FLORA VERONENSIS(Phanerogamae)AUCTORE A. G O I R A N
VERONA
STABILIMENTO TIPO-LIT. G. FRANCHINI __ 1897-1904 by MAURIZIO TRENCHI 2018 |
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LE PIANTE FANEROGAMEDELL'AGRO VERONESE_____C E N S I M E N T ODELDOTTOR A. G O I R A N
VERONA
STABILIMENTO TIPO-LIT. G. FRANCHINI __ 1897 |
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PREFAZIONE
_____ La flora fanerogamica veronese, per varietà e dovizia di forme, appena è inferiore, nella regione veneta, a quella ricchissima della provincia di Udine. Infatti l'ultimo censimento della vegetazione fanerogamica della zona botanica veneta (anno 1868), dato dal Catalogo delle piante vascolari del Veneto compilato dai professori De Visiani e Saccardo, assegna alla provincia di Verona 1849 specie, numero sicurissimamente inferiore al vero, e 2311 a quella di Udine. Tale ricchezza di vegetazione ed in modo singolare le rare e belle specie che si annidano nei monte Baldo, attirarono in ogni epoca, puossi dire dalla intera Europa, l'attenzione dei botanici e fioristi, che o raccoglitori esperti, diligenti o fitografi sagaci, contribuirono efficacemente alla illustrazione botanica di questa privilegiata provincia del regno della vaga dea dei fiori. Durante il periodo denominato prelinneano, anteriormente, cioè, al secolo XVI, non consta alcun autore abbia di proposito trattato di pag. 4 Vol. 1°
piante veronesi. Pietro Andrea Mattioli nei Commentari a Dioscorde (anno 1565) e Luigi Squalermo detto l'Anguillara nell'opera I semplici (anno 1561) inserirono la descrizione di non poche specie veronesi. Ma il primo fiorista che botanico consilio si propose di visitare i dintorni di Verona ed il monte Baldo fu Francesco Calceolari che nel Viaggio al monte Baldo (anno 1566) oltre a 300 piante annotò, alcune nuove e rarissime, altre però inverosimili o dubbie. Mezzo secolo dopo, il semplicista Giovanni Pona ricalcando, per così dire, le orme lasciate da Calceolari, erborizza ripetutamente nelle vicinanze di Verona e nel suo Monte Baldo descritto nomina circa 700 specie, alcune, per fermo, problematiche, ma non poche o nuovissime o rare ed anche assai bene effigiate. Matteo de l'Obel da Lilla (1538-1616), Gaspare Bàuhin da Basilea (1560-1624), Giacomo Zanoni (1615-1682) visitarono il monte Baldo, illustrando, i due primi specialmente, molte delle piante da essi rinvenute. Fra Fortunato da Rovigo (1639-1701), raccoglitore diligentissimo, impiegò la intera vita a preparare un erbario monumentale, il Theatrum plantarum, sventuratamente andato rovinato in occasione della piena d'Adige del 1882, ed in calce all'ultimo dei sette volumi che lo componevano, v'avea scritto un elenco delle piante osservate e raccolte nel monte Baldo. Valentino Passerini, da ultimo, botanico in verità assai dappoco, descrive, in versi, le piante baldensi figurandosi di vederle in sogno. Delle piante fanerogame veronesi, dopo il 1700, qual più pag. 5 Vol. 1°
qual meno, trattarono: Pier Antonio Micheli fiorentino (1679-1737), Giulio Pontedera nato a Lonigo (1688-1758), il chirurgo Bartolomeo Martini di Sambonifacio (1720), e Giovanni Spada arciprete di Grezzana; ma a tutti sorvola, come aquila, Giovanni Francesco Seguier, da Nimes (1703-1784), il quale chiude splendidamente, almeno per qui, l'era della botanica prelinneana. Il Seguier, negli anni durante i quali fu ospite di Scipione Maffei, percorse ripetutamente e minutamente l'intero agro veronese illustrandone magistralmente la flora nella classica opera Plantae veronenses con la scoperta e la descrizione di specie nuove che effigiò in tavole accuratissime. Al nome glorioso del botanico francese vanno associati quelli più modesti di Cesare Moreni e Gaspare Bordoni, compagni spesso a lui nelle escursioni e raccoglitori diligentissimi. Pietro Arduino da Caprino veronese, assai caro al grande botanico di Upsala e seco lui in corrispondenza continua, coi suoi Specimen compare primo nella serie dei botanici linneani, Zenone Bongiovanni e Matteo Barbieri (1795), Girolamo Orti Manara (1807), I. N. Laicharding (1790), Antonio Turra vicentino (1736-1796), Gaspare de Sternberg di Praga (1803-1804), Lorenzo Monti (1817) per tacere di altri non pochi, cooperarono in qualche modo per la flora fanerogamica veronese possono considerarsi come i precursori di Ciro Pollini (1782-1833) che, con fortunata audacia e raro ardimento, delineava magistralmente nella Flora veronensis non tanto la flora modesta di una pag. 6 Vol. 1°
regione relativamente piccola, quanto il Prodromus di quella della intera Italia settentrionale. Dopo la pubblicazione della Flora veronensis (1821), comincia, per la storia della botanica veronese, l'era che può dirsi moderna. Da Federico Mayer di Fünfkrircken (m. 1825), Alberto de Bracht di Praga (m. 1848), Carlo Kellner de Köllenstein (m. 1849), Maurizio Rainer di Gratz, Giuseppe Rocchetti di Legnago, Giuseppe Clementi, Francesco Fontana di Lazise, Carlo Tonini; Giorgio Bentham l'illustre monografo delle lamiaceae, Paolo Barbieri di Mantova, Francesco Facchini, Abramo Massalongo, Antonio Manganotti, ecc., ai tuttora viventi: Kerner, Huter, Porta, Rigo, Caro Massalongo, Agostino Goiran, Enrico Gelmi, ecc., un esercito di naturalisti con caldo amore si diede a perlustrare la classica stazione botanica rappresentata da questa Provincia, accrescendo considerevolmente in essa, o con l'analisi critica delle forme o con le ricerche pazienti ed erborizzazioni fatte razionalmente, il patrimonio e le ricchezze di Flora. Molti nomi di essi, sieno semplici collettori o fitografi, poco monta, perché sempre vanno collegati ad una qualche scoperta, vengono ora, per ragione di brevità, qua omessi, ma però trovansi ricordati nelle flore di Antonio Bertoloni, di Filippo Parlatore, di Francesco Ambrosi, del barone Francesco Haumann di Giovanni Arcangeli, nel Compendio della Flora Italiana dei Cesati, Passerini, Gibelli ed in altre opere floristiche tanto italiane quanto straniere, ed, a titolo di pag. 7 Vol. 1°
onoranza e per onestà doverosa e per essere ossequenti ai giusti diritti della priorità nelle scoperte, verranno ripetuti nel corso di questo Censimento delle piante fanerogame, contenente la enumerazione od elenco di tutte le forme - specie o varietà o variazioni - che, spontanee od inselvatichite o sporadiche crescono oggidì nell'agro veronese e vennero raccolte od osservate vive dall'estensore del catalogo, nelle stazioni che saranno indicate. Alle piante non raccolte personalmente dall'autore di questo censimento nelle località che saranno indicate, verrà aggiunto il segno di certezza ! per indicare che egli vide esemplari provenienti da quelle stazioni. Ogni indicazione di pianta o di località o altro riconosciuta erronea, sebbene data da altri, è ommessa, ovvero accompagnata dal segno ? nel caso di dubbio. Per comodo degli studiosi, nella compilazione di questo Catalogo si è seguito l'ordine tenuto dal professore Giovanni Arcangeli nella seconda edizione del suo Compendio della Flora Italiana. Al nome delle specie che sono indicate da Ciro Pollini come viventi nel Veronese, si è fatto seguire il sinonimo Polliniano o per lo meno la sigla Poll.: l'assenza dell'uno ovvero dell'altra, significa che si tratta di specie scoperta ovvero descritta posteriormente alla pubblicazione della Flora veronensis e ciò nell'intendimento di mettere in evidenza quale sia stato il lavoro dei botanici che studiarono le fanerogame abitanti nell'agro veronese. Le figure non saranno citate che in alcuni casi speciali, ma, in ogni caso gli studiosi pag. 8 Vol. 1°
o i dilettanti possono ricorrere alla Iconographia florae italicae d'Adriano Fiori e di Giulio Paoletti. Ai nomi tecnici delle piante, scritti in carattere grassetto, si fanno seguire i nomi volgari italiani in corsivo, in carattere tondo e, chiusi fra due lineette, quelli in vernacolo veronese, - i nomi cioè quali sono adoperati nel linguaggio parlato e che raccolti con diligenza ed avvedutezza costituiscono si può dire la sintesi della botanica del popolo. Non pochi di questi nomi si trovano notati nel Dizionario botanico veronese del Monti e nella opera pubblicata per cura del R. Ministero di Agricoltura col titolo Nomi volgari adoperati in Italia a designare le principali piante di bosco, ovvero sparsi nelle opere di Seguier, di Pollini e d'altri scrittori veronesi: molti però furono direttamente raccolti, durante le escursioni botaniche attraverso alla Provincia, dal compilatore del presente censimento, e questi ultimi sono contrassegnati con asterisco. In fine di ogni specie sono indicate l'epoca della fioritura e della fruttificazione, la durata del periodo vegetativo e qualche volta benanco gli usi più comuni ed immediati.↑
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Divisio I. - GYNOSPERMAE.
CLASSIS I - GYNOSPERMEAE. FAMILIA I. - PINACEAE. Tribus 1. - Pinaeae. Pinus sylvestris Segu.; Poll. - Pino comune. - Pin,
Pigno, Pignolar salvadego (Monti); Pin nero*; Mugo e Mughe*, in qualche punto della Valpantena e presso Breonio; Porche* sul monte Baldo ed attribuendo questa denominazione ai giovani rami anzichè alla pianta intera. Gli strobili sono chiamati pigne o pine e sui monti Lessini Cotai.
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P. nigricans(1) Host. - P. austriaca Höss. - Alla - Alla estrema punta meridionale del monte Baldo sopra Torri, S. Vigilio, Scaveaghe in Brè, la Cabianca ecc. (Rigo !, Goir.): introdotto ivi dal marchese Alessandro Carlotti, ora vi forma boschetti e pinete assai estese. In questi ultimi anni, con esito felicissimo ed a scopo di rimboschimento, è stato assai estesamente coltivato in valle di Caprino ed altrove. - Fiorisce in aprile e maggio.↑ P. Mugus Scop.; Poll. - P. Pumilio Haenke. - Mugo - Pino salvadego*, Mugo, Mughi*, Mughe*, Muga*, Bugo*, Buga*, Bughe*. - Cresce abbondantemente nelle zone elevate (1200-2200 m.) nel monte Baldo, e nei monti Lessini, Posta, Campobrun, Zeola, Alba ecc. (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.): nel versante occidentale del monte Baldo scende al disotto dei 1000 metri avvicinandosi alla forma corrispondente a P. uncinata Ram. - Fiorisce da maggio a luglio secondo l'altitudine delle stazioni.↑ P. Cembra L.; Poll. - Per testimonianza del Micheli e del Laicharding sembrerebbe che questa conifera una volta crescesse sul monte Baldo; oggidì è certo che la stessa non si rinviene né in questo monte, né in alcun altro punto del territorio veronese, se pure non è coltivata in qualche parco: l'esemplare esistente nell'Erbario Polliniano proviene da Val di Fassa.↑ P. Larix(1) L.; Poll. - Larice. - Larese (Segu.), Larzo, Arese, Ares, Areso. - Dalla zona della vite alla regione subalpina: nel monte Baldo, ma poco frequente alla Ferrara, Artillon, ecc. (Goir.); più abbondante nel gruppo dei Lessini, fra l'Adige ed il confine vicentino, ora isolato e sporadico, altravolta aggruppato in boschetti come a S. Anna d'Alfaedo, Fosse, ecc. (Goir.). - La fioritura è in aprile e maggio.↑ P. Picea(1) Duroi. - P. Abies L.; Poll. - Pezzo, Abete rosso. - Pezzo, Pezzi, Abete o Abete rosso; - nel dialetto cimbro della Giazza porta il nome di Tanne al pag. 11 Vol. 1°
singolare e Tannan al plurale; in alcuni documenti antichi è pure chiamato Tande (fratelli Cipolla). P. Abies(1) Dur. - P. Picea L.; Poll. - Abete bianco. - Abete (Calc.), Abiete (Pona), Avezzo ed Avezzi (Poll.), Abete e Abeto bianco*, Daza e Daze (Segu.): - nei Lessini il nome di Daze! si da più propriamente anzichè alla intera pianta, ai rami distribuiti in giro da 3 a 5 attorno al tronco primario. - Albero o frutice abita nella zona montana e nella subalpina: raro nella parte più settentrionale del monte Baldo (Calc., Pona, Poll., Goir.), cresce abbondantemente nei Lessini (Goir.); e così lungo la salita dalla Valfredda alla Sega, fra, questo luogo ed il passo di Rocca Pia, alla Veceta, Revolto, Spiazzoi, presso le Scandole ed Erbezzo ecc. ecc. - Fiorisce da aprile a giugno. È anche coltivato nei parchi e nei giardini.↑ Tribus 2. - Cupressaceae.
Cupressus sempervirens L.; Poll. var. α - Cipresso. - Pin, Pigno, Cipresso maschio, Zipresso, Arzipresso, Zipresso mascio . Thuja occidentalis L.; Poll. - Zipressina del Brasil (Monti), Tuia, Tuglia e Tuglie*. - Pianta americana adoperata per far siepi; frequentemente s'incontra quasi selvatica nella collina pag. 12 Vol. 1°
veronese nei pressi delle uccellaie in unione a Iuniperus sabina, p. e. al Maso: una pianta a Romagnano nel luogo detto Vaso in una siepe di Buxus sempervirens (Goir.). - Fiorisce da febbraio a marzo.↑ Iuniperus communis L.; Poll. var. α - Ginepro. - Ginevro, Zinevro, Zineoro, Zinevro mascio e Zinevro femina*, Zinevrela e Zinevrele*, e nel dialetto cimbro kranabit I. nana W.; I. communis var. nana Poll. - Zinevro e Zinevrele*. pag. 13 Vol. 1°
monti Posta, Campobrun, Zeola, Alba, ecc. (Goir.) tanto la var. α quanto la β, meno frequentemente la seconda: quest'ultima fu primieramente segnalata dal barone Heufler. - Fiorisce in maggio e giugno; matura le bacche nella stessa epoca del precedente.↑ I. sabina L.; Poll.: però l'esemplare esistente nell'Erbario proviene da Val Sugana!. - Sabina. - Sabina, Erba Sabina. - Nel monte Baldo in Tolghe (Francesco Fontana?): inselvatichito nel giardino Giusti in Verona, e nella collina al Tagliaferro presso Avesa, al Maso, a Romagnano (Goir.). - Fiorisce in aprile e maggio.↑ I. excelsa Bieb. - Un unico individuo alle estreme falde meridionali del monte Baldo in Brè (Rigo!) a testimonianza di piantagioni ivi fatte dal marchese Alessandro Carlotti. - Coltivasi estesamente nei parchi e nei giardini I. virginiana.↑ Tribus 3. - Taxineae.
Taxus baccata L.; Poll. - Tasso, Albero della morte. - Nasso, Nas, Tasso, Asso*, Mazzacaval*: - i due ultimi nomi nei Lessini. - Frutice, più raramente albero, si incontra sparso qua e là dalla collina, Avesa, monte Larzano, Maso, alla regione montana e subalpina nel monte Baldo, (Calz., Pona, Segu., Poll., Goir.), Val di Canton sopra Malcesine, Acque Negre, le Fassole, Pian della Cenere, Valnasse, Valle dei Molini sotto all'Eremo dei SS. Benigno e Caro; e più copiosamente nei Lessini nella Valle di Squaranto, a Squarantelo ove è gigantesco, Giazza, Revolto, Velo, fra la Sega ed il Passo di Rocca pia, Valle dei Ronchi, Vaio dell'Anguilla (Goir.). - Fiorisce in primavera e sin dall'inverno se questo è mite; i frutti sono maturi in settembre ed ottobre: è coltivato assieme ad altre specie esotiche nei parchi e nei giardini.↑ |
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Divisio I. - ANGIOSPERMAE.
CLASSIS II - MONOCOTILEAE. FAMILIA I. - POACEAE. Tribus 1. - Orizeae .
Oryza sativa L.; Poll. - Riso - Riso. O. clandestina Al. Br. - Leersia oryzoides Poll. - Asperela (Segu.), Asparela, Erba segalina. - Luoghi umidi e fossi della pianura veronese; più parcamente nelle pag. 15 Vol. 1°
risaie (Goir.); al lago di Garda e Peschiera (Poll.), fra Riva e Torbole (Ambrosi). - Fiorisce da agosto ad ottobre: annua.↑ Tribus 2. - Phalarideae.
Phalaris canariensis L. - Scagliola: sul mercato con questo nome sono indicati i semi che si danno in cibo agli uccelli. - Accidentalmente nelle vie di Verona e dopo la inondazione d'Adige nel 1882 lungo l'Adigetto presso i Capuccini vecchi (Goir.).↑ P. arundinacea L.; Poll. - Melina. Hierochloa australis(1) R. et S. - Holcus odoratus Poll.; Holcus australis Poll. - Cortelina*: denominazione attribuita a non poche Poaceae. - Luoghi rupestri e selvatici dell'Alto Agro Veronese, della riviera benacense, dei colli e dei monti sino alla regione subalpina (Segu., Poll., Rigo, Goir.) al di là dei 1000 metri di altitudine. - Febbraio-aprile: perenne.↑ Anthoxanthum odoratum L.; Poll. - Paleino. - Panocela. pag. 16 Vol. 1°
- α pratense Hackel. Forma typica. Crypsis schoenoides Lam.; Poll. ! - Rarissima nella bassa pianura veronese: una volta nei luoghi acquitrinosi presso Palù (Poll.), e nei fossi a Legnago (Tonini!), dove oggi molto probabilmente si cercherebbe invano. - Luglio-settembre: perenne.↑ Phleum alpinum L.; Poll. - Panocela. Ph. subalpinum Hackel in lit. - Ove il precedente e nella stessa epoca.↑ Ph. pratense L.; Poll. var. α! - Codolina - Formentina, Formentin, Panocela, Tavani, Erba spigarola *. pag. 17 Vol. 1°
- ε intermedium Bouv. Ph. asperum(1) Iacq.; Poll. - Frequente nei campi, sui muri, lungo le vie nella città e nei dintorni di Verona. (Goir.); alle sponde del lago di Garda a Lazise (Fontana), a Riva ed Arco (Clementi) nell'altipiano di Rivole agli Olivai (Goir.). - Giugno-luglio: annuo.↑ Ph. Bohemeri(1) Wibel; Poll. Ph. Michelii(1) All. pag. 18 Vol. 1°
(Facchini): la var. β accidentalmente al margine del fossato e nelle macerie fuori porta Nuova di Verona (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ Alopecurus pratensis L.; Poll. - Una volta nei prati dei colli benacensi presso Lazise (Pollini, Fontana) ove è scomparso.↑ A. agrestis(1) L.; Poll. - Erba topina. - Panocela, Spigarol* - nei monti Lessini. A. geniculatus L.; Poll. - Strozza rane. A. utriculatus(1) L.; Poll. - Borsette. - Borsete.* pag. 19 Vol. 1°
La specie è piuttosto rara e si incontra sparsa qua e là assieme alla var. β presso Verona fuori porta Vescovo (Seg.) e porta Vittoria (Goir.); a Lazise alle sponde del Garda (Pollini, Fontana, Rigo!); a Legnago (Tonini!); la var. γ in luoghi erbosi nel collegio agli Angeli in Verona e la δ sporadicamente per le vie della città di Verona e nelle macerie (Goir.) - Maggio-giugno: annua.↑ Coix Lacryma (1) L. - Lagrime di Giobbe. - Lagrime di Giobe. - Originaria delle Indie Orientali, è coltivata nei giardini: qualche volta si incontra subspontanea, e così p. e. a Legnago (Rocchetti !), alle sponde del Garda (Rigo !), a Verona nelle macerie fuori Porta Nuova (Goir.). - Settembre-ottobre: perenne.↑ Zea Mais L.; Poll. - Granturco. pag. 20 Vol. 1°
già sfruttati a frumento o segala; frequentemente si semina fitta e viene adoperata come foraggio; le γ e χ si incontrano qualche volta assieme alla forma tipica; λ bellissima, presso Quinzano; μ è coltivata nei giardini; ν nei luoghi inondati e al margine dei campi in Campo Marzo di Verona (Goir.); ο è sparsa qua e là. Annua.↑ Tribus 3. - Seslerieae.
Sesleria coerulea(1) Ard.; Poll. var. α! - Erba cortelina*, Cortelina.* S. sphaerocephala(1) Ard. pag. 21 Vol. 1°
monti Posta, Campobrun, passo della Lora, Zeola, (C. Mass., Goir.), tanto la specie quanto le varietà. - Giugno-settembre: perenne.↑ S. disticha(1) Pers. - Il Parlatore scrive di aver ricevuto
questa specie dal Clementi che la avrebbe raccolta nella collina veronese: nel Catalogo Visiani e Saccardo è indicata "sulle rupi granitiche delle alpi veronesi ai confini del Tirolo:" ma S. disticha non è pianta da collina, e nel veronese rupi granitiche non esistono.↑ Tribus 4. - Paniceae.
Pennisetum longistylum(1-2) Hochst. - Originario dell'Abissinia, è coltivato da alcuni anni come pianta ornamentale; si incontra qualche volta in Verona sporadico nei giardini e nelle macerie (Goir.). Presso Garda (Rigo!). ↑ Setaria verticillata P. B. - Panicum verticillatum Poll.
- Panicastrella. - Pabio, Pavio, Panizola, Panocela.* S. viridis P. B. - Panicum viride Poll. - Panicastrella. - Panizola, Panizela, Pabio, Pavio, Panocela.* - pag. 22 Vol. 1°
sull' altipiano di Lotrago, in Verona (Goir.). - Estate-autunno: annua.↑ S. glauca(1) P. B. - Panicum glaucum Poll. - Pabio, Panizola, Panozela, Panocela *. - β vivipara. Frequentissima nei campi e lungo le strade dal piano della zona montana: β rarissima; una sola volta in Verona. fuori porta Palio (Venanzi, Rodegher, Goir.). Estate-autunno: annua.↑ S. italica P. B. - Panicum italicum Poll. - Panico. - Panizo, Panocelon*. Panicum Crus-galli(1) L.; Poll. - Panicastrella. - Giavon, Meio palustre*, Panicastrel*. P. capillare L. - Gli orti cultori e le fioraie veronesi lo chiamano - Agrosti*, Spricht*. - Oriundo dell'America boreale e da tempo inselvatichito in diversi luoghi d'Europa, si coltiva da alcuni anni nei giardini di Verona, e comincia sporadico a comparire qua e là; Verona, Pigozzo in val di Squaranto, S. Pietro in pag. 23 Vol. 1°
Cariano in Valpolicella, sotto le Are in Valpantena, al Corno nell'Agro Veronese, nel monte Moscal, ad Oné presso Caprino, ecc. (Goir.). - Autunno. Annua.↑ P. miliaceum L. - P. Milium Poll. - Miglio - Mejo, Megio. - Oplismenus undulatifolius (1)R. et S. - Non fu sino ad
oggi rinvenuto nel veronese; però cresce nei colli benacensi, p. e. a Gargnano nel bresciano di fronte a Castelletto di Brenzone (Rigo !), come anche nel confinante territorio vicentino (C. Mass. !).↑ Digitaria sanguinalis Scop.; Poll. - Sanguinella. - Spergola, Erba da mazi, Rampeghina* o Erba rampeghina; - le quali denominazioni valgono benanco per le due specie seguenti. pag. 24 Vol. 1°
D. ciliaris Koel., non Nocc. et Balb. nec Dec. - Rarissima: luoghi erbosi in Campo Marzo di Verona (Goir.). - Estate-autunno: annua.↑ D. glabra(1) R. et S. Tragus racemosus Hall. - Lappago racemosa Poll.! Siti incolti e sterili, nei muri, lungo le vie in tutta la Provincia dal piano ai colli fra il Benaco ed il confine vicentino (Segu., Poll., Leybold, Rigo!, Goir.). - Luglio-ottobre: annua.↑ Tribus 5. - Chlorideae.
Cynodon dactylon Perso - Digitarla dactylon Poll. -
Gramigna. - Gramegna. - Eleusine indica Gartn. pag. 25 Vol. 1°
- β forma spicis 1-2. Tribus 6. - Andropogoneae.
Andropogon Ischaemum(1) L. - A. angustifolium Poll.
- Lopia, Lopie*, Lupia*. - Heteropogon Allionii(1) R. et S. - Raro. Fra le rupi nei
colli benacensi sopra Torri, scoperto da Gregorio Rigo !, ed a S. Vigilio (Goir.). Nel bacino del Benaco cresce inoltre al monte Brion presso Riva, a Gola, da Toscolano a Salò. - Luglio-settembre: perenne.↑ Chrysopogon Gryllus Trin. - Andropogon Gryllus Poll. pag. 26 Vol. 1°
dal Tonini in monte Baldo! - Giugno-luglio: perenne.↑ Sorghum halepense Pers. - Andropogon halepensis Poll. S. vulgare Pers.; Poll. - Saggina. - Melga, Melga da
scooli. - Saccharum Ravennae(1) L.; Poll. - Cannella.- Canelon. - pag. 27 Vol. 1°
presso Peschiera (Poll.); la var. β assieme alla forma tipica (Manganotti !). - Agosto-ottobre: perenne.↑ Tribus 7. - Arundineae.
Arundo Donax L.;. Poll. - Canna, Canna da rocche.
- Cana*, Cana comune o domestica o montana. - Phragmites communis(1) Trin. - Arundo Phragmites Poll.
- Canna da spazzole - Canel, Scoole, Canele*, Canelo*, Caneli*. - pag. 28 Vol. 1°
Tribus 8. - Agrostideae.
Calamagrostis Sect. 1. Epigejos Kock. - C. Epigejos Roth. - Arundo Epigejos Poll. - Luoghi umidi e selvatici al piano e nei monti: lungo l'Adige presso Verona, nel vaio di Squaranto, nel monte Baldo in Piore, Creta, Murete, Gazo ed ai Lumini (Goir.); il Pollini la indica presso al Santuario della Corona. - Giugno-settembre: perenne.↑ C. litorea(1) Dec. - Arundo Calamagrostis Poll. C. lanceolata(1) Roth. - Rara: rive dell'Adige oltre a Tombetta: ove fu scoperta dal chiarissimo A. Manganotti! C. Halleriana(1) Dec. - Rara: luoghi selvatici della regione alpina in monte Baldo p. e. valle delle pietre, coste dell'Artillon, val dritta ecc. (Goir.). - Agosto-settembre: perenne.↑ C. tenella(1) Host β alpina (Host.). - Rara: nei luoghi selvatici rupestri e fra i frutici nella regione alpina in monte Baldo: p. e. coste dell'Artillon, val Vacara, val delle buse, val delle pietre ecc. (Goir.). - Agosto-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Deyeuxia P. B. -
C. varia Schrad (sub Arundine).
- Arundo sylvatica Poll. pro parte?; Deyeuxia varia Kunth. pag. 29 Vol. 1°
i monti veronesi dalla zona montana alla alpina (Seg., Mang., Ambr., C. Mass., (Goir.); raramente nella collina, p. e. ai Molini sotto Spredino (Goir.); scende qualche volta anche nei luoghi bassi seguendo i corsi d'acqua, p. e. lungo l'Adige presso Verona. Le forme α - δ crescono promiscuamente: ε, rarissima, nel monte Baldo presso la Corona (Goir.). - Estate-autunno: perenne.↑ C. sylvatica Dec. - Rara: il Facchini la raccolse nella valle d'Avio in monte Baldo, nel quale il barone Hausmann la indica pure rinvenuta dal Leybold. - Luglio-settembre: perenne.↑ Agrostis Sect. 1. Euagrostis Gren. et Godr. - A. alba L.(1) pag. 30 Vol. 1°
Ustilaginea, forse la stessa Tilletia decipiens (Pers.) Körn. che deturpa gli ovari della specie seguente. -
Estate-autunno: perenne.↑ A. vulgaris(1) Wither. - A. vulgaris Poll. var. α, β - Pinel*, Carolo*, Caroli*, Gramigna*. Sect. 2. Tricodium Mich. - A. canina L.; Poll. A. rupestris All. - A. alpina Poll.! Sect. 3. Apera P. B. - A. spica venti (1) L.; Poll. - Pennacchini. pag. 31 Vol. 1°
- Non comune: fra le messi in Campo Marzo di Verona ed altrove nella Provincia (Segu., Poll. Goir.). - Maggio-luglio: annua. A. interrupta(1) L. Poll. - Luoghi arenosi e secchi: Verona in Campo Marzo, nelle sabbie lungo l'Adige (Segu., Goir.), fuori Porta nuova lungo le strade ed al margine dei campi (Goir.), nella Val d'Adige alla Chiusa (Poll.) e sotto Rivole (Goir.), a Salionze lungo le strade (Rigo!), a Lazise (Fontana!) - Maggio-luglio: annua.↑ Lagurus ovatus L. - Sporadico nei giardini, ove è coltivato per ornamento, e nelle macerie (Goir.). - Giugno-agosto: annuo.↑ Tribus 9. - Stipeae.
Stipa Calamagrostis Whlnb. - Arundo speciosa Poll.!
- Stuzzichella. - Spighete* (nei Lessini), Sta 'n pè* (sulla riviera benacense). - S. pennata L.; Poll.! - Lino delle fate. - Scoli* o Stipa* la pianta, Piume o Penaci* la pannocchia. - Nelle pag. 32 Vol. 1°
fessure delle rupi e nei pascoli aridi e secchi specialmente della collina: rivoni d'Adige sotto Bosco Mantico ed oltre (Segu.), Garda (Poll.), S . Vigilio (Goir.) ecc., e così pure in tutti i colli veronesi, nella Valpantena ecc. (Poll., Mang., C. Mass., Goir.). Milium effusum L.; Poll. - Raro. Luoghi selvatici e boschivi della zona montana e subalpina; nel monte Baldo in val Borno (Rigo), Ortigara e selva d'Avio (Poll.), Ime e Noveza (Goir.), e nei Lessini, vaio dell'Anguilla. (Goir.), Chiesanuova e Scandole (Poll., Goir.). - Maggio-agosto: perenne.↑ M. paradoxum L.; Poll.?? - Indicato, certamente per equivoco, da Ciro Pollini all'Ortigara di monte Baldo.↑ M. (Piptatherum P. B.) multiflorum (1)Cav.; Poll. - Raro. Tribus 10. - Aveneae.
Corynephorus (Aira L.) canescens P. B. Carlo Tonini nel Tentamen Mantissae ad floram, veronensem scrive che questa poacea si offrì a lui in denso cespuglio in un campo sterile del Chievo; ove però, almeno sino ad oggi, non fu più ritrovata.↑ Aira caryophyllea L. pag. 33 Vol. 1°
nel luogo detto la Finella presso Guastalla, al Bovo ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: annua.↑ A. capillaris(1) Host. - A. caryophyllea Poll.! - Nebbia A. ambigua D. Nrs. - Ove le precedenti, specialmente alla Finella ed a Bosco Mantico, e nella stessa epoca (Goir.).↑ Deschampsia P. B. Sect. 1. Eudeschampsia Gren. et Godr. - D. (Aira L.) caespitosa P. B. - Aira caespitosa Poll.! Sect. 2. Avenella Bluff. et Fing. - D. (Avenella Parl.) flexuosa Trin. - Aira flexuosa Poll. ! pag. 34 Vol. 1°
pascoli e fra i frutici nelle zone più elevate del monte Baldo: Ortigara, Altissimo di Nago, valle delle pietre, Valgrande ecc. (Poll., Goir.): dei Lessini; Sparaver, Galbana, Malera, Trapola ecc. (Goir.), e così pure in Campobrun, Posta ecc. (Poll., Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ Danthonia provincialis(1) Dec. D. (Trodia P. B.) decumbens Dec. - Poa decumbens Poll. ! Ventenata avenacea(1) Koel. - Avena tenuis Poll. - Non comune in luoghi sterili ed aprici: a Roncà (Tonini!, Montini), e nel monte Calvarine (Poll.) al confine quasi con la Provincia di Vicenza; nel monte pag. 35 Vol. 1°
Tondo o Nero a cavaliere della Valpantena con la Va1policella (Goir.); accidentalmente a Spiazzi in monte Baldo (Goir.). - Giugno-luglio: annua.↑ Avena Parl. Sect. 1. Avenastrum Koch - A. Parlatorei(1) Woods. tour. fl. - A. sempervirens Auct. non Vill. A. pubescens(1) L. - A. fallax Poll.!, excl. omnib. syn.! A. amethystina(1) Clar. - Rara: rupi e pascoli della zona alpina e subalpina; nel monte Baldo a S. Giacomo, ove fu primieramente raccolta dal Facchini che la comunicò al Koch, Valfredda. e Naole (Goir.); nei Lessini alla Sega ed al Corno d'Aquilio (Goir.). - Giugno-agosto: perenne.↑ A. praeusta(1) Rchb. - Rupi e pascoli elevati nel monte Baldo: Valfredda, Naole, Costabella, Mon Maor ecc. (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ A. pratensis L.; (Poll.). - Nel monte Baldo, ove la specie precedente; nei monti Lessini al Corno d'Aquilio (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Avenae genuiuae Koch - A. sterilis L. - Frequente sui muri, nelle rupi e nei seminati nell'Alto Agro, nella collina veronese, alle sponde del lago di Garda, Verona, Peschiera, Quinzano, Stelle, Vendri, Pigozzo, monte Tondo (Goir.). - Maggio-giugno: annua.↑ A. Ludoviciana Durieu. - Rarissima: muri e rupi, a pag. 36 Vol. 1°
Verona, Pigozzo, Rivole, monte Ferzi sopra Oné presso Caprino e probabilmente altrove (Goir.). - Maggio-giugno: annua.↑ A. fatua L.; Poll. - Avena, Vena selvatica. - Venon, Avena o Vena salvega*; - nome attribuito benanco alle due specie precedenti nonché alla seguente. A. barbata Brot. - A. hirsuta Roth. - Frequentissima nei seminati, nei campi, sui muri e sui tetti, nelle rupi della intera Provincia dal piano sino a toccare la zona montana (Goir.). - Aprile-agosto: annua.↑ A. sativa L.; Poll. - Vena - Vena, Biava, Avena*. - A. orientalis L.; Poll. - Avena d'Ungheria*. - Coltivata qualche volta, e quasi selvatica fra le messi: a Legnago, nei dintorni di Verona ecc. (Goir.). - Annua.↑ Arrhanatharum elatius Mert. et Koch - Holcus avenaceus Poll. - Vena maggiore, Vena altissima, Altissimo* pag. 37 Vol. 1°
- γ utriusque flosculi arista articulata. Bert. Trisetum (Arundo; Spr., Poll.) pygmaeum. - Arundo pigmaea Spr., Poll.: Avena pygmaea Rchb. quoad pl. Spr., Poll. - Scoperto dal Gebhardt nel monte Baldo, ove invano sino ad oggi fu ricercato, è stato descritto dallo Sprengel e dal Pollini che ne diede benanco una figura nella sua flora (vol. I, tab. I, fig. 1): nella pianta del Pollini alcuni botanici hanno voluto vedere il T. subspicatum P. B., altri il T. Cavanillesii Trin. ossia Avena Loefingiana Cav. Siccome queste due specie non crescono sicuramente nel monte Baldo, e d'altronde la Arundo pygmaea manca nell'Erbario Polliniano, così la pianta di Ciro Pollini viene riferita al genere Trisetum al quale sicuramente appartiene (Parl.), conservando alla stessa la denominazione specifica data dal creatore della specie.↑ T. flavescens(1) P. B. - Avena flavescens Poll.! pag. 38 Vol. 1°
- ζ spiculis maioribus. T. argenteum(1) R. et S. - Avena distichophylla Poll.! Holcus lanatus L.; Poll. - Bambagiona. - Ventolana Semenestrei * a Caprino veronese. - pag. 39 Vol. 1°
Goir. ecc.): la var. γ è sparsa qua e là, ma di preferenza nelle stazioni colline e montane (Goir.). - Aprile-settembre: perenne.↑ H. mollis L.; Poll.? - Indicato da Pollini nel monte Baldo lungo la strada dei Lumini; ma sino ad oggi non fu rinvenuto né in questo!, né in alcun altro luogo della Provincia: del resto nell'Erbario Polliniano la scheda H. mollis è corretta in H. lanatus, e l'esemplare raccolto nella stazione ora citata spetta alla var. γ della specie precedente.↑ Melica Magnolii(1) Gren. et Godr. - M. ciliata Poll. et
auct. non L. M. nebrodensis(1) Parl. - Scoperta in una siepe a Vendri in Valpantena (Goir.), probabilmente crescerà anche in altri punti. - Giugno: perenne.↑ M. uniflora Retz.; Poll. - Nei luoghi selvatici e rupestri delle zone collina e montana, più raramente in quelle più elevate: presso Arco (Perini); nel monte Baldo alla Corona (Poll.), sopra Avio (Gelmi), ai Dossioi (Facch.) ; ad Albizzano nei colli benacensi; Alcenago nella Valpantena; nella valle di Squaranto sopra la Rocchetta bassa (Goir.); nel monte Trezzolan (Tonini!). - Giugno-luglio: perenne.↑ M. nutans L.; Poll. - Luoghi boschivi, selvatici ed anche rupestri, ma piuttosto umidi, dall' Alto Agro Veronese alla zona alpina; però non può dirsi pianta volgare (Segu., Poll., Ambrosi, Hausmn., Goir.): così, p . e., nell'Alto Agro Veronese a Bosco Mantico (m. 82, Goir.), nel monte Baldo in Noveza (m. 1450, Goir.). - pag. 40 Vol. 1°
Dalla seconda metà di marzo ad agosto secondo la altitudine: perenne.↑ Tribus 11. - Festuceae.
Catabrosa aquatica P. Beauv. - Il sig. Perini scrive che questa poacea, assai rara nell'Italia settentrionale, è stata trovata da lui nelle paludi circonvicine a Torbole, e presso le sponde settentrionali del Garda.↑ Glyceria acquatica(1) Wahlb. - Poa acquatica Poll.! - Melina. G. plicata(1) Fries. - Poa fluitans Poll. pro parte. G. fluitans R. Br. - Rara, in unione colla precedente: nelle basse di S. Michele (Goir.), e probabilmente altrove.↑ G. loliacea Godr. - Rara: luoghi erbosi nei dintorni di Verona (Goir.). - Estate: perenne? È ritenuta una forma ibrida; Festuca elatior x Lolium perenne.↑ Sclerochloa dura P. Beauv. - Rara: in Verona a Pradavalle e nello stradone S. Antonio, fuori porta Vescovo, a destra uscendo di città pag. 41 Vol. 1°
lungo la strada di circonvallazione, fuori porta Palio al margine di un fosso lungo l'antica strada per Croce Bianca (Goir.). Aprile-giugno: annua.↑ S. rigida(1) Panz. - Poa rigida Poll.! - Erba montagnola*. Poa annua L.; Poll. var. α - Erba per i gati *. P. supina Schrad. - P. annua var. β Poll. - Luoghi erbosi ed anche rupestri delle zone alpina e subalpina: nel monte Baldo in Cerbiol, Prazagano, Basiana, Ime, Valgrande; nei monti Lessini ai Trachi, Podesteria; in Campobrun ecc. (Goir.). - Aprile-settembre: perenne!↑ P. alpina L.; Poll. Poniol*, Paniol*, Corteline*, Trussoli. pag. 42 Vol. 1°
Lessini, dei monti Posta, Campobrun, Zeola ecc. (Seg., Poll.!, Ton.!, Mang.!, C. Mass.!, Goir. ecc.) si incontrano frequentissime tanto la forma tipica con le sue numerose variazioni, quanto la β: la var. γ qualche volta scende verso stazioni più basse seguendo il corso dei fiumi e dei torrenti, talchè fu raccolta nelle sabbie dell'Adige a Verona (Goir.): la var. δ non è infrequente e qualche volta cresce in prossimità della vera P. minor Gaud., e presenta una forma vivipara ed una seconda flavescens; nel monte Baldo al Sassetto, cima di val dritta, Artillon, Ime, ecc. e così pure al monte Posta (Goir.). - Maggio-settembre: perenne.↑ P. caesia(1) Sm. (an potius P. alpina γ intermedia Ambr., P. sclerocalamos Facch.?) - Rara in monte Baldo in luoghi sassosi nelle valli alpine delle pietre e delle buse nonché in Mon-maor (Goir., C. Mass.). - Agosto-ottobre: perenne.↑ P. bulbosa L.; Poll. var. α! - Poniol*, Paniol*, Corteline*, Trussoli*. P. laxa Haenke?? - I sig. De Visiani e Saccardo, nel loro Catalogo, probabilmente sulla fede di autori che scrissero di piante venete, indicano questa specie vivente sulle cime elevate del monte Baldo: ma difficilmente potrà quivi rinvenirsi, essendo questa poacea ritenuta propria, esclusivamente, alle formazioni granitiche, delle quali nelle nostre prealpi non si ha pag. 43 Vol. 1°
traccia: anche noi ne abbiamo fatto ricerca sin dal 1870 dopo che consultammo il catalogo ora ricordato; e tanto sul monte Baldo, quanto sui monti Posta e Campobrun, raccogliemmo forme che riferimmo allora a P. laxa Haenke, ma che studi posteriori dimostrarono appartenere o alla P. alpina var. minor Koch, ovvero alla vera P. minor Gaud., come sentenziò l'illustre prof. A. Hackel al quale comunicammo i nostri esemplari.↑ P. minor Gaud. - Non rara nei pascoli e nelle rupi elevatissime di monte Baldo, colma di Valbrutta, al Telegrafo, cima di val dritta, Sassetto, Altissimo di Nago ecc. ed in tutte le valli alpine che ne solcano il fianco occidentale, e così pure nei monti Campobrun, Posta ecc. (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ P. pumila Host. ? - Si riferisce a questa specie una Poa rinvenuta in monte Baldo nella valle alpina delle pietre (settembre 1873) dietro la descrizione che dà della stessa il Koch: ad ogni modo dubitativamente non avendo avuto modo di esaminare esemplari autotipi della pianta dello Host. (Goir.).↑ P. violacea(1) Bell. - Festuca pilosa Hall., Poll.; F. poaeformis Host., Poll. herb.! pag. 44 Vol. 1°
P. compressa L.; Poll.! P. nemoralis L.; Poll.! - Rara in Campo marzo di Verona nelle sabbie depositate dall'Adige nel 1882 (Goir.); è più abbondante nella collina e cresce copiosissima in tutti i monti nei quali sale sino alla zona alpina nel monte Baldo, nei Lessini ecc. (Segu., Poll., Ton. !, Mang.!, C. Mass.!, Goir. ecc.). Nei luoghi selvatici boschivi e rupestri, nelle siepi, nei pascoli, sui muri, nelle ghiaie ecc. si incontrano le forme o varietà: vulgaris, tenella, firmula, rigidula, coarctata, glauca, variegata, flavescens, violacea, subuniflora, montana, oligostachya, ed inoltre: P. pratensis L.; Poll.! - Fienarola. - Spighete*, Cortelina, Trussoli. pag. 45 Vol. 1°
- β latifolia Rchb. P. trivialis L.; Poll. ! Eragrostis pilosa P. B. - Poa pilosa Poll.! - Panizela*. - Specie eminentemente polimorfa: la forma tipica, con le innumerevoli variazioni o varietà, cresce nei campi coltivati, nelle aiuole dei giardini, al margine dei fossi, lungo le vie e le strade, tanto nei luoghi abitati come al di fuori ecc. (Segu., Poll., Font., Goir.); e si incontra dal piano alla collina e non manca nella zona montana, p. e. nel monte Baldo lungo la strada da Brentino alla Corona (Poll.) e da Caprino a Spiazzi (Goir.). - Luglio-ottobre: annua.↑ pag. 46 Vol. 1°
E. poaeoides(1) P. B. - Poa ertagrostis Poll.! - Panizela*. E. major(1) Host. - Poa megastachya Poll. - Gramignone. - Panizela*. - Briza minor L.; Poll.? - Gramen phalaroides minus locustis parvis, paniculis non expansis Segu.? - Il Seguier scrive che questa poacea cresce nei pascoli della Valpantena presso Grezzana; ma la stessa non vive né in questo, né in qualunque altro punto del Veronese!, e secondo ogni probabilità, come opina anche il Pollini, la pianta del Seguier indica una delle forme della specie che segue.↑ B. media L.; Poll.! - Tamburini. - Paiola *, - nel monte Baldo. pag. 47 Vol. 1°
- δ spiculis ovalibus. B. maxima L.; Poll. - Sonaglini. - Tremolina, Erba tremolina. - È coltivata nei giardini come pianta ornamentale, e quindi qualche volta si incontra sporadica negli orti e nelle macerie: ad ogni modo Seguier la indica in Valpantena presso Grezzana, ove però oggidì certamente non cresce!↑ Dactylis glomerata L.; Poll.! Mazzolina. - Mazadego, Mazego*, Vergheta*, Spigheta*. pag. 48 Vol. 1°
le β e γ crescono assieme alla forma tipica nel monte Baldo alla Corona, alla Ferrara, in Noveza, ai Lumini, Valsecca, S. Marco ecc.: la δ nei prati e pascoli qua e là, p. e. a Verona lungo l'Adige, nel monte Baldo alle sue falde presso Brentino, alla Ferrara, in Noveza ecc.: ε presso Verona al Pestrino: rarissima, nelle rupi sopra Quinzano: η lungo l'Adige in Verona: ϑ, rarissima, in monte Baldo presso le Fraine di sopra (Goir.). - Aprile-Settembre: perenne.↑ Cynosurus cristatus L.; Poll. ! - Nei prati della intera Provincia, dalla pianura e dai colli alla zona alpina di tutti i monti (Segu., Poll., Font., Masè!, Mang. !, Facch., Rigo! ecc.). - Maggio-settembre: perenne.↑ C. echinatus L.; Poll. - Covetta, Ventolana. - Al margine dei campi, nei seminati, nei luoghi sterili, lungo le vie ecc. ma certamente meno frequente di quello che fosse ai tempi di Seguier: nella pianura veronese presso il Vallone (Poll.) e Roverchiara (Poll., Tonini !); nella collina alla Mosella (Goir.); in Verona a piedi del palazzo Barbieri (Goir.); alle rive del Garda presso Castelletto di Brenzone (Rigo!) ed a Gola. (Facch.). - Aprile-luglio: annua.↑ Koeleria Pers. Sect. 1. Airocloa Link. - K. cristata Pers. K. eriostachya Pančic (a. 1855). - K. carniolica Kemer (a. 1867); K. cristata β cinerea Goir.! - Nelle rupi e nei pascoli elevati dei monti, ma piuttosto rara: nel monte Lobia al confine del Veronese col pag. 49 Vol. 1°
Vicentino (Goir.); nei Lessini veronesi in Malera (C. Mass. !); nel monte Baldo al Coal santo (Huter), Valbrutta, cima di Valdritta, Sassetto ecc. (Goir.). - Il Rev. Huter segnalò per il primo questa bella specie nella regione veneto-trentina ed è detto (Oestereichische Botanische Zeitschrift ecc.) al Col santo in monte Baldo: ma invece di Col santo si deve leggere Coal santo (Coal corruzione di Covolo o riparo sotto rupe): sta però il fatto che molte carte per la stolta mania di mutare o italianizzare i nomi locali portano scritto invece di Coal santo, Col santo, monte, come è noto, situato nel distretto di Roveredo a sinistra dell'Adige. - Luglio-settembre: perenne.↑ K. gracilis(1) Pers. - K. cristata auct. non Pers. - Festuca cristata Poll. fl. non herb. ! pro parte? K. splendens Presl.? - Si riferisce, dubitativamente però, a questa specie, che è la K. grandiflora Bertol., una forma raccolta alle falde dei Lessini, ad autunno innoltrato, nel luogo detto Montesel nel monte Zovo (Goir.).↑ Sect. 2 Lophochloa Rchb. - K. phleoides(1) Pers. Festuca cristata Poll. ex herbario ejus!; fl. ver. exclus nonn. syn. et icon. an pro parte? pag. 50 Vol. 1°
- α minor: typica. Molinia coerulea(1) Munch. (Moench - n.d.c.) - Melica coerulea Poll. ! - Lupia*, Lopia*. pag. 51 Vol. 1°
- γ arundinacea panicula flavescente. M. (Diplachne P. B.) serotina(1). M. et K. - Festuca serotina Poll.; Gramen loliaceum serotinum panicula expansa Segu. pl. Ver. III, cum. ic. t. 3. f. 2. pag. 52 Vol. 1°
specie di Isosoma (C. Mass.), a Vico presso Tregnago (C. Mass.), a Castelletto di Brenzone, a Piore di monte Baldo e presso Grezzana (Goir.). - Settembre-ottobre: perenne.↑ Festuca L. excl. sp.; E. Hackel Monographia Festucarum Europaearum. - Nella compilazione dell'elenco delle forme veronesi appartenenti al genere Festuca, si sono seguiti l'ordine ed il modo di distribuzione addottati dal signor E. Hackel nella classica sua monografia, conservandone la numerazione ed i segni: sono ricordate esclusivamente le forme per le quali non si ha dubbio alcuno di determinazione, e che per la maggior parte sono state rivedute ed annotate da l'illustre Prof. di St. Poelten.↑ Sect. I Ovinae Fr. - Spec. 1. - F. ovina L. senso ampliss. pag. 53 Vol. 1°
a Riva (ex Hackel), nel monte Baldo e nei Lessini (Goir.). pag. 54 Vol. 1°
corrispondono a campioni baldensi che io ho comunicati al signor Hackel e da questi determinati nel modo che segue: pag. 55 Vol. 1°
Subvar. γ vulpioides. - Pascoli di monte Tondo ed altrove assieme alla var. α. pag. 56 Vol. 1°
Vaccara ecc. ecc. in unione ad una sotto varietà - subvar. longearistata Hack. in lit., - ed alla forma alpestris (F. nigrescens Lam.). - Ciro Pollini ha considerato come varietà o forme della sua F. duriuscula, F. heterophylla, F. rubra, F. fallax: esemplari raccolti nel monte Baldo che si conservano nel suo Erbario col nome di Festuca glauca, non lasciano dubbio alcuno a tale riguardo!↑ Sect. II. Bovinae Fr. - Spec. 12. - F. elatior L. senso
ampl. pag. 57 Vol. 1°
Subvar. δ spuria. - Vaio di Squaranto. - Alla sotto var. antecedente è probabilmente da ascriversi F. oryzetorum Poll. fl. ver. I, tab. 1, f. 2.: l'unico e malandato esemplare che si conserva nel suo erbario non permette un giudizio assoluto.!↑ Sect. III. Subbulbosae Nym. - Spec. 15. - F. spadicea. L. senso ampl. Sect. IV. Variae. - Spec. 17. - F. varia Haenke sens. ampl. pag. 58 Vol. 1°
Subsp. IV. pumila. Vulpia ligustica Lnk. - Rarissima. Nella val d'Adige a sud della Chiusa: nel binario ferroviario fra le rotaie, forse accidentalmente, nel maggio dell'anno 1884 (Goir.). - Annua.↑ V. pseudomyuros(1) Soy-Willm. - Festuca myuros Poll. pag. 59 Vol. 1°
presso Quinzano ed al fortilizio di Montorio, ecc. (Goir.). - Maggio-luglio: annua.↑ V. myuros(1) Rchb fl. exc. non Gml. - V. ciliata auct.
plur.; Festuca ciliata Poll.! Bromus Parl. - Sect. l. Eu-bromus. - B. sterilis(1) L., Poll. - Forasacco. - Spighete*. - B. maximus(1) Desf. - Squala. - Cresce copiosamente in tutta la Provincia dalla pianura alla collina, sui muri, sui tetti, lungo le vie, sulle rupi, nei seminati: così p. e. nell'Arena di Verona, nei fossi che circondano la città ecc.; al castello di Valeggio ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: annuo.↑ B. Gussonei(1) Parl. - B. maximus Desf. var. Gussonei Parl. B. rigidus(1) Rth. - Non comune: cresce promiscuamente a B. maximus in Verona, segnatamente fuori Porta Vittoria. (Goir.). - Maggio-giugno: annuo.↑ B. tectorum(1) L. - Raro: luoghi arenosi e sterili. Nei fossi della città di Verona fuori Porta Palio, nei pag. 60 Vol. 1°
seminati in Campomarzo, nelle ghiaie e sabbie dell'Adige, tra i ciottoli presso Tombetta (Goir.). Maggio-giugno: annuo.↑ B. matritensis(1) L. - Forasacco. Sect. 2. Festucaria Gren. et Godr. - B. asper(1) L. ; Poll. - B. erectus(1) Huds. - Ventoline*, Lupia *. B. condensatus Hackel! - Ventoline*, Lupia*. pag. 61 Vol. 1°
- δ monstrosus. Serrafalcus (Parl.) secalinus(1) Bab. - Bromus secalinus L.; Poll. - Ventolana. -. Ventolana*, Biava o Vena salvega*. S. (Bromus Schrad.) commutatus(1) Bab. pag. 62 Vol. 1°
S. (Bromus L.) racemosus(1) Parl. S. mollis Parl. - Bromus mollis(1) L.; Poll. - Spigolina - Vena salvega * S. arvensis(1) Parl. - B. arvensis L.; Poll. - Ventolana. -
Ventolana, Ventoline*. S. (Bromus L.) patulus(1) Parl. - Non comune, nei campi, lungo le vie e nei luoghi rupestri: alle falde del monte Baldo a Lubiara, ai Lumini ecc.; presso Verona a s. Martino e Vago; ad Olivè nella collina di Montorio; alle falde dei Lessini a Romagnano, nel pag. 63 Vol. 1°
monte Zovo, e nella valle d'Illasi a Badia Calavena (Goir.). - Giugno-settembre: annua.↑ S. squarrosus Bab. - Bromus squarrosus L.; Poll. Tribus 12. - Triticeae.
Lolium. - Sect. 1. Eulolium Gren. et Godr. - L. perenne L. - Loglierella. - Loiarol*, Erba formentina*, Loio pereno*, Largheta, Loiessa. pag. 64 Vol. 1°
ai Piombi, presso s. Anna d'Alfaedo: la ε, qua e là in luoghi erbosi; in Verona e suoi dintorni, nel Collegio Angeli, Campomarzo, Tombetta, Tomba; al confine del Veronese col mantovano (Masè!); nei Lessini presso Grezzana ed a Giazza: a Spiazzi nel monte Baldo: η rarissima a Giazza: ζ una sola volta a Spredino sopra Grezzana (Goir.).- Aprile-ottobre: perenne.↑ L. italicum(1) Al. Br. - L. perenne var. γ Poll.!; L. Boucheanum Tonin. in exsic.! L. multifiorum(1) Lam. - L. perenne var. δ Poll.! L. rigidum Gaud. - L. strictum Presl. pag. 65 Vol. 1°
prati, fra le messi, qualche volta in unione alla specie precedente, nella Valpantena, Montecchio, Maso, Monteforte (Goir.). - Aprile-giugno: annua.↑ Sect. 2. Craepalia Schrank. - L. temulentum L. - L. temulentum var. mutica et aristata Poll. herb. ! - Loglio, Zizzania. - Loio, Sizania*: notando che qui sul mercato dei grani si dà il nome di Sizania, Zizania ai semi di tutte le piante che si trovano mischiate al frumento che è posto in commercio. Nardurus unilateralis(1) Boiss. Gaudinia fragilis(1) P. B. Brachypodium pinnatum P. B. - Festuca pinnata Poll. - Cortelina*. pag. 66 Vol. 1°
Comunissimo nei luoghi soleggiati, nelle rupi, nei boschetti, nei cespugli dalla pianura alla zona montana (Segu., Poll., Font. ecc.) : la var. β, rara, in monte Baldo alle Giare di Valbrutta; e la var. γ al Bosco Mantico, colle delle Ungherine, Quinzano, Cerro veronese, la Ferrara di monte Baldo (forma foliis angustioribus) ecc. (Goir.) - Maggio-agosto: perenne.↑ B. sylvaticum R. et S. - Festuca gracilis L., Poll. -
Cortelina*. B. distachyon(1) R. et S. - Festuca distachya Poll. - Il Pollini scrive di avere incontrato una sola volta questa specie nella collina di Soave veronese: incontro probabilmente accidentale; oggidì certamente la stessa non si rinviene in quella stazione!.↑ Agropyrum caninum(1) R. et S. - Triticum caninurn Poll. excl. primo ex duobus syn. Segu. pag. 67 Vol. 1°
(Poll., Goir.), Boschi di Ime (forma nemorosum): la var. β in monte Baldo nella val Vaccara, al Mandrian Coste dell'Artillon, via dei Boai (forma rupestre), la Corona con una forma spica gracili subulata: la var. γ, rara, in monte Baldo alla Ferrara ed alla Corona e nei Lessini a Salaorno presso Velo: la δ rarissima, in monte Baldo alle Giare di Valbrutta (Goir.). - Luglio-settembre: perenne.↑ A. (Triticum L.) repens(1) P. B. - Triticum repens var. α Poll. Caprinella, Gramigna. - Gramegna, Erba cortelina*. - pag. 68 Vol. 1°
Isosoma graminicola Gir. (C. Mass.). - Giugno-settembre: perenne.↑ A. (Triticum Desf.) glaucum(1) R. et S. - Triticum intermedium var. α Poll. et excl. syn. Nocc. et Balb.! - A. Goiranicum(1) Vis.!; Goir. spec. ecc. t. 1. fig. Secale cereale L.; Poll. - Segala. - Segàla. pag. 69 Vol. 1°
Triticum villosum(1) P. B. - Secale villosum L.; Poll.! È stato raccolto dal botanico francese Lorej e da Ciro Pollini in aridis locis statim ab urbe Verona meridiem versus (maggio 1810, Poll. herb.!): ma oggidì questa poacea è scomparsa dal Veronese!.↑ T. vulgare Vill. Poll. pag. 70 Vol. 1°
senza resta; campagnolo. - II. Frumenti primaverili: frumento toscano; marzuolo nostrano; berdianska. Aegilops ovata(1) L.; Poll. ex herb. ejus! - Cerere, Grano delle formiche. - Luoghi aridi e secchi, lungo le vie, nei seminati (Calc., Pona, Seg., Poll., Font., Mang.! ecc.): comunissimo nei dintorni di Verona ed in tutto l'Alto Agro Veronese, non manca nella bassa pianura; nella Valle di Caprino (Poll.); colle delle Ungherine, Parona, Vendri, Novaglie ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: annuo.↑ Ae. triaristata(1) W. - Quasi sempre in unione al precedente negli stessi luoghi e nella stessa. epoca.↑ Tribus 13. - Hordeae.
Hordeum vulgare L.; Poll. - Orzo. H. hexastichon L.; Poll. - Orzo maschio. - Orzo. - Maggio-giugno: annuo. Coltivato.↑ H. distichon L.; Poll. - Orzola, Scandella, Orzo di Galazia. - Scandela, Scanderla. pag. 71 Vol. 1°
- β nudum (Ard.). - Orzo nudo, Orzo mondo, Orzo di Siberia - Maggio-giugno: annuo. Coltivato.↑ H. murinum L.; Poll. - Erba codola. - Orzi mati*. Tribus 14. - Rottoboelieae.
Psilurus nardoides(1) Trin. - Rottboellia monandra Poll. ! - Erba setolina. Nardus stricta L.; Poll.! - Cervino - Sermion*, Sirmion*. pag. 72 Vol. 1°
e così pure si trova in Cerbiol, Gambon ecc. Cresce forse più copiosamente nei monti Lessini (Segu.): e lungo tutta la catena dai pascoli di Malera, Gaibana, Tomba, Sparaver, Gasperine, Podesteria, Castel Gomberto, Sega si propaga a quei più bassi di Spiazzoi, Velo, Trachi, Chiesonuova ecc. Si trova pure nei pascoli dei monti Posta, Campobrun ecc. La var. β in Cerbiol (Goir.), - Maggio-agosto: perenne.↑
FAMILIA II. - CYPERACEAE.
Tribus 1. - Cypereae. Cyperus L. - Sect. 1. Pycreus P. B., - C. Monti(1) L. fil.; Poll. - Mazza cavallo, Triangoli*. C. flavescens L. ; Poll. - Bottoncino. pag. 73 Vol. 1°
è rara nella zona montana, p. e. alle falde settentrionali del monte Baldo verso Tierno, Castion e Brentonico (Poll., Ambr.): il Pollini scrive (Viag.) di averlo osservato in questo monte alle Acque Negre e Campion, ma la stazione sembra troppo elevata, La var. β cresce gregaria sul finire dell'estate nei luoghi i quali durante parte dell'anno sono rimasti coperti dalle acque: in val d'Adige presso Ceraino, al di là del porto volante di s. Pancrazio a Verona, presso Torri alle sponde del Garda (Goir.). - Giugno-ottobre: annuo e bienne.↑ Sect. 2. Eu-cyperus - C. fuscus. L.; Poll. C. glaber L.; Poll. - Giunco veronese Bertol. - Mosca*, Lancia*, Rampin*, denominazioni proprie ai risaioli in qualche punto della bassa pianura. pag. 74 Vol. 1°
- α elatior. Forma typica. C. difformis L.; Poll. - Spade*, Spadoni*, così da un risaiolo a Vigasio! - Raro: nelle risaie; Palù (Poll.) ; Legnago (A. Mass.!); Arcole, Belfiore, Campalto, Isola della Scala, alla Zambonina e Brigafatta presso Vigasio (Mang.!, Rigo, Goir.), Casteldario Mantovano (Masè!): eccezionalmente alla destra d'Adige presso al passo volante di s. Giovanni Lupatoto in un luogo innondato nel settembre 1882 (Goir.). - Luglio-ottobre: annuo. Introdotto probabilmente dalle Indie orientali per causa della coltivazione del riso (Poll., Parl.).↑ C. esculentus L.; Poll. - Trasi Matth.; Trasi o Cipero dolce Pona. - Babbagiggi, Dolcichini - Dolzolini, Ziperi, Mandole de tera. - pag. 75 Vol. 1°
né da Seguier, né da Pollini, né da altri. Sino a pochi anni addietro veniva coltivato nei giardini per i tuberi: la signora Antonietta dal Covolo Mestre lo introdusse a Costoli di Valpantena ove è scomparso.↑ C. glomeratus L.; Poll. C. longus L.; Poll. - Cipero odorato, Quadrelli. - Cavallina, Mazzacavallo, Quadroto*. Schoenus ferrugineus L. - Nei luoghi palustri delle alpi veronesi (Vis. e Sac. cat.)?↑ S. nigricans L.; Poll. - Luoghi umidi e paludosi della pag. 76 Vol. 1°
Provincia: alle sponde del Garda a Malcesine, Torri, Garda, Lazise, Peschiera (Poll., Font., Rigo, Porta!); rive del Mincio al Borghetto di Valeggio (Poll., A Mass.!); prati umidi presso Isola della Scala (Poll.); in luoghi torbosi a Vacaldo presso Vigasio (forma humilis: Goir.); alle falde orientali di monte Baldo lungo la strada tra Rivalta e Brentino (forma luxurians: Goir.): il Pollini lo indica pure in monte Baldo a Campion ed alle Acque negre (m. 1300-500).
Tribus 2. - Rhyncosporeae.
Cladium Mariscus H. Br. - Schoenus Moriscus Poll. - Scarzone. - Fossi e paludi nella Provincia; però non può dirsi specie volgare: lago di Garda, presso Torbole (Leybold, Gelmi), presso Lazise alla Mora, alla Donzella ecc. (Font., Rigo); nella bassa pianura nelle Valli di Macacari (A. Mass!), Isola della Scala (Poll., A. Mass.!, Goir.) ecc. - giugno-agosto: perenne.↑
Tribus 3. - Scirpeae.
Blismus compressus Panz. - Scirpus caricinus et S. caricis Poll. pag. 77 Vol. 1°
basse; a Peschiera e Lugana alle rive del Benaco ed al Pestrino presso Verona (Poll. viag. et. fl.); in riva all'Adige presso la Chiusa, Ceraino, Dolcè e nelle sabbie umide del fiume fra s. Michele e Giarone (Mang.! Goir.): la var. β in riva all'Adige presso l'antico porto di s. Pancrazio (Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ Eleocharis palustris R. Br. - Scirpus palustris var. α Poll.! - Cavolaia. - Zuncoli*, Lancia*. E. uniglumis Link. - Luoghi paludosi ed umidi dal piano alla zona subalpina, ma non comune: nelle ghiaie e sabbie umide dell'Adige al Pestrino (Poll. ex herb. ejus ubi confusa cum specie antecedenti !)! sotto s. Michele veronese, nelle vicinanze di Peschiera (Goir.); paludi e risaie presso Vigasio (Rigo, Goir.); prati paludosi sopra Torri del Benaco (Rigo!); in monte Baldo nelle pozze di Basiana (Goir.); nel monte Bolca alla selva dei Cracchi (A. Mass. sub Scirpo palustri !). - Giugno-agosto: perenne.↑ E. atropurpurea β minor Kunth. - Scirpus Lereschi Thom. - Rara presso Verona: scoperta primieramente nell'estate dell'anno 1873 in un acquitrino detto le Buse in Campomarzo a monte dell'argine sul quale passa la ferrovia: nelle sabbie umide pag. 78 Vol. 1°
depositate dall'Adige, a destra del fiume, presso il passo volante di s. Pancrazio, e nel letto stesso del fiume presso a s. Michele (Goir.). - Agosto-settembre: annua.↑ E. acicularis(1) R. Br. - "Cum typica saepe occurrit forma fluitans Murr.!". Scirpus acicularis Poll. !. - Capitelli. - Nei luoghi paludosi od innondati, nelle risaie, nelle acque stagnanti ecc. dalla pianura alla zona subalpina: presso Vigasio (Goir.), Lazise e Cisano (Font. !), Peschiera (Poll., Rigo); nel monte Baldo nelle pozze di Basiana, Ime, Valfredda (Poll!., Goir.); nel monte Bolca nella selva dei Cracchi (A. Mass.!) : assieme alla forma tipica si incontra qualche volta la varietà filiformis Saut. - Giugno-settembre: annua?.↑ Fimbristylis annua R. et S. - Scirpus annnuus Poll. ex parte ex cl. plerisque syn! F. dichotoma Vahl. - Scirpus annuus Poll. ex parte excl. plerisque syn! - Luoghi paludosi, umidi, innondati ecc. Nella intera pianura e nell'Alto Agro Veronese: nelle vicinanze di Verona a Montorio alle sponde del Fibio e del Fiumicello (Poll., A. Mass., Goir.); s. Michele, Centore, Giaron ecc.; lungo la sponda destra dell'Adige al Pestrino e al passo volante di s. Pancrazio ecc.; alle rive del Bussè; presso Isola della Scala, Bovolone, Legnago, Aselogna (forma luxurians!) ecc.; a Vigasio, in società con la specie precedente (forma umbella depauperata!) (Goir.); a Valeggio (Rigo); nella Val d'Adige alle falde del monte Pastello presso Ceraino (Rigo, Goir.). - Agosto-ottobre: annua.↑ pag. 79 Vol. 1°
Scirpus coespitosus(1)L. ? - Carlo Tonini, (Tent. mant. ecc.), scrive di aver ricevuto questa pianta da un erbaiolo, probabilmente il Pelizzoni, il quale la avrebbe raccolta in monte Baldo fra le erbe di Valfredda non lunge dalla fossa ave si abbeverano gli armenti.↑ S. setaceus(1) L.? - Raccolto da Carlo Tonini (conf. Tent. mant. ecc.) in un rigagnolo vicino a Grezzana. - Nè di questa né della precedente specie fu possibile trovare traccia nelle località indicate dal chiarissimo botanico veronese. S. supinus L. - Nei luoghi paludosi od umidi o rimasti per qualche tempo ricoperti dalle acque; però non è pianta comune: nelle risaie a Settimo di Buttapietra (Mang.), Vigasio (Clementi, Mang,!), Isola della Scala e Bovolone (Rigo) ; nel prato della Valle presso Torri del Benaco, dopo le straordinarie piene del lago negli anni 1872 e 1876 (Rigo!); nella Val d'Adige al disopra di Ceraino alle falde del monte Pastello (ottobre 1873) in un luogo rimasto per qualche tempo ricoperto dalle acque (Goir.); da ultimo (ottobre 1883) in Campo Marzo di Verona, in un sito che, per la piena d'Adige dell'anno antecedente, era stato innondato. - Luglio-ottobre: annuo.↑ S. supinus(1) L. - Nei luoghi paludosi od umidi o rimasti per qualche tempo ricoperti dalle acque; però non è pianta comune: nelle risaie a Settimo di Buttapietra (Mang.), Vigasio (Clementi, Mang,!), Isola della Scala e Bovolone (Rigo); nel prato della Valle presso Torri del Benaco, dopo le straordinarie piene del lago negli anni 1872 e 1876 (Rigo!); nella Val d'Adige al dissopra di Ceraino alle falde del monte Pastello (ottobre 1873) in un luogo rimasto per qualche tempo ricoperto dalle acque (Goir.); da ultimo (ottobre 1883) in Campo Marzo di Verona, in un sito che, per la piena d'Adige dell'anno antecedente, era stato innondato. - Luglio-ottobre: annuo.↑ S. mucronatus(1) L.; Poll. - Giunco. - Pori, Paera, Lancia*. S. lacustris(1) L.; Poll. - Nocco, Giunco da stoie. - Zuncolo. pag. 80 Vol. 1°
qua e là colla specie. - Maggio-giugno-ottobre. Adoperasi a fabbricare stuoie.↑ S. Tabernaemontani(1) Gml. - Raro: nella val d'Adige presso Ceraino e nella valle dell'Alpone presso Monteforte (Goir.); lago di Toblino (Leyb.). - Settembre-ottobre: perenne.↑ S. Pollichii(1) Gren. et Godr. - S. triqueter Poll. et auct. mult. non L. - Pori, Paera. - Frequente, con le sue numerose varietà, nei luoghi paludosi e nelle risaie dell'alta e bassa pianura veronese; presso Verona lungo l'Adige e nei fossi fuori Porta Vescovo; al lago di Garda a Peschiera. e Lazise (Poll., Rigo, Goir.). - Fine di estate ed autunno: perenne.↑ S. Holoschoenus(1) L.: Poll. var. α. Giunco. - Zuncolo*. S. maritimus(1) L. - Erba nocca. - Pori, Paera, Mosca, Sparaela, Triangoli*, e sul monte Baldo Careza*. pag. 81 Vol. 1°
valli d'Illasi, di Cazzano, dell'Alpone (Segu., Poll., Font., Mang., A. Mass., Ambr., Gelm., Goir.). Le stesse forme si incontrano pure sul monte Baldo, essendo state recentemente (26 agosto 1897) raccolte in una pozza presso Salzan (600-700 m.). La var. γ è più rara e fu rinvenuta nella val d'Adige in un boschetto presso Ceraino, in Campo Marzo di Verona, presso Sirmione (Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ S. sylvaticus L.; Poll. - Nei prati e luoghi umidi e paludosi: Verona in Campo Marzo in riva all'Adige, Pestrino, presso S. Pancrazio, s. Michele, ecc. (Segu., Poll., Mang., Rigo, Goir.); a Peschiera; nella val d'Adige. - Maggio-giugno: perenne. (Secondo ogni probabilità lungo il Mincio potrà rinvenirsi S. Michelianus L.).↑ S. radicans Schk. - Rarissimo: rinvenuto da Francesco Fontana in luoghi umidi presso Lazise alle sponde del lago di Garda (sub Scirpo annuo !!).↑ Eriophorum alpinum(1) L. - Luoghi paludosi alpini del veronese (Vis. et. Sacc. cat.)??↑ E. vaginatum L. - Nei campi umidi presso Isola della Scala: così il Tonini (op. c.). Accidentalmente?↑ E. latifolium Hoppe. - E. polystachium Poll. - Zeolin. - Nei prati e luoghi umidi o paludosi dal piano alla zona alpina: presso l'Adige a Giarone, Centore ecc. (Goir.); sponde del Benaco presso Garda (Goir.) e nei prati di Pezoi a Torri ecc. (Rigo); nel monte Baldo alla Lonza, Novezina, Noveza, Acque Negre, Campion, Artillon (Poll., Goir.). - Giugno-agosto: perenne.↑ E. angustifolium Roth.; Poll. - Raramente nella zona subalpina del monte Baldo (Poll.).↑
Tribus 4. - Cariceae.
Elyna spicata(1) Schrad. - Nel monte Baldo (Vis. et Sacc. Cat.) ?↑ pag. 82 Vol. 1°
Hobresia caricina W. - Dietro una annotazione del Facchini, scrive l'Ambrosi, sembra che cresca sul monte Baldo.↑ Carex L. Sect. 1. Monostachyeae. - C. Davalliana L.; Poll. fl. - C. dioica Poll. viag. - Nei prati e luoghi umidi o paludosi: presso S. Michele e S. Martino (Segu., Poll., Goir.); lungo il Mincio presso Valeggio (Poll., A. Mass. !); presso le rive del Benaco, alle Volpare sopra s. Vigilio (Goir.), Torri (Rigo !), Malcesine (Poll.); nel monte Baldo in Pravazar di sotto (Goir.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. rupestris Bell. in All. - Nei pascoli rupestri alpini e subalpini del monte Baldo (Gelmi).↑ Sect. 2. Homostachyeae. - C. baldensis L. Poll. - Erba inverniza, Trepo zentil. - Bellissima Carice trovata la prima volta da J. Bauhin. sul monte Baldo (Gramen junceum e monte Baldo, hist. 2, p. 509): predilige gli ericeti ed i luoghi erbosi, aridi ed aspri delle zone alpina e subalpina dalle quali scende sino alla collina: e così in Pravazar, Valfreda, Bastion, Valbruta, Lonza, Noveza, Acque negre, Artilon ecc., Coal santo, Cima di valdrita, Sasseto, Val delle pietre ecc. (J. Bauhin., Segu., Moren.!, Poll.!, Ton.!, A. Mass.!, Mang.!, Goir. ecc.) e nelle colline intorno al lago di Garda, Campion (Kaeres), presso Limone (Poll.), sopra Riva (Facch.), Torri (Rigo!): sui Lessini nei monti sopra Peri ecc. (Goir.). - Maggio-agosto: perenne.↑ C. vulpina L.; Poll. - Trepo*, Careza*. C. muricata L.; Poll. - Erba lucciola - Trepo*, Erba inverniza*. pag. 83 Vol. 1°
- β virens (Lam.). C. Leersii(1) Fr. - Cresce qua e là in luoghi erbosi con le specie vicine.↑ C. divulsa Good.; Poll. - Trepo*, Erba inverniza*. - Come la precedente.↑ C. paniculata L.; Poll. - Al margine dei fossi specialmente nella alta pianura veronese, però non è pianta comune: nelle vicinanze di Vigasio, presso S. Michele, Centore, Giaron, S. Nazaro, S. Martino, Caldiero ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: perenne.↑ C. teretiuscula(1) Good. - Rara: il dott. Facchini la raccolse in una palude dei pascoli piani sopra S. Giacomo di monte Baldo. - Perenne.↑ C. praecox Schreb. - C. Schreberi Schranck; Poll. C. leporina L. - C. ovalis Good.; Poll. - Luoghi umidi o paludosi dal piano alla zona alpina: nella bassa pianura lungo il Menago (Poll.); presso Verona e nella val d'Adige nelle arene umide lungo il fiume (Goir); nel monte Baldo qua e là dall'Ortigara salendo a Costabella e proseguendo da questa vetta sin oltre la cima di, val Finestra (Seg. Poll.), in Basiana, pag. 84 Vol. 1°
Noveza, Acque Negre, Tredespin: colma di Malcesine ecc. (C. Mass., Goir.); nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass,!); nei Lessini in Maléra, Spiazzoi ecc. (Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ C. echinata Murr. - C. stellulata Good. - Luoghi selvatici umidi, ma non comune: nel monte Baldo presso il Santuario della Corona e lungo la via di Avio (Poll.); nei monti, Lessini agli Spiazzoi in unione alla var. grypos (Schk.) (Goir.). - Giugno-luglio: perenne.↑ C. elongata L.; Poll. - Luoghi palustri della pianura lungo l'Adige, il Fibio, il Menago, la Molinella, il Tartaro ecc.; ma non comune (Poll., Masè!, Goir.) - Aprile-giugno: perenne.↑ C. remota L.; Poll. - Luoghi ombrosi ed umidi nella pianura veronese, nei dintorni di Verona in Campagnola, Basso Acquar, lungo l'Adige in Campo Marzo, S. Michele, Pestrino ecc. (Goir.): s'inoltra pure nelle vallate, p. e. nei prati di Vico presso Tregnago (A. Mass. !). - Maggio-luglio: perenne.↑ Sect. 3. - Heterostachyeae. - C. nigra Bell. in All. - Rara: Luoghi pascolivi e ghiaiosi elevatissimi nel monte Baldo (Ian sec. Bertol.), nelle valli degli ossi, grande, drita (Goir.): nei Lessini nei monti Posta e Campobrun (Goir.). - Agosto-settembre: perenne.↑ C. atrata L.; Poll. var. α - In società colla precedente nel monte Baldo (Moren.!, Hsmn., Goir.), nei Lessini (Goir.), e nella stessa epoca.↑ C. aterrima(1) Hoppe - Ove le due precedenti specie.↑ C. tomentosa L.; Poll. pag. 85 Vol. 1°
Pravazar (Poll., Goir.); ed alle sue falde presso Brentino (Goir.); nel monte Bolca a Vestena (A. Mass.!): la var. β in Campo Marzo ed altrove. - Maggio-luglio: perenne.↑ C. montana L. - C. collina Poll. C. ericetorum Pollich. - Rara: nel monte Baldo nei luoghi erbosi secchi a piedi dell'Altissimo di Nago (Facch.): probabilmente anche in altri luoghi - Aprile-maggio: perenne.↑ C. verna(1) Vill. - C. praecox Jacq.; Poll. var. α. C. longifolia(1) Host. - C. polyrrhiza Wallr. - Non comune. Sul margine dei prati presso s. Michele, pag. 86 Vol. 1°
s. Martino, fuori Porta s. Giorgio a breve distanza dall'Adige ecc. (Goir.). - Aprile: perenne.↑ C. Halleriana Asso. - C. alpestris All.; Poll - Erba inverniza*. - Cresce copiosamente nei luoghi erbosi di tutti i colli della Provincia innalzandosi nei monti sino a toccare la zona subalpina e scendendo qualche volta verso la pianura: così p. e. nel monte Baldo in Basiano (Poll.), ai Masi (Goir.) ecc.; nei monti Lessini sotto ai covoli di Velo (Goir.), nella valle di Illasi a Gazà presso Tregnago (A. Mass.!); nell'alta pianura sui rivoni d'Adige presso al Bosco Mantico (Goir.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. humilis Leys. - C. clandestina Good.; Poll.* - Cresce abbondantemente nei pascoli secchi di tutti i colli veronesi (Poll., Goir.), presso al lago di Garda a Riva, Malcesine ecc. (Poll., Ambr., Rigo!): il Pollini (viag.) la indica nel monte Baldo in Ime, Basiana e lungo la strada dalla Corona a Brentino (Goir.): Abramo Massalongo la raccolse nei Lessini presso Roverè di Velo. - Marzo-maggio: perenne.↑ C. digitata L.; Poll. var. β - Cresce copiosissima nella Provincia veronese ascendendo dai luoghi umidi ed ombrosi qei colli tra il Benaco ed il confine vicentino, insino alla zona alpina del monte Baldo e dei Lessini (Segu., Moren., Poll., Font., A. Mass.!, Goir. ecc.): fu pure rinvenuto nei luoghi innondati dall'Adige in Campo Marzo di Verona (Goir.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. ornithopoda W.; Poll. var. α - C. pedata Poll. viag. - Compare nel monte Baldo e nei Lessini, nei pascoli della regione montana; p. e. nel primo presso al Santuario della Madonna della Corona e diventa abbondante nella regione alpina e subalpina: eccezionalmente fu l'accolto nella pianura veronese, in un luogo erboso presso il Casino a non molta distanza dalle rive dell'Adige (Goir.). - Aprile-luglio: perenne.↑ pag. 87 Vol. 1°
C. pallescens L.; Poll. - Vegeta nei luoghi umidi ed ombrosi dalla pianura alle zone elevate dei monti: presso Verona lungo l'Adige ed al Bosco Mantico; nel monte Pastello; nel monte Baldo; presso S. Anna d'Alfaedo, Chiesanuova ecc. nei Lessini (Goir.); nella valle d'Illasi a Vico presso Tregnago (A. Mass. !); in valle Tramigna presso Cazzano (Goir.) ecc. - Maggio-agosto: perenne.↑ C. striata Good. - Luoghi paludosi ed umidi presso Verona lungo l'Adige ed in tutta la pianura Veronese nei fossati ed alle sponde dei corsi d'acqua.Maggio- luglio: perenne.↑ C. vulgaris(1) Fries. - C. coespitosa Good. - Careza.*
- β alpina Gaud. C. acuta L.; Poll. - Careza*, Paja. - Nei luoghi paludosi, lungo il margine dei fossi e dei corsi d'acqua: in tutta la pianura veronese, nei dintorni di Verona; lago di Garda, val d'Adige, Brentonico ecc. (Segu., Poll., Font., Goir. ecc.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. alba Scop.; Poll. - Bellissima carice che vegeta nei luoghi umidi e selvatici dall'alta pianura alla zona subalpina, dal Garda al confine vicentino: p. e. Bosco Mantico, Malcesine, Zocchi, Tredespin, Brentonico, la Corona, Peri, Fosse, monte Pastello, vaio della Pernise in Valpantena, ai Comerlati presso Velo ecc. (Segu., Poll., Mang., Rigo, A. Mass.!, Goir.). - Aprile-maggio: perenne.↑ C. panicea L.; Poll. - Prati umidi e luoghi paludosi di tutta la pianura veronese: presso Peschiera e lungo il Mincio; nella val d'Adige; alle falde del monte Baldo presso Brentino ecc. (Goir.) - Aprile-giugno: perenne.↑ pag. 88 Vol. 1°
C. nitida(1) Host.; Poll. fl. - C. verna Poll. viag. - Trepo.* C. capillaris L.; Poll. - Sulle rupi e nei pascoli elevatissimi del monte Baldo e dei Lessini ecc.: valle delle pietre, delle buse, vacara, grande, degli ossi, Losana; Coal santo; Costabella; cima di Valdritta; Altissimo di Nago ecc.: Malera; monte Posta, Campobrun; passo della Lora; Zeola ecc. (Segu., Poll., Clementi, Heufier, C. Mass., Goir. ecc.) - Luglio-settembre: perenne.↑ C. glauca(1) Scop.; Poll. C. pendula Ruds.; Poll. - Sala. - Careza.* - Nei fossi e nei luoghi paludosi, ma non comune: raccolta presso al lago di Garda dal Precht, (Hsmn. senza indicazione di luogo), fu pure trovata a Lazise (Font.), Peschiera (Poll., Goir.); e nella pianura veronese a Vigasio, Belfiore, Legnago ecc. (Goir.). - Aprile-giugno: perenne.↑ C. mucronata All.; Poll. - Cresce copiosamente nei pascoli sassosi elevatissimi e nelle fessure delle rupi in tutti i monti dal lago di Garda al confine vicentino pag. 89 Vol. 1°
(Goir.), scendendo dalle zone alpina e subalpina alla montana e venendo quasi a contatto colla collina; talchè si trova in vicinanza di Riva presso Castello (Facch.); in monte Baldo prpsso la Ferrara (800 m.) e a metà circa della strada da Brentino alla Corona (474 m.); nei Lessini a Chiesanova (1104 m.), Giazza (756 m.), presso s. Bartolomeo Tedesco (918 m.) in Valle Orcana ecc. (Goir., Segu., A. Mass. !). - Maggio-settembre: perenne.↑ C. ferruginea Scop. - C. brachystachys Poll. non L. et excl. syn. - Vegeta nei luoghi rupestri umidi e dalla zona montana ascende alla subalpina ed alla alpina nel monte Baldo, nei Lessini e nei monti che ne dipendono (Poll., Mang., Facch., Goir. ecc.). - Giugno-agosto: perenne.↑ C. firma Host. - Pascoli elevatissimi del monte Baldo nelle valli degli ossi, larga ecc., alla cima di Valdrita ecc.; cima di Malera nei Lessini; monte Posta e Campobrun, passo della Lora (Goir.); monte Zeola, Gramolon, Alba (Poll., A. Mass. !). - Luglio-settembre: perenne.↑ C. sempervirens Vill. ; Poll. - C. ferruginea Poll. viag. - Erba inverniza. - Comune in tutti i monti nei pascoli secchi delle zone alpina e subalpina. - Luglio-settembre: perenne.↑ C. flava L.; Poll. - Nei luoghi paludosi, nei prati irrigui, nelle risaie: in tutta la bassa pianura veronese, luoghi innondati dall'Adige presso Verona tanto a destra che a sinistra del fiume, nella val d'Adige presso Ceraino e Rivole ecc. (Goir.); Villafranca Veronese (A. Mass. !) ; Riva al monte Brion (Facch.) ecc . - Maggio-ottobre: perenne.↑ C. lepidocarpa Tausch. - Luoghi acquitrinosi in Campomarzo di Verona (Goir.). - Estate-autunno: perenne.↑ C. Oederi(1) Ehrh. - Luoghi paludosi ed acquitrinosi: dintorni di Verona al di là del passo volante di pag. 90 Vol. 1°
s. Pancrazio ecc., nella val d'Adige presso Ceraino (Goir.), a Peschiera e Sirmione (Facch.). - Estate-autunno: perenne.↑ C. Michelii Host.; Poll. - Frequente sulle colline, in luoghi selvatici boschivi o erbosi, nei pascoli sassosi: Bosco Mantico; colli veronesi sopra Poiano, Quinto ecc., Montorio ecc.; nei Lessini, Saline nei pascoli di s. Moro; nei colli Benacesi ; nella valle di Caprino ecc. (Poll., A. Mass., Mang.!, Precht, Goir.). Maggio-giugno: perenne.↑ C. distans L.; Poll. - Careza. - Comune nei prati e pascoli umidi, luoghi acquitrinosi ecc. nel piano e sui monti: nella bassa ed alta pianura veronese e nei dintorni di Verona lungo l'Adige ecc. (Goir.), al lago di Garda da Peschiera a Torbole (Font., Precht., Goir. ecc.), lungo il Mincio da Peschiera al Borghetto di Valeggio (Goir.), alle falde orientali del monte Baldo presso Brentino e più in alto alla Ferrara (Poll., Goir.), a Piore (Goir.), nella val d'Adige e nella Valpantena, presso Montorio (Goir.), nella val d'Illasi a Cogolo e più in alto sui monti (A. Mass.!) ecc. - Maggio-Luglio: perenne.↑ C. Hornschuchiana(1) Hoppe. - Luoghi acquitrinosi nelle colline moreniche lungo il Mincio specialmente al Paradiso presso Peschiera ccc. (Goir.). - Maggio-giugno: perenne.↑ C. fulva(1) Good. (flava X Hornschuchiana). - Colla precedente.↑ C. tenuis(1) Host. - C. brachystachys Schlanck. - Rarissima: nei monti sopra Giazza e nel monte Baldo in valle degli ossi (Goir.).↑ C. sylvatica Huds. - G. Drymeya Poll. - Luoghi selvatici e boschivi dalla collina alla zona montana e subalpina; ma non è pianta comune: al piede della collina veronese presso Avesa nelle due vallette Borago e Pissacavra; nelle valli di Squaranto, Falcone, pag. 91 Vol. 1°
Anguilla ecc.; nel monte Baldo presso la Corona e secondo Pollini lungo il sentiero di Ventrar (1700 metri) ecc.; nei Lessini a Velo ecc.; presso Riva ecc. (Segu., Poll., A. Mass.!, Facch., Precht, Goir. ecc.). - Maggio-luglio: perenne.↑ C. Pseudo-Cyperus L.; Poll. - In luoghi paludosi, rara se non rarissima!: presso al lago di Garda (Precht); a Vacaldo presso Vigasio (Goir.). - Maggio-luglio: perenne.↑ C. ampullacea(1) Good.; Poll. - Il Pollini scrive di aver trovato questa Carice in vicinanza del passo volante di s. Pancrazio in riva all'Adige presso Verona: ivi, certissimamente, oggidì non cresce e secondo ogni probabilità si tratta di piante avventizie trasportate in quella stazione dalle acque del fiume.↑ C. vesicaria L.; Poll. - Fossi, stagni e paludi; frequentissima nella bassa ed alta pianura veronese, nelle vicinanze di Verona, presso al lago di Garda ecc. (Segu., Poll., Goir. ecc.).↑ C. paludosa(1) Good.; Poll. C. riparia Curt.; Poll. - Caretto, Sala. - Careza, Paja. - Fossi, stagni, paludi, margine dei corsi d'acqua ecc.; sponde del lago di Garda; fossi nella val d'Adige e nell'alta e bassa pianura veronese. - Maggio-luglio: perenne. Insieme a diverse altre carici è adoperata a fare le impagliate per le sedie.↑ C. nutans(1) Host. - Scoperta dal Clementi nel monte Baldo (Parl.), ma da quell'epoca non più rinvenuta da altri.↑ C. hirta L.; Poll. - β hirtaeformis Pers. pag. 92 Vol. 1°
Nei luoghi umidi ed acquitrinosi, al margine dei fossi ecc. si incontrano frequentissime tanto la forma tipica, come la var. β, dal piano alla regione subalpina nel monte Baldo e nei Lessini (Goir.). - Estate-autunno.↑
FAMILIA III. - TYPHACEAE.
Typha latifolia L.; Poll. - Sala, Mazzasorda, Biodo. Melina, Paieroni, Carezoni e, nel monte Baldo, Careze*; le spighe femminili poi secondo i luoghi prendono le denominazioni di, Mortadele, Saladini, Salado*, Salam* - Copiosissima in tutta la Provincia nei luoghi palustri od acquitrinosi, nei fossi, lungo i corsi di acqua, dal confine vicentino alle sponde del Garda, salendo dal piano alle zone subalpina ed alpina; e così si trova in monte Baldo in luoghi umidi ai Lumini e nelle pozze di Salzan, Basiana, Valfredda (Poll. Goir.); nei Lessini sopra Cerbiol, presso s. Anna d'Alfaedo alle Barosse, nel monte Bolca nel laghetto dei Cracchi (Goir.). - Giugno-luglio al piano; agosto-settembre nelle stazioni elevate: perenne. È adoperata, specialmente nella pianura, in unione a Phragmites communis, a costrurre capanne; serve anche di combustibile, per letto al bestiame ecc.: le foglie frequentemente sono impiegate a fabbricare le stoie ed a fare le impagliate delle sedie.↑ T. angustifolia L. excl. var. β; Poll. viag. - T. media Poll. fl. excl. syn. Dec., Smith., Balb. et Nocc. - Stiancia. - In vernacolo gli stessi nomi della specie precedente. pag. 93 Vol. 1°
è meno frequente e meno sparsa: presso Verona fuori porta Pellegrina in una piccola palude detta le Buse (Goir.); alle sponde del Benaco da Peschiera a Sirmione (Poll., Facch., Goir.); al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova presso Casteldario (Barbieri, Masè!, Goir.) ove è copiosissima; in tutte le Valli grandi sì veronesi che ostigliesi, a Legnago ecc. (Goir.); non manca in stazioni più elevate, indicandola il Pollini nelle pozze di Ime e Basiana nelle quali oggidì sembra scomparsa, mentre recentemente fu osservata a Salzan nello stesso monte (700 m., Goir.). - Giugno-luglio: perenne.↑ T. Laxmanni Lepech. - T. minima Funch.; Poll. viag. et fl. ver. III, p. 101 cum. ic. t. I, f. 1.; C. nana. Avè-Lallem. - Saladini*, Mortadele*. - Pianta ordinariamente gregaria: cresce copiosissima, fertile o sterile, nei luoghi palustri, innondati e sabbiosi della pianura veronese, dalle sponde del lago di Garda presso Peschiera, Lazise ecc., dei dintorni di Verona, delle rive e della valle d'Adige (Poll., Font., Ambr., Goir. ecc.). - Maggio-Luglio: perenne.↑ Sparganium ramosum(1) Huds.; Poll. - Biodo, Coltellaccio. - Melina, Paèra, Carezoni*, Cortelassi*. - Nei luoghi paludosi, nei fossi, nelle risaie: è abbondantissimo nella intera Provincia, nella quale dalla pianura sale alla zona subalpina crescendo in monte Baldo nelle pozze di Basiano. (Poll., Goir.). - Maggio-settembre: perenne.↑ S. simplex(1) Huds. excl. var. β; Poll.!. - Rarissimo: nelle risaie Camuzzoni a Villabella presso Sambonifacio (Poll. herb. !), ed in quelle Jacur a Macacari (Masè et Goir.). - Giugno-agosto : perenne.↑ S. minimum(1) Fries. - S. natans auct. non L. - Lago di Garda a Riva nel fosso presso al forte (Facch.). - Luglio-agosto: perenne.↑ pag. 94 Vol. 1°
FAMILIA IV. - NAJADACEAE.
Tribus 1. - Potameae.
Potamogeton L. Sect. 1. Heterophylli. - P. natans L. - Lingua d'acqua. - Lengue*, Lengue de vaca*, Gresse*, Cresse*, Leto dei roschi*, sono le denominazioni che nell'Agro veronese ricevono le specie o forme appartenenti al genere Potamogeton: le stesse, variabili d'altronde da luogo a luogo, vengono date benanco a molte altre piante si acquatiche che terrestri. - Specie variabilissima. Sect. 2. Homophylli. - P. lucens L.; Poll. var. α. - Brasca. pag. 95 Vol. 1°
di Montorio, nel Tartaro ecc. (Goir.), nell'Alpone (A. Mass.!): la var. in unione alla forma tipica. - Giugno-settembre: perenne.↑ P. perfoliatus Segu.; Poll. - Abbondantissimo nel lago di Garda, nel Mincio, a Montorio ecc. (Segu., Poll., Font., A. Mass., Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ P. crispus L.; Poll. - Erba-gala, Manichetti. Sect. 3. Chloephylli. - P. acutifolius Lk. - P. compressus Poll. - Questa bellissima specie cresce copiosissima nel Lago di Garda (Poll., Font.) e nel Mincio (Goir.); nelle acque correnti al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova (Masè!), nei fossi presso Sambonifacio, Arcole, Albaredo ecc. (Goir.). - Giugno-agosto: perenne.↑ P. pusillus L.; Poll. - Erba grata*, Grata*, denominazione data dai risaioli anche ad altre piante palusti. pag. 96 Vol. 1°
P. trichoides Cham. et Schlecht. - Fossi e risaie al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova (Masè!). - Estate: perenne.↑ Sect. 4. Coleophylli. - P. pectinatus L.; Poll. - P. marinus Poll.; Font. Sect. 5. Enantiophylli. - P. densus(1) L.; Poll. - Nelle risaie, e nei fossi tanto della pianura come della collina e non di rado della zona montana vegetano lussureggianti la forma genuina di P. densus L. nonché quella corrispondente a P. settatus L.: quest'ultima in modo specialissimo nelle acque di Montorio allo Squarà presso la Chiesa parrocchiale (A. Mass.!, Goir.) ed al lago di Garda (Font.). - Maggio-agosto: perenne.↑
Tribus 2. - Najadeae.
Zannichellia palustris L.; Poll. - Frequentissima nelle risaie, nei fossi e nei corsi d'acqua in tutta la pianura veronese, nel Mincio ecc. (Goir.). - Maggio-ottobre : perenne.↑ Najas minor Alt; Poll. fl. - Caulinia fragilis Poll. viag. pag. 97 Vol. 1°
(Rigo !): la varietà β nelle risaie in unione alla forma tipica (Masè!, Goir.). - Giugno-agosto: annua.↑ N. gramninea Delile. - Najas et Caulinia alagnensis Poll. excl. syn. Balb. et Nocc. - Nelle risaie a Vigasio (Goir.), presso Villafranca (A. Mass.!). - Giugno settembre: annua.↑ N. major(1) All.; Poll. - Copiosissima nel lago di Garda (Poll., Precht.), Peschiera (Goir.), Lazise (Font.), nei porti di Torri (Rigo!), Malcesine ecc. (Goir.); nel Mincio, nel Tartaro, nella Molinella, nel Fibio e nel fiumicello di Montorio ecc. (Poll., Goir.). - Giugno-settembre: annua.↑
FAMILIA V. - LEMNACEAE.
Lemma minor L.; Poll.! - Lente palustre. - Pavarina, Pioci d'acqua. - Comunissima nelle risaie, e negli stagni e fossi di tutta la bassa ed alta pianura. veronese; sponde del lago di Garda.; pressi di Verona in Campomarzo, s. Michele ecc.; al piede dei colli al Vago, s. Martino, Sambonifacio ecc.; nella valle dell'Alpone dove si trova copiosissima in tutti i fossi presso Monteforte ecc. (Goir.): sale nella zona montana e quindi si trova nel monte Bolca al laghetto dei Crachi (A. Mass.!); nei Lessini al piede del monte s. Viola presso Casale di sotto (Goir.). - Dalla primavera a tardo autunno: perenne. Serve di nutrimento assai gradito ai gallinacei ed alle anitre.↑ L. trisulca L.; Poll. - Pavarina, Erba ranina.* - Nei fossi, negli stagni, nelle risaie ecc.; è più rara e meno sparsa della specie precedente: presso al lago di Garda, a Riva, Torbole, Pacengo, Peschiera (Ambr., Gelm., Poll., Goir.); nei dintorni di Verona in Campomarzo, s. Michele, Centore (Goir.); Caldiero, pag. 98 Vol. 1°
Sambonifacio, Arcole, Monteforte, Legnago, Aselogna ecc. (Goir.); presso Villafranca (A. Mass. !). - Aprile-settembre: perenne.↑ Telmatophace gibba(1) Schleiden. - Lemna Gibba L.; Poll. - Rara: cresce, promiscuamente a Lemna minor ed alla specie seguente, talchè riesce anche assai difficile il rinvenirla: nei fossi al Vago ed alle terme di Caldiero (Goir.). - Perenne.↑ Spirodela polyrrhiza Schleiden. - Lemna polyrhiza L.; Poll. - Pavarina, Pioci d'acqua. - Cresce negli stessi luoghi di Lemna minor e non di rado in unione ad essa; è però meno frequente ed abbondante: presso al lago di Garda in diversi luoghi (Poll., Font., Boni, Goir.) ; nei dintorni di Verona, nei fossi a Guastalla, alle terme di Caldiero, nella bassa pianura veronese ecc. (Goir.). - Primavera-autunno: perenne.↑
FAMILIA VI. - ARACEAE.
Tribus 1. - Dracunculineae.
Arum italicum Mill.; Poll. - Arum majus Veronense et Arisarum Veronensium Lobel - Gichero. - Aro, Lengua de bò, Rogna.* - Cresce lungo le vie, nelle siepi, al margine dei campi e dei fossati, ma può dirsi quasi confinato nella parte della zona pedemontana che, dalla Valpantena si protende alle sponde del lago di Garda a Torri, S. Vigilio, Scaveaghe, Garda, Lazise, Peschiera (Poll., Font., Rigo!, Goir.); nella valle di Caprino (Poll.); nella città di Verona nei giardini in Pradavalle e presso Porta Palio, e nelle sue vicinanze alla Prognela fra il colle S. Dionigi e monte Capro, a S. Rocco e S. Rocchetto, Quinzano, Villa, S. Giuliano, Bossi, Chiesol, Valdonega, pag. 99 Vol. 1°
Bacola (Segu., Goir.); compare da ultimo qua e là nella Valpantena dalla quale si innalza sino all'altezza di Romagnano (360 m.) alle falde dei Lessini. - Le giovani foglie spuntano coi primi tepori primaverili, qualche volta d'inverno se questa stagione è mite; fiorisce da aprile a giugno; le bacche sono mature in luglio ed agosto: perenne.↑ A. maculatum L.; Poll. - Aro, Lengua de bò, Lengua de vaca*. Dracunculus vulgaris Schott. - Serpentaria - Dragontèa, Serpentaria (Monti). - Negli oliveti presso Torri alle sponde del Benaco (Rigo!) ed in un vigneto presso Villafranca (Mendini!): ma probabilmente si tratta di piante sfuggite alla coltivazione e fatte quasi selvatiche, come si osserva pure in qualche giardino nella stessa città di Verona (Menegazzoli!). - Maggio-giugno: perenne. Come pianta ornamentale per lo addietro era coltivata nei giardini Colocasia antiquorum Schott.↑ Arum Colocasia L. - (Aro d'Egitto, Colocasia, Figo d'Adamo Monti diz. bot. ver.).↑ pag. 100 Vol. 1°
Tribus 2. - Acoroideae.
Acorus Calamus L.; Poll. fl. et herb.! - Calamo aromatico. - Carezoni, Calamo aromatico. pag. 101 Vol. 1°
dischetti sottili e canditi. I rizomi si spedivano decorticati ed essiccati come quelli dell'Ireos (Iris germanica L.); una sola casa in un anno ne spedì cinquanta botti rappresentanti ventimila chilogrammi.
FAMILIA VII. - ALISMACEAE.
Tribus 1. - Alismeae.
Alisma Plantago(1) L.; Poll. - Mestola, Mestolaccia. - Piantazeno d'acqua. pag. 102 Vol. 1°
- δ graminifolium (Ehrh.). A. (Caldesia Parl.) parnassifolium(1) L. - Rarissima.; luoghi palndosi presso Vigasio (Masè! - Giugno-luglio: perenne.↑ Sagittaria sagittaefolia(1) L.; Poll. - Erba saetta, Occhio d'asino. - Saete*, Site*, Cuciari*. pag. 103 Vol. 1°
Tribus 2. - Iuncagineae.
Triglochin palustre(1) L.; Poll. - Giuncastrello. Cresce, per lo più gregario, nei luoghi acquitrinosi e nei prati umidi, tanto al piano quanto nei monti; però presso di noi non può dirsi specie volgare: presso a Bovolone, Isola della Scala, Vigasio ecc. (Segu., Poll., A. Mass.!, Ton.!, Goir.); in monte Baldo alle sue
falde più settentrionali, al castello di Brentonico (Poll.). - Estate-autunno: perenne.↑
Tribus 3. - Butomeae.
Butumus umbellatus(1) L.; Poll. - Biodo, Giunco fiorito. - Castagnola, Falso poro.* - Risaie, fossi e luoghi acquosi nell'alta e bassa pianura veronese (Segu., Poll., Goir.): compare pure alle sponde del lago di Garda, p. e. a Lazise (Font). - Aprile-luglio: perenne.↑
FAMILIA VIII. - HYDROCHARIDACEAE.
Vallisneria spiralis L. Poll. - Vallisneria. - Alega,
Erba cortelina. pag. 104 Vol. 1°
Stratiotes aloides L. - Scargia, Stiletti. - Era stazione notissima di questa bella Hydrocharidacaea il lago superiore di Mantova, nel quale però cresce la sola pianta a fiori pistilleferi: l'Abate Francesco Masè perlustrando le valli e le paludi del Tartaro vi ha scoperto la pianta a fiori staminiferi ed in grande abbondanza, la quale può dirsi costituisca il precipuo ornamento e la specie più importante della sua flora palustre. - Fiorisce in luglio: perenne.↑ Hydrocharis Morsus-ranae L.; Poll. - Morso di rana. - Capelazi, Capelazi picoli, Capelazeti.* Elodea canadensis Michaux. - Comparve verso il 1873 in un fosso nelle vicinanze di s. Michele sotto al muro lungo: il prof. Bolzon la segnala presso Cerea e Minerbe ed a Legnago: si incontra pure presso Vigasio e Villabella (Goir.).↑
FAMILIA IX. - JUNCACEAE.
(Juncaceae Goir. Prod. fl. ver. in N. G. D. XVIII, p. 160). Luzula Hostii(1) Desv. - Juncus flavescens Host. - Rara. Vive in gruppi nelle boscaglie e specialmente in mezzo alle vecchie ceppaie di faggio fra 1200-1400 metri di altitudine: nel monte Baldo alle Fassole, Lavaci, pian della Cenere (Goir.), Valfredda (A. Mass.!). - Giugno-luglio: perenne.↑ L. vernalis(1)(2) Dc. - L. pilosa W. - "Variat: L. vernalis X L. Forsteri" (1). - Conf. Goir. o. et l. c. p. 178; A. Beguinot Studi e ricerche sulla Flora dei Colli Euganei in B. S. B. I., a. 1900, p. 62.↑ pag. 105 Vol. 1°
raramente nella pianura: rara nel monte Baldo presso i Lavaci e il pian della Cenere (Goir.) e nelle colline benacesi (Mang.!); frequente nel gruppo dei Lessini, e così nella Valpantena sopra Quinto e Grezzana, monte Tondo, vaio della Pernise, Rosaro, Cerro, s. Anna d'Alfaedo, Roverè di Velo, vaio di Squaranto (Goir.); monte Beloca in valle d'Illasi (A. Mass. !). - Aprile-giugno: perenne.↑ L. Forsteri Dec.; Poll. - L. pilosa Poll. herb.! - Erba lucciola - Spezie d'erba cortelina*. L. spadicea(1) Dec. ? - Indicata nel monte Baldo dal Prof. Moretti; ma verosimilmente per equivoco, sebbene nell'Erbario dell'Autore della Flora Italica si trovi un esemplare di L. spadicea raccolto da questo botanico ed accompagnato da una scheda del tenore seguente: - Luzula spadicea, M. Limone, Baldo ecc.↑ L. maxima(1) Dec.; Poll. - Juncus maximus Poll. herb.! - Erba lucciolona. - Quadroto cortelino*.- Variat.: pag. 106 Vol. 1°
- γ glabrescens. L. albida(1) L. - Juncoides quod gramen hirsutum, angustifolium majus Segu. L. nivea Dec.; Poll. - Iuncus niveus L.; Poll. herb.!; pag. 107 Vol. 1°
ed alle valli (Calc., Pona, Segu., Poll.!, Masè!, Ton.!, Mang. ! , Leyb.; , Rigo !, , Goir.): la var. δ rarissima in monte Baldo nella val brutta e sotto al Coal santo; la γ sul monte Tondo al dissopra della Bocca d'Alcenago; la δ in monte Baldo al Sasseto, le Pozzete, Artilon. - Giugno-settembre: perenne.↑ L. spicata L.; Poll.! - Iuncus spicatus L. L. campestris Dec. - Iuncus campestris L. - Fragolina*, Trepo*. pag. 108 Vol. 1°
negli argini, al margine dei campi dalla bassa, pianura. per esempio s. Pietro in Valle, alle zone elevate di tutti i monti nei quali è sostituita dalle var. ε e ζ: le var. β e δ sono più rare e crescono sul monte Pastello, al Bosco Mantico ed altrove nell'alto Agro Veronese; la γ, rarissima, qualche volta si incontra assieme alla forma tipica (Goir.). Marzo-agosto: dipendentemente dalla forma e dalla altitudine: perenne.↑ Iuncus Iacquini L. - Carlo Tonini (Tent. Mant. ecc.) scrive di aver raccolto nell'anno 1822 alcuni esemplari di questa specie in monte Baldo non lungi dalla Valfredda. Nessun altro, botanico, né prima, né dopo il Tonini accennò alla presenza di I. Iacquinii nella nostra zona botanica.↑ I. triglumis L. - In Val dei Ronchi tra i monti Lessini ed il monte Posta al confine della Provincia veronese (Leyb.) - Luglio-agosto: perenne.↑ I. trifidus L. α vaginatus Neilr. I. communis(1) E. Meyer. - Giunco. - Grulo, Zoncolo. pag. 109 Vol. 1°
- β conglomeratus (L.). - I. conglomeratus Poll.!; I. communis E. Meyer var. α. I. glaucus(1) Ehrh. - I. inflexus Poll. - Grulo, Zuncolo, Trepo.* - Cresce nei luoghi acquitrinosi, nelle siepi e nei luoghi boschivi umidi: è abbondantissimo nella Provincia trovandosi sparso ovunque nella bassa pianura e nell'alto Agro Veronese, in tutti i colli e monti sino alla zona subalpina ed alpina; p. e. nel monte Baldo alla Lonza, Novezina, Noveza, Campion, Acque negre ecc. (Goir.). - Maggio-settembre: perenne. I. diffusus Hoppe. - I. glaucus x communis ? - Assieme ai due precedenti, ma più raro: nella Valpantena a Marzana, nei Lessini lungo la via del Rosaro, nel monte Baldo nei luoghi acquitrinosi alla Lonza, Novezina ecc. (Goir.). - Giugno-settembre: perenne.↑ I. compressus Jacq. - I. bulbosus L.; Poll. - Nei luoghi umidi e palustri, nelle risaie, nei siti innondati, nei prati e nei pascoli, al margine dei fossi, lungo le vie: cresce copiosamente sul suolo della Provincia dall'alta e bassa pianura e dalle sponde del Garda e dalle rive del Mincio (Segu., Poll., Ton., Rocchetti !, Masè!, Rodegher!, Goir. ecc.) alla zona subalpina ed alpina nel monte Baldo, p. e. la Ferrara, Campedello, pag. 110 Vol. 1°
Acque negre; nei Lessini ecc. (Goir.)., - Giugno-settembre: perenne.↑ I. obtusiflorus(1) Ehrh.; Poll. fl. ver. (excl. nonn. syn.?) et herb.! - Nei luoghi umidi e paludosi, nei fossi, alle sponde dei corsi di acqua dalla pianura alle zone collina e montana; però non è pianta comune: al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova, nelle Valli Ostigliesi ed in quelle Veronesi presso Macacari ecc. (Masè!); alle sponde del lago di Garda a Peschiera (Poll.!, Clementi, Goir.), fra Riva e Torbole (Leyb., Ambr.); nell'alto Agro Veronese a Custoza (Mang.!); nei dintorni di Verona in Campomarzo, nelle basse di S. Michele, nella val d'Adige sotto a Rivole e nel monte Pastello al dissopra di Monte ecc. (Goir.). - Maggio-luglio: perenne.↑ I. sylvaticus(1) Reichard. - I. acutiflorus Poll. ex parte. - Raro: alle sponde del lago di Garda (Clementi), nell'alta pianura veronese presso Belfiore di Porcile, nelle valli di Zerpa ecc. (Goir.) - Giugno-luglio: perenne.↑ I. atratus Kroch. I. alpinus(1) Vill. - I. ustulatus Hoppe. pag. 111 Vol. 1°
presso Verona in Campomarzo, dopo la piena dell'anno 1882, nell'agosto dell'anno seguente: la var. γ nei prati torbosi di Vacaldo e Villabroja (36-40 m.) presso Vigasio. (Goir.). - Luglio-agosto: perenne.↑ I. lamprocarpus(1) Ehrh. - I. articulatus L. var. α; I. acutiflorus Poll. ex. parte. - Erba rossa, Rosseta. I. bufonius L.; Poll.! - I. ranarius Song. et Pers. -
Formae insigniores: pag. 112 Vol. 1°
Cresce, gregario o isolato, nei luoghi umidi ed innondati, lungo i fossi, le strade, i corsi d'acqua, al margine delle risaie: la forma tipica è comunissima nella intera Provincia; dalla bassa pianura, p. e. S. Pietro in Valle (m. 15), attraverso ai colli ed ai monti sin quasi alla zona alpina p. e. in monte Baldo fra Campedello e la Lonza (1200 m.): la β nei, luoghi pingui, nella pianura specialmente, p. e. Casaleone ecc.: la δ in monte Baldo, nei pascoli di Pravazar: la ε, rarissima, presso Verona lungo l'Adige presso S. Pancrazio ed al Lazzaretto, ed alle falde settentrionali del Monte Baldo nella valle delle Sorne sopra Brentonico (Goir.). - Giugno-ottobre: annuo.
FAMILIA X. - DIOSCOREACEAE.
Tamus communis(1) L.; Poll,! - Vitenera, Cerasiola, Tamaro. - Ligabosco*, Vitenera, Tamaro. "Stirpe variabilis forma et magnitudine foliorum: formae insigniores; - a) communis; - b) asarifolia; - c) hastifolia; - d) cretica (L.) - Conf. Goir. B.S.B. I. a. 1901, p. 270.
pag. 113 Vol. 1°
FAMILIA XI. - ASPARAGACEAE.
Tribus 1. - Asparageae.
Asparagus tenuifolius Lamk.; Poll. - A. officinalis
var. tenuifolius Poll. herb.! - Sparasina. - A. officinalis L.; Poll. viag. - A. officinalis β altilis Poll. fl. - Sparagio - Sparaso, Sparasi, Spareso, Sparesi. - Si incontra qua e là, per lo più isolato o in piccoli gruppi nei luoghi sabbiosi e boschivi, negli argini, nei campi coltivati, lungo le sponde dei corsi d'acqua della bassa ed alta pianura veronese, meno frequentemente nella collina (Goir.): presso Verona in Campo Marzo ed al Pestrino; lungo l'intero corso dell'Adige; Arcole, Sambonifacio, Caldiero, Legnago, Cerea, Sanguinetto, Erbè, Tarmassia (Rigo!), Vigasio, Villafranca., Valeggio; lungo le sponde del Benaco; nella valle di Caprino (e Pollini); nella valle d'Adige presso Rivole ed Incanale; nelle valli Pantena pag. 114 Vol. 1°
e Valpolicella; nella collina veronese alle Are ecc. - Fiorisce in maggio e giugno, le bacche maturano nella estate e nell'autunno; qualche volta si trova in fioritura in settembre ed ottobre dopo le pioggie: perenne. A. acutifolius L.; Poll. viag., fl. ver. ubi excl. loc. agri Tridentini. - Corruda (Pona), Palazzo di Capre. - Spareseli*, Sparasele, Sparesar salvadego, Sparasine*, Sparasina*. - Variat.: pag. 115 Vol. 1°
infrascare i bachi da seta; i giovani getti sono di primavera venduti sui nostri mercati assieme a quelli di Humulus Lupulus sotto la denominazione di Sparasini, Sparesina, Sparesi selvadeghi. L'A. acutifolius rappresenta nella Flora veronese la specie più meridionale della famiglia delle Asparagacee, e l'Alto Agro e la collina veronese danno le coordinate di uno dei punti della linea che segna il limite superiore al quale si ferma la vegetazione di questa pianta.↑
Tribus 2. - Rusceae.
Ruscus aculeatus L.; Poll.! - Pungitopo. Brusco, Brusasorzi, Bruschiamari, Ponzicul, Spinarati, Bruscanzi, Candalinare, Spin da rati. - Variat.: pag. 116 Vol. 1°
l'anno: le bacche sono mature nell'autunno e si mantengono sino alla primavera dell'anno seguente!: perenne. R. Hippoglossum L.; Poll. fl. ver. var. α et herb.! -
Linguette, Bislingua. - Rusco*.
Tribus 3. - Convallarieae.
Convallaria majalis L.; Poll.! - Mughetto. - Mugheto, Lili, Liri, Livi, Campanele, Campaneline. pag. 117 Vol. 1°
luogo detto il Salto fra Pai e Castelletto (Rigo!, Goir.); e sul fianco orientale nella valle dell'Artillon (Poll.), nonché lungo la salita da Brentino a Spiazzi (Goir.): nei Lessini e monti dipendenti, Pastello (Poll. f), Pastelletto, sopra Dolcè e Peri, presso Fosse, Roccapia, Corno d'Aquilio, lungo la salita dal Vò al passo della Sega ecc. (Goir.): la var. β nel monte Pastello; la γ è coltivata nei giardini. - Fiorisce in maggio e giugno, però non tutti gli anni!: perenne. Polygonatum officinale All. - Convallaria Polygonatum L.; Poll. fl. ver. excl. nonn. syn. et herb.! - Sigillo di Salomone. - Segilo de Salomon. P. multiflorum All. - Convallaria multiflora L.; Monti diz.; Poll.! - Sigillo di Salomone. - Segilo de salomon*. - Variat. : pag. 118 Vol. 1°
2. forma foliis falcatis; 3. forma foliis lanceolatis, sub-acuminatis, glaucis, supremis petiolatis. P. verticillatum All. - Convallaria verticillata L.; Poll.! Majanthemum bifolium Desf. - Convallaria bifolia L.; Poll.! - Ornio, Orno. - Pianta gregaria che abita nei luoghi umidi, rupestri ed ombrosi nella regione montana elevata e nella subalpina, specialmente nei boschi pag. 119 Vol. 1°
di faggio (Calc., Pona, Segu., Mart., Poll. ecc.): nel monte Baldo, in Ortigara, Valvacara, bocca. di Navene, Ime , Valfredda, Valbrutta, Lonza, Noveza, Gambon, Cerbiol, Lavaci, pian della cenere, Madonna della neve, Artillon Tredespin, Zocchi ecc. (Rigo!, Goir.); nei Lessini presso Fosse, la Sega, Trachi, Revolto, (Goir. ecc.); nel monte Zeola (Goir.); nel monte Bolca (A. Mass.) ecc. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne. Streptopus amplexifolius Dec. - Uvularia amplexifolia L.; Poll. ! - Abita i luoghi rupestri e boschivi della zona montana elevata e della subalpina: rara. Nel monte Baldo in Noveza sotto alla Coroneta fra le radici di Cytisus alpinus ed i virgulti che sorgono dalle vecchie ceppaie di Faggio !, ai Lavaci e nei dintorni del pian della cenere, Tredespin (Poll.!, Rigo!, Goir.); nell'alta valle d'Illasi presso Selva di Progno e nel monte Zeola. (A. Mass.!, Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno; le bacche sono mature alla fine di luglio e sono mangiate dagli uccelli: perenne.↑
Tribus 4. - Parideae.
Paris quadrifolia L.; Poll.! - Erba Paride. - Erba Paris. - pag. 120 Vol. 1°
Cerbiol, le Fassole, Artillon, la Prà ecc. (Calc., Pona., Mart., Segu., Poll., Rigo, Goir. ecc.); in tutta la catena dei Lessini, alla Sega, Podesteria, Trachi, Chiesanuova, Revolto ecc. e nei monti confinanti col vicentino, Zeola, Campostrin, Alba ecc. (Goir.); nella valle d'Illasi presso Calavena (A. Mass. !). - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑
Tribus 5. - Smilaceae.
Smilax aspera L.; Monti diz.; Poll.? - Smilace. - Smilaze, Smilazze. - Indicata da Pollini nelle siepi presso Grezzana di Valpantena, ove oggidì certamente non si trova, deve essere radiata dalla Flora Veronese: e non è improbabile che la pianta vista dal Pollini provenisse da un qualche orto, tanto più che la stessa era adoperata nella farmacia quale succedaneo alla Salsapariglia. - Nello Square dell'Indipendenza che occupa oggidì l'area dell'antico Orto Botanico vive un bellissimo esemplare di S. aspera var. mauritanica (Desf.), che da epoca assai remota era coltivata nell'Orto ora ricordato. Di questa tribù, quale pianta ornamentale, è su vasta scala coltivata in vasi Aspidistra elatior Blum.; A. variegata Hort.↑
FAMILIA XII. - LILIACEAE.
(Liliaceae Goir. Nuovo Giorn. Bot. vol. XVI, p. 118).
Tribus 1. - Erythronieae.
Erythronium Dens-canis L.; Poll.! - Dente di cane.
- Dente de can (Monti diz.), Biceri*. - Variat. pag. 121 Vol. 1°
- β longifolium Sweet.
Tribus 2. - Tulipeae.
Tulipa praecox(1) (2) Ten. Tulipano. - Tulipan, Persianin, Persianini, Tulipan di Persia - Monti diz. bot. ? - T. Clusiana Dec. - Lancette. - Tulipan. - È coltivato, però inselvatichito si trova nel Giardino Giusti e a S. Giovanni in Valle in Verona (Goir.); in vicinanza al lago di Garda a Bardolino ed in più località in quel di Torri (Rigo). - Fiorisce in aprile: perenne.↑ pag. 122 Vol. 1°
T. Gesneriana(1) Hortul. et auct. mult. non L. - Tulipa purpuea di fior grande Pona. - Tulipano. - Tulipan. - Variat: Lilium L. Sect. 1. Martagon. - L. Martagon L.; Poll.! Martagone o Lilio montano Pona. - Martagon, Martago, Gilio, Lilio. - Variat: L. carniolicum Bernh. - L. chalcedonicum Poll. - Hemerocale di Calcedonia o vero riccio di dama Pona. È annoverato dal Pona fra le piante che venivano coltivate nei giardini Nichesola a Ponton ed anche in oggi fa parte delle nostre piante ornamentali: il pag. 123 Vol. 1°
botanico svedese O. Schlyters nell'anno 1881 lo ha raccolto in monte Baldo fra le rupi di Valfredda!.↑ Sect. 2. Eulirion. - L. candidum L.; Poll. - Giglio. - Gilio de S. Antonio, Liri, Gili. - È coltivato nei giardini quale pianta di ornamento, specialmente presso le abitazioni rusticane, e quivi può dirsi quasi inselvatichito. - Fiorisce dalla metà di giugno a luglio: perenne. - La gente di campagna prepara coi bulbi dei cataplasmi ammollienti e coi tepali macerati nell'olio d'oliva prepara l'Olio di giglio per medicare le bruciature ed altre ferite di minor conto.↑ L. bulbiferum L.; Poll. - Giglio rosso. - Gilio, Gilio
zalo, Gilio de S. Antonio.* - Variat: Lloydia serotina(1) Reichb. - Rarissima. Scoperta nel monte Baldo (anno 1876) in luoghi erbosi e rupestri presso la colma della valle delle pietre ad oltre 2000 metri di altitudine (Goir.). - Fiorisce in luglio: perenne.↑ pag. 124 Vol. 1°
Gagea lutea Roem. et Schult. - Ornhithogalum luteum L. Poll. viag.: O. sylvaticum Poll. fl. ver. et herb.! ex parte - Pasqualine* - nei monti Lessini. - Variat : G. Liottardi Roem. et Schult. - Ornithogalum sylvaticum Poll. ex parte. - Pasqualine* - nei monti Lessini. - Variat: - α typica. - β prolifera. - γ bulbifera. - δ anomala. La Gagea Liottardi, confusa probabilmente dal Segujer e dal Pollini con la specie precedente, cresce copiosa nei pascoli dei monti Lessini fra 1300-1800 metri di altitudine, ai Trachi, Bocca di Selva, Podesteria, Valon, Castel Malera, Malera ecc. e così pure nei monti Posta e Campobrun (Goir., Rigo, C. Mass.). Il Facchini la segnala benanco nel monte Baldo, ma senza indicazione di stazione: ad ogni modo nell'Erbario Polliniano assieme agli esemplari di Gagea lutea ! se ne trova uno portante la scheda pag. 125 Vol. 1°
Ornithogalum luteum, raccolto sul Cerbiol ed appartenente sicuramente a G. Liottardi - Fiorisce non appena scomparsa la neve dal fine di aprile alla metà di giugno secondo la altitudine: perenne.↑ G. arvensis(1) Roem. et Schult. - Ornithogalum minimum Poll.! - Ajo de bisso,* Ajo de bissi, * - denominazioni comuni ad un gran numero di Gigliacee. - Variat:
Tribus 3. - Ornithogaleae.
Ornithogalum L. - Sect. 1. Flores corymbosi. - O. umbellatum L.; Poll. herb.!, viag. et fl. ex parte? - O. divergens(1) Bor. - Ajo de bisso, - "Occurrit forma insignis, foliis latiusculis longissimis, flaccidis, prostratis, fere in orbem sparsis: scapo abbreviato. - Luoghi sassosi al Fenilon di S. Lucia presso Verona ! - Aprile 1901. pag. 126 Vol. 1°
fossi della città di Verona, in Campo Marzo; al Pestrino, S. Martino, Caldiero ecc. (Goir.); presso Parona nei prati dietro l'Adige (Rigo). - Fiorisce in aprile e maggio; sembra però che in una stessa stazione la sua fioritura sia posteriore di alcuni giorni a quella di O. umbellatum: perenne.↑ O. decipiens Goir. - Abita i prati montani dei monti Lessini, nei quali fu raccolto per la prima volta (Goir. a. 1874) presso Bosco di Chiesanuova. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ O. Kochii Parl. - Rinvenuto primieramente nel mese di aprile 1871 (Goir.) nei pascoli del Bosco Mantico, l'O. Kochii è pianta assai diffusa nel Veronese, estollendosi dalla pianura, a tutta la zona montana e penetrando benanco nella subalpina: e così nei dintorni di Verona; in tutto l'Agro Veronese; nella val d'Adige a Ceraino ai piedi del Pastello; nel monte Baldo alle sue falde a Rivole, Brentino, S. Marco, e più in alto nei prati e pascoli di Spiazzi e Pravazar (900-1000 m.), ed infine ai Colonei (1600 m.); fra l'Adige ed il Benaco ad Affi, Pastrengo, Albisano, Torri ecc. (Rigo, Goir.); nei monti Lessini presso Romagnano, Cerro, Corbiolo, Chiesanuova ecc. (Goir.). - Fiorisce in aprile e maggio nella pianura, nei colli e nei monti minori; in maggio e giugno nelle stazioni elevate: perenne.↑ O. tenuifolium(1) Guss. - Luoghi erbosi e pascoli della pianura, dei colli e dei monti sino alla zona subalpina, frequentemente in società col precedente: e così nei dintorni di Verona presso S. Massimo, Chievo ecc.; nel Bosco Mantico ecc.; nella val d'Adige presso Rivole ecc.; nel monte Baldo presso Brentino, nel colle S. Marco, a Spiazzi, Pravazar; nella Valpantena; nei monti Lessini presso Cerro ecc. - Fiorisce in aprile e maggio nelle stazioni basse, in giugno nelle elevate: perenne.↑ pag. 127 Vol. 1°
O. pseudo-tenuifolium Goir. - Cresce nei luoghi erbosi e nei pascoli della pianura e dei monti, in società, frequentemente, con le specie precedenti: fu raccolto per la prima volta presso Romagnano di Valpantena alle falde meridionali dei monti Lessini, e nelle vicinanze di Verona tra S. Michele e S. Martino. - Fiorisce da aprile a giugno secondo la altitudine: perenne.↑ Sect. 2. Flores racemosi. - O. pyrenaicum L., Poll.! - O. sulphureum et pyrenaicum Koch. - Ajo mato. * - O. narbonense(1) L., Poll.! -. Ajo mato. - Nei prati, nei
campi, nei pascoli, nei seminati, nelle siepi ecc. della regione collina dalla quale scende verso la pianura, di preferenza nella parte orientale della Provincia: e così a Verona tra porta Vittoria e porta Vescovo; a S. Michele (Segu., Poll., A. Mass.!; nelle colline e nei prati di Montorio ed alla Mosella (Rigo, Goir.); S. Martino, Caldiero (Poll., Goir.); presso Monteforte, Montecchia, Roncà ecc. (Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ Nectaro-scilla hyacinthoides(1) Parlat. = Scilla hyacinthoides L. - Nella Valdonega e sotto Castel S. Felice verso Valpantena ! - L'illustre Botanico Rev. Pietro Porta, ha scoperto questa bella Gigliacea sulla Riviera bresciana del lago di Garda: in Verona, verso il 1870, cresceva oramai naturalizzata, sul ciglio del muro che chiudeva l'antico orto pag. 128 Vol. 1°
botanico, ed in un'ortaglia del compianto Annibale Bertoni, che molto dilettavasi di cose floristiche, a S. Zeno (Goir.).↑ Scilla autumnalis(1) L.: Poll. - Ajo de bisso*. - Copiosa nei luoghi aridi, secchi, scoperti dell'Agro e dell'alta pianura veronese, e specialmente, nelle collinette e nei depositi morenici: presso Verona in Campo marzo lungo l'Adige; Tomba, Tombetta, presso il fortilizio s. Caterina, S. Pancrazio, Cà dei Macici, Trinità, S. Fermo, Bovo, S. Massimo, Bosco Mantico, Valeggio, Sommacampagna, Villafranca, Monzambano, collina di Rivole ecc. (Martini, Segu., Poll., Rainer, Tonini !, Mang., Rigo !, Caruel !, Goir.). - Fiorisce in agosto e settembre: perenne.↑ S. bifolia L.; Poll. - Giazinto silvestre. - Variat fioribus coeruleis vel pallide coerulescentibus et S. amoena(1) L., Poll. fl. et herb.! - Nell' Erbario Polliniano, che si conserva nel museo della Accademia pag. 129 Vol. 1°
di Agricoltura di Verona, si trova un esemplare di S. amoena raccolto nella collina di Avesa!: l'autore della Flora veronensis scrive benanco che questa Gigliacea nasce nei colli di Fumane in Valpolicella. Ma dalle stazioni indicate dal Pollini S. amoena è oggidì scomparsa!: secondo ogni probabilità si tratta di piante inselvatichite o per lo meno emigrate da un qualche giardino. Anche il signor Gregorio Rigo ebbe due esemplari di S. amoena da Francesco Fontana, il quale sembra la avesse raccolta, spontanea ? o inselvatichita ?, sulla Rocca di Garda. Tutto sommato è specie da radiarsi dalla Flora veronese (Goir.).↑ Endymion campanulatum(1) Parlat. - Rarissimo. Fu rinvenuto nell'aprile del 1873 dal farmacista Giuseppe Fontana! nei pressi di Verona fuori porta Vittoria: una volta cresceva sul ciglio del muro che circondava l'antico orto botanico.↑
Tribus 4. - Hyaciutheae.
Hyacinthus orientalis L.; Poll. - Giacinto. - Giazinto. - Variat: pag. 130 Vol. 1°
qua e là inselvatichita nei luoghi erbosi, specialmente della collina: in: Verona a Nazareth, S. Zeno in Monte, S. Giovanni in Valle, Fontana del Ferro, Giardino Giusti ecc.; nei colli di S. Leonardo, S. Mattia. ecc.; nella Valpantena sopra Quinto e Poiano ecc.; nella collina di Montorio ecc. (Goir.); alle sponde del Benaco presso Torri ecc. (Rigo). Più raramente si incontra la varietà a fiori bianchi. - Fiorisce in marzo ed aprile ed anche in maggio se la stagione è tardiva: perenne.↑ Bellevalia romana(1) Reichb. - Rarissima. In Verona nei giardini del R. Collegio agli Angeli: fu rinvenuta dalla baronessa Sidonia Salvotti allieva in quell'educandato! - Fiorisce in aprile: perenne.↑ Leopoldia comosa(1) Parlat. - Muscari comosum Poll.! - Aio de bisso.* - Frequentissima in tutta la Provincia nei seminati, nei prati magri, nei pascoli, nei luoghi sassosi ed aprici, nelle siepi, lungo le vie, negli argini ecc., fra le sponde del Benaco ed il Vicentino, dalla pianura a quasi tutta la zona montana, trovandosi nel monte Baldo a Pozzagaleto (505 m.) e presso al Santuario della Corona (776 m.), e nei Lessini lungo la salita dal Vò alla Sega a circa 1000 metri (Goir.). - Fiorisce da aprile a giugno.↑ Botryanthus vulgaris(1) Kunth. - Muscari botryoides Poll.! - Pentolini, Muschini. - Ajeto.* - Variat: pag. 131 Vol. 1°
Artilon, ecc. (Segu., Poll.!, A. Mass. ! Mang.!, Rigo !, Goir.). - La var. β è ricordata dal Clusio al quale sarebbe stata comunicata da alcuni botanici che la avevano raccolta sul monte Baldo. - Fiorisce da aprile a giugno: perenne.↑ B. Kerneri(1) Marchesetti! - Il Sig. Marchesetti ha scoperto questa specie nei dintorni di Trieste: il prof. Kerner, al quale è stata intitolata dallo scopritore, scrisse in proposito a questi di avere ricevuto la identica pianta da Torri del Benaco, probabilmente comunicata da G. Rigo.↑ B. odorus(1) Kunth Muscari racemosum Poll.! - Ajo de bissi,*Ajo de bisso.* - Comunissimo sul suolo della intera provincia dalla pianura alla zona montana nella quale diventa più raro (Goir.). - Fiorisce da marzo a maggio, ed anche in febbraio nelle stazioni più soleggiate ed apriche; in giugno nelle più elevate: perenne.↑ B. neglectus(1) Kunth. - Nelle stesse stazioni del precedente ma più raro (Goir.). - Fiorisce da aprile a giugno: perenne.↑ Muschari moschatum(1) W., Poll. - Muscari de' Turchi chiamato dagli Italiani Moscho Greco Pona. - Da epoca remotissima coltivato nei giardini veronesi, come è dimostrato dal sinonimo di Pona, il quale lo segnala nel famoso giardino dei conti Nichesola presso Pontone. Oggidì questa gigliacea non figura più fra le nostre piante ornamentali: anni sono, quasi inselvatichita, cresceva a S. Zeno nell'ortaglia del sig. Annibale Bertoni!. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑
Tribus 5. - Asphodeleae.
Allium L. - Sect. 1. Molium. - A. ursinum L.; Poll. pag. 132 Vol. 1°
montana e subalpina, parallelamente nella pianura: è pianta gregaria. Nel monte Baldo alla Bocca di Navene (Pona); nei luoghi boschivi della regione montana occidentale (Rigo); al monte delle Erbe e Cerbiol nei boschi di faggio, e lungo il torrente Aviana seguendo la strada che dal Pian della cenere conduce ad Avio ecc. (Goir.): nei monti Lessini cresce copioso presso Velo, Roverè ecc.; e nell'alta valle, d'Illasi e nei monti che separano il Veronese dal Vicentino presso Giazza, SeIva di Progno, valle dei Rugoloti, S. Bartolomeo Tedesco ecc. (Pona, Segu., Poll., A. Mass.!, Goir.): Francesco Fontana scrive che cresceva presso Lazise alle sponde del lago di Garda, ma quivi non è stato più rinvenuto! - Fiorisce secondo la altitudine da maggio a luglio: perenne.↑ A. neapolitanum(1) Cyr. (conf. Goir. o. et. l. c. pg. 147-148). - Copiosissimo e gregario nei giardini, negli orti, nelle siepi ed anche nei luoghi rupestri e sassosi in Verona e in tutte le collinette comprese entro alla cinta della città ! e Segu., Poll., Mang.!); per la collina veronese nella Valdonega, S. Leonardo, S. Mattia, ecc. - Fiorisce da marzo a maggio; nel Collegio agli Angeli in Verona, eccezionalmente, è stato raccolto in fiore in dicembre !: perenne. - È specie orientale, indotta nel Veronese da epoca remotissima, ed ormai naturalizzata: nel vernacolo veronese porta il nome di Ajeto! ↑ A. Moly L.; Poll. - È specie della Spagna, la quale secondo Linneo venne trovata nel monte Baldo: evidentemente si tratta di un equivoco; a meno che Linneo, come è probabile, non abbia ricevuto, forse da Pietro Arduino da Caprino, esemplari di questa pianta raccolta alle falde del monte Baldo, ma sicuramente coltivata in giardini.↑ Sect. 2. Rhiziridium. - A. fallax(1) Don. - A. angulosum Poll. viag.; A. angulosum var. β Poll. fl. excl. syn. - Àjo. - Variat: pag. 133 Vol. 1°
e nel letto del fiume, nella collina di Rivole, alle falde del monte Pastello presso la Chiusa e Ceraino (Goir.) : nei monti e nei colli intorno a Verona, al Maso e nella Valpantena a Cologne, Orè, sengie di Falasco, la Carrara ecc. (Segu., Ton.!, Goir.); appena fuori la città di Verona in Campo Marzo lungo le sponde dell'Adige (Goir.): la var. β fra le rupi nel monte Novesago fra Valpantena ed il vaio di Squaranto alle falde dei Lessini, e più in alto alle Vezadre e nel monte S. Giovanni presso S. Anna d'Alfaedo; la var. γ, rara, lungo le sponde del Garda fra Cassone e la Madonna di Navene al margine dei campi e fra le rupi: sarebbero inoltre da aggiungersi le due forme corrispondenti a A. scenescens Schmidt non L., e A. montanum Schmidt (Goir.), - Fiorisce da agosto ad ottobre: perenne.↑ A. acutangulum(1) Schrad. - A. angulosum Poll. var. α
excl. syn. Seguieri. - Ajo, - Variat: Sect. 3. Macrosphata. - A. ochroleucum Waldst. et Kit.; Poll.! - Luoghi rupestri, ericeti e pascoli specialmente nei monti della parte occidentale della Provincia nella zona subalpina e montana, dalle quali scende sino a toccare la regione collina, penetrando qualche volta nelle valli: pianta per lo più gregaria più raramente isolata. - Nel monte Baldo (Segu., pag. 134 Vol. 1°
Poll.!, Rainer; Ton. !, Mang.!, Rigo! ecc.): e così lungo la salita da Brentino alla Corona, punta di S. Antonio a Spiazzi, Valbrutta, valle del Bastion, val Losana, Noveza ecc. (600-1800 m. Goir.): nel monte Pastello scendendo sino in val d'Adige presso la Chiusa, e Ceraino (100-1122 m. Goir.): più raramente nei Lessini, nel monte Malera, Pertica ecc. (Goir.). - Fiorisce dalla fine di agosto ad ottobre: perenne.↑ A. pallens L. - Non comune: nella città di Verona sul parapetto del ponte della Pietra (Goir.); negli oliveti presso Garda (Rigo). - Fiorisce in luglio ed agosto: perenne.↑ A. paniculatum L.; Poll. fl. ex parte. - Non comune: assieme al precedente del quale, da alcuni botanici è considerato quale semplice varietà: nel Bosco Mantico, nei colli veronesi, nei giardini e nelle ortaglie della città di Verona (Goir.). - Fiorisce in luglio ed agosto: perenne.↑ A. pulchellum(1) Don. - A. paniculatum Poll. viag. ex parte; fl. ver. var. α ex parte. - Ajo. - Variat: pag. 135 Vol. 1°
A. violaceum(1) Willd. A. paniculatum var. β Poll.! - Variat: A. oleraceum L. - A. carinalum Poll.! - Àjo*. - Variat. umbella multiflora vel pauciflora bulbillisque plus minusve numerosis et pag. 136 Vol. 1°
Sect. 4. Schoenoprasum. - A. Schoenoprasum L. - Coltivato negli orti, è conosciuto sotto la denominazione di Ajo ungarese: gli ortolani e le erbivendole lo indicano benanco col nome di Snichlau, nome introdotto dalle cuoche tedesche. Lo Sternberg avrebbe raccolto A. Schoenoprasum nella penisola di Sirmione nel Benaco: ma si tratta della vera specie Linneana sfuggita forse alla coltivazione? ovvero della forma corrispondente ad A. Schoenoprasum var. alpinum Dec. ?↑ A. ascalonicum L.; Poll.- Scalogno. - Scalogna, Scalogne.- Una volta era coltivato ovunque negli orti della Provincia veronese, ma oggidì la coltivazione ne è abbandonata: però si trova ancora in alcuni orti rusticani a Cavalo nel monte Pastello (Goir.).↑ A. Cepa L.; Poll. - Cipolla. - Zeola: le piantine giovani Zeoline, Zeolini. - Fiorisce in giugno e luglio: perenne. Sono coltivate negli orti diverse forme o varietà: le piantine giovani ed i bulbi sono portati su tutti i nostri mercati.↑ Sect. 5. Porrum. - A. sphaerocephalon L.: Poll.! -
A. rotundum. Poll. viag. ex herbario ejus quoad specim. lecta in m. Baldo secus viam alla Corona, non L.!: - Ajo. - Variat: pag. 137 Vol. 1°
è appena una variazione di lievissimo momento, la quale sembra corrispondere ad una forma magra di A. sphaerocephalon che si incontra frequentissima nei luoghi secchi e sterili! - Fiorisce dipendentemente dalla altitudine dalla seconda metà di giugno alla prima metà di settembre: perenne.↑ A. vineale L.; Poll. - Ajo. - Variat: A. Porrum L.; Poll. - Porro. - Poro, Zeola de Cioza - Coltivato: lo Sternberg avrebbe raccolto A. Porrum alle sponde del Benaco nei pascoli di S. Vigilio; ma si tratta evidentemente di pianta sfuggita alla coltivazione. Prossimo ad A. Porrum è A. Ampeloprasum L., che cresceva una volta sui muri dell'antico Orto Botanico (Goir.).↑ A. Ampeloprasum(1) L. - Cresce nella Valdonega, confinato al piede di una siepe, formando quivi una tribù costituita da un numero assai considerevole di individui, che, probabilmente, sono da ritenersi come gli ultimi discendenti di una stirpe introdotta anticamente per usi domestrici ! - Marzo-giugno 1901.↑ A. sativum L. - Aglio. - Ajo: prendono poi i nomi di Cao d'Ajo, Spigo d'Ajo, Bigoli o Tani rispettivamente il bulbo indiviso della pianta, una divisione di questo, lo scapo non giunto a maturità. - Coltivato: raramente giunge alla fioritura.↑ pag. 138 Vol. 1°
A. Scorodoprasum L., Poll. - Coltivato in qualche orto come il precedente. - Seguirebbe il genere Aspltodeline: ed il Pona lasciò scritto di aver trovato l'Asphodello giallo et II di Plinio (Asphodeline lutea Reichb.) nel monte Baldo in Noveza: ma evidentemente si tratta di un equivoco e questa specie va radiata dalla Flora Veronese.↑ Asphodelus fistulosus L.; Poll. - Asphodelus foliis
fistulosis Segu. - Rarissimo: nelle mura e nelle fosse della città di Verona nel tratto che dal ponte militare il quale mette in Campofiore si estende sin presso Porta Vescovo; è la stazione classica nella quale nella seconda metà dello scorso secolo Francesco Seguier scopriva questa Gigliacea, la quale posteriormente, ma dopo ripetute scomparse, fu ivi ritrovata da Tonini!, De Bracht, Rainer, Manganotti!, Goiran: Abramo Massalongo raccolse A. fistolosus in Valpantena alle grote di Falasco! presso Cologne sopra Stalavena ove oggidì è scomparso. È in fiore da marzo a maggio e giugno! secondo il corso delle stagioni. A. albus Mill.; Poll.! - Variat!
Tribus 6. - Anthericeae.
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Phalangium (Anthericum L.) ramosum Lamk. - Antericum ramosum L.; Poll.! Ph. Liliago Schreb. - Anthericum Liliago L.; Poll.! Non comune: nei pascoli secchi, ovvero nei luoghi boschivi, rupestri e sassosi dell'Agro veronese, della regione collina e montana. - Nella Valpantena presso Cologne (Segu., A. Mass. !), nel Bosco Mantico (Goir.), nella valle dell'Adige alla Chiusa (Poll.!, Goir.), nel monte Pastello fra Ceraino e Monte (Goir.), alle falde orientali del monte Baldo ad Incanale, Brentino ecc. (Rigo, Goir.) e più in alto sopra Passone, a Braghizola, Braga ecc. (Goir.). - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑ Paradisia (Mazzuc.) Liliastrum Bertol. excl. syn. Calc. - Hemerocallis Liliastrum L.; Poll. excl. syn. Calc.!; Anthericum Liliastrum L.; Liliastrum album Link. - Nei prati e nei pascoli elevati della regione montana elevata e della subalpina. Questa bella Gigliacea pag. 140 Vol. 1°
cresce assai copiosa nel monte Baldo in Pravazar Basiana, Valfredda, la Ferrara, la Prà di Malcesine ecc.,: (Pona, Segu., Poll. !, A. Mass. !, Rigo, Goir. ecc.). Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑
Tribus 7. - Hemerocallideae.
Hemerocallis fulva L.; Poll. var. α ! - Giglio dorato. Fiori di S. Antonio, Gilio. - Coltivata, si incontra qua e là inselvatichita tanto nel piano quanto nei colli; presso l'Albaro (Poll. !), nei colli veronesi, nella Valpantena ecc. (A. Mass. !, Goir.). - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑ H. flava L. - H. fulva var. β Poll. - Nei luoghi umidi e paludosi, non comune. Presso Isola della Scala (Segu.), Montorio (Poll.), Peschiera (Goir.): certamente inselvatichita. - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.
FAMILIA XIII. - COLCHICACEAE.
(Melanthiaceae Goir. in N. G. Bot. vol. XVII, p. 19).
Tribus 1. - Colchiceae.
Colchicum autumnale L.; Poll. var. α - Colchico, Zafferano bastardo. - Strangola preti*, Castagnole, Famegi, Scartozi, Grole, Fior per i pioci. - Variat: pag. 141 Vol. 1°
- ζ Forma anomala, monstrosa. C. alpinum Dec. - C. autumnale var. β Poll. excl. syn.
Tribus 2. - Tofieldieae.
Tofieldia calyculata Wahlenb. - Anthericum calyculatum L. ex parte; Tofieldia palustris Poll. nonn. excl. syn. - Tajeta, Tajola. - Variat: pag. 142 Vol. 1°
palustre Iridis foglio Segu, pI. ver. II, cum ic. tab. XIV.
Tribus 3. - Veratreae.
Veratrum album L. - Veratro od Elabro bianco. - Falagro, Giavardo, Sabadilia nostrana, Sabadilion. - Variat: pag. 143 Vol. 1°
nostri monti, nei pascoli, nelle boscaglie ed anche nei luoghi rupestri; scende qualche volta a stazioni più basse nelle vallate, ma non di rado si spinge alla zona alpina, 2000 metri nel monte Baldo!: si incontra raramente isolata, per lo più cresce gregaria (Calc., Pona, Segu., Poll., Goir.). - Fiorisce in giugno e luglio: perenne. I montanari scavano il rizoma del Veratro e, mondatolo, lo lasciano tagliato a pezzi, seccare al sole: così preparato lo smerciano ai negozianti di medicinali e di piante industriali.↑ V. nigrum L.; Poll. - Veratro od Elabro nero. - Falagro.
FAMILIA XIV. - AMARYLLIDACEAE.
(Amaryllidaceae Goir. in N. G. Bot. vol. XVI, p. 106).
Tribus 1. - Galantheae.
Galanthus nivalis L.: Poll. - Fora-neve. - Moli, Campanele*, Campaneline*, Narzisi*, Buca-neve*. - Variat.: pag. 144 Vol. 1°
i prati, ed anche i luoghi rupestri. In tutta la catena del monte Baldo dalle cime alle falde tanto orientali che occidentali (2200-128 m.); nei Lessini e nei monti dipendenti (1748-149 m.); dei monti confinanti col vicentino; nel monte Pastello dalla vetta alla falda più meridionale presso Domegliara (1122-118 nel monte Comun (739 m.); in tutta la valle dell'Adige; nella Valpantena; Vajo del Paradiso, del Falcone, dell'Anguila; valle di Squaranto fin presso Mizzole e Pigozzo: valle d'Illasi ecc.; nei pressi di Verona lungo le coste di S. Massimo nell'Agro veronese, nel Bosco Mantico, presso Valeggio ecc. La var. β assieme alla forma tipica nei luoghi più caldi e soleggiati: la γ nei luoghi aridi e secchi (Goir.). - Fiorisce, dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento della stagione, da gennaio a giugno!: perenne. Leucojum aestivum L.; Poll.! - Campanelle, Cipolline. - Narciso silvestre (Monti), Campaneline,* Campanele,* Cipoline - Variat: Erinosma vernum Herb.: Leucojum vernum L.; Poll. - Campanelline. - Campenele*, Campaneline*, Narziai*, Arzisi*. - pag. 145 Vol. 1°
1660 metri di altitudine. - Nel monte Baldo in val di Borno (Rigo!) sul versante occidentale e molto probabilmente anche in altre stazioni; è più copiosa sul versante orientale, e così alle falde della catena presso Brentino, e più in alto in Ime, Valfreda, alle Fasole, pian della cenere framezzo ai faggi (Goir.): nei Lessini lungo la salita dal Vò in val d'Adige al passo della Sega, alla estremità più settentrionale del vajo dell'Anguila, Podesteria, Tinasso (Seguier), Camporotondo, le Scandole ecc.; verso l'alta valle d'Illasi presso Selva di Progno ecc. (Goir.): la var. β cresce, promiscuamente alla forma tipica. - Fiorisce da febbraio a maggio! dipendentemente dalla altitudine, dalla esposizione, dall'andamento della stagione: perenne.↑
Tribus 2. - Amaryllidieae.
Sternbergia (Amaryllys L.) lutea(1) Ker. Gawl. - È specie certamente importata ed in oggi qua e là ridotta quasi allo stato selvatico: in Verona sotto il castello S. Felice (Mang.), è fra le rupi nel giardino Giusti (Mang., Goir.), nella Valdonega !: rara; nella Valpantena alla Carrara (Ton.!, Goir.); nella val d'Adige a Rivole (Gaetano Pellegrini !); nelle siepi del territorio di Valeggio, fra Costermano e Garda, nei colli Benacesi presso Albisano (Rigo!); alle sponde del Benaco a Marniga nel fondo Reele (Goir.). - Fiorisce in settembre ed ottobre: perenne.↑
Tribus 3. - Narcisseae.
Ajax Pseudo-narcissus(1) Haw. - Narcissus pseudo-narcissus L.; Poll. var. α. - Tromboni. - Narziso, Narziso sempio, Trombone. - pag. 146 Vol. 1°
- β flore pleno Parl. - Narcissus pseudo-narcissus var. γ Poll. - Narziso dopio. - La specie e la varietà sono coltivate da epoca remotissima nei giardini veronesi (Pona): le stesse si incontrano quasi inselvatichite presso alle case coloniche, tanto al piano che nei colli ed anche nei monti più bassi: e così in Verona a S. Giovanni in Valle e nel giardino Giusti e nella collina veronese al dissopra di Quinto, Poiano ecc. (Goir.); in vicinanza alle sponde del Benaco presso Bardolino e sopra Torri (Rigo!). - Fiorisce da febbraio ad aprile ed anche prima dipendentemente dalle condizioni locali e della stagione: perenne.↑ Queltia incomparabilis(1) Haw. - Narcissus pseudo-narcissus x poeticus Bout. et Bernh.; N. pseudo-narcissus var. β Poll. - Ocialoni, Polentoni. - Variat: Narcissus L. Sect. 1. Poetici. - N. poeticus L.; Poll.! - Narciso, Gira-capo. - Narziso, Narzisi, Tazete, Tazete dorade. - Variat: pag. 147 Vol. 1°
Il Narcisso dei poeti si incontra frequentissimo in tutti i monti veronesi dalla zona superiore della regione montana sin quasi alle creste più elevate nei pascoli, nei prati, fra le rupi, nei boschi ecc.: e così in tutta la catena del monte Baldo tanto nel versante occidentale che sull'orientale; nei Lessini presso Chiesanuova, Roverè di Velo, Velo, Spiazoi, Trachi, Malera, Podesteria ecc.; nei monti che separano il veronese dal vicentino ecc.: la var. β cresce, ma raramente, in unione alla forma tipica (Goir.). - È in fiore da aprile a giugno: perenne. La varietà a fiori doppi è coltivata nei giardini assieme alla forma tipica.↑ N. biflorus(1) Curt. - N. poeticus x Tazzetta Henon. - Rarissimo: scoperto dal Sig. Gregorio Rigo nei prati presso Torri del Benaco! - Fiorisce in aprile: perenne. È coltivato nei giardini.↑ Sect. 2. Ionquillae. - N. Ionquilla L.; Poll. - Giunchiglia. - Gionchilia, Narziso*. - Variat: Sect. 3. Tazzettae. - N. papyraceus Ker. Gawl. - N. dubius Gouan. - Pisote, Tazete (Monti). - Coltivato una volta nei giardini. - Fiorisce in marzo: perenne.↑ pag. 148 Vol. 1°
N. polyanthos Lois. - È coltivato nei giardini e si incontra qualche volta sporadico nei colli, e sfuggito manifestamente alla coltivazione (Goir.). Il Rev. Porta lo ha raccolto presso le sponde bresciane del lago di Garda. - Fiorisce in marzo, aprile: perenne.↑ N. Bertolonii(1) Parl. - Narzizi. - Nei prati circa Torri del Benaco (Rigo), rarissimo e quasi accidentale, certamente emigrato dai giardini. - Fiorisce in marzo, ma nei luoghi e nelle serre anche nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio: perenne.↑ N. Tazzetta (L. ex parte) Lois.; Poll. ex parte. - Narciso, Tazzetta. - Tazeta, Tazeta semplice, Narzisi. - È coltivato in tutti i giardini colle sue numerose forme o varietà, e si incontra, sporadico, nei colli quasi inselvatichito (Goir.). - Fiorisce dipendentemente dalle condizioni locali da dicembre ad aprile: perenne.↑ Agave americana(1) L.; Poll. - Agave, Pitta. - Agave,
Aloè. - Variat: pag. 149 Vol. 1°
FAMILIA XV. - IRIDACEAE.
(Iridaceae Goir. in N. G. Bot. vol. XV, p. 57).
Tribus 1. - Croceae.
Crocus biflorus Mill. - C. vernus Poll. ex parte ! - Castagnole*, Castagnola, Magnugole, Patròni (Monti), Safrani*. - Variat: C. vernus All.(1) - C. vernus vernus et C. vernus bulbo fibrilloso Poll. - Zafferano selvatico. - Nel vernacolo veronese pag. 150 Vol. 1°
ha i nomi stessi della specie precedente e nei Lessini inoltre quello di Semenarole*. - Variat: pag. 151 Vol. 1°
Tribus 2. - Gladioleae.
Gladiolus palustris Gaud. - Raro: nella bassa pianura veronese presso Nogara (Rodegher!). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ G. italicus Lobel. - G. communis All., Poll. excl. syn. Pon.; G. segetum Ker. Gawl. - Panacciuola, Fil di spada. - Spade (Monti), Castagnoa salvadega, Cortelasso*. - Comunissimo nei seminati, nei campi, nei luoghi erbosi, negli argini ecc. di tutta la Provincia dalla pianura, S. Martino, S. Bonifacio, Legnago, Nogara, Sanguinetto, Vigasio; dall'Alto Agro veronese; dalle rive del Benaco, Peschiera, Pacengo, Lazise, Fradèr presso Torri del Benaco; dai dintorni di Verona; dalla Valpantena; dalla Valpolicella ecc. ascende a tutta la zona della collina, e diventando man mano meno frequente penetra nella zona montana p. e. Vestena e Bolca, e compare, ma raro, nel monte Baldo e nei Lessini fra il Marzuolo (Segu., Poll., Font., Rigo., Goir. ecc.): Facchini lo indica al confine del veronese col trentino al Vò per Borghetto - È in fiore da aprile a luglio: perenne.
Tribus 3. - Xiphieae.
Iris florentina(1) L. - Iris germanica flore albo Monti - Giaggiòlo. - Gazoi bianchi (Monti). Rarissima: in un muro a secco presso Marcellise (Goir. maggio 1870). - Fiorisce in maggio e giugno: coltivasi nei giardini.↑ pag. 152 Vol. 1°
I. germanica L.; Poll. - Giaggiòlo. - Iris, Irèos, Iride, Riose, Riosi, Gazòi: le tre ultime denominazioni sono più specialmente destinate ad indicare i rizomi mondati e disseccati che corrono in commercio sotto la denominazione di Radice d'Ireos. - Variat: I. pallida Lamk. - I. sambucina Poll. viag.? non fl. !- In vernacolo porta gli stessi nomi della precedente colla quale probabilmente è stata confusa per il passato. - Variat: pag. 153 Vol. 1°
l'odore gratissimo che specialmente nelle piante da orto acquistano i fiori, cresce spontanea nelle stesse stazioni della precedente sebbene di essa più rara; si trova di preferenza nella parte occidentale della Provincia fra la val d'Adige e le sponde del Benaco (Rigo, Goir.): e così a Verona - nella Valdonega(1), Soave, Illasi, Parona, Pescantina, al forte di Rivole, Incanale, Affi, Cavajon, Torri del Benaco ecc.: la var. β fra Lazise e la Bagata lungo la spiaggia del Garda (Rigo): la γ in luoghi pietrosi nella collina di Torri (Rigo): la δ è coltivata in vasi. - Aprile-giugno: perenne. I rizomi della I. pallida corrono in commercio mescolati a quelli della specie precedente.↑ I. squalens L. - I. sambucina Poll. fl., e loco non ex descriptione et herb.! - I nomi vernacoli come le due precedenti. - Cresce copiosa nella parte orientale della Provincia veronese, dal limite superiore della pianura alla regione montana, (m. Bolca 827 m.), sola ovvero mescolata alla I. germanica, colla quale viene promiscuamente coltivata: Soave, Illasi, Tregnago: Monteforte, Costalunga. Brognoligo, Roncà, Bolca (Goir.): le due ultime stazioni sono quelle indicate da Pollini per la sua I. sambucina. - Maggio-giugno: perenne. Anche i rizomi di questa specie corrono in commercio sotto il nome di Radice d'Ireos.↑ Xiphion Parl. Sect. 1. Pseudoxiphion. - X. Pseudo-Acorus Parl. - Iris Pseudo-Acorus L.; Poll. - Giglio giallo, Coltellacci. - Irio zalo, Carezoni. - Variat: X. foetidissimum(1) Parl. xx.- I. foetidissima L.; Poll.- pag. 154 Vol. 1°
Giglio dei monti. - Coral, Corai: tali denominazioni però più propriamente, anzichè alla intera pianta, spettano alle cassule mature, le quali aprendosi mettono in mostra i semi di un bel rosso scarlatto. - X. sibiricum(1) Parlat. - Raro: nei prati umidi presso Nogara nella pianura veronese (Rodegher). - Maggio e giugno: perenne.↑ X. gramineum(1) Parlat. - Iris graminea L.; Poll.! - Armelin, Iride*. - Variat: pag. 155 Vol. 1°
s. Leonardo (Goir.), alle Ferazze (Poll.!), presso Tregnago (A. Mass.!). - Maggio-giugno: perenne.
Tanto la forma tipica come la varietà sono coltivate nei giardini.↑ Sect. 2. Euxiphion. - X. vulgare(1) Parlat. - Iris variabilis Jacq.; Iride bulbosa di vari colori, o et di foglia angusta di Carlo Clusio Pona. - Come si vede dal sinonimo del Pona, questa bellissima Iridacea da epoca remotissima era coltivata nei giardini veronesi: il Sig. Gregorio Rigo la ha raccolta più volte, quasi inselvatichita negli orti di Costermano al principio di giugno. Hermodactylus tuberosus(1) Salisb. - Bellavedova, Bocca di lupo - Inselvatichito nella città di Verona nel giardino Giusti, e nello stradone s. Antonio nell'antico giardino della contessa Faella e nella Valdonega !(1). - Febbraio-aprile: perenne.
FAMILIA XVI. - ORCHIDACEAE.
(Orchidaceae Goir. in N. G. Bot. vol. XVI, p. 5).
Tribus 1. - Atethuseae.
Limodorum abortivum Swartz; Poll.! excl. syn. Calc.? - Fior di legna. - Variat: pag. 156 Vol. 1°
Raro nella pianura; da questa sale a tutta la regione collina e penetra benanco nella zona montana nella quale si eleva qualche volta oltre i 1200 metri di altitudine. Si incontra qua e là ora isolato, altra, volta in gruppi più o meno numerosi; però non si può dire specie comune: vive parassita sulla radice di diverse piante specialmente nei boschi di querce, meno in quelli di castagno: però, è per lo meno dubbio il suo parassitismo, da taluno asserito, sulle radici delle diverse piante frammezzo alle quali si trova. - Presso le rive e nei colli Benacesi a Lazise, Rocca di Garda, Scaveaghe, Brè, Torri (Font., Rigo, Goir.): nel monte Baldo lungo la salita da Brentino alla Corona, e da Avio al pian della cenere, Tierno, Castione, Brentonico, Basiana, Ime, Lonza (Poll., Goir.); nella val d'Adige presso Rivole e lungo la salita da Peri alle Fosse (Goir.); nel monte Pastello (Goir.); nell'Agro veronese presso Guastalla (Poll., Goir.); al Bosco Mantico (Goir.) ecc.: nella Valpolicella ad Ospedaletto (Poll.!); sopra il Maso nel Rocolo e nella Valpantena a Quinto, Poiano, Grezzana. (Ton. !, Goir.); nei colli di Montorio, a Marcellise, alla Mosela (Segu., Poll.); nel monte Trezzolan e nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass. !, Da Campo !, Goir.): la var. β, rara, sul Pastello. - Aprile-luglio: perenne.↑ Cephalanthera ensifolia(1) C. L. Rich. - Epipactis ensifolia Poll.! - Variat: pag. 157 Vol. 1°
S. Vigilio e più in alto in Brè (Goir.); sopra Torri e la Rocca di Garda (Rigo); nella valle d'Illasi nel monte Barbara (A. Mass. !). - Fiorisce dalla fine di aprile a giugno: le due forme α e β si incontrano per lo più assieme: perenne.↑ C. pallens C. L. Rich. - Epipactis pallens Poll. - Variat: C. rubra C. L. Rich - Epipactis rubra Poll. - Ajo de
bisso*. - Sui monti Lessini. - Variat: pag. 158 Vol. 1°
Goir.); a Castelvero e Vestena (A. Mass. !). La var. β in monte Baldo nella Valle dell'acqua assieme alla forma tipica. - È in fioritura dalla fine di maggio al termine di luglio dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento della stagione: perenne. Pianta frequentemente gregaria.
Tribus 1. - Neottieae.
Sub-tribus 1. - Listereae. Epipactis Sectio 1. Arthrochitium Irmisch, Reichb. fil. - Sectio 2. Euepipactis(1) Irmisch, Reichb. fil. - E. latifolia All.; Poll. viag. et fl. pro parte (et excl. nonn. syn.). - Variat: pag. 159 Vol. 1°
maggiormente apriche e soleggiate. In tutta la catena del monte Baldo (De Bracht, Rigo, Goir.); alla Rocca di Garda e presso Lazise (Rigo); a Guastalla veronese (Goir.); nella Valpolicella a S. Ambrogio, Ospedaletto ecc. (Goir.); nei Lessini e monti e valli dipendenti e così in quelli confinanti col Vicentino (Goir.): la var. β, rara, nella Valpantena presso Costoli (Goir.), - Fiorisce da maggio a settembre dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ E. atrorubens Schult. - E. latifolia Poll. pro parte. - E. microphylla Swartz. - Rarissima: una sola volta nel monte Pastello, sopra Cavalo, in un boschetto di querce. - Fiorisce in giugno e luglio: perenne.↑ Neottia Nidus-avis C. L. Rich. - Epipactis Nidus-avis Poll.; Satirio abortivo del Lobelio Pona. - pag. 160 Vol. 1°
nel monte Bolca (Goir.): Gregorio: Rigo il 6 maggio 1873 ne ha raccolto tre esemplari nei colli Benacesi sopra Torri presso il luogo chiamato Brè, in un bosco di querce a meno di 300 metri di altitudine. - Fiorisce da maggio a luglio secondo i luoghi: perenne.↑ Listera ovata R. Brown. - Epipactis ovata Poll.; Ophris bifolia Segu., Poll. herb.! - Dalle zone elevate dei monti, nelle quali cresce copiosissima, scende nei colli, si interna nelle valli e si avanza nella pianura: vive nei prati, nei pascoli e nei luoghi boschivi ombrosi. E così, in tutta la catena del monte Baldo (Calceolari, Pona,. Poll., Goir.); alle sponde del Benaco presso Torri (Rigo) e Lazise (Font.); nella val d'Adige (Ambr., Goir.); nei Lessini, dai pascoli elevati scendendo in tutte le valli dipendenti (Segu., Ton., A. Mass. !, Goir.); nel monte Bolca (Goir.); nei dintorni di Verona lungo l'Adige sotto al muro lungo presso S. Michele (Goir.) e nell'isolotto detto il Pestrino (Poll., Goir.); nei prati di Vigasio (Goir.) e di S. Pietro in Valle (Poll.!). - È in fiore dalla fine di aprile a giugno: perenne.↑ L. cordata R. Brown. - Rarissima: fu scoperta in monte Baldo nel luogo detto le Busete (2000 m.) dal celebre erbaiuolo Pelizzoni che la comunicò a Fr. Fontana, C. Tonini ed A. Manganotti !: Abramo Massalongo la trovò nel 1849 nei luoghi erbosi e rupestri del monte Maléra sui Lessini! - Fiorisce da giugno a luglio: perenne.↑ Sub-tribus 2. - Spirantheae.
Spiranthes aestivalis G. L. Hich. - Non comune nei luoghi umidi ed acquitrinosi della Provincia; di preferenza nella pianura; e così presso Legnago pag. 161 Vol. 1°
(Rocchetti!, Goir.), Bovolone (Poll.), Nogara (Masè!, Rodegher !); alle sponde del Benaco cresce tra Riva e Torbole (Ambr.). - Fiorisce in luglio ed agosto: perenne.↑ S. autumnalis(1) C. L. Rich. - Neottia spiralis Poll. - Castagnole. - Cresce, frequentemente gregaria, nei luoghi erbosi, tanto umidi che secchi, dalla regione collina alla pianura: e così nei colli Benacesi (Segu.), a Lazise (Font.), nei dintorni di Torri (Rigo), nella val Sorda sotto al monte Moscal verso Bardolino (Ravignani); presso Rivole e nella valle di Caprino alle Valdoneghe nei boschi di querce (Goir.); nelle vicinanze di Bussolengo (A. Mass.!); nei colli di Sommacampagna ed in Campo marzo di Verona (Lorej, Poll.); nei pascoli del Bosco Mantico (Mang.), ed al Bovo e quivi in società con Colchicum alpinum (Goir.); presso Nogara nella bassa pianura (Rodegher). - Fiorisce in settembre ed ottobre.↑ Goodyera repens R. Brown. - Poll. fl. et herb.! - Non è specie comune nel Veronese, e compare qua e là, frequentemente gregaria, negli ericeti e nei luoghi selvatici della zona montana superiore e della subalpina: e così in monte Baldo nella valle di S. Zeno (Mang.); nel vallone di Fanta sui Lessini a nord del Corno d'Aquilio (Goir.); sui Lessini presso Erbezzo (G. Rigo!)(1); nel monte Bolca (Segu., C. Mass. !). - È in fiore da luglio a settembre: perenne.↑ Sub-tribus 3. - Malaxideae.
Corallorhiza innata(1) R. Brown. - Cymbidium Corallorhizon Swartz, Poll.! - Rara! vive specialmente nei boschi di faggi e di mughi. Nel monte Baldo in Noveza ed ai Lavaci (Goir.); nei Lessini nel Bosco grande presso Chiesanuova, ai Trachi, a Bocca di pag. 162 Vol. 1°
Selva (Goir.), presso le Scandole (Poll., Goir.), a Revolto (C. Mass., Goir.). - Fiorisce da giugno a luglio: perenne.↑
Tribus 4. - Ophrydeae.
Sub-tribus 1. - Gymnadenieae. Herminium clandestinum(1) Gren. et Godr. - Ophrys monorchis L., Poll.!; Orchis trifolia, floribus spicatis herbaceis et Monorchis montana, minima, flore obsoleto, vix conspicuo Segu. pl. veron. cum. ic. II, tab. XVI et III tab. VIII, fig. 8. - Nei pascoli e luoghi boschivi dalla regione montana alla alpina; ora isolato, più frequentemente gregario: in monte Baldo, nella Valfredda, nella valle del Bastion, (Goir.), nella Valbrutta (Poll., Goir.) in Campedello, alla Lonza, ai Lavaci, pian della cenere (Poll,); nei Lessini ai Merli, Spiazzoi, val di Squaranto (Goir.); nel monte Zeola (A. Mass. !) ecc. - È in fioritura da giugno ad agosto: perenne. Il Seguier scrive di aver raccolto questa pianta presso Verona nelle sabbie dell'Adige in vicinanza del Porto di s. Pancrazio: si tratta evidentemente di un qualche individuo quivi trascinato ed abbandonato dalla corrente forse in seguito a qualche piena del fiume.↑ Bicchia albida(1) Parl. - Orchis albida Scop., .Poll. ! ; Pseudorchis alpina flore herbaceo Segu. pl. veron. III, cum. ic. tab. VIII, fig. 11. - Nei prati e pascoli della zona alpina e subalpina dai confini del veronese col vicentino, al versante occidentale del monte Baldo; scende qualche volta nella zona montana al disotto di 1000 metri!: però non può dirsi specie comune. Qua e là in tutta la catena del monte Baldo (Segu., Poll., Mang., Kellner, Goir.); e così ai Colonei, Montesel, Valfredda, pag. 163 Vol. 1°
Cerbiol, Lavaci, pian della cenere; nei Lessini in Podesteria, Maléra, Spiazzoi ecc. (Poll.!, Goir.); nel monte Campobrun (Poll. !, Goir.); nel monte Alba (Bordoni, Poll.); nell'alta valle d'Illasi presso la Giazza (A. Mass. !). - È in fioritura in giugno e luglio: perenne.↑ Gymnadenia conopea(1) R. Brovn. - G. inodora Fries (forma floribus inodoris); Orchis conopsea L., Poll. fl., excl. syn. Segu. O. montana purpurea odorata, et herb. !; O. palmata minor, calcaribus oblongis Segu. pl. veron. III cum. ic. tab. VIII, fig. 7. - Erba dela man, Manine, Zatele, Zatine*, - Variat: G. odoratissima G. L. Rich. - Orchis odoratissima L., Poll.!; O. palmata angustifolia, minor, odoratissima Segu. pl. veron. III cum. ic. tab. VIII, fig. 6. - In vernacolo porta gli stessi nomi della specie precedente. - Variat: pag. 164 Vol. 1°
società con la specie precedente, però nelle stazioni molto elevate la sua fioritura è posteriore di un qualche giorno a quella di G. conopea (Segu., Poll., Font., A. Mass.!, Rigo, Goir.). Le var. β e γ crescono promiscuamente alla forma tipica; la seconda però si incontra assai raramente: la δ in riva all'Adige al piede delle ultime pendici del monte Baldo. - Fiorisce da maggio a settembre dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ G. conopea X odoratissima. - Non di rado G. conopea e G. odoratissima vivendo in società non è improbabile dieno origine a delle forme ibride: e forse ad una di queste potrebbe riferirsi la pianta descritta da Seguier (pl. veron. III, p. 251) e raccolta da Bordoni sul monte Alba.↑ Coeloglossum viride Hartm. - Orchis viridis Crantz, Poll. !; O. palmata, odore gravi, ligula bifariam divisa, flore viridi Segu. pl. ver. II cum ic. tab. XV. n. XVIII et tab. XVI, fig. 18. - Manine*, Zatine*. - Nei luoghi erbosi della regione alpina e subalpina scendendo dalle creste più elevate dei monti al disotto dei 1200 metri!: lungo la intera catena del monte Baldo (Poll.!, Tonini !, Rigo, Goir.); nei Lessini alla Sega, Podesteria, Sparaver, Malera, Spiazzoi, Revolto ecc. (Goir.); nei monti Posta, Campobrun, Passo della Lora (Goir.); nei monti Zeola e Alba (Poll., Goir.). - È in fioritura dalla metà di aprile! ad agosto e settembre secondo la altitudine e le condizioni locali: perenne.↑ Platanthera bifolia G. L. Rich.; Poll. viag. et fl. (ex parte?) et herb.! - Orchis alba, bifolia, minor, calcari oblongo Segu. pl. ver. Il cum ic. tab. XV, n. X. - Castagnole - Variat: pag. 165 Vol. 1°
alpina; scende benanco nei colli e nelle valli e si spinge nella pianura: e così in tutti i pascoli e prati del monte Baldo (Poll., Goir.), dei Lessini e dei monti finitimi a questi o da essi dipendenti (Goir.); nella valle d'Illasi presso Tregnago e Centro (A. Mass.!); presso Lazise alle sponde del Benaco e nell'Agro Veronese a Guastalla (Poll.); nella bassa pianura a S. Pietro in Valle (Poll. !, Masè). La var. β cresce promiscuamente alla specie nei pascoli e nei prati del monte Baldo e dei Lessini. È in fioritura da maggio a luglio: perenne.↑ P. chlorantha Custor. - Meno frequente della specie precedente con la quale per lo più cresce in società : p. e. nel monte Baldo ai Cervi, fra Borno e la Prà (Rigo), in Pravazar (Goir.); nei Lessini presso Chiesanuova ecc. (Goir.). - Fiorisce nella stessa epoca della precedente: perenne.↑ P. Carducciana(1) Goir. N. g. bot. Vol. XV, pag. 332. - Nei Lessini lungo la salita dalla val d'Adige alla Sega. - Giugno.↑ Traunsteinera globosa Reichb. - Orchis globosa L., Poll.! - Castagnole. - Variat: pag. 166 Vol. 1°
Verona in riva all'Adige al Pestrino (Poll. !), e in questa stazione per fermo accidentalmente: la varietà β è una pianta elegantissima, raccolta nei Lessini sul Maléra (Goir.). - È in fiore da maggio ad agosto: perenne.↑ Sub-tribus 2. - Angiadenieae.
Sect. 1. Monadenieae. - Serapias Lingua L. ex parte - Rarissima: nella valle d'Illasi presso Centro (A. Mass.!); nel monte Baldo (A. Mass. nell'Erbario centrale a Firenze, senza indicazione di luogo!).↑ S. longipetala(1) Poll. - S. Lingua L. ex parte; Poll. herb.! - Variat: pag. 167 Vol. 1°
per i terreni e le formazioni moreniche. - È in fioritura da aprile a giugno: perenne.↑ S. longipetala X Orchis Morio Rigo et Goir. - S. Fontanae Rigo et Goir. - Questa forma ibrida venne scoperta da Francesco Fontana nei prati della Bottona presso Lazise alle sponde del Benaco! - Fu raccolta in maggio.↑ S. longipetala X Orchis fragrans S. Tommasinii A. Kern.; S. Roselliniana Goir. - Rarissima. Rinvenuta il 17 maggio 1882 nei prati presso Vigasio: in questi, S. longipetala vive in società con buon numero di altre Orchidacee (Goir.).↑ Chamaeorchis alpina C. L. Rich. - Rarissima: in monte Baldo nei luoghi erbosi e fra i crepacci delle rupi nella valle delle pietre, sul versante occidentale del monte a circa 2100 metri di altitudine (Goir. et C. Mass., Agosto 1874). - Fiorisce da luglio a settembre: perenne.↑ Aceras antropophora R. Brow. - Questa specie indicata da Seguier nella collina veronese, sembra oggi scomparsa.↑ Himantoglossum hircinum - Orchis hircina Scop.,
Poll. !; Orchis barbata, odore hirci, breviore latioreque folio Segu. p1. ver., II, cum ic. tab. XV, n. 1. - Cresce frequente e copiosamente fra il Benaco ed il confine vicentino, nei boschetti e nei pascoli di tutta la regione collina; è più rara nella montana (Segu., Poll., Font., A. Mass. !, Ton.!, A. Mang.!, Rigo, Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ Anacamptis pyramidalis C. L. Rich. - Orchis pyramidalis L., Poll.! - Castagnola, Guardaprà, Supa, Aio de can*. - Variat longitudine calcaris ovarium subaequantis vel superantis, et pag. 168 Vol. 1°
Frequentissima dalla pianura alla regione montana nella intera Provincia, innalzandosi sin quasi a raggiungere altitudini comprese fra 1200-1300 metri: ama i prati, i pascoli, i luoghi erbosi e soleggiati (Segu., Poll., A. Mass.!, Rigo, Goir.): la var. γ rarissima fu raccolta da Rigo nei colli sopra Torri del Benaco. - Fiorisce dalla metà di aprile a tutto giugno secondo l'altitudine delle varie stazioni: perenne.↑ Sect. 2. Diadenieae. - Nigritella angustifolia(1) C. L.
Rich. - Orchis nigra Poll.!; O. palmata angustifolia, alpina, nigro flore Segu. pl. vero II, cum ic. tab. XV, n. XVII. - Zatine*, Manine*, Vaniglia*. - Variat: N. angustifolia X Gymnadenia odoratissima. - N. Heufleri Ker. - Rarissima: raccolta una sola volta in due soli esemplari in monte Baldo, in luoghi erbosi sotto alle Sengie di Valfredda (luglio 1883 Goir.).↑ pag. 169 Vol. 1°
Orchis L. - Sub-genus 1. Herorchis Reichb. fil. - Sect. 1. Papilionaceae. - O. rubra(1) Jacq.; Poll. herb! - O. papilionacea Poll. fl. excl. nonn. syn. - Cipressini - Rara: nei luoghi erbosi secchi e nei pascoli sterili dell'Agro Veronese; eccezionalmente nella bassa pianura. - E così nel Bosco Mantico (Poll. !), presso Valeggio (Poll.), nei pascoli di Prebian presso Villafranca (A. Mass. !), nei prati al Bovo presso Cadidavid (A. Mang.!, Goir.), nei prati sotto Custoza (Rigo !), presso Nogara nella bassa pianura veronese (Navi !). - Fiorisce da aprile a giugno: perenne. Sect. 2. Moriones. - O. Morio L.; Poll. fl. excl. var. β, herb.! - O. Morio foemina Segu. cum ic. pl. ver. II, tab. XV, n. VII. - Testicolo di cane, Gigli caprini. - Salep, Castagnole: il primo di questi nomi è dato più particolarmente dagli erbaiuoli agli ingrossamenti tuberiformi delle radici. - Variat: pag. 170 Vol. 1°
presso Tregnago nel luogo chiamato Gazà.! - Fiorisce da marzo a giugno secondo la altitudine: perenne. Sect. 3. Coriophorae. - O. coriophora L.; Poll. fl. var. α et berb.! - Cimicciatola. - "Variat colore florum fuligineo vel purpureo". Non è pianta comune: si incontra qua e là, qualche volta in società con la specie seguente, nei prati e nei pascoli umidicci od acquitrinosi, ed anche secchi, della pianura e dei colli; è meno frequente nei monti. E così nel monte Baldo orientem versus (Segu.), al Pestrino in riva all'Adige (Poll., !), nei fossi di Verona presso porta S. Zeno (Segu.), presso Lazise (Poll., Font.), nei prati umidi sopra Torri del Benaco (Rigo), nel Bosco Mantico nell'Alto Agro Veronese, presso Incanale in val d'Adige e sulla destra del fiume, nelle vicinanze di Vigasio (Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno perenne. Spica teterrime foetet (Segu.).↑ O. fragrans(1) Poll. herb. cum. ic. in elem. bot. II, tab. ultima fig. 2. - O. coriophora Poll. fI. var. β; O. Polliniana Spreng. - Castagnole. - Variat: pag. 171 Vol. 1°
che segna l'area di vegetazione per Serapias longipetala colla quale in molte stazioni cresce promiscuamente!. Le var. β, γ, sono rare e vennero raccolte, ma in pochi esemplari, in luoghi erbosi lungo l'Adige al piede dei monti S. Marco e Cordaspina: la ε per fermo è una forma anomala singolarissima scoperta da Gregorio Rigo che ne raccolse pochi esemplari nei colli Benacesi sopra Torri!. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ Sect. 4. Militares. - O. ustulata L.; Poll.! - O. militaris pratensis Segu. cum. ic. pl. ver. II, tab. XV, n. IV. - Castagnole. - Variat: O. tridentata Scop. - O. militaris pratensis, elatior, floribus variegatis Segu. cum. ic. pl. ver. II. tab, XV, n. III.- Castagnole. - Variat: pag. 172 Vol. 1°
altitudine. La var. β cresce nei pascoli del monte Baldo; la γ, rarissima, tra Villafranca e Valeggio nei pascoli di Prebian (Goir.). - È in fiore dalla fine di marzo a tutto maggio; in giugno nelle stazioni elevate: perenne. - Forse presso di noi potrà rinvenirsi la forma corrispondente alla var. commutata Todaro.↑ O. ustulata X tridentata. - Nei pascoli di Prebian superiormente citati, nonché al margine di un prato nel quale crescevano in società le due specie presso Castel d'Azan (Goir.).↑ O. tephrosanthos(1) Vill.: Poll. fl. excl. syn. Segu. et herb. ! - O. simia Lam. - Castagnole, Castagnola. - Variat: O. militaris L.; Poll. excl. syn. Segu. et herb.! - Castagnole. - Comunissima dalla bassa pianura a tutta la regione montana, penetrando benanco nella regione subalpina: cresce nei prati, nei pascoli, nei boschetti di querce, castagni ecc. (Segu.,. Poll., A. Mass., Ton., A. Mang.!, B. Pellegrini, Rigo, Goir. ecc.). - Fiorisce nei mesi di aprile e maggio nelle stazioni basse; in giugno nei luoghi elevati: perenne.↑ O. tridentata X militaris. - Qua e là nelle stazioni nelle quali le due specie crescono promiscuamente.↑ O. purpurea Ruds. - O. fusca Iacq.: Poll. fl. ver. et herb. !;. O. militaris major Segu. cum. ic. pl. ver. II, tab. XV, n. II. - Castagnole. Variat: pag. 173 Vol. 1°
- β alba. - O. fusca flore albo Fr. Font. Sub genus 2. Androrchis Reichb. fil. - Sect. 1. Provinciales. O. laxiflora Lam.; Poll. fl. et herb.! - Castagnole. - Variat: pag. 174 Vol. 1°
(Poll., Rocchetti, Masè, (Goir.); nei prati lungo le rive del Mincio a Valeggio (Poll.), Monzambano e Salionze (Rigo); Peschiera (Goir.); nei colli Benacesi e in vicinanza delle rive del lago, presso Garda (Rigo), nella val Volpara (Rigo, Goir.), sopra Torri (Rigo), a Riva (Fleischer, Gelmi, Porta); nella val d'Adige sotto Rivole, e lungo il corso del fiume presso Incanale, la Caseta ecc. (Goir.). La var. β cresce assieme alla forma tipica; la var. γ, riferita dubitativamente alla var. brevifolia di Tineo, presso Peschiera (Goir.). - È in fiore dalla fine di aprile a tutto giugno: perenne.↑ Sect. 2. Masculae. - O. pallens L.; Poll. fl. et herb.! - O. speciosa(1) Host. - O. mascula Poll. fl. et herb.! - Castagnole, Salep. - Stirps polymorpha variat: pag. 175 Vol. 1°
- φ alba. - O. morio mas, foliis non maculatis flore candido Moren. herb. O. Spitzelii Saut. - Rarissima: nel monte Baldo sotto la Colma di Malcesine (Leybold), ed inoltre nei boschi di faggio al Trét de Spin ed ai Zocchi (Porta). - Fiorisce in giugno e luglio.↑ Sect. 3. Sambucinae. - O. sambucina L.; Poll. var. α - O. palmata pratensis latifolia, longis calcaribus, flore albo, et O. palmata, lutea, floris labio maculato Segu.
cum. ic. pl. ver. III, tab. VIII, fig. 5. - Variat: pag. 176 Vol. 1°
pure in tutta la catena dei Lessini; p. e. Bosco di Chiesanuova, Roverè di Velo, Velo, Trachi, Bocca di Selva, Maléra ecc. (Goir.); nei monti che separano il Veronese dal Vicentino, p. e. nel monte Lobia (Segu., Goir.). Le due varietà crescono promiscuamente. - Fiorisce da aprile a giugno: perenne.↑ Sect. 4. Maculatae. - O. maculata L.; Poll.! - O. palmata montana maculata Segu. cum. ic. pl. ver. II, tab. XV. n. XVI. - Erba dela man, Zatele, Manine, Zatine, Scarpete dela Madona*. - Frequentissima: dalla zona alpina e subalpina scende nella montano, e benanco nella collina, internandosi nelle valli ed avvicinandosi alla pianura: ama i prati, i pascoli, i luoghi boschivi. - Nel monte Baldo in tutta la catena: lungo la salita da Brentino al Santuario della Corona (Poll., Goir.); presso lo, Ferrara, in Ime ecc. (Goir.); val di Borno (Rigo); la Lonza, Novezina, Noveza, Artillon ecc. (Goir.); nel monte Pastello (Poll., Goir.); nei Lessini presso S. Anna, Molina, Erbezzo, Chiesanuova ecc. (Goir.); nel vaio del Falcone, dell' Anguilla ecc. (Goir.); presso la Giazza, Tregnago (A. Mass.!, Goir.); nel monte Lobia (Goir.) ecc. - Fiorisce da maggio a luglio: perenne.↑ O. incarnata - O. latifolia Poll. herb.! et fl. ver. an ex parte? - Nei luoghi palustri e nei prati umidi della, pianura e dell'Alto Agro Veronese: in generale però non molto comune. - Lungo l'Adige; nei dintorni di Verona al Pestrino (Poll.), S. Pancrazio, Lazzaretto, Campomarzo sotto al muro lungo, presso S. Michele, Campalto, Giarone, S. Giovanni Lupatoto, Belfiore di Porcile ecc. (Goir.); Legnago, Villa Bartolomea ecc. (Goir.). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ O. Traunsteineri Saut. - In unione alla precedente presso Legnago?↑ pag. 177 Vol. 1°
Ophrys L. Sect. 1. Araniferae. - O. Aranifera(1) Huds. Poll. herb.! et fl. ex parte. - O. fucum referens flore subvirente et O. fucum referens major, foliolis superioribus candidis et purpurascentibus Segu. cum. ic. pl. ver. II, tab. XV, n. XIII et tab. XV, n. XIV (mala.). - Colombine. - È la specie più frequente del genere e forse della famiglia: essa si incontra in tutta la Provincia, per lo più gregaria, nei prati, nei pascoli, nei luoghi erbosi ed anche nei boschetti, specialmente di querce, tanto nella pianura e nell'Agro Veronese, come nei colli ed anche nella regione montana spingendosi fino a circa 900 metri di altitudine: p. e. monte Beloca (830 metri A. Mass.!) e presso Chiesanuova (Goir.). - Fiorisce prima fra tutte le Orchidacee veronesi, ed a seconda della altitudine da marzo a maggio: perenne.↑ Sect. 2. Apiferae. - O. apifera Huds.; Poll. fl. et herb.! - O. araneam referens rostro recurvo Segu. curno ic. pl. ver. III, tab. VIII, fig. 2. - Vesparia. - Colombine. - pag. 178 Vol. 1°
altitudine - Fiorisce dalla fine di aprile a giugno: perenne.↑ Sect. 3. Speculiferae. - O. Bertolonii Moret. - O. aranifera Poll. fl. ex. parte. - Colombine. - Questa bellissima specie cresce copiosissima nei prati e nei pascoli della intera regione collina e della montana inferiore: si incontra pure nell'alta pianura veronese. - E così a S. Pancrazio e S. Massimo presso Verona; in tutti i colli prossimi alla città; in tutte le collinette moreniche della campagna veronese; nella Valpantena e nei monti circostanti, Romagnano, Zago ecc.; nei colli di Montorio; nel monte Trezzolan; nella valle d'Illasi ecc.; nel monte Pastello presso il fortilizio di Ceraino ecc.; nell'anfiteatro morenico di Rivole; alle falde del monte S. Marco e nei luoghi erbosi lungo l'Adige (Goir.); nei colli Benacesi sopra Marciaga, Albisano, Torri ecc. (Goir.): tutte le stazioni enumerate oscillano fra 85 a 620 metri di altitudine. - È in fiore dalla seconda metà di aprile a giugno: perenne.↑ Sect. 4. Tenthrediniferae. - O. Arachnites(1) Host.; Poll. viag. fl. et herb.! - O. araneam referens Segu. cum. ic, pl. ver. III, tab. VIII, fig. 1. - Fior-mosca, Formicone. - Colombine. - Prati e pascoli della pianura e dei colli: penetra anche nella regione montana. - E così nella valle d'Illasi presso Giazza (Goir.), Cogolo (Bordoni ex Segu., Goir.); in Valdonega presso Verona; a Guastalla, Ospedaletto (Poll. herb. !), Novare (Poll.); nei colli veronesi (De Bracht, Goir.),. a Fradér presso Torri, Marciaga!, Costermano, Salionze (Rigo); alle sponde del Benaco a Scaveaghe (Goir.), Cisano (Rigo), Lazise (Font., Rigo); nella valle dell'Adige alle falde del monte Pastello presso Ceraino; fra Villafranca e Valeggio; nei prati di Prebian; alle falde dei Lessini presso Lughezzano e più in alto lungo la strada che pag. 179 Vol. 1°
conduce a Chiesanuova (Goir.). - Maggio-giugno: perenne.↑ Sect. 5. Musciferae. - O. muscifera(1) Huds. - O. myodes Iacq.; Poll. fl; et herb. ! - Pecchie. - Non comune: si incontra qua e là isolata tutto al più in gruppi di pochi individui, nei luoghi erbosi e boschivi della zona collina e montana dalle sponde del Benaco al confine orientale della Provincia. - E così a Campitelo, le Sorti ecc. sopra Torri del Benaco (Rigo), ed ancora nei colli Benacesi sopra Albisano (Goir.); alle falde del monte Baldo presso Brentino (Mang.!); presso Tregnago (A. Mass.!); nei pascoli presso S. Anna d'Alfaedo (939 m.); nella Valpantena; lungo la strada che conduce da Avesa al Maso presso Calserega, Maseto, bosco del Romitorio ecc. (Goir.). - Maggio-giugno: perenne.↑
Tribus 3. - Cypripedieae.
Cypripedium Calceolus L.; Poll. viag. fl. et herb.! - Farfallone. - Rarissimo in luoghi erti, scoscesi selvatici: nel monte Baldo sul versante orientale nella valle d'Artillon (Pona), e sull'occidentale verso Malcesine (Pona, Segu.) e specialmente lungo lo scosceso sentiero di Ventrar (Poll.!, esemplare raccolto nel 1811) ed inoltre nel luogo chiamato l'Ortal del Deorsil (1400-1500 m., Rigo 20 giugno 1882!): nei Lessini presso Roverè di Velo (A. Mass.!). - Fiorisce in maggio e giugno: perenne. |
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CLASSIS III - DICOTYLEAE.
FAMILIA I. - IUGLANDACEAE. Iuglans L. - Iuglans regia L. Poll. - Il noce la pianta, La noce il
frutto. - Nogara (la pianta), Nose il frutto. - Variat: pag. 181 Vol. 1°
il proverbio veronese dice che da Santa Maria Madalena (22 luglio) la nose l'è piena. - La var. γ è coltivata nei giardini. Iuglans nigra(1) L. - Noce d'America* - Oriunda dell'America del Nord, è coltivata quale pianta ornamentale: ma qualche volta si incontra sporadica! - Somministra ottimo legname.↑
FAMILIA II. - SALICACEAE.
Salix L. - Salix babylonica L. Poll. - Salcio piangente.
- Salice piangente*, Salgar d'America (Poll.). - S. alba L., Poll. - Salcio. - Salgar - Variat: pag. 182 Vol. 1°
Sono notissimi gli usi svariatissimi del Salcio comune: solo si ricorda che da pochi anni a Villabartolomea, lo stesso alimenta, e con ottimi risultati, una nuova industria, quella della preparazione del trucciolo. La corteccia del Salcio comune ha un sapore amaro ed astringente e gode di proprietà mediche speciali, dovute alla Salicina scoperta nel 1825 da Francesco Fontana farmacista a Lazise sul Garda.↑ S. fragilis L. - Raro, e forse accidentalmente (Marzo 1871), in Campomarzo di Verona, nei luoghi inondati da l'Adige in occasione di piene (Goir.). - Marzo-aprile. S. amygdalina(1) L. - Salcio o vetrice da far ceste, - Stropar, Salgal'*. - Variat: pag. 183 Vol. 1°
nella val d'Adige; nel monte Baldo a Salzan, Basiana, la Ferrara ecc. (Goir.) : il Pollini la segna pure a Brentonico. - Fiorisce in aprile e maggio; qualche volta in marzo. - È adoperato per far ceste ed altri lavori ed anche come riparo ai fiumi.↑ S. incana Schrnk. - S. riparia W., Poll. - Vetrice bianca. - Borghignon * nelle vicinanze di Verona; Ginesca* nella Valpantena; Baize* nell'alta valle d'Illasi; Marin* nel monte Baldo. - Frutice od albero, cresce nelle siepi, nelle ghiaie dei torrenti ecc. dal piano ad altitudini prossime a 1300-1500 metri; qualche volta nelle paludi od al margine delle risaie. - Presso Verona nelle sabbie d'Adige e lungo tutta la valle percorsa dal fiume; nella Valsorda sotto Affi ed il monte Moscal (Goir.): alle sponde del Garda a Lazise ed altrove (Poll., De-Bracht(1), Goir.); nel monte Baldo presso Gamberone, S. Marco, pian della cenere (Goir.) ; Tolghe, Canalete, valle Aviana, Campione, Acque negre (Poll.); val delle Sorne (Heufler): è meno frequente nella Valpolicella, abbondantissimo invece in tutta la Valpantena da Grezzana procedendo a nord verso Lugo ecc. e nel tempo stesso ad oriente alle Giare, Costoli, Lotrago, monte Zovo ecc.; nella valle di Squaranto, nella valle d'Illasi ecc. (Goir.) - Marzo-aprile. S. incana x - Presso Verona nelle sabbie d'Adige e nella Valsorda.↑ S. viminalis L., Poll. - Vimine. - Stropar, Agorino*, e nel monte Baldo Salice Borgogna*. - Originario dell'Europa centrale, ed Asia boreale, centrale ed occidentale media, è coltivato in quasi tutta la pianura pag. 184 Vol. 1°
al margine dei fossi e dei campi; ma quasi selvatico si trova lungo tutto il corso dell'Adige presso Parona, a Settimo veronese, Pescantina ecc.; nella Valpantena sull'altipiano di Lotrago ivi certamente introdotto da molto tempo; alle Valdoneghe in val di Caprino, nel paese istesso nonché fuori di questo alla Campagna; a Castione veronese alle falde del monte Baldo e, più in alto, presso Braghizola in una fossa e sotto Vezzane presso al torrente (Goiran). - Marzo-aprile. S. cinerea L. - S. ambigua et S. acuminata Poll. - Salgar salvadego* nei dintorni di Verona, e Salgarela* sul monte Baldo; ove in generale si dà questa denomizione alle specie ed alle forme nane del genere Salix !. - Variat: S. Caprea L., Poll. excl. var. β. - Salice, Salicone. - Salgar*, Salgar bastardo*, Salgarela* e Salgarele* (le piante nane), Gatolar, Gatoli, Subiolar; Monini*: questa ultima denominazione nella valle dell'Adige, alle falde del monte Baldo a Brentino, Rivalta, Belluno ecc. e dei monti Lessini a Dolcè, Peri, Ossenigo, ecc. ! - Variat: pag. 185 Vol. 1°
Frutice e frequentemente albero, vegeta nei luoghi ombrosi e lungo i torrenti, in tutti i collie monti e nelle loro convalli ed anche nel piano; per esempio lungo l'Adige presso Verona (Goir.,) alle sponde del Garda presso Lazise (Fontana): ad ogni modo preferisce i luoghi montani e subalpini (Pona, Segu., Poll. ecc.), La. var. β lungo l'Adige nelle sabbie e presso la Ferrara in monte Baldo (Goir.). - Fioritura: Marzo-aprile nelle stazioni basse: Aprile-maggio nelle più elevate.↑ S. grandifolia(1) Sev. - S. aurita et S. polymorpha Poll. - Salciaccio. - Monini* e probabilmente gli altri nomi propri alla specie precedente: nell'opera Nomi volgari ecc. superiormente citata Salgar de palude (?). - Frutice od arboscello: nei luoghi boschivi e lungo il corso dei torrenti delle zone montana e subalpina. E così nel monte Baldo presso la Ferrara (Goir.), alle Acque negre e Campion (Poll., Goir.), val delle Sorne (Heufler); nei Lessini lungo la Liana, alla Sega: ecc., nei dintorni di Revolto, nella valle di Illasi ecc. (Goir.). - Aprile-maggio.↑ S. hastata L., Poll. - S. Pontederana Poll. viag. - Salgarela. - Piccolo frutice, però non comune, dei luoghi selvatici elevati. Nel monte Baldo alle Acque negre (Poll., Goir.), all'Altissimo di Nago (Heufler): nei monti Lessini, cime del Pastello: alta Valpantena nel vaio dell'Anguilla sotto alla Podesteria, cima: Malera, Revolto; nel monte Zeola ecc. (Goir.) - Giugno-luglio: specie prossima alla seguente colla quale alcune forme si possono facilmente confondere!↑ S. nigricans Sm. - S. phylicifolia L.; S. vulfeniana Poll. - Salgar, Salgarela, Salgar salvadego - Specie eminentemente poliforma (conf. Anders. in Dc. prodr. pars. XVI, sect. posterior p. 241). - Frutice o alberetto da 1 a 7 metri, cresce copiosissimo e frequentemente gregario in tutti i monti veronesi fra il Garda pag. 186 Vol. 1°
ed il confine vicentino, di preferenza nello zone elevate. Nel monte Baldo (Poll., Ian., De Bracht), in tutte le valli che solcano i due versanti, Naole, Valfredda, Acque negre, pian della cenere, la Ferrara, la Corona ecc. fra 800-2000 metri (Goir.); nei Lessini alle cime del Pastello, Corno d'Aquilio, Corno mozzo, Podesteria, Revolto ecc. (Goir.) ; nel monte Zeola (Goir.) ecc. Si incontra pure qualche volta al confine della zona collina, per esempio nei Lessini lungo la via del Rosaro presso Cerro!. - Aprile-luglio, secondo la altitudine.↑ S. repens L., Poll. - Variat: S. angustifolia(1) Wulf. - Piccolo frutice, considerato come una varietà del precedente, raccolto dall'Heufler nel monte Baldo sopra Brentonico verso l'Altissimo (über Brentonico gegen den Altissimo Hsmn. Fl. von tir. p. 794).↑ pag. 187 Vol. 1°
S. Myrsintes(1) L., Poll. - Variat: S. purpurea L. - S. monandra Poll. - Vimini (Bertol.) Senocela* presso Verona: nell'opera Nomi Volgari ecc. Stropar rosso, Salgar porporo, denominazioni che sono la pura traduzione vernacola del nome tecnico. Variat: pag. 188 Vol. 1°
S. purpureo x cinerea Wimm. - S. Pontederana Schl. - È indicato nel monte Baldo da Ball.↑ S. purpureo x viminalis Wimm.? - Forse nella Valticina presso a Castione veronese ed in vicinanza a Boi alle Fornase (Goir.).↑ S. glabra Scop. - S. coruscans Poll. - Piccolo frutice che non di rado cresce in società con S. nigricans, per esempio in monte Baldo alle Acque negre (Poll., Heufler.). - Giugno-luglio.↑ S. Arbuscula L., Poll. - Salgarela - Piccolo frutice; dalla zona montana elevata alla subalpina ed alla alpina: nel monte Baldo sopra Malcesine (Ambrosi), in Monmaor (Heufler), Valfredda, Valvaccara ecc. (Goir.); al Corno mozzo nei Lessini e nel monte Zeola ecc. (Goir.). - Maggio-giugno.↑ S. reticulata L., Poll. - Piccolo ed, elegante suffrutice proprio dei pascoli sassosi e rupestri fra 1700-2200 metri: nel monte Baldo lungo le creste da Costabella sin oltre l'Altissimo di Nago e nelle sottostanti vallate, specialmente nel versante occidentale; nei Lessini a Velo, cima di Maléra ecc.; nei monti Posta e Campobrun (Goir.). - Luglio-settembre.↑ S. herbacea L., Poll. - Piccolo e raro suffrutice fra le fessure delle rupi elevatissime: nel monte Baldo nelle valli delle pietre, degli ossi, dritta ecc. ed all'Altissimo di Nago (Poll., Goiran); il prof. A. Manganotti lo raccolse sui Lessini. - Luglio-settembre.↑ S. retusa L., Poll. - Piccolo e grazioso suffrutice che cresce copiosamente in tutte quelle stazioni nelle quali vive S. reticulata, tanto sul monte Baldo quanto sui monti Lessini ecc., e fiorisce e fruttifica nella stessa epoca di esso (Segu., Poll., Goir. ecc.). - Variat: pag. 189 Vol. 1°
- δ serpillifolia (Scop.). - Piuttosto rara: nel monte Baldo in Costabella (Goir.) val degli ossi (De Bracht, Goir.) ecc.; nei monti Lessini alle Gozze (Goir.).↑ Populus Tournef. - P. alba L., Poll. - Gattice. - Albara bianca, Albara mata., Albara argentina *. - Variat: P. canescens Smith. - P. hybrida (M, B.; P. alba X tremula Wimm. - Raro: luoghi sabbiosi a Rivole veronese, alla Colombarola presso a Costermano, (Goir.), ed al margine di un fossato al confine della Provincia veronese con la mantovana (Masè !), nella val d'Adige presso il forte di Incanale!, ed in riva al fiume alla Perarola !(1)↑ P. tremula L., Poll. - Tremolo - Piopa, Piope, Albara bastarda, Albara salvadega, Albere, Alberele mate, Alberele salvadeghe o salveghe. - Variat: pag. 190 Vol. 1°
si incontra in tutti i colli e monti e nelle loro convalli, innalzandosi sino alla zona subalpina: raramente si incontra nella pianura!. La var. β nelle convalli della zona veronese, per esempio sopra Avesa, nel monte Baldo al Gazo ed ai Lumini (forma macrophylla), tra la Salveregina ed Ime ecc.; la γ in monte Baldo presso l'Altissimo di Nago (Goir.). - Marzo-aprile.↑ P. nigra L., Poll. - Pioppo. - Albera (Segu.), Albara, Piopa. - Variat: pag. 191 Vol. 1°
P. angulata Ait. - Di questa bella specie, originaria dell'America settentrionale, cresce un esemplare isolato al margine di un campo presso Parona all'Adige, al principio della stradella che sale a S. Cristina !.↑
FAMILIA III. - BETULACEAE.
Alnus Gaertn. - A. glutinosa Gaertn. - Betula alnus Poll.! excl. var. γ - Ontano. - Oniza, Onizo, Ono*, Oni, Ontano*, Onaro*. Le denominazioni vernacole di questa pianta variano da luogo a luogo; alcune poi indicano, per così dire, la loro importazione dalle provincie vicine: e così ad esempio i nomi Ontano ed Onaro sono sicuramente importati dal Vicentino. Erroneamente l'Abate Tomaselli attribuisce ad A. glutinosa il nome vernacolo di Antana, il quale spetta a Viburnum Lantana L.! - Variat: pag. 192 Vol. 1°
dell'Adige, S. Vito del Mantico, lago di Garda presso Malcesine); e da ultimo a Guastalla Veronese una forma che appare quasi intermediaria fra la var. α vulgaris Reg. ed A. elliptica Req.: coltivato ed educato convenientemente diventa gigantesco assumendo il portamento caratteristico di Populus fastigiata, per esempio nella pianura e nell'Alto Agro Veronese, presso Caprino ecc. (Goir.). - Fiorisce in febbraio e marzo, non di rado sin dall'autunno dell'anno antecedente: i frutti maturano in settembre ed ottobre. A. incana W. - Betula incana Poll.! - Oniza, Onizo, Ono, Ono de montagna*, Ono bastardo*. - Variat: pag. 193 Vol. 1°
foglie suborbicolari e pubescenti che sospetta possa essere A. glutinosa X incana, (A. pubescens Tausch.): questa forma si incontra pure lungo l'Adige presso Verona (Goir.).↑ A. viridis Dc. - B. ovata Poll.! - Ono de montagna
(nell'op. c. Nomi volgari ecc.), Ono bastardo*; e nell'alto Baldo, al confine del Veronese col Trentino, Onaro bastardo* e Ontano verde*. - Variat: pag. 194 Vol. 1°
Betula Tournef. - B. alba L: Poll.! - Betula, Betulla, Bidollo.- Spazzadora* (sui Lessini), Spazzadora. salvadega, Bogol, Bogolo*, Begolo (la Ferrara). - Albero o alberello, raramente arbusto o frutice, dalle regioni subalpina e montana del monte Baldo e dei Lessini, fra 700-1200 metri, nelle quali si incontra assai frequentemente, ora in gruppi più o meno estesi ed altra volta isolato, scende nella collina, internandosi nelle valli per accostarsi alla pianura; nella quale però si incontra qualche rara volta, sporadico e frutescente, lungo l'Adige in seguito a qualche piena del fiume!: molte volte si trova in società con Populus tremula (Calc., Pona, Segu., Poll. ecc:). - È stirpe polimorfa: le piante veronesi sono tutte da riferirsi alla sottospecie verrucosa α vulgaris Regel in. Dc. prodr., e sulla scorta del chiarissimo autore si elencano le forme seguenti (Goir.): pag. 195 Vol. 1°
(720 m.), Corbiolo (850 m.) ed alle Pozze presso S. Anna d'Alfaedo.
FAMILIA IV. - QUERCACEAE.
Tribus 1. - Corileae.
Carpinus Tournef. - C. Betulus L.; Poll. - Carpino, Carpino bianco. - Carpano, Carpano bianco*, Fo - Carpano, Carpen. - Le forme nane tanto di questa specie come di Ostrya carpinifolia, in diversi punti dell'Alto Agro e della collina veronese, ricevono il nome di Carpanele ! - Albero, più raramente frutice. Come osservava Seguier, è nel Veronese pianta non comune, e si incontra qua e là nell'alta pianura e nelle regioni collina e montana: e così in Verona nel Giardino Giusti; presso S. Michele lungo l'Adige; al lago di Garda nelle vicinanze di Lazise (Font.); a Fadèr presso Torri (e Rigo!); alla Rocca di Garda; nel monte Baldo lungo la strada da Brentino alla Corona (Poll.), presso la Ferrara (V. Pellegrini), sopra la Cà dei Lusani sotto al Sengio rosso, ai Lumini ove cresce gigantesco; nella valle di Caprino frutescente nelle siepi; nella Valticina presso Castione Veronese; nella collina veronese; nella Valpantena a Spredino verso il vaio di Squaranto; nei Lessini nell'alta valle d'Illasi al Paradiso presso Giazza. pag. 196 Vol. 1°
(V. Pell.); nel monte Tesoro ed a Vagimal presso a S. Anna d'Alfaedo; ai Tinassi, ma umile e nano, come scriveva Seguier (Goir.). - Il legno fortissimo e tenace rende il Carpino bianco atto a moltissimi lavori, e somministra un ottimo carbone: i rami giovani sono flessibili e tortili e quindi, come quelli dei Salici, sono adoperati a fare legami. È coltivato assieme al Carpino nero per fare siepi e viene adoperato nelle uccellande (Rocoli; Tende): prende molte forme col cesoiarlo. - Fiorisce in aprile e maggio, i frutti sono maturi in agosto e settembre: ma non fruttifica tutti gli anni!.↑ Ostrya Mich. - O. carpinifolia Scop. - Carpinus Ostrya L.; Poll. - Carpinella. - Carpano, Carpano nero, Carpanele. - Albero, alberello, frutice: spontaneo o coltivato cresce copiosissimo in tutta la Provincia, nei boschi, nelle siepi, sui muri, sulle rupi, dal piamo alla zona subalpina: e così in Verona nel Giardino Giusti, nell'Arena, nel Teatro Romano e su tutte le mura, a S. Giovanni in Valle ecc.; nella val d'Adige e nel monte Pastello; nel monte Baldo lungo la via da Brentino alla Corona, alla Ferrara ecc.; nella Valpolicella, nella Valpantena, nel vaio di Squaranto ecc.; nei Lessini presso S. Anna d'Alfaedo (m. 936), nella valle della Liana (m. 1000-1200), al Corno d'Aquilio nel vallone di Fanta (m. 1475). - Fiorisce in aprile-maggio: gli strobili maturano da agosto ad ottobre. - Il legno è adoperato dai carrai; serve pure a fabbricare carrucole, ruote da molini, ecc.↑ Corylus Tournef. - C. Avellana L.; Poll. - Avellano, Nocciolo. - Ninzolar, Ninzzolar, Nenzolar, Avelan, Olanar (l'albero); Gatolaro; Paparele (gli amenti): Nosele, Nozele, Nisole, Nizzole, Olane (i frutti). - Ciro Pollini (fl. ver. III, p. 130) distingue tre varietà principali: pag. 197 Vol. 1°
- α sylvestris. - Nosele. - È la forma predominante, alla quale, come sotto varietà, sarebbe da riferirsi C. Avellana ζ crispa A. Dc. C. Colurna L. - Oriundo di levante ed introdotto nel Veronese da epoca remotissima, essendo stati rinvenuti frammenti di pericarpo fra le palafitte del lago di Garda a Peschiera nel banco archeologico; si trova quasi naturalizzato in alcuni giardini di Verona, p. e. a porta catena presso S. Zeno (G. Menegazzoli !). - pag. 198 Vol. 1°
Fiorisce in marzo ed aprile i matura i frutti in luglio ed agosto.↑ C. tubulosa W. - Rarissima nel monte Baldo nelle siepi lungo la strada che dalla Ferrara conduce a Mezzavilla e Cambrigar, nonché nei boschetti di valle Basiana e valle Andrine; ma in pochi esemplari e quasi sempre in mezzo ad altre essenze frutescenti: è difficile a ritrovarsi, e raramente fruttifica (Goir.).↑
Tribus 2. - Quercineae.
Fagus Tournef. - F. Sylvatica. L.; Poll. - Faggio.
- Fagio*, Fò, Faza, Fazar. - Variat: pag. 199 Vol. 1°
frutescente; spontanea però fu rinvenuta sui Lessini nella stazione ora ricordata di monte Lavel: la γ si incontra qua e là frammista alla forma tipica; e così nel monte Baldo presso la Ferrara ed altrove, e nei Lessini al Campostrin: la var. δ è coltivata nei giardini ma compare sparsa qua e là tanto sul monte Baldo, quanto sui Lessini. Castanea Tournef. - C. vulgaris Lam. - Fagus Castanea L., Poll. - Castagno. - Castagnar, Castagner, Castagn (l'albero); Castagna (il frutto). - Variat: pag. 200 Vol. 1°
Pistacia Terebinthus, ascende nel monte, seguendo però una linea ondulatissima ed oltremodo irregolare, per l'aggiungere dopo molte soluzioni di continuità la massima altitudine a Prà Bestemià (m. 833): sul versante orientale sale ad una altitudine alquanto maggiore crescendo fra gli Spiazzi ed i Coltri!. - Quercus L. Sect. 1. Folia decidua.- Q. Robur L.
Subspecies I Sessiliflora Dc. prodr. - Q. Robur W.
non L. - Eschilio, Rovere, Quercia. - Rovere (Segu.); Rovero; Roero; Roero zentil* (monte Baldo); Roero bianco*, Roero zaldo*, Roero rizzo* (Valpantena e monti Lessini: denominazioni vernacole corrispondenti a forme e varietà diverse di Quercia). - Variat: pag. 201 Vol. 1°
si aggruppa un numero ingente di sottovarietà e di forme, molte delle quali crescono nella nostra zona botanica e vengono in questo luogo omesse per semplicità e brevità (ceterum conf. Borzì o. c.): la var. α isolata, o sporadica, o a gruppi, altre volte in boschi più o meno estesi, è volgatissima nel Veronese (Segu., Poll. ecc.); dal piano ove è meno comune, innalzandosi ad altitudini considerevoli tanto sul monte Baldo, quanto sui Lessini (1200-1400 m.) alle quali assume le dimensioni di arboscello o frutice e diventa anche cespuglioso; la β cresce assieme alla precedente ovunque (Segu.) nei boschi, nei cespugli e nelle siepi del piano e delle zone collina e montana, fra il Benaco ed il confine vicentino; e nel genere Quercus è forse quella che per frequenza, densità, distribuzione si dimostra preponderante nella nostra zona botanica: però amando di preferenza le stazioni più calde, in via generale non sembra toccare altitudini eguali a quelle raggiunte dalla α. La c) la quale si presta benanco a numerosissime variazioni di forma, si incontra qua e là ma non ovunque: la figura superiormente ricordata riproduce, in grandezza naturale un ramoscello staccato da una pianta maestosa, esistente presso Montorio Veronese, nella villa del D.re A. Zambelli ♖, la quale fu già di Pietro di Dante Alighieri. - Fiorisce in aprile e maggio: le ghiande sono mature in ottobre.↑ Subspecies II, Pedunculata. Dc., o. c. - Q. pedunculata Ehrh., Poll. - Eschio, Farnia. - Rovero e Roero, Roero o Rovere osteso o ostese*. - Di questa sottospecie sono state raccoltre nel Veronese le forme malacophylla, microbalana, macrobalana Schur.!(1). La Q. pedunculata è pure oltremodo polimorfa (Conf. Borzì o. c.) e molte delle sue forme vivono presso di noi assieme alla forma tipica (α vulgaris Dc.): in unione alla sottospecie precedente si incontra, frequentemente sporadica, non di rado a gruppi, al margine dei campi e lungo le strade ed i fossi nella, pianura, che sembra pag. 202 Vol. 1°
prediligere, nei boschi dei colli e dei monti nel quali sembra formarsi alla altitudine di 800-900 m.: e così a S. Pietro in Valle (Masè), Concamarise (E. Montanari !, Minerbe (A. Bellinato !), S. Pietro di Cerea (M. Brasioli !), Grezzano (O. di Canossa !), a Canton presso a Ronco all'Adige; nella morena veronese al colle di S. Giustina presso Guastalla; a Ponte Fiorio sotto al castello di Montorio; a Lavagno, (Grassi!); Cerro; nella valle d'Illasi a Centro, nel monte Barbara presso Tregnago, Badia Calavena, Cogolo ecc. (A. e C. Mass.!); nella Valpantena nelle vicinanze di Grezzana e nel monte Porcile; nella Valpolicella alle falde del Pastello presso Cavalo, Fumane ecc.; lungo l'Adige a S. Vito del Mantico e Bussolengo; Pastrengo e Piovezzano (G. B. Perez!); ad Albarè e Costermano; nella Valle di Caprino (Pollini) e specialmente allo Valdoneghe ed alla Groleta in società a Q. Cerris (e V. Pellegrini); nei colli di Rivole veronese; nelle vicinanze del lago di Garda a Pacengo ecc.! - Fiorisce in aprile e maggio: - le ghiande sono mature sin dalla fine di agosto e quindi un mese prima della maturazione per le forme di Q. sessiliflora. - Tanto la Quercia come la Farnia sono due essenze boschive utilissime per la moltiplicità degli usi ai quali si prestano: la scorza è adoperata per la concia delle pelli; le ghiande sono appetite dai maiali; il legno somministra un ottimo carbone, e per la sua durezza e per il peso specifico assai rilevante, per la sua resistenza all'azione dell'acqua, viene adoperato nella costruzione dei navigli e delle macchine da molino, dalle botti ecc.: nel lago di Garda i pali delle palafitte per la massima parte sono di legno di Q. sessiliflora. La Q. pedunculata però è dotata di qualità in tutto superiori a quelle della sessiliflora: riunendo, come osserva Adolfo Bárenger, nel suo legno quasi tutti i requisiti richiesti pag. 203 Vol. 1°
per legname da lavorazione, ossia del legname sociale, è uno degli alberi più utili che allignano in Italia. La nautica, l'architettura, l'idraulica, la montanistica, le ferrovie non ne ponno fare a meno. Gli albericultori veronesi potrebbero vedere se non fosse il caso di estendere la coltivazione di questa essenza, che nella nostra Provincia fa ed alligna ottimamente.↑ Q. Cerris L.; Poll. - Q. Aegilops All. non L.; Egilope di Teofrasto Pona. - Cerro (l'albero), Cerre o ghiandone (i frutti). - Serro, Serron, Serre, Cerro, Cervo*, Cervi*, Roero nero*, Roero moro*, Roero ferro*. - Variat: pag. 204 Vol. 1°
Gazo; Guastalla veronese al bosco della Stanga nel colle S. Giustina; Grezzano; Piovezzano; Bosco Mantico; collina di Lavagno; altipiano e morene di Rivole veronese ovunque, ma specialmente a Montalto e nelle Val sorde ; val di Caprino alle Valdoneghe, Gazoi, Groleta, Vaj, Simi ecc.; Costermano; Albarè; nel Baldo nei monti Gazo e Belpo, ai Lumini, ai Cervi, Cà dei Lusani, Sèngio rosso, Braga, Masi; Fumane nella Valpolicella; nel Pastello; nella Valpantena e nella collina veronese; nei Lessini presso Chiesanuova (m. 1100), Roverè di Velo, Velo, ai Comerlati sopra Badia Calavena, nei boschi di Veralta presso S. Mauro di Saline; Giazza; nel monte Bolca ecc. (Pona, Poll., Ambrosi, De Bracht, C. Mass., V. Pellegrini, Goir.). - Fiorisce in aprile-maggio: le ghiande maturano in ottobre e novembre, ma stante il sapore amaro non tornano molto gradite ai maiali: il legno è poco stimato come materiale da costruzione, in quella vece serve a moltissimi lavori da tornio, per cerchi, doghe ecc.; come combustibile è preferito a quello della quercia comune.↑ Sect. 2. Folia perennantia. - Q. Ilex L.; Poll. - Leccio. - Elese (Segu.), Elice*, Leza,* Velzo. - Variat: pag. 205 Vol. 1°
Peverelli !). Il Leccio è copiosissimo nella Val d'Adige; alla sinistra del fiume alla Chiusa (Mang., Berengér), Ceraino, Dolcè, ecc. alle falde dei monti Pastello e Pastelletto (Goir.), Ala. (Bielz), e sulla destra a Gaiun, nei monti Pipolo e Rocca, alle falde del monte Baldo (Clementi, Goir.) fra Incanale e Brentino innalzandosi dai Tessari sino sopra a Pozzagaleto (m. 650; alle sponde e nelle vicinanze del Benaco da Garda a Riva (Poll., Facch., Rigo, Porta, Font., Gelmi, Goir.) e così nel monte Brione e ad Arco: la var. β assieme alla forma tipica frequentemente: la γ piuttosto raramente alle rive del Garda alla Madonna di Navene, nel monte Baldo ai Tessari e Preaboco, nella Val d'Adige alla Chiusa (Poll, V. Pellegr., Goir.) - Fiorisce in maggio e giugno!, matura le ghiande in ottobre e novembre. Il Leccio è coltivato quale pianta ornamentale: il legno durissimo, è adoperato per lavori da tornio e dà un eccellentissimo carbone.↑ Q. Suber L.; Poll. fl. in add. gen. Quercus. - Q. Ilex β suberosa Vis. fl. dalm. - Sughero, Sughera. - Soero, Soaro. - Non entra nella flora Veronese: è possibile che negli scorsi secoli venisse coltivato nei parchi e nei giardini e mancasse poi, forse a cagione del freddo dell'anno 1709 nel quale perirono le Quercie-sughero nell'Italia settentrionale, nella Francia e nella Dalmazia. Si trova un ramoscello di Q. Suber nell' Erbario di A. Massalongo, ma sulla scheda si legge ex viridiario!: una pianta era pure coltivata nell'antico Orto Botanico. Oggidì si ha notizia di tre piante di Sovero nella Provincia di Verona: la prima nella Valpolicella a. S. Floriano nella Villa Lebrecht ♖!; la seconda nella Valpantena nel parco dei Conti Cattarinetti (R.o D. Spagnolo); la terza nel parco della villa Boschetto di proprietà del signor Camillo Grassi ♖ a Lavagno!: quest'ultima può considerarsi pianta storica, essendo stata ivi piantata da Carlo Montanari pag. 206 Vol. 1°
- il martire glorioso di Belfiore - verso l'anno 1838.↑ Q. pseudosuber(1) Santi. - Q. hispanica Lam.; Q. Aegilops Poll. fl. ver. excl. syn.! et ving.; Q. Exoniensis Bérenger!.
- Cerro, Sughero. - Cervo*, Cervi*, Roero sempreverdo*. - Fu scoperto, circa l'anno 1816 da Ciro Pollini e Giulio Sandri!, nella valle di Caprino presso la località Cà vecchia del Becelli - oggidì Cà o Caseggiato Menini ad onoranza del tenente colonnello David Menini caduto eroicamente ad Abba Garima - e a essi impropriamente riferito a Q. Aegilops L. Posteriormente fu ivi ritrovato da Franceseo Fontana, Bérenger!, Vittorio Pellegrini!, Goiran. Un secondo esemplare stupendo e gigantesco di questa bella specie cresce a Scaveaghe (m. 80) tra Garda e la punta di S. Vigilio alle sponde del Benaco nel parco dei marchesi Carlotti (Moretti, Fontana, Rigo, Goiran). Queste due stazioni erano le uniche riconosciute di Q. Pseudosuber nel Veronese: ma erborizzazioni recenti, molte delle quali fuori stagione, e precisamente dal dicembre 1898 all'agosto 1899, hanno constatato la sua presenza, anche sui Lessini in sei distinte località, e cioè: Arzarè tra Lughezzano e Cerro (m. 657), Due Cerri presso Cerro, Cerro, (m, 728), Ghirlandi presso Boscochiesanuova. (m. 1100), Turban pure presso Chiesanova, e da ultimo la Montarina (6 agosto 1899) nuovamente presso Cerro (Goiran). Risulta pertanto che nel Veronese Q. pseudosuber cresce sporadico ed isolato ad altitudini comprese fra metri 80 e m. 1100, dalla zona dell'ulivo innalzandosi oltre al limite superiore di quella del Castagno. - Variat: pag. 207 Vol. 1°
Ghirlandi e Turban! - Fiorisce in maggio, matura le ghiande da agosto a novembre, ma non fruttifica tutti gli anni: le foglie, di norma cadono in marzo ed aprile mantenendosi verdi sino a questa epoca. La scorza è sugherosa, e grossa da 1 a 2 centimetri: ma non si fa alcun uso del sughero poco buono e poco abbondante.↑
FAMILIA V. - URTICACEAE.
Tribus 1. - Urticeae.
Urtica L. - U. urens L., Poll.! - Ortiga. - Ortiga., Ortighe*. - Variat: U. dioica L., Poll.! - Ortica comune. - Ortiga, Ortighe*, Ortiga garganela. - Variat: pag. 208 Vol. 1°
- α vulgaris Weddell in Dc. prodr.; cui referendae subvarietates umbrosa, hispida, horrida, duplicato-serrata (U. glabrata Clementi), pubescens, angustifolia. Parietaria L. - P. officinalis L. - Vetriola. - Veriuola (Segu.), Vetriuola, Vetriola, Vedriola, Vegriola, Veriola, Varignola* (Valpantena), Lavagoti* (Verona). - Variat: pag. 209 Vol. 1°
Benaco fra Garda e la Madonna di Navene, nella Valpantena al vaio della Pernise ecc., alle falde del monte Baldo a Caprino, S. Martino, Piore, Gazo, Creta ecc. - Fiorisce durante quasi tutto l'anno nei luoghi riparati e bassi: da aprile sino al principio dell'inverno nei luoghi più elevati e maggiormente esposti: è perenne (Goir.). - La Vetriola è adoperata comunemente per ripulire i vetri delle stoviglie domestiche, quali bottiglie, bicchieri, ecc.↑
Tribus 2. - Cannabineae.
Cannabis L . - C. sativa L., Poll. - Canapa. - Canevo, Candevo, Candio: nel Colognese le piante maschili son dette Sumenzale, le femminili Sumenzai! - Di questa pianta originaria dell'Asia centrale ed Imalaia boreale ed introdotta da epoca assai remota, per ricavarne la fibra tessile, si coltiva la var. Pedemontana Dc. prodr., in vari luoghi della bassa pianura, segnatamente nel distretto di Cologna Veneta, ed in special modo a Pressana, ove in passato tale coltura aveva una grande estensione, assai diminuita ai giorni d'oggi: negli altri luoghi la Canapa si coltiva più per usi domestici, che come coltivazione, campestre ad usi commerciali: sporadica poi o subspontanea si incontra qua e là al margine dei campi e dei fossati, p. e. in Campo Marzo di Verona, Cerea, Legnago ecc., e specialmente in prossimità alle abitazioni: nel 1883 nelle sabbie depositate dall'Adige per la piena dell'anno antecedente, a S. Pancrazio segnatamente, se ne osservarono numerosi esemplari veramente giganteschi!. pag. 210 Vol. 1°
celebrato da Dante Allighieri, era sopperito in gran parte dalla Canapa che raccoglievasi nel distretto di Cologna Veneta, ed anzi a tale fine tutta la produzione era annualmente accaparrata da quel governo, il quale, come risulta da antichi documenti, ne acquistava ogni anno non meno di libbre grosse 600000 corrispondenti all'incirca a 360000 chilogrammi. Ma caduta la gloriosa Repubblica e quindi venuto meno il lavoro in quell'arsenale, anche la coltura della canapa venne decrescendo a cagione del mancato consumo, facendo luogo ad altre coltivazioni. - Sin dai tempi di Ciro Pollini e successivamente sino ad Antonio Manganotti, si provò a coltivare la Boemeria nivea Hook, come tentativo per introdurla: ma il tutto si mantenne sempre nei limiti di semplice esperimento che nei risultati non corrispose alle nutrite speranze.↑ Humulus L. - Humulus Lupulus L., Poll. - Luppolo. - Lupolo, Vertigoli* e Ortigoli* alle falde del monte Baldo in val di Caprino, Bruscanzi: l'ultima denominazione è più specialmente dedicata alle giovani messe primaverili della pianta! - Variat: pag. 211 Vol. 1°
sono portate di primavera sui mercati e si mangiano, variamente cucinati, come i turioni degli asparagi.↑
Tribus 3. - Ulmeae.
Umlus L. - Ulmus campestris L., Poll. - Olmo. - Olmo. - Variat: U. montana Sm. - L'U. montana in unione ad U. americana, serve ad ornare le passeggiate e le piazze pubbliche: l'una e l'altra pertanto si incontrano qualche volta subspontanee.↑ pag. 212 Vol. 1°
Tribus 4. - Celtideae.
Celtis Tournef. - Celtis australis L., Poll. - Arcidiavolo, Spaccasassi, Perlaro (l'albero); in Sicilia i frutti son chiamati Caccami. - Perlaro (Segu.), Romilie* (nella pianura veronese! e così nelle confinanti provincie di Brescia e di Mantova), Perlèra, Perlar, Pirler; Bagolar, Bagoler, Pianta da scuria (l'albero); Bagole, Perlare (i frutti) - Albero talvolta maestoso, p. e. la pianta del giardino Gazzola descritta e ricordata da Seguier, e quelle stupende a Quinto di Valpantena ed alla Pizzolana sui Lessini!, di spesso piccolo o di mezzana statura, frequentemente arboscello o frutice, coltivato o spontaneo dalla pianura sale alla zona montana e cresce nei campi, lungo le strade, nelle siepi, nei muri, nelle rupi (Pona, Segu., Poll., Font., Mang. ecc.) fra il Benaco ed il confine Vicentino: e così a Beccacivetta, Scuderlando, Vigasio ecc.; colli Benacesi; valle di Caprino sino ad una certa altitudine sul monte Baldo; val d'Adige; Valpolicella; Valpantena; vaio di Squaranto; valle d'Illasi ecc.; S. Vito del Mantico, Bussolengo, ecc.; Pestrino e S. Pancrazio; colli di S. Leonardo e S. Mattia, Valdonega ecc.; nella città stessa di Verona è comunissimo nei giardini e compare pure sulle rupi a S. Zeno in Monte, Giardino Giusti, sulle mura Scaligere e su quelle del Teatro Romano e dell'Arena, sui campanili ecc.!. - Fiorisce in aprile e maggio; i frutti, Bagole, maturano in agosto e settembre e formano la delizia dei ragazzi: è pregevole assai per il suo legno, del quale recentemente se ne faceva incetta per fabbricare affusti per cannoni; i rami sono adoperati per fabbricar fruste.↑ C. occidentalis L. - C. australis var. microphylla Goir.! - In Verona assieme al precedente nel R. Collegio pag. 213 Vol. 1°
degli Angeli: è pianta di origine americana. In borgo Trento ai piedi del colle S. Leonardo sooto al forte S. Sofia !(1). La sua vegetazione è oltremodo tardiva, le prime foglie spuntando nella seconda metà di aprile; le bacche, di un bel rosso granatino sono mature in ottobre-novembre.↑
Tribus 5. - Moreae.
Morus Tournef. - Morus alba L., Poll. - Gelso. - Moràr, Mòrer, Morari (l'albero); More (i frutti). - Morus alba L. var. sylvestris - "Floris plerumque 3-5 lobatis, rarius indivisi, scabris; ramis pungentibus, saepe spinescentibus. Planta sua sponte, a seminibus enata: rustici veronenses eam Armela, Piperloto, Piperloti vocant"(1). Verisimilmente il Gelso bianco venne introdotto nel Veronese sin dall'epoca Scaligera e sostituito al Gelso nero, le cui foglie servivano alla nutrizione del filugello: col tempo la sua coltivazione andò assumendo sempre maggiore importanza ed estensione, ed oramai può dirsi affatto naturalizzato presso di noi, innalzandosi dalla pianura ad altitudini superiori a 700 metri; e così p. e. nel monte Baldo cresce nella parte più meridionale, ai Lumini (m. 702) e sul versante occidentale nella valle di S. Zeno all'Eremo dei SS. Benigno e Caro (m, 834) in unione a Fagus sylvatica: e quivi abbandonato a sè e privo di qualsiasi coltura. si presenta coi rami quasi spinescenti, assumendo quella forma selvatica che dai coltivatori della collina si distingue col nome di Armela !. E quasi affatto selvatico osservasi nelle mura stesse della città di Verona, nelle siepi ed al margine dei campi in Val d'Adige alle falde orientali del monte Baldo fra Belluno Veronese e Brentino, nella Valpantena all'ingresso nel vaio dell'Anguilla, nella valle di Squaranto, nella collina veronese in: Valdonega, nel monte Larzano, nel colle delle Ungherine ecc.! - I gelsi sono tardissimi a schiudere le gemme: per tale ragione furono dagli antichi ritenuti i più saggi fra gli alberi e nella storia della meteorologia veronese è ricordato come anormale affatto l'anno 1787 nel quale invitati pag. 214 Vol. 1°
dalla placida temperie dell'aria avevano cominciato a rivestirsi di foglie sin dai primi giorni di aprile. La fioritura avviene in aprile-maggio: i frutti bianchi, giallognoli, rossi o rossastri (M. italica Poir.), neri, maturano in giugno e luglio; fermentati danno una buona aquavite: il legno è ritenuto ottimo combustibile e viene adoperato nella costruzione di recipienti vinari.↑ M. nigra L., Poll. - Gelso nero. - Morar o Morer negro. È ritenuto specie indigna italiana ed era coltivato nel Veronese in epoca remotissima per la foglia ed anche pei frutti usati in medicina ed anche come cibo (Biancolini): oggidì un qualche individuo è ancora coltivato qua e là, nei giardini: e così nella Valpantena a Novaglie, in Verona a S. Carlo, nella valle di Caprino a S. Martino ed al Platano! ecc. - Fiorisce in maggio: i frutti (More) dotate di un sapore acidulo graditissimo maturano in agosto.↑ Broussonetia Vent. - B. papyrifera - Morus papyrifera L., Poll. - Moro della China. - Papirifero, Moro papirifero, Moro della China, Morar della China*, Morar del Giapon*, Mori*, Catalpa salvega*. - Variat: pag. 215 Vol. 1°
Caprino a Gaiar ecc. alle falde di monte Baldo! ecc. - È coltivata come pianta ornamentale nei parchi, nelle piazze, lungo i viali ecc., ma comunemente è adoperata per far siepi: fiorisce d'aprile, accidentalmente (anno 1889) fu rinvenuta in fiore all'ingresso nella Valpantena dopo le prime pioggie di settembre: i frutti maturano in agosto e settembre.↑ Ficus Tournef. - F. Carica L. - Fico comune, Fico. - Figar, Figaro. - Variat: pag. 216 Vol. 1°
sin dai tempi di Seguier, specialmente nella zona della collina, dalla quale si spinge sino alla montana, stante le propizie condizioni del clima nostro dolce e temperato: le varietà o razze più pregiate delle quali alcune sono di recente introduzione, rispondono alle denominazioni, qualche volta sinonime, di: Fichi neri, mori, rossi, aranzi, bianchi, verdi, verdoni, verdoni, zuccoi, segalini, del Paradiso, santi, da la resca, da la gossa, potolosi, S. Pieri, di Bardolin, di Maderno, Piemontesi, Genovesi ecc. - La var. β è una forma nana del Fico comune, nota benanco ai giardinieri sotto la denominazione di F. europaea, che si coltiva in vasi sulle finestre e sui balconi delle abitazioni cittadine: del resto esemplari non solo nani, ma alti appena pochi centimetri con le foglie minutissime, e per la forma corrispondenti alla varietà rupestris di Broussonetia papyrifera sopra elencata, sono stati raccolti a Grezzana sul campanile, a Verona su i muri di edifici cittadini! - Il Caprifico, da ultimo, qualche rara volta albero, ordinariamente frutice o alberello, con il tronco contorto, molto ramoso, frequentemente cespuglioso, ama le stazioni calde e soleggiate e quindi cresce nelle fessure delle rupi al lago di Garda, Nago (Ambrosi), Sirmione, S. Vigilio, Pai ecc.; sul monte Baldo lungo la ascesa alla Corona; nel Pastello e nella val d'Adige ecc.; sugli edifizi vetusti e così in Verona, a Soave nelle mura del castello ed in quelle di cinta, nella valle d'Illasi, in Valdonega, nella Valpantena ecc.! - Il Fico produce due sorta di anfanti: i primi, primaticci o fichi fiori (fiori de Figo) , dei quali molti cadono senza giungere a maturazione, sono maturi in luglio-agosto; i secondi, settembrini, dalla metà di agosto ad ottobre: da noi i fichi si mangiano, freschi, non essendovi né tornaconto, né possibilità per seccarli come si fa in paesi più meridionali dei nostri e più caldi: il succo pag. 217 Vol. 1°
latteo delle foglie e della corteccia è caustico e viene qualche volta adoperato per estirpare i calli: il legno somministra pessimo combustibile; le foglie raramente sono date come alimento agli animali, ordinariamente sono adoperate a fare loro il letto.↑
FAMILIA VI. - PLATANACEAE.
Platanus Tournef. - P. orientalis L., Poll. - Platano. - Platano de montagna, Platano. - Variat.: pag. 218 Vol. 1°
di periferia, e si narra che ai tempi dell'Austria una intera banda militare collocata e distribuita sui suoi rami, eseguisse un concerto musicale. - Le due forme α e β crescono promiscuamente: la γ, elegantissima, è prossima alla var. insularis Dc.; si può vedere in Borgo Trento all'ingresso dello stradone che da questo conduce al ponte Scaligero sull'Adige a Castel vecchio. Fiorisce in aprile-maggio; i frutti maturano in settembre-ottobre: il legno; osserva, Ambrosi, somiglia sotto molti rapporti a quello del Faggio, ma è più capace di questo di ricevere un bel polimento.↑ P. occidentalis L., Poll. - Platano, Platano d'America. - Platano, Platano american. - Originario dell'America boreale: coltivato e comunemente piantato lungo i viali, qualche volta si incontra qui sporadico o subspontaneo; p. e. nella valle di Caprino presso Costermano, nella pianura in vicinanza di Isola della Scala, nelle sabbie dell'Adige sotto al muro lungo presso S. Michele. - Appartiene a questa famiglia il genere Liquidamber dell'America boreale: un esemplare magnifico di L. styraciflua L. si conserva maestosamente prosperoso in Verona nello Square dell'Indipendenza, già Orto Botanico - Seguirebbe per ordine la famiglia delle Balanophoraceae, rappresentata in Italia di Cynomorium coccineum L., o Fungo di Malta, parassita di varie piante marittime in Sardegna, Sicilia, Malta, Basilicata orientale.↑
FAMILIA VII. - EUPHORBIACEAE.
Tribus 1. - Euphorbieae.
Euphorbia. L., Boiss. in Dc. prodr. - A tutte le forme veronesi del genere Euphorbia vengono attribuite le denominazioni vernacole di Lataroli (Seguier), Lataroi, pag. 219 Vol. 1°
Latarini, Latisoi: qualche specie però è benanco indicata con denominazione speciale. E. Chamaesyce L. - Variat: pag. 220 Vol. 1°
margine dei campi, nelle ortaglie; nelle vie e nelle piazze dei luoghi abitati, p. e. in Verona ove cresce benanco sui gradini dell'Arena; lungo i tracciati ferroviari fra le rotaie dei binari, p. e. a Sommacampagna, Villafranca (Mang.!) ecc.; nei campi ad Avesa (Mang. !, Rainer); nella Valpantena a Poiano ecc.; nella Valpolicella a Negrar, S. Pietro Incariano ecc.; nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass.!): nella val d'Adige alle falde di monte Baldo ad Avio (Venturi) ecc.; alle sponde del Benaco a Lazise, Castelletto di Brenzone ecc.!. Seguier, Pollini, Fontana non intravvidero se non la var. canescens. - Giugno-ottobre: annua.↑ E. Engelmanni Boisq. - E. Chamesyce var. canescens Goir. in exsicc. ! - Confusa sino a questi ultimi anni colla specie precedente e specialmente con la varietà β si trova di frequente nelle stesse stazioni, e così p. e. in Verona nelle strade e piazze della città e nei giardini lungo i sentieri, nelle aiuole, nei vasi a fiori ! (e A. Forti !), alle sponde del Garda a Castelletto ! ecc. - Fiorisce da giugno ad ottobre: annua.↑ E. prostrata(1) Ait. - Originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell'America, dell'Africa occidentale, ecc. naturalizzata nei dintorni di Verona specialmente tra i binari lungo le linee ferroviarie. Qualche volta, e forse accidentalmente, qua e là lungo le vie e nei campi presso Verona! - Estate-autunno: annua.↑ E. humifusa(1) W. - Oriunda dell'Asia temperata orientale e Siberia; cresce copiosamente in unione alla specie che segue. In unione ad E. chamesyce ed E. Engelmanni in Verona lungo le strade, nelle piazze, nei sentieri e nelle aiuole dei giardini! - Estate-autunno: annua.↑ E. thymifolia(1) Burm. sic emend. - E. maculata L. sp. - E. supina Raf.; E. thymifolia auct. ital. non Burm. - Originaria dell'America boreale; ormai naturalizzata, cresce copiosa e gregaria, con esemplari lussureggianti e per lo più in società con le specie precedenti, lungo la ferrovia a porta Nuova e specialmente nelle vicinanze della stazione!, lungo le linee Verona-Milano e Verona-Trento (settembre 1900) !. presso Domegliara (settembre 1902) !, ecc. - Raccolta per la prima volta (ottobre 1899) in Verona presso la stazione di Porta Nuova lungo il binario; certamente crescerà altrove. - Annua.↑ Sect. 2. Tithymalus Boiss. - E. Lathyris L., Poll. - Catapuzia. - China.* in Valdonega di Verona, denominazione dovuta a pretese virtù medicinali. - Non ricordata pel Veronese né da Seguier né da Pollini, pag. 221 Vol. 1°
questa Euphorbia oggidì, sfuggita dagli orti, si incontra quasi inselvatichita nelle ortaglie, lungo le strade, nelle siepi, nei luoghi prossimi alle abitazioni, tanto nella pianura che nei monti: così a Villabella (m. 28); in Verona nel Giardino Giusti, in un cortile del Civico Ospitale ed appena oltrepassato il ponte Aleardi presso al camposanto; nella collina in Valdonega; nella val d'Adige copiosamente a Dolcè, la Perarola, Incanale, Rivalta, Brentino, Rivole; a Caprino presso al cimitero e a S. Martino sotto a Pazzon; a Costermano (Fontana); alle sponde del Garda tra Pai e Torri (Rigo!); tocca pure altitudini considerevoli trovandosi sui Lessini a Cerro (m. 728) e Ronconi (m. 900)!. - Da giugno a settembre: è bienne. Fu introdotta nelle ortaglie ritenendosi che la sua presenza fosse sufficiente per liberarle dalle talpe e da altri animali nocivi: quindi nel Bresciano porta la denominazione vernacola di Tend a l'ort nella lontana Basilicata Caccia-Talpe.↑ E. palustris L., Poll. - Tithymalus palustris fruticosus Segu. - È fra le nostre Euphorbiae quella che raggiunge la maggiore altezza, superando questa qualche volta metri 1,50. Cresce nei luoghi paludosi e nei fossi in tutta la pianura veronese e così pure nelle risaie (Poll.); presso la Bevilacqua (Segu.); nelle Valli grandi ove frequentemente è cespugliosa e suffruticosa alla base!; Arcole, Albaredo, Sambonifacio, Belfiore ecc.!; lungo il Mincio !; al lago di Garda a Riva (Gelmi), Lazise (Fontana), Peschiera, Lugana, Sirmione ecc.! Maggio-luglio: perenne.↑ E. verrucosa(1) Lamk. γ flavicoma (Dc.), add. cum subvar. villosa A. Fiori, Poll.! - Latarola * - Variat: pag. 222 Vol. 1°
al Pestrino avanzandosi verso la pianura; S. Vito del Mantico, Bussolengo; Lazize (e Fontana); Rivole, e dalle valli di Caprino e del Tasso su per il monte Baldo sino a Pravazar, la Ferrara, Giare di Valbrutta, Campedello (m. 1074); collina veronese, p. e. nel colle delle Ungherine, vaio Borago ecc.; nei Lessini sul monte Tondo fra Valpolicella e Valpantena, Cerro, Corbiolo, S. Anna ecc.!: la β raramente assieme alla forma tipica; Verona in Campo Marzo; monte Baldo a Spiazzi! ecc.: e così la γ p. e. a S. Martino B. A., Rivole ecc.! - Fiorisce da maggio a luglio, qualche volta più tardi; i frutti sono maturi in agosto-settembre. È perenne; qualche volta suffrutescente alla base.↑ E. carniolica Jacq., Poll. fl. ver. excl. var. γ. - E. ambigua Poll. viag.; Titimulo di larga folia Pona. Latarola* (nel monte Baldo). - Variat: E. dulcis L., Poll. fl. ver. non viag. - Latarola* (Ferrara di monte Baldo). - Variat: pag. 223 Vol. 1°
piano di Festa (m. 684) seguendo il sentiero, nei dintorni della Ferrara ecc.!; nella collina veronese, S. Leonardo, Valdonega, Avesa, Quinzano!; nella Valpantena presso Grezzana (e Seguier che la indica nella valle Lamason ove nel fatto è frequente!); nei Lessini nella valle di Squaranto a Mizzole, Pigozzo, Trezzolan, sul pian di Castagné ecc., a Cerro Veronese ecc.!; nella valle d'Illasi! ecc. - Aprile-giugno: perenne.↑ E. platyphylla L., Poll. fl. excl. Byn. Ponae. - Variat: E. stricta L. - Non è pianta comune, però cresce copiosamente, al margine dei fossi e nelle siepi, alle falde di monte Baldo a Caprino, Boi, Pesina, Castion, S. Martino, Oné, Platano, nella Valsecca sotto a Pazzon ecc., e nella val d'Adige presso Incanale, Ceraino ecc.! - Luglio-ottobre: annua.↑ E. helioscopia L., Poll. - Thithimalo elioscopio Pona. - pag. 224 Vol. 1°
anche considerevoli, p. e. nel monte Baldo a Spiazzi, Crosati, Fraine di sopra! (820-905 m.), e forse maggiori se a questa specie è da riferirsi il Thithimalo elioscopio del Pona, da questi indicato nella valle dell'Artillon e quindi per lo meno a 1300 metri di altitudine. - È in vegetazione durante tutto l'anno: le piante tardi ve sono frequentemente sorprese dalle prime nevicate, ed allora svernano sotto alla neve, e non appena questa squagliatasi, riprendono e compiono il ciclo della loro vegetazione. - Annua o piuttosto bienne?↑ E. perramosa(1)-(2) Borbas. - Comune nei campi, lungo le vie ecc.! - Primavera: annua (e bienne).↑ E. Peplus L., Poll. - Calenzola piccola. - Variat: E. exigua L., Poll. - Esula minore del Trago Pona. -
Variat:
- β truncata et γ tricuspidata Koch. pag. 225 Vol. 1°
E. falcata L., Poll.!. - Variat: E. nicaeensis All., Poll.! fl. excl. non. syn.! - Tithymalus foliis brevibus aculeatis Segu. pl. ver. I, p. 154 cum ic. tab. III, fig. 2. - Variat: E. Gerardiana(1) Jacq., Poll.! - Tithymalus amygdaloides angustifolius Segu. - Luoghi ghiaiosi e sabbiosi: in tutta la val d'Adige ad Ala (Poll., Gelmi), Rivole (Poll.), Ceraino!, Pescantina!, Verona! (e Poll.) ecc.; presso Tregnago (A. Mass.!); lungo l'Alpone (Segu., Poll.); Lazise sul Garda (Fontana). - Giugno-agosto: perenne.↑ E. esula L. - Non comune: alle sponde del lago di Garda pag. 226 Vol. 1°
negli oliveti ove venne scoperta da Gregorio Rigo!; e così p. e. tra Cassone e Malcesine !; lungo l'Adige, nei dintorni di Legnago, nelle sabbie depositate dal fiume in seguito alla piena del 1882 (Bolzon). - Giugno-agosto: perenne.↑ E. Cyparissias L., Poll. - Erba cipressina. - Latacavre*. - Variat: E. pilosa L.(1), Poll. - Tithymalus salicis folio tenuissime serrato et villoso Segu. - Rara: raccolta primieramente da Pontedera presso Lobia e comunicata a Seguier; presso Palù da Pollini, nonché alle falde dei Lessini lungo la via che dal pian di Castagné conduce a S. Rocco; nelle vicinanze di Tregnago (A. Mass.!); al lago di Garda (Facchini, Perini); cresce copiosissima alla contrada Antolini e sul monte Tondo (M. Tonto in IGM - n.d.c.) o Nero (m. 703) a cavaliere di Valpantena e Valpolicella!. - Giugno-luglio: perenne.↑ E. amygdaloides L:, Poll. fl. ver. - E. sylvatica Poll. viag. - Latarola (Ferrara di monte Baldo). - Frequentissima nel Veronese fra il Garda ed il confine pag. 227 Vol. 1°
vicentino, di preferenza nei luoghi selvatici montani e subalpini tanto del monte Baldo quanto dei Lessini, dai quali, seguendo le valli, scende nelle colline avanzandosi verso la pianura! (Segu., Poll.), talchè si trova nella valle di Caprino!, in val d'Adige presso la Chiusa!, nella collina veronese appena al di là di Avesa nel vaio Borago!, nella Valpantena oltrepassati i Belori nel vaio del Falcone ed in quello dell'Anguilla!, nella valle di Squaranto presso la Rocchetta bassa! ecc. e quindi fra metri 1600 e metri 70 di altitudine. - Aprile-luglio: perenne.↑ Mercurialis L. - M. annua L., Poll. - Mercorella. - Mercorela (Segu.), Mucaiola (Segu.), Mocaiola, Mocarola, Muraiola, Cacarela, Bocarole. - Variat: M. perennis L., Poll. - Mercorella bastarda. - Variat: Acalypha L. - A. virginica L. - Originaria dalla pag. 228 Vol. 1°
Virginia, dalla Carolina e da altre parti dell'America, questa Euforbiacea comparve per la prima volta nell'Orto Botanico di Verona nel 1842 o in quel torno (Manganotti!); oggidì abbonda nei giardini e nelle ortaglie di Verona !, in Campo Marzo!, Campagnola!; nella collina in Valdonega!, S. Leonardo!, S. Mattia!; al Tagliaferro presso Avesa !; a Parona d'Adige! ecc.: è pure comparsa in valle di Caprino alle Fornase di Boi ai piedi del monte Gazo, uno dei contrafforti più meridionali del monte Baldo! e ad Oné sotto Pazzon !. - Luglio-novembre: annua.↑ Ricinus L. - R. communis L., Poll. - Ricino. - Ricino*, Rizzin. - Il Ricino, oriundo probabilmente dalle Indie orientali, coltivato una volta estesamente nella parte bassa della Provincia veronese e nel Legnaghese segnatamente, oggidì in minori proporzioni per ragioni molteplici, si incontra sporadico qua e là: p. e. accidentalmente in valle di Montorio sopra Olivè nel luogo detto la Pezza (m. 243)!. Annuo, qualche volta bienne!↑
Tribus 2. - Buxeae.
Buxus - B. sempervirens L., Poll. - Bosso. - Verdo (Monti), Busso, Martel. - Frutice od arboscello, spontaneo o coltivato cresce colle sue varietà in tutta la Provincia dal piano alla zona montana elevata (Calc., Pona, Bauhin, Segu., Poll., Mang.!, ecc.). - Variat: pag. 229 Vol. 1°
la Busa !, nel vaio dell'Anguilla!; nel Pastello presso Monte!, nella valle d'Illasi presso Badia Calavena e Selva di Progno! ed altrove: e più in alto nei Lessini a Molina!, Camporiondo!, Erbezzo!, Vallene (m. 1070) sin quasi a toccare la zona del Mugo. pag. 230 Vol. 1°
oggidì. Forse a questa introduzione non furono estranee pratiche e costumanze di indole religiosa: presso di noi si intrecciano corone di Bosso che nelle campagne i contadini espongono lungo le vie campestri per esservi benedette durante le processioni che si fanno all'epoca delle rogazioni. Nei nostri monti presso le case si trovano frequentemente piante di Bosso, conservate e mantenute, perchè i rami sono adoperati per intrecciare ghirlande destinate ad adornare i cadaverini dei bambini rapiti da morte.↑ B. balearica L. - Frutice od arboscello elegantissimo quasi inselvatichito in Verona nel Giardino Giusti ed altrove !, nella Valpantena presso Marzana! - Fiorisce in marzo ed aprile.↑
Tribus 3. - Callitricheae.
Callitriche L. - C. stagnalis Scop. - O. aquatica α verna Poll.- Erba gamberina. - Pavarina* denominazione attribuita benanco alle altre specie di questo genere che seguono, nonché a diverse al tre piante acquatiche. - Variat: C. verna(1) Kütz. - C. aquatica β intermedia Poll. - Variat: pag. 231 Vol. 1°
Maléra (m. 1077) sui Lessini, da luglio a settembre. La var. γ forma coenicola presentata pure dalla specie precedente, si incontra nei luoghi paludosi e nei fossi che per siccità od altra causa sono rimasti all'asciutto o quasi. Perenne.↑ C. hamulata Kütz. - C. aquatica γ autumnalis Poll. -
FAMILIA VIII. - CERATOPHYLLACEAE.
Ceratophyllum L. - C. demersum L., Poll. - Coda di volpe. - Grata, Erba grata. - Nelle acque lentamente scorrenti e nei fossi della pianura e dell'Agro veronese; p. e. a Bovolone (Segu.), a Villafranca (A. Mass.!): è copiosissimo al lago di Garda nel porto di Riva e fra Peschiera e Desenzano (Ambrosi), nei porti di Torri (Rigo!), Castelletto!, Assensa!, Malcesine ! - Giugno-settembre: perenne.↑ C. submersum L., Poll. - Raro negli stagni e nei fossi della Provincia veronese (Moreni, Poll.), nei quali a noi non fu dato raccoglierlo; nel lago di Garda è stato trovato a Riva (Gelmi).↑
FAMILIA IX. - POLYGONACEAE.
Polygonum L. - Sect. 1. Amblygonum L. - P. orientale(1) L., Poll. - Corallino, Discipline. - Ingranate, Greste o Creste de dindio, Creste o Greste de gal, Baston di cardinale (al confine del Veronese col pag. 232 Vol. 1°
Trentino !). - Originario delle Indie Orientali, Australia, Africa meridionale, è coltivato nei giardini come pianta ornamentale e si incontra qua e là sporadico e quasi inselvatichito !: e così nella pianura lungo i fossi a Legnago, Cerea, Sanguinetto; nelle macerie in Verona; a Parona lungo l'Adige; nei luoghi coltivati a Ceredelo presso Caprino, Oné alle falde del monte Baldo ecc. Oltre la forma tipica a fiori rosso-porporini, cresce ma rara, altra a fiori bianchi: sono pure coltivate le due forme corrispondenti a P. altissimum Moench. e P. pilosum Roxb. - Luglio-novembre: annuo.↑ Sect. 2 Fagopyrum Gaertn. - P. Fagopyrum L., Poll. - Fagopyrum, vulgare erectum Segu. - Fraina, Grano saraceno. - Negro, Formenton negro, Formentone nero (Segu.), Polenta negra, Surasin. - Variat: P. tataricum L., Poll. - Grano saraceno di Tartaria - Formenton negro della China. - Originario della Siberia e della Tartaria era coltivato sui Lessini per i semi farinacei (Poll.).↑ Sect. 3- Tiniaria Meisn. - P. Convolvolus(1) L., Poll. -
Fagopyrum vulgare scandens. Segu. - Erba Leprina, Vilucchio. - Scoriola*, Fasolari o Fasoleti salveghi. - Variat: pag. 233 Vol. 1°
- β Bertolonii (Goir. et Ton. !). P. dumetorum(1) L. - Questa elegantissima specie, non avvertita da Seguier, non da Pollini, cresce rigogliosa e frequentissima nelle siepi, nelle macchie, nei luoghi selvatici della intera Provincia, dall'Alto Agro veronese alla zona montana elevata, fra le sponde del lago di Garda ed il confine vicentino: e così a Tombetta, Tomba, S. Pancrazio, S. Vito del Mantico ecc. ; in Campomarzo di Verona e nella città stessa a Castel S. Pietro; nella Valpantena; in val d'Adige a destra e sinistra del fiume; in tutta In valle di Caprino sino ai piedi di monte Baldo ed in questo alla Corona ed a Campedello (m. 1074); a Torri (Rigo) ; alla madonna di Navene; nella valle d'Illasi a Tregnago, Cogolo, Badia Calavena, Selva di Progno (m. 569); nella valle dell'Alpo a Monteforte, S. Giovanni Ilarione; nel monte Bolca (m. 945) ecc.!. - Luglio-ottobre: annuo.↑ P. mixtum Goir. et Tonini!. - P. Convolvolus x dumetorum et P. dumetorum x convolvolus. - Rarissimo: nella città di Verona nello square dell'Indipendenza ove è stato primieramente scoperto!, in Campomarzo !, nella collina alle Are! ed in Valdonega! - Giugno-settembre.↑ pag. 234 Vol. 1°
Sect. 4 Bistorta L. - P. Bistorta. L. - Bistorta serpentina. - Bistorta. - "Dune occurrunt formae a) major, b) minor". - Prati e pascoli umidi e pingui nelle zone montana e subalpina sul monte Baldo e sui Lessini ! (e Calz., Pona., Segu., Poll., A. Mass. ! ecc.). - Da giugno a settembre: perenne. Il rizoma era una volta adoperato in medicina: oggidì ancora, in alcuni luoghi è masticato perchè creduto utile alla consolidazione dei denti vacillanti.↑ P. viviparum L. - Variat: Sect. 5 Persicaria. - P. amphibium L. - Potamogeton Salicis folio et Persicaria Salicis folio, Potamogeton angustifolium dictu Segu. - Lingua di vacca (Segu.). -
Variat: P. lapathifolium L., Poll. p. parte. - Erba-maria, Sante-marie. - Variat: pag. 235 Vol. 1°
La forma tipica e le varietà vegetano copiose nei campi arenosi, nei luoghi umidi ed incolti, lungo i fossi, i torrenti, i fiumi dal piano alla zona montana! (e Segu., Poll. ecc.). - Giugno-ottobre: annuo.↑ P. Persicaria L. - Variat: P. mite Schrank. - P. laxifiorum Whei; P. dubium Stein.; P. hybridum Chaub. - Lungo i fossati ecc. come il precedente e nella stessa epoca!.↑ P. axillare(1) Rigo. - Presso Caprino veronese; sponde del Garda a Cisano (Rigo): probabilmente altrove. È ritenuto da taluni un ibrido, P. mite X Persicaria.↑ P. Hydropiper L., Poll. - Cuociculo, Erba pepe, Pepe d'acqua. - Erba-maria, Sante-made, Pever d'acqua, Erba che beca. - Vegeta nei fossati nei luoghi umidi ed in siti ombrosi e selvatici (Pona, Segu., Poll. ecc.): in vicinanza al lago di Garda (Ambrosi), Verona!, nella Val d'Adige a Ceraino, Rivole ecc.!, S. Michele! ecc. - Dalla pianura alla zona montana. - Giugno-ottobre: annuo.↑ P. minus Ruds. Poll. - Persicaria pusilla del Lobelio Pona. - Sante-marie - Variat: pag. 236 Vol. 1°
P. minus X Persicaria. - Val d'Adige presso Ceraino, alle falde del monte Baldo presso Brentino! ecc. - Si nota che di questa sezione sarebbero da registrare non poche altre forme ibride!↑ Sect. 6 Avicularia. - P. Bellardi All. - P. aviculare var. δ Poll. - Campi e luoghi coltivati dalla bassa pianura (Pollini) alla collina, ma non frequentemente: Isola della Scala!, lungo il Tartaro!, nel letto dell'Adige presso, Verona !, Caldiero !, Guastalla veronese!. - Giugno-ottobre: annuo.↑ P. avicularo(1) L., Poll. var. α , β, γ. - Centimorbia, Corregiola. - Porcarola, Porzelana salvadega, Porchina*, Erba porchina*. - "Stirps, mire polymorpha, innumeras exhibet varietates vel potius formas: insigniores enumerare liceat, nempe: a) monspeliense (Thieb.), b) erectum Ledeb. accedens ad P. Bellardi All., c) arenarium Gren. et Godr., d) neglectum Bess., e) depressum Meisn. accedens ad P. herniaroides Del., f) nanum (Boiss)". - Il P. aviculare, colle sue varietà, vegeta (Segu., Poll., Fontana, ecc.) nei campi e luoghi coltivati, nel letto dei torrenti, fra le macerie, per le vie e piazze dei luoghi abitati (e depressum), innalzandosi dalla pianura ad altitudini anche considerevoli, p. e. sul monte Baldo a Campedello (m. 1074)!, nel monte Bolca (m. 945) ! ecc.: la var. nanum sui Lessini nel monte Brancon (m. 1600)! - Giugno-novembre, dipendentemente dalla altitudine: annuo. - Da escludere dalla Flora veronese P. flagellare Bertol., erroneamente indicato nella valle di Caprino!.↑ Rumex L. - Sect. 1 Lapathum Adans. - R. alpinus L. Poll. - Rabarbaaro alpino. - Ama i pascoli e luoghi pingui nelle zone montana elevata e subalpina, e si incontra di frequente presso le case dei pastori (Segu., Poll.): così nel monte Baldo alla Ferrara e all'Ortigara (Poll.), in vicinanza della fontana di Naole! ecc. pag. 237 Vol. 1°
sui Lessini a Revolto!, in Podesteria! ecc. - Fiorisce da luglio a settembre: perenne.↑ R. Hydrolapathum Huds. - R. acquaticus Poll. non L.; Lapathum acquaticum folio cubitali Segu. - Tabacco di palude. - Pancuco de' roschi *. - Comune lungo i fossi e corsi d'acqua, nelle risaie (Poll.), nei luoghi paludosi ecc. dell'alta e bassa pianura veronese: e così ad Isola della Scala lungo il Tartaro e nell'alveo di questo (Segu.), lungo la Molinella (Masè !), Vigasio!, Peschiera (Poll.), Lazise (Fontana), Villafranca (A. Mass. !), Verona in Campagnola ! ecc. - Maggio-novembre: perenne. Le giovani foglie cotte e condite sono mangiate dalla gente di campagna.↑ R. crispus L. Poll. - Lapathum folio acuto crispo Segu. - Bombice, Romice. - Lengua de bo*, Lengua de vacca (Segu.), Lapazio, Pancuco salvego, Pancuco de' roschi*: le quali denominazioni vernacole vengono pure attribuite alle specie che seguono di questa sezione. - Comunissimo nei campi, nei prati, lungo le strade, presso i fossi (Segu., Poll., Pont., A. Mass. ! ecc.) dalla pianura alla zona montana!. - Aprile-novembre: perenne. - Prossimo a questa specie è R. patientia L., una volta coltivato negli orti, e che, allo stato selvatico, potrà forse rinvenirsi in qualche punto del Veronese.↑ R. conglomeratus Murr. - R. acutus Bertol., Poll.; Lapathum folio acuto plano Segu.; Ossilapato Calc. - Comune al margine delle fosse, nei luoghi umidi ed innondati, lungo le vie, nei prati ecc. di preferenza al piano e nella collina; non manca però nella zona montana!. - Maggio-ottobre: perenne.↑ R. obtusifolius L., Poll. - R. Friesii Gren. et Godr.; Lapathum folio minus acuto Segu. - Vegeta nei prati, nei luoghi incolti, fra le macerie, negli stagni, lungo i fossi (Segu., Poll., Font. ecc.) ascendendo dalla pianura alla zona montana superiore: p. e. nel monte Baldo alla Ferrara!. - Maggio-ottobre: perenne.↑ pag. 238 Vol. 1°
R. pratensis(1) Mertens et Koch. - È ritenuto un ibrido, R. crispus X obtusifolius, in mezzo ai quali, frequentemente cresce.↑ R. pulcher L., Poll. - Lapathum folius oblongis extremitate subrotundis in medio utrinque sinuosis. Segu. - Cavolaccio. - "Folia longis insident pediculis, oblonga et utrimque in medio falcata, ita ut instrumentum musicum Violino ab italis dictum superficie sua repraesentet, hinc vulgo apud nostrates Lapathum violon planta vocatur. (Segu. pl. ver. I, p. 85) ". - Comune sulle vie, al piede dei muri, lungo i fossi; presso gli abitati (Segu., Poll., ecc.) al piano ed alla collina nei luoghi dimessi e temperati. - Maggio-ottobre: perenne.↑ Sect. 2 Acetosa Mill. - R. tuberosus L., Poll. - Acetosa tuberosa radice Segu. Raro. Si trova nei prati, pascoli e luoghi erbosi: e così appena fuori Verona nei fossi di cinta nel tratto compreso fra porta S. Zeno e porta Palio (Segu., Poll.); nella Valpantena nei colli presso Grezzana (Segu.) ; nei prati nelle vicinanze di Valeggio (Rigo!); nei pascoli di Bosco Mantico ! (A Poll.) e nei rivoni verso l'Adige ! - Aprile-luglio: perenne. È pianta frequentemente gregaria.↑ R. Acetosa. L. - Variat: pag. 239 Vol. 1°
subalpina! (e Segu., Poll. ecc.). - La var. β (Erba brusca degli Italiani, Oseille dei Francesi) è coltivata nelle ortaglie, ma raramente nella nostra regione, adoperandosi presso di noi, specialmente nelle campagne, le foglie della var. α variamente cucinate. - Aprile-luglio: perenne.↑ R. arifolius All., Poll. - R. montanus Desf. - Ritenuto una varietà della specie precedente, vegeta nei prati, nei pascoli e nei luoghi rupestri e ghiaiosi delle zone elevate dei monti, scendendo forse qualche volta a stazioni più basse: e così nel monte Baldo in Noveza!, ai Zocchi (Poll!.), valle degli ossi !, valli delle buse e delle pietre !. - Luglio-settembre: perenne.↑ R. Acetosella L. - Acetosa arvensis lanceolata Segu. - Variat: R. scutatus L., Poll. - Acetosa Romana. - Pan e vin, Erba beca, Erba forte,* Erba brusca.* - Variat: pag. 240 Vol. 1°
nelle ghiaie dei torrenti e dei fiumi, sui vecchi muri, dalla zona alpina alla montana che oltrepassa, seguendo i corsi d'acqua e spingendosi ana pianura: e così sul monte Baldo alle rupi di Valfredda (Pona), Valbrutta (Segu.), Giare di Valbrutta!, Campedello! (e Pona); alle sponde del lago di Garda fra le ghiaie alla foce del torrente prima di Cassone!; sui Lessini alle Fraselle (Segu.), Giazza!, Revolto ecc.; nel letto dell'Adige a Verona in Campo Marzo alla Rotta Fuini avvenuta per la piena del 1882!, sotto al muro lungo presso S. Michele!, in vicinanza al porto di S. Giovanni Lupatoto!: le due var. β e γ assieme alla forma tipica, ma di rado. - Giugno-ottobre: perenne. Dei generi italiani appartenenti a questa famiglia due mancano alla Flora veronese e cioè Emex Neck. (E. spinosa Campd.) e Oxyria Hill. (O. digyna Campd.).↑
FAMILIA X. - AMARANTACEAE.
Amarantus L. - Sect. 1 Euamrantus. - A. caudatus L. - Piogie (Monti), Coe, Coe rosse, Creste o Greste de gal. - Originario delle Indie, Nubia, Abissinia, è coltivato nei giardini quale pianta ornamentale: ma si incontra qua e là sporadico e subpontaneo: e così a Verona nelle macerie!, presso Caprino Veronese! ecc. - Estate ed autunno: annuo.↑ A. retroflexus L., Poll. - Bione {Segu.), Bioni, Beoni, Peoni,* Pioni.* - Variat: pag. 241 Vol. 1°
sino a toccare la zona montana, fra il lago di Garda ed il confine vicentino!: la var. β è pianta gregaria che si incontra assieme alla forma tipica nei vigneti e nei campi coltivati, p. e. a Romagnano !, della Valdonega! ecc. - Luglio-ottobre: annuo.↑ A. chlorostachys(1) W., Poll. p. p. - "Occurrit a) tipicus, b) foliis, petiolis, rachide, fioribus rubentibus" - Assieme al precedente al piano ed in collina, salendo inoltre nella zona montana. p. e. sul monte Baldo alla Ferrara!: la forma b) a Verona in Valdonega e nella valle d'Illasi presso Selva di Progno!. - Luglio-novembre: annuo.↑ A. patulus(1) Bertol. - A. chlorostachys Poll. p. p. - "Occurrit: a) arcaule crasso e basi ramoso, rubescente, ramis solo adpressis in orbem expansis, et b) caule erecto" - In unione ai due precedenti in piano e nella collina; più raramente nella zona montana. - Luglio-ottobre.↑ A. hypocondriacus L., Poll. - Code rosse, Amaranto da fascetti. - Originario dell'America tropicale, è coltivato unitamente ad altre specie congeneri nei giardini e si incontra frequentemente qua e là sporadico lungo le strade, fra le macerie, in vicinanza alle abitazioni!: Pollini lo indica lungo lo stradone da Verona per Trento presso la Mirandola e nelle vicinanze di Domeiara. - Estate-autunno: annuo.↑ A. paniculatus(1) L. - Originario dell'America tropicale coltivasi colle sue varietà cruentus (L.) e purpureus (L.) nei giardini.↑ A. tricolor Lob., L., Poll. - Maraviglia. - Papagallo, Erba zizalpina. - Oriundo dalle Indie orientali, Cina e Giappone: è coltivato nei giardini.↑ A. sylvester(1) Desf., Poll. - A. Blitum et viridis auct. plur. - Bioni ecc. - "Occurrit: a) caule simplici; b) caule a basi ramoso; c) pumilus". - Lungo le strade, nelle ortaglie, nei vigneti, nei campi e pag. 242 Vol. 1°
luoghi coltivati, nelle macerie dalla pianura alla zona. montana!. - Giugno-novembre: annuo.↑ A. albus(1) L. - Rarissimo e forse accidentalmente: fra le macerie e nei luoghi nei quali sono depositati materiali fuori uso provenienti da cantiere ferroviario, oltre S. Michele presso alla Madonna di Campagna (Settembre 1883) ed in Verona presso la stazione di porta Vescovo, fra questa e Ponte-Campofiore (novembre 1898). Sotto a S. Michele presso Verona!, ed appena fuori la città di Verona in prossimità alla stazione di porta Nuova (ottobre 1892)! - Annuo.↑ Sect. 2 Euxolus Raf. - Albersia Kth. - A. ascendens(1) Lois. - A. Blitum auct. pl. (Poll. fl. ver. var. α et β). - Biedone. - Bioni ecc. - Vegeta nei luoghi incolti, nei vigneti, sulle vie, negli orti, presso gli abitati (Segu., Poll. ecc.) dalla pianura alla zona montana. - Giugno-novembre: annuo.↑ A. deflexus L. - A. prostratus Balb., Poll. - Viadoni* (Verona). - Variat: Celosia. L. - C. cristata L. - Cresta di gallo. - Greste o Creste de gal, Pelle di gatto*. - Originaria delle Indie orientali, coltivasi in diverse varietà (castrensis pag. 243 Vol. 1°
(L.), comosa Retz., coccinea (L.), nei giardini ed incontrasi qua e là sporadica e subspontanea: e così in Verona fuori porta Nuova e porta Vittoria nelle macerie, nella collina in Valdonega lungo le strade vicinali, nella valle di Caprino ad Oné in vicinanza alle abitazioni! - Luglio-novembre: annua. Di questa famiglia manca nella Flora veronese il genere Achyranthes L. (A. argentea W.).↑
FAMILIA XI. - PHYTOLACCACEAE.
Phytolacca L. - Ph. decandra(1) L., Poll. - Erba cremesina. - Ua da colorir, Amaranto, Maranto*, Naranto*. - Originaria dell'America meridionale è qualche volta coltivata nei giardini ma, ormai inselvatichita, cresce frequentissima nella pianura e nella collina lungo le vie, nei muri, in vicinanza alle abitazioni ecc.: e così, alle sponde del Garda (Poll.); Oné presso Caprino!; Pescantina!; Grezzana!; Verona in città al Collegio degli Angeli e fuori le porte fra le macerie!; nel Basso Acquar e presso il cimitero (Mang.!); in collina nella Valdonega! e lungo la strada alle Torri Massimiliane alle Are ove cresce copiosissima e gigantesca!; Avesa!; Parona ecc. ! - Luglio-dicembre: perenne.↑
FAMILIA XII. - CHENOPDIACEAE.
Tribus 1. - Atripliceae.
Spinacia. L. - S. oleracea L., Poll. - Spinacio. - Spinazza, Spinazze*. - Variat: pag. 244 Vol. 1°
Originaria del Caucaso, Persia, Afganistan essendo certamente derivata dalla spontanea S. tetrandra. Stev.: è coltivata ovunque nelle ortaglie, singolarmente la var. α la quale si incontra qua e là inselvatichita in vicinanza di queste, p. e., in Campagnola di Verona! - È in vegetazione, può dirsi, durante tutto l'anno: fiorisce da maggio a luglio. Annua e bienne.↑ Atriplex L. - A. hortense(1) L., Poll. - Variat: A. hastatum(1) L. - A. latifolium Wahlnb; A. patulum Sm., Poll. viag. et fl. var. α et β; A. venetum Poll. hort. et prov. veron. pl. nov. vel min. cogn. p.27, non W.; A. triangulare All. - Atriplice comune. - Farinei*, Farinelo* (Bussolengo), Molinari* (Romagnano, Cerro), Bioni* (Valle del Tasso): denominazioni che forse convengono meglio alla specie che segue, come quella che è maggiormente diffusa e frequente. - Qua e là al margine dei fossi, lungo le vie ecc. specialmente in luoghi bassi o non molto elevati: e così presso Peschiera (Poll.), nelle Valli grandi veronesi alle sponde del Tartaro !, lungo i fossi a S. Bonifacio e Monteforte ! ecc. - Fiorisce da luglio a settembre: i frutti maturano in ottobre e novembre. È annuo. A. patulum(1) L. - A. angustifolium Sm., Poll.; A. angusto et oblongo folio Segu. - "Occurrit a) typicum, b) angustissimum Wallr., c) macrodirum (Guss.), d) erectum (Huds.), e) oblongifolium W. et K.". - La forma tipica e le sue varietà o variazioni sono frequentissime nelle ortaglie, nei campi, lungo le pag. 245 Vol. 1°
vie e nelle siepi, nella vicinanza delle abitazioni dalla pianura alla zona montana: e così, ad esempio, alle sponde del Tartaro nelle Valli grandi veronesi !; nei Lessini sul monte Zovo, a Cerro ecc.!; sul monte Baldo a Spiazzi, la Ferrara ecc.! - Luglio-novembre. È annuo.↑
Tribus 2. - Chenopodieae.
Beta L. - B. Cicla(1) L., Poll. - Bietola. Erbesine*, Erbe, Erbete, Erbe bone. - Variat: B. Rapa(1) Dumort. - Barbabietola. - Variat: pag. 246 Vol. 1°
salade dei giardinieri francesi), ovvero preparata sott'aceto. La β è oramai entrata nella grande coltivazione, quale pianta foraggiera adoperata nell'allevamento del bestiame, ed industriale per la estrazione dello zucchero detto di Barbabietola: i cataloghi rinomatissimi dei signori Haage e Schmidt di Erfurt ne annoverano 35 varietà. Da qualche tempo nella Provincia di Verona la coltivazione della Barbabietola ha assunto una importanza ed una estensione che di anno in anno vanno annientando, dovendo somministrare la materia prima alle zucchererie di Legnago, S. Martino, Sambonifacio.↑ Chenopodium L. - Sect. 1. Blitum L. - Ch. capitatum(1) Asch. - Blitum capitatum L., Poll. - Fraghe d'Egitto o de montagna (Poll.). - Pollini lo indica subspontaneo nei giardini ove era coltivato. - Giugno-agosto. Annuo.↑ Sect. 2. Agathophytum (Moq.). - Ch. Bonus-Henricus L., Poll. - Bono-Enrico, Spinacio selvatico. - Crauti, Caltri. - Cresce copiosissimo nelle zone montane e subalpine (Pona, Segu., Poll. ecc.) del monte Baldo, dei Lessini e loro derivazioni, presso le case dei pastori, nei campi, sulle vie, fra le macerie ecc., di preferenza nei luoghi pingui: oritur locis nec excelsioribus, nec depressis, ha scritto Seguier; però Ch. Bonus-Henricus ossia il Crisolocano del Dodoneo di Pona, vegeta benanco nelle valli prettamente alpine delle pietre, degli ossi, di S. Zeno (2000-2200 m.), però stentatamente e ridotto a minime dimensioni!. - Giugno-settembre: perenne. Le giovani foglie di questa Chenopodiacea, sono cucinate e mangiate a guisa di quelle dello Spinacio.↑ Sect. 3 Chenopodiastrum Moq. - Ch. polyspermum(1) L. Poll. - Ch. Betae folio Segu. - Variat: pag. 247 Vol. 1°
Vegeta copiosamente nelle ortaglie e nei luoghi coltivati, nei campi, lungo le vie, su macerie nella intera Provincia dalla pianura alla zona montana: e così nelle valli del Tartaro! ed altrove al confine della Provincia veronese con la mantovana (Masè!): a Sambonifacio!, Arcole! ecc.; presso Cazzano! e nella valle dell'Alpone a S. Giovanni Ilarione!; nei dintorni di Verona in Campomarzo, Campagnola, Valdonega!; a Lazise alle sponde del lago di Garda. (Fontana); a Grezzana (Segu.), e più in alto sui Lessini a Cerro!; nella valle di Caprino (Poll.) e segnatamente presso Caprino, a S. Martino, Oné, Servole ecc.!: le due varietà crescono promiscuamente. Giugno-ottobre: annuo.↑ Ch. Vulvaria L., Poll. - Ch. olidum Cust.; Ch. foetidum Segu.; Tragio germanico Calc. - Brinaiola. - Vulvaria, Farinei*. Variat: Ch. hybridum L. Poll. - Farinei*. - Variat: pag. 248 Vol. 1°
fra le macerie, nelle ortaglie ecc., (Segu., Poll. ecc.) dal piano alla zona subalpina in tutta la Provincia: Sanguinetto!, Isola della Scala (Rigo !); S. Bonifacio!, Caldiero e la Strà !, Tregnago (A. Mass. !); nelle vie ed orti di Verona (Poll.), nel Giardino Giusti!, S. Pancrazio ! nei colli Benacesi (Rigo!) ed alle sponde del lago di Garda à S. Giovanni di Brenzone!; nella Valpantena alla Carrara, Grezzana, Rosaro !; sui Lessini a Torbe e Prun!; nella valle di Caprino! (e Rigo !), e su pel monte Baldo a Vezzane sopra Pazzon ed in Pravazar (m. 999)!: la var. β, bellissima ed elegante forma sui Lessini nei campi a Prè dell'Acqua ! - Giugno-settembre: annuo.↑ Ch. murale(1) L. Poll. - Piede anserino Calc. - Bioni bastardi - Vegeta fra le macerie, lungo le strade ecc. in tutta la Provincia dal piano alla zona montana (Calc., Segu., Poll. ecc.). - Giugno-ottobre: annuo.↑ Ch. urbicum(1) L., Poll. - Raro: alle sponde del lago di Garda a Riva (Ambrosi, Gelmi) ed a Peschiera (Poll.); nelle vie di Verona (A. Mass. !): nell'alta valle d'Illasi a Revolto presso alla osteria (settembre 1889!); nella Valpantena a Romagnano! - Giugno-ottobre: annuo. - La pianta raccolta a Revolto sembrerebbe doversi piuttosto riferire a Ch. intermedium.↑ Ch. rubrum(1) L. - Presso al lago di Garda a Lazise (fide Fr. Fontana).↑ Ch. album L. - Atriplice selvatica Calc. - Farinello. - Farinaci (Segu.), Farinazzi, Farinei*, Molinari* (sui Lessini). - Variat: Ch. ficifolium Sm.? - Si riferiscono (pro interim) a questa pag. 249 Vol. 1°
specie esemplari raccolti recentemente (settembre-ottobre 1899) presso Verona fuori porta S. Giorgio.↑ Ch. opulifolium Schrad., Poll. - Frequentissmo negli orti e luoghi coltivati, nelle siepi e lungo le vie, fra le macerie dal piano, alla zona montana! - Luglio-ottobre: annuo. I signori Adriano Fiori e Giulio Paoletti nella loro eccellente Flora analitica d'Italia hanno riferito ad uno stesso tipo specifico Ch. album, Ch. viride, Ch. ficifolium, Ch. opulifolium: noi dividiamo interamente questo modo di vedere degli egregi autori.↑ Sect. 4 Botryoides C. A. Mey. - Ch. Botrys L., Poll. - Botri Calc., Pona; Botrys ambrosioides vulgaris Segu. - Vegeta copiosamente nei campi e luoghi arenosi e nelle ghiaie dei torrenti e dei fiumi: e così in Verona in Campomarzo e nei luoghi innondati dall'Adige!, ed alle sponde di questo fiume a S. Vito del Mantico ed al Corno !; a Costermano lungo e vie!; a Garda e Torri alle sponde del Benaco ! (e Rigo!); nella Valpolicella nel progno di Negrar.! - Giugno-ottobre: annuo.↑ Ch. ambrosioides L., Poll. - Botrys ambrosioides mexicana Segu. - Tè, Tè de Germania. - Di questa Chenopodiacea, originaria dell'America boreale e tropicale, così scriveva Seguier: "Haec exotica planta soli Veronensis nunc indigena facta est, mihique occurit copiose prope Septimi pagum secus Athesim. Cum sit herbae Thè succedanea, et ex Germania, ubi illius usus primum invaluerat, in Italiam translata, Thè Germanica hic nuncupatur, ejusque decoctum iisdem quibus The sinensis pollere virtutibus vulgo creditum est": Ciro Pollini la raccolse in altri luoghi del Veronese, ma oggidì sembra scomparsa.↑ Cyclolòma Moq. - C. platyphyllum Moq. - Una sola volta, e secondo ogni probabilità accidentalmente, nelle sabbie d'Adige in Campomarzo di Verona!.↑ pag. 250 Vol. 1°
Tribus 2. - Camphorosmeae.
Kochia Roth. - K. Scoparia(1) Schrad. - Chenopodium Scoparium L., Poll. - Belvedere, Granata. - Spazzadòre. - Originaria della Russia media e meridionale è comunemente coltivata per farne delle scope: si incontra però sporadica e quasi spontanea nei campi lungo le vie, sui muri, fra le macerie ecc. dal piano alla collina: e così a Verona in Campomarzo!, Campagnola!, Valdonega! ecc.; Tombetta!; in Valpantena ai Maroni !; a S. Vito del Mantico !; nella valle dell'Adige a Volargne!; nella val di Caprino ad Oné ecc.!: a Castelrotto nella Valpolicella, Torbe e S. Maria di Negrar. - Luglio-ottobre: annua.↑ Polycnemum L. - P. arvense L. β majus (Al. Br.) - Verona in Borgo Trento, lungo la linea ferroviaria Verona-Caprino, fra i binari. (Settembre 1900)!, Poll. - Chenopodium annuum humifusum folio breviori et capillaceo Segu. - Variat: pag. 251 Vol. 1°
La forma predominante è quella corrispondente a P. majus Al. Br. - Luglio-novembre: annuo.
FAMILIA XIII. - DAPHNACEAE.
Thymelaea - Scop. - Th. arvensis(1) Lam. - Stellera Passerina, L., Poll.; Passerina con foglia di Linaria Pona; Passerina Tragi Segu. - Variat: pag. 252 Vol. 1°
Belpo!, a Salzan e Pradonego!, nelle rupi di Valfredda (Pona) ecc.; da ultimo alle falde dei Lessini a Spredin e Viola, sul Zovo, a sud di Cerro Veronese sul monte Franzosan, a Corbiolo, alle Gozze!; nella valle d'Illasi presso Tregnago!; nel complesso pertanto fra altitudini comprese fra 19-1000 metri: la var. β tipica si incontra qua e là in unione alla forma tipica, p. e. a Tregnago e sul monte Baldo; la var. γ nei luoghi coltivati a piedi del monte Moscal. - Giugno-ottobre: annua.↑ Daphne L. - D. Mezereum L., Poll. - Camelea Calc.; Camelea germanica del Trago e del Dodoneo, Mezero dei Tedeschi Pona; Thymelea lauri folio deciduo, sive Laureola femina Seguo - Mezera, Camelea. - Mezereo, Camelea, Timelea, Zirese*, Zirezola, Pepe montano: 1'ultimo di questi nomi, attribuito a questa Daphne da Mattioli, si è conservato sino ad oggi nella nostra regione e nel confinante Trentino, probabilmente per opera degli Erbaioli. - "Variat floribus albis vel albicantibus, carneis, roseis, purpurascentibus, et pag. 253 Vol. 1°
D. Laureola L., Poll. - Timelea Calc.; Dafnoide e Laureola volgare Pona; Thymelaea Lauri folio sempervirens seu Laureola mas Seg. - Laureola, Erba laurina, Cavolo di lupo. - Laureola, Leandro salvadego (Poll.), Violoro salvego*. - Frutice che cresce nei luoghi selvatici e boschivi, collini e montani (Calc., Pona, Segu., Poll. ecc.); ma presso di noi non è pianta comune: in vicinanza al lago di Garda presso il Ponale a Riva. (Facch., Poll., Rigo!), nelle selve basse da Tremosine a Campione (Ambr., Poll.), alla Rocca di Garda !, alle falde occidentali del monte Baldo sopra la Madonna di Navene!; e nello stesso monte nella selva di Avio (Poll.) e presso la Ferrara sopra i Castelletti (V. Pellegrini!); nel monte Moscal! (e Rigo!): è più frequente sui Lessini e quindi si trova assai copiosa nei monti sopra Peri!, nell'alta Valpantena nel vaio dell'Anguilla e del Falcone! e più in alto a Lughezzano! (m. 320-670), nella valle di Squaranto dalla Rocchetta fin sotto alle Foldrone presso Cerro (180-600 m.), ed a maggiore altitudine ancora a Roverè di Velo (m. 800, A. Mass. !). - Fiorisce fin da marzo: matura i frutti d'estate. L'acqua stillata della Laureola, secondo Hilmy, ha l'azione di dilatare la pupilla al pari del Giusquiamo e della Belladonna.↑ D. alpina L., Poll. - Thymelaea alpina All. - Olivella. - Olivareleta. - Questa graziosissima piantina vive quasi esclusivamente nelle rupi: è d'ordinario un piccolo frutice di spesso sdraiato che cresce in luoghi collini e montani fra il Benaco ed il confine vicentino; e così fra Riva e Ponale (Facch.), in Campagnola di Malcesine fra le rupi della sponda scoperta in origine da Ciro Pollini e recentissimamente ritrovatavi da V. Pellegrini!; sul monte Baldo al Deorsil nel versante occidentale (Rigo!), più a sud al Gazo!, e nel versante orientale lungo il sentiero che dalle Giare pag. 254 Vol. 1°
di Valbrutta sotto a Campedello conduce al Bastion! (m, 1100) e sopra Mori e Brentonico scopertavi dalla Baronessa S, Salvotti!. Sui Lessini compare in Val d'Adige alla Chiusa (m. 98)!; a Ceraino (m. 105), all'entrata del paese venendo da Verona, tra il fiume e la strada postale ove le rupi ne sono gremite!, e più in alto in Valle Lagarina ai Lavini di Marco ecc. (Facc., Gelmi, Cobelli; nel monte Pastello (1122) nel quale forma graziosi cespugli che raggiungono talvolta l'altezza di un metro ed anche più, e nel Pastelletto (m. 1030); a Rocca Pia m. 1229), Corno d'Aquilio (m. 1547), lungo la valle della Liana e nel vallone di Fanta (m 1475), alla Sega (m. 1452)!; sul monte Malera (m. 1772) e più al basso sotto Revolto! e sopra alla Giazza (A. Mass.!) ad altitudini comprese fra 1340 e 758 m. - Fiorisce da aprile a giugno dipendentemente dalla altitudine.↑ D. Cneorum L., Poll. - Cneorum Calc.; Cneoro secondo di Teofrasto Pona; Thymelaea alpina linifolia humilior, flore purpureo odoratissimo Segu. - Neoro, Balsamo*. - Piccolo frutice, prostrato al suolo, che cresce copiosamente nelle rupi e nei pascoli elevati del monte Baldo dai Colonei e Naole all'Altissimo di Nago ed oltre!, e sui Lessini al Corno d'Aquilio, Podesteria, Castelberto, Tomba, Sparaver, Malera, Posta, Campobrun, Lora, Cima tre croci, Zeola ecc. ! - Fiorisce da maggio a settembre: i fiori, odorosissimi, sono rosei, rarissimamente bianchi.↑ D. striata Tratt. - Nelle stazioni stesse nelle quali cresce la precedente specie della quale può ritenersi come una varietà: e così sul monte Ba1do all'Altissimo di Nago (Ambr.), al Coalsanto; nei pascoli di Naole ecc. !, e sui Lessini nei monti Posta, Campobrun ecc.! Fiorisce nella epoca stessa della precedente. Si ritiene come probabile, non volendo dire assolutamente certo, che sul Monte Posta e sui monti circostanti, pag. 255 Vol. 1°
debba pure rinvenirsi D. rupestris Facch. = D. petraea Leyb.
FAMILIA XIV. - LAURACEAE.
Laurus L. - L. nobilis L., Poll. - Alloro, Lauro. - Aloro, Lauro, Violoro. - Variat: (Meisner in Dc. prodr. pars. XV, sect. prior p. 233). pag. 256 Vol. 1°
Romagnano, Pavarana ecc. !: e specialmente con le due forme α e δ si incontra qua e là, subspontaneo e fatto quasi selvatico, nelle rupi, nei muri nelle siepi, nei luoghi boschivi, in vicinanza alle abitazioni: e così nella città di Verona nel Giardino Giusti, e nella collina veronese a S. Leonardo, S. Mattia, Valdonega ecc.!; nel colle S. Dionigi ad oriente di Parona all'Adige!; nella valle di Squaranto a Fani sopra Pigozzo; nella valle di Caprino a Boi e Pesina !; sui colli e lungo le sponde del Garda - e quivi già indicato come spontaneo da Calzolari, Pona, Pollini, Zersi, Ambrosi - a Scavaghe, S. Vigilio, Torri, Pai, Castelletto di Brenzone, Marniga, Magugnano ecc. ed in tutti questi luoghi copiosissimo ! - Fiorisce da marzo (qualche volta da febbraio!) a maggio; le bacche maturano in ottobre e novembre. L'Alloro è pianta ornamentale per eccellenza, e sono degni di essere ricordati i due magnifici e giganteschi esemplari che vivono nella villa Cattarinetti a Boi fra Caprino e Pesina! Le foglie dell'Alloro sono adoperate per aromatizzare diverse vivande.↑
FAMILIA XV. - ELAEGNACEAE.
Elaeagnus L. - E. angustifolia L. - Eleagno, Olivagno. - Originario dell'Asia temperata: coltivato quale pianta ornamentale per la sua eleganza, dovuta alla tinta bianco-argentina delle sue foglie, specialmente nella pagina inferiore.↑ Hippophae L. - H. rhamnoides(1) L. Poll. - Rhamnus spinis oblongis flore radicante et Rhamnoides fructifera foliis salicis, baccis leviter flasescentibus Segu. - Olivello spinoso. - Salgar*, Spin bianco*, Spin bianco dell'Adese* (Poll.), Ua spiniela (Poll.), Simbrizola*. - Arbusto od alberello ramosissimo ed elegante: cresce pag. 257 Vol. 1°
copioso nelle ghiaie, nelle sabbie ed alle sponde dell'Adige lungo tutto il corso del fiume ed anche a qualche distanza dallo stesso (Seg., Poll.): e così nella val d'Adige ad Ossenigo, Belluno, Peri nel letto del fiume, nelle siepi presso Dolcè, alla Perarola, a Ceraino, sotto Rivole al punto di confluenza con l'Adige del torrente delle Zuane ! (e Vittorio Pellegrini); a Verona fuori porta Nuova (A. Mass. !); in Campomarzo nei luoghi innondati dall'Adige!; al Pestrino!, Porto S. Pancrazio (Segu.), S. Michele!, S. Giovanni Lupatoto!, Zevio (Segu.) ecc. - Fiorisce in marzo, le piccole bacche sono mature in agosto e settembre. - È pianta che si propaga facilmente: è ottima per costrurre siepi e popolare i luoghi ghiaiosi e le sabbie dei fiumi e dei torrenti.↑
FAMILIA XVI. - LORANTHACEAE.
Viscum L. - V. laxum(1) Boiss. et Reut - V. austriacum
var. Pini Wiesb.; V. album var. β Gelmi; V. album De Cobelli!. - Nella val d'Adige al santuario di S. Valentino presso Ala! sul Pinus sylvestris, copiosissimo per modo da danneggiare la pineta ivi esistente. - Fiorisce di primavera: i frutti sono maturi in dicembre-gennaio!: piccolo frutice perenne.↑ V. album L., Poll. - Visco, Vischio. - Secondo Pollini cresce parassita sopra una infinità di piante (fl. ver. III, p. 176); però nella Provincia veronese la sua comparsa parte sia molto rara o se si vuole avvenga a lunghi intervalli: venne segnalata, or sono molti anni, nella Valpolicella sul Pero a Fumane dal signor V. Pellegrini, e da un uomo di campagna di professione potatore di alberi a Gamberone presso Caprino veronese. pag. 258 Vol. 1°
Ministero di Agricoltura ecc. col titolo: Nomi volgari adoperati in Italia a designare le principali piante di bosco, è assegnata a questa pianta la denominazione vernacola veronese di Visco quercino: ma questa specie non crescendo nel Veronese, tale denominazione deriva da ciò, che il Loranthus europaeus era per lo passato pianta officinale e col nome di Visco quercino era noto nelle farmacie.↑
FAMILIA XVII. - SANTALACEAE.
Thesium L. - Th. montanum Ebrh. - Th. linophyllum L., Poll. ecc. p. p. - Linophyllum alpinum latifolium majus Segu.; Anonimo descritto dal Clusio con foglia di lino Pona. - Nei luoghi selvatici e boschivi dall'alta pianura e dalla collina alla zona subalpina, ovunque ! - Giugno-settembre: perenne.↑ Th. intermedium(1) Schrad. - Th. linophyllum var. β Poll. - Variat: Th. divaricatum Ian. - Cresce copiosamente nei pascoli aridi della collina di Montorio !, alla Pezza sopra Olivè!, alla Mosella!, a Marcellise!; e nella valle d'Illasi a Tregnago fra le ghiaie del torrente, sul monte Barbara e sul Precastio! (e A. et C. Mass. !). - Luglio-novembre!: perenne.↑ Th. alpinum L., Poll. - Linophyllum collinum, lignosum, minus, flore albicante Segu.? - Pascoli e luoghi aspri e sassosi elevati in tutta. la regione: e così nel monte Baldo nelle valli fredda, Losana, brutta, degli ossi, delle pietre, delle buse, grande ecc. !, in Novezina e pag. 259 Vol. 1°
Noveza!, Artillon ed acque negre!, Altissimo di Nago !, Madonna della Neve ! (m. 1000-2000); sui Lessini nei pascoli al Corno d'Aquilio, Malera, Pertica, Trapola, Posta ecc.! - Luglio-settembre: perenne.↑ Th. pratense(1) Ehrk. - Ove la specie precedente ma raramente: e così sul monte Baldo in val Losana ed in Noveza !; sui Lessini alla cima di Malera, lungo il sentiero che dalla bocca Malera scende a Revolto, nel monte Trapola!. - Luglio-settembre: perenne.
FAMILIA XVIII. - ARISTOLOCHIACEAE.
Asarum L. - A. europaeum L., Poll. - Asarum Calc.; Asaro Pona, Segu. - Renella, Baccaro. - Asaro, Asarino. - Vegeta in luoghi selvatici e sassosi delle zone colline e montana: e così nel monte Baldo alle sue falde occidentali in luoghi sassosi in vicinanza alle sponde del lago di Garda (Segu., Poll.) e nei dintorni della Ferrara (Calc.); presso Fumane e Cavalo alle falde del monte Pastello; nell'alta valle d'Illasi nel vaio del Gambero e in quello dei Rugoloti ! (e C. Mass.), lungo il sentiero che da Selva di Progno conduce ai Covoli di Velo ed alla contrada detta dei Torneri!: nel finitimo Vicentino cresce copiosamente a Recoaro!. - Fiorisce in aprile e maggio ed è perenne. Il rizoma contiene una sostanza cristallina, la Asarite, è aromatico, amaro pag. 260 Vol. 1°
nauseante e provoca il vomito: le foglie trite sono un forte sternutario e somministrano un violentissimo purgante.↑ Aristolochia L.: A. pallida W., Poll. fl. - A. rotunda Calc., Poll. viag. non fl. - Comunissima nelle rupi, siepi e pascoli delle zone: montana e subalpina nel monte Baldo (Calc., Poll., Vis. ecc.); e così a Campedello, Pravazar la Ferrara, Ime, Valfredda, Spiazzi, Coltri, la Ferrara ecc. !: rara nei Lessini a Velo (A. Mass.!), Selva di Progno! e probabilmente altrove - Fiorisce da maggio a luglio: i frutti sono maturi in agosto-settembre: perenne.↑ A. rotunda L., Poll. fl. non viag. - A. rotunda flore ex purpura nigro Segu - Rara nei prati ed al margine dei fossi, della zona collina e così in vicinanza alle rive del lago di Garda a Lazise (Fontana) ed a S. Antonio presso Torri (Rigo!); a Cà Malavicina presso Peschiera !; a Valeggio sul Mincio!; a Bussolengo indicata da Pona ma non rinvenutavi da Seguier: è più rara nelle zone elevate, nelle quali è indicata da Seguier, che la osservò presso Cerro veronese. - Fiorisce da maggio a luglio: perenne.↑ A. Clematitis L., Poll. - A. longa Calc.; A. Clematitis recta Segu. - Strallogi. - Zuccole, Strològia *, Strològa bislunga, Gelosia*, Molòni*, Molonzini*, Molonzini salvadeghi, denominazioni date a questa pianta ed alle due specie precedenti nei colli e nei monti veronesi: alla sponda del lago di Garda predominano le seguenti; Erba che spuza*, Erba del diavolo*, Zucàre salveghe*. - È volgatissima lungo i fossi, al margine dei campi e nei luoghi tanto incolti che coltivati in tutta la regione, dal piano e dalle stesse ortaglie della città, alla zona montana!.
- Luglio-ottobre: perenne.
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Flora veronese: sui colli Euganei in quella vece, Cytinus hypocystis cresce splendido e rigoglioso sulle radici di Cystus salvifolias ! FINE vol. I |
FLORA VERONENSIS(Phanerogamae)AUCTORE A. G O I R A N ______ PARS SECUNDA ______ VERONA STABILIMENTO TIPO-LIT. G. FRANCHINI ___ 1897-1904
LE PIANTE FANEROGAME
DELL'AGRO VERONESE _____ C E N S I M E N T O DEL D.r A. G O I R A N _________ PARTE SECONDA _________ VERONA STABILIMENTO TIPO-LIT. G. FRANCHINI ___ 1900 pag. 3 Vol. 2°
FAMILIA XIX. - RANUNCULACEAE.
Tribus 1. - Clematideae.
Clematis L. - C. recta L. C. erecta L., Poll.; Flammula Iovis Calc.; F. seconda del Dodoneo Pona; Clematis sive Flammula surrecta alba Segu. - Vitalbino. - Flammula Iovis (Monti): denominazione conservata a questa pianta, sin dai tempi da noi non molto remoti, dagli erbaioli i quali la smerciavano ai farmacisti, potendo le foglie ed i fiori di essa per le loro proprietà caustiche ed acri fare le veci dei vescicanti. - "Variat caulibus contortis, basi prostratis, breviter scandentibus et pag. 4 Vol. 2°
Incanale a Belluno veronese! e più in alto presso la Ferrara.! (e Poll.) e fra la Valfredda (Segu.); nella valle di Caprino (Poll.); alle sponde del lago di Garda a Lazise (Fontana), Castelletto di Brenzone ecc.!; nella valle d'Illasi presso Badia Calavena (A. Mass.!); nella Valpantena al margine dei campi presso Spredino ecc.!: la var. β è piuttosto rara, e si incontra qua e là in unione alla specie. - Fiorisce da maggio ad agosto e settembre; alle sponde del lago di Garda fu raccolta in fiore anche in novembre a Castelletto di Brenzone! Perenne.↑ C. Viticella L. Poll. - Viticella, vitalba paonazza. - Il Calzolari indica questa bella specie nel monte Baldo in valle dell'Artillon (Clematis altera Calc. viag., p.11): ma in verità il luogo, stante la sua altitudine, è poco adatto ad una pianta che sembra prediligere luoghi campestri di stazioni più basse: è probabile che il Calzolari nella sua Clemntis altera, abbia piuttosto inteso significare Atragene alpina da lui non annoverata fra le piante del monte Baldo, e nondimeno frequentissima in questo, e nel luogo benanco in cui segnala la pianta in questione: Giovanni Pona la vide in val d'Adige (Clematite II del Matthioli Pona, M. B., p. 138): il Barone Hausmann (Fl. Von Tirol. p. 2) la dice sporadica nei dintorni di Verona: il prof. Clementi la raccolse alle sponde veronesi del lago di Garda (Hausmn. l. c): il Catalogo (p. 187) dei signori Visiani e Saccardo la dice crescere nelle siepi e nei cespugli del Veronese: da ultimo la Societè helvetique pour l'echange des plantes l'ha distribuita ai soci come raccolta dal signor Du Moulin nel monte Baldo. Sta il fatto che nel Veronese la Viticella è coltivata nei giardini per la eleganza del portamento e la venustà dei fiori. Ed è da ritenersi che le indicazioni del Pona, dell'Hausmann, del Clementi ecc., anzichè a piante indigene nostre debbansi pag. 5 Vol. 2°
riferire, come del resto risulterebbe dalle parole del Barone Hausmann - dann einzeln an der Landerstrasse gegen Verona (Hausmn. l. c.) - a piante avventizie che sporadicamente si incontrano qua e là.↑ C. Vitalba L., Poll. - Clematide III del Mattioli, overo Vite silvestre del Dalecampio Pona; C. sylvestris latifolia Segu. - Erba del minuè, Clematitide. - Bialba, Dialba, Rialba, Vialba. - "Stirps satis polymorpha: occurrit enim - a) integrata (Dc.) - b) crenata (Lord) - (c) taurica (Bess.) - (d) macrophylla - e) microphylla - f) petiolis foliorum plus minusve divisis et contortis cirrhosis - g) paniculis axillaribus folio brevioribus, densissimis, umbellato-corymbosis" - Tutte queste forme crescono promiscuamente fra le siepi, nei luoghi boschivi e selvatici, nelle rupi in tutta la Provincia, dal piano alla zona subalpina: sembra piuttosto rara, o meno comune, la forma g) raccolta alle falde più meridionali di monte Baldo, nel monte Creta alle Murete, ed ai Lumini!. - Fiorisce da giugno a settembre dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento della stagione. Frutice sarmentoso, scandente. I giovani turioni di questa ranunculacea come scrive Bertoloni sono eduli: herbae turiones edules (fl. it. V, p. 475).↑ Atragene L. - A. alpina(1). L., Poll. - Clematis alpina Mill.; Clematide cruciata alpina Pona M. B., p. 175 cum ic. (mala); Clematis alpina geraniifolia Segu. - Vitalbina dei sassi - Dindarele*, Dialba*. - Questa elegantissima pianta si incontra frequentemente nelle macchie e nei luoghi selvatici e rupestri della zona alpina inferiore, della subalpina e della montana sul monte Baldo e nei Lessini: e così sul primo in tutte le valli che ne solcano tanto il versante orientale che l'occidentale! (e Pona, Segu., Poll., A. Mass.!, Mang.! ecc.), e nei secondi alla Sega, Corno d'Aquilio, Vallene, Chiesanuova, Malera ecc. scendendo a meno di pag. 6 Vol. 2°
700 metri di altitudine nelle vallette dell'Anguilla, del Falcone, Marchiora ecc.! - Fiorisce in giugno e luglio. Frutice sarmentoso.↑
Tribus 2. - Anemoneae.
Thalictrum L. - Th. aquilegifolium L., Poll. - "Stirps valde polymorpha: formae insigniores; Th. minus L., Poll. - Th. minus et Th. alpinum minus saxatile, Rutae folio, staminibus luteis Segu. I, p. 476 cum ic. tab. XI, et III, p. 307. - Variat: pag. 7 Vol. 2°
svariatissime forme: e così nella città stessa di Verona nel boschetto del Regio Collegio degli Angeli !, e nelle vicinanze di essa in Campomarzo e nell'isolotto del Pestrino! (e Poll.); nella Valpantena ad Alcenago (Segu.), alle Cà vecie ! ecc.; nel monte Pastello !; in tutti i prati dei Lessini (Segu.) e nelle macchie ai Zambei presso Cerro !, alle Fosse presso S. Anna d'Alfaedo ! ecc.; nel monte Baldo in Valfredda, Pravazar, la Ferrara, valle degli ossi, Altissimo di Nago ecc.! (e Poll., A. Mass.!); nella valle d'Illasi lungo il torrente presso Tregnago (A. Mass. !). A queste due varietà principali sono da riferirsi innumerevoli forme, quali: Th. majus (Jacq.), Th. sylvaticum Koch., Th. Laggeri Iord. che compaiono qua e là con la forma tipica; Th. pubescens Schleich, in monte Baldo nella valle degli ossi ! . Th. Jacquinianum Koch., in Campomarzo di Verona, nel monte Baldo in Pravazar, nella valle d'Illasi a Cogolo!; Th. flexuosum Rchb. al piano della Cenere in monte Baldo! ecc. - Fiorisce da maggio ad agosto, ed anche in settembre dipendentemente dalla altitudine! Perenne.↑ Th. flavum L., . Poll. fl. var. α - Th. majus siliqua angulosa et striata Segu. - Pigamo, Ruta selvatica. - Rua de prati, in luoghi umidi, nelle siepi, nei prati, lungo i corsi d'acqua nella pianura e nei monti. E così alle sponde del Fibio e del fiumicello di Montorio ecc. (Segu., A. Mass.!), presso Peschiera (Poll.), nella collina veronese (Poll.), nella valle di Caprino e nel monte Baldo (Poll.), nel monte Bolca (Poll.). - Giugno-luglio: perenne. - Il rizoma e la radice somministrano un bel color giallo.↑ Th. exaltatum Gaud. - Th. angustifolium Poll.; Th. pratense angustissimo folio Segu. p. p. - Erba cipressina. - Variat: pag. 8 Vol. 2°
La specie vive nei prati, nei pascoli, nei luoghi selvatici umidi, nelle risaie, alle sponde dei ruscelli ecc.: e così a Colà (Segu.); Lazise (Font.); Peschiera!; nella valle di Caprino (Poll.); lungo l'Adige! (ed A. Mass.!); al Pestrino di Verona; presso Isola della Scala e Legnago (Poll.); nelle risaie di Vigasio (A. Mang. !): la var. nei boschi del Casino lungo l'Adige!. - Giugno-agosto: perenne.↑ Th. Bauhini(1) Crantz. - Th. pratense angustissimo folio Segu. - p. p. Raro: nei pascoli, nelle siepi, nei luoghi coltivati della zona montana e subalpina: e così nel monte Baldo lungo il sentiero che da Caprino conduce all'Ortigara (Segu.), e presso la Ferrara al Saugolo nei campi seminati a Marzuolo! - Luglio-settembre: perenne.↑ Th. galioides(1) Nestl. - Raro: nel monte Baldo al Saugolo in società col precedente del quale da taluni è considerato come semplice forma o varietà, in Pravazar nelle siepi (Cesati !), e gregario sopra la Ferrara presso Cambrigar in luoghi pietrosi al margine dei campi! - Agosto-settembre: perenne. ↑ Anemone L. - Sect. 1. Pulsatilla. - A. vernalis(1) L. - Nel Catalogo dei signori Visiani e Saccardo è indicata nelle alpi veronesi nelle quali, però, sino ad oggi non ci fu dato di incontrarla.↑ A. montana(1) Hoppe.- A. pratensis Poll.!; A. Pulstilla Bertol. quoad pl. in sylva Mantica prov. ver. lectam; Pulsatille Calc.; Pulsatilla volgare o Anemone selvatico del Fucsio Pona; Pulsatilla folio crassiore et majori flore Segu. - Pulsatilla. - Castracani, Gattinai, Pissacan, Pulsatilla*, Frati*, Campane*, Campanei*, Fioroni - Variat: pag. 9 Vol. 2°
- δ flore rubro. Pulsatilla purpurea flore dilutiore Segu. A. alpina(1) L. Poll. Pulsatilla di fior bianco del Lobelio ecc. Pona; Pulsatilla flore albo Segu. - Anemolo. - Variat: pag. 10 Vol. 2°
singolarmente prossima alla A. millefoliata Bertol. - Fiorisce nei mesi di giugno e luglio, i frutti sono maturi in agosto: perenne.↑ Sect. 2. Euanemone. - A. coronaria L., Poll. - Anemolo. - Anemone*, Argemolo, Argemolo sempio, Argemolo dopio o dal fioco. - Specie polimorfa e coltivata nei giardini in moltissime varietà, tanto a fior semplice come a fior doppio. Il farmacista Francesco Fontana la ha raccolta nei seminati a Lazise alle sponde del lago di Garda (Bertol. fl. it. V, p. 633) ove non è più stata ritrovata.↑ A. hortensis L. - Var. α stellata. Lam., A. hortensis Poll. - Fiore stella. - Anemone*. A. nemorosa L., Poll. - Anemonoides flore majore Segu. - Anemolo bianco - Variat: pag. 11 Vol. 2°
monte Beloca ove è copiosissima (A. Mass.!): la var. β presso Roverè di Velo ed a Salaorno sotto Velo!; le forme a), b), c) crescono promiscuamente. - Maggio-giugno: perenne.↑ A. apennina L. - Il Pona (M. B., p. 208) indica questa pianta nella valle degli ossi in monte Baldo (Anemone con radice tuberosa del Lobelio, o III del Dodoneo, o II del Clusio). Sospettiamo che la pianta del Pona sia, anzichè ad A. apennina, da riferirsi ad una qualche forma di A. nemorosa (formae b et c): tanto più che, se di norma nella prima il rizoma è tuberoso, corto, carnoso, irregolare, tortuoso, qualche volta invece si presenta cilindraceo come in A. nemorosa.↑ A. trifolia L., Poll. - Anemone trifolia del Dodoneo Pona; Ranunculus nemorosus Segu., - "Variat: foliis synanthiis et foliis hysteranthiis". - Dalla alta pianura, dalle vallette e dai boschetti della collina ascende alle zone montana ed alpina: ama i luoghi selvatici ombrosi e freschi (Pona, Segu., Poll., Mang. !, A. Mass. !, ecc.). E così nel Bosco Mantico; nella collina di Avesa e nelle sue convalli; nel bosco del Romitorio al Maso; nel monte Baldo in Ime; Lonza, Noveza, Artillon ecc.; nella valle d'Illasi ai Rugoloti (Bordoni ex Segu.) ecc.! - Fiorisce da aprile a giugno secondo la altitudine: perenne. Una bella varietà a fiori, doppi e coltivata nei giardini.↑ A. ranunculoides L., Poll. - Ranuncolo quarto di fior giallo Pona; Anemone, ranunculus flore luteo Segu. Anemolo de' Boschi. - Cresce copiosamente nei luoghi selvatici in tutta la regione e dalle zone, più, elevate tanto a destra quanto a sinistra d'Adige scende nella montana, penetra nella collina e si insinua nelle valli che sboccano nella pianura: e così nel monte Baldo alla Bocca di Naole, in Noveza e nella valle dell'Artillon (Pona, Poll., Mang.! ecc.), in Pravazar!, alti pag. 12 Vol. 2°
piano di Festa !, passo della Crocetta!, monte Corné! ecc.; nei Lessini al Tinasso (Segu.), Roverè di Velo (A. Mang.!) ecc., e nella zona della collina al Maso! (m. 460) e nel vaio di Squaranto alla Rocchetta bassa! (m. 180). - Fiorisce da aprile a luglio: perenne.↑ Anemone baldensis(1) L., Poll. (non Lam.) exl. var. β. - Vive, frequentemente gregaria, nei pascoli e nei luoghi sassosi sul monte Baldo (Poll., Sternberg, Rigo !, ecc.): e così nella Valfredda ! (1327 m.), Sascaga !, (m. 2136), Altissimo di Nago ! (e Perini), e per le valli che solcano tanto il fianco orientale che l'occidentale della catena! - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 3. Hepatica. - A. Hepatica(1) L., Poll. - Hepatica triloba W.; Erba trinità Calc.; Epatica nobile del Dodoneo Pona; Hepatica trifolia coeruleo flore Segu. - Fegatella, Erba Trinità. - Trinitas*, l'antica denominazione data alla pianta da Mattioli e conservatasi presso di noi per opera degli erbaioli. pag. 13 Vol. 2°
raccoglitori che si era addormentato in una stanza nella quale aveva adunato sotto al letto una certa quantità di Fegatella (Fraine presso la Ferrara), il secondo in un muratore che erasi fatto guanciale di un sacco ripieno della stessa pianta appena raccolta (Spiazzi). È coltivata nei giardini la varietà a fiori doppi.↑ Adonis L. - A. aestivalis L. - A. annua Poll. var. β Anemone di sottil foglia di Valerio Cordo Pona; Adonis silvestris flore phoeniceo ejusque foliis longioribus Segu. - Fior d'Adone, Piantamalanni. - Gozze, Gozze de sangue, denominazioni attribuite pure alla specie che segue - "Occurrit: a) miniatus (Iacq.); b) citrinus (Hoffmn) sed raro". A. flammeus Iacq. - A. annua Poll. var. α excl. syn. L.; Adonide rossa Calc.; Adonis hortensis, flore minore atro-rubente Segu. - "Forma b) pallidus G. et G. - A. citrina Dc.; - rarissime occurrit in ditione nostra".
Tribus 3. - Ranunculeae.
Ranunculus L. - Sect. 1. Batrachium Dc. - R. diversifolius Gilib. - "Occurrit: a) triphyllus (Wallr.). pag. 14 Vol. 2°
- R. aquatilis α heterophyllus Poll. - b) peltatus (Schrank). - R. aquatilis β peltatus Poll. R. tricophyllus Chaix. - Variat: R. foeniculaceus(1) Gilib. - R. divaricatus Schrank R. circinnatus Sibth. - Cresce ove le due specie precedenti, ma non è molto comune: al lago di Garda a Riva (Gelmi), nella bassa pianura veronese (Masè) ecc. - Maggio-agosto: perenne. Anche questa specie offre la forma terrestre.↑ R. fluitans Lamk. - Nei fossi profondi, nei fiumi, nei ruscelli a corso rapido ecc.: in tutta la bassa pianura veronese nel Tartaro, nel Menago ecc.!; a Vigasio!; nel Fibio e nel Fiumicello di Montorio!; lungo il Mincio!; presso Riva ed Arco (Gelmi) ecc. - Maggio-settembre: perenne. Nei fossi rimasti all'asciutto ed alle sponde degli stagni o dei ruscelli si osserva come nelle precedenti la forma terrestris.↑ Sect. 2. Leucoranunculus Boiss. - R. alpester(1) L.,: Poll. - Ranuncoli montani i primi della prima e seconda specie pag. 15 Vol. 2°
di Carlo Clusio Pona.; Ranunculus alpinus humilis albus folio subrotundo Segu. pl. ver. I, p. 489, tab. XII fig. 1. - Variat: R. anemonoides Zahlbr. var. baldensis Rigo !. - R. rutaefolius Poll.; Calianthemum Kernerianum Freyn. in Kerner Schedae ad Floram exsicc. Austr.-Hung.; Ranuncolo alpino con foglia di Coriandro Pona M. B. p. 107 con fig.; R. rutaceo folio, flore suaverubente Segu. - Questa elegantissima specie della quale Seguier scriveva che gratum Botanicorum oculis praebet spectaculum (pl. ver. I, p. 486) cresce copiosissimo nel monte Baldo sulle rupi elevate e nei pascoli della zona subalpina ed alpina, ma con maggior frequenza sul versante occidentale (Pona, Segu., Poll. !, Mang.!, Rainer, Rigo!, Burnat, Leresche ecc.); e così nella valle del Bastion (Poll.), Ortigara, Costabella, Val vaccara, Coal santo, val delle pietre - ecc., colma di Noveza !; Artillon (Leyb.) - Fiorisce da maggio a luglio; i frutti sono maturi in luglio ed agosto !: perenne.↑ R. Seguieri Vill., Poll. - R. Columnae All.; R. alpinus pag. 16 Vol. 2°
Apii folio flore albo magno Pont. Comp. p. 117; Segu. pl. ver. I, p. 490, tab. XII., fig, 2, 3 sed folia tantum. - Rinvenuto sul monte Baldo da Giulio Pontedera nelle valli del Bastion e degli ossi. Il Seguier che l. c. figura due foglie di questa pianta avute dallo stesso Pontedera, ed il Pollini che scrive di averlo raccolto od osservato nelle valli degli ossi e di S. Zeno, lo dicono repertu difficillimus.↑ R. aconitifolius L., Poll. - Ranunculo con fior bianco Calc.; R. IV di Dioscoride e R. montano bianco del Dodoneo Pona; R. montanus, Aconiti folio albo, flore minore Segu. - "Stirps polymorpha: formae vel varietates frequentiores": Sect. 3. Xanthoranunculus. - § 1. Integrifolii. - (A) Caulescentes. R. Flammula. L., Poll. - Variat: R. Lingua L., Poll. - Fossi e luoghi acquitrinosi del piano e del monte, ma presso di noi non è specie volgare: nella bassa pianura nelle valli del Tartaro!, pag. 17 Vol. 2°
nei fossi a Macacari (Masè !), presso Villimpenta (Poll.), e sui Lessini veronesi al margine di un piccolo stagno a Salaorno fra Roverè di Velo e Velo (m. 900) - Estate-autunno: perenne.↑ (B) Scaposi. - R. Ficaria L., Poll. - Ficaria verna Huds. - Chelidonium minus Calc.; Ranunculus rotundifolius minor Segu. - Favagello. - Pamporzini o pomporzini salveghi*, - "Stirps polymorpha: in ditione nostra, duae praecipue occurrunt formae". (C) Scutati. - R. Thora. L., Poll. var. α et β . - R. scutatus W. et K.; Aconito Pardalianche et Tora Calc.; Tora de' Valdesi et Tora di due specie Pona; R. cyclaminis folio, Asphodeli radice, major et R. cyclaminis folio, Asphodeli radice minor Segu.; Phtora Valdensium, montis Baldi Clus.; Thora montis Baldi Tabernaem. - Pascoli e luoghi rupestri e sassosi elevati del monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Moretti, Heufler, A. Mass.! ecc. e dei Lessini: nel primo, nelle valli delle pietre, degli ossi ecc., in Novezina e Noveza ecc.!; e sui secondi in Campobrun, Posta ecc.! - Giugno-agosto: perenne.↑ pag. 18 Vol. 2°
R. hybridus Biria. - R. Pthoa Crantz; R. Thora var. γ Poll.; R. brevifolius Ten. var. β Bertol. - Nei luoghi stessi nei quali cresce la specie precedente, tanto nel monte Baldo! (e Tan.) quanto sui Lessini!, ed alla stessa epoca: però è specie assai rara.↑ §§ 2. Palmatifolii. - (D) Perennes-Napulosi. - R. asiaticus L., Poll. - Ranunculo. - Naruncolo. - Variat: (E) Perennes-Fibrosi. - R. auricomus L.; Poll. viag. p. 100, 105; Bertol. fl. it. V, p. 535; Hausmn. fl. von Tir. p. 20; Gelmi prosp. ecc. p. 7. - R. cassubicus Poll. (non L.) fl. II, p. 230 var. α , β , γ ; Vis. et Sacc. cat. p. 191, Arcang. comp. p. 236 quoad. pl. ver.- Variat: pag. 19 Vol. 2°
Maggio-agosto: perenne. Il R. Cassubicus della Flora veronensis è sicuramente il R. auricomus L.: il vero R. Cassubicus L., secondo il Sig. Pons, non cresce in Italia, o per lo meno sino ad oggi non vi è stato raccolto (Cont. G. Pons, Excludenda e flora italica, in Bullettino della S. B. I., a. 1899, p. 185).↑ R. montanus W., Poll. var. β - R. saxatilis magno flore Segu. - Pascoli e prati elevati in tutti i monti veronesi: nel monte Baldo nei pascoli di Pravazar, Ime !, Noveza! (e Poll.), Altissimo di Nago (Heufler), valli delle pietre (Poll.) e delle buse !, monti sopra Mori e Brentonico (Sig. S. Salvotti!) ecc.; nel monte Pastello (Mang. !); sui Lessini in Campobrun (Rodegher!) ecc. - Maggio-agosto: perenne.↑ R. Villarsii Dc. - R. montanus var. β Poll.; R. tenuifolius montanus luteus Segu. - Ove la specie precedente (Segu., Poll., Gelmi), e forse più frequente; e così nel monte Baldo in Ime, Campedello, valle degli ossi ! ecc., e sui Lessini ai Trachi!, nel monte Alba (Segu.) ecc.: è specie assai polimorfa alla quale è da riferirsi la forma da noi presa per R. Gouani: Conf. Goir. Appunti botanici p. 87, et Addenda et emendanda in flora veronensi in Bull. soc. bot. ital. a. 1896 p. 248 - Maggio-agosto: perenne.↑ R. gracilis Schl. - Pascoli e prati nel monte Baldo in Ime, Pravazar!, e probabilmente altrove: però non è specie comune. - Maggio-: perenne.↑ R. acer L., Poll. - Crisantemo di Damocrite presso il Fucsio Pona. - Piè corvino. - Erba tossegosa*, Pè d'oco*. - pag. 20 Vol. 2°
Boton d'oro. - Coltivata nei giardini, si incontra pure qua e là spontanea nelle praterie. - Il diligentissimo Seguier (pl. ver. I, p, 487 et. III, p, 213), distingue tre varietà di questa specie e cioè: R. pratensis erectus acris, R. pratensis erectus dulcis, R. pratensis erectus aris et maculatus: e scrive delle due prime che differunt majori vel minori acrimonia; e della seconda che, - Folia praesertim inferiora nigris maculis adversa parte adeo inficiuntur, ut nigra potius quam viridia appareant. - Maggio-novembre: perenne.↑ R. lanuginosus L. Poll. p. p.? - R. montanus lanuginosus, folio ranunculi pratensis repentis Segu. - Variat: R. velutinus Ten. - Raro: in luoghi ombrosi nei dintorni di Peschiera!: il Sig. Elia Zersi nel suo Prospetto delle piante vascolari e comunemente coltivate nella Provincia di Brescia lo indica vicino a Castellara presso Sirmione. - Aprile-giugno: perenne.↑ R. bulbosus L. Poll. - Bulboso ranuncolo del Lobelio et Ranunculo quinto del Mattioli Pona; R. pratensis radice verticilli modo rotunda, major et minor Segu. - Ranuncolo selvatico. - Piè d'oca (Poll.), Pè d'oco*, pag. 21 Vol. 2°
Anzolini* (nella valle di Mezzane ! Erba tossegosa*, Pè de gal*. - Variat: R. Aleae(1) Willk. - R. Cengialti Kerner. - Raro cresce qui e là in unione alla specie precedente della quale da alcuni Fitografi è ritenuto una varietà: e così presso Peschiera!, a Verona in Campomarzo!, a Caldierino! e probabilmente altrove. - Giugno-luglio: perenne.↑ R. nemorosus Dc., Poll. fI. ver. II, p. 236 cum ic. tab. III, fig. 3. - Pè d'oco*, Anzolini. - Variat: R. repens L., Poll. - R. pratensis repens hirsutus Segu. - Stellettine d'oro scempie - Piè d'oco. - "Stirps polymorpha Cum tipica, passim sequentes occurrunt formae: a.) erectus Dc.; b) glabratus Dc.; c) villosus Lamotte; d) prostratus Gaud. - R. reptabundus (Iord.); e) pleniflorus R. repens var. β flore pleno Poll. - Spilli e stelle d'oro. - Pedocchi, Tremolini, Momolini, Supette". - È specie pag. 22 Vol. 2°
comunissima nei margini dei fossati e delle risaie, nei campi e luoghi umidi ecc. dalla bassa pianura alla zona montana: è frequentemente gregaria. Le forme a), b) in unione alla tipica sono le maggiormente diffuse; la c) nelle sabbie umide dell'Adige; la d) presso Chiesanuova ed al Ponte di Veja; la e) è coltivata nei giardini ed è stata raccolta nella Valpantena a Costoli e sul monte Baldo in una siepe presso la Papalina e Pozza galletto !. - È in vegetazione dalla primavera ad autunno avanzato!: perenne.↑ (F) Monocarpici-Tuberculati vel Echinati. - R. Sardous Crantz. - R. Philonotis Retz., Poll. excl syn. Bell. (et Pona ?). - Variat: R. parviflorus. L., Poll.- R. Schraderianus Vis. et Sacc.
cat. p. 192; R. hirsutus annus flore minimo Segu. - Variat: pag. 23 Vol. 2°
copiosamente, nei campi, alle sponde del Benaco presso Torri !, ove fu scoperto da Gregio Rigo (forma typica !); e nella città di Verona (var. β et γ ), rarissimo, e forse accidentalmente, nel R. Collegio degli Angeli, gregario nel Giardino Giusti!. - Aprile-maggio: annuo.↑ R. arvensis L., Poll. - R. arvensis echinatus Segu. -
Ranuncolo dei campi. - Presora. - "Variat, in ditione nostra: (G) Monocarpici- Rugulosi. - R. sceleratus L., Poll. -
Ranuncolo primo del Mattioli Pona; R. palustris apii folio levis Segu. - Variat: pag. 24 Vol. 2°
- Maggio-settembre: annuo. Pianta acre e velenosissima. Appartengono a questa tribù i due generi Myosurus (M. minimus L.) e Ceratocephalus (C. calcatus Pers.), i quali sino ad oggi non sono stati rinvenuti nella nostra zona botanica.↑
Tribus 3. - Helleboreae.
Caltha L. - C. palustris L. Poll. - Populago flore majore Segu. - Farferugine, Farfaruzio. - Narunculo d'acqua (Poll.). - Variat: Trollius L. - T. europaeus L., Poll. - Ranunculo glomeroso et Glomeroso alpino del Lobelio Pona; Trollius Segu. - Paparia. - Raruncolo de montagna. - pag. 25 Vol. 2°
napellifolius (Roep.), altissimus (Crantz.), medius (Wend.), humilis (Crantz.). - Maggio-luglio: perenne.↑ Eranthis Salisb. - E. hyemalis Salisb. - Helleborus hyemalis L., Poll.; Aconito secondo del Dalecampio Pona; Helleborus niger tuberosus, ranunculi folio, fiore luteo Segu. - Piè di gallo. - Elleborina (Poll.). - È pianta nota anticamente in Verona, probabilmente perchè coltivata nei giardini; secondo Pona cresceva in monte Baldo nella val Losana, se il suo Aconito secondo di Delacampio è da riferirsi alla stessa: Seguier la indica come ritrovata dal Bordoni in vallis Orcanae sylvulis, cioè presso S. Bartolomeo Tedesco nella parte più orientale della Provincia veronese. L'unica stazione oggidì nota nella nostra zona botanica di E. hyemalis è situata nella città stessa di Verona nella Valverde!, lungo lo stradone S. Antonio in un piccolo orto proprietà in origine di una contessa Faella (Poll., A. Massalongo!, Tonini, A. Mang.!): quivi si può raccogliere fiorito in febbraio ed anche in gennaio ! - Perenne.↑ Helleborus L.; - H. viridis L., Poll. - H. niger vulgaris, flore viridi vel herbaceo, radice diuturna - Elleboro, Elabro, Erba Nocca, Reja*, Erba reja*, Ombrelle*, Pissacan*, Castracan*, Spuzzateste*. - Frequentissimo: abita i luoghi selvatici e boschivi nella intera Provincia, dalla alta pianura, e dalla collina innalzandosi alla zona subalpina! (e Segu., Poll., A. Mass,!, Barbieri, Mang. ! ecc.). - È grandemente polimorfo: però le forme veronesi di questa specie linneana presso di noi così diffusa, sembra sieno tutte da riferirsi ad H. odorus Kit. ed il popolo delle campagne le raccoglie sotto il nome caratteristico di Spuzzateste !: qua e là un qualche esemplare potrà forse ritenersi tanto per H. viridis typicus, quanto per H. dumetorum Kit. - È in fioritura, pag. 26 Vol. 2°
dipendentemente dalla altitudine, dalla fine di febbraio a giugno. Perenne.↑ H. niger L., Poll. excl. syn. Calc. - H. niger angustioribus foliis. - Elleboro nero. - Elleboro negro, Rosa di Natale*. - Secondo il dottor Schiftner il ver. H. niger L. non vive in Italia, ma nelle Alpi e nell'Appennino cresce una pianta da epoca immemorabile riferita a questa specie linneana. Il Seguier pl. ver. I, p. 480 lo indica in confinibus montis Baldi, septentriones versus, ma senza indicazione di località; e così pure Pollini fl. ver. II, p. 224 copiando il primo; e nell'Erbario di A. Manganotti si trova colla scheda portante la scritta in locis umbrosis montium veronensium !: nel fatto cresce copiosissimo fra Costermano e Garda, nel luogo detto le Colombarole ! (e Pietro Fontana !; presso alle sponde del Benaco nelle vicinanze di Torri!, ove, venne scoperto da G. Rigo; in luoghi boschivi e selvatici tra i monti Pastello e Pastelletto, e così pure nella alta Valpantena al dissopra dei Bellori, ma pare che in queste due stazioni sia stato distrutto dagli erbaioli. Questa Ranunculacea cresce abbondantemente sulla riviera bresciana del Lago di Garda a Salò,! Gargnano !, Tignale! ecc., nei monti sopra Riva, di Trento!, e nel Vicentino a Schio! ecc.: ad ogni modo però la pianta che cresce nel Veronese e nelle altre stazioni ora indicate sarebbe sempre da riferirsi alla forma H. altifolius Hayne. - Per la precocità dei fiori e per la loro eleganza è coltivato nei giardini sotto il nome poetico di Rosa di Natale, e non a torto perchè, ogni anno invariabilmente, i fiori si schiudono nella terza decade di dicembre. Perenne.↑ H. foetidus L., Poll. - Elleboro nero Calc.; H. niger foetidus Segu. - Cavolo del lupo. - Spuzzateste (Poll.), Reion* (sul monte Baldo al Gazo !), Spuzzaroi*. - Cresce copiosamente nelle siepi, lungo le vie, nei pag. 27 Vol. 2°
torrenti, negli argini e nei luoghi pietrosi e selvatici alle radici dei colli e dei monti nei quali si innalza sino ad una certa altezza (Calc., Segu., Poll., A. Mass.!, Mang.! ecc.): e così alle sponde del lago di Garda a S. Vigilio!, Torri! (e Rigo !), ecc., in tutta la valle di Caprino!, nella valle del Tasso!, nel torrente Boi !, ai piedi dei monti Gazo e Creta ove diventa meno frequente!, alle Fornase e alle Piosse!, Rubiana! ecc., presso Domegliara e nella val d'Adige!, nel Pastello ove è copiosissimo specialmente presso S. Giorgio Ingannapoltron e Cavalo (m. 599), a Cerro veronese! (m. 728) rarissimo, in val di Mezzane nel letto del torrente!; nella valle di Illasi in diversi punti! ecc. - Febbraio ed anche gennaio-maggio. Perenne.↑ Isopyrum L. - I. thalictroides L. - È indicato nel catalogo dei signori Visiani e Saccardo nei luoghi ombrosi collini del veronese ove certamente non cresce. Nell'Erbario classico di Antonio Bertoloni si trova un esemplare di questa pianta con la scheda di Barbieri portante la scritta: Monte Baldo anno 1833; vanamente nel monte Baldo abbiamo fatto ricerca di questa Ranunculacea, che dal diligentissimo Gelmi non è segnalata neanco nel finitimo Trentino.↑ Nigella L. - N. arvensis L.; Poll. - Rara: fra le messi nella bassa pianura, a Roverchiara (Poll., A. Mass!, Mang. !) - Maggio-settembre: annua.↑ N. sativa L., Poll. - Nigella, Cominella. - Era una volta coltivata per i semi oleosi (A. Mass. herb.!).↑ N. damascena L., Poll.; Nigella coerulea Segu. - Scapigliate, Damigella. - Oci de pavon, Sol*, Garofoli*. - Variat: pag. 28 Vol. 2°
Seguier: si incontra pure in monte Baldo alla Corona !, nella valle di Caprino ad Oné !, a Porcino sopra l'architrave di un portone!, in Verona nel Giardino Giusti !, presso Montorio!, nel vaio di Squaranto a Pigozzo! ecc.; nella penisola di Sirmione (nel lago di Garda) cresce copiosissima negli oliveti!. - Giugno-settembre: annua.↑
Tribus 4. - Aquilegieae.
Aquilegia L. - A. vulgaris L., Poll. - Aquilegia, Aquilina, Amor nascosto. - Aquilegia, Scarpette. - Variat: A. pyrenaica(1) Koch. non Dc. - A. Bauhini Schott.; A. Einseleana F. Schultz; A. thalictrifolia Schott. - pag. 29 Vol. 2°
Pianta sommamente polimorfa: è difficile trovare due esemplari che perfettamente si rassomiglino! Vive nelle rupi elevatissime del monte Baldo (Ian., Gelmi) e dei Lessini, più frequente però sui secondi che non sul primo; in questo, in valle degli ossi !, val dritta ! ecc. e sugli altri fra il Corno d'Aquilio ed il passo della Sega!, nella cima Malera e nei monti Pertica, Trapola, Posta, Campobrun (e Gelmi), al passo della Lora, nel monte Tre croci ed in Zeola!. - Nell'Erbario di Antonio Manganotti si trova un
esemplare di A. pyrenaica sotto la scheda A. platysepala !, raccolto nel monte Baldo dal Pellizzoni, noto erbaiolo che ebbe il suo quarto d'ora di celebrità e servì di guida a tutti i botanici i quali tra il 1815 ed il 1850 esplorarono questa classica stazione, della quale arricchì la Flora con la scoperta di specie rare ed interessantissime. - Luglio-settembre: perenne.↑ Delphinium L. - D. Consolida L., Poll. - Delfinio e Consolida regale Calc.; Calcitrapo di fior azzurro del Cordo Pona; Delphinium segetum flore coeruleo Segu. - Fior-cappuccio, Erba cornetta. - Speronella, Speronelle salvadeghe, Cantagalletti, Speron da cavaliere*, "Occurit, sed raro, a) floribus albis, b) floribus roseis". D. Ajacis L., Poll. - Fior-cappuccio, Speronelle. - "Variat floribus coeruleis, variegatis, incarnatis, rarissime albis et" pag. 30 Vol. 2°
fuori porta Nuova e fra porta Pellegrina e porta del Vescovo. - Estate: annuo. Aconitum L. - A. Anthora L., Poll. - Anthora Calc., Pona; Aconitum salutiferum sive Anthora Segu. - Antora, Antitora - Antora, Antola. - Questa bella specie cresce nei pascoli e luoghi rupestri della zona montana e subalpina, dei monti veronesi ma meno copiosamente di una volta: nel monte Baldo nella Valfredda! (e Pona, Martini o. c. tomo II, p. 5, fig. 3, Poll., A. Mass. !, Mang. !); nella valle dell'Artillon (Calc.); alla Colma di Malcesine! (e Rigo !); presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro! (e C. Mass.!); è scomparsa dalle vicinanze del Santuario della Corona pag. 31 Vol. 2°
ove la abbiamo raccolta nell'agosto del 1870: cresce copiosamente sul monte Pastello! (o Poll.): è rarissima sui Lessini ove la abbiamo scoperta alla Croce di Malera ! (m. 1693). - Agosto-settembre: "tra le due Madonne" (15 agosto, 8 settembre) dice un proverbio popolare: perenne. - Questa Ranunculacea ogni anno diventa sempre più rara ed è fatalmente condannata a scomparire; perchè i mandriani e gli erbaioli distruggono una grande quantità di piante per cavarne i tuberi radicali i quali vengono adoperati per curare molte malattie del bestiame.↑ A. Lycoctonum L. Poll. var. α e β - Luparia Calc.; Aconito secondo del Mattioli Pona; A. lycoctonum luteum Segu. Erba della volpe, Luparia - Piè de lovo. - Cresce copiosamente nei pascoli e luoghi selvatici delle zone montana e subalpina in tutti i monti veronesi (Calc., Pona, Segu., Poll., Mass.!, Mang.! ecc.), e così nel monte Baldo in Valfredda !, Naole !, Artillon! ecc.; sul Pastello!; sui Lessini al Corno d'Aquilio !, Velo veronese !, Giazza!, ai Trachi! ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ A. variegatum L., Poll. - A. Lycoctonum fiore coeruleo, galea elatiori, radice bulbosa Segu. - Luoghi selvatici e sassosi nel monte Baldo in Noveza ed ai Palloni di Noveza!, e forse sui Lessini al Corno d'Aquilio: non è pianta comune. - Giugno-agosto: perenne.↑ A. paniculatum Lam., Poll. var. α - A. coma inflexa floribus rarioribus et oliis eleganter dissectis Segu. A. cammarum All., Goir. erboriz. est. ed autunn ecc. non L. - Mapel, Napel. - Variat: pag. 32 Vol. 2°
Artillon!, Noveza e Palloni di Noveza!, Valfredda !, Naole! ecc.; e sui secondi al Corno d'Aquilio!, nel vallone di Fanta!, al Corno Mozzo!, sul Malera ! presso Velo veronese! ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ A. Napellus L., Poll. - Napello retiforme Calc.; Vero Napello azzurro del Lobelio Pona; Aconitum coeruleum seu Napellus primus Segu. - Aconito, Napello. - Napel, Mapel, Aconito*. - Variat:
Tribus 6. - Paeonieae.
Actaea L. - A. spicata L. - Napello racemoso del Dodoneo Pona; Cristophoriana vulgaris racemosa et ramosa Segu. - Barba di capra (Targ, Tozz.), - Macchie e boschi pag. 33 Vol. 2°
dalla zona montana alla alpina (Pona, Segu., Poll., Jan., Barbieri, A. Mass:!, Clementi, Mang.! ecc.): e così sul monte Baldo presso la Ferrara !, in Naole!, Artillon ! ecc.: e sui Lessini presso Velo!, a S. Anna d'Alfaedo !, Corno d'Aquilio!, Chiesanuova!, Trachi! ecc. - Maggio-agosto: perenne. Presso di noi, come in tutta Italia e nella Francia non cresce se non la forma a frutti neri, corrispondente alla var. melacarpa Ledeb.↑ Paeonia L. - P. peregrina(1) Mill. - P. officinalis Poll.; P. femina Calc.; Pona; P. communis vel femina Segu. Peonia - Amponia, Folagne, Peonia, Rose mate*. - Variat:
FAMILIA XX. - BERBERIDACEAE.
Epimedium L. - E. alpinum L. Poll. - Epimedium Calc., Segu. - Cresce copiosamente e per lo più gregario nei cedui e nei luoghi ombrosi selvatici dell'alta pianura, della collina e in parte della zona montana; manca nella subalpina e nella alpina !: e così nell'Alto Agro veronese nel Bosco Mantico! pag. 34 Vol. 2°
(e Mang.!); nella valle di Caprino sopra Gamberone e Lubiara ai piedi del colle S. Marco !; alle falde orientali del monte Baldo ai molini di Pachera presso Brentino!, e più in alto nelle vicinanze della Corona (Calc,); nella val d'Adige ai piedi di monte Pastello a Ceraino, Dolcè ecc.!; nella Valpantena nelle colline di Grezzana. (Segu.), nel vaio della Pernise !, presso Lugo e Bellori ecc.!; nel vaio di Squaranto presso Casale!, Cancello! ecc.; in generale in tutte le valli della zona compresa fra l'Adige ed il confine vicentino, penetrando appena nella zona montana. - Aprile-Maggio: perenne.↑ Berberis L. - B. vulgaris L., Poll. - Berberi Calc.; Ossiacanta del Clusio Pona.; Berberis dumetorum Segu. - Crespino. - Berberi (Segu.), Crespin, Spina retica*, Spini*, Ua spiniela*, Palmadona* (nella val d'Adige !). Variat: cortice in ramis cinereo vel purpurascente, et pag. 35 Vol. 2°
di metri 1700 nel monte Malera!. - La var. rupestris nella val d'Adige al piede del colle S. Marco in vicinanza al fortilizio di Incanale !. - Fiorisce in aprile-luglio secondo la altitudine: i frutti, dotati di un grato sapore acidulo maturano in agosto e settembre. - Il Berberi è un frutice elegantissimo, e come tale è anche coltivato nei giardini: la corteccia, di norma, presenta nei rami una tinta cinerea, ma frequentemente assume un bel color porpora o carnicino !.↑
FAMILIA XXI. - NYMPHEACEAE.
Nymphaea L. - N. alba L., Poll.! - N. alba major Segu. - Carfano, Papeo. - Capellaci (Segu.), Capellazzi, Capellazzi bianchi, Ninfea. - Variat: Nuphar Smith. - N. luteum Sm. - Nymphaea lutea L., Poll. !; N. luetea major Segu. - Nannufero. - Capellazzi zali, oltre ai nomi vernacoli spettanti alla specie precedente. - Si trova copiosissima nelle stesse stazioni nelle quali cresce la specie precedente, frequentemente in società con essa: fiorisce e fruttifica. nella stessa epoca. - Perenne.↑ pag. 36 Vol. 2°
FAMILIA XXII. - PAPAVERACEAE.
Tribus 1. - Papavereae.
Papaver. L. - Sect. 1. Capsulis setosis. - P. pyrenaicum Dec. - P. alpinum L. β flaviflorum Arcang.; P. aurantiacum Lois., Poll.; Argemone giallo Pona, cum. ic.; Papaver alpinum saxatile, Coriandri folio Segu. pl. ver. I, p. 416 cum. ie. tab. IV f. 4. - Raro in luoghi pietrosi elevatissimi nel monte Baldo (Segu., Sternberg, Pollini): e così nelle valli alpine delle pietre, degli ossi, larga, Orzera, alla cima di val dritta al Sassetto !. - Luglio-settembre: perenne. - La pianta figurata da Pona, M. B. p. 100, rappresenta un esemplare non proveniente dal monte Baldo, ma bensì nato nei giardini nobilissimi del signor Contarini.↑ P. Argemone L., Poll. - Variat: a) caule ramosissimo, b) caule simplicissimo unifloro, c) pumilum, d) glabratum Rouy et Foucaud, e) glabrum Koch. P. hybridum L. - Variat: pag. 37 Vol. 2°
Sect. 2. Capsulis glabris. - P. Rhoeas L. - P. erraticum majus, ροιας Dioscoridis, Theophrasti et Plinii Segu. - Rosolaccio. - Papavero, Poaveri*, Sercione (Segu.), Sercian, Sercioni, Cerchioni* - "Stirps prolymorpha. P. dubium L., Poll. - P. erraticum, captulo longissimo glabro Segu. - Non comune, nei seminati, lungo le vie nelle macerie (Segu., Moreni) dal piano alla zona montana: e così in Verona fuori Porta Vittoria! e nella sua collina in Valdonega!: nei colli di Quinzano!; nella Valpantena alle Giare di Grezzana!, e su pei Lessini a Boscochiesanova! (m. 1104). Alcune forme da noi raccolte potrebbero, senza scrupolo alcuno, essere riferite a P. Lamottei Bor. e P. Lecoqii Lamotte. - Aprile-agosto: annuo.↑ P. hortense(1) Hussen. - P. somniferum Poll. - Papavero, Papavero domestico semplice o doppio; Papavero bianco. - Variat: pag. 38 Vol. 2°
- γ flore pleno. È coltivato nei giardini, ma frequentemente, subspontaneo o sporadico, si incontra nelle macerie e presso le abitazioni, anche ad altitudini considerevoli, p. e. sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo (m. 936)!: la var. β in Valdonega sulla collina veronese!, la var. δ al Chievo! - Estate: è pianta annua.↑ Glaticium Scop. - G. flavum Crantz. - Chelidonium Glaucium L., Poll. - Papavero cornuto. - Vive presso alle rive arenose del mare: ma, evidentemente importato, si incontra sporadico nei dintorni di Verona, e così nelle macerie fra Porta Vescovo e Porta Nuova!: nell'anno l818 Carlo Tonini lo raccolse in quantità fuori Porta S. Zeno, e qui vi pure lo rinvenne A. Manganotti! - Estate: bienne. - È qualche volta coltivato nei giardini, la qual cosa vale forse a spiegare come questa Papaveracea si incontri non di rado in luoghi discosti dalle rive del mare, però sempre in vicinanza all'abitato.↑ Chelidonium L., - C. majus L., Poll. - C. majus vulgare Segu. - Celidonia; Erba da porri. - Cirigogna (Segu.), Zeligogna, Zerogna. - Variat:
Tribus 2. - Fumarieae.
Corydalis Dc. - Sect. 1. Bulbocapnos. - C. cava Schwgg; et Koert. - C. tuberosa Dc.; Fumaria bulbosa α cava L.; F. bulbosa Poll.; Radice cara degli erbari Pona; Fumaria bulbosa, radice cava, major, flore rubro dilutiore pag. 39 Vol. 2°
et F. bulbosa, radice cava, major, flore albo Segu. - "Variat, corolla purpurea, rosea, ex albo rosea et tota alba (C. albiflora Kit.)". - C. solida Sm. - Fumaria solida, Poll.; F. bulbosa, radice non cava, major (Segu. pl. ver. II, p. 112): secondo Seguier si trova in unione alla specie precedente e nelle stesse località.↑ Sect. 2. Capnoides. - C. lutea. Dec. - Fumaria lutea Poll. var. α; F. lutea Segu.; Corydalis, Split Calc.; Coridale di Galeno presso l'Anguillara Pona. - pag. 40 Vol. 2°
Fanta, Liana ecc.!; Giazza, Revolto! ecc. nell'alta valle d'Illasi ecc. - Maggio-ottobre: perenne. È ritenuta dotata di proprietà febbrifughe.↑ C. ochroleuca(1). Koch. - Fumaria lutea var. β F. Capnoides Poll. non L.; Capnos Calc.? - Cresce promiscua con la specie precedente, dalla quale in non pochi casi è assai difficile distinguerla: il prof. De Visiani la segnalò nelle rupi attorno al lago di Garda, ove difatti è copiosissima !, p. e. sopra Castellelto di Brenzone, Cassone, Malcesine, nella valle di S. Zeno! ecc. Fiorisce nell'epoca stessa della specie precedente.↑ Fumaria. L. - Sect. 1. Capreolatae. - F. capreolata. L., Poll. - Raccolta una sola volta in un giardino ed in una via nella città di Verona!; il Pollini la rinvenne pure in qualche altro punto dell'Agro veronese (ex Bertol. fl. it. 7, p. 307): la F. capreolata cresce invece copiosamente nelle siepi, dei campi e nelle ortaglie alle sponde bresciane del lago di Garda; e così ad esempio presso Limone (Poll.), Toscolano (Rigo!) ecc. - Primavera-autunno: annua. A questa sezione appartiene pure F. muralis Sond. rinvenuta una sola volta, forse accidentalmente, in collina al Maso, ma quindi non più ritrovatavi.↑ Sect. 2. Officinales. - F. officinalis L., Poll. - F. officinarum et Dioscoridis flore purpureo Segu. - Fumosterno. - Fumaria, Carabillazzi. - Variat: pag. 41 Vol. 2°
zona montana nelle ortaglie, nei campi, nelle siepi, nei muri ecc.: la forma tipica e la var. corrispondente a F. media Lois. sono frequentissime, la seconda di, preferenza nelle siepi; più rara la γ, qua e là, nei muri e luoghi ombreggiati, e qualche volta fra le messi: la δ, scrive Seguier l. c., "veris initio inter segetes, et in agrorum marginibus statim ab Urbe floret"; ed il Pollini soggiunge, "est mera varietas F. officinalis in arvis, siccis et segetibus crescens, cui ratione loci caulis est erectus, rigidusque". - È in vegetazione quasi durante tutto l'anno. Annua.↑ F. parviflora. Lam., Poll. - Variat: F. Vaillantii Lois. - Variat: pag. 42 Vol. 2°
Spredino, Lugo e più in alto sui Lessini a Roverè di Velo ed alle Scalucce sopra Molina; nella val d'Adige alla Chiusa, Rivole, presso Avio al Vò di sinistra del fiume ecc.; nel monte Baldo alle sue falde più meridionali in Brè sopra a Scaveaghe, a Spiazzi ecc.; e quindi ad altitudini comprese fra 40-900 m.: la var. β nella val d'Adige, ed a Brognoligo presso Monteforte!. - Primavera-autunno: annua.↑ F. Spicata(1) L. excl. syn. Segu. - Linneo sp. pl. p. 985 indica questa specie come vivente nell'Agro veronese, la qual cosa non sussiste: come osservano Pollini fl. ver. II, p. 451 e Bertoloni fl. it. 7, p. 313, il sommo Svedese fu probabilmente tratto in inganno da Seguier il quale erroneamente, ad una varietà di P. officinalis, la nostra var. δ, attribuì le frasi superiormente citate di C. Bauhin (F. minor tenuifolia, caulibus surrectis, flore hilari purpurea rubente) e Clusio (Capnos tenuifolia) che per lo appunto corrispondono a P. spicata. Della famiglia delle Papaveraceae non sono rappresentati nella nostra Flora i generi Roemeria e Hypecóum.↑
FAMILIA XXIII. - BRASSICACEAE.
Tribus 1. - Arabideae.
Matthiola R. Br. - M. incana R. Br. - Cheiranthus incanus L., Poll. - Violacciocca. - Variat: pag. 43 Vol. 2°
tanto di α quanto di β; la α però si incontra, sfuggita certamente alla coltivazione e quasi fatta selvatica, qua e là sui vecchi muri: e così alle sponde del lago di Garda a Riva (Evers), Malcesine!; alle falde di monte Baldo presso Pesina!, Caprino (Kellner), all'antico castello di Oné!. - Primavera-estate ed anche in autunno: perenne e qualche volta frutescente.↑ M. valesiaca(1). Gay ex Boiss. - Hesperis tristis Poll. viag.; Cheiranthus tristis Poll. fl. - Il Pollini la indica sulle rupi al lago di Garda a Limone ove la raccolse visitando quei luoghi, insieme ai botanici francesi Lorej e Beauprè, ed ove la rinvennero pure Zersi, Sardagna, Porta: dal barone Hausman e dal Gelmi è segnalata presso Riva.↑ Cheiranthus L. - Ch. Cheiri L., Poll. - Violacciacca gialla - Variat: Nasturtium R. Br. - N. officinale R. Br. - Sisymbrium Nasturtium-aquaticum L. S. nasturtium Poll.; S. aquaticum vulgo Crescione Segu., - Crescione. Nasturzo (Segu.), Nasturzo acquatico, Grasson, Cresson, Gressa. - Variat: pag. 44 Vol. 2°
- β siifolium Steud. N. sylvestre(1) R. Br. - Sisymbrium sylvestre L.; Poll.;
S. palustre repens, Nasturtii folio Segu. - Variat: N. palustre(1) Dc. - Sisymbrium terrestre Poll.; S. aquaticum foliis in prfundas lacinias divisis, siliqua breviore Segu. - Vive nei fossi e luoghi umidi della Provincia dalla pianura alla zona montana elevata, trovandosi indicato da Pollini sul monte Baldo nella val Basiana (m. 1077) circa fossam ubi potum armenta pag. 45 Vol. 2°
capiunt; nei dintorni di Verona in Campomarzo !, al Pestrino! ecc.; alle sponde del Mincio! ecc. Estate: annuo e bienne. N. amphibium(1) R. Br. - Sisymbrium amphibium L., Poll.; S. aquaticum, Raphani folio, siliqua breviori Segu. Variat: N. pyrenaicum(1) R. Br. - Sisymbrium pyrenaicum Poll. È indicato da Pollini fl. ver. II, p. 411, in pascuis siccis secus Mincium prope Monzambano. - Probabilmente questa Brassicacea, che nel Catalogo dei Sig. Visiani e Saccardo è indicata nei luoghi umidi alpini del Veronese, nei quali sino ad oggi non è stata rinvenuta, potrà rinvenirsi in qualche punto della bassa pianura veronese e segnatamente nella zona che corre per così dire, parallelamente al Mincio. Ricerche accurate certamente procureranno il rinvenimento di N. anceps e di altre forme appartenenti a questo genere così polimorfo e così critico.↑ Barbarea R. Dr. - B. vulgaris R. Br. - Erysimum Barbarea L., Poll.; Sisymbrium Erucae folio glabro, flore luteo Segu. - Erba S. Barbara. - Variat: pag. 46 Vol. 2°
- β arcuata (Rchb.); Arabis L. - Sect. 1. Turritis. L. - A. glabra Bernh., Poll. - A. perfoliata Lam.; Turritis glabra L.; Turritis foliis cichoriaceis, ceteris Perfoliatae Segu. - Diffusa per tutta la Provincia nella pianura, nella collina e nella zona montana, nei luoghi selvatici e sassosi: e così lungo la via che da Verona conduce a Legnago (Segu.) e presso quest'ultima città (A. Mass. !); presso Valeggio in suolo morenico, ed alle sponde del Mincio presso! Salionze !; nel monte Baldo nei prati e campi della Ferrara (Poll.), Cambrigar!, Artillon ed Ortigara (Poll.). Cresce pure nei prati e pascoli dei monti Lessini (Poll.). - Fiorisce in maggio-giugno: fruttifica in giugno-luglio. Bienne.↑ A. brassicaeformis(1) Wallr. - Brassica alpina L.; Erysimum alpinum Dc., Bertol. - Questa bella specie, non vista né da Seguier né da Pollini, cresce copiosa sul monte Baldo in luoghi selvatici e sassosi, nei pascoli secchi ed aridi, nelle rupi, nelle macchie ecc.: e così in Ime !, Naole !, Valfredda ! (e Mang. !), Noveza e Campion!, alle Fassole! ecc.: sui Lessini in val Ronchi di Ala (Gelmi). - Fiorisce in giugno-luglio: fruttifica in luglio-agosto. Perenne. pag. 47 Vol. 2°
Sect. 2 Turrita Wallr. - A. Turrita L., Poll. val. α et β. - Leucoium Hesperidis folio Segu. - Frequente; abita i luoghi rupestri e sassosi, i muri ecc., nella intera Provincia, dalla alta pianura alla zona subalpina (Segu., Poll., A. Mass. !, Mang.! ecc.): e così nell'Alto Agro veronese a Tombetta e Bosco Mantico!; nelle mura di Verona fra Porta del Vescovo e Porta S. Giorgio e nella cerchia stessa della città nel Giardino Giusti!; nei colli benacensi a Lazise (Fontana) e alle falde occidentali di monte Baldo a Castelletto, Cassone ecc.!; in tutta la catena del monte Baldo, p. e. lungo la ascesa da Brentino alla Corona!, nel colle S. Marco!, nel pian della cenere !, nella valle di S. Zeno presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro! ecc.; nella Valpantena presso Alcenago e Stalavena!; nei Lessini al ponte di Veja, a Velo (A. Mass.!) ecc.; nella val d'Adige alla Chiusa, a Ceraino ecc. e su per il monte Pastello e gli altri monti circostanti !: a Vico, presso Tregnago, A. Massalongo ha raccolto una forma nana alta appena pochi centimetri. - Fiorisce secondo i luoghi da marzo a giugno e fruttifica da maggio ad agosto. Bienne, ma non di rado perenne !.↑ A. alpina L., Poll. - Draba Calc.; Draba Clusiana di seconda specie Pona.; Leucoium perenne album majus Segu. - Comune in luoghi rupestri e ghiaiosi nelle zone elevate del monte Baldo, dei monti Lessini ecc. dalle quali si avanza verso la pianura, che talvolta raggiunge, seguendo i torrenti ed i corsi di acqua!: e così nel monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Mang.) alla Lonza, in Valvaccara, Acque negre, Campion, pian della cenere, lungo la strada Aviana, Val fredda, giare di Valbrutta presso la Ferrara, in tutte le valli alpine che ne solcano tanto il fianco occidentale quanto l'orientale ecc. !; sui Lessini ai Tinazzi (Segu.), a Roccapia (m. 1229), Trachi (m. 1338), pag. 48 Vol. 2°
Revolto (m. 1327), Giazza (1283)!; nell'alta Valpantena, nel vaio dell'Anguilla sopra i Belori (m. 350)!; nel monte Pastello (m. 1122)!; da ultimo in Campomarzo di Verona fra le sabbie e ghiaie depositate dall'Adige per la piena dell'anno 1882!. - È in fiore, dipendentemente dalle condizioni della stazione, da aprile e maggio ad agosto e settembre: di norma i frutti sono maturi un mese dopo la fioritura. Perenne. - È specie assai polimorfa, e certamente presso di noi, assieme a di verse varietà e sotto varietà ricordate nelle fiore locali, dovrà rinvenirsi la A. anachoretica Porta.↑ A. hirsuta. Scop., Poll. excl. altero e syn. Segu. - Turritis
hirsuta L. Poll. viag.; Turritis Segu. - Variat: pag. 49 Vol. 2°
A. alpestris(1) Schl. - A. ciliata anct. plur.; A. serpillifolia Poll. fl. ver., II, p. 391 et herb. !, non Vill. - Variat: Sect. 3. Pticharabis Fiori et Paoletti. - A. muralis(1) Bertol. var α. - Nelle rupi, ne' luoghi sassosi, nelle ghiaie: rarissima. Cresce alle rive del lago di Garda sopra Limone alla sponda Bresciana (Zersi) e sulla veronese lungo la via Gardesana fra Cassone e Malcesine!; nel monte Baldo sul fianco orientale lungo la salita a Spiazzi, fra Brentino (m. 174) e il Santuario della Corona (m. 774); nel monte Pastello lungo la strada che da Ceraino (m. 105) sulla sinistra dell'Adige conduce al paese di Monte (m. 432)!. - Fiorisce in giugno e luglio: fruttifica un mese dopo la fioritura. Perenne.↑ Sect. 4. Chamaearabis Fiori et Paoletti. - A. coerulea(1) Haenke. - Rarissima in monte Baldo nella Valgrande (m. 2000) nei ghiaioni in vicinanza della neve deliquescente - Agosto-settembre: perenne.↑ A. pumila(1) Iacq., Poll. fl. - A. nutans Poll., viag.; Cardamime pumila Bellidis folio alpina Segu. - Frequente nelle fessure delle rupi e nei luoghi sassosi nelle zone elevate del monte Baldo (Segu., Moren., Poll., Heufler, Vis., Ian., Mang. ecc.) e dei Lessini: e così nel primo in tutte le valli alpine che ne solcano il fianco occidentale!, alla cima di Valfinestra e di val larga!, in Costabella e al Coalsanto!, al Sassetto!, in val pag. 50 Vol. 2°
Losana! ecc.; e sui Lessini nei monti Posta e Campobrun!, al passo della Lora!, nel monte Zeola! ecc. (m. 1975): qualche rarissima volta scende in zone più basse manifestamente trasportata dalle acque, così p. e. nella alta valle d'Illasi presso Selva di Progno (m. 569) ivi rinvenuta da A. Massalongo! - Fiorisce in giugno e luglio e fruttifica in agosto e settembre: perenne.↑ A. bellidifolia Iacq., Poll. - Turritis foliis caulem ambientibus, polyceration Segu. - Rarissima nelle rupi e nei pascoli elevati. Seguier (pl. ver. III, p. 167) la indica sul monte Alba in acclive ... juxta maceriam, quae Veronensem agrum a Vicetino disterminat:" cresce sicuramente sul monte Campobrun (m. 1650) tra il Veronese
ed il Trentino fra le macchie di Pinus Mughus, Iuniperus alpina, Rhododendron hirsutum !. - È indicata sul monte Baldo dal barone Hausmann come raccolta dallo Sternberg (fl. von Tir., p. 54), e dal Bertoloni (fl. it. 7, p. 39) come ricevuta dal Pollini sotto il nome di A. serpyllifolia glabra, la quale forma, secondo il nostro modo di vedere, corrisponderebbe ad A. alpestris Schl. var. glabrata. - È stata raccolta da noi in fiore nel mese di giugno: perenne.↑ Sect. 5. Cardaminoides C. A. Mey. - A. Halleri L. - A. ovirensis Poll. - Sino ad oggi non è stata peranco raccolta nel Veronese ma potrebbe rinvenirsi al confine della nostra Provincia con quella di Vicenza: in questa cresce copiosamente in diversi luoghi, p. e. è abbondantissima a Recoaro e specialmente sul monte Spitz! - Fiorisce di maggio e giugno, e rifiorisce in agosto e settembre (Poll.): perenne.↑ Sect. 6. Arabidella Fiori et Paoletti. - A. Thaliana L., Poll. - Sisymbrium Thalianum Gay; Stenophragma Thalianum Cel.; Turritis vulgaris ramosa Segu. - Comune nei campi, negli orti, nei luoghi incolti, nei muri, lungo le vie e le siepi dell'intera Provincia, pag. 51 Vol. 2°
dalla pianura alla zona montana! - Febbraio-maggio: annua.↑ A. verna R. Br. - Hesperis verna L.; Turritis purpurea Lam. - Vive in luoghi erbosi asciutti, sulle rupi ecc. nelle parti calde d'Italia: ma il sig. G. Rigo la ha scoperta nel Veronese nei colli presso Valeggio!, ove però è rarissima. - Fiorisce di primavera: annua.↑ A. auriculata Lam. - Rara; cresce in luoghi asciutti e selvatici: e così sul monte Baldo alle sue falde orientali lungo la via che da Brentino conduce al Santuario della Corona !, e nella Valpantena sopra Stalavena (m. ? ) sotto alle così dette Grotte Fontana o Sengie di Falasco !. - Marzo, aprile, maggio: annua. - Siamo di parere che a questa specie sia da riferirsi la Turritis foliis omnibus dentatis, hispidis, alternis, amplexicaulibus di Seguier, nella quale il Pollini vede la A. hirsuta, e che l'autore delle Plantae veronenses indica in saxosis et asperis locis circa Gretianam.↑ A. saxatilis All. - Il Pollini nel Viaggio al Lago al Garda e al Monte Baldo a p. 117 indica questa Brassicacea su questo monte in val Losana, ma non ne fa parola nella Flora: né in questa stazione, né in alcun altro punto di monte Baldo ci venne dato osservarla.↑ Cardamine L. - C. impatiens L., Poll. - C. annua exiguo flore Segu. - Abita i luoghi ombrosi, freschi, innalzandosi dalla pianura alla zona subalpina (Segu., Poll., ecc.): e così presso Verona in Campomarzo, nell'isolotto del Pestrino, nelle sabbie dell'Adige e lungo il fiume presso S. Michele ecc.!; lungo la strada da Verona ad Avesa (Segu.) e presso questo paese nei vai Borago, Pissacavra ecc.!; nella Valpantena e nei vai del Falcone, dell'Anguilla ecc.!; al ponte di Veia, presso S. Anna d'Alfaedo, a Roccapia ecc!; nella. valle d'Illasi a Tregnago, Vico, Badia Calavena ecc. (A. Mass.!); sul monte Pastello !; nella valle di Caprino nel progno e di Boi!; nel monte Baldo al castello pag. 52 Vol. 2°
di Brentino e presso la Ferrara!, e più in alto all'Artillon (Poll.) ed ai Lavacci (Mang.!): e quindi nel complesso fra m. 50-1500 di altitudine. - Fiorisce da maggio a giugno: fruttifica da luglio a settembre. - Annua e bienne.↑ C. hirsuta L., Poll. var. α - C. quarta Daschampii Segu. - Billeri. "Variat glabra, pilosa vel puberula, et C. silvatica(1) Link. - C. hirsuta var. β Poll. - Rara. In luoghi e rupi umide a Tregnago in valle d'Illasi, nelle valli di Squaranto e dell'Anguilla ecc. !. Presso Verona nella Valdonega !, ed Avesa nel vaio Borago !(2) - Giugno: annua. - È considerata ora come semplice forma laxior (Caruel fl. it. cont. di Parl., IX, p. 821), o come varietà, o come sottospecie (Rouy et Foucaud fl. de Fr., I, p. 239) di C. hirsuta: noi, per parte nostra, avendola ripetutamente osservata viva ed in posto, propendiamo a ritenerla come specie autonoma, e come tale è pure ammessa dal sig. Enrico Gelmi (Prosp. della fl. Trent. p. 14) e dai signori Visiani e Saccardo (Cat. ecc. p. 200).↑ C. pratensis L., Poll., - C. pratensis magno fiore albo Segu. - Billeri. - Margherite*, Porselane* - Variat: pag. 53 Vol. 2°
varietà crescono promiscuamente, la β però più frequente della prima. Qualche rara volta si incontra una var. flore plena!. - Aprile-maggio: perenne.↑ C. amara L. - Al margine dei fossi, lungo i rivoli, nei prati e luoghi acquitrinosi della pianura, e più raramente nella collina e nella zona montana; ma presso di noi non può dirsi pianta comune: e così a Vigasio (Masè !); presso S. Michele a Centore ! ; in Campomarzo di Verona ed a Porto S. Pancrazio sotto al muro lungo ! ; in Valpantena presso a Nesente!; nella Valpolicella, dove fu primieramente scoperta da G. Rigo!, segnatamente fra S. Pietro Incariano e Fumane !; sul monte Baldo ove fu raccolta da A. Massalongo (Fl. it. di Parl. cont. da T. Caruel IX, p. 816), e nella val d'Adige alle sue falde orientali presso Mori (Baronessa S. Salvotti !). - Fiorisce in maggio e giugno fruttifica un mese dopo la fioritura: perenne. - Presso Verona, e precisamente in Campomarzo, abbiamo raccolto ed osservato una forma coenosa, in luoghi stati innondati dall'Adige e poscia rimasti all'asciutto, come avviene benanco per Nasturtium officinale: e sebbene presso di noi C. amara, di norma, fiorisca in maggio e giugno, ci venne dato di raccoglierla in piena fioritura con fiori straordinariamente grandi, nel mese di ottobre in un acquitrino nella località detta le buse fuori Porta Vittoria!.↑ C. trifolia L. - Rarissima: nei Lessini in luoghi selvatici a Revolto ove venne scoperta da Caro Massalongo!. - Giugno-agosto: perenne.↑ Dentaria L. - D. enneapyllos(1) L., Poll. - D. triphyllos Segu. - Variat: pag. 54 Vol. 2°
p. e. presso la Corona!, alle Fassole!, ai Lavacci!, all'Artillon! ecc.; sulla cima di monte Pastello! (e Mang !; sui Lessini alla Sega!, al passo della Veceta !, ed altrove (Segu.). La var. β si incontra in unione alla specie sul monte Baldo alle Fassole, Pian della Genere, Lavacci ecc.!. - Fiorisce da aprile a giugno e fruttifica un mese dopo la fioritura: perenne.↑ D. digitata(1) Lam. - D. pentaphyllos β, γ L.; D. pentaphyllos Poll.; Dentaria rossa del Dalecampio Pona; Dentaria pentuphyllos, foliis mollioribus Segu. - Boschi e luoghi selvatici delle zone montana e subalpina: e così nel monte Baldo, in di versi luoghi (Segu., Poll., Moretti); segnatamente nella valle di Noveza (De Bracht), alle Fassole, all'Artillon! (e Pona, Mang.) nella valle degli Ossi (A. Mass.!) ecc.; sui Lessini ove la specie precedente (Segu.) e segnatamente verso la Sega!, a Velo (A. Mass. !) ecc. Fiorisce e fruttifica come le specie precedenti: perenne.↑ D. pinnata(1) Lam. - D. pentaphyllos α L. - Ove la precedente nel monte Baldo; e così in Noveza (Poll.), alle Fassole e nei boschi circostanti al Pian della Cenere!, in valle dell'Artillon (Jan. Mang. ecc.), ai Pianetti (Facch.); probabilmente crescerà pure sui Lessini. - Fiorisce e fruttifica nella stessa epoca delle specie precedenti: perenne.↑ D. bulbifera L. Poll. - Coralloide del Cardo Pona, Dentaria heptaphyllos baccifera Segu. - È presso di noi la specie più frequente di questo genere e cresce copiosamente nei luoghi boschivi e selvatici della zona montana e subalpina: e così nel monte Baldo in Noveza!, ai Lavacci!, nella selva di Avio (Segu.), all'Artillon (Pona, Poll., Mang.), ai Pianetti (Facch.) ecc. e sui Lessini ai Trachi !, nei pascoli a Castelvero! (e A. Mass. !) nei monti di Tregnago; sul monte Bolca a Vestena! (e A. Mass.!) ecc. - Fiorisce da maggio a luglio: perenne.↑ pag. 55 Vol. 2°
Tribus 2. - Sisymbrieae.
Hesperis L. - H. matronalis L., Poll. - È coltivata presso di noi nei giardini in molte varietà e qualche volta si incontra fuggiasca da questi nelle macerie, nelle rupi ecc.↑ Sisymbrium L. - S. officinale Scop. - Erysimum officinale L., Poll.: Erisimo Calc.; Irio ovvero Erisimo et Verbenaca maschio Pona; Erysimum vulgare Segu. - Erba cornacchia - Radeci falsi o salvadeghi. - Cresce abbondantemente lungo le vie, presso i muri, nei luoghi incolti, fra le macerie, dal piano alla zona montana. - Marzo-settembre: annuo.↑ S. Loeselii L., Poll. - Raro nei campi, sulle macerie, nelle vicinanze delle abitazioni: il Pollini scrive (fl. II, p. 414): " Saepe... Decerpsi in ruderatis urbis Veronae e regione Portae Episcopi"; e noi lo abbiamo ripetutamente raccolto in un campo presso la stazione ferroviaria di Porta Vescovo verso Porto S. Pancrazio: cresce pure rarissimo nella valle dell'Alpone, nei campi presso Monteforte!. - Giugno-luglio: annuo e bienne.↑ S. Columnae(1) L., - Raro nei vecchi muri: nell'Alto Agro veronese al Castello di Valeggio! ove è stato primieramente scoperto da G. Rigo!, e con la specie precedente, nella valle dell'Alpone presso Monteforte. Giugno-luglio: annuo, forse bienne.↑ S. Sophia(1) L., Poll. - Una spezie di Nasturzio presso il Gesnero Pona; Sisymbrium annuum, Absinthii minoris folio Segu. - Variat: pag. 56 Vol. 2°
Porto S. Pancrazio!; la Strà di Caldiero!; Castagné alle falde dei Lessini (A. Mass. !); nell'Alto Agro veronese a Tombetta!, Tomba!, S. Massimo!, Chievo! (e Pona), Bosco Mantico! ecc.; nella valle di Caprino, (Poll.); alle sponde del lago di Garda a Lazise (Font.): la var. β presso S. Pancrazio! - Aprile-settembre: annuo.↑ Alliaria Scop. - A. officinalis(1) Andrz. - E. Alliaria L., Poll. (excl. syn. Ponae?); Alliaria Calc.; Hesperis Allium redolens Segu. - Erba Alliaria. - Variat: Erysimum L. - E. cheiranthoides L. - Nei campi e sulle rupi delle zone collina e montana sui Lessini e singolarmente nelle loro diramazioni verso la pianura: e così nella alta Valpantena ed a cavaliere di questa con la Valpolicella sotto a monte Tondo!; nelle colline sopra Quinzano! ecc.; però non può dirsi specie comune. - Da giugno ad ottobre: annuo.↑ E. odoratum Ehrh. - E. hieracifolium β grandifiorum Parl. fl. it. cont. da T. Caruel IX, p 938. - Nei muri ed al margine dei campi e dei fossi nella Valpantena!, a Montorio!, vaio di Squaranto ecc. - Fiorisce in giugno e luglio, fruttifica in luglio ed agosto: bienne.↑ E. crepidifolium Reicb. - Raro sulle rupi nella Valpolicella, scopertovi dall'illustre Kellner (Erb. centr. di Firenze !). È questa l'unica stazione per questa specie sinora sconosciuta per l'Italia. - Fiorisce di primavera, fruttifica un mese dopo la fioritura: bienne. pag. 57 Vol. 2°
E. cheiranthus Pers. - Stirps polymorpha. Variat: pag. 58 Vol. 2°
monte Tondo; nella collina veronese in Valdonega; nella Valpantena a Spredin, Romagnano, Santa Viola ecc.; nella valle di Squaranto e nelle colline sopra Montorio ecc.!. - Dipendentemente dalla condizione delle stazioni fiorisce da aprile a luglio e fruttifica poco dopo la fioritura: però la var. γ si trova tuttora in vegetazione anche in ottobre e novembre: perenne.↑ Conringia Rchb. - C. orientalis Andrz. - Erysimum orientale et E. perfoliatum Crantz.; Brassica orientalis L., Poll.; B. campestre del Clusio, ch'è la Perfoliata siliguosa degl'Inglesi Pona; B. campestris perfoliata flore albo Segu. - Cresce copiosamente nei campi dalla alta pianura veronese alla zona montana nella intera Provincia (Pona, Segu., Poll., A. Mass. !, Kellner, De Bracht, Rainer, Mang.!): e così nelle vicinanze di Verona, nelle macerie fuori le porte e nei pressi di Campomarzo e nelle sabbie dell'Adige!; a S. Martino ed alla Musela (Segu., Poll.); nella Valpantena alle Stelle, Novaglie ecc.! e presso Grezzana, Cavolo, Stalavena, pian di Fiamene, Giare !; sui Lessini sul monte S. Viola, Cerro, S. Anna d'Alfaedo (m. 936) ecc.!; nella valle d'Illasi sui monti Precastio e Gardon (A. Mass. !); nella Valpolicella ad Ospedaletto e S. Ambrogio (Poll.); nella val d'Adige presso la Chiusa (Pona); nella, val di Caprino e da questa salendo in alto pel monte Baldo verso Prà Bestemià ed i Masi (Poll.) e più in alto a Spiazzi (m. 820) nel marzuolo ovvero fra le patate! ecc. - Fiorisce da giugno ad ottobre: è in fruttificazione appena terminata la fioritura. Scrive il Pollini che: "Species haec apud nos neglecta colitur in Iapone ob semina; e quibus oleum pro lucernis exprimitur". - È pianta annua. È da ricercarsi presso di noi: C. austriaca Presl., che probabilmente è tutto al più una varietà di G. orientalis.↑ pag. 59 Vol. 2°
Tribus 3. - Brassiceae.
Brassica L., Poll. - B. campestris L., Poll. var. α. - B. campestris var. oleifera Dc. - Rapa selvatica, Rapaccini. - Colzato, Colza. - È coltivata, ma si incontra quasi spontanea nei campi, lungo le strade ecc. - Fiorisce e fruttifica ripetutamente dalla primavera all'autunno: annua e bienne. È pianta di incerta origine, introdotta certamente da epoca remotissima e coltivata per i semi oleiferi.↑ B. Rapa L. Poll. - B. Rapa rapifera Metzg. - Rapa - Rava - Variat: B. Napus L., Poll. - Variat: pag. 60 Vol. 2°
Baldo ai Masi e Prà Bestemmià. (Poll.), presso Pesina sugli argini del torrente Boi !, presso la Ferrara! ecc., e nella valle d'Illasi presso Tregnago !: la var. β è coltivata estesamente per gli usi della cucina. - Dalla primavera all'autunno: annua e bienne.↑ B. oleracea L., Poll. - Cavolo, cavolo selvatico. - La forma tipica, spontanea, salvatica - B. silvestris Mill. - non cresce presso di noi: ma da questa pianta di antichissima coltura, si sono ottenute numerose e svariatissime razze; che coltivansi nelle ortaglie, - talune dalla pianura ai limiti della zona montana, formando argomento di estesissimo commercio tanto di importazione come di esportazione: - ecco le razze veronesi: pag. 61 Vol. 2°
sulle nostre piazze. Sono stimatissimi i Broccoli veronesi, e di questi annualmente se ne fa una esportazione grandissima: vengono quindi coltivati sopra vasta scala specialmente nella zona della collina nelle tre sotto varietà rispondenti alle denominazioni di Bonorivi, De mezo, Tardivi: 1e Verze preferiscono la pianura: i Capuzzi stanno ottimamente anche nella zona elevata tanto sul monte Baldo quanto sui Lessini e negli orticelli attorno alle malghe (Baiti) se ne osservano campioni bellissimi per il loro volume e per il sapore eccellenti: - Maggio-luglio: annuo e bienne.↑ Sinapis L. - S. nigra L., Poll. - Senapa, Senapa nera. - Senape, Ravanele. - È coltivata, ma accidentalmente incontrasi qualche volta fra le messi: p. e. in Campomarzo di Verona!. - Giugno-luglio: annua.↑ S. alba L., Poll. - Avventizia fra le macerie, negli orti, lungo le strade e nelle messi, nei dintorni di Verona!; presso al lago di Garda (Clementi). - Primavera ed estate: annua.↑ S. arvensis L., Poll. - Brassica Sinapistrum Boiss.; B. Sinapis Vis.; Sinapi arvense praecox, semine nigro et S. arvense praecox, semine nigro, foliis integris Segu. - Senapa selvatica. - Ravanele*. - Variat: Erucastrum Schmp et Spn. - E. obtusangulum(1) Rchb. - Brassica Erucastrum All. et auct. mult. non Poll.!: B. obtusangula Bert., Arcang. - Cresce sugli scogli pag. 62 Vol. 2°
al lago di Garda (Facch., Perini), a Riva (Porta Rigo!, Gelmi): in Verona rinvenuta al piede di un muro al Pallone, e certamente avventizia. - Il prof. Caruel (fl. it. ecc. p. 1005) dice, citando Pollini, copiosa questa specie nel Veronese tratto in inganno dalla falsa determinazione dell'autore della Flora veronensis che nella sua Brassica Erucastrum intese descrivere Diplotaxis muralis. - Aprile-agosto: annua.↑ Diplotaxis Dc. - D. tenuifolia Dec. - Sisymbrium tenuifolium L., Poll.; Eruca silvestris Calc.; Eruca silvestris major lutea caule aspero Segn. - Rucola*. - D. muralis Dc. - D. tenuifolia α Bertol.; Sisymbrium murale L.; Brassica Erucastrum Poll. excl. syn.!. - Rucola*. - "Variat caule plus minusve elato, quandoque fere ascapo, nudo, laxe folioso, vel inferne brevi tractu folioso, foliis dense approximatis, etc." pag. 63 Vol. 2°
ad ogni modo però si dimostra meno abbondante di essa!. La var. β si incontra nelli stessi luoghi nei quali cresce la forma tipica: è, p. e., abbondantissima nelle siepi e lungo le vie nella valle di Caprino!. - Annua e bienne. Eruca Dc. - E. sativa Lam. - Brassica Eruca L., Poll. - Rucola, Rucchetta. - Ruca, Rucola. - "Colitur in hortis ob herbam in acetariis edulem, sed sponte quandoque huc illuc occurrit, forte ex agris cultis migrata (Poll. fl. II, p. 401)": ed infatti è stata raccolta in Verona presso Castel S. Pietro! e nei campi fuori Porta nuova!, ed eccezionalmente al piede del muro di una casa nella piazza di S. Anna d'Alfaedo (m. 936) sui Lessini!. - Fiorisce secondo i luoghi da marzo a luglio: fruttifica non appena ultimata la fioritura. Annua.↑
Tribus 4. - Cakilineae.
Raphanus L. - R. sativus L., Poll. - Radice, Radicina, Ramolaccio. - Coltivasi comunemente per gli usi domestici, ma si incontra sporadico nei campi, nelle macerie, presso le abitazioni: e così, p. e.) nei dintorni di Verona!, a Caprino veronese!, nella valle pag. 64 Vol. 2°
d'Illasi presso Tregnago (A. Mass.!) - Il R. sativus presenta diverse sottovarietà: R. raphanistrum L., Poll.! - Raphanistrum arvense Goir.!
app. bot. p. 35; R. segetum, flore luteo vel pallido Segu.? pag. 65 Vol. 2°
veronese; e fra le messi lo raccolse A. Massalongo nella valle d'Illasi presso Tregnago!: e copiosissimo e quasi gregario lo si trova nei campi e pascoli arenosi sull'altipiano e nelle morene di Rivole veronese, ed alquanto più a nord e sotto al paese nel luogo detto campo della morte a breve distanza dall'Adige!. La var. β è indicata dal Pollini inter segetes humiliors planitiei, praesertim haud longe a Mantua, ma senza altra indicazione più precisa: del resto il Pollini (fl, ver., III, p. 803-4) non sa vedere esattamente per quali caratteri il suo R. Landra differisca da R. Raphallistrum, e si domanda se la pianta descritta ed effigiata da lui, non sia forse una varietà flore flavo di questa seconda: "plura melioraque specimina in Insubria collecta me dubium fecere num sit distincta a R. Raphanistri var. γ flore flavo Dc." inoltre il R. Landra genuino è appena da ritenersi una sottospecie di R. Raphanistrum, ed infatti si incontrano (p. e. nel Nizzardo ! esemplari del vero H. Landra che mal si sanno distinguere da R. Raphanistrum, e non solo, chè, forme tanto dell'uno come dell'altro, per le radici, per le foglie, per la eguaglianza nei fiori, per le variazioni nelle tinte di questi, per i frutti si confondono quasi con R. sativus, talchè sarebbe da dubitare che quest'ultimo sia da considerarsi come una razza domestica mostruosa di R. Raphanistrum (conf. Car. o. c. p. 1021). - Fiorisce e fruttifica da maggio a luglio, e nuovamente da agosto ad ottobre. Annuo e bienne.↑ Rapistrum Desv. - R. rugosum All. - Cakile rugosa
Poll. - Ravanele*. - Variat: pag. 66 Vol. 2°
Crescono copiosamente nei campi, nei seminati, nei luoghi ghiaiosi incolti della intera Provincia, dalla pianura alla zona montana tanto α quanto β (Poll., Mang.! ecc.): e così nei dintorni di Verona e nella sua collina!.; nella bassa pianura a Bevilacqua, Minerbe, Valese, Oppeano (Poll. var. β); presso al lago di Garda a Lazise (De Bracht), Castelletto di Brenzone!, Riva ed Arco (Gelmi); nella valle di Caprino ad Oné, la Vettora Boi, Pesina ecc. e più in alto a Pazzon ecc.!; nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.!) ecc. - Fiorisce e fruttifica da maggio e giugno, a giugno e luglio: frequentemente le piante rifioriscono una seconda volta dopo le prime piogge autunnali. Annua.↑
Tribus 5. - Alyssineae.
Lunaria L. - L. annua L., Poll. - L. biennis Moench. - Argentina. - Lunaria, Argentaria, Argentina, Erba o fior de seda *. - È coltivata nei giardini come pianta di ornamento ma trovasi sporadica e quasi selvatica in diversi punti del Veronese: e così nella collina di Montorio presso la Pezza!, sui Lessini a Cerro veronese nei pressi della Chiesa e del cimitero ove cresce copiosissima!, alle falde orientali del monte Baldo sopra Pazzon in Valsecca alta! (m. 450), in vicinanza al lago di Garda a Colà! e presso Villa ed Arco (Hsmn.); sopra Avesa salendo alla Cola presso la villa Guardini!(1) Noi sospettiamo che a questa specie, non alla seguente, sia da riferirsi la L. odorata di Calzolari e da questi indicata in valle di Caprino, non sembrandoci questa per ragione di altitudine, stazione propizia per la nostra pianta. - Fiorisce in aprile e maggio; fruttifica in giugno e luglio: bienne. I rami portanti le silicule perfettamente mature e prive delle loro valve talchè rimanga il solo setto, sono adoperati dalle pag. 67 Vol. 2°
fioraie per confezionare mazzi di fiori secchi, specialmente durante l'inverno.↑ L. rediviva L., Poll. fl. excl. primo e duohus syn. Calc.? - L. graeca Calc.; L. odorata maggiore degli erbarj. Pona; L. major, siliqua longiore Segu. excl. primo e duobus syn. Calc. - Luoghi ombrosi umidi dalla zona montana alla alpina; e così sul monte Baldo in Mon Maor (Calc.), bocca di Navene (Pona) , nella valle del Pissol presso la Ferrara! e (Mang.), nella selva di Avio e specialmente lungo la strada che da questo paese conduce al Pian della Cenere! (e Segu., Poll., Rigo !), ed in altri luoghi ancora (Pittoni in Hsmn.); sui Lessini nella Valbona di Ala (Gelmi), al Tinasso (Segu., Poll.). - Fiorisce in maggio e giugno; fruttifica in luglio ed agosto: perenne. - Contrariamente a quanto fa il Bertoloni noi, sempre per la considerazione della altitudine, riferiamo la Lunaria greca di Calzolari a L. rediviva, mentre in quella vece la Lunaria odorata di questo autore considerata da Bertoloni quale sinonimo di quest'ultima crediamo voglia significare L. annua.↑ Fibigia Medic.(1) - F. clypeata Medic.(1) - Alyssum clypeatum L.; Lunaria clypeata Poll.; Farsetia clypeata R. Br.; Lunaria Leucoiifolio, siliqua oblonga majori Segu. - Rara: Seguier e Pollini indicano questa Brassicacaea nei monti e colli della Valpantena presso Grezzana ed Alcenago, e quivi in tempi più vicini a noi la raccoglieva pure A. Massalongo!: ma oggidì F. clypeata sembra scomparsa da questa stazione, si mantiene invece, e probabilmente da epoca remotissima, in Verona fra le rupi del Giardino Giusti! (e Poll., De Bracht, A. Mass.!, Rainer, Mang.). - Fiorisce da maggio a giugno; fruttifica in luglio: bienne?↑ Berteroa Dc. - B. incana Dc. - Alyssum incanum L.; Farsetia incana R. Br. - Accidentalmente in Campomarzo pag. 68 Vol. 2°
di Verona sul finire della primavera dell'anno 1883 nelle sabbie depositate dal fiume Adige per la disastrosissima piena dell'anno antecedente!: è da notarsi che questa specie cresce in molti punti dell'alta valle dell'Adige (Hausmann fl. von Tir. p. 88). Gregorio Rigo ha pure raccolto B. incana non lungi da Desenzano: nella città stessa di Verona, si mantenne durante alcuni anni nella strada Tezon a poca distanza dall'Adigetto.↑ Koniga R. Br. - K. maritima(1) R. Br. - Alyssum maritimum Lam.; Goir.! bullett. della S. B. it. in N. G. B. I. vol. XXIII, p. 349. - Questa pianta comunissima nelle rupi e nei poggi della regione marittima è coltivata presso di noi in aiuole o per bordura nei giardini. Ma oggidì è fatta quasi selvatica negli orti stessi ed accenna ad emigrarne; talchè si trova qualche volta lungo le vie della città, come pure fuori le mura di questa, per esempio nelle macerie a Porta Vittoria e Porta Nuova. - È singolare che malgrado K. maritima sia propria a zone e regioni più temperate e maggiormente calde della nostra, pure non solo presso di noi fa ottimamente, ma dimostra una forza di resistenza singolare; perchè non solo regge ai freddi invernali, ma anche negli inverni più rigidi, offre negli orti tracce di fioritura e di fruttificazione!. - Perenne.↑ Alyssum L. - A. montanum L., Poll. Jonthlaspi luteo flore, incanum montanum δισχοιδες (= discoides - n.d.c.) Segu. - In luoghi asciutti e sterili, nelle rupi, fra i sassi ecc.; non comune: e così nella collina veronese in diversi punti e nelle vicinanze di Grezzana!, ivi già indicato da Seguier e Pollini; nel colle delle Ungherine seguendo la strada che da Avesa conduce al Maso!, e così pure nei colli sopra Quinzano e Parona d'Adige!; nel monte Baldo alle sue falde meridionali lungo la strada che da Caprino va ai Lumini!: sui Lessini pag. 69 Vol. 2°
nei monti Zovo e Castello sopra Romagnano e sul monte S. Viola !, a S. Anna d'Alfaedo!, monte S. Giovanni di Fosse!, contrada Coste sotto al Corno d'Aquilio! ecc. (m. 1100). - Secondo le stazioni fiorisce in giugno, luglio, agosto; fruttifica non appena ultimata la fioritura: perenne.↑ A. calycinum(1) L., Poll. - Alysson incanum, Serpylli folio, minus. Segu. - Comune e frequentemente gregario nei luoghi incolti e sassosi, nei campi aridi e secchi, sui muri, lungo le vie ecc. in tutta la Provincia dal piano alla zona montana, crescendo p. e. sul monte Baldo agli Spiazzi! (m. 820). - Fiorisce da aprile ad agosto dipendentemente dalla altitudine; fruttifica non appena ultimata la fioritura: annuo.↑ Draba L. - Sect. 1. Aizopsis Dc. - D. aizoides L, Poll. - Philon Calc.; Sedo petreo montano del Lobelio et Fillo Theligono del Dalecampio Pona; Alysson alpinum hirsutum luteum Segu. - Rupi e pascoli elevati nei monti veronesi: nel monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Rainer, Heufler, Mang. !, ecc.) in Costabella, Naole, Valfredda, val delle buse, Coal santo, Monmaor cima di Valdritta, Sassetto ecc.!: sui Lessini al Corno d'Aquilio!, Podesteria!, Malera! (e A. Mass.!). Velo alle Gozze (A. Mass.!), Roverè di Velo (A. Mass. !), Posta!, Campobrun!, la Lora!, cima tre croci !, alle Frasele!, Zeola! ecc. - Fiorisce da Maggio ad agosto: fruttifica nel mese seguente alla fioritura: perenne.↑ Sect. 2. Leucodraba Dc. - D. tomentosa. Wahl., Goir.! app. bot. p. 36; D. stellata Poll. - Rarissima sul monte Baldo alla punta del Telegrafo (m. 2200), nella valle delle pietre ed in Valdritta!: a questa specie riferiamo D. stellata Poll. (fl. II, p. 350) trovata dal Moreni sulle alpi veronesi. - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 3. Drabella Dc. - D. muralis L., Poll.!. - Cresce in luoghi aridi, selvatici, sassosi ed asciutti, sui muri pag. 70 Vol. 2°
e lungo le vie; non sembra abbandonare l'Alto Agro veronese, né può dirsi presso di noi pianta comune: e così presso Valeggio lungo il Mincio nelle formazioni Moreniche (Poll.); al Chievo! (e De Bracht) ed al Bosco Mantico! (e Mang.!); a Cadidavid, S. Giacomo, Tombetta, Tomba, Scuderlando!; nelle ortaglie e giardini di Verona in Pradavalle (A. Mang,!) nell'orto che fu della contessa Faella, e nel giardino del R. Collegio degli Angeli!. - Fiorisce da marzo a maggio: fruttifica da aprile a giugno: annua.↑ Sect. 4. Erophila Dc. - D. verna(1) L. - Poll. - Erophila vulgaris Dc.; Alysson vulgare, Poligoni folio, caule nudo Segu. pl. ver. I, cum ic. tab. IV, fig. 3. - Fame - "Stirps polymorpha: in ditione nostra frequentiores occurrunt formae: a) praecox (Stev.) - Erophila obovata Iord.; b) glabrescens Rouy et Foucaud. - E. glabrescens Iord.; c) Krocheri (Andrz.) sub Erophila, d) stenocarpa (Iord.) sub Erophila ecc.: conf. Iordan pug. pl. nov." - Abbonda nei luoghi erbosi, nei pascoli, nelle ghiaie, nei muri della intera Provincia, nella pianura, nell'Alto Agro veronese, nella collina!; più raramente si incontra nella zona montana, e così nel monte Baldo dalla valle di Caprino ai Masi ed al Prà Bestemmià (m. 700, Poll.); è rarissima nella zona subalpina, nella quale cresce sul monte Baldo in val Basiana alla altitudine di circa 1300 m.!: è pianta ordinariamente gregaria e le sue numerosissime forme può dirsi crescano promiscuamente; segnaliamo in modo speciale la var. Krocheri al margine in un piccolo ruscello al piede del colle delle Ungherine nel vaio Borago presso Avesa!. - Dipendentemente dall'andamento delle stagioni fiorisce da febbraio ad aprile nel piano e nella collina, in maggio e giugno nelle stazioni maggiormente elevate; fruttifica subito dopo terminata la fioritura: annua.↑ pag. 71 Vol. 2°
Petrocallis R. Br. - P. pyrenaica. R. Br. - Draba pyrenaica L., Poll. - Vive nelle fessure delle rupi elevatissime (m. 1800-2200) e nelle sassaie: sul monte Baldo in Monmaor! (e Poll., A. Mass. !), nella valle degli ossi! (m. 2184), cima di Valdritta!, al Sassetto! ecc., e sui Lessini in Campobrun e sul monte Posta!. - Fiorisce in giugno e luglio; fruttifica da luglio a settembre: perenne.↑ Cochlearia Tournf. - C. Armoracia(1) L., Poll. - Armoracia rusticana. Rota. - Armoraccio, Barbaforte - Cren. - Probabilmente oriundo dall'Europa temperata orientale (A. Dc.), il Cren è coltivato in tutte le ortaglie per le radici le quali vengono portate sulle piazze, e quindi triturate o grattugiate sono adoperate come salse: dalla pianura ai monti è difficile trovare l'orticello di un contadino senza un ceppo di questa Brassicacea!. Si incontra sporadica qua e là, rigettata dagli orti, ma non può dirsi inselvatichita: e così presso Verona nell'isolotto del Pestrino (Kellner, Mang.); nella Valpantena in una siepe presso Novaglie!; nella collina di Montorio alla Pezza!; in una ortaglia ad Illasi! ecc. - Fiorisce in maggio e giugno: perenne.↑ C. officinalis L. - Coclearia. - Era una volta coltivata ad uso medicinale negli orti: oggidì non è più adoperata.↑ Kernera Med. - K. myagrodes(1) Med. - Cochlearia saxatilis L.; Alyssum myagrodes All., Poll.; A. alpinum foliis circa radicem subovatis, serratis, in orbem circumactis Segu.; Thlaspi alpino petreo con aspetto di Miagro Pona. M. B. p. 185, fig. Variat: pag. 72 Vol. 2°
tutte le valli alpine che ne solcano tanto il versante orientale quanto l'occidentale (e Pona, Segu., Heufler ecc.); nel monte Pastello! (e De Bracht, Mang.!); sui Lessini nel vaio dell'Anguilla!, presso Chiesanuova !, Corno d'Aquilio!, Revolto ! ecc.; Castelvero fra la valle d'Illasi e la valle dell'Alpone (A. Mass.!) ecc.: la var. β cresce frammista alla specie, p. e. sul monte Baldo lungo la strada da Brentino alla Corona.! - Fiorisce da maggio a luglio dipendentemente dalla altitudine; fruttifica nel mese seguente: perenne.↑ Camelina. Crantz. - C. sativa Crantz. - Myagrum sativum L.; Alyssum sativum Poll.; Miagro Calc.; Alysson segetum, foliis auriculatis acutis Segu. - Camarina, Camellina. - Semenzine. - Variat:
Tribus 6. - Thlaspideae.
Thlaspi L. - T. arvense L., Poll. - T. arvense siliquis latis Segu. - Raro nelle vicinanze di Verona in Campomarzo! ed alle sponde del Benaco a Lazise (Font.): frequentissimo nei seminati della zona montana; e così sul monte Baldo Coltri e Spiazzi!, presso la Ferrara! (e Moretti, Poll.), Campedello!, Mori (Baronessa S. Salvotti!) e sui Lessini nel monte S. Viola!, Cerro veronese!, S. Anna d'Alfaedo!, S. Bartolomeo Tedesco e Campofontana (Segu.), Camposilvano!, Tregnago e Saline ecc. (A. Mass.!) ecc. - Da giugno a settembre dipendentemente dalla altitudine: annuo.↑ pag. 73 Vol. 2°
T. alpestre L. - T. montanum Poll. var. α; Bursa-pastoris montana, Globulariae folio Segu. - Rarissimo: sul monte Baldo in excelsis nudisque jugis e rimis petravum oritur, scrisse Seguier; e sulle cime elevatissime fu raccolto da Facchini (in Bertol. fl. it. 6, p. 542) e da noi alla colma di Noveza e cima di Valdritta (m. 2218) ! - Giugno: bienne e perenne.↑ T. montanum L. non Poll. var. α - T. perfoliatum Poll. var. β (T. caule simplci, stylo exserto fl. ver. II, p. 375) excl. syn. - Cresce nei prati e campi della zona montana (Poll.); A. Massalongo lo raccolse nelle colline presso Tregnago!. - Fiorisce da maggio ad agosto: perenne. Il T. alpestre L. che Pollini, l. c., ritiene quale sinonimo della sua var. β del T. perfoliatum corrisponde in quella vece al suo T. montanum var. α; la figura del Clusio (rar. pl. hist. II, p. 131) non lascia a tale riguardo dubbio alcuno, e quindi a torto tanto il Bertoloni (fl. it. 6, p. 539), quanto il Caruel (fl. it. ecc. p. 704)) hanno ritenuto T. montanum var. α Poll. come sinonimo del vero T. montanum L.↑ T. praecox Wulf., Goir. app. bot. p. 36. - Thlaspi montanum Poll. var. β! - Cresce in luoghi asciutti erbosi, o sassosi nella regione collina e montana e specialmente fra la valle di Squaranto ed il confine vicentino (Bracht, Rainer, Mang.!, Rigo!): è raro infatti nel monte Baldo, p. e. alle sue falde presso Caprino veronese (m. 253) ! ed altrove (Vis.), mentre è copiosissimo alla Musella ed al bosco delle Ferrazze!, nella collina di Montorio!, alla torre Orti!, alla Pezza sopra Olivè!, nel piano di Castagné e S. Rocco!, presso pag. 74 Vol. 2°
Marcellise! ecc., a nella valle d'Illasi (A. Mass.!) a Tregnago, Cà del diaolo !, Badia Calavena, Cagalati, Preara, M. Precastio, Far e principalissimamente sulla cima del monte Gardon. - Fiorisce in aprile e maggio, fruttifica non appena ultimata la fioritura: perenne.↑ T. perfoliatum L., Poll. var. α. - T. arvense perfoliatum majus Segu. - Erba montonella. - Cucheti*. - Comune nei campi e nei luoghi erbosi, ovunque dal piano alla intera zona montana. - Fiorisce da febbraio e marzo a giugno e luglio; fruttifica subito dopo la fioritura: annuo.↑ T. rotundifolium Gaud. - Iberis rotundifolia L. Poll. - Variat: T. cepeaefolium(1) Koch. - Cresce ove la specie precedente, della quale da molti autori è considerato come una semplice forma, sul monte Baldo !, e sui Lessini, p. e. al passo Revolto ed alla Lora (Gelmi, Leyb.) - Fiorisce e fruttifica nella stessa epoca: perenne.↑ Hutchinsia. R. Br. - H. petraea(1) R. Br. - Lepidium petraeum L., Poll.; Nasturtium pumilum vernum Segu. - Frequentissimo nei pascoli, sulle rupi, in luoghi ghiaiosi, nei campi arenosi dal piano alla zona montana, più raramente nella subalpina e nella alpina: pag. 75 Vol. 2°
e così nelle vie di Verona! nelle quali venne pure rinvenuto da Seguier, e nelle vicinanze della città in Campomarzo! alle rive dell'Adige (e Seguier) e nelle sabbie e ghiaie del fiume alla rotta Fuini, al Pestrino, in Campagnola ecc.!; nella valle d'Illasi presso Tregnago! ecc.; nella Valpantena a Stalavena sotto le sengie Falasco! nella val d'Adige alla Chiusa, Ceraino, Dolcè ecc.!; nella valle di Caprino! e su pel monte Baldo in val Losana!, Coal santo, Monmaor ecc. (Barbieri, Poll.), nella valle di S. Zeno nei pascoli presso all' Eremo dei SS. Benigno e Caro ed alle falde occidentali presso Castelletto, Assenza, Cassone! e così pure a Malcesine (Lorej, Poll.). - Fiorisce e fruttifica secondo i luoghi da marzo ed aprile a maggio e
giugno: annuo, maturoque semine, scrive Seguier, omnino exavescit.↑ H. alpina(1) R. Br. - Lepidium alpinum L., Poll.; Nasturtium alpinum tenuissime divisum Segu. - Variat: pag. 76 Vol. 2°
(ap. Bertol. fl. it. 6, p. 568 lo ha raccolto nella città stessa alla tomba di Giulietta e Romeo. - Fiorisce da maggio a luglio; fruttifica da giugno ad agosto: perenne.↑ Lepidium L. - Sect. 1. Cardaria. - L. Draba(1) L. - Cochlearia Draba L., Poll. excl. syn. Ponae (M. B. p. 172) Draba del Pena e del Lobelio?; Cardaria Draba Desv. - Cocola. - Cresce gregario in luoghi erbosi, lungo le strade, sugli argini e fra le mscerie. Il Pollini (Fl. Ver. II, p. 368) scrive di aver raccolto questa Brassicace, in Venetiarum viis, inque poximis insulis: certamente non viveva ai tempi suoi nel Veronese né tantopiù, possiamo ammettere che crescesse ai tempi di Pona sul monte Baldo, nei luoghi sassosi della Valfredda (m. 1327) volendo riferire a L. Draba L., come fanno Pollini, Bertoloni, Caruel, la Draba del Pena e del Lobelio che l'autore della classica opera Monte Baldo descritto indica in quella stazione, nella quale oggidì certamente non esiste, né fu intraveduta da alcuno fra i tanti botanici che visitarono il massimo nostro monte. Ad ogni modo, dai tempi di Ciro Pollini a nostri, Lepidium Draba L. come scrive Carlo Tonini, derivato da Venezia ove venne colto da Zannicheli, Ruchinger, Moricand, Pollini, Naccari, si è col tempo inoltrato nel Padovano e nel Vicentino, per comparire da ultimo nel Veronese, ed in copia, nella scarpa della fossa sud-est attorno alla città di Verona Tonini !). Oggidì L. Draba vive copiosissimo, ed a gruppi, lungo la strada di circonvallazione, a Verona, fra Porta Vescovo e Porta Pellegrina!, in Campofiore e Campomarzo!, nel Basso Acquar !, presso Porta Nuova e lungo la via ferroviaria da Verona a Mantova ed a Peschiera!, e dimostra inoltre di anno in anno, sempre più spiccata, la tendenza ad estendere la sua area di vegetazione: talchè ad esempio, è penetrato nella Valpantena, ed oramai, pag. 77 Vol. 2°
e nel corso di pochi anni, è giunto presso a Quinto !. - Fiorisce in aprile e maggio: fruttifica in giugno.↑ Sect. 2. Eulepidium. - L. sativum L. - Poll. - Agretto. - Salata d'Olanda. - Questa Brassicacaea, che è il Nasturtium di Plinio, è coltivata quale pianta di condimento: però si trova qualche volta, avventizia, nei campi, negli orti, lungo le vie, nei rottami ecc.: e così presso Verona in Campomarzo, Campagnola e in diversi altri luoghi!; alle sponde del Mincio a Ponti (A. Mass.!); nella valle d'Illasi a Gastaldè presso Tregnago (A. Mass.!). - Fiorisce in primavera e nell'estate, e fruttifica dopo terminata la fioritura. Annuo.↑ L. campestre R. Br. - Thlaspi campestre L., Poll. - Nei campi, lungo le strade ecc. dal piano alla zona montana (Poll. Rainer, Tonini ecc.): e così in Campo marzo di Verona!, presso S. Michele nelle sabbie lungo l'Adige! ecc.; nell'alta campagna veronese tra Villafranca e Valeggio! e (Rigo!); al lago di Garda a Lazise (Fontana); nel monte Baldo ai Coltri e presso la Ferrara (Poll.); sui Lessini presso Chiesanuova e Velo (Poll.). - Fiorisce da aprile a giugno: fruttifica terminata del tutto la fioritura. Annuo.↑ L. ruderale L., Poll. - Comune lungo le vie e nelle piazze degli abitati, nei luoghi sterili, su macerie ecc. dal piano a toccare quasi la zona montana (Poll., A. Mass.!, Mang.!, Tonini!, Rainer ecc. ): e così per le vie e le piazze della città di Verona e fuori le mura di questa presso Porta Nuova, Porta Palio, Porta S. Zeno!; Chievo, Bosco Mantico ecc.!; presso Caprino veronese a Ceredello, contrada Boschi, Oné, S. Verelo presso Castione; nella val d'Adige a piedi del monte Pastello presso Ceraino, ecc.!; a Montorio, Olivè, Caldiero, S. Martino, S. Bonifacio, Soave ecc.! È in vegetazione da maggio e giugno a settembre ed ottobre dipendentemente dall'andamento delle pag. 78 Vol. 2°
stagioni; d'ordinario rifiorisce dopo le prime piogge autunnali: Annuo.↑ L. virginicum L. - Per mero equivoco il Caruel (Fl. it. ecc. p. 665, vol. IX) indica questa specie, comparsa in Lombardia a Cassano d'Adda ed i ivi raccolta da A. Mazza!: come rinvenuta da noi presso Verona e nella valle di Montorio: ma le località ricordate dal compianto continuatore della Flora Italiana di Filippo Parlatore sono quelle istesse citate da noi più sopra e nelle quali cresce soltanto L. ruderale: (Conf. Micheletti in nuovo gior. bot. ital. XXI, p. 523).↑ L. graminifolium L. - L. Iberis L., Poll.; Iberis Calceolari, Pona; L. gramineo folio sive Iberis Segu. - Variat: Aethionema R. Br. Ae. saxatile R. Br. - Thlaspi saxatile L., Poll.; T. parvum saxatile flore rubente et T. alpinum minimum, Globulariae folio, flore albo Segu.? - Raro: sul monte Baldo nella valle degli Ossi ed alla cima del Sassetto, una delle più alte e dirupate, se alla nostra specie sono da riferirsi le due piante di Seguier ora ricordate, come fanno, Pollini per entrambe, e Bertoloni per la prima, ed alle sue falde occidentali nei pascoli al dissopra di Cassone! pag. 79 Vol. 2°
(e Rigo!) e nella valle dei Molini e di S. Zeno!; al lago di Garda intorno a Riva di Trento ed a Scaveaghe presso la punta di S. Vigilio (Rigo!); nella collina lungo i torrenti presso Montorio e S. Martino (Poll., Tonini), oggidì scomparso; da ultimo dopo la piena d'Adige del settembre 1882, comparve copiosissimo e gregario in società con Hutchinsia petraea nelle ghiaie e nelle sabbie abbandonate dall'Adige alla rotta Fuini, ove si mantenne durante alcuni anni, sempre diminuendo in densità, per iscomparire verso l'anno 1886! - Fiorisce da marzo ed aprile e maggio e giugno dipendentemente dalla altitudine; fruttifica non ancora terminata bene la fioritura. Pianta perenne, suffrutescente.↑ Iberis L. - Questo genere non è rappresentato nella Flora veronese; solamente nei giardini e da epoca immemorabile, sono coltivate: I. semperflorens L., Poll. - Porcellana, Tlaspo-Porzelana, - I. sempervirens L., Poll. I. umbellata L., Poll. - Fior-di-verno Tlaspi a mazzetti: - quest'ultima però fu rinvenuta tra le macerie fuori Porta Nuova e fra Porta del Vescovo e Porta. Pellegrina!↑ Capsella Med. (excl. sp.). - C. Bursa-pastoris Moench. - Thaspi Bursa-pastoris L., Poll.; Bursa-pastoris major folio sinuato Segu. - Borsa pastore, Borsacchina - Borseta, Borsete, Scarselina, Scarseline (Seg., Poll.) - "Stirps mire polymorpha: formae vel varietates insigniores in ditione nostra; pag. 80 Vol. 2°
diffuso, floribus minutulis in ramis dense suffultis, capsulis exiguissimis. - An C. gracilis Gren. ?" Iondraba Medik. - I. cichoriifolia(1) Webb. - Biscutella cichoriifolia Lois.; B. hispida Dc., Goir. pl. vasc. ecc. cent. I, p. 42 et Erborizz. est. ecc. in. Bull. Soc. bot. it. a. 1891, p. 253. - Rarissima in luoghi rupestri e sassosi: nella val d'Adige alla destra del fiume presso Incanale ai piedi del colle S. Marco!, ed alla sinistra presso Monte sul Pastello! - Fiorisce da aprile a giugno: fruttifica innanzi terminata la fioritura. Annua.↑ pag. 81 Vol. 2°
Iondraba sulphurea Medik. = Biscutella auriculata L.: Comolli (Prodr. p. 125) raccolse questa Brassicacea nei monti intorno al lago di Como e la comunicò al Bertoloni, - habui ex montibus ad Larium a Prof. Comollio fl. it. 6! p. 521. - Per una svista od un equivoco il Caruel (fl. it. ecc. IX, p. 155), anzicchè i monti del lago di Como, indica i monti del lago di Garda come stazione per questa pianta: e l'errore si è pure insinuato nella Flora analitica d'Italia dei signori Fiori e Paoletti (Vol. I, p. 476).↑ Biscutella L. ex parte. - B. laevigata L., Poll., fl. - B. apula Poll. viag.; Tlaspi piccolo con foglia di Ieracio et Lunaria lutea del Dalecampio Pona; Thlaspidium monspeliense hieraci folio hirsuto Segu. - "Stirps "polymorpha: variat: B. apula L. = B. ciliata Poll., Vis. et Sacc. è indicata, ma rarissima, dal Pollini (fl. ver. II, p. 379) nei colli veronesi e trentini e da Visiani e Saccardo (cat. p. 207) nei colli e monti del Veronese. Si tratta di una pag. 82 Vol. 2°
indicazione errata ovvero di specie scomparsa? Certamente oggidì B. apula non vive sul suolo veronese, né il signor Enrico Gelmi la indica pel Trentino.↑ Coronopus Hall. - C. procumbens(1) Gilib. - Cochlearia Coronopus L., Poll.; G. Ruellii All.; Senebiera Coronopus Poir., Goir. !; Nasturtium, sylvestre, capsulis cristatis Segu. - Lappolina. - Corno di Cervo d'acqua (Orti Manara). Cresce in luoghi incolti e stati innondati, lungo le strade, sugli argini, al piede dei muri, fra le macerie ecc., e nel Veronese dalla bassa pianura s'innalza sino quasi a toccare la. zona subalpina (Conf. Goir. in Bull. della Soc. Bot. Ital. in Nuovo Giorn. Bot. Ital. XXII, p. 453): e così nella pianura veronese a Legnago! (m. 16), nei luoghi chiamati Albero e Volone (Poll.; per le vie della città di Verona e nei dintorni di questa! (Segu., Poll., A. Mass.!, Rainer); alle sponde bresciane del lago di Garda a Salò (Poll.) e sulle veronesi a Lazise (De Bracht); a Costermano ! e (P. Fontana!, Rigo); a Caprino veronese ! e salendo pel monte Baldo tra i Coltri e gli Spiazzi lungo la via e tra gli Spiazzi ed il Santuario della Corona nei gradini della strada di discesa! (m. 820-850), e procedendo più a nord alla Ferrara ! (m. 816): sul monte Pastello a Molane!; nella Valpolicella e nei monti e colli confinanti a Negrar!, Maso! (m. 461), Prun !, Fane! e su per i Lessini a Breonio! e sopra Fosse! (m. 843-950); nella Valpantena a Quinto, Marzana, Grezzana, fra Lugo e Bellori ! (m. 125-305). Sommando le notizie date dai vari botanici che nei loro scritti ricordano questa Brassicacea, sembrerebbe che la stessa si trovi confinata nelle zone marittima e campestre, o tutto al più l'aggiunga la collina. Ma nel fatto ciò non avviene, e se è lecito trarre induzioni da quanto si verifica pel Veronese, C. procumbens tocca altitudini maggiori di quelle sino ad oggi ad essa assegnate, pag. 83 Vol. 2°
nella nostra zona botanica oscillando fra 16 m. e 950 metri. E siccome né il Barone Hausmann, né il signor Enrico Gelmi indicano questa specie nel Trentino e nel Tirolo, le stazioni della stessa sul monte Baldo e sui Lessini avrebbero una grandissima importanza dal punto di vista della sua distribuzione geografica, somministrando le coordinate per due punti della linea che ne segna a nord il limite di vegetazione. - Dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento delle stagioni fiorisce e fruttifica da marzo ed aprile ad agosto e settembre: annua e bienne.↑
Tribus 7. - Isatideae.
Isatis Tournf. - I. tinctoria L., Poll. - In un'epoca oramai da noi assai remota, l'arte del lanaiuolo era tenuta presso i Veronesi in grande onore, ed era estesamente coltivato il Guado (I. tinctoria) come quello che somministra un bellissimo colore azzurro adoperato per lo appunto a tingere le lane. Oggidì la coltivazione di questa pianta non ha più ragione di essere, ma la stessa si incontra qua e là naturalizzata: e così p. e. in Campomarzo di Verona lungo le sponde dell'Adige (olim!) presso la officina del Gas; cresce copiosissima alle falde dei Lessini tanto fra le messi quanto in luoghi incolti ed anche rupestri a Trezzolan !, Castagné! (e Poll., A. Mass. !), Centro!; Moruri! ecc. - Fiorisce da aprile a luglio e matura i frutti nel mese che segue la fioritura: bienne.↑ Neslia Desv. - N. paniculata Desv. - Myagrum paniculatum L.; Alyssum paniculatum Poll.; Rapistrum arvense folio auriculato acuto Segu. - Si incontra qua e là nei seminati, al margine dei campi, nelle siepi, lungo le vie dal piano alla zona montana, ma non può dirsi specie comune: e così in Campomarzo pag. 84 Vol. 2°
di Verona ! ed altrove nei dintorni della città (Segu.), al lago di Garda. a Lazise (Fontana), nella valle di Caprino (Poll.); alle falde settentrionali di monte Baldo a Brentonico (Gelmi); nel monte Pastello!; sui Lessini presso la contrada Coste sotto a Roccapia (m. 1000); nel monte Tondo e nei colli sopra Quinzano!; presso il Maso!; nella Valpantena a Quinto !, a Grezzana (A. Mang. !); nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass. !) ecc. - Fiorisce e fruttifica da maggio e giugno a luglio ed agosto: annua.↑ Calepina Adans. - C. Corvini(1) Desv., Goir. pl. vasc. ecc. cent. I, p. 42. - Rarissima nei fossi di cinta a Verona fra Porta Vittoria e Porta del Vescovo!; copiosissima presso Legnago (Bolzon). - Aprile-maggio: annua.↑ Myagrum Tournf. - M. perfoliatum L. - Cakile perfoliata Poll.; Myagrum monospermum latifolium Segu. - Nei seminati, nei campi, sulle macerie ecc.: e così nella stessa città di Verona nei materiali accumulati lungo l'Adige in diversi punti !, fuori le porte tutte sulle macerie !, lungo il canale dell'Alto Agro! ecc.; in Campomarzo nei seminati!; nella val di Caprino! (e Rigo); nella valle d'Illasi sul monte Precastio (A. Mass.!) ecc. - Fiorisce in aprile e maggio, fruttifica in maggio e giugno: annuo.↑ Bunias R. Br. - B. Erucago L., Poll. - Erucago segetum Segu. - Cascellore. - Ravanele*. - Variat: pag. 85 Vol. 2°
ecc.; nella Valdonega !, nella Valpantena ecc.!; nella valle di Caprino dalla quale si innalza sino ai Masi e al Prà Bestemmià a circa 700 m. (Pollini): come nota il Facchini non cresce sul Trentino eccetto che sul confine veronese e così a Loppio ed Avio (Gelmi). - Fiorisce e fruttifica da aprile e maggio ad agosto e settembre, e qualche volta si incontra fiorita anche in ottobre dopo le piogge: annua.
FAMILIA XXIV. - CAPPARIDACEAE.
Capparis L. - C. spinosa L.; Poll. p. parte. - C. spinosa fructu minore, folio rotundo Segu. - Capparo, Cappero. - Fra le fessure delle rupi e delle vecchie mura! e solo inselvatichita.: rara in Verona a S. Giovanni in Valle!; alle sponde del lago di Garda a Gargnano, Salò, Bogliacco, Maderno, Riva, (Zersi, Porta, Goiran, Hausmn., Gelmi); ad Avio (Hausmn., Gelmi). - Maggio-ottobre: perenne. Raramente fruttifica.↑ C. rupestris(1) Sibth, et Sm. - C. inermis Turra; C . spinosa Poll. p. parte; C. non spinosa fructu majore Segu. - Cappero. - Caparo (le piante), Capari (i fiori non sviluppati), Zuchete (i frutti). - Comune e copiosissimo, coltivato o fatto selvatico, nei muri vecchi ed anche nelle rupi, dall'Agro veronese a tutta la zona collina!: e così nella città di Verona in tutti i muri di cinta, da epoca immemorabile, e recentissimamente sotto pag. 86 Vol. 2°
al teatro Romano al Lungadige Teodorico nell'appena costrutto muraglione; a Porto S. Pancrazio; nella collina veronese in Valdonega, S. Mattia ecc.; nei muri del cimitero di S. Lucia presso Sona; lungo l'Adige fra Settimo e Parona; nei colli di S. Cristina e di S. Dionigi; a Quinzano dall'abitato sino a cà del Barbasa, nella collina di Montorio e presso Olivè; a Mezzane di sopra nella Valpantena a Romagnano ed anche altrove; ad Illasi nei muri del Castello e più in alto nella valle a Badia Calavena; a Soave ecc.! Cresce pure alla sponda bresciana del lago di Garda, p. e., a Salò ma più rara della specie precedente. - Dal principio dell'estate ad autunno anche avanzato!: perenne. - I fiori non sviluppati ed i frutti sono posti sotto aceto ed adoperati come salsa.↑
FAMILIA XXV. - RESEDACEAE.
Reseda. L, - R. Lutea L., Poll.; R. lutea α vulgaris J. Müll. monogr.; A. Terracciano in Caruel fl. it. ecc. p. 172. - Reseda Calc.; R. di Plinio Pona; R. vulgaris
Segu. - Amorino salvego*. - "Stirps polymorpha in ditione nostra, praeter typicam, passim sequentes occurrunt formae: - a) paucifiora. A. Terr. - b) latisecta. Schur., - c) crispa (Ten.), - d) minor J. Müll., - e) major A. Terr., - f) hispidula J. Müll., - g) heterophyl1a Schur., h) delicatula(1) Murr. - Nei dintorni di Verona, frequentemente in mezzo al trifolio ed all'erba medica!, nella val d'Adige presso il fortilizio di Incanale !" - pag. 87 Vol. 2°
la ascesa da Caprino ai Lumini! (m. 702) ecc.; nella collina veronese nella Valdonega!; presso S. Michele nei medicai e nei campi seminati a trifoglio e così nella valle di Marcellise (formae c, d); nella Valpantena a Grezzana!; nella valle d'Illasi presso Tregnago ecc.! (ed A. Mass.!) alle sponde del lago di Garda, a Colà (Segu.), e Lazise (Fontana), Castelletto ecc.! - Fiorisce dall'aprile a buona parte d' autunno: la pianta è bienne e talvolta 4-5-ennale o perennante (A. Terr. l. c.).↑ R. Phyteuma L., Poll.; R. Phyteuma α vulgaris
A. Terr. in Car. l. c. - Fiteuma di alcuni appresso al Dalecampio Pona; Reseda minor vulgaris, foliis intergris Segu. - Amorini salveghi*. - "In ditione nostra variat: - a) undulatifolia. A. Terr. - b) latisepala A. Terr. - c) microsepala A. Terr., d) integrifolia Texid." - R. odorata L., Poll. - Amorino d'Egitto, Amorino - Amorino. - È coltivato ovunque per l'odore soavissimo pag. 88 Vol. 2°
dei fiori, ma sfuggendo dai giardini si trova frequentemente naturalizzato nei muri dei giardini e presso le abitazioni: e così p. e, a Rivoli!, Verona!, nella collina di Montorio alla Pezza sopra Olivè ecc.
- Fiorisce tutto l'anno.
FAMILIA XXVI. - POLYGALACEAE.
Chamaebuxus Dill. - Ch. alpestris Spach. - Polygala Chamaebuxus L., Poll.; Anonimo primo di Carlo Clusio Pona; flore Colutene et Chamnebuxus flore ex purpura rubente Segu. - Martellina silvestre. pag. 89 Vol. 2°
macchie, negli ericeti ecc. dai colli alla zona alpina; manca nella pianura (Pona, Segu., Poll., Kellner, Mang. ecc.): e così alle sponde del lago di Garda alla Rocca (Segu.); in tutta la catena del monte Baldo, dalle falde, p. e. lungo la salita da Brentino alla Corona, alle cime elevate di Costa bella, Coal santo, Altissimo di Nago ecc.!; nei monti Pastello, Pastelletto ecc.!; lungo la salita dalla val d'Adige alla Sega!; nella Valpantena sopra Quinto e Grezzana!; per tutti i Lessini!; nella valle d'Illasi nel bosco dei Ferrari, a Villa e Gazà presso Tregnago (A. Mass.!), e nei monti sopra Badia Calavena (Segu.) ecc. La forma a fiori purpurei cresce di preferenza nelle zone maggiormente elevate. - La forma β è stata da noi osservata nei boschi di monte Lavei (m. 700) presso Cerro, a S. Anna d'Alfaedo (m, 936), ed a Revolto (m. 1340) nella alta valle d'Illasi! - Suffrutice graziosissimo: dipendentemente dalle condizioni di altitudine e di esposizione fiorisce da febbraio e marzo a luglio ed agosto.↑ Polygala (excl. sp.) Tournf. - P. vulgaris L. - P. vulgaris var. α Poll. p. p. - Frequente in tutta la estensione della Provincia nei luoghi erbosi, nei pascoli e nei boschetti dalla alta pianura: p. e. Bosco Mantico!, e dalla collina alla zona alpina., p. e. sul monte Baldo nella Val fredda ! - Aprile-settembre: perenne.↑ P. comosa Schkuhr.; Goir. app. bot.!; Gelmi prosp. ecc. - P. vulgaris var. α Poll. p. p. - "Variat, perinde ac P. vulgaris, floribus coeruleis, purpureis, incarnatis, albis, variegatis." pag. 90 Vol. 2°
in tutta la collina veronese!, nel monte Pastello!, nella Valpantena e nella Valpolicella!, alle sponde del lago di Garda!, nel monte Baldo presso la Ferrara!, Valfredda! ecc., nella valle d'Illasi a Tregnago! P. depressa(1) Wend. - P. serpyllacea Whe. - Rara: pascoli e prati umidi nella zona subalpina: e così nel monte Baldo in Ime!, e sui Lessini tra Bosco Chiesanava ed i Trachi (m. 1104-1328) ! - Giugno-luglio: perenne. La pianta veronese concorda con gli esemplari di Piemonte avuti dal Dott. Rostan!↑ pag. 91 Vol. 2°
P. amara L., Poll. - Variat:
FAMILIA XXVII. - CISTACEAE.
Cistus L. - C. albidus L., Poll. - Cresce copioso alle sponde del lago di Garda nei luoghi selvatici e rupestri fra Torri e Pai! (e Rigo !, A. Mass.!) ove pare sia stato primieramente scoperto dal chimico-farmacista Francesco Fontana da Lazise; alquanto più in alto si rinviene pure presso Arbizzano! (e Mang.!): il Prof. A. Massalongo lo ha benanco raccolto sui Lessini presso Roverè di Velo! - Frutice: fiorisce in maggio e giugno. pag. 92 Vol. 2°
Helianthemum Gartn. - Sect. 1. Tuberaria Dun. - H. guttatum(1) Mill., Poll. - Cisto annuo con fiore guttato Poll. M. B. p. 18, 19 cum descript. et ic. rud.; Helianthemum fiore maculato Segu. - Rarissimo: il Pona l. c. lo indica nelle vicinanze di Settimo veronese, nella quale stazione non fu ritrovato da Seguier; cresce, ma non è molto facile rinvenirlo, nei pascoli aridi e secchi del Bosco Mantico ! (e Poll., A. Mass. !, Mang. !). - Giugno-luglio: annuo.↑ Sect. 2. Brachypetalum Dun. - H. salicifolium Pers., Poll. - Cistus salicifolius L.; Helianthemum annuum humile flore fugaci, Segu. pl. ver. III, cum. ic. tab. VI, f. 8. - Cresce copiosamente in luoghi, aprici, ghiaiosi e secchi (Segu., Moreni, Poll., Rainer, Mang., Rigo! ecc.) dell'alta pianura veronese e della collina: e così nei fossi della città di Verona e nell'interno di essa al piede dei muri attorno ai fortilizi a Porta S. Giorgio !; in Campomarzo ed a Porto S. Pancrazio !; a Tombetta, al Pestrino, al forte S. Caterina, S. Pancrazio ecc.!; nella collina Veronese !; al Bosco Mantico! ecc.; nella valle dell'Adige nelle falde orientali di monta Baldo presso Rivalta!; nella valle di Caprino e salendo da questa ai Masi e al prà Bestemmià (m. 270-700, Poll.); presso Tregnago (A. Mass. !) ecc. - Aprile-giugno: annuo.↑ Sect. 3. Pseudocistus Dun. - H. italicum Pers. - H. alpestre Poll. fl. ver. α et β; H. oelandicum Poll. viag.; pag. 93 Vol. 2°
scendendo dalle cime più elevate alla zona montana nella quale man mano diventa sempre meno frequente: e così nel monte Baldo (Segu., Moreni, Poll., Vis., A. Mass. !, A. Mang.! ecc.) alla punta del Telegrafo, Coal santo, Costabella, cima di Valdritta, Sassetto, valle degli ossi ecc., e più al basso in Valfredda, Basiana ecc.!: e sui Lessini in Malera!; Campobrun!, passo della Lora!; nei monti Alba e Zeola (Segu., Poll.) ecc. - Secondo ogni apparenza H. Serpilli folio, flore majore aureo, odorato Segu. è una modificatio latifolia di H. alpestre, corrispondente forse a Cistus Seguieri Crantz (conf. Koch syn. fl. germ. et helv. ed. 2, p. 86). - Da giugno ad ottobre.↑ H. vineale(1) Pers. - H. marifolium Poll. viag. et fl. var. α et fl.; Il III Cisto picciolo ongarico del Clusio et Il Cisto picciolo con foglia mirtina del medesimo Autore (Clusio) Pona; H. foliis Myrti minoris subtus incanis et H. alpillum foliis pilosellae minoris Fuchsii Segu.
- Martel*, Erba martelina*, Martelina salvega* (nella Valpantena !). - Variat: Sect. 4. Euhelianthemum Dun. - H. vulgare(1) (2) Gartn. -
"Stirps polymorpha. Variat: pag. 94 Vol. 2°
- α vulgare. Forma typica. - H. vulgare var. α Poll.; Flos solis Calc.; H. vulgare flore luteo Segu. - Sub varietates: a) obscurum. (Pers.); - b) serpyllifolium (Mill.); - c) foliis angustissimis Goir. in Bul. Soc. Bot. It. a. 1895, p. 229!; H. hyssopifolium Ten.?; - d) flore albo. - H. vulgare flore albo Poll. (excl. syn. ?), dd) aurantiacum. "Corollis aurantiacis. Pulcherrima forma: facies Papaveris alpini !". Pascoli e luoghi sassosi nella Valdonega al di sopra della fontana di Sommavalle !, sul monte Larzan sopra Avesa!. ecc. - Maggio-giugno H. polifolium(1) Dc. - H. pulverulentum Poll.; H. flore albo, folio angusto hirsuto Segu. - Vive in luoghi aprici selvatici, rupestri e sassosi, ma presso di noi non può pag. 95 Vol. 2°
dirsi pianta comune: il Seguier scrive di averla ritrovato una volta sola nella collina veronese, senza indicazione precisa di località; cresce però copiosissima al limite meridionale della Valpolicella a S. Ambrogio e Domegliara! e presso Ospedaletto nel colle Montindon ! la stazione classica, per il Veronese, segnalata da Pollini (fl. ver. II, p. 187). Questa stessa specie è stata raccolta da A. Massalongo nella valle d'Illasi presso Tregnago!. - Maggio-giugno: piccolo suffrutice.↑ Sect. 5. Fumana Dun. - H. fumana(1) Mill., Poll. - Fumana vulgaris Spach.; H. tenufolium glabrum, luteo flore, per humum sparsum Segu. - Variat:
FAMILIA XXVIII. - VIOLACEAE.
Viola L. - Sect. 1 Nominium Ging. in Dc. § 1. Acaules. - V. hirta L., Poll. - Viola Martia silvestris aequate coerulea folio et flore minore Segu. - Viola, Viole - "Variat floribus pallide vel dilute coeruleis, raro roseis aut purpurascentibus, rarissime albis, et." pag. 96 Vol. 2°
montana; e così presso Verona in Campomarzo, al Pestrino nelle sabbie lungo l'Adige, nella Valdonega ed in tutti i colli, sul monte Baldo in Ime ecc., sui Lessini presso Chiesanuova ecc. !. - Fiorisce da febbraio a maggio dipendentemente dalla altitudine: perenne. È singolare che Pollini non indichi questa specie nel Veronese. V. sciaphila (1) Koch. - Luoghi erbosi selvatici: nella Valpantena presso Grezzana nel vaio del Paradiso e nei colli sopra Quinzano !; probabilmente altrove. - Aprile-giugno: perenne.↑ V. collina Bess. - Abita in luoghi arenosi, nei cespugli, nei boschetti ecc.: e così presso Verona al Pestrino !, nella collina veronese sopra la fontana di Sommavalle!, nelle colline della Valpantena ! ecc. - Marzo-maggio: perenne.↑ V. collina X V. hirta. - Si trova qualche volta in compagnia ai parenti.↑ V. alba Bess. - Viola, Viole, Viole da morto*. - Variat: pag. 97 Vol. 2°
Non pochi fitografi hanno confuso la vera V. alba con la varietà a fiori bianchi di V. odorata: la V. martia alba Segu. e la V. odorata floriblts albis Poll.! secondo ogni probabilità, abbracciano l'una e l'altra.↑ V. odorata L., Poll. - V. martia, purpurea, flore semplici, odoro Segu. - Mammola, Violamammola, Mammolina, Mammoletta. - Viola, Viole. - Variat: pag. 98 Vol. 2°
con la Viola in man; qualche volta la fioritura è anche maggiormente precoce, perchè non di rado si incontra nelle siepi nei mesi di ottobre e novembre dopo le prime piogge d'autunno. Perenne.- Nei giardini in aiuole ovvero in vasi sono coltivate molte varietà tanto a fiore semplice, come a fiore doppio: i suoi fiori sono adoperati per molti usi.↑ V. austriaca(1) Kerner. - V. suavis Hsmn. - Cresce nei cespugli e nelle siepi, nei luoghi erbosi dalla collina alla zona montana; è più frequente della vera V. odorata: e così alle sponde del Benaco a Torri sotto gli olivi (Rigo !), nelle ortaglie della città di Verona! e presso questa nella Valdonega, nelle colline sopra Avesa e Quinzano ecc.!, al Maso!, nel monte Tondo ! ecc. - Marzo-giugno: perenne. § 2. Caulescentes. - V. arenaria(1) Dc. - V. Allionii Pio., All. - Pascoli e luoghi erbosi e pietrosi dalla zona montana alla alpina, più raramente cresce nella collina; però è specie piuttosto rara: e così sul monte Pastello! (e Mang.!); sul monte Baldo (Rigo, Poll., Tonini) in diversi luoghi, p. e. Ime!, Basiana !, Altissimo di Nago scopertavi per la prima volta da De Visiani, in Val Losana! ecc. - Fiorisce da aprile e maggio a giugno e luglio secondo i luoghi: perenne.↑ V. silvatica(1) Fries. - V. canina Poll.!; V. martia inodora Segu. - Viola mammola senza odore. - Viole* - Variat: pag. 99 Vol. 2°
- δ arenicola. (A. Chabert.) - V. silvatica Fries var. alpicola Goir. V. Riviniana Rchb. - V. silvatica var. grandiflora Parl. (fl. it. cont. da T. Caruel, IX, p. 161); V. Ruppii Bertol. amoen. ital. p. 132, (Poll. fl. ver. I, p. 296 excl. syn.?), non All. - Cresce nelle stesse località e fiorisce nella epoca stessa della specie precedente!, della quale è per lo più ritenuta una varietà, ma di gran lunga pag. 100 Vol. 2°
meno frequente: e così presso Costermano e Garda!, nella Valpantena ad Alcenago!, nella alta valle d'Illasi a Selva di Progno !, nel monte Baldo presso la Corona! (e Barbieri) ecc. - Bertoloni fl. it. 2, p. 701; Parlatore l. c.: Rouy et Foucaud fl. de Fr. III, p. 14, riferiscono V. Ruppii Poll. l. c. a V. Riviniana: però, lasciando da parte la frase diagnostica che della sua V. Ruppii dà il Pollini, i sinonimi V. Ferrariensis Campan., V. Lactea Smith, Pio, Balb. et Nocc., la stazione stessa indicata per la pianta - in planitie humiliori provinciae Veronensis - costituiscono per noi altrettante prove, le quali fanno nascere il sospetto, che quand'anche la pianta del Pollini non corrispondesse alla vera V. Ruppii All., nella stessa debbasi piuttosto vedere una forma o varietà di V. canina L. ma affatto diversa da V. Riviniana, la quale per conseguenza rientrerebbe nella V. canina della Flora Polliniana.↑ V. canina Fries. - V. montana Poll. (p. p.?); V. arborescens Calc.; V. martia del Lobelio, da altri detta Viola arborea et Madre delle viole del Delacampio, da altri detta Viola retta o Viola arborea Pona; V. martia arborescens purpurea Segu. - Variat: pag. 101 Vol. 2°
Velo ove copiosissima ecc. !. - Aprile-giugno: perenne la forma genuina e le varietà crescono promiscuamente.↑ V. silvatica X V. canina ? - È una forma che si presenta come intermediaria fra le due V. silvatica Fries e V. canina Fries, la quale è stata da noi raccolta nella valle di Quinzano in boschi di Castagno sotto al Maso e dove le due specie ora nominate crescono promiscue.↑ V. stricta(1) Horn. - V. Ruppii All., Goir. Bull. Soc. Bot. it. (a. 1892) p. 271; V. Ruppii Poll. fl. ver. I, p. 296 quoad plantam decerptam in planitie humiliori Provinciae veronensis? - Raramente qua e là nelle stesse stazioni nelle quali cresce la V. canina specialmente se umide; e così, p. e., nei boschi presso il Maso e Montecchio!. - Maggio-giugno: perenne.↑ V. elatior (Clus. Pann., p. 356) Fries. - V. montana Poll. p. p. ?; Fontana cat. dei veg. spont. di Lazise. - V. mirabilis L., Poll. - Variat floribus radicalibus sterilibus fertilibusve et pag. 102 Vol. 2°
- β floribus majoribus Rigo in exsic! V. mirabilis X V. silvatica Rap. - V. spuria Čelak. - V. mirabilis X V. Riviniana Uechtrz. - V. Uechtritziana Borb. - Una volta sola nella Valpantena presso la bocca di Alcenago sotto al monte Tondo!.↑ Sect. 2. Violastrum Posp. - V. biflora L., Poll. - V. gialla Calc.; V. gialla del Clusio Pona; V. alpina rotundifolia lutea Segu. - Frequente nei luoghi selvatici umidi delle zone alpina e subalpina; raramente nella montana: e così sul monte Baldo in tutte le cime più elevate nelle anfrattuosità delle rupi ed ai loro stillicidi, ed in vicinanza delle nevi deliquescenti, non di rado in società con R. alpester, in tutte le valli alpine che solcano e frastagliano tanto il versante occidentale quanto l'orientale!; nel monte Pastello! (m. 1122) e nella val d'Adige nelle rupi sopra Peri! (m. 600); lungo tutta la catena dei Lessini da Roccapia e Corno d'Aquilio ai monti Sparaver, Malera ecc. !; sui monti Posta, Campobrun, Zeola ecc. !; nella alta valle pag. 103 Vol. 2°
d'Illasi presso la Giazza! (m. 758). - Fiorisce da giugno ad ottobre: perenne.↑ V. tricolor L., Poll. - Stirps polymorpha: variat enim,
FAMILIA XXIX. - DROSERCEAE.
Aldovranda Monti - A. vesiculosa L. Poll. - Nei fossati e luoghi paludosi della bassa pianura veronese e nelle valli confinanti col mantovano: e così nei fossi intorno alla fortezza di Legnago! ove venne primieramente pag. 104 Vol. 2°
scoperta dal chimico-farmacista. Rocchetti, nelle valli del Tartaro e nelle valli Ostigliesi (Masè !). - Fiorisce da giugno ad agosto: annua.↑ Parnassia Tournf. - P. palustris L., Poll. - Hepatica bianca del Cordo, ovvero Gramegna di Parnasso con folia hederacea del Lobelio Pona; Parnassia palustris et vulgaris Segu. - Parnassia. - Frequente nei luoghi umidi selvatici, lungo i ruscelli, presso le sorgenti nelle zone montana e subalpina di tutti i monti Veronesi!: non manca nella collina, e cosi p. e. nella valle d'Illasi presso Badia Calavena! (A. Mass. !), nella val d'Adige sotto a Rivoli !, nell'Alto Agro veronese presso Sandrà !: è copiosa nelle paludi della pianura a Vacaldo !, Vigasio! ecc. - Luglio-settembre: perenne.
FAMILIA XXIX-bis. - DIANTHACEAE.
Gypsophila L. - G. muralis L., Poll. - Rarissima: una sola volta, (ottobre 1876) sul monte Tondo a cavaliere di Valpantena e Valpolicella!; nella valle d'Illasi a Tregnago sui muri e particolarmente al Castello (A. Mass.!); nelle sabbie presso a S. Michele sotto al muro lungo (accidentalmente?)!: inoltre Pollini la indica nella bassa pianura ad oryzetorum margines et in agris circa Vigasio et Ostilia. - Estate-autunno: annua e bienne.↑ G. fastigiata(1)-(2) L. - In locis glareosis collinis prope Garda August. 1902, (G. Rigo in scheda !). - Ex aliquo horto migrata? G. saxifraga(1) L., Poll. - La sassifraga di Paolo, et di Dioscoride, overo Osteocollo d'Absirto Pona; Caryophyllus pag. 105 Vol. 2°
minimus muralis Segu. - Sassifragia, Sassifraga, Garofolini salveghi*. - Variat: G. paniculata L. è coltivata nei giardini, e qualche volta si incontra sporadica in vicinanza a questi: p. e. è stata osservata sopra un muro al Chievo proveniente per certo dalla villa del conte Leopoldo Pullè.↑ Tunica Scop. - T. prolifera(1) Scop. - Dianthus prolifer L., Poll.; Caryophyllus sylvestris prolifer Segu. pl. ver. I, cum ic. VII, fig. 1. - Garofolini*, Garofolini salveghi*. - Variat: pag. 106 Vol. 2°
Saponaria L. - Sect. 1. Eusaponaria. - S. officinalis L., Poll. - Saponaria dei moderni Pona: Lychnis quae Saponaria vulgo Segu. - Saponaria, Saponella - Saponaria, Garofolini salveghi*. - Variat: S. ocymoides L., Poll. - Ocimoide serpeggiante con folia di Poligono Pona; Lychnis vel Ocymoides repens montanum Segu. Variat: pag. 107 Vol. 2°
al Bosco Mantico e fra le ghiaie lungo il canale dell'Alto Agro!, nel monte Pastello!, nella valle di Caprino! (e Pona), sul monte Baldo nei pascoli verso l'Ortigara (Poll.), lungo la salita da Brentino alla Corona e presso la Ferrara nelle Giare di Valbrutta! ecc.: la var. β nelle sabbie e nelle ghiaie depositate dall'Adige lungo il suo percorso e la γ, rarissima, nella Valpantena sopra Poiano e Quinto nel vaio della Pernise alle falde dei Lessini! - Aprile-luglio: dipendentemente dalla altitudine. Perenne.↑ Sect. 2. Vaccaria Dc. - S. Vaccaria(1) L., Poll. - Perfoliata rossa Pona; Lychnis segetum rubra, foliis Perfoliatae Segu. - Cetino. Semenzina. - Variat: Dianthus L. - Sect. 1. Armeriastrum Sar. in Dc. - D. armeria L., Poll. - Caryophyllus barbatus sylvestris Segu. pl. ver. p. 437 cum ic tab. 7, f. 4. - Viola a mazzetti, Viola di lepre. - Raro, sebbene Pollini (fl. II, p. 40 scriveva che in collibus et sterilibus locis possim occurrit: e così nella valle d'Illasi a Badia Calavena sopra Gazzà (A. Mass.); nella Valpantena in Gretianae pagi vicinis intendum occurrit (Seg.); nel monte Baldo ai Masi e nei pascoli e nelle macchie tanto a destra che a manca della vecchia strada che da Pozza Galletto porta ai Coltri; - Giugno-settembre: annuo e bienne.↑ D. barbatus L., Poll. - È coltivato presso di noi nei giardini ed è conosciuto sotto il nome di Asperges in vernacolo veronese, o Viola a mazzetti: Visiani e Saccardo (Cat. p. 220) lo indicano comune nei boschi pag. 108 Vol. 2°
e luoghi selvatici collini e montani del Veronese, Vicentino ecc.: ma da noi fu dato imbatterci in esso una sola volta e forse accidentalmente, sul monte Bolca (ottobre 1874)! - Giugno-luglio: bienne e perenne.↑ D. seguieri Chaix in Vill. - D. Carthusianorum, Poll. exel. syn. L.; Caryophyllus barbatus angustifolius, petalis rubris, maculis purpureis et villis circinatim dispostis in umbilico aspersis Segu. pl. ver. I, p. 488 cum ic. tab. VIII. - Garofolini salveghi o salvadeghi*. - Variat: D. Carthusianorum L. - Questa specie sembra rarissima nel veronese nel quale è stata raccolta dal Barbieri (Tanfani in fl. it. di F. Parlat. cont. da T. Caruel IX, p. 255); anche Arcangeli (comp. p. 305) indica come vivente nella notra zona botanica D. congestrus Bor., ritenuto quale varietà di D. carthusianorum L.: non registriamo le indicazioni di quest'ultimo al lago di Garda ed a Brentonico date da Pollini, perchè l'autore della Flora veronensis ha preso per D. carthusianorum L., il D. Seguieri Chaix. Noi per parte nostra, sino ad oggi almeno, non ci pag. 109 Vol. 2°
siamo mai imbattuti nel Dianthus del quale si tien ragionamento.↑ D. sanguineus Vis. - D. atrirubens Poll.; D. Pontederae Kerner in fl. exs. austr. hung. n. 538 et 539; Caryophyllus silvestri, flore rubro plurimo de summo caule prodeunte Ponted., Segu. pl. ver. I, p. 434 cum ic. tab. VII, fig. 2. - Garofolini, Garofolini salveghi. - Vive nei pascoli aridi e secchi ed in luoghi selvatici e sassosi della alta pianura della zona montana elevata: al lago di Garda a Desenzano (Zersi) e lungo la sponda veronese (Pollini); nell'alta campagna veronese a Sona!, Villafranca!, Bosco Mantico!, nei colli sopra Avesa!; al Maso!; nel vaio del Falcone nell'alta Valpantena!; sul monte Baldo salendo dalla Valle di Caprino ai Masi e nei prati intorno alla Ferrara (Pollini), ed in diversi altri punti (Rigo!). - Maggio-luglio: perenne.↑ Sect. 2. Caryophyllum Ser. in Dc. - A Dentati. - D. silvester(1) Wulf, Poll. viag. - D. caryophyllus Poll.; D. inodorus Kern.; Armerio terzo del Dodoneo Pona; Caryophyllus flore rubro inodoro, calyce oblongo cum brevibus unguibus Ponted., Segu. pl, ver. I, p. 435 cum ic. tab. VII, fig. 3. - Garofano selvatico. - Garofolini, Garofolini salveghi. - Variat: pag. 110 Vol. 2°
ghiaiosi, p. e. al Bosco Mantico!: la var. γ qualche volta nelle stazioni elevate = Giugno-ottobre: perenne.↑ D. Caryophyllus L. Cresce qualche volta spontaneo sui muri vecchi ed in luoghi rupestri: e così nella valle di Illasi presso Tregnago a Vico (A. Mass.,!), al lago di Garda presso Pai! - Del Garofano, " varietates innumerae flore semplici, duplici, pleno, prolifero, colore purpureo, albo, luteo, variegato, in viridariis omnibus excoluntur (Pollini fl. ver. II, pag. 41". Nel Veronese la forma a flore semplice, che qualche volta si incontra spontanea, è conosciuta sotto il nome di Garofolo de zinque fogie o de semenza. - Le forme a fiore doppio e pieno, e rinomatissime, vulgus Veronensis nominibus inusitatis discriminator (Poll. l.
c.): ragiungono, come p. e. a Breonio, S. Anna, Chiesanuova ecc. dimensioni straordinarie, facendo pompa di una vegetazione lussureggiante nelle campagne ogni casa, anche modestissima, ha finestre guernite da piante di Garofano. È celebratissima la forma a fiore stradoppio e rosso scuro conosciuta sotto il nome di Morelone o Moreloni. - Mediante la coltivazione si possono ottenere in fiore durante tutto l'anno. B. Fimbriati. - D. monspessulanus L. - D. monspeliacus Poll. fl. ver. α; D. plumosus Poll. viag.; Caryophyllus silvestris alter, flore laciniato odoratissimo et C. silvestris alter, flore laciniato odoratissimo pag. 111 Vol. 2°
candido Segu. - Garofolini*, Garofolini salvadeghi.* - "Variat floribus incarnatis, albidis, candidissimis". D. Sternbergii Sieb. - D. alpester Sternb, Poll.; D. monspessulanus γ alpicola Koch. - Pascoli e luoghi rupestri elevati: sul monte Baldo tanto sul versante orientale che occidentale in tutta la catena (Mang.!, Gelmi ecc.), e così in Costabella; val Losana! ecc.: sui Lessini al Corno d'Aquilio, cima Malera, Posta, Campobrun, passo della Lora (e Smith, Rodegher!), cima tre croci, Zeola ecc. (m. 1717-2235)! - È in fiore da luglio ad ottobre: perenne.↑ D. superbus L., Poll. - Caryophyllus flore tenuissimo dissecto Segu. - Variat: D. plumarius L., Poll. - Sono coltivate nei giardini tanto la varietà a fior scempio, quanto la forma a fior doppio, per farne bordura. - Maggio-agosto: perenne.↑ X D. controversus Gaud. - D. seguiueri X D. monspessulanum Rouy et Foucaud. pag. 112 Vol. 2°
- Sul monte Baldo nei pascoli di val Losana (Luglio 1873)!↑ Silene L. Sect. 1. Behen Moench. - S. Cucubalus(1) Wib. - S. inflata Sm., Poll.; Cucubalus Behen L.; Lycnis sylvestris, quae Behen album vulgo Segu. - Bubbolini, Strigoli. - Barbabechi, Scrizzoloni. - Variat: S. alpina(1) Thomas. S. inflata var. β Poll. - Variat: pag. 113 Vol. 2°
base, coi calici dei fiori globosi e straordinariamente sviluppati, con le foglie ciliate ed irsute ed i cauli ispidi; la pianta veronese coincide sufficientemente bene con gli esemplari delle alpi di Aosta avuti dal Barone Cesati e dall'Abate Carestia! - Luglio-ottobre: perenne.↑ Sect. 2. Dichasiosilene Rohrb. - A. Perennes. - S. quadrifida(1) L. - Heliosperma quadrifidum Rchb.; Lycnis quadridentata Poll.; L. alpina foliis angustis reflexis, petalis quadripartitis; Segu. pl. ver. III, p. 186 cum. ic. tab. V, fig. 1. - Variat: S. rupestris(1) L., Poll. - Lycnis saxatilis alpina glabra pumila Segu. - Rara nelle rupi alpine e subalpine: nel monte Baldo lungo il dirupatissimo sentiero di Ventrar (Poll., Barbieri, Jan), nella valle degli ossi !, e certamente altrove (Stemberg); sui Lessini alle Scalette presso Campofontana (Segu., Poll., A. Mass.!). - Luglio-settembre: perenne.↑ pag. 114 Vol. 2°
S. acaulis L., Poll. - Ocimoide muscosa alpino Pona. M.B. p. 199 cum ic.; Lycnis alpina pumila, folio gramineo, sive Muscus alpinus Lychnidis flore Segu. - Variat: S. saxifraga L., Poll. - Saxifraga maggiore degli Italiani Pona; Lychnis minor, Saxifraga Segu. pl. ver. I, pag. 431 cum. ic. tab. VI, fig. 1. - Variat: pag. 115 Vol. 2°
a S. Vigilgio (Poll.); nella Valpantena a Stalavena: la var. β lungo la strada da Brentino alla Corona a metà circa della salita! (m. 474) e nel monte Pastello!. - Maggio-agosto: perenne. - "Hanc olim e monte Baldo erutam Franc. Calceolarius ad Matthiolum-misit, qui eam in Commentariis suis, depinxit eiusque virtutes tradidit" Segu. pl. ver. I, p. 431).↑ B. annuae raro biennes. - S. Armeria(1) L., Poll. - Silene a mazzetti. - Manzipola, Mussipola viscosa. - È coltivata nei giardini, ma si incontra qua e là avventizia: e così in Verona nel giardino Giusti; in Valpantena presso la Biondela e Barana !: verso Montorio presso al cimitero israelitico! ecc. - Maggio-giugno: annua.↑ S. cretica L. - Rara al lago di Garda nei campi fra le messi scoperta da Gregorio Rigo! - Estate: annua.↑ Sect. 3. Conosilene Rohrb. - S. conica L., Poll. - Lichnis silvestris angustifolia, calyculis turgidis striatis Segu. Sect. 4. Cincinnosilene Rohrb. - S. pendula L. - Coltivata si incontra sporadica nei giardini, fra le macerie e per le strade della città!. - Primavera-estate: annua.↑ S. gallica L., Poll. - S. cerastoides Poll. non L. quoad plantam lectam in colle Calaone Euganeorum prope pagum Este a clariss. Sternberg!. - Variat: pag. 116 Vol. 2°
- β anglica (L.) Sect. 5. Botryosilene Rohbr. - S. italica Pers. - S. italica Poll. - Variat: pag. 117 Vol. 2°
Castelletto di Brenzone ecc.!; nel monte Bolca ecc.! - Maggio-agosto: perenne.↑ S. paradoxa L., Poll. - Lychnis noctiflora angustifolia odorata Segu. - Secondo Seguier nasce in collibus Gretianensibus (Valpantena), Junioque mense floret. Ma forse nella pianta dell'Autore delle Plantae veronense sarebbe da vedersi una delle forme o varietà della specie che segue, la quale nelle vicinanze di Grezzana cresce abbondantemente.↑ S. nutans L., Poll. fl. ver. var. α. - Lychnis viscosa, floribus purpurascentibus, intus albis Segu. - Variat: pag. 118 Vol. 2°
S. otites Sm., Poll. - Cucubalus Otites L.; Lychnis viscosa, flore muscoso minore et seminifero et L. viscosa, flore muscoso majusculo quae sterilis Segu. - Variat: Lychnis Tournf., L. - Sect. 1. Eulychnis Fenzl. - L. Flos-Jovis Desr. - Agrostemma Flos-Jovis L., Poll. - Rarissima nei pascoli elevati di monte Baldo alla Colma di Malcesine ed oltre al confine sopra S. Giacomo fra 1500 e 1700 m. (Facchini, Porta). - Giugno-agosto: perenne.↑ L. coronaria Desr. - Agrostemma Coronaria L., Poll. - Sinora non è stata segnalata nel veronese, ma non è impossibile possa rinvenirsi sul monte Baldo; è però coltivata nei giardini unitamente alla varietà a fiore doppio (A. Coronaria β flore pleno Poll. nota colla denominazione vernacola di Veludini, Veludini rossi e bianchi.↑ L. Flos-Jovi X Coronaria - Agrostemma baldense pag. 119 Vol. 2°
Porta in schaeda. - Il Reverendo P. Porta nel luglio 1883 raccolse nei pascoli orientali di monte Baldo sopra S. Giacomo una bellissima Lychnis alla quale impose il nome di Agrostemma baldense come si legge sul cartellino che accompagna i quattro esemplari che si conservano presso l'Erbario centrale di Firenze. Il Dr. E. Tanfani nella pianta raccolta dal R. Porta vide un ibrido, L. Flos-Jovis X Coronaria, segnalato da Rohrbach (Syn. der Lychnideen, p. 178) e già antecedentemente descitto come specie nuova, Lychnis media, nell'Index seminum horti petropolitani. A dar ragione dell'esistenza di questo ibrido sul monte Baldo, nel quale sino ad oggi almeno, non è stata segnalata la presenza della L. Coronaria, Conf. E. Tanfani, Sopra una Lychnis ibrida in Bullett. della Soc. Bot. Ital., a. 1892, p. 100.↑ Sect. 2. Visicaria. - L. Flos-cuculi L., Poll. - L. pratensis flore laciniato simplici Segu. - Fior cuculo, Margheritine rosse. - Garofolini salvadeghi*, Variat: Sect. 3. Melandrium Röhling. - L. sylvestris Hoppe. - L. diurna Sibth.; L. rubra Pot., Mey. et Elk; L. dioica var. β Poll.; Ocimoide grande con flor porporeo Pona; Lychnis sylvestris sive acquatica purpurea simplex Segu. pag. 120 Vol. 2°
Pravazar, Ortigara, le Fassole, Madonna della neve, Artillon ecc.! (m. 800-1500); sui Lessini a Velo, Roverè di Velo, Corno d'Aquilio! ecc.; nel monte Bolca e nella valle d'Alpone a Vestena! ecc. - Maggio-agosto: perenne. Si incontra qualche volta ed è anche coltivata nei giardini, una varietà a fiore doppio.↑ L. alba(1) Mill. - L. vespertina Sibth.; L. dioica var. β Poll.; Ocimoide con fior bianco Pona; Lychniss sylvestris alba simplex Segu. - Puinari salvadeghi. - Variat: Agrostemma L. - A. githago L., Poll. - Lolio del Fucsio Pona: Lychnis segetum major Segu. - Gettone. Rosole. - Variat: Cucubalus Tournf. - C. bacciferus L., Poll. - Cucubalus Plinii Segu. - Raro: qua e là lungo le siepi e nei cespugli, in luoghi umidi di pianura e di collina: e così al lago di garda a Riva (Gelmi, Cisano) pag. 121 Vol. 2°
sulla sponda veronese (Rigo!) e Lazise! (Font., Rigo!): Casteldario! al confine del Veronese col Mantovano: Oppeano (Poll., A. Mass.!), la Rota (Poll.), Caldiero (Poll.). - Giugno-ottobre: perenne.↑ Drypis Mich. - D. spinosa L., Poll. - Dripis di molti Pona. - Il Pollini (fl. ver. I, pag. 405 scrive:"Ponae tantum occurrit locis campestribus, quae ab arce la Chiusa ad vallem di Caprino excurrunt!. Ma, in questo tratto di paese, Drypis spinosa non è stata vista né da Seguier, né da Pollini, né da Manganotti, né da noi che, ripetutamente ancora, abbiamo minutamente visitati quei luoghi per farvene ricerca; ad ogni modo Bertoloni (fl. it. 3, p. 503) scrive di averla ricevuta da Barbieri, raccolta da questi presso Caprino. Anche i signori Visiani e Saccardo (cat. 225) indicano Drypis spinosa nel Veronese nei luoghi arenosi intorno a Torri: ma a parer nostro questa Dianthaceae è da escludersi affatto dalla Flora veronese.
Tribus 2. - Alsineae.
Malachium Fries. - M. aquaticum(1) Fries. - Cerastium aquaticum L., Poll. - Budellina d'acqua. - Variat: pag. 122 Vol. 2°
Vico presso Tregnago (A. Mass.!); nella valle di Caprino nel letto del Tasso !, alle Fornase nel letto del torrente Boi !; sul monte Baldo alla Ferrara ecc.: la var. β è rara; però è stata raccolta nei dintorni di Verona!. - Maggio-ottobre: perenne.↑ Cerastium L. - Sect. 1. Orthodon Ser. in Dc. - A. Annua. C. brachypetalum Desp. - Variat: C. semidecandrum L. - Variat: C. glutinosum Fries. Variat: pag. 123 Vol. 2°
- α obscurum (Chaub.). C. campanulatum(1) Viv., Poll. - Nei campi arenosi dell'Alto Agro veronese! ma ma non può dirsi specie comune: e così nelle vicinanze della città di Verona, ma raro e forse accidentalmente!; a Buttapietra e Cà di David!; fra Villafranca e Valeggio! e specialmente nei pascoli di Prà Valdesca (Rigo!); Bosco Mantico! (e Barb., Mang.); Crocebianca, Fenilon, Lugagnano ecc.! - Aprile-giugno.↑ B. Biennis vel pernnantia. - C. triviale(1) Lk. - C. viscosum L. hb., Poll.; Myosotis hirsuta altera viscosa Segu. - Variat: C. sylvaticum W. et K.? - Alle sponde del lago di pag. 124 Vol. 2°
Garda presso Pescantina e nella Valdonega. - Maggio-giugno.↑ C. perennia. - C. arvense. L., Poll. - C. repens Poll. non L.; Myosotis arvensis subhirsuta, flore majore Segu. - Variat: C. latifolium L., Poll. - Myosotis alpina latifolia Segu: - Variat: pag. 125 Vol. 2°
Baldo tanto sul versante orientale come sull'occidentale! (e Segu., Sternberg, Poll., Tonini, Ian, Barbieri, A. Mass.! ecc.); sui Lessini nel monte Tomba ecc.!; nei monti Posta, Campobrun, Zeola, Alba ecc.!: la var. β sul monte Baldo nelle Giare di Valbrutta sotto a Campedello e più in alto all'Artillozin !. - Giugno-settembre.↑ C. tomentosum L. - C. repens L. p. p. non Pol.; Vis. et Sacc. quoad plantam lectam in collibus Euganeis! ecc. non in montibus veronensibus! - Questa elegante specie, coltivata qualche volta nei giardini per bordura sotto la denominazione di Erba lattaria, cresce nei luoghi aridi e pietrosi ed anche nei luoghi vulcanici dei monti della parte centrale e meridionale della Penisola e della Sicilia (Parl. fl. it. ecc. IX, p. 496): per il Veneto (Vis. et Sacc. cat. p. 220) è indicata nei colli Euganei, nei quali è stata benanco raccolta da Caro Massalongo nel cortile dell'Eremo detto la Rua presso Toreglia! alle Vette di Feltre (Montini ex Bertol. fl.it. 4, p. 760) e nelle rupi montane ed alpine del Veronese e del Vicentino: ma per quanto riguarda il Veronese possiamo affermare che il C. repens o tomentosum L. sicuramente non cresce in alcun punto della zona alpina e montana della Provincia! e la segnalazione di questa Alsinea sui monti nostri è dovuta al Pollini, il quale (fl. ver. II, p. 78), scrive che possim nascitur in pascuis subalpinis Baldi, ceterorumque montium Tirolensium, Brixiensium et Veronensium. Ma il C. repens del Pollini spetta al C. arvense L. del quale è una semplice forma o varietà, come del resto riteneva lo stesso autore della Flora Veronensis, il quale dice esplicitamente varietatem credo C. arvensis. Ad ogni modo però C. tomentosum è da ascriversi tra le piante veronesi: se ne conosce però sino ad oggi una sola stazione, e recentemente scoperta (marzo 1900); nelle pag. 126 Vol. 2°
vicinanze della città di Verona e precisamente nella Valdonega: quivi vive gregaria e copiosissima, ma secondo ogni probabilità, introdotta già da tempo! - Aprile-giugno.↑ Sect. 2 Moenchia Ehrh. - C. manticum L., Poll. - Moenchia mantica Bartl.; Alsine caryophylloides glabra, florum pedunculis longissimis Segu. pl. ver. III p. 178 cum ic. tab. IV, fig. 2. - "Variat: a) elatior et b) minor". - Cresce frequentemente gregario, nei prati, nei campi, nei boschi asciutti dell'Alto Agro veronese, raramente compare nella zona montana; però non può dirsi specie comune (Segu., Poll., Moretti, Mang., A. Mass.!): e così nel Bosco Mantico!, ove fu primieramente scoperta da Seguier che la illustrò dandone una buona figura; presso Sommacampagna (Rigo!); nel bosco della Stanga nei dintorni di Guastalla veronese !; sul monte Tondo a cavaliere di Valpantena e Valpolicella!, (m. 703). - Maggio-luglio: annuo.↑ Holosteum L. - H. umbellatum L., Poll. - Alsine verna glabra floribus umbellatis, glabris Segu. - "In ditione nostra sequentes occurunt formae: - a) glabratum Rouy et Foucaud: forma typica; - b) ciliatum Opiz. - c) albiflorum; - d) roseiflorum Rouy et Foucaud (rarissime occurit); - e) Heuffelii Wierzb! (Eine grössere Form, gegen Fuss hoch; Stengel drüsig behaart Hsmn. fl, von Tir., p. 145)". - Cresce copiosamente nei luoghi coltivati della pianura e dell'Alto Agro veronese (Segu., Poll., Clementi, A. Mass.!, Mang. ! ecc.): e così nei dintorni e nella stessa città di Verona!; nel Bosco Mantico e nelle sue adiacenze!; alle sponde del lago di Garda (Fontana) ecc. Le forme da noi elencate crescono promiscuamente, rarissima è la forma coi fiori rosei. - Febbraio-aprile: annuo.↑ Stellaria L. - S. nemorum L., Poll. ( excl. altero e duobus pag. 127 Vol. 2°
syn Seguieri?). - Alsine montana latifolia flore laciniata Segu. - Variat: Stellaria media Cyr. - Alsine media Segu., Poll.; Morso di gallina Calc. - Centocchio, Budellina - Pavarina, Pavarina da oseleti*. - Variat: Stellaria Holostea L., Poll. - Rara: cresce in luoghi selvatici erbosi qua e là dalla pianura alla zona montana: e così presso Villimpenta a poca distanza dal Po (Poll.); nella valle d'Illasi sul monte Belocca (A. Mass.); pag. 128 Vol. 2°
alle falde dei Lessini nel vaio di Squaranto sotto Casale!, e più in alto su questi presso S. Anna d'Alfaedo!; nella Valpolicella presso Fumane (Poll.). - Il Pollini (viag. p. 120) la indica pure sul monte Baldo in Pravazar e presso la Ferrara (?). - Aprile-giugno: perenne.↑ S. graminea L., Poll. - Alsine pratensis gramineo folio angustiore Segu. - Variat: Arenaria L. - A. ciliata L., Poll. var. α e β - Alsine serpilli folio multicauli et multiflora Segu. pl. ver. I, p. 420 cum ic. tab. fig. 2. - Variat: pag. 129 Vol. 2°
val delle Busete, Manmaor, cima di Valdritta, Sassetto, coste dell'Artillon ecc.!; sui Lessini in Malera!; nei monti Posta, Campobrun, Zeola, ecc.! - Giugno-settembre: perenne.↑ A. serpyllifolia L., Poll. - Alsine minor, multicaulis Segu. - Pavarina*, denominazione data benanco a molte specie del genere Alsine. - Variat: A. leptoclados Guss. - Nei pascoli asciutti dell'Alto Agro e di collina, nelle rupi, in luoghi soleggiati ecc.; però è meno frequente della specie precedente della quale da molti autori è ritenuta una varietà: e così presso Verona alla Croce bianca !, sul colle delle Ungherine!, ed altrove. - Maggio-agosto: annua.↑ Moehringia L. - M. muscosa L. - M. muscosa Poll. excl. var. β et syn. ac ic Segu. - Variat: pag. 130 Vol. 2°
alla punta del Telegrafo ecc. (2000-2200 m.); alle sue falde occidentali in riva al lago di Garda presso Cassone, la Madonna di Navene ed alle orientali presso Brentino ecc. (91-176 m.); nella val d'Adige alla Chiusa ecc.; sul monte Pastello; nella Valpantena e nei vaj dell'Anguilla, del Falcone, Marchiora ecc.; per tutti i Lessini e nei monti Posta, Campobrun, Zeola, Frasele, passo della Lora, passo del Ristele ecc.; nel vaio di Squaranto; nella valle d'Illasi a Cà del diavolo presso Badia Calavena ecc.; nella valle dell'Alpone ecc. - Fiorisce da maggio a settembre. - Non crediamo che corrisponda a M. muscosa la Alsine tenuifolia muscosa Segu. pl. ver. I, p. 418 cum ic. tab. V, fig. 1: la figura e la descrizione che l'Autore dà della sua pianta escludono ogni incertezza a tale riguardo.↑ M. Ponae(1) Fenzl. - Arenaria bavarica L., Poll.; Sassifragia bavarica Pona M. B. p. 159 cum ic.; Moerhingia dasyphylla Arcang., comp. p. 322 quo ad plantum montis Baldi. - Variat: pag. 131 Vol. 2°
Ponale (100-300 m.); nei declivi settentrionali del monte Baldo lungo il corso del torrente Aviana e la valle del Tretto toccando altitudini comprese fra 1000-1200 metri; nella Valfredda (1400 m.); presso la Ferrara verso le Giare di Valbrutta, nella valle dell'Orsa e sotto alle Fraine nella valle del Pissol, alla Corona! ecc.; nella val d'Adige a Domegliara, la Chiusa, Ceraino! ecc.; nel monte Pastello!; al ponte di Veja2 sui Lessini! (602 m.); nella Valpantena presso Grezzana a Cologne e Stalavena e segnatamente nelle rupi di Falasco, all'ingresso del vaio della Pernise ! ecc. (200-250 m.): la nostra var. collina cresce nella Valpolicella sopra Fumane, e presso Verona nel colle delle Ungherine sulle rupi e nei covoli prospicenti il vaio Borago e probabilmente altrove. - Aprile-luglio. È pianta perenne per lo più gregaria.↑ M. polygonoides(1) Mert. et Koch. - Arenaria polygonoides Wulf., Poll.,; Alsine polygonoides, foliis brevibus, flore albo Segu. pl. ver. III, p. 177-178 cum ic. tab. IV, fig. 1. - Non è pianta comune; la quale forma graziosi cespuglietti nei pascoli e luoghi ghiaiosi delle zone elevate dei monti: cresce sul monte Baldo nelle valli grande, delle pietre, degli ossi, finestra ! (e Segu., Poll.), alle pozzette (Leybold) ecc.: sui Lessini nei monti sopra Velo (A. Mass.!); nei monti Posta, Campobrun, alla Lora ecc.! - Luglio-settembre: perenne. Evidentemente questa Alsinea scoperta da Seguier sul monte Baldo, e da lui descritta e figurata, dovrebbe chiamarsi M. Seguieri. M. trinervia Clairv. - Arenaria trinervia L., Poll.; Alsine plantaginis folio Segu. - Variat: pag. 132 Vol. 2°
ombrosi, dalla zona collina alla subalpina: nella pineta dei Cracchi presso Valpiana a piè del monte Bolca (Segu.); a S. Giovanni Ilarione, Roncà ecc.!; sui Lessini presso S. Anna d'Alfaedo ecc.!; presso Verona nel vaio Borago sotto al colle delle Ungherine e più in alto al Maso nel bosco del Romitorio !; sul monte Baldo (Barbieri, Heufler) lungo la salita da Brentino alla Corona!, alla Lonza! nei boschi attorno al pian della cenere (Poll.), in luoghi selvatici all'Artillonzin, Artillon, Tredespin ecc.!: della var. β è stato osservato una volta sola ed accidentalmente un esemplare imperfetto nella collina veronese: la var. γ cresce sul monte Baldo frammista alla specie. - Aprile-luglio: annua.↑ Alsine Wahlenb. fl. lapp. (excl. spec. nonn.). - Sect. 1. Eualsine. - A. tenuifolia(1) Crantz. - A. tenuifolia Segu. pl. ver. I. p. 418 cum ic. tab. VI, fig. 2; Arenaria tenuifolia L., Poll. var. α - Pavarina*. Variat: pag. 133 Vol. 2°
città di Verona nei giardini dell'Arena !, ed alle sponde del Benaco nei prati secchi intorno a Torri (Rigo!). - Aprile-luglio: annua. - Alla var. ε, verisimilmente, debbono essere riferite la A. tenuifolia β pentandra Poll., e così pure la A. pentastemon, gramineis foliis, geniculata Segu. (pl. ver. III, p. 175): inoltre si ritiene che, a torto, Reichenbach (fl. exc. p. 786) consideri la Alsine tenuifolia Segu. l. c. come corrispondente alla sua Sabulina (Alsine L.) mucronata che è per lo appunto la nostra var. ε.↑ Al. Iacquini(1) Koch. - Arenaria fasciculata Poll.; Alsine foliis fasciculatis tenuissimis durisque, petalis integris Segu. - Nei campi e luoghi aprici ed arenosi, dalla zona della collina alla subalpina in tutti i monti veronesi: e così nella valle d'Illasi a Tregnago nel letto del torrente!, presso Cogolo (Segu., A. Mass.!); a S. Anna d'Alfaedo sui Lessini alle Vezzadre ed alle Loffe !; nel monte Cucco in Valpantena! ed a cavaliere di questa con la Valpolicella sul monte Tondo !; nel colle delle Ungherine ed altrove nei colli di Avesa!; nella val d'Adige alla Chiusa (Poll.) e sulla cima del Pastello! (e Mang., Rigo), a Caprino veronese!; sul monte Baldo (Poll., Rigo!) alle falde settentrionali presso Brentonico!, Castione (Ball.), Chizzola (Gelmi), ed in alto sul monte Basiana!, Ime!, Gazo!, Belpo!; presso al lago di Garda ad Arco (Gelmi) ed in riva ad esso a Torbole (Ball.), Riva (Leybold). - Giugno-settembre: annua e perennante!↑ A. verna(1) Bartl. - Arenaria verna L., Poll. fl. ver. var. α et β; A. Gerardi Poll. viag. ecc. p. 98 et (var. α, et β) p. 103; A. striata Poll. viag. p. 103 ?, et fl. II, p. 50 excl. syn. Segu. ?; Alsine saxatilis et multiflora, capillaceo folio et A. alpina multiflora, capillaceo folio, flore minore Segu. (conf. Poll. viag. p. 93-94). - "Variat: glabra, pubescens, glandulosa, petalis pag. 134 Vol. 2°
calyce longioribus, vel aequantibus, vel paulo brevioribus et Al. austriaca(1) M. et K. - Arenaria austriaca Poll. fl. excl. syn. et ic. All. et Ard et syn. Balb.; Arenaria Gerardi γ Poll. viag. p. 103. - Cresce, ma parcamente, nei pascoli e nelle rupi dei luoghi alpini più elevati: e così sul monte Baldo (Poll., Jan, Barbieri, Mang.) nelle valli finestra e degli ossi !, alla cima Malera sui Lessini (A. Mass.!), sul monte Posta ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ A. liniflora(1) Hegetschw. - A. Bauhinorum Gay; A. laricifolia var. β Vis. et Sacc. cat. ecc. p. 226: Hsmn. fl. von Tir. p. 136; Arenaria liniflora L. fil.; Alsine saxatilis laricis folio major et majori flore Segu. ? - Fu scoperta da Facchini nella val d'Adige ai Lavarini di Marco ed a Torbole presso al lago di Garda, e nelle vicinanze di Torbole alla Pontara dei Nago dall'Heufler (Hsmn. l. c.): qualora l'Alsine saxatilis laricis folio major flore Segu. dovesse essere riferita ad A. linifolia, ne verrebe come conseguenza che questa Alsinea sarebbe stata raccolta dall'aurore delle Plantae veronenses (vol. I, p. 417) sui monti Lessini presso Chiesanuova, nella quale stazione però pag. 135 Vol. 2°
oggidì vanamente è stata ricercata. - Luglio-agosto: perenne.↑ A. laricifolia(1) Crantz. - Arenaria laricifolia L. All. et auct. - Arenaria striata Bertol. et auct. nonn. non L. è indicata nei pascoli aridi montani del Veronese (Vis. et Sacc. cat. ecc. p. 216); in questi ultimi tempi non è stato possibile rinvenirla in alcun punto del Veronese, né è dato asserire con certezza che sia l'Arenaria striata Poll., tanto della Flora come del Viaggio, la quale seconda dovrebbe essere una pianta diversa affatto dalla prima. Nel Viaggio (p. 103), Arenaria striata è indicata nelle valli alpine grande e di S. Zeno, nelle quali crescono soltanto Alsine verna copiosissima, e Alsine austriaca, di gran lunga meno frequente; ma dell'Arenaria striata del Viaggio non si fa cenno alcuno nella Flora. La Arenaria striata della Flora II, p. 50, stante il sinonimo e la figura citata da Villars, A. laricifolia Vill. hist. pl. Dauph III, p. 629, tab. 47, spetterebbe ad Alsine laricifolia Crantz: ma d'altra parte il sinonimo e la figura dell'Allioni, Arenaria striata All. fl. ped. II, p. 113, tab. 24, fig. 4, sono da riferirsi ad Alsine verna. Per queste ragioni, è da ritenersi che Arenaria ciliata Poll. esprima una forma di Alsine verna Bartl.↑ Sect. 2. Cherleria - A. Cherlerii(1) Fenzl. - Cherleria sedoides var. α Koch. pag. 136 Vol. 2°
efficiat (Segu. l. c.)". - E così sul monte Baldo (Segu., Poll., Rarb., Mang.!, Car, Leybold ecc.) in Costabella, Coal santo, Monmaor, valli delle pietre, degli ossi ecc.; sui Lessini nel monte Tomba (m. 1800)!, sopra Velo e Campofontana (A. Mass.!), cima Malera!; nei monti Posta, Campobrun, Zeola ecc.! - Luglio-settembre: perenne.↑ Sagina L. Sect. 1. Saginella. - S. procumbens L., Poll. fl. ver. var. α. - Alsine pusilla, graminea, flore tetrapetalo Segu. pl. ver. I, p. 421, cum ic. tab. V, fig. 3 - Variat: S. apetala L.; Ard. spec. alt. p. 22, cum ic. tab. 8, fig. 1; Poll. - Variat: pag. 137 Vol. 2°
e così per le vie e le piazze della città di Verona ! (e Rigo), e segnatamente fra le fessure dei gradini dell'Anfiteatro e sui muri dell'Anfiteatro e sui muri del Teatro Romano!; in Campomarzo!; fuori Porta Nuova!; nella Valdonega! ecc.; nella valle di Caprino alle falde del monte Baldo! ecc.; sui Lessini ai Trachi presso la osteria (m. 1400)!. - Fiorisce da aprile a settembre dipendentemente dalla altitudine: annua. - Nell'Erbario Polliniano assieme ad esemplari oppartenenti a S. procumbens, se ne trovano alcuni spettanti a S. apetala e raccolti dallo stesso Pollini per le vie della città di Verona!.↑ S. ciliata(1) Fries. - S. depressa F. Schultz; S. patula Iord.
- Luoghi sabbiosi nei dintorni di Verono, p. e. in Campomarzo lungo l'Adige, ed a destra del fiume a S. Pancrazio!; presso Valeggio!: il signor Gregorio Rigo la ha raccolta nella valle di Caprino presso Affi e nei colli Benacesi! - Fiorisce nella epoca stessa
della specie precedente alla quale si trova qualche volta frammista: annua.↑ Sect. 2. Spergella. - S. Linnaei(1) Presl. - S. saxatilis
Wimm.; Spergula saginoides L. ; Poll. hort. et provin. Veron. pl. nov. vel min. cogn. p. 12, viag. ecc. p. 108,
fl. ver. II, p. 75 cum ic. tub. 1, fig. 2. - Variat: pag. 138 Vol. 2°
Saranno da ricercarsi presso di noi S. subulata Wimm., e S. glabra Koch.↑ Sprergula L. - S. arvensis L., Poll. - Nei campi e luoghi coltivati: a Riva sul Benaco (Rigo), sul monte Baldo. (A. Mass. senza indicazione il luogo!), presso Bolca! (e C. Mass.!): nel Veronese non è specie volgare, in questa vece cresce copiosamnte nelle vicinanze di Recoaro! (e Poll.), e per conseguenza quasi al confine del Veroneae col Vicentino. - Giugno-ottobre: annua.
FAMILIA XXX. - PORTULACACEAE.
Portulaca L. - P. oleracea L., Poll. var. α. - P. angustifolia sine sylvestris Segu. - Porcellana, Sportelacchia. - Porcellana, Porcellana selvatica, Porzelana. - Variat: Montia L. - M. fontana L., Poll. fl. ver. var. α. - M. minor Gm. - È indicata da Pollini: nei Luoghi umidi e paludosi del Veronese, e nelle risaie presso Arcole, Bovolone, Vigasio: però la pianta che nell'Erbario Polliniano porta la scheda Montia fontana non pag. 139 Vol. 2°
corrisponde certamente a quest'ultima. È pianta da ricercarsi presso di noi unitamente alla congenere M. rivularis Gm.↑
FAMILIA XXXI. - PARONYCHIACEAE.
Tribus 1. - Illecebreae.
Herniaria L. - H. glabra L., Segu., Poll. - Millegrana Calc.; Poligono del Matthioli, da alcuni chiamato Herniaria Pona. - Variat: H. hirsuta L., Segu., Poll. - Variat: pag. 140 Vol. 2°
La var. β cresce in società con la specie. - Maggio-luglio: perenne suffruticosa.↑
Tribus 2. - Sclerantheae.
Scleranthus L. S. annuus L., Poll. - Knavel folio et flore viridi et K. gramineo folio erectum Segu. -
Tribus 3. - Polycarpeae.
Polycarpon Loeffl. in L. P. tetraphyllum L., Poll. - Herniaria Alsines folio Segu. - Frequente e qualche volta gregario, lungo le strade, nelle macerie, nei luoghi aridi, nelle sabbie. e nei luoghi coltivati, presso le abitazioni della pianura e della collina: e così nei dintorni tutti di Verona e nella città per le vie, nelle piazze ecc.! e nei colli interni presso la Fontana del ferro (Segu.); nella collina di Montorio ad Olivè ed alla Pezza!; nella Valpantena !; al lago di Garda a Lazise (Font. ecc.). - Estate-autunno: annuo. pag. 141 Vol. 2°
rappresentata nella Flora della nostra regione, mancando in essa i generi Corrigiola L., Illecebrum L., Pteranthus Fosck., Telephium L., Loeflingia L. Ortegia L.: veramente il Pona (M. B. p. 210) indica nella Prà di Malcesine in monte Baldo (m. 1699) la Iuncaria salmaticensis del Clusio corrispondente ad Ortegia hispanica L.: ma questa stazione, per la sua altitudine, sembra poco confacente a questa pianta: ed il Poll. (fl. ver. I, p. 51) sospetta che il Pona abbia preso per Iuncaria salmantica, una qualche varietà di Asperula cynanchica. Ad ogni modo O. hispanica oggidì non cresce certamente, né sul monte Baldo, né in qualsiasi altro punto della nostra Provincia, come del resto non è stata più ritrovata a Giaveno nel Piemonte, unica stazione italiana nella quale Allioni, Molineri, Balbis raccolsero questa pianta.↑
FAMILIA XXXII. - TAMARICACEAE.
Tamarix L. T. gallica L. - Tamerice, Bruca. - Frutice od albarello coltivato negli orti quale pianta ornamentale: accidentalmente nelle sabbie lungo l'Adige sotto al muro lungo presso a S. Michele, certamente ivi abbandonato dal fiume in seguito a piena!. - Aprile-maggio.↑ Myricaria Desv. M. germanica Desv. - Tamarix germanica L., Poll.; Tamariscus germanica Segu. - Tamarice. - Tamariso (Segu.), Tamarisa. - Variat: pag. 142 Vol. 2°
(e Rigo, Vittorio Pellegrini); a Verona copiosissima, al Pestrino, in Campomarzo, sotto al muro lungo presso S. Michele, presso al passo volante di S. Giovanni Lupatoto, a Zevio e così di seguito lungo tutto il corso del fiume: cresce pure sotto al monte Moscal nella Valsorda verso il lago di Garda! (e V. Pellegrini !). La var. β è una forma estiva ed autunnale che si incontra qua e là, ma raramente: e così nella Valsorda ed in Campomarzo di Verona!. - Frutice o suffrutice: fiorisce di norma da aprile a giugno; fruttifica nell'estate.
FAMILIA XXXIII. - ELATINACEAE.
Elatine L. E. hexandra Dc., Poll. -
Rara: nelle risaie presso Vigasio. (Poll., A. Mass. !), e sul monte Baldo in una piccola palude nella valle Basiana!, in società con Peplis Portula L. e Callitriche verna Kütz. var. alpina ! - Luglio-settembre: annua.
FAMILIA XXXIV. - HYPERICACEAE.
Hypericum L. - Sect. 1. Eremanthe Spach. - H. calycinum. - Pianta orientale coltivata nei giardini: si trova inselvatichita presso Garda sul Benaco (Rigo!) e sulla collina veronese!. - Estate-autunno: perenne.↑ Sect. 2. Androseanum Adans. - H. Androseanum L., Poll., Bertol. - Androseanum officinale All.; Climeno di Plinio Pona; Androseanum maximum pag. 143 Vol. 2°
frutescens Segu. - Ciciliana. - Androsemo. - Vive nei boschi e luoghi selvatici della zona collina e montana; però non può dirsi pianta comune: e così presso Montorio alle Ferrazze! (e Segu., A. Mang.!): nella Valpantena presso Grezzana (Segu., Poll.) e singolarmente nel vaio del Paradiso !; nella valle d'Illasi in diversi luoghi, ai Finetti presso Tregnago, a Figarolo, Cellore! (e Segu., Poll., A. et C. Mass !); nella valle dell'Alpone a S. Giovanni Ilarione al confine del Veronese col Vicentino!; sul monte Baldo presso la Corona (Pona, Poll.). - Fiorisce da giugno ad agosto, e fruttifica immediatamente dopo: suffrutice.↑ H. hircinum L. - Ruta Caprina. - È qualche volta coltivato nei giardini. Sect. 3. Euhypericum Boiss. - H. perforatum L., Poll. fl. ver. var. α - Hyperico Calc.; - H. vulgare Segu. - Caccia diavoli, Perforata, Erba della Madonna.* - Variat: pag. 144 Vol. 2°
dell'Iperico lasciati per alcuni giorni in infusione nell'olio d'oliva, somministrano un farmaco efficacissimo per le ferite e singolarmente per le scottature.↑ H. quadrangulum(1) L. - H. dubium Poll. -
Nei pascoli, nelle rupi e nei luoghi selvatici delle zone montana, subalpina ed alpina: e così sul monte Baldo nella Valfredda!, ai Zocchi (Poll.), ai palloni di Noveza! ecc.; e sui Lessini al Corno d'Aquilio!, nelle cime Galbana e Malera! ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ H. tetrapterum Fries. - H. quadrangulare Poll.; H. quadrangulum Poll. viag.; H. acutum Moench.; Asciro del Mattioli Calc., Pona; H. Ascyrum dictum caule quadrangulo Segu. - Comune presso le siepi, nei fossati, nei prati umidi e torbosi della pianura e della zona collina: in Campomarzo di Verona! (e Poll.) e nel Basso Acquar !; tra Montorio e S. Michele (Segu.); al lago di Garda a Lazise (Fontana); nella valle di Caprino! (e Pona); nella val d'Adige presso Incanale!; nell'antico cimitero di Tregnago (A. Mass.!) ecc. - Giugno-ottobre: perenne. - Con ogni probabilità si potrà rinvenire nel Veronese H. Desetangsii Lamotte.↑ H. humifusum L., Poll. viag. - H. perforatum var. β Poll. - Raro: cresce in luoghi sassosi e nei pascoli aridi e secchi: alle sponde del Benaco presso Garda (Poll. !, A. Mass.!);. sul colle delle Ungherine presso Calserega!, in Verona sul ciglio dell'Arena !; fuori Porta Nuova presso al Poligono!, accidentalmente nelle sahbie depositate dall'Adige !, ed altrove nell'Agro veronese (Poll. ex Bertol.). - Estate-autunno: perenne. - Presso Verona, e precisamente al Poligono, è stato raccolto un piccolo esemplare di un Hypericum che, per confronto fatto, l'assomiglia assai ad H. australe Ten.↑ H. hirsutum L., Poll. - H. villosum erectum, caule rotundo Segu. excl. syn. Calc. et Pon.- Non comune pag. 145 Vol. 2°
nei luoghi selvatici, nelle macchie ecc.: nel monte Baldo al prato di Brentonico, nella selva di Avio, alla Corona, presso la Ferrara (Poll.); nella valle di Caprino (Poll.; nel monte Tondo!; presso S. Anna d'Alfaedo a Vaona!; a Selva di Progno ecc. - Estate-autunno.↑ H. montanum L., Poll. - Androsemo del Mattioli Calc., Pona; H. elegantissimum non ramosum folio lato Segu. - Comune nei luoghi selvatici, nelle macchie ecc. per tutta la Provincia dalla pianura veronese alla zona subalpina in tutti i monti e colli! (e Calc., Pona, Segu., Poll., Fontana, Naccari. A. Mass.! ecc.), ed anche nelle vicinanze di Verona al Pestrino!, e nella città stessa fra le macerie appena fuori Porta Nuova! - Giugno-ottobre: perenne.↑ H. Richeri Vill.? - A questa specie, dubitativamente però sino ad esame definitivo, si riferiscono esemplari raccolti sui Lessini presso S. Anna d'Alfaedo, Chiesanuova e Trachi. H. Coris L., Poll. - Cori legitimo di Dioscoride Pona, M. B. p. 98, cum ic. - Raro: cresce in luoghi sassosi e selvatici. Il Calzolari (Viag. di M. B. p. 14) lo indica sul monte Baldo in Valvacara e nello monte fu scoperto da G. Rigo! presso all'Eremo dei ss. Benigno e Caro (m. 834); cresce pure sul monte Brione sopra Riva: sui monti Lessini vive lungo il sentiero che da Roccapia conduce al così detto Buso del Gatto sopra Peri! - Il Cori legitimo di Dioscoride è indicato da Pona copioso ne' colli
fecondi, ma dal contesto non risulta voglia parlare di pianta veronese, ma piuttosto di pianta vivente nei famosi giardini Nichesola a Pontone sull'Adige. - Estate-autunno: suffrutice. pag. 146 Vol. 2°
FAMILIA XXXV. - TILIACEAE.
Tilia L. T. platyphylla Scop., Poll. T. grandifolia Ehrh.; T. maximo folio Segu. - Tiglio. - Teglia, Teion, Zampogne (Monti?). - Nei boschi; non comune: presso Verona alle sponde d'Adige presso S. Vito del Mantico!; nel monte Baldo lungo la salita da Brentino alla Corona! (e Poll.), presso la Ferrara! (e Poll.), nella Selva di Avio (Poll.); nella val d'Adige alle falde di monte Pastello!, e su per i Lessini ad Erbezzo!, a Chiesanuova!, ai Trachi!, presso Campofontana (Segu.). - Fiorisce in giugno; matura i frutti in luglio ed agosto. Albero dal portamento e dalla chioma maestosa.↑ T. parviflora Ehrh. - T. microphylla Poll.; T. ulmifolia Scop.; Tilia Calc.; T. foemina folio minore Segu. - Tiglio, Tiglio selvatico. - Tiglia, Tilia, Teia, Teio, Teion (Monti ?). - Luoghi boschivi e selvatici nella zona montana dalla quale scende nella collina; più comune e più sparso del precedente, Sul monte Baldo alla Corona !, presso la Ferrara! ecc.; sui Lessini a Velo (A. Mass. !), Chiesanuova (Poll.), Cerro!, al piede di S. Viola a Casale di sotto! e più al basso nel vaio di Squaranto!. - Fiorisce in giugno e luglio; i frutti sono maturi in agosto e settembre: albero più o meno elevato, qualche volta alberello, frutice nei cedui. T. intermedia Heyn. - Rinvenuto per la prima volta (Settembre 1899) sui monti Lessini in un bosco presso pag. 147 Vol. 2°
Cerro veronese!; probabilmente crescerà anche in altri punti dei monti veronesi.
FAMILIA XXXVI. - MALVACEAE.
Malva L. - Sect. 1. Bismalva Medikus. - M. Alcea L., Poll. var. α. - Alcea volgare Pona; Alcea vulgaris major flore ex rubro roseo Segu. - Frequente nei luoghi selvatici e boschivi, negli argini, nelle macchie ecc. dalla alta pianura alla zona montana per tutta la Provincia (Pona, Segu., Romano, Poll. ecc.), di preferenza nelle stazioni apriche: e così nelle vicinanze di Verona nella Valdonega !, nel vaio Borago ecc. presso Avesa !, a Montorio ! ecc., ad Illasi e Colognola (Segu.) e presso Tregnago a Cogolo (A. Mass.!), nella valle dell'Alpone a Vestena (A. Mass.!), alla Chiusa nella val d'Adige e sul Pastello!, nella valle di Caprino !, ai Masi sul monte Baldo! ecc. - Estate-autunno: perenne. - Il Pona e Seguier nelle loro Alcea volgare e Alcea vulgaris comprendono evidentemente tanto la vera M. Alcea quanto la specie seguente.↑ M. Morenii(1) Poll.! hort. et provinc. veron. etc. viagg. ecc., fl. ver. II, p. 437 cum ic. tab. III, fig. 6 (optimal), non Rchb. nec Willk. et Lge. nec Cout. et auct. nonnul. - M. fastigiata Cav., Rouy et Foucaud; M. Alcea var. fastigiata Koch. (Conf. Rouy et Foucaud fl. de Fr. IV, p. 27 in nota): Alcea procerior magno flore Segu. - Sottospecie elegantissima della M. Alcea L. sens. amp., la quale si incontra frequentissima pag. 148 Vol. 2°
al margine dei campi, lungo le strade, nei luoghi selvatici ecc. delle zone collina e montana. E così a Vestena nell'alta valle dell'Alpone! (e A. Mass. !, nella valle d'Illasi a Tregnago!, a Cogolo (Segu.), nella Valpantena al ponte di Veia !, nel monte Pastello in diversi punti ma specialmente a Molane ove è copiosissima! (e A. Mang.!), in val d'Adige alle falde di monte Baldo dalla Prerarola a Brentino, Rivalta, Belluno veronese! (e Poll.), e sul monte stesso a Brentonico (Poll.; Gelmi), a Chizzola ed Ala, (Gelmi), ai Masi, in Pravazar! (e Poll.), presso la Ferrara! ecc., nella valle di Caprino! ecc. _ Maggio-settembre: perenne.↑ M. italica Poll. hort. et prov. veron. pl. nov. ecc. p. 17; Rouy et Foucaud fl. de Fr. IV, p. 28. - M. Alcea β M. italica Poll. fl. ver. II, p. 438: M. Alcea var. multidentata Koch; M. Morenii Rchb. icon. germ., Willk. et Lge., Cout., non Poll. - Anche M. italica è sottospecie di M. Alcea, e cresce frequentemente in società con essa e con M. Morenii !; il Pollini la raccolse nella pianura veronese; A. Massalongo presso Tregnago e Roncà!. - Maggio-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Fasciculatae Dc. - M. silvestris L., Poll. - Malva vulgaris flore majore, folio sinuato Segu. - Malva. - Malva, Malve, Malva selvatica. - Variat: M. nicaeensis All. - Si incontra qualche volta nei campi e lungo le vie; Gregorio Rigo la ha scoperta per il primo nel Veronese presso Villafranca. - Estate-autunno: annua ?↑ pag. 149 Vol. 2°
M. rotundifolia L., Poll. - M. vulgaris flore minore, folio rotundo Segu. - Malva, Malve, - Comune nei luoghi incolti, nelle macerie, presso i muri e le siepi: per tutta la Provincia dalla, bassa pianura alla zona montana elevata; e così p. e. alle sponde del Tartaro!, nella città di Verona!, sul monte Baldo ai Crosati (m. 903)!. - Estate-autunno: annua. - Le foglie ed i fiori delle M. sylvestris e M. parvifolia seccati sono adoperati nella preparazione di decotti e di diversi farmaci: gli erbaioli annualmente ne raccolgono una grande quantità che smerciano alle farmacie: le donne di campagna vendono sui mercati la pianta fresca.↑ M. borealis W. - Fu raccolta dall'arciprete Francesco Masè, al confine della Provincia di Verona con quella di Mantova, presso Casteldario! - Estate-antunno: annua.↑ Althea L. Sect, 1. Althaeastrum Dc. - A. officinalis L., Poll. excl. var. α. - Altea Calc.; A. Dioscoris et Plinii Segu. - Altea, Buonvisco, Bismalva. - Altea, Malva vis-cio, Malvavisco, Malvis-cio. - "Variat floribus incarnatis vel albidis". - Nei luoghi umidi, nei prati, alle sponde dei fossati, e nelle siepi. pag. 150 Vol. 2°
A. taurinensis(1) Dc. - A. officinalis Poll. var. β A. laciniato folio; A. profunde sive dentato folio Segu. . Assieme alla specie precedente della quale però è di gran lunga meno frequente (Poll.): è stata primieramente scoperta da Seguier nella pianura veronese, prope laudatam Pindemontiorum villam secus rivulos (pl. ver. III, p. 95), e si trova in tutte le Valli veronesi del Tartaro! ecc., a Legnago (Rocchetti !), Vigasio! ecc.: A. Manganotti la ha raccolta nella valle dell'Alpone presso Monteforte. - Fiorisce riella stessa epoca della specie precedente della quale da tal uni è considerata quale varietà.↑ A. cannabina L., Poll.- Alcaea cannabina Segu. - Malvacanapina. - Malva salvega*. - Comune nei luoghi incolti e presso le siepi della intera Provincia dal piano alla zona montana (Segu., Poll., Rainer, Mang. ecc.): e così in Campomarzo di Verona!, nella valle di Montorio!, all'ingresso di Valpantena appena fuori Porta Vescovo (m. 58) e presso Poiano, Quinto ecc.!; nella pianura a Bonferraro; alle sponde del Benaco a Lazise (Fontana), presso Marniga!; nella valle di Caprino!; nel vaio di Squaranto ed a Roverè di Velo!; nel monte Bolca a Vestena (m. 510, A. Mass. !) ecc. - Estate-autunno: perenne.↑ A. narbonensis(1) Pourr. - Si trova nelle stazioni stesse nelle quali cresce la specie precedente della quale è considerata come una varietà: e così presso il Castello di Montorio !, presso Verona nella Valdonega !, a Romagnano sopra Grezzana e nel monte Gazo! ecc. - Estate-autunno.↑ A. hirsuta L., Poll. - Alcea hirsuta Segu. - Non comune; nei campi, nei vigneti, lungo le strade: presso Verona (Rainer, in Bertol.); a Vestena nel monte Bolca (A., Mass. !); Di Castelvero (A. Mass. !); nella valle d'Illasi a Tregnago, ai Finetti e nel monte Belocca. (A. Mass.); presso Grezzana nella pag. 151 Vol. 2°
Valpantena (Segu.); a Caprino veronese (Segu.), e su per il monte Baldo in Piore!, a Vezzane!, presso Spiazzi! e nella valle di Brentino (Poll.). - Luglio-settembre: annua.↑ Sect. 2. Alcea Dc. - A. rosea Cav., Poll. - Malva-rosea, Malvone, Rosoni, Malva-rosa semplice doppia, bianca, rossa, carnicina, pavonazza, gialla,
brizzolata. - Rose marine semplici, doppie ecc. - "Variat floribus roseis, incarnatis, albis, atrupurpureis, luteis, variegatis, et A. pallida(1) W. et K., Poll. - Rara nella regione: forse inselvatichita ed oramai naturalizzata porta il nome vernacolo di Rosa marina come la specie precedente. Cresce in Verona sugli spalti di Castel S. Felice!; nella Valdonega!; nel Castel di Montorio - la stazione classica di Ciro Pollini - e sotto a questo nella villa dell'avvocato Luigi Gemma ove è copiosa!; alle falde dei Lessini a Badia Calavena!, e del monte
Baldo presso Caprino a Gaun e Caiar !. - estate-autunno: annua e bienne.↑ pag. 152 Vol. 2°
Hibiscus L. - H. roseus(1) Thore. - Nella infima pianura lungo il corso del Tartaro (Masè). - Estate: perenne. - Da ricercarsi H. pentacarpus L.↑ H. syriacus L., Poll. - Ibisco. Ibisco, Altea. - "Variat flore semplici et duplici, corollisque purpurascentibus, roseis, albis". - Originario di levante, e coltivato per far siepi, si incontra oramai ovunque quasi fatto selvatico: e così p. e. a Verona in Campomarzo !, Campagnola ! e fuori Porta S. Giorgio andando verso il tiro a segno!; a Peschiera!; nella Valpantena!; in valle di Caprino fra Boi e Pesina! ecc. - Estate-autunno. Frutice (Althaea frutex Hortul.) o alberello.↑ H. trionum L., Poll. - Hipecoum Calc.; Alcea de' Veneziani appresso il Trago Pona; Ketmia vesicaria vulgaris Segu. - Copiosissimo nei campi fra le biade nei luoghi coltivati, e qualche volta nei pascoli, per tutta la Provincia dalla bassa pianura alla zona montana: e così al margine delle risaie e nei campi in tutto il basso Veronese! (e Poll.); nell'Alto Agro veronese a Bussolengo, Villafranca ecc.! (e Calc.) e nei dintorni di Verona in Campomarzo!, nella collina in Valdonega!, alle torri Massimiliane! ecc.; fra le messi nelle valli Tramigna, Illasi, Valpantena, Valpolicella!; sopra Romagnano, di Grezzana a Lotrago, Spredino, Prè dell'acqua (m. 500); nella val d'Adige alla Chiusa (Pona) ed altrove!; a Peschiera!, Pacengo!, Lazise (Fontana) ecc.; in tutta la valle di Caprino dalla quale sale su per i monti Creta e Gazo sino a raggiungere quasi la sella dei Lumini a Fontinerbole ! (m. 1000). - Estate-autunno: annuo.↑ Sida L. - S. Abutilon(1) L., Poll. - Abutilon Avicennae Gärtn.: Abutilon Calc. ?; Althea lutea, ovvero Ibisco di Theofrasto presso il Lobelio,overo Abutilo d'Avicenna secondo altri Pona; Abutilon Segu. - Abutilo, Cencio molle. - Al margine dei campi e presso i muri nella pag. 153 Vol. 2°
bassa oianura veronese ma meno frequente di una volta: e così a Sanguinetto e Nogara (Segu.); Isola della Scala, Villimpenta, Bovolone ecc. (Poll.); nelle valli del Tartaro!; al lago di Garda a Lazise (Fontana); presso Verona ad Avesa (A. Mang.!) ecc. La pianta del Pona era coltivata nei famosi giardini Nichesola a Ponton: Calceolari poi mette il suo Abutilon sul monte Baldo in Ime e Basiana? - Luglio-agosto: annuo.↑ Gossipium herbaceum L. - Cotone, Bambagia. - Coton. - "Dum praeteritis annis ob bellum peregrinae mercaturae detienebantur, in agris veronensibus tum hoc Gossypium tum aliae species herbaceae excolebantur; easque ipse excolui in Horto Botanico veronensi" (Poll. fl. ver. II, p. 434, a. 1882). - Tentativi di coltivazione del Cotone sono stati fatti ripetutamente in Provincia ma sempre con risultato negativo.
FAMILIA XXXVII. - GERANIACEAE.
Tribus 1. - Geranieae.
Geranium L'Herit., L. ex parte. - Sect. 1. Unguiculata Boiss. - G. macrorhizum(1) L., Poll. - G. batrachioides odoratum Segu. - Geranio de montagna. - pag. 154 Vol. 2°
l'occidentale in Valvaccara (Martini in op. ined. M. B. nat. flg. II, p. 34, f. 30), ai Piombi sopra Malcesine (m. 1158, Poll.), nella valle dei Molini sopra Cassone! e più in alto pressso al Fichet lungo la strada che conduce all'Eremo dei ss. Benigno e Caro (m. 600-800)!, nella valle delle Buse (e Mang.!), al Mandrian !, ecc. (m. 2184). Erborizzando per la Valpantena al D.r Caro Massalongo, venne dato di raccogliere esemplari di G. macrorhizum in una macchia, nella quale vive gregario!, ad Orè presso Cologne (m. 220); e non poca fu la sua meraviglia e sospettò si trattasse di pianta importata, né male si appose; perchè il Seguier (pl. ver. I, p. 468) scrive: "Haud longe a Gretiana vico, et in loco quem Cologna (Cologne) dicunt hojusce (idest G. macrorhizi) reperiuntur stirpes quaedam ab amicissimo viro Jacobo Spada Gretianae Archipresbytero, dum illic vitam degebat, satae, quae deiude spontaneae factae sunt": le piante pertanto raccolte sono le dirette discendenti di quelle ivi piantate dall'autore della dissertazione De marinis exuvis in lapidem conversis circa un secolo e mezzo fa. - Giugno-ottobre dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ Sect. 2. Subacaulia Boiss. - G. argenteum L., Poll. - Geranio argenteo Calc.; Geranio alpino Pona M. B. p. 201 cum ic.; G.argenteum alpinum longius radicatum Segu. pl. ver. I, p. 471 cum ic. tab. X; G. argenteum montis Baldi J. Bauh. hist. pl. III, p. 474 cum ic. - Nelle rupi e nei pascoli rocciosi elevatissimi del monte Baldo (Pona, Segu., Poll., A. Mass.!, Mang.!, Rigo!, Gelmi, Precht, Perini, Rainer): e quindi cresce copiosissimo in Costabella!, Coal santo !, Mon maor !, val degli ossi ! ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 3. Batrachia Boiss. - G. pratense L., Poll. - G. con pag. 155 Vol. 2°
aspetto di Ranuncolo del Dodoneo Pona; G. batrachioides, Gratia Dei Germanorum Segu. - Ama i prati e luoghi selvatici montani e subalpini del monte Baldo, se vogliasi prestar fede ai Botanici che trattarono di piante veronesi: infatti Pona lo indica in valle dell'Artillon; - mihi tamen invisum, scrive, Seguier - ed in quella di Caprino (?); Martini in Valvaccara - ma la figura disegnata dall'autore, (M. B. figurati III, p. 34, fig. 30), non pare corrisponda; Pollini in Ortigara, Zocchi, Tredespin, la Ferrara, Valtredda, Noveza. Nasce però il sospetto che gli autori non nominati nelle località citate abbiano visto una qualche altra pianta, forse la specie seguente - Giugno-luglio: perenne.↑ G. silvaticum L., Poll. - Cresce in luoghi boschivi e selvatici dalla zona montana alla alpina: e così nel monte Baldo, alla Ferrara! (m. 856 e Barbieri), in Basiana (m. 1077 Mang. !), nella Valfredda!, Noveza !, Artillon !, Coal santo! (m. 2074) ecc. sul versante orientale, e sull'occidentale in Valvaccara !, val delle pietre! ecc. e quindi in molte delle località indicate per G. pratense; sui Lessini nella Podesteria !, al Vallone !, nella bocca di Malera !, a Revolto! ecc. - Giugno-agosto: perenne.↑ G. phaeum L., Poll. - Geranio fosco del Clusio Pona; G. phaeum sive fuscum, petalis rectis seu planis Segu. - Variat: pag. 156 Vol. 2°
Illasi!, al Cerro e presso S. Anna d'Alfaedo!, nel monte Zeola ed alle Fraselle! ecc. - Giugno-settembre: perenne. - Sopra questa specie di Geranium e singolarmente sulla var. lividum raccolta sul monte Baldo nei pascoli di Pravazar, e nella valle delle pietre (Cesati) conf. A. Terracciano: Specie rare o critiche di Geranii italiani in Malpighia, anno IV, fasc. V-VI, p. 193.↑ G. nodosum L., Poll. - Luoghi selvatici della zona collina e montana, raramente nella subalpina; è poco frequente nel monte Baldo ove è stato rinvenuto da Seguier nella selva di Avio, copiosissimo invece in tutta la catena dei Lessini: e così nella Valpantena ai Sarmazi presso Grezzana; al ponte di Veja; nel vaio della Pernise, dell'Anguilla (e Mang.!), delFalcone ecc.; al Corno Mozzo (m. 1536); nel vaio di Squaranto!: nella valle d'Illasi ai Rugoloti !, nel vaio del Gambero !, a Saline e Badia Calavena (A. Mass.!); nel monte Bolca (A. Mass!) e nella valle d'Alpone! ecc. - Maggio-settembre dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ G. sanguineum L., Poll. - G. sanguineum maximo flore Segu. - Sanguinaria. Geranio selvego. - "Variat floribus roseis vel violaceis et Sect. 4. Batrachioidea Koch. - G. pyrenaicum L. - Rarissimo nel monte Baldo nei pascoli alle Acque negre (m. 1900) presso al baito ! ed al Sassetto!. - Estate: perenne.↑ pag. 157 Vol. 2°
Sect. 5. Colombina Koch. - G. colombinum L., Poll. - G. colombinum dissectis foliis, pediculis florum longissimis Segu. - Var. β albiflorum. - Comune nelle siepi, nei luoghi sassosi, nei siti selvatici della intera Provincia, dalla pianura alla zona montana in tutti i monti: e così p. e. al Bosco mantico!, a Pazzon!, a piè del monte Baldo!, sul monte Pastello!, nella valle d'Illasi sul monte Precastio!, - La var. β in luoghi sassosi a Cà del Bovo !. - Dalla primavera all'estate: annuo.↑ G. dissectum L., Poll. - Sparso qua e là per la Provincia, e per lo più gregario, al margine dei campi, lungo le vie, nelle siepi, di preferenza nei luoghi umidi: nella bassa pianura veronese a Villimpenta (Poll.), Vigasio!: presso Verona nelle bassure sotto Porta Palio! (e Poll.) e fuori Porta S. Zeno presso l'antico cimitero!; a Montorio!; nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.!); al lago di Garda a Riva (Gelmi), Peschiera! ecc.; né manca da ultimo nelle zone alquanto elevate trovandosi nei Lessini nel monte Zovo!, a S. Vitale di Velo (m. 932 Poll.). - Primavera-estate: annuo.↑ G. rotundifolium L., Poll. var. α - Geranio malvaceo dei moderni Pona; G. folio Malvae rotundo. - Variat: pag. 158 Vol. 2°
Valpolicella! nella Valpantena presso Grezzana!, nel vaio di Squaranto! ecc.; né disdegna le stazioni elevate crescendo sul monte Baldo presso la Ferrara ed altrove (Poll.): il Pona pone il suo Geranio malvaceo all'Artillon e contemporaneamente lo indica ai piedi del Caste S. Felice in Verona, ove effettivamente cresce, ma un tale dislivello (m. 1748) sembra poco confacente a questa pianta, come pure è da ritenersi, per uguale ragione, non adatta la stazione che segna per essa sul monte Baldo il Pollini, nei pascoli e selve dei Zocchi, Tredespin, Colma e Prà di Malcesine (m. 1400-1600). - Aprile-agosto: annuo.↑ G. pusillum L., Poll. - Siepi e luoghi erbosi dal piano alla zona montana per tutta la Provincia: presso Verona e nella città stessa!; nella Valdonega!; in Valpantena presso Grezzana!; sul monte Pastello! e monte Masua di Cerna!, e ad altitudine ancor maggiore a Roccapia ! (m. 1229); nele colline di Pastrengo!; nei colli Benacensi (Rigo!); nella valle di Caprino e più in alto a Pazzon!, Ferrara di monte Baldo ecc.! - Aprile-agosto: annuo.↑ G. molle L., Poll. - G. colombinum minus, majore flore et foliis florum bifidis Segu. - Piè di gallo. - "Variat floribus purpureis, rarissime albis G. columbinum villosum, petalis bifidis albis Segu.) et, G. lucidum L., Poll. - G. lucidum saxatile Segu. - Vive in luoghi umidi e sassosi e selvatici; è frequente sui pag. 159 Vol. 2°
monti Lessini, e così nella Valpantena presso Grezzana (Segu., Poll.), Lugo (Poll.) ed oltrepassata la borgata detta i Belori nel vaio dell'Anguilla !, in quella del Falcone !, nella val Marchiora !, al Corno d'Aquilio (m. 1546)!, Chiesanuova!, le Scandole (Poll.) ecc.: nella valle d'Illasi a Centro (A. Mass.), e sulle alpi che la separano dal vicentino alle Frasele ! (e A. Mass.!); sul monte Baldo nelle valli di S. Zeno, del Trovai, delle pietre (e Rigo). - Maggio-settembre: annuo.↑ G. divaricatum Ehrh. - Rarissimo sul monte Baldo, scopertovi dal Barbieri (ap. Bertol. fl. it. 7, p. 218): ma fino ad oggi non fu dato di ritrovarlo.↑ G. Robertianum L., Poll. var. α - G. Robertianum primum Segu. - Erba roberta - "Stirps polymorpha: variat, a) petalis integris, b) petalis crenatis (sub-var. crenatum Rouy et Foucaud), c) petalis purpureis vel purpurascentibus concoloribus, purpureis ex albo lineolatis, albis vel albidis, d) crassicaule Rouy et Foucaud, e) rubricaule Hornem. - G. Robertianum primum rubens Segu. - demum Erodium(1) L'Herit. - Sect. 1. Pinnatisecta. - E. cicutarium L'Herit. - Geranium cicutarium L., Poll.; G. cicutae folio minus et supinum Segu. - Cicutaria, Ucioni. - Variat: pag. 160 Vol. 2°
pimpinellaefolium Dc. - Subvar. a) triviale (Jord.). Forma typica. - acaule Rouy et Foucaud. - E. cicutarium var. praecox Dc. prodr. excl. syn. Cavan. - c) pumilum. Caule simplicissimo, annuo!; tota planta vix bipollicaris. - d) subalbidum (Jord.). - e) commixtum (Jord.). - f) hirsutum (Jord.).: in planta nostra flores albi. E. moschatum L'Herit. Geranium moschatum L., Poll.; G. cicutae e folio moschatum Segu. pl. ver. I, p. 473. - "Tota herba, Moschum rédolens, interdum omni odore Moschi privatur, et tunc vocatur G. cicutae folio inodorum Segu. l. c." - Coltivato nei giardini, fu rinvenuto da Seguier e Pollini, quasi spontaneo, nei fossi e per le vie di Verona, ove ai giorni nostri non è stato ritrovato: or sono pochi anni cresceva quasi fatto selvatico a Costermano nel cortile del Farmacista Pietro Fontana!; quivi è pure stato raccolto dal Reverendo D. Pietro Porta e da Gregorio Rigo. - Da maggio a tutta estate: annuo.↑ E. ciconium W. - Geranium ciconium L., Poll. - G. cicutae folio, acu longissimo Segu. - Gruaria, Rostro di cicogna. - Ucioni da testa, Rase*. - Variat: pag. 161 Vol. 2°
Verona, in tutti i fossi di cinta, in Campomarzo ecc. e nella collina alla Valdonega, S. Leonardo ecc.!: la var. β fra le fessure dei muri delle fortificazioni e negli argini lungo l'Adige in Campomarzo! Marzo-giugno: annuo.↑ Sect. 2. Lobata E. malacoides W. - Geranium malacoides L., Poll.; G. folio Altheae Segu. - Raro: in luoghi erbosi nel fosso che circonda le mura di Verona a sinistra uscendo da Porta Vittoria (Segu., Moreni, Poll., Tonini!, Mang.! ecc.) ove cresceva ancora or sono pochi anni!; oggidì sembra scomparso da questa stazione in seguito a movimenti di terra ivi avvenuti: A. Massalongo lo ha raccolto nella valle d'Illasi presso Tregnago! - Primavera: annuo (e bienne?).
Tribus 2. - Balsaminea.
Impatiens L. - I. Noli-tangere L., Poll. - Noli me tangere Calc.; Impaziente erba del Dodoneo Pona; Balsamina lutea seu Noli me tangere Segu. - Noli-tangere. - Sensitiva. - "Praeter typicam duae occurrunt formae: - a) apetala Rouy et Foucaud. - pag. 162 Vol. 2°
b) micrantha Rouy et Foucaud". - Vive nei luoghi selvatici, ombrosi ed umidi delle zone montana e subalpina: e così nel monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., A. Mass.!, G. Rigo ecc.) all'Artillon!, in Noveza!, ai Lavacci e specialmente lugo la stadella che dal Cerbiol conduce al pian della Cenere ecc.; e sui Lessini al ponte di Veja ! e sotto ai Covoli di Velo presso la contrada Torneri !: le forme a) e b), assai rare nel monte Baldo in Noveza, e sui Lessini al ponte di Veja ! - Luglio-ottobre.
Tribus 3. - Oxalideae.
Oxalis L. - O. Acetosella L., Poll. - Oxys Pliniam Calc., Pona; Oxys flore albo Segu. - Alleluia. - Azetosa, Azetosela, Erba forte, Pancuco*, Alleluia." - "Occurrit: a)coreulea Dc. - b) lilacina Rchb. - c) purpureo-lineata - Cresce copiosamente, e per lo più gregaria nei luoghi boschivi e selvatici innalzandosi dalla collina alla zona subalpina: e così nei pressi di Avesa (m. 130) nei vai del Grego, Gallina ecc.; nella valle di Squaranto alle Pissarote !; nel vaio dell'Anguilla, e più in alto sui Lesssini ai Trachi!, Roverè di Velo! ecc.; sul monte Baldo in Ime!, Noveza!, Artillon (m. 1915)! ecc. - Fiorisce da aprile a giugno dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ O. violacea L. - Pianta originaria dell'America del nord pag. 163 Vol. 2°
comparsa nella città di Verona verso l'anno 1882 nel giardino del Signor Giuseppe Menegazzoli, nel quale continua a mantenersi nelle aiuole, nei muri ecc. La sua apparizione è certamente dovuta a semi importati con la introduzione di piante ornamentali esotiche. - È in fiore da marzo a maggio: nei luoghi sufficientemente riparati. O. violacea si mantiene vivace anche durante la stagione invernale. È pianta perenne.↑ O. stricta L., Poll. - Pancuco de fior zalo, Pan e vin*. - Abbondante nelle ortaglie, al margine dei campi, nelle siepi dalla pianura estendendosi ai piedi delle ultime diramazioni delle nostre prealpi, p. e. la valle di Caprino, ove scompare!. In Verona e nei suoi dintorni cresce copiossissima, frequentemente in società con la specie seguente. - Da maggio ad ottobre dipendentemente dall'andamento della stagione.↑ O. corniculata L., Poll. - Oxys lutea del Clusio o Trifoglio acetoso corniculato et serpeggiante del Lobelio Pona (pro parte ?); Oxis lutea Segu. (pro parte ?). - Lujola maggiore. - Pancuco de fior zalo, Pan e vin, Capel da prete*. - "Stirps polymorpha: occurrit, pag. 164 Vol. 2°
val di Caprino ovunque!; alle falde del monte Baldo a Castion Veronese, Pesina ecc.!, più in alto alla Ferrara! (m. 817) e nella val d'Adige a Belluno veronese! ove è pure stata raccolta da Facchini; nei Lessini a Romagnano di Greezzana! (m. 360: la var. β si incontra frequentemente in unione alla forma tipica; e così p. e. nei muri della città di Verona specialmente fuori Porta Nuova a sinistra uscendo di città!, nella Valdonega!, alle falde del monte Baldo a Pesina, Rubiara, S. Michele di Caprino, Vilmezzan, Rendon ecc.!: la var. γ è copiosa nelle ortaglie e nei giardini nella città di Verona!, a Rubiara lungo la strada da Caprino ai Lumini!, alle sponde del lago di Garda a Castelletto di Brenzone, e frequentemente cresce in unione alla var. δ!: le var. ε, ζ, η si incontrano assai frequentemente nei muri, nelle siepi ed anche nelle fessure delle rupi. - La specie colle sue varietà è in fioritura da febbraio a novembre se la stagione corre mite: perenne. È da ritenersi che tanto Pona quanto Seguier nella Oxys lutea abbiano compreso la Oxalis corniculata e la Oxalis stricta: tanto più che questa seconda, come già sospettava Pollini (fl. ver. II, p.58), è da ritenersi come varietà o, se si preferisce, quale sottospecie della prima; e sta il fatto che, frequentemente si incontrano esemplari i quali sembrano accennare a forme di passaggio dall'una all'altra!.↑
Tribus 4. - Lineae.
Linum L. - Sect. 1. Syllinum L. nodiflorum L., Poll., Goir. app. bot. p. 34 et Erborizz. est. ed autun. ecc. ib Bull. Soc. Bot. it. a. 1892, p. 308. - L. luteum, ad singula genicula floridum Segu. - Rarissimo: alle falde dei Lessini a Mezzane di sopra nei pag. 165 Vol. 2°
campi coltivati!, ove è stato primieramente scoperto da C. Massalongo!. Questa bella specie sembra scomparsa dalla Valdonega nella collina veronese, ove era stata segnalata da Seguier juxta senticosum callem, qui ab urbe ad fontem Summae - vallis fert, haud longe ab eodem (pl. ver. III, p. 206), ma vanamente ricercata da Pollini e da altri. - Agosto-Settembre. Annua o perenne?.↑ L. flavum L., Poll. var. α. - Lino silvestre Ongarico del Clusio, overo Lino con aspetto di Cisto Pona M. b: p. 174 et in editione latina Linum suilvestre pannonicum alterum Clusii. - Dal Pona è indicato in monte Baldo nei sassi della Valfredda: ma L. flavum oggi certamente non cresce, né fu visto da altri in questa stazione, la quale d'altronde non sembra ad esso adatta e quindi il Barone Hausmann (fl. von Tir. p. 119) accennando alla distribuzione botanica di questa specie dice: Nicht ib der Schweiz und in Veronischen.↑ Sect. 2. - Linastrum. - L. gallicum L., Poll. - Lino molto piccolo di fior giallo = Linum gallicum e Lino ecc. di fior bianco = Linum catharticum); L. silvestre minus luteum annuum folio latiore, vel angustiore Segu. - Vive, frequentemente gregario, in luoghi sassosi e nei pascoli aridi e secchi della alta pianura alla zona montana: e così nell'Alto Agro veronese a Settimo (Pona), Bosco Mantico ! (e Pollini); nelle colline sopra Quinzano!; al Castel di Montorio! e nella Valpantena a Cavalo ed altrove!; nei monti Lessini a Centro (A. Mass.!); alle falde orientali di Monte Baldo nei pascoli di Cordaspina, Maiom, Pozzagalletto!. - Giugno-Settembre: annuo.↑ Sect. 3. - Eulinum. - L. tenuifolium L., Poll. - L. silvestre angustifolium, flore magno Segu. - "Sequentes pag. 166 Vol. 2°
occurrunt varietates vel potius formae: a) floribus coeruleis vel-albo-purpurascentibus = L. silvestre angustifolium, floribus dilute purpurascentibus vel carneis Segu. - b) florubus cinereo-coreuleis: rarissime occurrit! = L. silvestre angustifolium, flore magno coeruleo veluti cinereo Segu. - c) floribus albis vel albidis = L. silvestre angustifolium, flore magno albo. Hoc est L. tenuifolium L. sub. var. lactiflorum Rouy et Foucaud". - L. viscosum L., Poll. - L. silvestre latifolium hirsutum coeruleum Segu. non C. B. pin. - Nei prati, pascoli, luoghi rupestri del monte Baldo e dei monti Lessini dalla zona montana alla alpina: e così sul primo nei declivi settentrionali del monte verso la selva di Avio ove venne raccolto dal Seguier, presso la Ferrara (Pollini) e segnatamente nel bosco Stringa ove cresce copiosamente!, all'Altissimo di Nago e quivi gregario! ecc.: e sui monti presso Velo! (A. Mass.!) nei monti Tambro e Campostrin ! verso la valle di Illasi ecc. - Luglio-ottobre: perenne.↑ L. hirsutum L. - L. silvestre latifolium hirsutum coeruleum C. B., non cresce sul monte Baldo, e Seguier (pl. ver. I, p. 454 et III, p. 310) con questa denominazione intese per fermo indicare L. viscosum, ed infatti soggiunge che la sua pianta nasce nel finitimo Trentino, ove è frequente L. viscosum ma non alligna L. hirsutum.↑ L. narbonense L., non Poll. - Il narbonense Poll. fl. ver. I, p. 441, è il L. alpinum Jacq.: Bertoloni fl. pag. 167 Vol. 2°
it. 3, p. 542, scrive di aver ricevuto L. narbonense dal Barbieri il quale lo avrebbe raccolto nella Valfredda di monte Baldo. Ma sino ad oggi non fu possibile vedere L. narbonense né sul monte Baldo, né in alcun altro punto del Veronese, e probabilmente questa specie sarà da eliminarsi dalla nostra Flora, a meno che nuove ricerche non dimostrino errata l'opinione ora emessa!.↑ L. usitatissimum L., non Poll. - Variat: L. alpinum Jacq., Poll. viag. p. 121. - L. narbonenese Poll. non L.; L. sylvestre angustifolium, flore magno, intense purpureo Segu. - Cresce copiosamente nei prati, pascoli, e luoghi sassosi del monte Baldo, nei Lessini ecc. dalla zona montana alla alpina: e così nel primo in pravazar, Basiana, Ime, Valfredda, Naole, Coal santo ecc.!; in Sparaver, Tomba, Malera sui pag. 168 Vol. 2°
secondi!; sui monti Posta, Campobrun, Zeola ecc.!; eccezionalmente è stato raccolto in Campomarzo di Verona nelle sabbie depositate dall'Adige! - Giugno-agosto: perenne.↑ Sect. 4. - Catharticum. - L. Catharticum L., Poll. - Lino molto piccolo di fior bianco Pona; Linum pratense floribus exiguis Segu. - Sparso per tutta la Provincia, dal piano alla zona alpina, nei prati, pascoli, in luoghi erbosi selvatici, negli eiceti ecc.: e così nella bassa pianura a Legnago, S. Pietro in valle ecc.!; alle sponde del lago di Garda!; nei dintorni e nelle vicinanze di Verona, e così in Campomarzo, al Pestrino, a S. Michele! ecc. nell'Alto Agro al Bosco Mantico!; nei colli di Avesa, Quinzano ecc., nel monte Moscal, nel monte Castano, per tutto il monte Baldo dalle falde a val Losana (m. 1500) e per tutti i Lessini, Grezzana, Centro, Gazzoi presso Tregnago (m. 337) in val d'Illasi ecc. sino a toccare altitudini comprese fra 1500-1600 m., al Corno Mozzo e Campobrun!. - Maggio-settembre: annuo.↑
FAMILIA XXXVIII. - RUTACEAE.
Tribus 1. - Zygophylleae.
Tribulus L. - T. terrestris L. Matt., Calc., Poll. - Tribulus terrestris ciceris folio, seminum integumento aculeato Segu. - Caciarello, Tribolo - Basapiè. - Variat: pag. 169 Vol. 2°
- β grandiflorus - "Floribus duplo maajoribus quam in forma typica, fructubus grandioribus". - Gior. Bullet. Soc. Bot. It. in Nuovo Gior. Bot. Ital., vol. XXIII, p. 347.
Tribus 2. - Rutaceae verae.
Ruta L. - R. graveolens L., Poll. - R. chalepensis Poll. var. α excl. syn. L. - Ruta. - Ruta, Erba ruda, Ruda*, Ruga*. - Variat: pag. 170 Vol. 2°
Braga!; sopra Castione veronese!; all'Albarela presso Costermano!; al lago di Garda a Sirmione, S. Vigilio, Pai ecc.!; al Fechet sopra l'Assensa !: la var. β presso Pai e Castelletto, la γ nella collina di Montorio ad Olivè sopra la Pezza e nel colle di S. Leonardo. - Maggio-ottobre: fruteascente e qualche volta frutice. È dotata, a detta del popolo e nella città e nella campagna di priprietà febbrifughe ecc.: si suol mettere in infusione nella acquavite, e frequentemente in unione a Corydalis lutea ed alle radici di Gentiana lutea. Per le credute virtù della Ruta, questa si trova in prossimità di tutte le case dei contadini, e quasi coltivata, e ciò da epoca immemorabile: se ne conchiude che Ruta graveolens è da ritenersi piuttosto naturalizzata che rigorosamente spontanea.↑
Tribus 3. - Diosmeae.
Dictamnus L. - D. albus L. - Dittamo bianco Calc.; Poligonato di Dioscoride, ovvero Frassinella degl'italiani Pona; Fraxinella et Fraxienlla humilior, foliis subrotundis, et dilutioribus Segu. - Frassienlla, Limonella. - Dittamo bianco, Frassinella. - "Variat petalis acutis obtusisve, roseis vel purpureis lineis saturatioribus lineatis, albis venis roseis omnino albis." - Cresce copiosamente in luoghi rupestri e selvatici dell'Alto Agro veronese, presso al Chievo (m. 80, Pona), sin a quasi toccare la zona alpina avendolo Seguier osservato in ipsis radicibus montis Costabella qua parte vallem frigidam montis Baldi respicit pl. ver. II, p. 120); e fra questi limiti estremi compare nella valle d'Illasi!; nel vaio di Squaranto sotto Casale!; nella Valpantena a Cologne presso Grezzana (A. Mass.!); nel vaio dell'Anguilla !; nel pag. 171 Vol. 2°
monte Tondo di Avesa e nel colle delle Ungherine!; nella collina di Quinzano e nel monte Ricco!; sopra Parona!; nei monti Pastello e Pastelletto!; nella val d'Adige tra Ceraino e Dolcè!; nel monte Baldo lungo la strada da Brentino per la Corona!; nel colle S. Marco e nel monte Cordaspina!; dalla valle di Caprino salendo verso il monte Baldo appena oltrepassato il paese (Calc., Poll.), in Braga!, e più a sud nei monti Piore, Creta, Gazo!; al lago di Garda (Poll., Eschl.) e segnatamente tra S. Vigilio e Pai! (e Rigo!); Torbole (Facch.), Riva (Gelmi). - Maggio e giugno: suffrutice.↑ Della famiglia delle Rutaceae non sono rappresentati presso di noi i generi Fagonia (F. cretica L.), Zygophyllum /Z. Fabago L.), Pèganum (P. Harmala L.). pag. 172 Vol. 2°
specie e forme sono coltivate qual più, qual meno, ma il Limone, colle sue varietà, più estesamente, nella zona della collina, e specialmente lungo la riviera del lago di Garda: la coltivazione si fa in piena terra od entro in grandi vasi in terra cotta; nel primo caso le Arancere o Cedrare sono disposte per modo che nell'inverno con tutta facilità si trasformano in ampie serre che valgono a difendere le piante così delicate dai rigori della stagione; e nel secondo con poca fatica dall'aperto, ove hanno trascorso la primavera, l'estate e parte dell'autunno, vengono ritirati in luoghi chiusi e ben riparati. Alle sponde del lago di Garda, e singolarmente sulla Riviera Bresciana, la coltivazione del Limone sebbene meno intensa di una volta, causa molteplici circostanze, è talmente estesa da dare origine ad una esportazione non indifferente: se ne conoscono diverse varietà che ricevono le denominazioni di Limone maggengo, Limone madernino, Limone genovese, Limone dolce, Limone digitato (Manine) degenerazione mostruosa per la quale il frutto è spartito a modo delle dita della mano, ed infine una varietà, che i Bresciani chiamano Limù gropulus, con frutto grosso, ovale, scorza grossa, bernoccoluta, capezzolo prominente, succo scarso. pag. 173 Vol. 2°
FAMILIA XXXIX. - MELIACEAE.
Melia L. - M. Azedarach L. - È pianta ornamentale oriunda dall'India, introdotta da epoca assai remota, la quale, come osservano i signori De Visiani e Saccardo (cat. p. 228, n. 2462) si incontra quasi spontanea in molti luoghi del Veneto: cresceva in Verona nell'antico Orto Botanico, ora Square dell'Indipendenza, e quivi si possono osservare diversi esemplari di questa elegante specie!; quasi selvatica vive sul colle S. Dionigi sopra Parona all'Adige!; da ultimo un individuo isolato si poteva osservare nella Valpolicella presso S. Pietro Incariano nell'Ara della valle ! (m. 165). - Fiorisce in maggio e giugno; i frutti maturano in agosto e settembre.↑
FAMILIA XL. - ERICACEAE.
Tribus 1. - Monotropeae.
Monotropa L. - M. Hypopytis L., Poll. - Cresce in luoghi boschivi e selvatici nelle zone piuttosto elevate dei monti; e così, rarissima sul monte Baldo alle Acque negre (m. 1300-1500), Clementi ap. Hsmn. fl. von Tir. p. 575), è più frequente sui Lessini (Kellner), nei quali si trova presso S. Anna d'Alfaedo in mezzo ai Faggi! (m. 990), Chiesanuova e le Scandole (m. 1104-1122 Poll.), Roverè di Velo (m. 843 A. Mass.!), Selva di Progno in valle d'Illasi! (e C. Mass.!, m. 569); da ultimo è stata raccolta (e C. Mass.!) nelle pinete presso Bolca (m. 800). - Luglio-agosto: perenne.↑ pag. 174 Vol. 2°
Tribus 2. - Ericeae.
Pyrola L. - P. rotundifolia L., Poll. - Pirola del Mattioli la quale fu chiamata dal Trago Limonio Pona; Pirola rotundifolia major Segu. - Vive nelle macchie, negli ericeti, tra gli abeti ed i faggi nelle zone montana e subalpina dei nostri monti, ma non può dirsi specie comune: e così nel monte Baldo (Pona, Segu., Poll. ecc.) nella Valfredda!, al Bastion!, Campion!, ai Lavacci!, nell'Artillon! ecc.; sui Lessini nella valle dei Ronchi di Ala (Leyb.), presso Velo (A. Mass.!), vaio dell'Anguilla! ecc. - Giugno.↑ P. media Swartz. - P. intermedia Goir.! app. bot. p. 26. - Raccolta una sola volta (28 giugno 1876) in luoghi selvatici sopra la Giazza!.↑ P. minor L., Poll. (in nota ad P. rotundifoliam fl. ver. II, p. 12. - Questa specie non è indicata da Pollini nel Veronese, essendo stata probabilmente confusa da lui con P. rotundifolia, come risulta dalle parole del Bertoloni, il quale (fl. it. 4, p. 441), scrive che la ebbe - ex montibus veronensibus a pollinio qui misit confusam cum P. rotundifolia: cresce sul monte Baldo in Ime!, nella valle del Bastion!, alle Acque negre! ed in genere negli stessi luoghi nei quali vive P. rotundifolia; e sui Lessini presso Chiesanuova!, alle Scandole ! ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ P. secunda(1) L., Poll. - Pirola II del Clusio Pona; Pirola folio mucronato serrato Segu. - Cresce, frequentemente in società con P. rotundifolia e P. minor, nei boschi, nelle macchie, negli ericeti, dalla zona montana alla alpina: e così nel monte Baldo (Pona, Segu., Poll. ecc.) nell'antica selva di Malcesine, valle del Bastion!, Valfredda e Ime!, val delle Buse (A. Mass.!), Campion!, coste dell'Artillon!, Lavacci! pag. 175 Vol. 2°
ecc., e sui Lessini alle Scandole !, Bocca di Selva !, alla Sega ! ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ P. uniflora L., Poll. - Pirola IV del Clusio Pona. - Cresce, come le specie precedenti, in luoghi selvatici e boschivi nelle zone montana e subalpina: e così sul monte Baldo (Barbieri) in diversi punti, nella valle del Bastion (Pona, A. Mass. !), nella selva di Malcesine (Poll.) ecc.; e sui Lessini nel vaio dell'Anguilla sotto alla Podesteria!. - Giugno-settembre: perenne.↑ Rhododendron L. et auct. (ex parte). - R. ferrugineum L., Poll. - Rododendro alpino et Nerio alpino Calc. (ex parte ?); Nerio alpino con folia glabra, lunga e appuntata come quella del Nerio comune, benchè molto minore Pona; Chamaerhododendros alpina glabra Segu. - Rododendro, Rosa delle alpi. Lotani, Martel de montagna, Ua ursina salvadega, denominazioni attribuite pure a Rh. hirsutum !. - Cresce, forse meno copiosamente di una volta, nelle rupi, nelle macchie ed in generale in luoghi selvatici della zona montana superiore alla alpina: e così sul monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Moretti, Mang. ! ecc.) in Valvacara, al Bastion !, Acque negre !, pian della cenere !, coste dell'Artillon !, Altissimo di Nago (Heufler) ecc. è forse più frequente sui Lessini, come notava Seguier e così in val dei Ronchi ! ed altrove al confine della Provincia veronese col Trentino !, nei monti Pertica, Trapola, Campobrun, Posta ecc.!, a Selva di Progno (m. 569, A. Mass. !). - Piccolo frutice o arboscello ramosissimo; e sebbene presso di noi si incontri benanco fra le rupi e rocce calcaree, però di preferenza, e potrebbe dirsi di norma, vive tra i detriti e le brecciole basaltiche. È in fiore da giugno a settembre. - È probabile che il Calceolari nel Rododendro alpino e nel Nerio alpino abbia compreso Rh. ferrugineum e Rh. hirsutum.↑ pag. 176 Vol. 2°
Rh. intermedium Tausch. Rh. hirsutum β eciliatum fl. it. di F. Parl. cont. da T. Caruel, VIII, p. 718. - Rarissimo: in Mon maor sul monte Baldo (Heufler, ap. Hsmn. fl. von Tir. p. 570, forse al Coal santo ?, certamente nella Valbrutta, nella quale nel 1873, a tardo autunno, è sto osservato in un cattivissimo ed imperfetto esemplare, corrispondente alla specie o forma in questione!; ma negli anni seguenti non è più stato possibile rinvenirlo. - Rh. intermedium è ritenuto da alcuni un ibrido, Rh. ferrugineum X hirsutum, da altri una semplice varietà di Rh. hirsutum.↑ Rh. hirsutum L., Poll. - Anonimo fruticoso hirsuto con foglia di bosso ecc. Pona; Chamaerhodendros alpina villosa Segu. - Porzolan*, a Malcesine. - "Variat foliis etiam in superiore superficie punctatis, dentium remotiusve ciliatis, et pag. 177 Vol. 2°
Progno! (e A. Mass.!); nei monti Posta e Campobrun!, al passo della Lora!, nei monti Zeola, Alba! ecc. la var. β, elegantissima sul monte Baldo nella Valbrutta, alle Acque negre ecc.!; sui Lessini al Corno mozzo ecc.!; la var. γ, rarissima, nella alta valle d'Illasi a Giazza!. - Frutice ramosissimo; giugno-settembre: sebbene, contrariamente a Rh. ferrugineum, preferisca le stazioni in luoghi calcarei, pure non di rado compare fra le brecciole basaltiche!↑ Rhodothamnus Reichb.Rhodothamnus Chamaecistus Reichb. - Rhododendron Chamaecistus L., Poll. - Cistus pumilus Baldi montis, forte Austriacus myrtifolius J. Bauh.; Ledum foliis serpylli, ad margines cilii instar pilosis, flore purpureo Segu. - Variat: Loiseleuria Desv. L. procumbens Desv. - Azalea procumbens L., Poll. - Azalea, Bosso alpino. - Il pag. 178 Vol. 2°
Pollini indica questa Ericacea, rarissima nel Veronese, sul monte Baldo nella valle di Mon maor presso le cime, ed il Bertoloni (fl. it. 2, p. 430) scrive di averla ricevuta dal Barbieri ex Baldo superiore: esiste pure nell'Erbario di Abramo Massalongo, ma senza indicazione di luogo!. - Piccolo ed elegantissimo frutice: fiorisce in luglio ed agosto.↑ Arctostaphylos Adens. A. Uva-ursi Spr. - Arctostaphylos officinalis Wim. et Grab.; Arbutus Uva-ursi L., Poll.; Uva ursi Calc., Segu. - Uva orsina. - Uva orsina, Uva d'orso, Martilari* (sul monte Baldo), denominazione attribuita pure a Vaccinium Vitis Idaea e V. Myrtillus, Porzelana* (nel monte Baldo sul versante occidentale al dissopra di Cassone). - Vive in luoghi selvatici e rupestri, negli ericeti e nei pascoli nelle zone subalpina e montana dalle quali, qualche volta, coi corsi d'acqua scende alla pianura: e così sul monte Baldo (Calc., Segu., Poll., Barb., Bracht ecc.), nelle valli di S. Zeno!, del bastion, brutta, Losana!. alle Acque negre, alle Ridotte !, all'Artillon !, nei Palloni di Noveza, in Prazagano ! ecc.; sui Lessini a Roverè di Velo (A.Mass.!); sul monte Bolca alla Purga ! (m. 946) ed alla Pesciaia (m. 597, Segu.) ecc.: accidentalmente a Verona nelle sabbie d'Adige sotto al muro lungo !. - Piccolo frutice a foglie coriacee persistenti durante l'inverno: fiorisce da maggio a luglio; le drupe, di color coccineo, sono eduli e maturano da agosto ad ottobre. Le foglie servono egregiamente per la concia delle pelli.↑ Arctostaphylos alpina Spreng. - Arbutus alpina L., Poll.; Vitis idaea foliis obtusis albicantibus Segu. - Rossello alpino. - Nell'opera, altre volte citata, Nomi volgari ecc.., pubblicata da R. Ministero di Agricoltura, questa Ericacea è indicata pel Veronese con la denominazione di Fraghe de montagna che spetta invece alla specie che segue: meno comune della specie precedente, pag. 179 Vol. 2°
vive in luoghi selvatici, rupestri e sassosi nelle zone alpina e subalpina: e così nel monte Baldo (Segu., Poll., Barbieri ecc.), p. e. in Mon maor (Heufler), val delle pietre (A. Mass.); cima di Valdritta !, val Losana; e sui Lessini a Roverè di Velo (A. Mass. !), sulla cima Malera ! ecc.: accidentalmente nelle sabbie d'Adige presso Verona. - Piccolo frutice a foglie membranacee decidue: fiorisce da maggio a luglio dipendentemente dalla altitudine: le drupe successivamente azzurrastre, porporascenti, nere, maturano d'autunno e sono eduli.↑ Arbutus Tournf. - A. Unedo L. - Arbutus Calc. - Rossello, Albatro, Corbezzolo. Fraghe de montagna, denominazione la quale, anziché alla pianta, spetta piuttosto ai suoi frutti giunti a maturità. - Il Calceolari, viag. p. 11, indica A. Unedo sul monte Baldo nella valle dell'Artillon: ma, posteriormente a lui, in quella stazione non venne ritrovato da Pona, Pontedera, Seguier, Pollini, né da altri. E Seguier che visitò diligentemente quella valle scrive (pl. ver. II, p. 331 nella appendice): - "Arbutus Calc. - Intra vallem Artilloniam Baldi montis Calceolario occurrit, a Pona tamen omittitur. Nec mihi quoque sors obtulit dum eadem loca lustrarem, licet saepius ma certiorem fecissent eam in eiusdem montis recessibus provenire; itaque de ea melius constet, hic reponendam esse putavi". Era per tanto lecito conchiudere che Arbutus Unedo fosse scomparso dalla stazione indicata per questa pianta da Francesco Calceolari sul monte Baldo. Quando nell'anno 1873, e quindi quasi tre secoli dopo la prima edizione (in Venezia, anno 1566) del Viaggio al monte Baldo, il Sig. Vittorio Pellegrini, Sottoispettore Forestale con residenza in Caprino Veronese, scoprì A. Unedo, ancora sul monte Baldo, alle Acque negre (1300-1500 m.) !, rappresentato però da un esemplare unico oggidì scomparso: pag. 180 Vol. 2°
non è certamente la stazione di Calceolari ma breve ne è la distanza, ed uguale ne sono la altitudine e le condizioni fisiche. Del resto A. Unedo compare qua e là nella zona della collina (e Barbieri apud Parl.. Caruel fl. ital. VIII, p. 185) per lo più in esemplari isolati (e forse introdotto ?): e così nella valle di Marcellise !; nella collina veronese, e certamente sporadici, in una siepe alle Are (Achille Forti) ed a S. Mattia !; in Verona nel Giardino Giusti ove ne esiste una macchia!; sul colle S. Dionigi sopra Parona!; nella Valpolicella a S.Floriano!; all'ingresso in val d'Adige a Domegliara!; a Sona!, e probabilmente altrove. - Albero, alberello, frutice elegantissimo, di norma fiorisce in autunno da ottobre a dicembre, ed anche in gennaio se la stagione corre mite!, quando matura i frutti dell'anno precedente. È coltivato nei parchi e nei giardini quale pianta ornamentale: i frutti maturi sono eduli, e presso di noi vengono in ottobre e novembre, sotto il nome di Fraghe di montagna, portati sui pubblici mercati, in piccoli mazzetti. L'Arbutus Unedo ama le stazioni calde e difficilmente abbandona la zona dell'Olivo; la sua presenza per tanto sul monte Baldo ed a quella altitudine, costituisce un fatto importantissimo per la Geobotanica.↑ Erica Tournf. - E. carnea L. - E. herbacea L.; E. herbacea var. α et β (E. carnea) Poll.; E. mediterranea Poll. non L.; E altera Calc.; Erica maggiore con fior porporino del Lobelio, et di suconda specie del Clusio Pona; Erica procumbens ternis foliosis carnea Segu. - Scopina. - Rîsa*, Riso*, Rogaroi*, Erica*. - Variat: pag. 181 Vol. 2°
Vive e cresce copiosamnte nei boschi, nei pascoli, nelle rupi e luoghi selvatici: la forma tipica è piuttosto rara nell'alta pianura, più frequente nell'alta collina, abbondantissima, in tutti i monti veronesi, nelle zone montana e subalpina, dalle quali penetra ben anco nella alpina: e così nell'Alto Agro veronese al Bosco Mantico! (e De Brecht, Mang.!); intorno al Benaco a lazise (Fontana), Castelletto !, Madonna di Navene ! ecc.; nella val d'Adige alla Chiusa, Ceraino! ecc.; nei colli prossimi a Verona sotto al maso!; dalle falde sino quasi alla zona alpina!; nei monti Pastello e Pastelletto ecc.!; per tutti i Lessini ed i monti confinanti col Trentino e col Vicentino!: le varietà sono piuttosto rare e si incontrano frammiste alla forma tipica; la β sul monte Baldo in Valbrutta la γ sopra questo stesso monte nella Valfredda ed alla colma di Noveza!, e nei monti intorno alla valle Orcana presso S. Barolomeo Tedesco (Bordoni ex Segu.). - Suffrutice formante graziosissimi cespuglietti con fusti ramosissimi e con i rami ascendenti: la vera fioritura ha luogo da febbraio, negli inverni mitissimi da gennaio ed anche da dicembre!, ad aprile nelle stazioni basse, a da aprile e maggio a luglio ed agosto in quelle più elevate. "Flores autumno apparent calyce viridi inclusi, in quo statu planta E. herbacea L. exhibet, (Koch. syn. ed. 2, p. 548)". Ma la E. herbacea non è soltanto forma autunnale di E. carnea, ma benanco forma estiva, essendo stata replicatamemnte osservata, sin dal luglio, nelle stazioni più basse di tutti i monti veronesi!. - La Risa è adoperata per fare il letto al bestiame, e qualche volta per infrascare i bachi da seta. pag. 182 Vol. 2°
La E. mediterranea L. (E. Coris folio III Clus.), prossima ad E. carnea L. (Conf. Rchb. fl. germ. exc. p. 413), vive nella Dalmazia secondo Petter (Rchb. l. c.) ed in Francia, nel dipartimnto della Gironda (Gren. et Godr. fl. de Fr. II, p. 428), se ad essa è da riferirsi E. carnea β occidentalis Dc. prodr. VII, p. 614, la qual cosa pare non sia (Parl. - Car. fl. it. VIII, p. 700): ma sino ad oggi non è stata trovata in alcun punto della penisola italiana e delle sue isole, e quindi in via assoluta si può affermare non cresca nel Veronese. Cionondimeno il Pollini ha introdotto E. mediterranea nella sua Flora appoggiandosi ai sinonimi di Calceolari e di Pona (conf. Bertol. fl. it. 4, p. 331): ma Erica altera (Un'altra Erica Matth.) e la Erica porporea del Lobelio, et di secunda specie appresso il Clusio (E. Coris folio II Clus.). rispettivamente indicate, la prima da Calceolari (viag. p. 12) nella valle dell'Artillon sul monte Baldo, e la seconda da Pona (M. B. p. 144) in valle di Caprino, indicano E. multiflora L., pianta propria alle parti più calde d'Italia, che oggidì certamente non vive né sul monte Baldo, né nella valle di Caprino, né quivi è stata raccolta mai da alcun botanico, come per fermo non poterono raccoglierla Calceolari e Pona: hinc, conclude Bertoloni (l. c.) Erica mediterranea Poll., est ens rationis. E quindi, come è stato fatto da Teodoro Caruel (l. c.) deve essere riferita ad E. carnea, alla quale spettano pure le piante superiormente ricordate di Calceolari e di Pona, i quali diversamente non avrebbero avvertito una specie che cresce copiosa e lussureggiante in quelle due stazioni: la qual cosa appare assai poco probabile. Anche De Visiani e Saccardo nel loro Catalogo non accennano ad E. mediterranea. Del resto in un Erbario veronese sotto la scheda E. mediterranea è stata osservata una forma di Calluna vulgaris.↑ pag. 183 Vol. 2°
E. arborea L., Poll. - Venne scoperta (Erb. centr. di Firenze!) da Francesco Fontana in una collinetta morenica sovraincombente al caseggiato detto Montalto di Cerè o Montalto vesentin in territorio di Caprino veronese o meglio a confine di questo con l'altipiano di Rivoli, ed è detto vi crescesse copiosissima. Oggidì la pianta è scomparsa, ma i vecchi abitanti della contrada, affermano di aver visto in quella stazione rappresentanti della specie. - E. arborea è un frutice, qualche volta un alberetto, elegantissimo, il quale fiorisce di primavera ed è frequentemente coltivato nei giardini: è stato, p. e. osservato sulla collina veronese!. I fiori ricordano quelli del Mughetto.↑ Calluna Salis. - C. Erica(1) Dc. - C. vulgaris Hall. [(L.) Hull, n.d.c.]; Erica vulgaris L., Poll.; E. prima Calc.; E. vulgaris glabra Segu. - Brentoli, Crecchia, Grecchia, Brugo - Risa, Patusso, Brentare. - Variat: pag. 184 Vol. 2°
(m. 1200-1400); la var. β, assai rara, presso Caprino veronese ai Vaj ed ai Simi !, alle Valdoneghe !, alle Valsorde di Rivoli!, e sul monte Baldo nel colle S. Marco!, ai Masi ed a Pozzagaleto !, alla Madonna della Neve!; la γ e la δ qua e là assieme alla forma tipica. - La E. vulgaris minor folio glabro, flore tetrapetalo purpureo che il Martini nell'opera inedita, M. Baldus naturaliter figuratus Tom. I, cart. 12, fig. 7, colloca fra le piante quae oriuntur in planitie prope Veronam usque ad locum Coronae dictum, come risulta dalla figura!, è una forma di Calluna vulgaris che riproduce la pianta tipo ridotta in tutte le sue parti, e con le foglie maggiormente avvicinate. - Suffrutice verde, alto da 1 a 6 decimetri: fiorisce da agosto a novembre, fruttifica nella primavera seguente. È adoperato come combustibile, per il letto degli animali e per infrascare i bachi da seta.↑
Tribus 3. - Vaccineae.
Vaccinium L. - V. Myrtillus L., Poll. - Mirtillo germanico Pona; Vitis-idaea foliis oblongis crenatis, fructu nigricante Segu. - Mirtillo, Baccole, Bagole, Baggiole. - Cesarele, Giasene*, Giasi (vulgo vocatur fructus et frutex Segu.). - Cresce nei pascoli, nei boschi, nei luoghi selvatici della zona montana elevata e della subalpina: nel Veronese è meno frequente di quello che sia nel finitimo Trentino: e così sul monte Baldo (Barbieri), in tutte le valli che ne solcano il versante occidentale! (e Pollini), e sul fianco orientale nella valle dell'Artillon ove Pona lo dice frequentissimo, alla colma di Noveza!, alle Acque negre !, ai Lavaci (Segu.); e sui monti Lessini nei pascoli di S. Nazaro al confine del Veronese col Trentino verso Ala (Segu.), a Velo (A. Mass.!), in Castel Malera! ecc. pag. 185 Vol. 2°
- Suffrutice di un verde chiaro alto da 2 a 4 decimetri, frequentemente assai ramoso, per lo più densamente cespuglioso: fiorisce da maggio a luglio, i frutti (Piúri) maturano in agosto e settembre. - I frutti sono dolci e mangerecci; se ne fa conserva ed anche una bevanda, che dolce da prima, dopo alcuni giorni diventa acidina: sono adoperati per dare il colore al vino.↑ V. uliginosum L., Poll. - Non è citato dal Pollini fra le piante veronesi: il Barbieri (Erb. centr. di Firenze !), per il primo, lo ha raccolto sul monte Baldo sul quale cresce copiosamente e nei pascoli e nei luoghi sassosi di tutte le cime più alte, e per lo più in località niente affatto torbose!: e così in Costabella, colma di Valbrutta e delle Busete, Valgrande, Valdritta, Sassetto, coste dell'Artillon, prà e colma di Malcesine ecc.!. - Frutice ramosissimo, glabro, alto da 2 a 6 decimetri: fiorisce in giugno e luglio, fruttifica in luglio, agosto e settembre. - I frutti di questa specie non si mangiano e sono creduti velenosi.↑ V. Vitis-Idaea L., Poll. - Camerodendro del Pena e del Lobelio et Anonimo con folia di Balsamo alpino Pona; Vitis-idaea foliis subrotundis non crenatis Segu. - Vite Idea. - Martelari*, Martelina*. - In luoghi selvatici e rupestri e nei pascoli dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Baldo in diversi luoghi (Barbieri, A. Mass.! ecc.) e segnatamente in tutte le valli alpine che ne solcano il fianco orientale! (e Pona, Poll.), alla colma di Malcesine (Pona), coste dell'Artillon!, Acque negre !, Coalsanto !, Valbrutta!: sui Lessini alle Scandole !; nel monte Alba (Segu.). - Frutice sempre verde, di un verde scuro e lucente: fiorisce in giugno e luglio; i frutti, che sono mangerecci, maturano in agosto e settembre. pag. 186 Vol. 2°
(A. polifolia L.), Phyllodoce Sal. (Ph. taxifolia Sal.), Oxycoccos Pers. (O. palustris Pers.), che però crescono in diversi punti delle alpi venete e trentine. - Nei giardini veronesi sono coltivate molte specie e varietà dei generi Erica, Rhododendron, Azalea: le numerevoli ed elegantissime forme appartenenti aquesto ultimo genere derivano quasi tutte da A. indica dell'India Orientale e A. pontica dell'Asia Minore.↑
FAMILIA XLI. - EBENACEAE.
Diospyros L. - D. Lotus L., Poll. - Guaiacana Segu. - Albero di S. Andrea, Loto africano, Guaiacana, Legno santo. . Gatolar, Legno santo, Petolar* (l'albero): Petole* e Diospiri o Diospori* (i frutti). - Albero od arboscello, vive nei campi, nelle siepi, sugli argini: e così nella Valpantena alle Stelle ed a Sezan nei colli che limitano la valle ad oriente!, a Quinto, Cuzzano, Grezzana alle falde delle colline che ne formano il limite occidentale!; nella valle di Squaranto a Fani, a Pigozzo, a Mizzole!; nella città di Verona nel Giardino Giusti !, ivi ricordato da Francesco Pona, ed in quello delle RR. Monache Canossiane!; nella collina veronese in Valdonega!; nella bassa pianura ad Albaredo d'Adige!. - Fiorisce di giugno ed i fiori sono molto ricercati dalle api: i frutti, dolciastri, sono qualche volta portati sul pubblico mercato, e maturano tra gli ultimi giorni di ottobre ed i primi di novembre. Il cuore del tronco reciso annerisce e si lavora dagli stipettai come l'ebano (Diospyros Ebenus Retz). - Il D. Lotus sembra originario dell'Asia settentrionale, in Cina e soprattutto nella parte occidentale, dal Pengiab all'Asia minore: più oltre, nell'Europa meridionale-orientale, si considera introdotto, i botanici avevano certamente pag. 187 Vol. 2°
notizia della sua presenza nel Veronese, facendo di esso menzione, il Gesnero (Gesner, Horti Germaniae, in Valerii Cordi Annotationes, p. 261, a. 1561): si deve pertanto conchiudere, che molto tempo prima fosse stato introdotto al pari di tante altre specie esotiche, che coltivate in origine, o come piante ornamentali o per bisogni industriali, oggidì si sono naturalizzate e sono diventate per così dire cittadine o paesane (Conf. Goir., Sulla presenza di Diospyros Lotus L. nel Veronese in Nuovo Giorn. Bot. Ital. XXI, p. 281). Erroneamente fu ritenuto che Diospyros Lotus corrispondesse al Loto degli antichi (Loton, Celtin di Plinio), nel quale invece si vuol vedere il Zizyphus Lotus W. (Conf. Bertol. fl. it. 2, p. 664 et 4, p. 350).↑ Da alcuni anni è stato introdotto nel veronese, il Diospyros Kaki, il quale fa ottimamente.
FAMILIA XLII. - OLEACEAE.
Tribus 1. - Iasmineae.
Iasminum L. - I. officinale L., Poll. - Iasminum vulgatius fiore albo Segu. - Gelsomino. - Alsemin, Gialsemin, Gialsemin sempio, Gelsomin*. - È pianta originaria dell'Imalaia, ma introdotta negli orti e nei giardini, ne è sfuggita, ed oramai cresce spontanea nelle siepi, nelle rupi, al margine dai campi ecc.; e così nel Veronese resa affatto selvatica, cresce qua e là, dalla collina alla zona montana: nella valle d'Illasi a Gastaldè presso Tregnago (A. Mass.); a S. Martino Buon Albergo all'ingresso nella valle di Marcellise pag. 188 Vol. 2°
(m. 50)!; nella Valpantena a Quinto, Poiano, Marzana, Grezzana, Romagnano, Spredino (m. 125-456)!; per tutta la Valdonega e specialmente al fonte di Sommavalle!; presso Avesa nel vaio detto la valle e sul monte Tondo verso il vajo Borago !; a Cà di Cozzi !; nel monte Rico sopra Parona all'Adige lungo la strada che conduce a S. Dionigi presso all'abitato!; nell'altipiano di Rivoli alle Zuane (m. 220)!; in val di Caprino alle Valdoneghe a Cà Menini, Ceredelo, Caiar, Gaon, Montecchio, Oné!;; sul monte Baldo alle falde presso Brentino al Castello, a Renzon fra Vilmazzan e Braga, a Rubiana, nel Gazo sopra le Piosse (m. 175-600)!; alle sponde del lago di Garda a Riva (Gelmi) ed altrove lungo la Riviera veronese e bresciana. - I. grandiflorum L., Poll. - Gelsomino catalogno o di Spagna - Alsemin, Gialsemin, Gialsemin de Spagna. - È coltivato nei giardini ordinariamente in vasi per il gratissimo odore dei fiori, i quali sono bianchi internamente e porporescenti esternamente: siccome durante l'inverno vien ritirata nelle serre, così può dirsi che la pianta si mantenga in fioritura durante tutto l'anno. I. fruticans L., Poll. - Gelsomino giallo. - È specie indigena d'Europa la quale cresce spontanea nelle siepi, nei prunai e tra le rupi dell'Italia superiore; nel Veneto è indicata sul colle Frigerio negli Euganei (Rigo!), in diversi luoghi del Friuli (Sieber, Pirona) ed altrove (Kellner): nel Veronese è coltivato nei giardini sotto il nome di Gelsomino giallo, ma si pag. 189 Vol. 2°
incontra, però raramente, subspontaneo e sporadico, fuggito da questi: e così nella Valpantena a Spredino sopra Grezzana!; nella collina Veronese alle Are !. - Pianta frutescente: fiorisce di primavera. - È adoperato dai giardinieri a far siepi e per diversi lavori d'intreccio.↑ I. humile L. Gelsomino giallo. - È coltivato: ma si incontra, sporadico, in diversi punti della collina veronese presso l'abitato!, sul monte Rico! e presso Rivoli!. - Fiorisce in maggio e giugno.↑
Tribus 2. - Oleineae.
Olea Tournf. - O. europaea L., Poll. - Olivo (l'albero), Oliva (il frutto). - Olivar ed Olivo* o Olivi* (la pianta), Oliva ed Olive* (il frutto). - Variat: pag. 190 Vol. 2°
principio dell'inverno. La pianta resiste assai ai rigori invernali ed il barone Hausmann, per esempio, scrive (Fl. von Tir. p. 877) che presso Bolzano sopporta negli anni molto freddi una temperatura anche di -12° cent., purchè peraltro la stessa non si mantenga tale oltre ad un paio di giorni: nell'inverno rigorosissimo dell'anno 1709 la temperatura scese a -17° cent., e per l'eccessivo freddo seccarono nella Provincia moltissimi olivi; e, scrive lo storico Biancolini: da molti incauti furono le piante degli olivi svelte; ma altri più accorti, tagliato solo il tallone sopra la radice, ebbero il piacere di vederli germogliare. - Come è noto dalle olive (drupe), mediante la frangitura e la pressione si estrae l'olio, contenuto principalmente nel pericarpio: è stimatissimo l'olio proveniente dalla Gardesana, quello segnatamente ottenuto da alcune varietà di olivi. Le sanse somministrano un eccellente combustibile. Le drupe del Compostar (olive da indolcire dei Toscani) o meglio delle sue sotto-varietà, si mangiano dopo averle fatte essicare nel forno: ovvero, prima della maturazione, si preparano per uso domestico o commerciale, trattandole durante 24 ore con ranno di acqua e cenere o soda unitamente a calce: lavatele quindi con ogni cura, e collocatele in una bigoncia o in vasi di vetro, si versa su di esse, per modo che ne siano totalemnte ricoperte, una soluzione fredda di sale di cucina nell'acqua pura: il tutto si aromatizza coi frutti del Foeniculum officinale (Fioreta). Il legno, quello specialmente del ceppo della pianta, duro, giallastro, ondato, venato, e vagamente macchiato nei nodi, è ricercato per la fabbricazione di mobili ed utensili domestici, nonché per lavori di intarsia e di tornio; inoltre è un ottimo combustibile: i rami sono adoperati a diversi usi, e per vetustissima consuetudine si utilizzano in occasione pag. 191 Vol. 2°
delle sacre funzioni che la Chiesa celebra nella domenica delle palme; anzi in taluni luoghi si coltiva l'olivo a questo scopo non già per estrarne l'olio. pag. 192 Vol. 2°
del Giardino Giusti (m. 95), Alto Agro a Bussolengo (m. 127), Avesa (m. 103), Quinto (m. 125) e Poiano (m. 93), Cuzzano di Grezzana (m. 170), Montorio al Castello (m. 1399, Colognola ai Colli (m. 177), Cazzano (m. 100), Soave (m. 70-80) ecc. lungo tutta la riviera del lago di Garda tra 68! e 400 metri, alle falde meridionali del monte Baldo sopra Caprino (m. 254-515), nella val d'Adige ad Avio (m. 151) e sul monte Pastello (m. 432), nella Valpolicella sopra a Prun presso alla Carbonara fra 540 e 600 metri!, nella Valpantena a Romagnano, Spredino e Pavarana (m. 260-510). A ragione pertanto Ciro Pollini stabiliva come limiti della Regione collina ossia dell'Olivo, 70 e 500 metri, numeri i quali differiscono di poco da quelli ricordati in questo luogo.↑ Phillyrea L. - Ph. variabilis(1) Timb. et Lor. - Ilatro, Ulivastro. - Bagatin (sulla riviera bresciana Bagatì), Olivo salvadego*. - "Stirps polymorpha. In ditione nostra sequentes occurunt subspecies, vel varietates, vel formae: - a)latifolia L. Bertol.; Phyllitea Calc., Ph. latifolia spinosa et Ph. foliis serratis tertio ordine nascentibus Segu., Ph. latifolia serrata Poll., Ph. latifolia var. illicifolia Dc?: - b) media L. bertol.; Ph. latifolia α ligustrifolia Poll.: - c) stricta Bertol.: - d) benacensis: subvar. Ph. latifoliae foliis exiguissimis!: - e) angustifolia (L.)". - Frutice arborescente sempre verde. - Vive nei luoghi rupestri e selvatici, fra le macchie, nelle siepi: è frequentissimo alle sponde veronesi del lago di Garda (Segu., Poll., Bracht, Mang.! ecc.), mentre è raro sulle bresciane (Zersi); si incontra pure, ma raramente, sul monte Baldo e sui Lessini. Le varie forme, fatta eccezione della angustifolia, crescono promiscuamente, e riesce assai difficile sceverarle le une dalle altre: la a) fra Malcesine e Navene!; sul monte Baldo presso la pag. 193 Vol. 2°
Corona (Calc.), tra i Tassinari e Pozzogaleto (m. 558)! ed altrove (A. Mass. !): sui Lessini alle Gozze (m. 1261, A. Mass.!) e nella valle d'Illasi presso Seva di Progno! (m. 569, e A. Mass.!); la b) e la c) a Sirmione, Scaveaghe, S. Vigilio e specialmente fra Torri e Pai, ove è copiosissima ecc.!; la d) a Pai colla forma latifolia!; la e) in Verona nel Giardino Giusti, evidentemente introdotta!. La b) ossia Ph. media L., nel finitimo Trentino cresce sui colli presso Toblino (Gelmi): e presso castel Toblino il Dr. Joseph Murr (Beitträge zur Flora von Tirol. und Voralberg, in Deutsche Botanischen Monatsschr., 1899 n. 7) ha scopeto la varietà di questa corrispondente a Ph. buxifolia Ait, la quale, probabilmente, dovrà pure ritrovarsi sul Veronese. - Frutice sempreverde arborescente: fiorisce in aprile e maggio e le piccole drupe maturano in settembre ed è coltivato nei parchi e nei giardini come Rhamnus Alaternus. Il legno duro e forte, bianco-variegato per macchie rosso-gialle, è adoperato dagli ebanisti e dai tornitori per farne eleganti lavori.↑ Ligustrum L. - L. vulgare L., Poll. - Ligustro Calc.; Ligustro volgare Pona; Ligustrum Segu. - Ligustro, Ischio. - Conastrello (Segu.), Canestrel, Oliveta. - "Occurrit: latifolium vel angustifolium; foliis, in ramis fertilibus, persaepe ellipticis vel ovatis, obtusis, quandoque breviter emarginatis; in ramis sterilibus, lanceolatis vel ovato lanceolatis acutis, lineari-lanceolatis angustioribus, acuminatisque: variat quoque baccis duplo majoribus quam in forma typica". - Frutice comunissimo lungo i fossi, nelle siepi, nelle boscaglie della intera Provincia, dal piano alla zona subalpina!. - Fiorisce da aprile a giugno; non di rado presenta una seconda fioritura autunnale: matura le bacche in settembre, ma frequentemente le conserva per tutto l'inverno: di norma perde le foglie al termine dell'autunno, ma pag. 194 Vol. 2°
nelle stazioni riparate le mantiene, almeno in parte, sino alla primavera (L. italicum Mill., L. sempervirens auct.). - Il Ligustro può tornar utile a costrurre siepi; i rami servono a fabbricare ceste, gabbie per gli uccelli ecc.: le bacche, dipendentemente dal modo col qual vengono trattate, ora somministrano un color verde, altra volta danno una tinta nera.↑
Tribus 3. - Syringeae.
Syringa L. - S. vulgaris L., Poll. - Lilac vulgare All. - Lilaco. Secamoro. - Variat:
Tribus 4. - Fraxineae.
Fraxinus Tournf. - F. Ornus L., Poll. - F. vulgatior Segu.; Ornus europaea Pers. - Orno, Orniello, Avornello. - Frassino, Frassino mascio e femina *, Frassen, Orno*. - Variat: pag. 195 Vol. 2°
Albero o alberetto o frutice: comune in tutta la Provincia nel piano, nei colli e nei monti sino alla zona subalpina, nei boschi, nelle siepi, fra i crepacci delle rupi, nei luoghi sassosi e sterili!: la var. β nella val d'Adige ad Incanale, sul monte Baldo presso la Corona, nella Valpantena a Lotrago ! e sulle rupi sopra Stalavena e Cologne !; la γ sulle rupi nel monte Pastelletto. - Fiorisce da aprile a giugno: i frutti (samare) maturano nell'estate e nell'autunno. F. excelsior L., Poll. F. Ornus Scop. - Frassino. - Frassino, Frassine, Frassano. - Variat: pag. 196 Vol. 2°
FAMILIA XLIII. - APOCYNACEAE.
Nerium L. - N. Oleander L., Poll. - Leandro, Oleandro, Alloro indiano, Lauro roseo, Mazza di S. Giuseppe. - Variat: Pervinca Tournf. - P. major(1) Scop. - Vinca major L., Poll. - Pervinca. - "Variat corolla 2-3 plo minori quam in forma typica et partitionibus corollae rhombeis". - La Pervinca dai signori Visiani e Saccardo (cat. p. 120) è indicata presso le siepi ed i cespugli del Mantovano e del Veneto, eccezione fatta in quest'ultimo delle Provincie di Rovigo e di Verona. Nel Veronese però la Pervinca era da tempo coltivata nei giardini; e quindi certamente fuggita da questi, subspontanea o sporadica, compare qua e là in diversi punti: e così nella pianura veronese a Villabella !, a Costermano!, sul lago di Garda a Lazise (Fontana); nella Valpantena ad Orè e quivi pag. 197 Vol. 2°
abbondantissima! (e C. Mass.!); nella collina Veronese in Valdonega ed alle Are !, e sulla scheda sta scritto vicino alla casa di Giuliazzi !. Queste citazioni danno a vedere che P. major è sempre stata rinvenuta in località dal più al meno, prossime a giardini, o nella vicinanza di abitazioni: per conseguenza, nel Veronese, è da ritenersi non pianta spontanea, ma in via per naturalizzarsi. - Aprile-giugno: pianta perenne e suffrutice.↑ P. minor(1) Scop. - Vinca minor L., Poll. var. α, β, γ; Daphnoide Calc.; P. vulgaris angustifolia flore coeruleo et P. vulgaris angustifolia flore albo Segu. - Pervinca. Campanele, Campanote. - "Variat corollis coeruleis, rubris, purpurascentibus, albis et
FAMILIA XLIV. - ASCLEPIADACEAE.
Cynanchum R. Br. - C. Vincetoxicum(1) R. Br. - Asclepias Vincetoxicum L., Poll.; Asclepiade Calc.; Asclepia di pag. 198 Vol. 2°
fuor bianco Pona; Asclepias albo flore Segu. - Erba seta. - Vincetossico*. - Variat:
FAMILIA XLV. - GENTIANACEAE.
Tribus 1. - Gentianeae.
Gentiana Tournf. - Sect. 1. Asterias Ren. - G. lutea L., Poll. - Gentiana Calc.; Gentiana maggiore Pona; G. major lutea Segu. - Genziana maggiore. - Anziana, Genziana. - Frequente nei prati e pascoli delle zone alpina e subalpina nei monti della Provincia (Calc., Pona, Segu., Poll. ecc.): e così sul monte Baldo in Valfredda, Naole, Valvaccara, Valdritta, Artillon (e Leybold), Lavaci, Zocchi ecc. !, Altissimo di Nago (Heufler) ecc.: è pure indicata nei Lessini sul monte Tomba e sul monte Alba pag. 199 Vol. 2°
(Poll.). - Giugno-settembre: perenne. - I montanari raccolgono la radice di Genziana, e fattala essicare, la smerciano ai negozianti di medicinali: le stesse radici si mettono semplicemente in infusione nell'alcool o nella acquavite, ovvero distillate danno la celebratissima Acquavite di Genziana.↑ Sect. 2. Coelanthe Froel. excl. G. lutea. - G. punctata L. - Rara: sul monte Baldo (Kellner, A. Mass.!, Mang.!, Rigo), nei pascoli e luoghi erbosi delle valli delle pietre, grande, nella prà di Malcesine. - Luglio-settembre: perenne.↑ G. cruciata L., Poll. - Genziana minore Pona; Gentiana cruciata major et G. cruciata minor Segu. - Genzianela, Anzianela. "Duae occurrunt formae: G. asclepiadea L., Poll. - Genziana con foglia d'Asclepiade Pona; Gentianella Asclepiadis folio Segu. - "Flores coerulei: variat autem, sed raro, floribus albis leviter coerulescentibus: Gentianella Asclepiadis folio, flore albo, oris subcoeruleis Segu., et Gentiana Asclepiadis folio, flore albo in coeruleum languente Ponted.; Asclepiadea var. β Poll.". - Comune in quasi tutti i monti della Provincia, nelle macchie e nei boschi della zona montana alla alpina pag. 200 Vol. 2°
(Pona, Segu., Poll., Mang.!, A. Mass.! ecc.): e così per tutto il monte Baldo, tanto sul versante orientale quanto sull'occidentale!, ad altitudini comprese fra 850 metri (presso la Ferrara!) e 1800 metri (alle Busete !); lungo l'intero gruppo dei Lessini da Vaona !, tra S. Anna d'Alfaedo e Fosse, pel Corno d'Aquilio, Corno Mozzo, Sega, Podesteria, Malera, Trapola, Pertica ecc., alla alta valle d'Illasi entro eguali limiti di altitudine!: la pianta di Pontedera e Seguier, nella stazione superiormente citata di Vaona (900 metri) nelle macchie e nei cespugli ! - Luglio-settembre: perenne.↑ G. Pneumonanthe L., Poll. - Pneumonanthe del Cordo Pona; Gentianella angustifolia autumnalis Moreni. - Rara: Pona la osservò nella valle di Caprino ove, oggidì, certamente non cresce; fu raccolta da Moreni, ma questo botanico non dice in qual luogo del Veronese; Pollini la indica frequente presso Illasi a Soave dalle quali stazioni sembra scomparsa (?): è stata in quella vece, ai giorni nostri, trovata sul monte. Baldo! (e Mang.!) al Bastion (m. 1100, forma nana), ed alle sponde del lago di Garda a Peschiera! (metri 68, forma elatior) in un prato paludoso. - Agosto-ottobre; perenne.↑ G. acaulis L., Poll. - Gentianella con fior azzurro Calc.; Quinta Gentianella ungarica del Clusio Pona; Gentianella major verna Segu. - Anzianela*. - "Stirps polymorpha: in montibus veronensibus sequentes occurunt subspecies, vel varietates, vel formae: a) acaulis (Vill.), - b) excisa (Presl., Koch), - c) angustifolia (Vill.): G. acaulis var. β Poll.; G. alpina angustifolia magno flore Segu., - e) caule subnullo, vel (G. acaulis var. β Poll.) corolla 2-3plo longiore, - f) floribus albescentibus: G. alpina, magno flore albescente Segu." - Cresce copiosamente nei pag. 201 Vol. 2°
pascoli di tutti i monti veronesi dalla zona montana alla alpina, frequentemente gregaria: e così per tutta la catena del monte Baldo, nei monti Pastello e Pastelletto, lungo tutti i Lessini, nei monti Posta, Campobrun, la Lora, Zeola, Alba! ecc. (e Calc., Segu., Poll., A. Mass.! ecc.) entro limiti di altitudine compresi fra 700-2000 metri; scende però, ma raramente a stazioni più basse, e così p. e., al lago di Garda si incontra nella zona di collina fra gli olivi (Ambrosi), e nella val d'Adige sopra Peri a circa 300 metri!: tutte queste forme crescono promiscuamente; però la d), come già notò Pollini, si incontra assai di rado, p. e. alla cima Malera (m. 1772); rarissima la f) in monte Baldo nella Valfredda. (Segu.). - Aprile-agosto secondo la altitudine: perenne.↑ Sect. 3. Calathia et Crossopetalum Froel. - G. bavarica L., Poll. - Gentianella bavarica Allionii Moreni. - Rara, nei luoghi erbosi umidi elevati: venne raccolta nei monti veronesi da Moreni, ma si ignora in quale di essi, e sul monte Baldo da Barbieri (ex Bertol. fl. it. β, p. 92) ma senza indicazione di luogo, certamente però in questo nella Valdritta !, e così pure sui Lessini nel monte Posta!, non presso Chiesanova ed ai Trachi, come fu detto per errore di trascrizione!, (Goir., Erboriz. est. ed autun. ecc. in Bull. Soc. Bot. It., a. 1893, p. 91). - Agosto-settembre: perenne.↑ G. verna L., Poll. - Gentianella minor verna Segu. - Variat: pag. 202 Vol. 2°
e nei luoghi selvatici e rupestri del monte Baldo, del Pastello e Pastelletto, dei Lessini e di tutti i monti confinanti col Trentino e col Vicentino dalla zona montana alla alpina! (e Segu., Poll., A. Mass.!, Rainer, Mang.! ecc.): la forma tipica compare nella zona montana ad altitudini assai basse; e così p. e., presso Vestena (m. 500 circa) e sul monte Comun a cà del prete (m. 740) ove cresce abbondantissima!: le var. β e γ, dalla zona montana elevata alla alpina, tanto sul monte Baldo quanto sui Lessini ecc., ove la α: la β, rarissima, nei monti Campobrun (Gelmi) e Posta!: la δ sul monte Baldo nei pascoli di Artillon, Costabella ecc. ma non comune!: la ζ, elegantissima una sola volta sul monte Baldo in Basiana !. - Marzo-settembre !, dipendentemente dalla altitudine. - I rizomi delicatissimi di questa pianta, si mettono in infusione nella acquavite, alla quale comunicano un sapore assai gradito.↑ G. nivalis L., Poll.; Goir. pl. vasc. ecc. 33. - Gentianella alpina fugax minima brevifolia, flore monopetalo campanulato purpurascente; sive Gentianella brevifolia Martini. - Rara sul monte Baldo nelle macchie di Rhododendron, Vaccinium, Iuniperus alpina ecc. fra
1800-2000 metri di altitudine: è stata primieramente scoperta da Martini lungo il torrentello delle Acque negre; fu pure rinvenuta dal Barbieri (Bertol. fl. it. 3, p. 93), ma non si sa in qual luogo; Manganotti la raccolse in Costabella!: le osservazioni più recenti la indicano alle coste dell'Artillon!, alla cima di Valdritta !, e partendo da questa lungo la intera linea di confine sul versante orientale del monte sino al dissopra di Campion !. - Luglio-settembre: annua.↑
G. utriculosa L., Poll. - Gentianella ramosa, ramis alternis, calyce alato pentagono Segu. - "Variat: caule simplici unifloro Zersi". - Nei prati e pag. 203 Vol. 2°
pascoli alla zona montana alla alpina in tutti i monti veronesi (Segu., Poll., Jan., A. Mass.! ecc.): e così sul monte Baldo al Bastion, Valfredda, Naole, Colonei, Artillon ecc.!; nel Pastello!; sui Lessini a Revolto, Trapola, Malera, alle Gozze, a Velo ed ai Comerlati ecc.!; sul Zeola ! ecc.: la varietà qua e là assieme alla specie. - Luglio-settembre: annua.↑ G. ciliata L., Poll.; Goir. erboriz. est. ed autunn. ecc. in Bull. della Soc. It., a. 1893, p. 92. - Gentianella coerulea oris pilosis Segu. - Anzianela*. - Frequente nei luoghi selvatici boschivi, nei pascoli ed anche nei campi coltivati, dimostrando una speciale predilezione per i terreni cretacei; vive ora, sparsa e solitaria, qualche volta gregaria con un numero straordinario di esemplari, p. e. nella Valpantena sul monte Gazo (m. 487) presso Romagnano!, in tutti i monti veronesi scendendo da stazioni rigorosamente alpine sin quasi a confine con la pianura: infatti cresce copiosa sul monte Baldo nei pascoli elevati di Valfredda, Naole, Artillon, Acque negre, Zocchi! (e Segu., Poll., Barbieri, Kellner ecc.) ad altitudini comprese fra 1600-1900 metri; sul Pastello a 600 metri circa; sui monti Lessini si incontra può dirsi ad ogni passo, dai Trachi e Revolto (m. 1340) sino in prossimità di Tregnago (m. 317); nella Valpantena presso Belori (m. 325) ed a meno di 200 metri nelle vicinanze di Grezzana!. - Può dirsi pianta strettamente autunnale, però la fioritura è più precoce nelle stazioni maggiormente elevate, più tardiva in quelle più basse: perenne (Conf. Parl. - Car. fl. it. VI, p. 774; Goir. l. c.).↑ Sect. 4. Endotricha Froel. - G. campestris L. - Rara: sul monte Baldo nei pascoli alle coste dell'Artillon, val delle pietre e delle buse e fra le rupi nei monti Posta e Campobrun!. - Agosto-ottobre: annua.↑ G. obtusifolia W. - G. germanica Poll., Goir. l. c. pro pag. 204 Vol. 2°
parte. - Gentianella verna, foliis lanceolatis, flore lanuginoso Segu. pro parte. - Frequente nei pascoli del monte Baldo, dei Lessini, dei monti Posta., Campobrun, Zeola ecc.!, dalla zona montana alla alpina. - È in fioritura dalla fine di agosto ai primi di novembre: annua.↑ G. calycina(1) Wettstein, Gelmi prosp. d. fl. Trent. p. 115. - G. obtusifolia var. calycina Koch; G. germanica Goir. l. c.! pro parte. - "Caule a basi ramosissimo, 5-15 cm. alto, calycis laciniis latissime ovatis, abrupte in acumen lanceolatum terminatis. In rupestribus, pascuis et ericetis editissimis occurrit forma pusilla, vix pollicaris saepius 2-5 flora, raro uniflora (G. uniflora W. ?), rarissime corollis quadrifidis (forma accedens ad G. campestrem L. ?)". - Praeterea variat: Swertia L. - S. perennis L., Poll. - Gentiana polustris latifolia flore punctato Moreni. - È indicata dal Moreni nei monti veronesi, però non è nota la località nella quale o vide o raccolse la pianta.↑ Chlora L. - C. perfoliata(1) L., Poll. - Centaureo luteo, ovvero citreo di Mesuè Pona; Centaurium luteum perfoliatum Segu.; Seguieria major et minor Moreni. - "Stirps polymorpha occurrit: a) typica, - b) serotina (Koch), - c) acuminata (Koch et Ziz.), - pag. 205 Vol. 2°
d) lanceolata (Koch et Ziz.). - e) grandiflora (viv.), - f) esilis: planta pusilla: caule esili, unifloro, 4-7 cm. longo; foliis ovatis, acutis, exiguissimis, basi angustata connatis; laciniis calycinis lanceolatis corolla paulo brevioribus". Erythraea Rich. - E. Centaurium(1) Pers., Poll. - Gentiana Centaurium L.; Centaurea minore di Dioscoride Pona; Cetaurium minus seu parvum Segu. - Biondella, Caccia febbre. Erba China, China*, Garofolini* (Boi presso Caprino!). - Variat: E. pulchella Fries. - E. ramosissima Pers.; E. intermedia Poll.; Gentiana Centaurium β L. - Variat: pag. 206 Vol. 2°
Vive in prati umidi e luoghi erbosi specialmente della pianura: è specie assai variabile e si danno forme esattamente intermediarie tra essa e la precedente della quale è meno frequente. È stata raccolta al sud del lago di Garda in Lugana (Poll.), presso Peschiera! (e Rigo!) ed alle sue sponde a Lasize (Rigo!); nella pianura veronese a Mazzagatta, Tarmassia, Vallese !, nelle sabbie umide dell'Adige presso S. Pancrazio!; lungo le sponde di un rigagnolo sui Lessini, alle falde del monte S. Viola presso Casale di sotto (m. 633)!: la var. β a Valeggio lungo le rive del Mincio!.- Giugno-ottobre: annua.↑
Tribus 2. - Menyantheae.
Menyanthes L. - M. trifoliata L., Poll. - Trifoglio fibrino. - Trefolio fibrin. - "Variat foliis late ovatis vel obovatis! (M. palustre, latifolium et triphyllum Segu.), et foliis elipticolanceolatis (M. palustre, angustifolium et triphyllum Segu." - Vive nei fossati e nei prati paludosi, ma nel Veronese è pianta assai rara: nella bassa pianura presso Bovolone e specialmente lungo il Menago (Segu., Poll., Rocchetti !, S. Destefani ecc.); nell'Alto Agro presso Pastrengo alle sorgenti (Pissarole) del Tione!; nel monte Baldo, sul quale fu scoperto primieramente dal Barbieri (ap. Parl. - Car. fl. it. VI, p. 785), al dissopra di Mori e quivi raccolto dalla Baronessa S. Salvotti !. - Aprile-giugno.↑ Limnanthemum Gmel. - L. peltatum Gmel. - Menyanthes Nymphoides L., Poll.: Villarsia Nymphoides Vent.; Nymphides aquis innatus Segu. pag. 207 Vol. 2°
- Capelazeti*. - Abita le acque stagnanti o lentamente scorrenti e le risaie nella bassa pianura veronese (Segu., Poll., G. Pellegrini! ecc.): e così in val Zerpana, Albaredo,
Ronco d'Adige, Zevio, Legnago, Valli grandi veronesi, Vigasio ecc.!. - Giugno-ottobre: perenne.↑
FAMILIA XLVI. - CONVOLVULACEAE.
Tribus 1. - Convolvuleae.
Convolvulus R. Br. - C. Cantabrica L., Poll. excl. syn. Ponae. - Convolvulo minore con foglie di Spicalavendula del Lobelio, da alcuni creduto Scamonio tenue di Plinio Pona; C. linariae folio assurgens Segu. - Campanele*, Campaneline*. - Cresce copiosamente in luoghi aridi e soleggiati, di preferenza nella parte occidentale della Provincia, dall'Alto Agro sino a toccare quasi la regione subalpina! (e Pona, Segu., Poll., Font., Rainer, Bracht, Rigo!): e così, p. e., nei fossi e nelle mura della città di Verona.!, a Castel S. Pietro (A. Mass. !), Valdonega!, vaio del Paradiso in Valpantena! ecc. e sul monte Baldo in Piore, monte Creta e Belpo, ai Lumini ecc. (m. 700-880)!. Aprile-settembre: perenne.↑ C. arvensis L., Poll. excl. primo ex duobus Syn. Ponae. - Convolvolo secondo del Clusio il quale è creduto da alculni Cantabrica di Plinio, et il Dalecampio lo nominò Volvulo terrestre et Elsine Cissampolo Pona; C. arvensis minor Segu. - Vilucchio. - Corregiola, pag. 208 Vol. 2°
(Segu.), Corezola, Scorezola, Roveiola, Roeiola, Campanele*,
Campaneline*. - Variat: C. purpureus L. - Ipomaea purpurea Lam. . Campanele*. - Originario dell'America tropicale, è coltivato colle sue innumerevoli forme e varietà, come elegantissimo rampicante, per rivestire o ricoprire i chioschi nei giardini, le inferriate delle finestre, capanne ecc.: si incontra pertanto qua e là sporadico e quasi fatto selvatico nelle vicinanze delle abitazioni, lungo le vie e nelle siepi, fra le macerie ecc., in pressochè tutta la Provincia, dal piano ad una certa altezza sui monti e così p. e.: nei dintorni e nelle vicinanze di Verona ed alle falde del monte Baldo fra Pazzon e Vilmezzan (387~447 m.). - Fiorisce dal principio dell'estate ad autunno avanzato. Annuo.↑ Calystegia R. Br. - C. sepium R. Br. - Convolvulus sepium L., Poll.; C. vulgaris major albus Segu. -
Campanelle. - Campanele, Campaneline, Roveiola. - "Variat: pag. 209 Vol. 2°
- a) bracteis calycinis calyce aequilongis; - b) bracteis calycinis in laminas foliaceas conversis: forma monstrosa".
Tribus 2. - Cuscuteae.
Cuscuta L. - C. Epithymum Murr. - C. europaea β L., Poll.; C. minor Segu. - Grongo, Gronco. - Variat: pag. 210 Vol. 2°
sopra la Erica carnea, Anemone alpina, Galium rubrum, Genista radiata, Helianthemum alpestre, Polygala Chamaebuxus, Aposeris foetida ecc. - Maggio-ottobre: annua.↑
FAMILIA XLVII. - BORRAGINACEAE.
Tribus 1. - Ceriantheae.
Cerinthe Tournf. - C. minor L. - C. quorundam, minor flavo flore Segu. - "Variat: Onosma L. - O. tridentinum Wettstein, Kerner (conf. Gelmi prosp. della Flora trentina p. 118). - O. echioides var. β Poll.; O. stellulatum Waldst. Kit.; O. montanum Sibth. Sm., Bertol.; O. del Matthioli et Anchusa pag. 211 Vol. 2°
gialla del Dalecampio Pona (conf. Segu. pl. ver. I, p. 225); Symphytum Echii folio ampliore, radice rubra, flore luteo Segu. - Variat : Echium Tournf. - E. italicum L., Poll. - Echio del Matthioli di fior bianco Pona; E fiore albo Segu. - Lingua di cane - Buglossa. - "Variat floribus albis et pallide roseis vel coerulescentibus et E. vulgare Segu., L., Poll. - Lingua di cane. - Buglossa. - "Variat floribus coeruleis, rarius roseis pag. 212 Vol. 2°
(Echio del Matthioli di fior rosso Pona), rarissime albis; corollis majoribus staminibusque longe exsertis et Lithospermum Tournf. - L. graminifolium Viv. - È indicato sui Lessini. (?), raccoltovi dal Rainer (Berto!. fl. it. 2, p. 276).↑ L. purpureo-coeruleum L., Poll. - L. minus repens latifolium Segu. - Frequente nelle siepi e luoghi selvatici soleggiati dalla collina ad una certa altezza sui monti: e così nella Valdonega e in tutta la collina Veronese!; colle delle Ungherine!; alle falde meridionali del monte Baldo alla Bera presso Caprino!, nel monte Gazo alle Piosse ed alle Murete (m. 800)!; nella valle d'Illasi sul monte Belocca (m. 830, A. Mass. !) ecc. - Maggio-giugno: i carpelli maturi, lisci, glabri, ovoidei, bianchicci persistono sulla pianta. anche durante l'inverno: perenne.↑ L. officinale L., Poll. - Lithospermo con faccia d'Ancusa del Lobelio Pona; L. majus erectum Segu. - Migliarino. - Miliosole, Avemarie. - Luoghi selvatici, lungo le vie, nei cespugli ecc. dall'Alto Agro - p. e. presso Verona in Campomarzo ed al Pestrino !, S. Giovanni Lupatoto! ecc. - alla zona montana e subalpina: e così sul monte Baldo presso la Ferrara (m. 850), alla pag. 213 Vol. 2°
Lonza (m. 1200)!; nel monte Pastello!; sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo, Fosse, Erbezzo ecc.!; nella valle d'Illasi nel monte Belocca ed alle Saline (m. 900, A. Mass.!). - Aprile-ottobre, dipendentemente dalla altitudine: perenne. - La radice, conosciuta sotto il nome di Orcaneta è adoperata per dare agli oli ed ai grassi una tinta vermiglia vivissima.↑ L. arvense L., Poll. - Buglossum arvense annuum lithospermi folio Segu. Strigolo selvatico. - Meiogrolin. - Comune fra le messi, nei campi e luoghi incolti dal piano alla zona montana. - Primavera-autunno. Annuo.↑ Pulmonaria Tournf. - P. vulgaris Marat. - "Stirps summopere polymorpha. - Occurrit: Subspecies I; A officillalis (L.) - P. officinalis Poll.; Polmonaria Calc.; Polmonaria maggiore Pona; Pulmonaria Italorum ad Buglossum accedens Segu.; P. maculosa Segu. - Variat: a) Vallarsae (Kerner); - b) saccharata (Mill.); - c) albifiora. - Subspecies II; B angustifolia (L,). - P. angustifolia Poll.; Polmonaria minore con fior ceruleo e purpureo Pona; Pulmonaria foliis Echii Segu. - Variat: d) azurea (Bess.): - e) mollis (Wulf.);? - f) australis Murr." - pag. 214 Vol. 2°
Trentino e col Vicentino ! - Marzo-giugno: perenne.↑ Myosotis Dill. - M. palustris With. - M. scorpioides Poll. var. α an pro parte?; Lithospermum palustre minus, flore coeruleo Segu. pro parte. - Frequente nei luoghi paludosi e lungo i fossi per tutta la Provincia dalla pianura alla zona montana!. - Aprile-settembre: perenne.↑ M. silvatica Hffm. - Leontopodio del Leonicero, o più tosto Myosote Pona. - Variat: M. alpestris Schm. - M. scorpioides var. δ alpestris Poll.; Lithospermum alpinum minus flore purpurascente Ponted. - Cresce copiosamente nei pascoli e luoghi rupestri elevati in tutti i monti veronesi: e così sul monte Baldo! (e Ponted., Poll., Barbieri, Baronessa S. Salvotti! ecc.); sul Pastello! (e A. Mang.!); per tutti i Lessini!; monte Posta!; passo della Lora!; monte Zeola! ecc. - Maggio-ottobre: perenne. È ritenuta dai più come varietà di M. silvatica; da altri come identica a M. pyrenaica Pourr.↑ M. intermedia Link. - M. arvensis Poll. pro parte? - Nei campi e luoghi erbosi dell'Alto Agro: e così nei rivoni lungo l'Adige presso Tombetta !, intorno al forte S. Catterina !, alla Palazzina e nelle vicinanze di S. Giovanni Lupatoto! ecc. - Aprile-giugno: annua. È assai vicina a M. silvatica.↑ M. hispida Schlecht. - M. arvensis Poll.; Lithospermum arvense minus Segu. - Comune per tutta la Provincia pag. 215 Vol. 2°
dal piano alla zona montana! nei prati e luoghi incolti, sui muri ecc., frequentemente gregaria. - Primavera-estate, e se la stagione è mite si trova in fiore sin dal febbraio!: annua. - Tutte le specie e forme di questo genere portano le denominazioni vernacole di Non ti scordatr di me* e Ferghis salvego*, ed alcune sono coltivate nei giardini. Sono da ricercarsi nella zona botanica veronese M. strigulosa Rchb., M. caespitosa Schultz, M. strida Lk., M. versicolor Lk.↑
Tribus 3. - Anchuseae.
Borrago Tournf. - B. officinalis L., Poll. - B. fioribus coeruleis Segu. - Borragine, Borrana. - Boraso, Boragine*. - " Variat fioribus coeruleis, raro carneis vel albidis". - Rara ai tempi di Seguier (pl. ver. I, p. 229), che sospettava provenisse ex hortorum rejectamentis, oggidì la Borrana cresce copiosamente fra le macerie, lungo le vie, nei vigneti e luoghi coltivati: e così abbonda nella città stessa di Verona a S. Giovanni in Valle ed in tutte le ortaglie!, nella collina veronese segnatamente in Valdonega !, nelle valli di Mizzole e Pigozzo !, alle sponde del lago di Garda a Cisano, Torri, Castelletto, Malcesine! ecc. - Aprile-ottobre: annua. - Le foglie ed i fiori sono eduli.↑ Anchusa L. - A. officinalis L., Poll. - A. angustifolia Poll. non L.; Buglossum (pro errore Cynoglossum) silestre majus nigrum Segu. - Lingua di bue. - Buglosa*, Boraso*. - " Variat foliia latioribus vel angustioribus et quandoque angustissimis!, plua minusve hispidis et strigosis, integris vel erosulis, planis vel leviter undulatis; calycibus plus minusve profunde fissis; fioribus violaceis, azureis, rubris, purpureis, carneis, rarissime albis". - Comunissima nei campi pag. 216 Vol. 2°
e lungo le strade (Segu., Poll., Rainer, A. Mass.! ecc.) per tutta la Provincia dal piano alla zona montana!. - Aprile-settembre: bienne e perenne.↑ A. italica Retz., Poll. - Buglosso volgare Pona; Buglossum angustifolium majus, flore coeruleo Segu. - Lingua di bue. - Buglosa, Boraso*. - Frequente nei campi, fra le messi, nei vigneti ecc. per la intera Provincia (Pona., Segu., Poll., Barbieri, ecc.) dal piano alla zona montana che oltrepassa qua e là, ma di preferenza in collina: e così presso S. Bonifacio e Soave veronese !, nella Valpantena presso Grezzana (Tonini !), Romagnano! ecc., nella collina veronese ovunque!, nella Valpolicella l!, sul Pastello! (e Bracht), nella valle di Caprino!, alle sponde del lago di Garda a Malcesine (Leyb.), Castelletto! ecc. - Aprile-settembre: annua, bienne e perennante. I fiori sono considerati quali succedanei al Thè.↑ Lycopsis L. - L. arvensis L., Poll., Goir. erboriz. est. ecc. in Bull. Soc. Ital. a. 1893 p. 185. - Anchusa arvensis Bieb.; Echio del Fucsio Pona; Licopside del Lonicero, che è congenere di Buglosso silvestre Pona ?. - Nei campi e lungo le strade: cresceva pag. 217 Vol. 2°
nell'alta pianura ad occidente di Verona e forse alla Chiusa in val d'Adige ai tempi di Pona; Seguier la dice copiosa fra le messi nei campi intorno a Verona e presso Grezzana in Valpantena; Pollini pure la indica ovunque (passim) nei campi e nelle messi: ma oggidì L. arvensis non può certamente dirsi specie comune nel Veronese. E, per quanto si sa, è stata raccolta alle falde del monte Baldo verso la val d'Adige presso Mori (Baronessa S. Salvotti!), Brentonico !, e più in alto, e qui vi copiosissima, alle Giare di Valbrutta sotto Campedello !; da ultimo nella città stessa di Verona al piede di un muro in via Tezon !. - Maggio-ottobre: annua.↑ Symphytum Tournf. - S. officinale L. - Cosolida. - Consolida, Alo. - Variat: S. tuberosum L., Poll. (ex parte ?). - Sinfito mezzano et minore Pona; S. majus tuberosa radice Segu. - Frequente nei cespugli ed in luoghi selvatici e boschivi per tutta la Provincia dalla zona della collina alla pag. 218 Vol. 2°
subalpina; raramente nella pianura: e così nella vicinanza della città di Verona e nei boschetti della sua collina!, nella valle d'Illasi a Vico e Gazà presso Tregnago (A. Mass. !), nei colli benacesi a Lazise (Fontana); nella valle di Caprino (Pona, Segu.), sul Baldo ai Masi !, in Pravazar, Basiana, la Ferrara! (e Poll.). - Aprile-giugno: perenne.↑ S. bulbosum Schimp.; Goir.! pl. vasc. ecc. p. 32, app. bot. p. 25, erboriz. est. ecc. in Bull. Soc. Bot. It. a. 1893, p. 186. - S. minus, tuberosa radice Segu. (ex loco). - Cresce, sempre gregario !, in luoghi incolti e selvatici, al margine dei fossi, nei campi ecc. della pianura, e della collina: e così entro la città di Verona presso Porta Nuova, nel Giardino Giusti, a S. Giovanni in Valle, in quasi tutte le ortaglie ecc.!: presso Montorio e più a nord tra Mizzole e Pigozzo alla contrada Gheto!; nella Valpantena a Marzana, Nesente, S. Maria in Stelle ecc. !; a Minerbe presso a Legnago (Bolzon) ecc. - Aprile-giugno: perenne.↑
Tribus 4. - Cynoglosseae.
Cynoglossum L. - C. officinale L. - C. officinale Poll. var. α (forma floribus atropurpureis) et var. β = C. majus vulgare flore purpureo Ponted. (forma floribus purpureis); Cineglosso volgare Pona (ex parte?) - C. majus vulgare Segu. (ex parte ?). - Cinoglossa. - Zinoglossa, Capelazzi salvadeghi. - Cresce, non ovunque, lungo Le strade, nelle siepi, fra i rottami ed in luoghi incolti (Pona, Segu., Poll. ecc.); dalla pianura alla zona montana per la intera provincia: e così, nella città e nella collina di Verona, nella valle del Tasso a Porcino (320 m.), sul monte Baldo a Spiazzi ed ai Crosati (800-900 m.) eec.!. - Maggio-settembre: bienne (e perenne?).↑ pag. 219 Vol. 2°
C. montanum Lam. - C. officinale Poll. var. γ C. sylvaticum; C. germanicum Vis. et Sacc,; cat.; C. virenti folio flore minore Segu. - Ritenuto da molti fitografi come semplice varietà del precedente, cresce nelle macchie e luoghi selvatici della zona montana e della collina: e così sul monte Baldo alla Corona! (e Poll.), Spiazzi! ecc.; nella Valpantena presso Lugo !, nei vaj dell'Anguilla ! e di Squaranto ! ecc.; presso Verona al Chievo (Mang. !). - Giugno-settembre: bienne (e perenne ?).↑ C. creticum Vill. - C. pictum Ait., Poll. - "Variat corollis pallide coeruleis vel purpurascentibus striis sanguineis pictis et Asperugo Tournf. - A. procumbens L., Poll. Goir.! app. bot. p. 25, erborizz. est. ecc. in Bull. Soc. Bot. It. a. 1893 p. 186. - A. vulgaris Segu. - Seguier (pl. ver. I, p. 217) e Poll. (fl. I, p. 212) si limitano a dire che questa Borraginacea, la quale nel Veronese non è affatto pianta volgare !, oritur juxta sepes, ma di essa non citano alcuna stazione: cresce invece nelle siepi a Salionze sul Mincio ed alla Cà Malavicina !, alle sponde del Benaco nei campi a Castelletto pag. 220 Vol. 2°
di Brenzone!, Brenzone (Rigo !), Assensa !, Cassone!, Malcesine! (80-90 m.); sul monte Baldo al di là della Ferrara nella valle del Pissol verso le Moie in una macchia ! (m. 850-900); sui Lessini al Ponte di Veja ! (m. 612). - Maggio-luglio: annua.↑ Echinospermum Swartz. - E. Lappula Lehm. - Myosotis Lappula L., Poll.; Buglossum angustifolium, semine echinato Segu. - Lappolini. - Comune nei luoghi incolti, macerie, campi coltivati dalla pianura alla zona montana: e così in Verona nei cantieri della ferrovia, ovunque nell'Alto Agro e nella collina!, in valle di Caprino!, sul monte Baldo presso la Corona ed anche più in alto!, nel monte Pastello!, S. Anna d'Alfaedo !, nella Valpantena a Spredino !, nella valle d'Illasi sui monti Precastio e Gardon (A. Mass.!) ecc. - Giugno-settembre: annuo.↑ Eritrichium Schrad. - E. nanum Schrad. - Myosotis nana Poll.; Lithospermum montanum saxatile, minus, perenne, flore coeruleo Segu.? - Nei monti veronesi? (Conf. Segu. pl. ver. III, p. 112). Sino a prova contraria, si dubita della esistenza di questa elegante pianta alpina sui monti veronesi.↑ Heliotropium Tournf. - E. europaeum L., Poll. - Eliotropio maggiore Calc.; Heliotropium majus Segu. - Porraja, Porricella. - Variat: pag. 221 Vol. 2°
alla Pezza sulla collina di Montorio. - Estate-autunno: annuo.↑ Tournefortia L. - T. heliotropioides Hook.; Goir. Bull. Soc. Bot. It. a. 1890 p. 299, a. 1891 p. 317, a. 1893 p. 187. - Questa Borraginacea di Buenos Ayres e di altri punti dell'America meridionale è coltivata nei
giardini; ma, già da anni parecchi (a. 1887), quasi spontanea e fatta selvatica si incontra fuori Porta Nuova nei campi e nei ruderati che si trovano fra questa e la stazione ferroviaria!, lungo la strada di circonvallazione fra Porta Vittoria e Porta Vescovo !, lungo la strada che dall'ingresso nella Valpantena va a Montorio!, nella valle di Marcellise in vicinanza alle abitazioni! ecc. - Estate-autunno: annua (e bienne ?).↑
Tribus 2. - Lithospermeae.
FAMILIA XLVIII. - SOLANACEAE.
Datura L. - D. Metel L. - Strarnonium Metel. Moench.; Goir. Bull. Soc. Bot. It. a. 1890, p. 208. - Noce Metallo. - Ritiensi oriunda dell'America tropicale, ma oramai è naturalizzata. in quasi tutti i paesi caldi: in Verona è coltivata nei giardini quale pianta ornamentale, e quasi spontanea cresce in taluno di essi; sporadica è stata raccolta (ottobre 1887) fuori Porta Nuova presso la stazione ferroviaria!. - Estate-uutunno: annua.↑ pag. 222 Vol. 2°
D. Stramonium L., Poll. pro parte. - Stramonium foetidum Scop.; Goir. l. c. et erborizz. est. ecc. ibid, a. 1893, p. 187; Stramonium frutu spinoso oblongo Segu. - Stramonio. - Stramonio, Endormia, Endormie: Sdormia, - Cresce copiosamente nei campi e luoghi incolti, in prossimità dei luoghi abitati ecc. per la intera Provincia dalla pianura, nella quale frequentemente cresce gregaria e copiosissima!, al principio della zona della collina ove scompare!: e così nei dintorni di Verona, però meno frequente sulla sinistra che non alla destra d'Adige!, all'ingresso nella Valpantena!, presso Illasi (Segu.), Tregnago (A, Mass. !), Soave!, Sambonifacio !, nella val d'Adige sotto a Rivoli e nell'altipiano, o anfiteatro morenico, alle Zuane, forse limite superiore di vegetazione per questa Solanacea nel Veronese!. - È creduta dai più pianta di origine americana, ma A. De Candolle la ritiene oriunda dei paesi attorno al Caspio: si nota che la comparsa dello Stramonio nel Veronese è posteriore di certo ai tempi di Giovanni Pona; il quale (M. B., p. 60) cita la Datura dei Turchi giudicata dal Colonna Solano Maniaco, però come coltivata assieme ad altre piante esotiche, nei giardini Nichesola presso Ponton: ma ai tempi di Seguier era già così diffusa da essere designata con nome vernacolo: Rusaci Endormie vocant Segu. pl. ver. I, p. 196. - Ciro Pollini ha fuso insieme D. Stramonium e D. Tatula (fl. ver. I, p. 240) come appare dalle parole Flores albi vel ex albo leviter violacei. - Pianta annua col caule ramoso alto sino a 10 dc. e più (forma exaltata), altre volte uniflora ed alta appena 1-1,5 dc. (forma nana): è in vegetazione dal finire della primavera sino ad autunno inoltrato. Sono notissime le virtù tossiche di questa pianta, dovute ad un alcaloide attivissimo, la Daturina.↑ D. Tatula L. - Stramonium Tatula Moench; Goir. op. et pag. 223 Vol. 2°
loc. cit. - Pianta probabilmente oriunda americana, ed ora naturalizzata: fuori Porta Nuova, presso la stazione ferroviaria, in mezzo ai materiali quivi depositati!; nella val d'Adige, accidentalmente (settembre 1873), a destra del fiume sotto a Rivoli!. - Estate-autunno: annua.↑ Hyosciamus Tournf. - H. niger L., Poll. - Iosciamo primo del Matthioli Pona; Hyosciamus vulgaris vel niger Segu. - Giusquiamo - Giosquiamo, Bocaleti, Dente de vecia, Erba di S. Polonia* - "Variat corollis luteis venis purpureis pictis, quandoque, sed raro, concoloribus et H. albus Matth., Calc., L., Poll. - Non comune; compare qua e là saltuariamente: e così fu raccolto da Carlo Tonini al margine di un campo presso Villafranca veronese; nell'Alto Agro lungo un sentiero campestre, presso del Bosco Mantico!; a Verona lungo l'Adige appena fuori Porta Vittoria, e nelle macerie presso la Stazione ferroviaria di Porta Nuova!; nella val d'Adige sopra l'architrave ed i pilastri di un portone presso Rivoli! ove è stato primieramente raccolto da pag. 224 Vol. 2°
G. Rigo!: Calzolari lo indica sul monte Baldo, ma non si sa bene se in Pravazar o Noveza. - È in vegetazione dal termine della primavera ad autunno avanzato!: perenne e bienne.↑ Nicotiana L. - N. Tabacum L., Poll. - Tabacco, Erba della Regina. - Originario d'America, è coltivato nel Trentino, e quindi sporadico si incontra, qualche volta al margine dei campi, p. e. alle falde del monte Baldo a Brentonico!; e presso Verona dopo la piena dell'anno 1882 diversi esemplari comparvero al Chievo ! alla presa d'acqua del canale industriale. - Luglio-ottobre: annuo.↑ N. rustica L., Poll. - Tabacco Brasile. - Accidentalmente (estate 1870) alcune piante sono state raccolte nelle macerie presso Verona!, ed al piede di un muro presso S. Vito del Mantico !.↑ Solanum L. - S. Sodomaeum L., Goir. l. c. - Pomo di Sodoma. - Si ritiene originario del Capo ed è coltivato nei giardini: ma nell'Italia più meridionale, specialmente in vicinanza al mare può oramai considerarsi come naturalizzatosi: nell'ottobre degli anni 1886 e 1887 comparve, copiosissimo, fuori Verona lungo la scarpa della ferrovia fra il ponte sull'Adige e la stazione di Porta Nuova, e nelle vicinanze di questa fra le macerie! - Si danno diverse forme: grandiflora, parviflora, a fiori bianchicci o bianco-giallognoli, ed a corolle azzurre, lilacine, porporine.↑ S. Dulcamara L., Poll. - Vite silvestre del Matthioli Pona; S. scandens seu Dulcamara Segu. - Dulcamara. - Suffrutice scandente; cresce copioso per tutta la Provincia lungo i fossi, in luoghi umidi ed ombrosi, nelle siepi e fra le macerie, sulle rupi dalla bassa pianura ad altitudini anche considerevoli: e così nelle vicinanze di Verona. (m. 70)!; nel vaio dell'Anguilla sopra i Belori (m. 328)!, nel monte Erbin (505)!, e più in alto sui Lessini nel monte Brancon (1560)!, sul monte pag. 225 Vol. 2°
Baldo ai Zocchi di Pesina (m. 1277) !. - Aprile-novembre. - I fusti tagliati a pezzi lunghi 10-20 cm. e foggiati a mazzettini, di primavera, dalle donne di campagna sono smerciati sulla piazza e vengono, specialmente dal popolino adoperati per farne decotti.↑ S. nigrum L. sp. pl. ed. 1, p. 186 excl. var. δ, ε; Parl. - Car. fl. it. VI, p. 683. - S. officinarum Segu. -
Solatro. - Solano, Tossego. - "Species mire polymorpha et variabilis: in ditione veronensi sequentes occurrunt stirpes. pag. 226 Vol. 2°
zona montana, 1000-1200 metri sul monte Baldo!: la forma corrispondente a S. nigrum var. β Bertol., habitu Costantius perennate, et interdum etiam suffrutescente, cresce nel Veronese gigantesca, quasi legnosa alla base, certamente bienne!. - La δ, con le sue forme, si incontra sporadicamente qua e là, ma non tutti gli anni, generalmente poco copiosa, né si spinge ad altitudini molto considerevoli!. - La γ si incontra, d'ordinario, e piuttosto copiosamente, nel piano e nell'Agro Veronese, è meno frequente nella zona collina, rarissima nella montana!. - Ad ogni modo però è lecito sospettare che la colorazione della bacca nella Solanacea in questione sia carattere dipendente più che altro da circostanze locali, e mutabilissimo per conseguenza come l'odore muschiato, il grado e quantità di peluria, la durata e l'altezza della pianta, la forma del fusto, delle foglie, della corolla. - È in vegetazione durante quasi tutto l'anno. È pianta, si può dire, cosmopolita e non rifugge che dalle regioni più fredde. Pona nel suo Monte Baldo Descritto (a. 1617) non accenna punto alla presenza di questa pianta, e si potrebbe trarre la induzione che la stessa ai tempi suoi non avesse ancora preso stanza nel Veronese, come non l'aveva presa Datura Stramonium↑ S. tuberosum L. - Patata, Patatine*, Petate*. - Originaria del Perù, ed introdotta da tempo in Europa, è estesamente coltivata per i tuberi che danno un ottimo alimento, e nel Veronese alligna ottimamente dal piano a tutta la zona montana: qualche volta si incontra sporadica fra le macerie e presso le abitazioni!. - Fiorisce in maggio e giugno nei luoghi bassi: da luglio ed agosto a settembre ed ottobre nelle zone montane maggiormente elevate. I cataloghi della celebre ditta Haage e Schmidt di Erfurt sotto a S. tuberosum elencano 310 varietà o meglio, razze.↑ pag. 227 Vol. 2°
S. Pseudo-Capsicum L. - Falso pepe, Marenelle. - Indigeno dell'isola di Madera: è coltivato in vasi per ornamento. Lycopersicum Tournf. - L. esculentum Mill. - Solanum Lycopersicum L., Poll. Pomidoro. - Originario d'America, è coltivato in tutte le ortaglie: tende ad inselvatichirsi, ed in tale stato si osserva qua e là nei luoghi incolti, lungo le vie, fra le macerie ecc.: e così, ad esempio presso Verona nella Valdonega !, in Campagnola!, nella val di Caprino al Platano ! ecc. Recentemente è stata osservata una pianta lussuregiante in un muro sul Gazo in monte Baldo presso le Fornase al dissopra di Boi (m. 350)!. - Giugno-ottobre: annuo. Il catalogo ora citato elenca 80 varietà del L. esculentum.↑ Melongena Tournf. - M. teres Mill. - Solanunt Melongena L. Poll. - Petronciano, Melanzana. - Oriundo dell'India Orientale, è coltivato, in diverse varietà, per le bacche che vengono cucinate in diversi modi ovvero messe sott'olio ad uso di salsa: in vasi poi, quale pianta ornamentale, coltivasi una varietà spinosa (Pianta uova) che produce le bacche della forma, del colore e delle dimensioni di un uovo di gallina.↑ Capsicum L. - C. annuum L., Poll. - Peperone, Pepe cornuto, Pepe indiano. - Peveron, Peveroni. - Variat: pag. 228 Vol. 2°
alcune si coltivano nei giardini per far bordure alle aiuole.↑ Physalis L. - P. Alkekengi L., Poll. - Solano alicacabo di Dioscoride Pona; Alkekengi Officinarum Segu. - Palloncini, Vescicaria. - Vescighe, Fiasche da corai, Campanele*, Tossego*. - Comune, frequentemente gregaria, lungo le strade e le siepi, fra le macchie dalla pianura alla zona montana!: e così p. e. nelle vicinanze di Verona ed in valle Orsa sul monte Baldo! (m. 800). - Maggio-ottobre: perenne.↑ Nicandra Adans. - N. physaloides Gärtn. - Questa bella Solanacea, oriunda del Perù, crerceva in copia straordinaria (a. 1870-1876) e gregaria, fuori Porta Vittoria in una bassura detta le Buse che trovasi a ridosso della scarpa della ferrovia fra l'Adige e la stradella che dal Camposanto conduce alla Canova !. Oggi pare scomparsa in seguito ai movimenti di terra avvenuti in quel luogo.↑ Atropa L. - A. Belladonna L., Poll. - Solanun majus sive herba Belladonna Calc.; Solano maggiore o Belladonna degli Italiani Pona; Belladonna Segu. - Belladona. - Vive in luoghi selvatici e sassosi nelle zone montona e subalpina: e così sul monte Baldo, all'Artillon (Bracht, Brentonico !, Acque negre (Segu., A. Mass.!), Noveza (Calc., Pona), Lonza!, Basiana (Mang. !), Ortigara (Poll); sui Lessini (Conf. Goir. erborizz. ecc. in Bull. Soc. Bot. It., a. 1893, p. 187- 188) al Bosco grande presso Chiesanova!, ai Tinassi (Segu.), alle Scandole !, ai Trachi !, a Revolto nell'alta valle d'Illasi!: eccezionalmente od accidentalmente è stata rinvenuta nella pianura presso Peschiera pag. 229 Vol. 2°
(Poll.), e fra le macerie presso Verona!. - Giugno-settembre: perenne. - Pianta. medicinale velenosissima; copiosa una volta, ora è diventata rarissima, causa la grande quantità di piante distrutte dagli erbaioli.↑ pag. 230 Vol. 2°
FAMILIA XLIX. - SCROFULARIACEAE.
A. Antirrhinideae
Tribus 1. - Scrofularieae.
Verbascum L. - Sect. 1. Tapsus V. Thapsus L., Goir. erborizz. est. ecc. in Bull. Soc. Bot. It. a. 1893, p. 261. - V. densiflorum Poll. fl. ver. I, p. 243 et III, p. 779 cum ic. tab. III, fig. 7; Verbasco del Trago Pona. - Cresce sulle rupi, nelle macchie, nei terreni franati ecc. delle zone elevate di tutti i monti veronesi, dalle quali si avanza verso la pianura: e così è frequentissimo lungo tutta la catena del monte Baldo!; si trova nella Valpolicella ad Ospedaletto (Poll.); sul Pastello !; nella valle d'Illasi sul monte Tombolè (A. Mass.!); sui Lessini alla cima Malera! ecc. - Luglio-settembre: bienne.↑ V. tapsiforme Schrad. - Cresce, in società col precedente, dalla zona montana alla alpina, e nella stessa epoca!. - Bienne.↑ V. montanum(1) Schrad. - È assai prossimo a V. phlomoides e vive, più raro delle due specie precedenti, nei boschi e nelle macchie delle zone montana e subalpina; p. e. nella val d'Adige alle falde di monte Baldo presso Mori (Baronessa S. Salvotti !), sui monti Lessini a
S. Anna d'Alfaedo ! ecc. - Luglio-settembre: bienne. V. phlomoides L., Poll., Goir. l. c. p. 263. - Verbasco di larga foglia del Dodoneo, ch'è il primo del Matthioli Pona; V. mas latifolium luteum Segu. - Barbarastio. - Capelazzi, Tasso barbasso, Tasso barbato. - "Stirps pag. 231 Vol. 2°
polymorpha: occurrit, - a) phlomoides (Schrad.), - b) australe (Schrad.), - c) anomalum Ces., - d) albiflorum Ces." - Le due forme a) e b) sono comuni lungo le vie, nei luoghi incolti, sulle rupi ecc. dal piano sino a toccare la zona subalpina!; la c) è stata osservata sui Lessini presso S. Anna d'Alfaedo nei monti Loffa e S. Giovanni di Fosse !; la d), rarissima, presso Verona nelle macerie, e sui Lessini fra S. Anna d'Alfaedo e Fosse (m. 936-945) !. - Estate-autunno: bienne.↑ V. sinuatum L., Poll., Goir. l. c. - V. nigrum folio Papaveris corniculati Segu. - Non può dirsi pianta comune crescendo a sinistra d'Adige, internamente ed esternamente alla città di Verona entro una zona assai limitata, attraversata da quella porzione delle antiche mura di cinta e di fortilizi che da Porta S. Giorgio e Castel S. Felice seguendo la strada di circonvallazione si spinge a Porta Vescovo !: si incontra pertanto tanto nell'interno quanto all'esterno della città ai piedi delle mura e nelle loro fessure, nei luoghi erbosi, sugli spalti, nelle siepi, nelle macchie, fra le rupi !; Cresce pure copiosamente nella Valdonega e qua e là sulla collina (e Segu., Poll., A. Mass. !); scompare, o quasi, oltrepassato Borgo Trento: recentemente però (ottobre 1900) è stato rinvenuto al dissopra di Quinzano sul monte Bito seguendo la strada militare!. - Giugno-ottobre: perenne.↑ Sect. 2. - Lychnitis. - V. pulverulentum Vill. - V. floccosum W. et K., Poll.; V. Pulverulenium flore luteo parvo Segu. (non J. Bauh ?). - Comune nei luoghi incolti asciutti, nelle ghiaie dei torrenti, al margine dei campi, fra le macerie ecc. dal piano, p. e. nei fossati e nei dintorni di Verona!, alla zona montana, pag. 232 Vol. 2°
p. e. sul monte Baldo! (e. Ian.) ecc. - Maggio-ottobre: bienne.↑ V. pulverulentum X phlomoides. - Nelle macerie presso Verona ed a S. Vito del Mantico fra le ghiaie accumulate lungo il canale d'irrigazione!.↑ V. Lychnitis L. - Variat: V. Lychnitis X nigrum. - Nel monte Baldo lungo la strada che da Pravazar va all'ingresso in Basiana (agosto-settembre 1873)!.↑ V. nigrum L., Poll. var. α pro parte et excl. syn. Pon. et Segu.? - Guaragnasco femina, - "Sequentes occurrunt formae: - a) typicum, - b) thyrsoideum Koch., - c) obtusum Zersi prosp. ecc. p. 153, - d) giganteum planta procerior, m. l,50 et ultra alta, longitudo foliorum 38 cm., latitudo maxima 14 cm". pag. 233 Vol. 2°
collina!: e così sul monte Baldo in Ime, la Ferrara, Acque negre (Heufler), Valfredda. Ortigara ecc.; sui Lessini presso Chiesanuova, Scandole, S. Anna d'Alfaedo ecc.!; la b) ai piedi del Corno d'Aquilio ai Tomasi in un muro!; la c) sul monte Baldo in Ime !: la d) su questo stesso monte lungo la strada che dalle Fraine di sopra conduce ai Castelletti !. - Giugno-settembre: perenne.↑ V. lanatum Schrad., Goir. pl. vasc. ecc. p. 32. - V. nigrum Sclareae indicae foliis Moren? - Nei pascoli della zona montana sul monte Baldo, e sui Lessini presso le Scandole !. - Giugno: perenne. - È ritenuto una varietà della specie precedente.↑ V. Chaixii Vill., Goir. pl. vasc. ecc. p. 32. - V. orientale M. B., Goir. l. c.; V. austriacum Scbrad, Goir. l. c.; V. nigrum Poll. var. α pro parte ?; Verbasco terzo del Matthioli Pona et Verbascum nigrum flore ex luteo purpurascente Segu. (ex loco). - Cresce copiosamente in luoghi aridi, incolti e rupestri, fra i cespugli e nelle macchie per tutta la Provincia dall'Alto Agro alla zona subalpina!: e così al Bosco Mantico; nella Valpantena segnatamente ad Alcenago e Stalavena ecc.; nei vaj del Falcone e dell'Anguilla, nella valle di Squaranto, nella valle d'Illasi ed in quella dell'Alpone; nella Valpolicella sopra S. Pietro Incariano e Fumane; nel monte Comun, nella val d'Adige; nel Pastello; nella valle di Caprino; nel monte Baldo in Piore, ai Lumini, nel Gazo, nel Belpo (m. 884) ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ V. Chaixii X Lychnitis. - Nella val Marchiora sotto a S. Anna d'Alfaedo. - Agosto.↑ Sect. 3. Blattaria. - V. phoeniceum L., Poll. - Blattaria vaghissima di fior ceruleo Pona; Blattaria purpurea et B. flore nigrae Violae, colore elegante nitente Segu. - "Variat floribus atropurpureis vel violaceis, rarissime albis". - Vive nei pascoli e luoghi sassosi pag. 234 Vol. 2°
dell'Alto Agro veronese ed in diversi punti della zona collina: e così presso al Chievo (Pona, Segu.), Bosco Mantico! (e Segu., Poll.); nella collina veronese fra Avesa e Poiano (Segu.) ove oggidì certamente non cresce !, Sommacampagna!, tra Villafranca e Valeggio e primieramente in Prabian! (e Rigo !), nell'altipiano di Rivoli verso le Zuane !, nella val d'Adige alle falde del Pastello sopra Ceraino !: la varietà a fiori bianchi e stata osservata dal Moreni. Il Barbieri (Bertol. fl. it. 2, p. 588) indica questa bellissima specie sul monte Baldo nelle valli del Coal santo ? - Maggio-luglio: bienne e perenne.↑ V. Blattaria L., Poll. - Blattaria di Plinio di fior giallo Pona; Blattaria lutea, folio longo, laciniato Segu. - Variat: V. virgatum With. - V. Blattarioides Poll. fl. ver. III, p. 780. - Raro: cresce qua e là ove la specie precedente della quale è ritenuto da molti fitografi una semplice varietà e così nelle vicinanze di Verona alla Casetta fuori Porta Vittoria e presso l'antico cimitero austriaco !, nella. Valdonega !, nelle vicinanze di Montorio !, nella Valpantena!, a Ponti sul Mincio (Da Campo et A. Mass. !), - Maggio-settembre: annuo.↑ pag. 235 Vol. 2°
Scrofularia Tournf. . Sect. 1. Flores axillares. - S. vernalis L., Poll. - S. flore luteo Segu. - Variat: Sect. 2. Paniculatae. - S. alata(1) Gilib. - S. Ehrarti C. A. Stev.; S. acquatica Poll. et auct non L.; S. acquatica major Segu. - Scrofularia. - Scrofularia, Giavardo. - Variat: S. Neesii(1) Wirtgen, Koch. - È stata raccolta in un fosso presso Verona nella bassura di S. Michele!. - Questa forma, sino ad oggi non segnalata in Italia, sembra
una varietà di S. alata, la quale, a sua volta, è da considerarsi come una sottospecie della S. aquatica L.↑ pag. 236 Vol. 2°
S. nodosa L., Poll. - S. nodosa foetida Segu. - Mille morbia. - Scrofularia, Giavardo, Erba della Madona *, Maruele*, Erba per le maruele*, Erba da taj. - Comunissima nei fossati, fra le macerie, nelle siepi e nelle macchie, nei luoghi selvatici dal piano alla zona subalpina per tutta la Provincia! Con riserva è pure riferita a S. nodosa una forma assai elegante che cresce fra le macchie nelle zone alquanto elevate del monte Baldo e dei Lessini, e che sarà forse da ascriversi ad altra specie (S. alpestris Gay ?). - Aprile-ottobre: perenne. - Sono note le virtù meravigliose che la credenza popolare ha in ogni epoca attribuito a questa pianta, talchè i suoi rizomi tuberiformi si portavano appesi al collo a guisa di amuleto: questi, anco in oggi, sono ritenuti rimedio efficace nelle affezioni emorroidali, e tagliate a fette sottili o grattugiate, vengono cotte nell'olio o nel burro, e quindi applicate come impiastro alla parte: di qui l'origine della denominazione volgare di Maruele dato alle piante, colla quale nel vernacolo veronese sono chiamate le emorroidi: a tal uopo i rizomi tuberosi (Castagnole) di S. nodosa sono raccolti e smerciati dagli erbaioli.↑ S. canina L., Poll. - S. chrysantemifolia M. B.; S. Ruta canina dicta vulgaris Segu.; S. Ruta canina dicta floribus albis Moretti; Ruta canina Pona. - Ruta canina. - Giavardo, Ruda*, Erba Ruda* (sul monte Baldo). - Comunissima per tutta la Provincia nei luoghi incolti, nelle ghiaie dei torrenti, nei muri ecc. dalla pianura alla zona subalpina, toccando tanto sul monte Baldo quanto sui Lessini, altitudini comprese fra 1100-1600 metri !.↑ S. Hoppei Koch., Goir. o. et cit. - Variat: pag. 237 Vol. 2°
e ghiaiosi delle zone montana e subalpina, dalle quali trascinata dalle acque scende verso la pianura: e così nel monte Baldo alle Acque negre, Altissimo di Nago, Brentonico, (Heufler a. 1843): presso il baito Canalette Kernel in erb. centr. Firenze !; Valfredda Giare di Valbrutta, Artillonzin, Artillon ecc.!: nei monti Lessini è sparsa nella zona elevata lungo tutta la catena e scende nella val d'Adige, in Valpantena fra le ghiaie del torrente, nella valle d'Illasi a Giazza, Revolto ecc.!: dopo la piena d'Adige dell'anno 1882 comparve copiosissima lungo tutto il corso del fiume da Verona a Legnago nei luoghi stati innondati!. (Conf. Goir. Una decuria di piante raccolte nella Provincia e nei dintorni di Verona in N. G. B. I., vol. XXIII, N. 2, aprile 1891). - La varietà β sul monte Baldo all'Artillonzin, fra le ghiaie!. - Giugno-settembre: annua, bienne, perenne !, dipendentemente dalle condizioni dei luoghi e delle stazioni.↑ Gratiola L. - G. officinalis L., Poll. - Centauroide, overo Limnesio dl Valerio Cordo, Papacero Spumeo, Gratiola, Gratia Dei, Stancacavallo Pona; Digitalis minima Gratiola Segu. - Frequente nei luoghi umidi e paludosi, al margine delle risaie, lungo i fossi ed i rigagnoli dalla bassa pianura sino a toccare la zona submontagnosa: e così in Valle Zerpana, Caldierino, S. Michele, Vigasio, Valeggio sul Mincio, Sirmione nel Benaco, Lazise (Fontana) ecc.!: il Pona la indica in valle di Caprino ed infatti cresce presso Oné al disotto di Pazzon alle falde di monte Baldo. Giugno-settembre: perenne.↑ Lindernia L. - L. pyxidaria(1) L., Poll. - Rara; in luoghi umidi ma specialmente nelle risaie: e così presso Vigasio ed Arcole!. - Luglio-ottobre: bienne. pag. 238 Vol. 2°
Veronese, sebbene nel fatto quivi sia stata da lui raccolta, trovandosi nell'Erbario!, ma riferita a specie affatto diversa!.↑
Tribus 2. - Linarieae.
Antirrhinum Tournf. - A. Orontium(1) L., Poll. - Antirrhinum Calc.; Antirrino silvestre o Fiteuma del Dodoneo Pona; A. ervense majus Segu. - "Corolla incarnata, vel carnea rictu striata (Segu.), interdum flava (Poll.). Occurrit, sed raro, forma proxima A. calycino Lam., sepalis corolla paulo longioribus". - Trovasi ovunque nei luoghi coltivati ed anche, ma più raramente, nei luoghi incolti dal piano alla zona montana !. - Maggio-settembre: annuo.↑ A. majus L. - A. majus Poll. var. β. - Bocca di leone. - Bocca di leone, Bocca di Drago*, Draghi. - "Occurrit, et saepe in eodem caespite !, corolla rosea, purpurea, alba, luteola, variegata ecc.". - Cresce, fatto oramai selvatico, nei muri vecchi, per tutta la Provincia dalla pianura ad una certa altezza sui monti: e così nelle mura della città di Verona!; nella collina veronese a S. Leonardo, nella Valdonega e sulle Torri Massimiliane ecc.!; al castello di Soave ecc.!; alle falde del monte Baldo a Pazzon (m. 337)!. - Aprile-ottobre: è coltivato nei giardini ed ha dato luogo ad una infinità di varietà per i colori: però la colorazione dei fiori è mutabilissima in una stessa stazione, non solo da anno ad anno ma anche nel corso di una stessa stagione!. - Perenne: suffrutescente alla base.↑ Anarrhinum Desf. A. bellidifolium W. - Sino ad oggi non è stato raccolto nel Veronese: lo scoprì Abramo Massalongo in Provincia di Rovigo, lungo il Po ad Occhiobello !.↑ pag. 239 Vol. 2°
Linaria Tournf. - Sect. 1. Cymbalaria Clairv. - L. Cymbalaria(1) Mill. - Anthirrinum. Cymbalaria L., Poll.; Linaria hederaceo folio glabro seu Cymbalaria vulgaris - Cembalaia. - Pioci, Pioci della Madona *. - "Corollae ex albido lilacinae, sed variat": Sect. 2. Elatinoides Chav. - L. spuria(1) Mill. - Antirrhinum spurium L., Poll.; Linaria segetum Nummularia folio villoso Moren. - Variat: pag. 240 Vol. 2°
Valpantena presso Grezzana e più in alto al Campon,
Prè dell'acqua ecc.!; presso Tregnago (A. Mass.!); nella valle di Caprino! ecc. - Luglio-settembre-ottobre: annua.↑ L. Elatine(1) Mill. - L. Prestrandreae Tin. in Guss.; Antirrhinum Elatine L., Poll.; Veronica del Fucsio et del Matthioli Pona (pro parte?); Linaria segetum Nummularia folio aurito et villoso flore luteo Segu. - pag. 241 Vol. 2°
Sect. 3. Linariastrum Chav. - L. vulgaris Mill. - Antirrhinum Linaria Poll.; Osyris Calc.; Osiride overo Linaria volgare Pona; Linaria vulgaris flore majore Segu. - Dente de can*. - Variat: L. italica Trev.; Goir. erborizz. est. ecc. l. c. - Rara:
nella val d'Adige (Facchini), e sui Lessini in una macchia lungo la strada che da S. Anna d'Alfaedo va a Fosse! e presso Breonio (G. Rigo)(1). - Agosto-settembre.↑ L. chalepensis Mill.; Goir. erborizz. est. ecc. l. c. - Antirrhinum chalepense L., Poll.; Linaria annua angustifolia, fioribus albis lonqius caudatis Segu. - Cresce nei seminati ed al margine dei campi: e così presso le sponde del Benaco a Garda e Torri (Rigo !), Scaveaghe ! in vicinanza alla punta di S. Vigilio: nell'Alto Agro veronese a Guastalla !; nella Valpolicella presso l'Ospedaletto e Mazurega (Poll.); sopra Quinzano!, nella collina veronese e nella Valpantena! (e Segu., Poll.); nella collina di Montorio alla Pezza !; presso Tregnago in valle d'Illasi (A. Mass. !). - Maggio-giugno.↑ L. alpina Mill. Antirrhinum alpinum L., Poll. var. α et β; Linaria quadrifia supina Segu. - Nei luoghi sassosi elevati dai quali scende con le ghiaie dei torrenti; nel Veronese però non è specie volgare: e così sul monte Baldo (Segu., Poll., Mang. ecc.) in val Losana !, pag. 242 Vol. 2°
Acque negre !, al Sassetto ! ed in tutte le valli che solcano il fianco occidentale del monte, ossi, fonda, larga, delle buse ecc.!: non è stata rinvenuta sui Lessini veronesi, ma cresce sul monte Posta !. - Luglio-settembre.↑ Sect. Chaenorrhinum Dc. - L. minor(1) Desf. - Antirrhinum minus L., Poll.; Linaria pumila vulgatior arvensis
Segu. - "Occurrit: - a) forma minor: humilis vel pusilla, caule simplicissimo vel parce ramoso, flaccido, decumbente vel erecto: haec in locis umbrosis, et - b) forma major: altior et robustior, caule erecto vel prostrato - adscendente saepe ramosissimo. - Comune nei campi, vigneti, pascoli, strade, muri, macerie ecc. in tutta la Provincia, dal piano, p. e. in Verona nei muri dell'Arena!, alla zona subalpina, in monte Baldo alle Fraine, Spiazzi, Gazo, Giare di Valbrutta ecc.!, e sui Lessini alle Gozze (m. 1261). - Aprile-ottobre: annua. Alcuni esemplari sono assai prossimi a L. litoralis Bernh.↑ B. Rhinantideae
Tribus 1. - Digitaleae Benth.
Digitalis Tournf. - D. lutea L. ?, Poll. et auct.; an potius D. Parviflora All. ped. I, p. 70, n. 257 ? - D. lutea Calc.; Digitale piccola Pona; D. major lutea vel pallida parvo flore Segu. - Bocchina de levrina *. - Frequente per tutta la Provincia nei luoghi incolti selvatici e boschivi, nelle macchie ecc. (Calc., Segu., Poll., Bracht, A. Mass.!, Heufler, Mang.! ecc.), dalla alta pianura e dalla collina alla zona alpina in tutti i monti!. - Giugno-settembre: perenne. Nel Veronese crescono due forme, una a corolle molto piccole, la seconda a corolle più grandette: ma, in seguito a confronti istituiti, né l'una né l'altra sembrano corrispondere pag. 243 Vol. 2°
alla vera D. lutea L.; in quella vece si dimostrano assai vicine a D. micrantha Ten., Guss., e singolarmente a D. australis Cald. fl. fav. tent. p. 171!, che del resto è tutta una cosa con la pianta di Tenore e Gussone.↑ D. ambigua(1) Mürr., Poll. - Digitalis Calc.; Digitale gialla di fior ampio Pona M. B. p. 172 cum ic.: D. lutea magno flore Segu. - Cresce in luoghi selvatici e sassosi, nelle macchie ecc. nelle zone subalpina e montana, dalle quali qualche volta scende nelle vallate verso la collina (Calc., Pona, Segu., Poll., Bracht, Ian, A. Mass.!, Mang.! ecc.): e così sul monte Baldo
in Basiana, Valfredda, Artillon, Valgrande ecc.!; nei monti Pastello e Pastelletto sui quali cresce abbondantissima!; sui Lessini a Velo (A. Mass.!); nel vaio dell'Anguilla ed in quello di Squaranto !, nella valle d'Illasi (A. Mass. !). - Giugno-settembre: perenne. - Nelle piante raccolte sul Pastello in molti esemplari le corolle anzichè gialle sono variegate: inoltre tanto
sul monte Baldo quanto sui Lessini si hanno forme che, probabilmente, sono da ritenersi ibride fra D.lutea e D. ambigua.↑ Veronica Tournf. - Sect. 1. Chamaedrys. - V. Teucrium L., Poll. var. α et β. - V. latifolia auct. non L.; V. Pseudo-Chamaedrys Vis. et Sacc. cat.; pag. 244 Vol. 2°
V. polymorpha Ces., Pass., Gib. comp.; Veronica supina del Lobelio Pona ?; V. spicala latifolia Segu. - Erba celestina. - Variat: V. protrata L., Poll. - V. minor angustifolia et procumbens Segu. - "Flores coerulescentes, rarissimenalbi. Planta satis polymorpha (Conf. Rchb. excurs. p. 368)." - Comune nei prati e pascoli magri della intera Provincia dalla pianura e dalla stessa città di Verona (p. e. nel R. Collegio agli Angeli ! a tutta la zona della collina!. - Aprile-giugno: perenne.↑ V. austriaca L. - Nei pascoli del Bosco Mantico e nella Valpantena presso Nesente e Novaglie ?↑ V. Beccabunga L., Poll. - Anagallide aquatica Pona; Veronica aquatica major folio subrotundo et V. aquatica minor folio subrotundo Segu. - Beccabunga, Crescione. - Beccabunga, Gressa, Gresson, Grasson*, Crasson*, Salada tedesca *, denominazioni comuni colla specie che segue!. - Variat: pag. 245 Vol. 2°
presso Spiazzi ed i Coltri !, sui Lessini presso S. Anna d'Alfaedo!. - Maggio-ottobre: perenne.↑ V. Anagallis(1) L., Poll. - V. aquatica. minor folio oblongo Segu.; V. aquatica longioribus foliis ad nodos ternis et V. aquatica longioribus foliis ad nodos quaternis Pont., Segu.; Angallide eretta trifilla et A. eretta tetrafilla Martini (Nuovo invento di due Anagallidi, con figura). - "Variat floribus coeruleis, purpurascentibus, roseis (V. aquatica Bernh.) et, V. Anagalloides L. - Rara: raccolta in Campomarzo di Verona nel settembre 1883 dopo la piena d'Adige dell'anno antecedente!.↑ V. Chamaedrys L., Poll. - V. minor foliis imis subro tundioribus Segu. - Variat: pag. 246 Vol. 2°
β cresce assieme alla forma tipica: la γ sul monte Baldo ai Lavacci !. - Aprile-agosto: perenne.↑ V. urticifolia Jacq., Poll. - V. latifolia auct. mult. non L.; Veronica molto grande del Dalecampio Pona; V. maxima Segu. - Cresce copiosamente in luoghi selvatici e rupestri dal limite superiore della zona collina alla subalpina: e così sul monte Baldo alla Corona!, Valfredda (Pona) ecc.; sui Lessini nel vaio della Pernise sotto a Cerro veronese !, ed al Rosaro sopra Grezzana (Segu. !, a Velo !, Camposilvano ! ecc. - Fiorisce da maggio a luglio, e matura i frutti da luglio ad ottobre secondo i luoghi: perenne.↑ V. officinalis L., Poll. - V. mas supina et vulgatissima Segn.- Veronica, Tè europeo, Tè svizzero. - "Occurrunt praeter typicam duae sequentes formae: - a) pusilla. - V. Tournefortii Schm.; - b) luxurians - V. spadana Lej" - Comune nei pascoli
nei boschi e negli ericeti dalla collina - p. e. a S. Giustina nell'Alto Agro! - ed anche dalla pianura - nelle sabbie d'Adige a Giarone sotto a S. Michele! - alla zona alpina in tutti i monti veronesi!: la forma a) in monte Baldo all'Artillon e la b) sui Lessini presso Chiesanuova!. - Giugno-ottobre: perenne.↑ V. aphylla L., Poll. - V. parva saxatilis, cauliculis nudis Segu. pl. ver. I, p. 241 cum ic. tab. III f. 2 (sed haud exacta monente Cl. Bertol. fl. it. 1, p. 138) et III, p. 116. - Frequente nei pascoli sassosi del monte Baldo, dei Lessini ecc. (Segu., Poll., Barb. ecc.): e così sul primo in Noveza, e nelle valli Losana, delle buse, degli ossi ecc.!, all'Altissimo di Nago! (ed Heufler), ecc.: sui secondi a Revolto !, sui monti Posta e Campobrun ecc.!. - Luglio-settembre.↑ V. scutellata L., Poll. - Rara: in loghi paludosi presso pag. 247 Vol. 2°
Bovolone (Poll.), al margine delle risaie ad Aselogna ! ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ Sect. 2. - Pseudo-lysimachium Koch. - V. spicata. L., Poll. - V. retta minima Pona; V. spicata minor Segu. - Variat: Sect. 3. - Veronicastrum Koch. - V. fruticulosa L., Poll. - V. alpina frutescens flore albescente et V. alpina frutescens Segu. (an ex parte?). - Variat: pag. 248 Vol. 2°
V. serpillifolia L. - V. pratensis serpillifolia Segu. - Variat: V. acinifolia. - Nel Catalogo dei signori Visiani e Saccardo p. 154, è indicata parcamente fra le biade, nei campi ed ortaglie di tutte le Provincie venete: però non consta che sino ad oggi sia stata raccolta sul Veronese. V. alpina L., Goir. - erborizz. ecc. l. c. - Rarissima nei pascoli sassosi alpini elevati: e così sul monte Baldo alla colma di val Losana ! e sul monte Posta. - Giugno-settembre: perenne.↑ V. arvensis L., Poll. - V. flosculis cauliculis adhaerenthibus Segu. - Serpollino. - Pavarina. - "Variat floribus pallide coeruleis quandoque albis, et - a) polyanthos Thuill.: specimina maxima; - b) pumila: gregaria, caulibus simplicibus 2-3 cent. altis: - V. nana Lam.?; - c) alpestris: plerunque gregaria, caulibus simplicibus vel caespitosis, rigidis, erectis, 3-5 cento. altis". - Comunissima nei campi, nei prati, lungo le vie ecc., dalla bassa pianura ai pascoli e luoghi rupestri della zona alpina!: la forma b) nei pascoli aridi e secchi presso pag. 249 Vol. 2°
Tombetta ecc.!; la c) sul monte Baldo all'Artillonzin, coste dell'Artillon ecc., sui Lessini al Corno d'Aquilio, Fanta, Liana ecc., e quindi fra 1400-1900 metri di altitudine. - Agosto-settembre: annua.↑ V. triphyllos L., Poll. - V. verna trifido vel quinquefido folio Segu. - Pavarina*. - Comune (Segu., Poll., Font., Parl. ecc.) nei seminati, massime a frumento, e luoghi coltivati della pianura e della collina per tutta la Provincia!. - Febbraio-aprile: annua.↑ V. praecox All. - Nei pascoli e nei prati dell'alta pianura e della collina, ma non comune: e così nelle vicinanze, nei dintorni di Verona e nei fossi stessi della città!, nella Valpantena a Nesente (Poll. Bibliot. ital. vol. XLV), sui Lessini presso Castagné (m. 441): qualche volta cresce gregaria. - Febbraio-aprile: annua.↑ Sect. 4. - Alsinoides Koch. - V. Tournefortii(1) Gm. (non Vill.). - V. Buxbaumii Ten., Poll.; V. persica Poir. - "Variat floribus coeruleis, rarissime albis". - Comune nei seminati, nei vigneti, nelle siepi ecc. dalla bassa pianura alla zona montana!. - Primavera-autunno: annua. V. agrestis L., Poll. - V. flosculis oblongis pediculis insidentibus, Chamaedrys folio Segu. - Pavarina. - Variat: V. hederaefolia L., Poll. - V. Cymbalariae folio verna Segu. - Pavarina. - Comune nei campi, nelle ortaglie, sui muri ecc. dalla pianura alla zona montana!. - pag. 250 Vol. 2°
Febbraio-maggio dipendentemente dalla altitudine: annua.↑ Paederota L. - P. Bonarota L., Poll. elem. botan. II, p. 153 cum ic. tab. 3, fig. 2, et fl. ver. I, p. 12 excl. var. δ. - Veronica petrea che è sempre vivente Pona M. B. p. 178 cum ic. p. 179, (sed figura falsa quoad corollam et capsulam Bertol. fl. it. 1, p. 108); V. petraea sempervirens Segu. - "Variat floribus coeruleis, raro purpurascentibus (var. ζ Poll.), rarissime albis (var. ε Poll.) et
Tribus 2. - Euphrasieae
Bartsia L. - B. latifolia(1) Sibth. et Sm. - Euphrasia latifolia L., Poll.; Odontites foliis circa radicem ovatis et serratis, ceteris lanceolatis et in extremitate trifidis Segu. - Planta saepissime gregaria: occurrit - a) elatior et robustior, caule 10 cm. et ultra alto, pag. 251 Vol. 2°
interdum coespitoso; - b) pumila, vix pollicaris." - Pascoli e luoghi aridi nell'Alto Agro e nella collina veronese: e così presso Verona (Segu., Poll., Rainer, A. Mass.!; Mang.! ecc.) in Campomarzo e nei fossi stessi della città !, a destra d'Adige a Tombetta, Pestrino, S. Pancrazio ecc. !; nella collina veronese, specialmente intorno ai forti, a S. Leonardo, S. Mattia, S. Sofia ecc.; presso Sommacampagna, Custoza, Valeggio ecc.! (e Rigo!); presso Pescatina! ecc. - Marzo-maggio: annua ↑ B. alpina L., Poll. - Clinopodio alpino Pona M. B. p.207 cum ic.; Bartsia foliis oppositis cordatis obtuse serratis Segu. - Pascoli e luoghi rupestri nelle zone elevate degli alti monti veronesi: e così cresce copiosamente sul monte Baldo (Pona, Segu., Moretti, Poll., Rainer, Heufler, Mang.! ecc.) all'Altissimo di Nago, al Maroco, alla punta del Telegrafo, nelle valli delle buse, delle busete, delle pietre, degli ossi ecc.!: è meno frequente sui Lessini; nei monti sopra Velo (A. Mass.!), in Malera !, passo della Lora !, cima tre croci !. - Giugno-agosto: perenne.↑ Odontites Hall. - O. lutea Stev. - Euphrasia lutea L., Poll.; Siderite pratense gialla Pona; Odontites angustifolia flore luteo Segu. - Volgarissima nei luoghi selvatici sassosi, nei pascoli magri e secchi, negli ericeti, negli argini, lungo le vie ecc. in tutta la Provincia (Pona, Segu., Poll., A. Mass.!, Mang.! ecc.) dalla pianura alta e dalla collina alla intera zona montana!. - Agosto-settembre: annua.↑ O. serotina(1) Rchb. - Euphrasia serotina Lam., Poll.;
E. Odontites var. β L. - Variat: pag. 252 Vol. 2°
disopra di Pazzon in Valsecca (m. 600); la var. β presso Vigasio !. - Agosto-ottobre: annua.↑ O. verna(1) Rchb. - Euphrasia Odontites L., Poll.; La porporea Sidetite pratense Pona; Odontites foliis oppositis lanceolatis purpurascente flore Segu. - Frequente nei campi e fra le messi nel piano e nella collina, raramente nella zona montana: e così presso Verona, Caldiero, S. Bonifacio, Belfiore, Soave ecc.!; nella valle d'Illasi a Badia Calavena (m. 470) e sul monte
Barbara (A. Mass. !); nella Valpolicella a S. Pietro in Cariano!; nella val d'Adige a Mori (baronessa S. Salvotti!); sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo (m. 936)!. Maggio-agosto, eccezionalmente più tardi, p. e. nelle
sabbie dell'Adige a Verona (ottobre 1883!): annua. Euphrasia Tournf. - E. officinalis L. - "Stirps summopore polymorpha atque variabilis ab auctoribus in innumeris speciebus et varietatibus vexata: formae tamen in ditione veronensi viventes, omissis brevitatis et simplicitatis causa varietatibus et subvarietatibus, quinque subspeciebus quae sequuntur adscribere opinatum est". Subsp. I. - E. officinalis Soyer-Will. - E. officinalis Poll. var. α pro parte. - Comune nei prati, nei pascoli e luoghi erbosi, negli ericeti ecc. dal piano e dai dintorni di Verona alle zone anche elevate di tutti i monti della Provincia! - Maggio-ottobre dipendentemente dalla altitudine: annua.↑ Subsp. II. - E. nemorosa Soyer. - Come la precedente negli stessi luoghi e nella stessa epoca.↑ Subsp. III. - E. minima Schl. - E. officinalis var. β Poll. - Cresce, copiosamente nei pascoli elevati: e così sul monte Baldo all'Altissimo di Nago, Prà di Malcesine, Artillon, Costabella ecc.!; sui Lessini in Podesteria, Malera ecc.!; sui monti Posta, Campobrun ecc.!: la forma a fiori gialli, è piuttosto rara. - Luglio-settembre.↑ pag. 253 Vol. 2°
Subsp. IV. - E. salisburgensis Funk. - E. officinalis Poll. var. γ. - Cresce copiosissima ed in moltissime forme per tutti i monti veronesi ed i confinanti trentini e vicentini, sulle rupi, nei pascoli ed in luoghi selvatici nelle zone subalpina ed alpina, meno frequentemente nella montana. - Giugno-settembre.↑ Subsp. V. - E. tricuspidata L., Poll. - E. angustis et tricuspidatis foliis Zanon. ed. Mont. p. 111, tab. 76; Segu. - Viola della neve* (Revolto). - "Forma foliis integerrimis nec dentatis est E. linifolia Poll. nec alior. = E. tricuspidata β integrifolia Vis. et Sacc. = E. folils lini angustioribus Martini: occurrunt quoque specimina cum foliis uno tantum denticulo praeditis". - Cresce copiosa e frequentemente gregaria, nei pascoli, nei luoghi selvatici e rupestri, fra le macchie, negli ericeti per tutta la Provincia dalla zona alpina alla collina per terminare nelle valli che corrono verso la pianura!: e così sul monte Baldo (Zanoni, Micheli, Segu., Poll., Rain., Moretti, Barb., Mang.! ecc.) lungo tutta la catena!; alle sponde del lago di Garda a Riva (Leyb.), Madonna di Navene !; Castelletto! ecc.; presso Rivoli !, presso Incanale a piedi del colle S. Marco !, nella val d'Adige ai piedi del monte Pastello!, Peri, Ossenigo, Borghetto ecc. !; per tutti i Lessini e quindi nelle valli Marchiora, del Falcone, dell'Anguilla, di Squaranto, d'Illasi ecc. !. - Giugno novembre !: annua.↑ Alectorolophus Spreng. - A. Crista-galli(1) Spreng. - Rhinanthus Crista-galli L., Poll.; Cristagalli Segu. - Brusarol, Brusaroi. - Variat: pag. 254 Vol. 2°
Comune e frequentissimo, dal piano alla zona subalpina, per tutta la Provincia, nei luoghi erbosi e nei prati i quali ne sono infestati: le forme b) e d) nelle stazioni maggiormente elevate, le c) ed e) si incontrano qua e là tanto al piano che nei monti. - Aprile-settembre: annuo. Pedicularis L. Sect. 1. Corollae galea erostris vel brevissime rostrata. - A. acaulis Wulf., Poll. - P. acaulis flore magno Segu. pl. ver. III, p. 127. - "Corollae albidae laeviter purpurascentes". - Nei cespugli ed in luoghi erbosi umidi nelle stazioni elevate del monte Baldo; planta tamen repertu difficillima Poll. fl. II, p. 344: e così alla Colma di Malcesine ove è stata primieramente scoperta da Moreni; alla cima di Valfinestra Poll.; Altissimo di Nago, Monmaor, Costabella, val degli ossi (Per., Barb.). - Maggio-giugno: perenne. - A rigore sembra che questa specie dovrebbe essere chiamata P. Morenii (Conf. Segu. l. c.).↑ P. verticillata L., Poll. - Sul monte Baldo (Perini) e
segnatamente nei pascoli all'Altissimo di Nago! (e Poll., Heufler, A. Mass.!, Naccari), ma ivi certamente non abbonda come scrive Pollini. - Luglio-settembre: perenne.↑ pag. 255 Vol. 2°
questa seconda anzichè P. foliosa (conf. Poll. fl. II, p. 343).↑ P. palustris L., Poll. - P. pratensis purpurea Segu. nec alior. - Cresce gregaria nei luoghi palustri della bassa pianura. e dell'Alto Agro veronese (Segu., Poll., A. Mass. !, Fontana), e così: alle sponde del lago di Garda a Lazise, Peschiera!; alle rive del Mincio presso Valeggio !; a Vigasio !, Bovolone, Vilimpenta, Palù, Legnago! ecc.: alle sponde del Mincio una bella varietà è stata raccolta da G. Rigo (P. palustris var. angustisecta Rigo in scheda). - Luglio-ottobre: annua e bienne.↑ P. comosa L., Poll. - P. alpina filicis folio major Segu. nec alior. - Cresce nei pascoli, nei prati, nei luoghi rupestri selvatici: è copiosisssima nel monte Baldo (Segu., Poll., Nacc., Mang.!, A. Mass.!, Leyb. ecc.); e così alla Corona (m. 774), Pravazar, Basiana, Valfredda, la Ferrara, Prà di Malcesine, Altissimo di Nago (m. 2070) ecc.!: meno frequente sui Lessini, si trova al Corno d'Aquilio, Podesteria ecc. !, e così pure sul monte Bolca (A. Mass.!). - Maggio-luglio: perenne.↑ P. gyroflexa Vill. - P. fasciculata Poll.; Alettorolofo primo Ongarico di Carlo Clusio et Enante alpina del Lobelio Pona (ex Segu.) ?; P. alpino, Asphodeli radice, purpurascente flore Segu. - Cresce nei pascoli elevati del monte Baldo: e così alla Colma di Malcesine (Pona?, Barbieri in erb. cent. Firenze !), all'Artillon ed in Costabella (Segu.), in val Losana!. - pag. 256 Vol. 2°
Seguier (pl. ver. I, p. 268) scrive che i fiori delle piante osservate da lui erano exalbidi coloris, sicut annotavit Clusius, non purpurascentis, ut Turnefortius tradidit: si conchiude che la pianta descritta da Seguier, non sarebbe da riferirsi alla forma tipica di P. gyroflexa, ma bensì a P. gyroflexa Bertol. var. β, la quale è caratterizzata da corolla alba (fl. it, 6, p. 328-29). Ed i due sinonimi di Pona, è da ritenersi che, molto probabilmente, non indichino soltanto la specie in quistione, ma forse altre quando si consideri che l'autore di Monte Baldo Descritto, fra le piante da lui elencate, all'infuori di queste due, altra non ricorda che possa essere ascritta al genere Pedicularis. - Giugno-luglio: perenne.↑ Sect. 2. - Corollae galea longe rostrata. - P. rostrata L., Poll. - P. caulibus reflexis, spica laxa purpurea Segu. - Variat: pag. 257 Vol. 2°
e può osservarsi sui monti Posta e Campobrun, e nelle valli alpine degli ossi, larga ecc. sul monte Baldo: la δ è stata osservata una sola volta da Seguier sul monte Alba nel luogo detto le Scalette. - Giugno-ottobre!: perenne.↑ P. tuberosa L., Poll. var. α. - P. alpina lutea Segu. - Variat: Melampyrum Tournf. - M. cristatum L., Poll. - M. cristatum, flore albo, rictu luteo Segu. - Comune nei boschetti e luoghi selvatici, per tutta la Provincia, dall'Alto Agro e dalla collina alla zona subalpina: e così al Bosco Mantico !, Rocca di Garda !, vaio del Paradiso e monte Cucco in Valpantena!, sul monte Baldo in Basiana, Albarè, le Corne ecc.! - Giugno-settembre: annuo. Pianta quasi sempre gregaria.↑ M. arvense L., Poll. - Triticum vaccinum Calc.; Melampiro di Teofrasto ecc. Pona; M. purpurascente coma Segu. - Coda di volpe. - Coa de volpe, Brusaformento. "Corola flava apice purpurascente, sed variat: pag. 258 Vol. 2°
M. barbatum W. et K., Poll. - Rarissimo: accidentalmente sui Lessini nel monte Masua di Cerna in un campo seminto a lenticchie, e sul monte Trezzolan nel frumento; ma nell'uno e nell'altro caso un solo esemplare ed imperfettissimo!: forse nella valle di Illasi a Tregnago (A. Mass.) e presso Verona nella Valdonega. - Giugno-agosto: annuo.↑ M. nemorosum L., Poll. - Comune in luoghi selvatici, nelle macchie ecc. della collina e della zona montana per la intera Provincia: e così nel vaio Borago presso Avesa!; presso Grezzana (Tonini!) in Valpantena e nei vaj della pernise, del paradiso, Sperzani ecc.!; S. Rocco di Piegara. (A. Mass.!); Campofontana (A. Mass.!); nel monte Moscal !; sul monte Baldo alla Corona ! ecc. - Giugno-ottobre: annuo.↑ M. pratense L., Poll. - Hissopo boscareccio con fior giallo de' Lionesi Pona; M. luteum latifolium Segu. - Ritenuto da alcuni come varietà del precedente, si osserva frequente nei luoghi erbosi selvatici dei colli e monti veronesi: e così nel monte Baldo ai Masi, presso la Corona ecc.!; nel Pastello !; nel monte Tondo !; presso Lughezzano !; nel Bolca (A. Mass.!) ecc. - Luglio-settembre: annuo.↑ M. sylvaticum L., Poll. - Cresce in luoghi selvatici piuttosto elevati, ma non può dirsi specie comune nel Veronese: e così sul monte Baldo negli ericeti e fra i Mughi al Sassetto, Coste dell'Artillon, Prà di Malcesine ecc.!; sui Lessini in Malera, ecc.!: da Pollini è indicato presso Chiesanuova e Campofontana. - Luglio-settembre: annuo.↑ Della famiglia delle Scrofulariaceae non sono rappresentati nel Veronese i generi Celsia (C. cretica L.), Anarrhinum (A. bellidifolium Desf.), Wulfenia (W. Carinthiaca Jacq.), Erinus (E. apinus L.), Limosella (L. aquatica L.), Proboschiphora, (P. Columnae Guss.), Tozzia (T. alpina L.). Paulownia Sieb. et Zucc. - P. imperialis(1) Sieb. et Zucc. - Originaria del Giappone, è coltivata nei parchi: sporadica, è stata osservata in Campagnola di Verona, presso lo stabilimento dei bagni!↑ pag. 259 Vol. 2°
FAMILIA L. - BIGNONIACEAE.
Bignonia Catalpa(1) L., Poll. Catalpa syringifolia Syms. - Catalpa. - Albero originario dall'America settentrionale: coltivasi ad ornamento dei viali e dei giardini. - Fiorisce in giugno e luglio.↑ B. radicans(1) L., Poll. - Gelsomino americano. - Vigna de Goa, Vigna del Giapon. - Frutice scandente originario dell'America settentrionale; è coltivato nei giardini per ricoprire i muri: in Verona è quasi inselvatichito nel giardino Giusti. - Maggio.↑ Martynia proboscidea(1) Aiton. - Proviene dalla Florida e coltivasi per la singolarità dei frutti che, freschi presentano come una testa d'elefante, secchi, spogliati dell'esterno involucro, semiaperti e riuniti opportunamente in numero di tre, formano come un carcame d'uccello. Nella bassa pianura è conosciuta sotto il nome di Fasol d'America, e qualche volta si incontra sporadica presso Bovolone, Cerea ecc. in prossimità ai luoghi abitati.↑
FAMILIA LI. - OROBANCHACEAE.
Tribus 1. - Orobancheae.
Orobanche C. A. Mey. - O. Rapum-genistae Thuill. - O. major Bertol.; Poll. - Le specie appartenenti alla famiglia delle Orobancacee, sono generalmente dagli scrittori italiani indicate coi nomi di Succiamele, Erba lupa, Sparagione, ed in vernacolo veronese ricevono, secondo i luoghi, le denominazioni di Fioron, Fiorazzo, Totani*, Sparasi*: queste piante però, non è vero, come ha scritto il conte pag. 260 Vol. 2°
Orti Manara, che sieno cucinate e mangiate al modo degli Asparagi !. - Rara: sul monte Baldo all'Altissimo di Nago (Heufler), ed altrove, lungo la catena, sul Cytisus radiatus e sopra diverse altre Faseolacee ! - Giugno-agosto: perenne.↑ O. gracilis Sm. - O. cruenta Bertol., Poll.; O. caryophyllacea Poll. viag.; O. major Caryophyllam oleus Segu. - Variat: O. variegata Wallr. - Rarissima ?: il sig. Antonio De Bonis (Rivista Ital. di Scienze Nat. e Bollett. del Naturalista, a. IX, N. 10-12, p. 137), l'11 maggio 1889 ha raccolto due esemplari di O. variegata a Legnago, su un terreno tutto arenoso portatovi da una rotta dell'Adige.↑ O. speciosa(1) Dc. - O. elatior Poll. excl. syn.; O. pruinosa Lap. - Parassita sopra diverse Faseolacee coltivate e specialmente sulle Fave: e così nelle vicinanze di Verona !, nelle colline di S. Leonardo e Montorio (Poll.); a Tregnago (A. Mass. !), preaso Soave e Monteforte (Poll.). - Maggio-giugno: annua.↑ O. Epithymum(1) DC. - Frequente nei pascoli collini e montani sopra Thymus Serpyllum: e così nella collina sopra Quinzano!, sui Lessini alle Vezzadre ed alle Loffe presso S. Anna ecc. !, sul monte Baldo in Pravazar ecc.!. - Aprile-luglio.↑ O. caryophyllacea Sm., Poll. - O. Galii Dub., Goir. pl. vasc. p. 31. - Rara: parassita su Galium Mollugo, in val d'Adige presso la Chiusa e Ceraino nelle rupi!, in luoghi selvatici al disopra, di Quinzano pag. 261 Vol. 2°
in prossimità al lago di Garda a Tremosine (Zersi), a Riva e ad Arco (Gelmi): il sig. De Cobelli la indica pure nella val d'Adige presso Rovereto. - Aprile-luglio.↑ O. Teucrii F. W. Schultz. - Rara: nel vajo Borago presso Avesa sul Teucrium Chamaedrys! (e C. Mass.): il sig. Gelmi (comp. p. 128) la indica raccolta da Facchini sul Teucrium montanum a Camposilvano: ma si tratta di Camposilvano sui Lessini ? - Giugno-luglio.↑ O. Hederae Dub. - Parassita sulla Hedera Helix: è comunissima nella città di Verona in tutti i giardini (A. Mass. !); p. e., nel giardino Giusti, nel R. Collegio agli Angeli, stradone S. Antonio ecc.!; a S. Giovanni in Valle e S. Zeno in Monte!; nella Valdonega! - Giugno-luglio.↑ O. minor Sutt. - Parassita sopra moltissime piante, ma specialmente sopra Faseolacee, e così nella valle di Illasi a Tregnago (A. Mass. !), sul monte Pastello! (e Bracht), presso S. Anna d'Alfaedo!, alle sponde del lago di Garda a Riva (Facch.). - Giugno-agosto: annua. - Le ricerche future procureranno, senza dubbio, la scoperta di altre specie e forme appartenenti a questo intricatissimo genere.↑ Kopsia Dum. - K. coerulea(1) Dum. - Phelipaea coreluea C. A. Mey. - Rara: parassita sopra le Achillee, Artemisie ecc.: nei colli benacesi presso Albisano (Rigo !), sul monte Baldo (Gelmi), presso Verona nella Valdonega!, e forse nella Valpantena verso la Bocca di Alcenago e nel monte Tondo. - Giugno.↑ K. Borkhauseni(1) (Bess.) Parl. - Car. fl. it. VI, p. 355. - Phelipaea arenaria Walp.; Orobanche Borkhauseni pag. 262 Vol. 2°
Bess. - Rara: sull'Artemisia campestris alle sponde del lago di Garda a Riva (Gelmi). - Aprile-maggio.↑ K. ramosa(1) Dum. - Phelipaea ramosa C. A. Mey.; Orobanche ramosa L., Poll.; O. ramosa floribus purpurascentibus Segu. - "Occurrit simplex, caule simplicissimo (Zersi) et
Tribus 2. - Clandestineae.
Lathraea Endl. - L. squamaria L., Poll. - Amblata del Cardo overo Dentaria maggiore del Matthioli Pona. - Sul monte Baldo in valle dell'Artillon (Pona.).; sopra Mori in val d'Adige alle falde orientali del monte (baronessa S. Salvotti!); nella val d'Adige è indicata dal sig. De Cobelli presso Roveredo. - Maggio-giugno: perenne.↑ pag. 263 Vol. 2°
FAMILIA LII. - LAMIACEAE.
Tribus 1. - Ocymoideae.
Ocymum L. - O. Basilicum L., Poll. - Basilico. - Basalico, Basalico maggiore. - Nativo delle parti più calde dell'Asia e dell'Africa è coltivato pel grato odore delle foglie ma dai Veronesi non è adoperato per condimento come è costume in altre parti d'Italia: non si incontra mai subspontaneo o sporadico e sfuggito alla coltivazione: una sola volta ne è stato raccolto, eccezionalmente, un esemplare sul monte Baldo, in luogo abitato, presso Pradonego !, stazione per, verità assai elevata per questa specie (700-800 m.). - Estate.↑ O. minimum C. B.; L., Poll. - O. caryophyllatum Matth. - Basilico gentile. - Basalico piccolo, Basalico odorato. - Coltivato come il precedente.↑ Lavandula L. - L. officinalis Chaix. - L. spica Poll. - Spigo, Lavanda. - Lavanda, Lavandula*. - Piccolo frutice coltivato nei giardini, ma spontaneo in tutte le colline aride ed apriche, o meglio introdotto da epoca immemorabile ed oggidì fatto quasi selvatico (Cont. Goir. B. S. B. I. a. 1893, p. 295): e così intorno al lago di Garda (Poll., Zersi, Gelmi); nella val d'Adige tra la Chiusa e Ceraino !; nelle vicinanze di Verona presso Avesa!, nel monte Larzano ! (e Mang.) ed altrove (Pollini); copiosissimo, e certamente ivi introdotto, al margine di tutti i campi nella Valpantena, a Lotrago, monte Gazo, monte Cucco, monte Zovo, vaio Sperzani ecc.!; nelle valli di Montorio, Mizzole, Mezzane ecc.!; in valle d'Illasi a Tregnago nelle mura del Castello (A. Mass.!) ecc.: vive anche ad altitudini piuttosto considerevoli e così sul monte pag. 264 Vol. 2°
Baldo ai Masi (m. 700)!. - Giugno-ottobre: perenne.↑ - Nei mesi di giugno e luglio la Lavanda, disposta in mazzetti, è importata dalla collina in città perchè le massaie grati odoris causa vestibus et linteis intermiscent (Segu.).
Tribus 2. - Satureineae.
Mentha Tournf. - M. rotundifolia(1) L., Poll. viag. - M. sylvestris Poll. fl. ver. γ; M. silvestris rutundiore folio Segu. - Mentastro. - Comune nei fossi, in luoghi umidi e palustri, lungo le vie ecc. della pianura e della collina: e così per tutta la bassa pianura veronese a Legnago! (e Rocchetti !; al Palù (Segu.); Vigasio! ecc.; presso Verona!; ad Illasi e Tregnago (A. Mass:!); alle sponde del lago di Garda a Peschiera (Poll.), Lazise (Fontana); nella val d'Adige presso la Chiusa!. - Luglio-ottobre: perenne.↑ M. silvestris(1) L. - M. sylvestris Poll. var. α; Mentastro volgare Calc., Pona; M. silvestris longiore folio et M. silvestris longioribus nigrioribus et minus incanis foliis Segu. - Mentastro. - Mentastro, Menta selvatica, Menta bastarda, Menton, Sosembro*, Sosembro mato, denominazioni le quali spettano benanco alla specie che precede. - "Hujus speciei summopere variabilis, in Provincia veronensi sequentes occurrunt varietates, seu potius formae, insigniores: - a) mollissima Benth.; - b) candicans Rchb.; - c) nemorosa (W); - d) leptostachya; pag. 265 Vol. 2°
e) undulata (W.), saepe culta in hortis". - Comunissima (Calc., Pona, Segu., Poll. ecc.) al margine dei fossi, nei luoghi umidi, nei vigneti, lungo le vie ecc. dalla pianura alla zona subalpina!. - Giugno-novembre: perenne.↑ M. rotundifolia X silvestris. - Rara presso Verona al margine di un fossato nel Basso Acquar sotto Tombetta!. - Ottobre 1877.↑ M. silvestris var. nemorosa X aquatica. - "Tota canescens: foliis ut in varietate nemorosa Menthae silvestris: floribus exiguis verticillato - capitatis, capitulis parvis terminalibus et axillaribus in pedunculi rigidis insidentibus". - Rarissima: sui Lessini presso Selva di Progno sotto alle Caverne dell'Orso nel letto del torrente!. - Settembre 1887.↑ M. viridis(1) L., Poll. - M. silvestris var. glabra Koch. - Menta, Menta comune. - Menta zentil, Sosembro, Erba o Menta diavolona*. - È coltiva a in tutti gli orti del Veronese dal piano ai monti, per e. in Verona! e sul monte Baldo a Pradonego (m. 800)!; però cresce qua e là sporadica, e così presso Verona nei campi fuori porta Pellegrina ed in luoghi erbosi in borgo Trento e nei fossi sotto a Castel S. Felice !, nella pianura nelle vicinanze di Vigasio!, nella val d'Adige presso Ceraino e Peri! ecc. - Luglio-ottobre: perenne.↑ A questa specie linneana è forse da riferirsi la pianta di Seguier Mentha hortensis verticillata, Ocymi odore (pl. ver. III, p. 134-135;, la quale "In viculo Tinasso, qui situs est ad radices montium Lessinium, tum in collibus valli Pulicellae imminentibus Masue di Cerna nuncupatis, non solurn a rusticis colitur, qui eam Sesembro vocant, sed etiam sponte exit. Num illuc primum illata sit, radicibusque deinde propagata, haud facile dictu". Pollini invece (fl. II, p. 253) riferisce la pianta di Seguier a M. gentilis, e più innanzi (ibid. p. 254 in nota) sospetta che nella pag. 266 Vol. 2°
stessa possa trattarsi di M. arvensis; ma Seguier, come si vede, afferma che la sua pianta a rusticis colitur, qui eam sesembro vocant, e per lo appunto Sesembro o Sosembro o Susembro chiamano i contadini veronesi Mentha viridis, da essi coltivata nell'orticello che invariabilmente va unito ad ogni abitazione campagnola. M. viridis X silvestris ? - In luoghi erbosi nei cantieri della ferrovia Verona-Caprino e nei fossi sotto a Castel S. Felice frammezzo ai progenitori !. Estate-autunno.↑ M. piperita L., Poll. - Menta pepe. Menta, Menta da diavoloni, Menta diavolona*. - Unitamente alla sua varietà crispa è coltivata nei giardini al pari della Mentha viridis, colla quale viene frequentemente confusa.↑ M. aquatica L., Poll. - M. rotundifolia palustris seu aquatica major Segu. - Variat: M. aquatica X sativa - Rara: alle Terme di Caldiero e presso Caprino veronese!. - Settembre-ottobre.↑ M. sativa L. - M. arvensis Poll. ex parte?; M. arvensis verticillata hirsuta Segu. et Calaminta terza overo acquatica del Mathiloli Pona pro parte? - "Occurrit: a) vulgaris Koch; - b) hirsuta Koch; - c) glabra Koch = M. rubra Sm., Poll.; - d) parviflora Koch = M. austriaca Poll." - Comune dalla pianura alla zona montana elevata per la intera Provincia !. - Maggio-novembre: perenne.↑ M. arvensis L.; Poll. ex parte ? - "Occurrit: a) vulgaris Koch; - b) glabriuscula Koch = M. gentilis Sm." - Comune nei prati, nei luoghi coltivati lungo i fossi dal piano alla zona subalpina per tutta pag. 267 Vol. 2°
la Provincia: la forma b) sul monte Baldo in Pravazar !. - Maggio-novembre !; perenne.↑ M. pulegium L., Poll. - Pulegium vulgare Mill.; Mentha aquatica seu Pulegium vulgare Segu.; Pulegio con fiori verticillati Pona. - Puleggio. - Pulegio (Segu.), Menta piperita. dopia, Polezoi*, Sfolezoi*. - "Corollae purpureo-coeruleae: raro occurrit forma albiflora (M. acquatica seu Pulegium vulgare flore albo Segu.)". - Comunissima nei luoghi umidi od acquitrinosi, fossi, risaie, al margine dei rivoli, nei luoghi inondati rimasti all'asciutto (Segu., Poll., A Mass.! ecc.) per tutta la Provincia dalla bassa pianura alla zona montana!: la forma a fiori bianchi è piuttosto rara e cresce qua e là assieme alla tipica, e così nella valle di Caprino ai Gazoi (Segu.), presso Verona fuori porta S. Zeno, ecc.!. - Giugno-novembre; perenne.↑ Lycopus Tournf. - L. europaeus L., Poll. - L. palustris glaber Segu.; Siderite primo del Matthioli Pona. - Erba sega. - Candio di quel bastardo*. - Variat: L. exaltatus L. fil., Poll. - L. foliis in profundas lacinias incisis Segu. - Variat: pag. 268 Vol. 2°
nella Valpolicella! (e Poll.), a mezzodì del lago di Garda in Lugana e Peschiera (Poll.) e più a nord a Lazise (Fontana), in val d'Adige a destra del fiume!, nelle valli di Caprino! (e Poll., Rigo !) e del Tasso!: innalzandosi poscia dalle estreme falde orientali di monte Baldo ad Oné, Porcino, Pazzon ecc. ad altitudini comprese fra 700-800 metri, in Piore, Braga, Salzan ecc. !: invece è rarissimo nella zona orientale della Provincia, nella quale è stato raccolto nella valle d'Illasi presso Tregnago!. La var. β cresce nelle ghiaie dei torrenti e nei luoghi rocciosi alle falde del monte Baldo nella Valsecca, nel letto del torrente Tasso presso Boi, Pesina ecc. ! - Giugno-novembre: perenne.↑ Origanum Tournf. - O. vulgare L., Poll. - Origano silvestre over comune delle speciarie Pona; O. silvestre, Cunila bubula Plinii Segu. - Regamo, Acciughero. - Origano, Mazurnna o Magiorana silvestre o salvadega*. - Variat: pag. 269 Vol. 2°
Tonini! ecc.) dalla pianura e dall'Alto Agro veronese alla zona subalpina!: le var. α e β crescono promiscuamente!; la γ è assai rara e si trova qua e là, per lo più frammista alle due varietà precedenti, e così ad esempio sul monte Baldo in Cambrigar ed alle sue falde nella valle di Porcino !, presso S. Vito del Mantico!, nella collina veronese in Valdonega!, nella Valpantena sui monti Gain, Crozon, Gaspari e più al basso ai Sarmazi presso Grezzana!. - Si incontrano non di rado, in luoghi sassosi, degli individui che corrispondono esattamente alla varietà humile Goir.; e precisamente ad esemplari raccolti nel Nizzardo sul colle di Montgros!; non escludendo però il dubbio possa trattarsi di forme anomale dovute alla azione deformatrice di insetti. - Giugno-ottobre: perenne: - Le brattee e le foglie triturate sono adoperate come condimento, quali succedanee alla specie che segue.↑ O. Majorana L. - O. Majoranoides W., Poll. - Maggiorana. - Majorana, Mazurana. - Oriunda della Palestina e dell'Africa è coltivata pel grato odore di tutta la pianta, ma talvolta si incontra subspontanea presso ai luoghi coltivati, anche ad altitudini considerevoli, p. e., sul monte Baldo presso Pradonego (m. 700-800)!. Thymus L. - T. Serpyllum L. - Serpillo di tutte le specie Pona. - Pepolino, Sermolino selvatico. - Serpilio, Timo salvadego. - "Mire variat sed inter innumeras species aut varietates ab auctoribus descriptas, sequentes tantum subspecies et formas, saltem in ditione nostra, enumerare visum est. pag. 270 Vol. 2°
- α Linnaeus Gren. et Godr. - T. Serpyllum Poll. var. α excl. III et IV, syn. Segu.; Serpyllum vulgare minus et S. vulgare minus flore purpureo Segu. pag. 271 Vol. 2°
pl. ver. I, p. 292 et III, p. 138 (T. Serpyllum Poll. var. γ) est planta verticillis floralibus galliferis ". T. vulgaris L., Poll. - Thimo degli horti Pona. - Timo. - Nasce in luoghi aridi incolti nella costa occidentale della Penisola - p. e. nelle colline di Nizza ed ivi conosciuto sotto la denominazione vernacola di Ferigola ! - ma nel Veronese e per tutto il Veneto è coltivato in tutti gli orti per ornamento, servendo come bordura alle aiuole, e per condimento: accidentalmente è stato raccolto presso Malcesine sul Garda, lungo la strada che da questa terra conduce a Navene!. - Piccolo suffrutice: giugno-luglio.↑ Satureja L. - S. hortensis L., Poll. - Satureja Seg. - Santoreggia - Salezola. - Variat: β pusilla. - "Caule simplicissimo: tota planta 10-20 mm. alta". pag. 272 Vol. 2°
ramosissima e gigantesca, nei luoghi ghiaiosi, nel letto dei torrenti, nei campi, nei vigneti, lungo le vie, sui muri vecchi (Segu., Poll., Rainer, Bracht, Mang.!, Tonini !, A. Mass.!, Rigo! ecc.) per la intera Provincia. dalla alta pianura e dalla collina alla zona montana: e così, p. e., nella città stessa di Verona per le vie e le ortaglie !, ed alle falde orientali di monte Baldo ai Lumini, Salzan ! (m. 700) ecc.: la var. β nella val d'Adige presso Domegliara! - Luglio-novembre: annua. - È coltivata negli orti per il grato odore, e per uso di cucina essendo. adoperata nella preparazione di varie salse: cum pisis, phaseolis, aliisque leguminibus incoquitur" (Segu. pl. ver. III, p. 142).↑ S. montana L., Poll. - Satureja usata comunemente nelle spezierie per Issopo Pona; Calamintha frutescen, Satutreiae folio, facie et odore et Hissopus floribus albis officinarum veronensium et Ponae Segu. - Santoreggia. - Isopo dai fiori bianchi, Isopo, Basalicò salvadego. - "Variat corollis albis, albo-roseis, coeruleis, purpurascentibus". - Suffrutice frequente in luoghi sassosi e rupestri, nelle ghiaie dei torrenti, sui muri vecchi ecc. nella alta pianura, nei colli, nei monti minori (Lobel, Pona, Segu., Poll., Rainer, Bracht, Precht, Barbieri ecc.) fra il confine vicentino e le sponde del Garda!: e così a Tregnago nel torrente e sulle mura del Castello (A. Mass. !), nella spianata ad occidente di Verona presso S. Massimo, Chievo ecc. !, nei rivoni d'Adige alla Sorte (A. Mang.!) e presso Bussolengo !; nei monti Roccapia, Pastello, Pastelletto, sul monte Baldo, su tutti i Lessini dalle ime falde al confine della zona montana con la subalpina!. - Luglio-ottobre.↑ - Hyssopus L. - H. officinalis L., Poll. Goir. op. et loc. cit. - Isopo - "Variat: α angustifolius (Bieb.) pag. 273 Vol. 2°
- β alopecuroides (Fisch.) et corollis coeruleis, raro roseis, rarissime albis". Calamintha Moench. - Sect. 1. Eucalamintha. - C. grandiflora Moench. - Melissa grandiflora L.; Thymus grandiflorus Scop., Poll.; Montana Calamintha degli antichi ecc. Pona (excl. syn. Fuchs.); C. magno flore Segu. - Abita i luoghi selvatici e dirupati delle zone montana e subalpina, più raramente della collina e della alpina, ma non può dirsi specie comune: e così sul monte Baldo (Pona, Poll., Bracht, Mang.) nei dirupi in Basiana, Ime, sopra Pradonego, Noveza ecc.! (1200-1700 m.); nei Lessini e negli altri monti che separano il Veronese dal Vicentino (Segu.), nel vaio dell'Anguilla sopra i Belori (m. 328) !, al Corno pag. 274 Vol. 2°
d'Aquilio (m. 1546) e al passo della Liana (m. 1461) ecc. !, nel monte Bolca (m. 945, A. Mass.!) ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ C. sylvatica Bromf. - Cresce lussureggiante al margine dei boschi ed in generale in tutti i luoghi selvatici ombreggiati, dalla alta pianura a tutta la zona montana. - Dal principio dell'estate a tardo autunno: perenne.↑ C. officinalis Moench. - Thymus Calamintha Scop., Poll.; Melissa Calamintha L.; Calamintha seconda del Matthioli o montana d'alcuni Pona; C. vulgais vel officinarum Germaniae Segu. - Menta cedrata. - Polezola. - Variat: C. menthaefolia(1) Host. - C. umbrosa Rchb. - Cresce in luoghi selvatici frequentemente in unione con la specie precedente: e così al Bosco Mantico ed altrove nei dintorni di Verona !, sul monte Baldo presso Cambrigar ! ecc. - Estate-autunno: perenne. Secondo ogni verisimiglianza O. sylvatica, officinalis, menthaefolia non sono che sottospecie di uno stesso tipo specifico.↑ C. Nepeta(1) Link. et Hoffm. - Thymus Nepeta Sm., Poll.; Melissa Nepeta L.; Calamintha Pulegii odore sive Nepete Segu. - Erba da funghi. - Pulezol (Segu.), Folezolo o Folezoi!, Polezelo o Polezoi*, Polezola. - "Variat corollis coeruleo-purpurascentibus, raro albis (C. Pulegii odore sive Nepeta flore albo Segu.)". - pag. 275 Vol. 2°
sopra Grezzana! - Estate-autunno: perenne. In alcuni luoghi riceve la denominazione vernacola di Erba da funghi. "Coquitur cum fungis, gratissimum saporem, et forte etiam salubriorem qualitatem eisdem concilians (Bertol. fl. it. 6, p. 222)". - Sebbene questa specie presenti sempre una facies sua propria, pure assume forme diverse e singolari dovute per la massima parte alla natura della stazione ed alla epoca stagionale: alcuni esemplari veronesi, p. e., raccolti a Grezzana e presso le sponde del lago di Garda corrispondono o meglio appaiono prossimi a quelli di C. canescens Presl. e di C. Gussonei Tod. (Thymus Nepeta var. micranthus Guss.) avuti di Sicilia dal Todaro! ; altri infine dei dintorni di Verona appaiono identici a quelli di C. subnuda Host, raccolti da Freyn presso Pola!.↑ C. nepetoides(1) Iord. - Cresce in luoghi sassosi selvatici: e così sul monte Baldo al ponte della valle sopra Vezzane, ai Caolini ed ai Coltri !, nella Valpantena nel monte Cucco sopra Grezzana, nel vaio Sperzani presso Spredino ! ecc. - Estate-autunno: perenne.↑ Sect. 2. Acinos Moench. - C. acinos Clairv. - Thymus Acinos L., Poll.; Clinopodio Calc.; Clinopodio minore o volgare Pona; Acinos Segu. - Comune nei campi e luoghi incolti od aridi, nei muri, lungo le vie, nelle rupi (Calc., Pona, Segu., Poll., Rainer. Fontana, Mang.!, A, Mass. !), per tutta la Provincia sino a toccare 1200 metri di altitudine: e così nella stessa città di Verona sulle mura Scaligere e nell'Arena!, sul monte Pastello!, sul monte Baldo a Spiazzi, Basiana ecc.!. - Estate-autunno: annuo.↑ pag. 276 Vol. 2°
C. alpina(1) Lam. Thymus alpinus L., Poll.; T. patavinus Poll.; Acinos patavinus Reichb. exc. n. 2233 quoad pl. ver.; Melissa patavina Benth. lab. p. 389 quoad pl. ver.; Clinopodio austriaco del Clusio Pona; Acinos austriaca latioribus foliis dentatis Segu.: "Variat corollis purpureis et coeruleis, rarissime albis!". - Sect. 3. Clinopodium Benth. - C. Clinopodium(1) - Benth. - Clinopodium vulgare L., Poll. var. α, β, γ; Clinopodio
del Lacuna appresso il Lobelio ecc. Pona; C. Origano simile, elatius, majore folio Segu. - "Variat corollis purpureis et albis (C. austriacum floribus albis Moreni)". - Comune e frequentissimo per la intera
Provincia in luoghi incolti od aridi, sui muri, lungo le vie, nelle siepi, fra le macerie, nelle macchie (Pona, Segu., Poll., Fontana, A. Mass.! ecc.) dal piano alla zona subalpina!. - Estate-autunno.↑ Melissa L. part. - M. officinalis L., Poll. - M. hortensis Segu. - Melissa, Cedroncella. - Melissa, Citronela (Segu.), Cedronela, Erba naranzada. - "Variat: pag. 277 Vol. 2°
la var. β nei Lessini sul monte Gazo!. - Giugno-settembre: perenne.↑ Horminum L. - O. pyrenaicum L. - Melissa pyrenaica Jacq. hort. Vindob. II, p. 36, tab. 183, Poll. (correct. syn.); Ormino montano detto dal Fracastoro Britannica Pona, (sed Fracastorius de hac nullam in operibus suis mentionem fecit. Segu.); Melissa pyrenaica caule brevi Plantaginis folio Segu. - "Variat:
Tribus 3. - Monardeae.
Rosmarinus L. - R. officinalis L., Poll. - Ramerino - Osmarin, Gusmarin, Sgulmarin* (Valdonega!), Rosmarin*. - "Var. foliis latioribus vel angustioribus, corollis e coeruleo cinarescentibus". - È coltivato da epoca remotissima per condimento di diverse vivande; cresce però, quasi inselvatichito, in località ben soleggiate, specialmente in prossimità alle abitazioni rusticane, dal piano ad una certa altezza sui monti: p. e. sul monte Baldo quanto sui Lessini pag. 278 Vol. 2°
vive benissimo assieme ad Origanum Majorana e Salvia pratensis ad altitudini anche superiori a 1000 metri: in quella vece, nel bacino del Benaco cresce fra le rupi spontaneo e copiosissimo sulla sponda bresciana (Poll., Facch., Zersi, Gelmi, Porta) a Limone, Campione, Monte Castello ecc.!. - Fiorisce da marzo a settembre: frutice.↑ Salvia L. - Sect. 1. Eusphace Benth. S. officinalis L., Poll. excl. var. β ? - S. major Segu. - Salvia. - Salvia, Salvia da osei o da oseleti. - "Variat corolla violacea raro alba et β auriculata (Vis.)". S. glutinosa L., Poll. - Terza Orvala del Dodoneo Pona; Salvia montana maxima, foliis Hormini, flore flavescente Segu. - Rocca di Giove. - Comune fra il confine vicentino e le sponde del Garda (Pona, Segu., Poll., Fontana) nelle macchie, siepi, luoghi selvatici della intera Provincia, dall'alta pianura alla zona alpina: qualche volta, come già osservò Seguier, in prossimità delle abitazioni rusticane, compare in società con S. officinalis. - Luglio-ottobre: perenne.↑ Sect. 3. Aethiopis Benth. - S. Sclarea L., Poll. - Trippa di dama. - Erba moscata, Scarleza, Scarleza dell'orto. - Cresce in luoghi erbosi, forse da tempo inselvatichita: e così in Verona sotto a Castel S. Pietro ! (e Cesati)., presso Montorio veronese! (e Poll.); nella Valpantena al disopra di Poiano e Quinto!; nella Valdonega pag. 279 Vol. 2°
ove cresce copiosa!; nella collina di Avesa ai Tagliaferro o (Bracht) ed altrove !; in prossimità alle sponde del lago di Garda a Gargnano (Zersi) ed al Varone - Luglio-settembre: annua, bienne e perennante.↑ Sect. 4. Plethiosphace Benth. - S. pratensis L., Poll. - Ormino silvestre del Fuchsio Pona. - Chiarella. - Salvia salvatica, Betonega *, Scarleza. - "Occurtit floribus sarturate vel dilutius coeruleis (Sclarea pratensis, foliis serratis, flores coeruleo Segu.), purpureis vel roseis (Selarea pratensis, foliis serratis, fiore suave rubente Segu.), albis (Sclarea pratetensis, foliis serratis, flore albo Segu.), variegatis (S. variegata Kit.). "Variat praeterea: S. verbenaca L., Goir. app. bot. et erborizz. ecc. - Rarissima: in luoghi erbosi a Verona fuori porta S. Giorgio nel margine del fossato a sinistra di chi esce di città!: è scomparsa da Costoli di Valpantena ove cresceva una volta!. - Maggio-luglio: perenne.↑ Sect. 5. Hemisphace Benth. - S. verticillata L., Poll. - Horminum sylvestre latifolium verticillatum Segu. - In luoghi sassosi incolti, lungo le vie, nei pascoli ecc. dall'Alto Agro alla zona subalpina, ma non è pianta pag. 280 Vol. 2°
comune: e così nella Valpolicella presso Ospedaletto e Domegliara (Poll.); presso la città di Verona fuori porta S. Giorgio nei cantieri della ferrovia Verona-Caprino, fuori porta Vescovo all'ingresso nella Valpantena e lungo la strada che conduce al cimitero israelitico !; presso Tomba!; in vicinanza ai Molini di S. Michele!; sul monte Baldo in Prada (m. 1200)!. Seguier aveva osservato S. verticillata nella stessa città di Verona in crepidine muri, quo Athesis coarctaur, prope B. M. Virginis aedem la Vittoria nuncupatam; inoltre, era stata segnalata a lui sul monte Baldo presso Campedello, - Luglio-ottobre!: perenne.↑
Tribus 4. - Nepeteae.
Nepeta L. - N. cataria L. , Poll. - Herba cattaria Calc.; Nepeta del Trago, la quale è detta da molti Menta de' Gatti, et Gattaria et Nepeta del Trago, o Calaminta mentastrifolio del Lobelio Pona; Cataria major vulgaris Segu. - Gattaia, Erba gatta. - Erba gata, Erba che spuza *. - Comune nelle siepi lungo le strade, su macerie dal piano alla zona subalpina: e così, p. e., per tutta la pianura, nei dintorni e nella città stessa di Verona e nella sua collina !, nella alta valle di Illasi a Giazza nel letto del torrente!, sul monte Baldo alla Ferrara ed all'Eremo dei SS. Benigno e Caro!, in Valvacara (Calc.), valle dell'Artillon (Pona, Segu.). - Estate-autunno: perenne.↑ Nepeta L. - N. nuda L., Poll. - Cataria alpina praealta, spicata, spicis amethystatis Segu. - Folezoi* (così alla Ferrara di Monte Baldo!). - Variat: pag. 281 Vol. 2°
montana e subalpina, più raramente nella collina; si incontra di rado isolata, ma per lo più gregaria frammezzo ai frutici: e così nei colli Benacesi a Lazise (Fontana) ed altrove (Poll.); sul monte Baldo in Ortigara (Segu.), Creta, Piore, Ime, Valfredda, Basiana, la Ferrara, Albarè, Prazagano ecc.!: sui Lessini presso Velo (A, Mass.!) ed altrove !: la varietà β sul monte Baldo in Prazagano e fra i cespugli in Pravazar !. - Dal confronto degli esemplari veroriesi con altri provenienti da diverse altre regioni anche non italiane, appare che i primi appartengono, nella massima parte, alla vera N. pannonica Jacq.: quelli raccolti nul monte Baldo Prazagano e Pravazar hanno il portamento e forse corrispondono a N. violacea Vill. - Luglio-settembre: perenne.↑ N. Glechoma Benth. - Glechoma hederacea L., Poll. - Hedera terrestre Calc., Pona; Calamintha humilior folio rotundiore Segu. - Ellera terrestre. - Edera o Enera terrestre. - Variat : pag. 282 Vol. 2°
Tribus 5. - Stachydeae.
Scutellaria L. - S. galericulata L., Poll. - Cassida palustris elatior flore coeruleo Segu. - "Occurrit: a) elatior, 40-45 cent. et ultra alta, et b) humilior, 4-20 cento alta". - Abita i luoghi umidi, stagni, fossi e risaie innalzandosi dal piano alla zona montana elevata: e così per tutta la bassa pianura. veronese! (e Segu.), alle sponde del lago di Garda a Peschiera! e più a nord a Lazise (Font.), nella valle di Caprino, ad Oné sotto Pazzon !, presso Brentino in riva all'Adige!, in Campomarzo di Verona,!, in valle di Tramigna !, nella valle dell'Alpone a Monteforte!, nella valle degli Scaieti presso Bolca (A. Mass. !), sui Lessini presso Velo (A. Mass. !). - Estate-autunno: perenne.↑ S. minor L., Poll. - Indicata da Pollini in coenosis locis circa oryzeta di Bovolone; ma pare non vi sia stata ritrovata ai giorni nostri.↑ Brunella Tournf. - B. vulgaris Moench. - Prunella vulgaris L. excl. var. β; Poll. var. α; P. idest Consolida minor Segu.; Sinfito petroso del Lobelio Pona; Brunella major, folio non dissecto Segu. - Morella. - Brunela, Erba Brunela, Consolida minore*. - "Corollae violaceae, raro albae (Sinfito petroso del Lobelio di fior bianco Pona et Brunella major folio non dissecto, flore albo Segu.)". - Comune, è frequentemente gregaria, in luoghi selvatici dal piano alle zone elevate di tutti i monti!. - Da aprile ad ottobre: perenne.↑ B. alba Pallas. - Variat: pag. 283 Vol. 2°
- γ hybrida Gelmi. - B. intermedia Link.; B. hybrida Knaf; Prunella vulgaris var. β et γ Poll.; Brunella! major folio non dissecto purpurascente Segu. ?; Brunella alba X vulgaris ? B. grandiflora Moench. - Prunella vulgaris β grandiflora L.; P. grandiflora Poll. var. α; Brunella coeruleo magno flore Segu. - "Corollae violaceae rarissime albae: variat praetera β pennatifida Koch et Ziz." - Comune nei prati, nei pascoli, nell'alveo dei torrenti ecc. dal piano, p. e., presso Verona lungo l'Adige, alla zona montana !, e così sul monte Baldo in Piore (Segu.). - Estate-autunno: perenne.↑ Melittis L. - M. Melissophyllum L., Poll. - Erba sacra presso il Dalechampio et Lamio primo Ungarico del Clusio Pona; Melissophyllum Segu. - Erba Limona. - "Occurrit, vulgatissima, corolla albida vel nivea (M. albida Guss,!, M. nivea Kern.), rarissime, saltem in ditione veronensi, ut jam monuit Seguierus, purpurea vel albo et purpureo variegata". - La forma con corolla bianchiccia e nivea, cresce comunissima nei boschetti e nelle macchie, in luoghi selvatici e rupestri (Pona, Segu., Poll., Bracht, A. Mass.!, Fontana ecc.) e dalla alta pianura e dalla collina ascende alla zona alpina: e così, p. e., nella Valdonega nella collina veronese, al Bosco Mantico ecc.!, sul monte Baldo nella Valfredda sui Lessini al Corno d'Aquilio ecc.!: la forma pag. 284 Vol. 2°
colla corolla porporina o persicina, eccezionalmente!, sul monte Baldo lungo la salita alla Corona e sui Lessini nel vaio dell'Anguilla !. - Da maggio a luglio: perenne.↑ Sideritis L. - S. romana L., Poll., Goir. erboriz. ecc. - Marrubiastrum Sideritidis folio, calyculis aculeatis, flore candicante Segu. - È indicata da Seguier nelle mura della città di Verona presso la chiesa di S. Zeno in Monte; ma in questa stazione non è stata ritrovata da Pollini, il quale nella Flora veronensis non la cita per alcun punto del Veronese: però in luoghi aridi ed asciutti è stata rinvenuta, nei dintorni di Verona, da Rainer in Campomarzo, alla Costa di S. Massimo da De Bracht e Manganotti, e dal Manganotti stesso nel Basso Acquar appena fuori Verona uscendo da porta Nuova e guardando a mezzogiorno!: dalle stazioni ora nominate, causa forse movimenti di terra, questa Lamiacea, oggidì, sembra scomparsa. - Maggio-settembre: annua e bienne.↑ Marrubium Tournf. - M. peregrinum L. - M. Cretictem Poll. - È stato raccolto sulla collina Benacese a Lazise dal sig. Francesco Fontana.↑ M. vulgare L. Pol.. - M. vulgare album Segu. - Erba apiola. - Marubio, Morubio. - Variat: β apulum Ten. pag. 285 Vol. 2°
Betonica L. - B. Jacquini Gren. et Godr. - B. Alopecurus Poll. et. auct. mult. non L.; Alopecurus alpina Betonicae folio, capitulo Alopecuri Segu. - B. hirsuta L., Poll. - Sparsa qua e là nei pascoli dalla zona montana alla alpina: e così, sul monte Baldo ai Zocchi ed all'Artillon (Poll.), Valfredda ! (e Mang.), Naole !, Costa bella ! ecc.; sui Lessini presso Velo (A. Mass.!), Spiazzoi ! ecc. - Luglio-agosto: perenne.↑ B. officinalis L., Poll. - B. purpurea Segu. - Betonica. - Betonica *, Betonega, - "Corollae purpureae sed, rarissime, occurruut roseae et albue (B. alba Begu.): praeterea variat: a) hirta Koch; - b) glabrata Koch; - c) stricta (Ait.); - d) serotina (Host.)". Stachys L. - Sect. 1. Pseudo-sideritis. - S. annua L., Poll. var. α et β. - Betonica arvensis, flore ex albo flavescente Segu.; B. arvensis annua, flore ex albo flavescente,
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et foliis ternis et ternis Ponted. - Erba strega." - Occurrit: a) humilis; caule ramoso vel simplicissimo, 4-20 cm. alto; - b) elatior; caule, a basi ramosissimo, 20-40, cm. alto; - c) macrophylla; foliis cm. 2-5 latis, cum petiolo 7 cm. et ultra longis". - Si incontra frequente, ma non è pianta comune, nei campi od in luoghi erbosi, fra il confine vicentino e le sponde del Benaco, dalla alta pianura veronese alla zona montana (Segu., Poll., Rigo! ecc.): e così, p. e., nei dintorni di Verona e nella sua collina!, sul monte Barbara presso Tregnago (A. Mass.!), alle falde dei Lessini sul monte S. Viola ! e del monte Baldo ai Lumini ed a Salzam !. - A questa specie è da riferirsi la S. arvensis indicata da Francesco Fontana a Lazise sul Garda? - Estate-autunno: annua.↑ S. recta L. - S. erecta Poll.; Siderite prima del Fuchsio Pona; Betonica arvensis foliis et caule hirsutis, flor
ibus lutescentibus maculatis Segu. - Stregonella. - Erba della Madona. - "Stirps quam maxime polymorpha: varietates insigniores in ditione veronensi crescentes; Sect. 2. Stachyotypus. - S. palustris L., Poll. - Galeopsis palustris Betonicae folio variegato Segu. - Frequente in luoghi umidi e paludosi, lungo i fossi ecc. nella pianura, più raramente nella collina: e così presso Verona in Campomarzo!, Campagnola!, S. Michele!, pag. 287 Vol. 2°
Montorio (Segu.), Sambonifacio! ecc., Peschiera!, Lazise (Fontana) ecc. - Estate-autunno: perenne.↑ S. ambigua Sm. - S. palustris X sylvatica Schiede? - Lungo i fossi in Campomarzo di Verona!, Campagnola!, S. Michele! ecc. - Estate-autunno: perenne.↑ Sect. 3. Eriostachys - S. silvatica L., Poll. - Galeopsis Calc.; Galeopside di Dioscoride et Ortica Eraclea del Trago; Galeopsis procerior foetida spicata Segu. - Matricale. - Frequentissima in luoghi selvatici, nelle siepi, nelle macchie ecc. dalla pianura alla zona subalpina per tutta la Provincia: e così presso Verona in Campomarzo, Valdonega ecc.!, nella Valpantena ad Alcenago ecc.!, in val di Tregnago ovunque!, sul monte Bolca ai Crachi !, sul monte Pastello!, sui Lessini al Corno d'Aquilio ! ecc., sul monte Baldo nei pressi della Corona, Valfredda ecc.!. - Estate-autunno: perenne.↑ S. alpina L., Poll. - S. latifolia crenata Martin.; Galeopsis alpina Betonicae folio, flore variegato Segu. - Vive in luoghi selvatici per tutta la Provincia fra il confine vicentino ed il Benaco dalla zona montana all'alpina (Martini, Segu., Poll., Rainer, A. Mass,!, Mang. !, Gelmi ecc.): e così presso Campofontana !; sul monte Bolca!; a Badia Calavena in val di Tregnago!; sui Lessini a Velo, ai Trachi, Brancon, Malera, Galbana, Podesteria, passo della Liana, Corno mozzo, Corno d'Aquilio ecc. !; sul monte Baldo alla Corona, la Ferrara, Cerbiol, Gambon, Basiana, Pravazar, Valfredda, Zocchi, Ortigara ecc.!. - Estate-autunno: perenne.↑ S. germanica L., Poll. - Stachys Fuchsii Calc.; Stachi di Dioscoride, e Scordote di Plinio presso il Lobelio e Marrubio agreste di Trago Pona; Stachys major Germanica Segu. - Erba Pietro, Madrisalvia. Variat: pag. 288 Vol. 2°
Comune (Calc., Pona, Segu., Poll., Rainer, A. Mass. !, Mang. ecc.) lungo le vie e nei luoghi aridi ed incolti della intera Provincia, dalla pianura a tutta la zona montana, crescendo p. e. a Fosse (m. 945) sui Lessini,!. - È specie sommamente variabile ed alcune forme potrebbero essere riferite tanto a S. italica Mill., quanto a S. Joniana Ces., Pass., Gib.: l'esame scrupoloso di un gran numero di esemplari suggerisce di riferire le forme veronesi alle due varietà stabilite da Teodoro Caruel. - Giugno-ottobre: annua, bienne, perennante.↑ Galeopsis L. - Sect. 1. Ladanum. - G. Ladanum L., Poll. - Ladano campestre di Plinio con flore bianco et rosso Pona; Galeopsis patula segetum flore purpurascente Segu. - Gallinella. - Variat: pag. 289 Vol. 2°
ghiaie, a Masse presso Castelletto di Brenzone!, e la b) in questo stesso luogo!, e nelle vicinanze di Bussolengo (Pona). - Giugno-settembre: annua.↑ G. ochroleuca Lam. - G. dubia Leers: G. grandiflora Roth. - È indicata nei campi intorno al lago di Garda (Precht ap. Hsmn. fl. von Tir. p. 639) e certamente crescerà altrove. - Giugno-settembre:, annua.↑ Sect. 2. Tetrahit. - G. Tetrahit L., Poll. - G. procerior calyculis aculeatis, flore purpurascente et G. procerior calyculis aculeatis, floribud candidis Segu. - Stirps summopere variabilis; variat.: pag. 290 Vol. 2°
tanto sul monte Baldo quanto sui Lessini (Poll.), nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass.!) e più in alto a Revolto!. - Estate-autunno: annua.↑ Leonurus L. - L. Cardiaca L., Poll. - Cardiaca Calc., Segu. - Variat: L. Marrubiastrum L., Poll. - Marrubiastrum Cardiacae folio Segu. - Raro: cresce in luoghi umidi. Scoperta primieramerite da Seguier, haud longe a Vico Palù nuncupato, et prope Comitum Miniscalcorum villam (pl. ver. I, p. 269), questa Lamiacea fu pure trovata alle rive del Benaco presso Lazise (Fontana, Rigo !), alle sponde del Mincio (Poll.), e forse accidentalmente lungo l'Adige sotto al forte di Parona e nelle vicinanze di S. Pancrazio a breve distanza dal Lazzaretto!. - Estate-autunno: annuo.↑ Lamium L. - Sect. 1. Orvala. - L. Orvala L., Poll. - Galeopsi molto grande Ongarica del Clusio Pona; Galeopsis maxima, flore magno rubro Segu. - "Corolla purpurea, lineis saturatioribus in labio notata" sed variat: pag. 291 Vol. 2°
Questa bellissima Lamiacea vive copiosissima e gregaria in luoghi selvatici umidi ed ombrosi, nelle macchie e fra le rupi, al margine dei fossi, lungo i rigagnoli ecc. per tutta la Provincia fra il confine vicentino ed il lago di Garda estollendosi dal piano e dalla collina alla zona alpina: e così a Campalto, Mambrota, S. Martino ecc.!; Ponte Fiorio presso Montorio, le Ferrazze, la Musela e Segu.), Marcellise ecc.! : Tregnago (A. Mass.!); valle dei Rugoloti, valle Orcana, S. Bartolomeo tedesco (Segu.); Avesa, Quinzano ecc.!; vaio dell'Anguilla !; Masue di Negrar!; Lazise sul Garda (Fontana); sul monte Baldo nella Valfredda, in Albarè ecc.!: la var. β sui Lessini in un muro a Molina (m. 600, settembre 1891). - Aprile-settembre, secondo la altitudine: perenne.↑ Sect. 2. Lamiopsis. - L. amplexicaule L. - L. folio caulem ambiente minus Segu. - Erba ruota. - "Occurrit β clandestinum Rchb: potius forma cleistogama quam varietas". - Comune e frequentemente gregario, nei luoghi incolti, nei campi, sui muri ecc. per la intera Provincia dalla pianura alla zona montana!. - Primavera ed estate: la β al principio della primavera, specialmente se piovosa e fredda, in unione alla forma normale: annuo.↑ L. purpureum L., Poll. - Lamio di Plinio Calc., Pona; L. purpureum foetidum, folio subrotundo, sive Galeopsis Dioscoridis Segu, - "Occurrit foliis viridibus vel rubentibus, crenatis, incisis (L. incisum Schleich), corollisque persaepe purpureis vel pallide roseis, et rarissime pag. 292 Vol. 2°
L. album L., Poll. - Lamio o Arcangelica di flor bianco del Lobelio Pona; L. vulgare album sive Archangelica flore albo Segu.- Ortighe false*, Ciucioti* "Variat corolla alba et, rarissime tamen, albo incarnata (Poll,) vel rosea; - Comune e frequentemente gregario nelle siepi e luoghi selvatici, dal piano alla zona alpina: p. e. in Campomarzo di Verona ed in tutte le ortaglie della città, all'Artillon sul monte Baldo, al Corno d'Aquilio, Corno mozzo, Podesteria ecc. Sui Lessini, ad altitudini pertanto comprese fra 50 e 1800 m. di altitudine!: la forma a corolla rosea in Podesteria ! - Dalla primavera ad autunno anche avanzato: perenne.↑ L. maculatum L. - Dolcimiele. - Ortiga salvadega, Ciucioti.* - Variat: pag. 293 Vol. 2°
Galeobdolon Huds. - G. luteum Huds., Poll. - Lamium Galeobdolon Crtz.; Galeopsis Galeobdolon L.; Galeobdolon Segu. - Frequente in luoghi selvatici e rupestri dalla collina alla zona alpina: e così nella valle d'Illasi (A. Mass. !), a Badia Calavena e presso Tregnago a Marcemigo, Revolto ! ecc.; nella Valpantena presso Grezzana e sui Lessini nel vaio dell'Anguilla, Corno d'Aquilio, Malera ecc. !; presso Verona nella collina di Avesa !; sul monte Baldo alla Corona, Noveza, Cerbiol e Lavaci (forma latifolia ! ecc.!; gli esemplari raccolti in taluna di queste stazioni potrebbero forse essere riferiti a G. montanum Pers. - Maggio-settembre: perenne.↑ Ballota Benth. - B. nigra L., Poll., Goir. erborizz. ecc. in Bull. Soc. Bot. It. num. 661. - Ballote Calc., Segu.
- Cimiciotto. - Erba che spuza* (a Bussolengo !), Marubio bastardo* (a Nogara!). - "Variat dentibus calycinis plus minusve elongatis: occurrit praeterea: - a) corollis purpureis: - b) corolla alba. - B. alba (L.); B. nigra Poll. var. β; Ballote flore albo Segu.".
Tribus 6. - Ajugoideae.
Teucrium L. - T. Scorodonia L., Poll. - Luoghi aridi selvatici e sassosi dei colli. Cresce in val d'Adige nelle vicinanze di Ala (Gelmi) e più a nord nei dintorni di Rovereto; ma non è impossibile possa rinvenirsi nel Veronese sui monti confinanti col Vicentino, trovandosi copiosissimo a pag. 294 Vol. 2°
Recoaro, Staro, Valli ecc.!. - Luglio-settembre: perenne.↑ T. Scorodium L., Poll. - Chamaedrys palustris canescens seu Scordium officinarum Segu. - Erba aglio. - Scordeo, Scordeo cretico. - Luoghi e prati paludosi nella pianura veronese (Segu., Poll., Mang., Porta): e così, al Palù (A. Mass.!, Legnago, Aselogna, Isola della Scala, Bovolone, Vigasio ecc.!. Estate-autunno : perenne. - Nella vecchia Spezieria era uno dei componenti del famoso Ellectuarium Dioscordium Fracastorii, che fu detto horrida compositio.↑ T. Botrys L., Poll. - Chamaedrys laciniatis foliis Segu. - Comune e frequentemente gregario lungo le vie, nei campi, nei luoghi ghiaiosi (Segu., Poll., Rainer, Barbieri, A. Mass.! ecc.), dalla collina ad una certa altitudine sui monti: e così nei colli veronesi!; nella valle d'Illasi a Tregnago, Castelvero !; nella Valpantena a Grezzana, Romagnano e più in alto sui monti Gazo, Zovo, S. Viola ecc. e lungo i Lessini a S. Anna d'Alfaedo, Fosse, Bosco Chiesanuova ecc.!; sul monte Pastello!; alle sponde del lago di Garda a Torri (Rigo !), fra le rupi a Navene !, a Riva (Gelmi); nel monte Baldo sul versante occidentale sotto all'Eremo dei SS. Benigno e Caro e sull'occidentale in Pradonego, presso la Ferrara, Albarè ecc.!. - Giugno-ottobre: annuo.↑ T. Chamaedrys L., Poll. var. α et β. - Calamandrea, Querciola. - Camedrio, Erba querciola. - "Occurrit: a) major - Chamaedrys major repens Segu,; - b) minor. - Chamaedrys minor repens Segu. - Corolla rubra, purpurea, alba (rarissime), variegata, quandoque in eadem planta". - Comune in luoghi sassosi dal piano alla zona subalpina, toccando in qualche punto la regione alpina. - Estate-autunno: perenne.↑ pag. 295 Vol. 2°
T. Marum L., Poll. - Erba da Gatti. - Maro*, Maro eretico, Maro siriaco, Timo greco. - Piccolo frutice coltivato nei giardini.↑ Sect. 4. Polium. - T. montanum L., Poll. var. α - Polium Calc.; Polio secondo del Matthioli Pona; Polium Lavandulae folio Segu. - Ramerino di monte. - Variat: Ajuga L: - Sect. 1. Bugula. - A. reptans L., Poll. - Bugula, Bugula flore cinereo vel albo, Bugula flore dilute purpurascente vel carneo Segu. - Morandola. - Consolida, Erba S. Elena. - "Variat corollis coeruleis, purpureis, incarnatis, albis et A. pyramidalis L. - Consolida media coerulea alpina Tita. - Prati, pascoli, luoghi selvatici dalla zona montana alla alpina, ma non comune: e così sul monte Baldo, scopertavi primieramente da Gaspare Bauhin, in diversi luoghi, p. e., in Monrnaor (Poll., pag. 296 Vol. 2°
presso Mori e Brentonico (baronessa B. Salvotti!) ecc.; e sui Lessini a Velo (A. Mass.!, tra i Mughi, i Ginepri ed i Rododendri in Campobrun! ecc. - Giugno-agosto: bienne?↑ A. genevensis L., Poll. - Bugula sylvestris villosa, flore cocruleo Segu. - "CoroIlae coeruleae, rarius carneae vel roseae, rarissime albae: occurrit peaeterea a) major; - b) minor; - c) ascapa; caule subnullo. Forma monstrosa?" - Comune nei cespugli, nelle siepi, nei muri, nelle rupi, lungo le vie; dal piano alla zona subalpina!: la forma albiflora, rarissima, nella Valdonega ed alle Giare di Grezzana!; la a), veramente gigantesca, al Tagliaferro presso Avesa (Mang.!); la b), ordinariamente gregaria, ovunque!; la c), forse forma mostruosa, è stata raccolta in pochi esemplari sui Lessini al monte Gazo !. - Aprile-settembre: perenne.↑ Ajuga reptans X A. genevensis. - Nei prati fuori porta Vescovo. - Pianta senza stoloni, che a primo aspetto si distingue dalla var. alpina di A. reptans: la quale è pure, totalmente o quasi, priva di stoloni.↑ Sect. 2. Chamaepytis - Ajuga Chamaepytis L., Poll. - Chamaepytis Calc.; Chamaepytis lutea vulgaris sive folio trifido Segu. - Camepizio. - Erba Ea, Ivastetica. - Variat: pag. 297 Vol. 2°
Della famiglia delle Lamiacee non sono rappresenta ti nel Veronese i generi Zizyphora (Z. capitata L.), Dracocephalum, Molucella, Phlomis, Prasium: del genere Phlomis si coltivano nei giardini alcune specie per la eleganza dei fiori; la Phlomis Portae Kerner, indicata nel Veronese, verisimilmente è da riferirsi ad una pianta che sotto la falsa denominazione di Ph. fruticosa (Poll. fl. non L. ?), era coltivata nell'antico Orto Botanico di Verona (Rigo in lit. !): nessuna specie di questo genere cresce spontanea nel Veronese !.
FAMILIA LIII. - VERBENACEAE.
Vitex Tournf. - V. Agnus-castus L., Poll. - Pepe de' monaci. - Agno casto*, Peverar. - "Variat foliis laciniatis (V. Agnus-castus var. laciniosa Ces.) et corollis violaceis, purpureo-violaceis albidis". - Verbena L. - V. officinalis L., Poll. - Verbenaca volgare del Matthioli (et L'una et l'altra Hierabotane del Dodoneo?) Pona; V. communis coeruleo flore Segu. - Verbena. - Verbena, Erbena, Erba de S. Zuane. - "Variat floribus coeruleis, albo-purpurascentibus, pag. 298 Vol. 2°
albidis, rarissime albis! (V. communis floribus albis Segu.) et V. triphylla L'Herit., Poll. - Aloysia citriodora Pers. - Aloisia, Erba cedrina, Erba limosina. - Erba Luigia. - Originaria del Chili, e coltivata nei giardini e singolarmente negli orticelli che vanno uniti a tutte le case di campagna, per il grato odore di cedro che danno le foglie, in alcuni luoghi dimostra una vera tendenza a naturalizzarsi: e così, p. e. nella valle di Caprino presso l'antico castello di Oné e presso Verona nella Valdonega !. - Frutice o alberello: fiorisce d'estate.↑ Clerodendron fragrans W. - Dulcameria, Vulcameria, Ulcamera. - È oriundo dal Giappone; sono coltivate nei giardini tanto la varietà a fiore semplice quanto quella a fiore doppio. - Estate-autunno: frutice.
FAMILIA LIV. - ACANTHACEAE.
Acanthus L. - A. spinosus L., Parl. - Car. fl. it. VI, p. 342; Goir. erb. ecc. n. 672!. - A. mollis Poll. fl. ver. II, p. 311 non L.; Bertol. fl. it. 6, p. 458-59; Vis. et Sacc. cat. p. 158; Arcang. comp. ecc. p. 562, saltem quoad plantam veronensem!. - Acanto. - Erba pag. 299 Vol. 2°
per le piaghe, Acanto*. - In Verona fra le rupi nel giardino Giusti!; quivi certissimamente introdotto da epoca immemorabile. - Giugno-luglio: perenne.
FAMILIA LV. - GLOBULARIACEAE.
Globularia L. - G. cordifolia L., Poll. - G. montana humillima repens et G. montana humillima repens flore albescente Segu. - "Variat: β nana Camb. Mon. glob. p. 27. - Occurrit quoque forma floribus duobus vel tribus solitariis, alternis, remotiusculis, statim sitis infra capitulum in axilla paleae, seu bracteolae (Bertol. fl. it. 2, p. 8)". - Rupi e luoghi ghiaiosi della intera Provincia, dalle vette più elevate dei Lessini, del Pastello, del monte Baldo ecc. scendendo verso il Benaco! e nelle valli, p. e. nella valle di Caprino !, nella val d'Adige lungo la strada da Brentino alla Corona ! fra Brentino ed Incanale ecc. !, fra Peri e la Chiusa ! nelle valli Marchiora, del Falcone, dell'Anguilla, di Squaranto, di Illasi ecc. !: la β qua e là con la forma tipica nelle stazioni maggiormente elevate del monte Baldo in Costabella, Coalsanto ecc. !, e sui Lessini in Podesteria, Malera, la Lora ecc.!. - È pianta sempre gregaria: si incontrano, talvolta in uno stesso cespuglio dei capolini bianchi in unione agli altri a colorazione normale. - Maggio-luglio: piccolo suffrutice.↑ G. vulgaris Pont. Segu., Poll. - G. Wilkommii Nym.; Bellide cerulea grande Calc., Pona; Afillante dell'Anguillara Pona; - Bottonaria, Roselline di monache. - Fior di S. Luigi *. - "Corollae coeruleae vel pag. 300 Vol. 2°
subcinereae, rarius purpurascentes (G. media caule folioso, (flore purpurascente Ponted., Segu.), rarissime albae (G. media caule folioso, flore albo Ponted., Segu.)". - Pascoli e luoghi, ghiaiosi, dal piano alle zone elevate della intera Provincia!. - Aprile-giugno: perenne.↑ G. nudicaulis L., Poll. - G. pyrenaica folio oblongo, caule nudo Segu. - Vive nei pascoli elevati: nel monte Baldo in Naole, Noveza, Coalsanto, la Lonza, Altissimo di Nago ecc.!: sul monte Pastello !; sui Lessini al Corno d'Aquilio, Podesteria, Tomba, Sparaver, Cima di Malera, monte Zeola, ecc. ! - Giugno-Luglio: perenne.↑
FAMILIA LVI. - UTRICULARIACEAE.
Utricularia L. - U. vulgaris L., Poll. - Lentibularia Segu. - Erba vescica, Uova di luccio. - Comune nei fossi, nelle acque stagnanti e di lento corso, nelle risaie (Poll.): e così Seguier la osservò natante nelle acque del Menago presso Bovolone e del Tartaro presso Isola della Scala; nei fossi presso S. Michele, S. Martino, Caldiero, Belfiore, nella valle di Zerpa ecc.!; a Persaco (A. Mass,!); alle sponde del Benaco presso Peschiera (Poll.), Sirmione (Rigo !) - Giugno-luglio: perenne. - Variat: β neglecta (Lebm.). - Ove la specie.↑ U. minor L., Poll. - Erba pennina. - Nelle stesse stazioni della specie precedente della quale però sembra meno comune: e così presso Bovolone (Poll.), Legnago (Rocchetti!), S. Michele!, S. Martino! ecc. - Giugno-luglio ed anche - forse eccezionalmente - in ottobre: perenne. Da ricercarsi U. intermedia Hayne.↑ Pinguicula L. - P. vulgaris L., Poll. viag. - P. grandiflora Poll. fl. (conf. Poll. in epistola ad Gauterium pag. 301 Vol. 2°
in Bibliot. Ital. vol. 45, p. 413); Pinguicula di fior ceruleo Pona; P. Gesneri Segu. - Erba del taglio. - Balsemina; Erba del tajo, - così sul monte Baldo, ritenendosi che le foglie della pianta imposte alle ferite, valgano a procurarne la guarigione. - "Stirps variabilis: occurrit - a) pratensis Koch; b) grandiflora Auct.". - Frequente nei pascoli delle zone subalpina ed alpina: e così (Pona, Segu., Poll., Mang. ecc.) lungo l'intera catena del monte Baldo in Valfredda , Naole, val Losana, Costabella, Acquenegre ecc.!. - Giugno-luglio: perenne.↑ P. alpina L., Poll. fl. - P. flavescens Poll. viag.; Pinguicula di flor bianco Pona; P. flore albo monore caalcari brevissimo Segu. - Frequente in luoghi selvatici umidi e singolarmente nelle rupi calcaree irrorate delle zone subalpina ed alpina: e così sul monte Baldo (Pona, Segu., Poll. ecc.) in Valbrutta, valle del Bastion, Coalsanto, Monmaor, Acquenegre, Campion ecc.!; nei monti Zeola, ed Alba ecc. - Giugno-luglio: perenne.↑
FAMILIA LVII. - PRIMULACEAE.
Tribus 1. - Hottonieae.
Hottonia L. - H. palustris L., Poll. - Hottonia Segu. - Erba scopina, Fertro. - Frequente nei paduli e nei fossati a lento corso (Segu., Poll.), dalla pianura sino ad una certa altezza sui monti, nei quali diventa più rara: e così a Legnago!; al confine del Veronese col Mantovano!, (e Masè!); a S. Michele presso Verona !; in vicinanza al lago di Garda a Sirmione !, Peschiera!, Lazise (Fontana), Bardolino (Poll.); alle falde meridionali del monte Baldo salendo dalla valle di Caprino all'altezza dei Masi e pag. 302 Vol. 2°
Prà bestemmià (700 m, Poll.); sui Lessini a Velo e Roverè di Velo (m. 1089-857, A. Mass.!). - Aprile-giugno: perenne.↑
Tribus 2. - Primuleae.
Primula L. - Sect. 1. Primulastrum. - P. officinalis(1) Jacq., Poll. p. parte. - P. veris officinalis L.; Primula prima del Matthioli et Paralitica angustifolia maggiore del Lobelio Pona; P. veris odorata flore luteo simplice Segu. - Primavera. - Trombete*. - Variat: pag. 303 Vol. 2°
come dichiara il Bertoloni (2, p. 774), altro non era che un esemplare lussureggiante di P. veris ossia di P. officinalis. Un esemplare di P. officinalis raccolto da Seguier trovasi nell'Erbario di Allioni.↑ P. elatior Jacq., Goir. spec. morph. veg. p. 37. - Nei pascoli e luoghi selvatici dei monti. È rara nel Veronese, ed è stata scoperta sul monte Baldo da Kellner (in her. centr. flor.!): a questa specie, indicata da Pollini come coltivata nei giardini, sono forse da riferirsi esemplari raccolti sul monte Baldo alla Corona !, e sui Lessini ai Covoli di Velo !. - Maggio-giugno: perenne.↑ P. intricata(1) Gren. et Godr. - P. paschyscapa Goir.! O. c. p. 35; P. variabilis Ard. quoad plantam lectam in colle di Tenda. - Frequente nei pascoli e luoghi selvatici di tutta la zona elevata della Provincia, dalla quale scende nella montana: e così sul monte Baldo in Basiana, Ime, Valfredda, Naole, Costabella, Noveza, Ortigara, le Busete ecc.!, e sui Lessini al Corno d'Aquilio ecc., Podesteria, Sparaver, Tomba, Malera, Trapola ecc., Posta, Campobrun, Zeola ecc., Spiazzoi, Spiazzoleti, Velo, Roverè di Velo ecc. e nella valle d'Illasi a Revolto, Giazza, Selva di Progno ! - Aprile-giugno: perenne. - Molto probabilmente il Bertoloni, il Pollini ed altri autori hanno confuso P. intricata ora con P. elatior ora con P. officinalis dalle quali però è assolutamente distinta (Conf. Cald. et Goir. o. et l. c.): e certamente altro non era la pianta veronese mandata come P. veris da Pollini a Bertoloni, e da questi riferita a P. elatior. - Diversi autori considerano P. intricata quale sottospecie o varietà di P. elatior.↑ P. vulgaris Huds. - P. veris acaulis L. - Variat: pag. 304 Vol. 2°
pallidis majoribus, simplicibus Segu. - Primavera, Occhio
di civetta. - Primavera, Primula*, Trombete*. - "Haec praeterea occurrit: a) albiflora: corolla nivea" - P. grandiflora β albiflora Goir. et Cald. l. c. - b) calycantha: calyce hypocrateriformi limbo petaioideo, corollino, simili; scapis elongatis vel nullis saepe in eodem exemplari. - P. grandiflora β calycantha Ces. Pass. Gib. comp. fl. it." pag. 305 Vol. 2°
denominazione sia stata attribuita ora all'una ora all'altra delle forme ibride così frequenti nelle Primulae che appartengono a questa sezione, e che ora si enumerano, avvertendo che molte di esse, se non tutte, corrono sui libri e si incontreranno negli Erbari classificate per P. variabilis: denominazione, del resto, scelta molto felicemente, per tutte abbracciarle.↑ P. grandiflora X officinalis. - P. acaulis var. caulescens auct.; P. variabilis Goup. an auct. mult.?↑ P. officinalis X grandiflora. - P. acaulis var. caulescens auct.; P. variabilis Goup. an auct. mult. ?. - Confer. Goir. spec. ecc. p. 30-32.↑ P. intricata X grandiflora. - P. acaulis var. caulescens auct.↑ P. intricata X officinalis. - P. acaulis var. caulescens auct.↑ Queste forme, alle quali altre sarebbero forse da aggiungere, compaiono più o meno frequenti ed abbondanti, secondo gli anni, nelle zone montana e subalpina ove i progenitori crescono promiscuamente: e così sul monte Baldo presso la Ferrara, in Albarè e monte Corné, Prazagano ecc., in Pravazar, Basiana, Ime, Valfredda ecc. ecc.!; e sui Lessini presso Cerro, Roverè di Velo, Velo, lungo il sentiero che da Selva di Progno in val d'Illasi va ai Torneri sulla destra del torrente ecc.!. - Primavera: annue? - Alcune di queste forme, la quarta in modo speciale, sono state prese per P. elatior, Jacq. !.↑ Sect. 2. Aleuritia. - P. farinosa L., Poll. - Verbasco alpino ceruleo del Dalecampio Pona. - Rara: sul monte Baldo in val Losana (Pona, Barbieri in Bertol. fl. it. 2, p. 373, ubi pro errore typ. in valle Didosana). - Estate-perenne.↑ Sect. 2. Auriculastrum. - P. Auricula L., Poll. , var. α. - Sanicula ovvero Orecehia d'orso del Matthioli Pona; Auricula - Ursi flore luteo et A. Ursi foliis quasi farina aspersis Segu. - Orecchio d'orso. - Auricula, Sanicula, pag. 306 Vol. 2°
Senicula*, Sinicula*, Recia d'orso, Fior de S. Zen* (così sul monte Baldo nella valle di S. Zeno ove cresce copiosamente presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro a 834 m. !). - Variat: P. Balbisii(1) Lehm. - P. ciliata Moretti; P. auricula var. ζ Poll.: - Cresce nelle stesse località della specie precedente della quale però è assai più rara: e così sul monte Baldo in Valfredda, Naole, val Losana ecc. !, a Spiazzoli sui Lessini ove è quasi gregaria!, nel monte Posta ecc. - Fiorisce alla stessa epoca della precedente della quale da taluni e considerata quale sottospecie o varietà.↑ pag. 307 Vol. 2°
P. spectabilis Tratt. - P. carniolica comp. fl. it. quoad plantam veronensem; P. longifolia Poll. herb.!; P. integrifolia Tausch.; P. Polliniana Moretti; Artetica Calz.; Orecchio d'orso di fior rosso Pona; Auricula
- Ursi flore purpureo Segu. - Sanicula, Sanicula dal fior rosso. - Variat: pag. 308 Vol. 2°
sezione stessa vi è rappresentata, le forme ibride si trovano ridotte alle due seguenti, del resto assai dubbie. P. auricula X Balbasii - P. Obristi Stein; P. similis Stein; P. Auricula pusilla Goir.! erborizz. ecc. n. 684. - Sul monte Baldo e sul monte Posta!: secondo Gelmi (o. c.) forse appena una forma intermediaria fra le due.↑ P. Balbisii X spectabilis. - P. venusta Host. - Raccolta sul monte Baldo da Welden (Bert. fl. 2, p. 365): ma Widmer (Die europaeischen Arten der Gattung Primula) ritiene che probabilmente questo ibrido non esiste, e che dal Welden sul monte Baldo sia stata raccolta per tale qualche forma microcalicina di P. spectabilis.↑ Vitaliana Sesler. - V. primulaeflora Bertol. - Primula Vitaliana L., Poll. - Sul monte Baldo (Barbieri ap. Bertol. fl. it. 2, p. 368). - Giugno-agosto: perenne.↑ Aretia Hall. - A. alpina L. - Androsaces alpina All., Poll.; A. glacialis Hoppe; Aretia baldensis floribus sessilibus Turra; Aretia patula foliis subovatis confertis, floribus in foliorum alis sessilibus Moreni. - Rupi elevatissime sul monte Baldo (Moreni ex herb. ejus!, Poll.). - Luglio-agosto: perenne.↑ A. (Androsaces) imbricata Lam. - A. tomentosa Bertol.; Androsace helvetica Poll. excl. nonn. syn. - Nel monte Baldo sulle rupi (Barbieri ap. Bertol. fl. 2, p. 358). - Giugno-luglio: perenne.↑ A. (Androsaces) Hausmanni(1) Leybold in flora (a. 1855) cum ic. - Rarissima: raccolta in due minuscoli esemplari sulla cima più elevata del monte Posta (m. 2235) il 29 agosto 1889 fra i crepacci delle rupi !. - Agosto-settembre: perenne.↑ Androsace Tournf. - A. obtusifolia All. - A. Chamaejasme Poll. (ex parte?); Quarto sedo alpino del Clusio Pona; A. alpina perennis angustlfolia villosa pag. 309 Vol. 2°
et multiflora Moren. ex herb. ejus. - Nei pascoli magri e sassosi del monte Baldo (Barbieri, Erb. centr. di Firenze!): il Pona la indica nelle valli degli Ossi e dell'Artillon. - Giugno-luglio: perenne.↑ A. lactea L., Poll. - A. alpina perennis angustifolia glabra, flore singulari Segu. - Cresce, frequentemente gregaria., sulle rupi e nei pascoli elevati: e così sul monte Baldo (Poll., Barbieri, Rainer ecc.) nelle valli Orzera, degli Ossi, delle Pietre ecc.!: è più copiosa sui Lessini sullo Sparaver alla Gasparina, in val dei Ronchi ecc.!, e così pure al Passo della Lora !, sui monti Zeola ed Alba ! (e Segu:, Poll., A. Mass. !). - Giugno-agosto: perenne. Pianta elegantissima, esclusiva, per l'Italia, delle alpi venete.↑ Soldanella Tournf. - S. alpina L. - S. alpina var. γ S. Clusii Poll.; S. alpina del Clusio Pona; S. alpina rotundifolia Segu. p. parte. - "Corollae coeruleae vel coeruleo-purpurascentes: variat, raro, S. montana W. - S. alpina(1) Poll. var. α; S. montana del Clusio et S. montana del Lobelio Pona. - Assieme alla specie precedente, dalla quale differisce per essere maggiormente sviluppata in tutte le parti, nelle zone alpina e subalpina tanto del monte Baldo pag. 310 Vol. 2°
quanto dei Lessini, comparendo benallco nella montana! - Aprile-luglio: perenne.↑ S. pusilla Baumg. - Luoghi sassosi e pascoli elevatissimi nel monte Baldo (Barbieri), e nei monti Posta e Campobrun (m. 1650-2235) !. - Luglio-agosto: perenne.↑ S. minima Hopp. - Ove la specie precedente e nella istessa epoca!. - S. alpina, S. montana, S. pusilla e S. minima sono da ritenersi quali varietà di uno stesso tipo specifico.↑
Tribus 3. - Lysimachieae.
Cyclamen Tournf. - C. europaeum L., Poll. - Cyclaminus
duorum generum Calc.; Cyclamen Orbiculato folio, inferne purpurascente Segu. - Ciclamino, Panporcino. - Panporzin. - "Folia forma et magnitudine varia, integerrima vel dentata; corollae purpureae vel carneae: rarissime occurrit pag. 311 Vol. 2°
diverse forme o specie, e segnatamente C. persicum Host.↑ Lysimachia Tournf. - L. vulgaris L., Poll. - L. lutea major, quae Dioscoris et L. lutea major, quae Dioscoris foliis ternis Segu. - Mazza d'oro. - Erba
legnosa. - "Variat foliis oppositis et etiam verticillatis in eodem individuo (Poll. fl. I, p. 223); occurrit quoque forma monstrosa, ramia tenuissimis elongatis, corollis herbaceis". L. Nummularia. - Nummularia de' moderni Pona; Lysimachia humifusa, folio rotundiore flore luteo Segu. - Quattrinella. - Centimorbia (a mirifica in vulneribus sanandis faculeate Segu. pl. ver. I, p. 230), - Frequente per tutta la Provincia nei fossi, al margine delle vie ed ai piedi dei muri ed in luoghi boschivi umidi dal piano alla zona montana: e così nei dintorni e nella collina di Verona!; Caldiero, Caldierino, Soave !.; Isola della Scala (Segu.); Lazise (Fontana); valle di Caprino (Pona); sul monte Bolca (A. Mass. !). - Maggio-settembre: perenne.↑ Anagallis L. - A. arvensis(1) L., Poll. viag. p. 79, 80. - Mordigallina. - Pavarina: denominazione antichissima ricordata da Seguier: - Variat: pag. 312 Vol. 2°
et δ folius ternis quaternisque flore phoeniceo Poll.;
Anagalide maschia Calc.; Anagallide terrestre Pona?; Anagallis phoeniceo flore Segu. "Flores miniati basi sanguinei, albi basi sanguinei, carnei concolores, carnei ad basim laciniarum corollae parva tantum macula sanguinea notati (A. carnea Schrank): occurrit quoquefoliis ternis". Per tradizione secolare, è ritenuta dai campagnoli quale rimedio: contro la idrofobia. A. tenella(1) L., Poll. - Iirasekia tenella Rchb.; Lysimachia pag. 313 Vol. 2°
humifusa, folio rotundiore flore purpurascente Segu. -
Tribus 4. - Samoleae.
Samolus L. - S. Valerandi L., Segu., Poll. - Variat:
FAMILIA LVIII. - PLUMBAGINACEAE.
Armeria W. - A. elongata(1) Hoffm. β alpina (W.). - Statice Armeria ver. α Poll.; Statice Segu. - Cresce, non comune, sulle rupi, nei pascoli, nei luoghi ghiaiosi pag. 314 Vol. 2°
in monte Baldo (Segu., Poll., Rigo!) nelle valli alpine degli ossi, delle pietre, grande ecc. !, sulle cime di Valfinestra e Valdritta !, in val Losana!; e così pure a Cima di Posta e Campobrun. - Luglio-settembre: perenne.↑ Plumbago(1) Tournf. - P. Larpentae L. - Raccolta. nella città di Verona in un muro al ponte Manin lungo l'Adigetto. - Luglio-agosto: perenne.↑
FAMILIA LIX. - PLANTAGINACEAE.
Littorella L. - L. lacustris(1) L., Poll. - Cresce copiosamente in luoghi acquitrinosi attorno al lago di Garda (Poll., Fontana, Boni, Rigo!): e così presso Peschiera, Lazise, Cisano, Bardolino, a Sermione! ecc.: Maggio-agosto: perenne.↑ Plantago L. - Sect. 1. Psyllium. - P. ramosa(1) Gilib. (sub Psyllium), - P. arenaria W. et K., Poll. - Psillio Pona; Psyllium erectum majius Segu. - "Occurrunt, saepe, forma major, elatior, robustior, spica crassa, et forma caule simplicissimo, partibus omnibus adducta (var. monocephala Rota)". - Copiosissima per la intera Provincia nei luoghi e campi arenosi e sterili, fra le ghiaie e neile sabbie dei torrenti ecc. (Pona, Segu., Poll.), dal piano e dall'Alto Agro alla collina!: e così a Mazzagatta, Pozzo, S. Giovanni Lupatoto, dintorni di Verona, Bussolengo; Anfiteatro morenico di Rivoli e valle di Caprino sino alle falde di monte Baldo !; nella valle d'Illasi a Saline (A. Mass. herb. sub P. Psyllio !), a Tregnago.↑ pag. 315 Vol. 2°
nel letto del torrente! (e C. Mass!); S. Bonifacio ecc. ! . - Luglio-settembre: annua. - Una volta era adoperata nella farmacia sotto la denominazione di Psillio. P. Cynops(1) L. Poll., Goir.! pl. vasc. ecc. - Psyllium majus supinum Segu. - "Occurrit: a) major: caule prostrato, fere repente, 20-30 cm. et ultra longo, ramis elongatis; - b) minor: caule humili, suberecto, coespitoso, rarnis abbreviatis". - Questo piccolo suffrutice cresce in luoghi dirupati e sassosi e nei pascoli aridi e secchi: e così nei campi presso Lobia (Pontedera); a Ponti sul Mincio (Da Campo in herb. A. Mass, !); sul monte Baldo presso Pazzon !, lungo la salita a Spiazzi!, alle Moje di Pazzon !, tra Braga e Salzan e presso Pradonego !, ai Colonei di Pesina !, nella valle del Gobbo e nel letto ed alle sponde del torrente Tasso, ove questa specie cresce copiosissima e gregaria.!: compare pure a maggiori altitudini essendo stata raccolta in Valgrande (m. 1700); Tonini P. - Giugno-ottobre.↑ Sect. 2. Lagopus. - P. montana(1) Lam. Poll. - P. alpina Vill., Bertol. non L. - Cresce nei pascoli elevati e così sul monte Baldo (Poll., Facch., Rainer, Barbieri) in Pravazar, Valfredda, Naole, Cerbiol ecc.!; sui Lessini a Roverè di Velo (A. Mass. !), Podesteria, Sparaver, Tomba, Malera ! I. - Maggio-luglio: perenne.↑ P. argentea Chaix. - P. victorialis Poir., Poll. (excl. nonn. syn.?); Holostio del Camerario, ouero Holostio di alcuni presso il Dalecampio Pona?; Plantago trinervia folio angustissimo Segu.? - Frequente nei pascoli aridi e soleggiati della zona collina e montana, più raramente della subalpina: e così nel colle delle Ungherine, allo Spigolo, la Cola, Costagrande !, nel monte Rico sopra Parona!, nel monte Pastello! (e Mang.!), nell'altipiano di Rivoli !, sul monte Baldo (Poll., Fontana), nei pascoli di Ortigara (Segu., Barbieri), pag. 316 Vol. 2°
Valfredda, Pravazar ! ecc. - Aprile-giugno: perenne.↑ P. lanceolata L., Poll. - P. angustifolia major Segu. - Lanciola. - Piatazemo, - "Stirps polymorpha: in ditione veronensi sequentes crescunt varietates, subvarietates et formae: pag. 317 Vol. 2°
sui monti!: le forme anomale o mostruose compaiono qua e là a salti!. - Maggio-novembre: perenne.↑ Sect. 3. Coronopus. - P. serpentina Lamk. - P. maritima Koch p. p. et auct. mult. non L.; P. maritima β P. subulata Poll., Fontana p. p.; P. alpina auct.; P. gramineo folio minor Moreni. - "Stirps summopere polymorpha. Formae in Agro veronensi observatae: a) typica: foliis latiusculis, glabris, integerrimis; spica lineari-elongata cylindrica; bracteis lanceolatis vel ovuto-lanceolatis calycem subaequantibus: pedunculis erectis, ascendentibus, decumbentibus, rectis vel arcuatis folio longioribus, - b) Wulfenii Willd. h. berol. an M. et K. deutsch. fl.?: eadem ut superior, sed foliis angustioribus, saepe filiformibus, - c) ciliata: P. maritima γ ciliata Koch. ?: foliis setuloso-ciliatis integerrimis vel uni-bidentatis, - d) bidentata (Murit.): foliis plerumque medio dentatis, - e) dentata (Roth.); P. maritima β dentata Koch.?: foliis dentibus linearibus plus minusve elongatis instructis, - f) longebracteata : P. serpentina β longebracteata Koch?; P. serpentina β longebracteata Goir.!: foliis carnosis, latiusculis, trinerviis, integris vel paucis dentibus instructis, setuloso-ciliatis; pedunculis dense pilosis fere lanatis; spica cylindracea etiam 15-16 cm. et ultra longa; bracteis ovalibus, vel ovato lanceolatis, apice longe subulatis, arista tenui terminatis, calyce longioribus, infimis et mediis etiam 8-9 rom. longis: planta odoratissima". - Comune in luoghi aridi, sassosi e rupestri dal piano alla zona subalpina in tutti i monti della Provincia: le varie forme crescono d'ordinario promiscue; la f) alle falde del monte Baldo presso Brentino !, sui Lessini presso Cerro!, nella collina di Montorio sopra Olivè, alle rive e nelle sabbie dell'Adige presso Verona!, nella valle d'lliasi a Tregnago al Castello ! (e C. Mass.). - Aprile-settembre: perenne.↑ pag. 318 Vol. 2°
P. subulata L. - Luoghi aridi, secchi e sabbiosi nell'Altipiano di Rivoli! e nei dintorni di Verona: probabilmente esemplari assegnati a taluna delle forme sopra enumerate saranno invece da riferirsi a P. subulata L. - Estate-autunno: perenne.↑ P. Coronopus L., Poll. - Erba stella. - Per il Veronese è specie avventizia: compare tratto tratto qua e là per quasi sempre scomparire dopo breve tempo, quindi non è dato osservarla né tutti gli anni, né negli stessi luoghi: il Pollini la indica fuori Porta Nuova al Poligono e qui venne benanco raccolta da A. Mass.!, ma ai giorni nostri non è stato possibile rinvenirvela!: nell'anno 1883 un esemplare minuscolo cresceva in città nella via Collegio Angeli! e nel 1897 comparve copiosamente in un gran numero di vie della città stessa e contemporaneamente cresceva gregaria sotto al Muro lungo presso a S. Michele, formando, nelle sabbie ivi depositate dall'Adige, una estesa macchia con centinaia di esemplari, ma scomparve nell'anno seguente!: il Sig. Gregorio Rigo la ha raccolta presso S. Martino B. A. - È specie sommamente polimorfa; facilius est numerare arenas maris, quam lutus Plantaginis Coronopi L. (Bertol. fl. it. 2, p. 177) -: le forme raccolte sul Veronese sono da riferirsi alla var. latifolia Dc.; e frammista ad esse sotto al Muro lungo testè ricordato, è stata benanco raccolta la forma mostruosa corrispondente a P. Coronopus var. spica prolifera. - Luglio-ottobre: annua. - In Toscana è coltivata negli orti per insalata detta minutina.↑ Sect. 4. Arnoglossum. - P. media L., Poll. - P. latifolia incana Segu. - Pettacciola. - Piantazeno. - "Variat: β sublanceolata Murr. Verona in borgo Trento (Murr leg.)(1): filamentis purpurascentibus, rarissime albis (P. latifolia incana spica alba Segu.): occurrunt quoque formae monstrosae; - a) scapo bracteato; - b) spica foliata; - c) scapo spica destituto apice pag. 319 Vol. 2°
foliato; - d) spica prolifera". - Comune dal piano alla zona subalpina per la intera Provincia, nei prati nei boschi, ecc. - Giugno-ottobre: perenne.↑ P. major L., Poll. - P. latifolia sinuata Segu. - Petacciola. - Piantazeno. - "Variat:
FAMILIA LX. - ANACARDIACEAE.
Pistacia L. - P. Terebinthus L., Poll. - Terebinthus Calc., Pona; T. vulgaris Segu. - Terebinto, Scornabecco. - Corno-frassano, Tormentin*. - Variat: pag. 320 Vol. 2°
radure di Prada !, e Pralongo !: la var. β, elegantissima, cresce copiosamente fra le macchie e nelle siepi nella Valdonega !: - D'ordinario nel Veronese è alberello o frutice, ma qualche volta diventa gigantesco ed assume le, proporzioni di vero albero, p. e. in riva al lago di Garda presso Malcesine!. - Fiorisce da aprile a giugno; i frutti facilmente e presto caduchi, maturano in agosto. Nel levante dal tronco di questa pianta, per mezzo di tagli, si ottiene una resina molto odorosa conosciuta col nome di Trebentina o Trementina, di Scio o di levante. Sono note le galle, diverse per forma e grossezza, che si formano in questa specie per la puntura dell'Aphis Pistaciae.↑ P. vera L. Poll. - Pistacchio. - Pistacio. - Il Pistacchio una volta cresceva nella collina della Musela ! (e Poll., Orti Manara), certamente ivi introdotto; oggi è scomparso. Rhus Tournf. - R. Cotinus L., Poll. - Rhus Calc.; Cotino di Plinio Pona; Cotinus Coriaria Segu. - Scotano, - Rosola (Segu.), Rosolo, Scodeno, Scona, Scotano, Cotino, Rumagnina (a Cazzano !). - Frutice comunissimo in tutta la Provincia veronese, fra il confine vicentino e le sponde del lago di Garda, in luoghi aprici rupestri e sassosi, dall'Alto Agro e dalla collina alla zona montana (Calc., Pona, Segu., Poll. ecc.): e così nel Bosco Mantico ecc.!; nella Valdonega presso Verona!; sul monte Baldo in Maion, Cordaspina, la Corona, Gazo, Belpo ecc.!; nel monte Pastello!; nei colli di Valpolicella e Valpantena!; presso Cerro veronese sui Lessini !; nel monte Barbara presso Tregnago (A. Mass,!) ecc. - Fiorisce di maggio. Le foglie (Foiarola del Rosolo in vernacolo veronese !, adoperate nella concia delle pelli, sono oggetto di commercio assai lucroso per gli abitanti dei paesi montani: il legno, e specialmente la radice, col nome di Scotano o Scotanello è adoperato per tingere le lane.↑ pag. 321 Vol. 2°
R. Coriaria L., Poll. - Rhus sive Sumach Pona; Rhu folio ulmi Segu., Moreni. - Sommacco, Ru. - Pona indica questa Anacardiacea nell'Alto Agro presso Bussolengo, e soggiunge (viag. p. 13) che, "per lo clima non in tutto proportionato alla sua natura, qui vi sterile et infecondo rimane"; Moreni nella val d'Adige alle falde di monte Pastello: ma oggidì non cresce certamente in queste stazioni, né in esse fu vista da Ciro Pollini o da alcun altro botanico. Seguier riferisce a questa specie il Rhus di Calceolari, indicato da questi sul monte Baldo procedendo dalla Corona verso la Ferrara (pl. ver. II, p. 356); ma questa stazione sembra assai poco confacente alla specie in quistione, e secondo ogni probabilità il Rhus di Calceolari va riferito alla specie precedente: anche Orti-Manara segnala R. Coriaria sul monte Baldo nella stazione indicata da Calceolari; ma la sua asserzione merita poca o nessuna fede, perchè in questa circostanza, come in altre, ha puramente copiato Seguier.↑ R. Typhina L., Poll. - Rus peloso. - Rus*, Rus peloso, Ruso. - Oriundo della Virginia ma introdotto nel Veronese da epoca remotissima, era ed è tuttora coltivato quale pianta ornamentale; però stante la grande attitudine a propagarsi, non punto inferiore a quella di Ailanthus glandulosa, col quale non di rado cresce in società, si incontra qua e là, o inselvatichito affatto o subspontaneo o sporadico, lungo le vie, nelle siepi ecc.: e così presso Verona nella spianata a sud e ad ovest della Città!, alla Carotta oltre Borgo Trento!, presso Avesa nel vaio Borago !, singolarmente poi nella valle di Caprino sopra Gamberone a piedi del colle S. Marco!, lungo la strada che conduce a Pesina fra la Bera e Boi !, negli argini del torrente Boi ed in luoghi stati inondati dal torrente Tasso ! (e Vittorio Pellegrini!), alla Caseta pag. 322 Vol. 2°
sotto a Ceredelo e lungo la Pontara (salita) da Ceredelo alle Valsorde di Rivoli! (o Vittorio Pellegrini!), nelle Valdoneghe alla Groleta !. - Fiorisce verso la fine dell'estate: le eleganti pannocchiette rosso-scure persistono durante l'inverno. È albero, ma frequentemente si incontra allo stato di frutice, né fiorisce tutti gli anni.↑ Ailanthus Desf. - A. glandulosa Desf. - Ailanto, Albero del Paradiso. - Ailanto.*, Catalpa*, Ruso.* (nella valle di Caprino. !). - Originario della China l'Ailanto era coltivato come pianta ornamentale; ma oramai cresce gregario ovunque, dalla pianura, alla zona montana - p. e. sui Lessini fra il passo del Corrubio e Anna d'Alfaedo.! - e si può ritenere naturalizzato nei luoghi boschivi e selvatici, nelle siepi, negli argini, lungo le vie, alle sponde dei torrenti ecc:! - Albero o frutice: fiorisce di maggio e giugno, matura i frutti d'autunno. Serve a costrurre siepi, a difesa e riparo lungo i corsi di acqua, somministra legname da costruzione ecc.↑
FAMILIA LXI. - RHAMNACEAE.
Tribus 1. - Celastrineae.
Evonymus L. - E. vulgaris(1) Mill. - E. europaeus α tenuifolius L.; E. europaeus Poll.; Fusano Pona; E. vulgaris granis rubentibus Segu. - Fusaggine, Berretta da prete. - Fusan, Fusagine, Fusaro, Bareta da prete*: quest'ultimo è il nome che si dà al frutto. - "Stirps polymorpha: in ditione veronensi sequentes occurrunt varietates vel potius formae: - a) genuinus Rouy et Foucaud; - b) angustifolius Schultz; - c) macrophyllus Schleich.; - d) multiflorus (Opiz.); - e) leucocarpus Dc. - Variat praeterea pag. 323 Vol. 2°
ramis tetragonis, obtusis, acutis, apteris, alatis, et cortice ramorum levissimo, integro vel fisso, quandoque suberoso et verrucoso". - È specie volgatissima per tutta la Provincia dalla pianura alla zona subalpina: le diverse forme crescono nelle siepi, nelle boscaglie, nelle macchie, nelle rupi!. - Frutice od alberello: fiorisce da aprile a giugno; matura i frutti nell'antunno: "fructus venenati fortiter vomitum movent, atque apud rusticos ad pediculos enecando inserviunt in pulverem redacti (Poll. fl. ver. I, p. 300)". Il legno è adoperato per lavori minuti e segnatamente per la fabbricazione di stuzzicadenti.↑ E. latifolius Scop., Poll. - E. latifolia C. Bacc., Segu.; E. europaeus β latifolius L. - Fusan dalle larghe foglie, Passibechi*: i frutti Bareta da prete*. - "Occurrit α grandifolius, - et β parvifolius Rouy et Foucaud". - Frutice elegantissimo: dalla zona della collina si innalza sino a toccare la subalpina; cresce nelle boscaglie e nelle macchie, ma non è specie comune: e così in Verona nel giardino Giusti!; alle sponde del lago di Garda a Malcesine (Poll.); sul monte Baldo a Brentonico (Poll., Gelmi), presso la Corona (Poll.) e Spiazzi (V. Pellegrini!), nelle vicinanze della Ferrara al bosco Bordina !, e secondo le indicazioni date dal Pollini nel suo Viaggio ecc. in molte altre stazioni; ma nell'Erbario Polliniano non esistono esemplari di E. latifolius né del monte Baldo né di alcuna altra località del Veronese!: sui monti Lessini nella valle di Squaranto lungo la strada che da questa porta a Casale di sotto e nei boschi che la fiancheggiano! (m. 400), presso Cerro veronese!, lungo il dirupato ed angustissimo sentiero che dal passo di Roccapia (m. 1229) si spinge alla Sega (m. 1400) !, da ultimo presso S. Bartolomeo Tedesco nel bosco dei Catazzi, la stazione classica di pag. 324 Vol. 2°
Bordoni e Moreni che lo comunicarono a Seguier, e nella quale fu pure raccolto da A. Massalongo!. - Fiorisce da maggio Il giugno: i frutti sono maturi in agosto e settembre.↑ E. Japonicum L. fil. - Evonimo del Giappone. - Sempreverde*, Sempreverdo*. - Originario della Cina e del Giappone è coltivato come pianta ornamentale, ma si incontra qua e là nelle siepi quasi subspotaneo, evidentemente fuggito dai giardini: p. e. nella Valdonega ! - Frutice, alberello, albero: fiorisce da luglio ad agosto; i frutti maturano entro l'autunno e la primavera.↑
Tribus 2. - Ilicineae.
Aquifolium(1) L. - A. Ilex(1) Scop. - A. vulgare Saint-Lager; Ilex Aquifolium L., Poll.; Ilex Calc.; Acquifoglio o Agrifoglio Pona, Segu. - Aquifolio, Afrifoglio, Lauro spinoso. Lauro spinoso, Violor salvadego, Agrifoglio*, Lasseme star*, Tinto lasseme star*. - "Occurrunt formae : a) genuinum Rouy et Foucaud; _ b) heterophyllum Reichb; - c) senescens Gaud.; I. aquifolium L. foliis inermibus Poll. - Albero o arboscello elegantissimo che cresce nei boschi e nelle macchie dalla zona della collina alla subalpina (Calc., Pona, Segu., Poll., Rigo ! ecc.): e così intorno al lago di Garda a Campione (Poll.); nel monte Baldo sopra Navene!, nella valle di S. Zeno presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro (Rigo !), nella selva di Avio (Segu.): è più frequente sui Lessini nei quali cresce copioso nella valle Ronchi di Ala (Gelmi); nella Valfredda al principio della strada che conduce alla Sega !, nei boschi sopra Peri!, presso Cerro (Segu.) e tra Corbiolo e Chiesanuova!; a Maroni (accidentalmente?) nella Valpantena!; a S. Piero di Badia Calavena (A. Mass. !), nella valle pag. 325 Vol. 2°
dei Rugoloti !, nel monte Beloca sopra Tregnago in valle d'Illasi! (e C. Mass.). Le forme b) e c) crescono promiscue con la normale della quale non possono considerarsi neanco come varietà, rappresentando delle pure variazioni accidentali dovute a condizioni speciali della pianta e frequentemente create artifiziosamente. - Fiorisce in aprile e maggio: matura i frutti in settembre. - Il legno durissimo dell'Agrifoglio serve alla costruzione di istrumenti campestri, e la corteccia alla preparazione del vischio o pania : la pianta per la sua eleganza è trasportata nei giardini, e per lo più in seguito alla coltivazione assume le forme heterophyllum e senescens. Le bacche sono purgative.↑
Tribus 3. - Rhamneae.
Rhamnus L. - Sect. 1. Alaternus Dc. - R. Alaternus L. - Alaterno, Ilatro. - Questo elegante arboscello, copiosissimo nelle rupi e luoghi seI vatici della costa occidentale, del centro e del mezzodì della penisola, delle isole, dell'Istria e del Friuli, è coltivato in quasi tutti i giardini del Veronese, ma si incontra qua e là sporadico e quasi fatto selvatico: e così in Verona nel giardino Giusti ed a S. Giovanni in Valle!; nella Valdonega!; sotto Lavagno verso la vane di Mezzane !; presso Costermano!. - Fiorisce di privera: nel Veronese raramente fruttifica.↑ Sect. 2. Cervispina Dill. - R. cathartica L., Poll., Segu. - Spino cervino. - Spin cervin (Segu.), Spin zervin. - Frutice o alberetto frequente nei cedui, nei cespugli, nelle siepi della Provincia, dalla alta pianura alla zona montana: e così nella collina di Avesa !, nel monte Lanzano! (e Segu.); a Casale di sotto ed alle Foldrone verso la valle di Squaranto !, sul monte Baldo presso Brentino, alla Corona ed alla Ferrara!, pag. 326 Vol. 2°
verso Tierno, Castione ecc. alle sue falde settentrionali!, e sul versante occidentale presso l'Eremo dei SS. Benigno e Caro !. - Fiorisce in maggio e giugno; le drupe da prima verdastre, quindi nere, sono mature da agosto ad ottobre: le stesse somministrano un bel color verde.↑ R. saxatilis L., Poll. - Licio italiano del Matthioli Pona; R. catharticus minor folio longiore Segu. - Spino quercino. - Brugoti*. - "Variat: pag. 327 Vol. 2°
Loffe presso S. Anna d'Alfaedo!: la δ cresce sulla collina Veronese e sul monte Baldo presso la Corona!, e certamente altrove: la ε, certamente distinta dalle varietà o forme precedenti, per la lunghezza dei pedicelli che sostengono i fiori, è stata (giugno 1901) scoperta fra le macerie nella Valdonega !. - Frutice ramosissimo: fiorisce da aprile a giugno; le piccole drupe maturano d'estate e d'autunno, e dipendentemente dal grado diverso di maturazione, convenientemente trattate, danno i colori conosciuti sotto le denominazioni di giallo santo e verde vescica.↑ R. pumila Turra, Poll. - Frangula montana pumila saxatilis, folio subrotundo Segu. - Sect. 3. Frangula Mill. - R. Frangula L., Poll. - Frangula Segu. - Alni nero. - Sbolzafrin (Segu.), Spin zervin*. - "Occurrunt formae: a) genuina Rouy; - subrotunda Rouy; - c) serotina. Forma pag. 328 Vol. 2°
serotina." - Frutice od alberello comunissimo nella intera Provincia lungo i fossi, nelle siepi, nei luoghi boschivi e selvatici dalla pianura alla zona montana e subalpina: e così nelle Valli grandi veronesi alle sponde del Tartaro!; alle rive del Tione!; nelle boscaglie lungo l'Adige presso S. Michele, Giarone ecc.!; nelle siepi a Porta Vescovo!; nell'isolotto del Pestrino!; nella collina di Avesa in Valle scura !; nel Bosco Mantico !; presso al lago di Garda a Peschiera, Lazise ecc. (Poll., Fontana), in Valvolpara (Rigo !); nella valle d'Adige alle falde del monte Pastello presso Ceraino!; nel monte Baldo ai Lumini !; sui Lessini a Velo!, Selva di Progno (A. Mass. !) ecc. - Fiorisce da aprile a giugno; la c) in settembre ed anche ottobre!; la b) è stata raccolta sul monte Baldo ai Lumini!, ed in questa ultima stazione forse cresce benanco R. rupestris Scop.↑ Zizyphus Tournf. - Z. sativa Gaertn. - Z. vulgaris Lam., Poll.; Piccola zizola overo giujuba silvestre Pona; Z. sylvestris Segu. - Giuggiolo (l'albero), Giuggiola (il frutto). - Zinzolar, Spin rosso (la pianta); Zinzole, Zizole (i frutti). - È originario, secondo A. Dc., della Cina boreale, ma naturalizzato in molti luoghi d'Italia, e così ad esempio nel Veronese: coltivato è un albero o alberetto; spontaneo ed inselvatichito si mantiene d'ordinario allo stato di frutice ramosissimo, frequentemente sdraiato al suolo. Cresce copiosissimo negli argini e nei muri a secco (marogne) presso Tombetta, Pestrino ecc.!; fuori Porta S. Zeno presso l'antico cimitero e lungo la strada che conduce a Chievo!; a Bussolengo, Pastrengo ecc.!; nei colli ed alle sponde del lago di Garda (Poll.), a Lazise (Font.); a Caprino in una siepe al principio della strada che conduce a Pesina! ed ai piedi del monte S. Michele! ed altrove salendo ai Masi e Prà Bestemià (Poll.); nella collina veronese in Valdonega nelle rupi!; sopra pag. 329 Vol. 2°
Poiano e Quinto! ecc. - Fiorisce da giugno ad agosto: i frutti maturano in ottobre. Il Giuggiolo è frequentemente coltivato per i frutti dei quali sono diverse varietà sì per la grossezza che per la forma ed il colore: il legno rosso, pesante e durissimo è assai pregiato per lavori di tornio, per impialiacciature ed intarsi: la pianta spontanea è frequentemente adoperata a costrune siepi a tutela del capi; la stessa però raramente fruttifica., ed in frutti è stata raccolta a Tombetta e presso Pastrengo!.↑ Paliurus Tournf. - P. australis Gaertn. - Zizyphus Paliurus W., Poll.; Rhamnus tertius Calc.; Ramno terzo del Matthioli o Paliuro del Lobelio Pona; Paliurus Segu. - Marruca, Spinagatto, Soldino. - Spina retica, Spine retiche, Spina campagnola, Spin rosso*, Zinzolar* (la pianta); i frutti poi (Sammare) prendono le denominazioni di Batocole*, Batocolete*. "Sequentes occurrunt formae: a) typicus: foliis et fructibus mediocribus, - b) macrophyllus: laminis foliorum 25-30 mm. latis, 30-35 mm. longis, - c) microphyllus: foliis 2-3 plo minoribus quam in forma typica, - d) macrocarpus: fructu majusculo; long. diamo 25-30 mm. et ultra, - e) humilis: fruticulus spinosissimus, dense coespitosus; ramosissimus, partibus omnibus abbreviatis, erectus (20-30 cm. alt.), vel solo prostratus; foliis exiguis (7-15 mm. long., 4-10 mm. lat.), approximatis, invicem fere se tegentibus; diam. fruct 7-15 mm. long.". - Frutice spinosissimo, e per tale sua proprietà, da epoca remotissima, coltivato ed adoperato a far siepi a riparo e tutela dei campi; spontaneo però cresce ovunque nella Provincia in luoghi selvatici e sassosi, nelle rupi, negli argini ecc. (Calc., Pona, Segu., Poll. ecc.) dalle sponde del Mincio e dalle rive del Benaco al confine col Vicentino, e dalla alta pianura veronese, ad una certa altitudine pag. 330 Vol. 2°
sui monti! (e Font., A. Mass.!, Gelmi ecc.): sul monte Baldo, p. e., si innalza lussurreggiante, nel versante orientale e dalle pendici meridionali al dissopra di Castione, Pesina, Caprino, Pazzon, ad altitudini comprese fra 500-600 metri: le varie forme superiormente elencate compaiono qua e là dipendentemente dalle condizioni delle singole stazioni; più specialmente, la e) ama i luoghi sassosi e rupestri; e cosi si incontra di preferenza nelle formazioni e nei depositi morenici della valle di Caprino ai Simi!, dei dintorni di Verona a S. Massimo e Chievo! ecc., e sui muri e nelle rupi nella Valdonega !. - Fiorisce da maggio a luglio; non di rado però presenta una seconda fioritura ad autunno inoltrato, specialmente se piovoso!: i frutti, Samare, maturano nell'autunno, e persistono sulla pianta anche durante, l'inverno.↑
Tribus 4. - Ampelideae.
Parthenocissus Planch. - P. quinquefolia Planch. - Vitis hederacea W.; Hedera quinquefolia L.; Ampelopsis hederacea Mehx. - Vite del Canadà. - Vigna rossa*. Frutice ampiamente ramoso, scandente ed aderente ai sostegni mediante organi speciali: oriundo dall'America boreale, viene coltivato per ricoprire i muri dei giardini, ma non di rado trovasi qua e là quasi ridotto allo stato selvatico: e così in diversi punti della collina di Verona!, e nella città stessa nel giardino Giusti!, sui portoni di Brà! ecc. - Fiorisce di luglio: nell'autunno le foglie diventano rosse o porporascenti.↑ Vitis L. - L. vinifera L. - Vite (la pianta); Uva (il frutto). - "Variat: α sylvestris Dc., (Gml.). - V. vinifera sylvestris, foliis subtus pubescentibus, fructibus minoribus W., Poll.; V. sylvestris Labrusca Segu.; pag. 331 Vol. 2°
V. labrusca Scop. non L. - Abrostine, Lambrusca, Vite selvatica. - Vigna salvadega, Lambrusca*, Lambruseara*, Ua oselina*, Ua passerina*. - Sequentes in veronensi ditione, occurrunt subvarietates vel formae: a) aucuparia nigra: racemis plerumque minimis, oblongis, densis; baccis globosis, parvis (magnitudine pisi vel paulo ultra) maturis nigris, rarius roseis vel purpurascentibus. Planta foecundissima. - Ua oselina o Ua passerina nera*, Lambrusca o Lambruscara nera*, Abrostine nera (Pollini). - b) aucuparia alba: ut a) foecundissima: racemis minimis, ovatis oblongisve laxis;nbaccis globosis minusculis aliis grandiusculis intermixtis, luteo-viridulis vel ex viridi luteo-carneis, acidulis. - Lambrusca o Abrostine bianca (Poll., Osserv. Agr. a. 1830 in Mem. Acec. Agr. ecc. di Verona, vol. XIV, p.76 ubi descriptio), Ua oselina o Ua passerina bianca*, Lambrusca bianca. - c) pusilla: forma pumila, caule sarmentoso abbreviato, foliis villosis exiguissimis. pag. 332 Vol. 2°
Grezzana a Costoli, Lotrago, monte Gazo, Spredin vaio Sperzani ecc., e più a nord nel vaio della Pernise sotto a Cerro!; nella collina veronese in Valdonega!; per tutta la Valpolicella!; in val d'Adige sul monte Pastello (e Mang.!); nell'altipiano di Rivoli specialmente a Montalto e nella valle di Caprino!; in tutti i colli fra Costermano e Garda segnatamente sotto a Bofinigo! ecc.; alle falde di monte Baldo tanto sul versante orientale quanto sull'occidentale ecc.: la forma c) è stata raccolta a Fintanorbole sotto ai Lumini in una macchia, e, presso Vilmezzan in un muro!. - L'Abrostine, come ha osservato Pollini è straordinariamente fecondo ed i suoi grappoli danno un vino squisitissimo; qualche volta è anche coltivata, conservando inalterati i caratteri propri alla pianta spontanea: una piccola piantina di Vigna selvatica (varietà nera), raccolta sul monte Baldo presso la Corona e trapiantata a Brentino verso l'anno 1879, addossandola al muro di una casa, ha dato origine ad ampio pergolato il quale ogni anno porta centinaia di grappoli ben nutriti. - La Vite domestica è coltivata nel Veronese estesamente ed in molte varietà, che Pollini nelle sue Osservazioni agrarie (anni 1818-1921), faceva ascendere ad 80 circa: oggidì il valente Ampelografo conte G. B. Perez, enumerava 98 principali vitigni veronesi, così distribuiti:
ai quali aggiunge oltre una ventina di vitigni vari, forestieri, rari od incerti. Indipendentemente da Vitis vinifera sono, coltivate altre specie appartenenti al gruppo dello Americane, e prima fra queste, in ordine al tempo, V. Labrusca L. non Sco. (Uva fragola, pag. 333 Vol. 2°
isabella): seguono V. riparia Michx., V. rupestris Scheele, V. aestivalis Michx. ecc. - La Vite fa assai bene in diversi punti tanto della bassa pianura quanto dell'Alto Agro veronese, ma il suo vero regno è nella zona della collina ossia dell'Olivo, tra 70-500 m. di altitudine come indica Ciro Pollini: però, al pari dell'Olivo, in non pochi punti oltrepassa questo limite e così a S. Zeno di Montagna (583 m.), Vezzane (m. 515), Pozza Galetto (m. 558), Cavalo (m. 590), Maso (m. 542), Rosaro (m. 587), Busoni (m. 595), Erbino (m. 565) ecc.; per comparire ancora, ad altitudini maggiori ad Arzarè (m. 657), alle Faldere (m. 678), Giare (m. 689), Fane (m. 625) ecc. Nella Valpolicella la coltivazione della Vite cessa, p. e., al dissopra di Prun (m. 540) un po' prima di arrivare alla Contrada Corrubio, però altrepassato il passo di questo nome e procedendo a nord verso S. Anna, a manca sul ciglio di un muro si trovano diverse piante ivi manifestamente esistenti ab antiquo: a sud di S. Anna alle Pozze crescono bellissime Viti, addossate alle case ed educate a pergola, e così sotto a Breonio a Gorgosello, alla Pizzolana ecc. mentre alla Sorte sono ancora coltivate con buona riuscita. Del resto nelle stazioni, anche di collina, ma maggiormente elevate, i grappoli non maturano mai perfettamente, ed il vino che danno, riesce, come dicono i veronesi mal maùro. Alcune piante di vite, ed in luoghi riparati, si possono osservare alla Ferrara di monte Baldo (m. 817), presso S. Anna d'Alfaedo (m. 936) e Fosse (m. 945);, ma non si sono mai visti i grappoli a maturazione anche imperfetta!. Da ultimo non è da passar sotto silenzio che, nella alta collina veronese, sono ancora visibili le traccie di antichi vigneti, manifestamente abbandonati, forse perchè riconosciuti improduttivi, al dissopra della linea che segna in oggi il limite superiore della pag. 334 Vol. 2°
coltivazione della Vigna. - Nelle palafitte del lago di Garda i semi dell'uva che corrispondono esattamente a quelli della var. sylvestris, si rivengono copiosissimi, a conferma della natura indigena di questa preziosissima Ampelidacea, o per lo meno della sua permanenza sul suolo della Provincia veronese sino dalla remotissima antichità.↑
FAMILIA LXII. - SAPINDACEAE.
Acer L. - Sect. 1. Euacer. - A. platanoides L., Poll. - Acero riccio, Oppio riccio. - Aser platano. - Variat: β laciniatum Poll. - Raro. Magnifica pianta la quale si incontra qua e là sul monte Baldo nei boschi: e così nella selva di Avio (Poll.), e lungo la strada che da Brentino sale alla Corona ! (e Poll.): il Pollini lo indica pure, in declivitatibus Pastelli. - Maggio-giugno. - Tanto la forma tipica quanto la varietà, sono coltivate quali piante ornamentali: la corteccia somministra materie coloranti le quali possono essere adoperate per tingere la seta e la lana.↑ A. pseudo-platanus L., Poll. - Acero montano o maggiore del Cordo Pona; A. montanum candidum Segu. - Acero, Acero fico. - Aser*, Plutano*, Aser platano*, Ventai. - Albero dal portamento elegante che raggiunge una statura assai considerevole: cresce frequente nei boschi di tutti i monti veronesi, di preferenza nella zona montana, dalla quale ascende sino a toccare la subalpina, avanzandosi contemporaneamente verso la collina, nella quale penetra in diversi punti (Pona, Segu., Poll. ecc.): e così sul monte Baldo lungo la via da Brentino alla Corona, alla Ferrara, all'Artillon ecc.!; nel monte Pastello!; sui Lessini a Cerro veronese, Valdiporro, Chiesanuova, S. Anna d'Alfaedo, Erbezzo ecc.!. - Fiorisce in maggio e pag. 335 Vol. 2°
giugno. - È coltivato come pianta ornamentale: il legno suscettibile di un bel polimento, serve per lavori d'intarsio, di carraio, di stipettaio, per coppe e simili arnesi di cucina, per la fabbricazione di istrumeriti musicali: anche dalla corteccia dell'Acero di montagna, può estrarsi una materia colorante atta a tingere la lana: se s'intacca il tronco in primavera ne scola un sugo dolce che, fatto bollire, dà dello zucchero.↑ A. campestre L., Poll. - A. campestre et minus Segu. - Oppio, Acero. - Opio, Opi*, Pontezo, Acero, Aser. pag. 336 Vol. 2°
in maggio sui monti: i frutti (Samare) maturano nell'estate e nell'autunno. - L'Oppio è coltivato estesamente, perchè adoperato per vari usi campestri, segnatamente come sostegno alle viti: il legno, duro e venato, è buono a far tavole, calci da schioppo, lavori al tornio; i nocchi specialmente sono ricercati per lavori di tarsia.↑ A. monspessulanum L., Poll. - A. trilobatum Lam.; Acero di Monpelier Pona; A. trifolia Segu. - Cestuccio, Castacane. - Nella opera, altre volte citata, Nomi volgari ecc. pubblicata dal R. Ministero di Agricoltura, A. monspessulanum è indicato, pel Veronese coi nomi vernacoli di Alber lattaiolo, Oppio lattaiol:
ma tali denominazioni sono affatto fantastiche !. - È indicato da Seguier (pl. ver. II, p. 314) in val d'Adige in Silva quae prope Peri vicum est et ab ea nomen habet; da Pona nella valle di Caprino; da Pollini (viag. p. 114, fl. II, 304) nelle selve colline ed apriche intorno ad Avio. Il Pollini inoltre (Bertol. fl. it. 4, p. 360) ed il Barbieri (Parlat. fl. it. V; p. 115) lo raccolseto sui colli veronesi: da ultimo il Sig. Vittorio Pellegrini, Sotto ispettore forestale, crede di aver osservato questo Acero in Valpolicella nel distretto di S. Pietro Incariano. Sarà opportuno fare nuove e diligenti ricerche nelle località ora citate.↑ Sect. 2. Negundo. - A. Negundo L., Poll. - Negundo fraxinifolium Nutt. - Acero americano. - Negundo, Nigundo. - Albero dal portamento elegante, originario dell'America boreale, Carolina, Pensilvania ecc., pag. 337 Vol. 2°
ma già da tempo introdotto presso di noi: è coltivato nei parchi, nelle piazze, lungo i viali ed anche nei campi e nei boschi; ma si incontra qualchevolta fatto quasi selvatico: e così fuori Verona nel Basso Acquar!, oltre S. Michele nei boschi lungo l'Adige! ecc. Nei giardini è coltivata la var. argentea, forma elegantissima a foglie bianche con vene verdi. - Fiorisce in aprile, ed anche in marzo se la stagione è mite.↑ Aesculus L. - A. Hippocastanum L., Poll. - Castagno d'India, Ippocastano. - Ipocastano, Castagnar d'India o salvadego, Castagnar mat*. - Albero originario dell'Asia settentrionale acclimatato sin dal XVI secolo: è coltivato come pianta ornamentale specialmente nei pubblici passeggi; si incontra però sporadico nella pianura ed anche nella collina: e così nei dintorni di Verona !, presso Peschiera! ecc., nella Valticina presso Castione veronese! ecc. - Fiorisce in maggio: matura i frutti verso la fine dell'estate. - Piantato lungo le sponde dei corsi d'acqua, l'Ippocastano potrebbe servire ad aumentarne la solidità; le massaie adoperano il frutto essiccato quale succedaneo alla Saponaria.↑ Ae. Pavia W., a fiori rossi, è coltivato nei parchi e nei pubblici giardini. Staphylea L. - S. pinnata L., Poll. - Staphylodendron Segu. - Borsolo, Pistacchio falso. - Pistacia silvestre (Segu.) Pistachio salvadego. - Frutice arborescente, raro nel Veronese: cresce nelle siepi colline attorno a Lazise sul lago di Garda !, segnatamente alla Valesana (Rigo!) ed alle Pissarole, ove è stato primieramente scoperto da Francesco Fontana; e nella valle d'Illasi nei boschi a Cogolo ! (e Segu., A. Mass. e C. Mass. !). - Fiorisce di maggio e matura i frutti nell'autunno. - Dai semi può estrarsi olio da ardere, e dalla corteccia una materia colorante: per la sua venustà è pure coltivato quale pianta ornamentale.↑ pag. 338 Vol. 2°
FAMILIA LXIII. - PHASEOLACEAE.
I. - Papilionaceae
Tribus 1. - Sophoreae.
Sophora L. - S. japonica L. - Sofora del Giappone. - Albero elevato e di rapido, accrescimento. Originario della Cina e del Giappone, è coltivato lungo i parchi ed i viali: un individuo appartenente a questa elegante specie vive isolato nella spianata fuori Porta S. Zeno; unica superstite fra quante ivi formavano un boschetto distrutto dagli austriaci nel 1848!. - Fiorisce in luglio, matura i frutti in ottobre e novembre. - La vicinissima S. pendula Hortul., serve a popolare i terreni umidi, tanto di piano come di colle.↑
Tribus 2. - Genisteae.
Spatium L. - S. junceum L. - Genista juncea Segu., Poll. ecc. - Ginestra, Maggio. - Ginestra, Pocastrini, S-ciopi, Legno s-ciopo*. - Cresce in luoghi soleggiati ed aprici della zona collina ma non ovunque: e così alle sponde o nelle vicinanze del lago di Garda (Segu., Poll., Zersi, Gelmi, Rigo!) a Gargnano, Campion, Riva, Nago (276 m.), Torbole, Rocca di Garda !; a Costermano (P. Fontana!); Valeggio sul Mincio (Poll.); copiosamente poi nelle colline di Montorio veronese (e Mang.!), segnatamente alla Pezza sopra Olivè!, S. Zibio (Poll.) ecc. - Frutice alto anche 3 metri giunto che sia al suo massimo sviluppo!: i rami pag. 339 Vol. 2°
iuncacei e flessibilissimi possono essere adoperati come legacci, e da essi con la macerazione si separa un filo resistentet atto a far funi ed il così detto panno ginestrino: forse a tal uopo, ai tempi di Seguier (pl. ver. II, p. 317), era coltivato alla Rocca di Garda dai frati Camaldolesi: per la venustà dei fiori si rinviene in quasi tutti i giardini. - Maggio-ottobre.↑ Genista L. - Sect. 1. Ephedrospartum Spach. - G. radiata Segu., Poll. - Spartium radiatum L., Poll. viag.; S. linifolium Sternb. (Pol.. fl. II, p. 460); Cytisus radiatus Koch; Genista Iluense de' Lionesi Pona; G. radiata sive stellaris Segu. - Zipi*. - Piccolo frutice il quale cresce in macchie più o meno estese sparso qua e là dalla zona montana alla alpina!: e così sul monte Baldo (Pona, Segu., Sternb., Poll., Mang.!, Schouw, Barbieri, Bracht) in Valfredda, Costabella, Novezina, Noveza, Val Losana, Artillon , Altissimo di Nago (m. 2070) ecc.!; e sui Lessini in Malera!, presso Revolto (m. 1340), Campobrun, monte Zeola (A. Mass.!), S. Bartolomeo Tedesco (m. 918)!: secondo il Pollini cresce pure sulle rupi colline lungo la riviera bresciana del lago di Garda di Manerbe, Limone, Campione (Poll. fl. ver. II, p. 461; viag. p. 19). - Giugno-settembre.↑ Sect. 2. Scorpius Moench. - G. germanica L. Poll. - Piccola ginestra spinosa Pona; Genista-Spartium minus germanicum Segu. - Scardicci. - "Occurrit caule 30-60 cm. alto (in forma typica), rarius 15-20 cm. (var. humilis Rota), rarissime, saltem in ditione nostra, 100-130 cm. (var. anaxaea, Sacc.): praetera variat, pag. 340 Vol. 2°
boschi e luoghi selvatici, alle sponde e nel letto dei corsi di acqua della intera Provincia (Pona, Segu., Poll., Fontana, A. Mass.!, Mang.!, Rigo! ecc.) fra il confine vicentino e le rive del Garda, dalla alta pianura alla zona alpina!: e così, p. e., presso Verona lungo le sponde dell'Adige, nel Bosco Mantico e sul monte Baldo ai Castelletti al dissopra della Ferrara, ai Zocchi e nella Valbrutta!: le var. crescono in unione alla forma tipica; la γ è piuttosto rara e cresce nei pascoli alle Ferrazze e nel Bosco Mantico !, e sul monte Baldo Gregorio Rigo la ha raccolta ai Zocchi e nella Valbrutta !; più raramente si incontra la var. anaxaea, p. e., presso Verona in riva all'Adige ed accidentalmente, ed in mezzo alle macchie, sul colle S. Michele presso Caprino veronese!. - Maggio-luglio.↑ Sect. 3. Eugenista - G. tinctoria L. - Ginestrella. - Erba zaldina, Corgniola, Cornaiola, Corniola: l'ultima denominazione più specialmente data alla sottospecie G. ovata. - "Stirps polymorpha: varietates et formuae in Agro veronensi hucusque observatae" (conf. Goir. erbario forestale veronese p. 44-46; erborizz. est. ed autunn. ecc. in Bull. Soc. Bot. It. a. 1892, p. 362, n. 196, ubi G. tinctoria L. β alpestris Bertol. = G. tinctoria β pratensis Poll. corrigenda G. tinctoria L. β alpestris Bertol. et G. tinctoria β pratensis Poll. !). pag. 341 Vol. 2°
- δ ovata (W. et K., Poll.). - G. lasiocampa Spach. - Subvar. b) Balbasii Rouy = G. ovata Balbis. pag. 342 Vol. 2°
Tutte queste forme, ad eccezione di ζ, dipendentemente dalla natura dei luoghi e dall'andamento della stagione, si mantengono in fioritura da maggio a settembre e qualche volta ottobre!; la ζ fiorisce in maggio e giugno, e matura i frutti in giugno e luglio. - La G. tinctoria dà una sostanza atta a tingere in verde e giallo.↑ L'Herit. var. diffusa (W.). - G. peduncolata var. glabrata Rouy; G. diffusa Goir. l. et o. cit. - "Variat β pilosula Vis. et Sacc.; G. diffusa β Bertol.". - Piccolo suffrutice sdraiato sul suolo: cresce nei pascoli ed in luoghi boschivi aridi e secchi; d'ordinario è pianta gregaria: e così nel Bosco Mantico e nei prati aridi ad occidente della città di Verona ! (e Mang.!); nel bosco delle Ferrazze ed alla Musela; nelle colline di Montorio (Bracht) e segnatamente alla Pezza sopra Olivè !; nel piano di S. Rocco!; nella valle d'Illasi al Castello di Tregnago (C. Mass. !: a Preara, Cagalati e nei monti Precastio e Brogia (A. Mass.!); la var: ove la forma tipica della quale è forse più frequente!. - Aprile-maggio.↑ Laburnum Medik., Griseb. - L. vulgare Griseb. - Cytisus Laburnum L., Poll.; C. alpinus latifolius flore racemoso pendulo Segu. (e loco et excl. syn. Calc.). - Maggiociondolo. - Magi, Eghelo, Egano, Egano bianco*. - "Variat: α typicum Beck. = C. Laburnum subsp. Linnaeallus Wettst., et β Alschingeri Briq. = C. Alschingeri Vis.; C. Laburnum subsp. Alschingeri Wettst." - Alberello o frutice, è sparso per la intera Provincia e dalla pianura ascende, frequentemente sporadico, attraverso la collina sino alla zona montana: e così nei boschetti lungo l'Adige!; alla Cola, sopra Avesa!, alle Are ed altrove!; nella Valpantena presso Grezzana ! (e Segu.); a piedi del monte S. Viola a Casale di sotto !; a Cerro veronese!; nella valle d'Illasi a Cogolo !, Saline e pag. 343 Vol. 2°
Tregnago (A. Mass.!), Illasi (Segu.) ecc; alle sponde del lago di Garda a Riva (Gelmi) ed alla Rocca! (e Segu.); sul monte Baldo presso la Corona ! (e Poll.) e la Ferrara! ecc. - Sembra che il Laburno di questa zona botanica, anzichè al vero C. Laburnum L., spetti a C. Alschingeri Vis. sottospecie meridionale del primo (Conf. Wettstein Oester. bot. Zeitschf. a. 1890-91). - Maggio-giugno. - È coltivato nei parchi e nei giardini come pianta ornamentale, e può servire a sostenere le viti: il legno durissimo e macchiato è atto a lavori di tornio.↑ L. alpinum Lange. - Cytisus alpinus Mill., Poll. exl. syn. Segu.; Anagiri primo Calc. (e loco); Anagiri minore Pona (e loco). - Avorniello. - Eghelo, Egano, Egano nero (la pianta), Mazi, Zinzarele*, Dindarele* (i racemi fioriferi). - Variat: Cytisus L. p. p. - Sect. Lembotropis Gris. - C. nigricans L., Poll. - La quarta specie di Citiso di Spagna presso il Clusio Pona; C. glaber nigricans Segu.; Lembotropis nigricans Griseb. - Brusa vecie* (in alcuni luoghi della Valpantena!). - Piccolo frutice comunissimo nei bosehi e nei pascoli (Pona, Segu., Poll., Font., A. Mass,!, Bracht, Mang.!) della alta pianura, della regione collina e della zona montana!. - È in fiore da maggio sino a luglio, e qualche volta ad agosto e settembre.↑ C. sessilifolius L. - Genista Tabernaemontani Scheele; pag. 344 Vol. 2°
C. glaber folils subrolundis pediculis brevissimis Segu. - Brusa vecie*. - frutice comunissimo nei boschi, nelle macchie, nelle siepi (Segu., Poll., Font., Bracht, A. Mass. !, Mang.!) dalla alta pianura p. e. nel Bosco Mantico !, alla zona montana elevata, p. e., sulla vetta di monte Pastello!. - Fiorisce da aprile a luglio. - È coltivato nei giardini e nei parchi.↑ Sect. 2. - Sarothamnus Wimm. - C. scoparius Link. - Sarothamnus vulgaris Wimm.: Genista scoparia Lam., Poll. - Ginestra de' Carbonai. - È indicato da Pollini, ma raro, nella finitima Provincia di Rovigo, in dumetis haud longe a Pado (fl. ver. II, p. 460): infatti è stato raccolto da A. Massalorigo lungo il Po presso Ociobello !. Da ricercarsi.↑ Sect. 3. - Viborgia Moench. - C. purpurens Scop., Poll. - Var. β albiflorus. - Questo piccolo frutice, non visto da Calceolari, Pona, Segu., cresce copiosamente, di spesso gregario, per tutta la Provincia nei pascoli, negli ericeti ed in luoghi selvatici fra 120 e 1200 metri di altitudine: e così nella valle d'Illasi a monte Brogia, Saline, Preara ecc. (A. Mass.!); nella valle di Squaranto sopra Mizzole, specialmente salendo al piano di S. Rocco !; nella Valpantena sopra Grezzana!; nei monti Pastello (Bracht, Mang.!) e Pastelletto!; nella val d'Adige singolarmente fra Peri e Fosse a sinistra, e Rivalta e Brentino, a destra del fiume!; nei colli Cordaspina e S. Marco !; sull'altipiano di Rivoli e nella valle di Caprino!; a Lazise (Fontana), Torri! (e Rigo!), Malcesine, Navene !, Riva (Fox-Strangwey); sul monte Baldo nella valle di S. Zeno !, ai Pianeti, a Tierno, Castione ecc. (Poll.): la var. a fiori bianchi, rarissima, nell'altipiano di Rivoli verso le Zuane !. - Aprile-giugno. - Dimostra speciale attitudine per i terreni cretacei ed argillosi!.↑ C. hirsutus L., Segu., p. p. Poll. excl. primo ex duobus syn. Ponae. - C. prostratus Bertol. non Scop.; C. prostratus pag. 345 Vol. 2°
var. hirsutus Vis. et Sacc.; Citiso bianco silvestre di Clusio Pona; Genista hirta Rouy. - Frutice polimorfo frequente nei boschi, pascoli, ericeti, luoghi selvatici per tutta la Provincia (Pona, Segu., Poll., Fontana, Vis., Mang.!, A. Mass.! ecc.) fra il confine vicentino ed il lago di Garda, dall'Alto Agro veronese; p. e. Bosco Mantico !, e dalla collina, p. e. colli di Avesa, Quinzano, Parona ecc.!, alla zona montana e subalpina p. e. Valfredda di monte Baldo!, cima di monte Pastello!, passo di Roccapia !, Revolto ! ecc . - Aprile-settembre dipendentemente dalla altitudine. Alcune forme sono probabilmente da riferirsi a C. prostratus Scop. = Genista Scopolii Rouy.↑ C. capitatus Jacq., Poll. - Genista capitata Scheele, Rouy. - "Variat: β supinus (L.). - Genista supina Scheele, Rouy. - Occurrunt quoque formae vel subvarietates: a) grandis et b) microphyllus Rouy (sub Gentista); - C) biflorens (Host.) = C. prostratus Koch." - Frequente come ed ove il precedente, ma di preferenza nei pascoli e luoghi selvatici di tutti i colli. - Maggio-settembre.↑ Argirolobium Eckl. et Zeyh. - A. Linnaeanum(1) Walp. - Cytisus argenteus L., Poll.; Trifolium argenteum floribus luteis J. Bauh., Ray; Trifoglio glutinoso sassatile argenteo di fior odorato Zannoni; Cytisus Zannoni Turra; Cytisus humilis argenteus angustifolius Segu. - Piccolo frutice; vive in luoghi erbosi e rupe tri nella collina e nella zona montana: primieramente raccolta dal Ray alle falde del monte Baldo, dallo Zannoni nel monte Maseti (probabilmente i Masi) a breve distanza dalla Corona, dal Seguier sul monte Larzano al dissopra. di Avesa ove è stato ritrovato da Pollini, Manganotti! e si mantiene ancora in oggi !; questa bella e non comune Faseolacea, fra il confine vicentino ed il lago di Garda, si incontra copiosa nella valle d'Illasi presso Badia Calavena (A. Mass.!); pag. 346 Vol. 2°
nella piccola catena che separa Valpantena dal vaio di Squaranto alle Porsile, Marisi, Serbaro, le Calcare al piede del monte Erbin, Novezago, nei monti Zovo e Gazo!; a Cologne di Grezzana (Poll.); nella collina di Verona in diversi luoghi!; nella Valpolicella presso Prun e Fumane!; a Monte sul Pastello!; nella val d'Adige a sinistra del fiume presso Peri!, a destra alle falde orientali di monte Baldo sopra Mori (baronessa S. Salvotti!), fra Rivalta e Brentino lungo
la strada!; nel colle S. Marco ed alle sue falde presso Lubiara ! e sul monte Baldo in Piore !, ai Lumini !, nella valle di S. Zeno sotto all'Eremo dei SS. Benigno e Caro !, alle sponde del lago di Garda presso Torri (Rigo !), a Navene ! ecc.- Aprile-settembre.↑ Adenocarpus Dc. - A. parvifolius Dc.; Cytisus complicatus Dc., Poll. excl. syn. Ponae. - Questa Faseolacea deve essere radiata dalla Flora Veronese: veramente il Pona (M. B. p. 14) indica la Seconda specie di Citiso di Spagna presso il Clusio, che per lo appunto corrisponde alla pianta in quistione, nella valle di Caprino; ma, come già avvertiva Seguier (pl. ver. II, p. 340), difficilmente può ammettersi la presenza di questa Faseolacea, propria dell'Italia media e meridionale e di Sicilia, nella località segnata da Pona: ed il Citiso secondo di questo botanico, vuol indicare, secondo ogni probabilità, una specie o forma di Citiso crescente nella zona indicata, diversa affatto dalla pianta di Clusio e da lui a questa erroneamente riferita: e questo errore è stato causa che Adenocarpus parvifolius, figuri, in Flore anche recenti, contrariamente al vero, come vivente nel Veronese!. Lupinus Tournf. - L. albus L., Poll. - Lupinus domesticus Calc. - Lupino.- Fave luine. - Spontaneo nella Sicilia e nelle Eolie, è coltivato nel Veronese per essere adoperato come sovescio; si incontra però pag. 347 Vol. 2°
qua e là sporadico e quasi fatto selvatico: e così presso Verona al Pestrino !, S. Pancrazio ! ed altrove; nell'altipiano di Rivoli, nella valle di Caprino! ecc. - Fiorisce di aprile e maggio se seminato d'autunno, più tardi se di primavera: annuo e bienne. - I semi messi in molle, sono smerciati di primavera sotto il nome di Fave luine.↑
Tribus 3. - Trifolieae.
Ononis L. - Sect. 1. Gren. et Godr. - O. Natrix L., Poll. - Anonide gialla del Camerario Pona. - Erba bacaia. - Malega zala, Malaiga zala. - Variat: pag. 348 Vol. 2°
nel Giaron della Calabi! (accidentalmente?); la c) sul monte Pastello, rarissima!, e nei campi di sabbia nell'altipiano di Rivoli!. - Giugno-ottobre: perenne.↑ O. reclinata L. α Linnaei Webb. - Cresce, per lo più gregaria, nei pascoli aridi e secchi dei depositi morenici, ma non è specie comune: e così alle falde occidentali di monte Baldo sopra Torri del Benaco ove è stata primieramente scoperta da Gregorio Rigo!; sotto a Rivoli verso la val d'Adige, ma quivi rarissima e forse accidentalmente!; alle falde orientali di monte Baldo seguendo il sentiero che dai Tessari va in Maion ! nell'Alto Agro veronese nei campi di Guastalla!. - Maggio-giugno: annua.↑ O. rotundifolia L., Poll.; Secondo cece silvestre del Delacampio Pona? - Se la pianta del Pona è da riferirsi (Poll. fl. ver. II, p. 475) ad O. rotundifolia L., questa sarebbe indicata (Pona M. B. p. 18) nei campi presso Settimo veronese: ma invano fu quivi ricercata da Seguier (Pl. ver. IIt, p. 338: il Seguier identifica la pianta del Pona con Cicer silvestre trifolium J. B.), né vi è stata rinvenuta dai Botanici posteriori. Anche i Sig. Visiani e Saccardo (Cat. p. 256) indicano O. rotundifolia nei luoghi montani del Veronese. Sect. 2. Bugrana Dc. - O. spinosa L. sp. ed. 1, p. 716 et ed., 2. p. 1006; Burnat fl. alp. mar. II, p. 83; O. vulgaris Rouy. - Stancabue. - Malega, Malaiga. Una spezie di spina retica (sui Lessini!)*. - "Varietates et formae in agro veronensi adhuc observatae: pag. 349 Vol. 2°
non L. - Subvar. d) mitis GmL; - e) vulgaris Lange, Rouy". O. Columnae(1) All., Poll. in nota ad O. minutissimam. - O. minutissima Poll. quoad pl. ver. et excl. syn.;
O. pusilla glabra angustifolia lutea Segu. - "Stirps satis polymorpha et variabilis; in agro veronensi sequentes occurrunt formae: a) genuina Rouy; - b) paucifiora Rouy; - c) abortiva Legr.". O. minutissima L. non Poll. - È indicata (Vis. et Sacc. cat. p. 256) nei colli veronesi nei quali certamente non cresce; e dal Reichenbach (exc. p. 516) sul lago di Garda a Bardolino? Trigonella L. - T. monspelica L., Poll. - Foenum graecum sylvestre alterum polyceration Segu. - Non comune; eresce qua e là sui muri, in luoghi erbosi, fra le messi ecc.: e così alle sponde del lago di pag. 350 Vol. 2°
Garda presso Torri ecc. (Rigo!), in Verona nel giardino Giusti e sull'ala dell'Arena!, sulle mura della città verso Campomarzo ! (e Segu., Poll., Rainer) ed al margine della strada di circonvallazione fra Porta Pellegrina e Porta Vescovo !, a Tomba (Poll.), presso Montorio specialmente verso le Ferrazze (Poll.) e nella valle di Mizzole a Pigozzo !, nella valle di Tregnago a Centro (A. Mass. !). - Aprile-giugno: annua.↑ T. Foenum-graecum L., Poll. - Fieno - Greco. - è, secondo Dc., originaria dell'Asia occidentale: excolitur it, aliq. regione Prov. veron. ob semina officinalia (G. Rigo in scheda !). T. coerulea Ser. in Dc. - Melilotus coerulea Desr., Poll. - Loto silvestre del Matthioli non di Dioscoride Pona; Meliloto singolare dell'Alpini Pona; Meliloto di specie singulare Pona (M. B. p. 53, ic.). - Specie originaria della Regione Danubiana, della Russia meridionale e del Caucaso: è indicata, certamente avventizia, dal Pona presso Settimo veronese e nella valle di Caprino, ove non è stata rinvenuta da Seguier né ritrovasi in oggi. Medicago L. Sect. 1. Lupularia Ser. - M. lupulina L., Poll. - Melilotus capsulis reni similibus in capitulum congestis Segu. - "Forma stipulis dentatis (M. lupulina L.) et forma scipulis integerrimis (M. lupulina W., M. Willdenowii Merat. non Boenn., M. lupulina subvar. integristipula Rouy) in eadem planta saepe observantur: occurrit quoque subvar. eriocarpa Rouy". - Comune nei campi, nei prati, nei pascoli, sulle strade e sui muri per la intera Provincia dal piano al confine della zona montana con la subalpina!: p. e. sui Lessini presso al passo di Roccapia ! - Primavera-autunno: annua, bienne, perennante.↑ Sect. 2. Falcago Reichb. - M. falcata L. - Medica sylvestris, floribus croceis Segu. - Erba spagna salvadega, pag. 351 Vol. 2°
Erba spagna de fior gialo*. - Comune nei pascoli e luoghi erbosi aridi, al margine dei campi ecc., dal piano alla zona montana, per la intera Provincia!. - Estate-autunno: perenne.↑ M. sativa L., Poll. - M. major, erectior, (floribus purpurascentibus Segu. - Medica. - Erba medica., Erba spagna. - "Variat floribus violaceis vel coeruleis, raro albis (M. sativa var. alba Cocconi)". - Spontanea nell'Asia occidentale e centrale, nella Tunisia ed Algeria: nel Veronese, come altrove, è estesamente coltivata quale erba foraggera, dal piano alla zona montana; ma cresce ovunque quasi fatta selvatica!: la var. a corolle bianche è rara; è stata raccolta presso la stazione ferroviaria di Caldiero !. - Maggio-ottobre: perenne.↑ M. varia Thomas Martyn., Goir. erborizz. ecc. - M. sativa media Pers.; M. media Goir. spec. morph. ecc., et app. bot.; M. falcato-sativa Reichb.- Hybrida: occurrit: Sect. 3. Spirocarpos Ser. - M. orbicularis All., Poll. - pag. 352 Vol. 2°
Trifolio cochleato, o specie di Medica del Lobelio et del Pena Pona; M. orbiculata Segu. - Nei luoghi erbosi e fra le messi nell'alta pianura ed in collina: nella valle di Caprino! (e Poll.); nella spianata fuori e ad occidente di Verona! (e Pona); nei fossi intorno alla città a piè delle mura ! (e Segu.); in Campomarzo! (e Mang.!); nella collina veronese in Valdonega !; nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass. !). - Estate: annua.↑ M. rigidula Desr. - M. polymorpha var. rigidula L.; M. Gerardi W., Poll.; Medica di follicolo spinoso Pona; Medica hirsuta echinis rigidioribus Segu. - "Variat α typica et β agrestis Ten." - Frequente per tutta la Provincia (Pona, Segu., Poll., Rainer. Bracht, A. Mass.!, Mang.! Rigo!) dal piano - p. e. nei fossi stessi della città di Verona! - a tutta la zona della collina in luoghi erbosi e fra le messi! - La pianta del Pona non può essere riferita se non a questa specie, malgrado il dubbio di Seguier e di Pollini: il Follicolo spinoso, ossia Medica folliculo spinoso raccolto da Moreni sui monte Alba spetta invece a M. carstiensis L. - Aprile-giugno: annua.↑ M. minima Grufberg ap. L. - "Variat: pag. 353 Vol. 2°
montana!. - È in vegetazione dalla primavera all'autunno: estate.↑ M. carstiensis Wulf., Poll. - M. Noccae Balb.; M. folliculo spinoso Moreni. - Seguier non fa parola di questa pianta, Moreni la segnala sul monte Alba, al confine del Veronese col Vicentino, Pollini infine (fl. ver. III, p. 809, a. 1824) appena la indica presso Guastalla nelle colline di Sommacampagna: bisogna conchiudere che M. carstiensis ai tempi di Seguier non crescesse sul suolo della Provincia veronese o per lo meno vi fosse rarissima, e che tale ancora si mantenesse ai giorni di Pollini: oggidì invece, fra il confine vicentino e le rive del Benaco, trovasi abbondantemente sparsa nelle macchie, nei luoghi selvatici, al margine dei campi delle zone collina e montana. E così nei colli Benacesi (Rigo !), sul monte Baldo (Rigo!) e singolarmente in Pravazar ! (e Gelmi), ed alle sue falde orientali nella val d'Adige fra Preaboco e Brentino!; nel monte Tondo ed al Maso !, nella Valpantena presso Grezzana (A. Mass. in herb. pat.!) ed, oltrepassati i Belori, nella ascesa a Chiesanuova!; nella valle d'Illasi nei boschi a Marcemigo, Cogolo ecc. presso Tregnago! (e A. Mass. in herb. pat.!); nella valle dell'Alpone presso Monteforte, S. Giovanni Ilarione e più in alto a Vestena nel monte Bolca. - Giugno-agosto: perenne.↑ M. arabica All. - M. maculata Sibth., Poll., Goir. - Variat α vulgaris et β longispina Rouy". - Rara: non indicata da Pollini pel Veronese, questa bella specie cresce in luoghi erbosi e secchi nell'interno della città di Verona fra Porta Palio e Porta Nuova, ed a Porta Vescovo sugli spalti al dissopra di S. Toscana!; tra Porta Vittoria e Porta Vescovo sulla scarpa del fosso lungo la strada di circonvallazione; nella campagna veronese presso al Chievo!. - Aprile-maggio: annua.↑ pag. 354 Vol. 2°
M. hispida(1) Gaertn. var. denticulata (W.). - M. polymorpha γ deuticulata Gren. et Godr.; M. denticulata Goir. l. et o. C. - Rara: luoghi erbosi nella Valdonega! (e Rigo), e certamente altrove; e secondo ogni probabilità, come opina il Sig. Gelmi per la pianta trentina, introdotta con semi del foraggio. - Giugno-luglio: annua.↑ Melilotus Tournf. - M. alba Desr. - M. leucantha Koch., Poll.; M. officinalis var. β Poll. viag. p. 87; M. officinarum Germaniae, flore albo Segu. - Comune nei luoghi incolti, nelle sabbie, lungo i corsi d'acqua ecc. dal piano - p. e. in Campomarzo di Verona lungo l'Adige! - ad una certa altezza sui monti - p. e. in Vestena sul monte Bolca (A. Mass.!): - Maggio-ottobre !: annuo e bienne.↑ M. altissima(1) Thull. - M. macrorhiza Pers. - Variat β paluster (Kit.). - Margine dei fossi nell'Alto Agro veronese presso Mozzecane !, ed a Centore presso S. Michele!. - Estate-autunno: bienne.↑ M. arvensis Wallr. - M. officinalis PolI. fl. ver. II, p. 504 et. M. officinalis var. α Poll. viag. p. 87; M. officinarum Germaniae Segu. - Meliloto. - Erba spagna salvadega*. - Comune ovunque, e per la intera Provincia, nei campi, lungo i fossi e le vie, fra le messi, nei prati dalla pianura alla zona montana!. - Maggio-ottobre: annuo, bienne, perennante!.↑ M. indica(1) All. - M. parviflora Desf., Poll. - Indicato da Pollini (fl. ver. II, p. 506) in agrorum aggeribus, et in herbidis humilioris Provinciae veronensis prope S. Bernardino - Estate: annuo.↑ M. italica Lam. - È stato raccolto lungo il Po da A. Massalongo! presso Ociobello: certamente avventizio.↑ Trifolium L. Sect. 1. Calycomorphum Presl. - T. subterraneum L., Poll. - Raro nel Veronese; fu scoperto da Pollini al di là di Tomba, erborizzando assieme al prof. Brignoli: cresce ordinariamente pag. 355 Vol. 2°
gregario ed al margine dei campi, ad est di Tombetta!, verso il Pestrino e S. Pancrazio !, attorno al fortilizio di S. Caterina! ecc. - Maggio-luglio: annuo.↑ Sect. 2. Lagopus Ser. - T. arvense L., Poll. - Lagopiro del Dodoneo o Lagopo spicato Pona; T. arvense humile spicatum Segu. - "In ditione veronesi occurrunt varietates α agrestinum (Jord.) et β Brittingeri (Weitenw): inquirendae subspecies T. longisetum Boiss. et Reuter e T. gracile Thuill.". - La var. α è comunissima per la intera Provincia nei campi e luoghi sterili e sabbiosi dal piano alla zona montana!: la β fra i basalti nella valle dell'Alpone ! e certamente altrove. - Aprile-ottobre: annuo.↑ T. striatum L., Goir.! app. bot. et erborizz. ecc. - Raro. Luoghi erbosi a Monteforte dell'Alpone ! e nel Bosco Mantico !. - Maggio-giugno: annuo.↑ T. scabrum L., Poll. - T. flosculis albi in glomerulis oblongis cauliculis proxime adnatis Segu. - Comune (Segu., Poll., Mang.! ecc.) nei luoghi aridi, secchi e soleggiati per tutta la Provincia nel piano e nella collina!. - Aprile-agosto, dipendentemente dalla altitudine: annuo.↑ T. lappaceum L. - Raro: nei luoghi erbosi in vicinanza al lago di Garda, ove è stato scoperto da G. Rigo !, nel colle Salt fra Torri e Garda. - Maggio-giugno: annuo.↑ T. hirtum All., Goir.! app. bot. - Rarissimo: luoghi erbosi dei colli nella valle dell'Alpone presso Monteforte in giacimenti basaltici!. - Maggio-giugno: annuo.↑ T. stellatum L. - Indicato nei pascoli aridi e secchi del Veronese (Vis. et Sacc. cat. p. 276). Infatti è stato raccolto dal Kellner al Bosco Mantico (in berb. P. A. Saccardo). - Maggio-giugno: annuo.↑ T. incarnatum L., Poll. - T. spica subrotunda rubra Segu. - Pesarone. - Trifoglio o Zerfoio rosso*, - Variat: pag. 356 Vol. 2°
- β Molineri (Balb.). T. angustifolium L." Poll. - Sparso per la intera Provincia nei luoghi magri e secchi e nelle macchie della pianura e della collina, più raramente della zona montana (Segu., Poll., Rainer, A. Mass.!, Font., Rigo!, Mang.!): e così nelle vicinanze ed in tutti i dintorni di Verona!, Bosco Mantico !, sponde del lago di Garda!, valle di Caprino!, monte Pastello!, monte Porsile nella Valpantena!, Tregnago! ecc. - Maggio-luglio: annuo.↑ T. echinatum M. B. - T. supinum Savi. - Raro: negli ericeti in valle di Caprino presso Gamberon ed ai piedi del colle S. Marco !.- Luglio-settembre: annuo.↑ T. ochroleucum Huds., Poll. - Variat: β roseum (Presl.). pag. 357 Vol. 2°
- Frequente nei prati e luoghiselvatici erbosi dal piano alla zona subalpina: e così nella pianura veronese nei prati umidi intorno il Vallone e l'Albaro (Poll.); presso Verona al fortilizio di Porta Nuova; nel Bosco Mantico! (e Poll.); a S. Ambrogio di Valpolicella (Barb.); sul monte Baldo in Ime, Basiana, Noveza, Albarè, le Corne ecc.!; sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo! ecc. - La var. β, rara, a S. Martino della Battaglia e Sirmione!; alla Pezza sopra Olivè nella collina di Montorio!; alle falde del monte Baldo presso Pazzon e Vezzane!. - Maggio-settembre: perenne.↑ T. pratense L., Poll. var. α. - Triphylloides pratensis ore purpureo Segu. - Moscino. - Zerfoio. - "Variat:
α typicum. - Formae vel varietates in agro veronensi observatae: a) pendunculatum Ser.; - b) nummulariaefolium (Pers.); - c) albiflorum; - d) expansum (W. et K.); - e) delicatum: pianta gracillima et partibus omnibus diminuta; foliis minusculis, sub-ovatis, distincte omnibus emarginatis; - f) villosum: caule rigido; tota planta villosissima. pag. 358 Vol. 2°
d'Adige alla Chiusa ! i la b) in val Andrine di monte Baldo !; la c) nella collina di Marcellise ed al Campostrin presso S. Anna d'Alfaedo!; la d) una sola volta ed in un unico esemplare, certamente avventizio, nei fossi intorno alla città di Verona!; la e) nelle sabbie umide depositate dall'Adige; la f) alle falde occidentali del monte Baldo presso Castion veronese e Castelletto!; la g), forma assai critica, raccolta nelle vicinanze della Ferrara frammezzo a frutici di diverse specie. - Dalla primavera a tardo autunno: perenne.↑ T. pallidum W. et K. - Raccolto una sola volta, certamente avventizio, nei fossi della città di Verona fra Porta Pellegrina e Porta Vescovo!. - Giugno: bienne. È ritenuto da taluni fitografi come varietà del precedente.↑ T. medium L., Poll. - T. flexuosum Jacq. - Variat: T. alpestre L., Poll. - "Occurrunt subvarietates: b) distachyum Ten.; - c) roseum Ser. in Dc.; - d) humile: parti bus omnibus minor, caule cum capitulo 8-10 cm. alto". - Frequente nei pascoli e pag. 359 Vol. 2°
luoghi selvatici della intera Provincia, dalla alta pianura e dalla collina alla zona subalpina! (e Poll., Mang.! ecc.): la forma b) sul monte Baldo in Basiana !; la c) corollis purpureis, raramente assieme alla forma tipica!; la d) sul monte Baldo ai Colonei!. - Maggio-agosto: perenne.↑ T. rubens L., Poll. - Citiso del Trago et del Lobelio detto Lagopo secondo di foglia grande et Lagopo grande Pona; T. montanum spica longissima rubente et T. spica oblonga rubra Segu. - Frequente nelle macchie, nei boschetti e cespugli in luoghi sassosi aridi dalla alta pianura alla zona subaIpina: e così nel Bosco Mantico !, nella Valdonega!, alla Pezza sopra Olivè nella collina di Montorio!, sul monte Pastello! ecc. - Maggio-agosto: perenne.↑ Sect. 3. Galearia Presl. - T. resupinatum L., Goir. app. bot. ecc. - Variat: α genuinum et β gracile Rouy. - Raro: la var. α in luoghi erbosi, nella città di Verona nel Collegio agli Angeli!, nel fosso intorno alla città appena fuori Porta Nuova e nelle sabbie dell'Adige dopo la inondazione dell'anno 1882!, lungo la strada a S. Giacomo di Tomba e Cadidavid!: la β nelle vie della città di Verona!. - Aprile-giugno: annuo.↑ T. fragiferum L., Poll. - T. caule nudo, glomerulis glabris Segu. - Comune ed ordinariamente gregario, nei luoghi erbosi, lungo il margine delle vie, nelle sabbie dei corsi di acqua, in vicinanza all'abitato (Segu., Poll., A. Mass.!, Clementi, Font., Mang. ! ecc.), nei pascoli, nei boschi ecc. dal piano alla zona montana per la intera Provincia!. - Giugno-novembre: perenne.↑ Sect. 4. Amoria Presl. - T. nigrescens Viv. - T. hybridum Savi, Poll. non L. - Frequente e sempre gregario, nei prati e luoghi erbosi della intera Provincia dal piano alla zona della collina: e così per pag. 360 Vol. 2°
tutta la bassa pianura veronese!; presso. S. Michele!; a porta Vescovo in vicinanza alla stazione ferroviaria e nei fossi intorno alle mura; nel Bosco Mantico! (e Poll., Bracht, Mang.! ecc.); al lago di Garda (Precht.); nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.!) ecc. - Maggio-novembre: perenne.↑ T. elegans Savi, Goir. l. et o. c. - T. hybridum Auct. plur. - Raro: luoghi erbosi nella bassura di S. Michele presso Verona, e nella valle di Roncà!. Maggio-luglio: perenne.↑ T. repens L., Poll. - Trifoliastrum pratense foliis ovatis, sagittata subalbida macula circa ungues notatis Segu. - Trifoglio bianco. - Terfoio, Zerfoio salvadego, Zerfoio ladin*. - Variat: T. pallescens Schreb. - Pascoli e valli alpine sul monte Baldo in Valdritta !, valle degli ossi ! (e Leyb.), val delle pietre! ecc.;, in Campobrun, Zeola ! ecc. - La pianta, veronese sarebbe forse da riferirsi alle forme corrispondenti a T. glareosum Schleich. - Giugno-settembre: perenne.↑ pag. 361 Vol. 2°
T. Thalii Vill. - T. coespitosum Reyn., Goir., - Variat: β pseudorepens Gib. et Belli. - Frequente nei pascoli elevati del monte Baldo (Jan., Gelmi; Cesati), al Sassetto, val grande, val delle pietre, val degli ossi, Valdrita ecc.!; e sui Lessini a Bocca di Selva, Trachi, Podesteria, Malera !, e così pure sui monti Posta, Campobrun, Zeola, Lobia ecc.!, e quindi ad altitudini comprese fra 1300-2235 metri: la var. β, sui Lessini presso ai Trachi! e certamente altrove. - Giugno-ottobre: perenne.↑ T. montanum L., Poll. - T. montanum albitm Segu. - Comune nei pascoli, argini, luoghi aridi, dalla alta pianura alla zona, montana, di preferenza però nella collina: si incontra pur nei fossi intorno alle mura, e per le vie stesse della città!. - Estate-autunno: perenne.↑ Sect. 5. Lupinaster Adans. - T. alpinum L., Poll., Goir. Trifolio angustifolio alpino Pona. M. B. p. 194, ic.; Trifoliastrum alpinum purpureum humile, caule nudo simplici, foliis angustioribus acutis, floribus amplioribus, siliquis planis incurvis et dispermis Segu. - Raro nei pascoli e nelle rupi della zona alpina nel monte Baldo (Segu., Moretti, Barbieri, Perini ! e sui Lessini (1600-1800 m.): e così sul primo scendendo dall'Altissimo di Nago alla bocca di Navene ! (e Poll.), e da Costabella alla bocca di Naole!, in Mon Maor (Pona); e sui secondi nei pascoli delle Gasperine, di Podesteria e di Spraver !. - Giugno-settembre: perenne.↑ Sect. 6. Chronosemium Ser. - T. dubium Sibth. - T. minus Relh.; T. procumbens L. p. p., Poll.? - Nei campi, nei pascoli, nei luoghi coltivati. - Giugno-settembre: annuo.↑ T. patens Schreb. - T. agrarium Poll. p. p. - Prati e luoghi freschi: e così nei fossi della città di Verona!, in Campomarzo! (e Mang.), nelle sabbie lungo il corso dell'Adige!, al Pestrino!, nella collina in Valdonega! pag. 362 Vol. 2°
ecc.: non manca nei pascoli aridi e secchi p. e. intorno al Castel di Montorio !. - Estate-autunno: annuo.↑ T. campestre Schreb. - T. agrarium Poll. p. p ; Trifoliastrum quod trifolium pratense luteum capitulo Lupuli vel agrarirum Segu. - Variat: β Schreberi (Jord.); T. procumbens Schreb.; T. procumbens var. minus Koch. - Comune nei campi e luoghi erbosi dal piano alla zona montana. - Estate-autunno: annuo.↑ T. aureum Pollich. - Raro: nelle vicinanze di Verona nella Valdonega !, e nei vaj Borago e Gallina presso Avesa!: per lo più cresce ove la specie precedente. - Estate-autunno: annuo.↑ T. badium Schreb - T. spadiceum Vill. non L. - Pascoli e luoghi erbosi dalla zona montana alla subalpina; raro: e così sul monte Baldo al Pian della cenere !, alle falde dei Lessini lungo la strada da Belori a Chiesanuova e più in alto alle Scandole !. - Giugno-settembre: annuo e bienne.↑
Tribus 4. - Loteae.
Anthyllis L. - A. vulneraria L. - Vulneraria. - Trifolio salvadego* (S. Anna d'Alfaedo!), - Variat: pag. 363 Vol. 2°
var. β excl. syn. Bertol.; Vulneraria flore purpurascente Segu. A. Jacquini A. Kerner. - A. montana Jacq. non L., Poll.; Astragalus alpinus monspesulanum, folio pinnato, flore papilionaceo Martini?; Barba-Jovis pumila villosa, flore globoso purpureo Segu. - Rara: luoghi rupestri e dirupati nelle zone elevate del monte Baldo! (Rigo): e così in Costabella (Martini ?), Valvaccara ! (e Segu., Poll., Barbieri), in Noveza ed ai Colonei !. - Giugno-luglio: pianta suffruticosa.↑ pag. 364 Vol. 2°
Dorycnium Scop. - D. pentaphyllum Scop. - Lotus Dorycninium L. - Trifoglino. Lotus L. - Sect. 1. Eulotus. - L. corniculatus L., Poll. excl. var. γ, δ. - Ginestrina. - Fiorume salvadego. - Variat: L. tenuis Kit. in W. - L. corniculatus Poll. var. δ; L. pentaphyllos minor glabra, foliis longioribus et angustioribus pag. 365 Vol. 2°
Segu. - Luoghi umidi e sabbiosi: e così nella Valpantena lungo le sponde del torrente (Moreni), in riva al Benaco presso Peschiera tra i giunchi! ecc. - Giugno-settembre; perenne.↑ Sect. 2. Tetragonolobus Scop. - L. siliquosus L., Poll. var. α. - L. pratensis siliquosus luteus major et durior Segu. - Scandalida. - Cresce copiosamente e frequentemente gregario nei luoghi erbosi umidi della Provincia, più specialmente a destra d'Adige, dal piano alla zona della collina: e così nella val d'Adige nei dintorni di Mori (baronessa S. Salvotti!), presso al lago di Garda a Lazise (Fontana), Cisano!, Colà e Castelnuovo !, Peschiera e Sirmione! (e Poll.), a Valeggio sul Mincio (Rigo !), Villafranca (A. Mass. !) presso Verona lungo l'Adige al Pestrino !, S. Pancrazio !, Campomarzo! ecc. Seguier indica questa Faseolacea nella Valpantena presso Grezzana ove oggidì- certamente non cresce. - Aprile-ottobre: perenne.↑ L. tetragoltolobus L. = Tetragonolobus purpureus Moench. - Pona indicavit Veronae ad meridiem oppidi; sed nullus post Ponam ibi, aut alibi in agro veronensi eum reperit, quare puto id evenisse ex accidentali statione. Seguierius, et Pollinius, fide tantum Ponae in Flora veronensi receperunt (Bertol. fl. ital. 8, p. 212)". Ma è anche probabile che Pona (M. B. p. 74) nel suo Loto con quadrangolare siliqua del Camerario, da alcuni detto Piso rosso, et Scandalida, o Sandalia, abbia piuttosto inteso significare, non il L. tetragonolobus, ma bensì il L. siliquosus, da lui non nominato, che per lo appunto cresce copiosamente a mezzogiorno della città, frammezzo ad altre specie che ivi anche oggidì vegetano prosperose. Tanto più, se si consideri, che in L. siliquosus qualche volta la corolla si presenta porporascente, e che frequentemente tale diventa, o invecchiando, o in seguito pag. 366 Vol. 2°
alla essicazione. - Nella tribù delle Loteae non sono rappresentati nel Veronese i generi Circinus Medik. (Hymenocarpos Savi) e Dorycnopsis Boiss.
Tribus 5. - Galegeae.
Glycyrrhiza Tournf. - G. glabra L., Poll. - Liquirizia, Regolizia. - Logorizia, Liquirizia, Regolizia. - È coltivata nei giardini. - Giugno-luglio: perenne. - La radice della Regolizia, od il suo estratto ridotto in tavolette, valgono per la cura della raucedine; sono smaltiti sui mercati e formano la delizia dei ragazzi.↑ Amorpha L. - A. fruticosa L., Goir. o. et l. c. - Indaco bastardo. - Smorfia* (al confine del Veronese col Bresciano). - Originaria dell'America boreale, è quasi naturalizzata in diversi punti del Veronese: e così nelle siepi presso Verona, specialmente lungo la scarpa della ferrovia fra Porta Vescovo e Porta Nuova ed oltre!; nelle vicinanze di Peschiera! (e Rigo!); a S. Martino della Battaglia!; nell'Alto Agro veronese a Custoza, Sommacampagna ecc.!: in queste stazioni A. fruticosa è stata evidentemente introdotta; oggidì però dimostra una decisa tendenza a propagarvisi!. - Giugno-agosto: piccolo arbusto di 1-2 metri.↑ Galega L. - G. officinalis L., Poll. - Galega o Ruta Capraria del volgo: questa fu dal chiarissimo Girolamo Fracastoro nostro, Onobrichi stimata Pona. - Lavanese. - Ruta capraria, Galega, Castracani, Vezzon". - Variat foliolis oblongis, lanceolatis, acutis, obtusis, truncatis, retusis emarginatis (var. emarginata Ten.), muticis, mucronatis, aristatis!; floriblls coeruleis (G. vulgaris floribus coeruleis Segu.), raro albocoerulesqentibus vel albis (var. alba Zersi = G. vulgaris floribus penitus candicantibus Segu.) pag. 367 Vol. 2°
- Comune nei fossati, nei luoghi erbosi selvatici, nelle macchie e nelle siepi, innalzandosi per la Provincia dalle parti basse alla zona montana: e così a Isola della Scala!; Vigasio (Masè!) ecc.; nella valle di Caprino! (e Pona, Poll.); nei dintorni e nelle vicinanze di Verona!; nella valle di Tramigna !: Monteforte d'Alpone !, Vestenanuova (510 m.)! e Bolca (891 m., A. Mass. !). - Giugno-ottobre; perenne. - Boves respuunt herbam recentem (Bertol. fl. it. 8, p. 21).↑ Kraunhia Raf. - K. floribunda Taub. - Wistaria sinensis Swect.; Glycine chinensis Sims. - Glicine. - Originaria della Cina e Mongolia: è coltivata nei giardini veronesi al piano, in città, nella collina!. - Maggio-giugno: qualche volta rifiorisce parzialmente in autunno.↑ Robinia L. - R. Pseudo-Acacia L., Poll. - Robinia. - Acazia, Falsacazia, Robinia. - Originaria dell'America boreale, è coltivata estesamente per tutta la Provincia in diverse varietà: la forma typica, ossia la var. vulgaris, con una sottovarietà subinermis !, si incontra però, albero o frutice, inselvatichita e quasi spontanea, nei boschi e nelle siepi, dal piano ai monti raggiungendo altitudini anche considerevoli: e così, ad esempio, sul monte Baldo al dissopra della Ferrara ad Ardiforte (m. 980). - Fiorisce in maggio e giugno: qualche volta dà una seconda, ma scarsa, fioritura in autunno!. - La Robinia è pianta di facile contentatura e preziosissima; si piace nei luoghi più aridi e secchi; serve a consolidare i terreni franosi o le sponde dei torrenti, a far siepi a tutela dei campi ecc.: il suo legno è atto a diversissimi usi; se ne fanno fascine da ardere, pali per sostenere le viti ecc. Gli orticultori, colla moltiplicazione artificiale di anomalie accidentali, ottengono forme o sottovarietà diversissime, quali la pendula, pyramidalis, umbraculifera, inermis, myrtifolia, sophoraefolia, pag. 368 Vol. 2°
colutoides, amorphaefolia ecc. - Di questo genere sono coltivate nei giardini, per ornamento, R. hispida, R. viscosa ecc.↑ Colutea L. - C. arborescens L., Poll. - Setta dei poveri - Falsa-Sena*, Vessighe, S-ciochi, Sambare*. - Frutice assai frequente nelle siepi: e nei boschetti della pianura, dei colli e dei monti sino ad una certa altezza: e così al lago di Garda presso Lazise, (Font., Poll.), nella Valsorda sotto al monte Moscal! (e V. Pellegrini), alla Rocca di Garda! (e Segu., Poll., Rigo!), Riva (Rigo!) ecc.; sul monte Baldo ai Masi ed alla punta S. Antonio sopra Spiazzi!; nella val d'Adige a Mori (baronessa S. Salvotti !), Peri (Segu.), sotto Rivoli! ecc.; sul monte Moscal verso S. Andrea ed Affi!; a Breonio ai piedi del monte Pastelletto!; nella valle di Squaranto presso Pigozzo e la Rochetta!; nell'Alto Agro veronese al Bosco Mantico! (e Bracht), Zevio! ecc.; a Verona (Poll., Mayer) in Campomarzo nelle sabbie e ghiaie d'Adige, e lungo tutto il corso del fiume al Pestrino, S. Giovanni Lupatoto, S. Michele, Giarone ecc.!. - Fiorisce dalla fine di aprile ad agosto e settembre, dipendentemente dalle condizioni della stazione. È coltivata nei giardini quale pianta ornamentale, ed il suo legno è adoperato per minuti lavori: una volta figurava tra le piante officinali, perchè si credeva che le sue foglie potessero fare l'ufficio stesso della vera Sena(1), onde le denominazioni volgari di Falsa-Sena e Sena del povero.↑ Oxytropis Dc. - O. montana Dc. - Astragalus montanus L., Poll.; A. alpinus acaulis procumbens, foliis ovatis pilosis, floribus...Segu. - Cresce copiosamente nei pascoli elevati di monte Baldo (Segu., Poll., Barb., Mang.!, A. Mass.!, Rigo! ecc.): e così al dissopra della fontana di Naole!, Costabella!, le busete!, Coalsanto!, Monmaor ! ecc. - Giugno-agosto: perenne. - La pianta veronese anzichè ad O. montana typica, pag. 369 Vol. 2°
sarebbe piuttosto da riferirsi a O. Jacquini Bge. = Astragalus montanus var. Jacquini Rouy.↑ O. pilosa Dc. - Nelle sabbie dell'Adige in Campomarzo di Verona alla rotta Fuini !, sotto S. Michele !, presso al passo volante di S. Giovanni Lupatoto !, in un prato umido sabbioso presso Legnago (P. Bolzon e A. Da Bonis): si tratta evidentemente di pianta importata per mezzo delle acque dell'Adige, probabilmente per la piena dell'anno 1882. - Maggio-luglio.↑ Astragalus L. (incl. gen. Phaca L.) - Sect. 1. Trimeniaeus Bge. - A. baeticus(1) L. - È coltivato, come pianta succedanea al Caffè, in di versi luoghi dei monti veronesi, come S. Anna d'Alfaedo, Breonio, Fosse ecc.: sporadico è stato raccolto ai Tomasi, in vicinanza alle abitazioni, ai piedi quasi del Corno d'Aquilio !. - Luglio-settembre: annuo.↑ A. sesameus L.; Tonini tent. mant. ad fl. ver. in Mem. Acc. ver., XIX, p, 51-66, n. 13. - Raccolto dal signor Rainer nelle fosse intorno alle mura sotto a Castel S. Felice !: oggi è scomparso. A. hamosus L., Poll. - A annuus siliquis recurvis Segu. - Cresceva copiosamente nelle mura della città fuori Porta Pelllegrina!: oggidì è scomparso. Sect. 2. Phaca (L.) Bge. - A. depressus L., Goir. app. bot. p. 32. - Raro: pascoli e luoghi sassosi elevati nel monte Baldo (Mang. !, Rigo!): e così in Valvaccara!, presso la fonte di Brigaldello !, alle buse ed alle busete !, in Monmaor !. - Giugno-settembre: perenne.↑ A. glycyphyllos L., Poll. - A. luteus perennis procumbens vulgaris sive sylvestris Segu. - Liquirizia bastarda. - Bisi salveghi* o salvadeghi*. - Nei boschi, nei cespugli, nelle macchie ed in luoghi sassosi ed incolti; frequentissimo per la intera Provincia (Segu., Poll. ecc.) dal piano alla zona subalpina!: e così, p. e., in Campomarzo di Verona e nel vaio Borago presso pag. 370 Vol. 2°
Avesa!, alle sponde del Benaco a S. Vigilio! (e Poll.), sul monte Baldo all'Artillon! (e Mang. !), sul monte Bolca (A. Mass. !). - Maggio-settembre: perenne.↑ A. penduliflorus Lam. = Phaca alpina Jacq., Poll., Vis. et Sacc. - I Sigg. Vis. et Sacc. (cat. p. 263) indicano questa specie nei luoghi erbosi e rupestri dei monti veronesi. Sect. 3. Hypoglottis Bge. - A. Cicer L., Poll. - A. luteus perennis, siliqua gemella rotunda vesicam referente Segu. - Raro: pascoli erbosi in Campomarzo lungo l'Adige! (e Poll., Barb., A. Mass.!): da Seguier è indicato presso la valle di Caprino nella località chiamata Camporengo. - Maggio-luglio: perenne.↑ Sect. 4. Cercidothrix Bge. - A. monspessulanus L. - Verona: nelle sabbie e ghiaie dell'Adige in Campomarzo nell'isolotto formatosi in seguito alla rotta Fuini per la piena dell'anno 1882!, e lungo il corso del fiume sotto S. Michele!, al Giarone !, in vicinanza al passo volante di S. Giovanni Lupatoto ! ecc. - Cresce copiosamente intorno al lago di Garda sulla riviera Bresciana (Facchini, Zersi, Rigo !). - Maggio-giugno: perenne.↑ A. Onobrychis L., Poll. - Onobrichi ongarica prima di Carlo Cusio, ouero Cece con aspetto di Astragallo Pona; A. purpureus perennis spicatus pannonicus Segu. - Variat: β major Rouy. et γ microphyllus (Bess.). - Nei luoghi erbosi e sassosi dall'alta pianura alla zona montana; non può dirsi specie comune e dimostra una tal quale predilezione per i giacimenti morenici: e così presso Valeggio sul Mincio (A. Mang. !), nell'anfiteatro morenico di Rivoli! e nella valle di Caprino! (e Poll.), alle falde orientali di monte Baldo fra Brentino e Rivalta!, nell'Alto Agro veronese presso Settimo (Pona) in Campomarzo di Verona! e nei fossi stessi de1la città (Segu.), nelle sabbie e ghiaie lungo il corso dell'Adige!, sui Lessini a Cerro pag. 371 Vol. 2°
veronese! e nei monti Precastio e Viacara in valle d'Illasi (A. Mass.!): la var. β nelle sabbie in prossimità all'Adige nelle vicinanze del Lazzaretto!; la γ nell'altipiano di Rivoli al piede del colle S. Marco, presso le Zuane e Pissabò !. - Giugno-settembre: perenne.↑
Tribus 6. - Hedysareae.
Coronilla L. - Sect. 1. Arthrolobium Desv. em. Rchb. - C. scorpioides Koch. - Arthrolobium scorpioides Dc., Bertol.; Ornithopus scorpioides L., Poll.; Scorpioide Calc. ?; Telefio di Dioscoride appresso Anguillara ecc. Pona; Ornithopodium Portulacae folio Segu. - Piè di corvo. - Variat: β repanda (Guss.) = Arthrolobium scorpioides var. β Bertol. - Frequente in luoghi erbosi, ma specialmente nei coltivati e fra le messi della pianura e della collina (Poll.): e così alle sponde del lago di Garda presso Peschiera!; nella valle di Caprino! (e Pona); per tutta la alta pianura veronese e presso Verona in Campomarzo ! (e Segu.); nei colli di Avesa! (e Mang.!); in Valdonega!, nella Valpantena a Stalavena (Rainer), Grezzana !, e più in alto a Spredino !, nei colli di Montorio! (e Mang.!) ecc.: la var. β è stata raccolta da Pollini (Bertol. fl. it. 7, p. 590) nella collina veronese. - Giugno-settembre: annua.↑ Sect. 2. Eucoronilla Benth. - C. minima Segu., L., Poll. (excl. primo ex duobus syn. Ponae?). - Polygala pag. 372 Vol. 2°
Matth. Valgr. 1585, tomo 2, p. 157, fig.; Poligala del Matthioli, cui il Lobelio nominò Astragaloide Pona (conf. Poll. fl. ver. II, p. 527 in nota). - "Occurrit: a) lotoides Koch; - b) fruticans (Jord.). - Comune per la Provincia nei pascoli e luoghi sassosi e rupestri, fra le sponde del Mincio, le rive del Benaco ed il confine vicentino (Calc. e Matth., Pona, Segu., Poll., Font., Rainer, Leyb., A. Mass.;!, Mang.! ecc.) dall'Alto Agro veronese alla zona montana!: la a) ove la forma tipica nel colle delle Ungherine! ed altrove; la h) sul monte Baldo nelle rupi in Piore !. - Aprile-ottobre: perenne. - Erroneamente Seguier (conf. Poll. l. c.) riferisce la Poligala del Matthioli di Pona alla Polygala major massiliotica C. B. pin. che è la O. juncea L. Mattioli ebbe la sua Polygala da Francesco Calceolari.↑ C. vaginalis Lam., Goir. app. bot. p. 32. - C. minima Jacq. non L. - Loto di nove foglie del Dalecampio Pona e loco ?; Colutea alpina scorpioides minor, foliis pinnatis latiusculis flore tetrapetalo luteo papilionaceo (excl. syn. Colutea siliquosa minor C. B.) Martini cat. pl. M. B. et op. ined. M. B. nat. fig. (a. 1708) tom. 2, fig. 9, p. 11!. - Non comune; cresce nei pascoli delle zone subalpina e montana sino a toccare, raramente, la collina: e così sul monte Baldo (Leyb.) in diversi siti, segnatamente nella Valfredda e nella Valbrutta !, Lonza !, Cambrigar! ecc., ed alle falde meridionali del monte Pastello (Bracht). - Maggio-giugno: perenne. - Forse il Pona è stato il primo ad osservare questa specie sul monte Raldo; certamente ivi la vide il Martini come risulta dalla citata figura: prima Seguier, poscia Pollini, che non conobbero l'opera (inedita) nella quale il Martini figurò le piante da lui enumerate nel citato catalogo, tratti in errore dal sinonimo di C. Bauhin, riferirono la pianta di lui a C. Emerus, della quale la ritennero come varietà.↑ pag. 373 Vol. 2°
C. montana(1) Scop. - C. coronata L., Poll. - Rara: nelle macchie e luoghi boschivi presso Saline sui Lessini (A. Mass.!), nella val d'Adige alle falde di monte Baldo (Poll.) fra Preaboco e Brentino!, e più in alto sul monte presso la Corona !, in vicinanza al lago di Garda (Gelmi). - Maggio-luglio: perenne.↑ C. varia(1) L., Poll. - C. herbaceo flore vario Segu. - Veciarini. - Vezza salvadega, Vezzon, Erba-spagna salvadega. - Variat: a) purpurea A. Fiori = C. varia β Bertol. - Comune per la intera Provincia nei luoghi erbosi, nelle siepi, al margine dei campi dal piano alla zona montana!. - Maggio-settembre: perenne.↑ C. cretica(1) L. - C. parviflora Moench non W. - Rarissima: scoperta da G. Rigo (16 Jun. 1887) all'ingresso in Valpantena negli argini lungo il sentiero che da Barana conduce ai colli!: più in alto è stata posteriormente, trovata in vicinanza alle Torri Massimiliane, da dove è scomparsa!. - Giugno: annua.↑ Sect. 3. Emerus Adans. - C. Emerus L. - Variat: α typica. - C. Emerus Poll. excl. syn. Martini; Colutea scorpioide dei moderni Pona; Emerus Segu. - Dondolino. - Carianele, Mazi, Spazzadore salvadeghe, Emero, Mocia-leor*, Mozza-levro*, Sambra*, Dindarei. Hippocrepis L. - H. comosa L., Poll. - Sferracavallo pag. 374 Vol. 2°
Calc.; Ferrum equinum folio pinnato, flore luteo papilionaceo Martini!; Ferrum equinum germanicum siliquis in summitate Segu. - "Occurrit: a) typica Rouy; - b) major Rouy; - c) alpestris Rouy." - Frequente nei pascoli aridi e sologgiati, sui muri e sulle rupi dalla alta pianura alla zona alpina: e così, la forma a) nei fossi, nei dintorni e nella collina di Verona!; al Bosco Mantico !, alle sponde del Garda (Font., Clementi); nella Valle di Caprino ed alle pendici meridionali del monte Baldo! (e Poll.), e lungo la strada da Brentino alla Corona !; nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass.!) ecc.: la forma b) sul monte Baldo nelle rupi in Noveza ed alle Ridotte e sui Lessini agli Spiazzoi !: la forma c) sul monte Baldo nei pascoli in Costabella e al Coalsanto !. - Giugno-ottobre: perenne. - Si osserva che né Pona, né Seguier videro questa pianta (conf. Goir. in Atti Acc. Ver. Serie IV, vol. II).↑ H. unisiliquosa L. - Seguier primieramente (pl. ver. II, p. 243, e posteriormente Pollini (fl. ver. II, p. 530) riferirono a questa specie il Ferrum equinum, folio pinnato, flore luteo papilionaceo, raccolto da Martini sul monte Baldo in Monmaor, tratti in inganno dal sinonimo di C. Bauhin, Ferrum equinum siliqua singulari: però la pianta del Martini è una forma appartenente ad H. comosa come appare dalla figura disegnata da lui nel tomo terzo, p. 5, fig. 7 della opera manoscritta altre volte citata (conf. Goir. loco et op. cit.). Hedysarum L. - H. exaltatum(1) Huter et Porta. - Raro: luoghi rupestri al confine della Provincia veronese col Trentino e col Vicentino, in Campobrun (Rigo!) ed al passo della Lora !. - Giugno-agosto: è ritenuto quale varietà di H. obscurum. H. coronarium(1) L., Poll. - Sulla. - Coltivato qualche volta per foraggio.↑ pag. 375 Vol. 2°
Onobrychis Adans. - O. viciaefolia Scop. - Variat: Arachis L. - A. hypogaea L., Poll. - Arachide, Brustolini americani. - Galete americane e Nosele americane (i frutti). - Var. β africana (Lour.). - A. hypogaea β glabriuscula Poll.; A. hypogaea var. glabra Dc. - Originaria del Brasile, ma probabilmente derivata da altre specie, perchè non si conosce spontanea. Una volta erano coltivate nel Veronese, tanto la forma tipica come la varietà, per i semi oleosi: recentemente ancora l'ingegnere Alfonso Bellinato ne ha tentato la coltivazione e con esito soddisfacente (conf. A. Bellinato; Coltivazione dell'Arachide in Boll. Agr. Ver., a. 1893, p. 501 e seg.). - Maggio-ottobre. - I frutti abbrustoliti sono, durante tutto l'anno, portati sulla piazza e formano la delizia dei bambini: non provengono però da coltivazione locale.↑ Ornithopus L. - O. perpusillus L., Poll., ai tempi di Pona pag. 376 Vol. 2°
cresceva sul monte Baldo in Valvaccara, se a questa specie fosse da riferirsi il suo Ornitopodio del Dodoneo (M. B. p. 174): nessun botanico però ha mai rinvenuto questa specie, né nella stazione citata da Pona, né in alcun altro luogo dell'Agro veronese: del resto i signori Visiani e Saccardo non indicano O. pusillus entro il confine della Flora veneta. Della sezione pertanto delle Hedysareae, nel Veronese mancano i generi Scorpiurus L., Ornithopus L., Bonaveria Scop.
Tribus 7. - Vicieae.
Cicer L. - C. arietinum L., Poll. - Cece - Pizol. - "Variat seminibus luteis et fuscis". - Originario, secondo A. Dc., della regione caucasica: nel Veronese è coltivato qualche rara volta. - Maggio-giugno: annuo.↑ Pisum L. - P. commune Clavaud fl. de la Gironde. - "Stirps haec tres comprehendit subspecies: - α elatius (M. B.). - P. arvense Bertol. et auct. ital. mult. p. p.; P. sativum Poll. p. p.; P. sativum var. sylvestris Poll. - Rubiglio. - Bisarele. - Cresce spontaneo, ma non può dirsi pianta comune, nelle siepi, nei vigneti nei campi: e così nel monte Baldo sotto a Campedello e presso la Ferrara alle Fraine!, nella Valpantena sul monte Cavolo, presso Grezzana a Cuzzano, Spredino ecc.!; nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass. sub. P. arvense!); sul monte Bolca in vicinanza al paese (Mang. ap. Bertol.): è raramente coltivato come foraggio. - Giugno-ottobre: annuo. pag. 377 Vol. 2°
Biso, Bisi. - È coltivato estesamente e proficuamente nelle ortaglie della città, nella alta campagna veronese e nella collina, sia in vista del consumo locale, sia per la importanza della esportazione dei baccelli; si incontra però quasi spontaneo tra le messi nei vigneti ecc.: e così, p. e. nella Valpantena presso Grezzana a Costoli e più in alto a Rosaro!. - Si seminano d'ordinario a S. Caterina (25 dicembre) le razze primaticce; più tardi le altre, man mano lo consente l'andamento della stagione: dipendentemente dalla esposizione delle singole stazioni, il raccolto e la vendita dei baccelli principiano in aprile proseguendo sino a luglio ed anche agosto. - Di P. sativum nel Veronese, più o meno estesamente, sono coltivate diverse razze o sottovarietà: a) umbellatum L., (Mill., Poll.); Pisello a mazzetti: coltivato qualche volta per ornamento. - b) quadratum: P. majus quadratum Poll.; Pisello reale. - c) humile (Mill.); P. caule humili non scandente Poll.; Pisello nano. - d) macrocarpum Ser. in Dc., (Schur.); P. cortice eduli. Poll.; Piselli mangiatutto - Tacole*. - e) legumine maximo Poll.; Pisello baccellone. - f) semine minori Poll.; Pisello quarantino - Quarantin o Sinquantin, Biso milanese. - g) flore et semine rubro Poll. ?; Rubiglio domestico. - Nei cataloghi dei signori Haage e Schmidt di Erfurt sono elencate un centinaio circa di varietà o razze, tutte da riferirsi a P. sativum L., e dal più al meno introdotte nella. coltivazione. - Il Sig. Alefeld considera P. sativum e P. arvense come derivati, colla coltivazione, da P. elatius: il Sig. Clavaud a sua volta ha considerato P. elatius, P. arvense, P. sativum come derivati da un tipo unico detto da lui P. commune, e questo secondo modo di vedere è stato preferito nel presente lavoro.↑ Lathyrus L. - Sect. 1. Aphaca Adans. L. Aphaca L., Poll. - Pitine di Teofrasto Calc.; Aphaca Segu. pag. 378 Vol. 2°
Fiorgalletto. - Bisi mati, Bisarei, Squaquarin. - Comune nei campi, nelle messi ecc. (Calc., Segu., Poll., Bracht, Font., baronessa S. Salvotti!, A. Mass.! ecc.) dal piano alla zona montana!. - Maggio-giugno: annuo.↑ Sect. 2. Nissolia Adans. - L. Nissolia L., Poll. - Variat: α lanceolatus et β gramineus (A. Kerner). - Raro. Cresce nei seminati e nei pascoli: e così sul monte Bolca nella valle degli Stanghellini presso Vestenanuova!, a Monteforte d'Alpone!, nel Bosco Mantico!, sul monte Pastello !: la var. β alle falde del monte Pastello sopra, Cavalo (Rigo!). - Maggio-giugno: annuo. Questa specie mostra una speciale predilezione per i terreni basaltici: il Pollini la indica soltanto sul monte Bolca.↑ Sect. 3. Cicercula Moench. - L. annuus L. - Raro: fra le messi al confine della Provincia veronese con la mantovana, ove è stato scoperto dall'arciprete Mazè !, e nella Valdonega !. - Estate: annuo. L. cicera L. - Cresce nei seminati, nei pascoli e luoghi sterili della alta pianura e della collina, raramente della zona montana: e così nelle vicinanze di S. Massimo e Chievo!; nella Valpantena a Quinto e Grezzana!; nella Valdonega! (e Rainer) e nella collina veronese! (e Mang.!); nei dintorni di Avesa, Quinzano, Parona!; nella. Valpolicella a Domegliara !; alle sponde del Benaco a Torri ecc. (Rigo!); sul monte Baldo presso la Ferrara! (Tonini sub. L. setifolio in scheda!); qualche volta è coltivato come foraggio. - È singolare che questa specie non sia stata indicata nel Veronese dal Pollini: è probabile che l'autore della Flora veronensis la abbia confusa con qualche forma gracile di L. setifolius ?, come ha fatto più tardi il Tonini! ovvero, come hanno fatto altri botanici, con la specie che segue!. - Marzo-giugno: annuo.↑ L. sativus L., Poll. - Cicerchia. - Bisete; Zizarei.- pag. 379 Vol. 2°
Occurrit: a) latifolius: planta robustior, foliis latis vel latiusculis; et, b) angustatus Ser. - È coltivato come foraggio, ma si trova inselvatichito o subspontaneo nella collina nei pascoli!, nella alta campagna veronese! ecc.: la forma a) in vicinanza al Chievo!; la b) nella valle dell'Adige presso a Rivoli ecc. - Estate-autunno: annuo, qualche volta bienne!.↑ L. odoratus L. - Biso american. - Coltivasi nei giardini.↑ L. hirsutus L., Poll. - Raro: nei seminati e nelle siepi, specialmente di pianura, più raramente nella collina: e così presso Verona a sud della città!; presso Peschiera, Villimpenta, Bovolone, (Poll., A. Mass.!); nelle risaie di Brigafatta presso Vigasio (A. Mang.!); nella valle dell'Alpone presso Monteforte!; sul monte Tondo!. - Maggio-luglio: annuo.↑ Sect. 4. - Eulathyrus Ser. ap. Dc. - L. silvester L., Poll. - Veccione Biso salvadego*, Tirache*. - Variat: L. latifolius L., Segu., Poll. - Climeno del Matthioli Calc.; Orobo sativo del Cordo, ouero Piso dei Greci Pona. -
Veccione. - Bisi salvadeghi*, Tirache*. - Variat: pag. 380 Vol. 2°
Caule simplicissimo, latissime cum petiolis foliorum alato, foliis approximatis fere se tegentibus; foliolis oblongo - lanceolatis, subsessilibus, aristulatis; stipulis ovato-lanceolatis, petiolis subaequalibus, aristulatis; pedunculis, subtrifloris folia longe superantibus; leguminibus cultriformibus". - L. tuberosus L., Poll. - L. tuberosus arvensis repens Segu.- Tirache,* Castagnole.* - Nei campi e seminati, nei prati umidi e nelle siepi nell'Alto Agro e in collina!: e così presso Parona (Poll.), Avesa (Mang.!), in Campomarzo di Verona!, nella Valpantena a Grezzana e Quinto (Poll.), Nesente e Stelle !, Montorio !, nella valle d'Illasi presso Tregnago ai Fineti (A. Mass.!). - Giugno-luglio: perenne. I villici mangiano i tuberi dei rizomi cotti sotto alla cenere.↑ Sect. 5. Orobastrum Gren. er Godr. - L. setifolius L., Poll. - L. montis Baldi Rivin. tetr. irr. tab. 46. - Variat: pag. 381 Vol. 2°
L. sphaericus Retz., Poll. - L. angulatus Poll.; L. foliis angustis, floribus singularibus coccineis Segu. - In luoghi erbosi soleggiati e fra le messi, per la intera Provincia (Segu., Poll., Font., Rainer, A. Mass. !, Mang.!, Gelmi, Rigo!, baronessa S. Salvotti! ecc.) nella alta pianura e nella collina, frequentissimo!: non manca nella zona montana, crescendo sul monte Baldo ai Cervi (Rigo !). - Maggio-giugno: annuo.↑ L. pratensis L., Poll. - L. sylvestris luteus, foliis Viciae Segu. - Erba-galletti. - Sisarele. - Variat: β pubescens Beck. - Comune nei prati, al margine dei campi, nelle macchie e nelle siepi per la intera Provincia dal piano alla zona subalpina in tutti i monti veronesi!: la var. β alle falde dei Lessini sul monte Zovo e certamente altrove!. - Estate-autunno: perenne.↑ L. palustris L., Poll. - Cresce, ma non sempre, né ovunque, nella bassa pianura veronese al margine delle risaie. - Estate-autunno: perenne.↑ Sect. 6. Orobus L. - L. niger Bernh. - Orobus niger L., Poll.; O. sylvaticus Viciae foliis Segu. - "Occurrit: α, typicus et β latifolius Rouy". - Cresce in luoghi selvatici e boschivi dall'Alto Agro alla zona collina e montana: e così al lago di Garda a Lazise (Fontana); sul monte Baldo alla Ferrara e lungo la salita da Brentino alla Corona! (e Poll.) a Bretonico (Gelmi) e presso Mori (baronessa S. Salvotti!); nella valle di Caprino alle Valdoneghe ed alla Groleta! nel Bosco Mantico ! (e Poll.); per tutta la collina sopra Avesa ecc.!; nella Valpantena a Grezzana (Seguier), nel monte Novezago verso la valle di Squaranto !, nella valle di Illasi presso Tregnago a Gazà ecc. - Maggio-giugno: perenne.↑ L. montanus Bernh. - L. macrorhizus Wimm.; Orobus tuberosus L. - Variat: pag. 382 Vol. 2°
Nei campi e luoghi selvatici delle zone collina e montana: nella valle di Illasi presso Tregnago a Gazà; (A. Mass.!); alle falde dei Lessini presso Cerro, Lughezzano ecc.!; nella collina sopra Avesa a Montecchio !; nel monte Tondo !; nella valle di Caprino!; sul monte Baldo in Pravazar! ed ai Lumini! (e Mang. !): la varietà ove la forma tipica della quale sembra più frequente. - Aprile-giugno: perenne. È pianta la quale dimostra una decisa predilezione per i terreni basaltici.↑ L. vernus Bern. - Orobus vernus L., Poll. p. p. et excl. nonn. syn.; Orobo primo Ongarico del Clusio Pona; O. latlfolius parvo flore purpureo Segu. p. p. - Variat; L. venetus Hall. et Whlf. - Orobus venetus Mill.; O. variegatus Ten., Bertol.; I due Orobi veneti di Carlo Clusio Pona. - Luoghi selvatici elevati nel monte Baldo e sui Lessini!: e così sul primo in Noveza (e Mang. ecc.). - Maggio-giugno: perenne. - Seguier e Pollini hanno sicuramente confuso questa specie con la antecedente.↑ L. varius C. Kock. = Orobus varius Poll. - O. angustifolius, italicus, flore vario Segu. - È indicata da Seguier sul monte Baldo nelle vicinanze del Santuario della Corona: ma in oggi non pare che cresca in questa stazione. pag. 383 Vol. 2°
L. luteus Peterm. = Orobus luteus L. indicato da Pollini sul monte Baldo non cresce in alcun punto del Veronese: Orobus luteus Pollin. non L. è l'O. Clusii Spreng. = V. oroboides Wulf.!: anche il dottor Facchini nelle stazioni indicate dal Pollini ha rinvenuto unicamente quest'ultima specie. Vicia L. - Sect. 1. Euvicia Vis. - V. oroboides W. - Orobus Clusii Spreng.; O. luteus Poll. non L.; O. vicioides Ser.; Galega montana del Dalecampio Pona; Orobus alpinus latifolius Segu. - Cresce nei boschi e nei luoghi selvatici alpini e montani: e così sul monte Baldo nella Valfredda!, in Noveza!, Artlillon !, Lavacci! ecc.; sui Lessini presso Chiesanuova!, ai Tinazzi! ecc.; nel monte Bolca (A. Mass. !). - Maggio-luglio: perenne.↑ V. Faba L., Poll. - Faba vulgaris Moench. - Fava. - Fave badane*. - Variat: pag. 384 Vol. 2°
di Botanica Archeologica in N. G. B. I., vol. XXII, p.19). - Maggio-luglio; sul monte Baldo in agosto e settembre: annua.↑ V. narbonensis L., Poll. - V. supina latissimo folio non serrato Segu. - Fave de quele salvadeghe*, Fave da lovo*. - "Variat cirris foliorum simplicibus vel ramosis, stipulis integris vel serratis, superioribus saepe macula atropurpurea notatis, et V. sepium L. - V. maxima dumetorum Segu. - Frequente in tutti i monti veronesi dalla zona montana alla subalpina (Poll., Clementi, Visiani) più raramente nella collina: e così sul monte Baldo alla Ferrara, Basiana, Ime!; nel monte Pastello e sui Lessini!; nel monte Bolca! (e A. Mass.!); nella collina veronese alle Volpare!; a Lazise sul lago di Garda (Font.) ecc. - Maggio-settembre: perenne.↑ V. lutea L. - V. sylvestris lutea, siliqua hirsuta Segu. - Pizoi salvadeghi. - Variat: pag. 385 Vol. 2°
è rara la var. β, ed è stata raccolta presso S. Massimo (Mang.!), appena fuori Verona presso Porta Nuova!, e nelle vicinanze di S. Michele a Centore!: la var. γ al Bosco Mantico e nei dintorni di S. Giovanni Lupatoto!: la δ nella spianata fuori Verona in luoghi sassosi lungo il canale!. - Maggio-giugno: annua.↑ V. peregrina L., Poll. - V. angustifolia purpureo violacea, siliqua lata glabra Segu. - Vezzel. - Variat: β leptophylla (Raf.) - Nei seminati e luoghi erbosi della Provincia dalla alta pianura alla zona montana frequentissima!: la varietà, qua e là colla specie, nella Valdonega ed in di versi altri luoghi della collina veronese!. - Aprile-agosto: annua.↑ V. communis Rouy. - "Stirps summopere polymorpha: in ditione veronensi sequentes occurunt varietates, vel potius subspecies, et formae: Subsp. I. - V. sativa L., Poll. - V. sativa quam Bauhinus in Pinace Viciam sativam vulgarem, semine nigro vocavit Segu. - Veccia - Vezza.- " Variat: a) vulgaris (Gren. et Godr.); - b) torulosa Jord.; - c) nemoralis Pers.; - d) leucosperma (Moench); - e) alba (Moench)". - La a), coltivata, subspontanea, inselvatichita cresce dal piano alla zona montana!: le altre forme si incontrano qua e là nei dintorni e nella collina di Verona!.↑ Subsp. II. - V. cordata Wulf. - Nei campi per la val d'Adige (Crist., Gelmi) e nei dintorni e nelle vicinanze di Verona in luoghi sassosi: e così nei fossi della città!; presso Tombetta!; nel Bosco Mantico !; a Sommacampagna!; alle sponde del lago di Garda a Torri (Rigo!) ecc.↑ Subsp. II. - V. heterophylla Presl. - Rara: in luoghi sassosi presso Tombetta!; al piede di un muro in Campagnola all'Arsenale militare !.↑ Subsp. III. - V. angustifolia Reichdt et Roth., Poll. - V. vulgaris acutiore folio, semine parvo nigro Segu. pag. 386 Vol. 2°
Vezza. - " Variat: a) typica Rouy = V. Bobartii Forster; - b) segetalis Koch; - c) albiflora: corolla nivea". - Comunissima in luoghi erbosi, nei seminati ecc. dal piano alla: zona montana. Aprile-settembre: annua e bienne. - I semi della V. sativa, e qualche volta quelli di V. angustifulia, servono di pastura ai colombi: la V. sativa poi è frequentemente adoperata come sovescio al pari di Lathyrus sativus.↑ V. lathyroides L., Poll. - Frequente: abita i luoghi erbosi e soleggiati della alta pianura e della collina: e così nei dintorni di Verona fuori Porta Nuova!, e nei fossi stessj della città! (e Rainer); alle Ferrazze!; al Bosco Mantico! (e Mang.); a Valeggio sul Mincio (Rigo !); alle sponde del lago di Garda a Torri (Rigo !). Alcuni esemplari lussureggianti e quasi giganteschi, robusti, cespitosi sarebbero forse da ascriversi a V. Olbiensis Reut. et Shuttlw.? - Aprile-giugno: annua. Sect. 2. Cracca Medic. - V. bithynica L., Poll., Goir. - Lathrus bithynicus Lam. (Est vera Vicia, et non Lathyrus Koch). - " Occurrit: a) angustifolia; foliis angustis lineari - lanceolatis; - b) major Arcang. - c) sessilifiora Ser. ap. Dc.". - Non comune; avventizia nelle ortaglie della città di Verona e fra le macerie!; nei fossi attorno alle mura fra Porta Vittoria e Porta Vescovo!; nelle messi presso Centore, Campalto, Mambrotta ecc. !. - Maggio-giugno: annua.↑ V. dumetorum L. - Rarissima: luoghi selvatici in Val Tanara nel monte Bolca!. - Agosto: perenne.↑ pag. 387 Vol. 2°
V. silvatica L. - Una sola volta, e secondo ogni probabilità, accidentalmente, osservata a tardo autunno in un solo e meschino esemplare, in una siepe presso al paese di Bolca!: nel Catalogo dei Signori Visiani e Saccardo (p. 267) è indicata ai confini del Veneto col Trentino. V. cracca L. spec., 1035, sensu amplo; Poll. p. p. - V. multifiora Segu. p. p. - "Stirps admodum variabilis et polymorpha; formae tamen atque varietates omnes ad tres subspecies obducendae sunt".↑ Subsp. I. - V. imbricata Gilib. - Haec variat: a) latifolia Neilr; - b) Kitaibelii (Rchb.). - Comune per la intera Provincia dalla pianura alta a tutta la zona montana, nelle macchie, nelle siepi, per i campi!: la b) sui Lessini al Campon sopra Romagnano ed a Vaona nelle vicinanze di S. Anna d'Alfaedo!, e certamente altrove: la a) sopra Romagnano al Montesel presso Spredino, al Cerro, Roverè di Velo ecc.!.↑ Subsp. II. - V. incana Vill. - V. Gerardi All.; V. villosa Poll. - Macchie e luoghi selvatici delle zone collina e montana: e così nella valle d'Illasi presso Tregnago a Marcemigo!; sul monte Baldo a Spiazzi!, in Pravazar! (e Bracht) ecc.↑ Subsp. III. - V. tenuifolia Roth. - Variat: c) polyphylla Desf. = V. telluifolia var. latifolia Lange ; an potius V. tenuifolia var. luxurians Vis.? - Macchie e luoghi selvatici: e così sul monte Pastello!; nella alta Valpolicella al passo del Corubio !; nella Valpantena presso Grezzana (Tonini!) e più in alto a Lugo, Belori, vaio del Falcone !: la forma c) elegantissima, ma rara, sul monte Pastello!. V. villosa Roth. - "Forma typica Vicia villosae Roth. pag. 388 Vol. 2°
in Italia adhuc nec lecta, nec reperti fuit: in Agro Veronensi sequentes occurrunt varietates et formae". Sect. 3. Ervum L. - V. tetrasperma Moench. - V. gemella Crantz.; Ervum tetraspermum L., Poll.; V. minima cum siliquis glabris Zannich:, Moreni - Nei campi e luoghi erbosi intorno a Verona!; nel Bosco Mantico! : nella valle d'Illasi presso Badia Calavena (A. Mass. !): è specie piuttosto rara. - Giugno-luglio: annua.↑ V. gracilis(1) Lois. - Ervum gracile Dc. - Rara. nei campi e luoghi sassosi e selvatici: e così nelle vicinanze di Verona!, nel Bosco Mantico!; nel vaio dell'Anguilla alle falde, dei Lessini!, nei colli benacesi presso Torri (Rigo!). - Maggio-giugno: annua.↑ pag. 389 Vol. 2°
V. hirsuta Lois. - Ervum hirsutum L., Poll.; V. segetum cum siliquis plurimis hirsutis Segu. - Comune per tutta la Provincia, nelle siepi, in luoghi erbosi selvatici, nel letto dei torrenti, fra le messi, ecc. (Segu., Poll., A. Mass.! ecc.) dal piano alla zona montana nelle due varietà eriocarpa e leiocarpa !. - Aprile-giugno: annua.↑ V. Ervilia W., Poll. - Ervum Ervilia L.; E. verum Segu. - Veccioli. - Cumin. - È incerto da quale regione sia originaria: nel Veronese, introdotta da epoca remotissima, è detta spontanea nei seminati, sulla collina veronese da Seguier che la raccolse nella Valpantena sopra Poiano: cresce nella Valdonega !, nei luoghi aridi e secchi presso al castello di Montorio!, alla Pezza, sopra Olivè!, nei colli benacesi fra le messi presso Torri (Rigo!) ecc. - Maggio-luglio: annua. - È coltivata, qualche volta in unione a V. sativa, la pianta si dà come pastura ai buoi, ed i suoi semi sono ottimo alimento per i colombi; è pure adoperata al pari di Lupinus albus per sovescio.↑ V. Lens Coss. et Germ. - Ervum Lens L.; Cicer Lens W., Poll. - Lente, Lenticchia. - Lente. - È coltivata qualche volta in collina, di norma nella zona montana; si incontra però sporadica o quasi fatta selvatica, lungo le vie, presso gli abitati, nei campi ecc.: e così per la collina veronese ed anche nei dintorni della città!; sopra Romagnano di Grezzana a Spredino, Lotrago, monte Cucco!; sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo!; sul monte Baldo presso la Ferrara alle Fraine! ecc. - Estate-autunno: annua. - Nel Veronese la Lenticchia è da ritenersi certamente introdotta sino dalla remota antichità, come è dimostrato dalla eopiosa quantità di semi, da riferirsi alla var. microcarpa, ritrovati nelle capanne del monte Loffa sui Lessini!.↑ V. Marschalii(1) Arcang. - V. nigricans Coss. et Germ.; pag. 390 Vol. 2°
Ervum nigricans Marsch. ap. M. B. fl. Taur. Cauc.;
Goir.! - Rarissima: nei colli intorno a Garda. (Rigo !), e sul monte Pastello presso al fortilizio di Monte !. - Maggio-giugno: annua.↑
Tribus 8. - Phaseoleae.
Phaseolus L. - Ph. vulgaris L., Poll., Savi. - Fagiuolo. - Variat: pag. 391 Vol. 2°
facciano assai bene i Fagiuoli butirro (bianco piatto e nero oblungo) dal baccello paglierino, carnosi e dolcissimi. - Si seminano da marzo a giugno: qualche volta il Fagiuolo si incontra avventizio nelle vicinanze delle abitazioni.↑ Ph. multiflorus W. - Fagiuolo americano. - Fasol de Spagna. - Variat: Ph. Mungo L. - Fagiuolo velluto. - Originario delle Indie orientali, è coltivato sotto il nome di Cafè, per i semi che torrefatti, si considerano quali succedanei a questo.↑ Vigna Savi. - V. unguiculata Lap. - Sono coltivate diverse varietà, la più comune è quella corrispondente a Dolichos melanopthalmus Dc. che è il notissimo Fagiuolo dall'Occhio (Dolichos Catiang Poll.) = Fasol dall'ocio, Fasoleti bianchi, Corneti sulle piazze del Veronese. - È originario dell'Asia ed Africa tropicale: estate-autunno.↑ Apios Moench. - A. tuberosa Moench. - Glycine Apios L. - Originaria dell'America boreale: cresce copiosa e inselvatichita negli argini del Po nel Polesine e nel Mantovano, ove coltivavasi estesamente in antico (Vis. et Sacc. cat. p. 268). II. - Caesalpinaceae Gleditschia L., Scop. - G. triachanthos L. - Gaggia o Acacia americana, Spino di Giuda. - Spinacristi*. - Originaria dell'America boreale, è comunemente pag. 392 Vol. 2°
adoperata per far siepi, e quindi con tagli frequenti mantenuta allo stato di frutice: si coltiva però, sebbene di rado, ad alto fusto, e diventa albero di altezza considerevole, come può osservarsi presso Caprino veronese, Pesina ecc.!: ad ogni modo, subspontanea e quasi fatta selvatica, si incontra per tutta la Provincia dal piano alla zona montana!. - Fiorisce di maggio e giugno; i frutti sono maturi in autunno e la pianta li conserva, per quasi tutto l'inverno. Il legno, un poco fragile, è duro, di color rossiccio pallido e può servire a diversi lavori di minuteria.↑ Ceratonia L. - C. siliqua L. - Originaria della Grecia, dell'Arcipelago e dell'Asia minore è naturalizzata nei luoghi caldi della regione mediterranea!. Il conte Girolamo Orti scrive che ai suoi tempi il Carrubbo viveva all'aperto alla Musela assieme a Pistacia vera L.; ma oggidì più non vi si ritrova: due campioni però di questa bella specie si possono osservare a Torri sul Benaco nel villino del Sig. Ernesto Rigo!, e ad Affi nella villa Poggi!. - I frutti (legumi) sono venduti sul mercato, assieme a quelli di Arachys hypogaea, sotto la denominazione di Carobole. Cercis L. - C. Siliquastrum L., Poll. - Silvestre siliqua del Clusio Pona; Siliquastrum Segu. - Albero di Giuda. - Albero di Giuda, Carobolar salvadego, Carobola silvestre (Segu.), Cucar, Pancucar, Pan e vin*, Sinesiauro*' (a Brentino !), e nel Catalogo altre volte citato del R. Ministero di Agricoltura ecc. Corbelar salvadego? "Variat: - a) floribus purpureis; - b) flore dilute purpurascente Poll.; - c) flore albo Poll. = Siliquastrum flore albo Tournf. ; - d) clorocarpon: leguminibus viridibus nec purpurascentibus". - Albero od arbusto: originario a quanto sembra della Grecia, Turchia ed Asia occidentale è comunissimo nei boschetti, nei luoghi rupestri o selvatici della intera Provincia (Pona, Segu., Poll., Font., pag. 393 Vol. 2°
Barb. ecc.) dall'Alto Agro e dalla zona della collina alla montana in tutti i monti veronesi!: e così sul monte Baldo raggiunge l'altezza della Corona (m. 774)!; sul monte Brione di Riva (m. 834), La var. b) cresce colla forma tipica!: la c), assai rara, nei boschetti del monte Baldo e del Pastello, e nella Valpantena presso Grezzana (e Segu.)!; la d) nelle vicinanze di Verona nella Valdonega . - Fiorisce in aprile e maggio e qualche volta anche in marzo. Il legno duro ed elegantemente venato, capace di una bella politura, potrebbe essere adoperato a lavori di tornio, a confezionare mobili ecc.: la pianta è pure coltivata nei giardini.↑ II. - Mimosaceae Albizzia Durazzini. - Al. Julibrissin Durazzini; Mimosa Julibrissin L., Scop., Acacia Julibrissin W. - Acacia o Gaggia arborea, Gaggia di Costantinopoli, - Mimosa arborea, - Albero inerme con chioma allargata, alto sino ai 6-8 metri: originario delI'Asia centrale e meridionale, Giappone ed Abissinia è coltivato nei viali e parchi. - Fiorisce in giugno: i frutti maturano d'autunno e si conservano sulla pianta sino alla seguente primavera. Acacia W. - A. Farnesiana W. ; Mimosa Farnesiana L., Poll. - Gaggia. - Gagia e Gasia (la pianta), Gazie (i fiori). - Originaria dell'Isola di S. Domingo, è coltivata per la fragranza dei fiori. È in fiore quasi tutto l'anno: non regge all'aperto ai freddi invernali, e si tiene difesa da questi nelle serre. Albero e frutice. Minosa L. M. pudica L., Poll. - Sensitiva. - Erba sensitiva - Oriunda del Brasile: coltivasi e fruttifica in piena terra. - Estate: frutice. M. sensistiva L. - Oriunda del Brasile: vuole la serra calda. pag. 394 Vol. 2°
FAMILIA LXIV. - ROSACEAE.
Tribus 1. - Amygdaleae.
Prunus L. - Sect. 1. Amygdalus L. - P. Amygdalus Stok. - Amygdalus communis L. - Mandorlo (l'albero), Mandorla (il frutto). - Mandolar (alb.), Mandola (fr.). - "Varietater cultae: a) dulcis (Mill. sub Amygdalo): nuce dura; semine dulci. - Mandola dolce; - b) amara (Hayne sub Amygdalo): nuce dura; semine amaro. - Mandola amara: - c) fragilis (Brkh. sub Amygdalo: nuce fragili; semine dulci = P. communis β fragilis Arcang. - Sacarele. - Occurrit praeterea. (forma spinescens), ramis ad apicem spinescentibus: haec in planta sylvestri vel potius subspontanea" - Albero qualche volta frutice, originario dell'Asia media ocidentale e Turkestan: è coltivato su vasta scala in tutta la zona collina veronese, e compare qua e là, specialmente colla forma b), nei muri e sulle rupi, inselvatichito e quasi naturalizzato, fra il lago di Garda ed il confine vicentino: e così per la valle di Caprino !, sul colle S. Leonardo, intorno al forte S. Mattia!, nella Valdonega!, presso Tregnago, Soave ecc.!. - Fiorisce da febbraio, e qualche volta da dicembre e gennaio!, ad aprile: le drupe sono mature in agosto e settembre. Nel Veronese il Mandorlo, con le sue varietà, forma oggetto di commercio ed esportazione non indifferente, oggi però diminuita.↑ Pr. Amygdalus X Persica = Amygdalus hybrida Dieb. - Forma ibrida ottenuta con la coltura: qualche volta nei giardini. Pr. Persica Stok. - Amygdalus Persica L., Poll.; Persica vulgaris Mill. - Pesco (l'albero), Pesca (il frutto). - Persegar (alb.), Persego (fr.). - Originario probabilmente della Cina, ma da epoca remotissima introdotto pag. 395 Vol. 2°
in Europa e coltivato nella regione temperata e calda. - Variat: pag. 396 Vol. 2°
danno sfogo a vasta esportazione, qualora la stagione corra propizia; vanno specialmente celebrate quelle di Campagnola di Verona e quelle di Pescantina, e fra di esse le varietà Rosseti, Bianconi, Moscati, Armilati, Schiavoni ecc. Sect. 2. Prunophora Neck. - P. Armeniaca L., Poll. - Armeniaca vulgaris Lam. - Albicocco. - Armilar (Alb.), Armilo (fr.). - "Variat: drupa majori vel minori; acerba, duriuscula et semine amaro (P. Amarella Rchb.); succosa, molli seminibusque dulcibus. (Ameniaca vulgaris Pers.); lutea, ochroleuca, plus minusve rubente, aurantiaca, atro-purpurea, concolori vel punctata, tomentosa vel glabra (P. Ameniaca var. laevis Borzì), carne luteo-aurantiaca putamini adhaerente vel ab eo secedente". - Originario del Turchestan e Mongolia, è coltivato negli orti e frutteti ma sporadico, si incontra qualche volta nelle macchie e nelle siepi: e così, nella val d'Adige: alle falde del monte Pastello sopra Ceraino !, e sui Lessini ai piedi di monte Tesoro!. - Albero o arboscello: fiorisce in marzo! ed aprile; le drupe sono mature in giugno: il legno è buono per lavori di mobiglia.↑ P. oeconomica Borkh. - P. domestica L., Poll. p. p. - Susino (l'albero); Susina (il frutto). - Brugnar, Susinar (alb.): Brugna, Susin (fr.) - Albero o frutice indigeno dell' Italia: trovasi nel Veronese qua e là inselvatichito pag. 397 Vol. 2°
(Brugnar o Susinar salvadego*) nelle siepi e nelle macchie dall'Alto Agro alla zona montana: e così nella Valdonega e per tutti i dintorni di Verona!; nella valle dei Rugoloti ed altrove presso Badia Calavena e Selva di Progno in valle d'Illasi!; a Campedello sul monte Baldo (m. 1074)!. - Fiorisce in marzo ed aprile: le drupe maturano in estate. Da questa varietà, o meglio sottospecie di P. domestica L., colla coltura sono derivate le numerose varietà di prugne bislunghe che sono coltivate negli orti dal piano alla zona montana.↑ P. Claudiana Poir. = P. italica Borkh. - Regina Claudia. - Amoli di Francia*. - Coltivato ed oggetto di assai vasta esportazione. P. myrabolana Lois. = P. communis var. myrobolana L. - Ciliegio-susino, Marostican, Amoli. - Coltivasi. P. insititia L., Poll. - Prugnolo da siepe. - Raro nelle siepi e luoghi selvatici: nella collina di Verona in Valdonega!; nella Valpantena presso Quinto, tra Cuzzano e Fusina, alla Carrara di Grezzana!; ai Busoni lungo la via del Rosaro!, nella valle di Squaranto a Pigozzo!. - Fiorisce in aprile. - Viene pure coltivato, ed appunto con la coltura pare siensi ottenute le qualità di prugna a frutto tondo e carne aderente al nocciolo, quali P. damascena Ehrh., P. Juliana Poir., P. insititia var. armenioides Ser. - Le varietà di prugne, sia a frutto tondo che a frutto bislungo, che da epoca immemorabile sono coltivate negli orti veronesi, ricevono le denominazioni vernacole di Bromboti, Sbolziroti, Amoli bianchi, verdi, rossi, neri, Amoli di Francia, Amoli primesi, Amoli nostrani, Susin del meschin, Brugne bianche, nere, zalde, Brombe, Verdaci, Zucolete o Mantovane, Amoloni.↑ P. spinosa L., Poll. - Pruno selvatico Pona; Prunus sylvestris Matth., Segu. - Prugnolo (l'albero), Strigniculi (il frutto). - Brognolar, Bronbiolar (alb.); Brugnoi (fr:). pag. 398 Vol. 2°
"Stirps polymorpha: in agro veronensi occurrit, - a) platypetala: petalis ovatis vel obovatis, 4 mm. latis, 7 longis; - b) brachypetala: petalis duplo minoribus; - c) stenopetala Reul. et auct. recent. plur.: petalis lineari lanceolatis; - d) ovata Ser.; - e) angustifolia Wimm. et Grab.; - f) coaetanea Wimm. et Grab,; - g) macrocarpa Waltr." - Suffrutice, frutice ed anche alberello, comune nelle siepi, nelle rupi, nelle macchie, in luoghi selvatici dal piano alla zona subalpina per tutta la Provincia!: le varie forme si incontrano sparse qua e là ove la forma tipica!; la g), piuttosto rara nella Valdonega !. - Fiorisce sin da febbraio e matura le drupe sul finir dell'estate: qualche volta, dopo le pioggie, si mostra in fiore anche in ottobre e novembre, come avviene, per molte specie del genere, a detrimento pertanto della fioritura primaverile.↑ Sect. 3. Cerasus Juss. - P. avium L. - Ciliegio (l'albero), Ciliegia (il frutto). - Variat: pag. 399 Vol. 2°
pulimento, elegantemente o venato, e colorato serve alla fabbricazione di mobili da stanza, di tavoli, ecc. P. duracina Rchb. - P. avium β Duracina L.; P. Cerasus var. Duracina Poll. - Durona. - Marosteganar (l'albero): Marostega, Marostegane (le drupe). - "Var. a) melanocarpa Rchb. (Zirese more*); - b) erytrocarpa Rchb.". - Coltivasi. P. Juliana Rchb. - P. avium ε Juliana L,; P. Cerasus var. Juliana Poll. - Ciliegio, - Zirezar (l'albero); Ziresa o Zirese (le drupe). - "Var. a) erythocorpa Rchb.; - b) Ochroleucocarpa Rchb. (Zirese etiche*)". - Coltivasi unitamente ad altre razze recentemente introdotte: ricercatissime le Persegaisse* , bellissima varietà tardiva coltivata esclusivamente, e con molto profitto nella zona montana!.↑ P. cerasus L. - Cerasus vulgaris Mill. - Originario probabilmente dell'Asia minore, si vuole sia stato introdotto in Italia da Licinio Licurgo. - Variat: pag. 400 Vol. 2°
- β acida (Ehrh.). - Vizzolar (la pianta), Vizzole (le drupe). - "Drupis, grandiusculis, breviter pedunculatis. - Subvar. a) macrocarpa: drupis, maximis, brevissime pedunculatis, saepe subsessilibus". - Marascon, Marasconi. - Aprile-luglio. - Coltivato: qualche rara volta subspontaneo. P. semperflorens Ehrh. - Coltivato nei parchi come pianta ornamentale. - Le Marasche, le Vizzole, le Erle sono adoperate a preparare conserve, ovvero vengono messe in infusione nell'alcool o nell'acquavite: colle prime, specialmente nei paesi montani, si fabbrica una bevanda assai gradita che fa l'istesso ufficio del vinello (vin picolo dei veronesi). P. Chamaecerasus(1) Jacq., Goir. - "Frutex humilis vel fructiculus: variat caule simplici, ramoso, coespitoso, erecto, adscendente, prostrato et fere repente; corollis albis, rarissime roseis vel persicinis: occurrit quoque, - a) stenopetala: petalis elongatis, angustissimis, - b) microphylla: foliis 2-3plove minoribus quam in forma typica; caule prostrato, ramosissimo: facies Rhamni saxatilis L. ". - Cresce, ordinariamente gregario ed in folte macchie, in luoghi selvatici e sassosi, dimostrando una tal quale predilezione per le formazioni basaltiche!: e così nella valle dell'Alpone presso Monteforte!; nei colli di Avesa, Quinzano, S. Dionigi ecc.!; al Maso e Montecchio!, sul monte Tondo a cavaliere di Valpantena e Valpolicella !: la forma a) alle Volpare!, la b) alla Cola pag. 401 Vol. 2°
sotto la Cà Falconara verso il vaio Gallina (Avesa)! - Fiorisce in aprile e maggio: le piccole drupe, (Marenele*), maturano in giugno: le foglie coriacee, e per lo più di un verde cupo, si mantengono oltre l'autunno !↑ P. Mahaleb L., Poll. - Macalebo del Gesnero et del Matthioli Calc., Pona; Cerasusasus sylvestris Mahaleb putata Segu. - Ciliegio canino o di S. Lucia. - Spinziol, Sbolzafrin. - Frutice od alberetto frequentissimo per tutta la Provincia nei boschetti, nelle selve, nelle siepi dalla pianura alla zona subalpina!. - Fiorisce di aprile e maggio, matura le drupe in estate. - Il legno è ottimo per scatole, lavori al tornio, pipe ecc.; coi polloni si fanno cannucce di pipa; la pianta è molto adatta ad imboschire terreni incolti; le foglie sono qualche volta adoperate per aromatizzare le carni ed in modo speciale la grossa cacciagione: tutte le parti del Malebo mandano odore assai acuto di Viola e di Vaniglia che conservano per un periodo assai lungo di tempo.↑ P. Laurocerasus L. - Lauro, Lauroceraso. - Alberello od arbusto; originario dell'Asia orientale e del Caucaso, si vuole importato in Europa da Trebisonda nel 1576: è coltivato nei parchi per l'aspetto sempreverde, per le drupe eduli, per le foglie che sono medicinali; compare quasi spontaneo qua e là, e così, una pianta isolata si trova nella collina di Avesa alle Scole presso alla grotta !. - Fiorisce di primavera: le drupe maturano nell'estate e nell'autunno. P. lusitanica L. - Originario del Portogallo e della Spagna occidentale, è coltivato per ornamento: quasi inselvatichito si può osservare sulla collina veronese alla villa Palmarini (ora Barbesi)!. pag. 402 Vol. 2°
Tribus 2. - Spiraeae.
Sect. 1. Chamaedryon Ser. - Spirarea L. - S. chamaedryfolia L. - In una siepe, ed evidentemente avventizia, alla Porsela presso Bussolengo!. - Fiorisce in primavera: è un arbusto elegante che è coltivato nei parchi e nei giardini. Di questa sezione, oltre a S. chamaedrifolia, sono coltivate diverse altre specie, quali S. salicilifolia L., S. hypericifolia L. ecc., e specialmente la notissima S. prunifolia degli orticultori.↑ Sect. 2. Sorbaria Ser. - S. sorbifolia(1) L., Goir. - Fuori porta Vittoria o Pellegrina nel muro, prospiciente l'Adige, del piccolo fortilizio - è contrassegnato dal n. XXVII, e fu costrutto dagli austriaci nell'anno MDCCCXXXVIII - che si trova immediatamente di fronte alla porta stessa !; nella città di Verona nei muri lungo l'Adigetto a Ponte Manin!. - Fiorisce in maggio; i frutti sono maturi in ottobre. Arbusto originario forse della Siberia e del Giappone: è coltivato per ornamento.↑ Sect. 3. Ulmaria Hill. - S. Filipendula(1) L. - Enante del Fuchsio Pona; Filipendula vulgaris an Molon Plinii Segu. - Trina di Fiandra - "Variat, sed raro, β pubescens (Dc.): corollae albae sed saepe extus rubellae". - Frequente nei pascoli secchi (Pona, Segu., Poll., Mango, A. Mass.!) dalla alta pianura e dai dintorni di Verona alla zona montana per la intera Provincia !: la var. β nel Bosco Mantico !, - Maggio-luglio, dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ S. Ulmaria(1) L., Poll. - Olmaria. - Spirea. - Rara: lungo i fossati nella bassa pianura veronese (Poll.); presso Cazzano in valle di Tamigna !; nella valle di Illasi presso Tregnago a Vico (A. Mass.!). - Giugno-settembre: perenne. Una varietà a fiore doppio è coltivata nei giardini.↑ pag. 403 Vol. 2°
Sect. 4. Aruncus Adans. - S. Aruncus(1) L., Poll. - Barba-Caprae Calc., Pona; Barba-Caprae oblongis Segu. - Sparago o Sparaso de monte o de montagna o de vaio*: la denominazione, anzichè alla pianta, spetta piuttosto ai giovani turioni, i quali si cucinano al pari di quelli dell'Asparago comune!. - Pianta elegantissima frequente fra le macchie e nei boschi (Calc., Pona, Segu., Poll., Barb., A. Mass.!, Mang.) del monte Bolca !, dei Lessini!, del Pastello !, del monte Baldo!; scendendo dalla zona subalpina e dalla montana alla collina: p. e. nelle vicinanze di Avesa al vaio del Borago ! ecc. - Maggio-agosto: perenne.↑
Tribus 3. - Roseae.
Dryas L. - D. octopetala L., Poll. - Cariofillata montana di Carlo Clusio Pona; Dryas Segu. - Frequente nei pascoli e luoghi aspri e sassosi degli alti monti veronesi, nelle zone alpina e subalpina, dalle quali qualche volta scende alla montana, seguendo il corso dei torrenti: e così sul monte Baldo (Pona, Segu., Poll., Barb., Mang.!, ecc.) all'Altissimo di Nago ! (e Heufler), colma di Noveza!, cima di Valdritta !, Coalsanto !, Monmaor !, Costa bella !, valle degli ossi ! ecc.; e sui Lessini a Velo (A. Mass.!), passo della Lora !, Campobrun ! ecc. - Pianta perenne, a radice legnosa e quasi suffrutescente alla base: luglio-settembre.↑ Geum L. - Sect. 1. Eugeum. - G. rivale L., Poll. - Cariofillata montana del Dalecampio Pona; Caryophyllata aquatica, nutante flore Segu. - Erba sanguigna (nei monti veronesi confinanti col Vicentino !). - "Occurrit: β humile; planta partibus omnibus diminuta". - Luoghi e pascoli umidi dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Baldo (Pona, Segu., Poll.) all'Artillon !, Tredespin ! (e Heufler), Campion !, Acque negre !, nelle buse e nelle busete !, Costabella! pag. 404 Vol. 2°
ecc.; sui Lessini a Velo (A. Mass. !), nel monte Bolca (A. Mass. !) ecc.:, la var. β sul monte Baldo in Costabella ! - Giugno-settembre: perenne.↑ G. urbanum L., Poll. - Cariofillata vulgaris Segu. - Ambretta. - Cariofillata. - "Variat: α platylobum Rouy, et β stenolobum Rouy.". - Comune nelle siepi, lungo le vie nelle macchie e luoghi selvatici dalla pianura alla zona subalpina per tutta la Provincia !: p. e., nei dintorni e nella città, stessa di Verona!, sul monte: Baldo alla Corona!; in Ime e Valfredda !. - Primavera-estate: perenne.↑ Sect. 2. Sieversia W. - G. montanum L., Poll. - Caryophyllata montana Matthioli Calc.; Cariofillata montana del Matthioli Pona; Caryophyllata alpina lutea Segu. - Variat: G. reptans L., Poll. - Cariofillata alpina minima di specie Pona M. B. p. 205 cum descript. et ic. (bona); Caryophyllata alpina, Apii folio Segu. - Il Pona, l. c., indica questa bella e rara specie sul monte Baldo nel discendere da Monte Maggiore, una dopo di pag. 405 Vol. 2°
lui non è stata osservata da alcun botanico, ne in questa stazione, ne in alcun altro luogo del Veronese. Sibbaldia L. - S. procumbens L. - Potentilla Sibbaldi Hall. fil. - Rara: nel monte Baldo, sulle alte creste nei pascoli della colma di Malcesine e Tredespin, scopertavi nel mese di settembre del 1879 ! (e C. Mass.).↑ Potentilla L. (A. Zimmeter. Die europäischen Arten der Gattung Potentilla. Steryr 1884, et Beiträge zur Kenntniss der Gattung Potentilla. Innsbruck 1889. - A. Goiran. Delle forme del genere Potentilla che vivono nella Provincia di Verona, in N. G. Bot. Ital. vol. XXII, p. 526 et seq.). - § 2. Axilliflorae - P. erecta L., Poll. sub Tormentilla erecta. - Tormentilla Calc.; Tormentilla di Carlo Clusio Pona; Tormentilla sylvestris Segu. - Tormentilla. - "Variat β schiaphila Zimm.". - b) minor Sauter; - c) decica Borbais (pro var. P. Tormentilla? - Frequentissima, dai prati umidi e torbosi della pianura veronese ai pascoli ed ai luoghi boschivi e selvatici delle zone collina, montana, subalpina ed alpina nel monte Baldo, nei Lessini e nei monti minori! la var. β si trova abbondantemente negli ericeti e nei boschi di Castagno; e così sul monte Baldo ai Masi !, sui Lessini a Lughezzano, e sopra Grezzana nel monte Lavel!: la forma a) qua e là, unitamente alla specie: la b) sui Lessini negli alti pascoli di Galbana e Malera (1597-1867 m.)!: la pag. 406 Vol. 2°
c) nella valle di Caprino presso Gamberone a piede del colle S. Marco!. - Aprile-novembre! perenne.↑ P. reptans L. Poll. - Quinquefolium majus repens Segu. - Cinquefoglio. - Fraga salvadega* - "Variat: β microphylla (Tratt.), - γ glabra Meline ap. Rouy, non Koch, - δ sericea. Breb.". - Volgare specialmente lungo le vie ed al margine dei campi e nei prati dalla pianura alla zona montana!. - Maggio-settembre: perenne.↑ P. italica Lehm.? - Forse sul colle S. Dionigi sopra Parona: ulterius examinanda. P. anserina L., Poll. - Potentilla seu Argentina Calc.; Potentilla minore Pona; Pentaphylloides argenteum alatum, seu Potentilla Segu. - Variat: β sericea (Hayne). - Non comune nei pascoli e luoghi erbosi: e così sul monte Baldo (Calc., Barbieri ex Bertol.), nella valle di Caprino (Pona), nelle vicinanze di Verona a S. Pancrazio ed all'isolotto del Pestrino (Poll.), al margine di un fosso nella bassura di S. Michele!: la var. β in Campomarzo di Verona nelle sabbie depositate dall'Adige. - Estate-autunno: perenne.↑ § 3. Pinnatae. - P. rupestris(1) L., Poll. - Rara: scoperta primieramente sul monte Baldo da A. Massalongo!, ritrovatavi in epoca più vicina da G. Rigo!, cresce in luoghi rupestri sul versante occidentale del monte nella valle di S. Zeno al disopra dell'Eremo dei Ss. Benigno e Caro !. - Estate: perenne. - Si trova nella val d'Adige al Cengialto presso Roveredo (Poll., Cobelli).↑ § 4. Palmatisectae. - A. Rectae. - P. hirta L. - P. recta Poll.; Eptaphyllum et Pentaphyllum album Calc.; Quinquefolium rectum album et Quinquefolitem rectum luteum Segu. - Fragolaccia. - "Variat: α pedata (W.). - P. rubens All. - Subvar. a) laeta Rchb.; - b) ochroleuca Ces., Pass., Gib.; - c) ligurica (pro ligustica) Siegfr. exsic. n. 974 a., fasc, VI!. pag. 407 Vol. 2°
Forma fere media inter P. pedatam et sequentem P. rectam: aecundum cl. auct. forte forma hybrida P. pallida X laeta". - Frequente, specialmente con la forma a), per tutta la Provincia, dalla alta pianura alla zona montana, nei muri, fra le rupi, nelle siepi, nei pascoli!: e così nella città stessa di Verona sui merli delle Mura Scaligere, nell'Arena, al Teatro Romano!. - Maggio-agosto: perenne. B. Argenteae. - P. canescens(1) Bess. - P. inclinata auct. plur. - Rara: sul monte Baldo lungo la salita da Brentino alla Corona (m. 800) fra le rupi!; intorno a Verona in luoghi aridi e secchi presso i fortilizi di Tombetta e S. Caterina in unione alla sua varietà polythrica Borbas!; fra le ghiaie a Bussolengo!. - Giugno-luglio: sul monte Baldo sicuramente perenne !. Taluni inclinano a ritenere P. canescens quale forma ibrida, P. hirta X argentea.↑ P. Sadleri Rchb. fl. germ. exc. p. 594. - "Planta insignis, num laciniosa. X canescens? (Rchb. l. c.)." - Raccolta nei dintorni di Verona dal chiarissimo botanico Abate Pietro Porta (ex Zimm.).↑ P. Cana Jord. - Luoghi aridi nei dintorni di Verona: e così lungo le vie ed al margine dei fossati presso Tomba, Chievo, S. Massimo ecc. - Maggio-giugno.↑ P. collina Wib. primit. fl .Werth. 2, p. 267 et auct. - Si può considerare quasi come una formola o espressione sintetica, intorno alla quale si aggruppano i numerosi ibridi fra P. argentea L. e P. verna pag. 408 Vol. 2°
auct., e verisimilmente non poche varietà o forme della prima: ed ora si elencano le forme veronesi; le quali sono sparse e distribuite copiosamente per la intera Provincia e nella città stessa di Verona, dimostrando però una speciale predilezione per i depositi e terrazzamenti morenici.↑ P. thyrsiflora Hülsen. - Fuori Porta Nuova al margine delle strade, dei campi e dei fossati, e nella città di Verona nel Collegio Angeli !. - Maggio-giugno. P. Schultzii P. Müller. - Luoghi sassosi presso S. Massimo, lungo la linea ferroviaria! - Maggio-giugno. P. Johanniniana Goir. ! spec. morphogr. veg. p. 45, cum ic. - P. inclinata var. Johanniniana ,Ces., Pass., Gib.; P. collina var. Hausmn. herb.; P. Hausmanni Uechtritz in nota ad Kerner; P. perverna X argentea A. Fiori p. p. - Questa bellissima forma, scoperta nella città stessa di Verona, (aprile 1871), nel giardino del R. Collegio agli Angeli, cresce frequentissima, e presentando molteplici variazioni, nei luoghi erbosi, lungo le vie, al margine dei campi, in tutti i dintorni di Verona specialmente nelle parti rivolte ad occidente e mezzogiorno!; si incontra pure nella val d'Adige fra Domegliara e la Chiusa !, a Custoza (Rigo ex Zimm.). - Aprile-giugno.↑ P. confinis Jord. - Frequentemente in unione alla precedente, negli stessi luoghi e nella stessa epoca.!. P. decipiens Jord. - P. collina Wib. (sensu stricto sec. clar. Rouy). - Nei fossi e nei pascoli attorno nella città di Verona!. - Maggio-giugno. P. alpicola De la Soie. - te Praeter typicam duae occurrunt formae: a ) delicatula et b) grandiflora (Zimm. in lit.)". - Nei pascoli e luoghi aridi presso Tombetta!, fuori Porta Nuova al Poligono e nella spianata ad ovest di Verona!. - Maggio-giugno. P. Goirani Zimm ! Beitrage zur Kenntniss der Gattung Potentilla p. 22. - Pianta assai polimorfa che Zimmeter pag. 409 Vol. 2°
colloca tra P. rhenana M. P. Muller e P. Wiemanniana Günther et Schummel: scoperta (giugno 1885) in esemplari giganteschi in Verona al Campone presso la Cavallerizza!, cresce pure in luoghi aridi e secchi presso il Pestrino ed i fortilizi di S. Caterina, Tombetta, Porta Nuova ecc. !. P. Wiemanniana. Günther et Schummel. - Argini e margine dei campi fuori Porta Nuova ed altrove nei dintorni di Verona, nella Valpantena presso Grezzana ecc.!. - Maggio-giugno. P. argentea L., Poll. p. p. ? - Quinquefolium folio argenteo Segu. p. p.? - "Stirps mire polyrnorpha: formae quae sequuntur uti subspecies P. aruenteae typicae habendae sunt; saepissime quoque occurrunt formae ad P. confinem et P. alpicolam vergentes". - Comunissima nei pascoli e prati secchi, sui muri e sulle rupi, al margine dei campi e lungo le strade per la intera Provincia, tanto nella pianura che nella collina e nei monti, sui quali nel monte Baldo, nel Pastello e sui Lessini ascende ad altitudini oscillanti tra 1000 e 1200 metri!. - Fiorisce da aprile ad agosto secondo i luoghi e le altitudini: perenne, qualche volta suffrutescente.↑ P. perincisa Borbàs (pro var. P. argenteae): forte eadem ac P. argentea multifida. Tratt. Ros. Monogr., IV, 51. - Prati secchi nei dintorni di Verona!. - Maggio-giugno. P. pseudo-argentea Blocki (in schedis 1885, Lemberg in Galizien). - Rara: Verona nei campi fuori Porta Nuova!. - Giugno. P. decumbens Jord. - Nelle stesse località delle precedenti: copiosissima in esemplari giganteschi presso Tombetta!. - Giugno. P. septemsecta C. A Meyer. - Colle precedenti negli stessi luoghi ed alla stessa epoca ma più rara!. P. incanescens Opiz. - Nelle identiche stazioni e nella stessa epoca delle precedenti!. pag. 410 Vol. 2°
P. dissecta Wallr. Nelle mura della città di Verona sotto a Castel S. Felice !, nella collina attorno al forte S. Sofia !, nel monte Rico sopra a Parona all'Adige nei pascoli e nelle siepi!. - Giugno. C. Chrysantae. - P. Camonia Rota. - Nella Val Ronchi di Ala (ex Gelmi): forse sul monte Baldo nella valle delle busete? - Luglio-agosto. - Per un puro equivoco i signori Cesati, Passerini, Gibelli (comp. p. 665) segnalarono la P. Chrysantha Trev. sulla vetta del monte Baldo: la pianta alla quale accennano gli egregi autori del Compendio è stata in quella vece raccolta il 23 agosto 1873 sulle cime del monte Luch in valle di Non nel Trentino! (conf. Goir. pl. vasc. ecc. p. 39) e determinata per P. Chrysantha Trev. da De Visiani.↑ P. rubens Crantz. - P. opaca auct. pl. non L. - Nei dintorni di Verona; in un muro a Chievo!, nella Valpantena presso Grezzana!, e certamente altrove. - Maggio.↑ D. Aureae. - P. opaca L. non Koch et auct. plur. - P. verna auct. plur. non L. - Comune nei luoghi erbosi, nei pascoli, nei prati, sui muri, nelle rupi ecc. per la intera Provincia dalla bassa pianura alle zone elevate di tutti i monti ! - Febbraio-luglio: perenne. - La P. opaca L. è specie sommamente polimorfa, al pari di tutte quelle che entrano nel gruppo delle Aureae; ad essa, quali sottospecie, sono da riferirsi le seguenti forme osservate, sino ad oggi, nella Provincia di Verona.↑ P. glandulifera Krasan.. - Colla forma tipica nei dintorni di Verona, nella val d'Adige presso Incanale, Preaboco, Brentino ecc.! P. longifolia Borbàs. - Rivoni dell'Adige oltre il Lazzaretto!, verso la Palazzina ! ecc.; nella Valpantena presso Grezzana nel vaio del Paradiso ! ecc. P. aestiva Hal. fil. - Nei colli intorno a Verona!, a S. Vito del Mantico !, Bussolengo !, Pastrengo ! ecc. pag. 411 Vol. 2°
P. haematosticta Goir ! - Luoghi erbosi nel monte Gain nella collina veronese verso la Valpantena! - Aprile. P. subopaca Zimm. - Nei pascoli sui Lessini presso Cerro veronese: raccolta nel mese di marzo dell'anno 1881. P. Gaudini(1) Gremli. - Luoghi erbosi: a mezzogiorno di Verona presso Tombetta, attorno al forte S. Caterina ecc.!; nella collina Veronese alle Torricelle Massimiliane !; nei colli sopra Quinzano!; sul monte Pastello ! ecc. - Marzo-giugno.↑ P. Bolzanensis Zimm. - Colla precedente della quale si può considerare come varietà!: presso la ultima delle Torricelle Massimiliane, nell'orlo del fossato, la sotto-varietà micrantha F. Sauter (P. Elisae Goir. in herb)!. P. subarenaria Borbàs. - Nei luoghi erbosi, fra le ghiaie ecc.: e così nelle sabbie lungo l'Adige in Campomarzo di Verona!, a S. Vito del Mantico, Bussolengo ecc.! P. aurea L. (non Poll. viag.) - Var. β minor Schm.; = P. alplina Willkomm pro var. P. aureae. - Pascoli elevatissimi nel monte Baldo (Ian, Heufl. ap. Hsmn. nec. Poll., Rigo!): e così alla colma e prà di Malcesine!, Tredespin !, buse e busete ! ecc.; la var. ove la forma tipica. - Luglio-settembre.↑ P. verna L. - Pascoli elevati nel monte Baldo, nel Pastello, nei Lessini, Campobrun, Zeola, ecc.!: ad essa quali sottospecie sono da riferirsi le due forme seguenti e forse altre che verranno svelate da future ricerche. - Maggio-settembre.↑ P. villosa Crantz. - P. alpestris Hall. fil.; P. salisburgensis. Haenke. - Pascoli sassosi elevatissimi nel monte Baldo in Costabella, Coalsanto, val delle pietre, val degli ossi ecc.!; nei monti Posta, Campbrun ecc.!; in Malera sui Lessini! ecc. - Maggio-Settembre. P. baldensis Kerner. - Pascoli elevatissimi nel monte Baldo (Rigo !): e così all'Altissimo Nago! (e Kerner), colma pag. 412 Vol. 2°
di Malcesine!, Tredespin !, coste dell'Artillon !, Sassetto !, Costabella ! ecc.; nei monti, al confine del Veronese col Trentino e Vicentino, Posta, Carega, Campobrun; Zeola ! - Giugno-settembre. - È appena distinta dalla P. villosa: a queste due sottospecie di P. verna sono da riferirsi Quinquefolium minus repens alpinum aureum Segu., P. aurea Pollin. (non L.) viag., P. verna γ alpina Poll. fl.: Quinquefolium minus repens luteum Moreni herb., Q. minus repens lanuginosum luteum Segu., P. verna Poll. f.. var. α et β abbracciano forme spettanti a P. rubens, P. opaca, P. Gaudini. P. grandiflora L. - Rarissima sul monte Baldo nei pascoli elevatissimi fra il Lastè, Altissimo di Nago (Heufl.), bocca di Navene e colma di Malcesine !. - Luglio-agosto.↑ Sect. 2. Leucothrica seu Fragariastrum. - P. caulescens L., Poll. - Pentaphyllum album petreum erectum, molli lanugine obsitum, floribus pentapetalis albis umbellae modo dispositis Martini; Quinquefolium umbellatum album, foliis in apice tridentatis Segu. - Variat: pag. 413 Vol. 2°
dalle alte cime del monte Baldo, del Pastello, dei Lessini, del Posta, del Zeola ecc. fra 2000 e più e 250 m. di altitudine, scende nelle zone montana e collina, insinuandosi nelle valli che si avanzano verso la pianura!: le var. β e γ crescono qua e là promiscue con la forma tipica. - Luglio-settembre: perenne. P. alba L., Poll. - Pentafilo bianco Calc.; Quinquefolium rectum album et Q. album majus, alterum Segu. - pag. 414 Vol. 2°
cresce ove la tipica, la forma luxurians, a stagione avanzata, nel vaio del Falcone alle falde dei Lessini!. - Marzo-giugno; eccezionalmente è stata raccolta da dicembre a febbraio presso Cerro veronese (m. 728): perenne.↑ P. nitida L., Poll. - Trifolio argentato alpino Pona M. B. p. 222, cum ic.; Comaroides alpina petraea Ponted., Segu. - "Occurrit: a) major. Planta luxurians, - b) reducta. Forma nana, partibus omnibus diminuta, - c) edentata Ser., - d) multidentata Ser., et P. micrantha Ramond. - Camarum fragarioides Poll. viag. p. 12 et fl. II, p. 168 (excl. primo et alt. syn. ?); Comaroides vulgaris Segu. - Var. β macrophylla. Fragaria L. - F. vesca L., Poll. - F. vulgaris Calc., Pona, Segu. - Fragola. - Fragola*, Fraga, Fraghe*, Fraghe de monte o de montagna*. - Variat: "a) pag. 415 Vol. 2°
flagellis (Duch.). - b) semperflorens (Duch.). - Fraghe de ogni mese. - Occurrit quoque : c) fructu albo. - Fragola bianca. - d) fructu hemisphaerico et conico". - Frequente nei boschi e luoghi selvatici della collina, e più specialmente delle zone montana e subalpina: è estesamente coltivata, (var. hortensis); sono pure coltivate, ma di rado, le varietà b) e c); la a) compare specialmente fra le piante coltivate. - Aprile-settembre dipendentemente dalla altitudine.↑ F. collina Ehrh., Poll. - Fraghe salveghe*, Fraghe de vegro.* - Comune, e frequentemente gregaria, nelle siepi e nei pascoli magri della alta pianura e della collina! - Marzo-maggio; qualche volta fiorisce anche in febbraio!.↑ F. elatior(1) Ehrh. - F. magna Thuill. - Rara nei boschetti e luoghi selvatici: e così nella Valdonega presso alla fontana di Sommavalle! ed in un muro in vicinanza al tiro a segno nella strada Castello S. Felice! (accidentalmente?); sui Lessini presso Chiesanuova verso Val di Porro? e sul monte Baldo presso la Ferrara? - Giugno-settembre. È coltivata.↑ F. grandiflora Ehrh. - F. umbelliformis F. Schultz. - Fraghe Ananas*, Fraghe de calma*, Fraghe milanesi*. - Coltivata, ma nel Veronese poco estesamente, e qualche volta subspontanea, p. e. in valle d'Illiasi presso Tregnago (accidentalmente?) a Marcemigo nell'orto o brolo di Ferrari (A. Mass.!). - Aprile-giugno. - Sono pure coltivate ma, più che altro, a titolo di curiosità, F. Virginiana Ehrh., F. chiloensis Ehrh. ed altre specie orticole di recente introduzione.↑ F. indica(1) Andr. - Duchesnea indica Focke. - Originaria delle Indie orientali, Malesia, Cina e Giappone, è qualche volta coltivata nei giardini in aiuole: è stata raccolta nella città di Verona inselvatichita pag. 416 Vol. 2°
nel cortile di una casa in Via stelle ! (Annibale Bertone). - Maggio-settembre.↑ Rubus L. - Sect. 1. Cylactis Focke. - R. saxatilis L., Poll. - Rouo molle d'altra specie dal Gesnero per Rouo ideo descritto, e dal Clusio Rouo sassatile detto Pona; Rubus Idaeus laevis Segu. Conf. Poll. fl. II, p. 148). - Ocialini, Roga bastarda, Caga-aseno.* - Luoghi sassosi selvatici dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Baldo in Ime, Valfredda, la Ferrara!; nella valle dell'Artillon ! (e Pona, Poll.); nel monte Pastello (Mang.); sui Lessini sopra i Trachi!; nella valle d'Illasi sul monte Precastio e in diversi luoghi presso Tregnago (A. Mass. !). - Giugno-settembre: suffrutice.↑ Sect. 2. Idaeobatus Focke. - R. Idaeus L., Poll. - Rouo ideo di Dioscoride Pona ; Rubus Idaeus spinosus Segu. -Lampone. - Ampomola, Ampomole. - "Occurrunt formae: a) echinatus G. Br.: dense spinosus, - b) denudatus Schimp, - c) inermis G., Br.; Rouo ideo molle Pona, - d) anomalus Arrh.; R. obtusifolius W. (forma anomala, persaepe sterilis); - e) fructibus albis vel ex albido flavescentibus - Ampomole zale: - (haec in planta culta)". - Frequente (Pona, Segu., Poll.) nelle macchie e nelle boscaglie dalla zona montana alla subalpina: e così per tutto il monte Baldo dalla parte alta della valle di Caprino e dalla Corona alle Acquenegre, Artillon, Tolghe ecc. !; sul monte Pastello (Mang.) e per tutti i Lessini dal ponte di Veja, Corno d'Aquilio ecc.!, alla valle d'Illasi (A. Mass.); sul monte Zeola ! ecc. Frutice elegante: la var. inermis è la più frequente: giugno-settembre, dipendentemente dalla altitudine. I frutti sono portati sulle mense ed adoperati a fare pag. 417 Vol. 2°
sciroppi e conserve, e per tale ragione il Lampone viene coltivato negli orti.↑ Sect. 3. Eubatus Focke. - R. ulmifolius Schott. - R. fruticosus L. (et auct. vet. fere omnium ?) p. p.; R. fruticosus. Poll., var. α p. p.; R. discolor Weih. et N. p. p.; R. vulgaris sive Rubus fructu nigro Segu. p. p. - Rovo (la pianta), More (i frutti). - Roa, Roia, Russa de mora, Rangona*, Rangona senza creanza* (la pianta), More de spin* (i frutti). - Questo è il più comune dei Rovi nostrani ed abbonda, con innumerevoli forme, per tutta la Provincia nelle siepi e luoghi selvatici; nei campi e nelle macchie ecc. dalla bassa pianura alla zona montana!. - Maggio-ottobre, dipendentemente dai luoghi. Coi frutti di R. ulmifolius e di taluna delle specie che seguono, si può preparare dell'aceto.↑ R. macrostemon Focke. - Nelle siepi e nelle macchie della zona montana, e così nel monte Baldo ai Lumini ! in Basiana !, ecc:; sul monte Pastello ecc.: non manca nella collina, e così, p. e., si trova presso Verona nella Valdonega!, sotto a Castel S. Felice ! ecc. e nella val d'Adige ad Ala (Gelm.). - Maggio-ottobre.↑ R. macrostemon X hirtus - Val Ronchi di Ala (Sardagna). R. thyrsoideus Wimm. - Frequente dal piano alla zona montana per tutta la Provincia!. - Giugno-agosto.↑ R. tomentosus Borckh. - R. fruticosus var. γ tomentosus et δ collinus Poll. - "Variat: α canescens Wirtg. et β glabratus Godr." - Frequente in luoghi boschivi e selvatici nelle zone collina e montana: e così nella valle di Caprino!, sul monte Baldo presso Spiazzi e la Ferrara !, Brentonico (Gelmi) ecc.; sui Lessini presso S. Anna d'Alfaedo al Campostrin !, nelle valli Marchiora e del Falcone !, nel monte Tesoro !; sul monte Bolca presso Vestena nella valle degli Stanghellini ! (e A. Mass.!); la var. β nel monte Pastello (Mang. !). - Giugno-settembre.↑ pag. 418 Vol. 2°
R. tomentosus X ulmifolius = R. baldensis Kerner - Sul monte Baldo e certamente altrove. R. brachybotrys Focke. - In luoghi selvatici e nalle siepi: e così nel Bosco Mantico!; nel monte Baldo ai Lumini !, sotto all'Eremo dei Ss. Benigno e Caro !, in Ime! presso Verona: alla Biondella! ecc. - Giugno-settembre.↑ R. caesius L., Poll. - Rubus repens fructu caesio Segu. - Roveia, Roveza. - Comune in molte varietà e forme nelle siepi, nei campi, nei luoghi selvatici ecc. dalla bassa pianura alla zona montana! - Aprile-ottobre.↑ R. caesius X ulmifolius. - Nella Valdonega presso Verona in una siepe!, nella valle di Caprino presso a S. Martino! ecc. - Luglio-settembre. R. corylifolius Sm. - R fruticosus var. ε corylifolius Poll.; R. dumetorum Weih. - Frequente, ed in molteplici forme, nelle siepi, nelle macchie, nei boschetti, ecc. dal piano alla zona montana: e così presso Verona al Pestrino !, in Campagnola !, Valdonega!, vaio Barago presso Avesa!; sul monte Baldo ai Lumini!, alla Ferrara!, a Campedello! (e Poll.); nella valle di Illasi presso Tregnago! (e A. Mass. !) ecc. - Maggio-ottobre.↑ R. suberectus Anders. - Macchie, luoghi selvatici e boschivi; siepi: e così sul monte Baldo ai Lumini !, nelle vicinanze di Verona nella Valdonega !, sulla collina di Quinzano ! e certamente altrove. - Giugno-agosto.↑ R. sulcatus West. - Col precedente ai Lumini sul monte Baldo!. - Giugno-agosto.↑ R. hirsutus W. K. - R. fruticosus var. β glandulosus Poll. - Luoghi selvatici e boschivi, di preferenza nella zona montana: e così sul monte Baldo nella valle di S. Zeno !, all'Altissimo di Nago ecc. e scendendo dalla Bocca di Navene verso il Benaco (Poll.); sui Lessini nella valle Ronchi di Ala (Poll.), alla Sega ! pag. 419 Vol. 2°
ecc.; sul monte Zeola ! (Poll., A. Mass. !). - Luglio-settembre. - Colla revisione, sino ad oggi non potuta condurre a termine, dei Rubus veronesi, molte altre forme saranno da oggiungersi a quelle per ora elencate.↑ Agrimonia L. - A. Eupatoria L., Poll. - Eupatorio de' Greci ouero Agrimonia Pona; A. officinarum Segu. - Agrimonia. - Erba per el mal del corpo, Fragolari salvadeghi*, Eupatoria*, Grimogna*, Agrimogna*. - "Variat: β sepium Breb. = A. Eupatoria L. β altissima Goir. in herb. (planta robustior 1-1,50 m. alta)". Comunissima in siti incolti e fra i cespugli, nei luoghi erbosi, lungo i margini delle strade, presso le siepi ecc. della intera Provincia, dalla pianura alla zona montana!: sul monte Baldo, p. e., nel Belpo (var. β) sopra ai Lumini ! (m. 884), e sui Lessini a Fosse ed oltre! (m. 945). - Giugno-novembre: perenne.↑ Agrimonia Neck. - A. agrimonioides Neck. - Agrimonia agrimonioides L.; Spallanzania agrimonioides Poll. hort. et prov. veron. ecc. p. 10, fig. 1. - Nei boschi ombrosi e luoghi selvatici delle zone montana e subalpina: e così sul monte Baldo ai Zocchi del Bernini del presso il Pralungo (Poll.), Basiana !, Ime !, Albarè!, Cerbiol e Gambon !, Lavacci! ecc.; sui Lessini ai Trachi !, e nella alta valle d'Illasi a Giazza!. - Maggio-luglio: perenne.↑ Alchemilla L. - Sect. Eualchemilla Focke. - A. vulgaris L., Poll. var. α; Alchemilla sect. Vulgares Buser; Alchemilla ouero Stellaria, Erba stella. - "Stirpe po]ymorpha: varietates et formae in montibus veronensibus observatae; - a) demissa. (Buser), - b) coriacea (Buser), - c) alpestris (Buser), - d) minor (Buser), e) strigosula (Buser), - f) pratensis (Buser), - g) subcrenata (Buser), - h) sylvestris pag. 420 Vol. 2°
(Buser)". - Frequente nei pascoli delle zone montana e subalpina del monte Baldo e dei Lessini!: fra tutte queste forme la maqgiormente diffusa è la pratensis specialmente sui Lessini, sui quali cresce al Corno d'Aquilio, Corno mozzo, Liana, Laghi Boari, Velo ecc.!; sembrano rare la strigosula, sul monte Baldo in Ime ! e sui Lessini ai Trachi, e la subcrenata, pure in Ime !. - Giugno-settembre: perenne.↑ A. pubescens Lam. - A. montana W.; A. vulgaris β montana Poll.; A. vulgaris var. subsericea Koch; Alchimilla sect. Pubescentes Buser. - "Stirps perinde ac superior polymorpha: occurrit: a) genuina (Buser) = A. minor (Buser), - b) colorata (Buser), - c) glaucescens (Wallr.), - d) flabellata (Buser) = A. pubescens Koc". - Frequente nei pascoli del monte Baldo e dei Lessini ecc., dalla zona montana, nella quale è piuttosto rara, alla alpina!: le varie forme crescono promiscue; la d) flabellata nei pascoli elevatissimi di Costabella e prà di Malcesine sul monte Baldo, del monte Posta ! ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ A. alpina L. sensu ampliss. et excl. var. β Poll. - Alchimilla sect. Alpinae Buser; Alchimilla argentea Calc.; Tormentilla candida del Dalecampio Pona; Alchimilla alpina quinquefolii, folio, subtus agentea Segu. - Pascoli e luoghi rocciosi dalla zona montana alla alpina; cresce per lo più gregaria: e così sul monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Barbieri, Rigo! ecc.), nelle giare di Valbrutta!, Valfredda !, Coalsanto ! ecc.; sui Lessini al Corno d'Aquilio e Corno Mozzo!, Revolto ! (e A. Mass. !), Campofontana (A. Mass.!) ecc. - Giugno-settembre: perenne. - Alcune forme crescenti sul monte Baldo sarebbero forse da riferirsi alla varietà glomerata Tausch.!; al Coalsanto poi sono stati raccolti esemplari i quali forse rappresentano una specie nuova (Buser in lit.).↑ pag. 421 Vol. 2°
Sect. 2. Aphanes (L.). - A. arvensis Scop. - Aphanes aensis L. Alchemilla Aphanes W., Poll.; Percepier (Parsley-piert) degl'inglesi Pona; Alchimilla montana minima Segu. - Cresce copiosamente e gregaria per la intera Provincia, nei campi e pascoli, fra i seminati ecc. dal piano alla collina !: nei fossi intorno a Verona e nella città stessa nel Collegio degli Angeli!, alle sponde del lago di Garda (Font., Gelmi), nella val d'Adige a Mori (baronessa S. Salvotti!, Gelmi). - Febbraio !-giugno: annua.↑ Sanguisorba L. - S. officinalis L. - "Variat: β montana (Jord.) et γ nana Rouy". - Nei prati umidi e paludosi; ma pel Veronese non è specie comune: e così presso Guastalla veronese! (e Poll., A. Mass. !), Villafranca ! (e A. Mass. !), Colà! (e Rigo !). - Luglio-settembre: perenne.↑ Poterium L. - P. Sanguisorba(1) L., Poll. - Sanguisorba Calc.; Pimpinella Sanguisorba minor hirsuta et Pimpinella Sanguisorba minor hirsuta, flore albo Segu. - Salvastrella - Pempinela, Pimpinela. - "Occurrit: a) dictyocarpum (Spach.), - b) puberulum Dc. - c) glaucescens (Rchb.)". - Nei pascoli e luoghi erbosi magri, sui muri e nelle rupi, dal piano alla zona montana!. - Marzo-ottobre: perenne.↑ P. polygamum(1) W. et K. - Colla specie precedente, e probabilmente più diffusa di essa: si presenta con le var. muricatum, verrucosum ecc;: presso Torri sul Benaco il Sig. Rigo ha raccolto una bellissima forma che sembra corrispondere a P. garganicum Ten. !: sul monte Baldo nella Valbrutta cresce una varietà alpina ridotta in tutte le parti, prostrata al suolo coi rami divaricati!. - Marzo-ottobre: perenne↑ Rosa L. (F. Crepin. Tableau analytique des Roses Europèennes in Bull. soc. bot. Belge. 1872. - Emile Burnat. et Aug. Gremli. Les Roses des Alpes maritimes; pag. 422 Vol. 2°
Geneve et Balc. 1879. - Emile Burnat. Flore des alpes maritimes, vol. III, 1re partie; Geneve et Bale. 1899. - Enrico Gelmi. Le Rose del Trentino; Trento 1886. - Nella Flora analitica d'Italia dei signori Adriano Fiori e Giulio Paoletti, il genere Rosa, vol. I, parte II, è stato trattato dall'illustre rodologo F. Crepin, Direttore del Giardino Botanico di Bruxelles. - Sect. 1. Synstylae. - R. arvensis Huds., Poll. - Rose de campo. - Sparsa, con molte forme, nelle siepi; nei boschi, nei pascoli ecc. per la intera Provincia (Poll., Font., A. Mass.!, Tonini !, A. Mang.! ecc.) dal piano e dalla collina alla zona subalpina nel monte Baldo, nel Pastello, per i Lessini ecc. !. - Aprile-giugno. - "Varietates et formae insigniores in veronensi Provincia observatae". R. moschata Herrm. - Coltivata nei giardini tanto la var. a fiore doppio, quanto la var. a fiore semplice. R. sempervirens L. - Spontanea nelle siepi e luoghi sassosi del litorale veneto e friulano, nel Veronese è qualche volta coltivata nei parchi e nei giardini. R. multiflora Thunb. - Originaria della Cina e del Giappone: coltivata. - Manca nel Veronese la sezione delle Stylosae, rappresentato in Italia da R. stylosa. pag. 423 Vol. 2°
Desw. unicamente segnalata a Perosa di Piemonte nelle vicinanze di Mondovì. Sect. 2. Gallicae - R. gallica L., Poll. - R. pumila Jacq., Poll. excl. var. β R. sylvestris flore majore et rubente Segu. - Nelle siepi, nei cespugli e luoghi selvatici, al margine dei campi, nei pascoli aridi dalla pianura alla zona montana in diverse varietà, fra le quali sembrano predominanti R. incarnata Mill. e R. ruralis Des.: e così nella bassa pianura presso Villimpenta (Poll.); a Guastalla!; al Bosco Mantico! (e Poll.); in vicinanza al lago di Garda a Lazise (Font.); nel monte Baldo (Bracht), singolarmente alle falde meridionali! (e Poll.) e sul versante verso l'Adige e lungo il corso della valle!; sul monte Rico ed al colle S. Dionigi sopra Parona !; nella Valpantena sopra Poiano, Quinto, Grezzana! (e Tonini!, Mang.!) e sotto a Lughezzano alle falde dei Lessini!; presso S. Martino alla Musela (Segu.), nella valle d'Illasi a Vico (A. Mass.!); nel monte Bolca! (e Sternb., Poll.). Aprile-giugno. - È frequentemente coltivata: (R. officinalis Tabernaemont.; Rosa comune, Rosa da orto - e con la forma che da fiori durante gran parte dell'anno.- Rosa de ogni mese - quasi fatta selvatica, si incontra in prossimità alle case rusticane e nei giardini). Di R. gallica e R. centifolia sono coltivate nei giardini innumerevoli varietà e forme.↑ R. centifolia L., Poll. Rosa d'Olanda - Forma orticola della R. gallica, frequentemente inseivatichita, o quasi, in vicinanza alle abitazioni campestri; p. e. presso Verona nella Valdonega!, nella valle di Caprino ad Oné! ecc. R. muscosa Ait. = R. centifolia var. β Poll. - Rosa muscosa, Rosa pelosa. - Coltivata: ritenuta varietà della precedente. R. Provincialis Ait. - Forma orticola di R. gallica: talvolta inselvatichita con fiore semipieno in prossimità alle abitazioni, nei parchi ecc. pag. 424 Vol. 2°
X R. Polliniana Sprengel pl. min. cogn., pug. II, 66; Poll. viag. ecc. p. 128; Desegl. cat. p. 71; Burnat fl. alp. marit. III, p. 33; R. pumila var. β Poll. fl. II, p. 143 cum. ic. tab. 1; R. gallica X arvensis Crepin in bull. belg. XVIII, 1, 347; Focke pflanz.-mischl. p. 135; Christ in Bot. centralbl., a. 1884, n. 26; Rouy fl. de Fr. VI, p. 259. - Nella val d'Adige alle falde di monte Baldo nelle siepi lungo la strada che da Brentino conduce al passo volante della Perarola ! (e Poll., Mang., Rigo ecc.); nella Valpantena presso ai Belori ai piedi della salita a Chiesanuova!; nella valle di Illasi nelle vicinanze di Badia Calavena!. - Maggio-giugno. X R. collina Jacq. non Poll. nec auct. mult. - R. gallica X dumetorum Christ. - Ponale presso Riva (Kerner in Desegl., Gelmi). X R. alba Poll. var. β. - R. gallica X canina?. - Rosa bianca. - Coltivata; ma sovente si incontra subspontanea nelle siepi, sui muri ecc.: e così presso Verona nella Valdonega !, nella valle di Caprino ad Oné! ecc.: - Aprile-maggio: si riconosce facilmente ai suoi fiori grandi è stradoppi. X R. francofurtana Münch. - R. turbinata Ait. - R. gallica X ? - Coltivata e qualchevolta subspontanea (A. Mass.!, Mang.!). X R. damascena Mill. - R. gallica X canina?. - Coltivata Sect. 3. Caninae. - A. Eucaninae. - R. canina L., Poll. excl. var. β. - R. sylvestris flore odorato incarnato Segu. - Rosa di macchia. - Rosa de zeza, Rosa mata, Rosa salvadega (pianta e fiori) ; Stupacul*, Puntacui* e Gratacul* (i piccoli pomi) denominazioni che valgono pag. 425 Vol. 2°
pei frutti di tutte le Rose sieno selvatiche o coltivate!; i pomi della R. canina e R. dumetorum sono adoperati per a conserve. - Comunissima per la intera Provincia, son moltissime varietà e forme, dalla bassa pianura alla zona alpina, nelle siepi, nelle macchie, nei luoghi selvatici e boschivi!. - "Varietates vel potius formae insigniores in agro veronensi observatae".↑ R. dumetorum Thuill. - R. collina Poll. et nuct. mult. non Jacq. austr.; R. canina var. β Koch; R. canina var. dumetorum Crep. - Rosa de seza. - Comunissima dalla bassa pianura! (e Mang.!) alla zona montana!, nel monte Baldo, nel Pastello, per tutti i Lessini, nelle siepi, nei luoghi, boschivi, nelle macchie, di preferenza sui colli soleggiati. - Aprile-luglio pag. 426 Vol. 2°
dipendenteniente dalla altitudine. - "Varietates vel formae observatae: a) typica; - b) hemitricha (Rip.): nel Bosco Mantico ed altrove!; - c) platyphylla (Rau.) = R. canina β alpina Poll.; sul monte Baldo ai Coltri ed alla Corona !, sul Pastello a Molane !, nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.) ecc.; - d) Deseglisei (Bor,): rara ove la a); - e) tomentelloidea (Crep.): rara; al Castel S. Felice presso Verona ed altrove!; - f) capitata Christ,): frequente con la forma typica ! ecc.↑ R. tomentella(1) Lem. - "Var. α typica et β obtusifolia (Desv.)." - Siepi e luoghi incolti: nell'altipiano di Rivoli alle Zuane !, sul monte Baldo nella valle di S. Zeno sopra Cassone !, in Ime ! ecc.; sul monte Pastello!; sui Lessini nelle vicinanze di S. Anna d'Alfaedo!, nei dintorni di Chiesanuova! ecc.; nella valle di Tregnago a S. Mauro di Saline (C. Mass.), nella collina di Marcellise sotto a Lavagno!, nella Valpolicella presso Negrar!, nella Valpantena! ecc. - Maggio-luglio.↑
R. glaberrima Dumort. - Nei cespugli e nelle macchie: alle sponde del lago di Garda a Riva e sul monte Baldo in Imel! ecc. (e Gelmi). - Maggio-giugno.↑ R. Pouzini Tratt - Scoperta da C. Massalongo nella valle d'Illasi presso Tregnago!: Cresce benanco presso Verona nella Valdonega!, nel colle S. Mattia!, nelle siepi fra le due ultime torri Massimiliane!, nella collina di Marcellise!. - Maggio-giugno.↑ R. glauca Vill. - È sparsa, in forme diverse, per i monti veronesi e confinanti trentini, dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Zeola, presso Revolto, nella valle dei Ronchi, sotto alla Podesteria, alle Scandole ed ai Tinazzi ecc.!; nel monte Pastello verso la val d'Adige!; sul monte Baldo in Cerbiol, Lavacci e valle Aviana Valbrutta e Campedello, in Basiana, Ime, Valfredda, nella valle di S. Zeno!. - Giugno-agosto.↑ R. coriifolia(1) Fr. - Luoghi selvatici e rocciosi, dalla zona pag. 427 Vol. 2°
montana allo alpina, in diverse forme: sul monte Baldo presso la Ferrara e verso la Valbrutta, Basiana, Ime, Valfredda !; raramente cresce più al basso, p. e.
alle Zuane nell'altipiano di Rivoli: sui Lessini alle Scandole verso Erbezzo !. - Giugno-agosto.↑ R. montana Chaix. - Sparsa, ma non è specie comune, per i monti veronesi nelle zone montana e subalpina: e così sui Lessini agli Spiazzoi, primieramente scoperta da C. Massalongo !, nella val Marchiora sotto S. Anna d'Alfaedo in luoghi rupestri e boschivi!; sul monte Baldo presso Brentonico !, sopra S. Giacomo ed a Navene (Gelmi), Lonza, Valbrutta, Valfredda, Basiana Ime !, Prazagano e Gambon !, valle di S. Zeno ! ecc. - Giugno-settembre.↑ R. pseudomontana Rob. Keller. - Sparsa sui monti e per le valli alpine: è indicata dal Gelmi sul monte Baldo. R. indica L. - Coltivata assieme ad altre varietà: fra queste R. semperflorens Curt. = R. bengalensis Pers., è comune presso tutte le case campagnole dalla pianura alla zona montana ed oramai quasi naturalizzata; p. e. nelle siepi presso Verona nella Valdonega !. B. Rubrifoliae. - R. rubrifolia(1) Vill. - R. ferruginea Auct. - "Var. pedunculis hispido-glandulosis et pedunculis laevibus". - Fra le macchie e nei cespugli delle zone montana e subalpina; non comune: e così sui Lessini presso S. Anna d'Alfaedo.!, Corno d'Aquilio!, vaio dell'Anguilla sotto alla Podesteria!, monte Pastello verso la val d'Adige!, sul monte Baldo presso la Ferrara!, Ime, Valfredda, valle di S. Zeno ! ed altrove (Gelmi). - Giugno-settembre.↑ R. micrantha Sm. - Sparsa nel Veronese dalla collina alla zona subalpina: e così sul monte Bolca!; nella valle d'Illasi presso Tregnago!, a S. Mauro di Saline (C. Mass.); nella collina di Marcellise !; sul monte Pastello e per la val d'Adige!; nell'Altipiano di Rivoli, valle di Caprino! ecc.; sul pag. 428 Vol. 2°
monte Baldo alla Ferrara ecc.; sui Lessini nei dintorni di Chiesanuova!; nelle vicinanze di Verona nella Valdonega !, nel vaio la Val presso Avesa! ecc.: predomina la forma typica Christ. - Giugno-agosto.↑ R. polyacantha Borbas. Nella val d'Adige sotto al monte Pastello! e certamente altrove. R. agrestis Savi, Poll. fl. ver. II, p. 144, ic. f. 4. - R. rubiginosa flore albo Poll. viag,; R. sepium Thuil.; R. sylvestris folii odoratis Segu. - Rosa salvadega, Rosa de seza. - Comune, in diverse varietà e forme, nelle siepi e luoghi selvatici, per la intera Provincia dalla alta pianura alla zona subalpina !. - Maggio-luglio.↑ R. graveolens(1) Gren. - Siepi e macchie nell'Altipiano di Rivoli e nella valle di Caprino!; alle falde orientali del monte Baldo sopra Cassone! ecc. - Giugno-agosto.↑ R. rubiginosa L. - "Var. a) comosa (Rip.); - b) umbellata (Auct.)". - Siepi e macchie nella vald'Adige, specialmente sulla riva destra del fiume fra Rivalta ed Incanale ed in modo particolare alla Perarola !, ove è stata primieramente l'accolta da Facchini, e quindi da Manganotti !. - Maggio-luglio.↑ D. Tomentosae. - R. tomentosa Sm. - "Occurrunt formae: a) typica Christ.; - b) cristata Christ.; - c) subglobosa Baker". - Nelle macchie e cespugli delle zone montana e subalpina: e così sul monte Baldo in Ime (e Gelmi), Basiana !, la Ferrara!, Prazagano! e più a nord nella valle Aviana (Heufler), sopra Brentonico!, e nella val d'Adige presso Mori (baronessa R. Salvotti!) ecc.; sui Lessini presso Roccapi !, Corno d'Aquilio!, la Sega ! ecc. - Giugno-agosto.↑ E. Villosae - R. pomifera Herrm. - È sparsa per il monte Baldo specialmente nella forma recondita Christ., ma può dirsi specie piuttosto rara e di preferenza nella parte più settentrionale della catena: e così nella valle Aviana (Heufler); sopra a S. Giacomo!; in Tolghe e Canalete, ai Zocchi, nella valle pag. 429 Vol. 2°
del Tret, sotto monte Lastè, in Prazagano e Cerbiol! e più a sud nella Valfredda ecc.!. - Giugno-agosto.↑ R. pomifera X glauca = R. salaevensis Rap. - Nel monte Baldo a S. Giacomo (Gelmi), Prazagano e Cerbiol !. R. pomifera X alpina = R. pulchra Beyer. - Nel monte Baldo (Gelmi), Prazagano!, Gambon !. Sect. 4. Cinnamomeae. - R. alpina L. spec., ed. 2, p. 703; Poll. - R. pendulina L. spec., ed. 1, p. 492; Burnat fl. alp. marit.; R. cinnamomea L. spec. ed. 1, p. 498, non L. syst. ed. 10, nec spec. ed. 2, nec auct. recent.; R. inermis Turra; R. non spinosa, calycis foliis indivisis, fructu oblongo Segu. - Rosa. salvadega*, Rosa mata*, Rosa de monte o de montagna* a seconda dei luoghi: - Frequente dalla zona montana alla alpina nel monte Baldo!, nel Pastello! (e Mang.!), per i Lessini!, nei monti Alba e Zeola! (e Segu.), in luoghi rupestri e fra le macchie. -È in fiore, dipendentemente dalla altitudine ed esposizione dalla metà di giugno a metà settembre!. - "Formae observatae in montibus veronensibus: a) lagenaria Vill.: è la forma più comune; - b) pyrenaica Christ: rara, in Ime sul monte Baldo, a Roccapia e nelle vicinanze di Chiesanuova sui Lessini!; - c) setosa Ser.: rara, in Ime sul monte Baldo e nei Lessini al Corno d'Aquilio con la precedente!; - d) laevis Ser.: rara sul monte Baldo, ai Lavacci, sui Lessini al Corno d'Aquilio, Fanta, Liana !; - d) aculeata Ser.: rara sul monte Baldo ai Lavacci!, Ime!, Valfredda ! e sui Lessini ove la forma precedente!↑ R. alpina X tomentosa. = R. spinulifolia Dem. = R. vestita Godet. - Sul monte Baldo (Gelmi), in Cerbiol ! R. cinnamomea L., Poll. - Rosa da ghirlanda o da topè. - È coltivata nei giardini, specialmente nella forma a fiori doppi (R. foecundissima Moench.), e qualche volta si incontra sporadica nelle vicinanze delle abitazioni e dei giardini: e così presso Verona nella Valdonega, pag. 430 Vol. 2°
nella valle di Caprino ad Oné ! ecc. - Maggio-giugno: qualche volta rifiorisce in autunno !. R. blanda Ait. = R. fraxinifolia C. C. Gm., dell'America boreale, è coltivata nei parchi. Sect. 5. Pimpinellifoliae. - R. pimpinellifolia(1) L., syst. ed. 10 et sp. ed. 2; Poll. hort. et prov. ver. ecc. - R. sipnosissima L. sp. ed. 1 p. p., Poll. fl.; R. alpina pimpinellifolia spinosa flore parvo petalis obcordatis Moreni. - Fra le rupi e nelle macchie nel monte Pastello (Poll., Mang.! ecc.) specialmente verso la val d'Adige!; più a nord sui Lessini a Roccapia !, ai Trachi! ecc. - Fiorisce da maggio a luglio.↑ Sect. 6. Luteae. - R. lutea Mill. = R. Eglanteria L. p. p., auct., originaria dell'Asia occidentale, e R. sulphurea Ait., Poll., sono coltivate nei giardini, al pari della R. Banksia R. Br. (sect. Banksiae) della Cina. In ogni tempo, e presso tutti i popoli, la Rosa è stata tenuta in altissima estimazione ed a buon diritto proclamata la Regina dei fiori: per essa i Veronesi ebbero sempre un vero culto ed oggi ancora giardinieri e floricultori la coltivano con amore e passione in innumerevoli varietà, che ogni dì con la ibridazione si moltiplicano in modo prodigioso. - Il conte Luigi Rizzardi nella sua villa presso Negrar, nella Valpolicella, possiede una magnifica collezione di Rose, rappresentata da oltre 800 forme.
Tribus 4. - Pomeae.
Crataegus L. - C. Oxyacantha L. - Oxyacantha Calc.; , Ossiacanta di Diosciride Pona;, Mespilus Apii folio sylvestris spinosa, sive Oxyacantha Segu. - Biancospino. - Spinoni bianchi, Spina bianca, Spin bianco pag. 431 Vol. 2°
Biancospino*; Marandolar*, Marandele* (i piccoli
pomi). - "Variat: a typica. - Mespilus Oxyacantha Poll.; - Subvar. vel formne in agro veronensi observatae; - a) intermedia (Tausch.) = O. Tauscheri Gandoger (e speciminibus clariss. Doct. Tauscher !), - b) incisa = C. oxyacantha var. β Bluff. et Fing.; Mespilus oxyacantha β laciniata Wallr., - c) macrophylla: foliis, cum petiolo 8-9 cm. longis: lamina 7-8 cm, lata, stipulis majusculis, - d) macrocarpa (Hge.), - e) oxyacanthoides (Thuill.), - f) integrifolia Walr. (sub Mespilo), - g) inermis Sart. C. Azarolus L. - Mespilus Azarolus All., Poll. - Lazzarolo (l'albero), i frutti Lazzeruola. - Pomo lazarin, Pomo lesin. - Arboscello od albero originario dell'Asia minore, Caucaso, Persia, è coltivato per i pag. 432 Vol. 2°
frutti, che sono eduli: però quasi fatto selvatico si trova nella collina veronese nella Valdonega ed alle Are!, nella Valpantena presso Quinto! e Grezzana (Tonini), nei colli benacesi a Scaveaghe !. Fiorisce di maggio; i frutti di un bel rosso corallo, maturano, in autunno: nella pianta coltivata, i piccoli pomi, qualche volta, sono giallastri, ed allora questa forma corrisponde a C. Azarolus var. Aronia (Bosc. in Dc.) = C. Azarolus β chlorocarpos Moris.↑ C. lucida Mill. = C. Crus-galli L. - Originario dell'America boreale-orientale: coltivato. Mespilus L. - Mespilus germanica L., Poll. - Nespolo (alb.), Nespola (fr.). - Nespolar (alb.) e Nespola, Nespole, Nespolo (fr.). - "Variat: pag. 433 Vol. 2°
la maturazione, né capita mai raccoglierne alcuno giunto a maturità sulla pianta madre. - I migliori e maggiormente apprezzati, provengono d'ordinario da innesti praticati sopra le piante selvatiche (var. α), ovvero sopra Crataegus monogyna e C. Oxyacantha. - Il legno del Nespolo è ottimo per piccoli lavori da tornio.↑ Cotoneaster Medic. - C. Pireacantha Spach. - Mespilus Piracantha L., Poll., Goir. - Agazzino. - Nell'opera Nomi volgari ecc., pubblicata per cura del R. Ministero di Agricoltura, è attribuito a questa pianta nel vernacolo veronese il nome di Pomo Lasarin salvadego? - Elegante arboscello, coltivato benanco nei giardini come pianta di ornamento: cresce, probabilmente inselvatichito, alle sponde del Benaco a Scaveaghe nelle siepi in prossimità alla villa dei marchesi Carlotti! (e P. Fontana!, Rigo !). - Maggio-giugno.↑ C. integrifolia(1) Medic. - C. vulgaris Lindl.; Mespilus Cotoneaster L., Poll. p. p.; Cotonastro del Gesnero Pona (ex loco); Mespilus folio subrotundo fructo rubro Segu. (ex loco). - Cresce nelle rupi e fra le macchie nelle zone subalpina ed alpina, più, raramente nella montana: e così sul monte Baldo in valle degli ossi ed alla colma di Malcesine! (e Pona), in Naole, Valfredda, Campion, valle di S. Zeno all'eremo dei Ss. Benigno e Caro !; cima del Pastello!; passo di Roccapia ecc. !; cima del monte Zeola (Segu.). - Frutice deforme od arbusto inerme, qualche volta sdraiato al suolo. - Giugno-ottobre.↑ C. tomentosa Lindl. - Mespilus cotoneaster Poll. p. p.; M. eriocarpa Dc. - Nespolo delle alpi. - Bagolar, Beolar, Perlar? - Frutice, alto 50-100 cm. ed oltre!, frequente nelle macchie, nei boschi e luoghi rupestri della collina e della zona montana, più raramente della subalpina: e così sul monte Baldo nella valle pag. 434 Vol. 2°
dei Molini !, alla Corona !, presso la Ferrara allo Struzenal !, valle del Bastion!, Pian della cenere e lungo la strada Aviana! ecc.;, nei monti Pastello e Pastelletto !; alle Vezzadre presso S. Anna!; nella Valpantena a Stalavena, Alcenago, Orè (e Tonini!, C. Mass. !), nel monte Lavel ed a Casale verso la valle di Squaranto ! ecc.; nella valle d'Illasi a Cagalati presso Tregnago (A. Mass.!). - Maggio-ottobre.↑ Photinia Lindl. - Ph. serrulata Lindl. - Arboscello sempreverde, originario della Cina e Giappone, coltivato per ornamento lungo i viali e nei parchi. Eryobotrya Lindl. - E. japonica Lindl. - Mespilus japonica Thunb. - Nespolo del Giapon. - Arboscello od albero sempre verde originario, come il precedente, della Cina e del Giappone: è coltivato come pianta ornamentale nei parchi, ed in luoghi convenientemente esposti, per i frutti, accennando in qualche punto della collina a naturalizzarsi: fiorisce da ottobre a dicembre; i pomi maturano in maggio e giugno. Amelanchier Medic. - A. vulgaris(1) Moench. - Aronia rotundifolia Pers.; Mespilus Amelanchier L.; Pyrus Amelanchier Poll.; Amelanchier dei Francesi appresso il Lobelio Pona; Mespilus folio rotundiore, fructu nigro subdulci Segu. - Pero corvino. - Bagolar, Bagoler (la pianta), Bagole (i piccoli pomi). - Variat: pag. 435 Vol. 2°
fiorisce da aprile a luglio dipendentemente dalla altitudine, matura immediatamente i piccoli pomi. - È indicato utilissimo per popolare i terreni calcarei e le sabbie nude e sterili.↑ Pirus L. - Sect. 1. Cydonia Mill. P. Cydonia L., Poll. - Cydonia vulgaris Pers. - Cotogno e Melo Cotogno (alb.), Cotogna e Mela Cotogna (fr.). - Codognar (alb.); Codogno, Pomo Codogno, Pero Codogno (alb. e fr.). - "Variat: α sativa. - Subvar. a) maliformis Mill.; - b) piriformis Medic.; - c) lusitanica Mill. - et β sylvestris". - Albero od arbusto, spontaneo (A. Dc.) nei boschi a nord della Persia, presso il mar Caspio, nella regione a sud del Caucaso e nella Anatolia: nel Veronese è coltivato (var. α) da epoca remotissima, dalla zona della pianura alla montana, ma si incontra (var. β) qua e là per la collina affatto naturalizzato; e così presso Verona fra le rupi nella Valdonega ed altrove!, per tutta la Valpantena nelle siepi! (e Mang.) e nei luoghi rupestri ai Padovani presso Grezzana!, nel vaio Sperzani verso la valle di Squaranto!, nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass. !). - Fiorisce d'aprile; i frutti maturano d'ottobre, mantenendosi duri ed astringenti anche nella pianta coltivata, e vengono adoperati a preparare conserve (codognate) e canditi: il legno serve a lavori di tornio.↑ Sect. 2. Eupyrus. - P. communis L., Poll. - Variat: pag. 436 Vol. 2°
parvum, turbinatum, extus coloris ferruginei, austerum, carne semper solida". - P. communis L. var. α frutescens et β turbinata Goir. B. S. B. I. in N. G. B. I., XXIII, 189". - Frequentissinio: dall'Alto Agro veronese, sale alla zona montano e subalpina toccando altitudini comprese fra 1000 e 1200 metri nel monte Baldo, nei Lessini ed in tutti gli altri monti: e così nel Bosco Mantico !, per tutta la collina veronese!, alle sponde del Benaco !, nella valle di Caprino!, valle Aviana e Ferrara di monte Baldo !, monte Pastello! ecc. - Fiorisce in maggio e giugno: i pomi maturano in settembre ed ottobre. pag. 437 Vol. 2°
S. Zeno di Montagna, non sono in commercio e sono adoperati a fabbricar vino). - Si passano sotto silienzio le forme e varietà introdotte in questi ultimi tempi dagli orticoltori. - Gli usi domestici, economici, industriali dei frutti del Pero sono notissimi: il legno, al pari di quello del Melo, è molto forte e serve a fabbricare bastoni, istrumenti campestri ecc.↑ P. amygdaliformis Vill. var. ? - P. communis γ globosa Goir.! l. c. - "Arbor vel arbuscula: folia oblonga. Pomum parvum, subgloboso-pressum, carnoso-succulentum, extus virens et laeve, maturum acidulum et palato gratum". - Raro; nel monte Novezago verso la valle di Squaranto e presso Spredino sopra Romagnano di Grezzana: certamente diverso da P. Acrhas; i frutti sono completamente maturi in settembre. - Forse la pianta veronese è una fra le tante forme indicate da Saporta, come esistenti tra P. communis e P. amygdaliformis.↑ P. Malus L., Poll. - Variet: α austera (Wallr.). - Subvar. a) tenuiflora et b) tomentosa Bluff et Fing. - P. Malus var. α Poll. ; Malus sylvestris fructu valde acerbo Segu. - Melaggine. - Pomar salvadego (l'albero); Pometi (i frutti). - Albero o frutice, frequente nei boschi e nelle macchie della zona montana, dalla quale scende nella regione della collina: e così nel monte Baldo nella valle dell'orsa ed ai Castelletti presso la Ferrara !, Avio (Poll.) ecc.; nei monti Lessini presso Chiesanuova!, scendendo dalla Podesteria verso la Valbona ! (e Poll.), alla Sega! ecc.; nella Valpantena presso Grezzana e più in alto nel monte Serbaro ! ecc.; alle sponde del Garda a Malcesine e Castelletto di Brenzone!: più raramente si incontra nelle siepi della pianura nei dintorni di Verona e nei fossi stessi della città!. - Fiorisce da aprile a giugno. pag. 438 Vol. 2°
frutto. - Pomar (l'alb.) Pomo (il fr.). - Coltivato in numerosissime forme e varietà, dal piano a tutta la zona montana!.↑ Sect. 3. Sorbus L. - P. torminalis Ehrh., Poll. - Crataegus torminalis L.; Sorbus torminalis Calc.; Sorbo torminale del Matthioli Pona; Crataegus folio laciniato Segu. - Ciavardello. - Durocor* (e secondo Pollini Sambugo aquatico, denominazione errata, la quale probabilmente va attribuita a Viburnum Opulus L.). - "Var. β pubescens: foliis, etiam senioribus, subtus, saltem in nervis petiolisque, pubescentibus". pag. 439 Vol. 2°
sul monte Baldo ai Cervi !, La var. β al Gazo sopra Caprino e Pesina nel monte Baldo !. - Fiorisce da maggio a giugno; i pomelli maturano in estate ed autunno. - Il legno durissimo, forte, pesante, giallo-rossastro, rosso nel cuore, è atto a lavori di solidità ed ornamento, alla fabbricazione di manichi per scuri, badili ecc.↑ P. Aria X torminalis Irmsch. - P. pinnatifida Arcang. non Ehrh. - Raro: scoperto primieramente da A. Massalongo nella valle d'Illasi sul monte Precastio presso Cogolo !, e rinvenuto nello stesso luogo da C. Massalongo!: da ricercarsi in altri punti del Veronese ove P. Aria e P. torminalis vivono in società. P. Aria L., Poll. - Crataegus Aria L.; Aria di Teofrasto Pona; Crataegus folio subrotundo serrato subtus incano Segu. - Luzzeruolo montano. - Durocor, Cordur, Pan d'orso, Peromolar* - Albero dalla magnifica chioma, qualche volta frutice nelle rupi e nelle macchie, dai colli sale a tutta la zona montana: e così presso Verona ad Avesa nel vaio Borago!; sul monte Baldo presso la Corona, alla Ferrara ecc.!; sul monte Pastello e per tutti i Lessini! ecc.: esemplari giganteschi ai Cervi ed in Ime sul monte Baldo!. - Fiorisce in maggio e giugno, e matura in settembre ed ottobre i pomelli i quali sono eduli. Il legno è durissimo e può utilmente impiegarsi nella fabbricazione di istrumenti campestri.↑ P. Chamaemespilus Ehrh. - Mespilus Chamaemespilus L., Poll.; Crataegus folio oblongo serrato, utrinque virente Segu. - Piccolo frutice che cresce frequentissimo nella zona alpina e subalpina, nelle macchie e luoghi selvatici: e così sul monte Baldo a Coalsanto !, valle degli ossi !, Valdritta !, val Losana !, Artillon ! ecc. sui Lessinia in Malera! sul monte Zeola! (e Seguier, Poll., C. Mass.!: e Seguier pl. ver. III, p. 297 scrive che J. Bauhinus olim a Rantzio acceperat, eodem in pag. 440 Vol. 2°
monte lectam). - Fiorisce in luglio ed agosto: matura i frutti in ottobre e novembre: ma raramente fruttifica !.↑ P. aucupria Ehrh. - Sorbus aucuparia Segu., Poll.; S. sylvestris Matth., Calc. - Sorbo selvatico. - Corbelar silvestre o salvadego, Albero coronario, Frusen. - Variat: a) lanuginosa Beck. = Sorbus lanuginosa Kit.; - b) glabra Gilib,; - c) macrocarpa: pomis duplo majoribus quam in forma typica; arbor excelsa! - Albero od arboscello delle zone montana e subalpina, cresce nei boschi, nelle macchie e nelle rupi: e così sul monte Baldo in Ime (var. macrocarpa !), in Noveza (var. lanuginosa)!, all'Artillon! (e Calc., Segu.): sui Lessini a Velo (A. Mass.!); a Chiesanuova, Bocca di selva, Spiazzoi, Merli, Trachi (var. lanuginosa)!; al Corno mozzo, Roccapia, Sega, (var. glabra !). - Fiorisce in giugno e luglio: i piccoli pomi di un bel rosso di corallo maturano in settembre. Il legno dà un buon combustibile ed è ottimo per l'esistenza, ed eccellente per ogni lavoro di minuteria: nei giardini qualche volta si incontra una bella varietà che gli orticoltori chiamano sambucifolia.↑ P. domestica Ehrh. - Sorbus domestica L., Poll. - Sorbo e Sorba rispettivanlente l'albero ed il frutto. - Corbelar (l'alb.), Corbela (il fr.). - "Variat: α pumifera Rcbb.; - β pirifera Rchb.; - γ rupestris. Foliis minoribus quam in forma typica et argutius serratis, supra puberulis, subtus petiolisque villosis, nusquam denudatis etiam sero autumno: plantam, semper pumilam, nondum florentem vidi". - Albero non molto elevato: cresce spontaneo (naturalizzato, o come vogliono taluni, derivato colla coltura dalla specie precedente) nei boschi delle zone collina e montana: e così sui colli benacesi!, sul monte Baldo presso la Ferrara!, a Pozza galletto! ecc.; nella valle pag. 441 Vol. 2°
di Caprino!; nella Valpantena nei dintorni di Grezzana!; nella valle di Squaranto a Pigozzo e più in alto sui Lessini presso Chiesanuova, le Scandole ecc.!: la var. γ presso Grezzana nel vaio della Pernise e sul monte Baldo nel Gazo !. - Fiorisce da maggio a luglio; le Sorbe maturano in autunno: nei giardini sono coltivate diverse varietà.↑
FAMILIA LXV. - LYTHRACEAE.
Lythrum L. - L. salicariaL., Poll. - Lisimachia seconda del Matthioli Pona. - Salcerola. - Erba-legno*, Lisimachia purpurea (Poll.). - "Variat: a) caule tetragono, foliis oppositis = Salicaria vulgaris purpurea, foliis oblongis Segu.; - b) caule hexagono, foliis tribus in unoquoque nodo = Salicaria trifolia, caule hexagono Segu.; - c) canescens Gelmi (an. Guss.?); - d) gracile Zersi". L. Hyssopifolia L., Poll. - Salicaria Hyssopi folio Segu. - Non comune nei luoghi umidi o palustri di pianura e di collina, lungo i fossi ecc.; e così in Campomarzo di Verona e presso Montorio veronese sotto al Castello (Segu.); nella pianura veronese al Palù (Poll.), nelle vicinanze di Vigasio!; alle sponde del lago di Garda a Lazise (Fontana). - Giugno-novembre!: annuo.↑ L. thesioides M. B. = L. geminiflorum Bertol. - Specie propria della Russia meridionale, Cauc. ecc. trovata pag. 442 Vol. 2°
nel Mantovano da Barbieri lungo l'argine della tagliata alla Rotta di Luzzara: l'Arciprete Fr. Masè la raccolse nelle risaie Demorta, al confine del Veronese col Mantovano ove non è più stata rinvenuta !.↑ Rotala L. - R. filiformis Hiern. - Suffrenia filiformis Bell. act. Acad. taur. VII, p. 444, tab. I, fig. 1; Poll. Peplis L. - P. Portula L., Poll. - "Variat: α major. Forma typica: et, - β elatinoides. Planta pusilla: facies Elatines hexandrae". - Tanto la forma typica, quanto la varietà crescono, copiosamente e gregarie, nel monte Baldo (Per.) nelle pozze che servono ad abbeverare gli armenti: e così nella Valfredda! (e Poll., Mang.!) ma specialmente in val Basiana ! è stata pure indicata dal Fontana presso Lazise nelle vicinanze del lago di Garda. - Fiorisce da giugno ad ottobre: annua.↑ Ammannia L. - A. verticillata Lam. - Cornelia verticillata Ard. spec. 11, p. 9, tab. 1; A. baccifera Poll. nec. L. - "Variat: α elatior: caule 1 met. et ultra alto: et. - β pumila: caule humili, repente : facies Peplis portulae". - Erroneamente creduta oriunda dalla Cina, questa specie è stata importata dall'oriente col riso; cresce copiosamente, ma non compare tutti gli anni, nelle risaie della bassa pianura veronese: e così presso Vigasio! (e Masè!, Mang.!), Villabella! ecc. - Estate-autunno: annua.↑
FAMILIA LXVI. - EPILOBIACEAE.
Epilobium L. - Sect. 1. Chamaenerion (Gray). - E. Dodonaei Vill. - E. angustissimum Poll.; Onagra Calc., Pona; Camenerio o piccolo Oleandro del Gesnerio Pona; pag. 443 Vol. 2°
Chamaenerion angustifolium alpinum, flore purpureo Segu. - Garofolini salvadeghi*. - "Occurrit: a) Fleischeri (Hochst.) et - b) angustissimum (Ait.). Variat quoque foliis, plus minusve angustis, integris vel denticulatis, corollis purpureis vel (raro tamen) albicantibus". - Comune e per lo più gregario nelle rupi, nei campi sassosi sterili, nei letti ghiaiosi dei torrenti, negli argini, nelle frane colline e montane dalla pianura alla zona alpina!: p. e. per tutto l'Alto Agro veronese !, e sul monte Baldo all'Artillon! (e Calc.), nella Valfredda ! (e Pona), all'Altissimo di Nago! (ed Heufl.). - Luglio-ottobre: perenne.↑ E. angustifolium L., Poll. - Chamaenerion latifolium vulgare Segu. - Gambirossi. - "Occurrit forma insignis foliis latissimis!: corollae purpureae, rarissime albae". - Frequente in luoghi boschivi, selvatici e rupestri in quasi tutti i monti veronesi dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Baldo (Segu., Poll.) lungo la catena dai Colonei e Zocchi di Pesina, e dalla Valfredda al Tredespin, Zocchi di Malcesine, Altissimo di Nago ecc.!; sui Lessini al Corno d'Aquilio, Fanta, Roccapia ecc., Brancon, Branchetto ecc. ! ; sul monte Bolca ! (e A. Mass. !). - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Lysimachion Tausch. - E. montanum L., Poll. var. α. - Chamaenerion glabrum majus Segu. - Var.: pag. 444 Vol. 2°
rupi, nelle macchie ! - Giugno-settembre. - Annuo, bienne, perennante.↑ E. parviflorum Schreb., Poll. - "Corollae purpureae, quandoque albidae, raro niveae: variat praeterea, E. hirsutum L., Poll. - "Corollae purpureae (Chamaenerion villosum, magno flore purpureo Segu.) vel violaceae (Chamaenerion villosum, magno flore violaceo Segu.). - Variat: β subglabrum Koch. et, - γ villosissimum Koeh. = B. intermedium Mèrat". - Frequentemente alle sponde dei fossati e lungo i corsi d'acqua, nei luoghi paludosi ed umidi (Segu., Poll., Font., A. Mass. !, Mang. ! ecc.) dalla bassa pianura alla zona subalpina in tutti i monti veronesi!. - Giugno-novembre: perenne.↑ E. palustre L. - Rarissimo: in luoghi paludosi nella pianura !, in una risaia al confine della Provincia veronese colla mantovana verso Casteldario (Barbieri, Masè), sul monte Baldo (Gelmi). - Estate: perenne.↑ E. adnatum Griseb. - E. tetragonum Poll. (excl. syn. Segu.) et auct. non L.: - "Variat β subintegrifolium Moris". - Raro in luoghi umidi (Poll.) ed anche asciutti !; tanto di pianura che di collina: e così al lago di Garda presso Peschiera!, a Lazise (Clementi, Font.!): la var. β sulla collina veronese nella Valdonega ! - Luglio-settembre: perenne?↑ E. alsinaefolium Vill. - E. origanifolium Lam. - Raro: nei luoghi umidi ed al margine dei rigagnoli sul monte Baldo raccolto dallo Ian., ed indicato benanco dal Gelmi. - Estate-autunno: perenne.↑ E. roseum Schreb., Goir. pl. vasc. ecc. - Raro: luoghi pag. 445 Vol. 2°
acquitrinosi nella valle d'Illasi a Vico presso Tregnago primieramente scoperto da Caro Massalongo! e sul monte Baldo presso la Ferrara!. - Estate-autunno: perenne.↑ E. trigonum Schrank. - E. montanum Poll. var. β. - Nei pascoli e luoghi pingui della zona montana e subalpina (Poll., Rigo!): e così sul monte Baldo alle buse e busete !, Valvaccara! ecc.; sui Lessini nella Podesteria !, ai Trachi ! ecc. - Giugno-agosto: perenne.↑ E. montanum X trigonum. - In un rigagnolo presso la Ferrara di monte Baldo?. - Agosto-settembre.↑ Oenothera L. - O. biennis L ., Poll. - Onagra latifolia Segu. - Rapunzia. - "Var. β muricata (L.)". - Originaria dell'America boreale e naturalizzata in Europa sin dal 1614: cresce copiosissima nei luoghi incolti, presso i muri, negli alvei dei torrenti ecc.: e così in Campomarzo di Verona ed al Pestrino nei campi, nelle sabbie e nelle ghiaie d'Adige!, nella bassa pianura e nell'Alto Agro specialmente lungo i canali industriali e di irrigazione!, nella valle di Caprino!, e qua e là per la val d'Adige!, alle sponde del lago di Garda! ecc. - Estate-autunno: bienne. È coltivata nei giardini quale pianta ornamentale: le sue radici sono eduli.↑ O. fragrantissima Hort. - Originaria dalla Virginia è coltivata da alcuni anni per la eleganza e la fragranza dei fiori, ma qualche volta si incontra sporadica nei giardini e fra le macerie.↑ Isnardia L. - I. palustris L., Poll. - Dantia palustris Du Petit Thouars; Ludwigia palustris Ell. - Paludi, fossati, risaie: e così alle sponde del lago di Garda a Bardolino. - (Brandolino ap. Bertol. et Hsmn. pro err. typ.) (Poll.), Lazise (Font.), Peschiera! (e Rigo!); Vigasio! Aselogna presso Legnago!; valli veronesi del Tartaro!; Villabella !, Arcole!; nella valle di Caprino pag. 446 Vol. 2°
alle falde del monte Baldo presso Oné ! sotto Pazzon, e più in alto nella pozza di Valfredda come risulterebbe da un esemplare che si trova mescolato ad altri di Peplis portula L. quivi raccolti da A. Massalongo!. - Estate-autunno: annua, perennante, perenne !.↑ Circaea L. - C. lutetiana L., Poll. - Circea parigina Pona; Circaea Segu. - Frequente nelle macchie, siepi, luoghi selvatici umidi ed ombrosi nelle zone collina e montana; piuttosto rara nella subalpina e nella alpina (Pona, Segu., Poll. ecc.): e così nelle vicinanze di Verona in Campagnola !, sotto a Castel S. Felice !, Valdonega alla fontana di Sommavalle!, vaio Borago presso Avesa!; sul monte Bolca! (e A. Mass.); nella valle d'Illasi presso Tregnago!; sui Lessini al ponte di Veia, Corno d'Aquilio ecc.!; sul monte Baldo ai Masi e presso Spiazzi, pian della cenere, Artillo ecc.!; in vicinanza al lago di Garda a Lazise (Font.) ecc. - Estate-autunno: perenne.↑ C. alpina L. C. alpina α minor Poll.; Circea del Dalecampio Pona? (ex loco); C. alpina minor Segu. - Frequente nei boschi ombrosi umidi, nelle macchie, lungo i rigagnoli, dalla zona montana alla alpina (Pona?, Segu., Poll., A. Mass.!): e così sul monte Bolca! e sui Lessini a Velo, Roverè di Velo, covoli di Velo, Selva di Progno, Composilvano!; sul monte Baldo in Novezina, Noveza, Campion Acquenegre, Lavacci, Artillon! ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ C. lutetiana X alpina. - C. intermedia Ehrh.; C. alpina β sterilis Doll.; C. alpina β major Poll. - Sul monte Baldo in Cerbiol, Gambon, Prazagano nelle vicinanze del pian della cenere ecc.!; sui Lessini al Corno d'Aquilio ecc.!; sul monte Bolca nella valle degli Scaieti (A. Mass.!) ecc.: per lo più in unione alle due specie precedenti e fiorisce nella stessa epoca.↑ Trapa L. - T. natans L., Poll. - Tribuloides vulgaris pag. 447 Vol. 2°
aquis innascens Segu. - Castagna di palude. - Castagna d'acqua - Paludi e stagni, ma non comune: nella bassa pianura veronese a Ponte Molino (Segu., Poll.), Spinimbecco ed altrove presso Legnago!, nelle valli del Tartaro ! (e Masè!) ecc.; presso Caldierino !, Belfiore!, in valle Zerpana!, al gorgo Masoto presso Sambonifacio! ecc. - Estate-autunno: perenne. I frutti sono eduli. - Lo Zersi (prosp. ecc. p. 83) indica, rara, Trapa natans nelle paludi al sud del Benaco: gli scavi praticati sul Veronese nelle palafitte del lago di Garda a Pacengo, Peschiera ecc. e più a sud nel letto del Mincio, non hanno dato indizi di questa bella specie nello strato archeologico!.↑ T. verbanensis De Not.! - Castagna d'acqua, - Ove la precedente della quale è considerata quale varietà,!. - Scoperta da De Notaris nel seno d'Angera al lago Maggiore, questa bella forma è stata poco tempo dopo raccolta dall'arciprete Francesco Masè nel lago inferiore di Mantova, e quindi sul Veronese nelle valli del Tartaro!. - Prima dei naturalisti, i campagnoli avevano distinto la T. verbanensis dalla T. natans (typica); indicando la seconda come femina! e la prima come mascio ! .↑
FAMILIA LXVII. - HALORRHAGIDACEAE.
Myriophyllum L. - M. verticillatum L. - M. aquaticum, ad foliorum nodos floriferum Segu. - Erba grata*. - "Variat: β pectinatum (Dc.), et - γ intermedium Koch.". - Comune nei fossati e luoghi paludosi e nelle acque a lento corso della alta e bassa pianura della Provincia: e così nel lago di Garda! (e Poll., Font.; Clementi), nel Mincio!, presso Villafranca (A, Mass.!, nel Tartaro !, nel Fibio!, presso Verona a S. Michele!, ad Aselogna nelle vicinanze pag. 448 Vol. 2°
di Legnago!, Arcole! ecc.: le var. ove la forma tipica. - Giugno-settembre: perenne.↑ M. spicatum L., Poll. - M. acquaticum majus et Potamogeton foliis pennatis Segu. - Millefolio d'acqua. - Erba grata*. - Copiosissimo alle sponde del lago di Garda nei porti di Malcesine, Cassone, Assenza, Magugnano, Castelletto, Torri, Lazise, ecc.! e nei fossati e luoghi acquosi della intera pianura veronese!. - Giugno-settembre: perenne.↑ Hippuris L. - H. vulgaris L., Poll. - H. aquatica foetida, polysperma et H. subcinerea fragilis (cum. ic. pl. ver. I, tab. II); Limnopeuce Segu. - Coda di cavallo. - Coda di volpe. - Copiosissima nel lago di Garda lungo le rive da Malcesine a Peschiera nei piccoli porti! (e Segu., Font.), nei fossi, nei rivoli e corsi d'acqua della pianura!. - Aprile-settembre: perenne.↑
FAMILIA LXVIII. - MYRTACEAE.
Punica L. - P. granatum L., Poll. - P. sylvestris Segu. - Melograno (alb.), Melagrana (fr.). - Magragnar, Gramagnar (alb.) ; Magragna, Gramagna, Pom granà (fr.). - "Variat: α rubrum Dc. - Occurrunt subvarietates; - a) sylvestre. Fructu (balaustum) parvo vel mediocri; seminum arillo austero-acido, - b) sativum. Fructu longe majori; seminum arillo austero-dulci. pag. 449 Vol. 2°
siepi, nelle rupi, nelle boscaglie, nei muri della zona collina, fra il confine vicentino e le rive del Benaco, seguendo quasi la distribuzione, almeno in molti punti, di Cercis Siliquastrum !: la forma sativum è coltivata nei giardini, tanto in pianura che sulla collina. È pure coltivata, ma di rado, la var. β - Fiorisce in giugno e luglio: i frutti si raccolgono in autunno. I fiori, il frutto e la corteccia del Melograno, ricevono nella pratica diverse applicazioni: il legno, di color pagliarino, duro e pesante serve per diversi lavori di minuteria.↑ Myrtus L. - M. communis L., Poll. - Mirto, Martella. - Mirto, Martellina. - Diffusa in diverse regioni d'Italia, questa bella specie è coltivata nei giardini veronesi in diverse varietà enumerate da Pollini (fl. ver. II, p. 119; e cioè: M. communis - α) romana, - β) tarentina, - γ) italica, - δ) boetica, - ε) lusitanica, - ζ) belgica, - μ) mucronata. - Estate-autunno: frutice sempreverde.↑ Eucalyptus L'Her. - E. Globulus Labill. - Originario dell'Australia: nel Veronese è appena coltivato, piuttosto a titolo di curiosità, in qualche giardino.↑
FAMILIA LXIX. - CRASSULACEAE.
Sempervivum L. - S. hirtum(1) L. - S. hirsutum Poll.; S. majus latifolium, florubus magnis albicantibus Segu. - Vive (Segu., Poll.) fra le fenditure delle rupi montane e subalpine, avanzandosi qualche volta verso la collina, ma non può dirsi specie comune: e così sul monte Baldo a metà circa dalla strada che da Brentino sale al santuario della Corona!, nelle rupi in prossimità a questo! (e Facchini), al dissopra di Spiazzi sul Zimo alla punta di S. Antonio !, nella val d'Adige presso Ceraino ai piedi di monte pag. 450 Vol. 2°
Pastello !, e quindi sul monte stesso specialmente sul versante volto a settentrione e sulla cima! (e Rigo!); nel Pastelletto ed a nord di questo in tutti i monti minori che si spingono sino alla Coletta !. - Fiorisce in agosto e settembre: perenne.↑ S. tectorum L., Poll. - S. majus vulgare Segu. - Semprevivo. - Articioco selvatico (Segu.), Arziciochi salvadeghi, Ciocoli*, Ciocoli de S. Zen (nel monte Baldo sopra Cassone!), Erba da cali - "Variat: β alpinum (Grie. et Sch.)". - Frequentissimo per tutta la Provincia dall'Alto Agro veronese e dalla città stessa di Verona! a stazioni anche elevate nei monti sulle rupi e nei pascoli!: cresce frequentemente sui tetti delle case, sui vecchi muri ed anche al margine dei campi, p. e. presso Verona nella Valdonega ove è affatto gregario ma raramente fiorisce!: la var β sul monte Baldo nella valle di S. Zeno e presso l'eremo dei Ss. Benigno e Caro! ecc., e nelle rupi della Valpantena (Grisebach ex Vis. et Sacc. cat, p. 183). - Fiorisce in luglio ed agosto: perenne. - Le foglie sono adoperate per rammollire i calli.↑ S. arachnoideum L., Poll. - S. montanum tomentosum Segu. - Cresce sulle rupi, nei pascoli e luoghi sassosi delle zone alpina e subalpina; non comune: e così sul monte Baldo alla Lonza, presso ai Pianetti (Poll.) ed altrove (Barbieri); sui Lessini nel monte Malera!, nei prati di S. Nazzaro in prossimità a Campobrun. (Segu.) ecc. - Luglio-agosto: perenne.↑ S. montanum L., Poll. = Aizoo montano dei Lionesi Pona ?. - Il Pona (M. B. p. 176) indica il suo Aizoo montano dei Lionesi nella Valfredda di monte Baldo: verisimilmente la pianta del Pona non corrisponde punto a S. montanum, che oggi certamente non cresce in questa stazione, ma forse a S. arachnoideum, ovvero a qualche forma nana di S. tectorum; tanto più che S. montanum vive, si può dire, quasi pag. 451 Vol. 2°
esclusivamente, sulle rupi e nei pascoli lapidosi dei monti porfirici.↑ Sedum L. - Sect. 1. Telephium. - S. maximum(1) Sut. - S. Telephium δ et ε L.; S. Telephium Poll. viag.; S. latifolium Bertol., Poll. fl.: Anacampseros vulgo Faba crassa Segu. - Erba di S. Giovanni. - Fava grassa, Erba da cali, Erba fava*, denominazioni attribuite pure alla specie che segue. - Comune per tutta la Provincia nel luoghi sassosi e rupestri, sui muri, al margine dei campi dall'Alto Agro veronese e dalla collina alla zona montana!. - Settembre-ottobre: perenne. Le foglie prive della loro epidermide, servono a facilitare la estirpazione dei calli.↑ S. purpurascens(1) Koch. - S. Telephium var. β Poll.; Anacampseros purpurea Segu. cum descript. optima, pl. ver. III, p. 209. - Bellissima specie ed assai rara!, la quale cresce nei declivi sassosi dei colli veronesi in unione alla specie precedente (Segu., Poll.): e così presso Verona nella Valdonega !. - Agosto-settembre; perenne e, come osserva Koch, fiorisce mezzo mese prima della specie precedente.↑ S. roseum Scop. = S. Rhodiola Dc., Poll.; Rhodiola rosea L.; Radix Rhodia Calc. - Calceolari (iter. p. 14) indica questa specie nel monte Baldo sulle rupi della val Basiana, dalla quale stazione sembra scomparsa.↑ Sect. 2. Eusedum. - § 1. Perennia: flores lutei. - S. rupestre L. - S. reflexum Poll.; S. minus luleum foliis reflexis et S. minus luteum folio acuto Segu. - Sopravvivolo dei muri. - Riso salvadego, Coa de rato. Riso del diavolo*. - "Occurrit: a) viride Koch = S. reflexum L.; - b) glaucum (Donn.); - c) albescens (Haw., Bertol., Vis. et Sacc. = S. rupestre Poll. excl. syn. e Bertol. fl. it. 4, p. 706". - Comune per tutta la Provincia (Segu., Poll., Fontana, A. Mass. !, Caruel ecc.) dalla pianura alla zona subalpina, nei luoghi aridi sassosi, sui muri, sulle rupi pag. 452 Vol. 2°
ecc.!: sul monte Baldo, p. e., cresce presso la Ferrara, in Pravazar, Basiana ecc.!, e sui Lessini a Roccapia ecc.!. - Giugno-settembre, dipendentemente dalla altitudine.↑ S. anopetalum(1) Dc., Goir. erborizz. ecc. in Bul. Soc. Bot. Ital., a. 1892. p. 367. - S rupestre L. γ anopetalum Arcang. - Nei monti Lessini ai Bertasi (m. 1000 circa) nelle fessure dei muri!. - Settembre.↑ S. mite(1) S. saxangulare Bertol., Poll., et auct. it. non L.; S. boloniense Lois.; S. minus teretifolium Segu. - Erba pignola - Riso del diavolo*. - Comune ! per la intera Provincia nei luoghi erbosi e sassosi, sui muri, sulle rupi, dalla pianura alla zona subalpina nella quale diventa meno frequente !. - Maggio-settembre, dipendentemente dalla altitudine.↑ S. repens(1) Schleich., Vis. et Sacc. cat. p. 183. - S. saxatile Pollini: questi (fl. ver. II, p. 70) scrive: "Julii mense florens mihi occurrit in Baldi montis loco dicto gli Zocchi del Bernini secundum viam, quae a valle Ortigara ducit ad locum Pralungo nuncupatum prope la via dei Lumini. - Annuum": e con segno dubitativo (?) lo indica nel Viaggio (p. 96) fra Prà Bestemià ed Ortigara (m. 700-1450). Certamente Pollini ha confuso insieme S. repens e S. annuum; come evidentemente appare dai due sinonimi, che cita dell'Allioni, e cioè S. saxatile che spetta al primo, e S. aestivum che va riferito al secondo. Inoltre il Pollini dice annua la sua pianta, e questo sarebbe attributo di S. annuum, mentre S. repens è perenne.↑ S. acre L., Poll. - S. parvum acre flore luteo Segu. - Riso del diavolo*. - Sparso per la Provincia, dalla pianura, nella quale è piuttosto raro, alle zone montana e subalpina nelle quali diventa copiosissimo: cresce sui muri, sulle rupi, al margine dei campi, nei pascoli asciutti e sassosi ecc.: e così nella città stessa di pag. 453 Vol. 2°
Verona!; nella Valdonega! ecc.; nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.!) e più in alto nel letto del torrente fra Selva di Progno e Revolto !, sul monte Baldo presso la Ferrara, in Basiana, Campedello, la Lonza ecc.!; sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo, Roccapia, Corno d'Aquilio ecc.!. - Fiorisce da giugno a settembre.↑ § 2. Perennia: flores albi. - S. album L., Poll. - S. minus teretifolium album Segu. - Pinocchiella. Riso del diavolo, Bigoleti*. - Variat: S. dasyphyllum L., Poll. - S. minus folio circinnato Segu. - Erba della Madonna. - Riso del diavolo*. - Variat: pag. 454 Vol. 2°
nella subalpina (Segu., Poll., A. Mass,!, Heufl., Tonini!, Mang. !, Caruel ecc.): sul monte Baldo cresce copiosamente lungo la salita da Brentino alla Corona !, in Basiana !, alla Ferrara ed a Campedello !, all'Artillonzin ! (m. 1750); sui Lessini ai Bertasi ed ai piedi del Corno mozzo !: la var. β compare qua e là frammista alla forma normale, p. e. sul monte Baldo alla Corona!, La var. γ è stata primieramente scoperta dal Botanico Antonio Donato, sul monte Baldo inter... praeruptas saxorum congeries, ed illustrata dallo Scarella (l. c.) in una epistola al celeberrimo Vallisnieri: in epoca meno remota è stata raccolta dal D.r Facchini sullo stesso monte nella valle Aviana, e di essa (Flora von Südtirol, p. 54, a. 1885) pronunzia il seguente giudizio: "S. petreum in Seguieri Pl. Veronen. est S. dasyphyllum vulgari duplo majus, foliis duplo, majoribus, calyce, corolla et germinibus in delineatione floris confusis, ut a scriptoribus pro Sempervivo habitum fuerit. Hoc mihi repertum in valle Aviana montis Baldi, et foliis quadruplo majoribus in Canal San Bovo districtus di Primiero". Recentemente questa varietà è stata ritrovata, sempre sul monte Baldo, in luoghi sassosi e rupestri fra l'Artillonzin e l'Artillon !, e quindi in una stazione non molto discosta da quella indicata dal Facchini, notando che in quel punto cresce pure la forma typica di S. dasyphyllum, e gli esemplari raccolti hanno confermato il modo di vedere del Facchini. Nella descrizione data dallo Scarella i petali sono detti gialli: ma si può osservare, che nel S. dasyphyllum con la età, la tinta degli stessi muta notevolmente, diventando qualche volta decisamente giallognola con la essiccazione.↑ Sect. 3. Procrassula. - S. glaucum(1) W. et K. - S. hispanicum L., Goir. pl. vasc. ecc. p. 37, non Poll. fl. ver.!; S. rubens Poll. fl. ver. non L., an ex parte?; S. arvense pag. 455 Vol. 2°
flore rubente Segu. (e loco). - "Variat petalis roseis, carneis, albidis linea rubra notatis, in umbrosis albis". - Cresce sui muri, in luoghi sassosi e sulle rupi, specialmente nella zona montana, dalla quale sale alla subalpina, scendendo contemporaneamente verso la collina: e così sul monte Baldo sopra Pazzon copiosissimo!, tra Brentino e Spiazzi !; (e Poll., Leyb, A. Mass.!, Caruel ecc.), alla Ferrara! (e Poll.), a Campedello! (e Segu. ecc.); sul Pastello!; nella valle di Illasi a Selva di Progno (A. Mass.!); nella valle Ronchi di Ala (Gelmi) e su per tutti i Lessini!: nel complesso pertanto ad altitudini comprese fra 300-1200 metri. - Giugno-settembre: annuo, bienne o perennante? (conf. Bertol. fl. it. 4, p. 713; Koch syn. ecc. ed. 2, p. 285; Car. fl. it. ecc. IX, p. 65).↑ S. rubens L., Poll. (ex parte?). - Crassula rubens Murr. - Raro nel Veronese: però cresce copiosamente in luoghi sassosi presso Valeggio (Mang.!, Rigo). - Maggio-luglio: annuo.↑ S. atratum L., Poll. - S. saxatile atro-rubentibus floribus Segu. - Pascoli e luoghi pietrosi in tutti i monti veronesi dalla zona montana alla alpina (Segu., Poll. ecc.): e così sul monte Baldo alla Ferrara, Campedello, Valbrutta, Basiana, Ime, Artillon, Costabella ecc.!; per tutti i Lessini!; nei monti Zeola e Alba ecc. !. - Giugno-ottobre: annuo.↑ S. annuum L. - S. saxatile Poll. (non L.) ex parte. - È indicato (Vis. et Sacc. cat. p. 182) nelle rupi subalpine del Veronese: da ricercarsi. - Il Ray (hist. pl. 2, p. 1042) indica nel monte Baldo un Sedum alpinum flore pallido; e così pure J. Bauhin. (hist. pl. 3, p. 689) un Sedum cujusdam montanum pulchrum, raccolto dal Bechi, sullo stesso monte: ma nulla si intende affermaro intorno a queste due piante (conf. Segu. pl. ver. I, p. 463).↑ Cotyledon L. - C. Umbilicus L. Umbilicus pendulinus Dc. pag. 456 Vol. 2°
- Ombellico di Venere. - Cresceva a Riva di Trento in un muro, nella casa canonica, sulla strada per Torbole (Rigo, Porta, Sardagna): ma è scomparso in seguito a lavori di riattaniento praticati in essa. - Mancano nel Veneto, e quindi nel Veronese, i due generi Bulliarda Dc. (B. Vaillantii Dc.), e Tillaea L. (T. muscosa L.).
FAMILIA LXX. - MESEMBRJANTHEMACEAE.
Tetragonia L. - T. expansa L. - Originaria della Nuova Zelanda e delle Isole del mare del Sud, fu introdotta in Europa da sir I. Banks nel 1772. È coltivata alle rive del lago di Garda a Castelletto di Brenzone! ed altrove, potendo vantaggiosamente sostituire lo Spinacio comune col quale ha molta rassomiglianza, sicchè è conosciuto sotto il nome vernacolo di Spinacio eterno o perpetuo, Spinacio del Tirolo o Tirolese!: siccome si propaga con moltissima facilità, si incontra qualche volta sporadica. - Estate-autunno: annua.↑
FAMILIA LXXI. - CACTACEAE.
Opuntia Tournf. - O. nana(1) Vis. - O. vulgaris Auct.; Cactus Opuntia L., Poll. - Opuntia. - È coltivata in vasi, qualche volta in piena terra: e così p. e. in pag. 457 Vol. 2°
Verona!, nella Valpantena a Romagnano!, a Costermano!, ad Oné alle falde di monte Baldo! ecc.- Fiorisce e fruttifica in estate ed autunuo: difficilmente porta i frutti a maturità. Originaria dell'America boreale inferiore, vive, oramai naturalizzata sulle rupi apriche in molti punti dell'Italia superiore, e così nelle colline mantovane, sugli Euganei padovani, sui Berici vicentini, al Dos di Trento.↑
FAMILIA LXXII. - SAXIFRAGACEAE.
Tribus 1. - Saxifrageae.
Chrysosplenium L. - C. alternifolium L., Poll. - Ch. foliis pediculis oblongis insidentibus Segu., Moren.; Ch. foliis amplioribus auriculatis Segu. (non Tournf.), Moren. (forma foliis breviter petiolatis amplioribus); Ch. oppositifolium Poll. (non L. nec W.) saltem quoad plantam a Seguiero in Lessiniis lectum. - Frequente e gregario nelle zone montana e subalpina, specialmente sotto ai Faggi: e così, sul monte Baldo nella valle di S. Zeno!, Ortigara!, ecc. sul versante occidentale; e sull'orientale in Noveza !, Artillon !, Lavacci! ecc.; sui Lessini ai Trachi!, Revolto! ecc.; nel monte Zeola! ecc. - Aprile-luglio: perenne.↑ Saxifraga L. - S. rotundifolia L., Poll. - Sanicula alpina con fior altperso di piccolissime gocciole di color disangue preso il Gesnero Pona; Geum rotundifolium majus Segu. pag. 458 Vol. 2°
Variat: β repanda Sternb.". - Frequente dalla zona montana alla alpina in luoghi selvatici umidi ed ombrosi e presso le sorgenti ed i rivoli: e così sul monte Baldo (Pona, Segu., Poll., Barbieri ecc.) in Ortigara, Valvaccara, buse e busete, Valfredda, Noveza nelle cavità quivi esistenti (e Seguier), Campion, Lavacci, pian della cenere, Artillon, Tredespin (e Heufler), Tolghe ecc.!: sui Lessini alla Sega, Corno d'Aquilio, Fanta, Liana ecc., Podesteria, Trachi ecc.!; nel monte Zeola!, nel monte Bolca nella grotta delle done salvadeghe (A. Mass.!): la var. ove la specie !. - Giugno-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Tridactylites (Haw.). - S. tridactylites L., Poll. - S. verna, annua, humilis Segu. - "Occurrit: a) typica; - b) exilis (Poll.) hort. et prov. etc. p. 11, et fl. ver. II, p. 31 pro var. S. tridactylites, cum ic. tab. I, fig. 1; - c) procumbens Rota; S. tridactylites var. pinguis Goir. herb.!. - Comune e quasi sempre gregaria, in luoghi incolti, nei campi e pascoli, lungo le strade e le siepi, nelle rupi, nei muri vecchi, sui tetti delle case dal piano alla zona montana; p. e., sul monte Baldo in Basiana !: le forme b) e c) ove la tipica; la prima è indicata da Pollini sul monte Baldo in Basiana, ed infatti vi è stata raccolta!; la seconda sullo stesso monte al Coalsanto (m. 2074)?, stazione che sembra alquanto elevata per questa forma, e nella quale èstata invece raccolta la specie che segue. - Marzo-giugno, dipendentemente dalla altitudine, e non di rado è stata osservata in fiore sin dal febbraio!: annua.↑ S. adscendens L. - S. controversa Sternb., Goir. app. bot.; S. tridactylites β exilis Poll. l. c. quoad plantam lectam al Coalsanto montis Baldis?. - "Variat: β Bellardi (All.)". - Rara: nei pascoli e luoghi rupestri, sul monte Baldo alla colma della Valbrutta!, al Coalsanto !, nelle buse e busete!: la var. β una volta sola frammezzo alla forma tipica. - Luglio-settembre: pag. 459 Vol. 2°
bienne. - Bertoloni ebbe dal Pollini la S. adscendens raccolta sul monte Baldo, e probabilmente da questi confusa colla sua S. exilis indicata al Coalsanto, o forse con la specie che segue, come, farebbe sospettare il sinonimo di Linneo e Wildnow (fl. ver. II, p. 31).↑ S. petraea L., Wulf. - S. Ponae Sternb., Poll. excl. S. adscendente L. et W.; S. alba Calc.; Saxifraga bianca petrea Pona M. B. p. 183 cum ic.; Saxifraga alba petrea Segu. - "Variat foliis radicalibus et caulinis integris: haec est S. Ponae var. γ Sternb. et Poll. viag.". - Questa bella specie cresce frequentissima su tutti i monti veronesi; nel monte Baldo, nel Pastello, per tutti i Lessini, Posta, Campobrun, Zeola, Bolca, in luoghi ombrosi e rupestri, negli antri, nelle caverne ecc. (Calc., Pona, Segu., Poll., Vis., Rainer, Ian, Clementi, Facchini, Mang.! ecc.) ad altitudini comprese fra 300 e 1800 e più. metri! : nella Valpantena, p. e., vive rigogliosa presso Grezzano a Stalavena nelle rupi di Falasco!. - Maggio-settembre, secondo la altitudine: annua.↑ Sect. 3. Nephrophyllum Gaud. - S. bulbifera L., Poll. - S. granulata Poll. non L.; Sassifraga bianca ouero IV del Matthioli (Pona non Matth.); Saxifraga rotundifolia alba Segu. - Cresce copiosissima nei pascoli e luoghi erbosi dalla alta pianura alla zona montana (Pona, Segu., Poll., A. Mass. !, Mang.! ecc.): e così per tutto l'Alto Agro veronese!, nei fossi intorno alle mura di Verona!, sugli spalti che coronano le fortificazioni !, e nella città stessa nei prati del Collegio agli Angeli! ecc.; in tutti i colli veronesi!; nel monte Baldo nei pascoli del Pravazar ! ed altrove (Porta); nel monte Pastello! ecc. - Aprile-giugno: perenne.↑ Sect. 4. Dactylites Tausch. - S. sedoides L., Poll. - S. alpina muscoides, foliis superioribus oblongis, pag. 460 Vol. 2°
inferioribus rotundioribus et circumactis Segu. pl.
ver. III, p. 203 cum ic. tab. V, fig. 3 (bona). -
Variat: S. Seguieri Spreng. - S. planifolia β Seguieri Poll.; S. alpina monima, foliis ligulatis, in orbem circumactis flore ochroleuco Segu. pl. ver. I, p. 450 cum ic. tab. IX, fig. 3 dextra. - Rara: ove la precedente e nella stessa epoca!.↑ S. androsacea L., Poll. S. pyrellaica foliis partintegris partim trifidis Moren. herb. non Segu. - Variat: β depressa Sternb.". - Non comune: cresce nelle rupi umide, nei pascoli lapidosi, fra gli ericeti nelle zone subalpina ed alpina (Poll., Barbieri, A. Mass.! ecc): e così sul monte Baldo al Coalsanto ed in tutte le valli alpine che ne solcano tanto il fianco occidentale che l'orientale !; sui Lessini nei monti Malera, Pertica ecc. !; nella valle Ronchi e nei monti Posta, Campobrun ecc. !. - Luglio-settembre: perenne.↑ S. muscoides Wulf. - S. planifolia Poll. (non Lapey.) var. α; S. pirenaica foliis partim integris, partim trifidis Segu., pl. ver. III, p. 205; S. foliis partim integris, partim trifidis Segu. pl. ver. I, p. 451 cum ic. tab. IX, fig. 4. - Sul monte Baldo fra le fessure delle rupi dalla zona montana alla alpina, scoperta primieramente dallo Sternberg: e così alla Corona (Barb. in Bertol. fl. it. 4, p. 507), nella Valfredda (Segu.) ed altrove! (e Leybold). - Luglio-settembre: perenne.↑ pag. 461 Vol. 2°
Sect. 5. Boraphila Engl. - B. stellatis L. - Indicata nei luoghi irrigui alpini del Veronese (Vis. e Sacc. cat. ecc. p. 185).↑ Sect. 6. Trachyphyllum Gaud. - S. autumnalis(1) L. fl. dan., All. - S. aizoides Poll.; S. foliorum margine ciliari, floribus luteis maculosis (et non maculosis) Segu. - "Occurrit: a) aizoides (L.); - b) atrorubens (Bertol.)". - Comune in luoghi sassosi umidi ed al margine dei ruscelli, dalla zona montana alla alpina, e trasportata qualche volta dalle acque verso il fondo delle valli: e così sul monte Baldo (Segu., Poll., Mang.!) per tutta la catena, tanto sul versante occidentale quanto sull'orientale !, sui Lessini al Corno d'Aquilio, Podesteria, Trapola, Pertica, Velo, Revolto, Selva di Progno, Minerthal, Fresele, Campobrun e Posta, Lora, Zeola ecc.! (e A. Mass. !). - Luglio-settembre: perenne. Saxifraga autumnalis X mutata = S. inclinata Kern. - S. aizoides X mutata Goir. erborizz. ecc. in B. S. B. I, n. 267. - Rara: sul monte Baldo presso Campion e le Acque negre (Rigo), e sui Lessini in luoghi rupestri nel monte Trapola presso Revolto!. - Agosto-settembre. Forse è la pianta ritrovata alle Acque negre sul monte Baldo dal Moreni e da lui comunicata a Seguier (conf. Segu. pl. ver. III, p. 200).↑ Saxifraga mutata X aizoides L. = S. Hausmanni Kerner (e speciminibus helveticis habitis a cl. Hans Siegfried !). - Sui monti Lessini: luoghi selvatici nel monte Trapola!. - (Agosto 1889).↑ S. bryoides L., Poll. - Sulle rupi e nei pascoli lapidosi elevati del monte Baldo primieramente scopertavi dallo Sternberg: e così nella Valgrande (Poll., ed in diversi altri luoghi lungo le creste proseguendo da Costabella fin oltre la colma di Valfinestra (Poll. viag. p. 101) ! - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 7. Aizoonia Tausch. - S. mutata L., Poll. - S. foliorum pag. 462 Vol. 2°
limbo cartilagineo, spica longa, (floribus purpurocroceis Segu. - Frequente nei pascoli e luoghi rupestri e sassosi, dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Baldo al Coalsanto, Valbrutta, val Losana, buche, di Noveza; Campion, Acquenegre!, colma di Malcesine, Bocca di Navene ecc.!, nelle valli delle pietre, grande, dritta ecc.!, nei dirupi del sentiero di Ventrar! (e Poll., Barbieri); sui Lessini al Corno d'Aquilio, Corno mozzo ecc., ai Trachi, nei monti Brancon e Branchetto, Trapola ecc.!, presso Revolto, a Selva di Progno, alle Fresele, in Zeola ecc.! (e A. Mass.!). - Luglio-settembre: perenne.↑ S. crustata Vest. - Nelle rupi calcaree montane e alpine del Veronese (Vis. et Sac. cat. p. 184), andata probabilmente confusa con qualche forma di S. Aizoon Jacq., alla quale è vicinissima.↑ S. Aizoon(1) Jacq. - Variat: α major Koch. - S. Alzoon var. α Poll.; S. recta Lapey.; S. intacta W.; S. Besleri Sternb. excl. syn. Poll. (conf. Bertol. fl. it 4, p. 457); Aizoo dentato I et II del Cordo Pona; Saxifraga Sedi folio angustiore, serrato Segu. pl. ver. I, p. 448 cum. ic. tab. IX, fig, 1. S. Hostii Tausch. - S. longifolia Host., Poll. non Lapey. var. α et β; S. elatior M. K.; S. rhaetica Kern. - Sulle rupi alle falde dei Lessini nei voj dell'Anguilla e del Falcone !, e nelle vicinanze di Chiesanuova (Poll.). - Giugno-luglio: perenne.↑ pag. 463 Vol. 2°
Sect. 8. Kabschia Engl. - S. Tombeanensis Boiss. - Sulle rupi nel monte Baldo (Kerner): è ritenuta tutto al più come una varietà di B. diapensoides Bell.↑ S. caesia L., Poll. - Sedo alpino terzo del Clusio Pona; Saxifraga alpina minima, foliis caesiis , deorsum recurvis Segu. pl. ver. I, p. 449 cum ic. tab. IX, fig. 2. - Frequente in luoghi sassosi e rupestri delle zone subalpina ed alpina: e così nel monte Baldo sulle creste maggiormente elevate e per tutte le valli alpine che solcano tanto il versante orientale quanto l'occidentale! (e Pona, Segu., Poll., Barb., Mang.! ecc.); per i Lessini dal Corno d'Aquilio al Malera! scendendo sino a raggiungere la zona montana presso Roverè di Velo e Selva di Progno (A. Mass.!); nei monti Posta, Campobun, la Lora, Zeola, Fresele, Alba ecc.! - Giugno-agosto: perenne.↑ S. Rocheliana(1) Sternb. - Sul monte Baldo fra le rupi elevatissime in Valfinestra, Valdritta, Valfonda! (e C. Mass.). - Agosto-settembre. La pianta raccolta sul monte Baldo corrisponde esattamente con quella scoperta da Caro Massalongo sul monte Grappa nel Vicentino !.↑ S. Burseriana L., Poll. - S. alpina, glaucis foliis, acutis, monanthos, caule folioso Segu. pl. ver. III, p. 201 cum ic. tab. V, fig. 2. - Pascoli e rupi dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Baldo in Valfinestra (Poll.), Valdritta!, nella Valfredda alta in prossimità alla valle del Bastion! ecc.; è copiosissima sui Lessini nei pascoli di S. Nazaro (Segu.), valle dei Ronchi !, Podesteria !, presso ai Trachi ed agli Spiazoi !. - Giugno-luglio: perenne. pag. 464 Vol. 2°
incontra qualche volta sporadica; p. e. è stata osservata in Verona nel giardino Giusti!.↑
Tribus 2. - Ribesiae.
Ribes L. - Sect. 1. Aculeati (Grossularia Dc.) - R. Grossularia L. - "Occurrit: a) Grossularia (L.) = R. Uva-crispa Poll. var. β - Uva spina - Ua spinela, Ua marenela; -b) Uva-crispa (L.) = R. Uva-crispa Poll. var. α; Grossularia simplici acino, vel spinosa silvestris Segu. excl. syn. Ponae. - Ua spinela; - c) reclinatum (L.) - Frutice generalmente spinoso: la forma a) coltivasi nelle siepi e negli orti ma frequentemente incontrasi subspontanea in prossimità alle abitazioni; e così alla Busa presso S. Anna d'Alfaedo, Breonio; Molina sui Lessini!; Erbino fra a valle di Squaranto e la Valpantena ed in quest'ultima sopra Stalavena !; la forma b) sul monte Baldo ai Crosati ed in Pravazar di sotto!; sui Lessini presso Chiesanuova! (e Segu.), al Tinasso, Podesteria, Bocca di Selva (Pollini), Trachi!, Velo e Roverè di Velo (A. Mass. !). - Dipendentemente dalla altitudine della stazione fiorisce da marzo a giugno: le bacche di forma, colore e dimensioni diverse, maturano da giugno ad agosto, sono eduli e vengono portate sulle mense, ovvero messe in infusione nell'alcool o nell'acquavite.↑ Sect. 2. Inermes (Ribesia Dc.). - R. alpinum L., Poll. - R. petraeum Poll. p. p. saltem ex erbario ejus? (conf. Goir. erb. forest. ver. p. 87, 88). "Variat: α sterile (Wallr.) et β bacciferum (Wallr.)". - Luoghi rupestri e selvatici delle zone alpina e subalpina: e così sul monte Baldo nelle selve al pian della cenere!, lungo il torrente Aviana !, ai Lavacci!; sui Lessini, ritenuto per lo addietro raro!, cresce in quella vece pag. 465 Vol. 2°
copiosamente al Corno d'Aquilio in Fanta e Frata !, ai Trachi !, Bocca di selva! ecc. - Fiorisce in giugno: le piccole bacche, rosse ed insipide, sono mature di agosto e settembre!. Frutice.↑ R. petraeum Wulf., Poll. - A. rubrum Poll. fl. I, p. 302, quoad plantam lectam in montibus Lessiniis a Bocca di Selva, Goir. erborizz. ecc. l. c. n. 272 quoad plantam lectam in Lessiniis ai Trachi!; Ribes con frutto rosso Pona (ex loco: conf. Hsmn. fl. von Tir. p. 327). - Luoghi rupestri del monte Baldo all'Artillon (Pona), pian della cenere, Lavacci ecc.! (e Facchini): sui Lessini ai Trachi !, Bocca di selva ! Corno d'Aquilio ! ecc. - Fiorisce in giuno: le piccole bacche, rosse ed acerbe, sono mature in agosto e settembre!. Frutice.↑ R. rubrum L., Poll. excl. syn. Ponae. - Ribrs. - Ribes, Ribes rosso. - "Occurrit: a) sylvestre (Wallr.), - b) domesticum (Wallr.), - c) album, - d) cerasiforme". - Coltivato od inselvatichito presso le case e nelle siepi, in collina e nella zona montana; e così sul monte Baldo alla Ferrara., in Albarè, Meneghei, Ardiforte, Cambrigar, Pravazar, Campedello!, nella Valpantena ad Alcenago, e più in alto sui Lessini a Corbiolo, Chiesanuova, Scandole ecc. - Aprile-luglio: frutice.↑ R. nigrum L., Poll. - Vive sul Cenisio e nelle alpi lombarde; è coltivato benanco nei giardini (Poll.) - Baccae nigrae cimices redolent (Rchb.).↑
Tribus 3. - Hydrangeae.
Philadelphus L. - P. coronarius L., Poll. - Siringa di fior bianco ouero Filadelfo d'Ateneo Pona; Syringa alba, seu Philadelphus Athenaei Segu. - Fior d'Angiolo. - Canestro, Canestri*, Canestrel, Canestrei*, Zampognole, Saughele. - Cresce nelle fessure delle pag. 466 Vol. 2°
rupi dalla collina alla zona subalpina: e così nelle vicinanze di Verona al dissopra di Avesa!; sul monte Baldo (Pona, Segu., Poll., Jan., Mang.! ecc.) lungo la strada da Brentino alla Corona, nei dintorni della Ferrara ove è copiosissimo!, e quindi procedendo verso nord, lungo il percorso della intera catena, mantenendosi frequente nella zona subalpina ma penetrando qua e là nella alpina, tanto sul versante orientale quanto sopra l'occidentale!; nella Valpolicella in diversi punti, p. e. in prossimità al tempio della Madonna delle Salette (Rigo!) ed alle falde di monte Pastello!; nella valle Ronchi di Ala! (e Poll.) e per tutti i Lessini dalla Sega!, Roccapia !, Corno d'Aquilio!, val Marchiora!, vaio dell'Anguilla!, valle di Squaranto ecc. alla valle d'Illasi ai Finetti, a Vico, nel monte Belocca presso Tregnago! (e A. Mass.!), Revolto! ecc.; nei monti Zeola e Bolca ecc.!. - Fiorisce da maggio a luglio. Frutice od alberello elegantissimo: coltivasi nei giardini e nei parchi per la fragranza dei fiori.↑ Hydrangea L. - H. hortensis W. = Hortensia speciosa W. - Ortensia. - Oriunda della Cina e del Giappone è coltivata in tutti i giardini, ed anche come pianta ornamentale da sala.↑
FAMILIA LXXIII. - APIACEAE.
(Umbellifere: Fl. anal. d'Italia per A. Fiori G. Paoletti vol. II, p. 138).
Tribus 1. - Hydrocotyleae.
Hydrocotyle L. - H. vulgaris L., Poll. - Trovata in luoghi paludosi del Veronese dal Rainer (Bertol. fl. it. 3, p. 115), dai quali sembra scomparsa. - Manca la tribù delle Lagoecieae abbracciante i due generi Lagoecia e Petagnaea Guss.↑ pag. 467 Vol. 2°
Tribus 2. - Saniculeae.
Eryngium Tournf. E. campestre L., Poll. - Eringium Calc.; Eringio marino del Matthioli o volgare Pona (excl. syn. Matth.); E. vulgare Segu. - Cacatreppola: - Eringio, Salata d'aseno, Formaio d'aseno, Brustoloni, Spini, Spinoni*, Spinoti*, Basadone*; denominazioni vernacole attribuite pure alla specie che segue. - Comune in campi, pascoli e luoghi aridi e soleggiati, lungo le vie ecc., dal piano alla zona della collina, più raramente nella montana!: sul monte Baldo p. e. nel Gazo e nel Belpo !: nella val d'Adige diventa sempre più raro procedendo verso nord. - Nella Valsecca sotto a Pazzon, nella valle di Caprino presso a Ceredelo, nella collina di Montorio sopra Olivè sono state osservate alcune forme le quali si appalesano prossime alla var. intermedium Gelmi, ritenuto da Facchini (fl. sudtir. p. 30) di origine ibrida (E. campestre X E. amethystinum).↑ E. amethystinum L., Poll. - E, montanun amethystnum Segu. - "Varint: corollis amethystineis, raro purpurascentibus vel roseis, rarissime albidis, et β multifidum (S. et S.): occurrit quoque caule purpurascente (E. alpinum, amethystini facie, purpurascens Pont. Segu.)". - Ovunque nei pascoli aridi e secchi, lungo le strade, nelle macchie ecc. dal piano alla zona subalpina!: sul monte Baldo nel Gazo, Coltri, Spiazzi, Basiana, Ime, Valfreda ecc.!: sui Lessini presso Roverè di Velo e Velo !. - Luglio-settembre: perenne.↑ Astrantia L. - A. major L., Poll. - Salticula femina del Fuchsio Pona; A. major, corona floris purpurascente Segu. - Astranzia, Imperatoria, Stelle. - "Var.: α vulgaris Koch, et β involucrata. Koch = A. carinthiaca Hoppe". - Frequente (Pona, Segu., Poll., pag. 468 Vol. 2°
A. Mass.! ecc.) in luoghi selvatici, nei pascoli ecc. per la intera Provincia dalla zona montana alla alpina, più raramente scende nella collina!. - Giugno-ottobre: perenne.↑ A. minor L., Poll. - Helleborus adulterinus major, Saniculae folio, flore stellato virescente, in umbella minima digesto Martini op. ined. cit. tom. IV, p. 51, fig. 45 (mala!). - Rarissima sul monte Baldo nei pascoli alpini (Moreni), alle Acque negre (Martini), fra i cespugli di Mughi, Rododendri e Salici presso la bocca di Navene ed all'Altissimo di Nago!, ed altrove (Ian, Barbieri, Precht). - Luglio-ottobre: perenne.↑ Sanicula L. - S. europaea L., Poll. - Sanicula , sive Diapensia Calc.; Sanicula maschio, del Fuchsio Pona; S. officinarum Segu. - Diapensia, Erba fragolina. - Nei pascoli e luoghi selvatici, ombrosi ed umidi dalla zona collina alla alpina, però per la Flora veronese non può dirsi pianta comune: e così nella Valpantena presso Alcenago (Segu.), nei pascoli della Betola nelle vicinanze, di Velo (A. Mass. !), nel monte Baldo ai Masi! (e Poll.), alla Papalina e presso Spiazzi !, nelle vicinanze della Corona e della Ferrara (Calc.), all'Artillon (Pona, Poll.). - Maggio-luglio: perenne. Manca nel Veronese il genere Hacquetia, Neck. (H. Epipactis Neck.).↑
Tribus 3. - Bupleureae.
Bupleurum L. - B. rotundifolium L., Poll. - Perfoliata Calc.; Perogliata del Dodoneo Pona; B. perfoliatum, rotundifolium annuum Segu. - Comune per i campi e seminati della Provincia, dalla pianura alla zona montana (Calc., Pona, Segu., Poll., Fontana, Rainer, A. Mass.!, Tonini!, Mang.! ecc.): è frequentissimo nella collina:!, più raro sui monti; sul monte Baldo pag. 469 Vol. 2°
alla Ferrara!; sul monte Pastello!; presso Cerro veronese, Chiesanuova, S. Anna d'Alfaedo sui Lessini! ecc. - Maggio-settembre: annuo.↑ B. subovatum Link. = B. protractum Hoff. et Link., Goir. N. G. B. I. vol. XXIII, p. 305. - Un esemplare unico è stato raccolto (giugno 1877) in Verona in mezzo ai rottami fuori Porta Nuova !↑ Sect. 2. Reticulata Gren. et Godr. - B. stellatum L. - "Sternbergus legit...Veronae secus Athesim prope il ponte alle navi, sed certe halucinatus est". - Così il Pollini (fl. ver. I, p. 860): però non è impossibile che lo Sternberg abbia raccolto un qualche esemplare di questa Apiacea trasportato e depositato in quel punto dalle acque dell'Adige.↑ Sect. 3. Coriacea Fren. et Godr. - B. fruticosus L. - Coltivato nei parchi e nei giardini: quasi fatto selvatico sulla collina veronese alla villa già Palmarini altre volte nominata!. [vedi Prunus lusitanica - n.d.c.] ↑ Sect. 4. Eubupleura Briq. - B. falcatum L., Poll. - Bupleoro del Lobelio o l'Angustifoglio Pona; Panace Chironio del Trogo, o l'Isophillo del Cardo, detto dal Lobelio altra specie di Bupleoro latifolio Pona; Bupleoro di stretta foglia Pona; B. folio subrotundo sive vulgatissimum Segu. - Nel monte Baldo in luoghi sassosi e rupestri nella Valfredda e al Coalsanto, se veramente a B. falcatum corrispondono le piante indicate da Pona in queste due stazioni, nelle quali oggidì la stessa certamente non si rinviene. Anche Seguier (pl. ver. II, p. 14) scrive che in silvulis et dumetis montis Baldi provenit, ma non per scienza propria; perchè soggiunge, ut mihi a Botanicis fide dignis traditum est. Del testo non è impossibile che il Pona abbia voluto ricordare una qualche forma di B. ranunculoides, il quale cresce copioso nelle stazioni indicate da lui per la Apiacea che i botanici posteriori da Seguier a Bertoloni, hanno ritenuto per pag. 470 Vol. 2°
B. falcatum.Del resto, prima di pronunziare giudizio, è meglio fare nuove e più diligenti ricerche, tanto più avendo il Pollini lasciato scritto (fl. ver. I, p. 361) che B. falcatum è stato scoperto da Moreni sul monte Baldo in dumetis et sylvulis.↑ B. graminifolium(1) Vahl., Poll. syn. Martini!. - B. petraeum Goir. B. S. B. I. a. 1892, p. 368; Sedo petreo con foglia di Bupleoro Pona M. B. p. 246 cum. ic. (mala): B. alpinum graminifolium, flore luteo pentapetalo muscoso Mart. op. ined. cit. tom. II, p. 7, f. 5; B. alpinum, foliis angustis, gramineis, sessilibus, caule fere nudo Segu. pl. ver. II, p. 15 et III, p. 221. (Saxis tenaciter adhaeret). - Fra le rupi e sassi nei luoghi maggiormemte elevati del monte Baldo, dei Lessini e dei monti confinanti trentini: e così sul monte Baldo nella Valfredda (Mart.), Costabella (Poll.), Coalsanto (la stazione classica di Pona)!, passo del camin !, Valgrande ecc.!, val Losana! (e Poll.), Valdritta, bocca di Navene!, sentiero di Ventrar! (e Poll.), Altissimo di Nago ! ecc.; sui Lessini al passo di Pertica!, sul monte Posta !, in Campobun! (e Facchini). - Giugno-ottobre: perenne.↑ B. ranunculoides L., Poll. - B. alpinum angustifolium, flore luteo pentapetalo muscoso Martini, op. et 1. c. p. 6, f. 4 (bona); B. montanum gramineo folio Segu. - Var. pag. 471 Vol. 2°
di Noveza ! ecc. ; nei monti Pastello e Pastelletto ; per tutti i Lessini da Roccapia e Corno d'Aquilio alla valle d'Illasi a Revolto!; in Campobrun, Zeola ecc.!: la var. β cresce nei luoghi più dimessi; la γ negli ericeti, fra i Mughi, i Rododendri ecc. - Giugno-ottobre: perenne.↑ B. aristatum(1) Bartl. - B. Odontites Poll. fl. var. α. - B. alpinum angustissimo folio, flore luteo pentapetalo, foliis oblongis acutis circumdato Martini op. ined. cit. tom. II, p. 6, fig. 6 (satis bona); B. involucro universali tetraphyllo, partialibus pentahyllis acuminatis, ramis foliisque alternis Moreni; B. annuum angustifolium Segu.; B. baldense Turra, Marz. (non W. et K.). - Variat: B. tenuissimum L. - B. junceum β; B. Gerardi Poll. fl. ver. III, p. 786 excl. syn. fere omn. et icon.; Font. cat. ecc. - Raro: luoghi sterili nei colli benacensi presso Lazise! (e Poll., Rigo !), quivi primieramente scoperto da Francesco Fontana. - Luglio-ottobre: annuo.↑ B. junceum(1) L., Poll. fl. ver. I, p. 363 et lett. al Gaut. p. 9. - B. baldense W. et K. pl. rar. hung. 3, p. 285 pag. 472 Vol. 2°
cum ic. tab, 257; Poll. hort., et prov. ver. pl. nov. ecc. et viag. - Non comune, in luoghi sassosi e fra i virgulti: nei colli benacesi e veronesi (Poll. ap. Bertol. fl. it. 3, p. 144); negli spinetti lungo l'Adige presso Rivoli e specialmente nella località ove si vede tuttora il basamento del monumento, in onore di Napoleone Bonaparte, a commemorare la battaglia vinta contro gli austriaci il 14 gennaio (25 nevoso) 1797 (Poll.!); alle falde orientali del monte Baldo in Mojon lungo la salita dai Tessari a Pozzogalletto!, nel colle S. Marco specialmente presso il forte!; fra il colle S. Marco e Pozzagalletto !: una nota manoscritta di Abramo Massalongo (herb.!) indica questa bella Apiacea nella valle d'Illasi, ubique in locis udis (?) districti Badiae. - Luglio-settembre: perenne.↑
Tribus 4. - Apieae.
Trinia Hoffm. - T. glauca Rchb. - T. vulgaris Dc.; Pimpinella glauca L.; P. dioica Poll.; Foeniculum minimum patulum Segu. - Carobin salvadego. - "Variat: β pumila (A. Kerner.) = Seseli pumilum L., et - γ dioica (Fourr.) = Pimpinella dioica L." - Copiosissima (Segu., Poll., Clementi, Leyb., Bracht, A. Mass !, Mang.! ecc.) per la intera Provincia, fra il Benaco ed il confine vicentino, dalla alta pianura veronese e per i colli alla zona subalpina in tutti i monti veronesi, nel monte Baldo, nel Pastello, per i Lessini ecc.!: la var. β nelle stazioni maggiormente elevate, p. e. sul monte Baldo in Pravazar !; la var. γ qua e là colla forma tipica, eccezionalmente forse, in Campomarzo di Verona nelle sabbie depositate dall'Adige!. - Aprile-luglio: bienne (e perennante ?).↑ Bunium L. - B. Bulbocastanum - L. Apium Bulbocastanum Car., Goir.!. - Cresce copiosamente sul pag. 473 Vol. 2°
monte Baldo in Piore e Montesel! (luglio 1876), in Pignon sotto a Montesel (Rigo !), e fra la valle del Trovai e la valle delle pietre (Rigo!); quasi sempre nei boschetti di Corylus Avellana ! (conf. Goir. in N. G. B. I. vol. XXIII, p. 304). - Giugno-agosto: perenne.↑ Carum L. - C. Carvi L. - Carvi Calc., Segu.; Caro ouero Carvi Pona. - Cumino tedesco. - Carobin. - Comune nei prati e pascoli delle zone subalpina e montana per tutta la Provincia, dalle quali scende nella collina facendosi man mano meno frequente!: nella Valpantena p. e. presso Lugo e Belori!; eccezionalmente in Campomazo di Verona nelle sabbie depositate dall'Adige!. - Giugno-agosto: bienne. - Le diverse parti della pianta giovane sono graditissime al palato e diversamente cucinate dagli abitanti delle borgate montane: i frutti, al pari di quelli del Finocchio, sono qualche volta uniti alla farina, per comunicare al pane sapore ed aroma particolare e gradevole.↑ Ammi L. - A. majus Segu., L., Poll. - Ammi o Comino nostrale. - Oggidì questa Apiacea non cresce nel Veronese: il Seguier, ai tempi suoi, la indicava, (interdum), secus vias vicintales, quae ab Urbe ad S. Leonardi collem ducunt; il Pollini nei colli Berici presso Lonigo.↑ Petroselinum Hoffm. - P. hortense Hoff. - P. sativum Hoff.; Apium Petroselinum L., Poll. - Prezzemolo. - Persemolo, Parsemolo*. - Variat: pag. 474 Vol. 2°
alle abitazioni ecc.; e così al lago di Garda, a Sirmione sulle mura del castello! (e Barbieri, Zersi), e lungo la riviera veronese del lago a Castelletto, Masse, Marniga, Mugugnano, Malcesine, Madonna di Navene negli oliveti (var. β)!; nella città di Verona sull'Ala dell'Arena, sin dai tempi di Ciro Pollini ed oggi ancora!, e nella sua collina nella Valdonega!; ed in copia straordinaria sulle mura che circondano il paese amenissimo di Soave veronese!: la var. crispum è coltivata essa pure per uso culinare, ma anche come bordura alle aiuole dei giardini; però si propaga facilmente e si incontra quindi sporadica e, per alquanto tempo almeno, mantiene il suo aspetto e la sua struttura caratteristica. - Fiorisce e fruttifica d'estate, pur si mantiene in vegetazione durante tutto l'anno correndo propizio l'inverno: bienne e perennante!.↑ Apium L. - Sect. 1. Euapium. - A. graveolens L., Poll. - Sellero nel nord d'Italia, Accio o Accia nel mezzogiorno. - Selero, Seleno, Senelo. - Variat: pag. 475 Vol. 2°
Sect. 2. Helosciadium (Koch). - A. nodiflorum Rchb. f. - Sium nodiflorum L., Poll.; Helosciadium nodiflorum Koch. - Erba-cannella. - Lungo i rivoli e nei paduli: e così nelle Valli veronesi del Tartaro!, presso Vigasio (Poll.), a Villafranca (Poll.). - Giugno-settembre: perenne.↑ Sium L. - S. erectum Huds. - S. angustifolium L., Poll.; Berula angustifolia Koch; S. medium Segu. - Erba-cannella. - Saugo salvadego. - Nei paduli e fossi della intera Provincia, dalla bassa pianura alla collina (Segu., Poll.): e così alle sponde del lago di Garda (Clementi, Ball), a Riva (Gelmi), Marniga !, Lazise (Fontana) ecc.; nella valle di Caprino!; Campomarzo di Verona!; per la intera pianura veronese!; presso Monteforte dell'Alpo!; nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.!) ecc. - Giugno-ottobre: perenne.↑ S. latifolium L., Poll., Segu. - Erba-cannella. Saugo salvadego. - Ove la specie precedente, ma meno frequente!. - Giugno-ottobre: perenne. Cicuta L. - C. virosa L. - Rara: nelle valli del Tartaro ! - Giugno-settembre: perenne.↑ Sison L. - S. Amomum L. - Amomo germanico. - Cresce presso le siepi, al margine dei fossi, lungo le strade, di preferenza nei luoghi ombrosi piuttosto umidi; e sembra quasi confinato alle falde meridionali del monte Baldo ed alla estremità pure australe della riviera veronese del lago di Garda: e così si trova a Peschiera (Rigo), a Lazise (Fontana) ed altrove nei colli benacesi! (e Pollini); copiosissimo poi a Castione veronese, Pesina, Boi, Caprino, S. Martino, Oné, Platano, Porcino ecc. salendo sino al diasopra di Pazzon e per la strada dei Lumini sin oltre Rubiana ecc.!; nella val d'Adige sulla destra del pag. 476 Vol. 2°
fiume ad Iucanale !, comparendo pure, ma assai raro e forse accidentalmente, alla sinistra a nord di Ceraino !. - Luglio-novembre!: bienne.↑ Pimpinella L. - P. major Huds. - P. magna L., Poll.; Tragoselinum majus umbella candida Segu. - Tragoselino maggiore. - Magnugole*. - "Var. β dissecta (Retz.) et γ rubra (Hoppe). Occuirrit saepe forma foliolis profundius incisis satis proxima P. orientali Wallr". - Comune nei luoghi selvatici e boschivi, nei prati ecc. della intera Provincia, dalla pianura alla zona montana e subalpina; la var. β sul monte Baldo (Clementi); la var. γ a fiori rosei o rossi, raramente nei pascoli alpini del monte Baldo e dei Lessini!. - Luglio-ottobre: perenne.↑ P. saxifraga L., Poll. - Tragoselinum alterum majus Segu. - "Stirps polymorpha: variat: pag. 477 Vol. 2°
dalla collina alle zone montana e subalpina in tutti i monti: si incontra ovunque nei prati, nei pascoli, per le strade e nelle siepi, sui muri e fra le rupi!. - La var. alpestris abita esclusivamente le zone montana e subalpina, e compare nelle rupi, nelle boscaglie, negli ericeti, fra i frutici; e così sul monte Baldo (Poll., Barbieri) dalla Corona! (e Martini, Facchini), Ime!, Valfredda! (e Segu.), Struzenal!, valle del Bastion !, Valbrutta ! ecc., procedendo verso nord, sino all'Altissimo di Nago!; nel Pastello, e per tutti i Lessini da Roccapia e dal Corno d'Aquilio alla valle d'Illasi!; in Campobrun , nei monti Zeola, Alba ecc.!. - Aprile-novembre; dipendentemente dalla altitudine, dall'andamento della stagione e dalla forma!: perenne.↑ P. peregrina L. cresce nei luoghi incolti dei colli vicentini e padovani, ed è da ricercarsi sui veronesi. - P. Anisum L.; Anacia, Anice verde: si crede oriunda dall'oriente ed è, qualche volta, coltivata nei giardini.↑ Falcaria Host. - F. saxifraga(1) Rchb. fil. - Aethusa Bunius Murr., Poll.; Pthycotis heterophylla Koch., Goir. erborizz. ecc. n. 282. - Luoghi aridi, sassosi e rupestri di collina, ed anche nella alta pianura: e così presso Verona a breve distanza dall'Adige in prossimità a Tomba (Poll.); nella valle dell'Adige, a sinistra del fiume, presso Ceraino, Dolcè, Peri!, e più a nord a Rovereto; e sulla destra alle falde settentrionali di monte Baldo verso Castione, Brentonico ecc.! (e Poll. viag.), ed a quelle orientali presso Avio, Belluno veronese e Rivalta, Brentino e lungo la strada che conduce alla Corona (e Poll.), Preabocco, Incanale ecc.!: sul versante occidentale del monte compare fra Torbole e Nago (Huter) e lungo le sponde del lago di Garda a Navene e Malcesine!, tra Cassone ed Assenza! (e C. Mass.) ove è copiosissima specialmente nel letto del torrente, e più a pag. 478 Vol. 2°
sud a Sirmione nelle siepi (Zersi). - Luglio-settembre: bienne.↑ Aegopodium L. - Ae. Podagraria L. Angelica sylvestris minor sive erratica Segu. - Sambuchella. - Comune nelle siepi, boschetti e pascoli in località umide, e lungo le acque, dal piano alla zona subalpina in tutti i monti veronesi!: e così, p. e. cresce nella città stessa di Verona lungo l'Adigetto e specialmente ai portoni Borsari ove è copiosissima e gregaria!, e sul monte Baldo in Noveza, Campion ecc.! - Maggio-novembre!: perenne. È ritenuta quale sucedanea della Angelica Archangelica per virtù medicinali; ma, osserva Pollini, longe distat ab illa.
Tribus 5. - Seseleae.
Seseli L. - S. Gouani(1) Koch. - S. elatum Poll. et auct. mult. (S. elatum Gouan. an L.?); Foeniculum sylvestre ekatius, ferulae folio longiori Segu. - Cresce frequentissimo nei pascoli aridissimi, sulle rupi, sui muri, fra i cespugli delle zone collina e submontagnosa!; (Seguier però lo indica benanco in summis montis Baldi jugis in petrarum rimis): e così in vicinanza al lago di Garda presso Riva, Torbole, Navene! (e Poll., Gelmi ecc.); nella valle di Caprino!, e per le falde meridionali ed orientali di monte Baldo nel Gazo, Creta, Belpo, Piore, Braga, S. Marco, Mojon ecc.!; per la val d'Adige da Domegliara oltre la Chiusa!, nel Pastello e Pastelletto e nella Valpolicella!; nella Valpantena, alle falde dei Lessini presso Grezzana nelle sengie Falasco sopra Stalavena, nel colle Briago, vaio Paradiso, Sarmazi, Novezago verso il vaio Squaranto ecc.!, e più pag. 479 Vol. 2°
in alto a Cerro veronese ecc.!. - Luglio-settembre: perenne.↑ S. montanum L., Poll. - S. glaucum Jacq. et auct. mult. (an L.?); Daucus montanus multifido brevique folio Segu. - Sulle rupi prospicienti il Benaco a S. Pietro presso Limone sulla riviera bresciana (Zersi); in editis Cepollae, Albae et Baldi jugis (Segu.). - Luglio-agosto! perenne. - Da ricercarsi nelle località stesse nelle quali cresce la specie precedente?.↑ S. annuum L., Poll. - S. coloratum Ehrh:; S. bienne Crtz. - "Occurrit corollis purpurascentibus (Carvi collinum autumnale tenuifolium radice unica et umbella purpurascente Segu.), quandoque albis (Carvi ecc. umbella candida Ponted., Moren.) Variat praeterea, - β viviparum; radiis umbellularum elongatis gemmas foliferas gerentibus". - Frequente in luoghi, erbosi, nei pascoli, nelle siepi e nelle macchie, fra i cespugli e nei boschetti della intera Provincia, dalla alta pianura alla zona montana!: cresce quasi gregario nell'Alto Agro e singolarmente nei terrazzamenti morenici al Bosco Mantico, S. Vito, Bussolengo ecc.!. - È pianta autunnale; è in fiore dalla seconda metà di agosto a novembre: semen novembri perficit (Segu.). Annuo e bienne!.↑ S. Libanotis Koch. = Libanotis montana All. = Athamanta Libanotis L. (non Poll.!) sinora, che si sappia, non è stata osservata sul Veronese: la A. Libanotis Poll. (non L.), corrisponde a Peucedanum venetum!.↑ Silaus Bess. - S. flavescens Bernh. = S. pratensis Bess. = Peucedanum Silaus L., Poll. - Il Pona (M. B. p. 190) indica sul monte Baldo nei pascoli di Valvaccara presso al fonte di Brigaldello la Sassifragia umbellifera del Lobelio (Saxifraga Anglicana facie Seseli pratensis Monspeliensium Lob.?): il Pollini ritenne che la pianta del Pona corrispondesse a Peucedanum Silaus L., e indicò questa Apiacea sul monte Baldo pag. 480 Vol. 2°
come rinvenuta dal Pona in quella stazione; nella quale oggidì certamente non vive, come non alligna in alcun altro punto delle alpi veronesi!: la indicazione del Pollini è stata ripetuta dai signori Visiani e Saccardo, Caruel e recentemente dal Prof. Paoletti nella Flora analitica d'Italia: S. pratensis sino a prova contraria deve essere radiato dalla Flora veronese.↑ Selinum L. - S. carvifolia L., Poll. - Mylinum Carvifolia Gaud. - Pascoli e luoghi selvatici umidi, nelle zone montana e subalpina: e così sul monte Baldo in Basiana e Pravazar!, Lonza !, val Losana ! (e Poll.) Tredespin !, Zocchi! (e Poll.), val Vaccara! ecc.; sui Lessini presso Molina sotto a Breonio e S. Anna!; nella Valpolicella sopra Negrar!; nel monte Bolca! (e Poll.) - Luglio-settembre: perenne.↑ Cnidium Cuss. - C. apioides(1) Spreng. - Ligusticum apioides Lamk, Poll. fl. I, p. 375 in add. ad gen. Ligusticum. - Raro: sul monte Baldo ai Lumini, in Pravazar e Basiana in luoghi selvatici!; forse sui Lessini. - Agosto-settembre: perenne.↑ Meum Tournf. - M. Mutellina(1) Gaertn. - Phellandrium Mutellina L., Poll.; Mutellina del Gesnero et del Camerario, da altri detta Meo (alleo pro err. typ.) alpino Pona. - Questa Apiacea è indicata da Pona sul monte Baldo nella spianata sulla quale cresceva una volta la selva di Brentegani andata distrutta ai tempi suoi; ma in quella stazione posteriormente non è stata rinvenuta né da Seguier né da Pollini: ad ogni modo M. Mutellina è stato raccolto negli alti pascoli di monte Baldo da Leybold (ap. Hsmn. fl. von Tirol. p. 1434). - Luglio-settembre: perenne.↑ Ligusticum L. - L. Seguieri(1) Koch non Vill. - Selinum Seguieri; Jacq.; Poll. fl. ver. excl. syn. ad Ligusticum pyrenaeum spectantibus, et excl. syn. Tillii: Ligusticum alpinum perenne, Ferulae folio, floribus, albis Segu. pl. ver. II, p. 41 cum ic. tab. XIII. - Pascoli pag. 481 Vol. 2°
elevati nel monte Baldo (Segu.) e specialmente lungo il torrente Aviana, in Tolghe e Canalette, Zocchi, Prà di Brentonico ecc.! (e Poll.) - Luglio-settembre: perenne.↑ Foeniculum Adans. - F. officinale(1) All. - Anethum Foenlculum Poll. var. β; Foeniculum vulgare minus, acriori et nigriori semine Segu. - Finocchio - Fenocio, Fenocina (la pianta); Fioreto, Fioreta (i semi). - Comune in luoghi aridi, negli argini, sui muri, fra le rupi, nelle boscaglie dalla pianura alla zona montana per la intera Provincia: e così p. e. sulle mura della città di Verona! (e Rainer) e nella Valdonega ove è comunissimo! ecc.; sul monte Baldo sopra Pazzon ecc. - Giugno-novembre: perenne.↑ F. sativum Bertol. - Anethum foenieulum. Poll. var. α p. p. et excl. nonn. syn. - Finocchione. - Fenocio, Fenocio nostrano*. - Coltivato.↑ F. dulce Mill. - Finocchini, Finocchio di Chioggia o di Bologna. - Fenocio napoletano*. - Coltivato.↑ Levisticum Koch. - L. officinale Koch. = Ligusticum Levisticum L., Poll. - Ligustico del Matthioli Pona; Angelica montana perennis, Paludapii folio Segu. - Originario della Europa meridionale e media è coltivato nei giardini ed inselvatichito o subspontaneo compare in qualche punto delle Alpi e della penisola: Pona (M. B. p. 212) lo indica sul monte Baldo alla Colma e Seguier (pl. ver. II, p. 21) alla Prà di Malcesine, intendendo probabilmente parlare della stazione stessa del Pona: ma Seguier (pl. ver. III, p. 303) dichiara che questa pianta è da eliminarsi assolutamente dalla Flora veronese, come quella che si incontra soltanto coltivata nei giardini. pag. 482 Vol. 2°
Tribus 6. - Peucedaneae.
Aethusa L. - Ae. Cynapium L., Poll. - Cicuta aglina. - Zicuta e Cicuta*, Zicuta e Cicuta falsa*. - "Var. β agrestis Wallr. = Ae. Cynapium L. β pygmaea Koch, - et γ cynapoides (M. B.)". - Comune (Poll., Font., A. Mass.! ecc.) nei campi, negli orti, nelle macerie, nelle siepi o nei luoghi selvatici della intera Provincia, dalla pianura alla zona montana, nel monte Baldo, nel Pastello, nei Lessini, nel monte Bolca ecc.!: la var. β vicino a Verona nella Valdonega !, presso Caprino Veronese a Boi!, e sul monte Baldo ai Menegai, sotto Ardiforte ecc.!; la var. γ alle sponde del lago di Garda presso Marniga, S. Giovanni, Magugnano ecc. !. - Giugno-ottobre: annua.↑ Angelica L. - A. sylvestris L., Poll. var. α. - Imperatoria pratensis major Segu. - Angelica. - Canoti*. - "Variat β montana (Schleich.). - A. sylvestris var. β Poll.; Imperatoria silvestris montana Segu. - Frequente presso i fossati e nei luoghi umidi e nelle sabbie, fra le macchie e le boscaglie della intera Provincia, dalla bassa pianura e dall'Alto Agro alla zona subalpina nel monte Baldo, nel Pastello, per i Lessini ed in tutti gli altri monti!: la var. β nei luoghi montuosi e freddi; e così sul monte Baldo in Basiana!, Valfredda !, Noveza !, Artillon! ecc.; sui Lessini alla Podesteria! e specialmente ai Trachi (e Segu.) ove cresce in esemplari veramente giganteschi !. - Luglio-ottobre: perenne. - J. Bauhin. è stato forse il primo a segnalare A. sylvestris (A. sylvestris magna, vulgatior I. B.) sul Veronese presso Castelfranco.↑ A. Archangelica L., Poll. excl. syn. Ponae? = Archangelica officinalis Hoffm. - Angelica di Boemia. - Angelica odorata. - È indicata sul monte Baldo avendo il pag. 483 Vol. 2°
Pona raccolto all'Artillon il Fellandrio Pliniano del Guilandino, detto dagli erbarj Angelica silvestre, dal Cordo stimata Smirnio (Pona, M. B. p. 354); nella quale pianta si volle vedere l'A. Archangelica. Ma questa Apiacea sicuramente non cresce né sul monte Baldo, né in alcun altro punto delle alpi veronesi: è in quella vece assai probabile che il Pona abbia inteso indicare la A. sylvestris e forse la var. montana di questa specie, la quale per lo appunto cresce rigogliosa in quella ed in altre stazioni alpestri. Tale induzione è corroborata dal fatto che diversamente il Pona avrebbe omesso di notare la presenza sul monte Baldo di una specie la quale vi alligna frequentissima ed in esemplari giganteschi; tantopiù ove si ricordi che nelle spezierie veronesi era adoperata la var. montana della A. sylvestris quale succedanea alla A. Archangelica (Conf. Segu. pl. ver. III, 224 supp.; Hsmn. fl. von Tirol. p. 1194).↑ Ferula L. - F. Ferulago L. - F. nodiflora Poll. et Auct. mult. non L.; F. galbanifera Koch; Panace asclepio Pona? (conf. Segu. pl. ver. II, p. 352 in app.); Ferula minor ad singulos nodos umbellifera Segu. - Questa Apiacea, osservata primieramente sui monti veronesi dal Boccone, cresce copiosissima, e frequentemente gigantesca, nei prati e pascoli aridi e sterili, nei luoghi soleggiati sassosi e rupestri, nell'Alto Agro veronese, per tutti i colli, sulle pendici meridionali dei monti: e così al Bosco Mantico (e Segu., Poll.) ed in tutti i terrazzamenti morenici circonvicini ecc.! ; nella Valdonega e per la intera collina veronese!; alle pendici meridionali dei Lessini dalla Valpantena alla valle d'Illasi ! (e A. Mass. !) ; nel colle delle Ungherine ed in tutti i colli prossimi ad Avesa !; nella Valpalicella!; a S. Anna d'Alfaedo!; per il monte Pastello! (e Huguenin, Mang.! ecc.); nella val d'Adige a Domegliara, Chiusa ecc.!; alle falde di monte Baldo pag. 484 Vol. 2°
(e Bonjean), sopra Belluno, Rivalta, Brentino, Preabocco ed Incanale !; Caprino!; S. Marco !, Pazzon !, Belpo, e Gazo !, Ferrara!, Lumini !, S. Zeno di Montagna e Castione veronese ecc.!; da Garda a Navene ecc.! - Giugno-settembre: perenne.↑ Pastinaca L. - P. sativa L., Poll. var. α. - Peucedanum sativtim B. et H. Arcang.; Pastinaca sylvestris latifolia Segu. - Pastinaca. - Olega, Pastinaga, Pastinega, Pestenega*. "Var. β laciniata Vis. et Sacc.". - Comune nei prati, pascoli, luoghi erbosi, per la intera Provincia dal piano alla zona subalpina!. - Estate-autunno: bienne. - Una varietà di questa specie a fittone ingrossato (P. sativa var. β Poll.) coltivasi qualche volta negli orti.↑ Anethum graveolens L.; Goir. N. G. B. I. vol. XXIII, p. 303. - Originaria dell'India e Persia, e forse dell'Egitto e Caucaso, l'Aneta è qualchevolta coltivata negli orti. Un esemplare bellissimo (giugno 1879) è stato raccolto in Verona a sinistra della stazione ferroviaria di Porta Nuova, in mezzo ai materiali quivi depositati.↑ Peucedanum L. - Sect. 1. Palimbia (Bess.). - P. carvifolium Vill. - P. Chabraei Rchb.; Selinum Chabraei Jacq., Poll.; Palimbia Chabraei Dc., Bertol. p. p. - Cresce nei pascoli, in luoghi sassosi, nelle macchie e fra i frutici della zona collina e della montana; e così nella Valpantena sul monte Cucco, nel piano di Lotrago sopra Romagnano di Grezzana e presso Erbino !, sul monte Tondo a cavaliere della Valpantena colla Valpolicella! ecc., nel monte Pastello!, e su, più in alto per i Lessini, presso S. Anna d'Alfaedo!, ai piedi del Corno d'Aquilio ecc. i nel monte Baldo in Pravozar, Ime, Valfredda, presso la Ferrara ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ P. Schottii Bess. - Da ricercarsi sul monte Baldo, specialmente verso il confine trentino: e non è impossibile pag. 485 Vol. 2°
che talune forme osservate, tanto sul monte Baldo quanto sui Lessini, anzichè a P. carvifolium, appartengano invece a P. Schottii.↑ Sect. 2. Eupecedanum. - P. officinale L., Poll. - Calceolari (viag. p. 14) indica la presenza in Valvaccara di una Apiacea che,senza altra aggiunta, chiama Peucedanum, nella quale, dubitativamente però, si è voluto vedere il P. officinale, specie che non cresce sicuramente nel monte Baldo: forse, come sospettano Pollini e Seguier, nel Peucedanum di Calceolari è da sottointendersi Laserpitium peucedanoides. (Conf. Poll. fl. ver. I, p. 351 et 352; Segu. Pl. ver. II, p. 353 (app.) et III, (supp.) p. 227, 228).↑ Sect. 3. Selinoides Dc. - P. venetum Koch. - P. alsaticum auct. ital. non L.; Selinum venetum Spreng., Poll. fl. ver. I, p. 353 in nota et lett. al Gaut. p. 10; Athamanta Libanotis Poll. non L. excl. syn. All. var. α; Oreoselinum Apii folio minus Segu. excl. syn. Ponae; Oreoselinum quod Apium montanum folio ampliore Moren. herb. (conf. Poll. fl. I, p. 356). - Persemolassi o Parsemolassi*, Persemolo o Parsemolo salvadego*. - Variat: β angustisectum Porp. - Occurrunt praetera formae: a) altissimum. Caule ramosissimo, 2-2.5 m. et ultra alto; foliis amplissimis; umbellis longissime pedunculatis; - et b) nanum. Caule simplicissimo; vix spithamaeo, contorto: forma partibus omnibus contracta et reducta umbellis sessilibus". - Comune nelle siepi, nei pascoli, nelle boscaglie e fra i cespugli, in luoghi selvatici e rupestri, per la intera Provincia, dal piano e dall'Alto Agro alla zona montana in tutti i monti veronesi! (e Micheli, Segu., Poll., Rchb. fil. ecc.): la var. β assieme alla forma tipica; la forma a) cresce nella Valdonega; la b) si incontra frequente nei luoghi prativi secchi !. - Luglio-novembre: perenne. - A questa specie va riferito l'Oreoselinum Apii folio pag. 486 Vol. 2°
minus, ad singulos nodos ramosum, et in summitate caulis plures umbellas in praelongis et foliosis pediculis proferens Till. cat. hort. pis. p. 126, raccolto da Micheli sul monte Baldo.↑ P. Cervaria(1) Lap. - Selinum Cervaria L. Athamanta Cervaria L., Poll.; Il III Dauco del Fuchsio, ouero Libanotide II del Dodoneo, et minore del Lobelio Pona; Oreoselinum Apii folio, majus SEgu. - Cervaria, Selino nero. - "Variat: β latifolia (Vivani); planta luxurians, - et γ microphylla Posp." - Frequente in luoghi aridi e secchi, nei boschi e nelle macchie per la intera Provincia fra il Benaco ed il confine vicentino dalla alta pianura, dall'Alto Agro e da tutti i colli alla zona montana (Poll., Mang.!, Tonini!, A. Mass.! ecc.) nel monte Baldo, sul Pastello, per i Lessini ecc.!: il Pona indica questa bellissima Apiacea sul monte Baldo tra i sassi della Valfredda ove oggidì non cresce e sembra che la stessa dovesse essere assai rara ai tempi di Seguier, il quale (pl. ver. II, p. 31) la indica solamente alle falde dei Lessini nella val d'Adige nella selva soprastante a Peri, ove cresce rigogliosa anco in oggi: la var. β veramente
gigantesca, compare qua e là, p. e. nella Valpantena, sulle colline soprastanti a Quinto, Marzana, Cuzzano !; la var. γ si incontra frequente, ove la forma tipica, e così al Bosco Mantico nella Valdonega, nella Valsorda sotto al monte Moscal, sul monte Baldo nel Gazo ed in Piore ecc.!. - Agosto-novembre: perenne.↑ P. Oreoselinum(1) Moench. - A.thamanta Oreoselinum L., Poll.; Oreoselino del Clusio, ouero aeseli negro di alcuni Pona; Chaerophyllum montanum, Oreoselini Apii folio minoris forma Ponted., Segu.; Oreoselinum crispum, angustifolium Ponted., Segu. - Apio montano. - Seleno de prà. - "Var. β angustiseptum: planta partibus omnibus diminuta; foliolis angustius laciniatis". - Comune nei prati e luoghi erbosi, nei pag. 487 Vol. 2°
pascoli e nei boschi della intera Provincia, dalla pianura alla zona montana e subalpina, sul monte Baldo, nel Pastello, nei Lessini ecc.!: e così, p. e. in Campomarzo di Verona !, nel Bosco Mantico! in Basiana, Ime e Valfredda!, ai Tomasi sotto al Corno d'Aquilio! ecc.: la var. sul monte Baldo al Gazo ed ai Lumini !, alle sponde del lago di Garda presso Castelletto ecc.!. - Luglio-ottobre: perenne.↑ P. palustre(1) Moench. - Selinum palustre L., Poll.; Thysselinum palustre Segu. - Nei luoghi paludosi, nei fossati; nelle risaie della bassa pianura veronese: e così presso la Montara lungo la strada che conduce a Palù (Segu.), ad Arcole!, presso Bovolone e Legnago! (e Poll.), ad Aselogna !, nelle valli del Tartaro !, ecc. - Luglio-ottobre: perenne.↑ P. rablense(1) Koch. - Selinum rablense Spreng., Poll.; Seseli Massiliense di Dioscoride Pona (ex. loco !); Ferula alpina humilis, foliorum pinnis angustissimis, trifariam, quinquefariamve divisis Segu. - Cresce copiosamente, fra il lago di Garda ed il confine vicentino, in luoghi rupestri e sassosi, fra i cespugli, nelle macchie, ecc. in tutti i monti veronesi; dalla zona montana sale alla subalpinat raramente alla alpina, e qualche volta scende sino a toccare quasi la collina: e così sul monte Baldo nelle valli che solcano il fianco prospiciente il Benaco !, al prà ed alla colma di Malcesine! (e Pona), nella Valfredda ! (e Segu.), ai Zocchi e Tolghe ! (e Rigo), nella valle Aviana! (e Rchb. fil.); in Noveza ! (e Rchb. fil.), Novezina !, Palloni di Noveza !, ecc., tra la Corona e Brentino (e Poll.) ove è quasi gregario (m. 500)!; nei monti Pastello e Pastelletto !; per i Lessini a Roccapia e Corno d'Aquilio, al Malera, Spiazzoi, Camposilvano!, e Giazza, Revolto ecc. nella alta valle d'Illasi!; in Campobrun, passo della Lora, Zeola, ecc.!" - Giugno-settembre: perenne.↑ pag. 488 Vol. 2°
P. Ostruthium Koch. - Imperatoria Ostruthium L., Poll.; Imperatoria Calc.; Lasepitio del Fuchsio ecc. Pona. - Erba rena. - Imperatoria. - Calceolari e Pona hanno scoperto la Imperatoria sul monte Baldo presso al fonte Brigaldello in vicinanza alla val Vaccara, ma quivi non è stata rinvenuta dai botanici posteriori; sul monte Baldo però, è stata raccolta, per testimonianza del Bertoloni (fl. 3, p. 423), dal professore Ian: cresce, al confine della Provincia veronese col Trentino, in Campobrun ! (e Poll.), nel monte Posta!, nella valle Ronchi di Ala!. Seguier (pl. ver. II, p. 347, app.) scrive che ai tempi di Giovanni Pona, questa Apiacea fosse frequente nelle vicinanze di Verona: infatti la stessa, come è scritto nelle flore, dai prati, pascoli e luoghi boschivi montani, discende ai fossi della pianura. - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 5. Tommasinia (Bert.). - P. verticillare Mert. et Koch; Goir. in N. G. B. I., volum. XXIII, p. 230. - Angelica verticillaris L.; Tommasinia verticillaris Bert. - Gambo di Finocchio. - Canoto*. - Nei cespugli, boschi e luoghi selvatici della zona montana: e così nel monte Baldo in Basiana ed Ime, e presso la Ferrara nei boschi Bordina e Dalle Rive! (850-1200 m.), sui Lessini sotto a Roccapia presso al buso del Gato e nel colle della Cicala !, a Vaona presso S. Anna d'Alfaedo !, nei vaj del Falcone ! e di Squaranto (Rigo !). - Luglio-settembre: perenne. È una specie gigantesca, il caule raggiungendo in altezza anche 2.50-3 metri !.↑ Heracleum L. - H. proteiforme(1) Crantz. - "Stirps summopere polymorpha; varietates et formae in agro veronensi observatae: pag. 489 Vol. 2°
raro; - a) floribus purpureis: S. vulgare floribus purpureis Segu.". - Comune dal piano alla zona subalpina nei prati, lungo i fossi, nei boschetti e nei luoghi selvatici umidi!: rara la forma a); sul monte Baldo a Campedello (Segu.) ed altrove sopra alla Ferrara; e sui Lessini presso S. Anna!, ai Trachi, ecc.!: - Giugno-ottobre: perenne. pag. 490 Vol. 2°
sul monte Baldo nella valle degli ossi! (e Segu., Moreni, Poll., Mang.!) e nelle altre valli prospicenti il Benaco!, ai palloni di Noveza!, Lavacci!, Cerbiol !, lungo la valle Aviana!, ecc.; sui Lessini al Corno d'Aquilio!, Podesteria!, ecc. nei monti Posta, Campobrun, Zeola !, ecc. - Luglio-settembre. - Seguier e Pollini hanno riferito a questa specie Sphondylium alpinum ficulaceo crenato folio, flore albo umbellifero pentapetalo, sive Sphondylium alpinum glabrum indicato da Martini non appartiene certamente ad alcuna specie del genere Heracleum come dalla figura nella opera inedita ripetutamente citata (tom. IV, p. 28, fig. 25).↑ Tordylium L. - T. maximum L., Poll. - Seseli creticum Calc.; Tordilio o Seseli cretico del Lobelio, anzi specie di Caucalide Pona; Tordylium vulgatius, semine plano flore ex rubente albo Segu. - Comune lungo le vie, nelle siepi, nei campi e luoghi incolti dall'Alto Agro veronese alla zona montana e così per i dintorni e nella collina di Verona!; nella Valpantena!; nella Valpolicella a Negrar, Prun, Torbe! ecc.; per la valle di Caprino!; alle sponde del lago di Garda a Bardolino, ecc. !.; alle falde meridionali di monte Baldo (Poll.) e più in alto presso la Ferrara (Calc.). - Giugno-settembre: annuo.
Tribus 7. - Dauceae.
Sect. 1. - Eudaucus - Daucus Carota L., Poll. - D. seminibus hispidis petiolis subtus nervosis: primo vere antequam caulescat radices ex aqua decoctas, tum oleo saleque conditas edunt rustici, easque Majugole vocant pag. 491 Vol. 2°
Segu. - Pastricciano. - Bastonagia, Magnugola . - "Occurrit: a) sepium: forma luxurians (caule 1,5-2 m. alto) partibus omnibus hirsutissima; - b) caule glabro; - c) viviparus Feder. ex Paolucci. - Variat praeterea: Sect. 2. - Orlaya (Hoffm.). - D. grandiflorus Scop. - Caucalis grandiflora L., Poll.; Orlaya grandiflora Hffm.; Caucalis arvensis echinata, mngno flore Segu. - Lappola. - Frequentissima nei luoghi incolti e selvatici, lungo le strade, nei vigneti, al margine dei campi e fra i seminati dal piano alla zona montana per la intera Provincia !, e nelle mura stesse della città di Verona !. - Giugno-agosto: annua.↑ D. platycarpos(1) Scop. - Caucalis platycarpos L., Poll.?; Orlaya platycarpos Koch. - Come la precedente, ma di preferenza fra le messi e nei luoghi coltivati: e così nella Valdonega!, nella Valpantena nella quale compare nel monte Gazo al dissopra di Romagnano di Grezzana!; nella valle di Caprino! ecc. - Giugno-settembre: annua.↑ pag. 492 Vol. 2°
Tribus 8. - Thapisieae.
Lasepitium L. - L. latifolium L., Poll. - Dauco II del Fuchsio, nominato dal Lobelio Libanotide di Teofrasto Pona; Laserpitium foliis latioribus lobatis et L. foliis amplioribus, semine crispo Segu. - "Variat: α glabrum Crantz et β asperum (Crantz)." - Frequente nelle siepi, boschetti, luoghi rupestri dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Baldo nella Valfredda!, alla Lonza!, Noveza!, Cerbiol!, val delle pietre! ecc. ecc.; nel Pastello!; per i Lessini a Roccapia, Corno d'Aquilio, Podesteria, Malera, ecc.!. - Luglio-settembre: perenne.↑ L. Gaudini(1) Moretti. - L. luteolum Gaud. - Nei pascoli, luoghi selvatici e rupestri dalla zona montana, alla alpina; non comune: e così sul monte Baldo (e Rigo) in diversi luoghi, al Maroco!, val Losana !, Novezina !, val dritta !, val degli ossi !, ecc.; sui Lessini nella valle Ronchi di Ala ! (e Leyb.). - Luglio-settembre: perenne.↑ L. Siler L., Poll. - Siler montanum Calc.; Ligustico del Matthioli Pona; Ligusticum quod Seseli officinarum Segu. - "Var. β angustifolium. - L. Siler var. β Poll." - Luoghi rupestri e selvatici dalla zona montana alla alpina: nel monte Baldo lungo la ascesa da Brentino alla Corona ! (e Poll.); nella Valfredda ! e Poll., Bracht, Mang. !, ecc.); nella Valbrutta! (e Rigo); val Losana !, valli delle pietre, degli ossi, S. Zeno ecc. !; Artillon ! (e Calc.); colma di Malcesine ! (e Pona); Altissimo di Nago! ecc., ecc.; nel monte Pastello! e lungo tutti i Lessini dal colle della Cicala, Roccapia, Corno d'Aquilio alla valle d'Illasi!, e così pure in tutti gli altri monti confinanti col Trentino e col Vicentino!. - Giugno-ottobre: perenne.↑ L. peucedanoides L., Poll. - Peucedanum Calc.; Laserpitium Peucedanoides, foliorum segmentis angustissimis pag. 493 Vol. 2°
Segu. pl. ver. III (suppl.), p. 227 cum. ic. tab. VII (mala quoad fruct.) - Nelle fessure delle rupi e luoghi sassosi, nei prunai, fra i frutici, nelle macchie di Erica carnea, Juniperus nana, Pinus Mughus, Rhododendro, Vaccinium, ecc. nelle zone montana e subalpina: e così sul monte Baldo (Calc., Segu., Poll., Heufler, Clementi, Leybold, Mang.! ecc.) sopra la Ferrara, allo Struzenal, valle del Bastion, Valfredda, Basiana, Valbrutta, Monmaor, Valvaccara, Lonza, Noveza ecc., ecc.!; sui Lessini al Corno d'Aquilio e nei monti Malera, Pertica, Trapola ecc.!; in Campobrun !; Zeola !, ecc. - Giugno-settembre.↑ L. Prutenicum L., Poll. - Nei boschi cedui e luoghi sabbiosi dalla collina alla zona subalpina: e così sul monte Baldo dalla zona dell'ulivo sul lago di Garda alla bocca di Navene! e Poll., Rigo !), ai Masi !, ai Lumini!, nella val d'Adige (e Rigo !) specialmente sotto a Rivoli veronese!; nella valle Ronchi di Ala; presso Verona ai piedi del colle delle Ungherine nel vaio Borago!, e presso Cà del Bosco sotto alla Cola!; nella Valpantena sul monte Tondo, presso Romagnano e nel monte Cucco! ecc. - Luglio-ottobre: bienne e perenne.
Tribus 9. - Caucaleae.
Torilis Adans. - T. Anthriscus(1) Gmel. - Tordylium Anthriscus L. ; Caucalis Anthriscus Huds., Poll.; Daucus annuus minor, floribus albis Segu. - Comune nelle siepi e fra cespugli, nei luoghi incolti, lungo le strade del piano alla zona montana!. - Giugno-ottobre: annua e bienne.↑ pag. 494 Vol. 2°
T. helvetica Gmel. - Caucalis arvensis Huds. - "Variat: a) anthriscoides Dc., - et b) neglecta (R. et S.)." - Frequente nei campi, lungo le strade nelle siepi, nei vigneti del piano (p. e. nei fossi stessi della città, di Verona !) e della collina!. - Estate-autunno: annua.↑ T. purpurea Guss. - Lungo le strade, nelle siepi ed in luoghi selvatici nella valle di Caprino, e nella Valpantena sopra Grezzana a Spredino !. - Estate-autunno: annua.↑ T. nodosa Gaertn. - Tordylium nodosum L.; Caucalis nodosa Scop., Poll.; Daucus annuus ad nodos floridus Segu. - Lappolina. - Frequente al margine dei campi, al piede dei muri, nelle siepi, ecc. per la intera Provincia, nella alta pianura e nella zona collina: e così nei dintorni e negli stessi fossi della città di Verona!; presso le sponde del lago di Garda a Torbole (Gelmi) ed altrove!; per la valle di Caprino ed alle falde meridionali di monte Baldo! (e Pollini); nei dintorni di Rivoli!; nella val d'Adige presso Ceraino!, a Brentino! (e Poll.), Avio! (e Gelmi) e più a nord procedendo verso Rovereto!; nella collina veronese e specialmente nella Valdonega !; nella Valpantena presso Poiano ! (e Segu.), Grezzana!, ecc.; nella collina di Montorio presso Olivè, ecc. - Aprile-agosto: annua.↑ Caucalis L. - C. daucoides L., Poll. - C. arvensis echinata, parvo flore et fructu Segu. (non C. B.). - Presora. - Volgare fra le messi, nei campi coltivati ed incolti, nei vigneti, ecc. per tutta la Provincia, dalla Pianura alla zona montana!. - Giugno-settembre: annua.↑ Turgenia Hoffm. - T. latifolia Hoffm. - Caucalis latifolia L., Poll.; Gaucalide del Matthioli Pona; Caucalis arvensis echinata lalifolia, et Caucalis lato Apii folio Segu. - Frequente per tutta la Provincia, fra le messi, nella zona della collina: e così nelle vicinanze del lago di Garda (Clementi), a Colà (Segu.), S. Vigilio pag. 495 Vol. 2°
Torri (Rigo!) e per tutti i colli benacesi! nella valle di Caprino! (e Pona); nel monte Pastello e per tutta la Valpolicella!; nelle colline sopra Quinzano, Avesa!; nella collina di Verona specialmente nella Valdonega!, per la Valpantena!; nei colli di Montorio!, ecc. - Maggio-luglio, ed anche agosto, nelle stazioni prossime alla zona montana!: annua.↑
Tribus 10. - Scandiceae.
Anthriscus Bernh. - A. silvestris Hoffm. - Chaerophyllum sylvestre L., Poll.; Myrrhis Calc.; Mirride del Fuhcsio Pona; Chaerophyllum silvestre perenne Ciutae folio Segu. - "Variat.: β alpestris (Wimm. et Grab.)" - Frequente nei prati, cespugli, boschetti, lungo i fossi e rigagnoli dai colli alle valli alpine; più raro nel piano: e così nella Valpantena presso Grezzana! (e Segu.), e più in alto a Stalavena, Alcenago, Belori!, ecc. e qua e là per tutti i Lessini!; nella valle di Caprino!; sul monte Baldo in diversi luoghi (Ian.), presso la Corona! (e Calc.), la Ferrara!, Campedello !, ecc., Artillon ! e nelle valli Vaccara!, delle pietre! (e Poll.), S. Zeno!, ecc.: la var. β ove la forma tipica nelle stazioni elevate, e così sul monte Baldo nella valle del Trovai (Rigo). - Maggio-settembre: perenne.↑ A. vulgaris(1) Bernh., Pers. - Scandix Anthriscus L., Poll.; Chaerophyllum silvestre, seminibus brevibus, hirsutis Segu. - "Occurrit: a) Forma nana: pianta humillima partibus omnibus diminuta; Goir. N. G. B. I. vol. XXIII, pag. 304". - Nelle macerie, nelle siepi, presso le abitazioni nella bassa pianura e nell'Alto Agro veronese, e frequentemente gregaria: presso Verona fra le macerie! (accidentalmente ?), a Villafranca veronese!, Mozzecane !, Grezzana!, S. Michele!, S. Martino!, Sambonifacio!, Arcole!, Bevilacqua !, pag. 496 Vol. 2°
Bovolone!, Legnago! ecc.; non manca nella zona della collina; e così nella valle d'Illasi a Cogolo presso Tregnago (Segu.): colla forma a) compare nella zona montana alle falde dei monti Lessini al ponte di Veia (m. 602)!.↑ A. Cerefolium Hoffm., Goir. in N. G. B. I. vol. XXIII, p. 303. - Scandix Cerefolium L., Poll.; Cherefoglio di Columella presso il Dodoneo Pona. - Cerfoglio. - Serpilio, Erba stella. - Originario dalla Russia meridionale, Caucaso ed Asia, occidentale, il Cerfoglio è, allo stato avventizio, in gran parte dell'Europa media e meridionale: nel Veronese è certamente coltivato da epoca remotissima, avendolo il Pona indicato nella valle di Caprino; è stato raccolto in vicinanza al lago di Garda (Clementi), nella città di Verona lungo la strada che conduce a S. Zeno in Monte! e nella Valdonega !. - Maggio-luglio: annuo. - Il Cerfoglio assieme ad Eruca sativa (Rucola in dialetto veronese, forma la base della insalata conosciuta sulla piazza coi nomi di Misiansa o Misianzina (Conf. Segu. pl. ver. II, p. 24 et 337; Goir. l. c.).↑ Myrrhis Scop. - M. odorata Scop. - Scandix odorata L., Poll.; Myrrhis magna vel Cicutaria odorata Segu. - Finochiella. - Rara, in luoghi selvatici, e nei pascoli montani ed alpini: e così sul monte Baldo ai Lavacci ! (Poll.); sui Lessini nella valle Ronchi di Ala! (e Leyb.), nella Podesteria ! (e Poll.), presso Roverè di Velo!; nella valle d'Illasi presso Badia Calavena (Segu.). - Giugno-settembre: perenne.↑ Scandix L. - S. Pecten-Veneris L., Poll. - Scandix Calc.; Pettine di Venere Pona: Scandix semine rostrato, vulgaris Segu. - "Variat: b) umbrosa. Beguinot". - Spillettoni. - Ucioni. - Comune, e frequentemente gregaria, fra le biade, nei muri, nei luoghi rupestri, negli argini, nei campi incolti della intera Provincia, dal piano alla zona subalpina; p. e pag. 497 Vol. 2°
sul monte Baldo a Campedello (1000 m.)!. - Si mantiene in vegetazione da febbraio; e qualche volta da gennaio, a settembre!; dipendentemente dall'andamento della stagione, dalla esposizione, dalla altitudine: annua. - Da ricercarsi S. hispanica Boiss.↑ Chaerophyllum L. - C. hirsutum L., Poll. - Myrrhis palustris latifolia alba et Myrrhis palustris latifolia rubra Segu. - "Variat caule humili vel 1 met. et ultra, alto, hispido vel glabro, et C. Villarsii Koch. - È ritenuto una varietà della specie precedente e cresce promiscuamente ad essa e nella stessa epoca.↑ C. aureum L., Poll. - La picciol Mirride del Lobelio, da altri stimata Seseli, et altri come vero Ligustico nelle compositioni l'usurpano et La Mirride II picciola del Lobelio Pona? et ex parte? - "Variat caule maculato vel immaculato, et una cum foliis plus minusve hirsuto vel glabrescente." - Non comune nei luoghi incolti, nei cespugli e nelle siepi dalla collina alla zona subalpina: e così presso Cavaion veronese, (A. Mass.! ); nel monte Baldo. (Clementi, Leybold) pag. 498 Vol. 2°
lungo il percorso della strada da Brentino alla Corona !, in Pravazar (Pona ?), Ime !, prà di Malcesine (Pona), S. Giacomo (Heufler); sui Lessini ai piedi del Corno d'Aquilio ecc.! sul monte Alba al confine del Veronese col Vicentino!. - Giugno-settembre: perenne.↑ C. temulum L., Poll. - Myrrhis annua, semine striato levi Segu. - Cicutaria. - Persemolassi* o Parsemolassi*, - "Caulis maculis atrorubentibus adspersus; sed variat β caule non maculato. Herba venenata". - Comune nelle siepi, lungo le strade ed i fossati, in luoghi incolti e su macerie, presso le abitazioni dal piano e dalla collina alla zona montana!: la var. β presso Caprino ed altrove sul monte Baldo! - Giugno-ottobre: bienne. - Erba velenosissima, qualche volta da gente inesperta presa per Prezzemolo.↑ Athamanta L. - A. cretensis L., Poll. - A. Lobelii Caruel; Daucus Cretensis Lobel; Dauco eretico Calc.; Dauco secondo di Dioscoride detto cretico Pona; Myrrhis annua, semine striato villoso, incana Segu. - " Variat: pag. 499 Vol. 2°
forma tipica!; la var. γ nei luoghi più bassi e nel fondo delle valli tanto sul monte Baldo quanto sui Lessini, ecc.!. - Giugno-settembre: perenne.↑ A. Matthioli(1) Wulf. - Libanotis rupestris Scop.; Libanotis Matthioli Bertol. - Sulle rupi e sui vecchi muri: Avio verso il monte Baldo (Facchini) e nella valle Aviana per il monte stesso (Heufler). - Maggio-luglio: perenne.↑ Hladnikia Koch. - H. Golaka Rchb. fil. - Hladnikia golacensis Koch; Athamanta Golaka Hacq.; Malabaila Hucquetii Tausch,; Gafia Golaka Rchb. - Rara: sui monti Lessini in luoghi selvatici nel monte Trapola ! (e C. Mass.); al confine del Veronese col Trentino nella valle Ronchi di Ala !, Campobrun (Facch.). - Luglio-settembre: perenne.↑ Pleurospermum Hoffm. - P. austriacum Hoffm. = Ligusticum austriacum L., Poll.; L. Cicutae folio glabrum Segu. - Cresceva al confine del Veronese col Vicentino verso Durlo, lungo il dirupatissimo sentiero delle Scalette che dal monte Alba conduce alla valle delle Fresele, ove è stato raccolto da Seguier, Moreni e Bordoni: da ricercarsi.
Tribus 11. - Smyrnieae.
Molospermum Koch. - M. cicutarium Dc. - Molospermum peloponnesiacum Koch; Ligusticum peloponnesiacum L.; Ligusticum peloponense Poll.; Seseli Peloponnens Calc.; Cicutaria fetidissima del Lobelio, da altri chiamata Seseli Peloponense Pona; Cicutaria latifolia foetida Segu. - Erba per la rogna. - Luoghi sassosi e rupestri della zona montana e subalpina: e pag. 500 Vol. 2°
"così sul monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., ecc.) tra la Corona e la Ferrara (Calc.), ai Colonei !, in Naole !, Noveza! (e Bracht, Gelmi, Mang. !), Zocchi! (e A. Mass. !), Lavacci !, Cerbiol!, Gambon!; nei Lessini nel vaio dell'Anguilla!. - Giugno-luglio : perenne.↑ Smyrnium L. - S. Olusatrum L., Poll. - Smyrnium Segu. - Macerone. - Seguier rinveniva questa specie in Verona nei fossi di Castelvecchio presso l'Arco di Vitruvio e quivi venne ritrovata da Abramo Massalongo !, ma oggi vi sembra scomparsa!: cresce, invece, copiosa fra i virgulti, le macchie ed i sassi del giardino Giusti! (e Poll., Kellner, Mang, ! ecc.), - Fiorisce da febbraio ad aprile, e comincia a fruttificare appena terminata la fioritura: bienne. - Lo Smyrnium Olusatrum deve ritenersi introdotto in Verona da epoca remotissima, e naturalizzato nel giardino Giusti, unica stazione veronese nota per questa Apiacea.↑ Conium L. - C. maculatum L., Poll. - Cicuta Calc.; Cicuta major Segu. - Cicuta. - Cicuta*, Zicuta. - Cresce, frequentemente gregario, nei luoghi erbosi umidi e sassosi, nelle ortaglie, fra le macerie, lungo le strade, presso le case per tutta la Provincia, dalla pianura alle zone anche elevate dei monti: e così nella bassa pianura veronese presso Ponte Molino (Segu.), Legnago! ecc.; Sambonifacio, Arcole, Albaredo, Vigasio ecc.!; Villafranca, Valeggio, ecc.!; nella città di Verona per tutte le ortaglie e al di fuori in Campagnola!; nella valle di Caprino!; sul monte Baldo, in Ime, Pravazar, Basiana, Lonza, Albarè Gambon, Cerbiol, ecc.!; sui monti Lessini a Breonio, S. Anna,
Erbezzo, ecc. !. - Giugno-ottobre, secondo la altitudine: bienne. pag. 501 Vol. 2°
Tribus 12. - Coriandreae.
Coriandrum L. - C. sativum L., Poll. - Coriandro, Coriandolo. - Originario della regione mediterranea orientale ed Africa boreale, è qualche volta coltivato negli orti in vicinanza dei quali si incontra sporadico.↑ Bifora Hoffm. - B. radians M. B. - Coriandruum testiculatum L., Poll. exct. nonn. syn.; Coriandro silvestre del Micone! Pona; Criandrum silvestre foetidissimum et C. minus testiculatum Segu. (Ad Biforan radiantem pertinet, ni fallor, Coriandrum sylvestre repertum circa Veronam, de quo loquitur Smithius in Engl. Fl. 2, p. 67. - Bertol. fl. it. 5, p. 249). - Coriandolo selvatico. - Aniso (Segu.), Anesi, Erba bianca, Zizania, Erba della tempesta* (Conf. Segu. I, p. 28). - Comune nei campi e specialmente fra le messi che in festa, dal piano alla zona montana, per la intera Provincia: p. e. sul monte Baldo a Campedello !, sui Lessini a S. Giovanni di Fosse, Chiesanuova, ecc.!. - Maggio-settembre: annua.↑ B. flosculosa M. B. - B. testiculata Dc. - Rarissima: nella collina di Montorio alla Pezza sopra Olivè nei coltivati!, ed altrove per la Provincia (Vis. et Sacc. cat. p. 179). - Maggio-giugno: annua.↑
Tribus 13. - Oenantheae.
Oenanthe. - Sect. 1. Phellandrium. - O. aquatica Poir. - Oe. Phellandrium Lam.; Phellandrium aquaticum L., Poll.; - Phellandrium Segu. - Finocchio o Millefoglio acquatico. - Fellandrio. - Frequente nei fossi, nelle paludi, nelle risaie dalla bassa pianura al piede della collina: e così nelle valli del Tartaro !, presso Legnago !, Bevilacqua (Segu.) ed pag. 502 Vol. 2°
altrove !, Albaredo!, Arcole!, Sambonifacio !, presso Monteforte dell'Alpo !, Caldiero e Caldierino!, per la val Tramigna ecc.!. - Maggio-settembre: perenne ed anche bienne.↑ Sect. 2. Euoenanthe. - O. fistulosa L., Pol.. - Oe. aquatica Segu. - Nei prati paludosi, presso i fossati e le risaie nella pianura: e così presso Bevilacqua lungo i fossi e rivoli derivanti dalla Rabiosa (Segu.) nelle vicinanze di Monteforte dell'Alpo (Cavazzini ex Segu.), Legnago (Poll.), Bovolone (Poll.) ecc. - Estate.↑ O. pimpinelloides L., Poll. var. α - Oe. Apii folio Segu. - Nei luoghi selvatici ed ombrosi umidi delle zone collina e montana; non comune: e così sul monte Baldo (Poll.), primieramente scopertavi da Moreni nella Valbrutta, sui Lessini a Velo (A. Mass.); al confine del Veronese col Vicentino presso S. Giovanni Ilarione!. - Giugno-agosto: perenne.↑ Oe. pecedanifolia Pollich., Poll. - Nei prati grassi umidi del Veronese (Vis. et Sacc. cat; p. 174). - È considerata come varietà della specie precedente.
FAMILIA LXXIV. - ARALIACEAE.
Hedera Tournf. - H. Helix L., Poll. - H. arborea Segu. - Edera. - Enera*, Enera murara, Edera, Edera arborea, Ellera. - "Folia in ramis sterilibus palmati-lobata; ovatodeltoidea integerrima in ramis fertilibus: variat: a) macrophylla; - b) microphylla; - c) variegata; - d) arborea vel arborescens; - e) fruticosa; - f) humifusa. - Flores luteoli, albidi, rarissime albi". - Cresce abbondantemente per tutta la Provincia, attaccata alle rupi, ai vecchi muri, ai tronchi degli alberi, di spesso strisciante sulla terra nei luoghi boschivi selvatici, ed anche rampicante nelle siepi: qualche volta raggiunge dimensioni gigantesche. - Tocca altitudini comprese fra 1000-1200 m., trovando i sul monte Baldo verso il fondo della Valbrutta !, e sui Lessini, qua e là, fra Breonio, Fosse e Vallene !. - Fiorisce da agosto ad ottobre; le bacche maturano d'inverno: liana sempreve. - Si coltiva qualche volta nei giardini H. Chrysocarpa Walsh. = H. poetarum Bertol.; varietà a bacche gialle di H. Helix: diverse forme ele gantissime sono pure coltivate in vasi per ornare le sale delle abitazioni. - Il popolino della città e della campagna attribuisce virtù medicinali all'Edera: le sue foglie sono mangiate dalle capre.↑
FAMILIA LXXV. - CORNACEAE.
Cornus Tournf. - C. sanguinea L., Poll. - Virgo sanguinea Calc.; Cornus-foemina Segu. - Sanguine, Sanguinello. - Sanguena, Sanguina, Sanguenela. Sanguano bastardo, Sanguanel, Sanguenel. - Variat: pag. 504 Vol. 2°
Frutice, qualche volta alberetto: cresce nelle siepi e nei boschi di tutta la Provincia, dal piano a tutta la zona montana; comune: la var. β è stata trovata in luoghi selvatici boschivi sui Lessini nel monte Tesoro (m. 800) !. - Fiorisce di norma in maggio e giugno, o giugno e luglio, secondo i luoghi, rifiorisce frequentemente d'autunno; però, dipendentemente dalle condizioni speciali della stazione nella quale vegeta, può mantenersi in fioritura da maggio ad autunno inoltrato: le drupe, molto appetite dagli uccelli, sono mature in settembre ed ottobre ed anche in novembre. - I rami del Sanguinello sono adoperati per sostegno alle piante in vasi, a far gabbie per uccelli, a fabbricare cesti: in alcuni luoghi i montanari estraggono dalle drupe mature olio per ardere.↑ C. mas L. - C. mascula Scop., Poll.; Corylus silvestris, mas Segu. - Corniolo - Cornal, Cornà, Corno, Corniolo* (la pianta); Cornule (le drupe). - Variat: pag. 505 Vol. 2°
Vicentino!: la var. β, assai rara, sulla collina veronese nelle siepi a S. Mattia, e S. Leonardo, nella Valpantena nel vaio delle Pernise, nella val d'Adige sopra Peri, nel monte Baldo presso la Ferrara!. - Fiorisce da febbraio ad aprile secondo i luoghi; le drupe, Cornule, sono mature in agosto e settembre. - È coltivata nei broli e nei parchi come pianta ornamentale, nei giardini per i suoi frutti che sono mangerecci: il legno durissimo può servire a diversi usi e venire utilmente impiegato nella fabbricazione di istrumenti campestri, bastoni, ecc.↑
FAMILIA LXXVI. - RUBIACEAE.
Sherardia L. - S. arvensis L., Poll. - Sherardia Segu. - Toccamano. - "Variat: β imbricata: pumila, hirsutissima, subcanescens; caule, plerumque simplici, 520 mm. alto; verticillis foliorum approximatis fere se tegentibus. Occurrit quoque, a) floribus coeruleis, - b) floribus purpureis, - c) floribus albis." - Comune nei campi, nei vigneti, in luoghi erbosi, nelle siepi, lungo le strade, nelle macerie dalla pianura alla zona montana; p. e. sul monte Baldo alla Ferrara!: la forma albiflora è piuttosto rara, ma si incontra tanto al piano ed in collina, quanto in stazioni assai elevate; e così nei fossi della città di Verona!, nella Valdonega.!, Spredino (m. 416)! nella Valpantena!, S. Anna d'Alfaedo (m. 936) sui Lessini!: la var. β nei pascoli fuori Porta Nuova al Poligono!. - Aprile-ottobre: annua.↑ Asperula L. - A. arvensis L., Poll. Galium arvense, flore coeruleo Segu. - Palloncio. - Frequente per la intera Provincia (Segu., Poll., Mang.! ecc.), nei campi e fra le messi, di preferenza nelle zone collina e montana: e così alle sponde del lago di Garda a pag. 506 Vol. 2°
Riva (Ambrosi), Lazise (Fontana), nella valle di Caprino!, sul monte Baldo alla Ferrara.!, presso Verona (Bracht) e nella sua collina nella Valdonega !, S. Leonardo! (e A. Mass. !), alle Torri Maassimiliane!; al Maso e Montecchio !, S. Anna d'Alfaedo! ecc. - Maggio-luglio: annua.↑ A. taurina L., Poll. - Cruciata Calc.?; Ruba liscia di quelli di Turino presso il Lobelio Pona; Cruciata alpina, latifolia levis Segu. - Sparsa per il Veronese dalla collina alla zona montana elevata, ma non frequente!: rarissima sul monte Baldo, ed una sola volta fra i frutici nelle adiacenze di Ime!; sebbene sia in dicata in diversi luoghi della catena, e così in Basiana se, come fa Seguier, a questa specie è da riferirsi la Cruciaia di Calceolari, all'Artillon (Pona) ed altrove (Segu., Poll., Barbieri, Gelmi): nella Valpantena a Casale di sotto ai piedi del colle S. Viola (m. 633) !, nel vaio dell'Anguilla (700 m. circa) !, presso Badia Calavena (m. 450)!, Castelvero verso la valle dell'Alpone!, Marcemigo e Bigognan presso Tregnago (A. Mass. !). - Giugno-luglio: perenne.↑ A. odorata L., Poll. - Aparine latifolia, humilior, montana Segu. - Tra le macchie e nei luoghi selvatici umidi della zona montana e subalpina, raramente della collina: e così per il monte Baldo alla Corona, Ime, ecc., Lonza, Noveza, ecc., Lavacci, Acquenegre, Artillon., ecc., Prazagano, Cerbiol, Gambon, ecc.!; nella val d'Adige sopra Mori e Brenionico (baronessa S. Salvotti!); nel monte Pastello !; per tutti i Lessini dal Corno d'Aquilio alla valle d'Illasi segnatamente presso i Trachi!, monte Zeola! ecc. Seguier la indica nei boschetti intorno a Grezzana. - Maggio-agosto: perenne. - I fiori sono qualche volta adoperati per comunicare uno speciale aroma ai vini (qualitas ambrosiaca): tutta la pianta secca ha un odore il quale ricorda quello dell'Heliotropium peruvianum.↑ pag. 507 Vol. 2°
A. galioides(1) M. B. - Galium glaucum L. - In un prato presso Valgatara di Valpolicella; ivi certamente importata con semi di foraggio!. - Giugno: perenne.↑ A. cynanchica L. - Cinanchina (Orti Manara). - "Variat: α breviflora Tanfani ap. Parl. - Car. fl. it. VII, p. 86. - A. cynanchica Poll. var. α, Hsmn. flora Tir. p. 396; A. aristata var. brachysiphon Arcang.; Rubeola vulgaris quadrifolia levis, floribus purpurascentibus Segu. - Occurrit: foliis inferioribus brevioribus latioribusque (Rchb); caulibus abbreviatis et contractis, in orbem expansis, floribus numerosis dense appropinquatis (var. densiflora Gren. et Godr. ?); caulibus elongatis flacidis (forma laxa ?); - foliis inferioribus senis, caule levi erecto, floribus aggregatis, quadrifidis, extus scabris (A. montana Kit.?)". pag. 508 Vol. 2°
pascoli elevati (Poll.); alle sponde del lago di Garda presso Riva (Heufler); per i Lessini, in unione alla var. α - Non sembra che la varietà longiflora, della quale è parola in questo luogo, sia la vera A. longiflora W. et K. Rubia L. - R. tinctoria L., Poll. var. α ex loco et β sativa. - Robbia - Rubia. - Scrive Alessandro Carli (Storia ecc. dall'anno 1801 al 1809 in Mem. Acc. di Verona, Vol. V, p. 368) che la Robbia fu introdotta nel Veronese a mezzo del generale Lestrange, comandante nel 1802 la guernigione di Verona, il quale fece tenere non poca quantità delle sue sementi alla Accademia di Verona, La Robbia, indigena nell'Oriente, e forse in non pochi luoghi d'Italia, era per lo passato assai estesamente coltivata per estrarne dai rizomi una materia colorante di un rosso vivissimo (garance) impiegato nella tintoria a colotire le lane, la seta e il cotone, e nella pittura adoperato con buon successo nelle tinte ad olio e per dipingere ad acquerello. Nel Veronese Rubia tinctorum, forse soltanto inselvatichita, cresce oggidì lungo le siepi presso Avesa al Tagliaferro (Bracht), nel colle di S. Leonardo (Mang.!), in Campagnola di Borgo Trento al Prato santo e nelle vicinanze dell'Arsenale!, nei dintorni di Vigasio!, nelle colline di Villafranca!, Custoza! (e Rigo!), Sommacampagna!, Guastalla! ecc., nella valle di Caprino presso Costermano (Fontana) pag. 509 Vol. 2°
- Maggio-novembre: perenne. - Calceolari, nell'Iter in Baldum montem, fra le piante elencate, cita la Rubia nella spianata ad occidente della città, l'Erithrodanum malus et minus nell'Alto Agro veronese oltrepassato Bussolengo, Rubia sativa in val Bosiana di monte Baldo: anche il Pona, nel Monte Baldo descritto, indica, nella pianura ad occidente di Verona, l'Herithrodano de' Greci, o Rubia de' Tentori: Seguier, nelle Plantae veronenses, Cita la Rubia silvestris aspera notando che la stessa olim frequens erat in agro Veronensi, nunc vero rarissima, nuspiam vero reperitur in eis locis a Pona et a Calceolario notatis; longissime ab urbe distat, et solum in confinibus agri interdum occurrit: e l'istessa cosa ripete Pollini nella Flora veronensis parlando della sua Rubia tinctorum var. α, la quale corrisponderebbe alle piante di Calceolari, Pona e Seguier, e che indica in sepibus collium Veronensium praesertim circa Grezzana vicum, ove oggidì la stessa certamente non alligna, ma vi è stata ancora raccolta da A. Massalongo nell'anno 1845: nasce però il dubbio che gli antichi botanici veronesi possano aver confuso la R. tinctorum L. con la R. peregrina L.; e per tale ragione sono state omesse, nell'indicare la distribuzione della prima sul suolo della Provincia, le notizie tramandate dai ricordati scrittori.↑ R. peregrina L., Poll. ver. I, p. 163 in nota. - R. tinctorum L. var. α p. parte? - Cresce fra i cespugli, sui vecchi muri, sotto agli olivi in riva al lago di Garda; copiosa alla sponda bresciana a Gardone e Seniga (Zersi), a Gargnano! (e Facchini, Porta), Toscolano! (e Rigo!, C. Mass,!); rara sulla veronese al promontorio di S. Vigilio ! (e Rigo !). - Maggio-settembre: perenne.↑ Galium L. - Sect. 1. Cruciata Tournf. - G. cruciata(1) Scop. - Valantia cruciata L., Poll.; Cruciata hirsuta Segu. - Cruciata - "Variat: β laevipes Koch. = pag. 510 Vol. 2°
Valantia Cruciata W." - Comune presso i campi, nei prati, fra i cespugli, al margine delle strade sopra i muri per la intera Provincia dal piano alla zona montana!. - Aprile-luglio: perenne.↑ G. vernum(1) Scop. - Valantia glabra L., Poll.; Cruciata glabra Segu. - "Variat: α Bauhini (R. et S.). - Foliis angustioribus; flore pallide luteo. - Occurrit quoque glaberrimum vel hirsutum". - Comune nelle siepi, cespugli, boschetti, luoghi selvatici e rupestri dall'Alto Agro veronese, p. e. Bosco Mantico !, e dai colli intorno a Verona e loro con valli, alla zona subalpina nel monte Baldo, nel Pastello per i Lessini e tutti gli altri monti confinanti col Trentino e col Vicentino ! (e Segu., Poll., Bracht, ecc. - Aprile-luglio: perenne.↑ G. pedemontanum(1) All. - Valantia pedemontana Bellardi; Poll. fl. ver. III, p. 218 in add. ad. gen. Valantia. - "Variat: α typicum. - Caulis ad angulos aculeolis retrorsis asper. - G. retrosum Dc.; - et β inerme Tanfani. - Caulis ad angulos tantum villosus nec aculeolatus. - G. pedemontanum Dc. pro parte Conf. Tanfani ap. Parl. - Car. fl. it. VII, pars. I, p. 63; Bertol. fl. it. 2, p. 98)". - Rarissimo in luoghi aridi e secchi: nei terrazzamenti e depositi morenici presso a Chievo !; la var. α sui colli veronesi (Zanardini ex Bertol. l. c.) - Giugno-luglio: annuo.↑ Sect. 2. Aparine. - G. tricorne(1) With.; Goir. pl. vasc. ecc. p. 37; Poll. fl. ver. I, p. 173 in add. ad gen. Galium. - Presorini*. - "Variat β microcarpum Godr.: - occurrit quoque policocco, crebre et minute tuberculato, levi vel hispidulo, setis minutissimis ad pressis, intersecto." - Frequente nei campi, nelle messi, nei vigneti dalla bassa pianura alla zona montana: e così nella bassa pianura presso Legnago (Bolzon), alle sponde del lago di Garda a Sirmione !, pag. 511 Vol. 2°
Torri Rigo! ecc.); nell'Alto Agro veronese attorno al Bosco Mantico!; nella Città stessa di Verona nel R. Collegio agli Angeli!; nella Valdonega, e per tutti i colli!: nella Valpantena a Cuzzano, Spredino, Lotrago, sul monte S. Viola, ecc.!; nella valle d'Illasi a Tregnago! (e Ball., A. e C. Mass !) ecc.; per la val d'Adige e sul monte Pastello!; sui monti Lessini a S. Anna d'Alfaedo, Vaona, S. Giovanni di Fosse, Coste (m. 1200) ai piedi del Corno d'Aquilio, ecc.!; per la val di Caprino e sul monte Baldo a Spiazzi, le Fraine, la Ferrara, ecc.!. - Maggio-settembre: annuo.↑ G. aparine L., Poll. - Aparine Calc.; Aparine vulgaris Segu. - Speronella, Attacca-veste. - Presorini*. - "Variat: β intermedium (Merat.)". - Comune nei campi, per le siepi, in luoghi selvatici, ecc. dalla pianura alla zona montana per la intera Provincia: la var. con la forma tipica ma raramente. - Aprile-agosto: annuo.↑ G. spurium L. - G. spurium Poll. in add. ad gen. Galium l. c.? - "Variat: α genuinum Dc. - Fructibus hispidis". - Nei campi e luoghi incolti, nei pascoli, ed anche fra le messi nei dintorni di Verona: e così presso Verona a Chievo!, a Tombetta !, presso la Palazzina ! ecc.: è ritenuto come una varietà della specie precedente. - Maggio-luglio: annuo.↑ G. uliginosum L. - Nei luoghi paludosi e lungo i fossi: nella bassa pianura veronese al suo confine col Mantovano e con la provincia di Rovigo (Masè); sotto a Castel S. Felice appena fuori Verona. - Giugno-ottobre: perenne.↑ G. parisiense L. - "Variat: α nudum Gren. - G. anglicum Huds.; G. parisiense Poll. bar. β (ex parte?). - Occurrit fructibus glaberrimis, et fructibus granulato-scabris (G. parisiense β leiocarpum Koch.). pag. 512 Vol. 2°
Poll. var. α; G. decipiens Iord.; G. parisiense α trichocarpum Koch. G. palustre L., Poll. - Cruciata palustris alba Segu. - "Variat: β elongatum (Presl.) et γ constrictum Chaub." - Comune nei fossati, nei prati e luoghi paludosi, al margine delle risaie, ecc., per la intera Provincia dalla bassa pianura alla zona montana: e così, intorno al lago di Garda, da Riva a Peschiera ! (e Fontana, Clementi, Leyb.), per la valle di Caprino e le pendici meridionali di Monte Baldo! p. e. alla pozza di Fintanorbole all'altezza circa dei Lumini, nella val d'Adige !, per la bassa ed alta pianura veronese!, in Campomarzo di Verona (Segu., e nei fossi intorno alla città!, per tutta la Valpantena e le valli di Montorio, Squaranto, Mizzole, Illasi, ecc. innalzandosi sino ad una certa altezza sul monte Boldo e sui Lessini !. - Maggio-ottobre: perenne.↑ Sect. 3. Eugalium. - G. verum L., Poll. - G. flore luteo Calc.; Galio di fior giallo Pona; Galium luteum Segu. - Gaglio, Caglio, Presuolo dalla proprietà di fare pag. 513 Vol. 2°
rapprendere il latte. - "Variat, raro tamen, - β glabratum Gren.: in pratis, pascuis, ericetis et muris occurrit saepe, forma humillima, muscoides, caule, plerumque simplicissimo, 5-10 cm. vel paulo ultra longo". - Comune nei pascoli, prati, siepi, in luoghi selvatici è sui muri, lungo le vie e nel letto dei torrenti, dal piano alla zona alpina per tutti i monti della Provincia: e così, p. e, nella città stessa di Verona nel R. CollegIo agli Angeli !, sui gradini e sui muri dell'Arena e del Teatro Romano (Elisa Goiran !) sul monte Baldo nei pascoli elevatissimi di Naole, Costabella (m. 1600-1920) !, e sui Lessini alla Cima di Malera (m. 1772) ! - Aprile-novembre, dipendentemente dalla altitudine e dall'andamento della stagione: perenne. - I fiori di questo Caglio sono odorosi: gli stessi, ed anche l'erba, trattati con l'allume, tingono in giallo le lane, mentre i rizomi somministrano una tinta rossa: si vuole che ai fiori, uniti a della presura, sia dovuto il sapore caratteristico dei formaggi di Chester in Inghilterra.↑ G. eminens Gren. - G. verum β altissimum Lecoq et Lamotte; G. vero-erectum Gren? - Presso Verona nelle sabbie dell'Adige !; sul monte Baldo presso la Ferrara, ecc.!. - È quasi certa la presenza sulle colline prossime a Verona di altre forme, ritenute ibride: G. ambiguum Gren., G. approximatum Gren., G. decolorans Gren.↑ G. purpureum L., Poll. - Galium nigro-purpureum montanum, tenuifolium Segu. - "Variat: corollis sanguineis vel atro purpureis, rarissime flavescentibus (Galium montanum tenuifolium flore flavescente Segu.): foliis intense vel pallide viridibus; latiusculis et crassiusculis 15-200 mm. et ultra longis (forma longifolia); tenuissimis 1-6 mm. longis (forma brevifolia); setaceis abbreviatis, appropinquatis et densissime suffultis in planta humili et pag. 514 Vol. 2°
coespitosa (forma tricophylla)". - Comune per tutta la Provincia (Segu., Poll., Fontana, Vaccari, Clementi, Leybold, Barbieri, Ambrosi, Gelmi, ecc:) in luoghi rupestri e sassosi, nei pascoli aridi e secchi, sui muri e per le strade dalla alta pianura, alla zona montana !: e così per tutto l'Alto Agro veronese ed in Verona stessa sulle mura e sui monumenti cittadini!; per tutti i colli fra il Benaco e la valle d'Illasi!; nel monte Baldo !, nel Pastello, per i Lessini! ecc. toccando altitudini comprese fra 800-1600 m. - Suffrutice: fiorisce di norma da giugno a settembre!; ma è una specie assai resistente, trovandosi fioritaanche ad autunno inoltrato specialmente sulla collina !.↑ G. sylvaticum L., Poll. - Mollugo II montana del Dodoneo Pona (e loco); Galium montanum, latifolium, ramosum Segu. (È verisimile che le piante di Pona e di Seguier devono essere prese nel senso che abbraccino e la presente specie, e quella che segue). - Nei boschi e luoghi selvatici dall'Alto Agro e dalla collina alla zona montana: e così al Bosco Mantico ! (e A. Mass.!), nei colli intorno a Verona e nelle loro convalli, presso Avesa al Tagliaferro!, nel vaio Borago ! ecc.; nel vaio di Squaranto!; alle falde meridionali di monte Baldo presso Castione veronese!, e su per il monte ai Lumini!, presso la Ferrara !; alla Corona ! ecc.; alle sponde del lago di Garda nella collina di Lazise (Fontana). - Giugno-settembre: perenne.↑ G. aristatum L., Poll. excl. nonn. syn. - "Variat: α scabriusculum Koch et β laevigatum Koch." - Luoghi boschivi e selvatici in unione alla specie precedente, della quale può, esser considerato come una varietà, e di gran lunga più frequente di essa. Giugno-settembre: perenne.↑ G. Mollugo L., Poll. - Galium flore albo Calc. ex parte?; Galio con fior bianco Pona ex parte?; Galium album pag. 515 Vol. 2°
vulgare Segu. ex parte?. - Pergolato. - "Variat caule glabro, vel caule ramisque pube brevi crispula obductis, vel caule inferne cum foliis vel ubique hirto, pilis patentibus rectis; floribus albis vel ochroleucis (Koch): sequentes insuper occurrunt varietates et formae, G. lucidum All. - G. corrudaefolium Vill.; G. cinereum Poll.; G. lucidum Poll. fl. ver. I, p. 173 in add. gen. Galium. - "Variat: β cinereum (All.), - et γ rigidum (Vill.)". Comune nei luoghi aridi e sassosi, nei muri, fra le rupi, nelle siepi, ecc. dalla alta pianura, alle zone anche elevate dei monti: e così nell'alta pianura veronese, singolarmente nelle collinette e nei depositi e terrazzamenti morenici sparsi per tutto l'Alto Agro, al Bosco Mantico, Villafranca, pag. 516 Vol. 2°
Valeggio sul Mincio! (e Poll., Barbieri, Kellner, Manganotti!, ecc.); nella città stessa di Verona sui muri e gradini dell'Anfiteatro e del Teatro Romano (Elisa Goiran !); nella collina veronese nella Valdonega!; nella valle di Montorio sopra Olivè, nella Valpantena presso Grezzana, ecc !; nella val d'Adige alla Chiusa, sul Pastello o (e Mang.!) e per tutti i Lessini! ecc.; nella valle di Caprino, sul monte Baldo lungo laa salita da Brentino a Spiazzi, presso la Ferrara, ecc.!; alle rive del lago di Garda (Clementi, Fontana), a Sirmione, Garda, Vigilio, ecc. e per tutti i colli benacensi ! : la var. γ sul monte Baldo all'Altissimo di Nago nei pascoli !. Maggio-settembre: perenne.↑ G. rubrum L., Poll. - G. rubrum SEgu.; Galium rubro flore Clus. - "Variat β obliquum Vill.; G. rubrum Poll. var. β flore albo vel pallide purpurescente (fl. ver. III, p. 777)". - Cresce nei prati, pascoli, luoghi rupestri e pietrosi, siepi nei monti dalla zona della collina alla subalpina: e così nella valle d'Illasi lungo le sponde del torrente (Segu.), sul monte Precastio (A. Mass.!); sui Lessini presso Chiesanuova, Vallene, Coste sotto al Corno d'Aquilio, S. Anna d'Alfaedo, Cerro (m. 936-1200) ed alle loro falde a Prun nella Valpolicella ed a Spredino di Grezzana nella Valpantena (m. 456); nel monte Pastello! (e Manganotti); sul monte Baldo (e Poll., A. Mass.!) ai Lumini !, ai Coltri !, Pravazar !, presso la Ferrara! ed alle sue falde settentrionali da Castione a Brentonico (Ambrosi); al lago di Garda;: la var. β sul monte Baldo ai Coltri e Pravazar ! (Poll.) ed alle Fraine di sopra !. - Giugno-settembre: perenne.↑ G. sylvestre Pollich.; Goir. app. bot. p. 49 et erborizz. ecc. l. c. n. 316. - G. pusillum Bertol. fl. it. 2, p,105 var. α; Poll. I, 167; Goir. erborizz. ecc. l. c. n.317; G. Boccone Poll. viag. p. 95-116; G. alpinum glabrum pag. 517 Vol. 2°
caule ramosissimo flore albo, foliis lanceolatis, pilo albo terminatis Segu. - "Stirps polymorpha; formae insigniores atque frequentiores in montibus veronensibus observatae: a) alpestre (R. et S.); G. sylvestre β alpestre Koch., - b) anisophyllum (Vill.); G. sylvestre α glabrum Koch., - c) hirtum Koch., - d) supinum (Lam.); G. sylvestre δ supinum Koch.". G. baldense Spreng. pl. min. cogn. pg. I, p. 10; Pollin. hort. et prov. veron. ecc. p. 6; ejusd. viag. p. 97, 100; ejusd. fl. ver. I, p. 167 cum. ic. tab. 2, fig. 3: - G. saxatile Sternb. (ex loco); G. helceticum auct. mult. (non Weigel) ex parte; G. pusillum var. γ Bertol. fl. it. 2, p. 106 quoad plantam lectam in monte Baldo. - Vive nei pascoli elevatissimi sul monte Baldo (Poll., Barbieri, Ian, A. Mass.!, Mang.! ecc.), in Costabella (lc. class.), colma di Valbrutta e Coalsanto, valli delle buse e busete, degli ossi, delle pietre, grande, diritta, Sassetto, colma di Malcesine, ecc.!; sul monte Pertica ! (e Poll.); nei monti Posta!, Campobrun ! (e Poll., A. Mass. !), Zeola ! (e Poll.). - Giugno-settembre: perenne. pag. 518 Vol. 2°
e, forse, al primo dovranno essere riferite alcune forme attribuite al secondo. Della famiglia delle Rubiaceae non sono rappresentati nella Flora veronese i generi Putoria (P. calabrica Pers. = Asperula calabrica L.), Crucianella L., Vaillantia L.↑
FAMILIA LXXVII. - CAMPANULACEAE.
Phyteuma L. - Sect. 1. Phyteuma comosa. - P. comosum L., Poll. - trachelio minore petreo Pona; Rapunculus alpinus corniculatus Segu. - "Variat: α pubescens Facch." - Frequente nelle fessure delle rupi dalla zona montana alla alpina: e così sul monte Baldo (Pona, Segu., Poll., Barbieri, Clementi, Leyb., Mang. ! ecc.), alla Corona, sengie e covoli al Bastion!, Valfredda !, Coal santo !, valli delle pietre, degli ossi, buse e busete !, cima di val larga, finestra, dritta ecc.!, valle Orzera !, valle di S. Zeno all'eremo dei Ss. Benigno e Caro ! (e C. Mass.); al confine del Veronese col Trentino in val Ronchi di Ala (Leyb.), Campobrun ! (e Leyb.), Posta, e Carega !, e sui Lessini veronesi nei monti Malera, Trapola e Pertica!. - Giugno-settembre: perenne. - Probabilmente, questa bellissima specie è stata descritta da Linneo, sopra esemplari veronesi di monte Baldo avuti dall'Arduino.↑ Sect. 2. Phyteuma spicata. - Ph. Sieberi Spreng. - Cresce nei pascoli elevatissimi dei monti veronesi: sul monte Baldo all'Altissimo di Nago (Heufler), in Costabella ! ecc.; sui Lessini nel Malera !; nei monti Posta e Campobrun! ecc.: probabilmente da molti è stato preso come forma della specie che segue. - Luglio-settembre: perenne.↑ Ph. orbiculare L., Poll. - Raponcolo montano di stretta folia Pona; Rapunculus folio oblongo spica orbiculari Segu. - "Corollae coeruleae, rarissime albae pag. 519 Vol. 2°
(Rapunculus folio, oblongo spica orbiculari candida Moren.): praeterea in ditione veronensi, huius speciei mire polymorphae, quamplurimae vivunt formae; - a) fistulosum Koch, - b) lanceolatum (Vill.) = Ph. orbiculare var. β Poll., - c) ellipticifolium (Vill.) = Ph. orbiculare var. γ Poll., - d) cordatum (Vill.)." - Frequente nei prati e pascoli selvatici, fra le macchie, ecc. di tutti i monti veronesi nelle zone montana e subalpina: e così: sul monte Baldo (Pona, Segu., Poll., A. Mass. !) alla Corona, la Ferrara, Pravazar, Lonza, Noveza, Valvaccara, ecc.!; sul monte Pastello!; per i Lessini! ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ Ph. Scheuchzeri All., Poll. - "Occurrit: a) major: forma luxurians dense coespitosa, involucri polyphylli partitionibus majoribus capitulum superatibus; - b) minor: forma humilior, bracteis involucrantibus capitulo brevioribus vel subaequantibus: Ph. Carmelii auct. plur. non Vill. - Frequente in luoghi rupestri e selvatici nella intera Provincia, scendendo dalle zone più elevate lungo il corso dei torrenti alla pianura: e così alle falde meridionali di monte Baldo sopra Caprino!, e più in alto a Spiazzi ed ai Crosati sui muri delle case!, e sul versante orientale fra Brentino e la Corona! (e Poll., Clementi, Kellner, Barbieri); presso la Ferrara!, a Campedello!, in Noveza ed ai Palloni !, lungo la strada che da Avio conduce al pian della cenere !, alla Madonna della neve! ecc., all'Altissimo di Nago! ecc.; sul monte Pastello! (e Bracht); sui Lessini alla Sega !, Corno d'Aquilio !, Erbezzo !, nei pascoli e nelle rupi in Podesteria (m. 1659) e da questa stazione scendendo lungo il vaio dell'Anguilla ed il torrente Pantena sin presso Grezzana dove si osserva esuberante di vitalità e vegetazione nei muri che servono di argine e riparo (m. 165), presso Cerro e Chiesanuova e quindi pag. 520 Vol. 2°
proseguendo per la catena sino alla valle d'Illasi! ecc., ed agli altri monti confinanti col Vicentino e Trentino!: la forma minor cresce di preferenza, ed in tutti i monti, nei luoghi maggiormente elevati e singolarmente fra i frutici ! - Giugno-settembre: perenne.↑ Ph. Michelii All., Poll. - Ph. scorzoneraefolium Vill. - Variat: β betonicaefolium (Vill.)." - Cresce nei prati, nei pascoli, in luoghi selvatici, fra i frutici; ecc.: e così sul monte Baldo, (Barbieri), presso la Ferrara!, Ime e Valfredda ! ecc., Gambon e Prazagano, ecc.!; sui Lessini al Corno d'Aquilio !, Chiesanuova! (e Simoni), Podesteria!, Malera, ecc.: le due varietà crescono promiscue, la seconda, più diffusa dela prima. - Maggio-agosto: perenne.↑ Ph. Halleri(1) All., Poll., Bertol., Goir. erborizz. ecc. n. 472. - Ph. spicatum Poll. (non L.) fl. ver. I, p. 267 (pro errore 567) et lett. al Gauteri p. 7 ((forma floribus coeruleis); Raponcolo maggiore di larga foglia ovvero di Theofrasto appresso il Dodoneo Pona; Rapunculus spieatus Segu. (forma floribus coeruleis); Ranunculus spicatus albus Segu. (forma floribus albidis vel ochroleucis). - Sprecule, Spreculie (a Velo veronese). - Cresce copiosamente in luoghi selvatici e rupestri: sul monte Baldo alla Corona (Poll.); Ime, ove abbondantissimo, e Pravazar!; Valfredda! (e Pona); Valvaccara! (e Poll.) ed altrove: si incontra più frequente sui Lessini a Chiesanuova, Scandole (e Poll:), Tinasso, Trachi, S. Francesco, Spiazzoi e Spiazzoleti, Velo (e Poll.) ! ecc.; ed al confine del Veronese col Vicentino alle Frasele (Martelli), in Zeola ! ecc. - Giugno-agosto: perenne. - Il vero Ph. spicatum sino ad oggi non è stato rinvenuto sul Veronese, ed è probabile che sieno stata prese, per questa specie, forme spettanti invece a Ph. Michelii.↑ Iasione L. - I. montana L., Poll. - Rapunculus Scabiosae capitulo coeruleo Segu. - "Variat glabra et pag. 521 Vol. 2°
hirsuta, capitulis ex coeruleo-cinereis, quandoque albicantlbus, rarissime albis (Rapunculus Scabiosae capitulo albo Moreni) et β major Koch: occurrit quoque forma monstrosa vivipara (I. montana var. α Bertol.) ". - Nei pascoli e luoghi secchi e lapidosi dalla alta pianura ad una certa altezza sui monti; ma pel Veronese, non può dirsi specie comune, e doveva essere assai rara ai tempi di Seguier il quale scrive di averla trovata una volta sola nell'Alto Agro veronese oltrepassato Chievo, ove si incontra ancora in oggi!: ed oggidì questa elegante Campanulacea cresce nei dintorni di Verona (A. Mang.), nel Bosco Mantico !, nelle colline sovrastanti alla Valpantena!, presso Quinzano !, sopra Parona sul monte Tiberio ! ecc:, nella Valpolicella nelle vicinanze di S. Maria di Negrar !; nella val d'Adige alla falde del Pastello! e più a nord a Rovereto (Ambrosi) ; nella valle di Caprino ! (e Poll., Rigo !); nelle colline intorno al lago di Garda ! (Poll.); nella valle d'Illasi ai Fineti presso Tregnago (A. Mass. !), alla Belloca (m. 850, A. Mass.!); alla Purga di Bolca!, (e V. Mass.!, m. 945): la var. β nei depositi morenici al Bosco Mantico e fra i basalti sul monte Bolca !. - Aprile-ottobre: bienne e perennante.↑ Specularia Heister. - S. Speculum(1) Dc. - Campanula Speculum Veneris L. sp. pl. ed. 1. p.,168; C. Speculum Poll.; Campanula campestre minima del Dodoneo Pona; Campanula arvensis erecta Segu. - Specchio di Venere. - Cucheti, Cantagaleti. - "Corollae coerulae vel purpureo-violaceae, raro roseae, rarissime albae calycis lacinias aequantes, breviores, quandoque paulo longiores: variat praeterea; β calycina Dc., et γ hirta (Ten,)". - Comune con le sue verietà nei luoghi erbosi e specialmente fra le messi, sui muri ecc. dal piano alla zona montana; p. e. sul monte Baldo a Campedello al dissopra della Ferrara (m. 1074). Maggio-ottobre: annua.↑ pag. 522 Vol. 2°
S. hybrida(1) Dc. - Campanula arvensis procumbens Segu. - Sparsa per la regione nei seminati, fra le messi, ecc. (Poll., Rainer, Meneghini), meno comune della specie precedente, ma per fermo, più frequente di quello che fosse ai tempi di Seguier: e così a Torri sul Benaco (Rigo), presso Arco (Facchini), a Valeggio. sul Mincio (Kellner) , a Soave veronese!, nella valle d'Illasi a Centro (A. Mass.!), nella Valpantena alla Carrara di Grezzana (Tonini), in Verona nella città stessa a S. Giovanni in Valle !. e nella sua collina nella Valdonega !, presso Avesa ! (e Mang. !), sul monte Pastello!, ecc.: Seguier la indica sul monte Alba (m. 1621)? - Aprile-agosto: annua.↑ Adenophora Fisch. - A. liliifolia Bess., Goir. erborizz. ecc. l. c. n. 475. - A. suaveolens Fisch.; Campanula liliifolia L.; C. Alpini L., Poll. lett. al Gaut. p. 7; C. rhomboidea β Poll. fl. ver. - Rarissima: nel Veronese cresce unicamente sulla cima del Pastello (Kellner, Mang.!, Rigo!) specialmente nei luoghi maggiormente esposti a nord (m. 1122)! - Giugno-settembre: perenne.↑ Campanula L. - C. ramosissima Sibth. et Smith prodr. fl. graec. p. 137. - C. Loreii Poll. cat. nov. hort. bot. veron. (a. 1812) p. 9, elem. bot. II. p. 149, hotr. et prov. veron. pl. nov. p. 6; C. baldensis Balb. cat. hort. taurin. (a. 1813) p. 20. - c. elem. bot. II. tab. ult., fig. 1 et fl. ver. I, tab. II, fig. 4. - Questa bellissima specie è stata primieramente raccolta sul Veronese, dal botanico francese Felice Lorei nei dintorni di Valeggio ove cresce (Lorei, Poll., Moretti, Mang.!) copiosissima e quasi gregaria nei campi e nei vigneti, lungo lo strada per cui si scende al Mincio!, alla vallata verso Borghetto ! (e Kellner), e un pò più ad occidente presso Monzambano! (e Rigo!); accidentalmente è stata osservata in Verona in piazza Cittadella ove si tiene il mercato del fieno e nel giardino pag. 523 Vol. 2°
del R. Collegio agli Angeli!: Bertoloni fl. it. 2, p. 579, scrive di aver ricevuto questa Campanula da Pollini e da Moretti e raccolta sul monte Baldo; però questa specie, sebbene dettoa baldensis da Balbis, oggidì almeno, non cresce di certo sul monte Baldo, ed una volta sola ed in un esemplare unico, è stata (ottobre 1888) raccolta, alle sponde quasi del lago di Garda e quindi alle ultime pendici del monte, in un campo fra Castelletto di Brenzone e Marniga !. Il Bertoloni, l. c., ritiene la C. Loreii Poll., come specie certamente molto vicina a C. ramosissima Sibth. et Smith., ma ad ogni modo nettamente distinta da questa. - Maggio-settembre!: annua (e bienne ?).↑ C. persicifolia L., Poll. - C. vesula All.; Phyteuma Matthioli Calc.? (ex loco, valle degli ossi); Phyteuma del Matthioli, detta dal Lobelio Campanula con foglia di persico, ouero Iasione di Theofrasto Pona; Campanula Persicae folio Segu. - "Variat: β grandiflora Dc. Floribus praemagnis. - C. nemorosa angustifolia, magno flore, major. Segu.; - γ albiflora. Floribus albis. - C. nemorosa angustifolia, magno flore albo Segu.; - δ flore pleno coeruleo vel albo Poll. - Rosa mistica. -". Frequente in luoghi selvatici, nei boschi, nei prati, negli ericeti dalla zona della collina alla montana, e così: nei colli prossimi a Verona!, nella Valpantena sopra Grezzana nel monte Lavel!, presso S. Anna d'Alfaedo!, nel monte Pastello!. sul monte Baldo presso la Ferrara!, ecc.: la var. β nella val d'Adige presso Mori e Brentonico (baronessa S. Salvotti!); la var. albiflora, ove la tipica a fiori cerulei; la var. γ è frequentemente coltivata nei giardini - Maggio-settembre: perenne. Radix praestat in acetariis (Bertol.).↑ C. patula L., Poll. - Nei campi, nei prati, in luoghi sabbiosi; non frequente nel Veronese: alle sponde del lago di Garda nei dintorni di Castelletto, S. Giovanni pag. 524 Vol. 2°
di Brenzone (Poll.); alle falde settentrionali di monte Baldo presso Castione e Brentonico (Poll.), e più in alto in Noveza !, sui Lessini presso Roverè di Velo ! ; nelle vicinanze di Verona lungo l'Adige; forse trasportata e depositata dal fiume!. - Maggio-settembre: bienne.↑ C. rapunculus L., Poll. - C. radice esculenta, flore coeruleo Segu. - Raperonzolo. - Ramponzo, Ramponzolo, Raponzolo (Segu.). - "Variat tota hirta vel glabra; laciniis calycinis erectis vel reflexis; corollis violaceis, vel ex albido-coerulescentibus, rarissime albis". - Comune nei pascoli, nei prati, nei luoghi erbosi dal piano alla zona montana, e così p. e., nei fossi intorno a Verona e nella città stessa nel R. Collegio Angeli, nel giardino Giusti, al Teatro Romano (Elisa Goiran) !, nella collina in Valdonega, ecc.!; copiosissima, quam gregaria, e forse frammista alla specie precedente, sul monte Baldo alle Moje di Ferrara !, sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo !, ecc. - Aprile-luglio: bienne, perennante, perenne. - Le rosette tenere di questa Campanula, con le sue radici carnose, di primavera, d'autunno, ed anche d'inverno, se la stagione è mite, sono ricercate per mangiarsi in insalata; la stessa pertanto in qualche luogo è coltivata.↑ C. pyramidalis L., Poll. - C. pyramidata altissima Segu. - Cresce sulle rupi, sui muri e fra le macerie (Segu., Poll., Bracht, Mang. !) nella città di Verona: e così nel giardino Giusti ! ed in altri luoghi in S. Giovanni in Valle !, cresce poi copiosa sulla destra dell'Adige e con esemplari giganteschi sui muri e sui tetti nel rione del duomo. - Luglio-novembre: bienne. - È coltivata qualche volta in vasi.↑ C. coespitosa Scop. - C. rotundifolia Poll. var. γ. - Fra le siepi ed in luoghi ghiaiosi, ma meno frequente delle specie che seguono: e così sul monte Baldo nella pag. 525 Vol. 2°
Valfredda, nelle giare della Valbrutta, all'Artillon ed alla prà di Malcesine !, ecc.; sui Lessini nella val Ronchi al confine del Veronese col Vicentino, e sulle cime di Castelberto, Tomba (Poll.), Sparaver ecc.!; a Campofontana, ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ C. Bellardi(1) All. - C. rotundifolia L. sp. pl. ed. 1, p. 163 var. β; Poll. fll. ver. I, p. 269 var. β C. pusilla; C. coespitosa auct. mult. non Scop.; C. pusilla Haenke et auct. Goir. erborizz. ecc. l. c. n. 483; C. alpina rotundifolia minor Segu. - "Variat: β pubescens (Schmidt.)". - Pascoli e rupi nelle zone subalpina ed alpina dalle quali scende verso il piano seguendo il corso dei torrenti, e così: sul monte Baldo (Barbieri, Mang. !) in tutte le valli alpine che ne solcano il fianco occidentale! e su quello rivolto ad oriente in val Losana, Acque negre, .Artillon, ecc.!; sui Lessini nella valle della Liana, Revolto, ecc. !; in Campobrun, al passo della Lora, monte Zeola, ecc. !. - Luglio-settembre: perenne.↑ C. linifolia(1) Scop. - C. carnica Schiede, Goir. app. bot. p. 27 et erborizz. ecc. l. c. n. 482; C. rotundifolia Poll. var. α p. parte. - Fra le fessure delle rupi: nel monte Baldo lungo la strada da Brentino alla Corona!, presso al Pian della cenere proseguendo per Avio! e più a nord sopra Brentonico e Mori (baronessa S. Salvotti !); nei Lessini sopra al Campostrin presso S. Anna d'Alfaedo !, nella val Marchiora !, sotto
Erbezzo nel vaio del Falcone !; al confine del Veronese col Vicentino a Campofontana !, ecc., e quindi fra la zona della collina e la montana.- Giugno-settembre: perenne.↑ C. rotundifolia l. sp. pl. ed. I, p. 163 var. α p. p. - C. minor rotundifolia vulgaris, C. minor flore in summis caulicaulis, C. minor rotundifolia vulgaris Segu. - Comune, in diverse forme, nelle rupi, nei pascoli, nei luoghi pietrosi, fra pag. 526 Vol. 2°
le ghiaie dei torrenti dalla collina alle zone elevate di tutti i monti veronesi, e così, p. e.: presso Verona nelle sabbie dell'Adige in Campomarzo nel Giaron della Calabi sulla sinistra del fiume e sulla destra presso al Lazzaretto!; nel vaio di Squaranto!; sul monte Lavel al piede del colle di S. Viola nella Valpantena sopra Grezzana e nel vaio dell'Anguilla!; nella val d'Adige alla Chiusa!, presso Rivoli sotto al forte! e poscia lungo tutto il monte Baldo; nel monte Pastello; per i Lessini e tutti i monti confinanti col Vicentino e col Trentino!. - Maggio-ottobre: perenne. - Da ricercarsi, colla quasi certezza di essere ritrovata, C. Macrorrhiza Gay.↑ C. stenocodon Boiss. et Reut. - Sul monte Baldo fra i ciottoli nelle Giare della Valbrutta sotto a Campedello?, e nella Valbrutta stessa fra le rupi? - Esemplari raccolti in queste stazioni di monte Baldo, ed altri, sui Lessini si dimostrano, per lo meno, prossimi a quelli delle Valli Valdesi avuti dal dottore Rostan !. - Ulterius examinanda.↑ C. Scheuchzeri Vill. - C. linifolia Poll., Bertol.; C. alpina linifolia, flore coeruleo monopetalo Mart. op. in. cit. tom. II, fig. 9, p. 11; C. rotundifolia minima Segu. pl. ver. III (suppl.)? et excl. syn. Mart.?. - "Var. β hirta = C. valdensis All." - Cresce nei pascoli; nei boschi, fra le macchiere nelle rupi, dalla zona montana alla alpina, in tutti i monti veronesi e così: sul monte Baldo (Segu.) alla Corona !, nella Valfredda!, Pravazar!; val delle pietre!, val Losana!ecc.; nei monti Pastello e Pastelletto !; a Roccapia ed alla Liana ! Revolto !, passo della Lora !, Campofontana!; monti Zeola ed Alba!, ecc. - Giugno-settembre.↑ C. erinus L., Poll. in add. gen. Campanula fl. ver. I, p. 283. - Nasce nei muri, nei campi, fra le macerie e lungo le strade: rara alle sponde del lago di Garda ove pag. 527 Vol. 2°
non cresceva ai tempi di Pollini! (e Rigo !). - Maggio-luglio: annua.↑ C. rapunculoides L., Poll. - C. rhomboidea Poll. var. α fl. I, 274 (quoad plantam e Foroiulio); C. alpina, Urticae folio, minor, floribus reflexis et unico ordine dispositis, coeruleis Ponted., Segu. - "Var. β trachelioides (Rchb. non M. B.)". - Comune nei luoghi selvatici, nei campi, negli orti, nei vigneti e nelle siepi per la intera Provincia dalla alta pianura e dalla collina alla zona subalpina nel monte Baldo, nel Pastello, per i Lessini, ecc.!. - Giugno-settembre: perenne.↑ C. bononiensis L. - C. foliis lanceolatis, leviter serratis alteniis, floris thyrso spicato, et ad basim ramoso Segu. - Variat panicula contracta, panicula laxiore basi ramosa, et β simplex (Dc.): racemo simplici. Occurrit quoque: pag. 528 Vol. 2°
Sternberg indica la presenza di C. bononiensis sul monte Baldo all'Artillon (1300-1500 m.), ed il Pollini sopra lo stesso monte al Tredespin: (1400-1600 m.). - Giugno-ottobre: perenne.↑ C. Trachelium L., Poll. - Vuularia del Trago, cioè Ceruicaria, et minor Trachelio de molti, da altri è detta Arcangelica Pona; Maggiore et minor Trachelio del Fuchsio Pona; Campanula vulgaris foliis Urticae, vel major et asperior, flore subcoeruleo Segu. - Imbutini. - Campanele*. - "Corollae coeruleae, vel violaceae, vel atropurpureae (C. Trachelium L. var. atropurpurea Sacc.), raro albae (C. vulgatior, foliis Urticae, vel major et asperior, flore candido Segu.): stirps satis polymorpha, et passim in Agro veronensi sequentes occurrunt varietates vel porius formae; - a) dasycarpa Koch. = C. urticaefolia Schm., - b) racemosa Zersi, - c) denticulata Zersi, - d) pyramidata; caule ramosissimo, floribus racemosis in panivula pyramidali dispositis. (C. pyramidalis Terr.?)" - Comune nei luoghi selvatici ed erbosi, fra i cespugli, nelle siepi, ecc. dalla pianura alla zona subalpina!: la forma a) sul monte Baldo alla Ferrara, sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo, ecc. !; la d) sulla collina veronese nella Valdonega, nel vaio Borago presso Avesa, ecc. !. - Giugno-novembre: perenne. Nei giardini è coltivata una varietà elegantissima a fiori doppi.↑ C. spicata L., Poll. - Echio montano del Delechampio, o...Cervicaria montana Thirsoide, ouero Alopecuroide Pona (ex loco); C. alpina altissima, hirsuta parvo flore Segu. - "Corollae coeruleae, raro niveae (C. spicata β flore albo Poll. viag. pag. 125); variat praeterea β pseudothyrsoides. Spica densa; abbreviata; et - γ coespitosa. Caule haud simplici sed a basi ramoso." - Frequentissima nelle rupi, nei luoghi asciutti sassosi, nei pascoli aridi, ecc. per la pag. 529 Vol. 2°
intera Provincia dalla alta pianura. sino alla zona subalpina (Segu., Poll., Leyb., ecc.) nel monte Baldo, nel Pastello; per i Lessini e tutti gli altri monti!: in Verona; p. e. nella città del giardino Giusti, in S. Giovanni in Valle e (A. Mass. !), nei muri di cinta!, nelle sabbie d'Adige a S. Pancrazio!; la var. nivea rara sul monte Baldo alla Corona! (e Polil.); la β rarirsima, sul monte Baldo nella Valfredda (forse confusa con C. thyrsoides L. ?); la γ pure rara, nella valle di Squaranto. - Giugno-agosto: perenne.↑ C. thyrsoides L., Poll. - C. thyrsoidea Poll. - Non cresce in alcun punto del Veronese: Pollini (fl. I., p. 278) ha indicato questa Campanula nella Valfredda del monte Baldo, riferendo ad essa la pianta di Pona or ora ricordata, mantenendosi però nel dubbio e nella incertezza manifestata per la stessa da Seguier (pl. ver. II, app. p. 342): nella Valfredda di monte Baldo cresce soltanto C. spicata, ed una varietà di questa, che può aver indotto in errore il Pona perchè, per la forma e le dimensioni della spiga, si avvicina alquanto, a C. thyrsoides!.↑ C. Cervicaria L., Poll. - Indicata dallo Sternberg sul monte Baldo nella Valfredda e nella valle dell'Artillon, località nelle quali questa specie oggidì certamente non cresce o, per lo meno, non è stata rinvenuta: vi si osservano bensì esemplari, ed anche lussureggianti, di C. spicata e C. glomerata !: nella val d'Adige questa Campanula cresce a Rovereto (Cobelli).↑ C. glomerata L., Poll. - C. pratensis flore conglomerato Segu. - Stirps mirifice polymorpha: corollae coeruleae, albicantes rarissime albae (C. Alpina, minima integro acuminato folio,florealbo Ponted., (Segu.); caulis erectus, adscendens, prostratus, simplex, ramosus, paniculatus (panicula unilateralis !), 1-5 cm. (forma pygmaea) quandoque 100-150 cm. (forma gigantea) altus : flores grandiusculi vel pag. 530 Vol. 2°
minuti, solitarii vel fasciculati in apice caulis, saepissime,laterales, fasciculis remotis vel approximatis. Variat deinde, - a) unifiora. Flore unico in summitate caulis; - b) farinosa (Andrz.); - c) aggregata (W.); - d) elliptica (Kit,); - e) Cervioarioides (R. et S.): sunt denique formae satis proximae C. speciosae Hornm." - Fra le specie che costituiscono il genere Campanula, nel Veronese almeno, la C. glometata è sicuramente la maggiormente sparsa e diffusa e quella che presenta un maggiore polimorfismo: essa è sparsa per la intera Provincia nei prati, nei campi, nei pascoli, nei luoghi erbosi e rupestri, nelle siepi, negli ericeti fra i frutici, ecc. dalla pianura e dalla collina alla zona subapina, nel monte Baldo, nel Pastello, per i Lessini, ecc. - Giugno-novembre: perenne.↑ C. petraea L., POll. fl. ver. I, p. 278, viag. p. 125, elem. bot. II, tab. 5 f. 1. - Trachelio maggiore petreo Pona. M. B. p. 161 cum ic. (mala): Trachelium majus petraeum J. Bauh.; Trachelium majus petraeum flore albo Ponae Barrel.; Campanula fliis lanceolato-ovatis serratis hispidis floribus per caulem dense congestis Segu. - Specie insigne la quale vegeta nelle fessure delle rupi e sui muri (Pona, Segu., Poll., Facchini, Moretti, Barbieri, A. Mass.!, Rigo!, Mang.!): e così nella Valpantena nel vaio della Pernise al principio della salita a Corrubio di Cerro veronese!, presso Stalavena e Cologne specielmente alle sengie di Falasco ed alquanto più in alto nelle rupi del Mado, ecc.!; nella val d'Adige fra Volargne e la Chiusa!, presso Ceraino e Peri!; nel monte Pastello!; nel monte Baldo alla Corona e nella valle dell'Orsa! e quindi, ad altitudini comprese fra 220-774 m.: cresce pure nel Bresciano sul monte Gazzo quasi alla cima (Zersi). - Luglio-ottobre: perenne.↑ pag. 531 Vol. 2°
C. alpina L., Poll. - Il Bertoloni (fl. it. 2, p. 506) dice di aver ricevuto questa specie, raccolta dal Barbieri nella Valfredda del monte Baldo, ove non è stato possibile rintracciarla, almeno sino ad oggi; forse ad essa sarà da riferirsi una Campanula osservata sullo stesso monte nei pascoli tra la Bocchetta di Naole, e Costabella (luglio 1889); ed il Pollini (fl. ver. I. p. 281) si domanda se per caso a C. alpina non sia da riferirsi la C. saxatilis che lo Sternberg asseriesce di aver ritrovato sul monte Baldo nelle valli Fredda e dell'Artillon.↑ C. barbata L., Poll. - C. foliis EChii, floris villosis Segu.; C. foliis Anchusae, floribus oblongis Segu. - "Corollae coeruleae, rarissime tamen, occurrit var. albiflora (C. foliis Anchusae, floribus oblongis, flore albo Segu.)." - Cresce copiosissima nei pascoli, nei prati, nei luoghi erbosi e lapidosi selvatici dalla zona montana: alla, alpina, e così: nel monte Baldo (e C. Bauhin, Segu., Poll., Ian, Mang.!, A. Mass. !, ecc.) in Pravazar, Basiana, Valfredda, Naole, Costabella, ecc. prà di Malcesine, Altissimo di Nago, ecc. (m. 999-2070) !: sui monti Pastello e Pastelletto (m. 1030-1122) ! ; sui Lessini presso S. Anna d'Alfaedo a Vaona e nei monti Loffa e S. Giovanni di Fosse (m. 966-1055)!; Corno d'Aquilio; Corno mozzo, Sega ecc. Podesteria, ecc. Trapola, Malera, Pertica, ecc. ! ; al passo della Lora, alle Fresele, nel Zeola (e Segu., A. Mass.!), nel monte Alba (e Segu.), ecc. !. - Giugno-settembre: perenne.↑ C. sibirica L., Poll. - "Corollae coeruleae, coeruleo-rubentes, roseae vel purpurascente, raro pallide et sordide cyaneae albae: variat praeterea, pag. 532 Vol. 2°
e luoghi aridi, al margIne dei campi, nei dirupi, per la intera Provincia (Poll., Parl., Kellner, A. Mass.!, Barbieri, Rainer, Mang.!, Rigo !). dal piano alla zona montana, e così: lungol'intero corso dell'Adige dalla bassa pianura all'Alto Agro e per tutta la val d'Adige sin oltre Rovereto !, alle falde dei monti Pastello e Pastelletto, ecc.! ed a quelle di monte Baldo a Preabocco, Brentino, ecc.! Avio (Gelmi); Mori (baronessa S. Salvotti), ecc.; nella valle di Caprino e sul monte Baldo in Piore, Gazo, Belpo (m. 884), ecc.; in prossimità alle rive del Garda e nei colli Benacensi!; nei colli intorno a Verona e specialmente nella Valdonega!; nella Valpantena, ecc. ecc.: la var. γ nella Valdonega!, nella collina di Montorio, e sul monte Baldo al Belpo. - Maggio-settembre: bienne e perennante.↑ C. Medium L., Poll. - C. hortensis folio et flore oblongo coreuleo Segu. (excl. syn. Calc.). - Giuliette, Viola Maura, Media. - Vive nei luoghi incolti asciutti dell'Italia superiore e media: è indicata nel Vicentino, Bellunese e Friuli (Vis. et Sacc.); ma nel Veronese è soitanto coltivata nei giardini per ornamento!. Il Seguier (pl. ver. I, p. 174-175) riferisce a questa specie la Viola Marina, che Calceolari, (it. p.l2), indica sul monte Baldo all'Artillon, stazione non adatta a C. Medium: lo stesso scriveva della sua pianta, - collium radices accolit, satisque frequenter mihi occurrit prope Avesam, Gretianam, S. Martinum etc. tum etiam in fossis urbis e regione Campi Martii, locis incultis et glareosis gaudens. Queste parole accennano evidentemente alla presenza, ed in copia non indifferente, di C. Medium nelle mentovate stazioni: ma si deve piuttosto credere si trattasse di individui emigrati da qualche giardino ed affatto sporadici, perchè lo stesso Seguier, pl. ver. III (suppl.) p. 303, dichiara che la sua C. hortensis, ecc. va radiata dalle piante veronesi pag. 533 Vol. 2°
inquantochè non cresce se non coltivata nei giardini. pag. 533 Vol. 2°
FAMILIA LXXVIII. - CUCURBITACEAE.
Bryonia Tournf. - B. dioica Jacq., Poll. - Bryonia Caalc.; Brionia Pona; Bryonia aspera sive alba, baccis rubris Segu. - Barbone. - Zuca salvadega, Zuca amara, Zucara, Ligabosco* (sul monte Baldo!) - "Variat foliis plus minusve palmato-incisis et β elongata (Ten.)". - Cresce copiosa e lussureggiante nelle siepi, macchie, luoghi sassosi e specialmente nei terrazamenti morenici, dalla pianura al limite della zona della collina ! Calc., Pona, Segu., Poll., ecc.): e così per tutta la bassa ed alta pianura e per la collina veroriese !, sul monte Bolca (A. Mass. !), nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass !), nella val d'Adige alla Chiusa !, nella valle di Caprino!, alla sponda del 1ago di Garda (Fontana), sul monte Baldo presso Brentino lungo la strada alla Corona (var. β). - Aprile-giugno: perenne.↑ Sycios angulata L. - Pianta americana: accidentalmente in una siepe in Campomarzo di Verona (estate 1870) !.↑ Ecballion Rich. - E. Elaterium Rich. - Momordica Elaterium L., Poll.; Cucumis sylvestris asininus dictus Segu. - Cocomero asinino, Schizzetto. - È comune nei luoghi incolti specialmente in vicinanza al mare: coltivato qualche volta nei giardini, in oggi meno frequentemente di una volta, si incontra sporadico pag. 534 Vol. 2°
lungo le strade, nelle macerie, nei luoghi coltivati, in vicinanza alle case campestri, e così: nella città stessa di Verona in una aiuola presso all'Arena e di fronte alle scuole di S. Nicolo!, fuori porta S. Zeno (Poll.) e porta Pellegrina!, a Villafranca (Poll., Tonini!), Isola della Scala (Segu.), nella Valpantena a Costoli sopra Grezzana!, ecc. - Maggio-ottobre: annua e perenne.↑ Cucumis L. - C. sativus L., Poll. - Cetriolo. - Cocomero, Zerumolo. - Originario dell'Asia, coltivasi ovunque, per i frutti mangiabili, in una infinità di varietà diversissime per forma, colore e dimensioni.↑ C. Melo L., Poll., - Popone. - Melon, Molon. - Originario dell'Asia, è coltivato in moltissime varietà alcune, di recente introduzione: le veronesi, note da antichissima epoca, sono le seguenti: - β moschatus Poll.; Molon moscatelo, - γ scandens Poll.; Molon rampeghino, - δ hybernus Poll.; Baciri.↑ C. Colocynthis L. - dal quale si estrae la medicinale Coloquintide (= Citrullus colocynthis (L.) Schrad. - n.d.c.), indigena delle Eolie a Vulcanello ed a Pantelleria, è coltivato qualche volta in vasi nei giardini.↑ Cucurbita L. - C. lagenaria L., Poll. - Zucca. - Zuca. - Vuolsi originaria dell'America: coltivasi ovunque, e le principali varietà sono le seguenti: α fructu lignoso clavato. - Zucca a tromba. - Zuca dal col; - β fructu bicorporeo, collo constricto; C. lagenaria var. major Poll. - Zuca da vin; - γ fructu pyriformi; C. lagenaria var. minor Poll. - Zuca da tabaco, Zuca da pover, Zuchete.↑ C. Pepo L., Poll. - Zucca. - Pianta di incerta origine; ma introdotta da tempo immemorabile in diverse varietà: α maxima (Dc.) - C. Pepo var. α Poll. - "Fructu maximo, sphaerico-compresso, sulcato. - Zuca, Zuche indiane, Zuche nostrane, Zuche marine. - Occurrit pag. 535 Vol. 2°
subvar. fructu maximo; oblongo, sulcato: forsan forma hybrida. - Zuche nostrane de quele lunghe." C. Citrullus L., Poll. - Cucumis Citrullus Ser. - Cocomero. - Anguria, Languria. - Originaria delle Indie Orientali secondo alcuni: altri la vogliono indigena della bassa Italia. Si coltivano varietà a semi neri, rossi, giallastri, bianchi. pag. 536 Vol. 2°
le strade e nei campi nella valle di Caprino, al Corno in riva all'Adige, nella Valdonega!. - Tutte le specie poi e forme in questo luogo elencate, unitamente ad altre di recente introduzione, colla coltivazione e cogli ibridismi si trasformano in varietà a gradazioni infinite che, difficilmente, si riesce a classificare e che all'occhio dell'osservatore si dimostrano mutabilissime da un anno all'altro. - Si ricorda la Passiflora coerulea Br., della famiglia vicina delle Passifloraceae, coltivata nei giardini per la singolarità dei fiori, nei quali la credenza popolare vede simboleggiata la passione del Redentore.↑
FAMILIA LXXIX. - LONICERACEAE.
Tribus 1. - Sambuceae.
Adoxa L. - A. Moscatellina L., Poll. - Moscatellina foliis Fumariae bulbosae de qua Cordus Segu. - Erba Fumaria. - Boschi e luoghi ombrosi selvatici ed umidi della zona montana e subalpina: e così sul monte Baldo (Pona ex Segu.), in Noveza, Artillon, ecc. (Poll.), Ime e Cerbiol!; sui monti Lessini a Fosse!, presso Chiesanuova e nel vaio dell'Anguilla !, al Tinasso (Segu.), ai Trachi!, ecc. - Aprile-giugno: perenne. È pianta ordinariamente gregaria.↑ Sambucus Tournf. - S. Ebulus L., Poll. - Ebbio, Lebbio. - Geolo, Gebio. "Datur in hortis varietas foliis laciniatis: S. Ebulus var. β Poll.; Ebulo laciniato Pona M. B. p . 234 cum ic.". - Comunissimo e gregario lungo le strade in luoghi incolti, negli argini, nei fossi, fra le macerie dalla pianura alla zona montana! (Segu., Poll., ecc.): sul monte Baldo p. e. trovasi ai Lumini, Spiazzi, Campedello, ecc., e sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo, Fosse, Erbezzo, Roverè pag. 537 Vol. 2°
di Velo, ecc. (m. 700-1200)!. - Maggio-novembre: perenne. Nelle campagne si vuole che la pianta valga a preservare i gallinacei dagli insetti parassiti.↑ S. nigra L., Poll. - S. fructus in umbella nigro Segu. - Sambuco. - Saugo, Sambuco, Sambugo, Saugar, Sambugar. - Variat: β laciniata Mill.; S. nigra var. β foliis lociniatis Poll. - Occurrunt quoque subvarietates "a) crispa. Foliis rugosis et bullatis: forma ab insectis deturpata, - b) variegata. Foliis variegatis, - c) leucocarpa Koch. Forma fructibus albis, - d) virescens (Desf.). Forma fructibus viridibus". - Albero, alberollo, frutice comunissimo nelle siepi, lungo le strade, nei cespugli, presso le abitazioni, nei luoghi boschivi; cresce per la intera Provincia dal piano sin quasi a toccare la zona subalpina, così p. e.: sul monte Baldo presso la Ferrara, in Ime ove se ne può osservare un esemplare gigantesco, nei boschetti di Noveza, in Gambon e Cerbiol, ecc.!; sui Lessini a Vallene, Chiesanuova, ecc.!; sul monte Bolca!: si trova pure coltivato nei parchi e nei giardini, ed a piante coltivate appartengono la var. β e le forme b), c), d); la a) è comunissima nelle siepi. - Fiorisce da aprile a giugno. Le piccole drupe maturano d'autunno e sono, appetite dagli uccelli, ma vuolsi sieno nocive ai polli; si dice pure tornino dannose ai maiali. Il legno del tronco, duro, compatto, di colore gialletto, è buono a fare mobili, lavori di tornio e di ebanisteria: il midollo dei rami, che è sviluppatissimo, è adoperato nelle scuole e nei laboratori di fisica.↑ S. racemosa L., Poll. - Sambucus racemosa et Sambucus montana Calc.; Sambuco silvestre, o Ceruino del Trago, ouero Sambucus racemosa del Lobelio Pona; Sambucus racemosa rubra Segu: - Sambuco corallino. - Saugo. - Boschi, luoghi sassosi, rupi dalla zona montana alla alpina: sul monte Baldo un esemplare isolato pag. 538 Vol. 2°
(olim!) lungo la strada da Spiazzi alla Ferrara!; nella valle degli ossi! (e Calc., Pona), lungo il sentiero di Ventrar e al prato di Brentonico (Poll.), all'Artillon! (e Calc., Pona), in Noveza e al pian della cenere ! ed altrove (Ian): è più frequente sui Lessini, e così: al Corno d'Aquilio e Corno mozzo, la Sega, Passo della Liana, lungo la strada da Chiesanuova ai Trachi ed in questa seconda località, a Bocca di Selva e nella Podesteria, ai Merli, agli Spiazzoi e Spiazzoleti, ecc.!; cresce pure sul monte Bolca !. - Fiorisce da maggio a luglio: le piccole bacche rosso-coralline sono mature d'autunno.↑ Viburnum L. - V. Opulus L., Poll. - Lycostafillo femina del Cordo, dal Lobelio detto Sambuco acquatico, et da altri Traupalo di Theofrasto creduto et Sambuco palustre, o Lycostafillo femina del Trago Pona. - Sambuco acquatico, Maggio - Liriodendro (Poll.) Puina salvadega.* - "In forma typica,corollae albae (rarissime roseae !), periphericae grandes, radiantes, steriles, reliquae multo minores fertiles: sed quan" doque occurrit forma corollis omnibus grandibus, sterilibusque !.- Colitur in hortis forma monstrosa (V. racemosum var. male roseum dictum Rchb.), floribus numerosioribus, in cyma globosa congestis omnibus sterilibus, corollis magnis". - Rosa di Gueldra, Pallone di neve - Puine, Sambugo american, Sambugo roseo. - Frutice frequentissimo per tutta la Provincia nei luoghi umidi e selvatici, lungo i fossi, nelle macchie, ecc. dalla pianura ad una cosiderevole altitudine sui monti, essendo segnalato sul monte Baldo nella valle degli ossi e dall'Artillon, se a V. opulus sono da riferirsi le piante del Pona, superiormente citate, della qual cosa però dubita Seguier pl. ver. II, (app.) p. 349; e così: per tutta la bassa pianura veronese, (non comune), alle sponde del lago di Garda (Fontana), in Campomarzo di Verona !, alle pag. 539 Vol. 2°
Ferrazze!, nel vaio di Squaranto! presso Velo (m. 1087)!; nella Valpantena, sopra Romagnano di Grezzana, sul monte Gazo, ai Menegai, ecc. !; e proseguendo per la valle, nei boschi ad Alcenago e sul monte Tondo !; nel vaio del Falcone edal ponte di Veja !: a Cerro veronese; nelle colline sopra Avesa a Ca' del Bosco scendendo dalla Colla verso il vaio del Borago, sopra Quinzano!, ecc.; nella val d'Adige alle falde del monte Baldo presso Brentino!, e più in alto nella valle dell'Orsa e presso la Ferrara !, ecc. - Sulla collina veronese, alle Are, in un boschetto è stata raccolta una forma elegantissima del Pallone di neve colle cime o corimbi globosi numerosissimi, ma straordinariamente piccoli. - Fiorisce da maggio a luglio, le piccole bacche maturano da agosto a settembre.↑ V. Lantana L., Poll. - Viburno del Matthioli Pona!; Viburnum Segu. - Lentaggine. - Lantania (Pona, Segu.), Antana, Antanar, Scona, Merda de gato* (nel vaio di Squaranto ! denominazione che si ritrova sul Bresciano, ma è attribuita ai frutti maturi, anzichè alla intera pianta). - "Variat β mespilifolia Murr. Deutsche Botanische Monatsschrift. (Aprile 1898)". pag. 540 Vol. 2°
Ilex Aquifolium L. e da altre piante in N. G. B. I. vol. XXI, p. 366 et seq.) per la uccellagione; e tale prepararazione rappresenta uno fra le piccole industrie veronesi, ad opera specialmente degli abitanti di alcune terre della zona montana. La Pania (Vis-cio in vernacolo veronese) migliore e celebratissima è quella che si prepra a Zago di Grezzana nei Lessini; è pure stimatissima quella di Fane e Prun nell'alta Valpolicella e di Cavalo nel Monte Pastello. Del resto, se ne fabbrica un po' dappertutto nei monti veronesi. Anche nel Vicentino se ne fabbricava in gran quantità, ma in qualità era ritenuta inferiore alla veronese, e si assicura che i Viscaioli vicentini venissero su quel di Verona a far ricerca di Lentaggine. pag. 541 Vol. 2°
V. Tinus L., Poll. Frutice elegantissimo, sempre verde, corrispondente al Laurus che Plinio (Nat. hist. lib. XVI, cap. XXX) disse Tinus. - Tino, Lauro - Tino. - Liburno, Viburno. - Questa Loniceracea, propria di località non lontane dal mare, è comunemente coltivata nei boschetti artificiali e compare quasi inselvatichita in luoghi anche lontani dalla sua abitazione naturale, e così: nel Veronese alle rive del lago di Garda a Scaveaghe !, nella città di Verona al giardino Giusti !, in collina a S. Mattia, S. Leonardo e nella Valdonega !; nel parco della villa già Palmarini!; ed alle Are compare spontanea nalle rupi prospicienti la strada che porta alle torri Massimiliane!, sfuggita certamente dalla villa del giovane e già celebre naturalista D.r Achille Forti!. - Comincia a fiorire dopo le pioggie autunnali e prosegue per tutta la primavera ed anche talora d'estate.↑
Tribus 2. - Lonicereae.
Linnaea Gronov. in Linn. fl. Lapp., pag. 206, tab. 12. fig. 4, - L. borealis L., Poll. - L. floribus geminatis Segu.; Campanula serpillifolia C. Bauhin pinax p. 93, n. 25, et prodr. pag. 35, n. 7 cum. ic. - Cresce, d'ordinario in luoghi muscosi, nei boschi di conifere: Carlo Bauhin l. c. prodr., scrive di aver trovato questa elegantissima piantina nel monte Baldo, ed il Tanfani (Parl. - Car. fl. it. vol. VII, pag. 118) indica L. borealis sul monte Baldo raccoltavi da Kellner; ma nell'Erbario centrale di Firenze, non esiste alcun esemplare veronese raccolto da questo botanico o da altri (E. Baroni in lit.): anche l' Erbario Caruel, che oggidì si trova presso l'Istituto Botartico di Pisa, non contiene esemplari baldensi della pianta in quistione comunicati da Kellner (G. Arcangeli in lit.); riesce pertanto pag. 542 Vol. 2°
impossibile immaginare da quale fonte il Tanfani possa avere rilevato quella sua citazione.↑ Lonicera L. - Sect. 1. Caprifolium Dc. - L. Caprifolium L., Poll. - Periclimenum Calc.; Peryclimeno di Dioscoride Pona; Caprifolium germanicum Segu. - Madreselva. - Madreselva (Seg.), Madreselva, Bandirole, Ligabosco, Pascibeco. - "Flore suaveolentes. Variat corollis laete purpureis vel alboluteolis: posterior est L. pallida Host." - Frutice sarmentoso e volubile, frequentissimo nelle siepi e nei boschi della intera Provincia (Calc., Pona, Segu., Poll., Perini, Crist., Mang.!, A. Mass.! ecc.) dalla pianura alla zona inferiore e media; ma in questa più rara, della regione montana nel monte Baldo, nel Pastello, per i Lessini e tutti i monti confinanti col Vicentino e col Trentino ! p. e.: sul monte Baldo presso Salzan e le Moie di Pazzon (700-800 m.)! - Fiorisce da maggio a luglio. - Per la fragranza dei fiori è coltivata nei giardini e serve a ricoprire chioschi e berceaux : non si sa spiegare la asserzione di Seguier (pl. ver. 2, p. 288) che la pianta, per tal modo traspodata, nisi diligenter custodiatur perit.↑ L. Periclimenum L., Poll. - Periclimeno non perfoliato del Lobelio Pona. - Periclimeno - Madresila, Madreselva. - È pianta piuttosto rara, la quale cresce in diversi punti della penisola italiana.: nel Veronese è coltivata nei giardini e serve agli stessi usi della specie precedente, ma si incontra qua e là sporadica e quasi spontanea; Pona la indicava ai tempi suoi nella valle di Caprino; forse cresce sul Pastello; si incontra per le siepi nella Valpantena, in vicinanza alle abitazioni p. e. a Spredino sopra Grezzana!; nella collina veronese nella Valdonega ed alle Are !. - Frutice sarmentoso e volubile: fiorisce da aprile a luglio.↑ Sect. 2. Xylosteum Dc. - L. nigra L., Poll. fl. ver. I, pag. 543 Vol. 2°
p. 286 in add. ad gen. Lonicera: Goir. erb. forest. ver. p. 57; app. bot. p. 29 et erborizz. ecc. l. c. n. 331. - Vive nei luoghi selvatici boschivi, fra le rupi, ecc. delle zone montana e subalpina ma non è specie volgare, e così: sul monte Baldo nella Valfredda, Campion, Pian della cenere, Lavacci, ecc. !; sui Lessini a Roccapia, in Fanta, al Corno d'Aquilio, Chiesanuova, Val di Porro, Tinasso, Scandole, Trachi e nella valle d'Illasi presso Giazza!; passo della Lora, Zeola passo del Ristele, ecc.! - Fiorisce da maggio a lugiio: le bacche maturano da luglio a settembre. Arboscello alto circa un metro.↑ L. Xylosteum L., Poll. - Chamaecerasus dumetorum fructu gemino rubro Segu. - Gisilostio. - Graniele, Sirese salvadeghe. - "Variat baccis rubris et baccis nigris." - Frutice comunissimo nei boschi e luoghi selvatici della Provincia dalla collina alla zona subalpina; nella quale si va facendo sempre più rara, e così: nei colli Benacesi presso Lazise (Fontana) ed alla Rocca di Garda! (e Segu.), ed in quelli presso Verona ad Avesa !, Maso !, ecc.; per tutto il monte Baldo!, nel Pastello!, per i Lessini e tutti gli altri monti confinanti col Trentino e col Vicentino! (e Segu. Poll., Rainer, A. Mass.!, Mang.!, ecc.) - Fiorisce da aprile a giugno dipendentemenle dalla altitudine delle singole stazioni: le bacche maturano in agosto e settembre. - È qualchevolta coltivata nei parchi, i fiori sono appetiti dalle api, le foglie dalle capre.↑ L. Alpigena L., Poll. - Chamaecerasus Calc.; Cameceraso montano del Gesnero ouero Xilosteo Pona; Chamaecerasus alpina fructu gemino rubro, duobus punctis notato Segu. - Ciliegia d'Alpe. - Graniele, Sirese salvadeghe. - "Variat: &beta macrophylla Arcang." - Frequente in tutti i monti della Provincia in luoghi selvatici e rupestri nelle zone montana e subalpina; più rara nella alpina, e così: nel monte Baldo in pag. 544 Vol. 2°
Basiana, Ime, ecc. al Coalsanto, val delle buse, val degli ossi, Artillon, ecc.!; sulla cima del Pastello! ( e Mang.); per tutti i Lessini dal Corno d'Aquilio alla valle d'Illasi! (e A. Mass.), monte Zeola !, ecc.: la var. qua e là ove la specie. - Frutice ramoso alto circa un metro: fiorisce da giugno a luglio e matura le bacche in agosto e settembre.↑ L. coerulea L., Poll. - Cresce in luoghi rupestri selvatici, nella zone alpina e subalpina: rara sul monte Baldo al Coalsanto ! e certamerite altrove (De Notaris); al confine del Veronese col Trentino e Vicentino in Campobrun a breve distanza dal passo della Lora (Pollini), e sopra Giazza al Ristele ed alle Frasele !. - Fiorisce in giugno e luglio: piccolo frutice alto da 5 ad 8 decimetri.
FAMILIA LXXX. - VALERIANACEAE.
Valerianella Tournf. - Sect. 1. Locustae. - V. olitoria(1) Pollich. - V. Locusta α olitoria L.; Fedia olitoria Vahl., Poll.; Polipremmo de' Lionesi Pona; Valerianella pag. 545 Vol. 2°
arvensis praecox, humilis, semine compresso Segu. - "Variat: β lasiocarpa Rchb.: occurrit quoque forma abortiva, floribus degeneratis in insectorum gallas". - Dolcetta, Gallinella, Lattughini. - In vernacolo veronese tutte le specie appartenenti al genere Valerianella ricevono la denominazione comune di Molesini: le stesse, come è noto, costituiscono una insalata primaverile ed anche autunnale pregiatissima e quindi le giovani rosette vengono smerciate sulla pubblica piazza. - Comune nei campi, nei vigneti, in luoghi erbosi dal piano alla zona montana; p. e.: sul monte Baldo alla Ferrara, ove è pure stata osservata la forma abortiva!. - Marzo-maggio ed anche ottobre-dicembre se la stagione si mantiene mite e piovosa: annua.↑ Sect. 2. Selenocoelae. - V. carinata Lois., Goir. pl. vasc. ecc. p. 37. - Nei luoghi erbosi e fra le messi, ma più rara della specie precedente, e così: nei fossi intorno a Verona fuori porta Pellegrina e nella città stessa nel Collegio agli Angeli e nel giardino Giusti !; nella collina, nella Valdonega !, ecc. - Marzo-aprile: annua.↑ Sect. 3. Psilocoelae. - V. echinata Dc. - Valeriana echinata L.; Fedia echinata Poll. - Cresce copiosamente nei seminati e nei luoghi erbosi della collina: e così presso Avesa, al Tagliaferro, monte Arzan, monte Spigolo! la Cola, ecc.!; a S. Cristina sopra Parona all'Adige!; presso Verona nella Valdontga !; nella Valpantena a Spredino sopra Grezzana!; alla Pezza sopra Olivè di Montorio !, ecc. - Maggio-luglio: annua.↑ V. eriocarpa Desv.: Goir. pl. vasc., ecc. p. 37. - Nei seminati e nei luoghi coltivati, nei pascoli, ecc. della alta pianura e della collina: osservata per la prima volta alle falde del monte Trezzolan !, è stata posteriormente rinvenuta nei pascoli e luoghi erbosi intorno a Verona !, al Bosco Mantico!, nella Valdonega !, ecc.: pag. 546 Vol. 2°
è pianta frequentemente gregaria !. - Aprile-giugno: annua.↑ V. dentata Pollich. - Fedia dentata Poll. ex parte; Valerianella arvensis, serotina, foliis serratis Segu. ex parte. - "Variat:
- α lejocarpa Koch. - V. Morisonii β lejocarpa Dc. Sect. 4. Platycoelae. - V. auricula(1) Dc. - Fedia dentata Poll. ex parte. - Comune con la specie precedente fra i seminati e nei luoghi erbosi della intera Provincia, ed in diverse varietà o forme, dalla bassa pianura, dall'Alto Agro, dalla collina alla zona montana nel monte Baldo, nel Pastello, per i Lessini, ecc.!. - Maggio-settembre: annua. V. coronata Dc. - Fedia coronata Poll.; Valerianella semine stellato Segu. - "Variet: β hamata (Bast.)". - Comune nei campi, nei seminati e nei luoghi erbosi: e così in Campomazo di Verona !, nell'Alto Agro a Tomba, Tombetta, Pestrino, Bosco Mantico, ecc.!; per la valle di Caprino ed in vicinanza al lago di Garda !; sul monte Baldo presso la Ferrara!, ecc.; sul Pastello a Monte !; nella Valpolicella !, sui Lessini a S. Anna d'Alfaedo, ecc.!; nella Valpantena a Grezzana, ecc.!; nella valle d'Illasi a Tregnago! e (Ball.); a Soave, Sambonifacio, Arcole, Legnago!; pag. 547 Vol. 2°
copiosissima poi nei colli intorno a Verona nella Valdonega, Tagliaferro presso Avesa, ecc.!: la varietà, qua e là, con la forma tipica. - Maggio-agosto: annua.↑ Fedia Moench. - F. cornucopiae Gaertn. - È qualche volta coltivata in vasi.↑ Valeriana Tournf. - V. officinalis L., Poll. - V. silvestris major Segu. - Valeriana. - "Variat floribus albis vel purpureis aut carneis, fructibus pubescentibus vel glabris, foliis latioribus vel angustioribus et: V. Phu L., Poll. - È pianta originaria del Caucaso e forse della Siberia Uraliense, inselvatichita e subspontanea in varie località dell'Europa: il Tanfani la indica pag. 548 Vol. 2°
sui monti veronesi come raccolta dal Barbieri (Parl. - Car. fl. it. VII, p. 144): ma, evidentemente, non può trattarsi, che di pianta fuggiasca dagli orti.↑ V. dioica L., Poll. Fù minore o palustre Pona; Valeriana palustris minor Segu. - Cresce copiosamente alle sponde dei fossati ed in luoghi umidi, per la Provincia, dal piano alla zona montana e così: lungo le rive del lago di Garda a Peschiera, Lazise, Cisano, Bardolino, ecc.! (e Poll., Fontana, Ambrosi); nella valle di Caprino (Pona) presso o il paese di questo nome!, sotto a Costermano !, ecc.; nella Valpolicella presso S. Pietro Incariano, in unione a Cardamine amara !; in Campomarzo di Verona!; presso S. Michele, S. Martino, ecc. !; nella valle d'Illasi a Cogolo, Badia Calavena, ecc.!. - Aprile-giugno: perenne.↑ V. tuberosa L., Poll. excl. syn. Martini; Tonini, Tentamen mantissae ad fl. veron. in mem. Acc. di Ver. vol. XIX, p. 51 et seq. - Nardus montana Calc. - Il Calceolari indica questa specie sul monte Baldo nella valle dell'Artillon: la pianta del Martini riferita a questa specie da Seguier, pl. ver. II (app.) p. 351, e da Poll., Fl ver. I, p. 40, spetta invece a V. saxatilis. Il Tonini, l. c., scrive di aver raccolto una sola volta V. tuberosa sul monte Baldo nella Valfredda ! da ricercarsi tanto sopra questo monte quanto sui Lessini.↑ V. montana L., Poll. - V. alpina, Scrophulariae folio Segu. - "Variat: β ambigua Gren. et Godr., et - γ minima. Partibus omnibus diminutis, exiguissimis!. pag. 549 Vol. 2°
ecc.; la var. γ rappresenta una piantina minutissima, con il portamento e la parvenza di una Veronica, e cresce sul monte Baldo al Pian della cenere - Giugno-settembre: perenne.↑ V. tripteris L., Poll. - V. foiis inferioribus serratis, et ex runditate acuminatis, superioribus lanceolatis Segu. - "Variat; β intermedia Vahl., et - γ minor: partibus omnibus diminuita". - Frequente nei luoghi rupestri e selvatici di tutti i monti veronesi: cresce nelle località stesse della specie precedente, però più di essa, scende al basso sino a toccare quasi la collina p. e.: sul monte Baldo lungo la salita da Brentino alla Corona !, e sul monte Pastello! : la var. β si incontra frequentemente, in unione alla forma tipica !; la γ, elegantissima, nella valle d'lllasi a Giazza !. - Maggio-agosto: perenne.↑ V. saxatilis L., Poll. - Spica celtica Calc.; Nardus celtica Pona; Valeriana celtica Segu. (non Tournf.); Valeriana alpina Nardo celticae similis Segu. (Conf. Poll. viag., ecc. p. 98 et fl. ver. I, p. 42); Nardus alpina celtica folio subrotundo flore luteo monopetalo quinquefoliam diviso Martini op. ined. cit. tom. quartus, p. 23, fig. 20 (non bona). - Questa elegante piantina cresce frequentissima fra le rupi sopra le creste più elevate di tutti i monti, veronesi e confinanti Vicentini e Trentini, e così: sul monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., Heufler, A. Mass. !, Bracht, ecc.) dalla Valfredda e dalla Valbrutta all'estremo confine col Trentino, e non soltanto sulle cime, ma per le valli benanco che solcano tanto il versante occidentale quanto l'orientale del monte!; sul monte Pastello (e Mang.!) a m. 1122!; per tutti i Lessini dal Corno d'Aquilio, alla valle d'Illasi sopra Revolto !; nella valle Ronchi !; nei monti Posta, Campobrun, passo della Lora, Zeola, ecc.!. - Giugno-settembre: perenne. - La V. celtica che lo Sternberg indica sul monte Baldo, secondo pag. 550 Vol. 2°
ogni probabilità, come sospetta benanco il bar. Hausmann (fl. von Tir. p. 410) va riferita a V. saxatilis: V. celtica non cresce sicuramente sul monte Baldo !.↑ Centranthus Dc. (Kentranthus Neck). - C. ruber Dc. - Valeriana rubra L. var. α Poll.; Valeriana rossa del Dodoneo Pona; Ocymastrum Valerianthos Ponted., Segu. - Savonina. - Valeriana rossa, China salvadega, Piumin chinesi, Millefiori. - "Var. β albiflorus. Flore albo. - Valeriana rubra var. β flore rubro Poll. - Nasce fra le rupi e sui vecchi muri, nei luoghi sassosi dalla zona della collina alla montana, e così: lungo il lago di Garda (Poll.!) a Riva (e Hfl., Eschl.), Torbole, Malcesine, Castelletto, Torri, S. Vigilio, Scaveaghe, Garda (e Segu., Kellner), Lazise (Fontana), ecc.!; presso Caprino (e Pona, Segu.) a Gaià, in Piore, ecc. !; nella val d'Adige a destra del fiume alle falde di monte Baldo a Mori, Avio, ecc., Brentino, Preabocco, Tessari, Incanale, colle S. Marco, ecc. !, e sulla sinistra alla Chiusa (e Poll.), Ceraino !, sul Pastello! (e Mang. !); in Verona sui muri lungo l'Adigetto presso al ponte Manin !, copiosissimo poi nei rioni a sinistra d'Adige, a S. Giorgio e S. Stefano sui muri del Teatro Romano (Elisa Goiran), S. Giovanni in Valle e S. Zeno in Monte, giardino Giusti, ecc.!; sulla collina veronese a S. Mattia; S. Leonardo, ecc. !: la var. β, rara, in Verona (olim) nei muri della Chiesa di S. Maria in Organis, alle sponde del Benaco a Lazise (Fontana), Rocca di Garda (Poll.), presso Cassone !. - Maggio~ottobre: perenne. È anche coltivata nei giardini assieme ad altre specie e forme ornamentali appartenenti a questo genere.↑
FAMILIA LXXXI. - DIPSACACEAE.
Dipsacus L. - D. sylvestris Huds., Poll. - D. Fullonum L. (excl. var. β); Dissaco Calc.; Dissaco o labbro di pag. 551 Vol. 2°
Venere silvestre, maggiore del Fuchsio Pona; Verga di pastore del Matthioli Pona ?; Dipsacus silvestris aut Virga, pastoris major Segu. excl. altero ex duobus syn. Ponae? - Cardo, Scardaccione. - Sgarzi; Beveradori. - "Variat corollis lilacinis, rarius albis; et Dipsacus Fullonum Mill., Poll. - D. Fullonum L. var β; Dissaco, o Labro di Venere domestica, ouero Galedrago di Xenocrate presso l'Anguillara, o Spina Selenite di Theofrasto presso il Guilendini Pona. - Cardo da Scordazzare. - Era coltivato ai tempi di Pona, il quale lo osservò, probabilmente subspontaneo, nelle vicinanze di Verona; e scrive Seguier (pl. ver. II, p. 341 in app.) hodie nequaquam hic seritur, sed pag. 552 Vol. 2°
Bononia Veronam commeant, et laneis vestibus carminandis insevit. Qualora reggano le asserzioni di Hoffmansegg e Link, D. fullonum non dovrebbe considerarsi che come una forma coltivata di D. sylvestris↑ D. laciniatus L., Poll. - D. folio laciniato Segu. ? - Cresce in luoghi umidi, al margine dei fossi, ecc., ma pel Veronese non può dirsi specie vulgare: si incontra copioso presso Caldiero!, nella valle dell'Alpone presso Monteforte!, nelle vicinanze di Arcole! ecc. - Luglio-ottobre.↑ D. pilosus L., Poll. - Verga di pastore del Matthioli Pona?. - Raro nel Veronese, abita i luoghi ombrosi e selvatici: nella valle di Roncà (Poll.) ed in quella d'Illasi presso la Cà del diavolo e nella vicina valletta dei Rugoloti! (e C. Mass.): sul monte Baldo è indicato da Pona all'Artillon, qualora a questa specie sia veramente da riferirsi la sua Verga di pastore, che invece Seguier attribuisce a D. sylvestris, ed a Nago (Facchini, Gelmi). - Si mantiene in vegetazione da luglio ad ottobre ed anche ai primi di novembre!: perenne.↑ Cephalaria Schrad. - C. transylvanica Schrad. - A. Allionii Kerner!; Scabiosa transylvanica L., Poll. - "Variat: β albiflora. Corollis lacteis: occurrit quoque forma foliis caulinis omnibus indivisis (Zersi)". - Comune nei campi, vigneti, luoghi ghiaiosi, lungo le strade, ecc. della Provincia dal piano alla zona montana (Poll., Kellner, Mang.!, ecc.), e così: nelle vicinanze di Peschiera!; Valeggio (Rigo!), Villafranca, Sommacampagna, Sona, ecc.!); Vigasio, Cerea, Sanguinetto, Albare, Palù, Bovolone, ecc.!; Sambonifacio nei campi e nel letto dell'Alpone !; Soave!; Tregnago!; Mezzane!; nella Valpantena sopra Grezzana a Spredino, nel vaio Sperzani e nei monti Porsile e Novesago verso il vaio di Squaranto, ecc.!: sopra Parona all'Adige nei monti Tiberio, Rico, ecc!; nel complesso pag. 553 Vol. 2°
pertanto fra 30 e 500 m. circa di altitudine: la var. β che ricorda alquanto la specie che segue, rarissimamente assieme alla forma a colorazione normale !. - Luglio-novembre: perenne.↑ C. leucantha Schrad. = Scvabiosa leucantha L., Poll. fl. ver. I, p. 157 in add. ad. gen. Scabiosa. - Questa elegantissima Dipsacacaea non cresce nel Veronese, sebbene vi sia indicata da Huguenin: è qualche volta coltivata nei giardini, p. e.; nella Valpantena presso Grezzana !.↑ Knautia Coult. - K. integrifolia Bertol. - Scabiosa arvensis δ Poll. foliis omnibus integris, crenatis, serratisve; S. integrifolia L., All., Savi. - Nei prati e nei pascoli, sembra però specie assai rara, e così: presso Caprino veronese in diversi luoghi, e nel paese stesso alla villa dei marchesi Carlotti !; sul monte Baldo ai Colonei!; nella Valpantena presso Grezzana!; certamente altrove. - Luglio-settembre: annua.↑ K. hybrida Coult. - Scabiosa arvensis γ Poll. foliorum inferiorum segmentis ovatis dentatis, foliis ft inferioribus integris vel inferne laciniatis; Scabiosa hybrida All. - Come la precedente, della quale è considerata quale una varietà.↑ K. arvensis Coult. - Scabiosa arvensis L., Poll. var. α; S. pratensis hirsuta, quae officinarum Segu. - Vedovine. - Vedoela de prà - "Stirps polymorpha; variat: β campestris Koch. Corollis etiam marginalibus non radiantibus. - Occurrit praeterea tota scabro hirsuta vel molliter villosa, et foliis glabris nitidis (Scabiosa arvensis var. β Poll.)". - Comune nei prati e nei pascoli per la intera Provincia dalla bassa pianura e dai colli alle zone anche elevate in tutti i monti!. - Aprile-settembre: perenne.↑ K. persicina Kerner. - Scabiosa longifolia Goir. (non W. et K.) erborizz. est. ed aut. ecc. l. c. n. 345 pro parte! - "Variat corollis albis vel ex albido lucentibus: caule, solitario, erecto vel basi decumbente pag. 554 Vol. 2°
adscendente, 5-30 cm. alto" - Varietà della precedente, la si può dire intermediaria fra questa e la specie che segue, cresce nei pascoli e luoghi selvatici e rupestri; fra i frutici, ecc. dalla zona montana alla alpina: è frequente nella alta valle d'Illasi presso Giazza, Revolto, ecc., in Campobrun, ecc.! (e Rigo !) nel monte Pertica e per tutti i Lessini nei monti Trapola, Malera, ecc., Podesteria ecc.!; al Vallone ed in Malera la forma a fiori bianchi e quella nana!: è rara sul monte Baldo e si incontra qua e là ove la specie che segue. - Luglio-settembre: perenne.↑ K. longifolia Koch; Goir. pl. vasc. nov. ecc. p. 37. - K. arvensis var. β Bertol.; Scabiosa longifolia W. et K.; S. sylvatica Poll. pro parte?. - Variat β prolifera. Capitulo primario capitulum alterum longe pedunculatum gerente". - Nei pascoli elevati dei monti: abbondante sul monte Baldo (e Rigo!) in Valfredda !, Naole !, Noveza !, colma di Malcesine!. Altissimo di Nago !, ecc.; meno frequente sui Lessini in Podesteria , al Corno d'Aquilio! ed in generale nelle stazioni nelle quali cresce la specie precedente!; nella valle Ronchi di Ala (Gelmi), ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ K. baldensis Kerner. - È una varietà della specie precedente: cresce promiscuamente ad essa e nella stessa epoca!↑ K. sylvatica Bertol. (Duby excl. syn. Scabiosa integrifoliae L., Dc. excl. syn. Savii). - Scabiosa sylvatica L., Poll. pro parte?; Scabiosa montana glabra, foliis Scabiosae vulgaris Segu. ?. - Non è certamente specie comune nel Veronese!: è stata raccolta nella valle d'Illasi presso Tregnago al Castello (A. Mass.) ed al confine del Veronese coi Vicentino presso S. Giovanni Ilarione !, nel monte Bolca!, ecc. - Giugno-settembre: perenne. - La K. sylvatica è indicata da Pollini (fl. ver. I, p, 153) in pratis et dumetis montanis... pag. 555 Vol. 2°
Veronae praesertim in Baldo...: e sul monte Baldo è pure indicata, per la testimonianza di Pollini, dal barone Hausmann, e verisimilmente da Ambrosi e Gelmi: bisognerebbe pertanto conchiudere che questa Dipsacacaea cresca frequente sul monte Baldo, la qual cosa non è. Che il Pollini nella sua Scabiosa sylvatica abbia inteso benanco includere K. longifolia così frequente sul monte Baldo? La cosa non è improbabile, tanto più ove si osservi che di questa seconda non sono rare le forme che assai si avvicinano alla prima. Il Pollini riferisce alla sua Scabiosa sylvatica la pianta di Seguier Scabiosa montana glabra, foliis scabiosae vulgaris, che invece Bellardi (Append. ad fl. pedem. in mem. A cad. des sciences de Turin 5, p. 219), giudicando certamente sulla scorta del sinonimo di Clusio (Scabiosa montana sive V Clus. hist. ij) riportato dallo stesso Seguier, ritiene corrispondere a Scabiosa lucida Vill. (conf. Poll. fl. ver. I, p. 153 et III, p. 775). Sembra opporsi al modo di vedere del Pollini, il fatto che Seguier colloca la sua pianta dopo la Scabiosa argentea angustifolia (S. gramini folia L.) : la qualcosa farebbe pur svanire il sospetto, nato per un momento, che Seguier, cioè, avesse inteso indicare la K.longifolia. Si noti pure che S. lucida, sebbene non vista da Pollini, cresce sui monti veronesi, tanto nel monte Baldo quanto sui Lessini: ad ogni modo si rimane sempre nella incertezza se riferire la pianta di Seguier a Scabiosa lucida, ovvero, ad alcuna fra le forme prossimem a Knautia sylvatica.↑ Succisa Koch. - S. pratensis Moench. - Scabiosa Succisa L., Poll.; Morsus diaboli Calc.; Succisa, ouero Morsus diaboli Pona; Scabiosa folio integro hirsuto Segu. - Morso del Diavolo. - Vedoine salvadeghe. - "Variat β glabrata Schott. (Scabiosa folio integro glabro, flore coreuleo Segu.) et - γ prolifera: = S. Succisa var. θ Poll. - Occurrit quoque: - pag. 556 Vol. 2°
floribus incarnatis (Scabiosa folio integro hirsuto flore incarnato Segu.), et - fioribus albis (Scabiosa succisa var. δ flore albo Poll.)". - Frequentissima con le sue varietà, nei prati e nei pascoli tanto umidi quanto asciutti, al margine dei fossati e delle risaie, negli ericeti, fra i frutici, nei luoghi selvatici, ecc. per la intera Provincia!, e così: nella bassa pianura, a Legnago, Aselogna, ecc.!; nell'Alto Agro a Guastalla, Sandrà, Bosco Mantico, ecc.!; nella collina a Rivoli !, ecc.; nella Valpantena nel vaio del Paradiso ai Menegai, ecc. sopra Grezzana !; nella zona montana sul monte Baldo ai Lumini, presso Spiazzi, in Basiana, ecc.!: la var. a fiori bianchi è rara; e rara pure si incontra la forma prolifera. - Giugno-novembre: perenne.↑ S. australis Reichb. - Scabiosa australis Wulf., Poll. - Indicata da Pollini nei luoghi paludosi presso Legnago. - Luglio-settembre: perenne.↑ Scabiosa R. et Sch. - Sect. 1. Sclerostemma Koch. - S. Columbaria L. - Vedovina selvatica. -Vedovela*, Vedovela salvadega*. - "Stirps polymorpha. Variat: α vulgaris Coult. - S. columbaria var. α Poll.; S. capitulo globoso maximo Segu. - Corollae coerulae, vel carneae, rarissime albae. Occurrit quoque forma prolifera: S. Columbaria vat δ Poll. excl. syn. Bertol. et Viv. (Bertol. fl. it. 2, p. 42)". - Volgare nei prati, nei campi, nei pascoli, lungo le strade, nei luoghi aridi, ecc. dalla pianura e dalla collina alla zona subalpina nel monte Baldo, nel Pastello, sui Lessini e per tutti gli altri monti !. - Comincia a fiolire di giugno, ma, essendo una forma assai resistente, si trova in fioritura anche ad inverno avanzato: perenne. pag. 557 Vol. 2°
- γ Columnae (Ten.) - S. Columbaria var. γ Poll. excl. nonnull. syn. (ex Bertol. fl. it. 2, p. 41) - Meno frequente delle due varietà precedenti: nei colli di Valpantena sopra Grezzana !, sul monte Baldo ai Lumini ed in Pravazar!. S. pyrenaica All. - Rara in luoghi selvatici e rupestri: fu primicramente raccolta dal Facchini (a. 1843 e 1844) presso al lago di Garda sullo stradone che conduce da Riva al monte Brione, e certamente si incontrerà altrove attorno al lago (p. e. lungo la strada che da Castelletto di Brenzone e Biasa conduce a Prada di monte Baldo ?), e sopra questo istesso monte nelle rupi di Valfredda e Valbrutta ! - Giugno-settembre: perenne.↑ S. lucida Vill. - "Setis calycis longissimis: saepe foliis tomentosis" - Non comune: cresce nei pascoli e nei luoghi selvatici elevati: e così sul monte Baldo all'Altissimo di Nago, nella Valfredda e nella pag. 558 Vol. 2°
Valbrutta, nei pascoli di Pravazar ! ed altrove (Perini); sui Lessini in Malera e, copiosisissima, sul monte Tropola !, sui monti confinanti col Vicentino a Campofontana !, S. Batolomeo Tedesco !, Bolca !, ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ S. affinis Gren. et Godr. - Rara nei pascoli elevati del monte Baldo all'Altissimo di Nago !: forma bellissima che sembra avvicinarsi, per le foglie basilari, alla varietà Aleutrensis Porta, di S. Vestina Facchini; la quale ultima a sua volta è ritenuta varietà di S. suaveolens Desf. - Agosto-settembre.↑ S. suaveolens Desf. - Rara: sul monte Baldo nei pascoli di Pravazar !. - Luglio-agosto.↑ Sect. 2. Cyrtostemma Koch. - S. atropurpurea L., Poll. = S. maritima L. - Vedovina, Vedovela. - È specie polimorfa propria della regione mediterranea e delle isole Canarie: nel Veronese da epoca immemorabile è coltivata la varietà a fiori cupi, creduta erroneamente originaria delle Indie, e questa, a sua volta mutabilissima, varia per la forma e la grandezza delle foglie, per le dimensioni ed il colore dei fiori, i quali passano dal biunco per l'azzurro e l'incarnato ad un violetto quasi nero (S. atropurpurea Poll. var. α, β, γ): sono pure frequenti i casi di prolificazione e di virescenza (S. atropurpurea Poll. var. δ - Estate-autunno: annuo. Si osserva qualche volta sporadica fra le macerie o nei dintorni degli abitati prossimi a giardini.↑ Sect. 3. Asterocephalus Coult. - S. ucranica L. - S. argentea L., Poll. - È stata raccolta sul monte Pastello da Abramo Massalongo nell'anno 1847 !. Cresce copiosamente nei luoghi sterili e sabbiosi nella confinante provincia di Rovigo lungo il Po. - Giugno-settembre: perenne.↑ S. graminifolia L., Poll. - S. argentea angustifolia Segu. - Vedovine de montagna. - "Variat: α sericea. - pag. 559 Vol. 2°
Subvar. a) elatior: caulibus, simplicibus vel coespitosis, elongatis, 40 cm. et ultra longis, - b) humilior: caulibus abbreviatis, plerumque dense coespitosis, 10-20 cm. longis, - c) latifolia: foliis planis, 3-5 mm. latis, - d) angustifolia: foliis, planis vel convolutis, 1-2 mm. latis". pag. 560 Vol. 2°
FAMILIA LXXXII. - ASTERACEAE.
A. - ASTEREAE.
Tribus 1. - Eupatorieae.
Eupatorium L. - E. cannabinum C. Bauhin, Segu., L., Poll. - Eupatorio di Dioscoride Calc. - Canapa acquatica. - Erba par la febre terzana, Molche* (a Mezzane di sotto!). - "Variat: Adenostyles Cass. - A. viridis Cass. - A. alpina B. et F.; Cacalia alpina L., Poll.; Cacaalia del Lobelio Pona; Cacalia non irsuta Ungarica del Clusio Pona; Cacalia foliis cutaneis acutioribus et glabris Segu. - "Occurrit floribus rubris et, raro tamen, albidis vel albis (C. follis cutaneis acutioribus et glabris flore albo Ponted., Segu.)". - Frequente in luoghi sel vatici e sassosi e negli antri delle zone subalpina ed pag. 561 Vol. 2°
alpina in tutti i monti veronesi (Pona, Segu., Poll., ecc.: e così sul monte Baldo in Valfredda !, nella valle del Bastion!, all'Artillon !, ecc.; sul monte Pastello!; per tutti i Lessini, fra 1200-1800 m. di altitudine, al passo di Roccapia e della Liana, Corno d'Aquilio, Corno mozzo, Podesteria, Tomba, Sparaver, Revolto, ecc.!; sul monte Bolca (m. 945) nella grotta delle done salvadeghe (A. Mass. !). - Estate-autunno: perenne.↑ A. albida Cass. = A. albifrons Rchb.; Cacalia albifrons L., Poll.; Cacalia prima Ungarica del Clusio Pona. - Il Pona indica questa specie nel monte Baldo al Bastion ove oggidì certamente non cresce. La pianta del Martini (op. ined. cit. tomo II, p. 44, fig. 89, Cacalia alpestris, folio rotundo incano lanuginoso, flore purpureo perfecto nudo composito, dovrebbe, stando al sinonimo da lui citato, di C. Bauhin, essere riferita ad A. albida, ma la figura (non bona !), indicherebbe piuttosto la specie precedente!: ed infatti nell'Herbarium M. Baldi (a. 1707) del Martini, che, a cura del prof. P. A. Saccardo, trovasi da poco tempo presso l'Istituto Botanico Patavino, a carte X, n. 33, si conserva in ottimo stato un frammento di A. viridis con la scritta Cacalia foliis crassis hirsutis C. B. P., e la citazione della figura e luogo superiormente ricordati!. - Anche i sig. Vis. et Sacc. cut. p. 59, n. 954, indicano A. albifrons Rchb. nei luoghi selvatici alpini e subalpini del M. Baldo, e, del resto, nuove ricerche potrebbero dimostrare la presenza di questa Asteracea tanto sul monte Baldo quanto sopra gli altri monti veronesi.↑
Tribus 2. - Tussilagineae.
Homogyne Cass. - H. alpina Cass. - Tussilago alpina L., Poll. fl.; T. discolor Poll. viag. non Jacq.; T. aalpina pag. 562 Vol. 2°
rotundifolia glabra Segu. - Pascoli e luoghi selvatici nelle zone subalpina ed alpina, e così: sul monte Baldo (Calc., Pona, Segu., Poll., A. Mass.!, ecc.) nella valle del Bastion !, in Valfredda !, Costabella !, alle buse ed alle busete !, nelle valli delle pietre, degli ossi, dritta, ecc.!), Noveza, Sassetto, Colma di Malcesine, ecc.!;, sui Lessini presso Chisanuova (Segu,), Bocca di selva !, Podesteria !, Malera !, ecc.; nei monti Campobrun, Zeola, Alba, ecc.! - Giugno-agosto: perenne.↑ H. discolor Cass. - Tussilago discolor Jacq., Poll. - È indicata nei pascoli umidi alpini del Veronese (Vis. et Sacc. cat. p., 89; Poll. fl. ver. II, p. 695), probabilmente per un equivoco, derivato da ciò, che Calceolari (iter p. 11) indica Tussilago duorum generum in valle del Bastion, e Pona (M. B. p. 187-212) la Tussilaqine alpina di due specie e al Bastion, ed alla colma di Malcesine, ove oggidì H. discolor non esiste.↑ Petasites Gaertn. - P. fragrans Presl. - Nardosmia fragrans Rchb.; Tussilago fragrans Vill., Poll. - Vaniglia d'inverno. - Tussilago odor Vanilia, Vanilia d'inverno*, Vanilion*. - Coltivata per la precocità e fragranza dei fiori, si propaga con straordinaria rapidità diventando assolutamente gregaria: oramai, quasi selvatica, cresce copiosa nelle ortaglie della città di Verona, p. e., nel giardino Giusti!; per tutta la collina veronese, p. e. alle Are nella Valdonega!; nella Valpantena fra Barana e Poiano! ecc.,; alle sponde del lago di Garda (Rigo!) ecc. - Dicembre-marzo: perenne.↑ P. officinalis(1) Moench. - Tussilago Petasites L., Poll. var. α et β; Petasites quarumdam Calc.; Petasites grande degli Erbarj Pona; Petasites major et vulgaris Segu. - Cavolaccio. - Petasside, Bardani domesteghi, Slavazi, denominazioni vernacole le quali sono pure attribuite alle due specie che seguono. - Comune nei prati umidi, al margine dei fossi; nei luoghi pag. 563 Vol. 2°
acquitrinosi della intera Provincia, dal piano alla zona subalpina, e così: presso Montorio, S. Martino, in Campomarzo di Verona, ecc. !; nella valle d'Illasi sopra Selva di Progno ai Torneri!!, nei Lessini sotto alla Purga di Velo, al ponte di Veia, lungo la strada che dal Vò nella val d'Adige per la Valfredda conduce alla Sega!; nella valle di Caprino e sul monte Baldo ai Lumini alla Ferrara, ecc.!. - Marzo-giugno: perenne.↑ P. albus Gaertn. - Tussilago alba L., Poll. var. α et β; Petasside alpina Pona (ex parte?); Petasites minor Segu. - Frequente nei boschi umidi, nei luoghi franati, nei prati, in prossimità delle acque e delle sorgenti nelle zone montana e subalpina in tutti i monti della Provincia!; compare benanco qua e là nella collina, p. e. alle falde dei Lessini sopra Mizzole!, nel piano di S. Rocco, a Castagné !, ecc. - Fiorisce di primavera non appena squagliano le nevi; è pianta perenne che ama i terreni argillosi.↑ P. niveus(1) Baumg. - Tussilago nivea Vill., Poll. var. α et β; Petasites minor, alter, Tussilaginis folio Segu. - Frequente per tutta la Provincia, dalla zona montana alla alpina, e così: sul monte Baldo alla Ferrara!, in Basiana !, ecc.; sui Lessini alle Frasele sopra Giazza !, nel torrente presso Selva di Progno sotto ai Torneri!, ecc. - Fiorisce nella stessa epoca e condizioni della specie precedente.↑ Tussilago Tournf. - T. farfara L., Poll. - Tussilago Pona; T. vulgaris Segu. - Unghia cavallina . Farfaro, Bardanela, Fero de mulo, Piè d'aseno, Piè de mussa. - Occurrit forma micrantha capitulis exiguis 2-3plove minoribus quam in forma typica: variat quoque - a) radiis aurantiacis, croceo-rubris vel fere sanguineis, - b) rhizomate sublignoso". - Comune per la intera Provincia nei luoghi umidi argillosi o sabbiosi, dal piano ad altitudini anche elevate!, e così pag. 564 Vol. 2°
p. e: sul monte Baldo alla fontana di Naole ed alle Acquenegre (1600-1400 m.)!. - Gennaio-giugno dipendentemente dalla altitudine: perenne. Di questa specie come di quelle appartenenti al genere Petasites, si vedono le piante fornite delle loro foglie anche in sul finire dell'autunno. La infusione dei fiori è ritenuta sudorifera.↑
Tribus 3. - Asteroideae.
Solidago L. - S. serotina Ait. - S. glabra Desf. - Piogia d'oro*. - Originaria dell'America boreale è coltivata nei giardini ma si incontra qua e là sporadica e quasi fatta selvatica, e così: presso Avesa !, a Verona nella Valdonega, ecc.!. - Estate-autunno: perenne.↑ S. Virga-aurea L., Poll. - Solidago Sarracenica del Lobelio Pona; Virga-aurea latifolia serrata Segu. - Erba pagana. - Variat: S. canadensis L. - Originaria della Virginia e del Canada, è coltivata nei giardini, ma si incontra qualche volta subspontanea sfuggita a questi, e così in Campomarzo di Verona!, nella val d'Adige alla Chiusa in una siepe!, a S. Vito del Mantico !, sul Pastello presso Monte a Cavalo !. - Estate-autunno: perenne.↑ Erigeron L. - E. canadensis L., Poll. - Virga aurea pag. 565 Vol. 2°
virginiana hirsuta annua flore pallido Zanon., Ponted., Segu. - Impia - Spazadore salvadeghe*. - Originario dell'America boreale: cresce sui muri, lungo le vie, nei campi che addirittura infesta, dal piano alla zona moritana !, e sino dai tempi suoi Seguier (pl. ver. II, p. 214), scriveva; "tanta copia nunc agros infestat, ut cura etiam adhibita, vix extirpari queat". - Durante quasi tutto l'anno!: annuo e bienne!. - Nei luoghi secchi e ghiaiosi si incontra, gregaria, una forma nana con caule e foglie esilissime, frequentemente uniflora.↑ E. acris L., Poll. - Dentellaria del Gesnero Pona; Aster arvensis coeruleus aeris Segu. - Asterano. - "Praeter typicam, sequentes occurrunt varietates sive formae: a) muralis Lapey., - b) elongatus Ledeb., - c) corymbosus Wall.,- d) serotinus Weih;". - Comunissimo nei luoghi sterili, nelle siepi, sui muri, lungo le vie dal piano ad altitudini comprese fra 1300-1600 m.: e così sul monte Baldo nella Valfredda e val Losana!, in Noveza! (e Pona) ; sui Lessini al passo della Liana!, Corno mozzo !, ecc. - Giugno-novembre: bienne e perennante !.↑ E. annuus Pers. Aster annuus L., Poll. - Stenactis annua Nees. - Originario dell'America: indicato da Pollini alle sponde del lago di Garda, ad Illasi (e A. Mass.! , a Roncà e Monteforte, oramai naturalizzato, cresce per tutta la Provincia al margine dei campi, lungo le strade, nelle siepi, nelle macchie, dal piano alla zona montana, raggiungendo altitudini prossime a 700-800 m.!. - Giugno-dicembre: annuo e bienne!.↑ E. Villarsii(1) Bell. - E. atticum Vill., Poll. - In luoghi rupestri umidi ed erbosi, dalla zona mon tana alla alpina, ma non è pianta comune: rinvenuto primieramente sul monte Baldo all'Artillon da Treviran (Poll. fl. ver. II, p. 679), cresce pure nei pascoli di Costabella ! (e Poll.), valle degli ossi !, ecc.; e così pure pag. 566 Vol. 2°
in Malera sui Lessini !, ecc. e nei monti Posta! e Campobrun!, ecc. - Luglio-settembre: perenne?↑ E. alpinus L., Poll. - Aster alpinus flore purpurascente Segu. - Margarite de montagna. - "Variat β grandiflorus Hoppe". - Comune (Segu., Poll., Heufler, A. Mass. !, Mang.!, ecc.) e frequentemente gregario nei pascoli elevati del monte Baldo, del Pastello, dei Lessini !: la varietà qua e là assieme alla forma tipica. - Giugno-settembre: perenne.↑ E. glabratus Hopp. et Hornsch. - Nei prati, nei pascoli e luoghi rupestri alpini e subalpini, frequentemente in unione alla specie precedente e così: sul monte Baldo in Naole !, Costabella !, val Losana !, Acque negre !, Artillon !, ecc., e nella valle Aviana (Heufler); sulla cima del Pastello! ; in Podesteria, ecc. !; Spiazzoi!, ecc.; nei monti Posta e Campobun, ecc.!. - È in vegetazione nella stessa epoca della specie precedente, - Da ricercatsi E. uniflorus L., del quale, del resto, E. glabratus è considerato come una semplice varietà.↑ Aster L. - A. alpinus L., Poll. - Quinto Astro Ongarico Clusiano Pona; Aster montanus coeruleus, magno flore, foliis oblongis Segu. - Nelle rupi e nei pascoli alpini e subalpini dei monti della Provincia, ma qualche volta scende anche a stazioni assai basse, seguendo specialmente il corso dei torrenti alpini e così: nel monte Baldo (Pona, Segu., Poll., ecc.), in Basiana !, Valfredda !, Naole !, Costabella !, ecc. alla colma di Malcesine! ecc. ; sopra Mori e Brentonico (bar. S. Salvotti !) ; sulla cima del Pastello e Pastelletto rarissimo!; per i Lessini e gli altri monti confinanti col Trentino e col Vicentino al Corno d'Aquilio e Corno mozzo, Podesteria, Castelberto, Malera, Velo e Roverè di Velo (e A. Mass. !), Campobrun, Passo della Lora, Zeola, Campofontana (e A. Mass. !), Bolca (e A. Mass. !), ecc.!: però, sebbene compaia in moltissime stazioni, pag. 567 Vol. 2°
A. alpinus, pel Veronese, non può dirsi specie comune. - Giugno-settembre: perenne.↑ A. Amellus L., Poll., Goir. in N. G. B. I., vol. XXIII, p. 191. - Amellus Virgili Calc.; Aster Atticus coeruleus vulgalris Segu. - Amello, Astro. - Settembrine, denominazione comune a tutte le specie autunnali di questo genere che sono coltivate nei giardini!; Margherite*, Margherite celesti*, Oci de pavon*, Erba verdesina*. - Stirps polymorpha. Inter multiplices formas in Agro
veronensi crescentes, duas tantum memorare opinatum est: etenim insigniores videntur et, fere extremae, ceteras amplectentes. pag. 568 Vol. 2°
riconosce immediatamente dll'aspetto che ricorda l'abito ed il portamento di Globularia Alypum L.! - Luglio-ottobre: perenne.↑ A. salicifolius Scholl. - A. saligna W., Poll.; A. latifolius Tripolii flore albo Segu. - È pianta oriunda dall'America del sud, ma coltivata nel Veronese da epoca remotissima, perchè il Seguier, (pl. ver. III, p. 277), scrive: Aliquot hujus Aateris plantas sponte nascentes reperi juxta rivulum Athesi prallelum, quo Campi Martii prata irrigantur; ed in questa stazione èstata raccolta posteriormente da Rainer, A. Mass. !, Tonini!, ecc. ma oggidì è scomparsa.↑ A. Novi-Belgii L. - A. salignus Goir. in N. G. B. I. vol. XXIII, p. 335 pro parte - Settembrine*. - Variat: β adulterinus (W.)". - Oriunda dell'America boreale, questa specie è coltivata in tutti i giardini, ma tende a naturalizzarsi, e quindi subspontanea si incontra nelle siepi ed in vicinanza alle abitazioni anche ad altitudini considerevoli, e così: nella pianura presso Cerea!, a Casalbergo!, ecc.; alla Secola fra S. Michele e S. Martino!; in Campomarzo di Verona nel fosso di fronte al cimitero monumentale, presso a porto S. Pancrazio, ecc.!; nella collina in Valdonega !, nella valle di Caprino alle falde di monte Baldo ad Oné, e più in alto sul monte alla Ferrara !, ecc. la varietà ove la forma tipica. - Estate-autunno: perenne. - Del genere Aster sono coltivati nei giardini A. parviflorus Nees., A. brumalis Nees., A. leucanthemus Desf., tacendo di moltissime specie, varietà e forme di recente introduzione: è pure coltivato A. Tripolium L., che cresce spontaneo in luoghi salmastri del Mantovano ed in diversi luoghi del Veneto.↑ Callistephus Cass. - C. chinensis Nees. = Aster chinensis L., Poll. - Astri, Astri a cocarda, Stellone*. Questa elegantissima specie, oriunda della Cina, è coltivata, a fiore semplice ed a fiore doppio, in moltissime pag. 569 Vol. 2°
varietà, in vaso ed in piena terra: si incontra qualche volta erratica nelle macerie. - Estate-autunno! annua.↑ Linosyris Dc. - L. vulgaris Cass. - Chrysocoma Linosyris L., Poll.; Aster Linosyris B. et H.; Eliochriso silvestre del Trago ouero Crisocome Germanica del Lobelio Pona; Eliocriso silvestre, ouero Chrisocome del Trago, o specie d'Amaranto giallo Pona; Conyza Linariae folio Segu. - Spilli d'oro - Gasie false*. - Variat: β minor Wallr., - et γ monocephala: capitulo solitario; planta plerumque humilis". - Cresce fra i cespugli, nelle siepi, negli ericeti, in luoghi selvatici e sassosi. - È singolare la distribuzione topografica di questa bella specie nel Veronese: mentre cresce copiosamente a sinistra d'Adige, è, in quella vece, piuttosto rara a destra del fiume, ove fa a Valeggio sul Mincio! (e Poll.), Cavalcaselle! (e Poll.), Sona !,: Sommacampagna !, ecc.: è pianta, come osservava Seguier, la quale collibus delectatur e quindi si trova a Settimo (Pona) e per tutta la Valpolicella sino a Fumane (194 m.)!; nelle colline di Parona, Quinzano, Avesa, ecc.!; per la Valpantena su per monte Cavolo sopra Grezzana e monte Cucco (m. 462) sopra S. Maria in Stele!; nei monti Porsile e Novesago verso la valle di Squaranto!; a Montalto sopra Montorio!; in val d'Illasi a Vico, Cogolo, Badia Calavena, sul monte Viacara! (m. 591 ed A. e C. Mass.!), ecc. - Il Pona (M. B. p. 168) indica L. vulgaris sul monte Baldo in Ime, stazione, per verità, che sembra un po' troppo elevata per questa specie essenzialmente di collina. - Agosto-ottobre: perenne. Bellis L. - B. perennis L., Poll. - escl. var. θ - Bellis minor Calc.; B. silvestris minor Segu. - Margherita, Pratolina. - Margherita, Margheritina, Primo fior. - "Occurrit flosculis radii ultraque parte albis, vel hinc pag. 570 Vol. 2°
albis, illinc vero purpureis (B. silvestris minor, flore mixto Tournf., Ponted.), et - a) praecox: forma mi- crophylla, scapo subnullo, - b) monstrosa: capitulis duobus, adnatis. - In hortis excoluntur varietates: - c) B. flore semipleno albo vel purpureo Poll.; - d) B. hortensis, flore pleno albo, purpureo, vel ex albo purpureoque variegato Poll. (Margaritina dopia); - e) B. hortensis flore multiplici fistuloso Poll., (Margaritina a caneli);- f) B. hortensis prolifera Poll.". - Comune nei prati e luoghi erbosi dal piano alla zona subalpina. La forma a) compare nei luoghi aridi intorno a Verona sin dal mese di gennaio: del resto questa specie può dirsi che si mantenga in fiore durante tutto l'anno.↑ Bellidiastrum Cav. - B. Michelii Cass. - Doronicum Bellidiastrum L.; Arnica Bellidiastrum Vill., Poll.; Brachyaster Bellidiastrum Ambrosi fl. Tir. merid. II, parte I, p. 300; Bellidiastrum alpinum, foliis brevioribus hirsutis, caule palmari, flore albo Segu. - Margherita d'alpe. - Margarita*. - Rupi umide delle zone montana, subalpina ed alpina; e così per la intera catena del monte Baldo, nel Pastello e Pastelletto, sui Lessini ed in tutti gli altri monti confinanti col Trentino e col Vicentino ! : qualche volta tocca la zona collina; e così: sul monte Baldo ascendendo da Brentino alla Corona e da Avio al Pian della cenere!, nella valle di S. Zeno sotto all'Eremo dei Ss. Benigno e Caro!, nel monte Bolca sotto a Vestena! (ed A. Mass. !) ecc., e, forse accidentalmente, nella Valpantena presso Grezzana (Segu.): eccezionalmente un esemplare gigantesco è stato raccolto nelle sabbie in riva all'Adige presso S. Michele! - Aprile-agosto: perenne.↑ pag. 571 Vol. 2°
Tribus 4. - Senecioneae.
Senecio Less. - Sect. 1. - Eusenecio Gren et Godr. - S. vulgaris L., Poll. - S. minor vulgaris Segu. - Erba calderina. - Erba gardelina*. - Cresce per tutta la zona coltivata, sulle vie, fra le macerie, negli orti, nei campi, sui muri: è in vegetazione durante tutto l'anno, svernando benanco sotto alla neve, per ripigliare allo squagliarsi di queste, il corso, normale delle fasi vegetative!. - Annuo e bienne !.↑ S. viscosus L., Poll. - Raro: lungo le strade e nei boschetti nelle zone montana e subalpina, e così: alle falde del monte Baldo al disopra di Malcesine (Poll.) e nella valle di S. Zeno sotto all'Eremo dei Ss. Benigno e Caro !, nelle vicinanze di Castion (Poll., A. Mass.!) e Brentonico !, e più in alto nella Valfredda e forse accidentalmente!, nella valle d'Illasi sul monte Belocca (830 m., C. Mass. !). - Maggio-settembre: annuo.↑ Sect. 2. Iacobaea Tournf. - S. rupestris W. et K., Poll. - S. nebrodensis Dc., Koch., ecc. an. L.? - "Variat: β laciniatus (Bertol.) et γ paradoxus (Hopp.)". - Copioso nei luoghi rupestri, sassosi e ghiaiosi delle zone alpina e subalpina in tutti i monti veronesi; meno frequente nella montana, e così: sul monte Baldo lungo la intera catena.! (e Poll., Facch., Heufl., Mang. !, ecc.), nel monte Pastello! per tutti i Lessini e nei monti confinanti col Vicentino e col Trentino!: seguendo il corso dei torrenti si avanza verso la pianura, ed è stato raccolto alle sponde del lago di Garda tra Cassone ed Assenza!, nella val d'Adige presso Brentino alla foce del Pissol! e nel letto del fiume presso Pescantina!, nella Valpantena presso Grezzana nel letto del torrente!, a Tregnago fra le ghiaie del Progno! e A. Mass. !, ecc.: dopo la piena pag. 572 Vol. 2°
d'Adige del 1882 comparve in gran quantità lungo l'intero corso del fiume nelle sabbie ivi depositate da questo e vi si mantenne per diversi anni !. - Maggio-settembre: annuo e perennante!.↑ S. abrotanifolius(1) L., Poll. - Iacobaea foliis Ferulaceis flore minore Segu. - Rarissimo: luoghi rupestri e sassosi al confine del Veronese col Trentino nella valle Ronchi di Ala (Leyb.), e nei monti Posta e Campobrun! (e C. Mass. !). - Estate: perenne. - Il Pollini indica questa pianta, come coltivata a Verona nell'Orto Botanico; il Seguier la osservò nel Trentino al Bondone ed all'Orto di Abramo, non nel Veronese.↑ S. aquaticus(1) Huds.; Pollini fl. ecc. in nota ad S. erraticum. - Iacobaea palustris sive aquatica Segu. p. p.? - Al margine dei fossi, nei prati umidi, nei luoghi palustri, ecc., nel piano e nella zona montana e così: presso Caprino veronese!, lungo l'Adige! in Campomarzo di Verona!, nella pianura all'orlo delle risaie!, ecc. - Agosto-novembre: bienne.↑ S. erraticus(1) Bertol., Poll. fl. - S. aquaticus Poll. viag. p. p.?; S. barbareaefolius Kroch; Jacobaea palustris sive aquatica Segu. p. p.? - "Variat: capitulis majoribus et capitulis minoribus". - Comune lungo le vie, al margine dei fossi e dei campi, ecc. dalla pianura alla zona montana!: non è probabilmente se non una varietà, e maggiormente diffusa della specie precedente, o meglio ancora, come la ritiene Ambrosi (Flora del Tir. merid. vol. II, part. I, p. 482), una sua forma aprica. Luglio-novembre: bienne. S. Jacobaea L., Poll. - Senecio major Calc.?; Iacobaea vulgaris laciniata et Jacobaea vulgaris foliis instar Erucae lacilliatis Segu. - Erba S. Jacopo. - Nei campi e pascoli aridi e nei cespugli, e così: nei colli benacesi presso Castelletto (Poll.), alle falde di monte Baldo presso Caprino e Pazzon !, nel Bosco Mantico pag. 573 Vol. 2°
ove è copiosissimo! (e Poll.), nelle colline sopra Parona!, nella Valpantena alle falde dei Lessini sopra Grezzana !, e più in alto ad Erbezzo (Segu.), ecc. - Giugno-agosto: bienne.↑ S. erucifolius L. - S. tenuifolius Poll. var. β erucifolius; Jacobaea Senecionis folio incano perennis Segu. - "Variat: β tenuifolius (Jacq.) = S. tenuifolius Poll. var. α et - γ praealtus (Bertol.)". - Luoghi selvatici ed erbosi di collina e della zona submontana raro alle falde di monte Baldo lungo la strada da Caprino per Vilmezzan e presso Platano, S. Martino, Porcino, Caprino, Pazzon!; frequente nella Valpantena sopra Grezzana; nei monti Zovo e Gazo, al Campon e Prè dell'Acqua verso il vaio di Squaranto, al piede di S. Viola !; nella collina di Montorio!; nella valle d'Illasi presso Saline ! (e Segu.), Tregnago! (e A. et C. Mass. !), Cogolo e Badia Calavena !, ecc.: la var. β cresce assieme alla forma tipica ma è meno frequente: la var. γ è rara nella val d'Adige alle rive del fiume al passo della Perarola!, in quella dell'Alpone ! lungo il torrente! ecc. - È specie prettamente autunnale e fiorisce di norma nella seconda metà di settembre!: perenne.↑ S. cineraria Dc. = Cineraria maritima L. - Cineraria. - Cineraria. - Coltivasi nei giardini, nei quali qualche volta incontrasi sporadico: p. e. in Verona nel giardino Giusti!.↑ Sect. 3. Doria Rchb. - S. paludosus L., Poll. - Iacobaea palustris altissima, foliis serratis Segu. - Frequente nei luoghi paludosi e lungo i fossati della intera pianura veronese, e così: a Ponte Moli o a Bevilacqua (segu.), nelle valli del Tartaro, ecc.! a Legnago, ecc.! in val Zerpana, Arcole, Caldiero, Caldierino, Albaredo, Vigasio, ecc.!; lungo le rive del Mincio! al laghetto di Peschiera, alle sponde del Benaco da Peschiera a Sirmione!. - Giugno-agosto: perenne.↑ pag. 574 Vol. 2°
S. nemorensis(1) L. - S. saracenicus Poll.; Serrata del Cordo, da altri detta Consolida Saracenica Pona; Iacobaea alpina, foliis longioribus serratis Segu. - "Stirps polymorpha; in agro veronensi sequentes occurrunt varietates vel potius formae: a) ovatus Dc., - b) Fuchsii (Gmel.), - c) salicifolius (Wallr., non Pers.), - d) humilis: caule brevi; corymbo abbreviato, oligocephalo. - In dumetis montis Baldi atque montium Lessinium legimus specimina cum rhizomathe stolonibus horizonthaliter repentibus praedito. (S. Saracenicus L. ?). Variat praeterea capitulis flosculosis ligulis destitutis: capituli odori, sed odore haud grato." - S. Cacaliaster Lamk. - Raro: nei pascoli e luoghi rupestri e selvatici del monte Baldo in Noveza, ai Palloni, Prazagano !, e dei Lessini nella Podesteria ed al Corno mozzo !. - Giugno-settembre: perenne.↑ S. Doria L., Poll. - Il Bertoloni (fl. it. 9, p. 241) cita questa pianta del monte Baldo come raccolta da Barbieri. - A questa specie, dubitativamente, Seguier (pl. ver. II, p. 364 in App.) e Pollini (fl. ver. II, p. 693), riferiscono la Virga Aurea maggiore con fiore di Doria e la Minore che il Pona (M. B. p. 235) indica (la seconda molto copiosa) sul monte Baldo all'Artillon, ove certamente, ai nostri giorni almeno, S. Doria pag. 575 Vol. 2°
non alligna !. Si crede essere non lontani dal vero, ammettendo che, con ogni probabilità, nelle piante del Pona, si ha da vedere la specie che segue, da lui non ricordata; sebbene sul monte Baldo volgatissima.↑ S. Doronicum L.; Poll. fl. ver. II, p. 694 var. α et var. β - S. Barrelieri Gouan; Cineraria longifolia β uniflora Lapey; Virga aurea alpina longiori folio, flore maximo luteo stellato composito Martini op. in. cit. tom. III, p. 42, fig. 28 et herb. n. 198!; Jacobaea integro et crasso Hieracii folio Segu. - "Caule monopleiocephalo (2-10)." - Vegeta nei luoghi rupestri e pietrosi e fra i frutici, nelle zone subalpina ed alpina di tutti i monti Veronesi, e così: per tutto il monte Baldo (Martini, Segu., Poll., Heufl., A. Mass.!, Mang.! ecc.) tanto sul versante orientale quanto sull'occidentale!, nel Pastello, per i Lessini !, e tutti gli altri monti!. - Giugno-agosto: perenne.↑ S. cordatus Koch. - Cineraria alpina Poll. fl. et viag. var. α, β, γ, excl. nonn. syn; Jacobaea alpina folio rotundo incano serrato, flore luteo composito radiato Mart. op. in. cit. tom. II, p.38, fig. 34 et herb. n. 115!; J. alpina, foliis subrotundis serratis et I. alpina laciniata flore Buphthalmi Segu.; Senecio baldensis Bosc., Pers., Poir. - Slavazi*. - "Var. β appendiculatus (Sacc.)". - Comune nei prati e pascoli pingui, nei luoghi paludosi ed umidi, lungo i ruscelli, ecc. nelle zone montana e subalpina, specialmente in prossimità ai baiti o malghe intorno alle quali forma estesissime macchie, e così: sul monte Baldo (Martini, Segu., Poll., Heufl., ecc.) in Ime, Ortigara, Valvaccara ecc., Lonza, Novezina, Noveza, Acque negre, Artillon, Dossioi, Zocchi, Altissimo di Nago, ecc. !; su pei Lessini ai Laghi boari, Spiazzoi, Malera, ecc.!; nel monte Bolca; segnatamente alla grotta delle done salvadeghe (A. Mass.!) ecc. - Giugno-settembre: perenne. - I fiori contengono pag. 576 Vol. 2°
una sostanza colorante, e sono da qualche anno raccolti dai montanari, e da questi, dopo averli essiccati, venduti ai negozianti in drogherie e materie coloranti.↑ Sect. 4. Cineraria L. - S. brachychaetus(1) Dc. - Cineraria longifolia Iacq.; Poll. (p. parte); Jacobaea Ongarica di II specie appresso il Clusio Pona; Jacobaea montana lanuginosa, angustifolia non laciniata Segu. (Conf. Poll. fl. ver. II, p. 683-684). - "Var. β tenuifoius Rchb. (Cineraria tenuifolia Gaud.?)" - Frequente nei prati e pascoli, nelle boscaglie delle zone montana e subalpina, e così: nel monte Baldo presso Spiazzi, i Pereti, le Fraine, la Ferrara, Campedello, ecc! ; in Pravazar !; nella Valfredda! (e Pona), Naole!, Noveza !, (e Pona), Prà di Malcesine ! (e Pona), Ortigara (e Segu.) ed Ortigareta !, Tredespin !, Altissimo di Nago !, S. Giacomo sopra Brentonico!, ecc.; sul monte Pastello (raro,!; per i Lessini presso S. Anna, in Podesteria, a Chiesanuova, Trachi, Spiazzoi, Velo, ecc. - Maggio-luglio: perenne.↑ S. spathulaefolius Dc. Cineraria spathulaefolia Gml. - Cresce nelle stesse località della specie precedente ed in unione ad essa, e fiorisce nella stessa epoca.?↑ S. alpestris DC. Cineraria alpestris Hoppe. - Come la specie pretedente; sul monte Baldo è stato raccolto dall'Heufler all'Altissimo di Nago. - Queste tre specie dall'Ambrosi (Fl. del Tir. merid, II, parte I, p. 465-466) sono riferite come varietà ad una sola specie e cioè a S. integrifolius Neilr.↑ Doronicum L. - Sect. 1. Eudoronicum. - D. cordifolium Sternb. - D. Caucasicum auct. nonnull. non M. et K.; D. scorpioides Poll.; Falso Doronico volgatissimo ouero Aconito Pardaleanche presso il Dodoneo Pona M. B. p. 241? (Conf. Segu. pl. ver. II, p. 326 in app.); Doronicum radice Scirpii brachiata Segu. - "Var: β scorpioides W. Planta elatior, foliis majoribus". pag. 577 Vol. 2°
- Nei luoghi ombrosi, rupestri e sassosi nelle zone subalpina ed alpina; e così sui monte Baldo (Pona, Segu., Moreni, Bordoni) ai Lavacci, in val Losana !, ma più specialmente sul versante occidentale alla prà di Malcesine (Ambr.), nelle valli degli ossi! (e Leyb.), finestra, dritta! ecc.; sui Lessini nei monti sopra Velo, a Revolto, Zeola !. - Giugno-settembre: perenne.↑ D. austriacum Jacq., Poll. - Il V Doronico Ongarico del Clusio Pona; Doronicum maximum foliis Hyoscyami peruviani caulem amplectentibus, flore luteo composito Martini op. in. cit. tom. III, p. 46, fig, 41 (bona!) et herb. n. 68!; D. maximum, foliis caulem amplectentibus Segu. - Cresce in luoghi umidi ombrosi e selvatici nelle zone montana e subalpina, e così: sul monte Baldo (Pona, Martini, Segu., Moreni, Bordoni, Pollini, Sternberg., A. Mass., Facchini, Perini) in Noveza !, Artilloll!, pràdi Malcesine (Pona), Dossioi !, Zocchi, S. Giacomo sopra Brentonico!; sui Lessini presso Velo (A. Mass.!) e nella parte alta della valle d'Illasi sopra Giazza e Revolto!; sul monte Zeola, ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Aronicum Neck. - D. grandiflorum Lam. - D. scorpioides Facchini in exicc.!; Arnica scorpioides L.; A. scorpioidesa Poll. var. α viag. p. 103; fl. ver. I, p. 670 (excl. nonn syn.?); Aronicum scorpioides Koch; Il Doronico III Ongarico del Clusio Pona; Doronicum auatriacum latifolio serrato folio, flore magno luteo composito Martini op. in. cit. vol. II, p. 61, fig. 55 et herb. n. 69 !; Doronicum radice dulci Segu. - Frequente nei luoghi pietrosi e selvatici umidi delle zone alpina e subalpina, e così: sul monte Baldo (Pona Martini, Segu., Moreni, Sternberg., Poll., Perini) nella Valfredda ed in val Losana !, ma specialmente in tutte le valli delle pietre, degli ossi, grande, finestra, diritta, Orzera, che solcano il versante occidentale del pag. 578 Vol. 2°
monte e nelle quali cresce copiosissimo!; è specie più rara sui Lessini e sui monti confinanti col Vicentino, col Trentino, sui quali compare in Malera, val di Ronchi, Carega e Posta, Zeola ed Alba!. - Luglio-settembre: perenne.↑ D. glaciale Arnica glacialis Wulf.; A. scorpioides Poll. var. β et γ et. excl. plur. syn. ?; Aronicum Clusii glaciale Koch syn. ed. I. p. 382; A. glaciale Rchb., Koch. - Ove la specie precedente e nella stessa epoca, ma meno frequente.↑ D. hirsutum Lamk. - Arnica Doronicum Jacq., Poll.; A. Clusii All.; Aronicum Clusii Koch; Doronico Ongarico primo del Clusio Pona. - Cresce, ma raro, nelle stazioni stesse della specie precedente sul monte Baldo e sopra gli altri monti, e specialmente in quelle stazioni nelle quali, a formazioni calcaree si trovano commiste brecciole basaltiche!. - Luglio-settembre: perenne.↑ Arnica L. - A. montana L., Poll. var. α. - Calta alpina del Gesnero Pona; Doronicum minus officinarum, foliis angustioribus Plantaginis forma, flore stellato composito luteo Martini op. in. cit. tomo II, p. 26, fig. 23 et herb. n. 70 !; Doronicum Plantaginis folio alterum Segu. - Arnica., Tabaco de Montagna*, Erba starnudela*, Arnica montana. - "Var. β alpina W. - A. montana var. β Poll.". - Comune nei prati, e pascoli di montagna, ma non frequente come una volta, e così: sul monte Baldo in Pravazar, Valfredda, Ortigara, alle busete, Prà di Malcesine, ecc.!; sul monte Pastello (rara) !; sui Lessini a Roccapia, Corno d'Aquilio, Fanta, la Pietà, Corno mozzo, ecc., Velo (PolI., A. Mass.!), ecc.,!: la var. β cresce nei pascoli maggiormente elevati del monte Baldo, dei Lessini, ecc. !. - Giugno-settembre: perenne. - I fiori polverizzati provocano lo starnuto, e la loro infusione alcoolica è ottimo rimedio contro le contusioni, quindi gli erbaioli ne pag. 579 Vol. 2°
fanno incetta per smerciarli ai farmacisti ed ai negozianti di medicinali.
Tribus 5. - Anthemideae.
Leucanthemum Tournf. - Sect. 1. Euleucanthemum Gren. et Goir. - L. vulgare Lam., Dc. - Chrysanthemum Leucanthemum L., Poll.; Bellis major Calc.; Bellis molto grande con fior d'Anthemide, ouero Bellide maggiore del Lobelio Pona; Leucanthemum vulgare Segu. - Occhio di bove. Margarita, Margariton. - "Planta glabra, vel lanuginosa (L. vilgare caule villis canescente Tournf.). Variat praetera: - β incisum Bertol." - Comune per la intera Provincia nei prati, nei pascoli, fra i seminati, lungo le strade, nei luoghi cespugliosi dalla pianura e dalla collina alla zona subalpina in tutti i monti!: la var. β, è stata raccolta una sola volta (ottobre 1889) nel vaio Sperzani sopra Grezzana!. - Maggio-novembre!: perenne.↑ L. pallens Dc. - In unione alla specie precedente nei pascoli e nei vigneti presso Verona !, nella Valpantena!, nella collina di Avesa !, ecc. - Maggio-settembre: perenne.↑ L. maximum Dc. - Forse in unione a L. pallens: due specie le quali probabilmente sono state prese per varietà di L. vulgare.↑ L. montanum Dc. - Chrysanthemum montanum L.; Ch. vulgare Poll. var. γ Ch. montanum; Ch. montanum var. β heterophyllum et γ saxicola Koch. - È forse una semplice forma o varietà di L. vulgare, la quale cresce nei pascoli subalpini ed alpini di tutti i monti veronesi, frequentemente in unione alla specie che segue: pag. 580 Vol. 2°
sul monte Baldo è stata raccolta da C. Bauhin (prodr. p. 120 cum ic.) - Giugno-agosto: perenne.↑ L. atratum Dc. - Chrysanthemum Poll. var. β viag.; Ch. Leucanthemum Poll. var. γ Ch. atratum (excl. icon. C. Bauh. prodr. p. 120 ad Ch. montanum relata); Ch. Leucanthemum alpinum Rchb.; Ch. montanum var. α) adustum Koch; Ch. Leucanthemum γ atratum Koch ( Ch. Leucanthemum var. δ Poll. ex herb. Moreni. - Cresce copiosamente nei luoghi rupestri e selvatici della zona subalpina ed alpina, e così: sul monte Baldo (Segu., Poll. ecc.) in Ime, Valfredda, Valbrutta, Noveza, Trededpin, ecc.!; sui Lessini nei pascoli del Corno d'Aquilio, Trapola, Malera, ecc.!; in Campobrun e nei monti Alba (e Segu.), Zeola, ecc. !. -, Giugno-settembre: perenne.↑ L. alpinum Lam. - Chrysanthemum alpinum L., Poll.; Pyrethrum alpinum W. - Matricale alpino. - Raro nei pascoli e luoghi ghiaiosi alpini elevati, e così: sul monte Baldo (Poll.) nel versante occidentale, nelle valli alpine del1e pietre, grande, degli ossi, finestra, diritta, ecc.!; sui monti Posta e Campobrun!. - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 2. - Parthenium Gren. et Godr. - L. corymbosum Gren. et Godr. - Chrysanthemum corymbosumm L., Poll. var. α et β; Tanaceto senza odore del Pena o Tanaceto senza odore del Lobelio, chiamato da alcuni Athanasia di fior bianco Pona?; Matricaria Tanaceti folio, flore majore, semine umbilicato Segu. - Frequente in luoghi, selvatici e boschivi, nei prati e pascoli, dalla alta pianura alla zona montana penetrando qualche rara volta nella subalpina, e così: nel Bosco Mantico ! (e Poll.), nel monte Moscal !, ecc., a S. Martino della Battaglia e Sirmione!, intorno al lado di Garda !, nella valle di Caprino!, sopra Pazzon !, lungo la salita da Brentino alla Corona !, presso la Ferrara, sopra Brentonico salendo all'Altissimo di Nago !, nel pag. 581 Vol. 2°
monte Pastello!, per tutti i colli intorno a Verona!, nei colli e monti della Valpantena !, per tutti i Lessini !, nella valle d'Illasi ! (e A. Mass.!), nel monte Bolca !, ecc. - Maggio-agosto: perenne.↑ L. atratum Gren. et Godr. - Chrysanthemum Parthenium Pers.; Matricaria Parthettium L.; Matricaria vulgaris seu sativa Segu. - Camomilla delle vergini. - Antremisia, Erba della mare, Erba madre*, Erba amara*. - "Variat: β microcephalum. Capitulis parvis, duplo minoribus quam in forma typica, - et flore pleno. - Camomilla dopia, Daniel". Chrysanthemum Tournf. - Ch. Myconis L. - Belfiore - Dopo la piena d'Adige del settembre dell'anno 1882, comparve nell'anno che seguì, in Campomarzo di Verona alla Rotta Fuini; scomparve dopo qualche anno: è coltivato nei giardini.↑ Ch. indicum Curt. = Pyrethrum sinensis Sabin. - Crisantemi*, Fior da morti, Autunai.* - Var. β rusticanum: capitulis luteis minimis, plerumque eradiatis." - Il Crisantemo è originario della Cina e del Giappone: oggidì è coltivato sopra vasta scala e, con speciali artiflzi di coltura, con la selezione, mediante processi di ibridazione, ne sono derivate innumerevoli razze, varietà e forme, talune veramente meravigliose per le straordinarie dimensioni, per la loro eleganza, pag. 582 Vol. 2°
per la variabilità e la mescolanza delle tinte e della colorazione: la var. β, rustica, robusta, resistente cresce in prossimità alle abitazioni campestri, quasi fatta selvatica !. - Fiorisce da ottobre a gennaio; non mancano però le varietà precoci: perenne. Pinardia Less. - P. coronaria Less. = Chrysanthemum coronarium L., Poll. - Fior d'oro, Bambagele dopie e scempie. - "Flores prius lutei, dein albi". - Cresce spontanea alla costa occidentale della Penisola e nelle isole; nel Veronese è coltivata nei giardini tanto a fiore semplice come a fiore doppio: una varietà microcephala si incontra sporadica presso le abitazioni e fra le macerie; del resto è una specie che si propaga facilissimamente e da sè mediante gli acheni che cadono sul terreno dai capolini maturi persistenti durante l'inverno. - Estate-autunno: annua.↑ Matricaria L. - M. Chamomilla L., Poll. - Antemide ouero Camomilla Pona; Chamaemelum vulgare, Leucanthemum Dioscoris Segu. - Camomilla, Camamilla, Samariza, Margherite. - Frequente lungo le vie, nei campi, negli orti, nei seminnti, nei luoghi incolti, presso le abitazioni e fra le macerie, dal piano alla zona montana, ed in molti luoghi solo inselvatichita!. - Maggio-ottobre: annua. - Le infusioni dei fiori di questa pianta giovano nelle febbri intermittenti, nella colica e nelle affezioni convulsive e spasmodiche, e quindi gli stessi sono smerciati presso le farmacie e sulle piazze dagli erbaioli e dalle donne di campagna che, non infrequentemente danno per Camamilla la Anthemis Cotula.↑ M. inodora L. fl. suec. - Chrisamnthemum inodorum L. sp.; Pyrethrum inodorum Sm., Poll. fl. ver. II p. 666 in. pag. 583 Vol. 2°
nota ad gen. Chrysanthemum. - Rarissima, e forse accidentalmente, nei frumenti. - Estate: annua. Il Pollini l. c. dice questa specie prossima al suo Pyrethrum elegans (Poll. pl. nov. nel min. cogn. p. 24, et. viag. al lago di Garda p. 117; Rchb. exc. p. 231 - Habitus fere P. maritimi Sm.; - Bertol. fl. it. 9, p. 340), o, ciò che è la stessa cosa, al suo Chrysanthemum elegans (fl. veron. II p. 666; fig. 11). Il Pollini raccolse questa sua pianta, da lui fatta conoscere come specie nuova, in val Losana di monte Baldo, ma senza fiore, ai primi di settembre dell'anno 1813: trapiantatala poscia nell'orto, medio majo in medium autumnum plures per annos floruit. In questa stazione nessun botanico dopo Pollini intravide la pianta da questi descritta, e quindi per tutte queste circostanze, Ambrosi (fl. del Tir. mer. vol. II, parte I. p. 677) dubita della veridicità della stessa. Il Pyrethrum elegans che Bertoloni dice di aver avuto da Pollini e proveniente da val Losana (pro err. Lozanna) di monte Baldo non può essere se non uno degli esemplari coltivati da Pollini nel già Orto Botanico di Verona: ad ogni modo, e per conchiudere, oggidì sul monte Baldo non cresce alcuna Asteracea la quale possa venire riferita al Pyrethrum o Crysanthemum elegans descritto da Pollini.↑ Anthemis L. - Sect. 1- Euanthemis Neilr. - A. tinctoria L. - Buftalmo del Matthioli, ouero Occhio di bue Pona; Buphtalmum Tanaceti minoris folio Moreni. - Oci de bo, Gasie false.* - "Variat: β microcephala. Capitulis exiguissimis, - et γ flosculosa. = Chamaemelum discoideum All. - Occurri quoque, radio quandoque luteolo vel albicante." - Frequentissima nei luoghi incolti e selvatici dall'Alto Agro veronese alla zona montana per la intera Provincia (Pont., Moreni, Poll., ecc.), e così: intorno al lago di Garda!; per la valle di Caprino ed alle falde pag. 584 Vol. 2°
meridionali del monte Baldo!; nella Valpolicella.!; sui colli sopra Parona, Quinzano e nei dintorni di Avesa !; nelle vicinanze di Verona e sulla sua collina a S. Leonardo, S. Mattia, Valdonega, ecc.!; per la Valpantena!; a Montorio veronese, ecc.!; nella valle d'Illasi presso Colognola ai colli, Tregnago, ecc; al confine del Veronese col Vicentino a Campofontana! (e A. Mass. !), ecc.; la var β nella Valpolicella presso Pedemonte e Sausto!; la γ, raramente colla forma tipica !. - Giugno-ottobre: perenne. - I fiori di questa specie contengono una materia colorante gialla adoperata nella tintoria.↑ A. Tiumfetti(1) All. - Creseeva sui muri dell'antico Orto Botanico, oggidì piazza Indipendenza!; è stata però raccolta in luoghi incolti del Veronese da Kellner (ex Vis. et Sacc. cat. ecc. p. 97), È considerata quale varietà della specie precedente, ed è da ricercarsi ancora nelle vicinanze di Verona, e specialmente sulla collina di Montorio e nella Valpolicella, ove sono state osservate forme, le quali potrebbero corrispondere alla pianta in questione.↑ A. Cota L.,Poll. - A. altissima auct. nonnull. an L.? ; A. Italica arvensis annua, major, vulgatissima, flore maximo, disco pungente Segu. - Copomillone, - Margheritone,* Margaritone,* Margariton.* - Frequente nei campi, specialmente fra i frumenti, per la Provincia nella bassa ed alta pianura e nella collina, raramente nella zona montana! - Giugno-luglio: annua.↑ A. arvensis L., Poll. - "Stirps variabilis: occurrit glabriuscula, pubescens, viridula, subsericea; caule prostrato, diffuso, adscendente, suberecto; pedunculis elongatis vel abbreviatis, aequalibus, vel sub capitulo incrassatis (A. incrassata, Lois?; A. arvensis annua paula, modo odora, modo inodora, modo foetida, folio glauco, capitulis et romulorum extremitatibus crassioribus Segu.?); capitulis mediocribus, pag. 585 Vol. 2°
in forma typica, vel grandiusculis (A. ruthenica), M. B.?; A. arvensis annua erecta Chamaemeli officinarum facie, Abrotani odore, sapore amaro et acri, flore majore Segu.?), quandoque exiguissimis suberadiatis (var. microcephala?; forma monstrosa,?; an potius A. arvensis Wallr. idest, sententia Clar. Koch, Syn. ed. 2, p. 414, status minus evolutus Anthemidis arvensis L. ?") - Cresce copiosissima nei campi, nei luoghi incolti, nei seminati della intera Provincia dalla pianura alla zona montana !: la forma a capolini minimi con fiorellini quasi interamente tubolosi, nella collina veronese sopra S. Mattia nei solchi di un campo seminato a frumento. - Estate-autunno: annua.↑ Sect. 2. Maruta Cass. - A. Cotula L., Poll. - maruta foetida Cass.; Anthemis arvensis annua erecta, Chamaemeli officinarum facie, Abrotani odore, sapore amaro et acri, flore minore Segu. - Nei luoghi aridi, nei campi incolti, lungo le strade nella pianura e nella collina, e così: per le vie di Verona! e nelle vicinanze della città fuori porta S. Zeno !, S. Massimo !, Chievo!, Bosco Mantico !, ecc. S. Lucia !, Tombetta !, Tomba !, ecc. ; al Vago e Strà di Caldiero !; nella valle di Caprino!; presso Torri sul Garda (Rigo !), ecc. - Giugno-settembre: annua. - Questa specie porta il nome vernacolo di Camomilla, e come tale viene smerciata dagli erbaioli.↑ Sect. 3. Pseudoptarmica. - A. alpina L., Poll. - Chamaemelum alpinum saxatile, perenne, flore albo singulari, calyce nigricante Michelii Segu. - "Caulibus plerumque monocephalis, quandoque, sed raro, 2-4 cephalis". - Pascoli sassosi nelle zone maggiormente elevate dei monti: e così sul monte Baldo (Poll.) nella val fonda o larga !, ove è stata primieramente scoperta da Moreni (conf. Segu. pl. ver. III, p. 282), in Monmaor! nelle valli degli ossi, delle pietre, grande e pag. 586 Vol. 2°
diritta !, alla cima delle pozzette o Dossioi!: (e Leyb) ecc.; nei pascoli dei monti Posta e Campobrun ! - Luglio-settembre: perenne.↑ A. montana L.; Poll. fl. ver. II, p. 705 in nota ad A. alpinam: - Rarissima sul monte Baldo (Jan): nei monti Posta e Campubrun, e sul monte Bolca ai Crachi (?). È in fioritura nella stessa epoca della specie precedente.↑ A. nobilis L., Poll. - Chamaemelum nobile All. - Camamilla romana. È coltivata nei giardini tanto a fiore doppio quanto a fiore scempio, ma si incontra frequentemente erratica e subspontanea in prossimità alle abitazioni. - Giugno-settembre: perenne.↑ Achillea L. - Sect. 1. Ptarmica Tournf. - A. Ptarmica L., Poll. - Ptarmica vulgaris Dc.; Ptarmica Calc.? - Sternutella - "Var. β flore pleno Clus." - La varetà β è coltivata nei giardini: Calceolari indica la sua Ptarmica sul monte Baldo nella valle degli ossi, nella quale stazione oggidì, come ai tempi di Seguier (pl. ver. II, p. 355 in app.) non cresce alcuna pianta che possa essere riferita ad Achillea Ptarmica; e nasce il sospetto che il Calceolari abbia inteso parlare della specie che segue, frequente nella valle degli ossi ed in altre località del monte Baldo.↑ A. Clavenae L., Poll. - Assenzo bianco alpino umbellifero con fiori d'Achillea, del Lobelio Pona; Ptarmica incana humilis, foliis laciniatis Absinthii aemulis Segu. - "Variat: β intercedens Heimerl." - Pascoli e luoghi rupestri elevati dei monti; così sul monte Baldo (Pona, Segu, Poll., Moretti, Barbieri, Jan, Heufler, Bracht, Mang. ! ecc.) alla cima di val Losana sopra al Maroco !, lungo tutte le creste dal Coal santo all'Altissimo di Nago ed in tutte le valli prospicienti il Benaco !; sui Lessini alle Gozze di Velo Veronese!, e presso Roverè di Velo nel luogo detto Mandriele A. Mass.!, var. glabrata Koch.?); nella valle Ronchi di pag. 587 Vol. 2°
Ala e nei monti Posta, Campobrun, la Lora, Zeola, ecc.!: la varietà β, rara, sulle rupi elevatissime nel monte Baldo al Coal santo e nei monti Posta e Carega !. - Luglio-settembre: perenne.↑ A. moschata Wulf. Poll. - Assenzo terzo alpino umbellifero Pona M. B. p. 220 cum ic. (la descrizione però e la figura del Pona non si riferiscono a pianta raccolta sul monte Baldo: (conf. Pona ib. p. 221). - Rarissima in luoghi ghiaiosi sul monte Baldo nella Valgrande !; ed il Pollini (fl. ver. II, p. 710) scrive di questa pianta, - in cacuminibus Baldi montis unica vice mihi occurrit. - Luglio-settembre: perenne. È il famoso Genepi degli alpigiani, notissimo per il suo odore canforato, e ritenuto rimedio sovrano nelle febbri intermittenti sotto forma di infuso e di decozione.↑ A. atrata L., Poll. - Il Pollini nel Viaggio, ecc. aveva indicato questa specie (p. 101) sulle alte vette di monte Baldo fra Costabella e la Colma di Valfinestra e (p. 102) nelle sottostanti valli alpine prospicienti il Benaco: ma nella Flora (II, p. 711) dichiarò doversi radiare il nome di Achillea atrata registrato nei luoghi ora ricordati, perchè di pianta che non vive sul monte Baldo. La A. atrata deve essere mantenuta nella Flora veronese, perchè, in pochissimi esemplari però, è stata raccolta sul monte Baldo nella Valgrande! (settembre 1898). - Perenne.↑ A. nana L., Poll. (fl. II, p. 712 in nota). - Rarissima: sul monte Baldo (Moretti in Bertol.) compare qua e là, quasi sempre in esemplari isolati, nei pascoli elevatissimi delle valli prospicienti il Benaco!: al confine del Veronese col Trentino in val Ronchi di Ala ed in Campobrun!. - Agosto-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Millefolium Tournf. - A. tomentosa L., Poll. - Stratiote congenere d'Achillea presso il Clusio; il quale credo che sia l'Helicriso Italiano del Matthioli Pona? pag. 588 Vol. 2°
(an excl. syn. Matth.); Millefoglio di flor giallo, il quale è specie d'Agerato Pona? (conf. Segu. II, p. 354 in app.); Millefolium tomentosum, luteum Segu. - "Var. β albiflora. - Millefolium tomentosum, flore albo Segu." - Sui colli aridi, nei boschetti, pascoli, lungo le strade, e così: alle sponde del lago di Garda a Riva (Gelmi); nei fossi della città di Verona ed ai piedi della collina veronese! (e Segu.), appena fuori porta Nuova di Verona al poligono e presso Tombetta ! in prossimità a Chievo (Segu.), al Bosco Mantico ecc.!, presso Villafranca in Prevaldesca !, ecc.: la var. β nel Bosco Mantico (Segu.). - Maggio-luglio: perenne.↑ A. millefolium L., Poll. - Millefoglio. - Achillea, Millefoglie, Millefoglio, Erba da tagi, Tagiola, Erba dal sangue del naso. - "Variat: a) typica: A. millefolium Bertol.; - b) canescens Vis. et Sacc.; - c) setacea (W. et K.); - d) compacta (Lam.); - e) lanata Koch (non A. lanata Spreng.); - f) sordida Koch; - g) scabra (Host.); - h) alpestris Koch. - "Occurrit praeterea: Corollis albis (Millefolium vulgare album Segu. !, vel lutescentibus, vel roseis aut purpureis (Millefolium vulgare purpureum majus et minus Segu.)." - Comunissima nei prati, pascoli, nei luoghi secchi od umidi e paludosi, negli ombrosi od aperti ed aprici, nei pingui o magri, ama tutte le stazioni dalla bassa pianura alla zona alpina per tutta la Provincia!: le diverse forme sono distribuite dipendentemente dalle condizioni delle singole stazioni. - Aprile-novembre: perenne.↑ A. tanacetifolia All., Pol. - Nei prati, pascoli e luoghi selvatici e boschivi del Veronese dalla collina alla zona montana, e così: nei boschi sopra Avesa e presso al Maso verso vaio Borago, in Costa grande, ecc.!; nella valle di Caprino e più in alto sul monte Baldo intorno a Spiazzi, in Ime, ecc.!; nella valle d'Illasi pag. 589 Vol. 2°
presso Badia Calavena ed agli Amati! (A. Mass.!), ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ A. distans W. et K., Poll. - "Var. β ambigua Poll." - Specie polimorfa che cresce al margine dei campi e sui cigli dei muri a secco per tutto il Veronese fra 1800 e 1500 m.!, frequentemente in unione alla specie precedente, e così: sul monte Baldo ai Coltri, Spiazzi, le Fraine, Cosati, la Ferrara, Campedello, Pravazar, Ime, Basiana, Lonza, Noveza, Gambon, Cerbiol, ecc.!; nella valle d'Illasi presso Giazza e Revolto !, e più in alto a Velo, ai Trachi, Podesteria, ecc.!. - Luglio-settembre: perenne. - Sarebbe forse da riunirsi alla specie precedente come varietà unitamente ad una somma di forme e sottovarietà intermediarie.↑ A. nobilis Poll. - Sideritis Achillea Calc.; Achillea Siderite del Matthioli Pona; Millefolium nobile Segu. - Nei prati secchi e nei luoghi aprici e sterili dei colli e dei monti e così: presso Caprino veronese (Segu.); sul monte Baldo nella Valfredda (Pona, Segu., Poll.), ed altrove? (Barbieri); nella collina veronese!; sui Lessini (Rainer). - Luglio-settembre: perenne.↑ A. ligustica Poll. (non All. ?). - È indicata da Pollini nella valle Losana di monte Baldo, ed alle sponde del lago di Garda presso Lazise. La vera A. ligustica All., è pianta mediterranea (p. e. tra Sanremo e Nizza lungo la magnifica strada della Cornice!), e difficilmente potrebbe crescere sul monte Baldo in val Losana (m. 1500-2000): ma, osserva il Koch syn. ed. 2, p. 412), che frequentemente è presa per A. ligustica All. la A. odorata Koch. an L.?), corrispondente secondo Ambrosi e Gelmi ad A. nobilis var. paucidentata: in tal caso si intenderebbe benissimo la presenza della pianta di Pollini, nella stazione ora indicata. Meno improbabile sembrerebbe la presenza della vera A. ligustica All. in prossimità al lago di Garda presso pag. 590 Vol. 2°
Lazise, sebbene il diligentissimo Fontana non la elenchi nel suo Catalogo; infatti, questa specie cresce copiosissima sugli Euganei, segnatamente nella collina di Montortone e, con la sua varietà eridania (Berto!.), nel Mantovano. Sono necessarie ulteriori ricerche.↑ A. Ageratum L., Poll. - Ageratum Calc.? - Agerato, Canforata, Erba giulia. - Il Calceolari indica il suo Ageratum (it. p. 8) nella valle di Caprino e sul monte Baldo (p. 14) in Valvaccara: Seguier (pl. ver. II, p. 327 in app. e Pollini (fl. ver. II, p. 710) sospettano che il Calceolarl abbia voluto porlare, anzichè dell'Ageratum foliis Serratis C. Bauh., di una qualche specie appartenente ai generi Elichrysum o Gnaphalium che da molti, fra gli antichi botanici, ricevevano per lo appunto la denominazione di Ageratum. Certissimamente A. Ageratum non vive in Valvaccara (1700-1900 m.), di monte Baldo; sarebbe meno improbabile rinvenirla in valle di Caprino (2l0 m.), trattandosi di specie che predilige la zona ove cresce l'olivo (p. e. lungo la strada della Cornice superiormente ricordata, al punto detto i quatre chemins, Turbia, Mentone, ecc.!): ad ogni modo però, Bertoloni (fl. it. 9, p. 389) indica A. Ageratum sul monte Baldo (sul monte Baldo?, ma dove?), comunicata a lui dal Barbieri: - ma quante piante non sono registrate dal Bertoloni come raccolte dal Barbieri sul monte Baldo od in altri punti del Veronese, le quali assolutamente non vi allignano!.
Tribus 6. - Artemisieae.
Tanacetum L. - T. vulgare L., Poll. - T. vulgare luteum Segu. - Atanasia - Danea, Dania*, Erba Dania*, Tanazeto, Salvia romana (Poll.) - Variat: pag. 591 Vol. 2°
- β crispum - T. foliis crespis C. B.; T. vulgare var. β Poll. - Artemision, Tenazeto crespo, Danea dopia. T. Balsamita L. - Balsamita vulgaris W., Poll. - Salvia romana. - Erba amara, Erba S. Maria, Salvia romana,* Erba per la fritaia.* - Coltivata nei giardini e negli orti o come erba da condimento o per volute proprietà medicinali, si incontra qua e là presso le abitazioni, lungo le vie e per i campi, sporadica o quasi inselvatichita, e così: al Tagliaferro presso Avesa !; nella valle di Caprino a Ceredelo, Oné, ecc !; sul Pastello a Cavalo, Molane, Monte !; nella valle d'Illasi ai Fineti presso Tregnago!. - Estate-autunno: perenne.↑ Santolina Tournf. - S. Chamaecyparissias L. - Coltivata nei giardini per bordura alle aiuole; si incontra qualche pag. 592 Vol. 2°
volta sporadica e subspontanea, e così: per le vie di Verona!, ad Olivè presso Montorio ! ecc.↑ Artemisia L. - Sect. 1. Absinthium Tournf. - A. absinthium L., Poll. - Absinthium vulgare Gaertn.; Absinthium Ponticum seu Romanum officinarum seu Dioscoridis Segu. - Pollini (fl. ver. II, p. 646) crede, dubitativamente però, che questa specie possa essere l'Assenzio montano odoratissimo, indicato da Pona (M. B. p. 216) alla Bocca di Navene, stazione in verità, che sembra poco confacente ad A. absinthium: Seguier (pl. ver. II, p. 325 in app.) non sa a quale specie debba essere riferita la pianta del Pona, e sospetta non sia forte idem ac Absintium vulgare montanum I B. 3. 173). - Assenzio. - Asenzio,* Medico maestro (Segu.). Medego maistro, Menego maistro.* - Frequente nei luoghi incolti e nei pendii sassosi, al margine dei campi, sui muri dal piano alla zona montana, e così: a Verona fra le macerie fuori porta Vittoria !, nei dintorni della città e nella collina, p. e. nella Valdonega ove è copiosissima!; colle delle Ungherine e vaio Borago sopra Avesa !; Caprino veronese, Oné, Peina, Boi, Pazzon !; al lago di Garda !; nella Valpantena sopra Grezzana !, nel monte Gazo !, alla tenda di Orti !; nella valle d'Illasi presso Tregnago! (e A. Mass.!). ecc. - È pure coltivata nei giardini e quindi si incontra presso tutte le abitazioni compestri. - Agosto-ottobre: perenne. A. camphorata Vill., Poll. - Abrotano maschio o comune; Abrotano mas angustifolium minus Segu. - Abrotano, Ambrogano, spezie d'Ambrogano,* Embrogano, Ambrogni (Segu.), Ambro,* Ambroni,* a Castelletto di Brenzone Ambruga* - "Variat.: β canescens Dc. - A. Columnae Ten.; A. alba pag. 593 Vol. 2°
Turra; A. camphobrata β Columnae Goir. app. bot. p. 28; A. champorata β subcanescens Poll. viag. et fl.; Abrotanum album Calc.; Abrotano maschio bianco Pona; Abrotanum mas angustifolium incanum Segu. Sect. 2. - Abrotanum Tournf. - A. vulgaris L., Poll. - Artemisia maggiore Pona; A. vulgaris major, caule et flore purpurascente Segu; - Amarella - Spezie d'Ambrogano, Brustoloni.* - "Occurrit: a) caule erecto, 1-2 m., et ultra, alto, panicula ampia vel amplissima, capitulis grandiusculis (formo. procerior); - b) caule humili adscendente vel prostrato, panicula conferta, abbreviata, contracta, capitulis grandiusculis, foliis crispis subtus dense tomentosis fere lanatis (forma humilior); - c) caule ramosissimo, prostrato, diffuso, viridi, foliolis angustissimie, panicula uberrima, albicante, capitulis minusculis approximatis (forma umbrosa) ; - d) caulibus flaccidis, prostratis, decumbentibus florigeris adscendentibus, superne racemoso-paniculatis, capitulis lutescentibus maiusculis, foliis et pinnis longe et late lanceolatis supra atratis, subtus sordide albis pag. 594 Vol. 2°
fere cinarescentibus (forma serotina); - e) ramis et squamis involucrantibus atro-violaceis (forma colorata): variat praeterea foliorum laciniis crispis (A. vulgaris var. crispa Rchb.) et - f) angustisecta A. Fiori fl. anal. III, p. 2I8. Tota planta quandoque subcanescens, laete virens, aterrima." A. Abrotanum L., Poll. - Abrotano - Abrotano, Ambrogano. - Originaria dell'Asia: è coltivata negli orti, nei quali qualche volta cresce quasi spontanea, e così: nella città di Verona! (e A. Mass. !); in vicinanza al pag. 595 Vol. 2°
lago di Garda (Eschl. ap. Hsmn. fl. von Tir. p. 449). - Luglio-settembre: suffrutice perenne.↑ A. pontica L. - Originaria di Germania: coltivasi qualche volta per uso medicinale.↑ A. campestris L., Poll. - Abrotano senza odore del Lobelio Pona; Abrotanum campestre, cauliculis rubentibus Segu. - Ambrognno, Spezie di Ambrogano,* Ambrogano falso o bastardo,* Ambroganela: - "Variat: β paniculata (Ruch fl. dei Lidi Veneti, p. 205, excl. syn.) - A. campestris var. β Poll., et - γ serotina: humilis, prostrata, dense coespitosa, intense rube cens." - Frequentissima in luoghi aprici e secchi, sui muri, in luoghi sassosi, nelle sabbie e ghiaie dei torrenti, dalla alta pianura alla zona submontagnosa per la intera Provincia. - Agosto-novembre: perenne.↑ A. Dracunculus L. - Dragon, Erba stregon, Erba stragon, Stregon, Stragon. - Originaria dell'Asia settentrionale, è coltivata nei giardini ed adoperata come condimento e singolarmente per aromatizzare le conserve sotto aceto.
Tribus 7. - Helianthoideae.
Helianthus L - H. tuberosus L., Poll. - Topinambur. - Tartufole bastarde, Tartufole americane. - Originario del Brasile. È coltivato per i tuberi, oggi meno di una volta; però si trova qua e là subspontaneo e quasi inselvatichito specialmente fra le vigne, e così: a Castelnuovo veronese (Poll.); nell'altipiano ed anfiteatro morenico di Rivoli, alla pontara delle Zuane ed a Pissabò!, per tutta la valle di Caprino e specialmente alle Valsorde ed alle Valdoneghe, ai Zimi, Ceredelo, Montalto visentin, ecc.!; nella val pag. 596 Vol. 2°
d'Adige presso Incanale!, ecc.; nella collina veronese nella Valdonega!; nella bassa pianura presso Legnago !, ecc. - Luglio-ottobre: perenne.↑ H. annuus L., Poll. - Girasole. - Girasol. - Originario del Messico e del Perù; è gener,mente coltivato nei giardini, negli orti, negli argini specialmente lungo le linee ferroviarie: subspontaneo però si incontra sparso nei campi per la intera provincia! - Luglio-ottobre: annuo. - I semi si danno come cibo agli uccelli, e dagli stessi si estrae pure olio assai pregiato.↑ H. multiflorus L. - Girasole indiano. - Girasol picolo - con la varietà fiore pieno, - Girasol dopio, Fiore, capuzine -: è coltivato nei giardini veronesi, assieme ad altre specie, di recente introduzione, appartenenti a questo genere.↑ Bidens Tournf. - B. tripartita L., Poll. - Forbicina, quae Bidens foliis tripartito divisis Segu. - Forbicina - "Variat capitulis discoideis radiatisque; et β pumila. Forma speciminibus pygmaeis". - Comune e gregaria nei fossi e nei campi dalla pianura alla zona montana, e così: alle sponde del lago di Garda! (e Poll., Clementi, Fontana), Costermano !. Pesina !, e per la valle di Caprino!; alle falde del monte Baldo presso Pazzon e nella valle del Tasso!; per la val d'Adige e nell'altipiano di Rivoli!; in Campomarzo di Verona e per tutta la pianura veronese!; nella valle di Illasi a Tregnago (A. Mass.!), Cogolo (Segu.), ecc. ecc. - Luglio-ottobre: annua.↑ B. cernua L., Poll. - Forbicina vulgaris folio integro Segu. - "Variat β minima (L.) = B. cernua var. β Poll.: specimina pygmaea, 1-4, cm. alta, monocephala, gregaria; - et γ radiata = Coreopsis bidens L.; B. cernua var. γ Poll.; capitulis radiatis, radio specioso flavo." - Comune nei luoghi palustri, nei fossi ed al margine delle risaie per la intera pianura veronese; la var. β specialmente nei luoghi inondati pag. 597 Vol. 2°
ed alle falde del monte Baldo presso Pazzon in unione alla varietà β della specie precedente!. - Agosto-ottobre: annua.↑ B. bipinnata L., Poll. - Forbicina americana Apii folio Segu. - Forbicina - Erba franzesina, Erba franzese.* - "Variat caule elato, etiam 1-1,50 m. alto, ramosissimo, ramis divisii patentibus, vel divaricato-patentibus, quandoque reflexis, et - β pumila. Gregaria; caule simplicissimo, oligocephalo, 2-10 cm. alto. Capitulis subradiatis, raro omnino tubulosis..." - Oriunda dell'America boreale, e rinvenuta già da Seguier nella città di Verona (pl. ver. III, p. 284: è specie sociale e cresce abbondantissima; ed oramai naturalizzltta, infesta tutta la campagna veronese, e proseguendo nel suo viaggio di ascensione sui monti, nella valle di Caprino, nella Valpolicella, nella Valpantena, nella valle d'Illasi ed in quella dell'Alpone, ecc. tocca altitudini prossime a 500-600 m.! : la var. β nei vigneti e nei campi: Luglio-novembre: annua.↑ B. bullata L., Poll. - B. foliis ovatis serratis, inferioribus oppositis, superioribus ternatis intermedio majore Arduin. spec. II, p. 37 cum. ic. tab. 18. - Rara: nella valle d'Adige presso Ceraino in un fosso che scorre parallelamente al fiume!; nella pianura veronese nei fossati presso Bovolone Rigo! , alle sponde del Mincio a Ponti (Da Campo !). - Luglio-ottobre: annua.↑ Galinsoga Ruiz et Pav. - G. parviflora Cav. - Wiborgia Acmella Royh. - "Occurrit passim capitulis duplo minoribus quam in forma typica." - È specie americana: nasce nel Messico, nel Perù, Del Cile, nella Nuova Granata. Fu introdotta nell'Europa e vi si diffuse dopo il 1800: è stata raccolta per la prima volta, nel Veronese, alle sponde dell'Adige in vicinanza al ponte della ferrovia nell'estate del 1873 proveniente, sicu ramente, dal Trentino!: da quest'epoca andò propagandosi pag. 598 Vol. 2°
con rapidità straordinaria ed oramai ha invaso tutta la pianura veronese ed è penetrata nella collina; e così cresce gregaria presso Legnago, Villabartolomea, Cucca, Sanguinetto, Albaredo, S. Martino, Vigasio, ecc. !; in Campomarzo di Verona ed in tutte le ortaglie della città che ne sono letteralmente infestate!; in Campagnola e Valdonega !; S. Vito del Mantico!; nella val d'Adige alla Chiusa e Ceraino !, presso Caprino a Oné, Pesina, ecc.!; Costermano!; al lago di Garda !, ecc. - Giugno-dicembre: annua.↑ Tagetes Tournf. - T. patula L., Poll. - var. α et β (Fior da morto, Veludini, Garofolini turchi, Bechi*) e T. erecta L., Poll. var. α et β (Bechi, Fior da morto, Veludini grossi), originarie del Messico, sono coltivate in molte varietà, tanto a fior doppio quanto a fior scempio, per la loro eleganza: qualche volta si incontrano sporadiche fra le macerie!. - Giugno-novembre: annue.↑
Tribus 8. - Ambrosieae.
Xanthium Tournf. - X. spinosum L., Poll. - X. Lusitanicum laciniatum, validissimis aculeis munitum Segu. - Spino d'asino. - "Variat spinis longissimis vel abbreviatis". - Comune nei luoghi incolti, lungo le strade, fra le macerie per la intera Provincia, dalla pianura ad una certa altezza sui monti !: p. e. sul monte Baldo, raro però, è stato osservato a Pazzon (m. 387) e Pollini lo indica a 700 m. circa, salendo da Caprino ai Masi ed a Prà Bestemmià !. Luglio-novembre: annuo. Secondo Seguier pl. ver. II, p. 141) questa specie cominciò a propagarsi verso la metà del secolo XVIII. - In questi ultimi tempi si credeva che questa pianta fosse atta a combattere la rabbia canina, ed in Austria, una disposizione pag. 599 Vol. 2°
governativa prescriveva ai medici condotti di tenerne in deposito una certa quantità, per averla pronta ad ogni evenienza.↑ X. strumarium L.,Poll. - Xanthium Calc., Segu. - Xantio ouero Strumaria Pona. - Lappola. - Presora.* - Comunissimo nei luoghi coltivati e campi arenosi, lungo i fossi e le vie, nelle macerie per la intera Provincia dalla bassa pianura alla zona montana! - Giugno-novembre: annuo.↑ X. macrocarpum Dc., Goir. pl. vasc. ecc. - X. echinatum Balb., Poll.; X. italicum Moretti. - "Variat: β pusillum. Planta pigmaea, gregaria: caule simplicissimo, erecto, monocephalo". - Cresce nei campi e luoghi coltivati, lungo i fossati, nelle macerie; e frequentissimo nei dintorni di Verona, e per tutta la pianura e per l'Alto Agro veronese!; presso Settimo veronese e nella Valpolicella !; nella valle di Illasi a Tregnago (m. 317) nel cimitero vecchio (A. Mass. !): la var. β si incontra di preferenza nei pascoli torbosi della bassa pianura a Isola della Scala, Mazzagatta, ecc.! - Agosto-novembre: annuo.↑ X. macrocarpum X Strumarium - Lungo la strada a S. Vito del Mantico, e presso S. Michele alla Madonna di Campagna !.
Tribus 9. - Inuloideae.
Inula L. - Sect. 1. Corvisartia. - I. Helenium L., Poll. - Aster officinalis All.; A. omnium maximus Helenium dictum Segu.; Helenium vulgare Moreni. - Enula Campana, Antiveleno, Erbella. - Enula campanula. - È pianta, probabilmente di origine nordica, coltivata nei giardini e facile a naturalizzarsi; pag. 600 Vol. 2°
Seguier la rinvenne al margine, dei prati presso S. Martino (a. 1745) e quivi la ritrovò Ciro Pollini (a. 1822 ): oggidì sembra scomparsa. - Luglio-agosto: perenne. - È l'Enula campana della vecchia Farmacia, ossia l'Inula Campana di Columella e di Apulejo, l'Ελενιον [= Elenion - n.d.c.] di Dioscoride o Helenium di Plinio (nat. hist. XXI, 10) quod e lacrymis Helenae natum dicitur.↑ Sect. 2. Enula. - I. germanica L. - Nella valle d'Illasi presso Tregnago a Figarolo. - Accidentalmente?↑ I. ensifolia L., Poll. - Aster ensifolius All.; A. luteus, Linariae rigido glabro folio Segu. - Seguier la indica in herbosis montium Lessinium; cresce pure nella val d'Adige ai Lavini dl Marco, (Gelmi, Cobelli) ed in vicinanza del lago di Garda presso a Riva (Facchini, Heufler). - Da ricercarsi.↑ I. salicina L., Poll. - Aster montanus luteus, Salicis glabro folio Segu. - Cresce, ma non comune, nei prati e luoghi erbosi, tanto umidi, e pingui che secchi e magri, della collina e della zona montana, e così: in prossimità al logo di Garda a Lazise (Fotana), presso Costermano a Ponti !, alle falde meridionali di Monte Baldo a Cà di Paoli sopra a Boi !, a Centore nelle vicinanze di S. Michele !, per i Lessini (Segu.), nella valle d'Illasi presso Tregnago A. e C. Mass.!. - Giugno-settembre: perenne.↑ I. squarrosa L., Poll. - Aster conyzoides odoratus, luteus Segu. - "Occurrunt formae: a) spiraeifolia (L.); - b) latifolia. Foliis majusculis." - Frequente nei pascoli aprici, luoghi aridi e secchi, macchie e rupi, per la intera Provincia, nell'Alto Agro, nella collina, nella zona montana!: la forma a) nel Bosco Mantico, presso Verona sotto al Castel S. Felice, alle Are, ecc.; la forma b) sulla collina veronese nella Valdonega !, sul monte Baldo nel Gazo, ecc.! - Giugno-settembre: perenne.↑ pag. 601 Vol. 2°
I. hirta L., Poll. - Aster hirsutus All.; A. luteus, hirsutus, Salicis folio Segu. - "Variat capitulis plerumque solitariis (forma typica), raro 2-6 in summitate caulis ramosi corymbose dispositis (I. hirta β pleiocephala Vis. et Sacc. cat. p. 92). - Comune nei pascoli e nei prati secchi dalla alta pianura alla zona montana, e così: in tutti i colli benacesi !, nella valle di Caprino !, sul monte Baldo alla Corona e Spiazzi !, nel Pastello e per tutti i Lessini !, nella collina veronese!, nella Valpantena, nella valle d'Illasi presso Tregnago, ecc.!. - Giugno-luglio: perenne.↑ I. conyza Dc. - Conyza squarrosa L., Poll.; Conyza Elenite del Cordo e Baccara di Dioscoride Pona; Conyza major vulgaris Segu. - Coniella. - Erba china. - "Variat: β umbrosa. Caule pubescente: foliis papyraceis, inferiorioribus majusculis, elliptico-lanceolatis, 6-7 cm. latis, dense ciliatis, remote et obtuse dentatis, supra et subtus scabriusculis" - Comune: luoghi selvatici ed incolti, margini delle strade, muri, rupi, siepi, cespugli, macchie, ruderati dalla alta pianura alla zona montana anche elevata, e così: per tutti i dintorni di Verona e nelle mura stesse della città!; nella Valdonega ! (e Segu.) ; sotto al Castel S. Felice ed alle Are ! ecc.; nei colli di Avesa e di Quinzano !; per tutta la Valpolicella, la Valpantena, ecc.!; nella valle d'Illasi a Tregnago, Badia Calavena (e Segu., A. Mass.) ; per la val d'Adige !; sul Pastello !; lungo la intera catena del monte Baldo: la var. β in vicinanza al lago di Garda sopra Castelletto di Brenzone ed a Castione veronese nel letto del torrente. - Luglio-ottobre: bienne e perenne. Plantae odor aromaticus insuavis (Poll.).↑ I. britannica L., Poll. - Bellis gialla del Delecampio Pona?; Aster palustris luteus, folio longiori lanuginoso Segu. - Laurentiana. - "Occurrit: a) arenaria Rchb; - b) Oetteliana ;Rchb.) ; - et, rarissime, c) discoidea. pag. 602 Vol. 2°
Tausch. - Variat quoque, foliis lineari-lanceolatis, basi integerrimis, subtus sericeis (Bluff et Fingerbuth)". - Comune lungo i fossati, nei luoghipaludosi ed umidi della Provincia, e così: per tutta la alta e bassa pianura veronese!, alle sponde del lago di Garda!, nella valle d'Adige!, ed in generale lungo tutti i corsi di acqua!, nella valle di Caprino!, presso Costermano!, a Verona in Campomarzo! ecc.: la forma a) al margine delle risaie e nei luoghi stati inondati, qualche volta in unione alla c)!: la b) lungo il Fiumicello di Montorio ed il Fibio e lungo il fossato fra porta Vescovo e S. Michele!. - Giugno-ottobre: perenne. - Non pare che la Bellide gialla del Delecampio del Pona debba essere riferita a questa specie: infatti, il Pona indica la sua pianta sul monte Baldo all'Artillon (1300-1500 m.), stazione che per ragioni di altitudine si ritiene poco confacente ad I. britannica. - Questa Asteracea non nasce nelle Isole Britanniche, ed il nome specifico allude alla herba britannica [Βρετανικη (= Bretanike - n.d.c.) di Dioscoride] di cui parla Plinio (nat. hist. XXV, 3).↑ I. montana L. - Se questa specie è da riferirsi l'Aster montano molto grande con fior d'Helenio del Lobelio Pona (M. B. p. 239), ossia l'Aster montanus Penae nella edizione italiana, la I. montanua L. doveva crescere ai tempi di Pona nella valle dell'Artillon sul monte Baldo, quod tamen, scrive Seguier (pl. ver. II, p. 332 in app.), vix mihi persuadere possum. In oggi certamente I. montana non vive sul monte Baldo, né che si sappia, in alcun altro punto della pprovincia veronese: verisimilmente nella pianta del Pona è da vedersi tutt'altra specie.↑ I. graveolens Desf., Goir. pl. vasc. ecc. - Cupularia graveolens Gren et Godr.; Pulicaria graveolens Nym. - Verona a porta Vescovo nei cantieri della ferrovia. - Estate-autunno. - Ha l'odore della Ruta graveolens, ed è ritenuta ottima per tener lontane le cimici.↑ pag. 603 Vol. 2°
Pulicaria Gaertn. - P. vulgaris Gaertn. - I. Pulicaria L., Poll.; Aster Pulicarius All.; Aster palustris parvo flore globoso Segu. - Puliciaia - Ama i terreni argillosi, e cresce in luoghi umidi od inondati, per le strade e presso i fossati, nel piano e nella collina, però è specie poco frequente nel Veronese, e così: presso Zevio (Segu.), a Vigasio!, nelle bassure di S. Michele!, al lago di Garda a Pacengo! ed altrove (Poll.), nell'alto Agro Veronese nella collina di Pastrengo e presso Bussolengo!, a Caprino veronese nel piazzale innanzi al palazzo municipale ed al principio della strada che conduce a Rubiana! - Luglio-ottobre: annua e bienne.↑ I. dysenterica Gaertn. - Inula dysenterica L., Poll.; Aster dysentericus All.; A. pratensis Conyzae folio Segu. - Mentastio - Comune nei luoghi umidi, lungo i fossati, nelle siepi(e Segu., Poll., A. Mass.!, Gundlach ecc.), dalla pianura alla zona montana!. - Giugno-novembre: perenne.↑ Buphthalmum L. - B. salicifolium L., Poll. - B.grandiflorum Poll. viag.; Asteroides alpina Salicis folio Ponted., Segu. - Astro monano. - Variat: α salicifolium L. Forma typica. - β grandiflorum All. (an L.?). Forma foliis angustioribus magis elongatis. - γ micranthum Goir. in B. S. B. I. in N. G. B. I. vol. XXIII, p. 190. Caule plerumque simplici; foliis angustissimis; capitulis minimis; floribus radii bracteis involucrantibus vix longioribus". - Questa bella Asteracea dall'Alto Agro Veronese, p. e. Bosco Mantico, e dai colli nei dintorni di Verona, nella valle di Caprino, nelle vicinanze del Garda, nella Valpantena, nella valle di Illasi, si estolle con forme svariatissime, alle rupi della zona alpina, nel monte Baldo al di sopra del Caval di Noveza sotto le Ridote ed ai Paloni, alle cime del Pastello e per tutti i Lessini!; la var. β pag. 604 Vol. 2°
ove la forma, tipica, p. e. nel Bosco Mantico ! (e Mang.!) o nel Bosco delle Rive presso, la Ferrara dove si presenta con esemplari esuberanti di lussureggiante vegetazione e capolini di straordinaria grandezza !; la var. γ alle falde dei monti Lessini, nei pascoli e nelle rupi del monte Gazo, e nel monte Baldo presso Spiazzi, la Ferrara ecc.! - Giugno-ottobre: perenne. - Per le credute proprietà di questa pianta conf. Vallisn. op. I, p. 359; Segu. pl. ver. II, p. 233; Poll. fl. II, p. 718.↑ B. speciosissimum Ard. - Telekia speciosissima Dc. - Non cresce nel Veronese; ma è indicato da Pollini (viag. p. 15) a Tremosine sulla sponda bresciana del lago di Garda.↑ Asteriscus Moench. - A. spinosus Gren. et Godr. - Pallenis spinosa Cass.; Buphthalmum spinosum L., Poll.; Asteriscus annuus foliis ad florem rigidis Segu. - Luoghi sterili ed incolti, nelle siepi, fra le macchie, lungo lo strade, ecc., nella zona della collina; e così: presso Peschiera (Ambrosi); nei colli veronesi (Segu., Poll., Rainer, Mang. !) a S. Leonardo, S. Mattia, sotto a Castel S. Felice, nella Valdonega!; presso Avesa al Tagliaferro ed altrove!; nella valle d'Illasi ai Rancani presso Tregnago (A. Mass.!) ecc. - Giugno-settembre: annuo e bienne. - Questa specie è indicata da Poll. (viag. p. 15) presso al lago di Garda a Riva di Trento ed a Brenzone, mentre che il barone Hausmann confonde fl. von Tir. p. 432) con Brentonico; ma certamente non cresce nella prima di queste due stazioni, né consta che sia stata rinvenuto nella seconda.↑ Carpesium L. - C. cernuum L., Poll. - Astere giallo, ouero occhio maggiore di Cristo Pona?; Asteriscus annuus foliis ad florem mollibus Segu. - "Occurrunt formae: a) typicum. Capitulis mediocribus; - b) macranthum. Capitulis duplo majoribus; - c) pag. 605 Vol. 2°
micranthum. Capitulis exiguissimis; - d) comatum. Involucri squamis exterioribus longissimis; - e) pumilum. Planta humilis, 10-15 cm. alta, partibus omnibus diminuta". - Cresce in luoghi selvatici ombrosi al margine dei fossi, lungo le vie, al piede, dei muri dalla pianura, per la collina, sino a toccare la zona montana (Segu., Poll.), e così: a Persaco (A. Mass.!); Vigasio!; Caldierino, Caldiero, Vago !; Verona in Campomarzo !; al lago di Garda! (e Poll., Clementi, Rigo!); a Costermano, Castione veronese, Pesina; per la valle di Caprino a Cà Menini, Ceredelo; le Valdoneghe ed alle falde del monte Baldo a Porcino, S. Michele, S. Martino, Oné, Pazzon, in Servole nel letto del torrente Tasso ecc.!; nella val d'Adige a Peri, Rivalta, Ossenigo, Borghetto ! ecc. Pona indica Carpesium cernuum, se a questo corrisponde il suo Astere giallo, nella Valfredda di monte Baldo, stazione che per ragione di altitudine sembra poco confacente. - Luglio-ottobre: perenne.↑
Tribus 10. - Calenduleae.
Calendula L. - C. arvensis L., Poll. - Fiorrancio selvatico - "Variat β sublanata (Rchb. fil.)." - Comune in luoghi coltivati ed erbosi, nei vigneti, per le vie, fra le messi dell'Alto Agro e della collina!: la var. β al lago di Girda (Rigo !) e presso Verona nella Valdonega! ove cresce copiosissima e gregaria con esemplari minuscoli. - Marzo-giugno e quindi nuovamente in autunno; la β da novembre ad aprile se l'inverno è mite: annua.↑ C. officinalis L., Poll. - Fiorrancio, Calendula - Calendria, Calendula, Fior da morto. - "Occurrit flore simplici et flore pleno." - Le due varietà sono coltivate negli orti: si incontrano però entrambe allo stato selvatico nelle vicinanze delle case, rusticane pag. 606 Vol. 2°
lungo le vie, fra le macerie. - Annua, bienne e perennante!: è in fiore quasi durante tutto l'anno.↑
Tribus 11. - Gnaphalieae.
Helychrysum Gaertn. - H. Stoechas(1) Gaertn., Goir. N. G. B. I. vol. XXIII, p. 190. - Gnaphalium italicum Roth.; Dc.; G. angustifolium Poll. - Canutole. - Zipro, Zucaro, Zucaro americano, Semprevivo,* Fiore eterno.* - Il Pollini (fl. II, p. 650) indica questa specie al margine dei campi presso S. Giovanni Lupatoto, copiosissima poi nelle fessure dei vecchi muri lungo la strada che conduce da Villafranca a Valeggio sul Mincio, ove è stata ancora raccolta da Carlo Tonini !; ma H. Stoechas è scomparso dalle stazioni citate da Pollini; G. Rigo ne rinvenne un esemplare presso Torri del Benaco !, ed ivi lo rivide per diversi anni ma oggi più non vi si trova; nel 1872 è stato raccolto un esemplare unico in val d'Adige alle falde del monte Pastelletto fra Dolcè e Peri!; da ultimo (giugno 1890) un individuo unico, ma straordinariamente sviluppato, per modo da formare un ampio e denso cespuglio, è stato trovato nell'Agro veronese nel fossato che circonda il forte Chievo !. Il modo di distribuzione di H. Stoechas sul suolo della provincia veronese e la sua breve permanenza nelle stazioni nelle quali viene osservato, fanno nascere il sospetto che gli individui in esse raccolti, sieno da considerarsi puramente sporadici ed avventizi, e, secondo ogni verosimiglianza, sfuggiti alla coltivazione. - Giugno-settembre: suffrutice. - È da epoca immemorabile coltivato in vasi, ovvero in aiuole nei giardini, unitamente a H. citrinum Ces. (H. Stoechas auct. non Gaertn.): stante la persistenza e la eleganza dei capolini, i fiori sono adoperati a tessere corone pag. 607 Vol. 2°
e ghirlande. - Sono pure coltivati H. orientale Tournf. dell'Europa meridionale, ed H. bracteatum W. della Nuova Olanda.↑ Gnaphalium L. - G. luteo-album(1) L., Poll. - Elichrysum silvestre latifolium capitulis conglobatis Segu. - Cresce copiosamente nei luoghi tanto incolti che coltivati, sia asciutti che umidi, nei campi arenosi, sui muri, lungo le strade ed anche fra le rupi dalla pianura alla zona collina, e così: presso Tomba-Sozana al confluente dell'Alpone con l'Adige (Segu.), al margine delle risaie presso Vigasio alla Zambonina !, nelle mura e nelle vie della città di Verona! ed in Campomarzo fra le sabbie !; nella valle di Montorio presso Olivè nella Valpantena a Quinto e sopra Grezzana alle grotte di Falasco ! (e a Mass.!) e più in alto sul monte Tondo verso la Valpolicella ! (m. 550) a Pescantina d'Adige ed alla Chiusa !, nei dintorni di Ala !, ecc. - Giugno-ottobre: annuo.↑ G. uliginosum L., Poll. - Elichrysum aquaticum ramosum minus, capitulis foliatis Segu. - Compare specialmente nei siti ove durante l'inverno le acque si mantennero per alcun tempo stagnanti, e nei luoghi umidi anche elevuti (Segu.), e così: nella bassa pianura presso Bovolone (Poll.), Legnago !, nel basso acquar di Verona !, nella val d'Adige ai Lavini di Marco !, ecc.: pel Veronese non è specie comune. - Estate-autunno: annuo.↑ G. silvaticum L.; Poll. var. β. - G. alpinum majus angusto oblongo incano folio flore squamoso stramineo Martin. op. ined. cit. tom. II, p. 99; Filago germanica, altera, secundum folia florida Segu. - "Variat: β Lobelii Ten." - Frequente nei pascoli, fra cespugli, negli ericeti, nei luoghi selvatici, ecc. dalla zona montana alla alpina sul monte Baldo !, sul Pastello !, alle Masue di Valpolicella (Moreni), per tutti i Lessini e gli altri pag. 608 Vol. 2°
monti confinanti col Vicentino, e col Trentino!: la varietà ove la forma tipica !. - Giugno-settembre: perenne.↑ G. norvegicum Gunn. - Raro nei pascoli elevati, e così: sul monte Baldo alla colma della valle del Bastion !; nei monti Posta e Campobrun, la Lora!. - Luglio-settembre: perenne.↑ G. supinum L., Poll. - Variat: β pusillum Haenke". - Specie non vista da Pollini sui monti veronesi: cresce copiosamente sul monte Baldo in val Losana, valle delle buse, val grande, alle pozzette, ecc.!; nei monti Posta e Campobrun !: la var. β ove la forma tipica formando qualche volta delle larghe macchie!. - Agosto-ottobre: perenne.↑ Antennaria R. Br. - A. dioica Gaertn. - Gnaphalium dioicum L., Poll. excl. altero ex quatuor syn. Seguieri; Elichrysum montanum, longiore et flore et flore purpureo Segu. (forma flore purpureo); E. montanum, flore rotundiore subpurpureo Segu. (forma flore albo-purpureo); E. montanum, flore rotundiore candido Segu. (forma flore candido). - Fiori eterni,* Semprevivo,* Semprevivi*: i vecchi erbaioli conservano per questa Asteracea la denominazione di Piè de gati! E Seguier (pl. ver. II, p. 165) scrive: "nuncupatur etiam Pes cati, non quod flores vel folia felis vestigium reapresentent, sed cum sint densissimo tomento obsita, et dum tractantur instar capilli mollissima, [αιλωςοποδα (= ailosopoda - n.d.c.)] Herbarii dixere". - Frequente e gregario (Segu., Poll., Heufler, Mang. !, A. Mass.!, ecc.) nei pascoli e negli ericeti del monte Baldo, del Pastello; dei Lessini, del monte Zeola, del Bolca, ecc. !. - Giugno-luglio; in agosto nelle stazioni elevate: perenne.↑ A. carpatica Bluff. et Fing. - Gnaphalim carpaticum Wahl.; G. alpinum Poll.; Leontopodio piccolo del Lobelio Pona. - Secondo Pona cresce nei pascoli elevatissimi di monte Baldo in Monmaor (Monte pag. 609 Vol. 2°
maggiore) verso occidente: l'Ambrosi indica questa specie all'Altissimo (Altissimo di Nago?, ovvero Monmaor al quale frequentemente si dà la denominazione di Altissimo?), ed il barone Hausmann alle Pozzette raccoltavi da Leybold.↑ Leontopodium R. Br. - L. alpinum Cass. - Gnaphalium alpinum Jacq., Poll.; Filago alpina L,; Leontopodium Matthioli Calc.; Gnafalio alpino del Clusio Pona, Filago alpina capite folioso Segu. - Stella delle alpi,* Draba, lopeta*?, Vais,* Edelvais.* - Comune nei pascoli e luoghi rupestri elevati, e così: sul monte Baldo nella Valfredda, Naole, Costabella, Coalsanto, val Losana, Telergrafo, Sassetto, Coste dell'Artillon, Colma di Malcesine, Altissimo di Nago, ed in tutte le valli che solcano il versante occidentale del monte, nelle quali, fra le rupi, si annidano esemplari stupendi!; sui monti Lessini al Corno mozzo, Podesteria, Castelberto, bocca di Malera, passo di Pertica !, val Ronchi di Ala, Posta, Campobrun, passo della Lora, Zeola, Alba!: tutti gli alti monti veronesi pertanto, nonché quelli confinanti col Vicentino e col Trentino, ad altitudini comprese fra 2235 m. e 1600 m. ospitano la Stella delle Alpi!: però si possono raccogliere bellissimi esemplari anche ad altezze minori comprese fra 1500 m. e meno di 1200 m., e così: sui Lessini al passo della Liana (m. 1460) e Purga di Velo (m. 1260), sul versante orientale del monte Baldo alle costi di Valfredda verso la valle del Bastion (m. 1400-1300), e su quello prospiciente il Benaco a poco più di 800 m. appena, al di sopra dell'Eremo dei Sa. Benigno e Caro!. - Giugno-settembre: perenne.↑ Filago L. - F. germanica L. - Gnaphalium germanicum All., Poll.; Gnaphalio comunissimo ouero Impia di Plinio Pona; Filago seu Impia Segu. - Filonia - "Sequentes passim occurrunt varietates et formae: a) paniculata (L.); - b) spathulata (Presl.); - c) lurescens pag. 610 Vol. 2°
(Iord.); - d) canescens (Iord.)". - Frequentissima per la intera Provincia nei luoghi incolti, al margine delle strade, fra le macerie dal piano alla zona montana!: le varie forme crescono promiscue. - Luglio-ottobre: annua.↑ F. arvensis L. - Gnaphalium arvense Poll. in nota ad gen. Gnaphalium, G. montanum Poll. fl. II, p. 657 excl. syn. - Luoghi aridi e secchi dal piano alla zona montana, meno frequente della specie precedente, ma sparsa abbondantemente per la Provincia, e così: nei dintorni di Verona sui campi e lungo le strade fuori porta Nuova !, a Tombetta, Tomba, porto S. Pancrazio, S. Pancrazio, ecc.!; per la valle di Caprino ed alle falde meridionali di monte Baldo lungo la strada ai Lumini !, ed alle settentrionali presso Castione e Brentonico (Poll.)!; nella val d'Adige e nel Pastello !; alle falde dei Lessini a S. Rocco di Piegara (A. Mass. sub. Gnaphalio montano !) ed al confine del Veronese col Vicentino a S. Bartolomeo Tedesco (A. Mass. id. id.!). - Giugno-settembre: annua.↑ F. minima Fries. - Non sembra cresca nel Veronese; le piante veronesi credute tali sono da riferirsi a forme di F. avensis !.↑ F. gallica L. - Accidentalmente, secondo ogni probabilità, un esemplare unico di questa specie è stato raccolto presso Castione veronese!.↑ Micropus L. - M. erectus L. - Frequente nei luoghi aridi e secchi dell'Alto Agro veronese, dei colli e dei monti, e per lo più gregario e così: nel Bosco Mantico; a Rivoli, Caprino, S. Verelo nelle vicinanze di Castione veronese !; alle falde orientali di monte Baldo nella val d'Adige sopra i Tessari, a Pazzon e più in alto ai Coltri e Spiazzi!, nel monte Pastello!; nelle colline sopra Quinzano, e per la Valpantena in quelle di Poiano, Quinto, Grezzana, ecc. !; al Castel di Montorio!; nel monte Viacara in valle d'Illasi !, ecc., e pag. 611 Vol. 2°
quindi ad altitudini comprese fra 82 e 1122 m.!. - Estate-autunno: annuo. B. - CARDUEAE.
Tribus 1. - Carlineae.
Xeranthemum L. - X. annuum L. - X. flore simplici purpureo minore Segu. - Erba delle quaglie, Porporini, Perpetuini - Nei luoghi aridi e secchi a Monteforte d'Alpone ! ; nella valle d'Illasi lungo la strada che da questa terra va a Cellore (Segu.), presso Tregnago a Bagolin (A. Mass. !) e sul monte Viacara!; presso Marcellise e Lavagno!; a Spredino sopra Romagnano di Grezzana e più in alto nel monte Castello! - Giugno-settembre: annuo. - È coltivato nei giardini.↑ X. inapertum W.; Poll. (an ex p. et excl. nonn. syn. ?). - Sparso qua e là ove il precedente!: il Pollini (viag. p. 90) lo indica alle falde meridionali del monte Baldo ascendendo dalla valle di Caprino ai Masi ed a Prà Bestemmià.↑ X. cylindraceum Sibth. et Sm. - I Sig. Visiani e Saccardo (cat. 108) lo indicano in luoghi sterili sassosi sul monte Baldo, ed infatti alle sue falde meridionali, cresce al margine dei campi e nei vigneti al piede del colle S. Michele presso Caprino !, e copiosissimo inoltre si incontra alle Valdoneghe ed ai Gazoi pur nella valle di Caprino!.- Agosto-settembre: annuo.↑ Saussurea Dc. - S. discolor Dc. Serratula discolor W., Poll. var. α et β; Serratula alpina γ L. - Rarissima: fra le rupi nel monte Baldo al Lastè! ed all'Altissimo di Nago ! (Goir. et C. Mass.!). - Agosto-settembre: perenne.↑ pag. 612 Vol. 2°
Lappa Tournf. - L. communis Coss. et Germ. fl. de Paris. - Arctium lappa L.; Lappa major et Arctium Dioscoridis Segu. - Bardana, Bardana maggiore, Capelazzi,
Scarpanazzi, Petolari* (al confine col Trentino!). -
Variat:
- α major (Gaertn. - L. officinalis All.; Arctium majus Schk., Poll." - Nei luoghi selvatici, nelle siepi, presso le abitazioni, lungo le strade, ecc. dalla pianura alla zona montana. - Estate-autunno. - Il popolino e la gente di campagna adopera le foglie della Bardana macerata come cataplasmi. Carlina Tournf. - C. acaulis L., Poll. - Chamaeleon albus Calc. - Cardo di S. Pellegrino - Carlina, Cardi, Camelion femina o minor, Articiochi de montagna, o de monte, Articiochi del monte Baldo,* Tiroliro.* - Variat: pag. 613 Vol. 2°
che né Pona, né Seguier citano questa specie sul monte Baldo: solo Calzolari la indica oltre la Corona. - Luglio-settembre: perenne. - Receptaculum modo Cynarae Scolymi (Siele in vernacolo) edule et palato gratum est ( PolI.) C. vulgaris L., Poll. - Onopisso del Guilandino, ouero vulgatissimo Cardo del lobelio Pona; Carlina silvestris vulgaris Segu. - Spinoti* - "Variat: β longifolia (Rchb.) et γ tomentosa Sacc." - Cresce frequentissima nei cespugli, lungo le strade, in luoghi aridi, incolti e selvatici, nelle macerie: è comune per tutta la Provincia (Pona, Segu., Poll., A. Mass.! ecc.) dal piano e dai colli alla zona montana nel monte Baldo, nel Pastello, sui Lessini, ecc.! - Luglio-settembre: annua e bienne.
Tribus 2. - Centaurieae.
Crupina Cass. - C. vulgaris Cass. - Centaurea Crupina L., Polp. - "Variat: β Crupinastrum (Moris: occurrit prataerea, - a) major. Ramosissima, caule 1 m. et ultra alto) - b) minor. Caule simplicissimo, plerumque unifloro, 10-30 cm. alto" - Assai frequente fra le messi, nei vigneti, nei luoghi e pascoli magri di collina; rara nella zona montana, e così: nell'Alto Agro veronese presso Villafranca (A. Mass. !,), Bussolengo!, Bosco Mantico !; nei colli intorno e presso al lago di Garda ! (e Poll.); nella valle di Caprino e più in alto sul monte Baldo in Piore (m. 700-900)!; nella Valpolicella !; sopra Quinzano ! ; nel vaio Borago, a Cà dei Boschi, ed alla Cola sopra Avesa!; nei colli intorno a Verona e nella Valpantena sopra Pojano, Quinto, Marzana, Grezzana, ecc . pag. 614 Vol. 2°
e nel monte Porcile verso il vaio di Squaranto, ecc! ; nella valle d'Illasi ai Fineti presso Tregnago (A. Mass. !), ecc.: la varietà e le forme a) e b) ove la forma tipica!. - Giugno-settembre: annua. - Questa elegante specie non è indicata in alcun punto del Veronese né da Calzolari, né da Pona, né da Seguier.↑ Serratula L. - S. tinctoria L., Poll. - Carduus tinctorius All.; Serratula dei moderni Pona; Jacea nemorensis quae Serratula vulgo Segu. - Serretta. - !Variat caule humili vel elato, 1 m. et ultra alto, simplici vel ramoso; et - a) integrifolia Wallr., - b) dissecta Wallr. excl. syn. All., - c) heterophylla Wallr., - d) leucantha = Jacea nemorensis, quae Serratula vulgo flore albo, α purpurea solo floris colore diversa Segu. pl. ver. III, suppl.) p. 257." - Volgare in luoghi selvatici, ericeti, boschi, prati, pascoli dal piano alla zona subalpina per tutta la Provincia!: la d) rarissima; nella valle d'Illasi presso Cogolo (Segu.) e presso S. Anna d'Alfaedo !. - Luglio-novembre: perenne. Succus expressus luteum colorem elegantem praebet. ( Poll.).↑ S. macrocephala Bertol. fl. it. 8, p. 604; Goir. app. bot. p. 29; Ces., Pass., Gib. comp. ecc. p. 490; Arcang. com. p. 766; S. coronata Dc. fl. fr.; Colla herb. ped.; L. sp. qioad plantam italicam tantum; Goir.! spec. morph. veg. p. 407 excl. icon. Boccon.; p. 268, excl. ic Bocc..; Carduus tinctorius B All.. ped. I, pag. 148 excl. syn. - Rara: in monte Baldo nei pascoli e luoghi rupestri nella Valfredda, ed in Naole (1660-1675 m.)! - Luglio-settembre: perenne.↑ Rhaponticum Dc. - R. scariosum Lamk. - Centaurea Rhapontica L., Poll.; La II Centaurea maggiore del Clusio, da altri creduta la maggiore di Dioscoride, et da altri chiamata Rheubaldense Pona pag. 615 Vol. 2°
M. B. p. 171 (ex loco); Jacea alpina, capite maxima Segu. - "Duae occurrunt formae: forma megacephala (R. heleniifolium Godr. et Gren.) et forma microcephala (R. Scariosum Godr. et Gren.): "variat quoque foliis radicalibus lyratis, caulinis pinnatifidis, caule unifloro (Centaurea Rhapontica var. β lyrata Poll.)". - Non comune in luoghi rupestri elevati, e così: sul monte Baldo sotto a Costabella verso la Valfredda (Seg.), e nella Valfredda nelle classiche Sengie ! (e Pona, Poll., Bracht, Mang. !, A, Mass.!), al Lastè, Altissimo di Nago, Canalette!, e sul versante prospiciente il Benaco nelle valli delle pietre, diritta, ecc. !; sui Lessini nella discesa dalla bocca di Malera a Revolto !; in val Ronchi di Ala !, Campobrun !, passo della Lora scendendo verso Recoaro!. - Giugno-agosto: perenne.↑ Centaurea L. Sect. 1. Centaurium. - C. alpina L., Poll. - Centaurium alpinum luteum C. Bauh. pin. 117; Segu. pl. ver. II, p. 158. - Baldum montem incolit, teste Bauhino, mihi tamen non occurrit dum eundem peragravi, forte quod nondum in caulem assurexerat. Segu. l. c.: né da alcun botanico, questa specie è stata osservata o raccolta sul monte Baldo.↑ C. Centaurium L. - Centaurium majus folio in lacinias plures diviso C. Bauh. pin. p. 117. - A ques a specie, che cresce al Gargano, sulla Majella, sul Volture, ecc., sono stati riferiti il Centaurium magnum di Calceolari, da questi indicato copiosum sul monte Baldo, non si sa ben dove, per una confusione che fa di val Vaccaria, Ime e Basiana (o Bassiana come sta scritto), e la Centaurea grande del Gesnero, la quale sarà forse il Centaurio bastardo del Dalechampio indicata da Pona, non al Coval santo, come scrive il Pollini, ma bensì discendendo dal Coval santo verso Maon e Campedello come dice Pona. Di quale pianta abbiano inteso parlare Calceolari e Pona è superfluo pag. 616 Vol. 2°
congetturare: in via assoluta si esclude possa trattarsi di C. Centaurium.↑ Sect. 2. Jacea - C. alba(1) L. - Centaurea montana del Gesnero, ouero Afillante IIII del Dodoneo (non del Dalecampio) Pona; Cyanus foliis laciiatis viridibus caliculis argenteis Segu. - "Stirps, pulcherrima et satis variabilis: varietates vel subspecies in agro veronensi observatae : a) alba (L.). Squamis bullatis, albis, mucronatis. Forma. typica; - b) splendens - (L.) = C. leucolepis Ten. Squamis bullatis, albido-scariosis, obtusis, muticis; - c) deusta (Ten.): = C. splendens Poll.!. Squamis macula fusca notatis; - d) Pestalottii (Dc Ntrs.). Squamis fimbriato-ciliatis." - Frequente nei pascoli e luoghi aridi dalla alta pianura alla zona montana, e così: nell'Alto Agro veronese intorno a Verona Pona), presso Parona all'Adige !, nella val d'Adige alla Chiusa! (e Mang. !), a Ceraino! e su pel Pastello specialmente nelle vicinanze di Monte !, nella valle di Caprino ! (e Poll.), sul versante orientale di monte Baldo salendo dai Tessari a Pozzagalletto ! e nelle vicinanze della Corona ! ecc; nel colle delle Ungherine, vaio Borago, monte Spigolo, la Cola, Costagrande, ecc. sopra Avesa!; nei colli e monti di Valpantena!; nella valle dell'Alpone a Roncà, e più in alto a Vestena e presso Bolca!: le varie forme crescono promiscue. - Luglio-agosto: perenne.↑ C. amara(1) L. - C. jacea Poll. viag. et fl. var. β; Cyanoides montana squamata flore purpureo Segu. - "Variat humilis vel elatior, caule simplici vel ramoso, erecto vel decumbente, et - a) bracteata Scop.; - h) Gaudinii B. et R. - Occurrit quoque forma monstrosa floribus omnibus disci abortivis, marginalibus in foliolis commutati.." - Cresce copiosamente nei pascoli e nei luoghi incolti per la intera Provincia dalla alta pianura alla zona subalpina nel pag. 617 Vol. 2°
monte Baldo, nel Pastello, per i Lessini, ecc.!, e così, p. e.: presso Tombetta !, nel Bosco Mantico !, nella valle di Caprino!, all'Altissimo di Nago (var. Gaudini) !, nella Valpantena sopra Grezzana! e più in alto ad Erbezzo (Seguier), nella valle d'Illasi ovunque! (e A. Mass. !). - Agosto-ottobre: perenne. È una fra le specie a fioritura maggiormente tardiva. C. Jacea L.; Poll. viag. et fl. var. α. - "Stirps summopere polymorpha: formne vel varietates insigniores; - a) cuculligera Rchb., - b) elata Rchb., - c) angustifolia. Rchb.; - d) humilis. Caule monocephalo, quandoque vix pollicari: forma persaepe gregaria. - c) commutata Koch, - f) pratensis (Thuill.). "Variat praeterea colore, indumento et divisione foliorum; squamis plus minusve e testaceo-fuscis; corollis purpureis vel rarissime albis, quandoque omnibus flosculosis: occurrunt demum formae ad C. amaram vergentes !". - Questa specie così polimorfa sembra preferire i pascoli aridi e secchi e gli ericeti della zona montana, non di rado in società della specie precedente, colla quale alcune forme quasi si confondono, mentre altre si avvicinano alla specie che segue, e così: nell'altipiano di Rivoli e nella valle di Caprino!; sul monte Baldo ai Lumini, ai Masi, presso la Ferrara, ecc.! ; sul monte Pastello!; sui Lessini alle loro falde presso Grezzana !, a Cerro veronese!, S. Anna d'Alfaedo!, ecc.: la varo commutata in vicinanza ai fossati ed al margine delle risaie!, e la pratensis qua e là con la forma tipica nei prati e nei pascoli ! - Luglio-novembre: perenne.↑ C. nigrescens W., Poll. - Jacea nera del Dodoneo Pona; Cyanoides vulgaris latifolia flore purpureo Segu.; Cyanoides folliis lanceolatis asperis Segu. - Fiorbordino, Negrera. - "Stirps polymorpha media fere inter C. Jaceam et C. nigram L. (non All.). Variat: pag. 618 Vol. 2°
- β vochinensis (Bernh.). - Subvar. - ββ albescens (Briquet). C. rhaetica Moritz. - Al lago di Garda dove è stata raccolta dal Dott. Facchini fra Riva e Ponale. - Giugno-luglio.↑ C. nervosa W. - C. phrygia Poll. non L. excl. nonn. syn,; Goir. erborizz. ecc. in B. S. B. I. n. 414; Jacea montana de' Narbonesi presso il Lobelio Pona?; Cyanus alpinus humilis, capite villoso Segu. - "Variat foliis lineari-lanceolatis angustioribus (Poll.): occurrit quoque forma, persaepe gregaria, partibus omnibus diminuta". - Frequente nei prati e nei pascoli dalla zona montana alla alpina, e così: sul monte Baldo alla colma e prà di Malcesine, alla bocca di Naole ed all'Altissimo di Nago, ai Zocchi, Tredespin, prato di Brentonico ! (e Pona?, Segu., Poll. ecc.; è più frequente sui Lessini, sui quali cresce copiosamente dal Corno d'Aquilio, alla Sega ed in Podesteria, Castelberto, Sparaver, Tomba, Malera, Spiazzoi, Parpari, Velo, Trachi, ecc.!; nel monte Alba!, ecc. - Seguier, (pl. ver II, p. 150) scrive di aver trovato questa specie nei colli della Valpantena intorno a Senago (Alcengo, m. 400), stazione, per ragione di altitudine, poco confacente a O. nervosa; Pona pag. 619 Vol. 2°
indica la sua Jacea montana de' Narbonesi, che Pollini, dubitativamente però, riferisce alla sua C. phrygia che è la C. nervosa di Goiran, nella valle di Caprino (M. B. p. 149) ed alla prà di Malcesine (ibid. p. 210): di queste due stazioni la seconda conviene ottimamente a C nervosa, che difatti vi cresce; non così la prima, troppo bassa. Che la pianta raccolta da Pona in valle di Caprino, e da Seguier presso Alcenago di Valpantana, corrisponda a C. rhaetica Moritz, la quale, difatti, cresce in luoghi tanto montani che di collina ed è stata raccolta a Riva sul Garda? - Giugno-ottobre: perenne.↑ C. phrygia L. (non Poll.) è da escludersi dalla Flora veronese.↑ Sect. 3. Cyanus - C. Cyanus L., Poll. - Cyanus minor Segu. - Fiordaliso. - Fiordalisi, Biavetine, Graniole, Spazadote, Garofoli da campo*: il penultimo nome è attribuito, benanco alle tre specie precedenti. - "Variat β humilis. Capitulis minoribus; caule ramosissimo, prostrato, fere coespitoso, partibus omnibus abbreviatis. - Occurrit praeterca corollis coeruleis (Cyanus segetum flore coeruleo Segu.), violaceis, roseis, albis (Cyanus segetum flore albo Segu.), variegatis: varietas quoque, flore pleno, in hortis educatur." - Vegeta costantemente nei seminati dal piano al limite della zona coltivata in tutti i monti della Provincia!, e scompare non appena non trova un terreno conveniente preparato a cura dell'agricoltore: la var. β, è una forma piuttosto tardiva che, sebbene non manchi nella collina, cresce di preferenza nelle zone montane alquanto elevate; p. e., sui Lessini tra Cerro veronese e Chiesanuova (m. 728-1104), sul monte Baldo a Campedello (m. 1074). - Giugno-ottobre: bienne. Le piante fiorite e recise, dalle donne di campagna sono portate sui mercati pubblici. Era specie conosciuta fin dai tempi di Teofrasto e di Plinio. pag. 620 Vol. 2°
e dalle montagne della Sicilia, colla diffusione dei cereali, si è sparsa per tutte le regioni temperate di Europa.↑ C. montana(1) L., Poll. - Cyanus major Calc.; Verbasco del Trago Pona; Cyanus montanus latifolius, vel Verbascum Cyanoides Seguo - Variat: β angustifolia Rchb. = Cyanus montanus angustiore folio et longiore, Belgicus Segu. et γ Triunfetti (All.) = C. axillaris W.; Goir. app. bot. p. 28. - Subvarietates vel formae, a) Goirani A. Fiori in lit., - b) subpallens Rigo in exsicc. !" C. scabiosa L., Poll. - Centaurium collinum Gesneri, flore purpureo Segu. - Botton,* Bottoni.* - "Stirps satis pag. 621 Vol. 2°
variabilis; occurrit enim: a) vugaris Koch.; - b) neglecta (W.); - c) elatior Rchb.; - d) coriacea (W. et Kit.); - e) badensis (Tatt.); - f) angustifolia Ambrosi: variat quoque foliis capitulisque glabris et foliis capitulisque lanatis Zersi; corollae denique purpureae, lilaciniae, rarissime albae (C. scabiosa var. floribus candidis Zersi). Legimus quoque formam pulcher rimam ad varietatem tenuifoliam Schleich vergentem". - Frequente nei luoghi sterili ed incolti ghiaiosi e nei campi argillosi di tutta la Provincia dal piano al limite della zona montana!: le varie forme crescono promiscue; la f) è stata raccolta sul lago di Garda a Riva da Facchini; la varietà a fior bianco una unica volta nella collina veronese!; della c) esemplari giganteschi sono stati osservati presso Bussolengo e Sandrà, nel letto del torrente Tasso, nella Valpantena intorno a Grezzana, nella valle di Illasi nei monti intorno e sopra Tregnago!. - Giugno-ottobre: perenne.↑ Sect. 4. Acrolophus. - C. maculosa(1) Lamk. - C. paniculata Poll.; Cyanus collinus, foliis caudicantibus laciniatis, calyculis non splendentibus Segu. - Spazadore,* Mazuchei.* "Variat pag. 622 Vol. 2°
montana!: la var. albifiora, rara, in Campomarzo di Verona, nella Valdontga, a Spredino sopra Grezzana, alle falde del monte Baldo sopra la valle del Cot presso Castione veronese: le var. γ e δ ove la forma tipica, la seconda di preferenza in località montane:! la δ caratterizzata, come può vedersi nella figura del Reichenbach, dalla lamina scariosa prolungata ai lati delle brattee involucrali, si trova sparsa nei luoghi incolti del Veronese; ma, a rinvenirla, è necessario l'esame minuto di un numero ingente di esemplari !: la ε nei luoghi aridi e secchi, specialmente sabbiosi, nelle vicinanze di Rivoli !, nella val d'Adige presso Peri!, intorno a Verona; ecc.!; ma è facile confondere questa forma con esemplari serotini, nani e ramosissimi a capolini più o meno piccoli provenienti per lo più da esemplari giganteschi di C. maculosa amputati alla base del caule verso il fine di primavera, i quali presentano una seconda vegetazione nel seguito, accompagnota da stentata fioritura nell'estate e nell'autunno. - Giugno-ottobre: annua e bienne. C. paniculata L. (non Poll.) et auct. pro maxima parte). - C. paniculata tipica non creasce nell'Italia se non nel Nizzardo: ed anzi ad essa va riferita la pianta che sotto il nome di C. Petteri è indicata, pressso Nizza, nei campi a ridosso del colle Vinaigriè ! (Goir. spec. morph. veg. p. 39 in nota). Nel veronese, come per tutta l'Italia, si osservano soltanto forme ed esemplari oscillanti, per così dire, fra C. maculosa e C. paniculata e che solo accennano ad avvicinarsi più o meno alla seconda, però mantenendosi sempre assolutamente distinte dal tipo.↑ Sect. 5. Calcitrapa. - C. Calcitrapa L., Poll. - Cyanoides stellata flore purpureo Segu. - Calcatreppola. - "Variat: β breviaculeata. - Corollae persicinae, medio albae, vel omnino albae". - Frequente per pag. 623 Vol. 2°
la provincia veronese (Segu., Poll.) in luoghi erbosi incolti, nei campi sterili, lungo le strade; fra le macerie, e così: a Verona (e A. Mass.!) per le vie stesse della città!; a porta Vescovo!; nella Valpantena!; sotto al Castel S. Felice e nella Valdonega!; nella valle di Caprino ed alle falde del monte Baldo a Castione veronese, Pesina, Caprino, sotto a Pazzon, S. Martino, Platano, Rubiara ! nella val d'Adige ma piuttosto rara! ecc. - Luglio-ottobre: annua, bienne e perennante. Flores Chinae radicis vicem supplent in febri quartana et tertiana deglutiti (Segu.); Succus (herbae) ante paroxismum exhibitus febres intermittentes medetur (Pollini).↑ C. solstitialis L., Poll. - Spina o Stella solstitiale del Pona et del Lobelio Pona; Carduus stellatus lutteus, foliis Cyani Segu. - Spino giallo. - "Variat: β Adami (W.): haec saepe occurrit caule humili, digitali, imo pollicari: planta plerumque gregaria". - Nei luoghi incolti lungo le strade, nei pascoli aridi e secchi, fra le macerie, e così: per la valle di Caprino (Poll.) nella quale sembra rara !, per la pianura e l'Alto Agro veronese ove è frequentissima !, nella città di Verona e nei suoi dintorni, nella valle d'Illasi presso Tregnago (A. Mass.!), ecc. - La fioritura comincia immancabilmente qualche giorno prima o dopo del solstizio d'estate e dura sino ad ottobre; non di rado però si osserva una qualche pianta in fiore anche in novembre e dicembre!. - Annua.↑ C. solstitialis X maculosa. - C. hybrida All. fl. ped. I, p. 161. (Conf. Goir. in N. G. B. I. (B. S. B. I.) vol. XXIII, p. 336), - Questa interessantissima pianta è stata raccolta nei dintorni di Verona da Rainer, Tonini!, Mang.!; essa cresce in luoghi aridi e soleggiati e nelle stazioni preferite da C. solstitialis e C.maculosa, e così: al margine della strada di circonvallazione fra porta Vittoria e porta Vescovo. - appena fuori pag. 624 Vol. 2°
porta S. Zeno nella scarpa del fossato che circonda la città da quella parte, - fuori porta Nuova presso la stazione ferroviaria, in piazza d'Armi, nella spianata del poligono militare, - presso Tomba e lungo la strada postale da questa frazione di Verona a Scuderlando ed a Beccacivetta, - presso S. Massimo a Mezzacampagna ecc., a Chievo, al Corno, lungo il canale industriale, alla Sorte, al Bosco Mantico, Bussolengo!. - È in fioritura da agosto ad ottobre ed è annua ma si incontra solo saltuariamente, anzi frequentemente passano anni parecchi senza poterne rinvenire un solo esemplare !. - Negli esemplari numerosissimi di C. hybrida, e giunti anche al di là del loro massimo sviluppo, con ogni cura esaminati, non è stato mai possibile trovare capolini con acheni che si potessero dire maturi, ovvero giunti a sviluppo prossimo a maturità: sono sempre stati riscontrati abortiti od atrofizzati!. In quella vece si osserva una singolare varietà nella colorazione dei fiori: in alcuni individui presentano una tinta uniforme solfina, però meno carica di quella che si osserva in C. solstitialis; mentre in altri sono screziati di solfino e porporino: accade anzi di osservare sopra una stessa pianta capolini con fiori a tinta prettamente porporina, commisti ad altri di perfetto solfino ed ad altri ancora nei quali vanno uniti insieme fiori di un giallo perfetto, porporini e screziati dell'uno e dell'altro colore. Questi fatti sono una valida prova per sostenere che, C. hybrida All. risulti dall'incrociamento di C. solstitialis con C. maculosa frammezzo alle quali cresce costantemente !.↑ Carbenia Adans. - C. benedicta B. et H. = Cnicus benedictus L. = Centaurea benedicta Poll. - Cardo santo o Cardo benedetto. - Una volta era coltivata dai farmacisti per uso medico.↑ Carthamus L. - C. lanatus L., Poll. - Kenthrophyllum pag. 625 Vol. 2°
lanatum Dc.; Atractylis Calc.: Atrattilide di alcuni, da altri detto Cnico silvestre Pona; (Cnicus Atractylis lutea dictus Segu. - Scardiccioni. - Basadone, Spinoni, Spinoti.* - "Variat: β nanus. Caule spitameo unifloro". - Nei campi e luoghi incolti, fra le macerie e lungo le vie, dal piano ad altitudini anche considerevoli, e così: sul monte Baldo a Brentonico (m. 690); nel monte Pastello! (m. 1182); a S. Anna d'Alfaedo! (m. 936): la var. β nel monte Novesago verso il vaio di Squaranto! - Giugno-settembre: annuo.↑ C. tinctorius L., Poll. - Zafferano falso. - Zafran. - Era una volta coltivato per la sostanza tintoria che somministra (A. Mass. herb.!).↑
Tribus 3. - Carduineae.
Carduus Gaertn. - Sect. 1. Pachycephali Rchb. - C. nutans L.; Poll. fl. ver. II, p. 625 excl. var. β. - Cardo rosso. - Cardi,* Cardi da campo;* in generale poi, tutte o quasi, le Asteraceae appartenenti a questa tribù, dipendentemente dai luoghi, ricevono le denominazioni vernacole di Cardoni, Spinoti, Spini, Spinoni, Basadone, Salada d'aseno, Formaio d'aseno !. - "Corollae rubrae (C. nutans Segu.), roseae C. nutans, flore suaverubente Segu.), rarissime albae (C. nutans var. γ flore albo (Zersi): variat praetera: pag. 626 Vol. 2°
Valdondga !; sul colle S. Viola sopra Grezzana, ecc.; sul monte Viacara sopra Tregnago!: la varietà a capolini bianchi è rarissima; è stata raccolta nella Valpantena sopra Barana e la Biondella!. - È in fioritura qualche volta, nei luoghi soleggiati, sin da marzo ed aprile, continuando sino a tardo autunno. - Annua e bienne.↑ C. platylepis Saut. et Rchb. - Nei pascoli montani e subalpini sul monte Baldo ai Lumini e presso la Ferrara, e per i Lessini?; confuso forse con la specie precedente della quale è considerato da molti fitografi come una varietà o forma alpestre? - Giugno-agosto.↑ C. achanthoides L. - È indicato dall'abate Francesco Masè (in litt.) al confine del Veronese col Mantovano, e dai Sig. Gelmi e Cobelli nella val d'Adige presso Roveredo: anche questa forma è considerata da taluni botanici quale varietà di C.nutans. C. Personata W., Poll. - Arctium Personata L. - Rarissimo: in luoghi selvatici nella valle d'Illasi a Revolto!, e certamente altrove. - Luglio-settembre: bienne.↑ C. crispus L. var. litigiosus Gren. et Godr. - Ambrosi (fl. Tir. mer. II, parte I, p. 511) segnala la presenza di questa forma nella val d'Adige a Roveredo verso il ponte di Mori.↑ C. carlinaefolius Lamk., Rchb. - C. nutans var. β Poll. fl. ver. II, p. 625 excl. syn. W.; Bertol. fl. it., 8, p. 618: C. nutans var. β montanus Vis. et Sacc. cat. p. 104; Zersi prosp. p. 124; Ces. Pass. Gib. comp. p. 450; Arcang. comp. p. 718; C. montanus Poll. hort., et Prov. ver. pl. nov. fasc. 1, p. 25 et viag. al lago di Garda p. 115; C. defloratus Hausmann. fl. von Tir. p. 456, n. 2; C. defloratus var. β carlinoides Ambr. fl. Tir. mer. II, parte I, p. 514; C. cirsioides nitido glauco folio, capitulo singulari Segu. - "Variat: β pag. 627 Vol. 2°
albiflorus. Corollis niveis: capitulis saepe mon strosis." - Cresce in tutti i monti veronegi nei pascoli elevati e fra i dirupi; e così sul monte Baldo (Poll., Jan, A. Mass.!, Mang.!, ecc.) nella Valfredda, in Nale, Noveza, Tredespin (et Heufler), Altissimo di Nago, ecc.!; sul monte Pastello! (e Bracht); per i Lessini (e Segu.), al Campostrin presso S. Anna d'Alfaedo, al Corno d'Aquilio e Corno mozzo, Podesteria, Malera, ecc.!; sul monte Zeola!; nel monte Bolca alla Purga (e A. Mass.!) ed altrove!: la varietà sui Lessini presso Torbe e Prun, a S. Giovanni di Fosse, al Corno d'Aquilio, ecc.!. - Luglio-settembre: perenne.↑ C. defloratus L., Poll. - Cirsio ungarico primo del Clusio
Pona; Cirsium singularibus capitulis parvis Segu. -
"Variat, laete virens vel glaucescens, et pag. 628 Vol. 2°
la normale, e così sul monte Baldo alla Lonza!; sui Lessini presso Prun, Fane, Giare, al passo del Corrubio, a S. Giovanni di Fosse, Breonio. - Giugno-settembre: perenne.↑ Sect. 2. Leptocephali Rchb. - C. pycnocephalus L., Poll. - Carduus caule cripto Segu. - Frequente tra le macerie, sui muri, lungo le strade e nelle siepi, nel piano ed in collina, per tutta la Provincia, e così: nella città di Verona per le vie!, ed appena fuori di essa in Borgo Trento, strada Castel S. Felice, Valdonega ecc.!; nelle vicinanze di Avesa, di Quinzano, ecc.!; nella Valpantena!; nella valle d'Illasi!, ecc. - Giugno-agosto: annuo e bienne.↑ C. tenuiflorus Smith. - È indicato nel Veronese da Reichenbach (fl. gen. exc. p. 281) e dai signori Visiani e Saccardo (cat. p. 104): Poll. (fl. ver. II, p. 627) lo segnala lungo l'Adige presso Rovigo.↑ C. pernutans X pycnocephalus C. Mass.! - Cresce copiosamente lungo le strade, al piede dei muri, nelle siepi, ecc. in Borgo Trento di Verona presso al tiro a segno ed alla stazione della ferrovia Verona-Caprino, nella Valpantena, sotto al Castel S. Felice, ecc.! (e C. Mass.) - Estate autunno. - Conf. C. Massalongo:Sopra un ibrido spettante al genere Carduus (B. S. B. I., anno 1899, p. 132).↑ Cirsium Tournf. - Sect 1. Epitrachys Dc. - C. eriophorum Scop. - Carduus eriophorus L.; Cnicus eriophorus Roth., Poll.; Onopordo Pliniano del Delecampio Pona; Cardus eriophorus Segu. - "Variat: a) vulgare, - b) spathulatum Gaud., - c) albiflorum. Corollis niveis". - Frequente per tutta la Provincia al margine delle boscaglie, lungo le strade, nei pascoli, dalla collina alla zona subalpina!: al b) nel vaio Borago sopra Avesa!, la c) sui monti Lessini nei pascoli di Malera!. - Luglio-ottobre: bienne.↑ pag. 629 Vol. 2°
C. lanceolatum Scop. - Carduus lanceolatus L. ; Cnicus lanceolatus W., Poll.; Carduus lanceolatus latifolius Segu. - "Corollulae purpureae, rarius carneae, rarissime albae; variat praetera: - a) vulgare, - b) nemorale (Rchb.), - c) humile. Caule simplicissimo, 20-30 cm. alto; capitulis minoribus quam in varietate a): occurrunt quoque formae monstrosae". - Comune nei luoghi incolti, lungo i fossi, al piede dei muri ed al margine delle strade, nei luoghi selvatici, dal piano alla zona subalpina per tutta la Provincia!: la var. b) nei luoghi selvatici e nelle boscaglie, nella collina intorno a Verona: al c) appena fuori Verona sotto al forte S. Felice ed altrove!: le forme monstrosae sui Lessini ai Tomasi, Fosse, ecc. e sul monte Baldo a Spiazzi!. - Giugno-ottobre: bienne.↑ Sect. 2. Chamaeleon Nägeli in Koch. - C. palustre Scop. - Carduus palustris L.; Cnicus palustris W., Poll.; Cnicus polyanthemus Poll. quoad plantam Seguieri; Cirsium pratense polycephalum vulgare Segu.; Carduus pycnopolycephalus Segu. - "Corollae plus minusve intense purpurae, rosae, lilacinae, rarissime albae (C. palustris β floribus albis Zersi): occurrit; - β congestum: caule semplicissimo, capitulis sessilibus in apice ejusdem dense congestis; - γ Chailleti (Gaud.)". - Frequente nei luoghi umidi e paludosi, ascendendo dal piano sin quasi a toccare la zona alpina, e così: per tutta la bassa ed alta pianura veronese nelle paludi, nei fossati, al margine delle risaie!; al lago di Garda!; nella valle di Caprino!; sul monte Baldo ai Lumini ed a Prà Bestemmià, alla Lonza, in Novezina, Campion, Acquenegre, nella valle Aviana e fra Brentonico e S. Giacomo, ecc.!; per la val d'Adige!; per i Lessini, ecc.ecc. - Giugno-ottobre: perenne.↑ C. pannonicum (Gaud.) - C. anglicum Hsmn. non Dc. nec Koch; C. serratuloides All.; Carduus pannonicus pag. 630 Vol. 2°
L. fil.; suppl.; Cnicus serratuloides, Poll. fl. ver. II, p. 619 excl. syn. L. et ic. Gml. fl. sib. - "Capitulis solitaris, raro geminatis sessilibus, approximatis." C. canum M. Bieb. - Carduus canus L.; Cnicus canus W., Poll.; Cirslum majus, singulari capitulo magno, florum staminibus, purpueis Segu.; Cirsium majus, capitulo magno, staminibus niveis Segu. - Nei prati umidi della pianura veronese presso Palù (Poll.), Isola della Scala (Segu.), Bovolone (Poll.), Legnago!, Vigasio !, Sambonifacio!, Villabella !, Caldiero, ecc. e più in alto, sui Lessini (Seguier); presso S. Michele e S. Martino!, ecc. - Giugno-settembre: perenne.↑ C. monspessulanum All. - Carduus monspessulanus L.; Cnicus monspessulanus W., Poll. - A questa specie Pollini riferisce il Cirsio del Matthioli indicato da Pona (m. B. p. 144): ma C. monspessulanum non cresce per fermo nella valle di Caprino, e Pona ha voluto evidentemente indicare un'altra specie: così pure riesce difficile identificare il Cirsio spinoso indicato dallo stesso (p. 247.) sul monte Baldo al Coalsanto (Conf. Segu. pl. ver. II, app., p. 338.).↑ C. bulbosum(1) Dc. - C. tuberosum All,; Carduus tuberosus L.; Cnicus tuberosus W., Poll.; Cirsium pratense Asphodeli radice, latifolium Segu., - Nei prati e luoghi, umidi della pianura veronese: presso Isola pag. 631 Vol. 2°
della Scala ed altrove (Segu.), tra Castel d'Azzano e Vigasio a Vacaldo, ecc,.!, nelle vicinanze di S. Michele a Centore!, sotto Fracanzana presso S. Martino!, ecc.; nei pascoli sopra Limone presso al lago di Garda (Zersi), e sul monte Baldo (Ambrosi). - Gingno-luglio: perenne.↑ C. heterophyllum All. - Carduus heterophyllum L.; Cnicus heterophyllus W., Poll.; Goir. erborizzazioni etc, n. 428. - Rarissimo: scoperto in luoghi selvatici nella valle d'Illasi presso Revolto da Caro Massalongo!, - Luglio-settembre: perenne.↑ C. acaule All. - Carduus acaulis L.; Cnicus acaulis W., Poll. - Pollini (fl. ver. II, p. 623) riferisce a questa specie il Cameleon bianco del Trago ouero Tetralice dei Leonesi del Pona, da questi indicato (M. B. p. 171) sul monte Baldo nella Valfredda; dopo che (ib. p. 610) aveva ritenuto corrispondere a Carlina acaulis il Chamaeleon albus di Calceolari. E non è improbabile che Pona nel Cameleon bianco abbia inteso la Carlina acaulis frequentissima nella Valfredda e da lui dimenticata. Pollini nel Viaqgio (p. 121) indica Cnicus acaulis nella Valfredda e specialmente nelle rupi che, le sovrastano fino alla valle di Navole; ma nella flora (l. c.) si limita unicamente a menzionarlo in quel luogo, e per testimonianza del Pona. Ma nella Valfredda, singolarmente poi nel punto con tanta precisione segnato da Pollini, non cresce Cirsium acaule, bensì si incontrano Carlina acaulis, che certamente non poteva pensare a confondere con questo, ed una forma nana e subacaulis di Carduus carlinaefolius, che, per un momento, potrebbe essere confusa con la pianta in quistione. Del resto, per amore alla esattezza storica si osserva, che, tanto il barone Hausmann (fl. von Tir. p. 481), come i signori Visiani e Saccardo (cat. pag. 103), Ambrosi (fl. del Tir. mer. II, parte I, p. 507), Gelmi (prosp. della fl. Trent., p. 95) continuano a segnalare pag. 632 Vol. 2°
Cirsium acaule All, nei prati e pascoli montani del monte Baldo.↑ C. montanum Sprgl. - C. rivulare Koch; C. carniolicum All. non Scop.; C. rivulare Ambrosi, Vis. et Sacc. cat., non Link; Carduus rivularis Jacq.; Cnicus Pontederae Poll. hort. et Prov. veron. pl. nov. ecc. p. 21; C. rivularis W., Poll. fl. non viag.: Cirsium alpinum, Echinopi folio, flore purpureo Ponted., Segu. - "Variat: β alsophyllum - Cncus rivularis Poll. viag. al lag. di Garda p. 106 non W.; C. alsophilus Poll. fl. II, p. 620 cum ic. tab. V, fig. 9." - Cresce nei prati umidi, lungo i ruscelli, in luoghi selvatici e fra le boscaglie dalla zona montana alla alpina; la varietà in unione alla forma tipica!: scoperta primieramente nel monte Baldo in valle degli Ossi da Giulio Pontedera ed illustrata nelle Botanicarum Tabulatrum compendia p. 82, questa bella specie vive sullo stesso monte a Campion, Artillon, Tredespin, Dossioi, Zocchi, Bocca di Navene, ecc.! (e Poll., Rigo!); si incontra pure sui monti confinanti col Vicentino, in valle Orcana presso S. Bartolomeo Tedesco raccoltavi da Moreni, in Zeola!, ecc. - Luglio-settembre: perenne.↑ C. Erisithales Scop. - Carduus Erisithales Jacq.; Cnicus Erisithales L., Poll.; Erisitale dei Lionesi, da altri Mitricatia di Plinio creduta Pona; Cirsium acanthoides montanum, flore flavescente Segu. - Flores citrini, rarius ex luteo-albidis rarissime purpurei (C. Erisithales β flore purpureo Zersi; Cnicus Erisithales fl. purpureo Poll. viag.; Carduus Erisithales acanthifolio, flore purpureo papposo Martini op. in cit. tom. IV. cum ic. fig. 2, p. 4 et herb. cart. XII, n. 40!)". - Cresce nei prati, nelle boscaglie, nei luoghi rupestri e selvatici di tutti i monti veronesi dalla zona montana alla alpina, e così: lungo tutto il monte Baldo tanto sul versante orientale quanto sull'occidentale ! (e Pona, pag. 633 Vol. 2°
Martini, Segu., Poll., Leyb., ecc.; sul monte Pastello !, e per tutti i Lessini! (e A. Mass.!); nei monti confinanti col Trentino nella val Ronchi di Ala! (e Leyb.), in Campobrun !, ecc.; nei monti Zeola!, Alba, ecc.!: la varietà a fiori porporini è rara; è stata raccolta sul monte Baldo da Madini alle Acquenegre !, da Pollini nei dirupi lungo il sentiero di Ventrar, e da ultimo alla colma di Noveza ed in Campion !. - Luglio-settembre: perenne.↑ C. carniolicum Scop. ?. - è indicato sul monte Baldo (Vis. et Sacc. cat. p. 102).↑ C. spinosissimum Scop.; Goir. app. bot. p. 28 - Cnicus spinosissimum L., Poll., Goir. erborizz. ecc. n. 429. - Rarissimo: sui Lessini nei pascoli sopra gli Spiazzoi ed in Malera!, e nel monte Campobrun !. - Giugno-agosto: perenne.↑ C. oleraceum Scop. - Cnicus oleraceus L., Poll.; Cardo pratense del Trago, ouero Acanto silvestre de' Lionesi Pona. - Nei prati umidi, lungo i fossi ed i corsi di acqua, e così: presso al lago di Garda a Riva (Gelmi), alle falde settentrionali di monte Baldo a Castione (Poll.), nella val d'Adige presso Peri, Ala, Rovereto (Poll., Gelmi); nella alta pianura veronese nei prati turfosi a Vacaldo presso Castel d'Azzano!; al margine delle risaie presso Vigasio!; sul monte Baldo è indicato da Pona nella Valfredda ed una sola volta è stato osservato in Ime! - Luglio-settembre: perenne.↑ Sect. 3. Cephalonoplos Dc. - C. arvense Scop. - Serratula arvense L.; Cnicus arvensis Hoff., Poll.; Cirsium arvense Sonchi folio, radice repente, flore purpurascente et C. repens polyacanthos, foliis profunde incisis Segu. - Stoppione. - Astone, Astoni, Strepoloni. - "Flores dilute purpurei, vel ex rubro violacei, raro albidi. "Stirps polymorpha: sequentes occurrunt formae; a) horridum Wim. et Grab. = C. arvense var. α Koch, - b) mite Koch, - c) setosum M. Bieb., pag. 634 Vol. 2°
d) complicatum (Serratula complicata Schweigg), e) argenteum (Vest.) = C. arvense var. δ vestitum Koch, - f) incanum (Fisch.). Formae c) et d) = C. arvense var. γ integrifolium Koch." - Comune nei campi che infesta, nei vigneti, lungo le strade, nei luoghi sterili, lungo i rivoli, presso le abitazioni campestri, ecc. dalla bassa pianura alla zona subalpina per la intera Provincia. - Maggio-ottobre: perenne.↑ Formae hybridae. - C. bulbosum X palustre. - Nei prati turfosi presso Vigasio nella alta pianura veronese !.↑ C. bulbosum X oleraceum. - Ove il pracedente!.↑ C. Erisithales X montanum. - Alle Acquenegre sul monte Baldo?↑ C. arvense X palustre. - Sul monte Baldo al margine della fossa in Prà Bestemmià! e alla Lonza!. - Inoltre, sui monti intorno al lago di Garda è segnalato C. Benacense Treuin. = C. Carniolicum X Erisithales. Non si sa (Conf. Segu. pl. ver. II, app. p. 334) che cosa possano essere il Cardo Condryloyde del Dalecampio e il Cardo Areophillo del Dalecampio che Pona (M. B. p. 169 e p. 171) indica sul monte Baldo nella Valfredda.↑ Cynara Vaill. - C. Cardunculus L., Poll. - Cardo. - È coltivato negli orti per le foglie che, diventate carnose, somministrano un ottimo alimento: - Fiorisce in giugno e luglio.↑ C. Scolymus L., Poll. - "Variat: β calycibus spinosis Clus. - et γ calycibus non spinosis Matth." - Carciofo. - Articioco (la pianta), Ciocolo* (il capolino), Siele (il ricettacolo spoglio delle squame). - È coltivato per i capolini che si mangiano crudi e variamente cucinati: però sul Veronese la coltivazione è limitatissima e si riduce a poche piante, attorno alle abitazioni, che da ultimo si fanno selvatiche. - Fio risce in giugno e luglio: perenne. - Verisimilmente tanto C. Cardunculus quanto C. Scolymus, sono derivazioni, pag. 635 Vol. 2°
mediante la coltura, da C. horrida Ait. (Carduccio, Cardone, Caglio) che cresce nei luoghi incolti dell'Italia. centrale e meridionale e delle grandi isole.↑ Onopordon Vaill. - O. Acanthium L., Poll. - Acanthus Calc.; Acanzio del Dioscoride o Spina bianca silvestre del Fuchsio et Silibo ouero Leucantha del Lonicero Pona; Carduus tomentosus Acanthi folio, vulgaris Segu. - Scardiccione - Sponzegioni. - "Variat caule ramoso, etiam 1 m. et ultra alto, vel simplici et pumilo, 20-30 cm. longo, corollisque purpureis vel, sed rarissime, albidis". - È comune, per la intera Provincia nei luoghi incolti, presso le case lungo le strade, ecc. della pianura e della collina. - Luglio-settembre: bienne.
Tribus 4. - Sylibeae.
Silybum Vaill. - S. marianum Gaertn; Goir. erborizz. ecc. n. 432, - Carduus Marianus L., Poll. - Cardo di Maria , Latte di Maria - Erba del latte. - È specie di patria probabilmente orientale, ignota agli antichi Greci e Romani, et forse, introdotta nel mezzogiorno d'Europa ai tempi delle crociate: è coltivata qualche volta nei giardini di Verona, ma non di rado si incontra sporadica presso le abitazioni e fra le macerie, e così: fuori porta Nuova !, nel monte Trezzolan !, presso Guastalla veronese (Pollini), al lago di Garda a Scaveaghe e S. Vigilio !. - Luglio- agosto: bienne.↑ Echinops L. E. sphaerocephalus L., Poll. - Crocodilio del Fuchsio Pona; Echinopus major, flore candido, stamlnibus in medio coeruleis Segu. - Raro: è indicato o alle falde orientali di monte Baldo nella valle di Brentino da Pona e nelle vicinanze del Santuario pag. 636 Vol. 2°
della Corona (Poll., Perini), ed infatti, cresceva, or sono pochi anni, in vicinanza alla Gabiola al dissopra. del Santuario stesso!: Seguier lo indica lungo le strade che da Cerro portano sui Lessini e Pollini nella val d'Adige alla Chiusa, ma in oggi è scomparso da queste due stazioni!: più recentemente è stato scoperto sul monte Pastello! - Luglio-settembre: perenne; ma pur troppo è specie destinata a scomparire dai monti veronesi.↑ E. Ritro L. - Il Pona indica questa specie nei luoghi sassosi e rupestri della Valfredda sul monte Baldo, se veramente ad essa è da riferirsi il suo Crocodilio dei Monspessulani presso il Dalecampio: cosa poco probabile, essendo questa stazione per nulla confacente ad una pianta propria dei colli aprici del Nizzardo, della Liguria, ecc. e del litorale friulano. È specie da radiarsi dalla Flora veronese. Di questa tribù non sono rappresentati nella Flora veronese i due generi Trymnus Cass., (T. leucographus Cass.) e Galactites Moench. (G. punctata Moench.).↑ C. - CICHOREAE.
Tribus 1. - Scolymeae.
Scolymus Tournf. - S. hispanicus L., Poll. - Scolimo di Theofrasto presso il Clusio Pona? - Rinci - Cresce nell'Alto Agro e nella pianura veronese (Poll., Rchb., Hsmn.) lungo le strade ed in lnoghi sterili e ghiaiosi probabilmente importuto, e così: a sinistra d'Adige fuori porta Vittoria (A. Mass.!). ma raro assai e forse accidentalmente, copioso a destra del fiume a mezzogiorno di Verona (Poll.) appena fuori Porta Nuova!, nel basso Acquar !, al Poligono !, a Tombetta e verso il Pestrino !, ecc. - Seguier non fa cenno di questa Asteracea che forse ai suoi tempi non cresceva pag. 637 Vol. 2°
ancora in queste stazioni da lui tante volte nominate: Pona, invece, la indica sul monte Baldo in valle dell'Artillon, se ad essa è da riferirsi il suo Scolimo di Theofrasto, perchè tale stazione sembra assai poco confacente ad una pianta che dimostra prediligere la regione dell'Olivo. - Luglio-novembre: bienne e perennante.↑
Tribus 2. - Hyoserideae.
Lapsana L. - L. communis L., Poll. - Lapsana Calc., Pona, Segu. - Cavolo selvatico. - "Variat: β pubescens Bernh. in Rchb." - Comunissima lungo le vie, al margine dei campi e dei ruscelli, nelle siepi, negli orti e nei vigneti dal piano alla zona montana per la intera Provincia; la var. β, raramente, fra le macerie. - Maggio-ottobre: annua.↑ Rhagadiolus Tournf. - R. stellatus Dc., Goir. erborizz. ecc. n. 433. - Rh. alter Segu. - Erba cornetta. - Radeciela*, Zampe de pasera*. - (A). Acheni glabris. - Var. α lejocarpos Dc. - Lampsana stellata L.; Rhagadiolus stellatus W.; - β intermedius Dc. - Rh. edulis Poll. excl. syn.; - (B). Achenis scabro pubescentibus - Var. γ hebelanus Dc. - Rc. stellatus Poll. excl. syn.; - δ edulis Dc. - Rh. edulis Gaertn.; Lapsana Rhagadiolus L.". - Frequente nei luoghi erbosi e fra le messi di piano e di collina con le varietà α, β, γ, e così: nei fossi e nei dintorni di Verona! (e Segu., Poll.) e nella sua collina negli oliveti in Valdonega!, ecc.; nella Valpantena (Rainer, Bracht) ovunque !, e sopra Romagnano nel monte Cucco!; nella valle di Montorio (Rainer) specialmente sulla collina alla Pezza!, a. S. Dionigi sopra Parona all'Adige!, nel monte Tiberio e nel monte Rico, ecc.!; sul monte Pastello!, ecc.; nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.!), pag. 638 Vol. 2°
ecc.; la var. δ è più rara, cresce qua e là ove le varietà precedenti, ma singolarmente in vicinanza al lago di Garda, dove è stata primieramente scoperta da Facchini presso a Gargnano e da Gregorio Rigo presso Torri!. - Aprile-giugno: annuo.↑ Aposeris Neck. - A. foetida Dc. - Lapsana foetida Scop., Poll.; Hyoseris foetida L.; Leontodontoides alpina glabra, Erysimi folio, radice crassa foetida Segu. - Frequente nei boschi, cespugli, luoghi selvatici ombrosi dalla zona montana alla alpina, e così: sul monte Baldo in Ime, Valfredda (e Segu., Poll.), Lonza, Novezina, Noveza, Acquenegre (Heufler), Lavacci, Gambon, Prazagano, Cerbiol, Artillon (e Segu., Poll.), ecc.!; sui Lessini alla Sega, passo della Liana, Corno d'Aquilio, Podesteria, Trachi, Brancon, ecc.!; val Ronchi di Ala, Posta, ecc.!; monte Zeola (e A. Mass.!), ecc.!. - Giugno-settembre: perenne.↑ Cichorium Tournf. - C. Intybus L., Poll. - C. sylvestre sive officinarum Segu. - Radicchio, Cicoria. - Radecio, Radeci*, Radecio salvadego o de campo. - "Variat: β glabratum Presl. = var. intermedium Rota?; - γ hortense Blachw. = C. Intybus β domesticum Poll. - Occurrit quoque capitulis majoribus vel minoribus, floribus coeruleis, coerulescentibus, purpurascentibus, roseis, albis. Ceterum stirps valde polymorpha, nec desunt formae monstrosae". - Comune nei campi, per le vie, nelle siepi, nei pascoli, negli ericeti, dalla pianura alla zona montana per la intera Provincia!: la var. β cresce in unione alla forma tipica e forse corrisponde alla varietà intermedium del Rota; la γ è coltivata estesamente ed in diverse varietà alle quali corrispondono le denominazioni vernacole di Radeci bianchi rossi, o trevigiani, pernigadi. Sono frequenti le forme mostruose di fasciazione o saldatura fra i rami di una stessa pianta. - Giugno-ottobre: perenne. - Le radici al pari delle pag. 639 Vol. 2°
foglie si mangiano in insalata: torrefatte e polverizzate sono adoperate come succedanee del Caffè (Caffè de Zicoria).↑ C. Endivia L., Poll. - Endivia. - Endivia, Andivia. - È coltivata nelle ortaglie assieme alle sue due varietà angustifolium e crispum. È molto pregiata ed estesamente coltivata la sottovarietà chiamata Radecio Cardo o Salata ceca. Il C. divaricatum Schousb., secondo Boissier sarebbe il tipo selvatico di C. Endivia, che altri vorrebbe oriundo dell'India.
Tribus 3. - Hypochorideae.
Hypochoeris L. - H. glabra L.; Tonini tentam, mant. ecc. - Rara: presso Verona nei campi sterili di S. Massimo e Chievo, scoperta da Carlo Tonini e forse oggidì scomparsa. - Agosto: annua.↑ H. radicata L., Poll. - Hieracium Dentis-Leonis folio obtuso, majus Segu. - Comunissima per la intera Provincia nei luoghi erbosi, nei prati, nei pascoli anche aridi e secchi, nei boschi e negli ericeti, lungo le strade (Segu., Poll., ecc.) dalla pianura ad altitudini anche considerevoli sui monti !, e così: nella città stessa di Verona nelle aiuole dei giardini in Brà, nel Collegio agli Angeli, ecc,!; al Bosco Mantico!, presso Cerro veronese! (m. 728); sul monte Bolca (m. 945, A. Mass.!). - Giugno-novembre, ed anche dicembre !: perenne.↑ H. maculata L., Poll. - Hieracium alpinum latifolium, hirsutie incanum, flore magno Segu., (forma foliis non maculatis); Hieracium latifolium primum Clusio, Pilosellae majori sive Pulmonariae luteae accedens, maculatum Segu. (forma foliis maculatis). - "Variat pag. 640 Vol. 2°
caule simplici vel ramoso, aphyllo vel 1-2 foliato, foliis mnculatis vel immaculatis, integerrimis vel repando - aut - sinuatodentatis". - Questa bella specie cresce in pascoli aridi e secchi sul monte Rico sopra Parona all'Adige!, presso Chievo ed al Bosco Mantico! (e Segu., Poll., Rigo), in vicinanza al lago di Garda presso Lazise (Poll., Fontana). - Maggio-luglio: perenne.↑ H. uniflora Vill. - Hieracium monanum, foliis denatis, flore magno Moren. - Rinvenuta da Moreni sul monte Baldo in Prà di Malcesine, nella quale stazione non pare sia stata ritrovata di questi giorni.↑ H. Facchiniana Ambrosi; Goir. app. bot. p. 27. - Osservata una volta sola ed in un esemplare unico alla Sega sui Lessini: forse accidentalmente?
Tribus 4. - Scorzonereae.
Thrincia Roth. - T. hirta Roth., Poll. - Leontodon hirtum L. - Nei pascoli umidi ed al margine dei fossi presso a Sirmione al lago di Garda ed a Peschiera, Legnago, l'Albaro, Oppeano (Poll.), - Giugno-agosto: perenne.↑ T. tuberosa Dc. - Apagia tuberosa W., Poll.; Leontodon tuberosum L. - Indicata da Pollini sul monte Baldo ai Zocchi, sui Lessini presso Chiesanuova, Roverè di Velo ed altrove (Conf. Poll. f. ver. II, p. 568).↑ Leontodon L. - Sect. 1. Oporina Don. - L. autumnalis(1) L. - Apagia autumnalis W., Poll.; Hieracium Chondrillae folio glabro, radice succisa, majus Segu. - Variat summopere, nempe occurrit - scapo monocephalo vel submonocephalo, corymboso, - foliis linearibus integerrimis, dentatis, pinnatifidis, laciniatis pag. 641 Vol. 2°
(Apargia autumnalis var. α, sylvestris, β campestris, γ hispida Bluff. et Fing.): et L. Taraxaci(1) Lois, Goir. erborizz. ecc. n. 437. - Apargia Taraxci W., Poll. (excl. syn. L.; Hieracium Taraxaci Relz. non L.; Dens-Leonis alpinus, foliis oblongis raro dentatis, calyce hispido nigrescente Segu. - Cresce, ma raro, nei pascoli e luoghi rupestri elevati, e così sul monte Baldo nella Valfredda (Segu,), valle degli ossi !; val Losana !, alla prà di Malcesine e al prato di Brentonico (Poll.) ,. nel monte Posta !. - Luglio-settembre: perenne.↑ L. pyrenaicus(1) Gouan. - Apargia alpina W., Poll. - "Variat β croceus (Haenke). - Apargia crocea W.; Poll. hort. et Prov. ver. pl. nov. ecc. p. 19, viag. p. 101, fl. ver. II, p. 565 cum ic. tab. 4, fig. 8". - Cresce nei pascoli elevati dei monti, ma sul Veronese non è specie volgare: e così sul monte Baldo al Coal Santo in Ortigara, Costabella, val Losana, coste dell'Artillon ! (e Poll.), Altissimo di Nago! (e Heufl.), ecc.; nei monti Campobrun e Posta e nella valle Ronchi di Ala !; nella valle d'Illasi presso Selva di Progno e pag. 642 Vol. 2°
Giazza! (e A. Mass.!); nel monte Zeola (A. Mass.!): la var. β è stata raccolta da Pollini sotto al Coalsanto. - Luglio-settembre: perenne.↑ L. proteiformis(1) Will. - Apargia proteiformis Ambrosi; A. hispida Poll. (excl. var. γ, an ex parte?). - È specie variabilissima e di forme oltre modo ricca; è comunissima nei prati, nei pascoli, lungo le strade, sui muri, nei luoghi aridi e secchi, ecc. dalla bassa pianura alle cime elevate dei monti: le forme viventi sul Veronese, si possono ridurre alle seguenti: pag. 643 Vol. 2°
- δ glabratus Koch. - Leontodon hastilis L.; Apargia hastilis Hoffm.; Apargia hispida var. δ Poll.; Dens-Leonis glaber, angustiore et longiore folio, flore minore Segu. - Sparso ovunque nei prati, nei pascoli, sui muri, lungo le strade. L. alpinus Vill., Gren. et Godr.; L. incanus Dc. (non Schrank nec Koch.?. - Si riferiscono, (Goir. app, bot. p. 27), ma con ogni riserva, a questa specie alcuni esemplari di una forma osservata sul monte Baldo nei pascoli elevatissimi verso il Sassetto, e più a sud sotto al Coalsanto, frammezzo a detriti e brecciole basaltiche !.↑ L. lucidus Dc.?, - A questa specie, che del resto cresce sopra gli Euganei, si ritiene corrisponda, o per lo meno sia vicinissimo, un esemplare unico di un Leontodon (Goir. app. bot. p. 27), raccolto nel giugno dell'anno 1876 alle falde occidentali di monte Baldo, in un campo sopra Malcesine!.↑ L. crispus Will. - L. saxatilisRchb.; Apargia crispa W.; A. hispida var. γ Poll. ex parte?; Dens-Leonis pumilus saxatilis asper, radice fibrosa Segu. ex parte?. - Frequente nei pascoli aridi e secchie nei luoghi rupestri della Provincia dalla alta pianura alla zona montana, e così: al Bosco Mantico, nelle collina intorno al lago di Garda, nella valle di Caprino ed alle falde di monte Baldo e più in alto sul monte alla Ferrara., alla Corona, ecc., per la val d'Adige e sul Pastello, nella Valpolicella, sopra Parona, Avesa, Quinzano, Verona per tutti i colli, nella Valpantena, pag. 644 Vol. 2°
sulle colline di Montorio, neila valle d'Illasi presso Tregnago, sul monte Precastio, ecc. ecc.!. - Nei pascoli aridi e secchi della collina veronese si in contra frequentemente in società con Plantago argentea, Plantago subulata, Scorzonera austriaca !. - Aprile-giugno: perenne.↑ L. tenuiflorus(1) Dc. - L. tenuiflorus Goir. erborizz., ecc. n. 441. - Rupi e luoghi aridi: intorno al lago di Garda a Riva (Gelmi), Navene !, Malcesirie !, ecc. e su per il monte Baldo, confuso con la specie che segue!; per tutta la val d'Adige !, nel Pastello (Bracht)!, nei monti Lessini presso S. Anna d'Alfaedo !, alle Scalucce sopra Molina !, nella Valpolicella !, ecc. - Aprile-giugno: perenne.↑ L. incanus Schrank. - Apargia incana Scop., Poll.; Hieracium incanum L. spec. ed. 1, p. 799. - "Var. β subglabratus Amb. - Apargia incana var. subglabrata Ambr." - Dalla collina alla zona subalpina, nelle fessure delle rupi e nei pascoli, e così: nella valle d'Illasi e per tutti i Lessini!, nella collina sopra Avesa sul colle delle Ungherine, e nella Valpantena, sopra Grezzana!, nella Valpolicella e sul monte Pastello!, per tutta la val d'Adige fra Domegliara, la Chiusa e Peri ed alle falde orientali del monte Baldo da Avio, Belluno, ecc. a Preabocco, Tessari, Incanale, ecc. !; lungo la salita da Brentino alla Corona!, nella valle dell'Orsa, presso la Ferrara, lungo la Aviana, ecc. !: la varietà cresce promiscuamente alla specie!. - Aprile-luglio: perenne.↑ Picris L., Poll. - Hieracium asperum majori flore, in limitibus agrorum Segu. - "Variat: β spinulosa (Bertol.), - γ ruderalis (Schm.) - δ umbellata (Nees ad Esenb.)". - Comune per la intera Provincia lungo le strade, sui muri e sulle rupi, nei luoghi incolti, al margine dei campi, nei boschetti, dalla pianura alla pag. 645 Vol. 2°
zona montana in tutti i monti !. - Estate-autunno: perenne.↑ Scorzonera Tournf. - Sect. 1. Corollis purpureis. - P. purpurea L., Poll., in nota ad S. roseam, fl. ver. II, p. 571. - S. rosea Poll. non W. et K.; Quinta Scorzonera Ongarica del Clusio Pona; S. angustifolia, subcoreulea Segu. - "Variat: β rosea (W. et K.)". - Nei pascoli e luoghi rupestri montani elevati, e così: sul monte Baldo in Valfredda, Naole, alla prà di Malcesine! (Pona, Poll.): è pure indicata sui Lessini da Seguier e Pollini. - Giugno-agosto: perenne.↑ Sect. 2. Corollis luteis - S. austriaca W. - S. humilis Jacq., Poll. non L. et excl. var. γ. - Var. pag. 646 Vol. 2°
(Zersi). Le due varietà crescono frequentemente promiscue; però la α preferisce i pascoli aridi, la β le stazioni rupestri nelle quali d'ordinario cresce in società con Leontodon incanus - Aprile-luglio: perenne. - La S. austriaca è coltivata qualche volta per le radici eduli, al pari di S. hispanica.↑ S. aristata Ram., Goir. spec. ecc. p. 40. - "Variat: S. hirsuta L. - S. villosa Poll. non Scop. (e loco). - Non comune in luoghi incolti e nei pascoli aridi e secchi, e così: nella Valpantena sopra Romagnano di Grezzana a Spredino e nel monte Porsile verso il vaio di Squaranto! tra Villafranca e Valeggio (e Poll., Rigo !) in prà Valdesca!, nelle colline di Custoza e Guastalla!; nell'altipiano di Rivoli alle Zuane !, ed altrove (Rigo!). - Giugno-luglio: perenne.↑ Tragopogon L. - T. major(1) L., Poll.; Goir. pl. vasc., ecc. p. 86. - Questa specie non indicata da Pollini, e primieramente raccolta nel Veronese da Carlo Tonini nell'anno 1886!, ora è sparsa ovunque nei luoghi sabbiosi, aprici e soleggiati lungo le vie, negli argini, nei vigneti, nelle siepi dal piano alla zona montana, per la intera Provincia !. - Maggio-agosto: bienne.↑ pag. 647 Vol. 2°
T. minor Fries, Koch. - T. intermedius Goir. herb. - Pedunculis aequalibus sub capitulo vix incrassatis, floribus involucro duplo brevioribus". - Sui muri e lungo le strade nei colli sopra Quinzano e nella Valdonega !. - Maggio-luglio: bienne.↑ T. pratensis L., Poll. Trogopogon flore luteo. Calc.; T. pratense luteum, majus Segu. - Barba di becco. - Aio de prà. - "Occurrit: - a) tortilis Koch. Forma foliis, apice contortis, - b) floccosus (W. et K.). Forma foliis basi tomento floccoso incanis". - La specie è comune in tutti i prati e pascoli dal piano alla zona subalpina; le forme a) e b) si incontrano qua e là ove la forma tipica. - Maggio-ottobre: bienne.↑ T. orientalis L. - Frequente nei prati e pascoli dal piano alla zona, subalpina, ove la specie precedente e nella stessa epoca!. - Le foglie giovani e tenere di T. orietalis e T. pratensis vengono cucinate e somministrano un alimento assai gradito.↑ T. porrifolius L. (Salsefica degli Italiani, Salsifis dei Francesi). - Calceolari indica questa specie nell'Alto Agro veronese nei dintorni di Bussolengo, se alla stessa è da riferirsi il suo T. flore purpureo: ma in quella stazione, non pare sia stata osservata da alcun botanico dopo Calceolari. Si è tentata la coltivazione, per uso di famiglia e con ottimo risultato, di T. porrifolius presso Verona nella Valdonega !, ed a Colognola ai Colli (R. Avanzi !).
Tribus 5. - Crepideae.
Chondrilla Tournf. - C. juncea L., Poll. - Chondrilla ij di Clusio Pona; Chondrilla juncea viscosa arvensis, pag. 648 Vol. 2°
quae prima Dioscoridis Segu. - "Variat. β latifolia (M. B.) - et γ acantophylla (Borkh.)". - Frequente nei luoghi sabbiosi, lungo le strade, sui muri, al margine dei campi, nei vigneti, dal piano alla zona montana: le varietà qua e là ove la forma tipica. - Luglio-ottobre: bienne.↑ C. prenanthoides Vill. - Forse nella val d'Adige?.↑ Lactuca L. - Sect. Phonixopus Cass. - L. muralis(1) Fresenius. - Prenanthes muralis L., Poll.; Chondrilla Sonchi folio, flore luteo pallescente Segu. - "Variat. β microcephala. Capitulis fere duplo minoribus quam in forma typica: panicula plerumque ampla, ramosissima". - Frequente nei luoghi selvatici e boschivi, sui muri vecchi, lungo i rivoli, fra le macerie, ecc., dalla alta pianura sin quasi a toccare la zona alpina, e così: sul monte Bolca ai Laschi (A. Mass. !), nella valle d'Illasi a Giazza!, nella Valpantena a Grezzana (Segu.) e più in alto a Cerro, ecc. !, presso Verona fra Borgo Trento e Avesa lungo il Lorì (Segu.), nei vai Pissacavra e Borago !, ecc., nella val d'Adige, per tutto il monte Baldo !, nel Pastello; ecc. - Giugno- ottobre : annua (e perennante?) la var. β nella Valpantena ai Belori nelle macchie a destra del torrente!↑ L. saligna L., Poll. - "Var. β runcinata Gren. et Godr." - Cresce lungo le vie, nei vigneti fra le macerie, nei luoghi ghiaiosi, e così: nei dintorni di Verona in Borgo Trento !, nella val d'Adige alla Chiusa !, presso Caprino veronese !: la var. β qua e là unitamente alla specie, e così: nella città di Verona sull'Arena ! (settembre l874) e nei suoi dintorni presso al cimitero monumentale ed in Campomarzo !, a Caprino veronese lungo la strada che va a Pesina !, ecc. - Luglio-settembre: annua e bienne.↑ L. virosa L., Poll. - L. silvestris, odore viroso Segu. - Latuga salvadega, Latuga virosa. - Nei luoghi incolti, presso le siepi, ecc. !; nel Bosco Mantico (A. Mass.); pag. 649 Vol. 2°
sulla collina Veronese !; per la val d'Adige !.: Seguier la indica nei vigneti, ma la dice rara. - Luglio-agosto: annuo e bienne - Contiene un succo lattiginoso acre ed amaro, analogo per le sue proprietà all'opio.↑ Sect. 2- Eulactuca. - L. Scariola(1) L., Poll. - Lattuca silvestre del Matthioli, ouero Endivia d'alcuni Speciali presso il Lobelio et Lattuca silvestre del Fuchsio, et del Matthioli Pona; Lactuca silvestris costa spinosa Segu. - Lattona. - Latuga salvadega, Crencani. - L. sativa L., Poll. - Lattuga comune - Latuga. - È coltivata, in diverse varietà o razze, negli orti estesamente ed, emigrata da questi, cresce quasi spontanea nelle vicinanze dei luoghi abitati. - Le varietà coltivate sono le seguenti: a) patens. Latuga ortolana, d'està e d'inverno; Ortolanela d'està o Latugona. - b) capitata. Salata o Latuga capuzina, bianca, rossa; - c) longifolia. Salata ortolana romana, nostrana verde e napoletana rossa; - d) crispa. Salata o Latuga gentile; - e) vinacea. Salata o Latuga embriagona. - Fiorisce da giugno ad agosto, ma le giovani piante appartenenti alle singole varietà, con metodi opportuni di coltivazione, nelle diverse stagioni dell'anno, compaiono giornalmente sulle piazze pubbliche ed, inoltre, sono, assieme a Cichorium Endivia, oggetto di estesa e lucrosa esportazione. - La L. sativa è specie di pag. 650 Vol. 2°
origine incerta, e molti fatti, rendono probabile la opinione di coloro i quali, sospettano possa essere una derivazione di L. Scariola. - Le specie di questa sezione, pel modo costante di orientazione delle loro foglie appartengono alle piante chiamate piante bussola (Compasspflanzen). - Conf. G. Arcangeli: Alcune notizie sulle piante-bussola: (in B. S. B. I. in N. G. B. I. vol. XXIII, p. 145).↑ Sect. 3. Cyanosiris Koch. - L. perennis L., Poll. - Condrilla maggiore del Dodoneo et Condrilla di fior celeste Pona; Laetuca perennis humilior, flore coeruleo, Segu. - "Variat: β cicoriifolia (Dc.)". - Vegeta nei luoghi rupestri e pietrosi, nelle boscaglie, al margine dei campi dalla collina alla zona subalpina, e Pona (m. b. p. 210) indica la gratiosissima Condrilla di color celests, che viene riferita a L. perennis, sul monte Baldo alla prà di Malcesine (1400-1600 m.): è frequentissima intorno al lago di Garda a Riva e da Torbole, e dalla Madonna di Navene a S. Vigilio !, e più a sud nei colli intorno a Lazise (Fontana), innalzandosi su per le falde occidentali di monte Baldo!; nell'altipiano di Rivoli, nella valle di Caprino e per il monte Baldo dalle pendici meridionali nel Belpo e nel Gazo agli ultimi contrafforti settentrionali sopra Brentonico!; in tutta la val d'Adige, nel Pastello, per tutti i Lessini, per la Valpolicella, ecc. proseguendo, attraverso a tutti i colli e monti minori fino al confine vicentino! (e Bracht, Tonini, A. Mass. !, Mang ! ecc.). - Maggio-luglio: perenne. Prenanthes Vaill. - P. purpurea L., Poll. - Chondrilla Sonchi folio, flore purpurascente major Segu. - "Variat: β tenuifolia (L.) - P. purpurea var. β Poll.". - Frequente in luoghi selvatici nella zona montana e subalpina in tutti i monti veronesi, e così, nel monte Bolca !, nel monte Zeola!, per i Lessini !: nel Pastello!, e per l'intero monte Baldo!: la varietà pag. 651 Vol. 2°
assieme alla forma tipica di preferenza nelle stazioni maggiormente elevate e così: sul monte Baldo nella Valfredda!, in valle degli ossi e delle pietre !; lungo il sentiero di Ventrar (Poll.). - Giugno-settembre: perenne.↑ Sonchus L. - S. oleraceus L. excl. var. γ, δ. - S. oleraceus Poll. var. α laevis; S. laevis laciniatus latifolius Segu. - Cicerbita. - Latesini, Sonco, Ingrassamuli, Negromoro, Crencano. - "Variat: α integrifolius Wallr. Foliis subintegris, parce dentatis sinuatisve. S. asper Vill. - S. oleraceus var. γ et δ L.; S. oleraceus var. β asper et var. γ integer Poll.; S. asper laciniatus folio Dentis-Leonis et S. asper non laciniatus Segu. - Cresce ove la specie precedente, ma più raro di essa: fiorisce nella stessa epoca. S. arvensis L., Poll. - S. repens, multis Hieracium majus Segu. - "Occurrit foliis pinnatifidis, runcinatis, integris et - a) minor Neilreich; - b) major Neilreich = S. palustris Jacq. non L.; - c) laevipes Koch. - Frequente al margine dei fossi, lungo le vie, nei campi, nei vigneti, nei seminati dal piano alla zona montana per la intera Provincia: e così p. e., presso Legnago!, Vigasio ! (e Segu.), Mozzecane!, bassure di S. Michele!, Valdonega!, Illasi (Segu.), pag. 652 Vol. 2°
Tregnago (A. Mass. !), Spredino sopra Romagnano di Grezzana!, valle di Caprino! (e Poll.), Spiazzi sul monte Baldo! (m. 810). - Maggio-ottobre: perenne.↑ S. palustris L., Poll. - Nella pianura veronese? - Pollini lo indica lungo il Po presso Ostiglia.↑ Mulgedium Cass. - M. alpinum(1) Less. Cicerbita alpina Wallr. = Sonchus alpinus L., Poll. - Il Pona (m. b. p. 174, indica sul monte Baldo fra i dirupi della Valfredda la Chondrilla cerulea di bellissimo fiore, ouer Sonco liscio del Clusio, nella quale dovrebbesi vedere M. alpinum: ma ne Seguier, ne Pollini videro questa elegantissima specie in quella stazione, né vi
fu osservata da alcun altro botanico; il Pollini pertanto (fl. ver. II, p. 601), con ragione, sospetta che Pona non abbia già inteso accennare a Sonchus alpinus, ma piuttosto a Prenanthes purpurea, tantopiù se si considera che Pona fra le piante del monte Baldo, né in Valfredda, né altrove, fa menzione della seconda, che pure vi cresce lussureggiante.↑ Taraxacum Juss. - T. officinale Wigg. - Leontodon Taraxacum L., Poll.; Dens-Leonis latiore folio Segu.; Dens-Leonis angustiore folio Segu. - Piscialetto, Soffione, Tarassaco. - Tarassaco, Zicoria, issacani, Brusa-oci*. - "Stirps maxime variabilis et polymorpha; ab humiliori planitie Provinciae veronensis ad pascua editissima montium omnium ascendens: formae et varietates (subspecies?) insigniores observatae; pag. 653 Vol. 2°
- β alpinum Koch. - Leontodon alpinus Hoppe; L. nigricans Kit. - Nei prati, in tutti i monti veronesi, dalla zona montana alla alpina, scendendo non infrequentemente verso la collina!. - Estate-autunno: perenne. T. erythrospermum Andrez.; Goir. app. bot. p. 27 et erborizz., ecc. n. 452. - Frequente nei prati e nei pascoli aridi e secchi al piano, nei colli e sui monti sino ad una certa altezza, e così: nella città stessa di Verona nel Collegio agli Angeli!, presso S. Michele!, per tutti i colli presso ed intorno a Verona !, sul monte Pastello!, ecc. - Febbraio-giugno, dipendentemente dalla altitudine: perenne.↑ T. palustre Dc.; Goir. l. c. - T. palustre et lividum Koch.; Leontodon lividus W. et K.; Hedypnois paludosa Scop. - Prati umidi e turfosi e luoghi paludosi, e così: a pag. 654 Vol. 2°
Verona nei prati appena fuori Porta Vescovo !, presso S. Michele!, nelle vicinanze di Sandrà!, nella val d'Adige in una piccola palude presso Ceraino !, in un prato sotto a Rivoli!, ecc., nelle acque stagnanti presso Sirmione al lago di Garda!, ecc. - Febbraio!-giugno: perenne.↑ Crepis L. - Sect. 1. Borkhausia Mönch. - C. foetida L., Poll. - Borkhausia foetida Dc.; Hieracium Amygdalas amaras olens; seu odree Apuli suaverubentis Segu. - Radichiella selvatica. - Radecela*. - Cresce in luoghi aridi ed incolti, nei muri, nei vigneti, lungo le vie, nel letto dei torrenti, ecc., per la intera Provincia (e Segu. Poll., A. Mass.), ecc. dal piano alta zona montana!. - Giugno-settembre: annua.↑ C. setosa Hall. fil., Poll. - Borkhausia setosa Dc.; Hieracium luteum hirsutum Segu. - Radecela*. - "Variat pedunculis glabris Koch." - Volgatissima per la intera Provincia nei prati, nei campi, nei luoghi incolti, nelle siepi, lungo le strade dal piano alla zona montana!. - Maggio-novembre: annua e bienne.↑ C. taraxacifolia Thuill. - C. taurinensis W., Poll. (fl. ver. II, p. 576, an ex parte?); Borkhausia taraxicifolia Dc. - Radecela. - "Variat: β praecox (Balb.) = C. taraxicifolia β praecox Koch. et - γ intybacea Koch. = Burkhausia intybacea Dc.". pag. 655 Vol. 2°
(fl. ver. l. c.): è però da sopettarsi che il Pollini abbia confuse insieme questa e la specie che segue. - Aprile-luglio: annua e bienne.↑ C. vesicaria L.; Goir. pl. vasc. et erborizz. ecc. - Borrkhausia vesicaria Spreng. - Radecela. - "Variat: α vesicaria (W.) - β scariosa (W.) et - γ integrifolia. Foliis ovatis oblongis, spathulatis, subintegerrimis. - Caules, hirto-scabri, raro glabrescentes, quandoque pilis rigidis, glandulosis aterrimis tecti (varietas?)" - Nei pascoli, prati e luoghi erbosi, al margine dei campi e nelle siepi dal piano alla zona submontagnosa, certamente più frequente di quello che fosse una volta e non di rado in società con la specie precedente !, e così: nella città stessa di Verona nel Collegio agli Angeli !, in Campomarzo !, nella collina in Valdonega!, a S. Leonardo e quivi cresce copiosamente e gregaria !, nel monte Larzan!, nel colle delle Ungherine !, al Bosco Mantico !, presso S. Lucia al Fenilon !, nella Valpolicella sul monte Masua !, nelle valli di Mizzole e Mezzane !, lungo la strada e nei prati fra Villafranca e Valeggio!, ecc.: le var. α e β, vivono promiscue; la γ è stata recentemente scoperta nella Valdonega, a S. Leonardo e sul monte Larzan!. - Aprile-luglio: annua e bienne. - La C. Taraxacifolia e la C. vesicaria sono state causa, in diversi luoghi dell'Agro Veronese, e segnatamente verso Villafranca, dell'avvelenamento di animali vaccini i quali se ne erano cibati.↑ Sect. 2. Eucrepis Endl. - C. praemorosa Tausch. - Hieracium praemorosum Poll.; H. montanum Scop.; H. pratense, latifolium, non sinuatum, majus Segu. - "Variat foliis repando - vel leviter dentatis, vel integerrimis (Poll. fl. II, p. 590), et - β incarnata (Tausch) cum subvar. lutea Koch. = C. Froelichiana Dc.; Hieracium parviflorum Schleicb.; H. incarnatum Poll." - Cresce nei pascoli dolla zona pag. 656 Vol. 2°
alpina e subalpina acendendo alla collina (Segu., Poll.) e qualche volta anche al piano, e così: sul monte Baldo, in Ortigara, Valfedda, pian della, Cenere, Artillon, la Ferrara, la Corona ed a piedi del monte al Castello, presso Brentino!; nella valle di Caprino!; per la val d'Adige!; sul monte Pastello!; per i Lessini a Chiesanuova, nella Podesteria, ai Trachi, presso Velo (A. Mass.!) ecc.!; presso al lago di Garda sopra Torri (Rigo)!, nelle sabbie d'Adige presso Verona, trasportata e depositata certamente dalle acque!: la varietà cresce ove la forma tipica, almeno frequentemente. - Aprile-agosto: perenne.↑ C. alpestris Tausch. - Hieracium alpestre Jacq. - Rara in luoghi erbosi e rupestri sul monte Baldo nella valle degli ossi!, - Agosto-settembre: perenne.↑ C. aurea Cass. - Leontodon aureum L., Hieracium aureum Vill.; Poll.; Dens-Leonis foliis extremo Subrotundis, floribus aureis Segu. - Frequente nei pascoli alpini e subalpini, e cosè: sul monte Baldo (Poll.) da Costabella, le buse, Coalsanto (e Barb.) alla colma di Malesine ed all'Altissimo di Nago, nonché per tutte le valli alpine tanto del versante occidentale, quanto, dell'orientale!; sulla cima del Pastello e per tutti i Lessiti dal Corno d'Aquilio a Malera e Galbana !,. nei monti Posta !, Campobrun! (e Poll.); alle Frasele ! ove è stata primieramente scoperta da Seguier, sul monte Zeola ! (e Poll.). - Giugno-settembre: perenne.↑ C. biennis L., Poll. - Nei prati e campi della val d'adige: è comune nelle vicinanze di Rovereto. - Maggio-settembre.↑ C. tectorum L., Poll. p. p. - Nei campi magri e sui muri del Veronese (Vis. et Sacc. cat. p. 114): Pollini la indica (fl. ver. II, p. 575) sul Vicentino nei dintorni di Recoaro e Schio e nel Veronese alle falde di monte Baldo in valle di Caprino (viag. p. 83); e Bertoloni (fl. it. 8, p. 538) scrive di aver ricevuto C. tectorum pag. 657 Vol. 2°
ex agro veronensi dallo stesso Pollini; ma il Bertoloni (ibid., p. 539) ritiene questa specie tutta una cosa con la C. virens dei Botanici. Non è pertanto improbabile che la C. tectorum di Pollini corrisponda alla specie che segue, o per lo meno sia stata confusa con la stessa o con taluna delle sue varietà.↑ C. virens Vill.; Goir. erborizz., n. 457. - C. polymorpha Wallr. - Luoghi erbosi nella val d'Adige presso Rivalta, Belluno!; in Campomarzo di Verona lungo l'Adige ove copiosissima!; ecc. - Luglio-ottobre: annua. C. pulchra L. - Prenanthes pulchra Poll.; Chondrilla annua, hieracii folio, caule canaliculato Segu. - "Variat: β lapsanifolia (Rchb.), - et γ pumila. Vix spithamea: planta plerumque gregaria". - Vive nei vigneti, fra i cespugli, nelle siepi, sui muri, ecc. nell'Alto Agro e nella zona della collina, e così: nella valle d'Illasi a Tregnago (A. Mass.!); nella Valpantena presso Grezzana!; a Verona in Borgo Trento, e nei suoi dintorni, nella Valdonega a Cà di Cozzi e nelle vicinanze di Chievo! (e Segu.); nella Valpolicella a S. Maria di Negrar!; presso Castelnuovo, Sona, Sommacampagna, ecc. segnatamente lungo la linea ferroviaria, a Peschiera, ecc.!: la β ove la tipica; la γ a Borgo Trento e Cà di Cozzi!. - Aprile-luglio: annua.↑ C. Jacquini Tausch. - C. chondrillolides Froel. non Jacq.; Goir. l. c. n. 455; H. chondrilloides L., Poll. - Luoghi rupestri e sassosi elevati, e così: sul monte Baldo (Moreni, Poll., Jan, Bracht, Mang.) al Coalsanto, Lonza, pag. 658 Vol. 2°
val Losana e singolarmente in tutte le valli che solcano il versante occidentale del monte dalle valli delle buse e delle pietre alla bocca di Navene!; sui monti Lessini sopra Velo (A. Mass.!); al confine col Trentino e col Vicentino nella valle Ronchi di Ala, Carega, Posta, Campobrun, la Lora, Fraselle, Ristele, Zeola !. - Luglio-ottobre: perenne.↑ C. paludosa Moench. - Hieracium paludosum L., Poll.; Soyeria paludosa Gren. et Godr. - Rarissima: abita in luoghi umidi, dalla zona montana alla alpina, e così: sul monte Baldo a Campion ed alle Acque negre!, nella valle d'Illasi alle Frasele e presso Giazza e Revolto !. Luglio-settembre: perenne.↑ C. succisaefolia Tausch. = Hieracium succisaefolium All. = H. integrifolium Hoppe; Poll. fl. ver. II, p. 587 (non viag. p. 95 et 983). - Pollini nel Viaggio, l. c., indica un H. integrifolium sul monte Baldo lungo la ascesa dalla valle di Caprino all'Ortigara e da quest'ultimo punto a Costabella, ma nella Flora, l. c., appena lo accenna in nota al genere Hieracium, né lo segnala in alcun luogo del Veronese; riesce pertanto impossibile dire con certezza di quale pianta abbia inteso parlare.↑ C. blattarioides Vill. - H. blattarioides L.; Poll. fl. ver. II, p. 597 in nota. - Rara in luoghi selvatici e rupestri: sul monte Baldo presso la Bocca di Navene ed all'Altissimo di Nago!. - Luglio-settembre: perenne.↑ Hieracium L. - Di questo genere, intricatissimo e straordinariamente polimofo, vivono sul suolo dell'Agro Veronese, - dalla bassa pianura alle cime più elevate dei suoi monti, - numerosissime specie, sottospecie, varietà, sottovarietà. Fra l'anno 1870 e l'anno 1903, è stata raccolta una somma ingente di forme, delle quali non è stato possibile esaurire l'esame: parte però del materiale è stato riveduto dal Dottor Saverio Belli Professore di Botanica nella R. Università pag. 659 Vol. 2°
di Cagliari, il quale, da anni, attende alla illustrazione dei Hieracium italiani ed attualmente ne prepara la Monografia per la Flora Analitica d'Italia del Dr. Adriano Fiori. Non credendo opportuno, nella trattazione dei Hieracium veronesi, di seguire il Compendio della Flora d'Italia del Professore Arcangeli, né essendo ancora venuto alla luce il lavoro del Prof. Belli, si inserisce in questo luogo un semplice elenco delle forme del genere Hieracium, suno ad oggi osservate (!) od indicate (?) nel dominio della Flora Veronese, disposte in ordine alfabetico, e mantenuta la divisione del genere, nei tre sottogeneri Pilosella, Archieracium, Chlorocrepis: le forme vedute e determinate dal Prof. Belli sono accompagnate dal segno di affermazione !, e le stesse sono depositate a Firenze nell'Erbario centrale presso il Museo di Storia Naturale.
Subgenus 1. - Pilosella Fries.
Hieracium aurantiacum(1) L., Poll. - "Variat: β luteum Koch". - La forma tipica, non elencata da Pollini tra le piante veronesi, èindicata dai signori Visiani e Saccardo (cat. p. 116) nei pascoli alpini del Veronese (?): la varietà, rarissima, è stata raccolta una sola volta (luglio 1883) sul monte Baldo nelle Sengie di Valfredda!. - Luglio-settembre: perenne. - La forma tipica è coltivata nei giardini: sembra che la stessa prediliga i terreni granitici, però cresce benanco in suolo calcareo, e così, p. e., nel Trentrino in valle di Non sulle cime del monte Laures !.↑ H. Auricula(1) L.! - H. dubium Bertol.; H. dubium, H. repens, H. Auricula Poll.; H. alpinum angustissimo oblongoque folio C. Bauh., Segu. - "Variat: β clorocephalum Belli!, et γ melanocephalum Belli!. - Passim praeterea occurrunt formae elata et pag. 660 Vol. 2°
humilior". - Dai prati e luoghi erbosi delle zone subalpina e montana dei monti sscende nella collina e nella pianura: e così sul monte Baldo all'Altissimo di nago (Heufler), in Noveza, Novezina, Valfredda (var. γ), Basiana, Pravazar!; alle sponde del lago di Garda a lazise (Fontana); sul monte Tondo sopra Grezzana!; sui Lessini a Velo (A. Mang.!); a Verona nelle sabbie lungo l'Adige (var. β)!, e sotto S. Michele (Mang.!), ecc.!: sul monte Baldo è stato primieramente indicato da C. Bauhim. - Maggio-settembre: perenne.↑ H. brachiatum(1) Bertol.! - Pascoli e luoghi pietrosi nei dintorni di Verona, e certamente altrove per la Provincia: e così nell'Alto Agro presso S. Giovanni di Tomba ed a Buttapietra!, nella collina di Verona nella Valdonega!, nel colle delle Ungherine lungo la strada da Avesa al Maso!, nel vaio Borago!. - Maggio-settembre: perenne. È specie, nel Veronese, non comune, e che per la prima volta figura nella Flora veneta; è rara sul Bresciano (Zersi); è indicata nei luoghi arenosi di Mantova (Ambrosi).↑ H. cymosum(1) L., Poll. - H. sabinum Vis. et Sacc. cat. p. 116; H. montanum umbellatum Segu. - "Variat: α Nestleri (Vill.)!, - et α Vaillantii (Tausch.)" - Cresce nei prati, pascoli e luoghi rupestri dalla collina alla zona alpina: e così sul monte Baldo da Costabella proseguendo pel Coalsanto, nella Valfredda, Lonza, val Losana (Poll.), a S. Giacomo sopra Brentonico (Ambrosi), presso Spiazzi!, le Fraine !, la Ferrara!; sul monte Pastello e per i Lessini!; sul monte Bolca (A. Mass.!): una bellissima forma è stata raccolta presso Avesa nel vaio Borago e sul colle delle Ungherine!: le due varietà α e β crescono promiscue. - Maggio-luglio: perenne.↑ H. flammula Arvet-Touvet!. - Questa bella specie, facilmente riconoscibile per gli stoloni sotterranei pag. 661 Vol. 2°
esilissimi dei quali è munita, sinora è stata raccolta unicamente (giugno 1893) in luoghi erbosi della Valpolicella sopra Marano!.↑ H. florentinum(1) All. - H. florentinum var. β Poll.; H. Pilosellae folio, erectum, minus Segu. - "Variat: β piloselloides (Vill.)!; - γ praealtiforme Belli!; - δ Berninae Belli!: - ε glareosum Koch!" - Questa specie, variabilissima, è comune nei prati, nei pascoli, nei luoghi sassosi, nell'alveo dei torrenti, dal piano alla zona subalpina,per la intera Provincia!: le var. β e γ sonole più frequenti e di spesso crescono gregarie!: la var. δ sembra rara, è stata raccolta sui Lessini a Campo Silvano lungo le vie!: la var. ε ama i luoghi secchi e sassosi, ma non è comune; cresce presso Avesa nel vaio Gallina!, a Verona nelle ghiaie lungo l'Adige!, nell'Alto Agro del Bosco mantico e Chievo lungo la ferrovia!, nella valle di caprino in diversi luoghi!, alle sponde del Benaco fra Garda e la Madonna di Navene nelle ghiaie delle stesse!. - Aprile-settembre: perenne.↑ H. Hoppeanum Schultz !. - H. pilosellaeforme Goir. ! app. bot. p. 27; H. pilosellaeforme Hoppe var. melanotrichium Belli!; H. macranthum var. β Bertol.; H. Pilosella ζ Hoppeanum Koch.: Pilosella con fiori porporei Pona? (ex loco); H. Pilosella var. β Poll.? (ex loco). - Raro: sul monte Baldo in luoghi erbosi alle Sengie di Valfredda!. - Luglio-agosto: perenne.↑ H. Pilosella L., Poll. fl. ver. var. α. - Pilosella major Calc.; Dens-Leonis qui Pilosella officinarum Segu. - Orecchio di topo. - Pelosela, Margherite de quele zalde.* - Corollulis radialibus persaepe discoloribus, subtus rubro-vittatis, rarissime concoloribus sulphureis. - Variat: pag. 662 Vol. 2°
- ν pilosissimum Fries = H. Peleterianum Mérat.? - H. praealtum Vill. - H. florintinum var. α Poll.; H. Pilosellae folio erectum majus Segu. - Specie polimorfa, comune in molte varietà e forme, frequentemente gregaria, dal piano alla zona montana per la intera Provincia. - Maggio-luglio: perenne.↑ H. pratense Tausch. - Nei prati collini del Veronese (Vis. et Sac. cat. p. 116).↑
Subgenus 2. - Archieracium Fries.
H. amplexicaule L., Poll. - H. alpinum humile hirsutum, inferiore parte longioribur ac candidis villis refertum pag. 663 Vol. 2°
Segu. vive frequentissimo in luoghi rupestri, dalla zona montana alla alpina, nel monte Baldo; nel Pastello e Pastelletto, per tutti i Lessini, nei monti Zeola e Bolca !: però in non pochi casi, piante veronesi assunte per H. amplexicaule, probabilmente saranno da riferirsi a K. berardianum Arvet-Touvet!. - Giugno-settembre: perenne.↑ H. austriacum Uechtr. var. plurifolium Arvet-Touvet !. - H. loevigatum W. p. parte; H. canescens Schl. p. parte. - Raro. Cresce in luoghi selvatici e sassosi sul monte Baldo presso Spiazzi sotto ai Pereti !, alle Fraine!, presso la Ferrara !; - Estate-autunno: perenne.↑ H. berardianum Aryet-Touvet !. - Luoghi rupestri: nel monte Baldo nella valle dell'Acqua e alla Salveregina !, nella Valfredda !, ecc.; e certamente altrove. Luglio-settembre: perenne. (NB. la denominazione specifica berardianum proviene da la Berarde, località del Delfinato in Francia).↑ H. boreale(1) Fries!. - H. sabaudum L. herb. et sp. pl. p. 1181 (non All.); Poll. viag. p. 17, 85 et fl. II, p. 595 excl. icon. All. et syn, All., Suffr., Marz., Birol.; H. fruticosum latifolium hirsutum Segu,; H. fruticosum latifolium foliis dentatis, glabrum Segu. - Cresce comunissimo nei luoghi selvatici e boschivi, negli ericeti, fra le rupi, nelle siepi per la intera Provincia dall'Alto Agro e per la collina alla zona montana; raramente si incontra nella pianura nella quale, in quella vece è comunissimo H. umbellatum!. - Agosto-novembre: perenne. - "Stirps polimorpha: varietates in Agro Veronensis huc usque detectae: pag. 664 Vol. 2°
comune: e così nella Valpantena sopra Grezzana!, sui Lessini presso Cerro veronese!, nel monte Baldo nelle vicinanze della Ferrara! ecc. H. bupleuroides Gmel.! - Raro in luoghi sassosi e rupestri: nella val d'Adige presso Volargne!, alla Chiusa !; nella valle d'Illasi presso Tregnago!. - Luglio-agosto: perenne.↑ H. coesium Fries. - È indicato dal Gelmi (prosp. p. 106) pel Trentino, come sparso nella zona montana e subalpina, fra cespugli, al margine dei campi, ecc. - Da ricercarsi sui monti veronesi.↑ H. glaucum All., Poll. Goir. app. bot. p. 27 et erborizz. ecc. n. 463!. - Luoghi sassosi e rupestri e nell'alveo dei torrenti dalla coillina alla zona montana, e così: sul monte Baldo sopra Brentonico (Ambrosi), alle giare della Valbrutta sotto Campedello !, nelle vicinanze di Spiazzi !, nelle selve intorno alla Corona (Poll. ex Bertol.) ed alle falde occidentali dello stesso monte al Fichet sopra Cassone ed Assenza !, sui Lessini a Breonio e presso S. Anna d'Alfaedo a Cona ed alle Vezzadre !, nella Valpantena sopra Grezzana nei monti Zovo, Gazo, S. Viola, ecc. nel Montesel, a Spredin, Erbin, ecc.!. - Luglio-ottobre: perenne. - È specie la quale sembra prediligere i terreni cretacei!.↑ H. heterospermum Arvet-Touvet!. - "Variat β pseudofillopodum Arvet-Touvet!., - et γ serratulinum pag. 665 Vol. 2°
Arvet-Touvet!". - Questa bella specie, confusa probabilmente con taluna delle tante forme di H. boreale Fries, cresce copiosa negli ericeti, fra i frutici e nei luoghi selvatici delle colline e montana, e così: alle falde dei Lessini presso Cerro veronese ed Arzarè!, e nella Valpantena sopra Grezzana a Spredino e sul monte Zovo!, nel monte Baldo ai Lumini, ai Castelletti, alla Ferrara, ai Coltri sotto ai castagni!: la varietà β fra i sassi e le ghiaie nel vaio dell'Anguilla sopra ai Belori nell'alta Valpantena!; il sig. Arvet-Touret, al quale è dovuta la determinazione, ha aggiunto in nota alla stessa - forma interrupta, reducta, angustifolia: la varietà γ cresce sul monte Baldo negli ericeti e fra i frutici ai Masi !. - Luglio-ottobre: perenne.↑ H. inclinatum Arvet-Touvet!. - H. baldense Goir. herb. (pro interim). - Rarissimo nel Veronese. È una delle più belle e chiare specie orientali d'Italia (Belli in lit.): cresce sul monte Baldo nel quale è stata scoperta in luoghi selvatici nel dintorni della Corona, Giugno 1876)!. - Perenne.↑ H. Juranum Fries!. - H. Jurassicum Griseb. - Rarissimo: cresce; nella forma tipica, in luoghi selvatici sul monte Baldo, fra 1260 e 2070 m. in altitudine, alla Bocca di Navene; alla colma di Malcesine, sull'Altisimo di Nago, scopertavi assieme a C. Massalongo!. - Agosto-settembre: perenne.↑ H. lacerum Reuter!. - Rarissimo: in luoghi erbosi e rupestri sul monte Baldo nella valle degli ossi (m. 2184), quivi scoperto nel mese di settembre dell'anno 1878!. - Perenne.↑ H. murorum L.! - "Variat: α sylvaticum Burnat et Gremli. - H. murorum sylvaticum Fries; H. murorum β sylvaticum L.; H. murorum Poll.; H. murorum, laciniatum minus pilosum Segu.; Orecchia di topo maggiore del Trago Pona. - Subvarietates: pag. 666 Vol. 2°
a) Schmidtii (Tausch.), - b) pictum Pers. - Comune in luoghi rupestri, sui vecchi muri, nelle boscaglie, ecc. per la intera Provincia, dalla pianura alla zona alpina!: per esempio, sul monte Baldo all'Artillon. (1700-1900 m.), con una forma reducta; sui Lessini alla cima Galbane, (1583 m.), con una forma foliis pectinatis! - Aprile-settembre: perenne. H. nervulosum Arvet-Touvet!. - Raro: luoghi selvatici nel monte Baldo, presso la Ferrara quivi scoperto nell'agosto dell'anno 1881!.↑ H. porrifolium L., Poll. - H. folio Statices, caule, foliato Segu. - "Variat foliis angustis vel angustissimis, in pag. 667 Vol. 2°
medio 1-3 mm. latis (H. porrifolium α armerifolium Koch?), vel latiusculis 4-7 mm. latis, et β farinosum Goir.!: occurrit demum forma praestantissima, ulterius iniquirenda et examinanda, acheniis pallid squamisque glabris (var. leucosperma?). Variat quoque capitulis mediocribus vel duplo majoribus (in forma latifolia)". - Frequente in luoghi rupestris e sassosi, nei pascoli e negli ericeti dalla, collina, nella quale è meno frequente, alla zona alpina; raramente al piano seguendo il corso dei fiumi e dei torrenti, e così: a Verona nelle sabbie d'Adige!; per la val d'Adige ai Tessari, Incanale, ecc.!; intorno al lago di Garda sopra Castelletto, Malcesine, ecc. ed alle sponde stesse del lago presso Assensa e Cassone!; per tutto il monte Baldo tanto sul versante orientale quanto sull'occidentale!; sul Pastello ! (e Mang.!); nella alta Valpolicella!; per i Lessini e tutti i monti confinanti col Trentino!; nella valle d'Illasi a Revolto !; sul monte Alba (Segu.); nel monte Bolca !, ecc. - Luglio-ottobre: perenne.↑ H. platyphyllum Arvet-Touvet. - H. latifolium Sprgl. p. parte - Nella Valpantena, sopra Grezzana, nei boschi di Castagno. - Agosto-ottobre: perenne.↑ H.Porrifolium β denticulatum Koch? - Che debba essere riferita, a questa pianta, del Koch (syn. ed. 2, p. 517) il Hieracium alpinum, foliis angustis oblongis vix dentatis, et adversa parte lanuginosis che Seguier (pl. ver. supp. p. 273 n. 6) indica, raro tamen, in Lessiniis jugis editissimis et asperis?.↑ H. prenanthoides Vill., Poll. - Nei luoghi erbosi dei monti, veronesi verso il Trentino (Vis. et Sacc. cat. p. 117): il Pollini lo indica nelta Valpolicella alle falde del Pastello circa l'Ospedaletto et S.Ambrogio, ut etiam in contingentibus montibus (fl. II, p. 594). - Agosto-settembre: perenne.↑ pag. 668 Vol. 2°
H. saxatile Jacq. - Forse nelle stazioni nelle quali crescono H. glaucum e H. porrifolium.↑ H. saxetanum Fries. - H. glaucopsis Gren. et Godr. - Scoperto sul monte Baldo dal reverendo Huter (Vis. et Sacc. cat. p. 116).↑ H. sixtinum Arvet-Touvet!. - Pascoli e luoghi rupestri elevati sul monte Baldo al Coalsanto nella valle delle pietre, al Telegrafo, in val Losana, ecc.!: scoperto nel mese di agosto dell'anno 1890!, ed era in società a H. villosum L!. - Perenne.↑ H. subvirens Arvet-Tourvet!. - H. dolosum Burnat et Gremli (Conf. Burnat et Gremli catalogue raisonné del Hieracium des alpes maritimes p. 82, additions). - Nella valpantena nel Montesel sopra Romagnano di Grezzana nelle siepi!, e nel vaio della Pernise sotto a Cerro veronese nelle macchie!. - Agosto-ottobre: perenne.↑ H. umbellatum L., Poll.! - H. fruticosum angustifolium majus Segu. - Specie sommamente polimorfa, la quale colle innumerevoli forme, qualche volta gigantesche, cresce per la intera Provincia nelle siepi nelle boscaglie, nei luoghi selvatici dalla bassa pianura e dall'Alto Agro alla zona montana!. - Agosto-novembre: perenne. - "Formae vel varietates insigniores huc usque observatae: pag. 669 Vol. 2°
- ζ Lactaris (Bertol.) - H. umbellatum var. β Poll. - Siepi, margine dei fossi, luoghi selvatici, ecc. nella alta pianura e nella collina: e così nei colli veronesi (Poll.) alla Sorte, Bosco Mantico, Corno, ecc. nell'Alto Agro!; in Campomarzo di Verona e specialmente nelle macchie al Giaron della Calabi"; intorno al Pestrino !; ecc. H. villosum L., Poll. - Hieracio V Ongarico Clusiano Pona: Hieracium alpinum latifolium villosum, magno flore Segu. - Frequente nei pascoli e luoghi rupestri di tutti i monti veronesi della zona montana alla alpina: e così pel monte Baldo! (e Pona, Segu., Poll., Barbieri, Mang.!, ecc.); sul Pastello!; per i Lessini (e Segu., Poll., A. Mass.!) ed in tutti i monti confinanti col Trentino e col Vicentino! - Giugno-ottobre: perenne.↑ H. vulgatum Fries! Cresce in luoghi selvatici e boschivi, ma, pel veronese, non sembra specie comune: sul monte Baldo nei dintorni della Ferrara!, e certamente altrove. - Giugno-settembre: perenne.↑
Subgenus 3. - Chorocrepis Griseb.
H. staticaefolium Vill. - H. staticifolium All., Poll.; H. alpinum, foliis angustis raro dentatis, flore magno Segu.; Chlorocrepis staticefolia Griseb. - Frequente nei luoghi rupestri delle zone subalpina ed alpina dalle quali scende al piano seguendo il corso dei fiumi e dei torrenti, e così: sul monte Baldo, all'Altissimo di Nago (m. 1097-2070, Heufler), alle sue falde settentrionali verso Tierno ed i Pianetti (Poll.), lungo l'Aviana e pag. 670 Vol. 2°
la via che conduce ai Lavacci (Poll.), al pian della Cenere nel letto del torrente e nel muriccio che serve di argine allo stesso! (e Poll.); lungo il sentiero che dalle Giare di Valbrutta sopra la Ferrara guida al Bastion!; nella val d'Adige fra la Chiusa e Ceraino in un muro lungo la ferrovia!; in luoghi rupestri e basaltici lungo la strada da Fosse di S. Anna d'Alfaedo a Breonio!; nel vaio dell'Anguilla nella alta Valpantena!; nella valle d'Illasi nel letto del torrente fra Cogolo e Tregnago !, presso badia Calavena! (e Poll., A. Mass.), fra Giazza e Revolto !; nel monte Alba (Segu.); in Bolca nei basalti! (e A. Mass.); a Verona in Campomarzo nelle ghiaie del fiume!; a S. Vito del Mantico nei materiali derivanti dagli scavi eseguiti per la costruzione del canale Alto Agro veronese!: nel complesso per tanto ad altitudini comprese fra 2000-9 m. circa (cnf. Goir. A proposito di una singolare stazione di Hieracium staticaefolium Vill. in B. S. B. I. a. 1893, p. 93).↑ Formae hybridae. H. Pilosella X praealtum = H. Fallacium F. Schultz. . Campi nella Valdonega presso Verona.↑ H. Pilosella X florentinum? - Ove il precedente.↑ H. cymosum X Auricula = H. schiadophorum Naeg. - Indicato dai monografi sul monte Baldo. ↑ H. brachiatum X Pilosella. - Nella Valdonega!.↑ H. boreale X subsabaudum. Sul monte Baldo ai Masi!. pag. 671 Vol. 2°
selvatica nella Lombardia ed in diversi luoghi del Veneto; Zinia elegans Jacq., Z. verticillata L. del Messico, e Z. multiflora della Luigiana; Calliopsis bicolor Rchb. dell'America settentrionale; Spilanthes oleraceus Jacq. dell'America meridionale; Ximenesia enulioides del Messico:; Sanvitalia procumbens Lam. del Messico; Gaillardia pulchella F. della Florida; Gazania ringens R. Br. del Capo.↑ ----------------------------------- pag. 672 Vol. 2°
Non sono riportate i contenuti delle pagine 672÷695: "OMISSA - ADDENDA - EMENDANDA" e INDEX in quanto già insertiti opportunamente nel testo.
FINE INIZIO pag. 683 Vol. 2°
indice generale
Prospetto riassuntivo delle piante FANEROGAME
|
FAMIGLIE | Generi | Specie | Varietà | |
DIVISIO I Gymnospermae Classe I Gymnospermae |
1. Pinaceae ......................................... | 5 | 14 | 9 |
DIVISIO II Angiospermae Classis II Monocotileae |
2. Poaceae (1) ..................................... | 66 | 189 | 313 |
3. Cyperaceae .................................... | 11 | 91 | 38 | |
4. Typhaceae (2) .............................. | 2 | 5 | 1 | |
5. Najadaceae .................................... | 3 | 13 | 13 | |
6. Lemnaceae .................................... | 3 | 4 | - | |
7. Araceae ......................................... | 3 | 4 | 3 | |
8. Alismaceae .................................... | 4 | 5 | 6 | |
9. Hydrocharidaceae ......................... | 4 | 4 | 2 | |
10. Juncaceae .................................... | 2 | 22 | 35 | |
11. Dioscoreaceae ............................. | 1 | 1 | 4 | |
12. Asparagaceae .............................. | 8 | 13 | 17 | |
13. Liliaceae (3) ................................. | 19 | 58 | 55 | |
14. Colchicaceae ............................... | 3 | 5 | 10 | |
15. Amaryllidaceae (4) ...................... | 8 | 19 | 16 | |
16. Iridaceae ...................................... | 5 | 14 | 18 | |
17. Orchidaceae (5) ........................... | 23 | 62 | 41 | |
Classis III Dycotileae |
18. Juglandaceae ............................... |
1 |
1 |
8 |
19. Salicaceae ................................... | 2 | 28 | 29 | |
20. Betulaceae .................................. | 2 | 4 | 11 | |
21. Quercaceae ................................. | 6 | 13 | 23 | |
22. Urticaceae ................................... | 9 | 13 | 18 | |
23. Platanaceae ................................. | 1 | 2 | 3 | |
24. Euphorbiaceae (6) ....................... | 6 | 34 | 27 |
FAMIGLIE | Generi | Specie | Varietà | |
Classis III Dycotileae |
25. Ceratophyllaceae ......................... |
1 |
2 |
8 |
26. Polygonaceae .............................. | 2 | 30 | 28 | |
27. Amarantaceae .............................. | 2 | 12 | 4 | |
28. Phytolaccaceae ............................ | 1 | 1 | - | |
29. Chenopodiaceae .......................... | 7 | 22 | 18 | |
30. Daphnaceae ................................. | 2 | 6 | 3 | |
31. Lauraceae .................................... | 1 | 1 | 4 | |
32. Elaeagnaceae ............................... | 2 | 2 | - | |
33. Loranthaceae ............................... | 1 | 2 | - | |
34. Santalaceae .................................. | 1 | 5 | 1 | |
35. Aristolochiaceae .......................... | 2 | 4 | - | |
36. Ranunculaceae ............................ | 17 | 73 | 80 | |
37. Berberidaceae .............................. | 2 | 2 | 1 | |
38. Nymphaceae ................................ | 2 | 2 | 1 | |
39. Papaveraceae ............................... | 5 | 16 | 31 | |
40. Brassicaceae (7) ........................... | 44 | 91 | 70 | |
41. Capparidaceae (8) ........................ | 2 | 2 | - | |
42. Resedaceae .................................. | 1 | 3 | 19 | |
43. Polygalaceae ................................ | 2 | 5 | 4 | |
44. Cistaceae ..................................... | 2 | 8 | 12 | |
45. Violaceae (9) ................................ | 1 | 25 | 33 | |
46. Droseraceae ................................. | 2 | 2 | - | |
47. Dianthaceae (10) ........................... | 18 | 78 | 102 | |
48. Portulacaceae ............................... | 2 | 2 | 2 | |
49. Paronychiaceae ............................ | 3 | 4 | 2 | |
50. Tamaricaceae ............................... | 2 | 2 | 1 | |
51. Elatinaceae .................................. | 1 | 1 | - | |
52. Hypericaceae .............................. | 1 | 10 | 4 | |
53. Tiliaceae ...................................... | 1 | 3 | - | |
54. Malvaceae ................................... | 4 | 18 | 3 | |
55. Geraniaceae ................................. | 5 | 33 | 40 | |
56. Rutaceae ...................................... | 3 | 3 | 3 | |
57. Meliaceae .................................... | 1 | 1 | - | |
58. Ericaceae ..................................... | 10 | 20 | 9 | |
59. Ebenaceae .................................... | 1 | 1 | - | |
60. Oleaceae (11) ....................... | 6 | 9 | 11 | |
61. Apocynaceae ............................... | 2 | 3 | 5 | |
62. Asclepiadaceae ............................ | 1 | 1 | 2 |
FAMIGLIE | Generi | Specie | Varietà | |
Classis III Dycotileae |
63. Gentianaceae ............................... |
6 |
20 |
22 |
64. Convolvulaceae ........................... | 3 | 6 | 6 | |
65. Borraginaceae (12) ....................... | 16 | 35 | 15 | |
66. Solanaceae ................................... | 10 | 17 | 6 | |
67. Scrofulariaceae (13) ..................... | 17 | 84 | 53 | |
68. Bignoniaceae ............................... | 2 | 3 | - | |
69. Orobanchaceae ............................ | 3 | 14 | 2 | |
70. Lamiaceae (14) ............................ | 28 | 86 | 86 | |
71. Verbenaceae (15) .......................... | 2 | 3 | 2 | |
72. Acanthaceae ................................ | 1 | 1 | - | |
73. Globulariaceae ............................ | 1 | 3 | 1 | |
74. Utriculariaceae ............................ | 2 | 4 | 3 | |
75. Primulaceae ................................. | 10 | 31 | 21 | |
76. Plumbaginaceae .......................... | 2 | 3 | - | |
77. Plantaginaceae ............................ | 2 | 11 | 24 | |
78. Anacardiaceae ............................. | 3 | 4 | 1 | |
79. Rhamnaceae ................................ | 7 | 13 | 28 | |
80. Sapindaceae ................................ | 3 | 7 | 8 | |
81. Phaseolaceae .............................. | 41 | 154 | 184 | |
82. Rosaceae (16)................................ | 20 | 157 | 156 | |
83. Lythraceae (17).............................. | 4 | 5 | 5 | |
84. Epilobiaceae ................................ | 5 | 17 | 10 | |
85. Halorrhagidaceae ........................ | 2 | 3 | 2 | |
86. Myrtaceae ................................... | 2 | 2 | 10 | |
87. Crassulaceae (18)......................... | 2 | 15 | 9 | |
88. Mesembrjanthemaceae .............. | 1 | 1 | - | |
89. Cactaceae .................................... | 1 | 1 | - | |
90. Saxifragaceae (19)........................ | 4 | 28 | 22 | |
91. Apiaceae (20)................................ | 46 | 89 | 54 | |
92. Araliaceae ................................... | 1 | 1 | 6 | |
93. Cornaceae ................................... | 1 | 2 | 8 | |
94. Rubiaceae ................................... | 4 | 27 | 30 | |
95. Campanulaceae .......................... | 5 | 34 | 41 | |
96. Cucurbitaceae (21)....................... | 4 | 7 | 15 | |
97. Loniceraceae ............................... | 5 | 14 | 10 | |
98. Valerianaceae (22)........................ | 3 | 14 | 11 | |
99. Dipsacaceae (23).......................... | 5 | 20 | 16 | |
100. Asteraceae (24)........................... | 69 | 293 | 305 |
Famiglie | Generi | Specie | Varietà | ||
Gymnospermae | 1 | 5 | 14 | 9 | |
Angiospermae | Monocotileae | 16 | 165 | 499 | 572 |
Dicotyleae | 83 | 533 | 1829 | 1774 | |
TOTALI | 100 | 703 | 2342 | 2355 |
Revisione del conteggio dei generi e specie descritte |
Famiglia | ||||
Generi | Specie | Generi | Specie | |
(1) Poaceae | 66 | 189 | 65 | 181 |
(2) Typhaceae | 2 | 5 | 2 | 6 |
(3) Liliaceae | 19 | 19 | 60 | |
(4) Amaryllidaceae | 8 | 19 | 8 | 15 |
(5) Orchidaceae | 23 | 62 | 23 | 64 |
(6) Euphorbiaceae | 6 | 34 | 6 | 33 |
(7) Brassicaceae | 44 | 91 | 43 | 102 |
(8) Capparidaceae | 2 | 2 | 1 | 2 |
(9) Violaceae | 1 | 25 | 1 | 19 |
(10) Dianthaceae | 18 | 18 | 80 | |
(11) Oleaceae | 6 | 9 | 6 | 10 |
(12) Borraginaceae | 16 | 35 | 16 | 30 |
(13) Scrofulariaceae | 17 | 84 | 17 | 86 |
(14) Lamiaceae | 28 | 86 | 28 | 88 |
(15) Verbenaceae | 2 | 3 | 3 | 4 |
(16) Rosaceae | 20 | 157 | 21 | 160 |
(17) Lythraceae | 4 | 5 | 4 | 6 |
(18) Crassulaceae | 2 | 15 | 3 | 19 |
(19) Saxifragaceae | 4 | 28 | 4 | 14 |
(20) Apiaceae | 46 | 89 | 51 | 99 |
(21) Cucurbitaceae | 4 | 7 | 5 | 9 |
(22) Valerianaceae | 3 | 14 | 4 | 16 |
(23) Dipsacaceae | 5 | 20 | 5 | 21 |
(24) Asteraceae | 69 | 293 | 74 | 308 |
TOTALI | 703 | 2342 | 711 | 2381 |
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I - Iuglandaceae | II - Salicaceae | III - Betulaceae | IV - Quercaceae |
V - Urticaceae | VI - Platanaceae | VII - Euphorbiaceae | VIII - Ceratophyllaceae |
IX - Polygonaceae | X - Amarantaceae | XI - Phytolaccaceae | XII - Chenopodiaceae |
XIII - Daphnaceae | XIV - Lauraceae | XV - Elaegnaceae | XVI - Loranthaceae |
XVII - Santalaceae | XVIII - Aristolochiaceae |
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Nasce il 24 settembre 1835 a Nizza. -----------------------
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BIBLIOGRAFIA |
XIX - Ranunculceae | XX - Berberidaceae | XXI - Nympheaceae | XXII - Papaveraceae |
XXIII - Brassicaceae | XXIV - Capparidaceae | XXV - Resedaceae | XXVI - Polygalaceae |
XXVII - Cistaceae | XXVIII - Violaceae | XXIX - Droseraceae | XXIXbis - Dianthaceae |
XXX - Portulacaceae | XXXI - Paronychiaceae | XXXII - Tamaricaceae | XXXIII - Elatinaceae |
XXXIV - Hypericaceae | XXXV - Tiliaceae | XXXVI - Malvaceae | XXXVII - Geraniaceae |
XXXVIII - Rutaceae | XXXIX - Meliaceae | XL - Ericaceae | XLI - Ebenaceae |
XLII - Oleaceae | XLIII - Apocynaceae | XLIV - Asclepiadaceae | XLV - Gentianaceae |
XLVI - Convolvulaceae | XLVII - Borraginaceae | XLVIII - Solanaceae | XLIX - Scrofulariaceae |
L - Bignoniaceae | LI - Orobanchaceae | LII - Lamiaceae | LIII - Verbenaceae |
LIV - Acanthaceae | LV - Globulariaceae | LVI - Utriculariaceae | LVII - Primulaceae |
LVIII - Plumbaginaceae | LIX - Plantaginaceae | LX - Anacardiaceae | LXI - Rhamnaceae |
LXII - Sapindaceae | LXIII - Phaseolaceae | LXIV - Rosaceae | LXV - Lythraceae |
LXVI - Epilobiaceae | LXVII - Halorrhagidaceae | LXVIII - Myrtaceae | LXIX - Crassulaceae |
LXX - Mesembrjanthemaceae | LXXI - Cactaceae | LXXII - Saxifragaceae | LXXIII - Apiaceae |
LXXIV - Araliaceae | LXXV - Cornaceae | LXXVI - Rubiaceae | LXXVII - Campanulaceae |
LXXVIII - Cucurbitaceae | LXXIX - Loniceraceae | LXXX - Valerianaceae | LXXXI - Dipsacaceae |
LXXXII - Asteraceae |
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Su una nota rivista botanica austriaca, l'Oesterreichische botanische Zeitschrift1 della seconda metà dell'800 il noto botanico Alexander Braun2 riferisce di voler dedicare una rosa in memoria di Adalberto Bracht. Si tratta della Rosa brachtii (Heinr. Braun) Heinr. Braun = Rosa dumetorum Thuill.. var. brachtii H. Braun, nuova per la scienza e raccolta in: "aggeribus et in pratorum marginibus ad urbem Vindobonam Austria inferiori", ossia nei prati presso Vienna. L'autore sostiene di fare questo in memoria del capitano Bracht del 52° reggimento di "fanteria di linea" caduto a Custoza nel 1848, membro di numerose società scientifiche quali la Reale Società Botanica bavarese di Ratisbona, l'Accademia delle Scienze di Torino ed altre ancora. Aggiunge che il valente botanico ha raccolto numerose specie critiche in quel di Verona e sul Monte Baldo. |
Riassunto:
Paolo Barbieri, originario di Castel d'Ario (MN), ancora studente,
a vent'anni di età, fu assunto come giardiniere presso
l'orto botanico pubblico della città di Mantova, ed in seguito ne
divenne custode. Attraverso l'amicizia con il conte mantovano
Luigi d'Arco, appassionato naturalista, allacciò rapporti con numerosi
botanici tra cui Giorgio Jan. Iniziò a erborizzare nel Mantovano
fornendo materiale all'amico Paolo Lanfossi, quindi effettuò
escursioni e viaggi, principalmente tra 1822 e 1827, al monte
Baldo e nel Lazio, fermandosi soprattutto a Roma. Di queste località
raccolse numeroso materiale floristico, inviando circa 1300
campioni appartenenti a 1007 specie di 445 generi ad Antonio
Bertoloni. Allo stesso modo fornì materiale, oltre 1300 campioni
e per primo, a Filippo Parlatore, all'atto della costituzione dell'Erbario
Centrale Italiano. Ebbe contatti anche con Giovan Battista
Amici, al quale inviò campioni di alghe del genere Chara utili per
la descrizione della circolazione intracellulare. Fu autore di diverse
decine di note e brevi articoli scientifici relativi alla fisiologia
e all'agronomia, talvolta incappando in valutazioni erronee. Tra il
materiale e le segnalazioni controllate, alcuni campioni risultano
interessanti, come Ornithopus compressus e Lavatera arborea
mai citate per il Colosseo e Geranium tuberosum per Roma. Per
Bosco Fontana, a Marmirolo (MN), risultano nuove una ventina di
specie, tra cui Bromus secalinus, il cui campione viene indicato
come sintipo. Diverse sue segnalazioni e reperti per il monte Baldo
sono stati invece criticati come erronei o non raccolti di propria
mano. Presso il Liceo "Virgilio" di Mantova è depositato il suo
erbario di oltre 3000 reperti, diversi in condizioni precarie. Nel
1847 ottenne il trasferimento presso l'orto botanico dell'Università
di Pavia; al ritorno a Mantova il suo impegno fu fortemente
ridotto anche a causa della cecità che lo colse negli ultimi anni.
Introduzione:
A Mantova l'esibizione, l'osservazione e in seguito lo studio delle piante utilizzando aree allo scopo destinate, dapprima giardini, quindi orti botanici, risalgono al periodo compreso tra la metà del '500 e primi del '600. Figure importanti furono Marcello Donati, Ippolito Geniforti e Francesco Borsati. Poi, per due secoli, la tradizione appare interrotta, ma sulla spinta della costruzione nella Lombardia austriaca di adeguate strutture a Milano e a Pavia adatte allo scopo, anche Mantova nel 1780 vedeva sorgere il proprio Orto botanico pubblico al quale fornirono contributi di idee e operosità figure meno conosciute, come Giorgio Sebastiano Helbling e Angelo Gualandris, o più famose come Domenico Nocca1 . Questi lasciò la direzione dell'Orto nel 1797 e fu sostituito da persone che poco si distinsero per apprezzabili studi scientifici. Eppure l'Orto continuò a vivere anche sotto la spinta di custodi, giardinieri e operai dei quali poco si conosce. Tra i primi un posto di spicco spetta a Paolo Barbieri (1789-1875), di cui si intende qui ripercorrere le parti salienti della vita scientifica. Primi studi botanici:
Paolo Barbieri2 nacque a Castel d'Ario (MN) il 3 novembre 1789 da Francesco e Teresa Dall'Acqua3; compì il ciclo di studi
filosofici al liceo di Mantova4 e fu assunto provvisoriamente, ancora
studente, a partire dall'agosto del 1810 presso il locale orto
botanico5, sorto nel 1780 e ubicato nei pressi della chiesa e del
convento dei Padri Camaldolesi di S. Marco6. Ebbe cinque figli7 di cui il primogenito, Ulisse, fu poeta e drammaturgo conducendo
una vita turbolenta.
L'erbario Barbieri al Liceo Ginnasio "Virgilio" di Mantova:
Barbieri allestì anche un proprio erbario, tuttora conservato
presso il Liceo classico di Mantova, che presenta diversi campioni
in condizioni precarie59.
Materiali per la Flora italiana di Filippo Parlatore:
Un ulteriore notevole contributo dovuto a Barbieri è documentato
dalle segnalazioni che compaiono nella Flora Italiana
di Filippo Parlatore72: si tratta di oltre un migliaio di segnalazioni
di cui sono state controllate in modo automatico, nei dieci volumi,
216 specie appartenenti a 150 generi, per il 49% riferite a
località mantovane, alcune già riprese da Bertoloni, per il 15% al
monte Baldo e altrettante per Roma e provincia, le restanti divise
tra Veneto, Milanese, Comasco, Piemonte, Valtellina, Parmense73.
Gli studi inerenti alghe del genere Chara:
Paolo Barbieri si interessò anche di fisiologia vegetale, sulla
scia dei rapporti allacciati con il matematico modenese Giovan
Battista Amici (1786-1863)83 che dal 1814 si occupava della circolazione
intracellulare nelle alghe del genere Chara e successivamente
degli organi riproduttivi delle stesse84.
Il periodo pavese:
Tra il 1830 e il 1840 varie furono le richieste di Barbieri per
sussidi che andassero a integrare il suo stipendio; a tale scopo
partecipò al concorso per giardiniere presso l'università di Padova101;
finalmente, alla fine del 1847, venne nominato per tale
incarico presso l'Università di Pavia102.
Il ritorno a Mantova:
Nel 1858, al ritorno a Mantova, Barbieri assistette all'arresto del primogenito Ulisse, che a 17 anni aveva sfidato le autorità austriache, inneggiando con scritte ai moti indipendentisti112; nonostante la sua fedeltà all'Austria, non poté evitare la condanna di cinque anni di carcere duro per il figlio113. Quasi nulli furono i suoi successivi contributi botanici, anche perché sopraggiunse la cecità114; dopo il decesso della moglie avvenuto nel 1871, morì il 17 aprile 1875115. Consegnato il 4/6/2014.
- 1 D. A. Franchini, Verde, sperimentazione e ricerca: l'Orto Botanico e la Scuola
Agraria Carpi, in: (a cura di A. Mortari e C. Bonora Previdi), Parchi e giardini
pubblici. Il verde a Mantova dalla fine del Settecento al secondo dopoguerra,
Comune di Mantova, Archivio Storico, Mantova 2004, p. 39-49; S. Sicoli, Il "Giardino
botanico officinale" di Mantova: la nascita e gli anni della formazione, in (a cura
di G. Guerci), Giardini e parchi di Lombardia. Dal restauro al progetto, Quaderni
d'Archivio, 10 (2001), p. 123-135. |
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