).
2-7 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: boschi, cespuglieti, luoghi erbosi, radure.
Inquadramento fitosociologico: Carpino-Fagetea sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Masi (Ton., Goir.), Monte Baldo (Mang., Goir.), a Ferrara (Goir.), in Valfredda (Biadego), Monte Baldo, Prada inizio seggiovia (Lucato), prati alla Colma di Malcesine (Di Carlo); Monte Pastello, inizio sentiero verso la cima!, Monte Pastello versante W in località Stramonte (Di Carlo), Valon di Malera (Tessari), Corno d'Aquilio!; Monte Tondo (Goir.), Campo Marzo e Grezzana (Ton.); Villafranca (Ton.); ai Finetti sul Monte Belloca (A.M.), colli di Tregnago (C.M.), nei pressi di Cerro (Goir.), Tregnago ai Carbonari!.

Nota: in VER questi esemplari sono conservati nella cartella di Orchis mascula L.



1906. Orchis pallens L.
Mant. Pl.: 292 (1771).
BIBL. ver.: Orchis pallens Goir., Fl. ver. I, 174; Orchis pallens Poll., Fl. ver. III, 15; Orchis bulbosa floribus flavescentibus Segu., Pl. ver. III, 247.
NOME VOLGARE: Orchidea pallida.
Geoelemento europeo-caucasico (Europa centro-merid., Caucaso, Asia Minore).
4-7 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: boschi, luoghi selvatici, pascoli della zona montana.
Inquadramento fitosociologico: Fagetalia sylvaticae.

Esemplari d'Erbario: Monte Pastello in località Stramonte e verso la vetta (Mang.,!, Di Carlo), Roverè di Velo (Goir.), Bosco Chiesanuova (Ton., Goir., C.M.); Torri (Goir.); Cerro Veronese (Goir.), Colline di Tregnago (C.M.).



1907. Orchis provincialis subsp. provincialis D.C.
in Lam. et DC.
SYN. Pl. Fl. Gall.: 169 (1806).
BIBL. ver.: Orchis provincialis Goir., Fl. ver. I, 173.
NOME VOLGARE: Orchidea gialla.
Geoelemento steno-mediterraneo (Regione mediterranea occidentale).
6 G bulb Peai IV-V.

Ecologia: prati, boscaglie, cespuglieti, luoghi selvatici.
Inquadramento fitosociologico: Quercetalia pubescentis-Sessiliflorae.

Esemplari d'Erbario: Cerro Veronese (Goir.).



1908. Orchis laxiflora Lam.
Fl. Franc. 3: 504 (1779).
BIBL. ver.: Orchis laxiflora Goir., Fl. ver. I, 173; Orchis laxiflora Poll., Fl. ver. III, 14.
NOME VOLGARE: Orchidea a fiori radi.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea, Europa occidentale, Africa sett.).
1-5 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: prati umidi, paludi, acquitrini.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Arrhenatheretea.

Esemplari d'Erbario: Val Volpare nei Colli Benacensi (Goir.), Peschiera (Goir.); Legnago (Ton.), Vigasio (Goir.); San Martino Buon Albergo (Tonini).





655. Gen. Himantoglossum Sprengel ↑↑
(Syst. III: 694.1826)

1909. Himantoglossum adriaticum H. Baumann
Orchidee (Hamburg) 29: 171 (1978).
SYN.: Himantoglossum hircinum Sprengel; Loroglossum hircinum (L.) L. C. Rich.
BIBL. ver.: Himantoglossum hircinum Goir., Fl. ver. I, 167; Orchis hircina Poll., Fl. ver. III, 15; Orchis barbata, odore hirci breviore etc. Segu., Pl. ver. II, 121.
NOME VOLGARE: Imantoglosso adriatico.
Geoelemento mediterraneo-atlantico (euri) (Regione mediterranea occidentale, Europa occidentale e centrale).
2-7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: macchie, cespuglieti, luoghi erbosi aridi.
Inquadramento fitosociologico: Geranion sanguinei.

Esemplari d'Erbario: ai piedi di Monte Pastello (Goir.), Cima di Monte Pastello (!, Di Carlo), Velo (A.M.); Montorio (Mang.), Tregnago in località Canova (A.M.), Grezzana al Maso (Ton.), Tregnago (C.M.), Vendri e Cellore (Goir.), Colli Veronesi (Goir.), sinistra Vajo Galina al Costolo del Rocolo (Lucato), Avesa sul Monte Arzan (Lucato), Torricelle di Verona in pineta!, Trezzolano!, sottosengia di Breonio!, Gorgusello presso Molina di Fumane (Di Carlo).





656. Gen. Anacamptis L.C. Rich. ↑↑
(Mem. Mus. Hist. Nat. Paris IV: 17. 1818)

1910. Anacamptis pyramidalis (L.) Rich.
De Orchid.Eur.: 33 (1817).
SYN.: Orchis pyramidalis L.
BIBL. ver.: Anacamptis pyramidalis Goir., Fl. ver. I, 167; Orchis pyramidalis Poll., Fl. ver. III, 6; Orchis purpurea spica congesta pyramidalis etc. Segu., Pl. ver. II, 129.
NOME VOLGARE: Orchidea piramidale.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea, Europa occidentale e centrale).
2-7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: boschi, pascoli, luoghi erbosi aridi o anche umidi.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo presso Brentino (Goir.), Monte Pastello (Mang.), Monte Pastelletto (Di Carlo); Torri del Benaco in località Prandine (!, Di Carlo), Scaveaghe di Garda, pendici di Monte Brè!; Verona a Tomba (Mang.), Grezzana (Ton.), Buttapietra (Goir.), Avesa (Goir.), Parona a San Dionigi (Lucato), Boscomantico!; Vigasio (Goir.); Tregnago a Calavena verso la Preara (A.M.), Tregnago ai Finetti (C.M.), Tregnago (C.M.), Colognola ai Colli!, colline di Avesa!, Trezzolano!, Monte Arzan di Avesa!, Moruri!, Villa Piatti a Mizzole!, Tregnago a Marcenigo!, Affi sul Monte Moscal!, Vajo Borago di Avesa (Di Carlo), Pastrengo, da San Zeno a Palazzolo Vecchia (Di Carlo).





657. Gen. Serapias L. ↑↑
(Syst. ed. I. 1735; Gen. ed. I: 271. 1737)

1911. Serapias vomeracea (Burm. f.) Briq.
Prodr. Fl. Corse 1: 378 (1910).
SYN.: Orchis vomeracea Burm. f. et Serapias longipetala Poll.
BIBL. ver.: Serapias longipetala Goir., Fl. ver. I, 166; Serapias longipetala Poll., Fl. ver. III, 30; Orchis montana italica, flore ferrugineo, lingua oblonga Segu., Pl. ver. III, 248.
NOME VOLGARE: Serapide maggiore.
Geoelemento euri-mediterraneo (Regione mediterranea, Portogallo, Caucaso, Asia Minore).
1-5 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: prati, macchie, garighe, cespuglieti.
Inquadramento fitosociologico: Molinio-Holoschoenion.

Esemplari d'Erbario: Lazise (Mang.), Peschiera (A.M.), Peschiera in località Paradiso (Ton., Goir.), Bardolino in località Sem (Lucato); Buttapietra (Goir.), Vigasio (Goir.); Valle dell'Adige alla Casetta (Goir.), prati al Bovo (Mang.).



1912. Serapias lingua L.
Sp. Pl.: 950 (1753).
BIBL. ver.: Serapias lingua Goir., Fl. ver. I, 166; Serapias longipetala Poll., Fl. ver. III, 30.
NOME VOLGARE: Serapide lingua.
Geoelemento steno-mediterraneo, baricentro occidentale (Regione mediterranea).
4,5 G bulb Peai III-V.

Ecologia: prati, garighe, luoghi aridi, a volte anche in ambiente umido.
Inquadramento fitosociologico: Tuberarietalia guttatae.

Esemplari d'Erbario: colli a Torri, Salionze e Rivoli (Goir.); in vico Centro (A.M.).





658. Gen. Ophrys L. ↑↑
(Sp. Pl. ed. I: 945. 1753; Gen. pl. ed. V: 406. 1754, em. Swartz in Acta Acad. Holm. XXI: 22. 1800).

1913. Ophrys insectifera L.
Sp. Pl.: 948 (1753).
SYN.: Ophrys muscifera Hudson.
BIBL. ver.: Ophrys muscifera Goir., Fl. ver. I, 179; Ophrys myodes Poll., Fl. ver. III, 25.
NOME VOLGARE: Ofride insettifera.
Geoelemento europeo (Europa).
5-7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: macchie, garighe, luoghi erbosi incolti, radure.
Inquadramento fitosociologico: Festuco-Brometea.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo (Mang.); Sant'Anna d'Alfaedo (Goir.), Cima di Monte Pastello (Di Carlo); Colli Benacensi prope Torri (Goir.), Torri del Benaco in località Prandine (!, Di Carlo); Grezzana (Ton.), Tregnago (A.M., C.M.), Colli Veronesi all'Eremitaggio (Ton., Goir.).



1914. Ophrys sphegodes subsp. sphegodes Mill.
Gard. Dict. ed. 8: Ophrys n° 8 (1768).
SYN.: Ophrys aranifera Hudson.
BIBL. ver.: Ophrys aranifera Goir., Fl. ver. I, 177; Ophrys aranifera Poll., Fl. ver. III, 26; Orchis fucum referens colore rubiginoso Segu., Pl. ver. II, 131.
NOME VOLGARE: Ofride fior di ragno, Ofride spermatofitebruna.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Africa settentrionale, Asia Minore).
2-5 G bulb Peai III-V.

Ecologia: prati aridi, luoghi erbosi selvatici, garighe e incolti.
Inquadramento fitosociologico: Mesobromion.

Esemplari d'Erbario: Lecceta di Navene!; Castelletto (Goir.), Bardolino alla Casa Eossa (Lucato), Pai di Torri del Benaco!; Pestrino (Goir.), Verona (Goir.), Buttapietra (Goir.); Orè di Grezzana (C.M.), Monte Barbara a Tregnago (A.M.), Marcellise (Goir.), Trezzolano!, Marano di Valpolicella!, Colli di Avesa!, Sant'Ambrogio di Valpolicella verso La Grola (Di Carlo), Sant'Ambrogio di Valpolicella località Le Grolette (Di Carlo), località Cà Verde a Sant'Ambrogio di Valpolicella (Di Carlo).



1915. Ophrys bertolonii Moretti subsp. benacensis (Reisigl) P. Delforge
in Bull. Soc. Roy. Bot. Belg. II: 115, 276 (1982).
SYN.: Ophrys benacensis (Reisigl) O. Danesch et al.
BIBL. ver.: Ophrys bertolonii Goir., Fl. ver. I, 178; Ophrys aranifera ex parte Poll., Fl. ver. III, 26; Orchis fucum referens colore subvirente Segu., Pl. ver. III, 27.
NOME VOLGARE: Ofride del Lago di Garda.
Geoelemento steno-mediterraneo occidentale (subendemico) (Provenza e Italia settentrionale, tranne la Valle d'Aosta).
4,5 G bulb Peai III-V.

Ecologia: prati magri, aridi o semiaridi, su calcare.
Inquadramento fitosociologico: Mesobromion.

Esemplari d'Erbario: Contrada Rocca a Bardolino (Lucato); Colli di Tregnago (C.M.), in provincia veronense (C.M.), Castelletto di Calavena (C.M.), Castello sopra Quinto (Ton.), Torri massimiliane (Ton.), Carrara di Grezzana (Ton.), Colli Veronesi (Mang., Goir.), San Felice (Ton.), Castello di Montorio (Goir.), Monte Trezzolano (Goir.), da Montorio verso Trezzolano!, Avesa verso la Cola!.



1916. Ophrys holosericea subsp. holosericea (Burm. f.) Greuter
Boissiera 13: 185 (1967).
SYN.: Ophrys fuciflora (Crantz) Moench; Ophrys arachnites (Scop.) Lam.
BIBL. ver.: Ophrys arachnites Goir., Fl. ver. I, 178; Ophrys arachnites Poll., Fl. ver. III, 27; Orchis araneam referens Segu., Pl. ver. III, 244.
NOME VOLGARE: Ofride dei fuchi.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa occidentale centrale meridionale, Asia Minore, Africa settentrionale).
2-5 G bulb PEai IV-VI.

Ecologia: prati magri, aridi o semiaridi, su calcare.
Inquadramento fitosociologico: Brometalia erecti.

Esemplari d'Erbario: prati a Villafranca (Ton.), Isola del Pestrino (Mang.); Tregnago (C.M., A.M.), Selva di Progno (Goir.), Ceraino (Goir.), Marciaga (Goir.), Battistini di Tregnago!, Manune di Fumane (Di Carlo).

Nota: Le località sopracitate sono relative ad esemplari sia di Ophrys fuciflora che di Ophrys holosericea presenti in VER.



1917. Ophrys apifera Huds.
Fl. Angl.: 340 (1762).
BIBL. ver.: Ophrys apifera Goir., Fl. ver. I, 177; Ophrys apifera Poll., Fl. ver. III, 25; Orchis araneam referens rostro recurvo Segu., Pl. ver. II, 246.
NOME VOLGARE: Ofride Fior d'ape, Vesparia.
Geoelemento euri-mediterraneo (Europa centro-merid., Africa settentrionale occidentale, Asia occidentale).
4-7 G bulb PEai V-VII.

Ecologia: luoghi erbosi, cespuglieti e radure.
Inquadramento fitosociologico: Mesobromion.

Esemplari d'Erbario: Brentino verso la Corona (Mang.); pendici di Monte Pastello (Di Carlo); Rocca di Garda (Goir.), Bardolino, Istituto Salesiano (Lucato); Monte Viacara di Tregnago (A.M.), Castelletto e Calavena (C.M.), Grezzana (Ton.), Montorio (Ton.), San Mattia sui Colli Veronesi (Goir.), Vendri, Novaglie e lungo l'Adige alla Casetta (Goir.), Saline di Tregnago (C.M.), ai Battistini presso Tregnago!, Trezzolano!, Avesa in Vajo Borago!, San Giorgio ai Salici, Sona (Di Carlo).





659. Gen. Corallorhiza Châtelain ↑↑
(Specim. Inaug. Corallorhiza: 8. 1760)

1918. Corallorhiza trifida Châtelain
Specim. in Inaug.Corallorhiza: 8. (1760).
SYN.: Corallorhiza innata R. Brown.
BIBL. ver.: Corallorhiza innata Goir., Fl. ver. I, 161; Cymbidium corallorhizon Poll., Fl. ver. III, 38.
NOME VOLGARE: Coralloriza.
Geoelemento circumboreale (Europa, Asia centro-sett., America settentrionale).
6,7 G bulb PEai VI-VII.

Ecologia: humus di faggete, peccete e abetaie.
Inquadramento fitosociologico: Vaccinio-Piceetea excelsae.

Esemplari d'Erbario: Monte Baldo ai Lavacci (Goir.), Monte Baldo lungo la Strada Graziani presso il Cimitero tedesco!; ai Trachi (Goir.), Bosco Chiesanuova (Ton., Goir.), Erbezzo al Ponte del Vajo dell'Anguilla (Lucato), Scandole di Bosco Chiesanuova (Ton.,!), Rifugio Revolto (C.M.,!), Lessini nell'Alto Vajo dell'Anguilla (!, Di Carlo).







Indice delle entità e dei principali sinonimi - Parte XI   ↑↑↑

Achnatherum calamagrostis (L.) Beauv. 1738
Acorus calamus L. 1487
Aegilops cylindrica Host 1677
Aegilops geniculata Roth 1678
Aegilops neglecta Bertol. 1679
Aegilops ovata L. 1678
Aegilops triaristata Auct. 1679
Aegilotriticum triticoides (Req.) Maire et Weill. 1679
Agropyron caninum P.B. 1673
Agropyron intermedium (Host) Beauv. 1676 bis
Agropyron pungens (Pers.) Roemer et Schultes 1674
Agropyron repens (L). Beauv. 1675
Agropyrum longe aristatum Goir. (solo citata)
Agropyrum tricophorum (solo citata)
Agrostis alba L. 1713
Agrostis arundinacea L. 1719
Agrostis canina L. 1709
Agrostis capillaris L. 1712
Agrostis rupestris All. 1710
Agrostis schraderiana Bech. 1711
Agrostis stolonifera L. 1713
Agrostis tenella (Schrader) R. et S. 1711
Agrostis tenuis Sibth. 1712
Agrostis verticillata Vill. 1714
Agrostis villosa Chaix 1717
Agrostis vulgaris With. 1712
Aira caespitosa L. 1701
Aira capillaris Host 1704
Aira caryophyllea L. 1703
Aira elegans Willd. 1704
Aira elegantissima Schur 1704
Aira flexuosa L. 1702
Alisma gramineum Lej 1461
Alisma graminifolium Ehrh. 1461
Alisma lanceolatum With. 1462
Alisma Plantago L. 1461
Alisma Plantago L. 1463
Alisma plantago-aquatica L. 1463
Allium acutangulum Schrad. 1818
Allium ampeloprasum L. 1829
Allium angulosum L. 1818
Allium carinatum L. subsp. carinatum 1827
Allium carinatum subsp. pulchellum Bonnier et Layens 1828
Allium cepa L. 1821
Allium cirrhosum Vandelli 1828
Allium coppoleri Tineo 1825
Allium ericetorum Thore 1820
Allium fallax Auct. 1819
Allium lusitanicum Lam. 1819
Allium montanum Schmidt 1819
Allium neapolitanum Cyr. 1822
Allium ochroleicum W. et K. 1820
Allium oleraceum L. 1826
Allium pallens L. 1825
Allium paniculatum L. 1824
Allium pulchellum Don G. 1828
Allium senescens L. subsp. montanum (Fries) Holub. 1819
Allium sphaerocephalon L. 1830
Allium ursinum L. 1823
Allium vineale L. 1831
Alopecurus aequalis Sobol. 1729
Alopecurus agrestis L. 1730
Alopecurus fulvus Sm. 1729
Alopecurus geniculatus L. 1728
Alopecurus myosuroides Hudson 1730
Alopecurus pratensis L. 1727
Alopecurus rendlei Eig. 1731
Alopecurus utriculatus Pers. 1731
Anacamptis pyramidalis (L.) Rich. 1910
Anacharis canadensis Planchon 1466
Anacharis nuttallii Planch. 1467
Andropogon contortus L. 1775
Andropogon gryllus L. 1773
Andropogon Ischaemon L. 1774
Anthericum liliago L. 1788
Anthericum Liliastrum L. 1790
Anthericum ramosum L. 1789
Anthoxanthum alpinum Löve et Löve 1707
Anthoxanthum odoratum L. 1706
Arrhenatherum avenaceum P. Beauv. 1691
Arrhenatherum elatius (L.) Presl 1691
Arum italicum Mill. 1488
Arum maculatum L.1489
Arundo donax L. 1739
Arundo epigeios L. 1715
Arundo phragmites L. 1740
Arundo varia Schreb. 1720
Asparagus acutifolius L. 1839
Asparagus officinalis L. 1840
Asparagus tenuifolius Lam. 1841
Asphodelus albus Miller 1787
Asphodelus fistulosus L. 1786
Avena argentea Willd. 1699
Avena barbata Potter ex Link 1685
Avena dubia Leers 1692
Avena elatior L. 1691
Avena fatua L. 1686
Avena flavescens L. 1700
Avena hirsuta Roth 1685
Avena parlatorei Woods 1689
Avena pubescens L. 1690
Avena sativa L. subsp. sativa 1687
Avena sterilis L. subsp. sterilis 1688
Avenastrum parlatorei Beck 1689
Avenella flexuosa (L.) Drejer 1702
Avenula pubescens (Hudson) Du Mort. 1690
Bellevalia romana (L.) Rchb. 1813
Bicchia albida (L.) Parlatore 1888
Blysmus compressus (L.) Link 1520
Bolboschoenus maritimus L. 1517
Bothriochloa ischaemum (L.) Keng 1774
Botryanthus odorus Kth. 1817
Brachypodium distachyon (L.) P. Beauv. 1672
Brachypodium distachyum (L.) Beauv. 1672
Brachypodium pinnatum (L.) Beauv. 1671
Brachypodium rupestre (Host) R. et S. 1671
Brachypodium sylvaticum (Huds.) P. Beauv. 1670
Briza media L. 1642
Bromus arvensis L. subsp. arvensis 1661
Bromus asper Murr 1657
Bromus benekenii (Lange) Trimen 1658
Bromus carinatus Hook. et Am. 1669 bis
Bromus catharticus Vahl 1669
Bromus commutatus Schrader 1664
Bromus condensatus Hackel 1660
Bromus diandrus Roth. 1651
Bromus distachyus L. 1672
Bromus erectus subsp. condensatus (Hack.) Asch. et Graebn. 1660
Bromus erectus subsp. erectus Hudson 1659
Bromus giganteus L. 1592
Bromus gussonei Parl. 1651
Bromus hordeaceus L. subsp. hordeaceus 1665
Bromus inermis Leyss. 1656
Bromus japonicus Thunb. 1667
Bromus lanceolatus Roth 1666
Bromus macrostachys Desf. 1666
Bromus madritensis L. 1655
Bromus maximus Desf. 1651
Bromus maximus Desf. 1652
Bromus mollis L. 1665
Bromus patulus M. et K. 1667
Bromus racemosus L. 1663
Bromus ramosus Huds. 1657
Bromus rigidus Roth 1652
Bromus secalinus L. 1662
Bromus squarrosus L. 1668
Bromus sterilis L. 1653
Bromus tectorum L. 1654
Bromus willdenowii Kunth 1669
Bulboschoenus maritimus Palla 1517
Butomus umbellatus L. 1459
Calamagrostis arundinacea (L.) Roth 1719
Calamagrostis canescens (F.H. Wigg.) Roth 1718
Calamagrostis epigeios (L.) Roth 1715
Calamagrostis lanceolata Roth 1718
Calamagrostis litorea (Shrader) Beauv. 1716
Calamagrostis pseudophragmites (Haller f.) Koeler 1716
Calamagrostis tenella Link 1711
Calamagrostis varia (Schrader) Host 1720
Calamagrostis villosa (Chaix) J.F. Gmel. 1717
Carex pairae F.W. Schultz 1539
Carex acuta L. 1588
Carex acutiformis Ehrh. 1549
Carex alba Scop. 1577
Carex alpestris All. 1567
Carex ampullacea Good. 1552
Carex atrata L. subsp. atrata 1584
Carex baldensis L. 1547
Carex brachystachys Schrank 1583
Carex brunnescens Poir. 1546
Carex brunnescens subsp. brunnescens (Pers.) Poir. 1546
Carex capillaris L. 1556
Carex caryophyllea La Tour. 1572
Carex collin  Willd. 1576
Carex conglobata All. 1576
Carex contigua Hoppe 1538
Carex davalliana Sm. 1545
Carex demissa Hornem. 1565
Carex digitata L. 1568
Carex dioica L. 1545
Carex distans L. 1561
Carex divulsa Stokes 1540
Carex drymeia Ehrh. 1555
Carex echinata Murray 1544
Carex elata All. 1586
Carex ericetorum Pollich. 1575
Carex ferruginea Scop. 1582
Carex ferruginea subsp. austroalpina (Bech.) W. Dietr. 1582
Carex firma Host 1580
Carex flacca Schreber 1557
Carex flava L. 1563
Carex fusca All. 1587
Carex glauca Scop. 1557
Carex goodenowii Gay 1587
Carex gracilis Curt. 1588
Carex halleriana Asso 1567
Carex hirta L. 1548
Carex hornschuchiana Hoppe 1562
Carex hostiana DC. 1562
Carex humilis Leyss. 1571
Carex lepidocarpa Tausch. 1564
Carex leporina L. 1543
Carex liparocarpos Gaudin 1578
Carex michelii Host 1559
Carex montana L. 1576
Carex mucronata All. 1581
Carex muricata L. 1538
Carex nigra (L.) Reichard 1587
Carex nigra Bell. 1585
Carex nitida Host 1578
Carex oederi Retz. 1565
Carex ornithopoda Willd. 1569
Carex ornithopodioides Hausm. 1570
Carex otrubae Podp. 1537
Carex ovalis Good. 1543
Carex pairaei F.W. Schultz 1539
Carex pallescens L. 1566
Carex paludosa Good. 1549
Carex panicea L. 1558
Carex paniculata L. 1536
Carex parviflora Host 1585
Carex pendula Hudson 1554
Carex pilosa Scop. 1560
Carex pilulifera L. subsp. pilulifera 1576 bis
Carex praecox Jacq. 1572
Carex praecox Schreb. 1541
Carex praecox subsp. praecox Schreb. 1541
Carex pseudocyperus L. 1551
Carex reclinata Facch. 1570
Carex remota L. 1542
Carex riparia Curtis 1550
Carex rostrata Stokes 1552
Carex rupestris All. 1588
Carex schreberi Schrank 1541
Carex sempervirens Vill. 1579
Carex spicata Huds. 1538
Carex stellulata Good. 1544
Carex stricta Good., non Lam. 1586
Carex subnivalis Arv.-T. 1570
Carex sylvatica Hudson 1555
Carex tenuis Host 1583
Carex tomentosa L. 1574
Carex umbrosa Host 1573
Carex verna Chaix 1572
Carex vesicaria L. 1553
Carex vulpina L. 1537
Catapodium rigidum  (L.) C.E. Hubb. 1616
Caulinia alagnensis Poll. 1485
Cenchrus incertus M.A. Curtis 1770
Cenchus racemosus L. 1756
Cephalanthera alba (Crantz) Simonkai 1872
Cephalanthera damasonium (Mill.) Druce 1872
Cephalanthera ensifolia (Murr.) L.C. Rich. 1873
Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch 1873
Cephalanthera pallens (Jundz.) L. C. Rich. 1872
Cephalanthera rubra (L.) L. C. Rich. 1874
Chamaeorchis alpina L.C. Rich. 1885
Chamorchis alpina (L.) L. C. Rich. 1885
Chrysopogon gryllus (L.) Trin. 1773
Cleistogenes serotina (L.) Keng 1746
Coeloglossum viride (L.) Hartm. 1891
Colchicum alpinum Lam. et DC. 1793
Colchicum autumnale L. 1794
Commelina communis L. 1493
Convallaria majalis L. 1832
Convallaria multiflora L. 1836
Convallaria polygonatum L. 1837
Convallaria verticillata L. 1835
Corallorhiza innata R. Brown 1918
Corallorhiza trifida Châtelain 1918
Crocus albiflorus Kit. 1862
Crocus biflorus Mill. 1863
Crocus vernus Auct. p.m.p. 1862
Cynodon dactylon (L.) Pers. 1755
Cynosurus cristatus L. 1639
Cynosurus echinatus L. 1640
Cynosurus indicus L. 1754
Cyperus alternifolius L. 1534 bis
Cyperus difformis L. 1534
Cyperus flavescens L. 1531
Cyperus fuscus L. 1529
Cyperus glaber L. 1532
Cyperus glomeratus L. 1528
Cyperus longus L. 1527
Cyperus microiria Steud. 1533
Cyperus monti L. f. 1527
Cyperus monti L. f. 1530
Cyperus serotinus Rottb. 1530
Cypripedium calceolus L. 1867
Dactylis aschersoniana Graebn. 1638
Dactylis glomerata L. subsp. glomerata 1637
Dactylis hispanica Roth 1637
Dactylis polygama Horv. 1638
Dactylorhiza fuchsii subsp. fuchsii (Druce) Soó 1894
Dactylorhiza incarnata subsp. incarnata (L.) Soó 1893
Dactylorhiza maculata (L.) Soó 1894
Dactylorhiza sambucina (L.) Soó 1892
Danthonia alpina Vest 1742
Danthonia calycina Rchb. 1742
Danthonia decumbens (L.) DC. 1741
Danthonia provincialis DC. 1742
Dasypyrum villosum (L.) P. Candargy 1680
Deschampsia caespitosa (L.) P. Beauv. 1701
Deschampsia flexuosa Trin. 1702
Desmazeria rigida (L.) Tutin 1616
Digitaria ciliaris Koeler 1761
Digitaria filiformis Koeler 1762
Digitaria ischaemon (Schreb.) Muhl. 1762
Digitaria sanguinalis (L.) Scop. 1761
Diplachne serotina (L.) Link 1746
Echinochloa crus-galli (L.) Beauv. 1760
Eleocharis acicularis (L.) Roem. et Schult. 1522
Eleocharis atropurpurea (Retz.) C.Presl 1523
Eleocharis palustris (L.) Roem. et Schult. 1524
Eleocharis uniglumis (Link) Schult. 1525
Eleusine indica (L.) Gaertner 1754
Elodea canadensis Michx. 1466
Elodea crispa Hort. 1468
Elodea nuttallii (Planch.) H.St.John 1467
Elymus athericus  (Link) Kerguelen 1674
Elymus caninus (L.) L. 1673
Elymus hispidus (Opiz) Melderis s.l. 1676 bis
Elymus intermedius Garcke subsp. trichophorum 1676
Elymus repens (L.) Gould. 1675
Endimion hispanicum (Miller) P. Fourn. 1812
Epipactis atropurpurea Rafin. 1871
Epipactis atrorubens Besser 1871
Epipactis helleborine (L.) Crantz 1869
Epipactis latifolia All. 1869
Epipactis leptochila subsp. thesaurensis (Agrezzi, Ovatoli et Bongiorni) Perazza et Lorenz 1870
Epipactis palustris (L.) Crantz 1868
Epipactis thesaurensis Agr., Ov. et Bong. 1870
Eragrostis cilianensis (All.) Janch. 1749
Eragrostis major Host 1749
Eragrostis megastachya (Koeler) Link 1749
Eragrostis minor Host 1750
Eragrostis pectinacea (Michx.) Nees 1748
Eragrostis pilosa (L.) P. Beauv. 1747
Eragrostis poaeoides P. Beauv. 1750
Eriophorum latifolium Hoppe 1521
Eriophorum scheuchzeri Hoppe 1521
Erythronium dens-canis L. 1799
Festuca adscendens (Retz.) Asch. et Gr. 1608
Festuca alpestris R. et S. 1595
Festuca alpina subsp. alpina Suter 1602
Festuca altissima All. 1591
Festuca arundinacea Schreb. 1594
Festuca arundinacea subsp. fenas (Lag.) Arcangeli 1594
Festuca austrodolomitica Pils. et Prosser 1602 bis
Festuca brevipila R. Tracey 1607
Festuca capillata Lam. 1603
Festuca filiformis Pourr. 1603
Festuca gigantea (L.) Vill. 1592
Festuca gracilis L. 1670
Festuca halleri All. 1602
Festuca heterophylla Lam. 1598
Festuca loliacea Curtis 1608
Festuca myuros L. 1613
Festuca nigrescens Lam. 1599
Festuca norica (Hack.) K. Richter 1597
Festuca ovina s.l. L. 1604
Festuca ovina subsp. sulcata Hackel 1606
Festuca ovina var. stenantha Hack. 1602 ter
Festuca ovina var. trachyphylla (Hackel) Krajina 1607
Festuca paniculata (L.) Schinz. et Thell. 1589
Festuca pratensis subsp. pratensis Huds. 1593
Festuca pulchella subsp. jurana Gren. 1594 bis
Festuca pumila Chaix 1596
Festuca quadriflora Honck. 1596
Festuca rubra subsp. commutata Setter 1599
Festuca rubra L. subsp. rubra 1600
Festuca rubra var. norica Hack. 1597
Festuca rubra var. trichophylla Ducr. 1601
Festuca rupicola Heuff. 1606
Festuca sieberi Tausch. 1590
Festuca spadicea  L. 1589
Festuca spectabilis Bertold. 1590
Festuca stenantha (Hack.) K. Richt. 1602 ter
Festuca stricta Host subsp. trachyphylla (Hack. et Patzke ex Pils.) 1607
Festuca sylvatica (Pollich.) Vill. 1591
Festuca sylvatica Huds. 1670
Festuca tenuifolia Sibh. 1603
Festuca trichophylla subsp. trichophylla (Gaudin) K. Richter 1601
Festuca valesiaca aggr. 1607
Festuca valesiaca subsp. valesiaca Gaudin 1605
Festuca varia aggr. 1595
Fimbristylis annua (All.) R. et S. 1526
Fimbristylis dichotoma (L.) Vahl 1526
Gagea arvensis (Pers.) Dum. 1798
Gagea fistulosa (Ramond) Ker-Gawl. 1797
Gagea fragifera (Vill.) Ehrh. Bayer et G. Lopez 1797
Gagea Liotardi Sternb. 1797
Gagea lutea (L.) Ker-Gawl. 1796
Gagea sylvatica Loud. 1796
Gagea villosa (Bieb.) Sweet. 1798
Galanthus nivalis L. 1847
Gaudinia fragilis (L.) Beauv. 1691 bis
Gladiolus communis L. 1864
Gladiolus italicus Mill. 1865
Gladiolus segetum Ker-Gawl. 1865
Glyceria aquatica Wahlenb. 1648
Glyceria fluitans (L.) R. Br. 1649
Glyceria maxima (Artman) Holmberg 1648
Glyceria notata Chevall. 1650
Glyceria plicata Fries 1650
Goodyera repens (L.) R. Br. 1881
Groenlandia densa (L.) Fourr. 1482
Gymnadenia conopea Auct. 1886
Gymnadenia conopsea (L.) R. Br. 1886
Gymnadenia miniata (Crantz) Hayek 1890
Gymnadenia odoratissima (L.) Rich. 1887
Gymnadenia rubra Wettst. 1890
Haynaldia villosa Schur. 1680
Helictotrichon parlatorei (Woods) Pilger 1689
Helictotrichon praeustum (Rchb.) Tzvalev 1689
Helictotrichon pubescens subsp. pubescens (Huds.) Pilger 1690
Hemerocallis flava L. 1791
Hemerocallis fulva L. 1792
Hemerocallis Liliastrum L. 1790
Hemerocallis lilio-asphodelus L. 1791
Herminium alpinum Lindley 1885
Herminium monorchis (L.) R. Br. 1882
Hermodactylus tuberosus (L.) Mill. 1854
Heteropogon contortus (L.) Roem. et Schult. 1775
Hierochloë australis (Schrader) Roem. et Schult. 1705
Himantoglossum adriaticum H. Baumann 1909
Himantoglossum hircinum Sprengel 1909
Holcus australis Schrad. 1705
Holcus halepensis L. 1771
Holcus lanatus L. 1708
Holcus mollis L. 1708
Holoschoenus romanus (L.) Fritsch 1519
Hordelymus europaeus (L.) Harz 1684
Hordeum distichum L. 1681
Hordeum murinum subsp. leporinum Link 1684
Hordeum murinum L. subsp. murinum 1683
Hordeum vulgare L. 1682
Hordeum vulgare subsp. distichum L. 1681
Hyacinthoides hispanica Rothm. 1812
Hyacinthus romanus L. 1813
Hydrocharis morsus-ranae L.1464
Iris cengialti Ambrosi 1860
Iris foetidissima L. 1855
Iris graminea L. 1857
Iris pallida subsp. cengialti (Ambrosi) Forster 1860
Iris pallida x variegata 1859
Iris pallida x variegata 1861
Iris pseudacorus L. 1856
Iris tuberosa L. 1854
Iris x germanica L. 1858
Iris x sambucina L. 1859
Iris x squalens L. 1861
Juncus acutiflorus Hoffm. 1503
Juncus alpinoarticulatus Chaix 1504
Juncus alpinus Vill. 1504
Juncus angelisii Ten. 1495 bis
Juncus articulatus L. 1505
Juncus bufonius L. 1501
Juncus compressus Jacq. 1499
Juncus conglomeratus L. 1495 bis
Juncus diffusus Hoppe 1505
Juncus effusus L. 1496
Juncus filiformis L. 1495
Juncus glaucus Ehrh. 1495
Juncus inflexus L.1495 bis
Juncus lamprocarpus Ehrh. 1505
Juncus monanthos Jacq. 1498
Juncus obtusiflorus Ehrh. 1502
Juncus pilosus L. 1513
Juncus subnodulosus Schrank 1502
Juncus sylvaticus Reichard 1503
Juncus tenuis Willd. 1500
Juncus trifidus L. 1497
Juncus trifidus subsp. monanthos Jacq. 1498
Koeleria cristata Pers. 1696
Koeleria eriostachya Pancic 1695
Koeleria gracilis Pers. 1693
Koeleria lobata (M. Bieb.) Roem. et Schult. 1694
Koeleria macrantha (Ledeb.) Schult. 1693
Koeleria phleoides (Vill.) Pers. 1697
Koeleria pyramidata (Lam.) P. Beauv. 1696
Koeleria splendens Presl 1694
Lagarosiphon major (Ridley) Moss. 1468
Lemna gibba L. 1491
Lemna minor L. 1492
Lemna polyrrhiza L. 1493
Lemna trisulca L. 1490
Leopoldia comosa (L.) Parl. 1814
Leuchorchis albida (L.) Mayer 1888
Leucojum aestivum L. 1846
Leucojum vernum L. 1845
Liliastrum album Link 1790
Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Baker 1802
Lilium bulbiferum L. subsp. bulbiferum 1801
Lilium candidum L. 1802 ter
Lilium carniolicum W.D.J. Koch 1802 bis
Lilium martagon L. 1800
Limodorum abortivum (L.) Sw. 1875
Listera cordata (L.) R. Br. 1878
Listera ovata (L.) R. Br. 1877
Lloydia serotina (L.) Rchb. 1795
Lolium italicum A. Br. 1610
Lolium multiflorum Lam 1610
Lolium perenne L. 1609
Lolium rigidum Gaudin 1611
Lolium temulentum L. 1612
Lophochloa cristata (L.) Hylander 1697
Loroglossum hircinum (L.) L. C. Rich. 1909
Luzula albida (Hoffm.) Lam. et DC. 1512
Luzula campestris (L.) DC. 1506
Luzula flavescens (Host) Gaudin 1515
Luzula forsteri (Sm.) DC. 1514
Luzula luzulina (Vill.) Dalla Torre et Sarnth. 1515
Luzula luzuloides (Lam.) Dandy et Wilmott subsp. Caprina (Rochel) C. et K. 1512
Luzula luzuloides (Lam.) Dandy et Wilmott subsp. rubella (Mert. et W.D.J. Koch) Holub. 1512
Luzula multiflora subsp. multiflora (Ehrh.) Lej. 1507
Luzula nivea (L.) DC. 1511
Luzula pilosa (L.) Willd. 1513
Luzula sieberi Tausch 1510
Luzula spicata subsp. mutabilis Chrtek et Krisa 1508
Luzula sylvatica (Hudson) Gaudin 1509
Luzula sylvatica subsp. sieberi Tausch 1510
Luzula vernalis DC. 1513
Maianthemum bifolium (L.) Schmidt 1833
Melica ciliata L. subsp. ciliata 1647
Melica nutans L. 1645
Melica uniflora Retz. 1646
Milium effusum L. 1734
Milium multiflorum Cav. 1735
Molinia arundinacea Schrank 1744
Molinia caerulea (L.) Moench 1743
Molinia litoralis Host 1744
Molinia serotina M. et K. 1746
Muhlenbergia vaginiflora (A. Gray) Jogan 1753
Muscari atlanticum Boiss. et Reuter 1817
Muscari botryoides (L.) Miller 1815
Muscari comosum (L.) Mill. 1814
Muscari Kerneri Marchesetti 1815
Muscari longifolium Pitsch. et Reisigl 1815
Muscari neglectum Guss. 1816
Muscari racemosum (L.) Mill. 1817
Najas alagnensis Poll. 1485
Najas gracillima (Engelm.) Magnus pag. 18
Najas graminea Delile 1485
Najas major All. 1483
Najas marina L. 1483
Najas minor All. 1484
Narcissus angustifolius Auct. 1851
Narcissus biflorus Curtis 1849
Narcissus incomparabilis Miller 1853
Narcissus poeticus L. 1850
Narcissus poeticus x tazetta 1849
Narcissus pseudonarcissus L. 1852
Narcissus radiiflorus Salisb. 1851
Narcissus stellaris Hawort 1851
Narcissus tazetta L. 1848
Narcissus x medioluteus Mill. 1849
Nardus stricta L. 1745
Neottia nidus-avis (L.) Rich. 1876
Nigritella angustifolia L. C. Rich. 1889
Nigritella miniata (Crantz) Janchen 1890
Nigritella nigra (L.) Rchb. 1889
Nigritella nigra subsp. rhellicani (Teppner et E. Klein) H. Baumann, Künkele et R. Lorenz 1889
Nigritella rhellicani Teppner et E. Klein 1889
Nigritella rubra (Wettst.) K. Richt. 1890
Ophrys aestivalis Poir. 1880
Ophrys apifera Huds. 1917
Ophrys arachnites (Scop.) Lam. 1916
Ophrys aranifera Hudson 1914
Ophrys benacensis (Reisigl) O. Danesch et al. 1915
Ophrys bertolonii Moretti subsp. benacensis (Reisigl) P. Delforge 1915
Ophrys cordata L. 1878
Ophrys fuciflora (Crantz) Moench 1916
Ophrys holosericea subsp. holosericea (Burm. f.) Greuter 1916
Ophrys insectifera L. 1913
Ophrys monorchis L. 1882
Ophrys muscifera Hudson 1913
Ophrys ovata L. 1877
Ophrys sphegodes subsp. sphegodes Mill. 1914
Orchis albida L. 1888
Orchis bifolia L. 1883
Orchis chlorantha Custer 1884
Orchis conopsea L. 1886
Orchis coriophora L. 1898
Orchis coriophora L. subsp. coriophora 1898
Orchis coriophora subsp. fragrans (Poll.) K. Richter 1899
Orchis fragrans Poll. 1899
Orchis globosa L. 1895
Orchis incarnata L. 1893
Orchis latifolia L. (solo citata)
Orchis laxiflora Lam 1908
Orchis maculata L. 1894
Orchis maseula L. (solo citata)
Orchis mascula subsp. signifera (Vest) Soό 1905
Orchis militaris L. 1903
Orchis morio L. subsp. morio 1897
Orchis odoratissima L. 1887
Orchis pallens L. 1906
Orchis papilionacea L. 1896
Orchis provincialis subsp. provincialis DC. 1907
Orchis purpurea Huds. 1904
Orchis purpurea x Orchis simia (solo citata)
Orchis pyramidalis L. 1910
Orchis sambucina L. 1892
Orchis signifera Vest 1905
Orchis simia Lam. 1902
Orchis tephrosanthos Vill. 1902
Orchis tridentata Scop. 1901
Orchis ustulata L. 1900
Orchis viridis Crantz 1891
Orchis vomeracea Burm. f. 1911
Ornithogalum brevistylum Wolfner 1805
Ornithogalum divergens Boreau 1809
Ornithogalum gussonei Ten. 1808
Ornithogalum kochii Parl. 1807
Ornithogalum luteum L. 1796
Ornithogalum narbonense L. 1804
Ornithogalum pseudotenuifolium Goir. pag. Ornithogalum pyramidale L. 1805
Ornithogalum pyrenaicum L. subsp. pyrenaicum 1803
Ornithogalum tenuifolium Guss. 1808
Ornithogalum umbellatum L. 1806
Ornithogalum umbellatum subsp. divergens (Boreau) Rouy 1809
Oryzopsis miliacea (L.) Bentham 1735
Panicum capillare L. 1758
Panicum crus-galli L. 1760
Panicum dichotomiflorum Michx. 1759
Panicum ischaemon Schreder 1762
Panicum miliaceum L. 1757
Panicum sanguinalis L. 1761
Paradisea liliastrum (L.) Bertol. 1790
Paris quadrifolia L. 1838
Paspalum distichum L. 1763
Paspalum paspaloides (Michx.) Schribner 1763
Pennisetum villosum Fresen. 1769
Phalangium liliago Schreb. 1788
Phalangium ramosum Poiret 1789
Phalaris arundinacea L. 1732
Phalaris canariensis L. 1733
Phleum alpinum L. 1723
Phleum ambiguum Ten. 1725
Phleum asperum Jacq. 1726
Phleum bertolonii DC. 1722
Phleum Boehmeri Wibel 1724
Phleum hirsutum Honck. 1725
Phleum michelii All. 1725
Phleum nodosum Auct. 1722
Phleum paniculatum Hudson 1726
Phleum phleoides (L.) H. Karst. 1724
Phleum pratense L. 1721
Phleum pratense subsp. bertolonii DC. 1722
Phragmites australis (Cav.) Trin. et Steud. 1740
Phragmites communis Trin. 1740
Piptatherum miliaceum (L.) Coss. 1735
Piptatherum multiflorum (Cav.) Beauv. 1735
Platanthera bifolia (L.) L. C. Rich. 1883
Platanthera Carducciana Goir. (solo citata)
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb. 1884
Poa alpina L. 1634
Poa alpina subsp. xerophila Br.-Bl. 1633
Poa angustifolia L. 1622
Poa annua L. 1617
Poa bulbosa L. 1631
Poa caesia Sm. 1629
Poa cenisia All. 1623
Poa chaixii Vill. 1624
Poa compressa L. 1627
Poa compressa subsp. langeana Rchb. 1627
Poa fertilis Host 1628
Poa glauca Vahl 1629
Poa hybrida Gaudin 1625
Poa laxa Haenke 1626
Poa minor Gaudin 1626
Poa molinerii Balb. 1633
Poa nemoralis L. 1630
Poa palustris L. 1628
Poa pratensis L. 1621
Poa pratensis subsp. angustifolia L. 1622
Poa pumila Host 1632
Poa pyramidata Lam. 1696
Poa rigida L. 1616
Poa serotina Ehrh. 1628
Poa supina Schrad. 1618
Poa sylvicola Guss. 1620
Poa trivialis subsp. sylvicola (Guss.) H. Lindb. 1620
Poa trivialis L. subsp. trivialis 1619
Poa variegata Lam. 1635
Poa violacea Bell. 1635
Polygonatum multiflorum (L.) All. 1836
Polygonatum odoratum (Mill.) Druce 1837
Polygonatum officinale All. 1837
Polygonatum verticillatum (L.) All. 1835
Polypogon viridis (Gouan) Breistr. 1714
Potamogeton acutifolius Link 1479
Potamogeton berchtoldii Fieber 1477
Potamogeton coloratus Hornem. 1472
Potamogeton crispus L. 1480
Potamogeton densus L. 1482
Potamogeton fluitans Roth 1473
Potamogeton lucens L. 1474
Potamogeton natans L. 1471
Potamogeton nodosus Poiret 1473
Potamogeton pectinatus L. 1481
Potamogeton perfoliatus L. 1475
Potamogeton plantagineus Du Croz 1472
Potamogeton pusillus L. 1476
Potamogeton trichoides Cham. et Schl. 1478
Pseudorchis albida (L.) A. Löwe et D. Löwe 1888
Psilurus incurvus (Gouan) Schinz et Thell. 1641
Psilurus nardoides Trin. 1641
Rostraria cristata (L.) Tzvelev 1697
Ruscus aculeatus L. 1842
Ruscus hypoglossum L. 1843
Sagittaria sagittaefolia Coste 1460
Sagittaria sagittifolia L.1460
Satyrium repens L. 1881
Schoenoplectus lacustris (L.) Palla 1518
Schoenus compressus L. 1520
Schoenus nigricans L. 1535
Scilla autumnalis L. 1811
Scilla bifolia L. 1810
Scirpoides holoschoenus (L.) Sojak 1519
Scirpus acicularis L. 1522
Scirpus annuus All. 1526
Scirpus atropurpureus Retz. 1523
Scirpus compressus (L.) Pers. 1520
Scirpus holoschoenus L. 1519
Scirpus lacustris L. 1518
Scirpus maritimus L. 1517
Scirpus palustris L. 1524
Scirpus sylvaticus L. 1516
Scirpus uniglumis Link 1525
Sclerochloa dura (L.) P. Beauv. 1636
Scleropoa rigida Griseb. 1616
Serapias lingua L. 1912
Serapias longipetala (Poll.) 1911
Serapias rubra L. 1874
Serapias vomeracea (Burm. f.) Briq. 1911
Serrafalcus arvensis Parl. 1661
Serrafalcus racemosus Parl. 1663
Serrafalcus secalinus Bab. 1662
Sesleria caerulea (L.) Ard. 1644
Sesleria ovata (Hoppe) Kerner 1643
Sesleria sphaerocephala Ard. 1643
Sesleria varia (Jacq.) Wettst. 1644
Setaria ambigua Guss. 1768
Setaria decipiens Schimper 1768
Setaria glauca (L.) Beauv. 1764
Setaria italica (L.) P. Beauv. 1767
Setaria pumila (Poir.) Roem. et Schult. 1764
Setaria verticillata (L.) P. Beauv. 1765
Setaria verticilliformis Du Mort. 1768
Setaria viridis (L.) P. Beauv. 1766
Sieglingia decumbens Bernh. 1741
Sorghum bicolor (L.) Moench. 1772
Sorghum halepense (L.) Pers. 1771
Sorghum vulgare Pers. 1772
Sparganium erectum L. subsp.neglectum (Beeby) K. Richt. 1777
Sparganium ramosum Hudson 1777
Spiranthes aestivalis (Poir.) Rich. 1880
Spiranthes autumnalis (Balb.) L.C. Rich. 1879
Spiranthes spiralis (L.) Chevall. 1879
Spirodela polyrrhiza (L.) Schleiden 1493
Sporobolus indicus (L.) R. Br. 1751
Sporobulus neglectus Nash 1752
Sporobulus poiretii (R. et S.) Hitchc. 1751
Sporobulus vaginiflorus (Torrey) Wood 1753
Sternbergia lutea (L.) Spreng. 1844
Stipa calamagrostis (L.) Wahlenb. 1738
Stipa eriocaulis Borbàs 1736
Stipa eriocaulis Borbàs subsp. eriocaulis 1737
Stipa joannis Čelak. 1736
Stipa pennata L. 1736
Stipa pennata L. subsp. eriocaulis (Borbàs) Martinovsky et Skalicky 1737
Stratiotes aloides L.1465
Streptopus amplexifolius (L.) DC. 1834
Tamus communis L. 1866
Tofieldia borealis Wahlenb. 1782
Tofieldia calyculata (L.) Wahlenb. 1783
Tofieldia palustris Auct. 1782
Tofieldia pusilla (Michx.) Pers. 1782
Tragus racemosus (L.) All. 1756
Traunsteinera globosa (L.) Rchb. 1895
Triglochin palustre L. 1470
Trisetum argenteum (Willd.) R. et S. 1699
Trisetum distichophyllum (Vill.) P. Beauv. 1698
Trisetum flavescens subsp. flavescens (L.) P. Beauv. 1700
Triticum athericum Link 1674
Triticum caninum L. 1673
Triticum villosum P. Beauv.1680
Tulipa clusiana, gesneriana, praecox 1799
Typha angustifolia L. 1778
Typha latifolia L. 1781
Typha laxmannii Lepech. 1780
Typha minima Hoppe 1779
Typhoides arundinacea (L.) Mönch 1732
Uniola latifolia Michx. 1641
Uvularia amplexifolia L. 1834
Vallisneria spiralis L. 1469
Ventenata dubia (Leers) Coss. 1692
Veratrum album L. subsp. Lobelianum (Bernh.) Arcang. 1785
Veratrum nigrum L. 1784
Vulpia ciliata Du Mort. 1614
Vulpia ligustica (All.) Link 1615
Vulpia myuros (L.) C.C. Gmelin 1613
x Festulolium loliaceum (Hudson) P. Fourn. 1608
Xiphion gramineum Parl. 1857
Zannichellia palustris L. 1486
Zea mays L. 1776








Bibliografia - Parte XI
  1. AESCHIMANN D., LAMBER K., MOSER D.M., THEURILLAT J.P., 2004. Flora Alpina. 3 voll. Zanichelli, Bologna: 2600 pp.
  2. BIANCHINI F., CURTI L., 1992. Flora sinantropica nella città di Verona. Bollettino del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, 19: 257-295.
  3. CALZOLARI F., 1556. Il viaggio di Monte Baldo, della magnifica città di Verona. Valgrisio, Venetia: 16 pp.
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  30. ZANGHERI P., 1976. Flora Italica. CEDAM, Padova: 1157 pp.












Indice generale delle entità e dei principali sinonimi dell'intera opera


A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V X Z


A cura di MAURIZIO TRENCHI - Verona, 31 agosto 2018.